Home Blog Pagina 1012

In viaggio verso un sogno con Shia LaBeouf da oggi in On Demand

In viaggio verso un sogno con Shia LaBeouf da oggi in On Demand

E’ da oggi disponibile on demand in prima visione In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon, il film rivelazione negli Stati Uniti diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz che vede protagonisti l’emergente Zack Gottsagen e le star hollywoodiane Shia LaBeouf e Dakota Johnson, e che sarà disponibile a partire dal primo giugno in PRIMA VISIONE ON DEMAND sulle principali piattaforme digitali. Nel cast del film anche John Hawks, Jon Bernthal, Bruce Dern.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon ha fatto parlare molto di sé fin dalla première allo scorso South by Southwest (Texas), dove il passaparola generato dalla calorosa accoglienza ricevuta da parte di pubblico e critica gli ha permesso di raggiungere oltre 20 milioni di dollari al box office, diventando il maggiore incasso di un film indipendente nel 2019 negli Stati Uniti. É un’originale storia di amicizia on the road raccontata con leggerezza, umorismo e sensibilità, che saprà conquistare il cuore degli spettatori grazie anche alla straordinaria interpretazione di Zack Gottsagen.

Grazie a Officine UBU, In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon è disponibile ON DEMAND sulle principali piattaforme digitali, inclusa Vativision, la nuova piattaforma che debutterà nella prima decina di giugno, su SKY Primafila Premiere e sulla nuova piattaforma digitale #iorestoinSALA, fortemente voluta e gestita dagli esercenti cinematografici colpiti dalla fase emergenziale che ha imposto la chiusura delle sale. #iorestoinSALA è la nuova iniziativa digitale nata dalla volontà comune di un gruppo di Esercenti cinematografici che gestiscono circa 70 strutture per un totale di circa 170 schermi e che, in attesa di poter tornare a riempire fisicamente le sale, hanno deciso di creare una soluzione on-line per mantenere vivo il rapporto i propri spettatori, offrendo anche una serie di attività collaterali quali presentazioni, dibattiti e promozioni.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon, la trama

Zak (Zack Gottsagen), un giovane ragazzo con la sindrome di Down, scappa dalla casa di cura dove vive per inseguire il sogno di allenarsi con il suo eroe e diventare un wrestler professionista. In un’imprevista svolta del destino, la strada di Zak s’incrocia con quella di Tyler (Shia LaBeouf), un burbero fuorilegge in fuga. Tra i due nascerà un’amicizia così forte da riuscire persino a convincere Eleanor (Dakota Johnson), amorevole ma determinata tutrice di Zak, a unirsi al loro viaggio verso la Florida. Un’avventura moderna in stile Mark Twain per sognare senza limiti.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon: il trailer

Una clip dal film con protagonisti Shia LaBeouf e Dakota Johnson

Doctor Strange: uno spaventoso design alternativo per Dormammu

0
Doctor Strange: uno spaventoso design alternativo per Dormammu

Il concept artist Jerad Marantz ha offerto ai suoi fan la possibilità di dare uno sguardo a dei concept eliminati, realizzati per Doctor Strange, film del 2016 con Benedict Cumberbatch diretto da Scott Derrickson. In particolare, i concept sono di Dormammu, il villain principale del film.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

10 attori che vorremmo rivedere nei loro ruoli iconici

10 attori che vorremmo rivedere nei loro ruoli iconici

Nel corso degli anni, che si tratti di film o di serie tv, attori meravigliosi hanno dato vita a ruoli e personaggi tanto incredibili quanto indimenticabili. Anche se molti di questi hanno deciso di lasciarseli alle spalle per le ragioni più disparate, è innegabile quanto alcuni di essi abbiano segnato l’immaginario collettivo di cinefili e non. Screen Rant ha raccolto 10 celebri attori che vorremmo vedere nuovamente nei loro ruoli più iconici:

Michael C. Hall (Dexter Morgan in Dexter)

Per anni si è parlato di un possibile ritorno di Michael C. Hall nei panni di Dexter, il protagonista dell’omonima serie tv andata in onda dal 2006 al 2013. Purtroppo, al momento, si tratta soltanto di voci, ma è innegabile che dopo otto stagioni i fan speravano in uno di quei revival che tanto vanno di moda oggi.

Nell’ultimo tragico episodio dello show a metà tra dramma, poliziesco e thriller, abbiamo visto morire la sorella di Dexter, Deb, con il protagonista che ha rischiato quasi di fare la stessa fine. Tuttavia, alla fine abbiamo scoperto che Dexter è vivo, si è fatto crescere la barba e ha provato a cambiare vita. Le possibilità per una nuovo ciclo di episodi che veda il ritorno di Hall ci sono tutte…

Jack Nicholson (Jack Torrance in Shining)

Per anni Shining è stato considerato uno di quei capolavori intoccabili che non avrebbe mai potuto avere un sequel. Poi, lo scorso anno, è arrivato Doctor Sleep, che è riuscito ad impressionare gli spettatori per il modo in cui è riuscito a portare avanti la storia di Danny Torrance.

Nel film è presente anche un cameo di Jack, che ovviamente non è interpretato da Jack Nicholson. Quanto sarebbe stato incredibile se Nicholson – che si è ufficialmente ritirato dalle scene – si fosse prestato per il sequel e avrebbe deciso di comparire brevemente nel film, riprendendo uno dei suoi ruoli più iconici?

Anthony Hopkins (Hannibal Lecter ne Il Silenzio degli Innocenti)

Sembrava che Anthony Hopkins amasse particolarmente il personaggio di Hannibal Lecter. Oltre ad averlo interpretato in quel capolavoro che è Il Silenzio degli Innocenti, l’attore premio Oscar è tornato a vestire i panni del serial killer ossessionato dall’antropofagia nei meno riusciti Hannibal e Red Dragon.

Sappiamo che il personaggio è ancora vivo, e nonostante siano passati diversi anni, con Hopkins naturalmente invecchiato rispetto alla sue ultime interpretazione dello Psichiatra, sarebbe davvero interessante scoprire cosa Lecter stia combinando adesso…

David Tennant (Il Dottore in Doctor Who)

Doctor Who è una di quelle serie che meritano di essere “salvate”. E al più presto! Nel corso degli anni, lo show è diventato sempre più un conglomerato di trame tortuose e spesso prive di una reale logica, con il pubblico delle prime stagioni della serie reboot che è andato a mano a mano scemando.

David Tennant, Decimo Dottore secondo il canone ufficiale (e secondo della nuova serie), è stato il favorito del pubblico. Se riuscisse a tornare nel franchise e ad interpretare nuovamente l’amabile Signore del Tempo, siamo certi che farebbe la gioia di tantissimi fan…

Sigourney Weaver (Ellen Ripley in Alien)

Negli ultimi anni il franchise di Alien è tornato prepotentemente sullo schermo, sotto la rinnovata egida di Ridley Scott. Eppure, l’iconico personaggio di Ellen Ripley interpretato da Sigourney Weaver manca sullo schermo dal lontano 1997, anno di uscita di Alien – La clonazione.

Neill Blomkamp aveva in mente un Alien 5 che avrebbe dovuto riportare al cinema la temeraria eroina dello spazio, ma sfortunatamente il progetto non ha mai visto la luce. Considerati i flop di Prometheus e Alien: Covenant, è palese quanto l’unico modo per riportare la saga ai fasti del passato è quello di recuperare la storia della mitica Ripley, convincendo la Weaver a tornare nei panni del personaggio.

Steve Carell (Michael Scott in The Office)

Quando Steve Carell ha lasciato The Office, è stato un duro colpo per tutti i fan della sitcom americana, senza considerare che da allora la serie ha perso molto del suo appeal. L’Andy Bernard di Ed Elms è diventato a tutti gli effetti il nuovo protagonista della serie, ma raggiungere il fandom di Michael Scott era praticamente impossibile.

Nell’ultima stagione, forse proprio a causa del calo di ascolti e del mancato interesse da parte del pubblico, Carell è tornato per un breve cameo. Eppure, siamo certi che un revival con l’attore nuovamente nei panni dell’incompetente direttore dall’infanzia difficile farebbe la gioia degli estimatori della serie.

Daniel Radcliffe (Harry Potter in Harry Potter)

Potrebbe non funzionare e i fan potrebbe odiarlo, ma nessuno può negare che un ritorno di Daniel Radcliffe nei panni di Harry Potter sarebbe uno dei modi più semplici per la Warner Bros. di sbancare il botteghino, riscrivendo probabilmente la storia degli incassi mondiali.

Radcliffe potrebbe non avere più tutte quelle caratteristiche che lo hanno reso un Harry praticamente perfetto, ma di certo non ha mai rinnegato il franchise che gli ha regalato la fama internazionale. Forse sarebbe tornato per l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale La Maledizione dell’Erede, qualora fosse stato realizzato? Chissà…

Uma Thurman (Beatrix Kiddo in Kill Bill)

Questo è probabilmente il più fattibile tra i “ritorni” elencati fino ad ora, semplicemente perché non è un mistero che Quentin Tarantino abbia più volte espresso il desiderio di realizzare Kill Bill Vol. 3.

In effetti, sembra che sia stato da sempre nei suoi piani quello di realizzare un terzo volume. Lo stesso ha dichiarato anche di averne parlato con Uma Thurman. Dunque, è solo questione di tempo?

Albert Brooks (Hank Scorpio ne I Simpson)

Se c’è un personaggio de I Simpson amato da tutti, quello è sicuramente Hank Scoprio. Non solo è il personaggio più divertente che sia mai apparso nello show, ma nonostante sia un  pericoloso terrorista che vuole conquistare il mondo, è semplicemente adorabile.

Inizialmente sarebbe dovuto tornare ne I Simpson – Il film del 2007, ma in quell’occasione Albert Brooks – che ha doppiato tantissimi personaggi nella serie originale – si ritrovò a prestare la voce a Russ Cargill.

Sasha Baron Cohen (Borat in Da Ali G Show)

Borat è il personaggio più noto tra quelli a cui ha dato vita Sasha Baron Cohen. C’è stato un periodo nei primi anni 2000 (culminato con il film a lui dedicato) in cui Borat è stato in grado di ottenere interviste con alcune delle persone più potenti del mondo.

Naturalmente, il motivo per cui Baron Cohen ha chiuso con il  personaggio è che, ad un certo punto, era diventato troppo “riconoscibile”. Eppure, sognare un suo ipotetico ritorno sulle scena non costa nulla…

Isabel, la serie tv: stagioni, episodi, trama, cast e dove vederla

Isabel è la serie tv storica spagnola diretta da Jordi Frades e prodotta da Diagonal TV per TVE. La show è l’adattamento della storia del regno della regina Isabella di Castiglia.

Isabel: dove vederla in streaming

La serie tv è stata trasmessa su La 1 di TVE dal 2012 al 2014. In Italia, la serie è stata rimontata in due stagioni della durata di 100-105 minuti a episodio. Venne trasmessa in prima visione su Rai Premium dal 7 ottobre 2018 al 20 marzo 2019. Isabel in streaming è disponibile su Raiplay.

Isabel: la trama e il cast

Nella prima stagione di Isabel viene raccontato il periodo di vita di Isabel compreso tra il 1461 e il 1474: dalla fine della sua infanzia al matrimonio con Ferdinando II d’Aragona e l’intreccio di lotte e intrighi che alla fine portarono alla sua incoronazione a regina di Castiglia.

In Isabel protagonisti sono Isabella di Castiglia (stagioni 1-3), interpretata da Michelle Jenner, Ferdinando II d’Aragona (stagioni 1-3), interpretato da Rodolfo Sancho, Enrico IV di Castiglia (stagione 1), interpretato da Pablo Derqui, Giovanna del Portogallo (stagioni 1-2), interpretata da Bárbara Lennie. Alfonso di Castiglia (stagione 1), interpretato da Victor Elías, Alfonso V del Portogallo (stagioni 1-2), interpretato da Daniel Albadalejo, Giovanni II del Portogallo (stagioni 2-3), interpretato da Álvaro Monje, Giovanni II d’Aragona (stagioni 1-2), interpretato da Jordi Banacoloc, Giovanna la Beltraneja (stagioni 1-2), interpretata da Carmen Sánchez e  Úrsula Corberó come Margherita d’Asburgo-

Giovanni di Pacheco (stagioni 1-2), interpretato da Ginés García Millán, Alfonso Carrillo de Acuña (stagioni 1-2), interpretato da Pedro Casablanc, Gonzalo Chacón (stagioni 1-3), interpretato da Ramón Madaula, Gutierre de Cárdenas (stagioni 1-3), interpretato da Pere Ponce Nipote (di zio) di Gonzalo Chacón, Gonzalo Fernández de Córdoba (stagioni 1-3), interpretato da Sergio Peris-Mencheta, Beltrán de la Cueva (stagioni 1-3), interpretato da William Miller, Beatriz de Bobadilla (stagioni 1-3), interpretata da Ainhoa Santamaría, Andrés Cabrera (stagioni 1-3), interpretato da Jordi Díaz. Diego Hurtado de Mendoza (stagioni 1-2), interpretato da Juan Meseguer, Clara Chacón (stagioni 1-2), interpretata da Monica Vic.

Isabel 2 stagione

La seconda stagione di Isabel al centro del racconto c’è il periodo compreso tra il 1474 e il 1492: dall’incoronazione alla guerra di successione al trono contro Alfonso V del Portogallo e Giovanna la Beltraneja fino alla conquista di Granada e alla partenza di Cristoforo Colombo verso le Americhe.

Nel cast di volti nuovi nella seconda stagione troviamo  Giovanna di Castiglia (stagioni 2-3), interpretata da Irene Escolar, Muley Hacen (stagione 2), interpretato da Roberto Enríquez, Boabdil di Granada (stagione 2), interpretato da Alex Martínez, Diego di Pacheco (stagioni 1-3), interpretato da Javier Rey, Hernando de Talavera (stagioni 2-3), interpretato da Lluís Soler, Tomás de Torquemada (stagione 2), interpretato da Manuel Dueso, Al-Zaghal (stagione 2), interpretato da Javier Mora,  Aisha (stagione 2), interpretata da Alicia Borrachero, Isabel de Solís/Zoraya, interpretata da Nani Jiménez, Cristoforo Colombo (stagioni 2-3), interpretato da Julio Manrique.

Isabel 3 stagione

Nella terza stagione di Isabel il racconto ripercorre la parte finale della vita di Isabella (1492-1504): la scoperta dell’America, il matrimonio dell’infanta Giovanna con Filippo e dell’infante Giovanni con Margherita d’Asburgo; le successive morti dell’infante Giovanni e della primogenita Isabella, regina consorte del Portogallo; il matrimonio della figlia Maria con Manuele I del Portogallo. La serie si conclude con la morte della stessa Isabella.

Volti nuovi della terza stagione sono Carlo VIII di Francia (stagione 3), interpretato da Héctor Carballo, Filippo di Castiglia (stagione 3), interpretato da Raúl Merida, Francisco Jiménez de Cisneros (stagione 3), interpretato da Eusebio Poncela, , Pedro González de Mendoza (stagioni 1-3), interpretato da Andrés Herrera, Rodrigo Borgia poi papa Alessandro VI (stagione 1 e stagione 3), interpretato da Jorge Bosch, , e Cesare Borgia (stagione 3), interpretato da Nacho Aldeguer.

 

What We Do In The Shadows 2×09: promo e trama

0
What We Do In The Shadows 2×09: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×09, il nono episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 2×09 che si intitolerà dall’episodio “Witches” Quando Nandor e Laszlo vengono rapiti da una congrega di streghe, gli altri devono avventurarsi a Brooklyn per salvarli. Scritto da William Meny; diretto da Kyle Newacheck.

What We Do In The Shadows 2×09

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

The Batman e Animali Fantastici 3: le produzioni in UK possono ripartire

0

Le produzioni cinematografiche e televisive in Inghilterra potranno ufficialmente ripartire. Il via libera è arrivato direttamente dalle autorità sanitarie e politiche. Ciò significa che le produzioni di film come The Batman e Animali Fantastici 3 potranno riprendere a pieno ritmo, ovviamente nel rispetto delle nuove norme di sicurezza utili ad evitare il contagio da Covid-19.

Secondo un nuovo report del Guardian, a partire dal mese di luglio le produzioni di film e serie tv potranno ripartire. Si tratta di una notizia che farà sicuramente la gioia dei tantissimi lavoratori dell’industria cinematografica (molti dei quali liberi professionisti e freelance) che in questi mesi sono stati letteralmente messi in ginocchio dall’emergenza Coronavirus e che, a causa dei mancati aiuti da parte del governo britannico, hanno faticato non poco in questi mesi a causa dell’assenza di lavoro.

Le linee guida utili al rispetto delle nuove norme di sicurezza sono state stilate dalla British Film Commision e dal British Film Institute. Si tratta di linee guida che regolamentano non solo la gestione del distanziamento sociale sul set, ma anche la sicurezza sanitaria, che include la misurazione della temperatura e il tracciamento. Come riporta la fonte, non appena tutte le norme di sicurezza saranno verificate, la Warner Bros. intende far ripartire le produzioni il prima possibile.

Le produzioni in UK di film come The Batman e Animali Fantastici 3 potranno ufficialmente ripartire

Oltre a The Batman e Animali Fantastici 3, altre grandi produzioni interrotte bruscamente a causa della pandemia di Covid-19 sono state il live action de La Siretta ad opera della Disney, la seconda stagione di The Witcher ad opera di Netflix, ma anche Peaky Blinder e Line of Duty.

Hocus Pocus 2: il cast originale è disponibile a tornare

0
Hocus Pocus 2: il cast originale è disponibile a tornare

Il cast originale di Hocus Pocus è disponibile a tornare per l’annunciato sequel Hocus Pocus 2: questo è quanto dichiarato di recente da Sarah Jessica Parker. Il sequel dell’amatissimo classico di Halloween ha finalmente ricevuto il via libera della Disney, a circa tre decadi di distanza da quando l’originale ottenne un ottimo successo al box office e, col tempo, divenne un vero e proprio cult tra gli adoratori della Casa di Topolino. Un sequel di Hocus Pocus non sarebbe lo stesso senza il ritorno della originali sorelle Sanderson, quindi farà certamente piacere ai fan sapere che il cast del primo film è interessato a riprendere i rispettivi ruoli.

Sono anni che si parla di una nuova iterazione di Hocus Pocus. Già nel novembre del 2014 Bett Midler, che nel film originale interpreta la protagonista Winifred ‘Winnie’ Sanderson, aveva dichiarato di essere disponibile a tornare in un eventuale seguito. Successivamente, si pensò alla realizzazione di un sequel destinato esclusivamente a Disney Channel. Oggi, invece, sappiamo per certo che il sequel si farà e che sarà destinato a Disney+, la piattaforma di streaming dedicata esclusivamente ai film prodotti e distribuiti dalla multinazionale statunitense.

Al momento non sappiamo se il sequel includerà anche il ritorno del cast originale. Ma in una recente intervista con Radio Andy, Sarah Jessica Parker – che nel film originale interpreta Sarah Sanderson – ha parlato della possibilità che la storia del nuovo film possa includere il ritorno delle sorelle originali. L’attrice ha spiegato: “Penso che sia un’idea che sia io, che Bette Midler che Kathy Najimy (interprete di Mary Sanderson, Ndr) valuteremo senza problemi”. 

Sarah Jessica Parker conferma che il cast originale di Hocus Pocus sarebbe disponibile per l’annunciato sequel

Dunque, le tre attrici non hanno ancora firmato ufficialmente per tornare in Hocus Pocus 2, ma le parole di Parker lasciano intendere che a tutte e tre farebbe estremamente piacere tornare nei panni delle tre iconiche streghe. In passato, anche Doug Jones, che nel film orginale interpreta lo zombie William Butcherson, aveva espresso il suo interesse nel tornare a vestire i panni di Billy, a dimostrazione di quanto non solo i fan siano legati alla pellicola, ma anche tutto il cast che vi ha preso parte.

Hocus Pocus 2 sarà diretto da Adam Shankman, regista di Prima o poi mi sposo, I passi dell’amore e Hairspray – Grasso è bello. La sceneggiatura del nuovo film porterà la firma di Jen D’Angelo (Workaholics). L’originale uscì nelle sale nel 1993 diretto da Kenny Ortega. Al momento non sappiamo neanche se gli altri membri del primo film – come ad esempio Thora Birch (American Beauty) – torneranno nel sequel.

Justice League: Patty Jenkins rifiutò la regia, ecco perché

0
Justice League: Patty Jenkins rifiutò la regia, ecco perché

A Patty Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder Woman 1984, venne offerta la regia di Justice League, ma la stessa rifiutò l’offerta. Dopo anni di inattività, la Jenkins è tornata dietro la macchina da presa nel 2017 con Wonder Woman: adesso, le avventure di Diana Prince sul grande schermo si apprestano a continuare con il sequel ambientato negli anni ’80. Prima di prendere in mano le redini del franchise con protagonista Gal Gadot, però, alla Jenkins venne offerto di dirigere Justice League, film d’ensemble della DC uscito nel 2017 e diretto da Zack Snyder.

In occasione dell’uscita di Wonder Woman 1984 (che dovrebbe arrivare in sala il prossimo 14 agosto), Patty Jenkins ha parlato con Premier Magazine (via Heroic Hollywood) non soltanto del suo prossimo progetto, ma anche della sua passata esperienza con la DC e con la Marvel. La regista ha rivelato che la Warner Bros. le offrì la regia di Justice League, ma che lei rifiutò l’incarico. Apparentemente, Jenkins ha declinato l’offerta perché non era particolarmente a suo agio con un film d’ensemble, vista l’incredibile quantità di personaggi che avrebbe dovuto gestire.

Jenkins ha anche sottolineato quanto sia importante per lei avere il pieno controllo creativo sui suoi progetti. Nonostante i film di Wonder Woman appartengano al DCEU, alla regista sembra non importare molto della continuity, aspetto fondamentale per quanto riguarda – ad esempio – i film dei Marvel Studios (in passato Jenkins aveva rifiutato la regia di Thor: The Dark World). A tal proposito, la regista ha spiegato: “Mi piacciono molto le persone che lavorano lì, ma vogliono il pieno controllo dei loro film. Il regista è sotto controllo. Sì, è una cosa che può succedere. Inoltre, si capisce subito quando un regista non può imporre la propria visione. Se accade ciò, allora ho l’impressione che queste persone stiano facendo un lavoro diverso dal mio. Per quanto riguarda Wonder Woman 1984, penso di aver fatto esattamente ciò che volevo. E poi, tutto ciò di cui un film di supereroi ha bisogno mi viene naturale: adoro girare grandi scene d’azione ambientate in set imponenti. Mi diverte davvero tanto.”

Patty Jenkins ha rivelato di aver rifiutato la regia di Justice League

Parlando nello specifico di Justice League, ha poi aggiunto: “Adoro i fumetti, ma la verità  è che mi sono avvicinata ai supereroi attraverso i film. In me c’è il desiderio di voler emulare, rispetto ai film che ho visto da bambina, un certo spirito che regnava a quei tempi. È rivelante ciò quando giro un film? Non lo so. Il punto è che, a differenza di altri registi, non mi interessano davvero gli universi condivisi, la continuity e altre cose del genere. Sono stata contattata in passato per dirigere Justice League, ma non me la sentivo. Troppi personaggi.”

Ricordiamo che di recente è stato annunciato l’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max il prossimo anno. Si tratta della versione del film così come inizialmente concepito da Zack Snyder, che nel bel mezzo della post-produzione abbandonò il progetto a causa di alcuni problemi personali (inclusa la morte della figlia).

CORRELATE: 

Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal. Il film sarà ambientato negli anni ’80: l’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Matrix 4: Lana Wachowski vuole un film “assolutamente folle”

0
Matrix 4: Lana Wachowski vuole un film “assolutamente folle”

Lana Wachowski, che ha diretto la trilogia originale di Matrix insieme a sua sorella, ritornerà dietro la macchina da presa per l’attesissimo Matrix 4: a quanto pare, i piani per il nuovo film sono “assolutamente folli”. I primi tre film della saga fantascientifica sono diventati dei veri e propri cult, quindi la notizia che la Warner Bros. stesse lavorando ad un revival del franchise non ha propriamente colto di sorpresa.

Con protagonisti Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Laurence Fishburne, il primo film del 1999 è ambientato in futuro distopico in cui gli umani vengono inconsapevolmente imprigionati in una realtà simulata, nota come “The Matrix”. Il personaggio di Neo interpretato da Reeves scopre la verità e diventa parte integrante di una ribellione che lotta per cercare di liberare l’umanità da un’intelligenze artificiale che si rivelerà essere sempre più ostile.

I film vennero elogiati per le premesse narrative originali, ma anche per gli effetti visivi innovativi e per le strabilianti sequenze d’azione. Alla fine della trilogia originale, le Wachowski dichiararono che non avevano piani per far proseguire la saga, fino a quando le cose non sono cambiate. Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss torneranno nel quarto capitolo, insieme a tutta una serie di volti noti ai fan del franchise, tra cui la Niobe di Jada Pinkett-Smith e Il Merovingio di Lambert Wilson. Sfortunatamente, non torneranno alcuni dei personaggi più amati, come il Morpheus di Laurence Fishburne e l’Agente Smith di Hugo Weaving.

Chad Stahelski parla del nuovo Matrix 4, rivelando che Lana Wachowski vuole realizzare un film “assolutamente folle”

Chad Stahelski, coordinatore di stunt e regista della trilogia di John Wick (nonché stunt di Keanu Reeves nei primi due film di Matrix), ha parlato del lavoro con Lana Wachowski in una nuova intervista con Collider. In precedenza era stato confermato che Stahelski, insieme a David Leitch, sarebbero tornati ad occuparsi degli stunt del nuovo episodio, offrendo il loro supporto ai concept delle coreografie. Alla fonte Stahelski ha rivelato nuovi dettagli in merito all’approccio di Wachowski ad alcune specifiche scene di lotta che insieme stanno costruendo per il nuovo film.

“Lana è arrivata e ha detto: ‘Questo è il personaggio. Questo è ciò che sta accadendo. Questo è il suo conflitto. È qui che ho bisogno di vedere il suo lato più emotivo, quello maggiormente psicologico, o qualsiasi altro lato che emergerà alla fine di questa sequenza. Cosa hai in serbo per rendere tutto assolutamente folle?’ Lana è una di quelle persone meravigliose che ci chiede qualcosa e noi le rispondiamo che non ci sono problemi ad ottenerla”, ha dichiarato Chad Stahelski, che ha poi elogiato la visione della regista, spiegando: “Se amate la trilogia di Matrix, allora amerete anche ciò che Lana sta facendo adesso. È una regista brillante, divertente, e capisce ciò di cui i fan hanno bisogno.”

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 21 maggio 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Pierce Brosnan: 10 cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per avere donato ulteriore fascino all’agente segreto più celebre della storia del cinema, Pierce Brosnan si è negli anni distinto per le sue interpretazioni in film di grande successo popolare. Versatile e carismatico, l’attore continua ancora oggi a regalare al suo pubblico ruoli affascinanti e spesso controversi.

Ecco 10 cose che non sai di Pierce Brosnan.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan moglie

Pierce Brosnan: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Quel lungo venerdì santo (1979), per poi distingueri anche grazie a Quarto protocollo (1987), Il tagliaerbe (1992) e Mrs. Doubtfire (1993), con Robin Williams. In seguito, partecipa a film come Mars Attacks! (1996), Il sarto di Panama (2001), Caccia spietata (2006), Mamma mia! (2008), con Meryl Streep, L’uomo nell’ombra (2010), Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini (2010), Ma come fa a far tutto? (2011), The November Man (2014), Survivor (2015), The Foreigner (2017), The Only Living Boy in New York (2017) e Mammia Mia! Ci risiamo (2018), con Amanda Seyfried.

9. Ha interpretato il celebre 007. Nel 1995 l’attore ha debuttato nel ruolo del celebre James Bond con il film GoldenEye. Particolarmente apprezzato da critica e pubblico, l’attore viene così confermato per i successivi titoli Il domani non muore mai (1997) e Il mondo non basta (1999). Nel 2002 recita per l’ultima volta, con gran dispiacere dei fan, nei panni del celebre agente segreto per il film La morte può attendere, che in termini di incasso mondiale batte tutti i precedenti film realizzati su 007.

8. Ha preso parte a produzioni televisive. Ad aver contribuito alla popolarità dell’attore è stata la serie Mai dire sì, dove Brosnan ricopre il ruolo di Remington Steele. In seguito è apparso anche in miniserie come Il re di Hong Kong (1998), Il giro del mondo in 80 giorni (1989), e Mucchio d’ossa (2011). Dal 2017 al 2019 ha poi ricoperto il ruolo di Eli McCullough nella serie The Son, comparendo in circa 20 episodi.

Pierce Brosnan: sua moglie e i suoi figli

7. Ha sposato un’attrice. Nel 1980 Brosnan ha sposato l’attrice australiana Cassandra Harris, dalla quale ebbe nel 1983 il figlio Sean. Brosnan decise però di adottare anche i due precedenti figli della donna, Charlotte e Christopher. Sfortunatamente, il loro matrimonio finì nel momento in cui la Harris scomparve in seguito ad una malattia, nel 1991.

6. La sua nuova moglie è una giornalista. Nel 1994 l’attore intraprende una relazione con la giornalista Keely Shaye Smith. Nel 1997 nasce il loro primo figlio, Dylan, mentre nel 2001 arriva la figlia Paris. In quello stesso anno i due decidono di sposarsi, e tutt’oggi sono un’affermata coppia del mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan 007

Pierce Brosnan è 007

5. Avrebbe dovuto ricoprire il ruolo già anni prima. Quando nel 1986 Roger Moore rinunciò al ruolo dell’agente James Bond, dopo ben sette film, i produttori pensarono subito a Brosnan come suo sostituto. Questi tuttavia, per via del suo impegno con la serie Mai dire sì dovette rinunciare alla parte, che fu dunque assegnata ad un altro attore. Nel 1994, tuttavia, ormai libero da altri impegni, Brosnan venne ricontattato e scelto per il ruolo.

4. È stato l’unico 007 degli anni Novanta. Sin dal debutto del personaggio sul grande schermo, i suoi interpreti si sono spesso divisi il ruolo attraverso i decenni. Brosnan è invece stato il primo attore ad aver avuto l’esclusiva sull’agente segreto per tutti gli anni Novanta. In tale decennio, non vi sono infatti stati altri volti per il personaggio se non quello di Brosnan.

3. La morte può attendere è il film che ha apprezzato di meno. Tra i quattro film dedicati a James Bond girati dall’attore, l’ultimo di questi, La morte può attendere è anche quello da lui meno apprezzato. Brosnan si lamentò infatti di alcuni effetti speciali non all’altezza delle intenzioni, come anche di alcuni risvolti di trama a suo dire non coerenti con il personaggio.

Pierce Brosnan: il suo 2020

2. Ha diversi progetti in arrivo. Nel giugno del 2020 l’attore tornerà a recitare per il film Netflix Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, commedia musicale con protagonisti Will Ferrell e Rachel McAdams. Nello stesso anno reciterà nel fantasy The King’s Daughter, dove ricoprirà il ruolo di Re Luigi XIV, accanto all’attrice Kaya Scodelario.

Pierce Brosnan: età e altezza

1. Pierce Brosnan è nato a Drogheda, in Irlanda, il 16 maggio 1953. L’attore è alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

 

X-Men: svelato un dettaglio inedito sulle origini di Mystica

0
X-Men: svelato un dettaglio inedito sulle origini di Mystica

Simon Kinberg, storico produttore della saga di X-Men e regista di X-Men: Dark Phoenix, ha confermato un sorprendente dettaglio a proposito della backstory di Mystica in X-Men: Giorni di un futuro passato. Il film, uscito nel 2014, ha cercato di sistemare la turbolenta timeline del franchise, provando a risolvere quei conflitti temporali esistenti tra X-Men: L’inizio e la trilogia originale di X-Men. Nel film di Matthew Vaughn del 2011 abbiamo visto nuovi attori nei panni di Charles Xavier, Magneto e Mystica: l’obiettivo era quello di raccontare l’origine dei celebri mutanti, attraverso una storia ambientata principalmente negli anni ’60.

Nei primi tre film della saga di X-Men, il ruolo di Mystica è stato interpretato da Rebecca Romijn, apparsa in qualità di villain secondario al fianco del Magneto di Ian McKellen. In X-Men: L’inizio abbiamo conosciuto una nuova versione del personaggio, Raven, una giovane mutaforma che Charles Xavier incontra nella sua cucina, facendoci credere che i suoi genitori l’avessero abbandonata. Il giovane Xavier invita Raven a diventare un membro della sua famiglia e i due crescono come fossero fratelli. La versione adulta di Raven, ossia Mystica, è interpretata nel film da Jennifer Lawrence, che è tornata nei panni del personaggio anche in Giorni di un futuro passato, Apocalisse e Dark Phoenix. 

Come già accaduto con la Mystica di Romijn, anche l’incarnazione di Lawrence è in qualche modo un mistero: non sappiamo esattamente come sia (a causa della sua capacità di cambiare continuamente aspetto) né sappiamo chi sono i suoi genitori. Durante una recente intervista con IGN, Simon Kinberg, che ha contribuito alla sceneggiatura di X-Men: Giorni di un futuro passato, ha svelato un nuovo easter egg: nella scena del film in cui Mystica si introduce nella Industrie Trask, la vediamo sfogliare alcuni file relativi alle schede di alcuni mutanti deceduti e apparsi in X-Men: L’inizio. Una di queste schede riguarda Azazel. A tal proposito, Kinberg ha rivelato che si tratta del padre di Mystica, soltanto che lei non l’hai mai saputo.

Simon Kinberg ha svelato un dettaglio inedito relativo alle origini del personaggio di Mystica nella saga di X-Men

In X-Men: L’inizio, Azazel è interpretato da Jason Flemyng. Nel film è in grado di teletrasportarsi: quando utilizza questo suo potere, lascia nell’aria una scia fumosa rossa scottante. Nel film viene descritto come uno dei membri del Club infernale di Sebastian Shaw. In X-Men – Giorni di un futuro passato viene citato da Magneto quando nomina i mutanti che sono stati catturati dalle Industrie Trask per essere uccisi ed esaminati.

X-Men è una serie di film basati sugli omonimi supereroi dei fumetti Marvel Comics. Prodotta da Lauren Shuler Donner per la 20th Century Fox la serie è cominciata con X-Men (2000), diretto da Bryan Singer. La serie degli X-Men, composta per il momento da dodici film, è il tredicesimo franchise più redditizio della storia con un incasso di oltre 5 miliardi di dollari.

Vinessa Shaw: 10 cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw: 10 cose che non sai sull’attrice

Con diversi titoli all’attivo tanto per il cinema quanto per la televisione, l’attrice Vinessa Shaw ha negli anni conquistato una discreta notorietà, recitando per importanti registi e accanto a celebri interpreti. Ancora alla ricerca di un progetto che possa valorizzarla come protagonista, la Shaw è intanto attesa in futuri progetti che possano riconfermarne la popolarità.

Ecco 10 cose che non sai su Vinessa Shaw.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw marito

Vinessa Shaw: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema con un ruolo nel film Hocus Pocus (1993), con Sarah Jessica Parker. In seguito recita nei film Eyes Wide Shut (1999), con Tom Cruise, Fatti, strafatti e strafighe (2000), 40 giorni & 40 notti (2002), Le colline hanno gli occhi (2006), Quel treno per Yuma (2007), con Christian Bale, Two Lovers (2008), con Joaquin Phoenix, Puncture (2011), Qualcosa di straordinario (2012), Effetti collaterali (2013), di Steven Soderbergh, Cold in July (2014) e Clinical (2017). Tornerà al cinema con il film di carattere sportivo intitolato 12 Mighty Orphans.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Il debutto sul piccolo schermo avviene nel 1991, con il film Il lungo viaggio verso casa. Successivamente la Shaw appare in alcuni episodi di serie come Great Scott! (1992), La signora in giallo (1994) e New York Undercover (1995). Negli anni seguenti recita invece per i film The ’70s (2000) e Fathers and Sons (2005). Prende parte ad una puntata della serie Dr. House (2010), con Hugh Laurie, e poi con ruoli di maggior rilievo alle serie Vegas (2012-2013) e Ray Donovan (2014).

Vinessa Shaw è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un profilo verificato, seguito da 36,6 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, curiosità dai set a cui prende parte o ancora foto promozionali dei suoi progetti cinematografici e televisivi.

Vinessa Shaw: chi è suo marito

7. È sposata e ha un figlio. Nel 2007 l’attrice rivelò di frequentarsi con lo scenografo Kristopher Gifford. I due si sono poi fidanzati ufficialmente l’anno seguente, per arrivare al matrimonio soltanto nel 2017. Tramite un post sul suo profilo Instagram, l’attrice ha poi rivelato di essere in attesa del primo figlio, nato poi nel febbraio del 2018.

Vinessa Shaw in Hocus Pocus

6. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film fantasy. In Hocus Pocus, l’allora diciassettenne Shaw interpretava il ruolo di Allison, che insieme ad altri due ragazzi si intrufolano nella casa delle streghe vissute lì oltre trecento anni prima. Saranno proprio loro a riportarle in vita, dando così origine alle loro avventure per cercare di fermarle una volta per tutte.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw Eyes Wide Shut

Vinessa Shaw in Eyes Wide Shut

5. Ha interpretato un noto personaggio. Nell’ultimo film realizzato da Stanley Kubrick, l’attrice ha ricoperto il ruolo della giovane prostituta Domino. Parlando dell’esperienza, la Shaw ha ricordato come questo sia stato il film che ha cambiato la sua carriera. Fino a quel momento era infatti nota soltanto per film per ragazzi, mentre con il film di Kubrick entrava a far parte anche del cinema per adulti.

4. Ha preso parte al set per più tempo del previsto. Secondo il calendario originale le riprese che coinvolgevano l’attrice, la quale compare in un’unica scena, avrebbero dovuto svolgersi in sole due settimane. Per via del noto perfezionismo di Kubrick, tuttavia, l’attrice fu costretta a rimanere sul set per circa due mesi, finché il regista non fosse stato soddisfatto del girato.

Vinessa Shaw in Le colline hanno gli occhi

3. Era contraria a partecipare al film. L’attrice, che nel film interpreta Lynn, si è dichiarata inizialmente restia all’idea di partecipare al progetto. La natura horror del film la spaventava, e fino a quel momento non aveva mai recitato in un film simile. Si convinse ad accettare il ruolo solo dopo aver incontrato personalmente il regista, il quale le illustrò il progetto nei minimi dettagli.

2. Era una dei figli dei protagonisti. Il personaggio da lei ricoperto, Lynn, era la figlia adulta della coppia che, per festeggiare le nozze d’argento compiono un viaggio dall’Ohio alla California. Sul loro cammino, tuttavia, si imbatteranno in alcuni mutanti, che sorvegliano le colline della zona. Questi, si riveleranno tutt’altro che pacifici, costringendo la famiglia a vivere vere e proprie atrocità.

Vinessa Shaw: età e altezza

1. Vinessa Shaw è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 19 luglio 1976. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Roberto Herlitzka: 10 cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka: 10 cose che non sai sull’attore

Più volte affermatosi come uno dei migliori interpreti del panorama italiano, Roberto Herlitzka ha costruito la propria carriera alternandosi tra cinema, teatro e televisione. È stato protagonista di alcuni tra i più noti lungometraggi degli ultimi decenni, distinguendosi sempre per i suoi ruoli carichi di carisma e sfumature.

Ecco 10 cose che non sai di Roberto Herlitzka.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka La grande bellezza

Roberto Herlitzka: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1973 con il film La villeggiatura, per poi distinguersi negli anni grazie ad alcuni celebri titoli come Pasqualino Settebellezze (1975), Oci ciornie (1987), In nome del popolo sovrano (1990), Il sogno della farfalla (1994), È più facile per un cammello… (2003), di Valeria Bruni Tedeschi, e Buongiorno, notte (2003). Negli anni seguenti è poi apparso in Viva Zapatero! (2005), I demoni di San Pietroburgo (2007), La scomparsa di Patò (2010), con Neri Marcorè, Bella addormentata (2012), Il rosso e il blu (2012), La grande bellezza (2013), con Toni Servillo, Sangue del mio sangue (2015), Fai bei sogni (2016), Loro 1 e Loro 2 (2018), Notti magiche (2018) e Lontano lontano (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. In anni recenti, l’attore si è reso popolare sul piccolo schermo per aver recitato in alcuni episodi della serie Boris (2007), con Pietro Sermonti, per poi prendere parte ai film Mannaggia alla miseria (2010), Il segreto dell’acqua (2011) e Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua (2016). Ha poi partecipato alle serie 1993 (2017), con Stefano Accorsi, Il nome della rosa (2019) e Il processo (2019).

8. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Per il suo ritratto di Aldo Moro nel film Buongiorno, notte, l’attore ha ricevuto alcuni tra i più importanti riconoscimenti della sua carriera cinematografica. Ha infatti vinto come miglior attore non protagonista ai David di Donatello, e come miglior attore protagonista ai Nastri d’Argento. Gli è poi stato conferito il Premio Pasinetti al miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia.

Roberto Herlitzka è stato anche doppiatore

7. Ha doppiato un noto personaggio cinematografico. Nel corso della sua carriera, Herlitzka ha in alcune occasioni ricoperto anche il ruolo di doppiatore. La più celebre di queste è stata per il film Shining, con Jack Nicholson, dove ha prestato la voce al personaggio del barista Lloyd, colui che instrada Jack Torrance nella missione di uccidere la moglie e il figlio.

Roberto Herlitzka in La grande bellezza

6. Ha avuto un ruolo nel film vincitore dell’Oscar. In La grande bellezza, l’attore ha dato vita ad un cardinale apparentemente poco incline alla spiritualità ma ossessionato dalla cucina. Herlitzka ha raccontato che sul set non ha ricevuto molte indicazioni dal regista, dovendo pertanto lavorare da sé nella costruzione del personaggio, ispirato ad alcune figure oggi riscontrabili in televisione.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka teatro

Roberto Herlitzka a teatro

5. È noto per i suoi spettacoli teatrali. Per il teatro, Herlitzka ha recitato in alcune tra le opere più celebri di tutti i tempi, come Don Giovanni (1966), Otello (1975), Sogno di una notte di mezza estate (1982), Zio Vanja (1990), Re Lear (2004) e Don Chisciotte (2010). Nel corso della sua carriera, ha collaborato con alcuni tra i principali registi teatrali italiani, come Orazio Costa, Gabriele Lavia, Luca Ronconi e Luigi Squarzina.

4. Ha vinto premi particolarmente importanti. Considerato uno dei maggiori interpreti teatrali ancora oggi in attività, Herlitzka è stato onorato con il prestigioso premio Ubu al miglior attore per le stagioni 2002-2003 e 2003-2004. Tra gli altri importanti riconoscimenti, si annovera anche il Premio Gassman al miglior attore.

Roberto Herlitzka in Boris

3. Ha recitato nella nota serie comedy. Herlitzka è apparso rispettivamente negli episodi 2, 13 e 14 della prima stagione dell’acclamata serie Boris. Qui ha dato vita al personaggio di Orlando Serpentieri, attore teatrale di elevato valore artistico costretto a recitare nella fiction Gli occhi del cuore per esigenze economiche. Data la sua bravura, però, gli verrà più volte chiesto di adottare una recitazione approssimativa per non rendere evidente la differenza tra sé e il resto del cast.

Roberto Herlitzka e la poesia

2. Ha recitato alcune celebri poesie italiane. Per la serie Poesie in musica, l’attore si è cimentato nella lettura di alcune tra le più famose poesie della letteratura italiana. Tra queste vi sono La pioggia nel pineto, di Gabriele d’Annunzio, Alla sera, di Ugo Foscolo e Le ricordanze di Giacomo Leopardi. Molte di queste si possono ritrovare in forma integrale sulla piattaforma YouTube.

Roberto Herlitzka: età e altezza

1. Roberto Herlitzka è nato a Torino, Italia, il 2 ottobre 1937. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man: J.K. Simmons ha firmato per apparire in “diversi sequel”

0

Lo scorso anno, il premio Oscar J.K. Simmons ha letteralmente scioccato i fan quando è tornato nei panni di J. Jonah Jameson nella scena durante i titoli di coda di Spider-Man: Far From Home. Adesso, in occasione del press tour della serie Defending Jacob, l’attore ha confermato che probabilmente ritroveremo ancora il direttore del Daily Bugle, dal momento che lo Spider-Verse della Sony è destinato ad espandersi sempre di più…

Simmons ha discusso del suo eventuale ritorno nel sequel di Far From Home, l’atteso Spider-Man 3 (ancora senza un titolo ufficiale), durante un recente podcast di EW. L’attore ha svelato di aver firmato un contratto per apparire in “diversi” sequel di Spider-Man (probabilmente i film ambientati nel MCU), ma che ciò non significa che lo studio è necessariamente obbligato ad usare il suo personaggio nei futuri film ambientati nell’universo dell’Uomo Ragno.

Considerando la maniera positiva in cui il cameo di J. Jonah Jameson è stato accolto dal pubblico, è difficile immaginare che la Sony e i Marvel Studios decidano di non riportare il personaggio sul grande schermo, soprattutto ora che la vera identità di Peter Parker (Tom Holland), alla fine di Far From Home, è stata rivelata al mondo intero. Da parte sua, Simmons ha spiegato che sarebbe grato se avesse l’opportunità di interpretare ancora Jameson.

J.K. Simmons rivela di aver firmato per apparire in diversi sequel di Spider-Man

Ricordiamo che J.K. Simmons è apparso per la prima volta nei panni di J. Jonah Jameson  nella trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi. L’attore ha ricordato che la Sony, all’inizio, non era pienamente convinta di affidargli la parte: “Tutti i produttori e le persone che lavorano alla Sony dovevano essere convinti, perché naturalmente c’erano molti più attori di alto profilo a cui avevano pensato e che avrebbero certamente aiutato al botteghino. È stato molto snervante.”

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film sarebbero dovute partire quest’estate, ma a causa della pandemia di Covid-19 sono state momentaneamente sospese. L’uscita in sala è fissata per il 5 novembre 2021.

Alexa Davalos: 10 cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos: 10 cose che non sai sull’attrice

Distintasi per i suoi ruoli in film e serie d’azione, Alexa Davalos è oggi popolare grazie a L’uomo nell’alto castello, titolo Amazon di grande richiamo. Benché la sua filmografia si componga ancora di pochi, ma significativi, titoli, l’attrice ha saputo trarre il massimo da questi, guadagnandone in popolarità e apprezzamenti.

Ecco 10 cose che non sai di Alexa Davalos.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos Scontro tra Titani

Alexa Davalos: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi d’azione. L’attrice debutta al cinema con il film The Chronicles of Riddick (2004), dove recita nel ruolo di Kyra accanto all’attore Vin Diesel. Successivamente fa parte del cast dei film Feast of Love (2007), l’horror The Mist (2007) e Defiance – I giorni del coraggio (2008), con Daniel Craig e Liev Schreiber. Nel 2010 è invece Andromeda per Scontro tra titani, con l’attore Sam Worthington.

9. È nota per i ruoli televisivi. Attiva anche in televisione, la Davalos è inizialmente comparsa in alcuni episodi della serie Angel (2002-2003), per poi ottenere maggior rilievo in Reunion (2005-2006). Nel 2013 ha invece recitato nel noir Mob City, accanto all’attore Milo Ventimiglia. Viene poi scelta per ricoprire il ruolo di Juliana Crain nella serie L’uomo nell’alto castello (2015-2019), dove ha recitato accanto all’attore Rufus Sewell. Nel 2019 ha poi recitato in alcuni episodi di The Punisher.

Alexa Davalos è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 84,7 mila persone. All’interno di questo, è solita condividere foto legate alla propria quotidianità, dai luoghi visitati a più piccoli particolari. Appassionata di fotografia, la Davalos si diletta infatti nel trovare i giusti soggetti, per darvi un tocco di artisticità.

Alexa Davalos: chi è suo marito

7. Ha sposato un suo collega. Partecipando alla serie The Pusher, la Davalos conosce l’attore Josh Stewart, che lì recita nel ruolo di John Pilgrim. I due intraprendono in breve tempo una relazione che culmina nel matrimonio, avvenuto nel maggio del 2019.

6. Sono soliti condividere loro foto sui social network. La coppia è piuttosto riservata circa la loro vita privata, ma questo non gli impedisce di condividere alcune loro foto sui rispettivi profili di Instagram. In questi si possono infatti ritrovare diverse loro foto, scattate durante viaggi di piacere o altri generici momenti di svago.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos The Chronicles of Riddick

Alexa Davalos è Andromeda

5. Ha interpretato la celebre principessa. Nel film di carattere mitologico Scontro tra titani, la Davalos dà vita alla principessa Andromeda di Argo. Questa, anche secondo la leggenda, paga la superbia della madre venendo richiesta come sacrificio per placare l’ira degli dei. Offerta al terribile mostro marino Kraken, verrà infine salvata dal valoro eroe Perseo.

Alexa Davalos in The Chronicles of Riddick

4. Si è ispirata ad una nota cantante per il suo look. Nel film, l’attrice dà vita all’assassina Kyra, che aiuterà il protagonista nella sua missione. Per dar vita al personaggio, la Davalos ha affermato di essersi ispirata alla cantante Amy Lee, del gruppo goth rock Evanecense. Questa è infatti stata il principale riferimento per la realizzazione del look di Kyra.

3. Ha sostituito un’altra attrice. The Chronicles of Riddick è il secondo dei film dedicati a questo personaggio. Nel primo, intitolato Pitch Black, il personaggio di Kyra si chiamava Jack, ed era interpretato da un’altra attrice. Per il sequel, tuttavia, i produttori preferirono cambiare la natura del personaggio, decidendo anche di assegnarlo ad un’altra attrice. A vincere la parte fu infine la Davalos.

Alexa Davalos in The Punisher

2. Ha recitato in due episodi della serie. Nei primi due episodi della seconda stagione della serie Marvel The Punisher, l’attrice è comparsa interpretando il ruolo di Beth Quinn. Questa è la barista del locale Lola’s Roadhouse, che entrata in contatto con Frank Castle, e scoperta la sua vera identità, vedrà la sua vita completamente rivoluzionarsi, correndo diversi rischi.

Alexa Davalos: età e altezza

1. Alexa Davalos è nata a Parigi, in Francia, il 28 maggio 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

American Sniper: 10 curiosità sul film

American Sniper: 10 curiosità sul film

Acclamato film del regista Clint Eastwood, American Sniper fa parte di quelle opere da lui dirette incentrate sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. Basato su una storia vera, il film ha ottenuto importanti riconoscimenti tanto da parte della critica quanto da parte del pubblico, e ha dato nuovamente prova delle abilità registiche di Eastwood anche per quanto riguarda il genere del war movie.

Ecco 10 cose che non sai su American Sniper.

American Sniper cast

American Sniper: la trama del film

10. Narra la storia di un celebre cecchino. Il film è basato sulla vita di Chris Kyle, divenuto noto per essere stato uno dei più letali cecchini di guerra durante il conflitto in Iraq conseguente all’attacco dell’11 settembre 2001. La sua vita si divide tra le missioni in terra straniera e i periodi di riposo a casa, in compagnia della moglie Taya e dei figli. Abituatosi all’ambiente di guerra, Kyle finirà però per sviluppare una difficoltà nel reinserirsi nella società.

American Sniper è tratto da un libro

9. È la trasposizione di un’autobiografica. Il lungometraggio di Eastwood si è basato sul libro American Sniper, autobiografia di Kyle pubblicata nel 2012, dove si ripercorre la sua carriera da cecchino, con all’attivo oltre 255 guerriglieri iracheni uccisi. Con più di 1,2 milioni di copie vendute, il libro è divenuto un vero e proprio best seller, permettendo alla storia del suo autore di diventare estremamente nota negli Stati Uniti.

American Sniper è in streaming

8. È presente su diverse piattaforme online. Per chi desidera vedere o rivedere il film, sarà possibile farlo affidandosi ad alcune tra le principali piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tra queste si annoverano Rakuten TV, Chili, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime. In base a quale di questa si sceglierà di utilizzare, per vederlo basterà sottoscrivere un abbonamento o noleggiare il singolo film.

American Sniper è anche su Netflix

7. È nel catalogo della celebre piattaforma. Attualmente, il film diretto da Eastwood è presente anche sulla piattaforma di Netflix. Se si possiede un abbonamento a questa, sarà possibile vedere il film senza nessun costo aggiuntivo, potendo anche scegliere se guardarlo in lingua originale o con il doppiaggio italiano.

American Sniper: le recensioni al film

6. Ha ricevuto critiche generalmente positive. Acclamato come uno dei migliori film di Eastwood degli ultimi anni, il film è stato accolto in modo generalmente positivo dalla critica. Sul sito Rotten Tomatoes, aggregatore di recensioni, questi ha un punteggio complessivo pari al 72%, mentre su Metacritics vanta una media di giudizi positivi pari a 8.3 su 10.

American Sniper finale

American Sniper: il cast del film

5. Bradley Cooper si è sottoposto ad un duro allenamento. Per poter dar vita a Chris Kyle nel film, Bradley Cooper dovette guadagnare circa 20 chili di muscoli. Per riuscirvi, si sottopose ad una dieta di circa seimila calorie al giorno, in aggiunta ad allenamenti fisici quotidiani di circa quattro ore. In aggiunta a ciò, Cooper ha dovuto allenare anche il proprio accento, affinché potesse somigliare a quello del vero soldato.

4. Cooper ha avuto modo di parlare con il vero Kyle. In seguito alla decisione di ricoprire il ruolo di protagonista, Cooper ebbe modo di avere una breve conversazione telefonica con il vero Kyle. Questa avvenne poche settimane prima della sua tragica morte, e non potendo più basarsi sul suo aiuto nell’interpretazione, Cooper fece di tutto per tenerne alta la memoria.

3. Sienna Miller ha interpretato la moglie del protagonista. In American Sniper, l’attrice Sienna Miller ha interpretato il ruolo di Taya Kyle, moglie di questi. Per essere certa di rendere giustizia alla vera Kyle, l’attrice l’ha voluta incontrare in diverse occasioni, studiandola nel suo modo di parlare e comportarsi, ma anche ascoltando il suo punto di vista sulla storia del marito.

American Sniper: il finale del film

[ALLERTA SPOILER]

2. Kyle è stato vittima di un incidente. Dopo essere tornato a casa da eroe di guerra, Kyle cerca di reintegrarsi nella società, riprendendo i rapporti con la propria famiglia e aiutando reduci come lui a superare i loro traumi. Sarà proprio uno di questi che, in circostanze mai del tutto chiarite, finirà per ucciderlo durante un esercitazione di tiro con il fucile.

1. Il film si conclude con i suoi funerali. A chiudere il film sono le vere immagini del funerale di Kyle. Si tratta di filmati di repertorio dove un lungo corteo scorta la bara attraverso la città in cui risiedeva. A colpire sono in particolare le numerose persone accorse per rendergli omaggio, sventolando in sua memoria la bandiera degli Stati Uniti che Kyle ha contribuito a difendere.

Fonte: IMDb

Il ponte delle spie: 10 cose che non sai sul film

Il ponte delle spie: 10 cose che non sai sul film

Diretto dal premio Oscar Steven Spielberg, il film Il ponte delle spie ripercorre una delle più note vicende facenti parte della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Scritto dai fratelli Joel ed Ethan Coen insieme a Matt Charman, il film è un intenso thriller di spionaggio che si avvale della presenza del celebre Tom Hanks e dell’allora semi sconosciuto Mark Rylance, i quali furono entrambi acclamati per le loro interpretazioni di alto livello.

Ecco 10 cose che non sai su Il ponte delle spie.

Il ponte delle spie film cast

Il ponte delle spie: la trama del film

10. Si basa su una storia vera. Nell’America della guerra fredda, l’avvocato James Donovan viene assegnato alla difesa della spia russa Rudol’f Abel’, catturata sul suolo statunitense. Dopo aver instaurato un buon rapporto con questi, Donovan si batte affinché gli venga evitata la pena di morte, suggerendo invece di usare la spia per richiedere lo scambio con un pilota ed uno studente americani catturati dai sovietici a Berlino. Lo scambio dovrà avvenire sul ponte di Glienicke, soprannominato “il ponte delle spie”.

Il ponte delle spie: il cast del film

9. Tom Hanks ha accettato il ruolo senza leggere la sceneggiatura. Lieto di poter tornare a collaborare con Spielberg, l’attore firmò per un ruolo nel film senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Prima di farlo, Hanks non sapeva nulla della storia di Donovan, e quando ne scoprì le vicende ne rimase affascinato a tal punto da considerare il film una delle cose più entusiasmanti della sua carriera.

8. Mark Rylance venne scoperto mentre recitava a teatro. Benché pressoché sconosciuto al cinema, Rylance era una leggenda per il teatro inglese. Spielberg rimase impressionato da lui dopo averlo visto recitare nello spettacolo Twelfth Night, per il quale poi l’attore vinse il premio Tony.

7. Hanks è stata la prima scelta per il ruolo. Per dar vita all’avvocato Donovan, personalità mite e del tutto ordinaria, la prima scelta fu da subito l’attore Tom Hanks. Secondo il regista e la casting director, questi era infatti la persona più idonea per rendere credibile il personaggio di un “everyman” come Donovan.

6. Rylance ha dovuto svolgere molte ricerche. Della spia russa Rudol’f Abel’ quasi non esistono fotografie o interviste. Molto poco, infatti, si sa di lui al di là del processo che lo ha visto protagonista. Per potersi calare nel ruolo, Rylance ha perciò dovuto condurre ricerche particolarmente approfondite, arrivando infine a trovare una propria idea del personaggio e del suo modo di fare.

Il ponte delle spie film storia vera

Il ponte delle spie: i premi vinti

5. Ha vinto premi in tutto il mondo. Acclamato come uno dei migliori film del 2015, Il ponte delle spie ha ricevuto nomination e premi da parte di diverse istituzioni come gli Oscar, i Bafta e i Critic’s Choice Awards . In particolare, ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti è stato Rylance, che per il suo ritratto della spia russa si è aggiudicato l’Oscar al miglior attore non protagonista.

Il ponte delle spie: dove vederlo in streaming

4. È presente sulle principali piattaforme. Per chi desidera vedere o rivedere il film, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Chili, Rakuten TV e Infinity. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Il ponte delle spie: la storia vera

3. Spielberg voleva che il film fosse il più realistico possibile. Grande appassionato di storia, Spielberg si è più volte cimentato con eventi realmente accaduti nel corso della sua carriera. Per realizzare Il ponte delle spie, condusse approfondite ricerche con ogni reparto del film, affinché ogni aspetto potesse risultare il più fedele possibile.

2. Vi sono alcune inesattezze. Nonostante la volontà del regista affinché l’opera fosse il più fedele possibile alla storia vera, vi sono alcune scene che sono state riadattate per la finzione cinematografica. Una di queste è quella dove l’avvocato Donovan vede sparare a dei giovani che tentavano di scavalcare il muro di Berlino. Ciò, nella realtà, non avvenne mai.

Il ponte delle spie: le frasi migliori del film

1. Ci sono frasi diventate celebri. Scritto anche dai fratelli Coen, il film contiene molta della loro pungente ironia, ma vi è racchiusa anche molta della poetica che da sempre Spielberg tramanda con i propri film. Ecco allora alcune delle frasi più celebri.

“Ogni uomo merita una difesa, ogni uomo è importante” (James Donovan)

“Qual è la mossa successiva se non si sa quale sia il gioco?” (Rudol’f Abel’)

“Lei non si preoccupa mai?” – “Servirebbe?” (James Donovan e Rudol’f Abel’

Lei mi ricorda un uomo per cui non provavo per niente ammirazione. Veniva sempre a casa dei miei genitori e mio padre diceva sempre di guardarlo ma io non lo guardavo mai. Un giorno vennero a casa alcune guardie partigiane di confine e presero a botte mio padre e mia madre e anche quel signore lì. Io lo guardavo, quei due uomini gli diedero un pugno, ma lui si rialzò. Un calcio, ma si rialzò. Allora le guardie sorprese lo lasciarono vivere e dissero una frase in russo che tradotto significava “uomo tutto di un pezzo”. (Rudol’f Abel’)

Fonte: IMDb

Sean Connery: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Connery: 10 cose che non sai sull’attore

Eletto come il più celebre e apprezzato interprete del personaggio di James Bond, Sean Connery vanta una carriera ricca di successi grazie ai quali ha potuto continuamente riaffermare il proprio status all’interno dell’industria cinematografica. Dotato di un carisma ed uno charme inimitabili, Connery continua ancora oggi, nonostante il suo ritiro dalla recitazione, ad essere una vera e propria icona del cinema e della cultura in senso lato.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Connery.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Connery oggi

Sean Connery: i suoi film

10. È il più celebre interprete dell’agente 007. Nel 1962 la carriera dell’attore vive una vera e propria svolta nel momento in cui viene scelto per essere l’interprete di James Bond al cinema. Connery fu il primo a ricoprire il ruolo, con il film Agente 007 – Licenza di uccidere. In seguito, riprese il ruolo anche per i sequel A 007, dalla Russia con amore (1963), Agente 007 – Missione Goldfinger (1964), Agente 007 – Thunderball (1965) e Agente 007 – Si vive solo due volte (1967). Preoccupato dalla sua identificazione solo con tale personaggio, Connery decise infine di abbandonare il ruolo, interpretandolo un’ultima volta per Agente 007 – Una cascata di diamanti (1971).

9. Ha recitato in celebri lungometraggi. Oltre al suo ruolo per i film della saga di James Bond, l’attore è ricordato per la sua partecipazione a film di grande rilievo come Marnie (1964), La collina del disonore (1965), Zardoz (1972), Assassinio sull’Orient Express (1974), con Vanessa Redgrave, L’uomo che volle farsi re (1975), con Michael Caine, Il nome della rosa (1986) e Gli intoccabili (1987), con cui si consacra, e dove recita accanto a Kevin Costner. In seguito, prende parte a Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), con Harrison Ford, Caccia a Ottobre Rosso (1990), The Rock (1996), Scoprendo Forrester (2000) e La leggenda degli uomini straordinari (2003).

8. È stato anche doppiatore. Connery è inoltre ricordato per aver prestato la propria voce al personaggio del drago protagonista del film Dragonheart (1996), con Dennis QuaidNel 2005 torna invece nel panni di James Bond per dargli voce nel videogioco Dalla Russia con amore, basato sull’omonimo film. Nel 2012, interrompe momentaneamente il suo ritiro per dar voce al protagonista del film d’animazione Sir Billi, primo lungometraggio scozzese realizzato in CGI.

Sean Connery: ha moglie e figli

7. È estremamente riservato. Da sempre Connery si è dimostrato particolarmente geloso della propria vita privata, evitando di richiamare attenzioni su di essa. A riguardo sono noti soltanto pochi dettagli, come il matrimonio avvenuto nel 1962 con l’attrice Diane Cilento. Con lei Connery ha avuto un figlio, nato nel 1963, e divenuto anch’egli attore.

6. Si è sposato una seconda volta. Nel 1973 l’attore ha divorziato dalla prima moglie, per poi risposarsi due anni dopo con la pittrice Micheline Roquebrune, con la quale non ha avuto figli. Da quel momento, le notizie riguardo la vita privata di Connery si sono drasticamente diradate, e con il suo ritiro dalle scene l’attore ha ulteriormente posto un distacco tra sé e il mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Connery 007

Sean Connery è 007

5. Non era ben visto dall’autore del personaggio. Quando venne rivelato che Connery era stato scelto per dar volto al personaggio, il suo autore Ian Fleming si dichiarò critico a riguardo. I motivi erano diversi, e il primo tra tutti era che Connery era scozzese e non britannico come Bond. Tuttavia, dopo averlo visto recitare nel ruolo, Fleming si ricredette e decise perfino di aggiungere delle radici scozzesi nel personaggio.

4. Colpì i produttori per alcune sue qualità. Connery fu da subito la prima scelta per i produttori del film, i quali rimasero colpiti da come l’attore riuscisse ad essere aggraziato nei movimenti nonostante la sua possenza fisica, la quale lo rendeva anche particolarmente minaccioso. Queste qualità incarnavano proprio l’idea di James Bond che i produttori volevano portare al cinema.

3. Fu richiamato ad interpretare il ruolo. Dopo aver recitato nel quinto film della saga, Si vive solo due volte, Connery decise di non riprendere ulteriormente il personaggio, non volendo essere identificato esclusivamente con questo. Venne così sostituito da George Lazenby, ma il film con questi andò così male che i produttori pregarono Connery di riprendere il ruolo. L’attore infine accettò dopo lunghe trattative.

Sean Connery: dov’è oggi

2. Si è ritirato. Il 25 agosto del 2020 Connery compirà 90 anni. Nonostante tale traguardo, risulta vano sperare in un annuncio pubblico da parte dell’attore, ritiratosi dalle scene ormai da diversi anni. Di lui non si hanno infatti più notizie, se non fosse per alcune voci, poi rivelatesi false, che lo volevano intento a lottare contro l’alzheimer. Ad ogni modo, ad oggi, su di lui vige il più completo riserbo.

Sean Connery: età e altezza

1. Sean Connery e nato ad Edimburgo, capitale della Scozia, il 25 agosto 1930. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Roger Moore: 10 cose che non sai sull’attore

Roger Moore: 10 cose che non sai sull’attore

Interprete più longevo nei panni dell’agente segreto 007, l’attore Roger Moore è stato una vera e propria icona di fascino e carisma. Apprezzato interprete di cinema e televisione, questi ha lavorato nel settore per oltre cinquant’anni, dando vita ad una carriera ricca di successi e riconoscimenti, portata avanti sino ai suoi ultimi giorni.

Ecco 10 cose che non sai di Roger Moore.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roger Moore Tony Curtis

Roger Moore: i suoi film e la televisione

10. È il più longevo interprete di James Bond. Nel 1973 l’attore eredita da Sean Connery il ruolo dell’ormai celebre James Bond. Ricopre per la prima volta il personaggio con il film Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973), che riscosse un ottimo successo. I successivi titoli furono Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro (1974), con Christopher Lee, La spia che mi amava (1977), Moonraker – Operazione spazio (1979) e Solo per i tuoi occhi (1981). Gli ultimi due titoli nei quali ricopre il ruolo sono Octopussy – Operazione piovra (1983) e 007 – Bersaglio mobile (1985). Con sette titoli, Moore è l’attore che più di altri ha ricoperto tale ruolo.

9. Ha recitato in altri noti lungometraggi. La carriera cinematografica dell’attore è composta anche da altri celebri titoli, come Cesare e Cleopatra (1945), Oltre il destino (1955), Diana la cortigiana (1956), Vento di tempesta (1959), Desiderio nel sole (1961) e L’oro dei sette santi (1961). Dopo aver lasciato il ruolo di James Bond ebbe invece modo di recitare in La corsa più pazza d’america (1981), Pantera Rosa – Il mistero Clouseau (1983), Bed & Breakfast – Servizio in camera (1991) e Spice Girls – Il film (1997).

8. È noto anche per alcuni ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera, Moore non ha mancato di rendersi celebre anche sul piccolo schermo, in particolare grazie alle serie Ivanhoe (1958-1959), The Alaskans (1959-1960) e Il Santo (1962-1969). Altri celebri titoli sono anche il film Giulio Cesare (1953), e le serie Alfred Hitchcock presenta (1959), Indirizzo permanente (1959-1961), Maverick (1959-1961) e Attendi a quei due (1970-1971).

Roger Moore: chi è sua moglie

7. È stato sposato più volte. Nel corso della sua lunga vita, Moore è stato legato da matrimonio a ben quattro donne. Il suo rapporto più longevo fu con l’attrice italiana Luisa Mattioli, sposata nel 1969 e dalla quale ebbe tre figli, prima di divorziare nel 1993. Dal 2002 l’attore è invece stato sposato con la multimilionaria svedese Kristina Tholstrup.

Roger Moore e Tony Curtis

6. Ha recitato in una nota serie con l’attore. Tra il 1971 e il 1972 Moore ebbe modo di recitare in Attenti a quei due accanto all’attore Tony Curtis. I due, che ricoprivano il ruolo dei protagonisti, erano il cuore della serie, fondata sulla forte diversità tra i loro personaggi, amici e rivali impegnati in rocambolesche avventure in Europa, in un misto tra commedia e azione.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roger Moore 007

Roger Moore è 007

5. È l’attore più anziano ad aver ottenuto il ruolo. Nel 1973, al momento di ricoprire per la prima volta la parte del celebre agente segreto, Moore aveva 45 anni. Questo ha fatto di lui l’interprete più anziano di James Bond al suo debutto, nonché anche il più anziano ad aver portato a termine il proprio lavoro sul personaggio. Ancora oggi, tale curioso record rimane imbattuto.

4. Ha rivelato le sue preferenze in merito ai film interpretati. Intervistato riguardo i film di James Bond da lui interpretati, l’attore rivelò che il suo preferito era La spia che mi amava, seguito da Vivi e lascia morire. Rivelò inoltre di aver detestato l’ultimo film girato per la serie, 007 – Bersaglio mobile, poiché non approvava l’eccessiva violenza in esso, in aggiunta al fatto di non piacersi più nel ruolo per via dell’età ormai avanzata.

Roger Moore e Geoffrey Moore

3. Ha un figlio attore. Dalla moglie Luisa Mattioli, nel 1966 Moore ebbe il figlio Geoffrey. Questi sarebbe in seguito divenuto celebre come attore di film d’azione. In particolare, ha avuto modo di condividere la scena con il padre per il film televisivo Sherlock Holmes in New York (1976) e Fuoco, ghiaccio e… dinamite (1990).

Roger Moore in Il Santo

2. È stato il protagonista della serie. Dal 1962 al 1969 l’attore ha recitato nei panni di Simon Templar, ladro e avventuriero gentiluomo che aiutava coloro che ne avevano bisogno, lasciando sempre il proprio celebre bigliettino da visita. La serie ebbe un enorme successo, e contribuì a formare il carisma di Moore, qualità che gli permetterà poi di assumere il ruolo di James Bond, simile per certi aspetti a quello ricoperto nella serie.

Roger Moore: età e altezza

1. Roger Moore è nato a Londra, Inghilterra, il 14 ottobre 1927. L’attore è poi deceduto il 23 maggio del 2017, all’età di 89 anni, a Crans-Montana, in Svizzera. Era alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

The Batman: Paul Dano, interprete dell’Enigmista, anticipa una storia potente

0

Paul Dano interpreterà L’Enigmista nell’attesissimo The Batman, il nuovo film di Matt Reeves che arriverà nelle sale il prossimo anno, in cui Robert Pattinson raccoglierà l’eredità di Ben Affleck (già apparso in due film del DCEU) e interpreterà la nuova incarnazione del Crociato di Gotham. Anche se le riprese del film sono state momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Covid-19 (si dice che prima dello stop fosse stato girato soltanto il 25% del film), conosciamo già diversi dettagli a proposito della storia, come il fatto che nel film vedremo numerosi nemici di Batman.

Oltre a Dano, in The Batman appariranno anche Colin Farrell nei panni di Pinguino e Zoe Kravitz in quelli di Catwoman. Entrambi gli attori hanno parlato di recente dei loro ruoli, con Farrell che ha confermato che non avrà una grandissima parte nel film, e con la Kravitz che invece avrà un ruolo che probabilmente non sarà ridotto a quello di “partner” di Batman. Prima che le riprese venissero bruscamente interrotte, l’attrice ha rivelato di essersi sottoposta ad un duro allenamento per assicurarsi di poter interpretare Catwoman in maniera convincente.

Adesso, Dano ha parlato in generale della sceneggiatura di The Batman, alla quale ha collaborato lo stesso Reeves. In una recente intervista con The Playlist, Dano ha spiegato: “Credo che il vero affare qui sia Matt Reeves. Sono rimasto davvero sorpreso dalla sua sceneggiatura, che credo sia davvero potente”. L’attore non ha potuto rivelare nulla a proposito della trama del film, ma ha spiegato che “ci sarà qualcosa di molto divertente non solo in merito all’Enigmista, ma anche a tutti i personaggi. È quel tipo di film che non vedi l’ora di far vedere al cinema e di promuovere alla grande. Sarà qualcosa di molto forte.”

Paul Dano parla della sceneggiatura di The Batman e anticipata una storia potente

In passato, anche Farrell aveva parlato della sceneggiatura di The Batman, definendola “dark, bellissima ed emozionante”. Le parole di Dano continuano dunque a tenere alto l’hype attorno all’attesissimo progetto, sicuramente uno dei più attesi del prossimo anno. Per quanto riguarda la trama del film, è prassi comune che quelle dei cinecomic vengano tenute segrete il più a lungo possibile: forse, una volta che le riprese del film ripartiranno, con le varie immagini che sicuramente esploderanno sul web sarà più facile riuscire a carpire qualcosa in più sulla storia.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

0
Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

Ecco il video integrale della reunion de Il Signore degli Anelli grazie alla trasmissione di Josh Gad, Reunited Apart.

Hanno partecipato all’incontro: Josh Gad, ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf); Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom (Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens; Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean (Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).

Il primo re: 10 cose che non sai sul film

Il primo re: 10 cose che non sai sul film

Indicato come uno dei film italiani più ambiziosi e imponenti degli ultimi decenni, Il primo re porta al cinema la leggenda sulla fondazione di Roma da parte dei fratelli Romolo e Remo. Diretto da Matteo Rovere, che ne ha anche curato la sceneggiatura e la produzione, il lungometraggio è un concentrato di eccellenze tecniche, dal sonoro alla fotografia, dai costumi alle scenografie, il tutto concentrato all’interno di un’ambientazione epica. Ecco 10 cose che non sai di Il primo re.

Il primo re lingua

Il primo re: la trama del film

10. Ripercorre la fondazione di Roma. Il film è ambientato nel 753 a.C. e segue le vicende dei fratelli Romolo e Remo, i quali liberatisi dalla schiavitù impostagli dagli abitanti di Alba Longa, intraprendono un viaggio attraverso il territorio laziale insieme ad altri ex prigionieri latini e sabini. Nel corso di questo, una sacerdotessa predice che uno dei due fratelli diventerà un grande re, fondando l’impero più grande della storia. Per farlo però, l’altro fratello dovrà essere sacrificato.

Il primo re: la lingua del film

9. È recitato in protolatino. Il desiderio di Rovere era quello di far calare lo spettatore nella realtà della vicenda raccontata. Per riuscirvi, si è avvalso della collaborazione di celebri semiologi, i quali hanno parzialmente ricostruito una lingua protolatina, ibridata con ceppi indo-europei. Questa è poi stata la lingua imparata e recitata dagli attori per il film.

8. Ha richiesto un notevole studio per gli attori. Per poter risultare credibili nel recitare la lingua richiesta per il film, di uso decisamente non comune e dalla difficile grammatica, gli attori principali del film hanno dovuto sottoporsi a settimane di studio, aiutati da esperti. Per loro si è rivelato fondamentale ai fini della memorizzazione comprendere il senso delle battute, nonché gli accenti da utilizzare.

Il primo re: i premi vinti

7. Ha ottenuto numerose candidature ad un importante premio. Accolto con grande favore di critica, il film viene nominato a ben quindici David di Donatello, tra cui miglior film, miglior regista e miglior attore protagonista. L’8 maggio del 2020, all’assegnazione dei premi, il film ottiene tuttavia soltanto i David per il miglior autore della fotografia, il miglior suono e quello per i migliori produttori.

Il primo re: dove vederlo in streaming

6. È disponibile su alcune celebri piattaforme. Per chi desidera vedere o rivedere il film, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Chili, Rakuten TV, Tim Vision, Amazon Prime e Infinity. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Il primo re cast

Il primo re: il cast del film

5. Alessandro Borghi è Remo. Protagonista assoluto del film è l’attore Alessandro Borghi, che dà vita al leggendario Remo. Nel film, questi è il fratello più possente, nonché il vero condottiero del gruppo. Borghi viene confermato per il film dell’agosto del 2017, ma inizialmente non viene rivelato quale ruolo egli avrebbe ricoperto.

4. Gli attori hanno dovuto sottoporsi a lunghi allenamenti. Per prepararsi ai loro ruoli, Borghi e Alessio Lapice, che dà invece vita a Romolo, hanno dovuto esercitarsi per diversi mesi nel combattimento corpo a corpo a mani nude, con lance, spade, asce e mazze chiodate. Era infatti per loro diventare esperti in tali discipline, al fine di poterle poi riproporre correttamente nel film.

3. Borghi ha temuto di non reggere il ruolo. Parlando dell’esperienza del film, Borghi ha raccontato di come fosse arrivato ad un punto in cui la stanchezza e i dolori erano troppo forti, spingendolo a pensare di non poter reggere quel ritmo e quel ruolo. A motivarlo fu però la consapevolezza che quell’esperienza, così fuori dagli schemi del cinema italiano, non gli sarebbe mai più capitata.

Il primo re: le recensioni al film

2. È stato lodato dalla critica. Al momento della sua uscita, il film di Rovere è stato accolto da ottimi giudizi da parte della critica. In particolare, si elogiava il coraggio riposto nella realizzazione di un set tanto complesso e ricco di dettagli. Il primo re è stato così inserito all’interno di un filone artistico-sperimentale di film che riportano innovazione all’interno del panorama cinematografico italiano.

Il primo re: la serie tratta dal film

1. È in lavorazione una serie spin-off del film. Dal suo film, Rovere ha deciso di trarre una serie TV composta di dieci episodi intitolata Romulus. Prevista tra il 2020 e il 2021, questa amplierà il mondo narrativo di Il primo re, andando a trattare vicende relative alle città di Alba Longa e Roma.

Fonte: IMDb

Robert Pattinson ha scoperto di essere il nuovo Batman sul set di Christopher Nolan

0

È un momento davvero intenso nella carriera di Robert Pattinson che, dopo aver lavorato con Robert Eggers in The Lighthouse, arriverà al cinema con Tenet, di Christopher Nolan, ed è il Batman attualmente in carica per il film di Matt Reeves, in lavorazione alla Warner Bros. L’attore è al momento in pausa, data la chiusura dei set a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, eppure sembra che la cosa non gli sia troppo dispiaciuta!

Durante un’intervista su Total Film, che ha dedicato la sua copertina a Tenet, Robert Pattinson ha spiegato di essere venuto a conoscenza del ruolo di Batman proprio durante i primi giorni sul set di Nolan, cosa che deve essergli sembrata abbastanza surreale. Sarebbe stato Batman e intanto recitava per il regista che ha dato nuova vita cinematografica all’Uomo Pipistrello!

Robert Pattinson tra Batman e Tenet

Parlando poi del passaggio dal set di Tenet e quello di The Batman, Robert Pattinson ha confermato che la pausa forzata a causa del COVID-19 non gli è sembrata poi tanto nociva, dal suo punto di vista, dal momento che il lavoro con Nolan è stato impegnativo e promette di esserlo anche quello sul set di Reeves, per cui una pausa gli ha consentito di raccogliere le energie e impegnarsi al massimo non appena ripartiranno le riprese.

Entrambi i film sono molto attesi e Pattinson è atteso al varco. Vero è che nel corso della sua carriera è riuscito già da tempo a riscattare le sue “origini” young adult che lo hanno visto protagonista di Twilight. Le scelte operate in carriera, dopo la tetralogia romantica, lo hanno fatto entrare nella rosa dei giovani attori più in vista e ambiti del panorama contemporaneo e sicuramente il fatto che molti registi puntino su di lui certifica questo valore.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 17 luglio 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

MCU: una timeline perfetta mette in successione ogni evento della Infinity Saga

0

Un fan della Marvel ha creato un’impressionante sequenza temporale posizionando ogni singola scena del Marvel Cinematic Universe in ordine cronologico. La cronologia MCU è un argomento popolare tra i fan, soprattutto a causa di quanto sia difficile da tracciare, in alcuni segmenti in particolare. Molti film non sono stati distribuiti in ordine cronologico, con Captain America: Il Primo Vendicatore che ne è probabilmente l’esempio più ovvio, dato che si svolge decenni prima della maggior parte dell’attuale MCU. A complicare ulteriormente le cose, quasi nessun film Marvel è ambientato interamente in un determinato periodo di tempo; la maggior parte ha almeno una scena (a volte dopo i titoli di coda) che è precedente o successiva rispetto alle vicende del film stesso.

Lo schiocco di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War ha ulteriormente confuso le acque, con il gap di cinque anni per arrivare poi alle vicende di Avengers: Endgame, ma solo per coloro che non sono stati cancellati. Inoltre, il fatto che i Vendicatori tornano indietro nel tempo ad un certo punto della storia non aiuta di certo la linearità della timeline! Tuttavia, solo perché la sequenza temporale del MCU è complicata non significa che i fan non abbiano provato a capirla e a metterla in ordine. Le classifiche cronologiche dei fan Marvel sono diventate particolarmente popolari negli ultimi anni, poiché la cronologia è diventata sempre più complicata.

La cronologia del MCU, in scene

L’ultimo tentativo di decifrare la sequenza temporale del MCU è il più completo della maggior parte delle altre riorganizzazioni viste fino a questo momento, dato che gli autori di tale riorganizzazione sono arrivati a separare i film per scene e talvolta blocchi che si svolgono nella stessa finestra temporale. Alcuni film contengono diversi punti nella sequenza temporale, come Thor, che occupa ben nove voci. Solo uno, Spider-Man: Far From Home, occupa una unità temporale. Il film è anche l’ultima voce dell’elenco, che comprende un totale di 1110 scene. L’autore, tenendo conto della “confusione temporale” di Endgame, ha così suddiviso tutto il MCU in 118 scene.

https://twitter.com/tonygoldmark/status/1265514698717437954?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1265514698717437954%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmarvel-timeline-mcu-movie-scenes-chronological-order%2F

Ryan Gosling protagonista di Wolfman per Universal

0
Ryan Gosling protagonista di Wolfman per Universal

La Universal sta mettendo ufficialmente in cantiere un nuovo progetto per riportare sul grande schermo il suo Monsterverse a partire da Wolfman. Il protagonista sarà nientemeno che Ryan Gosling. Secondo quanto riferisce Variety, l’attore di La la Land sarà infatti il protagonista di una nuova versione cinematografica della storia.

Ryan Gosling nuovo Wolfman

Seguendo l’esempio di Whannell, ci sono una manciata di altri progetti unici basati su storie di mostri classici attualmente in fase di sviluppo. Insieme a Wolfman, c’è The Invisible Woman di Elizabeth Banks, un film incentrato sullo scagnozzo di Dracula, Renfield, che sarà diretto dal Dexter Fletcher di Rocketman e il film Dark Army di Paul Feig. Ogni progetto è una versione originale delle storie conosciute e non c’è l’intenzione di collegare i film tra loro, nonostante l’idea iniziale di un universo condiviso.

Secondo Variety, Universal sta spingendo per far diventare Wolfman il prossimo film basato su un mostro classico. La sceneggiatura del film è scritta da Lauren Schuker Blum e Rebecca Angelo (entrambi showrunner di Orange Is the New Black), basata su un pitch originale di Gosling. Si dice che la storia mantenga gli elementi soprannaturali del materiale originale, ma sia ambientata nel presente, ed abbia un tono simile a Nightcrawler, film con Jake Gyllenhaal.

Per quanto riguarda invece la regia di Wolfman, in un primo momento Ryan Gosling era stato considerato anche per dirigere il film, ma l’idea è stata poi respinta e l’attore si “limiterà” a firmare il soggetto e ad interpretare il protagonista del film. La Universal è ancora alla ricerca di un regista, mentre Gosling si prepara anche a tornare nello spazio, dopo First Man, nel film di Chris Lord e Phil Miller.

Tenet: uno spot tv con scene inedite per il film di Christopher Nolan

0

Il canale Youtube di Esquire ha condiviso un nuovo spot di Tenet, il nuovo misterioso e ambizioso film di Christopher Nolan. Il breve video mostra delle immagini inedite rispetto a quanto visto nell’ultimo trailer e in particolare vediamo che il personaggio interpretato da Clémence Poésy sembra molto importante ai fini della trama. Quella che sembra una scienziata, spiega al personaggio protagonista interpretato da John David Washington che siamo di fronte ad un riavvolgimento del tempo. E l’unico indizio che possiede è una parola: TENET.

Tenet, il film

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 17 luglio 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Thor: la scienza dentro ai film con Chris Hemsworth

Thor: la scienza dentro ai film con Chris Hemsworth

Il personaggio di Thor e i film che lo raccontano sono basati sicuramente sulla mitologia nordica, ma, dato il rapporto speciale del dio del tuono con la dottoressa Jane Foster, comprendono anche una percentuale di terminologia scientifica che, molto più di quanto possiamo immaginare, è accurata e realistica. Il film del 2011, in particolare, ha raccontato l’incontro tra Thor e Jane e lo scontro tra ciò che può essere considerato magia e cosa scienza da parte di un dio nordico che vive in un mondo, Asgard, in cui le due cose si fondono.

Di seguito, infatti, troviamo una serie di elementi presenti nel primi due film di Thor che potrebbero essere realistici e avere uno spazio nell’ambito scientifico.

Ponte Einstein-Rosen

Jane Foster convince il suo collega, il dottor Erik Selvig, che lo strano evento accaduto nel New Mexico era un ponte Einstein-Rosen. Nel film, il ponte si chiama Bifrost, un ponte arcobaleno che collega Asgard agli altri regni.

In parole povere, il ponte Einstein-Rosen è un wormhole. I fisici Albert Einstein e Nathan Rosen collaborarono nel 1935 e proposero l’idea usando la teoria della relatività. Credono nell’esistenza dei ponti attraverso lo spazio-tempo. Questi wormhole possono teoricamente trasportare un oggetto da due punti diversi nello spazio, senza tenere conto del tempo e della distanza.

Telescopio Hubble

Nella scena sul tetto, Jane e Thor parlano delle scoperte scientifiche dell’uomo e di come siano già una realtà, nel regno di Asgard. Thor vede un’immagine del telescopio Hubble sul quaderno di Jane, che pronunciava erroneamente come “hoo-ble”.

Il telescopio Hubble è uno dei più grandi telescopi utilizzati dalla NASA. È stato lanciato nella bassa orbita terrestre nel 1990 ed è ancora utilizzato oggi. Il telescopio è considerato uno strumento molto importante nella ricerca, in particolare per il monitoraggio delle occorrenze spaziali.

Particle Data

Jane dice a Thor ogni volta che si preoccupa delle Particle Data. Sebbene non vi sia alcuna spiegazione precisa nel film, sembra che il termine sia un aspetto molto importante della carriera di Jane, proprio perché lei lo sottolinea.

Particle Data Group è sostanzialmente una collaborazione di gruppi internazionali di fisici delle particelle che raccolgono e analizzano i risultati della ricerca. Il loro lavoro viene reso noto in pubblicazioni scientifiche. Col senno di poi, Jane deve essere un membro di questo gruppo poiché studia astrofisica.

Radiazione gamma

Il dott. Selvig ha menzionato di avere un amico esperto di radiazioni gamma. Chiaramente, stava parlando del Dr. Bruce Banner, un collega scienziato che fu esposto allo stesso tipo di radiazioni che lo trasformò in Hulk.

Mentre sappiamo che essere esposti ai raggi gamma non trasforma nessuno in un Hulk (purtroppo o per fortuna), è comunque un elemento dannoso. La radiazione gamma è un’energia elettromagnetica che proviene da un decadimento radioattivo di un nucleo atomico. In breve, essere esposti ad esso per un lungo periodo di tempo può causare danni alla propria salute.

Aurora Meridionale

Prima di scoprire cosa sono quelle strane luci nell’atmosfera, il dottor Selvig menziona qualcosa sull’aurora meridionale. Potrebbe trattarsi delle luci del sud o dell’aurora australe, poiché l’aspetto arcobaleno del Bifrost ricorda quelle luci polari.

La luce del sud è un fascio di luce naturale che può essere visto nel cielo soprattutto nelle regioni ad alta latitudine come l’Antartico e l’Artico. È il risultato di disturbi nell’atmosfera e quando abbastanza forte, può alterare i percorsi delle particelle causando effetti di luce verdastra o rossastra.

Tempesta magnetica

Un’altra teoria menzionata in occasione del turbine che accompagna l’arrivo di Thor è la tempesta magnetica. La tempesta ha causato fenomeni aerei e del vento simili a tornado e movimenti improvvisi della terra, insieme a luci provenienti dal cielo, e si può quindi presumere che si stia verificando un movimento all’interno di un campo magnetico.

Una tempesta magnetica è un disturbo temporaneo della regione terrestre che contiene un campo magnetico ed è causata da un’onda di shock del vento solare. Può anche essere causata da un’interazione di una massa di energia magnetica con il campo magnetico della Terra.

Generatore di campi quantistici

In Thor: The Dark World, Jane viene posizionata in una Soul Forge, un dispositivo asgardiano che genera campi quantici per verificare la fisiologia del paziente. Jane ha insistito sul fatto che il dispositivo si chiama generatore di campo quantistico e ha continuato a mostrare la sua conoscenza della fisica quantistica.

Pertanto, un generatore di campo quantistico in fisica teorica è fondamentalmente un dispositivo utilizzato per studiare la meccanica quantistica. La materia oscura che si fonde con Jane potrebbe essere paragonata a un elemento e la Soul Forge è il dispositivo usato per esaminarlo.

Convergenza

Thor spiega a Jane le somiglianze del sistema solare rispetto al sistema dei nove regni di Asgard. Le dice che una volta in una luna blu, i pianeti si allineano e creano un portale che produce una singolarità, si tratta del motivo principale per cui Thor può viaggiare sulla Terra.

Mentre è un evento raro che tutti i pianeti si allineino, è più frequente che due o tre pianeti, a volte, convergono in quella che viene chiamata congiunzione planetaria. Quando i pianeti si allineano insieme, sono entrambi visti nel cielo e possono essere osservati ad occhio nudo.

Etere

L’etere è la materia oscura rossastra che si fonde con Jane quando viene risucchiata attraverso un passaggio spazio-temporale durante l’avvicinarsi della convergenza. È progettato per agire come un parassita che ha bisogno di un ospite per prosperare e lo uccide lentamente mentre rimane all’interno dell’ospite stesso.

L’etere è un concetto obsoleto in fisica secondo la teoria della relatività di Einstein. Il puzzle della materia oscura presenta una sostanza misteriosa dichiarata per spiegare perché le galassie hanno una massa più invisibile delle materie visibili. Pertanto, hanno ipotizzato che l’etere sia un campo energetico piuttosto che una sostanza. Sappiamo che poi, nel MCU, quella si è rivelata essere la Gemma della Realtà.

Picchi gravimetrici

Quando il Dr. Selvig era in manicomio, ha raccontato agli altri pazienti di aver creato un dispositivo in grado di stabilizzare gli effetti della convergenza. È il dispositivo che Darcy e il suo stagista stavano trasportando proprio prima dell’attacco degli elfi oscuri.

In fisica, l’anomalia gravimetrica è la differenza tra l’accelerazione di gravità sulla superficie del pianeta. Pertanto, il dispositivo che hanno inventato nel film dovrebbe presumibilmente contrastare gli effetti dell’imminente convergenza in modo che la Terra non soffra dei pericoli incombenti

Cate Blanchett protagonista di Borderlands di Eli Roth

0
Cate Blanchett protagonista di Borderlands di Eli Roth

Dopo i rumors che la volevano in trattativa per il nuovo film di Eli Roth, Borderlands, arriva la conferma ufficiale che Cate Blanchett sarà trai protagonisti per il prossimo progetto del regista di Cabin Fever.

Lionsgate ha reso ufficiale la notizia tramite comunicato stampa, confermando che Blanchett interpreterà una delle principali protagoniste della storia, Lilith, che “è una delle sole sei donne nella galassia che appartengono alla potente classe delle sirene, che detiene incredibili poteri sovrumani.” Blanchett e Roth avevano già lavorato insieme in Il mistero della casa del tempo.

Borderlands è uno videogioco sparatutto in soggettiva un po’ bizzarro e molto violento e questa versione per il grande schermo è stata sviluppata da Lionsgate e lavorerà su una sceneggiatura firmata da Craig Mazin, già sceneggiatore di Chernobyl. Roth produrrà anche il film insieme ad Avi e Ari Arad attraverso il loro banner Arad Productions.

Henry Cavill di nuovo Superman: i film in cui potrebbe tornare

Henry Cavill di nuovo Superman: i film in cui potrebbe tornare

Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che Henry Cavill tornerà a vestire i panni di Superman in un nuovo film del DCEU. Sappiamo già che non si tratterà del sequel de L’Uomo d’Acciaio, dal momento che la Warner Bros. non ha in cantiere la realizzazione del film. Inoltre, è stato confermato anche che l’eroe kryptoniano non apparirà né in Wonder Woman 1984, né in The Suicide Squad e neanche in The Batman. Dove rivedremo allora il Superman di Cavill? Vagliamo di seguito alcune ipotesi, grazie ad un nuovo report di Screen Rant:

Black Adam

Il primo cinecomic DC in cui Henry Cavill potrebbe tornare nei panni di Superman è Black Adam, la cui data di uscita è al momento fissata per il 22 dicembre 2021. Il film vedrà Dwayne Johnson nei panni del personaggio del titolo, a metà tra un villain e un anti-eroe. Anche se, formalmente, Black Adam è l’acerrimo nemico di Shazam!, lui e Superman hanno combattuto diverse volte nei fumetti, quindi esistono tutte le basi per un faccia-a-faccia cinematografico.

Inoltre, già nel lontano 2016 Henry Cavill aveva anticipato una sua possibile apparizione in Black Adam. Inoltre, nella vita reale, Cavill e Johnson condiviso anche una lunga e profonda amicizia, cosa che potrebbe spingere entrambi a volere lavorare presto insieme. Entrambi gli attori, poi, hanno lo stesso agente, tale Dany Garcia, che figurerà anche tra i produttori di Black Adam. Considerando tutti questi fattori, sia interni che esterni al film, un cameo di Superman nel cinecomic Black Adam potrebbe tranquillamente avere senso.

The Flash

Considerato che sono già apparsi insieme in Justice League, è ipotizzabile che tra i titoli in cui potremmo rivedere Henry Cavill nei panni di Superman, ci sia anche lo standalone dedicato a The Flash, il personaggio interpretato nel DCEU da Ezra Miller. Lo sviluppo e la pre-produzione del film sono stati particolarmente travagliati, con cambi di sceneggiatori e registi come se non ci fosse un domani. Al momento, la data di uscita del film è fissato per il 3 giugno 2022, con Andy Muschietti (IT e IT – Capitolo Due) alla regia e Christina Hodson incaricata di firmare lo script.

Lo standalone dedicato a Barry Allen, come confermato dallo stesso Muschietti, sarà un adattamento “riveduto e corretto” della serie a fumetti “Flashpoint” scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert, in cui il protagonista si troverà a viaggiare nel tempo attraverso realtà alternative. Ciò apre ad un infinità di possibilità per quanto riguarda l’inclusione dei più svariati personaggi della DC, incluso naturalmente l’eroe kryptoniano.

Shazam 2

Inizialmente, Henry Cavill sarebbe dovuto apparire in un cameo in Shazam!, uscito nel 2018. Sfortunatamente, l’attore e la Warner Bros. non sono riusciti a trovare un accordo, è così uno stunt è apparso brevemente alla fine del film nei panni dell’iconico supereroe, senza che il suo volto venisse inquadrato.

Adesso, con la notizia che Cavill tornerà nel DCEU, è molto probabile che il film in cui lo rivedremo in azione possa essere proprio l’annunciato Shazam 2, la cui uscita è attualmente fissata al 4 novembre 2022. E anche se dovesse trattarsi di un breve cameo (al pari del primo film), sarebbe comunque divertente vedere l’incarnazione dell’eroe da parte di Cavill immergersi nei toni e nello stile così scanzonati, tipicamente anni ’80, del franchise di David F. Sandberg.

Aquaman 2

L’altro film dedicato ad un altro membro della Justice League che arriverà prossimamente e in cui potremmo rivedere il Superman di Cavill è certamente Aquaman 2, che arriverà nelle sale americane il 16 dicembre 2022. Allo stesso tempo, però, si tratta forse del film più difficile in cui si potrebbe inserire il personaggio di Superman, dal momento che la maggior parte delle vicende sono ambientate sott’acqua.

Tuttavia, una possibile apparizione di Superman potrebbe comunque trovare una sua ragion d’essere, soprattutto se parte della storia – come già accaduto per il primo film – verrà ambientata sulla Terra. Inoltre, con l’arrivo della Snyder Cut di Justice League il prossimo anno su HBO Max, si potrebbero scoprire nuovi collegamenti tra i personaggi di Aquaman e Superman che, magari, verranno poi approfondimenti nel nuovo film dedicato al Re di Atlantide interpretato da Jason Momoa.

Altri ipotetici film del DCEU

Se da un lato Black Adam, The Flash, Shazam! 2 e Aquaman 2 rappresentano i titoli più probabili in cui potremmo ritrovare il Superman di Henry Cavill, dall’altro non è escluso che il ritorno dell’attore nel DCEU possa avvenire anche in altri film in fase di sviluppo. Tra questi c’è sicuramente il chiacchieratissimo lungometraggio dedicato al Corpo delle Lanterne Verdi.

Ancora, potrebbe magari trattarsi di un nuovo sequel dei titoli presi in esame in precedenza, come magari Black Adam 2 o Shazam! 3. E anche se attualmente il sequel de L’Uomo d’Acciaio non è in programma alla Warner, nulla esclude che la major possa tornare sui suoi passi e proseguire con le avventure in solitaria di Kal-El, magari con un regista diverso da Zack Snyder.

Scarpette rosse e i sette nani: dal 4 giugno in streaming, ecco il trailer

0

È in arrivo il 4 giugno, direttamente on demand, una nuova, divertentissima versione di una delle favole più amate di tutti i tempi, Scarpette rosse e i sette nani. Scritta e diretta da Sungho Hong e animata dal veterano Disney Jin Kim, Scarpette Rosse e i sette nani è una rivisitazione moderna e brillante di un grande classico delle storie per bambini – il mito di Biancaneve.

Non una mela ma delle scarpette rosse, non una principessa dalla pelle candida ma una ragazza come tante alle prese con le proprie insicurezze, non un solo principe ma ben sette, che però si ritrovano imprigionati in un corpo diverso. La nuova Biancaneve, coraggiosa e vivace principessa dal cuore puro, ha la voce di Baby K, per la prima volta coinvolta in un doppiaggio. Sono invece affidate alla comicità di Pio & Amedeo le voci di due meravigliosi principi alle prese con una maledizione che li ha trasformati in buffissimi nanetti.

Scarpette rosse e i sette nani, la sinossi

Delle magiche scarpette rosse sono il segreto della bellezza di Biancaneve e il motivo per cui sette principi, trasformati in nani da una maledizione, la stanno cercando disperatamente. Per spezzare l’incantesimo, infatti, devono riceve il bacio della donna più bella del mondo. In una folle competizione per ricevere il bacio agognato e in un buffo gioco di equivoci, i principi, un tempo arroganti e ossessionati dall’aspetto fisico, gradualmente scoprono il vero significato della bellezza. Una scorretta e divertentissima rivisitazione della favola più amata di tutti i tempi.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità