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Zoe Saldana: Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà l’ultima apparizione di Gamora?

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Sembra che Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà l’ultima apparizione di Gamora nel MCU, a detta di Zoe Saldana. Dopo la sua assenza trai Guardiani in Thor: Love and Thunder, sappiamo che il terzo film del franchise diretto da James Gunn potrebbe essere incentrato sulla ricerca della Gamora del passato rimasta bloccata nel futuro alla fine di Avengers: Endgame. Ma sappiamo anche che il Volume 3 sarà l’ultimo di questi personaggi, informazione che mette vagamente in crisi la speranza di un happy ending.

I Marvel Studios non hanno annunciato alcun piano per riportare Gamora in gioco dopo Guardiani della Galassia Vol. 3, lasciando Zoe Saldana in balia delle domande sul futuro del suo personaggio. Durante una nuova intervista con Variety, l’attrice ha risposto ad alcune domande sui suoi piani per la Fase 5 del MCU, ed ecco cosa ha risposto: “Non riesco mai a dire di no a niente, ma quel trucco verde? Non mi arrabbierei se non accadesse di nuovo. [Ride] Mi manca Gamora ma non mi mancano le telefonate alle 3:30 del mattino e le sessioni di trucco di cinque ore e le successive visite dal dermatologo.”

La risposta è molto vaga, ma come al solito in questi casi, non conferma né smentisce. Si tratta di un vero e proprio saggio di diplomazia! Non ci resta che aspettare, intanto sappiamo per certo che vedremo Zoe Saldana in Guardiani della Galassia Vol. 3 e in Avatar: La via dell’Acqua, a dicembre.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Alien: importanti novità sul reboot del franchise diretto da Fede Álvarez

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Il nuovo film del franchise di Alien prodotto da Disney e 20th Century sta finalmente andando avanti, alla luce degli importanti aggiornamenti su cast e stato delle riprese. Il franchise farà quindi ritorno, dopo lo stop causato dalla fusione di Fox con Disney e la conseguente sospensione di tutti i progetti di sequel e prequel. All’inizio del 2022 è stato annunciato che il regista di Don’t Breathe Fede Álvarez era incaricato di dirigere il film, che dovrebbe fungere da soft reboot del franchise.

Lo stato del riavvio del film Alien targato Disney ha recentemente ricevuto due importanti aggiornamenti grazie a un report di Deadline che ha rivelato che l’attrice di Pacific Rim: Uprising Cailee Spaeny è in trattative per recitare nel ruolo principale dopo essere diventata la prima scelta dello studio dopo numerosi incontri con i produttori e con Álvarez. È stato anche rivelato che lo studio è così soddisfatto dello stato attuale del nuovo film di Alien che il progetto sta andando avanti e la speranza è di iniziare le riprese all’inizio del 2023, anche se non è stata ancora annunciata nessuna data d’uscita.

I piani per un nuovo film di Alien hanno assunto molte forme negli ultimi anni. Non solo Ridley Scott aveva in programma un terzo film prequel dopo Prometheus e Alien: Covenant, ma Fox stava sviluppando Alien 5 come una potenziale possibilità per riportare in vita Ripley di Sigourney Weaver. Questi piani sono cambiati dopo l’acquisizione di 20th Century da parte della Disney, portando entrambi i progetto allo stop. Invece di continuare ciò che era già in produzione, la Disney e la 20th Century hanno assunto Fede Álvarez per realizzare il nuovo film di Alien.

T’Challa raggiunge Natasha e Tony nel paradiso del MCU in una toccante fanart

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L’illustratrice Rachel Hoo ha condiviso su Instagram una toccante fanart che i fan del MCU non si possono perdere. Si tratta di un tributo ai caduti del Marvel Universe: vediamo T’Challa che è seduto tra Tony Stark e Natasha Romanoff mentre si gode l’aldilà. Ovviamente è immancabile la battuta ironica ma affettuosa di Tony, estremamente “in character”.

Dopo la scomparsa di Chadwick Boseman, i Marvel Studios non hanno voluto sostituire l’interprete di T’Challa per il sequel di Black Panther, attualmente in sala, e così anche nella finzione del MCU, il personaggio è scomparso a causa di una misteriosa malattia che il re del Wakanda aveva tenuto nascosta a tutti.

Black Panther: Wakanda Forever, la recensione

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever è diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore.

Lady in the Water: tutte le curiosità sul film di M. Night Shyamalan

Negli anni il regista M. Night Shyamalan ci ha abituato a film carichi di tensione, sempre al limite tra la realtà e la fantasia. Opere come Il sesto senso, Unbreakable – Il predestinato, Signs, The Visit o il recente Old sono esemplari a riguardo, presentando atrmosfere suggestive e inquietanti e dimostrando tutta la maestria del regista nel rendere questo il punto di forza dei suoi lavori. Uno dei suoi lavori meno citati e meno apprezzati al momento della sua distribuzione è invece Lady in the Water (qui la recensione), film del 2006 che ha segnato per il regista l’inizio di una nuova fase della sua carriera.

Si tratta in questo caso di un thriller psicologico, ispirato ad una fiaba che lo stesso regista aveva ideato per i suoi figli, poi pubblicata come Lady in the Water: A Bedtime Story, in concomitanza con l’uscita del film. Un’opera dunque dai toni profondamente fiabeschi, incentrato sullo scopo delle persone nella vita, dove bene e male si affrontano attraverso quei continui colpi di scena con cui il regista ha da sempre abituato i suoi fan. Come anticipato, però, il film è stato accolto piuttosto male dalla critica e dal pubblico, con incassi di molto al di sotto delle aspettative e addirittura candidato ai Razzie Awards.

Pur con i suoi limiti, Lady in the Water risulta oggi essere un film piuttosto incompreso, che attraverso lo stile del regista propone sì riflessioni non originali ma dotate comunque di un certo fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lady in the Water: la trama del film

Protagonista del film è Cleveland Heep, un addetto alla manutenzione in un residence con piscina a Filadelfia. Negli ultimi tempi nota che qualcuno utilizza la piscina condominiale di sera contro il regolamento condominiale. Una notte, sente dei rumori in piscina e, intenzionato a catturare il misterioso nuotatore, comincia a perlustrare la zona, ma all’improvviso scivola sul bordo bagnato, batte la testa e rotola svenuto nell’acqua. Si risveglia nella sua camera e una giovane donna nuda è seduta di fronte a lui. Si scopre che si chiama Story ed è una Narf, cioè una specie di ninfa proveniente dal misterioso “Mondo Azzurro”.

La misteriosa ragazza sembra avere il compito di motivare un grande scrittore a completare il suo lavoro, che migliorerà il futuro dell’umanità. Ma la ninfa è inseguita da uno Scrunt, una feroce creatura simile a un lupo, che proverà a ucciderla prima che possa completare il suo compito. Affinché possa tornare nel suo mondo, la ninfa ha bisogno dell’aiuto di diverse persone, ognuna delle quali svolgerà una precisa funzione. Heep si imbarca così in un’imprevedibile avventura, ricca di mistero e pericoli, che lo porterà a confrontarsi con segreti inaspettati e anche con il suo traumatico passato.

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Lady in the Water: il cast del film

Ad interpretare Cleveland Heep vi è l’attore Paul Giamatti, noto per film come Sideways, Cinderella Man e La versione di Barney. L’attore era il primo della lista stilata da Shyamalan per il protagonista e accettò subito con grande entusiasmo, avendo particolarmente apprezzato la sceneggiatura. Per la parte si era pensato anche al premio Oscar Kevin Costner, ma Giamatti confermò la sua disponibilità prima che quest’ultimo potesse anche solo essere contattato. Accanto a lui, nei panni della misteriosa donna di nome Story, vi è invece l’attrice Bryce Dallas Howard.

Oggi nota per film come Jurassic World o The Help, l’attrice era qui in uno dei suoi primi ruoli da protagonista. Lady in the Water è stata inoltre la sua seconda collaborazione con Shyamalan, avendo già recitato per lui in The Village. Sono poi presenti nel film gli attori Bob Balaban nei panni di Harry Farber, Jeffrey Wright in quelli di Mr. Dury e Cindy Cheung come Young-Soon Choi. Di particolare rilievo è poi la presenza dell’attore Jared Harris nel ruolo di Goatee Smoker. Lo stesso M. Night Shyamalan, come suo solito, si è ritagliato un cameo nel film. Egli è lo scrittore Vick Ran.

Lady in the Water: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Lady in the Water grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 ottobre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

Dune 2: Zendaya manda “tanto amore” ai suoi fan da Arrakis

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Dune 2: Zendaya manda “tanto amore” ai suoi fan da Arrakis

Per tranquillizzare i suoi fan di Instagram, Zendaya ha condiviso una storia dalla location in cui sta girando in questo momento Dune 2. L’attrice si rivolge ai suoi fan dicendo che è stata assente dal social principalmente perché impegnata su set e manda tanto amore a tutti da Arrakis. La scritta, piccolissima, campeggia in una foto di un tramonto che toglie il fiato, quasi come fosse davvero un tramonto extraterrestre.

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler, Léa Seydoux.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Emancipation – Oltre la libertà, il trailer italiano del film con Will Smith

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Apple Original Films ha rilasciato oggi il trailer di Emancipation – Oltre la libertà, il film diretto e prodotto da Antoine Fuqua (Training Day, The Equalizer) e interpretato e prodotto da Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard, La ricerca della felicità, Ali) che uscirà il 9 dicembre su Apple TV+.

Emancipation – Oltre la libertà racconta la storia incredibile di Peter (Will Smith), un uomo nato schiavo che fugge dalla schiavitù affidandosi al suo ingegno, alla sua fede incrollabile e all’amore profondo per la sua famiglia per tentare in tutti i modi di eludere i cacciatori a sangue freddo e sopravvivere alle spietate paludi della Louisiana alla ricerca della libertà. Il film si ispira alle foto della schiena di “Whipped Peter” (Peter il fustigato) scattate durante una visita medica dell’esercito dell’Unione e pubblicate nel 1863 su Harper’s Weekly; in particolare, una delle immagini nota come “La schiena flagellata” (The Scourged Back), che mostra la schiena nuda di Peter completamente ricoperta da cicatrici, frutto di tutte le frustate ricevute dai suoi schiavisti, contribuì alla crescente opposizione pubblica alla schiavitù.

Emancipation – Oltre la libertà è diretto da Antoine Fuqua, da una sceneggiatura di William N. Collage. Il film è prodotto da Will Smith e Jon Mone per conto di Westbrook Studios, Joey McFarland per conto di McFarland Entertainment e Todd Black per conto di Escape Artists. Chris Brigham, Antoine Fuqua, James Lassiter, Heather Washington, Cliff Roberts, Glen Basner e Scott Greenberg sono i produttori esecutivi.

Ironheart: quanto è potente e intelligente Riri Williams rispetto ad Iron Man?

Black Panther: Wakanda Forever ha introdotto il personaggio di Riri Williams, alias Ironheart (Dominique Thorne), una giovane e geniale inventrice che potrebbe essere potente e intelligente quanto l’eroe a cui succede: Iron Man (Robert Downey Jr.). Nei fumetti originali, Riri è apparsa per la prima volta nel 2016 in Invincible Iron Man Vol. 3 #7, per poi essere presentata veramente nello stesso anno e volume nel numero #9. Sebbene Black Panther: Wakanda Forever abbia apportato alcune modifiche alla sua storia d’origine, il personaggio di Riri Williams presenta comunque somiglianze evidenti con Iron Man stesso.

Anche se non si sa se il Marvel Cinematic Universe si discosterà ancora di più dai fumetti, decisione che potrebbe avere un impatto sul modo in cui le capacità di Riri sono paragonabili a quelle dell’armatura di Iron Man/Tony Stark, i due personaggi hanno un talento di base simile. Tuttavia, è vero che sia nei fumetti che nell’universo cinematografico, Riri potrebbe superare completamente Iron Man, per arguzia e potenza.

Quanto è potente l’armatura di Ironheart rispetto a quelle di Iron Man?

Armatura Iron Man vs IronheartQuando si confronta la realizzazione dell’armatura di Iron Man firmata da Tony Stark con la versione di Riri Williams, possiamo notare delle differenze chiave che influiscono sulla potenza di ciascuna tuta. Nella versione di Black Panther: Wakanda Forever, sia l’armatura di Riri che quella di Tony Stark presentano caratteristiche simili, tra cui il volo, la possibilità di lanciare esplosioni e un’interfaccia AI. Tuttavia, una differenza fondamentale tra il prodotto finale di Riri e le armature di Iron Man è che quella di Riri è realizzata in vibranio e influenzata dai precedenti progetti di Stark e dalla tecnologia wakandiana, il che la rende la versione più avanzata della tuta finora, e quindi probabilmente più potente. Inoltre, la versione finale dell’armatura Ironheart del MCU, che Riri ha costruito nel Wakanda, è la sua prima tuta completamente finita dopo la bozza realizzata nel suo garage al MIT. Ciò significa che la sua prossima armatura, dopo aver restituito quella realizzata in Wakanda, sarà probabilmente ancora più resistente della precedente, soprattutto se continuerà a collaborare con Shuri (Letitia Wright), il che significa che potrà probabilmente superare ogni armatura di Iron Man.

Riri Williams è più intelligente di Tony Stark nel MCU?

IronheartQuando il personaggio di Riri Williams è stato introdotto per la prima volta nei fumetti, il suo creatore ha affermato che Riri era più intelligente di Tony Stark. Ma, nella versione cinematografica, i personaggi potrebbero essere troppo simili per trarre una conclusione definitiva. Nel film, sia Tony che Riri frequentano il MIT in età incredibilmente giovane: l’Iron Man originale si laurea al MIT all’età di 17 anni, mentre Riri frequenta la scuola all’età di 15 anni in Black Panther: Wakanda Forever. Sebbene il film non menzioni l’anno in cui Riri frequenta la scuola, potrebbe essere sulla buona strada per diplomarsi alla stessa velocità di Tony, se non prima. Inoltre, entrambi i personaggi costruivano macchine complesse ancor prima di compiere 10 anni e, negli anni successivi, entrambi hanno creato le loro armature in condizioni avverse, dovendo ricavare i pezzi da vecchi missili o dai rottami del MIT. Anche se Riri ha avuto Iron Man come fonte di ispirazione, questo non significa necessariamente che ci sia voluto meno ingegno da parte sua per creare la sua prima armatura da Ironheart, soprattutto considerando che Stark aveva un vantaggio schiacciante che Riri non aveva: la ricchezza.

È sempre difficile confrontare le capacità di due persone straordinarie come Riri Williams e Tony Stark. Mentre Tony aveva l’intelligenza e il potere necessari per creare le sue armature di Iron Man, su cui Riri può lavorare, l’eroina ha dalla sua il potenziale per migliorare il lavoro di Tony con una nuova prospettiva e un maggiore coinvolgimento di Shuri, un genio a sé stante. Nel complesso, questo suggerisce che, sebbene Riri Williams e Tony Stark siano al momento paragonabili per le loro capacità, si spera che Riri sia in grado di accettare la scomparsa di Iron Man e di superarlo in tutti i campi.

Diabolik – Ginko all’attacco!, recensione del film con Giacomo Gianniotti

Sarebbe stato contento il Francesco Nuti di Madonna che silenzio c’è stasera ad assistere all’impresa dei Manetti Bros., capaci di spostare sul mare il Santuario mariano di Monte Grisa a Trieste per farne la spettacolare sede del Museo con cui si apre il loro nuovo Diabolik – Ginko all’attacco!. Al cinema dal 17 novembre, grazie a 01 Distribution, nel secondo film della trilogia sul Re del Terrore creato dalle sorelle Giussani cambia tutto, a partire dall’interprete principale.

Diabolik – Ginko all’attacco! Dopo Marinelli, Gianniotti

Non più Luca Marinelli, salpato per altri lidi, ma l’ex Grey’s Anatomy Giacomo Gianniotti, dallo sguardo glaciale e un incontestabile physique du rôle, che ci accompagnerà fino alla fine del terzo film (già girato insieme a questo e attualmente in post produzione) insieme agli altri protagonisti: la Eva Kant di Miriam Leone, l’Ispettore Ginko di Valerio Mastandrea e la sua amata Altea, duchessa di Vallenberg, con la quale entra in gioco anche Monica Bellucci.

Figure che in questa occasione rubano la scena al criminale di nero vestito, vittima del geniale trabocchetto del poliziotto cui il film è intitolato (a partire dall’albo originale n. 16 del 1964, citato con assoluto rispetto filologico financo nel punto esclamativo) e del tradimento della sua complice storica, che in questa occasione vediamo vestire per la prima volta l’iconica e aderentissima tuta.

Non solo Diabolik, guidano le donne

Sulla vendetta di Eva Kant – e la sua collaborazione con le forze dell’ordine – si fonda molto dell’intreccio di questa nuova avventura, nella quale è proprio l’elemento femminile a dominare. Il privato della coppia di ladri, con dinamiche definite dagli stessi Manetti “alla Sandra e Raimondo“, e la tormentata e clandestina relazione tra Ginko e la duchessa Altea, danno tutt’altro rilievo alla sfera sentimentale, e un nuovo equilibrio al thriller che offre uno sviluppo maggiore alla Origin Story dell’anno scorso.

Allargando l’orizzonte degli eventi e aggiungendo linee narrative, si perde forse qualcosa rispetto all’asciuttezza e compattezza del primo film, che in molti avevano faticato a digerire viste certe scelte stilistiche. Ma pur guadagnando in dinamismo e varietà, e offrendo al pubblico una apprezzabile cura quanto a location e aspetto visivo (sin dalla sigla iniziale, affidata all’inedito di Diodato e a un balletto in perfetto stile Bond), il punto debole di questo secondo capitolo sembra essere nel racconto vero e proprio.

Un film da vedere, principalmente

Nella scrittura di molte sequenze, in primis, dalle quali si vorrebbe ben più che la fedeltà a una tavola disegnata e un realismo maggiore di quello sufficiente a far procedere una storia divisa in vignette. Secondariamente, nella gestione di alcune interpretazioni, a tratti stonate anche rispetto al particolare contesto, e che forse alcuni dettagli secondari (per esempio l’acconciatura di Gianniotti, iconica al pari dello sguardo e del costume di Diabolik) avrebbero potuto sostenere piuttosto che affossare.

Il risultato resta piacevole da vedere, e da sentire, considerata la colonna sonora di Pivio e Aldo De Scalzi e nonostante tutto (e tutti) sembri funzionare meglio nelle scene non parlate. O nelle quali non ci si debba sforzare troppo per trovare una spiegazione valida a quanto messo in scena o conservare la sospensione dell’incredulità. In ogni caso, come dichiarato, “la guerra a Diabolik continua“, vale la pena essere fiduciosi e aspettarsi una degna conclusione di questa trilogia, capace comunque di riportarci indietro nel tempo… e di regalarci il cameo – quello sì, davvero toccante per gli spettatori più nostalgici – dello scomparso gettone telefonico.

Andrew Garfield parla della “fratellanza” che ha sentito sul set di No Way Home

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In una recente intervista con GQ, in cui non si risparmia e fa anche mostra di un insospettato fisico scolpito, Andrew Garfield ha descritto la fratellanza che ha sentito mentre lavorava a Spider-Man: No Way Home. L’attore ha ricordato il suo periodo sul set e il supporto che lui e Tobey Maguire hanno dato a Tom Holland mentre concludeva la sua personale trilogia:

“Fare [No Way Home] è stato davvero bellissimo. Dovevo trattarlo come un cortometraggio su Spider-Man con gli amici. La pressione era totale. Era tutto sulle spalle di Tom, perché è la sua trilogia. E io e Tobey eravamo lì per fornire supporto e divertirci il più possibile, in realtà, ed essere il più inventivi, fantasiosi e un po’ stupidi possibile. Sai, tra noi tre pensavamo che sarebbe stato interessante, perché tutti e tre ci sentiamo in qualche modo proprietari del ruolo, ma quello che ha vinto sul set è stato lo spirito di fratellanza, credo. E penso che questo si manifesti in quello che abbiamo girato.”

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Pretty Princess 3: la Disney ufficializza il sequel dei film con Anne Hathaway

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Dopo tante notizie incerte arriva finalmente da Disney la conferma che Pretty Princess 3 si farà. Il film sarà un sequel delle storie di Mia Thermopolis, interpretata da Anne Hathaway. Dopo quasi due decenni di trattative, il film è in fase di sviluppo alla Disney. Il franchise ruota attorno a Mia Thermopolis, un’adolescente americana un po’ imbranata che ha scoperto di essere l’erede al trono di Genovia, un regno europeo.

I film di Pretty Princess sono acclamati come uno dei punti di lancio della carriera di Hathaway, con la giovane star che ha ottenuto ampi consensi per la sua interpretazione nel primo film, mentre ha ottenuto recensioni positive nel sequel, Principe azzurro cercasi, che però è stato male accolto dalla critica.

The Hollywood Reporter ha annunciato che la Disney sta ufficialmente sviluppando Pretty Princess 3. Il progetto, descritto come una continuazione della storia di Hathaway, sarà scritto da Aadrita Mukerji. Al momento, Anne Hathaway non ha firmato un accordo per tornare per il sequel, sebbene la produttrice originale Debra Martin stia tornando nella squadra e mentre Melissa Stack di The Other Woman è la produttrice esecutiva. Chissà se all’indomani dei suoi primi 40 anni, Hathaway non si senta pronta a tornare nei panni, ormai da adulta di Mia Thermopolis.

Sappiamo però che Julie Andrews non tornerà nel film, dato che lei stessa aveva declinato l’offerta di fronte a un eventuale e non ancora certo ritorno nei panni dela Regina di Genovia.

Di seguito la sinossi del primo film:

Mia Thermopolis è una quindicenne come tante altre, che cerca di destreggiarsi tra la scuola, le compagne che la prendono in giro perché sono più popolari di lei, una migliore amica di nome Lilly dai modi piuttosto frivoli e ottusi che non la capisce fino in fondo, e il ragazzo che le piace che non la considera minimamente. Ma tutto questo non basta, perché da un giorno all’altro l’imbranata Mia scopre di essere una principessa. Erede al trono del principato di Genovia, Mia scopre le sue origini regali grazie alla nonna Clarisse Renaldi che le rivela la notizia a causa della morte del padre. È quindi dovere di Mia diventare una buona principessa e seguire le lezioni di etichetta da sua nonna, tutto questo in gran segreto per paura della stampa.

David Harbour girerà Stranger Things 5 e Thunderbolts contemporaneamente

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In una recente intervista con Collider per parlare del suo film d’azione natalizio Una Notte Violenta e Silenziosa, David Harbour afferma che girerà Stranger Things 5 e Thunderbolts contemporaneamente nel 2023. L’attore ha dichiarato che entrambe le produzioni dovranno “condividerlo”, e che ci sarà una sorta di programmazione tra i due produttori, Netflix e Marvel, per consentire a Harbour di essere pienamente coinvolto in entrambi i progetti.

“Dovranno fare un avanti e indietro con me. Dovranno in qualche modo condividermi. E quindi è un po’ come, non so esattamente come ci stanno lavorando, ma credo che alterneranno le settimane di lavoro, qualcosa del genere in cui andrò avanti e indietro. Entrambi vengono girati ad Atlanta. Potrebbe anche essere stato strutturato in questo modo, ma sì, si farà così, quindi posso letteralmente girare una scena in Stranger Things e salire in macchina e correre verso la scena Marvel per girare una scena lì, forse.”

In Stranger Things, serie a cui Harbour deve la sua notorietà, l’attore interpreta lo sceriffo Jim Hopper, padre putativo di Undici e protagonista di una storia d’amore con Joice, nonché eroe action atipico ma fondamentale per la lotta contro il Sottosopra. In Thunderbolts, David Harbour tornerà a interpretare il Guardiano Ross, personaggio che ha esordito in Black Widow nel 2021.

Saint Omer, il trailer del film di Alice Diop

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Saint Omer, il trailer del film di Alice Diop

Dopo essere stato presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva nelle sale italiane Saint Omer, acclamata opera prima della documentarista Alice Diop (vincitrice del Premio César per il miglior cortometraggio con Vers la tendresse).

Liberamente ispirato a un fatto di cronaca che ha sconvolto l’opinione pubblica francese, nel film la scrittrice Rama, in cerca di spunti per una rivisitazione del mito di Medea, segue il processo di Laurence, accusata di aver ucciso la figlioletta abbandonandola di notte su una spiaggia.

A vestire i panni di queste due carismatiche protagoniste, Kayije Kagame (vincitrice del premio Goncourt con Trois femmes puissants) e Guslagie Malanda (Mon amie Victoria), affiancate da Valérie Dréville (Suite Armoricaine) e Xavier Maly (La ragazza con il braccialetto). Vincitore a Venezia del Leone d’Argento – Gran premio della giuria e del Leone del Futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis” – nonché per la Miglior sceneggiatura al Chicago International Film Festival, come Miglior film al Gent International Film Festival, Miglior film e Miglior sceneggiatura al Sevilla International Film Festival e come Miglior film al Geneva International Film FestivalSaint Omer rappresenterà la Francia agli Oscar 2023, nella categoria Miglior film internazionale.

Il film arriverà in tutte le sale cinematografiche italiane l’8 dicembre distribuito da Medusa Film per Minerva Pictures.

La trama di Saint Omer

Tribunale di Saint-Omer. La scrittrice trentenne Rama assiste al processo di Laurence Coly, una giovane donna accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi dopo averla abbandonata sulla riva di una spiaggia del nord della Francia. Rama intende trarre dal caso una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Ma mentre il processo va avanti, nulla procede come previsto e la scrittrice, incinta di quattro mesi, si ritroverà a mettere in discussione ogni certezza sulla propria maternità.

Harry Potter: Ralph Fiennes tornerebbe a essere Voldemort in eventuali altri film?

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Parlando con Variety, Ralph Fiennes ha discusso del suo possibile ritorno nei panni di Voldemort nel popolare franchise di Harry Potter. E’ della scorsa settimana la notizia che il nuovo leader di Warner Bros Discovery, David Zaslav, ha dichiarato di voler investire nel franchise in maniera più articolata e organizzata, riesumando proprio il lavoro originale di J.K. Rowling.

“Ci concentreremo sui franchise”, ha detto Zaslav durante la call con gli investitori. “Non abbiamo un film di Superman da 13 anni. Non facciamo un Harry Potter da 15 anni. I film DC e i film di Harry Potter hanno fornito molti dei profitti alla Warner Bros. negli ultimi 25 anni. Vorrei vedere se possiamo fare qualcosa con J.K. su Harry Potter in futuro”.

Quando, durante un’intervista, è stato chiesto a Ralph Fiennes se fosse stato mai disponibile a riprendere il ruolo di Voldemort, l’attore ha dichiarato che lo farebbe certamente: “Certo, certo“, ha risposto Fiennes, “Non c’è dubbio”. Dopotutto, per quanto sia stata ricca e importante la carriera di Fiennes, è fuor di dubbio che l’attore ha trovato la vera fama mondiale proprio con il ruolo di villain nella saga di Harry Potter.

Super Mario Bros: John Leguizamo critica aspramente il reboot d’animazione

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Il gruppo di coloro che si esprimono contro l’imminente riavvio di Super Mario Bros. sta crescendo mentre uno dei protagonisti del film originale, John Leguizamo, sta criticando il cast non inclusivo del film d’animazione. Leguizamo ha recitato nell’adattamento del 1993 del gioco Nintendo nei panni di Luigi Mario, un idraulico italo-americano e fratello del personaggio principale che si trova trasportato nella bizzarra dimensione alternativa di Dinohattan, guidato dal King Koopa di Dennis Hopper. Il film di Super Mario Bros. fungerà da punto di partenza per un universo cinematografico interconnesso di personaggi Nintendo, con Chris Pratt alla guida del cast vocale nel ruolo di Mario, anche se non tutti sono d’accordo per il casting.

In una recente intervista con IndieWire, John Leguizamo ha riflettuto sul tempo trascorso a realizzare l’adattamento cinematografico originale di Super Mario Bros. Mentre guardava al film d’animazione di prossima uscita, l’ex interprete di Luigi ha criticato la decisione di scegliere un attore bianco nel ruolo del protagonista, sentendolo un passo “indietro” nella rappresentazione dei POC (person of colour) per il film.

“Molte persone adorano l’originale. Ho fatto il Comic-Con a New York e a Baltimora, e tutti dicevano: “No, no, adoriamo quello vecchio, quello originale”. Non sentono quello nuovo. Non sono amareggiato. È solo un’occasione persa. I registi Annabel Jankel e Rocky Morton hanno lottato duramente per me come protagonista perché ero un uomo latino e loro [lo studio] non volevano che fossi il protagonista. Hanno combattuto molto duramente ed è stata una tale svolta. Per loro tornare indietro e non scegliere un altro [attore di colore] fa schifo.”

Nella versione originale Chris Pratt sarà affiancato  dall’ex di Filadelfia Charlie Day nei panni di Luigi, Anya Taylor-Joy nei panni della Principessa Peach, Jack Black nei panni di Bowser, Keegan-Michael Key nei panni di Toad, Seth Rogen nei panni di Donkey Kong, Fred Armisen nei panni di Cranky Kong, Kevin Michael Richardson come Kamek e Sebastian Maniscalco come Spike.

Chris Hemsworth: la Marvel aveva paura che morisse sul set di Limitless di Disney+

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La Marvel temeva che Chris Hemsworth potesse rimanere ucciso durante le riprese di Limitless per Disney+. Per oltre un decennio, Hemsworth ha spinto i limiti dell’allenamento del suo corpo mantenere un fisico da supereroe cesellato come Thor nell’universo cinematografico Marvel. Tuttavia, il nuovo reality di Hemsworth, Limitless, spinge l’attore ancora più in là nel tentativo di scoprire il pieno potenziale del corpo umano. Creato dal regista candidato all’Oscar Darren Aronofsky, Limitless vede Chris Hemsworth tentare varie acrobazie che sfidano la morte, tra cui nuotare nelle acque artiche e camminare lungo una gru-grattacielo.

Durante una recente apparizione su Jimmy Kimmel Live, Chris Hemsworth parla di aver messo alla prova il suo corpo in Limitless, cosa che ha preoccupato seriamente la Marvel. Mentre si allenava per un’intensa acrobazia che prevedeva l’arrampicata su una corda sospesa a 30 metri, Hemsworth si è infortunato alla caviglia. Ciò ha provocato una risposta piuttosto unica da parte della Marvel.

“Ho detto: “Fantastico, gireremo la serie prima che comincino le riprese di Thor”. Ad ogni modo, ho iniziato ad allenarmi, mi sono fatto male la caviglia e la Marvel è intervenuta e ha detto: “No. La serie potrebbe ucciderlo, puoi farlo dopo il nostro film”.

Sembrano molto chiare le priorità dello studio e soprattutto l’investimento che sta facendo sopra alla persona di Chris Hemsworth e al personaggio di Thor!

X-Men: Kelsey Grammer vuole tornare nel ruolo di Bestia per l’MCU

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La star degli X-Men originali, Kelsey Grammer, affronta il suo potenziale ritorno al ruolo di Bestia nell’MCU. La serie di film di X-Men ha avuto i suoi alti e bassi sin dal terzo capitolo, X-Men: Conflitto Finale. Tuttavia, uno dei maggiori punti di forza di quel film è stato il casting di Grammer nei panni di Hank McCoy/Bestia. Il suo carisma come personaggio ha reso il film degno di essere visto. Tuttavia, oltre a un piccolo cameo in X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Grammer non è stato più riportato in scena nei panni del personaggio, dal momento che è stato sostituito da una versione più giovane interpretata da Nicholas Hoult.

A parte Patrick Stewart e Hugh Jackman, il resto del cast di X-Men è stato relativamente silenzioso riguardo all’adesione al MCU. Parlando con Movieweb, Kelsey Grammer ha parlato della possibilità di riprendere il ruolo di Bestia. Con l’MCU che ora introduce i Mutanti e il ritorno di Hugh Jackman come Wolverine, anche Grammer sta mostrando interesse a tornare.

“Se non mi chiedono di tornare nel ruolo di Bestia, non andrò mai più a Disneyland. Mi piacerebbe che lo facessero. Voglio farlo.”

Data la presenza scenica e l’efficacia del suo ruolo, ci auguriamo anche noi che il Professor Hank McCoy del MCU abbia il volto di Kelsey Grammer, ma sappiamo che con il multiverso tutto è possibile e che quindi si potrebbero avere anche più versioni del personaggio.

Margot Robbie ha quasi smesso di recitare dopo The Wolf of Wall Street

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Margot Robbie rivela di aver quasi smesso di recitare dopo The Wolf of Wall Street. La carriera di Robbie sta generando di nuovo grande entusiasmo in questa stagione cinematografica con il suo ruolo nell’imminente epopea hollywoodiana Babylon di Damien Chazelle. E l’anno prossimo, la star farà un tuffo di tipo diverso dando vita alla bambola titolare nell’attesissimo film Barbie di Greta Gerwig.

Ma l’attuale enorme successo di Margot Robbie come star del cinema e produttrice non sarebbe mai arrivato senza il suo ruolo da protagonista nell’acclamato film del 2013 di Martin Scorsese The Wolf of Wall Street. È interessante notare, tuttavia, che Robbie afferma che il film di Scorsese che l’ha vista recitare accanto a Leonardo DiCaprio ha segnato quasi la fine della sua carriera invece che l’inizio. Parlando con Vanity Fair, la star di Babylon ha rivelato l’ansia che ha provato dopo che The Wolf of Wall Street l’ha resa una star internazionale, dicendo che le cose “orribili” che sono successe l’hanno quasi spinta a rinunciare alla recitazione.

“Stava accadendo qualcosa in quelle prime fasi ed è stato tutto piuttosto orribile, e ricordo di aver detto a mia madre: ‘Non credo di volerlo fare.’ E lei mi ha guardato, completamente seria, ed era tipo, ‘Tesoro, penso che sia troppo tardi per non farlo.’ È stato allora che ho capito che l’unica via era andare avanti.”

Babylon è un’epica storia originale ambientata nella Los Angeles degli anni ’20. La storia si svolge durante il grande passaggio dell’industria cinematografica dai film muti ai talkie. “Una storia di ambizioni smisurate ed eccessi oltraggiosi, ripercorre l’ascesa e la caduta di più personaggi durante un’era di sfrenata decadenza e depravazione nella prima Hollywood”, si legge nella sinossi.

Protagonisti sono Brad Pitt, Margot Robbie, Diego Calva, Jean Smart, Jovan Adepo, Li Jun Li, P.J. Byrne, Lukas Haas, Olivia Hamilton, Tobey Maguire, Max Minghella, Rory Scovel, Katherine Waterston, Flea, Jeff Garlin, Eric Roberts, Ethan Suplee, Samara Weaving e Olivia Wilde. Al cinema da Gennaio 2023.

Prodotto da Marc Platt, p.g.a., Matthew Plouffe, p.g.a., Olivia Hamilton, p.g.a. , con produttori esecutivi Michael Beugg, Tobey Maguire, Wyck Godfrey, Helen Estabrook, Adam Siegel.

La trama di Babylon

Dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di LA LA LAND e WHIPLASH, un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20. Babylon, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.

Una vita in fuga di Sean Penn arriva su Sky e Now

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Una vita in fuga di Sean Penn arriva su Sky e Now

Una vita in fuga, diretto e interpretato dal due volte Premio Oscar Sean Penn, arriva in prima tv su Sky mercoledì 16 novembre, alle 21.15 su Sky Cinema Due e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Tratto dalla vera storia del più noto falsario della storia americana, Una vita in fuga ripercorre la vita di Jennifer Vogel nell’arco di vent’anni, mentre si affaccia nell’età adulta, affrontando il rapporto contrastato con l’amato padre, il truffatore John Vogel.

Per raccontare questo complicato rapporto familiare, nel film Sean Penn recita assieme ai figli Dylan Penn e Hopper Jack Penn, che interpretano i ruoli di Jennifer e di suo fratello Nick. Completano il cast il candidato all’Oscar Josh Brolin, il due volte vincitore del Tony Award Norbert Leo Butz, e ancora Dale Dickey, Eddie Marsan, Bailey Noble, e Katheryn Winnick, oltre alla seguitissima artista musicale Jadyn Rylee nel suo primo ruolo di attrice.

Adattata dal libro Flim-Flam Man: The True Story of My Father’s Counterfeit Life di Jennifer Vogel, la sceneggiatura è firmata dal drammaturgo premiato con il Tony Award Jez Butterworth e da John-Henry Butterworth.

La trama

John Vogel è un padre anticonformista, emozionante e straordinario che insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e avventura. È esaltante per una bambina. Crescendo, la realtà inizia a divorare l’immagine del suo eroe. Le sue storie inverosimili non tornano più, ma le conseguenze sconsiderate sì. Jennifer costruisce una vita tutta sua, lontana dalla sua infanzia instabile. Ma mentre i piani folli di John continuano ad intensificarsi, non può fare a meno di essere attratta da suo padre e dalla sua avventura più devastante.

UNA VITA IN FUGA – mercoledì 16 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Due e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Hairspray – Grasso è bello: tutte le curiosità sul film

Hairspray – Grasso è bello: tutte le curiosità sul film

Nel 1988 la commedia musicale Grasso è bello (il cui titolo originale è Hairpspray) divenne un vero e proprio cult del suo genere, raccontando di ambizioni e successo e promuovendo allo stesso tempo una cultura contro la segregazione raziale. Quel film, diretto da John Waters, è in seguito divenuto uno dei più grandi successi tra i musical di Broadway, dove è approdato nel 2002. Questo ritorno in auge del titolo ha infine portato ad un nuovo rifacimento cinematografico nel 2007, intitolato anch’esso Hairspray – Grasso è bello, per la regia di Adam Shankman, autore dei film Missione tata e Rock of Ages.

Pur riproponendo grossomodo la medesima storia, questo nuovo film ha apportato dei significativi cambiamenti. Innanzitutto, gli autori si sono basati più sullo spettacolo di Broadway che non sul film del 1988 e ciò ha portato al taglio di alcuni personaggi, ma anche di scene e canzoni. Colorito da un cast di celebri interpreti, HairsprayGrasso è bello si è poi affermato come un grandissimo successo, superando i 200 milioni di dollari d’incasso in tutto il mondo. Il film ha così contribuito ad un rinnovato interesse verso i musical, divenendone uno dei principali portabandiera di quegli anni.

Oggi Hairspray – Grasso è bello si presenta come il sesto musical con maggior successo di sempre negli Stati Uniti e si pone come uno dei film musicali di maggior successo degli ultimi dieci anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori  e alle canzoni presenti nel film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Hairspray – Grasso è bello: la trama del film

Il film, ambientato nel 1962 nella città di Baltimora, ha per protagonista l’adolescente Tracy Turnblad, solare e appassionata di danza con il sogno di partecipare allo spettacolo televisivo Corny Collins Show. Tra i ballerini di questo vi è anche Link Larkin, di cui Tracy è segretamente innamorata. Quando si apre un’audizione per partecipare allo show, la ragazza non si lascia dunque sfuggire l’occasione, catturando l’attenzione di Corny Collins, il quale la sceglie per il suo programma. Mentre si fa sostenere dalla madre Edna per questa nuova avventura, Tracy si trova però a confrontarsi con un mondo meno brillante di quello che credeva, dove la segregazione razziale è all’ordine del giorno.

Hairspray – Grasso è bello: il cast del film

Ad interpretare la protagonista Tracy vi è Nikki Blonsky, la quale venne scelta tra numerose candidate pur non avendo esperienze pregresse in ambito recitativo. Nei panni di sua madre Edna vi è invece l’attore John Travolta, il quale per interpretare i panni della corpulenta donna ha dovuto sottoporsi ad ore e ore di trucco e indossare uno speciale costume che gli conferiva l’aspetto necessario. Tale costume pesava però diversi chili, limitando dunque nei movimenti l’attore. Nei panni dell’affascinante Link Larkin vi è invece Zac Efron, in quegli anni nel pieno del successo datogli da High School Music, mentre Corny Collins è interpretato da James Marsden.

L’attrice Michelle Pfeiffer interpreta Velma Von Tussle, la manager della stazione televisiva che trasmette lo show. Quando la Pfeiffer si accorse che il personaggio è caratterizzato come razzista, divenne particolarmente preoccupata da ciò che gli spettatori avrebbero potuto pensare di lei. Nei panni di sua figlia Amber Von Tussle si ritrova invece Brittany Snow, mentre Amanda Bynes è Penny Lou Pingleton, migliore amica di Tracy. Queen Latifah, rapper e attrice, interpreta invece Motormouth Maybelle. Per questo ruolo si era candidata anche la leggendaria Aretha Franklyn, senza però ottenere la parte. Infine, il premio Oscar Christopher Walken recita nei panni di Wilbur Turnblad, padre di Tracy.

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Hairspray – Grasso è bello: da Big, Blonde & Beautiful a You Can’t Stop The Beat, le canzoni del film

Per questo nuovo adattamento, gli autori si sono concentrati in particolar modo sulle canzoni, facendo sì che si inserissero in modo il più naturale possibile all’interno del racconto. Un brano celebre come You’re Timeless to Me viene dunque qui cantato da Wilbur per farsi perdonare dalla moglie Edna, mentre I Know Where I’ve Been lo si ritrova durante la marcia di Maybelle verso la stazione WYZT. Particolarmente celebre è poi il brano Big, Blonde and Beautiful. Questo è ispirato ad una frase detta da Tracy nel film originale e viene qui cantato da Edna e Velma. Due nuove canzoni utilizzate nel film sono invece Ladies’ Choice, cantata da Link, e Come So Far (Got So Far to Go), che si può ascoltare sui titoli di coda.

Particolarmente celebre è invece il brano You Can’t Stop the Beat. Come noto, non fu facile per gli attori eseguirlo, in quanto molto complesso a livello canoro e coreografico. L’unica a non aver riscontrato problemi è stata Queen Latifah, aiutata dalla sua esperienza come rapper. A tale brano sono però state apportate alcune modifhce. Nel film originale il verso conclusivo era cantato da Velma, offrendo dunque una prima redenzione del suo personaggio. Ciò non avviene invece in questo film, dove il finale è cantato da altri personaggi. Ad oggi, è questo il brano più celebre presente all’interno di Hairspray – Grasso è bello.

Hairspray – Grasso è bello: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hairspray – Grasso è bello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 novembre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

Broken City: la trama e il cast del film con Mark Wahlberg

Broken City: la trama e il cast del film con Mark Wahlberg

Affascinante thriller sul mondo della corruzione, Broken City  (qui la recensione) è arrivato nei cinema nel 2013, diretto da Allen Hughes, già autore in coppia con il fratello Albert di titoli come La vera storia di Jack lo squartatore e Codice Genesi. Questa è invece la sua prima regia in solitaria, basata sulla sceneggiatura originale scritta da Brian Tucker. Il film vanta inoltre la presenza di un ricco cast, composto dal premio Oscar Russell Crowe, Catherine Zeta Jones e Mark Wahlberg, il quale figura anche in veste di produttore.

La storia di Tucker aveva acquistato un certo prestigio nel corso degli anni, essendo stata anche inserita nel 2008 nella Black List delle migliori sceneggiature ancora non prodotte. Dopo anni di tentativi, il progettò trovò infine i suoi finanziatori, ottenendo un budget di circa 35 milioni di dollari. Le riprese poterono a quel punto iniziare, svolgendosi prevalentemente nelle città di New York e New Orleans. Una volta distribuito in sala, tuttavia, il film non andò incontro ad un particolare apprezzamento da parte di critica e pubblico.

Broken City finì infatti con l’incassare soltanto 34 milioni di dollari, non riuscendo quindi a generare il profitto sperato. Anche la critica dimostrò una certa delusione nei confronti del titolo, lodando gli interpreti ma indicando proprio nella sceneggiatura le principali problematiche. Con il tempo, ad ogni modo, il film ha acquisito un certo fascino per via della sua atmosfera e della sua intricata trama. Ad ogni passaggio televisivo, infatti, non manca di essere un titolo particolarmente ricercato, generando curiosità anche solo per via dei suoi fenomenali interpreti principali.

Broken City: la trama del film

Protagonista del film è Billy Taggart, detective della polizia devoto al suo lavoro e alla giustizia. Egli è sempre determinato ad andare fino in fondo ai casi in cui si ritrova coinvolto, ma proprio uno di questi segnerà la sua rovina. Spintosi troppo in là in un’indagine per omicidio, Taggart è costretto a lasciare la polizia. Passano sette anni, ed egli è ora un detective privato con difficoltà ad arrivare a fine mese. La sua sorte sembra cambiare nel momento in cui l’uomo più potente della città, il sindaco Nicholas Hostetler, lo ingaggia per un delicato caso. Il suo compito è infatti scoprire se la moglie Cathleen lo tradisca o meno. Se ciò venisse confermato e reso pubblico, rappresenterebbe un serio rischio per la reputazione del sindaco e la sua rielezione.

Taggart inizia così le sue indagini, consapevole che un caso come questo potrebbe riportarlo ad ottenere il distintivo e la credibilità persa da tempo. Con la solita devozione che lo contraddistingue, si cala così nella vita del sindaco e del suo mondo. Ben presto, però, scoprirà che dietro il caso si nasconde ben più che un possibile tradimento coniugale. Taggart entra in contatto con un contesto dove corruzione e ingiustizia dominano sul male, e la vendetta è la ricompensa per chi non segue le regole. Scoperto più di quanto avrebbe dovuto, il detective si ritrova ora in piena guerra contro il sindaco. Ma quest’ultimo non sa che la tenacia di Taggart è inarrestabile, e che egli diventerà il suo peggior incubo.

Broken City cast

Broken City: il cast del film

Non nuovo al ruolo del detective, l’attore Mark Wahlberg aveva già dato vita a ruoli simili per i film The Departed e I padroni della notte. Inizialmente, però, egli non aveva intenzione di interpretare il ruolo del protagonista in Broken City. In qualità di produttore, aveva invece offerto il ruolo di Bill Taggart all’attore Michael Fassbender, il quale però rifiutò per via di altri impegni cinematografici. Fu a quel punto che Wahlberg si decise ad interpretare il ruolo. Come suo solito, si preparò fisicamente ad esso con lunghe sessioni di allenamento. Inoltre, andò ad incontrare diversi detective di New York per poter apprendere i segreti del loro mestiere e potersi calare in modo più realistico nella parte.

Il personaggio del sindaco Hostetler venne invece offerto al premio Oscar Russell Crowe. Questi accettò la parte, dichiarandosi entusiasta di poter dar vita ad un personaggio malvagio dopo anni di soli ruoli positivi. Anche lui, come Wahlberg, approfondì tramite ricerche il contesto narrato nel film, costruendo il suo personaggio basandosi sulla figura dei gangster di una volta. Accanto a loro si ritrova poi l’attrice Catherine Zeta Jones, nel ruolo di Cathleen Hostetler, moglie del sindaco e iniziale oggetto delle indagini di Taggart. L’attrice premio Oscar è stata particolarmente lodata per la sua interpretazione, con un personaggio che ricorda molto il classico ruolo della femme fatale del genere noir.

All’interno del film si ritrovano poi anche altri noti interpreti hollywoodiani. Jeffrey Wright è infatti il capitano Carl Fairbanks, superiore di Taggart quando questi lavorava in polizia e suo protettore nel corso del film. Barry Pepper, noto per il ruolo di Vince nella saga di Maze Runner, interpreta qui Jack Valliant, avversario di Hostetler alle elezioni. L’attore Kyle Chanderl, celebre per The Wolf of Wall Street e Manchester by the sea è invece Paul Andrews, manager della campagna elettorale di Valliant e coinvolto a suo modo nel caso. L’israeliana Alon Tal, nota per i suoi ruoli televisivi è invece Katy Bradshaw, assistente di Taggart che aiuta il detective nel corso delle sue indagini.

Broken City: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Broken City è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes. È inoltre disponibile all’interno della piattaforma Tim Vision. Per vederlo, una volta scelto il sito di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene inoltre notare che il noleggio prevede dei tempi di scadenza entro i quali è necessario guardare il titolo. Il film sarà inoltre presente nel palinsesto di martedì 15 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Magic Mike – The Last Dance, il primo trailer con Channing Tatum

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Magic Mike – The Last Dance, il primo trailer con Channing Tatum

A febbraio arriva la commedia musicale “Magic Mike – The Last Dance”, terzo capitolo del franchise ‘Magic Mike’. Dopo lo straordinario successo di critica e pubblico, Magic Mike – The Last Dance riunisce nuovamente il team creativo del primo film: Channing Tatum riprende il ruolo di Mike Lane, mentre Steven Soderbergh torna alla regia del film, basato su una sceneggiatura di Reid Carolin, già autore dei primi due capitoli della saga. Protagonista al fianco di Tatum è Salma Hayek Pinault (“House of Gucci”, “Come ti ammazzo il bodyguard 2: La moglie del sicario”).

Dopo una lunga pausa e in seguito ad un affare fallito che lo ha lasciato al verde, costringendolo a lavorare come bar tender nei locali della Florida, per “Magic” Mike Lane (Tatum) è giunta l’ora di tornare sul palco. Con la speranza di partecipare a quello che considera l’ultimo show della sua carriera, Mike si dirige a Londra con una donna ricca e altolocata (Salma Hayek Pinault) che lo attira con un’offerta che non può rifiutare… e un’agenda già pianificata. La posta in gioco è altissima quando Mike scopre cosa ha veramente in mente la donna: riuscirà, insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in carreggiata, ad essere in grado di farcela?

I produttori di Magic Mike – The Last Dance sono Nick Wechsler, Gregory Jacobs, Tatum, Carolin e Piter Kiernan; mentre Julie M. Anderson è la produttrice esecutiva. Fanno parte del cast insieme a Tatum e alla Hayek Pinault: Ayub Khan Din (“Ackley Bridge”); la new entry Jemelia George; Juliette Motamed (“We Are Lady Parts”) e Vicki Pepperdine (“Johnny English colpisce ancora”).

Il team creativo di Soderbergh che ha lavorato dietro le quinte, include lo scenografo Pat Campbell(“The Bastard Son & The Devil Himself”), il costumista Christopher Peterson (“The Irishman”) e il supervisore musicale Season Kent (“KIMI”, “Lasciali parlare”), con le coreografie di Alison Faulk e Luke Broadlick, già entrambi parte del franchise di “Magic Mike”.

Warner Bros. Pictures presenta “Magic Mike – The Last Dance“, nelle sale italiane a partire dal 9 febbraio 2023, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Emma Roberts nella prima foto di Space Cadet

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Emma Roberts nella prima foto di Space Cadet

Prime Video ha rivelato oggi la prima immagine di Emma Roberts nei panni di Rex nel nuovo film Original Space Cadet, la cui produzione è appena terminata.

Liz W.Garcia (The Lifeguard) dirige una sua sceneggiatura originale. Il film racconta la storia di Rex, una ragazza della Florida amante delle feste che si rivela essere l’unica speranza per il programma spaziale della NASA dopo che per caso partecipa ad un training con altri candidati con un curriculum migliore, ma che non hanno la sua intelligenza, il suo cuore, e il suo sangue freddo.

Al fianco di Emma Roberts nel cast anche Poppy Liu (Hacks), Gabrielle Union (The Inspection, Bad Boys II), Tom Hopper (The Umbrella Academy), la pop star colombiana Sebastián Yatra, David Foley (The Kids in the Hall) e Desi Lydic (Awkward). Prime Video è inoltre lieta di annunciare nuovi componenti del cast: Kuhoo Verma (Plan B), Yasha Jackson (The Flight Attendant), Troy Iwata (WeCrashed, Dash & Lily), Andrew Call (Z: The Beginning of Everything) e Josephine Huang.

Space Cadet sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone.

Diretto da: Liz W. Garcia
Scritto da: Liz W. Garcia
Prodotto da: Stampede Ventures, Greg Silverman e Jon Berg
Executive producers: Gideon Yu, Chris Bosco, Emma Roberts,
Liz W. Garcia e Michael Tadross
Finanziato da: Stampede Ventures

Space Cadet, la prima foto

Space Cadet - cortesia di Prime Video
Space Cadet – cortesia di Prime Video

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

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Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

Per la prima volta dopo dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge, il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle si imbarcherà in un’impresa colossale.

Nella versione originale, il candidato all’Oscar® Antonio Banderas torna a dar voce al famoso Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la candidata all’Oscar® Salma Hayek).

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro (Harvey Guillén, “Vita da vampiro – What We Do in the Shadows”). Insieme, il nostro trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (il candidato all’Oscar® Florence Pugh, “Black Widow”) e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney, “Big Mouth”), e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura, “Narcos”).

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio” ha nel cast la vincitrice di un Oscar®Olivia Colman, Ray Winstone (Black Widow), Samson Kayo (Sliced), il candidato agli Emmy Anthony Mendez (Jane the Virgin) e la candidata ai Tony Awards Da’Vine Joy Randolph (Trolls: World Tour).

“Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio”, il tanto atteso seguito del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar®, è diretto da Joel Crawforde prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination.

Il personaggio del Gatto con gli stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato agli Oscar® Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.

Belle e Sebastien – Next Generation, la recensione del film di Pierre Coré

Le montagne, un cane bianco, un bambino coraggioso. Di cosa si tratta? Di Belle e Sebastien – Next Generation, pellicola di Pierre Coré che ripropone in chiave moderna la storia del legame fra il bambino Sebastien e il suo Pastore dei Pirenei, Belle.

In questa nuova versione del racconto, il regista taglia fuori qualsiasi trama secondaria che possa appesantire il contenuto principale, mettendo a fuoco solo il loro intimo rapporto la cui fiducia reciproca sta alla base. Il film, di genere family/avventura, è distribuito da Medusa Film per Notorious Pictures e sarà in sala dal 17 novembre.

Belle e Sebastien – Next Generation, la trama

Sebastien (Robinson Mensah-Rouanet) è un ragazzino di dieci anni la cui vita a Parigi è fatta di pomeriggi con lo skateboard e qualche marachella. Quando però la madre parte per Praga, Sebastien è costretto a passare due settimane in campagna insieme alla nonna Corinne (Michele Laroque) e alla zia Noémie (Alice David), il cui rapporto non è però ben consolidato a causa del poco tempo trascorso insieme.

Dopo un incontro un po’ distaccato e turbolento con la nonna, Sebastien inizia ad adattarsi alla quotidianità della fattoria, ma è solo l’arrivo di Belle, Pastore dei Pirenei, a movimentare le sue giornate. L’avventura insieme però inizia solo quando il ragazzino ad un certo punto è obbligato a seguire Corinne per la transumanza, e sarà nel fitto bosco ai piedi delle alpi che il duo si troverà ad affrontare sfide indimenticabili.

Un classico senza tempo

Le trasposizioni cinematografiche il cui fulcro è il rapporto animale – uomo sono da sempre storie d’amore capaci di far vibrare l’anima. È in una cornice della montagna francese, lontano dall’urbe, che il racconto del coraggioso Sebastien e della sua Belle prende forma, impiantandosi in un contesto sì moderno, ma dalle sfumature quasi fiabesche. Le montagne innevate, le verdi colline e il cottage che porta sulle spalle il peso ma anche il profumo degli anni passati rendono il filmico un’esperienza sensoriale a trecentosessanta gradi, il cui centro sono le tradizioni antiche pastorizie (come la transumanza) e il rapporto con la natura e i suoi abitanti.

In Belle e Sebastien – Next Generation ciò che cambia di base è solo lo sfondo che dalla Seconda Guerra Mondiale – con il sub-plot della fuga degli ebrei che metteva in scena un periodo storico rilevante per l’umanità – passa a un’ambientazione che si può percepire di più, quella contemporanea, in cui Sebastien scatta selfie con il Pastore dei Pirenei e gira con lo smartphone, introducendo il tema dell’industrializzazione. La contaminazione tecnologica però non svilisce la storia di per sé simbolica, né tantomeno la priva della sua essenziale magia e l’impianto narrativo del film rimane pulito, scorre con naturalezza e assume toni morbidi e leggeri.

Belle e Sebastien – Next Generation è una pellicola che continua a proporre una storia classica e senza tempo, con l’obiettivo di far immergere lo spettatore nei panorami naturalistici di cui la Francia è pregna, e al cui centro c’è la storia di un’amicizia immortale. Dalla fotografia, molto basica ma estremamente suggestiva nella sua semplicità, si può sentire l’odore del fogliame, della neve e dei pascoli, ma soprattutto si riesce a percepire la freschezza delle alpi. Seppur siano tanti i lungometraggi la cui trama segue le vicende dei due compagni, Belle e Sebastien rimangono quel duo formidabile la cui visione non è mai stancante, ma anzi permette di riconciliarsi con la vera bellezza della vita: il creato.

Diabolik ruba la ricetta segreta del Campari

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Diabolik ruba la ricetta segreta del Campari

A 60 anni dalla prima rapina, il noto criminale della storia dei fumetti è tornato in azione, con un colpo da maestro: ad essere stata sottratta è la ricetta del Campari, ideata nel 1860 dal genio creativo di Gaspare Campari.

Ma non finisce qui, Diabolik lancia la sua provocazione attraverso i canali social del brand, con un clamoroso video-annuncio dedicato al poliziotto, suo acerrimo nemico: “Sarebbe un peccato dover immaginare un mondo senza Passione, non crede Ispettore?”.

Il gioco guardie e ladri continua, con una richiesta di riscatto degna dell’abilissimo ladro. La posta in gioco è alta: quella del Campari, infatti, è una ricetta che ha radici lontane ed è rimasta segreta fino ad oggi, dando vita ad un prodotto unico, da sempre sinonimo di Passione e Creatività.

Per riaverla e poter continuare a godere dell’iconico bitter e di ogni aperitivo che si rispetti, Campari avrà bisogno dell’aiuto di tutti i suoi sostenitori: tutti invitati al cinema, quindi, per assistere alla proiezione del nuovo film dei Manetti Bros., attraverso una coinvolgente campagna pubblicitaria diffusa in vista dell’uscita della pellicola. Diabolik – Ginko all’attacco! uscirà infatti nelle sale da giovedì 17 novembre, con un cast d’eccezione che vedrà protagonisti, rispettivamente nel ruolo di Diabolik e di Eva Kant, Giacomo Gianniotti e Miriam Leone, ma anche Valerio Mastandrea, nel ruolo di Ginko, e Monica Bellucci, in quello di Altea.

La relazione tra Campari e il mondo del Cinema è da sempre veicolo per la comunicazione e il racconto dell’essenza del marchio che ha sancito la nascita del mito dell’aperitivo italiano in tutto il mondo. Un legame ormai consolidato, che si è concretizzato nella partecipazione, per il quinto anno consecutivo come Main Sponsor, alla 79. Edizione della Mostra Cinematografica di Venezia, e di numerosi progetti dedicati al mondo del Cinema, come l’iniziativa Campari #PerIlCinema, a sostegno dell’industria cinematografica nel periodo pandemico e di chiusura delle sale.

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il nuovo trailer

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Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il nuovo trailer

Le nuove immagini di Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, il film diretto da Kasi Lemmons sulla vita e la carriera di Whitney Houston, interpretata da Naomi Ackie, vincitrice del BAFTA Award®. Nel cast oltre Naomi Ackie anche Stanley Tucci, Ashton Sanders, Tamara Tunie, Nafessa Williams e Clarke Peters. Whitney: Una Voce Diventata Leggenda sarà dal 22 dicembre solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda, la trama

Whitney: Una Voce Diventata Leggenda è un tributo al mito di Whitney Houston. Diretto da Kasi Lemmons, scritto dal candidato all’Oscar® Anthony McCarten, prodotto dal leggendario discografico Clive Davis e interpretato dalla vincitrice del BAFTA Award® Naomi Ackie, il film è un ritratto inedito della complessa e sfaccettata vita della donna dietro a “The Voice”. Dalle sue origini come corista nel New Jersey fino a diventare una delle artiste più iconiche e premiate di tutti i tempi, Whitney: Una Voce Diventata Leggenda è un viaggio commovente ed emozionante attraverso la vita e la carriera della Houston, con esibizioni spettacolari e una colonna sonora con i successi di una delle voci più amate di sempre.

Black Panther: Wakanda Forever, la classifica delle scene d’azione migliori del film

Black Panther: Wakanda Forever è finalmente arrivato nelle sale, con alcune significative sequenze d’azione che sicuramente entusiasmeranno tutti i fan. Il sequel di Black Panther si è consolidato da subito come uno dei film di più grande impatto dell’intero Marvel Cinematic Universe.

Non solo rende omaggio al leggendario Chadwick Boseman, ma è anche il film conclusivo della Fase 4, dunque inagura una nuova era del longevo franchise. Sebbene ogni scena d’azione del film sia stata unica e divertente a modo suo, alcune si sono rivelate migliori di altre: ecco la classifica.

Difendere il Vibranio

La prima scena d’azione di Wakanda Forever si svolge in sporadici flashback durante l’appassionato discorso della regina Ramonda al summit delle Nazioni Unite. Qui viene rivelato che un gruppo di mercenari, assoldati da una nazione membro, ha tentato di rubare le risorse di vibranio dal Wakanda. Naturalmente, Okoye e le Dora Milaje hanno avuto la meglio su questa violazione, sconfiggendo sonoramente gli aggressori stranieri senza versare un filo di sudore.

Sebbene questa scena sia emozionante di per sé, non ha la stessa spettacolarità di quello che verrà, dunque rimane poco memorabile negli schemi più grandiosi del film. I mercenari non sono affatto all’altezza delle Dora Milaje, e soccombono rapidamente ai loro attacchi senza opporre alcuna resistenza. In seguito vengono persino fatti sfilare davanti alle Nazioni Unite in segno di umiliazione per la loro completa sconfitta. In definitiva, questa sequenza risulta essere meno una scena di combattimento e più un calcio nel sedere a senso unico.

Il combattimento sul ponte

Black Panther: Wakanda ForeverDopo un emozionante inseguimento in auto per le strade di Boston, Okoye, Shuri e Riri Williams si fermano su un ponte vicino. Con Shuri e Riri svenute, Okoye deve difendere le sue amiche dagli aggressori talocani in arrivo, tra cui i nuovi arrivati Namora e Attuma. Riesce a resistere per un po’ prima di essere sconfitta sonoramente da Attuma in un combattimento uno contro uno, il che la lascia bloccata nelle acque vicine mentre i suoi amici vengono rapiti e portati nella capitale di Talocan.

Questa scena ha un ruolo importante nella storia per stabilire la potenza dei guerrieri di Talocan, anche se è difficile per i fan vedere Okoye picchiata così brutalmente. Tuttavia, la forza con cui Attuma viene presentato in questa scena è quasi irrealistica, soprattutto quando è fuori dall’acqua. Ciò si rivela particolarmente frustrante quando viene sconfitto così facilmente in seguito, quando lui e Okoye si affrontano in una rivincita durante la battaglia di gran lunga superiore tra Wakanda e Talocan.

Inseguimento in auto

Dopo essere state scoperte dall’FBI, Shuri e Okoye devono fuggire da Boston con Riri Williams al seguito prima che anche i guerrieri Talocan le trovino. Questo porta a un epico inseguimento in auto per le strade di Boston, con Riri che indossa il suo prototipo di armatura Ironheart mentre l’FBI e la polizia locale cercano di fermarli.

L’inseguimento in auto ricorda l’analoga scena di inseguimento sudcoreana del primo film di Black Panther, con tutti i brividi, l’azione e il caos presenti nel sequel. Tuttavia, alcuni fan potrebbero mettere in dubbio le motivazioni dei protagonisti durante questa scena, poiché sembrano piuttosto indifferenti al benessere dei poliziotti innocenti che si trovano al loro seguito.

Wakanda contro Talocan

Wakanda Forever conduce a una guerra definitiva tra il Wakanda e Talocan, anche se circoscritta a un’unica battaglia. Wakanda attira Talocan e Namor allo scoperto, dove le Dora Milaje, Ironheart, i Jabbaris e gli Angeli della Mezzanotte combattono i loro nemici per dare a Shuri il tempo di sconfiggere il loro leader.

Questa scena è il culmine del film e mantiene molte delle sue promesse con sequenze di combattimento ben coreografate che aumentano la tensione del film e si lasciano alle spalle la goffa battaglia finale in CGI del film precedente. Tuttavia, è deludente che l’intera potenza di Talocan e del Wakanda non si scontrino mai l’una contro l’altra, con questo scontro isolato che si rivela essere la fine della guerra.

Incursione nel Wakanda

Namor-black-pantherAlla fine del secondo atto di Wakanda Forever, Namor guida un assalto alla capitale del Wakanda, inondando le strade e il palazzo in pochi minuti. Come dimostrazione del suo potere, egli semina la distruzione più assoluta, uccidendo decine di wakandiani, tra cui la regina Ramonda, prima di dichiarare che tornerà entro una settimana con l’aspettativa di un’alleanza tra lui e Shuri.

Questa scena è assolutamente terrificante: i wakandiani si trovano nel bel mezzo di una battaglia alla quale non erano minimamente preparati. Le strade di Wakanda, normalmente serene e sacre, non sono più sicure, mentre le acque implacabili si fanno strada attraverso la città, lasciando dietro di sé la distruzione. La scena si evolve perfettamente, ogni secondo diventa più straziante del precedente, fino a quando tutto si interrompe con la morte improvvisa e straziante di Ramonda.

Attacco alla piattaforma

La prima volta che il pubblico vede Talocan in azione arriva all’inizio di Wakanda Forever, quando un gruppo di guerrieri attacca una piattaforma mineraria americana alla ricerca di vibranio nell’oceano. Due agenti della CIA assistono mentre il resto dell’equipaggio viene attirato verso la morte dal canto delle sirene dei Talocan e alla fine si trovano faccia a faccia con i loro aggressori, che li uccidono brutalmente.

Questa scena sembra un film dell’orrore: la tensione aumenta lentamente fino a un crescendo ossessionante che atterrisce gli spettatori. L’attacco dei Talocan si conclude con l’arrivo e la prima apparizione sullo schermo di Namor, che abbatte un intero elicottero a mani nude e stabilisce efficacemente la minaccia che rappresenterà per il Wakanda in una delle migliori scene della Fase 4.

Shuri Vs. Namor

Black Panther: Wakanda ForeverMentre i Wakandiani e i Talocani si sfidano in una feroce battaglia sull’oceano, Shuri affronta Namor in un combattimento all’ultimo sangue nel tentativo di porre fine alla guerra e di vendicarsi per la morte di sua madre. Ne esce vincitrice, sconfiggendo brutalmente Namor e arrivando a pochi centimetri dall’ucciderlo prima di cedere, scegliendo di non lasciare che la vendetta la consumi.

Questa battaglia è emozionante, verosimile e assolutamente brutale, con Shuri e Namor che vengono spinti ai loro limiti. Sebbene sia un po’ frustrante che il duello sia intervallato da scene di battaglia simultanea sull’oceano, senza quindi avere la possibilità di respirare, è difficile negare il valore di intrattenimento che apporta al film nel suo complesso. Anche il finale si rivela assolutamente perfetto, in quanto Shuri riesce ad avere la meglio nonostante la dolorosa ferita riportata durante il combattimento. In definitiva, però, è la scelta di Shuri di non uccidere Namor che eleva la sequenza al di sopra di tutte le altre scene del film.

Avengers: tutti gli eroi che hanno un figlio e cosa significa per il futuro del MCU

Diversi progetti della Fase 4 hanno introdotto nel MCU dei supereroi bambini, che potrebbero avere un futuro brillante con lo sviluppo dell’universo condiviso dei Marvel Studios. Gli eroi più giovani hanno iniziato a diventare sempre più importanti negli anni successivi ad Avengers: Endgame, dato che molti dei supereroi anziani del MCU hanno passato il testimone ai figli o ai loro protetti. In molti hanno ipotizzato che questo sia il punto di partenza per un eventuale film di squadra dei Giovani Vendicatori prima della fine della Saga del Multiverso, anche se i Marvel Studios non hanno detto nulla in merito.

La Saga dell’Infinito ha presentato agli spettatori i figli di Clint Barton, alias Occhio di Falco, Scott Lang, alias Ant-Man, e Tony Stark, alias Iron Man, ma molti altri giovani supereroi Marvel hanno debuttato durante la Fase 4 del MCU. Progetti del MCU come WandaVision, Thor: Love & Thunder e Black Panther: Wakanda Forever hanno portato nel mondo i figli di eroi affermati dell’Universo. Mentre alcune di queste rivelazioni erano attese dal pubblico, altre sono state una vera sorpresa e hanno contribuito a sollevare speculazioni su potenziali progetti futuri dei Marvel Studios.

Iron Man – Morgan Stark

morgan starkLa figlia di Tony Stark e Pepper Potts, Morgan Stark, è stata introdotta durante Avengers: Endgame. Dopo che lo Snap di Thanos ha spazzato via metà della vita nell’universo, Tony è stato riportato sulla Terra da Capitan Marvel, si è riunito con Pepper e si è trasferito nella baita dello Stark Eco-Compound a New York, dove la coppia si è sposata e ha avuto una figlia. Una conversazione tra Tony e Pepper all’inizio di Avengers: Infinity War rivela che Morgan si chiamava come l’eccentrico zio di Pepper, anche se nel sogno descritto da Tony la coppia aveva un figlio anziché una figlia.

Dopo che suo padre si è sacrificato per eliminare la minaccia di Thanos nel 2023, Morgan ha assistito al suo discorso finale in cui ha fatto conoscere agli spettatori del MCU la frase strappalacrime “Ti amo 3000”, una frase che lei aveva già espresso in precedenza. Una scena eliminata dal film culminante della Saga dell’Infinito avrebbe mostrato Tony incontrare una Morgan Stark adulta nel Regno dell’Anima, proprio come Thanos aveva visto la giovane Gamora dopo lo Snap. Nonostante questa scena sia stata rimossa dal film finale, si può ipotizzare che Morgan Stark apparirà di nuovo nel MCU, forse anche indossando la tuta di salvataggio come anticipato in Avengers: Endgame.

Occhio di Falco – Cooper, Lila e Nathaniel Barton

I figli di Clint Barton sono stati introdotti durante Avengers: Age of Ultron come risposta alla sensazione di molti che il personaggio di Occhio di Falco fosse praticamente irrilevante durante The Avengers. All’epoca, la moglie di Clint, Laura, era ancora incinta del loro figlio più piccolo, Nathaniel, chiamato così in onore della cara amica di famiglia Natasha Romanoff. Dopo essere stato assente durante Avengers: Infinity War, il prologo di Avengers: Endgame ha ripreso i contatti con Occhio di Falco e i Barton, raccontando come Clint abbia perso tutta la sua famiglia a causa di Thanos, che lo ha portato a diventare Ronin. Questo prologo ha anche fatto presagire un potenziale futuro da eroe simile a Occhio di Falco per Lila, che è stata mostrata avere una fantastica mira con arco e frecce prima di scomparire.

Con Kate Bishop che ha assunto il ruolo di Occhio di Falco nella serie tv Hawkeye, sembra che i figli di Clint non abbiano un ruolo importante nel futuro del MCU. Tuttavia, Laura Barton è stata rivelata essere l’ex agente dello SHIELD nota come Mockingbird, quindi ci sono sicuramente altre storie da raccontare sulla famiglia, forse nella seconda stagione di Hawkeye o nella prossima serie Secret Invasion, che vedrà Nick Fury tornare a combattere gli Skrull. Non è chiaro quando e se i figli di Clint appariranno di nuovo nel MCU, o se lo stesso Vendicatore originale tornerà ora che Kate Bishop ha assunto il ruolo.

Ant-Man – Cassie Lang

La motivazione alla base della carriera di Scott Lang come Ant-Man è quella di essere una persona migliore e di rendere il mondo un posto più sicuro per sua figlia Cassie, introdotta per la prima volta in Ant-Man. Da bambina, Cassie ha sempre ammirato il padre, anche quando era stato mandato in prigione e aveva avuto un rapporto difficile con la madre, Maggie, e il patrigno, Jim Paxton. Durante il Blip, Cassie credeva che suo padre fosse stato rapito, anche se era semplicemente bloccato nel Regno Quantico, per poi tornare dopo cinque anni e trovare la figlia adolescente viva e vegeta.

Durante alcuni momenti toccanti di Ant-Man and the Wasp, Cassie ha espresso il desiderio di diventare un supereroe da grande, stando al fianco del padre come sua partner. Ora il suo sogno si sta realizzando: il prossimo film dei Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania vedrà Cassie assumere il mantello di Stature, combattendo al fianco del padre e della Wasp di Hope van Dyne contro Kang il Conquistatore nel Regno Quantico. Il nuovo status di supereroe di Cassie significherà molto probabilmente il suo ritorno durante Avengers: The Kang Dynasty e potenzialmente in Avengers: Secret Wars.

Scarlet Witch e Visione – Billy e Tommy

Billy e Tommy di WandaVision hanno debuttato durante il primo progetto della Fase 4 dei Marvel Studios, che ha visto Wanda crearsi una propria realtà tra le mura di Westview, nel New Jersey. Dopo che Wanda ha apparentemente resuscitato Visione in seguito alla sua morte in Avengers: Infinity War, la coppia si ritrova a vivere uno stile di vita suburbano, che porta Wanda a partorire due gemelli nel giro di poche ore. Invecchiati rapidamente, i piccoli Billy e Tommy iniziano presto a dimostrare notevoli capacità, proprio come la madre e lo zio Pietro: Billy eredita i poteri psichici e le abilità magiche di Wanda, mentre Tommy è dotato della supervelocità dello zio.

Nonostante i gemelli siano scomparsi durante il finale di WandaVision, versioni alternative di loro sono apparse sulla Terra-838 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia come figli della Wanda di cui Scarlet Witch prende il controllo con il dream-walking. Questo suggerisce che Billy e Tommy potrebbero apparire di nuovo nel MCU vero e proprio, facendo un’apparizione nello spinoff di WandaVision, Agatha: Coven of Chaos. Anche se Wanda sembra essersi sacrificata alla fine di Multiverse of Madness, è possibile che torni per completare il suo arco di redenzione nel MCU, e non c’è dubbio che i suoi figli seguiranno l’esempio, visto che sono membri di spicco dei Giovani Vendicatori.

Thor – Love

Thor: Love and Thunder è stato uno dei progetti più controversi della Fase 4 del MCU, ma ha fatto conoscere al pubblico Gorr il Macellatore di Dei e sua figlia, Love, che viene riportata in vita da Eternità nel momento in cui Gorr si sacrifica e lascia la figlia alle cure di Thor.

Love e il suo nuovo padre hanno combattuto insieme per proteggere le specie aliene, con Thor che brandisce ancora una volta Mjolnir e Love che brandisce Stormbreaker. Si può ipotizzare che Love abbia delle abilità speciali che il pubblico non ha ancora visto, grazie alla sua rinascita per mano di Eternità, e sicuramente ha abbastanza potere per usare Stormbreaker. Alla fine di Love & Thunder è stato rivelato che Thor tornerà nel MCU, e molto probabilmente con Love al suo fianco, nei prossimi Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars.

Hulk – Skaar

Il futuro sembra roseo per Hulk nel MCU: Bruce Banner, Abominio e Jennifer Walters, alias She-Hulk, hanno avuto un ruolo importante in She-Hulk: Attorney at Law e il Leader è stato confermato come antagonista di Captain America: New World Order. She-Hulk: Attorney at Law ha anche presentato agli spettatori un personaggio a sorpresa, il figlio di Bruce Banner, Skaar. Sebbene il personaggio faccia solo una breve apparizione nell’episodio finale di She-Hulk, si può ipotizzare che un personaggio così importante sia stato inserito per preparare qualcosa di più grande in seguito, e molti pensano che si tratti di un progetto di World War Hulk.

La storia di Skaar nei fumetti è ricca e tragica e sicuramente creerà alcune linee di trama significative per Bruce Banner nel MCU live-action. Anche se non sono state confermate ulteriori informazioni sul personaggio o sulla data della sua prossima apparizione, è probabile che Skaar faccia parte del roster dei Giovani Vendicatori. Si vocifera anche di una seconda stagione di She-Hulk: Attorney at Law, che potrebbe vedere la storia di Skaar svilupparsi attraverso gli occhi di Jen Walters, il che sarebbe un ottimo modo per portare il personaggio nel mondo più ampio del MCU.

Black Panther – Principe T’Challa

Black-Panther-Tchalla-Chadwick-BosemanL’ultimo film della Fase 4 del MCU ha reso un bellissimo omaggio al compianto Chadwick Boseman, che ha interpretato T’Challa, la Pantera Nera, in vari progetti del MCU prima della sua morte. Black Panther: Wakanda Forever ha visto il Wakanda affrontare i mesi e negli anni successivi al Blip e ha seguito il dolore della famiglia reale per l’improvvisa morte di T’Challa a causa di una malattia non rivelata. In seguito, Shuri è in grado di creare un’erba sintetica a forma di cuore e di assumere il mantello di Pantera Nera ereditato dal fratello, ma questa non è l’unica rivelazione del film.

Durante Wakanda Forever, viene rivelato che Nakia ha lasciato il Wakanda dopo lo Snap di Thanos, trovando troppo difficile rimanere dopo l’apparente morte dei suoi cari. Tuttavia, nella scena mid-credits, viene rivelato che Nakia era incinta del figlio di T’Challa prima della sua morte e ci viene presentato finalmente Toussaint, il cui nome wakandiano è Principe T’Challa, che incontra per la prima volta sua zia Shuri. Il Principe T’Challa è il modo perfetto per portare avanti l’eredità di Chadwick Boseman nel Marvel Cinematic Universe, poiché si può presumere che un giorno il bambino tornerà in Wakanda e prenderà il mantello di Pantera Nera, seguendo le orme del padre.

Emily Browning: 10 cose che non sai sull’attrice

Emily Browning: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Emily Browning recita sin da quando era una bambina e negli anni si è costruita una carriera di tutto rispetto tra cinema e televisione. Presente in importanti film e serie TV, si è distinta attraverso generi e contesti diversi, dando sempre luce a nuove sfumature del suo talento.

Ecco 10 cose che non sai di Emily Browning.

Emily Browning: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Il debutto nel mondo del cinema avviene per la Browning nel 2001 con The Man Who Sued God. In seguito guadagna maggior popolarità con Nave fantasma (2002), Al calare delle tenebre (2003), Ned Kelly (2003) e, in particolare, Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi (2004), dove recita accanto a Jim Carrey. In seguito recita in The Uninvited (2009), Sucker Punch (2011), con Abbie Cornish, Sleeping Beauty (2011), Magic Magic (2013), The Host (2013), con Saoirse Ronan, L’estate all’improvviso (2013), Plush (2013), God Help the Girl (2014), Pompei (2014) e Legend (2015). Nel 2022 recita invece nel film Monica.

2. È nota anche per alcune serie TV. Parallelamente ai film per il cinema, l’attrice ha recitato anche per diverse serie, come High Flyers (1999), Thunderstone (2000), Blonde (2001), Something in the Air (2000-2001), Blue Heelers (2000-2002), The Affair – Una relazione pericolosa (2018-2019) e, in particolare, American Gods (2017-2021), dove ha interpretato Laura Moon. Nel 2022 ha invece recitato nella serie Class of ’07.

3. Ha recitato in diversi videoclip. Negli anni l’attrice non ha mancato di dedicarsi anche ad altri progetti al di fuori dei film e delle serie TV. In particolare, si annovera la sua partecipazione a diversi videoclip di noti cantanti e gruppi. Nel 2006 è nel videoclip di Light Surrounding You degli Evermore, mentre nel 2012 compare nel video per il bbrano No Matter What You Say degli Imperial Teen. Nel 2015, infine, è comparsa nel videoclip di Take Shelter degli Years & Years.

Emily-Browning-American-Gods

Emily Browning in American Gods

4. È tra le protagoniste della serie. Nelle tre stagioni che compongono American Gods, l’attrice ha avuto un ruolo da protagonista nei panni di Laura Moon. Questa è la moglie di Shadow, la quale in seguito ad un incidente stradale perde la vita, divenendo però una morta vivente dotata di una forza sovrumana. L’attrice ha in seguito dichiarato di aver particolarmente apprezzato il modo in cui il suo personaggio evolve nel corso della serie, assumendo forme e caratteristiche inaspettate.

5. Ha empatizzato molto con il suo personaggio. L’attrice ha raccontato di essere rimasta molto colpita dal modo in cui il suo personaggio viene presentato, infrangendo tutte le aspettative che si potevano avere su di lei. In particolare, la Browning ha affermato di aver empatizzato molto con lei, specialmente nel suo avere difficoltà a gestire i propri sentimenti riguardo sé stessa e gli altri. Per l’attrice era indispensabile mostrare Laura come una donna imperfetta ed è stata proprio tale volontà a farla divenire così interessante.

Emily Browning in Legend con Tom Hardy

6. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film. Nel 2015 l’attrice ha ottenuto critiche molto positive per la sua interpretazione di Frances Shea, moglie di Reggie Kray nel film Legend. Questo è basato sui gemelli Kray, pericolosi gangster della Londra anni ’60, interpretati entrambi dall’attore Tom Hardy. Quest’ultimo e la Browning si sono dunque trovati a recitare insieme diverse scene, sfoggiando una chimica di coppia particolarmente forte. Ancora oggi, quello in questo film è uno dei ruoli più apprezzati dell’attrice.

Emily Browning canta Sweet Dreams

7. Ha eseguito il brano per un noto film. Negli anni la Browning non si è affermata solo come attrice ma anche per le sue doti canore. In più occasioni ha infatti cantato per i film Plush, God Help the Girl e la serie American Gods. È però rimasta memorabile la sua interpretazione del brano Sweet Dreams, contenuta nel film Sucker Punch. Il celebre rano new wave del gruppo Eurythmics viene qui riarrangiato per sposarsi al meglio con il tono cupo del film e questa versione cantata dalla Browning è poi stata inserita nell’album della colonna sonora del film.

Emily-Browning-Instagram

Emily Browning è su Instagram

8. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 279 mila persone e vanta oltre trecento post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Emily Browning: chi è il suo fidanzato

9. È molto riservata. L’attrice non ha mai amato il rendere noti troppi dettagli della sua vita privata e pertanto non sono molte le notizie a riguardo. Ad oggi, ad esempio, non è certo se l’attrice abbia o meno un fidanzato. In passato è però stata legata a Liam Shambrook nel 2005, a Max Turner dal 2007 al 2010, a Max Irons dal 2011 al 2012 e a Xavier Samuel dal 2012 al 2015. L’ultima relazione nota è quella avuta nel 2015 con Eddie O’Keefe, ma da quel momento non si è più saputo nulla a riguardo.

Emily Browning: età e altezza dell’attrice

10. Emily Browning è nata a Melbourne, in Australia, il 7 dicembre del 1988. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonte: IMDb, LosAngelesTimes

Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

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Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

Netflix rilascia oggi il trailer di Summer Job, il primo reality show italiano originale prodotto da Banijay Italia che debutterà il 16 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Le prime immagini video presentano i 10 giovani concorrenti del reality: Angelica, Gian Marco, Lavinia, Marina, Matthias, Melina, Pietro, Pit, Samuele e Sofia. I partecipanti saranno accompagnati da Matilde Gioli, che li guiderà e supporterà nel superare le numerose sfide che dovranno affrontare durante gli 8 episodi.

10 concorrenti tra i 18 e i 23 anni vengono scelti per trascorrere una vacanza da sogno in una villa paradisiaca in Messico, sulla riviera Maya. Feste e divertimento sembrano l’unica cosa a cui dovranno pensare. Quello che non sanno, però, è che, per continuare l’avventura e vivere la vacanza più incredibile della loro vita, dovranno fare qualcosa che non hanno mai fatto in vita loro: lavorare. Dopo le prime 24 ore in cui potranno godersi tutti i comfort messi a disposizione, scopriranno infatti che tutto ha un costo e che per vivere un’avventura esotica da sogno il prezzo da pagare sarà affrontare la loro prima esperienza lavorativa. Per raccogliere il budget settimanale e continuare il divertimento, dovranno lavorare in alcune delle attività locali della riviera sotto la supervisione e il giudizio di boss molto esigenti. Divisi in gruppi da 2 o 3 persone ciascuno, si cimenteranno, ogni settimana, in diversi summer jobs (camerieri/e, assistenti al rifugio per animali, addetti/e alla manutenzione e al giardinaggio…). Coloro i quali non porteranno a termine il lavoro assegnatogli dal datore di lavoro o non lo faranno con impegno e dedizione, non riceveranno la busta paga a fine settimana e saranno a rischio eliminazione.

Romina Ronchi è capo progetto del reality show, diretto da Angelo Poli e scritto da Sonia Soldera, Giovanni Piccione, Marco Cappellini con Marco Matteo, Stefano Martinelli, Gabriella Nocera, Alessandro Tassone.

Ecco i concorrenti di Summer Job:

  • Angelica – Ha 21 anni ed è pugliese. Le piace molto la moda. Ama distinguersi dalle altre ragazze con la sua forte personalità.
  • Gian Marco – Ha 22 anni, è sardo e vive a Milano. Si è appena laureato in Fashion Design. I suoi amici lo chiamano “Il Baronetto” o “Briatore”. Si definisce un amante del bello.
  • Lavinia – Ha 19 anni e vive da sola a Milano. Ha finito il liceo ma si è presa una pausa per decidere cosa vuole fare da grande.
  • Marina – Ha 20 anni e ha origini filippine. Sta vivendo il suo anno sabbatico da quasi due anni. Se dovesse riassumere la sua vita in tre parole sarebbero queste: aperitivi, viaggi e feste.
  • Matthias – Ha 18 anni e viene dal Veneto. Si è diplomato a Londra in un college privato. Non ha mai lavorato.
  • Melina – Ha 21 anni, è di Torino ma ha origini brasiliane. È una ragazza molto esuberante.
  • Pietro – Ha 20 anni. Apparire per lui è fondamentale. In particolare, ama i suoi boccoli. Per Pietro lavorare e sprecare tempo in cose che non gli piacciono è “crudele”.
  • Pit  – Ha 21 anni. Ama il calcio, di cui apprezza la competizione. Non ha mai ricevuto un due di picche da una ragazza.
  • Samuele – Ha 19 anni e viene da Cuneo. È figlio dell’ex pallavolista Luigi Mastrangelo. Si definisce un atleta, ma è anche crypto trader. Non vuole rispondere a nessuno, preferisce essere il capo di se stesso.
  • Sofia – Ha 20 anni e abita a Centocelle, un quartiere periferico di Roma. La madre è peruviana. Non ama le regole, vuole solo vivere la vacanza al massimo.
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