Home Blog Pagina 157

Saturnia Film Festival: al via oggi la settima edizione

0
Saturnia Film Festival: al via oggi la settima edizione

Tutto pronto per la settima edizione del Saturnia Film Festival, festival itinerante organizzato dall’associazione culturale ARADIA PRODUCTIONS sotto la presidenza di Antonella Santarelli e la direzione artistica del regista Alessandro Grande, il cui programma è stato presentato oggi nell’ambito di una conferenza stampa.

In programma dal 31 luglio al 4 agosto 2024, Saturnia Film Festival si svilupperà in cinque giorni che coinvolgeranno le piazze dei borghi più belli della Maremma trasformandole in arene a cielo aperto dove ogni sera si alterneranno le proiezioni dei lungometraggi e cortometraggi in concorso alla presenza degli ospiti, con un focus sempre rivolto a cinema emergente e territorio.

Al via il Saturnia Film Festival 2024

“Il nostro percorso di crescita continua cercando di coniugare sempre il gusto del pubblico con il cinema d’autore. Siamo molto orgogliosi di essere anche riusciti ad offrire ai tanti autori italiani l’opportunità di valorizzare i loro progetti attraverso il Saturnia Pitch. Anche quest’anno saranno cinque giorni intensi di cinema, emozioni e condivisione” commenta Alessandro Grande, direttore artistico di SFF.

“Il Saturnia Film Festival sta crescendo, lo si vede soprattutto dalla fiducia che ci rimandano il territorio e le istituzioni in termini di sponsor e nuove collaborazioni. Grazie al nuovo flusso di presenze dovute al Saturnia Pitch, abbiamo coinvolto altre 20 strutture, tra ristoranti e hotel. Il nostro festival nasce anche come strumento di comunicazione e promozione territoriale capace di attirare nuovi visitatori incrementando così il lavoro delle strutture ricettive. Questo dimostra che anche un festival di cinema ha una sua rilevante dimensione economica, mettendo in moto sistemi di consumo legati al tempo libero che non esisterebbero altrimenti” prosegue Antonella Santarelli.

Il programma

“Il Comune di Manciano” spiega l’assessore al Turismo, Andrea Caccialupi “sostiene questo festival con un contributo economico importante che quest’anno è stato aumentato: crediamo che il Saturnia Film Festival sia un veicolo di promozione di grande rilievo per il nostro territorio, non solo per Saturnia, ma per tutta Manciano, portando il nome del nostro Comune in giro per l’Italia e non solo. Oltre alla promozione c’è anche l’aspetto culturale, i film in concorso sono di grande valore e in più il festival dà la possibilità ai registi di presentare i loro lavori in una cornice bellissima e insolita. Ringraziamo l’organizzazione e tutto lo staff e invitiamo tutti a partecipare”.

Il programma entra nel vivo giovedì 1 agosto presso la bellissima piazza Vittorio Veneto di Saturnia, che in serata vedrà come protagonista Barbara Ronchi, attrice tra le più acclamate del panorama cinematografico italiano che porterà al festival il suo ultimo film, Non riattaccare. Diretto da Manfredi Lucibello e presentato all’ultimo Torino Film Festival, Non riattaccare è un road movie ambientato durante la pandemia in cui Barbara Ronchi è assoluta protagonista.

Al termine della proiezione Barbara Ronchi dialogherà con il pubblico, moderata dal giornalista Francesco Del Grosso. La serata prenderà il via alle ore 21.00 con al proiezione dei primi corti in concorso: Ivalu di Anders Walter e Pipaluk K. Jørgensen, storia di una sparizione nella vasta natura della Groenlandia nominato agli Oscar 2023 e L’acquario di Gianluca Zonta che vede tra i protagonisti Giovanni Anzaldo in una storia d’amore che affronta i rischi e le possibili derive dell’uso dell’intelligenza artificiale. L’apertura del Saturnia Film Festival, dalle ore 19.00, sarà affidata ad una degustazione di prodotti del territorio.

Another End recensione, Gael Garcia Bernal
Gael-García-Bernal_DSC_7016_picture-by-Matteo-Casilli_©Indigo-Film_rev

Venerdì 2 agosto il festival si sposta a Rocchette di Fazio con il secondo film del concorso lungometraggi Another end di Piero Messina, una storia sull’amore e sul senso del distacco ambientata in un futuro prossimo. Insieme al regista, dialogherà con il pubblico anche Bruno Falanga, autore delle musiche, moderati dalla giornalista Claudia Catalli. Per il concorso cortometraggi sarà la volta di Things unheard of di Ramazan Kılıç, storia di una bambina curda che cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo che il suo televisore, la sua unica finestra sul mondo, è stato distrutto, e Dive di Aldo Iuliano, presentato all’ultimo festival di Venezia nella sezione Orizzonti, una storia sull’adolescenza che scava nei sentimenti più innocenti, brillantemente illuminata dalla fotografia di Daniele Ciprì.

Si chiudono le proiezioni del concorso lungometraggi sabato 3 agosto nella Piazza del castello di Montemerano con Gloria!, esordio alla regia di Margherita Vicario che racconta la storia di un gruppo di musiciste nella Venezia di fine ‘700. A presentare il film al pubblico del festival, moderata da Claudia Catalli, sarà la giovane e talentuosa Carlotta Gamba, tra le protagoniste del film. Tra i corti in concorso: Easy In, Easy Out di Giovanni Boscolo con Mirko Frezza e Antonio Bannò nei panni di due sicari per le strade di Ostia, e Lip Virgin di Shimrit Eldis, in cui la regista racconta la ricerca del primo bacio perfetto da parte di una ragazza di 13 anni.

La serata conclusiva di domenica 4 agosto si terrà presso il Resort di Saturnia Natural Destination, con la presentazione degli ultimi 3 cortometraggi in concorso: Everywhere di Tommy NG e Step C., una riflessione sulla vita e sull’importanza dei momenti da custodire; Spring Waltz, storia d’amore tra un uomo e una donna divisi da un muro che non vogliono fermarsi davanti alle barriere, diretto da Stefano Lorenzi e Clelia Catalano; The Black (re)Cat, adattamento in animazione stop motion di uno dei più celebri racconti dello scrittore Edgar Allan Poe, Il Gatto Nero, per la regia di Paolo Gaudio.

La giuria del Saturnia Film Festival 2024

La giuria composta da Paolo Orlando, (direttore di distribuzione Medusa Film), Manuela Rima (Rai Cinema), Mario Mazzetti (giornalista e critico), Mirella Cheeseman (Wildside), Alessandro Amato e Luigi Chimienti (Disparte) assegnerà i premi per i cortometraggi di questa edizione.

La serata sarà arricchita dalla presenza di ospiti illustri del mondo del cinema e dello spettacolo: Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale e attore, riceverà il Premio Saturnia Film Festival 2024 per la sua carriera in continua ascesa nel mondo del cinema; Cinzia TH Torrini, reduce dal recente successo di Sei nell’anima, biopic targato Netflix dedicato agli esordi di Gianna Nannini, che riceverà il Premio Donne nel Cinema assegnato ogni anno dal festival ad una personalità femminile di spicco del cinema italiano; Matteo Branciamore sarà invece celebrato con il Premio al Miglior Contributo Artistico, per la sua ultima sorprendente interpretazione in Enea di Pietro Castellitto.

Infine sarà ospite del festival anche Darko Peric, attore serbo naturalizzato spagnolo noto soprattutto per aver vestito i panni di Helsinki nella serie culto La Casa di Carta, che racconterà la sua carriera e il suo rapporto con il nostro paese.

Parallelamente ai due concorsi, il festival ospiterà per la prima volta il Saturnia Pitch, progetto pensato per gli addetti ai lavori e nato per essere un momento di aggiornamento e crescita professionale. Saturnia Pitch si rivolge a registi e sceneggiatori in possesso di un soggetto cinematografico alla ricerca di una società di produzione per la realizzazione della loro opera filmica: un vero e proprio punto d’incontro tra creatori, produttori ed editor per due giornate di lavori arricchite anche da momenti di formazione collettiva, come masterclass sulla sceneggiatura, sulla produzione e distribuzione cinematografica tenute da professionisti del settore.

Tra le società di produzione che hanno al momento confermato la loro presenza: Wildside, Dispàrte, Gaumont, Indaco, Kavac Film e Mompracen con la partecipazione di Rai Cinema Channel.

Sidewinder: chi è il villain che Giancarlo Esposito interpreterà in Captain America: Brave New World

Oltre alle grandi rivelazioni per il futuro del MCU, il Comic Con di San Diego è stata anche un’occasione per svelare al mondo l’identità del personaggio che interpreterà Giancarlo Esposito in Captain America: Brave New World: Sidewinder.

Non sappiamo molto della iterazione cinematografica del personaggio, ma a quanto pare il villain prenderà di mira Sam Wilson. Ecco di seguito una panoramica su Sidewinder in base alla sua storia nei fumetti: chi è? Quali sono i suoi piani?

Quale Sidewinder interpreta Giancarlo Esposito?

Sidewinder è un cattivo di Capitan America relativamente poco noto e nel corso della sua storia a fumetti tre personaggi diversi ne hanno ricoperto il ruolo. Il primo è stato Seth Voelker. Introdotto nel numero 64 di Marvel Two-in-One degli anni ’80, è stato creato da Mark Gruenwald, Ralph Macchio e George Pérez. Il secondo è apparso nel numero 1 di Iron Fist del 1998 (per gentile concessione di Dan Jurgens e Jackson Guiceand) e non ha mai avuto un nome; tuttavia, è morto nello stesso numero dopo aver fallito un tentativo di infiltrazione nello S.H.I.E.L.D.

Il terzo e attuale Sidewinder è Gregory Bryan; creato da Robert Kirkman e Scot Eaton in Captain America #31 due decenni fa, è molto simile alla versione originale. In Captain America: Brave New World, Esposito interpreterà Voelker.

La Serpent Society

In un “Evento Marvel” del 2014, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha preso in giro tutti i fan quando ha annunciato che Captain America 3 si sarebbe intitolato Captain America: Serpent Society (pochi istanti dopo, abbiamo ottenuto il vero titolo di Civil War quando Chris Evans, Robert Downey Jr. e Chadwick Boseman si sono riuniti sul palco). Nei fumetti, la Serpent Society è un gruppo di supercriminali e mercenari fondato da Sidewinder. Una minaccia ricorrente nei fumetti di Captain America, i cui membri hanno incluso Constrictor, Death Adder, Diamondback, Slither, King Cobra e Viper.

Supponendo che non siano stati tagliati, come si vocifera, prevediamo di vedere la superstar della WWE Seth Rollins nei panni di King Cobra e Rosa Salazar nei panni di Diamondback con Sidewinder di nuovo a fare da leader.

E la sua storia nei fumetti?

Sebbene Sidewinder abbia fatto decine di apparizioni nel corso degli anni, non è esattamente Teschio Rosso o Crossbones! Tuttavia, ha ottenuto alcune grandi vittorie, anche se rientra nella categoria “B” o “C” dei supercriminali.

Seth Voelker è stato assunto dalla Roxxon Oil Company per recuperare la Corona del Serpente, un antico manufatto magico che offre a chi lo indossa una lunga lista di superpoteri. In veste di Sidewinder, Voelker ha avuto successo nella sua missione e in seguito ha fondato il suo gruppo di supercriminali, la Serpent Society. Che ci crediate o no, Voelker è ora un opinionista televisivo che condivide i suoi pensieri sugli esseri postumani, inclusi i Thunderbolts.

I poteri di Sidewinder

Il Sidewinder che abbiamo visto nell’MCU sembra essere relativamente normale e sembra essere equipaggiato con una varietà di armi. Questo è un bel contrasto con ciò che abbiamo sentito sugli altri membri della Serpent Society di Captain America: Brave New World.

Si suppone che i personaggi avranno vari miglioramenti e, se i Marvel Studios stanno cercando di mantenere questo film radicato nella realtà, potrebbe essere il motivo per cui si è deciso di tagliare dei personaggi “superumani”. Per quanto riguarda il Sidewinder dei fumetti, è un uomo normale e ha solo un mantello di teletrasporto che può trasportare lui e gli altri.

Il tempo ci dirà se la versione di Esposito avrà qualche super abilità, ma ci aspettiamo che Voelker segua le orme della sua controparte dei fumetti diventando un abile uomo d’affari e combattente che prende il comando di un gruppo di mercenari di successo.

Il futuro dei villain del MCU

Giancarlo Esposito ha confermato che, dopo la sua apparizione in Captain America: Brave New World, sarà il prossimo protagonista di una serie Marvel Studios Disney+. Daredevil: Born Again è una possibilità probabile, anche se potremmo anche vedere l’attore nel cast di Ironheart in potenziali riprese aggiuntive.

Parlando del suo ruolo MCU al Comic-Con di questo fine settimana, la star di Better Call Saul ha detto: “È un tipo complicato che non ha iniziato a seguito di una tragedia. Ci è arrivato in un modo diverso, e spero che venga raccontato. E mi piace perché mi avete visto interpretare alcuni personaggi malvagi che usano il cervello, che sono bravi a dare ordini e a dire agli altri cosa e come farlo”. Invece “Mi piace Sidewinder perché è un tipo molto fisico, e deve andare testa a testa con la sua fisicità, e sa come usare gli strumenti del suo mestiere.”

Sembra che questa versione di Sidewinder sarà un po’ più proattivo e i Marvel Studios potrebbero benissimo pianificare di fargli assemblare la Serpent Society in diversi progetti MCU.

Roberto Herlitzka, muore a 86 anni l’attore di Buongiorno, notte

0
Roberto Herlitzka, muore a 86 anni l’attore di Buongiorno, notte

Si è spento a 86 anni Roberto Herlitzka, attore ci grande cinema e teatro, che ha lavorato con: Lina Wertmüller, Luigi Magni, Marco Bellocchio. La sua lunga carriera, costellata da circa 60 film, lo ha visto brillare nel panorama cinematografico e teatrale italiano, ottenendo diversi riconoscimenti: il Premio Ubu come migliore attore di teatro, ma anche, nel 2004, un Nastro d’argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Marco Bellocchio Buongiorno, notte. Sempre nel 2004 si è aggiudicato e ha ricevuto un Premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli teatrali Lasciami andare madre e Lighea.

Morto Roberto Herlitzka

Trai suoi ruoli più iconici, oltre a quello di Moro, ricordiamo il cardinale di La grande bellezza di Paolo Sorrentino e il doppiaggio del barista Lloyd nel capolavoro di Stanley Kubrick, Shining. Era nato a Torino il 2 ottobre del 1937.

Master of the House, la spiegazione del finale

Master of the House, la spiegazione del finale

Non dovrebbe sorprendere che il finale di Master of the House sia prevedibile, cupo e formulaico. Allo stesso modo non vi sorprenderà sapere che l’unica parte di simbolismo ricorrente è ovvia come sospettavate. Ma l’episodio 7 della serie tailandese di Netflix riesce a trovare, a suo modo, una sorta di conclusione felice, almeno per le persone che più o meno se la meritano. Ma visti i temi, è difficile immaginare che possa durare a lungo.

Come mistero di omicidio, si può sostenere che la serie sia inutilmente contorta, ma non c’è un significato più profondo da svelare. Tuttavia, cerchiamo di capire cosa è successo e perché, in modo che tutti siano sulla stessa lunghezza d’onda.

Chi ha ucciso Roongroj?

Naturalmente, i fratelli sono i principali sospettati. Ma lo spettacolo è inquadrato dalla prospettiva di Kaimook, una giovane donna assunta come cameriera e che ha sposato Roongroj poco prima della sua morte. Si scopre che è anche la sua assassina.

Naturalmente, Kaimook ha architettato tutto, con l’aiuto di tutti gli altri servi maltrattati, per incastrare Phupet per la morte del padre e del fratello. Kaimook ha messo tutti i puntini sulle i. Ha le prove video di Roongroj che le cede i suoi beni e può incriminare Phupat per tutto.

Perché Kaimook voleva vendicarsi?

Il motivo di Kaimook è abbastanza semplice: lei e gli altri servi, in particolare una cameriera più anziana di nome Dao, sono stati orribilmente maltrattati da Roongroj e dalla sua famiglia.

I rituali degradanti sono iniziati non appena lei si è presentata al colloquio di lavoro e sono peggiorati. Roongroj era un malato che credeva che la sua ricchezza e il suo potere gli dessero il diritto di trattare le persone – soprattutto le donne – come una sua proprietà personale. Le sue avances avevano portato al suicidio di Dao, e Kaimook si stava avviando su una strada simile dopo essersi guadagnata l’attenzione del patriarca grazie alla sua bravura nel lavoro e all’interesse per le farfalle che allevava.

Il primo passo del piano di Kaimook era convincere Roongroj a sposarla. Con entrambi i suoi figli in cerca di fortuna, Kaimook ha fatto credere a Roongroj di poter generare un erede manipolabile che non sarebbe cresciuto e avrebbe cercato di ucciderlo. L’ironia, naturalmente, è che Phupat e Mavin erano così come erano proprio perché Roongroj li aveva messi l’uno contro l’altro per tutta la vita.

Cosa significano le farfalle?

L’ossessione di Roongroj per le farfalle funziona come una comoda metafora della sua tendenza a possedere e controllare le cose che trova belle. Sono rappresentative della libertà e dell’agenzia che vengono ingabbiate, del carattere che viene ridotto alla bellezza esteriore. La libertà del personale domestico si intreccia inevitabilmente con la libertà delle farfalle. Non si tratta esattamente di scienza missilistica.

Un lieto fine?

Con Roongroj, Phupat e Mavin morti, Kaimook ottiene il suo desiderio. In un gesto simbolico, i servi prendono possesso della casa, ora senza padrone e liberi di vivere la propria vita come preferiscono. Da questo punto di vista, Master of the House ha un lieto fine.

Ma è un lieto fine? In apparenza sembra di sì, ma anche La fattoria degli animali è iniziata così. Un’utopia idilliaca di veri uguali è difficile da realizzare e sembra inevitabile che col tempo comincino a emergere gerarchie e pregiudizi. Si possono sostituire tutti i ritratti di famiglia che si vogliono, ma sembra deprimente che la natura umana ci divida in chi ha e chi non ha, in potenti e impotenti, e la nostra capacità di essere terribili sembra essere controllata solo dalla nostra capacità di farla franca.

I servi possono benissimo, alla fine, diventare la stessa cosa che disprezzavano e formare lo stesso sistema che hanno rovesciato. Ma con un po’ di fortuna, non dovremo assistere a un’altra stagione di questo tipo.

Elite – stagione 8, la spiegazione del finale: è un misericordioso commiato per la serie

E, finalmente, è finita. L’episodio 8, “End of Term”, non è solo la fine della stagione 8 di Elite, ma la fine dell’intera serie. E meno male che è così, visto che per anni è stata una schifezza.

Ecco la buona notizia: questo finale va bene come apice di una serie che ha superato la sua data di scadenza. Chiude il mistero dell’omicidio di questa stagione, ampiamente prevedibile e noioso, ma offre anche un addio semi-decente agli studenti e, di fatto, a Las Encinas, che avrebbe dovuto chiudere i battenti molto tempo fa visto il numero di omicidi che vi si verificano.

Per l’ultima volta, quindi, analizziamo il finale della stagione 8 di Elite e diamo l’addio a questo posto miserabile.

Chi ha ucciso Joel e perché?

Come in quasi tutte le precedenti stagioni di Elite, il finale ruota attorno a un omicidio.

Joel è la vittima e il suo destino è legato all’arrivo di due nuovi personaggi, i fratelli Emilia e Héctor Krawietz. Hector è il presidente dell’Alumni, un club esclusivo che richiede agli studenti di entrare a farne parte completando sfide su misura.

Joel sviluppa una passione per Hector, che lo porta a partecipare alle feste sessuali segrete degli Alumni. Joel si lascia andare alla dissolutezza apparentemente come un modo per separarsi finanziariamente da Ivan, che costituisce il terzo vertice del triangolo amoroso con Joel e Hector.

Alcuni dei festini sessuali degli Alumni si svolgono nelle stanze del club di Isadora, così Luis usa le informazioni per ricattarla. Isa si rivolge a Joel per tirare le fila dell’Alumni e impedire che il club venga chiuso. Dopo che Joel minaccia Luis, quest’ultimo lo uccide.

Luis viene esposto per sbaglio

L’omicidio di Joel viene ripreso da una telecamera grazie a Chloe, che aveva lasciato il suo telefono su una mensola per monitorare la situazione nella sala degli ex alunni dopo che lei ed Eric avevano attaccato Joel.

Joel stava ricattando Carmen, la madre di Chloe, per il video che Dalmar aveva registrato nel finale della stagione 7, dimostrando che Carmen aveva ucciso Raul e che Chloe l’aveva aiutata a coprirlo. Stava cercando di costringerla a pagare Dalmar, ma lei era riluttante perché pensava che non avrebbe concluso la questione.

Elite - stagione 8 episodio 1
Credit © Netflix

Omar prende una decisione

Quando Omar acquisisce il filmato, cerca di usarlo per costringere Hector ed Emilia ad ammettere di essere responsabili dell’aggressione. In risposta, Hector fa leva sul risentimento di Omar per Las Encinas e per la perdita di Samuel e Joel e propone di bruciare il locale.

Nadia convince Omar che questo permetterà a Hector ed Emilia di farla franca. Con Luis posizionato in modo da impedire che il video passi attraverso i canali ufficiali, Omar lo carica sui social media e lascia che la gente faccia la sua parte.

La polizia che dà la caccia a Luis salva inavvertitamente Isadora da lui. Lui l’aveva drogata dopo che lei aveva complottato per ucciderlo con un avvelenamento. Tuttavia, Isa si vendica ugualmente iniettando a Luis un pesante intruglio di narcotici, che alla fine ne provoca la morte.

Las Encinas chiude i battenti per sempre

Era ora, ma Las Encinas è finalmente chiusa per sempre. Dopo tanti scandali e omicidi, era inevitabile che la scuola non potesse continuare a funzionare, soprattutto dopo che il video di Omar è diventato virale.

Carmen e Chloe finiscono per lasciare il Paese dopo che Dalmar consegna il video dell’omicidio di Raul a Sara, che lo inoltra a Carmen. Chloe è costretta a lasciare Eric, ma spera di incrociare nuovamente le loro strade in futuro.

In un colpo di scena finale, gli studenti di Las Encinas devono sostenere gli esami di fine anno in una scuola pubblica, dove diventano immediatamente lo zimbello di tutti. I ragazzi privilegiati sono costretti a subire lo stesso destino a cui sottoponevano tutti coloro che consideravano inferiori e, per una volta, le loro auto e i loro vestiti di lusso non possono proteggerli dal mondo reale.

Horizon: An American Saga – Capitolo 2 a Venezia 81 Fuori Concorso

0

Horizon: An American Saga – Capitolo 2 di e con Kevin Costner, e con Sienna Miller, Sam Worthington, Jena Malone e Danny Huston, sarà presentato in prima mondiale fuori concorso sabato 7 settembre 2024, completando il programma dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto > 7 settembre 2024). Anche Horizon: An American Saga – Capitolo 1 sarà presentato all’81. Mostra nella stessa giornata di sabato 7 settembre, prima del Capitolo 2.

Horizon: An American Saga, Capitoli 1 e 2 (New Line Cinema), è una cronaca articolata della Guerra civile e della colonizzazione dell’Ovest americano. È una storia dell’America troppo vasta per un solo film, che Kevin Costner ha anche scritto insieme a Jon Baird (The Explorers Guild) e prodotto con la sua Territory Pictures.

Horizon: An American Saga – Capitolo 2, l’uscita in sala è rimandata a data da destinarsi

Kevin Costner ha dichiarato: «Il mio sogno era quello di presentare Horizon: An American Saga – Capitolo 2 alla Mostra del Cinema di Venezia. Il fatto che ora al Lido saranno proiettati prima il Capitolo 1 e poi la prima mondiale del Capitolo 2, dimostra non solo il modo in cui i due film si legano, ma anche il sostegno alla visione di un regista. Sono in debito con Alberto Barbera per il coraggio che ha dimostrato nell’impegnarsi in questo viaggio cinematografico. È con gratitudine ed emozione che torno alla Mostra. Lunga vita ai film e a chi li vuole sostenere».

Alberto Barbera ha dichiarato: «È un grande piacere e un onore ospitare la prima mondiale del Capitolo 2 di Horizon: An American Saga, insieme al suo Capitolo 1. Questa new entry nel programma della Mostra di Venezia rende un sentito e rispettoso omaggio al progetto visionario di un grande attore e regista, che si è impegnato nella ricostruzione epica degli anni cruciali della fondazione del suo Paese, scavando oltre il mito in cerca di quell’autenticità capace di restituire un pezzo di storia nella sua realtà complessa e contraddittoria».

Horizon An American Saga Kevin Costner
Una scena di Horizon: An American Saga.

Nella grande tradizione degli iconici western della Warner Bros. Pictures, Horizon: An American Saga esplora il fascino del vecchio West, e come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il sudore e le lacrime di molti. Nei quattro anni della Guerra civile, dal 1861 al 1865, l’avventura cinematografica di Kevin Costner porta il pubblico in un viaggio emozionante attraverso un Paese in guerra con se stesso, attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di scoprire cosa significa veramente essere gli Stati Uniti d’America.

Kevin Costner torna a dirigere per la prima volta da Open Range del 2003 e rivisita l’epoca della Guerra civile in America, cornice del suo debutto da regista nel 1990 col blockbuster Balla coi lupi, vincitore di sette Oscar, tra cui miglior film e miglior regista. Produce a fianco di Howard Kaplan e Mark Gillard, con Danny Peykoff, Robert Scannell, Armyan Bernstein, Charlie Lyons, Barry Berg e Rod Lake come produttore esecutivo.

Dietro la macchina da presa Kevin Costner è affiancato dal direttore della fotografia J. Michael Muro (Billionaire Boys Club, Parker), dallo scenografo Derek R. Hill (Jack Ryan, I magnifici sette), dal montatore Miklos Wright (For All Mankind, Open Range) e dalla costumista Lisa Lovaas (Ambulance, Transformers-L’ultimo cavaliere). La musica è composta del candidato all’Oscar John Debney (La Passione di Cristo, The Greatest Showman).

The Crow – Il Corvo: Tony Effe e Rose Villain per il film

0
The Crow – Il Corvo: Tony Effe e Rose Villain per il film

In occasione dell’uscita dell’atteso film The Crow – Il Corvo dal 28 agosto al cinema con Eagle Pictures, gli artisti Tony Effe e Rose Villain hanno collaborato per creare un videoclip che incarna i temi e l’estetica della pellicola.

Questa collaborazione unica mescola musica e cinema, creando un’atmosfera oscura e affascinante che rispecchia perfettamente l’intensità emotiva e l’estetica del film, invitando gli spettatori a immergersi nell’oscurità e nei misteri che “The Crow – Il Corvo ” ha da offrire.

The Crow – Il Corvo: nuovo trailer Italiano ufficiale

Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è The Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali. Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose. The Crow – Il Corvo è in arrivo prossimamente solo al cinema.

Il Corvo è stato prima un successo di critica e di botteghino, poi un classico di culto. Il mondo cupamente surreale, girato interamente sul set, crea una distopia di realtà alternativa in cui qualsiasi cosa, persino un uomo resuscitato da un corvo, si vendica della banda che ha ucciso lui e la sua fidanzata. Ma ciò che veramente equilibra il film è il torrente di emozioni – in particolare il dolore e la perdita – che scorre sotto di esso. L’interpretazione di Lee è fisica e viscerale; il film lo avrebbe reso una star. Invece, quando Draven viene ucciso con un colpo di pistola, rabbrividiamo per la consapevolezza di quanto la morte del personaggio imiti quella dell’attore. Nonostante il successo del film, nessuno dei tre sequel o dell’adattamento televisivo ha catturato il carisma di Lee o la bellezza oscura e il dolore del film del 1994. I produttori hanno cercato di far decollare un reboot del Corvo per anni, con diversi attori che si sono avvicendati nel ruolo di protagonista. Ora sembra che ci stiano finalmente riuscendo. Ecco cosa sappiamo finora sul nuovo film del Corvo.

Saturday Night di Jason Reitman ha una data d’uscita negli USA

0
Saturday Night di Jason Reitman ha una data d’uscita negli USA

Il film di Jason Reitman sulla trasmissione inaugurale di “Saturday Night Live” ha adesso una data d’uscita in USA corrispondente all’11 ottobre 2024. La data di uscita è particolarmente significativa poiché l’11 ottobre è la stessa data in cui il leggendario spettacolo comico, che lancerà la sua 50a stagione questo autunno, è stato trasmesso per la prima volta.

Alle 23:30 di quella sera, spiega la sinossi ufficiale del film, “una feroce compagnia di giovani comici e autori ha cambiato per sempre la televisione”. Il film della Sony, intitolato ufficialmente “Saturday Night“, è basato sulla vera storia di ciò che è accaduto dietro le quinte nei 90 minuti precedenti la trasmissione. “Pieni di umorismo, caos e la magia di una rivoluzione che quasi non c’è stata, contiamo alla rovescia i minuti in tempo reale fino alle famose parole: “In diretta da New York, è sabato sera!”

Saturday Night” è diretto da Reitman da una sceneggiatura che ha scritto con il suo co-sceneggiatore di “Ghostbusters – Minaccia GlacialeGil Kenan, attingendo alla serie di interviste della coppia con il cast, gli autori e i membri della troupe viventi della produzione storica.

Il film sull’avvento del Saturday Night Live

La trasmissione originale del 1975 di “SNL” sulla NBC è stata presentata da George Carlin con ospiti musicali Billy Preston e Janis Ian. Dan Aykroyd, John Belushi, Chevy Chase, Jane Curtin, Garrett Morris, Laraine Newman, Michael O’Donoghue e Gilda Radner sono tutti apparsi nell’episodio, così come George Coe, che non sarebbe più apparso come membro del cast. Anche il comico Andy Kaufman si è esibito nell’episodio. Dick Ebersol ha sviluppato il varietà e ha assunto Lorne Michaels come showrunner, che rimane il capo della serie di lunga data.

Il cast del film include Gabriel LaBelle (nel ruolo di Michaels), Dylan O’Brien (Aykroyd), Cory Michael Smith (Chase), Rachel Sennott (Rosie Shuster), Lamorne Morris (Morris), Nicholas Braun (Jim Henson), Finn Wolfhard, Jon Batiste (Preston), Ella Hunt (Radnor), Cooper Hoffman (Ebersol), Andrew Barth Feldman (Neil Levy), Naomi McPherson (Ian), Willem Dafoe (David Tebet), J.K. Simmons (Milton Berle) e Kaia Gerber (Jacqueline Carlin), tra gli altri.

Robert Downey Jr. : in che modo può tornare nel MCU nei panni di Doctor Doom – Teorie

Marvel Studios ha scelto di sorprendere tutto il pubblico del Comic-Con di San Diego (e il mondo) con la rivelazione che l’attore che ha interpretato Iron Man per 12 anni, Robert Downey Jr. tornerà nell’MCU… nei panni di Doctor Doom. Partendo da quello che una volta era Avengers: The Kang Dynasty, il quinto grande film crossover della Marvel si intitolerà ora Avengers: Doomsday, con un focus principale sul classico cattivo Victor von Doom. Tuttavia, bisogna chiedersi come diavolo possa mai funzionare far interpretare a RDJ uno dei più grandi cattivi della Marvel quando è già stato uno dei più grandi eroi di tutti i tempi del MCU.

Dopo l’altrettanto grande conferma che i fratelli Russo avrebbero effettivamente diretto Avengers 5 e Avengers: Secret Wars, il quinto film di Avengers ha ottenuto il suo titolo ufficiale con la rivelazione che Doctor Doom sarebbe stato un punto focale importante prima di Secret Wars. Tuttavia, in pochi avrebbero potuto prevedere che le voci apparentemente stravaganti e recenti su Robert Downey Jr. che interpretava il cattivo fossero in realtà vere. Ora, è il momento di pensare ai molti modi in cui RDJ tornerà come Doctor Doom nel prossimo futuro dell’MCU.

La saga del multiverso rende possibile una variante di Tony Stark per il ritorno di Robert Downey Jr.

Infinite possibilità

Avengers: EndgameInnanzitutto, l’MCU è attualmente nel mezzo della sua saga del multiverso. Pertanto, i concetti di molteplici varianti di eroi e cattivi da altre realtà, linee temporali e dimensioni sono stati ben stabiliti a questo punto. Peter Parker dell’MCU ha incontrato e combattuto al fianco delle diverse versioni di Spider-Man provenienti dai precedenti franchise Sony. Loki ha potuto rintracciare e incontrare le sue varianti attraverso le linee temporali. Un Consiglio di Kang si è riunito.

Detto questo, non c’è mai stato un uso più grande del multiverso di ora con Robert Downey Jr. nei panni del nuovo Dottor Doom. Come hanno detto i fratelli Russo alla Hall H del SDCC di fronte a una legione di Dottor Doom in costume e mascherati: “Come prova delle inimmaginabili possibilità nel multiverso Marvel, vi diamo l’unica persona che potrebbe interpretare Victor von Doom.”, appena prima che RDJ si facesse avanti e si togliesse la maschera. Il multiverso lo rende possibile con diverse strade entusiasmanti per realizzarlo, e molte di queste strade sono incentrate sul Dottor Doom del MCU che è in effetti una variante più oscura di Tony Stark.

L’ambientazione alternativa dell’universo dei Fantastici Quattro rende più possibile una variante di Iron Man

Una realtà in cui Tony Stark diventa oscuro accanto a Reed Richards

Robert Downey Jr.Sebbene il Dottor Doom sia una minaccia importante per diversi eroi nell’universo Marvel, è prima di tutto un acerrimo rivale dei Fantastici Quattro e la vera nemesi di Mister Fantastic di Reed Richards. A tal fine, il fatto che sia già stato confermato che The Fantastic Four: First Steps sia ambientato in una realtà retrofuturistica alternativa, a parte l’MCU principale, aiuta in termini di probabilità che RDJ sia stato scelto per interpretare una variante più oscura di Iron Man che diventa Doom in questa linea temporale. Dopotutto, non sarebbe difficile immaginare una versione di Tony Stark il cui ego abbia la meglio su di lui di fronte a Reed Richards, l’uomo più intelligente del mondo.

In ogni caso, la speranza è che Doom di RDJ inizi in questa realtà alternativa come un cattivo della Prima Famiglia Marvel prima di diventare potenzialmente il suo sé “Imperatore-Dio” molto più potente, come visto nell’evento Secret Wars dei fumetti del 2015. A tal fine, le apparizioni di Doom nei Fantastici Quattro del 2025 e in Avengers: Doomsday prima di Secret Wars, si spera, forniranno all’MCU abbastanza tempo per far sì che il pubblico possa davvero conoscere chi è questa versione di Doom e di cosa si occupa prima che la posta in gioco venga probabilmente aumentata in modo massiccio con la conclusione della Multiverse Saga Secret Wars.

Il ritorno di Chris Evans nel MCU mostra un altro potenziale percorso per il ritorno di Robert Downey Jr.

Mantenendo la narrazione meta

Robert Downey Jr.Vale anche la pena notare che l’attore di Captain America/Steve Rogers Chris Evans ha appena fatto il suo ritorno nel MCU in Deadpool & Wolverine. Tuttavia, anziché interpretare di nuovo Steve Rogers, Evans ha ripreso il suo ruolo di supereroe pre-MCU come Torcia Umana di Johnny Storm. C’erano solo alcuni cenni meta a Captain America come mezzo per impostare il colpo di scena in cui Evans interpretava Johnny e non Rogers.

Questo potrebbe certamente essere un modo in cui Robert Downey Jr. può interpretare il Dottor Doom, con solo meta riconoscimenti al suo ruolo passato come Iron Man piuttosto che averlo come punto della trama o problema nell’universo all’interno della narrazione. Detto questo, il fatto che Doctor Doom sia una variante oscura di Tony Stark potrebbe finire per essere una parte importante del suo personaggio come detto sopra, piuttosto che essere un Victor von Doom più tradizionale che è semplicemente interpretato dallo stesso attore che ha dato vita a Iron Man. Tuttavia, sembra proprio che il ragionamento per il casting di Robert Downey Jr. sia il primo in base alla formulazione dei Russo al SDCC.

Doctor Doom come variante di Iron Man non è l’unico modo in cui il suo ritorno nell’MCU potrebbe funzionare

Indossare sempre una maschera aiuta molto

Robert-Downey-JrUna variante di Tony Stark che è diventata Doctor Doom è incredibilmente intrigante ed eccitante per il futuro dell’MCU. Presenta anche alcuni collegamenti con una storia a fumetti in cui Victor von Doom assume brevemente il ruolo di Iron Man mentre Tony Stark era in coma dopo Secret Wars e Civil War II, diventando “l’infame Iron Man”. Tuttavia, il Doom dell’MCU non deve necessariamente essere una variante di Stark solo perché Robert Downey Jr. lo interpreta (anche se è altamente probabile).

Visto che il classico cattivo Marvel indossa perennemente una maschera di metallo per coprire il suo volto sfregiato, non sarebbe difficile per Downey Jr. semplicemente interpretare un legittimo Victor von Doom. Tenendo presente questo, forse i Marvel Studios vedono semplicemente del valore in uno degli attori più grandi e affermati di Hollywood che assume il ruolo di uno dei più grandi e importanti cattivi dell’Universo Marvel. Dopotutto, ha già dimostrato il suo valore interpretando uno degli eroi più grandi e importanti dell’MCU (“Nuova maschera, stesso compito”).

Deadpool & Wolverine, un membro del cast rompe il silenzio sul MCU: “Pensavo di averlo perso per sempre”

0

Siamo certi che la maggior parte di chi legge avrà già visto Deadpool & Wolverine, ma per ogni evenienza, siate avvisati: seguono grossi spoiler sul film!

Quando Logan (Hugh Jackman) e il Mercenario Chiacchierone (Ryan Reynolds) vengono banditi nel Vuoto da Mr. Paradox (Matthew Macfadyen), scoprono che un gruppo di Varianti del Multiverso ha unito le forze per opporsi a Cassandra Nova (Emma Corrin). Il team è composto da personaggi che hanno avuto il loro momento di gloria (Blade di Wesley Snipes), che non hanno mai avuto la possibilità di brillare (Elektra di Jennifer Garner e Laura/X-23 di Dafne Keen) e uno che non ha mai nemmeno debuttato sul grande schermo.

Channing Tatum era pronto a interpretare Gambit in uno spin-off da solista degli X-Men, ma il progetto è stato accantonato quando la Disney ha acquisito le risorse della 20th Century Fox. In Deadpool & Wolverine, l’attore riesce finalmente a indossare i panni del Ragin’ Cajun, sfoggiando un costume fedele ai fumetti e un accento creolo (“chi è il tuo dialect coach… i Minions?”).

Tatum ha ora rotto il silenzio sul suo sorprendente ruolo di Remy LeBeau, ringraziando Reynolds e il regista Shawn Levy per l’opportunità: “Pensavo di aver perso Gambit per sempre. Ma ha combattuto per me e Gambit. Probabilmente gli sarò debitore per sempre. Perché non so come potrei mai fare qualcosa che sia uguale a ciò che questo ha significato per me. Ti voglio bene amico.”

Ci sarà spazio per Tatum nei panni di Gambit nel MCU in futuro? È possibile, ma in realtà sembrava più un evento isolato. Dai un’occhiata al post completo di Tatum qui sotto.

Deadpool e Wolverine: tutti i camei presenti nel film Marvel

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Scream VII: Neve Campbell afferma che sarà incentrato su Sidney Prescott: “È il motivo per cui sono salita a bordo”

0

Il franchise di Scream sembra pronto a tornare alle sue radici con Scream VII, ed è proprio così che i produttori sarebbero riusciti ad assicurarsi il ritorno di Neve Campbell, storica protagonista della saga assente però dall’ultimo Scream VI. L’attrice tornerà dunque ora ad interpretare Sidney Prescott e ad affrontare un nuovo Ghostface nel nuovo capitolo della saga slasher.

Seguiremo Sidney”, ha dichiarato la Campbell a Entertainment Tonight. “Mi hanno proposto l’idea ed è il motivo per cui sono salita a bordo”. L’attrice ha dichiarato di non aver ancora ricevuto la sceneggiatura definitiva del nuovo film, ma spera di riceverla presto. “Amo questi film, è così divertente farne parte, sono così grata per loro, non avrei mai immaginato di far parte di un film che sarebbe durato così tanti decenni”, ha detto l’attrice.

scream
Neve Campbell nel ruolo di Sydney Prescott in Scream (1996)

Cosa sappiamo di Scream VII?

Dopo mesi di attesa, è stato confermato che Scream VII è ufficialmente in fase di sviluppo. Nel 2022, il franchise slasher preferito dai fan è stato ripreso sotto la guida del duo di registi Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin, che fanno parte del collettivo di cineasti noto come Radio Silence. I due hanno diretto sia Scream del 2022 che Scream VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di maggior incasso del franchise a livello nazionale. Christopher Landon, il regista di successi horror come i film Auguri per la tua morte, era stato chiamato ad occuparsi della regia, ma ha in seguito abbandonato il ruolo, ora passato a Kevin Williamson.

Melissa Barrera (interprete di Sam Carpenter) è, come noto, stata licenziata da Spyglass per i suoi recenti post sui social media riguardanti la guerra tra Israele e Hamas, mentre Jenna Ortega (interprete di Tara Carpenter) ha invece abbandonato il progetto a causa di conflitti di programmazione con la seconda stagione di Mercoledì di Netflix. Con l’assenza delle due attrici, interpreti degli ultimi due film del franchise, si è dunque puntato sul ritorno di alcuni membri del cast dei primi film, tra cui Neve Campbell, Courtney Cox e Patrick Dempsey. Al momento, non è noto quando uscirà il film.

The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol, trailer della seconda stagione in arrivo

0

Nominare un duo più iconico di Daryl Dixon di Norman Reedus e Carol Peletier di Melissa McBride nel mondo delle serie tv potrebbe essere difficile. Tutti si chiedono se li rivedremo insieme e potremmo dover aspettare ancora un po’ scoprirlo. Oggi finalmente AMC sta man mano svelando il mistero, perché è arrivato il trailer ufficiale di The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol. Finalmente i migliori amici che si sono incrociati per la prima volta in The Walking Dead sono tornati in azione, solo in un paese diverso da quello in cui si sono salutati. Con la seconda stagione della serie di successo che uscirà sul network il 29 settembre, il trailer di oggi è un gradito tassello che ci accompagna.

La seconda stagione riprenderà con Carol a caccia di Daryl dopo che i due si sono separati nel finale della serie principale nel 2022. L’ultima volta che ha visto il suo amico, Carol ha visto Daryl allontanarsi all’orizzonte alla ricerca di Rick (Andrew Lincoln) e Michonne (Danai Gurira), quindi immaginate il suo shock quando scopre che è finito in Francia. Una volta riuniti, i due si scontreranno con altri Estranei (ma questa volta europei) e combatteranno per tornare attraverso l’Atlantico. Dopo che la McBride ha abbandonato la prima stagione di Daryl Dixon, i fan erano entusiasti di sapere che era pronta a tornare nel franchise con un ritorno che avrebbe visto il nome del suo personaggio legato al titolo.

I presenti al panel di Daryl Dixon al San Diego Comic-Con hanno avuto il prezioso dono di essere i primi occhi a vedere il trailer e le prime orecchie a sentire che lo show è già stato scelto per una terza stagione. L’annuncio del rinnovo è in linea con quello del secondo episodio, annunciato prima della prima stagione. I fan che erano seduti nella leggendaria Hall H durante il panel hanno potuto ascoltare Reedus e McBride, così come la loro co-star Louis Puech, lo showrunner e produttore esecutivo David Zabel, il chief content officer e produttore esecutivo di The Walking Dead Universe Scott M. Gimple e il regista e produttore esecutivo Greg Nicotero.

The Walking Dead non vuole morire

Anche se la serie originale si è conclusa quasi due anni fa, l’universo di The Walking Dead è ancora vivo e vegeto. L’anno scorso, insieme alla prima stagione di Daryl Dixon, il pubblico si è sintonizzato per vedere la storia d’amore tra Rick e Michonne in The Walking Dead: The Ones Who Live. I creatori hanno anche organizzato l’improbabile coppia di Negan (Jeffrey Dean Morgan) e Maggie (Lauren Cohan) in un’avventura (piena di tensioni sessuali) in The Walking Dead: Dead City, che tornerà per la sua seconda stagione nel 2025.

Guardate il trailer di The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol qui sopra e restate sintonizzati su Cinefilos.it per ulteriori informazioni sulla seconda stagione della serie di successo.

Deadpool & Wolverine: un easter egg avrebbe anticipato il ritorno di Robert Downey Jr.

0

Deadpool & Wolverine (qui la recensione) è pieno di cenni, riferimenti e easter eggs (forse più di qualsiasi altro film di supereroi), e mentre alcuni non potrebbero essere più evidenti, altri sono un po’ più sottili. Ora, un fan ha notato qualcosa che potrebbe aver prefigurato il recente annuncio del SDCC del ritorno nel MCU dell’attore di Tony Stark Robert Downey Jr. nei panni del cattivo Dottor Destino. Non si tratta di una rivelazione importante, ma in caso di necessità, vi avvisiamo che si tratta di uno spoiler.

Quando Wade Wilson e Logan vengono catturati da Pyro e portati nel covo di Cassandra Nova, vengono accolti da una serie di personaggi e veicoli provenienti dai precedenti film dei Marvel Studios e della 20th Century Fox, tra cui il mezzo del Teschio Rosso di Captain America – Il primo vendicatore. L’auto sembra praticamente identica, a parte una cosa: al posto del logo dell’HYDRA sul cofano c’è il simbolo di Iron Man.

Robert Downey Jr. non interpreterà una nuova versione del Teschio Rosso (ovviamente), ma questo potrebbe essere un piccolo accenno al “heel turn” della variante Stark, se davvero sarà un’incarnazione malvagia di Tony e non un personaggio completamente nuovo. Oppure, si tratta semplicemente di Shawn Levy e Ryan Reynolds che si divertono un po’. Dopotutto, è da un po’ che gira la voce che Downey Jr. potrebbe tornare nei panni di una versione contorta del Vendicatore corazzato.

Tutti gli approfondimenti su Deadpool & Wolverine

Tracker: Justin Hartley dice che il suo personaggio è molto simile a u supereroe televisivo

0

Prima della sua impressionante interpretazione di Kevin Pearson nella fiction di successo della NBC This Is Us, Justin Hartley si è imposto all’attenzione del grande pubblico con il ruolo dell’abilissimo arciere Oliver Queen (più comunemente noto come Freccia Verde) in Smallville della The CW. Ora, con tre successi televisivi nel suo crescente portfolio creativo, e Tracker è il suo ultimo progetto, l’attore ha condiviso che ci sono alcune caratteristiche comuni tra il suo personaggio di Smallville e il lupo solitario, Colter Shaw.

Hartley è apparso per la prima volta in un ruolo ricorrente nella sesta stagione di Smallville ed è poi diventato un series regular a partire dall’ottava stagione fino alla stagione finale. Dopo il ruolo di Freccia Verde, l’attore si è cimentato in altri progetti televisivi (tra cui Emily Owens, M.D. e The Young and the Restless) prima di approdare al ruolo di Kevin Pearson in This Is Us, che ha interpretato dal 2016 al 2022. Un ruolo che ha interpretato per così tanto tempo, l’attore ha rivelato durante un’intervista con ComicBook che non aveva mai pensato molto a Freccia Verde fino a quando non ha interpretato Colter di Tracker, che secondo lui condivide delle somiglianze con il suo personaggio di Smallville .

“Penso di cercare di mantenere i personaggi diversi, perché sono tutti così diversi, ma mi piace fare una lista di cose che ho in comune con questi personaggi che sto interpretando, e di cose che non ho in comune con loro. È così che inizio”, ha detto Hartley.”È interessante notare che in questo caso ho fatto una lista di Kevin Pearson e Colter Shaw, perché ho interpretato Kevin Pearson per molto tempo.Ma non avevo mai pensato a Freccia Verde.

In realtà, a volte era un solitario. Aveva forti convinzioni su certe cose. Credo che Oliver, per come l’ho interpretato io, fosse un po’ più motivato politicamente rispetto a Colter. Non so se Colter abbia necessariamente questa caratteristica. Colter, in un certo senso, può essere definito un vigilante. Infrange la legge di tanto in tanto. Fa quello che deve fare per portare a termine il lavoro. Oliver era molto simile. Forse un po’ più audace. Aveva sicuramente più risorse. Era più ricco. E si vestiva in modo diverso”.

Tracker tornerà per la seconda stagione prima del previsto

Inizialmente prevista per la seconda stagione il 27 ottobre di quest’anno, la CBS ha annunciato che Tracker tornerà due settimane prima, il 13 ottobre. Tracker, che ha debuttato con ottimi ascolti, è basato sul romanzo “The Never Game” di Jeffery Deaver. Segue l’abile survivalista e “cercatore di ricompense” Colter Shaw, che usa le sue eccezionali capacità di localizzazione per aiutare le forze dell’ordine e i cittadini privati a risolvere i misteri, tra cui la ricerca di persone scomparse.

Tracker è interpretato anche da Robin Weigert nel ruolo di Teddi Bruin, Fiona Rene nel ruolo di Reenie Greene, Abby McEnany nel ruolo di Velma Bruin, Eric Graise nel ruolo di Bobby Exley, Jennifer Morrison nel ruolo di Lizzy Hawking, Jensen Ackles nel ruolo di Russell Shaw, Sofia Pernas nel ruolo di Billie Matalon, Melissa Roxburgh nel ruolo di Dory, Lee Tergesen nel ruolo di Ashton Shaw, Wendy Crewson nel ruolo di Mary Dove Shaw e altri ancora. Tracker 2 andrà in onda sulla CBS il 13 ottobre. In Italia la serie è su Paramount+

Power Book III: Raising Kanan, nuovi ingressi nel cast della quarta stagione

0

La serie prequel di Power, Power Book III: Raising Kanan, sta arricchendo la sua quarta stagione con alcuni importanti talenti premiati. Mentre le riprese della quarta stagione procedono a New York, apprendiamo ora, tramite Deadline, che nuovi personaggi sono stati inseriti nella sempre accesa lotta per il potere della serie crime thriller. Si tratta del vincitore di un Emmy Chris Redd e del rapper vincitore di un Grammy Pardison Fontaine, entrambi scelti per interpretare ruoli chiave nella quarta stagione.

Nel mondo del potere, Power Book III: Raising Kanan è un’opera d’epoca ambientata negli anni ’90 e segue la prima vita di Kanan Stark, interpretato da Curtis “50 Cent” Jackson nella serie originale. Mekai Curtis interpreta il personaggio nel prequel che racconta la sua evoluzione da adolescente ingenuo a uno dei più noti attori del ventre criminale di South Jamaica, nel Queens. La serie vede Kanan reclutato nel gioco da sua madre, Raquel “Raq” Thomas (Patina Miller), spietato signore della droga deciso a espandere l’attività di famiglia e a mantenere una temibile reputazione. Madre e figlio si affrontano nella terza stagione, conclusasi con un finale scioccante che ha visto un paio di morti e l’inaspettato ritorno di Unique (Joey Bada$$).

Gli eventi finali della stagione 3 hanno alzato la posta in gioco per la stagione 4 e l’arrivo di questi nuovi personaggi significa che la lealtà di alcuni sarà messa alla prova. Redd interpreterà Early Tyler, descritto come “un alleato fidato e un custode di segreti”, ma averlo dalla propria parte non costa poco. Sarà emozionante vedere chi supererà chi nella corsa a questa preziosa risorsa quando la quarta stagione debutterà. Fontaine imiterà la vita reale interpretando un giovane rapper dal talento incredibile. Tuttavia, il suo talento viene sprecato dietro le sbarre dove sta scontando una pena per rapina a mano armata, poi arriva Lou-Lou (Malcolm Mays) che si interessa a lui e vuole aggiungerlo al roster della sua etichetta. Per Fontaine si tratta del secondo tentativo di recitare dopo il suo debutto nella serie Rap Sh!t di Issa Rae. Redd ha trasformato i suoi 5 anni di successo al SNL in un’impressionante carriera di attore. Tra i suoi prossimi progetti figurano la commedia romantica Merv, la serie animata #1 Happy Family USA e il film della Universal Cyber Monday.

La prima vita di Kanan Stark sarà oggetto di maggiore attenzione

Raising Kanan è ora lo spin-off di maggior successo dell’universo di Power , dato che la serie ha ricevuto un rinnovo per la quinta stagione dopo l’epico finale della terza. Kathryn Busby, presidente della programmazione originale di Starz, ha dichiarato: “Sappiamo che i nostri fan non ne hanno mai abbastanza di Raising Kanan. Con l’inevitabile evoluzione di questo giovane uomo in un assassino, sapevamo di avere molti più retroscena da condividere in questa saga familiare in continua crescita. Il mondo di Power si sta espandendo con altri spinoff in programma e crossover promessi, secondo Busby che ha aggiunto: “Mentre continuiamo a espandere la narrazione all’interno dell’universo di Power, non vediamo l’ora di vedere come questa storia possa intersecarsi con altri personaggi di Power durante questa era prequel”.

La quarta stagione di Power Book III: Raising Kanan non ha ancora una data di uscita, ma è possibile vedere le stagioni precedenti in streaming su Starz e Prime Video.

Warhammer 40.000: il film di Henry Cavill è in grosse difficoltà

0
Warhammer 40.000: il film di Henry Cavill è in grosse difficoltà

I fan dell’universo di Warhammer 40.000 attendono con ansia la potenziale realizzazione di un adattamento cinematografico e televisivo con Henry Cavill alla guida, ma le recenti dichiarazioni di Games Workshop hanno sottolineato l’incertezza che circonda il progetto. Nella sua relazione finanziaria annuale, Games Workshop ha ribadito che l’ambiziosa collaborazione con Amazon Studios dipende da un accordo cruciale sulle “linee guida creative”, che deve essere definito entro dicembre 2024.

La partnership, annunciata con grande clamore, concede ad Amazon i diritti esclusivi per la produzione di film e serie televisive ambientati nell’ampio universo di Warhammer 40.000. Inoltre, esiste un’opzione che consente ad Amazon di acquisire diritti equivalenti per l’universo di Warhammer Fantasy, a condizione che il progetto iniziale di Warhammer 40.000 abbia successo. Tuttavia, il via libera a questi progetti dipende da una visione condivisa tra le due società.

Nel dicembre 2023, Games Workshop ha specificato che è stato concordato un periodo di un anno con Amazon per definire i dettagli creativi. “L’accordo procederà solo se le linee guida creative saranno concordate tra Games Workshop e Amazon”, ha dichiarato l’azienda, paragonando la situazione a quella di uno Space Marine che prepara con calma un Guardsman per una battaglia imminente. Ciò significa che il destino degli adattamenti cinematografici e televisivi di Warhammer 40.000 è in bilico, e mancano solo cinque mesi per definire i termini.

Henry Cavill desidera ardentemente fare Warhammer

Warhammer 40.000

Se i progetti dovessero andare avanti, avranno come protagonista l’attore hollywoodiano e superfan di Warhammer 40.000 Henry Cavill, che sarà sia protagonista che produttore esecutivo delle produzioni del franchise sotto gli Amazon Studios. Ilcoinvolgimento di Cavill è stato fonte di eccitazione per i fan, data la sua profonda passione per l’universo grimdark.

“Ho amato Warhammer fin da quando ero bambino, il che rende questo momento davvero speciale per me. L’opportunità di guidare questo universo cinematografico fin dalla sua nascita è un onore e una responsabilità. Non potrei essere più grato per tutto il duro lavoro svolto da Vertigo, Amazon e Games Workshop per realizzare tutto questo. Un passo avanti verso la realizzazione del sogno di una vita”.

In un’intervista rilasciata a febbraio a Josh Horowitz, Henry Cavillha ulteriormente approfondito l’importanza del progetto per lui personalmente. “È il più grande privilegio della mia carriera professionale avere questa opportunità. Non posso dire molto, perché è ancora presto. Ma avere l’opportunità di portarlo sullo schermo, e di essere al timone in modo che possa essere fedele, è fondamentale per me”, ha detto Cavill. “Queste sono le cose con cui ho avuto a che fare fin da bambino. Sono le cose che sogno ad occhi aperti nel mio tempo libero, anche da adulto, e devo portarle in vita. Non c’è motivo più grande per cui sono entrato nell’industria che fare una cosa del genere”.

Henry Cavill è un fan sfegatato di Warhammer

Cavill era l’ideale per il ruolo, poiché la sua passione traspariva ogni volta che ne parlava. Ha persino trascorso il periodo di isolamento della pandemia a decorare statuette di Warhammer, ed è persino noto che si esclude completamente dalle interviste quando qualcuno gli parla di Warhammer, tanto è il suo amore e la sua devozione per il gioco. Quando è stato annunciato il suo coinvolgimento nel 2022, Henry Cavill ha espresso la sua eccitazione nel prendere parte al franchise, rivelando di essere un fan da sempre.

“Ho amato Warhammer fin da quando ero ragazzo, il che ha reso quel momento davvero speciale per me. L’opportunità di guidare questo universo cinematografico fin dalla sua nascita è stato un onore e una responsabilità. Non potrei essere più grato per tutto il duro lavoro svolto da Vertigo, Amazon e Games Workshop per realizzarlo. Mi ha portato a un passo dal realizzare il sogno di una vita”.

Con l’avvicinarsi della scadenza, Games Workshop e Amazon sono sotto pressione per allineare le loro visioni creative e dare vita all’universo di Warhammer 40.000 sullo schermo. L’esito di queste trattative sarà seguito con ansia da Cavill e da migliaia di altre persone.

Kevin Feige aggiorna sull’era dei mutanti nel MCU

0
Kevin Feige aggiorna sull’era dei mutanti nel MCU

Il MCU sta ufficialmente mutando. Durante una conferenza stampa digitale per celebrare l’enorme successo di Deadpool & Wolverine, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha annunciato che il film segna l’alba dell’era mutante nel Marvel Cinematic Universe. Feige è apparso insieme alle star Ryan Reynolds, Hugh Jackman e al regista Shawn Levy, facendo luce sul ruolo fondamentale del film nell’introduzione dei mutanti nel MCU.

Feige ha affrontato il tema del rating R del film, chiarendo la posizione della Marvel sulla futura tonalità dei suoi film. “Penso che molte persone parlino della classificazione R. Tutti i film saranno vietati ai minori dopo questo? Certo che no. Ma spero che ogni film successivo a questo abbracci la sua tonalità come fa Deadpool”, ha dichiarato. I commenti di Feige indicano che, anche se il tono maturo e irriverente di Deadpool e Wolverine potrebbe non diventare lo standard per tutti i progetti Marvel, ognuno di essi sarà fedele ai personaggi e alle storie che stanno rappresentando, il che è un approccio rinfrescante.

Quali mutanti ci sono in Deadpool e Wolverine?

Il film in sé è una vera e propria stravaganza di mutanti, con una serie di personaggi amati e famosi dell’universo degli X-Men. Il pubblico è stato entusiasta di vedere Deadpool e Wolverine affiancati da mutanti come Cassandra Nova (Emma Corrin), Pyro (Aaron Stanford), Toad, X-23 (Dafne Keen), Sabretooth (Tyler Mane), Azazel, Lady Deathstrike e Gambit (Channing Tatum). Ancora più allettanti sono state le menzioni di figure iconiche come Magneto, Professor X, Bestia, Tempesta e Jean Grey, che alludono a un loro potenziale coinvolgimento nelle future storyline del MCU.

Feige ha ulteriormente approfondito l’importanza di questo film per il MCU, affermando: “Ora che abbiamo i personaggi del mondo degli X-Men e i mutanti a cui non abbiamo avuto accesso prima, penso che questo sia l’inizio, e tutto ciò che è successivo a Deadpoole Wolverine sarà l’era dei mutanti che entrerà nel MCU”. Questa rivelazione non solo conferma che i mutanti sono qui per restare, ma anche che avranno un ruolo centrale nei futuri archi narrativi del MCU.

Man mano che il MCU continua a espandersi, i fan possono prevedere con impazienza come questi mutanti appena introdotti interagiranno con gli eroi e i cattivi già affermati. Le possibilità sono infinite e la promessa di un maggior numero di mutanti suggerisce un futuro pieno di crossover emozionanti, nuove alleanze e conflitti. Restate sintonizzati su Collider per tutte le ultime notizie e gli aggiornamenti sulla nascente era mutante del MCU. Il mondo della Marvel sta mutando e non vediamo l’ora di vedere dove ci porterà. Deadpool & Wolverine è ora nelle sale.

Daemon Targaryen ha trovato la sua strada in House of the Dragon?

Nell’episodio della scorsa settimana di House of the Dragon, Daemon Targaryen (Matt Smith) si è finalmente avvicinato al progresso dopo settimane di auto-sabotaggio della sua missione ad Harrenhal. La sua crescente lucidità si è fatta strada e la ricompensa per aver accettato la sua fetta di torta umile è stata una vittoria (almeno per quanto riguarda la sua causa): la morte di Grover Tully, Lord Paramount del Tridente e capo di Casa Tully. La malattia aveva reso Grover troppo debole per ordinare ai suoi alfieri di mettersi al servizio della regina Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy). L’erede di Grover, Oscar Tully (Archie Barnes), sarà anche disperatamente giovane, ma almeno è cosciente; un solo comando può dare a Daemon il suo esercito. Inoltre, Daemon presume di poter manipolare un bambino ingenuo a suo piacimento. Proprio come nel resto della Stagione 2, il destino fa cadere una sorpresa sulla testa di Daemon, questa volta sotto forma di Oscar Tully: un genio della politica in divenire che offre al Re Consorte più di quanto avesse previsto.

Daemon sottovaluta Oscar Tully in House of the Dragon

Quando Daemon incontra Oscar all’inizio della stagione, rifiuta completamente l’erede. Il sentimentalismo di Oscar – che ha a cuore Grover e lo considera un padre; è perplesso e poi inorridito quando Daemon suggerisce un regicidio – ostacola l’obiettivo di Daemon, che ha bisogno di tempo. Se Oscar non vuole impartire ordini al posto del nonno, Daemon non può perdere tempo con un ragazzo che balbetta le parole e non ha voglia di fare la guerra. Oscar gli dice in faccia che non vale niente, e nessuno dei ghigni caratteristici di Matt Smith rende la cosa affascinante.

Quando Lord Tully passa, Daemon e Oscar si riuniscono in privato. Daemon presume che Oscar e i Signori dei Fiumi si allineeranno. Quando Oscar ribatte, ricordando a Daemon quanto i Signori dei Fiumi disprezzino il Rogue Prince, Daemon impiega il suo marchio preferito di intimidazione: fisicità incombente, sguardo pieno di sete di sangue e minacce pronunciate con un tono di voce pacato. Una volta giunto nel Bosco degli Dei con Oscar e i Signori dei Fiumi riuniti, Daemon adotta il suo personaggio carismatico di Lord Comandante, proiettando la sua voce e avanzando come un esperto eroe di guerra. Anche se Harrenhal ha fatto a pezzi la sua psiche, emerge una scintilla del se stesso di un tempo: un atteggiamento del tipo “o la mia strada o l’autostrada” che, quando viene superato, di solito porta alla decapitazione del colpevole.

Oscar Tully è un’altra lezione per Daemon

house of the dragon stagione 2 episodio 7

Il comportamento sconsiderato di Daemon, invece, si fa sentire. Sottovaluta pesantemente Oscar, che ha preso le sue misure durante il loro primo incontro e ribalta la situazione con un uomo che lo supera in ogni dinamica di potere (feudale, di ricchezza, di titolo, di età). Oscar non è venuto per giocare. La morte del nonno e le responsabilità ereditate hanno smussato il suo nervosismo. Daemon non riesce a sferrare un colpo verbale senza che Oscar lo strattoni per la collottola. In privato, il suo disprezzo per Daemon si esprime con parole gentili. In pubblico, legge Daemon come un’immondizia.

Oscar, tuttavia, non sta sparando nell’oscurità. Anche se il suo disgusto e la sua rabbia sono giustificati, mantiene una compostezza matura, al di là dei suoi anni, e ogni parola ha un significato politico. Il suo ultimatum è un colpo da maestro. Per conquistare l’esercito delle Terre dei Fiumi, Daemon – che si è appena proclamato Re, non Re Consorte – deve ingoiare il suo ego, obbedire agli ordini di un adolescente e fare ammenda per i crimini che ha sancito. E le mezze scuse verbali non sono giustizia. Oscar dice a Daemon di decapitare Willem Blackwood (Jack Parry-Jones), l’uomo che ha condotto i recenti crimini di guerra contro Casa Bracken e il fedele servitore a cui Daemon ha promesso avanzamenti in cambio della sua obbedienza. Secondo le parole di Casa Stark, “l’uomo che emette la sentenza dovrebbe brandire la spada”.

Messo alle strette, Daemon non passa molto tempo a calcolare le sue opzioni prima di uccidere Blackwood. Se sacrifica Rhaenyra, salva un uomo; se infanga il suo onore già appeso a un filo, la sua famiglia potrebbe sopravvivere. Niente giustifica la prima ipotesi, tutto giustifica la seconda. Ma Daemon si ferma comunque abbastanza a lungo da chiudere gli occhi, con il volto che si spegne per il rammarico. Non appena la sua spada fa il suo dovere, i suoi occhi si riempiono di shock, negazione e qualcosa di simile a un’insensibile dissociazione. Harrenhal ha ancora una volta privato Daemon del suo prezioso controllo. Ogni volta che riemerge dall’agitazione indotta dalle allucinazioni, gli eventi gli ricordano le conseguenze delle sue azioni e la futilità della sua ricerca del Trono di Spade. C’è qualcosa di appropriato nel fatto che lo stallo di Oscar e Daemon avvenga nel Bosco degli Dei, un luogo di magia senza età e di potere sconosciuto – cose che nemmeno l’eccezionalismo Targaryen può dominare.

Come ha fatto Oscar Tully di “House of the Dragon” a superare Daemon?

house of the dragon stagione 2 Oscar Tully

Tra tutte le opzioni, cosa rende Oscar Tully compatibile con Daemon? È lo stesso principio di Alys Rivers (Gayle Rankin), una persona che Daemon potrebbe scartare a causa del suo sesso e della sua nascita in una classe inferiore. Invece, la sua forza inarrestabile incontra l’oggetto inamovibile di Alys: un’antica strega che non teme la crisi di mezza età di un principe tormentato. Nel caso di Oscar, Daemon non avrebbe mai immaginato di poter perdere la faccia contro un ragazzo che ha appena assunto il suo diritto di nascita. Questo garantisce a Oscar un vantaggio. Daemon mette in mostra il suo complesso di superiorità e paga per la svista.

A differenza di Alys, il suo opposto tecnico, Oscar manca di saggezza vissuta. Tuttavia, Lord Grover ha chiaramente preparato il suo erede per il futuro e Oscar ha studiato molto, con un cuore gentile e un’attitudine alle manovre politiche. Mostra ai suoi alfieri il giusto rispetto e mantiene il decoro del gruppo anche quando le tensioni aumentano. Senza dirlo, capisce che deve guadagnarsi il rispetto dei Signori dei Fiumi. Promettere di onorare il giuramento di Grover a Rhaenyra e allo stesso tempo di denunciare senza pietà la crudeltà di Daemon – e ricambiare lo sguardo di Daemon senza battere ciglio, pur invadendo il suo spazio personale – sostiene i nobili ideali di Casa Tully e dimostra la forza di Oscar come leader leale.

Così come Oscar accetta la promessa di fedeltà di Willem Blackwood, ma non lo risparmia dalla giustizia delle Terre dei Fiumi, con un colpo di scena. Costringe Daemon ad assumersi la responsabilità dei suoi crimini e a dimostrare che Rhaenyra è degna della loro fedeltà (lui è solo il suo procuratore, non il simbolo dietro cui si uniranno). L’esecuzione di Blackwood da parte di Daemon è il modo più semplice, rapido e pacifico per Oscar di adempiere al voto del nonno, punire i colpevoli, scoraggiare la violenza di ritorsione e stringere Daemon sotto il suo (non crudele) controllo.

Le persone che Daemon respinge sono quelle che più lo sfidano

C’è una versione del piano di Oscar in cui il suo coraggio va terribilmente storto. In un certo senso, la sua audacia riecheggia quella di Daemon. Il Rogue Prince non è uno sprovveduto; quando si butta nella mischia, anche quando la manca è un’enorme flessione. Ma è anche troppo reattivo e impulsivo per diventare un pianificatore provetto. È preda della sfortuna e di persone pazienti in grado di pensare più di lui. È quindi giusto che una strega secolare e un ragazzo adolescente lo disorientino. Daemon, Oscar e Alys sono tutti jolly. Chi altro potrebbe svergognarlo e sopravvivere, guadagnandosi un sorriso (forse divertito)? Tra la superba interpretazione di Archie Barnes e la sceneggiatura di alto livello di David Hancock, pronunceremo il nome di Oscar nella stessa frase della Lyanna Mormont di Bella Ramsey.

The Dragon Prince – stagione 6, spiegazione del finale: Una stella caduta risorge

The Dragon Prince  di Netflix è tornato per la sua sesta e penultima stagione. Creata da Aaron Ehasz – sceneggiatore capo di Avatar: The Last Airbender – e Justin Richmon, si svolge nella magica terra di Xadia, divisa a metà tra il magico est, governato da draghi ed elfi collegati a una delle sei fonti primordiali di magia, e i regni umani dell’ovest, che usano la Magia Oscura per togliere la magia alle creature nate con essa. Mentre le prime stagioni si sono concentrate sulla principessa di Katolis e su un assassino elfico che cerca di evitare la guerra tra gli elfi e gli umani, la quarta stagione ha dato inizio a un nuovo arco narrativo che riguarda l‘elfo Startouch, Aaravos (Erik Todd Dellums), che ha mosso i fili da una prigione nascosta.

La sesta stagione vede i personaggi spinti al limite, mentre intraprendono viaggi di auto-riflessione e svelano antichi segreti magici. Il finale offre una serie di colpi emotivi per molte di queste storie e allo stesso tempo prepara il conflitto finale per la prossima. Soprattutto, il finale della sesta stagione, “Starfall”, risponde finalmente ad alcune importanti domande su Aaravos e sulle sue motivazioni, che sicuramente lasceranno il pubblico con molte domande.

Cosa è successo nella stagione 6 de The Dragon Prince?

Dopo la stagione 5, gli eroi hanno acquisito la prigione di Aaravos e quindi si disperdono. Il principe Callum (Jack DeSena) e la sua fidanzata, l’elfa Rayla (Paula Burrows), si dirigono a nord verso lo Sky Scrapper per incontrare gli elfi celesti secolari. Speravano di trovare la Lama Nova, che si dice abbia il potere di uccidere un immortale, ma purtroppo gli elfi l’hanno data a un umano molti anni fa. Tuttavia, quando Callum e Rayla li aiutano ad affrontare un colosso che crea una bufera di neve, regalano al duo la Corona del Cielo, ornata da tre potenti Diamanti Quasar contenenti Magia Stellare. Inoltre, aiutano Callum a purificarsi dalla macchia della Magia Nera aiutandolo a connettersi con la sua luce interiore, che si manifesta come amore per Rayla.

Nel sud, il principe Karim (Luc Roderique) degli elfi Sunfire guida i suoi seguaci contro la sorella, la regina Janai (Rena Anakwe), per le sue politiche progressiste. Il giorno del suo matrimonio con la zia di Callum, il generale Amaya (Sheila Ferguson), Karim usa il seme del sole che ha rubato a Janai per guarire le ali dell’arcidrago cieco del sole, Sol Regem (Adrian Hough), in cambio del suo aiuto per sconfiggere gli eserciti di Janai. Tuttavia, Karim viene tradito dal suo consigliere, Pharos (Deven Christian Mack), che è un burattino di Aaravos da quando lo ha infettato nella terza stagione. Abbandonando Karim alla sconfitta, Pharos dirige Sol Regem verso il regno umano di Katolis, dove il drago viene ferito a morte mentre inonda la capitale di fiamme.

Fortunatamente, la maggior parte dei cittadini sopravvive grazie a Lord Viren (Jason Simpson), tornato a Katolis per espiare i suoi crimini. Utilizzando il proprio cuore in un rituale di Magia Nera, rende i sopravvissuti immuni al fuoco del drago, in modo che suo figlio Soren (Jesse Inocalla) possa condurli al sicuro. Il suo corpo viene trovato dalla figlia Claudia (Racquel Belmonte) e dal suo fidanzato, l’elfo di sangue terrestre Terry (Benjamin Callins). Claudia è sconvolta e incerta sul da farsi, finché non si imbatte nella prigione di Aaravos.

In “Starfall” i morti parlano e una stella caduta risorge

The Dragon Prince - stagione 6
Credit © Netflix

Callum e Rayla si recano al Nesso Lunare per utilizzare i Diamanti Quasar e liberare le anime dei genitori e del padre adottivo di Rayla, Runaan (Jonathan Holmes), dalle monete magiche maledette di Viren, anche se uno dei diamanti si rivela un falso. Questo lascia Rayla di fronte a una scelta difficile quando entra nel Mondo degli Spiriti: chi salverà e a chi rinuncerà? Alla fine sceglie di salvare Runaan. Anche se non vorrebbe altro che passare del tempo con i suoi genitori, che l’hanno lasciata in giovane età per unirsi alla Guardia del Drago, sono contenti di passare oltre, sapendo che il loro sacrificio non è stato vano. Nel frattempo, Runaan ha ancora suo marito, Ethari (Vincent Gale), che lo aspetta, ed è tormentato dal disgusto per se stesso perché ha cercato di uccidere Rayla per la sua sfida nella prima stagione. Far rivivere Runaan gli offre quindi la possibilità di espiare i suoi errori. Callum esegue quindi il rituale e, mentre Rayla abbraccia Runaan, Callum raccoglie la sua moneta dell’anima vuota.

Nel frattempo, dopo aver seppellito il padre, Claudia accetta di liberare Aaravos. Questi le insegna lo stesso incantesimo usato da Callum e le rivela che l’ultimo Diamante Quasar è nascosto nel bastone di Viren. Questo conferma che è stato Aaravos a dare il bastone a Ziard (Brian Drummond), il primo Mago Oscuro, che ha accecato Sol Regem quando il drago ha minacciato la sua città. Aaravos racconta poi a Claudia di sua figlia, Leola (Ridley Simpson). Amava i mortali e passava più tempo su Xadia che nei cieli con i suoi compagni Elfi Startouch. Un giorno, donò all’umanità delle pietre primordiali affinché potessero lanciare la magia come gli elfi e i draghi. Purtroppo, un giovane Sol Regem informò gli Elfi Startouch, che condannarono Leola a morte per aver infranto l’ordine cosmico.

Aaravos offrì la sua vita in cambio, ma gli Elfi Startouch rifiutarono, offrendogli invece la grazia di morire accanto a sua figlia. In quel momento nacque la Stella Caduta. Rifiutando la loro misericordia, egli confortò Leola mentre veniva trasformata in luce stellare e gettata giù a Xadia, creando il Mare del Castout. Aaravos passò i successivi cento anni a riempirlo con le sue lacrime e la sua prigione fu poi nascosta nel mare, come se fosse stato fatto per punire ulteriormente la Stella Caduta.

Dopo il racconto, Terry suggerisce di andarsene, poiché Aaravos è interessato solo a vendicarsi. Claudia, tuttavia, paragona la situazione di Aaravos a quella di suo padre: entrambi gli uomini fanno cose terribili per amore dei loro figli e sono disposti a fare qualsiasi cosa per tenerli al sicuro. Questo permette a Claudia di immedesimarsi in Aaravos e di lanciare con successo l’incantesimo. Aaravos viene liberato e assume una forma gigantesca prima di sostenere Claudia verso il cielo.

Cosa significa questo per la stagione 7 de The Dragon Prince?

The Dragon Prince - stagione 6
Credit © Netflix

“Polvere di stelle“ mette in luce molti dei punti di forza della sesta stagione, che hanno elevato lo show oltre le poco brillanti stagioni 4 e 5. La conclusione delle storie secondarie negli episodi precedenti ha mantenuto l’attenzione dove doveva essere: sugli sviluppi dei personaggi principali. Il salvataggio di Runaan da parte di Rayla porta a una conclusione soddisfacente la sua storia pluriennale riguardante l’eredità della sua famiglia. Forse in questo modo l’incantesimo di esilio che le era stato imposto nella terza stagione sarà revocato e potrà ricongiungersi al suo popolo.

Il ritorno di Runaan promette anche drammi tra lui e i principi reali, che l’hanno visto per l’ultima volta quando lui e i suoi assassini hanno ucciso Re Harrow (Luc Roderique). Mentre il fratellastro di Callum, Re Ezran (Sasha Rojen), si batte per la pace e la riconciliazione, l’incontro con l’assassino di suo padre potrebbe far emergere emozioni dure che metteranno in discussione gli ideali del giovane re. Per quanto riguarda Callum, probabilmente cercherà di essere di supporto a Rayla, ma il fatto di non aver mai potuto dire al patrigno quanto lo amava potrebbe portare a un brutto confronto.

Le rivelazioni su Aaravos aggiungono retroscena e mitologia al mondo de The Dragon Prince. La storia di Leola è ispirata al racconto di Prometeo: un immortale che viene punito per aver fatto un dono ai mortali. Dato che nella terza stagione Sol Regem si riferiva agli esseri umani come esseri inferiori e gli Elfi Stellati lo definivano uno squilibrio cosmico, ci si chiede quale sia il posto degli elfi e dei draghi nel mondo di Xadia. Il fatto che Callum dimostri che gli umani possono connettersi agli elementi primordiali complica ulteriormente le cose. Si tratta anche in questo caso di uno squilibrio cosmico, oppure gli Elfi Startouch si sbagliavano e, se incontreranno Callum, rivaluteranno le loro azioni? Questo rende anche più giustificata la predilezione di Aaravos per gli umani, che, come sua figlia, sono esseri innocenti ingiustamente puniti da poteri superiori che pretendono di saperne di più.

La fine della Stagione 6 prepara anche molti oggetti da utilizzare nella Stagione 7. Rimane un Diamante Quasar, il che significa che qualcun altro potrebbe essere riportato in vita. O forse Callum userà il diamante per intrappolare Aaravos nella moneta dell’anima, permettendogli così di non usare la Magia Nera. Poi c’è la Lama Nova. Le spade magiche sono un punto fermo del fantasy e, sebbene gli Elfi Celesti rivelino che non può uccidere Aaravos, può distruggere la sua forma fisica. Se gli eroi riuscissero a trovarla, la lama potrebbe essere usata per indebolire Aaravos. Infine, durante il flashback con Aaravos, egli usa il suo cubo, chiamato Chiave di Aaravos, per sbloccare un libro con la conoscenza di tutte e sei le magie primordiali. Callum sta portando con sé il cubo, quindi forse troverà questo libro e imparerà qualcosa che lo aiuterà ad eguagliare la magia di Aaravos.

Dottor Destino: c’è un fumetto Marvel in cui si scambia corpo con Iron Man

0

Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars vedranno il ritorno di Joe e Anthony Russo, che dirigeranno la loro prima coppia di film del MCU dopo Avengers: Endgame. Una notizia ancora più sconvolgente? Al SDCC è stato annunciato che Robert Downey Jr. interpreterà il Dottor Destino. Le reazioni al ritorno di Downey nel MCU sono state contrastanti, soprattutto per il modo in cui ha chiuso il suo precedente mandato nel MCU come Iron Man, ma ciò che molti non sanno è che Iron Man e il Dottor Destino condividono una storia nei fumetti Marvel. Un numero si svolge addirittura in un mondo in cui i due si scambiano i corpi e mostra come le loro vite sarebbero andate diversamente, lasciando intendere la direzione che Downey potrebbe prendere nel ruolo di Destino.

Iron Man e il Dottor Destino hanno vite radicalmente diverse in “Iron Man: Demone in armatura

Quando Iron Man: Demon in an Armor, Tony Stark diventa il compagno di stanza al college di Victor Von Doom invece di Reed Richards dei Fantastici Quattro e si forma un rapporto completamente diverso. Stark e Von Doom finiscono per legare per la loro passione per la scienza e alla fine Von Doom chiede l’aiuto di Stark per un dispositivo destinato a conferire la telecinesi a un soggetto. Ma si trattava di un mero stratagemma: Von Doom finisce per scambiare i corpi con Stark e cancellare i suoi ricordi, e Stark viene cacciato dall’Empire State University. Dopotutto, questa è una storia di What If…? e chiunque abbia letto i fumetti o visto la serie animata sa che in queste storie le cose vanno molto diversamente da come i fan della Marvel si aspettano.

Iron Man e il Dottor Destino tornano indietro nel tempo

Sia Von Doom che Stark vivono una nuova vita nei loro corpi; Von Doom si fa strada verso la cima del mondo usando l’omicidio, la corruzione e altre forme di coercizione, mentre Stark riesce a usare il suo intelletto per trasformare Latveria in una fulgida forza per il progresso scientifico. I due si scontrano quando Von Doom cerca di rubare il reattore ad arco di Stark e per l’occasione indossano tute corazzate. Von Doom indossa un esoscheletro di Iron Man colorato di verde e argento con vari rivetti che ne costellano il volto, mentre Stark indossa una versione dorata e rossa dell’armatura e del mantello caratteristici del Dottor Destino. Questa combinazione di colori, semplice ma di grande effetto, serve come rappresentazione visiva di quanta strada abbiano fatto entrambi gli uomini e di come alcuni aspetti delle loro personalità non siano cambiati con lo scambio di corpi.

Iron Man e il Dottor Destino tornano indietro nel tempo

Iron Man: Demon in an Armor nasce dal team di sceneggiatori David Michelinie e Bob Layton, che hanno contribuito a realizzare alcune delle storie più iconiche di Iron Man nella storia dei fumetti. I due autori si sono occupati dell’originale Armor Wars, che in futuro riceverà un adattamento nel MCU, e della storia “Demon in a Bottle”, che ha introdotto la lotta di Stark contro l’alcolismo. Ma la storia di Michelinie/Layton che rimane sottovalutata è “Doomquest”, che ha avuto luogo durante Iron Man #149-150 e presenta i disegni di John Romita Jr.

Dopo aver appreso che uno dei suoi dipendenti ha venduto della tecnologia a Destino, Iron Man finisce per affrontare il signore di Latveria e i due attivano la piattaforma temporale di Destino, proiettandosi indietro nel tempo fino all’epoca di Camelot. Non solo Iron Man si guadagnò l’inimicizia di Destino sconfiggendo la maga Morgana le Fay prima che potesse salvare la madre di Destino dall’inferno, ma ispirò anche un sequel intitolato “Running Knightmare” in cui il duo viaggiava ancora una volta nel tempo verso una Camelot futura. Michelinie e Layton hanno anche tracciato un parallelismo tra Iron Man e Destino: i due finiscono per unire le loro menti scientifiche per tornare nel presente ed entrambi trovano compagni a Camelot. Iron Man si allea con i Cavalieri della Tavola Rotonda, mentre Morgana continuerà ad allearsi con Destino.

Il Dottor Destino ha assunto il mantello di Iron Man in “L’infame Iron Man”.

Negli ultimi anni, Brian Michael Bendis ha esplorato il legame tra Iron Man e il Dottor Destino durante la sua gestione di Invincible Iron Man. Dopo gli eventi di Secret Wars del 2015, Destino – ora senza cicatrici e senza la sua caratteristica armatura – cerca Iron Man per prepararlo a una minaccia imminente. Ma quando Iron Man cade in coma dopo che lui e Capitan Marvel sono venuti alle mani, Destino si trasforma in una nuova armatura e diventa l’“Infame Iron Man”, determinato a portare avanti l’eredità di Iron Man. Alla fine, Iron Man si tira fuori dall’orlo della morte e Destino finisce per reclamare il trono di Latveria

Infamous Iron Man e Demon in an Armor potrebbero servire come base per l’interpretazione di Downey come Dottor Destino, soprattutto se il suo Destino è uno di questi personaggi. Un Tony Stark che usa il suo intelletto per soggiogare gli altri invece di aiutarli potrebbe essere uno shock per gli Avengers, così come una figura simile a Iron Man che si riferisce a se stesso come Victor Von Doom. C’è anche il fatto che gli universi alternativi sono diventati parte dell’attuale Saga del Multiverso. È stato lasciato intendere che The Fantastic Four: First Steps si svolge in un universo alternativo, e non sarebbe fuori luogo che questa versione di Destino provenisse da un mondo alternativo. Il pubblico ne saprà sicuramente di più quando Doomsday e Secret Wars si avvicineranno alle date di uscita, ma per sapere come potrebbe svolgersi il tutto dovrà rivolgersi ai fumetti.
Avengers: Doomsday debutterà nelle sale americane nel maggio 2026 e Avengers: Secret Wars debutterà nel maggio 2027.

Superman: James Gunn annuncia la fine delle riprese!

0
Superman: James Gunn annuncia la fine delle riprese!

James Gunn ha appena annunciato sui social media che le riprese principali di Superman, il primo film DCU, sono state completate. Il regista ha anche condiviso una foto: lo scatto dietro le quinte è stato fatto durante la prima settimana di riprese a Svalbard, Norvegia, e mostra David Corenswet (Superman), Nicholas Hoult (Lex Luthor) e molti altri membri del cast e della troupe.

“E questo è tutto”, ha scritto James Gunn nel suo post. “Dio benedica il nostro cast e la troupe il cui impegno, creatività e duro lavoro hanno dato vita a questo progetto. Ho deciso di fare un film su un brav’uomo in un mondo che non lo è sempre così tanto. E la bontà, la gentilezza e l’amore che ho incontrato ogni giorno sul set mi hanno ispirato e spinto avanti quando mi sentivo troppo esausto per andare avanti da solo.

Grazie a tutti dal profondo del mio cuore. È stato un onore. La destinazione è stata Superman, ma il viaggio è stato la fatica, le risate, le emozioni, le idee e la magia che abbiamo condiviso insieme sul set, e per questo sarò per sempre grato”.

Riprese concluse per Superman!

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Kathryn Hahn scatena la sua strega interiore in una nuova immagine di Agatha All Along

0

Prendete i vostri cappelli da strega e le vostre scope: è stata rilasciata una nuova immagine di Agatha All Along, la serie in arrivo a settembre su Disney+. Mentre Agatha Harkness (Kathryn Hahn) rimette insieme i pezzi della sua vita dopo gli eventi di WandaVision, torna al suo potere con l’aiuto di una congrega che sembra stia mettendo insieme un membro alla volta. Parlando con Empire Magazine, la Hahn ha dichiarato che in questa nuova serie avremo uno sguardo più approfondito su Agatha. “L’abbiamo vista con tutta la sua spavalderia e la sua folle sicurezza”, spiega la Hahn. “Molto di Agatha è una performance. È stato eccitante arrivare al nocciolo della sua sfacciataggine, del suo sarcasmo e del suo trarre piacere dal dolore altrui. C’è qualcosa di rotto sotto questo, di grosso”.

Con la Hahn recitano Joe Locke, Aubrey Plaza, Patti LuPone, Debra Jo Rupp, Ali Ahn e Sasheer Zamata. Locke, in particolare, sembra essere importante per lo svolgimento dell’arco di Agatha. Secondo la showrunner Jac Schaeffer, “è [di Locke] l’idea di percorrere la Strada delle Streghe per recuperare i suoi poteri”. Per farlo, gli altri si affiancano al viaggio. “Bisogna mettere insieme una congrega”, spiega Schaeffer. “Come fa una strega di cui nessuno si fida a mettere insieme un gruppo di sorelle?”.

Credit Disney+ via Empire Magazine

Agatha All Along porta i fan sulla strada delle streghe

Il personaggio di Locke viene definito solo “Teen” al momento, e Locke tiene le labbra sigillate mentre i segreti della serie si svelano lentamente. “È un familiare; è come l’assistente della congrega”, spiega Locke. “Teen è un grande fan della stregoneria e delle streghe, quindi per lui essere preso sotto l’ala di Agatha Harkness e formare una congrega e percorrere la Strada delle Streghe è il suo sogno”. L’entusiasmo che si sprigiona da Locke si trasmette sicuramente al suo personaggio sullo schermo e viceversa. “È un fanboy e si trova nel suo elemento. Il che è molto divertente, perché lo ero anch’io!”.

La serie piacerà a coloro che si tengono aggiornati sulle prossime uscite Marvel dopo il grande successo al botteghino di Deadpool & Wolverine, a coloro che hanno apprezzato WandaVision (e sentono la mancanza di Wanda Maximoff ogni giorno) e a coloro che cercano una serie di avventure dark horror giusto in tempo per la stagione spettrale. Locke conferma i temi, ricordando un fatto accaduto durante la produzione. “Jac ha mandato a Kevin Feige una foto del set di Strada delle Streghe e lui ha risposto: ‘Oh mio Dio, stiamo facendo I Goonies’”. racconta Locke a Empire. “È quello che avevo detto:che stavamo facendo questa serie di avventure”.

Lady Deadpool: Ryan Reynolds commenta la scelta di “quell’attrice” per Deadpool & Wolverine

0

Ora che Deadpool & Wolverine è nei cinema, speriamo che il cast e la troupe del film facciano un altro giro di interviste per approfondire alcuni di quei momenti spoiler.

Il podcast di Dear Media, Not Skinny but Not Fat, presenta una nuova intervista con Ryan Reynolds che ha avuto luogo poco prima dell’uscita della scorsa settimana di Deadpool & Wolverine. Tuttavia, sapendo che la puntata non sarebbe uscita prima di oggi, l’attore ha colto l’occasione per condividere almeno uno spoiler rompendo il silenzio sul fatto che Blake Lively interpreta Lady Deadpool/Ladypool del film.

Chi è Lady Deadpool?

Dopo aver ammesso la sua sorpresa per il fatto che molti fan avevano concluso che si sarebbe smascherato lui stesso come Lady Deadpool, Reynolds ha continuato confermando, “Sono andato a letto con lei” riferendosi a sua moglie. “Non sto dicendo che lei si sia divertita a dormire con me, ma sto solo dicendo che mi è piaciuto”, ha scherzato prima di ammettere che era strano condividere liberamente uno dei più grandi segreti del terzo capitolo prima che arrivasse nei cinema.

“È così strano. Mi sento nauseato anche solo a dire una cosa del genere ad alta voce. Tutto quello che faccio è mantenere i segreti. Voglio dire, è stato un po’, sì, è stato un po’ una di quelle cose in cui pensi, ‘Beh, perché no?’ Voglio dire, fallo, ovviamente”, ha detto riguardo al casting di Likely per il ruolo. “Voglio dire, siamo tutti lì insieme comunque. Impazziamo”.

Dopo aver apparentemente confermato che Lively ha indossato il costume di LadyDeadpool sul set, a Reynolds è stato chiesto se a Lively è piaciuta interpretare la Variante femminile del Mercenario Chiacchierone. “Sì, è stato molto divertente. Sì, le è piaciuto molto”, ha detto. “Ed è una delle persone più divertenti che conosca”.

Deadpool e Wolverine: tutti i camei presenti nel film Marvel

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Alien: Romulus, una nuova clip svela lo Xenomorfo

0
Alien: Romulus, una nuova clip svela lo Xenomorfo

A poche settimane dall’uscita sul grande schermo di Alien: Romulus, la 20th Century Studios ha pubblicato un nuovo spot del film. Il video include nuove immagini dell’imminente avventura horror diretta da Fede Álvarez. Sembra che l’equipaggio intrappolato all’interno della Stazione Rinascimentale dovrà compiere alcuni pesanti sacrifici se vuole sopravvivere. Scritto dallo stesso Álvarez insieme a Rodo Sayagues, Alien: Romulus arriverà nelle sale il 16 agosto. Il nuovo filmato presenta un membro dell’equipaggio intrappolato con uno xenomorfo. Considerando che aprire la porta per salvarla attirerebbe il mostro verso il resto della squadra, è costretta a trovare una via di fuga alternativa.

La premessa di Alien: Romulus segue un equipaggio che cerca di recuperare pezzi meccanici da una stazione spaziale abbandonata. La missione doveva essere breve ma, come si vede nei trailer del film in uscita, i protagonisti della storia si imbatteranno in una serie di creature pericolose. Gli eventi del prossimo film si svolgeranno tra Alien e Aliens. Resta da vedere se verrà stabilito un collegamento diretto tra le due storie quando Alien: Romulus arriverà sul grande schermo.

Cailee Spaeny, David Jonsson e Archie Renaux sono le star principali di Alien: Romulus. La Spaeny è stata recentemente elogiata per la sua interpretazione di Priscilla Presley in Priscilla, l’avvincente dramma diretto da Sofia Coppola che ha approfondito la relazione tra il personaggio principale della cultura pop ed Elvis. Prima di unirsi al cast di Alien: Romulus, David Jonsson ha interpretato Gus Sackey in diverse stagioni di Industry. Il cast è pronto ad affrontare questa nuova avventura ambientata nel franchise horror iniziato decenni fa. I misteri dello spazio profondo non sono ancora stati svelati e l’equipaggio dell’astronave sta per scoprire perché Ripley (Sigourney Weaver) ha avuto difficoltà ad affrontare i mostri.

 

Il primo film di “Alien” dopo sette anni

Alien: Romulus sarà il primo film del franchise di Alien ad arrivare sul grande schermo dopo sette anni. L’ultima volta che il pubblico ha visto gli xenomorfi causare problemi nei cinema è stato quando è uscito Alien: Covenant. Il prequel diretto da Ridley Scott ha continuato a raccontare la storia di come sono stati creati i mostri visti nei film originali. Con circa 240 milioni di dollari al botteghino mondiale, non si è rivelato il grande successo che lo studio voleva ottenere. Ma sette anni dopo, la Disney ha deciso di dare al franchise un’altra opportunità di brillare sul grande schermo.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

House of the Dragon 2: leakato il finale di stagione

0
House of the Dragon 2: leakato il finale di stagione

House of The Dragon 2 della HBO ha subito un’altra fuga di notizie online, secondo quanto riporta Variety. Diverse scene del finale della seconda stagione, programmato per il 4 agosto, sono trapelate su TikTok martedì sera, cinque giorni prima che l’episodio andasse in onda su HBO e in streaming su Max e di conseguenza arrivasse poi da noi nella notte tra domenica e lunedì.

Un account TikTok ha pubblicato 14 video e circa 30 minuti di riprese dal finale non trasmesso; i video avevano circa 50.000-100.000 visualizzazioni al momento della pubblicazione dell’articolo su Variety. Circa tre ore dopo la pubblicazione dei video, l’account TikTok è stato bannato, ma i video sono finiti su Twitter/X e Reddit.

House of the Dragon: promo del finale della seconda stagione promette un sacco di fuoco e sangue

La situazione rispecchia quanto già accaduto al finale della prima stagione di House of the Dragon, trapelato online due giorni prima della sua data di messa in onda nell’ottobre 2022. All’epoca, quella precedente fuga di notizie proveniva da un partner di distribuzione in Europa, Medio Oriente o Africa, secondo HBO.

House of the Dragon 2: leakato il finale di stagione

House of the Dragon, stagione 2, episodio 7Anche la serie Madre, Game of Thrones, ha avuto la sua quota di fughe di notizie online durante le sue otto stagioni, in particolare durante la sua stagione finale. Diversi episodi della stagione 8 sono apparsi su siti illegali e persino su piattaforme legittime come DirecTV Now e la piattaforma tedesca di Amazon Prime Video che pubblicavano gli episodi prima della loro messa in onda programmata.

Con così tanti partner di distribuzione internazionali che si rivolgono ai fan accaniti del franchise, si è dimostrato quasi impossibile che un’intera stagione di “Game of Thrones” o “House of the Dragon” non venga spoilerata prima del previsto. HBO aveva cercato di prevenire la pirateria del finale della seconda stagione non inviando gli screener del finale ai giornalisti, ma, ahimè, l’episodio è comunque trapelato.

Familia de medianoche – Emergenze notturne, le prime immagini della serie Apple Tv+ prodotta da Pablo Larraín

0

Apple TV+ ha svelato oggi le prime immagini di “Familia de medianoche – Emergenze notturne”, la nuova serie ideata dalla showrunner e regista Natalia Beristáin e creata per la televisione da Julio Rojas e Gibrán Portela, vincitore dell’Ariel Award, e prodotta da Juan de Dios Larraín e Pablo Larraín. Il medical drama, composto da dieci episodi della durata di un’ora ciascuno, farà il suo debutto il 25 settembre con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 20 novembre.

“Familia de medianoche – Emergenze notturne” vanta un cast e una troupe interamente ispanici, guidati dal vincitore dell’Ariel Award Joaquín Cosío (”Narcos: Mexico“), Renata Vaca (”Dale Gas“), Diego Calva (”Babylon“) e Sergio Bautista, con la partecipazione speciale del vincitore del Premio Goya Óscar Jaenada (”Hernán“) e di José María de Tavira (”Il candidato”), Itzan Escamilla (“Élite”), Mariana Gómez (“La regina del flow”), Dolores Heredia (“Capadocia”) e la candidata all’Oscar® Yalitza Aparicio (“Roma”).

Familia de medianoche – Emergenze notturne, la serie

Ispirato all’omonimo documentario pluripremiato, “Familia de medianoche – Emergenze notturne” segue Marigaby Tamayo (Vaca), ambiziosa e dotata studentessa di medicina durante ii giorno, che passa le sue notti a salvare vite umane in una Città del Messico tentacolare, contrastata e affascinante, a bordo dell’ambulanza privata della sua famiglia. Insieme al padre Ramón (Cosío) e ai fratelli Marcus (Calva) e Julito (Bautista), Marigaby serve una popolazione di milioni di persone affrontando emergenze mediche estreme per guadagnarsi da vivere.

“Familia de medianoche – Emergenze notturne” è prodotta per Apple TV+ da Fremantle e Fabula. La serie è prodotta da Juan de Dios Larraín e Pablo Larraín attraverso Fabula, la società di produzione del film premio Oscar® “Una donna fantastica”. Ángela Poblete e Mariane Hartard sono i produttori esecutivi insieme a Natalia Beristáin. Rodrigo Herranz, Christian Vesper, Luke Lorentzen, Kellen Quinn, Josh Braun e Jonathan Bouzali sono anche produttori esecutivi. Il progetto segna la seconda collaborazione tra Apple TV+, Fremantle e Beristáin, che in precedenza ha diretto gli episodi della serie Apple Original “The Mosquito Coast”.

Daredevil: Born Again, Charlie Cox conferma che il piano era quello di eliminare i riferimenti con la serie Netflix

0

Il cast di Daredevil: Born Again era al GalaxyCon questo fine settimana e, pur senza alcun accenno ai prossimi programmi TV Disney+ dei Marvel Studios al Comic-Con, era chiaro che non erano necessari a San Diego. Un utente di Reddit che ha partecipato all’evento ha potuto parlare con il cast e ha condiviso alcune delle cose che ha scoperto sui social media (tramite @DDevilUpdates).

L’Uomo Senza Paura in persona, Charlie Cox, avrebbe detto loro che sarà al D23 per promuovere la serie di 9 episodi. Ciò non dovrebbe sorprendere molto perché in precedenza avevamo sentito che l’idea è di concentrarsi sui progetti per il piccolo schermo dei Marvel Studios ad Anaheim.

L’attore avrebbe anche confermato che le riprese della seconda stagione inizieranno presto e ha detto di aver letto ogni serie di fumetti possibile nel suo tempo libero. Cox ha nominato Frank Miller e Chip Zdarsky come i suoi scrittori preferiti di Daredevil.

Una citazione particolarmente interessante condivisa da questo fan riguardava i piani originali per Daredevil: Born Again, che doveva essere un’entità completamente separata dal Daredevil di Netflix, prima della revisione creativa.

Charlie Cox“Elden [Henson] non è stato invitato a unirsi allo show all’inizio”, spiegano. “Nella versione originale… avevano scritto un cameo nel primo episodio per porre fine al collegamento tra gli show e dare una conclusione ai vecchi fan, ma l’hanno scartato nella nuova versione”.

L’idea era che Foggy Nelson e Karen Page morissero nella première, con Matt Murdock circondato da un nuovo cast di supporto con pochi/nessun collegamento con ciò che era venuto prima. Dopo la revisione, sono stati aggiunti al revival e il recast di Vanessa Fisk è stato annullato.

In altre note, Cox ha detto che Matt e Wilson Fisk hanno archi narrativi separati e interagiscono solo poche volte nella stagione, mentre Deborah Ann Woll ha stuzzicato i fan dicendo di avere una quantità “confortevole” di tempo sullo schermo come Karen.

Nel frattempo, Jon Bernthal ha rivelato di essersi allenato con l’ex attore di Punisher Thomas Jane per il suo debutto nell’MCU.

Quello che sappiamo di Daredevil: Born Again

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

I dettagli specifici della trama di Daredevil: Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente confermato che Daredevil: Born Again sarà presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.

La casa in fondo al lago: la spiegazione del finale del film horror

Quello della casa infestata è da sempre un tema ricorrente del cinema horror, che negli anni lo ha affrontato e riproposto in variegate versioni. Da La casa L’evocazione – The Conjuring, da Crimson Peak ad Annabelle e fino a La casa delle bambole – Ghostland, sono tanti i titoli in cui si può ritrovare tale elemento. Di questo filone, uno dei più recenti e interessanti è La casa in fondo al lago, diretto nel 2021 dai registi Alexandre Bustillo e Julien Maury, precedentemente affermatisi grazie agli horror Inside – À l’intérieur e Leatherface, prequel di Non aprite quella porta.

Rispetto agli altri film incentrati su case infestate, però, La casa in fondo al lago si distingue per la particolarità di essere quasi interamente ambientato sott’acqua. Condizione che influenza enormemente le azioni e la comunicazione dei due protagonisti, accentuando inoltre un senso di claustrofobia e pericolo continuo. Si tratta dunque di un titolo insolito, diverso da ciò che si è normalmente abituati a vedere con opere di questo genere. Proprio per via di questa sua particolarità, il film ha ricevuto numerose lodi da parte della critica e del pubblico.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, in grado di regalare numerosi brividi oltre ad un’esperienza di visione che non capita tutti i giorni di poter fare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La casa in fondo al lago. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La casa in fondo al lago trama

La trama e il cast di La casa in fondo al lago

Protagonisti del film sono Tina e Ben, una coppia di giovani youtuber specializzati in video di esplorazione subacquea. Durante le immersioni in un remoto lago francese, scoprono una casa sommersa in acque profonde. Quella che inizialmente era una scoperta unica si trasforma ben presto in un incubo quando capiscono che la casa era teatro di crimini atroci. Intrappolati, con le loro riserve di ossigeno che si avvicinano pericolosamente all’esaurimento, Tina e Ben si rendono conto che il peggio deve ancora venire: non sono soli in casa.

Ad interpretare Tina si ritrova l’attrice Camille Rowe, vista poi anche in Senza limiti e Night of the Hunted. Accanto a lei, nel ruolo di Ben, vi è invece l’attore James Jagger. Nel ruolo di Pierre vi è l’attore Eric Savin, mentre nel ruolo di Sarah e dei coniugi Montégnac vi sono gli attori Carolina Massey, Alexis Servaes e Anne Claessens. I registi hanno spiegato che “la casa è stata costruita su grandi griglie e progressivamente immersa in una vasca d’acqua profonda nove metri e larga 20 metri”.

Non potevamo lasciare l’intera casa in acqua per giorni interi perché i decori si sarebbero rovinati; quindi, immergevamo sott’acqua solo alcune parti della casa e giravamo le scene piano per piano. È stata una ripresa rischiosa: far scendere gli attori e alcuni membri della troupe a sei metri di profondità era molto insolito e difficile da assicurare”. Maury e Bustillo non avevano il permesso di scendere e seguivano le riprese attraverso cinque o sei monitor e quattro telecamere.

La casa in fondo al lago cast

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Tina e Ben scoprono due cadaveri nella casa. Sono i Montégnac, i precedenti proprietari della casa. I due defunti, all’improvviso, si rianimano e inseguono la coppia per la casa. Mentre Tina e Ben cercano di fuggire per il camino la struttura crolla, intrappolandoli su piani separati della casa. Ben si trova in una camera da letto al piano superiore e scopre un albero genealogico grazie al quale si rende conto che Pierre è il figlio dei Montégnac e che ha attirato appositamente lui e Tina nella casa.

Subito dopo, Ben viene attaccato da una ragazza: Sarah, figlia dei Montégnac. Questa riesce infine a possederlo. Quando Tina si ricongiunge con lui, Ben/Sarah la conduce in una stanza nascosta nel seminterrato dove le rivela che suo padre e Pierre rapirono diversi bambini della zona per usarli come sacrifici in riti satanici. Alla fine, una folla inferocita uccise lei e i genitori, mentre Pierre riuscì a fuggire. Sotto possessione di Sarah, Ben cerca dunque di convincere Tina a unirsi alla famiglia. Spaventata e con la scorta d’aria quasi esaurita, Tina riesce però a fuggire.

Nel farlo, ferisce Ben quando lui cerca di ucciderla. Ciò porta Ben a liberarsi dalla possessione, ma Sarah lo uccide prima che possa fuggire. I Montégnac, invece, inseguono Tina, che riesce però a scappare dalla casa ma avendo terminato l’ossigeno annega senza riuscire a raggiungere la superficie. Una scena dopo i titoli di coda mostra Pierre condurre nuovi subacquei alla casa, lasciando dunque intendere che la storia è pronta a ripetersi.

Il trailer di La casa in fondo al lago e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La casa in fondo al lago grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 luglio alle ore 22:40 sul canale Rai 4.

Il labirinto del grizzly: trama, cast e curiosità sul film

Il labirinto del grizzly: trama, cast e curiosità sul film

Sono numerosi i film dedicati agli orsi, in cui essi hanno spesso un ruolo se non da protagonisti quantomeno da motore scatenante degli eventi. Dal celebre Grizzly Man, il documentario del 2005 di Werner Herzog fino ai teneri Koda, fratello orso e Paddington, senza dimenticare l’orso di Revenant – Redivivo e fino al più recente Cocainorso. Tra questi, un altro film che fa di questo imponente animale il proprio elemento primario è Il labirinto del grizzly, film diretto nel 2015 da David Hackl, noto per aver collaborato alla realizzazione di Saw II – La soluzione dell’enigma, Saw III – L’enigma senza fine e Saw IV e per aver diretto Saw V.

Come si può immaginare da questi titoli, Hack è un esperto di cinema horror, genere che è tornato a praticare anche con questo Il labirinto del grizzly, dove la minaccia è naturalmente il possente orso grigio. La trama del film è in realtà molto lontanamente ispirata alla vera storia di Timothy Treadwell, detto Grizzly Man, ambientalista e documentarista statunitense che visse per molti anni a stretto contatto con i grizzly e che rimase ucciso proprio da uno di loro insieme alla sua fidanzata Amie Huguenard nel 2003 all’interno del Parco nazionale e riserva di Katmai (sulla sua vicenda si concentra il documentario poc’anzi citato di Herzog).

Con Il labirinto del grizzly ci si trova dunque di fronte ad un titolo che pone ancora una volta l’uomo contro la natura, ignorando le criticità che questa contrapposizione può generare per puntare sull’offrire un’esperienza di grande intrattenimento, governata da emozioni forti quali la paura e l’orrore. In questo articolo approfondiremo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il labirinto del Grizzly cast

La trama di Il labirinto del grizzly

Il film vede protagonisti due fratelli cresciuti nella natura selvaggia dell’Alaska, dove il padre ha insegnato loro a rispettare l’ambiente che li circonda e le creature pericolose che lo abitano. Crescendo, però, i due si sono allontanati e hanno finito per perdere i contatti. Anni dopo, Rowan, appena uscito di prigione, decide però di tornare alla casa natale in Alaska per tentaree di riallacciare i rapporti con il fratello Beckett, che non vede da anni ed è diventato nel frattempo vice-sceriffo, con la missione principale di proteggere gli orsi della zona dai bracconieri senza scrupoli. In un certo senso, dunque, Beckett ha mantenuto il legame con la natura inculcatogli dal padre.

Nonostante l’ostilità iniziale di Beckett nei confronti di Rowan, i due fratelli si vedono presto costretti a unire le forze quando vengono a sapere che un gigantesco orso grizzly ha attaccato e ucciso diverse persone nella zona. Con l’aiuto della moglie di Beckett, l’ambientalista Michelle, Rowan e Beckett devono rintracciare l’orso prima che faccia del male a qualcun altro e prima che l’implacabile cacciatore Douglass lo trovi prima di loro. Per riuscire nell’impresa, dovranno però introdursi nelle profonde foreste dell’Alaska, anche note come “il labirinto del grizzly”, luogo dove è facile perdersi e imbattersi in pericoli di ogni sorta.

Il labirinto del Grizzly location

 

Il cast del film e le location

In un primo momento, a interpretare i due fratelli Rowan e Beckett erano stati presi in considerazione gli attori Adrian Brody e Gerard Butler. I ruoli sono però poi stati affidati rispettivamente agli attori James Marsden e Thomas Jane. Il primo è noto per il ruolo di Ciclope nei film degli X-Men, per la serie tv Westworld – Dove tutto è concesso e per Sonic – Il film, mentre il secondo è noto per essere stato protagonista del film The Punisher. L’attrice Piper Perabo, nota per il film Le ragazze del Coyote Ugly e la serie Covert Affair, interpreta invece Michelle. Recitano poi nel film Michaela McManus nel ruolo di Kaley, Scott Glenn in quello di Sully e Adam Beach in quello di Johnny Cadillac. Il premio Oscar  Billy Bob Thornton interpreta invece il cacciatore Douglas.

Benché sia ambientato in Alaska, dove è particolarmente diffuso l’orso grizzly, il film è in realtà stato girato altrove. Gli scenari dell’Alaska sono infatti stati ricreati tra Squamish, la zona a nord di Vancouver e altre località della provincia canadese della Columbia Britannica. Alcune scene sono state realizzate invece a Los Angeles in California. L’Alaska, infatti, per via del suo clima rigido, avrebbe comportato sfide e problematiche che la produzione del film non era pronta a sostenere. Si è dunque preferito svolgere le riprese in un contesto diverso ma che potesse avere somiglianze con quello previsto dal luogo in cui il racconto è effettivamente ambientato.

Il finale del film

Nel finale del film, Rowan rimane indietro per distrarre l’orso mentre Beckett porta le ragazze sulla barca. Il trio arriva intanto sulla barca e viene incontrato da Sully, che rivela di aver preso i soldi e di aver lasciato i bracconieri nel labirinto. Dopo che Rowan si rivela vivo, i fratelli combattono l’orso e Beckett gli versa benzina attorno dà fuoco al cerchio, sperando di intrappolarlo. Tuttavia, l’orso attraversa le fiamme e abbatte la barca. Alla fine, però, Rowan salva Kaley uccidendo il grizzly squarciandogli la gola con un coltello. Il gruppo, quindi, si riprende e può finalmente lasciare il labirinto.

Il trailer di Il labirinto del grizzly e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Young Sherlock: Dónal Finn nel cast della serie Prime Video

0
Young Sherlock: Dónal Finn nel cast della serie Prime Video

La serie “Young Sherlock” di Prime Video ha aggiunto Dónal Finn al suo cast, come appreso in esclusiva da Variety.

Scritto da Matthew Parkhill e ispirato alla serie di libri Young Sherlock Holmes di Andy Lane, lo spettacolo reinventa Sherlock Holmes all’età di 19 anni. Disonorato, crudo, non filtrato e informe, si ritrova coinvolto in un mistero di omicidio all’Università di Oxford che minaccia la sua libertà. Immergendosi nel suo primo caso in assoluto con una totale mancanza di disciplina, Sherlock riesce a svelare una cospirazione mondiale che cambierà la sua vita per sempre.

Colin Firth entra nel cast di Young Sherlock

Ritchie sarà il regista e il produttore esecutivo. Parkhill fungerà da produttore esecutivo e showrunner. Anche Simon Kelton, Ivan Atkinson, Simon Maxwell, Dhana Gilbert, Colin Wilson e Marc Resteghini sono produttori esecutivi. La co-produttrice esecutiva Harriet Creelman. La produzione fisica avviene tramite Motive Pictures.

Prime Video ha ordinato la serie Young Sherlock che vedrà Guy Ritchie (The Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Covenant, The Gentlemen) in qualità di regista ed executive producer. Hero Fiennes Tiffin (The Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Woman King) interpreterà il giovane Sherlock. La serie è scritta dallo showrunner Matthew Parkhill (Deep State, Rogue), che ne è anche executive producer insieme a Simon Kelton (Eddie the Eagle – Il coraggio della follia), Ivan Atkinson (The Gentlemen), Simon Maxwell (The Woman in the Wall, Deep State), Dhana Gilbert (La fantastica signora Maisel), Colin Wilson (The Mandalorian), Marc Resteghini e al co-executive producer Harriet Creelman. La serie è ispirata alla saga di romanzi acclamati dalla critica Young Sherlock Holmes, di Andy Lane.