Con il nome d’arte di Terence Hill, l’attore Mario Girotti è oggi una vera e propria leggenda vivente, interprete di numerosissimi film dagli anni Sessanta ad oggi, molti dei quali lo vedono in coppia con l’amico Bud Spencer. Insieme a questi, Hill è passato con naturalezza attraverso generi diversi, con una particolare predisposizione per il western ed il poliziesco.
Reinventatosi grazie alla televisione, dove è protagonista della longeva fiction Don Matteo, l’attore continua ancora oggi a godere di una grande popolarità e ad essere il mito di grandi e piccoli.
Ecco 10 cose che non sai di Terence Hill.
Parte delle cose che non sai sull’attore

Terence Hill: i suoi film e le serie TV
10. Ha recitato in celebri lungometraggi. La carriera dell’attore ha inizio tra gli anni Cinquanta e i Sessanta dove recita in diversi film d’autore, tra cui Il Gattopardo (1963), utilizzando il proprio nome italiano. A partire da Dio perdona… io no! (1967), assume il nome di Terence Hill e forma una fortunata coppia con Bud Spencer. Da quel momento sarà protagonista di celebri film come I quattro dell’Ave Maria (1968), Lo chiamavano Trinità… (1970), … continuavano a chiamarlo Trinità (1971), … più forte ragazzi! (1972), Il mio nome è Nessuno (1973), … altrimenti ci arrabbiamo! (1974), I due superpiedi quasi piatti (1977), Pari e dispari (1978), Io sto con gli ippopotami (1979), Chi trova un amico trova un tesoro (1981), Nati con la camicia (1983), Don Camillo (1983), Non c’è due senza quattro (1984), Miami Supercops (I poliziotti dell’8ª strada) (1985), Renegade – Un osso troppo duro (1987), Lucky Luke (1991), e Botte di Natale (1994). Torna al cinema nel 2018 con il film Il mio nome è Thomas.
9. Ha preso parte a celebri serie italiane. A partire dagli anni Novanta la carriera dell’attore si sposta prevalentemente sul piccolo schermo, dove recita inizialmente nella serie western Lucky Luke (1992). Successivamente recita nelle miniserie L’uomo che sognava con le aquile (2006), L’uomo che cavalcava nel buio (2009), Doc West (2009) e Doc West – La sfida (2009). A partire dal 2000, però, il ruolo che gli conferisce nuova celebrità presso vecchie e nuove generazioni è la fiction Don Matteo, dove recita ancora nel ruolo del protagonista per un totale di oltre 250 episodi. Dal 2011 al 2015 è invece stato il protagonista Pietro Thiene nella fiction Un passo dal cielo.
8. È stato anche regista. Appassionato del cinema a tutto tondo, Hill non ha mancato nel corso della sua carriera di compiere il passo dietro la macchina da presa in diverse occasioni. Ha infatti debuttato alla regia nel 1983 con il film Don Camillo, da lui anche interpretato. Anche per le volte successive, infatti, Hill ha sempre diretto progetti in cui è anche presente come protagonista, come Lucky Luke, Botte di Natale, Doc West, Doc West – La sfida e Il mio nome è Thomas, che ha segnato il suo ritorno al cinema e alla regia dopo anni di assenza.
Terence Hill e Bud Spencer
7. Hanno formato una celebre coppia cinematografica. I due attori si conobbero per la prima volta sul set del film Dio perdona… io no!, e da quel momento formarono una solida coppia cinematografica con una brillante vena comica. Si trovarono poi a recitare insieme in ben 18 film, 16 dei quali li vedevano come protagonisti. Hill ha poi diretto l’amico anche nel film Botte di Natale, che è l’ultima pellicola che li vede recitare insieme, nel ruolo stavolta di due cacciatori di taglie nel vecchio West.
6. Gli venne chiesto di cambiare i propri nomi. Al momento di distribuire il film Dio perdona… io no!, ai due venne consigliato di dar vita a dei nomi d’arte per la locandina. Quelli veri erano infatti considerati “troppo italiani” per un film western, mentre con dei nomi stranieri avrebbero potuto ottenere attenzioni anche a livello internazionale. Pedersoli scelse così “Bud Spencer” sia in omaggio all’attore Spencer Tracy che alla birra Budweiser. Girotti, invece, scelse il nome “Terence Hill” da una lista di nomi inventati.
Parte delle cose che non sai sull’attore

Terence Hill: sua moglie e i figli
5. È sposato con la stessa donna da oltre cinquant’anni. Hill si sposò nel 1967 con Lori Zwicklbauer, conosciuta negli Stati Uniti e la quale possiede origini tedesche. I due hanno sempre mantenuto particolarmente riservata la propria vita privata, evitando di rilasciare notizie a riguardo. Per poter avere una vita più tranquilla, decisero di trasferirsi nella città di Gubbio dopo aver vissuto per oltre trent’anni negli Stati Uniti. Hill si era infatti innamorato del paesino umbro dopo esservi stato per le riprese di Don Matteo.
4. La coppia ha avuto due figli. Nel 1969 nasce il primo figlio della coppia, Jess, il quale avrebbe poi intrapreso la carriera di attore, sceneggiatore e produttore cinematografico. Questi collaborò accanto al padre per film come Il mio nome è Nessuno, Don Camillo, Botte di Natale, Lucky Luke e Doc West. Ha inoltre prodotto il film Il mio nome è Thomas, diretto dal padre. Nel 1973, invece, la coppia adottò il secondo figlio, Ross, che recitò insieme al padre nei film Don Camillo e Renegade – Un osso troppo duro. Questi, sfortunatamente, morì nel 1990 in seguito ad un incidente stradale.
Terence Hill è Don Matteo
3. Non fu la prima scelta per il ruolo. Quando la fiction era in lavorazione per la Rai, i produttori avevano inizialmente pensato ad uno tra Giancarlo Magalli e Lino Banfi per il ruolo del protagonista. Hill era infatti impegnato con i preparativi di un altro progetto, il quale però non si realizzò. Divenuto a quel punto libero, venne contattato per recitare nel titolo Rai. Questi si disse pronto ad accettare soltanto se il nome del protagonista sarebbe stato cambiato da Teodoro in Matteo. In seguito alla modifica, Hill si dichiarò pronto a ricoprire il ruolo.
2. È la prima volta che recita con la sua voce originale. Don Matteo è in assoluto la prima opera audiovisiva in cui Hill si trova a recitare con la propria voce originale. In tutti i film e le serie interpretati precedentemente dall’attore, infatti, questi era sempre stato doppiato, il più delle volte da Pino Locchi. Per l’attore, ormai ristabilitosi in Italia, fu un piacere poter recitare in italiano e risentirsi con la propria voce originale.
Terence Hill: età e altezza
1. Terence Hill è nato a Venezia, in Veneto, Italia, il 29 marzo del 1939. L’attore è alto complessivamente 182 centimetri.
Fonte: IMDb

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Questi nove film sono anche stati soprannominati “la Saga di Skywalker”, ma grazie alla trilogia dei sequel sappiamo che la famiglia Skywalker era poco più che una nota a piè di pagina nella Storia. Luke Skywalker è morto senza figli per distrarre suo nipote, e Leia Organa è deceduta poco dopo aver usato la Forza per raggiungere suo figlio… nonostante fosse in grado di volare nello spazio nel film precedente.
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Riportare indietro l’Imperatore Palpatine non è stata la peggiore delle idee, e se si guardano quelle scene avulse dal contesto, sono abbastanza buone. Non è difficile credere che abbia trasferito la sua essenza in un corpo clone incapace di trattenere il suo spirito malvagio o che abbia fondato una specie di culto composto da lealisti Sith. Sfortunatamente, il film ha affrontato a malapena tutto questo, tanto che lo abbiamo scoperto solo nei romanzi tie-in.
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Fin dall’inizio, il Mjolnir è stato una parte estremamente significativa del personaggio di Thor. Il mitico martello poteva essere impugnato solo da qualcuno che fosse degno, con Thor che lo usò con effetti devastanti sui suoi nemici.
Thor e Odino hanno sempre avuto una relazione alquanto spinosa come padre e figlio. Nel primo film l’arroganza di Thor porta Odino a bandirlo, mentre in
Gran parte dell’umorismo di Thor nel MCU deriva dal fatto che, nella maggior parte delle situazioni, l’eroe appare come un pesce fuor d’acqua. Viene sulla Terra e si trova spesso in situazioni che non sa gestire, il che rende alcune delle scene del MCU molto divertenti. Ma lo stesso personaggio aveva sempre avuto momenti comici decisamente fugaci.
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Thor è sempre stato un eroe incredibilmente potente. In realtà, parla spesso di se stesso come del “Vendicatore più forte” ed è difficile discutere con lui. Ha affrontato alcuni formidabili criminali, continuando a mostrare il suo immenso potere.
La relazione più importante di Thor nel MCU è stata quella con suo fratello Loki. Proprio come Thor, Loki ha subito molti cambiamenti durante il suo arco narrativo nel MCU. Anche questo ha cambiato molto il loro rapporto.
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Quella di raccontare i primi anni di Wolverine nelle pagine di “Origins” è ancora oggi considerata una delle decisioni più controverse che la
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Sfortunatamente, ogni versione di questa squadra che abbiamo visto nella trilogia originale era composta da personaggi minori, di cui nessuno si preoccupava davvero. Alla fine, tutto sembrava ruotare attorno a Magneto e Mystica (motivo per cui la loro relazione è diventata parte integrante di
L’assenza del classico costume blu e giallo di Wolverine nell’universo cinematografico degli X-Men non è mai stata una grande sorpresa, ma la decisione di dare a lui e al resto della squadra costumi così blandi (privi di qualsiasi tipo di personalità) ha sempre fatto storcere il naso ai puristi dei fumetti.
Invece di concentrarsi esclusivamente sulla “Saga di Fenice Nera”,
Indipendentemente da quanto possa essere stato ridicolo il suo costume o da quanto possano essere stati terribili i suoi dialoghi, il personaggio di Fenomeno in 





Howard Ashman alla Disney con Alan Menken
Howard: la vita, le parole racconta proprio questo grande talento, ma lo fa di pari passo con la sua vicenda umana che, involontariamente, divenne megafono di una condizione per la quale ancora oggi si lotta e si protesta. Ashaman era omosessuale e contrasse l’AIDS, faceva parte quindi di quella fetta di popolazione che divenne capro espiatorio perfetto in un momento in cui questa malattia era ancora profondamente sconosciuta, e a causa della quale gli omosessuali venivano demonizzati. E Ashaman usò proprio gli spazi artistici che gli venivano concessi per sfogare la sua frustrazione, puntare il dito contro una società aggressiva e spaventata, ma anche attaccare quella malattia che a poco a poco gli tolse tutto.
A dirigere Howard: la vita, le parole c’è Don Hahn, produttore di lungo corso alla Disney che con Ashman ha lavorato a La bella e la bestia. Il film mostra tanti filmati d’epoca e immagini inedite della lavorazione e del dietro le quinte dei film Disney, e presenta anche tanti interventi degli attori che hanno lavorato con lui, dei colleghi, della sorella che ne ricorda il talento creativo prorompente già da bambino e del compagno, Bill Lauch, che forse più di tutti fa continuamente i conti con la sua prematura scomparsa.
La versione di
Una caratteristica fondamentale del personaggio di Bruce Banner è che lo stesso non ha il controllo sul proprio alter ego. Ogni volta che si arrabbia, Hulk si scatena e Banner si annienta, finché il Gigante Verde non si calma di nuovo.
L’Incredibile Hulk rinuncia a raccontare la storia delle origini del personaggio e parte con lo stesso che è già in fuga. Dato il suo potere, viene costantemente cacciato dai militari guidati dal Generale Ross. Non solo Banner ha questo mostro dentro di sé, ma non è in grado di riposare praticamente mai.
Nonostante Banner sia una delle persone più intelligenti nel MCU, quando diventa Hulk, sembra perdere gran parte delle sue doti. Hulk ha una mente a senso unico, e tutto ciò che vuole fare è distruggere.
Uno dei principali punti della trama de L’Incredibile Hulk è la storia d’amore tra Bruce e Betty Ross. I due stavano insieme prima del suo incidente, ma la sua vita in fuga li ha tenuti separati per anni. Nonostante tutto, si riuniscono ed è chiaro che si amano ancora.
Hulk non è sempre un tipo facile con cui andare d’accordo, mentre Banner sembra una persona davvero molto simpatica. Dopo essere stato da solo ne L’Incredibile Hulk, Banner instaura una rapida amicizia con
Parte di ciò che sembra guidare Hulk è che sa di essere l’essere più forte in circolazione. Potrebbe non essere intelligente ma sa di poter vincere qualsiasi combattimento. Questo rimane vero per gran parte del franchise, fino a quando non incontra 






