Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt e Jennifer Lopez sono gli ultimi
tre nomi che sono stati aggiunti alla lunga
lista di presentatori dei Golden Globes 2020,
che si avvicenderanno sul palco durante lo show condotto da
Ricky Gervais, domenica 5 gennaio, per
l’edizione numero 77 del premio assegnato dalla Hollywood
Foreign Press Association.
La lista di artisti che presenterà
i vincitori include: Tim Allen, Jennifer Aniston, Ana De
Armas, Christian Bale, Antonio Banderas, Jason
Bateman, Cate Blanchett, Matt Bomer, Pierce Brosnan,
Glenn Close, Daniel Craig, Ted Danson, Ansel Elgort, Chris Evans, Dakota Fanning, Will Ferrell, Lauren
Graham, Tiffany Haddish, Kit Harington, Salma Hayek, Scarlett Johansson, Elton John, Nick
Jonas, Harvey Keitel, Zoe
Kravitz, Rami Malek, Kate McKinnon, Helen Mirren, Jason Momoa, Gwyneth Paltrow, Amy Poehler, DaVine
Joy Randolph, Margot Robbie, Paul Rudd, Wesley Snipes,
Octavia Spencer, Bernie Taupin, Charlize Theron, Sofia Vergara, Kerry
Washington, Naomi Watts, Rachel Weisz e Reese
Witherspoon.
DiCaprio e Pitt sono entrambi
nominati per i loro ruoli in C’Era una volta a Hollywood, il primo
nella categoria miglior attore comedy/musical e il secondo nella
categoria migliore non protagonista. Jennifer
Lopez, che ha guadagnato la sua prima nomination in
carriera al premio, concorre nella categoria Migliore attrice
protagonista per Le ragazze di Wall
Street.
La cerimonia sarà presentata da
Ricky Gervasi e sarà trasmessa in live dalla NBC
alle 8 p.m. (ET). In Italia la cerimonia sarà visibile nellanotte
tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky
Atlantic (canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali 100 e 500
di Sky).
L’American Society of
Cinematographers ha annunciato le nomination per la 34°
edizione degli ASC Awards 2020.
Roger Deakins ha ricevuto la sua 16°
nomination dall’ASC per il suo lavoro su 1917. Deakins ha già vinto
quattro ASC Awards per il suo lavoro in Le Ali della Libertà,
L’uomo che non c’era, Skyfall e Blade Runner 2049. Robert
Richardson, invece, ha ricevuto la sua undicesima nomination per
C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Phedon
Papamichael (Le Mans ’66) e Rodrigo Prieto (The Irishman) hanno
entrambi ottenuto la terza nomination dalla società.
Lawrence Sher, direttore della
fotografia di Joker, è stato candidato per la prima volta.
Jarin Blaschke (The Lighthouse),
Natasha Braier (Honey Boy) e Jasper Wolf (Monos) saranno premiati
con il premio Spotlight. Questo premio è stato introdotto dalla
società nel 2014 per i film che potrebbero non ricevere un’uscita
cinematografica.
Elenco completo dei nominati ai ASC
Awards 2020
Uscita cinematografica
Roger Deakins, ASC, BSC per
“1917”
Phedon Papamichael, ASC, GSC per “Le Mans ’66”
Rodrigo Prieto, ASC, AMC per “The Irishman”
Robert Richardson, ASC per “C’era una volta a Hollywood”
Lawrence Sher, ASC per “Joker”
Premio Spotlight
Jarin Blaschke per “Il faro”
Natasha Braier, ASC, ADF per “Honey Boy”
Jasper Wolf, NSC per “Monos”
Documentario
Fejmi Daut e Samir Ljuma – Honeyland
Nicholas de Pencier – Anthropocene: The Human Epoch
Evangelia Kranioti – Obscuro Barroco
Episodio di una serie per la
televisione non commerciale
David Luther – Das Boot, “Gegen die Zeit” (episodio 6) (Sky)
M. David Mullen, ASC – The Marvelous Mrs. Maisel, “Simone”
(Amazon)
Chris Seager, BSC – Carnival Row, “Grieve No More” (Amazon)
Brendan Steacy, CSC – Titans, “Dick Grayson” (DC
Universe)
Colin Watkinson, ASC, BSC – The Handmaid’s Tale, “Night” (Hulu)
Episodio di una serie per la
televisione commerciale
Dana Gonzales, ASC – Legion, “Chapter 20” (FX)
C. Kim Miles, CSC, MySC – Progetto Blue Book, “The Flatwoods
Monster” (Storia)
Film, miniserie o progetti pilota
per la televisione
John Conroy, ISC – The Terror: Infamy, “A Sparrow in a Swallow’s
Nest” (AMC)
P.J. Dillon, ISC – The Rook, “Chapter 1” (Starz)
Chris Manley, ASC – Doom Patrol, pilota (DC Universe)
Martin Ruhe, ASC – Catch-22, “Episode 5” (Hulu)
Craig Wrobleski, CSC – The Twilight
Zone, “Blurryman” (CBS All Access)
La 34° cerimonia degli ASC Awards
2020 si svolgerà sabato 25 gennaio.
La notte tra domenica 5 e
lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky Atlantic
(canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali
100 e 500 di Sky) trasmetteranno in esclusiva per l’Italia l’attesa
cerimonia di premiazione della 77° edizione dei Golden
Globe Awards presentata da
Ricky Gervais.
“La lunga notte dei Golden
Globe” sarà commentata in diretta negli studi di Sky TG24
dalle giornaliste Denise Negri e Federica
Pirchio con il vicedirettore di Vanity Fair Italia
Malcom Pagani e i volti di Sky Atlantic e Sky
Cinema Federico Chiarini e Barbara
Tarricone. Durante lo speciale collegamenti dal red
carpet, numerosi contributi video e approfondimenti allo
SkyWall.
Per le serie tv incetta di
nomination per moltissime fra le serie e le miniserie più amate
firmate Sky Original e in onda su Sky, tutte disponibili su Sky Box
Sets e in streaming su NOW TV. Si parte da Chernobyl(Sky/HBO), la miniserie creata e scritta da Craig Mazin in
corsa con ben quattro nomination come Miglior miniserie o film per
la tv, che vede Jared Harris in lizza come miglior attore per la
sua incredibile interpretazione del protagonista Valerij Alekseevič
Legasov, mentre Stellan Skarsgård ed Emily Watson sono
rispettivamente candidati come Miglior Attore e Attrice non
protagonista in una serie, in una miniserie o film per la tv. A
battersi per lo stesso riconoscimento come Miglior miniserie o film
per la tv, un’altra produzione Sky Original, Catch-22,
che guadagna anche un’altra nomination grazie al talento di Chris
Abbott, candidato come Miglior attore in una miniserie o film per
la tv. Mentre la straordinaria bravura di Helen Mirren le vale una nomination come Miglior
attrice per Caterina la Grande, altra apprezzata
produzione Sky/HBO.
Pioggia di nomination anche per le
amatissime produzioni HBO, anche queste disponibili per intero on
demand su Sky Box Sets e in streaming su NOW TV: Big
Little Lies, in lizza anche con le attrici
premio Oscar Meryl Streep e Nicole Kidman; e Succession
che con la precedente si contende il titolo di Miglior serie
drammatica. Non poteva mancare, inoltre, la candidatura di Kit Harington come Miglior attore in una serie
drammatica per Il Trono di Spade, al pari di Brian Cox
per Succession.
Russell Crowe, inoltre, è in corsa
come Miglior attore in una miniserie o film per la tv per la sua
incredibile trasformazione in Roger Ailes, il chairman di Fox News
raccontato dalla serie tv targata SHOWTIME The Loudest
Voice.
GOLDEN GLOBE AWARDS, LA
NOTTE TRA DOMENICA 5 E LUNEDÌ 6 GENNAIO, IN DIRETTA DALLE 00.55
ALLE 05.30 SU SKY ATLANTIC (CANALE 110 DI SKY) E SKY TG24 (SOLO SUI
CANALI 100 E 500 DI SKY)
La CBC ha diffuso il nuovo teaser
promo di Star
Trek: Picard, la nuova serie tv sci-fi in arrivo
quest’anno.
Patrick Stewart, attraverso
il suo account Instagram, ha
diffuso i trailer di Star
Trek: Picard la nuova serie su Jean-Luc Picard
che arriverà in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli
Stati Uniti e del Canada.
In base all’accordo pluriennale con
CBS, ogni episodio sarà disponibile su
Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima
americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS
Studios International e Amazon Prime Video.
La nuova serie Star
Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart
riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc
Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star
Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico
nel prossimo capitolo della sua vita.
Negli Stati Uniti, la serie sarà
disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di
abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le
principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire
TV.
Star Trek: Picard, il cast
Accanto a Stewart, il cast della
serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry
Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story:
Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo
arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da
CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e
Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva
Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod
Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron
Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten
Beyer sarà il produttore supervisore.
Succession 2 è la seconda stagione della serie
tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale americano
HBO. La serie è
incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
Succession 2: quando esce e dove vederla in
streaming
In Italia Succession
2 è trasmessa su Sky Atlantic dal 30
ottobre 2019. Contestualmente Successionin
streaming è arrivata su Now TV.
Succession 2: la trama e cast
La successione segue la famiglia
Roy, proprietaria del conglomerato mediatico Waystar Royco. Il
patriarca di famiglia, Logan Roy, ha subito un declino della
salute. I suoi quattro figli – il figlio maggiore Connor rimosso,
il kendall affamato di potere, l’irriverente romano e Siobhan
politicamente esperto – tutti con vari gradi di connessione con
l’azienda, iniziano a prepararsi per un futuro senza il padre e
ognuno inizia a lottare per importanza all’interno
dell’azienda.
In Succession 2
protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso),
interpretata da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da
Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione
1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione
1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy
(stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy
(stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee
(stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.
Alla fine dello scorso mese vi
avevamo riportato che, secondo un recente rumor, Daniel
Radcliffe, noto al grande pubblico per aver
interpretato Harry Potter
nell’omonima saga cinematografica di successo, sarebbe stato
considerato per il ruolo di Marc Spector nella serie MarvelMoon
Knight in arrivo prossimamente su Disney+.
Adesso, un nuovo report emerso
online grazie al sito Showbiz Cheat
Sheet (via ComicBookMovie),
suggerisce che un altro attore sarebbe stato considerato dai Marvel
Studios per la parte: si tratta di un attore che la Disney ha già
reclutato nella sua scuderia, dal momento che stiamo parlando di
Pedro Pascal, protagonista di The
Mandalorian, la serie ambientata nell’universo di
Star
Wars.
Sul sito si legge: “Secondo
numerose fonti interne, il Mandaloriano in persona, Pedro Pascal,
sarebbe uno degli attori che la Marvel starebbe considerando per il
ruolo di Moon Knight nell’omonima serie destinata a Disney+. Non ci sono ancora trattative
in corso e l’eventuale casting di Pascal dipenderà anche dalla
disponibilità dell’attore e dai suoi impegni con la seconda
stagione di The Mandalorian. L’attore sarebbe in lista, ma non è
stato ancora selezionato ufficialmente.”
Qualche settimana fa era stato Geeks
WorldWide a suggerire che i Marvel Studios fossero in cerca di un
attore “alla Zac
Efron” per il ruolo di Moon
Knight, preferibilmente di origini israeliane. Non
era la prima volta che il nome di Efron veniva avvicinato ad una
produzione Marvel, essendo stato anche in lizza per interpretare
Ikaris in Gli
Eterni (la scelta è poi ricaduta
su Richard Madden), senza contare che la star
di High School
Musical e Baywatch rientrava
perfettamente nelle caratteristiche descritte (ha origini
ebraiche).
Per quanto riguarda le sue origini
nei fumetti, Marc Spector diventa un mercenario per conto
di Raoul Bushman in Egitto, e si unisce ad un gruppo formato dal
dottor Peter Alraune e da sua figlia Marlene. Durante quella
spedizione, nella quale viene ritrovata la statua del dio egiziano
Khonshu, Bushman uccide il dr. Alraune e Spector viene lasciato in
fin di vita nel deserto. Qui viene raccolto dagli egiziani e
portato al cospetto della statua del Dio che gli appare in sogno
chiedendogli di diventare il suo missionario sulla Terra.
Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker ha fatto il suo
debutto nelle sale già da due settimane, e nonostante tutte le
controversie che hanno accompagnato Gli Ultimi Jedi,
il film si è rivelato un successo al box office. Nonostante le
critiche al film di J.J. Abrams siano state
discordanti, i fan non vedevano l’ora di vedere la conclusione
della saga degli Skywalker, un arco narrativo che dopo più di 40
anni ha finalmente trovato la sua conclusione (per alcuni degna,
per altri no).
Inevitabilmente, quando si tratta di
un blockbuster dalla portata enorme come può essere un nuovo film
della saga di Star Wars, nei mesi e nelle settimane che
hanno anticipato l’arrivo del film al cinema i rumor sulla trama e
sui personaggi si sono letteralmente sprecati. Scopriamo insieme
quali sono state le 10 “indiscrezioni” su L’Ascesa di
Skywalker che si sono rivelate false…
Rey era una diretta discendente degli Skywalker
Ne Gli Ultimi Jedi è stato
rivelato che Rey era figlia di “nessuno”, mentre ne L’Ascesa di
Skywalker abbiamo scoperto che la giovane eroina è in realtà
imparentata con Palpatine. Prima dell’uscita del film di J.J.
Abrams nelle sale, però, un rumor insistente sosteneva che Rey
fosse una diretta discendente degli Skywalker, concepita da Luke
negli anni successivi agli eventi narrati ne Il Ritorno dello
Jedi. Ad ogni modo, la parentela di Rey non sembra avere una
reale importanza, dal momento che alla fine di Episodio IX
la ragazza diventa comunque una Skywalker.
Kylo Ren avrebbe indossato il
costume di Darth Vader
Prima dell’uscita de L’Ascesa di
Skywalker, diversi rumor hanno suggerito che Ben avesse dovuto
indossare l’iconica armatura di suo nonno, soprattutto dopo aver
preso in qualche modo il suo posto in seguito agli eventi de Il
Risveglio della Forza.
Alla fine non è accaduto,
probabilmente perché la cosa non avrebbe avuto molto senso:
l’armatura, insieme al corpo di Vader, ha infatti preso fuoco su
Endor alla fine de ll Ritorno dello Jedi, quindi si
sarebbe sciolta e carbonizzata proprio come accaduto
all’elmetto.
Chewbacca, Lando, C3-Po e R2-D2
sarebbero dovuti morire
Molto prima dell’uscita nelle sale
de L’Ascesa di Skywalker, era stato rivelato che
esistevano tre diverse versioni del film e che la Disney non aveva
ancora scelto quale sarebbe stata quella definitiva. Non sappiamo
se la cosa sia vera oppure no, ma a quanto pare in una di queste
versioni ci sarebbe stata una scena in cui dovevano morire
Chewbacca, Lando Calrissian, C3-PO e R2-D2, tutti a bordo del
Millennium Falcon. Fortunatamente, le cose sono andate
diversamente…
Matt Smith avrebbe dovuto
interpretare un giovane Palpatine
Si vociferava che l’ex star della
serie Doctor WhoMatt Smith avesse
ottenuto una parte ne L’Ascesa di Skywalker. Il rumor
iniziò a circolare molto prima della release del primo trailer
ufficiale. In seguito, quando venne annunciato il ritorno di
Palpatine come antagonista principale di Episodio IX,
molti fan hanno iniziato a credere che Smith avrebbe interpretato
una versione più giovane del Signore Oscuro dei Sith.
Ochi sarebbe dovuto apparire nel
film
Ochi è un nuovo personaggio che
viene presentato ai fan soltanto attraverso una sequenza flashback.
Si tratta di un vecchio Assassino Sith che Palpatine ha assunto per
uccidere i genitori di Rey e consegnargli la bambina. La sua nave è
presente nel film, ma i suoi resti si trovano in una grotta su
Pasana.
In origine, comunque, Ochi non
doveva essere morto, ma doveva apparire nel film: secondo i rumor,
avrebbe confessato di persona le sue azioni a Rey, ma alla fine la
Disney ha optato per rievocarlo solo attraverso un flashback.
Snoke sarebbe dovuto tornare
Il Leader Supremo Snoke è morto ne
Gli Ultimi Jedi: nel film di Rian Johnson viene eliminato
brutalmente da Kylo Ren durante uno scontro sul suo Star Destroyer.
Eppure, durante l’ospitata di Andy Serkis ad una convention la
scorsa estate, alcune dichiarazioni dell’attore avevano fatto
sorgere nei fan il dubbio che il personaggio potesse essere ancora
vivo. Ovviamente le cose sono andate in maniera diversa, dal
momento che ne L’Ascesa di Skywalker abbiamo appreso che è
stato Palpatine a manipolare Snoke per tutto il tempo e abbiamo
visto solo un clone dell’ex Leader Supremo.
Anakin avrebbe convertito Ben, non Han Solo
A lungo si è parlato di un possibile
ritorno di Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker in
Episodio IX. L’attore è stato coinvolto nel film soltanto
in qualità di doppiatore, ma all’inizio alcuni rumor sostenevano
che sarebbe stato lui a riportare Kylo Ren al Lato Chiaro della
Forza.
La cosa avrebbe avuto senso: dopo
tutto, Anakin è chi in realtà Kylo ha cercato di emulare per tanto
tempo, cercando di riuscire dove suo nonno aveva fallito. Alla
fine, però, la Disney ha deciso di riportare in scena Han Solo – e
quindi Harrison Ford – per l’ultima volta.
Palpatine avrebbe lottato contro
Ben e Rey con la spada laser
Il ritorno di Palpatine ne L’Ascesa
di Skywalker è sempre stato uno dei più grandi misteri legati al
film. Per gran parte di Episodio IX lo vediamo tramare
nell’ombra, con Kylo Ren che opera in suo nome. Alla fine, quando
si ritrova a dover affrontare sia Ben Solo che Rey, lo vediamo
usare contro di loro un Lampo di Forza.
Inizialmente, si diceva che i tre si
sarebbero scontrati a suon di spade laser, cosa che non dovrebbe
sorprendere più di tanto dal momento che il Signore Oscuro aveva
già utilizzato l’arma caratteristica dei Jedi ne La Vendetta
dei Sith. Si è anche vociferato che, ad un certo punto, Kylo
avrebbe usato la sua spada crociata: abbiamo quindi perso la
possibilità di vedere uno scontro con due spade laser di colore
rosso!
I Fantasmi di Forza sarebbe apparsi
durante la battaglia finale
Già nel 1983 George Lucas aveva
intenzione di inserire i Fantasmi di Forza di Obi-Wan Kenobi e Yoda
nella resa finale di Luke Skywalker contro Darth Vader e Palpatine.
Una cosa simile sarebbe dovuta accadere anche ne L‘Ascesa di
Skywalker, con incluso il Fantasma di Forza di Anakin
Skywalker.
Kylo Ren non doveva morire
Il destino di Kylo Ren sarebbe
dovuto essere molto diverso, o almeno questo è quello che si
vociferava all’inizio. In Episodio IX, Ben Solo si
sacrifica trasmettendo la sua forza vitale in Rey, morta per lo
sforzo di frenare l’attacco di Palpatine.
Secondo le prime indiscrezioni, Kylo
avrebbe dovuto viaggiare con Rey fino a fare ritorno su Tatooine.
Sicuramente, tra tutte le cose accadute ne L’Ascesa di
Skywalker, la morte di Ben Solo è una di quelle con le quali
difficilmente i fan riusciranno a fare i conti.
Hot Toys ha svelato tutti i dettagli
delle nuove action figure in scala 1/6 dedicate ad
Avengers: Endgame, il
cinecomic di Anthony e Joe Russo
campione d’incassi, uscito nelle nostre sale ad aprile dello scorso
anno.
Le figure sono dedicate ai
personaggi di Thanos, il temibile Titano Pazzo interpretato
sul grande schermo da Josh Brolin, e di
Captain America, con l’eroe interpretato al cinema
da Chris Evans che sfoggia la sua armatura
nella celebre versione del 2012: la figure del supereroe a stelle e
strisce riprende, infatti, la scena ambientata a New York, durante
l’attacco di Loki e dei Chitauri.
Potete vedere le immagini delle action figure di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di
James Cameron.
È stato reso chiaro fin dall’inizio
che Jared Leto non avrebbe ripreso il ruolo del
Joker interpretato in Suicide Squad nell’attesissimo
Birds of Prey con Margot Robbie. Eppure,
quando il personaggio è
stato avvistato sul set, in molti hanno cominciato a sperare
che l’attore premio Oscar potesse aver girato un cameo per il
film.
Adesso Margot
Robbie, che tornerà a vestire i panni di Harley
Quinn, ha confermato definitivamente che Leto non apparirà
nei panni del Clown Principe del Crimine nel film diretto da
Cathy Yan. In una recente intervista con Variety, la celebre
attrice candidata all’Oscar ha confermato che “l’incarnazione
del personaggio di Leto non apparirà nel film, neanche in un
cameo”. L’attrice ha avuto anche modo di commentare
l’interpretazione di Joaquin
Phoenix dell’iconico villain DC (“Ha fatto un
lavoro fenomenale”), specificando però che Birds
of Prey sarà un film molto diverso dal cinecomic di
Todd
Phillips, nonostante con lo stesso condivida il
divieto ai minori.
“Credo che Joker sia un film
molto più radicato”, ha spiegato la Robbie. “Il nostro è
molto differente. È molto più amplificato”.
Le parole di Margot
Robbie confermano non solo che il Joker avvistato sul set
di Birds of Prey non era Jared
Leto, ma anche che quelle scene sono state tagliate dal
film: è palese, dunque, che l’attore premio Oscar ha
definitivamente chiuso con il ruolo.
Non dovremmo comunque sentire la
mancanza di Mr. J. in Birds of Prey, dal
momento che la pellicola regalerà ai fan altri due villain di tutto
rispetto: Roman Sionis/Maschera Nera (Ewan
McGregor) e Victor Zsasz (Chris Messina).
Di seguito potete ammirare una nuova bellissima immagine ufficiale
del film in cui Harley Quinn appare al fianco dei due temibili
personaggi:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Cassian ANDOR muore
alla fine dello spin-off Rogue One: A Star
Wars Story: ecco perché l’annunciata serie
Disney+ dedicata al personaggio
interpretato da Diego Luna nell’universo di
Guerre Stellari dovrà essere ambientata necessariamente
prima degli eventi narrati nel film di Gareth
Edwards del 2016.
Adesso, nuovi dettagli sulla trama
della serie dedicata a Cassian Andor arrivano da
un recente casting call, il quale sembrerebbe confermare che la
serie racconterà una storia di origini: presumibilmente, quindi, lo
show sarà incentrato sull’infanzia del futuro ufficiale
ribelle.
Il casting call in questione rivela
che la Lucasfilm sarebbe alla ricerca di tre bambini per i ruoli di
due personaggi ancora sconosciuti: Mundo e
Cinta; nello specifico, per il personaggio di
Mundo si cercano due bambini per interpretare il medesimo in età
differenti, e sono già in molti a sostenere che dietro questo nome
potrebbe celarsi proprio un giovane Cassian.
Di seguito la descrizione del casting call:
Mundo è un ragazzino di tredici
anni, ispanico. Il giovane ha una folta chioma castana e occhi
grandi, appassionati. Deve essere in grado di mostrare una vasta
gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia incontrollabile;
Mundo è un bambino di nove anni,
ispanico. Un bambino selvaggio e senza regole con una folta chioma
castana e occhi grandi, appassionati. Deve essere in grado di
mostrare una vasta gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia
incontrollabile;
Cinta è una bambina tra i 5 e i 7
anni, ispanica. Cinta ha una folta chioma castana e occhi grandi.
Una bambina selvaggia e senza regole, anche lei in grado di gestire
una vasta gamma di emozioni, dalla calma alla rabbia
incontrollabile.
Al momento i dettagli generali
sulla serie dedicata a Cassian ANDOR sono
piuttosto scarsi. Sappiamo che Tony Gilroy –
sceneggiatore di Rogue One e regista non accreditato delle
riprese aggiuntive del film – è stato incaricato di scrivere lo
script del pilot e di dirigere alcuni episodi della serie destinata
al servizio di streaming Disney+.
Stephen Schiff
(The Americans) figurerà in qualità di showrunner. Le riprese della
serie dovrebbero partire il prossimo giugno, mentre il debutto
sulla piattaforma di streaming dovrebbe avvenire nel 2021.
È cosa ormai nota che Martin Scorsese non sia un grande fan dei
cinecomic, e nonostante Emma Tillinger Koskoff
(storica partner produttiva del regista in pellicole quali The
Wolf of Wall Street, Silence e il più recente The Irishman)
sia stata coinvolta nella produzione del più grande cinecomic della
passata stagione cinematografia, ossia
Joker, sembra che Scorsese non abbia
particolare interesse nel vedere il film.
Joker di
Todd Phillips contiene numerosi riferimenti alla
filmografia di Martin Scorsese (soprattutto a titoli come
Taxi Driver e Re per una notte) e si appresta a
diventare uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi.
Eppure il leggendario regista – che un tempo avrebbe dovuto
produrre il film – non sembra così ansioso di vederlo. In una
recente intervista con il New York Times,
infatti, è stato lo stesso Scorsese a dichiarare: “Ho visto
soltanto alcune clip del film. Conosco Joker, perciò mi chiedo:
‘Perché dovrei guardarlo?’. Va bene così.”
Già in passato Martin Scorsese aveva avuto modo di
parlare di Joker e dei motivi che lo avevano
spinto a svincolarsi dal progetto in qualità di produttore. Vi
riportiamo di seguito le dichiarazioni dell’epoca, perché aiutano a
comprendere meglio il vero significato di quanto espresso di
recente dal regista in merito alla sua volontà di guardare il film:
“Conosco molto bene il film. Conosco molto bene il regista Todd
Phillips. La mia produttrice Emma Tillinger Koskoff, l’ha prodotto.
Ci ho pensato molto negli ultimi quattro anni e ho deciso che non
avevo tempo per farlo. Non sono stato coinvolto per motivi
personali, ma conosco molto bene la sceneggiatura. Ha una vera
energia e Joaquin… beh, ha fatto un lavoro straordinario.”
Joker
diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie
Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais ed è
arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e
racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione
nel criminale che tutti conosciamo.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
Nei giorni scorsi vi avevamo
riportato le dichiarazioni del
co-sceneggiatore Chris Terrio in merito al
ruolo palesemente ridotto del personaggio di Rose Tico in
Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker. Adesso, è stata la
stessa Kelly Marie Tran – interprete del membro
della Resistenza – ad affrontare la questione in una recente
intervista con l’Hollywood
Reporter.
L’attrice ha parlato non solo della
riduzione del suo ruolo – appare in scena “soltanto” per 76 secondi
– ma anche delle difficoltà riscontrate nel girare le scene che
prevedevano il coinvolgimento del personaggio di Leia
Organa e della partecipazione di Rose alla battaglia
finale su Exegol.
A proposito del suo ruolo nel film e
delle scene con Carrie Fisher, l’attrice ha
spiegato: “La cosa difficile è stato recitare basandosi su
delle riprese già esistenti. Invece di avere un attore di fronte a
te e reagire a quello che diceva, ti ritrovavi nel bel mezzo delle
riprese a guardare come l’attore recitava quella battuta per poi
provare ad immaginare una reazione. È stata un’esperienza molto
diversa per me, quindi mi ci è voluto un po’ per abituarmi.
Probabilmente abbiamo girato più volte le scene con Carrie che
quelle senza di lei. Una cosa è sedersi, guardare quelle riprese e
provare ad immaginare una possibile reazione, ma spesso si trattava
di scene di gruppo in cui c’erano tante cose da considerare. Si è
trattato di lavorare su momenti specifici che già erano stati
girati, quindi è stato un processo più lungo. Penso che tutte le
riprese aggiuntive fossero destinate proprio a quei momenti: tutto
doveva essere perfetto dato che Carrie Fisher non era fisicamente
con noi.”
Parlando invece della battaglia
finale su Exegol, a quanto pare il personaggio di Rose doveva avere
un ruolo più grande al suo interno: “Probabilmente è stato il
più grande set al quale abbia mai preso parte. È stato incredibile
vedere ciò che il team degli stunt è riuscito a fare. Era davvero
folle correre lungo questa piattaforma: so che si vede soltanto per
un secondo nel film, ma abbiamo girato quella scena tantissime
volte. Mi ricordo che avevo sempre dei lividi sulle ginocchia il
giorno dopo perché correvamo, cadevamo e poi dovevamo girare altre
scene. E credo che non siano neanche finite nel film! Era una sorta
di caos organizzato con gli Stormtrooper che volavano, la gente a
cavallo… una roba folle!”
LEGGI
ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker,la recensione
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Il regista Anthony
Russo ha interpretato un uomo gay (il primo che si sia mai
visto all’interno del MCU) in Avengers: Endgame; in seguito
il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che
nell’attesissimo Gli
Eterni ci sarà un supereroe apertamente gay.
Insomma, i Marvel Studios sembrano avere le idee
molto chiare in materia di diversità ed inclusione: è palese quanto
attraverso i film dell’Universo Cinematografico si voglia dare
spazio – a ragione – al racconto di vari tipi di storie e alla
rappresentazione dei personaggi più sfaccettati.
In una recente intervista,
Kevin Feige ha confermato che un personaggio
LGBTQ apparirà nel MCU molto presto: “Sì,
assolutamente”, ha detto Feige. “Sì, apparirà molto presto. In un
film che stiamo girando proprio adesso”. L’unico film Marvel
attualmente in fase di produzione è Gli
Eterni, ma nulla esclude che le parole di Feige
possano riferirsi a Thor: Love
and Thunder, dove potrebbe essere introdotta una
donna transgender, forse l’interesse amoroso di
Valchiaria, il personaggio interpretato da
Tessa Thompson.
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Il prescelto, nella mitologia di
Star
Wars, deve portare equilibrio nella Forza. Anakin
purtroppo viene sedotto dal Lato Oscuro e contribuisce all’ascesa
dello stesso, Luke invece riesce a riportare l’equilibrio,
sconfiggendo l’Imperatore e redimendo il padre. Rey, come Luke,
porta l’equilibrio, mettendo a riposo (forse sconfiggendo per
sempre l’Imperatore) il Lato Oscuro e ristabilendo l’ordine.
Alla fine, un Jedi non cede a
nessuno dei suoi impulsi interni, né quelli positivi né quelli
negativi, perché cerca l’equilibrio e quello tende a mantenere
nell’universo. Ma cosa vuol dire esattamente? Che cosa si intende
quando si dice che Rey ha riportato l’Equilibrio nella Forza?
In un’intervista a IndieWire, il
co-sceneggiatore de L’Ascesa di
Skywalker,Chris Terrio, è stato
interrogato sull’equilibrio nella Forza dopo la sconfitta di
Palpatine da parte di Rey. Secondo Terrio, si può dire che il lato
oscuro della Forza fosse sul punto di sopraffare la luce, ma grazie
a Rey, quell’equilibrio è stato ripristinato.
“L’equilibrio della Forza
sempre, come ha detto George [Lucas], significa che l’oscurità e la
luce co-esistono. Ci sono angoli nella galassia in cui esiste
ancora l’oscurità, tranne che con l’ascesa di Palpatine e la
trilogia originale, il buio era diventato troppo potente al punto
tale da far quasi scomparire la luce. Quindi, conquistando questa
vittoria contro il Primo Ordine e i resti dell’Impero e dei
lealisti Sith, penso che l’equilibrio sia stato ripristinato,
perché l’oscurità era arrivata ad un punto in cui era molto più
potente della luce. Se Rey mette a segno questo colpo, non
significa che tutto rimanga per sempre così, ma significa che
almeno per questo momento, l’oscurità è stata trattenuta mentre la
luce ha respinto la sua avanzata, mettendo in equilibrio le due
entità”.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Ecco il primo trailer italiano di
A
Quiet Place 2, in arrivo la prossima primavera, in cui
tornerà protagonista Emily Blunt.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio
personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di
sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio
2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio
di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere
vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa
la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono
determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre
tentano disperatamente di contrattaccare.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Dopo che il mistero si è protratto
per due film, in Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker abbiamo finalmente
appreso le vere origini di Rey. La ragazza, potente nella Forza, è
una Palpatine, la nipote dell’Imperatore, abbandonata su Jakku dai
genitori per nasconderla agli occhi del più malvagio dei cattivi
della saga.
Nonostante per la ragazza sia una
notizia sconvolgente, capiamo subito che sia Luke che Leia sapevano
da subito chi fossero i suoi genitori e quale fosse quindi
l’origine di Rey, tuttavia hanno deciso di addestrarla lo stesso
per le vie della Forza, visto che, come dice Luke, entrambi hanno
guardato al suo cuore e non alla sua linea di sangue.
Ma Luke e Leia, consapevoli entrambi
che Rey fosse l’ultima speranza per i Jedi e per la Ribellione,
hanno mai parlato tra loro di cosa fare con la giovane
Palpatine?
In un’intervista con THR, c’era una
domanda, rivolta allo sceneggiatore Chris Terrio,
sul fatto che Luke e Leia avessero trovato il modo di discutere
riguardo agli antenati di Rey dopo la Battaglia di Crait. Terrio
rimane sul vago: “Questo devo lasciarlo all’immaginazione dello
spettatore (…) Non penso che sarebbe sbagliato presumere che il
fantasma di Forza di Luke abbia cercato sua sorella sensibile alla
Forza, addestrata dai Jedi.”
Il fatto che Leia e Luke insegnino a
Rey, sapendo che la ragazza è una parente di sangue della loro più
temibile rivale, ha contribuito a far passare il messaggio che
alcune virtù sono più potenti del sangue e della genìa. Quindi è
facile immaginare una scena tra Luke e Leia in cui si discute della
questione e, considerando le decisioni prese da Terrio e Abrams, è
facile immaginare che questa scena possa essere stata anche nelle
menti dei due. Sfortunatamente, anche se Abrams avesse voluto che
questa scena venisse girata, la morte di Carrie
Fisher lo ha reso impossibile (nonostante siano stati
fatti miracoli con quel che avanzava delle riprese de Il Risveglio
della Forza).
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Birds of
Prey, il cinecomic DC che segnerà il ritorno della
Harley Quinn di Margot Robbie sul grande schermo,
arriverà al cinema il prossimo febbraio ed un nuovo trailer
ufficiale del film di Cathy Yan dovrebbe arrivare online a
breve.
Nell’attesa, la Funko ha diffuso
online le immagini ufficiali della linea di POPs dedicata ai
personaggi di Birds of Prey. I giocattoli
ci mostrano i personaggi di Huntress, Black Canary
e Roman Sionis, insieme a numerose versioni di
Harley Quinn e dei suoi coloratissimi e stravaganti costumi.
Nessuna figure dedicata a Renee Montoya o a
Cassie Cain, ma è probabile che una nuova ondata
di POPs verrà rilasciata più a ridosso dell’uscita in sala.
Di recente abbiamo appreso che il
film sarà vietato ai minori! La
Motion Picture Association of America ha classificato il film come
“R-Rated”, vietato cioè ai minori di 17 anni non accompagnati. La
motivazione è la seguente: “Forte dose di violenza e uso di
linguaggio esplicito, incluso materiale sessuale e riferimenti alla
droga.”
Potete vedere le immagini dei POPs dedicati a Birds
of Prey di seguito:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Sta iniziando lentamente a prendere
forma l’annunciata serie destinata a Disney+ che sarà dedicata a Obi-Wan
Kenobi e che vedrà il ritorno di Ewan
McGregor nei panni del celebre maestro Jedi della saga di
Star
Wars. Dopo la conferma che lo show sarà
ambientato otto anni dopo gli eventi de La Vendetta dei
Sith e undici anni prima degli eventi di Una Nuova
Speranza, un nuovo rumor suggerisce che nella serie potrebbero
apparire anche Luke e Leia
Skywalker… da giovani!
Stando infatti a quanto riportato
dal sito Backstage, la
produzione sarebbe alla ricerca di due piccoli esordienti, un
“giovane attore biondo, di età compresa tra gli 8 anni e gli 11
anni, con gli occhi azzurri” e una “giovane attrice bruna,
di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, con gli occhi
marroni”.
Nonostante la fonte non menzioni
esplicitamente che il casting faccia riferimento alla serie
dedicata a Obi-Wan
Kenobi, è impossibile non collegare le cose, dal
momento che già di recente era emerso un rumor secondo il quale
un giovane Luke Skywalker
potrebbe apparire nella serie. La vera sorpresa è il probabile
coinvolgimento di una giovane Leia, e potrebbe indicare che il
Maestro Jedi farà visita ad Alderaan.
Il coinvolgimento del personaggio
di Luke nella serie non dovrebbe sorprendere più di tanto i fan,
dal momento che Obi-Wan si reca su Tatooine per proteggere il
giovane sia da Palpatine che da Darth Vader. Quasi certa nello show
anche la presenza di Lars Owen, nuovamente
interpretato da Joel Edgerton: da questo punto di
vista, la prospettiva di una giovane Leia nella serie è decisamente
più eccitante, dal momento che non abbiamo mai avuto modo di vedere
granché sulla vita del futuro Generale sul suo pianeta natale.
Obi-Wan
Kenobi sarà il terzo titolo di Star Wars ad approdare
su Disney + (il cui lancio è previsto in Italia per il 31 marzo)
dopo The Mandalorian, la serie prodotta
da Jon Favreau, e un progetto ancora senza titolo descritto come un
prequel di Rogue One del 2016
con protagonista Cassian Andor, l’ufficiale dell’Alleanza Ribelle
interpretato da Diego Luna.
Vi ricordiamo che il personaggio è,
ad oggi, l’unico personaggio della saga a comparire in tutti e sei
i film “tradizionali” in diverse vesti. In Guerre
Stellari è chiaramente il vecchio Ben Kenobi, mentre
ne L’Impero colpisce ancora e ne Il
Ritorno dello Jedi appare in forma di spirito, di Forza,
a Luke, nei suoi momenti di difficoltà. In questo caso ha le
sembianze di Alec Guinness.
Non tutti sanno che la voce di
Obi-Wan si può ascoltare anche ne Il Risveglio della
Forza, nel momento in cui Rey tocca per la prima volta la
spada di Luke.
Anno nuovo, decade nuova! Mentre ci
prepariamo ad una nuova entusiasmante decade cinematografica, è
doveroso ricordare che negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad
alcune memorabili interpretazioni da parte degli attori più amati
di Hollywood e, soprattutto, alla nascita di alcuni giovani e
meravigliosi talenti che si sono già imposti nell’immaginario
collettivo.
In attesa di goderci la stagione
cinematografica 2020, ripercorriamo insieme quali sono stati i
10 migliori esordienti che, nell’ultima decade,
hanno catturato l’attenzione della critica e il favore del pubblico
grazie alle loro performance.
Elsie Fisher
Elsie Fisher ha debuttato in
Eighth Grade di Bo Burnham, purtroppo inedito in Italia.
L’attrice statunitense aveva lavorato principalmente come
doppiattrice prima di farsi conosce al pubblico americano per il
ruolo dell’adolescente Kayla Day, colta nel passaggio tra la fine
dell’ultimo anno di scuola media e l’inizio delle scuole
superiori.
La Fisher è la star assoluta di
questa commedia drammatica che ha debuttato al Sundance Film
Festival nel 2018 e che ha conquistato la critica e il pubblico
americano, soprattutto grazie alla performance della giovane
protagonista, un nome di cui sentiremo ancora parlare nel decennio
appena cominciato.
Maisie Williams e Sophie Turner
Fin dal lontano 2011, anno di
debutto della popolarissima serie tv Game of Thrones,
le sorelle Stark sono entrate di prepotenza nella vita e nei cuori
della moderna cultura pop. Né la Williams né la Turner
avevano mai recitato prima. I fan si sono appassionati ai loro
personaggi: li hanno visti crescere, così come hanno visto crescere
le loro interpreti, divenute oggi due artiste straordinarie.
Due giovani attrici che sembrano
adattarsi bene a qualsiasi tipologia di ruolo, dai più docili ai
più imponenti, e che sicuramente ci regaleranno tantissime nuove
emozioni nell’arco dei prossimi dieci anni.
Finn Wolfhard
Il grande successo per Finn Wolfhard
è arrivato quando è stato scelto per interpretare uno dei giovani
protagonisti dell’amatissima serie NetflixStranger Things, che ha fatto il suo
debutto sulla piattaforma di streaming nel 2016. Da allora, il
giovane attore canadese è apparso in tantissimi altri progetti,
alcuni di successo (IT e
IT – Capitolo
Due), altri più ambiziosi ma accolti con minore entusiasmo
(Il cardellino).
Nel 2020 lo vedremo nel thriller
horror The Turning e nel nuovo capitolo della saga di
Ghostbusters, Ghostbusters:
Legacy. Senza dimenticare l’arrivo della quarta stagione di
Stranger Things…
Millie Bobby Brown
Al pari della sua co-star Finn
Wolfhard, anche Millie Bobby Brown ha raggiunto il successo
planetario grazie all’interpretazione di Undici nell’acclamata
serie Netflix Stranger Things.
Nonostante l’incredibile talento del giovane cast di protagonisti,
Millie Bobby Brown si è subito distinta per carisma e maturità.
Grazie al suo ruolo nel popolare
show, è riuscita poi a fare il grande salto verso il mondo del
cinema, proprio come accaduto a Wolfhard. Il suo primo grande
blockbuster è stato Godzilla II: King of
the Monsters con Vera Farmiga, Kyle Chandler e Charles
Dance. Prossimamente la vedremo nei panni di Enola Holmes, in un
film interamente dedicato alla sorella minore del ben più noto
Sherlock.
Ansel Elgort
Dopo una piccola parte nel remake di
Carrie del 2013, Ansel Elgort ha raggiunto la fama
mondiale grazie al ruolo di Augustus Waters nell’adattamento di
Colpa delle stelle, celebre romanzo young adult
di John Green. Ha anche recitato nella saga di Divergent e
ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il suolo ruolo in
Baby Driver
di Edgar Wright.
Di recente ha vestito i panni del
protagonista nell’adattamento de Il cardellino, romanzo
premio Pulitzer di Donna Tartt. Prossimamente lo vedremo
nell’attesissimo nuovo adattamento cinematografico del celeberrimo
musical West Side
Story ad opera del maestro Steven Spielberg.
Shailene Woodley
Shailene Woodley è apparsa al fianco di
Ansel Elgort nella saga di Divergent e nell’adattamento di
Colpa delle stelle. Tuttavia, l’attrice era già nota
prima, grazie al ruolo della protagonista nella serie
adolescenziale targata ABC La vita segreta di una teenager
americana e a quello dela figlia di George Clooney nel bellissimo Paradiso
amaro di Alexander Payne.
Negli ultimi anni è arrivata anche
l’approvazione della critica grazie al ruolo nella serie HBO
Big Little Lies, che ha visto la Woodley recitare al
fianco di attrici del calibro di Reese Witherspoon, Nicole Kidman,
Laura
Dern e Meryl Streep.
Hailee Steinfeld
Appena quattordicenne e con un
curriculum praticamente inesistente, Hailee Steinfeld
recita al fianco di Jeff Bridges ne Il Grinta dei fratelli
Coen, conquistando una nomination all’Oscar come migliore attrice
non protagonista. Nell’ultimo decennio è apparsa in titoli
quali Ender’s Game con Harrison Ford e Ben Kingsley, Pitch Perfect
2 e 3 con fianco di Anna Kendrick e la commedia
drammatica 17 anni (e come
uscirne vivi) insieme a Woody Harrelson.
Di recente è stata la protagonista
di Bumblebee,
spin-off della saga di Transformers, e della serie
Dickinson su Apple
TV+, in cui ha ha interpretato la celebre poetessa americana
Emily Dickinson.
Zendaya
Da star di Disney Channel ad
interprete acclamata in tutto il mondo, Zendaya è sicuramente una delle più interessanti
scoperte cinematografiche dell’ultimo decennio. Raggiunge la fama
mondiale grazie al ruolo di MJ in Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far from
Home: nel mezzo l’avventura musicale The Greatest
Showman al fianco di Hugh Jackman e Zac Efron, grazie alla
quale ha dimostrato di essere anche una notevole cantante ed
un’abile ballerina.
Lo scorso anno si è destreggiata con
una prova sicuramente più intensa e misurata grazie al ruolo della
protagonista nell’acclamata serie HBO Euphoria, già
confermata per una seconda stagione in arrivo proprio
quest’anno.
Tom Holland
Tom
Holland si è fatto strada nel cuore del pubblico di tutto il
mondo grazie all’incarnazione del nuovo Peter Parker nella saga
Marvel/Sony dedicata a Spider-Man,
in cui ha recitato al fianco di Zendaya. Holland ha esordito da
piccolissimo, quando nel 2012 ha interpretato il figlio di Naomi
Watts e Ewan McGregor nel drammatico The Impossible. Ha
fatto la sua prima apparizione nei panni dell’Uomo Ragno nel 2016
in Captain America: Civil War,
per poi prendere parte anche adAvengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame.
Prossimamente lo vedremo sfoderare
le sue doti di doppiatore in Dolittle con Robert Downey Jr. e in Onward, il
nuovo attesissimo film d’animazione della Disney/Pixar.
Timothée Chalamet
Chiudiamo la nostra rassegna con
quella che è stata universalmente riconosciuta come la più grande
giovane promessa dell’ultimo decennio. Timothée Chalamet recita in alcuni
cortometraggi e serie tv prima di debuttare al cinema con Men,
Women & Children di Jason Reitman e Interstellar di Christopher Nolan. Nel 2017 raggiunge il
successo mondiale grazie al ruolo di Elio in Chiamami col tuo
nome di Luca Guadagnino, che gli regala una candidatura
all’Oscar come miglior attore protagonista.
Nel corso della sua breve ma già
folgorante carriera, è apparso in Lady Bird con Saoirse
Ronan e in Beautiful Boy con Steve Carell. Di recente lo
abbiamo visto nei panni di Enrico V nello storico Il re e
anche nell’ultimo film di Woody Allen Un giorno di pioggia a
New York, mentre a breve sarà nelle nostre sale con
Piccole donne di Greta Gerwig.
Il nuovo trailer ufficiale di
New Mutants è in arrivo il prossimo
lunedì: con enorme sorpresa da parte dei fan, il regista
Josh Boone sembra essere particolarmente coinvolto
nella promozione del film. Tutti ricorderanno la travagliata
lavorazione della pellicola, con la 20th Century Fox che sembrava
aver tagliato fuori Boone, dando vita ad una situazione molto
simile a quanto accaduto con Fantastic 4 – I
Fantastici Quattro di Josh Trank.
Lo studio avrebbe ordinato una serie
di riprese aggiuntive di New Mutants che
avrebbero cambiato in maniera significativa la visione di
John Boone e introdotto nuovi personaggi, con
Simon Kinberg (storico produttore del franchise di
X-Men, già chiamato in causa per per “sistemare”
Fantastic 4 di Trank) che si sarebbe occupato di rimettere
mano all’intera operazione. Di recente, però, abbiamo appreso che
il film è ufficialmente tornato in carreggiata e che è pronto a
debuttare nelle sale americane il prossimo 3 aprile.
Al di là di ciò che sia accaduto o
meno tra Josh Boone e la Fox, sembra che la Walt
Disney e i Marvel Studios – in seguito
all’accordo Disney/Fox – abbiano finalmente restituito il controllo
creativo della pellicola al regista e sceneggiatore statunitense.
Lo stesso Boone infatti, attraverso il suo account Instagram, ha confermato che la
versione di New Mutants che arriverà al
cinema ad aprile è quella inizialmente da lui pianificata. Ciò
significa che le riprese aggiuntive non hanno mai avuto luogo o che
alla fine non sono mai state utilizzate, anche se non è da
escludere che la Marvel possa aver comunque apportato delle
modifiche alla pellicola.
Su Instagram, alla domanda di un fan
se il New Mutants che vedremo nelle sale sarà
effettivamente il film originale che Boone aveva pensato, lo stesso
regista ha dichiarato: “Non lo promuoverei se non lo
fosse!”
Nell’attesa di maggiori
informazioni, vi ricordiamo che il film è diretto
da Josh Boone, e ha nel
cast Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Charlie Heaton,
Alice Braga, Henry Zaga, Blu Hunt e Jon
Hamm.
La trama verterà intorno ad un
gruppo di cinque giovani mutanti, i quali scoperte le loro
incredibili capacità mentre si trovano confinati in una struttura
segreta contro la loro volontà, cercheranno di combattere per
sfuggire al luogo e alle colpe del loro passato, salvando sé
stessi.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker ha chiuso la saga della famiglia in
cui scorre potente la Forza. Rey, ultima Jedi, riporta l’equilibrio
nella Forza e instaura una nuova genia di Skywalker, una genia per
scelta ed elezione e non per sangue. Così facendo, fa sparire
dall’universo anche il male supremo, Palpatine, di cui le porta il
sangue ma al quale decide di rinunciare.
Alla fine del film, la giovane e
potente jedi seppellisce su Tatooine le spade laser di Luke e Leia,
dà loro riposo e costruisce per sé una nuova spada laser, gialla.
Tuttavia, durante tutta la sua avventura, Rey ha usato la spada di
Luke, di colore… blu! I più attenti avranno notato che nonostante
si tratti della spada del Maestro Skywalker, che notoriamente è
verde, nella terza trilogia essa appare sempre blu. O meglio,
appare in tutto e per tutto essere la spada di Anakin, ma tutti
dicono che è la vecchia spada di Luke.
Ne Il Risveglio
della Forza, Rey trova l’oggetto e tutti dicono
che è di Luke. Dopo molte peripezie e dopo aver affrontato per la
prima volta, senza addestramento, Kylo Ren, la ragazza la riporta a
Luke su Ahch-To. In Gli Ultimi
Jedi, Rey si allena con la spada blu, che ci
viene sempre detto essere di Luke, e alla fine del film, la spada
viene addirittura spezzata in due ma ricompare intatta all’inizio
del film successivo. In L’Ascesa di
Skywalker, Rey combatte contro l’Imperatore con ben
due spade laser, entrambe blu, una di Leia e l’altra, ancora, di
Luke.
Facciamo un passo indietro. In
Una Nuova Speranza, Obi Wan prende la
spada laser di Anakin e la affida a Luke. Il giovane Skywalker la
userà per il suo addestramento su Dagobah con Yoda, fino a
L’Impero Colpisce Ancora. Lì, durante il
famigerato scontro con Darth Vader, in cui gli viene rivelata la
vera identità del temibile avversario, Luke perde la mano (con la
spada di Anakin) che finisce persa nello spazio.
Ne Il Ritorno dello
Jedi, vediamo invece Luke sfoderare una nuova spada
verde. Sappiamo in realtà che il cambio di colore della spada laser
“dei buoni” è stato dettato da esigenze tecniche. Nei primi due
episodi, la spada veniva sguainata per lo più in ambienti chiusi e
il blu risaltava bene con lo sfondo. In Episodio
VI, Luke deve sfoderare l’arma jedi anche all’aperto,
nella sequenza di battaglia contro gli sgherri di Jabba, e qui era
necessario che la luce spezzasse il blu cielo dello sfondo. A
questa esigenza tecnica, George Lucas collegò un
dettaglio che arricchiva la mitologia jedi.
Nel confronto verbale tra Darth
Vader e Luke Skywalker, nel terzo atto de Il Ritorno
dello Jedi, vediamo Vader soppesare e osservare da
vicino la spada di Luke: l’impugnatura è differente, rispetto a
quella usata in precedenza, e la lama è verde. I lord Sith gli dice
che è stato bravo a costruirsi da solo una nuova spada, segno che
il suo addestramento è compiuto ed è a tutti gli effetti un
cavaliere Jedi.
La spada di Luke Cavaliere Jedi è
quindi verde. Inoltre, in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi assistiamo al flashback in
cui Luke fronteggia Ben Solo, intenzionato, per un solo istante, a
porre fine alla vita del ragazzo. La sua spada è verde, identica a
quella vista ne Il Ritorno dello Jedi.
Allo stesso modo, nel flashback di L’Ascesa di
Skywalker, quando vediamo Luke e Leia addestrarsi
insieme, Luke impugna una spada verde, mentre Leia impugna una
spada blu. Invece, in Gli Ultimi Jedi,
quando la proiezione di Luke va su Crait per affrontare Kylo Ren,
il Maestro Jedi impugna la spada blu.
Nell’ultimo atto di Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, il fantasma di Forza di
Luke affida a Rey entrambe le spade laser, quella “sua” (che però
vediamo sempre blu) e quella di Leia (blu, come da flashback). La
ragazza affronta l’Imperatore con due spade laser blu, che in
teoria dovrebbero appartenere a Luke e Leia, ma che in pratica,
stando al loro colore sono quelle di Anakin e di Leia.
Ancora, all’inizio di
Episodio IX, i dialoghi tra Leia e Rey
insistono proprio sull’appartenenza a Luke di quella spada, arma
che per colora e forma dell’elsa è a tutti gli effetti la spada di
Anakin!
All’inizio della trilogia sequel,
quando scopriamo la spada custodita da Maz Kanata, lei ci dice
(dice a Rey) che quella spada era di Luke, appartenuta a suo padre
prima che a lui, e infatti nella sceneggiatura completa de
Il Risveglio della Forza c’era una
sequenza di apertura che prevedeva la mano mozzata di Luke intorno
alla spada di Anakin, entrambe perse nello spazio.
Sembra dunque che alla base di
questa faccenda ci sia una semplice incongruenza, ovvero, viene
chiamata “la spada di Luke” quella che in realtà è la spada di
Anakin, forse perché per un periodo, neanche troppo lungo, quella
spada è stata posseduta e usata dal giovane Luke che l’ha perduta
in Episodio V.
Chiaramente il discorso è molto più
semplice di quello che sembra, ovvero: si tratta effettivamente
della spada di Anakin, che però viene denominata “di Luke”.
Tuttavia era importante fare ordine tra tutti i film e fare
chiarezza su questo punto, nonostante rimanga il dubbio:
che fine ha fatto la spada verde di Luke?
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Disney Plus ha
confermato che The Mandalorian 2, la seconda
stagione di The
Mandalorian si farà. Dopo l’incredibile accoglienza
avuta la Disney e Lucas Film
annunciano la seconda stagione di The Mandalorian.
The Mandalorian 2, quando esce e
dove vederla in streaming
La seconda stagione di
The
Mandalorian arriverà l’inverno del 2020 e sarà
disponibile in streaming su Disney
Plus. La seconda stagione è stata ordinata, per la
messa in onda prevista per la fine del 2020. La serie ha ricevuto
recensioni positive, con elogi per la sua scrittura,
caratterizzazione, musica e immagini, mentre le critiche erano
dirette al suo ritmo incoerente.
The
Mandalorian, noto anche come The
Mandalorian, è la serie tv americana
presentata in anteprima su Disney + il 12 novembre 2019.
Ambientata nell’universo diStar
Wars , la serie si svolge cinque anni dopo gli eventi
di Return of the Jedi e 25 anni prima degli eventi
di The Force Awakens e segue le gesta di uncacciatore di
taglie Mandaloriano oltre i confini della Nuova
Repubblica .
Jon Favreau è
il creatore, lo sceneggiatore e lo showrunner,
nonché produttore esecutivo, al fianco
diDave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson . Lo spettacolo
è interpretato da Pedro
Pascalnel ruolo del
protagonista.
La trama e il cast di The
Mandalorian 2
In The Mandalorian
2 protagonisti sono Pedro Pascal
come Din Djarin / The Mandalorian , un solitario
pistolero e cacciatore di taglie, che a volte viene chiamato
“Mando”, un termine generico usato per indicare tutti i
mandaloriani. È un “trovatello” che fu salvato in giovane età
dai Mandaloriani. Pascal ha descritto il suo personaggio
come Clint Eastwood, con abilità di combattimento
avanzate e di “discutibile carattere morale”. The
Child (interpretato da vari burattinai ), un membro della
stessa specie senza nome del Maestro Jedi Yoda che può anche
esercitare la Forza. La specie invecchia molto lentamente e il
Bambino è un bambino di 50 anni. Una taglia viene offerta per il
suo ritorno dal Cliente. Viene trovato e protetto dal Mandalorian
mentre viene preso di mira da altri cacciatori di taglie.
Nella prima stagione sono comparsi
Carl Weathers nei panni di Greef Karga, ex magistrato e leader di
una gilda di cacciatori di taglie che ingaggia il Mandalorian per
tracciare una risorsa preziosa. Werner Herzog nel ruolo del
Cliente, un uomo senza nome con guardie del corpo di Stormtrooper
che organizza il Mandalorian per rintracciare un bene prezioso.
Nick Nolte nei panni della voce di Kuiil, un contadino dell’umidità
di Ugnaught che ha acquistato la sua libertà dopo essere stato
schiavizzato dall’Impero. Taika Waititi come voce di IG-11, Gina
Carano nel ruolo di Carasynthia “Cara” Dune,
un ex soldato ribelle divenuto mercenario di Alderaan che ha
combattuto nella guerra civile per l’ Alleanza Ribelle. Amy Sedaris
nel ruolo di Peli Motto, un cantante agente di attracco alla baia e
meccanico navale su Tatooine. Jake Cannavale nei panni di Toro
Calican, un giovane cacciatore di taglie che cerca di unirsi alla
Gilda catturando Fennec Shand. Assume The Mandalorian per
aiutare.
Parlando di Shang-Chi and The Legend of the Ten
Rings,Kevin Feige ha spiegato
che il 98% del cast del film sarà asiatico. Discutendo a proposito
della scelta dei personaggi da mostrare all’interno del MCU, Feige
ha dichiarato che la decisione finale dipende da vari fattori. Il
boss della Marvel ha spiegato: “Per quanto riguarda Shang-Chi,
volevamo fare quel film da tantissimo tempo. E volevamo che ci
fosse un cast costituito al 98% da attori asiatici”. A quanto
pare, il desiderio della Marvel di realizzare un film dedicato a
Shang-Chi risale a tantissimi anni fa, quando lo studio non aveva
ancora acquistato i diritti per la realizzazione del primo
Iron
Man.
E a proposito di diversità ed
inclusione, sulla scia dei successi di Black
Panther e Captain
Marvel, Kevin Feige ha aggiunto: “Vogliamo
continuare a mostrare eroi dei fumetti che rappresentino l’intero
mondo che va al cinema a vedere i nostri film. Il nostro intento è
stato e sempre sarà questo”. Feige ha poi rivelato di essere
entusiasta del successo di film come Black Panther e
Captain Marvel, dal momento che titoli del genere
“hanno ispirato altre major o studi cinematografici in tutto il
mondo a fare lo stesso e a decidere di raccontare diversi tipi di
storie.”
L’uscita nelle sale
di Shang-Chi
and The Legend Of The Ten Rings è fissata
al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha
esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata
l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto
esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre
che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era
considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa
connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio
eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (prossimamente
uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx,
e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il
film che vanta la sceneggiatura di Dave
Callaham (The Expendables, Godzilla,
Doom e Wonder Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe
interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il
villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime
possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti
saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Matthew Savage,
concept artist di Star
Wars, ha svelato un disegno della vecchia spada
laser jedi di Ben Solo, vista brevemente in Star Wars:
Gli Ultimi Jedi. L’oggetto sembra essere stato
ispirato dalla sua arma a forma di croce utilizzata poi da Kylo
Ren.
Ne Gli Ultimi Jedi, abbiamo avuto la
possibilità di vedere brevemente l’arma di Ben, in occasione del
flashback in cui ci viene mostrato come Luke “tradisce” la fiducia
del suo allievo. La scena mostra Luke che tende la mano su Ben
addormentato, e sente il male che monta in lui, tutto quello che
avrebbe compiuto di terribile, sguaina la sua spada e per un attimo
pensa di mettere fine alla vita del nipote. Quell’attimo passa
subito, ma non prima che Ben si svegli e lo veda, con l’arma pronta
a colpire. Si tratta del momento decisivo in cui Ben abbraccia il
Lato Oscuro della Forza.
Una volta assunta l’identità di Kylo
Ren, Ben modifica la sua spada laser originale, trasformandola in
quella che avrebbe usato per tutta la trilogia, aggiungendo la
protezione incrociata per tenere conto del cristallo rosso con cui
ha sostituito quello blu.
Il concept della spada di Ben ci
mostra quanto questa sia diversa dalla spada di Kylo Ren. La prima
è lucida, pulita, piena di speranza per il giovane apprendista
Jedi, la seconda è nera, con i circuiti scoperti, a mostrare la
storpiatura dello strumento del cavaliere.
Potete vedere di seguito il
concept della spada laser di Ben Solo:
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Un fan particolarmente sfegatato del
MCU sembra aver trovato un modo
particolarmente ingegnoso ma innegabilmente divertente per
sfruttare al massimo l’epicità di una delle scene più significative
di Avengers: Endgame e celebrare
l’arrivo del 2020.
Il 2019 è stato un anno incredibile
per i Marvel Studios, con l’uscita nelle sale di
Avengers: Endgame che ha segnato il
culmine della Saga dell’Infinito e dei primi 10 anni di storia
dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film, sequel di
Infinity War del 2018, abbiamo ritrovato gli eroi
sopravvissuti allo schiocco della dita di Thanos che ha decimato metà della popolazione
mondiale: è grazie ad Ant-Man, fuggito dal Regno Quantico, che i
Vendicatori superstiti escogitano un piano per tornare indietro nel
tempo e sconfiggere una volta per tutte il Titano Pazzo.
Il piano ha condotto ad
un’incredibile battaglia che ha visto la discesa in campo di quasi
tutti i personaggi del MCU, schierati gli uni al fianco degli altri
per eliminare Thanos ed il suo esercito. Una sequenza senza
precedenti che ha regalato ai fan una serie di momenti
indimenticabili, come la celebre battuta di Falcon “On Your
Left” prima che Captain America brandisca il martello di Thor
o lo schieramento della A-Force al fianco di Captain Marvel.
Tuttavia, il momento che i fan hanno amato di più è lo schiocco
delle dita di Iron Man, epico momento che un fan della Marvel ha
deciso di utilizzare in un video per celebrare l’arrivo del nuovo
anno.
L’utente di YouTube The Sweaty Ace ha pubblicato un video che
mostra un telefono cellulare pronto ad indicare le ore 00:00 di
fronte ad uno schermo che proietta la memorabile scena in cui
Robert Downey
Jr. pronuncia la gloriosa battuta: “I Am Iron
Man”: nel momento esatto in cui Tony Stark schiocca le dita,
la telecamera inquadra un bellissimo spettacolo di fuochi
d’artificio in quel di Sydney, in Australia.
Quando si dice: inaugurare l’anno…
col botto! Potete ammirare il video di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di
James Cameron.
Diverso tempo fa erano circolate in
rete alcune voci che sostenevano che il costume che
Robert Pattinson avrebbe sfoggiato
nell’attesissimo The Batman sarebbe stato molto
simile all’iconico costume blue e grigio ideato da Jim
Lee. Adesso Kris Tapley, ex giornalista di Variety, ha
rivelato attraverso un tweet – poi cancellato – che l’abito che
l’ex star della saga di Twilight sfoggerà nel film di
Matt Reeves in arrivo nel 2021 sarà molto diverso
da ciò che i fan si aspettano.
Stando a quanto dichiarato da
Tapley, il costume che Robert
Pattinson indosserà in The
Batman sarà ispirato ai disegni del fumettista
statunitense Lee Bermejo, che durante la sua
carriera ha lavorato diverse volte ai fumetti con protagonista il
Crociato di Gotham. Si tratta di un tipo di look che, seppur non
così ampiamente conosciuto come quello di Frank Miller o di Jim
Lee, è da anni il preferito di molti fan: si tratta di un costume
da mercenario, molto più resistente e robusto, probabilmente
immaginato per una tipologia di Cavaliere Oscuro più tattica.
Ovviamente non esiste alcuna
conferma ufficiale che il costume di Pattinson nel film sarà
effettivamente ispirato ai disegni di Bermejo, quindi la notizia è
da prendere assolutamente con le pinze.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti
noti: Andy Serkis sarà Alfred
e Colin Farrell sarebbe in
trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka
Pinguino, Zoe
Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo
DC), Jeffrey Wright (commissario Jim
Gordon) e Paul Dano (Enigmista),
infine John Turturro sarà il boss
Carmine Falcone. Nel cast anche Peter
Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The Batman esplorerà un caso di
detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues
Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale
fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché
sono tutti sospettati“.
Tutti ci aspettavamo un esordio
stellare, ma Checco Zalone ha davvero sorpreso,
persino se stesso, segnando un record per il primo giorno di
programmazione del suo Tolo Tolo davvero
incredibile.
Il film, al suo primo giorno di
programmazione, ha incassato 8.680.232 euro, ben 2 milioni in più
di Quo vado?, che era stato il suo più
grande successo al box office, prima di questo suo esordio alla
regia.
Il botteghino italiano ha ricevuto
un vero e proprio shock, e anche se si tratta di una scalata
attesa, sorprende comunque la quantità di persone che, nel primo
giorno dell’anno, hanno scelto di andare in sala a vedere il film:
1.174.285 presenze.
Seguono, sul podio del box office di
Capodanno, Jumanji: Next Level, che
guadagna altri 681 mila euro, per un totale di quasi 8 milioni, e
Pinocchio, che con altri 659 mila euro,
si assesta intorno agli 11 milioni di incasso totale.
Nonostante le riprese siano ancora
in corso, Disney+, la piattaforma di streaming
della Casa di Topolino che ha debuttato negli Stati Uniti lo scorso
novembre, ha confermato che WandaVision,
la serie Marvel che vedrà il ritorno di
Elizabeth Olsen e Paul
Bettany nei panni di Scarlet Witch e Visione, debutterà
ufficialmente quest’anno e non nella primavera del 2021 come
inizialmente annunciato.
Resta da capire se
WandaVision sarà disponibile su Disney+ prima o dopo il debutto di
The Falcon
and the Winter Soldier, attualmente in
fase di produzione e il cui lancio sulla piattaforma avverrà sempre
nel 2020. Il cast della serie annovera anche Teyonah
Parris nei panni di Monica Rambeau, Kat
Dennings in quelli di Darcy Lewis, Randall
Park che interpreterà Jimmy Woo e Kathryn
Hahn.
Di recente avevamo appreso che il
personaggio di Doctor Strange interpretato da
Benedict Cumberbatch potrebbe apparire nella
serie: WandaVision, infatti, sarà direttamente collegata
al sequel Doctor
Strange in the Multiverse of Madness che arriverà
al cinema nel 2021 e nel quale apparirà anche Scarlet Witch;
un’apparizione di Strange nell’episodio finale potrebbe collegare
in maniera adeguata le due storie e preparare così il terreno per
ciò che verrà poi raccontato sul grande schermo.
Di seguito un breve video
promozionale che riassume tutti i film, le serie e i documentari
che arriveranno su Disney+ nel 2020. Ricordiamo che il
lancio della piattaforma in Italia avverà il 31 marzo di
quest’anno:
“Wandavision sarà una sitcom classica con
la grandezza e l’epica tipiche della Marvel”, ha dichiarato
uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando
le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.
“Non possiamo dire molto e in
questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante
esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e
l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque
altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che
è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la
perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva
raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si
stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma
assolutamente giusto“.
Come rivelato da Charles Murphy nel
nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4
novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la
“casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato
anche il titolo di lavorazione dello show, “Big
Red“.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker ha ristabilito alcuni
equilibri della saga dopo che Gli Ultimi
Jedi li aveva scombussolati, con il suo approccio
anarchico. Che sia intenzionale o no, un certo numero di punti
della trama di Episodio IX sembrano piccoli
rimproveri ai punti più discussi del film precedente.
Invece di essere la figlia
abbandonata di due ubriachi senza nome, Rey è la nipote
dell’Imperatore Palpatine e l’ultima discendente di una linea di
sangue potentissima. Dopo che Rose Tico è andata in missione a
Canto Bight con Finn ed è stata istituita come il quarto membro del
gruppo principale, è stata curiosamente relegata in secondo piano.
Non è un segreto il ritratto di Luke ne Gli Ultimi Jedi è stato
estremamente controverso e L’Ascesa di
Skywalker fa marcia indietro su una serie di aspetti
chiave del personaggio.
Considerando l’arco del personaggio
di Luke ne Gli Ultimi Jedi, non sorprende
che in questo film abbia un atteggiamento molto diverso durante la
sua interazione con Rey. Ma ci sono altri elementi relativi a Luke
che sono stati “corretti”. Ad esempio, non ha senso che l’ala X di
Luke (distrutta dallo stesso al suo arrivo su Ahch-To) sia
perfettamente funzionante, e anche l’introduzione della spada laser
di Leia è strana. Ma uno dei retcon relativi a Luke più strani
arriva all’inizio di L’Ascesa di
Skywalker, un retcon che cambia completamente il
significato del suo sacrificio su Crait.
Alla fine de Gli Ultimi
Jedi, Luke si proietta su Crait (lo sforzo lo uccide)
in modo da poter affrontare Kylo Ren, rallentarlo e dare alla
Ribellione una possibilità di fuga. Questo è l’effetto immediato
dell’azione di Luke, ma si suppone che il suo sacrificio abbia
avuto un altro significato molto più grande del semplice
salvataggio della piccola banda di ribelli rimasta a combattere
contro il Primo Ordine.
Come mostrato nell’epilogo di Gli
Ultimi Jedi (con il famigerato Ragazzo con la scopa), la notizia di
cosa ha fatto Skywalker si diffonde rapidamente in tutta la
galassia. I bambini si stanno raccontando con entusiasmo la storia
di una leggenda che affrontava il Primo Ordine, rievocando gli
eventi epici con giocattoli fatti a mano.
L’implicazione qui è che Luke aveva
riacceso una scintilla di speranza nella lotta contro la tirannia,
ispirando gli altri a raccogliere le armi e ad unirsi alla causa.
Prima del suo nobile sacrificio, nessuno degli alleati della
Resistenza avrebbe risposto al segnale di soccorso di Leia da
Crait.
Dopo la morte di Luke, le persone
guardano alle stelle con rinvigorita speranza, sapendo che andare
contro il Primo Ordine non è una causa persa. Dopo le pesanti
perdite di Gli Ultimi Jedi, la Resistenza è un gruppo sparuto di
persone e ha bisogno di ogni aiuto possibile, l’ultimo sacrificio
di Luke sembrava un punto di partenza naturale. Ma ciò non è
accaduto.
Quando Poe Dameron si riconnette con
Zorii Bliss su Kijimi in L’Ascesa di
Skywalker, i due discutono delle difficoltà che la
Resistenza sta affrontando durante il conflitto. Poe nota che
durante la battaglia di Crait, la Resistenza ha lanciato una
richiesta di aiuto, ma nessuno è venuto in loro soccorso. Nel suo
colloquio con Zorii, Poe nota che le persone hanno paura di
combattere il Primo Ordine, quindi la sua sparuta banda di ribelli
rimane più piccola che mai, e cerca di fare il meglio che può con
le risorse a disposizione.
Questo spiega perché Poe è così
arrabbiato con Rey che decide di portare avanti l’addestramento
Jedi, invece di essere in prima linea in battaglia. La Resistenza
ha bisogno di tutte le mani possibili, specialmente di un
combattente così capace e potente come Rey. Il fatto che la
Resistenza sia così gravemente indebolita crea una giustapposizione
irresistibile all’enorme flotta Sith dell’Ordine finale con una
pletora di Star Destroyer, mettendo in chiaro quanto sia precaria
la situazione per i Ribelli. Tuttavia questa situazione non è in
linea con quanto avviene alla fine de Gli Ultimi Jedi.
Nessuno sta dicendo che la
Resistenza avrebbe dovuto disporre di un esercito di dimensioni
imperiali prima all’inizio dell’ultimo episodio. Sarebbe stata
un’aspettativa non realistica. Tuttavia, è molto strano che nel
salto di un anno tra VIII e IX, la Resistenza abbia fallito così
tanto nel reclutamento. La sensazione generale è che la Resistenza
sia più o meno lo stesso gruppo sopravvissuto a Gli
Ultimi Jedi, con pochi nuovi personaggi.
Questo va contro il significato più
ampio di ciò che il sacrificio di Luke rappresentava. Invece che la
morte di Luke, L’Ascesa di Skywalker
sostiene che sono stati gli sforzi (invisibili) di Lando Calrissian
a radunare le persone alla causa della Resistenza. È stato
emozionante vedere il Millennium Falcon guidare una flotta
improvvisata di rinforzi per salvare la situazione all’ultimo
minuto, ma solleva la domanda sul perché le azioni di Luke non
abbiano avuto un impatto simile.
Questo non vuol dire che la morte di
Luke alla fine sia stata vana; è stato in grado di salvare Leia e
gli altri, in modo che potessero vivere per combattere un altro
giorno. Ma quello che abbiamo visto in Episodio IX sembra davvero
una vanificazione del sacrificio di Luke e del significato del suo
ritorno per la libertà della galassia.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
La fine del 2019 è anche la fine di
un decennio di grande cinema, che ha dato modo di riflettere sullo
stato dell’industria attraverso la nascita di nuovi generi e la
rielaborazione di altri già ben noti, dall’immortale “vecchia
maniera” in cui si realizzavano i film un tempo alle nuove
sperimentazioni tecnologiche e linguistiche.
Il tutto arricchito da vecchi
maestri ancora in attività e nuove voci che promettono di scrivere
pagine memorabili della settima arte negli anni a venire.
Ecco quali sono i 20 film del decennio preferiti da
Hollywood.
Il discorso del re
Il film Il discorso
delre, diretto nel
2010 da Tom Hooper conquista la ventesima
posizione della classifica, affermandosi come uno dei film più
amati in quel di Hollywood. Interpretato dagli attori
Colin Firth, Geoffrey
Rush ed Helena Bonham Carter, il film
ripercorre la storia del re Giorgio VI, costretto a combattere con
i propri problemi di balbuzie in vista dell’annuncio dell’ingresso
dell’Inghilterra nella Seconda Guerra Mondiale.
Presentatosi con ben 12 nomination
ai premi Oscar, il film trionfò in quattro delle principali
categorie, rispettivamente miglior sceneggiatura originale, miglior
attore protagonista, miglior regista e miglior film.
Chiamami col tuo nome
Luca Guadagnino
dirige, nel 2017, Chiamami col
tuo nome, che si afferma come uno dei più
apprezzati dell’anno. Il film ottiene infatti numerosi
riconoscimenti, tra cui quattro nomination ai premi Oscar,
trionfando poi nella categoria miglior sceneggiatura non originale.
Il film è interpretato dagli attori Timothée Chalamet,
Armie Hammer e Michael Stuhlbarg.
Tratto dall’omonimo romanzo, il
film è ambientato nel nord Italia del 1983 ed ha per protagonista
Elio, un precoce 17enne, la cui raffinatezza e le doti
intellettuali gli suggeriscono che è già un adulto a pieno titolo
ma c’è ancora molto di innocente e prematuro in lui. Un giorno,
Oliver, un affascinante studioso americano arriva come tirocinante
estivo con il compito di aiutare il padre di Elio, un eminente
professore. In mezzo a quello splendido ambiente soleggiato, Elio e
Oliver scoprono l’inebriante bellezza del desiderio risvegliato nel
corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite.
La storia si svolge
a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata
“hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton, ex star di
una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth.
Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non
riconoscono più. Nel pieno degli eventi, Rick scopre inoltre di
avere un vicino di casa molto famoso: l’attrice Sharon
Tate.
Wonder Woman
Tra i cinecomic che hanno
contribuito al successo del genere troviamo Wonder
Woman, diretto da Patty Jenkins e
interpretato dall’attrice Gal
Gadot. Il film si è rivelato un enorme successo di
pubblico, nonché uno dei film targati DC più apprezzati dalla
critica e dal pubblico. Tale successo ha fatto sì che la casa di
produzione confermasse un sequel, atteso per il 2020.
Al centro della storia del film, vi
è il racconto sulle origini dell’Amazzone più famosa dei fumetti e
del cinema: Diana, alias Wonder Woman. Cresciuta su un’isola
paradisiaca e addestrata dalla zia Antiope per diventare una
guerriera invincibile, la sua vita cambia nel momento in cui
incontra il Capitano Steve Trevor, un affascinante pilota
americano, i cui racconti riguardo alle violenze della Grande
Guerra convincono Diana a lasciare la sua terra, certa di poter
porre fine al conflitto. Ella parte così alla volta del fronte,
profondamente turbata poiché crede che la guerra che sta mietendo
migliaia di vittime sia in realtà opera del Dio Ares, tornato in
cerca di vendetta.
Hunger Games
Film del 2012, Hunger
Games è il primo capitolo di una delle saghe
fantasy di maggior successo del decennio. Con protagonista Jennifer
Lawrence, il film, tratto dall’omonimo romanzo,
racconta la storia di Katniss Everdeen e del Tributo Peeta Mellark
che, dopo aver vinto la 74esima edizione degli Hunger Games, sono
costretti a cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per
intraprendere il cosiddetto Tour della Vittoria..
Accolto positivamente dalla
critica, questo è stato il film più visto della saga, che ha fatto
registrare ottimi incassi e ha consacrato la carriera della sua
protagonista. Tale successo ha poi permesso la realizzazione dei
successivi capitoli della serie.
Bohemian Rapsody
La biografia sul celebre cantante
Freddie Mercury era un progetto cullato a lungo da Hollywood, e
dopo una lunga gestazione è infine stato realizzato con il film
Bohemian
Rapsody, diretto da Bryan Singer con
Rami
Malek nei panni del celebre frontman dei Queen. Il
film segue la storia della band dalla sua formazione sino
all’iconica esibizione al Live Aid.
Grande successo di critica e
pubblico, il film ha ottenuto importanti riconoscimenti
cinematografici, vincendo tra gli altri premi ben quattro Oscar,
come miglior montaggio, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e
miglior attore protagonista.
Il diritto di contare
Il film Il diritto di
contare, con protagoniste le attrici
Taraji P. Henson, Octavia Spencer e
Janelle Monae è tratto dal romanzo Hidden
Figures, e racconta la storia vera della matematica,
scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, che collaborò
con la NASA, sfidando razzismo e sessismo, tracciando le
traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11.
Il film ricevette importanti
riconoscimenti all’interno dell’industria, venendo nominato ai
premi Oscar per il miglior film, la miglior attrice non
protagonista e la miglior sceneggiatura non originale.
Mad Max: Fury Road
Tra i più acclamati film del
decennio vi è Mad Max: Fury
Road, diretto da George Miller con
protagonisti Tom
Hardy e Charlize
Theron. La pellicola è il quarto capitolo della serie
dedicata a Mad Max, nonché una rivisitazione dei precedenti
capitoli. Il film ha ricevuto numerosi premi e candidature, venendo
nominato a dieci Oscar e aggiudicandosene sei.
Ambientato in un futuro distopico e
post apocalittico in cui benzina ed acqua sono risorse quasi
esaurite, Max Rockatansky si trova ad unire le forze con la
guerriera Furiosa per sfuggire ad Immortan Joe, leader di un culto,
e al suo esercito.
The Social Network
Indicato come uno dei migliori film
del decennio, The Social
Network è l’ennesima grande opera di
David Fincher, che a partire dalla sceneggiatura
di Aaron Sorkin dà vita ad una grande riflessione
sulla piattaforma che ha cambiato il mondo della comunicazione.
Interpretato dagli attori
Jesse Eisenberg,
Andrew Garfield, Justin Timberlake e
Armie Hammer, il film ripercorre la fondazione di Facebook e l’ascesa al potere
mediale da parte di Mark Zuckerberg. Indicato come una vera e
propria lezione di cinema, il film tratta in modo particolarmente
intelligente l’avanzamento dei nuovi media che oggi sono parte
imprescindibile della vita quotidiana.
Birdman
Diretto dal messicano
Alejandro Gonzáles Iñarritu, il film Birdman si è
affermato come uno dei più memorabili del decennio, girato con la
tecnica del piano-sequenza e arricchito da interpretazioni divenute
iconiche. Nominato a nove premi Oscar, il film trionfò poi come
miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e
miglior fotografia.
Con gli attori Michael Keaton, Zach
Galifianakis, Edward Norton,
Emma Stone e
Naomi Watts, il film è una brillante riflessione
sulla celebrità, i pregi e i demoni che alimenta in chi la vive e
chi invece vorrebbe farne parte. All’interno del film, inoltre, si
ritrovano numerose altre tematiche particolarmente attuali nel
mondo dello spettacolo, e che impreziosiscono il già brillante
film.
Le amiche della sposa
Tra le più popolari e apprezzate
commedie del decennio vi è Le amiche
dellasposa, che ha consacrato
il talento comico di Kristen Wiig e ha reso
celebre l’attrice Melissa McCarthy, nominata
all’Oscar proprio per il suo ruolo.
Al centro delle vicende del film vi
è Annie, incaricata dalla sua miglior amica Lillian di fare da
damigella d’onore al suo matrimonio. L’impresa si rivela tuttavia
più ardua del previsto nel momento in cui Annie dovrà scontrarsi
contro Helen, determinata a soffiarle il ruolo di damigella per
conquistare le grazie della sposa.
Argo
Con Argo,Ben
Affleck ha consacrato la propria carriera da regista.
Il film ha infatti ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della
critica americana e internazionale, vincendo tre premi Oscar tra
cui quello per il miglior film. Interpretato dallo stesso Affleck e
dagli attori John Goodman, Alan Arkin e Bryan
Cranston, il film è inoltre riconosciuto come uno dei
più bei lungometraggi realizzati negli ultimi anni.
Basato sul romanzo Master of
Disguise: My Secret Life in the CIA, di Tony Mendez, il film
si concentra sull’operazione segreta congiunta tra Stati Uniti e
Canada per liberare sei cittadini americana rifugiatisi
nell’ambasciata canadese nel contesto della rivoluzione iraniana
avvenuta a Teheran nel 1979.
Harry Potter e i doni della morte
– Parte 1
Nei primi anni di questo decennio
giunge al termine una delle saghe fantasy che hanno contribuito
alla ridefinizione del genere. Harry Potter
e i doni della morte – Parte 1 è infatti il primo
dei due capitoli dedicati all’ultimo romanzo della celebre serie, e
porta a conclusione le gesta del celebre mago Harry Potter.
Interpretato nuovamente dagli
attori Daniel Redcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Ralph
Fiennes, Michael Gambon, Alan Rickman e Helena
Bonham Carter, il film ha ottenuto l’apprezzamento da
parte dei fan di tutto il mondo, incantando nuovamente grandi e
piccoli con lo scontro tra il bene e il male, ambientato nel magico
mondo ideato dalla scrittrice J. K.Rowling.
A Star Is Born
Presentato con successo alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2018, il film
A Star Is
Born segna l’esordio alla regia per
l’attore Bradley
Cooper, che sceglie come protagonista la cantante
Lady Gaga. Indicato come uno dei film più belli ed
emozionanti dell’anno, questo è il remake nonché terzo rifacimento
del musical È nata una stella, del 1937.
Al centro della storia vi sono
Jackson Maine, musicista alcolizzato e in lento declino, ed Ally,
che viene scoperta proprio da Jackson in un night club, dove si
esibiva come cantante. Grazie all’aiuto di lui, la ragazza inizia
ad ottenere una popolarità sempre maggiore, ma se la sua stella
sembra brillare sempre di più, quella di Jackson al contrario
finisce con lo spegnersi, incrinando inevitabilmente il loro
rapporto.
La La Land
Il giovane regista Damien
Chazelle ripensa il genere musical con l’apprezzato film
La
LaLand, interpretato da
Ryan
Goslin ed Emma
Stone. Il film è un tripudio ad un cinema e ad una
musica oggi quasi caduti nel dimenticatoio, e che Chazelle riporta
alla ribalta con il suo atipico musical, premiato con sei
Oscar.
Protagonisti sono Mia e Sebastian,
lei con aspirazioni nel mondo del cinema e lui in quello della
musica. I due si completano e formano una coppia inseparabile, ma
le loro carriere esigeranno un sacrificio inevitabile, che li porrà
dinanzi a difficili scelte di coppia.
Il film è ambientato dopo gli
eventi devastanti di Avengers: Infinity War, con l’universo
in rovina a causa del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Inception
Christopher Nolan è uno dei
registi che più di altri ha rivoluzionato l’industria negli ultimi
anni. Con i suoi film ha continuamente sfidato la nozione di Tempo,
adattandola alle proprie necessità e dando vita a racconti
avvincenti e cinematograficamente unici. Nominato a otto premi
Oscar, tra cui miglior film, il film riportò vittorie per la
miglior fotografia, il miglior sonoro, il miglior montaggio sonoro
e i migliori effetti speciali.
Con Inception, interpretato
da
Leonardo DiCaprio,
Tom Hardy,
Ellen Page,
Josep Gordon-Levitt,Michael Caine e
Marion Cotillard, il regista ci porta a fare la
conoscenza di Dom Cobb, il quale possiede una qualifica speciale: è
in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti
nascosti nel più profondo del subconscio. Contattato da Saito, un
potentissimo industriale giapponese, Cobb si troverà alle prese con
la missione che potrebbe cambiargli la vita.
Black Panther
Black
Panther è il film che ha consacrato i cinecomic,
venendo nominato come miglior film ai premi Oscar e riportando le
vittorie per la miglior scenografia, i migliori costumi e la
miglior colonna sonora. Rivelatosi un successo planetario, il film
ha inoltre incassato 700 milioni in USA e 1,3 miliardi in tutto il
mondo, diventando il secondo film Marvel con il maggior incasso
domestico di sempre.
In Black Panther, il
protagonista, interpretato dall’attore Chadwick
Boseman, deve affrontare un vecchio nemico che ha messo in
discussione la sua leadership e minaccia la stabilità del
Wakanda. Tra gli altri interpreti del film si annoverano
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai
Gurira, Daniel Kaluuya, Letitia Wright e Angela
Bassett.
12 anni schiavo
Con 12 anni
schiavo, l’acclamato regista Steve
McQueen si è consacrato al grande pubblico, realizzando un
film tratto dall’omonima biografia di Solomon Northup, uomo di
colore che nel 1841 viene privato della sua libertà e venduto come
schiavo. Da qui ha inizio la sua massacrante vita nei campi,
passando di padrone in padrone, continuamente esposto ai rischi che
la schiavitù comporta.
Il film ha contribuito a consacrare
la carriera dell’attore Chiwetel
Ejiofor, che qui recita accanto agli attori
Michael Fassbender,
Benedict Cumberbatch,
Paul Dano, Brad
Pitt e Lupita Nyong’o. Nominato ad
otto premi Oscar, il film fu premiato per l’attrice non
protagonista, la sceneggiatura non originale e come miglior
film.
Scappa – Get Out
La prima posizione della classica
spetta al film Scappa – Get
Out, film diretto nel 2017 da Jordan
Peele. Di genere horror, ma con sfumature satiriche, il
film è un’angosciante e sinistra critica socio-politica riguardo al
moderno liberalismo negli Stati Uniti d’America.
Protagonista del film è l’attore di
colore Daniel Kaluuya, che nell’incontrare i
genitori della sua ragazza bianca si troverà a dover fare i conti
con comportamenti sempre più strani e inquietanti, scoprendo ben
presto terribili segreti. Il film si è rivelato uno dei maggiori
successi economici dell’anno, ricevendo inoltre il premio Oscar per
la migliore sceneggiatura originale a fronte di quattro nomination,
tra cui quella per il miglior film.