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MCU: 10 nomi di battaglia introdotti in modo esilarante

MCU: 10 nomi di battaglia introdotti in modo esilarante

Siamo ormai giunti al secondo anno della Fase 4 dell’MCU: il catalogo di personaggi del franchise è diventato davvero sostanzioso. Tra nomi e pseudonimi, gli autori Marvel hanno dovuto servirsi di tutta la creatività in loro possesso per assegnare ad ognuno un termine che ben racchiudesse le singole identità. È tempo di guardare ai nomi più esilaranti degli eroi MCU e al modo curioso in cui sono stati introdotti.

Occhio di Falco

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Il personaggio Occhi di Falco viene introdotto nell’MCU con Thor, ma acquisisce valore solo dopo il suo ruolo in The Avengers. Prima di subire il lavaggio del cervello da parte di Loki (e di schierarsi contro i suoi colleghi dello S.H.I.E.L.D.), Hawkeye si prendeva cura del progetto Tesseract e del Dr. Selvig.

Sentiamo parlare per la prima volta di Occhi di Falco quando Fury chiede a Selvig dove si trovi Barton – riferendosi a Clint Bruton, vero nome di Hawkeye. A questo punto, Selvig domanda ”il falco?”. Non è un modo immediato e nemmeno troppo divertente per introdurre lo pseudonimo del personaggio, che comunque resta un nome curioso.

Teschio Rosso

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In Captain America: il Primo Vendicatore, si vede per la prima volta il capo dell’HYDRA, Teschio Rosso. Il personaggio, poiché è stato iniettato dello stesso siero del super-soldato Capitan America, vorrebbe dominare sul mondo intero per dimostrare la sua superiorità.

Per buona parte del film, non si parla di Teschio Rosso, ma di Johann Shmidt. Lo pseudonimo è citato da un generale nazista che rivela che Hitler chiama Shmidt appunto ”Teschio Rosso”. In questo modo, viene creato un sottile legame tra il personaggio MCU e quello dei fumetti.

Visione

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Visione è uno dei tanti personaggi MCU introdotti in Avengers: Age of Ultron. L’eroe nasce quando Tony Stark e Bruce Banner decidono di fondere la coscienza di J.A.R.V.I.S. – che si era nascosta su Internet per sfuggire a Ultron – con un corpo sintetico in vibranio. La procedura viene interrotta da Capitan America e da Wanda, ma Thor la porta a compimento: ciò permette a Visione di aiutare i Vendicatori a salvare il mondo dall’azione di Ultron.

Prima che Visione faccia la sua comparsa nel film, sono molti i personaggi che dicono di avere delle visioni. Tra questi, Ultron che ha la visione di un mondo perfetto e Thor ha una visione sulle Gemme dell’Infinito. Insomma, in Age of Ultron non si fa che parlare di ”visioni” e, non si sa bene perché, Visione diventa il nome dell’androide.

Hulk

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Il secondo film MCU è L’incredibile Hulk e racconta della fuga di Bruce Banner, uomo diventato un mostro verde a causa dei suoi esperimenti. Nel film, Banner tenta di recuperare la ricerca fatta all’università per trovare una cura, ma si trova costretto a combattere un esercito.

Lo pseudonimo Hulk è introdotto da due studenti che, intervistati dal notiziario locale, tentano di descrivere ciò che hanno visto poco prima di atterrare: chiamano la creatura ”un hulk”. Se il personaggio non fosse così ben noto nella cultura popolare, non capiremmo a cosa i due ragazzi si riferiscano. In ogni caso, lo pseudonimo è ribadito alla fine del film, quando Hulk lo usa riferendosi a sé stesso.

Captain Marvel

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Brie Larson irrompe sulla scena MCU nel 2019 con Capitan Marvel. Nel film, Carol Danvers non ha memoria di chi sia o di come abbia sviluppato i suoi poteri: conosce solo le bugie che i Kree le hanno detto. Tuttavia, quando arriva sulla Terra comincia a vedere che la guerra Kree/Skrull è un po’ più sbilanciata di quanto non le hanno fatto credere…

Tornando allo pseudonimo, deriva da un tenero fraintendimento: Nick Fury, il nuovo migliore amico di Carol, confonde il nome Mar-Vel con Marvel. Tutto ciò avviene alla fine del film, nelle scene precedenti nessuno chiama la protagonista Capitan Marvel. È solo con Spider-Man: Far From Home che si inizia ad usare lo pseudonimo. Capitan Marvel nasce quindi per caso, ma è un nome divertente.

Ant-Man

Ant-Man-MCU

Hank Pym, l’originale Ant-Man, lavora per lo S.H.I.E.L.D. ma cerca poi di seppellire la sua ricerca quando se ne va. Sotto la sua tutela, l’amabile e citabile Scott Lang assume il ruolo di Ant-Man.

Lo pseudonimo è abbastanza sciocco, almeno per Darren Cross: è lui il personaggio che introduce il nome. Spiega ridendo che, al tempo, avevano deciso di chiamare Hank ”Ant-Man”. Fin dalle origini quindi, l’essenza del supereroe sta anche nell’ironia sulla sua piccola statura, insita già nel nome.

Abominio

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Ne L’incredibile Hulk, dopo che Blonsky ha subito la sconfitta per mano del mostro verde, si riprende e chiede un’altra iniezione del siero che lo sta facendo sentire così potente. Il siero causa però un cambiamento della personalità di Blonsky. Quando infine il personaggio chiede di essere iniettato con il sangue che Sterns sta sperimentando, nasce un nemico ancora più spaventoso.

Sterns afferma che la combinazione di ciò che è già dentro di Blonsky e il sangue di Hulk potrebbe creare un “abominio.” Nei fumetti, Blonsky si fa infatti chiamare L’Abominio: ecco quindi un divertente richiamo all’alter ego del personaggio sulla carta stampata.

Scarlet

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Wanda Maximoff viene introdotta nell’MCU con Avengers: Age of Ultron, per poi prendere il centro della scena con WandaVision. Nella serie Disney+, Wanda è a pezzi dopo la perdita di Visione e cerca di far fronte al dolore creando un mondo fantastico.

La serie esplora l’origine dei poteri di Wanda. Se si pensava originariamente che essi nascessero dalla Gemma della Mente, con una scena particolarmente d’effetto Agatha Harkness rivela che Wanda è in realtà la mitica Strega Scarlatta. Questo svelamento dell’identità è uno dei più apprezzabili all’interno dell’MCU, soprattutto perché viene fatto tempo dopo l’introduzione del personaggio.

Iron Monger

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Nel film di Iron Man, oltre a quello di Tony Stark, un ruolo di tutto rispetto è svolto anche dal suo socio in affari Obadiah Stane. Dal momento che il personaggio vuole ottenere il nuovo Reattore ad arco di Tony, si costruisce un’armatura e assume le vesti del cattivo dei fumetti di Iron Monger.

Per far dire al personaggio il proprio nome, gli sceneggiatori di Iron Man usano una frase abbastanza innaturale, ma comunque efficace a far capire l’identità assunta da Stane.

War Machine

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In Iron Man 2, Rhody ruba un’armatura a Tony dopo che quest’ultimo inizia a fare il pazzo alla sua festa di compleanno. I due finiscono per avere una lotta che quasi distrugge la casa di Tony.

Durante il combattimento, Stark chiede a Rhody se vuole essere ”una macchina da guerra” (War Machine in inglese). Nei fumetti infatti, War Machine è l’alter ego di Rhody.

Geostorm: trama e cast del film con Gerald Butler

Geostorm: trama e cast del film con Gerald Butler

NTra gli eventi più affascinanti da vedere al cinema vi è senza ombra di dubbio quello relativo alla fine del mondo così come noto. I film dedicati a tale catastrofe hanno sempre catturato l’attenzione del pubblico, a cui viene data l’occasione di vedere qualcosa a cui si spera di non dover mai essere diretti testimoni nella realtà. Oltre a 2012 o Left Behind, uno dei film più recenti che ha portato la fine del mondo sul grande schermo è Geostorm (qui la recensione). Questo è stato scritto, prodotto e diretto da Dean Devlin, qui al suo esordio come regista dopo aver prodotto per anni film catastrofici come Independence Day e Godzilla.

Come già avvenuto per The Day After Tomorrow, anche Geostorm ritrova la causa dell’apocalissi nei sempre più preoccupanti cambiamenti climatici. Il film di Devlin si basa infatti molto su tali teorie, ogni giorno sempre più concrete attraverso manifestazioni insindacabili. Collocandosi nel genere “catastrofico”, il film si configura dunque anche come un atto di denuncia nei confronti dell’impatto che l’uomo ha sull’ambiente e di cui non sembra curarsi poi molto. Allo stesso tempo, il film presenta una forte componente umana nel momento in cui si porta lo spettatore a seguire i tentativi del protagonista di difendere in tutti i modi la propria famiglia.

Ancora una volta l’unico modo per superare una crisi, grande o piccola che sia, sembra essere il fare ricorso alla propria umanità, riscoprendo il sentimento che ci lega a quanti ci circondano. Geostorm è dunque un film molto avvincente, che parla con lo spettatore e lo spinge a riflessioni urgenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Geostorm

Il film si apre nel 2019. In seguito alla crisi climatica globale gli Stati del mondo collaborano alla costruzione di un sistema satellitare globale in grado di modificare il clima e annullare tempeste, siccità, uragani che stanno devastando la Terra. A gestire il progetto è Jake Lawson, che viene però poi estromesso a causa della sua irriverenza. Al suo posto subentra il fratello Max. Tre anni dopo, in Afghanistan si verifica un episodio climatico sconcertante. Lawson si mostra molto preoccupato e chiede al Presidente degli Stati Uniti di disporre una missione nello spazio per cercare l’eventuale avaria che sta compromettendo le capacità del satellite Dutch Boy. Il Presidente accetta di inviare Jake sulla stazione satellitare capitanata da Ute Fassbider, mentre ad Hong Kong si verifica un’altra catastrofe climatica.

Il rappresentante cinese Cheng Long si mette a quel punto in contatto con Max per comunicargli l’accaduto, sostenendo che si stia per verificare un geostorm, ovvero una tempesta senza precedenti che spazzerà via quanto si conosce del mondo. Per scongiurare la prospettiva apocalittica, Long raggiunge Max in America poiché ipotizza che qualcuno stia cercando di manomettere Dutch Boy senza destare sospetti. Nel frattempo, Max informa Jake del complotto che sta cercando di smascherare con il collega cinese. I fratelli Lawson ingaggeranno una lotta contro il tempo per salvare il pianeta Terra e la popolazione mondiale.

Geostorm cast

Geostorm: il cast del film

Protagonista del film nei panni di Jacob Lawson, a capo del progetto per il satellite Dutch Boy, è l’attore Gerard Butler. Celebre per film come 300 e RocknRolla, questi ha recitato qui nel suo primo film di genere catastrofico. Nonostante l’interesse nei confronti del progetto, l’attore è noto per il non aver imparato a memoria tutte le sue battute, rallentando per questo spesso le riprese. Nei panni di suo fratello Max Lawson, invece, vi è l’attore Jim Sturgess, celebre per i film Across the Universe e La migliore offerta. Sono poi presenti gli attori Ed Harris nel ruolo del Segretario di Stato Leonard Dekkom e Andy Garcia in quello del presidente degli Stati Uniti Andrew Palma.

L’attrice Abbie Cornish, celebre per essere stata la protagonista femminile in Bright Star, è l’agente dei servizi segreti Sarah Wilson, nonché fidanzata di Max. Daniel Wu è Cheng Lonk, supervisore del programma Dutch Boy proveniente da Hong Kong, mentre Amr Waked, ora noto per la serie Ramy, è Ray Dussette, astronauta francese. Vi è poi l’attrice Zazie Beetz, vista in Deadpool 2 e Joker, nei panni di Dana, esperta di cyber sicurezza e amica di Max. L’attrice Katheryn Winnick, celebre per la serie Vikings, era stata scelta per il ruolo di Olivia Lawson, ex moglie di Jacob. A causa delle riprese aggiuntive resesi necessarie, però, l’attrice è stata sostituita da Julia Denton.

Il trailer di Geostorm e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Geostorm è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Barry Keoghan: 10 cose che non sai sull’attore

Barry Keoghan: 10 cose che non sai sull’attore

Sono bastati pochi anni ed una manciata di ruoli a Barry Keoghan per imporsi come uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione. Egli ha infatti dimostrato di non essere solo una bella faccia, ma un attore completo capace di spaziare tra i generi e di arricchire ogni personaggio con il suo innato carisma. Egli continua così a guadagnare consensi e a prendere parte a film di sempre maggior prestigio, lasciando immaginare una carriera sempre più promettente.

Ecco 10 cose che non sai di Barry Keoghan.

Barry Keoghan: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a film di diverso genere. Keoghan ha debuttato al cinema nel 2011 con il film Between the Canals, per poi recitare in piccoli film come Stalker (2012), King of the Travellers (2012) e Stay (2013). Un primo successo arriva grazie al film ’71 (2014), incentrato sul conflitto nordirlandese. Da quel momento Keoghan ha recitato in titoli più noti come Mammal (2016), Codice criminale (2016) e Il sacrificio del cervo sacro (2017), con cui si consacra. Tra i suoi ultimi titoli si annoverano invece Dunkirk (2017), American Animals (2018), L’ombra della violenza (2019), Sir Gawain e il Cavaliere Verde (2021), Eternals (2021) e The Batman (2022).

2. Ha recitato in celebri serie TV. Oltre al cinema, Keoghan ha negli anni preso parte anche ad alcuni prodotti televisivi, come le serie Jack Taylor (2010), Fair City (2011), Love/Hate (2013) e Rebellion (2016). In anni più recenti ha recitato in due episodi della serie Chernobyl (2019). Attualmente l’attore è impegnato nelle riprese della miniserie Masters of the Air, dove interpreterà il tenente Curtis Biddick, il quale insieme ad altri soldati americani combetterono contro l’aviazione nazista. Accanto a lui

Barry Keoghan e Joker

3. Si è detto interessato al ruolo. Quello del Joker è da sempre un personaggio particolarmente amato dal pubblico e ogni volta che questo sembra essere pronto per tornare al cinema partono le speculazioni su chi potrebbe interpretarlo. Dopo Jared Leto e Joaquin Phoenix, in molti hanno indicato proprio Keoghan come l’attore ideale per il ruolo, per via del suo viso enigmatico e il suo sorriso beffardo. Lo stesso Keoghan ha affermato di essere interessato al personaggio e spera di poterlo interpretare in futuro.

Barry Keoghan Dunkirk

Barry Keoghan in Dunkirk

4. È stato uno dei protagonisti del film. Uno dei ruoli per cui Keoghan è maggiromente noto è quello del giovane George Mills nel film Dunkirk, di Christopher Nolan. Il suo è un giovane che impulsivamente si unisce all’anziano Dawson e al figlio di lui Pete nell’andare in barca verso la spiaggia di Dunkirk, dove si trovano i soldati inglesi. Nel corso dell’impresa, tuttavia, George va incontro ad un incidente che lo porta alla morte, ma la storia del suo eroismo viene resa nota ed egli diventa un vero e proprio eroe di guerra.

5. È rimasto impressionato dal set. Per Keoghan quello di Dunkirk è stato il primo vero grande set della sua carriera. Egli si è infatti trovato a confrontarsi con un numero maggiore di reparti e attori, rimanendo impressionato dalla capacità di Nolan di gestire tutto ciò. In particolare, Keoghan ricorda la grandezza delle scenografie e la responsabilità avvertita nel trovarsi lì a recitare. Anche se le condizioni climatiche non erano favorevoli, rendendo complesso rimanere concetrati, l’attore si è impegnato al massimo per non sentirsi da meno rispetto agli altri.

Barry Keoghan in Chernobyl

6. Ha avuto un piccolo ruolo nella serie. Nella popolare e acclamata serie Chernobyl, incentrata sul disastro nucleare del 1986, l’attore ha ricoperto il ruolo di Pavel Gremov, un civile che si offre volontario per alcune missioni all’interno della centrale. Egli compare in realtà soltanto in due dei cinque episodi della serie, ovvero il terzo, Oper Wide, O Earth, e il quarto, The Happines of All Mankind. Pur se piccolo, anche questo personaggio gli ha permesso di ottenere ulteriore popolarità.

Barry Keoghan in The Batman

7. Ha un ruolo segreto. Per volontà dei produttori e del regista, la trama di The Batman è sempre stata tenuta per lo più segreta. Al di là di alcune informazioni note, sono molti i risvolti ancora non chiariti e che troveranno risposta solo con una visione del film. Uno dei principali interrogativi è quello relativo al ruolo interpretato da Keoghan. L’attore si è rifiutato di confermare ogni teoria sorta nel mentre e ad oggi il suo personaggio è ancora indicato come “Unseen Arkham Prisoner”.

Barry Keoghan Instagram

Barry Keoghan e Dior

8. È l’uomo immagine della nota società di moda. Con la sua sempre crescente popolarità, Keoghan ha richiamato su di sé numerose attenzioni, venendo anche indicato come uno degli uomini di cinema più affascinanti del momento. Non sorprende dunque che la celebre società d’alta moda Dior lo abbia scelto come suo testimonial. L’attore ha infatti preso parte a diversi eventi firmati Dior in qualità di uomo immagine e ambasciatore, sfoggiando sempre nuovi completi firmati dalla celebre società.

Barry Keoghan non è su Instagram

9. Non ha un profilo ufficiale su Instagram. A differenza di molti suoi colleghi, Keoghan ha deciso di non avere un profilo Instagram. L’attore è infatti piuttosto restìo a condividere dettagli della propria vita privata, preferendo porre una netta distinzione tra questa e il suo lavoro. I suoi fan, tuttavia, possono seguire i diversi account a lui dedicati, dove si possono ritrovare foto e notizie circa le sue attività.

Barry Keoghan: età e altezza dell’attore

10. Barry Keoghan è nato a Dublino, in Irlanda, il 18 ottobre del 1992. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Flee, recensione del documentario di Jonas Poher Rasmussen

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Flee, recensione del documentario di Jonas Poher Rasmussen

Flee significa “fuggire”. È anche il titolo del documentario di Jonas Poher Rasmussen che racconta di una fuga, appunto, quella di Amin, che scappa dalla sua casa di infanzia, l’Afghanistan, dalla Russia, dal suo nome, da quello che era, trovandosi alla fine senza identità, senza un posto che può definire casa, senza più la sensazione, a cui tutti dovremmo avere diritto, di sentirci al sicuro in un posto.

La trama di Flee

Amin ha 36 anni, vive in Danimarca, è un affermato docente universitario e sta per sposarsi con il suo compagno. Ma proprio poco prima delle nozze, il passato torna a fargli visita, facendogli ripercorrere gli anni della sua gioventù, quando dall’Afghanistan arrivò in nord Europa dopo un lungo viaggio, con la speranza di chiedere asilo.

La storia vera di Amin (nome di fantasia), viene affidata all’amico documentarista Jonas Poher Rasmussen che sembra affidarsi all’animazione per una esigenza espressiva: le immagini disegnate e animate raccontano, con un linguaggio universale, quello che è stata l’atroce esperienza del protagonista. Ci sono momenti in cui si lascia spazio alle immagini di repertorio, ma sono attimi, piccoli squarci di realtà che irrompono in una storia che si fa scudo con il disegno. Man mano che Amin racconta gli episodi più traumatici che ha vissuto, l’animazione diventa stilizzata, rarefatta, dà solo l’impressione di quello che accade, perché per pudore lascia al buio ciò che invece nella memoria del protagonista che racconta in fuori campo è sin troppo vivido. 

Una triplice nomination agli Oscar 2022

Il film viene giustamente celebrato anche per il suo curioso primato, nella stagione dei premi hollywoodiani. È infatti il primo caso di film nominato agli Oscar 2022 in tre categorie: miglior film internazionale, miglior film d’animazione e miglior documentario (categoria che potrebbe aggiudicarsi). Questa intersezione di voci e generi rende Flee un prodotto unico e in effetti ne denuncia le anime: è un film internazionale, non solo perché, dal punto di vista dell’Academy, non è in lingua inglese, ma proprio perché è il frutto di una moltitudine di sforzi (si tratta di una co-produzione Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Slovenia, Estonia, Spagna, Italia, Finlandia); si tratta di un film d’animazione a tutti gli effetti, con minimi inserti di filmati d’epoca e con un uso espressivo notevole del mezzo animazione; è un documentario che racconta una storia personale, una vita pesantemente condizionata dalla storia, che, sebbene sia ambientata negli anni ’90, risulta oggi terribilmente attuale a causa della terrificante e ingiustificata azione bellica in corso in Ucraina a opera dei Russi. 

Il diritto alla casa e alla vita

È difficile riguadagnare la propria identità quando si è passata tutta la propria giovane vita a fuggire, a rinnegarsi, a non avere un nome e nemmeno dei documenti, quando ci si sente ancora in pericolo perché il proprio passato è troppo oscuro per farlo venire alla luce.  Con difficoltà, Amin riesce a condividere la sua storia con Rasmussen che ha scelto questo linguaggio raffinato e pudico per raccontare una sofferenza indicibile, che riguarda tutti noi e che mai come in questo momento storico è ancora attuale. 

La fuga di Amin è quella di migliaia di persone, non tutti hanno avuto la sua caparbietà o la sua fortuna a sopravvivere, ma tutti meritano la possibilità di trovare un posto che possano chiamare casa, quando la casa diventa il posto in cui ci si sente accolti, amati, unici e al sicuro.

Robert Pattinson: le critiche per Twilight peggiori di quelle per Batman

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In un’intervista con MTV, Robert Pattinson ha parlato dell’esperienza di ottenere un ruolo iconico come quello di The Batman, e del contraccolpo che ne è derivato, con le critiche dei fan che non erano felici della scelta fatta dalla produzione.

Tuttavia, sembra che Pattinson avesse già le spalle molto forti in fatto di critiche, dal momento che sembra che quando venne scelto per il ruolo di Edward Cullen nella saga di Twilight, le critiche siano state molto più pesanti, alla luce del fatto che all’epoca era sconosciuto.

“Era meno aggressivo di quando sono stato scelto per Twilight. Il che è strano perché nessuno sapeva nemmeno chi fossi all’epoca. Era uscita soltanto una mia foto, e loro dicevano, ‘Assolutamente no!’ (ride) È stato molto più doloroso”.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Deadpool doveva essere introdotto nel MCU in Shang-Chi!

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Deadpool doveva essere introdotto nel MCU in Shang-Chi!

Il nuovo concept art di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli presenta il Deadpool di Ryan Reynolds che combatte Proxima Midnight, la figlia di Thanos. Da quando i Walt Disney Studios hanno acquisito la 20th Century Fox, i fan della Marvel si sono chiesti cosa riserva il futuro per Wade Wilson. Da allora i Marvel Studios hanno confermato i piani per rendere Deadpool 3 un film R-rating che porterà Deadpool di Reynolds nel Marvel Cinematic Universe. Si è discusso molto su come il Mercenario Chiacchierone possa entrare a far parte dell’MCU nella Fase 4.

Nonostante tutte le speculazioni che Deadpool possa apparire in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, sembra però che fosse Shang-Chi il film destinato a far esordine Deadpool nel MCU.

Il concept artist Andrew Kim (tramite Murphy’s Multiverse) ha condiviso alcuni lavori che ha realizzato per Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, tutti basati sul Golden Daggers Club di Xialing. L’ambientazione ha fornito al film due grandi cameo MCU nel montaggio finale, Wong (Benedict Wong) e Abomination (Tim Roth) che si scontrano. La resa di questa scena da parte di Andrew Kim è piuttosto intrigante, perché mostra Deadpool che combatte Proxima Midnight. Il concept art, che potete vedere di seguito, è stato commissionato dai Marvel Studios nel 2019.

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Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la recensione del film

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato al cinema il 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, ha diretto il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Lo scudo di Captain America autografato messo all’asta per la Make-A-Wish Foundation

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Uno scudo di Capitan America dal design unico, con le firme di Chris Evans, Anthony Mackie, Sebastian Stan e Wyatt Russell, fa parte di una lotteria a favore della sezione nord-est di New York della Make-A-Wish Foundation. Tutti e quattro gli attori hanno brandito il simbolo iconico nel corso del Marvel Cinematic Universe. Evans ha interpretato l’originale Capitan America, Steve Rogers, mentre Sam Wilson di Mackie ha poi assunto il ruolo di protagonista in seguito agli eventi di Avengers: Endgame. Stan continua a interpretare l’amico fidato di Cap, Bucky Barnes (alias il Soldato d’Inverno), mentre Russell si unisce al gruppo nei panni di US Agent, un’altra incarnazione dell’eroe, introdotta nella serie Disney+ del 2021, The Falcon and the Winter Soldier.

Le quattro star continuano a rimanere in contatto con il personaggio, anche mentre si avventurano nei loro rispettivi progetti. Evans, Mackie, Stan e Russell hanno recentemente collaborato con Make-A-Wish Northeast New York per mettere in palio uno scudo personalizzato, disegnato con i simboli di Capitan America, Winter Soldier e US Agent. Ogni attore ha firmato la rispettiva sezione dello scudo da 63 centimetri, mentre il nome di Evans abbellisce la stella nel mezzo.

Flash/Zagor – La scure e il fulmine, il primo incontro tra i personaggi DC Comics e SBE

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Dopo l’esordio degli albetti di presentazione, il 10 marzo arriverà in libreria e in fumetteria FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL FULMINE, il volume completo, tutto a colori, cartonato e in grande formato, della storia speciale che vede uniti lo Spirito con la Scure e il velocista dell’universo DC Comics.

Il team-up tra Zagor e Flash, primo frutto dell’eccezionale progetto in cui gli Eroi bonellianiincontrano quelli dell’universo DC, ci condurrà nel cuore della foresta di Darkwood in una prospettiva del tutto inedita e seducente, grazie alla storia scritta a quattro mani da Giovanni Masi & Mauro Uzzeo (Il Confine), disegnata da Davide Gianfelice (Orfani, K-11, The Flash) e coi colori di Adele Matera e Luca Saponti.
A seguire l’edizione italiana, il volume sarà poi pubblicato negli Stati Uniti da DC Comics e in numerosi altri paesi.

I due personaggi protagonisti sono tra i più famosi del fumetto mondiale. Da un lato c’è l’agente della polizia scientifica Barry Allen, che colpito da un fulmine e cosparso di sostanze chimiche entra in contatto con una misteriosa fonte d’energia: la Forza della Velocità. Usando quel potere per aiutare chiunque ne abbia bisogno, si trasforma in Flash, l’uomo più veloce del mondo. Dall’altro lato c’è “Lo Spirito Con La Scure”, un uomo con poteri straordinari: il suo caratteristico grido di battaglia “AAAAHHYAAK!” perseguita chiunque provi ad attentare alla pace della foresta di Darkwood.

Sono trascorsi un po’ di mesi da quando il Re di Darkwood e il Velocista Scarlatto hanno iniziato a incrociare le loro strade per la prima volta tra le pagine di un adrenalinico numero zero. Il prologo dell’atteso incontro è stato presentato prima in una doppia edizione esclusiva per le fumetterie e quindi riproposto nel classico formato bonelliano. In quest’ultima occasione, l’avventura che apre la strada a questo storico team-up è stata accompagnata dalle pagine che raccontavano l’origine del costume di Zagor e il debutto di Pat Wilding in veste di venerato Spirito con la Scure. Ma non solo: anche Flash ha goduto di un viaggio nel proprio passato editoriale, protagonista di un racconto tra i più classici della sua ottantennale saga e di un moderno incontro con lo storico nemico, Gorilla Grodd.

Ma quale sarà̀ la straordinaria minaccia che dovranno affrontare nel racconto completo che vede per la prima volta faccia a faccia i due celebri eroi? Come riusciranno a convivere e a collaborare due personaggi al contempo tanto diversi quanto simili tra loro come Zagor e Flash? E quale sarà il punto di contatto tra l’Universo DC e quello della Sergio Bonelli Editore, che innesterà il loro incontro?

FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL FULMINE, arricchito dagli articoli di approfondimento e da una ricca gallery di disegni preparatori, copertine e immagini inedite realizzate da Davide Gianfelice, Carmine Di Giandomenico e Emiliano Mammucari, sarà disponibile anche con una speciale Variant Cover realizzata dalla superstar del fumetto Gabriele Dell’Otto, in vendita in esclusiva nella catena Games Academy e sul sito di Sergio Bonelli Editore.

Le Storie a fumetti di Flash sono pubblicate in Italia da Panini Comics.

The Batman: Matt Reeves devastato dal casting di Robert Pattinson in Tenet

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Matt Reeves ha confessato che il casting di Robert Pattinson in Tenet di Christopher Nolan lo ha devastato, in prospettiva del suo The Batman.

“Voglio dire, [Nolan] aveva una barra alta da cercare di superare, provare a raggiungere. Ero consapevole che stava facendo Tenet e ho pensato che fosse davvero bello. In infatti, ero un po’… Lascia che ti dica come mi ha davvero colpito. Ho scritto la storia, ho scritto questa sceneggiatura pensando a Rob. Volevo che fosse il mio Batman. Non avevo idea se sarebbe stato Batman, e quando è stato annunciato che era stato scelto da Chris in Tenet, sono rimasto devastato.

Ero convinto, perché aveva fatto tutti questi film d’autore e aveva lavorato con tutti questi registi interessanti … Se farà un film di successo, sarà Batman e ne farebbe più di uno? Quando ha accettato di fare un film importante con uno dei cineasti definitivi di Batman, ho pensato: ‘Ok, ecco fatto. Non vorrà essere Batman”.

E invece per Reeves le cose si sono volte al meglio, e Pattinson ha accettato di essere il suo Uomo Pipistrello.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Dune: Zendaya aveva paura a causa dei suoi… denti del giudizio!

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Dune: Zendaya aveva paura a causa dei suoi… denti del giudizio!

Zendaya è trai protagonisti di Dune, anche se il suo ruolo, per adesso è rimasto ai margini della storia. Tuttavia l’attrice ha confessato che aveva una paura specifica all’inizio delle riprese. Ecco cosa ha dichiarato:

“Mi ero appena tolta i denti del giudizio. La mia più grande paura era che la mia bocca diventasse sgradevole, e poi avrei dovuto girare una scena con Timothée in cui dovevamo essere molto vicini e lui avrebbe annusato il mio possibile alito secco.”

Chissà com’è andata, sul set!

Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemStellan Skarsgård, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Chang Chen, David Dastmalchian e Charlotte Rampling.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Spider-Man: ecco qual è il preferito di Charlie Cox

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Spider-Man: ecco qual è il preferito di Charlie Cox

La star di Daredevil Charlie Cox discute su quale attore che interpreta Spider-Man sia il migliore, dopo il ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home.

Vedere il trio insieme sul grande schermo ha acceso molte discussioni su quale dei tre Spidey fosse il migliore, e ora Cox offre la risposta perfetta.

“Mi dispiace. Non posso rispondere. Andrew è uno dei miei migliori amici. Guarda, Tobey è l’originale, Andrew è uno dei più grandi attori di una generazione e uno dei miei migliori amici, e Tom ha l’età giusta. Sai cosa intendo? Con tutto il rispetto per gli altri nonni, la sua energia giovanile, la sua ingenuità e la sua eccitazione sono tipo “Sì!” Sai cosa intendo? Tutti e tre portano qualcosa di incredibile in quel ruolo. Allora, bella domanda.”

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Michelle Pfeiffer e Halle Berry danno la loro benedizione a Zoe Kravitz!

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Arrivano dai social le “benedizioni” di Michelle Pfeiffer e Halle Berry a Zoe Kravitz, nuova incarnazione cinematografica di Catwoman. Prima di loro era stata anche Anne Hathaway a sostenere la collega come nuova iterazione del personaggio DC Comics nel film di Matt Reeves, The Batman.

The Batman: il bizzarro allenamento di Zoe Kravitz per Catwoman

Ecco di seguito i commenti di Pfeiffer e Berry alla foto di Kravitz in cui impersona Selina Kyle per un photoshoot di Wonderland:

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Indiana Jones 5: il regista aggiorna sull’arrivo del trailer

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Indiana Jones 5: il regista aggiorna sull’arrivo del trailer

Il 28 febbraio scorso, il produttore Frank Marshall riferì via Twitter che le riprese di Indiana Jones 5 si erano concluse. Adesso è il regista del film, James Mangold, a comunicare degli aggiornamenti sull’atteso sequel con Harrison Ford. Sempre via Twitter, Mangold ha fatto sapere che mentre si appresta a cominciare a lavorare al montaggio del film, il primo trailer uscirà a breve.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

Juliette Lewis: 10 cose che non sai sull’attrice

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Juliette Lewis: 10 cose che non sai sull’attrice

Juliette Lewis è una di quelle attrici che hanno letteralmente fatto la storia del cinema moderno grazie alle sue molteplici interpretazioni. L’attrice, infatti, è apparsa sullo schermo sin da ragazzina e ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli migliori per esprimere il suo talento.

Ecco dieci cose da sapere su Juliette Lewis.

Juliette Lewis: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice inizia nel 1988 quando debutta in Ho sposato un’aliena, per poi continuare con Un Natale esplosivo (1989), Cape Fear – Il promontorio della paura (1991), Buon compleanno Mr. Grape (1993), Assassini nati (1994), Strange Days (1995), Dal tramonto all’alba (1996), Via dall’incubo (2002), Oscure presente a Cold Creek (2003) e Starsky & Hutch (2004). In seguito, continua a lavorare in Tutte le cose che non sai di lui (2007), Conviction (2010), Due cuori e una provetta (2010) e Parto col folle (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Hick (2011), I segreti di Osage County (2013), Jem e le Holograms (2015), Nerve (2016), A Million Little Pieces (2018), Ma (2019) e Music (2021).

2. Ha lavorato anche sul piccolo schermo ed è anche produttrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha prestato la sua opera anche per quanto riguarda le serie tv. Infatti, ha lavorato in Home Fires (1987), L’albero delle mele (1988), Blue Jeans (1989-1990), Un nonno, quattro nipoti, un cane (1990), Dharma & Greg (2005), My Name is Earl (2006), Il socio (2012), Wayward Pines (2015), Secrets and Lies (2015-2016), Camping (2018), Sacred Lies (2020), Un volto, due destini (2020) e Yellowjackets (2021-in corso). Inoltre, in quanto produttrice e regista è stata annunciata per la realizzazione e regia di un suo futuro documentario sulla musica rock.

Juliette Lewis e Brad Pitt

3. Hanno avuto una breve storia. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 una delle storie più chiacchierate era quella tra Juliette Lewis e Brad Pitt. I due, infatti, si erano conosciuti sul set di Vite dannate e avevano iniziato a frequentarsi nel 1989 per poi lasciarsi nel 1993, dopo circa quattro anni di storia. In seguito i due hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti, pur non vedendosi praticamente più per via dei loro differenti impegni.

juliette lewis

Juliette Lewis: chi è suo marito

4. Ha un matrimonio alle spalle. L’attrice si è sposata una sola volta, nel 1999, con lo skater e collega Stephen Berra. I due sono rimasti sposati fino al 2005, anno in cui hanno divorziato dopo sei anni di matrimonio. I motivo di tale separazione non sono stati resi noti, anche sei i due hanno in seguito citato delle differenze inconciliabili sorte con il passare del tempo.

5. Ha avuto diversi fidanzati famosi. L’attrice sarebbe attualmente fidanzata con Brad Wilk, batterista dei Rage Against the Machine, con il quale si è presentata al party di Vanity Fair dopo gli Oscar del 2017. Tuttavia, in passato si è frequentata con Chuck Liddell nel 2004 e Travis McCoy nel 2012, mentre tra i vari flirt a lei attribuiti spunterebbero i nomi di Adam Sandler e Tom Sizemore.

Juliette Lewis è anche una cantante

6. Ha una carriera come cantante. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha sviluppato una vera e propria passione per la musica, fondando il gruppo Juliette and the Licks, diventandone frontman per sei anni e pubblicando tre album. In seguito, dopo che la band si è sciolta ha fondato Juliette and the New Romantiques, con cui nel 2009 ha pubblicato l’album Terra incognita.

7. Ha girato il mondo cantando. La Lewis ha praticato la sua attività di cantante e performer in giro per il mondo come al Festival della Musica Rock a Ruisrock in Finlandia, oppure in eventi privati come quello svolto in Argentina nel 2007. Pur non essendo estremamente noto, il suo gruppo ha quindi avuto occasione di esibirsi sui palcoscenici di diverse parti del mondo, guadagnando un certo seguito.

juliette lewis

Juliette Lewis è su Instagram

8. Ha un profilo ufficiale. L’attrice ha aperto un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da circa 1,2 milioni di persone. La sua bacheca è piena di immagini che la ritraggono protagonista dei suoi progetti lavorativi, tra cinema e concerti, oltre che i post dedicati alla sua famiglia e che la vedono ritratta con amici o colleghi. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e curiosità.

Juliette Lewis: oggi

9. Ha nuovi progetti in programma. Nonostante la pandemia, l’attrice ha continuato a recitare apparendo nei film Music, Breaking News a Yuba County e Mayday. Ha poi recitato, tra il 2021 e il 2022 nella serie Yellowjackets, incentrata su una squadra di calciatrici del liceo che si ritrovano a sopravvivere ad un incidente aereo nel bel mezzo del deserto. Attualmente invece, la Lewis è impegnata nelle riprese della serie Queer As Folk.

Juliette Lewis: età e altezza

10. Juliette Lewis è nata il 21 giugno del 1973 a Los Angeles, in California. La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.

Fonti: IMDb, Daily Mail, Ranker

La città incantata: le prime foto dallo spettacolo teatrale in Giappone

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Le immagini esclusive della prima mondiale dello spettacolo La città incantata rivelano pupazzi giganti e un valore di produzione impressionante. Hayao Miyazaki ha scritto e diretto La città incantata realizzato da Studio Ghibli e distribuito da Toho nel 2001. Considerato uno dei più grandi film d’animazione mai realizzati, è l’unico film d’animazione disegnato a mano in lingua straniera (non inglese) ad aver vinto l’Oscar per il miglior film d’animazione fino ad oggi.

La città incantata ha recentemente celebrato il suo 20° anniversario, giusto in tempo per la premiere del suo adattamento teatrale live-action già annunciato da tempo. Nuove immagini dalla premiere mostrano il cast, tra set intricati che sembrano letteralmente usciti dal film, e i pupazzi a grandezza naturale raffiguranti alcuni dei personaggi di fantasia, come Haku (in forma di drago) e la strega Yubaba. Eccole di seguito:

La città incantata in streaming è disponibile su Netflix.

Thor: Love And Thunder, ecco quando sarà pronto il film!

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Thor: Love And Thunder, ecco quando sarà pronto il film!

Il regista Taika Waititi scherza sul fatto che il suo prossimo film Marvel Thor: Love and Thunder non sarà completato fino alla fine di giugno, o forse anche subito prima della sua premiere di luglio. Attualmente, la parte cinematografica della Marvel si sta preparando per l’uscita di maggio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma diversi paia di occhi stanno già guardando avanti al prossimo progetto in calendario.

Thor: Love and Thunder è il primo film che compone una tetralogia per un eroe Marvel da solista, con Chris Hemsworth che torna a interpretare il suo adorabile dio del tuono. Attualmente, il film dovrebbe essere presentato in anteprima l’8 luglio, più di sei mesi dopo la data originale di novembre 2021.

Parlando con Variety durante gli Independent Spirit Awards lo scorso fine settimana, a Waititi è stato chiesto di raccontare “tutto” su Love and Thunder. Lui ha scherzato dicendo che l’ha già fatto e che non c’è molto da dire ora perché il film non è stato ancora completato. “Esce a luglio, quindi probabilmente… fine giugno? O un giorno prima della premiere? È così che lo facciamo!”

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Batman: il bizzarro allenamento di Zoe Kravitz per Catwoman

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The Batman: il bizzarro allenamento di Zoe Kravitz per Catwoman

Zoe Kravitz è un’attrice di metodo, almeno è quello che ha dichiarato durante la promozione di The Batman, mentre era ospite a The Tonight Show Starring Jimmy Fallon. Durante l’intervista con il famoso presentatore, Kravitz ha parlato della sua preparazione al ruolo e, dopo aver scherzato sul fatto che avrebbe o meno imparato a bere latte da una ciotola, ha raccontato che parte del suo allenamento era di familiarizzare con i gatti che sarebbero stati in scena con lei.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Paul Dano spiega cosa vuol dire interpretare il padre di Steven Spielberg

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Paul Dano ha rivelato come ci si sente a interpretare il padre dell’icona del cinema Steven Spielberg in The Fabelmansil nuovo film del regista. L’attore ha affermato che il ruolo aveva una posta in gioco “davvero alta” e ha descritto il padre di Spielberg come “una delle figure più importanti, influenti e complicate” nella vita del regista. Dano ha anche sottolineato che il suo personaggio era “una versione” del padre di Spielberg, che è una distinzione importante da fare in un film semi-autobiografico.

“Qualcuno come Steven che fa un film sulla sua vita e tu interpreti una versione di suo padre… La posta in gioco era davvero alta. Stai incarnando una delle figure più importanti, influenti e complicate nella vita [di Spielberg]. È stato incredibile vedere quanto di questo ci fosse nel suo lavoro per tutto il tempo. Sta condividendo un pezzo di se stesso che trovo molto commovente. C’è un vero dono in questo, quando qualcuno di quella statura e a quel livello di abilità artistica è disposto a farlo”.

Paul Dano è al momento in sala negli inquietanti abiti dell’Enigmista, avversario contro cui si scaglia l’Uomo Pipistrello di Robert Pattinson, in The Batman, mentre lui cerca di mettere a ferro e fuoco una piovosa e oscura Gotham Citiy.

Sebbene Spielberg sia attualmente trai protagonisti della stagione dei premi con West Side Story, il regista è anche impegnato nella realizzazione di The Fabelmans. Mentre i dettagli della trama rimangono nascosti, The Fabelmans è descritto come un progetto semi-autobiografico, che attinge dal periodo in cui Spielberg è cresciuto in Arizona.

Lynch si unisce a un cast che include Michelle Williams, Seth Rogen, Paul Dano, Julia Butters e il nuovo arrivato Gabriel LaBelle. Williams e Dano dovrebbero interpretare personaggi basati sui genitori di Spielberg, mentre si dice che il ruolo di Rogen sia influenzato dallo zio di Spielberg. LaBelle interpreta l’aspirante regista Sammy, un alter ego di Spielberg, mentre Butters interpreta sua sorella, Anne. L’ensemble di The Fabelmans comprende anche Judd Hirsch, Sam Rechner, Oakes Fegley, Chloe East, Jeannie Berlin, Robin Bartlett, Jonathan Hadary e Isabelle Kusman.

Retro Justice League: il meraviglioso trailer fan made

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Retro Justice League: il meraviglioso trailer fan made

Il film Justice League ha ricevuto un trattamento retrò in un trailer realizzato dai fan che riunisce le versioni pre-DCEU degli iconici eroi DC Comics. Una delle squadre di fantasia più amate al mondo è e sarà sempre la Justice League of America.

Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot e Ezra Miller hanno interpretato rispettivamente i ruoli di Batman, Superman, Wonder Woman e The Flash, ma non sono stati i primi attori a interpretare queste icone. Prima del franchise di Wonder Woman di Gadot, Lynda Carter era associata alla principessa guerriera di Themyscira, nella sua serie televisiva del ’77. Dai suoi film di Superman, il compianto Christopher Reeve ha continuato a far parte dell’eterna eredità dell’eroe di Krypton. Prima che Miller diventasse il primo Barry Allen cinematografico, le rispettive iterazioni televisive di The Flash di John Wesley Shipp e Grant Gustin esistevano prima dell’incarnazione del DCEU. Il Batman di Michael Keaton, che si unirà al DCEU entro la fine dell’anno, è ancora oggi considerato il vero Batman cinematografico.

Ora, grazie a AListProductions, abbiamo uno speciale trailer retrò che mostra la Justice League di Zack Snyder con Reeve, Keaton, Carter, Shipp e altri attori che hanno interpretato personaggi iconici della DC negli anni ’80 e ’90. Mentre membri come Aquaman e Cyborg non erano stati presentati sul grande schermo prima delle loro attuali iterazioni, al loro posto compaiono alcuni volti riconoscibili. 

The Batman: la serie su GCDP diventa una serie su Arkham Asylum

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The Batman: la serie su GCDP diventa una serie su Arkham Asylum

In una recente intervista con The Cyber ​​Nerds, Matt Reeves ha parlato di come la serie derivata da The Batman, sul GCDP, sia diventata uno show di Arkham Asylum. Il produttore esecutivo della serie ha detto che la serie esplorerà Arkham mentre la descrive come un film horror incentrato su una casa infestata.

“Il progetto del GCDP, quella storia ha una storia che si è evoluta. In realtà ora ci siamo spostati più nel regno di ciò che accadrebbe esattamente nel mondo di Arkham per quanto riguarda l’uscita dal nostro film, e alcuni dei personaggi… quasi appoggiandosi all’idea di… è come un film dell’orrore o una casa infestata, rappresentata da Arkham. L’idea viene dal modello di Gotham come personaggio del film, voglio davvero che Arkham esista come personaggio. Entri in questo ambiente e incontri questi personaggi in un modo che sembra davvero nuovo. E così nel nostro lavoro su Gotham, quella storia ha iniziato ad evolversi, e ha iniziato naturalmente ad appoggiarsi a questa idea, e poi è lì che è finito.”

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Guardiani della Galassia Vol. 3: girare il film è “agrodolce” secondo Zoe Saldana

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In un’intervista con Screen Rant, Zoe Saldana ha parlato del suo ritorno al personaggio di Gamora in Guardiani della Galassia Vol. 3, attualmente in produzione. Sebbene fosse impegnata nella promozione di The Adam Project, che uscirà l’11 marzo su Netflix, Saldana ha anche parlato trequel del MCU, dalle sfide presentate dal COVID al motivo per cui il film sembra così agrodolce.

“Devo dire che abbiamo a che fare con molte avversità, che sono il COVID e la programmazione e cose del genere. Ma quando siamo sul set, ci divertiamo così tanto, sai? È un momento agrodolce perché sappiamo che questi saranno gli ultimi Guardiani della Galassia. Quindi è amaro in questo senso, ma è dolce perché siamo tutti molto grati di aver vissuto questo viaggio insieme e James Gunn ci sta davvero regalando un finale bellissimo, e questa storia è davvero avvincente. Penso che sarà il migliore. Ci stiamo divertendo un mondo, ma ripeto, non è facile girare un film sui Guardiani. C’è molta azione. C’è molta polvere. C’è molto trucco, infinite ore di trucco, ma il risultato finale ne vale davvero la pena.”

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

The Batman: l’interprete “misterioso” commenta la sua scena

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The Batman: l’interprete “misterioso” commenta la sua scena

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN

the batman enigmista

In un’intervista con Esquire Middle East, Barry Keoghan ha parlato del suo coinvolgimento in The Batman. L’attore ha iniziato elogiando il regista del film, Matt Reeves, che ha paragonato a Chloe Zhao per la sua capacità di far sentire gli attori a proprio agio sul set (Keoghan ha lavorato anche con Zhao in Eternals).

Keoghan ha anche parlato della sua scena con l’Enigmista, elogiando Paul Dano come attore e riconoscendo l’energia simile che i due hanno sullo schermo. Ecco cosa ha dichiarato:

“È brillante, amico. E soprattutto Matt Reeves e Dylan Clark sono stati fantastici per me, davvero, davvero fantastici per me. E, sai, entrare a far parte dell’universo di Batman è [un grosso problema per me]. Sono un fan di questi film, e in particolare dell’universo di Batman. Quindi, sto ancora cercando di convincermi che sia tutto vero. È anche un regista che ammiro moltissimo. E stare al suo fianco e vedere come lavora, mi è sembrato molto simile a Chloe Zhao, quanto ti mette a tuo agio sul set, e ti dà il tempo di cui hai bisogno e quello che vuoi. Sono in una posizione così benedetta.

Paul è… io sono un grande, grande fan di Paul. È anche un bravo ragazzo. Ho visto tutti i suoi film, come Prisoners e cose del genere. La gente dice che anche noi siamo un po’ simili, sono simile a lui, vero?”

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

The Batman: le 10 migliori performance del film di Matt Reeves

The Batman: le 10 migliori performance del film di Matt Reeves

The Batman, l’attesissimo reboot di Matt Reeves sul Crociato Incappucciato della DC è finalmente arrivato nelle sale italiane e uno degli aspetti più lodati della pellicola sono state senz’altro le performance attoriali: sia tra gli eroi che tra i villain non si può infatti negare che ogni attore abbia dato il massimo a livello di interpretazioni.

Quando si tratta di film di supereroi, è raro che un film valorizzi così tanto le complessità emotive dei suoi personaggi e con la stessa precisione The Batman. Non c’è un anello debole nel cast, il che è doppiamente impressionante considerando quanti personaggi ha il film: analizziamo dunque insieme le performance folgoranti di The Batman.

Alex Ferns nei panni del commissario Pete Savage

batmanIl personaggio del commissario Pete Savage interpretato dall’attore Alex Ferns funge all’inizio del film da superiore al capo della polizia Jim Gordon, più noto e amato dai fan, e gioca un ruolo importante nella sua complessa rappresentazione della polizia di Gotham, incarnando tutto ciò che di problematico risiede nelle forze dell’ordine della città.

Anche se il personaggio ha solo un piccola parte, la performance di Ferns è comunque memorabile dal punto di vista del disprezzo che viene messo in scena dal personaggio, sia nei confronti di Gordon che di Batman. Questa è infatti la prima minaccia interna che il duo deve affrontare, e preannuncia immediatamente il tema chiave del film dell’abuso di potere delle forze di polizia.

Peter Sarsgaard nei panni di Gil Colson

batmanPeter Sarsgaard interpreta Gil Colson, il procuratore distrettuale di Gotham City, le cui azioni corrotte e affari illegali lo rendono uno dei primi obiettivi dell’Enigmista. Il suo tempo sullo schermo è sì breve, ma il personaggio appare in una scena chiave che è una delle più memorabili del film.

Colson è un personaggio complesso che rappresenta tutto ciò che è sbagliato nel sistema giudiziario di Gotham City, e la sua presenza funge da enorme fonte di conflitto per Batman, mentre questi cerca di risolvere il contorto arcano lasciatogli dall’Enigmista.

Jayme Lawson nei panni di Bella Reál

batmanAnche se non viene mai a costituire il vero fulcro narrativo di The Batman, la campagna elettorale di Bella Reál è costantemente sullo sfondo, e il personaggio acquista sempre più importanza nel terzo atto del film. E’ l’intensa performance di Lawson a dare vita a questo personaggio, aggiungendo un ulteriore livello di tensione alla già emozionante conclusione del film.

A differenza della maggior parte dei personaggi principali del film di Reeves, Bella Reál è un personaggio originale che è stato creato appositamente per questa narrazione; non ha quindi il vantaggio di provenire dai fumetti, il che la rende poco familiare ai fan della DC. Indipendentemente da ciò, la performance di Lawson fa sì che il pubblico empatizzi con il personaggio fin da subito, tanto come succede con gli altri protagonisti.

Andy Serkis nei panni di Alfred Pennyworth

the batmanNonostante sia uno degli attori più accreditati e versatili che lavorano oggi, nell’adattamento di Reeves Andy Serkis compare poco in scena come Alfred Pennyworth. C’è una sequenza in particolare in cui si confronta con Bruce sulla storia della sua famiglia ma, a parte questo, il personaggio agisce puramente come una fonte di informazioni e assistenza per il Crociato Incappucciato.

Tuttavia, Serkis offre una performance solidamente compassionevole e convincente che porta in vita il personaggio di Alfred ben oltre ciò che è scritto sulla pagina. Egli stabilisce chiaramente il rispetto e l’ammirazione che Pennyworth ha per Bruce, evidenziando anche le problematiche personali del personaggio, il che lo rende un membro estremamente importante della Bat-Famiglia.

Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon

the batmanAnche se il ritratto di Jim Gordon confezionato da Wright è estremamente diverso dalle interpretazioni di J.K. Simmons o Gary Oldman, c’è qualcosa nel suo rapporto con Batman che l’attore ha assolutamente centrato: egli rispetta chiaramente Batman, ma riesce anche a trattarlo come un suo pari e a lavorare solidamente al suo fianco.

Gordon gioca un ruolo essenziale nello svelare il mistero centrale di The Batman, più di quanto abbia fatto in passato qualsiasi altro adattamento cinematografico del personaggio. È chiaramente molto intelligente, estremamente acuto e assolutamente dedito al suo lavoro: Wright riesce perfettamente a catturare tutti questi aspetti del personaggio nella sua performance.

Zoë Kravitz nei panni di Selina Kyle

Selina Kyle the batman Zoe KravitzLa relazione tra Batman e Catwoman è sempre un filo conduttore interessante e avvincente da esplorare, e Zoë Kravitz e Robert Pattinson potrebbero avere la migliore chimica sullo schermo che i personaggi abbiano mai mostrato. La loro relazione in The Batman è estremamente complessa e imprevedibile, il che rende le loro scene insieme estremamente avvincenti.

Anche il personaggio di Selina Kyle gode di un grande sviluppo individuale in questo film, con relazioni complicate e motivazioni imprevedibili che rendono costantemente la sua storyline dinamica e sorprendente nel migliore dei modi. Il finale del film lascia poi sospesi molti quesiti che circondando il personaggio, aprendo la porta a un potenziale sequel in cui esplorarli.

John Turturro nei panni di Carmine Falcone

Turturro interpreta Carmine Falcone, uno dei più noti e pericolosi boss del crimine di Gotham City; questo personaggio svolge un ruolo fondamentale in The Batman, perpetuando l’ideologia del film sulla corruzione della polizia e la negligenza nei confronti delle vere problematiche che permeano Gotham. Turturro è perfettamente intimidatorio e convincente nel ruolo, il che è estremamente importante per capire perché gli abitanti di Gotham hanno così tanta paura di lui.

La versione di Turturro di Falcone intrattiene inoltre una relazione estremamente interessante con Selina Kyle, che si discosta dalle radici fumettistiche del personaggio, ma costituisce una linea di trama estremamente avvincente, che aggiunge un livello di tensione necessario al mistero centrale del film.

Colin Farrell nei panni del Pinguino

Colin Farrell the batmanLa versione di Farrell del Pinguino è una delle più brillanti che ci siano mai state, il che lo rende uno dei personaggi più comici e interessanti del film. Infatti, il suo umorismo slapstick possiamo dire che costituisce una gradita deviazione dal tono cupo e gotico del film, che Farrell riesce ad incarnare alla perfezione.

Ma c’è anche un lato più oscuro di Pinguino, che pone le basi affinché il personaggio diventi molto più di una vera minaccia in un potenziale sequel. È chiaro che il personaggio ha grandi ambizioni, e la performance stratificata di Farrell sembra suggerire che c’è molto di più nella caratterizzazione del personaggio di quanto non sembri inizialmente.

Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne

the batmanQuando è stato annunciato che Pattinson avrebbe interpretato Batman in un reboot dark e gotico del franchise, c’erano comprensibilmente alcuni fan che avevano dei dubbi; infatti, nonostante abbia recitato in molti film più cupi e maturi come The Lighthouse e Good Time, l’attore era purtroppo ancora sinonimo del suo lavoro nel franchise young adult Twilight.

Fortunatamente, Pattinson è riuscito a dimostrare che quelle persone si sbagliavano, fornendo una performance intensa e devota sia come Batman che come Bruce Wayne, catturando il tumulto interiore e l’odio per se stessi che accompagna un personaggio così ombroso e insicuro. La sua versione di Batman ci regala inoltre alcune delle migliori e più intriganti relazioni con gli altri personaggi dei fumetti che il pubblico abbia mai visto.

Paul Dano nei panni dell’Enigmista

Quando si tratta dei film di Batman, spesso sono i cattivi a rubare la scena. Le loro motivazioni complesse e le loro imprevedibili bravate sono sempre un divertimento per gli occhi e l’Enigmista di Paul Dano si è immediatamente guadagnato un posto nella hall of fame dei cattivi di Batman al cinema: non solo il personaggio è estremamente ben scritto e ben impiegato, ma la performance imprevedibile e scioccante di Dano è una delle migliori di tutti i tempi.

Incarna la natura intricata e accurata dell’Enigmista e allo stesso tempo è frenetico e auto-indulgente, il che lo rende un cattivo impossibile da incastrare; il pubblico non sa mai quali siano le sue vere intenzioni e la disinvoltura di Dano nel ruolo gli permette di apparire sempre un passo avanti a quelli che gli si oppongono. Non è solo il miglior cattivo di Batman, ma uno dei migliori cattivi dei fumetti che ci siano mai stati.

The Batman: qual è il logo migliore, al cinema?

The Batman: qual è il logo migliore, al cinema?

Non è solo un pipistrello, è un simbolo di giustizia e vendetta per Gotham City: lo stemma di Batman è una di quelle cose che accompagneranno sempre una nuova iterazione del personaggio. Il mantello, il cappuccio, la cintura multiuso e il simbolo del pipistrello sono gli ingredienti necessari per formare un vero e proprio Batman e ognuno di questi elementi di solito possiede un design unico.

Che si tratti di essere appariscente e roboante o di essere una versione più discreta, il simbolo del pipistrello è in molti modi una perfetta rappresentazione delle diverse interpretazioni di Batman: alcune versioni funzionano meglio di altre e altre ancora possono finire per essere migliori dell’intero costume. Con così tante interpretazioni di Batman che abbiamo conosciuto, ci sono molte variazioni del simbolo: vediamo assieme la classifica!

Ben Affleck

batman ben affleckPer molti fan, il Batman di Ben Affleck ha rappresentato una versione del personaggio che sembrava per la prima volta direttamente uscita dai fumetti, con il costume che ne rispecchiava assolutamente la grafica. Uno degli unici aspetti non ripresi solo dai fumetti, ma rielaborato in maniera originale, era proprio lo stemma di Batman, chiaramente inteso come un omaggio al grande simbolo dell’eroe reso iconico da Frank Miller.

Purtroppo, il simbolo di tutte le sue apparizioni nel DCEU ha finito per perdere molto di ciò che i fan amano di un valido Bat-simbolo. Lo stemma del Batman di Ben Affleck è infatti essenzialmente composto da una targa quadrata, con ali di pipistrello che si estendono sul petto dell’eroe: è sì un simbolo unico per il Batman di Affleck, ma il design del pipistrello è davvero troppo ingombrante e stantio, per nulla verosimile.

Christian Bale, Il Cavaliere Oscuro

batman christian baleCon una Batsuit aggiornata in Il Cavaliere Oscuro, Batman ha sfoggiato una versione dello stemma molto più contenuta e lineare, che ricorda i Batarangs, suoi iconici accessori; anche in questo caso, si tratta di un simbolo unico, che si adatta alla versione più concreta e realistica del Batman di Christopher Nolan.

È simile al logo di Batman Beyond ma condensato in un design più nitido e semplificato; purtroppo, però, viene “fotografato” bene sui poster o in qualità di Batarang, ma non è altrettanto efficace in azione sulla Batsuit. E’ infatti a malapena visibile sull’ armatura eccessivamente dettagliata di Bale, a stento in rilievo e veramente molto piccolo.

George Clooney, Batman & Robin

george clooney batman stemmaCi sono parecchie cose per cui i fan hanno criticato Batman & Robin in lungo e in largo: potremmo dire che, per certi versi, il film è un tale disastro che è diventato un vero e proprio guilty pleasure per i fan. Per quanto riguarda lo stemma indossato da George Clooney, è un miscuglio tra il classico simbolo ovale giallo dei film precedenti ma che riprende in questo caso lo stesso colore della tuta.

Come risultato, il logo di George Clooney soffre dello stesso problema di quello de Il Cavaliere Oscuro: è difficile da distinguere e quindi è impossibile apprezzarne del tutto l’elegante rielaborazione dell’insegna classica. Non è troppo appariscente né troppo derivativo, ma doveva essere utilizzato meglio, specialmente non su quella che è stata descritta come una Bat-Carta di credito.

Michael Keaton, Batman

michael keaton batman stemmaNel complesso, molte cose del Batman di Tim Burton resistono ancora alla prova del tempo ma la prima Batsuit di Michael Keaton, nonostante il suo status iconico, risente effettivamente del tempo passato, e alcuni pezzi necessiterebbero di un aggiornamento. Il simbolo è un perfetto esempio di questo, con la sua familiare forma ovale gialla resa famosa dai fumetti e altri film che i fan amano.

Tuttavia, il simbolo stesso presenta alcuni dettagli bizzarri, tra cui le ali molto arcuate e più punte nella coda del pipistrello; ciò non toglie comunque nulla alla messa in scena in generale del film, in quanto lo stemma è stato un delizioso simbolo di partenza per l’antologia di film di Batman degli anni ’90, punto di partenza per i futuri redesign.

George Clooney, Batman & Robin

batman e robin stemmaQuesto è un raro caso in cui il design della Batsuit tradisce il simbolo iconico: in realtà, questo sarebbe il dettaglio migliore del secondo costume di George Clooney in Batman & Robin, ma la tuta in sé è talmente colorita e progettata puramente per vendere poi gadget ai fan che il brillante simbolo argentato viene messo nettamente in secondo piano.

Il logo è analogo a quello della seconda tuta di Val Kilmer, ma qui è ancora più imponente; se gli fosse stata concessa una tuta più nello stile di quelle di Christian Bale o Michael Keaton, questo simbolo sarebbe stato ricordato con affetto.

Val Kilmer, Batman Forever

van kilmer batman foreverC’è ben poca differenza tra il primo stemma di Val Kilmer in Batman Forever e quello visto nei film di Michael Keaton: sostanzialmente il simbolo rimane lo stesso logo di forma ovale, ma con curve leggermente più pronunciate per le ali e le punte a spillo.

Un dettaglio interessante che lo fa risaltare è che il simbolo non è modellato direttamente sulla tuta: è una componente separata che poggia sul torace, permettendo ad alcune parti di esso di elevarsi rispetto al tessuto; questo è un cambiamento sottile ma davvero efficace.

Val Kilmer, seconda versione

The Batman: Every Cinematic Batman Symbol, Ranked | ScreenRant - in360newsCon l’aggiornamento della Batsuit Sonar di Val Kilmer, c’è stata una totale rivisitazione dello stemma di Batman; in questo caso, l’ovale è stato abbandonato a favore di un simbolo che si estendo su tutto il petto. È un aggiornamento appropriato, che porta una ventata di aria fresca e aiuta il Batman di Val Kilmer ad apparire più unico e moderno rispetto al ritratto di Keaton.

Simile alle tute di Christian Bale, il simbolo è modellato proprio sul torso ma è in rilievo quanto basta per farlo apparire più evidente; conserva la natura dello stemma di Michael Keaton, ma ampliandone le dimensioni, il che porta alla rivisitazione di un simbolo familiare, ma fresca per il suo tempo.

Michael Keaton, Batman Returns

víno Průmyslový Nebo buď batman burton logo pastýř Mimo přebytekIl primo simbolo di Batman era efficace ma forse un po’ eccessivo nell’esecuzione; con il sequel Batman Returns, allo stemma di Batman è stato dunque conferito lo stesso trattamento della Batsuit, rendendolo più snello, una versione che i fan sembrano preferire.

Il numero minore delle punte delle ali, ma più lunghe, ha efficacemente ricreato il simbolo iconico dei fumetti, pur mantenendo un look unico per i film. Questa versione del simbolo è talmente iconica, che è stata persino riproposta con il ritorno Michael Keaton nel ruolo titolare in The Flash e Batgirl.

Christian Bale, Batman Begins

The Batman: Every Cinematic Batman Symbol, Ranked | ScreenRantSolo per Batman Begins, Christopher Nolan ha scelto una versione dello stemma di Batman più vicino ai simboli visti nei fumetti dell’epoca; si tratta di un’interpretazione molto moderna del simbolo, ma con alcuni accorgimenti unici, come le punte delle ali che sono molto più vicine tra loro, il che rispecchia più fedelmente la reale conformazione delle ali di pipistrello.

Anche se soffre di un’eccessiva mimetizzazione, similmente alla versione successiva, lo stemma completa una quasi perfetta tuta di partenza, che segna la origin story del Batman di Christian Bale.

Robert Pattinson

Robert Pattinson's Batman Symbol Seems To Be Using Gun Parts From Wayne Murder | Geek CulturePrima ancora che i fan vedessero il resto della sua Batsuit, hanno potuto osservare la versione dello stemma di The Batman già dal primo teaser. Matt Reeves presenta qui il simbolo iconico del Crociato Incappucciato concentrandosi sia sull’aspetto estetico che su quello funzionale; inoltre, la mancanza nel design della testa e orecchie del pipistrello, ricorda la prima apparizione di Batman nei fumetti.

La particolarità di questa versione dello stemma di Batman è che può essere rimosso dall’armatura e usato come arma. Questo è qualcosa che non è mai stato fatto prima ma, allo stesso tempo, il design del simbolo mantiene le qualità di un moderno logo di Batman. Invece di una traduzione diretta, possiamo dire quindi che lo stemma dell’eroe diventa ancora più unico nell’universo del Batman di Pattinson.

Marvel: ecco i 10 migliori interpreti che fanno parte dell’universo condiviso, secondo Ranker

La Marvel ha potuto collaborare con una gamma incredibile di star di alto livello: dalle leggende consolidate ad attori che hanno quasi interamente costruito la loro fama all’interno dell’MCU. Ma quali sono gli interpreti preferiti dai fan? Ranker ha stilato una classifica contenente i dieci attori Marvel più amati. Vediamoli tutti nel dettaglio!

Chris Pratt

Marvel-Chris-PrattChris Pratt ha iniziato a recitare interpretando l’adorabile personaggio di Andy nella sit-com americana Parks And Recreation, ma è diventato famoso per i ruoli di primo piano che lo vedono protagonista nel franchise di Jurassic Park, in The Lego Movie, e in Guardiani della Galassia.

Pratt ricopre il ruolo di Star-Lord in entrambi i film dei Guardiani della Galassia e appare anche in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. I fan amano la comicità che l’attore è in grado di portare nei film d’azione, riuscendo ad alleviare la tensione di alcuni dei momenti più bui del franchise MCU.

Patrick Stewart

Patrick-Stewart-Professor-X

Patrick Stewart è una leggenda del cinema, in parte anche grazie alla Marvel. L’attore è conosciuto soprattutto per il ruolo di Picard nel franchise di Star Trek e per l’interpretazione del Professor X nei film degli X-Men.

Anche se Stewart deve ancora apparire nell’MCU, i fan hanno speculato sul fatto che l’attore possa riprendere il suo ruolo di Professor X nell’attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Nonostante la vaghezza del trailer, i fan credono che il Professor X potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel film. D’altronde, nei fumetti il Professore possiede già dei legami con Wanda Maximoff e questi ora potrebbero espandersi nell’MCU

Samuel L. Jackson

Nick-Fury-Marvel

Samuel L. Jackson è il volto che attualmente cavalca l’onda dei blockbuster e dei franchise più famosi. Jackson è noto per molti ruoli diversi, ma forse il suo lavoro più grande è quello con il leggendario sceneggiatore e regista Quentin Tarantino. Le parti di Mace Windu in Star Wars e di Nick Fury nell’MCU non sono però da meno.

Jackson è uno dei primi membri dei Vendicatori ad essere introdotto nell’Iron Man numero uno e ha recitato in oltre 10 film MCU. Molti fan sostengono che il franchise non sarebbe lo stesso senza di lui: l’attore riesce a dare valore alle forti capacità di leadership di Nick Fury e interpreta perfettamente la natura intimidatoria del personaggio. Inoltre, non sembra che la sua parte nell’MCU tramonterà presto: Fury dovrebbe apparire nella serie Disney Secret Invasion.

Tom Holland

Potrebbe non esserci Tom Holland nella classifica? Sarà anche uno degli ultimi ad esserci unito al team degli Avengers, eppure il suo Peter Parker è tra i personaggi più amati dell’MCU.

Forse a causa della parte da ”apprendista innocente di Tony Stark” o forse a causa delle relazioni dense di emozioni tra PeterMJ e Ned, i fan adorano guardare l’interpretazione che Holland fa dell’Uomo Ragno. Anche se la star sembra aver per ora lasciato l’MCU per concentrarsi su nuovi blockbuster come Uncharted e un futuro biopic di Fred Astaire, c’è una buona fetta di pubblico che spera in un ritorno di Holland nella Marvel.

Scarlett Johansson

Scarlett Johansson è uno dei primi volti femminili ad essere stato introdotto nell’MCU con un ruolo da protagonista. Da quando è stata aggiunta all’Universo Cinematografico Marvel nel 2010 con Iron Man 2, l’attrice è apparsa 9 film, recitando nel franchise quasi quanto Samuel L. Jackson.

Di recente, Johansson è apparsa nel film Black Widow, un successo a livello di critica e di incassi. Nel lungometraggio, il pubblico ha finalmente avuto modo di vedere la storia d’origine del suo personaggio, Natasha Romanoff. Oltre al cast e alla performance di Johansson in Black Widow, i fan hanno amato la chimica tra Johansson e la co-protagonista Florence Pugh.

Tom Hiddleston

Tom-Hiddleston-Loki-in-Thor-2011

Tom Hiddleston significa solo e soltanto Loki per i fan della Marvel. Grazie alla sua parte nei film di Thor e degli Avengers e al ruolo del leggendario fratello di Thor, travagliato e malizioso, l’attore si è costruito un nome e un seguito enorme.

Loki è uno dei personaggi più complicati dell’MCU. Originariamente apparso come il principale antagonista di Thor e degli Avengers, Loki si è evoluto fino a diventare addirittura un aiutante del fratello e del resto dei Vendicatori. Inoltre, Hiddleston ha recentemente recitato come protagonista al fianco di Owen Wilson nella serie originale Disney+ intitolata Loki.

Chris Evans

Chris-Evans-Steve-Rogers-in-Captain-America-Civil-War

Chris Evans è conosciuto in tutto l’MCU per il ruolo leggendario di Steve Rogers/Captain America. L’attore è anche noto per le parti da protagonista in film come Knives Out e Snowpiercer, ma la maggior parte dei fan associa il suo volto al personaggio Marvel Cap.

Come dice il titolo del film, Evans è letteralmente il primo Avenger a fare la sua apparizione nel 2011 con Capitan America: Il primo Vendicatore. Da allora, lo troviamo in altri 10 film MCU. Anche se l’attore sembra aver fatto la sua ultima comparsa come Steve Rogers in Avengers: Endgame, l’eredità di Evans è ancora sentita tra gli altri personaggi, che rendono spesso omaggio al cuore gentile e disinteressato di Cap. I fan sperano comunque che l’attore possa tornare anche solo per fare un breve cameo, magari in una sequenza di flashback.

Chris Hemsworth

Chris-Hemsworth-Thor-Marvel

Prima di diventare Thor, pochi sapevano chi fosse Chris Hemsworth: la fama dell’attore è tutta costruita attorno al personaggio Marvel. Dalla sua prima apparizione, Hemsworth ha recitato in 8 film MCU.

L’attore è pronto a riprendere il suo ruolo nel sequel Thor: Love and Thunder e i fan non vedono l’ora di scoprire quali sfide il Dio dovrà affrontare. I più sfegatati sono anche impazienti di vedere più delle sue interazioni con i Guardiani della Galassia. Speriamo che Hemsworth sia all’altezza delle aspettative di tutti.

Hugh Jackman

Hugh-Jackman-in-Logan-Marvel

Hugh Jackman ha iniziato a ricoprire il ruolo di Wolverine nel 2000 con il film originale X-Men e ha poi recitato in altri 11 film, sempre interpretando il suo personaggio. Jackman ha portato il ruolo all’apice finalmente nel 2017 con Logan: il lungometraggio lo vede come protagonista accanto a Patrick Stewart. Entrambi gli attori mettono in scena qui una delle loro migliori prestazioni, mostrando l’invecchiamento di due supereroi travagliati.

È molto improbabile che i fan avranno modo di vedere Jackman riprendere il ruolo, ma è anche difficile immaginare qualcuno di diverso dall’attore nella parte di Wolverine.

Robert Downey Jr.

L’MCU inizia nel 2008 con Iron Man. Per molti, Robert Downey Jr. è il padrino del franchise. Dopo il film da solista, l’attore torna in altri 10 film Marvel. Fuori dal franchise, RDJ ha interpretato molti altri ruoli iconici tra cui Charles Chaplin, Dr. John Doolittle e Sherlock Holmes.

Robert Downey Jr. con il suo ruolo di Tony Stark/ Iron Man è simile a Hugh Jackman e il suo ruolo di Wolverine in un sacco di aspetti. Entrambi hanno fatto molte apparizioni nell’MCU, entrambi sono cresciuti insieme al proprio ruolo ed entrambi hanno incarnato il personaggio così bene da rendere quasi impossibile un recasting.

A History of Violence: trama, cast e curiosità sul film

A History of Violence: trama, cast e curiosità sul film

Il regista David Cronenberg e l’attore Viggo Mortensen hanno lavorato insieme in più occasioni nel corso della loro carriera, dando vita a lungometraggi di particolare pregio come La promessa dell’assassino e A Dangerous Method. Il loro primo film insieme, risalente al 2005, è però il thriller A History of Violence, titolo presentato in concorso al Festival di Cannes e lodato per la sua atmosfera e i risvolti noir. Quella raccontata, infatti, è una vicenda apparentemente semplice, che si propaga però fino a diventare un complessa vicenda di violenza e vendetta, dove nessuno è realmente al sicuro.

Il film, sceneggiato da John Olson, è l’adattamento dell’omonimo romanzo a fumetti del 1997 scritto da John Wagner e illustrato da Vince Locke. Noto in Italia con il titolo di Una storia violenta, questo fu un ennesimo successo per Wagner, già noto per il personaggio del Giudice Dredd, adattato al cinema nel film Dredd – La legge sono io. Interessatosi al progetto, Cronenberg vi vide la possibilità di realizzare un nuovo thriller dopo Crash (1996) e Spider (2002). Apportando al progetto il proprio personalissimo stile, il regista ha fatto di A History of Violence uno dei suoi maggiori successi di critica e pubblico.

Considerato dal regista come una riflessione sul corpo umano e il suo rapporto con la violenza, la quale viene qui esplorata sotto punti di vista diversi, tanto storici quanto sociologici. Per gli amanti del genere e di Cronenberg, un titolo da non perdere assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il fumetto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A History of Violence: la trama del film

Protagonista del film è Tom Stall, un uomo mite e proprietario di un piccolo ristorante nella cittadina di Millbrook. Al di là del suo lavoro, Tom si dedica molto alla sua famiglia, composta dalla moglie avvocato Edie e dai figli Jack e Sarah. La placida esistenza di Tom viene però bruscamente spezzata il giorno in cui il suo ristorante è preso d’assalto da due rapinatori, che egli riesce però abilmente a mettere fuori gioco. Da quel momento, Tom si vede investito di una non richiesta popolarità, con i mass media che lo osannano ad eroe americano. La notizia viaggia in lungo e in largo, giungendo però anche a Filadelfia, alle orecchie del crudele Carl Fogarty.

L’uomo è un membro di spicco della mafia irlandese locale e associa il volto di Tom a quello di Joey Cusack che molti anni prima faceva parte proprio della banda criminale e che li aveva poi traditi. Fogarty decide dunque di recarsi a Millbrook in cerca di vendetta, seguito dai suoi uomini. Il loro arrivo scuoterà ancor più nel profondo l’esistenza di Tom e quella della sua famiglia, la quale non è più certa di conoscere realmente quello che credevano essere un marito e padre amorevole. Nel desiderio di porre fine ai suoi problemi, Tom capirà che l’unico modo per porre fine a quella guerra è il rispondere con la violenza alla violenza.

A History of Violence cast

A History of Violence: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Tom Stall vi è l’attore Viggo Mortensen. Egli, seppur inizialmente non entusiasta della sceneggiatura, accettò di recitare nel film per poter lavorare con Cronenberg, che stimava molto. L’attore si dedicò poi molto al suo personaggio, immaginandone la vita prima della vicenda narrata nel film e lavorando sull’accento di Philadelplhia per poterlo rendere credibile. In seguito, Mortensen ha affermato di considerare A History of Violence uno dei film più belli in cui abbia mai recitato. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Edie Stall vi è invece l’attrice Maria Bello, vita anche nei film Secret Window e Prisoners, mentrei figli Jack e Sarah Stall sono interpretati da Ashton Holmes e Heidi Hayes.

Nei panni del crudele Carl Fogarty vi è l’attore Ed Harris, mentre nel ruolo del mafioso Richie Cusack vi è William Hurt. Originariamente, i loro personaggi avrebbero dovuto avere origini italiane, ma dopo la scelta dei due attori si preferì modificarli e dar loro origini irlandesi. Ciò è stato motivato dal fatto che Harris e Hurt risultavano più convincenti con origini irlandesi che italiane. Nonostante compaia nel film per appena 10 minuti, Hurt è poi stato candidato al premio Oscar come miglior attore non protagonista. Completano poi il cast gli attori Peter MacNeill nei panni dello sceriffo Sam Carney e Stephen McHattie in quelli di Leland Jones.

A History of Violence: le differenze tra il film e il fumetto

Il film, pur facendo riferimento all’omonimo romanzo a fumetti da cui è tratto, è soltanto vagamente basato su di esso. Lo sceneggiatore Josh Olson ha infatti affermato fin dall’inizio di volere utilizzare la storia originale come trampolino di lancio per esplorare i temi che più lo interessavano. Per questo motivo, dopo una prima parte grossomodo fedele a quanto raccontato da Wagner, si iniziano ad incontrare diverse variazioni. Innanzitutto, il nome del protagonista cambia da Tom McKenna a Tom Stall, mentre John Torrino è stato cambiato in Carl Fogarty. Anche il nome del figlio del protagonista è cambiato, passando da Buzz a Jack.

Nel fumetto, poi, Millbrook si trova nel Michigan, mentre nel film è nell’Indiana, e i boss del film non sono più di Brooklyn ma di Philadelphia. Secondo la stampa tedesca David Cronenberg e lo sceneggiatore Josh Olson hanno inoltre cambiato i nomi che sembravano italiani per evitare di anticipare i legami con la mafia. Il più grande cambiamento operato da Cronenberg e Olson, però, è quello relativo al personaggio di Richie e al suo rapporto con Tom. Nel romanzo, infatti, sono amici di infanzia, mentre nel film sono fratelli. Differente è inoltre la fine riservata a Richie, che nel film è caratterizzato a sua volta come un personaggio crudele e pronto alla violenza.

A History of Violence: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di A History of Violence grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Infinity+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 19 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Lunana: il viaggio alla fine del mondo, trailer del film candidato all’Oscar

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Officine UBU ha diffuso il trailer italiani del film Lunana: il viaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, il primo film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale, e che arriverà al cinema dal 31 marzo.

In un mondo in cui le persone sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità Interna Lorda. Lunana: il viaggio alla fine del mondo è ambientato e realizzato nel paese più felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?

Se lo chiede anche Ugyen, giovane insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya, al confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio, il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle ricchezze.

Lunana: il viaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji sarà nei cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine UBU.

Lunana: il viaggio alla fine del mondo, la trama 

Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel villaggio di Lunana a 4.800 metri di quota, per completare il suo periodo di servizio. Dopo un cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al loro nuovo insegnante, che deve affrontare il difficile compito di insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere la felicità incondizionata degli abitanti del villaggio, dotati di una straordinaria forza spirituale in grado di contrastare le grandi avversità del luogo. Si ritroverà conquistato dall’adorazione che i bambini dimostreranno verso di lui, che lo vedono come una figura fondamentale per la costruzione del loro futuro.

Jim Caviezel: 10 cose che non sai sull’attore

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Jim Caviezel: 10 cose che non sai sull’attore

Jim Caviezel è uno di quegli attori che ha colpito il pubblico mondiale grazie alle sue incredibili performance, soprattutto alla sua interpretazione di Gesù in La passione di Cristo. L’attore ha sempre lavorato sodo da quando ha iniziato la sua carriera ed è sempre riuscito ad aggiudicarsi ruoli di un certo spessore.

Ecco dieci cose da sapere su Jim Caviezel.

Jim Caviezel film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1991, quando debutta sul grande schermo in Belli e dannati. In seguito, ha lavorato nei film Wyatt Earp (1994), The Rock (1996), Soldato Jane (1997), La sottile linea rossa (1998), Cavalcando col diavolo (1999), Frequency – Il futuro è in ascolto (2000), High Crimes – Crimini di stato (2002), Montecristo (2002), I Am David (2003) e The Final Cut (2004). L’attore ha lavorato anche in film come La passione di Cristo (2004), Identità sospette (2006), Déja Vu – Corsa contro il tempo (2006), Outlander – L’ultimo vichingo (2009) e Transit (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013), Savannah (2013), Il tempo di vincere (2014), Paolo – Apostolo di Cristo (2018), Running for Grace (2018) e Infidel (2019)

2. Ha lavorato anche sul piccolo schermo. L’attore non prestato il suo talento solo sul grande schermo, ma ha lavorato anche in diverse serie tv come The Wonder Years (1992), Human Target (1992), La signora in giallo (1995), The Prisoner (2009) e Person of Interest (2011-2016), dove ha interpretato il ruolo del protagonista John Reese. Inoltre, nel corso della sua carriera ha svolto l’attività di produttore, partecipando alla realizzazione di Paolo, apostolo di Cristo.

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Jim Caviezel: chi è sua moglie

3. È sposato da molti anni. A differenza di tanti suoi colleghi, lattore non ha mai avuto una vita sentimentale turbolenta e la prova è il suo lungo matrimonio. Egli, infatti, si è sposato il 20 luglio del 1996 con la flautista ed insegnante inglese Kerry Browitt. L’attore ha incontrato la sua attuale moglie grazie ad un appuntamento al buio. Questo era stato organizzato dalla sorella di Caviezel stesso, Amy. Così, i due si sono conosciuti nel 1993 e da allora non si sono più lasciati.

Jim Caviezel e i suoi figli

4. Ha adottato tre figli. L’attore e sua moglie hanno deciso di adottare tre bambini provenienti dalla Cina, cercando di garantire loro una vita migliore dopo l’abbandono dei rispettivi genitori. Dopo aver adottato Bo, bimbo di cinque anni in orfanotrofio, la coppia ha adottato una bambina appena nata e un’altra bimba, Lele di cinque anni.

5. Due dei suoi figli hanno avuto un tumore al cervello. Nel momento in cui la coppia ha incontrato Bo e LeLe, i due bambini avevano sviluppato entrambi un tumore al cervello. I due, una volta adottati, sono stati sottoposti ad una serie di delicate operazioni, diventate delle vere e proprie battaglie. Grazie a queste trattamenti, tuttavia, i due bimbi ora stanno bene e possono godersi l’amore dei due amorevoli genitori.

Jim Caviezel, Gesù e il cattolicesimo

6. È un devoto cattolico. In un’intervista del 2017, Caviezel ha parlato dell’importanza della sua fede cattolica, dell’impatto duraturo che La Passione di Cristo ha avuto sulla sua vita e della sua speciale devozione alla Vergine Maria e a Gesù. Durante le riprese de La Passione di Cristo in Italia, egli ha infatti ricevuto consigli quotidiani su questo credo, si è confessato e ha ricevuto la Santa Comunione da un prete cattolico locale. Caviezel è stato poi un oratore pubblico in luoghi religiosi e il 19 marzo 2005 è stato il portavoce della prima Conferenza maschile cattolica a Boston.

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Jim Caviezel in La passione di Cristo

7. Interpretare Gesù è stato complicato. Durante le riprese del film La passione di Cristo, diretto da Mel Gibson, l’attore ha incontrato una serie di difficoltà non indifferenti. Tra le tante: è stato accidentalmente frustato realmente due volte, cosa che gli ha lasciato una lunga cicatrice sulla schiena; è stato colpito da un fulmine durante la scena della crocifissione; ed è quasi andato in stato di ipotermia per il fatto di aver recitato con un sottile tunica di lino in mezzo ad un clima particolarmente freddo. Senza contare il fatto di aver subito una lussazione alla spalla mentre trasportava la croce.

8. Si è dovuto sottoporre a ore di trucco. Per poter interpretare Gesù Cristo, l’attore ha inoltre lavorato sette giorni su sette per settimane e ha dovuto sottostare a molte ore di trucco, specialmente quando doveva girare le scene della crocifissione: pare che, in questo caso, si svegliasse sempre alle tre del mattino perché erano richieste ben otto ore per applicare il make-up.

Jim Caviezel è su Instagram

9. Ha un account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 101 mila persone. La sua bacheca, per se con appena 18 post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o della sua famiglia. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Jim Caviezel: età e altezza

10. Jim Caviezel è nato il 26 settembre del 1968 a Mount Vernon, Washington. La sua altezza complessiva corrisponde a 187 centimetri.

Fonti: IMDb, Catholic Ireland

Be my voice, recensione del film di Nahid Persson

Be my voice, recensione del film di Nahid Persson

Be my voice è il nuovo documentario della regista e attivista iraniana Nahid Persson. Cresciuta all’alba della rivoluzione khomeinista e diventatane pienamente partecipe durante l’adolescenza, Nahid risiede da tanti anni in Svezia, ma da più di quindici denuncia e porta alla luce con la sua macchina da presa i crimini del regime iraniano.

Accusata e incarcerata per il suo Prostitution behind the veil del 2004, ma che viene riconosciuto e premiato in più festival internazionali, prosegue la sua attività giungendo fino a raccontare la storia di Farah Pahlavi, l’ultima imperatrice in carica in Iran nel momento in cui la rivoluzione del 1979 ne destituì il ruolo, costringendo all’esilio lei e il marito. The Queen and I, questo il titolo, viene presentato al Sundance Film Festival nel 2009, dove vince il Gran premio della giuria.

La storia vera di Be my voice

Questa volta, a destare il suo desiderio di raccontare, è Masih Alinejad, una sua compatriota che tredici anni fa aveva dovuto lasciare l’Iran e vive oggi a New York insieme al marito. Masih è una giornalista di quarantacinque anni che inizialmente esercitava la sua professione nel suo Paese, intervistando con acume e audacia i politici che portano avanti le ormai ben note, agghiaccianti, leggi sulle donne. Tanto si era spinta in là con il suo lavoro battagliero e costante, che aveva necessariamente dovuto continuare a farlo dall’estero. E una delle prime campagne che aveva inaugurato attraverso i social, era stata “My Stealthy Freedom”, nella quale incoraggiava le donne che ne sentissero il desiderio, di riprendersi con la videocamera del proprio smartphone mentre si toglievano l’hijab. Il senso del gesto, naturalmente, non stava nel rifiuto del velo di per sé, quanto delle scellerate conseguenze messe in atto da parte delle autorità (ma anche di alcuni semplici cittadini) di fronte al minimo accenno di comparsa dei capelli.

In appena novanta minuti di documentario, le due donne si confrontano, facendo volteggiare i ricci, parlando con veemenza dell’assedio a cui può condurre un’ideologia, soprattutto quando è atta a esercitare il controllo su qualcosa che è delirante anche solo pensare di poter controllare: le persone.

Masih è appassionata e passionale, balla scalza sotto la pioggia, strepita e si getta a terra piangendo di fronte alle migliaia di video che le vengono inviati da donne e uomini che lottano con un coraggio sovrumano, coscienti che la destinazione dei loro gesti sarà il più delle volte la repressione, la prigionia o la pena capitale.

La giornalista cura la rubrica televisiva “Tablet” sulla rete statunitense Voice of America nella quale, in lingua farsi, svela la ferocia con cui il comando del partito religioso agisce verso chi cerca di esprimere la propria libertà.

È di forte impatto l’alternanza dei tremendi video amatoriali inviati a Masih, con i suoi racconti personali, le spiegazioni dei suoi spostamenti, delle sue scelte. Perché le accuse che muove contro il governo iraniano prestando oggi la propria voce a chi è oppresso – il “be my voice” del titolo, appunto – sono le stesse che già da bambina pronunciava con forza, vivendole sulla sua pelle, quando voleva correre in bici proprio come suo fratello.

E così la macchina da presa di Nahid Persson la segue e coglie il tormento di Masih Alinejad: il privilegio che sa di possedere nel vivere in un paese libero e il pensiero che talvolta le serpeggia di sentirsi una fuggitiva rispetto ai suoi connazionali. Ma la verità è che la sicurezza che genera in chi sente la propria storia raccontata da lei, sui social network o in tv, gli dà la forza per continuare a reagire davanti all’ingiustizia. A lei e a coloro a cui fa da megafono.

Gli interrogativi che pone Be my voice, insieme ad un totale senso d’impotenza, sono decisamente molti. Ma è interessante quanto, dopotutto, sia facendo esattamente ciò che di meglio si sa fare che, a volte, si può cambiare il mondo. Ed è espresso nell’intreccio di due donne che, nel raccontare la storia l’una dell’altra, fanno da eco ad un’intera popolazione che, altrimenti, sarebbe rimasta schiacciata da chi pensa di stringere in pugno le sorti dell’umanità.

Lina Wertmüller: omaggio alla regista alla Casa del Cinema

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Lina Wertmüller: omaggio alla regista alla Casa del Cinema

Genoma Films e Alice nella Città, in collaborazione con la Casa del Cinema e il Centro Sperimentale di Cinematografia sono orgogliosi di rendere omaggio a Lina Wertmüller con un evento a lei dedicato in occasione della Giornata Internazionale della Donna, a pochi mesi dalla sua scomparsa.

Per celebrare la sua carriera e il suo impegno come regista e come donna, l’8 marzo verrà presentata alla presenza della famiglia e di tanti amici alle ore 21.00 alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1) la versione restaurata di “Pasqualino Settebellezze”, film da lei diretto nel 1975, che ottenne quattro candidature all’Oscar (tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella storia dell’Academy per una donna). La versione restaurata dal CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia grazie al sostegno economico di Genoma Films era stata presentata nel 2019 al Festival di Cannes. Genoma Films ha poi accompagnato e supportato Lina Wertmüller fino al meritato riconoscimento dell’Oscar alla Carriera.

Omaggio a Lina Wertmüller

Il film sarà preceduto, a partire dalle 18.00, dalla proiezione della lezione di cinema che la grande regista tenne nel 2006 (grazie ad ANAC – Percorsi di cinema), della pièce “Amore e magia nella cucina di mamma” del 1979-1980 (presentata qui per la prima volta grazie a Rai Teche) e del documentario: “Dietro gli occhiali bianchi” di Valerio Ruiz (in collaborazione con Istituto Luce).

L’ingresso è gratuito a tutti gli eventi, subordinato a registrazione da effettuare presso la portineria a partire da un’ora prima dell’inizio, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’ accesso è consentito con GREEN PASS RAFFORZATO, documento di identità e mascherine ffp2.