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Blade Runner 2049: trama, cast e curiosità sul film con Ryan Gosling

Blade Runner 2049 film

Con l’arrivo al cinema nel 1982 di Blade Runner, noir e fantascienza si univano per cambiare per sempre. Regista visionario, Ridley Scott ha infatti dato vita ad un’opera monumentale, che ancora oggi riesce a risultare attuale nella sua disperata ricerca dell’umanità. A distanza di ben 35 anni è infine stato realizzato un diretto sequel di quell’opera, attraverso cui le tematiche sono state ulteriormente aggiornate e approfondite. Si tratta di Blade Runner 2049, diretto dal regista canadese Denis Villeneuve, che già con il precedente Arrival aveva dato prova di saper padroneggiare il genere, utilizzando la fantascienza per raccontare qualcosa di più sull’essere umano.

Prima del rilascio del film sono stati pubblicati tre cortometraggi che anticipano il contesto narrativo poi ritrovato nel lungometraggio. Si tratta di 2036: Nexus Dawn, 2048: Nowhere To Run e Blade Runner: Black Out 2022. Già in questi si può ritrovare ciò che il film presenta poi in tutta la sua magnificenza. Gli elementi distintivi dell’opera del 1982 vengono riproposti e resi ancor più attraenti, decadenti. Con effetti speciali e scenografie candidati agli Oscar, Blade Runner 2049 lega strettamente le maggiori trovate visive alle tematiche trattate. La domanda più ricorrente, ancora una volta, ruota intorno alla definizione di umanità.

Costato 150 milioni di dollari, il film si rivelò una cocente delusione al box office, con un incasso di soli 260 milioni. Anche il suo predecessore non fu fortunato al momento dell’uscita in sala, divenendo poi un cult negli anni. Nell’attesa che ciò avvenga anche per Blade Runner 2049, il quale merita di essere riscoperto in tutta la sua grandiosità, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al possibile sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Blade Runner 2049: la trama del film

Sono passati trent’anni dagli eventi del primo film, il mondo è un luogo profondamente cambiato. I replicanti prodotti dalla Tyrell sono stati messi al bando, mentre una serie di carestie dovute al cambiamento climatico hanno messo in ginocchio la popolazione. Infine, un black out ha fatto perdere le tracce di ogni dato digitale fino a quel momento presente. A governare nell’ombra in tale contesto vi è il misterioso Neander Wallace, il quale con la sua società ha dato vita ad una nuova generazione di replicanti, più fedeli all’uomo e dalla longevità indefinita. Tra questi vi è l’agente K, il cui compito è rintracciare ed eliminare i vecchi modelli ancora in circolazione.

Nella sua ricerca si imbatterà in Sapper Morton, il quale prima di morire lascerà K con una serie di pericolosi dubbi. A partire da questi l’agente darà vita ad una ricerca che lo porterà ad imbattersi con un passato di cui non pensava di avere memoria. Le nuove scoperte devono però essere insabbiate quanto prima, rivelandosi quanto mai dannose per la stabilità raggiunta tra umani e replicanti. Al momento di dover compiere il suo dovere, K nutrirà però sempre più dubbi sulla moralità del proprio lavoro. Per andare fino in fondo alla questione c’è solo un uomo che può aiutarlo, l’agente Rick Deckart, svanito nel nulla trent’anni prima senza lasciare alcuna traccia.

Blade Runner 2049 cast

Blade Runner 2049: il cast del film

Per il ruolo dell’agente K, l’unico attore considerato fu Ryan Gosling. Questi non aveva mai lavorato prima in un film con un budget tanto elevato, non entusiasta di simili progetti. Accettò tuttavia di recitare in Blade Runner 2049 per la possibilità di lavorare con Villeneuve, come anche perché riponeva totale fiducia nella storia che si andava a raccontare. Accanto a lui, nei panni dell’intelligenza artificiale olografica Joy vi è l’attrice Ana de Armas. All’epoca ancora poco nota, questa si presentò in più occasioni per i provini per il film, riuscendo infine ad ottenere la parte. Per questa accettò anche di prendere parte a scene di nudo, rifiutandosi però di tagliarsi i capelli.

Altro noto attore presente nel film è Jared Leto, interprete di Neander Wallace. Il ruolo era stato inizialmente pensato per David Bowie, ma a causa della scomparsa di questi fu Leto ad ottenerlo. Per calarsi meglio nei panni del personaggio non vedente, l’attore decise di indossare delle speciali lenti a contatto che gli offuscavano la vista. Sono poi presenti le attrici Sylvia Hoeks nei panni della spietata Luv, Robin Wright in quelli del tenente Joshi e Mackenzie Davis in quelli della misteriosa Mariette. Lennie James interpreta Mister Cotton, mentre l’ex wrestler Dave Bautista è il replicante Sapper Morton. Grande ritorno è quello di Harrison Ford, che riprende i panni dell’agente Rick Deckard, apparendo però nel film non prima di un’ora e quaranta minuti.

Blade Runner 2049: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Quello di Blade Runner è un universo narrativo potenzialmente espandibile all’infinito. Non deve dunque sorprendere se al momento della realizzazione di questo secondo film si è parlato dei possibili ulteriori sviluppi. Sia Scott, che Ford che Villeneuve si sono dichiarati disponibili a realizzare un ulteriore capitolo, che possa esplorare ulteriormente le tematiche trattate. Secondo il regista dell’originale, alcune bozze di storie sarebbero già pronte, in attesa di ulteriori sviluppi. L’insuccesso economico del film ha però rappresentato una battuta d’arresto per tali discorsi. Nonostante questo, Scott ha recentemente dichiarato che spera ancora di poter dare un seguito al film, mentre Villeneuve si è detto più interessato a realizzare uno spin-off.

In attesa di poter vedere un seguito, è possibile fruire di Blade Runner 2049 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Fast and Furious 9: uscirà al 12 luglio 2021 al cinema

Fast and Furious 9

Universal Pictures Italia ha annunciato che Fast and Furious 9 uscirà nel nostro paese il 12 luglio 2021, “solo al cinema”. Di seguito potete leggere l’annuncio ufficiale sull’account Instagram dello Studio:

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release dopo un primo spostamento all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020), è fissata al 12 luglio 2021, solo al cinema.

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Fast and Furious 9 è un film d’azione diretto da Justin Lin con Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Tyrese Gibson, Lucas Black, Michael Rooker, Nathalie Emmanuel, Helen Mirren e Charlize Theron. Il film è un sequel di The Fate of the Furious del 2017, sarà la nona puntata del franchise.

 
 

Il Confine: al via le riprese del nuovo film di Vincenzo Alfieri

Il confine film vincenzo alfieri

Iniziano il 18 marzo le riprese de Il Confine, diretto da Vincenzo Alfieri con Edoardo Pesce e Massimo Popolizio. Vincenzo Alfieri, dopo I Peggiori e Gli uomini d’oro, torna alla regia con un thriller denso di colpi di scena, una storia che varca ogni confine.

Le riprese si svolgeranno in diverse località dell’entroterra laziale con inizio il 18 marzo 2021. Il confine sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

La trama

Uno sperduto paese al limite del bosco, un rave, due giovani scomparsi, l’incubo di un mostro che torna dal passato. Indagano i carabinieri Meda, un uomo sconfitto dalla vita e Rio, il capitano inflessibile e rigoroso. Ma questa volta il mostro ha rapito la persona sbagliata.

Il Confine, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, è una produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano e Vision Distribution, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Giorgio Glaviano (Marsilio Editore) ed è sceneggiato da Vincenzo AlfieriFabrizio Bettelli e Giorgio Glaviano.

 
 

The Investigation: recensione della serie di Tobias Lindholm

The Investigation recensione serie tv

In un mondo dove ogni giorno di più si perde la fiducia nei confronti della giustizia, una serie come The Investigation non può che arrivare al momento giusto. Basata su un fatto realmente accaduto, noto alle cronache come il caso del sottomarino, questa va infatti a sottolineare quanto importante sia poter avere fiducia nelle istituzioni preposte all’esercizio della legge. Ma, allo stesso modo, anche quanto sia complesso far sì che questa si attui in modo insindacabile in favore dei bisognosi. Ideata da Tobias Lindholm, sceneggiatore di Il sospetto, Un altro giro, ma anche di alcuni episodi di Borgen – Il potere e Mindhunter, la serie si configura così come un crime capace tanto di offrire un’indagine avvincente, quanto più in generale di offrire spunti di riflessione sull’attualità.

La vicenda, narrata dal punto di vista di chi condusse le indagini, ha per protagonista il capo della Omicidi della polizia di Copenaghen Jens Møller (Søren Malling). Durante un briefing mattutino con i suoi colleghi, questi viene a conoscenza di uno strano caso. Un sottomarino artigianale, che trasportava la giornalista svedese Kim Wall e l’inventore dello stesso, è scomparso. Quando il sottomarino viene ritrovato più tardi nel corso della giornata, solo l’inventore viene salvato prima che affondi improvvisamente. Ora Jens e il suo team di investigatori devono decidere rapidamente come affrontare il caso, perché Kim è ancora dispersa e il sottomarino è in fondo al mare.

In dubio pro reo, l’importanza dei fatti

La serie ideata dallo sceneggiatore e regista danese si apre sulla decisione di una giuria di assolvere un accusato di omicidio. Una decisione che fa male, tanto ai famigliari della vittima quanto al pubblico ministero Jakob Buch-Jepsen (Pilou Asbæk). Questa scena, apparentemente scollegata da quello che sarà poi il focus della serie, presenta in realtà tutto ciò che occorre sapere di The Investigation. Nonostante la colpevolezza di qualcuno possa sembrare ovvia, non lo sarà per la legge fintanto che non verranno fornite prove valide a riguardo. In dubio pro reo, ovvero: finché esisterà il dubbio, questo ricadrà a favore dell’imputato.

Compreso ciò, la lunga corsa dei protagonisti alla ricerca di prove concrete sarà allora quanto mai chiara. La storia della giornalista Kim Wall si sarebbe potuta raccontare in molti modi diversi e da più punti di vista. Lindholm sceglie però di dare spazio a quello di chi ha condotto le indagini, perché gli consente di raccontare molto più di quanto sembrerebbe. Egli ripercorre in modo estremamente preciso gli eventi che si svolsero tra l’agosto 2017 e l’aprile 2018, facendo avvertire il peso crescente del passare dei giorni. Ogni episodio è dunque incentrato su una precisa scoperta, un passo in più verso la giustizia.

Ma sostenere un accusa di omicidio richiede prove precise e il caso del sottomarino ha quanto mai messo in difficoltà da questo punto di vista. Lo spettatore è trascinato all’interno di un gioco che costringe più volte a ripartire da capo. La frustrazione provata dai personaggi viene condivisa con gli spettatori, coinvolgendo questi ultimi a dir poco efficace. Ci si emoziona per ogni conquista, ci si innervosisce per ogni sconfitta. Ma soprattutto, si arriva a comprendere davvero l’importanza del non lasciare nulla al caso, del non dar adito a voci che non siano supportate da fatti. In un contesto odierno dove il “tribunale popolare” gode di un’autorità illegittima, ricordare tutto ciò è sempre più urgente.

The Investigation serie

The Investigation: ciò che non si vede spaventa di più

Con The Investigation prende dunque vita sul piccolo schermo un caso particolarmente complesso, che si rivela contenere una serie di tematiche estremamente attuali. Dalla già citata importanza delle prove alla fiducia nella giustizia, dalla violenza sulle donne al peso dei media. Ognuno di questi aspetti trova il suo giusto momento nella serie, colpendo lo spettatore in modo non retorico né esplicito. E proprio su ciò che è giusto mostrare o meno Lindholm sembra interrogarsi a lungo. Una serie crime che aspira alla spettacolarità avrebbe probabilmente mostrato il corpo della vittima, l’interrogatorio al carnefice o l’interno del tanto nominato sottomarino.

Nulla di tutto ciò trova invece spazio in The Investigation, per il semplice motivo che ciò che non vediamo ci spaventa molto di più. Impossibilitati a familiarizzare con l’omicida, che non è mai neanche chiamato per nome, questi può assumere qualsiasi aspetto, mantenendo intatta la sua minacciosità. Non c’è una sola goccia di sangue nella serie, che appunto sembra puntare su quegli aspetti meno spettacolari di un caso del genere. A farla da padrone sono i fascicoli, le ricerche in mare (interpretate dai veri sommozzatori che parteciparono all’indagine), le riunioni tra i poliziotti.

Elementi potenzialmente “noiosi” ma che assumono qui enorme forza grazie a molteplici elementi. Da una scrittura impeccabile ad una regia minimalista e fino interpretazioni contenute che lasciano intravedere il mondo interiore dei personaggi. Lindholm conferma il grande talento che Paesi come Svezia e Danimarca hanno nel raccontare storie di questo genere, arricchendole della capacità di parlare a livello universale. The Investigation, infatti, non è solo un omaggio a quanti condussero le indagini e alla giornalista Kim Wall, ma anche un monito generale che ricorda di come “più si diventa civilizzati, più si avverte il bisogno di guardare nell’oscurità”.

 
 

Justice League Snyder Cut: cosa ci aspettiamo che venga sistemato

Zack Snyder's Justice League

Finalmente il giorno è arrivato, dopo tante proteste, richieste, critiche e attesa, Justice League Snyder Cut arriverà in tutti il mondo e, per tranquillizzare i fan italiani, anche da noi. Il film sarà infatti disponibile a partire dalle 8 di mattina di giovedì 18 marzo su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW TV e on demand in contemporanea assoluta con l’uscita negli Stati Uniti.

Ma cosa aspettarci, in fin dei conti, da questo film che ha ormai assunto una dimensione epica? Cosa chiedere ad un film che nella versione cinematografica ha deluso quasi tutti ma che ha avuto una seconda possibilità per farsi vedere nella veste pensata originariamente dal suo “padre” creativo? Ecco, di seguito, le parti che ci aspettiamo vengano sistemate dalla Justice League Snyder Cut di Zack Snyder rispetto al film firmato da Joss Whedon nel 2017.

1Diana “fa Flash” e poi dimentica di poterlo fare per il resto del film

La scena introduttiva di Wonder Woman (Gal Gadot) in Justice League è in realtà piuttosto interessante. Un gruppo terroristico prende il controllo di una banca con l’intento di far esplodere una bomba che spazzerà via diversi isolati della città. Diana interviene, mettendo KO tutti. Fino a quando il leader terrorista punta una mitragliatrice sugli ostaggi. Invece di portarlo fuori, Wonder Woman si muove molto velocemente per bloccare tutti i proiettili che spara con il suo bracciale. Sappiamo che Wonder Woman ha un sacco di doti, e a questo punto anche la super-velocità, tale da permetterle di bloccare i proiettili. Tuttavia, quando si trova a combattere fianco a fianco con Flash, sembra che Diana non sappia più usare questo potere e debba ricorrere all’aiuto di Barry. Perché?

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Tom & Jerry in uscita, ecco i primi 10 minuti

TOM & JERRY film 2021

Tom & Jerry, il film diretto da Tim Story con i due iconici rivali protagonisti in un’avventura inedita, arriva in Italia in esclusiva digitale da domani, giovedì 18 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

In occasione dell’arrivo in Italia della pellicola, sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia sono già disponibili 10 minuti in anteprima del film:

Nel film Tom & Jerry, che sarà impreziosito da un cameo di Paolo Bonolis e la partecipazione vocale di Luca Laurenti, una delle rivalità più amate della storia si riaccende quando Jerry si trasferisce nel miglior hotel di New York alla vigilia del “matrimonio del secolo”, costringendo il disperato organizzatore dell’evento ad assumere Tom per sbarazzarsi di lui. La conseguente battaglia tra gatto e topo minaccia di distruggere la sua carriera, il matrimonio e forse l’hotel stesso. Ma presto, sorge un problema ancora più grande: uno staff diabolicamente ambizioso che cospira contro tutti e tre.

Una miscela strabiliante di animazione classica e live action, la nuova avventura di Tom e Jerry rappresenta un nuovo orizzonte per questi personaggi iconici e li costringe a fare l’impensabile…lavorare insieme per salvare la situazione.

ToTom & Jerry è interpretato da Chloë Grace Moretz (“Cattivi Vicini 2”, “La Famiglia Addams”), Michael Peña (“Cesar Chavez”, “American Hustle”, “Ant-Man”), Colin Jost (“Single ma non troppo”, “Saturday Night Live”), Rob Delaney (“Deadpool 2”, “Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Pallavi Sharda (“Lion”), Jordan Bolger (“Peaky Blinders”), Patsy Ferran (“Darkest Hour”), Nicky Jam (“Nicky Jam: El Ganador”), Bobby Cannavale (“The Irishman”, “Ant-Man and the Wasp”), Lil Rel Howery (“Judas and the Black Messiah”, “Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre”), e Ken Jeong (“Crazy & Rich”, “Una Notte da Leoni”, “Transformers 3”).

Il film è diretto da Tim Story (“I Fantastici 4”, “Think Like a Man”, “Barbershop”) e prodotto da Chris DeFaria (“The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura”, “Ready Player One”, “Gravity”). Scritto da Kevin Costello, basato sui personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera.  I produttori esecutivi sono Tim Story, Adam Goodman, Steven Harding, Sam Register, Jesse Ehrman, ed Allison Abbate. Il team creativo include il direttore della fotografia Alan Stewart, lo scenografo James Hambidge, al montaggio Peter S. Elliot, la costumista Alison McCosh. La musica è composta da Christopher Lennertz. Warner Bros. Pictures e Warner Animation Group presentano, un film di Tim Story, “Tom & Jerry”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

 
 

Governance – Il prezzo del potere dal 12 aprile su Prime Video

Governance - Il prezzo del potere

Sarà disponibile a partire dal 12 aprile in anteprima su Amazon Prime Video, distribuito da Adler Entertainment, Governance – Il prezzo del potere, opera seconda del regista Michael Zampino (L’Erede).

Governance – Il prezzo del potere è una coproduzione italo-francese, ed è prodotto da Alba Produzioni, Panoramic Film per l’Italia e Loin Derrière l’Oural LDO per la Francia, con il sostegno del Mibac-DG Cinema e di Lazio Cinema International.

Governance – Il prezzo del potere racconta quanto sia difficile la ricerca della verità quando quest’ultima interferisce con gli interessi economici e personali. Un’implacabile parabola sul potere del denaro che vede tra i protagonisti Massimo Popolizio, Vinicio Marchioni e Sarah Denys. 

Governance – Il prezzo del potere, la trama

Renzo Petrucci (Massimo Popolizio), manager brillante e senza scrupoli, è il direttore generale di un importante gruppo petrolifero. Dopo un’inchiesta per corruzione è costretto a lasciare la prestigiosa carica convinto che a tradirlo sia stata una giovane collega, Viviane Parisi (Sarah Denys). Renzo prepara la sua vendetta coinvolgendo suo malgrado l’amico di famiglia Michele Laudato (Vinicio Marchioni), ma la situazione gli sfugge di mano…

 
 

SnyderVerse: ecco perché Zack Snyder non ha mai voluto imitare il modello MCU

Batman v Superman: Dawn of Justice

Zack Snyder ha spiegato perché non ha mai voluto ispirarsi alla formula del MCU quando stava lavorando al suo SnyderVerse. Dopo l’uscita de L’uomo d’acciaio nel 2013, che ha dato ufficialmente il via al DCEU, il regista è stato impegnato con Warner Bros. e DC Films fino alla metà del 2017. Tuttavia, a causa di un crescente conflitto creativo con entrambi gli studi e anche per colpa di una tragedia familiare, alla fine Snyder ha deciso di abbandonare la produzione di Justice League dopo aver terminato le riprese principali e di mettere da parte i suoi piani relativi all’universo condiviso.

Nonostante sia L’uomo d’acciaio che Batman v Superman  abbiano performato bene al box office, entrambi i film sono stati parecchio divisivi: alcuni fan hanno approcciato l’approccio unico del regista ai celebri supereroi, mentre altri non hanno visto di buon occhio la sua visione dark. Tuttavia, la Warner Bros. non sembrava convinta dello stile adottato da Snyder, con il regista che non ha mai fatto mistero delle continue pressioni ricevute durante la lavorazione di Justice League, che lo studio voleva fosse molto più simili ai modelli canonizzati e universalmente apprezzati del MCU.

In una recente intervista con il New York Times in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, è stato proprio Zack Snyder a riflettere sulla sua esperienza con Warner Bros. e con il DCEU. Il regista ha spiegato di aver sempre voluto differenziarsi dal MCU e di essersi sempre sentito a suo agio in merito al modo in cui aveva concepito i suoi film: cambiare stile o tipo di approccio, avrebbe soltanto compromesso la sua personale visione.

“Lo sapevo da prima di Bvs, quando abbiamo realizzato L’uomo d’acciaio. La Marvel stava facendo qualcos’altro. Stanno facendo, ai massimi livelli, una popolare commedia d’azione con tanto cuore. E ci sono riusciti alla grande. Sforzarsi di duplicare tale modello sarebbe da folli, perché ci sono già loro ad essere così bravi”, ha spiegato il regista. “Quello che la DC aveva era la mitologia ad un livello veramente epico. Stavamo per prendere questi personaggi e renderli protagonisti di un viaggio incredibile. Onestamente, ero l’unico a pensarla così. Dopotutto, non saprei come altro approcciarmi a questo genere. Un regista ha una sola abilità: il suo punto di vista. È tutto ciò che hai. Se stai cercando di imitare un altro modo di fare film, allora sei davvero su un terreno scivoloso.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film durerà 242 minuti (quattro ore circa) e sarà diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Prison Break: 10 cose che non sai sulla serie

Prison Break

Prison Break è una di quelle serie tv che hanno contribuito a cambiare il panorama serie grazie alla sua struttura narrativa e visiva.

La serie si è rivelata essere totalmente originale nel suo genere, diventando una delle più fortunate e di successo dei primi anni Duemila e anche in tempi recenti, grazie alla ripresa della serie con la quinta e la sesta stagione. Ecco dieci cose da sapere su Prison Break.

Prison Break: la serie

prison break

1. Tutto è nato da un’idea. Paul Scheuring, creatore della serie tv, ha dichiarato che il concetto iniziale delle serie (cioè un uomo che si era deliberatamente fatto sbattere in prigione per poter scappare di nuovo) gli era stato suggerito da una sua collega, Dawn Parouse. Pensò che fosse una buona idea, ma inizialmente era perplesso sul motivo per cui qualcuno avrebbe intrapreso una missione così strana e anche su come avrebbe potuto estendere l’idea abbastanza a lungo per uno show televisivo.

2. Personaggi dai nomi importanti. Diversi personaggi della serie prendono il nome da presidenti e da politici. Ad esempio, Lincoln Burrows e Theodore “T-Bag” Bagwell prendono il nome dai presidenti Abraham Lincoln e Theodore Roosevelt. Michael Scofiel, Benjamin Miles “C-Note” Franklin e Alexander Mahone prendono il nome dai politici Edward Scofield, Benjamin Franklyn e William Mahone. Anche Paul Kellerman prende il nome da Roy Kellerman, l’agente dei servizi segreti che stava guidando nella limousine del presidente John F. Kennedy la momento del suo assassinio.

3. Inizialmente, la serie non sarebbe dovuta esistere. In origine, la proposta di Prison Break era stata presentata alla Fox nel 2003, ma era stata rifiutata dal momento che, secondo loro, sarebbe stato difficile tramutare il progetto in una serie tv. In seguito, si è considerato di creare una miniserie di 10 puntate, cambiando poi idea e sostenendo la produzione di uno show a lungo termine, sulla scia del successo di 24 e Lost.

Prison Break 6 si farà?

Dopo il successo della quinta stagione le voci su una potenziale sesta stagione si sono susseguite ma recentemente il presidente della Fox Entertainment Michael Thorn ha rivelato: “Continuiamo a parlare di 24 e Prison Break come potenziali spin-off. Non c’è nulla che sia pronto ad annunciare su entrambi i fronti, ma se c’è un modo per farne altri 24 , saremmo entusiasti di farlo. Ma deve sembrare speciale e degno di essere fatto rispetto a solo un’altra stagione “. Altro su Prison Break 6.

Prison Break: gli episodi

4. Una serie lunga cinque stagioni. Prison Break è una serie che si è stata rinnovata ben cinque volte e che si è sviluppata per un totale di 90 episodi di 42 minuti l’uno. La trama della serie Prison Break ruota attorno a due fratelli: uno che è stato condannato a morte per un crimine che non ha commesso e suo fratello minore, un genio che escogita un piano elaborato per aiutarlo a fuggire dalla prigione. I fratelli, insieme ad altri sei prigionieri al Fox River State Penitentiary , riescono a scappare

Prison Break 2

La seconda stagione segue una massiccia caccia all’uomo che insegue il gruppo. Soprannominato il Fox River Eight, il gruppo si divide ei membri vanno per la loro strada individuale, incontrandosi di tanto in tanto per aiutarsi a vicenda. Lottano per sfuggire alla polizia evitando un gruppo segreto di multinazionali chiamato The Company , che le vuole tutte morte.

Prison Break 3

Dopo che Michael Scofield è stato portato a Sona per la morte di William Kim , Michael scopre che la compagnia ha Sara Tancredi e LJ Burrows . Scopre in seguito con le informazioni di suo fratello, Lincoln Burrows, che deve sfondare James Whistler . Michael deve evadere Whistler come parte di uno scambio di ostaggi per salvare LJ dalla Compagnia.

Prison Break 4

Nella quarta stagione Sarah Wayne Callies ritorna nei panni di Sara Tancredi , che in precedenza si pensava fosse morta. La stagione riguarda la vendetta e l’abbattimento della Compagnia , e presenta nuovi personaggi che li aiutano e li ostacolano nella loro ricerca. L’agente per la sicurezza nazionale Donald Self promette a Michael , Lincoln , Bellick , Mahone , Sucre e un altro criminale di nome Rolandlibertà se raccolgono Scilla – una fonte di informazioni di alto valore per la Società. Ad aiutarli è Sara Tancredi .

Prison Break 5

Sono passati sette anni da quando MICHAEL SCOFIELD (Wentworth Miller) è stato ritenuto morto, ma quando gli indizi suggeriscono che potrebbe ancora essere vivo, LINCOLN BURROWS (Dominic Purcell) si riunisce con SARA TANCREDI (Sarah Wayne Callies) per aiutare a rintracciare la verità. Il percorso conduce Lincoln nello Yemen, mentre SUCRE (Amaury Nolasco), T-BAG (Robert Knepper) e C-NOTE (Rockmond Dunbar) vengono riportati in azione per progettare la più grande fuga della serie

5. Tra la quarta e la quinta stagione sono passati anni. Questa serie è andata in onda per la prima volta nel 2005 ed è durata per quattro stagioni, terminando nel 2009. Tuttavia, nel 2017 si è dato avvio ad una quinta stagione, per poi essere rinnovata anche per una sesta stagione.

Prison Break: The Final Break

Prison Break: The Final Break è un film per la televisione diretto da Brad Turner e da Kevin Hooks che inizialmente determinava la fine della serie televisiva Prison Break. Prison Break: The Final Break in streaming è disponibile su Netflix.

Il film copre gli eventi che si sono verificati tra la caduta di The Company e la rivelazione del film di Michael Scofield (Wentworth Miller) Morte. Descrive in dettaglio l’arresto manipolato e l’incarcerazione di Sara Tancredi (Sarah Wayne Callies) per l’omicidio di Christina Scofield (Kathleen Quinlan), il piano di fuga finale che Michael escogita per Sara ei dettagli che circondano la morte di Michael. Rivela anche il destino finale di Gretchen Morgan ( Jodi Lyn O’Keefe ). Al termine dei titoli di coda i due episodi sono indicati come le puntate 23 e 24 della quarta stagione.

Prison Break: dove vederla streaming

6. È disponibile in streaming online. Vedere o rivedere Prison Break è possibile grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale legale di Netflix.

Prison Break: il cast di protagonisti

Prison Break: il cast

7. Wentworth Miller è stato scelto per ultimo. L’attore è stato scelto per la serie praticamente all’ultimo secondo. Infatti, ha iniziato a girare circa una settimana dopo aver fatto il provino ed essere stato scritturato. Inoltre, ha dovuto passare diverso tempo in reparto trucco, poiché ci volevano 4 ore e mezza ogni volta per applicare i tatuaggi del personaggio.

8. Un attore ha passato del tempo in un penitenziario. Stacy Keach, che interpreta il custode delle prigione, ha davvero trascorso sei mesi in una prigione britannica e ha modellato il suo personaggio in base alla persone che ricopriva davvero quella posizione lavorativa.

9. Tra due attori, ha vinto il terzo. In origine, per il ruolo di Lincoln Burrows in Prison Break la scelta era tra gli attori Johnny Messner ed Eric Dane. Tuttavia, la Fox non riusciva a decidere tra i due attori, tanto che alla fine la scelta è ricaduta su Dominic Purcell.

Prison Break: tutti i premi della serie tv

10. Ha vinto diversi premi. Nel corso del suo sviluppo, la serie ha avuto diverse nomination, riuscendo a vincere anche diversi premi come il People’s Choice Award nel 2006. Inoltre, nello stesso anno, la serie si aggiudicata anche due Golden Globe, un Eddie Award, due Saturn Award, un Television Critics Association e un Primetime Emmy Award.

Fonte: IMDb

 
 

The Falcon and the Winter Soldier: i 10 migliori momenti di Bucky Barnes nel MCU

In attesa dell’arrivo di The Falcon and the Winter Soldier, il cui primo episodio debutterà su Disney+ il 19 marzo, ripercorriamo grazie a ComicBookMovie i 10 migliori momenti di Bucky Barnes (Sebastian Stan) nel MCU.

1Salvare Steve Rogers… di nuovo

Steve ha fatto tutto il possibile per entrare in contatto con il suo migliore amico mentre l’Elivelivolo precipitava sulla Terra, e alla fine ha messo da parte il suo scudo e ha lasciato che il Soldato d’Inverno lo picchiasse quasi a morte. Per fortuna, questo ha portato Bucky a liberarsi della sua programmazione e quando entrambi sono caduti nell’acqua, l’ex assassino dell’HYDRA ha tirato Steve fuori e lo ha salvato ancora una volta.

Se ne andò in fretta e furia, ma questo lasciò una porta aperta ai due amici che si sarebbero riuniti da qualche parte prima o poi. Questa lotta rimane la migliore del MCU, e questo è stato un ottimo modo per stuzzicare i fan prima che Steve e Bucky si trovassero a combattere ancora una volta fianco a fianco in Captain America: Civil War.

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Ancora più Bello e Sempre più Bello: in lavorazione i sequel di Sul più bello

sul più bello recensione

Inizieranno Venerdì 9 aprile tra Torino e Parigi le riprese di Ancora più Bello e Sempre più Bello i due sequel del fortunato film Sul più bello, che, uscito ad Ottobre 2020, fu l’ultimo film a conquistare il numero 1 del botteghino prima della chiusura delle sale.

Nel cast ritroviamo Ludovica Francesconi, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Riccardo Niceforo e le new entry Giancarlo Commare, Jenny De Nucci, Giuseppe Futia e Diego Giangrasso.

Entrambi i film saranno diretti da Claudio Norza (Un medico in famiglia, La squadra, Compagni di scuola, Cuori rubati). I soggetti sono di Roberto Proia e le sceneggiature sono scritte da Roberto Proia e Michela Straniero. Le riprese dureranno 10 settimane, fino a fine giugno. I film sono prodotti da Eagle Pictures con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Ancora più Bello sarà nelle sale a settembre 2021 e Sempre più Bello a San Valentino 2022.

Andrea Goretti, Amministratore Delegato di Eagle Pictures ha dichiarato: “Siamo molto contenti, ma non sorpresi, che il pubblico abbia richiesto a gran voce di continuare la storia di Marta, moderna Amelie. Per Eagle Pictures la trilogia di “Sul Piu Bello” è un progetto importante e a dimostrazione di ciò per i prossimi due episodi abbiamo messo in campo risorse economiche ancora più ingenti per poter dare alla “saga” la conclusione che merita”.

Sul più bello, recensione del film di Alice Filippi #RFF15

Ancora più Bello film 2021La trama

Sono passati esattamente 12 mesi e proprio sul più bello, la storia tra Marta (Ludovica Francesconi) e Arturo è finita. “In amore gli opposti si attraggono ma alla fine si lasciano” si ripete Marta, che giura a se stessa di voler rimanere da sola per un po’ e continua a convivere con ottimismo con la malattia che da sempre l’accompagna. Ma quando arriva Gabriele (Giancarlo Commare), un giovane disegnatore tanto dolce e premuroso quanto buffo e insicuro, Marta riconosce che potrebbe essere lui l’anima gemella che non riusciva a trovare in Arturo. Ma prima di farsi coinvolgere del tutto in una nuova storia, è sempre meglio aver chiuso definitivamente con quella precedente. Approfittando di un temporaneo trasferimento di Gabriele a Parigi, Marta cerca di schiarirsi le idee anche grazie all’aiuto dei suoi amici di sempre Federica (Gaja Masciale) e Jacopo (Jozef Gjura). Mentre ormai è sempre più convinta a lasciarsi andare alla storia con Gabriele, il ragazzo in preda alla gelosia commette un errore imperdonabile, che li farà separare. Quando tutto sembra andare storto arriva però una telefonata dall’ospedale che cambia le priorità di tutti: c’è un donatore compatibile per Marta.
 
 

Jared Leto irriconoscibile sul set di House of Gucci di Ridley Scott

Jared Leto film

Alcune nuove immagini dal set di House of Gucci ci mostrano l’incredibile trasformazione del premio Oscar Jared Leto per il ruolo di Paolo Gucci. Le riprese del film di Ridley Scott, che vanta nel cast anche le acclamate star Lady Gaga e Adam Driver, sono attualmente in corso in Italia. L’uscita nelle sale è fissata per il prossimo novembre.

Il film segna il ritorno di Scott in Italia, dov’era stato ambientato anche Tutti i soldi del mondo, uscito nel 2017. In House of Gucci, che racconterà dell’omicidio dell’imprenditore Maurizio Gucci (interpretato da Driver) ordinato nel 1995 dall’ex moglie Patrizia Reggiani (interpretata da Gaga), reciternno anche Jared Leto, Al Pacino, Jack Huston, Reeve Carney, Camille Cottin e Jeremy Irons.

Grazie a E! Online, sono arrivate online delle nuove immagini dal set dell’attesissimo progetto che ci permettono di dare un primissimo sguardo a Jared Leto nei panni di Paolo Gucci, cugino di Maurizio ed ex vicepresidente e amministratore delegato della casa di moda italiana. Paolo morì all’età di 64 anni, pochi mesi dopo l’assassinio di Maurizio. Ecco alcuni scatti:

Le foto dal set ci mostrano l’ennesima incredibile trasformazione fisica di Leto, una sorta di marchio di fabbrica quando si parla della filmografia dell’attore, come dimostrato anche nel recente Fino all’ultimo indizio, dove ha interpretato il serial killer Albert Sparma, ruolo per il quale ha ricevuto numerosi consensi da parte della critica (inclusa una candidatura come miglior attore non protagonista ai Golden Globes e agli Screen Actors Guild).

House of Gucci sarà sceneggiato da Roberto Bentivegna e sarà basato sul libro di Sara Gay Forden dal titolo: “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed”. Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto sviluppato dopo la fusione tra Fox e Disney, insieme a The Last Duel, film che vedrà protagonisti Matt DamonAdam Driver, Jodie Comer Ben Affleck.

 
 

Quello che tu non vedi: nuovo trailer del film in arrivo su Prime Video

Amazon Prime Video Italia ha diffuso il trailer di Quello che tu non vedi, il nuovo film in arrivo dal 17 Marzo.  Quello che tu non vedi racconta la storia di Adam, un ragazzo molto intelligente ma riservato e introspettivo. La sua lotta per non essere etichettato come diverso lo porterà a conoscere Maya, una sua coetanea brillante, schietta e spiritosa grazie alla quale tornerà a credere in sé stesso.

Quello che tu non vedi è diretto da Thor Freudenthal con Charlie Plummer, Taylor Russell, AnnaSophia Robb, Walton Goggins, Andy Garcia.

 
 

Zack Snyder non è contrariato dal successo del DCEU post-Justice League

justice league zack snyder

Zack Snyder ha avuto la possibilità di riflettere sul successo del DCEU in seguito alla sua dipartita. L’universo condiviso dedicato alle proprietà DC è stato lanciato nel lontano 2013 con L’uomo d’acciaio, che ha introdotto sul grande schermo una versione decisamente più cupa del celebre Superman. Tuttavia, è stato solo con il malcontento generato da Batman v Superman del 2016 che la Warner Bros. ha deciso di rivedere i suoi piani in materia di supereroi.

A causa di alcune divergenze creative e in seguito ad un lutto familiare, Snyder ha lasciato la produzione di Justice League prima che il film venisse ufficialmente completato. Al suo posto è subentrato Joss Whedon, che ha messo a punto la versione cinematografica che abbiamo visto nelle sale di tutto il mondo nel 2017, ad oggi riconosciuta come il più grande fallimento della DC Films. Tuttavia, le cose sono improvvisamente cambiate con l’uscita di Wonder Woman prima e di altri cinecomic come Aquaman e Shazam! dopo, che ha ricevuto tutto un altro tipo di accoglienza, tanto da parte della critica quanto del pubblico, risollevando finalmente le sorti del DCEU.

Da parte sua, Snyder non cova alcun tipo di rancore nei confronti di tutte le persone che lavorano ora ai film dell’universo condiviso. In una nuova intervista con il New York Times in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, il regista ha riconosciuto la qualità di quei film, pur riconoscendo che forse manca nei loro confronti quel tipo di “devozione” che operazioni come Batman v Superman hanno suscitato, nel bene e nel male.

“Non potrei essere più felice. Non mi dà assolutamente fastidio”, ha spiegato Zack Snyder. “Quei film sono fantastici, sono davvero ben fatti. Sono eccellenti. Ma Batman v Superman… o lo ami o lo odi. È probabilmente il film su cui si è discusso di più. È la cosa più vicina ad un film cult che possa esistere nell’ambito dell’attuale cultura pop. Sono un provocatore? Un po’. Il mio lavoro è realizzare dei dolcetti di cultura pop che mangi e dimentichi il giorno dopo? Nah! Preferisco farti imprecare durnate un film piuttosto che renderlo simpatico e carino per tutti, a tutti i costi.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film durerà 242 minuti (quattro ore circa) e sarà diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Daniel Brühl anticipa i piani di Zemo in The Falcon and the Winter Soldier

L’ultima volta che abbiamo visto Zemo, il temibile villain era riuscito a dividere in due team opposti i Vendicatori. Dall’uscita di Captain America: Civil War è passato molto tempo e ora Daniel Brühl si prepara a tornare nei panni del personaggio grazie all’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier.

In attesa dell’arrivo dello show (il cui primo episodio debutterà su Disney+ questo venerdì), l’attore ispano-tedesco ha condiviso alcune nuove informazioni su Zemo e su ciò che il cattivo ha combinato dalla sua cattura. “Ha passato molto tempo prigioniero in quella e ha avuto modo di leggere, pensare”, ha spiegato l’attore a Entertainment Weekly. “Quindi, puoi star certo che non sta tramando niente di buono.”

Brühl ha continuato rivelando che nel 2019 Malcolm Spellman, lo showrunner della serie Disney+, si è recato in Canada mentre stava girando la serie The Alienist con una misteriosa valigia che conteneva la classica maschera di Zemo. “È stato un momento molto speciale ed emozionante per me. Avremmo finalmente visto Zemo in quel vestito iconico”. Brühl ha poi aggiunto che l’inclusione della maschera ha cambiato la sua interpretazione nella serie, anticipando un “background aristocratico” per il personaggio e ammettendo che “si sentiva come un barone”.

Per quanto riguarda ciò che Zemo ha pianificato in The Falcon e The Winter Soldier, sembra che sia davvero in missione per porre fine ai supereroi dato quello che è successo alla sua famiglia in Sokovia. “È vero che in passato, e forse anche nel presente, Zemo è rigorosamente contro i super soldati, perché ha visto il pericolo che questo può causare. Ecco perché ha perso tutta la sua famiglia nella guerra di Sokov. È qualcosa che infastidisce Zemo e lo fa riflettere molto.”

Sembra quindi che l’attesissima serie Disney+ abbia in serbo per Zemo qualcosa di molto speciale. La speranza è che lo show possa finalmente gettare le basi per una maggiore inclusione a livello narrativo del personaggio, che a tutte le carte in regola per diventare una minaccia ricorrente all’interno del più ampio MCU.

 
 

Elliot Page: “Sono felice di recitare ora che sono davvero me stesso”

Elliot Page

L’attore Elliot Page ha rilasciato una lunga intervista alla prestigiosa rivista Time in cui ha parlato per la prima volta del suo coming out: lo scorso dicembre, infatti, Page aveva annunciato di essere transgender attraverso i suoi profili social, ricevendo tantissimo sostegno non soltanto dal mondo di Hollywood, ma anche dai suoi fan e dalla comunità LGBTQ+.

Elliot Page è salito alla ribalta grazie al ruolo di Kitty Pryde in X-Men: Conflitto finale del 2006. Da allora, è apparso in tutta una serie di titoli di successo, tra cui Juno (per il quale ha ricevuto anche una candidatura agli Oscar), Inception, To Rome with Love e Freeheld. Più di recente, ha interpretato il ruolo di Vanya nell’acclamata serie The Umbrella Academy, che presto tornerà su Netflix con la terza attesissima stagione.

Parlando con la rivista Time, Elliot Page ha ammesso che la sua transizione è stata “complicata” e che è ancora “in corso”, ma al tempo stesso ha spiegato di essere “davvero entusiasta” all’idea di recitare ora che è ha “finalmente” riacquistato la sua vera identità. Ha anche dichiarato che, nonostante le nuove sfide dietro l’angolo, nulla è paragonabile all’incredibile sensazione di essere se stessi.

“È un viaggio complicato e un processo continuo… Sono davvero entusiasta di recitare, ora che sono pienamente quello che sono, in questo corpo. Indipendentemente dalle sfide e dai momenti difficili che ci saranno, niente equivale a sentirsi come mi sento ora”, ha dichiarato Page.

Elliot Page e il messaggio alla generazione di giovani trans

Attraverso il suo profilo Instagram, Elliot Page ha condiviso la cover ufficiale del Time a lui dedicata e nella didascalia che ha accompagnato l’immagine ha scritto: “Con profondo rispetto per coloro che sono venuti prima di me, gratitudine per coloro che mi hanno sostenuto e grande preoccupazione per la generazione di giovani trans che tutti dobbiamo proteggere, per favore unitevi a me e denigrate la legislazione anti-trans, l’odio e la discriminazione in tutte le sue forme.”

 
 

Justice League Snyder Cut mostrerà come il mondo è cambiato nei confronti dei supereroi

La produttrice Deborah Snyder ha anticipato che la Snyder Cut di Justice League mostrerà quanto è cambiato il mondo dei supereroi dall’uscita de L’uomo d’acciaio. L’attesissimo taglio del cinecomic uscito nel 2017 ad opera di Zack Snyder arriverà finalmente domani 18 marzo (anche in Italia).

Attraverso L’uomo d’acciaio e Batman v Superman, Snyder ha dato vita ad un mondo decisamente guardingo nei confronti dei supereroi. Nello specifico, il conflitto al centro di Batman v Superman è stato costruito attorno alla sfiducia provata da Bruce Wayne nei confronti di Superman e di altre persone come lui. Ciò era chiaramente in netto contrasto con la cultura e la celebrazione degli eroi che in genere viene mostrata sul grande schermo, con Zack Snyder che alla fine ha dato vita ad una storia dai toni decisamente più cupi. E sebbene quel tono sia stato divisivo, alla fine è servito comunque a far distinguere il DCEU dal resto della concorrenza, nel bene e nel male.

Tuttavia, nella Snyder Cut di Justice League la visione del mondo nei confronti dei supereroi è cambiata, come spiegato dalla produttrice Deborah Snyder. Date le nuove minacce apocalittiche che l’umanità dovrà affrontare, come Darkseid e il suo esercito, la Terra è pronta ad accogliere eroi come Superman e a riconoscere finalmente il loro status. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, la produttrice ha parlato proprio di questo cambiamento nell’universo del franchise e di come riflette il mondo reale oggi.

“Penso che il mondo sia un posto molto più oscuro. Penso che la cosa grandiosa del film siano proprio questi cattivi e il fatto che il futuro del mondo sia a rischio come non lo è mai stato prima. Sì, abbiamo avuto Zod, ma questa volta è come se avessimo alzato la posta in gioco. Credo che in un certo senso si tratti anche di comunità. Il che è interessante, perché il film è stato realizzato proprio perché una comunità che si è mobilitata. Penso anche che molti di questi personaggi fossero dei solitari. Il fatto che si uniscono e lavorano insieme per la prima volta ha un grande significato per me, e spero che lo avrà anche per il pubblico. Soprattutto in un momento come questo, in cui penso che tutti abbiamo bisogno di sentirti uniti. È stato un anno veramente difficile, sotto tutti i punti di vista, e penso che sia davvero il momento giusto per questo film, tanto quanto è il momento giusto per Superman.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film durerà 242 minuti (quattro ore circa) e sarà diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Cherry, recensione del film con Tom Holland

Cherry recensione

Con Cherry, ultima sfida cinematografica dei fratelli Anthony e Joe Russo al di fuori del Marvel Cinematic Universe (The Winter Soldier, Civil War, Infinity War e Endgame) Tom Holland offre una sensazionale prestazione nei panni di un veterano di guerra, affetto dal Disturbo Post Traumatico e caduto in una spirale di criminalità e droghe sintetiche.

La trama di Cherry

Disponibile su Apple Tv dal 12 Marzo, Cherry, basato sull’omonimo romanzo semi-autobiografico del 2018 di Nico Walker, narra la storia di un ragazzo senza nome (Tom Holland) che, finito il college e a seguito di una delusione amorosa – la partner di Cherry, Emily, è interpretata da una straordinaria Ciara Bravo, vera e propria rivelazione – decide di arruolarsi come cadetto ai tempi della guerra in Iraq. Il film segue il percorso di vita di Cherry dal 2002 fino al 2021, dall’inizio di un amore che risveglia intense passioni, passando per gli anni della guerra, che lo segneranno a vita, e i traumi che ne conseguiranno.

L’appellativo Cherry – nomignolo designato a chi nell’esercito non ha ancora avuto esperienza in prima linea – contraddistingue il personaggio interpretato da Tom Holland, il cui percorso di crescita e formazione è un vortice di sfide, timori, riflessioni, disorientamento e tossicità. La fine del college, le speranze future condivise con la compagna, l’innocenza della prima maturità, tutto viene schiacciato dagli orrori della guerra e dal disturbo post traumatico che ne deriva, che per Cherry è possibile contrastare solo con l’ausilio di sostanze stupefacenti.

Viene inoltre sottolineato il disinteresse di istituzioni e società nei confronti di individui come Cherry, soprattutto tramite la messa in scena e la scenografia; negli ospedali, i cartellini dei dottori recano la dicitura “Dottore qualcuno”, ed è così anche per i sergenti degli eserciti, mentre le insegne delle banche che rapina Cherry recitano “Banca del cavolo” o “Banca che frega gli americani”.

Un film romanzo caratterizzato da un nuovo sguardo registico

L’impianto narrativo di Cherry consta di prologo, cinque capitoli ed epilogo: la struttura apparentemente lineare del film viene però soppiantata da un impianto registico piuttosto innovativo, in cui l’approccio estetico, il ritmo del racconto e il montaggio mutano continuamente, a seconda della situazione in cui si trovano i personaggi e della loro condizione psichica. La cinepresa apre e chiude parentesi a discrezione dell’occhio registico, si insinua in maniera distorta e allucinata nelle insidie dei personaggi, prende tutto lo spazio necessario per farci sondare la profondità psicologica di Cherry.

Cherry recensioneInfatti, sebbene la materia narrativa possa a tratti sembrare derivativa, già vista (Full Metal Jacket, Point Break, Trainspotting… numerosi sono i film che hanno affrontato queste tematiche) è la continua variazione, anche di genere, a rendere Cherry un prodotto vincente ed originale : si oscilla dal war movie al dramma, con qualche tocco di love story e perfino di heist movie, declinato anche in chiave comica; Cherry è un ibrido che riesce ad ergersi a nuova modalità di racconto di una vita intera, un film-romanzo che si innesta su diverse sfumature cromatiche e di vita, nonostante una scrittura che rivela, a tratti, qualche incertezza. “Ancora non capisco che cosa fanno le persone. È come se tutto questo fosse costruito sul nulla, e non ci sia niente a tenerlo insieme”: questa battuta pronunciata da Cherry ha una chiave di lettura personale, inerente la storia del protagonista, ma si pone anche come cifra stilistica del film. Cherry è, infatti, imprevedibile, un prodotto filmico non perfettamente incasellabile, tanto quanto il suo protagonista, che viene guidato dal momento.

I capitoli dell’esistenza di Cherry si colorano di tonalità più o meno vivide di rosso, il colore della ciliegia, e la tonalità si intensifica in base ai cambiamenti interiori e temporali. E lungo questo percorso di identificazione tra uomo e frutto si staglia il percorso di maturazione del nostro protagonista, da cadetto a soldato, da soldato a tossico, poi a ladro e criminale, infine a prigioniero e Uomo; nel mezzo, un vortice incessante di guerra, traumi, indecisioni, droghe, amore. Le peripezie vissute da Cherry plasmano la sua identità, non solo

tramite grandi eventi esterni ma anche, e soprattutto, attraverso momenti di intimità, parentesi su cui i fratelli Russo ci tengono a soffermarsi, che mettono al centro la sensibilità del protagonista, suo tratto distintivo: anche nei momenti più bui e apparentemente senza possibilità di redenzione, Cherry mantiene intatta la sensibilità e l’innocenza di cui subito veniamo a conoscenza, tratto caratteriale inizialmente causa di diversi problemi, ma che poi si dimostrerà risolutivo.

Cherry: nessuno si salva da solo

Unico punto fermo nell’esistenza di Cherry è Emily. Anche Emily si presenta come un personaggio innocente – il fiocchetto bianco che porta al collo nella prima parte del film ne è il correlativo oggettivo- tuttavia viene poi risucchiata dal malessere psicofisico del compagno; anche la loro storia è una lunga ed estenuante guerra, in cui, però, la presenza dell’altro è necessaria e, sembra suggerirci il finale, potenzialmente risolutiva. Nessuno si salva da solo, e questo film ne è la conferma, fin dalla scintilla che scatta subito con Emily. I due si completano, cambiano e si smarriscono, e l’incedere della loro relazione, tanto passionale quanto disfattista, è enfatizzato da una fotografia discontinua e di grande impatto che trasmette ogni genere di emozioni percepite dai protagonisti. E, nonostante i momenti peggiori, il tunnel della droga e della criminalità, le scelte giuste o sbagliate, l’unico modo per soccombere al caos è rimanere uniti, avere una casa dove poter far ritorno.

Menzione speciale alla magnifica colonna sonora di Henry Jackman, che ci accompagna nell’iter alla scoperta della consapevolezza di Cherry fino all’ultimo brano, quel “Vissi d’arte, vissi d’amore” di Puccini, nella versione di Maria Callas, che anticipa il confronto finale fra Cherry e l’amata Emily.

 
 

Waffle + Mochi, recensione della serie prodotta da Barack e Michelle Obama

Waffle + Mochi recensione serie tv

Disponibile dal 16 marzo su Netflix, Waffle + Mochi è la nuova serie Netflix per bambini che si avventura nel mondo del cibo con un approccio didattico ma divertente e leggero, perfetto per un pubblico in età pre-scolare. La serie è prodotta da Higher Ground, la casa di produzione di Barack e Michelle Obama, e si mette perfettamente in scia con l’impegno che la coppia, specialmente Michelle, profonde da anni nella promozione dell’agricoltura biologica e dell’alimentazione naturale e sana. Infatti famoso, durante la presidenza Obama, è stato l’orto di Michelle alla Casa Bianca. Questa missione, che fa parte delle tante cause che sposano gli Obama, è diventata Waffle + Mochi, un’avventura in giro per il Mondo, e non solo, alla scoperta dei cibi e delle ricette e del loro valore sociale.

Waffle + Mochi, la trama

Waffle, figlio di un Waffle e di una Yeti, e Mochi, un mochi rosa, vivono in un paese in cui è tutto ghiacciato. Il loro sogno è di diventare chef, ma è difficile inseguire questo sogno quando tutto quello che puoi cucinare sono ghiaccioli, granite e cubetti di ghiaccio. Un giorno però dalla loro finestra, vedono avvicinarsi un furgoncino delle consegne. Decidono così di tentare una fuga da quel paese ghiacciato salendo a bordo del veicolo che li porta in un luogo magico, colorato, che non avevano idea potesse esistere sulla loro stessa terra: un supermercato. Qui incontrano la Signora Obama, che gestisce il posto e che decide di dar loro la possibilità di un impiego, affidandogli dei compiti da svolgere che porteranno Waffle + Mochi a scoprire tantissime cose sul cibo.

Scritta in maniera semplice e diretta, Waffle + Mochi e una serie principalmente didattica, che però riesce a coniugare leggerezza, istruzione (in una certa forma), divertimento in una forma che è complessa perché la sfrutta diversi stili: alle riprese in live action si aggiungono inserti di animazione, mentre i due protagonisti sono dei simpatici pupazzi che fanno del loro occhio ingenuo il drive principale per far andare avanti gli episodi.

Dieci episodi da circa 30 minuti formano la prima stagione, un formato forse troppo “impegnativo” per il pubblico di destinazione così giovane, ma che è bilanciato da una vena davvero simpatica e coinvolgente. Waffle + Mochi è un prodotto garbato, che fa della didattica il suo scopo principale senza rimanere schiacciato da questo compito che si autoimpone, ma sfruttandolo per visitare luoghi, culture, stimolando la fantasia, la curiosità e… l’appetito! 

 
 

NOW TV cambia look, sarà NOW

NOW

NOW TV rivela oggi la sua nuova identità e il rinnovato look & feel. Il nuovo nome NOW ne riflette l’essenza: brillante semplicità che incontra l’intrattenimento allo stato puro.

Gli utenti possono unirsi al servizio in streaming di Sky per godere dei film tanto amati e delle serie tv, degli show tra i più popolari al mondo, delle produzioni Sky Original e dei grandi eventi sportivi sia dal vivo che on demand. Un’identità dall’elegante gamma di colore verde che utilizza l’illuminazione grafica sulla “O” al centro del logo e apre un nuovo varco verso il mondo dell’intrattenimento di NOW, nel cuore del brand. La rinnovata identità si riflette anche nel carattere e nella personalità del brand, che cambia posizionamento e accoglie gli appassionati di intrattenimento come componenti di una grande community.

Il rebranding di NOW, guidato dal Regno Unito, prende il via oggi in contemporanea in UK, Italia e in Irlanda.

Marina Storti, Managing Director di NOW UK, ha commentato: “NOW è sempre stata la casa dell’intrattenimento di qualità e l’evoluzione del nostro brand fa in modo che nessuno debba perdersi i suoi contenuti di intrattenimento preferiti. Passando da NOW TV a NOW, sposiamo l’eccellente qualità del nostro intrattenimento con la semplicità assoluta. Questa immediatezza dà vita ad una destinazione ideale, nonché ad una comunità pronta ad accogliere tutti coloro che amano l’intrattenimento di qualità”.

Claudia Avanzi, Managing Director di NOW Italia, ha commentato: “Sono orgogliosa di poter svelare oggi la nostra nuova brand identity. È un giorno importante, che segna il primo passo verso l’evoluzione di NOW e rappresenta la nostra ambizione di diventare sempre di più la destinazione per gli appassionati di intrattenimento di qualità. Questa è la prima di una serie di novità importanti che arriveranno nei prossimi mesi”.

A partire da oggi diventa ancora più facile accedere ai contenuti del servizio in streaming. L’App diNOW è infatti da oggi disponibile anche su vari dispositivi Fire TV di Amazon, in particolare Fire TV Stick, Fire TV Stick Lite e Fire TV Stick 4K. Grazie all’integrazione di Alexa nei dispositivi Fire TV Stick, i clienti possono trovare NOW semplicemente attraverso la propria voce, pronunciando “Alexa, apri NOW” o utilizzando lo spazio di ricerca.

Oltre ai dispositivi Fire TV di Amazon, NOW è accessibile da smartphone, tablet, PC/Mac, smart tv, game console e dispositivi tv. La lista completa è disponibile sul sito.

Entrare nella community di NOW è facile con i Pass Entertainment, Pass Cinema in versione mensile e Pass Sport in versione mensile o giornaliera. Per i nuovi iscritti è valida la possibilità di sottoscrivere i Pass Cinema e Entertainment a 3€ per il primo mese anziché 14,99€.

Il “Benvenuto nella nuova NOW” verrà rivelato da una campagna di comunicazione, on air dal 19 marzo e interamente realizzata da Sky Creative Agency (SCA), l’agenzia creativa interna di Sky.Il promo, declinato su TV, Social e Video digital, porterà in vita in modo creativo il nuovo look e il nuovo posizionamento raccontando con una sequenza ritmata, il meglio della programmazione di NOW: Intrattenimento allo stato puro.

 
 

Peter Pan & Wendy: al via le riprese del live-action

Peter Pan & Wendy film 2021

Sono iniziate a Vancouver le riprese dell’avventura fantasy live-action Peter Pan & Wendy che debutterà su Disney+ nel 2022. Il film è diretto da David Lowery (Il drago invisibile) e prodotto da Jim Whitaker (Il drago invisibile).

Basato sul romanzo di J. M. Barrie “Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere” (“Peter and Wendy”) e ispirato al classico animato del 1953, Peter Pan & Wendy è la storia senza tempo di una giovane ragazza che, sfidando il desiderio dei suoi genitori di farle frequentare il collegio, parte con i suoi due fratelli più piccoli verso la magica Isola che non c’è. Lì incontra un ragazzo che si rifiuta di crescere, una piccola fata e un malvagio capitano pirata. Insieme si ritrovano presto a vivere un’emozionante e pericolosa avventura molto molto lontano dalla loro famiglia e dalle comodità di casa.

Peter Pan & Wendy è interpretato da Jude Law (Animali fantastici e dove trovarli) nel ruolo di Capitan Uncino; Yara Shahidi (Grown-ish) in quello di Trilli; Ever Anderson (Black Widow) nel ruolo di Wendy e Alexander Molony (The Reluctant Landlord) in quello di Peter Pan. Molly Parker (House of Cards – Gli intrighi del potere) è Mrs. Darling, mentre Alan Tudyk (Rogue One: A Star Wars Story) è Mr. Darling. Nel cast anche gli esordienti Joshua Pickering nel ruolo di John; Jacobi Jupe in quello di Michael e Alyssa Wapanatâhk nel ruolo di Tiger Lily. Infine Jim Gaffigan (The Jim Gaffigan Show) sarà Spugna.

“Peter Pan è stata a lungo una delle mie storie preferite, in parte perché sono sempre stato restio a crescere, ma anche per l’emozione, l’avventura e l’immaginazione che rendono sempre così attuale il racconto originale di J.M. Barrie”, afferma David Lowery. “Sono entusiasta di avere l’opportunità di ridefinire i suoi personaggi iconici per una nuova generazione e sono ancora più felice di poterlo fare con un cast e una troupe così sensazionali”.

 
 

USA: riaprono alcuni cinema, Christopher Nolan fotografato in sala

Christopher Nolan Tenet set

Negli Stati Uniti si comincia a tornare alla normalità con l’arrivo del vaccino per il coronavirus e così cominciano a riaprire le sale cinematografiche. La gioia di questo evento è stata immortalata dal fotografo Mario Anzuoni che, in una sala americana, ha scattato una foto a Christopher Nolan, che si è recato in sala, con mascherina, per vedere Judas and the Black Messiah.

https://www.instagram.com/p/CMfD-GaFsQq/

 

 
 

Festival di Cannes 74: confermato Spike Lee come presidente di giuria

Spike Lee
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il Festival di Cannes è lieto di confermare che il regista americano Spike Lee sarà il Presidente di Giuria della sua 74° edizione, che si terrà quest’anno dal 6 al 17 luglio 2021. Fedele ai suoi impegni, il regista americano ha promesso di sostenere il Festival al suo ritorno sulla Croisette.

Impedito l’anno scorso a causa della crisi sanitaria, il Festival di Cannes inaugura questo nuovo decennio con un eccezionale Presidente di Giuria, uno dei più grandi registi della sua generazione, nonché sceneggiatore, attore, montatore e produttore. Per 30 anni, l’instancabile Spike Lee è stato un astuto cronista degli interrogativi del suo tempo, con un approccio risolutamente contemporaneo che non è mai privo di leggerezza e divertimento.

“Durante i mesi di incertezza che abbiamo appena attraversato, Spike Lee non ha mai smesso di incoraggiarci. Questo supporto sta finalmente arrivando a buon fine e non avremmo potuto sperare in una personalità più potente per tracciare i nostri tempi difficili”, afferma Pierre Lescure, Presidente del Festival.

“Il suo entusiasmo e la sua passione per il cinema ci hanno dato una grande spinta di energia per preparare il grande Festival che tutti stavano aspettando. La festa sarà fantastica, semplicemente non vediamo l’ora!”, conferma Thierry Frémaux, Delegato Generale.

Dal 6 al 17 luglio 2021 sulla Croisette, queste 12 giornate estive saranno una celebrazione dell’arte e della creatività, e ricche di riunioni tanto attese. Fervono i preparativi con un gran numero di film in visione dal comitato di selezione. Il Festival avrà l’opportunità di delineare più nel dettaglio la 74a edizione, nelle prossime settimane.

La selezione ufficiale e la composizione della giuria saranno svelate all’inizio di giugno. Circondato dai membri della sua giuria, Spike Lee assegnerà la Palma d’Oro alla cerimonia di chiusura sabato 17 luglio.

Fonte: Deadline

 
 

Anni da cane: al via le riprese del primo film Amazon Original italiano

Amazon Original

Amazon Studios ha annunciato oggi l’inizio delle riprese del primo film Amazon Original italiano, la commedia young-adult Anni da cane, diretta da Fabio Mollo (Il sud è niente) e scritta da Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi. Anni da cane è prodotto da Notorious Pictures e sarà disponibile, questo autunno, in esclusiva su Amazon Prime Video in oltre 240 paesi e territori in tutto il mondo.

Anni da cane racconta la storia di Stella, un’adolescente impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.

Siamo felici di sostenere il crescente numero di titoli scripted Amazon Original in Europa con questa storia italiana così speciale” ha affermato Georgia Brown, Head of European Originals, Amazon Studios. “Il nostro primo film Amazon Original italiano, Anni da cane, si aggiungerà alla serie di coinvolgenti show di fiction in produzione in Italia, tra cui Bang Bang Baby, Everybody Loves Diamonds e Vita da Carlo. Questa è una storia affascinante e speriamo sarà per gli spettatori Prime Video nel mondo un film da non perdere.”

Anni da cane rappresenta una tappa fondamentale per gli Amazon Studios in Italia”, ha aggiunto Nicole Morganti, Head of Amazon Originals, Italia. “Siamo entusiasti di far partire la nostra prima produzione cinematografica con un partner prestigioso come Notorious Pictures e un team creativo di giovani e talentuosi filmmaker. Con il prezioso supporto di questa incredibile squadra offriremo agli spettatori una storia unica nel suo genere, dai toni di commedia, ma venata di tenerezza e sensibilità, capace di parlare in maniera diretta al pubblico dei ragazzi, usando il loro stesso linguaggio.”

Anni da cane si unirà alle migliaia di serie e film già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Amazon Original FERRO e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, già disponibili sul servizio e LOL: Chi ride è fuori in arrivo il 1 aprile; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel  e i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie Amazon Original annunciate e in produzione sono Bang Bang Baby, Vita da Carlo, Dinner Club, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Seconda Stagione  e All or Nothing: Juventus.

 
 

Captain America: la Marvel lancia una versione gay nei fumetti

Marvel Comics celebra l’ottantesimo anniversario di Captain America con una serie limitata dal titolo “The United States of Captain America“. Scritta da Christopher Cantwell e disegnata da Dale Eaglesham, la serie vedrà Steve Rogers collaborare con alcuni dei Captain America del passato – tra cui Bucky Barnes, Sam Wilson e John Walker – in un viaggio attraverso l’America per ritrovare il suo scudo perduto.

Durante il loro viaggio, il gruppo entrerà in contatto con diverse persone comuni, di ogni estrazione sociale, che hanno assunto il ruolo di Captain America nel corso degli anni per difendere le loro comunità, a cominciare da Aaron Fischer. “Aaron si ispira agli eroi della comunità queer: attivisti, leader e gente comune che si battono per una vita migliore”, spiega l’autore Joshua Trujillo. “Rappresenta gli oppressi e i dimenticati. Spero che la sua storia d’esordio abbia un riscontro tra i lettori e aiuti ad ispirare la prossima generazione di eroi.”

L’artista Jan Bazaldua si unirà a lui per espandere le origini di Fischer. “Voglio ringraziare moltissimo l’editore Alanna Smith e Joshua Trujillo per avermi chiesto di creare Aaron”, ha detto Bazaldua. “Mi è davvero piaciuto disegnarlo e, come persona transgender, sono felice di poter presentare una persona apertamente gay che ammira Captain America e combatte contro il male per aiutare coloro che sono quasi invisibili agli occhi della società. Mentre lo disegnavo, pensavo: ‘Cap combatte contro esseri superpotenti e salva il mondo quasi sempre, ma Aaron aiuta chi cammina da solo per strada, con i problemi che deve affrontare ogni giorno’. Spero che alla gente piaccia il risultato finale!”

The United States of Captain America arriverà il 12 giugno. Di seguito una copertina alternativa del fumetto ad opera di Nick Robles e il design originale di Aaron Fischer ad opera di Jan Bazaldua.

Fonte: ComicBookMovie

 
 

Lady Driver: il film con Grace Van Dien

Lady Driver è il film del 2020 diretto da Shaun Paul Piccinino con protagonisti Grace Van Dien, Sean Patrick Flanery e Christina Moore.

Lady Driver: in streaming

Lady Driver in streaming è disponibile sulla piattaforma NOW

Lady Driver: la trama

Nel film una giovane ribelle va alla ricerca delle sue radici e scopre di avere talento per le auto da corsa. Protagonisti della vicenda sono Grace Van Dien come Ellie Lansing, Sean Patrick Flanery come Tim Lansing, Christina Moore come Jessie Lansing Dickson, Casper Va Dien come Elliot Lansing, Amanda Detmer come Loretta, David Gridley nei panni di Buck McCreadie e Jack Kelly nel ruolo dello Sceriffo Cooper.

Lady Driver: il trailer

https://www.youtube.com/watch?v=rGBlFvb3Hyc

Le curiosità sul film

  • Questo film è stato girato sul posto a Petaluma Speedway, in California, nell’ottobre del 2017.
  • Il garage utilizzato in lady driver è anche lo stesso uso del garage nel film Dirt del 2018
 
 

Oscar 2021 nomination: tutti i record infranti dalla 93ª edizione

oscar 2021

Nella giornata di ieri sono state annunciate le nomination degli Oscar 2021. Al di là dei tradizionali discorsi sugli “esclusi” e sui “dimenticati”, le candidature della 93esima edizione hanno battuto diversi record in termini di diversità e rappresentazione, due aspetti su cui l’Academy è stata più volte criticata in passato. Ma quali sono, nello specifico, tutti questi record infranti? Scopriamolo insieme, grazie a Screen Rant:

1Netflix ha il maggior numero di nomination agli Oscar di sempre

Per il secondo anno consecutivo, Netflix è riuscito ad ottenere il maggior numero di nomination all’Oscar rispetto a qualsiasi altro studio. Anche se non così inaspettato, il successo di Netflix è emblematico in merito alla sempre più costante distribuzione dei titoli in streaming.

Questa tendenza si è ovviamente amplificata nel 2020, in seguito alla chiusura delle sale in tutto il mondo a causa della pandemia di Covid-19. Tuttavia, è improbabile che questa stessa tendenza si attenui dopo che la pandemia si sarà placata.

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Zack Snyder ha sempre concepito il suo Batman come “divisivo”

Ben Affleck the flash

In una recente intervista, il regista Zack Snyder ha spiegato di essersi volutamente appoggiato ad una caratterizzazione divisiva del Cavaliere Oscuro in Batman v Superman: Dawn of Justice. Il film del 2016 è stato incentrato sulle crescenti tensioni tra i due eroi di punta della DC. All’epoca dell’uscita in sala, il film venne stroncato dalla critica, che non ne apprezzò il ritmo irregolare e la costruzione dei personaggi, così come il tono dark della storia.

Parlando con il New York Times in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League (in arrivo in tutto il mondo, Italia inclusa, il prossimo 18 marzo), il regista Zack Snyder ha parlato della possibilità che la critica non sia riuscita a comprendere pienamente la sua interpretazione di Batman. Facendo riferimento alle critiche mosse al film, Snyder ha dichiarato: “Quando ho realizzato Watchmen, è stato decostruzionista. È un film che scova le falle nei nostri eroi. E Batman v Superman è la stessa cosa. Batman si ubriaca, prende antidolorifici, va a letto con una sconosciuta. È un uomo distrutto. Si traveste da pipistrello, esce la sera e fa a pugni con la gente. Ha i suoi problemi. Penso che il film sia arrivato in un momento in cui nessuno voleva davvero quel Batman. Volevano che il Batman fosse il classico monaco guerriero, il solito personaggio cool. Io, personalmente, sono in pace con la mia versione.”

Zack Snyder sembra ormai essere abituato alle reazioni contrastanti che inevitabilmente sorgono di fronte ai suoi nuovi progetti, in particolare quando si tratta di un universo di supereroi così amato come quello DC. Anche se il regista non si è lasciato scalfire – almeno all’apparenza – dalle critiche ricevute in passato dalla stampa, sarà interessante vedere come il pubblico risponderà alla Snyder Cut di Justice League, visto e considerato che il Batman di Ben Affleck sarà ancora una volta una parte fondamentale della storia.

Batman v Superman: in arrivo una nuova versione IMAX rimasterizzata

A proposito di Batman v Superman, di recente Zack Snyder ha confermato di essere a lavoro su una nuova versione IMAX rimasterizzata del film, che arriverà direttamente in home video. Non è chiaro se questa nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo attesissimo taglio di Justice League, che ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

 
 

7° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, aperti i bandi

Visioni dal Mondo

Il Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, ideato, fondato e diretto da Francesco Bizzarri con la direzione artistica di Maurizio Nichetti in calendario a Milano dal 16 al 19 settembre, annuncia l’apertura del bando per la selezione di progetti documentari work in progress in concorso a Visioni Incontra 2021, sezione Industry del Festival.

Dedicata ai professionisti del settore ed esclusivamente a inviti, Visioni Incontra torna in presenza, compatibilmente con l’evoluzione della situazione sanitaria, nei primi due giorni della manifestazione,giovedì 16 e venerdì 17 settembre.

Novità dell’edizione 2021 di Visioni Incontra è l’apertura del concorso a progetti internazionali work in progress in cerca di finanziamento.

A conferma infatti della vocazione del Festival e della sua dimensione sempre più internazionale, gli organizzatori hanno deciso di aprire il concorso, fino alla scorsa edizione rivolto a progetti esclusivamente italiani, anche a progetti indipendenti stranieri. Una decisione che si allinea perfettamente ai principali obiettivi del Festival come quello di far crescere il genere del cinema documentario, il cinema della realtà.

Il bando di concorso Visioni Incontra 2021 e il form di iscrizione è disponibile da oggi, 16 marzo, sul sito del Festival www.visionidalmondo.it. Il termine ultimo per l’iscrizione al concorso è il 7 giugno 2021.

Potranno partecipare al concorso produzioni e co-produzioni indipendenti e già finanziate per il 30% del budget preventivato. Il concorso Visioni Incontra selezionerà progetti di film documentari italiani e internazionali con particolare riferimento alla realtà contemporanea che dimostreranno qualità artistica del progetto, unicità di contenuto, rilevanza dell’argomento, potenziale di distribuzione internazionale così come fattibilità finanziaria.

I progetti selezionati saranno presentati in una sessione di pitching a un pubblico di professionisti dell’audiovisivo. Seguiranno appuntamenti individuali fra le parti – incontri one to one – per finanziamenti, co-produzioni e accordi di distribuzioni.

 
 

Avengers: Endgame, rivelata l’identità del misterioso “NoobMaster69”

avengers endgame

In Avengers: Endgame, quando Hulk rintracciò Thor a New Asgard, il gigante di Giada incontrò un Dio del Tuono molto diverso da quello che ricordava. Tuttavia, si è anche ricongiunto con il gladiatore Korg, il personaggio interpretato da Taika Waititi in Thor: Ragnarok, impegnato in una partita su Fortnite con il misterioso “NoobMaster69”.

Nel corso degli anni ci sono state molte teorie divertenti su chi potesse celarsi dietro “NoobMaster69”, e ora un nuovo promo della serie The Falcon and the Winter Soldier realizzato in collaborazione con Xbox ha finalmente rivelato l’identità dell’utente. Nel promo, Sam Wilson (Anthony Mackie) parla con lo stesso dipendente dell’Apple Store (Aaron, interpretato dal comico D.C. Pierson) che Steve Rogers e Natasha Romanoff avevano incontrato in Captain America: The Winter Soldier

I due iniziano a discutere di “roba da supereroi” e della nuova Xbox, ma il video termina con Aaron che dice a Falcon che il gamertag altri non è che “NoobMaster69”. Ecco, quindi, che l’identità del misterioso giocatore menzionato in Endgame è stata finalmente rivelata. Potete ammirare il promo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=db1QEI712S0&feature=emb_title&ab_channel=Xbox

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel cast del film – tra gli altri – figurano Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.