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Donald Sutherland: i 15 migliori film, in ordine di importanza

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Donald Sutherland: i 15 migliori film, in ordine di importanza

Donald Sutherland è stato un acclamato attore canadese i cui primi crediti cinematografici risalgono agli anni Sessanta. È stato un punto fermo dell’industria cinematografica per oltre mezzo secolo prima della sua tragica scomparsa, avvenuta il 20 giugno 2024. Sutherland è diventato famoso tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e ha continuato a lavorare costantemente nei decenni successivi, recitando fino ai primi anni del 2020.

Ha avuto oltre 150 ruoli in film, il che rende il processo di selezione dei migliori film di Sutherland un compito arduo. Molti dei film in cui è apparso possono essere considerati dei classici ed è difficile trovare tutti i film più belli in cui ha recitato, a meno che non si voglia stare qui tutto il giorno. Di conseguenza, quella che segue è una classifica dei migliori film in cui Donald Sutherland è apparso durante la sua carriera di attore, classificati di seguito da buono a ottimo.

Path to War – L’altro Vietnam (2002)

Path to War - L'altro Vietnam

John Frankenheimer dirige Sutherland, Sir Michael Gambon e Alec Baldwin nel film biografico made-for-tv del 2002 Path to War. La trama ruota attorno al presidente Lyndon B. Johnson (Gambon) che si occupa dell’escalation della guerra del Vietnam negli anni Sessanta. Sutherland è il co-protagonista nel ruolo di Clark Clifford, Segretario alla Difesa di Johnson, dopo Robert McNamara (Baldwin).

Path to War è stato l’ultimo film di Frankenheimer, ed è stato un grande successo. Gambon è straordinario nel ruolo di Johnson, che ritrae il presidente con tutti gli strati di un uomo imperfetto che fa del suo meglio per tenere sotto controllo una situazione più grande di lui. Anche Sutherland è eccezionale nel ruolo di Clifford, in un’interpretazione clinica e introspettiva che gli è valsa un Golden Globe. Serrato e avvincente, Path to War è un thriller politico brillante e rivelatore e uno dei migliori film originali della HBO di tutti i tempi che ha cementato la rete come destinazione primaria per i contenuti di prestigio.

Space Cowboys (2000)

Space Cowboys (2000)

Diretto e interpretato da Clint Eastwood con Tommy Lee Jones, James Garner e Sutherland, Space Cowboys è il tipo di film d’avventura che il pubblico vede raramente. Il film segue Frank (Eastwood), Hawk (Jones), Jerry (Sutherland) e Tank (Garner), quattro anziani ex piloti collaudatori inviati nello spazio per riparare un satellite sovietico.

Space Cowboys mantiene esattamente ciò che promette, soprattutto con una tale premessa. Si tratta di un’avventura piacevole che si affida alla formula classica del genere per uscire vincente. Tuttavia, il cast di quattro incredibili e talentuosi interpreti eleva il materiale a nuove vette. Guidato dall’abile mano di Eastwood dietro la macchina da presa, il cast è magnetico sullo schermo, aumentando la tensione e alzando la posta in gioco. Raramente quattro brillanti interpreti si sono uniti in modo così classico ed efficace.

6 gradi di separazione (1993)

6 gradi di separazione (1993)

La spettacolare Stockard Channing ha ricevuto la sua prima e finora unica nomination all’Oscar per la sua interpretazione di forza nella commedia-dramma di Fred Schepisi Sei gradi di separazione. La trama è incentrata su Ouisa Kitteridge (Channing) e suo marito Flan (Sutherland), che ricevono la visita inaspettata di un giovane uomo, Paul (Will Smith), che sostiene di essere un amico dei loro figli. Tuttavia, i segreti di Paul vengono presto alla luce, portando la coppia a riconsiderare le proprie scelte.

Sutherland non è mai stato lodato per essere un attore non protagonista così affidabile, soprattutto nelle storie guidate da una protagonista femminile. Channing guida interamente Sei gradi di separazione e un ipnotizzante Will Smith offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera nel ruolo del doppiogiochista Paul, ma Sutherland è altrettanto bravo nel ruolo dell’indulgente e fiducioso Paul. Sebbene sia più debole dell’opera teatrale da cui è tratto, Sei gradi di separazione è una notevole vetrina per il suo trio di interpreti principali.

I guerrieri (Kelly’s Heroes, 1970)

I guerrieri (Kelly's Heroes, 1970)

Curiosamente, Donald Sutherland ha recitato in due film comici di guerra nel 1970. Uno di questi era M*A*S*H, che ebbe un enorme successo al momento dell’uscita, raccontando la vita di vari medici in servizio nella guerra di Corea. Dal film fu tratta una serie televisiva di successo ancora maggiore (e probabilmente molto migliore) nel 1972, che durò 11 stagioni e si concluse nel 1983.

L’altro film è stato Kelly’s Heroes e, sebbene non possa vantare un’eredità così grande come M*A*S*H, è probabilmente quello più facile da guardare oggi. Sutherland è solido in un ruolo di supporto, mentre Clint Eastwood interpreta il protagonista, e la storia ruota attorno ai soldati che si assentano per rapinare una banca tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. È un film sciocco e antiquato, ma è molto divertente vedere come si fondono i generi della commedia, della guerra e del crimine.

M*A*S*H (1970)

M*A*S*H (1970)

Nel bene e nel male, l’eredità di M*A*S*H significa che vale la pena riconoscerlo come uno dei film più importanti di Donald Sutherland, soprattutto perché è stato un film significativo all’inizio della sua carriera. E il fatto di aver ispirato una serie televisiva leggendaria, che a sua volta ha avuto uno dei finali migliori e più popolari di tutti i tempi? Anche questo deve valere qualcosa.

Sutherland è il protagonista della versione cinematografica di M*A*S*H, nel ruolo di Hawkeye Pierce, che nella serie televisiva è stato interpretato da Alan Alda. Per quanto riguarda il film, era giusto (e probabilmente più divertente) per l’epoca, e anche se gli spettatori di oggi potrebbero non trovarsi così divertiti, possono sicuramente riconoscerlo almeno per il modo in cui ha plasmato la cultura pop in generale.

Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire)

Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire)

Il ruolo di Donald Sutherland più riconoscibile per molti giovani di oggi potrebbe essere quello del Presidente Coriolanus Snow. È l’antagonista principale di tutti e quattro i film della serie Hunger Games: Snow è il sovrano del mondo distopico in cui si svolgono i film ed è fondamentale per lo svolgimento degli Hunger Games.

Sutherland dà probabilmente il meglio di sé nel miglior film della serie, Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire) del 2013. La malvagità di Snow aumenta nel sequel, con il conflitto tra lui e la protagonista della serie Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) che diventa più personale, il che fa miracoli per aumentare la posta in gioco in un sequel che è anche migliore del primo film del 2012.

Orgoglio e pregiudizio (2005)

Orgoglio e pregiudizio (2005)

Un altro ruolo del XXI secolo di Donald Sutherland, Orgoglio e pregiudizio del 2005, lo vede interpretare un ruolo completamente diverso da quello del cattivo interpretato nei film di Hunger Games. Adattamento dell’omonimo romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio è naturalmente un film molto più delicato e per nulla violento, che ruota attorno a un gruppo di figlie che cercano di trovare un marito adatto.

È improbabile che questo adattamento conquisti chi non è già un fan del particolare stile melodrammatico e romantico della Austen, ma è un forte adattamento del materiale di partenza. Inoltre, è davvero bello vedere Sutherland interpretare qualcuno che non sia un antieroe, un losco o un vero e proprio cattivo, perché la maggior parte dei suoi ruoli tende a rientrare in uno di questi campi.

Novecento (1990)

Novecento (1990)

Novecento è un titolo appropriato per due motivi fondamentali. Il primo e più ovvio è che la storia, che abbraccia decenni, inizia poco dopo l’anno del titolo, con due ragazzi nati nel 1901, che crescono insieme e poi vedono il loro legame messo in discussione quando crescono. Il secondo motivo per cui Novecento funziona come titolo, invece, è perché sembra che il film duri 1900 minuti.

Duro, ma dura 317 minuti. Questo fa sì che il 1900 superi di gran lunga le cinque ore, rendendolo un’epopea enorme, estenuante, ma a volte impressionante. Sutherland è anche molto memorabile qui, interpretando un personaggio veramente vile che fa innumerevoli cose mostruose. L’Attila Mellanchini di Sutherland è forse uno dei cattivi cinematografici più terrificanti e sottovalutati del decennio, una rappresentazione spietata della crudeltà umana che rimane agghiacciante anche per gli standard odierni.

Una squillo per l’ispettore Klute (1971)

Una squillo per l'ispettore Klute (1)

Klute è un film che sembra decisamente anni ’70 per quanto riguarda il tono e il ritmo, ed è un esempio di narrazione di un mistero a fuoco lento fatto bene. Il film è interpretato da Jane Fonda e Donald Sutherland: la prima interpreta una squillo perseguitata da una figura terrificante e misteriosa, che la porta a chiedere l’aiuto di un detective privato, interpretato da Sutherland.

Il film ebbe un modesto successo al botteghino e continua a essere considerato un film neo-noir/thriller psicologico degli anni Settanta molto efficace e teso. Sutherland è molto bravo in Klute, dimostrando ancora una volta la sua capacità unica di fornire una presenza affidabile per una storia femminile, contribuendo in modo prezioso senza necessariamente attirare l’attenzione. È Fonda a rubare la scena, e per la sua interpretazione nel film ha vinto anche l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers)

Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers)

L’aggiornamento di un classico della fantascienza degli anni Cinquanta per gli anni Settanta, completo di tutta l’asprezza e l’autenticità che ciò comporta, L‘invasione degli ultracorpi è un remake davvero notevole. È un film di fantascienza/horror a fuoco lento al suo meglio, che si svolge in una piccola città dove alcune forze misteriose sembrano essersi impossessate dei corpi di molte persone che vi abitano, come dimostra il loro strano comportamento.

Il tutto è piuttosto sottile per gli standard odierni, e si intensifica solo verso l’atto finale, quando Donald Sutherland fa la famigerata faccia mentre indica e urla. Ma è molto bravo e affiancato da numerosi altri attori che fanno tutti un ottimo lavoro, con il cast che comprende Brooke Adams, Leonard Nimoy e Jeff Goldblum.

Animal House (1978)

Animal House (1978)

È certamente un film del suo tempo, ma è anche difficile negare l’impatto di Animal House come classico della commedia. È crudo, irriverente e forse, secondo alcuni, non è invecchiato perfettamente, ma cattura un certo tipo di anarchia comica che raramente è stata eguagliata dal 1978, con la sua trama molto libera che racconta di una confraternita piena di facinorosi che si scontrano con il rettore del loro college.

Il film appartiene alla sua star John Belushi, ma Donald Sutherland ha ancora un ruolo di supporto memorabile nel ruolo del professor Jennings, che ha girato per soli due giorni ed è la star più pagata. È interessante notare, però, che inizialmente gli era stata offerta una percentuale sugli incassi del film invece di un compenso forfettario, che egli rifiutò, pensando che il film sarebbe stato un flop. Sembra che questa decisione sia costata a Sutherland milioni di dollari a causa del successo a sorpresa di Animal House.

Quella sporca dozzina (1967)

Quella sporca dozzina (1967)

Pur non essendo un remake di Sette Samurai come I Magnifici Sette, The Dirty Dozen prende lo spirito di quel classico film d’azione del 1954 e lo trasporta in una nuova ambientazione. L’ambientazione è la Seconda Guerra Mondiale, e gli “eroi” non sono esattamente delle brave persone, essendo dei criminali condannati che otterranno una riduzione della pena se riusciranno a sopravvivere a una pericolosissima missione di assassinio dietro le linee nemiche.

Il film fa un lavoro fantastico per umanizzare la maggior parte della dozzina titolare, e aiuta il fatto che le forze contro cui si scontrano sono notevolmente più malvagie. Donald Sutherland interpreta uno di questi antieroi e Quella sporca dozzina è probabilmente il primo vero grande film in cui è apparso, aiutandolo a fare cose ancora più grandi e migliori negli anni successivi.

A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973)

A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973)

Di tutti i film horror realizzati negli anni Settanta, pochi sono così genuinamente agghiaccianti e inquietanti come Don’t Look Now. È un film che si concentra più sui sentimenti orribili che derivano da un dolore intenso che non sulla rappresentazione degli orrori cinematografici più tradizionali (anche se, man mano che si va avanti, si spinge in questa direzione e finisce per essere tremendamente ossessionante anche sotto questo aspetto).

Donald Sutherland e Julie Christie sono i protagonisti di una coppia di genitori sconvolti da una tragedia, con un viaggio a Venezia che non serve a risolvere i loro dispiaceri e che invece fa sprofondare i due in un territorio psicologico più oscuro. Don’t Look Now non è facile da guardare, ma è un’esperienza notevole per chi si sente in grado di guardare qualcosa di pesante dal punto di vista narrativo e dell’impatto horror.

Gente comune (1980)

Gente comune (1980)

Vincitore dell’Oscar per il miglior film nel 1980, Gente comune è un dramma familiare molto avvincente e ottimamente recitato. È uno di quei rari film in cui si ha la sensazione che tutti i membri del cast stiano dando il meglio della loro carriera, compresi Sutherland, Mary Tyler Moore, Timothy Hutton e Judd Hirsch.

Dal punto di vista narrativo, il film segue un giovane uomo che ha appena perso il fratello e due genitori, alle prese con il fatto che anche loro hanno appena perso un figlio. Ordinary People è un’esperienza cinematografica straziante che tratta il dolore provato dai membri di una famiglia in un momento terribile della loro vita, ma il suo sguardo onesto sulle conseguenze di una tragedia e la bravura dei suoi attori lo rendono un film che vale la pena vedere.

JFK (1991)

JFK (1991)

Tra film come JFK e Nixon, è difficile negare che Oliver Stone abbia realizzato alcuni interessanti (e politicamente impegnativi) biopic/drammi storici. Il primo, in particolare, è una delle epopee più ambiziose e coinvolgenti degli anni ’90, che segue Jim Garrison, un procuratore distrettuale, mentre indaga sull’assassinio del presidente John F. Kennedy, scoprendo, nel corso del processo, quella che sembra essere una drammatica cospirazione.

Si tratta di un film enorme, grazie alla narrazione che affronta, alla durata e all’enorme cast che ha messo insieme. Donald Sutherland appare in un’unica (anche se lunga) scena nei panni del misterioso Mr. X, che è fondamentale per spiegare gran parte della cospirazione a Garrison e al pubblico. È la scena migliore di un grande film grazie a Sutherland, e rende JFK probabilmente il suo miglior film.

Odessa Young nel cast del biopic su Bruce Springsteen con Jeremy Allen White

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L’attrice Odessa Young si unirà al cast di Deliver Me From Nowhere, il film biopic su Bruce Springsteen della 20th Century. Come riporta Deadline, secondo fonti non confermate, l’attrice interpreterà l’interesse amoroso del protagonista, che sarà interpretato da Jeremy Allen White. Non resta che attendere maggiori informazioni sul suo ruolo, ma di certo si tratta di un nuovo importante progetto per l’attrice, che sta attualmente girando la serie limitata di Netflix Black Rabbit con Jude Law e Jason Bateman.

Recentemente ha completato le riprese della miniserie di Prime Video Narrow Road To The Deep North – adattamento televisivo dell’omonimo romanzo di Richard Flanagan vincitore del Booker Prize – dove recita accanto a Jacob Elordi nella serie limitata di Prime Video. Prossimamente invece, sarà presto protagonista di tre film di prossima uscita, a partire da The Order, thriller poliziesco di Justin Kurzel, in cui recita accanto a Jude Law, Tye Sheridan e Nicholas Hoult. La si vedrà anche nell’horror psicologico The Damned e in My First Film.

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Odessa Young nella miniserie The Stand

Deliver Me From Nowhere: tutto quello che sappiamo sul biopic su Bruce Springsteen

Come noto, Jeremy Allen White – star di The Bear – interpreterà Springsteen e Scott Cooper dirigerà il biopic, che racconta la storia della realizzazione del classico album di Springsteen NebraskaJeremy Strong è in trattative per interpretare il manager di lunga data di Springsteen, Jon Landau. Nel film ci sarà anche Paul Walter Hauser, che dovrebbe andare ad interpretare il tecnico della chitarra di lunga data Mike Batlan.

Scott Cooper, che sarà il regista del progetto, sta anche scrivendo il film, basato sul libro di Warren Zane del 2023 “Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”. In aprile, lo studio ha chiuso un accordo per finanziare e distribuire il film, che segue l’icona del rock ‘n’ roll che, dopo aver lottato con i suoi demoni personali e aver cercato di diventare una superstar globale, ha scritto e registrato Nebraska, l’album del 1982 che rivaleggia con Blue di Joni Mitchell come uno degli album più emotivamente crudi, oscuri e onesti della storia della musica recente.

Scott Stuber, nella sua prima mossa dopo aver lasciato il ruolo di responsabile di Netflix Film, sta producendo con Ellen Goldsmith-Vein ed Eric Robinson del Gotham Group. Springsteen e Landau sono coinvolti nella realizzazione del film, le cui riprese dovrebbero iniziare in autunno. “È un onore irripetibile collaborare con Bruce Springsteen, un artista stimolante e incomparabile che rappresenta così tanto per così tanti”, ha dichiarato il presidente di Disney Live Action e 20th Century Studios David Greenbaum il mese scorso quando il progetto è stato annunciato.

M3GAN: in arrivo lo spin-off SoulM8te

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M3GAN: in arrivo lo spin-off SoulM8te

Atomic Monster e Blumhouse stanno sviluppando Soulm8te, un thriller erotico con un tocco tecnologico che amplia l’universo di M3GAN (qui la recensione). Il film è incentrato su un uomo che “acquista un androide con intelligenza artificiale per far fronte alla perdita della moglie recentemente scomparsa“, spiega la sinossi del film. “Nel tentativo di creare un partner veramente senziente, trasforma inavvertitamente un innocuo lovebot in una letale anima gemella“. Il film è poi descritto come una sorta di “thriller domestico degli anni ’90, ma con un tocco moderno e tecnologico“.

Come riportato da Variety, Kate Dolan (“Tu non sei mia madre“) dirigerà il film, che la Universal ha datato per il 2 gennaio 2026. La regista ha riscritto una bozza originale scritta da Rafael Jordan (“Salvage Marines“), mentre la storia è stata scritta da James Wan, Ingrid Bisu e Jordan. “Fondamentalmente, vedo questo film come un’esplorazione delle relazioni e della solitudine“, ha dichiarato Dolan in un comunicato che annuncia il nuovo progetto. “Nonostante i progressi tecnologici, ci sono verità umane durature a cui non possiamo sfuggire, e non vedo l’ora di scavare in quelle profondità“.

Soulm8te è un’aggiunta emozionante e seducente all’universo di M3GAN“, ha dichiarato Wan, ricordando il successo dell’horror fantascientifico del 2022, che ha incassato più di 181 milioni di dollari al botteghino, e il suo sequel M3GAN 2.0, previsto per il 27 giugno 2025, con il ritorno delle star Allison Williams e Violet McGraw. A proposito del nuovo film, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di collaborare con Kate per dare vita a questa storia con la sua visione cinematografica e il suo punto di vista unici“.

M3GAN 2.0
Una scena del film M3GAN

M3GAN 2.0: cosa sappiamo del film

M3GAN vede Allison Williams (Girls, Get Out) nei panni di Gemma, una brillante robotica di un’azienda di giocattoli che utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare una bambola a grandezza naturale programmata per essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia della nipote orfana, Gemma chiede l’aiuto del prototipo M3GAN, ma, come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente secondo i piani.

Il film si conclude con Gemma e Cady che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non si può tenere a bada una buona bambola assassina troppo a lungo, ed è fortemente implicito che la coscienza dell’I.A. sia stata trasferita nel dispositivo smart home Alexa di Gemma. Akela Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone, che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di M3GAN 2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore James Wan ha dichiarato che il sequel esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.

Ribelli: tutto quello che c’è da sapere sul film

Ribelli: tutto quello che c’è da sapere sul film
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Cécile de France, Yolande Moreau e Audrey Lamy in Ribelli. © E.SEIGNOL / ALBERTINE PRODUCTIONS

La trama di Ribelli

Protagonista del film è Sandra, una giovane donna che, a causa del marito violento, si vede costretta a lasciare il sud della Francia e fare ritorno a Boulogne-sur-Mer, il paesino nel Passo di Calais dove è cresciuta e in cui non torna da 15 anni. Qui la donna ritrova la madre e un mondo che ormai si era lasciata alle spalle. Senza un soldo in tasca, Sandra inizia a cercare lavoro e trova impiego presso un conservificio di pesce, dove stringe amicizia con due colleghe.

Tutto sembra andare per il meglio, finché le avance del suo capo non diventano vere e proprie molestie e Sandra, che lo respinge con forza, finisce per ucciderlo accidentalmente. Alla scena assistono le sue due colleghe e quando le tre donne decidono di chiamare i soccorsi trovano una borsa piena di banconote nell’armadietto del morto. Una fortuna che sono decise a condividere, ma è da qui che iniziano i loro guai.

Il cast del film

Ad interpretare Sandra vi è l’attrice Cécile de France, fattasi notare nel 2002 con il film L’appartamento spagnolo e in seguito vista in titoli quali Il giro del mondo in 80 giorni, Hereafter, Toglimi un dubbio e, più di recente, in The French Dispatch e Illusioni perdute. Accanto a lei, nel ruolo della collega Nadine Dewulder vi è l’attrice Yolande Moreau, attrice recentemente vista nei film I villeggianti, La brava moglie e Le vele scarlatte.

Audrey Lamy, ricordata per il ruolo di Anne nel film del 2014 La Bella e la Bestia, interpreta qui Marilyn Santos, l’altra collega di Sandra che si unisce a lei nella sua avventura. Recita poi in Ribelli Simon Abkarian nel ruolo di Simon Bénéké, datore di lavoro di Sandra. Abkarian è noto per aver interpretato il malvagio Alex Dimitros nel film di Casino Royale, dove è l’antagonista di James Bond. Béatrice Agenin, infine, interperta il ruolo della madre di Sandra.

Ribelli cast
Simon Abkarian e Audrey Lamy in Ribelli. © E.SEIGNOL / ALBERTINE PRODUCTIONS

Ribelli è una storia vera?

Come anticipato, il film Ribelli nasce da una precisa volontà del regista di realizzare un racconto appartenente al genere crime movie. Nel concepire la propria storia, però, Mauduit si è basato principalmente su proprie ispirazioni, dimostrandosi dunque non interessato a realizzare l’adattamento di una possibile storia simile realmente avvenuta. Così facendo, Ribelli si è inserito in un filone di film con protagoniste “criminali” donne come Brave ragazze e Le ladre.

Il trailer di Ribelli e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 3. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Il vigneto dell’amore: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

La commedia romantica Il vigneto dell’amore, diretto da , arriva su Rai 2 per offrire un racconto che tra vini, vigneti e buoni sentimenti non deluderà gli appassionati di questo genere. Come noto, i film e le serie dedicate al mondo della ristorazione e sono aumentati notevolmente, ma in questo film prodotto dalla Hallmark il principale degli ingredienti è, come suggerisce il titolo, l’amore.

La Hallmark, per chi non lo sapesse, è una produzione televisiva specializzata in particolare in pellicole di genere sentimentale, dove si raccontano dunque storie di personaggi che il più delle volte si trovano a compiere percorsi articolati e imprevedibili prima di cascare definitivamente l’uno nelle braccia dell’altro. Altri titoli della Hallmark particolarmente noti sono Sognando Parigi, Un amore in fondo al mare, Tra le onde delle HawaiiUn Natale spettacolare (molti dei film natalizi della Hallmark si possono ritrovare su Prime Video).

Con questo lungometraggio in programma sulla Rai, però, si entra nel mondo dell’alta cucina, dove tra ricette, fornelli ed equivoci non mancherà di fare capolino anche l’amore. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il vigneto dell’amore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il vigneto dell'amore trama
Juan Pablo Di Pace in Il vigneto dell’amore. © Crown Media United States, LLC

La trama di Il vigneto dell’amore

Protagonista del film è la giovane aspirante sommelier Jenna Savern. Il suo fidanzato ha un ristorante dove lei vorrebbe occuparsi della selezione dei vini, ma lui non sembra considerarla sufficientemente all’altezza. Jenna sentendosi frustrata, decide perciò di tornare a casa nel vigneto dei suoi genitori in California. Il suo scopo è quello di perfezionare le sue competenze affiancando per un periodo l’enologo che si occupa del vino prodotto dalla sua famiglia.

Si tratta di Marcelo Castillo, un affascinante professionista argentino che segue metodi anticonvenzionali che hanno alla base il rispetto per la natura. Jenna è presto stregata dal giovane enologo e tra i due non tarderà a nascere un amore travolgente. Ben presto, però, la ragazza si troverà naturalmente a dover compiere delle scelte, cercando di capire cosa desidera davvero di più per sé e il suo futuro.

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Juan Pablo Di Pace, Laura Osnes e Matthew James Dowden in Il vigneto dell’amore. © Crown Media United States, LLC

Il cast e le location dove è stato girato il film

Ad interpretare Jenna Savern vi è l’attrice Laura Osnes, vista nei film Come ti salvo il NataleJust in Time, ma nota anche per aver interpretato Lizzie nell’episodio The Legend of Lizzie della serie La fantastica signora Maisel. Accanto a lei, nel ruolo di Marcelo Castillo, vi è invece, l’attore Juan Pablo Di Pace, celebre per il ruolo di Fernando nella serie Le amiche di mamma. L’attore Matthew James Dowden, invece, è Aidan Parker, fidanzato di Jenna.

Eric Keenleyside e Lini Evans interpretano invece Mike Savern e Lynn Savern, genitori di Jenna. La celebre sommelier Jennifer Lyn Huether interpreta invece sé stessa e nel film e l’idolo di Jenna. Nella realtà, Huether è diventata Master Sommelier nel 2011, divenendo una delle sole 26 donne su 255 in tutto il mondo a ricoprire tale grado. Per quanto riguarda il luogo dove si sono svolte le riprese, questo è l’Okanagan Valley, nella Columbia Britannica, in Canada, luogo ricco di aziende vinicole.

Il trailer di Il vigneto dell’amore e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Kiefer Sutherland porge omaggio a suo padre Donald, appena scomparso

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Dei suoi quattro figli e una figlia, Kiefer Sutherland è stato l’unico a seguire le orme paterne nel mondo del cinema. A poche ore dall’annuncio della morte di Donald Sutherland, il figlio porge i suoi omaggi al padre in un sentito e conciso post sui social.

Con il cuore pesante, vi dico che mio padre, Donald Sutherland, è morto. Personalmente lo ritengo uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto. Amava ciò che faceva e faceva ciò che amava, e non si può mai chiedere di più. Una vita ben vissuta.

Padre e figlio hanno recitato insieme in progetti più volte nel corso degli anni, tra cui i film “Per fortuna c’è un ladro in famiglia” (1983), “Forsaken” (2015) e “A Time to Kill” (1996).

Donald Sutherland, muore a 88 anni l’interprete premio Oscar alla carriera nel 2017

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Donald Sutherland, l’amato attore che ha recitato in decine di film da Quella sporca dozzina, MASH e Klute a Animal House e Ordinary People, a Orgoglio & Pregiudizio e al franchise di Hunger Games e ha vinto un Emmy per Citizen X, è morto a Miami dopo una lunga malattia. Aveva 88 anni.

Il vincitore dell’Oscar onorario 2017 è anche il padre dell’attore vincitore dell’Emmy 24 Kiefer Sutherland e del veterano dirigente della CAA Media Finance Roeg Sutherland, la quale ha confermato la notizia del decesso.

In alcuni dei suoi ruoli più famosi, ha consegnato un’interpretazione laconica, ironica e estremamente seria di personaggi come il freddo investigatore dilettante di omicidi John Klute, al fianco della terrorizzata e irregolare squillo di Jane Fonda, Bree Daniels, in Klute; nel ruolo di Hawkeye Pierce nel film MASH, dove ha recitato accanto a Trapper John di Elliott Gould; e in Don’t Look Now di Nicolas Reog nei panni dello scettico John Baxter, che non crede alle affermazioni della moglie Laura (Julie Christie) secondo cui la loro figlia recentemente morta sta arrivando dall’altra parte.

In una delle prime caratterizzazioni della sua carriera, Donald Sutherland ha interpretato un sadico fascista nel film di Bernardo Bertolucci Novecento del 1976, in cui il suo personaggio fa dondolare allegramente un bambino per i talloni, sbattendo la testa del ragazzo contro un muro.

donald-sutherland-filmNato il 17 luglio 1935 a Saint John in Canada, Donald Sutherland ha accumulato circa 200 crediti cinematografici e televisivi in ​​un arco di oltre 60 anni, dall’essere ospite in episodi di serie degli anni ’60 tra cui Suspense, The Avengers, Court Martial e The Odd Man, al film drammatico della Paramount+ Bass Reeves dell’anno scorso. La sua grande occasione nel cinema arrivò con il film drammatico sulla seconda guerra mondiale del 1967 di Robert Aldrich, Quella sporca dozzina, nel ruolo di Vernon Pinkley al fianco di Lee Marvin, Ernest Borgnine, Charles Bronson, George Kennedy, Telly Savalas e altri. Il suo successivo ruolo importante è stato quello del Capitano Benjamin Franklin “Occhio di Falco” Pierce nel film drammatico sulla guerra di Corea del 1970 di Robert Altman MASH. Il film, al tempo stesso straziante ed esilarante, ha ottenuto cinque nomination agli Oscar, tra cui quello per il miglior film, vincendo per la pungente sceneggiatura di Ring Lardner Jr.

Nel 1971 arrivò la sua più grande svolta da star, nel film drammatico di Alan J. Pakula Klute.

Sutherland ha vinto un Golden Globe per il film televisivo Path to War, un Emmy Award e un Golden Globe per la sua interpretazione nella miniserie Citizen X. I suoi numerosi crediti televisivi includono anche The Undoing, Trust, Dirty Sexy Money e The Pillars of the Earth, tra molti altri.

Donald Sutherland lascia la moglie Francine Racette, i figli Roeg, Rossif, Angus e Kiefer, la figlia Rachele e quattro nipoti. La famiglia terrà una celebrazione privata.

Jonathan Majors torna in pista, sarà il protagonista del thriller soprannaturale Merciless di Martin Villeneuve

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Jonathan Majors sarà il protagonista del revenge thriller Merciless, basato su una sceneggiatura originale di Frank Hannah. La regia sarà affidata a Martin Villeneuve, fratello minore del famoso regista Denis Villeneuve. Il giovane Villeneuve è meglio conosciuto per la sua celebre opera di fantascienza Mars et Avril.

Il film segue un importante membro della CIA esperto di interrogatori, che, dopo che la donna che ama viene sopraffatta da una forza malevola, è costretto a diventare ancora più oscuro per sconfiggerla. Il film segnerà il primo ruolo di Major dopo il suo caso di reato minore per aggressione e molestie di terzo grado la primavera scorsa. Il film sarà girato in Saskatchewan alla fine dell’autunno 2024.

Il progetto è stato sviluppato dal produttore Christopher Tuffin, che presto annuncerà la sua nuova impresa mediatica globale diretta al TIFF. Ci si aspetta che il progetto dimostri la natura dirompente della sua nuova impresa, che, secondo Tuffin, “rifiuta di lasciare che il tribunale dell’opinione pubblica e l’azione giudiziaria selettiva minino la grande arte e i grandi artisti”.

Tuffin ha avuto un ruolo importante nel successo di Sound of Freedom lo scorso anno, che è diventato uno dei grandi successi della scorsa estate, incassando più di 250 milioni di dollari in tutto il mondo nelle sale cinematografiche (e 400 milioni di dollari in tutti i media).

“Durante la scuola di specializzazione, ho avuto la fortuna di studiare sceneggiatura con lo scriba di Blacklist Millard Lampell e ho imparato da lui i pericoli di lasciare che la politica mini il giusto processo e privi gli artisti della loro carriera”, afferma Tuffin. “Considero un onore e un privilegio lavorare con Jonathan, che è un talento così grande, ora che questa questione è stata giudicata.”

“’Merciless’ intreccia temi di possessione, vendetta e giustizia personale in una narrazione inquietante. Esplora la discesa psicologica di “John”, interpretato da Jonathan Majors, e le forze soprannaturali che mettono alla prova la sua sanità mentale”, afferma Villeneuve.

Tutti pazzi per l’oro: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Prima di vincere il premio Oscar come miglior attore nel 2014, Matthew McConaughey era noto per diverse commedie sentimentali, molte delle quali hanno concretamente contribuito alla sua popolarità mondiale. Tra queste vi sono Come farsi lasciare in 10 giorni, A casa con i suoi, La rivolta delle ex e Tutti pazzi per l’oro. Quest’ultimo titolo, uscito nel 2008 per la regia di Andy Tennant (regista anche dì Anna and the King e Hitch – Lui sì che capisce le donne) unisce all’elemento romantico anche una forte componente d’avventura, che rende il film ancor più godibile e imprevedibile.

Scritto dallo stesso Tennant insieme a John Claflin e Daniel Zelman, il film inserisce infatti la complessa storia d’amore tra i due protagonisti in un contesto esotico, che rimanda ai vecchi film sulla ricerca di tesori perduti. Unendo questi due elementi e avvalendosi di un cast di grandi stelle, Tutti pazzi per l’oro non ha mancato di affermarsi come un buon successo economico, con un incasso di oltre 110 milioni di dollari. Non sono però mancate critiche negative, che hanno sottolineato la banalità di alcuni risvolti narrativi.

Ciò non ha però impedito al film di diventare un piccolo cult nella carriera di McConaughey, oggi popolare per ben altra tipologia di film. Per tutti gli appassionati del genere, è dunque questo un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tutti pazzi per l'oro location

La trama di Tutti pazzi per l’oro

Protagonista del film è Benjamin ‘Finn’ Finnegan, un moderno cacciatore di tesori, ossessionato dall’idea di ritrovare la leggendaria ‘Dote della Regina’: quaranta casse contenenti un tesoro inestimabile, perdute in mare nel 1715. Preso dalle ricerche, Finn ha trascurato ogni altra cosa, inclusa la moglie Tess, dalla quale ha infine divorziato. Proprio mentre la donna sta cominciando a ricostruire la propria vita, lavorando a bordo di un mega-yacht di proprietà del miliardario Nigel Honeycutt, Finn scopre un indizio essenziale relativo al luogo in cui si trova il tesoro. Per riuscire a recuperarlo, egli si rivolge proprio a Honeycutt e alla sua giovane rampolla Gemma.

Ben presto, anche Tess non resisterà alla tentazione di scoprire finalmente quel tesoro che ha fatto naufragare il suo matrimonio, decidendo di unirsi al gruppo. Tuttavia, essi non sono gli unici sulle tracce delle leggendarie casse d’oro: Moe Fitch, un tempo mentore di Finn, e uno spietato gangster del posto chiamato Bigg Bunny hanno intenzione di battere Finn nell’impresa, anche a costo di eliminare la concorrenza. La corsa all’oro si rivelerà dunque ben più complessa e avventurosa del previsto.

Tutti pazzi per l'oro cast

 

Il cast e le location del film

Come anticipato, ad interpretare il cercatore d’oro Finn vi è l’attore Matthew McConaughey, che qui recita nuovamente accanto all’attrice Kate Hudson, interprete di Tess. I due avevano già recitato insieme in Come farsi lasciare in 10 giorni e hanno utilizzato la chimica sviluppatasi tra di loro su quel set per dar vita a questa nuova coppia di protagonisti che, anche se divorziati, provano ancora sentimenti l’uno per l’altro. Su questo set i due hanno anche rischiato di vivere una brutta avventura quando le acque dove si svolgevano le riprese si sono riempite di meduse. Questo inconveniente ha portato le riprese a doversi fermare per due giorni.

Accanto a loro, nel ruolo del miliardario Nigel Honeycutt vi è il celebre Donald Sutherland, mentre Alexis Dziena, vista anche nei film Broken Flowers, Nick & Norah – Tutto accadde in una notte e La fontana dell’amore. Sono poi presenti gli attori Ray Winstone nei panni di Moe Fitch e Kevin Hart in quelli del gangster Bigg Bunny, uno dei pochi ruoli da cattivo della sua carriera. Per quanto riguarda le location presenti nel film, queste si trovano tutte nello stato Queensland, in Australia. Le scene di Key West sono state girate a Port Douglas, ma ci sono anche scene svoltesi a Brisbane, Gold Coast, Hamilton Island, Lizard Island, Airlie Beach e Hervey Bay.

Il finale di Tutti pazzi per l’oro: ecco come finisce il film

Nel finale del film, Finn chiede aiuto al suo ex mentore Moe Fitch e i due salvano Tess dalle grinfie di Bigg, che però la rapisce poi di nuovo sul suo aereo. Gemma porta a quel punto Finn all’aereo con la sua moto d’acqua e lui salta sul pontone dell’aereo mentre questo prende il volo. Mentre Bigg tenta di sparare a Finn, Tess riesce a buttarlo di fuori per ucciderlo. Liberi dal loro persecutore, alla fine il tesoro viene esposto nel museo di Moe, ora ribattezzato Museo Marittimo Fitch-Finnegan. Tess e Finn tornano poi insieme e scopre addirittura che lei è incinta.

Il trailer di Tutti pazzi per l’oro e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Tutti pazzi per l’oro grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Ghost – Fantasma: dal cast alla canzone, 10 cose da sapere sul film

Ghost – Fantasma (qui la recensione) è uno dei film che hanno segnato la storia del cinema recente. Realizzato nel 1990, il film diretto da Jerry Zucker e scritto da Bruce Joel Rubin, vede protagonisti Patrick Swayze e Demi Moore nei panni di Sam e Molly, profondamente innamorati ma divisi dalla morte di lui, che troverà però il modo di vegliare su di lei fino alla fine. Di questo racconto, in particolare, è rimasta nell’immaginario collettivo la scena del vaso di terracotta, così sensuale, piena di amore e così struggente allo stesso tempo, incarna tutto il sentimento che il film vuole trasmettere.

La trama di Ghost – Fantasma

Protagonista del film è Sam Wheat, impiegato in banca e completamente innamorato della sua fidanzata Molly Jensen. I due conducono una vita spensierata fino al giorno in cui i loro sogni vengono improvvisamente spezzati: Sam viene infatti ucciso durante una rapina, ma al suo fantasma viene dato il permesso di rimanere sulla terra per sistemare quanto rimasto in sospeso. Sam dovrà dunque cercare di scoprire perché è morto e proteggere come può l’amata Molly. Per farlo, potrà contare sull’aiuto della sensitiva Oda Mae Brown.

Ghost – Fantasma: il cast del film

1. Patrick Swayze è stato la prima scelta. Quando arrivò il momento di scegliere il cast per il film, lo sceneggiatoree suggerì Patrick Swayze per il ruolo di Sam Wheat: gli sembrava ideale per il fatto di vedere un macho piangere, specialmente considerato che Swayze era reduce dal successo di Dirty Dancing (1987). Il regista Jerry Zucker, invece, pensava che Swayze fosse inadatto per il ruolo, ma tutti gli altri attori valutati (tra cui Tom Cruise e Johnny Depp) ritennero di cattivo gusto interpretare un fantasma. Swayze ebbe poi modo di sostenere un provino, con il quale convinse tutti.

Ghost - Fantasma cast

2. Demi Moore è stata scelta per una precisa capacità. Il ruolo di Molly Jensen è stato assegnato a Demi Moore in gran parte perché l’attrice poteva piangere da entrambi gli occhi quando richiesto dalla scena. L’attrice aggiunse però al personaggio il taglio di capelli corto che le si può vedere, avendo deciso di tagliarli poco prima delle riprese. Il film l’ha poi trasformata nell’attrice più pagata di Hollywood all’epoca. Prima di questo film, pur essendo famosa, non era una star dai grandi profitti.

3. Whoopi Goldberg non era sicura di prendere parte a Ghost – Fantasma. Prima di iniziare la produzione, Whoopi Goldberg, che era stata suggerita alla produzione proprio da Swayze, era insicura sul fatto di essere capace di interpretare il ruolo della sensitiva. In seguito, all’ultimo minuto, la Goldberg si convinse a fare il film e ha fatto molto bene. Infatti, per il ruolo di Oda Mae Brown, Goldberg si è aggiudicata un Oscar alla Miglior Attrice non Protagonista nel 1991, oltre che un Golden Globe, un BAFTA e un Saturn Award.

 

4. Demi Moore non è stata la prima scelta per il ruolo di Molly. Per la parte di Molly venne inizialmente considerata Meg Ryan, che si rifiutò di valutare la parte. In seguito vennero fatte delle audizioni a diverse attrici, tra cui Nicole Kidman. Demi Moorer arrivò soltanto successivamente, quando venne deciso a chi dare la parte. Il suo provino convinse il regista, che finì dunque con l’affidare a lei il ruolo.

Ghost – Fantasma: la canzone Unchained Melody

5. Il film è associato ad una celebre canzone. Il brano Unchained Melody, inciso nel 1965, fu un successo minore per i The Righteous Brothers, raggiungendo il numero 4 nella classifica Billboard Hot 100 e il numero 14 nel Regno Unito di quell’anno. Tuttavia, l’utilizzo della canzone in questo film ha suscitato un rinnovato interesse in tutto il mondo, trasformando la cover dei The Righteous Brothers nella versione definitiva della canzone nonché in un’icona generazionale, essendo associata per sempre al film. Nel 2008 è stata votata come la canzone più popolare di tutti i tempi.

Ghost - Fantasma canzone

Ghost – Fantasma: dal loft al treno, altre curiosità sul film

6. Il loft di Ghost – Fantasma esiste davvero. Fino a qualche anno fa il loft del film era ancora in vendita. L’appartamento si trova nel quartiere di Soho a New York, più precisamente al 102 di Prince Street e misura qualcosa come più di 4mila metri quadrati calpestabili. Dai più di 10 milioni di dollari richiesti per la vendita del loft, scesi poi a poco più di 9 milioni, il loft è composto da un cuore che si collega a tutte le altre stanze della casa, incluse tre enormi camere da letto (ognuna con il proprio bagno riservato), una palestra e un ufficio.

7. I treni della metropolitana hanno una particolarità. Le scene della metropolitana sono state girate al piano inferiore abbandonato della stazione della 42a Strada della linea IND 8th Avenue. Facendo attenzione ai treni che compaiono nel film, si può però notare come questi attraversano la stazione in modo errato, cioè nella direzione opposta a quella normale.

8. Il rumore che fanno le ombre sono solo pianti di bambini. Per realizzare i rumori che identificano le ombre oscure, quelle che portano all’inferno le anime cattive, sono state utilizzate nient’altro che delle registrazioni di pianto di bambini, riprodotte in maniera invertità e in rallentatore.

Ghost - Fantasma location

9. La scena dell’inseguimento pare sia stata una tortura per Patrick Swayze. Nel momento in cui la scena è stata girata faceva abbastanza freddo ma Patrick non poteva indossare cappotti o altri vestiti oltre a quelli del suo personaggio, dato che un fantasma non dovrebbe patire il freddo. Inoltre, per non far vedere la nebbiolina di vapore uscire dalla sua bocca, pare che Swayze abbia dovuto masticare del ghiaccio.

10. L’idea per realizzare Ghost – Fantasma è venuta da una produzione dell’Amleto. Quando lo spirito del padre dice ad Amleto di vendicare la sua morte, Rubin ha pensato che da questo spunto sarebbe venuto fuori un grande film. Da lì ha dunque iniziato a sviluppare il racconto di un uomo che, anche in seguito alla morte, trova il modo di vegliare sulla donna amata, facendo sì che lei sia al sicuro e possa allo stesso tempo vendicarlo.

Il trailer di Ghost – Fantasma e dove vedere il film streaming

È possibile fruire di Ghost – Fantasma grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Now, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 giugno alle ore 21:20 su Canale 5.

Superman: una foto dal set svela il ruolo di Maxwell Lord nel DCU

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Con le riprese di Superman attualmente in corso a Cleveland – che verrà usata come Metropolis – diverse foto dal set si stanno diffondendo sul web, proponendo una serie di easter eggs o anticipazioni di quello che potremo vedere nel film. Dopo i primi sguardi al Daily Planet e ad un possibile riferimento al Robin di Batman, una nuova immagine sembra anticipare il ruolo che Maxwell Lord avrà nel DCU.

Nella foto in questione viene infatti mostrata una vetrina della Quitely & Sons Electronics (che di per sé è un riferimento all’artista di All-Star Superman Frank Quitely), dove si legge che il negozio vende anche apparecchiature “Lordtech”. Questo deve essere un cenno all’azienda gestita da Maxwell Lord nel DCU, che sembra che si specializzerà in tecnologia. Naturalmente, è probabile che Maxwell sfoggerà qualcosa in più, visto che sarà interpretato da Sean Gunn, come idealmente delle particolari tecnologie che potrebbero rivelarsi molto pericolose.

Sulla pagina, Maxwell Lord è stato inizialmente raffigurato come uno scaltro imprenditore e un alleato dei supereroi, prima di diventare in seguito un importante antagonista, che utilizza il controllo e la manipolazione mentale per perseguire i suoi obiettivi. Si è scontrato con vari eroi, tra cui quelli della Justice League, e in alcune storie le sue azioni hanno avuto ripercussioni significative sull’intero Universo DC. Il suo ruolo nel DCU rimane per lo più un mistero, anche se ci si aspetta che sia fortemente coinvolto nella squadra della Justice League International.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

LEGGI ANCHE: Superman: analisi del costume visto nella foto condivisa da James Gunn

The Penguin: Colin Farrell terrorizza Gotham City nel nuovo trailer

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Warner Bros. Discovery ha pubblicato un nuovo trailer di The Penguin, la serie spinoff incentrata sul gangster interpretato da Colin Farrell e già visto nel film del 2022 The Batman. Grazie alle immagini in più offerte da questo nuovo trailer, è possibile stabilire che questa serie sembra a tutti gli effetti la continuazione di The Batman che ci era stata promessa e che allo stesso tempo getterà le basi per il sequel del film previsto per il 2026 (dove immaginiamo che il Pinguino si sarà ormai affermato come signore del crimine di Gotham).

Cosa aspettarsi da The Penguin?

Ambientato nel mondo di The Batman del 2022, The Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché Danny DeVito ha interpretato il famoso Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord Taylor lo ha interpretato in Gotham.

The Penguin serie tv Colin Farrel
Colin Farrell in una scena di The Penguin

La serie sarà basata sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stata scritta da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen (The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine, Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick: Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau e David H. Holmes.

Si dice anche che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne/Batman in The Penguin. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves di The Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros. Television.

Inside Out 2: interviste al cast vocale e ai filmmaker del nuovo film Pixar

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In sala dal 19 giugno, Inside Out 2 offre agli spettatori un nuovo e più affollato viaggio nella mente di Riley. A partecipare a questo viaggio sono il regista Kelsey Mann e il produttore Mark Nielsen oltre alle voci italiane dei nuovi personaggi del sequel Pilar Fogliati, Marta Filippi, Deva Cassel e Federico Cesari, rispettivamente Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo. Ecco cosa ci hanno raccontato in occasione della premiere romana del film.

Inside Out 2: recensione del sequel Pixar

Il film

Il film Disney e Pixar torna nella mente dell’adolescente Riley proprio quando il Quartier Generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come comportarsi di fronte alla novità. Senza alcun tipo di preavviso, un gruppo di nuove emozioni si manifesta in Riley. Tra queste, l’energica Ansia (Maya Hawke), la gelosa Invidia (Ayo Edebiri), l’ambivalente Ennui (Adèle Exarchopoulos) e il timido Imbarazzo (Paul Walter Hauser).

Inside Out 2: recensione del sequel Pixar

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Inside Out 2: recensione del sequel Pixar

Come si eguaglia o si supera un mito? Qual è la strada giusta per riproporre ai consumatori qualcosa che avevano amato tanto e di cui forse sentono la mancanza? La risposta è il caro (e rassicurante) “more of the same”, ovvero “più dello stesso”, una sorta di rinforzino di quel piatto che ci era piaciuto tanto che, nel tempo, magari si è raffreddato e ha perso alcuni sapori esaltandone altri. Fuor di metafora culinaria, Inside Out 2, al cinema dal 19 giugno con The Walt Disney Company Italia, è esattamente questo, un bis del primo film del 2015, un nuovo assaggio di quel mondo che da una parte si impoverisce perché perde tutta la ventata di novità e di idee che avevano fatto da motore al primo film, premiato con Oscar e Golden Globe, ma dall’altra si arricchisce di piccole sfumature, e soprattutto di personaggi nuovi e irresistibili.

Inside Out 2, la trama

Riley ha compiuto 13 anni, la sua vita sta per essere travolta dal mostro della Pubertà. Ne sono completamente ignari Gioia, Disgusto, Tristezza, Paura e Rabbia, che nella sua mente avevano appena imparato a cooperare e a gestire la grande consolle che avevamo visto strutturarsi alla fine del primo film. In una notte turbolenta, nella sala di comando della mente di Riley, cominciano i lavori di ristrutturazione: gli operai distruggono tutto, mentre arrivano, con tanto di bagagli, quattro nuove emozioni. Timidezza, Invidia, Ennui (la noia) e soprattutto Ansia si presentano con entusiasmo ai cinque occupanti della postazione e cominciano a intervenire nella gestione della vita di Riley, fino a compiere un vero e proprio colpo di stato, assumendo il controllo totale della consolle. Riusciranno Gioia e i suoi a recuperare la loro posizione?

Diretto dall’entusiasta Kelsey Mann e prodotto da Mark Nielsen, con la supervisione di Pete Docter, Inside Out 2 ripropone 1:1 la stessa struttura del primo film, arricchendolo di personaggi/emozioni che per forza di cose moltiplicano la possibilità di costruzioni di gag, siparietti e ovviamente reazioni di Riley che comincia a sperimentare una maggiore complessità nella formazione di pensieri e decisioni.

La mente come struttura organizzata

Come nel primo film, la mente di Riley è un meccanismo perfetto che funziona secondo regole e strutture meccaniche e consequenziali, un modo di razionalizzare in maniera leggibile e comprensibile dei circuiti che non hanno assolutamente nulla di logico o razionale, e che appartengono all’universo emotivo di ognuno di noi, appunto le emozioni.

Quindi, scesi a patti con questa contraddizione e compreso che si tratta di un espediente narrativo fondamentale alla base dell’idea, si può effettivamente confermare che Inside Out 2 è una versione XL del primo film: ne replica la struttura, la “missione” di salvataggio, il conflitto tra le emozioni che rispecchia un cambiamento nella vita della protagonista, il momento commozione.

L’Era dell’Ansia

Ma allora cosa ha di speciale, se ha qualcosa di speciale, questo sequel? Sicuramente il più grande pregio del film è che riesce a catturare la spirito del tempo raccontando (razionalizzando ancora una volta) quello che è considerato uno dei mali della nostra contemporaneità e che affligge moltissimi adolescenti ma anche adulti. Inside Out 2 è il regno di Ansia. La nuova emozione che prevarica Gioia e gli altri è senza dubbio la regina incontrastata dell’adolescenza (insieme a Ennui, s’intende!) Soprattutto in un periodo storico in cui la salute mentale comincia finalmente ad avere un posto di primaria importanza nella narrazione umana.

La rappresentazione dell’attacco d’ansia, per quanto concettualmente fuorviante perché razionalizzato, è il riconoscimento di un fenomeno diffuso, pericoloso e che deve essere raccontato per essere gestito e normalizzato. E Pixar sceglie di farlo in un contesto che viene fruito da un pubblico 0-100 sfruttando al meglio il suo potere comunicativo. In questo senso, Inside Out 2 compie il suo dovere sociale in maniera egregia anche se vagamente didattica. Sono lontani i tempi in cui il “messaggio” veniva comunicato attraverso la metafora, e l’animazione è la vittima prediletta dei narratori che vogliono esprimere le loro tesi attraverso le storie, ormai da diverso tempo a questa parte (vedi Luca e Red).

La meraviglia travolgente dei colori, del doppiaggio eccellente (in originale e in italiano), delle musiche, del divertimento e dell’emozione di Inside Out 2 ne fanno un buon film per famiglie, tuttavia la confezione a tesi segnala anche un problema serio della narrazione contemporanea: potrebbe essere arrivato il momento, da spettatori, di pretendere storie meno didattiche che possano offrirsi a più livelli di lettura e mantengano allenato il nostro spirito critico.

Fuga in Normandia, la recensione del film con Michael Caine e Glenda Jackson

È passato da poco l’80° anniversario del D-Day, di quello sbarco in Normandia avvenuto il 6 giugno 1944 e che molti film hanno raccontato, da Il giorno più lungo a Salvate il soldato Ryan, anche se quasi sempre dal punto di vista bellico. Anche per questo merita considerazione – e una visione – il Fuga in Normandia diretto da Oliver Parker, presentato al Festival di Bari e nei cinema dal 20 giugno, distribuito da Lucky Red.

E non solo per l’interpretazione di due protagonisti come i premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson, ma per il fatto di raccontare la storia vera (per quanto drammatizzata) dell’allora 89enne Bernard Jordan, veterano della Seconda Guerra Mondiale, irresistibile quanto irrefrenabile.

The Great Escaper – Fuga in Normandia

Nella realtà, il vero Bernie non dovette scappare dalla residenza dove viveva con la moglie René (la The Pines Care & Nursing Home di Hove) come è costretto a fare il personaggio interpretato da Michael Caine, protagonista di una “grande fuga” che lo rende famoso in tutto il Regno Unico come #thegreatescaper e che nasce dal suo desiderio di partecipare alle celebrazioni per il 70° anniversario dello sbarco in Normandia in programma in Francia. Persa la possibilità di unirsi al gruppo organizzato dalla stessa struttura, il determinato Bernie decide di scappare da solo per unirsi ad altri veterani di guerra e commemorare i compagni caduti. Ma nel mondo connesso e impiccione di oggi, è pressoché impossibile passare inosservati, e mentre l’anziano avanza nella sua missione, incontrando nuovi amici molto diversi tra loro (e da lui), la notizia fa il giro del mondo e l’ex combattente finisce in prima pagina. Ma in prima pagina, viene raccontata solo una parte della storia…

Michael Caine, Wolf Kahler, and John Standing in The Great Escaper (2023)

Una storia emozionante, e tanti ricordi

Vista l’onda emotiva suscitata all’epoca dalla storia del viaggio in solitaria del vecchietto inglese verso la Francia, sarebbe bastato forse farne un mero racconto, ma non si sarebbe scelto Oliver Parker (Othello, L’importanza di chiamarsi Ernest, St. Trinian’s, Dorian Gray) per portarla sullo schermo. Da subito, infatti, l’operazione alla base del film si è colorita di una forte impronta nostalgica, per i ricordi del regista (il cui padre era stato un giovane capitano in Birmania e aveva perso due fratelli che prestavano servizio nella RAF) e dello sceneggiatore William Ivory (figlio di un aviatore e fratello di un caduto in combattimento), oltre all’immedesimazione del “vecchio Cockney” Caine con lo stesso protagonista “gettato sotto i riflettori dei media”.

Una ‘chiamata alle armi’ vera e propria, che non poteva non sortire effetto, soprattutto considerata la quantità di carisma messa in campo dalla coppia Jackson-Caine, che inevitabilmente catalizza l’attenzione dello spettatore, dando profondità a una storia in sé non particolarmente articolata o sorprendente, ma perfetta per un ‘feelgood’ movie, come non è peregrino definire questo. Che per buona parte – soprattutto all’inizio – vive degli sguardi del 91enne decano, ben accompagnati e sottolineati da una musica sapiente.

L’addio a Glenda Jackson e Michael Caine

La fatica di ogni passo, la paura di un ostacolo insormontabile, la tentazione di abbandonare prima della meta, l’umanità che nasce da una dolorosa lezione imparata o la dignità e la forza di sapere scegliere l’importante rispetto al dovuto sono gli elementi che più coinvolgono, probabilmente, più della naturale curiosità per la vera sorpresa che il film riserva allo spettatore o del piacere di ammirare quella che potrebbe essere l’ultima apparizione di Caine, e che lo sarà sicuramente per la sua compagna d’avventura, due volte Premio Oscar, purtroppo scomparsa prima dell’uscita del film. Al quale concediamo volentieri una mezza stellina in più per i tanti e diversi momenti commoventi, soprattutto quelli meno scontati o prevedibili.

Margaret Qualley, Ethan Hawke e Andrew Scott nel film di Richard Linklater Blue Moon

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Fresco del successo di Hit Man (qui la recensione), il prossimo progetto di Richard Linklater sarà girato a breve e si è già assicurato un cast stellare. Margaret Qualley, Ethan Hawke, Andrew Scott e Bobby Cannavale saranno i protagonisti di Blue Moon. Il film è stato acquistato da Sony Pictures Classics e le riprese inizieranno quest’estate a Dublino, in Irlanda. Si tratta di un progetto che appassiona da tempo Linklater e sarà incentrato sugli ultimi giorni di vita del famoso cantautore Lorenz Hart, che insieme al collaboratore Richard Rodgers ha scritto una serie di classici dello spettacolo, tra cui “The Lady Is a Tramp“, “My Funny Valentine” e “Bewitched, Bothers and Bewildered“.

Blue Moon“, da cui il film prende il titolo, era una delle loro canzoni più popolari ed è stata notoriamente coverizzata da Elvis Presley. Tuttavia, la vita di Hart fu breve e tragica: lottò contro l’alcolismo e la sua omosessualità nascosta e fu devastato dalla morte dell’amata madre nel 1943. Il 17 novembre 1943, Hart si lasciò andare a una sbronza durante la prima di un revival del musical A Connecticut Yankee di lui e Rodgers. In seguito sviluppò una polmonite da esposizione e morì quattro giorni dopo. Il film sarà ambientato qualche mese prima, durante la prima di Oklahoma!, la prima collaborazione di Rodgers con il suo nuovo partner, Oscar Hammerstein II.

La breve e infelice vita di Hart era stata precedentemente rappresentata, in una versione asettica, nel film Words and Music del 1948, in cui era interpretato da Mickey Rooney. La sceneggiatura di Blue Moon sarà scritta da Robert Kaplow, il cui romanzo Me and Orson Welles Linklater ha adattato in un film nel 2009. Oltre a dirigere, Linklater produrrà il film insieme a Mike Blizzard e John Sloss. Macdara Kelleher, Donna Eperon e John Keville della Wild Atlantic, David Kingland, Lisa Crnic e Aaron Wiederspahn della Renovo Media Group e Steven Farneth della Cinetic saranno i produttori esecutivi. Non è ancora stata fissata una data di uscita.

Drive-Away Dolls Geraldine Viswanatha Margaret Qualley Beanie Feldstein
Geraldine Viswanatha, Margaret Qualley e Beanie Feldstein in una scena di Drive-Away Dolls.

Dove abbiamo visto di recente Margaret Qualley?

Margaret Qualley si è fatta notare con la sua interpretazione di un membro della Manson Family in C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino. All’inizio di quest’anno, ha recitato nel film di Ethan Coen, Drive-Away Dolls, e dovrebbe recitare anche nel suo film successivo, Honey Don’t!. Sempre di recente ha avuto un piccolo ruolo in Povere creature!, tornando poi a collaborare con Yorgos Lanthimos  in Kinds of Kindness. È inoltre tra le protagoniste del body horror The Substance, premiato a Cannes.

Per quanto riguarda gli altri attori coinvolti in Blue Moon, Ethan Hawke è un collaboratore di lunga data di Linklater, a partire da Prima dell’alba del 1995; Hawke ha recitato anche nei due sequel di Linklater, Prima del tramonto e Prima di mezzanotte, oltre che in molti dei suoi progetti successivi, tra cui The Newton Boys, Waking Life e la sua opera decennale Boyhood. Recentemente ha recitato accanto a Julia Roberts e Mahershala Ali in Il mondo dietro di te.

Bobby Cannavale si è fatto notare per la prima volta nella serie della NBC Third Watch e ha già lavorato con Linklater nel suo adattamento di Fast Food Nation. Prossimamente apparirà nell’attesissimo sequel horror MaXXXine di Ti West e nel dramma sul wrestling Unstoppable. L’attore britannico Andrew Scott è invece noto al pubblico internazionale per aver interpretato Moriarty in Sherlock e “Hot Priest” in Fleabag. attualmente sta facendo parlare di sé per il ruolo del sociopatico Tom Ripley in Ripley di Netflix, ma lo abbiamo visto di recente anche in Estranei.

Stranger Things: Jamie Campbell Bower anticipa una quinta stagione assolutamente “folle”

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C’è grande attesa e mistero sulla stagione 5 di Stranger Things, che arriverà prossiamente su Netflix. Ad aumentare le aspettative ci pensa ora anche l’attore Jamie Campbell Bower, distintosi nella quarta stagione per il ruolo di Herny Creel/Uno/Vecna. Bower ha infatti anticipato che la stagione finale della serie sarà ancora più folle della precedente. Durante l’ultimo episodio di iHeart’s I’ve Never Said This Before with Tommy DiDario, l’attore ha dichiarato che mentre la quarta stagione ha portato la serie a un livello completamente nuovo, la prossima sarà ancora più fuori dal mondo.

Se pensavate che la scorsa stagione fosse folle, questa stagione è semplicemente fuori controllo, selvaggia, pazzesca. Lo è davvero, davvero tanto. È più grande. È completamente folle. È in continua crescita“. “L’attore ha poi parlato della versione di Broadway della serie di successo, intitolata Stranger Things: The First Shadow, che offre uno sguardo ai primi giorni di Vecna, affermando di aver imparato di più sul suo personaggio dopo aver visto lo spettacolo dal vivo sul palco di Londra.

È stato molto interessante anche avere lo spettacolo teatrale a Londra, che sono andato a vedere, che risale a Henry prima che lo incontrassimo nella quarta stagione. E molte delle domande o dei pensieri che avevo su quel personaggio hanno trovato una risposta guardando lo spettacolo e scoprendone di più, è stato davvero interessante per me“. Anche se la data di uscita esatta non è ancora stata annunciata, la stagione 5 si preannuncia dunque come un’epica conclusione della saga del Sottosopra.

Vecna in Stranger Things 4
Jamie Campbell Bower è Vecna in una scena della quarta stagione di Stranger Things

Quanti episodi avrà Stranger Things 5?

La quinta stagione di Stranger Things dovrebbe essere composta da otto episodi, il primo dei quali si intitolerà “The Crawl“. Non è stata annunciata una data di debutto, ma prima del ritardo la serie doveva tornare sugli schermi all’inizio del prossimo anno. Potrebbe ancora arrivare prima della fine del prossimo anno, ma c’è una piccola possibilità che non sia pronto prima del 2026. Le riprese sono iniziate di recente dopo la risoluzione degli scioper .

Il cast di Stranger Things Stagione 5

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

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Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Stagione 4, tutti i dettagli dal settimo episodio

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Dopo essere arrivato nel 2018, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba ha finora entusiasmato gli appassionati di anime. Quest’estate abbiamo dato il benvenuto a Tanjiro Kamado e ai suoi amici mentre si preparavano per la prossima tappa del loro compito, ovvero il conflitto finale con Muzan Kibutsuji. La quarta stagione, che si concluderà con i prossimi due episodi, si è concentrata in gran parte sull’adattamento dell’arco di addestramento di Hashira della serie manga originale di Koyoharu Gotoge. Ora, in vista dell’episodio 7, il penultimo della stagione, sono stati rivelati il primo sguardo e i dettagli dell’episodio.

Finora, l’arco dell’allenamento degli Hashira è stato il più breve da adattare, ma ha offerto un alto valore di intrattenimento. Nel corso della stagione, Tanjiro e i suoi amici hanno cercato di padroneggiare varie abilità allenandosi con gli abili membri dell’Hashira. L’episodio 7 vedrà Tanjiro Kamado imparare ai piedi del più forte di tutti, il misterioso Gyomei Himejima. L’episodio 7, intitolato Stone Hashira Gyomei Himejima, sarà trasmesso domenica prossima. I dettagli e la sinossi dell’episodio rivelano: “Tanjiro, bloccato nella sfida di Himejima, riesce a spostare la roccia grazie ai consigli di Genya, che incontra di nuovo per caso. Ora che Tanjiro ha preso piede, riuscirà a superare l’allenamento di Himejima?“.

La stagione dell’arco di addestramento di Hashira si conclude con episodi estesi

Come già anticipato, la quarta stagione di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba è stata breve, con soli otto episodi. Tuttavia, per compensare questa mancanza, gli ultimi due episodi avranno una durata maggiore. È stato annunciato che il prossimo episodio della serie anime durerà 40 minuti in totale, mentre il finale di stagione concluderà il tutto con una durata di un’ora. Se si considerano i tempi prolungati e si fa un confronto con le stagioni precedenti, si arriva a circa 10 episodi per la stagione dell’Hashira Training Arc.

La serie anime, Demon Slayer, è basata su una delle serie manga più vendute in Giappone. Il manga (e la serie) è ambientato nel periodo Taisho in Giappone e segue un giovane ragazzo che vende carbone, Tanjiro, che trova la sua famiglia massacrata da un demone. Ad aggravare ulteriormente la sua sofferenza, la sorella minore Nezuko, l’unica sopravvissuta all’assalto, è stata trasformata lei stessa in un demone. Sebbene devastato da questa triste realtà, Tanjiro decide di diventare un “cacciatore di demoni” per poter riportare la sorella in un essere umano e ottenere la sua vendetta uccidendo il demone che ha massacrato la sua famiglia. Il cast di Demon Slayer comprende Natsuki Hanae nel ruolo di Tanjiro Kamado, Akari Kitô nel ruolo di Nezuko, Toshihiko Seki nel ruolo di Muzan Kibutsuji, Hiro Skimono nel ruolo di Zenitsu e Yoshitsugu Matsuoka nel ruolo di Inosuke.

L’esorcista: il film di Mike Flanagan ha una data d’uscita

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L’esorcista: il film di Mike Flanagan ha una data d’uscita

È stato reso noto quando il nuovo film di Mike Flanagan (La caduta della casa degli Usher, Doctor Sleep) su L’esorcista farà il suo debutto nelle sale. Martedì la Universal ha infatti confermato che il nuovo capitolo del franchise uscirà il 13 marzo 2026. Il progetto ha vissuto una rapida accelerazione dopo essere stato annunciato solo il mese scorso, ed è destinato a continuare la collaborazione tra Universal e Blumhouse sul franchise de L’esorcista, che ha già incluso il film del 2023 L’esorcista – Il credente. Il nuovo film, attualmente senza titolo, sarà prodotto da Flanagan, Trevor Macy e John Scherer.

Mike Flanagan sul set di MIDNIGHT MASS
Mike Flanagan sul set di MIDNIGHT MASS. EIKE SCHROTER/NETFLIX © 2021

L’esorcista: qual è il futuro del franchise?

Interpretato da Leslie Odom Jr. e dalla veterana del franchise Ellen Burstyn, il lancio della trilogia L’esorcista – Il credente (qui la recensione) è stato al di sotto delle aspettative quando ha esordito con un modesto incasso di 26,4 milioni di dollari in patria lo scorso ottobre, per poi incassare 65,5 milioni di dollari negli Stati Uniti/Canada e 136,2 milioni di dollari in tutto il mondo. Originariamente previsto per il 18 aprile 2025, il sequel L’esorcista: L’Ingannatore è stato da prima rimandato, mentre ora sembra essere stato del tutto accantonato.

Il franchise continuerà però con il nuovo film di Flanagan, su cui si attendono ora maggiori informazioni. “L’Esorcista è una delle ragioni per cui sono diventato regista ed è un onore avere la possibilità di provare qualcosa di fresco, audace e terrificante all’interno del suo universo”, ha dichiarato Flanagan parlando di questo nuovo progetto. “Riunirmi con i miei amici della Blumhouse, con i quali ho realizzato alcuni dei miei lavori preferiti, rende tutto questo ancora più eccitante”.

Mike Flanagan, tra Stephen King e Netflix

Reduce dall’adattamento di Stephen King, The Life of Chuck, interpretato da Tom Hiddleston e Mark Hamill, Flanagan è anche noto per aver realizzato per Netflix le miniserie La caduta della casa degli Usher, ispirata ai racconti di Edgar Allen Poe, ma anche The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor e The Midnight Club. È poi noto anche per aver diretto i film Doctor SleepIl gioco di Gerald (anch’essi tratti da opere di King) e Ouija: Le origini del male e Oculus. Da tempo Flanagan sogna di realizzare una serie sui romanzi di La Torre Nera, sempre di King.

The Acolyte: tutti gli Easter Eggs dell’episodio 4

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The Acolyte: tutti gli Easter Eggs dell’episodio 4

The Acolyte, l’ultima serie di Star Wars, ci porta all’epoca dell’Alta Repubblica per la prima volta in live-action. Dopo l’episodio flashback della scorsa settimana, che ha approfondito le storie di una giovane Osha (Lauren Brady) e di Mae (Leah Brady), il quarto episodio di The Acolyte torna al “giorno d’oggi” e ci riporta con Osha e Mae (entrambe interpretate da Amandla Stenberg) mentre si avvicinano a un vero e proprio ricongiungimento. Mae, che finora si credeva morta, è al servizio di una specie di maestro oscuro che le ha ordinato di uccidere un Jedi senza armi per completare il suo addestramento.

Ha ucciso con successo due dei quattro soggetti della sua ricerca: la Maestra Indara (Carrie-Anne Moss) e il Maestro Torbin (Dean-Charles Chapman), nessuno dei quali ha raggiunto gli standard del suo maestro. Ora Mae dà la caccia al Maestro Jedi Wookiee Kelnacca (Joonas Suotamo), mentre il Maestro Sol (Lee Jung-jae), l’ultimo della sua lista di obiettivi, e una ventina di Jedi cercano di intercettarla prima che arrivi al Maestro Kelnacca. The Acolyte, creato da Leslye Headland, compie uno dei più grandi salti temporali di qualsiasi altro film di Star Wars, quindi le Easter Eggs potrebbero essere più difficili da individuare, ma questo le rende ancora più eccitanti da trovare.

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Il maestro Kelnacca e un’arma Wookiee familiare

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Quando visitiamo il Maestro Kelnacca nella sua capanna sul pianeta giungla Khofar, è evidente che ha scelto una vita di solitudine dopo il disastro su Brendock. Proprio come il voto di meditazione silenziosa del Maestro Torbin, il ritiro di Kelnacca porta con sé un senso di autopunizione e di rimpianto (di cui vedremo più avanti). Nella sua capanna nascosta, tuttavia, si intravede qualcosa che sarà familiare a tutti i fan degli Wookiee. Accanto a Kelnacca c’è un bowcaster, l’iconica arma scelta da molti membri della sua specie, tra cui l’esercito Wookiee di Kashyyyk nei prequel e, naturalmente, Chewbacca.

I simboli delle streghe di Brendock a Khofar

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A ulteriore conferma dell’idea che il Maestro Kelnacca nutre un profondo rimpianto per gli eventi di Brendock, nella sua capanna su Khofar si possono vedere immagini della congrega di Brendock. I cerchi, le spirali e le curve punteggiate, che compaiono in tutto Brendock, sono stati ricreati sulle pareti della capanna di Kelnacca. I simboli, che molte delle streghe portavano come tatuaggi, sembrano essere rimasti impressi nella mente di Kelnacca. Il rimpianto che incombe sui Jedi, un sentimento di cui il Maestro Torbin ha dato prova quando ha posto volontariamente fine alla propria vita, esiste anche in Kelnacca. Inoltre, il Maestro Sol ha accennato a condividere un sentimento simile e in questo episodio lo dice apertamente quando convince Osha a unirsi a loro nella missione per trovare Mae.

Ki-Adi-Mundi fa un sorprendente cameo in Star Wars

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Mentre i Jedi stanno discutendo su come gestire l’inseguimento omicida di Mae, fa la sua comparsa un volto immediatamente riconoscibile della trilogia prequel. Sì, è il Maestro Jedi Ki-Adi-Mundi. Sebbene in tutti e tre i prequel sia stato interpretato da Silas Carson e in The Acolyte da Derek Arnold, i titoli di coda dell’episodio confermano che si tratta proprio di Ki-Adi-Mundi. Con un’arcata sopraccigliare notevolmente pronunciata e la caratteristica testa alta, Ki-Adi-Mundi appartiene alla specie Cerean e, fino ad ora, non avevamo idea che la sua specie potesse vivere così a lungo. Considerando che fa parte del Consiglio Jedi nei prequel e che morirà solo dopo l’esecuzione dell’Ordine 66 ne La vendetta dei Sith, Ki-Adi-Mundi è uno dei personaggi più longevi di Star Wars.

Il piano del Maestro Rwoh per tenere all’oscuro l’Alto Consiglio Jedi

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La Maestra Vernestra Rwoh (interpretata da Rebecca Henderson, che si dà il caso sia sposata con la showrunner Leslye Headland, il che rende la sua apparizione un simpatico Easter egg) ordina ai Jedi sotto il suo comando di mantenere il segreto sulla questione di Mae. Se dovessero includere l’Alto Consiglio Jedi nella loro operazione, sarebbero obbligati a informare il Senato, il che, considerando che due Jedi sono già stati uccisi e che la caccia ad altri continua, potrebbe scatenare il panico di massa. A parte il fatto che si tratta di una mossa sorprendente per un Maestro Jedi che finora è sembrato devoto alla tradizione, ecco cosa rende la cosa interessante: con Ki-Adi-Mundi presente per questa istruzione, potrebbe cambiare completamente la sua storia nei prequel.

I Sith sono estinti da un millennio“, dice Ki-Adi-Mundi al Consiglio. Il Maestro Mace Windu (Samuel L. Jackson) fa eco a questo concetto, aggiungendo: “Non credo che i Sith possano essere tornati senza che noi lo sappiamo”. Quindi, questo potrebbe significare una delle tre cose. Uno, potrebbe essere un indizio che indica che il misterioso maestro di Mae non è, in realtà, un Sith. Due: se è un Signore dei Sith, Ki-Adi-Mundi potrebbe ancora, un secolo dopo, cercare di nascondere l’esistenza dei Sith all’Alto Consiglio. Tre, questo potrebbe essere un buco di trama trascurato, rendendo frustrante la rottura del canone. Il tempo ce lo dirà.

Un Kel Dor Jedi della specie del Maestro Plo Koon

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Si tratta di un momento da non perdere, ma vale la pena di notarlo, soprattutto dopo il cameo confermato di Ki-Adi-Mundi. Uno dei Jedi che partecipano all’inseguimento di Mae è della specie Kel Dor, a cui appartiene il Maestro Jedi Plo Koon. Ma è proprio Plo Koon? È uno dei preferiti di molti fan, ma, mi dispiace, non è lui. L’account ufficiale di Star Wars su X (ex Twitter) ha confermato nella tarda serata di martedì che il Kel Dor in The Acolyte si chiama Ithia Paan.

Gli elmetti dei Sith hanno un’estetica simile

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Sappiamo ancora poco del misterioso maestro di Mae. Sappiamo che è intelligente e pieno di risorse, avendo rintracciato Kelnacca senza una guida. Sappiamo che è immensamente potente, in grado di levitare minacciosamente e di spingere con la Forza un intero gruppo di Maestri Jedi con facilità. Infine, sappiamo che opera in modo simile a un maestro/apprendista, come i Sith, ma è un Signore dei Sith?

La serie potrebbe rivelare presto la risposta, ma uno sguardo ravvicinato al personaggio offerto nell’ultimo episodio aggiunge un altro indizio. Il suo elmo nero, caratterizzato da dettagli sulla parte anteriore che ricordano un sorriso sinistro, ha una notevole somiglianza con quello di importanti Signori dei Sith. La parte posteriore dell’elmo, che scende verso il collo prima di allargarsi, si ispira agli elmi di Darth Vader e Kylo Ren.

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The Boys: lo showrunner conferma che la serie finirà in modo diverso dal fumetto

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Fin dal primo episodio di The Boys è apparso chiaro che la serie non sarebbe stata un adattamento diretto del controverso fumetto di Garth Ennis e, man mano che lo show procedeva, abbiamo iniziato a vedere deviazioni più significative dal materiale di partenza. Uno dei cambiamenti più importanti riguarda il membro silenzioso dei Sette, Black Noir. Verso la fine del fumetto, si scopre che questo personaggio è sempre stato un clone di Homelander, responsabile di aver commesso i crimini più efferati del leader dei Sette. In un’intervista a Variety, allo showrunner Eric Kripke ha chiesto se avesse mai pensato di attenersi ai fumetti per questa particolare svolta.

No, e non mi dispiace dirlo. Nei fumetti è un clone di Homelander per tutto il tempo e in realtà è lui a fare tutte queste cose orribili. E di nuovo, è un colpo di scena incredibile. Ma è come dire: “Aspetta, il cattivo che ho seguito non è davvero il cattivo“. E il chilometraggio varia, e sono sicuro che i fan sono arrabbiati perché non sto andando in quella direzione, ma per me non è stato altrettanto soddisfacente. Se devo seguire questo cattivo, voglio che sia lui il cattivo. Quindi non mi è mai piaciuta l’idea del clone“.

Kripke ha poi aggiunto: “Inoltre, la clonazione mi sembra troppo – sembrerò sciocco – ma la clonazione è troppo magica per lo show. Cerchiamo di dire che i supereroi sono l’unica banana scivolosa, e che tutto il resto cerchiamo di renderlo il più concreto possibile“. Come saprà chi lo ha letto, il fumetto di The Boys non dà un lieto fine a molti dei personaggi principali, ma lo show ha per ora dimostrato di essere un po’ meno spietato e più empatico nei confronti del suo eterogeneo equipaggio.

Certo, con un’intera stagione ancora in corso e una quinta ancora da realizzare tutto può ancora succedere e il caos può essere scatenato, ma Kripke sembra rassicurare i fan quando dice: “Ci sono cose nel fumetto che non potremmo fare anche se volessimo. Penso che ci siano dei colpi di scena scioccanti nel fumetto, ma vorrei che fossero un po’ più soddisfacenti dal punto di vista emotivo. E quindi il finale che ho in mente è, certamente come elementi, ispirato a quello. Ma non è il finale del fumetto“.

Una scena dalla quarta stagione di The Boys

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

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Rosario Dawson criptica sulla seconda stagione di Ahsoka

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Rosario Dawson criptica sulla seconda stagione di Ahsoka

Alla FanExpo di Boston Collider ha incontrato Rosario Dawson, l’attrice che interpreta Ahsoka Tano, per una conversazione approfondita sulla serie di successo Ahsoka e su ciò che i fan possono aspettarsi in futuro. Mentre la prima stagione ha lasciato il pubblico con un mix di conclusioni entusiasmanti e stuzzicanti cliffhanger, la Dawson ha fornito alcuni spunti intriganti, anche se le specifiche sulla seconda stagione rimangono ancora segrete.

Rosario Dawson ha rivelato che, nonostante le sue insistenti domande, il creatore della serie Dave Filoni non ha confermato alcuna data specifica per i nuovi episodi. Quando le è stato chiesto direttamente quando sarebbero iniziate le riprese della seconda stagione, la Dawson ha risposto:

Sapete cosa c’è di così incasinato in questo, è la domanda che gli ho fatto più spesso, e questa è la cosa su cui non è stato disponibile. Mi ha raccontato un sacco di altri dettagli che trovereste molto succosi e che non posso ripetere, ma che mi hanno stuzzicato molto. Devo dire che è stato proprio quando abbiamo fatto questo panel con Hayden Christensen e Natasha Liu Bordizzo a Los Angeles e lui ha detto: “Non me lo aspettavo”, e ha iniziato a parlare. Diceva tutte queste cose e c’era una guardia di sicurezza poco distante da noi e io pensavo: “Se sa leggere le labbra, siamo nei guai”. Ma posso dirvi che ho chiesto un milione di volte quando avremmo girato e all’improvviso è stata l’unica cosa che non ha sentito“.

Collider ha fatto notare che Filoni ha l’opportunità di seguire diverse direzioni creative, sottolineando che se Filoni lo sta scrivendo, ci sono buone probabilità che venga realizzato. Dawson ha riconosciuto questo fatto, aggiungendo: “Voglio dire, è stato più o meno annunciato. L’hanno già detto. Quindi è quello che sta succedendo. Non ho altri dettagli“.

Rosario Dawson ha amato il suo viaggio nel ruolo di Ahsoka Tano

Ahsoka

Riflettendo sul suo percorso nei panni di Ahsoka, Rosario Dawson ha ricordato con affetto diverse scene ed episodi memorabili, in particolare quelli che coinvolgono l’amico di lunga data Hayden Christensen. La storia del duo risale agli anni dell’adolescenza, aggiungendo un tocco di nostalgia personale alle loro interazioni sullo schermo.

Conosco Hayden da quando eravamo adolescenti. Quest’anno sono passati 30 anni da quando abbiamo girato Kids e l’anno prossimo sarà il 30° anniversario dell’uscita del film. L’ho conosciuto a lezione di recitazione quell’estate, quando Kids era nelle sale. Poi, qualche anno dopo, ha avuto Anakin e abbiamo fatto un film insieme qualche anno dopo. Quindi ci sono queste immagini di cui Dave parla, che gli hanno fatto perdere la testa vedendoci da giovani, conoscendoci. Quindi fare queste scene con lui…”

La Dawson ha anche ricordato l’esperienza surreale di registrare allo Skywalker Ranch per un progetto precedente, prima di partecipare a Star Wars, e di lavorare al fianco di leggende come Mark Hamill, che è apparso in The Book of Boba Fett come una versione invecchiata di Luke Skywalker, accanto alla Ahsoka della Dawson .

Abbiamo registrato Rent, abbiamo registrato tutte le canzoni, allo Skywalker Ranch“, ha rivelato Dawson . “Quindi ho avuto questa strana storia dei ‘gradi di separazione’ con Star Wars per tanto tempo. Ma non me lo sognavo nemmeno. Non era nemmeno qualcosa che si potesse immaginare. Ho solo pensato che fosse fantastico che, in qualche modo, quello che facevo per vivere mi avvicinasse a qualcosa di così straordinario“.

La Dawson ha proseguito condividendo alcuni momenti magici sul set e i punti salienti della sua interpretazione di Ahsoka.

Quindi essere in quelle scene con lui… si vede che c’è un video, mi hanno messo sotto torchio, in cui mi sono spaventato a lavorare con Mark Hamill, e io ho detto: ‘Ho capito, Plo Koon dovrebbe essere morto. Non aveva senso, ma hanno scritto Plo Koon”. Allora ho pensato: “Lo prenderò per quello che è, forse hanno capito qualcosa, è un fantasma della Forza. Non capisco cosa stia succedendo”. E poi lui è lì, e da allora ho fatto un altro paio di cose con lui. Quindi l’ho interpretato in modo un po’ più freddo.

Di recente abbiamo fatto una lettura di Fright Night e una di It’s a Wonderful Life e lui fa questa piccola risata burlona, e noi impazziamo, ci sciogliamo, ed è fantastico. Ma è stato semplicemente magico. Riuscire a dare un nome a Grogu, fare la Forza, credo per la prima volta, farlo con la pietra, e il modo in cui l’hanno fatto accadere è stato incredibile. Tutto questo. Mi fa impazzire. Ogni secondo di ogni giorno è magico“.

Mentre i fan attendono con ansia notizie ufficiali sul prossimo capitolo della storia di Ahsoka, l’entusiasmo di Rosario Dawson offre una promessa confortante al fandom: la Forza rimane forte in questa serie e le avventure di Ahsoka Tano sono tutt’altro che finite. Restate sintonizzati su Cinefilos.it per saperne di più.

Mad Max: Tom Hardy offre una deludente risposta sul suo ritorno

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Mad Max: Tom Hardy offre una deludente risposta sul suo ritorno

Sono passati quasi 10 anni da quando Mad Max: Fury Road è uscito nelle sale e, mentre negli anni successivi all’uscita del film si è parlato di ulteriori film successivi dedicato a Max Rockatansky, la star di quel film, Tom Hardy, ha ora un aggiornamento schietto – e deludente – sul suo eventuale ritorno al franchise. In un’intervista rilasciata a Forbes, ad Hardy è infatti stato chiesto del film di cui si vociferava e l’attore ha detto che: “Non credo che accadrà“.

L’idea di un nuovo film di Mad Max che segua la storia di Max è qualcosa di cui il regista George Miller ha parlato in passato. Nel 2019, Miller aveva dichiarato di non aver chiuso con il franchise e, nel 2022, ha anche detto che c’era un’altra storia in lavorazione, anche se in quel momento non era “completamente evoluta“. Il film successivo del franchise di Mad Max è stato Furiosa: A Mad Max Saga (qui la recensione), un film che raccontava le origini di Furiosa, personaggio interpretato da Charlize Theron in Mad Max: Fury Road.

Dopo l’uscita del film, Miller ha confermato di avere un’altra idea per un prequel di Fury Road a cui sta lavorando, un film che seguirà Max nelle sue avventure successivamente a quanto accaduto nel film del 2015, anche se a questo punto non è chiaro se Hardy riprenderà il ruolo di Max. Il deludente risultato al box office di Furiosa: A Mad Max Saga, però, potrebbe aver reso incerta la realizzazione di un ulteriore capitolo, su cui al momento restano molti dubbi, come sottolinea anche lo stesso Tom Hardy.

Mad Max Fury Road cast
Tom Hardy e Charlize Theron in Mad Max: Fury Road

Furiosa: A Mad Max Saga, tutto quello che c’è da sapere sul film

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Il nuovo film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa: A Mad Max Saga è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre Anya Taylor-Joy , nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Il film è nelle sale dal 23 maggio 2024.

Superman: nuove foto dal set mostrano un riferimento a Robin e il classico logo del Daily Planet

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Cleveland si sta trasformando nella Metropolis del DCU per il Superman diretto da James Gunn e, con l’individuazione dell’edificio del Daily Planet, speriamo che le future foto del set mostrino finalmente il cast del film in azione. Ci aspettiamo di vedere personaggi come Clark Kent, Lois Lane e Jimmy Olsen. In ogni caso, i fan hanno condiviso altre foto della città che includono alcuni importanti easter eggs.

Per cominciare, vediamo che il logo del Daily Planet sarà fedele ai fumetti. Come molti fan hanno sottolineato sui social media, questo è un grande miglioramento rispetto al generico edificio per uffici presente nel DCEU. Un punto ancora più interessante è però un bar chiamato “The Wounded Duck”. Nei fumetti, la versione Terra-2 di Tim Drake ha aperto un locale con lo stesso nome, lasciando molti fan convinti che il suo Robin debba far parte del DCU.

È certamente possibile, dato che The Brave and the Bold introdurrà la Bat-Family; tuttavia, ciò significa anche che Bruce Wayne avrà fatto coppia con Dick Grayson, Jason Todd e Tim prima di incontrare suo figlio Damian. Come la caffetteria Jitters, anch’essa avvistata a Cleveland/Metropolis, scommettiamo che questo sia poco più di un Easter Egg, ma non si sa mai. Per il momento, queste nuove immagini – che si possono vedere qui di seguito – offrono indizi e teorie su ciò che ci si può aspettare dal film.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Il Gladiatore II anticipa l’uscita nelle sale europee

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Il Gladiatore II anticipa l’uscita nelle sale europee

I fan internazionali che attendono di vedere sul grande schermo Il Gladiatore II di Ridley Scott avranno la possibilità di farlo con un po’ di anticipo rispetto agli abitanti del Nord America. L’atteso sequel arriverà nelle sale il 15 novembre in tutto il mondo, mentre i fan di Stati Uniti e Canada dovranno aspettare fino al 22 novembre. Il sequel ha come nuovo protagonista Paul Mescal, che interpreta la versione adulta di Lucius, il giovane nipote di Commodo (interpretato da Joaquin Phoenix nel film originale).

Paul Mescal, che ha raggiunto la notorietà grazie al suo ruolo in Normal People, ha ammesso che entrare nel ruolo e raccogliere l’eredità del Gladiatore è una sfida scoraggiante. “Sono molto emozionato, ma è difficile allontanarsi un po’ dall’eredità del film“, ha dichiarato Paul Mescal a Esquire lo scorso anno. “Penso che sia davvero ben scritto e che renda omaggio al primo, ma è qualcosa in cui penso di poter entrare e fare comodamente da solo”.

Oltre a Paul Mescal, il cast de Il Gladiatore 2 comprende anche Denzel Washington, che si è unito al cast nel ruolo di un ex schiavo, poi trasformato in un ricco mercante. Connie Nielsen e Derek Jacobi riprendono i loro ruoli rispettivamente di Lucilla e del senatore Gracco. Inoltre, Joseph Quinn interpreterà l’imperatore Caracalla e Pedro Pascal vestirà i panni di un ex comandante militare che, in seguito a un incidente in cui disobbedisce a ordini diretti, è costretto a combattere come gladiatore, insieme a May Calamawy di Moon Knight, che ha firmato anche lui.

Cosa raccontava Il gladiatore?

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Il Gladiatore è uscito nel 2000 ed è diventato subito un successo sia di critica che commerciale. Il film ha ottenuto un notevole incasso al botteghino, con oltre 460 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è stato anche molto apprezzato nel circuito dei premi, vincendo cinque Academy Awards, tra cui quello per il miglior film e quello per il miglior attore per Russell Crowe, su un totale di dodici nomination. Crowe, da parte sua, non è molto entusiasta della realizzazione del film, come ha dichiarato la scorsa settimana.

“Sono leggermente a disagio per il fatto che ne stiano facendo un altro – perché, ovviamente, sono morto e non ho voce in capitolo su ciò che viene fatto”, ha ammesso Crowe. “Un paio di cose che ho sentito dire mi fanno pensare: ‘No, no, no, non rientra nel percorso morale di quel particolare personaggio’. Ma non posso dire nulla, non è il mio posto, sono sotto terra. Quindi vedremo come sarà“.

Il Gladiatore II arriverà nelle sale il 15 novembre a livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.

Your Friendly Neighborhood Spider-Man: Charlie Cox rivela quando ha registrato le sue battute

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Quando Your Friendly Neighborhood Spider-Man fu annunciato per la prima volta dai Marvel Studios/Marvel Animation nel 2022, forse la notizia più importante fu l’aggiunta di Charlie Cox al cast nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. L’attore aveva fatto il suo debutto nel MCU solo pochi mesi prima in Spider-Man: No Way Home, rendendo la notizia dell’ingresso di Cox nella serie uno dei punti di maggiore interesse del Comic-Con.

Parlando al Fan Expo di Boston lo scorso fine settimana, Cox – che riprenderà il ruolo di Murdock in Daredevil: Born Again – ha rivelato quanto tempo fa ha registrato le sue battute per lo show e ha confermato di non aver ancora visto nulla di più del progetto rispetto al Comic-Con di quasi due anni fa.  “Sono andato in studio e ho fatto un po’ di doppiaggio per quello molto tempo fa. Anni fa, durante le riprese di She-Hulk, quindi credo che fosse il 2021“, ha detto Cox ai fan.

Ho visto solo un paio di scene che ho doppiato. E non ho nemmeno visto le scene, ho solo visto i primi disegni. È tutto quello che so. Non ho visto altro, non ho idea di quale sia la storia, ma è forte“, ha aggiunto l’attore. “È bello che Daredevil ne faccia parte. Sono entusiasta“. Stando a quanto rivelato da Charlie Cox, le battute sarebbero state registrate quando i lavori su Your Friendly Neighborhood Spider-Man erano ancora all’inizio ma è ora possibile che questi siano giunti a nuove fasi e che prossimamente si potrà avere qualche maggior dettagli su quest’attesa serie animata.

Charlie Cox Daredevil
Charlie Cox è Daredevil nell’omonima serie TV

Tutto quello che sappiamo su Your Friendly Neighborhood Spider-Man

Your Friendly Neighborhood Spider-Man è una serie animata che segue Peter Parker nel suo percorso per diventare lo Spider-Man del MCU, con un viaggio mai visto prima e uno stile che celebra le prime radici fumettistiche del personaggio. Tra i membri del cast si vocifera che Hudson Thames sarà Peter Parker, Eugene Byrd darà voce a Lonnie Lincoln, mentre Grace Song sarà Nico Minoru e Hugh Dancy sarà Otto Octavius. Kari Wahlgren interpreterà Zia May, mentre Zeno Robinson darà voce a Harry Osborn.

Segue lo schema che si vede in [Captain America:] Civil War“, ha detto in precedenza Brad Winderbaum, dirigente della Marvel Animation, a proposito della serie. “Fino a Peter che prende il lettore Blu-ray rotto dalla spazzatura ed entra nel suo dipartimento per il famoso momento in cui Tony Stark lo sta aspettando per offrirgli lo stage di Stark e portarlo a Berlino“.

Ma a causa di cose che accadono nel Multiverso… a causa di nuovi eventi casuali, non è Tony Stark ad aspettarlo lì. È Norman Osborn e questo manda la sua vita in una traiettoria inaspettata che lo fa scontrare con molti personaggi inaspettati dell’universo Marvel“. Al momento, non è noto quando la serie verrà resa disponibile.

NOSFERATU: il primo trailer del remake di Robert Eggers esce questo weekend!

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I fan dell’horror si sono chiesti quando avrebbero potuto affondare i denti nel tanto atteso primo trailer del remake di Nosferatu di Robert Eggers da quando è stato presentato al CinemaCon in aprile, e finalmente abbiamo un aggiornamento su quando potremo vederlo di persona.

La buona notizia è che il trailer uscirà questo fine settimana. Si dice che il primo trailer di Nosferatu sarà proiettato prima di The Bikeriders di Focus Features quando arriverà nelle sale questo venerdì. È possibile che il teaser venga rilasciato online poco dopo (lo studio sarebbe intelligente a farlo, a meno che non voglia che le versioni trapelino su Internet), ma siamo ancora in attesa di un aggiornamento ufficiale.

Se si tratta dello stesso trailer (o di un trailer simile) a quello che ha debuttato al CinemaCon, la descrizione che segue vi darà un’idea di cosa aspettarvi. Il filmato inizia con la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp che prega a lume di candela. “Vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo.

Da lì, vediamo inquadrature lunatiche di strade invernali illuminate da lampioni, topi che sgusciano sui ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno pronti e, poiché non sarebbe un film di vampiri senza di essi, un sacco di sangue che sgorga.

Il nobile non-morto di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede solo brevemente mentre si china per prosciugare una sfortunata vittima, ma si dice che sia uno spettacolo agghiacciante da vedere. Di seguito potete vedere alcune reazioni dopo aver visto il contributo video al CinemaCon:

 

 

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Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

Thunderbolts*: Julia Louis-Dreyfus conferma che il film Marvel ha terminato le riprese

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Julia Louis-Dreyfus ha confermato che le riprese di Thunderbolts* sono terminate. L’anno prossimo i fan della Marvel conosceranno dunque una nuova super-squadra, meno in stile Avengers e più Suicide Squad. Invece di eroi iconici come Capitan America, Iron Man, Thor o Hulk, Thunderbolts* presenta una squadra composta principalmente da super-soldati. Il personaggio che li riunisce è Valentina Allegra de Fontaine, interpretata proprio da Julia Louis-Dreyfus.

L’attrice è apparsa in diversi progetti Marvel nel corso degli anni, ma dovrebbe avere un ruolo più importante in Thunderbolts* come “nuova versione” di Nick Fury. Mentre aspettiamo l’uscita di Thunderbolts* nel 2025, sappiamo ora che le riprese sono state completate. Intervenendo al podcast Happy Sad Confused, Julia Louis-Dreyfus ha dichiarato che queste si sono concluse “la scorsa settimana, dove ho girato per un bel po’“.  Ha anche raccontato di aver incontrato i dirigenti Marvel Kevin Feige e Louis D’Esposito, grandi fan di Seinfeld e Veep.

Mentre si parlava di questi show, è emerso l’argomento dell’ingresso della Louis-Dreyfus nel Marvel Cinematic Universe. L’attrice ha aggiunto che ciò che le piace di più di Valentina Allegra de Fontaine è che è misteriosa, non si sa se è buona o cattiva, e che è una burattinaia che viene inserita in progetti qua e là, e Thunderbolts* è il suo ruolo più importante. Non resta a questo punto che attendere di poter vedere qualche primo materiale promozionale del film, come immagini ufficiali o un teaser.

MCU Julia Louis-Dreyfus
Julia Louis-Dreyfus nel ruolo di Valentina Allegra de Fontaine

Tutto quello che sappiamo su Thunderbolts*

Durante il panel dei Marvel Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios  Kevin Feige  ha svelato il cast del prossimo film Thunderbolts*, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Harrison Ford – ammesso che sia ancora presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Thunderbolts* è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025. Il film sarà diretto da Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.

LEGGI ANCHE: THUNDERBOLTS*: 7 indiscrezioni e spoiler da conoscere sul possibile film Marvel sui Dark Avengers

WOLVERINE: Taron Egerton è il favorito per sostituire Hugh Jackman nel ruolo di Logan

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Hugh Jackman si è “ritirato” dal ruolo di Wolverine dopo Logan di James Mangold, ma l’attore è stato convinto a riprendere il ruolo per un team-up con il Merc with a Mouth di Ryan Reynolds in Deadpool & Wolverine del mese prossimo.

Non sappiamo se Hugh Jackman continuerà a vestire i panni dell’iconico mutante artigliato anche dopo il trequel vietato ai minori, ma si vocifera che tornerà almeno per un altro film (probabilmente Avengers: Secret Wars). È sempre possibile che l’attore australiano continui a vestire i panni del Wolverine del MCU, ma è più probabile che il ruolo venga affidato a un attore più giovane.

Non siamo sicuri che i Marvel Studios abbiano in mente qualcuno, ma diversi attori sono emersi come i preferiti dai fan, tra cui la star di Kingsman e Rocket Man Taron Egerton, che è anche l’attuale favorito dai bookies.

Ecco l’elenco completo con le quote delle scommesse, secondo Sportscasting

  • Taron Egerton +200
  • Tom Hardy +300
  • Scott Eastwood +500
  • Henry Cavill +800
  • Jeremy Allen White +800
  • Charlie Hunman +900
  • Jamie Dornan +1000
  • Zac Efron +1600
  • Daniel Radcliffe +2000

Questo non significa che Taron Egerton o gli altri elencati siano o saranno mai in trattativa per il ruolo, naturalmente, ma è certamente un’interessante visione di quali attori gli allibratori pensano che emergeranno come principali contendenti per interpretare Wolverine.

Ecco cosa potrebbe dire Taron Egerton, che potrebbe vestire i panni di Logan, in un’intervista del 2023. “Non sarò io a interpretare Wolverine. Non ci sono segnali che indichino che sia così. E non so se… forse sto arrivando al punto in cui non è più quello che voglio. Non lo so… Non direi mai, e adoro quei film. Mi sono davvero divertito a guardarli negli ultimi 10, 15 anni. Ma se… Sai, forse non sono più la cosa giusta per me. Penso che forse ho superato il punto in cui mi sembrava la cosa giusta [per la mia carriera]“.

The Witcher: foto dal set della quarta stagione mostrano per la prima volta il Regis di Laurence Fishburne

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Oggi sono state diffuse online nuove foto e filmati dal set della quarta stagione di The Witcher, che mostrano per la prima volta la star di Matrix Laurence Fishburne nei panni di Regis, un personaggio molto amato nei libri e nei giochi.

Introdotto nel romanzo Battesimo di fuoco di Andrzej Sapkowski, Regis è descritto come un barbiere-chirurgo esperto del mondo con un passato misterioso che si unisce a Geralt nel suo viaggio nella quarta stagione.

In base a quanto vediamo qui sotto, questa interpretazione del personaggio è fedele a come è stato descritto sulla pagina e a come è stato ritratto nella serie di videogiochi di successo di CD Projekt Red.

Redanian Intelligence ha fatto delle ricerche e ritiene che Regis si unisca a un gruppo noto come “The Hansa” o “Geralt’s Hansa”, un gruppo di guerrieri che sarà guidato dal Geralt di Rivia di Liam Hemsworth. Sembra che Netflix stesse girando la scena più iconica di Regis, in cui la sua vera natura viene rivelata in un campeggio dove una donna viene accusata di stregoneria.

Sono molto emozionato di unirmi al cast e non vedo l’ora di esplorare il meraviglioso mondo di The Witcher“, ha dichiarato Laurence Fishburne dopo essere salito a bordo di The Witcher.

Di seguito potete vedere le nuove foto dal set della quarta stagione di The Witcher.

Cosa c’è da sapere sulla quarta stagione di The Witcher

L’attore si unisce a Liam Hemsworth, Anya Chalotra, Freya Allan, Joey Batey, Sharlto Copley, James Purefoy e Danny Woodburn in quella che sarà la penultima stagione dello show (recentemente abbiamo saputo che la serie si concluderà con la quinta stagione).

Dopo gli scioccanti eventi che hanno sconvolto il Continente e che hanno chiuso la terza stagione, la nuova stagione segue Geralt, Yennefer e Ciri che si trovano a dover attraversare il Continente devastato dalla guerra e i suoi numerosi demoni, separati l’uno dall’altro. Se riusciranno ad abbracciare e guidare i gruppi di disadattati in cui si trovano, avranno la possibilità di sopravvivere al battesimo del fuoco e di ritrovarsi.

Come fan del Witcher, sono al settimo cielo per l’opportunità di interpretare Geralt di Rivia”, ha dichiarato Hemsworth poco dopo essere stato scelto come nuovo protagonista dello show. “Henry Cavill è stato un Geralt incredibile, e sono onorato che mi passi le redini e mi permetta di imbracciare le lame del Lupo Bianco per il prossimo capitolo della sua avventura“.

Henry, sono un tuo fan da anni e sono stato ispirato da ciò che hai portato a questo amato personaggio. Avrò anche degli stivali grandi da riempire, ma sono davvero entusiasta di entrare nel mondo di The Witcher“. Non abbiamo una data di debutto confermata, ma la serie The Witcher dovrebbe tornare su Netflix nel 2025.