Nel 2011 è stata E. L. James ad aprire il cosiddetto vaso di Pandora, pubblicando la chiacchierata trilogia di Cinquanta Sfumature. Quello che credevamo fosse solo un fenomeno passeggero, ha fatto invece da apripista a tantissimi nuovi romanzi erotici e film di genere. A spopolare, infatti, da mesi su Netflix è il film 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo della trilogia di Blanka Lipińska, con Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka nei panni dei protagonisti.
Mentre Michele Morrone era già conosciuto al pubblico italiano, grazie ad alcuni ruoli televisivi e cinematografici e alla sua carriera parallela come cantante, la sua co-protagonista è ancora un mistero tutto da scoprire. Vediamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Anna-Maria Sieklucka, sul suo passato, la sua formazione e la sua carriera nel cinema.
Anna-Maria Sieklucka film e serie tv: gli inizi della carriera
10. Nata il 31 maggio del 1992 a Lublin, in Polinia, Anna-Maria Sieklucka comincia sin da piccola a interessarsi al mondo dello spettacolo. Nonostante suo padre sia un famoso avvocato, Anna-Maria viene lasciata libera di scegliere il suo percorso di studi e la sua carriera. Per inseguire il suo sogno di diventare un giorno un’attrice famosa, la ragazza si iscrive alla scuola di teatro AST National Academy of Theatre Arts nella città di Wrocław.
9. Mentre Anna-Maria studia recitazione e teatro, allo stesso tempo si impegna nello studio delle lingue. Oltre infatti a parlare il polacco, la sua lingua madre, la ragazza parla fluentemente anche l’inglese, il francese e il tedesco.
Durante i suoi anni in accademia, oltre a studiare la storia del teatro, comincia anche a muovere i primi passi sul palcoscenico. In quel periodo, infatti, partecipa a diverse produzioni teatrali, affinando così le sue doti attoriali.
8. Dopo essersi diplomata all’accademia nel 2018, Anna-Maria comincia subito a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Solo un anno più tardi, infatti, viene scelta per interpretare il ruolo di Aniela Grabek nella serie televisiva dal titolo Na Dobre i Na Zle, una sorta di medical drama polacco incentrato sulla vita dei paramedici e dello staff dell’ospedale.
Anna-Maria Sieklucka in 365 Giorni
7. Ma la sua prima grande opportunità arriva solo nel 2019 quando viene scelta insieme a Michele Morrone come protagonista del nuovo film erotico 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo di Blanka Lipińska.
Il film, diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, racconta la storia di Massimo Torricelli (Michele Morrone), un feroce boss della mafia siciliana che incontra per caso la bella Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka) e se ne innamora a prima vista. Ma l’amore che prova per quella sconosciuta, si trasforma presto in ossessione. Massimo infatti decide di rapire Laura e di tenerla prigioniera per 365 giorni. Se alla fine dell’anno la ragazza non si sarà innamorata di lui, verrà rilasciata.
Durante i suoi mesi di prigionia, Laura sarà protetta da Massimo e dai suoi scagnozzi e potrà sperimentare una vita fatta di lusso frenato, ville favolose, gioielli e abiti costosi, lontana però dal suo lavoro e dai suoi affetti. La ragazza tenterà più volte, infatti, di fuggire via da quell’incubo e di schivare le sempre più insistenti avanches di Massimo. Ma dopo anni passato al fianco di un noioso e sessualmente inesperto fidanzato, per Laura, resiste al suo aguzzino diventerà ogni giorno più complicato.
Presto o tardi, infatti, la ragazza dovrà fare una scelta, se resistere agli attacchi di Massimo o abbandonarsi per la prima volta al piacere, senza pensare alle conseguenze nè al futuro, cedendo all’oscuro fascino del proibito.
Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone: un amore solo al cinema
6. Il film 365 Giorni, disponibile su Netflix dal mese di giugno 2020, ha fatto registrare alla piattaforma di streaming il record di visualizzazioni in tutto il mondo. Oltre alla storia, che strizza l’occhio alla trilogia di Cinquanta Sfumature – libri ai quali l’autrice si è ispirata -, complice di questo successo inaspettato è l’incredibile chimica tra i due protagonisti. Grazie alla sintonia perfetta tra Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone, infatti, anche le scene più piccanti sembrano credibili e coinvolgenti.
5. In molti, dopo aver visto il film, hanno infatti ipotizzato che tra i due attori ci potesse essere una reale storia d’amore. Purtroppo però non è così. Mentre, infatti, Michele Morrone, divorziato e con due bambini, sembra essere ancora single, Anna-Maria è invece impegnata. L’attrice è fidanzata con Łukasz Witt-Michałowski, un famoso registra teatrale polacco, conosciuto durante gli anni dell’accademia.
Nonostante Łukasz abbia quasi vent’anni più di Anna-Maria, tra i due le cose sembrano andare a gonfie vele. La coppia convive ormai da diversi anni a Varsavia ed entrambi pare non abbiano problemi a lavorare insieme. Negli anni infatti i due si sono spesso trovati sullo stesso set e addirittura Łukasz ha diretto Anna-Maria in uno spettacolo teatrale.
L’attrice ha sempre dichiarato di voler mantenere la sua vita sentimentale quanto più privata possibile. Tuttavia, dopo l’uscita di 365 Giorni, Anna-Maria è stata costretta ad agire e a bloccare il flusso di pettegolezzi pubblicando una sua foto insieme al compagno. Nonostante le scene super hot girate insieme per il film e le strane teorie dei fan, il suo rapporto con Michele Morrone resta solo professionale.
Anna-Maria Sieklucka Instagram e curiosità
4. Un po’ come accadde anni fa prima per i libri e poi per i film di Cinquanta Sfumature, anche 365 Giorni si è beccato non poche critiche. Nonostante infatti il record di visualizzazioni in tutto il mondo, il film è stato aspramente criticato sia dal pubblico che dalla critica. Molti spettatori, anche coloro che in passato hanno appoggiato l’intera trilogia di Fifty Shades, hanno trovato il film eccessivamente spinto e a tratti volgare. Le critiche inoltre hanno investito i due protagonisti, definiti molto meno dotati dei predecessori Dakota Johnson e Jamie Dornan.
3. Per Anna-Maria Sieklucka, fresca di accademia teatrale, non è stato per nulla semplice decidere di accettare una parte in un film così controverso. Il ruolo di Laura in 365 Giorni, segna infatti il suo debutto al cinema e l’attrice ha riflettuto tanto prima di firmare il contratto. Anna-Maria ha lavorato per settimane con autori e registi per far si che le scene non la mettessero eccessivamente a disagio e che tutto filasse liscio.
2. Nonostante quindi il film sia stato considerato un po’ da tutti eccessivo e poco sofisticato, la sua uscita ha trascinato la Sieklucka sotto i riflettori. L’attrice, quasi sconosciuta fino a quel momento, è diventata famosa da un giorno all’altro. Grazie a 365 Giorni e al suo lavoro parallelo come modella, Anna-Maria è riuscita a guadagnarsi un bel po’ di fan in giro per il mondo. Non a caso, infatti, l’attrice a oggi conta più di due milioni e mezzo di followers su Instagram.
1. Per continuare a restare aggiornati sulla sua carriera e sulla sua vita privata, vi consigliamo di seguire l’account Instagram ufficiale di Anna-Maria Sieklucka.

I Marvel Studios hanno già tratto una scena molto celebre da “The Master Planner Saga”, ma questa storia è talmente ricca che funzionerebbe anche da sola in un eventuale film futuro, cosa che la Casa delle Idee dovrebbe assolutamente considerare. In questo classico racconto di Stan Lee e Steve Ditko, il simpatico arrampicamuri incontra per la prima volta Gwen Stacy e Harry Osborn, mentre è impegnato a trovare una cura per sua zia May, ormai in fin di vita.
Il capitolo d’apertura di J. Michael Straczynski nella sua serie Amazing Spider-Man è sicuramente degno di un adattamento per il grande schermo, e il presidente dei Marvel Studios
Questa trama dei primi anni ’70 ha toccato molti argomenti particolarmente pesanti, tra cui la tossicodipendenza di Harry Osborn e la morte di alcuni dei più stretti alleati di Spider-Man. Credendo di dover appendere le sue ragnatele per sempre, Peter crea un intruglio che pensa lo libererà dai suoi poteri, ma il giorno dopo si sveglia con sei braccia invece di due.
Anche se il Capitano Stacy è stato incluso sia in Spider-Man 3 di Sam Raimi che in The Amazing Spider-Man di Marc Webb, nessuno dei film precedenti ha davvero esplorato la relazione tra l’Uomo Ragno e il NYPD. Dare a Peter un alleato sarebbe piuttosto interessante – anche se probabilmente ora è un fuggitivo – e questo potrebbe un giorno portare ad un adattamento per il grande schermo di “The Death of Jean DeWolff”.
La maggior parte della serie di Amazing Spider-Man ad opera di Dan Slott non ha mai ottenuto il concenso sperato, ma Superior Spider-Man aveva un’idea alla base abbastanza buona, ed è qualcosa che potrebbe creare una divertente sottotrama in un film. Certamente, non vorremmo che questo malvagio Spidey diventasse lo status quo nel MCU, ma un eventuale scontro futuro con Doctor Octopus che finisce con la rivelazione che ha preso il controllo del corpo di Peter Parker potrebbe essere una rivelazione divertente.
Norman e Harry Osborn sono stati una parte importante della trilogia di Sam Raimi di Spider-Man e di The Amazing Spider-Man 2, ma ciò non significa che il Green Goblin debba essere lasciato in disparte. Anche se sarebbe bello vedere il Peter Parker di 
Kraven il Cacciatore potrebbe non avere gli stessi poteri appariscenti di alcuni degli altri cattivi di Spider-Man, ma è qualcuno che i fan dei fumetti non vedono l’ora di vedere sul grande schermo. Il cattivo che arriva a New York City per dare la caccia al giovane vigilante ha davvero molto senso, soprattutto ora che Peter è stato incastrato come un assassino da Mysterio.
Il Flash di Carmine Di Giandomenico è un corridore che fa esplodere ogni pagina con il suo dinamismo, pur rimanendo fedele agli elementi chiave del personaggio, a partire dal costume. Carmine Di Giandomenico ha sì disegnato il Velocista Scarlatto, ma ne ha fatte proprie anche alcune peculiarità, come la velocità: nel 2016 infatti ha conquistato un importante record mondiale realizzando ben 56 tavole in sole 48 ore (e con cinque ore di anticipo rispetto a quanto preventivato). Un traguardo unico, tipico di chi possiede le caratteristiche dei supereroi, come quelli del Multiverso DC Comics che lui ben conosce, che gli è valso l’appellativo di “disegnatore più veloce del mondo”.



A Chris Columbus, regista di Mamma, ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire e dei primi due capitoli della saga di Harry Potter, era stata inizialmente offerta la possibilità di dirigere il primo tentativo della Fox di realizzare un franchise basato sui Fantastici Quattro. Prima di dedicarsi alla regia, Columbus ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, scrivendo classici senza tempo degli anni ’80 come Gremlins e I Goonies.
John Krasinski e sua moglie
David Yates è stato uno dei registi presi in considerazione per il reboot del 2015, prima che Josh Trank venisse assunto ufficialmente. È meglio conosciuto per aver diretto gli ultimi quattro film della saga di Harry Potter e attualmente sta dirigendo tutti gli spin-off della serie di Animali Fantastici. Secondo quanto riferito, all’epoca Yates avrebbe voluto scritturare
Con il suo debutto alla regia, La rivincita delle sfigate, 
Brad Bird è responsabile del miglior film dei Fantastici Quattro mai realizzato fino ad oggi: Gli Incredibili è un film sui Fantastici Quattro migliore di qualsiasi altro film dei Fantastici Quattro in live action. Bird ha catturato l’azione, le emozioni e le dinamiche familiari che sono la chiave per un film di successo dei Fantastici Quattro. Sebbene il sequel non fosse del tutto all’altezza del nome leggendario del suo predecessore, non ci sono ancora dubbi sul fatto che Bird possa creare un perfetto riavvio dei Fantastici Quattro per l’MCU. Mission: Impossible – Protocollo Fantasma ha dimostrato che Bird può gestire scene d’azione grazie ad un budget elevato.

Dopo aver lavorato come montatore a film quali Mamma, ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire, Raja Gosnell è passato alla regia con successi per famiglie come Big Mama, i film in live action di Scooby-Doo e I Puffi. Gli era stata offerta la possibilità di dirigere il primo film dei Fantastici Quattro sotto l’egida della Fox. All’epoca la regia del film venen offerta anche a Peter Segal, prima che lo studio ingaggiasse ufficialmente Tim Story.
Lo stile di regia di Matthew Vaughn, sincero, esperto di genere e infinitamente divertente, sarebbe perfetto per un film sui Fantastici Quattro. Forse dovrebbe calibrare la violenza e il linguaggio visti nei suoi precedenti film basati su fumetti, come Kick-Ass e Kingsman, ma senza dubbio avrebbe azzeccato per il tono. Vaughn ha dato ai mutanti della Marvel una storia di origine soddisfacente con X-Men: L’inizio ambientato negli anni ’60, e il franchise dei Fantastici Quattro sarebbe in buone se avesse la possibilità di dirigere il nuovo film.Fantastici Quattro: 10 registi che potrebbero dirigere il riavvio Marvel
Sam Mendes, il regista premio Oscar di Skyfall, Spectre e American Beauty, dona la sua singolare visione dell’anno cruciale della prima guerra mondiale, il
Presentato alla Mostra del cinema di Venezia,
Antropocene – L’epoca umana, il film che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso le straordinarie immagini di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky. La versione italiana del film Antropocene – L’epoca umana, distribuita nei cinema da
Diretto da 

La pellicola che ha fatto vincere l’oscar meritatissimo a 

Premio della Giuria a Cannes e Miglior Film Europeo ai Goya, “
La serie si presenta, come le precedenti stagioni, molto cruda e questa volta, scendendo completamente al livello della strada, si sporca ancora di più, presentando dei colpi di scena notevoli, che però sanciscono una verità che fino a questo momento ci era stata tenuta nascosta. La serie finisce “fuori continuity” ed è quindi impossibile che sia un prequel del film di Sollima. In valore assoluto, questo non sarebbe un problema, se non fosse che metà dei personaggio dello show sono gli stessi che troviamo nel film, e questo potrebbe sicuramente generare confusione nei fan. In pratica, Suburra film e Suburra serie intrecciano, alla luce della terza e ultima stagione, lo steso rapporto di Gomorra film e serie. Le storie sono realtà parallele o alternative, ambientate nello stesso luogo e nello stesso tempo.