Lo stato attuale dei vari
progetti futuri di Will Smith a Hollywood è all’attenzione di
tutti nell’industria dopo il
suo incidente agli Oscar con il comico Chris
Rock. Trai vari progetti attenzionati c’è anche un
potenziale film indipendente diDeadshotche era già stato
messo in pausa qualche anno fa.
Secondo quanto abbiamo
appreso da un recenterapporto di Rolling Stone, abbiamo notato
che la DC stava ancora sviluppando un film autonomo per
Deadshot con protagonista Will Smith. Tuttavia, sembra che il film sia
stato “messo in secondo piano” molto prima dell’ormai famigerato
litigio tra Will Smith e Chris
Rock.
Il rapporto afferma che il
motivo della pausa nello sviluppo del film è stato causato dalle
richieste economiche fatte da Will Smith per il film. Secondo Rolling Stone,
Smith stesso è la causa dei rallentamento per il film, anche se non
è chiaro esattamente quanto l’attore stesse chiedendo per essere
nel film. Rolling Stone ha menzionato che Will Smith ha ricevuto $ 20 milioni di dollari
come compenso per il suo lavoro inKing Richard, un ruolo che
gli è valso l’Oscar come miglior attore.
Will Smith ha recitato al fianco di
Margot Robbie nel film del 2016 Suicide
Squad, che ha debuttato con recensioni contrastanti.
Mentre è stato fatto un secondo film nel franchise, Smith alla fine
ha deciso di abbandonare il ruolo, con lo studio che lo ha
sostituito con Bloodsport (interpretato dalla star di
Sonic 2Idris Elba) per il progetto diretto da
James
Gunn.
Sam Raimi è
attualmente destinato a tornare nel mondo dei film a fumetti con il
prossimo Doctor Strange: nel Multiverso della
Pazzia. Tuttavia, Raimi ha
recentemente parlato della possibilità di tornare nel franchise
di Spider-Man ora
che Tobey Maguire è apparso in un nuovo
film di
Spider-Man.
Maguire è recentemente
apparso in un cameo di alto profilo in Spider-Man:
No Way Home dei Marvel Studios , dove si è unito al
personaggio di Spider-Man interpretato da Tom Holland e Andrew Garfield. Il film è stato un
grande successo e ha anche rivitalizzato l’attenzione su
personaggio e sul vedere Garfield e Maguire riprendere il ruolo di
Spider-Man nei film futuri. Con Raimi che ha essenzialmente dato il
via alla mania dei film a fumetti con la sua trilogia originale di
Spider-Man, i fan adoreranno sicuramente vedere il duo collaborare
ancora una volta. Ecco le parole del regista in merito a questa
possibilità.
“Mi sono reso conto dopo
aver realizzato Doctor Strange che tutto è possibile, davvero
qualsiasi cosa nell’universo Marvel, qualsiasi squadra”, ha
detto Raimi in un’intervista aFandango . “Adoro
Tobey. Amo Kirsten Dunst. Penso che tutte le cose siano
possibili. Non ho davvero una storia o un piano. Non so
se la Marvel sarebbe interessata a questo
in questo momento. Non so quali siano i loro pensieri al
riguardo. Non l’ho davvero inseguita questa cosa. Ma suona
bellissimo. Anche se non fosse un film di Spider-Man, mi
piacerebbe lavorare di nuovo con Tobey, in un ruolo diverso”.
Che dire, chissà cosa ci riserverà il futuro, nel frattempo però
Nel frattempo, Raimi tornerà nel mondo Marvel con Doctor Strange: nel Multiverso della
Pazzia., al cinema dal 4 maggio 2022.
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le
riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche
a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire
in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
La Warner Bros. Pictures ha
diffuso il trailer internazionale del suo film fantasy inuscita Animali
fantastici – I segreti di Silente,
con nuove scene inedite che ritraggono l’esercito di Silente
combattere contro Grindelwald. Il film arriverà nelle sale italiane
il 13 aprile.
Il video continua a mettere
in evidenza la sequenza di combattimento magico nel Regno del
Bhutan, che secondo l’Albus Silente di Jude Law è un luogo che ha un legame storico
con la magia. Il nuovo trailer presenta anche uno sguardo più da
vicino a una delle nuove creature di Newt, che lo aiuta a sfuggire
dal pericolo.Dai un’occhiata al trailer
internazionale di Animali fantastici: I
segreti di Silente di seguito:
Animali fantastici – I segreti di Silente, il
film
Animali
fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros.
Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da
J.K. Rowling. Animali
fantastici – I segreti di Silente presenta un cast
guidato dal premio Oscar
Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte
candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il
talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler,
Alison Sudol, Callum Turner,
Jessica Williams,
Katherine WaterstoneMads Mikkelsen.David Yates
ha diretto Animali fantastici – I segreti di
Silente, un film scritto da J.K. Rowling
e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di
J.K. Rowling. I produttori del film sono
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel
Wigram e Tim Lewis, mentre Neil
Blair, Danny Cohen, Josh
Berger, Courtenay Valenti e
Michael Sharp sono i produttori esecutivi.
In Animali
fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus
Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert
Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo
del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente
affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di
guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso
Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano
vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di
seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a
lungo Silente potrà restare in disparte?
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia George
Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo
vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le
relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e
“Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”),
la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood
(“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”,
“Animali fantastici e dove
trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates,
Mark Day (“Animali
fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film
di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar®
James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i
crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”,
“Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).
La Warner Bros. Pictures presenta
una produzione Heyday Films, un film di David Yates,
Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film
sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e
l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile
2022.
Oltre ai profondi e oscuri segreti
che A ha sapientemente scagliato contro le
protagoniste di Pretty Little Liars, anche le bugie da loro
raccontate le hanno spesso messe nei guai. In diverse occasioni,
infatti, i personaggi principali dello show sono stati costretti a
insabbiare la verità per proteggere se stessi o qualcuno a loro
caro.
Le “interferenze” continue della
misteriosa A, hanno portato scompiglio a più
riprese nelle vite delle nostre eroine, ma ci sono state anche
bugie confezionate da loro stesse che hanno influenzato gli
avvenimenti della serie e i rapporti interpersonali.
Aria ha detto a Ezra di essere al
college
Quando Aria
(Lucy
Hale) ed Ezra si sono incontrati per la prima
volta, quest’ultimo ha pensato che Aria fosse una
studentessa universitaria, chiedendole quindi in che cosa si stesse
specializzando. Invece di correggerlo, Aria ha
assecondato la sua supposizione, affermando di essere appassionata
di letteratura inglese. Quando si sono rincontrati,
Aria ha capito che Ezra era il
nuovo supplente e lui ha scoperto che lei non era altro che una
studentessa del liceo.
La bugia apparentemente innocua di
Aria ha condotto alla sua relazione clandestina
con Ezra, segreto sfruttato da A
per tormentarla per la maggior parte della prima stagione. Inoltre,
questa relazione segreta ha generato un meccanismo di bugie su
bugie, poiché Aria ha mantenuto il segreto sia con
gli amici che con la famiglia, a causa della inadeguatezza di una
relazione tra un’insegnante più anziana e una studentessa
minorenne.
La morte di Alison
La serie tv Pretty Little Liars è iniziata con il mistero
della scomparsa di Ali, la cui morte è stata poi
confermata alla fine dell’episodio pilota. Tuttavia, man mano che
la serie è andata avanti, i segreti e le bugie occultati dai
personaggi principali sono venuti a galla, rivelando che Alison non
era veramente morta. La sua scomparsa e morte sono stati gli eventi
scatenanti per la trama centrale della serie, che hanno coinvolto
le ragazze in una serie di infausti eventi, a causa delle azioni
portate avanti dal misterioso personaggio di
A.
Mentre le ragazze continuavano a
ricevere messaggi dalla presunta defunta Alison (Shay
Mitchell), hanno iniziato anche ad avere visioni della
ragazza; dopo che Hanna (Ashley
Benson) viene investita da un’auto, in uno dei momenti più
inquietanti di Pretty Little Liars, Alison
appare in ospedale, e ricompare poi in un fienile cercando di
mettere in salvo Emily dal soffocare.
Alison è un personaggio estremamente intrigante,
poiché non rivela mai completamente che potrebbe essere ancora viva
e continua a perpetuare la convinzione che sia morta.
La laurea di Emily al college
Il salto temporale di cinque anni
ha rivelato che Emily si è trasferita in
California per studiare alla Pepperdine
University. Tuttavia, poco prima di completare i suoi
studi, la ragazza ha dovuto affrontare il grande lutto della
perdita del padre, il cui dolore l’ha portata a lasciare il college
e ad abbandonarsi all’alcool. Piuttosto che confessare onestamente
a sua madre la sua sofferenza, Emily ha preferito
inviarle una “finta” foto della sua laurea.
Il crollo di Emily
dopo la morte del padre è più che comprensibile, ma le decisioni
che ha preso in seguito hanno solo peggiorato le cose per lei e per
gli altri. Dopo aver speso tutta la sua eredità, ha iniziato a
lavorare in un bar e ha donato i suoi ovuli per guadagnare soldi,
ma A.D. ne è entrata in possesso e
Alison ha finito per portare in grembo il figlio
di Emily.
Spencer ha spacciato il saggio di
Melissa per suo
Dopo aver faticato con un saggio di
storia russa, Spencer ha copiato quello che
Melissa aveva scritto anni prima, spacciandolo
come suo. Non si è nemmeno preoccupata di alterare lo stile di
scrittura o la lunghezza: tutto ciò che ha fatto è stato cambiare
il nome e la data sul saggio.
Anche se questo è un “inganno”
minore rispetto agli standard di Pretty Little Liars, la bugia si è aggravata
quando il suo insegnante è rimasto così impressionato dal saggio
che l’ha proposto per un premiazione. Spencer ha
quindi vinto il premio ma, molto probabilmente, è stata A ad
orchestrarne la vittoria, per poi poterla ricattare in futuro
Fortunatamente, ha finito per confessare il plagio a suo padre
prima che A potesse rovinarle la vita
nell’episodio “Reality Bites Me“.
Hanna ha confessato di aver ucciso
Charlotte
Nel tentativo di attirare
Uber A fuori dal suo nascondiglio,
Hanna ha mentito dicendo di essere stata lei ad
uccidere Charlotte nell’episodio della sesta
stagione “Did You Miss Me?” All’epoca, la loro
misteriosa inseguitrice pretendeva le prove dell’assassino di
Charlotte e avrebbe reso la vita delle ragazze un
inferno finché non le avessero consegnato l’assassino.
Anche se il gruppo ha escogitato
dei piani per catturare A, le ragazze sono state
sempre battute, e il loro piano è fallito quando
Hanna è stata rapita da A.D.,
minacciata e torturata, ma l’antagonista gemella di Spencer arriva
poi a capire che la sua confessione è una bugia.
Mona ha confessato di aver ucciso
Wilden
Ashley, la madre
di Hanna, è stata arrestata per l’omicidio di
Wilden nell’episodio della quarta stagione,
“The Guilty Girl’s Handbook“. Per salvare sua
madre, Hanna ha deciso quindi di confessare
l’omicidio e si è rivolta a Mona per avere
consigli su come mentire in modo convincente ai poliziotti. Dopo
essere stata istruita da Mona a riguardo,
Caleb ha impedito ad Hanna di
attuare il suo incerto piano, ma Mona non l’ha
ascoltata e ha confessato di aver ucciso
Wilden.
Le motivazioni di
Mona esplicitate in questa falsa confessione non
erano chiare, e sono state lasciate per lo più alla speculazione; è
possibile che avesse ancora un debole per Ashley e
Hanna, dato che erano molto legate nelle stagioni
precedenti, e che abbia confessato per salvarle entrambe. D’altra
parte, la sua confessione potrebbe essere stata parte di un grande
schema elaborato da A, per mettere le
liars ancora più nei guai.
La storia di Ezra con Alison
Uno dei più grandi colpi di scena
in Pretty Little Liars è stata l’inquietante
verità su Ezra che nessuno avrebbe potuto
immaginare: il suo incontro con Aria nell’episodio
pilota era in realtà una bugia, perché lui sapeva già chi fosse, e
ha iniziato una relazione con lei per ottenere informazioni per il
suo romanzo sul crimine di Alison. Aveva
infatti incontrato e frequentato brevemente Alison
prima della sua scomparsa ed era diventato ossessionato dal
risolvere il suo omicidio.
Ezra e
Aria hanno lottato per la loro relazione fin da
quando lui era il suo insegnante. Inoltre, la loro relazione
segreta è stata una delle armi che ha A ha usato
più spesso contro Aria, il che ha reso la
rivelazione della falsità di Ezra ancora più
devastante: dopo tutto quello che Aria aveva
dovuto sopportare a causa del suo amore per Ezra,
realizzare che le sue intenzioni non sono mai state genuine è stato
un vero e proprio tradimento per Aria.
La gravidanza di Melissa
Melissa ha sempre
avuto altrettanti segreti nascosti, come il fatto di aver
seppellito Bethany Young perché pensava che
Spencer l’avesse colpita con una pala. Per quanto
riguarda le bugie, però, la più grossa che abbia mai raccontato è
stata fingere di essere incinta, anche se ha perso il bambino dopo
aver trovato Ian morto.
A causa del suo dolore,
Melissa potrebbe aver pensato che fosse più facile
fingere di essere ancora incinta piuttosto che rivelare che anche
lei aveva perso il bambino, e dover affrontare la compassione della
gente. In seguito ha confessato a Spencer che
stava per aprire il suo cuore riguardo la perdita del bimbo, fino a
quando non l’ha vista con il telefono di Ian, che
era stato in realtà piazzato lì da A, per
incastrarla.
Caleb ha spianto Hannah per conto
di Jessica
Quando Hanna ha
incontrato Caleb per la prima volta, era un
senzatetto; lo nascose nel suo seminterrato per dargli un posto
dove stare e cibo caldo da mangiare. A sua insaputa, lui ha
approfittato della situazione e l’ha spiata, vendendo informazioni
su di lei a Jenna.
Caleb ha
continuato a fingere per un po’ perché credeva che
si trattasse solo di una “rivalità tra belle ragazze” tra
Hannah e Jenna. Una volta che ha
iniziato a sviluppare sentimenti per Hanna,
tuttavia, ha smesso di lavorare con Jenna e ha
iniziato a prendersi cura di Hanna. Nel corso del
tempo, è diventato il suo protettore e un membro chiave della loro
squadra, aiutandoli nella loro guerra contro le molte versioni di
A. che abbiamo conosciuto.
Toby nell’A-Team
A Spencer si è
spezzato il cuore quando ha scoperto che Toby era
un membro dell’A-Team e ha orchestrato
molte delle torture che lei e i suoi amici hanno subito. In
seguito, quando la sua morte è stata inscenata, anche lei è
diventata un membro della squadra – soprattutto per trovare delle
risposte – e ha scoperto che Toby era davvero
vivo.
Toby ha confessato
che faceva parte dell’A-Team solo per proteggerla;
aveva mentito a Mona e all’organizzatore misterioso
dell’A-Team, affermando di non amare
Spencer. Anche se il tira e molla tra
Spencer e Toby conseguente questa
rivelazione ha disorientato, è stato un sollievo per la maggior
parte dei fan di Pretty Little Liars che volevano che la loro
perfetta relazione continuasse.
Arriva in sala Sonic
2, il secondo capitolo della serie Sonic, anche stavolta diretto da Jeff
Fowler, tratto dall’omonimo videogame uscito dal grande
ventre della multinazionale giapponese Sega nel 1991, e diventato
nel corso di questi decenni un vero e proprio impero, sia dal punto
di vista del contributo nel gigantesco immaginario del mondo video
ludico, che di quello economico, considerando il merchandise che ne
è venuto fuori.
Valutato per lungo tempo come uno
dei personaggi in lizza per lo scettro dei migliori della storia
dei videogame, in particolare a confronto con Super Mario, è
infatti ad oggi tra i primi sette più venduti di sempre. Il piccolo
Sonic è un riccio di colore blu, proveniente dal pianeta Mondian,
vivace e pieno di vita, dallo spirito frizzantino, propositivo ed
entusiasta all’idea di nuove missioni da compiere.
Sonic 2, la trama del
film
Appena due anni fa era uscita la
prima trasposizione cinematografica, con quel mattatore di Jim Carrey nei panni del Dottor Ivo “Eggman”
Robotnik, malefico cattivone dai lunghi baffi e la testa pelata,
che anche questa volta ne ricalca gioiosamente i panni.
Il compito di Sonic è quello di
arginare le male intenzioni del dottore, mentre tenta la scalata
nel mondo delle responsabilità, sperando, nel frattempo, di
aggiudicarsi l’approvazione affettiva dei suoi amici dal piglio
genitoriale Tom e Maddie Wachowski (James
Marsden e Tika Sumpter). Ad unirsi inaspettatamente alla nuova
avventura, due vecchie conoscenze del gioco: Tails, una volpina
dalla coda doppia, e Knuckles, un’echidna rossa. Il primo si
alleerà con il protagonista e lo supporterà con la sua infinità di
gadget, mentre il secondo inizialmente partirà dal suo pianeta con
il proposito di far fuori Sonic, e saranno i nostri piccoli eroi a
mostrarci la via per lo svelamento di cosa voglia dire essere
amici, nemici e in tutto ciò lottare forte.
Sonic
2 è decisamente quel che si può definire un prodotto
per famiglie, al netto di una probabile carenza (se non totale
assenza) di preparazione dello spettatore riguardo al videogioco.
Il film di Jeff Fowler nasce da un terreno già
molto fertile e riesce ad ottenere un ottimo successo con la
prima uscita appena prima dell’inizio del lockdown. Con questo
sequel mantiene lo stesso ritmo, aggiungendone altro, anche con
l’ausilio di molti rimandi al gioco, ma non solo.
Il piglio da giullare compiaciuto e narcisista
A tenere alto il tenore della
storia è sicuramente la cattiveria ricalcata dall’interpretazione
di Jim Carrey, che forse a tratti ricorda
quell’Enigmista che fu in Batman Forever di Joel Schumacher nel ’95. E il motivo
è che è estremamente evidente quanto ci sia sempre del suo
personale divertimento nel fare tutto quel che fa: il piglio da
giullare compiaciuto e narcisista, ma con quella vena malinconica e
bonaria che spesso gli scappa, senza che forse nemmeno se ne
accorga. Tant’è che quando esce di scena, oppure le sequenze
prevedono tutt’altre ambientazioni, ecco che la tenuta
dell’andamento narrativo cala.
Ma, dopotutto, poco importa. Gli
sketch strappano qualche sorriso e i personaggi restituiscono
quella placida sicurezza ovattata che tutto andrà per il meglio. E
ad eseguire ogni cosa secondo programma sono soprattutto i dialoghi
e il rendimento del resto del cast, che è inevitabilmente
didascalico, ma tutto sommato credibile.
A fare la parte degli eroi che
riflettono e cambiano le proprie posizioni dopo un attento esame
della realtà circostante, sono i più insospettabili, specialmente
utilizzando uno sguardo bambino, che in questi casi è senz’altro il
migliore da tenere. Infine, a corona di tutto, una decisa nota di
merito alle scene d’azione. Quelle, sì, danno qualche piccola
emozione da top player.
Il comportamenti di
Ezra Miller (noto per aver interpretato
The
Flash nel DCEU e presto sarà
visto riprendere il ruolo di Credence Barebone in
Animali
fantastici: I segreti di Silente) continua a
tenere banco ad Hollywood. Infatti è di oggi la notizia (via
Rolling Stone) che
in seguito ai recenti sviluppi la Warner Bros. si è vista costretta
a fissare un incontro di emergenza per parlare del futuro
dell’attore e le relazioni con la compagnia.
Secondo quanto riferito, Miller ha
minacciato di bruciare una coppia alle Hawaii la scorsa settimana,
almeno stando ai documenti del tribunale relativi al suo
arresto. Successivamente Stoyan Kojoukarov e sua moglie,
Niegel Hayes, hanno presentato una richiesta di ordine
restrittivo temporaneo contro Miller, dopo che l’attore ha
fatto irruzione nella finestra della loro camera da letto e per
minacciarli a morte.
Secondo Rolling
Stone, l’incontro avvenuto negli uffici dello Studios è
servito a discutere di un’eventuale sospensione di tutti i progetti
futuri che coinvolgono Miller, così come di eventuali apparizioni
pubbliche che coinvolgono l’attore. Un insider ha rivelato che
Miller ha avuto “frequenti crolli” durante la produzione di
The
Flash che hanno rischiato di far saltare le riprese.
C’è da sottolineare che nessuno di questi episodi sul set ha
rappresentato una condotta violento.
L’ordine restrittivo contro Miller
afferma che i Kojoukarov stanno continuando a soffrire emotivamente
a causa del suo comportamento e sono preoccupati che potrebbe
potenzialmente molestarli ulteriormente qualora si trovasse nelle
loro vicinanze. Questo è accaduto dopo che l’attore era già stato
arrestato alle Hawaii per condotta disordinata e molestie
domenica 27 marzo, a seguito di un alterco in un bar
karaoke. Secondo quanto riferito, Miller è stato arrestato e
accusato di tali accuse, prima di essere rilasciato su cauzione di
$ 500.
Al momento non sappiamo se
l’accaduto possa in qualche modo alterare l’uscita di
The
Flash, che è attualmente programmata per uscire nelle
sale il 4 novembre.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Celebre per film come Buon compleanno Mr.
Grape,Chocolat e Hachiko
– Il tuo migliore amico, il regista svedese Lasse
Hallström si è sempre distinto per i suoi melodrammi,
capaci di suscitare nello spettatore emozioni forti e
irresistibili. Uno dei suoi film più recenti, Il
pescatore di sogni (qui la recensione) è un ennesimo
perfetto esempio delle capacità del regista con questo genere di
storie. Egli ripropone qui un uomo ordinario catapultato suo
malgrado nel pieno di un’avventura straordinaria e ai limiti del
possibile, dove come sempre sarà l’amore il motore primario del
tutto.
Il film è la trasposizione
cinematografica del romanzo Pesca al salmone nello Yemen,
scritto da Paul Torday. Pubblicato nel 2007, il
libro è basato sulle vere esperienze di lavoro di Torday nel
governo britannico, come anche sulla sua forte passione per la
pesca al salmone e il Medio Oriente. Combinando tutti questi
elementi, lo scrittore ha dato vita ad un racconto particolarmente
emozionante, vincitore di numerosi prestigiosi riconoscimenti. La
fama del libro lo ha dunque fatto essere sin da subito un titolo
perfetto per essere portato al cinema, dove ha poi ottenuto un
discreto successo insieme ad un’accoglienza critica generalmente
positiva.
Per tutti gli amanti del genere, di
quei film dove la forza d’animo vince su ogni ostacolo e i sogni
diventano realtà, Il pescatore di sogni è un titolo da non
lasciarsi sfuggire assolutamente. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi al libro, alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Il pescatore di sogni: la
trama del film e le differenze con il libro
Protagonista del film è
Alfred Jones, uno scienziato timido e introverso
che grazie alle sue conoscenze di ittica si ritrova a lavorare per
il governo britannico. Le attività che compie, tuttavia, sono
quantomai monotone e contribuiscono, insieme ad un matrimonio
insoddisfacente, a rendere ancor più piatta la sua già ordinaria
esistenza. Per lui tutto cambia quando si ritrova inaspettatamente
coinvolto dallo sceicco Muhammad nel folle
progetto di questi. L’uomo, infatti, aspira ad introdurre il
salmone nell’arido territorio dello Yemen. Un piano che Alfred non
può che trovare ridicolo, ma al quale dovrà sottostare per volere
del suo governo.
La portavoce del governo
Patricia Maxwell, infatti, vede nelle intenzioni
dello sceicco un modo per distogliere l’attenzione mediatica
dall’ultima operazione fallimentare del governo britannico in Medio
Oriente. A convincere lo scienziato a introdurre la pesca al
salmone nelle acque degli altipiani dello Yemen è la visione
mistica del mondo del pascià. Non sarà solo il carisma di Muhammad
a conquistare Alfred, ma anche la sua assistente Harriet
Chetwode-Talbot, che lo aiuterà a capire cosa vuole dalla
sua vita e a smuovere la sua scialba e grigia esistenza.
Scritto come romanzo epistolare,
ovvero composto da una serie di lettere, e-mail, interviste,
articoli e altre tipologie di scritti, il libro necessitò di
un’attenta riscrittura per la sceneggiatura. La sceneggiatrice
Simon Beaufoy apprezzò molto la sfida di trarre da
questa moltitudine di testi un racconto unico e coeso. Ovviamente
ciò rese inevitabili alcune modifiche, che hanno portato il film a
differire per buona parte dal suo testo di base. La più
significativa delle differenze è quella che vede il portavoce del
governo passare dall’essere un uomo nel libro a una donna nel film.
Inoltre, viene resa più centrale la storia d’amore tra Alfred e
Harriet.
Il pescatore di sogni: il
cast del film
Ad interpretare Alfred Jones vi è
l’attore Ewan McGregor,
celebre per film come Trainspotting o Big Fish.
McGregor ha raccontato di aver accettato il ruolo in Il
pescatore di sogni proprio per via di alcune similitudini
riscontrate tra il personaggio di Jones e quello interpretato in
Big Fish. Per prepararsi al ruolo, egli non solo ha letto
attentamente il libro da cui il film è tratto, ma ha anche dovuto
imparare a pescare a far “volare” i pesci. Dopo un lungo
addestramento, l’attore è riuscito a trovare la tecnica giusta per
riuscire in tale attività apparentemente semplice ma in realtà
molto complessa.
Accanto a lui, nel ruolo di Harriet
Chetwode-Talbot, la donna di cui Alfred si innamora, vi è l’attrice
Emily Blunt,
rimasta particolarmente affascinata dalle tematiche e dalla storia
in sé. Ad interpretare lo sceicco Muhammad vi è invece l’attore
Amr Waked, visto in popolari film come
Lucy e Wonder Woman 1984. Ad interpretare la
porta voce del governo, Patricia Maxwell, vi è l’attrice Kristin Scott
Thomas, mentre il marito di lei è interpretato da
Tom Beard. Nel film recitano poi anche Tom
Mison nei panni del capitano Robert Mayers e
Catherine Steadman in quelli di Ashley.
Rachel Stirling, infine, è la moglie del
protagonista.
Il pescatore di sogni: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
pescatore di sogni grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 6 aprile alle ore 21:00
sul canale Iris.
Mentre è impegnato nella promozione
del suo prossimo film, il regista Michael Bay
durante un’intervista ha rivelato che gli piacerebbe girare un film
di supereroi ma ha anche posto una condizione per lui
imprescindibile.
“Non è che non sia
interessato alla Marvel“, ha detto Bay a
ComicBooK, facendoeco a delle dichiarazioni
fatteprecedentemente. “Come dice
Ridley Scott, la cosa più complicata per un regista e
la cosa più divertente allo stesso modo è costruire un
mondo”.“Non sono il tipo da entrare
in Star
Wars di George Lucas e fare Star Wars 5. Non sono io. Non
sono io quello che entrerà in Iron Man 7. Non sono quello che
farà Batman 10. Voglio fare le mie cose. Mi
piacerebbe fare una cosa da supereroe ma voglio farlo alle mie
condizioni e creare il mio mondo“.
Vi ricordiamo che Ambulance del
regista è già uscito al cinema nelle sale italiane.
Ambulance è
interpretato dal candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal (Spider-Man:
Far From Home; Zodiac), il vincitore del Primetime Emmy
Yahya Abdul-Mateen II (The Matrix:
Resurrections; Watchmen) e Eiza
González (Baby
Driver; Bloodshot) nel ruoli principali. Gyllenhaal e
Abdul-Mateen II interpretano fratelli adottivi che stanno tentando
la più grande rapina nella storia di Los Angeles, mentre Gonzalez
interpreta un EMT che i due prendono in ostaggio.
Becky
Lynch è una delle wrestler femminili più
prolifiche nel roster della WWE al giorno d’oggi. Proprio come
la sua collega Cavallerizza Sasha Banks, anche lei è interessata a
trasformare la sua celebrità nel wrestling in ruoli a Hollywood e
oltre. Infatti, in una recente intervista
a ComicBook, Becky
Lynch ha rivelato di essere in trattative con la Marvel per un possibile ruolo nel
MCU nel 2020 pochi giorni
prima di rendere pubblica la sua gravidanza.
Becky oggi ha confermato che dai colloqui di allora non è
emerso nulla di solido, o almeno nulla di cui si possa parlare
pubblicamente. Ecco le sue parole:“Forse
potrebbe esserci qualcosa in futuro”, ha
detto. «Forse, forse… non diciamo segreti da
queste parti. Non diciamo i segreti della Marvel da queste
parti.
Becky Lynch (vero nome
Rebecca Quin) è già apparsa in diversi progetti in cui recita tra
cui The Marine 6: Close
Quarters e Rumble per
la divisione cinematografica della WWE. Nel 2020 è stata anche
apparsa tra le guest
inBillionsdi Showtime. Se fosse apparsa come un eroe sul grande
schermo, si sarebbe unita al collega della WWE Dave Bautista, che è famoso per il ruolo di
Drax Il Distruttore nella serie
Guardiani della Galassia.
I Marvel Studios hanno rilasciato una serie di
nuovi poster e un nuovo spot per l’attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della
Follia di Sam Raimi. I nuovi contenuti danno il
via alle prevendite negli USA. Il sequel del MCU guidato da
Benedict Cumberbatch è attualmente previsto per
l’arrivo nelle sale venerdì 4 maggio.
I poster di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia presentano entrambi il cast principale con
lo stregone protagonista di
Cumberbatch e Scarlet Witch di Elizabeth Olsen in prima linea. Il nuovissimo
spot TV presenta alcuni nuovi filmati della missione degli eroi per
salvare il Multiverso. Il video conferma anche il ritorno
di WandaVision con Julian Hilliard e
Jett Klyne nei panni rispettivamente di Billy e Tommy.
Descritto come il primo film horror
del Marvel Cinematic Universe,
Doctor Strange: nel Multiverso della
Pazzia vede il ritorno di Cumberbatch mentre
riprende il ruolo del dottor Stephen Strange. Questa volta lo
Stregone Supremo sarà affiancato da Scarlet Witch,
interpretata da Elizabeth Olsen, reduce dal
successo di critica in WandaVision. Il sequel dovrebbe collegarsi
agli eventi di WandaVision,Loki e Spider-Man: No Way Home.
1 di 3
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il
film
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor
Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il
25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Secondo quanto riferito da
Collider, la durata di Jurassic
World – Il dominio è stata resa nota e fa
diventare il film il più lungo della storia del franchise, sia di
Jurassic World che di Jurassic Park. Il prossimo trequel
funge da culmine di entrambe le storie mentre il mondo è alle prese
con i dinosauri che sono ormai arrivati nel mondo costringendo
l’umanità a imparare a vivere e cacciare insieme alle creature
mortali in seguitoagli eventi di Jurassic World:
Il Regno Distrutto. Volti nuovi e
familiari dovranno collaborare nel tentativo di trovare il modo di
riportare l’equilibrio nel mondo prima che una nuova era di
dinosauri prenda il sopravvento.
Jurassic
World – Il dominio vedrà il ritorno delle star
originali di Jurassic Park e dei
veterani della trilogia del sequel, tra cui Chris
Pratt,
Bryce Dallas Howard,
Laura Dern,
Sam Neill,
Jeff Goldblum, Daniella Pineda, Isabella Sermon, Justice Smith,
Omar Sy e BD Wong. Inoltre il film
segnerà anche l’introduzione del franchise di Mamoudou
Athie, Scott Haze, Dichen Lachman, DeWanda Wise e
Campbell Scott, che assume il ruolo del CEO di
Biosyn Genetics, il dottor Lewis Dodgson, da Cameron Thor
nell’originale Jurassic
Park. Colin
Trevorrow è tornato al timone del
filmcon una sceneggiatura che ha
scritto insieme a Emily Carmichael e in seguito a molteplici
ritardi legati al COVID, il film si sta preparando per uscire nei
cinema quest’estate e il pubblico sarà finalmente coinvolto in una
lunga avventura. vA poco più di due mesi dall’uscita del
film, la durata di Jurassic
World – Il dominio è stata rivelata. Secondo quanto
riferito, il trequel di dinosauri durerà 2 ore e 26 minut. La
puntata più breve di entrambe le serie è quella di Jurassic Park
III, che ha totalizzato poco più di 92 minuti.
Jurassic World – Il dominio, il film
In Jurassic
World – Il dominio vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Dopo una pausa di quasi sei anni,
Daisy Ridley nota per la saga di Star
Wars pone fine al suo blackout dai social media.
L’attrice molto stimata è nota soprattutto per il suo ruolo da
protagonista come Rey nella trilogia del sequel
di Star
Wars. Ridley è apparso per la prima volta in Il
risveglio della forza nel 2015, riprendendo il ruolo Rey
in Gli ultimi Jedi e per L’ascesa
di Skywalker. Al di fuori dell’universo di Star
Wars, la Ridley ha recitato in film come Omicidio sull’Orient Express, Ophelia e Chaos
Walking. Di recente ha fatto un’apparizione a
sorpresa nel film Netflix di Judd Apatow, The Bubble, che
è stato accolto con aspre critiche e recensioni negative.
Nel 2016,
Daisy Ridley ha
chiuso il suo account Instagram dopo aver accumulato più di 2
milioni di follower, citando un’enorme pressione per fornire nuovi
post in modo coerente. A quel tempo, l’attrice con la spada laser
arrivò al punto di dire che il suo uso di Instagram e Facebook
sarebbe stato per sempre “tagliato via come un arto di
Skywalker”. Ridley ha anche condiviso pubblicamente le sue
convinzioni sugli effetti negativi dei social media e ha elogiato
altre celebrità per essersi allontanate dai rispettivi account.
Quasi sei anni dopo aver
abbandonato del tutto i social media, la
Ridley è tornata dalla sua pausa con un nuovo post su
Instagram. Nella foto, Ridley sorseggia il tè in accappatoio e
indossa un set di occhiali molto appropriato per Star
Wars. Dai un’occhiata al post qui sotto:
Alexander Skarsgård guida un’incursione vichinga in
una nuova clip di The
Northman l’atteso nuovo film del regista Robert
Eggers. Il film è interpretato da Skarsgård nei panni di un giovane
principe vichingo impegnato in un’epica e sanguinosa missione per
vendicare l’omicidio di suo padre.
Alexander Skarsgård è affiancato dai co-protagonisti
Nicole Kidman, Anya
Taylor-Joy, Ethan
Hawke, Willem
Dafoe e dal cantante
Björk. Eggers ha scritto la sceneggiatura di
The
Northman con il premiato poeta e romanziere
islandese Sjón (Lamb).
Eggers è noto soprattutto per i
suoi film The
Witch and The
Lighthouse, famosi per le loro sequenze di
violenza a tinte horror. The
Northman sembra essere uno sforzo più
commerciale di Eggers, anche se ha recentemente chiarito che il
film conserva ancora la sua strana sensibilità, definendolo un
“film vichingo artistico, ma commerciale” e che la sua
migliore intenzione era quella di fare un film simile a
Braveheart o
Il gladiatore. Il film è stato girato
in Islanda, che la star Taylor-Joy ha trovato
“irritantemente gioiosa “. Ecco di seguito la clip!
The
Northman, il nuovo film di Robert
Eggers, il regista del film horror acclamato dalla
critica, The Witch, ha potenzialmente
messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto,
The
Northman, prodotto dalla New Regency.
La vincitrice dell’Oscar
Nicole Kidman,
Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di
The Witch, Bill Skarsgård,
Björk e il candidato all’Oscar Willem
Dafoe fanno parte del cast, prodotto da Lars
Knudsen (Hereditary, Midsommar).
The
Northman è descritto come una saga di
vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo.
Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere
islandese Sjón.
Presentato al Festival
di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe
e Robert Pattinson, è invece il secondo film di
Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese.
Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla
Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs
di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici
cinematografici.
Per questo suo esordio
la Gyllenhaal sceglie come protagonista l’attrice versatile e di
grande talento e vincitrice di un premio Oscar, grazie a un film
presentato proprio al Lido nel 2018, La Favorita
di Yorgos Lanthimos. Parliamo di
Olivia Colman che è affiancata da un cast di
tutto rispetto in cui si distinguono
Dakota Johnson, Ed Harris, Paul Mescal, Jessie
Buckley, Oliver Jackson-Cohen, Alba Rohrwacher e
Peter Sarsgaard.
La Figlia
Oscura (The Lost Daughter), ambientata in Grecia,
dove Leda, la protagonista, una docente universitaria specializzata
in letterature comparate, decide di passare un periodo di vacanza.
La spensieratezza tipica della villeggiatura stride con lo stato
d’animo della donna, il suo atteggiamento è straniante,
apparentemente
malinconica è invece incapace di liberarsi dai sensi di colpa e dai
fantasmi del suo passato.
La regista sceglie di
mostrarci questo attraverso i continui flashback della giovane Leda
che tenta di costruirsi una propria carriera accademica mentre è
alle prese con l’essere mamma di due bambine. Tutta questa
autoanalisi è innescata dall’incontro con i suoi vicini di
ombrellone, una famiglia numerosa e sui generis.
Il film catalizza bene l’attenzione
Soggetto non semplice
dunque quello scelto da Gyllenhaal per questa sua prima esperienza
alla regia in cui mette la macchina da presa al servizio della
storia. La regista sa ben catalizzare l’attenzione dello spettatore
esaltando la solitudine della protagonista e dilatando i tempi
della narrazione, a voler sottolineare che le emozioni non sono
sempre sinonimo di frenesia ma anche e soprattutto di riflessione.
La sua direzione è ragionata ma mai superflua e gioca con i toni
della luce naturale.
Gli spettatori sono
tutti un po’ in vacanza con Leda, la “playlist” che l’accompagna è
bellissima ma nessuno riesce davvero a divertirsi perché si avverte
una sensazione di perenne ansia silente. La Gyllenhaal dimostra di essere capace di
costruire la tensione soprattutto nella scena in cui la bambina,
figlia dei vicini, sparisce dalla spiaggia. Il film è anche ricco
di metafore che si rifanno direttamente alla narrazione della
Ferrante e che la sceneggiatura sa ben integrare. Il film convince
ma resta qualche punto opaco, non ben sviluppato quasi a
voler suggerire che leggere il libro potrebbe aiutarci a capire
meglio i personaggi e le loro ragioni.
Dal canto suo Maggie Gyllenhaal, attraverso la storia
scritta da Ferrante, riesce a porre attenzione su temi importanti
propri dell’universo femminili forse mai mostrati così direttamente
in una pellicola. I flashback risultano essere i veri punti
nevralgici del film, visto che non solo svelano il passato di Leda,
ma mettono in risalto le cicatrici che lei si porta dentro e la
rabbia verso sé stessa ben interiorizzate nell’interpretazione
dalla Leda adulta di Colman.
Il ritorno di Black
Panther 2: Wakanda Forever di Daniel Kaluuya è stato oggi rivelato
dall’assistente costumista del film. Come molti di voi sapranno i
Marvel Studios stanno lavorando a un
sequel di Black Panther da poco dopo l’uscita
del film originale nel 2018, quando ha infranto le aspettative al
botteghino e ha ottenuto una nomination come miglior film agli
Oscar. Il regista Ryan Coogler ritornerà dietro la
macchina da prese per dirigere Black
Panther 2, che attualmente ha una data di uscita
fissata per questo novembre 2022. Il film è ancora in corso anche
dopo la tragica scomparsa della star Chadwick Bosemannel
2020, con i Marvel Studios che hanno deciso di
non fare un recast di T’Challa.
Senza il protagonista originale del
franchise, si prevede che Black
Panther: Wakanda Forever darà spazio ad altri
personaggi secondari portandoli ad assumere dei ruoli più
importanti in tutto l’arco narrativo della storia. Questo
probabilmente vedrà Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke),
Okoye (Danai Gurira) e Nakia (Lupita Nyong’o) avere più spazio sul
schermo di prima. Altri membri del cast confermati per un ritorno
sono Everett K. Ross di Martin Freeman e Ramonda di Angela Bassett, oltre a nuove aggiunte come
Michaela Coel. Inoltre è stato confermato che il cast di
Black Panther
2includerà anche il debutto nel MCU di Riri Williams alias
Ironheart (Dominique Thorne), e si vocifera che
Tenoch Huerta interpreterà Namor the
Sub-Mariner.
Un membro del cast di Black Panther
di cui non
era stato confermato il ritorno prima di oggi era Daniel Kaluuya, che interpretava W’Kabi nel
film originale. Ora sembra che anche lui sia destinato a
riprenderà il suo ruolo in Black
Panther: Wakanda Forever. A rivelarlo è stata
l’assistente costumista Stacy Caballero che ha aggiornato il
curriculum sul suo sito web, che includeva la conferma del suo
coinvolgimento in Black
Panther: Wakanda Forever. Il suo curriculum
elenca che ha contribuito a realizzare i costumi per
Bassett, Nyong’o e Kaluuya, il che dovrebbe
confermare che W’Kabi è in qualche modo ritornerà nel sequel.
Black Panther: Wakanda Forever, il film
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel
Studios per interpretare il villain principale del
sequel.
La star di Ambulance,
Jake Gyllenhaal ha ammesso di aver desiderato per
tutta la carriere di voler lavorare in un film di Michael Bay e
oggi ne ha anche rivelato il motivo. Come molti di voi sapranno
l’attore insieme a Yahya Abdul-Mateen II ed
Eiza González è protagonista di Ambulance,,
il film basato sull’omonimo film danese del 2005 che racconta la
storia di due rapinatori che rubano un’ambulanza e si danno alla
fuga dopo che il loro tentativo di rapinare una banca li mette in
pericolo.
Indipendentemente
dall’opinione che i fan e i critici hanno di Bay, non si può negare
che sia uno dei nomi più riconoscibili nel cinema d’azione. Dai
suoi cinque film diTransformersai suoi film Bad
Boys, il regista si è sicuramente fatto un
nome e il suo stile di regia è preciso e definito. Come molti
sanno, Bay è particolarmente noto per i suoi film pieni di caotiche
sequenze d’azione che i suoi fan
hanno soprannominato amorevolmente
“Bayhem”. Oltre a “Bayhem”, ci si può
generalmente aspettare che i film di Bay contengano messaggi molto
pro-America (in particolare pro-militari), alcune donne poco
vestite e, naturalmente, molti, molti elicotteri. Sebbene questi
marchi a volte possano dividere il pubblico, Bay è sicuramente
riuscita a guadagnarsi negli anni una posizione di rispetto
nell’olimpo di Hollywood.
In una recente intervista
con People alla
premiere di Los Angeles di Ambulance,,
la star
Jake Gyllenhaal ha ammesso di aver sempre voluto
recitare in un film di Bay. Gyllenhaal ha dichiarato di essere
cresciuto a Los Angeles (dove è ambientato Ambulance)
e da ragazzo sognava inseguimenti in auto per le strade come
raffigurato nelle avventure d’azione di Bay. Per
Jake Gyllenhaal, “realizzarlo” era come
vivere un sogno. Dal punto di vista della recitazione,
l’attore ha anche sottolineato che la realtà esagerata di un film
pieno di Bayhem “consente così tanto spazio per il
divertimento”. Di seguito le sue
dichiarazioni:
“Ho sempre fatto questo
tipo di sogno sin da quando ero più giovane di essere in un film di
Michael Bay, ed è semplicemente divertente interpretarlo in qualche
modo. Essere in una città in cui sono cresciuto, dove sei un
ragazzino che pensa alle macchine, agli inseguimenti in macchina e
cose del genere semplicemente è come un sogno che si realizza.
Essere una star d’azione in un film così poi ti lasciatanto spazio
al divertimento, agli scherzi e all’assurdità”.
A giudicare da quanto visto
nel filmAmbulance,
Jake Gyllenhaal non avrebbe potuto scegliere un film
di Bay migliore per realizzare i suoi sogni d’infanzia.Ambulanceè essenzialmente un lungo
inseguimento in macchinaper le strade di Los
Angeles.
Ambulance è
interpretato dal candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal (Spider-Man:
Far From Home; Zodiac), il vincitore del Primetime Emmy
Yahya Abdul-Mateen II (The Matrix:
Resurrections; Watchmen) e Eiza
González (Baby
Driver; Bloodshot) nel ruoli principali. Gyllenhaal e
Abdul-Mateen II interpretano fratelli adottivi che stanno tentando
la più grande rapina nella storia di Los Angeles, mentre Gonzalez
interpreta un EMT che i due prendono in ostaggio.
Il regista James
Gunn ha ricevuto un’altra statuetta di Rick e
Morty in una saga di scherzi in corso sul set di Guardiani della Galassia Vol. 3 e
sospetta che sia opera di un membro del cast ancora da
svelare. Da quando è iniziata la produzione del
sequel di
Guardiani della Galassia, qualcuno ha lasciato portachiavi
e figurine di Rick & Morty per James Gunn in quella
che è diventata una saga di scherzi. Con la terza puntata del
franchise di successo Marvel ancora a più di un anno
dall’uscita, Gunn continua a pubblicare foto del dietro le quinte
sui suoi account social, comprese quelle che descrivono in
dettaglio gli scherzi o regali che riceve, ammettendo di sperare di
catturare il colpevole prima della fine delle riprese.
Chi c’è dietro agli scherzi a Gunn
sul set di Guardiani della Galassia Vol. 3
Mentre nessun dettaglio aggiuntivo
sul cast e sulla storia è stato rivelato, Gunn ha usato questi
scherzi di Rick & Morty sul set per stuzzicare i fan su un
possibile attore a sorpresa che non è stato ancora annunciato. Il
primo di aprile, James Gunn ha ammesso sul
suo profilo Twitter che non si aspettava di ricevere una nuova
statuetta. Rivelando poi che uno degli attori segreti di
Guardiani della Galassia Vol. 3 “è
stato perso di vista sul set” e probabilmente è stato lui a mettere
l’ultima statua nella sua fodera della fotocamera. Una foto rivela
una statuetta di Rick Sanchez incoronato come il “Re della
merda“, come raffigurato nell’episodio della quarta stagione
di Rick & Morty , “Il vecchio e il sedile”. Per
quanto riguarda la speculazione, il regista ha scritto “Quindi
c’è ______ _______ dietro a tutto? Improbabile ma
possibile.”
So I thought there was no figure today, but
1 of our actors (who people don’t know is in the movie),
sidestepped in front of me with his back hidden & put Rick King of
Shit on the cart. So is ______ _______ behind it all? Unlikely but
possible.
#GotGVol3
#RickandMortypic.twitter.com/EU3UQx99i5
Mentre Gunn si sta
chiaramente divertendo a ricevere scherzi, qualcosa ci
dice che non passerà molto tempo prima che l’identità di questo
attore verrà rivelata, anche se manca più di un anno
dall’uscitaGuardiani della Galassia
Vol. 3. Quindi Gunn ha tutto il tempo per
confermare i suoi sospetti, rivelando anche chi è il membro segreto
del cast. Quello che non è stato un segreto è
quanto Gunn amiRick &
Morty, poiché ha espresso interesse a dirigere un
adattamento live-action dell’amata serie animata.
Lo stato del tanto
atteso
Sherlock Holmes 3viene finalmente
affrontato tra le notizie arrivate oggi che annunciano ben nuovi
spettacoli spin -off su
Sherlock Holmes con
Robert Downey Jr..Basato
sugli iconici romanzi polizieschi dell’autore Arthur Conan
Doyle, Downey Jr. ha collaborato con il
regista Guy Ritchie per Sherlock
Holmesdel 2009. Il film, interpretato
da
Jude Law nei panni del partner di Holmes, Watson, è
stato un grande successo di pubblico, guadagnando oltre 524 milioni
di dollari in tutto il mondo. Il sequel, Sherlock
Holmes: A Game of Shadows, è stato
distribuito nel 2011 e, nonostante numeri simili al botteghino, ha
diviso un po’ tutti, sia fan che critici.
Sebbene
Robert Downey Jr sembri più che disposto a riprendere
il ruolo di Holmes, un terzo film è rimasto bloccato nell’inferno
dello sviluppo per più di un decennio. Il film era originariamente
previsto per l’uscita nel 2020, ma è stato spostato al 2021 a causa
della pandemia di Coronavirus, una data di uscita che da allora è
cambiata numerose volte. Dexter Fletcher, che avrebbe
dovuto dirigere il terzo film, ha annunciato nel 2020 che
Sherlock
Holmes 3 era finito in
stand-by “atempo indeterminato” e da allora nessun aggiornamento è stato diffuso.
Ebbene oggi finalmente arrivano qualche notizie in merito alla
saga. Innanzitutto la prima riguarda sempre
Robert Downey Jr e i suoi rapporto con HBO. E’ stato
annunciato infatti che l’attore con la sua società di produzione
sta sviluppando due serie spin -off
di Sherlock Holmesper HBO
Max. Dunque dopo aver dato alla luce la serie di Perry Mason,
Robert Downey Jr riprova a bissare il successo con un
altro detective.
Ma che fine farà Sherlock Holmes
3?
Con l’annuncio dei due show
spin-off, molti fan sono senza dubbio curiosi di sapere cosa
rappresenteranno per Sherlock
Holmes 3, e soprattutto che destino avrà il film.
Nello stesso rapporto che annuncia gli spettacoli di Sherlock
Holmes per HBO Max, THR fornisce un breve aggiornamento sul
trequel, rivelando che, in sostanza, il progetto è ancora in
attesa. Il rapporto afferma semplicemente che “un terzo film
del franchise era in fase di sviluppo ma non è mai andato oltre
quella fase”.
L’articolo non fornisce ulteriori
aggiornamenti sul film e la dichiarazione implica che nulla è
cambiato rispetto ai commenti di Fletcher nel 2020. È interessante
notare, tuttavia, che
Robert Downey Jr, che dovrebbe produrre i prossimi
spettacoli di Sherlock Holmes per HBO Max insieme a sua
moglie e alla partner di produzione Susan Downey, ha rivelato i
piani per gli spettacoli già nel 2020 aggiungendo anche di
coltivare l’ambizione di creare una sorta
di universo esteso di Sherlock Holmes.La coppia aveva precedentemente annunciato che gli
spettacoli si sarebbero concentrati su nuovi personaggi che
sarebbero stati introdotti in Sherlock
Holmes 3 ma, senza dettagli sulla trama
degli spettacoli pubblicati finora, non è chiaro se sarà ancora
così.
I fan del franchise di Sherlock
Holmes stanno aspettando da oltre dieci anni il terzo film e il
recente annuncio degli spettacoli spin-off ha sollevato più domande
che risposte. Il ritardo indefinito di Sherlock
Holmes 3 alla fine del 2020 a causa della
pandemia è comprensibile ma ora, mentre le cose stanno tornando
alla normalità per l’industria cinematografica, molti fan
probabilmente si chiederanno se il film andrà presto avanti o
morirà definitivamente. Tuttavia non c’è da esser troppo cinici,
questa notizia conferma l’attenzione e l’interesse sempre vivo
dello studios sul franchise. Con
Robert Downey Jr e
Jude Law che hanno precedentemente
espresso interesse a riprendere
i loro ruoli e con il franchise che si è dimostrato redditizio
per la Warner Bros., non è irragionevole presumere che Sherlock
Holmes 3 alla fine si realizzerà: ma sembra che i
fan dovranno aspettare ancora un po’.
Il Joker è
ovviamente conosciuto soprattutto come l’arcinemesi di
Batman. Mentre il Crociato Incappucciato si
maschera da terrificante pipistrello della notte, il Principe
Pagliaccio del Crimine si traveste invece da giullare, e il suo
character design è sempre caratterizzato da un abbigliamento
vibrante e i relativi accessori. Il pubblico non ha ancora potuto
dare uno sguardo completo all’interpretazione di Barry Keoghan, ma è ansioso di vedere cosa ne
sarà del personaggio nell’universo di The Batman.
Nel corso degli anni, ci sono state
molte versioni di Joker, ognuna delle quali ha
apportato un fascino unico sia alla performance che al guardaroba
del personaggio. Che si tratti di una declinazione del personaggio
over-the-top o di una versione più grintosa, queste scelte
di guardaroba hanno davvero aiutato a promuovere l’ideologia del
pilastro dell’Arkham Asylum.
Suicide Squad (2016)
La versione di
Joker sviluppata per Suicide Squad, ben distinta dagli altri Joker
della DC che abbiamo conosciuto, ha lasciato molto
a desiderare. Anche se la performance di Jared Leto ha ricevuto recensioni miste, i
costumi e l’aspetto generale del personaggio si sono allontanati
parecchio dal materiale di partenza; la maggior parte degli abiti
che ha indossato non erano degni di nota, ma ce ne è uno che
ricorda il look tipico del Joker verso la fine del film.
Stiamo parlando dell’abito
viola completo di camicia bianca e guanti abbinati, che è
assolutamente perfetto per il personaggio e gioca col look classico
di Joker, anche con l’aggiunta di un piccolo fiore
(forse usato per spruzzare acido). I tatuaggi potrebbero sì aver
depotenziato nel complesso il look del personaggio, che sicuramente
è stato surclassato da allora, ma si trattava comunque di un ottimo
punto di partenza da cui costruire un’inedito character
design delJoker.
Batman (1966-1968)
Alcuni dei classici villain della
serie TV originale di Batman hanno vantato look
che sembrano essere saltati fuori direttamente dalle pagine dei
fumetti; questo è anche il caso del Joker, che è
stato interpretato da Cesar Romero in una
performance emozionante, vibrante e assolutamente carismatica.
Il personaggio doveva corrispondere
al tono divertente e ironico della show, e i verdi e i viola
brillanti hanno certamente aiutato a raggiungere questo obiettivo.
A differenza degli altri costumi dello show, che sembravano
decisamente più dozzinali, l’uniforme di Joker si
distingueva sicuramente partendo dal tessuto con cui era
confezionata, anche se mancavano comunque alcuni dei dettagli
dell’outfit per cui il personaggio è noto.
Gotham – Jerome (2014-2019)
Ci sono state diverse iterazioni del
Joker nel contesto della serie TV
Gotham, dato che questa è la premessa principale
della serie. Anche se Jerome si sarebbe meritato un finale più
appropriato, il design del suo Joker era
assolutamente ispirato, ma comunque lontano dalla tradizione.
La versione più caratteristica di
Jerome, interpretata da Cameron
Monaghan, sfoggiava un abito rosso su
misura con un fiore giallo e dettagli intricati su tutto il capo.
E’ forse stata la rappresentazione più ricercata dell’identità del
Joker, senza trucco che potesse togliere le
cicatrici, e il sorriso che è diventato un tratto distintivo del
personaggio: un look davvero brillante ed unico.
Joker (2019)
Joaquin Phoenix, in uno dei suoi ruoli
migliori, ha dato vita a una versione inedita del Joker, che non si
scontra con il Crociato Incappucciato, né è il perno del crimine
che il personaggio è sempre stato nei fumetti. Il costume stesso,
tuttavia, è stato fortemente influenzato dal
materiale dei fumetti.
I colori primari, giallo, verde, blu
e rosso si combinano in modo in modo sgargiante sul costume del
Joker, che sembra la cosa più costosa che
Arthur abbia mai comprato. E’ giusto però
affermare che questa tipologia di character design non cattura
l’anima del villain come i fan dei fumetti lo conoscono.
Gotham – Jeremiah (2014-2019)
Jeremiah era il
gemello di Jerome e la seconda incarnazione del
Joker, interpretato dallo stesso attore. Pur
vantando per un breve lasso di tempo un costume
viola che sembrava davvero accurato rispetto alla
caratterizzazione del personaggio, è stato il suo look
finale che è diventato il più impressionante in assoluto,
dato che ha combinato una serie di caratteristiche tradizionali del
villain.
C’è un po’ di
ogniJoker in questo costume, dai
colori utilizzati al tipo di design per cui si è optato: i guanti
gialli sono un tocco brillante, e le protesi usate per trasformare
Jeremiah nel mostro simile a un clown sono a dir poco eccezionali.
Sfortunatamente, questa incarnazione non è ancora diventata così
iconica come quelle che sono state presentate sul grande schermo,
nonostante il design sia splendido.
Batman (1989)
Jack Nicholson è uno degli attori più famosi
ad aver interpretato il ruolo di Joker, e ha
lasciato un’eredità immensa per tutti i Joker
successivi. Il guardaroba di questa iterazione del
Joker era a dir poco eccezionale, con ogni
dettaglio, dal fiore al bastone, pensato con grande precisione.
L’arancione e il
viola formano una combinazione cromatica raramente
vista in live-action, ma che ha funzionato efficacemente, ed è una
delle poche volte che un copricapo è stato
sfruttato al meglio per completare il look di un personaggio
davvero stratificato.
Il Cavaliere Oscuro (2008)
L’interpretazione di Heath Ledger del Joker è
eccezionale in ogni sua forma, e il look del personaggio si è
sposato con il tono del film e il tipo di performance che l’attore
stava ricercando. C’è sì un grande realismo nell’opera di
Christopher Nolan e, tuttavia, qualcosa di
abbastanza stravagante nella scelta dei colori del suo outfit.
Sappiamo anche che, nascoste nel
vestiario, trovano spazio alcune armi, tra cui un
coltello nello stivale, e il tutto è incorniciato
da una lunga giacca. Aggiungete il
truccoeccezionale e il risultato
è un costume da Joker che rende omaggio al
materiale originale, raccontando la storia di questo peculiare
personaggio, innovandolo egregiamente.
Il DCEU si sta
espandendo sempre di più. Nel 2021 ha collezionato una serie di
vittorie con opere come il film Zack
Snyder‘sJustice
Leaguee Suicide
Squad. Quest’anno, la serie Peacemaker si è già affermata come un enorme
successo. I progetti futuri sono ancora più ambiziosi: la
Warner Bros. ha in cantiere tante nuove
produzioni, che comporteranno l’introduzione in live-action di
altrettanti nuovi personaggi della DC Comics.
Vediamo dieci new entry nel DCEU. E, soprattutto,
chi saranno i loro interpreti?
Una dea sconosciuta (Rachel
Zegler)
Nel cast di Shazam: Fury of
the Gods c’è anche Rachel Zegler. Molti dettagli sono stati
tenuti nascosti, ma pare che l’attrice interpreta la più giovane
delle dee sorelle. Sulla base delle foto e dei filmati che sono
stati messi in circolazione, sembra che il personaggio di
Zegler operi spesso vicino a Freddy
Freeman (Jack Dylan Grazer).
In aggiunta, Zegler
ha recentemente rivelato a CBR di aver
lavorato su un set con Gal Godot, notizia che
lascerebbe intuire una possibile apparizione di Zegler nel prossimo film di Wonder Woman. L’aspettativa sul
ruolo DCEU dell’attrice è alta,
soprattutto dopo la sua performance nel film di Steven SpielbergWest
Side Story.
Doctor Fate (Pierce Brosnan)
C’è chi l’ha paragonato a
Doctor Strange della Marvel, ma in realtà
Doctor Fate nasce molto prima. Introdotto nel 1940 durante
l’Età dell’Oro dei fumetti, Doctor Fate è uno dei
membri fondatori della Justice Society of America,
l’organizzazione di supereroi che precede la più nota Justice League. Fate è stato addestrato
da Nabu, l’antica creatura della Mesopotamia, ed è
diventato un maestro di stregoneria dotato di poteri
incredibili.
A quanto pare, Doctor Fate
sarà inserito nel DCEU con il film di quest’anno
Black Adam. Ad interpretare il personaggio ci sarà il
grande Pierce Brosnan: l’attore senza dubbio
offrirà una grande performance.
Alysia Yeoh (Ivory Aquino)
Nel 2011 è stato introdotto il primo
personaggio dei fumetti transgender: si tratta di Alysia
Yeoh, la compagna di stanza di Barbara Gordon. Tra le
due si crea subito complicità, tanto che quando Barbara
rivela alla coinquilina la sua identità di Batgirl,
Alysia confessa di essere transgender.
Il personaggio dei fumetti è pronto
a fare la sua comparsa in live-action: pare che Alysia Yeoh sarà presente nel cast di
Batgirl. Ad interpretarla, ci sarà l’attrice transgender
Ivory Aquino. Com’è successo dieci anni fa con la
DC Comics, ora la
DCEU compie un grande passo in avanti
per i film di supereroi: il franchise dimostra che qualsiasi
razza, credo o sessualità necessita di essere rappresentata.
Firefly (Brendan Fraser)
Brendan Fraser è già apparso in una serie
tratta dalla DC Comics: Boom Patrol.
Sembra però che ora l’attore dovrà vestire un nuovo personaggio
DCEU. Si tratta di Firefly, il supercriminale legato alla saga di
Batman. Il personaggio viene introdotto nel 1952 come un
artista che si serve di illusioni ed effetti speciali per
commettere le rapine. In seguito, per problemi di somiglianza con
Mysterio della Marvel, Firefly
diventa un sadico piromane amante del fuoco.
Brendan Fraser interpreterà il cattivo in
Batgirl. Il grande attore ha ricoperto prevalentemente
ruoli comici ma, con la sua performance in Monkeybone, ha
mostrato il suo lato più selvaggio, quello che sarà necessario per
essere Firefly.
Hawkman (Aldis Hodge)
Hawkman è uno dei personaggi più iconici
della DC. Nel corso degli anni ha
collezionato diverse storie d’origine. La più nota è quella legata
a Carter Hall, un archeologo di oggi che è la
reincarnazione del principe egiziano Cheope. Hall
ha la capacità di volare ed è dotato di vista e forza incredibili.
Inoltre, anche se pochi ne parlano, esiste un Hawkman
della Silver Age: è l’alter-ego di Katar
Hol, membro alieno della “Hawk-Police“.
Aldis Hodge interpreterà
Hawkman nel film Black Adam. Hodge è un attore molto talentuoso e
sicuramente saprà portare molta comicità nel film. Speriamo che
Hawkman rimanga a lungo nel DCEU e che si
possa unire alla Justice League in futuro!
Cyclone (Quintessa Swindell)
Sempre in Black Adam, sarà
introdotto un altro personaggio della DC Comics:
Cyclone. Essa lavorerà a fianco del Doctor Fate e sarà interpretata
daQuintessa
Swindell.
Cyclone nasce nel 2006 per
mano di Geoff Johns e Maxine
Hunkel. È estremamente intelligente e studia ad
Harvard. A causa della sua personalità eccessivamente
estroversa e del suo atteggiamento da saputella, gli altri tendono
a starle lontano. Ciò causa in lei un senso di ansia sociale.
Sicuramente Cyclone avrà successo nel
DCEU: è un personaggio moderno e che vive
dinamiche che possono riguardare molti giovani individui.
Batgirl (Leslie Grace)
Tra gli
eroi DCEU più attesi quest’anno c’è
sicuramente Batgirl.
Barbara Gordon è sempre stata un personaggio interessante
legato a Batman, ma lavora bene anche da sola. Finalmente,
quest’anno uscirà il suo film da solista. L’interprete dell’eroina
sarà Leslie Grace.
Con Batgirl, finalmente la
famiglia Bat arriverà a compimento nel
DCEU. Al cast si unirà anche J.K. Simmons, che riprenderà il ruolo del
commissario Gordon. Tutti sono curiosi di scoprire come
verrà impostata la dinamica tra i due Gordon mentre
affrontano le ripercussioni della loro lotta al crimine.
Black Adam (Dwayne Johnson)
È dal 2007 che
Dwayne Johnson deve ricoprire il ruolo
dell’arca-nemesi di Shazam nel DCEU. Tra
le questioni di trama e i problemi di produzione, alla fine si è
optato per un ingresso da solista di The Rock con
il film
Black Adam.
Il ruolo di The
Rock in Black Adam è qualcosa di nuovo ed eccitante per
l’attore, che ha interpretato personaggi
positivi per quasi tutta la sua carriera.
Johnson stesso ha mostrato più volte il suo
entusiasmo per la parte e la volontà di combattere in futuro con
personaggi DC come Superman di
Henry Cavill.
Nightwing (Dylan O’Brien)
Sembra che Dylan
O’Brien sarà la versione live-action di Dick Grayson/
Nightwing nel DCEU. Lo scoop arriva da
Twitter, dove KC
Walsh ha rivelato che l’attore farà il suo ingresso già in
Batgirl.
Avere O’Brien come
Nightwing sarebbe per molti un sogno che si avvera.
La notizia stride in parte con la morte di Dick Grayson in
Batman v Superman, ma sappiamo che il
mondo dei supereroi si diverte a giocare con i piani temporali.
Probabilmente, O’Brien interpreterà una versione
più giovane del personaggio.
Batman (Michael Keaton)
C’è in programma un grande ritorno:
Micheal Keaton riprenderà in mano il ruolo di
Batman. L’attore protagonista dei
film diTim Burton sull’eroe, avrà nel
DCEU la funzione di mentore per Batgirl.
L’attore comparirà nel film sull’eroina e combatterà al fianco di
Barbara Gordon contro Firefly. Inoltre,
Keaton dovrebbe essere anche parte del cast di
TheFlash, l’attesissimo film in
arrivo nel 2023.
La seconda stagionedi Bridgerton è
tornata con tutto lo sfarzo e la buona dose di attrazione fisica e
scandali a cui la prima ci aveva abituato. Eppure, è giusto
evidenziare come, considerando questa seconda stagione nella sua
interezza, il tono registico adottato si differenzi rispetto alla
prima, da qui che molti fan hanno ritenuto questa seconda
incursione in casa Bridgerton molto più entusiasmante.
Più Prudence Featherington
Nella stagione 1, il personaggio di
Prudence è molto più sottotono e relegato a
storyline secondarie, per nulla centrale nel funzionamento della
trama principale. Tuttavia, le cose sono drasticamente cambiate in
questa seconda stagione, in cui Prudence diventa
un personaggio fondamentale, soprattutto per quanto ha a che fare
con i risvolti ironici delle vicende di casa Bridgerton.
Dal voguing al matrimonio
alla sua ingenua eccitazione per il suo falso fidanzamento,
Prudence riesce sempre a divertire il pubblico
affezionato a Bridgerton: la sua comicità e i suoi costumi
brillanti rendono la sua maggior presenza sullo schermo una
grande aggiunta alla stagione 2.
Migliori acconciature
Il comparto trucco e parrucco di
Bridgerton si
è distinto assolutamente per il lavoro svolto, già dalla prima
stagione, pur non essendo mancate alcune critiche, come ad esempio
la frangia di Daphne, ispirata dalla
Audrey Hepburn di Guerra e Pace,
che ha creato un dibattito online tra i fan su questo look poco
lusinghiero. Nonostante questo passo falso, il makeup designer
nominato all’Oscar Marc Pilcher (Downtown
Abby e Mary Queen of Scotts) e il suo
team di 40 parrucchieri e truccatori hanno progettato look iconici
per ogni personaggio, ed è affascinante poter comprendere il
significato nascosto dietro ogni acconciatura.
Nella seconda stagione, sono
diversi i personaggi che hanno ricevuto un glow-up,
dicendo addio a basette, riccioli, mullet e acconciature
sofisticate. Tra questi personaggi, ricordiamo in particolare
Eloise e Penelope, il cui look
più adulto e maturo è stato rifinito al dettaglio, ed Anthony, che
è più affascinante che mai con le sue guance rasate e il suo
bouffant ricercato.
La squadra delle matriarche
Nella prima stagione, il ruolo
principale delle matriarche dello show era organizzare i matrimoni
ma, nella seconda stagione, anche le loro storie personali iniziano
ad essere considerate. Questo non solo fornisce più contesto alle
vite dei loro figli, ma conferisce anche allo show una
prospettiva multi-generazionale che ne arricchisce
la trama.
L’aggiunta di Lady Mary
Sheffield Sharma accenna a una backstory tra molte delle
signore di Bridgerton,
di cui sicuramente conosceremo più dettagli in una futura stagione.
Anche Lady Violet riceve più attenzione in questa
stagione, dato che la sua storia d’amore con Lord Edmund
Bridgerton è mostrata nei flashback.
Più tempo per la famiglia
Bridgerton
La scena di apertura della stagione
2, come la stagione 1, mostra la famiglia Bridgerton
che si prepara al ballo delle debuttanti. Quest’anno, è il turno di
Eloise, e la famiglia si riunisce intorno alla
porta della sua camera da letto, desiderosa di vedere la sua
“trasformazione”; quando la porta si apre, le reazioni vanno dalla
sorpresa dei fratelli, all’approvazione delle sorelle, all’orgoglio
di Lady Violet.
Partendo da qui, la seconda
stagione offre alcune delle migliori scene di famiglia,
compresi i loro frequenti pomeriggi in salotto, il ballo dopo il
matrimonio annullato, e il gioco Pall Mall tanto amato dai
fan. Queste scene rivelano dettagli in più della personalità dei
personaggi e mostrano il rapporto contemporaneamente amichevole, di
sostegno e spesso competitivo che i fratelli hanno.
Più fratelli Bridgerton
Parlando di famiglia, nella
stagione 2 ci vengono regalate più scene tra i fratelli
Bridgerton.
La legge di successione nel sistema inglese crea
un’interessante dinamica tra fratelli, che non si
vede nella maggior parte dei rapporti familiari moderni; il più
anziano, Anthony, eredita sia il titolo che il
patrimonio, mentre i suoi fratelli minori sono liberi di scegliere
una vita propria. Proprio per questo i fratelli, specialmente i tre
più grandi, si prendono spesso in giro a vicenda sia per le loro
relazioni che per le loro vite professionali.
Uno dei momenti migliori della
stagione, a questo proposito, è quando Anthony
assume un ruolo più paterno nei confronti del fratello minore,
Gregory: questa scena mostra la crescita personale
di Anthony e la sua ritrovata accettazione del suo
ruolo all’interno della famiglia.
Il debutto di Eloise
Il debutto di
Eloise nel primo episodio è uno dei momenti
migliori della serie: non solo la giovane sorprende la sua famiglia
con il suo nuovo look adulto ed elegante, ma ottiene anche il
favore della Regina al suo primo ballo. La presenza di
Eloise nelle sale da ballo nella stagione 2
fornisce una prospettiva da outsider con le sue
critiche sociali e le esilaranti interazioni con i potenziali
pretendenti, che rendono il suo personaggio ancora più accattivante
al di là della popolarità che aveva già riscosso con la prima
stagione.
La sua dolce madre fa del suo
meglio per aiutarla, ma il cuore di Eloise
appartiene al ragazzo della piccola tipografia dall’altra parte
della città. Anche se non trova l’amore nel posto che ci si aspetta
da lei, la stagione di debutto di Eloise non è
stata affatto un fallimento, anzi, la giovane ci regala uno dei
momenti di Bridgerton più
romantici in assoluto con Theo.
Più Diversità
La prima stagione di Bridgerton ha
posto le basi per una serie culturalmente
diversificata sull’era Regency, e la seconda stagione ha
portato questa dichiarazione di intenti al livello successivo. Le
sorelle Sheffield, descritte come pallide e bionde
nei libri, sono diventate le sorelle Sharma nello
show: grazie a loro, la cultura e le tradizioni indiane si sono
intrecciate senza soluzione di continuità nella trama, aggiungendo
un nuovo punto di vista e vivacità allo show.
In un’intervista a Town &
Country, la produttrice esecutiva Shonda
Rhimes ha spiegato: “Trovare delle donne del sud-est
asiatico con la pelle più scura e assicurarsi che fossero
rappresentate sullo schermo in modo autentico e veritiero è
qualcosa che non abbiamo visto ancora abbastanza. Sentivo che era
il momento di assicurarci di vederne il più possibile“.
Edwina e la Regina
Edwina e la
Regina instaurano un’amicizia, diventando alla
fine alleate, man mano che la trama della Stagione 2 si evolve.
Inizialmente, la Regina è stata convinta dalla sua amica
Lady Danbury a scegliere Edwina
come diamante della stagione. Tuttavia, è la
risposta di Edwina all’incontro inaspettato con Re Giorgio a
conquistarsi, alla fine, il suo favore presso la Regina.
Questo momento ricorda alla
Regina che tutti meritano la possibilità di
trovare il vero amore, ponendo l’accento sulle sfumature più
empatiche del carattere del personaggio, che erano state solo
intraviste nella prima stagione. In una delle più grandi
rivelazioni della seconda stagione, la Regina
approva pubblicamente la relazione tra Anthony e
Kate, ed Edwina si fa avanti per
confermare questa sua approvazione.
Dietro le quinte con la vera Lady
Whistledown
La stagione 2 ci mostra come
l’operazione Lady Whistledown di
Penelope viene messa a punto: è proprio questo
piano che prevede che origli ai balli, si faccia “messaggera” per
gli altri, concluda accordi e menta per coprire le sue tracce. E’
questo dietro le quinte a mostrarci dunque un lato diverso di
Penelope che non è stato visto nella prima
stagione e rende difficile sapere se tifare per lei o
contro di lei.
Il trattamento che riserva ad
Eloise è particolarmente difficile da giudicare, e
una delle più grandi domande che il finale di Bridgerton lascia
aperte è proprio: “Cosa farà Eloise ora che conosce la
verità?“
Romanticismo inedito
I fan possono essere in disaccordo
sul cambio di ritmo che la storia d’amore centrale della stagione
ha subito, ma molti concordano sul fatto che, a differenza della
relazione della stagione 1 basata principalmente sulla lussuria,
quella della stagione 2 è realmente costruita
sull’amore.
La lenta evoluzione della loro
storia d’amore ha favorito l’arco di sviluppo di entrambi i
personaggi, confezionando il ritratto di un’idea di
relazione realistica, basata non solo sull’attrazione
fisica, ma su una reciproca comprensione dell’altro. Kate e
Anthony, la migliore coppia della seconda stagione di
Bridgerton,
hanno passato una vita intera a sacrificare i loro desideri per il
bene delle loro famiglie. Alla fine della stagione 2, tuttavia,
entrambi i personaggi si rendono conto che quei sacrifici non hanno
effettivamente giovato alle loro famiglie e, sotto certi punti di
vista, le hanno invece ferite. Una volta che i due realizzano
insieme che scegliere di stare con l’altro significa
scegliere se stessi, sono finalmente in grado di avere un
rapporto splendido e appagante non solo come coppia, ma anche con
le loro famiglie.
In onore del First Contact Day,
Paramount+ ha rivelato oggi che i
co-protagonisti di “Star Trek: The Next Generation”
Patrick Stewart, LeVar Burton, Michael Dorn, Jonathan Frakes,
Gates McFadden, Marina Sirtis e Brent
Spiner ritorneranno al fianco di Stewart nella terza
stagione del serie originale di successo del servizio Star
Trek: Picard. La terza stagione sarà il capitolo
conclusivo della saga di Star
Trek: Picard.
“Ricordo di aver visto la prima di
‘Star Trek: The Next Generation’ quasi 34 anni fa con mio padre
come se fosse ieri. È stata la scintilla che ha acceso il mio amore
per la fantascienza”, ha affermato Terry Matalas, showrunner e
produttore esecutivo della terza stagione. “Quindi, è più che
appropriato che la storia di Jean-Luc Picard finisca onorando
l’inizio, con i suoi più cari e fedeli amici della USS Enterprise.
Sarebbe un eufemismo dire che dare a questi personaggi un adeguato
commiato è un onore. L’intero team di Star
Trek: Picard e io non vediamo l’ora che i fan vivano
questa avventura finale, ad alto rischio, legata all’astronave
nella terza stagione!
Come illustrato nel film “Star
Trek: Primo contatto”, con i membri del cast di “Star Trek: The
Next Generation” di cui sopra, il 5 aprile 2063, è il giorno in cui
gli umani entrano per la prima volta in contatto con i Vulcaniani,
segnando un momento cruciale di esplorazione e accettazione nella
storia di “Star Trek”. Dal debutto del film, i fan di “Star
Trek” in tutto il mondo celebrano ogni anno il 5 aprile il Primo
Contatto.
Star Trek:
Picard presenta
Patrick Stewart che riprende il suo ruolo iconico di
Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star
Trek: The Next Generation”, e segue questo personaggio iconico nel
prossimo capitolo della sua vita. La serie è prodotta da CBS
Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry
Entertainment. Per la terza stagione, Alex Kurtzman,
Akiva Goldsman, Terry Matalas, Patrick Stewart, Heather Kadin,
Aaron Baiers, Rod Roddenberry, Trevor Roth, Doug
Aarniokoski e Dylan Massin sono i
produttori esecutivi. Terry Matalas è lo showrunner della
terza stagione.
Christine Ko si unirà alla quinta stagione della pluripremiata
serie di Hulu The Handmaid’s Tale nei panni di Lily,
descritta dallo streamer come una “rifugiata di Galaad che ora è un
leader nel movimento di resistenza con sede in Canada”. Come
Rita, Lily era una Martha “grintosa e piena di risorse” in Gilead,
il che la rendeva “non estranea a situazioni pericolose”, secondo
Hulu.
La quarta stagione di The
Handmaid’s Tale sarà prodotta da Bruce Miller, Warren Littlefield,
Elisabeth Moss, Daniel Wilson, Fran Sears, Eric Tuchman, John
Weber, Frank Siracusa, Sheila Hockin, Kira Snyder e Yahlin Chang.
La serie è prodotta da MGM Television e distribuita a livello
internazionale da MGM. Nella prossima quarta
stagione di The Handmaid’s Tale, June
(Elisabeth
Moss) contrattacca contro Gilead come un feroce leader
ribelle, ma i rischi che corre portano nuove sfide inaspettate e
pericolose. La sua ricerca di giustizia e vendetta minaccia di
consumarla e distruggere le sue relazioni più care. La quarta
stagione di 10 episodi sarà presentata in anteprima nel 2021.
Dopo aver visto Squid
Game, sapevamo che la storia non si è
esaurita del tutto con la prima stagione. La serie Netflix
di successo su un torneo mortale di giochi
per bambini non si è concluso con un finale pulito, e ora
siamo certi finalmente che Squid
Game 2si farà. Il 20
gennaio, il co-CEO e chief content officer di Netflix
Ted Sarandos lo ha confermato ,
dicendo “L’universo di Squid
Game è appena iniziato”.
Anche il
creatore dello spettacolo è a bordo.
“Non ci lasci scelta”, ha detto il
creatore Hwang Dong-hyuk in un video condiviso dall’Associated
Press a novembre, sottolineando che c’è stata “tanta pressione,
così tanta richiesta e così tanto amore” per una seconda stagione
dal milioni di spettatori che lo hanno reso lo spettacolo più
popolare di Netflix.
“Ci sarà davvero una seconda stagione. È nella mia testa in questo
momento”, ha detto Hwang.
All’inizio non sembrava così
scontata una seconda stagione. Infatti lo sceneggiatore e regista
Hwang ha detto a Variety alla fine di settembre che
potrebbe tornare al cinema prima di pensare a un sequel di
Squid
Game. “Non ho piani ben sviluppati per Squid
Game 2”, ha detto. “È abbastanza stancante solo a
pensarci”.
Ma poi Squid
Gameha
avuto successo e quando il regista ha parlato con The
Times ad ottobre, è sembrato più positivo riguardo a una possibile
stagione 2.
“Mentre stavo scrivendo la prima
stagione, ho pensato alle storie che potrebbero esserci nella
seconda se ne avessi una: una sarebbe la storia del Front Man”, ha
detto Hwang. “Penso che il problema con gli agenti di polizia
non sia solo un problema in Corea. Vedo nelle notizie globali che
le forze di polizia possono essere molto in ritardo nell’agire
sulle cose: ci sono più vittime o la situazione peggiora a causa
loro non agendo abbastanza velocemente. Questo era un problema che
volevo sollevare. Forse nella seconda stagione posso parlarne di
più. “
E poi, in ottobre, Hwang ha
cominciato rivelarsi ancora più deciso a tornare: “Certo che si
parla (di una seconda stagione)”, ha detto a The Guardian . “È inevitabile perché è
stato un tale successo. Lo sto valutando. Ho in mente un’immagine
di altissimo livello, ma non lavorerò subito su di essa. C’è un
film che voglio davvero fare. Sto pensando a cosa fare prima.
Parlerò con Netflix”.
Quando arriverà la seconda
stagione di Squid
Game?
Non è ancora il momento di segnarvi
la data di uscita sul calentario. Nel video AP del 9 novembre,
Hwang ha detto: “è troppo presto per dire quando e come” avverrà
una seconda stagione. Una cosa sembra chiara: non ci vorrà
tanto tempo quanto la prima stagione, che ha iniziato a svilupparsi
un decennio fa. Tuttavia, quando il co-CEO di Netflix ha
confermato la notizia nel gennaio 2022, non ha nemmeno menzionato
una data.
Di cosa potrebbe parlare la trama
della seconda stagione di Squid Game?
Sappiamo per certo che rivedremo il
vincitore di Squid
Game Seong Gi-hun. Hwang ha detto nel video
di AP che Gi-hun sarebbe tornato e “farebbe qualcosa per il
mondo”.
Dove abbiamo lasciato il nostro
eroe? Alla fine della prima stagione, Gi-hun non ha mostrato
il desiderio di spendere le sue enormi vincite, comprensibilmente
troppo distrutto dall’esperienza di vedere morire i suoi
amici. Ma era pronto per volare a Los Angeles per vedere la
sua amata figlia quando si è reso conto che il gioco stava
continuando, ed è sceso dall’aereo con l’intenzione di fermarlo in
qualche modo. Il modo in cui tornerà in gioco sarà senza
dubbio una parte importante della seconda stagione. Non sembra
possibile che possa competere di nuovo, ma si intrufolerà come una
delle guardie vestite di rosso?
Nel frattempo Hwang In-ho ha vinto
la partita nel 2015 e in qualche modo ha deciso di diventare il
Front Man, gestendo il torneo per il misterioso ospite (spoiler)
che si scopre essere l’anziano Oh Il-nam. In-ho ha sicuramente
sparato a suo fratello, l’agente di polizia Hwang Jun-ho, ma non
abbiamo mai visto il suo cadavere e il conflitto fraterno avrebbe
creato una succosa trama della seconda stagione. E se Jun-ho
sopravvive e i due fratelli decidono di distruggere il gioco?
Quali personaggi di Squid Game
potrebbero tornare?
Seong Gi-hun
Ebbene, chi non è morto? Seong
Gi-hun, DUH, l’unico giocatore dal primo turno a vivere. Ecco
che la seconda stagione sarà incentrata su di lui, proprio come la
prima. E forse sua moglie, sua figlia e la nuova famiglia di
sua moglie torneranno dagli Stati Uniti per un coinvolgimento.
La madre di Sang-woo e Kang
Cheol
Una delle perdite più tristi per
molti spettatori è stata quella del disertore nordcoreano Kang
Sae-byeok. Ma Gi-hun è riuscita a trovare il suo fratellino,
Cheol, e lo ha portato dalla madre di Sang-woo a crescere, con il
beneficio di un sacco di vittorie. Sarebbe bello vedere come
Cheol si sta adattando alla sua nuova situazione (e forse si
presenteranno più membri della famiglia — vedi sotto). Sarebbe
anche interessante vedere se la madre di Sang-woo venisse mai a
sapere la verità sul suo adorato figlio che ruba soldi ai suoi
clienti.
I fratelli Hwang In-ho e Hwang
Jun-ho
Come accennato in precedenza, il
destino di Jun-ho potrebbe non essere segnato. Potrebbe essere
ancora vivo, e anche se non lo è, suo fratello dovrà fare i conti
con il fatto che ha cercato di ucciderlo. Forse gli spettatori
vedranno in flashback il torneo del 2015 vinto da In-ho — potrebbe
spiegare qualcosa sul perché è rimasto con il gioco invece di
prendere il suo salvadanaio pieno di vittorie e andarsene. E
se sappiamo qualcosa sui possibili piani del regista Hwang
Dong-hyuk per una seconda stagione, è che è molto interessato alla
polizia sudcoreana e alla rapidità con cui risponde o meno a
crimini e problemi. Ha detto al Times di Londra che può
vedere esplorare questi argomenti.
Il reclutatore di giochi
Non conosciamo il nome del suo
personaggio, ma l’attore sudcoreano Gong Yoo interpreta il
bell’uomo che recluta nel gioco persone indebitate alla disperata
ricerca di soldi. Qual è la sua motivazione? Il suo
passato? La seconda stagione potrebbe spiegare perché è
coinvolto e chi è.
Nuovi personaggi del gioco
Squid
Squid Game ha sviluppato molti
personaggi fantastici solo per ucciderli nel gioco. Una
seconda stagione potrebbe scavare nei loro retroscena. Ecco
solo alcuni dei personaggi che potrebbero presentarsi.
La moglie di Alì
Abbiamo incontrato brevemente la
moglie di Ali, una giovane madre pachistana. E se fosse venuta
a cercarlo o finisse per giocare lei stessa? O forse Ali ha un
fratello che vuole vendicarsi?
Oh Il-nam’s son
Oh Il-nam ha menzionato suo figlio
— potrebbe presentarsi in qualche modo? Probabilmente è ricco
come suo padre, quindi potrebbe non aver bisogno di competere nei
giochi ma potrebbe essere dietro le quinte ad aiutare a gestire il
torneo. O forse ha sperperato tutto ciò che ha vinto e ora ha
bisogno di riguadagnare i soldi.
I soci di Jang Deok-su
Il gangster Jang Deok-su (Heo
Sung-tae) era uno dei personaggi meno simpatici, ma sembrava
conoscere ed essere conosciuto da tutti nel mondo
criminale. Forse alcuni dei suoi soci trovano la loro strada
in un nuovo torneo.
La famiglia di Kang Sae-byeok
Kang Sae-byeok (Jung Ho-yeon) era
una delle preferite dai fan – menziono suo fratello, Cheol,
sopra. Cheol è troppo giovane per competere nel torneo fatale
(speriamo) a meno che la seconda stagione non sia ambientata nel
futuro. Ma per quanto sia giovane, Cheol ora è ricco — forse
può portare sua madre dal nord e possiamo saperne di più sulla loro
famiglia.
Il mistero di Han Mi-nyeo
Chissà cosa credere di Han Mi-nyeo
(Kim Joo-ryoung)? Ha avuto un rapido incontro in bagno con
Jang Deok-su, ma poi lo ha eliminato nel gioco del ponte di
vetro. Ha affermato di essere una nuova madre, ma poi non l’ha
mai più menzionata. La sua vita prima della partita è un
enorme vuoto, quindi praticamente chiunque potrebbe presentarsi
rivendicando una relazione con lei. E se fossero intriganti la
metà di lei, sarebbero un’aggiunta gradita.
I VIP inquietanti
Verso la fine della serie, un
gruppo di uomini ricchi viene coinvolto per scommettere sui giochi
e guardarli dal vivo. (Si cerca di aggredire sessualmente
Jun-ho, cosa che finisce male per l’uomo ricco.) Sono persone
orribili, ma sembra possibile che loro – o un nuovo gruppo di
ricchi – possano apparire in una seconda stagione.
Quali partite potrebbero esserci
in Squid Game 2?
Nella prima stagione, i giocatori
hanno combattuto attraverso battaglie mortali di luce rossa, luce
verde; tiro alla fune; e marmi; intagliato caramelle
Dalgona da una latta senza romperne la forma; attraversato un
ponte di vetro che aveva pannelli fragili; e, infine, ha
affrontato il gioco del calamaro del titolo. Ma molti altri
giochi sono stati menzionati nella serie.
Gi-hun si è chiesta numerose volte
se uno dei giochi sarebbe stato qualcosa in cui le giocatrici
fossero più brave, al contrario del tiro alla fune o qualcosa che
favorisse gli uomini. Sarebbe interessante se nella stagione 2
si presentasse un gioco incentrato sulle donne e improvvisamente le
donne avessero un vantaggio rispetto ai giocatori maschi.
Gli elastici sono menzionati più
volte. Gli americani possono chiamare questa corda per
saltare cinese e comporta l’avvolgimento di corde elastiche
attorno alle gambe di due giocatori in modo che un terzo giocatore
possa saltare dentro e fuori. Viene menzionata la campana,
anche se il gioco del ponte di vetro potrebbe essere inteso come
una versione mortale della campana. Anche Gongggi, che è un
po’ come i jack, è venuto fuori. Tag e freeze tag erano anche
giochi di cui Gi-hun si chiedeva.
In un articolo in lingua
coreana , Hwang ha detto di aver preso in considerazione altri
due giochi: Dong, Dong, Dongdaemun (molto simile al London Bridge
Is Falling Down dell’ovest, i giocatori formano un cancello con le
mani e catturano un giocatore quando la canzone finisce), e uno
chiamato Perché sei venuto a casa mia? (un gioco simile a Red
Rover, in cui i giocatori formano una linea tenendosi per mano e
altri cercano di sfondare la linea). È possibile che possa
rivisitare quei giochi per nuovi episodi.
Qualunque siano i giochi scelti,
una seconda stagione quasi certamente non ripeterebbe quelli della
prima: la sorpresa di apprendere il nuovo gioco è stata una parte
importante di ogni episodio.
Jason Clarke è uno
degli attori che sta contribuendo a cambiare il mondo del cinema
grazie alle sue intense interpretazioni e alla sua versatilità.
L’attore, che ha iniziato a recitare sin da giovane, è sempre stato
restio dal essere addidato come una celebrità, tanto da mantenere
sempre un basso profilo, restando molto umile.
2. Ha lavorato per il
piccolo schermo. L’attore non ha recitato solo per il
cinema, ma ha lavorato spesso in diversi progetti per il piccolo
schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione con la
serie Halifax f.p. (1995), per poi proseguire con
Mercury (1996), Un detective in corsia (1996),
Water Rats (1997), Heartbreak High (1997),
Wildside (1998), Due ragazzi e una ragazza (1998)
e Murder Call (1998). In seguito, è apparso in All
Saints (1999-2000), Home and Away (2002),
Farscape (2003), White Collar Blue (2002-2003),
Stingers (2000-2003) e Brotherhood – Legami di
sangue (2006-2008). Tra i suoi ultimi progetti per il piccolo
schermo vi sono The Chicago Code (2011), Caterina la
Grande (2019) e Vincere il tempo: l’ascesa della dinastia
dei Lakers (2022).
Jason Clarke: chi è sua moglie
4. Si è sposato da
poco. L’attore si è sposato per la prima volta all’inizio
del 2018 con l’attrice francese Cécile Breccia. I
due stavano insieme già da diversi anni e dalla loro unione sono
nati due figli, anche se i loro nomi non sono stati resi noti.
Clarke è infatti particolarmente restìo a rivelare dettagli della
propria vita privata, preferendo tenere la sua famiglia lontano dai
riflettori.
Jason Clarke e Emilia Clarke
5. Non è parente della nota
attrice. Capita spesso che ci siano personalità dello
spettacolo che condividono lo stesso cognome, ma ciò non significa
che siano parenti. È questo il caso di Jason Clarke, il quale
talvolta viene creduto essere un parente dell’attrice Emilia Clarke,
celebre per Il Trono di
Spade. I due, tuttavia, non condividono alcuna parentela
né legame, ma hanno avuto modo di recitare insieme in
Terminator Genisys.
Jason Clarke non è su
Instagram
6. Non ha nessun profilo
social. L’attore ha più volte dichiarato di non volere
apparire sui social media sia per una questione di vita privata,
sia per il fatto di non voler essere additato come una celebrità:
“Non sono qui per essere un marchio. Sono qui per essere un attore.
Mi piace recitare. Ed è meglio così per la mia concentrazione. Se
questo significa che mi manca qualcosa o che forse non ricevo cose
gratis, beh, non ne ho bisogno.
Jason Clarke in Apes
Revolution
7. Recitare con la motion
capture è stato complicato. Per questo film, l’attore ha
dovuto recitare con colleghi che venivano ripresi in motion capture
e per lui è stato piuttosto complicato riuscire ad integrarsi con
questa tecnologia, più che altro per una questione di “falsità”.
Abituarsi gli ha richiesto diverso tempo.
8. Ha adorato la
sceneggiatura. Prima di questo film, l’attore aveva
recitato in Zero Dark Thirty, rimanendo molto colpito
dallo script. Pensando di non avere possibilità di sceneggiature
migliori o eguali, l’attore è rimasto sorpreso da quella di
Apes Revolution e ha subito accettato il ruolo quando ha
saputo che ci sarebbe stato Matt Reeves in cabina
di regia.
Jason Clarke in Pet
Sematary
9. Ha girato una scena da
paura. Nel film horror Pet Sematary Jason Clarke
ha interpretato il ruolo del protagonista, un padre che vedrà la
propria famiglia minacciata dal luogo maledetto in cui sono andati
a vivere. Per questo film Clarke si è trovato a girare una delle
scene più spaventose della sua carriera. Questa lo ha visto intento
a scavare una fossa per la figlia in un vero cimitero alle quattro
del mattino. L’attore ha raccontato di aver trovato quel momento
estremamente lugubre.
Jason Clarke: età e altezza
10. Jason Clarke è nato il
17 luglio del 1969a Winton, nel Queensland, in
Australia. L’attore è alto complessivamente 185
centimetri.
Affermatosi come uno dei più
importanti registi di livello mondiale, il taiwanese Ang Lee si è
costruito una carriera fondata sulle sue prodezze tecniche e sulla
sua capacità di esprimere sentimenti forti. Film dopo film è
arrivato alla conquista di Hollywood, dove ha realizzato titoli
come Hulk, I segreti di Brokeback
Mountain e Billy Lynn – Un giorno da
eroe. Tra questi si annovera anche Vita di
Pi (qui la recensione), uscito nel
2012 e tra i più apprezzati e premiati film di quell’anno.
All’interno di un racconto che mescola dramma e avventura, Lee ha
costruito un mondo tanto esteticamente sbalorditivo quanto
tematicamente forte.
Il film è l’adattamento
cinematografico dell’omonimo romanzo di Yann
Martel. Pubblicato nel 2001, questo è stato insignito di
prestigiosi premi, con il Booker Prize. Dopo che per anni si era
tentato di dar vita ad una trasposizione di tale acclamato romanzo,
l’arrivo in cabina di regia di Lee permise finalmente la sua
realizzazione. Il regista, inoltre, decise di sfruttare al massimo
le ambientazioni del racconto per dar vita ad effetti speciali
particolarmente complessi e affascinanti. Ricorrendo all’uso del 3D
e ad una fotografia estremamente funzionale a tale resa estetica,
Vita di Pi è oggi ricordato principalmente per la sua
componente visiva.
Il film fu infatti un grandissimo
successo di critica e pubblico, raggiungendo un incasso globale di
oltre 600 milioni di dollari. Ai premi Oscar del 2013 vinse inoltre
ben quattro premi, ovvero quello per la miglior regia, la miglior
fotografia, i migliori effetti speciali e la miglior colonna
sonora. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
storia vera. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Vita di Pi: la trama e il
cast del film
Protagonista del film è il giovane
Piscine Molitor Patel, il quale adotta il
soprannome di Pi in quanto sa a memoria numerose
cifre decimali del Pi greco. La sua vita prende una piega
inaspettata quando suo padre Adil, proprietario di
uno zoo, gli comunica che dovranno emigrare in Canada, con tutti
gli animali a loro seguito. Durante il viaggio su di un mercantile,
una tempesta affonda però la nave e Pi si ritrova unico superstite
su di una scialuppa, dove però si sono rifugiati anche una zebra,
un orango, una iena e la pericolosa tigre chiamata Richard
Parker. Per Pi, ha inizio una duplice lotta per la
sopravvivenza che lo cambierà per sempre.
Per trovare il giusto interprete di
Pi, Lee incontrò oltre tremila ragazzi nell’arco di diversi mesi.
La scelta, infine, ricadde sull’allora diciassettenne Suraj
Sharma, il quale non aveva nessuna esperienza pregressa
nella recitazione. Ad interpretare Pi da adulto, invece, vi è il
celebre attori Irrfan Khan,
visto anche in film come The Millionaire e Jurassic
World. Altri attori presenti nel film sono invece
Gérard Depardieu, il quale compare brevemente nei
panni del cuoco francese della nave, Tabu, nei
panni della madre di Pi e Adil Hussain in quelli
del padre. Per interpretare lo scrittore Yann Martel era stato
inizialmente scelto Tobey Maguire, ma Lee preferì
poi affidare la parte a Rafe Spall.
Per quanto riguarda gli animali
presenti nel film, a lungo ci si è chiesti se il giovane Sharma si
fosse davvero trovato su di una scialuppa faccia a faccia con una
tigre. Benché sul set fosse davvero presente un esemplare di tigre,
quella sulla piccola imbarcazione era una ricostruzione
particolarmente realistica in CGI dell’animale. Anche la maggior
parte degli altri animali presenti nel film sono stati realizzati
con la medesima tecnica, permettendo dunque una maggior libertà in
fase di riprese. In seguito all’uscita del film, tuttavia, sono
circolati anche filmati che mostravano maltrattamenti ai veri
animali sul set, cosa ha poi portato ad una serie di denunce.
Vita di Pi: il libro e la
vera storia dietro al film
Il film si apre su di un adulto Pi
che racconta la sua storia allo scrittore Martel, il quale avrebbe
poi scritto il libro Vita di Pi. Ciò ha portato in molti a
credere che il racconto del giovane naufrago trovatosi da solo con
una tigre fosse basato su eventi reali. Il racconto è però soltanto
frutto dell’immaginazione dello scrittore, il quale si è anche
lasciato ispirare dalla novella del 1981 Max and the Cats,
scritta dal brasiliano Moacyr Scliar e incentrata
su un giovane rifugiato ebreo che attraversa l’oceano Atlantico
dividendo un’imbarcazione con un giaguaro.
A contribuire al realismo che
Vita di Pi trasmette e che ha dunque portato a credere
all’esistenza di una storia vera di tale racconto, vi è anche il
fatto che Lee si avvalse della collaborazione di un vero naufrago
nel corso delle riprese. Il regista si è infatti affidato a
Steven Callahan, un uomo ritrovatosi naufrago nei
primi anni Ottanta. La sua imbarcazione, colpita da una balena,
iniziò ad affondare e lui si ritrovò dunque a dover tentare di
sopravvivere unicamente rimanendo su di una zattera di salvataggio.
Bevendo acqua piovana e mangiando pesce crudo, Callahan fu infine
tratto in salvo dopo 76 giorni in mare.
Vita di Pi: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Vita di Pi grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 5 aprile alle ore
21:00 sul canale Iris.
Physical 2 è la
seconda stagione di Physical l’acclamata
dark comedy con protagonista Rose Byrne, che è anche produttrice
esecutiva. Dalla creatrice, scrittrice e produttrice esecutiva
Annie Weisman.
Physical 2: quando esce e dove vederla in streaming
Physical 2 in streaming
uscirà il prossimo 3 giugno con il primo episodio,
seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì su
Apple
TV+.
Physical 2: trama e cast
La seconda stagione ritrova la
nostra eroina Sheila Rubin (Rose Byrne) che, dopo aver lanciato con
successo il suo primo video di fitness, incontra nuovi e ancor più
grandi ostacoli sul cammino. È combattuta tra la lealtà verso suo
marito (Rory Scovel) e i valori che rappresenta, e una pericolosa
attrazione per qualcun altro. E poiché non è più la novità in
città, si ritrova a dover affrontare nuovi e agguerriti concorrenti
sulla strada per costruire un vero e proprio impero del
fitness.
Al cast della seconda stagione di
Physical,
oltre a Rose Byrne, Rory Scovel, Dierdre Friel,
Della Saba, Lou Taylor Pucci e Paul
Sparks, si unisce il vincitore del Critics Choice Award
Murray Bartlett (“The White Lotus”) nel nuovo ruolo di Vincent
‘Vinnie’ Green, un carismatico istruttore di fitness, guru della
perdita di peso e pioniere dello spot pubblicitario notturno.
Physical è
prodotta da Tomorrow Studios (una partnership di ITV Studios),
ideata, scritta e prodotta da Annie Weisman, che è anche
showrunner; la serie è diretta da Stephanie Laing, che è anche
produttrice esecutiva insieme a Marty Adelstein e Becky Clements
per Tomorrow Studios, Alexandra Cunningham, John McNamara, Sera
Gamble , Craig Gillespie e Rose Byrne.
Apple
TV+ offre serie drammatiche e commedie, lungometraggi,
documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed
è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti.
Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il
primo servizio di streaming di prodotti completamente originali
lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima titoli
originali e ha ricevuto il maggior numero di premi più rapidamente
che altri servizi di streaming dal momento del loro debutto. Ad
oggi, i film originali, i documentari e le serie di Apple hanno
vinto 240 premi e ottenuto 950 nomination.
Sky annuncia oggi
M. Il figlio del secolo, una nuova serie drammatica
Sky Original adattamento dell’omonimo romanzo di Antonio
Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller
internazionale, che racconta la nascita del fascismo in Italia e
l’ascesa al potere del Duce Benito Mussolini.
La serie Sky Studios in 8 episodi è
prodotta da Lorenzo Mieli con The
Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle, in
collaborazione con Pathé, e ripercorrerà la storia dalla fondazione
dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di
Mussolini in parlamento dopo l’omicidio del deputato socialista
Giacomo Matteotti nel 1925. Offrirà inoltre uno spaccato del
privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui
quelle con la moglie Rachele, l’amante Margherita Sarfatti e con
altre figure iconiche dell’epoca. Come il romanzo, la serie
racconterà la storia di un paese che si è arreso alla dittatura e
la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte
dalle sue ceneri.
Scritta da Stefano Bises
(Gomorra – La
Serie,
The New Pope,
ZeroZeroZero,
Speravo de morì prima), affiancato alla sceneggiatura da
Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), la serie
racconterà gli accadimenti con accuratezza storica, con ogni
evento, personaggio, dialogo e discorso storicamente documentato o
testimoniato da più fonti.
Nils Hartmann Executive
Vice President Sky Studios Italy and Germany ha
dichiarato: «Il libro di Antonio Scurati è un’opera senza
precedenti nella letteratura italiana, per audacia, originalità,
accuratezza. Realizzare una serie tv basata su questo lavoro è
un’opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire. Con la
collaborazione e la creatività del team di The Apartment, ci
caliamo nel materiale incandescente di questo racconto, per offrire
al pubblico di Sky una serie originale davvero unica, sull’ascesa e
la caduta di un uomo e su quell’eredità storica con cui il nostro
Paese e il mondo devono ancora fare i conti».
Antonella d’Errico
Executive Vice President Programming Sky Italia ha
dichiarato: «M è un libro eccezionale e potentissimo, che
raccontando quel “figlio del secolo” che così profondamente ha
segnato il nostro Novecento, fa della nostra storia più recente e
dolorosa, e del suo protagonista, un romanzo davvero unico nel suo
genere. Un racconto necessario e urgente che siamo orgogliosi di
portare sullo schermo, insieme a The Apartment e in compagnia
dell’autore Antonio Scurati. Ci addentriamo in un territorio
controverso, affrontando un tema duro e ancora per larga parte
irrisolto della nostra contemporaneità, con quello che speriamo sia
per i nostri spettatori un importante viaggio emotivo e
intellettuale. Un viaggio che, siamo sicuri, ci coinvolgerà
totalmente».
Lorenzo Mieli, CEO The
Apartment Pictures, ha dichiarato: «Realizzare questa
serie oggi ha un grande valore. In questi anni abbiamo assistito
alla nascita di forme nuove di populismo, sovranismo e
autoritarismo. Tracce dell’uomo che cento anni fa fece la Marcia su
Roma si possono ritrovare in molti protagonisti dei tempi in cui
viviamo. Ancor più adesso che l’Europa è tornata ad essere teatro
di guerra. “M” racconta i meccanismi perversi di empatia e
violenza, di manipolazione e modernità che un secolo fa hanno
travolto l’Italia. E poco dopo il mondo. È un racconto di
straordinaria attualità, ma anche un viaggio nelle smodate
ambizioni, capacità seduttive, relazioni e paure di un uomo che ha
fatto innamorare di sé una parte consistente del popolo italiano
per poi trascinarlo in un baratro. In cui alla fine lui stesso ha
trovato la morte».
Antonio Scurati ha
dichiarato: «M narra – per la prima volta dall’interno –
l’avvento della dittatura fascista e il potere sinistro del
dittatore, Benito Mussolini. Un tema di tragica attualità. Sono
felice che una serie prolunghi il progetto letterario. Abbiamo
bisogno di narrazioni capaci di risvegliare la passione della
libertà. La lotta tra democrazia e dittature non è
finita».
Le riprese di
M. Il figlio del secolo avranno inizio nel 2023 e
la serie arriverà su Sky e in streaming su NOW in tutti i territori
Sky in Europa. La distribuzione internazionale è di Fremantle.
Pubblicato in Italia da Bompiani
nel 2018, il romanzo di Antonio Scurati M. IL FIGLIO DEL SECOLO è
stato tradotto ad oggi in 46 paesi, ha venduto oltre 600.000 copie
e uscirà oggi negli Stati Uniti edito da HarperCollins.
Il poster ufficiale della
54a Quinzaine des Réalisateurs è tratto da “Blue
Flight”, performance fotografica dell’artista multidisciplinare
Cecilia Paredes. Nata a Lima, Cecilia Paredes vive
e lavora tra il Perù e gli Stati Uniti. Il suo lavoro esplora i
temi della natura e dell’interazione tra il corpo e il suo
ambiente.
Visibile e invisibile, l’artista si
fonde con l’immagine che crea, proprio come fanno i registi nei
loro film. Dal 18 al 27 maggio 2022 si svolgerà la 54a edizione
della Quinzaine des Réalisateurs.
L’Universo
Marvel è la casa di incredibili storie diverse e di
personaggi unici, e i Marvel Studios hanno svolto un lavoro
incredibile nel dare vita e conferire importanza a un ricco
materiale di partenza. In molti dei prossimi progetti
Marvel in via di sviluppo,
sappiamo che ai fan verrà introdotto un concept ancora non del
tutto esplorato dall’MCU:
il sovrannaturale. Proprio così, il Marvel Cinematic
Universe sta per riconoscere ufficialmente l’esistenza
di vampiri, lupi mannari e molto altro.
C’è un gruppo di personaggi dei
fumetti, in particolare, che è associato più di ogni altro a questo
genere di fenomeni: i Midnight Sons (Figli
della Mezzanotte). Le voci di corridoio e teorie attorno a
una possibile introduzione dei Midnight Sons
nell’MCU
hanno già entusiasmato i fan, ed è il momento giusto per chiederci
quali attori potrebbero dar vita alla squadra dei Figli
della Mezzanotte in live-action.
Daredevil
Questo potrebbe benissimo essere un
azzardo, nel senso che i fumetti non hanno mai immaginato Daredevil unirsi ai Midnight
Sons, ma ci sono alcuni modi in cui i Marvel Studios potrebbero
far diventare questa opzione realtà, scavando davvero in profondità
nell’arco narrativo “Devil of Hell’s Kitchen“,
dove ci viene rivelato che, sebbene Daredevil si
identifichi come un Figlio di Dio, ha innumerevoli demoni interiori
che lo tormentano.
In realtà, questa scelta narrativa
sarebbe più che altro una forzatura, anche piuttosto ironica,
sottolineando l’analogia letterale tra il nome del personaggio e
l’associazione con il Demonio. Battute a parte, i fan hanno però
dichiarato che Daredevil potrebbe dimostrarsi
incredibilmente importante per la squadra.
Iron Fist
Con le serie tv Marvel che sono state “trasferite”
da Netflix
a Disney+ solo
recentemente, sembra che Feige abbia in mente un
futuro per ogni personaggio protagonista che sia stato messo da
parte per un po’, e i fan hanno subito ipotizzato la possibilità di
vedere Iron Fist nei Midnight
Sons.
Sarebbe davvero fantastico vedere
Iron Fist e il resto dei
Defenders nel Marvel Cinematic Universe
interagire con i personaggi che i fan hanno imparato ad amare, ma
l’idea che alcuni personaggi fondamentali della Marvel Television possano unire le loro forze
con i Figli della Mezzanotte, sarebbe davvero
stupefacente.
Morbius
Sì, tecnicamente, Morbius è un film Marvel prodotto dalla Sony, ma
questo non ha impedito agli Spider-Men di
Andrew e Tobey di apparire in
No Way Home, quindi stiamo parlando di una
possibilità non poi così remota come molti potrebbero pensare. Sony
e Marvel
hanno fatto una vera e propria dichiarazione di intenti con il
successo di Spider-Man: No Way Home, che ha gettato le
basi per alcuni potenziali crossover davvero impressionanti che
potremmo vedere in futuro.
Morbius è stato,
nei fumetti, il leader dei Figli della Mezzanotte
contro un’invasione terrestre di zombie inter-dimensionali. Questo
potrebbe non essere nello specifico l’arco dei Figli della
Mezzanotte che i Marvel Studios cercheranno
di portare avanti, ma non sarebbe giusto non considerarlo almeno
nella formazione della squadra.
Black Knight
Dane
Whitman, noto anche come Black Knight, è un altro personaggio che non
era un membro dei Midnight Sons nei fumetti, ma
che potrebbe avere a che fare con la squadra, dati i recenti eventi
nel Marvel Cinematic
Universe. A differenza di Daredevil,
che non era legato ai Figli della Mezzanotte in
primo luogo, Black Knight possiede però delle
connessioni con qualcosa di molto potente: la Lama
D’Ebano.
La sua discendenza da antenati
illustri risale a secoli fa, così come la Lama
D’Ebano e la sua maledizione ma, piuttosto che seguire le
orme malvagie di suo zio, egli ha scelto di sfruttare i suoi poteri
per il bene. I fan vedranno presto la potenza di Black
Knight in azione e, con la sua inesplorata connessione con
la Lama nella scena post-credits di Eternals, potrebbe finire per diventare una
componente essenziale dei Midnight Sons.
Licantropus
Nei fumetti, Licantropus appare negli archi narrativi di
Moon Knight mentre, nel Marvel Cinematic Universe, dovrebbe
essere introdotto in uno speciale di Halloween diretto dal
compositore di The Batman, Michael
Giacchino. E’ ancora presto per avere ulteriori notizie a
riguardo ma, una volta che il pubblico avrà visto tutti gli episodi
di Moon
Knight, l’hype per Licantropus sarà alle stelle.
Licantropus ha lavorato al fianco di
personaggi come Morbius, Ghost
Rider, e persino Iron Man e
Spider-Man, ma i fan sono particolarmente eccitati
per le interazioni tra Licantropus e Moon
Knight, che saranno indubbiamente fantastiche.
Moon Knight/Mr. Knight
Non c’è dubbio che, se un progetto
sui Midnight Sons sarà autorizzato, questo
includerà per forza di cose Moon Knight. Oltre al cameo vocale di
Dane Whitman e Blade alla fine di
Eternals, Moon Knight, infatti,
darà il primo vero sguardo al mondo del soprannaturale nel Marvel Cinematic
Universe.
Il modo in cui Moon
Knight è ritratto nella serie stando al primo episodio, ai
trailer, alle clip e alle foto promozionali, lo avvicinerà molto
alla figura di una mummia, assolutamente concorde con
l’ambientazione della serie. Inoltre, parte della serie si svolge
anche a Londra, il che è incredibilmente interessante, soprattutto
se si considera chi altro si trova a Londra, presumibilmente
attorno o durante gli eventi di Moon Knight…
Blade
C’è una teoria secondo la quale sarà
Blade a reclutare i membri dei Midnight
Sons: in realtà, questo non è ciò che accade nei fumetti,
che vedevano Blade diventare Switchblade dopo che
le interazioni con il Darkhold erano andate male.
La sua presenza in un’ipotetica
produzione sui Midnight Sons è suggerita anzitutto
dalla sua apparizione in una scena post-credits con Dane
Whitman, che si svolge a Londra, dove risiede un altro
possibile membro della squadra: Moon Knight. Dunque, questo episodio
metterebbe tre dei potenziali membri insieme nello stesso posto
allo stesso tempo, il che fa sicuramente intuire che sta succedendo
qualcosa, Midnight Sons o meno. Poi c’è la
questione dell’assenza di Wong durante gran parte
di Spider-Man: No Way Home… sarà una
coincidenza?
Wong
Wong è l’attuale
leader dei Midnight Sons nei fumetti, che ha
guidato contro le forze di Mefisto mentre molti
dei Vendicatori erano fuori gioco. E’ un personaggio che continua a
sorprendere il pubblico, intrinsecamente legato a molte delle
storyline Marvel preferite dai fan e, forse,
anche a quelle ancora sconosciute.
Gli eventi di No Way Home e
Hawkeye si sono svolti a New York, ma dov’era
Wong all’inizio di No Way Home?
Stava andando ad incontrare Blade? Per indagare su
qualche evento demoniaco o soprannaturale? E’ bizzarro che si
trattasse solo di un’innocua vacanza a Londra in pieno inverno…
Doctor Strange
La prima formazione dei
Midnight Sons è stata autorizzata dallo stesso
Doctor Strange nel tentativo di
contrastare l’avanzata di Zarathos,
Lilith e dei suoi figli demoniaci, i
Lilin. Anche se nulla nella sua linea temporale
del Marvel Cinematic Universe ha ancora
segnalato qualche contatto o connessione coi Figli di Mezzanotte,
Doctor
Strange nel Multiverso della Follia, potrebbe iniziare
a introdurre di sfuggita un potenziale team-up dei Midnight
Sons.
La prima, e più ovvia, è
l’introduzione del Darkhold, che ha causato problemi ai
Figli di Mezzanotte in molte occasioni. Poi,
naturalmente, vedere una versione zombie di
Strange significa che i fan potrebbero
potenzialmente essere testimoni di zombie inter-dimensionali che si
infiltrano sulla Terra, in un progetto futuro: vi suona familiare
tutto ciò?