Guarda l’intervista a Allen
Leech, il co-protagonista di
Downton Abbey II – Una nuova era, il nuovo film basato
sulla serie di successo Downton Abbey. Dal pluripremiato scrittore
Julian Fellowes arriva il film evento
Downton Abbey II – Una nuova era. L’attesissimo
ritorno cinematografico del fenomeno globale riunisce l’amato cast
in un grande viaggio nel sud della Francia per scoprire il mistero
della villa appena ereditata dalla Contessa Madre di Grantham.
Il cast di Downton Abbey
ritorna ancora una volta per un secondo film! In aggiunta
al cast originale ci saranno Hugh Dancy, Laura Haddock,
Nathalie Baye, Dominic West e Jonathan Zaccaï.
Downton Abbey II – Una nuova era è diretto da Simon
Curtis e scritto da Julian Fellowes, prodotto da Gareth Neame, Liz
Trubridge, Julian Fellowes. Protagonisti il cast storico
Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan
Coyle,
Michelle Dockery, Kevin Doyle, Joanne Froggatt, Harry
Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan,
Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Tuppence Middleton, Lesley
Nicol, Maggie Smith, Imelda Staunton, Penelope Wilton.
Debutterà al cinema in Italia dal
19 Maggio American
Night, il film di Alessio Della Valle
che vede protagonisti un cast internazionale composto da n
Jonathan Rhys Meyers,
Emile Hirsche Paz Vega. Nel cast
anche Jeremy Piven, Fortunato Cerlino, Annabelle Belmondo,
Mara Lane, Alba Amira Ramadani, Lee Levi, Maria Grazia Cucinotta,
Michael Madsen, Marco Leonardi, Anastacia, Manal El-Feitury,
Lorenzo McGovern Zaini, Marc Fiorini, Aaron Stielstra, Owen Davis,
David Traylor, Riccardo Cicogna
Ambientato nel mondo dell’arte
contemporanea di New York, American
Night è un thriller neo-noir ricco di suspense e
colpi di scena, che è già stato venduto in 18 Paesi nel Mondo.
Alessio Della Valle e Fortunato
Cerlino presenteranno il film sabato 23
aprile al COMICON di Napoli.
American Night, la trama
Michael Rubino (Emile
Hirsch) è appena diventato capo di tutti i capi della
mafia di New York ma il suo più grande desiderio è quello di poter
dedicare la sua vita alla pittura e diventare un grande artista.
John Kaplan (Jonathan Rhys Meyers) è un mercante
d’arte disordinato e ombroso ma è anche il migliore al mondo per
l’individuazione dei falsi. Le strade dei due, apparentemente così
distanti, si incontreranno davanti a un bivio di cruciale
importanza, quando il furto della Pink Marilyn di Warhol darà il
via ad una serie di accadimenti imprevisti che sconvolgeranno le
loro vite.
Nelle sale dal 19 maggio
2022 distribuito da 01 DISTRIBUTION
Annunciata da tempo, la serie
Bang BangBaby, nuovo
prodotto originale di Prime Video, è in arrivo sulla
piattaforma con i primi cinque episodi a partire dal 28
aprile. I secondi cinque, invece, saranno distribuiti dal
19 maggio. Prodotta da The
Apartment e Wildeside, entrambe società
del gruppo Fremantle, la serie nasce da un’idea
del regista Andrea Di Stefano (Escobar, The Informer), e porta lo
spettatore nella Milano del 1986. Qui si svolge la storia di
Alice, adolescente di 16 anni la cui vita di
teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre che
credeva morto in realtà è ancora vivo.
È l’inizio di una discesa agli
inferi, per la ragazza, che per amore del padre si tuffa nel
pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del
crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo
tardi. Scritta dallo stesso Di Stefano insieme Valentina
Gaddi e Sebastiano Melloni, la serie è
interpretata da Arianna Bacheroni, AdrianoGiannini, Dora
Romano, Antonio Gerardi e
Lucia Mascino. Durante la presentazione alla
stampa di Roma dei primi due episodi, si è avuto modo di
approfondire la natura di questo prodotto, che si configura come
una vera e propria novità nel panorama audiovisivo italiano.
Bang Bang Baby: tra
storia vera e immaginario pop
Ad aprire la conferenza stampa
sulla serie ci pensa il produttore Lorenzo Mieli,
CEO di The Apartment. Come da lui affermato, “la storia di Bang
Bang Baby è liberamente ispirata a quella di Marisa
Merico, una ragazza negli anni Ottanta cresciuta in
Inghilterra da una madre single. Come la protagonista della serie,
anche lei scoprì che suo padre non era morto come credeva, bensì
era membro di una famiglia della ‘ndrangheta a Milano. Nel
tentativo di conoscere il padre Marisa si avvicinò dunque a quel
mondo criminale, entrando poi a farne parte.”
“Siamo partiti da questo
spunto, – continua Mieli – per dar vita ad una storia
di formazione, una storia dove il tema centrale è quello delle cose
folli che facciamo per amore. Ancor di più, però, Bang Bang Baby è
la storia di una ragazza che cerca di ritrovare suo padre,
rendendosi disponibile a qualunque azione pur di riuscirci. La cosa
più interessante e allo stesso tempo più difficile, però, è stata
la ricerca di una chiave interpretativa di questa storia, di questo
contesto e delle tante emozioni in gioco. Volevamo che la serie
vantasse un look unico.”
La parola passa a questo punto al
regista Michele Alhaique, regista di sei episodi
su dieci, che racconta il modo in cui si è accostato alla
sceneggiatura della serie. “Quando mi è stata proposta la
sceneggiatura di Bang Bang Baby, ammetto di esserne rimasto
particolarmente spaventato. Era talmente tanto ricca di influenze e
di generi, eppure era anche profondamente originale, che non sapevo
come dar vita a quanto leggevo. Con il tempo di pausa imposto dai
lockdown, ho però avuto tempo per ragionarci su e giungere a quello
che potete ammirare oggi.”
“La cosa interessante per me,
– continua Alhaique – era quello di raccontare il tutto
dal punto di vista di Alice, ma in un modo così interno che tutto
doveva essere condizionato dal suo immaginario pop e dalle sue
emozioni. Sono questi due elementi a dettare il carattere del
racconto e di quanto vediamo, tutto si costruisce in relazione a
questo. Per far ciò, era per me importante essere sempre molto
vicino ad Alice, quasi da poter sentire il suo respiro, entrando
con lei in quel nuovo contesto e viverlo davvero. Descriverei Bang
Bang Baby come una serie profondamente dettata dal movimento
emotivo”.
Una serie italiana dal respiro
internazionale
Pur presentando una storia
profondamente radicata in una realtà storica dell’Italia ben
precisa, con tutta una serie di personaggi e situazioni figlie di
quel tempo, Bang Bang Baby è un prodotto
pensato per avere anche un respiro internazionale.
NicoleMorganti, Head of Italian
Originals agli Amazon Studios, ha infatti affermato che “il
linguaggio usato è al pari di tante altre produzioni internazionali
e ciò permette a Bang Bang Baby di non sfigurare in un catalogo
come quello di Prime Video, dove sarà fruibile in ogni parte del
mondo. È un’ottima opportunità per tutti quelli che hanno lavorato
a questo prodotto. Dal cast alla troupe, ci siamo circondati sia di
veterani che di giovanissimi, che hanno apportato il loro sguardo
unico al tutto.
Per un prodotto dalle ambizioni
internazionali come questo, internazionali sono anche le fonti di
ispirazione. Prendendo di nuovo la parola, Alhaique individua in
Joel e EthanCoen“due autori che hanno influito molto
sulle mie idee di messa in scena per questa serie”.“Allo
stesso tempo, – continua – impossibile non citare anche
registi come Quentin
Tarantino o Nicolas WidingRefn. La serie di quest’ultimo,Too Old To Die Young, è infatti
un prodotto a cui mi sono ispirato molto per trovare il carattere
estetico di questa nostra serie. Proprio come la storia che
racconta, pur presentando tante influenze,Bang Bang Baby
rimane però un prodotto visivamente unico.”
Apple
TV+ ha annunciato oggi la produzione di
Hijack, un nuovo thriller in sette parti con
protagonista Idris Elba (“Sonic – Il film 2“,
“Luther“),
vincitore del SAG e candidato all’Emmy, che sarà anche produttore
esecutivo. La serie segna il primo progetto che deriverà
dall’accordo siglato dalla Green Door Pictures di Elba con
Apple TV+.
La serie è scritta da George Kay (“Lupin”, “Criminal“)
e sarà diretta da Jim Field Smith (“Criminal”,
“The Wrong Mans”), che saranno anche produttori esecutivi insieme
allo stesso Elba, a Jamie Laurenson, Hakan Kousetta e Kris Thykier.
“Hijack” sarà prodotta da 60Forty Films e Idiotlamp Productions in
associazione con Green Door Pictures.
Hijack, la trama
Ambientato ai giorni nostri,
Hijack è un thriller teso che segue il viaggio di
un aereo destinato a Londra e dirottato durante un volo lungo più
di sette ore, mentre le autorità a terra si affrettano a cercare
risposte. Idris Elba interpreterà Sam Nelson, un
abile negoziatore nel mondo degli affari che deve farsi avanti e
usare tutta la sua astuzia per cercare di salvare la vita dei
passeggeri; la sua strategia ad alto rischio, però, potrebbe essere
la sua stessa rovina.
La serie sarà presentata in
anteprima e andrà ad aggiungersi ai titoli di Apple Originals
degli storytellers più creativi di oggi, tra cui “Scissione”
del regista e produttore esecutivo Ben Stiller,
acclamato dalla critica e recentemente rinnovato per un seconda
stagione; “Shining
Girls”, il nuovo thriller metafisico basato sul bestseller del
2013; “Disclaimer,” una nuova serie di thriller psicologici del
regista, scrittore, produttore, direttore della fotografia e
montatore, pluripremiato ai Golden Globe e BAFTA Alfonso
Cuarón e altro ancora.
Quella dei Madrigal
è una famiglia straordinaria, che vive in una magica casa tra le
montagne della Colombia, un luogo meraviglioso chiamato Encanto, da cui deriva il titolo del 60°
classico Disney, diretto da Byron Howard e
Jared Bush. Il film è stato premiato con l’Oscar,
il Golden Globe e il BAFTA al miglior film d’animazione e ha
raggiunto un enorme successo di pubblico e critica dopo la sua
distribuzione su Disney+.
Tra gli aspetti più lodati di
Encanto vi è la fantastica colonna sonora a cura
di Lin-Manuel Miranda e Germaine
Franco, che ha consegnato al pubblico di tutto il mondo
una tipologia di ritratto assolutamente inedita dei membri di
questa colorata famiglia.
Attenzione: l’articolo
contiene spoiler su Encanto
Dolores
Dolores
Madrigal, figlia maggiore di Pepa e
Félix, ha 21 anni. È una presenza piuttosto
insolita all’interno della casa dei Madrigal,
poiché il suo super udito le permette di percepire anche il minimo
suono, il che la rende al corrente di tutti i segreti della
famiglia. Sfortunatamente, questa non è sempre una buona cosa,
poiché la giovane non è molto perspicace o discreta nelle
informazioni che rivela.
Infatti, quando sente
Mirabel e suo padre Agustin
parlare della visione del loro zio Bruno, sceglie
di rivelarlo nel peggior momento possibile, ovvero durante la
visita della famiglia Guzman. Inoltre,
Dolores rivela di essere segretamente innamorata
di Mariano (promesso sposo di
Isabela) e alla fine, dopo aver esternato i suoi
sentimenti, Mariano stesso la ricambia.
Antonio
Membro più giovane in
assoluto della famiglia, Antonio ha un legame
profondo con Mirabel. Infatti, all’inizio del
film, quando è arrivato per lui il momento di ricevere “il dono”,
il potere che lo contraddistinguerà per sempre,
Antonio confessa che una parte di lui preferirebbe
non avere ricevere nessun dono per poter rimanere al fianco di
Mirabel, nonostante senta la pressione di
soddisfare le aspettative della famiglia.
Antonio è appunto
l’ultimo della famiglia di Encanto a ricevere il
suo dono: l’abilità di comunicare con gli animali, creature che lui
ama, e sembra essere un bambino un po’ schivo ma estremamente
dolce. Durante la cerimonia, è talmente nervoso che chiede se è
possibile avere Mirabel al suo fianco, e lei
glielo concede nonostante la visibile disapprovazione della nonna.
Antonio è poi tra coloro che sostengono fin da subito
Mirabel nella sua missione per salvaguardare la
loro Casita.
Camilo
Camilo, il
figlio di Pepa e Felix, è un vero
burlone: la sua abilità di mutare continuamente forma e aspetto gli
permette di fare infiniti scherzi alla sua famiglia, ma non è mai
crudele nelle sue malefatte. Il suo umorismo imprevedibile
garantisce un buon numero di momenti di divertimento e
spensieratezza all’interno del film.
Ma può anche diventare serio quando
richiesto, ed è infatti di notevole supporto alla madre nella sua
lotta contro l’ansia: il suo personaggio è anche più complesso e
interessante di quanto sembri a un primo impatto, dato che il suo
dono lo porta a doversi confrontare con problemi di identità.
Augustín e Julieta
Non è insolito che i
bambini speciali fatichino a trovare un canale di
comunicazione a loro congeniale con i genitori e, mentre
Mirabel sperimenta qualcosa di simile con
Abuela, la stessa cosa non si può dire di sua
madre Julieta e di suo padre
Agustin.
Dotata del potere di guarire
attraverso il cibo che prepara, Julieta considera
sua figlia speciale come tutti gli altri membri della famiglia, se
non di più. Agustin, da parte sua, comprende
pienamente la posizione di Mirabel, rivelando che
anche lui si è sentito, a volte, un estraneo nella famiglia.
Nonostante sia talvolta maldestro, fa del suo meglio per proteggere
la figlia, soprattutto dagli abusi emotivi di
Abuela. Agustin e
Julieta vogliono davvero molto bene a
Mirabel, e si vede.
Isabela
Diamante di punta della
famiglia Madrigal, Isabela è la
sorella maggiore di Mirabel, e considerata da
tutti la figlia ideale. Di conseguenza, tra le due si è instaurata
fin dall’infanzia una sorta di rivalità fraterna, a causa della
quale Mirabel soffre parecchio. La nostra
protagonista è infatti sinceramente ammaliata dalla vita di
Isabela ma non sa che, dietro all’apparente
perfezione, si cela un peso non indifferente per la sorella.
Infatti, Isabela si
sente intrappolata dalla sua stessa immagine, e probabilmente ce
l’ha con Mirabel perché è l’unica della famiglia
che non deve soddisfare standard irragionevoli. La sua mancanza di
empatia nei confronti di Mirabel la fa
inizialmente percepire come scorbutica ma scopriremo che è disposta
a sposare un uomo che non ama per la sua famiglia, quindi non è
affatto egoista come sembra.
Pepa
Pepa, la zia di
Mirabel, è in grado di controllare il tempo
atmosferico con le sue emozioni: questo particolare potere non
sempre è una buona cosa, poiché zia Pepa dimostra
di avere un bel caratterino: la sua disputa con il fratello
Bruno ne è la prova. Lei incolpa
Bruno dal momento che i suoi poteri sono andati in
tilt proprio nel giorno del suo matrimonio, scatenando un uragano
che ha fatto scappare tutti gli invitati.
Tanto del suo comportamento è
influenzato dal perfezionismo di sua madre, e diventa visibilmente
ansiosa quando qualcosa va storto. In ogni caso, è irragionevole da
parte sua demonizzare suo fratello per un infausto evento in realtà
completamente fuori dal suo controllo.
Felix
Il marito di
Pepa, Felix, è tanto allegro
quanto lei è capricciosa e sostiene sua moglie in tutto, offrendole
un’ancora indispensabile per le sue turbolente emozioni.
Nonostante questo, sembra disapprovare il fatto che
Abuela cerchi di controllare Pepa
e di imporle costantemente uno standard di perfezione assoluta.
Essendosi sposato con un membro
della famiglia, Felix non ha poteri propri, ma non
sembra minimamente turbato da ciò: forse il suo dono magico è
essere l’anima della festa e avere sempre un sorriso per tutti.
Luisa
Sorella mezzana di
Mirabel, Luisa è il vero pilastro
che sostiene la comunità di Encanto. La sua super
forza può essere eguagliata solo dalla sua affidabilità, ed è
determinata a portare a termine i suoi compiti a qualsiasi costo.
Sfortunatamente, ha però così tante faccende da sbrigare e cose da
tenere a mente che si sente crollare sotto la pressione.
Anche se mostra una buona dose di
risentimento silenzioso e di rabbia repressa per tutto quello che
deve fare, non sembra mai incolpare Mirabel come
fa Isabela. Al contrario, è felice di guidare
Mirabel nella giusta direzione e mostra fiducia e
affetto genuini per sua sorella, infatti è sicuramente uno dei
personaggi più simpatici del film.
Abuela
Matriarca della famiglia,
Alma Madrigal è stata la fondatrice di
Encanto. Non possiede alcuno dono, ma è dal suo
dolore per la perdita del marito Pedro che é nata
la Casita dei Madrigal,
e da allora Abuela si è impegnata per proteggere
sempre la magia della casa, rappresentata da una candela dalla
fiamma perenne. Ma è proprio quello stesso dolore che può arrivare
a sabotare i doni della famiglia: il trauma di
Abuela la rende infatti talmente iperprotettiva
nei confronti dell’Encanto da esercitare
un’incredibile pressione sulla generazione più giovane.
Non riesce a proteggere suo figlio
Bruno dall’essere emarginato a causa del suo
insolito dono di prevedere il futuro e disprezza
Mirabel perché non possiede alcun potere.
Valorizza i doni al di sopra delle singole persone, ed è proprio il
suo atteggiamento ostile che porta alla decadenza
dell’Encanto.
Bruno
Fulcro della famigerata
canzone “Non si
nomina Bruno“, zio Bruno è percepito
come un cattivo presagio a causa del suo dono: egli riesce a
prefigurare eventi negativi che avverranno in futuro, il che porta
tanto la sua famiglia quanto gli abitanti della città ad
emarginarlo. Quando al centro di una delle sue visioni si accorge
che c’é Mirabel, sceglie di ritirarsi tra le mura
della Casita, piuttosto che rischiare di
esporla allo stesso trattamento.
È chiaro che la sua famiglia gli
manca molto, ma è solo quando Mirabel gli chiede
aiuto che si azzarda a tornare tra i suoi cari. Affronta persino
sua madre per difendere Mirabel, ed è disposto a
rischiare la disapprovazione perenne nei suoi confronti, ma non a
lasciare Mirabel da sola nella stessa situazione
in cui ha lui ha vissuto per anni. Al contrario, sono gli stessi
Madrigal che non si scusano mai adeguatamente con
il simpatico Bruno per il modo in cui lo hanno
maltrattato.
Mirabel
Protagonista del film,
Mirabel lotta con profondi sentimenti di
insicurezza dovuti al fatto di non avere poteri propri. Cerca di
fare buon viso a cattivo gioco e di fingere che la cosa non la
disturbi ma, quando la sua famiglia la esclude accidentalmente da
una foto, subisce un duro colpo emotivo. Nonostante ciò, persevera,
determinata a dimostrare il suo valore: rintraccia lo zio scomparso
Bruno e aggiusta il suo rapporto con la sorella
Isabela.
Quando sua nonna vede lei e
Isabela insieme, le due hanno una terribile
discussione, e lo sfogo di Mirabel è
incredibilmente intenso e comprensibile. Ma quando il litigio porta
alla distruzione della casa senziente dei
Madrigal, la Casita,
Mirabel rischia la vita per tentare di
salvaguardare la magia di famiglia ed è proprio attraverso le
capacità e l’intuito di Mirabel che i
Madrigal alla fine riacquistano i loro poteri e la
loro casa.
Con l’arrivo al cinema di
Animali Fantastici – I segreti di Silente, si riaccende
l’attenzione nei confronti della saga prequel di Harry Potter. Tra i personaggi su cui questi nuovi
film si concentrano, uno dei più affascinanti è senza dubbio il
villain Gellert Grindelwald. Un cattivo al pari di
Lord Voldemort, dotato di poteri unici che lo rendono uno dei
più pericolosi maghi mai esistiti. Sono tanti i misteri che ancora
avvolgono il personaggio e molte sono le cose da sapere su di lui,
deducibili tanto dai libri quanto dai film in cui compare.
Ecco 10 cose che forse non sai di Gellert
Grindelwald.
Gellert Grindelwald: i film
1. È presente in diversi
film.Gellert Grindelwald è il
principale antagonista della saga di Animali Fantastici,
prequel dei film di Harry Potter. Comparso sotto altre
vesti già in Animali Fantastici e dove
trovarli, salvo svelare la propria identità nel finale,
egli si è poi mostrato in tutto il suo valore in Animali Fantastici – I crimini
di Grindelwald. Ormai all’apice del potere, compare
naturalmente anche nel nuovo Animali Fantastici – I segreti
di Silente. Il personaggio è inoltre previsto anche per i
prossimi due capitoli della saga, che porteranno così a compimento
il racconto delle sue gesta.
Gellert Grindelwald in Harry Potter
2. Compare nel settimo
capitolo della saga. I film di Animali Fantastici
non sono i primi a portare sul grande schermo il personaggio di
Gellert Grindelwald. Egli era infatti già apparso brevemente nel
film Harry Potter e i Doni della
Morte – Parte 1, settimo capitolo della saga principali.
Qui egli viene mostrato da prima in un flashback che le mostra
molto giovane e in seguito, nel presente, da anziano, quando viene
raggiunto da un Voldemort in cerca di notizie.
Gellert Grindelwald e Albus Silente
3. Erano grandi
amici. Come già anticipato da Animali Fantastici – I
crimini di Grindelwald, questa saga prequel sarà fortemente
incentrata sul rapporto tra Grindelwald e Silente. Cresciuti
insieme, i due sono stati grandi amici e forse anche qualcosa di
più. Condividendo sogni e magie, entrambi aspiravano a portare ad
un livello superiore il mondo dei maghi e delle streghe. Ben
presto, però, tra di loro si insinuarono una serie di divergenze,
con Grindelwald che manifestava sempre più intenti malvagi. La
rottura tra di loro è ancora tutta da esplorare e molti sono i
segreti che verranno alla luce con i prossimi film.
4. Si sono sfidati in un
celebre duello. Pur provando ancora amicizia e amore per
Grindelwald, Silente era consapevole di essere l’unico in grado di
sconfiggerlo in duello e fu pertanto costretto a dar vita a tale
battaglia. Esortato dalla comunità di maghi, egli si trovò dunque
infine faccia a faccia con il suo amico nemico. Il duello fu così
epico che le cronache ne parlarono per settimane e anni dopo fu
inserito nei libri di testo di Storia della Magia. Silente
sconfisse abilmente Gellert, divenendo ufficialmente il possessore
della Bacchetta di Sambuco, anche se in un primo momento non ne era
al corrente.
Gellert Grindelwald: da Johnny
Depp a Mads Mikkelsen, gli attori che lo interpretano
5. Johnny Depp era stato
scelto per interpretarlo. Al momento di dover scegliere un
interprete per il ruolo di Grindelwald, la Warner Bros. decise di
proporre la parte a Johnny Depp.
Egli accettò il ruolo senza neanche voler leggere la sceneggiatura,
essendo un grande fan della saga e desiderando da tempo di potervi
fare parte. Depp fu coinvolto profondamente nella costruzione
visiva di Grindelwald e contribuì attivamente alla scelta del look
del personaggio, tanto per quanto riguarda suoi tratti estetici
quanto per dettagli come gli abiti e simili.
6. Due diversi attori lo
hanno interpretato in un film. Come già accennato, il
personaggio fa la sua comparsa già nel settimo film di Harry
Potter. Poiché Grindelwald ci viene qui mostrato in due età
differenti, due sono anche gli attori che lo interpretano. La sua
versione giovane ha infatti il volto di Jamie Campbell
Bower (il quale ha poi ripreso il personaggio anche
per un flashback in Animali Fantastici – I crimini
di Grindelwald), mentre da anziano è interpretato da
Micheal Byrne.
7. Mads Mikkelsen è il
nuovo interprete del personaggio. Per via delle cause
giudiziarie in cui Depp è attualmente coinvolto, la Warner Bros. ha
deciso di togliere all’attore il ruolo di Grindelwald e affidarlo
ad un nuovo interprete. La scelta è ricaduta su Mads Mikkelsen,
il quale si è detto molto entusiasta della possibilità. Come noto,
Mikkelsen si è concentrato sul dar vita ad una versione di
Grindelwald coerente con quanto già visto eppure diversa,
ricercando dunque una propria interpretazione originale del
personaggio.
Gellert Grindelwald vs. Voldemort
8. Era più potente di Lord
Voldemort. Benché oggi la popolarità di Voldemort come
cattivo del mondo di Harry Potter sia difficilmente
eguagliabile, è bene sapere che, stando a quanto riportato dalle
descrizioni, è Gellert Grindelwald il più potente mago oscuro che
sia mai esistito. Egli è infatti dotato non solo di una mente più
potente e impenetrabile, ma è anche un abile illusionista nonché
capace di praticare la magia anche senza bacchetta. Date le
capacità che gli vengono attribuite, dunque, è lecito pensare che
in un duello con Voldemort, Grindelwald potrebbe facilmente
sovrastare il Signore Oscuro.
Gellert Grindelwald: a che casata appartiene?
9. Non ha frequentato
Hogwarts. Come noto,
Hogwarts non è la sola scuola di magia e stregoneria esistente
nell’universo narrativo di Harry Potter e Animali
fantastici. Il quarto film della saga principale, Il calice di fuoco,
mostra infatti l’esistenza di altre due scuole e una di queste,
l’istituto Durmstrang, è quella che frequentò Grindelwald nella sua
giovinezza. In essa non vi sono le quattro celebri casate presenti
invece a Hogwarts e dunque non è possibile ricondurre Grindelwald
ad una specifica di esse. Tuttavia, l’istituto Durmstrang è noto
per la propensione all’insegnamento delle Arti Oscure e ciò porta i
suoi studenti ad avere legami con i Serpeverde.
Gellert Grindelwald: la sua morte
10. È stato ucciso da
Voldemort. Chi ricorda la comparsa dell’anziano
Grindelwald in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, ricorderà
anche che egli viene interpellato proprio da Voldemort, desideroso
di saperne di più sulla potente bacchetta di Sambuco. Grindelwald,
che da tempo si trovava nella prigione Nurmengard, viene torturato
fino a quando non rivelò ciò che il Signore Oscuro desiderava
sapere. Fu a quel punto che Voldemort uccise in modo
particolarmente freddo Grindelwald, ponendo fine alla sua
storia.
Arriva in prima tv lunedì 25
aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky
Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema
Collection – Heroes), in streaming su
NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K,
The Suicide Squad – Missione Suicida.
Il film fa parte anche della
SKY CINEMA COLLECTION – HEROES, che da
sabato 23 aprile a venerdì 6 maggio si accenderà su
Sky Cinema Collection, con oltre 60 titoli
con tutti gli eroi più amati. Tra gli altri film che
appartengono all’universo DC sono da non perdere: WONDER WOMAN 1984, AQUAMAN,
JUSTICE
LEAGUE e SHAZAM!. Tra quelli appartenenti al mondo
Marvel saranno disponibili VENOM: LA FURIA DI CARNAGE e due capitoli
dedicati al gigantesco umanoide dalla pelle verde:
HULK e L’INCREDIBILE HULK. E
ancora altri titoli come DREDD – IL GIUDICE
DELL’APOCALISSE; MAZINGA Z – INFINITY;
SCONTRO TRA TITANI, KICK-ASS,
SUCKER PUNCH
The Suicide Squad – Missione
Suicida, la trama
Benvenuti all’inferno, cioè a Belle
Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati
Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno
di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura
Task Force X. Il compito di oggi è riunire una serie di truffatori,
tra cui Bloodsport, Peacemaker, Capitan Boomerang, Ratcatcher
2, Savant, Re Squalo, Blackguard, Javelin e la psicopatica più
amata di tutti, Harley Quinn. Poi, dopo averli armati pesantemente,
lasciarli cadere (letteralmente) sulla remota isola di Corto
Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in una giungla brulicante
di avversari militanti e forze di guerriglia, la Squadra sarà
coinvolta in una missione di ricerca e distruzione, sotto la guida
sul territorio del colonnello Rick Flag… e le direttive degli
esperti tecnologici del governo di Amanda Waller nelle orecchie,
che seguono ogni loro movimento. E come sempre, ad ogni mossa falsa
rischiano la morte (per mano dei loro avversari, di un compagno di
squadra o della stessa Waller). A volerci scommettere, la puntata
migliore è contro di loro – contro tutti loro.
The Suicide Squad – Missione Suicida Lunedì 25 aprile in
prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45
anche su Sky Cinema Collection – Heroes), in streaming su NOW e
disponibile on demand anche in qualità 4K.
Grande festa ieri sera, 20
aprile 2022, al cinema Farnese per La Santa piccola, il film di Silvia Brunelli
uscito da Biennale College e già vincitore del Riff come Miglior
Film Italiano. Festa per il folto pubblico che affollava la sala,
malgrado il periodo, ma soprattutto per l’arrivo di una splendida
notizia: La Santa Piccola, infatti, è stato
selezionato, unico film italiano, al Tribeca Film Festival, evento
piuttosto raro per il celeberrimo appuntamento newyorkese con il
cinema.
Così le parole dell’invito dal
Tribeca: “We were thrilled to discover Blessed Boysamong
the submissions and found it to be a bold, insightful and intimate
film… Silvia Brunelli’s beautifully written and lovingly crafted
film.”
“Siamo sicuramente felicissimi per
questa splendida occasione per la quale dobbiamo sicuramente
ringraziare Minerva e TVCO per l’appassionato lavoro con il quale
sta accompagnando questo film” hanno dichiarato i produttori
Valentina Quarantini e Marco Luca Cattaneo (Rain Dogs Production).
“Una notizia che ci ha sicuramente emozionate – ha dichiarato la
regista Silvia Brunelli parlando a nome proprio e della
cosceneggiatrice Francesca Scanu. Venire a sapere proprio stasera –
ha proseguito – questa splendida notizia carica l’avvio del tour in
sala della Santa piccola di uno splendido ottimismo.”Ricordiamo che
La Santa Piccola parte proprio con questa anteprima al
Farnese per un tour – in collaborazione con Emera Film -x che
attraverserà tutta l’Italia per approdare, ultima cappa la dove è
stato girato: a Napoli. Fra le prossime tappe Ragusa, Iglesias,
Bologna, Caserta. E poi – dopo uno splendido su e giù per l’Italia
Napoli, là dove – a La Sanità – il film è partito.
Realizzato col grant di 150.000€ di
Biennale College Cinema, il laboratorio di alta
formazione della Biennale di Venezia che sostiene
dal 2012 la produzione di opere prime e seconde, il film racconta
la storia della fraterna amicizia di Lino e Mario che si incrina
quando Mario scopre di provare per Lino qualcosa che va oltre la
pura amicizia. Una storia di formazione e identità che si intreccia
con l’imprevedibilità della vita all’interno del palcoscenico, a
tratti surreale, delle credenze e superstizioni popolari di una
Napoli colorata e variopinta. Sullo sfondo un’umanità piccola e
delicata prigioniera della propria quotidianità, ancora legata a
superstizioni e credenze religiose.
Il film prodotto da Rain
Dogs vede l’aiuto sul territorio di Mosaicon
Film, Antracine, Nuovo Teatro
Sanità e dell’Accademia di Belle Arti di
Napoli. La distribuzione internazionale è stata affidata a
Minerva Pictures Group e TVCO mentre quella italiana sarà curata
direttamente dai produttori in collaborazione con Emera film.
Oltre alla partecipazione alla
Mostra Internazionale del cinema di Venezia, il film ha vinto come
Miglior Lungometraggio Italiano al RIFF- Rome independent film
festival e si è aggiudicato il Premio del Pubblico (Fuori dal giro)
al Festival del Cinema di Porretta Terme. E’ stato selezionato
all’IFFK International Film Festival of Kerala, al Roze Filmdagen
Amsterdam LGBTQ+ Film Festival. Sarà, inoltre, fra i selezionati al
Pink Apple Film Festival (Aprile 2022)e a all’Italian Film Festival
in Scotland (Maggio 2022).
L’MCU non esisterebbe senza
i fumetti della Marvel Comics. Per quanto l’Universo
Cinematografico Marvel sia un mondo a parte, non può
prescindere dalla carta stampata: i personaggi, le storie, le
dinamiche tra i supereroi sono sempre degli adattamenti di una
versione a fumetti.
Con questo non s’intende dire che
l’MCU sia la copia
cinematografica della Marvel Comics, anzi: spesso i
cambiamenti sul grande schermo sono notevoli e ben architettati. Va
detto però che non tutti i fan dei supereroi amano le modifiche
fatte dai Marvel Studios alle loro storie
preferite. Gli utenti su Reddit hanno evidenziato
alcuni degli aspetti che, a parer loro, siano stati realizzati
meglio nei fumetti che nei
film..
La storia tra Bruce e Natasha
Tra le tante storie amorose
che coinvolgono gli eroi MCU, ce ne è una in
particolare che non è piaciuta ai fan. Come evidenzia l’utente
Abby_Benton, la
passione tra Bruce Banner e Natasha Romanoff
aveva del potenziale, ma andava sviluppata meglio.
I due Vendicatori si
riuniscono in Avengers: Age of Ultron, ma non
molti spettatori sono rimasti affascinati dalla relazione. Inoltre,
sono state mosse delle lamentele per il fatto che l’unica
donna Avenger sia stata inserita per forza in una
sottotrama romantica.
La rovina di Taskmaster
Nei fumetti,
Taskmaster è un mercenario dell’Universo Ultimate
con la capacità di imitare il modo di combattere di qualsiasi
avversario. Nell’MCU il personaggio, come
tanti altri cattivi, è stato drasticamente modificato.
Se molti villain sul grande schermo
sono stati potenziati in forza e profondità, non è questo il caso
di Taskmaster. Secondo un utente
Reddit, in Black Widow Taskmaster risulta
appiattito, come un semplice soldato a cui è stato fatto il
lavaggio del cervello.
La prematura scomparsa di
SHIELD
Lo SHIELD è
un’organizzazione essenziale in tantissime avventure della Marvel Comics. Viene trasposta
nell’MCU fin dalla Fase
1 con il primo Iron Man ma, purtroppo, ha vita
breve. In Captain America: The Winter
Soldier, quando si scopre che l’organizzazione
terroristica HYDRA si è infiltrata all’interno dello
S.H.I.E.L.D., viene messo a punto lo smantellamento della
squadra di spionaggio.
Secondo un utente di Reddit è stata una mossa prematura: l’MCU si è privata troppo
presto di “una parte così grande e importante di tante storie
nei fumetti.”
Malekith diventa un nemico
ordinario
Una lamentela che spesso
viene mossa ai primi film MCU riguarda soprattutto i
cattivi e la loro banalità. Forse il più anonimo di tutti è
Malekith il Maledetto, il leader degli Elfi
Oscuri che appare in Thor: The Dark World.
Nonostante il grande potenziale del
personaggio nei fumetti – un terrificante, giocoso, e folle
cattivo, nell’MCUMalekith viene raffigurato in modo completamente
piatto. L’utente cbekel3618
evidenzia come non sia stato aggiunto nulla di interessante in più
al villain.
Thor diventa divertente
Thor
è un personaggio amatissimo dell’MCU che è riuscito ad
accaparrarsi ben quattro film da solista. Nonostante ciò, i primi
due film con protagonista il Dio del Tuono non fanno
giustizia all’eroe dei fumetti. I Marvel Studios hanno quindi deciso di
reinventare il personaggio con il terzo capitolo.
In Thor: RagnarokChris Hemsworth veste i panni di un supereroe
più ironico. Il cambiamento è piaciuto alla maggior parte dei fan,
che hanno apprezzato il nuovo lato del personaggio. Tuttavia, c’è
chi preferisce il Thor dei fumetti. L’utente vinnybawbaw dice
“Thor è un dio, non un clown.”
Peter Parker è troppo simile a Tony
Stark
Il rapporto tra Peter Parker e Tony Stark
nell’MCU è stato affascinante
fin dall’inizio per i fan. Tony è un mentore
per Peter, lo accompagna nel suo percorso di crescita
sia come persona che come supereroe. Tuttavia, per alcuni
l’influenza di Tony è fin troppa.
Le lamentele sono soprattutto legate
alle tute high-tech che Iron Man ha ceduto a
Spidey. Per alcuni i costumi condivisi rendono Spider-Man fondamentalmente una versione più giovane
di Iron Man. In particolare, l’utente
Carpe_Musicam ha sottolineato che “il personaggio [MCU] assomiglia a malapena allo
Spidey di cui leggevo da piccolo.“
La redenzione di Bucky
Nell’MCU, Bucky Barnes
opera per anni come il Soldato d’Inverno ed è
costretto ad uccidere diverse persone. Anche quando diventa un
personaggio positivo, i ricordi di quel tempo continuano a
perseguitarlo, come si può vedere in The Falcon and the Winter Soldier.
Tuttavia, alcuni fan credono che il
personaggio MCUnon abbia un arco
narrativo veramente completo. L’utente di Reddit tsa7x crede che la
storia che mostra la redenzione di Bucky Barnes sullo schermo sia marginale rispetto
a quella della carta stampata. Nella Marvel Comics
infatti, Bucky assume il mantello di Capitan
America per compensare i crimini commessi in precedenza.
Hulk ha poco da fare
Hulk
è uno degli eroi Marvel più iconici di
tutti i tempi, nei fumetti come nell’MCU. È una parte
importante dell’Universo
Cinematografico Marvel e tra poco lo rivedremo sullo
schermo in She-Hulk. Nonostante la sua notorietà,
a Hulk non è mai stata concessa una pellicola o
una serie da solista come agli altri eroi: per alcuni fan è una
grande svalutazione del personaggio.
L’utente di Reddit Fillupjfly crede
infatti che Hulk non abbia un ruolo rilevante in nessuno dei film
in cui compare, dagli Avengers a Thor: Ragnarok.
L’Ordine Nero è sottostimato
Thanos è un
temibile nemico, ma non sarebbe lo stesso senza la sua banda di
scagnozzi. Fin da Avengers: Infinity War, l’Ordine Nero compare
a supporto del Titano Pazzo. Va detto però che
l’MCU non rende il team un
elemento essenziale delle trame.
Se alcuni fan sostengono che
l’Ordine Nero svolga la propria funzione nella storia in
cui è inserito, quelli che conoscono la banda dalla
Marvel Comics sono rimasti
delusi. L’utente DiddyMao20XX ha
spiegato che, diversamente da quanto accade nei film, “la
squadra è una terribile minaccia nei fumetti e crea buona parte del
divertimento“.
La storia di Captain America: Civil
War è poca cosa
Abbiamo già visto come
l’MCU prenda ispirazione
dalle storie di fumetti per poi farne interpretazioni molto diverse
dal materiale originario. Esemplare è Captain
America: Civil War, film che ha portato la storia iconica
di Capitan America vs. Iron Man sul grande schermo.
C’è chi ha apprezzato il fatto che
la storia originale sia stata snellita nel film, data l’immensa
dimensione della trama e i numerosi personaggi coinvolti. Tuttavia,
per altri la riduzione non fa giustizia alla Marvel Comics: l’utente Reddit
bronzetigermask ha
azzardato e ha detto che la storia della Guerra Civile “avrebbe
dovuto essere l’arco narrativo generale della Fase 4.”
Sony ha annunciato che
l’attesissimo film d’animazione Spider-Man: Accross the Spider-verse è
stato posticipato da quest’anno a giugno 2023. Ben prima che Sony e
Marvel portassero in vita il
multiverso in Spider-Man: No Way Home con tre Peter Parker, lo
studio aveva introdotto il concetto sul grande schermo con un
colorato film a fumetti che ha sbalordito il pubblico.
Spider-Man: Un nuovo universo ha debuttato alla
fine del 2018 ed è diventato un successo di critica, guadagnando $
375,5 milioni in tutto il mondo.
Originariamente intitolato Spider-Man: Accross the Spider-verse, il film
in uscita seguirà ancora una volta le avventure multiversali di
Miles Morales (Shameik Moore). Oscar
Isaac, Hailee Steinfeld e Jake Johnson
riprenderanno i loro ruoli vocali dal primo film, mentre
Issa Rae si unisce al cast come Spider-Woman.
Across the Spider-Verse è entrato in produzione
nel 2020 e l’uscita era prevista per il 2022, ma le cose sono
cambiate.
Sony ha annunciato che, oltre a
eliminare la parte (Parte 1) del suo titolo,
Spider-Man: Accross the
Spider-verse uscirà ora il 2 giugno 2023, otto
mesi dopo che era stato precedentemente programmato.
Successivamente, il suo sequel già approvato, Across the
Spider-Verse Part II sarà presentato in anteprima il 29
marzo 2024.
Rebecca Romijn,
attrice che originariamente ha interpretato la malvagia mutaforma
Mystica negli X-Men diretti da Bryan
Singer, afferma che le piacerebbe tornare nel Marvel Cinematic Universe.
Rebecca Romijn è apparsa nell’intera
trilogia della Fox e ha anche avuto un breve cameo nel prequel
X-Men: L’Inizio, che presentava una versione più
giovane di Mystica interpretata da Jennifer
Lawrence. Sebbene il personaggio abbia perso i suoi poteri
in X-Men: Conflitto Finale grazie a un farmaco
anti-mutante soprannominato “la cura”, il personaggio può comunque
tornare.
Con l’attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia in
arrivo, c’è stato un alto livello di speculazioni sui cameo del
film a causa degli elementi della trama che ormai ben conosciamo.
Molteplici voci e teorie hanno fatto il giro dei social media,
soprattutto dopo la rivelazione del ritorno di Patrick Stewart come
Professor X. Ciò ha acceso discussioni sul fatto che anche altri
mutanti faranno finalmente la loro apparizione ufficiale
all’interno del MCU.
Durante un’intervista ComicBook,
Rebecca Romijn ha commentato la possibilità di
tornare nel ruolo di Mystica, dicendo: “Non so se mi rivorranno
mai indietro. Voglio dire, è stato un bel po’ di anni fa quando ho
interpretato quel personaggio, ma mi piacerebbe, sì, assolutamente.
È stato un franchise fantastico di cui far parte. Amerò quel cast
fino al giorno della mia morte. Siamo stati benissimo insieme. E
sì, sarei assolutamente aperta a questo.”
A differenza della versione di
Jennifer Lawrence, la Mystica di Rebecca
Romijn era riuscita davvero a catturare lo spirito del
personaggio, la sua sensualità e la sua ambiguità, nonostante la
sua storia differisse molto dai fumetti. Riavere Romijn anche solo
per un cameo sarebbe una bella emozione per i vecchi fan dei
personaggi Marvel.
Al cinema dal 21 aprile, il nuovo
film di Robert Eggers, The
Northman, vede Anya Taylor-Joy tornare a lavorare con il
regista di The VVitch. Il film ha segnato
l’esordio sia per lui, alla sua prima regia, sia per lei, al suo
primo ruolo cinematografico importante. Sembra quindi naturale che
i due siano molto legati e non sorprende il fatto che per questa
sua terza regia, Eggers abbia voluto di nuovo lavorare con
Taylor-Joy.
In una recente intervista con THR,
Robert Eggers ha condiviso i suoi sentimenti su
come Anya Taylor-Joy sia cambiata nell’approccio al
lavoro da The Witch a The
Northman. Eggers ha detto che era un’attrice eccellente
quando hanno lavorato insieme per la prima volta e continua ad
esserlo nel suo terzo film.
“Era fantastica quando aveva 18
anni, è fantastica ora. Entrambi siamo migliorati nel nostro
mestiere. Penso che il punto in cui è cambiata di più sia solo che
la sua professionalità sul set è fonte di ispirazione per tutti
coloro che lavorano con lei. So che è noioso, ma è bello,
soprattutto quando indossa un sacco di patate a piedi nudi nel
fango con pioggia orizzontale, e ha un buon atteggiamento. Questo è
utile per tutti”.
The
Northman, il nuovo film di Robert
Eggers, il regista del film horror acclamato dalla
critica, The Witch, ha potenzialmente
messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto,
The
Northman, prodotto dalla New Regency.
La vincitrice dell’Oscar
Nicole Kidman,
Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di
The Witch, Bill Skarsgård,
Björk e il candidato all’Oscar Willem
Dafoe fanno parte del cast, prodotto da Lars
Knudsen (Hereditary, Midsommar).
The
Northman è descritto come una saga di
vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo.
Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere
islandese Sjón.
Presentato al Festival
di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe
e Robert Pattinson, è invece il secondo film di
Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese.
Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla
Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs
di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici
cinematografici.
Johnny Depp ha dichiarato che rifiuterebbe di
lavorare di nuovo con le Disney se gli offrissero un ruolo in
Pirati dei Caraibi 6. I recenti commenti di Depp
provengono dal suo controinterrogatorio durante il processo per
diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard. Depp
sta attualmente citando in giudizio Heard per $ 50 milioni
derivanti dalle accuse che l’attrice di Aquaman ha fatto in un editoriale del
Washington Post che ha scritto nel 2018. Sebbene non abbia mai
menzionato Depp per nome, Heard ha usato le sue presunte esperienze
come vittima di abusi per sostenere l’editoriale. Depp afferma che
le affermazioni di Heard hanno distrutto la sua carriera,
reputazione e vita.
Depp è diventato una mega star per
la sua interpretazione del Capitano Jack Sparrow nel film di
successo della Disney del 2003, Pirati dei Caraibi: La
maledizione della prima luna. Amato dai fan, l’attore ha
poi interpretato il personaggio in quattro film aggiuntivi del
franchise. Sebbene il personaggio di Depp sia stato ben accolto da
fan e critica, tanto da valere a Depp una nomination agli Oscar, la
Disney ha deciso di bloccare il suo ritorno per qualsiasi futuro
progetto di Pirati dei Caraibi, incluso un sesto
film in una lunga fase di sviluppo.
A causa delle accuse che circondano
la vita personale di Depp, la decisione della Disney sarebbe
derivata dal timore che la sua reputazione potesse offuscare la
natura familiare del franchise. Johnny Depp è stato anche licenziato dalla
Warner Bros. dal franchise di Animali fantastici
per un motivo simile. Mentre i fan potrebbero essere delusi dalla
sua assenza dai futuri film di Pirati dei Caraibi,
sembra che la star comunque non abbia intenzione di tornare a
lavorare con Disney.
Variety riporta che Depp ha detto in
aula che avrebbe rifiutato la possibilità di tornare per
Pirati dei Caraibi 6 della Disney. L’avvocato di
Heard, Ben Rottenborn, ha interrogato Depp sul
banco dei testimoni e si è concentrato sulle affermazioni
dell’attore secondo cui l’editoriale di Heard gli è costato il
ruolo di Sparrow. Rottenborn ha chiesto senza mezzi termini a Depp
se fosse vero che l’attore non voleva comunque tornare nel
franchise, a cui Depp ha risposto: “è vero”.
“Il fatto è, signor Depp, se la
Disney venisse da lei con 300 milioni di dollari e un milione di
alpaca, niente al mondo la indurrebbe a tornare a lavorare con la
Disney in un film dei ‘Pirati dei Caraibi’? Corretto?”
Depp ha risposto: “È corretto,
signor Rottenborn”.
L’account Twitter ufficiale del
franchise di Fast and Furious ha annunciato
ufficialmente l’entrata in produzione di Fast and Furious 10, mostrando
anche il nuovo logo del film con Vin Diesel. Eccolo di seguito:
Vi ricordiamo che Fast
and Furious 10 sarà diretto da Justin
Lin e sarà scritto da Gary Scott Thompson. Confermati nel
cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di
Ramsey, Vin
Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di
Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e
Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new
entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.
Secondo quanto riferito, la Warner
Bros. non prevede un ritorno per Ezra Miller nei futuri film di Animali
fantastici, mentre il suo coinvolgimento nel franchise DC
dopo The
Flash rimane poco chiaro.
Dal suo casting per il ruolo di
Barry Allen nell’ottobre 2014, Ezra Miller è stato coinvolto non in uno ma in
due importanti franchise Warner Bros.: l’universo di Harry Potter e
il DCEU. Miller è stato scelto quasi otto anni fa come prima
incarnazione cinematografica di The
Flash, mentre ha anche avuto un ruolo secondario nei
film di Animali fantastici come Credence Barebone/Aurelius Silente.
Sebbene il film da solista di Flash sia stato ritardato più volte,
Miller è apparso come il Velocista Scarlatto in diversi film
DC.
Dalla fine di marzo, Miller ha
dovuto affrontare numerosi problemi legali alle Hawaii. Tutto è
iniziato con
un arresto domenica 27 marzo a causa di comportamenti
disordinati e molestie. L’attore è stato anche oggetto di un ordine
restrittivo da parte di una coppia hawaiana prima che i due lo
ritirassero entro il 12 aprile. L’ordine restrittivo è stato
inizialmente presentato dopo che Miller è entrato nel loro
appartamento e ha minacciato le loro vite prima di rubare vari
oggetti personali. All’inizio di questa settimana, Miller è stato
nuovamente arrestato alle Hawaii a seguito di una denuncia per
aggressione di secondo grado, che prevedeva il lancio di una
sedia contro una donna di 26 anni, gesto che le ha procurato un
taglio sulla fronte.
Fino ad ora, la Warner Bros. è
rimasta silenziosa in merito alle azioni di Miller e soprattutto in
merito al suo futuro nei franchise di The Flash e
Animali fantastici. Tuttavia, dopo l’arresto di
Miller questa settimana, Deadline ha fornito due aggiornamenti
significativi sui due ruoli dell’attore. Dopo il ritorno di Miller
in Animali fantastici: I segreti di Silente,
Deadline riferisce che Miller non si è impegnato ad apparire in
nessun futuro film del Wizarding World. Diverso è il discorso con
The
Flash, dal momento che sembra che non sia cambiato
nulla, poiché il film DC è attualmente in post-produzione per
rispettare la data di uscita del 23 giugno 2023,
senza che lo studio abbia dato segno di riprogrammarla o di
spostare il progetto su HBO Max per abbassarne il profilo.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Prende sempre più corpo il progetto
SONY dedicato a Madame
Web, che vedrà protagonista Dakota
Johnson in un ruolo decisamente inedito per la sua
carriera. Dopo
l’aggiunta al cast di Sydney Sweeney, arriva
una nuova notizia che farà molto piacere ai fan.
La SONY ha finalmente stabilito una
data d’uscita per il film. L’appuntamento è per il 7 luglio 2023.
Madame
Web sarà diretto da S.J.
Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura
firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless (Morbius).
Nel cast di Madame
Web ci sono Dakota Johnson e Sydney
Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo
l’uscita di
Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74
miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella
storia della Sony.
Il film arrivarà in sala il 7
luglio 2023. Madame
Web sarà diretto da S.J.
Clarkson (Dexter) e basato su
una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e
Burk Sharpless (Morbius).
Dopo il primo teaser
trailer e il poster che raffigura Chris
Hemsworth nei panni di Thor Odinson, ecco un nuovo
poster di Thor: Love and Thunder che
però raffigura Mighty Thor, che avrà il volto di
Natalie Portman. Eccolo di seguito condiviso
dall’attrice su Instagram:
Thor: Love and Thunder è il
quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo da
Natalie Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio
2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God
Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane
Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Anche se tutto il mondo la
identifica con Wonder Woman, Gal Gadot sta cambiando pelle per il nuovo
live action di Casa Disney. L’attrice israeliana infatti sarà la
Regina Cattiva di Biancaneve, in cui reciterà
insieme a Rachel Zegler (West Side
Story).
Durante un’intervista, Gal Gadot ha commentato il suo ruolo,
un’occasione speciale per lei, dal momento che si trova ad avere a
che fare non solo con un personaggio iconico della storia del
cinema, ma anche perché per lei si tratta del primo villain con cui
si confronta al cinema:
“Lo amo! È divertente, devo fare
cose differenti. Devo cantare e ballare e devo interpretare un
villain, cosa che non ho mai fatto prima – ed è il primo villain
della Disney! Mi sta davvero piacendo molto lavorare con tutte le
persone coinvolte, con Mark Webb e Marc Platt che produce, e
naturalmente con Rachel Zegler. È una grande esperienza, mi sta
piacendo tantissimo e la Regina Cattiva è davvero cattiva. Sarà
molto interessante.”
Quello che sappiamo su
Biancaneve
Biancaneve ha già
trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel Zegler sarà la
protagonista e Gal Gadot
come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che
vedremo nel ruolo di Maria in West
Side Story di Steven Speilberg.
Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in
Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb
(500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e
prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson,
La La
Land, Crudelia) e Russell Allen
(Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di
Benj Pasek e Justin Paul
(The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno
presenti insieme alle tracce originali.
Al via dal 6 maggio a Rovereto la
terza edizione di Educa Immagine, il festival
dell’educazione ai media, nato nell’alveo di Educa e del Piano
cinema per la scuola di MiC e MI con la direzione artistica di
Trentino Film Commission e l’organizzazione di Consolida.
Come sempre anche questa edizione
sarà animata da proiezioni, laboratori e incontri con esperti
nazionali. Dal cinema a Tik Tok, dai reportage fotografici di
National Geographic a Instagram, dalla TV alle piattaforme: tante
saranno le tematiche su cui confrontarsi tutte organizzate con
l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico e di diventare
cittadini consapevoli e attivi.
Tra i tanti eventi segnaliamo: il
laboratorio per docenti ed educatori “Educazione all’immagine: dal
cinema a Tik Tok”, i due focus “L’ho visto su Facebook:
l’informazione durante la prima guerra social” e “Professione
reporter: la fotografia ai tempi del web” con la giornalista
e photo-consultant Irene Alison e Marco Cattaneo direttore di
National Geographic Italia e Le Scienze, la serata dal titolo
“Scrittori di immagini: da Romanzo Criminale a oggi: l’evoluzione
delle serie tv in Italia” con il magistrato e scrittore Giancarlo
De Cataldo autore di Romanzo criminale, Suburra e di molti altri
libri divenuti best-seller, e con la sceneggiatrice Barbara
Petronio, una delle prime e più note showrunner italiane e infine
il focus per docenti, educatori e genitori “TV: istruzioni per
l’uso”.
Oltre alla collaborazione dei
partner di EDUCA e al sostegno della Cassa Rurale di AltoGarda e
Rovereto, Educa Immagine conta in questa edizione su nuovi e
importanti media partner: Rai Cultura, Mymovies.it e Dire Giovani.
Programma
Si inizia la mattina di venerdì 6
maggio con gli appuntamenti dedicati alle scuole: per gli alunni
della primaria la proiezione di Minuscule – La valle delle formiche
perdute per la regia di Thomas Szabo, Hélène Giraud, cui seguirà il
laboratorio di alfabetizzazione e analisi del
linguaggio cinematografico condotto dagli esperti di
Fondazione Sistema Toscana – Lanterne Magiche. Esperti che
condurranno anche il laboratorio dedicato agli studenti delle
secondarie di secondo grado che seguirà la proiezione del film
premio Oscar alla migliore sceneggiatura Little Miss Sunshine di
Jonathan Dayton e Valerie Faris.
Agli studenti della secondaria di
primo grado Educa Immagine, in collaborazione con Trento Film
Festival, propone la proiezione on line di Mila, film di animazione
sul tema della guerra, cui seguirà l’incontro con la regista Cinzia
Angelini, gli animatori Lorenzo Pedergnana e Luca De Crescenzo di
Lanterne Magiche, che racconteranno come si produce un film di
animazione, quali sono le diverse fasi e le figure professionali
coinvolte.
Da venerdì pomeriggio il festival si
apre a tutti. Si inizia con due appuntamenti sull’educazione
all’immagine: il panel “Educare all’immagine: quali prospettive per
l’Italia?” dedicato alle opportunità offerte, a scuole e non solo,
dalle politiche nazionali per sostenere lo sviluppo ed il
laboratorio per docenti ed educatori “Educazione all’immagine: dal
cinema a TikTok” per comprendere quali sono gli elementi formativi
e didattici fondamentali di questa disciplina attraverso una
rassegna ragionata dei diversi format.
Sempre venerdì alle 17 il focus
“L’ho visto su Facebook: l’informazione durante la prima guerra
social” con un pool di giornalisti: Alice Scaglioni del Corriere
della Sera e Viola Stefanello che collabora con testate nazionali e
internazionali; Giovanni Zagni direttore dei progetti di fact
checking Pagella Politica e Facta. News, moderati da Valerio
Cataldi giornalista Rai e presidente della Carta di Roma.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina i social network sono
stati inondati di video e foto da entrambe le parti e sono
diventati il campo di battaglia internazionale riproponendo così in
modo violento il tema dei rischi e delle opportunità
dell’informazione veicolata tramite social network.
Si ricomincia sabato 7 maggio con il
laboratorio condotto da Chiara Valmachino, specializzata nella
comunicazione sociale dedicato alla “Cittadinanza digitale”
previsto nel curricolo di educazione civica che offre a docenti ed
educatori spunti metodologici, strumenti e risorse con un focus
sulla media literacy. Nel pomeriggio il focus “Professione
reporter: la fotografia ai tempi del web” con la giornalista e
photo-consultant Irene Alison, e Marco Cattaneo direttore di
National Geographic Italia e Le Scienze che, moderati dal critico
cinematografico Enrico Magrelli, rifletteranno su come la
diffusione di smartphone e social network abbia cambiato il mondo
della fotografia, influenzato il modo di fare reportage e il lavoro
dei giornalisti professionisti. Serata a Teatro Zandonai per
parlare di serie tv con il magistrato e scrittore Giancarlo De
Cataldo, autore di Romanzo criminale, Suburra e di molti altri
libri divenuti best-seller, e la sceneggiatrice Barbara Petronio
una delle prime e più note showrunner italiane.
Si continua a parlare di TV anche
domenica 8 maggio a Palazzo Fedrigotti con “TV: istruzioni per
l’uso” con Luca Milano direttore di Rai Ragazzi; Paolo Ferri,
professore dell’Università Bicocca di Milano e direttore
dell’Osservatorio Nuovi Media NuMediaBios; Sergio Manfio autore e
sceneggiatore, fondatore e presidente di Gli Alcuni e l’esperta di
media education Chiara Valmachino. Assieme alle piattaforme la Tv
propone infinite forme di intrattenimento e non solo e i bambini ne
sono attratti fin da piccolissimi. Per genitori e insegnanti,
soprattutto nella fascia under 10 è importante allora capire quali
sono le regole (tempi e modi) per un buon uso della TV ma anche dei
tablet, imparare ad orientarsi nella ricca offerta di prodotti
audiovisivi e scoprire come possono essere anche un valido supporto
alla didattica. In contemporanea nella sala a fianco bambini e
ragazzi possono partecipare al laboratorio condotto dall’artista e
regista Martina Melilli, dove apprendere alcuni elementi di base
del linguaggio audiovisivo.
Gli incontri sono gratuiti, ma
occorre iscriversi sul sito www.educaimmagine.it.
I due fratelli
Nee, Aaron e Adam, escono al cinema con la loro
nuova
pellicola dal titolo The Lost City. Attivi già
da diversi anni e noti per aver scritto e diretto storie
avventurose se non sentimentali, come Band of
robbers del 2015, che immagina Tom Sawyer e Huck Finn
da grandi, o The last romantic del 2006, e
hanno anche in cantiere Masters of the universe, che sarebbe
previsto per il 2024, sul mitico He-Man dal caschetto biondo che
negli anni 80 gridava «Per il potere di Grayskull».
Con The Lost
City assistiamo ad un noto format, in cui una coppia
mal assortita e certamente abituata a un ambiente urbano, si trova
nella giungla a lottare per sopravvivere.
I protagonisti di The Lost
City
I due in questione sono
gli avvenenti
Sandra Bullock e
Channing Tatum: lei è Loretta Sage, vedova depressa,
che insieme all’adorato marito studiava le civiltà antiche
dell’America Centrale, e con cui sognava un giorno di potersene
partire alla scoperta e all’esplorazione. Lui è Alan Caprison, il
modello delle copertine dei libri in stile romanzo Harmony che
Loretta si è trovata a scrivere con reticenza come ripiego dopo la
morte del suo consorte. A motivare il traballante umore di Loretta,
c’è la sua solida agente Beth (Da’Vine Joy
Randolph) che con vigore e affaticato entusiasmo cerca di
farle comprendere l’importanza del suo lavoro, nonostante i dubbi
contenuti erotici con cui deve arricchire i suoi racconti.
Il sensuale personaggio
maschile creato da Loretta è Dash, la cui muscolosa immagine è
appunto quella del modello interpretato da Tatum che, dotato di
scarso intelletto e invaghito della Bullock, è convinto di poter
veramente incarnare il personaggio eroico senza macchia e senza
paura descritto da lei nei libri.
Durante la presentazione
del suo ultimo romanzo, inguainata in una tutina di paillettes
fucsia presa con orgoglio a noleggio da Beth, Loretta cerca di
andarsene stancamente e furtivamente, tallonata da Alan/Dash che
cerca di parlarle, capirla e scusarsi. Se non che, viene rapita da
Abigail Fairfax (Daniel
Radcliffe), ricco e psicolabile ammiratore dei suoi
libri, ma soprattutto dei dettagli in merito a succulenti tesori
nascosti dalle civiltà che fanno da sfondo alle passionali vicende
oggetto del suo estro.
Una rocambolesca missione
di salvataggio
E così si parte tutti
insieme per una rocambolesca missione di salvataggio, recupero,
fuga e chi più ne ha più ne metta, dove ha il tempo di fare la
propria comparsa un Brad Pitt spassoso come solo lui sa essere e
che, con l’avanzare dell’età, ama interpretare sempre più con
gusto.
La prima parte del film è
decisamente godibile, con trovate e scambi di battute che davvero
funzionano. È incredibile quanto
Channing Tatum sia a proprio agio nell’alternanza tra
l’esibizione della muscolatura e la sua stessa presa in giro, non
perdendo mai di credibilità, anzi: riuscendo a tenere saldo il
personaggio anche quando latita l’alchimia con
Sandra Bullock. Il susseguirsi della storia,
ambientata nell’umida selva della Repubblica Dominicana, incalza
tentando di dare qualche motivazione in più ai personaggi, ma resta
vagamente in superficie. Rimangono sicuramente ben fatte tutte le
linee comiche proposte, anche per il modo in cui vengono portate
avanti da tutti gli attori: anche e soprattutto
Daniel Radcliffe.
È chiaro che si tratti di
un film il cui focus è stato evidentemente puntato sulla forza di
alcune trovate che hanno senza alcun dubbio un’ottima presa e si
appoggiano su interpreti di tutto rispetto. A pagarne un po’ le
spese è la scrittura che soffre di lacune, per cui sarebbe stato
più coinvolgente qualche maggiore approfondimento. Certo, non se ne
soffre esageratamente, perché il risultato finale è guadagnato a
pieni voti grazie al buon ritmo e al brillante uso del grottesco
che tanto ci piace e che è da sempre la leva per dissacrare ogni
riferimento quando non regge più.
Pochi, pochissimi film
possono vantare un tale plebiscito di commenti unanimi come
Un figlio.
L’opera prima di Mehdi M. Barsaoui, presentata
a Venezia 76, arriva finalmente in sala – dal 21 aprile,
distribuito da I Wonder Pictures – con il suo
carico di dolore, dramma e domande. Quelle che ogni spettatore sarà
costretto inevitabilmente a porsi, istintivamente immedesimandosi
negli scrupoli o i sensi di colpa dei due protagonisti assoluti,
Najla Ben Abdallah e Sami
Bouajila (vincitore come Migliore Attore della sezione
Orizzonti della Mostra del 2019, ai César 2021 e ai Lumiere Awards
2021).
Una scelta, di campo, di
cuore o di testa, niente affatto facile da fare. Più ancora che per
la bravura degli interpreti, grazie all’equilibrio che il neo
regista riesce a mantenere durante tutto lo svolgimento, senza
eccedere, ma lasciando parlare i fatti e la loro semplice
drammaticità. E che riesce a svincolare il risultato finale dai
canoni del melodramma, limitando al minimo certa manipolazione
emotiva frequente nel genere.
Cosa succede in Un
figlio
Tutto si svolge in
Tunisia, nell’estate del 2011. Un momento caldo, per le proteste
sociali in corso nel paese e la Guerra Civile nella vicina Libia di
Gheddafi. Un momento spensierato per Fares, Meriem e per il loro
figlio di dieci anni, Aziz, in vacanza nel sud del paese prima di
tornare alla loro vita quotidiana, almeno fino a che il piccolo non
viene colpito per errore durante un agguato.
La corsa in ospedale è
solo l’inizio di una odissea che andrà svelando gradualmente i suoi
mostri. Le cure urgenti stabilizzano infatti il bambino, ferito
gravemente e bisognoso di un trapianto, ma le difficoltà di un
Paese ancora troppo “indietro” sul tema e troppo condizionato dalla
religione metteranno i due genitori di fronte a una serie di
dilemmi, morali e non, ai quali non sarebbe facile dare risposta
per nessuno. Tanto più dopo la scoperta di un segreto a lungo
nascosto.
La scoperta del
dramma scava dentro tutti noi
La rivelazione spacca in
due lo sviluppo successivo e crea due diverse narrative,
indipendenti ma indissolubilmente legate. Ma soprattutto scatena un
effetto domino al quale nessuno sembra in grado di sfuggire,
costretto a confrontarsi con i propri principi. Ovviamente, da
solo. E da sola. La coppia protagonista – moderna, realizzata e
innamorata, felice insomma – improvvisamente scompare, ma nessuno
se ne accorge, in balia dello tsunami emozionale e delle sue
conseguenze.
Il trauma dei due è
chiaro, ma a prescindere da quale sarà l’esito finale e quale
soluzione si rivelerà la migliore anche loro da soggetti si
trasformano in occasioni. E attenzione a limitarsi a una
superficiale accusa dell’atteggiamento giustificatorio – solo
apparentemente – del regista nei loro confronti, soprattutto
considerato quanto ci si sposti su un doppio piano ben diverso.
Da una parte quello
dell’allegoria, politica e culturale, con la rappresentazione di
quanto un soggetto possa trovarsi in balia delle scelte etiche di
una controparte in grado di disporre dei mezzi necessari alla
sopravvivenza altrui, e delle opzioni di fronte alle quali la
disperazione possa porre un essere umano, o un popolo. Dall’altro
quello dell’inutilità dei canoni, dei ruoli e delle sovrastrutture
sociali – e religiose – in certi frangenti, visto quanto la Vita e
l’Amore sappiamo mettere in evidenza i limiti della fede e della
legge o i privilegi di classe, chiarendo a tutti – quelli che
vorranno o sapranno ascoltare – come sia impensabile potersi ergere
a giudici delle vite degli altri senza avere chiaro come potremmo
comportarci nei loro panni.
Il primo trailer di Thor: Love and Thunder ha dato ai fan il primo
sguardo al Dio del Tuono di Chris Hemsworth in
tutta la sua gloria. Anche il Mighty Thor di Natalie
Portman fa una rapida apparizione alla fine del trailer,
assieme ai Guardiani della Galassia
che compaiono circa a metà.
Tuttavia, la vera e inedita sorpresa
del film sarà la presenza di Gorr il Macellatore di
Dei, interpretato da Christian Bale. I fan dei fumetti conoscono
già il personaggio, ma il pubblico mainstream probabilmente lo
incontrerà per la prima volta con l’uscita del film: ecco tutto
quello che dovete sapere sull’eroe.
Gorr non è l’unico
God-Killer
Gorr ha la reputazione da killer di
dei nei fumetti, ma non è un personaggio unico nel suo
genere. Infatti, Desak il Distruttore di Dei, la
razza aliena conosciuta come gli Increati, la
creatura Mangog, le Gorgoni, gli
Erede, e il dio giapponese della morte
Amatsu-Mikaboshi hanno tutti preceduto Gorr come
killer di Dei, e alcuni hanno addirittura alle spalle un numero di
uccisioni superiore a quelle di Gorr.
L’MCU
modifica spesso i caratteri dei villain dei fumetti affinché si
adattino al meglio alle dinamiche narrative del suo universo in
continua espansione, quindi Gorr potrebbe
effettivamente essere l’unico assassino di dei presente in Thor: Love and Thunder. Tuttavia, alcuni di
questi altri personaggi potrebbero trovare spazio nel film come
Easter Eggs o citazioni appositamente dedicate ai fan dei
fumetti.
Gorr è cresciuto in un pianeta
sterile
Come
molti cattivi,
Gorr
ha una tragica storia alle spalle. È cresciuto su un pianeta senza
nome, sterile e quasi totalmente privo di vita, dall’ambiente
altamente ostile; i suoi genitori morirono quando era giovane,
abbandonandolo a un clan profondamente religioso e che pregava
quotidianamente gli dei, con grande perplessità di Gorr.
Thor: Love and Thunder probabilmente
conserverà questa backstory per giustificare la malvagità di
Gorr. Infatti, un grande villain tragico è pane
per i denti del MCU,
che vorrà sfruttare al massimo il suo status da emarginato guidato
da un trauma infantile. Inoltre, Taika Waititi è
un regista che riesce indubbiamente a trattare in maniera egregia
anche gli argomenti più spinosi, il che conferirà alla storia di
Gorr un maggiore impatto emotivo.
Ha rinnegato gli dei
Come già detto, i genitori di
Gorr morirono quando era ancora un bambino. Anni
dopo, egli sposò l’aliena Arra, dalla quale ebbe
diversi figli che, purtroppo, morirono malnutriti. La stessa Arra
morì mentre era incinta, lasciando Gorr solo e furibondo nei
confronti degli dei, che non risposero mai alle sue preghiere. Fu
proprio questo suo risentimento a portarlo a negare la loro
esistenza, il che indusse la gente del suo clan a bandirlo per
eresia.
Anche se, essendo un film
Marvel, Thor: Love and Thunder probabilmente non si
addentrerà troppo in un dibattito religioso, il rancore di
Gorr fornirà ampie ragioni per dare la caccia a
Thor e agli abitanti dell’Olimpo.
Gorr brandisce All-Black, la
Necrospada
Molti personaggi Marvel possiedono armi
caratteristiche, che sono diventate iconiche tanto quanto gli
stessi personaggi, come il Mjölnir per
Thor e la Ebony Blade per
Black Knight. Gorr brandisce
invece All-Black la Necrospada, che ha trovato sul
corpo di un dio morto: quest’arma gli conferisce capacità
potenziate, tra cui la manipolazione della materia e la
rigenerazione.
Gorr è sull’orlo
del precipizio quando incontra – perché di vero e proprio incontro
si tratta – la spada All-Black, il che significa
che, non fosse stato per questo, probabilmente sarebbe morto.
Tuttavia, poiché il personaggio di Gorr non è
apparso nel teaser trailer, i fan non sanno ancora se
effettivamente brandirà All-Black in Thor: Love and Thunder.
Gorr ha quasi ucciso Thor
Non c’è dubbio che Thor si scontri con molti
antagonisti interessanti nei fumetti, parecchi dei quali hanno già
fatto il loro debutto nel MCU.
Tuttavia, Gorr ha un posto d’onore, in quanto è uno dei pochi che
riesce effettivamente a batterlo in battaglia. Egli arriva sulla
Terra nel IX secolo, incontrando Thor con una banda di vichinghi e,
dopo diverse battaglie feroci, Gorr riesce quasi ad uccidere il Dio
del Tuono ma, alla fine, quest’ultimo ha la meglio, e riesce anche
a mozzare il braccio di Gorr, credendo di essersi liberato del
Macellaio per sempre.
Poiché la costruzione narrativa dei
film Marvel tende spesso a seguire
quella dei fumetti, possiamo immaginare che ci sarà uno scontro tra
Gorr e Thor non appena si
incontreranno e che, molto probabilmente, il Macellatore di Dei
tenterà di ucciderlo. Il nostro Dio del Tuono verrà plausibilmente
salvato da Valchiria o Mighty
Thor, il che gli concederà il tempo necessario per
riprendersi e affrontare nuovamente Gorr.
E’ a capo di un esercito
Coerentemente con la sua personalità da supercattivo,
Gorr comanda un grande esercito di scagnozzi
conosciuti come i Black Berserker, squadra
proveniente dal Newcrosword, per cui Gorr li
considera un’estensione di se stesso. Il Macellatore si serve di
questo ben consolidato equipaggio per far fuori coloro che chiedono
informazioni sugli dei che ha ucciso, ripulendo in tal modo le sue
tracce.
Non è chiaro se i
Berserker appariranno in Thor: Love and Thunder, ma è probabile che lo
facciano. Dopo tutto, l’atto finale di un film Marvel tende quasi sempre ad
includere spettacolari battaglie contro un esercito di personaggi
in CGI, e i Berserker corrispondono a questa
descrizione alla perfezione.
Ha creato la Godbomb
La
Godbomb è un dispositivo esplosivo fabbricato da
Gorr per incrementare le sue operazioni; si dice
che abbia le dimensioni di una luna, e fu la creazione originale di
Shadak il Dio delle Bombe. Gorr la costruì nel
corso di 400 anni, servendosi di svariati materiali, incluso il
cuore di un Dio Anziano: la fece poi esplodere, ma Thor riuscì a
contenere l’esplosione brandendo ben due
Mjölnir.
Il MCU
vanta già diverse armi incredibili, e la Godbomb
sembra un candidato ideale per unirsi alla squadra. Inoltre,
sembrerebbe il piano perfetto per Gorr in Love and Thunder e spiegherebbe perché
Thor e Mighty Thor fanno squadra
in primo luogo.
Gorr muore in battaglia
Molti
cattivi dei fumetti vanno incontro alla loro fine per mano di un
eroe. Tuttavia, ci sono voluti tre
Thor
per abbattere
Gorr,
che è riuscito inizialmente a sconfiggerli tutti, grazie ai
molteplici poteri che ha ottenuto con la
Necrospada.
Tuttavia, dopo che Thor riesce a disinnescare la Godbomb, Gorr
viene indebolito abbastanza da permettere a
Re Thor
di ucciderlo.
Considerando che Thor: Love and Thunder uscirà dopo che
Doctor Strange nel
Multiverso della Follia probabilmente riscriverà le
regole del MCU,
c’è la possibilità che tutti e tre i Thor appaiano nel film.
Tuttavia, considerando che ci sarà anche Mighty
Thor, la battaglia finale si svolgerà probabilmente tra
Gorr e due Thor.
Gorr viene resuscitato da Re
Loki
Loki è l’arcinemico di Thor
nonché causa della maggior parte dei problemi del Dio del Tuono nel
corso dei secoli. Fedele alla sua duplice reputazione, Re
Loki alla fine si impossessa di All-Black
e resuscita Gorr; tuttavia, il Macellaio riesce a
crocifiggerli entrambi, e si prende gioco di loro prima di fuggire
per seminare il caos.
È improbabile che Loki appaia in
Love and Thunder; tuttavia, potrebbe comunque
essere introdotta in una scena post-credits una variante di Loki,
che si impossessa di All-Black e la usa per
resuscitare Gorr, il che accennerebbe già a un
potenziale secondo film in una nuova trilogia di Thor.
Raggiunge infine la pace
Gorr si scontra ancora una volta con
Thor dopo la sua resurrezione, ma fallendo
nuovamente. Recuperata la sua forma mortale una volta separatosi da
All-Black, Gorr perde la testa,
confermando che non avrebbe comunque più potuto rappresentare un
problema per Thor. In questa sua nuova condizione
instabile, parte con i Signori del Cielo di
Indigarr per vivere il resto dei suoi giorni in pace.
Questo sembra il finale perfetto per
un personaggio già di per se tragico, e il MCU
potrebbe volere mantenerlo tale; inoltre, lascerebbe la porta
aperta per il ritorno di Christian Bale in futuro. Solo il tempo lo
dirà, ma Gorr sarà sicuramente un grande cattivo
in Thor: Love and Thunder.
Serena Rossi è una
di quelle attrici che sta contribuendo a cambiare il volto del
cinema italiano e anche del piccolo schermo, grazie alle sue
incredibili interpretazioni. L’attrice, che pratica questa
professioni da molti anni ormai, è anche un’eccellente cantante,
dimostrando di essere molto versatile, capace ed intrigante,
conquistando una larga fetta di pubblico.
Ecco dieci cose da sapere su
Serena Rossi.
Serena Rossi: i suoi film e i
programmi televisivi
1. I film e la
carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è
iniziata nel 2008, quando recita in Liberarsi – Figli di una
rivoluzione minore, per poi apparire in Song’ e Napule (2013) e
Ti sposo ma non troppo
(2014). In seguito, lavora in Troppo napoletano (2016),
Al posto tuo (2016), Ammore e malavita
(2017), Caccia al tesoro (2017), Io sono Mia
(2019), Brave ragazze (2019),
7 ore per farti innamorare (2020), Lasciami andare (2020), La
tristezza ha il sonno leggero (2021) e Diabolik (2021).
2. È apparsa in diverse
serie tv. Oltre a lavorare in prodotti per il cinema,
l’attrice ha anche preso parte in numerosi progetti dedicati per il
piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione
nella soap Un posto al sole (2003-2009), per poi apparire
in serie come La moglie cinese (2006), Il commissario
Montalbano (2008), Ho sposato uno sbirro (2010),
Che Dio ci aiuti (2011-2012) e R.I.S. – Delitti
imperfetti (2012). In seguito, lavora in Il clan dei
camorristi (2013), Rossella (2013), Il
commissario Rex (2015), Squadra mobile (2015),
L’ispettore Coliandro (2016-2018), Mina Settembre
(2021) e La sposa (2022).
3. È anche
doppiatrice. Nel corso della sua carriera, oltre a
prestare la propria attività di attrice, ha vestito anche i panni
di doppiatrice. Infatti, ha prestato la propria voce diverse volte,
sia per parti parlate che cantate, per i film e i corti di
animazione Frozen – Il regno di
ghiaccio (2013), Frozen Fever (2015),
Frozen – Le avventure di
Olaf (2017), Ralph Spacca Internet
(2018) e Frozen – Il segreto di
Arendelle (2019), oltre che per il film Winx Club – Il
mistero degli abissi. Inoltre, ha partecipato al doppiaggio
dei film Into the Woods (2014),
Brothers (2015), Rana Wikrama (2015) e Il
ritorno di Mary Poppins (2018), oltre che doppiare Anna nella
serie C’era una volta (2011-2018).
Serena Rossi: chi è suo marito
4. Non si è mai
sposata. L’attrice non si è mai ufficialmente sposata, ma
dal 2008 è fidanzata con il collega Davide
Devenuto: i due, che hanno 13 anni di differenza, si sono
conosciuti sul set della soap Un posto al
sole e da quel momento non si sono più lasciati,
divenendo una delle coppie più solide del panorama dello spettacolo
italiano.
Serena Rossi: il figlio
5. È madre di un
bambino. Dopo otto anni di fidanzamento, l’attrice è
diventata madre di un bambino: infatti, il 5 novembre del 2016 è
diventata madre per la prima volta di Diego. Molto riservata per
suo carattere, la Rossi ha evitato in tutti i modi che il bambino
potesse essere al centro di un’eccessiva esposizione mediatica per
via del suo lavoro di attrice.
Serena Rossi è su Instagram
6. Ha un profilo ufficiale
su Instagram. L’attrice, come tanti suoi colleghi, ha
deciso di aprire un proprio account Instagram, seguito oggi da 676
mila persone. La Rossi è molto attiva sul social e con quasi mille
posto, le foto che pubblica raccontano la sua vita artistica, la
sua passione per ogni forma d’arte e la voglia di farne parte.
Inoltre, sono molte le foto che lo vedono protagonista tra momenti
di lavoro e momenti di vita quotidiana e di svago.
Serena Rossi in Un posto al sole
7. Ha avuto un ruolo
ricorrente nella celebre soap. Nel 2003 l’attrice, ancora
agli inizi della sua carriera, viene scritturata per il ruolo di
Carmen Catalano in Un posto al sole, ruolo che, a periodi
alterni, la Rossi ricoprirà nella soap opera sino alla fine del
decennio. Quest’interpretazione la lancia nel mondo dello
spettacolo, permettendole di ottenere importanti ruoli da
protagonista al cinema, in televisione e a teatro.
Serena Rossi è Mia Martini
8. Ha ridato dignità a
Mimì. L’attrice ha descritto il lavoro di Io sono
Mia come un processo per ridare dignità a Mia Martini, donna e
cantante fragile e allo stesso tempo combattiva, ostinata e piena
di amore da dare. Un modo per chiedere scusa ad un’artista così
grande. La Rossi è poi stata particolarmente lodata per la sua
interpretazione della celebre cantante.
9. Ha interpretato
Mia. L’attrice ha avuto modo di precisare che la sua non è
stata un’imitazione, ma una vera e propria interpretazione per dare
vita al personaggio, mettendoci talmente tanta passione e impegno
da lasciare di stucco anche Loredana Bertè, sorella della compianta
Mimì.
Serena Rossi: età e altezza
10. Serena Rossi è nata il
31 agosto del 1985a Napoli, in Campania.
La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.
Già sceneggiatore di Smetto quando voglio,
Valerio Attanasio ha debuttato alla regia di un
lungometraggio con Il tuttofare,
distribuito in sala nel 2018. Al centro di questo vi è la vicenda
di un giovane praticante legale che si ritrova a svolgere il ruolo
di assistente personale di un illustre avvocato, finendo però per
servirlo ben oltre ciò che gli compete. Distribuito da
Vision Distribution, tale opera prima si è
affermata come una delle più brillanti commedie italiane del suo
anno, e lo stesso Attanasio ha dichiarato di aver tratto grande
ispirazione proprio dai grandi capolavori della commedia
all’italiana.
Nel film sono infatti diversi gli
omaggi a questa. Dal nome del protagonista, Antonino Bonocore,
uguale al personaggio di Totò in La bande degli onesti,
fino a diverse sequenze che ricordano titoli come
Sissignore e Il prof. dott. Guido Tersilli
primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le
mutue. Il regista ha però dichiarato che per la trama
importanti fonti di ispirazione sono state anche il capolavoro
L’appartamento, e il romanzo Lazarillo de Tormes,
anonimo romanzo picaresco. Un film ricco di omaggi, dunque, che
trova però ugualmente una propria originalità raccontando un
contesto tristemente attuale come quello dello sfruttamento
lavorativo e delle raccomandazioni.
Affermatosi come un buon successo al
box office, Il tuttofare ha dimostrato ancora una volta la
possibilità di dar vita ad una commedia intelligente, capace tanto
di far ridere quanto di parlare di specifiche problematiche. Prima
di intraprendere una visione del film sarà però certamente utile
approfondire ulteriori elementi circa la sua trama
e il cast di attori. Proseguendo qui nella lettura
sarà possibile ritrovare tutto ciò, come anche un elenco delle
principali piattaforme streaming all’interno delle
quali si potrà ritrovare tale opera per una comoda visione
casalinga.
Il tuttofare: la trama del
film
La vicenda qui narrata è quella di
Antonio Bonocore, giovane praticante in legge che
sogna un contratto nel prestigioso studio del suo mentore, il
principe del foro Salvatore “Toti” Bellastella.
Questi è un fine giurista, nonché il non plus ultra tra gli
avvocati italiani. Ottenuta l’occasione di prendere servizio al suo
fianco, il giovane si troverà però a dover accettare una situazione
di precariato, con uno stipendio mensile irrisorio. Ma per il
prestigio del lavoro egli sembra ben disposto ad accettare anche
questo, ed è così che inizia a svolgere per Bellastella una serie
di attività. Dall’assistente personale al portaborse, dall’autista
e fino al cuoco personale.
Ben presto l’immagine immacolata che
aveva dell’avvocato si macchia sempre più. A maggior ragione dopo
aver scoperto che, di fatto, lo studio è di proprietà della moglie
di lui, Titti Mandorlini. Resistendo a tutto cio,
Antonio ha infine modo di superare brillantemente l’esame di stato,
con la possibilità di diventare socio dello studio con un compenso
eccezionale. Eppure c’è ancora un favore da fare: Antonio dovrà
sposare Isabel, l’amante argentina di Toti per
assicurarle la cittadinanza italiana. Quello che doveva essere un
ultimo favore nei confronti del suo mentore diventerà però
inaspettatamente il più grande dei suoi problemi.
Il tuttofare: il cast del
film
Per dare vita al giovane Antonio
Bonocore, che, come suggerisce il cognome, ha una certa
inclinazione per l’aiutare gli altri, il regista ha chiamato
l’attore Guglielmo
Poggi. Diplomatosi presso il Centro Sperimentale di
Cinematografia, questo si fa notare in particolare grazie a film
come Smetto quando voglio, La profezia dell’armadillo
e Beata ignoranza. È però proprio Il tuttofare a
conferirgli una certa notorietà. Grazie alla sua interpretazione
arriva anche a vincere il prestigioso Premio Guglielmo Biraghi come
miglior attore rivelazione. Accanto a lui, nel ruolo della bella
Isabel, la ragazza che Bonocore si ritrova a dover sposare, vi è
l’attrice argentina Clara Alonso. Questa è
nota in particolare per aver recitato nella soap opera
Violetta.
L’attore Sergio
Castellito, celebre per film come Non ti
muovere e Venuto al mondo, dà
invece vita al cinico avvocato Toti Bellastella. Raccontando il
personaggio l’attore ha dichiarato di come si sia approcciato a
questo come un atto d’amore. Bellastella è infatti costruito come
ringraziamento ai suoi maestri della commedia all’italiana.
Elena Sofia
Ricci, recentemente vincitrice del David di Donatello
per il suo ruolo in Loro, ha qui dato vita alla tirannica
moglie di Bellastella, Titti Mandorlini. Un’interpretazione che le
ha permesso di ottenere ulteriore popolarità al cinema. Nel film
sono poi presenti anche gli attori Tonino Taiuti
nei panni di Mario Bonocore, e Domenico Centamore
che è invece il criminale Gambino. È inoltre presente
Pierfrancesco Poggi, padre dell’attore
protagonista, nei panni del giudice.
Il tuttofare: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
tuttofare grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV,
Chili Cinema, Apple iTunes, Tim Vision e Now TV. Per
vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione
soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il
film. Il tuttofare sarà inoltre trasmesso in televisione
il giorno mercoledì 20aprile
alle ore 23:30 sul canale Rai
Movie.
Guarda l’intervista a Michelle Dockery, la protagonista di
Downton Abbey II – Una nuova era, il nuovo film basato
sulla serie di successo Downton Abbey. Dal pluripremiato scrittore
Julian Fellowes arriva il film evento Downton Abbey II: Una
Nuova Era. L’attesissimo ritorno cinematografico del
fenomeno globale riunisce l’amato cast in un grande viaggio nel sud
della Francia per scoprire il mistero della villa appena ereditata
dalla Contessa Madre di Grantham.
Il cast di Downton Abbey
ritorna ancora una volta per un secondo film! In aggiunta
al cast originale ci saranno Hugh Dancy, Laura Haddock,
Nathalie Baye, Dominic West e Jonathan Zaccaï.
Downton Abbey II – Una nuova era è diretto da Simon
Curtis e scritto da Julian Fellowes, prodotto da Gareth Neame, Liz
Trubridge, Julian Fellowes. Protagonisti il cast storico Hugh
Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle, Michelle
Dockery, Kevin Doyle, Joanne Froggatt, Harry Hadden-Paton, Robert
James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern,
Sophie McShera, Tuppence Middleton, Lesley Nicol, Maggie Smith,
Imelda Staunton, Penelope Wilton.
Amante del mondo dello spettacolo e
della recitazione sin da bambina, all’età di otto anni Eiza
Gonzalez comincia a frequentare corsi di canto e ballo.
Non le ci vuole molto prima di diventare un fenomeno non solo per
quanto riguarda il mondo della musica, ma anche quello della
recitazione. Grazie ad alcuni ruoli in celebri serie TV e film, la
Gonzalez ha infatti ottenuto sempre più popolarità ad Hollywood,
arrivando oggi a collaborare con importanti registi e colleghi
attori.
2. È nota anche per alcuni
ruoli televisivi. La Gonzàlez viene scelta come
protagonista della serie TV Lola, érase una vez, una nuova
telenovela messicana andata in onda tra il 2007 e il 2008. In
seguito ha recitato per il piccolo schermo nelle soap Una
familia de tantas (2008-2009), Verano de amor (2009),
Mujeres asesinas (2009), Sueña conmigo
(2010-2011) e Amore verdaderos (2012-2013). Ottiene
popolarità internazionale grazie alla serie Dal tramonto
all’alba – La serie, dove recita dal 2014 al 2016 nei panni di
Santánico Pandemonium. Nel 2022 è invece Elodie nella serie
Extrapolations.
3. È anche
doppiatrice. Oltre ad aver fisicamente recitato in film e
serie TV, la Gonzalez si è cimentata anche nel doppiaggio,
prestando così la sua sola voce per alcuni personaggi di film
d’animazione. Ciò è avvenuto per il film Ortone e il mondo dei
chi (2008), I Croods (2013) e Spirit – Il
ribelle (2021).
Eiza González in Baby
Driver
4. È stata suggerita da un
regista per questo film. Quando il regista Edgar
Wright era alla ricerca degli attori protagonisti per il
suo nuovo film Baby Driver – Il genio della fuga, non
conosceva ancora la Gonzalez. A suggerirgliela è stato il suo amico
Robert Rodriguez, il quale l’aveva diretta in
Dal tramonto all’alba – La serie. Trovando che fosse la
personalità giusta per il ruolo ideato da Wright, Rodriguez lo
convinse ad incontrarla e infine la Gonzalez si rivelò davvero la
scelta giusta, vedendosi assegnare la parte.
5. Ha una notevole
differenza d’età con il suo partner nel film. L’attrice
nel film è strettamente legata al personaggio di Jason Van Horn, di
cui è la moglie. L’età dei due personaggi non è mai specificata, ma
tra la Gonzalez e Jon Hamm passano ben 19 anni di differenza. Hamm
è infatti nato nel 1971, mentre la Gonzalez nel 1990. Per ridurre
tale differenza, si è ricorsi al trucco, così da non rendere tanto
evidente tale dettaglio.
Eiza Gonzalez in Alita – Angelo
della Battaglia
6. Ha interpretato una
letale assassina nel film. Nel film Alita –
Angelo della Battaglia, la Gonzalez interpreta
Nyssiana, una cyborg sadica, subdola e vendicativa
che, dopo essersi finta vittima, ingaggia con Alita una battaglia
all’ultimo sangue. Per prepararsi a questo ruolo, la Gonzalez si è
dovuta allenare duramente già mesi prima delle riprese, al fine di
sviluppare il fisico necessario a poter interpretare le complesse
scene di lotta. Allo stesso tempo si è dovuta confrontare anche con
gli effetti speciali che avrebbero poi caratterizzato la resa
finale del suo personaggio sul grande schermo.
Eiza Gonzalez, Timothée Chalamet,
Josh Duhamel e gli altri fidanzati
7. Ha avuto diversi
fidanzati famosi. La vita sentimentale di Eiza
Gonzalez negli anni è stata alquanto movimentata.
Dopo il suo flirt, durato ben due anni, con l’imprenditore
Pepe Diaz, la bella attrice messicana ha
cominciato a frequentare alcuni dei suoi colleghi del mondo dello
spettacolo. Conosciuto sul set della serie Dal Tramonto
All’Alba, dal 2014 Eiza è stata la compagna ufficiale di
D.J. Cotrona fino al 2016, anno nella fine della
loro relazione. Nel 2018 sembra invece aver avuto un flirt con
l’attore americano Josh
Duhamel.
8. Ha avuto una relazione
con il protagonista di Chiamami col tuo nome. Nel
corso del 2020 la Gonzalez è stata fotografata insieme al celebre
attore Timothée
Chalamet. I due hanno trascorso le vacanze insieme a
giugno di quell’anno e sono stati infatti paparazzati a
Cabo San Lucas, in Messico, a bordo di uno yatch,
mentre si scambiavano effusioni e baci appassionati. Nell’ottobre
del 2020, tuttavia, un loro portavoce ha fatto sapere che i due non
erano più una coppia e che il legame tra di loro è durato molto
poco.
Eiza Gonzalez è su Instagram
9. Ha
un profilo molto seguito. L’attrice ha aperto da alcuni
anni un proprio account Instagram che è seguito da qualcosa come
7,5 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre cinquecento post,
è un’immensa raccolta di foto che la vedono protagonista tra
momenti di svago e di lavoro. Numerose sono poi le immagini che la
vedono protagonista di eventi di gala o delle premiere dei film in
cui ha recitato. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su
tutte le sue attività e novità dentro e fuori dal set.
Eiza Gonzalez: età e altezza
10. Eiza Gonzalez è nata il 30 gennaio 1990 a Città del
Messico, in Messico. L’attrice e cantante è alta
complessivamente 1.73 metri.
Il regista M. Night
Shyamalan ha iniziato la produzione del suo ultimo film,
Knock at the Cabin. Shyamalan
ha recentemente annunciato che Knock
at the Cabin è il suo prossimo film, comunicando nella
stessa situazione anche la data di uscita del 23 febbraio 2023. Il
cast del film include Rupert Grint,
Dave Bautista, Jonathan Groff, Nikki Amuka-Bird, Ben Aldridge e
William Ragsdale. La trama di Knock
at the Cabin è stata tenuta nascosta, come con
per la maggior parte dei film di Shyamalan, anche se sembra essere
qualcosa di simile a un film dell’orrore. Tuttavia, con i soliti
colpi di scena di Shyamalan, chiunque potrebbe indovinare di cosa
tratta effettivamente il film.
In un recente post su Twitter,
Shyamalan ha annunciato l’inizio delle riprese di Knock
at the Cabin, sottolineando che sarà il suo
quindicesimo lungometraggio ad oggi. Il regista ha condiviso una
foto del ciak con il logo del film, che appare sospeso in un’area
nebbiosa e boscosa, conferendogli un’atmosfera un po’ horror.
Shyamalan ha precedentemente affermato che Knock
at the Cabin è stata la sceneggiatura più veloce che
abbia mai scritto (battendo Signs) ed è lunga 100
pagine.
Disponibili su HBO Max, ecco i primi
10 minuti di The
Batman, il film di Matt Reeves
con Robert Pattinson nei panni del
Crociato di Gotham, arrivato in sala all’inizio di marzo
2022.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Ben Affleck e Matt Damon torneranno a collaborare di nuovo
per un dramma incentrato sul coinvolgimento di Michael
Jordan nel marketing sportivo Nike. Affleck e Damon sono
stati collaboratori per tutta la vita, hanno recitato in numerosi
film insieme e hanno persino vinto un Oscar per il loro lavoro come
sceneggiatori di Will Hunting – Genio Ribelle. Il
duo ha lavorato insieme come attori in Scuola
d’onore, Dogma, Alla ricerca di
Amy e, più recentemente, in The Last
Duel, che entrambi hanno anche scritto insieme a
Nicole Holofcener.
Entrambi gli attori hanno avuto una
carriera di successo sin dalla loro prima vittoria all’Oscar, con
Damon che ha partecipato ai franchise di Bourne e
Ocean’s, così come con interpretazioni importanti
come The Martian, The Departed e
Salvate il soldato Ryan. Anche Affleck ha avuto la
sua parte di successi degni di nota, tra cui The
Town, Gone Girl e il suo successo alla
regia Argo, film che ha vinto un Oscar per il
miglior film. Entrambi gli attori hanno assunto un ruolo più
coinvolto nelle loro carriere nel corso degli anni scrivendo e
producendo vari progetti, insieme ai loro sforzi congiunti
attraverso la loro società di produzione Pearl Street
Films.
Ora, sembra che Affleck e Damon si
riuniranno di nuovo, questa volta su un tipo di progetto molto
diverso: un dramma sportivo. Per THR, Ben Affleck e Matt Damon scriveranno e produrranno il film
sportivo ancora senza titolo, incentrato su Phil
Knight e Sonny Vaccaro, due dirigenti
Nike che hanno inseguito la leggenda del basket
Michael Jordan a metà degli anni ’80 nella
speranza di convincerlo a collaborare con il marchio, dando vita
alle Air Jordan e alla lunga collaborazione tra
l’atleta e l’azienda. Affleck dirigerà il film per Amazon Studios e
Skydance Sports.
Il Marvel Cinematic
Universe ha rivoluzionato il concetto di Easter Eggs,
senza mai trattenersi dall’aggiungerne una sana dose in tutti i
film e serie di propria produzione. Da WandaVision
a
Hawkeye, ogni episodio degli show Marvel su Disney+ che
ci hanno accompagnato quest’anno è pieno di riferimenti nascosti,
battute sottili, o semplicemente collegamenti intertestuali, che i
preparatissimi fan di Reddit non si sono lasciati sfuggire.
Le persone sulla Terra sanno
dell’esistenza di Groot (Hawkeye)
Le
due pellicole dei Guardiani della Galassia
dirette da James
Gunn erano per lo più ambientati nello spazio
profondo; anche se i personaggi appaiono accanto agli altri
Vendicatori in Infinity War e Endgame, non raggiungono mai direttamente la
Terra. Ma nel terzo episodio di Hawkeye, la pagina Instagram del gruppo di
giochi di ruolo New York City Larpers rivela tra i
followers Doctor Strange, oltre all’utente
instagram “iamgr00t”.
James Gunn stesso
è stato il primo ad accorgersene quando ha twittato il fermo
immagine dell’episodio, poi ampiamente condiviso tra i membri della
community Marvel Redditors dall’account
l_l_l-illiam.
Una targa dell’auto fa riferimento
al fumetto che ha introdotto Scarlet Witch e Visione per la prima
volta
L’episodio
pilota in stile retrò di WandaVision
ci ha presentato la coppia titolare a bordo di un’auto con una
targa che recitava “0102”. Il
redditor benpettit17 ha fatto notare a questo proposito che
potrebbe trattarsi di un riferimento intenzionale a
Avengers vol 1. #102, fumetto risalente
agli anni ’70 e considerato iconico tra i fan dei Vendicatori, che
ha proprio Visione e Wanda
Maximoff (Scarlet Witch) come personaggi
principali.
Il fumetto ha affrontato il
desiderio di Vision di divenire umano, un tema ricorrente negli
archi narrativi del personaggio, così come la sua relazione con
Wanda. E’ proprio in questa storyline, tra l’altro, che non riesce
a salvare Wanda, catturata dai robot Sentinel. Poiché si trattava
tutto sommato di una fase embrionale per entrambi i personaggi,
anche i loro costumi nei fumetti richiamano il look vintage che
sfoggiano nell’episodio della serie MCU a tema Halloween.
Ci sono più Gemme dell’Infinito
nel Multiverso
Dato
il modo quasi ossessivo in cui il MCU tende a presentarci le
Gemme dell’Infinito e il loro status iconico, si
sarebbe pensato che fosse solo Thanos a possedere
l’unico set di pietre cosmiche in grado di alterare le dimensioni
della realtà e del tempo.
Ma, come si è visto in
Loki, l’ufficio della Time Variance
Authority (TVA) è costituito da, e incorpora, diverse
gemme (alcune usate anche come fermacarte). Poiché la TVA gestisce
tutte le questioni legate al tempo in diversi universi, “Da quello
che possiamo supporre ce ne è un set in ogni universo, non soltanto
sei in tutto il multiverso”, afferma l’utente
Reddit cuteman per avvalorare questa tesi.
WandaVision fa riferimento a un film in cui hanno recitato
entrambi gli attori di QuickSilver
Nell’episodio
6 di WandaVision,
Pietro va a fare “dolcetto o scherzetto” con i due figli di
Wanda, Billy e
Tommy e si inventa ogni sorta di guaio per fare
divertire i due bambini, mettendosi a correre a velocità fulminea,
“gioco” che è di particolare eccitazione per il giovane Tommy e che
rinomina “calci in culo” (kick-ass). La stessa
Wanda, dopo aver sentito il “neologismo” coniato da Tommy, lo
ripete sottovoce. Gli osservatori più attenti noteranno che la
ripetizione di questa espressione idiomatica potrebbe essere un
deliberato riferimento a Kick-Ass, la commedia di
supereroi basata sulla graphic novel di Mark
Millar.
Non solo Kick-Ass
aveva come comprimario proprio Evan Peters, che
interpreta Quicksilver nei film degli
X-Men della 20th Century Fox, ma Aaron
Taylor-Johnson, che è stato il primo
Quicksilver nel MCU era
il protagonista! L’utente
Reddit Lanten101 è stato uno dei primi a sottolinearbe il
riferimento in una discussione sugli spoiler dell’episodio.
Hawkeye ha anticipato la
costruzione della Statua della Libertà di No Way Home
Poiché
Spider-Man: No Way Home è ambientato dopo il
ritiro di Capitan America, viene mostrata la
Statua della Libertà come un memoriale dedicato all’eredità
dell’eroe. Per questo motivo, l’iconico monumento viene mostrato in
ristrutturazione con un gigantesco scudo attaccato ad esso.
Tuttavia, solo pochi giorni prima dell’uscita del film, una scena
di
Hawkeye già accennava a questa nuova costruzione.
Come il
Redditor imadogg ha fatto notare, Yelena dice
infatti a Kate che una delle cose che vuole fare
mentre visita New York è vedere il “nuovo look” della Statua della
Libertà.
Un compagno di classe di Peter
Parker appare nei titoli di coda di WandaVision
Nel primo episodio di
WandaVision,
la meta-narrazione si concentra anche sulla vita di
Wanda e Visione, rappresentata
come se fosse un episodio di una sit-com in bianco e nero. Mentre i
titoli di coda di questo “show inside the show” iniziano a
scorrere, l’attento spettatore Quennnath ha notato che è stato un certo
“Abe Brown” a dirigere l’episodio.
Abe Brown è uno
dei personaggi minori nei film del MCU
di Spider-Man, nonché uno dei compagni di classe
di Peter Parker alla Midtown School of Science and
Technology, che è stato introdotto insieme a Cindy
Moon.
Il Pilot di Hawkeye si apre con
una torre chiamata come il primo cattivo di Iron Man
La prima inquadratura di
Hawkeye ci mostra Kate Bishop
all’università, che scocca una freccia attraverso una torre
campanaria nel bel mezzo della notte. È interessante notare
l’insegna della torretta, “Stane Tower“, che ci
riporta subito alla mente uno dei primi villain del MCU,
ricco imprenditore una volta alleato di Tony
Stark, e noto finanziatore di istituzioni scolastiche.
L’utente
Reddit hendrixpancakes ha poi aggiunto un ulteriore
collegamento tra i due attori che interpretano
Bishop e Stane: Hailee
Steinfeld e Jeff Bridges sono infatti
entrambi apparsi nel neo-western
Il Grinta dei fratelli Coen,
acclamato dalla critica.
Il riferimento alla Pietà di
Michelangelo
Nonostante le
attività estremiste di Karli e la sua morte
finale, Sam Wilson aka Falcon
trova del buono in lei, e solleva il suo corpo come quello di
un’eroina caduta. Questa specifica iconografia ci porta subito alla
mente il mondo dell’arte classica, nello specifico la Pietà
di Michelangelo.
Infatti, secondo il
Redditor GodGivesBabiesFaith, “Questa scultura di Michelangelo
è sicuramente richiamata dalla scena in cui Falcon
tiene in braccio il corpo morto di Karli. Lei
(Karli) era un personaggio imperfetto nello show, il cui obiettivo
e ideali verranno presi a carico da Capitan
America in modo migliore”. Il Redditor ha aggiunto in un
altro commento come Karli rientri pienamente, da un punto di vista
narrativo, nell’archetipo del messia, equiparandola a una figura
cristologica.
L’elicottero di Thanos appare tra
le rovine
I fumetti possono
rivelarsi inaspettatamente divertenti a volte, specialmente quando
si tratta di edizioni d’epoca; per esempio, il minaccioso titano
cosmico Thanos era una volta noto per avere un
angusto elicottero come veicolo di prima scelta. Infatti, quando
Hellcat si impossessò del Cubo Cosmico per se
stessa in Spidey Stories #39 (1978),
Thanos fu costretto ad utilizzare il primo
elicottero che capitava per raggiungerla: in poco tempo, il
velivolo venne convenientemente battezzato
Thanos-Copter.
Nell’episodio di Loki
in cui l’antieroe titolare incontra diverse altre sue varianti nel
Vuoto, anche il famigerato elicottero può essere intravisto tra le
rovine. Come ha osservato
theneonlobster, si è trattato di un “Trattamento di lusso per i
fan. Grazie, Kevin Feige, sei uno di noi”. LazarusDark ha avuto una
reazione ancora più esplosiva: “Thanoscopter è praticamente il
punto massimo del MCU per me. L’ho visto e
sono saltato giù dal divano. Ho letteralmente considerato di
spegnere la tv, dopo averlo visto apparire, perché sapevo che
niente nel MCU avrebbe mai potuto
superare quel momento. “
Hawkeye non è l’unica serie di
Hailee Steinfeld ad avere una connessione con gli Imagine
Dragons
In
Hawkeye, una gag ricorrente tra i sicari russi è che
uno di loro è un fan degli Imagine Dragons. Mentre
lui è deciso ad andare al concerto della rock band canadese con la
sua ragazza, Kate confessa che non le piacciono molto gli Imagine
Dragons, irritando pesantemente il membro della Tracksuit
Mafia.
Il
Redditor SodiumBombRankEX ricorda che Hailee
ha preso parte ad un altro show che aveva a che fare con gli
Imagine Dragons, ossia Arcane, in cui la giovane attrice interpretava
la protagonista Violet. Ispirato a League
of Legends, la serie presenta infatti anche una versione
romanzata della band.