La premessa del film
nasce dal testo teatrale di Kemp Powers che
immagina Cassius Clay, Jim Brown, Sam Cooke e
Malcolm X riunirsi a discutere e a parlare di
diritti civili in una stanza dell’Hampton House Motel la notte che
Clay diventa campione del mondo, il 25 febbraio 1964.
Quattro icone per la lotta alla parità dei diritti civili
Mentre Clay si gode il
suo trionfo e si prepara ad annunciare al mondo che entrerà a far
parte della Nazione dell’Islam con il nome di Muhammad
Ali, Jim Brown si prodiga per aiutare i
bambini di colore in difficoltà, mentre medita di lasciare lo sport
e dedicarsi al cinema. Contemporaneamente Sam
Cooke sfrutta la sua conoscenza del mercato discografico e
i soldi che ne conseguono per sostenere i cantanti esordienti di
colore. Intanto Malcolm X, che milita attivamente
nel movimento dei diritti civili, promuove l’intervento diretto a
vantaggio della causa.
One Night in Miami è una riflessione
sull’importanza della discussione sui diritti civili,
sull’attivismo e l’approccio pratico a costruire un mondo che possa
definirsi davvero giusto ed equo. Il film fonda il suo fascino
sulle figure dei protagonisti, tutti interpretati da attori giovani
e volti nuovi (Kingsley Ben-Adir, Aldis Hodge, Leslie Odom
jr. e Eli Goree), con un grande ascendente nella cultura
pop e anche in quella cinematografica.
Regina
King, che dirige bene gli attori ma rischia poco, dimostra
però di aver fatto i compiti, citando, più idealmente che
visivamente, il grande cinema che ha raccontato quelle stesse
figure. Da Alì di Michael Mann e
Malcolm X di Spike Lee, King
dimostra chiaramente di sposare le posizioni dei cineasti che
l’hanno preceduta, ma allo stesso tempo promuove l’attivismo
dall’interno dello star system black hollywoodiano come
strumento principale per lavorare sulle masse e promuovere un
cambiamento reale.
One Night in Miami è una call to action
Le conversazioni tra
Clay, Malcolm X, Brown e Cooke sono animate, piene di fervore, a
volte troppo legate alla loro origine teatrale e quindi in alcuni
momenti sembra di assistere a comizi più che a conversazioni tra
amici. Si ragiona in merito alla natura dell’attivismo, alla
coesistenza con i problemi della disparità di diritti in base
all’etnia, a ciò che si dovrebbe fare in contrasto con ciò che
invece è possibile fare.
L’aspetto più
interessante di One Night in Miami è quello che ci porta
dentro alla quotidianità di icone pubbliche e prova a raccontarcele
oltre l’archetipo che il tempo ha affibbiato loro.
Con One Night in Miami, Regina
King firma un manifesto di intenti. Sembra chiamare a
raccolta tutti i membri di colore della sua comunità artistica e
investirli della responsabilità di essere il primo motore del
cambiamento e della lotta per la parità dei diritti civili, negli
USA e nel mondo. Ora come allora la strada è ancora lunga.
Tra le serie TV Marvel in arrivo su
Disney+,
Loki è sicuramente una delle più attese, dato che
vede come protagonista il famoso “Dio dell’inganno”, che è
interpretato dall’attore Tom Hiddleston.
Pertanto, in attesa
dell’uscita in Italia di questa serie televisiva,
scopriamo insieme, in questo articolo di approfondimento, tutto ciò
che c’è da sapere sulle avventure che vedono il ritorno del
fratello di Thor e vediamo, quindi, innanzitutto, quali sono i
primi dettagli che sono stati rivelati, relativamente alla
trama e al cast.
Inoltre, nei prossimi capitoli,
potrai leggere alcune indiscrezioni sull’ipotetica data
d’uscita e anche le informazioni relative a come vedere
questa serie TV in streaming. Continua, quindi, a
leggere, per saperne di più.
La trama della
serie TV Loki è appositamente avvolta nel mistero
e le informazioni che finora sono state rivelate sono piuttosto
vaghe: l’intento della “Casa delle idee” è, infatti, quello di
mantenere il più possibile il segreto sulle vicende relative allo
svolgimento di questa serie televisiva.
Come
confermato da Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, infatti, le serie TV
e i film Marvel saranno sempre più connessi
e, pertanto, gli eventi che costituiscono la trama
della serie TV Loki dovrebbero gettare le basi su
quella che è la
Fase 4 del Marvel Cinematic
Universe.
Nonostante ciò, possiamo già fare
delle ipotesi su quella che potrebbe essere la
trama della serie TV, sulla base delle prime
informazioni rilasciate in esclusiva a
The Hollywood Reporter.
La storia, infatti, si svolge a
seguito degli eventi di Avengers:
Endgame e tutto ha inizio quando il potente “Dio Mutaforma” si
impossessa del Tesseract e, teletrasportandosi, dà vita a una
realtà alternativa.
Il suo scherzetto, però, non
passerà inosservato: il “Dio dell’inganno” verrà catturato da una
misteriosa organizzazione chiamata Time Variance
Authority e, sulla base di questo evento si svilupperanno
le vicende della serie televisiva.
Per saperne di più su questa serie
televisiva ti invito, inoltre, a leggere anche gli altri nostri
articoli di approfondimento, che puoi trovare a questo link.
Loki serie TV cast
Gli interpreti principali della
serie TV Loki sono già stati confermati: l’attore
Tom Hiddleston torna a vestire i panni del personaggio
principale mentre
Owen Wilson interpreta Mobius M. Mobius, un membro della
Time Variance Authority.
Per quanto riguarda gli altri
membri del cast, è stata anche annunciata la
presenza di Cailey Fleming nel ruolo di una “giovane Sylvie”.
Tra gli altri attori e le altre
attrici che fanno parte del cast vi sono Richard E.
Grant, Gugu
Mbatha-Raw, Sophia
Di Martino, Sasha
Lane e Wunmi Mosaku, sebbene i
loro ruoli non siano stati ancora ben specificati.
Loki serie TV trailer
In attesa dell’uscita del
trailer ufficiale di Loki è già
possibile dare un primo sguardo alla serie TV, grazie a due filmati
pubblicati da Disney+.
Il primo tra questi è, infatti, un
breve teaser di 30 secondi che mostra il personaggio di
Loki dopo essere stato catturato e con indosso la
divisa della Time Variance Authority.
Il secondo filmato, invece, è una
vera e propria clip della durata di più di 2 minuti, che permette
di dare una prima occhiata alle scene di apertura della serie
televisiva.
Loki serie TV uscita Italia
Se sei un appassionato dei film e
delle serie TV Marvel, immagino che sarai
impaziente di sapere quando esce in Italia la
serie TV Loki. A tal proposito, è stato annunciato
che la prima stagione, composta da sei episodi, arriverà a maggio
2021.
La data di uscita
ufficiale non è ancora stata annunciata ma, stando a
quella che è la data riportata su TMDB,
le avventure del “Dio imbroglione” dovrebbero arrivare il
21 maggio 2021.
La serie TV è già stata rinnovata
per una seconda stagione la quale, presumibilmente, non arriverà
prima del 2022.
Loki serie TV streaming
Per quanto riguarda la
disponibilità in streaming della serie TV, molte
persone si domandano se verrà aggiunta al catalogo di
Netflix, dato che si tratta di una tra le
più famose piattaforme di contenuti multimediali on demand
disponibili in Italia.
A tal proposito, la risposta è
negativa: a seguito dell’acquisizione dei Marvel Studios da parte
del gruppo The Walt Disney Company, infatti, tutti
i film e le serie TV dell’azienda vengono distribuite sulla
piattaforma di streaming di Disney, Disney+.
Pertanto, per vedere Loki
in streaming sarà necessario possedere un abbonamento a
Disney+,
servizio che al costo di 6,99€ al mese o di 69,99€ all’anno
permette di accedere a un vasto catalogo di film e serie TV, tra
cui quelli dell’universo Disney/Pixar,
Marvel e Star
Wars.
Disney+ ha diffuso il trailer di
Pixar Popcorn, che debutterà venerdì 22
gennaio sulla piattaforma streaming. La collezione, composta da 10
mini cortometraggi, vede protagonisti i personaggi dei film Pixar
più amati come Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli,
Alla ricerca di Nemo, Cars – Motori Ruggenti e
Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi in
nuove brevissime storie create dai talentuosi animatori dei Pixar
Animation Studios. È disponibile anche la key art.
I supereroi e i cinecomics hanno dominato i cinema di tutto il
mondo per parecchio tempo. Tuttavia, esistono dieci specifiche
annate che si distinguono per essere le migliori fra tutte. Sono
stati anni decisamente epici per il genere e la speranza, come
sottolineato da
ComicBookMovie, è che il 2021 possa essere all’altezza di
quanto distribuito in passato…
Il 2002 era ancora l’inizio
della successiva esplosione del genere supereroistico al cinema, ma
ci sono comunque stati in quell’anno diversi film che ancora oggi i
fan amano e rivedono con piacere. Ad esempio, Blade 2 di
Guillermo del Toro è ancora considerato un classico e ha stabilito
un punto di riferimento essenziale con cui dovrà inevitabilmente
fare i conti l’atteso reboot dei Marvel Studios con
Mahershala Ali.
Tuttavia, il film che ha davvero
rubato la scena e catalizzato l’attenzione nel 2002 è stato
Spider-Man di Sam Raimi. Grazie ad una tecnologia
rivoluzionare, l’iconica creatura di Stan Lee e Steve Ditko ha
preso finalmente vita sul grande schermo in un modo che prima era
semplicemente inimmaginabile. Men in Black II è stato
probabilmente il punto più basso di quell’annata, nonostante
Era mio padre di Sam Mendes (sì, il film è basato su un
fumetto!) sia riuscito a fare molto meglio.
2013
Il 2013 non sarà certamente
ricordato per la qualità dei film di supereroi realizzati, ma non
si può negare l’importanza che ha avuto per il genere. Nel mezzo ci
sono stati film dai risultati parecchio discutibili come
Kick-Ass 2, Cani sciolti e R.I.P.D. –
Poliziotti dall’aldilà, ma è stato anche l’anno in cui sono
arrivati Thor: the Dark World e
L’uomo d’acciaio, due film che, nel ben o nel male, hanno
contribuito a definire la storia dei rispettivi unirsi
condivisi.
L’uomo d’acciaio, nello specifico, ha dato il via allo
SnyderVerse e – parallelamente – al DCEU; Thor: the Dark World, invece, nonostante
l’accoglienza negativa, ha permesso a Taika Waititi di reinventare
totalmente l’universo cinematografico del Dio del Tuono. Anche il
ritratto del Mandarino in Iron Man
3 ha generato parecchie polemiche, ma il film ha chiarito
che i Marvel Studios erano intenzionati
ad abbracciare sempre di più la commedia, specie dopo il successo
di The Avengers. Anche Wolverine
– L’immortale è stato un ottimo esempio di film di
supereroi.
2011
Un altro anno importante è
stato il 2011, che ha ampliato enormemente il MCU e ha dimostrato che non sarebbe
stato solo Iron Man a trovare il successo al cinema. Captain America: Il primo vendicatore e Thor
possono apparire come “docili” per gli standard, ma dieci anni fa
hanno fatto impazzire gli amanti dei fumetti di tutto il mondo.
Nessuno avrebbe mai immaginato che Steve Rogers avrebbe avuto
successo sul grande schermo, ma Chris Evans ha dimostrato a tutti
che si sbagliavano.
Lanterna Verde è stato il flop degno di nota di
quell’annata, con qualsiasi proposito in merito al futuro del
personaggio che è stato definitivamente accantonato (almeno, fino
ad oggi!). Tuttavia, X-Men: L’inizio ha riavviato con successo la saga dei
mutanti e, sebbene la qualità sarebbe presto diminuita a causa dei
capitoli successivi, le decisioni di casting di Matthew Vaughn sono
state davvero impeccabili.
2017
Le cose si sono fatte
impegnative nel 2017 e la qualità dei film di supereroi è stata
particolarmente incredibile. Sul versante Marvel, abbiamo avuto la dolcezza
di Baby Groot nello stellare Guardiani della Galassia Vol. 2 di James
Gunn, mentre Jon Watts ha riavviato con successo il franchise
dell’Uomo Ragno con Spider-Man:
Homecoming. Quest’ultimo è stato il perfetto seguito di
Captain America: Civil War, e
Watts si è dimostrato perfetto per l’eroe tanto quanto Sam
Raimi.
Nel frattempo, Taika Waititi ha
avuto lo stesso successo nella sua revisione di un’icona Marvel con Thor:
Ragnarok. Dal versante DC, invece, Wonder
Woman ha letteralmente ribaldato le sorti dell’universo
condiviso (soprattutto in termini di incassi!), mentre Justice
League… bhe, sapete bene come sono andate le cose!
2014
Il 2014 non è stato
propriamente una vittoria su tutti i fronti. The Amazing Spider-Man 2 è stato un disastro
colossale, mentre film come Sin City: Una donna per cui
uccidere, 300: L’alba di un impero e RoboCop sono stati
altrettante cocenti delusioni. Tuttavia,
Snowpiercer è stato un vero gioiellino.
Tornando a parlare di supereroi,
James Gunn è riuscito a regalare un ingresso trionfate nel MCU ai Guardiani
della Galassia con la sua visione esilarante e memorabile
di quei personaggi ancora poco conosciuti. Captain America: The Winter Soldier è stato da molti
definito un capolavoro (considerando sempre il genere di
riferimento, ovviamente!), mentre X-Men: Giorni di un futuro passato rimane senza dubbio
il miglior film degli X-Men mai realizzato. Anche il film
d’animazione Big Hero
6, ispirato proprio al franchise Marvel, merita di essere
menzionato.
2008
Il 2008 non è stato un anno
particolarmente impegnativo, ma ci sono comunque stati alcuni film
importanti che risultato superbi ancora oggi. Il Cavaliere Oscuro è stato un punto di svolta per il
genere, regalandoci anche l’imbattibile interpretazione di Heath
Ledger nei panni del Joker.
Punisher – Zona di guerra
ha ricevuto consensi misti, ma
Iron Man e L’incredibile Hulk sono stati i due
titoli che hanno dato ufficialmente il via al MCU. Come Spider-Man prima di esso,
gli effetti visivi in
Iron Man erano a dir poco rivoluzionari. Hellboy:
The Golden Army di Guillermo del Toro era abbastanza buono… e
infatti i fan stanno ancora aspettando un terzo capitolo!
2016
Il 2016 è stato un anno
divisivo, ma che merita di essere ricordato come uno dei migliori
per il genere. Batman v Superman: Dawn of Justice e Suicide
Squad non sono piaciuti a tutti, ma quanto è stato bello
vedere il cavaliere oscuro e l’uomo d’acciaio lottare finalmente uno
contro l’altro sul grande schermo? Lo stesso si può dire per la
Task Force X: sebbene la qualità di questi film sia oggetto di
discussione ancora oggi, hanno entrambi avuto i loro lati
positivi.
È un peccato che X-Men:
Apocalisse sia stato accolto così male, ma non bisogna
dimenticare che questo è stato l’anno di uscita di Captain
America: Civil War, film che ha facilmente oscurato tutta
la concorrenza. Parallelamente, Doctor
Strange ha portato una ventata d’aria fresca nel MCU. Tuttavia, è stata la Fox a
rubare la scena con Deadpool.
Ryan Reynolds ha finalmente avuto la possibilità di interpretare la
versione di Wade Wilson che voleva, con il film che si è rivelato
un successo planetario.
2012
Ci sono anni che passeranno
nei libri di storia, e il 2021 è destinato – nel bene e nel male –
a essere uno di questi. Spider-Man è tornato sul grande schermo con
The Amazing Spider-Man, film che però non è stato
all’altezza delle aspettative. Christopher Nolan ha concluso la sua
trilogia con
Il cavaliere oscuro – Il ritorno, vero film evento che ha
fatto ciò che nessuno aveva mai fatto prima: ha portata a
compimento la storia di Batman.
The Avengers è stato il più grande punto di
discussione: nessuno pensava che potesse funzionare. E invece, ha
funzionato! Ghost Rider: Spirito di vendetta è stata
un’altra delusione, e c’è sicuramente un motivo per cui parliamo
ancora oggi di Dredd…
2019
Nessuno sapeva che il 2019
sarebbe stato l’ultimo anno “normale” prima della diffusione del
Coronavirus. Grazie al cielo tutti quei fastidiosi ritardi non sono
avvenuti quell’anno, perché avremmo perso davvero alcune gemme
preziose. Avengers:
Endgame è stata la conclusione perfetta delle prime tre
Fasi del MCU, ed è diventato – meritatamente
– il film con il maggior incasso di sempre. Captain
Marvel è stato divertente e Spider-Man:
Far From Home è stato spettacolare.
Shazam! ha
dimostrato che c’era di più nel DCEU che storie cupe e crude, anche
se Joker in seguito ha ottenuto un ampio consenso da parte
di critica e pubblico, con molti che lo ritengono un capolavoro
legittimo. E non dimentichiamoci che Dark
Phoenix ha finalmente chiuso l’era Fox dei film degli
X-Men.
2018
Il 2018 è stato un
miscuglio per certi versi, ma si merita comunque questo primo
posto. Avengers:
Infinity War ci ha sconvolti tutti con un finale che
nessuno vedeva mai realmente arrivare. Ant-Man
and the Wasp è stata una corsa divertente ma
dimenticabile, mentre Black
Panther è forse il miglior film mai realizzato dai
Marvel Studios (nonché l’unico che
ha ottenuto una nomination agli Oscar come miglior film). È
difficile parlarne dopo la tragica morte di Chadwick Boseman, ma
era più di un semplice film, questo è certo!
Deadpool
2 è stato un sequel più che decente e Aquaman
ha superato le aspettative all’epoca della sua uscita. Un altro
film molto speciale del 2018, però, è stato Spider-Man:
Un Nuovo Universo. Questa avventura animata ha introdotto
Miles Morales sul grande schermo ed è giustamente considerato il
miglior film di Spider-Man… cosa che ci ha permesso di chiudere un
occhio sul discutibilissimo Venom.
Bruce Timm,
co-creatore della serie animata Batman Beyond, ha
commentato con la notizia del ritorno di Michael Keaton nei panni di Bruce Wayne
nell’atteso The
Flash. Keaton ha recitato nel film Batman del 1989, il primo live action della Warner
Bros. dedicato all’iconico personaggio DC. Lo scorso giugno, i fan
sono stati letteralmente colti di sorprsa dall’entusiasmante
annuncio che Keaton si sarebbe unito al cast di The Flash,
interpretando nuovamente la sua versione del Cavaliere Oscuro.
La serie animata Batman
Beyond, andata in onda dal 1999 al 2001, è stata una serie
di grande successo co-creata da Bruce Timm insieme
a Paul Dini e Alan Burnett. Lo show segue un ormai anziano (e
piuttosto malaticcio) Bruce Wayne mentre consegna il mantello di
Batman ad un suo giovane alleato, nella speranza di proteggere
ancora una volta Gotham City dalla criminalità. La serie animata
continua ancora oggi ad essere di grande successo tra i fan della
DC, grazie anche alla sua disponibilità sulla piattaforma di
streaming HBO Max.
In una recente intervista con
SYFY WIRE, Bruce Timm ha condiviso la sua
approvazione in merito al ritorno di Michael Keaton nei panni di Batman in
The Flash con grande entusiasmo. Inoltre, Timm
crede anche che il ritorno di Keaton sia di buon auspicio per un
possibile lungometraggio basato proprio su Batman
Beyond. “Onestamente, penso che l’idea che Michael
Keaton lo faccia sia fantastica. Sembra troppo bello per essere
vero. Dovrebbe avere più di 60 anni ora, ma è così dannatamente
bravo che sarebbe perfetto anche per un ruolo da ultr
sessantenne. Mi piacerebbe se potesse interpretare il protagonista
di un adattamento basato su Batman Beyond. Chi lo sa? Potrebbe
certamente funzionare. Sembra che possa ancora prendere a calci nel
sedere a maggior parte dei giovani talenti di oggi.”
Tutto quello che c’è da sapere su
The Flash
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy
Muschietti, regista di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti
“Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy
Kubert.
Il regista Colin
Trevorrow ha affermato che Jurassic
World: Dominion rappresenterà la fine dell’intero
franchise iniziato con Jurassic Park nel 1993. Dopo Jurassic Park
III del 2001, il franchise dei dinosauri è stato messo in
pausa per diversi anni e sembrava essere giunto alla fine della sua
corsa. Poi, nel 2015, il gigantesco Jurassic World ha preso le redini della saga e
condotto la proprietà verso una nuova era. Nel 2018 è arrivato il
sequel
Jurassic Word: Il regno distrutto, mentre l’uscita del
terzo e ultimo capitolo della nuova trilogia (il sesto se si
considera l’intera saga) è prevista per il prossimo anno.
Jurassic World 3 era originariamente previsto per
quest’anno, ma a causa della pandemia di Coronavirus, la Universal
ha deciso di posticiparlo al 2022.
Anche se i dettagli sulla trama sono
ancora decisamente scarsi, si prevede che Jurassic
World: Dominion riprenderà sicuramente dal finale
del secondo film, in cui abbiamo visto i dinosauri pronti ad
insediarsi nel mondo reale. Per cercare di contrastare l’emergenza,
Jurassic World 3 ha assemblato un cast davvero
impressionante, tra new entry e volti familiari. I protagonisti
della nuova saga, Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, torneranno infatti al
fianco dell’iconico trio del primo
Jurassic Park, formato da Sam Neill,
Laura Dern e Jeff Goldblum: tutti e tre gli attori non
avranno dei semplici cameo, ma saranno parte integrante della
storia.
Colin Trevorrow ha
recentemente parlato con EW in occasione della promozione della
seconda stagione della serie animata Jurassic World: Nuova
Avventure di Netflix, fornendo alcune anticipazioni proprio su
Jurassic
World: Dominion. Parlando del modo in cui il
nuovo film si collegherà a quanto accaduto prima, Trevorrow ha
definito Dominion“una celebrazione dell’intero
franchise”. Ha poi dichiarato che sarà il culmine di una
grande storia, una storia che risale ai film originali di
Jurassic Park.
“Quando si è giunti alla fine
della trilogia di Jurassic Park, potrebbe non essere stato così
chiaro quale fosse la storia completa di quei tre film, perché
erano leggermente più episodici per il modo in cui sono stati
affrontati”, ha spiegato Trevorrow. “Ma questa trilogia
non lo è. È una storia molto serializzata. La cosa più importante
per me era che il pubblico, durante la visione di Dominion, capisse
finalmente che tutto era collegato, e che i precedenti film sono
effettivamente collegati ai nuovi. Se ai bambini del futuro
verranno fatti vedere i sei film di Jurassic Park per la prima
volta, spero che avranno davvero la sensazione di assistere alla
visione di un’unica grande, lunga storia.”
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Karen Gillan ha confermato che si trova
attualmente in Australia, in quarantena, in vista dell’inizio delle
riprese di Thor: Love and
Thunder, in cui tornerà a vestire i panni di Nebula.
L’attrice scozzese, al di là del suo ruolo nel MCU, è meglio conosciuta per aver
interpretato Amy Pond, compagna dell’undicesimo Dottore
interpretato da Matt Smith, nella serie Dr. Who.
Di recente, Karen Gillan ha confermato attraverso il suo
account Instagram (via
Digital Spy) che farà parte del cast di Thor: Love and
Thundered è questo il motivo
per cui si trova attualmente in Australia, proprio in vista
dell’inizio delle riprese. L’attrice ha anche confermato di aver
tagliato leggermente i capelli per poter entrare meglio nella
calotta che costituisce una parte integrante del costume di Nebula.
Ricordiamo che nel cinecomic torneranno anche Chris Pratt nei panni di Star Lord e Vin Diesel in quelli di Groot.
Al via le riprese di Thor: Love and Thunder
Nel frattempo, è stato proprio
Chris
Hemsworth a confermare che le riprese di Thor: Love and
Thunder partiranno ufficialmente questa
settimana. Attraverso il suo account Instagram,
infatti, l’interprete del Dio del Tuono ha annunciato di essere
arrivato in Australia già da qualche giorno e di aver trascorso
alcuni momenti di relax insieme alla sua famiglia prima di iniziare
a girare l’atteso cinecomic.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle
sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios
dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Arriva da
Variety la notizia che l’attrice Savannah
Welch è entrata a far parte del cast di
Titans 3, l’attesa
terza stagione della serie Titans
L’attrice sarà Barbara Gordon.
Nella terza stagione, Gordon è il commissario di polizia di Gotham
City. Utilizza una sedia a rotelle. Era Batgirl fino a quando non è
stata colpita e paralizzata dal Joker. Ha una relazione combattiva
con Bruce Wayne. La sua vita diventa più complicata quando Dick
Grayson (Brenton Thwaites) torna a Gotham, riaccendendo la loro
vecchia storia d’amore e iniziando una nuova collaborazione per
combattere il crimine.
Barbara Gordon è stata interpretata
sullo schermo sia in live-action che in spettacoli animati diverse
volte nel corso degli anni. Yvonne Craig ha interpretato
notoriamente il personaggio nello spettacolo “Batman” negli anni
’60 al fianco di Adam West e Burt Ward. Dina Meyer ha anche
interpretato il personaggio nella serie di breve durata “Birds of
Prey” per The WB. Di recente, Briana Cuoco ha doppiato il
personaggio nella serie animata della HBO Max “Harley Quinn”.
“Titans” è stato rinnovato per una
terza stagione al DC
Universe a novembre 2019. Tuttavia, è stato annunciato nel
settembre 2020 la piattaforma DC
Universe stava chiudendo e che tutte le serie originali
sarebbero state spostate su HBO Max.
Titans 3
Titans 3 sarà la
terza stagione della serie Titans
prodotta dalla DC Entertainmet
e creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg
Berlanti. Titans vede come produttori
esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e
Sarah Schechter.
In Titans 3 protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick”
Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r /
Starfire,
Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e
Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan /
Beast Boy. Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan
Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka
Kelly come Dawn Granger / Dove, Lindsey
Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno
Bichir come Niles Caulder / Chief, Joshua
Orpin nei panni di Superboy e Esai
Morales come Slade Wilson aka Deathstroke.
Nella serie tv Dick Grayson emerge
dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi
eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono
aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche
che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di
fumetti di sempre. La prima stagione Titans
ha debuttato nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC
Universe, gestito da Warner Bros. Digital
Networks.
Chris Evans ha ripensato ad uno dei momenti
migliori (se non addirittura il migliore in assoluto!) di Captain America in Avengers:
Endgame. Mentre i Marvel Studios si apprestavano a chiudere la
Saga dell’Infinito, il film del 2019 diretto da Anthony e Joe Russo
è servito da canto del cigno per alcuni degli Original Six, tra cui
proprio Steve Rogers.
Mentre il secondo anniversario
dell’uscita di Endgame
si avvicina lentamente, Evans ripensa alla sua esperienza come
parte dell’iconico film e del MCU in generale. L’attore ha
debuttato nei panni di Steve Rogers nel MCU in Captain America: Il primo vendicatore del 2011, con
l’eroe che è subito diventato un punto fermo del franchise. È
interessante notare che Evans, in origine, non voleva accettare la
parte, che ha più volte rifiutato nonostante i Marvel Studios avessero da subito
chiarito che volevano soltanto lui.
Avengers:
Endgame è pieno zeppo di momenti memorabili: i Russo
hanno sempre voluto realizzare un film che fosse in qualche modo
una vera e propria lettera d’amore nei confronti di tutti i fan
della prima ora. Tra quei momenti, c’è sicuramente la scena in cui
Cap riesce finalmente a brandire il Mjölnir, dopo quanto era stato
anticipato anni prima in Avengers:
Age of Ultron. In una recente intervista con Empire (via
Screen Rant),
Chris Evans ha ricordato com’è stato vedere quella
scena per la prima volta sul grande schermo, sottolineando di
essersi comunque emozionato nonostante sapesse benissimo cosa stava
per succedere.
“La prima volta che ho visto
Endgame è stato alla premiere. Normalmente vedo i film in cui
recito con largo anticipo e raramente assisto alle anteprime. Ho
troppa ansia. Ma essendo l’ultima puntata di un viaggio lungo di
dieci anni, volevo poter vivere quel finale insieme al pubblico.
Quando Cap solleva il Mjölnir, il cinema è impazzito. Anche se
sapevo che quel momento stava arrivando, mi sono comunque
emozionato”, ha spiegato Evans.
“Nelle settimane successive,
amici e parenti mi hanno mandato clip dai vari cinema di tutto il
mondo, che purtroppo in questo momento non se la stanno passando
molto bene”, ha continuato l’attore. “Vedere quelle
reazioni e sapere che ho avuto la fortuna di far parte dei ricordi
di tutte quelle persone, mi ha fatto provare un senso di orgoglio e
gratitudine che non sarò mai in grado di esprimere correttamente a
parole. In quei momenti non mi sento un attore, e nemmeno una
persona adulto, un uomo; sono di nuovo un ragazzino completamente
affascinato dal potere e dalla magia che i film possono
trasmettere.”
Il ritorno di Chris Evans nel MCU
Ricordiamo che, nonostante il finale
di Endgame,Chris Evans è in trattative per tornare nei
panni di Captain America nel MCU. Al momento i Marvel Studios non hanno ancora
confermato la notizia ufficialmente, ma pare che Evans tornerà ad
essere Steve Rogers in uno o più progetti legati al futuro
dell’universo condiviso (anche se ancora non sappiamo se si
tratterà di film o di serie tv).
La Warner Bros. sarebbe molto
vicina alla scelta dell’attore che interpreterà il giovane
Willy Wonka nell’annunciato
prequel de La fabbrica di cioccolato. Il film, in
lavorazione ormai da parecchio tempo, racconterà la storia dei
primi anni del famoso produttore di dolciumi, divenuto celebre non
soltanto grazie al romanzo di Roald Dahl, ma anche
grazie all’interpretazione di Gene Wilder nel film
del 1971.
Al momento la data di uscita del
prequel è stata fissata per il 17 marzo 2023. Il film, il cui
titolo dovrebbe essere semplicemente Wonka,
sarà diretto da Paul King e prodotto da
David Heyman, che avevano già lavorato insieme per
l’acclamato Paddington.
Ora, secondo quanto riportato da Collider, pare che siano due gli
attori in lista per ottenere l’iconica parte: stiamo parlando di
Tom Holland, il ben noto Spider-Man del
MCU, e di Timothée Chalamet, protagonista di
Chiamami col tuo nome e dell’attesissimo Dune.
In passato l’iconico ruolo di Willy
Wonka è
stato interpretato anche da Johnny Depp nel remake del classico degli anni
’70 ad opera di Tim Burton. Come specificato dalla fonte, a
nessuno dei due attori è stato ancora offerto ufficialmente il
ruolo, ma pare che la Warner Bros. sia fortemente interessata ad
uno dei due.
La “problematica” eredità di Willy Wonka
Indipendentemente da chi finirà per
interpretare il mitico pasticcere, la Warner dovrà fare i conti con
la complita eredità razziale legata alla storia de La fabbrica
di cioccolato. Al centro di quest’eredità si trovano i
famosissimi Oompa-Loompa che lavorano nella fabbrica di Wonka,
descritti nelle prime edizioni del libro di Dahl come “pigmei
africani” che Wonka “scoprì” e portò a lavorare nella
sua fabbrica. Anche quando questo linguaggio direttamente
colonialista venne modificato, il problema degli Oompa Loompas
rimase ugualmente, portando avanti tradizioni altamente
problematiche di imperialismo e caricatura razzista.
In passato Ryan Gosling aveva espresso interesse nei
confronti del ruolo di Willy Wonka, mentre all’inizio, quando il
progetto era ancora in uno stato embrionale, si era parlato di
Ezra Miller e di Donald Glover come possibile candidati al
ruolo.
L’amore di Elizabeth Olsen per Star Wars l’ha portata a diventare la Scarlet
Witch del MCU. Prima di entrare a far parte
dell’universo Marvel, Olsen si è fatta un nome
apparendo in film indipendenti come La fuga di Martha e
Oldboy. Nel 2014, è passata ai blockbuster con
Godzilla e, parallelamente, è entrata a far
parte nel più grande franchise del mondo interpretando Wanda
Maximoff, alias Scarlet Witch, nella scena post-credits di
Captain America: The Winter Soldier. Da allora, Olsen ha
recitato in altri quattro film del MCU, scalato i ranghi come uno dei
personaggi più importanti del franchise.
Proprio lo scorso fine settimana,
Olsen è tornata nei panni di Scarlet Witch grazie a WandaVision,
la prima serie Marvel realizzata per Disney+. Lo show vede finalmente Wanda,
all’indomani degli eventi di Avengers:
Endgame, vivere una vita pacifica – ispirata al mondo
delle sit-com americane – insieme all’amore della sua vita, Visione
(Paul
Bettany). Tuttavia, il pubblico sa che nulla è mai
facile per Wanda, e non tutto è come sembra nell’idilliaca città di
Westview. Sia la critica che i fan hanno elogiato la performance di
Olsen in WandaVision, il cui personaggio,
nella serie, si trova a metà tra l’eroe traumatizzato alla ricerca
della verità e la perfetta casalinga della porta accanto.
Proprio in occasione della
promozione di WandaVision,Elizabeth Olsen ha parlato con Collider
della serie, della direzione intrapresa dalla sua carriera e di
come, alla fine, sia passata ai grandi blockbuster. Come spiegato
dall’attrice, tutto è dipeso dal suo amore sconfinato per la saga
di Star Wars e dal suo desiderio di smettere di
interpretare “donne particolarmente disturbate in film
indipendenti”.
“Ho parlato con la mia agente,
con la mia manager, che per me sono come delle altre madri. Le amo
davvero tanto e ho detto loro che volevo essere presa in
considerazione per i progetti con i quali ero cresciuta. Da bambina
ero ossessionata da Star
Wars. Non riuscivo a staccarmi dalla tv quando guardavo un film
della saga. Volevo capire come poter entrare a far parte di questi
grandi blockbuster, perché ad un certo punto mi sono resa conto che
le uniche parti che riuscivo ad ottenere erano quella di donne
particolarmente disturbate in film indipendenti. Ora sono comunque
una donna disturbata, ma almeno lo sono in un grande
franchise! (ride).”
Il legame tra Star Wars e gli artisti del MCU
Elizabeth Olsen non è certo l’unica persona
all’interno del MCU ad aver espresso il suo
profondo amore per Star Wars durante tutti questi anni. Di
recente, il boss della Marvel Kevin Feige ha confessato di
aver sempre pensato ad un film di Star Wars, il che fa ben
sperare per l’atteso film di quella saga che si ritroverà a
produrre. Inoltre, molti attori e registi della Marvel si sono poi ritrovati a
lavorare per la saga di Star Wars, basti pensare a Taika
Waititi o allo stesso Bettany. Chissà, forse ci sarà una
possibilità anche per Olsen di ritrovarsi, un giorno, a far parte
della galassia lontana, lontana…
Gonzaga interpreta la migliore
amica di Walters.
Come annunciato al Disney Investor Day, la star di Avengers
Mark Ruffalo riprenderà il ruolo di Hulk e
Tim Roth riprenderà il suo personaggio Hulk di
Abominio per la serie. La serie è diretta da Kat Coiro e Anu Valia,
con Jessica Gao che è la scrittrice principale.
Anche se la Marvel non ha commentato la notizia
data da
Deadline, l’attrice ha ufficialmente confermato il suo
coinvolgimento nella serie che vedrà Tatiana
Maslany interpretare la protagonista di She-Hulk.
Parola di Steven
Knight! Peaky Blinders, l’amatissima
serie con
Cillian Murphy disponibile nel catalogo Netflix che (come annunciato da poco) vedrà nella
sesta stagione il suo ultimo ciclo, concluderà la sua storia in
forma di film!
La notizia della chiusura della
serie alla sesta stagione aveva da una parte rattristato i fan, ma
dall’altra aveva fatto tirare loro un sospiro di sollievo, dato che
la quinta stagione si era chiusa con un finale aperto e che la
pandemia ha messo a rischio interruzione moltissime produzioni.
Adesso, l’intervento dell’ideatore
Steven Knight mette d’accordo tutti. “Dopo il ritardo della
produzione dovuto alla pandemia, ritroveremo la famiglia in grave
pericolo e la posta in gioco alta come mai lo è stata prima.
Crediamo che questa sarà la stagione migliore di tutte e siamo
sicuri che i nostri fantastici fan la adoreranno. Mentre la
serie volge al termine, la storia andrà avanti in un’altra
forma”.
Dopo il finale della quarta
stagione, l’ultima proposta in autonomia dalla BBC, Knight disse
che “l’ambizione è farne la storia di una famiglia tra due
guerre, quindi ho sempre voluto concluderla con la prima sirena del
raid aereo nella Birmingham nel 1939”. Disse che ci sarebbero
volute altre tre stagioni, la quinta andata e la
sesta in produzione. Sembra quindi probabile che gli eventi
previsti nella settima finiranno nel film.
Pare che Sony sia al lavoro su un
nuovo spin-off di Spider-Man dedicato a Dusk.
Il 2021 si preannuncia come un grande anno per l’Uomo Ragno, dal
momento che
il terzo film del MCU lo vedrà affrontare diversi cattivi
proveniente dalle passate iterazioni cinematografiche dedicate al
personaggio. Inoltre, entro la fine dell’arrivo è previsto anche
l’arrivo nelle sale del sequel di Venom e di
Morbius,
entrambi molto attesi.
Sebbene Spider-Man faccia
attualmente parte del MCU, ciò non ha impedito a Sony di
sviluppare una propria serie di film interconnessi. Il Sony
Pictures Universe of Marvel Characters (noto anche come
SPUMC) è iniziato con Venom nel
2018, che si è rivelato un grandissimo successo al botteghino. Lo
studio ha in cantiere molti altri progetti basati su personaggi
come
Kraven il Cacciatore,
Jackpot e
Madame Web. Ora, pare che altro celebre eroe possa unirsi
all’universo condiviso.
Secondo quanto riportato da The
Illuminerdi, Sony starebbe sviluppando un film live-action
basato sul personaggio Dusk. Non sono stati
forniti ulteriori dettagli sul progetto, ma data la volontà di Sony
di espandere ancora di più il franchise di Spider-Man, sembra una
possibilità del tutto ragionevole.
La storia di Dusk nei fumetti
Nei fumetti, Dusk è un identità
usata da vari personaggi. La prima incarnazione era quella del
leader di una banda di eroi appartenenti alla Zona Negativa: in
realtà, il costume venne indossato da molti personaggi diversi, con
l’obiettivo di rendere Dusk un vero e proprio simbolo; lo stesso
Spider-Man ha indossato il costume per un breve periodo nei
fumetti.
La seconda incarnazione di Dusk è
stata una donna di nome Cassie St. Commons, che ha ereditato il
costume direttamente da Spider-Man. Tornata in vita, acquisisce
tutta una serie di abilità quali il teletrasporto, la manipolazione
delle ombre e la chiaroveggenza, trasformandosi così un’efficace
vigilante. Al momento non sappiamo su quale delle numerose identità
di Dusk si focalizzerà il film Sony, ma è altamente probabile che
possa focalizzarsi sul personaggio di Cassie St. Commons.
Il canale americano HBO ha diffuso
il trailer ufficiale di Euphoria 2, l’attesa nuova stagione della
serie Euphoria
acclamata che ritorna con
due episodi speciali.
La serie drammatica della HBO
vincitrice di un Emmy EUPHORIA tornerà
con due episodi speciali, con il primo debutto DOMENICA 6
DICEMBRE alle 21:00 ET / PT. L’episodio andrà in onda su HBO e sarà
disponibile per lo streaming su HBO Max negli USA. In Italia non ha
ancora una collocazione su SKY.
https://youtu.be/s1P5czi0H_g
Dopo essere stato lasciato da Jules
alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale
segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy
Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal
creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble
Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è
apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo
episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati
prodotti sotto Linee guida COVID-19.
Euphoria ha
ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice
protagonista in una serie drammatica (Zendaya),
Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi
originali eccezionali.
Euphoria è
stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore
esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake,
Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna
Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will
Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione
con A24 e
basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna
Levin, di HOT.
Il gioco delle biglie restituisce
un’immagine di spensieratezza e svago, con i più piccoli liberi di
percorrere la strada inseguendo quelle sfere che rotolano via senza
ostacoli. Un’immagine che è al centro proprio di un film come
Un sacchetto di biglie, dove la serenità
dei bambini protagonisti viene però spezzata dagli orrori di una
guerra ancora oggi impressa nella mente e nell’animo di tutti. Il
titolo del 2017, diretto da Christian Duguay,
autore anche di Belle & Sebastien – L’avventura continua,
porta lo spettatore proprio in questo contesto, per raccontare
ancora una volta gli orrori dell’umanità ma anche quei lumi di
speranza che fortunatamente non accennano a volersi spegnere.
L’opera in questione è
l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Joseph
Joffo nel 1973. Questi ha qui raccontato la propria
personale esperienza durante gli anni della Seconda guerra
mondiale, evento che ha costretto lui ed il fratello ad
allontanarsi dalla famiglia per ricercare una possibilità di
salvezza. Di questo era stata già realizzata una trasposizione
cinematografica nel 1975, per la regia di Jacques
Doillon. Ancora oggi quello di Joffo è uno dei racconti
che meglio dimostrano l’impatto che i conflitti razziali di quegli
anni ebbero sui più piccoli, dando vita a traumi che difficilmente
si possono superare.
Questo nuovo film ripropone così
una storia a suo modo sempre attuale, e rende ulteriore omaggio ad
un grande racconto contro l’intolleranza e in sostegno dei valori
dell’umanità. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
vera storia dietro il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Un sacchetto di biglie: la trama
del film
Il film racconta il sorprendente
viaggio di due giovani fratelli di origini ebrea, attraverso la
Francia degli anni Quaranta, occupata dai nazisti.
Joseph e Maurice vivono la loro
infanzia serenamente: d’estate giocano tra le onde, d’inverno si
sfidano a battaglie di palle di neve. Fino a quando tutto cambia. A
scuola sono costretti a indossare segni distintivi sulla giacca
della divisa, come tutti gli altri bambini ebrei. Si ritrovano
inoltre esclusi ed emarginati dagli amici che ora li guardano in
modo diverso. La situazione si complica a tal punto che una sera,
il padre gli annuncia che dovranno partire in cerca di un luogo più
sicuro. I bambini si mettono così in viaggio per sfuggire ai
nazisti e raggiungere la cosiddetta “terra libera”. Durante il loro
cammino dovranno però imparare a fidarsi l’uno dell’altro,
sviluppando quel legame che si rivelerà essere la loro unica
salvezza.
Un sacchetto di biglie: il cast
del film
Per dar vita a personaggi basati su
persone realmente esistite ed esistenti, i produttori hanno
condotto numerose ricerche, al fine di trovare gli interpreti
migliori possibili. Ad interpretare il piccolo Joseph Joffo è così
Dorian Le Clech, scelto tra migliaia di altri
bambini. Maurice, suo fratello, ha invece il volto di
Batyste Fleurial. I due, che non avevano grandi
esperienze pregresse, sono stati seguiti da una coach. Con questa,
hanno potuto preparare e approfondire ogni singola scena, arrivando
grazie ad alcuni esercizi di lettura a dar vita a delle
interpretazioni particolarmente naturali. Per prepararsi al ruolo,
inoltre, Le Clech ha avuto modo di leggere il libro da cui è tratto
il film, e che fino a quel momento non conosceva.
Patrick Bruel,
noto per i film Una famiglia e Il meglio deve ancora
venire, dà invece vita a Roman Joffo, padre dei due
protagonisti. Il personaggio è stato scritto appositamente pensando
a lui, e dopo aver letto il copione questi si disse del tutto
conquistato dalla parte. Egli si è poi preparato approfondendo il
carattere e la psicologia dell’uomo che avrebbe dovuto
interpretare, il tutto grazie anche a lunghe conversazioni con il
regista e il vero Joffo. La madre, Anna, è invece interpretata da
Elsa Zylberstein. Inizialmente si temeva che fosse
troppo giovane per la parte, ma l’attrice ha dimostrato di poter
risultare particolarmente credibile nel ruolo. Il personaggio del
dottor Rosen, infine, prende vita grazie a Christian
Clavier, noto attore francese, divenuto celebre in Italia
grazie ai film Non sposate le mie figlie e
Benvenuti a casa
mia.
Un sacchetto di biglie: la vera
storia dietro al film
La storia di Joseph Joffo e di suo
fratello Maurice, riportata poi nel libro del 1973, ha inizio nel
1941. I due vivono nella Parigi occupata dai tedeschi durante la
Seconda guerra mondiale. A causa dei sempre più preoccupanti
attacchi razziali nei confronti degli ebrei, questi si trovano ad
essere mandati via da loro padre, il quale li esorta a fuggire e
raggiungere Nizza, dove potranno trovare accoglienza presso alcuni
parenti. Durante il viaggio sono però molti i pericoli in cui i due
fratelli si imbattono, riuscendo però a sfuggire ai vari controlli
degli ufficiali nazisti grazie all’aiuto di alcuni compatrioti.
Riusciranno infine a raggiungere la città, trovando rifugio preso i
due fratelli maggiori.
Joseph e Maurice riusciranno a
riunirsi al resto della loro famiglia soltanto nel 1944, in seguito
alla liberazione di Parigi. Non appena leggono la notizia, infatti,
prendono il primo treno verso la capitale. Qui ritrovano la madre,
ma non il padre. Quest’ultimo è infatti stato deportato e ucciso in
uno dei campi di concentramento nazisti. Scrivendo le sue memorie,
circa trent’anni dopo, Joseph ricorderà sempre il sacrificio del
padre, grazie al quale lui ha potuto mantenere la propria vita. In
particolare, l’autore conserva gelosamente le biglie regalategli
dal genitore, e che per lui rappresentano ancora un tempo in cui
era possibile giocare per strada senza la paura di dover nascondere
le proprie origini.
Un sacchetto di biglie: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Un sacchetto di
biglie è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten
TV,Chili Cinema, Google Play e Apple
iTunes. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta,
basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo
di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene
notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione
per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare
la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione
in prima TV il giorno martedì 19
gennaio alle ore 21:25 sul canale
Rai 1.
No: 309 è la serie
tv drammatica turca del 2016 creata da Asli e Banu
Zengin per Fox TV con protagonista l’attrice
Demet Özdemir. Composta da ben 66 episodi di quaranta minuti
circa, la serie è stata diretta da Halsan Tolga Pulat ed è andata
in onda dal giugno del 2016 fino all’ottobre del 2017.
No 309: dove vederla in
streaming
No 309 in
streaming è disponibile su YouTube con tutti gli episodi
sottotitolati in inglese e in spagnolo.
No 309: la trama e il cast
In un video riprodotto dopo la sua
morte, un anziano milionario parla a tutta la sua famiglia. In
esso, dichiara che il primo nipote che si sposerà e avrà un figlio
riceverà la sua quota dell’azienda di famiglia. Nel disperato
tentativo di ottenere quella fortuna, le madri si precipitano a
fissare appuntamenti al buio per i loro figli. Obbligato da sua
madre, Onur va al suo appuntamento al buio. Lì incontra Lale, che
era lì per il suo appuntamento al buio con un giovane dottore
chiamato anche Onur. L’appuntamento al buio diventa una notte
selvaggia piena di divertimento e follia, dove entrambi finiscono
per ubriacarsi e passare la notte nella stanza 309 di un hotel. Al
mattino, incapaci di ricordare cosa è successo la scorsa notte,
entrambi si salutano e accettano di non rivedersi mai più.
Tuttavia, tre mesi dopo, Lale scopre di essere incinta del bambino
di Onur.
In No 309 protagonisti
sono Demet
Özdemir nel ruolo
di Lale Yenilmez Sarıhan,Furkan Palalı nel ruolo
di Onur Sarıhan,Sumru
Yavrucuk nel ruolo di Songül
Yenilmez,Erdal Özyağcılar
nel ruolo di Yıldırım
Yenilmez,Nurşim Demir nel ruolo
di İsmet Sarıhan,Gökçe Özyol
nel ruolo di Kurtuluş
Yorulmaz,Cihan Ercan nel ruolo
di Erol Sarıhan,Özlem
Tokaslan nel ruolo di Yıldız
Sarıhan,Suat Sungur nel ruolo
di Fikret Sarıhan,Sevinç
Erbulak nel ruolo di Betül
Sarıhan,Beyti Engin nel ruolo
di Şadi Sarıhan,Fatma Toptaş
nel ruolo di Nilüfer
Yorulmaz,İrem Helvacıoğlu
nel ruolo di Pelinsu
Yalın,Pelin Uluksar nel ruolo
di Nergis Yenilmez,Murat
Tavlı nel ruolo di Samet
Yetiş,Ceren Taşçı nel ruolo
di Filiz Sarıhan,Fatih Ayhan
nel ruolo di Doktor Onur
Saygın,Eda Özel nel ruolo
di Şebnem Yalın eÖmrüm Nur
Çamçakallı nel ruolo
di Gülşah Yorulmaz.
Maria Pedraza è un
attrice che si è fatta conoscere in tutto il mondo per il suo ruolo
nella serie, diventata ormai molto famosa in tutto il mondo,
La casa di Carta, restando sempre con i piedi per terra e senza
farsi contagiare più di tanto dal successo inaspettato.
Dal suo debutto nel mondo della
recitazione nel 2017, e con un passato da ballerina classica, Maria
Pedraza non ha più abbandonato il suo lavoro da attrice, tanto da
intensificare la sua carriera tra il 2018 e il 2019, partecipando a
diversi progetti. Ecco, allora, dieci cose da sapere su
Maria Pedraza.
Maria Pedraza film
1. Maria Pedraza: i film e
la carriera. Dopo essere stata scoperta dal regista
Esteban Crespo su Instagram, Maria Pedraza inizia la sua carriera
nel mondo della recitazione nel 2017, partecipando al film
Amar e alla serie Si gueras tù. In seguito,
l’attrice spagnola è apparsa in diversi episodi della serie
Élite
(2018) ed diventata una delle protagoniste della famosissima serie
tv La casa di carta (2017-2018). Tra i suoi ultimi
lavori, vi sono il film Chi porteresti su un’isola
deserta? (2019) e la serie Toy Boy (2019). Nel 2020
l’attrice ha interpretato il ruolo di Adela nel film di
originale spagnola El verano que vivimos. Nel 2021
Maria Pedraza sarà protagonista di Poliamor para
principiantes, fim spagnolo attualmente in post-produzione diretto
da Fernando Colomo.
2. Maria Pedraza è apparsa
diverse volte interpretando se stessa. Sebbene sia
un’attrice da un paio d’anni, Maria Pedraza ha conquistato una
grande fetta di pubblico e ha raggiunto un subito un livello di
fama, tanto da apparire diverse volte come se stessa. L’attrice,
infatti, è apparsa nella serie tv Dìas de cine (2017) e
come guest star in un episodio della serie spagnola Versìon
Española (2018). L’ultima apparizione, in quando se stessa, è
avvenuta nel 2019 grazie alla trentatreesima edizione dei Premi
Goya, il più importante riconoscimento spagnolo a livello
cinematografico.
Maria Pedraza: La casa di
Carta
3. La casa di Carta ha dato
un enorme successo a Maria Pedraza. Dopo qualche breve
esperienza nel mondo della recitazione, per Maria Pedraza si è
aperto un periodo d’oro grazie al clamoroso successo della serie
La casa di Carta, che ha decretato il successo della
giovane attrice. Pedraza, infatti, interpreta l’ostaggio più
importante dei rapinatori, poiché figlia dell’ambasciatore
britannico e grazie a lei i rapinatori stessi riusciranno a
negoziare con l’ispettore.
4. Maria Pedraza ha avuto
più successo all’estero che al proprio paese. Come già
detto, grazie a La casa di Carta, Maria Pedraza ha goduto di un certo
successo in Italia e anche in altri paesi. Ciò che è strano, è che
sia l’attrice, che la serie, non ha spopolato in egual maniera
anche nel proprio paese, cioè la Spagna. I motivi non sono ben
chiari e forse la serie è passata in sordina in territorio spagnolo
perché considerata di bassa qualità, eppure nei lavori successivi
l’attrice spagnola si è trovata a lavorare con colleghi che quasi
non l’avevano mai sentita nominare.
Maria Pedraza fidanzata con Jaime
Lorente
5. Maria Pedraza è
fidanzata con un collega. Spesso e volentieri i fan si
sono trovati ad essere testimoni di nuovi amori nati sul set che
magari rispecchiano anche le proprie ship immaginarie. Questo è
stato il caso di Maria Pedraza che sul set della serie spagnola
La casa di Carta ha conosciuto il collega
Jaime Lorente. Pare che i due siano insieme da diversi
mesi che abbiano approfondito la loro conoscenza sul set di
Élite. che li vedeva
entrambi protagonisti.
6. Il suo ex fidanzato l’ha
spinta a frequentare un corso di recitazione. La giovane
attrice che adesso è diventata famosa in mezzo mondo, aveva
intenzione di diventare una ballerina, uscendo dall’accademia
formata come ballerina classica. Dopo qualche infortunio non le più
stato possibile seguire questa strada, tanto da essere spinta dal
ragazzo di allora a frequentare qualche corso di recitazione.
Maria Pedraza Élite
7. Sul set di
Élite, Maria Pedraza ha incontrato i colleghi de La casa di Carta. Nel 2018, Maria
Pedraza ha avuto modo di rincontrare i colleghi de
La casa di Carta sul set della serie
Élite.
L’attrice, infatti, ha lavorato nuovamente con Miguel
Herran e Jaime Lorente, interpretando i ruoli
rispettivamente di Marina, Nano e
Christian. Eppure pare che il fatto che i tre
siano anche in questa serie, sia dovuto ad una casualità: stando a
quanto detto dai registi Dani de la Orden e
Ramon Salazar, quando hanno iniziato le riprese di
Élite, La casa di Carta non aveva ancora ottenuto
tutto il successo arrivato in seconda battuta e che, quindi, i
casting della serie sono avvenuti in maniera del tutto casuale e
senza premeditazioni.
Maria Pedraza Instagram
8. Maria Pedraza ha un
profilo Instagram molto seguito. Come molti altri suoi
colleghi nazionali e non, Maria Pedraza è caduta vittima del
fascino di Instagram, tanto da aprire un proprio account ufficiale,
seguito da qualcosa come 4,4 milioni di persone. La Pedraza era già
una star del social prima di diventare attrice, e ciò le ha
permesso di conquistare un gran numero di follower grazie al fatto
di essere influencer prima, e attrice dopo.
9. L’attrice è stata
scoperta proprio su Instagram. Maria Pedraza deve dire
grazie proprio ad Instagram se è poi diventata un attrice. Infatti,
il fatto di essere un’influencer di un certo livello le è servito
per farsi notare, tanto che il regista Esteban
Crespo l’ha trovata e scelta personalmente come
protagonista del film Amar, uscito nel 2017. Da qui in
poi, il resto è stato ormai storia, tanto da diventare una delle
giovani attrici più seguite della Spagna e non solo.
Maria Pedraza: età e altezza
10. Maria Pedraza è nata il
26 gennaio del 1996 a Madrid e la sua altezza corrisponde
a 171 centimetri.
Moon
Knight è una tra le più attese serie TV tratte da
fumetti e si pone l’intento di raccontare la storia dell’omonimo
personaggio, il quale è noto per essere particolarmente complesso e
ricco di sfaccettature.
In attesa del suo arrivo in
streaming su Disney+, scopriamo insieme, in
questo articolo di approfondimento, tutto ciò che c’è da sapere al
riguardo: le prime informazioni sul cast e sulla
trama, ma anche quelle relative a un’ipotetica
data d’uscita in streaming e
tanto altro ancora. Continua, quindi, a leggere, per saperne di
più.
Moon Knight è una
serie TV Marvel che, al momento
attuale, si trova nelle prime fasi del suo sviluppo. Pertanto, non
sono ancora noti, in via ufficiale, i precisi dettagli riguardanti
la trama. Tuttavia è già possibile fare diverse
speculazioni, sulla base dei fumetti dai quali è tratta la serie
televisiva.
A tal proposito, infatti, bisogna
premettere che Moon Knight è un personaggio che
viene spesso paragonato a Batman, sebbene i punti
in comune tra loro non siano così marcati.
Moon Knight è,
infatti, l’alter ego di Marc Spector, un ex marine degli Stati
Uniti che, durante una missione in Egitto, viene quasi ucciso da
Raoul Bushman, il suo committente.
Tratto miracolosamente in salvo da
un gruppo di abitanti del luogo, Spector viene portato al cospetto
della statua del dio egiziano Khonshu che, in una
visione, gli dà l’opportunità di rinascere, sotto la forma di un
Dio guerriero.
Spector decide di accettare
l’incarico fornitogli dalla divinità e, acquisite diverse
straordinarie abilità legate alla luna, le quali diventano ancora
più potenti durante la luna piena, decide di diventare un
vigilante, acquisendo il nome di “Moon
Knight“.
Dopo essere tornato negli Stati
Uniti e aver sconfitto i suoi detrattori, Spector nasconderà la sua
identità dietro diverse fasulle, come per esempio quella del
milionario Steven Grant o quella del tassista
Jake Lockley.
In qualità di supereroe, invece,
Moon Knight utilizzerà i suoi poteri per
combattere al fianco dei Vendicatori, dei
Difensori e di altre squadre di supereroi Marvel.
Moon Knight cast
Recentemente, sono state rilasciate le prime informazioni
relative al cast della serie televisiva, le quali
fanno principalmente riferimento all’attore che
vestirà i panni del vigilante mascherato.
Il protagonista della serie TV sarà, infatti, l’attore
Oscar Isaac, noto per aver interpretato il personaggio di
Poe Dameron nella trilogia sequel di
Star
Wars.
Dopo diverse speculazioni al riguardo, la notizia è stata
confermata da Gregory Middleton, il direttore
della fotografia, che, in un post
pubblicato su Instagram, ha dato alcune iniziali informazioni
sulla serie TV, confermando la partecipazione di Oscar
Isaac.
Secondo quanto riportato da
Hollywood Reporter, invece, il personaggio dell’antagonista,
ossia colui che darà filo da torcere al guerriero mistico, sarà
interpretato da Ethan Hawke. Ancora non sappiamo, però, se
l’attore vestirà i panni di Raoul Bushman, oppure
se nella serie TV ci sarà un altro avversario degno di tale
nome.
Al momento, inoltre, non sono note ulteriori informazioni
relativamente agli altri membri del cast, ma
ulteriori notizie arriveranno in seguito; pertanto ti invito a
continuare a seguirci, per saperne di più.
Moon Knight data d’uscita
La serie TV non ha ancora una data d’uscita;
tuttavia si
vocifera che la produzione inizierà a registrare le prime scene
a Budapest, durante il mese di marzo.
Se tali indiscrezioni dovessero essere confermate e, considerati
i tempi di produzione, è possibile che questa serie televisiva
faccia il suo debutto nel 2022.
Moon Knight streaming
Relativamente alla possibilità di vedere in streaming la serie
TV Moon Knight, possiamo già affermare con
certezza che verrà distribuita su Disney+.
A seguito dell’acquisizione dei Marvel Studios da parte del gruppo
The Walt Disney Company, infatti, tutti i loro
film e le loro serie TV vengono distribuite sulla piattaforma di
streaming Disney+.
Disney+ è
una tra le piattaforme di streaming più famose in Italia e, al
costo di 6,99€ al mese o di 69,99€ all’anno, infatti, permette di
accedere a un vasto catalogo di film e serie TV, tra cui quelli
dell’universo Disney/Pixar, Marvel e Star
Wars.
Sono iniziate a Roma le riprese
de Il
primo giorno della mia vita di Paolo
Genovese che, dopo aver diretto Supereroi,
di prossima uscita, torna dietro la macchina da presa con una
storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra
crollare. La racconta attraverso la vita di un uomo (Valerio
Mastandrea), due donne (Margherita
Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini) che,
convinti di aver toccato il fondo, incontrano un personaggio
misterioso (Toni
Servillo) in grado di regalare loro una settimana di tempo per
scoprire come potrebbe essere il mondo in loro assenza. E se
possibile, trovare la forza di ricominciare e innamorarsi di nuovo
della vita, il cui inestimabile valore viene messo in primo
piano.
Pluripremiato autore di titoli di grande successo
come Immaturi, Tutta
colpa di Freud, Perfetti
sconosciuti e The
Place, Paolo Genovese porta sul
set un suo soggetto e dichiara: “Tutte le storie
hanno un loro destino e se questa arriva proprio adesso, dopo circa
quattro anni di scrittura e riscrittura, non è un caso. Penso sia
il periodo giusto per fare un film sulla voglia e sulla necessità
di ripartire”.
La sceneggiatura del film, da cui nel 2018 è stato tratto il
secondo e omonimo romanzo del regista edito da Einaudi, è scritta
dallo stesso Genovese insieme a Paolo Costella, Rolando Ravello e
Isabella Aguilar. Il primo giorno della mia
vita è una coproduzione Medusa Film e Lotus
Production, prodotta da Marco Belardi per Lotus
Production, una società di Leone Film Group. Distribuito
da Medusa Film.
Fanno parte del cast anche Elena Lietti, Antonio Gerardi,
Vittoria Puccini, Thomas Trabacchi e Alessandro Tiberi. La
fotografia è affidata a Fabrizio Lucci, la scenografia a Chiara
Balducci e i costumi a Gemma Mascagni. Le settimane di
riprese saranno 9 e si svolgeranno interamente a Roma.
Questi i premi assegnati
per le categorie in concorso valutati da una giuria presieduta da
Tim Yip
Tim Yip, Regista,
Art director e costumista, vincitore di un premio Oscar
per le scenografie de “La Tigre e il Dragone” e composta
da Lachlan
Watson, giovane attore americano non-binary, attivista LGBTQI+,
tra i protagonisti della serie TV Sabrina; Marcelo Burlon,
stilista, creatore del brand “County of Milan”; Anna Dello
Russo, fashion icon, giornalista, influencer; Milovan
Farronato, artista, curatore ed editore; Javier
Goyeneche, fondatore del marchio sostenibile Ecoalf;
Margherita Missoni, fashion designer; Paolo Roversi,
fotografo; Elizabeth Von Guttman, fondatrice di System
Magazine; Tamu McPherson, fotografa, influencer.
MIGLIOR FASHION
FILM: Le Mythe Dior di Matteo Garrone per Christian Dior
Couture.
MIGLIOR MONTAGGIO:
Silent Madness di Jordan Hemingway per Mowalola
MIGLIOR
DOCUMENTARIO: Pelo Lacio di Diane Russo per Love Want
Magazine
MIGLIORE COLONNA
SONORA: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x
Garage Magazine
MIGLIOR STYLING:
Gucci X SSENSE di Matt Lambert per Gucci
MIGLIOR
FOTOGRAFIA: Comfort Zone di Jordan Blady
MIGLIOR FASHION FILM
SPERIMENTALE: Stories from a Twelfth-Floor Hotel Room di
Zheqiang ZHANG per PSEUDONYM
MIGLIORE REGIA
ESORDIENTE: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x
Garage Magazine
MIGLIORE FASHION
DESIGNER/BRAND: M92 19 con BRAINWASH di Paolo
Forchetti
MIGLIOR FASHION FILM
ESORDIENTE ITALIANO: Embodiment di Ced Pakusevskiy per Barbara
Bologna
MIGLIOR FASHION FILM
ESORDIENTE: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x
Garage Magazine
MIGLIORE REGIA:
Jess Kohl con Drag Syndrome per British Vogue
MIGLIOR FASHION FILM
ITALIANO: The life and times of Mannequeen town di Vincenzo
Schioppa per Aspesi
MIGLIOR
“GREEN” FASHION FILM:Preservation of
Hezhen Fish Skin Tradition Through Fashion Higher Education di
Zhongjin Zhang per FISHSKINLAB
MIGLIOR DESIGNER/BRAND ITALIANO: Barbara Bologna con Embodiment di
Ced Pakusevskiy
“Le difficoltà del
periodo che stiamo vivendo ci hanno portato a dover organizzare
l’edizione 2021 di Fashion Film Festival Milano con un format
interamente digitale, per quanto sembri singolare, è stata per noi
una irripetibile occasione di rimetterci in gioco e di
sperimentarci con la resilienza. Il risultato? Abbiamo reso
democratico un Festival di grande prestigio ma che, come la moda,
che è il territorio culturale di riferimento, talvolta è rimasto
vittima di un certo elitarismo stereotipato. Anche grazie a noi,
quest’anno, la moda è ritornata a parlare con il tessuto sociale. E
lo ha fatto attraverso i Fashion Film e – pertanto – con un
linguaggio diverso, coinvolgente e dotato di piena dignità
artistica. Come dimostra il capolavoro di Matteo Garrone. Un
maestro del cinema, apparentemente distante dal linguaggio del
fashion-system, e che invece ne ha saputo interpretare
magistralmente la grammatica”, ha commentato Constanza Etro,
Creatrice e Direttrice del Festival.
“Voglio ringraziare la giuria
del Fashion Film Festival Milano per aver dato al film questo
premio così importante che condivido con tutte le persone che hanno
collaborato alla realizzazione del film e ovviamente con Dior e
Maria Grazia Chiuri che mi ha lasciato una grande libertà
espressiva che mi ha consentito di poter fare un racconto
cinematografico seppur al servizio di una collezione di alta moda”,
prosegue Matteo Garrone
“Vorrei ringraziare la
giuria del Fashion Film Festival Milano per aver premiato il film
di Matteo Garrone: Il mito di Dior. Un particolare ringraziamento a
Matteo per aver collaborato con me a questo progetto per la
Maison”, conclude Maria Grazie Chiuri, Direttrice Artistica della
Maison Dior.
Il premio concepito da
Fornasetti per il Fashion Film Festival Milano di quest’anno
è una creazione digitale. Un contributo immateriale che diviene un
concreto supporto a un’iniziativa che mostra la capacità di
ribaltare i limiti creando valore e rafforzando inclusività e
connessioni all’interno di un network sempre più multiculturale. A
tal proposito, Barnaba Fornasetti, alla guida dell’omonimo design
studio, ha commentato:
“C’è uno spirito che
anima da sempre il Fashion Film Festival Milano, riassunto in quel
“the big helps the small” che condivido appieno – afferma Barnaba
Fornasetti. “Parlo di quell’incontro e di quella mescolanza, che
quest’iniziativa offre e sostiene, tra nuovi virgulti creativi e
grandi istituzioni, tra nuovo e consolidato, tra vecchie e nuove
generazioni. In una rottura del solito, e di quelle barriere che
siamo soliti non valicare, che favorisce scintille di autentica
creatività e innovazione, a beneficio di tutti. L’ edizione di
quest’anno, che sarà completamente fruibile in digitale e in modo
gratuito, non farà che potenziare questo aspetto e questo
necessario incrocio di sguardi”.
Ecco il trailer di Locked
Down. Appena decidono di separarsi, Linda e Paxton
(Chiwetel Ejiofor) scoprono che sono costretti invece a rimanere in
casa a causa del lockdown. La co-abitazione si rivela una bella
sfida, ma alimentato dalla poesia e da tanto vino, li avvicinerà di
nuovo in una maniera sorprendente.
Locked Down è
il film del 2021 diretto da Doug
Liman con Anne
Hathaway, Chiwetel
Ejiofor, Ben
Kingsley, Ben
Stiller, Lucy Boynton, Jazmyn Simon, Mindy Kaling, Stephen
Merchant, Dulé Hill, Mark Gatiss, Bobby Schofield.
Sappiamo che Chris Evans tornerà nei panni di Captain America in uno (o più) dei progetti
futuri del MCU. In attesa che i Marvel Studios confermino ufficialmente il
ritorno dell’attore nelle vesti dell’iconico personaggio che gli ha
regalato la fama mondiale,
ComicBookMovie ha stilato una lista di 10 possibili ruoli che
Steve Rogers potrebbe ricoprire nel futuro dell’universo condiviso.
Scopriamoli insieme…
Mentore di Sam Wilson
Steve Rogers è
sopravvissuto agli eventi di Avengers:
Endgame e non c’è davvero alcun motivo per presumere che
non possa agire nel MCU da vecchio. Quanto sarebbe
interessato Chris Evans ad assumere un ruolo del genere è un’altra
questione, ma sappiamo grazie ai fumetti che è un qualcosa che
potrebbe tranquillamente funzionare.
Come mentore di Sam Wilson, Steve
può essere una cassa di risonanza per il nuovo Capitan America,
aiutandolo a indirizzarsi nella giusta direzione mentre brandisce
lo scudo e cerca di essere all’altezza dell’eredità del suo amico.
Tuttavia, non è solo all’ex Falcon a cui questo vecchio Steve
potrebbe dare una mano; sappiamo che gli Young Avengers si
riuniranno nel MCU, quindi cosa succederebbe se
l’ex Vendicatore li aiutasse a indirizzarsi nella giusta direzione?
Indipendentemente da ciò, ci aspettiamo sicuramente di vedere Steve
in
The Falcon and the Winter Soldier!
Direttore dello SWORD
Anche se potrebbe non
essere in grado di arrivare alle mani, c’è ancora molto di buono
che Steve Rogers può fare nel MCU. Quando il Siero del
supersoldato è stato rimosso dal suo corpo nei fumetti, Steve era
invecchiato, ma ha preso in carico lo S.H.I.E.L.D. È del tutto
possibile che vorrà godersi la pensione, ovviamente, ma se ora è
vedovo, forse sarebbe aperto a farsi carico di un’organizzazione
come S.W.O.R.D.?
Potrebbe essere una buona scelta per
l’eroe, ed è un ottimo modo per mantenere il personaggio
nell’universo condiviso. È un po’ triste pensare a Cap che appende
lo scudo e si ritira, ma è eccitante immaginare il bene che
potrebbe fare. Dopo aver viaggiato nel passato, è possibile che
abbia persino impostato lo S.W.O.R.D. con Peggy, per assicurarsi
che ci fosse un sostituto dello S.H.I.E.L.D. in attesa dietro le
quinte di proteggere il mondo.
La rinascita di Captain America
Siamo decisamente ansiosi
di vedere cosa farà Sam Wilson nei panni di Captain America, ma non
possiamo fare a meno di sperare che un giorno Steve Rogers torni a
brandire lo scudo. L’eroe declassato che torna in azione dopo che
Sam viene messo in disparte sarebbe un momento davvero epico,
specialmente se la minaccia per il MCU fosse abbastanza grande.
Vedremo cosa accadrà in futuro, ma
siamo sicuri che Chris Evans sarebbe aperto a questa idea. Negli
ultimi anni, sia Bucky che Falcon sono diventati Captain America,
ma lo scudo finisce sempre per tornare a Steve. Dopo che Sam avrà
il suo arco narrativo appropriato, potrebbe succedere anche nel
MCU.
Arma X
Wolverine e
gli X-Men stanno arrivando nel MCU e, sebbene non sappiamo
esattamente quando e come il tutto avverrà, esplorare la storia di
Logan potrebbe portare Chris Evans a tornare di nuovo nei
panni di Cap. Nei fumetti, il programma Siero del super soldato e
Arma X sono in qualche modo collegati e Steve Rogers ha
effettivamente combattuto al fianco di James Howlett durante la
seconda guerra mondiale.
Un flashback che
mostra i due eroi che si incrociano avrebbe dato a Wolverine il suo
arco nel MCU e ci avrebbe dato un’altra
possibilità di vedere com’era stato per Captain America combattere
per il suo paese durante la guerra. Le speculazioni indicano che
Madripoor verrà introdotta in , e sappiamo che
Wolverine è molto legato a quell’isola. Forse è in questa serie che
impareremo per la prima volta qualcosa di più su Arma X?
Viaggio nel tempo
In un’intervista con
ComicBookMovie, i fratelli Russo avevano parlato della
possibilità di esplorare il viaggio nel tempo di Captain America
che lo aveva portato a rimettere ciascuna delle Gemme dell’Infinito
al suo posto. Joe Russo aveva spiegato: “Sarebbe una bella
storia da raccontare, senza dubbio. Non so se ha davvero bisogno di
essere raccontata, ma sarebbe una grande storia da raccontare, e ci
piacerebbe raccontarla, ma penso che ci siano altre storie su cui
concentrarsi adesso”.
Si tratta di una storia che i fan
vogliono vedere e che ha tutte le caratteristiche per diventare una
grande serie targata Disney+. Speriamo che quest’ipotesi
diventi un giorno realtà, poiché è sicuramente una storia che vale
la pena raccontare…
Secret Empire
Una delle trame più
controverse della Marvel ha svelato che Captain
America era segretamente fedele all’HYDRA. Con il passare dei mesi,
il suo status di malvagio è stato cementato attraverso una serie di
azioni violente e scioccanti che hanno visto Steve Rogers fare
tutto il necessario per portare il mondo sotto il dominio
dell’organizzazione.
“Secret Empire” avrebbe rivelato che
il Cubo Cosmico aveva creato questo secondo, malvagio Cap, con il
vero Steve Rogers che in seguito tornò per abbattere il suo
malvagio doppelgänger. Sarebbe sicuramente necessario apportare
alcune modifiche alla trama, ma ha innegabilmente del potenziale
per il grande schermo se gestita nel modo giusto. Ad esempio, agli
eroi più potenti della Terra potrebbe sembrare che Cap sia tornato,
ma in realtà si tratterebbe della versione malvagia, qualcosa di
cui soltanto il pubblico potrebbe essere a conoscenza. Bisogna
ammettere che sarebbe divertente vedere Evans interpretare un
cattivo!
Il Multiverso
Ovviamente, una spiegazione
per l’arrivo di
un Capitan America fedele all’HYDRA è il Multiverso. Tutti i
segnali indicano che i Marvel Studios lo renderanno un
punto focale della Fase 4, e alla fine potrebbe essere usato per
dare a Chris Evans un’altra possibilità di interpretare Captain
America.
Sarebbe un po’ noioso per il
personaggio non subire alcuni cambiamenti. Tuttavia, i Marvel Studios potrebbero
divertirsi con quello che potrebbero fare con l’attore mentre
brandisce ancora una volta lo scudo. Il Multiverso apre le porte a
possibilità illimitate ed Evans potrebbe interpretare qualsiasi
cosa, da Ultimate Captain America alle versioni Marvel Zombies e Cap Wolf del
personaggio.
Captain America & Bucky
Captain
America: Il primo vendicatore ha dovuto racchiudere un
sacco di storia, e questo significava che non potevamo passare
molto tempo con Steve Rogers, Bucky e gli Howling Commandos. Una
miniserie Disney+ potrebbe rimediare a ciò in
qualche modo, seguendo gli eroi mentre si imbarcano in una missione
che in qualche modo gioca con altre storie raccontate nel MCU.
Come accennato, un team-up con
Wolverine è una forte possibilità, che potrebbe introdurci alla
versione di quest’universo di Arma X. Ci sono molti cattivi di
Captain America che devono ancora debuttare sul grande schermo,
quindi forse Steve e Bucky potrebbero confrontarsi con personaggi
del calibro di Hate-Monger o con la Serpent Society.
Dopo il lieto fine…
Alla fine di Avengers:
Endgame, Steve Rogers ha preso la decisione di
rimanere nel passato e (finalmente) ottenere il suo lieto fine con
Peggy Carter. La domanda è: cosa è successo dopo? È difficile
immaginare che sia rimasto in disparte e non abbia salvato nessuna
vita. Se non altro, bisogna credere che l’eroe abbia salvato alcune
vite e si sia trovato inavvertitamente a fare qualcosa per aiutare
a mantenere il mondo al sicuro dall’ombra!
Inserire Steve nei momenti chiave
della storia potrebbe essere un vero spasso, e i Marvel Studios renderebbero felici
molti fan mostrando loro cosa è successo in seguito per questa
amata coppia del MCU.
Secret War
I Fratelli Russo hanno
chiarito che “Secret War” è una storia che li riporterebbe nel
MCU e, come abbiamo già spiegato,
ci sono molti modi in cui Capitan America potrebbe essere incluso.
In effetti, se i Marvel Studios trovassero un modo
per incorporare il viaggio nel tempo (per gentile concessione del
variegato set di poteri di Arcano), Cap e qualsiasi altro eroe
potrebbero essere eliminati dalla linea temporale per
quest’incredibile battaglia.
Sarebbe davvero bello vedere lo
Steve Rogers della seconda guerra mondiale combattere al fianco di
Wolverine, dei Fantastici Quattro e di altri amici che non
riconosce come Falcon! Questo ha perfettamente senso e potrebbe
essere l’uso perfetto di Chris Evans nel MCU in futuro.
The Avengers di Joss Whedon
presentava l’ormai celebre battaglia di New York, a cui si è fatto
poi sempre riferimento in tutti i successivi film del MCU, da Captain America: The Winter Soldier a Iron Man
3, fino ad arrivare a Spider-Man:
Homecoming. Considerato il grosso impatto dell’attacco di
Loki sulla più ampia narrativa dell’universo condiviso, la cosa ha
avuto una sua ragion d’essere, nonostante alcuni progetti della
Marvel Television – come Agents
of S.H.I.E.L.D. o Daredevil – abbiano fin troppo
insistito sulla portata dell’evento, a tratti in maniera
ridondante.
Il Blip – che si riferisce al
ritorno di tutti coloro che Thanos aveva spazzato via in Avengers:
Infinity War (evento che, al contrario, viene
identificato come lo Snap) – è stata ovviamente una questione
ancora più grande per il MCU, ma di recente il presidente
dei Marvel StudiosKevin Feige ha
ammesso in un’intervista con
Variety che anche prima di COVID-19, era alquanto diffidente
riguardo all’inserire l’evento (e di conseguenza a parlarne) nei
film e nelle serie tv che avrebbero costituito la Fase 4.
“Mentre stavamo sviluppando e
lavorando su tutte queste cose, forse due anni fa, ho iniziato a
pensare che il Blip – l’evento di Thanos che ha cambiato
radicalmente tutto tra Infinity War ed Endgame, che ha regalato
quest’esperienza globale, universale e galattica alle persone – ci
era già stato estremamente utile. Ora dovevamo solo guardare avanti
e esplorare posti nuovi “, ha spiegato Feige.
“Ero diffidente sul fatto che
diventasse come La Battaglia di New York, che era il terzo atto del
primo Avengers e che finì per essere nominato come tipologia di
grande evento costantemente, talvolta anche superiore ad altri.
Volevo essere cauto su quest’aspetto e non ripetere la stessa cosa
con il Blip.”, ha concluso Feige.
L’impatto del Blip sul futuro del
MCU
Se da un lato sappiamo con certezza
che serie come The Falcon and the Winter Soldier faranno riferimento
al Blip, dall’altro abbiamo già avuto la prova che film come
Spider-Man:
Far From Home hanno affrontato le conseguenze dell’attacco
di Thanos nella misura necessaria. Feige ha anche ribadito di
volere che qualsiasi futuro riferimento all’attacco di Thanos
“abbia un maggiore significato alle spalle.”
Durante l’Investor Day di Disney del
mese scorso, i Marvel Studios hanno confermato che il regista
della trilogia di Spider-Man targata Marvel/Sony, Jon
Watts, prenderà il timone del prossimo reboot dei Fantastici
Quattro. Il motivo per cui non abbiamo mai visto la
prima grande famiglia della Marvel all’interno del MCU è perché in passato Fox
deteneva i diritti sui personaggi: dopo l’acquisizione dello studio
da parte di Disney, i Fab 4 hanno finalmente avuto la possibilità
di essere introdotti nell’Universo Cinematografico Marvel.
Ovviamente, la natura di questo
universo condiviso significa che non vedremo mai i Fantastici
Quattro incrociarsi con certi personaggi. Proprio come non vedremo
mai sul grande schermo la storia d’amore tra Daredevil e Black Widow, il genio di Reed Richards/Mister
Fantastic non avrà mai l’opportunità di abbinare il suo ingegno con
quello di Tony Stark/Iron Man.
Durante una recente intervista con
Cinema Blend, al presidente dei Marvel Studios Kevin
Feige è stato chiesto se ha qualche rimpianto in merito
all’impossibilità di raccontare una storia in cui Mister Fantastic
e Iron Man avrebbero potuto fare squadra. “Sì,” ha ammesso
Feige. “Voglio dire, come hanno sempre fatto i fumetti, erediti
la continuit, che è il momento in cui stai per raccontare una nuova
storia. Ed è lì che siamo (nel MCU), quindi sì”. Tuttavia,
Feige ha riconosciuto che “passo più tempo a pensare di essere
entusiasta di vedere le cose che triste di non vederne
altre.”
Il film dei Fantastici
Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente
annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al
momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la
pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista
di Spider-Man:
Homecoming, Spider-Man:
Far From Home e di Spider-Man
3, attualmente in fase di produzione.
Pandemia e riapertura delle sale
premettendo, l’attesissimo The Suicide
Squad arriverà nelle sale americane e in
contemporanea su HBO Max il prossimo 6 agosto. Il film di James Gunn rappresenta il secondo tentativo di
Warner Bros. e DC Films di portare il famoso team di antieroi sul
grande schermo.
The Suicide
Squadè stato descritto come una sorta di
sequel/reboot e non di sequel diretto del film del 2016 ad opera di
David Ayer, poiché Gunn ha cercato di spingere
le cose in una direzione completamente diversa. Tuttavia, una
manciata di personaggi già apparsi nel Suicide
Squad di Ayer torneranno per la nuova iterazione (inclusa
l’amatissima Harley Quinn di Margot
Robbie).
Nonostante la sinossi ufficiale di
The
Suicide Squad non sia ancora stata rivelata, nel corso
dei mesi abbiamo avuto modo di intuire, grazie ai vari materiali
promozionali, quale sarà – almeno in parte – la storia, al centro
della quale ci dovrebbe essere due diversi team (qui
per approfondire). Ciò che però i fan non vedo l’ora di vedere è il
primo trailer ufficiale del film, ma ad oggi non sappiamo quando
potrebbe arrivare online.
Tuttavia, nelle ultime ore James Gunn è intervenuto via Twitter non soltanto per
confermare che i lavori di post-produzione sul film sono quasi
terminati, ma anche per fare appello alla pazienza dei fan: il
regista è consapevole della voglia del pubblico di scoprire ancora
più dettagli sul film, e ha spiegato di essere al lavoro su
qualcosa di veramente speciale. Ciononostante, ha esortato i fan ad
avere pazienza: tutto arriverà a tempo debito…
Jared Leto vorrebbe rivisitare l’universo di
Blade
Runner 2049 e riprendere il suo ruolo di
Niander Wallace. Wallace è stato il CEO e
fondatore della Wallace Corporation, il produttore di replicanti
dominante nell’anno 2049. Wallace è un genio nel film che,
attraverso la sua ricerca genetica, ha contribuito a risolvere una
crisi alimentare globale. Proprio per questo, Wallace è stato in
grado di revocare il divieto di produzione di replicanti e di
rilevare la Tyrell Corporation, il produttore di replicanti nel
primo film.
Blade
Runner 2049 è stato distribuito nel 2017, ottenendo il
plauso della critica. Tuttavia, proprio come il suo predecessore
all’epoca della sua uscita in sala, non è riuscito a raccogliere
molto interesse tra il pubblico. Diretto da Denis
Villeneuve, a causa del suo enorme budget e dei costi
sostenuti per il marketing, il film è stato in gran parte visto
come un fallimento. Non ci sono state notizie su un eventuale
threequel,
nonostante Villeneuve abbia espresso interesse a tornare ad
occuparsi del franchise.
Lo stesso Jared Leto ha ora espresso interesse a tornare
nell’universo di Blade Runner. In un’intervista
con
Jake’s Takes, Leto ha spiegato che si dedica sempre anima e
corpo alla comprensione psicologica dei suoi personaggi per cercare
di dare vita alla migliore performance possibile: ecco perché,
spesso, gli capita di “perdersi” nei personaggi che interpreta e di
sentire spesso la loro mancanza. L’attore premio Oscar ha poi
spiegato di amare particolarmente il personaggio di Niander Wallace
e che vorrebbe avere la possibilità di interpretarlo di nuovo.
“Con ogni personaggio che
interpreto – e questo non so se accade perché lavoro così
intensamente e tendo a scavare molto in profondità e ci metto un
sacco di tempo ed energia -, succede che quando ho finito di
interpretarli, quando ho finito di interpretare quei ruoli, mi
mancano sempre un po’. E dopo che trascorri così tanto tempo a
lavorare su un determinato personaggio, sarebbe bello avere la
possibilità di tornare indietro ed esplorarlo ancora una volta.
Come ad esempio Niander Wallace in Blade Runner. Mi piacerebbe
interpretare di nuovo quella parte in un prequel o qualcosa del
genere.”
La
sceneggiatura del sequel è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
Dick Il Cacciatore di Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank
Giustra e Tim Gamble, CEO di
Thunderbird Film. Lo stesso Ridley
Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così
come Bill Carraro.
Netflix
ha diffuso il teaser trailer di Space Sweepers, la
space-story diretta da Sung-hee Jo con
protagonisti Song Joong-Ki , Kim Tae-ri , Seon-kyu
Jin. e in uscita il 05 Febbraio 2021.
Ambientato nel 2092, in Space
Sweepers l’astronave Victory è una delle tante che vivono di
recupero di detriti spaziali.Equipaggio con un
geniale pilota spaziale Tae-ho (Song Joong-ki), un misterioso ex
pirata spaziale Capitano Jang (Kim Tae-ri), un ingegnere di
astronave Tiger Park (Jin Sun-kyu) e un robot militare
riprogrammato Bubs ( Yoo Hai-jin), Spaceship Victory supera tutti
gli altri spazzini spaziali. Dopo aver afferrato
con successo una navetta spaziale precipitata nell’ultimo
inseguimento sui detriti, l’equipaggio di Victory trova all’interno
una bambina di 7 anni. Si rendono conto che è il
robot umanoide voluto dalle Guardie Spaziali UTS e decidono di
chiedere il riscatto in cambio.
Il film del 2003 con Russell Crowe e diretto da Peter Weirs, Master and Commander:
Sfida ai confini del mare, è diventato un argomento di
tendenza su Twitter domenica scorsa, dopo che la sua star ha
risposto a un ragazzo che aveva criticato il film sul social.
“Molte persone si sono lamentate
della mancanza di sonno durante la pandemia. Posso consigliare
Master And Commander con protagonista Russell Crowe, di solito accattivante e che
attira l’attenzione – ha scritto un utente di Twitter accanto
a una foto di Crowe nel film – Non ho mai superato i dieci
minuti. Prego. E grazie Russell.”
L’utente ha anche taggato Crowe nel
post, forse per assicurarsi che l’attore lo vedesse, ma certo non
si aspettava che l’attore decidesse di impiegare parte del suo
tempo per rispondergli a tono, è il caso di dirlo:
“Questo è il problema con i
bambini di questi tempi. Nessun focus – ha risposto Crowe
– Il film di Peter Weirs è brillante. Un racconto epico,
rigoroso, attento ai dettagli, di fedeltà all’Impero e al servizio,
indipendentemente dal costo. Incredibile fotografia di Russell Boyd
e una maestosa colonna sonora. Sicuramente un film per
adulti”.
Master and Commander: Sfida
ai confini del mare conquistò, all’epoca dell’uscita, un
grandissimo favore di critica e venne nominato per ben 10 Oscar
alla 76° edizione degli Academy Awards. Ha vinto per la migliore
fotografia e il miglior montaggio del suono.
Dopo la conferma che la
Snyder Cut di Justice
League sarà a tutti gli effetti un film di quattro ore
e non una miniserie divisa in quattro parti, arrivano nuove
indiscrezioni sul taglio del cinecomic uscito nel 2017 ad opera di
Zack Snyder, che finalmente avrà l’occasione
di far vedere ai suoi fan il progetto iniziale, il film così
com’era stato concepito fin dall’inizio.
Attraverso il suo account Vero (via
CB), il regista ha confermato che il suo taglio di Justice
League non conterrà scene post-credits, a
conferma del fatto che, dopo l’uscita del suo taglio, il regista
non ha altri progetti in cantiere con Warner Bros. e DC Films
(come
aveva anticipato già qualche settimana fa). Inoltre, sempre
attraverso Vero (via
CB), Snyder ha annunciato che un nuovo trailer della
Snyder Cut (insieme al primo poster ufficiale)
verrà distribuito a breve. Naturalmente, insieme al trailer e al
poster verrà anche annunciata la data di uscita ufficiale su HBO
Max, che dovrebbe comunque essere nel mese di marzo.
Snyder ha spiegato che si sta
avvicinando sempre più alla fine dei lavori sul suo taglio del
cinecomic, dopo mesi e mesi di duro lavoro. Non è un segreto che
Justice
League ha avuto una produzione molto travagliata.
Snyder aveva appena terminato le riprese principali del film quando
ha dovuto abbandonare il progetto a causa di un lutto familiare.
Durante le riprese aggiuntive, Snyder è stato sostituito da
Joss Whedon, che ha riscritto parti
significative della sceneggiatura e alterato notevolmente la
visione originale della storia da parte del collega.
Parademoni vs Atlantidei nella
Snyder Cut di Justice League
Tra i numerosi momenti che non sono
mai finiti nel taglio cinematografico, anche una massiccia sequenze
di lotta tra i Parademoni e gli Atlantidei. Dopo che il film venne
affidato a Whedon, la Warner Bros. riteneva quella particolare
battaglia troppo oscura, e così decise di eliminarla dal montaggio
finale. Ora che Snyder ha finalmente ripreso il pieno controllo
creativo sul progetto, avrà finalmente la possibilità di inserire
nel suo taglio anche quella scena, come anticipato da un nuovo
scatto condiviso dal regista (sempre su Vero),
che mostra proprio i lavori su quella particolare sequenza.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.