Ainbo – Spirito dell’Amazzonia, il
film d’animazione diretto da Jose
Zelada e Richard Claus che racconta la
storia di una ragazzina pronta a tutto pur di salvare la
foresta dall’avidità dell’uomo, sarà proiettato in
anteprima a #Giffoni50Plus giovedì 22 luglio e arriverà
al cinema il 18 novembre 2021 con BiM
Distribuzione.
Ainbo vive nella giungla
più profonda dell’Amazzonia, un paradiso terrestre, che è stato
preso di mira da uomini avidi e pronti a distruggerlo pur di
arricchirsi. Ainbo sa di non potere restare a guardare, così decide
di fare la sua parte per salvare l’Amazzonia. Ad aiutarla ci sono i
suoi spiriti guida: Dillo, un divertente e simpatico armadillo, e
Vaca, un robusto tapiro. Ainbo lotta contro l’avidità dell’uomo,
contro lo sfruttamento della terra da parte di minatori fuorilegge
e soprattutto contro lo “Yacaruna”, lo spirito maligno che vive in
Amazzonia. Ma Ainbo non si arrende, è determinata a salvare
la sua casa, anche perché a guidarla in questo viaggio è lo spirito
di sua madre…
“Una tartaruga
gigante che porta l’Amazzonia sulla schiena, animali parlanti che
insegnano i segreti della foresta pluviale, spiriti vegetali e
alberi madri, maledizioni e demoni… Queste sono le storie che
nostra madre ci raccontava da bambini e che hanno alimentato la mia
immaginazione” –ha dichiarato il regista Jose Zelada,
nato nella regione dell’Amazzonia– “Oggi l’Amazzonia
è in grave pericolo. L’estrazione mineraria e il disboscamento
hanno fatto sparire gran parte della foresta. Ci siamo chiesti:
come possiamo dare un messaggio ai ragazzi, per le generazioni
future? E come ritrarre una realtà così apocalittica in un modo più
piacevole? Ci siamo resi conto che bisognava realizzare un
lungometraggio d’animazione.“
Ainbo – Spirito dell’Amazzonia con
leggerezza e divertimento racconta la complessa situazione in cui
versa l’Amazzonia e invita ciascuno a riflettere sull’importanza di
ogni piccolo gesto utile a salvare il pianeta.
Il personaggio di
Starro farà il suo debutto sul grande schermo in
The
Suicide Squad. Nei fumetti DC, il “folle kaiju” è
conosciuto come Starro il Conquistatore e, in origine, proviene
dallo spazio.
All’inizio, in molti pensavano che
il personaggio fosse una scelta alquanto strana nel contesto di una
storia dedicata alla Task Force X, ma ora è stato proprio James Gunn a spiegare perché ha scelto la
grande stella marina aliena come antagonista principale del
film.
Intervistato da
ComicBook, Gunn ha dichiarato di aver sempre voluto come
cattivo un grande villain DC che i fan non si sarebbero mai
aspettati di vedere. Ha poi spiegato di aver sempre trovato Starro
particolarmente terrificante quando era bambino, citando la
copertina di “Justice League n. 190” pubblicata nel 1981, che
mostrava Starro sul volto di Superman e di vari altri membri della
Justice League.
“Beh, volevo soltanto un grande
cattivo DC che fosse un grande cattivo DC che la gente non si
aspetterebbe di vedere in un film. E poi ho sempre amato
Starro”, ha raccontato James Gunn. “Da bambino lo trovavo
assolutamente terrificante. L’idea di questa stella marina gigante
con un ragazzone che gli spara fuori queste cose che prendono il
controllo del cervello delle persone, come quelle vecchie foto di
Superman con lui in faccia, mi ha sempre spaventato a
morte.”
“Si trattava di prendere
qualcuno che era completamente, o che sembrava completamente
ridicolo, metterlo a zonzo per le grintose strade di Colón, nel
Panama, e permettergli di fare tutte le sue cose spaventose. E poi
è un personaggio completamente oltraggioso. Quel mix di cose
sembrava perfetto per la mia estetica”, ha concluso il
regista.
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant,
King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di
tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Nei fumetti, Victor von Doom
proviene dalla Latveria, uno stato immaginario in cui risiede come
Leader Supremo. Il Dottor Destino, che indossa una
maschera di ferro e un’armatura a causa di alcune cicatrici, è
meglio conosciuto come l’arcinemico dei Fantastici
Quattro. Dal momento che la prima grande famiglia Marvel
farà il suo debutto nel MCU prossimamente, è chiaro che, prima o
poi, i Marvel Studios inizieranno a
gettare le basi per il loro debutto.
Se questi piani includono o meno il
cattivo più iconico del gruppo rimane ad oggi un mistero, poiché il
reboot dei Fantastici Quattro è ancora agli inizi del processo di
sviluppo. Tuttavia, Black Widow, il cinecomic
con Scarlett
Johansson attualmente disponibile in sala e su
Disney+ con Accesso Vip, doveva
contenere proprio un easter egg sul Dottor Destino. A rivelarlo è
stato lo sceneggiatore Eric Pearson durante
un’intervista con
IGN.
Pearson ha spiegato che la sua
iterazione originale della sceneggiatura includeva un riferimento a
Latveria. “Potrei aver inserito un riferimento alla
Latveria”, ha detto. “Potrei averlo fatto, ma non lo so.
In ogni caso, non è durato a lungo. Cerco sempre di infilare la
Latveria da qualche parte, in qualche modo. È come quando vorresti
essere il primo a dire qualcosa su Instagram o roba del
genere.”
Il Dottor Destino è apparso diverse
volte sul grande schermo, interpretato da Julian
McMahon in I Fantastici Quattro del 2005 e nel sequel I Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007. Nel
2015, Toby Kebbell ha interpretato il ruolo
nell’odiato reboot Fantastic 4 – I Fantastici Quattro ad opera di Josh
Trank. Dal momento che è probabile che possa apparire ad un certo
punto nel MCU, non sorprende che un riferimento a Doom non fosse
consentito in Black Widow. La Marvel pianifica
meticolosamente i suoi film (e ora anche le serie), gettando le
basi dove necessario e “trattenendosi” quando lo ritiene
opportuno.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
L’acclamato regista Quentin Tarantino è, da sempre, un grande
sostenitore dell’esperienza della sala cinematografica.
Proprio di recente, ha acquistato il Vista Theatre di Los Angeles,
secondo cinema di proprietà del regista dopo il New Beverly, che
possiede dal lontano 2007.
Tarantino ha sempre fatto sentire la
sua voce e di recente ha voluto dire la sua in merito ai film che
escono direttamente in streaming e saltano l’uscita in sala.
Secondo
Screen Crush, (via
ReelBlend), Tarantino trova questa scelta “deprimente”. Il
regista ha anche ammesso di sentirsi davvero fortunato che
C’era una volta a Hollywood sia stato distribuito nel
2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.
“Penso che sia deprimente. Sono
contento di lavorare con Sony, che non si occupa di questo”,
ha dichiarato il regista. “Non hanno seguito quella strada… mi
fa davvero pensare al 2019, quando siamo usciti con C’era una volta
a Hollywood. Mi fa davvero pensare al fatto che io, Joker, 1917…
eravamo come uccelli che stavano per volare via da una finestra
proprio quando la finestra si stava per chiudere, sbattendo.
Praticamente, le penne delle nostre code stavamo per rimanere
incastrate. Ma siamo riusciti a volare via in tempo.”
Tarantino si inserisce nel dibattito “Cinema vs.
streaming”
Di recente, gli esercenti americani
hanno criticato la decisione della Disney di far uscire Black Widow in contemporanea anche su Disney+ con Accesso Vip, sostenendo che
la scelta ha generato un calo significativo negli incassi durante
il secondo weekend di programmazione. Il dibattito tra visione in
sala e streaming è aumentato in maniera considerevole a seguito
della scoppio della pandemia.
Tarantino non è certamente il primo
regista a condividere questo tipo di sentimento. Già Christopher Nolan, in passato, aveva criticato
pubblicamente la
Warner Bros., lo studio con cui ha lavorato per ben 18
anni, per aver scelto di distribuire i titoli relativi al 2020/2021
in contemporanea al cinema e su HBO Max. Ancora, vari dipendenti
della
Pixar sarebbero rimasti assai delusi dalla scelta
della Disney di far uscire
Soul e Luca
esclusivamente su Disney+ invece che nei cinema.
Secondo alcune voci emerse di
recente, il personaggio di Licantropus (Werewolf
by Night, in originale) potrebbe fare il suo debutto ufficiale nel
MCU nella serie Moon
Knight. Anche se al momento di tratta soltanto di un
rumor, sembra che ci siano davvero dei piani per il
personaggio.
Ospite del podcast FatMan
Beyond (via
ComicBook), il regista Kevin Smith ha parlato della collaborazione
con l’ormai defunta Marvel Television a proposito della serie su
Howard il papero (poi cancellata). Quella serie avrebbe dovuto far
parte di un’intera lista di show animati in arrivo su Hulu, ma
quando i Marvel Studios hanno poi deciso di concentrarsi sulle
serie collegate direttamente al MCU, la maggior parte di quei
progetti sono stati cancellati.
Smith ha poi spiegato che stava
cercando di includere Licantropus nello show, ma gli venne stato
detto dall’ex presidente della Marvel Television, Jeph Loeb, che
era un personaggio “off-limits” a causa dei piani dei Marvel
Studios. “Ho contattato Walter Flanagan di Comic Book Men e gli
ho detto che avrei voluto fare un tentativo con tutti quei f*****i
personaggi degli anni ’70”, ha spiegato Smith.
“Walt mi stava dando dei
suggerimenti e Licantropus era nella lista, assolutamente. Nella
mia testa, quando ho iniziato a costruire la mia stagione, era
tipo: ‘Va bene. Episodio 5. Licantropus’. L’idea alla base della
nostra storia era che Howard fosse intrappolato qui e stesse
cercando di ottenere pagine del Darkhold, che gli avrebbero
permesso di tornare indietro. Poi sono andato da Jeph e gli ho
detto cosa volevo fare, ed è stato allora che hanno detto: ‘Non
puoi usare Licantropus’. Allora ho chiesto perché. Mi hanno detto
che i Marvel Studios avevano dei piani.”
Licantropus debutterà nella serie Moon Knight?
Visto che i Marvel Studios stanno
per introdurre i vampiri grazie al reboot di Blade, non dovrebbe sorprendere più di tanto
che anche un personaggio come Licantropus, ossia un lupo mannaro,
possa debuttare nel MCU.
Introdotto per la prima volta nelle
pagine di “Marvel Spotlight #2” del 1972, Licantropus ha una storia
leggendaria nell’Universo Marvel e il personaggio di Moon Knight è
stato effettivamente introdotto nelle pagine di “Werewolf by Night
#32”. Ecco perché la serie con Oscar Isaac potrebbe rivelarsi il progetto
ideale in cui introdurre Jack Russell.
In una recente intervista con
Collider, il premio Oscar Alicia Vikander ha confermato che l’annunciato
sequel di Tomb Raider non ha ancora ricevuto il
via libera ufficiale, ma che nonostante ciò il nuovo film è ancora
in fase di sviluppo.
Ad oggi, le sole informazioni in
nostro possesso circa il sequel sono che, oltre al ritorno di
Vikander nei panni di Lara Croft, la regia e la sceneggiatura sono
state affidate a Misha Green, nota per aver ideato
la serie Lovecraft
Country – La terra dei demoni, basata sull’omonimo romanzo
di Matt Ruff e prodotta da J.J.
Abrams e Jordan Peele.
Nel corso dell’intervista, Alicia Vikander ha spiegato che la pandemia ha
rallentato i lavori sul sequel e che, tecnicamente, il progetto non
ha ancora ricevuto il via libera ufficiale. Tuttavia, l’attrice
sembra entusiasta all’idea di tornare nei panni dell’iconica
archeologa, dal momento che la sua speranza è quella di riuscire,
prima o poi, a iniziare a girare il film.
“Prima del Covid, avrei detto di
sì. Ora penso che sia ancora un sì”, ha spiegato l’attrice in
merito allo stato del sequel. “Manca ancora il via libera, ma
stanno lavorando sulla sceneggiatura e penso che tutti siano
eccitati all’idea. Mi piacerebbe molto rivisitare Lara. Ora che il
mondo è di nuovo operativo e che la sceneggiatura è in fase di
scrittura, non vedo l’ora di poter leggere qualcosa, spero il prima
possibile.”
Tomb Raider 2
rappresenterà il debutto di Green alla regia di un lungometraggio.
La regista e sceneggiatrice aveva confermato il suo coinvolgimento
nel progetto attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale. Green sostituirà Ben
Wheatley, regista di High-Rise, Free
Fire e del più recente Rebecca,
che inizialmente era stato collegato al sequel e che invece sarà
impegnato con la regia di un altro seguito, quello di Shark
– Il primo squalo con Jason Statham.
Di cosa parlerà il sequel di Tomb
Raider?
In merito alla trama del sequel, ad
oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione delle prossime
avventure di Lara Croft al cinema. Vi ricordiamo che il film
del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il
ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity
che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia
lasciatole in eredità dal padre.
Sulla base degli eventi raccontati
in Black Widow,
Yelena Belova dovrebbe diventare la nuova Vedova primaria del
MCU, anche se la
scena post-credits del film ha anticipato che prenderà di mira
Clint Barton nella serie Hawkeye, prima
di diventare – probabilmente – un eroe in piena regola.
Durante un recente Q&A
attraverso i canali social ufficiali dei Marvel Studios (via
CBM), Kevin Feige ha risposto a una serie di
domande dei fan, confermando che, prossimamente, scopriremo se il
personaggio di Florence
Pugh è rimasto vittima del Blip dopo l’invasione di
Thanos. Feige non ha voluto rivelare altro (cosa che non dovrebbe
sorprendere), ma di certo sarà interessante scoprire cosa è
successo davvero alla “sorella” di Natasha Romanoff dopo il finale
di Black
Widow e prima della scena post-credits.
Feige ha anche anticipato la
possibilità che Guardiano Rosso, il personaggio di David
Harbour, incroci la strada del nuovo Captain America
del MCU, ossia il Sam Wilson di Anthony Mackie. “Mi piacerebbe vedere uno
scontro del genere… e a voi ragazzi?”, ha chiesto il boss
della Casa delle Idee. Tuttavia, Feige ha sottolineato che Cap era
congelato nel ghiaccio quando Alexei ha affermato di aver
combattuto contro Steve Rogers.
Se i sovietici avevano la loro
versione del Super soldato, non è da escludere che un nuovo Captain
America sia stato mandato in azione in gran segreto nei decenni che
seguirono la scomparsa di Steve (proprio come successo alla
controparte fumettistica). Se è davvero così che sono andate le
cose, Guardiano Rosso potrebbe aver combattuto e sconfitto una
brutta imitazione del vero Cap durante l’apice della sua
carriera.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Presentato fuori concorso alla
Mostra del Cinema di Venezia, nel 2018, Una storia
senza nomeutilizza il mezzo
cinematografico per raccontare una storia criminale realmente
avvenuta e mai risolta. Diretto da Roberto
Andò, regista anche noto per Viva la
libertà e Le confessioni, il film si
configura dunque non solo come un resoconto storico, ma anche come
una riflessione sul potere del cinema di ridare dignità a storie
dimenticate, contribuendo a rinvigorire il dibattito su queste al
fine di giungere ad una degna conclusione. Nelle parole del
regista, si tratta di un atto di fede sulle capacità della settima
arte di investigare la realtà e trascenderla.
Quello qui raccontato è soltanto
uno dei tantissimi crimini impuniti che costellano la storia
d’Italia. Si tratta però di un caso particolarmente importante e
complesso: il furto del celebre dipinto di Caravaggio, La
natività. Questo, con un valore oggi attestato intorno ai 20
milioni di dollari, è stato trafugato la notte tra il 17 e il 18
ottobre 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e ad oggi non è
ancora stato recuperato. Sul luogo non vi erano misure di sicurezza
e il crimine si stabilì poi essere stato commissionato dalla mafia.
Negli anni sono state numerose le teorie circa il destino
dell’opera, che rimane però ancora senza certezze.
Andò utilizza dunque tale vicenda
per calarla in un contesto in cui il cinema diventa mezzo primario
per ridare valore a questo tipo di storie senza nome. Il cinema,
come numerosi esempi dimostrano, può davvero essere un mezzo
particolarmente potente anche a tale scopo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Una storia senza nome: la trama del film
Protagonista del film è
Valeria Tramonti, giovane segretaria di un
produttore cinematografico, la quale vive appartata sullo stesso
pianerottolo della madre. Qui scrive in incognito per uno
sceneggiatore di successo, Alessandro Pes, per il
quale è sempre in cerca di nuove storie. Un giorno la donna viene
avvicinata da un misterioso poliziotto in pensione che le vuole
raccontare una storia criminale tanto incredibile quanto
affascinante. Valeria, inizialmente scettica, decide di ascoltarlo,
imbattendosi in qualcosa di impensabile. Quando torna a casa usa
quello che ha udito per scrivere un soggetto: sarà la prossima
sceneggiatura di Alessandro Pes, di cui i produttori attendono da
tempo la consegna.
Il soggetto piace molto, al punto
che a finanziare il film entrano anche dei gruppi stranieri e per
dirigerlo viene ingaggiato un regista americano un po’ anziano ma
di culto. Tuttavia, nel momento in cui diventa di dominio pubblico,
quel soggetto si rivela essere particolarmente pericoloso: la
Storia senza nome, questo il titolo datogli da Valeria,
racconta infatti il misterioso furto di un celebre quadro di
Caravaggio, La Natività, avvenuto nel 1969 a Palermo per
mano della mafia. Le conseguenze non tarderanno ad arrivare e
Valeria si troverà ad assumere un ruolo per lei insolito.
Una storia senza nome: il cast del film
Ad interpretare il ruolo della
protagonista, Valeria Tramonti, vi è l’attrice Micaela
Ramazzotti, resa celebre da film come Tutta la
vita davanti e La pazza gioia. Prima donna
protagonista di un film di Andò, lei era anche la prima scelta per
il ruolo, subito accettato. Ad affascinare la Ramazzotti, in
particolare, c’era la possibilità di calarsi nei panni di chi
inventa storie per professione. Per risultare ancor più realistica,
ha lavorato a stretto contatto con lo stesso regista, anche
sceneggiatore del film, cercando di rubare da lui comportamenti,
modi di vedere le cose e le persone e abitudini narrative. Nel
ruolo di Alessandro Pes, lo sceneggiatore per cui Valeria fa da
ghost writer, vi è invece Alessandro
Gassmann.
Nel ruolo di Alberto Rak, il
poliziotto in pensione che racconta la storia del furto a Valeria,
si ritrova invece Renato
Carpentieri. L’attore, che ha di recente lavorato con
la Ramazzotti anche in La tenerezza, ha ritrovato nel suo
personaggio quelle passioni che ti segnano per tutta la vita,
elemento per lui interessante da interpretare. Nel ruolo di Jerzy
Kunze, il regista chiamato a dirigere il film scritto da Valeria,
vi è il vero regista polacco Jerzy Skolimowski.
Questi è noto per film come Il vergine e
Moonlighting. Per tale ruolo, Andò desiderò da subito
poter lavorare con un regista e Skolimowski si rivelò la scelta più
giusta. Nel film sono poi presenti anche Laura
Morante nei panni di Amalia Roberti e Antonia
Catania in quelli di Massimo Vitelli.
Una storia senza nome: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Una storia
senza nome è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì
20 luglio alle ore 21:25 sul canale
Rai 1.
Ideato nel 1967 dal celebre mangaka
Monkey Punch ispirandosi all’elegante ladro
gentiluomo Arsène Lupin ideato da Maurice Leblanc,
Lupin III è stato per anni al centro di
una nutrita produzione di anime di successo e oggetto di un
ricchissimo merchandising, che lo ha eletto a personaggio cult per
diverse generazioni. Già portato al cinema in un film live action
nel 1974 da Takashi Tsubojima (Lupin III – La
strategia psicocinetica), il personaggio è diventato nel 2014
protagonista di un secondo lungometraggio. Si tratta di
Lupin III – Il film, per la regia del
poliedrico Ryūhei Kitamura, autore giapponese noto
soprattutto per le incursioni horror-splatter di Versus
(2000), Prossima fermata: L’inferno (2008) e No One
Lives (2012).
Questo nuovo film si configuera
come una origin story che presenta i suoi personaggi in un
contesto modernizzato e segue il protagonista mentre nella
formazione della sua banda di ladri per rubare una preziosa
collana. Naturalmente, non mancheranno gli imprevisti, che fanno
del film tanto un avvincente heist movie quanto anche un
prodotto ricco di umorismo. Nella concezione del film, gli autori
hanno deciso di non basarsi su nessuna delle opere già esistenti,
prendendo soltanto gli iconici personaggi per inserirli in contesti
nuovi. Dopo diversi anni di lavoro a riguardo, il film ha infine
visto la luce, ricevendo la benedizione dello stesso Punch.
Accolto come un buon successo di
critica e pubblico, nonostante alcuni risvolti narrativi non del
tutto apprezzati, Lupin III si è affermato come una valida
reinterpretazione del celebre personaggio. Il suo mito viene qui
rielaborato e rinnovato, senza che perda le sua caratteristiche più
iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Lupin III – Il film: la trama del film
Protagonista del film è
Lupin III, ultimo discendente del celebre
Arsenio Lupin e universalmente riconosciuto
come uno dei ladri più famosi del mondo, tanto da far parte
dell’organizzazione The Works. A capo di questo gruppo di ladri,
c’è il veterano Dawson. Quest’ultimo, però,
viene ucciso da una banda di criminali nel corso di una rapina che
ha come obiettivo un’antica collana, che a sua volta un tempo
conteneva la preziosa pietra “Cuore rosso cremisi di Cleopatra”.
Nel momento in cui i due elementi si ricongiungeranno, questi
formeranno un unico gioiello dal valore inestimabile, a cui tutti
ambiscono.
La morte di Dawson scatena
l’anarchia nell’organizzazione, facendo emergere Michael
Lee come nuovo spietato criminale locale. Nel tentativo di
contrastare le sue attività, Lupin e i suoi amici – l’infallibile
pistolero Jigen, il maestro della spada
Goemon e l’affascinante Fujiko –
cercheranno di impossessarsi per primi del Cuore di Cleopatra. Per
farlo dovranno espugnare L’Arca di Navarone, la gigantesca
cassaforte di massima sicurezza in cui il gioiello è custodito. Il
loro ingegnoso piano, però, sarà ostacolato dall’instancabile
ispettore Zenigata. Egli è pronto a tutto pur di
arrestare Lupin, che continua a prendersi gioco di lui e dei suoi
sforzi per consegnarlo alla giustizia.
Lupin III – Il film: il cast del film
Ad interpretare il celebre Lupin
III, iconico protagonista del film, vi è l’attore Shun
Oguri, noto in Giappone per diversi film e ruoli da
doppiatore. Nel 2021 egli ha poi debuttato a Hollywood con il film
Godzilla vs Kong, dove
interpreta Ren Serizawa, figlio del dottor Ishiro Serizawa,
comparso nei film precedenti della saga. Quello di Lupin è però il
ruolo che gli ha permesso di ottenere riconoscimenti
internazionali. Una parte a cui egli si è preparato con grande
dedizione, allenandosi per oltre 10 mesi al fine di raggiungere una
forma fisica ideale e poter interpretare da sé molte delle scene
più complesse. Accanto a lui, nei panni di Fujiko Mine vi è invece
l’attrice e cantante Meisa Kuroki.
Tetsuji Tamayam è
invece l’interprete di Daisuke Jigen, conosciuto in Italia grazie
al ruolo di Takumi Ichinose nei live action dell’anime
Nana. Go Ayano è invece il samurai
Goemon Ishikawa XIII. Per il suo personaggio si era inizialmente
pensato di utilizzare abiti contemporanei, invece dei suoi classici
vestiti da tradizionale samurai giapponese. Alla fine, però, si
optò per mantenere questi ultimi. Nel film sono poi presenti anche
gli attori Tadanobu Asano nei panni di Koichi
Zenigata, Jerry Yan in quelli di Michael Lee e
Nick Tate come Thomas Dawson. Monkey
Punch, ideatore di Lupin, compare con un cameo nei panni
di un passeggero dell’aereo che si vede nel film.
Lupin III – Il film: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lupin III
– Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity+, Tim Vision e
Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì 20
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Dopo un silenzio durato vent’anni,
il misterioso e iconico regista Terrence Malick è
tornato al cinema nel 1998 con La sottile linea rossa.
Da quel momento ha intrapreso un nuovo percorso artistico
profondamente incentrato sullo studio dell’interiorità umana, sulle
emozioni, sul rapporto con la vita, la morte e la spiritualità.
Summa di tutto ciò si ritrova in The Tree of
Life (qui la recensione), ancora oggi
capolavoro artistico insuperato, all’interno del quale confluiscono
una grande quantità di tematiche, riflessioni filosofiche e
simbolismi di varia natura. Presentato in anteprima nel concorso
del Festival di Cannes del 2011, il film ha qui vinto la
prestigiosa Palma d’Oro.
Tale progetto, a cui Malick
lavorava da anni, si configurava inizialmente come una complessa
ricerca cronologica del senso della vita attraverso le epoche, da
quella preistorica a quella contemporanea, con personaggi calati
nel caotico contesto odierno. Nel corso del suo sviluppo, il film
ha poi inglobato sempre più elementi, comprendendo anche l’origine
dell’universo conosciuto e della vita sulla terra, andando così a
giustapporre elementi macroscopici ad altri microscopici, come
appunto l’esistenza della famiglia protagonista. Tanto complesso
quanto seducente, il film si affermò non solo come uno dei più
importanti del suo anno, ma dell’intera storia del cinema.
Ancora oggi, a dieci anni dalla sua
uscita, è un’opera particolarmente studiata e apprezzata, capace di
generare continue riflessioni sugli elementi che lo compongono,
tanto nelle sue tematiche quanto per le particolarità di
realizzazione. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
sua spiegazione. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
The Tree of Life: la trama e il cast del film
Il film racconta la storia di
Jack O’Brien, ragazzo che cresce nel Texas degli
anni Cinquanta, diviso tra l’odio per un padre severo e
irremovibile e l’amore per la madre, eterea creatura, amabile, di
impalpabile sostanza e di ineffabile bellezza. Una volta diventato
adulto, Jack non riesce più a trovare il senso della sua esistenza.
Il dolore per la prematura morte di uno dei suoi due fratelli,
inoltre, è un peso indicibile che non riesce a metabolizzare. Nel
tentativo di mettere ordine tra le sue emozioni, egli intraprende
un percorso interiore incentrato sulla memoria, alla ricerca di
risposte valide. Così facendo, tenterà di riavvicinarsi al padre,
alla madre, all’esistenza e a Dio.
Ad interpretare il ruolo di Jack
O’Brien da giovane vi è l’attore Hunter McCRaken,
mentre per la versione adulta si ha il premio Oscar Sean Penn.
Questi, che aveva già lavorato con Malick in La sottile linea
rossa, affermò di non aver realmente compreso il film né di
averlo pienamente apprezzato. Nel ruolo del signor O’Brien, il
severo padre di Jack, vi è invece Brad Pitt. Nei
panni della signora O’Brien, si ha la candidata all’Oscar Jessica
Chastain. L’attrice ha in seguito dichiarato di
ricordare l’esperienza del film e del suo personaggio come una
delle più importanti nella sua vita, al punto da non riuscire a
riguardare il film in quanto per lei troppo emozionante. In ultimo,
nei panni degli altri due fratelli di Jack, si ritrovano
Laramie Eppler per R. L. e Tye
Sheridan in quelli di Steve.
The Tree of Life: la spiegazione e
la filosofia del film
Il film di Malick si configura come
un’opera tanto universale sull’essere umano, quanto anche
profondamente personale. Molto di quanto si racconta è infatti
basato su esperienze biografiche dello stesso regista, cresciuto in
Texas e profondamente scosso dalla perdita del fratello. A partire
dalla morte costruisce dunque una serie di personaggi in profondo
conflitto con questa. La morte di uno dei figli della famiglia
O’Brien è infatti un evento che si ripercuoterà in vario modo
sull’esistenza dei membri di questa. La presenza delle parole di
Giobbe a Dio, “Quando io ponevo le fondamenta del mondo, tu
dov’eri?”, esprimono pienamente il senso di abbandono provato
dagli esseri umani qui protagonisti. Di fronte ad uno dei drammi
più atroci per un nucleo famigliare, Dio rimane in silenzio.
Da qui iniziano a vacillare le
convinzioni tanto del capofamiglia quanto di Jack, che svilupperà
una forte crisi religiosa e spirituale. Una crisi che nel film è
ulteriormente accentuata anche da un altro conflitto, quello tra il
padre e la madre. I due rappresentano l’eterna lotta tra la Natura
e la Grazia. Queste due anime, e i loro relativi insegnamenti,
vivranno per sempre in Jack, generando una serie di impulsi tanto
dolorosi quanto confortanti. Attraverso la riflessione interiore e
il pensiero agonico di Jack, egli intraprende un percorso di
redenzione che lo porta infine a riconciliarsi con i genitori, la
morte del fratello e la vita. Tutto ciò, contrapposto (per analogie
e/o differenze) all’evoluzione del macrocosmo universale, durante
il quale nascono la violenza, la pietà e l’amore.
The Tree of Life: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Tree
of Life è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision,
Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì 20
luglio alle ore 23:50 sul canale
Rai Movie.
Diretto da Ridley Scott, The
Last Duel è un’appassionante storia di tradimento
e vendetta che racconta la brutalità e l’oppressione femminile
nella Francia del XIV secolo e uscirà in Italia il 14 ottobre.
Targato 20th Century Studios, il film storico vede protagonisti il
vincitore dell’Oscar Matt Damon e il due volte candidato
all’Academy Award Adam Driver nei panni di due uomini,
entrambi nobili di nascita, che devono affrontarsi in un duello
all’ultimo sangue per risolvere i propri rancori. The Last
Duel vede nel cast anche la vincitrice dell’Emmy
Jodie Comer e il vincitore di due Premi Oscar
Ben Affleck.
Malignant
è l’ultima creazione dell’architetto dell’Universo The
Conjuring, James
Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”). Questo nuovo
horror/thriller originale segna il ritorno del regista Wan alle sue
radici.
Malignant
è interpretato da
Annabelle Wallis (“Annabelle”, “La Mummia”),
Maddie Hasson (“Impulse” di YouTube Originals,
“Mr. Mercedes” per la TV), George Young
(“Containment” per la TV), Michole Briana White
(“Black Mafia Family”, “Amiche per la morte”), Jacqueline
McKenzie (“Palm Beach”, “Reckoning” per la TV),
Jake Abel (“Supernatural” per la TV, i film di
“Percy Jackson”), e Ingrid Bisu (“The Conjuring:
Per Ordine Del Diavolo”, “The Nun: la vocazione del male”).
Wan (“Aquaman”,
“Fast & Furious 7”) ha diretto il film da una sceneggiatura di
Akela Cooper (“M3GAN”, il prossimo “The Nun 2”), tratta da una
storia di James Wan & Ingrid Bisu e Cooper. Il film è prodotto da
Wan e Michael Clear, con Eric McLeod, Judson Scott, Bisu, Peter
Luo, Cheng Yang, Mandy Yu e Lei Han come produttori esecutivi.
Per il team dietro le quinte, Wan
si è avvalso dei suoi collaboratori abituali, il direttore della
fotografia Don Burgess e il montatore Kirk Morri (“Aquaman”, “The
Conjuring 2 Il Caso Enfield”), la scenografa Desma Murphy (art
director di “Aquaman”, “Fast & Furious 7”), ed alla costumista Lisa
Norcia (“Insidious: L’ultima chiave”). La musica è di Joseph
Bishara che ha composto, tra le altre, la colonna sonora per tutti
e sette i film dell’Universo The Conjuring.
New Line Cinema presenta, in
associazione con Starlight Media Inc. e My Entertainment Inc., An
Atomic Monster Production, un film di James Wan, Malignant,
uscirà nelle sale italiane il 2 settembre 2021 e sarà distribuito
da Warner Bros. Pictures.
Ecco la nostra intervista a
M. Night Shyamalan e a Alex Wolff
e Thomasin McKenzie, rispettivamente regista e
protagonisti di Old,
il nuovo film del regista di Philadelphia che arriva in sala il 21
luglio.
Old è
interpretato da un notevole cast internazionale che include il
vincitore del Golden Globe Gael García Bernal (Mozart in the Jungle),
Vicky Krieps (Il filo nascosto), Rufus
Sewell (L’uomo nell’alto castello), Ken
Leung (Star
Wars: Episode VII — Il risveglio della Forza), Nikki
Amuka-Bird (Jupiter – Il destino dell’universo),
Abbey Lee (Lovecraft Country), Aaron
Pierre (Krypton), Alex Wolff
(Hereditary), Embeth Davidtz (Millennium – Uomini
che odiano le donne), Eliza Scanlen (Piccole
Donne), Emun Elliott (Star Wars: Episode VII — Il
risveglio della Forza), Kathleen Chalfant (The
Affair) e Thomasin McKenzie (Jojo Rabbit).
Old è
una produzione Blinding Edge Pictures, diretta e prodotta da M.
Night Shyamalan, da una sceneggiatura basato sulla graphic novel
Sandcastle di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters. Il film è anche
prodotto da Ashwin Rajan (Glass, Servant) e Marc Bienstock (Glass,
Split). Il produttore esecutivo è Steven Schneider.
Ecco la nostra intervista a Henry Golding, interprete del personaggio
titolare di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini,
nuovo film Paramount che rilancia il franchise di G.I.
Joe. Il film esce in sala il 21 luglio.
Snake Eyes: G.I. Joe Le Origini, vede Henry Golding
nei panni del solitario Snake Eyes che viene accolto in un antico e
segreto clan giapponese chiamato Arashikage, dopo aver salvato la
vita del suo erede legittimo. Una volta arrivato in Giappone, Snake
Eyes impara dagli Arashikage le vie del guerriero ninja, trovando
anche quello che più desiderava: un posto da potere chiamare casa.
Ma, quando i segreti del suo passato vengono svelati, l’onore e la
lealtà di Snake Eyes saranno messi a dura prova, rischiando di
incrinare la fiducia di coloro che gli sono stati più vicino.
Basato sull’iconico personaggio dei G.I. Joe, Snake Eyes: G.I. Joe
Le Origini vede anche Andrew Koji nei panni di Storm Shadow, Úrsula
Corberó in quelli de La Baronessa; Samara Weaving è invece
Scarlett, Haruka Abe è Akiko, Tahehiro Hira è Kenta e Iko Uwais è
Hard Master.
Amazon Studios ha
annunciato oggi l’inizio delle riprese del nuovo film Amazon
Original italiano di cui sarà protagonista la cantante, autrice e
produttrice italiana Laura Pausini, star globale amata in tutto il
mondo. Il progetto, nato da un’idea originale di Laura Pausini, è
scritto da Ivan Cotroneo (La
kryptonite nella borsa, Un bacio) e Monica
Rametta (Un bacio, Il volto di
un’altra), diretto da Ivan Cotroneo, prodotto
da Endemol Shine Italy, e sarà disponibile in esclusiva su
Amazon Prime Video in 240 paesi e
territori in tutto il mondo nel 2022.
Con oltre 70 Milioni di album
venduti, Laura Pausini è una delle artiste italiane più apprezzate
al mondo. Nessuna prima di lei nella musica ha portato l’Italia di
fronte a così tante culture. Pausini è reduce dalla recente
vittoria del Golden Globe per la Miglior Canzone Originale per “Io
sì” – nata dalla collaborazione con Diane Warren – ed è prima donna
nella storia della musica italiana nominata agli Academy Awards,
per la stessa canzone, da lei interpretata durante la cerimonia
degli Oscar 2021 a Los Angeles e seguita in tutto il mondo. Con
questo nuovo progetto, l’artista italiana più amata e stimata nel
mondo si cimenta oggi, per la prima volta, in un film, che ruota
intorno a lei e alla sua storia straordinaria.
Basato su un’idea originale di
Laura Pausini, il film è scritto da Ivan Cotroneo e Monica
Rametta, mentre Gherardo Gossi (Diaz,
Le sorelle Macaluso) è il direttore della fotografia. Alla
regia Ivan Cotroneo, una delle più prestigiose firme del cinema
italiano chiamato a dare corpo a un’idea narrativa nuova che vedrà
la regina del pop italiano per la prima volta davanti alla macchina
da presa in un progetto unico. Un lungometraggio innovativo che
inventa un nuovo genere e conferma l’amore di Laura per la settima
arte e che svelerà al pubblico la sua vera anima, attraverso scorci
inediti della sua vita privata e professionale, dando anche a Laura
stessa la grande opportunità di scoprire aspetti di sé e del suo
mondo mai visti e immaginati, che per la prima volta saranno
svelati al pubblico.
“Da
tempo ricevevo proposte per un mio progetto cinematografico ma non
trovavo nulla che mi sembrasse così speciale da dedicargli tempo ed
energie”, ha dichiarato Laura Pausini. “Cercavo qualcosa
di innovativo nelle sceneggiature che mi proponevano, ma non
sentivo nessuna urgenza di raccontarmi. Poi, a Febbraio del 2020,
ho incontrato Amazon Studios e, in una delle nostre riunioni, ho
capito che c’era una cosa che non avevo mai raccontato, una cosa
per me importante e che finalmente desideravo condividere. Sono
felice che da subito abbiano supportato la mia idea artistica con
entusiasmo; cercheremo di raccontarla nel modo che sento più
sincero, come faccio da sempre con la musica, questa volta con
tutta la passione che ho per il cinema. Poco prima
della vittoria dei Golden Globe, ho iniziato a lavorare con uno
degli autori e registi italiani che stimo di più e dalla nostra
collaborazione è nata questa follia che mi sto apprestando ad
affrontare con grande dedizione e che sono certa stupirà anche
quelli che credono di conoscermi bene!”
“Siamo onorati di accogliere
nella famiglia di Amazon Studios un’artista straordinaria, amata e
apprezzata in tutto il mondo” ha affermato Georgia Brown, Head
of European Amazon Originals, Amazon Studios. “Il nostro nuovo
film Amazon Original italiano sarà un progetto innovativo e siamo
felici di lavorarecon i creatori e i talenti più
brillanti e innovatori per creare una storia coinvolgente e unica
per i nostri clienti. Siamo certi che gli spettatori di Prime Video
in tutto il mondo saranno rapiti dalla storia incredibile che
racconteremo con Laura.”
“Questo progetto riflette
perfettamente le nostre ambizioni ad Amazon Studios in Italia: dar
vita a storie in modo innovativo per sorprendere e appassionare il
pubblico”, ha aggiunto Nicole Morganti, Head of Amazon
Originals, Italia. “Siamo entusiasti lavorare a questa
ambiziosa produzione che sperimenterà come mai prima con la
prospettiva e la narrazione. Siamo onorati di collaborare con
un’artista incredibilmente talentuosa come Laura, con un team
creativo eccellente capitanato da Ivan Cotroneo e con un
grande partner produttivo come Endemol Shine Italy. Grazie al
talento di questa straordinaria squadra offriremo agli spettatori
in Italia e nel mondo la storia di una donna e un’artista che ha
fatto della propria empatia, creatività e del proprio straodinario
talento la sua grande forza.”
“Continua la nostra
collaborazione con Amazon Prime Video, che si traduce, anche questa
volta, in una sfida creativa e produttiva che ci permette di
lavorare con nomi eccellenti davanti e dietro la macchina da
presa” ha commentato Leonardo Pasquinelli, CEO di Endemol
Shine Italy. “Con questo progetto, dedicato a una star
internazionale del calibro di Laura Pausini, sperimenteremo uno
stile narrativo completamente nuovo, dal valore produttivo
altissimo, per dar vita a un racconto inedito, intimo e autentico
di Laura Pausini”.
Laura
Pausini
Vincitrice di premi internazionali,
produttrice e cantautrice italiana, Laura Pausini ha debuttato in
Italia a soli 18 anni vincendo il prestigioso Festival di Sanremo
nel 1993. Da allora, ha registrato oltre tredici album, in italiano
e spagnolo, con brani eseguiti in sei lingue, incluso l’inglese. Ha
vendutto ad oggi oltre 70 milioni di album e ricevuto oltre 50 tra
i più ambiti premi nazionali e internazionali, inclusi:
unGrammy Award
nel 2006 per “Escucha” nella
categoria Best Latin Pop Album e 4 Latin
Grammy Awards (nella categoria
Best Female Pop Vocal Album nel 2005 per il suo
album “Escucha”, nel 2007 per “Yo Canto”, e
ancora nel 2009 per “Primavera anticipada”, e nel
2018 per “Hazte Sentir” come Best Traditional Pop
Vocal Album); e, infine, nel 2021, un Golden Globe
per Io Sì (Seen) nella
categoria Best Original Song e una nomination agli Academy Award
per lo stesso brano nella categoria Best Original Song.
Durante la sua carriera,
Laura Pausini si è esibita e ha collaborato con
alcuni degli artisti più importanti come: Luciano
Pavarotti, Andrea Bocelli, Michael Bublé, Ray Charles, Phil
Collins, Shakira, Mariah Carey, Charles Aznavour, Marc Anthony,
Ricky Martin, Kylie Minogue, Alejandro Sanz, Celine Dion e
Michael Jackson e Madonna, che nel 2004 ha scritto
per lei il brano “Mi abbandono a te”/”Me abandono a ti” inserito
nell’album “Resta in Ascolto”/”Escucha”.
Si esibisce in tour sui
palcoscenici più prestigiosi del mondo, come il Madison Square
Garden e il Radio City Music Hall a New York, la Royal Albert Hall
a Londra, l’Olympia di Parigi, il Circo Massimo a Roma, ed è la
prima artista donna ad esibirsi in un concerto sold-out allo Stadio
di San Siro di Milano.
Vincitrice di “The Voice”
in Spagna e Messico, ha fondato la banda CNCO per il talent show
latino creato da Simon Cowell “La Banda”, per il quale riceve una
nomination agli Emmy Awards nel 2016 nella categoria Non-English
Language US Primetime Program. Laura ha anche vinto “X Factor”
in Spagna, e ha realizzato e co-scritto due show per la tv
italiana: “Stasera Laura” e “Laura e Paola”.
Laura è da sempre molto sensibile
alle tematiche dei bambini in difficoltà. È stata Goodwill
Ambassador del World Food Program delle Nazioni Unite e
contribuisce a numerosi eventi benefici con concerti e progetti a
supporto di varie cause, incluse, tra le tante, Save the
Children, Unicef, OHM Live, International Peace Honors.
Ma anche Amiche per l’Abruzzo, il grande concerto benefico per le
vittime del terremoto in Abruzzo e Voices Unidas for Chile, oltre
ad aver partecipato alla registrazione del brano “Todo para ti”,
scritto e interpretato da Michael Jackson per le famiglie delle
vittime dell’11 settembre a New York.
La sua ultima collaborazione è con
l’autrice Diane Warren sul brano “Io Sì” (Seen), scritto per
The Life Ahead/La vita davanti a sé, film che
segna il ritorno sullo schermo di Sophia Loren. Per “Io Sì” la già
incredibile carriera di Laura viene premiata con ulteriori,
importantissimi riconoscimenti: dall’Hollywood Music in Media
Awards nella categoria Best Outstanding Song – Feature Film al
Satellite Award, premio assegnato dalla giuria dei giornalisti
della International Press Academy, ai Nastri d’Argento 2021, fino
al trionfo ai Golden Globes 2021 nella categoria Miglior Canzone
Originale e alla prestigiosa nomination agli Oscar 2021.
Endemol Shine
Italy
Endemol Shine Italy, società del
Gruppo Banijay, è la prima società di produzione televisiva in
Italia. La sua attività spazia dalla realizzazione di programmi di
intrattenimento e fiction di ogni genere, alla creazione e
adattamento dei formati per i principali network italiani,
piattaforme satellitari e media interattivi.
Endemol Shine Italy svolge
un’attività creativa che spazia tra i vari generi con programmi
innovativi nei modelli produttivi, nel linguaggio e nei contenuti,
di grande impatto sul pubblico. Tra i titoli di
intrattenimento: Grande Fratello, MasterChef Italia,
Soliti Ignoti – Il Ritorno, Affari Tuoi, Tale e Quale Show, Caduta
Libera, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, Cucine da incubo, Detto
Fatto, Stasera tutto è possibile, Boss in incognito, Il Cantante
Mascherato, All Together Now, LOL Chi ride è fuori e i
due format originali italiani, esportati con successo anche
all’estero, I Migliori Anni e Avanti un altro!. Anche
la fiction ha un’importanza strategica: la società investe su
talenti e contenuti originali, attingendo anche al mondo
editoriale. Tra le produzioni, Un’altra vita, Provaci
ancora Prof.!, L’Allieva, Le Tre rose di Eva, Scomparsa,
Sorelle. Endemol Shine Italy si occupa anche di tutti i
diritti “ancillari” (licensing, merchandising, product placement,
diritti musicali, di rete fissa e reti di telefonia mobile, App,
Web, DTT e contenuti multimediali per la stampa), second screen e
TV interattiva.
Dopo la rivoluzione di Lucca
ChanGes 2020 – che ha permesso di andare oltre le
limitazioni portando il Festival nei Campfire di tutta Italia,
sulla Rai e online – Lucca Comics & Games torna nella
città da cui prende il nome, dal vivo, con eventi, incontri e
appuntamenti in presenza, benché
regolamentati dalle normative sanitarie in vigore. Non un
modello per una “nuova Lucca”, ma il primo, significativo passo
verso una nuova normalità. Si mantiene salda la scelta
delle tradizionali date di svolgimento della manifestazione e resta
infatti invariato il periodo, punto di riferimento essenziale per
il pubblico e gli espositori.
Dopo un intenso dialogo con le
istituzioni, con i principali editori ed espositori si è scelta una
formula in cui la possibilità per i visitatori di
godere appieno del Festival in tranquillità e
sicurezza resta la massima priorità: secondo le
attuali disposizioni, l’accesso sarà limitato a circa
20.000 visitatori al giorno, che potranno accedere
con un biglietto nominale e disponibile solo tramite
prevendita online. Per garantire la sostenibilità
dell’intero evento e una gestione controllata, la riconquista della
dimensione fisica passerà da spazi in gran parte rinnovati,
privilegiando al massimo sedi preesistenti ed edifici fisici
rispetto ai più classici padiglioni temporanei, che comunque non
saranno del tutto assenti.
Tutte le iniziative ufficiali del
Festival saranno ad esclusivo accesso dei possessori di biglietto,
comprese le sale conferenza, l’Area Junior o le mostre (gratuite
nelle precedenti edizioni). Pur rimanendo la città di Lucca ad
accesso libero,salvo possibili restrizioni
con validità generale decise dalle autorità, nell’area cittadina
non saranno ospitate attività ad ingresso libero organizzate
e tutte le iniziative e gli eventi si svolgeranno
nelle sedi festivaliere vere e proprie(accessibili solo
con biglietto). Ai fan e curiosi del Festival e agli
appassionati delle diverse aree è fortemente consigliato l’arrivo a
Lucca unicamente previo acquisto in prevendita. Non
mancheranno le attività musicali e di cosplay
competitivo, che si svolgeranno però solo in sedi ad accesso
controllato e a numero chiuso.
Lucca Comics & Games 2021
sarà organizzata in distretti: perno centrale
del fumetto resterà piazza
Napoleone, che vedrà confermato il suo iconico
padiglione, oltre a Palazzo Ducale e
agli storici spazi delPalazzetto dello Sport, in
cui il festival si è tenuto fino al 2005 e in cui ritorna dopo
oltre quindici anni; i variegati universi del gioco
troveranno posto nel Real Collegio e nell’area della Cavallerizza;
il mondo Japan conquista gli ampi spazi del Polo Fiere di
Lucca; l’area Music & Cosplay sarà ospitata
nel complesso di San Francesco.
La multicanalità già
sperimentata con Lucca ChanGes resta confermata,
permettendo a persone di tutta Italia (e non solo!) di partecipare
al Festival anche a distanza: torneranno gli eventi in
streaming, i Campfire su tutto il territorio
nazionale, la prestigiosa media partnership con Rai, il Programma
Off digital e dal vivo. I visitatori che non sono
dotati di biglietto potranno quindi comunque vivere una dimensione
diffusa del Festival, direttamente nelle loro regioni e città,
attraverso gli eventi digitali, gli appuntamenti legati ai media
partner e le attività promosse nei singoli Campfire.
Per chi sceglierà di venire a Lucca
usando l’auto, parcheggiare sarà più facile:
i visitatori potranno prenotare il posto in uno dei due ampi
parcheggi al Palazzetto dello Sport e al Polo Fiere di Lucca.
Tutte le norme di
contenimento della pandemia (mascherine, assembramenti, Green
Pass…) dipenderanno dalla situazione in atto e saranno in linea con
le norme in vigore.
Il pubblico potrà finalmente tornare
in sicurezza nella città che ama, scoprendo nuovi spazi, in una
situazione più diffusa nel territorio e meno affollata, in cui
resterà chiaramente sempre prioritaria l’attenzione all’evoluzione
sanitaria e normativa.
Pluripremiato e vincitore di 4 premi
Oscar, Il Signore degli Anelli torna sul grande
schermo e nelle sale The Space Cinema, per
chiudere il mese di luglio in pieno stile fantasy.
Dal 22 al
26 luglio si inizia con il primo capitolo,
“La Compagnia dell’Anello” per poi proseguire dal
27 al 30luglio
con il secondo, “Le Due Torri”, e dal 31
luglio al 4 agosto si termina con
l’ultimo capitolo del racconto diviso in tre parti: “Il
Ritorno del Re”.
I fan della trilogia fantasy diretta
da Peter Jackson e basata sui
romanzi di J.R.R. Tolkien potranno rivivere – o
vivere per la prima volta – le avventure di Frodo
(e con lui la Compagnia dell’Anello), impegnato a distruggere
l’oggetto magico, l’Anello, forgiato da Sauron per
controllare la Terra di Mezzo che, dopo secoli, finisce nella mani
di Bilbo Baggins. Una lotta contro il male che vedrà protagonisti
il mago Gandalf, i tre fedeli hobbit, il nano Gimli, l’elfo Legolas
(Orlando Bloom) e Arago (Viggo Mortensen).
Un appuntamento da non perdere per
rivivere sul grande schermo le emozioni e la magia di un grande
classico del genere, che da anni affascina intere generazioni di
spettatori. Le prevendite sono già aperte e disponibili a
questo link.
Per evitare file e assembramenti,
The Space Cinema raccomanda e ricorda come sempre al
pubblico l’acquisto dei biglietti online, su sito e app,
anche se sarà sempre possibile comprarli al cinema.
L’illustratore e autore
italiano Lorenzo Mattotti firma per il quarto anno
l’immagine del manifesto ufficiale, e per il terzo anno la
sigla della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia.
L’immagine scelta
quest’anno per il manifesto raffigura “due personaggi che si
filmano reciprocamente in una sorta di danza, di duello giocoso –
spiega Lorenzo Mattotti – in un rapporto mediato dalla
cinepresa. E’ una danza sotto i riflettori di un set, un movimento
di energie comuni, un rituale di sguardi. Sguardi a confronto
potrebbe intitolarsi l’immagine, in un periodo in cui lo sguardo
acquista forza come una nuova relazione tra le persone. I due
personaggi simboleggiano due visioni diverse che si incontrano e si
confrontano, si guardano e si studiano, ma non si oppongono: grazie
al Cinema e al suo ruolo centrale, creativo, propositivo”.
Lorenzo Mattotti
vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni 70 come
autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori
il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza “Fuochi”, che, accolto come
un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi
internazionali. Per il cinema, ha collaborato nel 2004 a
Eros di Wong Kar-Wai, Soderbergh e Antonioni, curando
i segmenti di presentazione di ogni episodio. E’ stato consulente
creativo per Pinocchio di Enzo D’Alò. Con
“Incidenti”, “Signor Spartaco”, “Doctor Nefasto” “L’uomo alla
finestra” e molti altri libri fino a “Stigmate” edito in Italia da
Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di
grande coerenza. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das
Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della
Sera e Repubblica. Per l’infanzia illustra vari libri tra cui
“Pinocchio” e”Eugenio” che vince nel ’93 il Grand Prix di
Bratislava. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali
l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals
museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana. Realizza manifesti,
copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes
2000 e i manifesti per l’Estate Romana.
Nel maggio 2019 ha
presentato con grande successo a Cannes, nelle sezione Un certain
regard, il suo primo lungometraggio animato come autore e regista
La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ispirato
alla favola/apologo di Dino Buzzati.
Si svolgerà con un eccezionale
doppio programma la Preapertura della 78. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che avrà luogo
martedì 31 agosto alla Sala Darsena del Palazzo del Cinema (Lido di
Venezia).
Il doppio programma della Preapertura della 78. Mostra prevede
la proiezione di:
· ore 18.30: La Biennale di Venezia: il cinema al tempo del
Covid, un diario filmato da Andrea Segre, prodotto dalla Biennale
di Venezia con Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà, sul “dietro le
quinte” dell’edizione 2020 della Mostra del Cinema, svoltasi con le
limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza dovuti alla
pandemia da Covid-19. “L’anno scorso la Biennale mi ha chiesto di
documentare un’edizione forse unica, forse storica (ancora la
domanda è aperta) della Mostra del Cinema, quella organizzata nel
cuore di una pandemia globale – dice Andrea Segre – Ero impegnato
in un altro lavoro e avevo pochi giorni a disposizione, ma la sfida
era bella e l’ho accettata. Ne è nato un piccolo diario filmato,
non posso chiamarlo film, sono appunti in presa diretta di un pezzo
inatteso della storia della Mostra e del cinema, sono semplicemente
uomini e donne incontrate nel cuore della Mostra, che riflettono su
quanto stanno e stiamo vivendo”.
· ore 21.00: Per grazia ricevuta (1971), scritto, diretto e
interpretato da Nino Manfredi, omaggio all’attore e regista per i
100 anni dalla nascita. Il film, presentato in una nuova copia
restaurata, è il lungometraggio d’esordio nella regia di Manfredi,
all’epoca da lui fortemente voluto contro tutti e a sorpresa
accolto molto favorevolmente dal pubblico. Il restauro è stato
realizzato nel 2021 dal Centro Sperimentale di Cinematografia –
Cineteca Nazionale e da Istituto Luce – Cinecittà a partire dal
negativo scena originale 35mm messo a disposizione da RTI-Mediaset
in collaborazione con Infinity+. Per la colonna sonora è stato
utilizzato un positivo ottico della Cineteca Nazionale.
Laboratorio: Istituto Luce -Cinecittà.
Per grazia ricevuta
Sinossi
Benedetto Parisi è in ospedale in gravi condizioni dopo un
tentativo di suicidio. Mentre è in corso l’operazione per salvargli
la vita, con una serie di flashback viene ricostruita la sua vita.
Da bambino, rimasto orfano, vive con una zia nubile che usa la
religione per impressionarlo e nascondere le sue relazioni
clandestine. Il giorno della Prima Comunione sentendosi nel peccato
si butta da un dirupo, ma, uscitone incolume, viene considerato un
miracolato degli altri paesani. Viene mandato a vivere in un
convento di frati che lo educano, ma mandato via anche da lì, va a
vivere da un farmacista ateo, innamorandosi, ricambiato, della
figlia. Condividendone sempre più le idee, quando crede di vedere
il farmacista in punto di morte baciare il crocifisso, confuso e
ferito si butta da uno strapiombo. Ma anche questa volta
miracolosamente si salva.
“Per grazia ricevuta è una storia semplice, accaduta a tanti,
con la quale desidero affrontare un tema difficile ma che sento
molto: la crisi religiosa. Il mondo di oggi mi sembra il più adatto
ad afferrare questa tematica; le conquiste tecniche e la
civilizzazione in progresso continuo hanno fatto dimenticare ciò
che ognuno di noi ha dentro di sé. Intendiamoci, non voglio fare un
film intellettualistico perché so che il mio pubblico ama ridere;
affrontare un tema importante in maniera umoristica mi sembra il
migliore modo di dire qualcosa e spero di riuscirci” (Nino
Manfredi)
Il MCU è pieno di storyline che possono essere
tanto amate quanto odiate dai fan. In alcuni casi, certe trame
finiscono per essere talmente deludenti che i fan preferirebbero
che venissero eliminate del tutto; in altri casi, invece, risultano
così promettenti che i fan vorrebbero venissero ampliate. Screen
Rant ha raccolto 5 storyline dell’Universo
Cinematografico Marvel che dovrebbe essere tagliate e 5 che, al
contrario, dovrebbero essere approfondite:
1Thanos attacca Xandar
Quando è
uscitoAvengers:
Infinity War,i fan
sapevano già cosa fossero le Gemme dell’Infinito e sapevano che
Thanos le stava cercando tutte. I fan hanno speculato a lungo su
come avrebbe fatto a raccoglierle tutte, ma la scena iniziale del
film ha rivelato che il Titano Pazzo era già in possesso della
Gemma del Potere.
Thanos che inizia il film con una delle gemme
ha contribuito a cementarlo come il cattivo più minaccioso del MCU.
Tuttavia, vedere l’attacco di Thanos a Xandar e ai Nova Corps
svolgersi fuori dallo schermo è stata un’amara delusione. Sarebbe
stato molto divertente approfondire la cosa.
Al via le riprese di Io
e mio fratello, la nuova commedia di Luca
Lucini (Tre metri sopra il cielo, Nemiche per la
pelle, Come diventare grandi nonostante i genitori) con
Denise Tantucci,
Cristiano Caccamo, Greta Ferro, Teresa Mannino, Claudio Colica,
Paola Lavini e con la partecipazione di Ninni Bruschetta, Marco
Leonardi, Nino Frassica e Lunetta
Savino.
Le riprese si svolgono in Calabria
(tra Altomonte, San Nicola Arcella, Civita, Cirò Marina) e a Milano
per un totale di sei settimane. Prodotto da Pepito Produzioni e da
Piero Crispino e Giuseppe Saccà per 302 Original Content e Vision
Distribution, il film sarà distribuito da Vision Distribution.
Io e mio fratello, la trama
Sofia (Denise Tantucci) è
la pecora nera della famiglia. Ha 28 anni, è una sciupafemmine e ha
lasciato la Calabria, sua terra d’origine, per trasferirsi a
Milano, dove vive con il suo coinquilino Alessandro (Claudio
Colica). Mauro (Cristiano Caccamo) è il fratello di Sofia.
Affidabile e amorevole, al contrario di Sofia con la quale è sempre
in guerra, non ha lasciato la Calabria e porta avanti l’azienda di
famiglia. Sofia e Mauro non sono solo sorella e fratello, hanno
anche un’altra cosa in comune: Michela (Greta Ferro), primo e unico
amore di Sofia, che però sta per sposare proprio Mauro. Quando
Sofia si rende conto che sta per perdere la donna della sua vita,
decide di tornare a casa, in Calabria. Ma il ritorno di Sofia
romperà ogni equilibrio e in un susseguirsi di situazioni
tragicomiche, i due fratelli saranno costretti a guardarsi davvero
in faccia e a scegliere chi voler essere da grandi… Tra amori
passati e ritrovati, storie di amicizia, famiglia e fratellanza,
Luca Lucini torna sul set con una commedia romantica e ricca di
intrighi.
Essendo la saga originale di Stine
composta da innumerevoli romanzi, ci sarebbe materiale a
sufficienza per dare vita ad un vero e proprio franchise
cinematografico, e a quanto pare, la cosa sarebbe negli intenti di
Leigh Janiak, la regista della trilogia
cinematografica.
Intervistata da
IndieWire, infatti, Janiak ha spiegato di aver sempre avuto dei
piani per un universo di film interconnesso, in pieno stile
MCU, ancora prima di essere
ingaggiata per la trilogia. “Una delle cose entusiasmanti di
Fear Street è il fatto che l’universo è grande e consente molto
spazio”, ha dichiarato la regista.
“Una delle cose di cui ho
parlato prima di essere assunta è che abbiamo il potenziale per
creare un Marvel Cinematic Universe in stile horror, in cui puoi
avere assassini slasher provenienti da molte epoche diverse. Il
canone risiede nella mitologia principale, costruita attorno al
fatto che il diavolo vive a Shadyside, quindi c’è spazio anche per
tutto il resto.”
Poi ha aggiunto: “La mia
speranza è che al pubblico piaccia abbastanza la trilogia da poter
iniziare seriamente a costruire qualcosa di più ampio. Si potrebbe
pensare ad un’altra trilogia, a degli stand alone, a delle serie
tv. La verità è che non penso più a Fear Street in termini di film
o di serie tv. Questa è la cosa grandiosa di Netflix e di ciò che
rappresenta Fear Street, che è una specie di novità ibrida. Sono
entusiasta all’idea di cosa potrebbe accadere in futuro.”
La trilogia di Fear Street disponibile su Netflix
La trilogia di Fear
Street segue un gruppo di adolescenti a Shadyside, Ohio,
che sono terrorizzati da un antico male responsabile di una serie
di brutali omicidi che affliggono la città da secoli. Netflix ha
acquistato i diritti di distribuzione della trilogia nell’agosto
2020 (all’inizio il primo film doveva essere distribuito nelle
sale). La prima parte (1994)
è uscita il 2 luglio 2021, seguita dalla seconda (1978)
il 9 luglio e dalla terza e ultima (1666)
il 16 luglio.
Netflix ha diffuso
il teaser trailer di Sex Education 3, l’attesa
terza stagione della serie Originale UK Netflix Sex
Education. La serie vede protagonisti Asa Butterfield, Gillian Anderson,
Ncuti Gatwa,
Emma Mackey, Connor Swindells e Kedar
Williams-Stirling. La serie è diventata un successo
critico e commerciale per Netflix, con oltre 40 milioni di
spettatori.
Tra i nuovi membri del cast di
Sex
Education anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il
fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto
del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel
ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra
Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di
Maeve.
Di recente Scarlett Johansson ha rimproverato Mark Ruffalo per non essersi tatuato il
simbolo degli Avengers insieme ai restanti “Original Six”, ossia i
Vendicatori della formazione originale (vale a dire Iron Man,
Captain America, Thor, Vedova Nera, Hulk e Occhio di Falco).
L’unico membro del cast che non ha
voluto prendere parte alla cosa è stato proprio Ruffalo. A tal
proposito, l’interprete di Vedova Nera ha dichiarato: “Abbiamo
un tatuaggio degli Avengers. L’unica persona che non ce l’ha è Mark
Ruffalo, perché in pratica è un fifone. Abbiamo cercato di
convincerlo a farlo. Gli abbiamo detto: ‘E se usassimo l’inchiostro
bianco? E se lo facessimo in acqua, tutti insieme, in modo da
ricordare per sempre l’esperienza?’. Ma lui ha rifiutato lo stesso.
Che guastafeste!”
Mark Ruffalo e Scarlett Johansson hanno recitato per la prima
volta insieme, nel MCU, in The Avengers del 2012. La coppia è apparsa fianco a
fianco in tutti e quattro i film dedicati ai Vendicatori e in
Age of Ultron si è perfino fatto riferimento ad una
controversa storia d’amore tra i due.
Black
Widow, attualmente nelle sale, è l’ultimo film in cui
vedremo Johansson nei panni di Natasha Romanoff, considerato che il
personaggio è ufficialmente morto in
Endgame, mentre Ruffalo tornerà nei panni del Gigante
di Giada nell’attesa serie She-Hulk
che uscirà nel 2022 e che segnerà il debutto di Jennifer Walters,
cugina di Bruce Banner.
Craig Mazin,
creatore e autore dell’acclamata serie HBO Chernobyl,
ha rivelato che Zack Snyder gli aveva chiesto di assisterlo
durante le riprese aggiuntive di Justice
League nel 2017. In una discussione all’interno del
podcast
Scriptnotes (via
Screen Rant), Mazin ha spiegato che Snyder aveva contattato lui
e ad altri sceneggiatori per perfezionare alcune cose relative alla
sceneggiatura, poco prima che il regista lasciasse il film.
“Ho visto il taglio di Zack
Snyder quando ci stava lavorando, all’inizio”, ha spiegato
Mazin. “Stavano parlando di fare una settimana di scrittura, o
forse dei reshoot… qualcosa del genere. E così ha invitato tre o
quattro sceneggiatori, incluso me, per guardare il film nello stato
in cui era in quel momento e parlare di alcune cose che si
sarebbero potute sistemare nel corso di una settimana di
scrittura.”
“Non sono un grande fan dei film
di supereroi, ma Justice League mi è davvero piaciuto”, ha
aggiunto Mazin. “Mi è piaciuto. Ho pensato che fosse davvero
buono. C’erano forse delle cose da sistemare, dei suggerimenti che
avremmo potuto dare. Poi Zack ha lasciato il progetto. Penso se ne
sia andato la settimana successiva. Non ho mai visto la versione di
Joss Whedon.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky
e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Black Widow ha raggiunto
importanti risultati al box office in occasione del weekend
d’apertura, e a quanto pare anche gli streaming su Disney+ sono andati molto bene
(nonostante l’Accesso Vip, ossia la richiesta di un costo
aggiuntivo per potere godere della visione del film, al di fuori
del tradizionale abbonamento). Tuttavia, proprio la piattaforma di
streaming avrebbe generato il malcontento dei proprietari della
sale cinematografiche.
Come riportato da
Variety, la NATO (National Association of Theatre Owners,
un’organizzazione commerciale con sede negli Stati Uniti d’America
i cui membri sono gli esercenti cinematografici), ha rilasciato una
dichiarazione ufficiale che rende esplicito il suo dissenso nei
confronti della scelta della Disney di far uscire il film con
Scarlett
Johansson in contemporanea anche sulla
piattaforma di streaming.
La NATO ha deciso di parlare a
seguito di un forte calo negli incassi di circa il 69% durante il
secondo fine settimana. Nella dichiarazione ufficiale di legge:
“Nonostante le affermazioni che questa strategia di
distribuzione dell’era pandemica, totalmente improvvisata, sia
stata un successo per Disney, il modello della distribuzione
simultanea dimostra che un’uscita pensata esclusivamente per la
sala garantisce entrate per tutte le parti coinvolte in ogni ciclo
della vita di un film”.
“Senza dubbio, la pirateria ha
influito ulteriormente sulle performance di Black Widow, così come
influenzerà le sue prestazioni future nei mercati internazionali in
cui deve ancora essere distribuito”, ha osservato la NATO.
“Le molte domande sollevate dopo che la Disney ha diffuso
brevemente i dati di streaming relativi al weekend di apertura
stanno ricevendo rapidamente una risposta proprio grazie alla
performance deludente e anomala di Black Widow. La risposta più
importante è che l’uscita in contemporanea è un artefatto dell’era
della pandemia che dovrebbe essere lasciato alla storia, come la
stessa pandemia.”
Se è vero, da un lato, che la
pirateria può aver rappresentato un problema per Black Widow, dall’altro è anche
vero che la questione della pandemia, purtroppo, non è ancora un
lontano ricordo e, nonostante tutte le misure precauzionali che
vengono prese in loco, molte persone non si sentono ancora a loro
agio nell’andare al cinema. Proprio per questo, non possiamo
affermare con certezza che un’uscita di Black Widow esclusivamente in
sala avrebbe potuto garantire risultati, in termini di incassi,
paragonabili alle precedenti uscite dei Marvel Studios.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
È ufficialmente iniziata la ricerca,
da parte della Warner Bros., dell’attrice che interpreterà Barbara
Gordon nell’annunciato film su Batgirl che
arriverà direttamente su HBO Max e che è stato affidato
a Adil El Arbi e Bilall
Fallah, registi di Bad
Boys for Life.
Come riportato da
Deadline, sarebbero ben quattro le attrici in lizza per la
parte: Isabela Merced(Dora e la città
perduta),Zoey Deutch(Prima di
domani), Leslie Grace(In the
Heights – Sognando a New York) e Haley Lu
Richardson(A un metro da te). Secondo la fonte,
lo studio inizierà a convocare le attrici per i tradizionali screen
test già a partire da questa settimana.
In attesa di scoprire a chi verrà
affidata ufficialmente la parte, ricordiamo che Christina
Hodson, che ha scritto lo spin-off Bumblebee e
che ha lavorato anche ai film DC Birds of
Prey e The
Flash, ha scritto la bozza più recente della
sceneggiatura. “Con Batgirl, speriamo di condurre il
pubblico in un viaggio divertente. L’obiettivo è mostrare loro un
lato diverso di Gotham”, aveva dichiarato il produttore
Kristin Burr. “La sceneggiatura di Christina è
piena di spirito. Adil e Bilall hanno un’energia talmente viva che
è quasi contagiosa, cosa che li rende i registi perfetti per questo
nuovo progetto sull’universo di Batman. Sono semplicemente
entusiasta di poter far parte dell’universo DC. È
fantastico.”
In
origine, Batgirl doveva essere diretto
da Joss Whedon, regista di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decrifrare la storia”.
Per quanto
riguarda Adil El
Arbi e Bilall Fallah, dopo il
successo di Bad
Boys for Live, che ha rivitalizzato a distanza di
molti anni il franchise di Bad Boys inaugurato
negli anni ’90, il duo si è occupato anche della regia di alcuni
episodi dell’attesa serie Ms.
Marvel, in arrivo su Disney+.
Nonostante il primo trailer
ufficiale di Eternals non
abbia rivelato moltissimo a proposito della trama del film, la
nuova fatica della regista premio Oscar Chloé Zhao
è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU, soprattutto perché sembra che
il debutto di questi personaggi sia destinato a cambiare l’universo
condiviso in grande stile.
Durante una recente intervista con
GQ, Richard Madden, che nel film interpreterà
Ikaris, ha parlato di ciò che i fan dovranno aspettarsi da Eternals.
Dopo aver confermato che il suo personaggio e quello di Sersi,
interpretato da Gemma Chan, vivranno “una lunga storia d’amore
che attraverserà i secoli” (e che probabilmente sarà interrotta
dall’arrivo di Dane Whitman, interpretato da Kit Harington), l’attore ha anche rivelato che
i reshoot e le sessioni di doppiaggio hanno avuto luogo da quando
le riprese principali sono terminate. “Sarei ancora capace di
entrare in quel vestito attillato da supereroe dopo il
lockdown?”, ha ironizzato l’attore.
Parlando invece del lavoro di Zhao,
Madden ha precisato che Eternals
non sarà l’ennesimo film di supereroi, ma qualcosa di più. Secondo
l’attore, si tratterà di scoprire come questi personaggi
riusciranno ad interagire con il mondo oggi, chi sono, quali sono i
loro valori e di cose si preoccupano. “L’Universo Marvel
continua a cambiare, a elevarsi e a crescere e penso davvero che
stiamo facendo qualcosa che loro non hanno ancora fatto”, ha
dichiarato l’attore.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta
Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Il network americano
ABC ha diffuso il teaser trailer “Blackout” di
9-1-1 5, l’attesa quinta
stagione di 9-1-1.
La stagione 5 si apre con un grave disastro di blackout quando
torna questo autunno su FOX
9-1-1 5
9-1-1 5 è la
quinta
stagione della serie 9-1-1
creata da Ryan Murphy e Tim Minear per
il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad
Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip /
Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1
esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia,
paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni
spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono
cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più
vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.
In 9-1-1
5 protagonisti sono Athena Carter Nash,
(stagione 1-in corso), interpretata da Angela
Bassett, Robert “Bobby”
Nash (stagione 1-in corso), interpretato
da Peter Krause, Evan “Buck”
Buckley (stagione 1-in corso), interpretato
da Oliver Stark, Henrietta “Hen”
Wilson (stagione 1-in corso), interpretata
da Aisha Hinds, Howard
“Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato
da Kenneth Choi, Michael
Grant (stagione 1-in corso), interpretato
da Rockmond Dunbar, Abigail “Abby”
Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata
da Connie Britton, Madeline “Maddie”
Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata
da Jennifer
Love Hewitt, Edmundo “Eddie”
Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan
Guzman, May Grant (ricorrente
stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata
da Corinne Massiah, Harry
Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso),
interpretato da Marcanthonee Jon Reis.
Svelati il trailer ufficiale di
Stuntman che sarà disponibile da
venerdì 23 luglio su Disney+. Il documentario segue il
leggendario stuntman Eddie Braun mentre tenta una delle acrobazie
più pericolose della storia. Ormai vicino alla pensione e dopo
essere sopravvissuto a più di tre decenni di terribili incidenti
d’auto, esplosioni, cadute e salti che sfidano la morte, Eddie
decide di portare a termine ciò che il suo eroe d’infanzia non ha
mai compiuto: il famigerato rocket jump dallo Snake River Canyon,
un audace evento televisivo che ha quasi ucciso il famoso e
temerario Evel Knievel.
Dwayne Johnson, Dany
Garcia, Hiram Garcia e Brian Gewirtz
di Seven Bucks Productions sono gli executive producer
di Stuntman. I produttori sono
Steven Golebiowski, Eddie Braun e Kurt Mattila di Driven
Pictures. Mattila ha anche diretto e montato il documentario. Kelly
Knievel è executive producer. Stuntman è accompagnato
dalle musiche di Slash con Myles Kennedy e the Conspirators.
Co-fondata da Dwayne
Johnson e Dany Garcia, Seven Bucks Productions è una
società di produzione multipiattaforma che sta sperimentando
contenuti originali per la televisione, il cinema, le tecnologie
emergenti e le reti digitali. Attraversando tutti i generi
dell’intrattenimento, Seven Bucks Productions crea contenuti
innovativi basati sull’autenticità, su una narrazione forte e sulla
passione.
Seven Bucks Productions ha
un’agenda in continua espansione che comprende film
come Jungle Cruise di Disney, Red
Notice di Netflix, Black
Adam e DC League of Super-Pets di
Warner Bros, Jumanji – Benvenuti nella
giungla e Jumanji: The Next Level di
Sony, Fast & Furious – Hobbs and
Shaw di Universal e molti altri. La company produce anche
serie televisive originali tra cui Young Rock di
NBC, Ballers di HBO, I segreti delle
attrazioni Disney e Stuntman di
Disney+, The Titan
Games di NBC e Rock the Troops di
Paramount Network.