Lo showrunner di The
BoysEric Kripke spiega perché
Homelander (Antony
Starr) ritorna nel laboratorio dove è cresciuto da
bambino nell’episodio 4, della
quarta stagione“Wisdom of the Ages”. Sebbene la serie
di supereroi sia nota per le sue scene violente, l’ultimo episodio
della
quarta stagione di The
Boys è riuscito ad aumentare ulteriormente il livello
di brutalità mentre Homelander cede completamente
al suo lato sadico. Nell’episodio, il leader dei Sette si presenta
inaspettatamente al laboratorio dove è cresciuto come cavia da
esperimenti e inizia a torturare e uccidere il personale. Secondo
Kripke, però, c’è una ragione per il suo massacro apparentemente
immotivato e scioccante.
In un’intervista con TV Insider, Eric
Kripke ha parlato del ritorno di
Homelander al laboratorio nell’episodio 4. Lo
showrunner ha spiegato che Homelander crede che tutte le sue
debolezze e gli elementi umani del suo carattere abbiano avuto
origine nel laboratorio, quindi è tornato in quel posto nel
tentativo di “uccidere la parte umana che è in lui”. Sebbene le sue
azioni in laboratorio possano offrirgli un sollievo temporaneo,
alla fine non riesce a scrollarsi di dosso la sua umanità, che lo
sta facendo impazzire poiché è in conflitto con il suo odio per gli
umani. Ecco la dichiarazione completa di Kripke:
Il suo obbiettivo era di
affrontare finalmente i suoi sentimenti di vulnerabilità e umanità,
il suo bisogno di approvazione e amore, dal momento che secondo lui
nascevano dal periodo che aveva trascorso in quel luogo. Voleva
affrontare questa parte di sé per ucciderla. Ma ha avuto successo?
Probabilmente lui pensa di sì. Il problema di Homelander è che non
importa quanto cerchi di reprimere e uccidere la sua parte umana
per diventare un Dio, non sarà mai in grado di farlo e, per quanto
ne sia disgustato e la reprima, ha effettivamente emozioni umane, e
penso che sia questo che pian piano lo conduca alla pazzia. Odia
l’umanità pur facendone parte.
In questo episodio possiamo quindi
conoscere qualcosa in più sul passato di Homelander e sulla sua
infanzia e adolescenza traumatica. In parte, alla luce di quanto
scopriamo nell’episodio 4 di The Boys
4, possiamo essere un po’ più comprensivi verso il
pesonaggio, anche se resta assolutamente respingente.
Come precedentemente riportato, il
primo trailer del film Nosferatu
è stato mostrato nei cinema americani prima del film The
Bikeriders (qui
la recensione). Non era prevista una sua diffusione online, ma
naturalmente il filmato è comunque stato poi diffuso sul web, permettendo così anche a
chi non aveva la possibilità di vederlo in sala di poter comunque
vedere le prime immagini dell’atteso nuovo film di Robert
Eggers.
Da quello che si vede, il trailer
sembra essere abbastanza simile al filmato che ha debuttato durante
il CinemaCon ad aprile, ma con alcune riprese aggiuntive. Vediamo
la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp pregare a lume di candela e
pronunciare le parole “vieni da me, vieni da me, ascolta la mia
chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per
afferrarle il collo. Ellen chiede poi al personaggio di Willem Dafoe, il sostituto di Van Helsing, il
professor Albin Eberhart Von Franz, se il male “viene da dentro
di noi o da fuori“.
Da lì si susseguono inquadrature
lunatiche del castello del Conte, topi che si aggirano sui
ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno
pronti e Thomas Sutter (Nicholas
Hoult) e Friedrich Harding (Aaron
Taylor Johnson) agirarsi con un’aria adeguatamente
inquieta. Per quanto riguarda il vampiro di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede
solo una rapidissima occhiata del vampiro che affonda i suoi denti
nel collo di una sfortunata vittima, e un’altra mentre si gira
lentamente verso la telecamera.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Christian
De Sica e Carlo Verdone saranno insieme sul palco del Teatro Antico
nella grande serata dei
Nastri d’Argento che inaugura venerdì 12 luglio la 70ma
edizione del Taormina Film Festival diretto da Marco Müller, che
conclude con un evento speciale la 78ma edizione dei Nastri e apre
il Festival che dal 13 al 19 luglio vedrà protagonista il grande
cinema. Un omaggio a due vere e proprie icone della
commedia italiana, due artisti molto amati dal pubblico che si
ritroveranno insieme per festeggiare i 70 anni del cinema a
Taormina ma anche i primi 15 anni dei Nastri d’Argento che i
Giornalisti Cinematografici dal 2009 assegnano alla commedia.
Con De Sica
e Verdone riceveranno Nastri d’Argento e Premi speciali
altri popolarissimi protagonisti della commedia che anche in
quest’edizione è stata votata dai giornalisti cinematografici tra
le ‘cinquine’ dei candidati 2024 e, grazie all’invito del Festival,
saranno ospiti a Taormina per una grande festa tra memoria e
riconoscimenti dedicati alla lunga stagione dei Nastri d’Argento al
Teatro Antico. Sarà un’autentica maratona di aneddoti, immagini,
memoria e glamour in omaggio al Taormina Film Festival e a
conclusione di un’edizione che si prepara a
celebrareintanto a Roma, giovedì prossimo 27
Giugno – come tradizione nella grande arena del MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo – i registi, i
protagonisti, gli sceneggiatori e i giovani interpreti della
stagione 2024 con l’intero cast artistico e tecnico del ‘Film
dell’anno’, C’è ancora domani di Paola
Cortellesi.
“L’incontro con il
pubblico di Taormina rinnova ogni volta per i Nastri d’Argento
l’emozione di serate indimenticabili con i più grandi protagonisti
del cinema italiano e spesso il debutto di tante giovani ‘scoperte’
che a Taormina hanno regalato di anno in anno momenti straordinari”
– dichiara a nome del direttivo Nazionale la Presidente Laura Delli
Colli. “Essere al Teatro Antico ancora una volta, proprio per
questo 70mo del cinema al Teatro Antico, dopo la bellissima serata
dedicata un anno fa a La stranezza, è il nostro modo di
dire buon compleanno al Festival con il quale abbiamo condiviso un
percorso importante. E saranno le risate, i ricordi e gli aneddoti
con qualche tuffo nel passato, grazie alle immagini che
accompagneranno i Premi, a siglare una serata due volte speciale
per la quale ringraziamo con la Direzione Artistica del Festival e
la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Assessorato al Turismo dello
Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Sicilia Film
Commission e il Comune di Taormina”.
I Nastri e
la commedia, quindici anni di Premi
Ex, regia di Fausto
Brizzi poi Mine vaganti
di Ferzan Özpetek, Nessuno mi può
giudicare di Massimiliano Bruno
e poi Carlo Verdone, Maria Sole Tognazzi, i Manetti Bros., Edoardo
Leo, Paolo Genovese, Ficarra e Picone… È ricca di nomi d’oro
della commedia, specchio del costume di un Paese che per anni, nel
cinema, ha reso protagonista anche nel mondo un genere molto amato.
È questo il primo capitolo di un palmarès che ha visto protagonisti
candidati e premiati fra i quali ovviamente spicca il primato di
Carlo Verdone alla regia con molte partecipazioni di Christian De
Sica e, fino a quest’anno, spesso nel cinema, l’assenza di quella
commedia romantica che fa sorridere a Hollywood il pubblico ma
anche i produttori.
Nei mesi scorsi era stato rivelato
dalla Sony Pictures che tutti i film del franchise
di Spider-Man sarebbero tornati al cinema.
Inizialmente sembrava dover essere un’iniziativa legata unicamente
al territorio statunitense, ma ora sappiamo che gli otto film ad
oggi realizzati sull’Uomo Ragno saranno disponibili anche nelle
sale italiane dal 1° luglio. Sul proprio canale YouTube Sony Pictures Italia ha
infatti rilasciato un trailer per l’evento chiamato
#SpiderMondays,
abbinandovi anche il seguente calendario:
Il trailer presenta filmati tratti
dagli otto film con
Tobey Maguire,
Andrew Garfield e Tom Holland che interpretano il supereroe in
tre epoche diverse, ma anche tutti insieme in
No Way Home. Di seguito, ecco il trailer sottotitolato
in italiano rilasciato dalla Sony.
Tutto quello che sappiamo su Spider-Man 4
Mentre sarà dunque possibile
rivedere gli otto film al cinema, sembrano proseguire i lavori sul
quarto film dedicato all’Uomo Ragno con
Tom
Holland. Sembra che il piano sia quello di riportare
il personaggio alle sue radici, con una storia a livello della
strada che, secondo quanto riferito, vedrà Peter “seppellire
completamente la vita che aveva come Peter Parker e sostituirla con
il costume del supereroe, poiché è perseguitato dalla sua colpa
commessa in nel precedente film.”
Oltre a
Tom Holland,
Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si
vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Gatta Nera,
mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in
considerazione come cattivi del film. Al momento, il ruolo di
Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social
media. Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è
parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena
introdotta per la prima volta alla fine di
No Way Home e che Venom appaia in qualche veste.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di
Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca
Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone
Guarany, Silvia D’Amico.
Ecco le proiezioni disponibili:
TORINO – CINEMA ROMANO
Martedì 25 giugno – spettacolo delle h. 21,00
NAPOLI – CINEMA FILANGIERI
Venerdì 28 giugno – spettacolo delle h. 21,00
Ci sono a disposizione dei lettori
di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere
inviando una email a [email protected] e da
ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio
cognome e nome.
I biglietti verranno
consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti
disponibili in sala.
Amen, il trailer
Amen, la trama
In un casolare di campagna fermo nel
tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle
cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio
Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà
spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e
una nonna dogmatica.
Vivono di poco: l’orto e i campi
permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo
durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a
non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore,
quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In
armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua
parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la
più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la
vallata ed è alla continua ricerca della sfida.
L’educazione religiosa e sociale è
affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due
sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi
la Salvezza per le nipoti.
Le lezioni sono infinte ed
estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il
momento comune della Confessione è forse il più importante tra le
attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per
cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a
rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.
Intanto da pochi giorni è arrivato
misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina.
Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo
utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in
casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo
innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e
il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece
vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i
lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono
il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno,
osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle
avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro
vita.
Chiusura in grande
stile per la 60° edizione della
Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro grazie a un
premio speciale, alla presenza di Luca Guadagnino,
di tanti ospiti di fama internazionale e all’atteso momento delle
premiazioni.
La mattinata di
sabato 22 giugno si apre nei consueti spazi di Palazzo
Gradari, dalle ore 10.00, con due grandissimi ospiti della
Mostra, Brigid McCaffrey, regista e fotografa di Los Angeles
a cui il festival ha dedicato un focus particolare e, a seguire,
Júlio Bressane, regista tra i maggiori esponenti del cinema
brasiliano contemporaneo, nella giuria internazionale e alla Mostra
con tre film, di ritorno al Festival dopo 56 anni.
Al Teatro
Sperimentale, dalle 15.30, sarà possibile immergersi nel cinema
della McCaffrey con le proiezioni di Am/Pm, Sun Metal Shadow
Signs, Paradaise Spring, Castaic Lake e Bad Mama, who cares. A
seguire, sempre in sala Pasolini, ultimo appuntamento con l’omaggio
ad Adriano Aprà con la proiezione di Olimpia agli
amici. La Sala Grande invece, a partire dalle 15.00, sarà
teatro della proiezione di Una fiamma nel mio cuore di Alain
Tanner con l’attrice francese e membro della giuria internazionale
Myriam Mézières e, alle 17.30, dell’attesissimo incontro
moderato dal direttore Pedro Armocida con Luca Guadagnino,
in cui sarà presentata la monografia, la prima al mondo a lui
dedicata, edita nella collana Nuovocinema di Marsilio, a
cura di Simone Emiliani e Cecilia Ermini, Spettri del desiderio.
Il cinema e i film di Luca Guadagnino.
A seguire sarà
proiettato per la sezione Esordi corti italiani il corto
diretto da Valerio Pisano e Luca Grimaldi, Soleombre, alla
presenza dei registi. Il pomeriggio al Cinema Astra, dalle 15.30,
vedrà invece il saggio finale alla presenza dei giovani studenti
balcani del progettoNovi Bioskop Sarajevo in collaborazione
con Pesaro Capitale italiana della cultura e, dalle 17.30, le
proiezioni in collaborazione con il Busan Cinema Center, con
See the love di Jung Eun-joo, Homo Hundred Ballet di
Son Jung-mi e Picnic di Kim Yong-gyun.
La sera invece
spazio all’ultimo e scoppiettante appuntamento in Piazza. Dopo aver
accolto i grandi protagonisti per tutto l’arco del festival, Piazza
del Popolo sarà il luogo deputato alle premiazioni, con cerimonia
di rito, e ospiterà Luca Guadagnino che verrà premiato con
il Premio Pesaro Nuovo Cinema 60 prima di presentare al
pubblico l’ultimo suo lavoro Challengers, grande successo di
pubblico e critica.
La forza sovversiva,
ammaliante, rivoluzionaria e completamente destrutturata e
destrutturante delle nuove onde trova la sua patria a Pesaro nella
Mostra del Nuovo Cinema – ha dichiarato Guadagnino sul Premio –
Ricevere il premio della Sessantesima Edizione di una
rivoluzione che è costante e che continua a spezzare le griglie e
le gabbie soffocanti agli immaginari è naturalmente un onore
immenso. Il cinema è politico, ci hanno insegnato i Maestri delle
Nouvelle Vague e quindi prendo questo come un bellissimo premio
politico alla mia esperienza di cineasta che mai ha smesso di
guardare e di desiderare la prospettiva che è sempre stata al
centro dell’interesse del Nuovo Cinema di Pesaro.
Si spengono i
riflettori anche su La vela incantata – Cinema in Spiaggia,
organizzata con la collaborazione della Fondazione Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, location
suggestiva degli omaggi in 35mm a Mastroianni e Chiari con la
proiezione, alle 21.30, de La donna della domenica di Luigi
Comencini.
Qualche ora dopo che Paramount
Network ha rivelato la data di ritorno degli ultimi episodi di
Yellowstone,
Kevin Costner ha messo fine a tutte le
speculazioni sul suo possibile ritorno annunciando via social media
che, in realtà, non tornerà. Ha introdotto il suo video post su
Instagram dicendo: “Un aggiornamento per voi ragazzi. Ci
vediamo al cinema“. Ha poi aggiunto: “Voglio farvi sapere
che dopo questo lungo anno e mezzo di lavoro su Horizon e di tutte
le cose necessarie, e dopo aver pensato a Yellowstone, l’amata
serie che amo e che so che voi amate, mi sono appena reso conto che
non sarò in grado di continuare la quinta stagione né riprendere il
ruolo in futuro“.
“È stato qualcosa che mi ha
davvero cambiato. L’ho amata. E so che voi l’avete amata. Volevo
solo farvi sapere che non tornerò e che amo il rapporto che siamo
riusciti a sviluppare e che ci vedremo al cinema“. In
precedenza Kevin Costner si era detto disponibile a
tornare per gli ultimi episodi, dopo essersi allontanato dal
progetto per via del suo rigido programma di riprese per Horizon:
An American Saga. Sembra però che le parti non abbiano
trovato un accordo e dunque Yellowstone
dovrà concludersi senza il suo iconico protagonista.
Secondo la sinossi ufficiale del
film, Horizon:
An American Saga esplora il fascino del vecchio West e
come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il
sudore e le lacrime di molti. Attraversando i quattro anni della
Guerra Civile, dal 1861 al 1865, l’ambiziosa avventura
cinematografica di Costner condurrà il pubblico in un viaggio
emotivo attraverso un Paese in guerra con se stesso, vissuto
attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di
scoprire cosa significhi veramente essere gli Stati Uniti
d’America.
Il film è attualmente composto da
due parti, e mentre la prima arriverà al cinema dal 4
luglio, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 sarà invece in sala dal 15
agosto. Oltre a Costner, il cast di Horizon:
An American Saga include Sienna Miller,
Sam
Worthington, Will Patton,
Thomas Haden Church, Luke Wilson,
Jena Malone, Dale Dickey,
Abbey Lee, Isabelle Fuhrman,
Jamie CampbellBower,
Michael Rooker
e Giovanni Ribisi. Attualmente Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato
le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro
parti.
È stato confermato da Vanity Fair
che Batman: Caped Crusader debutterà su Prime Video il 1° agosto. Abbiamo anche appreso
che il cast della serie animata sarà guidato dalla star di Midnight MassHamish Linklater nel
ruolo del Cavaliere Oscuro. Ci sono però novità anche su altri
membri del cast, tra cui ritroviamo Jamie Chung
(Sucker
Punch) nel ruolo di Harley Quinn, Christina
Ricci (Mercoledì)
nel ruolo di Catwoman e Diedrich Bader (The
Drew Carey Show) nel ruolo di Harvey Dent.
La serie, il cui debutto era
previsto per Max prima di essere scaricata su Amazon, è prodotta da
Bruce Timm, Matt Reeves e
J. J. Abrams. Verrà lanciata con una prima
stagione di 10 episodi che si ispira alle prime avventure di Batman
nei fumetti. “C’erano alcune cose che avevo in mente all’inizio
degli anni ’90 per l’originale Batman: The Animated Series che non
sono riuscito a fare”, dice Timm. “Volevo fare questa
versione emotivamente incasinata di Batman, che è estremamente
distaccata e quasi disumana“.
Parlando dell’interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics, Linklater rivela:
“Credo che sia dovuto al mio ricordo della voce di Kevin
Conroy. Quando ho rivisto le serie, mi sono reso conto che era
diversa, ma ce l’avevo in testa“. “Bruce Wayne è la
maschera. È l’identità segreta. È l’invenzione. Batman è il
personaggio vero e proprio, l’uomo vero“, aggiunge l’attore.
“È ambientato negli anni ’40, quindi ho pensato a come Batman
avrebbe cercato di farsi passare per un playboy mondano. Credo di
aver cercato di dondolare tra varie sfumature finché non sono
entrato in contatto con qualcosa“.
The names behind the heroes and villains of
Batman: Caped Crusader, premiering August 1 pic.twitter.com/pJ5ta1o7nI
Benvenuti a Gotham City, dove i
corrotti sono più numerosi dei buoni, i criminali imperversano
indisturbati e i cittadini rispettosi della legge vivono in un
costante stato di terrore. Forgiato dal fuoco della tragedia, il
ricco Bruce Wayne diventa qualcosa di più e, allo stesso tempo,
meno che umano: BATMAN. La sua crociata personale per la giustizia
attira alleati inaspettati all’interno del Dipartimento di Polizia
di Gotham City (GCPD) e del Gotham City Hall, ma le sue azioni
eroiche finisco per generare conseguenze letali e impreviste.
La serie è una rivisitazione della
mitologia di Batman attraverso lo sguardo visionario degli
executive producers J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm. Basata
sui personaggi della DC, Batman: Caped Crusader è prodotta
dalla Warner Bros. Animation, dalla Bad Robot Productions di Abrams
e dalla 6th & Idaho di Reeves. Oltre ad Abrams, Reeves e Timm, tra
gli executive producers figurano anche Ed Brubaker, James Tucker,
Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich e Sam Register.
Appena 24 ore dopo
che Deadpool &
Wolverine ha
completato la post-produzione ed è stato annunciato come
ufficialmente pronto per l’uscita, il film ha appena ricevuto un
altro emozionante aggiornamento. Nell’ultimo numero di Total Film, il regista di
Deadpool &
Wolverine, Shawn Levy, si è seduto
per parlare dell’ingresso di Deadpool nel MCU e di come funzionerebbe
provenendo dall’universo Fox. Levy ha anche parlato di dove
troveremo Wade Wilson all’inizio dell’unico film dell’MCU del 2024,
rivelando quando si svolge rispetto a Deadpool
2.
“Si svolge sei anni dopo
l’ultimo film. Si sta dimostrando inutile nella vendita di auto,
vende i farmaci per la pressione sanguigna di Blind Al per
guadagnare l’affitto e la sua amata Vanessa ha un nuovo
fidanzato“. Se Wade avesse saputo a cosa andava incontro
rubando il dispositivo per viaggiare nel tempo di Cable (Josh
Brolin) e tornando indietro nel tempo per salvare
Vanessa, avrebbe forse scelto di rimanere a casa. All’inizio del
film troveremo quindi un Deadpool che ha vissuto giorni
migliori.
Ma questo probabilmente fornirà solo
un sollievo comico in più quando arriverà il momento di indossare
di nuovo il costume rosso e nero e avventurarsi nel multiverso per
reclutare Wolverine (Hugh Jackman) e
altri alleati. Sono inoltre trascorsi sei anni dall’uscita di
Deadpool 2
nel 2018, il che renderà indubbiamente molto più facile tenere il
passo con la linea temporale per evitare un altro errore simile a
quello di Spider-Man:
Homecoming.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Tutto quello che sappiamo su
Deadpool & Wolverine
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
I Marvel Studios hanno dei pregressi
con i film d’epoca. Captain America: Il primo vendicatore del 2011 si
svolgeva sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale nel Marvel
Cinematic Universe degli anni ’40, e Captain
Marvel, ambientato negli anni ’90, era pieno di cenni
nostalgici al Game Boy, ai negozi Blockbuster e alle magliette
della band Nine Inch Nails. Ma il reboot di Bladedella
Marvel con protagonista Mahershala Ali annunciato per la prima volta
al San Diego Comic-Con nel 2019, doveva andare ancora più indietro
nel tempo: agli anni Venti.
Le voci secondo cui Bladesarebbe
stato ambientato in gran parte negli anni ’20, con scene che
abbracciano “più periodi temporali“, risalgono già al
2022. (Nei fumetti, il cacciatore mezzo umano e mezzo vampiro è
nato durante la Grande Depressione di Londra nel 1929). Secondo
The Hollywood Reporter, questa
nuova versione di Blade
si sarebbe dovuta svolgere proprio negli anni Venti, con la star di
MaXXXineMia Goth – che, a quanto pare,
è ancora legata al progetto – che interpreta Lilith, un’antica
dea demone-vampiro che “voleva il sangue della figlia di
Blade“.
Un nuovo rapporto ha però affermato
che la versione attuale di Bladesi
svolgerà nel presente del MCU, che ha introdotto il Blade di Ali –
anche se fuori dallo schermo, in un ruolo solo vocale – in una
scena post-credits di Eternals
del 2021. Anche in questo caso, continuano dunque ad arrivare
notizie contrastanti riguardo il progetto, su cui al momento
continuano dunque ad esserci grandi incertezze. Alle apparenti
certezze, però, si unisce ora il fatto che il film sembra non
essere più ambientato nel passato.
Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della
Battaglia
Blade, tutto
quello che sappiamo sul film
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto, ha
già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
I Marvel Studios si stanno
preparando a introdurre i Fantastici Quattro nel Marvel Cinematic Universe con
The Fantastic
Four, ma come noto gli amati personaggi della Prima
Famiglia Marvel hanno fatto il loro debutto sul grande schermo
quasi due decenni fa. Il film Fantastici 4 del 2005 è arrivato proprio all’inizio
del boom dei film a fumetti e occupa ancora un posto speciale nel
cuore di molti fan e anche il suo sequel Fantastici 4 e Silver Surfer è ancora ricordato con
grande affetto. Il cast principale di questi film sarà per sempre
legato ai loro personaggi e tra loro vi è Jessica Alba, che ha recitato in entrambi i
film nel ruolo di Sue Storm.
ComicBook ha recentemente
parlato con l’attrice in vista dell’uscita del suo nuovo film,
Trigger Warning (che debutta il 21 giugno su
Netflix), e le ha chiesto come sia ancora legata a
Sue e ai Fantastici Quattro 19 anni dopo. “Non c’è altro che un
bel ricordo“, ha detto Alba parlando del periodo in cui ha
interpretato Sue Storm. “Ho amato tantissimo interpretare quel
personaggio. Mi sento come se tutta la mia vita fosse iniziata, per
molti versi, in quel momento. Ho incontrato il mio compagno di
vita, stiamo ancora insieme e abbiamo tre figli. Tim Story, che ha
diretto il film, è ancora uno dei miei migliori amici.
“Festeggiamo il Capodanno
insieme. È stato fantastico e lei era un personaggio così forte,
stimolante e in anticipo sui tempi, direi, nel genere. E ancora non
si è mai vista una persona così materna e femminile, ma anche una
temibile badass. Non ho più visto questa combinazione. Quindi penso
che riempia ancora questo bellissimo spazio o vuoto nell’universo
Marvel“. Dati tutti questi elementi, c’è ovviamente molta
attesa per come la nuova Sue Storm verrà concepita e interpretata
dalla sua nuova interprete, Vanessa Kirby.
Jessica Alba nel ruolo di Sue Storm in Fantastici 4
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al
momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato
del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto
delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però
anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una
realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che
l’attrice Julia Garner è stata scelta per
interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale.
Il reboot di Bladedella
Marvel continua a far parlare di
sé, con i fan curiosi e un po’ perplessi per il lungo percorso che
lo porterà a diventare realtà. Un nuovo rapporto di The Hollywood Reporter, che
ripercorre i vari cambiamenti dietro le quinte che Bladeha
subito nel corso di questi anni, rivela un po’ di informazioni su
chi è ancora attualmente coinvolto nel film oltre alla star
Mahershala Ali. Tra questi c’è la star di
Pearl e
MaxxxineMia Goth, che è stata scritturata per Bladel’anno
scorso e, a quanto pare, è ancora tra i protagonisti del film.
Il rapporto conferma le voci
secondo cui Goth sarebbe stata scritturata per interpretare la
regina dei vampiri Lilith, indicando che una
versione precedente della sceneggiatura del film era ambientata
negli anni ’20 e prevedeva che Lilith cercasse di rubare il sangue
della figlia di Blade. Il rapporto conferma anche che alcuni dei
membri del cast originariamente annunciati per Blade,
tra cui Aaron Pierre e Delroy
Lindo, non sono più coinvolti nel progetto.
Pierre ha confermato la sua
dipartita in un’intervista all’inizio dell’anno, mentre il
coinvolgimento di Lindo è rimasto un po’ più ambiguo, anche se da
allora si è unito al cast del
film sui vampiri di Ryan Coogler e Michael B. Jordan, attualmente senza titolo,
per la Warner Bros, il che porta a pensare che non sia più
disponibile per partecipare a Blade.
Per il momento, dunque, continuano ad esserci poche certezze e
tante incertezze sul progetto, sul quale si attendono maggiori
sviluppi.
Mia Goth in una scena di Pearl
Blade, tutto
quello che sappiamo sul film
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto,
ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
Il regista di uno dei
film di fantascienza più amati di sempre ha appena
rilasciato un nuovo interessante aggiornamento riguardo a un
potenziale sequel. Parlando con Total Film per promuovere la sua
prossima commedia d’azione The Instigators (con
Matt
Damon, Casey Affleck e Hong Chau), Doug
Liman ha rivelato che un sequel di
Edge of Tomorrow potrebbe non essere senza speranza. I
fan chiedono a gran voce un nuovo film di Edge of Tomorrow da quando è uscito il primo
film, ormai 10 anni fa, nel 2014, ma a parte qualche piccolo
aggiornamento qua e là, la situazione è rimasta per lo più
tranquilla. Tuttavia, Liman ha detto che se domani
la Warner Bros. gli chiedesse di parlarne, sarebbe tutt’altro che
la prima volta:
“Penso che probabilmente non ci
sia complimento migliore per un film di quello che la gente vuole
che ci sia un sequel. Road House – c’è una richiesta di un sequel.
Edge of Tomorrow, non c’è complimento migliore del fatto che la
Warner Bros. ne parli continuamente: ‘Vuoi fare un altro di
questi?“.
Anche se un secondo capitolo del
franchise di Edge of Tomorrow potrebbe funzionare
meglio come prequel, i fan della fantascienza accetteranno
qualsiasi cosa a questo punto. Tuttavia, una cosa è dire che un
film è amato e acclamato e che la gente ne vuole ancora, un’altra
cosa è dimostrarlo. Edge of Tomorrow ha
attualmente una valutazione del 91% da parte del pubblico e del 90%
da parte della critica su Rotten Tomatoes, il che lo rende il film
di Liman con la valutazione più alta. Il film ha avuto un budget di
178 milioni di dollari, ma questo non gli ha impedito di ottenere
un grande profitto al botteghino, guadagnando 370 milioni di
dollari in tutto il mondo che, se aggiustati per l’inflazione, sono
circa 490 milioni di dollari.
Tom Cruise è
orgoglioso del suo lavoro in Edge of Tomorrow.
Tom Cruise, un talento del cinema, ha recentemente
celebrato il decimo anniversario di Edge of Tomorrow, sottolineando
quanto si sia divertito sul set e ricordando il suo lavoro con
Liman, Christopher McQuarrie e Bill Paxton. È
buffo pensare a quanto Edge of Tomorrow sia stato un successo per
Tom Cruise, considerando che Brad
Pitt ha quasi interpretato il ruolo di protagonista nel film.
Il film è considerato uno dei migliori film di Cruise e la sua
interpretazione accanto alla co-protagonista Emily Blunt è davvero qualcosa da vedere.
Liman ha anche detto che tornare per un sequel sarebbe un’asticella
immensamente alta da saltare, con il rischio di danneggiare
l’eredità del primo film in caso di insuccesso, cosa che i sequel
hanno fatto troppe volte.
Edge of Tomorrow in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
In questo periodo dell’anno scorso,
abbiamo avuto la conferma che il regista di The
Flash, Andy Muschietti, era stato
arruolato per dirigere il film su Batman e Robin dal titolo
The Brave and the Bold per i DC Studios.
“Abbiamo visto The
Flash ancora prima di prendere le redini dei DC Studios e
sapevamo di essere nelle mani non solo di un regista visionario ma
anche di un grande fan della DC“, hanno dichiarato all’epoca i
co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran in
un comunicato congiunto.
“È un film magnifico –
divertente, emotivo, emozionante – e l’affinità e la passione di
Andy per questi personaggi e questo mondo risuonano in ogni
fotogramma. Quindi, quando è arrivato il momento di
trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero una
sola scelta. Per fortuna, Andy ha accettato. Barbara Muschietti ha
firmato per produrre con noi e siamo partiti. Sono una squadra
straordinaria e non potremmo avere partner migliori o più
stimolanti per intraprendere questa nuova emozionante avventura nel
DCU“.
Quando poi The
Flash è arrivato in sala è stato però massacrato dalla
critica e dal pubblico e si è affermanto come uno dei maggiori flop
dell’anno (nonostante possa contare anche su una buona fetta di
difensori). Successivamente a ciò, si è diffusa la voce che Andy
Muschietti si fosse stato allontanato dal progetto su Batman e
nonostante Gunn abbia assicurato ai fan che non è vero, le voci a
riguardo sono continuate.
La cosa è stata ora riportata anche
durante l’ultimo episodio di The Hot Mic, dove il
co-conduttore John Rocha ha detto di aver sentito
che il regista si è separato da
The Brave and the Bold, ma lo studio non ha ancora
ufficializzato la notizia. Al momento continua dunque ad esserci
grande incertezza sul coinvolgimento di Muschietti, attualmente
molto impegnato con la sua serie Welcome
to Derry. Non è dato sapere a che punto sono i lavori su
The Brave and the Bold, per cui al momento
quest’incertezza sembra destinata a rimanere in vigore ancora per
un po’.
Una scena del film The Flash, regia di Andy Muschietti
Tutto quello che sappiamo su The Brave and the
Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
Sebbene il futuro di
Jesse Lee Soffer in Chicago
P.D. sembri più oscuro, egli rimarrà nella famiglia di
Dick Wolf. Deadline riporta che
Jesse Lee Soffer si è unito a FBI:
International come series regular per la quarta stagione.
Dopo l’uscita di Luke Kleintank dalla serie nella
terza stagione,
Jesse Lee Soffer occupa il posto lasciato alla
guida del Fly Team. Lee Soffer non riprenderà il personaggio di Jay
Halstead di Chicago
P.D., ma interpreterà un nuovo personaggio i cui
dettagli non sono ancora stati rivelati.
Soffer è la seconda stari di
One Chicago a entrare in FBI:
International dopo l’apparizione di Colin
Donell nella terza stagione. Come nel caso di Donell, il
personaggio sarà costruito da zero, ma avrà un arco più lungo e
un’attenzione più profonda, in quanto andrà a sostituire l’agente
Forrester. Nonostante le numerose partenze di alto profilo nella
terza stagione, FBI: International è stata
rinnovata per una nuova stagione insieme ai membri della famiglia
FBI. La nuova stagione debutterà in autunno e sarà un vero e
proprio cambiamento per gli spettatori, con tutti i volti nuovi e
quelli vecchi scomparsi.
Dove avete già visto Jesse Lee
Soffer?
Jesse Lee Soffer è noto soprattutto per aver
interpretato il detective Jay Halstead in Chicago P.D. e in altri show
dell’universo One Chicago. Ha interpretato il personaggio per nove
stagioni prima di abbandonarlo bruscamente nella decima stagione.
Anche se il suo periodo di interpretazione di Halstead è terminato,
non si è allontanato dalla serie, tornando più volte a dirigere. Di
recente ha diretto il dodicesimo episodio dell’undicesima stagione.
Ha anche recitato in una stagione di The Mob Doctor su
Fox, oltre a numerosi altri show.
Dopo la sua uscita da
Chicago P.D., lo show ha portato Benjamin Levy
Aguilar a riempire il posto vuoto nell’Intelligence. Il suo
personaggio era sposato con quello di
Tracy Spiridakos, che ha lasciato lo show nella scorsa
stagione. Sebbene la produzione non abbia ancora confermato se
questo sia il caso, si parla di reclutare la Petrovic di Bojana
Nocakovic per occupare il posto vacante nella prossima stagione.
Chicago P.D. e il resto di One Chicago sono stati rinnovati per
nuove stagioni e debutteranno in autunno.
Ripercorrete le stagioni passate di
FBI: International su Paramount+
prima che la quarta stagione debutti in autunno.
FBI: International in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Le storie classiche tendono a
concludersi con la vittoria degli eroi. Ma le storie non sono
spesso avvincenti se non c’è un cattivo di qualche tipo. Quando la
seconda stagione della serie Prime Video,
Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere,
tornerà il 29 agosto, questa volta sarà tutta dedicata ai cattivi.
Per coloro che hanno familiarità con le terre mozzafiato della
Terra di Mezzo, si tratta di una terra spesso sotto la minaccia
incombente di un’immensa oscurità e la prossima stagione sarà molto
più oscura di quanto abbiamo mai visto in precedenza. Finora la
serie ha raccontato l’ascesa al potere di Sauron (Charlie
Vickers) che stabilisce il suo dominio a Mordor e in tutta
la Terra di Mezzo.
Gli showrunner Patrick
McKay e J.D. Payne, parlando con Total Film, hanno anticipato che la prossima
stagione sposterà l’attenzione dagli eroi ai cattivi, con una
battaglia mortale in serbo per gli abitanti della Terra di Mezzo.
Nel parlare degli eventi futuri, i due sono stati attenti a non
fornire troppi dettagli. Tuttavia, hanno rivelato che la battaglia
in arrivo, che vedrà la partecipazione di molti eserciti, potrebbe
vedere alcuni personaggi importanti non sopravvivere alla prova.
“Ci piace dire che la Stagione 1 era principalmente incentrata
sui nostri eroi“, hanno spiegato gli showrunner McKay e Payne,
aggiungendo:
“Ma la Stagione 2 è tutta
incentrata sui cattivi. Questa volta, l’agenda di Sauron mette
tutto in moto: Adar (Sam Hazeldine , che prende il posto di Joseph
Mawle) e il suo esercito di orchi; Galadriel (Morfydd
Clark), Elrond (Robert Aramayo]) e
Gil-galad (Benjamin Walker) e i loro eserciti di
elfi – che si scontreranno tutti insieme nella battaglia più
ambiziosa che il nostro show abbia mai visto, una battaglia da cui
molti grandi protagonisti potrebbero non uscire vivi“.
Un cattivo per tutti
Le terre della Terra di Mezzo hanno
molte sfide e molti cattivi che cercano di servire il lato oscuro.
Il principale tra loro è il servitore di Morgoth e il nuovo Signore
Oscuro emergente, Sauron. Per gran parte della Stagione 1 abbiamo
saputo che Sauron era tornato, ma la sua identità è rimasta
segreta. Alla fine è emerso come l’umano Halbrand e ora è pronto a
costruire il suo potere. Il prossimo passo è la costruzione della
sua base di potere a Mordor, Barad-dûr, e l’insinuarsi nella mente
del maestro fabbro elfico Celebrimbor (Charles
Edwards) nel tentativo di creare l’Unico Anello. Lo farà
assumendo le sembianze elfiche di Annatar, il Signore dei
Doni, e ingannando individui ignari.
Tuttavia, mentre Sauron
costruisce la sua forza, coloro che cercano di opporsi a lui non
resteranno con le mani in mano. Galadriel (Morfydd
Clark) cercherà di radunare gli eserciti dei regni elfici
per prendere posizione e un nuovo vero eroe dovrà emergere dal
mondo degli uomini per aiutare il conflitto.
Dopo anni di attesa e un cambio di
scenario, manca solo un mese all’ultima corsa di
Snowpiercer su AMC e AMC+. Con
così poco tempo a disposizione prima della stagione 4, è stato
presentato un nuovo trailer che offre uno sguardo più completo su
ciò che è in serbo per i passeggeri rimasti sul treno titolare con
Melanie (Jennifer
Connelly) e quelli partiti su Big Alice con Andre
(Daveed Diggs). Nuove minacce e sfide attendono
entrambe le parti al di là dei binari, mentre cercano finalmente di
ricominciare da capo con Wilford (Sean
Bean) per ora fuori dai giochi.
Sviluppato da Josh Friedman
e Graeme Manson sulla base delle graphic novel di Jacques
Lob e Jean-Marc Rochette e del
film originale di Bong
Joon-Ho, Snowpiercer segue gli sforzi dei passeggeri
del treno, i resti dell’umanità dopo che il mondo è diventato una
landa desolata e ghiacciata, per sopravvivere alle lotte politiche
e sociali all’interno dei suoi 1.001 vagoni. La terza stagione ha
visto finalmente Melanie e Andre strappare il controllo a Wilford,
ma hanno ancora delle domande da fare sul mondo esterno. Andre e i
suoi passeggeri si sono impegnati in un viaggio rischioso verso New
Eden, il nuovo luogo caldo della Terra, dove sono finalmente
riusciti a stabilire un nuovo insediamento sulla superficie, ma le
sfide attendono ancora i sopravvissuti. A bordo dello Snowpiercer,
tuttavia, resta da stabilire chi abbia lanciato il misterioso
missile nel finale di stagione, da dove provenga e perché sia stato
lanciato.
All’inizio di giugno, Collider ha
potuto condividere uno sneak peek esteso del primo episodio,
intitolato “Snakes in the Garden“, che anticipava una
minaccia imprevista che attende l’equipaggio di Melanie quando Till
(Mickey Sumner) e Ben (Iddo
Goldberg) si imbarcano in una spedizione oltre il treno.
La première si svolge nove mesi dopo che
Snowpiercer e Big Alice hanno preso strade
diverse, riprendendo Melanie e la sua compagnia mentre si occupano
del Motore Eterno e osservano l’ambiente circostante. Nel
frattempo, New Eden si trova in un periodo di incertezza, poiché
Andre e la sua gente sono perseguitati da nuovi nemici provenienti
dalle lande innevate. Insieme, sono costretti ad affrontare la dura
realtà se vogliono avere una speranza di far sopravvivere
l’insediamento alla stagione.
Snowpiercer porta a bordo alcuni
nuovi talenti
Oltre ai membri del cast che
ritornano, tra cui Rowan Blanchard, Alison Wright, Katie
McGuinness, Lena Hall, Sam Otto, Chelsea Harris, Mike O’Malley,
Roberto Urbina e Sheila Vand, Snowpiercer accoglie alcuni
nuovi nomi mentre i sopravvissuti si diffondono nel mondo. Tra
questi, spiccano Clark Gregg e Michael Aronov, che
sono saliti a bordo del film, beniamino della critica, con ruoli
sconosciuti. Dato che è probabile che vengano introdotti nuovi
personaggi come parte dei gruppi sconosciuti che si oppongono ai
passeggeri di Snowpiercer, questi potrebbero riempire il vuoto
lasciato da Wilford e diventare un’ultima minaccia da affrontare
per i passeggeri. In ogni caso, l’ex allievo di Lost Paul
Zbyszewski assumerà il ruolo di showrunner per la quarta stagione e
guiderà la serie in quello che si preannuncia come un finale pieno
di mistero.
La quarta stagione di
Snowpiercer prenderà il via negli USA su AMC il 21
luglio e sarà trasmessa in streaming su AMC+. Le stagioni dalla 1
alla 3 sono già disponibili sulla piattaforma.
Snowpiercer in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Nonostante il co-CEO dei DC Studios
James Gunn abbia definito
The Flash “uno dei più grandi film di supereroi mai
realizzati“, ha scelto di non affidare nuovamente il ruolo di
Supergirl a Sasha Calle per il nuovo DCU. Ad interpretare la supereroina sarà ora
Milly Alcock, che debutterà da protagonista in
tali vesti in Supergirl:
Woman of Tomorrow. La notizia è stata accolta con
favore visto quanto dimostrato in quanto a talento dalla Alcock in
House
of the Dragon.
C’è però anche un’altra interprete
di Supergirl, Melissa Benoist – che ha interpretato la
Ragazza d’Acciaio nella serie Supergirl di The CW – che ha
ora offerto il proprio consiglio a Alcock su come approcciarsi al
ruolo. In un’intervista con Collider, infatti, Benoist ha
affermato: “Credo che ciò che mi ha sempre guidato mentre
lavoravo a quella serie sia stato il pubblico e la persona per cui
sapevo che stavo realizzando lo show. Naturalmente, so che
lei è un personaggio iconico che attraversa molte generazioni di
fan“.
“Ma le persone per cui stavo
realizzando lo show erano giovani donne, e se lo tenevo ben
presente, tutto diventava più piacevole“. Quando la Benoist è
stata scritturata per l’Arrowverse, era nota soprattutto per aver
recitato in Glee. Il suo ruolo in quella serie era in
netto contrasto con l’interpretazione di un supereroe, ma ha
comunque contribuito a preparare l’attrice per
Supergirl.
“Quello che ho imparato in Glee
è che ero una gran lavoratrice e che potevo fare cose davvero
difficili, perché il programma di quello show era estenuante perché
c’erano così tante parti in movimento. Era divertente ma
difficile. Dovevi provare i balli, dovevi preregistrare le
canzoni, poi dovevi filmare le canzoni, e le riprese delle canzoni
erano molto più lunghe – richiedevano ore e ore e ore – e poi c’era
anche il lavoro sulle scene“.
“Sapevo che Supergirl avrebbe
comportato una grande pressione e che le responsabilità sarebbero
state immense. Credo che la mia esperienza in Glee mi abbia dato la
convinzione di essere in grado di portare avanti Supergirl“.
Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni su
Supergirl:
Woman of Tomorrow, progetto che potrebbe entrare in
produzione già nel corso di quest’anno e che ci presenterà dunque
una nuova versione di questo personaggio.
Tutto quello che sappiamo su
Supergirl: Woman of Tomorrow
Supergirl:
Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax,
e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato
ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman
di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House
of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con
Craig Gillespie (Crudelia)
che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira
(“The Vampire Diaries”).
Il progetto, adattato da una serie
di fumetti del 2022 con lo stesso titolo, di Tom
King e Bilquis Evely, porta Supergirl
lontano dalla Terra mentre viaggia attraverso il cosmo con il suo
fidato cane, Krypto il Supercane, per sfuggire a una vita
perennemente all’ombra di suo cugino, Superman. Incontra una ragazza
aliena di nome Ruthye, decisa a vendicare la morte di suo padre, e
recluta Supergirl per aiutarla.
Milly Alcock ha ottenuto il ruolo
principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la
sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon”
della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC
James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il
ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di
Superman.
Quando Gunn annunciò per la prima
volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo
Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl che
siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn.
Un nuovo paramedico dell’Ambulanza
61 ha appena ricevuto una meritata promozione per la stagione 13 di
Chicago
Fire. Jocelyn Hudson, che si è unita
alla serie drammatica procedurale nella stagione 12 come nuovo
paramedico di nome Lyla Novak, sarà presente regolarmente nella
prossima stagione 13, recentemente autorizzata dalla NBC. April è
entrata a far parte della squadra per sostituire Lennox
(interpretato da Wesam Keesh) che se n’è andato
dopo che il suo personaggio è stato licenziato dal capo della
squadra, Boden. Il suo personaggio si è rivelato fondamentale per
la squadra dei vigili del fuoco e, come ricompensa, apprendiamo da
Deadline che il suo ruolo è stato potenziato.
Oltre a Keesh, Chicago
Fire ha visto un paio di partenze nella
stagione 12, tra
cui quella di Sylvie Brett (Kara Killmer), che
si è unita alla serie nella stagione 3 in sostituzione della
defunta Leslie Shay (Shiri Appleby). Con
l’abbandono del personaggio della Kilmer a metà della stagione 12 e
un paio di altre partenze, lo show ha creato spazio per l’ingresso
di nuovi personaggi, ed è emozionante vedere la Hudson scalare i
ranghi dopo la sua impressionante interpretazione nella stagione
12.
La Lyla della Hudson è stata
introdotta nella seconda metà della stagione 12 come un nuovo
paramedico che si accontentava di lavorare come freelance. In
seguito, però, ha accettato di unirsi alla squadra a tempo pieno e
ha subito avuto un impatto sulla squadra. Lyla interviene spesso
per prendere il comando e colmare le lacune ogni volta che è
necessario, caratteristiche che hanno impressionato i capi e sarà
interessante vedere come si svilupperà il suo arco nella prossima
stagione.
La fama di Jocelyn Hudon è in
ascesa
Anche se la Hudon
è una nuova arrivata nel franchise di One Chicago, non è estranea
ai procedurali e arriva a Chicago Fire con un
bagaglio di esperienza tale da lasciare il segno nello show. In
passato ha recitato in procedurali di successo come Criminal
Minds, 9-1-1 e The Rookie: Feds. Interprete molto versatile,
la Hudon ha partecipato ad altri show televisivi, in particolare
alla serie FX Dave, alla serie horror di Guillermo del
Toro, The Strain, a 21 Thunder, Ice e When
Hope Calls.
Hudon è un volto familiare al
pubblico di Hallmark, essendo apparsa in commedie romantiche come
Innamorarsi a Niagra e Romance With a Twist. Recentemente ha
assunto il ruolo di protagonista nel dramma romantico The Fall con
Thomas Cocquerel e Jeremy Sumpter. Per la sua interpretazione di
Lacey Huxley, una trentenne divisa tra due amanti, è stata nominata
come miglior attrice al Mammoth Film Festival 2024.
Hudon si unisce agli altri attuali
regular della serie Taylor Kinney, David Eigenberg, Eamonn
Walker, Miranda Rae Mayo, Christian Stolte, Hanako Greensmith e Joe
Minoso, che torneranno tutti alla prima stagione 13 sulla
NBC. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su
Chicago Fire.
Forse dovresti trovare un nuovo uso
per il tuo bisturi, McDreamy. Patrick Dempsey si unisce al cast di
Dexter: Original Sin, la
tanto attesa storia delle origini per Paramount+ e Showtime.
Patrick Dempsey interpreterà Aaron
Spencer, il capitano della Omicidi di Miami con un legame di
lunga data con Harry Morgan, interpretato da Christian Slater. La serie prequel, ambientata
nella Miami del 1991, segue un giovane Dexter Morgan
(Patrick Gibson) nel passaggio da studente a
serial killer vigilante. Guidato dal padre Harry, Dexter
impara a incanalare i suoi impulsi oscuri utilizzando un rigido
codice morale, il tutto mentre fa uno stage presso il Dipartimento
di Polizia di Miami.
L’elenco del cast di killer si era
già allargato in precedenza per l’attesa serie prequel di
Paramount+ – precedentemente, e terribilmente,
nota come Dexter: Origins – con la recente rivelazione di quattro
nuovi attori. A partecipare alla storia delle origini del
personaggio reso famoso da Michael C. Hall nella serie di Showtime che ha
fatto scalpore, sono attori del calibro di James
Martinez (Love, Victor), Christina Milian
(Love Don’t Cost a Thing), Alex Shimizu (The
Blacklist) e Reno Wilson (Mike & Molly). Il
quartetto lavorerà al fianco dei già annunciati Christian Slater (The Spiderwick Chronicles),
Gibson (Shadow and Bone) e Molly Brown (Senior
Year).
Chris McCarthy, Presidente/CEO di
Showtime e MTV Entertainment Studios, ha espresso entusiasmo per
l’aggiunta di Dempsey, definendolo “un attore amato e conosciuto a
livello internazionale per i personaggi iconici che ha interpretato
e per le sue performance”. Dexter: Original Sin si preannuncia come
uno show di grande impatto, la cui produzione è curata da Showtime
Studios e Counterpart Studios.
Patrick Dempsey è noto soprattutto per il
ruolo del dottor Derek Shepherd, alias “McDreamy”, nella serie
televisiva Grey’s
Anatomy. Questo ruolo gli è valso un ampio
riconoscimento e diverse nomination ai premi. Dempsey ha anche
recitato in film importanti come Enchanted, dove ha interpretato
l’affascinante Robert Philip, e Bridget Jones’s
Baby nel ruolo di Jack Qwant.
Ha anche fatto un’apparizione nel
ruolo dell’eventuale marito di Sidney Prescott in Scream
3, con la speranza che riprenda quel ruolo nel prossimo
sequel, molto diffusa tra i fan. Inoltre, è apparso in
Can’t Buy Me Love, Made of Honor e
Transformers: Dark of the Moon. Il suo lavoro
spazia sia in televisione che al cinema, mostrando la sua
versatilità come attore. Preparatevi a tuffarvi nuovamente nel
mondo oscuro e contorto di Dexter Morgan: Dexter: Original
Sin si prepara a portarci in un viaggio sanguinoso ed
emozionante.
Ecco un viaggio lungo il fiume
Misssissippi che non vi aspettavate. La Universal ha appena
lanciato una bomba letteraria assicurandosi i diritti di James, una
rivisitazione moderna del classico di Mark Twain Le
avventure di Huckleberry Finn, scritto da Percival
Everett. Dietro le quinte sono coinvolti talenti di prim’ordine:
Steven Spielberg e
Taika Waititi si occuperanno del progetto. Secondo
un’esclusiva di Variety, Spielberg sarà produttore esecutivo
attraverso la Amblin Partners, mentre Waititi è già in trattative
per la regia.
Dopo il successo del premio Oscar
di American Fiction, adattamento di Erasure di
Everett, James è diventato un bestseller. Everett, finalista al
Pulitzer, ha aggiunto questa storia al suo impressionante catalogo
di 30 libri. La storia capovolge il classico di Twain
concentrandosi su Jim, che si nasconde a Jackson Island per evitare
di essere venduto e separato dalla sua famiglia. Huck Finn, invece,
finge di essere morto per sfuggire al padre violento e intraprende
un pericoloso viaggio lungo il fiume Mississippi.
Il libro originale di Twain è uno
dei romanzi più famosi e influenti della letteratura americana.
Pubblicato nel 1884, è stato per decenni un punto fermo nei
programmi scolastici e i suoi temi di amicizia, libertà e giustizia
sociale risuonano profondamente. I personaggi di Huck e Jim sono
iconici e la loro storia è ampiamente riconosciuta e citata in vari
contesti culturali.
Qual è l’eredità di Huckleberry
Finn sul grande schermo?
L’iconico romanzo di Mark
Twain “Le avventure di Huckleberry Finn” ha visto la sua
giusta dose di adattamenti, ognuno dei quali ha portato un tocco
unico all’epico viaggio sul fiume di Huck e Jim. L’avventura è
iniziata al cinema con la versione muta del 1920, seguita dalla
memorabile interpretazione di Mickey Rooney nel
1939. Il musical del 1960 ha visto Eddie Hodges cantare lungo il
Mississippi, mentre l’adattamento del 1974 con Jeff East e Paul
Winfield è rimasto più fedele ai temi grintosi di Twain. Le
avventure di Huck Finn (1993) della Disney, con Elijah Wood, puntava a un’atmosfera più
familiare. Ogni film ha affrontato i complessi temi di Twain a modo
suo e ora, con il prossimo James, l’attenzione si sposta sulla
prospettiva di Jim, promettendo una rivisitazione fresca e moderna
di questo racconto classico.
Per quanto riguarda il prossimo
film all’orizzonte?
Steven Spielberg, tre volte vincitore di un Oscar, è
pronto a dirigere per la Universal
un film sull’evento del 2026 con Emily Blunt, mentre Waititi, che ha vinto un
Oscar per Jojo
Rabbit, è attualmente in fase di post-produzione di
Klara and the Sun della Sony con Jenna Ortega.
Jessica Alba torna al cinema dopo cinque anni
con Trigger Warning di Netflix.
Il nuovissimo thriller d’azione vede la star di Sin
City interpretare un personaggio femminile e fatale.
Diretto dalla regista indonesiana Mouly Surya al suo debutto in
lingua inglese, Trigger Warning segue Parker (Alba),
un’esperta agente delle Forze Speciali che torna nella sua città
natale dopo la morte del padre e prende possesso del bar di
famiglia. Ben presto, però, si ritrova nel mirino di una violenta
banda locale che terrorizza la città e si mette alla ricerca di una
pericolosa cospirazione politica legata alla morte del padre.
Trigger Warning
segna il ritorno al cinema di Jessica Alba dopo Killers Anonymous del 2019,
e sarà un thriller grintoso e ricco di azione con la violenza delle
gang e la corruzione politica come premessa. Ma la storia e la sua
narrazione esplorano anche temi delicati e critici come la perdita,
il lutto e il trauma.
Il film è in fase di sviluppo dal
2016 ed è descritto come un incrocio tra
Rambo: First Blood e
John Wick, che può essere attribuito alla caratterizzazione di
Parker di una donna in missione, nonostante tutte le probabilità.
L’analogia è anche logica se si considera che anche il produttore
di
John Wick, Basil Iwanyk, è legato al progetto, che offre
un’esperienza action-thriller simile a quella di John Wick o First
Blood. Prima di vedere il nuovo film d’azione, date un’occhiata
alla nostra guida rapida per il trailer, la data di uscita, la
trama, il cast e tutto ciò che sappiamo su Trigger
Warning.
Trigger Warning” ha una data di
uscita?
In sviluppo dal 2020, Trigger
Warning debutterà finalmente venerdì 21 giugno 2024.
Trigger Warning” sarà nelle sale o
in streaming?
L’action-thriller è una produzione
originale del network e sarà disponibile in esclusiva su Netflix.
Nell’attesa dell’arrivo di Trigger Warning, si può anche dare
un’occhiata a Extraction, il cui successo ha spianato la strada
allo streamer per la produzione di numerosi thriller d’azione
originali, come The Mother, The Old Guard e Sweet Girl.
C’è un trailer per “Trigger
Warning”?
In vista della prima del film,
prevista per giugno, Netflix ha
pubblicato il trailer ufficiale di Trigger
Warning, che mostra il personaggio di Alba, Parker, alle
prese con pericolose bande e politici poco raccomandabili in una
polverosa cittadina. Il trailer, ricco di azione, si apre con
Parker in lutto per l’improvvisa morte del padre. Riallaccia anche
i contatti con le sue vecchie conoscenze, tra cui il discutibile
senatore Swann, che le ricorda gentilmente che in città è sempre
piaciuta a tutti e che dovrebbe continuare così.
Ben presto la donna si rende conto
che l’incidente è più grave di quanto avesse immaginato e inizia a
indagare su Swann e sulle sue conoscenze. Ma quando viene messa in
guardia sulle sue indagini dallo sceriffo locale, che è anche il
figlio del senatore, e dal suo ex, i dubbi di Parker diventano
convinzioni e comincia a chiedersi chi sia davvero dalla sua parte.
Con l’aiuto di alcune persone di cui si può fidare e con il suo
addestramento nelle Forze Speciali, Parker si propone di andare a
fondo della verità, costi quel che costi. Vale la pena ricordare
che le scene di combattimento con i coltelli del film, alcune delle
quali si vedono nel trailer, sono tecniche di combattimento con i
coltelli indonesiane incorporate nella coreografia d’azione del
film.
Che cos’è il Trigger Warning?
La sinossi ufficiale di Trigger
Warning, diffusa da Netflix, recita: Il commando delle forze speciali
Parker (Jessica
Alba) è in servizio attivo oltreoceano quando viene
richiamata nella sua città natale con la tragica notizia della
morte improvvisa del padre. Ora proprietaria del bar di famiglia,
Parker riallaccia i rapporti con il suo ex fidanzato diventato
sceriffo Jesse (Mark Webber), con il suo irascibile fratello Elvis
(Jake Weary) e con il potente senatore Swann (Anthony Michael
Hall), cercando di capire cosa sia realmente accaduto a suo
padre.
La ricerca di risposte da parte di
Parker va rapidamente a rotoli, e presto si ritrova in contrasto
con una banda violenta che dilaga nella sua città natale. Incerta
su chi possa veramente fidarsi, Parker attinge al suo addestramento
da commando e dimostra di essere una forza da non sottovalutare,
mentre dà la caccia alla verità e cerca di rimediare a ciò che è
andato storto nella Contea di Swann, con l’aiuto del suo compagno
di operazioni segrete e hacker Spider (Tone Bell) e dello
spacciatore locale Mike (Gabriel Basso).
Chi c’è nel cast di Trigger
Warning?
Jessica Alba guida il cast
dell’action-thriller nel ruolo di Parker, un’agente delle forze
speciali in servizio attivo che arriva nella sua città natale dopo
la morte improvvisa del padre. Trigger Warning segna il ritorno al
cinema della Alba dopo Killers Anonymous del 2019, ma non è nuova
al genere. L’attrice ha un lungo curriculum di personaggi grintosi
e d’azione, a partire dalla serie d’azione fantascientifica della
Fox, Dark Angel, che è diventata il suo ruolo di punta. Ha
continuato a interpretare protagonisti simili in Sin City, Machete
e nei Fantastici Quattro diretti da Tim Story, tutti film che la
vedevano impegnata a sconfiggere i cattivi. Alba ha anche recitato
nella serie spin-off di Bad Boys, LA’s Finest, accanto a Gabrielle
Union.
Alba è affiancata da Mark
Webber nel ruolo dello sceriffo Jesse Swann, sceriffo
della città ed ex fidanzato di Parker, che è anche il figlio del
senatore. Parker riallaccia i rapporti con lui per indagare sulla
morte del padre, ma inizia a dubitare che Jesse sia dalla sua
parte. L’attore e regista Webber è noto soprattutto per il ruolo di
Stephen Stills in Scott Pilgrim vs. the World, che ha ripreso
nell’adattamento della serie animata Scott Pilgrim Takes Off.
Anthony Michael
Hall interpreta l’antagonista della storia, il senatore
Ezekiel Swann, un potente politico con legami criminali che
considera Parker una minaccia per la sua posizione. Hall è noto
soprattutto per aver interpretato ruoli da secchione nei film
adolescenziali di successo di John Hughes, Sedici candele, The
Breakfast Club e Weird Science, e per il ruolo principale in
The Dead Zone di USA Network. È apparso anche in Il cavaliere
oscuro e Halloween Kills e in serie come Community e The
Goldbergs.
A questo cast si aggiunge
Tone Bell, che interpreta Spider, un hacker e
partner di Parker nelle operazioni di copertura. Bell è apparso in
ruoli principali in show come Bad Judge, Truth Be Told e Disjointed
e in film come The United States vs. Billie Holiday. Dal 2023, Bell
interpreta il ruolo di Khalil in Survival of the Thickest di
Netflix.
Jake Weary, ex
allievo di Pretty Little Liars e Animal Kingdom,
interpreta Elvis, la testa calda del fratello di Parker che non
sembra essere molto simpatico in città. Weary è apparso anche in
It Follows e It Chapter Two e in Finding
Steve McQueen.
Gabriel Basso, ex allievo di The
Big C, interpreta Mike, uno spacciatore locale che aiuta Parker a
scoprire la verità. Basso è già apparso in film come Super 8,
Ithaca e il più recente The Strangers: Chapter 1, e apparirà
prossimamente in Juror No. 2 di Clint Eastwood. Dal 2023, Basso è
alla guida della serie Netflix The Night Agent.
Kaiwi Lyman (Den of Thieves) e Hari Dhillon (Holby City) recitano
in altri ruoli secondari.
Chi sta producendo Trigger
Warning?
Il nuovo action-thriller è opera
della regista indonesiana Mouly Surya e segna il
suo debutto in lingua inglese. Sebbene questo sia il primo film in
inglese della regista, Surya ha già diretto diversi film
indonesiani, come il vincitore del Citra Award Fiksi e What
They Don’t Talk About When They Talk About Love. Il suo
terzo lungometraggio, Marlina the Murderer in Four Acts, che ha
debuttato al Festival di Cannes 2017, ha ottenuto un’ottima
accoglienza. Il dramma-thriller sulla vendetta è stato il quarto
film indonesiano ad entrare nella selezione ufficiale del
festival.
Il film originale Netflix è scritto
da John Brancato, Josh Olson e Halley Gross, sulla
base di un racconto di Otep Shamaya. Brancato è noto per aver già
collaborato alla sceneggiatura (insieme a Michael Ferris) di film
come The Game, Terminator 3: Rise of the Machines, Terminator
Salvation e Surrogates. Il duo ha anche creato la serie
fantascientifica della NBC The Others. Olson ha già scritto il film
di David Cronenberg, A History of Violence, mentre Gross è noto per
aver scritto gli episodi di Westworld. Si unirà alla writers’ room
per la seconda stagione di The Last of Us. Le musiche di Trigger Warning
sono state composte da Enis Rotthoff, già autore di Guns Akimbo e
Your Honor di Showtime.
Jessica Alba è anche produttrice
esecutiva di Trigger Warning sotto la sua insegna, Lady Spitfire,
insieme a Basil Iwanyk della Thunder Road Films, Erica Lee ed
Esther Hornstein.
Quando e dove è stato girato
Trigger Warning?
Dopo l’annuncio del cast, la
produzione di Trigger Warning è iniziata nell’autunno del 2021 e le
riprese si sono svolte in New Mexico.
I Ragazzi sono tornati in città e,
sebbene sia stata accolta da recensioni contrastanti, la quarta
stagione è ancora diabolica come sempre – e i numeri degli
spettatori lo dimostrano. Per la terza volta consecutiva nella sua
storia, la serie creata da Eric Kripke ha fatto
esplodere la stagione che l’ha preceduta, con un aumento del 21%
degli spettatori nei primi quattro giorni. Attualmente, l’ultima
stagione di The
Boys si colloca nella Top 5 delle stagioni
televisive più viste su Prime
Video e detiene il diritto di detenere il secondo
posto per numero di spettatori per qualsiasi stagione di
ritorno.
Chi ostacola The
Boys (la
nostra recensione) nel suo cammino verso la grandezza? Il
Reacher, altrettanto forte, diretto da Alan Ritchson. Tuttavia, il
pandemonio che circonda la battaglia in corso tra Supes e i civili
non solo ha avuto un impatto impressionante negli Stati Uniti, ma
ha anche spalancato le sue ali in tutto il mondo, raccogliendo un
gran numero di spettatori in paesi come il Brasile, il Regno Unito
e l’India.
La fine è in vista per Butcher
(Karl
Urban) e il resto del gruppo di vigilanti del titolo,
poiché poco prima della première della quarta stagione, Kripke ha
annunciato che la storia si concluderà con la quinta stagione. La
mente di The
Boys e Supernatural afferma che
questo è sempre stato il suo piano, ma che non poteva dirlo al
pubblico fino a quando non fosse stato il momento giusto. Quindi,
per ora, ci godiamo ogni secondo della caotica follia della
penultima stagione e non diamo per scontati i momenti mozzafiato,
che sono già stati molti.
L’ultimo episodio, disponibile in
streaming su Prime
Video, ha visto Patriota (Antony
Starr) tornare alle sue origini nel laboratorio in cui è
stato torturato da bambino. Molte delle persone che hanno condotto
test immorali e traumatizzanti sul ragazzo noto come John svolgono
ancora le stesse mansioni, mettendo Patriota nella posizione
perfetta per vendicarsi. Nel frattempo, pezzi e frammenti della
serie spin-off dello show, Gen V, si mescolano nell’ultima puntata,
mentre Frenchie (Tomer Capone) si innamora mentre
affronta i fantasmi del suo passato e Butcher si riunisce alla
squadra, con grande disappunto di Annie (Erin
Moriarty).
Qual è il prossimo episodio di The
Boys?
Anche solo nei primi episodi da
record della quarta stagione sono stati messi a punto molti punti
della trama. L’arco narrativo di A-Train (Jessie T.
Usher) sta finalmente entrando nel vivo, mentre cerca di
espiare il suo passato e di diventare l’eroe che è destinato a
essere. Nel frattempo, con Victoria Neuman (Claudia
Doumit) che si avvicina sempre di più a un passo dalla
presidenza, per i Ragazzi è quasi giunto il momento di fare la loro
mossa e garantire che la democrazia regni sovrana.
Scoprite il motivo di tanto clamore
e aggiungete i vostri occhi ai numeri degli spettatori della quarta
stagione di The
Boys, ora in streaming su Prime
Video.
Donald Sutherland è stato un acclamato attore
canadese i cui primi crediti cinematografici risalgono agli anni
Sessanta. È stato un punto fermo dell’industria cinematografica per
oltre mezzo secolo prima della sua tragica scomparsa, avvenuta il
20 giugno 2024. Sutherland è diventato famoso tra
la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e ha continuato a
lavorare costantemente nei decenni successivi, recitando fino ai
primi anni del 2020.
Ha avuto oltre 150 ruoli in film,
il che rende il processo di selezione dei migliori film di
Sutherland un compito arduo. Molti dei film in cui è
apparso possono essere considerati dei classici ed è difficile
trovare tutti i film più belli in cui ha recitato, a meno che non
si voglia stare qui tutto il giorno. Di conseguenza, quella che
segue è una classifica dei migliori film in cui Donald Sutherland è apparso durante la sua
carriera di attore, classificati di seguito da buono a ottimo.
Path to War – L’altro Vietnam
(2002)
John Frankenheimer
dirige Sutherland, Sir
Michael Gambon e
Alec Baldwin nel film biografico made-for-tv del 2002
Path to War. La trama ruota attorno al presidente Lyndon B. Johnson
(Gambon) che si occupa dell’escalation della guerra del Vietnam
negli anni Sessanta. Sutherland è il co-protagonista nel ruolo di
Clark Clifford, Segretario alla Difesa di Johnson, dopo Robert
McNamara (Baldwin).
Path to War è stato l’ultimo film
di Frankenheimer, ed è stato un grande successo. Gambon è
straordinario nel ruolo di Johnson, che ritrae il presidente con
tutti gli strati di un uomo imperfetto che fa del suo meglio per
tenere sotto controllo una situazione più grande di lui. Anche
Sutherland è eccezionale nel ruolo di Clifford, in
un’interpretazione clinica e introspettiva che gli è valsa un
Golden Globe. Serrato e avvincente, Path to War è un thriller
politico brillante e rivelatore e uno dei migliori film originali
della HBO di tutti i tempi che ha cementato la rete come
destinazione primaria per i contenuti di prestigio.
Space Cowboys (2000)
Diretto e interpretato da Clint Eastwood con Tommy Lee Jones,
James Garner e Sutherland, Space Cowboys
è il tipo di film d’avventura che il pubblico vede raramente. Il
film segue Frank (Eastwood), Hawk (Jones), Jerry (Sutherland) e
Tank (Garner), quattro anziani ex piloti collaudatori inviati nello
spazio per riparare un satellite sovietico.
Space Cowboys mantiene esattamente
ciò che promette, soprattutto con una tale premessa. Si tratta di
un’avventura piacevole che si affida alla formula classica del
genere per uscire vincente. Tuttavia, il cast di quattro
incredibili e talentuosi interpreti eleva il materiale a nuove
vette. Guidato dall’abile mano di Eastwood dietro la macchina da
presa, il cast è magnetico sullo schermo, aumentando la tensione e
alzando la posta in gioco. Raramente quattro brillanti interpreti
si sono uniti in modo così classico ed efficace.
6 gradi di separazione (1993)
La spettacolare Stockard
Channing ha ricevuto la sua prima e finora unica
nomination all’Oscar per la sua interpretazione di forza nella
commedia-dramma di Fred Schepisi Sei gradi di separazione. La trama
è incentrata su Ouisa Kitteridge (Channing) e suo marito Flan
(Sutherland), che ricevono la visita inaspettata di un giovane
uomo, Paul (Will
Smith), che sostiene di essere un amico dei loro
figli. Tuttavia, i segreti di Paul vengono presto alla luce,
portando la coppia a riconsiderare le proprie scelte.
Sutherland non è mai stato lodato
per essere un attore non protagonista così affidabile, soprattutto
nelle storie guidate da una protagonista femminile. Channing guida
interamente Sei gradi di separazione e un ipnotizzante
Will Smith offre una delle migliori interpretazioni
della sua carriera nel ruolo del doppiogiochista Paul, ma
Sutherland è altrettanto bravo nel ruolo dell’indulgente e
fiducioso Paul. Sebbene sia più debole dell’opera teatrale da cui è
tratto, Sei gradi di separazione è una notevole vetrina per il suo
trio di interpreti principali.
I guerrieri (Kelly’s Heroes,
1970)
Curiosamente, Donald
Sutherland ha recitato in due film comici di guerra nel
1970. Uno di questi era M*A*S*H, che ebbe un
enorme successo al momento dell’uscita, raccontando la vita di vari
medici in servizio nella guerra di Corea. Dal film fu tratta una
serie televisiva di successo ancora maggiore (e probabilmente molto
migliore) nel 1972, che durò 11 stagioni e si concluse nel
1983.
L’altro film è stato Kelly’s Heroes
e, sebbene non possa vantare un’eredità così grande come
M*A*S*H, è probabilmente quello più facile da
guardare oggi. Sutherland è solido in un ruolo di supporto, mentre
Clint Eastwood interpreta il protagonista, e la storia ruota
attorno ai soldati che si assentano per rapinare una banca tedesca
durante la Seconda Guerra Mondiale. È un film sciocco e antiquato,
ma è molto divertente vedere come si fondono i generi della
commedia, della guerra e del crimine.
M*A*S*H (1970)
Nel bene e nel male, l’eredità di
M*A*S*H significa che vale la pena riconoscerlo come uno dei film
più importanti di Donald Sutherland, soprattutto perché è stato un
film significativo all’inizio della sua carriera. E il fatto di
aver ispirato una serie televisiva leggendaria, che a sua volta ha
avuto uno dei finali migliori e più popolari di tutti i tempi?
Anche questo deve valere qualcosa.
Sutherland è il protagonista della
versione cinematografica di M*A*S*H, nel ruolo di Hawkeye Pierce,
che nella serie televisiva è stato interpretato da Alan Alda. Per
quanto riguarda il film, era giusto (e probabilmente più
divertente) per l’epoca, e anche se gli spettatori di oggi
potrebbero non trovarsi così divertiti, possono sicuramente
riconoscerlo almeno per il modo in cui ha plasmato la cultura pop
in generale.
Hunger Games: La ragazza di fuoco
(The Hunger Games: Catching Fire)
Il ruolo di Donald
Sutherland più riconoscibile per molti giovani di oggi
potrebbe essere quello del Presidente Coriolanus Snow. È
l’antagonista principale di tutti e quattro i film della serie
Hunger Games: Snow è il sovrano del mondo
distopico in cui si svolgono i film ed è fondamentale per lo
svolgimento degli
Hunger Games.
Sutherland dà probabilmente il
meglio di sé nel miglior film della serie,
Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching
Fire) del 2013. La malvagità di Snow aumenta nel sequel, con il
conflitto tra lui e la protagonista della serie Katniss Everdeen
(Jennifer Lawrence) che diventa più personale, il che fa miracoli
per aumentare la posta in gioco in un sequel che è anche migliore
del primo film del 2012.
Orgoglio e pregiudizio (2005)
Un altro ruolo del XXI secolo di
Donald Sutherland, Orgoglio e pregiudizio del
2005, lo vede interpretare un ruolo completamente diverso da quello
del cattivo interpretato nei film di Hunger Games. Adattamento
dell’omonimo romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio è
naturalmente un film molto più delicato e per nulla violento, che
ruota attorno a un gruppo di figlie che cercano di trovare un
marito adatto.
È improbabile che questo
adattamento conquisti chi non è già un fan del particolare stile
melodrammatico e romantico della Austen, ma è un forte adattamento
del materiale di partenza. Inoltre, è davvero bello vedere
Sutherland interpretare qualcuno che non sia un antieroe, un losco
o un vero e proprio cattivo, perché la maggior parte dei suoi ruoli
tende a rientrare in uno di questi campi.
Novecento (1990)
Novecento è un titolo appropriato
per due motivi fondamentali. Il primo e più ovvio è che la storia,
che abbraccia decenni, inizia poco dopo l’anno del titolo, con due
ragazzi nati nel 1901, che crescono insieme e poi vedono il loro
legame messo in discussione quando crescono. Il secondo motivo per
cui Novecento funziona come titolo, invece, è perché sembra che il
film duri 1900 minuti.
Duro, ma dura 317 minuti. Questo fa
sì che il 1900 superi di gran lunga le cinque ore, rendendolo
un’epopea enorme, estenuante, ma a volte impressionante. Sutherland
è anche molto memorabile qui, interpretando un personaggio
veramente vile che fa innumerevoli cose mostruose. L’Attila
Mellanchini di Sutherland è forse uno dei cattivi cinematografici
più terrificanti e sottovalutati del decennio, una rappresentazione
spietata della crudeltà umana che rimane agghiacciante anche per
gli standard odierni.
Una squillo per l’ispettore Klute
(1971)
Klute è un film che sembra
decisamente anni ’70 per quanto riguarda il tono e il ritmo, ed è
un esempio di narrazione di un mistero a fuoco lento fatto bene. Il
film è interpretato da Jane Fonda e Donald Sutherland: la prima
interpreta una squillo perseguitata da una figura terrificante e
misteriosa, che la porta a chiedere l’aiuto di un detective
privato, interpretato da Sutherland.
Il film ebbe un modesto successo al
botteghino e continua a essere considerato un film
neo-noir/thriller psicologico degli anni Settanta molto efficace e
teso. Sutherland è molto bravo in Klute, dimostrando ancora una
volta la sua capacità unica di fornire una presenza affidabile per
una storia femminile, contribuendo in modo prezioso senza
necessariamente attirare l’attenzione. È Fonda a rubare la scena, e
per la sua interpretazione nel film ha vinto anche l’Oscar come
miglior attrice protagonista.
Terrore dallo spazio profondo
(Invasion of the Body Snatchers)
L’aggiornamento di un classico
della fantascienza degli anni Cinquanta per gli anni Settanta,
completo di tutta l’asprezza e l’autenticità che ciò comporta,
L‘invasione degli ultracorpi è un remake davvero notevole.
È un film di fantascienza/horror a fuoco lento al suo meglio, che
si svolge in una piccola città dove alcune forze misteriose
sembrano essersi impossessate dei corpi di molte persone che vi
abitano, come dimostra il loro strano comportamento.
Il tutto è piuttosto sottile per
gli standard odierni, e si intensifica solo verso l’atto finale,
quando Donald Sutherland fa la famigerata faccia
mentre indica e urla. Ma è molto bravo e affiancato da numerosi
altri attori che fanno tutti un ottimo lavoro, con il cast che
comprende Brooke Adams, Leonard Nimoy e Jeff
Goldblum.
Animal House (1978)
È certamente un film del suo tempo,
ma è anche difficile negare l’impatto di Animal House come classico
della commedia. È crudo, irriverente e forse, secondo alcuni, non è
invecchiato perfettamente, ma cattura un certo tipo di anarchia
comica che raramente è stata eguagliata dal 1978, con la sua trama
molto libera che racconta di una confraternita piena di facinorosi
che si scontrano con il rettore del loro college.
Il film appartiene alla sua star
John Belushi, ma Donald Sutherland ha ancora un ruolo di supporto
memorabile nel ruolo del professor Jennings, che ha girato per soli
due giorni ed è la star più pagata. È interessante notare, però,
che inizialmente gli era stata offerta una percentuale sugli
incassi del film invece di un compenso forfettario, che egli
rifiutò, pensando che il film sarebbe stato un flop. Sembra che
questa decisione sia costata a Sutherland milioni di dollari a
causa del successo a sorpresa di Animal House.
Quella sporca dozzina (1967)
Pur non essendo un remake di
Sette Samurai come I Magnifici Sette, The Dirty
Dozen prende lo spirito di quel classico film d’azione del
1954 e lo trasporta in una nuova ambientazione. L’ambientazione è
la Seconda Guerra Mondiale, e gli “eroi” non sono esattamente delle
brave persone, essendo dei criminali condannati che otterranno una
riduzione della pena se riusciranno a sopravvivere a una
pericolosissima missione di assassinio dietro le linee nemiche.
Il film fa un lavoro fantastico per
umanizzare la maggior parte della dozzina titolare, e aiuta il
fatto che le forze contro cui si scontrano sono notevolmente più
malvagie. Donald Sutherland interpreta uno di questi antieroi e
Quella sporca dozzina è probabilmente il primo vero grande film in
cui è apparso, aiutandolo a fare cose ancora più grandi e migliori
negli anni successivi.
A Venezia… un dicembre rosso
shocking (1973)
Di tutti i film horror realizzati
negli anni Settanta, pochi sono così genuinamente agghiaccianti e
inquietanti come Don’t Look Now. È un film che si concentra più sui
sentimenti orribili che derivano da un dolore intenso che non sulla
rappresentazione degli orrori cinematografici più tradizionali
(anche se, man mano che si va avanti, si spinge in questa direzione
e finisce per essere tremendamente ossessionante anche sotto questo
aspetto).
Donald Sutherland e Julie Christie
sono i protagonisti di una coppia di genitori sconvolti da una
tragedia, con un viaggio a Venezia che non serve a risolvere i loro
dispiaceri e che invece fa sprofondare i due in un territorio
psicologico più oscuro. Don’t Look Now non è facile da guardare, ma
è un’esperienza notevole per chi si sente in grado di guardare
qualcosa di pesante dal punto di vista narrativo e dell’impatto
horror.
Gente comune (1980)
Vincitore dell’Oscar per il miglior
film nel 1980, Gente comune è un dramma familiare molto avvincente
e ottimamente recitato. È uno di quei rari film in cui si ha la
sensazione che tutti i membri del cast stiano dando il meglio della
loro carriera, compresi Sutherland, Mary Tyler Moore,
Timothy Hutton e Judd Hirsch.
Dal punto di vista narrativo, il
film segue un giovane uomo che ha appena perso il fratello e due
genitori, alle prese con il fatto che anche loro hanno appena perso
un figlio. Ordinary People è un’esperienza cinematografica
straziante che tratta il dolore provato dai membri di una famiglia
in un momento terribile della loro vita, ma il suo sguardo onesto
sulle conseguenze di una tragedia e la bravura dei suoi attori lo
rendono un film che vale la pena vedere.
JFK (1991)
Tra film come JFK e Nixon, è
difficile negare che Oliver Stone abbia realizzato
alcuni interessanti (e politicamente impegnativi) biopic/drammi
storici. Il primo, in particolare, è una delle epopee più ambiziose
e coinvolgenti degli anni ’90, che segue Jim Garrison, un
procuratore distrettuale, mentre indaga sull’assassinio del
presidente John F. Kennedy, scoprendo, nel corso del processo,
quella che sembra essere una drammatica cospirazione.
Si tratta di un film enorme, grazie
alla narrazione che affronta, alla durata e all’enorme cast che ha
messo insieme. Donald Sutherland appare in un’unica (anche se
lunga) scena nei panni del misterioso Mr. X, che è fondamentale per
spiegare gran parte della cospirazione a Garrison e al pubblico. È
la scena migliore di un grande film grazie a Sutherland, e rende
JFK probabilmente il suo miglior film.
L’attrice Odessa Young si unirà al cast di
Deliver Me From Nowhere, il film biopic su
Bruce Springsteen della 20th Century. Come riporta
Deadline, secondo fonti non
confermate, l’attrice interpreterà l’interesse amoroso del
protagonista, che sarà interpretato da Jeremy Allen White. Non resta che attendere
maggiori informazioni sul suo ruolo, ma di certo si tratta di un
nuovo importante progetto per l’attrice, che sta attualmente
girando la serie limitata di NetflixBlack Rabbit con Jude Law e Jason Bateman.
Recentemente ha completato le
riprese della miniserie di Prime VideoNarrow Road To The Deep North
– adattamento televisivo dell’omonimo romanzo di
Richard Flanagan vincitore del Booker Prize – dove
recita accanto a Jacob Elordi nella serie limitata di Prime
Video. Prossimamente invece, sarà presto protagonista di tre film
di prossima uscita, a partire da The Order, thriller
poliziesco di Justin Kurzel, in cui recita accanto
a Jude Law, Tye Sheridan e
Nicholas Hoult. La si vedrà anche nell’horror
psicologico The Damned e in My First Film.
Odessa Young nella miniserie The Stand
Deliver Me From
Nowhere: tutto quello che sappiamo sul biopic su Bruce
Springsteen
Come noto, Jeremy Allen White – star
di The
Bear– interpreterà Springsteen e Scott
Cooper dirigerà il biopic, che racconta la storia della
realizzazione del classico album di Springsteen
Nebraska. Jeremy
Strong è in trattative per interpretare il manager di
lunga data di Springsteen, Jon Landau. Nel film ci
sarà anche Paul Walter Hauser, che dovrebbe
andare ad interpretare il tecnico della chitarra di lunga data
Mike Batlan.
Scott Cooper, che
sarà il regista del progetto, sta anche scrivendo il film, basato
sul libro di Warren Zane del 2023 “Deliver Me
From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”. In
aprile, lo studio ha chiuso un accordo per finanziare e distribuire
il film, che segue l’icona del rock ‘n’ roll che, dopo aver lottato
con i suoi demoni personali e aver cercato di diventare una
superstar globale, ha scritto e registrato Nebraska,
l’album del 1982 che rivaleggia con Blue di Joni
Mitchell come uno degli album più emotivamente crudi,
oscuri e onesti della storia della musica recente.
Scott Stuber, nella sua prima mossa
dopo aver lasciato il ruolo di responsabile di Netflix Film, sta
producendo con Ellen Goldsmith-Vein ed Eric Robinson del Gotham
Group. Springsteen e Landau sono coinvolti nella realizzazione del
film, le cui riprese dovrebbero iniziare in autunno. “È un
onore irripetibile collaborare con Bruce Springsteen, un artista
stimolante e incomparabile che rappresenta così tanto per così
tanti”, ha dichiarato il presidente di Disney Live Action e
20th Century Studios David Greenbaum il mese
scorso quando il progetto è stato annunciato.
Atomic Monster e
Blumhouse stanno sviluppando
Soulm8te, un thriller erotico con un tocco
tecnologico che amplia l’universo di M3GAN
(qui
la recensione). Il film è incentrato su un uomo che
“acquista un androide con intelligenza artificiale per far
fronte alla perdita della moglie recentemente scomparsa“,
spiega la sinossi del film. “Nel tentativo di creare un partner
veramente senziente, trasforma inavvertitamente un innocuo lovebot
in una letale anima gemella“. Il film è poi descritto come una
sorta di “thriller domestico degli anni ’90, ma con un tocco
moderno e tecnologico“.
Come riportato da Variety, Kate
Dolan (“Tu non sei mia madre“) dirigerà il film,
che la Universal ha datato per il 2 gennaio 2026.
La regista ha riscritto una bozza originale scritta da
Rafael Jordan (“Salvage Marines“), mentre
la storia è stata scritta da James Wan, Ingrid Bisu e
Jordan. “Fondamentalmente, vedo questo film come
un’esplorazione delle relazioni e della solitudine“, ha
dichiarato Dolan in un comunicato che annuncia il nuovo progetto.
“Nonostante i progressi tecnologici, ci sono verità umane
durature a cui non possiamo sfuggire, e non vedo l’ora di scavare
in quelle profondità“.
“Soulm8te è un’aggiunta
emozionante e seducente all’universo di M3GAN“, ha dichiarato
Wan, ricordando il successo dell’horror fantascientifico del 2022,
che ha incassato più di 181 milioni di dollari al botteghino, e il
suo sequel M3GAN
2.0, previsto per il 27 giugno 2025, con il ritorno
delle star Allison Williams e Violet
McGraw. A proposito del nuovo film, ha aggiunto:
“Siamo entusiasti di collaborare con Kate per dare vita a
questa storia con la sua visione cinematografica e il suo punto di
vista unici“.
Una scena del film M3GAN
M3GAN 2.0: cosa sappiamo del film
M3GAN
vede Allison Williams (Girls, Get
Out) nei panni di Gemma, una brillante robotica di
un’azienda di giocattoli che utilizza l’intelligenza artificiale
per sviluppare una bambola a grandezza naturale programmata per
essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata
di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia
della nipote orfana, Gemma chiede l’aiuto del prototipo M3GAN, ma,
come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente
secondo i piani.
Il film si conclude con Gemma e Cady
che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non si può
tenere a bada una buona bambola assassina troppo a lungo, ed è
fortemente implicito che la coscienza dell’I.A. sia stata
trasferita nel dispositivo smart home Alexa di Gemma. Akela
Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente
della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone,
che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di
M3GAN
2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore
James Wan ha dichiarato che il sequel
esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.
Dalla Francia, arriva un crime movie che unisce
commedia e riscatto personale, proponendo la storia di alcune
donne in cerca di una seconda occasione in un mondo di uomini
violenti. Si tratta di Ribelli, film del 2019
diretto da AllanMauduit,
qui alla sua prima esperienza con un lungometraggio. Egli
desiderava da tempo realizzare una commedia poliziesca, con
protagonisti personaggi provenienti dalle classi popolari.
Per diversi anni ha tentato dunque
di acquisire i diritti di un romanzo americano dal titolo
“Since the Layoffs” scritto nel 2004 da Iain
Levison, che racconta di un disoccupato che accetta di
fare il killer. Alla fine però fu Michel Blacn ad
ottenere i diritti di adattamento, trasformando il romanzo nel film
Un petit boulot (un piccolo lavoro) del 2016 con
protagonista Romain Duris. Il film
Ribelli, dunque, nacque dunque dal desiderio di
realizzare comunque un’opera di questo genere.
Per chi ne è appassionato o per chi
è in cerca di un film che offra leggero intrattenimento unito ad un
commento sociale, è questo il titolo giusto. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Ribelli. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e ad
altre curiosità su di esso. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Sandra, una giovane donna che, a causa del marito
violento, si vede costretta a lasciare il sud della Francia e fare
ritorno a Boulogne-sur-Mer, il paesino nel Passo di Calais dove è
cresciuta e in cui non torna da 15 anni. Qui la donna ritrova la
madre e un mondo che ormai si era lasciata alle spalle. Senza un
soldo in tasca, Sandra inizia a cercare lavoro e trova impiego
presso un conservificio di pesce, dove stringe amicizia con due
colleghe.
Tutto sembra andare per il meglio,
finché le avance del suo capo non diventano vere e proprie molestie
e Sandra, che lo respinge con forza, finisce per ucciderlo
accidentalmente. Alla scena assistono le sue due colleghe e quando
le tre donne decidono di chiamare i soccorsi trovano una borsa
piena di banconote nell’armadietto del morto. Una fortuna che sono
decise a condividere, ma è da qui che iniziano i loro guai.
Il cast del film
Ad interpretare Sandra vi è
l’attrice Cécile de France, fattasi notare nel
2002 con il film L’appartamento spagnolo e in seguito
vista in titoli quali Il giro del mondo in 80 giorni, Hereafter,
Toglimi un dubbio e, più di recente, in The French
Dispatch e Illusioni
perdute. Accanto a lei, nel ruolo della collega Nadine
Dewulder vi è l’attrice Yolande Moreau, attrice
recentemente vista nei film I
villeggianti,
La brava moglie e Le vele
scarlatte.
Audrey Lamy,
ricordata per il ruolo di Anne nel film del 2014 La
Bella e la Bestia, interpreta qui Marilyn Santos, l’altra
collega di Sandra che si unisce a lei nella sua avventura. Recita
poi in RibelliSimon Abkarian nel
ruolo di Simon Bénéké, datore di lavoro di Sandra. Abkarian è noto
per aver interpretato il malvagio Alex Dimitros nel film di
Casino Royale, dove è l’antagonista di James Bond.
BéatriceAgenin, infine,
interperta il ruolo della madre di Sandra.
Come anticipato, il film
Ribelli nasce da una precisa volontà del regista
di realizzare un racconto appartenente al genere crime
movie. Nel concepire la propria storia, però, Mauduit si è
basato principalmente su proprie ispirazioni, dimostrandosi dunque
non interessato a realizzare l’adattamento di una possibile storia
simile realmente avvenuta. Così facendo, Ribelli
si è inserito in un filone di film con protagoniste “criminali”
donne come Brave
ragazze e
Le ladre.
Il trailer di
Ribelli e dove vedere il film in streaming e in
TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 20 giugno alle ore 21:20
sul canale Rai 3. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
La
commedia romanticaIl vigneto dell’amore,
diretto da David
Weaver, arriva su Rai 2 per offrire un racconto che tra vini,
vigneti e buoni sentimenti non deluderà gli appassionati di questo
genere. Come noto, i film e le serie dedicate al mondo della
ristorazione e sono aumentati notevolmente, ma in questo film
prodotto dalla Hallmark il principale degli
ingredienti è, come suggerisce il titolo, l’amore.
La Hallmark, per chi non lo sapesse,
è una produzione televisiva specializzata in particolare in
pellicole di genere sentimentale, dove si raccontano dunque storie
di personaggi che il più delle volte si trovano a compiere percorsi
articolati e imprevedibili prima di cascare definitivamente l’uno
nelle braccia dell’altro. Altri titoli della Hallmark
particolarmente noti sono Sognando Parigi,
Un amore in fondo al
mare, Tra le onde delle Hawaii e Un
Natale spettacolare (molti dei film natalizi della
Hallmark
si possono ritrovare su Prime Video).
Con questo lungometraggio in
programma sulla Rai, però, si entra nel mondo dell’alta cucina,
dove tra ricette, fornelli ed equivoci non mancherà di fare
capolino anche l’amore. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a Il vigneto
dell’amore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location dove è stato girato. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è la giovane
aspirante sommelier Jenna Savern. Il suo fidanzato
ha un ristorante dove lei vorrebbe occuparsi della selezione dei
vini, ma lui non sembra considerarla sufficientemente all’altezza.
Jenna sentendosi frustrata, decide perciò di tornare a casa nel
vigneto dei suoi genitori in California. Il suo scopo è quello di
perfezionare le sue competenze affiancando per un periodo l’enologo
che si occupa del vino prodotto dalla sua famiglia.
Si tratta di Marcelo
Castillo, un affascinante professionista argentino che
segue metodi anticonvenzionali che hanno alla base il rispetto per
la natura. Jenna è presto stregata dal giovane enologo e tra i due
non tarderà a nascere un amore travolgente. Ben presto, però, la
ragazza si troverà naturalmente a dover compiere delle scelte,
cercando di capire cosa desidera davvero di più per sé e il suo
futuro.
Ad interpretare Jenna Savern vi è
l’attrice Laura Osnes, vista nei film Come ti
salvo il Natale e Just in Time, ma nota anche
per aver interpretato Lizzie nell’episodio The Legend of
Lizzie della serie La fantastica signora Maisel. Accanto a lei, nel ruolo
di Marcelo Castillo, vi è invece, l’attore Juan Pablo Di
Pace, celebre per il ruolo di Fernando nella serie Le
amiche dimamma. L’attore Matthew James
Dowden, invece, è Aidan Parker, fidanzato di Jenna.
Eric Keenleyside e
Lini Evans interpretano invece Mike Savern e Lynn
Savern, genitori di Jenna. La celebre sommelier Jennifer
Lyn Huether interpreta invece sé stessa e nel film e
l’idolo di Jenna. Nella realtà, Huether è diventata Master
Sommelier nel 2011, divenendo una delle sole 26 donne su 255 in
tutto il mondo a ricoprire tale grado. Per quanto riguarda il luogo
dove si sono svolte le riprese, questo è l’Okanagan Valley,
nella Columbia Britannica, in Canada, luogo ricco di
aziende vinicole.
Il trailer di Il vigneto
dell’amore e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 20 giugno alle ore 21:20
sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Dei suoi quattro figli e una figlia,
Kiefer Sutherland è stato l’unico a seguire le
orme paterne nel mondo del cinema. A poche ore dall’annuncio della
morte di Donald Sutherland, il figlio porge i suoi omaggi al
padre in un sentito e conciso post sui social.
Con il cuore pesante, vi dico
che mio padre, Donald Sutherland, è morto. Personalmente lo ritengo
uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai
scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto. Amava ciò che
faceva e faceva ciò che amava, e non si può mai chiedere di più.
Una vita ben vissuta.
Padre e figlio hanno recitato insieme in progetti più volte nel
corso degli anni, tra cui i film “Per fortuna c’è un ladro in
famiglia” (1983), “Forsaken”
(2015) e “A Time to Kill” (1996).
Donald Sutherland, l’amato attore che ha
recitato in decine di film da Quella sporca
dozzina, MASH e Klute a
Animal House e Ordinary People, a
Orgoglio & Pregiudizio e al franchise di
Hunger Games e ha vinto un Emmy per
Citizen X, è morto a Miami dopo una lunga
malattia. Aveva 88 anni.
Il vincitore dell’Oscar onorario
2017 è anche il padre dell’attore vincitore dell’Emmy 24
Kiefer Sutherland e del veterano dirigente della
CAA Media Finance Roeg Sutherland, la quale ha confermato la
notizia del decesso.
In alcuni dei suoi ruoli più famosi,
ha consegnato un’interpretazione laconica, ironica e estremamente
seria di personaggi come il freddo investigatore dilettante di
omicidi John Klute, al fianco della terrorizzata e irregolare
squillo di Jane Fonda, Bree Daniels, in Klute; nel
ruolo di Hawkeye Pierce nel film MASH, dove ha
recitato accanto a Trapper John di Elliott Gould;
e in Don’t Look Now di Nicolas
Reog nei panni dello scettico John Baxter, che non crede
alle affermazioni della moglie Laura (Julie
Christie) secondo cui la loro figlia recentemente morta
sta arrivando dall’altra parte.
In una delle prime caratterizzazioni
della sua carriera,
Donald Sutherland ha interpretato un sadico fascista
nel film di Bernardo BertolucciNovecento del 1976, in cui il suo personaggio fa
dondolare allegramente un bambino per i talloni, sbattendo la testa
del ragazzo contro un muro.
Nato il 17 luglio 1935 a
Saint John in Canada, Donald Sutherland ha
accumulato circa 200 crediti cinematografici e televisivi in un
arco di oltre 60 anni, dall’essere ospite in episodi di serie degli
anni ’60 tra cui Suspense, The Avengers, Court Martial e The Odd
Man, al film drammatico della Paramount+Bass Reeves dell’anno
scorso. La sua grande occasione nel cinema arrivò con il film
drammatico sulla seconda guerra mondiale del 1967 di Robert
Aldrich, Quella sporca dozzina, nel ruolo
di Vernon Pinkley al fianco di Lee Marvin, Ernest Borgnine, Charles
Bronson, George Kennedy, Telly Savalas e altri. Il suo successivo
ruolo importante è stato quello del Capitano Benjamin Franklin
“Occhio di Falco” Pierce nel film drammatico sulla guerra di Corea
del 1970 di Robert Altman MASH. Il film, al tempo
stesso straziante ed esilarante, ha ottenuto cinque nomination agli
Oscar, tra cui quello per il miglior film, vincendo per la pungente
sceneggiatura di Ring Lardner Jr.
Nel 1971 arrivò la sua più grande
svolta da star, nel film drammatico di Alan J.
PakulaKlute.
Sutherland ha vinto un Golden Globe
per il film televisivo Path to War, un Emmy Award
e un Golden Globe per la sua interpretazione nella miniserie
Citizen X. I suoi numerosi crediti televisivi
includono anche The Undoing, Trust, Dirty Sexy Money e The Pillars
of the Earth, tra molti altri.
Donald Sutherland lascia la moglie
Francine Racette, i figli Roeg, Rossif, Angus e Kiefer, la figlia
Rachele e quattro nipoti. La famiglia terrà una celebrazione
privata.