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Alison Brie: 10 cose che non sai sull’attrice

Alison Brie: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota sia al cinema che in televisione, l’attrice Alison Brie si è affermata negli anni come una fine interprete, sapendosi distinguere tra ruoli impegnati e ruoli più commerciali che le hanno permesso di ottenere popolarità presso il grande pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Alison Brie.

Alison Brie film

1 I film e la carriera. Il debutto sul grande schermo per l’attrice arriva nel 2008, con il film Parasomnia, Negli anni successivi partecipa ai film The Coverup (2008), Scream 4 (2011), The King of Summer (2013), Search Party (2014), Duri si diventa (2015), SWOP: I sesso dipendenti (2015), Single ma non troppo (2016), Quando un padre (2016), The Disaster Artist (2017), e The Post (2017), diretto da Steven Spielberg dove l’attrice recita accanto ai premi Oscar Meryl Streep e Tom Hanks.

2 Le serie TV. La carriera televisiva di Alison Brie ha inizio nel 2006 con la partecipazione ad un episodio della serie Hannah Montana. Successivamente prende parte a 35 episodi della serie Mad Man (2007-2012), diviene nota per il suo ruolo in Community (2009-2015), dove ricopre il ruolo di Annie Edison. Dal 2017 è la protagonista della serie GLOW, dove interpreta Ruth Wilder. Nella serie recita insieme alle attrici Betty Gilpin e Sydelle Noel.

3 Altri lavori. Alison Brie è anche un’apprezzata doppiatrice. Ha infatti prestato la sua voce alle serie animate Robot Chicken (2011), American Dad! (2012), Axe Cop (2013), Bojack Horseman (2014), per il personaggio della blogger Diane Nguyen,  e ai film d’animazione The LEGO Movie (2014) e The LEGO Movie 2 (2019). Ha inoltre diretto alcuni episodi della serie GLOW,  di cui è protagonista.

alison-brie-instagram

Alison Brie Instagram

4 Ha un profilo personale. L’attrice è presente sul social network con un proprio account, il quale è seguito da 927 mila persone. Qui l’attrice è solita condividere foto scattate in momenti di svago o sul set dei lavori a cui prende parte. Non mancano fotografie tratte dalle premiere a cui prende parte o post promozionali dei suoi progetti da attrice.

Alison Brie marito

5 E’ sposata. L’attrice è attualmente sposata con l’attore Dave Franco, fratello di James Franco. I due si sono conosciuti durante una serata di gala nel 2011, e nel 2015 si sono fidanzati ufficialmente. Il matrimonio è stato poi ufficializzato in gran segreto il 13 marzo 2017.

Alison Brie studi

6 E’ laureata. L’attrice si è diplomata alla South Pasadena High School, per poi iscriversi alla California Institute of the Arts, dove nel 2005 si laurea con specializzazione in teatro. Durante gli studi universitari l’attrice ha inoltre avuto modo di frequentare la Royal Scottish Academy of Music and Drama a Glasgow, in Scozia. Dopo gli studi ha iniziato a prendere lezioni di recitazione a Hollywood, ottenendo poi i suoi primi ruoli.

Alison Brie: i suoi primi lavori

7 Ha lavorato come clown. Prima di ottenere i suoi primi ruoli cinematografici e televisivi, Alison Brie ha lavorato come clown alle feste di compleanno. Questo lavoro le permetteva di sostenere i propri studi e allo stesso tempo è stata per lei un’ottima palestra per imparare a rapportarsi con il pubblico.

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Alison Brie premi e nomination

8 Ha vinto numerosi premi. L’attrice ha collezionato fino ad ora un totale di 20 nomination e 7 premi vinti. Per il suo ruolo nella serie Mad Men, nel 2007 l’attrice ha vinto lo Screen Actors Guild Awards, nella categoria Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series, condiviso con l’intero cast. Per il suo ruolo nella serie Community viene invece nominata nel 2012 come Miglior attrice non protagonista ai Critics Choice Television Awards. Infine, con GLOW ottiene le nomination agli Screen Actors Guild Award nel 2018 e nel 2019 insieme all’intero cast della serie, in aggiunta ad una nomination come Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series.

Alison Brie GLOW

9 Il suo personaggio sta crescendo. Alison Brie ha dichiarato di essere sempre più interessata al personaggio di Ruth, il quale sta subendo delle forti evoluzioni all’interno della serie. A partire dalla terza stagione il personaggio affronterà infatti una crescita spirituale, per risolvere il suo senso di smarrimento e ricercare il suo ruolo all’interno del contesto da lei vissuto.

Alison Brie età e altezza

10 Alison Brie è nata a Los Angeles, il 29 dicembre 1982. L’altezza complessiva dell’attrice corrisponde a 160 centimetri.

Fonti. IMDb

Avengers: Endgame, svelata l’età del “vecchio” Captain America

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Avengers: Endgame, svelata l’età del “vecchio” Captain America

Il destino dei Vendicatori originali è stato deciso nel gran finale di Avengers: Endgame, dove Iron Man e Vedova Nera hanno sacrificato la loro vita per i compagni e Captain America che ha finalmente avuto il lieto fine che meritava. Dopo aver restituito tutte le gemme dell’infinito alle relative timeline e il martello di Thor, Steve Rogers decide infatti di trascorrere il resto della sua vita con Peggy Carter nel passato, riapparendo nel presente come un uomo anziano.

Qualcuno si sarà chiesto quanti anni aveva Steve quando è tornato alla realtà donando il suo scudo a Sam Wilson, e ora alla domanda è stata finalmente data una risposta ufficiale: 106. A rivelarlo è Jen Underdahl, produttore degli effetti visivi di Endgame, in una recente intervista con WIRED dove tra gli argomenti toccati c’era anche il lavoro sul volto di Chris Evans per la scena conclusiva del film. Ogni cosa doveva dare all’attore “quel look da super soldato di 106 anni“, ha dichiarato.

Sembrerà logico, a questo punto, fare un ripasso della storia del MCU iniziando dalla nascita di Steve Rogers datata 1918, il che significa che il personaggio aveva 27 anni durante l’incidente con l’aereo nel 1945. Dopo essere stato congelato nell’epilogo di The First Avenger, ovvero nel 2011, ha ripreso a invecchiare normalmente, e dovrebbe aver compiuto 39 anni durante Endgame, che si svolge nel 2023.

Sappiamo grazie allo sceneggiatore di Endgame Stephen McFeely che Cap si è riunito con Peggy Carter nel 1948, quindi ha trascorso 67 anni con lei, ritornando al 2015 che è il periodo in cui si svolgevano gli eventi di Captain America: Civil War. Da lì possiamo presumere che dopo aver salutato sua moglie e probabilmente aver partecipato al suo funerale, Steve abbia usato le sue particelle Pym rimanenti per tornare nel 2023 e passare il suo scudo a Sam.

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi anche – MCU: le teorie sul futuro del franchise dopo Endgame

Fonte: WIRED

Sedicicorto International Film Festival 2019, dal 4 al 13 ottobre

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Sedicicorto International Film Festival, sedicesima edizione, dal 4 al 13 ottobre 2019 a Forlì. Un gioco di numeri, che mai come quest’anno sono significativi per la manifestazione che celebra il cinema breve. 240 le opere selezionate, provenienti da 125 paesi, sono 164 in competizione e 76 fuori concorso, scelte tra le 5108 sottoposte al comitato del festival. Numero record, cifre che confermano l’importanza che l’evento forlivese, sempre sotto la direzione artistica del suo fondatore Gianluca Castellini e con il coordinamento di Joana Fresu de Azevedo, sta assumendo nel panorama internazionale, ormai una delle più importanti realtà italiane ed europee dedicate al mondo del cortometraggio cinematografico.

Un festival che si aprirà con il weekend di CortoInLoco, sezione competitiva dedicata ai film prodotti in Emilia Romagna, scoprendo storie del territorio, nuovi talenti dietro la macchina da presa e realtà produttive che da alcuni anni hanno portato la regione a essere tra le più attive in ambito cinematografico nel panorama nazionale.

A questi giovani talenti si uniscono quelli della sezione Movie, il concorso internazionale, una selezione  da anni di livello mondiale. La presenza quest’anno di Skin, il corto diretto da Guy Nattiv, vincitore dell’Oscar 2019, lo conferma.

Anche in CortItalia  troviamo a contendersi la vittoria opere che già con un ricco palmares. Da Frontiera, di Alessandro Di Gregorio, vincitore del David di Donatello 2019, a Falene, diretto da Marco Pellegrino e Luca Jankovic, fresco Nastro d’Argento. E direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia, Destino di Bonifacio Angius, e Super eroi senza super poteri di Beatrice Baldacci.

Diventa sezione ufficiale anche IranFest, il festival nel festival dedicato al nuovo cinema iraniano, una meritata promozione dopo il grande successo della prima edizione dello scorso anno, grazie all’ottimo lavoro delle due coordinatrici Jessica Milardo e Alessandra Orlo.

Sedicicorto 2019 sarà caratterizzato da una forte componente femminile, caratterizzata dal 43% di opere di registe donna in selezione e da uno dei premi alla carriera, che verrà assegnato a una grande donna del cinema e del teatro italiano, Milena Vukotic. L’attrice, che è anche protagonista del cortometraggio in concorso Il ricordo di domani, sarà  celebrata dal pubblico del festival sabato 12 ottobre.

Altrettanto importante è la prima edizione di Woman in Set, residenza artistica riservata a quattro aspiranti professioniste del cinema. Una regista, una sceneggiatrice, una montatrice e una cinematographer, coordinate dalla regista Emanuela Ponzano e la sceneggiatrice Alice Rotiroti.

Queste le prime notizie del programma dell’edizione 2019 di Sedicicorto International Film Festival, che si arricchirà ulteriormente nelle prossime settimane con altri ospiti ed eventi.

E poi c’è Katherine, recensione del film con Emma Thompson

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E poi c’è Katherine, recensione del film con Emma Thompson

Arriva in sala il 12 settembre E poi c’è Katherine, il film Nisha Ganatra, che vede protagonista e sceneggiatrice Mindy Kaling, al fianco di una brillante Emma Thompson.

Nel 2006 c’era Il Diavolo Veste Prada, il mondo della moda, l’apparenza e le donne tutte intorno a un ideale di bellezza frivolo, nel 2019, dopo il #MeToo, la stessa storia non si può più raccontare con gli stessi termini. E così la protagonista diventa una ragazza indiana, il mondo delle riviste di moda quello dei Late Show e nessuna ragazza ucciderebbe per quel posto, ma almeno una ragazza deve starci, nel team, perché la società e la parità lo impongono. Poco importa se al comando, allora come ora, c’è una donna bianca, nei suoi 50, che ha tagliato numerose teste per stare in vetta.

Molly è una ragazza indiana che viene assunta nello staff di autori di Katherine Newbury, conduttrice del suo Late Show e vera e propria leggenda della tv. La donna, fredda e decisa, ha deciso di assumere una donna, meglio se una minoranza etnica, per cercare di ripulire la sua immagine e Molly, che capisce di essere stata assunta perché donna indiana e non per le sue capacità, deve faticare non poco per farsi considerare degna di quel ruolo. Il cammino delle due donne, che comincerà su binari separati e lontani, arriverà ad un punto d’incontro, conciliante, in un finale scontato.

Ganatra racconta una storia incredibilmente attuale, ma lo fa con grande ironia e qualche volta cinismo. Si avvale di due donne straordinarie, da una parte la magnifica Emma Thompson, brillante donna in carriera che sfiora il cliché della strega cattiva ma che riesce ad addolcirsi a a capire che venirsi incontro è meglio che combattersi, soprattutto tra donne, e dall’altra la Kaling, che porta al film non solo ironia e comicità, ma anche un’esperienza personale autentica, dato il suo ruolo di autrice in The Office.

Quello che E poi c’è Katherine manca di approfondire è il meccanismo che c’è dietro alla costruzione di una battuta, di un programma come quelli che negli Stati Uniti funzionano alla perfezione, grazie alla presenza di talentuosi anchorman quali Jimmy Kimmel o Seth Meyers (che interpreta se stesso nel film). Nel film, tuttavia, la protagonista/sceneggiatrice e la regista riescono ad aprire una porta su quello che potrebbe/dovrebbe essere il rapporto che c’è tra le donne, anche sul posto di lavoro.

Nel post #MeToo, E poi c’è Katherine lancia un messaggio di comunicazione e complicità, di parità in un mondo in cui le donne devono sempre fare un po’ di fatica in più, anche contro loro stesse. Nonostante l’apparente banalità di quanto il film vuole dire, non si tratta di un messaggio scontato, e soprattutto si sceglie di porlo al pubblico tutto in maniera intelligente e leggera.

Guarda il trailer di E poi c’è Katherine

Wonder Park il Luna Park al cinema

Wonder Park il Luna Park al cinema

La piccola June si diverte con sua madre a immaginare un meraviglioso parco abitato da bizzarri animaletti dove accadono prodezze, Meravigliandia. June è una bimba con un forte potere di immaginazione e con una grande passione per l’ingegneria ma, quando la madre si ammala ed è costretta a stare lontana da casa, nella piccola protagonista nasce un forte senso di vuoto e depressione. Proprio grazie a quel parco immaginario, June ritroverà la felicità, imparando ad accettare il dolore e tornando a essere la bimba di una volta.

Wonder Park è un film divertente, ricco di insegnamenti per i più piccoli, ideale per i bambini ma adatto a tutta la famiglia, è disponibile dal 28 agosto in DVD e Blu-ray con Universal Pictures Home Entertainment Italia con una serie di contenuti extra e scene eliminate.

Saga Jurassic Park

Dal genio di Steven Spielberg, uno dei film ambientati in un parco decisamente meraviglioso! Su una piccola isola in mezzo all’oceano uno stravagante miliardario ha dato vita a un parco dove vengono clonato i dinosauri. Da qui numerose avventure prendono vita nei film, ormai ben sei, che vedono come protagonista un parco a dir poco spaventoso.

Adventureland

Un film del 2009 con protagonisti Jesse Eisenberg e Kristen Stewart. Lo studente James è costretto a lavorare in un parco divertimenti per aiutare il padre con i suoi problemi finanziari, qui incontrerà la ribelle Emily e capirà l’importanza di godere delle piccole cose. Il luna park come luogo ideale di una felicità possibile.

Toy Story 4

Toy Story 4

Quarto capitolo della saga di grande successo Pixar, Toy Story 4 divertente ed emozionante. Woody, Buzz, Mr Potato e compagni sono ormai i giocattoli di Bonnie, una tenera bambina alla quale Woody regala un giocattolo assemblato. Da qui numerose avventure che insegneranno alla bimba l’importanza dell’amore e dell’amicizia, nonostante la “diversità”.  Al centro di queste avventure il luna park, un luogo immaginifico e meraviglioso per eccellenza dove ritrovare e far crescere la forza dei sentimenti.

Hell Fest

Un film che, ambientato in un parco degli orrori, ripercorre storia e cliché del genere. Un gruppo di nerd appassionati di film dell’orrore decide di partecipare al festival più importante per gli amanti dell’incubo al cinema. Ma la finzione diventa realtà e i ragazzi dovranno superare una serie di feroci prove che solo i da veri amanti del genere potranno risolvere. Il parco dei divertimenti diventa un angosciante viaggio nel cinema.

Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

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Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

Sequel di Piccole Bugie tra Amici, Grandi Bugie tra Amici, al cinema dal 12 settembre, è il nuovo film di Guillaume Canet che torna alla regia dopo la battuta d’arresto di Blood Ties, del 2013. Il titolo infelice italiano si ricollega a quello del primo film, sempre in italiano e anch’esso malamente tradotto, lasciando intendere una rete di segreti nel gruppo di protagonisti, premessa disattesa dal racconto, che procede su altri binari.

Come nel primo film, anche in questo caso questo gruppo di vecchi amici si ritrova nella casa sul mare di uno di loro per le vacanze. Questa volta però la loro è quasi un’imboscata all’amico più anziano, perché si tratta di organizzare una festa a sorpresa per i suoi 60 anni e di ricucire un’amicizia che si era spezzata, per litigi molto violenti, tre anni prima. A distanza di otto anni, gli amici sono invecchiati, si sono allontanati, vivono una fragilità tutta nuova e anacronistica, fuori dalla loro età.

Canet è sempre stato abituato a lavorare con un gruppo di amici, attori di prima categoria in Francia e noti in tutto il mondo, per non parlare di Marion Cotillard, sua moglie nella vita reale e che spesso lui dirige. Questa volta però il regista e attore si concentra troppo sulla nostalgia, non solo quella degli amici che sono pieni di rimpianti, ma sembra anche la sua verso un passato più vivo, forse più promettente.

Se il primo film era molto centrato sui rapporti di amicizia, sulle dinamiche che tenevano in equilibrio il gruppo, priorità di ognuno, la vita, il tempo, i figli, tendono a disperdere questa unità, che ormai è raccontata più per singole storie che si intrecciano con quelle degli altri, che come dimensione collettiva, che poi era il punto forte e di maggiore interesse delle “piccole bugie”.

In questo caso, i nostri protagonisti agiscono in maniera impulsiva, violenta, sconclusionata, sono immaturi e non sono in grado di gestire le proprie vite, figurarsi avere cura dei figli che si ritrovano, i quali chiedono attenzione e pazienza, cura, come ogni figlio. Le famiglie, allo stesso modo, si sfaldano, si aprono, si arricchiscono, non sono più tradizionali e si aprono a nuove possibilità, ma questo quadro così chiaro della società si scontra con l’immaturità cronica dei personaggi, in più di una occasione inverosimili.

Divertente e con alcuni momenti intelligenti che mettono in evidenza la complicità, anche nella vita reale, tra interpreti e regista, Grandi Bugie tra Amici non replica la bellezza del primo film, diventandone la copia stanca e male invecchiata.

Guarda il trailer di Grandi Bugie tra Amici

IT: Capitolo Due, Easter Eggs, cameo e segreti del film

IT: Capitolo Due, Easter Eggs, cameo e segreti del film

IT: Capitolo Due è al cinema e, come ogni film tanto atteso, sta dividendo i fan, nonostante i numeri del botteghino siano incredibili, sia negli USA che in tutto il resto del mondo. Come ogni film tratto da materiale originale molto ricco, è normale che anche IT: Capitolo Due sia pieno di Easter Egg, cameo e segreti, riferimenti al testo di partenza e a tutto il mondo pop che è stato influenzato e che ha influenzato dalla storia.

Dai rimandi al Capitolo Uno, ai riferimenti nascosti al libro, fino alle citazioni da altri film, ecco una serie di Easter Eggs di IT: Capitolo Due:

Il ritorno di Adrian Mellon

Un cambiamento importante del film rispetto al libro è che nel film si insinua, senza però scendere troppo nei dettagli, che Richie nutrisse, da ragazzino, dei sentimenti romantici per Eddie, sentimenti che lui ha il terrore che vengano riportati alla luce.

Quando l’adulto Richie ritrova Pennywise a Derry, il villain allude al fatto che lui ha un segreto che non vuole svelare, quello che potrebbe essere sfuggito all’attenzione è il fatto che Adrian Mellon (il giovane omosessuale attaccato da un gruppo di omofobi all’inizio del film prima di essere ucciso dal clown), in versione zombie mangiucchiato da Pennywise, consegna un volantino al terrorizzato Richie.

Il puzzle di Stan

Stan ha solo un ruolo secondario in IT: Capitolo Due, visto che si toglie la vita a inizio film, subito dopo aver ricevuto la telefonata di Mike. Mentre nel romanzo sappiamo che le sue motivazioni sono legate alla paura e allo “schifo” di dover rientrare nelle fogne per affrontare il clown assassino, nel film sembra che si sia provato a nobilitare il suo gesto, quando viene reso noto che Stan si è ucciso per riportare insieme il Club dei Perdenti.

Gli osservatori attenti hanno notato che, quando Stan riceve la sua telefonata, è alle prese con un puzzle che raffigura degli uccelli. Chi ha letto il romanzo, sa che il personaggio ha la passione per il Birdwatching, cosa che nei film resta in secondo piano ma che nello show anni ’90 era ben raccontata. Gli uccelli sul puzzle possono essere senza dubbio un’indicazione per quello.

Gazebo

Quando diventa chiaro che il piano dei Perdenti di fermare Pennywise non funzionerà, il pagliaccio demoniaco prende in giro il gruppo di adulti e parla dell’effetto “placebo” del rituale utilizzato. Tuttavia, invece di dire Placebo, dice Gazebo.

Si tratta di un riferimento al primo film, a quando un Eddie arrabbiato con la madre, la rimprovera dopo aver appreso che le pillole che gli ha fatto prendere sono in realtà solo un placebo o, come erroneamente li chiama, un “gazebo”. La cosa terrificante di questo dettaglio è che evidentemente Pennywise stava guardando e ascoltando, e più che probabilmente influenzando le azioni della madre di Eddie.

Il rituale di Chüd

Quelli che non hanno letto il romanzo, potrebbero chiedersi da dove sia venuta l’idea del Rituale di Chüd, ma si tratta di qualcosa che è stata inventata da Stephen King stesso.

Tuttavia, la versione per il grande schermo è totalmente diversa, poiché tutto è stato reinventato e riscritto per il film. Nel libro, il rituale prevedeva che Bill viaggiasse verso una dimensione diversa e un Dio noto come Maturin la Tartaruga, quindi è facile capire perché sia ​​cambiato.

I poster nel club

Una scena molto bella del film vede i nostri eroi adulti ritrovare la club house sotterranea, costruita dal cicciottello Ben. Nella casetta si nota un poster di Lost Boys, il film del 1987 che racconta di un gruppo di ragazzi che fanno i conti con dei vampiri che invadono la loro città. Una specie di parallelismo abbastanza immediato con la condizione dei Perdenti che devono combattere contro il mostro che appesta Derry.

Parlando di film, il cinema che Richie visita ha appeso alle pareti un poster a brandelli di C’è posta per te, con Tom Hanks e Meg Ryan, che indica che forse il cinema è stato chiuso nel 1998.

Il cameo di Stephen King

Per motivi che non sono del tutto chiari, Stephen King si presta a un cameo lungo e leggermente imbarazzante in It: Capitolo Due, nei panni del proprietario di un negozio di antiquariato che rivende a Bill la sua vecchia bici. Visto che Bill nel film è anche uno scrittore alle prese con l’adattamento cinematografico del suo romanzo di maggiore successo, è possibile che la scena rappresenti un inside joke.

Quelle battute sui libri di Bill che hanno sempre un finale deludente sono chiaramente un riferimento a quello che la gente dice del lavoro di King. Un’autoironia davvero sopraffina!

La cosa

Nella scena della casa di Neibolt, la testa di Stan si trasforma in un ragno, con delle zampette che gli crescono dai lati. La disgustosa creatura comincia ad inseguire i Perdenti in una scena che ricorda da vicino La Cosa di Carpenter. La stessa cosa è successa alla testa di Vance Norris nel classico horror di John Carpenter. Si tratta di un riferimento così preciso ad un altro film che forse solo i fan di Carpenter possono averlo colto.

Qualche altro meta-cammeo

Il cameo di Stephen King è ovviamente evidente, ma non è l’unica apparizione degna di nota che il film offre. Quando l’adulto Eddie rivisita la farmacia in cui ha trascorso gran parte della sua giovinezza, uno dei clienti sullo sfondo è proprio Andy Muschietti, regista dei due film. Inoltre, prima che Bill arrivi a Derry, passiamo un po’ di tempo con lui sul set di un film e il regista che lo rimprovera è interpretato Peter Bogdanovich, regista nella vita reale, che sembra interpretare nessun altri che se stesso!

Inoltre, quando Ben tiene quell’incontro via Skype all’inizio, uno degli uomini in collegamento con lui è interpretato da Brandon Crane, l’attore che ha interpretato il ruolo del giovane Ben nella serie TV degli anni ’90, con Tim Curry nei panni di Pennywise il clown.

“Abbastanza veloce per battere il diavolo”

Nel romanzo, la bici di Bill, Silver, svolge un ruolo cruciale nella guarigione di Adua, la moglie catatonica (lei e il marito di Beverly sono stati completamente esclusi dal film a parte i loro brevi cameo all’inizio).

In It: Capitolo Due, tuttavia, c’è ancora un cenno al materiale originale quando Bill sottolinea che la sua bici d’infanzia è “abbastanza veloce da battere il diavolo”. Questa è una battuta presa direttamente dal libro.

La carriera da adulti dei Perdenti

Per la maggior parte, i lavori che i Perdenti svolgono da adulti rimangono invariati rispetto al libro. Vengono apportate lievi modifiche, ma Bill rimane uno scrittore, Bev è una stilista, Ben è un architetto e Mike è rimasto indietro a Derry per vegliare sulla città.

Tuttavia, Eddie si è trasformato da proprietario di una compagnia di limousine a un analista di assicurazione del rischio (che sicuramente sembra appropriato) e Richie ora è un cabarettista piuttosto che un DJ radiofonico. È interessante notare che anche la versione della serie TV degli anni ’90 è stata modificata in questo modo.

“Ecco Johnny!”

Durante la lunga battaglia finale tra i Perdenti e Pennywise, Bev si ritrova intrappolata in un gabinetto ed è terrorizzata da una serie di volti familiari del suo passato. Tra loro c’è Henry Bowers (un altro personaggio il cui ruolo è notevolmente ridotto nel film) che presenta in un modo che dovrebbe essere familiare ai fan di Stephen King.

Mentre Henry si fa strada attraverso la porta, grida “Ecco Johnny!”. Sembra un chiaro riferimento a Shining e alla battuta di Jack Nicholson.

La mamma / moglie di Eddie

Questa è davvero strana. L’attrice che interpreta la moglie di Eddie in It: Capitolo Due è interpretata dalla stessa attrice che ha interpretato sua madre nel primo film, Molly Atkinson. Si potrebbe pensare che sia una scelta insolita, ma il romanzo in realtà descrive la moglie di Eddie come un riflesso di sua madre e probabilmente dice molto sull’impatto che l’infanzia di Eddie ha avuto su di lui quando ha raggiunto l’età adulta.

The Overlook Hotel

Un tema ricorrente in questo sequel sono i tentativi di Bill di salvare un bambino da Pennywise. Alla fine, la sua missione fallisce, ma quando i due si incontrano, vicino allo scarico dove Georgie è stato ucciso, si noterà che lo skateboard del ragazzino presenta uno schema familiare.

Sebbene sia estremamente sbiadito, è lo stesso design iconico che adorna il tappeto dell’Overlook Hotel nell’adattamento per il grande schermo di Stanley Kubrick di The Shining.

Il ragno gigante

Proprio come nel romanzo, la battaglia finale vede Pennywise trasformarsi in un gigantesco ragno. La differenza qui, tuttavia, è che il mostro rimane parzialmente clown, e questo ovviamente lo rende meno minaccioso.

La differenza più grande è che la versione del libro di Pennywise diventa completamente un ragno e la sua tana è piena di uova che alla fine vengono distrutte. È anche chiaro che lui sia in realtà una donna, ed è effettivamente di nuovo incinta, pronta a una nuova covata malefica – qualcosa che rende la battaglia tra le forze del bene e del male ancora più vitale poiché c’è il rischio che nuove mostruosità vengano al mondo.

Christine

Ci sono alcuni cenni al lavoro di Stephen King in IT: Capitolo Due, ma due dei più degni di nota rendono omaggio a Christine – la macchina infernale. Per cominciare, la targa dell’auto demoniaca (CQB 241) si vede appesa sopra al bancone del negozio di antiquariato di proprietà del personaggio di Stephen King.

Poi, in un flashback che vede i Perdenti ragazzini, Eddie viene mostrato con una maglietta con sopra l’auto malvagia.

Loki: 5 teorie sul ritorno del personaggio nella serie di Disney +

Come annunciato all’inizio dell’anno, i Marvel Studios porteranno sulla nuova piattaforma streaming Disney + una serie televisiva dedicata interamente a Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.

Ma in che modo verrà ripristinato il personaggio e come farà a re-inserirsi nella timeline del MCU? Ecco qualche teoria:

Tesseract e timeline alternative

Avengers: Infinity War

Tra tutte questa è forse lo scenario più probabile, in qualche modo già confermato dalla Marvel. In Infinity War Loki muore ucciso da Thanos all’inizio del film ma quando in Endgame i Vendicatori tornano al 2012 durante la Battaglia di New York lo vediamo fuggire con il Tesseract. La linea temporale che conoscevamo è compromessa, o meglio, alterata, e in quella nuova creata da Loki il Dio dell’Inganno è vivo e sta fuggendo da Thanos.

Una morte “falsa”

Come sapete il Tesseract è più di un semplice cubo magico, incredibilmente potente e in gradi di deformare il tessuto stesso dello spazio, creando wormhole ovunque. Ed è probabile che tra i suoi poteri rientri anche la capacità di mostrare a chi ne fa uso visioni del futuro. Sarà questo il punto di svolta della serie? Loki potrebbe essere a conoscenza degli altri poteri della gemma dello spazio falsificando la sua morte perché sa cosa gli riserva il futuro?

Viaggi nel tempo

I viaggi nel tempo sono stati sdoganati nel MCU, e se Loki è in grado di maneggiare la stregoneria quanto un Doctor Strange con il Tesseract, questo significa che il suo rapporto con le dimensioni passate, presenti e future è uno scenario possibile da analizzare nella serie giustificando così il suo ritorno. Dopotutto il personaggio sapeva come uscire da Asgard e ora può viaggiare ovunque nei Nove Regni o addirittura avvertire le versioni alternative di se stesso di ciò che accadrà…

Ritorno a The Dark World

Nel primo Thor lo spettatore era portato a credere che Loki si fosse gettato dal Bifrost salvo scoprire più tardi che era stato risucchiato in un wormhole. In Thor: The Dark World invece eravamo convinti che Loki fosse stato pugnalato a morte da Kurse, mentre alla fine del film riesce perfino ad usurpare il trono di Asgard. Magari nella serie creerà un’altra illusione di se stesso mentre muore generando un poster che lo rende immune agli attacchi fisici?

La truffa di Loki

Per tenere fede al suo nome, il Dio dell’Inganno ama pianificare le sue mosse in modo da vincere in qualsiasi scenario (o quasi). In The Avengers tutto ciò a cui ambiva era un trono, sulla Terra o ad Asgard non importava, e ha sempre trovato la soluzione migliore per sopravvivere. Forse la serie stessa sarà frutto dei suoi giochi di prestigio e ciò a cui assisteremo sarà solo il risultato di questo grande inganno?

Leggi anche – Loki: 10 fumetti che la serie di Disney + potrebbe adattare

Fonte: CBR

Young Avengers: la Marvel lavorerà ad una serie per Disney +?

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Young Avengers: la Marvel lavorerà ad una serie per Disney +?

A gennaio il sito We Got This Covered aveva diffuso la voce secondo cui i Marvel Studios avrebbero lavorato prossimamente ad un cinecomic sugli Young Avengers introducendo Kate Bishop (la figlia di Occhio di Falco), Hulkling, Iron Lad, Patriot, Wiccan, Stature e Visione (non la versione di Paul Bettany ovviamente). La notizia trovava una possibile conferma nelle parole di Kevin Feige in merito ai progetti futuri dell’universo condiviso (“Vedremo in che modo si evolveranno queste idee…Stiamo preparando il terreno.”) ma da allora non abbiamo più avuto aggiornamenti.

Ora è Daniel Richtman tramite Full Circle a rivelare che lo studio starebbe sviluppando non un film, ma una serie tv destinata alla piattaforma di Disney + e che anche i Campioni di Los Angeles (The Campions) potrebbero essere coinvolti nella trama insieme ad America Chavez a.k.a. Miss America.

Sarà davvero così o l’indiscrezione non troverà nessuna conferma ufficiale?

Leggi anche – Young Avengers: 10 personaggi che potrebbero arrivare nel MCU

Vi ricordiamo che l’universo cinematografico dei Marvel Studios si prepara ad allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla piattaforma streming di Disney + a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti originali, come annunciato poche settimane fa durante il lancio del servizio.

Sul palco dell’evento è salito Kevin Feige, spiegando come “Il MCU post-Endgame sarà estremamente diverso e focalizzato sui legami tra Disney+ e il nostro futuro” e annunciando le serie dedicate a Scarlet Witch e Visione, Falcon & Winter Soldier, Loki e Occhio di Falco.

Fonte: Full Circle

Black Knight: 10 cose da sapere sul personaggio di Kit Harington negli Eterni

Come ufficializzato dai Marvel Studios durante il D23 Expo, Kit Harington vestirà i panni di Black Knight e farà parte del cast de Gli Eterni, ambizioso progetto inserito nella Fase 4 del MCU. Ma cosa conosciamo davvero del personaggio e cosa possiamo aspettarci?

Intanto ripercorriamo la sua storia nei fumetti e tutto quello che c’è da sapere:

Il suo vero nome

Black-Knight

Chi conosce i fumetti saprà che il nome di Black Knight è Dane Whitman (o almeno, uno dei tanti). Prima di indossare il mantello da supereroe Dane cresce a Gloucester, nel Massachusetts, e successivamente decide di vendicare la morte dello zio, Nathan Garrett aka il quarto Cavaliere Nero, schierandosi prima contro i Vendicatori e poi contro i Signori del male.

Dane Whitman è il terzo Black Knight

Come ogni supereroe Marvel, il costume di Black Knight è stato indossato da più persone, e quella che vedremo nel MCU sarà appunto la terza versione della storia (Dane Whitman), aggiornando poteri e uniformi medievali ai giorni nostri.

Il suo passato con Iron Man

Sir Percy fu il Cavaliere Nero che conferì una certa importanza alla famiglia Whitman, ma il suo onore venne distrutto quando Nathan Garrett prese il mantello usando i nuovi poteri per diventare un supercattivo. Più tardi venne colpito da Iron Man, e ritirandosi a casa confessò tutti i suoi crimini al nipote Dane. Per questo motivo l’eroe impugnò la spada mistica per vendicarsi di Tony Stark…

Spada e scudo

Le armi sono quasi un marchio di fabbrica del MCU, basti pensare allo scudo di vibranio di Captain America, al martello di Thor o al Guanto dell’Infinito di Thanos, quindi aspettiamoci lo stesso trattamento per Black Knight con la sua Spada di luce e lo Scudo della notte. Il secondo può essere usato per assorbire energia da ogni colpo, con l’altra che invece può trasferire quell’energia all’aggressore.

La sua nemesi

Il Cavaliere Nero originale apparve per la prima volta durante il regno di Re Artù e la sua nemesi era Mordred, figlio illegittimo del sovrano che tradì la sua famiglia. Sconfitto Mordred, il suo spirito venne reincarnato dagli dei celtici infernali permettendogli così di tornare sulla Terra ai giorni nostri e combattere contro Dane Whitman, ovvero l’attuale Cavaliere Nero.

New Avalon

Black Knight vive in una dimensione magica chiamata Weirdworld, dove è a capo del regno chiamato New Avalon. Questo lo proietta come prossimo sovrano di una lunga serie di eroi del MCU a svolgere un ruolo del genere dopo Thor di Asgard, Black Panther del Wakanda, Valkyrie dellaNew Asgard.

Genio della fisica

Come molti personaggi del MCU, anche Dane Whitman è un genio scientifico, però nel campo della fisica, avendo conseguito un master in materia e dimostrato in più occasioni di di essere esperto in numerosi campi. Ciò potrebbe portare il personaggio a lavorare al fianco di Hank Pym, Shuri o Bruce Banner…

Armi

Lo scudo della notte e la spada della luce non sono le uniche due armi nel suo ricchissimo arsenale, ma sono le uniche due con poteri magici. Diversi strumenti ereditati dallo zio sono invece alimentate dalla tecnologia come un’armatura, una lancia in grado di sparare esplosioni di energia e un cavallo bianco alato geneticamente potenziato di nome Aragorn.

Abilità magiche

Affondando le radici nella leggenda medievale, non si può escludere dal racconto di Whitman l’elemento mistico, considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle abilità.

Il suo percorso nel MCU

gli eterni The Eternals

Il film sugli Eterni uscirà nell’estate del 2020 e segnerà la prima apparizione di Black Knight nel MCU, pur non esaurendo il percorso del personaggio al cinema. Kevin Feige ha suggerito che l’eroe ha davanti a sé un futuro brillante, e chissà che non lo rivedremo in qualche titolo collettivo insieme agli Avengers o in una serie standalone su Disney +…

Leggi anche – Gli Eterni: 10 cose che il film potrebbe rivelare sul MCU

Fonte: Screenrant

Brave Ragazze: trailer del film di Michela Andreozzi

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Brave Ragazze: trailer del film di Michela Andreozzi

In arrivo nelle nostre sale Brave Ragazze, la nuova commedia di Michela Andreozzi, scritta dalla stessa Andreozzi insieme ad Alberto Manni e definita dalla regista un film “bigodini e pistole”. Una Action Comedy ambientata negli anni ‘80 e ispirata a una storia vera, che schiera, nelle vesti di quattro rapinatrici improvvisate, Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi e Silvia D’Amico. Insieme a loro Luca Argentero, Stefania Sandrelli e Max Tortora. Nel cast anche la stessa Michela Andreozzi in un piccolo ruolo e Massimiliano Vado.

Così come Nove lune e mezza, primo film di Michela, Brave Ragazze è prodotto da Paco Cinematografica di Isabella Cocuzza e Arturo Paglia e sarà distribuito da Vision Distribution a partire dal 10 ottobre 2019.

Brave Ragazze, la trama

A Gaeta, primi anni ’80. Quattro donne in crisi provano a cambiare il corso delle loro vite armate di bigodini e pistole. Anna (Ambra Angiolini) è una ragazza madre, due figli da mantenere e nessun lavoro stabile. Maria (Serena Rossi) è una timida devota alla Vergine, vittima di un marito violento. Chicca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D’Amico), sorelle di indole opposta, sognano un futuro migliore, lontano. Col coraggio di chi ha poco da perdere,  decidono di travestirsi da uomini e svaligiare insieme la banca del paese. Ma è solo l’inizio di una serie di azioni spericolate, su cui è chiamato ad indagare il commissario Morandi (Luca Argentero), un vortice destinato a stravolgere per sempre il destino di quattro “brave ragazze”.

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, nuovi rumor sul ruolo di Palpatine nel film

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Nuove indiscrezioni su L’Ascesa di Skywalker, episodio finale della nuova trilogia in uscita a Dicembre, arrivano da Making Star Wars, uno dei siti più attendibili in materia di spoiler sul franchise, e stavolta al centro delle discussioni c’è il ritorno dell’Imperatore Palpatine annunciato già dai trailer e il ruolo che il personaggio avrà nel film.

A quanto pare diverse fonti suggeriscono che il villain stia tramando per far salire sul trono della galassia Kylo Ren e Rey come imperatore e imperatrice del suo nuovo regno. Palpatine si rivolge a loro come la “dyad”, termine fa riferimento ai lati positivi e negativi della Forza, e questa unione dovrebbe ringiovanirlo così da riacquistare il potere bramato per anni; quando tutto ciò accadrà, un lampo di Forza si abbatterà sulla galassia in maniera così forte da distruggere una nave della Resistenza.

Nel frattempo il Primo Ordine non è a conoscenza del fatto che Palpatine sia sopravvissuto agli eventi de Il Ritorno dello Jedi, e le fonti concludono che il film finirà con Rey che visita alalla fattoria di Lars, e quando un individuo del posto le chiede il suo nome l’eroina risponderà “Il mio nome è Rey, Rey Skywalker“.

Quanto di vero ci sarà nei rumor trapelati? Sarà davvero questo l’esito di Episodio IX? Che ne pensate?

Correlato – Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, tutte le rivelazioni del D23

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: MakingStarWars.net

Christian Bale: “Muoio dalla voglia di vedere Joker”

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Christian Bale: “Muoio dalla voglia di vedere Joker”

La “febbre” di Joker sta contagiando tutti, dalla stampa stregata alla Mostra del Cinema di Venezia (il film ha conquistato il Leone d’Oro della giuria) al pubblico del Toronto Film Festival, dove il cinecomic di Todd Phillips è stato presentato pochi giorni fa. E tra chi non vede l’ora di entrare in sala per ammirare il lavoro di Joaquin Phoenix c’è anche Christian Bale, Batman per Christopher Nolan e ora protagonista di Ford V Ferrari, che ha parlato così con ET Canada:

Joaquin è uno dei migliori attori in circolazione. Avendo lavorato con Heath Ledger so che entrare nei panni di Joker dopo di lui è qualcosa di coraggioso, ma credo sia in linea con le scelte interessanti della sua carriera. Muoio dalla voglia di vederlo, e auguro a tutto il team il meglio“.

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Leggi la recensione di Joker

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Settanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Per quanto riguarda Bale, lo rivedremo presto nelle sale con Ford v Ferrari (da noi tradotto con Le Mans ’66 – La grande sfida) il film diretto da James Mangold (Logan, Walk The Line) che vede protagonista anche Matt Damon.

Il film ambientato nel 1966, durante la preparazione della 24 Ore di Le Mans in Francia, e segue il coraggioso pilota britannico Ken Miles portare a termine la missione del designer americano Carroll Shelby che ha appena costruito una vettura rivoluzionaria per l’epoca. Talmente eccezionale da permettergli di sfidare il dominatore dell’industria, il marchio Ferrari.

Fonte: ET Canada

Avengers: Endgame, l’epica battaglia finale prima e dopo gli effetti visivi [VIDEO]

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L’epica battaglia finale di Avengers: Endgame ha riunito sul grande schermo, e per la prima volta nella storia del MCU, quasi tutti i personaggi finora introdotti al cinema in una sequenza d’azione memorabile ricca di grandi momenti, tra cui anche il female-assemble delle supereroine (esclusa Vedova Nera, morta per ottenere la gemma dell’anima su Vormir) che proteggono la corsa del guanto dell’infinito in mano a Spider-Man fino al Regno Quantico.

Buona parte della riuscita si deve all’incredibile contributo della Weta Digital, una delle società di di effetti visivi che ha lavorato a Endgame, e finalmente possiamo dare un’occhiata al processo creativo che ha portato alla realizzazione del terzo atto nel video qui sotto.

come dichiarato da Matt Aiken (supervisore della Weta) in una recente intervista l’ispirazione, l’ispirazione è arrivata dal capolavoro di Peter Jackson, vincitore di undici premi oscar, Il Ritorno del Re:

Sono esattamente le cose che abbiamo imparato dal Signore degli Anelli e che siamo stati in grado di portare anche qui. In queste grandi scene di battaglia non puoi trattare tutti allo stesso modo, quindi in Endgame abbiamo creato diversi tipi di esercito da entrambe le parti, compresa la parte di Thanos e quella dei nostri eroi. Da un lato ci sono i wakandiani, gli asgardiani, i Ravagers, gli stregoni e dall’altra i Chitauri, gli Outriders, i Sakaarans e l’Ordine Nero. L’obiettivo era preservare i singoli stili di combattimento per ognuna di queste sotto-armate, in modo che quando si verifica uno scontro, possiamo dire se si tratta di uno o dell’altro“.

Avengers: Endgame, 20 segreti svelati nell’edizione Home Video

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Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Weta Digital

La vita nascosta: trailer del nuovo film di Terrence Malick

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La vita nascosta: trailer del nuovo film di Terrence Malick

La Fox Searchlight Italia ha diffuso il trailer italiano di La vita nascosta (A Hidden Life), il nuovo film di Terrence Malick che è stato presentato al Festival di Cannes 2019. Il trailer non informa, purtroppo, su quale sia la data d’uscita ufficiale del film nel nostro Paese.

La storia di A Hidden Life è quella vera di Franz Jägerstätter, un contadino austriaco che visse nel borgo di Sankt Radegund: fervente cattolico, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si rifiutò di arruolarsi, definendosi obbiettore di coscienza.

La vita nascosta, recensione del film di Terrence Malick

Dolor Y Gloria: in home video il nuovo film di Pedro Almodóvar

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Dolor Y Gloria: in home video il nuovo film di Pedro Almodóvar

Warner Bros. Home Entertainment Italia celebrare il regista premio Oscar Pedro Almodóvar – premiato con il Leone d’Oro alla carriera durante la 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, come riconoscimento ad un artista unico, multiforme ed emozionante – con l’uscita in home video di due prodotti esclusivi: il suo ultimo capolavoro, Dolor Y Gloria (recensione), premiato al festival di Cannes, con il premio per il migliore attore ad Antonio Banderas, e ilprezioso boxset “Almodóvar Collection” che lo ricomprende insieme ad altri cinque film della sua straordinaria carriera.

Dolor Y Gloria è già disponibile per l’acquisto in digitale su Apple TV App, Google Play e Chili e arriverà a noleggio su Infinity e SKY Primafila dal 12 settembre. Nella stessa data uscirà in DVD, in contemporanea con il cofanetto “Almodóvar Collection” contenente i sei film. 

Dolor Y Gloria, definito dalla critica “il personale 8 e ½ di Almodóvar”, è da molti considerato il film più intenso e personale del regista spagnolo e segna l’ottava collaborazione con Antonio Banderas. Almodóvar sceglie poi per questo film ancora una volta Penelope Cruz, tra le sue attrici più amate.

Il boxset “Almodóvar Collection” è un viaggio indimenticabile e un’occasione unica attraverso cui ripercorrere le tappe più recenti e significative della straordinaria ed eclettica carriera del maestro del cinema spagnolo.

Contiene Volver – Tornare, vincitore del premio alla migliore sceneggiatura e alla migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes nel 2006, valso anche una candidatura all’Oscar  per Penelope Cruz. Il romantico Gli Abbracci Spezzati, nominato al Golden Globe per il miglior film straniero. La commedia brillante Gli Amanti Passeggeri. Il misterioso e toccante Julieta e infine, prima di concludere appunto con Dolor Y Gloria, il thriller onirico La Pelle che Abito, anch’esso candidato ai Golden Globe.

Dolor Y Gloria, la trama

Dolor y Gloria racconta una serie di ricongiungimenti di Salvador Mallo, un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Alcuni sono fisici, altri ricordati: la sua infanzia negli anni ‘60 quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna; il primo desiderio; il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ‘80; il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante; la scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile; la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l’incommensurabile vuoto causato dall’impossibilità di continuare a girare film.

Dolor y Gloria parla della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.

Dolor Y Gloria Informazioni tecniche

Formato: DVD

Durata: 109 minuti c.ca.

Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1, Spagnolo Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano

Dolor Y Gloria Contenuti speciali

  • Making of
  • Trailer

Hole – L’Abisso: trailer del nuovo horror di Midnight Factory

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Hole – L’Abisso: trailer del nuovo horror di Midnight Factory

Lo spaventoso trailer di Hole – L’Abisso che sarà nelle sale cinematografiche da giovedì 10 ottobre, distribuito da Midnight Factory etichetta horror di Koch Media.

Scritto e diretto dal regista pluripremiato Lee Cronin, Hole – L’Abisso è interpretato da Seána Kerslake, James Quinn Markey, Kati Outinen e James Cosmo.

Hole – L’Abisso, la trama

Provando a sfuggire dal passato, Sarah (Seána Kerslake) decide di iniziare una nuova vita con suo figlio Chris (James Quinn Markey) ai margini di una piccola cittadina rurale. Dopo la scoperta di una misteriosa buca nella vasta foresta che confina con la loro nuova casa, Sarah deve lottare per scoprire se i cambiamenti inquietanti che si manifestano nel suo bambino sono una trasformazione riconducibile a quell’abisso, apparentemente ben più sinistro e minaccioso delle sue stesse paure materne.

Pet Sematary in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal

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Pet Sematary in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal

Il nuovo agghiacciante adattamento del romanzo di Stephen King Pet Sematary è in arrivo l’11 settembre in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Le edizioni casalinghe in formato Blu-ray e Steelbook 4k Ultra HD, in particolare, contengono oltre 90 minuti di contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese da brividi, uno scioccante finale alternativo, uno sguardo ai personaggi principali, materiale dal dietro le quinte, interviste al cast e molto di più. Un pezzo imperdibile per ogni fan di Stephen King che si rispetti, Pet Sematary (recensione) è un viaggio emozionante, perverso e terrificante.

Il film sarà inoltre disponibile nell’imperdibile formato steelbook 4k Ultra HD, che contiene anche il disco Blu-ray, in esclusiva presso i principali rivenditori online e in-store: Amazon, Feltrinelli, Mediaworld, IBS e Mondadori.

Pet Sematary, la trama

Dopo che la famiglia Creed si trasferisce da Boston alla campagna dei Maine, scoprono presto un antico cimitero nascosto nei boschi vicino alla loro nuova casa. Quando la sua famiglia viene colpita da una tragedia, una reazione a catena scatena terribili conseguenze. Alcuni segreti sono meglio lasciati sottoterra.

Pet Sematary CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI DVD, BLU-RAY e 4k ultra HD:

  • Finale alternativo
  • Scene eliminate ed estese
  • Terrore notturno
  • La storia di Timmy Baterman
  • E molto altro all’interno del disco Blu-ray!

Pet Sematary BLU-RAY

Genere: Horror

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 41 minuti ca.

Video: Formato Panoramico ad Alta Definizione (2.39:1) Letterbox

Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Tedesco,

Spagnolo, Portoghese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese n/u, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese,

Danese, Olandese, Finlandese, Norvegese, Svedese

Contenuti Speciali: • Finale alternativo • Scene eliminate ed estese • Terrore notturno • La storia di Timmy Baterman E molto altro!

INFORMAZIONI TECNICHE DVD

Genere: Horror

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 37 minuti ca.

Video: Anamorphic Widescreen 2.39:1 Letterbox

Audio: Italiano, Inglese, Francese Dolby Digital

Sottotitoli: Italiano, Inglese N/U, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Norvegese, Svedese

Contenuti Speciali: • Finale alternativo • Scene eliminate ed estese • Terrore notturno • La storia di Timmy Baterman

Kristen Stewart: “Mi piacerebbe interpretare un supereroe gay”

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Kristen Stewart: “Mi piacerebbe interpretare un supereroe gay”

Dopo il passaggio fuori concorso a Venezia, Kristen Stewart è arrivata al Toronto Film Festival per presentare Seberg, la pellicola diretta da Benedict Andrews che racconta alcuni anni della vita di Jean Seberg, musa di Godard e icona della Nouvelle Vague. E tra gli argomenti toccati durante le interviste ci sono anche le dichiarazioni dell’attrice riguardo la possibilità di far parte di un blockbuster, soltanto nascondendo il suo orientamento sessuale.

Mi è stato detto che avrei ottenuto un ruolo facendo un favore a me stessa e non uscendo con la mia ragazza in pubblico“, confessava l’attrice ad Harper’s Bazaar qualche giorno fa. “Questo tipo di conversazione c’è sempre stata ma l’ho sempre rifiutata categoricamente“, ha chiarito di recente a Variety. “È bello poterne parlare in un modo che la gente capisce davvero adesso, invece di passare per una pazza che non voleva essere messa in una scatola. L’ambiguità è una cosa fantastica, ma prima mi sembrava un’idea lontana“.

La Stewart ha poi spiegato che il riferimento alla Marvel era solo un esempio generale degli studios che non accetterebbero la sessualità di una star, “e perché stavo semplicemente illustrando come funziona questo grande conglomerato che è Hollywood. Al contrario sono sicura che adorerebbero assumere ragazzi gay per interpretare dei supereroi.

In Seberg l’attrice recita al fianco di Anthony Mackie, volto noto dei Marvel Studios che dal 2014 veste i panni di Sam Wilson aka Falcon e che avrà ancora più spazio nella serie di Disney + The Falcon and the Winter Soldier. “Quale supereroe dovrebbe interpretare Kristen nel MCU? Questa è una bella domanda…“. È qui che interviene la collega esclamando “Un supereroe gay!“.

Lavorare con la Marvel è stata un’esperienza davvero meravigliosa che mi ha aperto gli occhi su molte cose, e penso che lei potrebbe diventare una perfetta supereroina gay della squadra di Falcon.

Seberg: la recensione del film con Kristen Stewart presentato a Venezia

Fonte: Variety

No Time To Die: Daniel Craig e Léa Seydoux a Matera per le riprese di 007

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Daniel Craig, Léa Seydoux e il regista Cary Fukunaga sono arrivati a Matera per le riprese di No Time To Die, venticinquesimo capitolo del franchise sull’agente 007, con la capitale europea della cultura per 2019 che fornirà l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast anche Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Qui sotto trovate le foto ufficiali dell’arrivo del cast a Matera, pubblicate sul profilo twitter ufficiale.

https://twitter.com/007/status/1171136913014697985?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1171136913014697985&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2019%2F09%2F10%2Fno-time-to-die-ecco-daniel-craig-lea-seydoux-a-matera-per-le-riprese-di-james-bond%2F390943%2F

Bond 25: Lashana Lynch sarà la prossima 007?

Face/Off: la Paramount è al lavoro sul reboot

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Face/Off: la Paramount è al lavoro sul reboot

Come riportato da Deadline, la Paramount Pictures è al lavoro sul reboot di Face/Off – Due facce di un assassino, il film uscito nelle sale nel 1997 con la regia di John Woo e interpretato da Nicholas Cage e John Travolta. Lo studio riavvierà la storia con un nuovo cast, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Oren Uziel (The Cloverfield Paradox, 22 Jump Street, Detective Pikachu 2).

L’originale Face/Off seguiva i personaggi di Sean Archer, un agente dell’FBI, e Castor Troy,  un criminale terrorista, che dopo un intervento di chirurgia estetica all’avanguardia assumevano rispettivamente l’uno le sembianze dell’altro. 245 furono i milioni di dollari incassati al botteghino dall’action thriller di Woo, stabilendo un successo senza precedenti di critica e pubblico e a fronte degli 80 milioni investiti per le riprese.

Fonte: Deadline

Marvel: 10 prequel da realizzare dopo Vedova Nera

Marvel: 10 prequel da realizzare dopo Vedova Nera

Lo standalone su Vedova Nera sarà, probabilmente, il primo di una lunga serie di progetti targati Marvel Studios a introdurre il concetto di “prequel” nel MCU, ovvero un film che si inserisce nella linea temporale per colmare quei vuoti di trama che l’universo non ha mai affrontato.

Ma quali sono i progetti che vorremmo vedere sviluppati sulla falsariga del cinecomic dedicato a Natasha Romanoff? Ecco qualche suggerimento:

Secret Avengers

Proprio come Vedova Nera, anche Captain America tra gli eventi di Civil War e Infinity War ha intrapreso una serie di missioni insieme ai Secret Avengers, lavorando in segreto nel mondo sotto il nome in codice di Nomad. Sarebbe sicuramente interessante scoprire in cosa sono stati impegnati i Vendicatori durante questo periodo, inseguiti dal governo americano e dai federali, magari sotto forma di thriller politico che segue più piste.

I primi giorni di Nick Fury allo SHIELD

captain marvel

Abbiamo già visto Nick Fury alle prese con i suoi primi impegni allo SHIELD nel corso di Captain Marvel, ambientato negli anni novanta, tuttavia ci sarebbe altro da esplorare dell’epoca in cui il futuro direttore dell’organizzazione era solo un cadetto, quando i supereroi moderni non erano ancora comparsi e i nemici non provenivano dall’alto ma dalle strade.

L’incontro tra Rocket e Groot

rocket groot

A quanto pare Guardiani della Galassia Vol. 3 chiuderà la storyline di Rocket, quindi la possibilità di scoprire qualcosa in più del passato del personaggio e dell’inizio del rapporto con Groot ci sono. James Gunn avrebbe a disposizione un ricco bacino di opportunità grazie ai fumetti, ma ciò non toglie che sarebbe ancora più entusiasmante ottenere un vero e proprio prequel che racconti gli anni precedenti al loro arrivo su Xandar.

Mar-Vell e la guerra fra Kree e Skrull

captain marvel

La guerra fra Kree e Skrull ha fatto da sfondo per la trama di Captain Marvel, tecnicamente già un prequel del MCU, e non c’è dubbio che il periodo di Mar-Vell aka la Dottoressa Wendy Lawson – trascorso sulla Terra come infiltrata nello SHIELD sarebbe un’ottima premessa di un film che spieghi tutti gli studi sul Tesseract e i retroscena del conflitto alieno. Annette Bening potrebbe tornare nei panni del personaggio insieme a Brie Larson

Le origini dell’Antico

Nei fumetti esistono decine e decine di storie sull’Antico da cui attingere per raccontare al pubblico in sala le origini del personaggio interpretato in Doctor Strange da Tilda Swinton. Dagli eventi che l’hanno portata ad affermarsi come Stregone Supremo alla ricerca dell’Occhio di Agamotto, passando per la sua formazione e gli studi per diventare il grande mentore dell’eroe.

Il regno di T’Chaka

T’Challa è il Black Panther che tutti abbiamo conosciuto nel MCU come Re di Wakanda e futuro Vendicatore, tuttavia ci sarebbe ancora una storia da raccontare, ed è quella di suo padre T’Chaka, al centro di una guerra intestina conclusasi con l’uccisione del fratello N’Jobu. In questo modo sarebbero più comprensibili le origini del Wakanda e dell’astio di Erik Killmonger nei confronti del regno.

Hank Pym e Janet Van Dyne

In un paio di flashback abbiamo esplorato le memorie di Hank Pym e Janet Van Dyne, ovvero gli originali Ant-Man e Wasp, eppure quelle scene sembrano aver stuzzicato l’interesse a tal punto da immaginare un possibile prequel ambientato negli anni ’80 in cui la coppia si destreggia tra la carriera di supereroi e la famiglia.

Il passato di Odino

thor: ragnarok

Mentre i Marvel Studios lavorano al seguito di Ragnarok con Taika Waititi (intitolato Thor: Love and Thunder), non sarebbe interessante concentrarsi sulle origini di Odino, personaggio protagonista nei primi due film del franchise a cui legare le motivazioni di Loki e una serie di errori che si sono ripercossi sui suoi eredi.

L’infanzia di Gamora e Nebula

In Avengers: Endgame un breve flashback mostrava Nebula massacrare degli alieni aiutata da Gamora nel 2014, dandoci così un assaggio di quello che potrebbe trasformarsi in un potenziale prequel. Sappiamo che Thanos ha allevato le figlie adottive in maniera violenta, e questo scenario si apre ad una serie di possibilità intriganti per il MCU.

Captain America e i viaggi nel tempo per restituire le gemme

Avengers: Endgame

L’arco narrativo di Steve Rogers si è concluso alla fine di Endgame con l’eroe che ritrova l’amata Peggy Carter dopo aver attraversato le epoche per restituire tutte le gemme dell’infinito. Ma cosa è successo durante quei viaggi? Ha davvero incontrato Teschio Rosso su Vormir? La risposta a queste domande potrebbe arrivare in un prequel…

Leggi anche – Vedova Nera: tutto quello che sappiamo sul film con Scarlett Johansson

Fonte: Screenrant

Joaquin Phoenix: “Grazie a mio fratello River ho avuto una vita incredibile”

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Un emozionato Joaquin Phoenix è salito ieri sul palco del Tribute Gala del Toronto International Film Festival ringraziando tutti coloro che hanno contribuito in maniera positiva al suo percorso come uomo e attore, dalla famiglia alle figure chiave della sua carriera iniziata da bambino.

Mi sento sopraffatto dall’emozione, perché penso alle persone che hanno avuto un’influenza così profonda su di me”, ha dichiarato Phoenix. “Guardo quei video e mi viene in mente la mia famiglia. Le mie sorelle Rain, Liberty ed Summer, che sono ancora le mie migliori amiche […]

[…] Quando avevo 15 o 16 anni mio fratello River tornò a casa dal lavoro e aveva una copia VHS di un film intitolato Toro Scatenato. Mi disse di sedermi e di guardarlo, e così il giorno dopo mi fece fare lo stesso dicendomi: Ricomincerai a recitare, questo è quello che farai. Non me l’ha chiesto, me l’ha semplicemente detto, e io sarò sempre in debito con lui per questo perché la recitazione mi ha regalato una vita incredibile.

Leggi anche – Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Nei ringraziamenti di Phoenix ha poi citato suo padre, lodandolo per avergli insegnato l’etica del lavoro, e sua madre per essere “una costante fonte di ispirazione, e tutto ciò che faccio è per lei“. In conclusione non è mancato un messaggio d’amore per Rooney Mara, “La ragazza con il tatuaggio del drago, che è qui da qualche parte, non so dove, un drago a cui voglio strappare le ali e usarle come coperta dormendoci insieme per sempre. Ti amo. Grazie.

Rivedremo l’attore in Joker al fianco di Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais, in arrivo nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros. Il film ha da poco conquistato il Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Settanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Fonte: Variety

WandaVision: ecco quando inizieranno le riprese della serie

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WandaVision: ecco quando inizieranno le riprese della serie

Sembrerebbe tutto pronto per l’inizio delle riprese di WandaVision, la serie in arrivo sulla piattaforma streaming di Disney + che vedrà protagonisti i personaggi interpretati da Elizabeth Olsen e Paul Bettany. E come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione partirà il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red”.

Alcuni rumor non ufficiali sostengono che WandaVision sarà ambientata nei sobborghi ispirandosi alle pagine su Visione scritte da Tom King e che Scarlet Witch subirà una trasformazione significativa in termini di poteri. Le prime indiscrezioni suggeriscono poi che Wanda inizierà ad entrare in confidenza con una gamma di superpoteri che integrano l’alterazione della realtà, concetto finora inutilizzato nel MCU.

Un dettaglio del genere spiegherebbe il ritorno dal mondo dei morti di Visione, con la sua amata che perde il controllo di se stessa creando un nuovo mondo in cui vivere. Difficile a dirsi, ma se questo scenario dovesse avverarsi perché non sognare in grande e immaginare l’introduzione nell’universo dei figli della coppia, Young Worcan e Wiccan?

https://twitter.com/_CharlesMurphy/status/1171082033491136512?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1171082033491136512&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fmarvel%2F2019%2F09%2F09%2Fwandavision-filming-start-november-disney-plus%2F

WandaVision: le prime foto dal set della serie di Disney +

Per quanto riguarda l’ambientazione della serie il discorso si fa complicato, dal momento che Endgame sembra aver compromesso la continuità della trama dell’universo condiviso, quindi è improbabile che i due supereroi tornino in azione subito dopo gli eventi del film. Inoltre Visione – ucciso da Thanos in Infinity War – non figura tra i personaggi riportati in vita dai Vendicatori, mentre al contrario Wanda è stata “resuscitata” dopo lo schiocco.

Durante la premiere di Endgame era stata proprio la Olsen a suggerire che la serie prenderà spunto da “molti altri fumetti” e che avrebbe avuto un’estetica da anni ’50. Questo ovviamente ci ha fatto pensare subito all’ipotesi di un viaggio indietro nel tempo, e sappiamo come nei fumetti originali entrambi i personaggi siano in grado di alterare la realtà.

Leggi anche – WandaVision: 5 possibili trame per la serie di Disney +

Joker: Todd Phillips cita Shakespeare e parla del possibile incontro con Batman

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Todd Phillips è l’uomo del momento e si gode il trionfo di Joker alla recente Mostra del Cinema di Venezia, dove il film ha conquistato – con merito – il Leone d’Oro. Il regista è poi sbarcato a Toronto per l’anteprima americana insieme al cast, spinto dal sostegno della critica e dai pareri positivi del pubblico presente, discutendo del futuro del franchise, delle fonti di ispirazione e del lavoro di Joaquin Phoenix.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.

Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety. E a chi gli chiede se assisteremo, in un domani ipotetico, all’incontro tra il suo Joker e il Batman di Robert Pattinson, risponde: “No, decisamente no“.

Leggi la recensione di Joker

Non abbiamo seguito nulla dei fumetti, e questo farà arrabbiare tantissime persone. La nostra versione del personaggio è stata riscritta ed è ciò che rendeva interessante il progetto. E non è nemmeno la storia di Joker, quanto la storia di un uomo che è diventato Joker.

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Settanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Fonte: Variety

Tank Girl: Margot Robbie al lavoro sul reboot

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Margot Robbie, in seno alla sua società di produzione LuckyChap, potrebbe aver trovato il suo prossimo progetto, e secondo le ultime indiscrezioni si tratterebbe del reboot di Tank Girl, il film uscito nel 1995 diretto da Rachel Talalay e tratto dall’omonimo fumetto di Jamie Hewlett e Alan Martin. A rivelarlo è proprio Martin su Twitter:

Ho appena saputo che la compagnia di Margot Robbie ha opzionato i diritti della MGM per realizzare un nuovo film di Tank Girl e che il progetto è in sviluppo da diversi mesi. Non siamo stati contattati da nessuna delle parti coinvolte, quindi non sono sicuro se i creatori originali verranno coinvolti o meno“.

Vi ricordiamo che la protagonista del fumetto era il simbolo di una rivoluzione che puntava a scandalizzare e ribaltare i codici della tradizione e dello spirito iconoclasta punk, muovendosi nell’Australia futura e post-apocalittica. Qui Tank Girl guidava un carro armato, la sua casa itinerante, viaggiando per il paese per portare a termine una serie di obiettivi commissionati da un’oscura organizzazione.

Non è chiaro se la Robbie figurerà anche come protagonista del film o solo come produttrice. Tuttavia le pellicole finora uscite con il marchio LuckyChap hanno sempre avuto la star australiana nel cast, vedi I, Tonya, Terminal, Dreamland e l’imminente Birds Of Prey, spin-off di Suicide Squad.

https://twitter.com/AlienMartian23/status/1171057029215117313

Rivedremo presto nelle sale la Robbie in C’era una volta a Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino, e a Gennaio 2020 in Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) al fianco di Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine

Occhio di Falco: Hailee Steinfeld potrebbe interpretare Kate Bishop nella serie

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Come riportato in esclusiva da Variety, i Marvel Studios avrebbero “puntato” la star di Pitch Perfect e Bumblebee Hailee Steinfeld per interpretare Kate Bishop nella nuova serie di Disney + dedicata a Occhio di Falco. Sappiamo già che il progetto coinvolgerà anche Jeremy Renner, aka Clint Barton nel MCU, e che la storia ruoterà attorno al passaggio di consegne tra l’eroe e la sua erede.

La prima apparizione di Kate Bishop nei fumetti della Marvel risale al 2005 nella run degli Young Avengers, quando l’eroina entra in squadra nonostante non avesse alcun potere. Più tardi i cosiddetti “supereroi adulti” come Iron Man e Captain America decidono di addestrare i giovani Vendicatori solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli per affrontare al meglio i propri nemici.

Per quanto riguarda la Steinfeld, si tratterebbe della seconda esperienza sul piccolo schermo dopo la serie targata Apple Dickinson, in cui interpreterà la celebre poetessa Emily Dickinson. Il mondo Marvel però non le è del tutto estraneo, avendo doppiato Spider-Gwen nel film d’animazione premiato agli Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo.

Leggi anche – Kate Bishop: tutti i segreti dell’erede di Occhio di Falco

Fonte: Variety

L’uomo del labirinto: trailer del nuovo film di Donato Carrisi

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L’uomo del labirinto: trailer del nuovo film di Donato Carrisi

Medusa ha diffuso il trailer ufficiale di L’uomo del labirinto, l’atteso nuovo film di Donato Carrisi con Toni Servillo, Valentina Bellè e Dustin Hoffman dal 30 ottobre nei cinema italiani.

Il film è una produzione GAVILA e COLORADO FILM in collaborazione con Medusa Film

L’uomo del labirinto, la trama

«Questo è un gioco, vero?» Samantha Andretti è stata rapita una mattina d’inverno mentre andava a scuola. Quindici anni dopo, si risveglia in una stanza d’ospedale senza ricordare dove è stata né cosa le è accaduto in tutto quel tempo.  Accanto a lei c’è un «profiler», il dottor Green: sostiene che l’aiuterà a recuperare la memoria e che insieme cattureranno il mostro. Ma l’avverte che la caccia non avverrà là fuori, nel mondo reale. Bensì nella sua mente.

«Questo è un gioco, vero?» ripete, dubbiosa, la ragazza.

Bruno Genko è un investigatore privato. Quindici anni prima è stato ingaggiato dai genitori di Samantha per ritrovare la figlia. Adesso che la ragazza è riapparsa, sente di avere un debito con lei e proverà a catturare l’uomo senza volto che l’ha rapita. Ma quella di Genko è anche una lotta contro il tempo. Perché un medico gli ha detto che gli restano due mesi di vita. E, per uno scherzo del destino, quei due mesi sono scaduti proprio nel giorno in cui Samantha è tornata indietro dal buio.

Chi giungerà prima alla verità: l’investigatore o il profiler?… Ma siamo sicuri che, alla fine di tutto, ci sia un’unica verità? Perché questa non è un’indagine come le altre… Qualcuno ha un segreto, qualcuno sta mentendo. E da qualche parte, là fuori, c’è un labirinto pieno di porte. E dietro ognuna si nasconde un enigma, un inganno.

In questo gioco nella mente dello spettatore, il labirinto di cui sei prigioniero è già dentro di te.

Venezia 76 in foto, gli scatti più belli dalla Mostra

Venezia 76 in foto, gli scatti più belli dalla Mostra

Venezia 76 ha chiuso i battenti, il tappeto rosso è stato riavvolto, gli accreditati hanno lasciato il Lido, fiumi di parole e articoli sono stati scritti in merito ai Leoni assegnati dalla giuria presieduta da Lucrecia Martel. Qualcuno dice che è stata fatta la storia, con la vittoria di Joker, qualcuno invece non è contento, perché “non ne possiamo più di fumetti al cinema”, altri ancora gridano vendetta per quei titoli rimasti fuori dal palmares.

Dei dieci giorni di proiezioni, film e ospiti rimane poco, alla fine, tranne qualche scatto memorabile, come quelli che potete vedere di seguito, firmati da Luigi De Pompeis:

I Leoni

Joker venezia 76

di Luigi De PompeisJoaquin Phoenix e Todd Phillips con il Leone d’Oro. Attore e regista hanno ritirato insieme il prezioso premio, il riconoscimento più ambito che arriva inaspettato anche se meritato, foriero di tanti discorsi sulla sua stessa importanza politica all’interno di una Mostra del cinema così prestigiosa.

Party hard

di Luigi De Pompeis

Zazie Beetz arriva sul tappeto rosso di Seberg con tanto di calice di champagne e occhiali da sole. L’attrice è stata presente al festival per più di due giorni, dal momento che ha partecipato sia al Fuori Concorso di Seberg, con Kristen Stewart, e a Joker, vincitore poi del Leone d’Oro.

In nome di Roman

di Luigi De Pompeis

L’attrice Emmanuelle Seigner era presente alla premiazione ed ha ritirato il Leone d’Argento, Premio Speciale della Giuria, a L’ufficiale e la Spia, di Roman Polanski. Impossibilitato a lasciare la Francia, il grande regista polacco ha affidato il compito di presenziare alla premiazione (ma anche all’attività stampa legata al film) alla moglie, l’attrice Emmanuelle Seigner, che qui stringe il premio.

La rock star e i flash

di Luigi De Pompeis

Mick Jagger, con le Nike ai piedi, ha calcato il tappeto rosso della serata di chiusura del Festival, perché faceva parte del cast di The Burnt Orange Heresy, film che ha chiuso la rassegna nella sezione fuori concorso.

Elizabeth spicca il volo

di Luigi De Pompeis

Elizabeth Debicki è la protagonista di The Burnt Orange Heresy, il film di chiusura di Venezia 76. La bellissima e bravissima attrice australiana ha sfilato con un importante abito Schiaparelli Couture che ne risaltava la forma longilinea ed elegante.

Ehi, tu!

di Luigi De Pompeis

Un Johnny Depp in grandissima forma ha sfilato alla presentazione, in concorso, di Waiting for the barbarians, il film di Ciro Guerra che ha chiuso il concorso di Venezia 76. Commosso per la presenza della figlia nella stessa categoria, con The King, e ben disposto verso stampa e pubblico, Depp ha fatto dimenticare della sua ultima volta al Lido, quando sovrappeso e un po’ appannato, presento Black Mass.

Leggende

Roger Waters
di Luigi De Pompeis

Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, ha presentato al Lido il documentario Us + Them, un film concerto di sicuro appeal sul pubblico e di grande spettacolo. Lui, da parte sua, si è limitato ad essere come sempre affabile e impegnato, scagliandosi contro la politica europea contemporanea e il bisogno di proteggere il pianeta dall’inquinamento.

Ba-ba-baciami piccina

di Luigi De Pompeis

Teneri e affiatati, Gabriele Salvatores e Valeria Golino si scambiano un casto bacio al photocall di Tutto il mio folle amore, il film che il regista ha presentato Fuori Concorso a Venezia 76.

La notte di Chiara

Chiara Feragni
Chiara Ferragni – di Luigi De Pompeis

In un magico Dior scintillante blu notte, Chiara Ferragni è arrivata sul tappeto rosso della Sala Giardino, per presentare il documentario sulla sua vita, quell’Unposted che ha fatto discutere molto per via della sua natura celebrativa, estremamente lontana da quello che può essere l’intento di ricerca e di originalità che vuole invece promuovere la sezione Sconfini, in cui il doc è stato presentato. Poco importa perché intanto, Chiara ha ottenuto ciò che voleva: essere lei la stella di una delle notti della Mostra di quest’anno, e il pubblico era dalla sua.

Mary perplessa

di Luigi De Pompeis

L’ancora estremamente affascinante Julie Andrews arriva al photocall che precede l’assegnazione del Leone d’Oro alla carriera (che le è stato assegnato insieme a Pedro Almodovar). L’attrice, passata alla storia per il ruolo di Mary Poppins, sembra un po’ perplessa, mentre guarda la schiera di fotografi che per sua richiesta l’ha accolta in religioso silenzio, salutandola poi con un caloroso applauso.

Una rosa nel vento

di Luigi De Pompeis

Lily-Rose Depp ha sfilato a Venezia 76 presentando The King, uno dei film Netflix in concorso. La sua serata è stata ventosa, l’unica che non ha accolto gli ospiti nel torrido caldo lagunare, insieme a quella in cui ha sfilato papà Johnny, quella addirittura sul fastidioso red carpet interno, causa pioggia.

Bagno di folla

venezia 76
di Luigi De Pompeis

Timothée Chalamet si è dedicato tantissimo ai fan, durante la serata che lo ha visto protagonista sul tappeto rosso per The King, film Netflix in Concorso, di cui lui è il protagonista.

Principesca

di Luigi De Pompeis

Regina nel cast di Olivier Assayas, in concorso con Wasp Network, Penelope Cruz ha messo subito le carte in tavola, mostrando a tutti che era lei la più bella del reame. Avvolta in un eccessivo Ralph & Russo e adornata di gioielli Swarovski, marchio con il quale collabora e con cui ha ideato una linea tutta sua, l’attrice spagnola più amata del mondo non lascia dubbi su chi sia la stra più importante sul tappeto rosso.

La più grande di tutte

di Luigi De Pompeis

Per Lina Wertmuller è stato un antipasto del prossimo Febbraio. La regista italiana, prima regista donna a ricevere una nomination alla migliore regia agli Oscar, ha presenziato al festival come ospite al premio Kineo ed ha sfilato sul tappeto rosso, in attesa del prossimo febbraio, appunto, quando le verrà assegnato il premio Oscar alla carriera.

Fermi tutti, passa Meryl

di Luigi De Pompeis

La leggenda del cinema americano, Meryl Streep, ha presentato in concorso The Laundromat, il nuovo film di Steven Soderbergh prodotto da Netflix. Nonostante l’atteggiamento sempre discreto e il tono di voce sempre basso, quando arriva lei tutti si fanno da parte, si tratta di una leggenda!

Innamorati a Venezia

di Luigi De Pompeis

Chi lo segue su Instagram, lo sa, Gary Oldman è praticamente inseparabile dalla bella moglie, Gisele Smith, che con lui cura un account che con gioia, allegria e romanticismo racconta una storia d’amore bellissima. E se spesso i social non rispecchiano la realtà, basta guardarli sul tappeto rosso per vedere quanto di vero ci sia nelle loro foto di vita privata.

La Fenice

joaquin phoenix venezia 76
di Luigi De Pompeis

Joaquin Phoenix è arrivato a Venezia 76 irriconoscibile. L’attore, noto per il temperamento poco docile si è invece lasciato andare con i fan, tra foto e autografi. Sappiamo però che il giorno prima della presentazione del suo film, Joker, non era altrettanto sereno, a giudicare dai racconti che la stampa ha lasciato trapelare!

Ce l’hai con me?

di Luigi De Pompeis

Anche se non è proprio la star più famosa tra quelle sfilate a Venezia 76, Zazie Beetz ha dimostrato spirito e attitude sul red carpet. Qui affronta i fotografi con uno sguardo deciso e bellissimo.

Fate fare a me!

di Luigi De Pompeis

Sembra stia dicendo “fate largo, fate parlare i grandi” e di grande lei ha veramente tutto: Cate Blanchett è davvero una divinità che sembra più bella e affascinante ad ogni red carpet. Vero è che è anche sempre più brava e ogni suo ruolo al cinema lo dimostra. Il fatto che sia affascinante ed elegante aggiunge charme alla sua grandezza.

Kristen 2.0

di Luigi De Pompeis

Kristen Stewart è un’altra persona, da un po’ di tempo a questa parte. Ha abbandonato l’aria dimessa e musona di quando era una giovane attrice intrappolata nel ruolo di Bella Swan e finalmente è una giovane donna consapevole, anche se continua a non amare troppo l’attenzione. Nonostante questo, ha partecipato con grande gioia alla presentazione a Venezia 76 del suo film Seberg, ed eccola, generosa anche con i fan.

La prima volta

di Luigi De Pompeis

La dolcissima Margaret Qualley ha partecipato alla sua prima Venezia, nel cast del film Fuori Concorso Seberg. L’attrice, che presto vedremo anche in C’Era una volta a Hollywood si è distinta per semplicità e delicatezza.

Il più bello di tutti

di Luigi De Pompeis

È sempre lui, il più bello di tutti, nonostante i suoi 56 anni. Brad Pitt è il protagonista di Ad Astra, di James Gray, in Concorso. E consapevole della sua indiscussa bellezza, si sistema la giacca e sale sul red carpet. Applausi per lui.

Da quanto tempo!

di Luigi De Pompeis

Sembrano essersi detto proprio questo Adam Driver e Scarlett Johansson, i due protagonisti di Storia di un Matrimonio di Noah Baumbach. I due attori americani sono stati trai più penalizzati dai premi, visto che entrambi avrebbero meritato almeno la considerazione per le Coppe Volpi alle migliori interpretazioni.

Tatoo

di Luigi De Pompeis

Bella come non mai, forte di una grande interpretazione e di un film bellissimo, Scarlett Johansson ha sfilato a Venezia 76 sfoggiando non solo un bellissimo abito rubino di Celine, ma anche i suoi nuovi tatuaggi.

Kylo Ren

di Luigi De Pompeis

Nonostante la mole impressionante di cinema d’autore che Adam Driver scegli per la sua carriera, è inevitabile che il suo nome e il suo volto siano legati al personaggio di Kylo Ren in Star Wars. E lui sembra comunque gradire, firmando poster e fermandosi per delle foto.

Spice up your life

di Luigi De Pompeis

La vulcanica Mel B ha sfilato sul tappeto rosso di Venezia 76 in occasione della prima mondiale di Ad Astra.

Una madrina impeccabile

di Luigi De Pompeis

Nonostante sia uno dei volti giovani dell’Italia all’estero, Alessandra Mastronardi non è amata all’unanimità. Dopo due anni di “madrinato” al maschile, lei è stata la nuova madrina di Venezia 76, portando a compimento l’incarico con grande classe, con eleganza, senza sbagliare neanche un look, e con la sua consueta leggerezza. In questa foto, il bellissimo abito, che le stava divinamente, che ha scelto per la cerimonia di apertura.

The Batman: rivelata la possibile sinossi, Mahershala Ali doveva essere Jim Gordon?

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Arrivano nuove indiscrezioni su The Batman, il film di Matt Reeves che porterà al cinema un ritratto inedito del supereroe DC dopo i vari adattamenti di Tim Burton, Christopher Nolan e Zack Snyder, con Robert Pattinson nel ruolo del protagonista, e stavolta i dettagli riguardano il possibile svolgimento della trama e il casting di un attore per un ruolo particolare che non sarebbe andato in porto.

Relativamente alla storia del cinecomic, è Daniel Richtman a rivelare in un report che si concentrerà su Bruce Wayne e sulle indagini che il crociato di Gotham seguirà studiando una cospirazione di nemici della città.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrive la fonte, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Quest’ultimo punto coincide con la voce circolata tempo fa che preannunciava la presenza, nel lavoro di Reeves, di quattro personaggi della galleria di antagonisti dei fumetti, ovvero Enigmista, Pinguino, Catwoman e Firefly, ma anche la descrizione generale della sinossi corrisponde a quanto affermato dal regista sul tono e il genere che avrebbe affrontato nell’adattamento.

Il giornalista Jeff Sneider ha inoltre rivelato nel suo podcast che Mahershala Ali, il premio oscar entrato nel MCU come volto del nuovo Blade, era la “prima scelta” di Reeves per il ruolo del commissario Jim Gordon e che probabilmente l’impegno con i Marvel Studios non gli ha permesso di parlarne con la concorrenza.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

Il cinecomic dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Fonte: Daniel Richtman

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