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Festival di Cannes: Robert Rodriguez presenta Hypnotic

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William Fichtner e Robert Rodruguez al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il regista Robert Rodriguez torna al Festival di Cannes per presentare il suo Hypnotic che vede protagonista Ben Affleck nei panni di un detective che indaga su un mistero che coinvolge la figlia scomparsa e un programma segreto del governo. Sulla croissette assente Ben Affleck, presenti solo il regista con uno dei protagonisti William Fichtner, insieme ai produttori Artur Galstian, Gareth West e Vahan Yepremyan.

In Hypnotic, l’attore e regista ora al cinema con Air – La storia del grande salto, interpreta il detective della polizia Daniel Rourke, mentre cerca la figlia scomparsa Minnie (Hala Finley). Presto scopre però che è associata a una serie di rapine in corso condotte da un uomo misterioso (William Fichtner) che afferma di essere dotato di poteri ipnotici.

Con l’assistenza della sensitiva Diana Cruz (Alice Braga), Daniel partirà dunque all’inseguimento dell’uomo misterioso legato a sua figlia e ad una serie di rapine con l’intento di riportare Minnie a casa sana e salva. Come anticipato nel trailer, però, le persone con poteri ipnotici possono costringere le loro vittime a vedere e sentire cose che non sono reali. Il film, e il poster sembra confermare tutto ciò, sembra dunque promettere giochi mentali pronti ad ingannare tanto il protagonista quanto gli spettatori. D’altrone, come riportato anche dalla tagline del poster, “il controllo è un illusione”.

Hypnotic è stato diretto da Robert Rodriguez e da lui  scritto insieme a Max Borenstein. Nel cast, oltre a Ben Affleck, vi sono William Fichtner, Alice Braga, Jeff Fahey, Kelly Frye, JD Pardo e Hala Finley. Attualmente tale pellicola ha una data d’uscita nelle sale statunitensi fissata al 12 maggio, mentre non è ancora nota una data per la sua uscita in Italia.

 
 

Elemental della Pixar film di chiusura al Festival di Cannes 2023

Elemental

Il film Disney e Pixar Elemental, dal 21 giugno nelle sale italiane, sarà presentato in anteprima mondiale il 27 maggio come film di chiusura della 76esima edizione del Festival di Cannes.

Elemental è diretto da Peter Sohn e prodotto da Denise Ream p.g.a., mentre Pete Docter è il produttore esecutivo. La sceneggiatura è di John Hoberg & Kat Likkel e Brenda Hsueh, con un soggetto di Sohn, Hoberg & Likkel e Hsueh. La colonna sonora originale del film è stata composta e diretta da Thomas Newman.

Il film introduce Ember, una tenace, acuta e “ardente” giovane donna, la cui amicizia con un ragazzo di nome Wade, divertente, sdolcinato e “che segue la corrente”, mette alla prova le sue convinzioni sul mondo in cui vivono. Nella versione italiana del film, Valentina Romani è la voce di Ember, una brillante ragazza di fuoco sulla ventina con un grande senso dell’umorismo che ama la sua famiglia ma che a volte si infiamma facilmente; Stefano De Martino è Wade, un attento ed empatico ventenne di acqua che non ha paura di mostrare le proprie emozioni, che sono difficili da non notare; Serra Yilmaz è la voce della mamma di Ember, Cinder; e Hal Yamanouchi del padre di Ember prossimo alla pensione, Bernie.

Elemental arriverà il 21 giugno nelle sale italiane insieme al nuovo cortometraggio Pixar L’Appuntamento di Carl.

 
 

Marco Tullio Giordana torna alla regia con La vita accanto

yara recensione

Marco Tullio Giordana torna dietro la macchina da presa per “La vita accanto”, scritto insieme a Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Lo rivela Variety, che annuncia anche l’inizio delle riprese il prossimo 5 giugno tra Vicenza e dintorni.

Tratta dall’omonimo romanzo di successo di Mariapia Veladiano (Einaudi, 2010), “La vita accanto” è ambientato tra gli anni Ottanta e il Duemila e racconta di una influente famiglia vicentina composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), affermata pianista. La loro vita viene sconvolta da un evento imprevedibile. Maria mette al mondo Rebecca. La neonata, per il resto normalissima e di grande bellezza, presenta un vistosa macchia purpurea che le segna metà del viso. Quella macchia che niente può cancellare e rende i genitori impotenti e infelici, diventa per Maria un’ossessione tale da precipitarla nel rifiuto delle sue responsabilità di madre. L’intera adolescenza di Rebecca sarà segnata dalla vergogna e dal desiderio di nascondersi dagli altri. Ma fin da piccola rivela straordinarie capacità musicali. La zia Erminia riconosce il suo talento: Rebecca diventa sua allieva e il bisogno di cancellare la “macchia” la spingerà ad affermarsi attraverso la musica.

Per il ruolo di Rebecca adolescente, Giordana ha scelto la giovane pianista italiana Beatrice Barison. Nel cast anche Michela Cescon. Il film, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto, è una produzione Kavac Film e IBC Movie con Rai Cinema con il sostegno di Veneto Film Commission.

 
 

Citadel: Diana, ecco Matilda De Angelis nella nuova serie Prime Original italiana

Citadel: Diana Matilda De Angelis

Prime Video ha svelato il titolo del prossimo capitolo nello Spyverse di Citadel, Citadel: Diana, e la prima immagine di Matilda De Angelis (The Undoing), protagonista della nuova serie Original italiana. Citadel: Diana sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo nel 2024.

Il finale della prima stagione di Citadel, con Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, è disponibile da oggi su Prime Video. La prima serie nello Spyverse del franchise globale conclude la sua prima stagione con grandi colpi di scena e rivelazioni avvincenti, con gli agenti di Citadel che scoprono l’identità della talpa che ha fatto cadere l’agenzia nelle mani della fazione rivale Manticore. I tradimenti saranno svelati e le domande troveranno risposta, mentre le conseguenze del finale si ripercuoteranno attraverso tutto lo Spyverse. Dopo l’episodio finale, un teaser di Citadel: Diana svela un entusiasmante assaggio di ciò che arriverà con l’espandersi dello Spyverse di Citadel in questo nuovo capitolo.

Citadel: Diana è stata creata, prodotta e girata in Italia, e le riprese sono terminate all’inizio di quest’anno. La serie è prodotta da Cattleya (ZeroZeroZero) – parte di ITV Studios-  e ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini, con Riccardo Tozzi, Marco Chimenz e Giovanni Stabilini anch’essi nel ruolo di executive producer, mentre Emanuele Savoini è co-executive producer. Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nell’universo globale di Citadel. Midnight Radio è executive producer di Citadel: Diana e tutte le serie nell’universo globale di Citadel.

Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini e Giordana Mari. Come già annunciato, nel cast al fianco di Matilda De Angelis ci sono anche Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro. Tutti gli episodi della prima stagione della serie evento Citadel sono ora disponibili in streaming su Prime Video.

Citadel

Otto anni fa, Citadel è caduta. L’agenzia indipendente di spionaggio internazionale – nata con lo scopo di difendere la sicurezza di tutte le persone – è stata distrutta dagli agenti di Manticore, una potente associazione che nell’ombra manipola il mondo. Con la caduta di Citadel, tutti i ricordi degli agenti scelti Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas) sono stati cancellati, ma loro sono riusciti miracolosamente a salvarsi. Da allora sono rimasti nascosti, costruendosi una nuova vita con nuove identità, entrambi ignari del proprio passato. Fino alla notte in cui Mason viene rintracciato dal suo ex collega di Citadel, Bernard Orlick (Stanley Tucci), che ha disperatamente bisogno del suo aiuto per impedire a Manticore di stabilire un nuovo ordine mondiale. Mason si mette alla ricerca della sua ex collega Nadia, e le due spie intraprendono una missione che li porta in giro per il mondo nel tentativo di fermare Manticore, questo mentre devono fare i conti con una relazione costruita su segreti, bugie e un amore pericoloso ma senza tempo.

Da Amazon Studios e AGBO dei Fratelli Russo, Citadel ha come executive producer Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes per AGBO, con lo showrunner ed executive producer David Weil. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio. Nel ruolo di executive producer ci sono anche Newton Thomas Sigel e Patrick Moran.

 
 

Festival di Cannes 2023: i look e gli abiti più belli sulla croisette

Scarlett Johansson
Scarlett Johansson al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Al via la 76esima edizione della leggendaria manifestazione cinematografica della Costa Azzurra, che ha aperto le danze del Festival di Cannes 2023 con il film Jeanne du Barry dell’attrice e regista francese Maïwenn. Con questo primo, e tanto atteso red carpet, si è dato inizio ad una delle kermesse dedicatate alla settima arte e la più attesa dell’anno. Ogni anno il Festival di Cannes porta sulla Croisette i più bei nomi del cinema internazionale, dando il via a una 12 giorni fitta di proiezioni, tra attori, attrici e registi da tutto il mondo, i party più prestigiosi, feste e tanti eventi di vari genere ma, soprattutto, i vestiti, gli abiti da sogno che le star indossano sulla montée des Marches. L’elenco non segue un ordine di preferenza.

1Karlie Kloss

Karlie Kloss
Karlie Kloss al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Karlie Kloss dopo l’abito premaman sfoggiato al MET Gala ha stupito tutti ancora una volta con un look degno di una Dea greca scesa tra noi mortali. La modella americana ha sfilato con un abito a taglio impero color oro con un drappeggio sulla spalla di Dior abbinato ad un sottile cerchietto con veletta sul viso.

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Netflix blocca la condivisione delle password anche in Italia

Netflix

La tanto temuta stretta di Netflix sulla condivisione delle password degli account si è infine concretizzata anche in Italia. Mentre molti utenti hanno tratto vantaggio nel corso degli anni utilizzando gli account di amici, familiari o ex, era da tempo noto che la piattaforma stesse portando avanti provvedimenti per arginare tale pratica. Stando ora a quanto comunicato tramite email agli utenti possessori di account, ma anche secondo quello che si legge sulla pagina Condivisione dell’account Netflix sul sito ufficiale della piattaforma, il nuovo modello è pronto per essere applicato.

Con le nuove disposizioni emesse dall’azienda, l’account potrà essere condiviso solo da persone appartenenti allo stesso nucleo domestico. Per “Nucleo domestico” si intende l’insieme dei dispositivi connessi a Internet nel luogo principale da cui si guarda Netflix. Tutti gli altri dispositivi che utilizzano il proprio account Netflix sulla stessa connessione Internet apparterranno automaticamente al proprio Nucleo domestico Netflix. In alternativa, è possibile acquistare al costo di 4,99€ uno slot per utente extra per quindi poter aggiungere un utente esistente al di fuori del proprio nucleo domestico all’account.

I titolari di account con un piano Standard potranno aggiungere solo un utente extra, mentre i possessori di piano Premium potranno aggiungere due utenti premium. L’utente extra deve però essere attivato nello stesso paese in cui il titolare dell’account ha creato il proprio account. Non è invece possibile aggiungere utenti extra al piano Standard con pubblicità. Sarà poi utile sapere che quando si apre un nuovo account o si aggiunge un utente extra, è possibile trasferire un profilo da un account esistente a quello nuovo, inclusi i suggerimenti, l’attività di visione, La mia lista, i giochi salvati, le impostazioni e altro, senza dunque perdere nulla di tutto ciò. Gli utenti extra potranno naturalmente godere degli stessi vantaggi del proprietario dell’account, ma con alcune differenze. Gli utenti extra possono infatti guardare Netflix su qualsiasi dispositivo, ma solo su uno alla volta e potranno anche scaricare titoli, ma solo su uno smartphone o un tablet alla volta.

I prezzi degli abbonamenti rimangono gli stessi, con il piano Standard con 2 accessi in contemporanea e contenuti in Full HD al prezzo di 12,99€ al mese e il piano Premium con 4 accessi in contemporanea e contenuti in 4K a 17,99€ euro al mese. Rimangono poi validi anche i piani Base di Netflix, ovvero quello con pubblicità al costo 5,49€ al mese e quello senza pubblicità al prezzo di 7,99€ al mese. Netflix utilizzerà diverse informazioni per determinare se un utente possa o meno appartenere a un Nucleo domestico, tra queste: indirizzo IP, ID dei dispositivi e attività dell’account.

 
 

Quentin Tarantino rivela i piani scartati per il suo film di James Bond

Quentin Tarantino
Foto di Cinefilos.it

Molti grandi cineasti hanno provato, senza riuscirci, a entrare nelle grazie dei produttori per dirigere un film della saga di James Bond. Tra questi vi è anche Quentin Tarantino, che negli anni Novanta, dopo il successo di Pulp Fiction, provò a realizzare un proprio film basato sul personaggio. Parlando con Deadline, Tarantino ha confermato di aver avuto l’intenzione di adattare il romanzo Casino Royale, i cui diritti non appartenevano alla EON Productions, società nata per produrre film dai romanzi di Ian Fleming. “Questo è quello che volevo fare dopo Pulp Fiction. Volevo realizzare la mia versione di Casino Royale, che avrebbe avuto luogo negli anni ’60 e non sarebbe stato un capitolo della serie di film di Bond“, ha rivelato Quentin Tarantino.

Avremmo scelto un attore e sarebbe stata un’avventura soltanto. Quindi ho pensato che avremmo potuto farlo. Ma poi si è scoperto che tre anni prima quelli della EON Productions avevano capito che qualcuno avrebbe provato a fare quello che ho fatto e così hanno stretto un accordo generale con la tenuta dei Fleming della serie “abbiamo i diritti cinematografici di tutto ciò che ha scritto. Ti daremo un mucchio di soldi per ogni singola cosa che ha scritto”. Se qualcuno vuole farne un film, deve venire da noi.‘”. Un accordo che ha dunque impedito a Tarantino di adattare il romanzo senza il bisogno di rivolgersi alla EON.

Il regista ha quindi parlato del futuro di Bond, che ogni volta che viene cambiato protagonista la storia ricomincia da capo: “Ci ho pensato. Quello che credo dovrebbero fare, e penso che lo avrebbero dovuto fare da tempo, è che ci sono così tanti libri che hanno realmente dei nomi classici e delle avventure classiche. Nella maggior parte dei casi non hanno adattato i libri o le storie. Hanno preso gli elementi principali della trama, e forse la Bond Girl o il villain, e poi sono andati per la loro strada. Penso che non dovrebbero realizzare i remake dei film, ma semplicemente adattare i libri e farlo nel modo in cui sono stati scritti. Sarebbe qualcosa di totalmente nuovo“.

 
 

La Sirenetta, la spiegazione del finale del live action

La Sirenetta photogallery film

La Sirenetta di Rob Marshall è arrivato finalmente nelle sale italiane. Una storia immortale, quella raccontata nel 1989, e ancor prima scritta da Hans Christian Andersen, che la Disney ha voluto offrire in forma live action regalando al pubblico la magnifica performance – attoriale e sonora – di Halle Bailey, la quale incarna alla perfezione la dolce e piccola Ariel.

Il remake di Rob Marshall, sceneggiato da David Magee, ripercorre pedissequamente gli eventi della sua controparte animata, pur contenendo qualche arricchimento interessante sia nei personaggi e nelle dinamiche, che nei testi cantanti. Il finale de La Sirenetta è leggermente diverso rispetto a quello del 1989, nonostante rimanga, a livello visivo e contenutistico, impattante e funzionale alla narrazione. Cerchiamo perciò di spiegarlo, cogliendone le progressioni principali che conducono alla sua risoluzione.

1L’unione di Ariel ed Eric: cosa significa?

Nella scena finale de La Sirenetta, Eric e Ariel si ricongiungono e sono pronti a salpare verso nuove terre e mari. Il loro legame segna, finalmente, l’alleanza fra mondo umano e marino, e le paure che gli uni avevano degli altri – prima che loro si innamorassero – in questo modo svaniscono.

Tritone, che era il primo a temerli, capisce che non sono tutti malvagi, esattamente come la madre di Eric, la Regina, comprende che il mare non è un mostro che vuole distruggerli e punirli. L’amore che Ariel ed Eric provano sancisce il legame fra umani e sirene, fra terraferma e mare, in cui tutti riconoscono che hanno tanto da imparare e conoscere gli uni dagli altri e che i loro universi possono coesistere in armonia.

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MCU: il significato del nuovo nome di Star-Lord

Il leggendario Star-Lord Guardiani della Galassia Vol 3

Star-Lord ha un nuovo nome nel MCU dopo Guardiani della Galassia Vol. 3, The Legendary Star-Lord, e questo fa presagire un grande futuro per il personaggio di Chris Pratt. Peter Quill lavora ancora una volta con la squadra dei Guardiani della Galassia per salvare l’universo nella Fase 5 del film. Ancora provato dalla morte di Gamora in Avengers: Infinity War, Star-Lord riflette sulle sue decisioni di vita nel corso di Guardiani della Galassia 3 e sul ruolo che deve svolgere per proteggere la galassia. Mantis gli dice ripetutamente che deve riconnettersi con la famiglia umana che ha ignorato per oltre 30 anni, il che porta Star-Lord a prendere una decisione che gli cambierà la vita.

Dopo aver contribuito a fondare e guidare i Guardiani della Galassia dal 2014, il finale di Guardiani della Galassia 3 vede Star-Lord allontanarsi dalla squadra. Il suo ritorno sulla Terra e il ricongiungimento con il nonno Jason Quill potrebbero rappresentare per certi versi la fine del ruolo di Chris Pratt nel MCU. Tuttavia, i Marvel Studios hanno confermato che Star-Lord tornerà in un momento non specificato del futuro. Questo significa che Peter Quill avrà un nuovo nome nel MCU: ora si chiama ufficialmente The Legendary Star-Lord. Ecco cosa significa il nuovo titolo per il futuro di Chris Pratt nel MCU dopo Guardiani della Galassia 3.

1Quando tornerà il leggendario Star-Lord nel MCU

Chris Pratt

I Marvel Studios hanno confermato alla fine di Guardiani della Galassia 3 che il leggendario Star-Lord tornerà, ma non hanno rivelato quando ciò avverrà. La promessa post-credits indica che ci sono dei piani in atto per Chris Pratt per interpretare di nuovo il suo personaggio nel MCU. Questo è in linea con i commenti fatti prima dell’uscita di Guardiani della Galassia 3, secondo cui sarebbe felice di continuare a interpretare Peter Quill, anche se James Gunn non sarà più coinvolto. I Marvel Studios non annuncerebbero il nuovo nome di Star-Lord nel MCU con un’anticipazione del suo ritorno se non fossero già in corso le discussioni su quando questo avverrà.

Potrebbe essere più facile per Chris Pratt tornare nel MCU ora che Star-Lord è di stanza sulla Terra. Questo gli permette di fare apparizioni a sorpresa in progetti basati sulla Terra, mentre gli altri personaggi di Guardiani della Galassia hanno bisogno di storie cosmiche per spiegare al meglio il loro ritorno. La Marvel potrebbe far apparire Star-Lord a sorpresa in The Marvels o Captain America: New World Order. C’è anche la possibilità che Peter vada sulla Terra per collegarsi al progetto solista Nova in fase di sviluppo.

Per il resto, il ritorno di Star-Lord nel MCU è molto probabile che avvenga in Avengers: The Kang Dynasty e/o Avengers: Secret Wars. Ha già esperienza di combattimenti al fianco dei Vendicatori grazie ad Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, quindi sarebbe logico che si ricorresse nuovamente alle sue capacità quando il Consiglio dei Kang inizierà il suo attacco multiversale. Questa potrebbe essere l’occasione per Star-Lord, la nuova squadra dei Guardiani della Galassia e altri ex membri di riunirsi dopo aver trascorso un po’ di tempo lontani. La Marvel potrebbe quindi realizzare Guardiani della Galassia 4 con il ritorno di Chris Pratt in un ruolo importante.

Un’altra opzione per il ritorno di Star-Lord nel MCU è un progetto da solista. L’introduzione da parte dei Marvel Studios del nuovo nome di Star-Lord nel MCU potrebbe essere collegata ai piani per la realizzazione di un film in solitaria, di una serie Disney+ o di una presentazione speciale di The Legendary Star-Lord. Si tratterebbe di uno sviluppo un po’ sorprendente, considerando quanto tempo su schermo è già stato riservato a Chris Pratt nel franchise. Tuttavia, ci sono ancora molte storie che meritano di essere raccontate sulla vita e le avventure di Peter Quill. The Legendary Star-Lord potrebbe essere l’occasione per dimostrare perché il nuovo nome di Star-Lord nel MCU dopo Guardiani della Galassia Vol. 3 è così appropriato.

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Mother Mary: Hunter Schafer si unisce al cast del film di David Lowery

Hunter Schafer Mother Mary

Mother Mary, il prossimo film del regista David Lowery (Sir Gawain e il Cavaliere Verde, Peter Pan e Wendy) ha aggiunto un’altra grande star al proprio cast. L’attrice di Euphoria Hunter Schafer ha infatti concluso un accordo per recitare nel film prodotto dalla A24. Si unisce dunque ai già annunciati protagonisti Anne Hathaway e Michaela Coel. Scritto e diretto da Lowery, Mother Mary è ad ora descritto semplicemente come un epico melodramma pop che segue una musicista (Hathaway) e la sua relazione con un’iconica stilista (Coel). Si ritiene che Schafer interpreterà Hilda, l’assistente del designer di Coel, Sam.

Lowery, Toby Halbrooks e James M. Johnston produrranno insieme a Jeanie Igoe di Homebird Productions e Jonas Katzenstein, Maximilian Leo e Jonathan Saubach della Augenschein Filmproduktion di Colonia. La colonna sonora del film avrà invece brani originali scritti da Jack Antonoff e Charli XCX. Ad ora non sono però noti maggiori dettagli sul film, come ad esempio la data di inizio delle riprese o quando avverrà la sua uscita in sala. Al momento il progetto sarebbe ancora in fase di casting, con il set che potrebbe idealmente svolgersi nei prossimi mesi.

Il progetto sarà in ogni caso un’ottima occasione per la Schafer per affermarsi sempre di più anche sul grande schermo. Oltre ad essere nota per aver interpretato il ruolo di Jules Vaughn in Euphoria della HBO, distinguendosi poi per il doppiaggio del film d’animazione Belle. Attualmente è attesa nell’imminente Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, che rappresenterà il suo debutto sul grande schermo e dove interpreterà Tigris Snow. La sua attività da interprete continua dunque a farsi sempre più intensa e il suo ingresso nel cast di Mother Mary è il segno concreto di ciò.

Fonte: ComicBook

 
 

L’uomo dei ghiacci 2 acquisito da Prime Video, Liam Neeson tornerà

L'uomo dei ghiacci 2

Prime Video acquisterà i diritti pre-internazionali di L’uomo dei ghiacci 2 un sequel del film d’azione di successo L’uomo dei ghiacci – The Ice Road. E’ quanto ha annunciato un recente rapporto di Deadline. Il sequel, intitolato L’uomo dei ghiacci 2: Road To The Sky, vedrà Liam Neeson tornare a recitare nel film. Secondo il rapporto di Deadline, non è stato concluso alcun accordo ufficiale, ma le loro fonti affermano che Amazon è estremamente vicina all’acquisizione dei diritti del film nel mercato internazionale al di fuori della Germania.

Di cosa parlerà L’uomo dei ghiacci 2?

Il sequel vedrà Liam Neeson riprendere il ruolo del pilota di strade ghiacciate Mike McCann, che sta viaggiando in Nepal per onorare l’ultimo desiderio del suo defunto fratello di spargere le sue ceneri sul Monte. “Mentre si trovano su un affollato autobus turistico che attraversa il terreno mortale di 12.000 piedi della famigerata Road to the Sky, McCann e la sua guida alpina incontrano un gruppo di mercenari nepalesi e devono combattere non solo per salvare se stessi e il loro carico, ma anche gli abitanti dei villaggi locali”, si legge nella sinossi del film. Insieme a Neeson, anche lo sceneggiatore e regista Jonathan Hensleigh tornerà nel film. Il film originale era interpretato da Neeson, Benjamin Walker, Amber Midthunder, Marcus Thomas, Laurence Fishburne e molti altri, ma non è chiaro se qualcuno tornerà per il sequel.

 
 

Nest – Rimani al sicuro: recensione dell’apocalisse claustrofobica

Nest - Rimani al sicuro recensione

E’ la Blu Yoshimi di Piuma e Il sol dell’Avvenire la protagonista femminile del film d’esordio di Mattia Temponi, Nest – Rimani al sicuro, un’opera prima vista a Trieste al TSFF 2021 e che solo da giovedì 25 maggio arriva nelle sale italiane – distribuito da Minerva Pictures – prima di arrivare a giugno sulle migliori piattaforme digitali (Chili, Rakuten, Google Play, Prime Video e Apple TV). Un thriller psicologico molto attuale nel quale l’attrice è affiancata da Luciano Cáceres in un lungo confronto tra loro e con noi stessi.

L’apocalisse da dietro una porta

La fuga di Sara è stata inutile, è stata morsa. Ora è sdraiata sul letto in un ‘Nest’, un moderno rifugio nel quale Ivan le spiega di doverla tenere in quarantena. Lei, una ragazza di 18 anni problematica proveniente da una buona famiglia borghese, Lui, un volontario dall’aspetto anonimo e innocuo, ma che nasconde un passato oscuro. Lì dentro i due sono al sicuro e protetti dal mondo esterno, mentre fuori imperversa una epidemia che trasforma le persone in bestie feroci e irrazionali. Apparentemente nel luogo più sicuro della terra, presto dovranno affrontare insieme il fatto che la ragazza è stata infettata e si sta lentamente trasformando in uno dei mostri dai quali cercando di difendersi. Invece di eliminarla, però, Ivan decide di provare a curarla, senza sapere se riusciranno ad avere una possibilità di salvezza. Ma verità e finzione sono in bilico in una spirale di manipolazione e inganni.

Nest – Rimani al sicuro – Chi controlla il controllore?

Che fosse in partenza un film di zombi o se sia figlio della pandemia poco importa, tanto le premesse sarebbero simili, tra loro e a quelle di altri del genere (tra gli ultimi il 10 Cloverfield Lane del 2016). Più ancora delle cause del contagio o dei rischi che comporta, tutto si concentra sul rapporto tra i due protagonisti, al contempo vittime e carnefici in una situazione che gioca – si fa per dire – con il vissuto recente di gran parte della popolazione mondiale. E con paure altrettanto diffuse e universali.

Nest - Rimani al sicuro blu yoshimiUn’attenzione importante, trattandosi di una coproduzione italo-argentina (prodotta da Alba Produzioni e 3C Films Group) con ambizioni internazionali. Che l’ambientazione claustrofobica e il generico riferimento a protocolli e Apocalisse assecondano. Sono molti gli elementi lasciati nell’indefinito, non approfonditi o spiegati, forse anche oltre il consigliabile, vista la scelta – di concentrare l’attenzione sui personaggi piuttosto che sul contesto – ripagata in una prima parte nella quale la costruzione del rapporto tra i due costretti funziona e pone le basi per il successivo alternarsi dei due al centro della scena.

Tra esercizi di manipolazione, seduzione, proposte esplicite, minacce e terrorismo psicologico, Blu Yoshimi e Luciano Cáceres continuano a mettere in discussione le reciproche sicurezze, ma sia le singole fasi che si succedono sia le caratterizzazioni di entrambi appaiono incompiute. E in generale poco convincenti, nel loro continuo sfidare la sospensione dell’incredulità dello spettatore, pronto ad accettare le incomprensibili caratteristiche del virus e le incoerenti regole del “supereroe” del rifugio per andare avanti.

Un peccato, perché tanto le premesse quanto l’idea di caratterizzazione e del gioco di ruolo tra i due non erano affatto banali, e non avrebbero avuto bisogno di una serie di luoghi comuni che invece di rinnovare il genere ne indeboliscono la carica di tensione. Ma soprattutto di uno sviluppo dei due personaggi che ne estremizzasse i tratti, senza preoccuparsi di coerenza e dialoghi a sostegno. I testi, in generale, sembrano più adatti a un impianto teatrale, come si intrecciassero due monologhi contrapposti più che mettere in scena la condivisione di un dramma. Che procede per accumulo – di minacce e sottintesi, confessioni e presunti colpi di scena, aspettative e stereotipi (soprattutto relativi al femminile, oggetto di una forma d’amore tossico) – e conseguenti spiegoni, quando magari avrebbe funzionato limitarsi all’essenziale per rendere più penetrante la comunque interessante riflessione alla base, sulle nostre “contemporaneità” e “alienazione”.

 
 

Hijack: trailer della serie Apple TV+ con Idris Elba

Hijack Idris Elba serie tv

Apple TV+ ha rilasciato il trailer di “Hijack”, una serie thriller in sette episodi interpretata e prodotta esecutivamente dal vincitore del SAG Award e candidato all’Emmy Award Idris Elba (“Luther”). Creata da George Kay (“Lupin”, “Criminal”) e Jim Field Smith (“Criminal” “Truth Seekers”), il primo sceneggiatore e il secondo regista principale della serie, “Hijack” è interpretata anche dal vincitore dell’Emmy Award e del NAACP Image Award Archie Panjabi (“The Good Wife”, “Snowpiercer”, “Blindspot”). “Hijack” farà il suo debutto mondiale su Apple TV+ con i primi due episodi mercoledì 28 giugno, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 2 agosto.

Hijack è stato prodotto da 60Forty Films, la società di produzione fondata dai produttori esecutivi vincitori dell’Emmy Award Jamie Laurenson e Hakan Kousetta (“Slow Horses“, “Il serpente dell’Essex“) nell’ambito del suo accordo con Apple TV+, insieme a George Kay e alla società di produzione di Jim FIeld Smith, Idiotlamp Productions, segna anche la prima serie dell’accordo tra Idris Elba e la sua Green Door Pictures e Apple TV+. George Kay e Jim Field Smith sono entrambi produttori esecutivi insieme a Elba, Jamie Laurenson, Hakan Kousetta e Kris Thykier.

 
 

Deadpool 3: Halle Berry comparirà nel film nei panni di Tempesta?

halle berry deadpool 3

Con le riprese di Deadpool 3 ufficialmente in corso, iniziano a circolare sempre più teorie circa ciò che avverrà nel film. Una nuova teoria suggerisce ora che la premio Oscar Halle Berry potrebbe prendere parte al film tornando dunque nei panni di Tempesta. Le speculazioni a riguardo hanno preso piede da quando l’attrice ha recentemente condiviso su Twitter una propria foto e ai fan non ci è voluto molto per notare che la Berry sfoggia dei capelli color argento, tipici di quando ha interpretato Tempesta nei precedenti film degli X-Men.

Al momento nulla conferma che il cambio di look dell’attrice sia dovuto ad una sua partecipazione a Deadpool 3, ma il tempismo è certamente sospetto e questa non sarebbe la prima volta che il taglio di capelli di un attore rivela quache dettaglio su un film di supereroi. Considerata la presenza di Hugh Jackman che torna ad interpretare Wolverine, non è dunque da escludere che anche qualche altro X-Men di quelli presenti nella prima trilogia cinematografica faccia la propria comparsa nel film e chi meglio di Tempesta? Solo il tempo però ci dirà se tale rumor si rivelarà fondato o meno.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il 8 novembre 2024.

Il film, oltre a presentare naturalmente Ryan Reynolds di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox.

 
 

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno ha la durata più lunga del franchise

Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Due Tom Cruise

I fan di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno possono prepararsi a vedere molta azione nel nuovo film, poiché questo sarà il più lungo della saga! Tramite Twitter, è stato riferito che Dead Reckoning Parte Uno avrà infatti una durata di 2 ore e 45 minuti. Un minutaggio che batte ampiamente Mission: Impossible – Fallout del 2018, che durava 2 ore e 28 minuti. Inoltre, questo settimo film di Mission: Impossible durerà quasi un’ora in più rispetto al film originale del 1996, che dura 1 ora e 50 minuti.

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’intera umanità. Con il destino del mondo e il suo futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Non resta dunque che attendere l’uscita di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, fissata in Italia al 12 luglio di quest’anno, per poter assistere con i propri occhi alle spericolate e spettacolari avventure che il film offrirà. Ricordiamo inoltre che altri membri del cast includono Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby e Henry Czerny, insieme ai nuovi arrivati in franchising, tra cui Esai Morales, Shea Whigham, Cary Elwes e le già citate Hayley Atwell e Pom Klemetieff. A dirigere il film vi sarà invece ancora una volta il regista Christopher McQuarrie.

 
 

Arriva in esclusiva su Sky A Good Person

A Good Person

Arriva in esclusiva su Sky A Good Person, film targato Sky Original scritto e diretto dal candidato al Golden Globe Zach Braff, dal 30 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Scritto e diretto dal regista e attore Zach Braff, al suo quarto film dietro la macchina da presa, A Good Person porta sullo schermo le complessità etiche ed emotive della vita umana, in un delicato racconto che parla di fallimenti, ma anche di redenzione e perdono. Protagonista è la candidata all’ Oscar Florence Pugh, attrice britannica tra le più entusiasmanti della sua generazione, assieme alla leggenda della recitazione e premio Oscar Morgan Freeman. Con loro nel cast anche Molly Shannon, Chinaza Uche, Celeste O’Connor. La fotografia è curata dal premio Oscar® Mauro Fiore. Il film è prodotto da Killer Films, Elevation Films, Zach Braff e Florence Pugh. 

La trama di A Good Person

Allison (Florence Pugh) è una giovane donna che ha davanti un futuro radioso: ha un fidanzato meraviglioso, una carriera fiorente, una famiglia e degli amici che la sostengono. Ma il suo mondo va in mille pezzi quando sopravvive a un terribile incidente ed esce dalla clinica con una dipendenza da oppioidi e un dolore irrisolto. Negli anni successivi, sarà l’improbabile amicizia che stringe con l’aspirante suocero (Morgan Freeman) a darle la possibilità di rimettersi in sesto e andare avanti con la sua vita. 

 
 

Alice Rohrwacher e Nanni Moretti a Cannes: “Il pubblico delle sale è sempre meno”

Alice Rohrwacher
Ilya Mauter, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Alice Rohrwacher e Nanni Moretti, italiani in concorso al Festival di Cannes 2023 (insieme a Marco Bellocchio), hanno colto l’occasione del palcoscenico importante su cui sono saliti per parlare della situazione delle sale in Italia.

Sebbene l’Italia sia sempre stata un pit-stop per Hollywood, non è mai stato un mercato così vivace come Regno Unito, Germania o Francia. A maggior ragione in estate, quando storicamente le città, dove si trovano le sale, si svuotano e le persone vanno al mare.

Uscendo dalla pandemia, c’è stata una significativa chiusura delle finestre cinematografiche e dei cinema proprio; infatti 500 sale cinematografiche sono andate perse nel 2022 due anni dopo la chiusura di 3,6 mila sale. Il botteghino lo scorso anno ha totalizzato 328 milioni di dollari con 44,5 milioni di spettatori, vicino a un calo del 50% rispetto ai livelli del 2017-2019.

In occasione di un’intervista con Deadline, Alice Rohrwacher e Nanni Moretti hanno parlato dello stato del cinema italiano. Proprio ne Il Sol dell’Avvenire, Moretti critica Netflix e la formula algoritmica di tutte le piattaforme. Alice Rohrwacher presenta invece La Chimera.

Moretti sente personalmente il dolore: “Sono 32 anni che possiedo un cinema e so benissimo che il pubblico è sempre meno presente in sala”, eppure, nonostante le cattive notizie, Moretti ritiene che il cinema si “Conserverà intatto. È potere, è energia, è forza.” “Secondo me le piattaforme (di streaming) vanno bene per le serie, ma i film vanno bene per il cinema”, aggiunge Moretti.

“Siamo in un momento in cui allo spettatore va bene essere solo piuttosto che con altre persone dopo questa pademia”, riflette Rohrwacher. “(Per) le persone, è molto meglio vedere (un) film in un’esperienza collettiva. Faccio film perché mi fido dell’esperienza collettiva. Forse questo è il motivo principale per cui giro un film. Come parte del pubblico, non come regista, per me è molto importante andare in un posto, con persone che non conosco e guardare tutti insieme la stessa storia e sentire questo punto di vista su questa storia tutti insieme, e scambiare le sensazioni con le persone.” “Il cinema riunisce le persone”. Conclude Alice Rohrwacher.

 
 

Deadpool 3: a Ryan Reynolds è vietata ogni forma di improvvisazione per motivi legali

Deadpool 3 film 2022

Stando ad alcune fonti, le riprese di Deadpool 3 sono ufficialmente iniziate, ma ecco arrivare subito una notizia che non farà piacere ai fan del personaggio interpretato da Ryan Reynolds. All’attore, infatti, sarebbe stato impedito di improvvisare nuove battute durante le riprese, discostandosi dunque da quelle presenti in sceneggiatura. Mentre a Reynolds piacerebbe sicuramente inventare battute creative se non anche ciniche o ironiche su Deadpool che si unisce all’MCU, legalmente non può farlo.

Come riportato da Collider, l’inizio delle riprese di Deadpool 3 si svolgerà proprio durante lo sciopero degli sceneggiatori della Writers Guild of America, cosa che avrà un grande impatto sul film. Con la WGA in sciopero per chiedere migliori condizioni di lavoro per gli scrittori di Hollywood, si può fare solo una quantità minima di lavoro sui copioni. Secondo l’accordo WGA del 2020, produttori e registi possono apportare “piccoli aggiustamenti casuali al dialogo o alla narrazione prima o durante il periodo delle riprese principali“. Tuttavia, ciò non si applica alla star del franchising Ryan Reynolds.

Come osserva The Hollywood Reporter, in base alle regole dello sciopero WGA del 2023, in quanto Reynolds è uno degli sceneggiatori di Deadpool 3, egli non è autorizzato ad apportare modifiche alla sceneggiatura del film con lo sciopero in corso. Poiché l’attore è noto per aver inventato molti tipi diversi di battute durante le riprese, con Deadpool 3 dovrà fare a meno di questo aspetto chiave dei due film precedenti del franchise, per il tempo in cui la produzione del film sarà in essere durante lo sciopero della WGA. L’improvvisazione di Reynolds per il personaggio è una parte importante dei film di Deadpool, quindi resta da vedere quanto la situazione influenzerà in tal senso Deadpool 3.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il 8 novembre 2024.

Il film, oltre a presentare naturalmente Ryan Reynolds di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox.

 
 

Futurama: l’undicesima stagione in arrivo su Disney+

Futurama

Disney+ ha annunciato che l’undicesima stagione di Futurama, l’amata serie animata per adulti di Matt Groening e David X. Cohen, debutterà in Italia lunedì 24 luglio solo sulla piattaforma streaming, con nuovi episodi ogni settimana.

Dopo una breve pausa di dieci anni, Futurama è uscito trionfalmente dalla capsula criogenica, con il cast originale al completo e lo spirito satirico intatto. I 10 episodi inediti dell’undicesima stagione sono adatti a tutti: i nuovi spettatori infatti potranno iniziare la serie da qui, mentre i fan di lunga data avranno le risposte che aspettavano da un decennio, tra cui gli sviluppi dell’epica storia d’amore tra Fry e Leela, il misterioso contenuto della lettiera di Nibbler, la storia segreta del malvagio Babbo Natale Robot e la sorte dei girini di Kif e Amy. Nel frattempo c’è una nuova pandemia in città, mentre la troupe esplora il futuro dei vaccini, dei bitcoin, della cancel culture e della TV in streaming.

Futurama ha debuttato nel 1999 e si è rapidamente guadagnato un seguito di fedelissimi e il plauso della critica, tra cui due Emmy come Outstanding Animated Program. Nonostante l’ambientazione in un futuro lontano, la serie è famosa per il suo commento satirico sulla vita presente. La serie segue Phillip J. Fry (Billy West nella versione originale), un ragazzo che consegna pizze a New York, che si congela accidentalmente nel 1999 e viene scongelato nell’anno 3000. In questa sorprendente “nuova” New York, fa amicizia con il robot bevitore Bender (John DiMaggio nella versione originale) e si innamora della ciclope Leela (Katey Sagal nella versione originale). Il trio trova lavoro presso la Planet Express Delivery Company, fondata dallo schivo discendente di Fry, il professor Hubert Farnsworth. Insieme al contabile Hermes Conrad, all’assistente Amy Wong e all’aragosta aliena Dottor John Zoidberg, intraprendono emozionanti avventure che li portano in ogni angolo dell’universo. Dopo la prima messa in onda su Fox Broadcasting Network negli Stati Uniti, si è assistito a una serie di cancellazioni e resurrezioni. Quattro uscite in DVD di successo nel 2007-2009 hanno portato alla rinascita dello show su Comedy Central negli Stati Uniti dal 2010 al 2013. Poi, dopo un breve congelamento di dieci anni nella camera criogenica, Futurama è riemerso trionfalmente con un totale di 20 episodi commissionati che debutteranno nel 2023.

La stagione, composta da 10 episodi, è interpretata nella versione originale da John DiMaggio, Billy West, Katey Sagal, Tress MacNeille, Maurice LaMarche, Lauren Tom, Phil LaMarr e David Herman. Futurama è prodotta da 20th Television Animation, parte dei Disney Television Studios, con l’animazione realizzata dai Rough Draft Studios. Futurama è creata da Matt Groening e sviluppata da Groening e David X. Cohen. Tra i produttori esecutivi figurano Groening, Cohen, Ken Keller e Claudia Katz.

 
 

Terminator 7: James Cameron sta lavorando ad un nuovo film della saga

Terminator Arnold Schwarzenegger

Una sceneggiatura per un nuovo film di Terminator è in fase di scrittura, secondo James Cameron, ideatore della saga. Per Total Film, lo sceneggiatore e regista dei primi due film di Terminator nonché del franchise Avatar ha spiegato come la crescita dell’intelligenza artificiale lo abbia influenzato nella scrittura di un nuovo film della serie. Cameron ha dunque rivelato che sta scrivendo un nuovo progetto Terminator, ma sta aspettando che l’intelligenza artificiale si sviluppi adeguatamente prima di portare avanti il progetto. Non ha però specificato se il nuovo film, ad ora noto come Terminator 7 sarà un altro sequel o un riavvio completo del franchise.

Questa non è la prima volta che Cameron anticipa una nuova storia di Terminator. Al momento dell’uscita di Avatar: La via dell’acqua, Cameron ha detto al podcast Smartless che era in discussioni attive per rivisitare il franchise di Terminator con l’AI come fonte di ispirazione. “Se dovessi fare un altro film di Terminator e magari provare a lanciare di nuovo quel franchise, che è in discussione, ma nulla è stato deciso, farei molto di più sul lato dell’intelligenza artificiale rispetto ai robot cattivi impazziti“, ha detto in quell’occasione Cameron. D’altronde, l’intelligenza artificiale è diventata un elemento di discussione molto caldo nell’ultimo anno con l’ascesa di strumenti come ChatGPT.

Sembra dunque che Cameron abbia molto potenziale da cui attingere e probabilmente ha ragione sul fatto che diventerà sempre più interessante man mano che tutto ciò si svilupperà ulteriormente. La notizia è dunque particolarmente entusiasmante, anche se l’ultimo capitolo della saga, Terminator: Destino Oscuro si è rivelato un flop tale da mettere in discussione il futuro di essa. Se un Terminator 7 dovesse tuttavia prendere vita, potrebbe comunque volerci un po’ di tempo prima di vederlo in sala, stando all’intenzione di Cameron di aspettare i giusti sviluppi riguardo le AI. Il regista, noto per la sua pazienza nell’attendere le giuste tempistiche tecnologiche e culturali, potrebbe infatti cullare il progetto a lungo prima di ritenere maturi i tempi per la sua realizzazione.

 
 

Prima di andare via, intervista ai protagonisti del film

Ecco la nostra intervista a Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera, i protagonisti di Prima di Andare via, il nuovo film Prime Video disponibile in piattaforma dal 26 maggio 2023.

Prima di andare via – la trama

Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Ma la sua vita gli piace così com’è e quando scopre di avere un male incurabile il mondo gli crolla addosso. Può la malattia cambiare la vita di una persona in meglio? Sì, se incontri Giulia, che si trova nelle tue stesse condizioni. Grazie a lei, Luca capirà che è giunto il momento di prendere in mano quello che resta della propria esistenza.

Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera

 
 

Star Trek: Strange New Worlds, trailer della seconda stagione in arrivo su Paramount+

Star Trek: Strange New Worlds

Paramount+ presenta il trailer ufficiale dell’attesissima seconda stagione della serie originale, acclamata dalla critica Star Trek: Strange New Worlds. È inoltre disponibile la locandina ufficiale della seconda stagione.

La seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds sarà trasmessa in anteprima giovedì 15 giugno su Paramount+ in Italia, oltre che negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia, America Latina, Brasile, Francia, Germania, Svizzera, Austria e successivamente in Corea del Sud. Dopo la prima, i nuovi episodi della stagione in 10 episodi verranno trasmessi ogni giovedì.

Inoltre, il trailer svela un first look dell’episodio speciale crossover annunciato in precedenza, che vedrà la partecipazione di Tawny Newsome di Star Trek: Lower Decks nel ruolo di Beckett Mariner e di Jack Quaid nel ruolo di Brad Boimler in forma live-action a bordo della U.S.S. Enterprise. L’episodio, che sarà anche animato, è stato diretto dall’attore e regista di “Star Trek: The Next Generation” e Star Trek: Picard Jonathan Frakes.

La trama della seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds

Nella seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds, l’equipaggio dell’U.S.S. Enterprise, sotto il comando del Capitano Christopher Pike, affronta sfide sempre più pericolose, esplora territori inesplorati e incontra nuove vite e civiltà. L’equipaggio intraprenderà anche viaggi personali che continueranno a mettere alla prova la loro determinazione e a ridefinire i loro destini. Affrontando amici e nemici sia nuovi che familiari, le loro avventure si svolgeranno in modi sorprendenti mai visti prima in nessuna serie di “Star Trek”.

La serie è interpretata da Anson Mount nel ruolo di Christopher Pike, Rebecca Romijn nel ruolo di Una Chin-Riley, Ethan Peck nel ruolo di Spock, Jess Bush nel ruolo di Christine Chapel, Christina Chong nel ruolo di La’An Noonien-Singh, Celia Rose Gooding nel ruolo di Nyota Uhura, Melissa Navia nel ruolo di Erica Ortegas e Babs Olusanmokun nel ruolo di Joseph M’Benga. La seconda stagione vede anche il ritorno della special guest star Paul Wesley nel ruolo di James T. Kirk e la nuova aggiunta Carol Kane nel ruolo ricorrente di Pelia.

La seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds è prodotta da CBS Studios, Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers sono i co-showrunner. Alex Kurtzman, Akiva Goldsman, Jenny Lumet, Henry Alonso Myers, Aaron Baiers, Heather Kadin, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi.

La prima stagione di Star Trek: Strange New Worlds è attualmente disponibile in streaming in esclusiva su Paramount+ in Italia, oltre che negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in America Latina, Australia, Corea del Sud, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Va in onda su CTV Sci-Fi Channel di Bell Media e in streaming su Crave in Canada e su SkyShowtime nei Paesi nordici, nei Paesi Bassi, in Spagna, in Portogallo e nell’Europa centrale e orientale. La serie è distribuita da Paramount Global Content Distribution.

 
 

I Wonder Pictures le acquisizioni di altri sei film al Festival di Cannes

The Zone of Interest - La Zona d’interesse

I Wonder Pictures annuncia le acquisizioni di altri sei film presentati in anteprima in questi giorni alla 76esima edizione del Festival di Cannes, una lista di titoli tra fiction e non fiction che include due candidati alla Palma d’Oro e alcuni dei film più sorprendenti delle altre sezioni, che si vanno ad aggiungere ai sei titoli già annunciati nei giorni scorsi.

Tra i film in concorso, sarà distribuita da I Wonder Pictures la nuova attesissima opera di Jonathan Glazer (Under the Skin), The Zone of Interest, liberamente ispirata all’omonimo romanzo dello scrittore britannico Martin Amis, recentemente venuto a mancare. Un uomo e sua moglie tentano di costruire una vita da sogno e una quotidianità perfetta, fatta di cose semplici e momenti di tenerezza. Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la casetta con giardino in cui la famiglia vuole passare la propria vita insieme è situata a poche centinaia di metri dalle mura del campo di concentramento…

In corsa per la Palma d’oro anche Four Daughters di Kaouther Ben Hania. Tunisia: un giorno, due delle quattro figlie di Olfa scompaiono senza lasciare traccia. Per riempire quell’improvviso e inspiegabile vuoto, la regista invita due attrici professioniste a unirsi alla famiglia della donna interpretando le due ragazze sparite, mescolando così realtà e finzione e disvelando progressivamente la storia di una famiglia colpita dalla tragedia e dall’ignoto.

Arriverà in Italia con I Wonder Pictures anche il film di apertura della sezione Un Certain Regard The Animal Kingdom, opera seconda di Thomas Cailley dopo il celebrato The Fighters – Addestramento di vita. In un mondo affetto da misteriose mutazioni che trasformano alcuni esseri umani in animali, François tenta di ritrovare sua moglie – scomparsa dopo aver manifestato i sintomi della mutazione – con l’aiuto del figlio sedicenne, Emile. L’impresa cambierà per sempre le vite di entrambi. Nel cast: Romain Duris, Paul Kircher e Adèle Exarchopoulos.

Sempre da Un Certain Regard, AUGURE è il primo lungometraggio diretto da Baloji (rapper, mc e artista hip hop belga di origini congolesi), un film corale che segue le vicende di quattro persone accusate di stregoneria nell’Africa contemporanea. Nonostante le rispettive sfortune, i quattro troveranno il modo di aiutarsi e guidarsi l’un l’altro e sottrarsi al proprio destino.

Dalla Quinzaine des Cinéastes, THE SWEET EAST di Sean Price Williams mette in scena il disordine mentale, sociale e politico degli odierni Stati Uniti trasfigurandoli in una sorta di variazione di Alice nel Paese delle meraviglie. La studentessa liceale Lilian scappa durante una gita scolastica e si imbarca in un viaggio nella pancia dell’America, tra estremismi e follia, suprematismo bianco e islam radicale, tra neo-punk e avanguardia woke. Un film picaresco e anarchico illuminato dalla straordinaria interpretazione della stella emergente Talia Ryder.

Dalla Semain de la Critique, arriva invece l’accorato e commovente AMA GLORIA di Marie Amachoukeli. Cléo ha sei anni e vuole un bene sconfinato alla sua tata, Gloria. Quando Gloria deve tornare nel suo paese d’origine, Capo Verde, per prendersi cura dei suoi figli, le due dovranno riuscire a passare nel migliore dei modi l’ultima estate insieme.

Queste sei nuove acquisizioni si aggiungono agli altri titoli I Wonder Pictures presentati a Cannes e già annunciati nei giorni scorsi: in Selezione Ufficiale, Le Retour di Catherine Corsini (in concorso), L’Abbé Pierre – Une vie de combats di Frédéric Tellier  e, nella sezione Special Screenings, Robot Dreams di Paolo Berger; i nuovi film di Martin Provost, Bonnard, Pierre et Marthe (Cannes Premières), e Michel Gondry, The Book of Solutions (Quinzaine des Cinéastes); alla Semaine de la Critique, Vincent Must Die di Stephan Castang.

 
 

The Flash: una nuova clip mostra maggiori dettagli della Batcaverna

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Come noto, Michael Keaton tornerà ad indossare il costume di Batman dopo 31 anni da Batman – Il ritorno, prendendo parte al film The Flash. Una nuova clip del film (che può essere vista a questo link) permette ora ai fan di avere maggiori dettagli sulla Batcaverna, ma anche sull’iconica Batmobile. In questa clip, le due versioni di Barry Allen di Ezra Miller si fanno infatti strada attraverso una Batcaverna che sembra essere stata inutilizzabile per anni. Qui, coperta da un telo impolverato trovano anche la Batmobile originale vista nel film del 1989 e del 1992. Abbastanza presto, i due vengono accolti poi proprio dal Bruce Wayne di Keaton, che informa i due di essere disposto ad aiutarli a trovare Superman.

Viene così introdotta la presenza di Superman nel film, anche se non è specificato in che misura l’Uomo d’Acciaio apparirà in The Flash. Recentemente il regista Andy Muschietti ha rivelato che Nicolas Cage farà un’apparizione cameo nel film nei panni di Superman. Potrebbe essere questo il Superman che i due Flash e Batman andranno ricercando, come potrebbe essere invece un’altra variante del personaggio. Per scoprirlo non resta che attendere il 15 giugno, quando il film sarà in sala, ma nel mentre grazie a questa clip si può ammirare la Batcaverna in tutto il suo splendore, così come ci era stata presentata nei primi due film dedicati al cavaliere oscuro.

The Flash: la trama e il cast del film

In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

 
 

Festival di Cannes: foto dal red carpet di L’Ete Dernier (Last Summer)

Clotilde Courau
Clotilde Courau

In Last Summer, Catherine Breillat racconta l’amore tra un avvocato e suo genero di 17 anni. Incarnato da Léa Drucker e Samuel Kirscher, il film è un’ode alla bellezza incandescente dell’adolescenza. Ecco tutte le foto sulla croisette al Festival di Cannes dove il cast e alcuni ospiti internazionali hanno accompagnato il film per la prima:

Cosa ti ha sedotto in Dronnigen  (2019), il lungometraggio danese di May el-Toukhy di cui Last Summer è il remake?

Sono rimasto sbalordito da una sequenza totalmente vertiginosa in cui uno dei personaggi sta mentendo. È una scena da antologia che illustra perfettamente la famosa citazione di Jean Cocteau: “Sono una bugia che dice sempre la verità”. Proprio per aver avuto l’opportunità di dirigerlo, ho avuto un’incredibile opportunità di realizzare questo lungometraggio che affronta anche tutti i temi che mi sono cari. La menzogna, il moralismo… Last Summer è la sintesi di tutto il mio lavoro.

Come ti sei appropriato di questa storia?

Interamente! Il lungometraggio danese è molto crudo e questo mi ha un po’ destabilizzato perché ho scoperto che non esplorava quello che, secondo me, è il cuore del soggetto: l’adolescenza assoluta. Quello che mi interessava era la bellezza incandescente dell’adolescenza che irriga questa storia. Ho voluto filmare questa ribellione e questo dolore permanente che a volte gli adolescenti portano dentro di sé.

Esaminate incessantemente l’intimità dei vostri personaggi…

Questo è ciò che chiamo ultra-intimità. Ogni regista ha una firma e, da parte mia, mi piace l’espressionismo. Il cinema è l’arte dell’inquadratura e la mia ossessione è che lo spettatore sia affascinato da ogni immagine. Mi occupo anche di iscrivere visivamente i miei film in una presunta lentezza. Il ritmo è un elemento importante da domare affinché il cinema non sia nella realtà, ma nella verità.

 
 

Toy Story 5: Tim Allen offre aggiornamenti sul film Pixar

Toy Story 5

Toy Story 3 è stato a lungo considerato dai fan come una conclusione perfetta per il franchise di Toy Story, il che ha reso il pubblico confuso quando la Disney e Pixar hanno annunciato lo sviluppo di Toy Story 4. Questo non ha infatti soddisfatto tutti, dividendo gli spettatori in chi ritiene che abbia concluso ulteriormente le avventure dello sceriffo Woody e chi invece ritiene che non fosse necessario tale capitolo in più. Quando nel febbraio di quest’anno è stato annunciato che un Toy Story 5 è in lavorazione, i fan sono rimasti ancor più perplessi. Per cercare di sciogliere i dubbi, è ora intervenuto l’attore Tim Allen, voce di Buzz Lightyear nella versione in lingua originale.

Toy Story 5 era stato programmato un po’ di tempo fa, ma non si riusciva ad andare avanti con lo sviluppo. Poi la Disney l’ha annunciato ufficialmente circa due mesi fa“, ha dichiarato Allen in un’intervista a Daily Mail. “Nel tempo ho stretto amicizia con tutte le persone di Toy Story, in particolare Tom Hanks [voce di Woody]. Quindi, per questo, sono fortunato ad avere questi amici nella mia vita. Amo quel personaggio. Amo quella storia. Quindi aspetto sempre una nuova sceneggiatura.” Quando poi la sceneggiatura del quinto film ha iniziato a prendere forma, Allen si è detto soddisfatto di essa, dichiarando che “se non poteva essere fatto davvero bene, so che nessuno avrebbe voluto farlo”.

L’attore non ha dunque fornito dettagli circa la storia o un’ipotetica data di uscita, ancora non rivelata. La sensazione è che potrebbe volerci ancora un po’ di tempo prima di poter vedere questo Toy Story 5 nelle sale. Per quanto i precedenti due film abbiano concluso le linee narrative del franchise, dati i loro incassi sopra il miliardo di dollari non deve sorprendere che la Disney voglia realizzare un quinto film, dato anche il momento difficile a livello economico in cui si trova attualmente. Allen ha cercato di rassicurare i fan circa la bontà dell’operazione e la validità della storia, ma non resta che attendere maggiori informazioni che possano fare ulteriore luce su questo atteso progetto.

 
 

Festival di Cannes: Wim Wenders presenta Perfect Days

Koji Yakusho e Wim Wenders
Koji Yakusho e Wim Wenders al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Palma d’Oro con Paris, Texas nel 1984, Premio per la miglior regia nel 1987 con Les Ailes du Désir, Gran Premio della Giuria nel 1993 con So Far, So Close, e oggi Perfect Days, sesto film in selezione al Festival di Cannes per il regista Wim Wenders, con la storia di un uomo che pulisce i bagni nella città di Tokyo, portato dall’attore Koji Yakusho (Hirayama). Tutte le foto del regista e del cast che accompagnano sulla croisette:

Il film è ambientato a Tokyo, anni dopo le riprese di Tokyo-Ga (1985): perché Tokyo e tu ti sei ispirato a Yasujiro Ozu in Perfect Days ?

L’idea è nata a Tokyo e non avrebbe potuto essere realizzata da nessun’altra parte. Mi piace che una storia e il luogo in cui si svolge siano necessariamente legati. Abbiamo girato Perfect Dayss 60 anni dopo che Ozu aveva realizzato il suo ultimo film, Autumn Afternoon, a Tokyo. E non è un caso che il nostro eroe si chiami Hirayama

Cosa ha ispirato in te il soggetto del film? Da un lato il senso acuto del “servizio” e del “bene comune” in Giappone, dall’altro la bellezza architettonica di questi servizi igienici pubblici. Sono rimasto stupito di come i “bagni” possano entrare a far parte della cultura quotidiana, e non solo una necessità quasi imbarazzante.

Consideri questo film come uno dei tuoi più poetici? La “poesia” non è qualcosa che puoi desiderare in un film, ma piuttosto una bella scoperta, un dono che ricevi come regista, dagli attori, dai luoghi, dalla luce, da tutto ciò che deve essere messo insieme per formare qualcosa come ” poesia in movimento”.

 
 

The Movie Critic: Quentin Tarantino fornisce i primi dettagli sulla storia

Quentin Tarantino The Movie Critic

Quentin Tarantino ha rivelato alcuni nuovi dettagli interessanti su The Movie Critic, il suo decimo e apparentemente ultimo film. Nel corso della sua illustre carriera, l’autore ha scritto e diretto nove lungometraggi, secondo i suoi calcoli, l’ultimo dei quali è stato C’era una volta a… Hollywood, e ha ora intenzione di ritirarsi dalla regia dopo il suo decimo. Questo decimo e ultimo film, intitolato appunto The Movie Critic, è stato rivelato lo scorso marzo e poiché è ambientato nel 1977, inizialmente si ipotizzava che il suo soggetto sarebbe stata la leggendaria critica cinematografica Pauline Kael. Tarantino ha però smentito quella teoria sul film, dicendo che è invece basato su un critico maschio realmente esistito ma sconosciuto.

Ora, in una nuova intervista con Deadline, Tarantino continua ha dunque rivelato nuovi dettagli su ciò che vagamente verrà raccontato in The Movie Critic. Uno dei primi lavori di Tarantino da adolescente è stato quello di caricare riviste in un distributore automatico e così ha scoperto che una di queste “aveva una pagina dedicata ai film davvero interessante“. “The Movie Critic è basato su un ragazzo realmente esistito, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano troppo sdolcinate per essere lette, ma poi c’era questa rivista che aveva una pagina di film davvero interessante”, ha spiegato Tarantino.

“Ha scritto di film mainstream ed è stato il critico di seconda serie. Penso che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che potrebbe essere Travis Bickle se fosse stato un critico cinematografico”, ha poi aggiunto. “Ma lui era molto divertente e molto scortese. Ha imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua merda era davvero divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha scritto come se avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà degli anni ’30. Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato chiaro per un po’, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo“.

Tarantino non ha rivelato il nome del critico sconosciuto o della rivista pornografica per cui ha scritto, ma in The Movie Critic, la rivista fittizia si chiamerà “The Popstar Pages“. Sembra che il film potrebbe essere piuttosto audace se non anche controverso e sulla base del fatto che il critico è morto verso la fine dei suoi trent’anni per complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe anche dare al decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura tragica. Non si sa molto della sua vera storia, anche se Tarantino ha rivelato che non sarà una storia di vendetta, rompendo dunque una tradizione di lunga data per il regista, ovvero da Jackie Brown del 1997.

Nessuno è stato ancora scritturato in The Movie Critic, anche se Tarantino ha riconosciuto che alcuni dei suoi frequenti collaboratori come Leonardo DiCaprio e Brad Pitt sono troppo vecchi per interpretare la parte principale, che ha circa 35 anni. Invece, ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui non ha mai lavorato prima, e ha già in mente qualcuno che secondo lui farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso. Tarantino ha anche escluso con riluttanza la possibilità di scegliere un attore britannico per la parte. Le riprese dovrebbero iniziare il prossimo autunno e a quel punto si potranno idealmente avere ulteriori informazioni riguardo al film.

 
 

Martin Scorsese sarà ospite della Casa del Cinema

Martin Scorsese
Martin Scorsese al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Martin Scorsese, uno dei più grandi registi della storia della settima arte, sarà ospite della Casa del Cinema. Lo annunciano Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Paola Malanga, Direttrice Artistica, con Francesca Via, Direttrice Generale.

Il maestro statunitense sarà protagonista di un incontro con il pubblico che si terrà a partire dalle ore 21 presso il Teatro Ettore Scola, la grande arena all’aperto immersa nel parco di Villa Borghese. L’evento, che sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, avrà luogo in occasione della proiezione di Mean Streets, uno dei capolavori firmati dal cineasta, e si svolgerà grazie alla collaborazione con i Soci Fondatori della Fondazione Cinema per Roma: Roma Capitale, Regione Lazio, Cinecittà (in rappresentanza del Ministero della Cultura), Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, Fondazione Musica per Roma e con il sostegno della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.

Nel corso della serata, Scorsese presenterà agli spettatori la rassegna “Carta bianca”, che si svolgerà alla Casa del Cinema fino al prossimo 4 giugno in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il programma, curato proprio dal maestro, ospiterà cinque coppie di film: a un titolo della sua straordinaria filmografia, Scorsese ha abbinato un’opera che ha costituito, per il suo lavoro, una fonte d’ispirazione. Queste le coppie di film proposte dal cineasta: Who’s That Knocking At My Door di Martin ScorseseShadows di John Cassavetes (29 maggio); Mean Streets di Martin ScorsesePrima della Rivoluzione di Bernardo Bertolucci (30 maggio); The Color of Money di Martin ScorseseIl sorpasso di Dino Risi (31 maggio); Goodfellas di Martin ScorseseOcean’s Eleven di Lewis Milestone (1° giugno); Cape Fear di Martin Scorsese e The Night of the Hunter di Charles Laughton (2 giugno). Le giornate del 3 e del 4 giugno ospiteranno sei repliche dei film in programma. La seconda parte di “Carta Bianca” a Martin Scorsese si terrà alla Casa del Cinema nel mese di settembre.

La giornata del 30 maggio sarà completamente dedicata a Martin Scorsese: a partire dalle ore 11, le due sale principali della Casa del Cinema (Cinecittà e Fellini) ospiteranno la proiezione dell’incontro riservato, organizzato in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, che il regista terrà il giorno precedente, lunedì 29 maggio, con gli studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema. L’accesso alle sale della Casa del Cinema sarà gratuito previo ritiro coupon a partire da trenta minuti prima dell’inizio della proiezione.

Venerdì 2 giugno, Martin Scorsese sarà a Bologna, ospite della Cineteca: il regista statunitense incontrerà il pubblico venerdì 2 giugno al Cinema Arlecchino (via delle Lame, 59/a), in occasione della proiezione del suo Goodfellas – Quei bravi ragazzi, abbinata, per scelta dello stesso Scorsese, a quella di Colpo grosso, il primo Ocean’s Eleven, realizzato nel 1960 da Lewis Milestone. Questo il programma della giornata di venerdì 2 giugno al Cinema Arlecchino: alle ore 17, proiezione di Ocean’s Eleven (Colpo grosso); alle ore 20, proiezione di Goodfellas – Quei bravi ragazzi, presentata da Martin Scorsese. Il biglietto unico per entrambe le proiezioni è di 15 euro (intero) e 12 euro (ridotto).

 
 

48 ore: trama, cast e curiosità sul film con Eddie Murphy

48 ore film

Prima di diventare celebre a livello internazionale grazie ad acclamati film come Una poltrona per due, Beverly Hills Cop e Il principe cerca moglie, Eddie Murphy si è guadagnato un proprio posto nel mondo del cinema debuttando come protagonista di 48 ore, film di genere poliziesco ricco di comicità diretto nel 1982 da Walter Hill (principalmente noto per aver diretto il cult I guerrieri della notte). Da Hill scritto insieme a Roger Spottiswoode e Steven E. de Souza, il film è noto per aver dato grande risalto al buddy cop movie, quei film che vedono due personaggi caratterialmente molto diversi tra loro costretti a collaborare per un unico fine.

Appartengono a questo filone anche titoli come Arma Letale o Bad Boys, ma 48 ore fu uno dei primi a definire le regole di questa tipologia di narrazione, rendendola celebre anche al di fuori degli Stati Uniti. Prima di arrivare al risultato che oggi ammiriamo, furono però necessarie numerose riscritture, necessarie a coniugare tanto le scene prettamente d’azione con i momenti più comici e spensierati. Il risultato fu infine un successo straordinario, con circa 80 milioni di dollari guadagnati a fronte di un budget di appena 12.

Ancora oggi 48 ore è un film particolarmente significativo all’interno del suo genere, che non manca di sorprendere spettatori di ogni età, specialmente quanti sono cresciuti seguendo queste coppie cinematografiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

48 ore: la trama del film

La vicenda del film si apre sull’evasione di galera dei detenuti Albert Ganz e Billy Bear. Arrivati a San Francisco, i due si dedicano subito a ricercare la refurtiva di vecchio colpo, nascosta in un luogo segreto di cui solo il loro ex compare Luther è a conoscenza. Mentre attendono che quest’ultimo recuperi il malloppo, Ganz e Bear aspettano pazienti in un albergo, finendo però con l’imbattersi in tre agenti di polizia, tra cui vi è anche Jack Cates. Riconoscendo i due evasi, i poliziotti danno inizio ad una sparatoria nel quale però a perire sono propri i due colleghi di Jack. Desiderosi di fare loro giustizia, Jack decide di farsi assegnare il caso, consapevole di avere bisogno di un nuovo alleato.

La persona ideale risulta essere Reggie Hammond, anche lui ex membro della banda di Ganz e Bear, attualmente in carcere per scontare una pena di quattro anni. Con la promessa di consegnargli i soldi rubati, l’agente convince Reggie ad aiutarlo: il poliziotto ottiene dunque un rilascio di 48 ore per il detenuto, durante le quali cercherà di ritrovare e arrestare i due fuggitivi. Le differenze caratteriali tra i due, però, saranno particolarmente difficili da superare. Jack e Reggie dovranno quindi prima di tutto imparare ad andare d’accordo se vogliono riuscire a trovare i due criminali e consegnarli alla giustizia.

48 ore cast

48 ore: il cast del film

Dopo aver valutato vari interpreti, ad ottenere il ruolo di Reggie Hammond fu l’attore Eddie Murphy, che all’epoca non aveva nessuna esperienza pregressa al cinema. Egli era infatti divenuto celebre prevalentemente grazie al suo lavoro nello show Saturday Night Live. Quando gli fu comunicato che aveva ottenuto il ruolo, Murphy chiese però che il nome del personaggio venisse cambiato da Willie Biggs a Reggie Hammond, poiché riteneva che Willie fosse un nome troppo stereotipato per un personaggio di colore. Murphy ebbe poi grande libertà di improvvisazione sul set e fu solo al termine delle riprese che scoprì che i produttori avevano quasi pensato di licenziarlo non ritenendolo sufficientemente divertente.

Nel ruolo del poliziotto Jack Cates vi è invece l’attore candidato all’Oscar Nick Nolte. Anche per lui questo fu uno dei primi ruoli importanti della sua carriera, per il quale venne pagato un milione di dollari. Per prepararsi alla parte, inoltre, egli condusse diverse interviste con veri poliziotti, al fine di imparare i trucchi del mestiere. Nel ruolo del criminali Albert Ganz, Billy Bear e Luther vi sono invece gli attori James RemarSonny Ladham e David Patrick Kelly. L’attrice Annette O’Toole interpreta invece Elaine. Originariamente, tale personaggio compariva in molte più scene, tra cui alcune di nudo. Queste vennero poi tagliate in fase di montaggio.

48 ore: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, a distanza di 8 anni è stato realizzato il suo sequel ufficiale: Ancora 48 ore. Nuovamente diretto da Hill e con Murphy e Nolte di nuovo nei loro rispettivi ruoli, il film vede coinvolti Reggie e Jack in un nuovo caso da risolvere. A differenza del precedente, però, in questo caso e Murphy ad essere indicato come protagonista primario e anche la sua paga aumentò dai 450 mila dollari del primo film ai 7 milioni di questo, complice anche l’accresciuta popolarità al cinema guadagnata nel corso degli anni Ottanta. Anche questo sequel si affermò come un grande successo, con oltre 150 milioni di dollari incassi a fronte di un budget di 50.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 48 ore è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb