Home Blog Pagina 1273

Dark Phoenix: la Fox cambia la data di uscita del cinecomic

0
Dark Phoenix: la Fox cambia la data di uscita del cinecomic

Slitta al 7 giugno 2019 l’uscita nelle sale di Dark Phoenix, nuovo capitolo del franchise degli X-Men originariamente programmato per febbraio. La decisione è stata presa dalla 20th Century Fox in merito a strategie economiche che favorirebbero il corso del film nel mercato cinese (dove il trailer ufficiale è stato visto da 44 milioni di persone).

Ma non è tutto: per quanto riguarda un altro progetto annunciato e in programma per il prossimo anno, ovvero Gambit con Channing Tatum, la Fox ha spostato la release al 13 Marzo 2020 (con la produzione che dovrebbe iniziare non appena si sarà assestato il terreno dopo l’accordo con la Disney).

Un ulteriore cambio di uscita è stato applicato ad Alita: Battle Angel, inizialmente prevista per il 21 dicembre: arriverà invece nelle sale il 14 febbraio 2019 il film diretto da Robert Rodriguez e adattamento dell’omonimo manga, evitando così la diretta concorrenza con il cinecomic della Warner Bros. Aquaman e con lo spin-off di Transformers, Bumblebee.

Infine, un po’ a sorpresa, ci giunge la notizia che la Fox sta preparando il rilascio di un film ancora senza titolo su Deadpool che uscirà al cinema il 21 dicembre. Molti ipotizzano che si tratti della versione vietata ai minori senza tagli di Deadpool, ma staremo a vedere. Qui sotto il commento di Ryan Reynolds dopo l’annuncio:

Dark Phoenix: primo trailer ufficiale con Sophie Turner

Vi ricordiamo che Dark Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men Apocalypse diretto da Simon Kimberg, vede protagonisti nuovamente Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner nei panni di Jean Grey/La Fenice.

Di seguito la sinossi:

In Dark Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla galassia.

Fonte: Deadline

Star Wars: Kathleen Kennedy confermata a capo della Lucasfilm fino al 2021

0

Le voci mai confermate di quest’estate sono state ufficialmente messe a tacere poche ore fa: Kathleen Kennedy non lascerà la guida della Lucasfilm ma guiderà l’azienda per altri tre anni. Il contratto della Disney, come riporta l’Hollywood Reporter, ha esteso fino al 2021 l’impegno della produttrice che siede sulla poltrona più importante dal 2012, anno in cui i diritti cinematografici Star Wars vennero ceduti da George Lucas alla casa di Topolino.

La notizia mette dunque fine alle speculazioni su un possibile addio della Kennedy scaturite in seguito all’insuccesso economico di Solo: A Star Wars Story (di cui recentemente Bob Iger, CEO Disney, si è assunto ogni responsabilità) e alle controversie che hanno portato ben tre registi (Phil Lord e Chris Miller per Solo, Colin Trevorrow per Episodio IX) ad allontanarsi dal franchise per “divergenze creative”.

Star Wars: Episodio IX, quando sarà annunciato il titolo?

A giugno si era diffuso un rumor, a quanto pare infondato, secondo cui sarebbe stato Kevin Feige a sostituire la produttrice al vertice della Lucasfilm. Tuttavia la smentita del diretto interessato non ha tardato ad arrivare.

Cosa si prospetta dunque nel prossimo futuro dell’azienda? Nei giorni scorsi lo stesso Iger ha spiegato che al momento negli uffici di Disney e Lucasfilm si stanno mettendo a punto i nuovi progetti, tra cui il film che chiuderà la saga degli Skywalker (Episodio IX) secondo un piano di uscite in sale più attento.

Per ora gli unici titoli confermati sono quelli relativi alla trilogia in mano a Rian Johnson e a quella invece affidata a D. B. Weiss e David Benioff (Game of Thrones). Entrambi ancora immersi in un alone di mistero, ma la Star Wars Celebration del prossimo aprile 2019 potrebbe portarci nuovi succulenti annunci.

Nel frattempo vi ricordiamo che a Londra si stanno svolgendo le riprese di Episodio IX con la regia di J.J.Abrams, mentre nel cast torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo Billie Lourd. Presenti anche Mark Hamill, Anthony Daniels Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita al cinema è invece prevista per dicembre 2019.

Fonte: THR

Spike Lee, intervista al regista di BlacKkKlansman: “Una verità orribile”

0

In occasione della premiere a Londra di BlacKkKlansman, abbiamo avuto il piacere di intervistare Spike Lee, regista culto di film Fa’ la cosa giusta, La 25esima Ora, Malcom X, Inside Man.

Prodotto  dalla stessa squadra che ha realizzato Scappa – Get Out, film vincitore del premio Oscar, BlacKkKlansman ci offre un’analisi inflessibile e assolutamente reale delle relazioni razziali nell’America degli anni ’70, un’analisi che risulta altrettanto rilevante nel tumultuoso mondo in cui viviamo oggi.

Il film di Spike Lee ha vinto numerosi premi tra cui il premio del pubblico al Festival di Locarno e il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Protagonisti gli interpreti John David Washington, Adam Driver, Topher Grace, Corey Hawkins, Laura Harrier, Ryan Eggold, Jaspar Pääkkönen e Ashlie Atkinson.

Nel film durante primi anni ’70, un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth (John David Washington) è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini. 

LEGGI ANCHE: BlackkKlansman: il trailer italiano del film di Spike Lee

Fingendosi un estremista razzista, Stallworth contatta il gruppo e presto penetra all’interno della sua cerchia più ristretta. Coltiva anche una relazione con il Gran Maestro del Klan, David Duke (Topher Grace), che elogia l’impegno di Ron ai fini del progresso dell’America Bianca. Man mano che l’indagine sotto copertura procede, diventando sempre più complessa, il collega di Stallworth, Flip Zimmerman (Adam Driver), partecipa insieme a Ron agli incontri privati con membri del gruppo razzista, vendendo così a conoscenza dei dettagli di un complotto mortale. Stallworth e Zimmerman fanno squadra e uniscono gli sforzi per riuscire a distruggere l’organizzazione il cui vero obiettivo è modificare la propria retorica violenta per ottenere il consenso della massa.

BlacKkKlansman, il film di Spike Lee: la genesi

A metà degli anni ‘70, Ron Stallworth ha abbattuto le barriere come primo agente afroamericano del Dipartimento di Polizia di Colorado Springs. Stella nascente con grandi potenzialità, Stallworth si era distinto come agente esemplare nel suo primo importante incarico sotto copertura, partecipare a una conferenza del Leader del Partito dei Black Panther Kwame Ture. Subito dopo sul giornale si è imbattuto nell’inserzione che avrebbe cambiato per sempre la traiettoria della sua vita. Nero su bianco e in grassetto c’era un messaggio di reclutamento del Ku Klux Klan in cerca di nuovi membri.

Attraverso una serie di coraggiosi incontri, Stallworth viene invitato ad entrare nella cerchia ristretta dell’Organizzazione. Coltiva addirittura un rapporto personale con il leader del Gruppo dell’Odio, David Duke, che non ha mai sospettato della vera identità di Stallworth né della sua razza. Decenni più tardi, uno Stallworth in pensione ha trascritto le sue incredibili esperienze nel memoir del 2014 Black Klansman, raccontando la storia straordinaria di come un poliziotto nero sia riuscito a diventare un membro associato del KKK. Quasi immediatamente, Hollywood ha cominciato a chiamare facendogli offerte per trasformare il suo libro in un film. Ma Stallworth, saggiamente, è stato cauto perché non voleva che la storia della sua vita capitasse nelle mani sbagliate.

Poi è arrivata la QC Entertainment che ha acquisito i diritti del libro e, dopo una partnership di successo su “Scappa – Get Out”, Jordan Peele e la sua Monkeypaw si è ri-unito a Sean McKittrick e Ray Mansfield della QC per produrre il film. Tutti hanno subito convenuto che dovesse essere la voce originale di Spike Lee a portare la storia di Stallworth sul grande schermo. Quando poco dopo si è aggiunta la Blumhouse di Jason Blum, la squadra di produzione di “Scappa – Get Out” era di nuovo al completo.

Peele ha contattato Spike Lee personalmente per valutare il suo interesse nel progetto. “Jordan Peele mi ha chiamato,” dice Spike Lee. “Voleva capire se volevo farlo.” Il cineasta è stato immediatamente intrigato: “Mi ricordava la ‘Dave Chappelle Skit’, ma questa era una storia vera,” dice Lee riferendosi a un famoso sketch in cui Chappelle interpretava un uomo nero cieco che si unisce al Klan perché non sa di non essere bianco.

Rocketman: Taron Egerton è Elton John nella prima foto ufficiale

0

La Paramount Pictures ha diffuso in rete la prima immagine ufficiale di Taron Egerton in Rocketman, dove interpreterà un’icona del mondo della musica, Elton John.

L’attore, che presto rivedremo nelle sale in Kingsman: The Golden Circle e nel nuovo adattamento delle avventure di Robin Hood, verrà affiancato in scena da Bryce Dallas Howard, Jamie Bell e Richard Madden.

La regia del biopic invece è stata affidata a Dexter Fletcher, che lo scorso anno ha sostituito Bryan Singer sul set di Bohemian Rhapsody (pellicola dedicata alla vita di Freddy Mercury con Rami Malek) dopo l’improvviso licenziamento da parte della produzione. Lee Hall, autore di Billy Elliott, si è invece occupato della sceneggiatura.

Rocketman – ecco Taron Egerton nei panni di Elton John

Vi ricordiamo che l’uscita nelle sale di Rocketman è fissata a maggio del 2019. Rocketman ripercorrerà le fasi cruciali della vita pubblica e privata di Elton John, dagli inizi come grande talento al pianoforte alla consacrazione come artista internazionale, passando per gli eccessi e il periodo in cui collaborò con il compositore Bernie Taupin pubblicando i suoi più grandi successi.

Fonte: Just Jared

Assassinio sull’Orient Express: il film di Kenneth Branagh su Sky Cinema

0

Dopo lo straordinario successo al box office, Sky Cinema presenta in prima visione Assassinio sull’Orient Express, in onda lunedì 1° ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits (disponibile anche su Sky On Demand). Il film, basato sull’omonimo romanzo di Agatha Christie, è co-prodotto, diretto e interpretato da Kenneth Branagh (Cenerentola, Thor) nei panni del detective belga Hercule Poirot. Nel cast stellare compaiono anche Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Michelle Pfeiffer e Johnny Depp.

Anni ’30. Il detective Poirot, intento a partire alla volta di Istanbul per trovare un po’ di riposo, è costretto a tornare inaspettatamente a Londra per risolvere un caso. Il suo amico Bouc, direttore dell’Orient Express, gli offre una cabina sul suo treno. Proprio sul treno Poirot conosce un noto uomo d’affari – Samuel Ratchett – che desidera assumerlo come sua guardia del corpo durante i suoi giorni di viaggio poiché spaventato da lettere minatorie. Durante la medesima notte, una valanga fa deragliare il treno, costringendolo a fermarsi in attesa di soccorso dalla stazione più vicina, ma il mattino seguente Poirot scopre che Ratchett è stato assassinato durante la notte con 12 pugnalate. Il detective dà inizio ad un’indagine che vedrà coinvolti i 13 passeggeri sospettati.

Con un esordio al box office straordinario, posizionandosi al 1° posto nel primo weekend, il film ha ricevuto ampi consensi anche dalla critica cinematografica: «Nella sua direzione, ma ancor più nella sua interpretazione di ricercato genio investigatore, Branagh è energico fino al fanatismo appassionato» ha scritto The Hollywood Reporter, «La soluzione del mistero centrale del film è avvincente» ha commentato Entertainment Weekly. 

Da non perdere, inoltre, dal 12 ottobre, ogni venerdì alle 21.15 su Sky Cinema Uno, tre appuntamenti con “la regina del mistero”: DIECI PICCOLI INDIANI (venerdì 12 ottobre), TESTIMONE D’ACCUSA (venerdì 19 ottobre) e in prima visione LE DUE VERITA’ (venerdì 26 ottobre). Tutti disponibili su Sky On Demand dal 19 ottobre, anche nella collezione dedicata AGATHA CHRISTIE.

 

ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS in prima visione lunedì 1° ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile anche su Sky On Demand.

10 attori che hanno rifiutato un ruolo da supereroe

Oggi interpretare un supereroe è diventato un grande privilegio oltre che un’ immensa responsabilità nei confronti del pubblico (specialmente dei fan dei fumetti); tuttavia non tutti gli attori a cui è stata offerta la possibilità di farlo si sono comportati nella stessa maniera. Alcuni di loro hanno deciso di rifiutare per motivi professionali, altri per ragioni legate ai propri gusti o scelte di carriera. Ma quali sono i più celebri fra questi?

Ecco allora seguito i 10 attori più celebri che hanno rifiutato (o che alla fine non hanno più interpretato) un ruolo in film Marvel o DC,

Will Smith (Superman)

Deadshot will smith suicide squadWill Smith ha vestito i panni di un personaggio dei fumetti DC, l’antieroe Deadshot, in Suicide Squad di David Ayer; tuttavia diversi anni prima gli venne offerto di interpretare Superman in Superman Returns di Bryan Singer.

Soltanto di recente l’attore ha dichiarato che non avrebbe mai accettato la parte, dal momento che aveva già recitato in Hancock, e perché aveva paura di vestire i panni di un iconico supereroe bianco dopo le numerose critiche razziste arrivate per la sua partecipazione a Wild Wild West.

Joaquin Phoenix (Doctor Strange)

Joaquin PhoenixPer anni, inutilmente, i Marvel Studios hanno cercato di portare nel loro universo cinematografico Joaquin Phoenix senza successo (mentre ci sono riusciti dalle parti della DC con Joker: l’attore infatti era stato opzionato per interpretare prima Hulk e poi Doctor Strange, ruoli andati a Mark Ruffalo e Benedict Cumberbatch.

Joseph Gordon-Levitt (Star-Lord)

Joseph-Gordon-Levitt-LooperTutti abbiamo amato lo Star-Lord interpretato da Chris Pratt nei due Guardiani della Galassia e in Avengers: Infinity War, tuttavia l’attore non era la prima scelta dei Marvel Studios all’epoca dei casting ma Joseph Gordon-Levitt.

L’attore di The Dark Knight Rises avrebbe inizialmente mostrato un interessamento al ruolo, salvo poi rifiutare per gettarsi in un altro progetto, ovvero Sin City: A Dame to Kill ForOvviamente il pubblico lo ricorda nei panni di John Blake nel capitolo conclusivo della trilogia sul cavaliere oscuro di Christopher Nolan.

Jon Hamm (Lanterna Verde)

Jon HammJon Hamm è stato al centro di molti fanta-casting di supereroi, alcuni dei quali sognano di vederlo nei panni del nuovo Batman dopo l’imminente addio di Ben Affleck. D’altronde è stato lo stesso Hamm a dichiararsi disponibile per un eventuale film sul crociato di Gotham se richiesto…

Tuttavia in passato l’attore di Mad Men ha rifiutato almeno due importanti ruoli in altrettanti cinecomic: il primo rimane ancora un segreto, mentre il secondo si riferisce ad Hal Jordan in Lanterna Verde.

Riguardo al film Hamm ha raccontato che “si trattava del classico genere di film che mi piace andare a vedere”. Cosa sarà andato storto allora?

Heath Ledger (Batman)

the batmanPer alcuni immaginare qualcun altro al posto di Heath Ledger nei panni di Joker sarebbe impossibile, come sarebbe impensabile pensare l’attore che interpreta il suo acerrimo nemico Batman.

Eppure non tutti sanno che Ledger avrebbe potuto vestire i panni del cavaliere oscuro al posto di Christian Bale, dal momento che fu Christopher Nolan stesso a offrirgli il ruolo. Le cose, fortunatamente, andarono in modo diverso.

Tom Cruise (Iron Man)

Tom CruiseC’è un altro attore a Hollywood capace di entrare nei panni di Tony Stark, aka, Iron Man con la stessa ironia, forza e espressività di Robert Downey Jr.? Probabilmente no. Eppure prima di essere scelto dai Marvel Studios rilanciando così la sua carriera in discesa, Tom Cruise avrebbe potuto prendere quel ruolo.

Matt Damon (Daredevil)

Curioso come due migliori amici si siano trovati ad un passo dal litigarsi lo stesso ruolo: parliamo di Ben Affleck e Matt Damon, che insieme hanno vinto un oscar grazie alla sceneggiatura di Will Hunting e che si sono contesi il personaggio di Daredevil nell’omonimo cinecomic.

Non tutti i fan sanno che, prima di scegliere Affleck, i produttori avevano contattato Damon, salvo poi cambiare strada dopo che l’attore si era detto insicuro se lavorare con il regista Mark Steven Johnson.

Jessica Chastain (The Wasp)

Jessica Chastain X-Men: Dark PhoenixSecondo quanto riferito nei mesi scorsi, da alcune voci trapelate in rete, Jessica Chastain rifiutò il ruolo di The Wasp in Ant-Man perché troppo piccolo rispetto agli altri personaggi, specialmente nel primo copione di Edgar Wright.

Parlandone con MTV News nel 2014, la Chastain ha detto la sua sui cinecomic: “Se hai intenzione di essere in un film di supereroi, accetti di essere quel personaggio per sempre. Allora perché fare un film di supereroi e interpretare un noioso civile?

Kate Beckinsale (Wonder Woman)

Wonder Woman, interpretata sul grande schermo da Gal Gadot nel film di Patty Jenkins, è un po’ il ruolo da sogno per ogni attrice, tuttavia non sembrava della stessa idea – anni e anni fa –  Kate Beckinsale, quando il cinecomic non era ancora stato affidato nelle mani della regista di Monster.

Non è chiaro quale versione del personaggio venne offerta alla star (forse la sceneggiatura di Joss Whedon o qualche altro trattamento?), ma indipendentemente da ciò, la Beckinsale si è spesso dichiarata confusa e incerta sulla parte.

Leonardo DiCaprio (Spider-Man e Robin)

Leonardo DiCaprioNegli anni della sua giovane consacrazione Leonardo DiCaprio è arrivato molto vicino dall’interpretare due supereroi in due diversi progetti DC e Marvel. Il primo era Robin in Batman Forever di Joel Schumacher, il cui progetto fu rifiutato per un mancato interesse; il secondo era invece Peter Parker nel primo Spider-Man di Sam Raimi, per cui si sentiva pronto. Quest’ultimo ruolo andò poi al suo grande amico Tobey Maguire.

Shazam!: quante scene post credits avrà il nuovo cinecomic DC?

0
Shazam!: quante scene post credits avrà il nuovo cinecomic DC?

Mancano ancora diversi mesi all’uscita nelle sale di Shazam!, secondo cinecomic DC della stagione dopo Aquaman, ma i fan si stanno già chiedendo se il film avrà o meno delle scene post credits. La risposta del regista David F. Sandberg, arrivata prontamente sui social, sembra lasciare spazio all’immaginazione:

Eccomi mentre gioco con le action figure per spiegare cosa sto cercando. È come tornare bambino…con l’unica differenza che stavolta verrà visto dalle persone nei cinema (e no, i personaggi che sto usando non rappresentano se stessi. Flash dovrebbe essere Billy, per esempio).”

Nella foto che Sandberg ha postato su Instagram vediamo infatti diversi personaggi dell’universo DC, tra cui Shazam, Wonder Woman e Flash, ma – come ha spiegato – non devono essere considerati spoiler su ciò che vedremo al cinema. Dunque chi si aspettava il cameo di uno di questi supereroi in una scena dopo i titoli di coda rimarrà deluso…

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Il cinecomic è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary Levi (Shazam!), Asher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

La sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Shazam!: Zachary Levi “accende” il costume nella nuova foto ufficiale

Fonte: Comicbook

Venom: le “doti” del simbionte in combattimento nella nuova clip

0
Venom: le “doti” del simbionte in combattimento nella nuova clip

Si avvicina la data di uscita nelle sale di Venom, il film che rilancerà sul grande schermo le origini del noto antagonista dell’Uomo Ragno nei fumetti (dopo una prima apparizione in Spider-Man 3 di Sam Raimi) con la regia di Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland) e l’interpretazione di Tom Hardy.

Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Di seguito la sinossi e una nuova clip dove vengono mostrate tutte le incredibili doti del simbionte durante un combattimento:

Eddie Brock è un giornalista che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il serial killer Cletus Kasady.

https://youtu.be/ANEeRDIKGqw

Venom: tutto quello che sappiamo sul film con Tom Hardy

Come già annunciato dai primi video e dalle foto comparsi on line, la Sony ha cambiato le origini di Venom per il film che arriverà il 4 ottobre al cinema. D’altronde dopo il fallimento di un universo condiviso unito da Spider-Man inaugurato dai film di Marc Webb, la casa di produzione tenterà il colpaccio con lo spin-off sul villain dell’Uomo Ragno preferito dai fan.

Sappiamo che nei fumetti l’origine del personaggio è strettamente connessa con quella di Spider-Man, ma per il film le cose cambieranno.

Un aspetto è da chiarire prima di tutto: la Sony non ha lavorato con i Marvel Studiosquindi il simbionte non sarà legato al MCU, e questo dettaglio è stato spiegato dal supervisore degli effetti visivi Paul Franklin in un’intervista“Mostriamo come il simbionte arriva sulla Terra, come Eddie Brock entra in contatto con il simbionte, come si legano, e come infine nasce il personaggio di Venom che tutti conosciamo dai fumetti.”

Dunque è chiaro che il film manterrà l’origine aliena del simbionte ma che questi non sarà portato sulla Terra da Spider-Man stesso, cambiando notevolmente le motivazioni che spingeranno Brock ad avvicinarsi alla creatura extraterrestre.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

Once Upon A Time In Hollywood: Bruce Dern sostituirà Burt Reynolds

0

Come riportato nelle ultime ore da Deadline, sarà Bruce Dern a sostituire Burt Reynolds nei panni di George Spahn in Once Upon A Time In Hollywood, il film che Quentin Tarantino sta attualmente girando a Los Angeles.

L’attore è infatti scomparso lo scorso 6 settembre, costringendo il regista a trovare velocemente un altro interprete. Dern aveva già lavorato con Tarantino sul set di The Hateful Eight, dove prestava il volto al confederato Sanford “Sandy” Smithers.

Alla star di Nebraska toccherà dunque il ruolo di Spahn, ottantenne losangelino che negli anni della strage di Cielo Drive affittò il suo ranch a Charles Manson e alla sua comune nei mesi precedenti all’assassinio di Sharon Tate e alla strage di Cielo Drive; in cambio Manson costrinse le sue “ragazze” ad offrirgli favori sessuali come affitto.

Once Upon A Time In Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Nel frattempo proseguono a Los Angeles le riprese del decimo lavoro firmato da Quentin Tarantino che vedrà protagonisti Leonardo DiCaprio e Brad Pitt e sarà ambientato negli anni Sessanta, sullo sfondo degli omicidi di Cielo Drive.

Once upon a time in Hollywood arriverà nelle sale cinematografiche il 9 agosto 2019 e conta nel cast anche Margot RobbieLena DunhamAustin ButlerMaya HawkeLorenza Izzo Al PacinoTim RothKurt Russell, Michael Madsen, Luke PerryDamian Lewis e Dakota Fanning.

Tarantino in persona ha rivelato la sinossi del film, collegata come annunciato mesi fa all’assassinio di Sharon Tate:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e il stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Fonte: Deadline

Avengers: Infinity War, la magia degli effetti speciali in un video

0

Quanto contano gli effetti speciali nella riuscita di un cinecomic? Che ruolo hanno all’interno del film? Il successo di un blockbuster dipende unicamente dalla cgi e dalla magia delle immagini? Sono domande a cui si può rispondere abbastanza velocemente. E il video che vedete qui sotto, dove vengono confrontate le riprese di Avengers: Infinity War prima e dopo l’intervento dei vfx, è più che esaustivo.

Degli ottimi effetti visivi immergono lo spettatore nell’avventura dei supereroi, lo trasportano in altre dimensioni e annullanno il senso di incredulità, tanto sono ormai vicini al realismo. Lo dimostrano queste immagini montate da Framestore (società che si occupa della post-produzione dei film Marvel), dove vengono illustrate le varie fasi che portano al risultato visto in sala.

Ovviamente quando parliamo di cinecomic, non basta saper raccontare una buona storia e avere personaggi di spessore, ma è necessario che questi siano inseriti in un contesto che – per quanto immaginario – possa avvicinarsi alla realtà, a qualcosa che si riesce a toccare con mano.

Qui sotto il video:

https://youtu.be/eeZD70Jr0oU

Avengers: Infinity War, 10 domande a cui il film ha risposto

Avengers: Infinity War ha fatto la storia del box office cinematografico battendo ogni record di incasso al debutto e superando i 2 miliardi di dollari al botteghino internazionale in soli 48 giorni: il film rimane tuttora il quarto maggiore incasso di tutti i tempi.

Questo evento cinematografico è arrivato finalmente in Blu-ray 3D, Blu-ray, DVD, su tutte le piattaforme digitali e nell’innovativo formato in altissima definizione Blu-ray 4K Ultra HD, lo scorso 29 agosto in tutti i migliori negozi. Per fan e appassionati saranno disponibili anche la versione da collezione Steelbook e il cofanetto sia in Blu-ray che in Dvd che raccolgono tutte le tre avventure degli Avengers.

Il film Marvel Avengers: Infinity War, un pezzo immancabile in ogni collezione home video, sarà disponibile in diverse edizioni per permettere a tutti i fan di godersi il film nel modo preferito. Chi sceglierà di vivere questo scontro finale in formato digitale in esclusiva su iTunes,  potrà assistere a una tavola rotonda di 30 minuti  in cui i registi dell’Universo Cinematografico Marvel (MCU) Anthony e Joe Russo, Jon Favreau, Joss Whedon, James Gunn, Ryan Coogler, Peyton Reed e Taika Waititi riflettono sul contributo fornito dai loro film all’avventura narrativa più ampia dell’Universo Cinematografico Marvel.

I contenuti speciali delle versioni Blu-ray forniscono un esclusivo sguardo dietro le quinte ai supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel, compreso il momento in cui i personaggi si incontrano per la prima volta, le motivazioni dietro alcune delle accoppiate più inaspettate del film ed esilaranti papere tra supereroi sul set. I documentari esplorano lo spaventoso e potentissimo Thanos e le due scene d’azione in cui i personaggi tentano di non fargli ottenere tutte le sei Gemme dell’Infinito: lo scontro su Titano e la gigantesca battaglia nel Wakanda. Le scene eliminate e il commento dei filmmaker rivelano altri segreti della monumentale impresa dei Marvel Studios.

Avengers: Infinity Warrecensione del film Marvel Studios

A Star Is Born: il video di “Shallow” e tutte le info sulla colonna sonora

Terzo remake del classico hollywoodiano del 1973 È nata una stella, A Star Is Born segna il debutto come regista di Bradley Cooper, protagonista sullo schermo insieme alla magnetica Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso durante la Mostra del Cinema di Venezia il mese scorso, riscontrando il generale consenso della critica, e si prepara ad uscire nelle sale il prossimo 5 ottobre. Nello stesso giorno verrà inoltre distribuita sul mercato e in streaming la colonna sonora originale, anticipata dal singolo “Shallow” di cui è stato da poco diffuso il videoclip.

Potete dargli uno sguardo qui sotto.

A Star Is Bornla recensione del film con Bradley Cooper e Lady Gaga

Alla soundtrack hanno lavorato, insieme a Lady Gaga e allo stesso Cooper (che firmano molti dei testi) artisti del calibro di Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson. Quest’ultimo aveva già lavorato come produttore all’ultimo album della Germanotta, Joanne, pubblicato nel 2016.

Le tracce sono state registrate dal vivo, senza l’utilizzo del playback, durante le riprese, proprio per conservare quanta più autenticità e naturalezza possibile nelle voci dei due attori.

Di seguito la lista completa dei brani contenuti nel disco:

1. Intro
2. “Black Eyes” – Bradley Cooper.
3. Somewhere Over The Rainbow
4. Fabulous French
5. “La Vie En Rose” – Lady Gaga.
6. I’ll Wait For You
7. “Maybe It’s Time” – Bradley Cooper.
8. Parking Lot
9. “Out of Time” – Bradley Cooper.
10. “Alibi” – Bradley Cooper.
11. Trust Me
12. “Shallow” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
13. First Stop, Arizona
14. “Music To My Eyes” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
15. “Diggin’ My Grave” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
16. I Love You
17. “Always Remember Us This Way” – Lady Gaga.
18. Unbelievable
19. How Do You Hear It?
20. “Look What I Found” – Lady Gaga.
21. Memphis
22. “Heal Me” – Lady Gaga.
23. “I Don’t Know What Love Is” – Lady Gaga and Bradley Cooper.
24. Vows
25. “Is That Alright?” – Lady Gaga.
26. SNL
27. “Why Did You Do That?” – Lady Gaga.
28. “Hair Body Face” – Lady Gaga. 
30. “Before I Cry” – Lady Gaga.
31. “Too Far Gone” – Bradley Cooper.
32. Twelve Notes
33. “I’ll Never Love Again (Film Version)” – Lady Gaga.
34. “I’ll Never Love Again (Extended Version)” – Lady Gaga. 

a star is born

A Star Is Born ripercorre la storia d’amore fra il famoso musicista country rock Jackson Maine (Bradley Cooper), che sta vivendo un momento di crisi artistica ed esistenziale, e la vulcanica Ally (Lady Gaga), una semplice cameriera che sogna di sfondare nel mondo della musica. Il loro incontro del tutto casuale segnerà l’inizio di una nuova e forse migliore vita per entrambi.

Il progetto nasce in realtà nel 2011, quando in regia era stato assunto Clint Eastwood e il ruolo di Gaga affidato a Beyoncé. Dopo vari impedimenti e continui rimandi, Bradley Cooper ha preso le redini del film coinvolgendo la popstar americana, qui per la prima volta protagonista al cinema dopo le brevi apparizioni in Machete e American Horror Story.

Possiamo già scommettere sulle numerose candidature che A Star Is Born riceverà durante la stagione dei premi, da quelle ai due interpreti (ma è probabile che si spingerà più per Cooper) a quelle per il brano originale o colonna sonora.

Gambit sarà un “commedia romantica”, nuovi dettagli sul film con Channing Tatum

0

Chi pensava che il recente accordo firmato da Disney e Fox avrebbe penalizzato i nuovi progetti in fase di sviluppo, tra cui molti cinecomic, sarà felice di sapere che sono ancora vivi e che vedranno la luce nel corso dei prossimi anni. Non fa eccezione Gambit, il film che vedrà protagonista Channing Tatum nei panni del supereroe creato da Chris Claremont e Jim Lee e apparso per la prima volta sulle pagine Marvel Comics nel 1990 in Uncanny X-Men.

Già a maggio il produttore Simon Kinberg, nonchè regista di X-Men: Dark Phoenix, aveva rassicurato il pubblico spiegando che “la sceneggiatura è pronta e Channing [Tatum] la adora. Abbiamo incontrato diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne uno prima possibile, così da iniziare le riprese già alla fine dell’estate.

Ora però emergono nuovi dettagli sul progetto, e a rivelarli è lo stesso Kinberg:

Gambit è un eroe unico, uno spaccone e un donnaiolo, e per queste ragioni sentivamo di dover approfondire il suo atteggiamento proprio nel modo in cui approcciavamo al film, cioè adottando la sua stessa spavalderia. E questo ci ha portato naturalmente nel territorio della commedia romantica

Gambit: il cinecomic con Channing Tatum è ancora vivo

Una rom-com con protagonista un mutante? Il produttore ci tiene però a fare chiarezza in merito:

Quando dico commedia romantica, uso questo termine liberamente, come è stato usato il termine western per Logan, ovvero in modo approssimativo. Il film di James Mangold non era un Mezzogiorno di Fuoco con i supereroi, ma ne ricalcava l’atmosfera. E direi che quella di Gambit sarà romantica o sexy. Sarà comunque un film di supereroi con cattivi ed eroi, come tutti i cinecomic“.

Idee chiarissime e un attore dedito al progetto sembrano ottime premesse, dunque non resta che trovare il regista più adeguato a raccontare nel modo migliore le conquiste e i drammi d’amore di Gambit.  Vi ricordiamo che il film ha già avuto diversi problemi in pre-produzione, come l’addio di Gore Verbinski dalla regia e vari rimandi all’inizio delle riprese. Tuttavia sembra che l’uscita sia ancora prevista nel 2019.

Nei fumetti Gambit è un mutante con l’abilità di caricare il proprio corpo e oggetti, spesso carte da gioco, di energia bio-cinetica prodotta dal suo stesso organismo. È anche un affascinante ladro, un abile truffatore e grande seduttore, ma sembra redimersi quando entra nella scuola di Xavier e conosce Rogue.

Fonte: IGN

Festa di Roma 2018: in anteprima italiana La Diseducazione di Cameron Post

La Diseducazione di Cameron Post (The Miseducation of Cameron Post), il film di Desiree Akhavan con Chloë Grace Moretz che ha vinto l’ultimo Sundance Film Festival, sarà presentato in anteprima il 20 ottobre alla Festa di Roma 2018, inaugurando la sezione “Tutti ne parlano”. Il film uscirà nelle sale con Teodora il 25 ottobre.

Tratto dal romanzo di culto di Emily M. Danforth (in uscita in libreria per Rizzoli il 23 ottobre), il film ha consacrato Chloë Grace Moretz (Suspiria, Hugo Cabret) come una delle migliori giovani attrici del cinema americano di oggi. La vicenda è ambientata in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.

Capace di affrontare con uno stile graffiante un tema ancora attualissimo e controverso, La Diseducazione di Cameron Post è diretto da Desiree Akhavan, regista newyorkese di origini iraniane già considerata una delle voci più originali e intense della scena indipendente internazionale.

X-Men: Dark Phoenix, il trailer italiano ufficiale

0
X-Men: Dark Phoenix, il trailer italiano ufficiale

20th Century Fox Italia ha diffuso il trailer italiano (dopo quello originale di questa notte) ufficiale di X-Men: Dark Phoenix, il nuovo capitolo della saga cinematografica dei mutanti Marvel, che nel nostro Paese mantiene nel titolo il suffisso X-Men, che ha sempre caratterizzato tutti i titoli del franchise (tranne Logan del 2017). Di seguito il trailer del film che è anche l’esordio alla regia di Simon Kinberg, produttore dell’intera saga:

Vi ricordiamo che X-Men: Dark Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men Apocalypse diretto da Simon Kimberg, vede protagonisti nuovamente James McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner, nei panni di Jean Grey/La Fenice.

Di seguito la prima sinossi ufficiale del film: In Dark Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla galassia.

Diretto da Simon Kingber, con Sophie Turner, Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala a febbraio 2019.

Fonte: 20th Century Fox Italia

Captain America: 10 errori che non abbiamo notato nei film

Captain America: 10 errori che non abbiamo notato nei film

La serie di film su Captain America è tra le più amate tra i fan dei Marvel Studios e ha esordito sul grande schermo nel 2011 con Il Primo Vendicatore, proseguendo con The Winter Soldier del 2014 e arrivando a Civil War del 2016.

Nonostante il successo riscontrato fra pubblico e critica, in molti hanno rintracciato diversi errori (alcuni grossolani, altri più significativi in un’ottica generale di continuità con gli altri titoli Marvel).

Leggi anche – Captain America: The Winter Soldier, 10 segreti sulla realizzazione del film

Ecco allora di seguito i 10 errori che non abbiamo notato nei film su Captain America: 

L’anno di nascita di Bucky

Indovinare l’anno esatto di nascita di Steve e Bucky non è affatto facile, visto il tempo che i due hanno trascorso congelati. Tuttavia grazie ai fumetti i fan del personaggio hanno scoperto che Cap è nato il 4 luglio 1918. Dell’età di Bucky invece non vi è traccia, e un dettaglio di Captain America: The Winter Soldier contribuisce a rendere tutto ancora più impreciso.

Il riferimento è alla sequenza dove Steve visita in incognito la mostra dedicata alle sue imprese e in particolare al momento in cui si ferma davanti alla sezione di Bucky. Come scritto sulla lastra, ci sono due date di nascita: 1917 e 1916.

Cosa significa? Quando è nato Bucky?

Il braccio danneggiato di Tony Stark

Il terzo atto di Captain America: Civil War vede i due schieramenti di Vendicatori combattere l’uno contro l’altro e molte cose accadono così rapidamente da sfuggire anche agli occhi dei più attenti.

Dopo il combattimento in aeroporto però, il braccio di Tony Stark è colpito e rimane visibilmente danneggiato, tuttavia nel corso delle scene successive questo infortunio non sembra aver alcun effetto sulle prestazioni del supereroe che anzi, aiuta i suoi compagni a rialzarsi…

La bandiera sbagliata

Tutti coloro che sono particolarmente affezionati alla continuità storica nei film del MCU potrebbero aver riconosciuto questo errore presente  in Capitan America: Civil War nella sequenza flashback ambientata nel 1991.

Viene infatti mostrato il trattamento brutale che Bucky Barnes subisce durante le sessioni di lavaggio del cervello dell’HYDRA, un riferimento alla sua storia nei fumetti e un punto di lancio per lo sviluppo del personaggio.

Tuttavia se questi flashback appartengono all’anno 1991, le bandiere che i soldati indossano non corrisponde affatto all’epoca ma ai colori della Federazione Russa dei giorni nostri. Sappiamo che l’URSS è caduta a dicembre 1991, ma ciò non significa che le nuove bandiere potrebbero esser state commissionate così velocemente…

I vestiti bagnati

Subito dopo il trattamento con il siero del supersoldato, Steve Rogers assiste all’assassinio del dottor Abrham Erksine e rincorre il colpevole, l’agente dell’HYDRA Heinz. Grazie a questo inseguimento riusciamo a vedere i segni della trasformazione del magrolino Steve in soldato muscoloso e agilissimo mentre corre per le strade di New York a piedi nudi.

Ad un certo punto della fuga però, Heinz cerca di salpare con un piccolo sottomarino ma prontamente Steve riesce a fermarlo tuffandosi in acqua.

Entrambi dovrebbero uscire dal canale bagnati, tuttavia non è ciò che accade nel film e i loro abiti sono più asciutti di quanto avrebbero dovuto essere…

Il piano di Zemo

Il piano diabolico di Zemo riesce nell’intento di far scontrare i Vendicatori in Captain America: Civil War, tuttavia guardando la il film e il suo sviluppo, qualsiasi cosa nel percorso del personaggio sembra non avere senso.

Come faceva Zemo a sapere degli Accordi di Sokovia in anticipo? Come è riuscito a nascondersi così facilmente? Perché sapeva che i genitori di Tony furono uccisi dal Soldato d’Inverno? Fortuna, coincidenze, o errore di continuità?

L’età di Howard Stark

Una domanda ancora irrisolta serpeggia tra i fan Marvel: quanti anni ha Howard Stark? Nei film sono stati utilizzati due diversi attori per mostrare il passare del tempo e le varie versioni del personaggio, ovvero Dominic Cooper per il giovane Howard e John Slattery per la controparte più adulta.

D’altronde non sappiamo quanti anni abbia in Captain America: Il Primo Vendicatore, c’è chi suppone possa aggirarsi intorno ai venti e il quesito non viene risolto nemmeno nei film successivi. Ma soprattutto: perché ha ancora l’aspetto degli anni cinquanta  negli anni ’90?

L’incidente della timeline in Civil War

Stando a quanto raccontato nel MCU, la scoperta del blocco di ghiaccio nel quale era incastonato Steve, gli eventi di Thor, di Iron Man 2 e de l’Incredibile Hulk sembrano aver avuto tutti luogo nella stessa settimana. Si arriva dunque a Civil War che sembrano passati circa sei anni dalla fine de Il Primo Vendicatore ad oggi.

Se non fosse che Visione riesce a rovinare la matematica con una semplice frase, rivelando che gli eventi vanno avanti da otto anni, mettendo così in discussione la timeline del MCU e gettando nel caos tutto il corso dei film a venire.

I pantaloni di Steve

Tra i fan della Marvel è normale ironizzare sui pantaloni magici che Hulk indossa ad ogni trasformazione, che da piccoli riescono ad ingrandirsi senza rompersi. Di questo scherzo esiste anche la variante relativa al personaggio di Steve Rogers, in particolare sui pantaloni indossati dall’eroe in Il Primo Vendicatore.

Nella scena in cui viene iniettato nel soldato il siero, Steve compare con dei pantaloni perfettamente aderenti alla sua taglia, ma ne esce – visibilmente più muscoloso, senza mostrare danni o strappi.

Steve dimentica la sua copertura

Tutti i soldati devono rispettare un rigoroso protocollo militare, causa punizione, e in questo sia regista Joe Johnston che tutto il team di produzione di Captain America: Il Primo Vendicatore dovrebbero essere lodati per la loro attenzione ai dettagli.

Ciò non ha impedito al film di incappare in piccoli errori di protocollo, come durante la scena in cui vediamo Steve flirtare con Peggy Carter in auto, sulla strada che lo porterà al cambiamento della sua vita. Il soldato però non indossa il berretto dell’esercito come da tradizione…

La ragnatela di Spider-Man

Spider-Man fa parte del MCU da poco più di due anni, ma il suo impatto sul franchise è stato molto forte, risultando uno dei personaggi centrali e più amati dai fan.

Tutto andava bene fino all’errore piuttosto evidente che si nota in una scena abbastanza iconica, ovvero quando Spidey “ruba” lo scudo di Captain America in Civil War con la sua ragnatela. Ma qual è il problema? A quanto pare la ragnatela scompare subito dopo. E, come ha detto lo stesso Peter Parker in Spider-Man: Homecoming, questa ha una durata di circa due ore…

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland e Zendaya a Venezia

0

Tom Holland e Zendaya sono sbarcati a Venezia per le prossime riprese di Spider-Man: Far From Home. I due attori, che tornano a interpretare Peter Parker e Michelle nel nuovo film di Jon Watts, rimarranno in Laguna il tempo necessario per realizzare le scene che da script sono ambientate in Italia.

Dopo averli visti di nuovo fianco a fianco in alcune delle foto dal set del film, i due attori continuano le riprese che dovrebbero raccontare una specie di gita scolastica di Peter e dei suoi compagni, visto che in altre immagini condivise dall’attore, compare anche Jacob Batalon, che nel film interpreta il buffo e corpulento Ned, molto diverso dalla controparte a fumetti.

Le riprese italiane del film Marvel Studios erano attese dall’annuncio del film, quando è stato reso noto che questo Spider-Man avrebbe avuto un respiro internazionale e sarebbe stato girato in diverse location in tutto il mondo, tra cui proprio l’Italia e Venezia. Le foto che vedete di seguito, sono state pubblicate da Just Jared:

La logica ci suggerisce che Michelle diventerà il nuovo love-interest di Peter, dopo che in Homecoming la storia con Liz (Laura Harrier) non è andata secondo i desideri del ragazzo. La bella Liz si è rivelata essere la figlia di Avvoltoio e quindi, a fine film, ha lasciato la scuola di Peter. Che Michelle riesca a insinuarsi nel cuore dell’eroe? Magari la complicità di città romantiche come Venezia e Parigi, altra location del film, potrà far scoccare la scintilla.

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson e Cobie Smulders.

Fonte: JustJared.com

Birds of Prey: tutto quello che sappiamo sul film con Margot Robbie

Tratto dai fumetti DC, Birds of Prey sarà il primo di una serie di spin-off dedicati al personaggio di Harley Quinn, interpretato al cinema da Margot Robbie.

Con l’inizio della produzione fissato a gennaio 2019, è giusto fare un piccolo recap sul film, sulle attrici coinvolte nel progetto, sui dettagli della trama e su ogni speculazione circolata in rete.

Di seguito tutto quello che conosciamo su Birds of Prey:

Margot Robbie tornerà nei panni di Harley Quinn

Margot Robbie è stata la prima attrice ad essere confermata nel cast di Birds of Prey, dove comparirà anche in veste di produttrice. Ovviamente l’australiana tornerà nei panni di Harley Quinn, già indossati con successo in Suicide Squad, con un look completamente rinnovato.

Mary Elizabeth Winstead sarà Cacciatrice

Mary Elizabeth WinsteadPer quanto riguarda il personaggio di Cacciatrice, la Warner Bros. ha deciso di affidarlo a Mary Elizabeth Winstead, nota al grande pubblico per i film 10 Cloverfield Lane, Scott Pilgrim Vs. The World e Grindhouse – A Prova Di Morte.

Jurnee Smollett-Bell sarà Black Canary

 

Jurnee Smollett-Bell è l’attrice scelta per interpretare Black Canary in Birds of Prey. Non stupisce affatto il casting della Bell, vista nelle serie True Blood, The Defenders e Underground, visto che ad agosto la Warner Bros. era in cerca di un’ attrice multietnica per il ruolo.

Per lo stesso personaggio sarebbero state considerate anche Vanessa Kirby e Jodie Comer e forse addirittura Lady Gaga.

Cathy Yan alla regia

 

Come rivelato da Variety mesi fa, sarà Cathy Yah a dirigere il film sulla gang di Harley Quinn basato sull’omonimo fumetto.

Dopo Patty Jenkins, la Yan sarà la seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che Wonder Woman della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande successo.

Tempo fa era stata la stessa Margot Robbie a dichiarare che avrebbe selezionato la persona più adatta per portare sullo schermo la storia, al di là di qualsiasi decisione basata sul genere maschile o femminile. La Ya, da parte sua, si è fatta conoscere con il lungometraggio Dead Pigs, premiato al Sundance Film Festival.

La sceneggiatura

Birds of Prey

La sceneggiatura di Birds of Prey è stata firmata da Christina Hodson, nota per aver collaborato a film come Shut In e lo spin-off di Transformers di prossima uscita, Bumblebee. La sua reputazione e il suo talento sono ormai dote riconosciute a Hollywood, dunque non ci resta che scorpire come la Hodson sia riuscita a catturare lo spirito e l’essenza dei fumetti delle antieroine di Gotham e a tradurlo sul grande schermo.

Inizio riprese e data di uscita

Birds of Prey

Inizieranno il 14 gennaio 2019 le riprese di Birds of Prey, e insieme a questa notizia è stato annunciato dal sito The Wrap che il film uscirà ufficialmente nelle sale il 7 febbraio 2020, con un altro titolo.

La pellicola sarà distribuito anche in IMAX e il posizionamento a febbraio sembra indicare la speranza della Warner Bros. di gareggiare al box office in un periodo di scarsa competitività, dal momento che la release dei cinecomic viene solitamente fissata tra la primavera e l’estate.

Vi ricordiamo che a produrre il film ci sarà proprio la LuckyChap, società di produzione fondata da Margot Robbie, insieme alla Kroll & Co Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures di Bryan Unkeless.

Il fumetto

birds of prey

Creato da Edward B. Gorfinkel, editore della DC Comics, Birds Of Prey ha esordito come serie speciale prima di diventare un fumetto con pubblicazione nel 1999, raccontando l’unione tra due eroine: Oracle (hacker dai capelli grigi ed ex Batgirl) e Black Canary (maestra di arti marziali trasformatasi nella super-spia Dinah Lance).

Nei fumetti il duo ha spesso lavorato con altri eroi, fino all’arrivo dello sceneggiatore Gail Simone che ha assunto la direzione della serie ampliando la squadra e includendo Helena Bertinelli nel ruolo di Cacciatrice, Hawkgirl, Vixen e Katana.

Le antieroine poi hanno collaborato in più di un’occasione con Catwoman, Poison Ivy e Harley Quinn, conosciute collettivamente come le Sirene di Gotham City.

Black Mask o Pinguino?

birds of prey

Dopo settimane di ipotesi e speculazioni, The Wrap ha rivelato che il villain di Birds Of Prey potrebbe essere Roman Sionis aka Maschera Nera, noto ai fan dei fumetti come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Questo rumor non ancora confermato si va ad aggiungere alle voci secondo cui un altro celebre cattivo dei fumetti potrebbe confrontarsi con la gang tutta al femminile di Harley Quinn, ovvero Pinguino, come riportato dal reporter di Variety Justin Kroll su Twitter.

Queste furono le sue parole in merito: Prendete questa notizia con le pinze, visto che le cose cambiano continuamente in casa DC, ma ho sentito che il Pinguino sarà probabilmente il villain principale in THE BATMAN. Nel caso in cui Matt Reeves decidesse di seguire un’altra strada, la produzione potrebbe portare il personaggio in Birds of Prey. Reeves sta ancora lavorando alla sceneggiaturatuttavia nelle diverse sceneggiature di Birds of Prey presentate finora, una contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra che la Warner Bros. voglia lanciare questo personaggio nell’universo  cinematografico prima prima possibile“.

La connessione con il DCEU

dceu

Della trama di Birds of Prey sappiamo pochissimo, tranne un dettaglio trapelato in rete che suggerisce una rottura fra Harley Quinn e Joker. Dunque è difficile, al momento, trovare dei collegamenti tra il film e il DC Extended Universe (se così possiamo ancora chiamarlo dopo i recenti scossoni interni).

È stato reso noto che Batman non comparirà con un cameo come si vociferava negli ultimi mesi, nonostante il film sia ambientato a Gotham City, come non c’è stato alcuni riferimento al personaggio di Gal Gadot, ovvero Wonder Woman o ai “colleghi” di Harley della Suicide Squad. A quanto pare la Warner adotterà lo stesso approccio di The Joker Origins, staccando la trama di questi spin-off dalla continuity dell’universo DC e abbassando notevolmente il budget di produzione.

Save Me, debutta la serie originale Sky creata da Lennie James

0
Save Me, debutta la serie originale Sky creata da Lennie James

Debutta Save Me, la serie Originale Sky creata dalla star di The Walking Dead, Lennie James, in prima TV dal 28 settembre, ogni venerdì dalle 21.15 su Sky Atlantic – dalla stessa data, tutti gli episodi di Save Me saranno disponibili su Sky On Demand.

Nelson “Nelly” Rowe, disoccupato squattrinato di mezza età, si arrangia come può, un “lavoretto” dietro l’altro. Le sue giornate sono scandite dalle pinte di birra in cui affoga tutta la sua insoddisfazione. Vedrà la sua vita messa sottosopra quando Jody, la figlia tredicenne che quasi non sapeva di avere, sparisce all’improvviso. Forse è stata rapita, lui è il principale indiziato. Nelly si professa innocente, ma la polizia è in possesso di prove che attestano che le ultime tre chiamate di Jody sono state indirizzate proprio al cellulare di Nelly. Dal 28 settembre alle 21.15 su Sky Atlantic arriva in esclusiva e in prima Tv SAVE ME, la nuova produzione originale Sky scritta e ideata da Lennie James (The Walking Dead, Snatch – Lo Strappo, Blade Runner 2049), qui anche protagonista. Da quella data, la miniserie sarà disponibile in tutti i suoi sei episodi anche on demand.

SAVE ME, la trama

Save Me
Photographer: Justin Downing

Alcolizzato, bugiardo e sciupafemmine impenitente, Nelly vive con le donne con cui di volta in volta gli capita di andare a letto, spesso più di una, qualche volta più di due. Conduce tuttavia una vita ordinaria, che affronta con indifferenza e superficialità. L’improvvisa, sconvolgente svolta nella sua vita, però, lo costringerà a intraprendere un viaggio senza ritorno alla ricerca della verità e di una figlia che nemmeno sapeva di avere. Un viaggio che gli permetterà di scoprire, su di sé e sulla sua comunità, molto più di quanto avrebbe mai potuto immaginare e che farà di lui un uomo migliore, in grado di espiare i suoi peccati e di rimediare alle sue mancanze anche nei confronti di Claire (Suranne Jones), che con lui aveva vissuto, 14 anni prima, una indimenticabile estate di passione e che è ora convinta della sua colpevolezza.

Diretta da Nick Murphy (Prey, The Last Kingdom, The Secret), la serie – un crime avvincente e tesissimo – non manca di un irresistibile humour che ne alleggerisce i pur drammatici toni. SAVE ME è piena di personaggi affascinanti e indimenticabili, interpretati da alcuni dei più bravi e richiesti attori britannici, da Stephen Graham a Susan Lynch, Kerry Godliman e Jason Flemyng.

SAVE ME – In prima TV dal 28 settembre, ogni venerdì dalle 21.15 su Sky Atlantic e disponibile anche su Sky On Demand

Marco Giallini e Valerio Mastandrea sul set di Domani è un altro giorno

Sono in corso a Roma le riprese di DOMANI È UN ALTRO GIORNO, opera seconda di Simone Spada che torna sul set per dirigere una coppia d’eccezione: Marco Giallini e Valerio Mastandrea.

Tratto dal film spagnolo Truman, un vero amico è per sempre di Cesc Gay, DOMANI È UN ALTRO GIORNO è scritto da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo ed è la storia della profonda amicizia tra Giuliano (Marco Giallini), attore piuttosto noto che vive e lavora a Roma, e Tommaso (Valerio Mastandrea), insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra momenti divertenti e altri drammatici, humor, complicità e commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita, Giuliano è condannato da una diagnosi terminale e il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione a Pato, il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe.

Spiega il regista: “Fare un remake di un film che ti ha commosso, colpito al cuore, fatto ridere e piangere è una sfida molto interessante per tutti noi. Insieme agli sceneggiatori Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo abbiamo deciso di reinterpretarla a nostro modo e, pur mantenendo la struttura e gran parte dei dialoghi, il nostro DOMANI È UN ALTRO GIORNO vuole essere, fin dal titolo, un invito alla speranza e al futuro, un commovente inno alla vita”.

Prodotto da Maurizio e Manuel Tedesco per Baires Produzioni in collaborazione con Medusa, DOMANI È UN ALTRO GIORNO arriverà in sala nel 2019 distribuito da Medusa Film. Le riprese, della durata di sette settimane, proseguiranno nella capitale e si concluderanno a Barcellona a fine ottobre.

Fanno parte del cast tecnico del film: il direttore della fotografia Maurizio Calvesi, lo scenografo Alessandro Bigini, la costumista Elena Minesso. Le musiche sono firmate da Maurizio Filardo.

Leggi al recensione di Domani è un altro giorno

The Batman: le riprese nell’estate del 2019

0
The Batman: le riprese nell’estate del 2019

Ancora un update dalla Warner Bros e dalla produzione di The Batman, il film che porterà di nuovo il Cavaliere Oscuro sul grande schermo in un’avventura standalone, dopo le incursioni cinematografiche di Batman v Superman e Justice League.

A riportare l’aggiornamento è Umberto Gonzales di The Wrap che riferisce che le riprese inizieranno nell’estate 2019 e che al momento la prima stesura della sceneggiatura è in revisione alla Warner Bros. Stando a quanto dichiarato da Gonzales, inoltre gli attuali produttori della DC in carica sono impegnati a realizzare un film che possa rendere giustizia al personaggio di Batman e che possa rendere felici i fan. 

Ecco di seguito il tweet del giornalista.

Le ultime informazioni relative al progetto riportavano che l’ispirazione di Matt Reeves per la sceneggiatura era arrivata da Lo strano caso di Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Secondo il regista, infatti, Bruce Wayne e Batman sono due entità separate che vivono nella stessa persona e a turno una delle due entità prende il sopravvento sull’altra. Questa lettura del personaggio è molto interessante e sembra suggerire che Batman non è solo la maschera che Bruce indossa, ma è un vero e proprio modo di essere, una identità a tutti gli effetti, che Mr. Wayne non ha completamente sotto controllo.

Il futuro cinematografico di Batman è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di Christopher Nolan, è arrivato il reboot a opera della coppia Zack Snyder/Ben Affleck che ha destato parecchie perplessità sia in Batman v Superman che nel naufragio di Justice League. Adesso Matt Reeves è incaricato di dirigere il nuovo standalone sull’Uomo Pipistrello ma sembra che non ci sia alcuna certezza che sia Ben Affleck a interpretare il personaggio principale. 

Sicuramente a breve sapremo se Affleck riuscirà a tornare nel costume dell’Uomo Pipistrello, o se le sue vicende personali (è un rehab per alcolismo) e professionali (Justice League è stato un tonfo totale) prenderanno il sopravvento sulla sua gioia nell’interpretare un ruolo così ambito e iconico.

Birds of Prey: una Gotham senza Batman e la ricerca del villain

0
Birds of Prey: una Gotham senza Batman e la ricerca del villain

Continuano ad arrivare dettagli dalla produzione di Birds of Prey, e dopo l’annuncio del nome delle attrici che interpreteranno Cacciatrice e Black Canary, arriva anche la conferma che il film sarà ovviamente ambientato a Gotham, ma senza la presenza di Batman. Il report di Deadline conferma.

Il sito, in occasione dell’annuncio dell’ingresso nel cast di Winstead e Smollett-Bell, dichiara: “Le attrici si uniranno a Margot Robbi che riprende il ruolo di Harley Quinn con cui ha esordito in Suicide Squad, in una Gotham che non è protetta da Batman.” Questo vuol dire, appunto, che la location principale del film sarà proprio Gotham ma che non vedrà il azione il suo vigilante: Batman. Ma perché?

Sempre da recenti report arriva anche un nuovo dettaglio riguardante l’attore che interpreterà il villain ancora misterioso del film. Sebbene si fosse parlato di Maschera Nera, adesso la produzione sembra concentrata più sulla ricerca dell’attore perfetto che sul personaggio. Infatti, Justin Kroll di Variety riporta su Twitter che la Warner Bros vorrebbe nel cast Ewan McGregorSharlto Copley a ricoprire il ruolo dell’antagonista. Non è chiaro però se i due attori abbiano già incontrato i vertici della produzione.

McGregor è un attore di grande talento che è conosciuto a livello mondiale principalmente per il suo ruolo di Obi-Wan Kenobi nella trilogia di Star Wars Episodio I-II-III. Copley ha partecipato a numerosi prodotti di successo, ma il film che più lo lega alla fama è District 9.

Il film diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio 2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll e Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary.

Fonte: Deadline

X-Men: Dark Phoenix, tutte le storie nascoste nel trailer

X-Men: Dark Phoenix, tutte le storie nascoste nel trailer

Il primo attesissimo trailer di X-Men: Dark Phoenix è arrivato nella notte italiana rivelando finalmente le immagini del film diretto da Simon Kimberg che vede protagonisti ancora Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner nei panni di Jean Grey/La Fenice.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Ma cosa possiamo dedurre da quanto mostrato nel footage?

Correlati – Dark Phoenix: primo trailer ufficiale con Sophie Turner

Ecco di seguito tutti i dettagli sulla trama e le storie nascoste del primo trailer ufficiale di X-Men: Dark Phoenix:

Professor X e Jean

Il trailer si apre con l’arrivo della piccola Jean alla scuola di Xavier, lasciando intendere che ci sia qualcosa di molto più oscuro nascosto nella mente della mutante. E che il Professor X è a conoscenza di questa “verità”. Stiamo parlando ovviamente della Forza della Fenice, un potere che Jean ha mostrato una volta e che, a causa di un’esplosione cosmica, userà di nuovo.

In X-Men: Conflitto Finale ci veniva raccontato come un dono sopito che Jean Grey celava da bambina, nascosto da Charles Xavier fino al suo sacrificio…ma chissà come verrà sviluppato nel film di prossima uscita.

L’incidente d’auto

Un altro dettaglio interessante nel trailer di Dark Phoenix è nella scena dell’incidente d’auto che coinvolge Jean bambina e i suoi genitori. È qui che i suoi poteri vengono attivati senza controllo, facendo girare la macchina (e presumibilmente uccidendo sua madre e suo padre). Sarà questo evento a portarla sulla strada della scuola per mutanti di Xavier?

Se ci riferiamo ai fumetti, si tratta di uno snodo fondamentale nella storia di Jean, dove il personaggio si rendeva testimone della morte di un caro amico in un incidente stradale, e questo  trauma risveglia in lei il potere della Fenice. È probabile che il film abbia modificato la natura dell’evento per giustificare una cicatrice che si riaprirà nel cuore dell’eroina da adulta.

Il personaggio di Jessica Chastain

Uno dei misteri legati fin dall’inizio della produzione a X-Men: Dark Phoenix è la natura del personaggio interpretato da Jessica Chastain. Sappiamo che sarà la villain del film e una mutaforma, e che tenterà di manipolare la forza di Jean per i propri scopi, tuttavia la sua identità resta ancora sconosciuta.

C’è chi ha ipotizzato che si tratti di un alieno Skrull, come nei fumetti, ma il trailer non ha affatto fornito qualche dettaglio in merito.

Genosha

Luogo chiave nel trailer è l’isola di Genosha, un paradiso per i mutanti governato da Magneto dove Jean si recherà portando con sé tutta la sua rabbia.

Nei fumetti originali Genosha è un’isola del Madagascar, descritta come un’intelligente allegoria dell’apartheid e palcoscenico di una lunga guerra; diventerà in seguito un rifugio sicuro per mutanti sotto il dominio di Magneto, ed è plausibile che il film si sia adattato a questa versione.

Il confronto con gli X-Men

Gran parte del trailer si focalizza su Jean Grey che raggiunge Magneto su Genosha in cerca di risposte sul suo nuovo potere, e sembra che gli altri X-Men stia cercando di raggiungerla nel tentativo di riportarla indietro. Tra questi vediamo Quicksilver, Nightcrawler, Bestia, Professor X, Cyclope, Tempesta e Mystica.

I nuovi costumi

Come già rivelato dalle prime foto ufficiali e ora anche dal trailer, nel film vedremo gli X-Men indossare di nuovo i loro tradizionali costumi gialli e neri, in linea con quelli mostrati sul grande schermo in tutto il franchise (escluso forse X-Men: L’inizio).

Viaggio nello spazio

Dopo “soli” diciotto anni e ben undici film, gli X-Men viaggeranno finalmente nello spazio, ma d’altronde raccontare la storia della Fenice senza farlo sarebbe stato impensabile.

L’immenso potere di Jean viene risvegliato quando alcuni raggi cosmici la fanno esplodere durante una missione X nell’atmosfera: vediamo infatti un mezzo pilotato da Bestia, con diversi studenti principali a bordo, e questo potrebbe anticipare che la Forza della Fenice prenderà il controllo di Jean nello spazio profondo, con l’eroina che viaggerà verso universi lontani distruggendo una galassia (come nei fumetti?).

Charles nelle fiamme

Il rapporto fra Xavier e Cerebro (il dispositivo progettato dal professor X per rintracciare e identificare ogni forma di vita sulla Terra) è stato più volte affrontato nel franchise sugli X-Men: in L’Inizio riesce a malapena a controllarlo, in Giorni di Un Futuro Passato addirittura si rifiuta di usarlo, infine è in Apocalisse che En Sabah Nur prende il controllo su di lui. Ma in Dark Phoenix? Da quanto ci mostra il trailer Xavier verrà letteralmente “risucchiato” da un vortice di fiamme…

Un’ipotesi plausibile potrebbe essere che ad attivare il fuoco sia stata Jean dopo che la Fenice ha preso il controllo della mente di Xavier attraverso la portata telepatica di Cerebro. Ma staremo a vedere.

Magneto indossa l’elmetto

In una breve scena del trailer vediamo Magneto indossare l’iconico elmetto rubato a Sebastian Shaw in X-Men: L’inizio e sfoggiato nuovamente negli altri sequel (Giorni di un futuro passato e Apocalisse).

Questo significa che il Mutante tornerà sul campo per combattere, ma potrebbe nascondere un significato più oscuro: sarà un modo per bloccare la telepatia di Charles?

Nasce la Confraternita di Mutanti

Per quanto raccontato finora dal riavvio del franchise sui Mutanti, da First Class in poi, il conflitto interiore di Magneto e Mystica li ha fatti allontanare dal team originale per cercare nuove risposte, ma alcune immagini del trailer di X-Men: Dark Phoenix suggeriscono che le cose potrebbero cambiare ulteriormente.

Proprio Mystica, interpretata ancora da Jennifer Lawrence, sembra che stia formando quella che sembra una prima versione della Fratellanza dei Mutanti…sarà davvero così così?

Un misterioso funerale

La scena del funerale in X-Men: Dark Phoenix era stata ufficialmente rivelata dal servizio esclusivo di Entertainment Weekly pubblicato alla fine del 2017, e ritorna nel trailer ancora avvolta dal mistero.

Chi stanno seppellendo i Mutanti? Attorno alla bara giacciono il Professor X, Ciclope, Nightcrawler, Tempesta e Bestia, quindi possiamo presumere che si tratti di Mystica o Magneto. Oppure un altro personaggio sconosciuto.

Se invece pensiamo ai fumetti, è ipotizzabile che si tratti proprio di Jean prima di vederla risorgere come la Fenice.

Dark Phoenix

Di fatto nell’ultimo frame del trailer vediamo Jean diventare la Fenice, con la pelle del viso che cambia rivelando tutto il suo potere.

Zanna Bianca: Toni Servillo sarà la voce narrante del film

0
Zanna Bianca: Toni Servillo sarà la voce narrante del film

Toni Servillo è la voce narrante di Zanna Bianca, il nuovo lungometraggio tratto dal romanzo di Jack London che arriva per la prima volta sul grande schermo l’11 ottobre in uno straordinario film d’animazione dallo stile raffinato e pittorico, distribuito da Adler Entertainment. “Ho accettato volentieri di essere la voce narrante del primo film di animazione tratto dall’indimenticabile romanzo di Jack London, un libro che ho letto con grande gioia nella mia infanzia e sono contento di poterlo raccontare ai bambini e ai ragazzi di oggi”. Dopo 3 anni dall’esperienza de Il piccolo Principe (2015), il pluripremiato attore e regista italiano si cimenta ancora una volta nel doppiaggio di un film ispirato ad un grande capolavoro letterario dal fascino immutato. La voce è lo strumento che prediligo, l’oggetto più misterioso di un attore, l’unico in grado di testimoniare la sua esperienza più intima del mondo”. Così Toni Servillo, vincitore di due European Film Award, quattro David di Donatello, quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’Oro e del Marc’Aurelio d’Argento per il Miglior Attore alla quinta edizione della Festa del Cinema di Roma, racconterà con la sua inconfondibile voce le avventure del lupo Zanna Bianca, interpretando brani tratti dal libro omonimo che accompagneranno le scene più emozionanti del film.

Un’avventura avvincente sullo sfondo di paesaggi incontaminati e ricchi di fascino diretta da Alexandre Espigares, Premio Oscar© 2014 per il Miglior cortometraggio d’animazione (Mr. Hublot), che con Zanna Bianca torna su un tema a lui caro: il rapporto che da sempre lega il cane e l’uomo, con una storia di libertà e amicizia ambientata nelle sconfinate terre del Grande Nord.

Zanna Bianca è un lupo con un quarto di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per questo sarà vittima della crudeltà dell’uomo. Dopo essere cresciuto nelle terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi americani. Qui viene protetto dalla tribù, ma dovrà farsi accettare dagli altri cani. Purtroppo Castoro Grigio sarà costretto a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo obbligherà a trasformarsi in un cane da combattimento. In fin di vita, sarà salvato da una coppia disponibile e amorevole, che con il suo amore insegnerà a Zanna Bianca a dominare il suo istinto selvaggio e a diventare il loro migliore amico. Una storia di redenzione descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto sulla straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente all’uomo. Zanna Bianca è distribuito da Adler Entertainment e prodotto da SuperprodAnimation, Bidibul Productions e Big Beach, in associazione con Wild Bunch.

Dal 25 settembre, inoltre, sono in libreria tre nuovi titoli pubblicati da Mondadori Libri, per rivivere la magia del film: Zanna Bianca. Il romanzo del film di Michel Leydier, Zanna Bianca. La storia con le immagini del film di Valéry Latour-Burney e il libro activity Zanna Bianca. Alla scoperta del Grande Nord. Gioca e colora di Sophie Bordét-Petillon.

Wonder Woman 1984: ecco chi interpreterà Pedro Pascal

0
Wonder Woman 1984: ecco chi interpreterà Pedro Pascal

Dopo la notorietà planetaria con il personaggio di Oberyn Martell in Game of Thrones e il successo in Narcos, per Netflix, il prossimo appuntamento importante di Pedro Pascal è quello con Wonder Woman 1984. Il film di Patty Jenkins lo vedrà trai protagonisti nei panni di un personaggio che è ancora sconosciuto. Tuttavia sembrano arrivare nuovi dettagli da SuperBroMovies che potrebbero aiutare a sciogliere questo mistero.

Lo stesso sito aveva riportato che il personaggio di Pascal poteva essere coinvolto nel ritorno di Steve Trevor (Chris Pine) e adesso interviene con nuovi dettagli. A quanto pare il personaggio sarà Maxwell Lord, un potente uomo d’affari nelle pagine della DC Comics. Non si tratta quindi di un dio sotto copertura, come riportato dal report precedente, ma sembra che la prima ipotesi di trama prevedesse davvero una figura del genere per Pascal. Tuttavia, sembra che il personaggio sarà completamente votato ad ottenere poteri divini e che quindi avrà dei legami con gli dei greci, in qualche modo ancora non chiaro.

Il personaggio ha una storia alquanto travagliata, nei fumetti, ma il fatto che in Wonder Woman 1984 sarà un uomo d’affari lo rende aderente a una delle sue versioni più recenti nei comics. Tuttavia l’identità del personaggio lascia un buco lì dove pensavamo di aver risolto un grande interrogativo del film, ovvero in che modo Steve Trevor tornerà dal mondo dei morti! La questione del ritorno di Trevor è molto più complessa rispetto a quella del ritorno di Robin Wright, visto che il personaggio potrebbe apparire in flashback legati all’educazione e all’allenamento di Diana su Temiscira, mentre Trevor è sicuramente contemporaneo ai fatti e alle nuove avventure dell’Amazzone interpretata da Gal Gadot.

Wonder Woman 1984: Robin Wright ci sarà

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 1984 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Fonte: SuperBroMovies

Terminator 6: Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger di nuovo insieme – foto

0

Dopo 27 anni da Terminator 2: Il Giorno del GiudizioLinda Hamilton e Arnold Schwarzenegger tornano insieme sul set del franchise per Terminator 6 e l’ex Governatore della California ha approfittato del compleanno di Linda, per mostrare al pubblico una foto reunion.

In occasione del compleanno della Hamilton, Schwarzenegger ha condiviso su Twitter una foto che lo raffigura al fianco della collega, nell’immagine si affiancano i volti giovani del ’91 e quelli di oggi, segnati dagli anni.

Arnold ha augurato buon compleanno alla Hamilton così: “Buon Compleanno alla mia cara amica Linda Hamilton. Una delle mie co-star preferite, una vera dura, e un essere umano magnifico. Sono eccitato di lavorare di nuovo con lei.” Di seguito l’immagine:

Il primo incontro tra Sarah Connor e il T-800 non p stato dei più amichevoli, come ben ricorda chi ha visto e amato il primo film del franchise, salvo poi capovolgersi ne Il Giorno del Giudizio, in cui il personaggio sintetico di Schwarzy è dalla parte di Sarah e John, per proteggerli dal temibile T-1000. La storia di Terminator 6 dovrebbe vedere la creatura interpretata da Arnold di nuovo accanto a Sarah.

Nel corso di questi 27 anni, la carriera dell’ex mister Olimpia è decollata, e lui è diventato una colonna portante del cinema action, al fianco di celebrità quali Sylvester Stallone e Bruce Willis. Per quanto riguarda invece la Hamilton, è questo il suo vero e proprio ritorno al grande schermo, visto che la sua carriera di attrice non è stata fortunata come quella del collega.

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio. Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna. Alla regia di Terminator 6 è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

Dark Phoenix: primo trailer ufficiale con Sophie Turner

0
Dark Phoenix: primo trailer ufficiale con Sophie Turner

Come vi avevamo anticipato ecco arrivare il primo atteso trailer di Dark Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men Apocalypse diretto da Simon Kimberg e vede protagonisti nuovamente Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner la protagonista nei panni di Jean Grey/La Fenice.

Dark Phoenix

In Dark Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla galassia.

Ecco il trailer

Vi ricordiamo che Dark Phoenix vedrà nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Jessica Chastain sarà il villain del film.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Birds of Prey: ecco chi interpreterà Black Canary e Cacciatrice

0

Arriva da Variety la notizia che Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno Cacciatrice e Black Canary in Birds of Prey. Dopo i primi rumors e la shortlist, le due attrici hanno battuto la concorrenza e si uniscono adesso ufficialmente a Margot Robbie, nel prossimo film della Warner Bros che porterà sul grande schermo personaggi della DC Comics.

Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll e Bryan Unkeless.

Ci sono diverse versioni di Cacciatrice nei fumetti, il suo alter ego è Helena Bertinelli, ma in Birds of Prey il personaggio sarà una ex principessa mafiosa, devastata da ragazzina quando la sua famiglia è stata uccisa in un attentato di mafia, trasformandola in un una vigilante che poi si è unita alla squadra che dà il titolo al film. Black Canary, aka Dinah Lance, è una combattente di strada nei fumetti, un personaggio dalla natura buona e idealista. Nel film la squadra dovrebbe combattere contro i signori del crimine di Gotham. Si era parlato di Maschera Nera ma sembra che adesso non sia più lui il villain principale del film. Resta anche da capire in che modo si colloca il personaggio di Harley Quinn in questa storia.

Il film diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio 2020.

Fonte: Variety

Élite, recensione della nuova serie Netflix

Élite, recensione della nuova serie Netflix

Il 5 ottobre arriverà su Netflix una nuova serie completamente made in Spain, una scommessa che approfitta dell’incredibile e recente successo ottenuto da un’altra serie spagnola, La Casa di Carta. Nell’ultimo anno e mezzo La Casa de Papel ha fatto molto parlare di sé, rendendo la piattaforma di streaming americana ancora più famosa a livello internazionale. Dal genere dell’heist movie, ovvero del film incentrato su una rapina, si passa a tutt’altra musica, e con Élite ci troviamo catapultati nel più classico dei teen drama.

I riferimenti esterni si fanno generazionali, nel senso che a seconda della generazione alla quale si appartiene, ci tornano alla mente le serie tv incentrate sui teenager della nostra infanzia. Chi si accosta alla visione di Élite non può non ricordare The O.C. e l’elitaria società di Newport Beach. O Gossip Girl e la scuola per giovani rampolli nell’Upper East Side di New York . O, arrivando al giorno d’oggi, la misteriosa cittadina di Riverdale con i suoi segreti e il suo mistero da risolvere.

Nella privilegiata scuola spagnola di Las Encinas vengono introdotti tre nuovi ragazzi grazie a delle borse di studio emesse dallo stato. L’iniziativa non è dettata da alcun nobile intento. Il sussidio finanziario non è altro che un tentativo di mettere una pezza sopra un fatto gravissimo: la scuola statale dei tre studenti è miseramente crollata addosso agli alunni, per fortuna non causando morti ma solo feriti, per colpa di instabilità strutturali e negligenze nell’uso dei materiali da costruzione.

Così, Samuel (Itzan Escamilla), Nadia (Mina El Hammani) e Christian (Miguel Herrán) si trasferiscono in questo istituto privato frequentato dalla élite spagnola, dove giovani rampolli hanno già un destino sfolgorante (e un conto in banca) davanti a loro.

I nuovi arrivati, accolti con la obsoleta concezione di classe operaia, dovranno sgomitare per emergere in mezzo ad un mondo fatto di soldi, droga e perversioni. Con un inadeguato citazionismo darwiniano, una delle ragazze ricche de Las Encinas avverte i suoi “eguali”: «Quando in un ambiente perfetto vengono introdotte nuove specie, avviene la contaminazione». La frase, per quanto completamente fraintesa da chi la pronuncia, allude in realtà al doppio senso celato dietro tutta la storia.

Élite è una serie tv composta da otto puntate che viaggiano “al contrario”. Le prime scene sono un assaggio delle ultimissime battute finali. Perché ci viene detto subito che a Las Encinas è stato commesso un omicidio. Uno studente è morto, e tutti i protagonisti che via via impareremo ad amare (o ad odiare) sono sospettati. L’identità del morto è tenuta celata sino alla fine della prima puntata, ed è già una bella sorpresa. Ma è col proseguire e il dispiegarsi della storia che la serie riesce a mantenere una certa suspense, confondendo lo spettatore affinché non possa comprendere l’identità del killer.

Tuttavia Élite non si può proprio definire una serie dalle sfumature mistery. Le puntate si concentrano quasi esclusivamente sui piccoli e arcinoti stereotipi dei liceali. Dalla suddivisione marcatissima in caste sociali (i ricchi sono ricchissimi, i poveri poverissimi, le vie di mezzo sconosciute) all’aspetto adulto e navigato di quelli che dovrebbero essere dei diciassettenni; sì perché i protagonisti frequentano il penultimo anno, e sono quindi minorenni, cosa assolutamente poco credibile. I ragazzi e le ragazze di Élite conoscono la vita meglio di un adulto, e ne sono annoiati. Allora cercano svaghi da “grandi”, sperimentando droghe, sesso e crimini.

Colpa della forzata costrizione della trama entro otto puntate, le vite dei protagonisti sono letteralmente farcite di ogni trasgressione possibile e immaginabile. Tutti i clichés che abbiamo conosciuto in anni e anni di serie tv incentrate sui teenager, sono inseriti in quei cinquanta minuti a puntata, con buona pace del senso della realtà (e spesso del ridicolo). Il regista, Ramón Salazar (poi sostituito da Dani de la Orden negli ultimi tre episodi) è stato un esperto sceneggiatore di film per teenager, da Tini: la Nuova Vita di Violetta, all’adattamento spagnolo del nostro Tre Metri Sopra il Cielo (che viene più volte omaggiato in diverse scene di Élite).

Tra gli interpreti si è già molto parlato dei tre protagonisti de La Casa di Carta, che qui tornano nelle vesti – anzi nelle divise – degli alunni di Las Encinas. Si tratta di María Pedraza (Marina in Élite – Alison ne La Casa di Carta); Jaime Lorente (Nano in Élite – Denver ne La Casa di Carta); Miguel Herrán (Christian in Élite – Rio ne La Casa di Carta). Tra i volti noti anche la cantante pop messicana Danna Paola, che qui interpreta Lucretia. In definitiva possiamo dire che Élite sarà una serie tv sugli adolescenti problematici che si andrà ad affiancare a molte altre senza però emergerne per idee, contenuti o cuore.

Più telenovelas che telefilm, la serie spagnola intriga soprattutto per gli intrallazzi amorosi, piuttosto che concentrarsi sulle tematiche serie, che pure mette in campo, come il razzismo, le diversità culturali, l’abuso di droghe, le negligenze edilizie e la corruzione dei poteri forti.

The Haunting of Hill House, recensione della nuova serie Netflix

The Haunting of Hill House, recensione della nuova serie Netflix

Nel 1959 la scrittrice Shirley Jackson pubblicò The Haunting of Hill House, un romanzo gotico che entrò immediatamente a far parte dei grandi classici della letteratura americana. Il Re del brivido, Stephen Kinglo ha più volte definito uno dei suoi libri preferiti, e non ha mai fatto mistero di averne tratto ispirazione per gran parte dei suoi scritti, dedicandovi anche un saggio (Danze Macabre, 1981).

I film basati esplicitamente sull’opera di Shirley Jackson sono due, il capolavoro Gli Invasati di Robert Wise (1963) e il più recente Haunting – Presenze di Jan De Bont (1999). Ma la filmografia che si ispira alle idee e alle atmosfere di The Haunting of Hill House è a dir poco sterminata, avendo stabilito una serie di elementi tipici delle storie sulle case infestate che sono tuttora delle regole inderogabili. Era solo questione di tempo, quindi, che ad un’opera del genere – capostipite della letteratura e del cinema horror – dedicassero un’intera serie tv, soprattutto ora che ci troviamo nella cosiddetto “Era Netflix”.

The Haunting of Hill House

Proprio dalla piattaforma di streaming americana è quindi stato partorito il progetto The Haunting of Hill House – La serie, che uscirà ufficialmente il 12 ottobre 2018 per un totale di dieci episodi. Il libro di Shirley Jackson si rivela però da subito solo una base, deviando per altre soluzioni e aprendo quindi la strada ad un’infinità di variazioni sul tema. Rimane l’elemento essenziale: Hill House, la magione che “si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio” (cit.), con il suo dedalo di stanze, i suoi corridoi di legno e l’evocativa scala a chiocciola in ferro battuto. E i suoi abitanti, più o meno vivi che siano.

La serie ci parla della famiglia Crane, composta dalla madre Olivia (Carla Gugino), dal padre Hugh Crane (Henry Thomas da giovane, Timothy Hutton da anziano) e dai cinque figli, che abitano Hill House intorno alla metà degli anni ‘80. Ma la storia si rivela da subito un alternarsi martellante di flashback e flashforwards, perché la trama si concentrerà sulle vite degli ormai adulti figli dei Crane.

The Haunting of Hill House

Ad ogni fratello o sorella è dedicata un’interna puntata, dove grazie ai salti repentini nel passato riusciamo ad avere un quadro completo dell’infanzia e della psicologia dei personaggi. Si parte ad esempio con Steven Crane (Michiel Huisman), il maggiore dei fratelli, colui che ha pensato bene di utilizzare la propria infanzia passata ad Hill House per scriverne un libro e guadagnare denaro e fama. 

A poco a poco veniamo a conoscenza delle caratteristiche singolari dei vari fratelli, da Shirley (Elizabeth Reaser) che di mestiere imbalsama le salme dei defunti, a Theodora (Kate Siegel) che svolge il difficile mestiere di psicologa infantile grazie alle proprie capacità empatiche, fino ai due gemelli Nell (Victoria Pedretti) e Luke (Olivier Jackson-Cohen), che rappresentano il punto più “debole” dell’intero nucleo familiare.

The Haunting of Hill House

Svelare qualcos’altro su The Haunting of Hill House sarebbe davvero un delitto, ma è inevitabile sottolinearne gli immensi debiti nei confronti di grandi classici della letteratura – come Giro di Vite di Henry James – e soprattutto dell’universo filmico, da The Others a The Conjuring passando per il “must” Amityville HorrorTuttavia, sebbene la confezione sia impeccabile (la ricostruzione di Hill House con le sue porte scricchiolanti e le statue “spione” è splendida e angosciante, come deve essere), nonostante la buona prova attoriale di alcuni membri del cast (su tutti la Shirley di Elizabeth Reaser), la storia fatica ad ingranare.

I flashback continui, troppo affastellati, confondono e destabilizzano l’attenzione di chi guarda e cerca di capire se l’azione si svolge nel presente, nel passato, nel passato di due mesi prima, o nell’immediato futuro (pur con l’aiuto di piccole didascalie esplicative). La serie gioca di continuo col concetto di spazio-tempo, che era poi alla base della concezione di Hill House stessa. Il lento scorrere della trama, che andrebbe anche a giovare nella creazione di un clima di suspense, si perde però nelle cose meno interessanti, dando l’impressione di stare allungando il brodo. 

Fortunatamente con l’avanzare degli episodi aumenta il senso di angoscia, e alcuni piccoli misteri vengono svelati con soluzioni non troppo scontate, presupponendo quindi che anche il finale sarà piuttosto imprevedibile. I cliché horror ci sono tutti, e nella sesta puntata vengono mostrati tutti, in una escalation che parte con il grande classico del temporale e dell’assenza di luce in casa. Per chi ama i romanzi e i film gotici, The Haunting of Hill House sarà sicuramente un’opera imprescindibile. Se ne apprezzeranno i riferimenti a King, da 1408 a Rose Red (la cui Casa stregata – in quanto a suspense – rimane però ineguagliabile, va detto).

The Haunting of Hill House

Il regista, Mike Flanagan pare essersi “votato” alla causa horror. Lo abbiamo visto dirigere Oculus – Il Riflesso del Male, Il Terrore del Silenzio  (dove recitava Kate Siegel, che qui interpreta Theo) e Ouija 2: L’Origine del Male (con Ezabeth Reaser e Lulu Wilson, che in The Haunting of Hill House interpretano Shirley, da giovane e da adulta). Ma soprattutto lo abbiamo apprezzato ne Il Gioco di Gerald, evidente sintomo dell’ammirazione del regista per Stephen King. Da questo ultimo film Flanagan si porta dietro diversi attori, sui quali ovviamente spicca Carla Gugino, la cui inquietante espressività nella Olivia Crane di The Haunting of Hill House è dosata e distribuita sapientemente in un crescendo continuo.

Non ci resta che aspettare il 12 ottobre per conoscere fino in fondo i misteri che si celano dietro le porte scricchiolanti di Hill House, confidando che la serie possa regalarci quel senso di angoscia tipico di ogni racconto gotico che si rispetti.

Joker: Joaquin Phoenix a confronto con Romero, Nicholson, Ledger e Leto

Il Joker di Joaquin Phoenix segue le orme di illustri predecessori: Cesar Romero, Jack Nicholson, Heath Ledger e Jared Leto. Attori diversissimi, tra cui tre premi Oscar, uno, Ledger, proprio per l’interpretazione del Clown Principe del Crimine. Quella di Phoenix è un’eredità pesantissima da raccogliere, dunque, non solo per l’aspetto cinematografico, ma anche per quello fumettistico, dal momento che il Joker è la nemesi di Batman, il villain più noto in tutto il mondo dell’eroe più amato e rappresentato (insieme a Spider-Man). 

Il film di Todd Phillips però non si pone in “competizione” con le altre rappresentazioni del personaggio, visto che si spinge dove nessuno è mai stato, neppure i fumetti! Quella di Phillips è la storia di Arthur Fleck e di come diventa Joker. Un film esterno alla continuity del DCEU, una storia autonoma, ambientata nella Gotham City degli anni ’80 con la campagna elettorale di Thomas Wayne, che voleva diventare sindaco della città, a fare da sfondo.

Il film è al momento in fase di riprese, con numerose foto che sono già uscite in rete, alcune anche ufficialmente dall’account Instagram del regista, e hanno mostrato il nuovo look del personaggio con il trucco e con il variopinto completo da pagliaccio. 

Il confronto con i Joker passati

L’accoglienza come al solito è divisa tra osannare il genio di Phoenix e screditare con convinzione l’ennesimo tradimento al personaggio dei fumetti, alla grandezza di Heath Ledger o alla leggenda di Jack Nicholson (nessuno si cura di stare dalla parte del povero Jared Leto). Ma com’è davvero questo Joker a confronto con le altre rappresentazioni?

C’è qualcosa di molto familiare nell’aspetto di questo Joker truccato in questo modo, eppure qualcosa di estraneo. L’idea è che nei colori almeno ricorda moltissimo il personaggio di Romero e una maschera che ha indossato nel corso della serie, tuttavia i lineamenti di Phoenix ricordano di più il Joker di Heath Ledger. C’è da fare anche un’altra differenza: Ledger ha interpretato il personaggio prima dei trent’anni, Phoenix ne ha 43, ed è a sua volta quasi coetaneo di Jared Leto (nonostante quest’ultimo sembri molto più giovane). A differenza loro, Nicholson era già un affascinante cinquantenne all’epoca del Batman di Burton. Insomma, un personaggio così legato al volto, alla maschera e al trucco non può non tenere conto dei diversi gradi di “profondità” che può dare un attore in fasce diverse d’età.

La chiave esatta di lettura del personaggio, per Phoenix ma anche per le altre interpretazioni, andrebbe cercata non tanto nel mondo del fumetto (paradossalmente) quanto in quello dell’universo cinematografico in cui il Joker è stato di volta in volta inserito.

Romero fumettistico

L’omaggio cromatico a Romero è innegabile, tuttavia il personaggio negli anni ’60 si adattava a i toni scherzosi e fumettistici della serie con Adam West, una proposta ancora gustosamente divertente ma che suscita più l’affetto dell’amarcord che non l’apprezzamento vero e proprio, almeno da parte di un pubblico contemporaneo.

Nicholson e Ledger, espressioni di autori

Paragonare questo Joker al personaggio che ha portato in vita Jack Nicholson per Tim Burton non è possibile senza mettere in gioco la vena autoriale di Burton stesso, fortissima nel primo adattamento per il cinema dell’Uomo Pipistrello, e in realtà lo stesso discorso vale per il Joker di Nolan e Heath Ledger. In entrambi i casi, si trattava della costruzione di un personaggio che, dallo spunto fumettistico, si trasformava poi in un carattere che si adattava alla perfezione all’intenzione che ha l’autore stesso. A Burton serviva un avversario uguale e contrario per il suo Batman. A Nolan serviva invece un agente del caos, uno strumento narrativo che potesse sconvolgere l’ordine ricercato da Harvey Dent. Entrambi gli autori hanno compiuto la loro missione, affiancati dagli attori ideali.

Leto il gangster

La questione è ancora diversa per il Joker di Jared Leto. Il personaggio è stato portato in scena più attraverso la costruzione fisica ed estetica che attraverso l’azione; quel Joker è una versione gangster del personaggio, che si inserisce nel discorso cinematografico disegnato da David Ayer e che soprattutto non assume un ruolo rilevante, bensì di sotto-trama accessoria al personaggio di Harley Quinn, in Suicide Squad.

Le possibilità di Phoenix

In questo contesto, il Joker che andrà a interpretare Joaquin Phoenix è prima di tutto un personaggio in via di formazione, il film racconterà di Arthur Fleck e non di Joker. Sarà quindi un prequel, una scoperta delle origini, magari delle motivazioni (o dell’assenza di motivazione) del personaggio e l’aspetto interessante del progetto è che le vie da percorrere sono infinite, il cammino spianato e libero, le scelte artistiche di fronte a Todd Phillips tutte praticabili e possibili per arrivare a un risultato che tutto il mondo conosce. Per cui, che il trucco visto fino a questo momento sia definitivo o solo provvisorio, l’invito allo spettatore è quello di lasciarsi sorprendere, lasciarsi raccontare una storia non ancora scritta e magari andare a vedere un buon film.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità