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Venezia 78: il grande giorno di Dune di Denis Villeneuve

Venezia 78: il grande giorno di Dune di Denis Villeneuve

L’attesa è finita, finalmente sarà presentato fuori concorso a Venezia 78 Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento dall’omonimo romanzo con protagonisti Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier Bardem.

La trama

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvagie combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana – solo chi vincerà le proprie paure riuscirà a sopravvivere.

COMMENTO DEL REGISTA:  Adattarsi o morire. Questo era il mio mantra durante la lavorazione di Dune. Il deserto ha i suoi modi per riportarti al tuo vero io, e liberarti dalle abitudini marce. Devi evolvere per sopravvivere all’esperienza. La realizzazione di questo film è la risposta a una vecchia chiamata, con radici più profonde di quanto immaginassi. Riguardava il destino, la fede e l’istinto, l’alienazione coloniale e il libero arbitrio. Ho parlato di Frank Herbert come il mio nuovo profeta, e del suo romanzo come la mia Bibbia. La natura era il mio Dio. Il silenzio, il mio Spirito Santo. I venti della realtà spostano le sabbie, scolpiscono nuovi paesaggi, cancellano i punti di riferimento: ho pregato per evitare di perdermi. Grazie a Frank, sono tornato vivo. Di ritorno dall’erg, faccio il gioco della profezia. Dune è stato sognato e approntato per l’esperienza cinematografica. Il grande schermo non è semplicemente un altro format, è il centro del linguaggio cinematografico. La forma originale. Quella che resisterà alla prova del tempo.

The Card Counter: le foto del red carpet con Oscar Isaac a Venezia 78

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E’ stato presentato nella sera The Card Counter, il nuovo film del regista Paul Schrader presente insieme al cast sul red carpet: Oscar Isaac, Tiffany Haddish, Tye Sheridan.

Nel film William Tell è un ex inquirente militare che vive nell’ombra e fa il giocatore d’azzardo, ma senza correre troppi rischi. La sua vita meticolosa finisce nello scompiglio dopo l’incontro con Cirk, un giovane intenzionato a vendicarsi di un comune nemico. Con l’aiuto della misteriosa finanziera La Linda, Tell introduce Cirk nel circuito dei casinò per condurlo su una nuova strada. Ma i fantasmi del passato non lo abbandoneranno tanto facilmente.

Venezia 78, E’ stata la mano di Dio: le foto del red carpet con Paolo Sorrentino

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Il premio Oscar Paolo Sorrentino ha presentato in concorso a Venezia 78 il suo ultimo film, E’ stata la mano di Dio, una produzione Originale Netflix. Insieme a lui, il cast del film Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert e Luisa Ranieri.

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

Paolo Sorrentino, regista e sceneggiatore, è nato a Napoli nel 1970. Nel 2001, il suo primo lungometraggio, L’uomo in più, è selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2004 gira Le conseguenze dell’amore e nel 2006 L’amico di famiglia, entrambi in concorso al Festival di Cannes. Nel 2008 con Il divo, torna a Cannes dove vince il Prix du Jury. Torna in concorso a Cannes nel 2011 con This Must be the Place e due anni più tardi con La grande bellezza con cui si aggiudica l’Oscar®, il Golden Globe®, il Bafta come Miglior Film Straniero e tre EFA. Selezionato ancora una volta in concorso a Cannes nel 2016, Youth – La giovinezza ha vinto tre premi EFA, ricevuto una candidatura agli Oscar® e due ai Golden Globes®. Nel 2016 firma la serie TV The Young Pope, candidata ai Golden Globe per la Miglior Interpretazione Maschile e agli Emmy Awards per scenografia e fotografia. Del 2018 è il film Loro con protagonista Toni Servillo. Nel 2019 gira la seconda serie ambientata in Vaticano, The New Pope con protagonisti Jude Law e John Malkovich.

Venezia 78, foto: Benedict Cumberbatch, Jane Campion e Kirsten Dunst

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Oggi è il giorno di Il potere del cane il film originale Netflix di Jane Campion presentato in concorso alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red ad accompagnare il film i protagonisti Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst.

Nel film Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

Green Zone: trama, cast e la vera storia dietro al film

Green Zone: trama, cast e la vera storia dietro al film

Affermatosi come uno dei nuovi maestri del cinema d’azione, Paul Greengrass si è negli anni distinto per aver diretto i film The Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatum e Jason Bourne, ma anche United 93, Captain Phillips, 22 July e Notizie dal mondo. In ogni suo film si possono ritrovare forti richiami all’attualità e a questioni politiche particolarmente scottanti. Un altro brillante esempio del suo cinema, dove si coniugano tutti questi elementi, è Green Zone, uscito in sala nel 2010. La Zona Verde del titolo è un riferimento a quel territorio militare nel centro della città di Baghdad, in Iraq.

Dopo aver terminato il suo lavoro sul personaggio di Jason Bourne, Greengrass espresse il desiderio di dar vita ad un adattamento del libro Imperial Life in the Emerald City, di Rajiv Chandrasekaran. Tradotto in italiano con il titolo Green Zone: il lato oscuro dell’impero americano a Baghdad, questo si presenta come un duro atto d’accusa alla gestione statunitense del conflitto in Iraq. Per il regista era dunque l’occasione di dar vita ad un nuovo racconto perfettamente coerente con la sua idea e il suo stile di cinema. A scrivere la sceneggiatura tratta dal libro è poi stato Brian Helgeland, premio Oscar per L.A. Confidential.

Parlando del film, Greengrass ha affermato che questo come i film di Bourne riflettono una diffusa sfiducia popolare nei confronti delle autorità e dei governi, colpevoli di aver deliberatamente mentito e deluso i propri cittadini sulla guerra in Iraq. Un racconto e riflessioni ancora oggi estremamente attuali, contenute in un film che è sempre bene riscoprire. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà utile approfondire alcune delle sue principali curiosità. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Green Zone: la trama del film

Le vicende del film si svolgo a partire dal marzo del 2003, quando il regime di Saddam Hussein viene rovesciato e le truppe statunitensi occupano l’Iraq. L’obiettivo dei soldati è ora quello di rintracciare le armi di distruzione di massa che si ritiene siano nascoste in quei territori. Ad occupersi della missione è Roy Miller, mentre sul luogo giunge anche la giornalista Lawrie Dayne per documentare il tutto. Ben presto, però, Miller si rende conto che le informazioni fornitegli non fanno che rivelarsi false. Frustrato dalla situazione, egli si impone dunque l’obiettivo di scoprire quali siano le vere intenzioni del governo americano. Per trovare la verità, egli dovrà però intromettersi in situazioni particolarmente scomode.

Green Zone: il cast del film

Ad interpretare il generale Roy Miller vi è l’attore Matt Damon, che aveva già collaborato con Greengrass per i film su Jason Bourne. Damon, però, era inizialmente restìo all’idea di partecipare al film a causa di altri impegni. Grazie alla garanzia che le riprese di Green Zone sarebbero finite in tempo per permettergli di recitare in altri film, egli accettò il ruolo. Damon si informò poi molto sul conflitto iracheno, al fine di poter comprendere meglio le dinamiche in gioco. Insoddisfatto del finale, egli di comune accordo con Greengrass ottenne di poterne girare uno alternativo, giudicato più coerente con il resto del racconto.

L’attrice Amy Ryan interpreta invece la corrispondente estera Lawrie Dayne. Tale personaggio è ispirato alla vera giornalista Judith Miller del New York Times, nota per le sue indagini sul conflitto in Iraq. Greg Kinnear è Clark Poundstone, del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, mentre Brendan Gleeson è Martin Brown, capo della CIA dell’ufficio a Baghdad. Jason Isaacs interpreta il maggiore Brigs, mentre Yigal Naor, attore israeliano, ricopre il ruolo del generale iracheno Al-Rawi. Nel film compare infine anche Khalid Abdalla, nel ruolo del veterano di guerra iracheno Freddy. L’attore è stato chiamato da Greengrass per il ruolo dopo che il regista rimase colpito dalla sua interpretazione in United 93. Per preparsi al ruoo, Abdalla ha imparato la lingua irachena.

Green Zone storia vera

Green Zone: la vera storia dietro al film

Come anticipato, la Zona Verde presente nella città di Baghdad è un’area di circa 10 chilometri quadrati e centro, a suo tempo, dell’autorità provvisoria della coalizione. Ad oggi è invece il luogo dove si raccoglie la presenza internazionale nella città irachena. Le aree al di fuori della Zona Verde sono invece denominate Zone Rosse, indicanti dunque quei territori non protetti. In questa area si svolgono le vicende scritte da Chandrasekaran, frutto di sue ricerche e inchieste. Il suo libro, e il film a seguire, ripercorrono infatti le vere operazioni militari il cui obiettivo era quello di individuare le armi di distruzioni di massa, la cui esistenza a Baghdad era stata tra i motivi indicati in favore dell’invasione militare.

I personaggi interpretati da Matt Damon e da Amy Ryan sono basati sul vero Capo maresciallo dell’esercito Richard “Monty” Gonzales e sulla giornalista Judith Miller. I due, impegnati in modi differenti nella ricerca delle suddette armi, arrivarono ad individuare altri motivi più concreti circa la presenza militare statunitense in Iraq. La Miller, in particolare, è giunta tramite le sue indagini a scoprire che le informazioni circa la presenza di tali armi erano false. Nel ripercorrere questi eventi, il film di Greengrass è stato accusato di essere anti-americano, mentre il regista ha dichiarato come errato tale punto di vista. Ad essere oggetto di accusa non sono gli Stati Uniti quanto l’operato degli uomini del governo.

Green Zone: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Fredda è la notte è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 2 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Ogni tuo respiro: trama, cast e la vera storia dietro al film

Ogni tuo respiro: trama, cast e la vera storia dietro al film

L’attore Andy Serkis, anche noto come il maestro della Motion Capture, è celebre per aver dato vita sul grande schermo ad alcune tra le creature più memorabili degli ultimi anni. Da Gollum nella trilogia de Il Signore degli anelli al primate Cesare in L’alba del pianeta delle scimmie e i suoi sequel. Serkis, però, ha recentemente compiuto anche il passaggio dietro la macchina da presa e dal 2017 ad oggi ha già diretto tre film, l’ultimo dei quali, Venom – La furia di Carnage, è atteso prossimamente in sala. Il suo primo film è invece stato Ogni tuo respiro, racconto biografico dedicato alla vita di Robin Cavendish.

Tutto nasce dalla volontà del produttore Jonathan Cavendish, figlio di Robin e co-fondatore insieme a Serkis della The Imaginarium Studios, di realizzare un film dedicato al padre e alle sue opere. Scritto da William Nicholson, sceneggiatore candidato all’Oscar per Il gladiatore e anche autore di film come Elizabeth: The Golden Age e Les Misérables, Ogni tuo respiro ripercorre con grande delicatezza la vita di un uomo che ha dedicato tutte le sue forze all’amore verso la moglie e verso quanti si trovano in situazioni difficili come lui, che sin dall’età di 28 anni è paralizzato a causa delle poliomielite.

Presentato al Toronto International Film Festival, Ogni tuo respiro ha ottenuto buoni consensi di critica e pubblico, passando però più in sordina del dovuto. Ad oggi è un titolo da riscoprire, tanto per i valori trasmessi quanto per le intense interpretazioni dei protagonisti e la regia di Serkis. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ogni tuo respiro: la trama del film

La vicenda si svolge sul finire degli anni Cinquanta, quando durante un viaggio d’affari in Kenya Robin Cavendish si ammala gravemente di poliomielite. La malattia lo costringe per mesi a rimanere immobile sul letto d’ospedale, lontano dalla famiglia e dall’amata moglie Diana. Proprio quest’ultima, preoccupata dalla depressione a cui il marito si sta abbandonando, decide di riportarlo a casa loro nel Derbyshire. Qui Robin può ricevere cure migliori e grazie ad una speciale sedia a rotelle dotata di respiratore ritrova la voglia di vivere che sembrava aver perso. Nonostante le difficoltà, Robin decide ora di seguire un nuovo percorso di vita, aiutando quanti si trovano nella sua stessa difficile situazione.

Ogni tuo respiro: il cast del film

Ad interpretare Robin Cavendish vi è l’attore Andrew Garfield. Divenuto popolarissimo grazie ai due film di The Amazing Spider-Man e poi consacratosi con La battaglia di Hacksaw Ridge e Silence, egli è si è trovato qui a dar vita nuovamente ad una persona realmente esistita, misurandosi però con quella che ha in seguito definito una delle interpretazioni più difficili della sua carriera. Per poter comprendere al meglio il carattere e le difficoltà del personaggio, paralizzato e con problemi respiratori, Garfield ha deciso di rimanere nel personaggio anche durante le pause tra le riprese. L’attore Dean-Charles Chapman, recentemente visto in 1917, interpreta invece il figlio Jonathan Cavendish.

Nel ruolo della moglie Diana vi è l’attrice Claire Foy, celebre per aver interpretato la regina Elisabetta nelle prime due stagioni di The Crown. Sul set l’attrice ha potuto fare affidamento sulla presenza della vera Diana Cavendish, la quale nonostante avesse 83 anni al momento delle riprese del film decise di seguire quanto più possibile da vicino la realizzazione del film su suo marito. Dialogando con lei, la Foy ha potuto apprendere quanto le serviva per dar vita ad un’interpretazione fedele e sentita. Tom Hollander interpreta Bloggs e David Blacker, i gemelli fratelli di Diana, mentre Hugh Bonneville è Teddy Hall, l’inventore che ha costruito l’apposita sedia a rotelle per Robin.

Ogni tuo respiro storia vera

Ogni tuo respiro: la vera storia dietro al film

Quella di Robin Cavendish è una storia tanto ricca di sofferenza quanto anche di coraggio e amore. Le vicende che hanno cambiato la sua vita hanno avuto inizio nel 1958, quando egli si trovava in Kenya per un viaggio d’affari. Qui egli contrae la poliomielite, una delle malattie più longeve di sempre e tra le più temute del XX Secolo. Sfortunatamente, Robin contrasse tale virus in forma particolarmente grave, cosa che lo portò in brevissimo tempo ad essere totalmente paralizzato dal collo in giù. Per questo motivo, portato d’urgenza in un ospedale di Nairobi, egli venne collegato ad un respiratore meccanico, unico modo per lui di poter respirare.

I medici stimavano inizialmente dai tre mesi ad un anno di vita, ma Robin riuscì sorprendentemente a superare di gran lunga questa aspettativa. Tornato a casa, egli sviluppò nel 1962, insieme all’inventore Teddy Hall, il progetto per una sedia a rotelle dotata di respiratore portatile. Tale strumento permise a lui e quanti come lui di potersi distaccare dal letto e dai respiratori automatici. Per il resto della sua vita Robin ha poi dato vita a numerose raccolte fondi al fine di aiutare quanti venivano colpiti dalla malattia, cercando allo stesso tempo di sensibilizzare a riguardo e di motivare i malati.

Nel 1974 egli ricevette la medaglia dell’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi numerosi impegni e sforzi volti a migliorare la vita delle persone disabili. L’8 agosto del 1994 Cavendish è infine deceduto, all’età di 64 anni, per il complicarsi delle sue condizioni di salute. Nel porgergli un ultimo saluto, i giornalisti Alice e Tim Renton, che per anni hanno documentato l’attività di Robin, lo hanno ricordato affermando che “aver conosciuto Robin è aver conosciuto la personificazione del coraggio. A molti sono concessi momenti per dimostrare il proprio valore, a pochi è concesso di dimostrarlo per 36 anni continuativi.”

Ogni tuo respiro: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ogni tuo respiro è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 2 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

La Ruota del Tempo: il primo teaser trailer

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La Ruota del Tempo: il primo teaser trailer

Amazon Prime Video ha svelato oggi il teaser trailer ufficiale della serie fantasy di prossima uscita La Ruota del Tempo, basata sull’omonima serie di romanzi best-seller. I primi tre episodi della Prima Stagione saranno disponibili venerdì 19 novembre, mentre un nuovo episodio sarà disponibile ogni venerdì, sino ad arrivare al finale di stagione il 24 dicembre.

La Ruota del Tempo

La Ruota del Tempo è una delle serie fantasy più popolari e durature di tutti i tempi, con oltre 90 milioni di libri venduti. Ambientata in un mondo epico e tentacolare in cui la magia esiste e solo alcune donne possono utilizzarla, la storia segue Moiraine (Rosamund Pike), componente di una organizzazione tutta al femminile incredibilmente potente chiamata Aes Sedai, al suo arrivo a Two Rivers. Lì inizia il suo pericoloso viaggio intorno al mondo insieme a cinque giovani uomini e donne, uno dei quali si profetizza sia il Drago Rinato, destinato a salvare o a distruggere l’umanità.

Basato sui best-seller fantasy di Robert Jordan, La Ruota del Tempo è stato adattato per la televisione dall’executive producer/showrunner Rafe Judkins. Larry Mondragon e Rick Selvage di iwot productions, Mike Weber e Ted Field di Radar Pictures, Darren Lemke, Marigo Kehoe e Uta Briesewitz saranno qui anche executive producer, con Briesewitz che dirigerà i primi due episodi. Rosamund Pike è produttrice e Harriet McDougal con Brandon Sanderson sono i consulting producer. La Ruota del Tempo è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: recensione del film Marvel

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A cavalcare l’onda delle sale finalmente aperte e presto (speriamo) a pieno regime con massima capienza, arriva Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, il nuovo capitolo del grande affresco dei Marvel Studios che, tra serie tv originali su Disney+ e lungometraggi al cinema, ci sta regalando un anno ricchissimo di eroi, vecchi, ma anche nuovi, grazie alla nuova pellicola diretta da Destin Daniel Cretton. Siamo infatti di fronte a una storia d’origine per un personaggio che, sulla carta, non ha mai avuto grande successo (le sue storie risalgono agli anni ’70), ma che è sembrato perfetto a Kevin Feige per portare avanti un progetto che potesse fare per la comunità asiatica quello che Black Panther ha fatto per quella di colore. 

All’insegna della rappresentazione di una fetta di pubblico vastissima, Shang-Chi arriva dunque in sala con una responsabilità molto grande, che però non sembra avere paura di fronteggiare. 

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la storia

Dall’alba dei tempi, fino agli anni ‘90 Xu Wenwu possiede i Dieci Anelli, manufatti leggendari che gli conferiscono una potenza inaudita in battaglia, esaltando ogni sua dote di guerriero. Nel corso dei secoli, Wenwu conquista terre e potere, portando alla gloria l’organizzazione dei Dieci Anelli, che lui stesso presiede. Quando però va alla ricerca di un regno nascosto che gli conferirà ancora più potere, si imbatte in Li, guardiana dell’ingresso a quel luogo incantato, e qui l’impensabile succede. Wenwu e Li si innamorano, lui rinuncia ai suoi anelli, lei ai poteri del suo popolo, si consacrano l’uno all’altra, fino a che il passato dell’uomo non si ripresenta sotto forma di vendetta. La nostra storia fa qui un balzo in avanti e comincia, da quando il piccolo Shang-Chi, figlio di Wenwu e di Li, è ormai un giovane uomo che per vivere… fa il parcheggiatore! 

Volendo fuggire dal suo destino, Shang si è rifugiato in una vita ordinaria che conduce a cuor leggero insieme alla sua amica del cuore, Katy. Quando il passato verrà a bussare alla sua porta, Shang dovrà decidere di prendere in mano la sua vita, e così insieme all’amica Katy e alla sorella Xialing-Chi si prepara per affrontare il suo destino.

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Un personaggio di serie B riceve un trattamento da serie A

Nel redigere questa recensione di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, non si può non sottolineare quanto sia vero ciò che è stato detto già dai giornali USA, ovvero che “un personaggio di serie B riceve un trattamento cinematografico da serie A”. E non ci può essere una definizione migliore per questa avventura che rappresenta la prima vera e autentica svolta fantasy all’interno del Marvel Cinematic Universe. 

Cretton ha a sua disposizione non solo tutto l’arsenale di effetti visivi in forze alla Disney, ma con questa storia che sfonda le porte dell’Oriente attinge anche ad un nuovo (per il MCU) linguaggio che strizza l’occhio proprio a quell’immaginario dell’Est del mondo, tra coreografie di contri, discipline di combattimento, e anche un bestiario fantastico che arricchisce il film e contribuisce a raccontare una storia piena e avvincente, ideale per sopperire ad una eventuale mancanza di interesse nei confronti di un personaggio così poco noto. Ci teniamo tuttavia a ricordare agli spettatori riluttanti che prima del 2008 persino Iron Man era un personaggio di Serie B, per cui la sorte di Shang-Chi è tutta da scrivere, ed è indipendente dal suo successo nel fumetti!

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli film

Un grande cast per Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la prima avventura fantasy dei Marvel Studios

Se il grande minus del film è appunto un protagonista poco conosciuto e una mitologia completamente da presentare, i plus sono numerosi, a partire da un cast carismatico, che trova ovviamente le sue punte di diamante in Tony Leung e Michelle Yeoh, ma che si fregia anche di un ottimo attore protagonista, Simu Liu, e della trascinante Awkwafina, che qui mette il suo talento comico al servizio di un blockbuster. 

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è il frutto di una contaminazione del linguaggio che sembra tener presenta persino il mercato editoriale dei fumetti, visto che soprattutto nel finale, nelle sequenze di scontro più spettacolari, più che quello di un film d’azione, adotta il linguaggio dell’anime (e sappiamo che per quello che riguarda il mercato del fumetto, i manga sono in rapidissima ascesa) che aumenta la spettacolarità ma anche la novità agli occhi di un pubblico che ancora “piange” Tony Stark e Steve Rogers. 

Il futuro è “multiversale” e condiviso

La sforzo della Marvel, in questo momento, è tutto concentrato nello gettare basi solide e nel proporre personaggi accattivanti, che abbiano un mercato sicuro, e che possano sostituire degnamente gli eroi e le storie che fino a questo momento hanno fatto la fortuna del franchise. Per farlo, Feige e la sua squadra si stanno affidando non solo ai vecchi personaggi (lo Spider-Man di Tom Holland è super atteso, per non parlare del successo delle serie tv Disney+ con Loki, Scarlet Witch e Sam Wilson), ma anche regalandocene di nuovi. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la cui storie è finemente intessuta dentro all’arazzo dell’universo/multiverso condiviso, è soltanto il primo di una lunghissima serie che aspetta soltanto di avere la sua possibilità di fare breccia nel cuore dei fan.

Moonfall: le prime immagini del nuovo film di Roland Emmerich

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Moonfall: le prime immagini del nuovo film di Roland Emmerich

Sono state diffuse le prime immagini ufficiali in forma di trailer di Moonfall, il nuovo disaster movie di Roland Emmerich, regista di 2012, Independence Day e The Day After Tomorrow. Moonfall, che nel cast conta Halle Berry, Patrick Wilson, John BradleyMichael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu, Donald Sutherland è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film – Gruppo Lucisano in collaborazione con Rai Cinema e uscirà in Italia il 3 febbraio 2022 distribuito da 01 Distribution.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: Jury Chechi celebra l’uscita del film Marvel

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In occasione dell’uscita del nuovo lungometraggio targato Marvel Studios Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, ora disponibile nelle sale italiane, il campione olimpico Jury Chechi è protagonista di uno speciale video sul ruolo che gli anelli hanno avuto nella sua vita.

Jury Chechi, come Shang-Chi, ha trovato il suo destino affrontando numerose sfide, superando se stesso e provandoci fino in fondo per diventare sempre più forte e realizzare i propri sogni.

Nel corso della sua carriera, Jury Chechi ha ottenuto numerosi riconoscimenti nella specialità degli anelli, tra cui la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996; cinque titoli mondiali (1993-1997), diventando il primo ginnasta della storia a vincere cinque ori iridati consecutivi in una specialità; quattro titoli europei (1990, 1992, 1994 e 1996); e due vittorie in Coppa Europa (1991 e 1995).Notevoli sono anche i suoi risultati nel concorso generale, dove vanta un terzo posto agli Europei (1990) e una vittoria e un terzo posto in Coppa Europa (1991 e 1995); nella sbarra, con un oro e un bronzo in Coppa Europa (1991 e 1995); e nel corpo libero, dove è stato terzo agli Europei del 1992.Nel 2004 conquista il bronzo ai Giochi di Atene.

Jury Chechi ha partecipato, martedì 31 agosto a Milano, alla proiezione speciale del film Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, insieme a volti dello spettacolo, della musica, dello sport e del web che hanno sfilato sul red carpet durante la serata. Tra gli ospiti anche Tommaso Zorzi, Tommaso Stanzani, Danilo D’Ambrosio con Enza De Cristofaro, Saturnino, Maryna, Federica Carta, Mondo Marcio, Antonio Rossi, Alice De Bortoli, Sespo, Giorgio Rocca, Mydrama, Jody Cecchetto, Soul System, Guido Bagatta, Loretta Grace e molti altri.

Venezia 78: Paolo Sorrentino presenta È stata la mano di Dio

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Venezia 78: Paolo Sorrentino presenta È stata la mano di Dio

Trai titoli più attesi di Venezia 78 c’è sicuramente il film di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio, in cui il regista racconta una storia autobiografica tragica che adesso si è sentito in grado di trasformare in un film.

È stata la mano di Dio è una metafora emblematica, una frase significativa per chi crede in Dio. Io personalmente credo nel potere semidivino di Maradona. Sono in un momento della mia vita in cui mi sento abbastanza maturo per affrontare un film personale, per fare un bilancio del passato e rivivere la mia adolescenza, piena di amore e dolore” così ha commentato la scelta di fare adesso un film che raccontasse la morte dei genitori e l’intercessione di Maradona, nella sua versione dei fatti, che gli ha permesso di rimanere in vita e di cominciare a fare il lavoro che poi lo ha reso famoso portandolo anche a vincere un premio Oscar.

“A un certo punto si fanno i bilanci, mi sono reso conto che nella mia vita da ragazzo c’era stato tanto amore e tanto dolore. Ho voluto mettere tutto questo in un racconto cinematografico. L’ho fatto adesso perché ho l’età giusta per farlo, 50 anni. Ero abbastanza grande e maturo per fare un film personale.” Sembra proprio che È stata la mano di Dio sia effettivamente un film diverso dal “solito” Sorrentino, dal momento che per fare spazio alle emozioni, che dovevano essere le protagoniste della storia, il regista abbia messo da parte i suoi virtuosismi, costruendo a tutti gli effetti un film diverso.

E sull’iconico calciatore argentino, il regista ha poi aggiunto: “È un mio grande rammarico non aver potuto fargli vedere. Non era un uomo accessibile, non ho avuto modo prima della sua scomparsa, e per quanto riguarda le polemiche sorte all’inizio della lavorazione, credo davvero che fossero obiezioni che venivano soltanto dal suo entourage, e non da lui.”

È stata la mano di Dio arriverà al cinema il 24 novembre mentre sarà disponibile su Netflix a partire dal 15 dicembre.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: cosa hanno rubato dal set i protagonisti?

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Ecco le nostre interviste ai protagonisti di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, il nuovo film Marvel Studios in arrivo in sala dal 2 settembre. Diretto da Destin Daniel Cretton, il film vede protagonisti Simu Liu, Awkwafina, Tony Leung, Fala Chen, Michelle Yeoh e Meng’er Zhang.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli – il trailer ufficiale

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Crudelia: video in esclusiva dall’edizione Home Video

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Crudelia: video in esclusiva dall’edizione Home Video

Ecco l’estratto “Cruella Couture”, dal contenuto “Photobombs” presente nella edizione in Home Video di Crudelia, di Craig Gillespie, con Emma Stone nei panni della protagonista e disponibile dal 25 agosto.

La vincitrice dell’Academy Award® Emma Stone (La La Land) è la protagonista del nuovo film Disney live action Crudelia, che racconta gli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri, e alla moda, del mondo del cinema: la leggendaria Cruella de Vil (Crudelia De Mon). Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, il film segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar® Emma Thompson (Casa HowardRagione e sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Crudelia è interpretato da Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry, Paul Walter Hauser, Emily Beecham, Kirby Howell-Baptiste e Mark Strong. Il film è diretto da Craig Gillespie, da una sceneggiatura di Dana Fox e Tony McNamara e da un soggetto di Aline Brosh McKenna e Kelly Marcel & Steve Zissis, basato sul romanzo “La carica dei 101” di Dodie Smith. Crudelia è prodotto da Andrew Gunn, Marc Platt e Kristin Burr, p.g.a., mentre Emma Stone, Michelle Wright, Jared LeBoff e Glenn Close sono i produttori esecutivi.

Venezia 78: Paul Schrader presenta Il collezionista di Carte

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Venezia 78: Paul Schrader presenta Il collezionista di Carte

Paul Schrader afferma che il suo film Il collezionista di Carte, in cui Oscar Isaac interpreta un ex interrogatore di Abu Ghraib che ha scontato il carcere per i suoi crimini, “non riguarda un ri-racconto della storia”, ma piuttosto si concentra sulla memoria di un soldato, un tema molto attuale, che si ripropone nella storia.

Il film della Focus Features in concorso a Venezia 78 non offre crude visioni nel rappresentare scene di tortura e violenza contro i detenuti, ma si concentra sui ricordi che il personaggio di Isaac rievoca, in merito alla sua esperienza, lì.

“Utilizzando questo tipo di impianto, siamo stati in grado di entrare in un ricordo distorto di ciò che rimane nella memoria”, ha detto Schrader. “Sono sicuro che questi soldati statunitensi che sono stati all’aeroporto di Kabul negli ultimi 10 giorni, avranno dei ricordi e sentiremo parlare di loro per i prossimi 10-20 anni”. Prosegue il regista, con un occhio vicinissimo all’attualità, dal momento che fa riferimento ai fatti contemporanei dell’Afghanistan.

Riguardo al suo ruolo, Isaac ha detto di aver conservato le foto nella sua roulotte della vera prigione, che usava spesso come punto di riferimento per “come ci siamo sentiti tutti quando abbiamo visto quelle foto, il disgusto e la vergogna di vederle. Ma in quelle scene, non avrei dovuto mettere in scena la vergogna, ma il pensiero che stavo facendo qualcosa per il mio paese”.

Nel film anche Tiffany Haddish e Tye Sheridan, che proprio a Venezia ha inaugurato la sua carriera come vincitore del premio Marcello Mastroianni. Il collezionista di Carte arriverà al cinema il 3 settembre.

Top 10 di Agosto: ecco i film e le serie più viste sulle piattaforme streaming

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JustWatch ha stilato la classifica dei film e delle serie tv più viste nel corso del mese di Agosto 2021. Tra titoli storici arrivati di recente on line sulle piattaforme e titoli nuovi con produzioni dedicate a questa distribuzione, ecco la Top 10 delle serie e dei film più visti ad Agosto 2021:

Venezia 78: Jane Campion mette l’accento sul cinema diretto da donne

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Tra i nomi di grande spessore che sono maggiormente attesi al Lido, per Venezia 78, quello di Jane Campion è sicuramente uno dei più illustri. Regista donna che ha raggiunto la fama e il riconoscimento mondiale molto prima che questo venisse incoraggiato, la regista ha parlato proprio della figura della regista donna, durante la conferenza stampa di presentazione di Il Potere del Cane, il suo ultimo film, prodotto da Netflix, con Benedict Cumberbatch, nella sezione in Concorso del Festival.

“Tutto quello che posso dire è che da quando è nato il movimento #MeToo, sento un cambiamento sostanziale nel tempo. È come se fosse caduto il muro di Berlino”. Campion ha citato Chloe Zhao (Nomadland) che, dopo aver vinto il Leone d’Oro lo scorso anno, ha vinto l’Oscar per la regia ad aprile e Julia Ducournau (Titane) che ha vinto la Palma d’oro a Cannes a luglio come esempi di progresso nel mondo del cinema per narratrici.

“Penso che le ragazze stiano andando molto bene. La grande perdita per tutti è che non ci sono abbastanza voci femminili”. Sottolineando che in tv il cambiamento è invece molto più rapido, in questo momento, tanto che lei stessa, già nel 2013, ha diretto la serie tv australiana Top of the Lake.

Campion ha detto che Netflix le ha dato il budget più grande di cui abbia mai disposto per il suo Il potere del Cane, film che ha deciso di girare, dopo aver letto il romanzo storico di Thomas Savage, del quale è appunto un adattamento. “In genere, non finisco quasi mai i romanzi in questo periodo, ma in questo mi sono completamente immersa”, ha detto Campion. “Nelle settimane successive, scene e temi del libro continuavano a tornarmi in mente, quindi non potevo dimenticarlo”.

Nel film, Benedict Cumberbatch interpreta Phil Burbank, un crudele proprietario di un ranch che non sopporta la nuova moglie di suo fratello, Rose (Kirsten Dunst). Cumberbatch si è trovato così a interpretare un personaggio che è saldamente radicato nei tropi della mascolinità tossica. “Penso che per me, la tossicità è un prodotto della sua cultura, della sua educazione, delle sue circostanze. Non è niente che sia concluso a tutti gli effetti. Viene fuori dalle circostanze. Quindi posso capirlo. Posso esaminarlo e apprezzarlo. Non perdonarlo, ma comprenderlo”.

Kirsten Dunst ha parlato di com’è stato creare un personaggio per Jane Campion: “C’è sicuramente una sensualità nei film di Jane: fai una sciarpa intorno al collo di qualcuno, dove crei qualcosa di magico”, ha detto Dunst. “C’è una sensibilità e una crudeltà nei suoi personaggi. Come una donna che osserva i suoi personaggi femminili nel corso degli anni, mi sembrano tutte delle vere donne”.

Venezia 78: Penelope Cruz e Pedro Amodovar presentano Madres Paralelas

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Film d’apertura della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Madres Paralelas vede il ritorno sul grande schermo di Penelope Cruz, diretta da Pedro Almodovar, che la diresse per la prima volta quando lei aveva soltanto 16 anni in Lègami!. Da allora, i due hanno lavorato insieme a sette progetti e lei è stata la sua musa ispiratrice, da Carne Tremula del 1997 a Tutto su mia madre del 1999, fino a Volver del 2006.

Prima della cerimonia d’apertura e della proiezione ufficiale del film, Cruz e Almodovar sono apparsi in conferenza stampa insieme al Palazzo Del Casino, dove hanno parlato del loro rapporto di lavoro che dura da 24 anni. Cruz ha detto che non chiede mai al regista di scriverle una nuova parte, ma aspetta di vedere se lui immagina un ruolo per lei dopo aver finito con una sceneggiatura.

“Lo rispetto troppo per bombardarlo di richieste”, ha detto Cruz. “Mi sento la ragazza più fortunata del mondo per aver lavorato con lui per così tanti anni, sette progetti diversi…Quando mi chiama, è la chiamata che mi rende più felice. È il motivo per cui ho iniziato a lavorare come attrice”.

Il regista spagnolo di 71 anni ha ammesso che Penelope Cruz è sempre il primo attore a cui pensa ogni volta che ha un personaggio da assegnare che rientra nella sua fascia d’età. “La ammiro molto come attrice, ma quello che per me vale di più è che è molto importante per me che ci capiamo – ha detto Almodovar – Parliamo la stessa lingua. Sono un regista molto esigente e lei mi dà tutto quello che le chiedo”.

Cruz ha detto che Almodovar passa mesi a rendersi disponibile agli attori prima che inizino le riprese di un film, in modo che possano costruire i personaggi insieme da zero. “A volte mi dice che soffro troppo quando iniziamo le riprese”, ha dichiarato Penelope Cruz. “Ci sono alcune cose inevitabili quando prendi sul serio il tuo lavoro, devi davvero scoprire parti di te stesso.”

Cruz ha ricordato che quando ha letto la sceneggiatura di Madres Paralelas, in cui interpreta una donna alle prese con i suoi doveri di madre, “mi sono detta, Pedro ha scritto ancora una volta un pezzo che è una meraviglia”. “È un personaggio molto difficile. Penso che sia uno dei personaggi più difficili che abbia mai interpretato. Ma non mi sono mai sentita sola”.

MCU: 10 bellissime scene che meriterebbero una maggiore attenzione

Il MCU è composto da 24 film. A questo punto, è chiaro che le scene iconiche tenderanno ad accumularsi e a diventare sempre di più. Tuttavia, ci sono un sacco di grandi sequenze che, a causa di altre di cui semplicemente si parla di più, tendono ad essere dimenticate. Proprio per questo, Screen Rant ha raccolto 10 grandi scene tratte dai film del MCU di cui si parla relativamente poco all’interno del fandom e che meriterebbero più attenzione:

L’operazione di Stephen Strange

Alcuni fan pensano che Doctor Strange sia uno dei film più sottovalutati del MCU. La maggior parte delle scene migliori del film non è mai al centro di discussioni o dibattiti, come quella dell’intervento chirurgico.

Quando Strange rimane gravemente ferito, si teletrasporta in ospedale dove Christine Palmer deve operarlo e provare a salvargli la vita. L’intera sequenza è perfetta, in quanto mescola il classico umorismo del MCU facendo parlare Strange con Christine dal regno spirituale. C’è un’energia frenetica che permea l’intera scena, dal momento che Strange cerca di respinge i suoi nemici e allo stesso tempo cerca di spiegare a Christine come operare.

Steve Rogers è il volto dei “War Bond”

Captain America: Il primo Vendicatore ha compiuto 10 anni quest’anno, ma sembra ancora più vecchio, dato che Steve Rogers è stato il protagonista di ben sette film del MCU da allora, senza contare i cameo in Thor: The Dark World e Spider-Man: Homecoming. Nonostante la sua età, però, i fan amano ancora rivedere quel film per le sue scene d’azione, per Teschio Rosso e anche per la relazione tra Steve e Bucky.

Tuttavia, c’è una scena che non ha mai ottenuto l’attenzione che meritava, che rappresenta in fin dei conti la parte più allegra e divertente del film. Steve viene usato come volto dei “War Bond” e viene inviato in diversi campi militari al fine di promuoverli. È anche circondato da un gruppo di performer donne e gli viene persino ordinato di cantare e ballare. È un aspetto tipico da commedia che raramente abbiamo visto associato ad un personaggio come Steve Rogers.

Iron Man prende il costume di Peter

Ci sono molte scene brillanti in Spider-Man: Homecoming, in quanto è un film realizzato in maniera assai meticolosa. Dalle scene ambientate a scuola e ispirate a John Hughes all’intenso viaggio in macchina con Adrian, il film è davvero accattivante. Tuttavia, tra tutte le scene eccitanti e adrenaliniche ci sono i colloqui più seri che Tony Stark ha con Peter.

Il migliore di tutti avviene dopo che Iron Man ridicolizza Peter per essere irresponsabile. Decide di toglierli il costume quasi come fosse genitore che toglie al figlio la console per videogiochi. È l’esempio perfetto di come il mentoring di Tony, spesso, passi inosservato.

Il disturbo da stress post-traumatico di Tony

A prima vista, Iron Man 3 ha la posta in gioco più bassa di qualsiasi film del MCU, dato che Tony ha un esercito di costumi che a quanto pare sono sacrificabili e che è in grado di controllarli senza nemmeno indossarli. Tuttavia, ci sono alcuni ostacoli di natura psicologica che Tony deve superare.

Dopo essere andato nello spazio in The Avengers, Tony soffre di disturbo da stress post-traumatico e ha un esaurimento nervoso nel bel mezzo di un ristorante di pesce. È uno dei momenti più radicati del film, che non viene menzionato abbastanza. E la cosa migliore è che la scena si svolge al Nettuno’s Net, un punto di riferimento californiano che è stato l’ambientazione di film come Point Break e Fast & Furious.

La rapina a scuola

Il franchise di Ant-Man è unico nel MCU, in quanto è il più vicino ad un franchise per famiglie. Le gag visive, che usano espedienti come trenini e distributori Pez, sono il pane quotidiano dei film.

Al di là però del divertimento nel rimpicciolire edifici ed espandere giocattoli, Ant-Man and the Wasp presenta una grande mini-rapina in cui Scott deve recuperare la tuta di Ant-Man da una scuola. La scena vede Scott non come Giant-Man e nemmeno come Ant-Man, ma ha invece le dimensioni di un bambino. Per di più, la scena presenta un cameo di Brian Huskey, l’insegnante di Peter Parker in Homecoming e Far From Home.

Rocket contro i Ravagers

La maggior parte dell’aspetto comico di Guardiani della Galassia Vol. 2 deriva dal fatto che Rocket è letteralmente il custode di Groot. Quando Rocket è da solo, però, ritorna ai suoi modi spietati. Mentre Rocket viene lasciato solo sulla nave e i Ravagers si avvicinano, il procione è ormai a suo agio mentre si nasconde tra gli alberi, pronto a scendere e a farli fuori uno per uno.

È uno delle migliori sequenze d’azione del Vol. 2 e la migliore scena d’azione di Rocket nell’intero MCU, anche forse più del suo grande ingresso con Thor in Avengers: Infinity War.

Justin Hammer sale sul palco

Iron Man 2 è generalmente considerato il peggior film del franchise, soprattutto perché segue la stessa premessa del primo film in cui un produttore di armi vuole entrare in possesso della tecnologia di Stark. Tuttavia, quel produttore è Justin Hammer, e il suo cognome è perfettamente azzeccato, considerato quanto sia fasullo l’antagonista.

Verso la fine del film, Hammer è sul palco di un grande evento a mostrare dei nuovi droni corazzati. Mentre è sul palco, Hammer si lascia andare ad alcuni passi di danza, e nemmeno Star-Lord che balla al ritmo di “Cherry Bomb” può batterlo. 

Peter e Nick Fury si incontrano per la prima volta

La scena in cui Peter incontra per la prima volta Nick Fury, che stava aspettando nella sua stanza, è un momento davvero geniale. Se guardi Spider-Man: Far From Home per la prima volta, ti sembrerà che tutto sia assolutamente fuori contesto per quanto riguarda il personaggio di Nick Fury, soprattutto dopo che il personaggio spara al collo a Ned, un adolescente.

Non solo, ma Fury è irascibile e tratta Peter senza rispetto. Sembra quasi un pessimo lavoro di scrittura… almeno fino a quando la scena post-credits non rivela che uno Skrull ha assunto la forma di Fury per tutto il tempo. È allora che capiamo di esserci trovati di fronte ad una delle migliori sceneggiature del franchise. Ed è ancora più divertente riguardare quella scena dopo aver scoperto la verità…

Thor crea Stormbreaker

Avengers: Infinity War ha un ritmo vertiginoso ed è parte del motivo per cui è spesso visto come il miglior film del MCU. Ma c’è una scena che fa riprendere un po’ il fiato al pubblico, ovvero quando Thor si reca a Nidavellir per costruire Stormbreaker. La scena mostra Rocket e Thor che lavorano insieme, tentando l’impossibile e pericoloso compito di assemblare l’ascia, ed è spettacolare.

C’è anche uno straordinario esempio di casting, in quanto Peter Dinklage interpreta Eitri, un gigante che aiuta Thor a costruire l’ascia. Avengers: Infinity War ha una delle migliori battaglie finali del MCU grazie a Stormbreaker, ma non esisterebbe senza la scena, purtroppo sottovalutata, che l’ha preceduta.

L’ispezione mentale

Captain Marvel presenta una narrazione non lineare, ovvero non cronologica. Uno dei migliori esempi di ciò è quando gli Skrull stanno frugando nella mente di Danvers e guardando tutti i suoi ricordi. Il tempo scorre avanti e indietro e tocca molti periodi diversi della sua vita.

È una sequenza perfetta sotto molti punti di vista, poiché diversi elementi fanno sembrare davvero che Carol, in quel momento, è sottoposta ad una specie di intervento chirurgico. Inoltre, l’intera scena è un omaggio al classico film di Francis Ford Coppola La conversazione, ma contiene anche riferimenti a Se mi lasci ti cancello. 

Venezia 78, Roberto Benigni, premiato alla carriera, a Nicoletta Braschi: “Possiamo dividere il Leone d’Oro”

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Nella cerimonia di apertura della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Roberto Benigni ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. E come era prevedibile, ha accentrato su di sé tutte le attenzioni dei presenti.

Ad introdurre Benigni è stata la regista di Jane Campion, le cui astute osservazioni sull’attore hanno suggerito una stretta amicizia sia con lui che con sua moglie, la produttrice e attrice Nicoletta Braschi.

Dichiarandosi grata che il festival “lo ha tirato fuori dalla sua caverna”, Campion – che a Venezia presenta Il potere del cane, in Concorso – ha definito Benigni “un genio comico con cuore e sincerità che può incarnare la gioia come se esplodesse una bottiglia di Prosecco”.

“Per favore, tutti voi al festival, siate pronti ad innamorarvi e sappiate che, qualunque cosa accada, la vita è bella, perché Bob lo ha dimostrato”, ha detto Campion al pubblico presente in sala. “Ha compiuto quel miracolo con il suo film vincitore dell’Oscar, trasformando una storia dell’Olocausto in una commedia oscura e divina sul sacrificio di sé”, ha aggiunto Campion. “E poi lo ha superato scavalcando i sedili delle sedie sulle celebrità, saltando sul palco per offrire un’esibizione in un discorso di accettazione senza precedenti nella storia dell’Accademia” rievocando la notte degli Oscar di tanti anni fa, quando Benigni stregò Hollywood con la sua esuberanza.

Roberto Benigni, Leone d’Oro alla carriera a Venezia 78

“Queste parole rimarranno sempre nel mio cuore. Grazie mille. È così divertente, incredibile. Ero sbalordito, sconcertato. È stato incredibile, indimenticabile”, ha detto Benigni a Campion in inglese. Benigni ha poi raggiunto il palco, dove ha pronunciato un lungo discorso in cui ha detto che quando il direttore artistico di Venezia Alberto Barbera lo ha chiamato, “ha ballato una rumba nudo” sottolineando le sue umili origini.

Ha anche salutato il presidente Sergio Mattarella, il cui mandato scade il prossimo anno, e gli ha chiesto di restare ancora qualche anno perché ha portato fortuna al Paese. L’Italia ha vinto il Campionato Europeo di quest’anno, quindi averlo in carica aiuterebbe il paese a vincere anche la prossima Coppa del Mondo. Roberto Benigni ha poi ringraziato la moglie, Nicoletta Braschi, dicendole che in realtà non poteva dedicarle il Leone, perché quel premio appartiene ad entrambi, proponendo così di dividerlo.

“Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni”, ha detto Benigni. “Quindi non posso dedicarti il ​​Leone, ma possiamo dividerlo. Prenderò la coda, per esprimere la mia gioia, per mostrarti la mia allegria. E il resto è tuo, soprattutto le ali perché se sono riuscito a librarmi è grazie a te”.

Venezia 78: intervista alla madrina Serena Rossi

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Venezia 78: intervista alla madrina Serena Rossi

Ecco l’intervista a Serena Rossi, attrice italiana scelta per essere la Madrina della 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si svolge al Lido dall’1 all’11 settembre 2021.

Segui il nostro speciale da Venezia 78

Jake Gyllenhaal si imbatte in un cosplayer di Mysterio per le strade di Venezia

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Jake Gyllenhaal ha interpretato Mysterio in Spider-Man: Far From Home del 2019, personaggio che ha avuto un forte impatto sulla storia del film e, soprattutto, su ciò che vedremo nell’atteso Spider-Man: No Way Home, in cui però è altamente improbabile che il villain ritorni. Tuttavia, anche se i giorni di Gyllenhaal nei panni di Mysterio sono ormai un lontano ricordo, l’attore sembra essere ancora molto “legato” al personaggio, come testimoniano due foto condivise dallo stesso attraverso il suo account Instagram.

Gyllenhaal è infatti sbarcato a Venezia, dove è stato in parte girato proprio Far From Home, e in maniera del tutto casuale si è imbattuto per ben due volte in quello che sembra essere a tutti gli effetti un cosplayer di Mysterio. L’attore ha ben pensato di immortalare il momento e, in maniera del tutto ironica, ha accompagnato le immagini con la seguente didascalia: “Mi sono imbattuto in un vecchio amico a Venezia”.

Considerando la popolarità del personaggio, non sarebbe troppo sorprendente se Sony trovasse un modo per riportarlo indietro ad un certo punto, anche solo per un flashback. Mysterio ha avuto un ruolo enorme nello sviluppo di Peter come supereroe. Naturalmente, le conseguenze di ciò si faranno sentire in No Way Home, al di là dell’effettivo coinvolgimento o meno del villain nella storia.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: i volumi da leggere in attesa del film

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Shang-Chi è l’indiscusso maestro delle arti marziali dell’Universo Marvel. Cinese trapiantato in Occidente, dopo essere stato un agente del servizio segreto britannico MI-6 si è trasferito in pianta stabile negli Stati Uniti e ha combattuto a più riprese al fianco degli Eroi che tutti conosciamo e amiamo. Il Maestro del Kung Fu arriva per la prima volta al cinema da mercoledì 1° settembre con un lungometraggio a lui dedicato: Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. Per conoscere tutti i suoi segreti, Panini Comics propone tre titoli imperdibili da leggere prima e dopo la visione del film.

Shang-Chi

Nonostante sia stato addestrato affinché possa un giorno subentrare alla guida di un grande impero criminale, il destino di Shang-Chi è ben diverso: combattere per far trionfare le forze del bene e usare l’incredibile abilità sviluppata nelle arti marziali per distruggere il mondo del padre e aiutare le persone in difficoltà, spesso a fianco dei grandi eroi dell’universo Marvel. Grazie a una selezione delle migliori storie autoconclusive con protagonista il Maestro del Kung Fu, Shang-Chi è il volume perfetto per iniziare a scoprire tanto l’anima filosofica quanto quella legata all’azione di uno dei personaggi più affascinanti dell’Universo Marvel.

Prezzo: € 9,90

Pagine: 120

Rilegatura: Brossurato

Formato: cm 15×23

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, Fumetteria, online

Shang-Chi 1: Fratelli e Sorelle

Nel corso della sua lunga carriera Shang-Chi ha affrontato nemici di ogni genere, ma il filo rosso che collega le sue avventure più importanti è rappresentato dal suo tentativo di lasciarsi alle spalle un passato fatto di violenza e distruzione e di sfuggire al padre e al suo retaggio di sangue. Eppure, se si vuole andare avanti, prima o poi bisogna fare i conti con gli eventi e con le persone che ci hanno segnato e influenzato. Ed è proprio quello che il Maestro del Kung Fu si appresta a fare nella miniserie raccolta in Shang-Chi 1: Fratelli e Sorelle. Un nuovo inizio per Shang-Chi e, insieme, un viaggio nei recessi più misteriosi della storia della sua famiglia.

Prezzo: € 16

Pagine: 120

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Shang-Chi: Il più potente Maestro di arti marziali sulla Terra

Shang-Chi: Il più potente Maestro di arti marziali sulla Terra è, invece, un volume deluxe perfetto per approfondire la storia dell’indiscusso Maestro di Kung Fu. Una raccolta delle tappe più emozionanti della sua storia editoriale, firmate dai migliori autori del fumetto USA. Shang-Chi sfoggia le sue arti marziali in tutto l’universo Marvel: in compagnia degli X-Men contro Sebastian Shaw e Kingpin a Hong Kong, a Madripoor assieme agli Eroi in vendita e Wolverine contro dei pericolosi pirati, al fianco di Spider-Man in un duello mortale con Mister Negativo e infine nelle file degli Avengers contro le minacce di Arnim Zola e dell’AIM.

Prezzo: € 23

Pagine: 192

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Tutto quello che sappiamo sul film

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Blade: il regista parla del film e dell’esperienza con Marvel

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Blade: il regista parla del film e dell’esperienza con Marvel

Lo scorso luglio era giunta la notizia che il regista americano di origini pakistane Bassam Tariq fosse in trattative con i Marvel Studios per guidare uno dei titoli più attesi della Fase 5 del MCU, annunciato per la prima volta al Comic-Con di San Diego del 2019, ossia Blade.

Ora, è stato Tariq in persona a confermare che si occuperà della regia dell’atteso cinecomic che avrà come protagonista Mahershala Ali, l’attore premio Oscar per Moonlight e Green Book. Parlando con The Playlist, il regista ha ammesso di essere sorpreso dal fatto che un progetto come questo abbia effettivamente trovato la sua strada.

“Non pensavo che Blade sarebbe mai stato realizzato, se devo essere sincero”, ha dichiarato Bassam Tariq. “Sono onorato ed è un privilegio, ma sono qui al servizio di Stacy Osei-Kuffour, che è l’incredibile sceneggiatrice che sta scrivendo il film. È una presenza fenomenale. Un colosso a pieno titolo. E sono qui anche per Mahershala Ali. Per me si tratta davvero di lavorare al loro servizio.”

“Alla Marvel piace correre dei rischi, lo sai?”, ha aggiunto. “Non posso dire nulla di più, ma sono davvero eccitato per quello che stiamo facendo. Il personaggio è molto importante per me. Non penso al genere, ma penso al personaggio. Lavorare con i Marvel Studios non è un processo così incasellato come magari il pubblico immagina che sia. Al contrario, è parecchio eccitante. La realtà è che non credo che esista un canone di Blade. Se hai letto i fumetti, sai che tendono a cambiare sempre. Sfortunatamente, la serie non è durata così a lungo.”

Cosa sappiamo sul reboot di Blade?

Bassam Tariq sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel Studios, dopo Ryan Googler (Black PantherBlack Panther: Wakanda Forever), Nia DaCosta (The Marvels) e Chloé Zhao (Eternals). Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche dietro la macchina da presa.

Le riprese del reboot di Blade dovrebbero partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di colore; secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente coinvolto nel processo.

Essere James Bond: il trailer del doc in attesa di No Time To Die

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In vista dell’uscita di No Time To Die, dal 30 settembre #SoloAlCinema, il documentario Essere James Bond, della Metro Goldwyn Mayer (MGM), sarà disponibile gratuitamente e in esclusiva su Apple TV a partire dal 7 settembre.

In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig si confessa e riflette sui suoi 15 anni di avventura nei panni di James Bond.

Con filmati d’archivio mai visti prima, da Casino Royale al prossimo 25° film della saga, l’attore condivide i suoi ricordi personali in una conversazione con i produttori di 007, Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, dato che quella in No Time To Die sarà la sua ultima interpretazione come James Bond.

“Essere James Bond” è diretto da Baillie Walsh (Flashbacks of a Fool) e prodotto da Charlie Thomas, Carla Poole e Special Treats Productions. Colin Burrows è il produttore esecutivo.

DC Fandome: la fan experience torna il 16 ottobre!

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DC Fandome: la fan experience torna il 16 ottobre!

Siete pronti a tornare? DC FanDome, la più grande fan experience globale, tornerà sabato 16 ottobre con un nuovissimo ed epico evento in streaming. L’evento virtualegratuito inviterà ancora una volta i fan di tutto il mondo ad immergersi nel Multiverso DC su DCFanDome.com, ed a celebrare le star e i creatori dei loro film preferiti, serie televisive dal vivo e animate, giochi, fumetti, home entertainment, e altro ancora. Ci sarà anche il DC Kids FanDome con una novità tutta da vivere per i più piccoli, accessibile separatamente su DCKidsFanDome.com. Inoltre, DC FanDome 2021 sarà disponibile su Twitch, YouTube, Facebook e Twitter, offrendo così varie possibilità di assistere agli eventi che si svolgono nella Hall of Heroes del DC FanDome.

Ann Sarnoff, Presidente e CEO di WarnerMedia Studios e Networks Group, ha dichiarato: “DC FanDome 2020 è stata la prima fan experience virtuale globale in assoluto, e ha mostrato ogni aspetto dell’universo DC in proporzione e numero di connessioni senza precedenti. Quest’anno, abbiamo ripreso tutto il meglio del DC FanDome e lo abbiamo portato ad un livello superiore, per offrire ai fan dei first look ancora più esclusivi, notizie inedite, interviste approfondite e confessioni dalle star e dai team creativi sui loro contenuti DC preferiti”.

I più grandi supereroi e supercriminali del mondo 

DC FanDome presenterà un’impareggiabile raccolta di cast e creatori che hanno collaborato ai giochi DC, fumetti, film e programmi TV preferiti dai fan. Aspettatevi notizie, trailer e annunci esclusivi, filmati mai visti prima, conversazioni rivelatrici e altre sorprese nel DC FanDome:

  • Warner Bros. Pictures presenta sei titoli molto attesi con un nuovo trailer esclusivo per The Batman, nuovi contenuti dalla DC League of Super-Pets, un first look a Black Adam, un’anteprima di The Flash e un dietro le quinte di Aquaman and the Lost Kingdom e Shazam! Fury of the Gods.
  • Warner Bros. Television offrirà un’anticipazione delle nuove stagioni di Batwoman, The Flash, Superman & Lois e Sweet Tooth; un tributo d’addio a Supergirl in prossimità della sua epica conclusione dopo sei stagioni; una celebrazione di 100 episodi di Legends of Tomorrow di DC; un first look all’imminente nuovo dramma Naomi; e un’anteprima di un episodio imminente di Stargirl di DC.
  • Warner Bros. Games presenta nuove rivelazioni sull’attesissimo Gotham Knights, sviluppato da Warner Bros. Games Montréal, e su Suicide Squad: Kill the Justice League, sviluppato da Rocksteady Studios.
  • L’editoria DC onorerà il retaggio di uno dei più grandi supereroi del mondo nonché icona di verità e uguaglianza, Wonder Woman, con tre libri in uscita. DC presenta la sua storia nella miniserie DC Black Label Wonder Woman Historia, espande il mito dell’Amazzonia con Nubia and the Amazons,e onora l’ispirazione che ha fornito alle donne di tutto il mondo con la graphic novel originaleWonderful Women of the World. Inoltre, DC condividerà i dettagli sul prossimo capitolo dell’epico crossover comico Batman/Fortnite che abbraccia l’universo, e i fan potranno riuscire a sapere qualcosa in più sull’imminente Batman: Fear State, la nuova serie di sei numeri Black Manta, il ritorno del Milestone Universe e molto altro ancora.
  • HBO Max presenterà delle esclusive sull’imminente serie action comedy Peacemaker e sulla serie limitata DMZ. Lo streamer ha in serbo anche altre sorprese e anticipazioni su nuove serie, oltre alle tanto amate Titans e Doom Patrol. Tutte e quattro le serie provengono dalla Warner Bros. Television.
  • Warner Bros. Animation darà uno sguardo all’imminente serie limitata Aquaman: King of Atlantis; offrirà un’anteprima della terza stagione della serie comica d’animazione per adulti Harley Quinn, e condividerà cosa c’è in serbo per #HarIvy; mostrerà un’anteprima del prossimo capitolo animato del Cavaliere Oscuro nella nuovissima serie in arrivo Batman: Caped Crusader; oltre a offrire ai fan un’anteprima di Young Justice: Phantoms (attenzione agli spoiler!).
  • Warner Bros Home Entertainment presenterà in anteprima due Film d’Animazione originali DC: un’anteprima di Superman e del resto di Justice League in Injustice, un film d’animazione nuovo di zecca ispirato ai famosi giochi e fumetti, nonché la prima del trailer del nuovissimo film d’animazioneCatwoman: Hunted. Entrambi i film sono prodotti in associazione con Warner Bros. Animation.

DC FanDome in tutto il mondo 

Tutta la programmazione DC FanDome sarà sottotitolata in più lingue, tra cui arabo, portoghese brasiliano, cinese, inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese, coreano, polacco, russo e spagnolo. E DC FanDome sarà di nuovo completamente gratuito per tutti i fan del mondo. Oltre all’esperienza globale DC FanDome, in Cina i fan potranno godere di una varietà di contenuti DC locali esclusivi e coinvolgenti.

DC Kids FanDome 

Ancora una volta, il DC FanDome sarà rivolto anche alle famiglie, al servizio dei fan DC più giovani che potranno vivere un’esperienza speciale a loro dedicata nel DC Kids FanDome. Genitori e figli di tutto il mondo potranno esplorare il multiverso DC in compagnia dei loro supereroi DC preferiti, cogliere le anticipazioni delle future avventure d’animazione DC come Batwheels, DC Super Hero Girls e Teen Titans Go!, e immergersi in attività digitali comodamente a casa, in un ambiente sicuro e adatto ai bambini su DCKidsFanDome.com.

Tutti gli accessi al DC FanDome 

Oltre al collegamento principale DCFanDome.com, i fan potranno assistere all’evento tramite Twitch, YouTube, Facebook e Twitter. DC FanDome sarà totalmente accessibile su telefonini, tablet, laptop o desktop, consentendo ai fan di portare DC FanDome con sé ovunque si trovino. Per tutti gli ultimi scoop su DC FanDome, visitate regolarmente il sito DCFanDome.com per notizie e aggiornamenti. Registrandosi su DCFanDome.com (è gratis!), si riceveranno le notizie su DC FanDome direttamente nella casella di posta e si avrà accesso alle aree esclusive riservate ai membri. Seguite l’hashtag #DCFanDome sui social media e sui canali social DC su Facebook, Instagram e Twitter.

DC FanDome Shop 

Nel DC FanDome Shop i fan troveranno il merchandising esclusivo dell’evento, disponibile solo qui, e tanti altri prodotti dell’universo DC, per acquistare tutto ciò che serve e prepararsi all’attesissimo appuntamento del 16 ottobre.

Retaggio 

DC FanDome 2020 è stata la prima fan experience virtuale globale, e ha riunito il più grande numero di talenti, annunci e contenuti nella storia della DC. DC FanDome: Hall of Heroes e DC FanDome: Explore the Multiverse hanno ampliato il numero di fan in tutto il mondo, generando oltre 22 milioni di visualizzazioni in 220 paesi e territori, con oltre 150 milioni di visualizzazioni di trailer.

Gli aggiornamenti per la stampa su DC FanDome si possono trovare nuovamente su https://www.dcpressportal.com/. Basta un clic sul Press Portal e registrarsi, per ricevere aggiornamenti e annunci.

Shang-Chi: il Guanto dell’Infinito di Thanos ha ispirato il redesign degli anelli

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È stato chiaro fin dall’inizio che i Marvel Studios avrebbero apportato alcune modifiche al Mandarino in occasione del suo debutto in Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli (da qui il motivo per cui ora è Wenwu). Tuttavia, una delle principali differenze è che in realtà, nel film, gli anelli sono stati trasformati in bracciali.

Ora, in una recente intervista, il produttore del film Jonathan Schwartz ha finalmente spiegato il perché di questo cambiamento sostanziale. Ammettendo che la somiglianza con il Guanto dell’Infinito di Thanos è stata una delle ragioni principali, ha aggiunto: “Ci siamo sentiti come se gli anelli sulle dita sarebbero apparsi un po’ sciocchi nella pratica. Volevamo però essere fedeli agli elementi del genere. Come potevamo far funzionare la cosa?”

“Un giorno, nella writer’s room, io, il regista Destin Daniel Cretton e lo sceneggiatore David Callaham stavamo guardando un film chiamato 36ª camera dello Shaolin, che inizia con un montaggio che ritrae un allenamento di kung fu. Vengono usate molte armi, una delle quali aveva questi anelli di ferro, che sono un’arma tradizionale del Kung Fu”, ha aggiunto Schwartz. “Sono presenti anche nel film Kung Fusion, dove assumono un ruolo molto importante. Destin ha guardato quegli anelli e ha detto: ‘Dovremmo farlo anche noi, soltanto per gli anelli’. Aveva ragione al 100%. Mi è sembrata la cosa giusta per mettere davvero a fuoco il film.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Furiosa: lo zampino di Edgar Wright nella scelta di Anya Taylor-Joy

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In una recente intervista con Empire, il cui nuovo numero celebra Edgar Wright, la sua carriera e l’uscita del suo nuovo attesissimo film Ultima notte a Soho, il regista George Miller ha rivelato un curioso aneddoto che lega l’ultima fatica di Wright al suo prossimo progetto cinematografico, ossia Furiosa, l’annunciato prequel di Mad Max: Fury Road.

Miller, infatti, ha spiegato di aver scelto Anya-Taylor Joy come interprete della giovane Furiosa nel suo film dopo aver guardato un montaggio preliminare proprio di Ultima notte a Soho, grazie al quale ha capito che la protagonista de La regina degli scacchi sarebbe stata perfetta come giovane Furiosa.

“Conoscevo Anya, ma non l’avevo mai vista recitare fino a quando non l’ho vista in Ultima notte a Soho”, ha dichiarato George Miller. “Ricordo di aver pensato: ‘Caspita, è davvero interessante’. E poi ho detto a Edgar: ‘Sto cercando qualcuno per la parte di Furiosa’. E lui mi ha risposto: ‘Non aggiungere altro. Anya è fantastica. Sarà grandiosa. È bellissimo lavorare con lei’. Edgar sembrava non avere dubbi al riguardo.”

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya-Taylor Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman), anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Aquaman 2: James Wan anticipa un film dalla struttura più complessa

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In occasione di un recente Q&A organizzato per promuovere l’uscita di Malignant, il suo nuovo horror in uscita oggi nelle sale italiane, James Wan ha avuto la possibilità di parlare anche di Aquaman and the Lost Kingdom, l’atteso sequel del cinecomic DC da lui diretto nel 2018.

Al momento non sappiamo nulla a proposito della trama, ma Wan ha anticipato che il nuovo film sarà molto più complesso rispetto al predecessore, lasciandosi andare ad una riflessione che riguarda lo spettatore e la capacità di riuscire ancora a stupirlo da un punto di vista narrativo. “Per si tratta davvero di raccontare la storia che sto raccontando in quel determinato film. Si tratta sempre della storia e dei personaggi”, ha spiegato Wan. “Molto spesso si tratta di riuscire a capire cosa mostrare e cosa no. Ed è difficile oggi, perché il pubblico è molto esperto. Già solo da un poster o da un trailer riescono a mettere insieme tutti i pezzi. Quindi, la chiave è: ‘Come posso stare al passo con il pubblico di oggi, che è così esperto, ma allo stesso tempo inventare qualcosa che la gente non ha mai visto prima?'”

“Una delle cose che mi piace fare è iniziare da una struttura della storia che sia in qualche modo familiare, che mi dia quindi una base solida da cui partire”, ha aggiunto il regista. “Poi, mi piace portare il pubblico in un vero e proprio viaggio labirintico. È quello l’aspetto più divertente per me. E non è un metodo che applico solo ai miei film horror. L’ho provato a fare anche con Fast & Furious 7 e, in un certo senso, con il primo Aquaman. Sicuramente lo farò anche in Aquaman 2. Sarà decisamente più complesso rispetto al primo. Si tratta di cose che ho imparato lungo il mio percorso e che, da regista, ho sempre trovato intriganti. Cerco sempre di prendere tutto quello che ho imparato dalla lavorazione di un film e portarlo con me nella lavorazione del successivo.”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Shang-Chi: il produttore conferma che Tim Roth è tornato a doppiare Abominio

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Sono passati circa tredici anni dall’ultima volta che i fan hanno visto Emil Blonsky, alias Abominio, nel MCU, in qualità di antagonista principale de L’incredibile Hulk del 2008. Più o meno di recente è stato annunciato che Tim Roth avrebbe ripreso il ruolo nell’attesa serie She-Hulk in arrivo su Disney+.

Tuttavia, quando è stato diffuso online il secondo trailer ufficiale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, molti fan sono rimasti sorpresi nel vedere Abominio combattere contro Wong, poiché fino a quel momento nessuno sapeva che i due personaggi sarebbero apparsi nel film.

Ebbene, ora abbiamo la conferma ufficiale che Roth ha ripreso il ruolo del villain anche in Shang-Chi, uscito ieri nelle sale italiane e in arrivo domani in quelle americane. A confermare la cosa a The Direct è stato il produttore del film, Jonathan Schwartz, il quale ha appunto confermato che Roth ha prestato nuovamente la sua voce al personaggio, rivelando anche il motivo per cui Abominio è presente nel film.

“Roth è tornato in sala doppiaggio appositamente per noi… è stato parte della lavorazione del film. Chiaramente, rivedremo ancora Abominio. Ci sarà ancora molto da raccontare su di lui”, ha detto Schwartz. “Per quanto riguarda Shang-Chi… ci siamo chiesti:  ‘Chi potrebbe essere il personaggio più adatto per una scena del genere? Chi vogliamo vedere in quel ring?’. Si trattava di capire quale personaggio avrebbe avuto senso anche in merito a ciò che il futuro avrebbe avuto in serbo per lui.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Spider-Man: No Way Home, Matt Murdock è nel trailer? La risposta di Charlie Cox

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Dopo mesi di attesa a dir poco estenuante, la scorsa settimana la Sony Pictures ha finalmente diffuso online il primo trailer ufficiale di Spider-Man: No Way Home, che si preannuncia già il più grande film dedicato alle avventure dell’Uomo Ragno mai realizzato.

Nell’ultimo anno, le voci su quali personaggi dell’universo Marvel saranno effettivamente coinvolti nel film non hanno fatto altro che moltiplicarsi. Oltre al discusso ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield (di cui non abbiamo ancora conferma), si è parlato a lungo anche del possibile coinvolgimento del Matt Murdock di Charlie Cox protagonista della serie Netflix Daredevil.

Le teorie circa la presenza dell’uomo senza paura nel film sono state alimentate proprio in seguito all’uscita del teaser trailer, dal momento che alcuni fan sono convinti di aver scovato al suo interno anche l’avvocato di Hell’s Kitchen. Tuttavia, nelle ultime ore, è stato proprio Cox a demolire la teoria.

Intervistato da ComicBook, infatti, l’attore è stato ovviamente interrogato in merito al primo trailer di Spider-Man: No Way Home, negando fin da subito il suo coinvolgimento. “Posso garantirti che quelli nel trailer non sono i miei avambracci”, ha dichiarato Cox. Non è la prima volta che l’attore si ritrova a commentare le voci circa una sua eventuale presenza, che puntualmente è stata sempre smentita dal diretto interessato.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

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