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The Acolyte: Amandla Stenberg sull’accoglienza delle critiche ma non alle “minacce di morte” e del “linguaggio razzista violento”

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The Acolyte: La Seguace è stata colpita da un’ondata di recensioni negative prima ancora del suo lancio su Disney+. Anche se da allora abbiamo assistito a molte lamentele legittime, un punto critico per alcuni è stato purtroppo il cast e la troupe dello show.

Durante una recente apparizione su The View, i conduttori dello show hanno chiesto alla protagonista della serie Amandla Stenberg di commentare l’essere stata presa di mira da “alcuni esponenti di destra” e hanno affrontato quello che ha precedentemente descritto come “razzismo intollerabile” (un problema affrontato anche da Moses Ingram, di Obi-Wan Kenobi).

Star Wars: The Acolyte“È stato molto doloroso per me. Non è qualcosa per cui penso che tu possa prepararti emotivamente”, ha detto Stenberg (tramite SFFGazette.com). “[Noi] accogliamo con favore le critiche allo spettacolo quando si tratta di narrazione o performance. Ma quando si tratta di minacce di morte, linguaggio razzista orribile e violento, per me è inaccettabile.”

“E ho dovuto pensare molto profondamente e intensamente a quando mostri disciplina e quando mostri onore. E immagino che in questo caso mostrare disciplina voglia dire impegnarti a non reagire all’odio e quando decidi di impegnarti onorando i tuoi valori e il tuo sistema di credenze.”

“In questo caso, ho deciso che la cosa più importante per me era essere esplicita, perché penso che anche il silenzio possa inviare un messaggio”, ha osservato, riferendosi a un video musicale condiviso sui suoi account sui social media il mese scorso. “E l’inazione può essere molto pericolosa.”

“E così, beh, ho pubblicato una traccia di dissing… ho pubblicato una traccia di diss a riguardo… e si chiama ‘Discourse’ e riguarda davvero ciò che ho vissuto, ma riguarda anche la divisione della cultura e quanto sia difficile per tutti noi ora navigare tra le informazioni in questa nuova era. È così difficile dire cosa sia vero, sai, online.”

“Questi algoritmi online modellano le nostre realtà, il nostro pensiero e il giornalismo clickbait e questi algoritmi traggono profitto anche dalla nostra rabbia e dal nostro odio”, ha aggiunto Stenberg. “E penso che sia qualcosa di cui siamo consapevoli, ma non abbiamo necessariamente abbastanza discorsi o infrastrutture in giro perché è così nuovo.”

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Z: Vuole giocare, la spiegazione del finale del film horror

Z: Vuole giocare, la spiegazione del finale del film horror

L’amico immaginario può essere fonte di grande compagnia e supporto nella difficile e delicata fase della crescita e anche il cinema è pieno di compagni d’avventure più o meno immaginari per i giovani protagonisti di turno. Da amici immaginari positivi come Bing Bong in Inside Out o quelli recentemente visti in IF – Gli amici immaginari, fino a quelli più controversi e spaventosi visti in film come Fight Club, Jojo Rabbit o il recente Imaginary. Uno dei più terrificanti è però senza dubbio quello del film Z: Vuole giocare.

Diretto nel 2019 da Brandon Christensen (qui al suo secondo lungometraggio dopo l’horror Still/Born, ma regista anche di Superhost e The Puppetman) è questo uno dei film di questo genere più apprezzati degli ultimi anni, pur essendo passato in sordina rispetto al suo potenziale. Si offre infatti un contorto racconto che scava nella psicologia dei personaggi, che punta a mettere in crisi la distizione tra vero e finto e che non si sbilancia nell’offrire chiare soluzioni o risposte.

Per gli amanti del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, capace di rimanere nella mente ben oltre il termine della visione. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Z: Vuole giocare. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Z Vuole giocare cast

La trama e il cast di Z: Vuole giocare

Elizabeth e Kevin Parsons sono una felice coppia con un figlio di otto anni, Joshua. Quando quest’ultimo rivela loro di avere un nuovo ha un nuovo amico immaginario di nome Z, inizialmente i due genitori non se ne preoccupano, ma la loro tranquillità si trasformerà presto in terrore quando l’influenza di Z su Josh prenderà una svolta sinistra. Intenti ad approfondire il legame del figlio con tale “amico immaginario”, scopriranno come questo sia legato al passato di Beth e che Z potrebbe dunque essere qualcosa di più di un semplice frutto della fantasia di Josh.

Ad interpretare Elizabeth vi è l’attrice Keegan Connor Tracy, conosciuta per il film Final Destination 2, la serie C’era una volta e la trilogia di Descendants. Nel ruolo di suo marito Kevin vi è l’attore Sean Rogerson, mentre Jett Klyne recita nel ruolo di Joshua Parsons. Completano poi il cast gli attori Stephen McHattie nel ruolo del dottor Seager, Saran Canning in quelli di Jenna Montgomery e Sarah Munn e Grace Christensen nel ruolo di Beth e Jenna da giovani. Luke Moore dà invece corpo a Z.

Z Vuole giocare trama film

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, come anticipato, Beth scopre che non è la prima volta che Z perseguita qualcuno nella sua famiglia. Il dottor Seager le rivela che egli era in realtà anche il suo amico immaginario da bambina, la manifestazione di un disturbo per il quale Beth era stata curata con dei farmaci che le avevano completamente cancellato dalla memoria quel ricordo. Da quella rivelazione la sua mente la porta improvvisamente a ricordare tutto.

La donna ora è sicura che Z esista davvero e che dopo tanti anni sia tornato, ma non tanto per perseguitare suo figlio quanto per riprendere da dove aveva lasciato con lei. Dopo aver vissuto una serie di eventi spaventosi, Beth decide dunque di porre fine a Z. Nel finale, dopo uno scontro con la misteriosa creatura, Beth decide di togliersi la vita nella speranza di porre fine all’influenza di Z su di le e sul figlio. Tuttavia, il suicidio non va come previsto e Beth ne esce catatonica ma viva.

La cosa sembra però aver funzionato ugualmente, poiché Z scompare e Josh sembra non essere più sotto la sua influenza. Nell’ultima scena, però, il bambino dà la buonanotte a tutti prima di andare a letto e, sorprendentemente, la dà anche a Z. Il film termina così. Non è dunque chiaro se Z sia effettivamente stato sconfitto, dato che Josh gli dà la buonanotte e sembra dunque comunicare ancora con lui. È possibile che Z sia rimasto intrappolato con Beth nel suo stato vegetativo, con la capacità però di comunicare ancora con Josh.

Il trailer di Z: Vuole giocare e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Z: Vuole giocare grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Crazy & Rich: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere

Crazy & Rich sequel
Michelle Yeoh, Selena Tan e Janice Koh in Crazy & Rich. Foto di Sanja Bucko – © 2017 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. AND SK GLOBAL ENTERTAINMENT

La trama di Crazy & Rich

Protagonista del film è la newyorkese Rachel Chu, che accompagna il suo fidanzato di lunga data Nick Young al matrimonio del suo migliore amico a Singapore. Emozionata perché visiterà l’Asia per la prima volta, ma nervosa perché conoscerà la famiglia di Nick, ben presto Rachel scopre che Nick deve averle omesso qualche piccolo dettaglio sulla sua vita. Infatti, non solo Nick è il discendente di una delle famiglie più importanti del Paese, ma è anche uno degli scapoli più ambiti.

Accanto a Nick, Wu diventerà dunque facilmente bersaglio delle gelosissime ragazze del posto e peggio ancora della madre di lui, Eleanor Sung-Young, che sembra non approvare la scelta del figlio. Diventa subito chiaro che i soldi non possono comprare l’amore, ma possono senz’altro complicarlo. Tra incomprensioni, equivoci e situazioni al limite della follia, Rachel dovrà dunque cercare di salvare la propria relazione e trovare il modo di farsi accettare.

Il cast di attori del film

Ad interpretare Rachel Chu vi è Constance Wu, la quale è stata la prima e unica attrice considerata per il ruolo principale. Le riprese sono state addirittura ritardate per adattarsi ai suoi impegni. Recitano poi nel film le attrici Gemma Chan nel ruolo di Astrid Young-Teo, Lisa Lu in quelli Shang Su Yi e Awkwafina nel ruolo di Goh Peik Lin. La premio Oscar Michelle Yeoh interpreta invece Eleanor Sung-Young, mentre Ken Jeong – celebre per il suo ruolo nella trilogia di Una notte da leoni – ricopre il ruolo Goh Wye Mun.

Questo è il primo film di Henry Golding, che interpreta qui Nick. Prima di questo film, egli era un conduttore di programmi di viaggio, ma è stato introdotto nel progetto dopo che il suo nome è stato suggerito ad uno dei produttori. Tuttavia, Henry rifiutò più volte il provino per il ruolo, poiché non pensava di essere abbastanza bravo per la parte e riteneva che un attore professionista sarebbe stato più adatto. Solo quando il regista, Jon M. Chu, lo ha contattato tramite un amico comune su Facebook, è stato finalmente convinto a partecipare alla parte.

Crazy & Rich cast Awkwafina
Awkwafina in Crazy & Rich. Foto di Sanja Bucko – © 2017 Warner Bros. Entertainment Inc. and RatPac-Dune Entertainment LLC

Crazy & Rich 2: ci sarà un sequel?

Prima dell’uscita del film, Jon M. Chu ha dichiarato che sarebbe stato disposto a dirigere un sequel, se il primo film fosse stato un successo. Dato che ciò si è poi verificato, la Warner Bros. Pictures ha confermato che un sequel è in fase di sviluppo, ma il periodo della pandemia di Covid-19 ha fortemente rallentato i lavori su tale progetto. Le ultime notizie a riguardo risalgono all’ aprile 2024, quando è stato riferito che le riprese del sequel ufficiale inizieranno all’inizio del 2025.

Questo sarà basato sul secondo romanzo della trilogia, China Rich Girlfriend, mentre già si prevede che anche il terzo libro della serie, Rich People Problems, potrebbe diventare un film qualora il primo sequel otterrà un buon successo. Nel maggio 2022, era invece stato riferito che un film spin-off incentrato sul personaggio di Gemma Chan e sulla sua storia d’amore con il personaggio di Harry Shum Jr., come suggerito nella scena dei titoli di coda del film, era in fase di sviluppo. Su tale progetto non vi sono però ad oggi novità.

Il trailer di Crazy & Rich e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Crazy & Rich grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 luglio alle ore 21:20 su Canale 5.

Blackhat: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Chris Hemsworth

Considerato uno dei maestri del cinema d’azione e noir, Michael Mann – recentemente tornato al cinema con Ferrari – ha affrontato tali generi attraverso film di ogni volta diversi e ricchi di particolarità tecniche sempre nuove. Dopo aver realizzato Collateral e Nemico pubblico, si è dedicato al mondo degli hacker con Blackhat (qui la recensione). Uscito al cinema nel 2015, questo ha già nel suo titolo tutto ciò che occorre sapere sulla vicenda. Il “black hat” è infatti un pericoloso hacker con intenti criminali, che punta sulla vulnerabilità del Web per compiere compromettenti violazioni informatiche.

L’idea di realizzare un film su questa realtà è nata in Mann in seguito alla diffusione di Stuxnet, un malware progettato dagli americani e dagli israeliani per sabotare le centrifughe dell’impianto nucleare iraniano di Natanz. La necessità di dar vita ad un contesto tanto basato sul mondo del digitale ha richiesto al regista di sposare appieno questo per la realizzazione del film. Blackhat è infatti il primo film di Mann ad essere girato interamente con tale tecnologia, mentre anche i suoi più recenti lavori avevano al loro interno anche alcune riprese realizzate con pellicola.

Nonostante l’attualità delle tematiche e le grandi tecnologie sfoggiate, Blackhat ha finito per rivelarsi uno dei più clamorosi flop del suo anno al box office. Si tratta però di un’opera estremamente sottovalutata, valida tanto come thriller quanto come riflessione sulle moderne guerre tecnologiche. Prima di intraprendere una visione del film, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Blackhat cast
Leehom Wang e Tang Wei in Blackhat. Foto di Frank Connor – © 2014 – Universal Pictures

La trama di Blackhat

Protagonista del film è Nicholas Hathaway, un abile e spregiudicato hacker che si ritrova a scontare una condanna per alcuni reati di pirateria informatica. Una svolta per lui arriva nel momento in cui l’agente FBI Chen Dawai decide di avvalersi della sua esperienza per una missione altamente complicata. I servizi segreti si trovano infatti a dover fronteggiare una RAT, ovvero un malware in grado di controllare un sistema da remoto scavalcando le autorizzazioni previste. Così facendo, gli anonimi criminali informatici hanno preso il controllo di una centrale nucleare di Hong Kong e del Chicago Mercantile Exange. A patto di un annullamento della pena, Nicholas decide di accettare l’offerta.

Seguendo le direttive dell’agente Carol Barrett, Nicholas inizia dunque ad indagare sul misterioso hacker, cercando di scoprirne l’identità prima che questi possa spezzare i delicati equilibri tra la Cina e gli Stati Uniti. Incentivato dalla possibilità di ottenere la sua libertà, come anche dal sentimento che sviluppa per Lien Chen, Nicholas farà di tutto pur di conquistarsi una nuova vita. Per riuscirci, però, si troverà a dover fare i conti con il caso più complesso in cui si sia mai imbattuto. Il peso della pace internazionale grava interamente sulle sue spalle e più passa il tempo più Nicholas rischia di rimanerne schiacciato in modo irrimediabile.

 

Il cast del film

Per dar vita al protagonista del film, Nicholas Hathaway, il regista decise di affidarsi all’attore Chris Hemsworth. Divenuto celebre per il film Thor, questi si è distinto anche grazie a titoli come Rush e Heart of the Sea, dando prova di buone doti drammatiche. Per poter interpretare un hacker, però, questi si è trovato a dover approfondire tale ruolo e il contesto in cui questi soggetti operano. Per aiutarlo in ciò, diversi veri hacker sono stati coinvolti nella realizzazione del film, servendo come consulenti. Parlando con loro Hemsworth ha potuto apprendere quanto necessario per poter dar vita ad una performance credibile.

L’agente Chen Dawai ha il volto di Leehom Wang, noto in particolare come cantante pop ma visto anche nel film Lussuria – Seduzione e tradimento. L’agente Carol Barrett è invece interpretata dalla premio Oscar Viola Davis, la quale ha accettato il ruolo dopo essere rimasta affascinata dall’importanza delle tematiche trattate. L’attrice cinese Tang Wei, protagonista anche lei di Lussuria – Seduzione e tradimento, si trovava qui al suo primo film statunitense, interpretando Lien Chen. A dare volto all’hacker ricercato dall’FBI, Sadak, vi è invece Yorick van Wageningen, attore olandese noto per Millennium – Uomini che odiano le donne.

Blackhat Chris Hemsworth
Holt McCallany, Chris Hemsworth e Tang Wei in Blackhat. Foto di Frank Connor – © 2014 – Universal Pictures

Il finale del film

Nel finale del film, Hathaway deduce che l’attacco dell’hacker alla centrale nucleare era solo un test per un piano successivo: sabotare una grande diga e distruggere diverse grandi miniere di stagno in Malesia, permettendo all’hacker di trarre profitto comprando opzioni di stagno. A Giacarta, entra nel computer di una banca per prosciugare i conti bancari di Sadak, costringendo quest’ultimo a contattarlo. Sadak e Hathaway si accordano dunque per incontrarsi e discutere di una partnership. Hathaway, però, prevede un doppio gioco e si prepara ad un Piano B.

Sebbene Hathaway insista che Sadak e Kassar vengano da soli, essi portano i loro scagnozzi. Lien riesce ad individuarli e avverte Hathaway, che ordina loro un nuovo posto in un parco durante una grande processione religiosa. Nonostante ciò, dall’incontro si scaturisce una sparatoria, durante la quale Hathaway viene colpito più volte, ma riesce a uccidere i rinforzi. Sadak lo pugnala poi con un coltello ma Hathaway riesce a reagire, pugnalandolo a sua volta e uccidendolo. Egli infine si riunisce con Lien, che gli cura le ferite, prima di lasciare l’Indonesia con i soldi di Sadak.

Blackhat: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Blackhat grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Lidia Vitale tra luoghi, destrutturazione dell’ego e metodo: “Io amo veder fiorire un giovane attore”

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L’abbiamo vista di recente in sala in Il Vangelo Secondo Maria di Paolo Zucca, ed è a teatro con “Solo Anna”, uno spettacolo ispirato ad Anna Magnani, sua maestra d’arte e di vita, al Wood Natural Bar di Roma. Lei è Lidia Vitale, volto intenso e voce scura, indimenticabile Teresa Malatesta di Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, visto a Venezia 79.

L’abbiamo raggiunta al telefono per farci raccontare del suo ultimo film dal 20 giugno su Prime Video, Maschile Plurale, la seconda arrembante avventura di Antonio e Luca (dopo Maschile Singolare), diretto da Alessandro Guida. Nel film Lidia Vitale interpreta Gaia Trevis, una critica gastronomica in grado di mettere in discussione le certezze del protagonisti.

Lidia Vitale in Maschile Plurale

Ma com’è nata la collaborazione con Guida per Maschile Plurale? “Questa collaborazione nasce perché Alessandro Guida mi ha contattata. Avevo seguito la sua esperienza in Maschile Singolare, lo spirito che guida il mio lavoro in questo momento è il sostegno ai giovani. Fare cinema è una delle cose più difficili al mondo e realizzare un film appartiene al mondo dei sogni. Quello che mi ha spinto ad accettare non è stato il ruolo, ma il desiderio di sostenere un progetto che in qualche modo si era sfidato e aveva vinto la possibilità di fare il secondo capitolo.

Lo avrei fatto comunque, indipendentemente dalla sceneggiatura. Poi mi sono ritrovata in un gruppo di persone delicate, che ci stavano mettendo l’anima. Mi piace seguire i giovani se posso contribuire alla loro crescita, credo sia questo il compito di un adulto che ha già fatto un pezzo di strada: stare accanto e sostenere i più giovani. Oltretutto il tema LGBTQ+, come ogni tema relativo ai diritti umani, mi sta a cuore, quindi perché no? C’erano già due elementi importanti per accettare il ruolo”.

Il lavoro di acting coach

Foto di Azzurra Primavera via Words For You

Il lavoro di attore è spesso associato al narcisismo. Ma Lidia Vitale porta avanti da tempo anche il lavoro di acting coach, mettendosi al servizio di interpreti più giovani. Si tratta di un’anomalia?

“Penso che un vero attore non possa interpretare un’altra persona se non rompe prima le barriere dell’ego. Quelle che per me sono fonti di ispirazione, come Cate Blanchett, Juliette Binoche, Margot Robbie, e tante altre colleghe nel mondo, sono persone che lavorano costantemente sulla destrutturazione dell’ego. Ho avuto la grande fortuna di aver incontrato dei grandi maestri. Non essendo riuscita a entrare nelle accademie, mi sono costruita un percorso e mi sono andata a cercare quelle figure che mi hanno formata profondamente. Una delle regole che ho assimilato è quella di creare successori, quelli a cui passare lo scettro quando non ci sarò più. Io amo veder fiorire un giovane, mi riempie il cuore, vedere accedere alla propria grandezza un essere umano. Mi appassiona.”

In particolar modo quando si tratta di donne: “Penso che, soprattutto per le donne, affinare certi strumenti porta a ampliare le consapevolezze e significa diventare padrone delle proprie vite, senza paura. Io ho bisogno delle altre donne accanto, e che si uniscano a fare rete. Ci sono tante donne che seguo in questo processo di creare consapevolezza.”

Ti mangio il cuore: Lidia e Elodie

Una rete che ha costruito anche sul set di Ti mangio il cuore con Elodie, alla quale ha fatto da acting coach: “Dal set di quel film mi porto nel cuore il lavoro sui personaggi e il legame con Elodie. Io e lei abbiamo risuonato l’una con l’altra immediatamente, come fosse una mia figlia del mondo. Con lei ho sviluppato un atteggiamento materno, all’interno del quale accompagnavo la sua crescita. Mi sono presa molto a cuore il suo percorso e poi le voglio bene! E allo stesso modo il rapporto con Antonella Gaeta (sceneggiatrice del film, ndr), che trovo una penna eccellente. Quel progetto è stato fatto da un gruppo veramente bello.”

Sia per Ti mangio il cuore che per Il Vangelo Secondo Maria, Lidia Vitale ha lavorato in location selvagge, la Puglia e la Sardegna. Che ruolo svolge la location nell’interpretazione di un ruolo?

“Sono di quegli attori che va in location molto prima dell’inizio delle riprese, perché credo sia fondamentale percorrere i luoghi in cui si origina il personaggio. Tra un po’ voglio fare un personaggio a cinque stelle, perché sto sempre in mezzo alle paludi (scherza)! Mi piace connettermi con lo spirito viscerale e animale, sarà il mio amore per la natura che mi porta a recitare sempre nel fango! Il ruolo dell’ambiente è fondamentale. C’è bisogno di radicarsi dove il personaggio vive e dove consuma la sua quotidianità. Lo stesso valore hanno i costumi!”

Foto di Azzurra Primavera via Words For You

Per Netflix con Carolina Crescentini nella serie su Adelina Tattilo

Teatro, cinema ma anche serialità e piattaforme, presto Lidia Vitale arriva su Netflix nella serie Mrs Playmen, in cui Carolina Crescentini interpreta Adelina Tattilo, un’editrice, giornalista e produttrice cinematografica italiana, che ha lottato per cambiare la società italiana negli anni ’60.

“Sono felicissima di aver partecipato alla serie! Per me si sta profilando un anno in cui ho lavorato molto spesso a storie che raccontano di empowerment femminile. Sono felice che la mia vita stia attraendo questo tipo di racconti e sono stata felice di lavorare con Carolina Crescentini che è una mia amica da tanto tempo. È stato bello lavorare insieme anche perché è stato il coronamento di un’amicizia che dura da anni e che ci ha dato la possibilità di creare una rete di scambio. Quella di Tattilo è una storia importante, racconta di come un femminile che si prende un potere sano e non prevaricatorio può cambiare le sorti degli eventi.”

Oltre a Netflix, vedremo di nuovo Lidia Vitale in sala con Death do us part di David Chavez Grant e Abigail Ory ambientato durante lo scoppio della peste nera nel XVI secolo. Per adesso possiamo goderci la sua interpretazione in Maschile Plurale, dal 20 giugno su Prime Video.

Immaculate – La Prescelta, recensione del film con Sydney Sweeney

Dopo che Quentin Tarantino ha dichiarato il suo amore per i loro film in tutti i modi possibili, e dopo che James Wan e Edgar Wright hanno recentemente reso il loro personale omaggio alla gloriosa stagione dei B-movie horror italiani con Malignant e Ultima notte a Soho, ecco arrivare Immaculate. Interpretato (e co-prodotto) da Sydney Sweeney, questo nuovo horror ha spinto ancora più agli estremi l’omaggio ai maestri dell’horror all’italiana ambientando la storia nel nostro Paese e utilizzando tutti gli strumenti e i trucchi di un film a basso costo, allo stesso modo dei sopra citati cineasti.

Immaculate, la trama

La vicenda di Immaculate segue le gesta di Suor Cecilia, giovane e innocente novizia che arriva in un vecchio convento di campagna dove viene accolta nel migliore dei modi. In particolare la nuova arrivata stringe amicizia con la giovane novizia Guendalina e con il sacerdote del convento, Padre Sal. Ben presto però cominciano ad accadere eventi strani e terrificanti, il più inspiegabile dei quali si manifesta quando Cecilia scopre di essere incinta…

Photo Courtesy of NEON

L’amore e la conoscenza della storia del cinema horror non sono sufficienti se non si ha qualcosa da dire veramente esplorando il genere. Gli input e gli stili dei capolavori del passato devono servire come spunto per per trovare una propria voce. È quello che purtroppo non succede con Immaculate: lo sceneggiatore Andrew Lobel e il regista Michael Mohan – che aveva già lavorato con Sydney Sweeney nel 2011 grazie a  Voyeurs – sembrano essere molto più desiderosi di offrire il loro omaggio al passato che di creare una trama solida.

In questo modo Immaculate sviluppa una storia che diventa ben presto un mix zoppicante tra Il presagio e Rosemary’s Baby, con brevi spruzzi di Midsommar di Ari Aster e (questo fa veramente male…) Shining di Stanley Kubrick. L’elemento che invece manca del tutto è  quel pizzico di novità nell’esposizione estetica o narrativa, un colpo di scena o un tocco visivo in grado di dare una spruzzata di originalità.

Atmosfere e estetica alla base del film

Mohan si concentra soprattutto nel ricreare le atmosfere e l’estetica “economica” ma efficace degli orrori italiani degli anni ’60 e ’70. Il direttore della fotografia Elisha Christian (Voyeurs, La casa di notte) è piuttosto abile nell’utilizzare l’assenza di luce per creare immagini spaventose, mentre il regista aggiunge un paio di scene in cui gli effetti cruenti sono chiaramente realizzati “alla buona”, proprio per farli risaltare l’artigianalità del prodotto. È proprio questa la parte migliore di Immaculate: guardare il sangue sgorgare a fiotti e godersi i momenti in cui si vede quanto sia in realtà salsa di pomodoro, o quello che si adoperava decenni fa. Se solo Mohan e Sobel avessero spinto ancora di più questo aspetto del loro film, magari rendendolo così folle da trasformarsi in una commedia parossistica, forse Immaculate avrebbe potuto funzionare. Invece l’horror sembra purtroppo prendersi sul serio, creando così un vuoto che scena dopo scena si trasforma in noia.

Photo Courtesy of NEON

Eros e Thanatos fuori tempo massimo

Ciò che funziona ancora meno è poi la “sessualizzazione” del personaggio principale, il tentativo di mescolare innocenza e lussuria come facevano Bava e soprattutto Fulci in quegli anni. Nella seconda parte del film lo spettatore può vedere Sydney Sweeney che indossa praticamente soltanto la classica camicia da notte bianca trasparente, capo di vestiario che ovviamente nella resa dei conti finale viene più volte imbrattato con il sangue suo e di altri personaggi. Questa unione esplicita di Eros e Thanatos funzionava decenni fa, quando i film e il loro ruolo in un altro tipo di società erano molto diversi. Adesso, invece, sembra solo un trucco economico e ingenuo…

Un film dell’orrore può sbagliare in tanti modi che potrebbero tutto sommato renderlo ancora stranamente piacevole: esagerare con gli effetti, coi brividi a buon mercato, con la parodia slapstick e così via. Gli appassionati del genere lo sanno bene. L’unica cosa che va evitata è la mancanza di tentativi, lo scivolare in qualcosa di noioso. Immaculate contiene alcune idee che alla fine non diventano mai un insieme coeso, risultando in una sequenza infinita di scene già viste dal pubblico  in molti, troppi altri film decisamente migliori. Sydney Sweeney lotta, piange, alla fine combatte. Ma non ci interessa davvero il suo personaggio o il suo destino, soprattutto perché siamo un po’ troppo annoiati per raggiungere una anche minima empatia…

Andrew Garfield e Florence Pugh nel trailer di We Live in Time

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Andrew Garfield e Florence Pugh nel trailer di We Live in Time

A24 ha svelato il primo trailer di We Live in Time, il film dramma romantico con protagonisti i candidati all’Oscar Andrew Garfield (The Eyes of Tammy Faye) e Florence Pugh (Oppenheimer), che sarà presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival.

Nel film del regista due volte vincitore del BAFTA John Crowley (Brooklyn), Almut (Pugh) e Tobias (Garfield) si conoscono in un incontro a sorpresa che cambia le loro vite. Attraverso le istantanee della loro vita insieme – innamorarsi l’uno dell’altro, costruire una casa, diventare una famiglia – viene rivelata una verità difficile che ne scuote le fondamenta. Mentre intraprendono un percorso sfidato dai limiti del tempo, imparano ad apprezzare ogni momento del percorso non convenzionale che la loro storia d’amore ha intrapreso.

We Live in Time, con Andrew Garfield e Florence Pugh

Scritto da Nick Payne (The Last Letter from Your Lover), We Live in Time è stato sviluppato da StudioCanal, che ha prodotto il film insieme a Leah Clarke e Adam Ackland di SunnyMarch, nonché a Guy Heeley. Benedict Cumberbatch è stato il produttore esecutivo. Il film dovrebbe uscire contro Piece by Piece di Morgan Neville, il film biografico su Pharrell Williams raccontato in Lego da Focus Features, così come titoli come Terrifier 3 e My Hero Academia: You’re Next.

Sam Raimi dirige e produce l’horror thriller Send Help

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Sam Raimi dirige e produce l’horror thriller Send Help

Sam Raimi, architetto del franchise de La Casa, ha concluso un accordo per dirigere e produrre Send Help, un nuovo thriller horror per 20th Century Studios. Non ancora ufficialmente approvato dallo studio, secondo Deadline, il film è descritto come un thriller horror ambientato su un’isola. Si dice che la storia cada da qualche parte tra l’adattamento di Stephen King di Rob Reiner Misery e il classico Castaway di Robert Zemeckis.

Il film è basato su una sceneggiatura originale di Damian Shannon e Mark Swift (Baywatch). Raimi produrrà insieme a Zainab Azizi sotto Raimi Productions, e il film dovrebbe uscire nelle sale.

Sam Raimi torna all’horror

Uno dei registi di genere più influenti ancora in attività, Raimi è responsabile del franchise de La Casa, il cui capitolo più recente, Evil Dead Rise, ha incassato oltre 147 milioni di dollari in tutto il mondo la scorsa primavera. Come è stato anticipato, sono attualmente in lavorazione due nuovi film senza titolo dei registi Francis Galluppi e Sébastien Vaniček e della Ghost House Pictures di Raimi e Robert Tapert.

Come regista, il lavoro più recente di Raimi è Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che ha generato oltre 955 milioni di dollari a livello globale per la Marvel. È anche noto per il suo lavoro di regia nel franchise di Spider-Man, così come per titoli come Drag Me to Hell e Il Grande e Potente Oz. Come produttore, i suoi film in uscita includono il thriller horror Don’t Move, che Netflix ha lanciato in aprile, e il thriller horror Locked, con Bill Skarsgård e Anthony Hopkins, attualmente in fase di post produzione.

Simone Ashley si unisce a Brad Pitt in F1

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Simone Ashley si unisce a Brad Pitt in F1

La star di Bridgerton Simone Ashley si è unita al cast di F1, il film sulle corse di Formula 1 con Brad Pitt. Il film segue Pitt nei panni di Sonny Hayes, un ex pilota di Formula 1 che ritorna in questo sport e collabora e fa da mentore al debuttante Joshua Pearce (Damson Idris) su APXGP, un immaginario undicesimo team sulla griglia.

I fan più attenti hanno avvistato Ashley con Idris durante il fine settimana al Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone a Northampton, in Inghilterra, dove sono continuate le riprese del progetto. Kerry Condon, Javier Bardem, Tobias Menzies, Sarah Niles e Samson Kayo completano il cast del film, che sarà girato durante i fine settimana del Gran Premio, mentre la squadra immaginaria gareggia contro i titani di questo sport. I dettagli sul ruolo di Ashley vengono tenuti nascosti. Il primo teaser di “F1” è stato rilasciato domenica in concomitanza con la gara, vinta dal co-produttore del film, il sette volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton.

F1 sarà distribuito nei cinema e in IMAX dalla Warner Bros. Pictures a livello internazionale il 25 giugno 2025 e in Nord America il 27 giugno 2025.

Tutto quello che sappiamo sul film F1 con Brad Pitt

Con Brad Pitt nei panni di un ex pilota che torna in Formula 1, insieme a Damson Idris nel ruolo del suo compagno di squadra all’APXGP, una squadra immaginaria sulla griglia di partenza, il film è stato girato durante i weekend in cui si sono effettivamente svolti i Gran Premi, gareggiando contro i titani di questo sport. Il cast comprende anche la candidata all’Oscar® Kerry Condon, il vincitore dell’Oscar® Javier Bardem, il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Tobias Menzies, Sarah Niles e Kim Bodnia.

Kosinski (“Top Gun: Maverick”) dirige e produce il film insieme a Jerry Bruckheimer e Chad Oman della Jerry Bruckheimer Films, Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner per la Plan B Entertainment e Lewis Hamilton con la sua Dawn Apollo Films. Il film è stato realizzato in collaborazione con la Formula 1® e l’intera comunità della F1, compresi i 10 team di F1 e i loro piloti, la FIA e gli organizzatori delle gare. Il candidato all’Oscar® Ehren Kruger (“Top Gun: Maverick”) scrive la sceneggiatura. L’amministratore delegato della Copper, Penni Thow, è il produttore esecutivo.

L’uscita in sala comprenderà anche le sale IMAX®. Le immagini cristalline, unite alla geometria personalizzata della sala IMAX e al potente audio digitale, creano un ambiente unico che farà sentire il pubblico come se fosse realmente immerso nel film. Il film sarà distribuito nelle sale di tutto il mondo e in IMAX® da Warner Bros. Pictures in Nord America il 27 giugno 2025 e a livello internazionale a partire dal 25 giugno 2025.

Jennifer Lawrence protagonista e produttrice dell’adattamento del fumetto Why Don’t You Love Me?

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Jennifer Lawrence ha annunciato un nuovo progetto. A24 ha opzionato la graphic novel di Paul B. Rainey Why Don’t You Love Me?, scegliendo Lawrence come protagonista e Robert Funke per scrivere l’adattamento del film. La notizia arriva poche settimane dopo la notizia che Lawrence produrrà e reciterà in The Wives, un giallo ispirato a Real Housewives che sarà co-prodotto da Apple Studios e A24, che Apple Original Films ha ottenuto in una situazione altamente competitiva.

Pubblicata nel 2023, la graphic novel è una commedia incentrata su una coppia alle prese con il loro matrimonio mentre sente che qualcosa non va bene nella loro realtà. I produttori del film saranno Jennifer Lawrence e Justine Ciarrocchi per Excellent Cadaver, Ari Aster, Lars Knudsen ed Emily Hildner per Square Peg e A24. Rainey fungerà da produttore esecutivo. Funke è meglio conosciuto per aver co-creato la commedia dark On Becoming a God in Central Florida, con Kirsten Dunst, presentata in anteprima su Showtime nel 2019.

Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Jennifer Lawrence con A24 per il prossimo progetto

A24 ha distribuito nell’ultimo periodo MaXXXine di Ti West e ha recentemente acquisito Mice, un horror che vedrà David Bruckner dirigere da una sceneggiatura di Todd Spence e Zak Whitem una specifica che segna la prima vendita del duo a uno studio importante. Lawrence e il suo Excellent Cadaver sono rappresentati da LBI Entertainment e Hansen, Jacobson, Teller; Funke di CAA, Mosaic e Lichter, Grossman, Nichols; e Rainey di Gersh, che ha gestito l’accordo per il libro.

Omnivore: il trailer della serie Apple TV+

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Omnivore: il trailer della serie Apple TV+

Oggi Apple TV+ ha svelato il trailer di “Omnivore”, la nuova docuserie in arrivo il 19 luglio. Creata e narrata da René Redzepi, stimato chef e comproprietario del ristorante Noma, famoso in tutto il mondo, “Omnivore” accompagna gli spettatori in un viaggio coinvolgente nell’universo del cibo, esplorando la profonda bellezza e l’intricata complessità dell’esperienza umana attraverso la lente degli ingredienti chiave che ci collegano tutti.

Omnivore: il trailer della serie Apple TV+

Ogni episodio di “Omnivore” celebra la coltivazione, la trasformazione e il consumo di otto tra gli ingredienti più essenziali al mondo: la banana, il peperoncino, il caffè, il mais, il maiale, il riso, il sale e il tonno, rivelando come essi costituiscano le pietre miliari del patrimonio culturale globale. Redzepi e il produttore esecutivo vincitore di un Emmy, Matt Goulding (“Anthony Bourdain: Explore Parts Unknown”), guidano il pubblico in un’odissea che abbraccia tutto il mondo, svelando le intricate storie che si celano dietro questi ingredienti e che hanno plasmato società, culture, credenze e il corso della storia umana.

Omnivore apple tv+
Episode 1. René Redzepi in “Omnivore,” premiering July 19, 2024 on Apple TV+.

La serie porta gli spettatori nelle più disparate destinazioni di tutto il mondo, tra cui Bali, Colombia, Danimarca, Gibuti, Francia, India, Giappone, Messico, Perù, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Spagna e Thailandia, oltre a diverse località degli Stati Uniti.
In ogni episodio, Redzepi e i collaboratori della serie offrono un’esplorazione intima delle tradizioni culinarie, mostrando gli sforzi locali per onorare, conservare e proteggere le offerte della Terra. Ciascun episodio è diretto da un regista diverso che guida il viaggio alla scoperta del singolo ingrediente; tra questi: Isabel Coixet, Drea Cooper, Nicola B. Marsh, Sami Khan, Collin Orcutt, David Charles Rodrigues, Rintu Thomas e Mateo Willis.

“Omnivore” è prodotta per Apple TV+ da FIFTH SEASON e Film45 con i produttori esecutivi Redzepi, Goulding, Chris Rice, Ben Liebmann, Michael Antinoro, Max Wagner, Collin Orcutt e Mateo Willis. Cary Joji Fukunaga ha sviluppato “Omnivore” per la televisione.

X-Men ’97: Matthew Chauncey nuovo showrunner della serie Marvel

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X-Men ’97: Matthew Chauncey nuovo showrunner della serie Marvel

Matthew Chauncey (What If…?) è stato scelto per scrivere la terza stagione di X-Men ’97 di Disney+, il revival della Marvel Animation della classica serie animata degli anni ’90. Chauncey succede a Beau DeMayo che si è separato dalla Marvel all’inizio di quest’anno, prima della première della serie il 20 marzo, dopo aver completato il lavoro sia sulla Stagione 1 che sulla Stagione 2.

Chauncey lavorerà al fianco del regista di X-Men ’97 Jake Castorena, che ha lavorato al seguito animato fin dall’inizio. Larry Houston, Eric e Julia Lewald, produttori esecutivi dell’originale X-Men: The Animated Series, rimarranno come produttori consulenti. La seconda stagione del revival, le cui sceneggiature sarebbero state riviste, è in produzione. La terza stagione è in sviluppo.

X-Men '97' non ha paura di affrontare tematiche più adulteX-Men ’97, la serie tv

X-Men ’97 si è rivelato un grande successo di critica e di fan: il finale del 15 maggio, “La tolleranza è l’estinzione, parte 3”, ha raccolto 3,5 milioni di visualizzazioni a livello globale nei primi cinque giorni su Disney+, diventando il finale di serie animata più visto dalla prima stagione di What If…?.

I Marvel Studios hanno chiaramente preso atto della popolarità della serie e stanno finalmente procedendo con il tanto atteso reboot degli X-Men in live-action. Recentemente abbiamo saputo che lo scrittore di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente sarà lo sceneggiatore Michael Lesslie.

Il cast vocale di X-Men ’97 include Ray Chase nei panni di Ciclope, Jennifer Hale nei panni di Jean Grey, Alison Sealy-Smith nei panni di Tempesta, Cal Dodd nei panni di Wolverine, JP Karliak nei panni di Morph, Lenore Zann nei panni di Rogue, George Buza nei panni di Bestia, AJ LoCascio come Gambit, Holly Chou come Jubilee, Isaac Robinson-Smith come Bishop, Matthew Waterson come Magneto e Adrian Hough come Nightcrawler.

LES NUITS EN OR 2024: la terza edizione il 13 e 14 luglio

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LES NUITS EN OR 2024: la terza edizione il 13 e 14 luglio

Il Sudestival – progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma e afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC – accoglie, per il secondo anno consecutivo, LES NUITS EN OR 2024, la prestigiosa manifestazione realizzata dall’Académie de César e dall’Accademia di Cinema Italiano – Premi David di Donatello.

Dopo il successo dello scorso anno, i migliori cortometraggi di tutto il mondo saranno i protagonisti dei due giorni di proiezioni gratuite nella suggestiva cornice di Monopoli, presso il Roof Garden del Teatro « Radar », sabato 13 e domenica 14 luglio, dalle ore 21 :00 alla 01 :00, con la collaborazione dei TEATRI di BARI, come prima tappa di una serie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale inaugurati proprio a Monopoli dal Sudestival.

In tutto il mondo, più di 30 Accademie di Cinema selezionano e premiano ogni anno il miglior cortometraggio all’interno della loro produzione nazionale. Ancora una volta l’Académie des César ha voluto promuovere queste opere in Francia e su territorio internazionale, grazie al programma unico de LES NUITS EN OR, che riunisce 30 cortometraggi, provenienti dai Paesi più disparati, che aprono gli orizzonti più vasti, vincitori dei premi equivalenti ai César assegnati dalle proprie Accademie di Cinema (Bafta, David di Donatello, Goya, Magritte, Oscar…). In Italia le LES NUITS EN OR saranno proposte anche a Courmayeur, Fiorano Modenese, Minturno, Modena, Palermo/Bagheria, Peschiera del Garda e Roma. Monopoli apre il tour della rassegna internazionale il 13 luglio.

Vera fotografia e vetrina del cinema emergente, la manifestazione regala un viaggio attraverso la diversità delle culture del mondo, alla scoperta e alla promozione di tanti talentuosi registi della narrazione del corto. Al link disponibile il programma della manifestazione e le info sui corti: www.sudestival.org. La serata sarà inaugurata da un aperitivo di benvenuto, offerto da Cantine Museo « Albea » di Alberobello e da Azienda Agricola « Annese » di Monopoli.

Seguirà il saluto di Manuela Pineskj, segretario generale dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, del sindaco di Monopoli, Angelo Annese, e dell’assessora alla Cultura di Monopoli, Rosanna Perricci. introdurrà la selezione Michele Suma, direttore artistico del SUDESTIVAL.

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. In caso di meteo avverso le proiezioni si terranno all’interno del Teatro Radar.

Qui di seguito tutti i cortometraggi del programma di LES NUITS EN OR 2024

THE MEATSELLER

  • David 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Italia
  • Regia di Margherita Giusti
  • The Meatseller è la storia vera di Selinna Ajamikoko, una giovane nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua made. Per realizzare il suo desiderio, intraprende un lungo viaggio verso l’Italia pieno di atrocità e bestialità.

A CAMERA ON MY LAP

  • Safta 2023
  • Miglior cortometraggio documentario
  • Sudafrica
  • Regia di Shelley Barry
  • Girato con un telefono cellulare durante il lockdown a Gqeberha, in Sudafrica. Shelley, la regista, studia come dare vita a delle inquadrature in un contesto statico : la sua casa, the Blue House.

AGUSTINA

  • Ariel 2023
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Messico
  • Regia di Luciana Herrera Casa
  • Augustina è sconvolta quando si rende conto che il viaggio sulla luna promesso dalla sua insegnante è solo una finzione. Mentre nel paese scoppia il conflitto, suo padre è costretto a fuggire ed Augustina deve trovare un modo per affrontare la realtà.

AIRHOSTESS-737

  • Iris 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Grecia
  • Regia di Thanasis Neofotistos
  • Vanina, un’assistente di volo di 39 anni, è in servizio su un Boeing-73. Si lamenta per l’apparecchio ortodontico da poco applicato, nel tentativo tardivo di un sorriso perfetto. Quello che dovrebbe invece fare è affrontare la madre, ormai  e per sempre, la cuis alma si trova nella zona cargo dell’aereo.

ARMAT

  • Prix du cinema Suisse 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Svizzera
  • Regia di Élodie Dermange
  • Élodie cerca di saperne di più sulle origini armene della sua famiglia e arriva a scoprire una storia terribile.

ATESTACE

  • Cesky Lev 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Repubblica Ceca
  • Regia di Jan Hecht
  • E la vigilia di Natale : un giovane medico alle prime armi si ritrova ad affrontare da solo il suo primo turno di notte. Niente fa presagire che questa serata tranquilla si trasformerà in una lotta non solo per salvare la vita di un bambino, ma anche la sua credibilità professionale e personale.

BIG BANG

  • Grande premio do cinema
  • Brasileiro 2023
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Brasile
  • Regia di Carlos Segundo
  • Uberlandia, Brasile. Chico si guadagna da vivere riparando forrni, nei quali si inserisce facilmente grazie alla sua piccola statura.

CRAB DAY

  • Bafta 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
    Regno Unito
  • Regia di Ross Stringer
  • Come parte del rituale annuale di una comunità di pescatori, un ragazzo deve uccidere il suo primo granchio per diventare un uomo e ottenere il rispetto di suo padre.

ÉTÉ 96

  • César 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Frncia
  • Regia di Mathilde Bédouet
  • L’immancabile «picnic del 15 agosto » sull’isola di Callot. Ma quest’anno Paul, la sua famiglia e i loro amici si ritrovano intrappolati dalla marea…

GOLDEN LEGGINS

  • Golden Dziga 2023
  • Miglior cortometraggio
  • (Premio Yu. A. Minzyanov)
  • Ucraina
  • Regia di Arkadiy Nepytaliuk
  • Unione Sovietica, 19 agosto 1991. A Mosca è in corso il Putsch di agosto : comizi, barricate  e carri aramti, mentre in un campo estivo per bambini e ragazzi vicino a Zaporizhzhia, la vita trascorre come sempre.

HOW TO PLEASE

  • Jussi 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Finlandia
  • Regia di Elina Talvensaari
  • L’iracheno Wed Al-Asadi racconta la storia di come è rimasto impastoiato nel sistema di richiesta di asilo in Filandia.

ICE MERCHANTS

  • Sophia 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Portogallo
  • Regia di Joao Gonzalez
  • Ogni giorno, un padre e suo figlio si lanciano con un paracadute dalla casa di ghiaccio nella quale vivono, in cima ad una scogliera, per recarsi al lontano villaggio per vendere il ghiaccio che producono.

IN THE MOUNTAIN’S SHADE

  • Ophir 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Israele
  • Regia di Maya Kessel
  • Nel bel mezzo della sua giornata lavorativa nel cantiere, Ming viene distolto dalla sua routine quotidiana per andare in un luogo che gli ricorda la casa che aveva lasciato.

AUNQUE ES DE NOCHE

  • Goya 2024
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Spagna
  • Regia di Guillermo Garcia Lopez
  • Intorno ad un falò, a Canada Real, la più grande baraccopoli d’Europa nella periferia di Madrid, Toni, un ragazzino di 13 anni, scopre che il suo miglior amico Nasser sta per lasciare il posto. Toni cerca allora un modo per rimanere legato a lui, aggrappandosi alle credenze Rom.

LA VALISE ROUGE

  • Filmprais 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Lussemburgo
  • Regia di Cyrus Neshvad
  • Aereoporto di Lussemburgoo. Tarda sera. Una sedicenne iraniana velata è visibilmente spaventata all’idea di ritirarer la sua valigia rossa dal nastro rasportatore.

LEILA

  • Guldbagge 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Svezia
  • Regia di Fariba Haridari
  • Uno spaccato toccante della vita di Leila, un’affascinante trasgender di 64 anni che si trova a vivere e rivendicare costantemente il suo posto in un mondo a lei ostile, poco prima che i talebani riprendano il controllo dell’Afghanistan.

LES SILENCIEUX

  • Magritte 2024
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Belgio
  • Regia di Basile Vuillemin
  • Al termine di una battuta di pesca infruttuosa, il capitano e l’equipaggio decidono di fare qualcosa di rischioso per cambiare la loro sorte.

LUCID DREAMING

  • Gouden Kalf 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Paesi Bassi
  • Regia di Emma Evelein
  • Una ragazza in treno si perde nel mondo di un uomo seduto di fronte a lei e mentre ci si lascia trasportare, il treno e i suoi passeggeri diventano parte del’esperienza che lei vive grazie a lui.

MONSOON BLUE

  • Golden horse 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Taiwan
  • Regia di Jay Hiukit Wong e Ellis Kayin Chan
  • Il sogno di un pesce rosso di essere libero lo riporta a ricordi a lungo dimenticati e scatena dentro di sè una tempesta.

ONCE UPON A VILNIUS

  • Sidabrinè Gervè 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Lituania
  • Regia di Eitvydas Doskus
  • Vilnius è una città con una notevole patrimonio storico e dal carattere unico che attualmente sta suvendo importanti cambiamenti. Alcuni dei momenti che la nostra telecamera ha registrato non ci sono già più. Il film è quindi una testimonianza di ciò che si è lentamente perso e uno sguardo su ciò che sarà.

PALOQUEMAO

  • Macondo 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Colombia
  • Regia di Jeferson Cardoza Herrera
  • Pedrò è un vampiro. Lavora tra le corsie piene di aglio, frutta, erbe e crocifissi del mercato di Paloquemao. Allorché il 28 maggio 2016, la più grande rete di traffico di sangue di Bogotà viene smantellata, il suo spacciatore Harbey per sfuggire si nasconde nel mercato, minacciando il rapporto di Pedro con Angie, la ragazza di cui è innamorato.

THE DAY I DIED

  • Robert 2024
  • Miglior cortometraggio documentario
  • Danimarca
  • Regia di Alexander Rahnami Mannstaedt
  • É la storia di Alezander, un venticinquenne operato al cuore che si trova ad affrontare la caducità della vita, attraverso interviste molto intime e riprese commoventi.

THE FLYING SAILOR

  • Canadian screen award 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Canada
  • Regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
  • Due navi si scontrano in un porto, l’esplosione scuote una città, un marinaio che viene lanciato verso il cielo. Un’audace miscela di commedia, suspense e filosofia, Il marinaio volante è un’esilarante riflessione sulla meraviglia e sulla fragilità dell’esistenza.

VREAU SA SPARG SERA

  • Gopo 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Romania
  • Regia di Teona Galgotiu
  • Sara si trova ad affrontare i primi sintomi di una malattia ereditata dal padre che, nella sua fase finale, la porterà a uno stato vegetativo. Sara ha bisgono di prendere una decisione molto importante. Ma prima di questo, deve cercare di liberarsi dei ricordi tragici della sua infanzia, così va a trovare il padre allettato e gli rivela tutto quello che non è mai riuscita a dirgli fino a quel momento.

WAR IS OVER!

  • Oscar 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Stati Uniti
  • Regia di Dave Mullins
  • Durante una guerra insensata, due soldati su fronti opposti giocano una partita a scacchi. Un eroico piccione viaggiatore consegna le mosse ai due soldati sul campo di battaglia mentre i combattimenti si intensifica.

XANH

  • Deutscher Kurzfilmpreis 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Germania
  • Regia di Thi Dang An Tran
  • Duy Em chiede al padre perché non si sia difeso da dei commenti razzisti. La risposta li porterà indietro alla sua vita passata, tra i profughi fuggiti su imbarcazioni di fortuna dal Vietnam.

Deadpool & Wolverine, il nuovo spot mostra i poteri di Cassandra Nova

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I Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo spot televisivo per Deadpool & Wolverine che finalmente presenta una discreta quantità di filmati inediti del prossimo trequel. C’è una bellissima inquadratura di Alioth che si avvicina ai resti di Giant-Man nel Vuoto e un divertente scambio tra il Mercenario Chiacchierone e Logan in cui viene chiarito che il mutante artigliato non è un fan di Wade Wilson.

Il più grande punto di discussione è che Cassandra Nova apparentemente usa i suoi poteri telecinetici per far volare Deadpool e Wolverine; tuttavia, a un esame più attento, si tratta di due scene diverse messe insieme mentre lei è nel Vuoto e si trovano in una strada cittadina.

 

 

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Fiore Mio: il teaser trailer del film d’esordio di Paolo Cognetti

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Con queste prime immagini inizia il viaggio di FIORE MIO, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, che verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival come evento di preapertura il 6 agosto in Piazza Grande.

Dopo il successo de Le otto montagne – tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 Paolo Cognetti arriva al cinema il 25, 26 e 27 novembre con un nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste.

Protagonista di FIORE MIO, che dopo l’uscita italiana sarà distribuito in tutto il mondo da Nexo Studios (dettagli e sale a breve su nexostudios.it), è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario Sogni di Grande Nord diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless di Into the Wild negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa.

A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di Animal Kingdom(Le Règne Animal), divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.

Scissione 2: il primo trailer della serie Apple TV+

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Scissione 2: il primo trailer della serie Apple TV+

Apple TV+ ha svelato oggi le prime immagini della seconda stagione di Scissione (Severance), la serie thriller ambientata sul posto di lavoro acclamata dalla critica e vincitrice di un Emmy. Diretta e prodotta esecutivamente da Ben Stiller e creata, scritta e prodotta esecutivamente da Dan Erickson, la seconda stagione, composta da 10 episodi, farà il suo debutto su Apple TV+ il 17 gennaio 2025 con il primo episodio seguito da nuove puntate ogni venerdì fino al 21 marzo.

Scissione 2: il primo trailer della serie Apple TV+

Scissione 2 – cosa sappiamo della serie

La prima stagione completa di “Scissione“, disponibile in streaming su Apple TV+, è stata acclamata dal pubblico e dalla critica internazionale e, oltre a vincere gli AFI Awards, ha ottenuto 14 nomination agli Emmy, tra cui Outstanding Drama Series, Outstanding Directing for a Drama Series (Ben Stiller), Outstanding Lead Actor in a Drama Series (Adam Scott) e Outstanding Writing for a Drama Series, aggiudicandosi i premi nelle categorie Outstanding Music Composition for a Series e Outstanding Main Title Design. La serie ha ottenuto anche due Writers Guild of America Awards come Miglior nuova serie e Miglior serie drammatica, oltre a due nomination agli Screen Actors Guild Award e una nomination ai Producers Guild e ai Directors Guild Awards.

In “Scissione” Mark Scout (Adam Scott) guida un team di lavoro della Lumon Industries i cui dipendenti sono stati sottoposti a una procedura di scissione, che divide chirurgicamente i loro ricordi professionali da quelli personali. Questo audace esperimento di “equilibrio tra lavoro e vita privata” viene messo in discussione quando Mark si ritrova al centro di un mistero da svelare che lo costringerà a confrontarsi con la vera natura del suo lavoro… e di se stesso. Nella seconda stagione, Mark e i suoi amici scoprono le terribili conseguenze derivanti dall’aver giocato con la barriera della separazione, che li trascinerà ulteriormente lungo un percorso di guai e dolore.

La seconda stagione riunisce il cast di star, tra cui il candidato all’Emmy Adam Scott, Britt Lower, Tramell Tillman, Zach Cherry, Jen Tullock, Michael Chernus, Dichen Lachman, il vincitore dell’Emmy John Turturro, il premio Oscar® Christopher Walken e la vincitrice dell’Oscar® e dell’Emmy Patricia Arquette e dà il benvenuto alla nuova series regular Sarah Bock.

Scissione” è prodotta esecutivamente da Ben Stiller, che dirige anche cinque episodi della nuova stagione, alternandosi alla regia con Uta Bresiewitz, Sam Donovan e Jessica Lee Gagné. La serie è scritta, creata e prodotta esecutivamente da Dan Erickson. La seconda stagione è prodotta anche da John Lesher, Jackie Cohn, Mark Friedman, Beau Willimon, Jordan Tappis, Sam Donovan, Caroline Baron, Richard Schwartz, Nicholas Weinstock. Oltre a essere protagonisti, Adam Scott e Patricia Arquette sono anche produttori esecutivi. Fifth Season è lo studio.

Brendan Gleeson confermato nel cast di Spider-Noir

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Brendan Gleeson confermato nel cast di Spider-Noir

Dopo i rumors che hanno cominciato a circolare all’inizio del mese, arriva da Variety la conferma che Brendan Gleeson è ufficialmente entrato a far parte del cast di Spider-Noir, la serie sul personaggio Marvel nata dalla collaborazione tra SONY e Amazon.

Si tratta di uno dei primi progetti annunciati di Brendan Gleeson dopo la sua nomination all’Oscar e al Golden Globe in “Gli spiriti dell’isola“. Gleeson reciterà nella serie insieme al protagonista della serie precedentemente annunciato Nicolas Cage e al recentemente scelto Lamorne Morris. Lo spettacolo è stato formalmente ordinato e a maggio Cage è stato ufficializzato nel ruolo principale. Come riportato in precedenza, la serie debutterà a livello nazionale sul canale lineare di MGM+ e poi a livello globale su Prime Video.

spider-man noirSpider-Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris.

Cage ha già interpretato Spider-Noir nel film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man: Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.

Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

The Book of Boba Fett: Temuera Morrison arrabbiato con The Mandalorian per avergli “rubato” un episodio

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Temuera Morrison nel ruolo di Boba Fett ha fatto il suo tanto atteso ritorno in The Mandalorian, e la seconda stagione dello show si è conclusa con una scena post-crediti che ha posto le basi per The Book of Boba Fett.

Sfortunatamente, quella serie è stata ampiamente considerata una delusione dai fan, anche se un episodio dedicato a The Mandalorian – che includeva le apparizioni di Luke Skywalker e Ahsoka Tano – ha messo in ombra enormemente il cacciatore di taglie protagonista!

Parlando al recente MCM Comic Con London (tramite Yahoo! News), l’attore di Boba Fett Temuera Morrison (che è stato critico nei confronti dell’invasione della “sua” serie da parte di The Mandalorian) ha affermato di ritenere che il favore ora debba essere ripagato. “In realtà mi piacerebbe che il mio personaggio visitasse The Mandalorian, il forte di Mando o qualcosa del genere, e entrasse lì e prendesse a calci anche lui qualche culo davvero serio”, ha detto ai fan. “Mi piacerebbe fare quello che lui ha fatto con me, è entrato nel mio show, e ha rubato un episodio del mio show.”

Boba FettThe Book of Boba Fett avrà una seconda stagione con Temuera Morrison?

Durante una recente apparizione ad una convention, a Morrison è stato chiesto se avrebbe lavorato con Ming-Na Wen, l’attrice che interpreta Fennec Shand, e ha condiviso le loro speranze deluse di continuare a collaborare. “Sia lei che io volevamo lavorare molto duramente nella speranza che potessero andare avanti [e] fare un 2 e un 3 e un 4 e un 5 e un 6 e un 7”, ha rivelato l’attore. “Ho cercato di spingerli anche in quella direzione”, ha detto quando gli è stato chiesto del possibile ritorno dello show. “Ha bisogno di più stimoli, ma comunque…” Morrison non sembra particolarmente ottimista riguardo al fatto che The Book of Boba Fett riceverà una seconda stagione e, con la Disney che cerca di tagliare i costi di streaming, ci sono buone possibilità che Temuera Morrison venga relegato in un ruolo da comprimario o comparsa nel prossimo film The Mandalorian e Grogu.

Per certi aspetti, ha senso che lo spettacolo rimanga una serie limitata. Dopotutto, ha finalmente risolto il mistero di come il cacciatore di taglie sia sopravvissuto agli eventi de Il Ritorno dello Jedi e alla fine abbia consolidato il suo posto come nuovo leader di Tatooine.

Anche se c’era spazio per raccontare più storie, la risposta allo spin-off è stata un po’ tiepida e il modo in cui le cose si sono svolte non era quello che molti fan volevano vedere da un personaggio che era probabilmente al suo meglio come misterioso cacciatore di taglie.

Venezia 81: annunciata la Giuria presieduta da Isabelle Huppert

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Venezia 81: annunciata la Giuria presieduta da Isabelle Huppert

È stata completata la Giuria internazionale del Concorso dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (Venezia 81) – diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024) – che sarà composta complessivamente da nove personalità internazionali del cinema, che attribuiranno il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

La giuria di Venezia 81

Presieduta – come già annunciato l’8 maggio scorso – dall’attrice francese Isabelle Huppert, la Giuria internazionale del Concorso Venezia 81 sarà inoltre composta da: il regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi.

Isabelle Huppert
Isabelle Huppert sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

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La Giuria Venezia 81 assegnerà ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

The Last of Us – Stagione 2: nuove foto dal set della seconda stagione

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All’inizio di quest’anno, abbiamo avuto una prima visione sfocata del set delle riprese di Isabela Merced nei panni di Dina per la seconda stagione dell’adattamento di The Last of Us – Stagione 2:  della HBO. Ora, grazie ad alcune nuove foto dal set di Vancouver, possiamo osservare molto meglio l’attrice di Madame Web e Superman mentre pattuglia le strade con la pistola spianata accanto a Bella Ramsey nei panni di Ellie.

Se hai giocato al videogioco The Last of Us Part II, queste foto probabilmente ti sembreranno molto familiari. In caso contrario, attenzione ai principali spoiler.

Seguono SPOILER

Le foto mostrano le due ragazze che pattugliano la strada. Sulla base di questi scatti, diremmo che ci sono buone probabilità di vedere Ellie e Dina poco dopo essere arrivate a Seattle alla ricerca di Abby (Kaitlyn Dever) e dei suoi alleati del Washington Liberation Front dopo che hanno brutalmente ucciso Joel (Pedro Pascal).

C’è sempre la possibilità che lo show non rimanga rigidamente vicino al gioco in questo senso, ma non possiamo immaginare che manterranno Joel in vita per l’intera stagione (muore abbastanza presto nel gioco).

Intanto, il regista della serie, Neil Druckmann, annuncia la fine delle sue riprese!

Di cosa parla The Last of Us?

La serie The Last of Us racconta una storia di sopravvivenza che si svolge vent’anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta. Joel, un sopravvissuto, viene ingaggiato per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14 anni, da un’opprimente zona di quarantena. Quello che sembrava un incarico di poco conto diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi dovranno attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro per riuscire a sopravvivere.

The Last of Us è scritto e prodotto esecutivamente da Craig Mazin e Neil Druckmann. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta esecutivamente da Carolyn Strauss, Jacqueline Lesko, Cecil O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan e Evan Wells. Società di produzione: PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog.

La serie ha per protagonisti Pedro Pascal, Bella Ramsey, Gabriel Luna e Rutina Wesley. I nuovi membri del cast di questa stagione includono Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby, Jeffrey Wright nel ruolo di Dixon, Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino nel ruolo di Jesse, Ariela Barer nel ruolo di Mel, Tati Gabrielle nel ruolo di Nora, Spencer Lord nel ruolo di Owen e Danny Ramirez nel ruolo di Manny. Catherine O’Hara è anche una guest star in un ruolo non rivelato.

Una cosa che Mazin e Druckmann non faranno è andare oltre il materiale di partenza esistente, come il dramma di genere della HBO Il Trono di Spade ha fatto dopo aver coperto i cinque romanzi pubblicati della serie di George R.R. Martin; Martin deve ancora finire il sesto e il settimo libro previsti. “Non esiste un mondo in cui vorrei che il nostro show andasse oltre il materiale di partenza che la gente conosce già“, ha detto Mazin.

House of the Dragon 2: il teaser dell’episodio 5 sembra confermare il fato di un personaggio

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Il quarto episodio di House of the Dragon si è concluso con un’intensa “Danza dei Draghi” che ha coinvolto tre delle bestie sputafuoco di Westeros e i loro cavalieri, e quando il fumo si è diradato, la devastante battaglia di Riposo del Corvo ha lasciato sul campo un personaggio importante morto e uno gravemente ferito.

Cavalcando Vhagar, il drago più antico e più grande vivente, Aemond Targaryen è riuscito a eliminare il drago Meleys di Rhaenys Targaryen, facendo precipitare la bestia e il cavaliere verso una morte ardente.

House of the Dragon 2, recensione dell’episodio 4 “Il drago rosso e il drago dorato”

Anche Re Aegon e Sunfyre erano impegnati in battaglia con Rhaenys e Meleys quando Vhagar attacca e la prima esplosione di Aemond abbatté suo fratello. Danno collaterale, oppure Aemond stava cogliendo l’occasione per vendicarsi del fratello maggiore per averlo costantemente schernito e preso in giro da bambino?

Durante un’intervista con Total Film, l’attore Ewan Mitchell, che interpreta Aemond, ha dichiarato che il suo personaggio sapeva esattamente cosa stava facendo, ma le sue motivazioni potrebbero non essere così chiare come si potrebbe pensare.

“Questo è ciò che rende il personaggio così avvincente, non sai cosa gli passa per la testa”, dice Mitchell. “Potrebbe guardare qualcuno in un modo che lascia pensare che vuole cucinargli un buon pasto e portarlo ad un appuntamento, oppure in un modo che lascia pensare che vuole trasformarlo in un pasto e portare Vhagar ad un appuntamento. Non sai cosa sta pensando, ma forse in fondo lo sai. Non è solo quel personaggio unidimensionale, dal cappello nero, non è un sociopatico senza cervello. Ci sono ingranaggi che girano dietro i suoi occhi.”

House Of The Dragon 2, episodio 4: la spiegazione del finale di “Il drago rosso e il drago dorato”

HBO ha rilasciato un teaser per il quinto episodio di questa settimana, e ci dà un’idea di cosa aspettarci dalle conseguenze della battaglia, mentre la testa della povera Meleys viene fatta sfilare per le strade di Approdo del re. Vediamo anche Rhaenyra e le sue forze considerare le loro opzioni, e sembra che la Regina Nera stia per intraprendere un’azione drastica per ritorsione.

Per quanto riguarda Aegon, vediamo sua madre Alicent chiedere se è vivo, e il fatto che venga trasportato in una specie di lettiga anziché in una bara potrebbe fornirci la nostra risposta.

Deadpool & Wolverine: svelata la durata finale del film

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Deadpool & Wolverine: svelata la durata finale del film

La durata finale di Deadpool & Wolverine è stata rivelata, e dopo tutto il trequel dei Marvel Studios non sarà il film più lungo della serie. Mentre il debutto nel MCU di Mercenario Chiacchierone durerà 2 ore, 7 minuti e 45 secondi con i titoli di coda (probabilmente inclusa la presunta scena post-crediti), durerà solo 1 ora e 59 minuti senza, e questo lo rende appena più breve di Deadpool 2.

La quantità di cameo che ci aspettiamo di vedere (alcuni confermati, altri vociferati) insieme ai report secondo cui questo film getterà le basi per il debutto degli X-Men e Avengers 5 e 6 hanno portato ad alcune speculazioni secondo cui D&W sarebbe potuto essere lungo anche 2 ore e mezzo – come capita sempre più spesso, oggi – ma sembra che il regista Shawn Levy dovrà stipare un bel po’ di materiale in poco meno di 120 minuti.

Alcuni spoiler in occasione dei recenti eventi per i fan sono comparsi online, ma nulla di particolarmente rivelatore, e la Marvel sta facendo del suo meglio per assicurarsi che il film rimanga un segreto fino a quando non arriverà nei cinema.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Descendants – L’ascesa di Red: intervista alle protagoniste Kylie Cantrall e Malia Baker

Sarà disponibile dal 12 luglio su Disney+ il film Descendants – L’ascesa di Red, il quarto capitolo del franchise Descendants, nonché spin-off dei tre film precedenti. In questo nuovo lungometraggio, l’ex ragazzina cattiva Uma, ora nuova preside della Auradon Prep, organizza un evento a cui partecipano diversi regnanti, tra cui Red (Kylie Cantrall), la figlia ribelle della Regina di Cuori di Wonderland. Dopo che la Regina di Cuori organizza però un colpo di stato contro Auradon, Red e Chloe (Malia Baker), la figlia di Cenerentola, viaggiano indietro nel tempo per annullare l’evento che ha portato la madre di Red verso la malvagità.

È più difficile essere la figlia di un villain che tutti temono o la figlia di una principessa perfetta come Cenerentola?

Kylie Cantrall: Mi sembra che entrambe le cose comportino una serie di problemi. E posso immaginare che per Chloe si tratti di aspettative a cui deve rispondere. E poi per Red, credo che la gente tratti Red come se fosse già stata trattata come una cattiva per tutta la vita, a causa del pregiudizio “Tua madre è la Regina di Cuori, quindi sono sicuro che anche tu devi essere cattiva, giusto“? Ma credo che questa sia la cosa più difficile per Red nel corso del film, che scopre la differenza tra ciò che la gente le dice che è o quello che dovrebbe essere e ciò che sua madre vuole che sia. Ma poi cerca anche di capire chi vuole essere lei e chi è, al di là del titolo di Principessa del Paese delle Meraviglie e del titolo di figlia della Regina di Cuori. Penso che per lei sia un viaggio alla scoperta di se stessa e che sì, non è tutto bianco o nero. E si rende conto che non deve essere una villain o un eroina, ma può semplicemente essere se stessa.

Malia Baker: È un film sul rapporto madre/figlia e mi sembra che lo sia in un modo che non è così pittoresco, non è solo per un tipo di madre/figlia, è davvero… spazia in tutte le varianti, e penso che Kylie abbia detto magnificamente com’è Red con sua madre. Ma Chloe, con sua madre, ha a che fare con quegli stereotipi di perfezionismo o di bisogno di essere perfetta e di avere tutto sotto controllo, mentre lei impara che può lasciarsi andare un po’. Penso che impariamo molto l’una dall’altra nel corso del film ed è un contrasto molto bello da vedere.

Descendants - L'ascesa di Red Rita Ora
Rita Ora è la Regina di Cuori in Descendants – L’ascesa di Red

Cos’ha significato per voi far parte di questa saga con Descendants – L’ascesa di Red?

Kylie Cantrall: Onestamente è stato un vero e proprio turbine, dall’aver ottenuto il ruolo più di un anno fa a oggi. Ma credo che il più grande momento “da brivido” sia stato quello di poter sfoggiare il titolo di Descendants e indossarlo sulle nostre spalle. Penso che sia un vero onore avere l’opportunità di portare avanti questa eredità. Questo franchise ha significato molto per me, quando ero bambina, quindi… pensare di rendere felici anche solo uno o due bambini che guardano questo film, mi basta e avanza.

Malia Baker: È vero. Nello stesso modo in cui Descendants ci ha toccato quando eravamo più giovani, sento che se saremo in grado di farlo per molte generazioni a venire, allora avremo lasciato il segno, avremo fatto la nostra parte.

Cosa potete raccontarci del vostro casting per questo film?

Kylie Cantrall: A dire il vero, non è stato un processo particolarmente intenso, perché in realtà è stata l’audizione più tranquilla di tutta la mia carriera. Il personaggio mi è piaciuto molto dal momento in cui ho letto il copione. Ho sentito che potevo portare qualcosa di bello, che ero in sintonia con il personaggio e che mi divertiva. Così ho giocato e mi è piaciuto molto il suo essere multidimensionale. C’è così tanta vulnerabilità e profondità, ma è anche spiritosa e ha delle battute divertenti, quindi mi è sembrato così divertente e credo che questo sia emerso di sicuro.

Descendants - L'ascesa di Red Brandy Norwood
Brandy Norwood è Cenerentola e Malia Baker è Chloe in Descendants – L’ascesa di Red

Malia Baker: Il mio è stato diverso. È successo con mesi di anticipo e mi hanno detto: “Vogliamo che ti presenti per Chloe” e io ho amato i Descendants da piccola e non ero una grande cantante, quindi ho pensato: “Ovviamente non lo farò“. Ho rifiutato un paio di volte, ma hanno continuato a chiedermelo. Poi mi hanno detto: “Ora vogliamo che tu faccia una videochiamata con Kylie“, e io amavo Kylie, eravamo amiche sui social media. Poi ho scoperto durante la telefonata che Brandy Norwood avrebbe interpretato la mamma di Chloe e ho pensato: “Oh mio Dio, devo farlo. Devo fare la cantante!“. La telefonata è durata circa un’ora. Mi hanno chiamato la sera dopo e mi hanno detto: “Ci siamo dimenticati di chiederti di cantare, potresti mandarci dei video?” Così ho registrato alcuni brani e gliel’ho mandati, ottenendo il ruolo.

Come si è svolta la ricerca dell’equilibrio tra il far sentire Descendants – L’ascesa di Red come parte del franchise e il renderlo una cosa nuova?

Kylie Cantrall: È la nostra rivisitazione e questa è la mentalità che ho cercato di avere. Naturalmente onoriamo sempre i film del passato e credo che quella specie di essenza degli originali emerga e risplenda in questo film con i numeri di danza e la musica e il mondo di Auradon. Penso che tutto questo sia molto nostalgico, ma anche molto nuovo, molto diverso e… c’era molta libertà nel sapere che potevamo semplicemente giocare e divertirci.

The Umbrella Academy – stagione 4: gli Hargreeves alle prese con la Timeline finale nel trailer

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The Umbrella Academy ritorna per la sua quarta e ultima stagione il mese prossimo e Netflix ha pubblicato un trailer esteso che mette in luce molti nuovi filmati.

Nel finale della terza stagione, i membri sopravvissuti della famiglia Hargreeves e della Sparrow Academy hanno unito le forze e sono riusciti a prevenire il “kugelblitz”. Ci sono state alcune vittime, ma niente di tutto ciò ha avuto davvero importanza alla fine perché tutto si è ripristinato, con i nostri eroi ora apparentemente impotenti che si sono separati nel tentativo di vivere una vita “normale” in quella che viene definita la linea temporale finale.

The Umbrella Academy - stagione 4Secondo questo teaser, almeno alcuni personaggi riusciranno a riacquistare le proprie abilità, poiché emerge una nuova misteriosa minaccia e la squadra deve cercare di prevenire l’ennesima apocalisse e combattere o unire le forze con (non è chiaro) alcuni volti nuovi.

Nick Offerman, Megan Mullally – che sono sposati nella vita reale e sono apparsi insieme in Parks and Recreation – e David Cross (Arrested Development) sono pronti a unirsi alla mischia.

Offerman e Mullally interpreteranno i Drs. Gene e Jean Thibedeau, “una coppia sposata di professori di community college del New Mexico che indossano calzature comode e soffrono del caso più estremo di deja vu che questa sequenza temporale abbia mai visto”. Cross, nel frattempo, interpreterà Sy Grossman, “un onesto e timido imprenditore e padre di famiglia che non si fermerà davanti a nulla pur di riconnettersi con la figlia e riaverla”.

The Umbrella Academy – stagione finale, il trailer

In un’intervista con Tudum, lo showrunner di The Umbrella Academy Steve Blackman ha anticipato alcuni eventi della quarta stagione e ha affrontato la scena post-credits della terza stagione che fa da sfondo alla nuova stagione. Ha dichiarato che nulla nella serie – compreso “Sparrow” Ben (Justin H. Min) nella metropolitana – è fatto per caso:

Siamo chiari: quello è Sparrow Ben. La domanda che dovreste porvi è: che cazzo ci fa su un treno della metropolitana coreana a leggere un libro sulla ceramica? Strano, vero? Certo che lo è! Questa è “The Umbrella Academy”. Come ogni buon fan di “Umbrella” sa, nessun momento della serie esiste in modo isolato. Tutto ciò che vediamo ha un significato. E questo momento non fa eccezione. Ben ha un motivo per essere lì…“.

Nel cast di The Umbrella Academy figurano anche Elliot Page (Close To You) nel ruolo di Vanya, Tom Hopper (Love in the Villa) nel ruolo di Luther, Robert Sheehan (The Last Bus) nel ruolo di Klaus e Aidan Gallagher (Nicky, Ricky, Dicky & Dawn) nel ruolo di Five, David Castañeda nel ruolo di Diego e Ritu Arya nel ruolo di Lila. La sinossi ufficiale della stagione recita:

The Umbrella Academy 4I fratelli Hargreeves si sono dispersi dopo che la resa dei conti all’Hotel Oblivion ha portato a un completo reset della loro linea temporale. Privati dei loro poteri, ognuno di loro è stato lasciato a cavarsela da solo e a trovare una nuova normalità, con gradi di successo molto diversi. Tuttavia, le caratteristiche del loro nuovo mondo inquietante si rivelano troppo difficili da ignorare a lungo. Il loro padre Reginald, vivo e vegeto, è uscito dall’ombra ed è entrato nell’occhio pubblico, supervisionando un potente e nefasto impero commerciale. Una misteriosa associazione nota come i Custodi tiene riunioni clandestine nella convinzione che la realtà in cui vivono sia una menzogna e che stia per arrivare una grande resa dei conti. Mentre queste nuove e strane forze cospirano intorno a loro, la Umbrella Academy deve riunirsi un’ultima volta – rischiando di sconvolgere la pace traballante che tutti hanno sopportato così tanto per garantire – per mettere finalmente le cose a posto.

Grey’s Anatomy 21: Ellen Pompeo sarà molto più presente

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Grey’s Anatomy 21: Ellen Pompeo sarà molto più presente

Grey’s Anatomy non riesce a rinunciare a Ellen Pompeo. Dopo aver dato l’addio alla protagonista nel 2023, il lungo medical drama non ha mai abbandonato Meredith Grey e ora Deadline ha rivelato che la ABC sta preparando un ritorno importante della Pompeo nella nuova stagione dello show. I nuovi episodi inizieranno in autunno.

La Pompeo dovrebbe essere presente in almeno sette dei 18 episodi della stagione 21 del medical drama. Il numero è piuttosto elevato per un personaggio che era praticamente scomparso e lascia intendere un arco narrativo che potrebbe essere estremamente eccitante per i nuovi episodi. Inoltre, è stato lasciato intendere che la partecipazione della Pompeo potrebbe estendersi fino a 14 episodi, il che significherebbe essenzialmente che sarebbe come se Meredith Grey non avesse mai lasciato il Grey Sloan Memorial Hospital.

Nelle ultime stagioni, non è stato raro che Meredith sia stata assente per un paio di episodi o abbia avuto solo un paio di scene, soprattutto dopo che il cast è diventato sempre più numeroso. Questo ha spinto gli sceneggiatori delle passate stagioni a creare episodi soprannominati “All-Meredith”, in cui l’attenzione veniva riportata sul personaggio dopo che i fan avevano iniziato a sentirla troppo esclusa. Questa volta, se la partecipazione della Pompeo si estenderà effettivamente a più di 10 episodi, è probabile che ci si senta come ai vecchi tempi prima del suo grande addio.

Meredith non è mai andata via da “Grey’s Anatomy”.

Anche se la Pompeo ha annunciato formalmente la sua uscita di scena e la serie ha persino realizzato un episodio d’addio, ha continuato a ricevere un ruolo di primo piano negli episodi successivi e ha continuato a fare la voce fuori campo che i fan hanno imparato a conoscere e amare fin dal primo episodio.

All’inizio di quest’anno, la showrunner di Grey’s Anatomy Meg Marin ha parlato dell’entità della partecipazione della Pompeo nelle ultime stagioni e ha rivelato che “è sempre una parte enorme dello show”. La Marinis ha anche affermato che sarebbe stata in grado di tornare ogni volta che lo avesse voluto, e sembra che questo sia accaduto prima del previsto.

Non possiamo inoltre ignorare il fatto che la stagione 21 sarà un po’ diversa per i fan, e forse il ritorno di Meredith potrebbe essere un modo per la ABC di tenere a bada il fandom della serie. La serie sta riducendo la partecipazione di alcuni dei membri più anziani del cast, oltre a cambiare la fascia oraria di messa in onda. Secondo il presidente del Disney TV Group Craig Erwich, tuttavia, questo non è un segnale che Grey’s Anatomy sia vicino alla fine della sua corsa.

La ABC trasmetterà la stagione 21 di Grey’s Anatomy in autunno.

Cobra Kai: la pazienza è la chiave del poster del finale di stagione di Cobra Kai

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La maggior parte delle conoscenze di Daniel LaRusso sono state apprese dal suo sensei, il signor Miyagi (Pat Morita). Attraverso una serie di compiti banali, Daniel ha imparato a padroneggiare le sue abilità di karate, che si sono rivelate preziose in tutti questi anni. La sesta e ultima stagione di Cobra Kai renderà omaggio al signor Miyagi in diversi modi, tra cui il nuovo Miyagi-Do.

Tuttavia, l’onore più grande è quello di insegnare a un giovane gruppo di artisti marziali le abilità che il signor Miyagi ha lavorato duramente per impattare. Una delle scene più famose di Karate Kid è quella in cui Daniel si imbatte nel signor Miyagi, che sta cercando di catturare una mosca con le bacchette. Il signor Miyagi ci sta provando pazientemente da un po’, ma quando Daniel lo raggiunge, la fortuna dei principianti gli sorride e riesce a prendere la mosca. Il signor Miyagi deve trovare un altro modo per insegnare a Daniel la pazienza. Un nuovo poster per la sesta stagione richiama questo momento iconico.

La locandina è semplice, ma ha un grande significato e una storia alle spalle. Mostra una mosca intrappolata tra le due estremità di una bacchetta, un’impresa che non è riuscita nemmeno a Daniel nel suo fortunato tentativo. La mosca è perfettamente incastrata tra le due bacchette senza essere schiacciata, a testimonianza della cura e dell’attenzione con cui l’acchiappatore l’ha catturata. Un testo sul poster sottolinea il messaggio: “La pazienza sarà messa alla prova“.

Le arti marziali e la vittoria nei tornei si basano sul tempismo. Ciò richiede molta pazienza per evitare di colpire in un momento inopportuno e di perdere la vittoria. Con l’avvicinarsi del Sekai Taikai, il Miyagi-Do deve esercitarsi a superare la prova dell’impazienza se vuole vincere.

Chi è Daniel senza gli insegnamenti di Miyagi?

Ralph Macchio interpreta Daniel LaRusso fin dal primo film del 1984. In Cobra Kai, il suo mentore, il signor Miyagi, non è più presente per trasmettere la sua saggezza, ma Daniel ha portato con sé questi insegnamenti. Collider ha parlato con Macchio di quanto sarà influente il signor Miyagi nella stagione finale. Macchio ha parlato di un grande arco narrativo per il personaggio, quando Daniel scoprirà nuove informazioni che lo disorienteranno. Ha parlato di questo, dicendo,

“Mi è piaciuto molto trovare il modo di Daniel di incanalare i Miyagi-ismi e i riferimenti. Ma ci sono momenti in cui si immerge così tanto in quell’eredità che è difficile distinguere, come dici tu, le proprie convinzioni, e penso che questa stagione apra un vaso di Pandora in cui si trova a riconsiderare cose sul suo mentore su cui non riesce mai a trovare la verità e deve fare i conti con tutto questo personalmente. Si tratta di un grande arco narrativo in questa stagione, che si avvia verso la seconda parte e che sicuramente si risolverà nella terza parte. Sono entusiasta che i fan lo vedano”.

La sesta stagione di Cobra Kai, composta da tre parti, uscirà il 18 luglio, il 28 novembre e la parte finale nel 2025. Recuperate su Netflix prima che la stagione finale prenda il via.

Scissione – stagione 2: nuovo inquietante teaser in attesa del trailer

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Apple TV+ pubblica un nuovo inquietante teaser per la seconda stagione di Scissione (Severance). Non è stato mostrato molto in questo video promozionale, ma chi ha occhi attenti potrebbe trovare un messaggio segreto che è stato messo in atto per i fan. Sono passati due anni dalla messa in onda della prima stagione di Severance e le immagini del secondo episodio della serie sono state mostrate durante la recente presentazione della Apple WWDC 2024.

Secondo il teaser condiviso su X (ex Twitter), l’unica cosa contenuta nel video è il tema della serie che suona in sottofondo e un video in penombra di quello che potrebbe essere un ascensore delle Lumon Industries. Sebbene non siano stati mostrati molti dettagli in questo teaser, c’è una teoria secondo cui la luce rossa lampeggiante potrebbe essere un messaggio segreto con la scritta “DOMANI”.

Le riprese della seconda stagione di Scissione (Severancesono iniziate a gennaio 2024 e si sono concluse ad aprile. Finora, durante la presentazione di Apple TV+ a giugno, sono stati rilasciati scorci e spezzoni del prossimo episodio dello show. Al momento non è ancora stato confermato il rilascio del trailer ufficiale della seconda stagione.

Cosa sappiamo della seconda stagione di “Severance”?

La stagione 1 di Severance è stata nominata per numerosi premi sin dalla sua prima uscita nel febbraio 2022. Lo show ha ricevuto 6 nomination ai Primetime Emmy Awards 2022, ha ottenuto 3 nomination agli Independent Spirit Awards 2023 e ha vinto le categorie “Serie drammatica” e “Nuova serie” ai Writers Guild of America Awards 2023.

L’ultimo episodio di Severance è stato trasmesso l’8 aprile 2024. Prima della messa in onda dell’ultimo episodio, Apple TV+ ha annunciato che lo show era stato autorizzato per una seconda stagione. Finora è stato confermato che Adam Scott tornerà per riprendere il suo ruolo principale di Mark Scout. Torneranno anche Patricia Arquette nel ruolo di Harmony Cobel, John Turturro nel ruolo di Irving Bailiff e Christopher Walken nel ruolo di Burt Goodman, solo per citarne alcuni.

Inoltre, sono stati annunciati nuovi membri del cast che si uniranno alla seconda stagione. Si tratta di Bob Balaban (Asteroid City), Robby Benson (La bella e la bestia), Stefano Carannante (Blue Bloods), Gwendoline Christie (Wednesday), John Noble (Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re), Ólafur Darri Ólafsson (Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga), Alia Shawkat (Arrested Development) e Merritt Wever (The Walking Dead).

La seconda stagione Scissione (Severance) non ha ancora annunciato una data di uscita. Fino ad allora, è possibile vedere in streaming tutti gli episodi della prima stagione su Apple TV+. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti. Potete vedere il teaser qui sopra.

Vikings: Valhalla – stagione 2: il recap in vista della Stagione 3

Vikings: Valhalla di Jeb Stuart è un racconto epico degli eventi che circondano la brutale lotta per i cuori e le menti del popolo norreno alla fine dell’XI secolo. È prevista una terza stagione e dobbiamo ripercorrere quanto accaduto alla fine della seconda stagione per prepararci alla terza, che debutterà l’11 luglio. Lo show ruota attorno a tre personaggi: Leif Eriksson (Sam Corlett), sua sorella Freydis Eriksdottir (Frida Gustavsson) e Harald Sigurdsson (Leo Suter).

Le prime due stagioni hanno visto un’enorme quantità di spargimenti di sangue e di amori perduti, e la terza stagione non mancherà di riproporre le stesse cose. Anche se Freydis è stata separata da Leif e Harald, è probabile che gli archi caratteriali dei tre protagonisti si intreccino mentre la lotta tra i vichinghi pagani degli Antichi Dei e il movimento cristiano continua a creare uno scisma all’interno dei numerosi clan della nazione vichinga. Vediamo dove ci siamo lasciati alla fine della Stagione 2 e come si evolve la situazione nella Stagione 3.

Cosa è successo a Freydis in “Vikings: Valhalla” Stagione 2?

Dopo essere fuggita da Kattegat e dallo spietato re Sweyn Forkbeard (Soren Pilmark), Freydis si separa da Harald. Viene portata nella roccaforte vichinga di Jomsborg da Lord Herekr (Bradley James), che condivide la sua visione di un futuro tradizionale del popolo norreno basato sull’ideologia pagana degli Antichi Dei. Al suo arrivo, c’è subito tensione per il modo in cui Herekr separa gli abitanti della città in un sistema di classi. Anche se Herekr cerca di placare Freydis facendola diventare un’alta sacerdotessa, lei lo contesta per il trattamento che riserva agli abitanti di Jomsborg.

Dopo che Freydis ha dato alla luce il figlio suo e di Harald, i due vengono alle mani per il modo in cui la religione degli Antichi Dei viene interpretata e applicata alla gente di Jomsborg. Il disaccordo continua ad acuirsi e si conclude con la morte di Harekr, rendendo Freydis il sovrano della città. La battaglia più importante per Jomsborg arriva quando Jarl Olaf Haraldsson (Johannes Haukur Johannesson) porta il suo esercito sulle coste di Jomsberg e sfida Freydis e il suo ordine degli Antichi.

Questa è la sequenza più cruciale alla fine della Stagione 2. Olaf sfida il governo di Freydis e lei è più che pronta ad affrontarlo. Dopo aver sferrato un attacco a sorpresa che lascia la ciurma di Olaf morta, Freydis dimostra di essere la più grande e cattiva vichinga abbattendo Olaf con una lancia nel petto dopo un combattimento corpo a corpo. In vista della terza stagione, Freydis è il personaggio più potente e influente dello show.

Leif e Harald compiono un viaggio insidioso a Costantinopoli

Vikings: Valhalla stagione 3 episodio 7 goran visnjic, frida gustavsson
Cr. Bernard Walsh/Netflix © 2023

Quando Harald si rende conto di aver bisogno di un’enorme quantità di denaro e di un esercito per diventare il leader che immagina, lui e Leif si imbarcano in una pericolosa missione per assicurarsi entrambi e sfidare Re Canuto (Bradley Freegard). Dopo un pericoloso viaggio attraverso una brutale e spietata strada ghiacciata, arrivano nella capitale Costantinopoli. Lungo la strada, Leif incontra e si innamora di una studiosa di nome Mariam (Hayat Kamille). Lei gli insegna a leggere e a scrivere, ma è affetta da una malattia terminale e muore alla fine del loro viaggio.

Per la seconda volta in due stagioni, Leif si ritrova con il cuore spezzato e ognuno dei suoi amori muore tra le sue braccia. Nel frattempo, anche Harald si innamora di quella che crede essere la figlia dell’uomo che gli ha venduto la barca. In realtà, Elena (Sofya Lebvedva) è la donna promessa all’imperatore Romanos III (Nikolai Kinski). È un duro colpo per il sicuro Harald, ma Elena lo rassicura sul fatto che prova ancora qualcosa per lui e che ora ha l’esercito necessario per sfidare Canuto. Un’altra possibilità da non scartare è che Harald rimanga a Costantinopoli per corteggiare Elena. È stato un imprevedibile jolly durante le prime due stagioni dello show. Il diavolo irascibile sembra aver già dimenticato il figlio avuto con Freydis.

Cosa sta succedendo a Londra con la regina Emma?

Vikings: Valhalla stagione 3
Cr. Bernard Walsh/Netflix © 2023

Nel castello di Londra, governato dalla regina Emma (Laura Berlin), si sono verificati una serie di giochi di testa e di politica simili a quelli di Game of Thrones. La sua tumultuosa relazione con il viscido conte Godwin (David Oakes) ha visto alti e bassi. Ma dopo un attentato alla sua vita, Emma è più che mai sospettosa di Godwin.

Ha dimostrato di essere il personaggio più saggio e lucido della serie e ora che ha avuto la conferma che la malizia è alle porte di casa sua, sarà interessante vedere come la affronterà. Re Canuto ha appoggiato Godwin consegnandogli in sposa la nipote Gytha (Henessi Schmidt) e unendo le famiglie norrene e inglesi. Jeb Stuart ha lasciato una terza stagione ricca di possibilità deliziose, e sarà affascinante vedere dove andrà Vikings: Valhalla nella terza stagione.

Trying – stagione 4, la spiegazione del finale: Che cosa significa il viaggio di Scott?

Sin dalla sua prima puntata, Trying ha raccontato la storia sincera di una coppia in missione per far crescere la propria famiglia, ma non nel modo tradizionale, mentre affronta il complesso processo di adozione. Grazie a un umorismo costante, a personaggi stravaganti e a un’atmosfera di benessere, lo show è diventato rapidamente uno dei migliori di Apple TV+ e ha mantenuto questo titolo. Con una nicchia unica di televisione sana, la serie eccelle nel bilanciare umorismo e cuore, un talento che è ancora vivo e vegeto nell’ultima stagione.

La quarta stagione continua a seguire le vite di Nikki (Esther Smith), Jason (Rafe Spall), Princess (Scarlett Rayner), Tyler (Cooper Turner) e il resto della loro famiglia, con una stagione ricca di eventi. Ma il finale, intitolato “Scott of the Atlantic”, lascia più di un cliffhanger. Avviando Jason verso un nuovo percorso professionale, l’ultima stagione promette altre commedie emotive, ma ciò che rimane ambiguo è l’importante colpo di scena del ritorno della madre biologica di Princess e Tyler.

L’arrivo di Kat (Charlotte Riley) costringerà Nikki e Jason a confrontarsi con una delle loro più grandi paure come genitori. Anche il resto della famiglia subisce dei cambiamenti, con il padre di Jason, Vic (Phil Davis), che decide se continuare a frequentare qualcuno, e il drammatico e ambiguo cliffhanger di Karen (Siân Brooke) e Scott (Darren Boyd). Anche se lo show non è ancora stato ufficialmente rinnovato, c’è ancora molto da raccontare sulla storia della famiglia.

Trying spinge Jason a cambiare carriera

trying stagione 4

Nel corso della stagione, Jason ha lavorato con suo figlio e con altri bambini adottati diventando un allenatore. Ha dedicato molto tempo a unificare il gruppo, poiché ogni bambino ha problemi unici che rendono più difficili gli sport di squadra. Dopo una stagione di lavoro con loro, Jason li ha relativamente sotto controllo, ma nel finale Nikki lo aiuta a capire che il suo sforzo ha fatto perdere loro il vantaggio.

Stanno perdendo la partita perché lui li ha spinti a giocare senza la loro rabbia. Facendo un discorso di incoraggiamento, Jason raduna la sua squadra, che riesce a pareggiare la partita nel secondo tempo. Questo episodio ha dato a Jason la possibilità di avere un impatto sulla vita di questi ragazzi, compreso, ma non solo, suo figlio Tyler. Dimostra inoltre di avere un talento nel lavorare con loro.

Dopo aver osservato i suoi progressi, Nikki e l’assistente sociale di Jason, Noah (Karl Collins), suggeriscono a Jason di intraprendere la carriera di assistente sociale. Sebbene siano necessari due anni di corsi per ottenere la qualifica, Jason è interessato. Dopo aver accettato un lavoro come tassista nella terza stagione per alleviare i problemi economici della famiglia, a Jason spetta un lavoro che lo appassiona. Ne parla con Nikki, ammettendo di volerci provare, e Nikki lo sostiene. Anche se la decisione viene presa verso la fine dell’episodio, segna un cambiamento importante. Diventare un assistente sociale sarebbe un momento di svolta per Jason, che ha lottato contro il processo di adozione e ora intende aiutare gli altri.

Il ritorno di Kat lascia un drammatico cliffhanger per “Trying”.

trying stagione 4

Dopo un salto temporale di sei anni che ha saltato il periodo immediatamente successivo all’adozione ufficiale, la quarta stagione affronta un aspetto diverso della vita adottiva: le complessità legate al passato del bambino. Ormai adolescente, Princess lotta per venire a patti con la sua storia con la madre biologica, sentendosi abbandonata. Nel corso della quarta stagione, Princess cerca Kat, rintracciando i suoi indirizzi conosciuti, ma tutto ciò che ottiene è un percorso. Nikki e Princess hanno affrontato difficoltà nel loro rapporto, soprattutto quando Princess è diventata un’adolescente, quindi non dice a Nikki cosa sta facendo. Princess si confida invece con la zia Karen, che la aiuta con una certa riluttanza. Ilcoinvolgimento di Karen crea una frattura tra Karen e Nikki, che si sente tradita dalla bugia, ma le due si riconciliano nel finale.

Prima del finale, le tracce di Princess la portano in Spagna, ma Nikki e Jason le impediscono di andarci e Nikki invece viaggia. A differenza di Princess, Nikki trova Kat nel penultimo episodio, ma non lo dice alla figlia. Kat non risponde alle domande e lascia Nikki non appena viene a conoscenza del loro legame, così Nikki sostiene che le tracce si sono perse per risparmiare Princess. Tuttavia, nel finale, Princess scopre la verità grazie a una foto sul telefono di Nikki, ma prima che possa affrontare Nikki, arriva Kat. La trama viene lasciata lì, preparando un incontro tra Kat e Princess, che ha già delle domande da fare alla sua madre biologica. Ma la comparsa di Kat costringerà Nikki ad affrontare la sua più grande paura da genitore.

Cosa succederà al resto della famiglia nel finale della quarta stagione di “Trying”?

trying stagione 4

Dopo essersi rimesso in gioco per la prima volta dopo la morte della moglie, Vic ha dovuto affrontare una scelta difficile quando la donna che ha incontrato ha voluto una relazione. Non essendo pronto per questo, Vic si rende conto che in realtà vuole solo sistemare le cose, quindi pensa di iniziare a lavorare come tuttofare piuttosto che uscire con qualcuno. Ma questo non è nulla in confronto alla storia di Karen e Scott.

Nella quarta stagione, Scott ha deciso di attraversare l’Atlantico a remi. Sebbene abbia esitato nella sua decisione, il finale inizia con il suo lancio, dal quale Karen lo dissuade prontamente. Non ha mai creduto che sarebbe andato fino in fondo, ma quando la cosa diventa reale, si preoccupa per la sua sicurezza. Sebbene Karen non si esprima razionalmente, solleva timori validi. Alla fine, ammettendo di sottovalutare il marito, Karen convince Scott a ritirarsi dalla spedizione.

Ma la trama non finisce qui. Scott nota il disegno della figlia per celebrare la spedizione sul pavimento dell’auto e si china per prenderlo mentre l’auto sbanda. Mentre Karen è con Nikki e Jason a festeggiare dopo la partita di calcio di Tyler, Scott non si vede da nessuna parte. Al contrario, Freddy (Oliver Chris), che ha allenato Scott nel canottaggio, arriva alla festa, annunciando che deve parlare di Scott con Karen. La serie passa alla sua auto, con oggetti lanciati in giro, prima di mostrare Scott che voga verso il mare. Questa scena è stata interpretata in diversi modi: alcuni sostengono che Scott sia morto e che la voga rappresenti l’aldilà.

Altri suggeriscono che sia stato ferito e che la remata sia stata un sogno, mentre altri ancora sostengono che Scott sia vivo e vegeto, ma che abbia cambiato idea e abbia intrapreso il pericoloso viaggio. Di certo, la sua scelta di non arrendersi si adatta meglio al tono della serie, ma Trying non è contrario a un colpo di scena emotivo. Il suo finale ambiguo potrà essere chiarito solo nella quinta stagione, lasciando il pubblico a chiedere di più.

Doctor Who (2024) – stagione 1, spiegazione del finale: Chi è la mamma di Ruby Sunday?

Dopo il selvaggio cliffhanger della scorsa settimana, il finale di stagione di Doctor Who, “Empire of Death”, risolve finalmente il mistero centrale che ha tenuto in ombra il Dottore (Ncuti Gatwa) e Ruby Sunday (Millie Gibson) per tutta la stagione: chi è la madre di Ruby e perché è così importante? Le risposte alle altre domande che hanno proliferato nella prima stagione: da dove viene Sutekh (Gabriel Woolf)?

Perché ci sono così tante Triadi di Susan (Susan Twist)? Come fa la signora Flood (Anita Dobson) a riconoscere un TARDIS? – sono più complicati di quanto si possa immaginare, e uno rimane stranamente senza risposta in vista della seconda stagione. E c’è forse la domanda più importante di tutte: come fanno un Signore del Tempo e una ragazza umana a sconfiggere un nemico indomabile come il dio della morte?

Da dove viene il Sutekh di Doctor Who?

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“Empire of Death” riprende proprio da dove si era interrotto “The Legend of Ruby Sunday“, con Sutekh il Distruttore, un antico essere alieno, che scatena il suo “dono di morte” sulla Terra: una gigantesca onda di sabbia che uccide tutto ciò che tocca. Il Dottore e Melanie Bush (Bonnie Langford) superano l’assalto iniziale della carneficina, ma quando tornano al quartier generale della UNIT è troppo tardi. Tutti i membri della sala di controllo, tra cui Kate Lethbridge-Stewart (Jemma Redgrave) e Rose, la figlia di Donna Noble (Yasmin Finney), sono evaporati nella polvere come la conclusione di Avengers: Infinity War.

Nella disperata speranza di ricostruire l’identità di sua madre, Ruby programma la Finestra del Tempo fino alla notte della sua nascita. Il Dottore e Mel si riuniscono a Ruby e Sutekh, da vero guastafeste qual è, si unisce alla loro riunione. L’ultima volta che il Dottore e Sutekh si sono scontrati, il Dottore lo ha bandito in un vortice temporale. In realtà, Sutekh si è fissato al TARDIS.

Il dio della morte si è nascosto nella scatola blu per tutto questo tempo, raccogliendo abbastanza potere per ascendere alla divinità e piazzando i suoi agenti dormienti ovunque il Dottore abbia visitato. Questi agenti (gli “angeli della morte” di Sutekh) sono esseri con personalità e vita, finché Sutekh non li possiede psichicamente. Dando a ognuno lo stesso volto, il Dottore non poteva che esserne incuriosito. Il fatto di chiamare Susan Triade con il nome del nonno del Dottore ha reso la trappola perfetta.

Come se non bastasse, Sutekh ha dirottato e corrotto il TARDIS, lasciando il Dottore, Ruby e Melanie bloccati. Fortunatamente, poiché i ricordi di Ruby alimentano la Finestra del Tempo, Ruby manifesta un “TARDIS della Memoria”, un TARDIS molto più piccolo e meno potente alimentato da vari ricordi. Il trio sfugge all’onda di morte di Sutekh, ma assiste all’eradicazione di ogni forma di vita nel tempo e nello spazio. Il Dottore, sconfortato, si incolpa della distruzione dell’universo.

Come fanno il Dottore e Ruby Sunday a trovare la madre di Ruby?

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A furia di arrampicarsi sugli specchi, il Dottore si rende conto che lo schermo della Finestra del Tempo visualizza alcuni ricordi ogni volta che Ruby pensa a sua madre. Ruby non ne riconosce uno, la trasmissione in diretta dell’intervista a un politico, perché proviene dal futuro alternativo in cui ha vissuto e che ha dimenticato nell’episodio “73 Yards”. Nel 2046, il Primo Ministro Roger ap Gwilliam (Aneurin Barnard) ha istituito uno screening obbligatorio del DNA. Se la madre di Ruby fosse ancora viva, il suo DNA sarebbe stato registrato. Portano il TARDIS della memoria in un futuro “morto”, scansionano il sangue di Ruby nel sistema e trovano una corrispondenza.

Purtroppo, nessuno può sfuggire alla portata del dio della morte. Sutekh possiede Mel attraverso le cellule morte del suo corpo, anche se l’ex compagna del Dottore resiste valorosamente. Sutekh convoca il Dottore e Ruby nel 2024 – dove, ironia della sorte, Sutekh è perplesso quanto noi sul mistero della madre di Ruby. È l’unica persona nell’universo che non riesce a identificare, e questo non va bene.

Ruby accetta di dare a Sutekh il nome della madre, fermandosi a pochi centimetri dal suo gigantesco naso da sciacallo. Proprio mentre sta per rivelare il colpo di scena della stagione di Doctor Who, lancia una corda dal TARDIS della memoria intorno al collo di Sutekh. Il Dottore afferra la corda con il guanto intelligente di “The Church on Ruby Road” e la aggancia alla console del vero TARDIS. Insieme, i due trascinano Sutekh per un altro viaggio nel tempo e nello spazio.

Chi è la madre di Ruby Sunday in “Doctor Who”?

Ripercorrere l’onda della morte di Sutekh ne contrasta gli effetti. Tutti tornano in vita, anche se un po’ impolverati. Il Dottore non trae gioia dall’occasione; dice cupamente a Sutekh che, poiché Sutekh si è attaccato al TARDIS, ha essenzialmente trasformato il Dottore nel dio della morte. Metafora o no, dopo il pronunciamento del Dottore pieno di sensi di colpa, Sutekh svanisce in cenere nel vortice del tempo: un finale pieno di karma per il cattivo di Doctor Who che ha giocato a lungo con la truffa meglio di chiunque altro. Dopo tutto questo tempo, la risposta sulla madre di Ruby è semplice: si chiama Louise Allison Miller (Faye McKeever).

Nel 2004 Louise aveva 15 anni, era sola, terrorizzata e incinta. Ha affidato la figlia neonata a Ruby Road perché sapeva che una chiesa era più sicura per la sua bambina che vivere con il terribile padre di Louise. Poiché Ruby e il Dottore l’hanno “investita di significato”, si è evoluta in un concetto abbastanza potente da terrorizzare un dio. “La persona più importante dell’universo era la più ordinaria”, dichiara il Dottore. E perché ha indicato il Dottore? Louise stava indicando il cartello stradale di Ruby Road dietro di lui. Ha dato un nome a sua figlia prima di partire.

Dopo un attimo di esitazione, Ruby si presenta a Louise in una caffetteria. Le donne condividono un momento di tenerezza, stringendosi l’un l’altra mentre piangono. Più tardi, mentre Louise si integra bene con Carla (Michelle Greenidge) e Cherry (Angela Wynter) Sunday, è il Dottore che, ancora una volta, rimane in disparte dal punto di vista emotivo. A differenza del suo predecessore, il Quattordicesimo Dottore (David Tennant), Quindici non riesce ancora a crearsi una famiglia e a rimanere in un posto. Entrambi gli amici capiscono che questo è l’inizio del viaggio di Ruby con la sua famiglia e la fine delle loro avventure insieme, almeno per ora. Ruby ha guarito il cuore del Dottore e lui giura di onorare questo legame.

Chi è la signora Flood e come è collegata a “Doctor Who” Stagione 2?

Il Dottore parte per galassie sconosciute e si chiude il sipario sulla leggenda della meravigliosa Ruby Sunday e della sua ordinaria, ma straordinaria, madre naturale. Ncuti Gatwa tornerà a dicembre per l’annuale speciale natalizio di Doctor Who (scritto dall’ex showrunner Steven Moffat), affiancata questa volta da nientemeno che la stessa Lady Whistledown di Bridgerton, Nicola Coughlan. Tutto lascia pensare che Millie Gibson tornerà per la seconda stagione, oltre alla guest star di “Boom” Varada Sethu che si unirà al TARDIS a tempo pieno.

Ma una domanda persiste: che ne sarà della signora Flood? A questo proposito, Russell T Davies non fornisce alcuna risposta, ma solo accenni allettanti. Prima che lei e Carla si dissolvano nell’onda della morte di Sutekh, la signora Flood fa riferimento al suo “vero nome” e ai “piani” che non è riuscita a realizzare, per non parlare dell’inquietante affermazione: “Dì al tuo Creatore che verrò a distruggere i suoi cancelli d’oro”.

Torna a raccontare il lieto fine di Ruby prima di apparire sul tetto dell’edificio con in mano una valigia e un ombrello e avvolta in una sontuosa pelliccia bianca. Rompe la quarta parete e parla direttamente alla telecamera per la seconda volta in questa stagione, mettendo allegramente in guardia sul “terribile” finale del Dottore e augurandoci la buonanotte come la favola della buonanotte del mondo. Qualunque cosa Davies abbia in serbo per la seconda stagione, alcuni misteri è meglio lasciarli irrisolti – fino alla prossima volta.

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