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Nomadland: trailer del film con Frances McDormand

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Nomadland: trailer del film con Frances McDormand

Nomadland il nuovo lungometraggio Searchlight Pictures vincitore del Leone d’Oro alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, arriverà prossimamente nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto dalla regista Chloé Zhao e interpretato dall’attrice premio Oscar Frances McDormand, il film è basato sul libro di Jessica Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta”, edito in Italia da Edizioni Clichy.

Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna. Terzo lungometraggio della regista Chloé Zhao, Nomadland vede nel cast la presenza dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells nel ruolo di mentori e compagni di viaggio di Fern durante il suo vagare attraverso i vasti paesaggi dell’Ovest americano.

Fern è una donna di sessantun anni che ha perso suo marito e tutta la sua vita precedente, dopo che la città mineraria in cui viveva è stata sostanzialmente dissolta. Ma durante il suo percorso, diventa più forte e trova una nuova vita. Fern trova la propria comunità nei raduni tra nomadi a cui partecipa, nella forte amicizia con Dave (interpretato da David Strathairn) e nelle altre persone che incontra durante il suo viaggio. Ma soprattutto, come afferma Chloé Zhao, “…nella natura, mentre lei si evolve; nelle terre selvagge, nelle rocce, negli alberi, nelle stelle, in un uragano. È qui che trova la propria indipendenza“.

Bridgerton: trailer della serie Netflix targata Shondaland

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Bridgerton: trailer della serie Netflix targata Shondaland

Dopo il teaser Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Bridgerton, la prima serie targata Shondaland (casa di produzione fondata da Shonda Rhimes). La serie è stata creata dal suo collaboratore di lunga data, Chris Van Dusen (ScandalGrey’s AnatomyPrivate Practice) e debutterà il 25 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Basato sulla serie di bestseller della scrittrice Julia Quinn, Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto. La serie è interpretata da Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter e Harriet Cains.

La Stanza di Stefano Lodovichi su Amazon Prime Video dal 4 Gennaio 2021

La Stanza di Stefano Lodovichi con protagonisti Guido CaprinoCamilla FilippiEdoardo Pesce debutterà in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video a partire dal 4 gennaio 2021. 

Un thriller psicologico che va a scandagliare l’animo e i segreti di tre personaggi: Giulio (Guido Caprino), Stella (Camilla Filippi) e Sandro (Edoardo Pesce).  Una storia tesa e affilata come una lama in cui la posta in gioco non potrebbe essere più alta. La pellicola è prodotta da Andrea Occhipinti con la sua Lucky Red.

La Stanza: la trama

La mattina in cui Stella decide di togliersi la vita, alla sua porta bussa uno sconosciuto che sembra conoscerla fin troppo bene. Quando poi in casa arriva anche Sandro, l’uomo che ha spezzato il cuore di Stella, una situazione già complicata si trasforma rapidamente in caos: Giulio, lo sconosciuto, sembra intenzionato a portare alla luce tutti i segreti della casa. Chi è Giulio? Cosa nascondono Stella e Sandro?

Wonder Woman 1984: domani alle 21.00 la World Premiere Virtuale su DCFanDome

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La star di “Wonder Woman 1984” Gal Gadot ha annunciato via TikTok che, attraverso la popolarissima piattaforma di eventi virtuali DC FanDome, i fan di tutto il mondo potranno avere un posto in prima fila sul red carpet digitale per l’attesissima avventura d’azione DC Super Hero, diretta da Patty Jenkins e distribuita da Warner Bros. Pictures.

Patty Jenkins e Gal Gadot hanno dichiarato: “Abbiamo i migliori fan al mondo, ed è per questo che siamo entusiasti di celebrare il lancio di “Wonder Woman 1984” così alla grande. Essendo un evento virtuale, potrà essere condiviso insieme ai superfan di Wonder Woman dell’intero globo“.

Il Red Carpet della World Premiere Virtuale avrà luogo nella Hall of Heroes del DC FanDome, i “partecipanti” potranno unirsi ai festeggiamenti per l’uscita del film, in arrivo in Italia prossimamente. In vero stile hollywoodiano, la regista del film Patty Jenkins, e le star Gal Gadot, Chris Pine, Kristen Wiig e Pedro Pascal – insieme ad un ospite speciale – saranno sul tappeto rosso per parlare con la conduttrice Tiffany Smith e rispondere alle domande dei fan. Come la stessa Gadot ha rivelato tramite TikTok, l’evento virtuale avrà luogo martedì 15 dicembre alle 21.00.

Una volta “arrivati”, gli spettatori potranno visualizzare i fan di tutto il mondo sugli enormi schermi all’interno della Hall of Heroes. Successivamente, potranno assistere ad una speciale featurette dietro le quinte, che porterà il talento di “Wonder Woman 1984” sul carpet per un’entusiasmante conversazione sul film. In seguito, il pubblico potrà assistere ad un’esibizione unica nel suo genere del compositore di fama mondiale Hans Zimmer, che ha creato la colonna sonora, e ad un’anteprima esclusiva dell’attesissimo film.

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

On Pointe – Sogni in ballo: la recensione della docu-serie Disney+

Nel suo continuo ricercare nuovi contenuti per il proprio catalogo, la piattaforma Disney+ svela una volontà di inclusività raramente vista altrove. Sono infatti molti i contenuti presenti pensati per tipologie di spettatori sempre diversi per età e cultura. In particolare, è anche attraverso i documentari che si svela sempre di più questa politica. Dopo aver viaggiato nello spazio con gli astronauti di La vera storia di The Right Stuff, e aver conosciuto il privato di alcune celebrità grazie a Becoming, con On Pointe – Sogni in ballo è ora possibile emozionarsi grazie ad un accesso privilegiato in una delle più famose e prestigiose scuole di ballo degli Stati Uniti.

Questa viene esplorata nella docu-serie intitolata On Pointe – Sogni in ballo, disponibile nella sua interezza a partire dal 18 dicembre. Composta di 6 episodi, all’interno di questa si racconta una stagione nella School of American Ballet (SAB) di New York, celebre in tutto il mondo. Tra le principali istituzioni di danza classica giovanile del mondo, qui si svolgono le vite degli allievi che inseguono il loro sogno di diventare ballerini. Mentre gli studenti più grandi provenienti da tutto il paese si allenano rigorosamente per le loro carriere professionali, gli allievi più giovani di New York sono messi a dura prova. A loro spetta infatti esercitarsi ed esibirsi nel classico balletto delle feste del New York City Ballet, Lo schiaccianoci di George Balanchine.

On Pointe – Sogni in ballo, Una serie di carattere formativo

Diretta e prodotta da Larissa Bills, nota documentarista, con il sostegno anche di Ron Howard e Brian Glazer, On Pointe – Sogni in ballo si configura per una suddivisione in capitoli attraverso cui poter scoprire i principali segreti del mondo della danza. Nulla di meglio per riuscire in ciò che affidarsi agli insegnamenti pratici di alcuni tra i più rinomati ballerini del mondo, qui a completa disposizione tanto degli allievi quanto degli spettatori. Si intraprende così il viaggio attraverso la fase di selezione per il nuovo anno accademico, scoprendo le prove che gli aspiranti ballerini sono necessariamente chiamati a sostenere. Come si potrà ben immaginare, tale forma artistica appare tanto più naturale e “semplice” quanta più è la disciplina e la tecnica che vi sono dietro.

Non tutti possono riuscire in ciò, ed è per questo che gli autori comprendono bene l’importanza di porsi dal punto di vista degli stessi allievi. Le testimonianze più affascinanti sono infatti le loro. Attraverso tali ragazzi è più direttamente possibile scoprire gioie, dolori e speranze di chi ha un sogno e fa di tutto per poterlo realizzare. Non si tace dunque sul fatto che se è vero che molti possono danzare, solo pochi hanno le qualità giuste per poter essere i migliori. Impegno della serie sembra così quello di fornire un comodo strumento formativo che arriva dritto dritto da uno dei luoghi cardine di tale mondo artistico. Con il progredire della serie, poi, si entra nel vivo della stagione. Durante questa si esploreranno così i preparativi ad uno degli spettacoli più amati e temuti di sempre: Lo schiaccianoci.

On Point - Sogni in ballo Disney+

Una serie per chi ama la danza

In vista di questo On Pointe – Sogni in ballo si concentra così sulle lezioni, le esercitazioni e le prove più complesse richieste agli allievi. Per fare ciò, necessariamente scende in una serie di tecnicismi che ribadiscono come il pubblico più ideale sia quello che ama profondamente tale disciplina. Pur rimanendo generalmente comprensibile e apprezzabile da tutti, la serie troverà però negli appassionati della danza coloro che più di altri potranno apprezzare ogni sfumatura, ogni elemento e particolarità di quanto viene mostrato. Dettagli che ad un occhio non esperto potrebbero invece passare inosservati. Ma bilanciando tutto ciò con un aspetto più universalmente fruibile, come quello della vita dei ragazzi protagonisti oltre il ballo, è possibile generare un coinvolgimento più ampio e, appunto, inclusivo.

Ciò che probabilmente più di ogni altra cosa frena il ritmo degli episodi è la loro durata di circa 45 minuti. Un formato, questo, che appare qui forse troppo impegnativo, con il risultato che molti degli eventi narrati tendono ad essere particolarmente ed eccessivamente diluiti. Una sensazione che però, come già detto, potrebbero riscontrare gli spettatori poco avvezzi al genere. L’appassionato di danza potrà invece ritrovare nella serie ogni più piccolo dettaglio di tale disciplina, e che arricchisce qui il racconto di un particolare realismo. Non solo infatti On Pointe – Sogni in ballo si presenta come tale grazie al suo essere un documentario, ma ribadisce questo impegno grazie all’inclusione di una serie di voci, punti di vista ed elementi che altrove avrebbero potuto non trovare spazio.

Il concorso con Keira Knightley in on Demand

Il concorso con Keira Knightley in on Demand

BiM Distribuzione annuncia che Il concorso (tit. orig. Misbehaviour), della pluripremiata Philippa Lowthorpe, già regista della serie The Crown, con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Jessie Buckley, che arriverà nelle sale virtuali MioCinema e #iorestoinSALA il 25, 26 e 27 dicembre.

Il concorso sarà poi disponibile dal 2 gennaio in Premium Video on Demand su Sky Primafila, iTunes, GPlay, Rakuten TV, TIMVISION, Chili e Infinity.

Il film racconta la protesta del Movimento di Liberazione delle Donne britannico durante la cerimonia di incoronazione di Miss Mondo 1970, anno in cui venne eletta la prima Miss Mondo di colore. In una serata indimenticabile in mondovisione, due eventi storici fondamentali per la lotta per l’emancipazione femminile e contro le discriminazioni razziali.

Il concorso, trailer

Il concorso, la trama

Nel 1970 a Londra ebbe luogo il concorso di Miss Mondo, presentato dal leggendario attore comico Bob Hope. All’epoca Miss Mondo era il programma televisivo più seguito del pianeta, con oltre cento milioni di spettatori. Sostenendo che i concorsi di bellezza fossero degradanti per le donne, il neonato Movimento di Liberazione delle Donne britannico divenne famoso da un giorno all’altro facendo irruzione sul palcoscenico e interrompendo la diretta in mondovisione della gara. Ma non fu l’unico scandalo della serata: quando il collegamento della trasmissione fu ripristinato, a conquistare il titolo non fu la contendente svedese favorita, bensì Miss Grenada, la prima donna nera ad essere incoronata Miss Mondo. Nel giro di poche ore il pubblico televisivo di tutto il mondo aveva assistito alla caduta del patriarcato e al sovvertimento dell’ideale occidentale di bellezza femminile.

Gorr il Macellatore di Dei: tutto ciò che bisogna sapere sul villain di Thor 4

Christian Bale interpreterà Gorr il Macellatore di Dei nel MCU. Chi è il personaggio e qual è la sua storia? Il cattivo della Marvel Comics sarà il villain principale in Thor: Love and Thunder, film della Fase 4 che sarà diretto da Taika Waititi. Considerata l’ampiezza dei suoi poteri, insieme al prestigio di un attore come Bale, i fan sono naturalmente entusiasti all’idea delle infinite possibilità che potrebbero essere esplorate nel film…

Le premesse di Thor: Love and Thunder+

thor: love and thunderIn Thor: Love and Thunder, Thor (Chris Hemsworth) si riunirà con Jane Foster (Natalie Portman), che si trasformerà ufficialmente in Mighty Thor. Tessa Thompson riprenderà il ruolo di Valchiria, che ora governa New Asgard. Waititi e la co-sceneggiatrice Jennifer Kaytin Robinson stanno prendendo ispirazione dai fumetti di “The Mighty Thor”, il che suggerisce che Jane lotterà con il cancro mentre sarà impegnata a combattere i nemici del cosmo. La presenza di Gorr il Macellatore di Dei rende la trama particolarmente intrigante, poiché i fan stavano aspettando da molto il suo ingresso ufficiale nel MCU7

Il casting di Bale nei panni di Gorr è ancora più eccitante. L’attore ha una forte fan base in tutto il mondo, grazie soprattutto al ruolo di Batman interpretato nella trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Tuttavia, il suo nome è anche legato ad altre formidabili interpretazioni in film memorabili come American Psycho, L’uomo senza sonno e The Figher. I suoi successi in qualità di attore lo rendono una degna aggiunta alla serie di Thor. Screen Rant ha raccolto tutto ciò che bisogna sapere sul personaggio di Gorr, che è tutto fuorché un semplice cattivo…

Le origini di Gorr nei fumetti

Creato da Jason Aaron ed Esad Ribić, Gorr è apparso per la prima volta nel fumetto Thor: God of Thunder #2, uscito nel gennaio 2015. La sua storia di origine risale a 3000 anni fa: abitava un pianeta sinistro, dove la sua gente pregava gli dei e cercava di sopravvivere ad una serie di dure condizioni. Quando la moglie e i figli di Gorr muoiono, insieme a sua madre, questi attraversa una crisi di fede e si scaglia contro i suoi onnipotenti protettori. Gorr viene castigato per le sue convinzioni non ortodosse e alla fine pianifica la sua vendetta sugli dei. Quando due di loro appaiono all’improvviso e combattono, Gorr approfitta dell’opportunità acquisendo – o meglio, “legandosi a” – un’arma chiamata All-Black, la Necrosapda. Gorr uccide il suo primo Dio e trascorre 2.000 anni a seminare il caos in tutto il cosmo.

Gorr alla fine arriva sulla Terra, dove incontra Thor e lo tortura mentre cerca di carpire informazioni sugli Asgardiani. Il cattivo imprigiona Shadrak, il dio delle bombe, e usa la sua intelligenza per creare la Godbomb, un esplosivo dalle dimensioni della luna che può uccidere ogni dio esistente. In realtà, Gorr utilizza il dispositivo come macchina in grado di viaggiare nel tempo, permettendogli così di affrontare un giovane Thor prima di viaggiare verso un futuro distopico. Alla fine, tre diverse versioni di Thor affrontano Gorr, trama che viene risolta nei fumetti incorporando il figlio del cattivo, Agar. 

I poteri di Gorr

I poteri di Gorr derivano direttamente dalla Necrospada, che consente l’immortalità e la fuga. Anche i simbionti della Marvel Comics discendono dall’arma All-Black. La Necrospada di Gorr gli conferisce abilità sovrumane e può usare la sua mente per evocare armi e armature. La Necrospada consente inoltre al cattivo di rigenerarsi, il che lo rende ancora più pericoloso.

Con la Necrospada, Gorr crea versioni alternative della moglie e del figlio morti come un modo per affrontare la sua solitudine perpetua. Il cattivo crea anche le sue guardie, chiamate Black Berserkers, che lo proteggono da Thor e lo rendono ancora più potente attraverso le loro sporche azioni. Come personaggio, la tragedia intrinseca è che Gorr disprezza gli dei onnipotenti e passa la sua vita a ucciderli, ma alla fine anche lui è qualcuno con un potere insondabile, specialmente se si considera la costruzione della Godbomb.

Il casting di Christian Bale

L’attore inglese Christian Bale è stato ufficialmente scelto per il ruolo di Gorr. In Thor: Love and Thunder, conferirà alla parte il legittimo potere di una star di serie A, insieme a una tecnica di metodo che senza dubbio renderà la sua interpretazione unica. Bale è stato candidato quattro volte all’Oscar e ha vinto la statuetta come miglior attore non protagonista per il suo ruolo dell’imprevedibile Dicky Eklund in The Fighter. L’attore ha interpretato il ruolo del serial killer Patrick Bateman nel cult del 2002 American Psycho, e ha recitato nella già citata trilogia de Il Cavaliere Oscuro. Negli ultimi anni, Bale ha interpretato Dick Cheney in Vice e Ken Miles in Le Mans ’66

Nonostante sia conosciuto come un attore “impegnato”, è perfettamente in grado di fondere il dramma con la commedia, il che è sicuramente un vantaggio quando si troverà a dover recitare al fianco di un attore come Hemsworth. Inoltre, Bale ha già lavorato con Portman – sua co-protagonista in Thor: Love and Thunder – per il film Knight of Cups di Terrence Malick.

Quale sarà la storia di Gorr in Thor 4?

Resta da vedere come Waititi si avvicinerà alla complessa storia di Gorr in Love and Thunder: potrebbe introdurre Bale in media res, durante una sequenza di battaglia, o adottare un approccio più lineare, andando magari indietro nel tempo e affrontare le sue origini. In ogni caso, la trama del MCU porterà inevitabilmente a uno scontro iniziale tra Gorr e Thor. E poiché Hemsworth continuerà a far parte del MCU a di là della Fase 4, Love and Thunder potrebbe lasciare Gorr in vita, gettando le basi per un’altra esplosiva resa dei conti in futuro.

Con il coinvolgimento di Bale nei panni di Gorr, Love and Thunder sarà un film sulle lotte di potere tradizionali dalla narrazione progressiva. C’è una dinamica intrigante lega Thor e Jane, per non parlare di Valchiaria, il primo supereroe LGBTQ del MCU. Per quanto riguarda Gorr, esiste per uccidere degli dei con ogni mezzo necessario e ha un retroscena profondamente tragico che lo renderà una figura particolarmente complicata, almeno se Bale attingerà al suo background completo. Tuttavia, Waititi potrebbe alla fine cercare umorismo negli aspetti più oscuri della storia del cattivo, proprio come ha fatto nel film JoJo Rabbit.

The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart, il trailer

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The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart, il trailer

THE BEE GEES: HOW CAN YOU MEND A BROKEN HEART è il primo documentario sulla leggendaria band autrice di oltre 1.000 canzoni e venti hit in testa alle classifiche e con più di 220 milioni di dischi venduti. Il film racconta l’ascesa dell’iconico gruppo, composto dai fratelli Barry, Maurice e Robin Gibb, la loro musica e l’evoluzione negli anni e include anche recenti interviste a Barry Gibb, Eric Clapton, Mark Ronson, Noel Gallagher, Lulu, Nick Jonas, Chris Martin e Justin Timberlake.

The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart

Marvel Icons Black Gold Collection

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Marvel Icons Black Gold Collection

Arriva una collezione senza precedenti: per la prima volta in Italia, Panini propone le iconiche card Black Gold! Esclusive, richiestissime e capaci di infiammare gli appassionati di sport negli Stati Uniti, le Black Gold sono card speciali da collezione impreziosite da dettagli e da una tiratura limitata che le rendono davvero uniche. E se negli USA i protagonisti assoluti sono le icone dello sport, la prima Black Gold Collection del nostro Paese è dedicata alle Marvel Icons.

Spider-Man, X-Men, Capitan America e tutti gli altri grandi nomi dell’Universo Marvel appariranno sulle 9 card della Marvel Icons Black Gold Collection, messe in palio mensilmente su Panini.it: 9 pezzi unici, resi disponibili ogni mese per 9 mesi, che faranno gola agli appassionati dei comics più amati. Ogni card è rigorosamente nera, impreziosita da un’icona dorata con il simbolo del personaggio a cui è dedicata, la cui storia è raccontata nel retro. A custodirla, un case di plastica a chiusura magnetica con sigillo Panini.

Per averle, un solo modo: tutti coloro che, dal 14 dicembre 2020 al 30 settembre 2021, effettueranno sul sito ufficiale Panini un ordine di almeno 100€ che includa obbligatoriamente 1 prodotto a marchio Marvel, riceveranno automaticamente la Marvel Icons Black Gold del mese (il regolamento completo dell’operazione a premi è su panini.it/regolamenti).

Questa la scansione delle uscite: Avengers (disponibile dal 14/12/2020 al 31/01/2021), Thor (dal 01/02 al 28/02), Capitan America (dal 01/03 al 31/03), Iron Man (dal 01/04 al 30/04), Hulk (dal 01/05 al 31/05), Spider-Man (dal 01/06 al 30/06), X-Men (dal 01/07 al 31/07), Fantastic Four (dal 01/08 al 31/08), Deadpool (dal 01/09/2021 al 30/09).

Siete pronti a conquistarle tutte? La collezione ha inizio!

Iron Man, Robert Downey Jr. ribadisce: “Sono andato avanti”

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Iron Man, Robert Downey Jr. ribadisce: “Sono andato avanti”

Robert Downey Jr. ha interpretato per la prima volta Tony Stark in Iron Man del 2008. Il suo viaggio lungo 11 anni è giunto al termine con Avengers: Endgame nel 2019. Ora, con l’annuncio di serie tv come Ironheart e Armor Wars destinate a Disney+, i fan sperano che l’attore possa tornare nei panni del miliardario filantropo, ma lo stesso ha di nuovo escluso la possibilità.

“Interpretare Tony/Iron Man è stato difficile. Ho scavato a fondo”, ha dichiarato Downey all’Hindustan Times in una nuova intervista in cui ha parlato proprio della possibilità di tornare a vestire i panni dell’eroe che ha regalato un nuovo slancio alla sua carriera. “Ho avuto un’incredibile corsa di 10 anni che è stata creativamente soddisfacente”.

“Ho fatto tutto quello che potevo con quel personaggio e ora posso fare altre cose. Ora, inizi a guardarti indietro e ti rendi conto che tutto questo fa parte del viaggio e le cose finiscono. Sono fortunato e sarò eternamente grato per essere arrivato dove sono. Ho avuto un’incredibile corsa di 10 anni con la Marvel che mi ha ispirato soprattutto da un punto di vista creativo. Ora ho molte più ambizioni e voglio fare cose che non ho fatto prima.”

Robert Downey Jr. non ha avuto ancora la fortuna che cercava dopo aver chiuso con il MCU, dal momento che Dolittle, il primo film post-Avengers, è stato un colossale flop. È possibile che l’attore possa riprendere il suo ruolo in una delle prossime serie Disney+, anche se ciò potrebbe offuscare l’eredità “cinematografica” del suo Iron Man.

Tuttavia, dovremmo rivedere il personaggio di Iron Man un’ultima volta nell’atteso Black Widow, che sarà ambientato tra gli eventi di Civil War e Infinity War. Anche se non è stato ancora confermato ufficialmente, è probabile che il personaggio di Tony Stark apparirà in un flashback.

Sky e Amazon annunciano una collaborazione, Now tv arriva su FireTv

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Sky e Amazon hanno annunciato oggi una nuova collaborazione a lungo termine grazie alla quale in Europa a partire da oggi Prime Video è disponibile sui dispositivi Sky Q e NOW TV, mentre l’app NOW TV sarà disponibili sui device Fire TV. Questa partnership permetterà ai clienti in Italia, Regno Unito, Irlanda, Austria e Germania di guardare le serie TV più premiate e chiacchierate, film e sport da Sky e Prime Video in un unico posto, giusto in tempo per Natale.

Con il debutto a dicembre di nuove serie Amazon Original come il survival-drama The Wilds e The Grand Tour: A Massive Hunt, questo accordo apre nuove opportunità di intrattenimento per i clienti di Sky e NOW TV, tutto in un unico posto. E giusto in tempo per Natale, gli appassionati di cinema avranno accesso ad un’ampissima selezione di film su Prime Video, tra nuove uscite e classici per la famiglia, tra cui anche Borat Subsequent Moviefilm, Uncle Frank e I’m Your Woman per una maratona cinematografica.

“Siamo felici di portare l’app di Prime Video sui device Sky Q e NOW TV in tempo per le feste” ha dichiarato Jay Marine, Vice President, Prime Video Worldwide. “Con l’inverno in arrivo e con la nostra nuova serie da binge-watching The Wilds pronta al debutto, questo è il momento perfetto per i clienti Sky per recuperare i nostri show Prime Video pluri-premiati, film e sport. Inoltre, con NOW TV in arrivo su Fire TV – i clienti in Italia non hanno mai avuto tanta scelta su cosa vedere, in qualunque modo lo stiano vedendo”.

Stephen van Rooyen, EVP e CEO UK & Europe di Sky ha dichiarato: “Questo è un regalo di Natale che facciamo in anticipo ai nostri abbonati Sky Q che quest’anno sul box troveranno ad attenderli l’app Prime Video. Senza mai uscire da Sky Q, potranno passare direttamente dall’ultima stagione di Fargo su Sky Atlantic a The Boys su Prime Video. Questo accordo inoltre, permetterà ad ancora più persone di accedere alla nostra formidabile app NOW TV attraverso i dispositivi Amazon Fire TV”.

Maximo Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia commenta: “Grazie a questa collaborazione, Sky Q è sempre più il punto di riferimento per chi vuole avere in unico posto l’ampia scelta di contenuti targati Sky, le principali app in streaming e un’esperienza di visione semplice e coinvolgente. Tutto questo rende molto più facile ai nostri abbonati trovare i contenuti che amano di più, semplificandogli la vita”.

In Italia, Regno Unito e Irlanda l’app di Prime Video sarà disponibile su NOW TV e sui device Sky Ticket in Germania dal 14 dicembre. L’app di NOW TV sarà disponibile su selezionati dispositivi Fire TV e sulle smart TV Fire TV Edition nel Regno Unito dal 14 dicembre, mentre in Italia, Iralnda, Austria e Svizzera nei primi mesi del 2021 e così anche per con Sky Ticket in Germania.

Vedere Prime Video su Sky Q è semplice

Gli abbonati Sky Q troveranno Prime Video nella sezione App o pronunciando “Apri Prime Video” nel loro telecomando vocale per poi associare il proprio account Prime Video a Sky Q. Gli Amazon Original da non perdere saranno visibili sulla Home di Q accanto ai contenuti Sky e Netflix rendendo facilissimo scegliere cosa vedere. Nel 2021, gli abbonati potranno aspettarsi sempre più integrazioni, e sarà anche possibile cercare i contenuti di Prime Video, tra cui serie e film, usando il controllo vocale di Q. Gli abbonati Sky che non sono ancora clienti Prime possono registrarsi attraverso l’app di Amazon Prime Video per avere un periodo di prova gratuito di 30 giorni.

NOW TV sui dispositivi Amazon Fire TV in Italia

L’app di NOW TV sarà disponibile sui dispositivi Fire TV da inizio 2021 con il roll-out su Fire TV Stick, Fire TV Stick Lite e Fire TV Stick 4K. Sui dispositivi Fire TV sarà facile trovare NOW TV, gli abbonati NOW TV potranno scaricare l’app e accedere alle produzioni Sky Original, ai più importanti appuntamenti di Sky Sport e ai migliori film per tutta la famiglia su Sky Cinema. I clienti Fire TV che non sono ancora clienti NOW TV potranno abbonarsi ai pass Cinema ed Entertainment e Sport sul sito nowtv.it.

Star Wars: Rogue Squadron, Patty Jenkins conferma che sarà una storia originale

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Lo scorso weekend siamo stati letteralmente invasi dagli annunci circa i futuri piani della Disney in occasione dell’Investor Day 2020. Tra i numerosi progetti annunciati da parte della Lucasfilm, figura anche Rogue Squadron, il nuovo film della saga di Star Wars che è stato ufficialmente affidato a Patty Jenkins, regista di Wonder Woman e dell’atteso sequel Wonder Woman 1984.  

È chiaramente un progetto a cui la regista è particolarmente affezionata e durante una recente intervista con IGN, Jenkins ha confermato che questa avventura presenterà una storia originale piuttosto che essere basata sui videogiochi. Ciononostante, ci saranno comunque degli spunti dal materiale originale e dai tanti romanzi dell’universo che hanno raccontato del gruppo di piloti.

“Nel film Star Wars: Rogue Squadron faremo qualcosa di originale, nonostante ci sarà una grande influenza dai videogiochi e dai libri. Ci sono molte cose da sapere e da capire sulla grandezza di tutte quelle produzioni, ma sì, sarà una storia originale e non vedo l’ora di lavorarci.”

Il videogioco originale è stato sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7 dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike.

Rogue Squadron arriverà nelle sale americane a dicembre 2023.

Justice League: portate a termine le indagini dopo le accuse di Ray Fisher

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Attraverso una dichiarazione ufficiale (via CBM), WarnerMedia ha affermato di aver portato a termine le indagini in merito alle affermazioni di Ray Fisher circa alcuni presunti comportamenti scorretti da parte di Joss Whedon e della produzione durante le riprese di Justice League. La dichiarazione recita: “L’indagine della WarnerMedia sul film Justice League si è conclusa e sono state prese misure correttive.”

Non è chiaro cosa possa comportare questa “azione riparatrice”, ma è possibile che la recente decisione di Joss Whedon di abbandonare The Nevers della HBO possa essere stata parte delle conseguenze. Dopo la dichiarazione da parte di WarnerMedia, Fisher ha condiviso i suoi pensieri via Twitter e ha lasciato intendere che altre ripercussioni potrebbero arrivate, nonostante Joss Whedon, Geoff Johns e Jon Berg non siano più coinvolti con DC Films.

L’attore ha sottolineato che “ci sono ancora conversazioni da fare e risoluzioni che devono essere trovate”, suggerendo che la questione potrebbe non essersi ancora del tutto risolta. Quello che accadrà, resta da vedere. Nel frattempo, Fisher ha completato (o dovrebbe essere in procinto di completare) le riprese della Snyder Cut di Justice League, che arriverà su HBO Max il prossimo anno. Si vocifera che l’attore tornerà ad interpretare Cyborg anche in The Flash di Andy Muschietti, ma ad oggi non esiste ancora una conferma ufficiale.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Il Signore degli Anelli: Peter Jackson rivela la sua scena preferita

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Il regista de Il Signore degli Anelli, Peter Jackson, ha rivelato la sua scena preferita della trilogia. Jackson è stato il regista di tutti e tre i film de Il Signore degli Anelli basati sull’epico romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien. Il terzo film della trilogia di Jackson, Il ritorno del re, detiene il record – insieme a Ben-Hur e Titanic – per il maggior numero di Oscar vinti (ben 11). La trilogia ha ufficialmente rivitalizzato il genere fantasy e influenzato prodotti quali Game of Thrones.

Con l’annunciata serie Amazon in arrivo che sarà ambientata durante la Seconda Era della Terra di Mezzo e la recente rimasterizzazione in 4K dei film originali, l’interesse per la trilogia di Jackson si sta lentamente riaccendendo. Sebbene lo show Amazon sia ancora lontano, la trilogia cinematografica è comunque riuscita a rimanere sotto gli occhi del pubblico grazie all’incredibile lavoro svolto tanto sul piano tecnico quanto su quello narrativo. Tutti e tre i film della trilogia originale rasentano la perfezione e, sebbene la versione 4K abbia generato alcune controversie, i fan continueranno a discutere sulla trilogia negli anni a venire.

In un’intervista durante il Late Show di Stephen Colbert (via Screen Rant), Peter Jackson ha rivelato la sua scena preferita dell’intera trilogia. Colbert, noto fan de Il Signore degli Anelli, ha evitato di chiedere al regista il suo capitolo preferito e lo ha invece convinto la sua scena preferita. Si tratta di una scena che si trova all’inizio del secondo film, Le due torri, e che ha come protagonista Gollum. Jackson ha spiegato che quel film aveva bisogno di una scena che spiegasse nel dettaglio la doppia personalità di Gollum: per questo ha scelto la scena in cui lo Hobbit si batte per decidere se uccidere o meno Frodo e Sam e rubare l’anello per se stesso. La scena è stata scritta e diretta dal partner di Jackson nel lavoro e nella vita, Fran Walsh.

“Stavamo girando Le Due Torri e dovevamo introdurre Gollum. Una cosa fondamentale riguardo al personaggio è che la maggior parte delle persone sa che è Sméagol e che è Gollum. È come se fosse scisso. Tuttavia, non avevamo una scena in cui si percepivano davvero queste due personalità. Sapevamo che ne avevamo bisogno, ma non avevamo tempo per girarla. Quindi Fran ha scritto una scena in cui Sam e Frodo dormono: così potevamo avere semplicemente della masse nel letto, senza avere per forza Elijah e Sean. Non avevamo nessuna che la dirigesse, quindi ho detto a Fran: ‘L’hai scritto tu, dovresti girarla tu’. Così è venuta un giorno e ha scritto e diretto una scena che è diventata piuttosto famosa ora.”

Thor: Love and Thunder, il legame tra Gorr il Macellatore di Dei e Venom

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Finalmente è stato confermato che Christian Bale interpreterà Gorr il Macellatore di Dei nell’attesissimo Thor: Love and Thunder. Come portato alla luce da Screen Rant, nei fumetti il personaggio ha un forte legame con Venom. L’ex Batman della trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan si unirà ufficialmente al MCU nella Fase 4. Il casting di Bale in Thor 4 era stato anticipato diversi mesi fa, ma all’epoca l’identità del suo personaggio non era stata resa nota.

Ciò ha portato i fan a speculare in maniera ossessiva su quale eroe o cattivo il premio Oscar avrebbe potuto interpretare nel quarto film in solitaria del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Alcune tra le teorie più accreditate volevano che Bale potesse interpretare Beta Ray Bill o Adam Warlock, nonostante in molti sperassero di vederlo nei panni del villain principale del film. Secondo altri, invece, Bale avrebbe prestato il volto a Dario Agger, il capo della Roxxon che si trasforma in Minotauro. Tuttavia, i Marvel Studios hanno ora confermato che Bale interpreterà il cattivo noto come Gorr il Macellatore di Dei, uno dei principali antagonisti della serie “Thor” di Jason Aaron, il cui scopo principale – come si evince dal nome stesso – è quello di uccidere gli Dei.

Gorr il Macellatore di Dei proviene da un pianeta alieno: egli credeva nella preghiera agli dei ma, dopo la morte di tutta la sua famiglia, ne ha rinnegato l’esistenza. Venne scacciato dalla sua gente e lasciato a vagare da solo nel deserto. Fu qui che vide due dei combattere e uno chiese l’aiuto di Gorr per sconfiggere l’altro. A causa della devastazione che ha vissuto, la consapevolezza che gli dei esistono ha solo alimentato l’odio di Gorr nei loro confronti. Fu allora che una massa tutta nera si unì a Gorr e formò una nuova arma, All-Black, la Necrospada, che Gorr usò per uccidere il dio. Mentre Gorr ha continuato a uccidere molti altri dei, la storia delle sue origini lo collega direttamente al popolare antieroe Venom della Marvel

Thor: Love and Thunder si collegherà direttamente a Venom con Tom Hardy?

La Marvel Comics avrebbe poi rivelato che la massa con cui Gorr entrò in contatto faceva parte della razza del simbionte Klyntar. Il simbionte di Gorr, All-Black, è il primo creato da Knull e si è formato dall’ombra dell’antica divinità cosmica. Knull è anche responsabile della creazione del simbionte che si lega a Peter Parker per creare il costume nero Spider-Man in “Secret Wars” e, successivamente, si è anche connesso con Eddie Brock per diventare Venom. Finora, il MCU non ha ancora avuto a che fare con alcun simbionte, principalmente perché si tratti di personaggi fortemente legati all’universo Sony, ma ora Thor: Love and Thunder potrebbe far connettere i due mondi.

In base a come Thor 4 spiegherà le origini di Gorr il Macellatore di Dei e la storia di All-Black, il simbionte potrebbe spianare la strada per l’ingresso di Venom nel MCU. Tom Hardy ha già interpretato Venom nel film del 2018 e lo farà di nuovo nell’atteso sequel Venom: Let There Be Carnage. In effetti, un fumetto tie-in di Venom ha già confermato il legame del simbionte del film con Klyntar. Inoltre, non sono mancate in questi mesi le voci secondo cui Venom possa apparire in Spider-Man 3 o che lo Spider-Man di Tom Holland possa apparire nel sequel di Venom. Sebbene entrambi i film usciranno prima di Thor: Love and Thunder, è possibile che l’avventura cosmica di Taika Waititi possa consolidare la connessione tra Gorr e Venom per rafforzare i legami del personaggio con il MCU.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Star Wars: The Acolyte sarà la serie creata da Leslye Headland

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Star Wars: The Acolyte sarà la serie creata da Leslye Headland

Si intitolerà Star Wars: The Acolyte la nuova serie tv dell’universo di Star Wars creata e prodotta da Leslye Headland la creatrice della strabiliante serie Russian Doll, nominata agli Emmy Award. La serie è stata annunciata questo fine settimana durante l’evento con gli investitori di Disney.

The Acolyte è un thriller misterioso che porterà il pubblico in una galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica.  La Headland scriverà, sarà produttore esecutivo e sarà lo showrunner della serie che dovrebbe debuttare su Disney+ nel 2023.

In merito ai protagonisti della serie attualmente non si sa molto anche se il noto sito americano Variety in aprile aveva rivelato il progetto, sostenendo che lo show sarebbe stato incentrato sulle donne e che si svolgerà in una nuova parte della timeline di Star Wars.

Batman v Superman: Zack Snyder sta lavorando a una versione IMAX rimasterizzata

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Zack Snyder distribuirà una nuova versione di Batman v Superman: Dawn of Justice prima dell’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Batman v Superman del 2016 è il secondo capitolo del DC Extended Universe, dopo L’uomo d’acciaio del 2013. Il film ha riunito il Superman di Henry Cavill, il Batman di Ben Affleck e la Wonder Woman di Gal Gadot. Oltre al trio principale, il film è stato interpretato anche da Amy Adams, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Holly Hunter e Jeremy Irons.

Il film ha riunito tre dei più grandi eroi della DC. La versione cinematografica durava ben 152 minuti, ma in seguito Snyder ha distribuito Batman v Superman: Ultimate Edition, con il minutaggio originale di oltre tre ore. All’epoca dell’uscita in sala, il film è stato accolto molto male dalla critica, ma è stato rivalutato proprio in seguito all’uscita della Ultimate Edition. Il tono cupo di Batman v Superman è stato fortemente divisivo, ma il film è stato fondamentale per lo sviluppo del DCEU.

Ora, come rivelato da Zack Snyder su Vero, il regista sta lavorando ad una versione rimasterizzata del film. Nella didascalia che ha accompagnato il post, il regista ha parlato anche di “nuove immagini”: non sappiamo al momento se la nuova versione includerà effettivamente scene inedite o semplicemente delle estensioni di fotogrammi già presenti nei tagli precedenti. Snyder ha confermato che la nuova versione di Batman v Superman verrà rilasciata prima dell’arrivo su HBO Max della Snyder Cut di Justice League. L’intero film verrà rimasterizzato in formato IMAX: il regista ha anticipato che sarà disponibile sia su HBO Max che – probabilmente – in formato home video.

L’originale Batman v Superman ha gettato le basi per il futuro del DCEU, con alcune storyline che sono state ulteriormente esplorate e altre che, purtroppo, sono finite nel dimenticatoio. Non è chiaro se la nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo taglio di Justice League, che ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Cassie Lang si trasformerà in Stature?

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Kathryn Newton, che di recente è stata confermata nel cast di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ha accennato al fatto che il suo personaggio, ossia Cassie Lang, potrebbe diventare Stature. Il terzo capitolo delle avventure di Scott Lang riuscirà gran parte del cast di Ant-Man and the Wasp: oltre a Paul Rudd ed Evangeline Lilly, infatti, ritroveremo anche Michael Douglas e Michelle Pfeiffer.

Sebbene il film non abbia ancora una data di uscita ufficiale, sembra probabile che uscirà nel 2022 o nel 2023. In occasione dell’Investor Day 2020, i Marvel Studios hanno svelato i primi dettagli ufficiali sul cinecomic, incluso il titolo ufficiale e il fatto che l’attore Jonathan Majors interpreterà il villain principale, Kang il Conquistatore. Per quanto riguarda invece Newton, l’attrice vestirà i panni di Cassie Lang, ereditando il ruolo dalla collega Emma Fuhrmann, che aveva prestato il volto al personaggio in Avengers: Endgame. Nei primi due film di Ant-Man, invece, la giovane Cassie è stata interpretata da Abby Ryder Fortson.

Il personaggio non è ancora diventato Stature o Stinger, le sue due diverse personalità nei fumetti. Tuttavia, il recasting ha portato alla speculazione che Cassie possa effettivamente trasformarsi in Ant-Man and the Wasp: Quantumania e ora pare che la stessa Newton abbia accennato alla cosa. Attraverso il suo account Instagram, infatti, l’attrice ha postato il video dell’annuncio ufficiale del terzo Ant-Man in occasione dell’Investor Day. Tuttavia, è la didascalia che ha accompagnato il video ad aver catturato l’attenzione: non soltanto, infatti, ha scritto: “La scorsa notte ho sognato di essere un supereroe”, ma tra gli hashtag impiegati figura anche #Stature.

Sebbene non sia una conferma ufficiale, a questo punto è molto probabile che Cassie diventerà Stature in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Inoltre, è da parecchio che si parla della possibilità che Cassie si unisca a suo padre e diventi ufficialmente un supereore. Già un concept art di Ant-Man and the Wasp aveva mostrato il personaggio che sfoggiava il suo costume, quindi è evidente che i Marvel Studios stessero considerando l’idea già per il sequel, nonostante all’epoca il personaggio fosse ancora giovane.

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Douglas e Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

EFA 2020: Un altro giro è il miglior film europeo. Tutti i vincitori

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Moderato dal presentatore TV tedesco Steven Gätjen e presentato dal Direttore uscente degli EFA Marion Döring, dal Presidente degli EFA Mike Downey, dal neo eletto Presidente Agnieszka Holland e dal Presidente uscente Wim Wenders, nell’appuntamento di ieri sera con il GRAN FINALE degli EFA 2020 sono stati annunciati i vincitori delle categorie EFA Award for Innovative Storytelling, Documentario EuropeoAttrice Europea, Attore Europeo, Sceneggiatore Europeo, Regista Europeo e Film Europeo.

Gli oltre 3800 membri dell’European Film Academy – professionisti del cinema di tutta Europa – hanno votato per i vincitori delle varie categorie.

La European Film Academy ed EFA Productions si congratulano con i vincitori:

FILM EUROPEO 2020:
UN ALTRO GIRO
DRUK
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

EUROPEAN DISCOVERY 2020 – Premio FIPRESCI:
SOLE 
DIRETTO DA Carlo Sironi

DOCUMENTARIO EUROPEO 2020:
COLLECTIVE
COLECTIV
DIRETTO DA Alexander Nanau

REGISTA EUROPEO 2020:
Thomas Vinterberg per UN ALTRO GIRO

ATTRICE EUROPEA 2020:
Paula Beer in UNDINE: UN AMORE PER SEMPRE

ATTORE EUROPEO 2020:
Mads Mikkelsen in UN ALTRO GIRO

SCENEGGIATORE EUROPEO 2020:
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per UN ALTRO GIRO

Il Board dell’EFA ha poi presentato la nuova categoria:

EFA AWARD FOR INNOVATIVE STORYTELLING:
Mark Cousins
Per WOMEN MAKE FILM: A NEW ROAD MOVIE THROUGH CINEMA
Con questo riconoscimento la European Film Academy desidera rendere omaggio al rivoluzionario documentario prodotto da Hopscotch Films, un’odissea di 14 ore che fa conoscere allo spettatore molte, sorprendenti e spesso trascurate, autrici di cinema. Utilizzando circa un migliaio di estratti di film di tredici decenni e sei continenti, Mark Cousins indaga su come i film sono stati fatti, girati e montati; come le storie abbiano preso forma e come il cinema ritragga la vita, l’amore, la politica, lo humor e la morte, attraverso l’avvincente obiettivo di alcuni dei più grandi registi al mondo – tutte donne. Quest’anno per la prima volta gli EFA hanno annunciato anche le nomination per il LUX European Audience Film Award, presentato dal Parlamento Europeo e dalla European Film Academy in collaborazione con la Commissione Europea e Europa Cinema.

I NOMINATI PER IL LUX EUROPEAN AUDIENCE FILM AWARD:UN ALTRO GIRO
DRUK
Danimarca, Olanda, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

COLLECTIVE
COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka Kastelocova

CORPUS CHRISTI
BOŻE CIAŁO
Polania, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham

SUL SITO UFFICIALE DEGLI EFA TUTTI I VINCITORI

I tre film nominati saranno sottotitolati in tutte le 24 lingue dell’Unione Europea e resi disponibili a un pubblico il più vasto possibile. Dopo un periodo di “guarda e vota” (da metà dicembre a metà aprile) durante il quale sarà possibile votare i film sul sito www.luxaward.eu, il vincitore del nuovo premio sarà decretato dal grande pubblico e dai membri del Parlamento Europeo (ognuno inciderà per il 50%) e sarà annunciato dal Parlamento Europeo, durante una cerimonia dedicata,  il 28 aprile 2021.

#luxaward

Sound of metal, recensione del film con Riz Ahmed e Olivia Cooke

Sound of metal, recensione del film con Riz Ahmed e Olivia Cooke

Il regista, sceneggiatore e montatore americano Darius Marder, che esordì dietro la macchina da presa con il documentario Loot nel 2008 e firmò poi il soggetto e la sceneggiatura di Come un tuono, torna oggi a dirigere per affrontare con tatto, ma anche con realismo, il tema della disabilità.

La trama di Sound of metal

Ruben, Riz Ahmed, è il batterista di un gruppo noise rock, capitanato dalla sua compagna Lou, Olivia Cooke, alla voce. Una sera, durante un concerto, nel bel mezzo di un tour, Ruben si rende conto di avere dei seri problemi di udito. Pian piano il disturbo si fa sempre più frequente e Ruben si rivolge a uno specialista, il quale gli comunica la natura irreversibile di questo disturbo, che lo ha già portato a perdere quasi l’80 per cento dell’udito. L’unica soluzione sarebbe un impianto cocleare, troppo costoso per Ruben e dunque al momento impraticabile. Lui e Lou devono perciò decidere il da farsi. Lou propone a Ruben di farsi aiutare da Joe, Paul Raci, che guida una comunità per persone sorde, per abituarsi a gestire questa nuova situazione, mentre lei lo aspetterà. Inizialmente riluttante, Ruben inizia un percorso che lo porterà ad accettare la sua condizione e cominciare una nuova vita.

Il cast di Sound of metal

Sound of Metalè la storia di una coppia alle prese con un evento traumatico, capace di sconvolgere la vita di chiunque. Per impersonare i due protagonisti, il regista sceglie Riz Ahmed, attore anglo-pakistano, nonché rapper col nome di Riz MC, che si era fatto conoscere al pubblico internazionale interpretando il ruolo principale ne Il fondamentalista riluttante nel 2012; poi con la mini-serie tv The Night of – Cosa è successo quella notte?, guadagnando un Emmy Award. A lui l’arduo compito di rappresentare lo spaesamento e la profonda frustrazione, il senso di impotenza che si prova nell’affrontare una malattia o una disabilità grave. Riesce a farlo con aderenza, in modo convincente, anche grazie a una regia che rifugge dai patetismi.

Accanto a lui c’è Olivia Cooke, giovane attrice inglese già nel cast di La vita in un attimo e Ready Player One, che qui veste i panni della dolce e fragile Lulu, trovando una buona sintonia con Ahmed. Nel cast però troviamo anche Paul Raci, attore in svariate serie tv  ed esperto nel linguaggio dei segni, che interpreta Joe e sarà una figura di riferimento nella nuova realtà che il protagonista si trova ad affrontare,  Lauren Ridloff nel ruolo dell’insegnante Diane, e Mathieu Amalric, interprete di numerose pellicole, scelto più volte da registi come Roman Polanski  (Venere in pelliccia, L’ufficiale e la spia) e Julian Schnabel (Lo scafandro e la farfalla e Van Gogh- Sulla soglia dell’eternità), ma anche nel cast di Quantum of Solace e Grand Budapest Hotel. L’attore veste qui i panni del padre di Lou, Richard Berger, che ha un rapporto conflittuale con la figlia, segnato da eventi traumatici.

Sound of metal, viaggio nell’interiorità di un uomo tra musica e silenzio 

Darius Marder, autore del soggetto del film assieme a Derek Cianfrance e della sceneggiatura con Abraham Marder, sceglie di affrontare il tema della sordità, della disabilità, con delicatezza e al tempo stesso con realismo. Il personaggio principale è un ex eroinomane, piuttosto spiantato. Il suo linguaggio è spesso ruvido ed esplicito, ma Ruben è un bravo ragazzo. È già riuscito a riscattarsi una volta, uscendo dalla dipendenza attraverso la musica, il suo talento per la batteria, e il suo amore per Lou, ragazza altrettanto problematica. Ora è messo di nuovo a dura prova dalle vicende della vita.

Il film si apre con il contrasto tra musica e silenzio ed il lavoro sul suono ne è il fulcro. Ruben e Lou col loro gruppo suonano noise rock e post punk, più che metal. Dunque il “sound of metal” del titolo è un generico riferimento alla musica rumorosa, alle percussioni scatenate della batteria di Ruben, ma è anche un doppio senso che indica il suono metallico prodotto dall’impianto cocleare. Il punto di vista scelto dal regista, infatti, è proprio quello del ragazzo. Chi guarda il film sente i suoni lontanissimi come li sente lui, o sente il suo stesso silenzio, o il suono metallico prodotto dall’impianto cocleare. E si domanda cosa significhi, ancor più per un musicista, sentire i suoni così, sentire la voce della sua donna che canta irrimediabilmente artefatta. Come si possa sentire il protagonista. Ruben è spaventato, perde tutti i suoi punti di riferimento e deve ricrearsi da zero un mondo nuovo, non potendo più contare su ciò che dava senso alla sua vita: la musica, suonare la batteria. Deve reimparare a vivere. Riz Ahmed interpreta bene lo spaesamento, la rabbia, la frustrazione del protagonista, come l’illusione o la speranza, dipende dai punti di vista, di poter presto uscire da quella condizione e tornare alla sua vita di prima. Far vivere allo spettatore il mondo alla maniera di Ruben, portandolo a misurarsi con questa condizione, consente l’immedesimazione e l’empatia col personaggio da parte del pubblico, oltre a rendere tutta la vicenda vivida e realistica.

Ciò su cui il regista intende soffermarsi, però, senza inutili pietismi o retorica, ma cercando di immergersi nel quotidiano con delicatezza e rigore, non è la disabilità in sé. Il problema non sono le orecchie, come dice Joe a Ruben in uno dei loro primi incontri, ma la testa, o meglio la mente. È questa che guarda al passato e ne ha nostalgia, che ha difficoltà ad accettare che non possa più tornare. È questa che si oppone al cambiamento. È proprio su questa che bisogna agire, portandola alla scoperta di un mondo senza dubbio diverso da quello che si conosceva prima, ma ugualmente bello da vivere e da scoprire, con nuove passioni e ancora tante possibilità di esprimere comunque sé stessi.

Nonostante un passaggio narrativo un po’ troppo brusco, grazie a un buon equilibrio generale e a una buona alchimia tra gli interpreti Sound of metal traccia un percorso nel quale è facile riconoscersi perché, per motivi diversi, a molti sarà capitato nella vita di dover ricominciare, di dover imparare ad accettare ciò che si è e ciò che non si è più. E suggerisce che in questi casi la cosa migliore da fare sia lasciar andare il passato e abbracciare il cambiamento.

Dove vederlo in streaming

Sound of metal è una produzione Amazon Studios Original, Stage 6 Films, Caviar e Flat 7 Production con Ward Four ed è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 4 dicembre.

Charlie’s Angels: trama, cast e sequel del film con Cameron Diaz

Charlie’s Angels: trama, cast e sequel del film con Cameron Diaz

Considerata una delle serie televisive più importanti degli anni Settanta e Ottanta, Charlie’s Angels si è in particolar modo affermata per il suo aver inserito personaggi femminili in un genere per lo più caratterizzato da protagonisti maschili. Ad anni di distanza dalla sua conclusione, nel 2000, è arrivato al cinema il primo film dedicato a tale franchise, intitolato naturalmente Charlie’s Angels. Configuratosi come una diretta prosecuzione di quanto narrato nella serie, con una nuova generazione di Angeli, il film è diretto da McG, noto per i suoi film d’azione. Anche in questo caso, infatti, la storia promette grande intrattenimento e numerosi momenti comici.

Interpretato da tre splendide attrici, in quel momento all’apice della loro carriera, il film ha così permesso di aggiornare quanto intrapreso dalle serie, consegnando la storia delle tre agenti speciali ad una nuova generazione di spettatori. Per conquistare maggiori attenzioni, inoltre, i produttori decisero di sacrificare gli elementi drammatici presenti nella serie per dare maggior spazio alle acrobatiche sequenze e alle situazioni comiche che si generano nel corso della storia. Pur se accolto da recensioni talvolta discordanti, Charlie’s Angels si è affermato come un piccolo cult, nonché titolo importante per il suo genere di riferimento.

Al momento dell’arrivo in sala, infatti, il film si affermò come un buon successo economico, arrivando ad incassare circa 264 milioni di dollari a fronte di un budget di 93. Tale risultato permise così di dar vita ad ulteriori film dedicati ai personaggi qui protagonisti, ormai facenti parte dell’immaginario comune. Prima di intraprendere la visione di questo primo film, però, è consigliabile approfondire ulteriormente elementi come la trama e il cast. Proseguendo qui nella lettura sarà così possibile scoprire tutto ciò, come anche le piattaforme streaming dove poter ritrovare il titolo.

La trama del film

Protagoniste del film sono Alex, Natalie e Dylan, tre agenti speciali dotate di sofisticate tecnologie e di grande abilità con le arti marziali. Queste sono al servizio del misterioso Charlie, proprietario della Charles Townsend Investigation, il quale le contatta solamente attraverso il suo assistente Bosley, affidando loro importanti missioni. Il nuovo compito che le tre si trovano ora a dover svolgere prevede l’individuazione di Eric Knox, un genio dei software autore di un rivoluzionario sistema di riconoscimento vocale. Questi sembra infatti essere stato rapito da Roger Corwin, proprietario di una società di comunicazioni satellitari. Intraprendendo le loro indagini, le tre capiranno però ben presto di come dietro tutto ciò vi sia un’operazione più grande e minacciosa, che rischia di minare la pace mondiale.

Charlie's Angels cast

Charlie’s Angels: il cast del film

Per dare nuova vita alle tre protagoniste del film era assolutamente necessario affidarsi ad attrici che potessero risultare credibili in quei ruoli, e allora stesso tempo apportare il carisma giusto ai personaggi. Numerose celebri interpreti furono considerate per questi ruoli, tra cui Julia Roberts, Angelina Jolie, Milla Jovovich e Jada Pinkett Smith. Alla fine, però, ad ottenere la parte sono state Lucy Liu, nei panni di Alex, Cameron Diaz, nei panni di Natalie, e Drew Barrymore, in quelli di Dylan. La Barrymore inoltre ricoprì per il film anche il ruolo di produttrice, sostenendolo economicamente. Per dar vita ai tre angeli, le attrici dovettero sottoporsi ad un lungo periodo di addestramento, specializzandosi anche nel combattimento e nelle armi marziali. Ciò permise loro di poter risultare ulteriormente realistiche nelle loro interpretazioni, poi particolarmente lodate.

A dare voce al misterioso Charlie, invece, è l’attore John Forsythe. Questi era noto per aver già dato voce allo stesso personaggio della serie televisiva, riprendendo dunque qui il ruolo. Nei panni del suo braccio destro Bosley si ritrova invece Bill Murray, mentre il geniale Eric Knox ha il volto dell’oggi premio Oscar Sam Rockwell. Tom Green è Chad, il compagno di Dylan, mentre Luke Wilson è Pete Kominsky, interesse amoroso di Natalie. Matt LeBlanc, celebre per il ruolo di Joey nella sit-com Friends, è il compagno di Alex. Tim Curry, noto per aver dato volto al pagliaccio Pennywise nella serie It, dà invece qui vita a Roger Corwin, tra i villain del film. Crispin Glover, invece, è Il Secco. Personaggio particolarmente criptico, questo aveva originariamente diverse battute all’interno del film. Poiché Glover trovava queste insoddisfacenti, però, decise di rendere muto il personaggio, accentuando la sua aura di mistero.

Charlie’s Angels: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, i produttori decisero da subito di realizzarne un sequel. Arrivato al cinema nel 2003 con il titolo di Charlie’s Angels – Più che mai, questo vedeva nuovamente gli attori del primo titolo riprendere i rispettivi ruoli, con anche diversi nuovi ingressi di rilievo nel cast. Con un budget di 120 milioni, il film segnò un altrettanto soddisfacente incasso arrivando ad un totale di circa 260. Soltanto nel 2019 è poi stato realizzato un terzo film della serie. Questo, diretto da Elizabeth Banks, è un diretto sequel dei primi due titoli, ma presenta una nuova generazioni di Angeli, interpretate qui dalle attrici Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Charlie’s Angels grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 12 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Troppa grazia: trama, cast e location del film con Alba Rohrwacher

Affermatosi grazie ai film Non pensarci e La felicità è un sistema complesso, il regista Gianni Zanasi porta al cinema nel 2018 il film Troppa grazia (qui la recensione), che si muove in equilibrio tra commedia surreale e riflessione spirituale. Protagonista di questo è una giovane donna che si scopre in grado di comunicare con la Vergine Maria, la quale le affida un compito ben preciso. Zanasi, qui anche sceneggiatore, riesce a costruire un’ironia intelligente sulla religione e sul metafisico, conferendo a questi elementi una concezione antropologica in grado di renderli meno estranei.

Ne scaturisce una riflessione su ciò a cui siamo disposti a credere o meno, su quella grazia che può essere molto più concreta di quanto si immagina, identificandola nel paesaggio che ci circonda. Presentato in anteprima al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio Label Europa Cinema, il film ha poi ottenuto buoni risultati anche al box office, dove ha incassato poco più di un milione di euro. Merito di questo successo, oltre alla regia di Zanasi, è anche la partecipazione di diversi tra i più noti attori del panorama cinematografico italiano.

Con una colonna sonora curata da Niccolò Contessa, cantante del gruppo I Cani, Troppa grazia è un titolo decisamente anomalo all’interno della produzione nazionale, sfoggiando un linguaggio e un modo di fare cinema ormai peculiarità di pochi. Tutto ciò lo porta ad essere un piccolo gioiellino da non perdere assolutamente. Prima di procedere nella visione, però, proseguendo qui nella lettura si potranno approfondire ulteriori dettagli circa la trama, il cast e le belle location del film. Si vedrà infine dove è possibile ritrovare il titolo in televisione o per una comoda visione in streaming.

La trama del film

Protagonista del film è Lucia, una geometra che tenta di arrivare a fine destreggiandosi tra mappature e indagini catastali. Al di là del lavoro, però, si trova a dover fare i conti con la fine della sua relazione con Arturo e con l’adolescenza della figlia Rosa. A sconvolgere ulteriormente il suo equilibrio arriva un nuovo lavoro affidatole da Paolo, imprenditore della zona legato all’amministrazione comunale. Lucia è così incaricata di condurre una serie di verifiche sul terreno dove dovrà sorgere “L’Onda”, una maestosa opera edilizia, destinata però a deturpare il panorama collinare della zona. Svolgendo quanto richiestole, però, Lucia si accorge di alcune irregolarità, ma non è questo a preoccuparla più di tutto.

Lucia si trova infatti ad imbattersi in una strana donna di ignota provenienza. Credendola una profuga, decide inizialmente di ignorarla, ma nel momento in cui questa le apparirà davanti anche dentro casa sua, capirà che qualcosa di più grande è in atto. La misteriosa donna si presenta infatti come la Vergine Maria, e chiede a Lucia di andare dagli uomini e costruire una chiesa là dove le è apparsa la prima volta. Incredula per quanto le sta accadendo, Lucia dovrà prima fare i conti con ciò che crede vero o falso, decidendo infine di intraprendere la sua personale battaglia per la salvezza di quella terra. Opporsi agli imprenditori sarà però un compito tutt’altro che semplice, ma con il divino dalla sua parte Lucia non si fermerà davanti a nulla.

Troppa grazia cast

Troppa grazia: il cast del film

Per dar vita ai principali protagonisti, era assolutamente necessario per il regista trovare interpreti carismatici e in grado di dar vita alla complessa personalità di questi. Ad interpretare Lucia vi è l’attrice Alba Rohrwacher, tra le più celebri interpreti dell’attuale cinema italiano. Questa espresse sin da subito il suo grande interesse a partecipare al film. Il suo desiderio era non solo quello di lavorare con Zanasi, ma anche di prendere parte ad un progetto tanto diverso e azzardato rispetto ai soliti prodotti normalmente. Lo stesso regista ha dichiarato che non avrebbe fatto il film qualora l’attrice non avesse accettato la parte. Per prepararsi a questa, la Rohrwacher ha condotto diverse ricerche tanto sul lavoro del suo personaggio quanto sugli elementi spirituali presenti nel film.

Ad interpretare la Madonna vi è invece l’attrice israeliana Hadas Yaron, la quale aveva già lavorato con Zanasi per La felicità è un sistema complesso. Nell’assumere tali panni, l’interprete ha rivelato di aver provato timore su come il personaggio sarebbe potuto essere recepito. Abbandonatasi a questo, ha infine trovato la giusta chiave per darvi vita. Nel film è poi presente l’attore Elio Germano, noto per film come Il giovane favoloso e Volevo nascondermi, che da qui vita ad Arturo, il compagno di Lucia. Giuseppe Battiston, il quale aveva a sua volta già lavorato con Zanasi, è invece Paolo, il cinico imprenditore che affida a Lucia il compito di verificare lo stato del territorio. L’attrice Carlotta Natoli è invece Claudia, un’amica della protagonista, mentre ad interpretare la figlia Rosa è Rosa Vannucci.

Troppa grazia: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Il film di Zanasi trae molto del suo fascino anche grazie alle splendide location scelte per il film. Mostrate in tutta la loro naturale bellezza, queste testimoniano una volta di più la presenza di un paesaggio italiano che richiede tutela e massica cura, essendo la vera fonte della grazia a cui il titolo si riferisce. Per girare il film, Zanasi ha così scelto le località di Viterbo, Tarquinia e Acquapendente, situate nella regione Lazio. Molto è però dato anche dalle vaste campagne circostanti a questi luoghi. Qui si svolge gran parte della storia del film come anche i suoi snodi narrativi principali. Attraverso Troppa grazia si possono dunque riscoprire tali bellezze, le quali è possibile visitare nel pieno rispetto del loro valore.

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in prima visione in televisione il giorno venerdì 11 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Investor Day 2020 | The Walt Disney Company

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Investor Day 2020 | The Walt Disney Company

Nel corso dell’Investor Day 2020, The Walt Disney Company ha annunciato le prossime fasi del proprio ambizioso programma di espansione dell’offerta streaming mondiale, rivelando nuovi particolari sul futuro dei servizi direct-to-consumer Disney+, Hulu e ESPN+, con una panoramica sul nuovo brand aggregatore di contenuti di intrattenimento Star e un’anteprima sulla propria straordinaria offerta di contenuti completamente nuovi.

Bob Chapek, Chief Executive Officer di The Walt Disney Company, e Bob Iger, Executive Chairman e Chairman of the Board, hanno presentato l’evento virtuale durante il quale vi sono stati interventi da parte dei responsabili dei team di contenuto e distribuzione, oltre alla presentazione degli ultimi dati finanziari a cura di Christine McCarthy, Senior Executive Vice President e Chief Financial Officer, e Lowell Singer, Senior Vice President, Investor Relations.

“Lo straordinario successo ottenuto dalla nostra offerta esclusiva di servizi streaming, con più di 137 milioni di abbonati a livello mondiale, conferma la validità della decisione di accelerare la nostra transizione verso un modello di business che privilegi i servizi DTC”, ha dichiarato Bob Chapek. “Grazie ai nostri fantastici team creativi e a una offerta sempre più ampia di intrattenimento di alta qualità, sappiamo rispondere ai desideri dei consumatori e siamo fiduciosi di poter raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine”.

Nel corso dell’Investor Day è stato annunciato che, alla data del 2 dicembre, l’insieme degli abbonati totali ai servizi direct-to-consumer dell’azienda è di oltre 137 milioni, di cui 11,5 milioni a ESPN+, 38,8 milioni a Hulu, e una cifra impressionante di 86,8 milioni di abbonati a Disney+, registrati dal lancio nel novembre 2019. Dopo aver superato tutte le aspettative, The Walt Disney Company prevede che, entro l’esercizio 2024, i propri servizi streaming arriveranno a un totale di 300-350 milioni di abbonati, soprattutto grazie a un significativo aumento nella produzione di contenuti, con un obiettivo solo per Disney+ di oltre 100 titoli all’anno.

A partire dal 26 marzo 2021, negli Stati Uniti il prezzo di Disney+ sarà di $7,99 al mese ovvero $79,99 all’anno, mentre il prezzo per il pacchetto Disney comprensivo di Disney+, Hulu, e ESPN+ sarà pari a $13,99 al mese. È stato anche annunciato per il mercato americano un nuovo accordo con Comcast, grazie al quale nel primo trimestre del 2021 Disney+ e ESPN+ saranno disponibili sui decoder Comcast X1 e sulle piattaforme Flex platforms, su cui Hulu è stato già introdotto nella primavera del 2020. Inoltre, a partire dall’inizio del 2021, i clienti Hulu avranno anche la possibilità di abbonarsi a ESPN+ tramite l’interfaccia utente Hulu, accedendo così alla programmazione sportiva di ESPN+.

Una nuova Star internazionale dello streaming

Sulla scia del successo del lancio di Disney+ Hotstar in India e in Indonesia, Disney ha rivelato nuovi particolari sul brand di contenuti di intrattenimento, Star, che verrà incluso nell’offerta Disney+ in alcuni mercati internazionali e lanciato come servizio di streaming separato in America Latina con il nome Star+. Star consentirà di vedere migliaia di ore di programmi televisivi e film prodotti dagli studi creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th Century Studios, 20th Television, e verrà arricchito da un’ulteriore offerta locale, laddove disponibile.

In Italia e in altri mercati europei e internazionali, Star verrà lanciato il 23 febbraio 2021 come parte integrante di Disney+, con la propria sezione sulla piattaforma e una nuova e prestigiosa proposta di serie di intrattenimento, film, documentari e altri titoli che raddoppieranno i contenuti disponibili per gli abbonati di Disney+.

Disney+ verrà aggiornato in tutto il mondo per permettere un parental control più sicuro e garantire in questo modo l’esperienza più adatta alle famiglie, che i genitori si aspettano. Sarà possibile stabilire dei limiti di accesso specifici per determinati profili sulla base della classificazione dei titoli e inoltre aggiungere un PIN per quei profili con accesso a contenuti adatti a un pubblico adulto. In Italia e in Europa il prezzo dell’abbonamento sarà di €8,99 al mese, oppure €89,99 all’anno, con una modifica analoga del prezzo in altri mercati in cui Star verrà lanciato, tra cui l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. Ora con Star, il servizio di streaming continua la sua espansione in diversi mercati internazionali, a partire da Singapore il 23 febbraio 2021, a cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Europa orientale, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud.

In America Latina, per valorizzare il portafoglio di eventi sportivi live, Disney lancerà Star+ come servizio di streaming autonomo. Star+ racchiude una serie di contenuti di assoluto rilievo, produzioni locali originali ed eventi sportivi di ESPN, tra cui i principali campionati di calcio, il grande slam di tennis e altro. Star+ verrà lanciato nel giugno 2021 come servizio unico ad un prezzo di ~$7,50 al mese (o l’equivalente in valuta locale), oppure come parte di un pacchetto con Disney+ a un prezzo competitivo di ~$9,00 al mese (o l’equivalente in valuta locale).

Le più belle storie del mondo

Nel corso dell’Investor Day, i responsabili creativi Disney hanno annunciato una nuova offerta di contenuti di qualità ideati appositamente per l’ecosistema direct-to-consumer. Nel giro dei prossimi anni, Disney+ intende lanciare circa 10 serie Star Wars e 10 serie Marvel oltre a 15 serie live action Disney, Disney Animation, e Pixar, nonché 15 film live action Disney, Disney Animation, e Pixar — che vanno a completare il contenuto premium che uscirà nelle sale cinematografiche o sui canali lineari prima di essere disponibile sul servizio di streaming. È stato inoltre annunciato che “Raya e l’Ultimo Drago” di Walt Disney Animation Studios uscirà su Disney+ con Premier Access (Accesso Vip) nei mercati Disney+, in contemporanea all’uscita nelle sale cinematografiche, prevista il 5 marzo 2021 negli Stati Uniti. Il prezzo per questo film su Premier Access (Accesso Vip) sarà di $29,99 negli Stati Uniti. A livello internazionale, molti dei titoli originali Disney Television Studios, FX e 20th Century Studios usciranno su Disney+ come Star Originals.

“Questa straordinaria offerta di nuovi contenuti officiali rispecchia un continuo impegno a valorizzare le risorse e l’eccezionale creatività presenti nella nostra azienda per portare al pubblico esperienze di intrattenimento straordinarie completamente diverse rispetto a quanto già disponibile sul mercato”, ha dichiarato Bob Iger. “Siamo orgogliosi di vedere come l’eccellenza dello storytelling dei nostri brand iconici rimanga evidente in tutte le piattaforme di distribuzione, dalle sale cinematografiche ai nostri servizi “direct-to-consumer.”

Alcuni elementi salienti delle presentazioni:

Contenuti di intrattenimento generale del Gruppo Disney

Disney Television Studios per Disney+

Disney Television Studios ha presentato alcune delle serie di intrattenimento per famiglie di punta attualmente in sviluppo per Disney+, tra cui due progetti ispirati alle properties Disney “La Bella e la Bestia (titolo provvisorio)”, con Luke Evans e Josh Gad e nuovi brani composti da Alan Menken; e una rivisitazione del classico “Swiss Family Robinson” (Robinson nell’isola dei corsari) di Ron Moore and Jon M. Chu. Un altro progetto in corso di sviluppo è “Percy Jackson and the Olympians” (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) basato sulla serie bestseller.

Attualmente Disney Television Studios sta producendo quattro serie live action che usciranno su Disney+ nel 2021: “The Mighty Ducks: Game Changers”, “Big Shot”, “The Mysterious Benedict Society” e “Turner & Hooch(Turner e il casinaro).

Contenuti National Geographic

National Geographic ha annunciato la sua ambiziosa offerta Disney+ che include titoli di forte richiamo come “Limitless With Chris Hemsworth,” “Welcome to Earth (titolo provvisorio)” con Will Smith, e la quarta stagione della serie antologica “Genius,” già vincitrice di due Emmy, che traccerà un profilo di Martin Luther King, Jr.

National Geographic ha anche annunciato il nuovo documentario “Cousteau” che uscirà nelle sale americane prima di uscire su Disney+ e alcune serie di documentari quali “Secrets of the Whales,” “A Real Bug’s Life,” e “America The Beautiful.”

Contenuti per Hulu e Star

Un accordo pluriennale con Kardashian Jenners porterà alla creazione di nuovi contenuti internazionali che verranno resi disponibili in streaming in esclusiva su Hulu negli Stati Uniti e su Star nel resto del mondo, con uscita a fine 2021. L’anno prossimo su Hulu e Star usciranno anche le serie premium “Only Murders in the Building”, “The Dropout”, e “Dopesick”.

Nel 2021, produzioni originali FX, tra cui “The Old Man”, “American Horror Stories”, “Platform”, “Reservation Dogs”, e “Y: The Last Man” saranno disponibili su Hulu negli Stati Uniti e su Star in diversi mercati internazionali.

Hulu

La pluripremiata serie drammatica di successo di Hulu, The Handmaid’s Tale”, prima della premiere della quarta stagione è stata rinnovata per una quinta e “Nine Perfect Strangers”, interpretata e prodotta da Nicole Kidman insieme a David E. Kelley, farà il suo debutto il prossimo anno.

FX

Oltre a Hulu negli Stati Uniti, il brand di contenuti premium FX porterà su Star in tutto il mondo la sua libreria di contenuti pluripremiati e nuovi originals esclusivi. FX ha ordinato quattro stagioni aggiuntive di “It’s Always Sunny in Philadelphia” per il canale lineare, FX su Hulu e Star, battendo il record per la sitcom live-action più longeva nella storia della televisione. Il gruppo ha annunciato che sta sviluppando la prima serie di adattamento del classico horror di fantascienza “Alien” ed è in trattative avanzate per un ordine di due stagioni di “The Stones”, una serie drammatica sulla band rock ‘n roll più grande e longeva del mondo, The Rolling Stones. FX sta lavorando anche a una di quelle che sarà una delle sue serie per adulti più ampie e sofisticate con la rivisitazione della saga epica di James Clavell, “Shōgun”, ambientata nel Giappone feudale.

Walt Disney Studios Content

Lucasfilm

Lucasfilm ha annunciato un numero impressionante di emozionanti serie tv Disney+ e nuovi lungometraggi destinati a espandere la galassia di Star Wars come mai prima d’ora. Tra i progetti di Disney+Obi-Wan Kenobi”, con Ewan McGregor e Hayden Christensen che torna nel ruolo di Darth Vader e due nuove serie di Jon Favreau e Dave Filoni ambientate nella linea temporale di The Mandalorian: “Rangers of the New Republic” e “Ahsoka”. Quest’ultima vede al centro della storia proprio Ahsoka Tano, il personaggio amatissimo dai fan.

Altri nuovi progetti annunciati per Disney+ sono “Andor”, “Star Wars: The Bad Batch”, “Star Wars: Visions”, “Lando”, “The Acolyte” e “A Droid Story”. Lo studio sta inoltre lavorando all’adattamento di “Willow” in una nuova serie con Warwick Davis che tornerà a interpretare il personaggio protagonista.

Il prossimo film di Star Wars, previsto in uscita nelle sale americane nel dicembre del 2023, sarà “Rogue Squadron”, diretto da Patty Jenkins regista del franchise “Wonder Woman”. Il nuovo capitolo di “Indiana Jones” diretto da James Mangold, un lungometraggio Star Wars scritto e diretto da Taika Waititi e “Children of Blood & Bone”, basato sul romanzo bestseller del New York Times  di Tomi Adeyemi, completano la lista dei lungometraggi.

Walt Disney Studios Motion Pictures Production

Per Disney+, gli studios hanno presentato una lineup di film originali ricca di star e hanno confermato ufficialmente che produrranno “Hocus Pocus 2”, il reboot di “Tre scapoli e un bebè” con Zac Efron e “Una scatenata dozzina” con Kenya Barris e Gabrielle Union, e un nuovo film di “Sister Act” con Whoopi Goldberg, che sarà anche la produttrice insieme a Tyler Perry.

Altri progetti Disney+ che sono stati svelati includono “Cip & Ciop Agenti Speciali”, un mix tra film d’animazione e live action con John Mulaney e Andy Samberg; “Pinocchio”, diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks; “Peter Pan & Wendy”, con Jude Law nel ruolo di Capitan Uncino e Yara Shahidi nel ruolo di Campanellino; e “Disenchanted”, con Amy Adams che torna nel ruolo di Giselle (“Come d’Incanto”). Tra i nuovi film biografici live action realizzati per la piattaforma ci sono “Greek Freak”, sulla star dell’NBA Giannis Antetokounmpo, oltre a progetti su Keanon Lowe e Chris Paul. Il gruppo sta anche sviluppando nuove versioni animate dei titoli più amati di 20th Century Studios come “Diary of a Wimpy Kid”, “The Ice Age Adventures of Buck Wild”, con Simon Pegg e “Una Notte al Museo”.

Gli studios hanno anche presentato in anteprima alcuni lungometraggi, tra cui “Jungle Cruise”, “Cruella”, il prequel de “Il Re Leone” e La Sirenetta.

Walt Disney Animation Studios

Walt Disney Animation Studios ha fatto numerosi annunci, evidenziando il prossimo lungometraggio “Encanto” che include nuove canzoni del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® Lin-Manuel Miranda e arriverà nelle sale americane a novembre 2021. Lo studio ha anche rivelato che “Raya e l’Ultimo Drago” debutterà contemporaneamente su Disney+ con Accesso VIP e nelle sale cinematografiche a marzo 2021 negli Stati Uniti.

Tra le prime serie animate prodotte da Walt Disney Animation Studios, sono stati rivelati numerosi nuovi titoli per Disney+ tra cui “Baymax“, “Zootopia+(“Zootropolis”), “Tiana” e “Oceania, La Serie“, oltre a “Iwájú“, che sarà prodotta in collaborazione con la società panafricana di fumetti e intrattenimento Kugali.

Pixar Animation Studios

Pixar Animation Studios ha annunciato la sua offerta di serie originali per Disney+ e lungometraggi cinematografici. Tra i titoli Pixar la prima serie animata “Win or Lose,” che arriverà in esclusiva su Disney+ nell’autunno 2023 e due nuovissimi film previsti in uscita nelle sale cinematografiche nel 2022, “Turning Red” diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award® Domee Shi e “Lightyear,” la storia delle origini dell’eroe che è stato fonte di ispirazione per il giocattolo. Chris Evans darà voce all’eroe nel suo viaggio per diventare il più famoso Space Ranger di sempre. Previsto per l’uscita nei cinema americani la prossima estate il film originale “Luca.”

Sono stati annunciati inoltre dettagli sulle nuove serie Disney+, incluse “Inside Pixar”, “Pixar Popcorn”, “Dug Days” e
Cars,” così come il film d’animazione “Soul” e il cortometraggio “La Tana”, entrambi in arrivo su Disney+ il 25 dicembre 2020.

Marvel Studios

Marvel Studios ha condiviso i piani per l’espansione e il futuro dell’Universo Cinematografico Marvel, rivelando i dettagli relativi ai prossimi contenuti sia per Disney+ che per il cinema. Tra i numerosi progetti futuri, sono state svelate tre nuove serie per Disney+, inclusa Secret Invasion interpretata da Samuel L. Jackson, “Ironheart” con Dominique Thorne nei panni di un genio inventore e “Armor Wars” interpretata da Don Cheadle nei panni di James Rhodes alias War Machine che affronta le peggiori paure di Tony Stark.

Questi titoli si uniranno alla ricca lineup Disney+ che include WandaVision, The Falcon and The Winter Soldier e “Loki”; la serie animata “What If…?”; “Ms. Marvel; Hawkeye con Hailee Steinfeld che si unisce a Jeremy Renner; She-Hulk con Tatiana Maslany nel ruolo della protagonista accanto alle co-star Mark Ruffalo e Tim Roth; Moon Knight; “Guardians of the Galaxy Holiday Special”; e una serie di corti originali, “I Am Groot” con il baby albero amato da tutti.

In una serie di annunci di nuovi lungometraggi cinematografici sono stati inclusi Ant-Man and the Wasp: Quantumania”, il terzo film nel franchise di Ant-Man e “Fantastic Four” che introduce la più iconica famiglia Marvel. I prossimi lungometraggi di Marvel Studios includono anche Black Widow, “Shang Chi and The Legend of The Ten Rings”, Eternals”, “Doctor Strange In The Multiverse of Madness, Thor: Love and Thunder, Black Panther 2, “Blade”, Captain Marvel 2 e “Guardians of the Galaxy Vol. 3”.

ESPN e contenuti sportivi

ESPN ha annunciato un nuovo importante accordo decennale con la Southeastern Conference (SEC), ampliando la sua partnership e aggiungendo a partire dalla stagione 2024, il pacchetto televisivo più visto del college football. L’accordo porterà anche partite di football selezionate della SEC su ESPN+, a partire dalla stagione di football 2021 e per tutta la durata dell’accordo.

ESPN+, che ora raggiunge più di 11,5 milioni di abbonati negli Stati Uniti, nei prossimi mesi lancerà anche diverse nuove serie originali e programmi in studio. “Peyton’s Places”, la serie nominata agli Emmy attualmente alla sua seconda stagione su ESPN+, tornerà per una terza stagione (autunno 2021) e si espanderà ad altre discipline, con alcuni dei nomi più coinvolgenti dello sport, tra cui Abby Wambach (calcio), Ronda Rousey (sport da combattimento), David Ortiz (baseball) e il fratello di Peyton, Eli Manning (college football). ESPN+ lancerà a gennaio anche “Stephen A’s World”, un nuovo programma originale con le intuizioni e le opinioni della personalità unica nel suo genere di Stephen A. Smith. “Man in the Arena: Tom Brady”, l’attesissima docu-serie in nove parti in arrivo su ESPN+, è costruita intorno ai racconti inediti di Tom Brady nel viaggio verso i suoi nove Super Bowls. Inoltre, una nuova versione reinventata di SportsNation tornerà nelle mattine dei giorni feriali, a partire da gennaio, esclusivamente su ESPN+.

The Walt Disney Company
The Walt Disney Company, insieme alle sue consociate e affiliate, è una società leader a livello internazionale diversificata nel settore dell’intrattenimento familiare e dei media, che include Parks, Experiences and Products; Media & Entertainment Distribution; e tre gruppi di contenuti – Studios, General Entertainment e Sports – focalizzati sullo sviluppo e la produzione di contenuti per DTC, per il cinema e per le piattaforme lineari. Disney è tra le prime 30 società quotate in Borsa e ha avuto un fatturato annuo di 65,4 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2020.

I Predatori disponibile sulla principali piattaforme on demand

I Predatori disponibile sulla principali piattaforme on demand

Dall’11 dicembre, I predatori, il debutto alla regia di Pietro Castellito, presentato in Concorso in Orizzonti alla 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore del Premio Migliore Sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia, è disponibile in streaming sulle principali piattaforme on-demand.

Protagonisti sono Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi, Antonio Gerardi, Nando Paone, Vinicio Marchioni, Claudio Camilli, Liliana Fiorelli, Renato Marchetti, Giulia Petrini, Francesco Borghese.

I Predatori, la trama

Nel film  I predatori È mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori.,

I predatori è una produzione FANDANGO con RAI CINEMA prodotto da Domenico Procacci e Laura Paolucci, opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

I Predatori, la recensione

American Skin: il trailer del film di Nate Parker

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Vertical Entertainment ha acquisito i diritti di American Skin, il dramma diretto, scritto ed interpretato da Nate Parker (The Birth of a Nation), prodotto da Tarak Ben Ammar (Eagle Pictures) e Mark Burg (Mark Burg Media). Presentato da Spike Lee in anteprima mondiale alla 76. Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, il film è pronto al debutto in alcune sale del Nord America ed in VOD dal prossimo 15 gennaio, dando il via alla possibile scalata verso la candidatura ai prossimi Academy Awards.

“È la dimostrazione che il grande lavoro di produzione che stiamo compiendo sta dando risultati tangibili e apprezzati in tutto il mondo – ha dichiarato Tarak Ben Ammar, Chairman di Eagle Pictures -. Con operazioni come American Skin e ‘La verità sul caso Harry Quebert’ (serie realizzata per la televisione), Eagle Pictures, che ci tengo a sottolineare, è una società Italiana al 100% ha aperto un corridoio verso gli Stati Uniti. Un corridoio che auspichiamo di far percorrere ad autori europei e storie che abbiano un respiro internazionale”.

American Skin è la storia intensa e drammatica di un padre che, accecato dal dolore per l’ingiusta morte del figlio, tenta con tutta la sua astuta determinazione di farsi giustizia riportando alla ribalta mediatica il caso volutamente insabbiato che coinvolge l’intera stazione di polizia della loro città. Contando sul supporto della popolazione nera, impegnata nel far valere i diritti di uguaglianza in una società che troppo spesso li emargina e discrimina, Lincoln mette in scena un processo in cui i detenuti nella stazione e gli altri civili presenti fungono da membri della giuria, che dovranno agire al posto del governo per stabilire finalmente la verità.

The Prom, recensione del film di Ryan Murphy su Netflix

The Prom, recensione del film di Ryan Murphy su Netflix

The Prom, adattamento dell’omonimo musical di Broadway di Matthew Sklar, Chad Beguelin e Bob Martin del 2016, è l’ultimo lungometraggio di Ryan Murphy (Glee, American Horror Story, Hollywood) disponibile su Netflix dall’11 dicembre 2020.

Il film racconta il tentativo di riabilitazione mediatica di due star di Broadway, Dee Dee Allen (Meryl Streep) e Barry Glickman (James Corden), la cui carriera sembra stroncata da una recensione negativa sul loro ultimo spettacolo. I due, insieme alla ballerina Angie (Nicole Kidman), che agogna ancora il ruolo che la renderà celebre ed al dipomato alla Juliard, anche se momentaneamente barman, Trent Olivier (Andrew Rannels) decidono di provare a dare al pubblico una migliore immagine di sé, dedicandosi alla causa di Emma Nolan (Jo Ellen Pellman), giovane studentessa lesbica dell’Indiana, alla quale il comitato dei genitori della scuola ha attribuito la causa della decisione di non dare luogo al ballo di primavera annuale, in inglese “the Prom”.

I protagonisti raggiungono Edgewater in Indiana ed irrompono nella scuola di Emma in grande stile hollywoodiano, a suon di canzoni, vestiti sgargianti e brio e ciò comporterà non poche conseguenze negative per la vicenda, che poco alla volta, faranno scattare il grillo parlante nascosto nei vari personaggi, per affrontare la loro coscienza ed i loro fantasmi. 

Una sfavillante e travolgente Meryl Streep, veste i panni esagerati di Dee Dee Allen, attrice sfrontatamente egocentrica e avara che influisce ora negativamente ora positivamente sulla storia di Emma: più lei comprende i suoi sbagli, più vediamo i nodi del film sciogliersi, per poi intrecciarsi nel modo giusto.

“Anteporre le esigenze altrui alle tue, fa di te una brava persona”, sono le parole che Angie rivolge a Dee Dee, ed è proprio questo che quest’ultima è chiamata a fare, per essere una donna migliore per sé e con gli altri.

Opposta a Dee Dee troviamo Emma, interpretata da Jo Ellen Pellman: classe ’96, laureata in teatro all’Università del Michigan e già svezzata come attrice per alcune serie televisive (compare ne “La fantastica Signora Maisel), è qui al suo primo debutto nel cinema e pare farci una promessa di talento, incantando lo schermo con la sua canzone “unruly heart”; Emma è già donna: matura, forte e cristallina, una luce nella notte oscura dei quattro artisti allo sbaraglio.

The Prom è una sinfonia di valori

The PromThe Prom si fa portavoce di una serie di valori fondamentali, che fungono da base per conflitti intensi, seppur non abbastanza approfonditi: c’è l’egoismo di alcuni personaggi (Dee Dee, Barry) contrapposto all’altruismo di altri (il preside della scuola Tom Hawkins, alias Keegan Michael Key); la paura del giudizio altrui di Alyssa (Ariana DeBose), fidanzata in incognito di Emma, ed invece il coraggio di quest’ultima; la generosità e l’avarizia (Angie e Dee Dee), la sfiducia negli altri e/o in sé stessi, il bigottismo, il rapporto genitori/figli, la finzione e la realtà. C’è un mondo di valori messo in ballo e due ore per raccontarlo e questo ha portato purtroppo a tralasciare indagini introspettive che sarebbe stato opportuno fare.

Certi personaggi, come Angie, rimangono sullo sfondo, facendo la loro comparsa, in maniera sorprendente (c’è da ammetterlo), all’occorrenza. Altri come Barry, si guadagnano la simpatia dello spettatore. Ogni azione è accompagnata fedelmente dalla sua canzone, rendendo il film quasi una “dimostrazione” delle doti artistiche dei quattro Broadwairiani.

La fotografia di Mattew Libatique è sfavillante, dai colori sgargianti, che infondono entusiasmo ed allegria. La regia è quasi nevrotica ed allo spettatore non è lasciato un solo istante per prendere fiato. 

Il film è un’esplosione di colori e zucchero, a cui fanno da contorno scelte spesso scontate, con il risultato di una narrazione debole, priva di originalità, ma tutto sommato godibile. The Prom è una melodia spensierata e festosa che distrae per un po’ dai pensieri, non sempre felici, del presente.  

The Gentlemen, recensione del film di Guy Ritchie

The Gentlemen, recensione del film di Guy Ritchie

Dopo Aladdin il regista britannico Guy Ritchie, torna  dietro la macchina da presa per un’operazione che lo riporta ai suoi inizi, tessendo una crime story che vede al centro un cast stellare e corale di attori quasi esclusivamente britannici, eccetto il protagonista, Matthew McConaughey e l’irlandese Colin Farrell. Accanto a loro, Charlie Hunnam, Hugh Grant, Michelle Dockery, e Eddie Marsan. The Gentlemen, che ha già avuto un’uscita nelle sale americane a gennaio, guadagnandosi una buona accoglienza, è ora disponibile su Amazon Prime Video.

The Gentlemen, la trama

L’americano Michael Pearson, Matthew McConaughey, è il re della marijuana in Gran Bretagna. La coltiva su larga scala sfruttando un ingegnoso stratagemma ed il suo business vale 200 milioni di dollari. Ora però vorrebbe uscire dal giro vendendo tutto al suo storico rivale Matthew Berger, Geremy Strong, per poi godersi la vita assieme a sua moglie, Rosalind, Michelle Dockery. Le cose però non filano esattamente lisce. L’investigatore privato Fletcher, Hugh Grant, viene assoldato dal potente editore Big Dave, Eddie Marsan, che vuole vendicarsi per uno sgarbo subito da Michael. Fletcher però ha un suo piano e si presenta da Ray, Charlie Hunnam, uomo di fiducia di Michael, per ricattarlo. Nel frattempo anche il cinese Occhio Asciutto, Henry Golding, ha messo gli occhi sul patrimonio di Michael e vuole utilizzarlo per fare finalmente le scarpe al suo boss, Lord George, Tom Wu. Per districarsi in questo labirinto, Michael dovrà fare ricorso a tutta la sua astuzia ed anche all’aiuto di un’improbabile quanto efficace banda di combattenti rapper capitanata da Coach, Colin Farrell.

The Gentlemen, commedia e azione ben dosati, una costruzione rigorosa e tanto amore per il cinema

Con The Gentlemen Guy Ritchie torna a guardare ai suoi esordi –   Lock & Stock – Pazzi scatenati, l’esordio che divenne un cult, o Snatch – Lo strappo, puntando su comicità e azione, in modo più raffinato, ma comunque efficace. Ritchie torna a quello spirito, ma con l’esperienza di oggi.

Al netto dei confronti col passato, però, veniamo al film. “Per essere il re della giungla non basta comportarsi da re. Devi essere il re. Non devono esserci dubbi, perché i dubbi portano caos e ti portano alla rovina”. Questa è la frase che apre il film e ci introduce a una girandola di eventi e personaggi davvero ricca, che il regista sa organizzare con cura del dettaglio e meticolosità, senza lasciare nulla al caso, proprio come il suo protagonista, ed anche come aveva dato prova di saper fare in Sherlock Holmes. Un altro marchio di fabbrica di Ritchie – autore del soggetto assieme a Ivan Atkinson e Marn Davies, mentre cura in solitaria la sceneggiatura – è l’ironia molto ben dosata, qui più humour inglese che comicità schietta, con un linguaggio allusivo, che non rinuncia a doppi sensi e sfumature accennate, arricchenti per il film.

Dal punto di vista della costruzione, The Gentlemen è un meccanismo pressoché perfetto: in sostanza lo spettatore, dopo essere stato introdotto al mondo e al personaggio del protagonista, assiste all’articolato sistema attraverso cui i suoi rivali sembrano riuscite a incastrarlo, per poi, nella seconda parte, mostrare come Michael riesca a districarsi, facendosi a sua volta beffe dei rivali.

La tecnica usata per raggiungere questo risultato, tenendo lo spettatore attento alla vicenda, desideroso di scoprirne i risvolti, è poi un evidente atto d’amore verso l’arte del cinema e anche verso un modo di farlo che riporta indietro negli anni, come l’investigatore Fletcher, un bel personaggio con tratti farseschi, ottimamente interpretato da Hugh Grant, dichiara – “Qui siamo nella vecchia scuola, 35mm, formato anamorfico, schermo a 2:35”. È così che Ritchie crea un film nel film. Questo stratagemma, oltre ad essere intrigante, è il mezzo usato per svelare pian piano i pezzi del puzzle, illustrare pian piano i vari protagonisti della vicenda, puntando di volta in volta i riflettori su ciascuno di loro. Personaggi diversi ma tutti ben caratterizzati, grazie a un cast stellare. Gli intrighi e le trame rischiano, a un certo punto, anche la ripetitività, ma il regista riesce a non farlo pesare grazie alla sicurezza con cui conduce l’azione e alla bravura degli interpreti.

Una colonna sonora tra rock blues, glam, che riporta agli anni Settanta, Ottanta con brani dei Roxy Music e Paul Weller, e rap contemporaneo; le musiche originali di James Herbert e Paul Machliss. Tutto si adatta ad accompagnare la vicenda e ad una filosofia che coniuga “old style” e attualità.

Nel complesso, The Gentlemen diverte e si segue bene. Se ne apprezzano la precisione nella costruzione, alcune idee originali in sceneggiatura e le buone interpretazioni. Una delle idee più originali è nel finale, che suggerisce una domanda: ci sarà un sequel? Indubbiamente i personaggi sono tanti e sono diversi quelli che potrebbero trovare uno sviluppo in capitoli successivi, tanto che, notizia di un paio di mesi fa, la Miramax sta già lavorando per trarne una serie televisiva, sempre diretta e scritta da Guy Ritchie. Intanto, The Gentlemen resta un gangster movie ben orchestrato, adatto a chi ama lo humour inglese, l’azione e il cinema nella sua artigianalità.

The Gentlemen, il cast

Gli interpreti sono senza dubbio uno dei punti di forza di The Gentlemen. Spiccano, oltre al già citato Grant, il protagonista McConaughey, che veste con estrema aderenza i panni del narcotrafficante, nelle sue innumerevoli sfaccettature, dal profilo più glamour e auto-compiaciuto, a quello più crudele e senza scrupoli, e Michelle Dockery, credibilissima nel dare corpo alla gelida Rosalind, senza dimenticare Colin Farrell, piccolo boss a sua volta di una banda sgangherata, ma efficace. Non particolarmente eclatante invece Hunnam nei panni di Ray. Nel cast anche l’esordiente Eliot Sumner, figlia di Sting e dell’attrice e produttrice cinematografica Trudie Styler, nei panni di Laura Pressfield. Anche questo in qualche modo un ritorno alle origini, se si pensa che Sting aveva partecipato a Lock & Stock – Pazzi scatenati.

The Gentlemen, dove vederlo in streaming

Prodotto da Guy Ritchie, Ivan Atkinson e Bill Block e Miramax, The Gentlemen, che avrebbe dovuto arrivare nelle sale italiane a maggio, è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 4 dicembre.

La Sirenetta, presentato il cast del live action Disney

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La Sirenetta, presentato il cast del live action Disney

Ecco il cast ufficiale del live action de La Sirenetta di Walt Disney. Halle Bailey è Ariel, Jonah Hauer-King è il principe Eric, Awkwafina è il gabbiano Scuttle, Daveed Diggs sarà Sebastian, Jacob Tremblay il tenero Flounder, Melissa McCarthy la perfida Ursula e Javier Bardem il potente Re Tritone.

Diretto da Rob Marshall, il film vedrà le musiche originali del film composte da Alan Menken e l’intervento di Lin-Manuel Miranda.

La Sirenetta vedrà nel cast Halle Bailey (nei panni di Ariel), Jonah Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier Bardem (in trattative per interpretare Re Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di Ursula, la perfida strega del mare), Daveed Diggs (Sebastian), Jacob Tremblay (Flounder) e Awkwafina (Scuttle). Questa versione del classico sarà diretta dal regista di Il Ritorno di Mary Poppins e Into The Woods, Rob Marshall, e includerà sia i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel Miranda.

Cip & Ciop: un film ibrido in animazione e live action per Disney+

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Trai tanti annunci dell’assemblea degli investitori Disney della scorsa notte, è passato un po’ inosservato il fatto che è stato ufficializzato anche il film su Cip & Ciop, i Rescue Rangers, come si chiamano negli USA.

Il film sarà distribuito direttamente su Disney+, sarà diretto da Akiva Schaffer e doppiato da John Mulaney e Andy Samberg. Sarà interessante principalmente per la tecnica ibrida che verrà utilizzata.

MCU: 10 personaggi che (probabilmente) non moriranno mai

MCU: 10 personaggi che (probabilmente) non moriranno mai

Il MCU ha dato vita a dozzine di eroi e cattivi indimenticabili. Naturalmente, ogni nuova ondata di personaggi prevede inevitabilmente il “sacrificio” di altri. Tuttavia, la Marvel ha prodotto un enorme quantità di personaggi che molto probabilmente continueranno a far parte dell’universo condiviso ancora a lungo. Che sia per il loro status immortale dettato dalla loro storia nei fumetti o dall’amore dei fan, ci sono solo alcuni personaggi che probabilmente non moriranno mai, come evidenziato da un nuova “lista” di Screen Rant:

Visione

Con la nuova serie WandaVision presto in onda su Disney+, si può presumere che il MCU non abbia propriamente chiuso i conti con l’incarnazione dell’intelligenza artificiale preferita da tutti. O almeno, la Disney sicuramente non è ancora pronta a farlo!

Inoltre, dato che Visione è semplicemente Jarvis in una forma fisica, e dato che i programmi per computer non muoiono mai al 100%, c’è ancora una possibilità che possa tornare in tutta la sua enigmatica gloria. Soltanto il tempo, e forse una Gemma dell’Anima, ce lo dirà…

Dormammu

Onestamente, ci sono buone possibilità che i fan vedano Dormammu tornare nel prossimo film di Doctor Strange, e questo per due motivi. Primo, è un essere immortale di potere cosmico che è estremamente difficile da sconfiggere. Anche lo stesso Stephen Strange è riuscito a convincerlo ad arrendersi soltanto inserendolo in un loop temporale.

Due, i fan hanno avuto solo un assaggio del famoso nemico del Dottore. Non c’è alcun motivo per cui la Marvel non debba regalare ai fan di più sull’iconico personaggio. 

Doctor Strange

Doctor Strange potrebbe non essere immortale, ma essendo lo Stregone Supremo quale è, probabilmente ha più di un modo per ingannare la morte.

Che si tratti di usare una combinazione incredibile e intricata di incantesimi e prestidigitazione, o comandare l’Occhio di Agamotto, Strange troverà sicuramente una goccia nello sconfinato Multiverso dove potrà sfuggire ad un destino raccapricciante. Al di là dello schiocco di Thanos, sa che c’è sempre almeno una via d’uscita.

Bruce Banner/Hulk

Il Dottor Banner è un membro chiave degli Avengers, che tiene a bada molto di più del semplice e “incredibile” Hulk. Insieme a Tony Stark, Banner è essenzialmente il cervello del gruppo. Il viaggio nel tempo di Avengers: Endgame non sarebbe stato possibile senza le sue conoscenze scientifiche.

Non solo, ma Mark Ruffalo non ha ancora ottenuto il suo film in solitaria. C’è ancora tempo per mettere il ragazzo sotto i riflettori e regalargli finalmente un film tutto suo.

Nick Fury

Finché Samuel L. Jackson e l’organizzazione dello S.H.I.E.L.D saranno ancora in piedi, ci sarà un Nick Fury. Anche alla fine dell’ultimo film degli Avengers, è stato visto comunicare con Talos ed è pronto per tornare al lavoro.

Certo, è essenzialmente il comandante e il capo dei supereroi Marvel che opera dietro le quinte, ma ciò non significa che non sia mai coinvolto in tutta l’azione. Sì, è chiaro la Marvel non lo perderà tanto presto…

Thor

Un dio nordico è piuttosto difficile da abbattere per sempre, soprattutto se si tratta  un dio nordico che ha sfidato Thanos, ha un enorme seguito di fan e potrebbe unirsi ai Guardiani della Galassia in futuro.

Non c’è modo, quindi, che Thor lasci il l’MCU. Con un nuovo film sequel già annunciato (Thor: Love and Thunder), i fan possono essere certi che il figlio di Odino tornerà a regalare nuove emozioni.

Spider-Man

Spider-Man sarà sempre il ragazzo d’oro della Marvel, questo è chiaro. Gli studi potrebbero trovarsi al centro di una guerra senza fine per la sua proprietà, ma è iconico per il marchio Marvel come Topolino lo è per la Walt Disney.

I fan sono letteralmente esplosi quando il personaggio è stato introdotto in Captain America: Civil War e hanno pianto a dirotto quando è scomparso in Avengers: Infinity War. I classici non passano mai di moda, e nemmeno Spidey. 

Rocket Raccoon

Mentre il resto dei Guardiani potrebbe essere vulnerabile come qualsiasi altro personaggio mortale, Rocket Raccoon sarà sempre uno dei preferiti dai fan. Perché altrimenti sarebbe l’unico guardiano in assoluto ad essere sopravvissuto allo schiocco di Thanos? Perché i fan si sarebbero ribellati se fosse successo qualcosa al loro amatissimo Trash Panda.

Non dimentichiamo inoltre che è un procione mutante potenziato dalla cibernetica di Halfworld, che sicuramente non scenderà mai senza combattere. Se è riuscito a resistere al potere di una Gemma dell’Infinito, può affrontare qualsiasi cosa.

Deadpool

Anche se non è tecnicamente parte del MCU (o almeno, non ancora), Deadpool è un personaggio amatissimo di cui la Marvel dovrebbe non sbarazzarsi praticamente mai.

A causa del famigerato stile metanarrativo del personaggio, l’unico modo in cui Deadpool potrebbe essere eliminato è se venisse cancellato dal film e lasciasse l’universo di sua spontanea volontà. Essendo il personaggio amatissimo quale è, persino dallo stesso Ryan Reynolds, Deadpool è praticamente un personaggio immortale.

Loki

Spider-Man è rosso, Hulk è verde e Loki… tornerà sempre, sempre… sempre! Queste sono cose che tutti i fan della Marvel sanno essere vere. Il Dio dell’Inganno è stato pugnalato, è caduto in una fossa senza fondo e anche cancellato dalla trama principale, ma continua a tornare… ancora e ancora.

Come Visione, i fan vedranno sicuramente il ritorno dell’amatissimo villain della Marvel su Disney+ nel 2021. Sicuramente, darà molto filo da torcere al Multiverso.

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