Apple TV+
ha svelato oggi il trailer della nuova comedy in live-action
Time Bandits, primo adattamento televisivo
dell’omonimo film cult. Creata per la televisione da
Jemaine Clement (“Flight of the Conchords”),
Iain Morris (“The Inbetweeners”) e Taika
Waititi (“Reservation Dogs”) e prodotta per
Apple
TV+ da Paramount Television Studios, Anonymous
Content’s AC Studios e MRC.
Time Bandits è un
viaggio imprevedibile attraverso il tempo e lo spazio che vede
protagonisti un gruppo sgangherato di ladri e la loro nuova
recluta: un appassionato di storia di 11 anni di nome Kevin.
Insieme, intraprendono un’emozionante ricerca per salvare i
genitori del ragazzo e il mondo intero. La serie, composta da 10
episodi farà il suo debutto il 24 luglio con i primi due episodi,
seguiti da due nuove puntate ogni mercoledì fino al 21 agosto.
https://youtu.be/q1mlhZuhEwA
Time Bandits: la trama
della serie tv
Guidato da Lisa Kudrow,
l’eccentrico gruppo di banditi si imbarca in avventure epiche
lottando contro le forze del male che minacciano le loro conquiste
e la vita, così come loro la conoscono. Viaggiando attraverso il
tempo e lo spazio, si imbattono in mondi affascinanti di un passato
lontano, alla ricerca di tesori, potendo sempre contare su Kevin
per far luce su ogni pagina di storia che attraversano. I Banditi
del Tempo assistono alla creazione di Stonehenge, vedono il cavallo
di Troia in azione, sfuggono ai dinosauri nell’era preistorica,
provocano il caos durante il Medioevo, sperimentano l’era glaciale,
le antiche civiltà e tanto altro ancora lungo il percorso.
Accanto a Lisa Kudrow, completano
il cast Kal-El Tuck (“Unseeing Evil”), Tadhg Murphy
(“Conversations With Friends”), Roger Jean Nsengiyumva (“You Don’t
Know Me”), Rune Temte (“Eddie the Eagle – Il coraggio della
follia”), Charlyne Yi (“Molto incinta”), Rachel House (“Heartbreak
High”), Kiera Thompson (“Martyrs Lane”), James Dryden (“Ready Player One”), Felicity Ward (“The
Office” Australia), Francesca Mills (“Harlots”) e Imaan Hadchiti
(“Thor: Love and Thunder”).
Anche Waititi e Clement figurano in alcune apparizioni
speciali.
Time Bandits è prodotta esecutivamente da
Morris e Waititi, che hanno scritto e diretto anche alcuni episodi.
Anche Garrett Basch e Tim Coddington sono produttori esecutiv,i
insieme a Jane Stanton per conto di Handmade Films, con Clement e
Morris in qualità di co-showrunner.
Paramount+
ha annunciato oggi che la nuova attesissima serie drammatica
originale Landman, interpretata dal premio Oscar
Billy Bob Thornton, arriverà a novembre in
esclusiva su Paramount+.
Creata dal candidato all’Oscar Taylor Sheridan,
Landmanè prodotta da MTV
Entertainment Studios, 101 Studios e Bosque Ranch Productions di
Sheridan in esclusiva per Paramount+.
Landman: la trama della serie tv
Ambientata nelle proverbiali “boom
town” del Texas occidentale,
Landmanracconta la ricerca di
fortuna nel mondo delle piattaforme petrolifere. Basata sul famoso
podcast in 11 puntate “Boomtown” di Imperative Entertainment e
Texas Monthly, la serie è una storia di manovali e miliardari
selvaggi che alimentano un fenomeno così grande da modificare
clima, economia e geopolitica.
Landman: il cast
Oltre a Thornton, la serie in dieci
episodi è interpretata da Ali Larter (The Last Victim), Michelle
Randolph (1923),
Jacob Lofland (Joker 2), Kayla Wallace (When Calls the
Heart), James Jordan (Yellowstone), Mark Collie (Nashville), Paulina
Chávez (The Expanding Universe of Ashley Garcia) e Demi Moore
(Feud: Capote Vs. The Swans). Jon Hamm (Mad Men) avrà un ruolo
ricorrente come guest star, oltre alle guest star Andy Garcia
(Expendables franchise) e Michael Peña (End of Watch).
Landman è
prodotto da Taylor Sheridan, David C. Glasser, David Hutkin, Ron
Burkle, Bob Yari, Christian Wallace, Geyer Kosinski, Michael
Friedman e Stephen Kay. Dan Friedkin e Jason Hoch, per Imperative
Entertainment, e J.K. Nickell e Megan Creydt, per Texas Monthly,
sono anche produttori esecutivi. Peter Feldman è produttore
esecutivo.LANDMAN è distribuita da Paramount Global Content
Distribution.
La serie è l’ultima aggiunta alla
ricca slate di contenuti di Sheridan su Paramount+, che comprende
anche 1923, 1883, LIONESS, MAYOR OF KINGSTOWN, TULSA KING e
LAWMEN: BASS REEVES.
Che MaXXXine
finisca o meno per essere il finale della
serie horror iniziata dallo scrittore e regista Ti
West con X, segna comunque una sorta di
fine del viaggio verso la fama in cui si è lanciata la Maxine di
Mia Goth. Saltando in avanti di anni
nel futuro per portarci nelle zone più squallide della
Hollywood degli anni ’80, questo terzo film è purtroppo
anche il più debole del gruppo. Mentre i primi due avevano un sacco
di riferimenti, questo si appoggia ad essi con forza e ne esce con
poco da mostrare.
Questo si avverte soprattutto nel
finale, dove viene rivelato un colpo di scena che il film ha
praticamente preso a calci in testa per tutta la durata del
film.
Anche se ci sono molte immagini prese da film classici come
Chinatown e Psycho,
MaXXXine non è in grado di
trasformarle in qualcosa di sostanziale quando arriva al sipario
finale. Tutto finisce meno con un botto e più con un
piagnisteo.
Per discutere la vacuità di tutto
questo, bisogna arrivare fino alla conclusione che arriva dopo
quelli che sembrano essere molteplici punti di arrivo, anche dopo
aver già conosciuto l’identità dell’oscuro assassino e i suoi piani
che sono stati portati alla luce del sole. Tuttavia, questo
non èIl Signore degli Anelli,
poichéMaXXXineè troppo
dispersivo e superficiale per creare una qualsiasi ricompensa
duratura.
Se tutto questo è una novità per
voi e non avete ancora visto il film, procedete con cautela perché
questo pezzo vi rovinerà tutto. Questo è l’ultimo avvertimento,
quindi è meglio che mettiate tra i preferiti questa pagina e
torniate dopo averlo visto da soli, oppure preparatevi ad avere
ogni dettaglio messo a nudo davanti a voi. Pronti a fare il grande
passo? Bene, allora andiamo.
La prima cosa da dire è che nel
film non c’è nessuna rivelazione davvero efficace che non sia stata
anticipata nella scena d’apertura. In particolare, vediamo Maxine
parlare fin da piccola con il padre religioso, che si scopre essere
stato colui che le ha inculcato il mantra di non accettare nulla
che non sia la vita che si merita. Non si sa mai, l’uomo misterioso
è lo stesso padre che l’ha rintracciata dopo tutti questi anni e
che ha intenzione di uccidere lei e le persone che la circondano
nell’ambito della sua serie di omicidi a sfondo biblico.
Questo non è un male in teoria
quanto in esecuzione, con il diavolo che si nasconde nei dettagli
di come questo si svolge nella scena apparentemente culminante. In
pratica, il patetico patriarca lega Maxine e sembra
intenzionato a ucciderla davanti alla telecamera, a meno che lei
non accetti il suo finto esorcismo. Il tutto viene
interrotto dai due poliziotti interpretati da Michelle Monaghan e Bobby
Cannavale, che si erano aggirati nel film facendo ben
poche indagini reali che non coinvolgessero il tentativo di farsi
aiutare da Maxine. Ne segue una sparatoria ed entrambi vengono
uccisi, lasciando Maxine ad affrontare il padre da sola sotto il
bagliore dell’insegna di Hollywood.
Poi, con un flash forward,
assistiamo alla fama e al successo che presumibilmente arriveranno
in seguito, prima di tornare indietro per fargli saltare in aria la
testa con un fucile da caccia. È la fine, giusto? No, perché
procediamo di nuovo in avanti per vedere Maxine e la sua regista
Elizabeth (Elizabeth
Debicki) di nuovo sul set del film horror
all’interno del film a cui avevano intenzione di lavorare
insieme.
Le due donne tengono un momento di
silenzio per l’ex protagonista del film, una bizzarra ma
potenzialmente comica frecciatina a come questo gesto vuoto copra
quanto poco sembrasse loro importare delle morti prima che si
trattasse di qualcuno di famoso, prima di tornare rapidamente al
lavoro. Mentre lei ed Elizabeth parlano, vediamo la protesi della
testa mozzata del personaggio di Maxine.
La prima fa notare come abbia
sempre voluto essere un’altra persona, prima che la macchina da
presa si allontani e si alzi, lasciandosi alle spalle il
tetro mondo di Hollywood in cui abbiamo appena trascorso il
film. È un momento che sembra voler chiudere con una nota
più cupa, ma è troppo forzato all’ultimo minuto per avere molta
risonanza.
‘MaXXXine’ non riesce a capire
bene quello che vuole dire
Un’immagine del nuovo film di Ti West, MaXXXine
Forse c’è un po’ di simbolismo nel
modo in cui Maxine è diventata solo un’altra stella morta sullo
schermo sotto forma di testa mozzata, ma è difficile dare al film
molto credito per questo, considerando quanta poca cura è stata
data al viaggio emotivo che ha affrontato. Certo, le è stata
fornita una narrazione del trauma in una sola nota, ma non è
sembrato che il film abbia mai riflettuto a fondo sull’oscurità di
come questa industria possa masticare le persone e poi sputarle
fuori, al di là delle grandi linee.
Mentre ci allontaniamo tutti verso
le vaste distese dello spazio, si potrebbe affermare che questo è
il modo in cui West sta cercando di dire qualcosa sulla reale
bellezza delle stelle, giustapponendo il brutto mondo sottostante e
la tranquilla vivacità della galassia. Tuttavia, in fase di
esecuzione, il film sembra privo di aria e di peso. Se solo
avessimo vistoNathan FielderdiThe Cursefluttuare in mezzo a tutto questo. Quello sì che
sarebbe stato un finale davvero fuori dal mondo.
Matrimonio con
sorpresa è la nuova
commedia francese di Julien Hervé che prova a
giocare con gli stereotipi nazionalisti, tentando di mettere alla
berlina xenofobia e classismo con una risata. L’intenzione poteva
essere intercettata già nel titolo originale,
Cocorico, il verso del “classico” gallo francese,
ma per noi italiani l’indizio va perduto in un pigro titolo che
ricorda più un cinepanettone che la commedia d’Oltralpe che tante
volte è riuscita a parlare al nostro pubblico. Non questa volta,
perché Hervé confeziona un film vecchio, che poco ha a che fare con
il suo lavoro precedente.
Matrimonio con sorpresa,
la trama
François e Alice sono due
giovani innamorati che vengono da famiglie molto diverse. Lei è una
Bouvier Sauvage, appartenente all’alta borghesia francese, quella
un po’ snob e classista, fintamente benevola, lui è un semplice
Martin, figlio di una casalinga e un venditore di automobili. I
rispettivi genitori, d’altra parte, sono la rappresentazione pura e
granitica dei cliché francesi: da una parte la presunta superiorità
data dal rango e dalla posizione sociale, dall’altra la stessa
superiorità e dignità del self made man, che rivendica la sua
operosità tutta francese. Quando però i due ragazzi, armati di
buone intenzioni, regalano ai genitori un test del DNA per scoprire
la loro rispettiva discendenza genetica, qualcosa va storto. Quel
manifesto di integrità nazionale viene sgretolato dalla scienza:
nessuno dei quattro genitori è effettivamente francese al 100%. I
quattro si rivelano essere un bizzarro miscuglio di provenienze
geografiche e etniche, sufficientemente vario dal mandare in crisi
le loro presunte identità inossidabili.
La chiara intenzione di
fare satira sociale, contro xenofobia, classismo e rigurgiti
razzisti di Julien Hervé si risolve in una
commedia debole e stantia, che si poggia su cliché dozzinali per
portare avanti la risata fino all’esaurimento dell’idea. Certo, con
un certo coraggio Matrimonio con sorpresa vira verso la farsa e
l’assurdo e questo atto di coraggio permette al film di salvarsi,
in parte. Tuttavia il concept risulta vecchio.
Un gioco di cliché che
non fa breccia
Vero è che il film si
impreziosisce di due interpreti che in Francia sono una vera e
propria bandiera: Christian Clavier (Fredreric) e
Didier Bourdon (Gerard). Il ricco e benestante
snob e l’operoso cittadino testardo creano alcuni dei momenti
migliori del film, che consigliamo di trovare in lingua originale.
Sylvie Testud e Marianne
Denicourt però non sono da meno. I loro personaggi, Nicole
e Catherine, sono perfettamente speculari: la dimessa casalinga
senza famiglia che scopre di essere lontanamente imparentata con i
Windsor e l’altolocata signora francese con origini veneziane che
invece si ritrova con geni portoghesi danno vita a un percorso
inverso che genera diverse situazioni grottesche. Certo, il luogo
comune è spremuto fino all’osso, e questo fa perdere vivacità a
un’idea che, declinata in maniera più contemporanea e
problematizzata, poteva dare vita a una commedia degli equivoci con
molta più anima.
In un post condiviso da Film
Updates su
X (ex Twitter), si vede Jodie Comer che scappa dagli zombie
nelle immagini del set del prossimo sequel di 28
giorni dopo, 28 anni
dopo. Forse ancora più interessante è la vista di
Evin Ryding, star di Young
Royals, che non è ancora stato ufficialmente
scritturato nel film. Le immagini sembrano confermare la sua
partecipazione, che aggiunge un’altra stella nascente a un cast accattivante che comprende alcuni
dei migliori attori moderni. È stata inoltre confermata la presenza
nel film di attori del calibro di Aaron Taylor-Johnson, ex bambino trasformato
in protagonista di Hollywood, del talento britannico Jack
O’Connell e di Ralph Fiennes, Voldemort
in persona.
Il film originale sugli zombie,
diretto da Danny Boyle e scritto da Alex
Garland, ha cambiato per sempre il panorama del
sottogenere horror affamato di carne. Sono spariti i vecchi zombie
pasticcioni dell’era di George A. Romero e sono
arrivati i nuovi zombie veloci e senza
fiato di 28 giorni
dopo. Gli zombi incutevano così tanta paura che
avrebbero ispirato film del calibro di The Walking
Dead, portando uno dei migliori mostri dell’horror e
aggiornandolo per un pubblico moderno e veloce.
Jodie Comer and Edvin Ryding on the set of
Danny Boyle’s ‘28 YEARS LATER.’ https://t.co/s1bNvv1lYE
In 28 anni dopo Cillian Murphy
riprenderà uno dei suoi ruoli migliori in assoluto
Non sono solo i nuovi nomi ad
aggiungersi all’impressionante lista del cast di 28 anni
dopo: è stato infatti annunciato che Cillian Murphy
riprenderà il suo ruolo di Jim dal film originale. In una
svolta che ha attirato l’attenzione sulla giovane star,
Murphy può ringraziare28 Giorni
dopoper aver contribuito a dare il via alla
sua carriera, che negli ultimi due anni lo ha portato
ai vertici del settore. Con l’Oscar come miglior attore in tasca
grazie a un ruolo da protagonista in Oppenheimer di Christopher
Nolan, Murphy tornerà a collaborare con Boyle e Garland
per combattere ancora una volta zombie assetati di sangue e
contribuire a fare dichiarazioni socio-politiche che fanno
riflettere.
Le riprese
di 28 anni dopo sono attualmente
in corso a Newcastle, in Inghilterra, e la
data di uscita è prevista per il 20 giugno 2025. Questo aggiunge il
sequel a un’estate 2025 già intrigante, con un
remake live-action di How to Train Your
Dragon tra gli altri già annunciati. A 22 anni
dall’uscita dell’originale, i fan sfegatati di 28 giorni
dopo staranno sicuramente facendo il conto alla rovescia per
l’uscita del prossimo capitolo.
Il primo sequel di 28 giorni
dopo è stato un successo tranquillo
Per alcuni potrebbe essere una
novità sapere che 28 anni dopo non è il primo sequel
dell’iconico film sugli zombie che ha definito il genere.
Ambientato dopo gli eventi della prima uscita, 28
settimane dopo racconta i tentativi della NATO di
creare una zona sicura in una Londra disperata, e la battaglia tra
testa e cuore che influenza una procedura così delicata. Con un
budget di soli 15 milioni di dollari, il film ha recuperato
ben 65 milioni di dollari, segnando un discreto successo
per la 20th Century Fox.
Forse il motivo per cui molti non
conoscono il film è dovuto alla mancanza di coinvolgimento di molti
membri del cast e della troupe dell’originale. Boyle è stato
sostituito alla regia da Juan Carlos Fresnadillo e
anche il team di sceneggiatori è stato rimescolato. Pur mancando
l’influenza dinamica di Murphy, il cast era comunque piuttosto
accattivante, con nomi del calibro di Idris Elba,
Rose Byrne e Jeremy Renner.
Forse l’imminente uscita di 28
anni dopo vedrà una piccola rinascita per questo primo sequel.
Le immagini del set di 28 anni dopo mostrano Jodie Comer
in fuga dagli zombie e sembrano confermare il coinvolgimento di
Evin Ryding. Date un’occhiata alle immagini del set su X.
L’Antartide è da sempre un luogo
particolarmente significativo per il cinema. Con le sue distese di
ghiaccio è tanto inospitale quanto silenziosa, teatro perfetto per
storie di orrore e paura, con la consapevolezza di essere soli in
mezzo al nulla. Già John Carpenter ambientò lì nel
1982 il suo capolavoro La cosa, e di recente con la serie Amazon The Head si è tornati ad
esplorare quei luoghi. Tra queste due opere si colloca però
Whiteout – Incubo bianco, thriller del 2009
diretto da Dominc Sena, noto per
film come Fuori in 60 secondi e L’ultimo dei Templari.
Con quest’opera, il regista porta lo spettatore a scontrarsi con un
contesto particolarmente difficile.
Il film è la trasposizione
cinematografica dell’omonima graphic novel di Greg
Rucka e Steve Lieber. Di grande successo,
già dal 1999 si era provato ad adattarla per il grande schermo,
senza però concreti risultati. Fu solo con l’interesse della Warner
Bros che il film riuscì infine a prendere vita. Sena, dichiaratosi
un grande amante dell’opera letteraria ottenne la regia,
impegnandosi per ricostruire fedelmente l’ambientazione e
l’atmosfera cupa che questa emana. Girato in Canada, tra il
Manitoba e a Montréal, Whiteout – Incubo bianco è
costato 35 milioni di dollari, ed ha regalato ai fan del genere
un’opera che sfrutta l’ambientazione per raccontare qualcosa di più
sulla vicenda.
Il film tuttavia non ottenne il
risultato sperato, finendo così per passare in sordina al momento
della sua uscita in sala. Nonostante i suoi difetti, però, si
tratta di un’opera che presenta diversi elementi di interesse,
costruendo una vicenda thriller da non sottovalutare. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Whiteout – Incubo bianco. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Carrie Stetko, sceriffo federale che ormai un paio
di anni si trova a lavorare in una solitaria e gelida base di
controllo nell’Antartico. Qui, dove per sei mesi all’anno non sorge
il sole, la donna ha trovato il suo luogo ideale, sfuggendo ai
fantasmi del passato per abbracciare la tranquillità più totale. Il
fatto che nulla di significativo avvenga in quel luogo ad altri
potrebbe renderlo noioso, ma per Carrie è invece un’oasi di pace.
Tutto ciò verrà però stravolto nel momento in cui un cadavere viene
rintracciato tra i ghiacci. Per il dottore del luogo, John
Fury, non vi sono dubbi che si tratti di omicidio. Carrie
è così costretta ad intraprendere delle indagini.
A peggiorare le cose vi è il fatto
che stanno per iniziare i temuti sei mesi di buio, che renderanno
dunque il caso più complesso, impedendo anche a quanti li presenti
di lasciare la zona. A turbare maggiormente la donna vi è il fatto
che si ritrova affiancata nelle indagini dall’agente Robert
Pryce, inviato speciale delle Nazioni Unite. Restia a
fidarsi degli altri, Carrie cercherà di condurre autonomamente le
indagini, ma ben presto si renderà conto di avere bisogno di aiuto.
L’assassino è lì tra loro, pronto a colpire nuovamente. Trovarlo e
fermarlo sarà l’unico modo per poter rimanere vivi in quel contesto
di ghiaccio.
Il cast del film
Come anticipato, il progetto era in
programma da molti anni e inizialmente a recitare nel ruolo della
protagonista era stata chiamata l’attrice Reese
Witherspoon. Con il subentro di Sena alla regia, però,
questi volle l’attrice Kate Beckinsale
nel ruolo di Carrie Stetko. Resasi celebre grazie alla saga di
azione horror Underworld, questa fu
lieta di potersi cimentare in un ruolo nuovo. Per prepararsi al
ruolo, l’attrice ebbe modo di approfondire la routine che si ha
nelle basi di ricerca in Antartide. Attraverso un’apposita
preparazione, ebbe inoltre modo di poter affrontare tutte le sue
scene, considerando anche i rigidi climi sul luogo.
Accanto a lei, nei panni del collega
Rober Pryce, vi è invece l’attore Gabriel Macht,
celebre per il ruolo dell’avvocato Harvey Specter nella serie
Suits. Il dottor John Fury ha invece il volto di
Tom Skerritt, celebre per i suoi ruoli in noti
film come M*A*S*H,Alien, Top Gun e La zona morta. Sono poi
presenti Columbus Short nei panni di Delfy, pilota
di elicotteri che aiuterà Stetko nelle sue indagini, e Alex
O’Loughlin nei panni del biologo Russell Haden.
Shawn Doyle, infine, è Sam Murphy, il manager
della stazione dove il gruppo si ritrova. In vista delle riprese,
tutti gli attori hanno dovuto seguire corsi per comprendere le
attività che si svolgono in tali luoghi, come anche i modi per
evitare il freddo.
Nel finale, grazie a un fax spedito
da Sam, Carrie confronta il materiale rimasto alla base con le
informazioni appena ricevute e scopre i cadaveri ai quali, durante
l’indagine, non aveva dato il permesso di rientro; scucendo però le
suture del primo cadavere (le quali, realizza la donna, erano state
eseguite da John) Carrie vi trova dei diamanti giganteschi, capendo
che l’amico è coinvolto. John, infatti, le confessa tutto: avendo
sacrificato la sua vita per ritrovarsi in un posto isolato, aveva
accettato di far parte di un traffico di diamanti. Pur di non
affrontare le conseguenze, decide di suicidarsi consegnandosi al
gelo del posto.
Sei mesi dopo Carrie, Pryce e Delfy,
ormai guarito del tutto, vivono ancora in armonia nella base e
pronti a lasciarla appena si potrà. La Stetko chiede finalmente il
trasferimento, pronta ad affrontare la normale vita da poliziotta
senza farsi condizionare dai traumi vissuti in precedenza. Il film
termina con la donna che, guarita da ciò che la teneva ancora
legata al pasato, esce per una ricognizione e osserva, finalmente,
il sorgere del sole, segno di una nuova vita pronta per
iniziare.
Il trailer di Whiteout –
Incubo bianco e dove vedere il film in streaming e in
TV
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Whiteout – Incubo bianco è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple
TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 9 luglio alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Variety riferisce che
Lamorne Morris reciterà al fianco di Nicolas Cage nella prossima serie live-action
Spider-Noir su
Amazon. Lo spettacolo è stato formalmente ordinato e a maggio
Cage è stato ufficializzato nel ruolo principale. Come riportato in
precedenza, la serie debutterà a livello nazionale sul canale
lineare di MGM+ e poi a livello globale su Prime Video.
Lamorne Morris (New
Girl) apparirà nel ruolo regolare di Robbie Robertson, che
viene descritto come “motivato, lavoratore e che non accetta un
no come risposta. Un giornalista impegnato che cerca di farcela con
le probabilità contro di lui come professionista nero nella New
York degli anni ’30. Racconta storie più rischiose che nessun altro
toccherebbe per attirare l’attenzione e uno stipendio. È disposto a
fare tutto ciò che è necessario per la sua carriera”.
Secondo la trama ufficiale, lo show “racconta la storia di
un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York
degli anni ’30, che è costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Cage ha già interpretato
Spider-Noir nel film d’animazione vincitore
dell’Oscar del 2018 Spider-Man:
Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il
personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo
la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia
“di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella
New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello
che sappiamo sulla serie
Spider-Noir
è prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Spider-Noir è
stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
Scarlett Johansson e
Channing Tatum sono i protagonisti della nuova
commedia romantica di Apple Original Films, in
uscita questo giovedì al cinema con Sony Pictures
che si occupa della distribuzione. Fly Me to the Moon – Le
due facce della Luna però è ambientato in preciso momento
storico degli Stati Uniti, durante la corsa allo
spazio alla fine degli anni Sessanta.
Kelly Jones,
l’attrice ma anche produttrice
Scarlett Johansson, è una donna in carriera, un’allieva per
così dire della “scuola Don Draper” in
Mad Men, a capo di un‘agenzia marketing e
pubbicitaria che dirige con Ruby,
l’attrice comica Anna Garcia. La sua prima scena è
la perfetta rappresentazione del suo personaggio, infatti si finge
incinta per far vendere auto familiari durante una
riunione aziendale.
Dall’altra parte, non della luna,
troviamo Cole Davis, interpretato da
Channing Tatum, un ex soldato che non essendo riuscito a
diventare un astronauta per volare nello spazio, ha accettato il
ruolo di direttore delle missioni spaziali americane. L’uomo è a
capo proprio del lancio che porterà l’uomo sulla
luna, ma siamo alla fine del 1968 e la
Casa Bianca non vuole più finanziare la NASA,
visto che le ultime esercitazioni si sono dimostrate fallimentari.
Siamo in piena Guerra Fredda e l’America sta
affrontando la sanguinosa guerra del Vietnam,
quindi i cittadini americani non sono più interessati allo sbarco
sull’unico satellite naturale della Terra.
Kelly quindi viene coinvolta dal
governo per aiutare a “vendere la luna”, direttamente da
Moe Burkus, un misterioso uomo vicino al
Presidente e interpretato da
Woody Harrelson. La protagonista accetta la sfida e vola in
Florida, accompagnata dalla sua collega di lavoro
Ruby, si trasferisce al Kennedy Space Center dove
porta, fin dall’arrivo, scompiglio ma anche nuovi investimenti per
la conquista dello spazio.
Fly Me to the Moon – Come vendere
la luna
Ovviamente Kelly non
viene accolta bene dai vari componenti della missione spaziale.
Cole infatti crede che l’Apollo11 è forse il più
grande risultato nella storia dell’umanità e
quindi non vuole che il suo lavoro diventi un prodotto di
consumo che deve essere venduto. Proseguendo però tutti
alla NASA iniziano a cambiare idea quando vedono che i risultati
portano nuovi soldi dai vari rappresentanti del governo e una
popolarità mai vista prima per la missione lunare. Infatti
Neil Amstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin, i
tre giovani astronauti statunitensi diventano, grazie
all’intraprendente Miss Jones vere e proprie star della pubblicità
del tempo come testimonial di orologi firmati ma
anche personaggi stampati sulle scatole dei cereali per la
colazione.
I mesi passano e Kelly e Cole
iniziano, come succede nelle commedie romantiche, a piacersi e
frequentarsi anche fuori dalla base spaziale. Intanto però la
missione dell’Apollo 11 si è trasformata in una
vera competizione contro l’Unione
Sovietica, quindi il Presidente Nixon non
vuole fallire e chiede attraverso l’aiuto del suo fidato Moe di
girare un falso dell’allunaggio in caso che la
missione fallisca. Kelly Jones viene incaricata anche per
questo nuovo compito e obbligata ad inscenare un finto
sbarco sulla Luna come piano di riserva. Cole e il suo
team sono sempre più convinti che l’uomo camminerà sulla luna
invece la protagonista dovrà scegliere se seguire la testa o il
cuore per il bel direttore del lancio.
Le due facce di Fly Me to the
Moon
Fly Me to the
Moon di Greg Berlanti ha sicuramente
tutti i tratti distintivi di una drammatizzazione di una “storia
vera”, dove si può scegliere la versione a cui
decidere di credere. Alcuni pensano ancora che gli sbarchi sulla
Luna siano stati falsificati, sebbene il film sia vagamente basato
su eventi della vita reale, si prende molte libertà creative. Ma il
regista che da sempre sa dosare comicità e romanticismo, porta sul
grande schermo una romcom divertente con una coppia che fa
scintille fin dal loro primo incontro, in un tipico diner
americano.
Scarlett Johansson e
Channing Tatum sono molto bravi e la chimica tra
i loro personaggi funziona anche esteticatamente parlando.
L’attrice vista di recente anche in
Asteroid City, sembra la tipica bellezza anni Sessanta senza
sforzi e l’attore americano finalmente non si spoglia e recita un
ruolo perfetto per lui, quello di un soldato con buoni principi che
da sempre è al servizio per il suo Paese. Per concludere
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna
possiede tutte le qualità per diventare uno dei film romantici più
popolari di quest’estate fatto di tanta nostalgia per i favolosi
anni Sessanta e di grosse risate per tutta la sua durata.
Hugh Jackman
interpreta Wolverine da oltre due decenni e,
nonostante altri attori siano stati scelti per interpretare i suoi
compagni X-Men quando la sequenza temporale è
stata ripristinata dopo X-Men: L’Inizio, è rimasto
l’eroe mutante preferito dai fan.
Jackman pensava di aver appeso gli
artigli per sempre dopo Logan di James
Mangold, ma è stato convinto di riprendere il ruolo per
Deadpool e Wolverine in arrivo questo mese, e ci
sono voci secondo cui rimarrà nel MCU come Logan per
almeno un altro film.
Durante il fan-event di ieri a
Berlino, Ryan Reynolds
ha elogiato il suo amico e co-protagonista, spiegando che la
ragione per cui “c’è stato un solo Wolverine” è che
“nessuno può farlo tranne Hugh Jackman”. Sebbene sia
difficile immaginare un altro attore che faccia un ottimo lavoro
come Jackman, riformulare quel particolare personaggio non è così
semplice come il resto degli X-Men, dal momento che il fattore di
guarigione di Logan significa che non è
invecchiato molto negli anni.
Durante l’evento di Shanghai,
Jackman ha affermato che realizzare
Deadpool & Wolverine è stata “una delle più grandi”
esperienze della sua carriera. “Sento che in molti modi i fan
di Wolverine, grazie a Deadpool, a causa [di Reynolds e Levy],
vedranno un suo lato più completo e diverso rispetto a quanto visto
prima. E questo è stato elettrizzante per me, e spero che lo sia
per voi. Anche l’esperienza di realizzare il film è stata una delle
più grandi della mia carriera, e ho interpretato Wolverine per 25
anni. Questa esperienza ha superato qualsiasi cosa avessi mai fatto
prima nei panni di questo personaggio – e in molti altri film, in
qualsiasi cosa. L’ho adorato. E penso che si veda sullo schermo.
Puoi sentire il calore, ed è divertente, ed è irriverente, e
l’azione è pazzesca, puoi sentire l’amicizia.”
Hugh Jackman
potrebbe restare nei panni di Wolverine anche quando verrà
introdotta una nuova squadra per il previsto riavvio dei Marvel Studios? Sappiamo che Kevin
Feige è un grande fan, quindi, a seconda del successo di
Deadpool & Wolverine – e le stime al botteghino sono
molto positive – è sicuramente una possibilità.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Il classico di Sergio
Leone e Clint
EastwoodPer
un pugno di dollari è pronto per un remake
cinematografico della Euro Gang Entertainment, la società fondata
dal veterano di Hollywood Gianni Nunnari (300) e
Simon Horsman (Magazine Dreams), insieme al
veterano della produzione italiana Enzo Sisti
(Ripley) di FPC e Jolly Film, che ha prodotto il film
originale.
Il western Per un pugno di
dollari è la storia di un pistolero errante senza nome che
mette due famiglie rivali l’una contro l’altra in una città
lacerata dall’avidità, dall’orgoglio e dalla vendetta.
Il film, uscito a metà degli anni
’60, contribuì a lanciare lo “spaghetti western” e lanciò anche la
carriera di Eastwood. Il suo enorme successo ha
dato vita ad altri due film di un’iconica trilogia che comprende
anche Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il
cattivo, tutti con Clint Eastwood.
L’originale è stato identificato come un remake non ufficiale del
classico giapponese Yojimbo (la somiglianza nel
materiale ha portato ad una causa legale da parte del produttore
Toho).
Il processo è ancora
all’inizio, quindi per ora i dettagli della produzione sono
segreti. Molto probabilmente sarà in lingua inglese, ma ciò non è
stato confermato dal team e dallo scrittore, la data di inizio e il
cast devono ancora essere rivelati. Fino ad oggi non c’è stato un
remake significativo del film originale, ma quattro anni fa abbiamo
riferito di una versione televisiva di Mark Gordon
in fase di sviluppo, che non si è mai concretizzata.
Nunnari, nato in Italia, è stato
produttore esecutivo di The Departed e Se7en e
capo della Cecchi Gori Pictures negli Stati Uniti. Ha prodotto film
tra cui il franchise 300,Immortals e Dal tramonto
all’alba. Horsman è stato produttore di progetti tra cui
Legacy: The True Story Of The LA Lakers di Hulu,
nonché i film Magazine Dreams e Rob
Peace, diretto da Chiwetel Ejiofor.
Prolifico e rispettato produttore
esecutivo con sede in Italia, Sisti ha lavorato a grandi successi
tra cui Il talento di Mr. Ripley di
Anthony Minghella, il vincitore del premio Oscar
come miglior film Il paziente inglese, La
passione di Cristo di Mel Gibson e
Le avventure acquatiche di Wes
Anderson. Più recentemente, ha prodotto la serie NetflixRipley, con Andrew
Scott ed è stato produttore esecutivo di Equalizer
III con Denzel Washington.
Euro Gang e Sisti hanno recentemente
collaborato alla prossima serie TV a mega budget sui gladiatori di
Roland Emmerich, Those About To Die.
Guendalina Ponti dello studio Ponti, De Sanctis &
Partners con sede a Roma, ha assistito sia Euro Gang Entertainment
che FPC nell’operazione Per un pugno di
dollari.
Sisti ha dichiarato: “Sono
felice di collaborare nuovamente con Gianni avendo appena lavorato
con lui in Those About To Die, e con Simon nel
remake di questo film classico, che ha creato un sottogenere
completamente nuovo nel cinema che ha dato origine a oltre 500
western europei. “
Nunnari e Horsman hanno aggiunto:
“Enzo è uno dei produttori più esperti nel mondo del cinema e
abbiamo la fortuna di poterlo considerare nostro partner in questo
incredibile progetto. Siamo determinati a produrre un remake che
renda giustizia al grande classico di Sergio Leone”.
Il Gladiatore è
uscito nel 2000 ed è diventato subito un successo sia di critica
che commerciale. Il film ha ottenuto un notevole incasso al
botteghino, con oltre 460 milioni di dollari in tutto il mondo, ed
è stato anche molto apprezzato nel circuito dei premi, vincendo
cinque Academy Awards, tra cui quello per il miglior film e quello
per il miglior attore per Russell Crowe, su un totale di dodici
nomination. Crowe, da parte sua, non è molto entusiasta della
realizzazione del film, come ha dichiarato la scorsa settimana.
Il
Gladiatore II arriverà nelle sale il 14 novembre a
livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.
Cosa servirebbe al pubblico per
vedere Madonna nuovamente nei panni di attrice? Se
dipendesse da Rosanna Arquette (Big Sky), basterebbe solo il
via libera per un sequel interessante. Durante un’intervista sul
podcast Girls on Film, Arquette ha parlato di
qualcosa che aveva in mente da un po’: il seguito della sua
commedia del 1985 Cercasi Susan
disperatamente.
Durante l’intervista,
Rosanna Arquette ha commentato che spesso si
interroga sul destino del suo personaggio, Roberta Glass, e del
personaggio del titolo interpretato da Madonna. Nella storia, le
due donne stringono un’improbabile amicizia: Roberta è una
casalinga di periferia che è esausta della sua noiosa vita da
staccionata bianca e vuole un’avventura. Questa si presenta sotto
forma di Susan, una donna dallo spirito libero e impenitente che
insegna a Roberta una o due cose su come vivere il momento.
Un sequel per Cercasi Susan
disperatamente? Lo vuole Rosanna Arquette
Ma come sarebbero quarant’anni dopo?
Arquette interviene: “Ho sempre avuto una fantasia su quello
che è successo loro. Chi sono adesso? Sarebbe fantastico fare quel
film. E vedere dove finiscono tutti. Dez [il personaggio di Aidan
Quinn] e lei stanno insieme? Cosa succede loro?”
Nel podcast, Arquette è stata anche
schietta riguardo ai suoi problemi con la regista di
Cercasi Susan disperatamente, Susan
Seidelman. L’attrice ha rivelato che ci sono stati
“momenti di tensione” perché lo stile di regia di
Seidelman non era incoraggiante, ma ha ammesso che i loro problemi
derivavano da una combinazione di “inesperienza” e
“ipersensibilità”. Arquette ha suggerito che i loro
problemi sono scomparsi da tempo. Inoltre, un sequel vedrebbe la
regina della musica pop assumere un ruolo da attrice per la prima
volta da La morte può attendere del 2002.
Cercasi Susan Disperatamente
2 sarebbe un sequel che riflette la recente tendenza di
Hollywood a mettersi al passo con personaggi che erano popolari
diversi decenni fa. La settimana scorsa, Netflix ha pubblicato Beverly Hills Cop: Axel
F, in cui Eddie Murphy ha ripreso il
ruolo del protagonista per la prima volta in 30 anni. Recentemente,
Murphy ha anche riportato in vita un personaggio amato in
Il Principe Cerca figlio. Anche Will
Smith e Martin Lawrence sono tornati in
Bad Boys 4 Life, Tom Cruise ha
preso un altro volo nei panni di Maverick per la
prima volta da Top Gun del 1986 e così via.
Dopo aver recentemente visto una
parte del prossimo sequel DC del regista Todd
Phillips, Joker:
Folie à Deux, la direttrice del casting
Francine Maisler ha ammesso di non aver suggerito
Lady Gaga per il personaggio di Harley
Quinn, quando ha cominciato a lavorare per la prima volta al sequel
del film.
Secondo Variety, Francine
Maisler ha parlato al Karlovy Vary International Film
Festival dei suoi primi pensieri su Lady Gaga nei panni di Harley Quinn e di
cosa i fan possono aspettarsi dalla sua performance
nell’attesissimo musical jukebox. È stato il regista Todd
Phillips, non Maisler, a scegliere il sensazionale pop
star e vincitore dell’Oscar per interpretare il ruolo, con il
risultato che la performance finale di Gaga ha sorpreso in positivo
la direttrice del casting (leggi
tutto qui).
Joker: Folie à Deux, quello
che sappiamo sul film
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC
Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di
Zazie Beetz insieme ai nuovi arrivati
Brendan
Gleeson,
Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel
cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a
Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più
nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad
Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi
musicali”.
Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di
Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente
dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia
di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1
miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il
maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna
sonora.
Ora la guerra è davvero iniziata.
L’ultimo episodio di
House of the Dragonoffre
finalmente tutto il fuoco e il sangue che lo show ha
promesso fin dalla prima stagione 2, e questa prima danza
tra i draghi farà sicuramente infuriare gli dei. Con campi
illuminati da cadaveri e pennacchi di fumo scuro che si innalzano
su un paesaggio carbonizzato, la prima grande battaglia della serie
prequel di di Ryan Condal rivaleggia con le
sequenze visivamente più sorprendenti di
Game of Thrones e aggiunge dettagli grintosi
alle grandi linee del materiale di partenza dell’autore
George R.R. Martin.
Ancora una volta, il pubblico
assiste a soldati che danzano nel fuoco dei draghi e al primo vero
corpo a corpo tra draghi adulti dopo l’attacco del Night King a
Grande Inverno, ma il momento più importante della
battaglia deriva da un’importante modifica apportata al
personaggio di Aemond (Ewan
Mitchell) dal romanzo prequel di Martin, Fuoco e
sangue.
Questa modifica avviene verso la
fine della stagione 2,
episodio 4, “Il drago rosso e il drago dorato”, quando la
tanto attesa battaglia di Rook’s Rest è ormai in corso. Fresco del
saccheggio di Duskendale e della decapitazione di Lord Darklyn, Ser
Criston Cole (Fabien Frankel) marcia verso la
fortezza di Lord Staunton per insidiare uno dei membri più attivi
del piccolo consiglio della Regina Rhaenyra (Emma
D’Arcy).
Questo insulto spinge Rhaenyra a
inviare Rhaenys (Eve Best) e il suo drago, Meleys,
per respingere gli assalitori, ma la Regina che non è mai
stata si trova improvvisamente di fronte ad Aegon II
(Tom Glynn-Carney), il Re che purtroppo è. Quando
Aemond si unisce alla mischia su Vhagar, come precedentemente
pianificato, i tre draghi e i loro cavalieri si scontrano nei cieli
sopra le Terre della Corona, con Aemond che alla fine
prende una decisione destinata a modificare il corso di House
of the Dragon per gli anni a
venire.
La decisione di Aemond in House
of the Dragon apporta un notevole miglioramento a “Fuoco e
sangue”.
Nel romanzo prequel di George R.R.
Martin, la battaglia di Rook’s Rest è piuttosto breve: Martin la
descrive solo per una pagina. Essendo un volume ampio che copre la
prima metà della storia della famiglia Targaryen, il libro non può
permettersi di impantanarsi nei dettagli di ogni battaglia
importante di Westeros, quindi la descrizione
dellabattaglia di Aemond e Aegon con Rhaenys è
concisa. Martin descrive i draghi che volano a mille
metri d’altezza mentre le palle di fuoco esplodono come soli sopra
la fortezza di Lord Staunton, e dopo che Meleys riesce a stringere
Sunfyre tra le sue fauci, Vhagar scende in picchiata giusto in
tempo per far precipitare tutti e tre insieme verso il suolo. In
Fuoco e sangue, Aemond è l’unico a uscire indenne da
questo impatto, ma
House of the
Dragonaggiunge
profondità al personaggio di Mitchellrendendolo direttamente responsabile del brutale destino di
Aegon.
Dopo che Aegon ha cavalcato
sfacciatamente Sunfyre a Rook’s Rest per dimostrare il suo valore,
Aemond sabota attivamente le possibilità del fratello nella
battaglia principale di
House of the Dragon, agendo in netto
contrasto con il suo ruolo di supporto nel libro. Aemond impedisce
a Vhagar di alzarsi immediatamente in volo per sostenere Aegon
contro Rhaenys e, quando alla fine Aemond si unisce al
combattimento, il sollievo del fratello viene immediatamente
sostituito da uno sguardo di orrore quando Aemond scatena
un torrente di fuoco su entrambi i cavalieri per far saltare dal
cielo sia Aegon che Sunfyre.
Il fatto che Aemond lo faccia
nonostante le frenetiche suppliche di Aegon sottolinea come questo
attacco sia una scelta deliberata, ricontestualizzando la
sopravvivenza di Aemond a Rook’s Rest come il risultato della sua
decisione diripagarefinalmenteAegon per tutte le
prepotenze del fratello.
Il cambiamento di
House of the Dragon raddoppia l’uccisione dei
parenti di Aemond
Il cambiamento rispetto al ruolo
più passivo di Aemond nella sequenza di battaglia di Fuoco e
sangue permette al personaggio di agire direttamente sulla sua
rabbia, rendendolo più dinamico e avvincente, ma
dimostra anche la crescita del personaggio
di Aemond dalla prima stagione. Le inquadrature di Aemond
e Vhagar che esaminano le loro vittime in Rook’s Rest sono
parallele a quelle che seguono l’uccisione di Lucerys Velaryon
(Elliot Grihault) e Arrax da parte di Vhagar nel
finale della prima stagione di House of the Dragon.
Tuttavia, sebbene Aemond non abbia
mai avuto l’intenzione di uccidere suo nipote, prende la chiara
decisione di scatenare la sua ira su Aegon a Rook’s Rest,
dimostrando comeAemond abbia accettato
il suo status di uccisore di parenti e sia diventato
forte della costante umiliazione subita per mano di suo
fratello.
La seconda stagione di House of
the Dragon non ha certo rinunciato a illustrare la tensione
tra i due fratelli. La decisione di Aegon, ubriaco, di mettere in
imbarazzo Aemond nell’episodio della scorsa settimana, esponendo la
sua relazione con una tenutaria di bordello (Michelle
Bonnard) di fronte ai suoi amici, dimostra la
mancanza di rispetto di Aegon nei confronti del fratello
minore, e i suoi commenti sprezzanti su Aemond mentre
siede sul trono illustrano ulteriormente quanto il giovane re dia
Aemond per scontato.
Pertanto, la decisione di Aemond di
scagliarsi contro il fratello ha il sapore di una vendetta per
essere stato costretto a vivere all’ombra di Aegon, un atto di
aggressione giustificato nei confronti di chi ha messo in
difficoltà Aemond fin dalla prima stagione, nonché un tentativo di
punizione che potrebbe portare Aemond molto più vicino al
potere che gli spetta di diritto.
L’attacco di Aemond al fratello
lo porta a un passo dal Trono di Spade
Sebbene il conflitto principale
di House of The Dragon contrapponga le rivendicazioni
di Aegon e Rhaenyra, è importante notare che queste rivendicazioni
non ruotano esclusivamente intorno ai successori. Rhaenyra sta
lottando anche per il futuro della sua discendenza, perché Jacaerys
(Harry Collett) possa un giorno salire sul Trono
di Spade come suo erede, e in quanto fratello maggiore di Aegon,
anche Aemond ha diritto ai titoli del fratello,
soprattutto da quando
Blood and Cheese ha ucciso l’erede di Aegon stesso alla
fine della seconda stagione,
episodio 1. Di conseguenza, l’attacco di Aemond contro il
fratello non è servito solo a esprimere il suo disprezzo per il
fratello sconsiderato. L’ultimo tentativo di House of The
Dragondi uccidere un parentedimostra come Aemond stia lottando per la propria
ascesa.
Sebbene le condizioni esatte di
Aegon siano lasciate ambigue nella scena finale dell’episodio, è
lecito supporre che il giovane re sarà almeno inabile dopo
l’atterraggio di fortuna di Sunfyre, se non addirittura morto. Dal
momento che Aemond è il prossimo in linea di successione al trono,
la sua influenza non potrà che crescere in assenza del
fratello e potrà continuare ad appropriarsi dell’autorità
di Aegon, proprio come ha dominato la riunione del piccolo
consiglio all’inizio dell’episodio di questa settimana.
Inoltre, House of the
Dragon sembra già accennare al cambiamento delle
dinamiche di potere dei Verdi, con Aemond che raccoglie il
pugnale di acciaio valyriano di Aegon alla fine del quarto
episodio. Uno dei pezzi più iconici del Mondo del Ghiaccio e del
Fuoco, il pugnale è un simbolo dei governanti Targaryen che risale
ad Aegon il Conquistatore, e il possesso della lama da
parte di Aemond implica che la sua testa potrebbe essere la
prossima a indossare la corona insanguinata di Westeros.
L’ultima svolta di House of the Dragon rispetto al
materiale di partenza di George R.R.
Martin serve
quindi a rafforzare il personaggio di Aemond, dandogli un
ruolo più attivo nella scomparsa del fratello.
Approfittando della tensione tra i fratelli per alimentare il
rinnovato zelo di Aemond per l’uccisione dei parenti, la serie
permette ad Aemond di agire come strumento principale per la
propria successione, invece di affidarsi esclusivamente alla
sconsideratezza di Aegon. Questo cambiamento non solo continua la
pratica diHouse of the Dragon di sovvertire i
momenti più importanti di Fuoco e Sangue , ma
rende Aemond un personaggio più a tutto tondo
mostrando la rabbia strategica del principe, dimostrando come il
principe di Westeros tempestato di zaffiri continui a essere uno
degli antagonisti più convincenti dello show.
Nicolas Cage ha fatto un po’ di tutto a
Hollywood, ma ora si prepara ad affrontare un territorio
inesplorato con la sua prima serie televisiva: La serie live-action
Spider-Man Noir di MGM+ e Prime Video.
Nicolas Cageinterpreterà la versione
alternativa dell’iconica testa di ragnatela, riprendendo il suo
ruolo dal film d’animazione
Spider-Man: Into the Spider-Verse, e recentemente
ha fornito qualche dettaglio in più sul prossimo show in
un’intervista al New Yorker.
“Voglio dire, la fantasia
sarebbe che potrei cercare di aspirare a essere qualcosa di più
Golden Age“, ha detto Cage, aggiungendo: “Volevo avere
quel tipo di aura, sai, come il più enigmatico, non si sa troppo.
Ecco perché non sono sui social media. Questo è il pensiero,
comunque. Non lo so. Vedremo cosa succederà se farò [Spider-Man
Noir] e mi metteranno in bianco e nero. Vedremo se
riusciremo a ottenere un po’ di quel sapore”. Nicolas Cage ha anche parlato al New Yorker
delle sue preoccupazioni per la televisione:
“Non voglio correre troppi
rischi fisici inutili.Ma la televisione è
terrificante perché hai solo poco tempo per far entrare il libretto
nel tuo corpo, e devi continuare, continuare, continuare a
girare.E ho pensato: “È una sfida.Mi fa paura.Non mi sono mai preparato in questo modo prima d’ora”.
Nicolas Cage
interpreterà la versione in bianco e nero di Spider-Man
La versione di Spider-Man di
Nicolas Cage, vista per la prima volta nel già
citato
Into the Spider-Verse, proviene da un universo alternativo
che rende omaggio allo stile cinematografico noir diffuso negli
anni Quaranta. Il personaggio è apparso per la prima volta
nel 2009 nella serie di fumetti Noir della Marvel ed è stato un’aggiunta
popolare all’universo di Spider-Man. Quando Cage ha
doppiato il personaggio in Into the Spider-Verse, il Noir
Spider-Man in bianco e nero e con il borsalino proveniva dalla
Terra 90214 e si univa ad altri Spider-Man i cui universi si
scontravano con quello di Miles Morales (Shameik Moore).
Si conoscono pochissimi dettagli
sulla serie in arrivo. Tuttavia, una logline di Amazon afferma che
seguirà un “investigatore privato invecchiato e sfortunato
(Cage) nella New York degli anni Trenta, costretto a
confrontarsi con la sua vita passata come unico e solo supereroe
della città”. La serie è stata creata da Oren
Uziel e Steve
Lightfoot, che saranno co-produttori
e produttori esecutivi. La serie è prodotta da Sony Pictures
Television e Amazon MGM Studios. I registi di
Into the Spider-Verse , Phil Lord e
Christopher Miller, produrranno esecutivamente per
la loro Lord Miller Productions grazie a un accordo globale con la
Sony. Altri produttori esecutivi sono Amy Pascal
per Pascal Pictures e Harry Bradbeer, che dirigerà
anche i primi due episodi.
Il set di Superman
ha ripreso il suo instancabile lavoro dopo la pausa del fine
settimana del 4 luglio, e sebbene il cast non sia disponibile nelle
nuove foto dal set, il regista James Gunn è stato avvistato mentre
dirigeva un enorme gruppo di comparse terrorizzate.
Quelli che ipotizziamo siano
cittadini di Metropolis stanno fuggendo da… qualcosa… mentre pedoni
e automobilisti fuggono dalla città. Non sappiamo da chi o da cosa
le persone stiano scappando, ma è chiaro che si tratta di una scena
d’azione abbastanz aimportante e impegnativa per Gunn e la sua
troupe.
Quasi sicuramente dovremo aspettare e vedere, ma è stata anche
avvistata una mappa di Metropolis, la “Città di
domani“, piena di Easter Egg per i fan della DC Comics.
Eccola:
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Disney+ ha pubblicato un nuovo trailer per il prossimo
spin-off/follow-up di WandaVision,
Agatha
All Along. In seguito al video, ecco anche una
manciata di foto di una serie che, secondo un comunicato stampa dei
Marvel Studios, segue Agatha Harkness
“mentre parte per un’avventura pericolosa e misteriosa piena di
prove e tribolazioni”. È stato anche confermato che
Jac Schaeffer, Head Writer di WandaVision,
dirigerà l’episodio pilota.
“Episodio pilota” è il modo in cui
viene ufficialmente descritto nel suddetto comunicato stampa,
suggerendo che è stato girato il pilot per la serie prima
che Agatha
All Along venisse approvata per un’intera stagione.
Per quanto ne sappiamo, è la prima volta per uno show televisivo
del MCU.
Abbiamo anche una sinossi che rivela
di più su cosa aspettarci dallo spettacolo: “In Agatha All Along, la famigerata Agatha
Harkness si ritrova sconfitta e senza potere dopo che un
misterioso goth Teen la aiuta a liberarsi da un incantesimo
distorto. Il suo interesse si accende quando lui la prega di
accompagnarlo sulla leggendaria Strada delle Streghe, una serie di
prove magiche che, se superate, ricompensano una strega con ciò che
le manca. Insieme, Agatha e questo misterioso adolescente mettono
insieme una congrega spietata e si incamminano lungo la
Strada…”
Sono stati rivelati anche alcuni
nomi di personaggi, tra cui Rio Vidal (Aubrey
Plaza), Lilia Calderu (Patti LuPone),
Ali Ahn (Alice Wu-Gulliver), Jennifer Kale
(Sasheer Zamata), Mrs. Hart/Sharon Davis
(Debra Jo Rupp), e…Teenager (Joe
Locke). Sì, sembra che il piano sia quello di riferirsi al
personaggio di Locke come “Teen” per ora, suggerendo che i Marvel Studios intendono mantenere
nascosto il fatto che interpreterà Billy Maximoff/Wiccan, il figlio
di Scarlet Witch, per ora.
“Ciò che hanno in comune è che
sono streghe senza congrega”, ha detto in precedenza Schaeffer
a proposito dei protagonisti di Agatha
All Along. “Le streghe sono definite dall’inganno,
dal tradimento, dalla malvagità e dall’egoismo. Cosa fai quando hai
un gruppo di streghe che [dimostrano] quelle nozioni e hai bisogno
che lavorino insieme?”
“[Dove] WandaVision ha giocato con la forma delle
classiche sitcom televisive, [qui] giochiamo molto con quali sono
le ipotesi sulle streghe”, ha continuato. “Ad esempio,
quali sono le immagini abbreviate per le streghe? Certamente non
volevamo una strega cattiva unidimensionale. Avremo momenti in cui
vedremo il vero cuore di Agatha.”
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutterà su Disney+ il 18
settembre.
Ambientato 183 anni prima degli
eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di
J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm
Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e
vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa
per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono
organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di
Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste
terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il
coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad
annientarlo.
Sebbene la Warner Bros. non abbia
ancora rilasciato un trailer per Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, ha comunque offerto ai fortunati
partecipanti all’Annecy Animation Festival di gennaio un’anteprima
esclusiva di 20 minuti. Nel frattempo, Warner Bros. ha condiviso
vari materiali promozionali, inclusa una nuova immagine.
Non si tratta dell’unico film
ambientato nell’universo di Tolkien in produzione.
Sappiamo infatti che Andy Serkis sarà alla regia di Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum,
in cui tornerà anche a interpretare la creatura del titolo.
Di cosa parla Il Signore degli
Anelli: La guerra dei Rohirrim?
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima
degli eventi principali della trilogia del Signore degli
Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico
Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare
le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme
fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri.
Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei
Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand
(Brian
Cox).
Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm
Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di
successo Succession.
Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che
seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della
trilogia originale de Il Signore degli Anelli,
interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast
originale della trilogia di Peter Jackson, uno
degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda
Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di
Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel,
la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista
di flash forward.
“Ci sono alcune cose che non
credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il
tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si
potevano fare nell’anime in un modo che era davvero
mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLEPhilippa
Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla
sceneggiatura di ciascuno dei tre film de IlSignore
degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha
ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione
giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film
è atteso in sala per il 13 dicembre.
I Marvel Studios hanno condiviso un nuovo
sguardo su Anthony Mackie
nei panni del nostro nuovo Capitan America (che
vedremo in azione in
Captain America: Brave New World) la scorsa settimana
in occasione del 4 luglio, e sembra che avremo un altro assaggio
ufficiale di Sam Wilson in azione prima del previsto.
Secondo Nexus Point News e Daniel
Richtman, il primo trailer di Captain America:
Brave New World sarà pubblicato online questo
giovedì. Se il report è accurato, la Marvel probabilmente confermerà ad
un certo punto nei prossimi due giorni, si spera con un primo
sguardo ad alcuni filmati.
Le prime immagini ufficiali del film
sono state rilasciate un
paio di settimane fa, con Anthony
Mackie nei panni di Sam Wilson equipaggiato con
l’iconico scudo in vibranio di Steve Rogers, e la nostra nuova
Sentinella della Libertà che incontra l’attuale presidente
“Thunderbolt” Ross (Harrison
Ford), che incaricherà Wilson di riformare
gli Avengers.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta
la cattiva Diamondback.
Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura
umana, il film riporterà il Marvel Cinematic
Universe su
una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai
precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è
indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha
recentemente dichiarato che questo film è “10
volte più grande”
della sua serie Disney+ e ha parlato della
dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres.
“Sono
in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono
entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è
più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in
cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Tenetevi forte. Miranda Priestly è
destinata a regalare altri sguardi fulminanti nel sequel di
Il diavolo veste Prada.
La Disney sta sviluppando un sequel
del film di successo del 2006 con Meryl Streep nei panni di Miranda Priestly, la
potente redattrice di Runway, con Anne Hathaway ed Emily Blunt nei panni delle di lei
assistenti Andrea Sachs ed Emily Charlton.
La sceneggiatrice del film originale
Aline Brosh McKenna (“Crazy Ex-Girlfriend”, “Your
Place or Mine”) è in trattative per tornare a scrivere il prossimo
capitolo. Non è chiaro chi del cast originale ritornerà, ma secondo
quanto riferito la trama segue Priestly mentre naviga nella sua
carriera in mezzo al declino dell’editoria di riviste tradizionali
e affronta il personaggio di Blunt, ora un dirigente di potere per
un gruppo di lusso con soldi destinati alla pubblicità di cui
Miranda ha estremo bisogno.
Il diavolo veste Prada:
in lavorazione il sequel!
Basato sul romanzo di Lauren
Weisberger del 2003 sull’esperienza da incubo di una
giovane donna che lavorava presso una rivista di moda (Weisberger
ha lavorato come assistente personale per la direttrice di
Vogue America Anna Wintour), Il diavolo veste Prada è stato un
successo al botteghino, incassando 326,7 milioni di dollari in
tutto il mondo e per il ruolo Meryl Streep ha
ottenuto un Golden Globe come migliore attrice in una commedia,
oltre a una nomination all’Oscar. Anche la designer
Patricia Field è stata nominata all’Oscar per i
costumi del film.
Negli anni successivi, i fan si sono
chiesti se fosse “tutto qui” per Miranda, Andy ed Emily. Il trio di
attrici ha mantenuto vivo il ricordo del film nella mente del
pubblico, riunendosi più recentemente sul palco dei SAG Awards di
febbraio. Hathaway e Blunt hanno anche discusso della realizzazione
del film per la serie “Actors on Actors” di Variety, rivisitando
alcuni dei momenti più iconici del film e parlando della
collaborazione con Meryl Streep (che ha
improvvisato alcune delle battute più taglienti di Miranda, ma si è
persa un set molto divertente perché ha scelto il metodo per il
ruolo).
La notizia di un sequel
di Il diavolo veste Prada arriva mentre la
versione musicale teatrale, con Vanessa Williams
che indossa i caratteristici occhiali da sole scuri di Miranda
Priestly, inizia le anteprime prima dell’apertura di ottobre nel
West End di Londra. La produzione presenta una colonna sonora
originale di Elton John, regia e coreografia del
tre volte vincitore del Tony Award Jerry Mitchell,
testi della cantautrice Shaina Taub e libretto di
Kate Wetherhead.
I figli di Alicent Hightower sono fondamentali nella
storia di House of
the Dragon, ma quanti ne ha la Regina Madre? Alicent
si sposa molto giovane con re Viserys I Targaryen e non si
risposerà mai dopo la sua morte. I loro figli portano avanti
l’eredità della famiglia e, insieme a lei, sono ora al centro della
guerra civile dei Targaryen conosciuta come la Danza
dei Draghi.
Gran parte dell’attenzione del
pubblico potrebbe essere concentrata sulla rivalità tra Verdi di
Alicent e Neri di Rhaenyra Targaryen, e in particolare sul rapporto
tra le due Regina, nate come amiche e poi separate dalla vita. La
rivalità si è propagata dalle madri ai figli, ed ecco una guida
alla progenie di Alicent Hightowera e cosa succede loro in
Fuoco & Sangue di George R.R.
Martin.
Tutti e quattro sono nati dal
matrimonio con re Viserys I Targaryen
Alicent
Hightower e Re Viserys I Targaryen hanno avuto quattro
figli nella prima stagione di House of
the Dragon, anche se solo tre sono stati mostrati
sullo schermo. Il loro primogenito è Aegon, che ora è re
Aegon II Targaryen. Dopo di lui c’è Helaena Targaryen, con la quale
si sposò in seguito, e poi Aemond Targaryen. Il quarto e ultimo
figlio di Alicent e Viserys è Daeron Targaryen,
assente dalla prima stagione e ora ubicato a Vecchia Città.
Aegon viene introdotto
per la prima volta nel terzo episodio della stagione 1 di
House of
the Dragon, “Il secondo del suo nome”, da bambino, e
viene poi interpretato da Ty Tennant dopo il salto
temporale dell’episodio 6. Viene quindi riformulato nuovamente, con
Tom Glynn-Carney che assume il ruolo dal finale di
stagione 1, fino a questo momento.
Aegon inizialmente era indifferente
nei confronti della corona poiché dava per scontato che fosse un
diritto di nascita di sua sorella, fino a quando suo nonno, Otto, e
sua madre, Alicent, gli fanno il lavaggio del cervello facendogli
credere che la loro famiglia sia in pericolo. Quando Viserys muore,
il Consiglio Verde incorona frettolosamente Aegon re, provocando la
reazione d’ira di Rhaenyra e la sua stessa incoronazione a Roccia
del Drago. L’inizio della Danza dei Draghi
consiste principalmente nel raccogliere sostegno per la causa di
ciascun richiedente, per poi trasformarsi in un bagno di sangue
solo quando il secondo figlio di Rhaenyra, Lucerys, viene ucciso
per errore.
Durante lo sforzo bellico, Aegon
entra in battaglia con altri dragonieri per assicurarsi il
titolo di Re dei Sette Regni. La sua vittoria più notevole è stata
l’uccisione della principessa
Rhaenys Targaryen (Eve Best) e del
suo drago rosso, Meleys, con suo fratello, Aemond, e i loro draghi,
Sunfyre e Vhagar. Tuttavia, questa battaglia gli provoca gravi
ferite, costringendo Aemond a servire come principe reggente per
circa un anno.
Il regno di Aegon come Re Aegon II è
diviso nei primi giorni della guerra, prima che Rhaenyra prendesse
Approdo del Re con la forza, e poi nella sua restaurazione dopo la
morte di Rhaenyra per gentile concessione del suo drago, Sunfyre,
al suo comando. Il secondo regno di Aegon dura sei mesi prima di
essere usurpato dai sostenitori di suo nipote, Aegon il Giovane.
Muore perché i suoi stessi uomini lo avvelenano.
Tra le tante storie
tragiche avvenute durante la guerra civile dei Targaryen, poche
sono paragonabili a quella di Helaena Targaryen. Helaena
(Evie Allen/Phia Saban) è una dragoniera la cui
cavalcatura è Dreamfyre. Viene descritta come una donna simpatica e
allegra, pronta a diventare madre. Come da tradizione
Targaryen, Helaena sposa suo fratello, Aegon, diventando
regina dopo la madre, Alicent Hightower. La coppia
ha tre figli, i gemelli Principi Jaehaerys e Principessa Jaehaera,
e il loro figlio più giovane, il Principe Maelor.
Dopo che Aemond uccide Lucerys, il
principe Daemon (Matt
Smith) si vendica inviando degli assassini per
uccidere uno dei figli di Aegon ed Helaena (nello show, l’obiettivo
originale è lo stesso Aemond). L’aneddoto è diverso tra serie e
libro: in quest’ultimo, Helaena è costretta a scegliere tra i suoi
due figli, scegliendo alla fine Maelor. Lui non esiste (ancora)
nello show, e quindi la scelta di Helaena è diversa, poiché indica
il figlio maggiore agli assassini. Il risultato è lo stesso, con
Blood & Cheese che uccidono il principe
Jaehaerys.
Nel libro, un’afflitta Helaena
precipita nella follia per il senso di colpa per il fatto che
Maelor vive con la consapevolezza che lei lo voleva morto. Nel 130
CA, Helaena si toglie la vita saltando fuori dal Fortino di Maegor.
Resta da vedere esattamente quale impatto avranno i cambiamenti
della serie, ma il destino finale di Helaena rimarrà
presumibilmente lo stesso.
Il principe Aemond è conosciuto
anche come Aemond “Occhio Solo”
Come i suoi fratelli
maggiori, Aemond (Leo Ashton/Ewan Mitchell) è un
dragoniere la cui cavalcatura è il temibile Vhagar. Dopo la morte
di sua zia Laena, Aemond decide di rivendicare Vhagar per sé a
causa delle continue derisioni che riceve dai suoi nipoti Velaryon
e persino da suo fratello, Aegon. Quando Joffrey scoprì che Aemond
aveva intenzione di cavalcare Vhagar, lo disse subito ai suoi
fratelli maggiori e ai ragazzi impegnati in una lite, che portò
Aemond a perdere un occhio. Questo incidente alimentò ulteriormente
l’inimicizia di Aemond contro Rhaenyra e i suoi figli.
Con Aegon II ferito nella battaglia
contro la principessa Rhaenys, Aemond viene nominato principe
reggente e protettore del regno, indossando la corona di Aegon il
Conquistatore e guidando il regno in una maniera molto più degna di
quanto non faccia suo fratello.
Aemond e Vhagar hanno ucciso Lucerys
e Arrax in un combattimento aereo nel finale della prima stagione
di House of
the Dragon. Con le sue azioni che innescano terribili
ripercussioni, Aemond diventa uno spietato guerriero simile a suo
zio, il principe Daemon Targaryen.
Aemond è un soldato prezioso nella
guerra di Aegon II contro la loro sorellastra Rhaenyra, che cerca
quasi esclusivamente di sradicare lo zio Daemon che considera la
più grande minaccia per i Neri. Nel 130 AC, Aemond e Daemon si
affrontano in un duello tra draghi chiamato la Battaglia
dell’Occhio di Dio, dove Daemon lo uccide pugnalandolo nel suo
unico occhi con la spada Sorella Oscura. Alla fine di quel duello,
però moriranno sia i due cavalieri che i due draghi.
Daeron Targaryen è il figlio più
giovane di Alicent Hightower e Viserys
Il più giovane dei figli di
Alicent Hightower, Daeron Targaryen, è nato lo
stesso anno del figlio maggiore di Rhaenyra, Jaecerys Velaryon.
Anche il principe Daeron è un cavalcatore di draghi con la sua
cavalcatura, Tessarion. Tuttavia, Daeron non è apparso affatto
nella prima stagione di House of
the Dragon, anche se è confermato che esiste
nell’universo dello show.
Avendo la stessa età di Jacaerys, re
Viserys fece condividere a Daeron e Jacaerys una balia nella
speranza che essere fratelli di latte avrebbe assicurato che i
ragazzi si affezionassero l’uno all’altro. Nonostante questo,
Daeron condivide l’ostilità della sua famiglia nei confronti dei
Neri e della sua sorellastra Rhaenyra. Durante la Battaglia di
Honeywine, Daeron cavalca coraggiosamente Tessarion per aiutare lo
sforzo bellico di suo zio Ormund Hightower. Dopo aver vinto la
battaglia su Dragonback, viene nominato cavaliere con la spada di
Valyria Vigilance e in giovane età viene chiamato Daeron
l’Audace.
Quando Aemond decide di combattere
Daemon, trattiene Daeron, desiderando la gloria per sé. Invece,
Daeron rimane con l’esercito di Ormund, diventando il loro
esploratore di draghi e radendo al suolo i territori che rifiutano
di sottomettersi ai Verdi. L’esatta morte di Daeron è relativamente
sconosciuta, si sa soltanto che muore durante la Seconda Battaglia
di Tumbleton.
Sebbene Daeron non sia stato
rivelato al momento della stesura di questo articolo, è confermata
la sua esistenza nello show. L’episodio 2 della stagione 2 di
House of
the Dragon fa riferimento alla presenza di Daeron e
del suo drago a Vecchia Città, il che significa che un’apparizione
è quasi inevitabile e che il personaggio potrebbe seguire la storia
del suo libro.
Uno degli elementi più divertenti
del prossimo Deadpool &
Wolverine è senza dubbio la presenza (finalmente) del
costume giallo di Wolverine indossato da Hugh Jackman.
La cosa più vicina all’iconico costume cui siamo mai arrivati è
stata una scena cancellata di The Wolverine che
suggeriva l’idea che il mutante artigliato un giorno avrebbe
indossato quel costume. Sfortunatamente, quando X-Men:
Giorni di un futuro passato uscì un anno dopo,
Logan era tornato in pelle nera.
Jackman ha detto che non vedeva
l’ora di vestirsi finalmente con il costume giallo
in Deadpool &
Wolverine, ma si scopre ora che non è stata una sua
idea. In effetti, non era nemmeno quella di Ryan Reynolds o del regista Shawn
Levy; invece, dipendeva dal presidente dei Marvel StudiosKevin Feige.
“Ha detto: ‘Sì, ma indossa il giallo. Potrà finalmente
indossare il giallo?'” ha raccontato Levy a Shanghai, in Cina,
in un recente evento per i fan, quando gli è stato chiesto della
reazione di Feige all’aggiunta di Wolverine al trequel di Deadpool.
“E abbiamo cominciato.”
La notizia non ci sorprende, dal
momento che Kevin Feige ha sempre saputo meglio di
tutti quello che i fan avrebbero voluto vedere essendo lui stesso
per primo un fan di serie A.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
La stagione 2 di Peacemaker
è stata annunciata quando il DC
Extended Universe esisteva ancora e, con grande sorpresa di
alcuni fan, ora fa parte del nuovo DCU dei DC Studios. In modo confuso,
James
Gunn ha detto che la prima stagione è e non è
canonica per questo franchise riavviato, sollevando dubbi
su quanto questo nuovo ciclo sia un riavvio in cui alcuni attori
tornano e altri no.
In ogni caso, ora abbiamo alcuni
nuovi dettagli sui personaggi per gentile concessione di Nexus Point News. Secondo il
sito, David Denman interpreterà “Larry”, un
“ragazzo duro con un cuore altrettanto grande e un vero
migliore amico”. Scommetteremmo sul fatto che sia un vecchio
amico di Christopher Smith, anche se non è chiaro
se la star di The Office interpreterà una nuova
creazione o qualcuno dei fumetti.
Sembra che anche la stagione
2 di Peacemaker stia
cercando di ingaggiare qualcuno chiamato “Red St. Wild”.
DC Studios sta cercando uomini di tutte le etnie tra i 30 e i 65
anni per interpretare un personaggio che sia “barbuto, un uomo
all’aria aperta e un cacciatore con una passione per la
preda”.
Sebbene entrambi questi ruoli siano
probabilmente nascosti dietro nomi in codice, è possibile che
“Red St. Wild” sia Adam Orion, alias
The Hunter. È un personaggio oscuro proveniente
dall’angolo della Legione dei Supereroi dell’Universo DC,
suggerendo che Gunn stia mettendo in scena un altro oscuro
personaggio di supporto dai fumetti.
“Creare Peacemaker è stato uno dei momenti salienti della
mia vita, sia a livello professionale che non, con John Cena e
l’incredibile team creativo intorno a me, così come con i nostri
partner di Max”, ha detto Gunn quando lo show è stato
rinnovato per la seconda stagione. “Vedere qualcosa che tutti
noi amiamo così tanto essere amato dal pubblico a sua volta è stata
un’esperienza meravigliosa.” “Non vedo l’ora che la gente veda dove
andrà il Team Peacemaker nella seconda stagione!”
John Cena ha aggiunto: “Sono
incredibilmente onorato della risposta a Peacemaker e
dell’esperienza di interpretare questo personaggio. Grazie a James
Gunn, Peter Safran, HBO Max, alla troupe e ai miei compagni di cast
che hanno lavorato instancabilmente per rendere questa serie
indimenticabile”.
La seconda stagione di
Peacemaker vedrà anche Frank
Grillo nei panni di Rick Flag Sr., Sol
Rodríguez nei panni di Sasha Bordeaux, Tim
Meadows nei panni di Langston Fleury e David
Denman in un ruolo misterioso. Non si sa una data per la
premiere, ma la produzione è in corso ormai da un po’ con James Gunn che dirige gli episodi mentre gira
Superman.
Quando Sasha Calle è stata scelta per il ruolo di
Supergirl in The Flash,
l’idea era di farle assumere il ruolo che apparteneva a Superman
nei fumetti. Lo abbiamo visto l’estate scorsa, quando la
kryptoniana è stata liberata dalla prigionia e gli è stato permesso
di diventare un eroe in una linea temporale appena creata prima di
morire in battaglia.
Tuttavia, prima della formazione dei
DC Studios, il viaggio nel tempo di Barry Allen avrebbe dovuto
sfociare in un nuovo DCEU in cui Michael Keaton
era Batman e Calle era Supergirl al posto del
Superman di Henry Cavill. I piani
venivano continuamente modificati mentre la Warner Bros. subiva
cambiamenti di regime apparentemente infiniti, con il ritorno di
Henry Cavill in
Black
Adam.
Ora, grazie ad una mostra di costumi
ad una recente convention, abbiamo almeno un’idea di come sarebbero
apparsi questi i due cugini kryptoniani fianco a fianco sullo
schermo. È uno spettacolo sorprendente e sappiamo che molti di voi
rimarranno delusi per il fatto che non è mai diventato realtà.
Tutto quello che sappiamo su
Supergirl: Woman of Tomorrow
Supergirl:
Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax,
e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato
ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman
di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House
of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con
Craig Gillespie (Crudelia)
che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira
(“The Vampire Diaries”).
Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo
stesso titolo, di Tom King e Bilquis
Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia
attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane,
per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino,
Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a
vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per
aiutarla.
Milly Alcock ha ottenuto il ruolo
principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la
sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon” della HBO che ha
attirato l’attenzione del co-direttore della DC James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il
ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di
Superman.
Quando Gunn annunciò per la prima
volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo
Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl
che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn. Si dice che
questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più spigolosa
dell’iconica supereroina“, in quanto Gunn cerca di
allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza
d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata
da Melissa Benoist“.
Una
precedente indiscrezione affermava che il progetto è
attualmente alla ricerca di attori per interpretare il cattivo Krem
delle colline gialle, maschio, dai 25 ai 45 anni, e l’alleata di
Kara Zor-El, Ruthye Marye Knoll, dai 13 ai 16 anni. Woman of
Tomorrow sarà il secondo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman di James
Gunn.
Sembra che un’immagine appena
trapelata di Deadpool &
Wolverine sia arrivata online prima dell’uscita del
film. A parte i cameo più importanti e, ovviamente, il ritorno di
Wolverine di Hugh Jackman
dopo il suo semi-pensionamento. Questa immagine appena trapelata
offre una buona idea di ciò che questo film ha in serbo per
noi.
Se non volete che vi venga fatto
spoiler di Deadpool &
Wolverine, non continuate con la lettura!
Come si può vedere dalla foto rubata, l’immagine
trapelata mostra Lady Deadpool, HeadPool, KidPool e una serie di
altre varianti di Deadpool. Sembra che Deadpool &
Wolverine abbiano assemblato una sorta di
Deadpool Corps. Nei fumetti,
i Deadpool Corps sono una squadra
multiversale composta da vari Deadpool diversi in tutto il
multiverso.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
DC Studios e Max hanno confermato
che The
Penguin sarà presentato in anteprima sulla
piattaforma di streaming questo settembre e finalmente abbiamo
quella che potrebbe essere una data specifica per il debutto dello
show.
Sepolta in un recente comunicato
stampa di Prime Video per il lancio del trailer di
Batman: Caped Crusader c’è la notizia
che, “Per quanto riguarda la TV, [6th & Idaho] ha prodotto la
serie spin-off di Batman, The
Penguin, interpretato da Colin Farrell.La serie
limitata di otto episodi continua l’epica saga criminale di Batman
creata da Reeves e sarà distribuita da Max il 19
settembre.”
Cosa aspettarsi da The Penguin?
Ambientato nel mondo di The
Batman del 2022, The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald
Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido
di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il
personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché
Danny DeVito ha interpretato il famoso
Pinguino in Batman Returns mentre Robin
Lord Taylor lo ha interpretato in
Gotham.
Colin Farrell in una scena di The Penguin
La serie sarà basata sui personaggi
DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stata scritta da
Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I
primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel.
Insieme a Colin Farrell recitano nella serie
Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della
figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen
(The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine,
Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick:
Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A
loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh
Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau
e David H. Holmes.
Si dice anche che
Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce
Wayne/Batman in The
Penguin. I produttori esecutivi sono Dylan
Clark e Matt Reeves di The
Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam
Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e
Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros.
Television.
Prime Video ha
condiviso un teaser per il penultimo episodio della quarta
stagione diThe
Boys di questa settimana, e sembra che finalmente
vedremo la squadra di Billy Butcher confrontarsi
con The Seven.
Sebbene Patriota
non sembri essere coinvolto (non sarebbe una grande lotta se lo
fosse), vediamo Butcher, Starlight e MM che si scontrano con Black
Noir e The Deep. Anche A-Train è presente, ma si unirà ai suoi
compagni Supes per mantenere segreto il suo status di talpa, o è
finalmente giunto il momento per il velocista riformato di farsi
avanti e diventare un vero eroe?
Nella quarta
stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo
di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a
cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di
Becca sia il suo ruolo di leader dei The
Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie.
La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare
un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo
tardi.
Il cast diThe
Boys
vede protagonisti
Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T.
Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie,
Claudia Doumit e Cameron Crovetti.
Si uniranno per la quarta stagione anche
Susan Heyward,
Valorie Curry
eJeffrey Dean Morgan.
The
Boys
è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times,
creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di
executive producer, e sviluppato dall’executive producer e
showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si
annoverano anche
Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun
Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter,
Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela
Starr. The
Boys
è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in
collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey
Pictures. E’ disponibile su Prime Video.
In mezzo agli orrori della guerra,
l’incontro tra due anime solitarie accomunate da simili traumi può
essere la miccia che riaccende nei coinvolti la speranza
nell’umanità. Si basa su queste premesse il film del 2020
Giorni d’estate (qui
la recensione), diretto da JessicaSwale. In questo racconto, la guerra funge da
sfondo che amplifica i suoi temi, mettendo in luce la fragilità
della vita e l’importanza delle relazioni umane, ma anche il
rapporto materno che la protagonista sarà chiamata a
riscoprire.
Giorni
d’estate si basa inoltre sul concetto di
Summerland (che è il titolo originale del lungometraggio),
un’idea pagana di un aldilà che coesiste con il nostro mondo e
rappresenta il cuore filosofico del film. La regista ha spiegato:
“Summerland è una nozione di un luogo che esiste accanto al nostro,
e l’idea che si possa comunicare tra questi due mondi è qualcosa
che rappresenta la possibilità di qualcosa oltre e di qualcosa di
magico”.
Si tratta dunque di un film
emotivamente forte, che permette però anche di riscoprire la forza
delle relazioni e della vita umana. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Giorni d’estate. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al
finale. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Giorni d’estate
Protagonista del film è
Alice, una scrittrice indipendente ed esperta di
folklore, che conduce una vita solitaria tra le scogliere a picco
sul mare nell’Inghilterra meridionale. Siamo negli anni della
Seconda guerra mondiale e Alice ha deciso di isolarsi nel suo
studio, lontano dai bombardamenti, per dedicarsi ai miti,
analizzandoli in un’ottica scientifica e cercando di sfatarli per
negare l’esistenza della magia.
La donna trascorre le sue giornate
da sola ed è perseguitata da una storia d’amore del passato, da
quando è finita, infatti, non ha più aperto il suo cuore a nessuno.
Un giorno le viene affidato un giovanissimo sfollato londinese di
nome Frank. Alice deve prendersi cura di lui, dopo
che la città è stata bombardata, ma vede il ragazzo solo come un
ostacolo ai suoi studi e alle sue ricerche. Giorno dopo giorno,
però, i due si renderanno conto di aver più cose in comune nel loro
passato.
Il cast e le location dove si sono svolte le riprese
Ad interpretare Alice vi è l’attrice
Gemma Arterton, vista nei film
Scontro tra titani e The
King’s Man – Le origini. L’attore Lucas
Bond, noto per aver interpretato il giovane Cassian in
Andor, è qui presente nel ruolo di Frank.
GuguMbatha-Raw, recentemente
vista nel ruolo di Ravonna Renslayer in
Loki, interpreta invece Vera. Completano poi il cast
Penelope Wilton nel ruolo di Alice da anziana,
Tom Courtenay in quello di Mr Sullivan e
Dixie Egerickx nel ruolo di Edie.
Le riprese di Giorni
d’estate sono state effettuate nell’EastSussex, nelle città di Seaford e
Brighton e nella contea del Kent.
Le location nel Kent comprendevano il ChathamHistoric Dockyard e Anchor Wharf,
con riprese del Dover Castle a
Dover. Gli esterni del Sail and Colour
Loft, Church Lane e
Ropery del Dockyard sono stati
interpretati come strade della East London durante
il Blitz; la Captain’s House
sulla Officer’s Terrace è stata utilizzata come
casa bombardata e le cantine della Fitted Rigging
House sul Wharf sono state utilizzate
come rifugio antiaereo.
Il finale del film
Nel corso del film, il giorno prima
del compleanno di Frank, Alice viene informata che suo padre è
stato ucciso in battaglia e deve dargli la notizia. Essendo stata
devastata dall’analoga perdita del padre, Alice decide di rimandare
la comunicazione a Frank. Il bambino, però, finisce con lo
scoprirlo comunque e incolpa Alice per non averglielo detto. Nel
corso della discussione, il bambino cade e scivola dalla scogliera
in mare, dove Alice si tuffa poi per salvarlo. Il giorno dopo,
Alice porta la colazione a Frank, che inizialmente la rifiuta.
Alice gli rivela di aver perso il
padre anni prima e di aver faticato a farsene una ragione. Gli
mostra poi la stanza che ha preparato per lui, confortandolo quando
si arrabbia guardando alcune foto di famiglia. Quando tornano a
casa, qualche giorno dopo, trovano Vera ad aspettarli. Per sua
fortuna non era in casa al momento dell’attentato. Vera confessa di
aver architettato la scelta di Alice come ospite per Frank, perché
sapeva che se le fosse successo qualcosa, Alice si sarebbe presa
cura di lui.
Il racconto si sposta poi al
presente, dove Alice sta completando il suo manoscritto quando Vera
la interrompe improvvisamente. Dopo essersi riunite qualche tempo
fa, le due vivono ora insieme. Mentre passeggiano sulla spiaggia,
si unisce a loro un Frank adulto, venuto in visita. Frank scopre la
dedica nel manoscritto di Alice e, con sua grande sorpresa, è
dedicata a lui.
Il trailer di Giorni
d’estate e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Giorni
d’estate grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8
luglio alle ore 21:20 sul canale
Cielo.
Ecco Brad Pitt nel primo trailer di F1, film che lo
vede diretto da Joseph Kosinski. “Sonny Hayes
ha un incidente terribile, si spaventa, scompare e corre in altre
discipline. Il suo amico, interpretato da Javier Bardem, è il
proprietario di una squadra“, ha spiegato Brad
Pitt. “È un proprietario all’ultimo posto, al 21°, 22°
posto sulla griglia di partenza. Non hanno mai segnato un punto.
Hanno un giovane fenomeno interpretato da Damson Idris. Mi fa
entrare come una specie di Ave Maria e ne nascono dei
guai“.
Tutto quello che sappiamo sul film F1 con Brad
Pitt
Con Brad Pitt nei panni di un ex pilota che torna
in Formula 1, insieme a Damson
Idris nel ruolo del suo compagno di squadra all’APXGP, una
squadra immaginaria sulla griglia di partenza, il film è stato
girato durante i weekend in cui si sono effettivamente svolti i
Gran Premi, gareggiando contro i titani di questo sport. Il cast
comprende anche la candidata all’Oscar® Kerry
Condon, il vincitore dell’Oscar® Javier
Bardem, il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe
Tobias Menzies, Sarah Niles e
Kim Bodnia.
Kosinski (“Top Gun: Maverick”)
dirige e produce il film insieme a Jerry Bruckheimer e Chad Oman
della Jerry Bruckheimer Films, Brad Pitt, Dede Gardner e
Jeremy Kleiner per la Plan B Entertainment e Lewis
Hamilton con la sua Dawn Apollo Films. Il film è stato realizzato
in collaborazione con la Formula 1® e l’intera comunità della F1,
compresi i 10 team di F1 e i loro piloti, la FIA e gli
organizzatori delle gare. Il candidato all’Oscar® Ehren Kruger
(“Top Gun: Maverick”) scrive la sceneggiatura. L’amministratore
delegato della Copper, Penni Thow, è il produttore esecutivo.
L’uscita in sala comprenderà anche
le sale IMAX®. Le immagini cristalline, unite alla geometria
personalizzata della sala IMAX e al potente audio digitale, creano
un ambiente unico che farà sentire il pubblico come se fosse
realmente immerso nel film. Il film sarà distribuito nelle sale di
tutto il mondo e in IMAX® da Warner Bros. Pictures in Nord America
il 27 giugno 2025 e a livello internazionale a partire dal 25
giugno 2025.
Chiunque avrebbe il timore di
rimanere prigioniero in un ambiente che può rivelarsi fatale. È ciò
che avviene nel
thriller spagnolo del 2019 4×4, film che pone
il suo protagonista alle prese con un pericoloso imprevisto legato
ad un SUV. Il veicolo in questione è una Toyota
Fortuner modificata, ispirata al popolare pick-up
Toyota Hi-Lux. Diretto da Mariano
Cohn, questo lungometraggio – che ha nel film del 2016
Monolith
un suo simile – si mostra quale opera di tensione, ma le sue radici
si possono ritrovare nella realtà e proprio a partire da essa si
costruisce.
Lo sviluppo del film è infatti
iniziato quando Cohn stava guardando la TV e ha trovato una notizia
su un ladro che era rimasto intrappolato in un’auto che aveva
cercato di rubare in Brasile, e successivamente a Córdoba, in
Argentina. Il produttore e il regista volevano suscitare un
dibattito sull’insicurezza, sulle sue vittime e sui criminali e
hanno deliberatamente evitato di rappresentare il protagonista di
questa storia come un ladruncolo stereotipato. Nasce così un film
che al di là dell’intrattenimento che offre solleva anche
riflesioni di carattere sociale.
Si tratta dunque di un film che può
suscitare l’interesse di pubblici differenti, che troveranno qui
molto di cui divertirsi e su cui riflettere. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
4×4. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
descrizione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di 4×4
Protagonista del film è
Ciro, un ladruncolo da quattro soldi che viene
attirato da un potente e lussuoso SUV parcheggiato al lato di una
via semi-deserta. Il colpo sembra alla sua portata e infatti riesce
facilmente a scassinare la serratura, a entrare nel veicolo e a
cercare di rubare tutto quello che vale la pena portarsi via
dall’interno della macchina. Quello che Ciro non ha ben capito,
però, è che si tratta di un mezzo di ultima generazione dotato di
un sofisticato sistema di sicurezza.
Quando cerca di uscire dal SUV, il
giovane capisce di essere finito in trappola: impossibile aprire le
porte, impossibile infrangere i vetri. Si trova in una vera a
propria gabbia blindata, una cassaforte a prova di bomba in cui è
possibile entrare ma impossibile uscire. Inizia così il calvario di
Ciro, in una nottata dove ne succederanno di tutti colori, tutto
all’insegna della violenza e della follia.
Nel ruolo del delinquente di bassa
lega Ciro Bermúdez vi è Peter Lanzani.
Dady Brieva ricopre invece il ruolo del dottor
Enrique Ferrari, un ostetrico di alta classe malato terminale,
vittima di diversi atti criminali e proprietario del veicolo che
Ciro scassina. Luis Brandoni interpreta Julio
Amadeo, un mediatore di polizia in pensione che interviene durante
la situazione. Completano il cast NoeliaCastaño nel ruolo dell’agente L. Tapia, una
pattuglia femminile in bicicletta e Alejandro
Paker in quello del capo della polizia.
La spiegazione del finale
Verso il finale del film, dopo aver
aver sognato di essere riuscito a liberarsi dall’auto, Ciro si
sveglia trovando Enrique in piedi di fronte a lui. Enrique cerca di
portarlo via per punirlo ancora di più, ma Ciro riesce a scappare –
solo per essere sottomesso ancora una volta nel suo stato di
debolezza. Un agente di polizia interviene e la situazione degenera
in uno stallo pubblico con Enrique che tiene Ciro in ostaggio. La
polizia chiama a quel punto il negoziatore in pensione Julio Amadeo
per parlare con Enrique.
Quest’ultimo, però, porta metà della
comunità dalla sua parte quando parla di come nessuno si preoccupi
di persone come lui o del quartiere quando le cose vanno male ed
Enrique è costretto a gestire le cose da solo quando il governo non
interviene. Con metà del quartiere schierato a favore
dell’uccisione di Ciro da parte di Enrique e l’altra a favore della
sua liberazione, Julio convince finalmente Enrique ad arrendersi e
a rilasciare Ciro. Enrique sale in macchina e fa esplodere
l’ordigno, uccidendo se stesso ed eventuali passanti nel fuoco
incrociato.
Ciro guarda con la faccia triste nel
retro di un’auto della polizia, finalmente liberato dalla
prigionia, ma ora arrestato per il suo errore. I media parlano di
Enrique e dell’evento che si è verificato, avendolo battezzato il
“medico samurai” per le sue forti convinzioni di vedersi
nel giusto; tutti parlano dei cambiamenti che dovrebbe apportare la
comunità per evitare ulteriori calvari e ottenere il sostegno del
governo. Si parla poi di Ciro, che ha ricevuto cure mediche ed è in
attesa di giudizio per i fatti accaduti.
Il trailer di 4×4
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
4×4 grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.