In Billions 6
protagonisti ritorneranno i personaggi Charles “Chuck” Rhoades Jr.
(stagione 1-in corso), interpretato da Paul Giamatti, Robert “Bobby” Axelrod
(stagione 1-in corso), interpretato da Damian
Lewis, Wendy Rhoades (stagione 1-in corso),
interpretata da
Maggie Siff, Bryan Connerty (stagione 1-in corso),
interpretato da Toby Leonard Moore, Mike “Wags”
Wagner (stagione 1-in corso), interpretato da David
Costabile, Kate Sacher (stagione 1-in corso), interpretata
da Condola Rashād, Taylor Amber Mason (stagione
3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da
Asia Kate Dillon, Charles Rhoades Sr (stagione 3-in
corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Jeffrey
DeMunn, “Dollar” Bill Stearn (stagione 4-in corso,
ricorrente stagioni 1-3), interpretato da Kelly
AuCoin. La guest star della quinta stagione
Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta
Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e
autrice di bestseller.
Nei fumetti Marvel,
l’ A-Force è una squadra di supereroine tutta al
femminile, nata a seguito dell’evento Secret Wars
del 2015. A seconda di ciò che accadrà nel MCU
nei prossimi anni, la squadra potrebbe facilmente riunirsi in
live-action; alcuni dei membri più potenti
dell’A-Force sono già nel MCU,
come Captain Marvel, o lo saranno
presto, come She-Hulk.
La squadra è composta da alcuni dei
personaggi più influenti dell’intero Universo Marvel,
con alcuni di questi dai poteri cosmici, radicati nella sfera della
magia, o che li possiedono entrambi. La squadra include anche
alcune figure femminili senza l’ausilio di superpoteri, ma che
costituiscono comunque alcuni dei personaggi più interessanti dei
fumetti e ora del MCU,
come Kate Bishop.
1Scarlet Witch
La
Scarlet Witch è potenzialmente il personaggio
più potente dell’intero Universo Marvel.
In quanto essere Nexus e potente fruitrice della magia del caos, è
in grado di alterare la realtà in maniera esponenziale. Non solo ha
modificato l’assetto della realtà per riportare indietro i suoi
figli gemelli, ma ha anche cancellato la maggior parte dei mutanti
dall’esistenza con una semplice parola.
Wanda Maximoff sta lentamente assumendo
caratteri talmente potenti come figura nel MCU,
ora che ha abbracciato la sua identità come Scarlet Witch e la
magia del caos attraverso il Darkhold. Sarebbe il membro più
potente dell’A-Force in live-action.
Il primo episodio de The Book of Boba Fett è arrivato su
Disney+ e, sebbene sia stato decisamente a lenta carburazione,
ci sono stati degli accenni intriganti su ciò che accadrà nelle
prossime sei settimane.
In uno dei momenti più notevoli di
questo primo capitolo, abbiamo appreso che il sindaco di Mos Espa
non ha ritenuto necessario far visita di persona a “Lord Fett” né
rendergli omaggio con un dono. Anzi, è lui a chiedere un dono per
sé dal nuovo Lord, e dato che Boba viene attaccato a rischio della
propria vita, immaginiamo che questo misterioso sindaco non abbia
preso bene il rifiuto del nostro, candidandosi dunque a cattivo
della serie.
È possibile che questo filo di trama
non porti da nessuna parte o che il personaggio possa anche essere
originale, ma abbiamo alcune idee su chi potrebbe essere il
misterioso sindaco di Mos Espa.
1Cobb Vanth
Lo
sceriffo di Mos Pelgo era decisamente un bravo ragazzo, il che
potrebbe spiegare perché Boba Fett non abbia mai scelto di
riprendersi la sua armatura (prima che Din Djarin tornasse su
Tatooine e chiedesse che gli fosse data per tornare dai suoi
compagni Mandaloriani).
Sebbene sembri che il personaggio sia
malvagio, potrebbe facilmente essere un caso di depistaggio inteso
a farci pensare che il leader della città sia dietro la sfortuna
che è capitata a Boba Fett e al suo governo.
Non
siamo sicuri del motivo per cui il braccio destro di Vanth si
aspetterebbe un tributo da Fett, ma è possibile che il maresciallo
sia diventato un po’ troppo testardo dopo aver aiutato Din a
sconfiggere l’enorme drago Krayt. Sembra probabile che il
personaggio tornerà in The Book of Boba Fett, ma
resta da vedere se sarà in questo ruolo.
Domhnall Gleeson è
uno degli attori più brillanti della sua generazione e ha saputo
imporsi nel mondo del cinema grazie al suo talento, alle sua
qualità recitative e al saper scegliere i ruoli giusti. L’attore,
figlio di Brendan Gleeson, ha saputo farsi da solo nonostante sia
figlio d’arte, conquistando il pubblico di diverse generazioni con
le sue interpretazioni.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Brendan Gleeson.
2. È anche doppiatore,
regista e sceneggiatore. Come è successo a tanti suoi
colleghi, anche Domhnall Gleeson si è lasciato affascinare da
diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del doppiatore,
produttore e regista. Nella fattispecie, l’attore ha prestato la
propria voce per il corto Stars (2005), per il videogioco
LEGO Star
Wars: Il risveglio della Forza (2016) e per la serie
Star Wars Resistance (2019), mentre ha sceneggiato sei
episodi della serie Your Bad Self (2010), il film tv
Immaturity for Charity (2012) e la serie Frank
d’Irlanda (2021). Tutto ciò senza contare il fatto che ha
sceneggiato e diretto i cortometraggi What Will Survive of
Us (2009) e Noreen (2010).
Domhnall Gleeson in Star
Wars
3. Vorrebbe ci fossero più
scene comiche con Hux. Contro ogni previsione, il
personaggio di Domhnall Gleeson, il Generale Hux,
braccio destro del Leader Supremo Snoke, è sopravvissuto alla fine
di Episodio VII: Il risveglio della forza. Nel successivo
Gli ultimi Jedi, Hux è protagonista di una svolta comica,
diventando protagonista di scene uniche di ilarità che l’attore
irlandese vorrebbe riportare anche in Episodio IX.
4. È felice che ci sia stato
J. J. Abrams alla regia di Episodio IX. La terza
trilogia della saga di Star Wars era stata riaperta con Il
risveglio della forza, diretto dal maestro J. J. Abrams e
se non è accaduta la stessa cosa anche con Il ritorno degli Jedi,
che è stato diretto da Rian Johnson, Abrams è
tornato per concludere la saga con il suo L’ascesa di
Skywalker. Gleeson si è dichiarato molto contento del cambio
di rotta preso per Episodio IX, dichiarando che secondo
lui Abrams è un grande regista e che ha senso che sia lui la
persona che porterà a termine la saga.
Domhnall Gleeson: Harry Potter
5. Si è definito un Weasley
in attesa di un ruolo. Domhnall Gleeson ha avuto
l’occasione di partecipare agli ultimi due film della saga di
Harry Potter, ovvero I doni della morte – Parte 1
e Parte 2, vestendo i panni di Bill
Weasley, il fratellone di Ron Weasley e marito di Fleur
Delacour. L’attore irlandese si è detto molto grato di aver potuto
far parte del mondo di Harry Potter e di aver avuto il ruolo con la
sua unica qualifica: avere i capelli rossi. Grazie a questa
caratteristica, lo stesso attore si è definito come un membro della
famiglia Weasley in attesa di ottenere un ruolo per la saga.
6. Harry Potter ha aiutato
Domhnall Gleeson a recitare in Star Wars. All’apparenza i
personaggi di Bill Weasley e del Generale Hux non potrebbero essere
più diversi: appartengono a due mondi completamente diversi, fanno
lavori diversi e hanno un modo di concepire il mondo in maniera
opposta. Eppure, interpretare Bill Weasley nella saga di Harry
Potter, ha aiutato l’attore a vestire meglio i panni di Hux.
Tra i vari motivi, vi è quello di trovarsi meno preoccupato dalla
reazione dei fan e di poter avere più controllo verso un
personaggio facente parte di una saga iconica.
Domhnall Gleeson in Black
Mirror
7. Black Mirror ha fatto
cambiare idea sull’uso del telefono a Domhnall Gleeson.
L’attore irlandese ha partecipato ad un solo episodio della serie
Black Mirror, il 2×01, interpretando Ash, un giovane
ragazzo che è maniaco dei social che continua a controllare in
maniera compulsiva, fino a quando non accade qualcosa di tragico.
Tutto l’episodio gira attorno a queste tematiche e ciò ha fatto
riflettere parecchio l’attore, che ha subito cercato di essere meno
dipendente dal suo telefono.
Domhnall Gleeson non è su Instagram
8. Non ha nessun profilo
social. L’attore irlandese, a differenza di molti altri
suoi colleghi, ha preferito restare lontano dall’utilizzo dei
social, decidendo di non aprire nessun account ufficiale per il
semplice motivo che non sopporterebbe l’idea di dover rendere
pubblica anche la sua vita privata.
Domhnall Gleeson ha una fidanzata
9. Domhnall Gleeson è
fidanzato. Se c’è una cosa che Domhnall Gleeson tiene per
sé e di cui non rivela niente al mondo, quella cosa è la sua vita
privata. Non è un caso che non si sappia nulla della vita
sentimentale dell’attore irlandese, tenuta ben nascosta dai
riflettore. Le uniche notizie che riguardano questo suo aspetto
privato, rivelano solo che l’attore sia fidanzato da più di dieci
anni con la stessa ragazza, di cui non si sa chi sia, e che per ora
non abbia intenzione di sentire profumo di fiori d’arancio.
Domhnall Gleeson: altezza ed
età
10. Domhnall Gleeson è nato
il 12 maggio del 1983 a Dublino, in Irlanda. L’attore è
alto ben 185 centimetri.
Sarà disponibile dal 1° gennaio
2022 la nuova serie targata Netflix dal titolo Incastrati,
che segna l’esordio di Ficarra & Picone con la
serialità. Ecco l’intervista a Marianna di Martino e Anna
Favella, co-protagoniste della serie.
Un omicidio, due amici capitati nel posto sbagliato al momento
sbagliato e tanti malintesi che li porteranno in situazioni
surreali. Questo il mix di ingredienti, tra comicità e genere
crime, della nuova serie Incastrati,
che debutterà, in Italia, il 1° gennaio 2022 solo
su Netflix.
Scritta, diretta e interpretata da
Salvo Ficarra e Valentino Picone,
che per la prima volta si cimentano con la serialità, Incastrati è
prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited ed
è interamente girata in Sicilia.
Incastrati, la
trama
Incastrati
è una serie comedy in 6 episodi che, attraverso il linguaggio e
l’ironia tipici di Ficarra & Picone, racconta, in perfetto stile
commedia degli equivoci, una vicenda criminosa. Al centro della
storia due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un
omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine,
i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che
li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.
Nel cast, oltre a Salvo
Ficarra (Salvo) e Valentino Picone
(Valentino), Marianna di Martino (Agata Scalia),
Anna Favella (Ester), Tony
Sperandeo (Tonino Macaluso, detto “Cosa Inutile”),
Maurizio Marchetti (Portiere Martorana),
Mary Cipolla (Signora Antonietta),
Domenico Centamore (Don Lorenzo, detto “Primo
Sale”) e Sergio Friscia (Sergione). La serie vede
tra gli scrittori anche Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli,
Maddalena Ravagli. Tra i produttori Nicola
Picone per Tramp Limited.
Sarà disponibile dal 1° gennaio
2022 la nuova serie targata Netflix dal titolo Incastrati, che segna l’esordio di
Ficarra & Picone con la serialità. Ecco la nostra
intervista.
Un omicidio, due amici capitati nel
posto sbagliato al momento sbagliato e tanti malintesi che li
porteranno in situazioni surreali. Questo il mix di ingredienti,
tra comicità e genere crime, della nuova serie Incastrati,
che debutterà, in Italia, il 1° gennaio 2022 solo
su Netflix.
Scritta, diretta e interpretata da
Salvo Ficarra e Valentino Picone,
che per la prima volta si cimentano con la serialità, Incastrati è
prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited ed
è interamente girata in Sicilia.
Incastrati, la
trama
Incastrati
è una serie comedy in 6 episodi che, attraverso il linguaggio e
l’ironia tipici di Ficarra & Picone, racconta, in perfetto stile
commedia degli equivoci, una vicenda criminosa. Al centro della
storia due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un
omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine,
i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che
li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.
Nel cast, oltre a Salvo
Ficarra (Salvo) e Valentino Picone
(Valentino), Marianna di Martino (Agata Scalia),
Anna Favella (Ester), Tony
Sperandeo (Tonino Macaluso, detto “Cosa Inutile”),
Maurizio Marchetti (Portiere Martorana),
Mary Cipolla (Signora Antonietta),
Domenico Centamore (Don Lorenzo, detto “Primo
Sale”) e Sergio Friscia (Sergione). La serie vede
tra gli scrittori anche Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli,
Maddalena Ravagli. Tra i produttori Nicola
Picone per Tramp Limited.
Un’area di 31 ettari di superficie
situati in prossimità di Cinecittà per rendere gli
Studios più grandi, attrezzati e competitivi con le maggiori realtà
europee. Questo l’obiettivo dell’accordo preliminare per
l’acquisizione, da parte di Cinecittà, di una porzione dell’area di
proprietà del Gruppo CDP adiacente agli storici Studios di via
Tuscolana a Roma.
L’intesa firmata da Nicola
Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà, con il Gruppo
CDP, prevede che al momento del closingla
proprietà dello spazio venga trasferita da CDP Immobiliare (società
interamente controllata da CDP) a Cinecittà. Per CDP l’operazione
si inserisce nell’attività di valorizzazione di ex immobili
pubblici in base a principi di trasparenza e massimizzazione del
valore, come previsto nell’ultimo Piano Strategico di Gruppo.
Il piano di riqualificazione di
Cinecittà prevede la realizzazione di nuovi grandi teatri di posa e
di un ampio complesso articolato in numerosi spazi e servizi, tra
cui oltre 15 ettari di backlot, ossia una vasta area
all’aperto per effettuare le riprese in esterno che permette di
colmare un gap con i competitor continentali e dotare gli Studios
di una capacità ambientale unica, considerando anche il fattore
climatico favorevole del nostro Paese.
Le opere di ampliamento e
innovazione che verranno realizzate una volta finalizzato l’accordo
con CDP, vanno ad aggiungersi agli interventi già pianificati dal
Piano Industriale Cinecittà 2022-2026 che prevedono la
realizzazione di nuovi teatri, set per la Virtual Reality e la
Virtual Production e il più grande Ledwall d’Europa, grazie ai
quali verrà incrementata in modo significativo la produttività dei
set cinematografici.
Fattore fondamentale per rilanciare
gli Studios e renderli più accoglienti per le grandi produzioni –
dai film delle major alle serie tv dei top player – è infatti la
disponibilità di teatri di posa più ampi e dotati di strumenti
tecnologici avanzati. In quest’ottica, l’operazione supplementare
di acquisizione dei terreni di CDP si pone come fattore funzionale
e strategico per portare il brand Cinecittà, uno dei più noti
marchi italiani nel mondo, a una capacità attrattiva globale
mettendo al centro della strategia industriale dei prossimi anni la
sostenibilità ambientale e l’inclusività, la formazione di nuove
professionalità e il rafforzamento delle ricadute economiche e di
immagine per tutto il settore dell’industria cinematografica.
Il preaccordo tra CDP e Cinecittà
annunciato oggi arriva ad appena sei mesi dall’approvazione del
Recovery Plan italiano, presentato proprio negli Studi di Cinecittà
dal Presidente del Consiglio Mario Draghi alla Presidente della
Commissione Europea Ursula von der Leyen, e dall’avviamento del
Piano Industriale Cinecittà 2022-2026. La finalizzazione del
contratto tra CDP e Cinecittà è prevista entro il mese di
ottobre 2022.
Tieniti forte: Don’t
Look Up di Adam McKay parte alla grande atterrando
direttamente al primo posto nel weekend di esordio. Il pubblico ha
deciso di attendere e accertarsi per 111,03 milioni di
ore di visione, lanciando questo titolo nella top 10 in 94 paesi.
Non si tratta però dell’unica pellicola con un impatto rilevante.
La classifica dei film più popolari ora ne annovera due con
Sandra Bullock, con il thriller drammatico di Nora
Fingscheidt The
Unforgivable che raggiunge Bird
Box e si aggiudica l’ottavo posto, forte di 186,9
milioni di ore di visione già nelle prime tre settimane
dall’uscita.
Per la seconda settimana di fila,
la stagione 2 di The
Witcherconquista la vetta della classifica delle
serie TV in lingua inglese con 168,46 milioni di ore di visione,
mentreLa
casa di cartaParte
5 continua a dominare la classifica TV non in lingua
inglese per la decima settimana consecutiva. Nel frattempo la
pellicola francese di avventura per famiglie Vicky e il
suo cucciolo arriva al primo posto della classifica
dei film non in lingua inglese con 8,15 milioni di ore di
visione.
Rimanendo in Francia, sai come si
arriva a St. Tropez? Dal glamour all’amour, la stagione più recente
di Emily in
Paris sale in seconda posizione nella classifica TV in
lingua inglese con 107,64 milioni di ore tra complicati triangoli
amorosi, situazioni eleganti e un agguerrito mondo della moda.
Anche la prima stagione entra in classifica in 53 paesi.E mentre le
festività stanno arrivando al termine, la settimana appena finita
ha registrato il successo dei classici titoli natalizi. La lista
dei “buoni” comprende Qualcuno
salvi il Natale (parte 1 e 2), Natale in California: Luci della
città, Un bambino chiamato Natale, Nemici a Natale, A 1000 km dal
Natale e David e
gli elfi .
Tra i debutti nelle classifiche top
10 troviamo anche la serie commedia romantica Our
Beloved Summere quella dramedy
messicana Di mamma
ce n’è solo… due!__, a cui si aggiungono
la serie fantascientifica The Silent
Sea__, il titolo norvegeseLa ragazza
di Oslo__, il film con supereroi Il fulmine
Murali e l’anime per bambini Doraemon –
Il film 2.
Il noto
regista Zack Snyder ha pubblicato oggi un primo
sguardo al suo prossimo film che come sappiamo sarà Rebel
Moon. Zack Snyder ha rilasciato un primo sguardo al
suo prossimo film Rebel
Moon. Il regista di Justice
League e Watchmen
ha scritto la sceneggiatura insieme a Shay Hatten (Army
of the Dead) e Kurt Johnstad
(300), e sarà anche il regista del
progetto che sarà prodotto e distribuito da Netflix.
La storia del film ruota attorno ad una colonia pacifica ai
margini della galassia e inizia quando questa è minacciata dagli
eserciti di un tirannico reggente di nome Balisarius. Disperati, i
coloni inviano una giovane donna con un passato misterioso a
cercare guerrieri dai pianeti vicini per aiutarli a
resistere.
Il
concept art qui sotto sembra mostrarci quella colonia, e dal look
il disegno ci suggerisce che Rebel
Moon abbia le caratteristiche di un epico
blockbuster di fantascienza. Una volta si diceva che Snyder stesse
sviluppando un film di Star
Wars per Lucasfilm, ma da allora ha confermato che il concetto
che ha ideato costituirà la base di Rebel Moon. È
certamente un progetto intrigante e un film che sembra destinato a
essere una nuova vita creativa rispetto a quello che abbiamo visto
fino ad ora. Anche se si è dilettato con la fantascienza in
Man of Steel, questa promette di
essere la sua prima vera incursione completa nel genere. Come
anticipato dallo stesso Snyder, la produzione inizierà nei prossimi
mesi, quindi dovremmo iniziare a vedere e saperne di più su
Rebel Moon, comprese le notizie sul casting.
Rispetto ai protagonisti ci aspettiamo sicuramente un mix di nuovi
arrivati e volti abituali dei film di Snyder. Ecco di seguito il
concept pubblicato dal regista su VERO.
Rebel Moon, il
film
Vi
ricordiamo che Rebel
Moon è il prossimo film di fantascienza originale
Netflix
di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal
regista insieme a . Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike
diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo
ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom
Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize
Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e
Climax di Gaspar Noé per A24.
Il lungometraggio segna il ritorno
insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici
di Netflix,
Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei
morti viventi del 2004, che era stato supervisionato
dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix
Head of Global Films. Rebel
Moon è il primo lungometraggio frutto
dell’accordo di prelazione tra Netflix
e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da
Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley
Coller. Prosegue così la collaborazione tra Netflix,
gli Snyder e Stone Quarry, dopo la produzione del thriller con
zombi diretto da Snyder Army of the Dead e del prequel Army of
Thieves, lanciato in tutto il mondo su Netflix
lo scorso weekend e al momento in cima alla classifica dei film più
popolari in oltre 90 paesi. In produzione ci sono anche lo spin-off
animato Army of the Dead: Lost Vegas e la
serie ispirata alla mitologia scandinava Twilight
of the Gods.
Taron Egerton è uno
degli attori più brillanti degli ultimi anni, capace di esprimere
tantissime abilità e in grado di coniugare fascino, magnetismo,
talento e tanta passione per il mondo della recitazione. La sua
carriera è attiva da qualche anno e ha già fatto diversi passi da
gigante, in grado di imporsi in tutti i suoi film e di interpretare
diversi ruoli iconici che hanno fatto innamorare il pubblico di
tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Taron Egerton.
Taron Egerton: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. Dopo un po’ di esperienza maturata in teatro, Taron
Egerton debutta sul grande schermo grazie al film Kingsman – Secret
Service (2014). Dopo questo film di successo, la sua
carriera prosegue apparendo in Testament of Youth (2014),
Legend (2015), Eddie the Eagle – Il coraggio
della follia (2016) e Kingsman – Il cerchio
d’oro (2017). Tra i suoi ultimi film vi sono
Billionaire Boys Club (2018), Robin Hood – L’origine della
leggenda (2018) e Rocketman (2019). Tra i
suoi prossimi progetti si annoverano invece il film Tetris
e la serie In with the Devil.
2. È anche
doppiatore. Oltre a comparire fisicamente davanti la
macchina da presa con i film da lui interpretati, Taron Egerton ha
sperimentato negli anni anche l’arte del doppiaggio, prestando la
propria voce per i film d’animazione Sing (2016) e Sing 2 (2021), dove interpreta Johnny. Ha
però partecipato anche al doppiaggio delle serie La collina dei
conigli (2018), a quello della serie Netflix Dark
Crystal: la resistenza (2019), dove dà voce al personaggio di
Rian, e alla serie Moominvalley (2020).
Taron Egerton: chi è la sua
fidanzata
3. Taron Egerton è
fidanzato. Della vita privata di Taron Egerton non si è
mai saputo più di tanto, specialmente riguardo la sua vita
sentimentale. Ciò che pare certo è che l’attore sia attualmente
fidanzato con Emily Thomas: i due si sono
conosciuti e hanno iniziato a frequentarsi nel novembre del 2016,
partecipando anche a molti eventi e red carpet. Dopo una crisi di
coppia e un breve allontanamento, i due sono ritornati insieme nel
febbraio del 2019 e sembra che per ora le cose vadano a gonfie
vele.
Taron Egerton è Elton John e canta
I’m Still Standing
4. Ha dato una sua personale
interpretazione di Elton John. Per dar vita alla leggenda
del rock Elton John, Egerton si è messo in gioco affrontando una
notevole trasformazione fisica. Attraverso il trucco, questi ha
infatti avuto la possibilità di cambiare alcuni dei suoi tratti
somatici al fine di assomigliare di più al cantante. Lo stesso
Elton John gli ha però suggerito di non imitarlo, ma di trovare una
sua interpretazione del personaggio. Tale consiglio si è poi
rivelato la chiave vincente, che ha permesso ad Egerton di arrivare
ad ottenere importanti premi.
5. Ha cantato le canzoni di
Elton John. Per poter interpretare Elton John nel migliore
dei modi, Taron Egerton si è studiato le sue performance realizzate
con i suoi particolari costumi, si è fatto tagliare i capelli per
come li aveva l’artista negli anni di ascesa al successo e ha
cantato con la sua voce i suoi brani. L’attore, infatti, è dotato
di una splendida voce e ha dimostrato più volte di saper cantare,
tanto da esibirsi con Elton John durante l’Aids Foundation Academy
Awards Viewing Party. Particolarmente memorabile rimane
l’interpretazione fatta di Egerton del brano I’m Still
Standing.
Taron Egerton è su Instagram
6. Ha un profilo Instagram
ufficiale. Di recente, anche Taron Egerton si è lasciato
conquistare dal fascino di Instagram, tanto da aprire un proprio
account ufficiale che è seguito da qualcosa come 2,4 milioni di
persone. L’attore gallese ha pubblicato il suo primo post
nell’ottobre 2018, quando ormai le riprese di Rocketman
erano già terminate e la maggior parte delle sue foto sono proprio
in riferimento a questo suo film. Ad oggi, tuttavia, ha
completamente stravolto il proprio profilo, su cui rimangono solo
pochi post relativi ad alcune sue attività pubbliche.
Taron Egerton in Robin Hood –
L’origine della leggenda
7. Per essere Robin Hood, ha
imparato ad usare l’arco. Per il film Robin Hood –
L’origine della leggenda, era importante che l’attore
protagonista sviluppase alcune delle abilità richieste per
interpretare il ruolo di Robin Hood. Così, Taron Egerton ha davvero
imparato ad usare l’arco e a scagliare frecce grazie alle lezioni
intensive tenute dall’arciere danese Lars
Andersen, affinché la sua interpretazione potesse essere
più realistica possibile.
Taron Egerton in
Kingsman
8. Per Kingsman, Taron
Egerton ha cambiato stile di vita. Per potersi preparare
al ruolo di Gary “Eggsy” Unwin, Taron Egerton ha dovuto lavorare
molto per rimettersi in forma prima delle riprese, rendendosi conto
di dover cambiare il proprio stile di vita per essere protagonista
del franchise, sia a livello fisico, che alimentare. Vedere il suo
corpo trasformato, è stata una bella sensazione per il giovane
attore.
Taron Egerton sarà Wolverine?
9. Ha commentato le voci sul
suo casting. Da diverso tempo ormai girano molti rumor che
vorrebbero Egerton quale sostituto ideale di Hugh Jackman
nei panni di Wolverine, il celebre mutante degli X-Men. Egerton,
che si è detto lusingato da tali richieste, ha però smentito di
essere stato contattato per il ruolo, anche se ha dichiarato che
gli piacerebbe molto poterlo interpretare davvero. Realmente amico
di Jackman, Egerton non è dunque attualmente in contatto con la
Marvel, ma con l’ingresso imminente
degli X-Men nell’MCU, non è escluso che possa realmente ereditare
il noto personaggio.
Taron Egerton e Richard Madden
10. Hanno recitato
insieme. Nel 2019 l’attore Richard Madden,
noto in particolare per la serie Il Trono di Spade, ha
avuto uno dei suoi ruoli più celebri grazie al film
Rocketman, biopic del celebre cantante Elton John. In
questo interpreta il manager musicale John Reid, il quale ha
inizialmente anche una relazione con lo stesso Elton, interpretato
nel film dall’attore Taron Egerton. Sul set Madden e Egerton sono
diventati buoni amici, entrando in sintonia e potendo così dar vita
a delle realistiche scene d’amore di cui è si è a lungo
discusso.
L’abbiamo vista nel trailer e
sappiamo che sarà importante nel film, al fianco di
Benedict Cumberbatch; lei è America Chavez,
interpretata da Xochitl Gomez, e farà il suo
debutto nel MCU in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
Di seguito, ecco le prime immagini
dei giocattoli a lei dedicati, in cui possiamo vederla “in
borghese” ma con un completo da apprendista stregone
disponibile!
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Nell’unica scena post-crediti di
Venom: La Furia di Carnage, Eddie Brock viene
trasportato nel Marvel Cinematic Universe,
e il palcoscenico era apparentemente pronto per uno scontro con
Peter Parker. Ciò non è accaduto, anche se abbiamo incontrato il
giornalista alla fine di Spider-Man:
No Way Home quando è stato rimandato nel suo
mondo (subito dopo aver detto che doveva andare a cercare
quell’arrampicamuri).
La scelta di rimandare Eddie Brock
nel suo mondo, come gli altri cattivi, potrebbe aver rimandato per
adesso lo scontro con Spider-Man, ma lo “scooper”
Daniel Richtman (tramite CBR) ha ora affermato che
il prossimo film di Venom “esplorerà il Multiverso” con “Venom che
finalmente incontra e combatte contro l’Uomo Ragno.”
In Venom: La Furia di Carnage abbiamo appreso che
il simbionte conosce innumerevoli realtà (probabilmente significa
che sa che Spider-Man è Peter Parker), quindi forse sarà Venom a
trovare un modo per viaggiare tra i mondi? Ma l’incantesimo di
Strange non gli avrebbe fatto dimenticare quella informazione?
Un pezzo del simbionte è stato
lasciato nel MCU, quindi non è fuori dal regno delle possibilità
che l’alieno possa usarlo per viaggiare tra i mondi… con o senza
Eddie al seguito!
La teoria prevalente in questo
momento è che Sony Pictures utilizzerà Venom 3 per
riportare Andrew Garfield nei panni di Spider-Man.
È certamente una possibilità, ma con Morbius che fa riferimento a
Venom, i graffiti che raffigurano lo Spider-Man di Tobey Maguire,
l’edificio della Oscorp di The Amazing Spider-Man
e un cameo del cattivo del MCU Adrian Toomes (Michael
Keaton), quel film potrebbe finalmente chiarire molte
cose.
Chris Evans ha rubato la corona del “re dei
cameo” a Matt Damon nel 2021. Fino a
quest’anno, Damon è stato senza dubbio il re
dei cameo di Hollywood, ma, ora che ha finito con i suoi impegni da
Steve Rogers, anche Evans ha un sacco di
tempo a disposizione, e lo sta usando per intrufolarsi in diversi
film.
Matt Damon vanta una lunga serie di
partecipazioni a sorpresa in diversi film che lo ha reso il re dei
cameo per diverso tempo. Tra quelli più famosi ci sono il cameo in
Thor: Ragnarok, in Unsane e in
Jay and Silent Bob Reboot.
Sfortunatamente per Matt Damon, i suoi giorni in cima alla lista
del re dei cameo sono giunti al termine. Chris Evans ha fatto coming out nel 2021,
prima con un’esilarante apparizione in Free Guy, con Ryan Reynolds. Il cameo di Evans è durato solo
un secondo, ma è stato esilarante, dal momento che compare a
schermo mentre guarda la diretta di Guy, quando impugna lo scudo di
Cap.
Più di recente, Evans ha fatto un
cameo divertente in Don’t Look Up di Netflix nei
panni dell’attore Devin Peters, che recita in un film che descrive
la “storia vera” dell’imminente collisione della cometa raccontata
nel film di Adam Mckay.
Guillermo Del Toro rivela i piani per quella
che doveva essere la sua versione della Justice League Dark. DC Comics ha una vasta
gamma di eroi e squadre a tema soprannaturale, tra cui le
Sentinelle della Magia e la TrenchCoat Brigade, ma nel 2011 durante
il lancio del New 52, hanno raccolto un notevole successo con la
Justice League Dark. La squadra iniziale era composta da
Zatanna, John Constantine, Deadman, Etrigan il Demone,
Madame Xanadu, Shade the Changing Man e infine Swamp
Thing.
Nel 2012, appena un anno dopo il
debutto della squadra nei fumetti, Guillermo Del
Toro è entrato in trattative per dirigere un adattamento
cinematografico di Justice League Dark. Del Toro è rimasto
collegato al progetto, che era sotto il titolo di Dark Universe
prima che la Universal lo usasse come nome per il loro universo
cinematografico pianificato fino al 2015. Tuttavia, il film è
rimasto bloccato in fase di sviluppo alla Warner Bros. Dopo la sua
partenza, Doug Liman ( The Bourne
Identity) ha firmato per dirigere il film nel 2016 ma ha
lasciato il progetto nel 2017.
In un’intervista con Josh
Horowitz durante una puntata del Podcast Happy Sad
Confused (tramite
Comicbookmovie.com) Guillermo Del Toro ha
rivelato alcuni dettagli sui suoi piani per adattare Justice League Dark sul grande schermo. Del
Toro rivela che la sua squadra sarebbe stata formata
Zatanna, Deadman, Swamp Thing, John Constantine e Kloarian
the Witch Boy. Ha espresso il suo affetto per l’Universo
DC e ha spiegato come volesse attingere materiale anche dal
Costantine di Alan Moore.
“Ho preso un po’ ispirazione
dell’apertura dal Constantine di Alan Moore. E ho preso le
dinamiche tra [Abby Arcane] e Swamp Thing, e ho preso il tipo di
momenti rivelatori in cui Deadman entra in un corpo, il modo in cui
sperimenterebbe la coscienza di quell’essere. E uno dei miei
preferiti di tutti i tempi è il demone Etrigan. Adoro quel
personaggio. Zatanna è, per me, un altro personaggio che è davvero
potente e interessante. Avevo provato anche a mescolarlo con
Klarion the Witch Boy… Sono stato [sempre] un ragazzo della
DC”.
Chris McKenna e Erik
Sommers, gli sceneggiatori di Spider-Man:
No Way Home, hanno rivelato che i personaggi che a
sorpresa sono arrivati nel secondo atto del film non hanno firmato
per partecipare fino a metà delle riprese.
Dallo scorso aprile era stato
ufficializzato che Jamie Foxx,
Alfred Molina e
Willem Dafoe sarebbero tornati a interpretare i
rispettivi villain, mentre non era mai stato confermato che
Andrew Garfield e Tobey Maguire
sarebbe tornati ad interpretare i loro Spider-man.
E a quanto pare la conferma della
loro partecipazione al film non è arrivata che a riprese inoltrate.
In un’intervista con THR, McKenna e Sommers hanno rivelato che
Maguire e Garfield non hanno firmato fino a quando
Spider-Man: No Way Home non era già a metà del suo
programma di riprese. No Way Home ha iniziato la produzione
nell’ottobre del 2020 e, sebbene i piani per il film fossero
grandiosi, Maguire e Garfield non hanno firmato ufficialmente il
progetto fino a dicembre del 2020.
In quanto sceneggiatori,
McKenna e Sommers hanno dovuto lavorare come se
avessero già gli attori, anche se non erano stati confermati, e
McKenna ha dichiarato: “Tutto quello che puoi fare è
comportarti come se avessimo già avuto tutti gli attori che
volevamo per la storia e lasciare che i poteri in questione
raggiungessero gli accordi e capissero se quell’idea poteva
effettivamente diventare una realtà.” Fortunatamente, Maguire
e Garfield si sono uniti a No Way Home e il piano è stato
realizzato per la gioia degli sceneggiatori e del pubblico di tutto
il mondo.
In Yellowstone
4×10 che si intitolerà “Grass on the Streets and
Weeds on the Rooftops” Denim Richards, Jefferson White e Ian Bohen
analizzano la feroce rivalità di Beth e Caroline, la scelta
fatidica di Jamie sotto ricatto e la reazione di Mia alla notizia
del fidanzamento di Jimmy.
In Yellowstone
4 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un
patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia
Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande
ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei
panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e
uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una
finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley
nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei
figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di
Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone
e del braccio destro di John. Kelsey Asbille nel
ruolo di Monica Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce.
Brecken Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio
di Kayce e Monica e unico nipote di John. Jefferson
White nel ruolo di Jimmy Hurdstrom, un ranch di
Yellowstone. Danny Huston nel ruolo di Dan
Jenkins, un miliardario sviluppatore di terreni dalla California
con l’aspirazione di costruire su parti di Yellowstone.
Dopo
la prima clip ecco un nuovo inedito contributo “Meet the Team”
di Peacemaker,
l’attesa serie tv creata da James Gunn per il
servizio di streaming.
Peacemaker, la serie
tv
Peacemaker
è la serie tv creata da James Gunn per il servizio
di streaming HBO Max e
si basa sull’omonimo personaggio della DC
Comics. Lo show è la primaserie televisiva
del DC
Extended Universe (DCEU) e spin-off del film
del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è
ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora
le origini di Peacemaker e le sue successive missioni.
In Peacemaker
protagonisti sono John
Cenacome Christopher
Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel
raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo
showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un
“supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”.
Steve Agee come John
Economos: il direttore del penitenziario
di Belle Reve e un aiutante di Amanda
Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn
l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione
politica diversa da quella di Peacemaker. Robert Patrick come Auggie
Smith: il padre di Peacemaker. Jennifer Holland come
Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di
Amanda Waller. Freddie
Stroma come Adrian Chase/Vigilante :
un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può
guarire rapidamente dalle ferite. Chukwudi
Iwujicome Clemson Murn.
Già quando ha esordito nei panni di
Carol Danvers, Brie
Larson ha preso molto seriamente il suo allenamento
fisico per ottenere un corpo e una forza fisica che fossero degne
del potentissimo personaggio che andava ad interpretare. Con
The
Marvels, seguito di Captain
Marvel, l’attrice premio Oscar sta replicando il duro
allenamento e ci tiene ad aggiornare i suoi fan con nuovi video che
ne attestano i progressi.
Ecco di seguito l’ultimo video che
ha condiviso sui social in cui mostra una forma allenatissima e
tutta la sua forza di volontà, dichiarando che non ci sono vacanze
per gli allenamenti!
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo
su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 17 febbraio 2023.
A circa due mesi di distanza
dall’appello di Vin
Diesel,
Dwayne Johnson risponde al collega e rifiuta,
definitivamente, di unirsi a lui e al resto della “famiglia” nel
capitolo conclusivo di Fast and Furious.
In un’intervista con la
CNN Entertainment, Johnson esprime la sua convinzione che il
recente appello di Diesel per il suo ritorno in
Fast & Furious 10 sia un
esempio della “manipolazione” dell’attore. Johnson spiega che lui e
Diesel hanno avuto conversazioni private in cui lui ha chiarito che
non sarebbe tornato nel franchise di Fast & Furious. Johnson
afferma di essere stato “risoluto ma cordiale nelle [sue] parole” e
che avrebbe “sempre sostenuto il cast”; tuttavia, continua dicendo
che “non c’è alcuna possibilità che [lui] torni”.
“Sono rimasto molto sorpreso dal
recente
post di Vin. Lo scorso giugno, quando io e Vin ci siamo
effettivamente messi in contatto non tramite i social media, gli ho
detto direttamente – e in privato – che non sarei tornato al
franchise. Sono stato fermo ma cordiale nelle mie parole e ho detto
che avrei sempre sostenuto il cast e fatto il tifo per il successo
del franchise, ma che non c’era alcuna possibilità che sarei
tornato. Ho parlato in privato anche con i miei partner alla
Universal, i quali mi hanno supportato e capiscono il
problema.
Il recente post pubblico di Vin
è stato un esempio della sua manipolazione. Non mi è piaciuto che
nominato i suoi figli nel post, così come la morte di Paul Walker.
Lasciali fuori. Ne avevamo parlato mesi fa e siamo arrivati a
un’intesa chiara. Il mio obiettivo è sempre stato quello di
concludere il mio fantastico viaggio con questo incredibile
franchise di “Fast & Furious” con gratitudine e grazia. È un
peccato che questo dialogo pubblico abbia confuso le acque.
Indipendentemente da ciò, sono fiducioso nell’universo “Fast” e
nella sua capacità di offrire costantemente al pubblico
intrattenimento, e auguro davvero ai miei ex co-protagonisti e
membri della troupe buona fortuna e successo nel prossimo
capitolo”.
La serie Disney+The
Book of Boba Fett sembra presentarsi come un’altra
emozionante avventura di Star
Wars, sostenuta dal suo promettente cast. Anche se
poche informazioni sullo spin-off di The
Mandalorian sono state rivelate prima del rilascio,
alcuni membri del cast erano già noti e il primo episodio ha
rivelato una serie di nuovi protagonisti accanto alle star di casa
Temuera Morrison e Ming-Na Wen.
Dal momento che le serie di Star Wars della Disney
stanno tutte mirando verso un qualche evento crossover culminante,
la storia di Boba Fett non è mai stata così
stimolante.
Gli eventi di The
Book of Boba Fett si collocano dopo la seconda
stagione di The Mandalorian e parallelamente agli
eventi di Ahsoka, la serie che segue l’ex Jedi
titolare. Nella serie, i cacciatori di taglie Boba
Fett e Fennec Shand cercano di
assicurarsi il controllo sul pianeta desertico Tatooine. Con l’ex
leader criminale Jabba the Hutt morto, Fett e
Shand sono in grado di usurpare la carica dell’amministratore della
malavita, come anticipato nell’ultimo episodio di The
Mandalorian. Come i due mercenari se la caveranno come
capi di un enorme, ultraterreno sindacato del crimine sarà
determinante in Boba Fett.
Parte di ciò che ha reso la
precedente serie di Star Wars della Disney, The
Mandalorian,
di successo è stato proprio il suo cast stellare. Sembra che il
cast altrettanto promettente di Boba Fett ne
rappresenterà un degno seguito, con due tra gli attori principali
che riprenderanno loro iconici ruoli. Bilanciare l’azione
fantascientifica con gli intrighi criminali è la chiave del
successo di Boba Fett, un’impresa per la quale
questi interpreti esperti sono assolutamente più che qualificati:
ecco una guida al cast e ai personaggi di The
Book of Boba Fett.
1Daniel Logan come giovane Boba
Fett
L’attore che ha precedentemente interpretato
Boba Fett sia in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei
cloni che in Star Wars: The Clone Wars
ritorna nel flashback iniziale di The Book of Boba
Fett.
Con il successo di Alice in Wonderland, la
Disney ha iniziato negli ultimi anni a realizzare una fortunata
serie di live-action dei propri classici d’animazione. Hanno così
preso vita film come Maleficent, Cenerentola, Il libro della giungla e
Il re leone. Tra i più
apprezzati e acclamati si annovera anche La bella e la
bestia (qui la recensione), ispirato
all’omonimo film del 1991 e qui ampliato con nuovi eventi e
dettagli. Si tratta di uno dei titoli più importanti nella storia
dello studios cinematografico, che contribuì al cosiddetto
Rinascimento Disney, e divenne il primo titolo d’animazione ad
ottenere una nomination all’Oscar come miglior film. Realizzarne
una nuova versione era dunque un compito tanto delicato quanto
fondamentale.
La base del racconto è anche in
questo caso l’omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de
Beaumont. Alla scrittrice francese si deve infatti la più
popolare tra le tante versioni di questo racconto. Pubblicato
intorno al 1756, questo divenne estremamente popolare, dando vita a
numerosi adattamenti e riscritture. Per il cinema, tra i più
recenti, si ritrova anche
l’omonimo film con protagonista l’attrice Lea Seydoux. Alla
regia del nuovo film Disney si ritrova invece Bill
Condon, già popolare grazie a The Twilight Saga:
Breaking Dawn. Per realizzare tale live action, egli decise di
avvalersi di grandi scenografie, incantevoli costumi e sbalorditivi
effetti speciali. Senza dimenticare la colonna sonora, nuovamente
composta dal premio Oscar Alan Menken.
Tutti questi elementi,
imprescindibili per dar vita alla storia d’amore tra Belle e la
Bestia, contribuirono significativamente al successo del film. A
fronte di un budget di circa 160 milioni di dollari, La bella e
la bestia arrivò ad un incasso complessivo di circa 1.2
miliardi. Tale risultato ha portato il film ad essere il secondo
maggior risultato dell’anno. Prima di lanciarsi in una visione di
tale titolo, però, è bene approfondire ulteriormente alcuni
dettagli relativi alla trama e al
cast. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile
scoprire tutto ciò, come anche le principali piattaforme
streaming dove poter ritrovare il titolo per una comoda
visione casalinga.
La bella e la bestia: la
trama del film
Ambientato nel piccolo paesino di
Villeneuve, in Francia, il film ha per protagonista la giovane
Belle. Figlia di un eccentrico artista locale,
questa trascorre una monotona esistenza alternandosi tra lo studio
in biblioteca e le proprie invenzioni utili alla comunità.
Nonostante tutto ciò le procuri una certa gioia, ella non può far a
meno di sentirsi annoiata da quella monotonia, ritrovandosi in più
occasioni a sognare una vita decisamente più avventurosa. La sua
tranquillità viene spezzata nel momento in cui l’anziano padre
viene fatto prigioniero all’interno di un tetro castello dalla
bestia che lo abita.
Per salvare il genitore, Belle
capirà che l’unica possibilità è prendere il suo posto come
prigioniera. Acconsentendo allo scambio, la bestia decide di
liberare l’anziano e prendere con sé la giovane. Ritrovatasi così a
dover trascorrere il resto della propria vita in un luogo a lei
misterioso, la giovane inizierà ad esplorare i segreti del
castello, scoprendo che una maledizione aleggia su questo. La
stessa maledizione che ha trasformato i suoi abitanti in oggetti
d’arredo e il suo padrone in una sgarbata e orribile bestia. Non
tutto è però perduto, poiché l’incantesimo può essere spezzato con
la forza del vero amore.
La bella e la bestia: il
cast del film
Per dar vita ad una versione
live-action di tale storia era necessario trovare gli attori che
meglio potessero incarnare il fascino e il carisma dei personaggi
protagonisti. Ad interpretare Belle è così stata scelta l’attrice
Emma Watson.
Affascinata dal ruolo, questa decise di rinunciare a La La
Land pur di prendervi parte. Da sempre impegnata in battaglie
per la pari dignità della donna, l’attrice decise però di conferire
alla giovane protagonista alcuni elementi in più rispetto alle
precedenti versioni. Fu infatti lei a suggerire di rendere Belle
un’inventrice, permettendo così al personaggio di distinguersi ed
esprimere tutto il proprio ingegno. Sempre la Watson richiese
diverse scene in cui Belle viene vista leggere dei libri, cosa mai
vista fare prima al personaggio. Per interpretare questa, inoltre,
l’attrice ha preso diverse lezioni di canto e di ballo, eseguendo
così personalmente tali attività.
A dar vita alla bestia è invece
l’attore Dan Stevens. Originariamente, questi
avrebbe dovuto indossare del pesante trucco prostetico in scena,
così da permettere agli attori attorno a lui di avere un’idea più
precisa di questa. Ciò venne però accantonato, preferendo non
appesantire l’attore e permettendogli più facilità di movimento sul
set. La bestia è così stata realizzata tramite la tecnologia della
motion capture. Sono poi presenti, nel ruolo del cacciatore Gaston
e del suo maldestro aiutante Le Tont gli attori Luke Evans e
Josh Gad. A dar voce agli oggetti animati che
vivono nel castello vi sono invece diversi noti attori. Ewan McGregor è
Lumière, il maître del castello, mentre Ian McKellen è
Tockins, il colto maggiordomo. Emma Thompson
dà invece voce a Mrs. Bric, la governante, e Stanley Tucci a Maestro
Cadenza, il musicista. Gugu Mbatha-Raw è invece
Spolverina.
La bella e la bestia: la
colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Come già anticipato, a comporre la
colonna sonora del film vi è Alan Menkel, già
autore delle musiche del film d’animazione del 1991, grazie al
quale vinse ben due Oscar. I brani presenti in questa versione
live-action comprendono canzoni già presenti nell’originale e nuovi
titoli appositamente realizzati per l’occasione. I cantanti
Ariana Grande e John Legend si
esibiscono qui in una nuova versione di Beauty and the
Beast, mentre la premio Oscar Céline Dion
canta How Does a Moment Last Forever. Celebri brani come
Gaston, Be Our Guest e Something There sono
invece cantati dagli stessi interpreti del film.
È possibile fruire di La
bella e la bestia grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì
29 dicembre alle ore 21:25 sul canale
Rai 1.
La Fondazione Pesaro
Nuovo Cinema è lieta di annunciare le date della 58esima
edizione della Mostra Internazionale del
Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 18 al 25 giugno
2022 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione
Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione
Marche.
Il festival, diretto da
Pedro Armocida, annuncia le date e,
contemporaneamente, apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo
Cinema – Premio Lino Miccichè, per film senza alcun vincolo di
formato, genere, durata e lingua, del concorso di critica
cinematografica dedicato ai più giovani e del primo concorso
italiano di video saggi rivolto agli studenti di cinema di
tutto il mondo.
Dopo il
successo della scorsa edizione, la Mostra Internazionale del Nuovo
Cinema sta preparando un programma sempre più attento alle nuove
forme e ai nuovi linguaggi del cinema. L’Evento Speciale sul
cinema italiano, in collaborazione con il Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale, sarà dedicato a Mario
Martone. Attraverso la retrospettiva dei suoi film, la
pubblicazione di una monografia edita da Marsilio e una tavola
rotonda aperta al pubblico, la Mostra Internazionale del Nuovo
Cinema omaggerà il grande regista napoletano reduce dal successo di
pubblico e di critica di Qui rido io,presentato alla scorsa Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dalle riprese
del suo nuovo film Nostalgia, con
Pierfrancesco Favino, dal romanzo omonimo di
Ermanno Rea.
Mario
Martone ha così commentato l’omaggio a lui dedicato:
«Sono felice e
onorato che il direttore Pedro Armocida e il comitato scientifico
del festival di Pesaro mi abbiano proposto di presentare la
retrospettiva dei miei film, e li ringrazio. Lo spirito che ha
sempre animato il festival fa di Pesaro un appuntamento bellissimo
per chi ama il cinema. Mi sono sempre ritrovato pienamente da
spettatore in quello spirito e spero che i miei film costituiscano
ora un nuovo punto di vista nel grande panorama delle retrospettive
del festival. Mai come adesso vogliamo un cinema che si veda in
sala, che si discuta tra le persone a fine proiezione, che
costituisca un’esperienza viva. Appuntamento a Pesaro,
dunque!»
L’accesso ai bandi e tutte le informazioni sono sul sito
www.pesarofilmfest.it; tutti gli
aggiornamenti saranno disponibili anche sui canali social
ufficiali: Facebook, Instagram, Twitter.
Arriverà il 1°
gennaio, a Capodanno, alle 9 del mattino
l’attesissima retrospettiva targata Max Original, Harry Potter 20th Anniversary:Return to
Hogwarts, che in Italia sarà
in prima tv assoluta su Sky su un canale interamente
dedicato, Sky Cinema Harry Potter e in streaming su
NOW, in contemporanea con gli USA.
Come annunciato, la speciale
retrospettiva regalerà ai fan un magico viaggio in prima persona
alla scoperta di una delle saghe cinematografiche più amate di
sempre, proponendo una reunion fra Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma
Watson e ad altri stimati membri del cast e i
registi che hanno partecipato alla realizzazione degli otto film
della saga Harry Potter. Questo evento televisivo
unico – nato per celebrare l’anniversario del primo capitolo del
franchise, Harry Potter e la Pietra Filosofale – offrirà
una chiacchierata inedita con il cast, approfondimenti da parte del
team creativo dietro alla magia della saga e i commenti della
creatrice J.K. Rowling.
Alla memorabile reunion della saga
parteciperanno anche Helena
Bonham Carter,Robbie Coltrane,
Ralph Fiennes, Jason
Isaacs, Gary
Oldman,Tom
Felton,James
Phelps, Oliver
Phelps, Mark Williams, Bonnie
Wright,Alfred
Enoch,Ian Hart, Toby
Jones,Matthew
Lewis, Evanna Lynch,
il produttore David Heyman e i registi
Chris Columbus, Alfonso Cuarón, Mike Newell e David
Yates.
Oltre allo speciale
della reunion il canale Sky Cinema Harry Potter, che
si accederà dall’1 al 16 gennaio, ospiterà tutti gli otto
film della saga.
Jessica Chastain è
una delle migliori attrici degli ultimi anni, che ha saputo
conquistare il mondo con la sua bellezza acqua e sapone, con la sua
eleganza e soprattutto con il suo innato talento per la
recitazione. Conosciuta per aver interpretato ruoli iconici e di un
certo spessore, per arrivare a farlo l’attrice californiana si è
costruita una solida carriera, fatta anche di tanta gavetta.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Jessica Chastain.
2. Ha recitato anche per la
televisione. Prima di approdare al cinema, l’attrice aveva
recitato in alcuni episodi di serie TV come E.R. – Medici in
prima linea (2004), Veronica Mars (2004), Law &
Order – Il verdetto (2005-2006) e Poirot (2010). Dopo
essersi dedicata al cinema per un intero decennio, è poi tornata
sul piccolo schermo con la miniserie Scene da un
matrimonio (2021), di cui è stata anche produttrice esecutiva.
Nel 2022 tornerà a recitare in una serie dal titolo George &
Tammy, basata sull’amore tra i musicisti country George Jones
e Tammy Wynette, recitando al fianco di Michael
Shannon.
Jessica Chastain: suo marito Gian
Luca Passi di Preposulo
3. Jessica Chastain è
sposata con un conte italiano. L’attrice americana si è
sposata il 10 giugno del 2017 con il conte italiano Gian
Luca Passi di Preposulo a villa Tiepolo Passi, villa di
famiglia di lui, situata nella provincia di Treviso. I due si erano
conosciuti ben cinque anni prima nel backstage di una sfilata di
Armani e da allora non si sono più lasciati, senza diventare volti
noti al gossip.
4. Jessica Chastain ha
imparato gestacci e parolacce dal marito. Sembra che
l’attrice americana abbia imparato dal marito tanti diversi modi di
dire tutti all’italiana, senza dimenticare parolacce, gestacci e
riti scaramantici. L’attrice ha rivelato di conoscerli molto bene e
di sapere quando suo marito sta per compiere un rito scaramantico,
presupponendo che tutti gli italiani reagiscano esattamente come
lui, ovvero toccandosi le parti basse come scongiuro a qualcosa di
brutto che potrebbe accadere.
Jessica Chastain ha una figlia
5. Jessica Chastain ha una
bimba nata da madre surrogata. Jessica Chastain ha sempre
mantenuto il più alto riservo circa la sua vita privata e suo
marito ha sempre fatto altrettanto. Tuttavia, nel novembre 2018 ha
rivelato di essere diventata mamma per la prima volta. La bimba,
che si chiama Giulietta Passi Chastain, sarebbe
nata da mamma surrogata nell’agosto di quell’anno.
Jessica Chastain in
Interstellar
6. Per Jessica Chastain,
Interstellar parla d’amore. Durante alcune interviste
effettuate in occasione dell’uscita del film Interstellar,
Jessica Chastain ha avuto modo di rivelare che questo film, per
lei, non si sofferma solo sul concetto spaziale, ma va ben oltre,
parlando soprattutto d’amore. In questo senso, per l’attrice il
film si trova molto in linea con, ad esempio, The Tree of
Life.
7. Ha ricevuto il copione di
Interstellar su carta rossa. La storia del film di
Christopher
Nolan, ambientata nel futuro, era davvero unica ed era
necessaria tenerla sotto copertura, evitando che qualcuno potesse
rubare la sceneggiatura e svelarla al mondo. Così, per ovviare ad
ogni possibile problema, quando la Chastain ha letto per la prima
volta lo script, questo era stato stampato su carta rossa. Un rosso
così acceso, per prevenire copiature ed evitare che trapelassero
dettagli top secret. La stessa attrice ha ammesso che la il colore
era di un rosso molto acceso e che tutti, tra cui Matthew
McConaughey e Anne Hathaway,
avevano ricevuto questa sceneggiatura rossa con le lettere nere,
roba da mal di testa immediato, con ciascuno dei loro nomi
scarabocchiati su ogni pagina.
Jessica Chastain in The
Help
8. Per interpretare Celia
Foote, Jessica Chastain ha mangiato tantissima soia. Per
ammissione della stessa attrice, in The Help avrebbe
dovuto essere formosa e per farlo ha mangiato tantissima soia. La
Chastain, che è vegana da diverso tempo, ha dichiarato di aver
comprato confezioni su confezioni di gelato alla soia, di averlo
messo nel microonde e di esserselo bevuto. Anche se tutto ciò è
stato disgustoso, la soia aiuta a far diventare il proprio corpo
più soffice perché contiene estrogeni e tutto ciò l’ha aiutata a
mettere su quei sei chili richiesti.
Jessica Chastain e Oscar Isaac
9. Ha recitato con l’attore
in una miniserie. Nel settembre 2021 la Chastain è stata
protagonista, insieme ad Oscar Isaac,
della miniserie Scene da un matrimonio, prodotta da HBO e
adattamento di quella omonima realizzata nel 1973 da Ingmar
Bergman, incentrata sulla difficile situazione di una coppia in
crisi. La Chastain e Isaac, in realtà, si conoscevano da ben
vent’anni prima di recitare qui insieme, avendo frenquentato la
stessa accademia. Grandi amici, i due hanno dunque potuto sfoggiare
la forte chimica presente tra di loro e affrontare anche delle
scene di nudo senza troppo imbarazzo.
Jessica Chastain è su
Instagram
10. Ha un profilo sul social
network. Come molti suoi colleghi, anche la Chastain
possiede un proprio profilo verificato sul social network
Instagram. Qui è seguita da 4 milioni di persone e con i suoi quasi
duemila post l’attrice è solita condividere fotografie o video
relative alla propria attività lavorativa, con post promozionali o
retroscena di particolare interesse. Non mancano però anche post di
carattere diverso, relativi alle sue attività quotidiane, a suoi
pensieri su quanto accade nel mondo, a cause sociali da lei
sostenute, a luoghi visitati o a semplici momenti di svago in
compagnia di amici o della sua famiglia.
ATTENZIONE: L’articolo
contiene spoiler del film Don’t Look Up È
incredibile l’hype che ruota attorno Don’t Look
Up, l’ultimo
film di Adam McKay. Uscito nelle sale italiane
l’8 dicembre scorso, dal 24 è disponibile su
Netflix. Il lungometraggio è diventato il
protagonista delle feste. Complici del successo sono sicuramente il
racconto della contemporaneità, in un mix di fantascienza, commedia
e satira, per non parlare del cast variopinto: Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Maryl Streep, Timothée Chalamet, ma anche Robert
Morgan, Jonah Hill e perfino Ariana
Grande!
Don’t Look Up gioca tantissimo sul concetto di
intelligenza. Scienziati si confrontano con politici, più o meno
scaltri, masse insubordinate, negazionisti e geni incompresi. In
una presa in giro alla società moderna e alla gestione delle
situazioni di emergenza, il film mostra, attraverso i suoi
protagonisti, diversi tipi (e gradi) di intelligenza. Ecco quindi
una classifica dei personaggi di Don’t Look Up,
dal meno sveglio al più smart.
1Dottor Teddy Oglethrope
Rob Morgan è l’aiutante buono
in Don’t Look Up. Teddy Oglethrope è il capo
dell’Ufficio di Coordinamento della Difesa Planetaria. Accompagna
Katy e Randall durante tutte le fasi della
scoperta della cometa. Si trova in una posizione intermedia: tra i
vertici politici e gli scienziati.
Teddy è rassicurante, estremamente
calmo in ogni situazione e, evidentemente, è il più intelligente di
tutti: riesce a stare concentrato su ciò che è importante, ossia
fermare la cometa, senza distrarsi dalla confusione che si crea
intorno a lui. Insomma, Oglethrope dimostra la sua
intelligenza più e più volte, riuscendo a distinguersi in mezzo
alla totale incompetenza che lo circonda.
Il primo fattore che deve
essere sottolineato per comprendere fino in fondo il nuovo Matrix
Resurrections firmato da Lana
Wachowski – il che non significa necessariamente
apprezzarlo – è che si tratta di un’opera estremamente personale.
Tanto personale da diventare probabilmente un film-manifesto. E
come succede spesso in questi casi si rischia di perdere il senso
della misura.
Non che Wachowski abbia
particolarmente dimostrato di possederne in precedenza: rimanendo
all’interno di questo universo cinematografico se il primo
Matrix era perfettamente orchestrato, il secondo
Reloaded già possedeva problemi di equilibrio (pur
ostentando una messa in scena portentosa), mentre il terzo
Revolutions esplodeva in una conflagrazione di
battaglie praticamente ininterrotta.
Matrix
Resurrections è un’opera estremamente personale
Matrix
Resurrections è decisamente meglio strutturato
rispetto all’ultimo episodio, eppure quasi da subito si impantana
in un gioco metacinematografico con lo spettatore che affossa il
ritmo della narrazione. Lana Wachowski intende
mettere le cose in chiaro fin da subito: questo è il suo film, può
farne ciò che vuole, prima di tutto divertirsi con esso. Nel
groviglio di rimandi, di specchi che (non) mostrano la differenza
tra finzione e realtà, il film perde molto presto un filo narrativo
che fortunatamente ritroverà in parte nella seconda metà,
maggiormente incentrata sulla storia d’amore tra Neo e Trinity –
anche se in questo caso sarebbe meglio chiamarli Thomas
Anderson e Tiffany.
Ed è proprio andando
avanti nello sviluppo della storia che si comprende in pieno quanto
Lana Wachowski abbia messo di se stessa, della sua
vicenda personale in questo lungometraggio: il protagonista
interpretato da
Keanu Reeves viene infatti traghettato nuovamente
nella Matrice dal nuovo personaggio di Bugs, interpretato da
Jessica Henwick.
Bugs come l’alter ego di Lana
Si tratta piuttosto
chiaramente di un alter ego della regista stessa, una sorta di
Caronte che aiuta Neo a riconnettersi con la parte femminile,
ovvero Tiffany/Trinity, fondamentale per completare la sua natura e
arrivare a fronteggiare il dominio delle macchine. Matrix
Resurrection è, dietro lo spettacolo mainstream della messa in
scena roboante e degli effetti speciali, una parabola sul
cambiamento, sulla scoperta e accettazione della propria
natura.
Purtroppo nel corso del
film la passione di Lana Wachowski diventa troppo
spesso ostentazione, problema che rende il suo discorso fin troppo
esplicito nel messaggio e molto meno fluido nello sviluppo
drammatico. Nonostante qualche buon momento dovuto alla passione
cinefila dell’autrice nei confronti del cinema di genere –
l’omaggio agli zombie movie e in particolar modo a Train to
Busan è molto divertente – Matrix
Resurrections sembra essere un lungometraggio che non
sembra possedere un’identità separata da quella della sua autrice,
e ciò paradossalmente nuoce proprio ai due personaggi protagonisti:
Thomas Anderson è una figura decisamente troppo “agita” nel corso
della narrazione, viene trasportata da Bugs e Morpheus verso il suo
destino senza veramente avere una parte attiva che ne renda l’arco
narrativo robusto.
E quando finalmente
arriva a ottenere il proprio traguardo, deve passare il testimone
dell’azione a Tiffany. Questo di certo non aiuta
Keanu Reevesa
Carrie-Anne Moss a “resuscitare” i personaggi,
fallendo nel tentativo di renderli ancora una volta le icone
cinematografiche che erano diventati col primo capitolo del
franchise.
Matrix
Resurrections è da bocciare?
È dunque da bocciare in
toto questo nuovo Matrix Resurrections? Volendo
essere obiettivo non c’è davvero molto da promuovere, o anche da
salvare. Come però abbiamo scritto all’inizio si tratta di un’opera
che pur con tutti i suoi evidenti difetti risulta personale,
sfrontata, iperbolica. Il coraggio di sbagliare mostrato da Lana
Wachowski alla fine risulta molto più interessante e stimolante per
la mente di quanto non lo siano la stragrande maggioranza dei
blockbuster contemporanei, tanto “perfetti” nella costruzione
narrativa o nella messa in scena quanto realmente inermi a livello
intellettivo. Per carità, il cinema non deve per forza essere
un’esperienza cognitiva, l’intrattenimento rimane parte fondante
dell’esperienza.
Resta comunque il fatto
che, anche nel suo essere in fin dei conti deludente, Matrix
Resurrections rimane preferibile a quasi tutto il
cinema hollywoodiano mainstream visto quest’anno.
Il franchise di The Amazing Spider-Man non è durato a lungo,
con solo due film approdati nelle sale prima che la Sony staccasse
la spina alla serie. Il personaggio di Peter
Parker è poi però stato riavviato nel MCU – una
sorpresa gradita, ma comunque abbastanza sconcertante quando tutti
i fan pensavano che Sony
avesse dei piani così ambiziosi per l’eroe. Un terzo e un quarto
film, insieme a spinoff sui Sinistri Sei e
Venom, si diceva fossero tutti in lavorazione. Non
è mai stato rivelato nulla su The Amazing Spider-Man 4, ma molti
dettagli sorprendenti sono trapelati online sul trequel scartato e
sul team-up guidato dai cattivi.
Anche se nessun fan sta veramente
piangendo la perdita di questa serie, è ancora interessante volgere
lo sguardo a ciò che avrebbe potuto essere, specialmente quando
alcuni dei piani più bizzarri della Sony includevano una
Gwen Stacy posseduta da Carnage,
un Sandman gigante, e un possibile crossover con
il MCU.
Spider-Man: No Way Home ha appena rivisitato
questo franchise, quindi quale momento migliore per vedere assieme
quale sarebbe stato il futuro dello Spider-Man interpretato da
Andrew Garfield? #MakeTASM3 è stato
un hashtag in tendenza su Twitter questa settimana, con i fan che
sperano che la Sony prenderà in considerazione il completamento
della visione di Marc Webb per
l’arrampica-muri.
1Crossover con i MCU
Le
email di Sony Hack hanno reso chiaro che Sony era entusiasta
dell’idea di un cross-over con il MCU,
e le voci di corridoio persistenti durante la lavorazione di
The Amazing Spider-Man alludevano a idee che
avrebbero incluso l’Avengers Tower come Easter
Egg. Un crossover del MCU
era in cima alla lista delle priorità dello studio, e una delle
prime speranze era che Captain America potesse
apparire nel trequel, preparandone una possibile apparizione in
Civil War.
Mentre questi colloqui progredivano, e
Andrew Garfield è caduto in disgrazia con i
capi della Sony in Giappone, è diventato chiaro che i
Marvel Studios volevano riavviare la figura
dell’arrampica-muri. Tuttavia, è difficile non chiedersi come
sarebbe stato per questa versione di Spidey unirsi
al MCU.
L’acclamato regista MarioMonicelli, autore di film come L’armata
Brancaleone e Amicimiei, definì la
“commedia all’italiana” come il trattare con termini
comici e ironici degli argomenti che invece sono drammatici. È
proprio questo connubio ossimorico che distingue quella italiana da tutte le altre
commedie. Sviluppatosi nel corso degli anni Cinquanta, questo
filone trovo ampio successo negli anni Sessanta e Settanta grazie a
capolavori ancora oggi amati e studiati. Uno dei titoli più
importanti, nonché quello da cui fu coniata l’espressione
“commedia all’italiana“, è Divorzio
all’italiana, film del 1961 diretto da Pietro
Germi.
Questi, dopo aver dedicato la prima
parte della sua carriera a pellicole di stampo drammatico,
caratterizzate da una forte critica sociale e politica, iniziò
infatti a dedicarsi alla commedia, divenendone uno dei massimi
esponenti. Pur cambiano genere, però, egli non smise di occuparsi
della realtà italiana, affrontandola piuttosto sotto punti di vista
e con toni diversi. Per Divorzio all’italiana, Germi e gli
altri due sceneggiatori Ennio De Concini e
Alfredo Giannetti, hanno adattato il romanzo
Un delitto d’onore, di Giovanni Arpino,
in un racconto ironico dove si opera un ritratto della mentalità e
delle pulsioni di una certa Sicilia di provincia.
Con questo film, in particolare, si
presero di mira due situazioni di arretratezza legislativa
dell’Italia dell’epoca. La prima era quella relativa alla mancanza
di una legge sul divorzio, che verrà introdotta solo nel 1970 dopo
numerose battaglie sociali. La seconda, invece, era quella
riguardante l’articolo 587 del codice penale, che regolava il
delitto d’onore. Questo verrà poi abolito soltanto vent’anni dopo
l’uscita del film. A partire da questi elementi si costruisce
dunque un racconto particolarmente drammatico e ben calato nella
realtà dell’epoca, trattando però il tutto con quei toni graffianti
e umoristici che avrebbero poi costituito un modello per i film
successivi di questo filone.
Presentato al Festival di Cannes,
Divorzio all’italiana vinse il premio come miglior
commedia, ed arrivò anche ad ottenere tre candidature agli Oscar
come miglior regia, miglior attore e miglior sceneggiatura
originale, vincendo poi in quest’ultima categoria. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Divorzio all’italiana: la trama del film
Il racconto del film è ambientato
nella Sicilia di inizio anni Sessanta. Protagonista di questo è il
barone Ferdinando Cefalù, detto
Fefè, il quale è sposatocon
Rosalia, una donna tanto brutta quanto
insopportabile. Insoddisfatto della sua vita matrimoniale, Fefè
finisce con l’innamorarsi di sua cugina Angela,
una bellissima ragazza di 16 anni, la quale sembra ricambiare il
sentimento. Ad impedire il compiersi del loro amore, però, vi è
l’impossibilità di lui di divorziare e per tale motivo Fefè inizia
a cercare ogni modo possibile per liberarsi della moglie. Lo
stratagemma ideale sembra essere quello di appellarsi al delitto
d’onore e così Fefè inizia a progettare un modo per far cadere
Rosalia in intimità con un altro uomo, ignaro però delle
conseguenze.
Divorzio all’italiana: il
cast di attori del film
Ad interpretare il protagonista,
Ferdinando Cefalù, vi è uno dei maggior interpreti della commedia
all’italiana: Marcello Mastroianni. Grazie a
questo film egli ottenne numerosi riconoscimenti da ogni dove,
vincendo ai Golden Globe, ai Bafta Awards e venendo nominato come
miglior attore al premio Oscar. Accanto a lui, nel ruolo della
moglie Rosalia, vi è Daniela Rocca, la quale si è
imbruttita per il personaggio. Stefania Sandrelli,
all’epoca quindicenne e qui al suo terzo film, è invece la giovane
Angela. Fanno poi parte del cast anche gli attori Leopoldo
Trieste nei panni del pittore Carmelo Patanè e
Lando Buzzanca in quelli di Rosario Mulé.
Odoardo Spadaro, noto cantautore dell’epoca, è
invece don Gaetano Cefalù.
Divorzio all’italiana: le location del film
La vicenda del film si svolge nella
fittizia città di Agramonte, per rappresentare la quale è stato in
realtà utilizzato il comune di Ispica, in
provincia di Ragusa, nella Sicilia sud-orientale.
Per determinati luoghi presenti nel film, tuttavia, ci si è avvalsi
anche di ulteriori location. Si ritrova infatti il Duomo di San
Giorgio, nel Ragusano, e il porto di
Ognina, nel Catanese. Nel corso
del film vi sono poi alcune scene girate all’interno di un
cinematografo dove Fefè si reca per spiare sua moglie, mentre
assiste alla proiezione di La dolce vita (altro noto film
con Mastroianni protagonista. Tale location si può ritrovare nel
teatro Bellini di Adrano, piccolo comune della
città metropolitana di Catania.
Divorzio all’italiana: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Divorzio all’italiana grazie alla sua
presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti
oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di
Rai Play. Per vederlo, basterà accedere alla
piattaforma ed effettuare un’iscrizione del tutto gratuita. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Per chi desidera invece vederlo in televisione, il film è
inoltre presente nel palinsesto di martedì 28
dicembre alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Con l’arrivo al cinema nel 2002 di
The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei
cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della
CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del
proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la
caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima
riuscire a salvarsi la pelle. Nel 2004 è poi arrivato in sala il
primo dei sequel del film. Si tratta di The BourneSupremacy, diretto da Paul
Greengrass e scritto da Tony Gilroy. La
storia si basa anche in questo caso sui romanzi di spionaggio
scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il
1990.
The Bourne Supremacy è
infatti basato sul libro Doppio inganno, secondo titolo
della fortunata trilogia dedicata al personaggio. Pubblicato nel
1986, questo presenta però diverse differenze rispetto alla sua
trasposizione cinematografica. La principale di queste riguarda
l’ambientazione, che se nel testo letterario è fissata in Cina, nel
film viene invece spostata in Germania. Allo stesso tempo, si
preferì concentrarsi sul proseguire su quanto narrato nel
precedente film, piuttosto che rimanere fedeli al romanzo. Ciò non
ha però distratto dal vero cuore del film, ovvero la continua
ricerca del protagonista di scoprire quanto ancora rimasto un
mistero del suo passato.
Al momento dell’arrivo in sala, il
film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un
budget di circa 75 milioni di dollari, il film riuscì infatti a
guadagnarne ben 290 in tutto il mondo. Tale risultato spinse lo
studios di produzione a mettere in cantiere un ulteriore sequel,
sempre basato sui successivi romanzi di Ludlum. Molto del successo
di The Bourne Supremacy è dato ancora una volta dal cast
di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio
al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà
possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà
infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.
The Bourne Supremacy: la
trama del film
In seguito agli eventi del primo
film, Jason Bourne si trova ora a vivere un
momento di tranquillità a Goa, in India. Qui trascorre la proprio
quotidianità in compagnia di Marie, che aiuta
l’uomo nel tentativo di ricostruire il proprio passato. Bourne,
infatti, è ancora attanagliato da una serie di incubi che gli
permettono di avere brevi flash sul proprio passato da sicario per
la CIA. Mentre a lui avviene ciò, a Berlino la vicedirettrice dei
servizi segreti Pamela Landy è intenta a portare a
termine un’impresa che le permetterà di scoprire l’identità di una
talpa infiltratasi nella sua divisione. L’operazione viene però
mandata in fumo dall’intrusione del letale killer russo di nome
Kirill. Questi riesce infatti a rubare i preziosi
file, facendo in modo che proprio Bourne risulti colpevole del
furto e dell’omicidio di due agenti.
Bourne in persona si ritrova infine
rintracciato e raggiunto da Kirill, che tenta di eliminarlo.
Sfuggito all’aggressione, l’agente si trova così a doversi
nuovamente scontrare contro una serie di forze che si muovono
contro di lui. Allo stesso tempo, la Landy indaga su Bourne e il
suo passato, arrivando a scoprire della misteriosa operazione della
CIA denominata Treadstone. Riesce anche ad entrare in contatto con
Ward Abbott, vicedirettore della missione, il
quale però le rivela ben poco. Sospettando che vi sia dietro
qualcosa di losco, la Landy riesce a rintracciare Bourne, il quale
nel frattempo è arrivato in Germania. I due si troveranno così a
collaborare, scendendo ancor di più nel passato dell’agente e della
misteriosa operazione per cui era stato arruolato.
The Bourne Supremacy: il
cast del film
Un ruolo come quello di Jason Bourne
è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a
svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi
come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester
Stallone. La scelta ricadde però su Matt
Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting –
Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non
aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito
Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter
meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi
nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro
allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima
persona una notevole quantità di scene d’azione, come i
combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a
controfigure.
Accanto a lui si ritrovano altri
noti attori di provenienza internazionale. La tedesca
Franka Potente ricopre nuovamente il ruolo di
Marie, alleata di Bourne. L’attrice era divenuta popolare nel 1998
grazie al film Lola corre, di cui è protagonista, ed è
proprio grazie a tale titolo che venne scelta. La candidata
all’Oscar Joan Allen interpreta il ruolo della
vicedirettrice della CIA Pamela Landy, mentre Karl
Urban è l’assassino Kirill. Nel film è inoltre
nuovamente presente Brian
Cox, attualmente impegnato nella serie HBO
Succession, che interpreta qui Ward Abbott, capo
dell’organizzazione Treadstone. L’attrice Julia Stiles
compare invece con il ruolo di Nicky Parsons, che trova qui
ulteriore sviluppo rispetto al precedente capitolo.
The Bourne Supremacy: i
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Confermatosi a sua volta come un
grande successo di critica e di pubblico, il film trovò seguito in
un terzo capitolo del 2007, intitolato The Bourne Ultimatum –
Il ritorno dello sciacallo. Questo arriverà poi anche a
vincere tre premi Oscar per il sonoro e il montaggio. Nel 2012,
invece, è stato portato al cinema il film The Bourne
Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross
interpretato da Jeremy
Renner. Il non particolare successo di questo, però,
spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi
è infatti nuovamente protagonista con Jason
Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo
film della saga.
Prima di vedere tali
sequel, gli appassionati del secondo film possono fruirne
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Bourne
Supremacy è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video e Netflix. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione
martedì 28 dicembre alle ore
21:25 sul canale Rete 4.
Richard Madden è
uno dei migliori attori della sua generazione. Ha saputo
conquistare il pubblico di tutte le età grazie ai suoi ruoli
iconici, al suo fascino e al suo talento indiscutibile. Di certo,
Madden si è fatto una bella gavetta per potersi cotruire una
carriera solida, risultando uno dei migliori attori degli ultimi
anni e pronto a dare il massimo anche in futuro.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Richard Madden.
2. Ha recitato anche in
celebri serie televisive. Per quanto riguarda il piccolo
schermo, Madden ha debuttato su questo grazie alla serie Barmy
Aunt Boomerang (1999-2000). In seguito ha recitato nelle serie
Taggart (2002), Hope Springs (2009) e
Sirens (2010). Il grande successo arriva grazie a Il
Trono di Spade (2011-2013), dove recita accanto a KitHarington. Più di recente è invece comparso
nelle serie Klondike (2014), I Medici (2016) e
Bodyguard (2018). Prossimamente apparirà anche nella
miniserie Citadel, con Priyanka
Chopra.
Richard Madden: chi è la sua fidanzata
3. Richard Madden ha avuto
diverse fidanzate attrici. Della vita sentimentale di
Richard Madden non si è mai detto più di tanto, ma quello che è
certo è che sia stato fidanzato con alcune sue colleghe. L’attore,
infatti, dal 2012 al 2015 ha avuto una relazione con Jenna
Coleman, nota per le serie Doctor Who e
Victoria, mentre dal 2017 al 2018 ha frequentato l’attrice
e modella Ellie Bamber, vista in Animali
notturni. Nel mezzo sembra aver avuto alcuni flirt, come
quello con Suki Waterhouse. Non è invece noto se
l’attore sia o meno attualmente impegnato.
Richard Madden in Cenerentola
4. Richard Madden ha avuto
qualche problema con la calzamaglia. Del film
Cenerentola è risaputo che gli attori hanno avuto qualche
problema con i costumi, soprattutto la protagonistaEternals. A differenza di quanto
si possa pensare, anche Richard Madden ha avuto dei problemi con i
propri panni, in special modo con la
calzamaglia. Sembra che l’attore abbia provato per diversi giorni
di evitare che i pantaloni attillati rivelassero più di quanto
dovevano e tutto ciò per ovviare al jock strap, un indumento intimo
maschile che ha la funzione di contenimento.
5. Ha dovuto imparare a
ballare. Per poter interpretare il principe azzurro di
Cenerentola, Richard Madden ha dovuto fare dei corsi
intensivi per imparare a ballare. Il ruolo, infatti, prevedeva un
lungo momento di ballo e, non essendo molto pratico, l’attore ha
dovuto sottostare a corsi di tre/quattro giorni a settimana per i
due mesi precedenti alla riprese, danzando con i vestiti di scena
solo durante le riprese definitive.
Richard Madden in Il Trono di Spade
6. Ha avuto un ruolo nella
celebre serie. Il titolo che ha consacrato Madden è stata
la serie Il Trono di Spade, di cui è entrato a far parte
nel 2011. In questa, tratta dalla saga di romanzi Cronache del
ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin, egli ha ricoperto
i panni di Robb Stark nelle prime tre stagioni, comparendo per un
totale di 21 episodi. Come parte del cast ha ricevuto due
nomination, nel 2012 e nel 2014, agli Screen Actors Guild Awards
nella categoria di miglior cast in una serie drammatica.
Richard Madden in I
Medici
7. Per Richard Madden girare
in Italia è stata la cosa migliore che potesse capitargli.
Richard Madden è uno dei principali protagonisti della serie I
Medici che è stata girata in Italia. Per l’attore scozzese
questa è stata un’occasione che gli ha consentito di visitare
meglio il nostro paese e che lo ha fatto sentire ancora una volta
più a casa che a Londra.
Richard Madden e Taron Egerton
8. Hanno recitato
insieme. Nel 2019 Madden ha avuto uno dei suoi ruoli più
celebri grazie al film Rocketman, biopic del celebre
cantante Elton John. In questo interpreta il
manager musicale John Reid, il quale ha
inizialmente anche una relazione con lo stesso Elton, interpretato
nel film dall’attore Taron Egerton,
noto anche per Kingsman: Secret Service e il suo sequel.
Sul set Madden e Egerton sono diventati buoni amici, entrando in
sintonia e potendo così dar vita a delle realistiche scene d’amore
di cui è si è a lungo discusso.
Richard Madden è su Instagram
9. Ha un profilo Instagram
seguitissimo. Come tanti altri suoi colleghi, anche
l’attore scozzese si è lasciato sedurre dal fascino di Instagram,
tanto da avere un proprio account ufficiale che è seguito da
qualcosa come 2,1 milioni di persone. La sua bacheca è piena di
foto che lo ritraggono protagonista di servizi fotografici,
interviste, spot promozionali, ma anche mentre condivide la gioia
dei premi o rende partecipi i suoi follower dei suoi viaggi e
progetti lavorativi.
Richard Madden sarà James
Bond?
10. Richard Madden è stato
considerato come potenziale James Bond. Ormai Daniel Craig è
stato confermato da tempo per vestire nuovamente i panni di
James Bond nel 25° film del franchise. Quello che
non è chiaro è chi li possa vestire nel periodo post Craig. Nella
fattispecie, pare che si sia fatta una lista di attori papabili per
il ruolo e che Richard Madden sia uno dei favoriti. Tuttavia,
l’attore ha confermato che non sarà 007, di non vedere il ruolo di
James Bond nel suo futuro che quello che è stato detto in merito va
preso semplicemente come un rumor infondato.