In occasione della vera
data di nascita di Marcello Mastroianni – due
giorni prima di quella registrata all’anagrafe – domani, giovedì 26
settembre, la Casa del Cinema di Roma ospiterà una serie di eventi
per celebrare il mito del pluripremiato attore.
Il primo appuntamento si
terrà alle ore 17 quando l’attrice Chiara
Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve,
introdurrà la proiezione di Marcello mio di Christophe
Honoré. Nel film, presentato al Festival
di Cannes 2024, Chiara decide di far rivivere suo padre
attraverso se stessa, con un talento fuori dal comune, pieno di
incredibile coraggio e irresistibile ironia: si veste come lui,
parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta
intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.
Al termine della
proiezione, si terrà un incontro su Mastroianni che vedrà
nuovamente protagonista Chiara affiancata, in questo caso, da una
serie di registi che hanno lavorato, nel corso degli anni, insieme
all’attore: fra questi, Liliana Cavani (che lo ha diretto in film
come La pelle e Oltre la porta), Luciano Tovoli (Il
generale dell’armata morta), Francesca Archibugi (Verso sera) e
Roberto Faenza (Sostiene Pereira).
Cortesia di Festa del Cinema di Roma 2024
Chiara Mastroianni incontra il pubblico in occasione
dell’Omaggio a Marcello Mastroianni
Alle ore 21 si terrà la
proiezione di 8½ di Federico Fellini, il film che valse
all’attore il successo internazionale: un capolavoro premiato con
due Oscar®, imprescindibile pietra di paragone per qualsiasi opera
sulla fatica e la magia del cinema.
La giornata dedicata a
Mastroianni rientra nell’ambito della retrospettiva “Viva Marcello”
che dallo scorso 9 settembre e fino al prossimo 31 ottobre, celebra
il mito dell’attore, con un’ampia rassegna di circa cinquanta
titoli: un lungo viaggio, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta,
attraverso una filmografia impressionante che costituisce una parte
fondamentale del nostro cinema e di quello internazionale.
L’omaggio a Mastroianni
proseguirà inoltre alla
Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre
2024, che ha dedicato all’attore l’immagine ufficiale della
diciannovesima edizione, e che ospiterà una serie di film,
documentari, eventi, incontri e mostre che coinvolgeranno tutta la
Capitale, dall’Auditorium Parco della Musica alla Casa del Cinema
fino a Castel Sant’Angelo.
MAX3MIN, festival nato nel 2021 come
manifestazione integralmente online, torna per la
sua quarta edizione in una veste rinnovata,
sempre continuando a esplorare l’universo del cinema super-corto,
con una selezione di film di breve durata per un massimo di 3
minuti.
La manifestazione ideata e diretta
dalla scenografa italo-argentina Martina
Schmied, per l’edizione 2024 consolida infatti la sua
presenza cittadina con tre giorni di programmazione a Milano in
alcuni centri nevralgici di zona Isola come il Teatro Fontana e
Stecca3, e una serata di premiazione in uno dei luoghi simbolo del
cinema a Milano ovvero Anteo Palazzo del Cinema.
Alla tre giorni di programmazione
milanese, dal 4 al 6 ottobre, si affianca come di consueto la
programmazione online: dal 6 all’11 ottobre, infatti, i film dei
concorsi internazionali saranno disponibili in streaming gratuito
worldwide sul sito www.max3min.com.
3 sezioni competitive e 3
sezioni fuori concorso, con un focus interamente dedicato
alle esperienze immersive e alla realtà virtuale, ma anche talk,
laboratori, musica e party: questi gli elementi della quarta
edizione.
IL PROGRAMMA E I
CONCORSI
Sono tre quest’anno le sezioni
competitive di MAX3MIN, per uno spaccato sul cortometraggio che
come sempre spazia tra generi e modalità narrative, tra la
tradizione del racconto più classico alla novità: temi e forme che
sembravano cogliere l’urgenza del presente, condensati in un tempo
piccolo ma in grado di far esplodere i significati.
Tra gli oltre 1.000 film arrivati,
sono 48 i titoli del Concorso Internazionale,
provenienti da 26 paesi, per 135 minuti totali di
visione, per una selezione che oscilla tra passato,
presente e futuro. Documentario d’osservazione, thriller, cinema
classico, animazione in stop motion: la pluralità di generi è
sempre stata una caratteristica fondamentale della selezione di
MAX3MIN, così come la miscellanea degli argomenti esplorati. Dalle
tematiche di genere alla militarizzazione dell’infanzia,
dall’interruzione di gravidanza alle tematiche ambientali, per uno
spaccato lucido ed eterogeneo sul nostro presente, fino a storie
più intime che affrontano tematiche personali, o ancora film più
peculiari che filmano il mondo animale o quello degli oggetti.
Torna anche per il 2024 il Concorso NEXT GEN,
dedicato ai migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di
tutto il mondo, composto quest’anno da 20 titoli, provenienti da 15
paesi, per una durata totale di 49 minuti di visione.
A chiudere il programma dei tre
concorsi è UNfasten your seat belt & Enjoy your
time, una nuova sezione competitiva
realizzata grazie alla Special Partnership con SEA
Milan Airports, con 10 film da 8 Paesi capaci di far
volare il tempo, ovvero una selezione di titoli in grado di
intrattenere e far sorridere i passeggeri in aeroporto in attesa
del volo.
FUORI CONCORSO ED EVENTI
SPECIALI:IL FESTIVAL IN CITTÀ
Da venerdì 4 fino a domenica 6
ottobre MAX3MIN consolida la sua presenza a Milano con un programma
fitto di appuntamenti tra il Teatro Fontana, Stecca 3 e Anteo
Palazzo del Cinema. Oltre alle proiezioni dei cortometraggi in
concorso, e un ricchissimo palinsesto Fuori Concorso, arricchiranno
il programma gli incontri con gli ospiti e numerosi appuntamenti
musicali.
Il programma di proiezioni ospiterà
quest’anno 3 sezioni Fuori
Concorso:Immagina
l’inimmaginabile, un insieme di talk,
proiezioni e realtà aumentata per riflettere su scenari sostenibili
e non del presente e del futuro; Carte Blanche Krakow
Film Festival, una selezione di cortometraggi dalla
Polonia a cura del Krakow Film Festival e realizzata con il
supporto dell’Istituto Polacco di Roma e del Consolato Generale
della Repubblica di Polonia in Milano;
e Synesthetic Nostalgia, dedicata
alle esperienze immersive e alla realtà virtuale, con 6 opere
immersive oltre ad alcune anticipazioni ad accesso gratuito
dislocate nel quartiere Isola nei giorni precedenti all’inizio del
festival.
Da quest’anno MAX3MIN ha avviato
una partnership conMUBI, con le proiezioni dei corti delle
collezioni GREEN
PORNO, MAMMAS e SEDUCE
ME, diretti e interpretati da Isabella
Rossellini.
Ad inaugurare il programma di
MAX3MIN, venerdì 4 ottobre, sarà un djset a cura di
Volume – Dischie libri e
l’opening con lo stand up
comedian Alessandro Ciacci che precederà le
proiezioni dei film in concorso.
Nella tre giorni di festival
milanese troveranno spazio incontri e talk, eventi
e laboratori pensati per i più piccoli con
attività ludiche realizzate con la collaborazione di Lidia Pezzoli
della falegnameria sociale Bricheco e con il filmmaker Andrea
Sestu.
Non mancheranno gli appuntamenti
serali con i 2 party che animeranno il
weekend di MAX3MIN negli spazi della Stecca3: sabato sera (dalle
ore 22.00) il party di Discosizer con
Psycho Mind Transmission ed Enrico Vivaldi, mentre domenica (a
partire dalle 19.00) andrà in scena il set
targato GodWillSaveUs, giovanissimo
collettivo made in Milano.
GIURIE E PREMI DI MAX3MIN
2024
Saranno tre le giurie che
assegneranno i premi per i film di MAX3MIN 2024. A valutare i film
del Concorso Internazionale sarà una giuria composta
da Séverine Petit (project manager Green
Film Lab, del TorinoFilmLab), Alessandro Del
Re (co-direttore artistico di Lago Film Fest e senior
programmer MUBI) e Virgilio Villoresi
(videomaker e animatore), che sceglieranno i 5 migliori
cortometraggi e decreteranno il vincitore a cui verrà assegnato il
premio di 3000 euro.
La giuria del Concorso NEXT GEN sarà
composta quest’anno da tre programmer del Krakow Film
Festival: Barbara Orlicz-Szczypuła, Marta
Świętek e Anna Waszczuk, che
premieranno il miglior film della sezione dedicata agli studenti di
cinema con un premio tecnico, ovvero un set DJI Osmo Mobile 6 Vlog
Combo.
La giuria del
concorso UNfasten your seat belt & Enjoy your
time sarà invece composta da una rappresentanza di
SEA Milan Airports. Il cortometraggio vincitore sarà proiettato sul
maxischermo della Porta di Milano dell’aeroporto Milano Malpensa e
vincerà un premio di 1000 euro.
Oltre ai premi decretati dalle tre
giurie, saranno anche assegnati il Premio del
Pubblico, scelto dagli utenti tramite votazione on-line e
in sala, e una menzione
speciale attribuita dalla redazione
di Rolling Stone Italia.
Prime
Video svela oggi il trailer ufficiale e le prime
immagini dell’attesissima serie crime thriller
Cross, con Aldis Hodge nel ruolo
di Alex Cross. Il 14 novembre, tutti gli otto
episodi debutteranno in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. Prodotta da Paramount Television Studios e Skydance
Television, CROSS è una serie thriller adrenalinica,
intensa e ricca di colpi di scena, creata dallo showrunner ed
executive producer Ben Watkins e basata sui personaggi dei romanzi
best-seller di James Patterson dedicati al detective Alex Cross.
Prima ancora del suo debutto, il rinnovo della serie per una
seconda stagione è stato annunciato da Prime Video in occasione del
primo Upfront di Amazon.
Alex Cross è un
detective e psicologo forense, straordinariamente abile
nell’entrare nella psiche degli assassini e delle loro vittime, al
fine di identificare – e infine catturare – i criminali. Hodge è
protagonista e produttore della serie. Il cast di
CROSSè poi composto da
Isaiah Mustafa, Juanita Jennings, Alona Tal, Samantha
Walkes, Caleb Elijah, Melody Hurd, Jennifer Wigmore, Eloise
Mumford e Ryan Eggold.
1 di 5
Aldis Hodge, Isaiah
Mustafa, Alona Tal in Cross - Prime Video
Aldis Hodge, Isaiah Mustafa
in Cross - Prime Video
Aldis Hodge in Cross -
Prime Video
in Cross - Prime
Video
Ryan Eggold, Aldis Hodge in
Cross - Prime Video
Watkins è showrunner ed executive
producer della serie con la sua Blue Monday Productions. Come
executive producer figurano anche Sam Ernst, Jim Dunn e Craig
Siebels, insieme a James Patterson, Bill Robinson e Patrick Santa
per la James Patterson Entertainment. David Ellison, Dana Goldberg
e Bill Bost sono executive producer per Skydance Television.
CROSS è prodotta da Amazon MGM Studios, Paramount
Television Studios e Skydance Television.
Considerata una delle più talentuose
e versatili attrici della sua generazione, Fotinì
Peluso si è da qualche anno a questa parte distinta grazie
ad una serie di noti film e ancor più popolari fiction e serie. Con
una filmografia che vanta anche alcuni titoli di produzione
internazionale, il suo è dunque uno dei nomi da tenere maggiormente
d’occhio per il futuro della recitazione italiana.
I film, le fiction e le serie TV in
cui ha recitato Fotinì Peluso
2. È celebre per alcune
serie TV. L’attrice ha debuttato con la fiction
Romanzo famigliare, per poi prendere parte a
Nudes (2021) e La Compagnia del Cigno
(2021-2023), grazie a cui acquista maggiore notorietà. Si conferma
poi grazie alla serie NetflixTutto chiede salvezza, dove recita accanto a
Federico Cesari. Nel 2023 ha invece recitato in
Greek Salad e Les Indociles, mentre nel 2024
riprende il ruolo di Nina Marinelli nella
seconda stagione di Tutto chiede salvezza.
Fotinì Peluso recita in Tutto chiede salvezza
3. È entusiasta dei temi
trattati nella serie. In Tutto chiede salvezza
l’attrice interpreta Nina Marinelli, attrice, influencer ed ex
compagna di liceo di Daniele, che si ritrova ricoverata nel reparto
femminile dopo aver tentato il suicidio. Del progetto l’attrice ha
dichiarato: “La serie è bella perché tratta il disagio mentale,
un tema di cui si parla poco. Racconta che tutti possiamo stare
male, e dobbiamo accettarci per come siamo, né bianchi, né neri,
con le nostre mille sfumature“.
4. Era intimorita dalla
seconda stagione. Mentre la prima stagione di Tutto
chiede salvezza era basata sul libro omonimo di
Daniele Mencanelli, la seconda stagione è invece
stata realizzata in modo del tutto originale. L’attrice ha rivelato
di essersi sentita un po’ preoccupata dal non avere dei riferimenti
precisi su cui basarsi. Mencanelli ha tuttavia partecipato alla
scrittura della sceneggiatura, cosa che ha permesso di rimanere
fedeli alle intenzioni dei primi episodi.
Fotinì Peluso in Sotto il sole di Riccione
5. Ha recitato nel film
estivo di Netflix. Tra i protagonisti di Sotto il sole
di Riccione, il film di Netflix dedicato alle avventure di un
gruppo di giovani alle prese con amori e altri guai, vi è anche
Fotinì Peluso, interprete di una ragazza di nome di Guenda, di cui
il timido Marco (interpretato da Saul Nanni) è
innamorato. I loro due personaggi, tuttavia, non sono tornati nel
sequel Sotto
il sole di Amalfi.
Fotinì Peluso e La Compagnia del Cigno
6. Ha scavato nel proprio
vissuto per recitare la propria parte. In La Compagnia
del Cigno l’attrice interpreta Barbara, adolescente molto
intelligente, riservata e talentuosa che suona il pianoforte e il
fagotto. Nel corso della serie si scopre che è stata vittima di una
relazione tossica che l’ha fortemente destabilizzata. A riguardo
l’attrice ha dichiarato: “Tutti, crescendo, attraversiamo
esperienze morbose o autolesioniste: ho dovuto cercare tra quelle
che avevo vissuto personalmente per capire cosa succede a Barbara,
riattivare frustrazioni e schemi malati, per ricordare che certe
relazioni tossiche sono una droga“.
Il significato del nome datole dai genitori
7. Il suo nome ha origini
greche. Figlia di padre italiano e madre greca, l’attrice
si è da subito fatta notare anche per il suo particolare nome,
Fotinì. Molto comune in Grecia, deriva dal greco antico “Photeinos”
che significa “luminoso” o “radioso”. È spesso usato come sinonimo
di “luce” e “conoscenza” nella letteratura greca classica.
Appartiene però anche alla tradizione cristiana ortodossa ed è
associato alla “Samaritana” del Vangelo di Giovanni, una donna che
scoprì la verità e trovò la salvezza attraverso il dialogo con
Gesù.
Fotinì Peluso in Sotto il sole di Riccione. Cortesia di
Netflix
Fotinì Peluso è su Instagram
8.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da 72 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa
200 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi
lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di
tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano
anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e
altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue novità.
Fotinì Peluso ha un fidanzato?
9. È molto
riservata. L’attrice è da sempre molto riservata circa la
sua vita privata e la sua sfera sentimentale. Tuttavia, in
un’intervista del novembre 2023 ha dichiarato di non essere più
impegnata in una relazione con quello che definisce il suo
“fidanzato storico” e di non fare pronostici in materia di
sentimenti, preferendo concedersi del tempo per sé e per portare
avanti la propria carriera.
L’età e l’altezza di Fotinì Peluso
10. Fotinì Peluso è nata il
1 gennaio 1999 a
Roma.L’attrice è alta complessivamente 1,68
metri.
Nel film Apple Original diretto da
Jon Watts, Clooney interpreta un fixer
professionista assunto per coprire un crimine in casa di
un’importante funzionaria newyorkese. Quando sulla scena si
presenta un secondo risolvi-problemi (Pitt), i due “lupi solitari”
si ritrovano, loro malgrado, a lavorare insieme. Nel corso di una
notte esplosiva, scoprono che la faccenda sta per sfuggirgli di
mano in modo completamente inaspettato… dovranno mettere da parte i
loro dissapori e il loro ego per portare a termine il lavoro.
Completano il cast anche Amy Ryan, Austin Abrams, Poorna
Jagannathan, Richard Kind e Zlatko Burić.
Proveniente dagli Apple Studios,
“Wolfs – Lupi solitari” è scritto e diretto da Watts (“Spider-Man:
No Way Home”) e prodotto in collaborazione con la Smokehouse
Pictures di George Clooney e la Plan B Entertainment di
Brad Pitt insieme ai produttori Brad Pitt, Dede
Gardner, Jeremy Kleiner, Grant Heslov, George
Clooney e Dianne McGunigle.
Netflix
sbarca a Lucca Comics & Games 2024
con Squid Game 2 ed una serie di appuntamenti
imperdibili. Si parte da Piazza Anfiteatro, in cui prenderanno vita
il padiglione e lo store esclusivo dedicati a Squid
Game (con prodotti creati esclusivamente per LC&G
2024), dove i fan potranno immergersi nel mondo dell’iconica
serie.
L’appuntamento speciale
con Squid Game è fissato in particolare per il 31 ottobre, quando
la città accoglierà il creatore, scrittore e regista Hwang
Dong-hyuk e i protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-jun, che
incontreranno i fan e sveleranno, a tutto il mondo, alcune novità
dell’attesissima seconda stagione, che sarà disponibile dal 26
dicembre solo su Netflix.
Nel corso della
manifestazione, dal 30 ottobre al 3 novembre, ci saranno anche
altre sorprese da scoprire in tutta la città, a partire
dall’iconica bambola che dominerà Piazza San Michele, sfidando i
fan nel più classico degli “1, 2, 3, stella!”.
Squid
Game, la serie che ha avuto un successo senza
paragoni su Netflix, rimanendo tutt’oggi la serie più popolare su
Netflix dopo più di due anni dalla sua uscita, sta per fare il suo
ritorno trionfale, e tutto il mondo è in fermento.
Oltre al suo enorme
successo di pubblico, la serie ha fatto la storia vincendo 6 Emmy
Awards tra cui Miglior Regia per Hwang Dong-hyuk e Miglior Attore
Protagonista per Lee Jung-jae, oltre ad altri premi prestigiosi
come il Gotham Award per la “Serie rivelazione” e un “AFI Honor nel
2021”.
Netflix sbarca a Lucca Comics &
Games con Squid Game 2
Credit Netflix
Tre anni dopo aver vinto
lo Squid Game, il Giocatore 456 ha rinunciato ad andare negli Stati
Uniti e fa il suo ritorno con un nuovo piano in mente. Gi-hun si
tuffa ancora una volta nel misterioso gioco di sopravvivenza,
iniziando un altro gioco di vita o di morte con nuovi partecipanti
riuniti per vincere il premio di 456 miliardi di won.
La battaglia tra Gi-hun
(Lee Jung-jae, che per il ruolo nella prima stagione ha vinto come
Attore Protagonista in una Serie Drammatica ai 74esimi Emmy®) e il
Front Man (Lee Byung-hun) entra nel vivo, mentre Gi-hun cerca
vendetta in un nuovo gioco letale.
La nuova stagione
accoglierà anche altri amati personaggi della prima stagione, come
il Reclutatore (Gong Yoo). Oltre ai nuovi membri del cast Yim
Si-wan, Kang Ha-neul e Park Gyu-young.
Il visionario regista
Hwang Dong-hyuk ritorna alle redini del progetto. In seguito alla
sua storica vittoria ai 74esimi Emmy®, primo asiatico ad
aggiudicarsi la Miglior Regia in una Serie Drammatica, Hwang
riprende il suo ruolo di regista, scrittore e produttore. Insieme a
un cast da sogno al suo fianco, le aspettative sono alte per il
genio dietro al colosso Squid Game.
La storia di Squid
Game
Squid Game ha sconvolto il
mondo con la sua uscita nel 2021, diventando presto una delle serie
più viste su Netflix a livello globale. Accumulando più di 1,65
miliardi di ore di visualizzazione da parte di più di 142 milioni
di famiglie nei suoi primi 28 giorni, la serie ha raggiunto il
posto #1 nella Top 10 di 94 Paesi.
Oltre al suo enorme
successo di pubblico, la serie ha vinto premi prestigiosi ed è
stata lodata per il suo fresco commento su una società moderna
immersa in una spietata competitività, il tutto raccontato in
contrasto con lo sfondo di nostalgici giochi da bambini,
trasformando tutto ciò che è Squid Game – la sua arte, musica,
estetica e i suoi giochi – in un fenomeno culturale globale.
Dettagli sulla serie
SINOSSI: Tre anni dopo aver vinto
lo Squid Game, il Giocatore 456 rimane determinato a trovare le
persone che stanno dietro a questo gioco e a porre fine al loro
sport malvagio. Utilizzando questa fortuna per finanziare la sua
ricerca, Gi-hun inizia dal luogo più ovvio: cerca l’uomo in abito
elegante che gioca a ddakji nella metropolitana. Ma quando i suoi
sforzi producono finalmente dei risultati, la strada per
distruggere l’organizzazione si rivela più letale di quanto
immaginasse: per porre fine al gioco, deve rientrarvi.
DATA DI USCITA: 26 dicembre
2024
SCRITTORE/REGISTA: Hwang
Dong-hyuk
PRODUTTORI ESECUTIVI: Kim Ji-yeon,
Hwang Dong-hyuk
PRODOTTA DA: Firstman Studio
CAST PRINCIPALE: Lee Jung-jae, Lee
Byung-hun, Wi Ha-jun, Gong Yoo, Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Park
Gyu-young, Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim,
Lee David, Choi Seung-hyun, Roh Jae-won, Jo Yu-ri e Won Ji-an
E’ stato
presentato il trailer di Berlinguer. La grande
ambizione, il film che
aprirà la 19a edizione della Festa del Cinema di
Roma ed è presentato in concorso “Progressive
Cinema”. Nel cast al fianco di Elio
Germano, che veste i panni del politico che ha fatto la
storia del partito comunista in Italia, tra gli altri,
Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea
Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli,
Fabrizia Sacchi.
Il film è una
produzione Vivo film e Jolefilm
con Rai Cinema, in coproduzione con
Tarantula (Belgio) e Agitprop
(Bulgaria) con le musiche originali di
Iosonouncane e arriverà nelle sale il prossimo
31 ottobre distribuito da Lucky
Red.
La trama di Berlinguer.
La grande ambizione
Di solito si
vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini
privati,contro la grande ambizione, che è indissolubile
dal bene collettivo.
ANTONIO
GRAMSCI
Fondatore del
Partito Comunista Italiano
Quando una via
sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto
Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più
importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un
milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di
elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo
nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un
mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni
di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la
Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia.
Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari,
attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine
dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il
potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della
Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo
per cui vita e politica, privato e collettivo, erano
indissolubilmente legati.
La nuova serie originale Win or Lose segue le storie
intrecciate di diversi personaggi che si preparano alla grande
partita del campionato di softball. Otto episodi, ognuno dei quali
segue un nuovo personaggio, saranno disponibili su Disney+ a partire dal 19 febbraio
2025.
Win or Lose mostra come ci
si sente a stare nei panni di otto diversi personaggi nella
settimana che precede la grande partita – dei ragazzi insicuri, i
loro genitori iperprotettivi, persino un arbitro innamorato – con
prospettive incredibilmente divertenti, molto emozionanti e animate
in modo unico. Con la voce, nella versione originale, di
Will Forte nel ruolo dell’allenatore, Win or
Lose vede Carrie Hobson e Michael
Yates nel ruolo di registi, sceneggiatori e produttori
esecutivi mentre David Lally è il produttore.
Nella versione originale, il cast
vocale di Win or Lose è composto da Will Forte, Rosie
Foss, Josh Thomson, Milan Elizabeth Ray, Rosa Salazar, Dorien
Watson, Izaac Wang, Chanel Stewart, Lil Rel Howery, Melissa
Villaseñor, Jo Firestone, Flula Borg, Kyleigh Curran, Jaylin
Fletcher, Erin Keif, Tom Law, Beck Nolan, Orion Tran e Rhea
Seehorn. La serie, che presenta prospettive incredibilmente
divertenti, molto emozionanti e animate in modo unico, è prodotta
da David Lally, con le musiche del compositore Ramin Djawadi e le
canzoni originali di CAMPFIRE e Djawadi.
“Da piccola ho giocato
a softball”, ha dichiarato Carrie
Hobson, sceneggiatrice, regista ed executive producer
della serie insieme a Michael Yates. “Ispirati da questa
esperienza, abbiamo pensato che il softball fastpitch fosse lo
sfondo perfetto per la serie.Ci sono così tante
sfaccettature che amo dello sport: può tirar fuori il meglio e il
peggio di una persona, e anche quella più calma può perdere le
staffe. Quando si tratta di vincere o
perdere, le conseguenze non sono nulla, eppure sono tutto. Ci
sembrava davvero l’arena migliore per i temi che amavamo”.
La Marvel potrebbe aver già rivelato
la prossima morte nell’MCU in Agatha
All Along (la nostra recensione) . La serie
dedicata Agatha Harkness si è aperta con due episodi che si sono
conclusi con Agatha e la sua congrega improvvisata che si
avventurano lungo la Strada delle Streghe, dando
il via al filo narrativo principale. Nel frattempo,
molte domande incombono su dettagli come la relazione di Agatha
con Rio Vidal, il destino di Scarlet Witch e l’identità del
personaggio di Joe Locke, Teen, i cui tentativi di
elaborare se stesso sono stati apparentemente
bloccati da un incantesimo.
La fine dell’episodio 2 di
Agatha All Along ha visto la
congrega aprire la porta della Strada delle Streghe proprio mentre
i
Sette di Salem incombevano sulla residenza di Agatha a
Westview. Ognuno dei membri della congrega ha una ragione chiara
per percorrere la Strada delle Streghe, che garantirà ai
viaggiatori la realizzazione del loro più grande desiderio, tranne
Sharon Davis, la cui presenza è stata forzata da
Agatha nel suo tentativo di evitare Rio Vidal. Per entrare nella strada, la
congrega ha dovuto cantare una canzone che ora è diventata un
argomento centrale per lo spettacolo per un motivo importante.
The Ballad Of The Witches Road spiega la trama di Agatha
Le cose non sembrano andare bene per un membro della
congrega
I cantautori della ballata
Agatha All Along, Kristen
Anderson-Lopez e Robert Lopez, hanno
divulgato prima dell’uscita dello show che “The Ballad of the
Witches’ Road” è una mappa stradale per ciò che verrà nella
serie. Ciò ha già iniziato a dispiegarsi poiché le prime quattro
righe descrivono la congrega riunita di Agatha All Along:
“Cerca la strada
A tutto ciò che è brutto e
giusto
Raccogli sorelle fuoco
Acqua, terra e aria”
In questo caso, l’alchimista
Jennifer Kale è associata all’acqua, la strega del
sangue Alice Wu-Gulliver è il fuoco e la
divinatrice Lilia Calderu è associata all’aria.
Mentre l’elemento terra dovrebbe probabilmente essere collegato
alla strega verde Rio Vidal, il pollice verde di
Sharon Davis è stato apparentemente sufficiente a
garantire loro l’accesso alla Witches’ Road. Il testo rimanente è
il seguente:
Ora più buia, risveglia il tuo
potere
Terrestre e divino
Brucia e fermenta con la vera
congrega
E la gloria sarà tua
[Coro]
Giù, giù, giù per la
strada
Giù per la strada delle
streghe
Giù, giù, giù per la
strada
Giù per la strada delle
streghe
Giù, giù, giù per la
strada
Giù per la strada delle
streghe
Cerchio cucito con il
destino
Sblocca il tuo cancello
nascosto
[Strofa 2]
Marciando sempre avanti
Sotto il santuario
boscoso
Non mi allontano dal
sentiero
Tengo la mano della morte nella
mia
Notte primordiale, dona la
vista
Familiare al tuo fianco
Se uno se n’è andato, andiamo
avanti
Lo spirito come nostra
guida
[Coro]
Giù, giù, giù per la
strada
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Giù, giù, giù per la strada (Giù
per la strada delle streghe)
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Giù, giù, giù per la strada (Giù
per la strada delle streghe)
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Sangue, lacrime e ossa
Fanciulla, madre,
vecchia
[Strofa 3]
La strada è selvaggia e
malvagia
Serpeggiando attraverso il
bosco
Dove tutto ciò che è sbagliato è
giusto
E tutto ciò che è cattivo è
buono
Attraverso molte miglia di
trucchi e prove
Vagaberemo in alto e in
basso
Doma le tue paure, appare una
porta
È giunto il momento di
andare
[Coro]
Giù, giù, giù per la strada (Giù,
giù, giù, giù)
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Giù, giù, giù per la strada (Giù
per la witches’ road)
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Giù, giù, giù per la strada (Giù
per la strada delle streghe)
Giù per la strada delle streghe
(Giù per la strada delle streghe)
Seguimi, amico mio
Verso la gloria alla
fine
I versi successivi della canzone
sono ora un enorme punto di interesse in quanto sembrano descrivere
in dettaglio cosa accadrà dopo. Ciò culminerà apparentemente in
“gloria alla fine“, anche se non senza un numero
significativo di ostacoli. Mentre alcuni versi sono aperti
all’interpretazione, tuttavia, un paio sono piuttosto trasparenti,
ed è qui che la Marvel ha dimostrato che la
morte è già in arrivo per uno dei membri della congrega di
Agatha.
Una riga nella nuova canzone di
Agatha è molto minacciosa
La ballata annuncia la morte di un
membro
La seconda strofa sarà quella in cui
la congrega riprenderà nell’episodio 3 di Agatha All
Along. Mentre “santuario boscoso” presumibilmente
si riferisce alla stessa Strada delle Streghe boscosa, i
riferimenti a “notte primordiale“, “mano della
morte” e “familiare” sono meno chiari. Eppure è nella
penultima riga della strofa che la ballata ha rivelato in termini
inequivocabili che un membro della congrega morirà, recitando
“Se uno se n’è andato, andiamo avanti“. La riga suggerisce
che uno di loro “se n’è andato“, ovvero morto, mentre la
congrega rimanente persisterà.
Il fatto che la rivelazione arrivi
nella seconda strofa significa che questa morte è probabilmente
piuttosto imminente all’interno dello show. Resta da vedere se ciò
accadrà nell’episodio 3, ma questa volta c’è almeno un grosso
indizio nascosto nei titoli di coda dello show. Presi insieme ad
altre prove esterne allo show, gli spettatori hanno iniziato a
dedurre quale della congrega sta per affrontare il ceppo.
Come i titoli di coda di Agatha
accennano alla prossima grande morte della Marvel
Debra Jo Rupp appare con un
particolare tipo di fiore
1 di 8
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Screen Credits Agatha All
Along
Mentre scorrono i titoli di coda di
Agatha
All Along, i nomi di ciascuno dei personaggi
principali sono accompagnati da alcune immagini che sono piuttosto
rivelatrici. Mentre la maggior parte sembra relativamente
intuitiva, come Kathryn Hahn che appare accanto
alla Strega Cattiva dell’Ovest, Debra Jo Rupp, che
interpreta Sharon Davis, appare accanto ad alcuni gigli bianchi.
Mentre questi rappresentano presumibilmente il pollice verde di
Davis, è difficile ignorare che i gigli bianchi in particolare
simboleggiano tipicamente la morte. Di tutti i fiori che avrebbero
potuto essere usati, i gigli sembrano piuttosto evidenti per questo
motivo.
Un altro caso anomalo, tuttavia, è
il nome di Joe Locke, che appare accanto a un
titolo “Quasi morto a Westview“. Sebbene questo sembri un
po’ più scontato, è improbabile che l’adolescente di Joe
Locke venga condannato a morte così presto nello show,
principalmente perché il personaggio sembra essere centrale nella
trama. Creare il mistero della sua identità solo per ucciderlo un
paio di episodi dopo sarebbe assurdo. Con questo in mente, Davis
sembra un candidato molto più probabile.
Vale anche la pena notare che il
personaggio di Joe Locke è stato investito da
Sharon Davis a Westview, risultando quindi
“Quasi morto” poiché era vicino a Davis in quel
momento.
Una teoria più azzardata condivisa
da @inthashadowz suggerisce che Sharon Davis sia in realtà
Mephisto, un personaggio che si dice sia stato almeno menzionato in
Agatha All Along. Questa teoria deriva dalla
teoria secondo cui Sharon è, in effetti, una Rio
Vidal mutaforma.
Una risposta di u/RAMcGonagall
tramite Reddit, nel frattempo, spera semplicemente che Sharon Davis
venga resuscitata se viene uccisa in qualsiasi momento come parte
di uno dei desideri della congrega. Qualunque cosa accada, le cose
non stanno andando bene per Sharon Davis – e forse l’episodio 3 di
Agatha All Along sarà quello in cui incontrerà la
sua fine.
Dopo il grande successo
del primo ciclo, adattamento del libro omonimo autobiografico di
Daniele Mencarelli,
torna dal 26 settembre su Netflix
Tutto chiede salvezza, la serie di successo che vede
protagonista Federico Cesari. Sempre prodotta da
Picomedia e diretta da Francesco Bruni, il
quale si conferma ancora una volta la sensibilità giusta per questo
tipo di racconto, Tutto chiede Salvezza 2 ci
riporta Villa San Francesco a distanza di due anni
dall’ultima volta in cui siamo stati accanto a Daniele.
Di cosa parla Tutto
chiede Salvezza 2
Come anticipato, torniamo
dal protagonista: Daniele, che con Nina (Fotinì
Peluso), ha dato il benvenuto alla loro piccola
Maria. Ma i due si sono anche lasciati, e infatti la serie si apre
sulla loro battaglia legale per la custodia dell’infante. Il
“nostro eroe” avrà cinque settimane (il tempo dietetico
nell’arco del quale si svolgono i 5 episodi della serie)
per dimostrare di essere in grado di potersi occupare della figlia.
Tuttavia, questo periodo corrisponde anche con il suo inserimento
all’interno del personale di Villa San Francesco. Dopo il suo
percorso riabilitativo ancora non concluso, Daniele ha scelto di
rimanere nella struttura in qualità di infermiere e si appresta a
cominciare il suo tirocinio. Il giovane ha deciso di darsi una
possibilità e di mettere a disposizione della società la sua grande
sensibilità ma anche la sua esperienza personale, che lo ha portato
al punto in cui si trova ora. Sa che la malattia mentale è una
condizione che non lascia mai il suo ospite e quindi deve stare
doppiamente in allerta.
Il ritorno di Daniele in
clinica lo posizionerà in maniera differente rispetto a tutto il
personale medico che lo ha assistito nella
prima stagione: il Dott.Mancino di Filippo Nigro e la Dott.ssa Cimaroli di
Raffaella Lebboroni, ma anche il Pino di Ricky Memphis e la Rossana di Bianca
Nappi, l’Alessia di Flaure BB Kabore
saranno ora suoi “colleghi”, dinamica che viene affrontata con voci
differenti, a seconda di chi è, di volta in volta, la persona con
cui si confronta il volenteroso tirocinante.
Tutti i nuovi pazienti
chiedono salvezza
Daniele entrerà anche in
contatto con altri sé, nuovi pazienti che come lui sono in grave
difficoltà, ma che allo stesso tempo sono storie diverse e
complesse e meritano di essere salvate. Drusilla Foer è
Matilde che combatte contro la sua ricerca dell’identità e
della voglia di vivere; Samuel Di Napoli è Rachid
giovane promessa del calcio la cui ascesa e caduta repentine hanno
lasciato tracce sul suo giovane ego; Marco Todisco è
Paolo, lettore avido che ci riporta la mente allo splendido
e tragico Mario di Andrea Pennacchi che rivediamo in forma
di flashback, ma anche “in carne e ossa” nella figura di sua figlia
Angelica (Valentina
Romani), giovane donna con dei sospesi importanti
con il padre scomparso.
Parlare di “salute
mentale” è un imperativo che negli ultimi anni è diventato sempre
più urgente. Il mondo intorno a noi cade a pezzi e riuscire ad
avere gli strumenti per leggerlo e viverlo senza essere sopraffatti
dal terrore è importante. Tuttavia non sono molti i contesti e le
realtà, anche nel mondo della serenità e del cinema, che riescono a
farlo con dignità e chiarezza. Tutto chiede salvezza è un’eccezione
e un’eccellenza in questo senso. La serie riesce a trovare la
chiave giusta per approcciarsi in maniera sana e non retorica a
questo tipo di problematiche che, per quanto ormai alla luce del
sole, fanno sempre fatica a essere normalizzate.
La serie fa leva molto
sull’aspetto salvifico dell’empatia e la doppia posizione di
Daniele in
questa stagione consente di lavorare meglio in questo senso: il
personaggio si fa punto di vista sia per chi deve occuparsi dei
malati sia per i malati stessi che si vedono capiti, compresi e
accolti anche di più da chi sa bene cosa passano. Questo leggero
cambio di prospettiva permette alla serie di essere efficace e
convincente pur senza il supporto del testo originale che aveva
invece il primo ciclo. Non solo, la serie non smette di denunciare
le “falle del sistema”, quelle pecche nella gestione di queste
circostanze nel mondo reale che aggravano situazioni già
delicate.
Gli aspetti legati alla
malattia mentale si ampliano e diventano sempre più dettagliati e
così Daniele e Nina si fanno davvero veicolo di una missione di
evangelizzazione, quasi, aprendo spiragli, ingressi verso un mondo
che non vede l’ora, ha bisogno di essere raccontato.
Francesco Bruni firma la regia di
Tutto Chiede Salvezza 2
A coronare la scrittura
di questo diario emotivo c’è la regia di Francesco
Bruni che si conferma l’autore perfetto per questo
racconto. Con tatto e accoglienza si mette al servizio dei
personaggi e delle loro emozioni, contribuendo in maniera
determinante alla confezione di un prodotto che va oltre il
semplice racconto di una buona storia con personaggi a cui ci si
affeziona, ma è consapevole del messaggio che porta e lo tiene
sempre in altissima considerazione.
In un continuo sforzo di
dare verità alle storie che attraversa, contro cliché e stereotipi,
Tutto Chiede Salvezza 2 è una finestra aperta su
un mondo affamato di luce.
“Evil isn’t born, it’s
made”, recitava Once Upon a Time, una delle
produzioni più importanti che ha avuto l’audacia di rivisitare le
fiabe in chiave moderna. Una frase che definiva Regina Mills (la
Regina Grimilde), e che può essere indicativa per
Transformers One, film
d’animazione diretto da Josh Cooley.
Prendendo a piene mani da quell’universo fantascientifico
d’avventura della saga dei Transformers,
il regista
costruisce un prequel d’effetto, al cui centro si sviscera
l’amicizia fra Orion Pax e D-16 – i futuri Optimus Prime e Megatron
– e l’inarrestabile trasformazione di D-16 nel comandante dei
Decepticon che tutti conoscono.
Una storia che nelle sue
maglie narrative condensa due macro-temi importanti: la
speranza che nutre un’amicizia e spinge a combattere, ma anche la
pericolosità della disillusione e del tradimento, che possono far
diventare la lotta per la giustizia nel proprio peggior nemico. Il
film, realizzato in grafica computer 3D dalla Industrial Light &
Magic, si fortifica grazie
a un cast stellare che presta le voci ai personaggi: Chris Hemsworth, Bryan Tryee
Henry, Scarlett Johansson, Kegan-Michael
Key e
Steve Buscemi.Transformers One
arriva in anteprima il 21 e il 22 settembre, ma il suo debutto
ufficiale nelle sale è dal 26 settembre, distribuito da Eagle
Pictures.
La trama di Transformers
One
Molto tempo prima degli eventi della
saga live-action dei Transformers, il pianeta Cybertron era
minacciato dai Quintessenziani. I Cybertroiani, a causa di una
guerra devastante, avevano perso la Matrice del Comando, l’unica in
grado di far fluire l’energon, la vitale fonte di energia dei
Transformers. Nella città di Iacon, governata da Sentinel Prime,
due robot, Orion Pax e D-16, lavorano nelle miniere per estrarre
ciò che resta dell’energon. Orion, puro idealista, vorrebbe partire
alla ricerca della Matrice per riportare prosperità a Iacon
City.
D-16, più pragmatico e realista,
cerca di trattenere l’amico, pur condividendo tacitamente lo stesso
desiderio. Tuttavia, una scoperta inaspettata cambierà il loro
destino: insieme a Elita One e Bumblebee, i due amici intraprendono
un viaggio che li porterà a una verità sconvolgente. Cercheranno di
tornare dagli altri Transformers per salvare il loro mondo, ma
durante questa avventura, segnata da rivelazioni tragiche, D-16
sarà sopraffatto, precipitando in un oscuro destino che lo condurrà
alla rovina.
Cortesia di Eagle Pictures
Che cosa lega Optimus Prime e
Megatron, amicizia o vendetta?
Transformers One affonda le
radici nel passato dei personaggi che hanno dato vita alla
saga. Da un lato, esplora l’amicizia tra Optimus Prime e
Megatron: due minatori senza ingranaggi, uniti dall’amore
per Cybertron e dal desiderio di salvare il loro mondo dai
Quintessenziani. Due cuori che battono all’unisono per lo stesso
scopo, due amici che, nelle loro differenze, si completano. L’uno
la spalla dell’altro; l’uno la forza dell’altro. Pacche sulle
spalle e affettuose prese in giro definiscono un legame che
sembrava indissolubile, destinato però a segnare il destino dei
futuri leader delle due fazioni opposte.
Il film scava profondamente in quel
rapporto, coinvolgendo così tanto lo spettatore che, pur conoscendo
l’inevitabile (e infelice) epilogo, quando la rottura arriva, il
punto di non ritorno, si spera fino all’ultimo che la storia prenda
una piega diversa. Le fondamenta del loro rapporto affettivo
vengono delineate in modo chiaro e semplice,
permettendo sia agli adulti che ai bambini di connettersi con i
protagonisti. Ed è proprio nell’amicizia e nella loro missione
comune, che costituisce l’ossatura narrativa del film, che si
innesta la storyline più drammatica. Nel tentativo di salvare il
loro pianeta natale, D-16 perde la strada e la lucidità,
dimostrando quanto la delusione verso ciò in cui si credeva
profondamente possa far smarrire la ragione e portare a scelte
distruttive.
Megatron, infatti, non è nato
malvagio, ma sono stati gli eventi tragici, la disillusione e la
perdita di fiducia nel prossimo a corrompere la sua mente. Dopo
aver scoperto il tradimento di Sentinel Prime, Megatron desidera
solo distruggerlo, come lui ha distrutto la sua città e la sua
amata terra. Sprofonda in un baratro infernale dal quale non riesce
più a risalire, diventando esattamente ciò che odiava: un’anima
piena di luce, divorata dall’oscurità del dolore.
La meraviglia dei Transformers
Oltre a funzionare sul piano
narrativo, con diversi livelli di lettura per le varie fasce d’età,
Transformers One è ottimo anche dal punto
di vista tecnico e visivo. Nonostante siano fatti di
metallo e bulloni, i Transformers sono esteticamente affascinanti.
L’uso di una ricca palette cromatica valorizza ogni dettaglio,
conferendo a ciascuno un tocco personale e unico. Molto buono il
lavoro sul character design, che rende ogni personaggio sfaccettato
e riconoscibile, così come la CGI, che regala scene d’azione
visivamente d’impatto.
Un’altra nota di merito va alla
sceneggiatura, che alterna momenti intensi e commoventi a dialoghi
divertenti e leggeri, capaci di stemperare la drammaticità della
narrazione e strappare un sorriso. Transformers
One lascia il segno. E, come tutte le più riuscite
pellicole d’animazione (basti pensare al recente Inside Out
2), è in grado di dialogare con tutti, senza distinzioni.
Intrattiene e fa riflettere. Fa ridere ed emozionare.
Dopo il suo primo lungometraggio
The Grand Bolero,
il giovane regista
Gabriele Fabbro
dirigeTrifole – Le radici dimenticate,
un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco,
che arriverà nei cinema italiani a partire dal
17 ottobre
con
Officine UBU.
TRIFOLE– Le radici
dimenticate è un drama-adventure dal respiro
internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco
d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della
riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il
cercatore di tartufi Igor (Umberto Orsini) con la
sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia
(Ydalie Turk, attrice e co-autrice del
film), che da Londra arriva nelle Langhe su
richiesta della madre Marta(Margherita Buy), per
assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di
salute. Oltre al cast principale, hanno preso parte al film anche
Enzo Iacchetti, Frances Sholto-Douglas(Samson, la trilogia di Kissing Booth e Slumber Party
Massacre), Francesco Zecca(la serie TV
The White Lotus, Un altro pianeta, Solo No,
Basta un paio di baffi) e Ludovica Mancini(The Grand Bolero).
Le parole del
regista Gabriele Fabbro
TRIFOLE– Le radici
dimenticate ci immerge nella natura, nei colori e
nella poesia di un territorio unico al mondo. È un inno alla
riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici e dell’amore
familiare, custodi di un’eredità da tramandare all’insegna del
rispetto e della cura nei confronti della natura che ci
circonda.
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine
UBU
“Come regista e
sceneggiatore il mio scopo è portare al cinema piccole storie
originali di persone ai margini, di comunità e tradizioni italiane
che stanno scomparendo e presentarle al pubblico di tutto il mondo
in modo magico, per indurlo ad appassionarsi a questi mondi.”
– afferma il regista Gabriele Fabbro.
“Volevo raccontare un’avventura visivamente dinamica e dal tono
unico per rimarcare il valore della famiglia e delle proprie radici
e l’importanza assoluta per tutti noi di conservare e rispettare la
natura. Questa storia è in primis una lettera d’amore a mio nonno,
alla mia eredità e alla mia terra, l’Italia, che ho spesso dato per
scontata.”
La trama di
TRIFOLE– Le radici
dimenticate
Sinossi:Dalia, una giovane ragazza cresciuta
a Londra senza motivazioni né aspettative per il futuro, viene
mandata dalla madre in un paesino nelle Langhe, a prendersi cura
del nonno Igor, con la speranza che la vita rurale aiuti la ragazza
a trovare la sua strada. All’arrivo Dalia scopre che il nonno, la
cui salute peggiora di giorno in giorno a causa della demenza
senile, ha ricevuto una notifica di sfratto dovuta all’espansione
delle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi della
terra un tempo destinata ai cacciatori di tartufi. Per trovare in
poco tempo una somma di denaro sufficiente per pagare la casa ed
evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i segreti dei
trifolai con la nipote e di mandarla nei boschi assieme alla
cagnolina Birba, alla ricerca di un grande tartufo bianco, in modo
da salvare, con il suo valore inestimabile, la loro casa.
Cédric
Kahn presenta il suo Making Of a Venezia 80. Il film metacinematografico fuori
concorso che racconta delle peripezie e dei problemi relativi alla
produzione di un film. Il regista quest’anno è stato parecchio
impegnato con la promozione di due film. Il primo – presentato a
Cannes 2023 – The Goldman Case che racconta, invece, una storia
giudiziara: un uomo viene condannato per quattro rapine. Si
dichiara innocente per una delle accuse e il suo caso diventa
mediatico.
Il film nel film racconta la storia
di operai che lottano per proteggere la loro fabbrica dalla
delocalizzazione. Ma nulla va come previsto. Simon sarà affiancato
dalla produttrice Viviane (Emmanuelle Bercot) che cerca di
mettergli i bastoni tra le ruote per la realizzazione del film.
Vuole, infatti, riscrivere il finale e minaccia di tagliare il
budget, tutti argomenti di matrice contemporanea. Mentre la
produzione va a pezzi Joseph (Stefan
Crepon), una comparsa con l’amore per il cinema, accetta
di dirigere il dietro le quinte. Making
Of di Cedric
Kahn collega il cinema all’interno del cinema, le
due realtà si fondono e mentre nel film girato da Simon scoppiano
le proteste – una vera e propria rivolta
operaia in una fabbrica della provincia francese – il
film di Kahn fa una critica sulle sorti del cinema
contemporaneo.
Making Of – foto dal film
Making Of a Venezia
80
Abbiamo chiesto al regista
Cedric Kahn di quale tra i suoi film farebbe il
Making Of: “Penso che lo farei proprio su Making Of
perché durante le riprese ci sono stati continui colpi di scena e
problemi da risolvere”, ironia della sorte una matrioska di
film sarebbe interessante. Questa tecnica, usata moltissimo nel
cinema francese – ricordiamo
Effetto Notte di Truffaut – riesce a
veicolare un messaggio abbastanza chiaro alla macchina
cinematografica volendo anche fare un po’ di denuncia sui temi
trattati. “Sì, il messaggio è chiaro ed è relativo a
tutti i problemi che deve affrontare la produzione”.
Per quanto riguarda il futuro di
Cedric Kahn, il regista non ha dubbi. Dopo una promozione a Cannes
2023 e adesso a Venezia 80 – ben due progetti nel 2023 – il regista
vorrebbe tanto avere il tempo di scrivere: “Penso che
continuerò a fare promozione in Europa. Questi due film hanno
richiesto tempo e adesso mi voglio concentrare su di loro. Non ho
praticamente il tempo per scrivere”.
Quando Yelena
Belova entra nella struttura dove incontra gli altri
Thunderbolts e Bob, si
possono vedere dei progetti che mostrano diverse varianti del logo
e dell’acconciatura di The Sentry.
Questi pezzi di carta apparentemente
riportano il logo OXE, un’organizzazione che sappiamo sarebbe stata
presente in questo film. Nei fumetti Ultimate, Valentina
Allegra de Fountaine era la presidente del gruppo e,
sebbene si riveli poco su OXE, viene descritta come la “più
grande holding del mondo”.
Non solo questo suggerisce che sta
lavorando indipendentemente dalla CIA, ma sembra che Val si sia
prefissata di creare il supereroe perfetto con The
Sentry. Ciò differisce dalla sua origine nei fumetti, dove
era un tossicodipendente che ingerì accidentalmente un siero super
potente, e ciò che viene mostrato qui indica che Val sta
interrogando il pubblico per capire a cosa avrebbe risposto
meglio.
Ahimè, qualcosa ci dice che Sentry
non sarà l'”eroe” ideale che sta cercando, in particolare se Bob
soffre degli stessi problemi di salute mentale della sua
controparte nei fumetti (sulla pagina, i disturbi psichici del
personaggio assumono forma fisica come il mostruoso
Void).
Da notare anche il fatto che ci sono
progetti anche per “The Watchtower”.
The Watchtower da New Avengers
Collocata in cima alla Avengers
Tower nei fumetti, è la casa e il quartier generale di Sentry.
Un’alta torre che vanta una serie di pinne incrociate nere, ha una
grande sfera dorata in cima. La Watchtower era supervisionata da
un’intelligenza artificiale chiamata CLOC, che manteneva una
sorveglianza sulle comunicazioni del mondo e allertava Sentry in
caso di gravi emergenze.
C’è sempre la possibilità che questi
siano i piani scartati di Val, ma con le voci che circolano
sull’asterisco nel titolo di Thunderbolts* che sta per “New
Avengers”, non ci scommetteremmo.
Chi fa parte della squadra dei
Thunderbolts della Marvel?
Come accennato, non tutti i membri
del cast dei Thunderbolts* erano visibili nel primo filmato
del film. Questo porta a chiedersi come sia l’intero roster della
squadra titolare. Evidentemente, cinque dei membri dei Thunderbolts sono
Red Guardian e Yelena Belova di Vedova Nera, Ghost di
Ant-Man and the Wasp, Bucky Barnes di Captain
America e U.S. Agent, che ha debuttato in The Falcon and the Winter
Soldier.
Gli altri due membri della squadra
che non vengono mostrati nel filmato della Marvel sono
personaggi a dir poco interessanti. Uno di essi proviene dalla
Vedova Nera, il Taskmaster del MCU. Taskmaster è
stato poco approfondito in Vedova Nera, il che rende la
sua apparizione nei Thunderbolts* molto più intrigante. L’ultimo
membro della squadra dei Thunderbolts dovrebbe essere il loro leader,
Valentina Allegra De Fontaine, un personaggio che è apparso in
tutte le fasi 4 e 5 del MCU.
Dopo Cannes 2023Cédric Kahn arriva a Venezia 80 con il suo Making Of, film
Fuori Concorso. La pellicola metacinematografica ci porta dietro le
quinte della realizzazione di un film del regista Simon (Denis
Podalydes). L’associazione con
Effetto Notte di François Truffaut è immediata perché così come
nel film del 1973 Kahn racconta crisi, personali e professionali,
tra il cast e la troupe. Il film nel film racconta la storia di
operai che lottano per proteggere la loro fabbrica dalla
delocalizzazione. Ma nulla va come previsto. Simon sarà affiancato
dalla produttrice Viviane (Emmanuelle
Bercot) che cerca di mettergli i bastoni tra le ruote
per la realizzazione del film. Vuole, infatti, riscrivere il finale
e minaccia di tagliare il budget, tutti argomenti di matrice
contemporanea. Mentre la produzione va a pezzi Joseph (Stefan
Crepon), una comparsa con l’amore per il cinema,
accetta di dirigere il dietro le quinte.
Making Of, la trama
Costi e processo creativo: come
funziona la macchina cinematografica se sei un regista di una
piccola produzione e devi fare i conti con tagli al budget e
produttori? Making Of di Cedric Kahn collega il cinema all’interno del
cinema, le due realtà si fondono e mentre nel film girato da Simon
scoppiano le proteste – una vera e propria rivolta
operaia in una fabbrica della provincia francese – il film
di Kahn fa una critica sulle sorti del cinema contemporaneo. Diviso
in atti come un’opera teatrale, all’inizio del film siamo subito
immersi nell’azione. Una lunga inquadratura, piano sequenza, ci
mostra le vicende del film ma subito dopo scopriamo l’effetto
matrioska che Making Of tenta di realizzare.
La narrazione metacinematografica è
davvero un marchio di fabbrica francese ma nell’ultimo anno sono
tantissimi i film che si sono occupati di celebrare i vari aspetti
della Settima Arte. Steven Spielberg con The Fabelmans, Damien Chazelle con
Babylon. Il filo conduttore cambia a seconda del tema e
del periodo storico in cui è ambientato il film e tende a
evidenziare la complessità della macchina cinematografica che
inevitabilmente risuona in tutte le persone che fanno parte del
progetto.
Tre atti, due protagonisti
In Making Of si accavallano
le voci dei due protagonisti. C’è il regista Simon che è incastrato
da produttori e piani alti che vogliono pilotare il suo film. E poi
c’è Joseph che guarda il mondo del cinema con
occhi incantati sognando di farne parte. Due mondi opposti che
cercano però di descrivere i disagi legati al lavoro dietro la
macchina da presa. Quello che però cerca di fare Cedric Kahn è sovrapporre il mondo dietro le
quinte e il cinema stesso. La trama creata dalla troupe di Simon
viene riflessa anche nel film di Kahn: le proteste
degli operai e le indigenti condizioni dei lavoratori. Poi
subentrano anche i drammi personali del protagonista che cerca in
tutti i modi di evitare di divorziare dalla moglie. Il tutto
accompagnato a momenti del tipico umorismo irriverente dei
francesi.
Ancora una volta poi Making
Of mette davanti uno specchio i due protagonisti, da una parte
un amore che finisce dall’altra uno che nasce. L’aspirante regista
in erba Joseph si innamora dell’attrice protagonista Nadia
(Souheila Yacoub). Per i tre atti che compongono
il film viene trasmessa l’esigenza di salvare il cinema, di salvare
questa macchina imperfetta e le persone che ci sono dietro. Mentre
i drammi dei protagonisti vengono portati avanti – senza dare una
chiusura definitiva – il film rimane con molte domande senza
risposta. Parlando però di metacinema appare chiara la metafora non
solo sulle condizioni su cui verte in cinema adesso ma sulla
reazione di Kahn stesso a questo periodo storico. Making Of è una
lunga seduta psicologica dove il regista cerca di mettersi a nudo
attraverso le parole degli interpreti.
Entertainment Weekly ha rivelato
che la stagione 5 di The
Boys ha scelto Daveed Diggs per
un ruolo misterioso nella serie Prime Video vietata ai minori. L’attore è noto
soprattutto per aver recitato in Hamilton (che era
già un successo ma è diventato un fenomeno globale grazie a
Disney+) e annovera tra i suoi
numerosi ruoli cinematografici e televisivi film come
Snowpiercer, La
sirenetta e Velvet Buzzsaw.
Non è la prima volta che si aggira
nelle vicinanze di un progetto di supereroi, poiché si ritiene che
fosse uno dei favoriti per interpretare Ben Grimm/La Cosa in
The Fantastic
Four: First Steps dei Marvel Studios. Quel ruolo alla fine è andato
a
Ebon Moss-Bachrach.
Daveed Diggs in Hamilton
Diggs ha anche prestato la voce a
Invincible di Prime Video nel ruolo di Theo, un membro di un
gruppo di terapia che ha perso i propri cari a causa dei
supereroi.
Come spesso accade, al momento non
si sa ancora chi interpreterà l’attore in The
Boys. La serie si è allontanata dai fumetti qualche
tempo fa e, nonostante ci siano molti personaggi del fumetto che
devono ancora apparire nello show, non possiamo nemmeno immaginare
chi interpreterà, per ora.
Poco prima che la stagione 4 di The Boys debuttasse su Prime Video, è stato confermato che la serie si
sarebbe conclusa con l’imminente quinta stagione.
Nonostante ciò che alcuni hanno
sostenuto sia una fine prematura della serie principale, il
franchise di The Boys non lascerà il suo pubblico
da solo. Gen V, la
serie spin-off, è destinata a continuare e di recente abbiamo
appreso che è in lavorazione Vought Rising, che
vedrà Jensen Ackles nei panni di Soldier Boy e
Aya Cash nei panni di Stormfront in una storia
prequel.
Nelle ultime settimane,
X-Men
’97 ha fatto notizia per tutti i motivi sbagliati. La
serie non è riuscita a vincere l’Emmy per la migliore serie Animata
(perdendo contro Blue Eye Samurai di
Netflix) e l’ex showrunner Beau
DeMayo continua a
condividere affermazioni dannose sui Marvel Studios dopo il suo licenziamento.
Indipendentemente da ciò, la serie è
stata un successo di critica e i fan rimangono impazienti per la
seconda stagione… sfortunatamente, un nuovo report di Nexus Point
News rivela che X-Men ’97non
tornerà sulla piattaforma di streaming prima del 2026.
X-Men ’97 non
tornerà sulla piattaforma di streaming prima del 2026
Si dice che ciò sia il risultato di
“modifiche apportate alla storia e alle sceneggiature“.
Matthew Chauncey ha sostituito
DeMayo come capo sceneggiatore e si pensa che
abbia rielaborato le bozze che DeMayo ha scritto prima di essere
licenziato dallo show.
I produttori esecutivi di
X-Men: The Animated Series Larry Houston e
Eric e Julia Lewald manterranno i
loro ruoli di produttori consulenti. Anche il cast vocale
principale tornerà, anche se al momento non ci sono notizie su
nuove aggiunte.
Per quanto deludente sia questo
ritardo, i fan della Marvel Animation non
rimarranno delusi nel 2025; Your Friendly Neighborhood
Spider-Man e Marvel Zombies sono
entrambi in arrivo, mentre immaginiamo che la terza stagione di
What
If…? debutterà l’anno prossimo.
Ad agosto, il responsabile dello
streaming, della televisione e dell’animazione dei Marvel Studios, Brad
Winderbaum, è apparso a un Q&A insieme al produttore
supervisore Jake Casterona e al regista
Emi/Emmett Yonemura. Quando a Winderbaum è stato
chiesto cosa aspettarsi dalla seconda stagione della serie, ha
risposto anticipando, “Ci sono molti team, nella Marvel, che hanno la lettera ‘X’
seguita da un trattino. Te lo direi così… ci sono altri due team X
nella seconda stagione”.
Emi/Emmett
Yonemura (che ha diretto “Fire Made Flesh”, “Remember It”,
“Bright Eyes” e “Tolerance Is Extinction – Part 2”) ha anche
condiviso grandi elogi per il nuovo capo sceneggiatore di
X-Men ’97.
“Oh, è adorabile. Adoro lavorare
con lui”, ha detto entusiasta il regista. “Non è nemmeno
in onda da molto tempo, ed è già uno scrittore super dolce e
incredibilmente talentuoso, quindi ci stiamo già divertendo un
mondo, e sono davvero emozionato che i fan vedano cosa ci aiuta a
portare in tavola perché è incredibile, è un genio”.
Quello che c’è da sapere su
X-Men ’97
X-Men
’97 si è rivelato un grande successo di critica e di
fan: il finale del 15 maggio, “La tolleranza è l’estinzione, parte
3”, ha raccolto 3,5 milioni di visualizzazioni a livello globale
nei primi cinque giorni su Disney+,
diventando il finale di serie animata più visto dalla
prima stagione di What
If…?.
I Marvel
Studios hanno chiaramente preso atto della popolarità
della serie e stanno finalmente procedendo con il tanto atteso
reboot degli X-Men in live-action. Recentemente abbiamo
saputo che lo scrittore di
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente sarà lo
sceneggiatore Michael Lesslie.
Il cast vocale originale di X-Men
’97 include Ray Chase nei panni di
Ciclope, Jennifer Hale nei panni di Jean Grey,
Alison Sealy-Smith nei panni di Tempesta,
Cal Dodd nei panni di Wolverine, JP
Karliak nei panni di Morph, Lenore Zann
nei panni di Rogue, George Buza nei panni di
Bestia, AJ LoCascio come Gambit, Holly
Chou come Jubilee, Isaac Robinson-Smith
come Bishop, Matthew Waterson come Magneto e
Adrian Hough come Nightcrawler.
Il network americano della
ABC ha diffuso il trailer ufficiale di
Grey’s Anatomy 21, la ventunesima
stagione dell’acclamata serie tv medical dramaGrey’s
Anatomy, arrivata ormai al suo ventunesimo anno
di programmazione.
Il Grey Sloan vedrà alcune
partenze e arrivi quando la stagione 21 di Grey’s
Anatomy inizierà a fine mese. La longeva serie ha
subito aggiunte e uscite dal cast nel corso degli anni. La ABC ha
pubblicato un nuovo poster per la prossima stagione, che vede la
presenza, il ritorno e l’uscita di volti noti. Dai dottori esperti
agli specializzandi, il Grey Sloan si troverà di fronte a qualcosa
di diverso in questa stagione. La più grande differenza tra il
poster della stagione 21 e quello della stagione 20 è la presenza
di Ellen Pompeo. Dopo essersi congedata dal ruolo
di series regular nella stagione precedente, la nuova stagione vede
il ritorno di Meredith Grey in ospedale. La Pompeo apparirà
in più episodi in questa stagione. Sono presenti anche Chandra Wilson e James Pickens Jr, che continuano il loro
percorso nella serie.
Il nuovo “Grey’s
Anatomy” nella stagione 21
Il trailer mostra gli stagisti in
piedi sul logo del Grey Sloan. Nonostante la sua imminente uscita
dalla serie, Midori Francis è presente con il cast
di stagisti composto da Harry Shum Jr,
Adelaide Kane, Niko Terho e
Alexis Floyd. I membri del cast Kevin McKidd, Caterina Scorsone, Camilla Luddington, Kim
Raver, Chris Carmack, Debbie
Allen e Anthony Hill costituiscono i
membri del cast che continueranno ad apparire nella stagione 21.
Scott Speedman tornerà per altri episodi
perché Meredith è tornata e la loro storia farà parte del suo arco
narrativo in questa stagione. Nel frattempo, Jason
George è tornato in Grey’s Anatomy
dopo laconclusione di Station
19 ed è presente nell’artwork.
Infine, Jake
Borelli è presente nonostante la sua imminente uscita
dalla serie. Francis e Borelli torneranno per diversi episodi per
concludere l’arco dei loro personaggi prima di uscire
definitivamente dalla serie. Tuttavia, la showrunner Meg
Marinis ha dichiarato a TV Line che anche se se ne vanno, “rivedrete quei
personaggi”.
La stagione 21 di Grey’s
Anatomy offre più tempo per personaggi come la dottoressa
Monica Beltran (Natalie Morales). La
dottoressa Sydney Heron (Kali Rocha), apparsa
per la prima volta nella seconda stagione, torna al Grey Sloan come
assistente. “L’ultima volta che abbiamo visto Sydney, indossava un
camice azzurro come specializzanda insieme alla Bailey. Ora è
un’assistente, ma è ancora il personaggio che ha entusiasmato i fan
nei primi giorni”, ha dichiarato Marinis a Entertainment Weekly. Nel frattempo, Floriana
Lima si unisce al cast accompagnata da
Michael Thomas Grant nella loro prima stagione
di Grey’s Anatomy. La prima stagione andrà in onda
giovedì 26 settembre sulla ABC e gli episodi saranno trasmessi in
streaming su Disney+.
Si avvicina sempre di più l’uscita
in sala di Joker:
Folie à Deux, e mentre la campagna promozionale
procede a tappeto con tanti nuovi contenuti e teaser, alcuni
spoiler sono arrivati al grande pubblico, complici anche le
proiezioni in Super Anteprima all’ultima Mostra di
Venezia, dove il film è stato presentato in Concorso
(leggi
qui la nostra recensione).
Ora, in prossimità dell’arrivo in
sala, il regista di Joker: Folie À Deux Todd
Phillips conferma che il finale del film provocherà
reazioni forti e interdizione nel pubblico. Secondo lui si tratta
di una conclusione destinata a dividere il pubblico, e il
regista è ben consapevole che le persone non saranno per niente
compiaciute.
“Le persone che hanno visto
questo film in generale… alla fine, si siedono e non si muovono per
circa tre o cinque minuti”, racconta a /Film.
“Poi mi scrivono, quelli che mi conoscono, o mi scrivono e-mail
e dicono, ‘Ho bisogno di un minuto per elaborare il
film'”,
“Penso che ti lascerà con una
sensazione molto inquietante… Penso che sia inquietante”, ha
continuato Phillips, notando che secondo lui il sequel
“chiarisce molte cose su cui potresti aver avuto domande nel
primo film. Spero che tutto trovi risposta”.
Tutto quello che sappiamo sul film
Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Rumors recenti hanno anche suggerito che
la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di
quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd
Phillips del 2019 è stato un successo sia di
critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo
di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso
di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti
enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il
miglior attore che per la miglior colonna sonora.
All’inizio dell’estate la
Pixar ha compiuto un’impresa inimmaginabile:
Inside
Out 2 è diventato il film d’animazione di
maggior incasso della storia. Ma lo studio non ha ancora finito e
ha appena annunciato la data dei prossimi progetti. La serie
televisiva intitolata Dream Productions
sarà la prima del suo genere. Il titolo debutterà su
Disney+ l’11 dicembre e
seguirà i personaggi incaricati di produrre i sogni di Riley nel
mondo di Inside Out. Gli eventi della serie si svolgeranno
tra i due film, dando uno sguardo alla mente di Riley prima che la
sua vita cambiasse durante il più grande blockbuster di
quest’estate.
La Pixar ha rilasciato uno sneak
peek della serie televisiva. Joy (Amy
Poehler) dà il benvenuto agli ospiti della Dream
Productions, spiegando che i ricordi che necessitano di
un’ulteriore elaborazione vengono inviati al reparto per diventare
sogni. La parte della mente di Riley incaricata di questa
trasformazione funziona come uno studio cinematografico.
Il concetto è stato brevemente esplorato durante Inside
Out e Inside Out 2, ma Dream Productions
consentirà alla Pixar di immergersi veramente in profondità nel
modo in cui i sogni vengono realizzati in questo franchise. Si
spera che gli spettatori possano riconoscere i personaggi e gli
eventi che Riley ha vissuto sul grande schermo.
Un aspetto davvero conveniente
della tempistica di produzione di Dream Productions è
stato il fatto che lo studio stesse lavorando a Inside
Out 2 nello stesso periodo. Questo permetterà ad
interpreti come Kensington Tallman, Lewis
Black, Tony Hale e
Phyllis Smith di riprendere i loro ruoli da
Inside Out 2. Resta da vedere se la storia di Riley
continuerà in futuro. Ma mentre la Pixar lavora al suo prossimo
progetto, il pubblico potrà tornare nella mente della giovane donna
in Dream Productions.
Win or
Lose è finalmente in arrivo su Disney+
La prima serie televisiva Pixar
lanciata su Disney+ doveva essere Win
or Lose. Nel corso del tempo, i tempi di produzione
di quel progetto sono stati modificati, portando la piattaforma di
streaming ad annunciare che la serie debutterà il 19 febbraio 2025.
La serie in arrivo seguirà una squadra sportiva scolastica. Gli
eventi che precedono una partita importante saranno visti
attraverso la prospettiva di personaggi molto diversi tra loro.
Will Forte sarà la voce dell’allenatore
della squadra. Sarà una settimana importante per la
Disney, considerando che Captain America:Brave New World arriverà sul
grande schermo solo pochi giorni prima che Win or Lose
arrivi in televisione. Dream Productions debutta su
Disney+ l’11 dicembre, prima che
Win or Lose arrivi il 19 febbraio.
HBO ha diffuso il trailer di
The
Penguin 1×02, il secondo atteso episodio dell’attesa
serie tv The
Penguin (la nostra
recensione) che ha debuttato su HBO e SKY la scorsa settimana,
segnando il nostro ritorno nelle pericolose strade di una Gotham
City più terrena rispetto a The Batman di Matt
Reeves. Dopo il
primo episodio, il nuovo appuntamento continuerà la
trasformazione di Oswald Cobblepot da nullatenente sfigurato a noto
gangster di Gotham.
La serie The
Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW
riprenderà subito dopo gli eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua
storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche
se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato:
“Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di
doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono
molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”.
Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa
storia.
Già MTTSH aveva dichiarato che
l’attore di The Old Guard
Matthias Schoenaerts era in trattative per
interpretare il cattivo Krem delle Colline Gialle.
Nella serie a fumetti di Tom King,
Krem è uno spietato Kingsasgent responsabile di aver ucciso il
padre di Ruthye Marye Knoll e di aver scatenato l’ira di Kara
Zor-El piantando una freccia in Krypto.
Supergirl: Woman of
Tomorrow sarà il prossimo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman. La Warner
Bros. ha recentemente annunciato che la nostra nuova Ragazza
d’Acciaio prenderà il volo il 26 giugno 2026. La regia è affidata a
Craig Gillespie.
Si dice che questa versione di Kara
Zor-El sia “meno seria e più tagliente dell’iconica supereroina”,
in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti
rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga
serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist”. Le
riprese del film dovrebbero iniziare a breve.
“Milly è stata la PRIMA persona
che ho proposto a Peter per questo ruolo, ben più di un anno fa,
quando avevo letto solo i fumetti“, ha scritto il regista su
Threads. “Stavo guardando La casa del drago e ho pensato che
potesse avere il taglio, la grazia e l’autenticità di cui avevamo
bisogno“.
Cosa aspettarci da Supergirl: Woman
of Tomorrow
Secondo una breve sinossi, la storia
seguirà Kara mentre “viaggia attraverso la galassia per festeggiare
il suo 21° compleanno con Krypto il Supercane. Lungo la strada,
incontra una giovane donna di nome Ruthye e si ritrova in una
ricerca omicida di vendetta”.
L’attrice e drammaturga Ana
Nogueira sta scrivendo la sceneggiatura di
Supergirl: Woman of Tomorrow.
James
Gunn e Peter Safran hanno annunciato il reboot di
Supergirl durante la giornata stampa dello studio nel gennaio dello
scorso anno, quando è stato rivelato lo slate del DCU “Gods
and Monsters“. Il progetto sarà basato almeno in parte
sull’omonima serie di fumetti di King del 2022.
Scritto e diretto da David Cronenberg,
Crimes of
the Future(qui
la recensione) è la sua prima volta dietro la macchina da presa
dal 2014, anno di Maps to the
Stars. Il film ha debuttato al Festival
di Cannes a maggio 2022 prima di uscire nelle sale, dove questo
body horror ha ricevuto reazioni diverse da parte della critica e
degli spettatori, ma è chiaro che il film ha avuto comunque un
effetto. Crimes of the Future inizia con un prologo molto cupo: una
donna di nome Djuna, irritata dal figlio mangiatore di plastica, lo
soffoca con un cuscino prima di chiamare l’ex marito per
raccogliere il suo corpo.
La trama di Crimes of the Future
Questa scena getta le basi per il
resto del film, che è pieno di vari orrori corporei e dello stato
di frammentazione della popolazione umana mentre si avvia il
prossimo stadio dell’evoluzione. La storia di Cronenberg include
una varietà di personaggi, ma il suo fulcro è Saul
Tenser (Viggo
Mortensen), un artista della performance e un agente
sotto copertura che lavora con il detective Cope. La sua storia si
conclude con un’ambiguità morale, poiché inizia a rendersi conto
che c’è molto di più in ballo che prima non era coinvolto, ma che
non riesce più a scrollarsi di dosso.
Il finale di Crimes of the
Future vede anche Saul provare sollievo dal dolore per la
prima volta in tutto il film. Avendo precedentemente trovato
difficile mangiare, Caprice gli dà la barretta di plastica viola da
mangiare per vedere se sarà in grado di inghiottirla. Il dolore di
Saul si attenua immediatamente e il film si chiude con una sola
lacrima che cade dal suo occhio, mentre la sedia scricchiolante,
che anticipa il suo dolore, ora tace. Ecco la spiegazione completa
del finale del film di Cronenberg, compreso il motivo per cui i
personaggi mutilano i loro corpi per esibirsi.
La spiegazione del finale, perché
gli esseri umani non provano più dolore?
Sebbene non sia chiaro in quale anno
sia ambientato Crimes of the Future, è certamente
abbastanza lontano nel futuro, perché le cose nel mondo sono
piuttosto cambiate. Gli esseri umani sono abbastanza avanzati da
essere ufficialmente nella fase successiva del processo evolutivo,
chiamata Sindrome da Evoluzione Accelerata. Non c’è una ragione
particolare per cui tutto ciò stia accadendo così rapidamente, ma
si ha la sensazione che l’umanità e la tecnologia siano ora più
allineate che mai, mentre il corpo umano si affretta a cambiare per
far fronte alle alterazioni che si verificano in tutto il mondo
fisico, come l’aumento della plastica.
Nel caso del film, l’evoluzione
umana si è divisa in due fazioni: gli esseri umani che non sono più
in grado di provare dolore e quelli che sono ancora in grado di
provare dolore e stanno inspiegabilmente facendo crescere nuovi
organi. La mancanza di dolore e di infezioni permette alle persone
di fare cose al proprio corpo che prima non erano in grado di fare,
esplorando l’anatomia umana con curiosità ora che non ci sono più
lesioni o complicazioni da affrontare. Saul sente il dolore proprio
per sapere quando gli stanno crescendo nuovi organi; altrimenti,
non sarebbe in grado di percepire nessuno dei cambiamenti che
avvengono nel suo corpo.
L’evoluzione dell’umanità in
Crimes of the Future mostrava come la popolazione
avrebbe potuto comportarsi se fosse stata in grado di aprirsi per
l’arte. La mancanza di dolore e di infezioni permette alle persone
di vedere se stesse e il loro posto nel mondo in modo diverso. C’è
più rischio, una generale mancanza di sesso e una distanza tra le
emozioni delle persone che si confrontano con il proprio processo
evolutivo in modi diversi.
Perché i performance artist
mutilano i loro corpi per divertimento?
Saul e Caprice non sono gli unici
artisti performativi di Crimes of the Future. In
effetti, la scena dei performance artist underground è diventata
piuttosto popolare. È quasi un club esclusivo dove le persone
vengono a guardare, socializzare e provare emozioni. In un mondo in
cui i corpi umani stanno cambiando, Saul prova piacere e orgoglio
nell’espiantare i suoi organi in modo così pubblico. Prende sul
serio la sua arte performativa, come un atto da custodire e
venerare. Anche l’idea di documentare tutti i suoi organi, in modo
che Saul possa tenerne traccia, dimostra il rispetto che nutre per
il suo mestiere.
Saul mutila il suo corpo così
pubblicamente perché lo considera un contenitore creativo, una
forma da esprimere. L’arte sua e degli altri è un esame della
condizione umana, un’esplorazione di ciò che i loro corpi possono
fare ora che non potevano fare prima. A questo punto di Crimini del
futuro, il mondo è abituato alle modificazioni corporee e gli
artisti vedono le loro performance come un’estensione di ciò che i
loro corpi sono già in grado di fare.
Perché Saul lavora sotto copertura
con il detective Cope?
La relazione di Saul con il
detective Cope sembra essere iniziata molto prima dell’inizio di
Crimes of the Future. Saul lavora con il detective
perché non si schiera da nessuna parte nel dibattito morale o
burocratico sull’evoluzione umana, preoccupandosi più della sua
arte, del dolore nel suo corpo e di ciò che è capace di fare che
della politica che circonda il futuro dell’umanità e di come la
Sindrome da Evoluzione Accelerata stia cambiando la società.
Tuttavia, è ironicamente il suo lavoro di raccolta di informazioni
sui gruppi più disparati e sulle loro ideologie sull’evoluzione
umana che Saul diventa più consapevole dal punto di vista morale e
inizia a mettere in discussione le cose di cui fa parte.
La spiegazione del piano di Lang
per l’evoluzione umana
A differenza del resto
dell’evoluzione mondiale, Lang e i suoi seguaci decisero di
accelerare lo sviluppo umano ancora di più e più velocemente di
quanto non stesse facendo. Lang vedeva il connubio tra tecnologia e
umanità come qualcosa da sostenere e non da evitare. Ai suoi occhi,
gli esseri umani dovevano evolversi al punto da poter vivere nel
mondo nel suo stato attuale. Sottoporsi a un intervento chirurgico
per garantire che lui e la sua setta potessero mangiare e digerire
la plastica era fondamentale per la prossima fase dell’evoluzione
umana. È per questo che lui e il suo gruppo hanno aperto una
fabbrica per produrre barrette di plastica come cibo.
Dopo la morte del figlio Brecken,
Lang volle che Caprice e Saul eseguissero un’autopsia pubblica sul
corpo del figlio, in modo che l’opinione pubblica potesse vedere
che gli esseri umani possono evolversi fino a mangiare la plastica
e stare bene: il corpo di Brecken sarebbe stato un esempio del
perché la gente non dovrebbe temere l’evoluzione degli esseri
umani, perché sarebbe stata naturale. La tecnologia, le macchine e
gli esseri umani si stavano fondendo, i loro futuri erano
collegati, e Brecken era fondamentale nel piano di Lang per
l’evoluzione umana, dimostrando che le persone come lui non
dovevano essere temute.
Il vero significato del finale di
Crimes of the Future
Crimes of the
Future si conclude con Saul che cede e mangia una delle
barrette di plastica viola di Lang. Nel suo processo evolutivo,
Saul aveva difficoltà a ingerire il tipico cibo umano. Tuttavia, il
finale del film dimostra che Saul, come i suoi sentimenti mutevoli
riguardo al lavoro con Cope, continua a evolversi. È un incrocio
tra l’attuale processo evolutivo e la fase successiva, che gli
permette di masticare e digerire la plastica. Il finale del film di
Cronenberg sembra accogliere il cambiamento come qualcosa di
naturale piuttosto che strano.
Contro ogni previsione, gli esseri
umani si svilupperanno per adattarsi all’ambiente circostante
piuttosto che il contrario. In modo cruciale, la comprensione di
Saul che l’evoluzione umana è legata alla politica suggerisce che
gli esseri umani e i loro corpi fisici sono sempre sotto
sorveglianza, minacciando di essere controllati dal governo in
qualche modo, forma o modo. Anche la performance art non è separata
da questo. L’arte è un esame dell’umanità e Crimes of the
Future affronta il lato creativo e il modo in cui si
interseca con un mondo così volatile e in continuo cambiamento.
Il film esamina complessivamente la
condizione umana e i modi in cui le persone reagiscono ai grandi
cambiamenti, il modo in cui l’intrattenimento diventa fondamentale
in qualsiasi movimento e le lunghezze che alcuni sono disposti a
fare per garantire che quelli come Lang, con un piano chiaro e una
potenziale influenza, vengano messi a tacere per mantenere lo
status quo. Il film è anche un commento sul rapporto tra la
popolazione mondiale e la tecnologia, e sui modi in cui i progressi
tecnologici hanno plasmato e influenzato la storia umana.
Thriller del 2014 diretto da
Scott Frank
(ora noto per la miniserie NetflixLa regina degli scacchi), il film La preda
perfetta (qui la recensione), il cui
titolo originale è A Walk Among the Tombstones, è
incentrato su un caso di omicidio sul quale si trova ad investigare
un ex poliziotto caduto in rovina. La storia, particolarmente cupa
e non priva di violenza, è basata sul romanzo Un’altra notte a
Brooklyn, pubblicato nel 1992 dallo scrittore Lawrence
Block, noto per i suoi racconti crime e gialli, molti dei
quali hanno per protagonista proprio l’investigatore Matthew
Scudder.
Questi era già stato portato al
cinema nel 1986 con l’adattamento di un precedente romanzo di
Block, intitolato 8 milioni di modi per morire, dove ad
interpretare Scudder è il premio Oscar JeffBridges. Nella nuova versione del personaggio
al cinema, invece, questi ha il volto di Liam
Neeson. A lungo si era tentato di dar vita ad un
adattamento di un altro romanzo della serie di Block, ma
l’avverarsi di questo continuava ad essere rimandato finché
l’interessamento di Neeson non segnò il punto di svolta. A quel
punto poté iniziare la produzione e le riprese del film, svoltesi a
New York, e in particolare a Manhattan, nel Queens e a
Brooklyn.
Arrivato in sala il film si affermò
come un buon successo di pubblico, incassando circa 62 milioni di
dollari a livello globale a fronte di un budget di 28.
L’accoglienza della critica non fu particolarmente entusiasta, ma
l’interpretazione dell’attore protagonista viene indicata come una
delle sue migliori degli ultimi anni. Prima di addentrarsi nella
visione di La preda perfetta, può essere utile
conoscere qualche ulteriore curiosità relativa al cast del film.
Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire ciò, come anche
le piattaforme dove il film è disponibile per una visione in
streaming.
La trama di La preda
perfetta
Protagonista del film è
Matthew Scudder, ex agente del dipartimento di
polizia di New York con gravi problemi di dipendenza dall’alcol.
Ritrovatosi privato del distintivo a causa di un incidente, questi
lavora ora come investigatore privato senza licenza, svolgendo il
proprio ruolo al di là della legge. La sua situazione priva di
sbocchi sembra prendere una piena imprevista nel momento in cui
riceve la visita di un inaspettato cliente. Si tratta di
Kenny Kristo, noto narcotrafficante della zona, il
quale affida a Scudder una delicata missione. Questi vuole a tutti
i costi sapere chi ha rapito e brutalmente ucciso sua moglie,
nonostante abbia pagato quanto stabilito per il riscatto.
Come anticipato, a ricoprire il
ruolo del controverso investigatore Matthew Scudder vi è il noto
attore Liam Neeson. Fu l’interessamento dell’attore
al progetto a consentire di completarne lo sviluppo e la
produzione. Neeson era infatti affascinato dal personaggio, ricco
di lati chiari e scuri. Lo stesso Block, autore di Scudder, si
dichiarò particolarmente entusiasta della volontà di Neeson di
interpretare il ruolo. Egli dichiarò infatti che da molto tempo
pensava all’attore come la persona giusta per dar vita al
personaggio sul grande schermo. Quella di Neeson è stata una
performance poi particolarmente lodata, che favorì il buon successo
economico del film.
Motivo di ciò è anche il grande
lavoro che l’attore svolse sul personaggio, documentandosi anche
sull’attività di investigatore e sulla malavita newyorkese. Accanto
a lui, nel ruolo di Kenny Kristo si ritrova l’attore Dan Stevens, divenuto celebre per le serie
Downton Abbey e Legion,
come anche per aver interpretato la Bestia nel recente live-action
La Bella e la
Bestia. Per il ruolo del narcotrafficante, l’attore arrivò
a perdere circa 13 chili, assumendo l’aspetto consumato tipico del
personaggio. Nel ruolo del fratello Peter Kristo, invece, vi è
l’attore Boyd Holbrook, celebre per la serie
Narcos e per aver interpretato uno dei villain di Logan – The
Wolverine.
L’attore ottenne il ruolo in
La preda perfetta affermandosi in seguito ad un
lungo provino. Originariamente, ad interpretare entrambi i fratelli
doveva essere Ben Foster, che preferì però
recitare in The Program. Nel film è poi presente anche il noto
David
Harbour, popolare per la serie Stranger Things, e qui impegnato nel
ruolo del rapitore Ray. Danielle Rose
Russell, vista poi in Wonder,
interpreta qui la piccola Lucia, che si ritrova a sua volta in mano
ai rapitori del film. Per lei questo film ha rappresentato il
debutto in un lungometraggio per il cinema.
Le differenze tra il libro e il
film, compreso il finale
Come spesso avviene con gli
adattamenti, data la differenza di linguaggio esistente tra la
scrittura e il cinema, anche in La preda perfetta
si ritrovano alcune differenze rispetto al romanzo da cui è tratto.
Innanzitutto, la versione cinematografica di Scudder è più
solitaria, mentre nel libro ha una relazione con una prostituta di
nome Elaine e amicizie con altri personaggi che sono stati
tagliati. L’attrice Ruth Wilson ha girato un
importante ruolo di supporto che è stato poi tagliato perché si è
ritenuto che Scudder avesse bisogno di stare da solo.
Allo stesso modo, la partecipazione
di Scudder alle riunioni degli Alcolisti Anonimi era una parte
importante del romanzo, ridotta invece nel film. Si mostra poi il
primo incontro tra l’ex-poliziotto e il suo giovane
amico/assistente TJ, ma nei romanzi questo è stato introdotto in un
libro precedente e dunque tale incontro avviene in una storia
diversa. Come già accennato, La preda
perfetta intensifica l’azione rispetto al romanzo, dando
anche maggiore sviluppo ai due cattivi principali. I loro crimini –
che includono il rapimento e lo smembramento di donne – sono
descritti in modo più brutale anche nel libro.
Passando allo spacciatore Kenny
Kristo (Dan
Stevens) e suo fratello Pete (Boyd
Holbrook), questi erano libanesi nel romanzo e mentre
il film si conclude con la morte di entrambi – con Pete che muore
durante la sparatoria nel cimitero e Kenny che viene ucciso fuori
dallo schermo – il libro si svolge in modo molto diverso. Anche il
finale di La preda perfetta presenta delle
differenze. Nel film Scudder e Kenny rintracciano il rapitore
Albert dopo la sparatoria, con quest’ultimo che ha ucciso il
partner Ray, ferito. Scudder si allontana per mandare via TJ mentre
Kenny pianifica un destino macabro, solo che Albert lo uccide e
Scudder – che è tornato – lo affronta in una battaglia finale.
Nel libro, invece, Scudder se ne va
e Kenny mette in atto la sua vendetta da solo, accecando e
smembrando Ray – che in questa versione ha ucciso Albert – ma
lasciandolo vivo, anche se poi muore in ospedale. Altri cambiamenti
degni di nota includono un (leggero) aggiornamento
dell’ambientazione al 1999. Il film si conclude poi con una nota di
speranza rispetto al romanzo, con Matt che torna dall’uccisione di
Albert per vedere TJ addormentato e che ha disegnato una versione
di se stesso come supereroe con l’emblema della falce sul vestito,
un riferimento alla sua anemia falciforme.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di La
preda perfetta grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24
settembre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Con The Tank,
film horror del 2023 di Scott Walker, lo
spettatore fa un’immersione un po’ più profonda del solito nel
longevo sottogenere dei film dell’orrore con creature mostruose.
Non si tratta infatti di un banale scontro tra queste e gli
sventurati umani che gli capitano a tiro, ma di un film che si
propone anche di fare una dichiarazione sul comportamento degli
animali e sull’influenza dell’umanità su di essi. Ben e Jules, i
due protagonisti, possiedono infatti un negozio di animali, quindi
conoscono l’argomento a un livello di comprensione più che
superficiale.
La loro conoscenza degli animali
entra in gioco un paio di volte durante il climax di The
Tank, e il tema del comportamento animale è preannunciato
in una scena iniziale che fa un parallelo inequivocabile con il
finale del film, portando avanti i temi stabiliti per tutta la
durata del film. Per quanto riguarda l’origine di questa storia,
Scott Walker ha raccontato di aver avuto l’idea di questo racconto
dopo aver trascorso del tempo in una casa sulla spiaggia costruita
in cima a un serbatoio d’acqua.
Naturalmente, di grande importanza è
la presenza delle creature, che sono state realizzate
attraverso effetti pratici, come il costume del peso di circa
36 chili. Ciò ha permesso di rendere il film ancor più credibile e
spaventoso. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a The Tank.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di The
Tank
Ambientato alla fine degli anni 70,
il film vede protagonista una famiglia, composta dal padre
Ben (Matt Whelan), dalla madre
Jules (Luciane Buchanan) e dalla
figlia di sette anni Reia (Zara
Nausbaum). La coppia gestisce con passione un negozio di
animali esotici, ma nonostante il loro impegno gli affari non
sembrano andare per il meglio. La notizia della morte della madre
di Ben, che gli avrebbe lasciato in eredità una vasta e misteriosa
proprietà rimasta abbandonata da oltre 40 anni, potrebbe però
risollevare le sorti economiche della famiglia.
Di quel posto affascinante immerso
nella natura, che affaccia sulle coste dell’oceano, con la sua baia
e le sua spiaggia privata, Ben non sapeva nulla finché sua madre,
che non gliene aveva mai parlato, era ancora in vita. La bellezza e
la tranquillità del luogo lasciano la famiglia con un interrogativo
assillante: perché questa meravigliosa proprietà è stata tenuta
segreta per così tanto tempo? Ben presto, tuttavia, scopriranno a
loro spese la risposta a questo inquietante interrogativo.
La spiegazione del finale del
film
Nel corso del film, Ben scopre il
serbatoio d’acqua del titolo e decide di indagare su di esso, solo
per risvegliare involontariamente un gruppo di mostri anfibi.
Questi, che ricordano qualcosa di simile ai mostruosi Demogorgoni
di Stranger Things, iniziano a creare
scompiglio, uccidendo chiunque si trovi sulla loro strada. Dopo i
primi incontri con le bestie, la famiglia protagonista rimane
intrappolata in casa e non riesce a raggiungere l’auto per fuggire
a causa di una delle creature ancora in circolazione.
Da come si svolgono le cose, è
chiaro che le creature sono arrabbiate per la presenza di persone
nel loro territorio e intendono uccidere gli intrusi. Per questo
motivo, Ben elabora un piano per far credere alla creatura che ci
siano delle altre persone nel serbatoio, in modo da distrarla e
permettere alla sua famiglia di fuggire verso l’auto. Tuttavia, il
piano gli si ritorce contro e Ben viene gravemente ferito da uno
dei tanti mostri della cisterna, riuscendo a malapena a fuggire da
una macabra morte.
Una delle altre creature attacca
invece Jules e Reia, che sono barricate in una stanza. La creatura
riesce poi ad afferrare e a fuggire con Reia, che sembra
intenzionata a divorare in seguito, e la trascina nella sua tana,
spingendo Jules a seguirla per salvarla. Prima di entrare, Jules si
avvolge un panno imbevuto di alcol intorno al braccio, affermando
che “brucerà la creatura come l’acido” se tenterà di
attaccarla. È specializzata in medicina veterinaria, quindi sa che
l’alcol sarebbe tossico per le creature, dato che sono anfibi.
Entra a quel punto nella vasca e
uccide due creature con un forcone prima di trovare Reia. Jules
allontana poi le altre creature con un lanciafiamme di fortuna e
salva la figlia. Poi fa aspettare Reia in macchina mentre lei torna
a prendere il ferito Ben. Una volta tornata all’auto con Ben al
seguito, Jules spara a una creatura che cerca di entrare nel
veicolo prima di partire. Così facendo riescono ad uscire salvi da
quella situazione, ma le creature sono ormai sveglie ed è dunque
questione di tempo prima che qualcun altro capiti malauguratamente
nel loro territorio.
Le creature del film sono
paragonabili agli Axolotl
C’è un po’ di prefigurazione
all’inizio del film, quando la famiglia si trova nel negozio di
animali. Jules parla a Reia del loro axolotl e la informa che
“è un anfibio, come alcuni dei dinosauri più vecchi e
cattivi”. Questo fa un parallelismo con le creature di
The Tank, che probabilmente sono esistite molto
prima dell’uomo. Sono emersi dalla faglia rotta dopo il terremoto
di Cascadia del 1700 e molto probabilmente risalgono alla
preistoria. Jules dice anche a Reia che gli axolotl respirano
attraverso la pelle, motivo per cui sono viscidi. Ciò si rivela
utile nel terzo atto, quando Jules si avvolge il braccio in un
panno e lo imbeve di alcool per tenere lontane le creature quando
entra nella vasca per salvare Reia.
Reia informa inoltre Jules che
l’axolotl ha mangiato “suo fratello” e si chiede perché lo
abbia fatto. Jules cita un paio di possibili ragioni: la fame e il
territorialismo. È implicito che le creature della vasca uccidano
le persone per le stesse ragioni. Si sottolinea che le letali
creature simili a dinosauri sono molto territoriali, suggerendo che
la loro natura territorialista è una delle ragioni per cui uccidono
tutto ciò che incontrano. Un esempio alla fine suggerisce che le
creature sono anche motivate da istinti predatori.
Invece di uccidere Reia, una delle
creature la porta nella vasca. Se la creatura fosse stata motivata
dal territorialismo, l’avrebbe uccisa e non portata nella sua tana.
L’unica ragione per cui l’avrebbe portata viva nella vasca è se
avesse pianificato di conservarla in seguito per il cibo. Nel
complesso, queste creature sono sia predatrici che territoriali,
come molti altri animali in natura. Forse vedono gli adulti come
una minaccia per il loro territorio e i bambini piccoli come cibo.
Questo potrebbe essere il motivo per cui le creature non hanno
mangiato gli adulti che hanno ucciso, mentre hanno portato Reia,
una bambina piccola, nella vasca per mangiarla in seguito.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di The
Tank grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti
disponibile nei cataloghi di Apple
TV, Tim
Vision, Mediaset Infinity e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Dalla DreamWorks
Animation – creatori degli amati franchise Kung Fu Panda, Dragon Trainer e Baby Boss –
arriva l’adattamento cinematografico del fenomeno letterario di
Dav Pilkey, bestseller del New York Times, che
combatte contro i crimini dei cani: Dog Man.
La storia di Dog Man
Quando un fedele cane poliziotto e
il suo padrone umano vengono feriti insieme sul lavoro, un
intervento chirurgico strampalato ma salvavita fonde i due e nasce
Dog Man. Dog Man ha giurato di proteggere e servire, ma anche di
andare a recuperare, sedersi e rotolare.
Mentre Dog Man abbraccia la sua
nuova identità e si sforza di impressionare il suo capo
(Lil Rel Howery, Get Out, Free Guy), deve fermare
le cattive azioni del supercattivo felino Petey il gatto
(Pete Davidson; Saturday Night Live, The King of
Staten Island). L’ultimo piano di Petey è clonare se stesso,
creando il gattino Lil Petey, per raddoppiare la sua capacità di
intraprendere azioni criminali. Le cose si complicano, però, quando
Lil Petey stringe un legame inaspettato con Dog Man.
Quando Lil Petey
cade nelle grinfie di un nemico comune, Dog Mane Petey uniscono a malincuore le forze in una
corsa contro il tempo ricca di azione per salvare il giovane
gattino. Nel frattempo, scoprono il potere della famiglia (e dei
gattini!) di unire anche i nemici più ostili.
Il poster di Dog Man
Dog Man è interpretato anche da
Isla Fisher (2 single a nozze, Rango) nel ruolo
della reporter televisiva Sarah Hatoff; Poppy Liu
(Hacks, Afterparty) nel ruolo dell’assistente di Petey, Butler; il
candidato all’Emmy Stephen Root (Barry, King of
the Hill) nel ruolo del nonno; Billy Boyd (il
franchise del Signore degli Anelli, Il Figlio di Chucky) nel ruolo
del cameraman di Sarah, Seamus; e il vincitore dell’Emmy e del
Golden Globe Ricky Gervais (The Office, Extras)
nel ruolo del pesce Flippy.
Dog Man è diretto dal vincitore
dell’Emmy Peter Hastings (Le epiche avventure di Capitan Mutanda,
Kung Fu Panda: Mitiche Avventure), i cui crediti includono le
innovative serie animate Animaniacs e Migliolo e Prof. Il film è
prodotto da Karen Foster (Spirit – Il Ribelle), che è stata
co-produttrice di Dragon Trainer della DreamWorks Animation.
Lanciata nel 2016 da Dav Pilkey –
autore del bestseller numero 1 al mondo e pluripremiato
illustratore dei libri di Capitan Mutanda – la serie Dog Man
Scholastic comprende ora 12 libri. La serie ha superato i 60
milioni di copie stampate ed è stata tradotta in 47 lingue. Anche
Cat Kid Comic Club, uno spin-off di Dog Man lanciato nel 2020, ha
raggiunto le vette delle classifiche dei bestseller in tutto il
mondo. Il libro più recente di Dog Man, Dog Man: Ventimila pulci
sotto i mari, è stato il primo libro per bambini più venduto negli
Stati Uniti nel 2023, in tutti i formati e per tutte le età. Il
nuovo libro di Pilkey della serie Dog Man, Dog Man: Big Jim Begins,
uscirà il 3 dicembre 2024.
Dog Man della DreamWorks Animation
sarà distribuito dalla Universal Picture
Apple TV+ ha svelato oggi
il trailer di Disclaimer, l’avvincente thriller
psicologico interpretato dai premi Oscar
Cate Blanchett e Kevin Kline e dal
candidato all’Oscar Sacha Baron Cohen. Scritta e
diretta dal cinque volte premio Oscar Alfonso
Cuarón, la serie farà il suo debutto l’11 ottobre con i
primi due episodi dei sette totali, seguiti da nuovi episodi ogni
venerdì fino al 15 novembre.
Prodotta da Apple Studios,
Disclaimer è coprodotta da Esperanto Filmoj e
Anonymous Content. Cuarón è produttore esecutivo per Esperanto
Filmoj insieme a Gabriela Rodriguez. Oltre a recitare, Blanchett è
produttrice esecutiva. David Levine e il compianto Steve Golin sono
produttori esecutivi per Anonymous Content. Anche il premio Oscar
Emmanuel Lubezki, Donald Sabourin e Carlos Morales
sono produttori esecutivi. Disclaimer è basata
sull’omonimo romanzo di Renée Knight che è co-produttore esecutivo.
Lubezki e il candidato all’Oscar Bruno Delbonnel sono direttori
della fotografia. La colonna sonora è composta da Finneas
O’Connell, vincitore di numerosi premi Oscar e GRAMMY.
L’acclamata giornalista Catherine
Ravenscroft (Cate Blanchett) ha costruito la sua
reputazione rivelando le malefatte e le trasgressioni degli altri.
Quando riceve un romanzo da un autore sconosciuto, si rende conto
con orrore di essere la protagonista di una storia che mette a nudo
i suoi segreti più oscuri e minaccia di distruggere la sua
famiglia
Mentre Catherine lotta contro il
tempo per scoprire la vera identità dello scrittore, è costretta a
confrontarsi con il suo passato prima che questo distrugga la sua
vita e i suoi rapporti con il marito Robert (Sacha
Baron Cohen) e il figlio Nicholas (Kodi
Smit-McPhee). Il cast comprende Lesley Manville, Louis
Partridge, Leila George e Hoyeon e presenta Indira Varma come voce
narrante.
Per 236 episodi, i personaggi di
Friends sono stati una presenza fissa e
rassicurante per il pubblico. Per coloro che hanno guardato la
serie della NBC e si sono visti rispecchiati nei personaggi, per
coloro che ricordano i propri vent’anni attraverso di loro o per
coloro che hanno sperato di diventare un giorno come loro, lo show
stesso è diventato il settimo amico del suo pubblico.
La disponibilità della serie in
streaming ha permesso a molti spettatori di ripetere (più volte) la
visione, mentre altri l’hanno scoperta durante la sua produzione e
messa in onda. L’affetto che ancora oggi circonda la serie è
davvero senza eguali. Per celebrare Friends e le
persone che gli hanno dato vita, Variety ha selezionato
(e classificato) i migliori 30 episodi della serie. Di seguito ecco
l’elenco degli episodi:
Il distintivo da poliziotto
Friends Season 5, Episode 16 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 5, episodio 16
– Il poliziotto del titolo, Gary (interpretato da
Michael Rapaport), si rivelerà un pessimo
fidanzato per Phoebe (Lisa Kudrow) in un episodio
successivo, quando sparerà a un uccello. Ma questo episodio
racconta l’inizio della loro relazione, con il tipo di incontro che
solo Phoebe può avere. Lei trova il suo distintivo da poliziotto
nel cuscino del divano del Central Perk e lo usa per fingersi un
agente, ma lui la scopre e la rintraccia. Il vero momento iconico
di questo episodio, però, è quello in cui Ross (David
Schwimmer) si rifiuta di pagare la tassa di consegna di un
nuovo divano e chiede aiuto a Chandler (Matthew
Perry) e Rachel (Jennifer
Aniston) per portarlo su per le scale del suo
condominio, facendo sì che “Pivot!” diventasse una parte
cult della tv.
Vivere intensamente – Parte 1 e
2
Friends Season 1, Episodes 16 and 17 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 1, episodi 16 e
17 – Facciamo finta che la sottotrama con Chandler che
esce con la sua impiegata – che avrebbe dovuto licenziare – non sia
accaduta, perché è problematica a diversi livelli. I punti che
rendono questo blocco di episodi degno di nota in senso positivo
sono tre: in primo luogo, gli sceneggiatori e i produttori hanno
sfruttato in modo creativo il ruolo della Kudrow, che aveva
interpretato anche una cameriera in “Mad About You”, facendo di
questo personaggio la sorella gemella di Phoebe, per la quale Joey
(Matt LeBlanc) prende una cotta, ma con la quale
Phoebe non va d’accordo. Inoltre, Ross che impara a diventare padre
grazie alla sua scimmia Marcel rende utile questa strana trama.
Infine, è l’inizio della parata di grandi nomi in ruoli cameo
quando George Clooney e Noah Wyle di
“ER” sono ospiti nei panni di medici che vanno a un doppio
appuntamento con Monica (Courteney Cox) e Rachel,
che scambiano i nomi a causa di una truffa assicurativa e diventano
sempre più meschine l’una con l’altra.
Torte a domicilio
Friends Season 7, Episode 11 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 7, episodio 11
– Questo episodio contiene molte lezioni importanti
sul non abbandonare gli amici per un appuntamento e sul non
aspettarsi di essere invitati a un matrimonio in cui si è andati a
letto con lo sposo, ma ciò che lo rende davvero memorabile è vedere
Rachel e Chandler litigare per una cheescake, al
punto da mangiarla sul pavimento del corridoio. Joey che si imbatte
in loro e non ci pensa due volte, estrae una forchetta
dalla tasca e chiede cosa stanno mangiando è un vero colpo
di genio.
Un rito per San Valentino
Friends Season 1, Episode 14 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 1, Episodio 14
– Un falò contro i fidanzati passati e un appuntamento al
buio con Janice (Maggie Wheeler), cosa si può
desiderare di più da una commedia? Le ragazze creano il suddetto
falò nell’appartamento di Monica e Rachel, lamentandosi delle
relazioni scadenti nelle loro vite (e della loro mancanza di piani
in generale), mentre Joey trascina Chandler in un doppio
appuntamento che nessuno dei due sapeva sarebbe stato con l’ex di
Chandler, Janice. Anche Ross che sacrifica la sua notte d’amore per
confortare la sua ex Carol (Jane Sibbett) quando
Susan (Jessica Hecht) viene inaspettatamente
chiamata al lavoro è un bel tocco di classe; è bello vedere quanto
Ross possa essere dolce, dato che si infuria così spesso nelle
stagioni successive.
Come poteva essere – Parte 1 e
2
Friends Season 6, Episodes 15 and 16 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, episodi 15 e 16
– Gli episodi dell’universo alternativo possono essere
delle belle evasioni, ma sono più soddisfacenti quando le relazioni
tra i personaggi si susseguono, implicando un senso di fato o
destino. È il caso di questo sguardo in due parti a cosa sarebbe
successo se Joey non fosse stato licenziato da “Days of our Lives”
(la prima volta), Rachel si fosse sposata, Monica non avesse mai
perso peso e altro ancora. Phoebe che accetta un lavoro come agente
di cambio è un po’ un’eccezione, nel senso che sembra così fuori
dal personaggio che è difficile credere che sarebbe mai stata una
vera opzione, ma il modo in cui lo show gioca con un accoppiamento
Joey-Rachel all’inizio è una bella anticipazione di ciò che verrà
più avanti, e il fatto che Chandler e Monica si mettano ancora
insieme è ciò che rende questo più speciale.
La coppa Geller
Friends Season 3, Episode 9 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 3, Episodio 9 – Questo è stato il
primo degli episodi del Ringraziamento, una tradizione nella sitcom
di lunga data. Sebbene lo show ne abbia fatto uno nel suo primo
anno, ha saltato il secondo. Ma qui è tornato con un’energia
rinnovata tuffandosi nella profonda rivalità tra fratelli di Monica
e Ross attraverso una partita di football. Il match assume un
significato molto più importante quando Phoebe riesce a giocare la
sua prima partita di football in assoluto; Rachel è costantemente
sottovalutata, persino dalla sua migliore amica, e i ragazzi si
scontrano con le ragazze. Certo, una trama secondaria su Joey e
Chandler che litigano per la stessa ragazza trascina un po’ questo
episodio, ma quel trofeo fatto di una bambola troll inchiodata a un
2×4, e quanto duramente i Geller competono per vincerla, salva la
puntata rendendola indimenticabile.
Lezioni di autodifesa
Friends Season 6, Episode 17 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, Episodio 17 –
Monica e Chandler dimenticano entrambi che avrebbero dovuto farsi i
regali di San Valentino a vicenda, il che la porta a sentirsi così
in colpa che lei decide di “cucinare tutto quello” lui vuole in
cucina e “fare tutto quello che” lui vuole in camera da letto,
finché lui non inserisce nel mangianastri la compilation che gli ha
preparato e regalato la sua ex Janice, che canta per il suo
compleanno. Basterebbe questo, ma ogni storia in questo episodio è
una più sciocca dell’altra ed è esattamente questo che lo rende
così divertente. Joey assume un altro attore per fingere di essere
il suo gemello identico per guadagnare soldi da uno studio
scientifico, e Phoebe, Rachel e Ross si ritrovano coinvolti in una
battaglia di ingegno su chi potrebbe prendere in giro
chi.
Chandler il pigro
Friends Season 2, Episode 7 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 2, Episodio 7
– Questo episodio racconta di quando Ross e Rachel si
incontrano. La prima volta. Brevemente. Be’, si baciano. Dopo che
Ross è tornato da un viaggio in Cina con una nuova ragazza
(Lauren Tom), Rachel ha rimuginato sui suoi
sentimenti per un po’. Ma durante un altro appuntamento si ubriaca
e lascia a Ross un messaggio in cui mente e gli dice che ha
superato la cotta che aveva per lui, solo che lui non si è accorto
che lei era mai stata “cotta di lui”. Con la scoperta che lei prova
dei sentimenti per lui e lui prova dei sentimenti per lei, finisce
per andare al Central Perk mentre lei lo sta chiudendo per la notte
e i due si scambiano un abbraccio e un bacio appassionato sulla
porta. Sembra che sia l’inizio di qualcosa, e lo è, solo che non è
il tipico viaggio di una coppia da commedia romantica.
I miei primi 30 anni
Friends Season 7, Episode 14 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 7, Episodio 14
– Gli episodi flashback, quando si torna a filmati già
visti, sono solo un riempitivo, puntate di “riciclo” come si dice
in gergo, ma Friends ha davvero padroneggiato
l’arte di migliorare la storia attuale offrendo scorci rapidi e
inediti di momenti passati con i personaggi. In questo caso, è il
turno di una compilation di tutti e sei gli amici che festeggiavano
il loro trentesimo compleanno, con vari livelli di eccitazione.
Mentre Joey si preoccupava di se stesso (e degli altri) che
invecchiavano, Monica si ubriaca moltissimo e Phoebe ha finito per
scoprire di avere in realtà un anno in più di quanto pensasse. Ma
tutto ruota attorno a Rachel, che ha capito quanto abbia voglia di
una relazione e di un figlio.
L’altra sorella di Rachel
Friends Season 9, Episode 8 – Courtesy of HBO
Stagione 9, Episodio
8 – Diciamolo subito: ci saranno molti episodi del
Ringraziamento in questa lista. Questo è particolarmente speciale
perché presenta Christina Applegate nel ruolo della sorella di
Rachel, Amy, uno sguardo sorprendente sulla donna che Rachel
sarebbe sicuramente stata se non fosse scappata dal suo matrimonio
e non avesse varcato le porte del Central Perk. Da un lato, questo
episodio è un corso intensivo di vari tipi di umorismo sfumato,
dalla natura egocentrica di Amy alla natura tesa di Monica che la
rende troppo spaventata per usare la sua porcellana nuziale per il
pranzo. Ma dall’altro lato dello spettro emotivo, questo episodio
offre alcune discussioni davvero importanti su chi Ross e Rachel
affiderebbero alla figlia se dovesse succedere loro qualcosa, e
consente anche una vera crescita da parte di Chandler, che si fa
avanti e dimostra di essere un uomo maturo quando il litigio tra
Amy e Rachel rovina uno dei preziosi piatti di Monica.
Gli spendaccioni
Friends Season 2, Episode 5 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 2, Episodio 5
– La trama in cui Chandler finge di essere l’ex di una
donna al telefono, solo per farle credere che lui l’abbia piantata
in asso di persona, così Chandler può piombare dentro e farla
sentire meglio non è invecchiata bene. Ma ciò che fa risaltare
questo episodio in modo positivo è il modo in cui affronta il
problema molto reale della disparità finanziaria tra i giovani
amici che cercano di sopravvivere a New York City. Non è una
conversazione piacevole da avere durante una cena elegante quando
si avvicina il clamore del compleanno di Ross, ma è necessaria e ha
dimostrato che lo spettacolo non sarebbe stato solo una commedia
leggera. Inoltre, punti bonus per aver scelto Chris
Young di “Dance ‘Til Dawn” (ora Nickelodeon) come ex bimbo
a cui Monica e Rachel facevano da babysitter.
Monica e la medusa
Friends Season 4, Episode1 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 4, Episodio 1
– Alla fine della terza stagione di
Friends, Ross si è trovato a dover scegliere tra
tornare insieme al suo amore di lunga data Rachel oppure rimanere
con la nuova fidanzata Bonnie (Christine Taylor).
La première della quarta stagione risponde immediatamente a quel
colpo di scena, con lui che entra nella stanza di Rachel nella casa
sulla spiaggia in cui sono in vacanza, ma prolunga il riaccendersi
della loro passione quando Rachel gli scrive una lettera
(“Diciotto pagine, fronte e retro!”) chiedendogli di
assumersi la responsabilità del fatto che la loro relazione fosse
andata a rotoli la prima volta. Lui si addormenta mentre legge e,
nel vero stile di Ross, non se ne assume la responsabilità.
Ovviamente il suo furore quando realizza ciò a cui aveva concordato
alla fine porta Red Ross allo scoperto, il che è
più divertente di quanto probabilmente avrebbe dovuto essere, dato
che simboleggia così tante delle sue mancanze. Ma l’episodio è
anche notevole per Phoebe che fa pace con la madre naturale e,
naturalmente, per l’incidente con la medusa che, a posteriori,
rende ancora più speciale il fatto che Monica e Chandler siano
finiti insieme.
Il club segreto
Friends Season 8, Episode 9 – Courtesy of HBO
Stagione 8, Episodio 9 – Questo episodio è
stato speciale quando è andato in onda perché la star del cinema di
serie A Brad Pitt, che all’epoca era sposato con
Aniston, è stato guest star e, in quanto ex
compagno di classe di Rachel che odiava così tanto, aveva
co-fondato al liceo un club “I Hate Rachel Green” per
giunta. La puntata rimane ancora più speciale ora, fungendo da
istantanea della cultura pop a metà degli anni zero.
Lo spirito della vecchia signora
Friends Season 2, Episode 11 – Courtesy of HBO
Stagione 2, Episodio 11 – Friends riceve spesso
molte critiche per la sua mancanza di inclusività nel casting, dato
che la serie è ambientata a New York City. Ma una cosa per cui non
riceve abbastanza credito è aver trasmesso un episodio sul
matrimonio tra persone dello stesso sesso anni prima che fosse
legalmente riconosciuto. È stato dichiarato fin dall’inizio della
serie che la prima ex moglie di Ross, Carol, stava con una donna e,
a metà della seconda stagione, le due si sposano. Tuttavia, non è
tutto rose e fiori: i genitori di Carol hanno un problema con la
scelta della loro figlia e questo le fa venire dei dubbi, ma Ross
le dice che tutto ciò che conta è che lei e Susan si amino e
finisce per accompagnarla all’altare. Separatamente, questa puntata
è la prima volta che Joey appare in “Days of our Lives” all’interno
della serie, che è l’inizio di un grande arco narrativo per lui.
Ciliegina sulla torta, l’episodio vede anche Phoebe posseduta dallo
spirito di un’anziana signora morta.
L’ultima sera
Friends Season 6, Episode 6 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, Episodio 6
– È davvero la fine di un’era. Monica e Chandler vanno a
vivere insieme, il che significa che Rachel e Joey, rispettivi
compagni di appartamento, vengono lasciati indietro. L’episodio
affronta tutti gli alti e bassi delle emozioni che ne derivano,
mostrando Rachel e Monica litigare in modo ridicolo, mentre
Chandler si preoccupa della capacità di Joey di pagare le bollette,
quindi inventa un gioco attraverso il quale Joey può vincere soldi
senza rendersi conto che invece è lui a prestarglieli. Che quel
gioco, Cups, non sia ancora stato trasformato in un’app è follia
pura.
Cerimonia sotto la neve
Friends Season 10, Episode 12 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 10, Episodio 12
– Di tutti i protagonisti di Friends,
Phoebe aveva una storia di fondo che avrebbe potuto essere la
materia di una grande premessa di una serie drammatica, ma aveva lo
spirito solare per adattarsi perfettamente a questa sitcom. La
combinazione di queste cose la rendeva così meritevole di un lieto
fine, quindi vederla sposare Mike (Paul
Rudd) è un momento molto dolce nell’ultima stagione,
soprattutto perché lui viene invece da una famiglia molto
tradizionale e appartenente all’alta borghesia newyorkese.
A lume di candela
Friends Season 1, Episode 7 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 1, Episodio 7
– Probabilmente, questo episodio non avrebbe dovuto
funzionare. Si tratta di una delle tante puntate degli show di NBC
che sono stati ambientati nel corso del Blackout. È iniziato con
“Mad About You”, che pure era ambientato a New York ed è continuato
in Friends. Chandler è bloccato in un mini episodio in bottiglia
tutto suo, intrappolato nell’atrio di un bancomat, un’ambientazione
così datata che il pubblico più giovane di oggi deve pensare che
sia stata inventata solo per farlo rimanere bloccato da qualche
parte con la supermodella Jill Goodacre. Gli altri
sono accampati a casa di Monica e Rachel e, magicamente,
l’ambientazione oscura e intima consente alle verità emotive di
emergere.
Lo spettacolo di fine anno
Friends Season 6, Episode 10 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, Episodio 10 – Janine (Elle
Macpherson), brevemente coinquilina e fidanzata di Joey,
potrebbe aver attirato l’ira di Monica per averla definita rumorosa
e per aver definito Chandler “blah”, ma ha fatto una cosa giusta:
ha invitato Monica e Ross a prendere parte alla classica serata di
Capodanno “Dick Clark’s New Year’s Rockin’ Eve”. Questo ha regalato
al mondo la routine dei fratelli Geller che merita di diventare
virale su TikTok in questo momento (come infatti è accaduto).
Finalmente Sposi – Parte 1 e 2
Friends Season 7, Episodes 23 and 24 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 7, episodi 23 e 24 – Certo, ci sono
momenti nella parte centrale di questa puntata in due parti che
sono scomodi, non solo dal punto di vista del personaggio, ma anche
perché è ovvio che lo show è in stallo: Chandler si tira indietro e
si nasconde dal suo matrimonio, ma ovviamente non lascerà davvero
Monica; il gruppo e quindi lo show non sopravvivrebbero a una tale
rottura. Ma attorno a questo c’è la bellezza del gruppo che si
raduna per far tornare insieme questi due, per far sentire a suo
agio Chandler e per impedire a Monica di sapere che qualcosa non va
in modo che non vada fuori di testa. Joey riesce ad avere il suo
grande momento cinematografico e ad arrivare comunque in tempo per
celebrare la cerimonia, i genitori di Bing e Geller hanno spazio
per brillare e, naturalmente, c’è il colpo di scena che Rachel è
incinta ma solo lei, Phoebe e il pubblico lo sanno, alla fine. È
stato il modo migliore per concludere una stagione perché ha fatto
sì che il pubblico desiderasse immediatamente l’episodio
successivo.
Ricordi di un giorno di festa
Friends Season 5, Episode 8 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 5, Episodio 8 – A metà della sua
corsa, Friends si rende conto di quanto siano
speciali i suoi episodi del Ringraziamento e ne offre uno con tante
“feste del tacchino” mentre il gruppo ripensa a quelle che
considera le sue peggiori esperienze di festa. L’episodio ha un
perfetto mix di ridicolo (le vite passate di Phoebe in cui continua
a perdere braccia, Joey che si ritrova un tacchino incastrato in
testa) e sincero (il senso di colpa di Monica per aver tagliato
accidentalmente un pezzo dell’alluce di Chandler, Chandler che dice
a Monica di amarla). Gli episodi del Ringraziamento sono sempre una
garanzia.
Il matrimonio di Ross – Parte 1 e 2
Friends Season 4, Episodes 23 and 24 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 4, episodi 23 e 24 – Lo spettacolo di
vedere la maggior parte degli amici (scusa Kudrow incinta) a
Londra, incontrare famosi britannici come Richard
Branson (che non interpreta se stesso) e Sarah, Duchessa
di York (nei panni di se stessa) porta un po’ di aria fresca in
questa serie ambientata principalmente in set, ma ciò che rende
davvero speciale il finale in due parti della quarta stagione sono
i sorprendenti progressi nelle relazioni. Mentre la stagione ha
visto Ross e Rachel rincorrersi rispetto ai loro sentimenti
reciproci, nonostante il rapido fidanzamento di lui con un’altra
donna, nessuno si aspettava che Monica e Chandler si mettessero
insieme. È una cosa importante quando Rachel decide di andare
all’estero per dire a Ross che lo ama, solo per rendersi conto di
quanto suonasse folle. Ovviamente è una cosa importante quando lui,
sull’altare, dice il suo nome invece di quello della sua fidanzata
(povera Emily!). Ma si può sostenere che il cambiamento di dinamica
tra Monica e Chandler sia ancora più grande perché è nuovo,
inaspettato e si rivela l’inizio della relazione romantica più
stabile della serie
Il giorno dopo
Friends Season 3, Episode 16 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 3, Episodio 16 – Qui
Friends dimostra di saper gestire un serio dramma
relazionale tanto quanto può gestire le battute più divertenti.
Dopo che Rachel scopre che Ross è andato a letto con Chloe
(Angela Featherstone), i due litigano furiosamente
per capire se si erano lasciati o meno quando lui lo ha fatto. I
quattro amici rimasti si chiudono nella camera da letto di Monica
per aspettare che finisca il litigio e finiscono intrappolati lì
dentro, legandosi, per tutta la notte. Nel frattempo, fuori nel
soggiorno, Aniston e Schwimmer stanno mettendo in scena la loro
pièce in due atti che si muove abilmente tra rabbia e dispetto,
fino all’insopportabile tristezza e all’accettazione riluttante che
la loro relazione sia finita.
Proposte di matrimonio – Parte 1 e 2
Friends Season 6, Episodes 23 and 24 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, episodi 23 e 24 – Il finale in due
parti della sesta stagione è pieno di classici tropi da sitcom, da
un ex (Tom Selleck) che torna in scena nel momento
peggiore possibile, a un paio di dubbi sul fatto che la proposta
del titolo si sarebbe effettivamente realizzata o meno. La
relazione tra Monica e Chandler è l’ancora di questo arco narrativo
lungo un’ora, e guardare Chandler lottare così duramente per non
perdere l’amore della sua vita dopo aver trascorso la maggior parte
della serie con la paura di impegnarsi è stato commovente. La
proposta in sé è bellissima, con Monica che cerca di aggirare la
tradizione ma perde il controllo per una volta e Chandler che
riesce a dire la cosa assolutamente perfetta. Intorno a loro, però,
orbitano alcune storie speciali su Rachel e Phoebe che guardano ai
restanti amici maschi come ai loro back up matrimoniali e Joey che
inizia la sua storia d’amore con una barca.
L’armadillo natalizio
Friends Season 7, Episode 10 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 7, Episodio 10 – Hanukkah
difficilmente viene rappresentato in televisione, ma
Friends ha presentato personaggi che erano ebrei e
nella settima stagione, il figlio di Ross, Ben (Cole e
Dylan Sprouse), è abbastanza grande da imparare qualcosa
in più sulla festa delle luci. Sia perché questa è una sitcom, sia
perché Ross è… Ross, i suoi piani con le migliori intenzioni per le
festività vanno a rotoli. Quando tutto ciò che è rimasto nel
negozio di costumi così in prossimità delle feste è un costume da
armadillo, Ross lo prende e dice di essere il rappresentante di
Babbo Natale per “tutti gli stati del sud e il Messico”, e
essendo anche in parte ebreo, per insegnare finalmente a suo figlio
le sue tradizioni religiose. E con questo episodio serrato di 22
minuti, è nata una nuova icona delle festività invernali.
Indovina chi viene a cena
Friends Season 6, Episode 9 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 6, Episodio 9 –
Chandler che finalmente conquista i genitori di Ross e Monica dopo
che i loro figli si sono traditi a vicenda rivelando i reciproci
oscuri segreti è un’occasione piuttosto importante di per sé, ma
accade durante una cena del Ringraziamento in cui a Rachel viene
affidato il compito di preparare l'(unico) dessert, che è un grosso
problema di per sé. Entrambe le parti della storia hanno lo stesso
peso nel reparto umorismo, da Ross che ha troppa paura di ammettere
ai suoi genitori di essersi drogato quando era più giovane, al
libro di cucina di Rachel con le pagine incollate insieme in modo
che il suo trifle consista in manzo, saltato con piselli e cipolle
oltre ai tradizionali strati di savoiardi, crema pasticcera e
marmellata. È uno degli episodi più citati in assoluto ed è
coronato da dialoghi stellari di LeBlanc e
Christina Pickles.
Come due aragoste
Friends Season 2, Episode 14 – Courtesy of HBO
Stagione 2, episodio 14 – Il primo sguardo a
Fat Monica e alla Rachel pre-rinoplastica è accompagnato anche da
un Ross baffuto, ma non è tutto solo per divertimento. A questo
punto della serie, Ross e Rachel erano quasi sul punto di mettersi
insieme, ma la lista di pro e contro che lui aveva fatto sullo
stare con lei rispetto alla sua ragazza di allora l’aveva offesa.
Qui, però, finalmente capisce quanto lui si sia preso cura di lei,
e per quanto tempo, quando un video della sua adolescenza rivela
che si è preparato per portarla al ballo di fine anno quando
sembrava che il suo appuntamento la stesse abbandonando. L’episodio
ha anche inserito una nuova definizione di “aragoste” nel lessico
(grazie a Phoebe, ovviamente).
Buoni propositi
Friends Season 5, Episode 11 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 5, Episodio 11 – Questo è un raro
episodio in cui tutti gli amici hanno momenti individuali in cui
brillare mentre si impegnano a migliorare se stessi con l’inizio
del nuovo anno. Non tutti i buoni propositi sono uguali, quindi
alcuni sono sicuramente più interessanti di altri: l’idea di Ross
di provare una cosa nuova ogni giorno diventa eccitante solo quando
compra un paio di pantaloni di pelle, e poi ci rimane incastrato
durante un appuntamento, mentre Chandler che accetta di non
prendere in giro i suoi amici non ripaga finché non ci rinuncia e
si lascia andare a una serie impressionante di insulti. Dove le
cose diventano davvero speciali è nel modo in cui l’episodio riesce
a serializzare una parte dell’evento situazionale: Rachel che dice
che non farà pettegolezzi avrebbe potuto facilmente essere un
episodio unico come gli altri, concluso ordinatamente alla fine
dell’episodio, ma quando sente Monica e Chandler parlare al
telefono scoprendo la loro relazione, si rende conto che stanno
insieme e imposta una trama esilarante per gli episodi che culmina
nell’episodio glorioso Io so che tu sai che io lo
so (continua a leggere…).
Minuti Contati
Friends Season 3, Episode 2 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 3, Episodio 2 – Complimenti a Rachel
per non aver lasciato che Ross la maltrattasse in questo episodio
quando lui cerca di far uscire tutti di corsa di casa per un evento
e le si scaglia contro. Ma ancora più complimenti agli
sceneggiatori per aver creato un episodio di bottiglia quasi in
tempo reale in cui tutti i personaggi entrano ed escono dal
soggiorno di Monica e Rachel mentre si preparano (o meno) per
questo evento. Da Monica che si agita per un messaggio sulla
segreteria telefonica del suo ex alla discussione tra Chandler e
Joey su una sedia che si trasforma in Joey che indossa tutti i
vestiti di Chandler, ogni momento è migliore del successivo.
La scommessa
Friends Season 4, Episode 12 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 4, Episodio 12 –
Un episodio davvero classico di
Friends,
questa storia a metà della stagione 4 vede Phoebe diventare una
madre surrogata per suo fratello (Giovanni
Ribisi)
e sua moglie (Debra
Jo Rupp).
Quella parte della storia è accelerata in modo poco realistico (ma
ehi, il corpo di Phoebe è sempre stato un po’ più veloce della
medicina occidentale), ma è toccante e anche un modo davvero
intelligente di raccontare la gravidanza nella vita reale di
Lisa Kudrow.
Quella storia dolce e leggermente più seria è bilanciata da Monica
e Rachel che si ritrovano coinvolte in una battaglia di gioco
d’azzardo con Chandler e Joey, che culmina con la perdita del loro
appartamento in un gioco a quiz. È stato un modo rapido per far
sapere fatti precedentemente sconosciuti su personaggi e ha creato
un vero e proprio momento di culto della tv.
Io so che tu sai che io lo so
Friends Season 5, Episode 14 – Courtesy of Warner Bros.
TV
Stagione 5, episodio 14
– Monica e Chandler non sono bravi a mantenere i segreti e
in questo episodio la loro relazione segreta viene allo scoperto.
Joey e Rachel lo sapevano già e Phoebe lo scopre, il che porta a
una complessa rete di giochi mentali poiché Phoebe preferisce
intromettersi nella coppia e prenderla in giro piuttosto che
confessare tutto. Monica scopre che la presunta cotta di Phoebe per
Chandler è falsa e spinge Chandler a giocare a un scomodo gioco
sessuale con Phoebe. Lui è il primo a cedere, ammettendo di essere
innamorato di Monica, dicendolo non solo a Monica, ma a tutti gli
amici (tranne Ross, che sta cercando un nuovo appartamento). È un
momento sentimentale che alza notevolmente la posta in gioco. Ma
poiché l’episodio è così intriso di follia comica, lo fa con un
colpo di coda alla fine, in cui anche Ross viene a conoscenza della
relazione.
Da Ryan Coogler,
regista di “Black
Panther” e “Creed”,
e con
Michael B. Jordan come protagonista, arriva una nuova
visione della paura: I Peccatori
(Sinners), di cui è ora stato rilasciato il primo
trailer dalla Warner Bros. La sinossi che accompagna il filmato
recita: “Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite
travagliate, due fratelli gemelli (Jordan) tornano nella loro città
natale per ricominciare, solo per scoprire che un male ancora più
grande li aspetta per accoglierli di nuovo”. “Se continui
a ballare con il diavolo, un giorno ti seguirà fino a casa”,
recita poi la tagline.
Il film vede dunque protagonista
Michael B. Jordan in un doppio ruolo, affiancato dalla
candidata all’Oscar Hailee Steinfeld (“Bumblebee”,
“Il
Grinta“), Jack O’Connell (”Ferrari“),
Wunmi Mosaku (”Passenger“), Jayme
Lawson (”The Woman King“), Omar Benson
Miller (”True Lies“) e Delroy
Lindo (”Da 5 Bloods“). Il film è prodotto da
Coogler e dai suoi frequenti collaboratori Sev
Ohanian e Zinzi Coogler. I produttori
esecutivi sono Ludwig Göransson, Will
Greenfield e Rebecca Cho.
I Peccatori
(Sinners) è poi realizzato dai collaboratori di
Coogler dal franchise di “Black
Panther”: il direttore della fotografia Autumn
Durald Arkapaw, la scenografa premio Oscar Hannah
Beachler, il montatore Michael P.
Shawver, il compositore premio Oscar Ludwig
Göransson e la costumista premio Oscar Ruth E.
Carter. Il film sarà distribuito in tutto il mondo da
Warner Bros. Pictures, nelle sale solo a livello nazionale il 7
marzo 2025 e a livello internazionale a partire da marzo 2025.
La showrunner di Dune:
Prophecy, Alison Schapker,
offre chiarezza sulle molteplici linee temporali della serie.
Basato sul mondo creato da Frank Herbert, Dune:
Prophecy è ambientato diecimila anni prima degli eventi di
Dune e della storia di Paul Atreides
(Timothée Chalamet). La serie, che vede
protagonisti Emily Watson, Mark Strong, Olivia
Williams e Travis Fimmel, dovrebbe
tracciare le origini del Bene Gesserit, con una
storia incentrata sulle vite delle sorelle Harkonnen Valya (Watson)
e Tula (Williams).
In una recente intervista con
EW, Schapker rivela che
Dune: Prophecy non si svolgerà solo in una linea
temporale. Secondo la showrunner, la serie HBO racconterà la vita
di Valya attraverso molteplici linee temporali, tra cui una tratta
dal romanzo prequel Sisterhood of Dune di Brian
Herbert e Kevin J. Anderson, oltre a
un’altra tre decenni in avanti. In questi diversi periodi di tempo,
i personaggi rimangono consapevoli del passato e del presente, ma
anche del futuro, in particolare attraverso la capacità della
Reverenda Madre di accedere ai ricordi di coloro che l’hanno
preceduta.
“Credo davvero che abbiamo
trovato il meglio di entrambi i mondi quando si tratta di
adattamento. Sisterhood of Dune è stato il nostro
testo fondamentale con cui abbiamo lavorato e da cui abbiamo tratto
ispirazione. La nostra storia è legata agli eventi di quel libro,
ma stiamo anche raccontando una storia che si svolge 30 anni dopo
gli eventi del libro. Quindi abbiamo sia il libro da cui attingere,
ma abbiamo anche spazio per sviluppare i nostri personaggi e
raccontare la storia di Valya Harkonnen attraverso più linee
temporali.
“Un segno distintivo di
Dune è che il tempo non è solo lineare. Alcuni di
loro comunicano attivamente con le loro antenate in qualsiasi
momento. Ci sono storie nascoste e segreti da scoprire nel passato
che hanno influenzato molto il presente, mentre i nostri personaggi
progettano il futuro. Volevamo creare una serie che permettesse
alla storia di essere viva, e questo significava trascorrere parte
del nostro tempo nel passato”.
Cosa significano per la
serie le molteplici linee temporali di Dune:
Prophecy
Il tempo è sempre stato affrontato
in un modo unico nel franchise di Dune, in
particolare attraverso le Bene Gesserit. Questo misterioso gruppo
guida essenzialmente l’umanità verso un’evoluzione favorevole e un
futuro migliore. Ciò significa che le Bene Gesserit a volte
prendono decisioni che non hanno senso per coloro che li circondano
e che non fanno parte della Sorellanza. Mentre i film di
Dune di Denis Villeneuve toccano
questo argomento, la serie HBO è destinata ad appoggiarsi su di
esso in modo significativo.
I film di Dune si svolgono lungo una
linea temporale lineare, risultando in una storia abbastanza chiara
con un arco narrativo facile da seguire per Paul. Dune:
Prophecy, come serie TV, ha evidentemente un maggior
numero di tempo da sfruttare, consentendo a Schapker di complicare
una struttura narrativa tradizionale ed esplorare ciò che rende le
Bene Gesserit un ordine così interessante. Attraverso questo
approccio a più linee temporali, la serie ha l’opportunità di
trasmettere in modo più accurato come le Bene Gesserit vedono il
mondo e come appaiono i loro piani più ampi nel corso di più
decenni.