Keanu Reeves ha accettato il Lance
Reddick Legacy Award inaugurale al 51° Saturn
Awards e ha parlato con la rivista People durante la
cerimonia, in occasione della quale ha rivelato di aver scritto una
volta una lettera all’attore,
scomparso lo scorso marzo, in cui attribuiva a Reddick il
merito di aver reso John Wick così popolare. I due
attori hanno recitato insieme in tutti e quattro i film del
franchise. Reddick è morto pochi giorni prima che John Wick: Capitolo 4 uscisse nelle sale a
livello nazionale.
“Aveva una tale passione e un
fuoco per la creatività, per il suo mestiere e per l’arte”, ha
detto Reeves del defunto attore. “Ho avuto la possibilità di
lavorare con lui su quattro film nel corso di otto anni. In quel
periodo abbiamo avuto modo di conoscerci meglio. Aveva anche una
tale grazia ed era divertente. Voglio dire, dal punto di vista
dell’umorismo.Una volta gli ho detto… Beh, in realtà gli
ho scritto una lettera e ho detto: ‘La gente ama John Wick perché
Caronte ama John Wick'”, ha continuato Reeves. “Poiché
quel personaggio amava John Wick, questo ha fatto sì che John Wick
venisse accettato. E quando ho avuto modo di recitare con lui, c’è
stato molto affetto.”
Reeves è il protagonista della serie
d’azione John Wick, ma Reddick ha interpretato il
ruolo chiave di supporto del personaggio di Caronte in tutti e
quattro i film, è il concierge del Continental Hotel di New York ed
è uno stretto alleato di John Wick. “I
personaggi si volevano molto bene, e fuori dallo schermo, anche noi
ce ne volevamo e ci siamo davvero divertiti a lavorare sui film di
‘John Wick’, sui nostri personaggi, a lavorare con Chad [Stahelski]
e su quella serie”, ha concluso Reeves. “È un progetto
irripetibile. Penso che lo sapesse. Lo sapevo. E ci è piaciuto
tantissimo lavorarci insieme”.
Dopo la morte di Reddick lo scorso
marzo, Reeves e il regista di John Wick: Capitolo 4, Chad
Stahelski, hanno affermato che il film è “dedicato
alla sua amorevole memoria”. Il film è attualmente nominato
per un premio SAG per la migliore interpretazione
di un ensemble di stuntman.
Netflix
non ha ancora rivelato molto su Squid
Game 2, ma ha confermato un
importante ampliamento del cast coreano. La seconda stagione vede
Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Wi Ha-jun e
Gong Yoo riprendere i loro ruoli di protagonisti e
antagonisti sopravvissuti al sanguinoso gioco di eliminazione.
La nuova storia “seguirà Gi-hun
mentre abbandona i suoi piani per andare negli Stati Uniti e inizia
un inseguimento”, hanno dichiarato da Netflix.
Le prime foto della seconda stagione mostravano il personaggio di
Gi-hyun interpretato da Lee con i capelli tinti di rosso.
La società ha confermato che anche
Hwang Dong-hyuk, che è diventato il primo asiatico
a vincere ai Primetime Emmy per la regia di una serie drammatica,
sarà confermato come regista, sceneggiatore e produttore e che la
produzione avverrà tramite Firstman Studio.
I nuovi membri del cast includono
Yim Si-wan (“L’avvocato”, “Dichiarazione di
emergenza”), Kang Ha-neul (“Dongju: Il ritratto di
un poeta”), Park Gyu-young (“Attacco alla stazione
di servizio”), Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun,
Kang Ae-sim (“Kim Ji-young: Born 1982”), Lee
David (“The Terror Live”), Choi Seung-hyun, Roh
Jae-won, Jo Yuri e Won Ji.
Per quanto riguarda la data di
uscita della serie, lo streamer è rimasto esasperantemente vago:
“Prima o poi nel 2024”, ha ribadito rivelando una vasta
lista di nuovi film, serie e reality show coreani.
La serie Squid Game
Squid
Game, racconta di un misterioso invito a partecipare
alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I
456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo
segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni
turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come
“Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è
il vero motivo della gara?
Squid
Game è diventata rapidamente una delle serie più viste
di Netflix in tutto il mondo. Ha ottenuto oltre 1,65 miliardi di
ore di visione ed è stata vista da più di 142 milioni di famiglie
nei primi 28 giorni. Oltre all’enorme audience, la serie ha
ottenuto premi prestigiosi come il Gotham Awards’ Breakthrough
Series, l’AFI Special Award e sei Primetime Emmy Awards.
Shannen Doherty,
visibilmente commossa, ha pubblicamente commentato le dichiarazioni
recenti di Alyssa Milano in merito al licenziamento di Doherty da
Streghe. Durante un
panel al quale ha presenziato insieme alle co-protagoniste di
Streghe, Holly Marie Combs e Rose
McGowan, al MegaCon Orlando, Doherty ha parlato delle
dichiarazioni che ha fatto nel suo podcast “Let’s Be Clear”, in cui
affermava che Alyssa Milano ha giocato un ruolo
ruolo fondamentale nel suo licenziamento dalla serie.
“Holly e io non siamo state
cattive nel podcast”, ha detto Doherty. “Abbiamo
semplicemente detto la verità perché è quello che conta davvero. Ma
volevamo provare a salvare voi, fan, da un dispiacere, per quanto
umanamente possibile”.
Shannen Doherty:
“Non si sta verificando alcun revisionismo”.
Doherty, che è in cura per un cancro
al seno al 4° stadio, ha continuato: “A questo punto della mia
vita con la mia diagnosi di salute – mi scuso se comincio a
piangere – mentre lotto contro una malattia orribile ogni giorno
della mia vita, è importante per me che la verità venga
effettivamente detta per combattere la narrativa su me stessa che
gli altri hanno portato avanti.” Doherty ha poi aggiunto: “Non
si sta verificando alcun revisionismo”.
Shannen Doherty era
un membro del cast originale di Streghe insieme a Milano e Combs,
ma il suo personaggio, Prue, è stato ucciso dopo tre stagioni e
sostituito da Paige di McGowan.
A dicembre, nel podcast “Let’s Be
Clear” di Doherty, lei e Combs hanno rivelato che Doherty era stata
licenziata a causa di un presunto ultimatum che la loro
co-protagonista Milano aveva dato ai produttori. Secondo Combs, il
produttore Jonathan Levin una volta le parlò di un
ultimatum. “Ha detto ‘Siamo fondamentalmente in una posizione
in cui è l’una o l’altra. Ci è stato detto [da Alyssa] che si
tratta di [Shannen] o di lei, e Alyssa ha minacciato di farci causa
per un ambiente di lavoro ostile,’” ha detto Combs,
aggiungendo che Milano “ha costruito un caso per se
stessa” utilizzando un mediatore per documentare ogni volta in
cui si è sentita a disagio sul set.
Dal canto suo Alyssa
Milano ha negato queste affermazioni sul licenziamento di
Doherty in un panel separato al MegaCon del 2 febbraio, dicendo:
“Sono molto triste che una serie che ha significato così tanto
per così tante persone sia stata offuscata da una tossicità che è
ancora presente a questo livello. Dopo tanto tempo, accade
ancora. Sono triste che le persone non riescano a
superarlo. E sono triste che non possiamo tutti semplicemente
celebrare il successo di uno spettacolo che ha significato così
tanto per tutti noi”.
Alyssa Milano ha
poi usato Instagram per aggiungere che “non avevo il potere di
far licenziare nessuno”. “È successo così tanto tempo fa che
qualsiasi racconto di queste storie da parte di qualcuno è solo
volontà di revisionismo storico”.
Diviso tra recitazione e musica,
Matteo Paolillo porta avanti queste due passioni
con grande successo. Da un lato si sta distinguendo grazie alla
serie Mare fuori, dall’altro ha invece inciso alcune
canzoni divenute grandissimi successi. Insieme ai suoi colleghi
della serie Rai, è ora uno dei giovani volti più ricercati del
momento, con un futuro ricco di progetti.
Ecco 10 cose che non sai di
Matteo Paolillo.
Matteo Paolillo: i suoi film e le
serie TV
1. È noto per alcune serie
televisive. Il debutto come attore in televisione per
Paolillo è avvenuto nel 2016, quando ha recitato nell’episodio
Cam-Mom, quattordicesimo della decima stagione di Don
Matteo. Qui ha interpretato un personaggio di nome Riccardo
Fazi, recitando accanto a Terence Hill.
Ha poi recitato nei panni di Rocco in cinque episodi di Vivi e
lascia vivere (2020), serie TV con Elena SofiaRicci. Nello stesso 2020 assume poi il ruolo
di Edoardo Conte nella serie Marefuori,
grazie alla quale guadagna ulteriore popolarità, recitando accanto
ai colleghi Massimiliano
Caiazzo, Nicolas Maupas,
Serena Codato,
Maria Esposito, Giacomo
Giorgio,
Artem e Valentina
Romani. Ruolo che riprende poi anche nella
quarta stagione, in uscita nel 2024.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Oltre alla televisione, Paolillo può vantare il
debutto sul grande schermo, avvenuto grazie al film del 2020
Famosa, storia di Rocco, un ragazzo solitario quasi
diciottenne che vuole trasferirsi nella Capitale per realizzare il
suo sogno più grande: diventare un ballerino, ma la realtà che lo
attende non è quella sperata e il suo sogno viene nuovamente messo
alla prova. In tale film Paolillo interpreta Luigi Ghirlardi,
compagno di classe di Rocco.
Matteo Paolillo in Mare
fuori
3. Ha imparato molto dal
suo personaggio. Parlando di Edoardo, il suo personaggio
in Mare fuori, Paolillo ha dichiarato di essere molto
diverso da lui come ragazzo e che proprio per questo ha potuto
imparare molto. Con Edoardo, infatti, Paolillo ha avuto la
possibilità di approfondire un personaggio lontano da sé, imparando
ad esprimersi andando a cercare sempre qualcosa di nuovo da
raccontare. L’attore ha inoltre dichiarato che con questo
personaggio si è avvicinato a un certo tipo di sofferenza, quella
di un ragazzo che sente di non avere scelta. Di suo, invece, ha
portato in Edoardo la passione per la poesia.
4. Si sente pronto a dire
addio al personaggio. L’attore è presente anche nella
quarta stagione di Mare fuori ma ha recentemente
dichiarato che si sente pronto a dire addio al suo personaggio.
Proprio come avvenuto per Valentina Romani e Giacomo Giorgio, anche Paolillo potrebbe
dunque lasciare presto la serie, desideroso di fare nuove
esperienze in ambito musicale e recitativo. Non è detto però che la
quarta sarà la sua ultima stagione, ma il termine della storia di
Edoardo potrebbe non essere lontano.
Matteo Paolillo in Don Matteo
5. È stato il protagonista
di una puntata. Come anticipato, nel 2016 Paolillo ha
avuto modo di recitare in un episodio della fiction Don
Matteo e di questo è stato il protagonista. Interpreta infatti
un ragazzo che viene aggredito e ritrovato in fin di vita in un
sottopasso. I carabinieri tenteranno allora di scoprire la sua
storia per risalire a chi ha tentato di ucciderlo. L’episodio ha
dunque segnato l’esordio dell’attore in televisione, garantendogli
una buona popolarità a partire dalla quale ha costruito poi la sua
carriera.
Matteo Paolillo e le sue
canzoni
6. È lui che canta il brano
sigla di Mare fuori. Parallelamente alla carriera
come attore, Paolillo porta avanti anche l’altra sua grande
passione, la musica. Ad oggi ha infatti pubblicato due album:
Edo, del 2021, e Come te, nel 2023. In
quest’ultimo è contenuto il brano Origami all’alba,
divenuto uno dei suoi più popolari. Paolillo è però noto per aver
anche cantato il brano ‘O Mar For, utilizzato come sigla
ufficiale della serie Mare fuori. Insignito del prestigioso Disco d’oro
grazie ai numeri raggiunti con vendite e stream, il brano è stato
scritto da Paolillo durante la preparazione del suo
personaggio.
Matteo Paolillo a Sanremo
7. Non esclude una futura
partecipazione al festival. Durante la seconda serata del
Festival di Sanremo 2024, Paolillo sarà presente sul palco
dell’Ariston insieme ai suoi colleghi di
Mare fuori per presentare la nuova stagione della serie.
L’attore e cantante, tuttavia, non ha nascosto di aspirare a
partecipare un giorno come cantante in gara. Data la sua crescente
popolarità, è dunque lecito aspettarsi che davvero Paolillo possa
un giorno far parte dei Big del festival, cosa che gli
permetterebbe di lanciare ulteriormente la sua carriera da
cantante.
Matteo Paolillo, Alessia Fenderico
e Ludovica Coscione: l’attore ha una fidanzata o è single?
8. È fidanzato.
Stando alle news a riguardo, Matteo Paolillo è stato fidanzato con
Alessia Fenderico, giovane napoletana 28enne,
amica di Maria Esposito, interprete di Rosa Ricci nella
serie tv Mare fuori. I due sarebbero stati una coppia per
circa due anni ma di recente da alcuni “indizi” emersi sui social
network sembra che i due abbiano interrotto il loro rapporto.
L’attore ha poi confermato la cosa, dunque ad oggi Paolillo è
tornato single. A lungo si era parlato di una sua possibile
relazione con la collega Ludovica Coscione, ma tra
i due sembrerebbe esserci solo amicizia.
Matteo Paolillo è su
Instagram
9. Ha un profilo sul social
network. L’attore è naturalmente presente sul social
network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 1.4
milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato
circa un centinaio di post, tutti relativi alle sue attività come
attore o cantante. Si possono infatti ritrovare diverse immagini
relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei
suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle
sue attività.
Matteo Paolillo: età e
altezza
10. Matteo Paolillo è nato
a Salerno, Campania, il 6 ottobre del 1995. L’attore e
cantante è alto complessivamente 1,73 metri.
La giovane Maria
Esposito ha all’attivo solamente la partecipazione alla
fiction Rai Mare fuori, ma questa le è bastata per
diventare un’assoluta celebrità tra i più giovani. Distintasi per
la sua grinta e la presenza scenica, l’attrici è oggi tra le più
apprezzate della fiction e della sua generazioni di interpreti, con
un promettente futuro davanti a lei nel mondo della
recitazione.
Ecco 10 cose che non sai di Maria Esposito.
Maria Esposito attrice di serie TV e film
1. È celebre per la serie
Mare fuori. Comparsa come guest star negli
episodi 11 e 12 della seconda stagione di Mare fuori, l’attrice è
poi divenuta parte del gruppo di protagonisti a partire dalla
terza
stagione. Qui ha potuto recitare accanto a Massimiliano
Caiazzo, Nicolas Maupas,
Serena Codato e
Giacomo
Giorgio. L’attrice ha ripreso poi il ruolo anche per
la
quarta stagione. Per quanto riguarda il cinema, il debutto sul
grande schermo deve per la Esposito ancora compiersi, ma certamente
non tarderà a presentarsi l’occasione.
Maria Esposito in Mare fuori
2. Non voleva sostenere il
provino. L’attrice ha raccontato che nel 2021, poco prima
di sostenere il provino per il ruolo di Rosa Ricci in Mare
fuori, non aveva mai visto la serie e per di più non era
interessata a presentarsi per il ruolo. Questo perché non si
riteneva brava abbastanza. È stato il suo insegnante di
recitazione, Biagio Manna, a convincerla a
partecipare. Da quel momento sono poi seguiti altri quattro
provini, dai quali è emersa come la miglior candidata, ottenendo
dunque il ruolo.
3. Ha improvvisato
molto. Parlando del lavoro sul set, l’attrice ha
raccontato di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla
possibilità e libertà offerta agli attori di improvvisare. “Per
esempio, la battuta che è diventata virale Sta facc’ e cess l’ho
improvvisata io. – ha raccontato l’attrice – Dovevo fare
una scena da vera napoletana e il copione non funzionava. L’ho
fatto tutto di pancia.”
4. Ha realmente pianto in
una scena di Mare fuori 4. Le riprese della
quarta stagione sembra non siano stati semplici per l’attrice,
trovatasi ad interpretare Rosa in un periodo difficili mentre ne
viveva uno altrettanto complicato lei fuori dal set. Esposito ha
dunque rivelato di aver riscontrato molto in comune con il proprio
personaggio, condividendo la sua sofferenza. L’attrice ha inoltre
rivelato che nel terzo episodio, le lacrime che le si vede versare
non sono finte bensì vere.
Maria Esposito e i suoi tatuaggi
5. I tatuaggi di Rosa sono
i veri tatuaggi dell’attrice. Uno dei tratti distintivi di
Rosa Ricci sono i tanti tatuaggi che sfoggia sul proprio corpo.
Questi, come rivelato dall’attrice, non solo applicati con del
trucco bensì sono i suoi effettivi tatuaggi. “ne ho
tantissimi. – ha dichiarato l’attrice – Una rosa blu
perché mi sento una persona rara. Il dito che zittisce la bocca
significa: non mi interessa quello che pensi di me. Odio e amore
perché io sono così: amo tantissimo ma odio anche tanto“.
Maria Esposito, la famiglia e la sorella
6. Ha regalato una crocera
ai suoi genitori. L’attrice vanta un rapporto molto forte
con i propri genitori, che l’hanno sempre sostenuta nel suo
desiderio di intraprendere una carriera come attrice. Per
ripagarli, la Esposito ha raccontato di aver regalato loro, con i
primi guadagni, una crociera estiva. Molto stretto è anche il
rapporto con la sorella Martina. Questa non lavora però nel mondo
dello spettacolo, ma di professione fa l’estetista, e ha aperto una
pagina Instagram dedicata proprio ai suoi lavori denominata
marty.mery.nails.
Maria Esposito: il suo fidanzato è Antonio Orefice?
7. È fidanzata, ma non con
un attore di Mare fuori. Come noto, Maria
Esposito e Antonio Orefice sono stati la prima coppia
accertata nata sul set di Mare Fuori.
L’attrice, come noto, non è solita condividere molto della propria
vita privata, ma sembra che la sua relazione con Orefice sia ora
terminata. Si vocifera però di un nuovo amore, quello il con
Tiktoker di professione illusionista, Gennaro
Lillo. Ad oggi pero i due hanno continuato a dimostrarsi
molto riservati e pertanto non si hanno particolari dettagli sulla
loro relazione.
Maria Esposito e il suo libro autobiografico
8. Si è raccontata in
unlibro. Tramite il proprio profilo Instagram l’attrice
ha annunciato l’uscita per Mondadori del proprio libro
autobiografico a partire dal 27 febbraio. “Ho deciso di
raccontarvi di me, – scrive Esposito nel post – di
riportare su carta tutta quella che è la storia della mia vita, le
mie emozioni, le mie ansie, le mie paure. Tramite la mia storia
sento il bisogno di farvi percepire il sogno che sto vivendo,
l’emozione che ancora oggi mi esplode dentro. Spero vi possa far
capire che bisogna sempre lottare per un obiettivo, la luce prima o
poi arriva per tutti, basta crederci“.
Maria Esposito è su Instagram
9. È presente sul social
network. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 1,2
milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre
100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi
lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di
tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano
anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e
altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue novità.
Maria Esposito: età e altezza dell’attrice
10. Maria Esposito è nata
il 10 novembre del 2003 a Napoli. L’attrice è alta
complessivamente 1,68 metri.
Il regista di Bullet
Train, David Leitch, è in trattative
per dirigere Jurassic
World 4, il nuovo capitolo della saga di
Jurassic World. La Universal ha annunciato che
Jurassic
World 4 dovrebbe arrivare al cinema il 2 luglio
2025.
David Koepp, lo sceneggiatore
originale di Jurassic Park e Il Mondo
Perduto: Jurassic Park, scriverà la sceneggiatura del
film, che vedrà la partecipazione di Steven
Spielberg nel ruolo di produttore esecutivo attraverso la
sua Amblin Entertainment. Frank Marshall e Patrick Crowley
produrranno e David Leitch e Kelly McCormick
parteciperanno alla produzione con la 87North.
Un nuovo Jurassic World in arrivo
Jurassic
World 4 segnerà l’inizio di una story line nuova
rispetto ai precedenti Jurassic World, e infatti
non è chiaro che le star protagoniste di entrambe le serie, quella
originale e quella moderna,
Chris Pratt,
Bryce Dallas Howard, Sam Neill,
Laura Dern o Jeff Goldblum,
parteciperanno al progetto.
Arriva al
cinema il12, il 13 e il 14 febbraio come evento
speciale, distribuito da Adler Entertainment, il film
documentario La Bussola – Il collezionista di
Stelle di Andrea Soldani, presentato
in anteprima assoluta alla diciottesima edizione della
Festa del Cinema di Roma.
Prodotto da
Lux Vide – società del gruppo Fremantle – con
Rai Cinema, La Bussola – il
collezionista di Stelle ripercorre la storia del
celebre locale La Bussola, in Versilia,
fondato e diretto da Sergio Bernardini che ha
saputo fare del suo music club una meta centrale del
panorama musicale italiano e internazionale.
Gli anni della
Versilia ruggente sono stati un periodo irripetibile, magico, al
quale hanno contribuito in tanti. Un uomo però in particolare ha
segnato quel periodo in cui la gioia di vivere e il boom economico
spingevano a divertirsi e a guardare al futuro con fiducia. È
Sergio Bernardini, un sognatore che con il suo intuito ha creato il
firmamento della musica italiana ed è anche grazie al figlio Mario
Bernardini che questo documentario ha preso vita.
Mina, Adriano
Celentano, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Lucio Battisti, Renato
Carosone, Luigi Tenco sono solo alcuni degli artisti nati sul palco
de La Bussola, un palco calcato tra gli anni ’60 e gli
anni ‘80 anche da personaggi come Vittorio Gassmann, Gigi Proietti,
Walter Chiari, Paolo Villaggio, Alighiero Noschese, Renzo Arbore e
grandi star internazionali del calibro di Louis Armstrong, Marlene
Dietrich, Duke Ellington, Shirley Bassey, Chet Baker, Liza
Minnelli…
La
Bussola – Il collezionista di Stelle è il film
documentario che racconta, attraverso repertori e interviste
esclusive, il locale più importante della storia della musica
italiana e l’uomo che, con il suo spirito imprenditoriale,
rivoluzionò il jet-set del Bel Paese.
Sono frequenti in quel di Hollywood
i film dedicati a storie vere incentrate sulla sopravvivenza
estrema, in cui i protagonisti sono costretti a fare cose
inimmaginabili pur di poter tornare a casa e sopravvivere alle
intemperie e agli incidenti. Film come Tredici vite,
127
ore,
InfiniteStorm,
The Impossible o il più recente La
società della neve sono solo alcuni esempi di tale filone.
A questo appartiene anche L’ultima
discesa, il film del 2017 diretto da Scott Waugh, già
regista di lungometraggi adrenalinici come Need for
Speed,
Project X-Traction e
I mercen4ri – Expendables. A differenza di questi tre
titoli, però, con L’ultima
discesa Waugh si è cimentato nel portare sul grande
schermo una dolorosa storia vera.
Dolorosa non solo per ciò che il
protagonista vive fisicamente sulla propria pelle, ma anche per
quello che avviene dentro di lui a livello psicologico. Il film è
infatti costruito per rappresentare la montagna e i suoi pericoli
come quegli ostacoli apparentemente impossibili da superare, ma che
grazie alla tenacia umana possono essere sconfitti, superando
dunque i propri demoni. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di L’ultima discesa
Protagonista del film è Eric
LeMarque, un ex giocatore di hockey professionista, dopo
aver causato un incidente automobilistico fugge sulle montagne in
cerca di adrenalina facendo dello snowboard. Dovendo fare i conti
con una dipendenza da metanfetamine e una vita che gli sta
sfuggendo di mano, Eric decide di prendersi un giorno per staccare,
ignorando i numerosi avvertimenti sull’imminente arrivo di una
tempesta. Quando questa si presenta davvero, LeMarque si allontana
dalla pista perdendo l’orientamento. Nessuno sa che si è perso,
nessuno sa dove si trova. È completamente solo. Per cercare di
sopravvivere, dovrà allora ricorrere ad alcuni stratagemmi, nella
speranza che i soccorsi possano individuarlo al più presto.
Ad interpretare Eric LeMarque vi è
l’attore Josh Hartnett, noto per i film Slevin –
Patto criminale, Black Dahlia,
Oppenheimer e la serie Penny Dreadful. Nel ruolo
di sua madre Susan, che accorgendosi della scomparsa del figlio
allerterà i soccorsi, vi è invece la premio Oscar Mira
Sorvino. Nonostante interpretino madre e figlio, tra i due
attori vi sono solo 11 anni di differenza. Recitano poi nel film
anche gli attori Sarah Dumont nel ruolo di Sarah,
Nathan Stevens in quelli di Seth e Jason
Cottle in quelli di David LeMarque. L’attore Kale
Culley interpreta invece il giovane Eric LaMarque nei
flashback del proprio passato che il protagonista ha nel corso
della vicenda.
La vera storia dietro a L’ultima discesa
Come anticipato, il film narra la
vera storia dell’ex giocatore di hockey Eric
LeMarque, narrata nella sua autobiografia intitolata
Crystal Clear, in riferimento all’uso di metanfetamine da
cui Eric era dipendente. LeMarque cominciò a praticare l’hockey sin
da giovanissimo, arrivando a giocare per la Nothern Michigan
University nelle stagioni dal 1986 al 1990. Nel 1990 entrò a far
parte di Briancon in Ligue Magnus, firmando poi per i Greensboro
Monarchs nella ECHL e terminando la sua carriera da giocatore con
gli Arkansas Glaciercats nel 1999. Pur essendo stato selezionato
nel 1987 durante il Draft della National Hockey League dai Boston
Bruins all’8º giro in 224ª posizione, non è mai arrivato a giocare
in una partita NHL.
Non riuscendo a sfondare nel mondo
dell’hockey, LeMarque si trasferì di nuovo negli Stati Uniti,
comprando casa a Los Angeles e diventando uno dei tanti allenatori
che popolavano la scena sportiva della California. Ebbe a quel
punto inizio un momento molto difficile della sua vita, che lo vide
cedere alle tentazioni delle droghe. L’evento che gli ha poi
cambiato la vita ha inizio il 6 febbraio 2004, quando LeMarque
parte da solo per praticare un po’ di snowboard fuori pista,
perdendosi però così nella Sierra Nevada a oltre 3.500 metri
d’altitudine. Armato di abiti ridotti al minimo, un cellulare in
disuso, qualche gomma da masticare, un pacchetto di fiammiferi
bagnati, un lettore MP3 e un sacchetto di metanfetamine, LeMarque
doveva combattere la sua vita.
Fece tutto il possibile per
sopravvivere: mangiò corteccia d’albero e aghi di pino; ha bevuto
la sua stessa urina; ha mangiato propri pezzi di carne che si
stavano staccando a causa del congelamento; scavò trincee nella
neve per cercare di nascondersi dal freddo e dai lupi; si è
infilato del fogliame nei vestiti come ulteriore strato isolante,
anche se ciò gli ha causato diversi graffi. Ha persino gettato ciò
che restava della sua scorta di metanfetamina per utilizzare la
busta di plastica come contenitore per sciogliere la neve in acqua
consumabile. Per più di una settimana, LeMarque ha dovuto dunque
non solo sconfiggere il freddo, ma anche i propri demoni e le
proprie dipendenze.
Alla fine, l’ottavo giorno – venerdì
13 febbraio – la salvezza, sotto forma di un elicottero sceso
dall’alto, si è manifestata, salvando un LeMarque ormai sull’orlo
della morte. Nonostante gli sforzi dei medici, gli furono però
amputate entrambe le gambe sotto le ginocchia a causa di gravi
geloni. Ciò non ha impedito a LeMarque di sfruttare appieno la sua
seconda vita. Da allora non ha più fatto uso di droghe, è diventato
un oratore motivazionale e un autore pubblicato, un padre
orgoglioso e un marito amorevole, continuando a trasmettere al
prossimo il proprio amore per l’hockey e quanto appreso in
quell’avventura estrema che gli è quasi costata la vita.
Come va a finire il film L’ultima discesa?
Proprio come avvenuto nella realtà,
sul finire di L’ultima
discesa le ferite alle gambe che Eric si è procurato vanno
in gangrena. Il suo corpo sta ormai congelando e non sembrano
esserci più speranze. Proprio quando inizia a pensare così, però,
Eric si rende conto dell’arrivo dei soccorsi. La sua unica chance
di farsi localizzare, tuttavia, è arrampicarsi su una parete
innevata alta 1300 metri. Un’impresa difficilissima per il corpo
estremamente mal messo, che Eri riesce però a compiere. Arrivato in
cima, riesce dunque a far captare il segnale della sua posizione,
così da farsi localizzare dai soccorsi che riescono a quel punto a
recuperarlo. Eric perderà poi le gambe, ormai irrecuperabili, ma
sopravvivrà, sposandosi e diventando un allenatore di hockey.
Il trailer di L’ultima
discesa e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di L’ultima
discesa grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Apple TV, Infinity+ e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
5 febbraio alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Nell’arco di dieci anni il club, da luogo di ritrovo
per gli outsider locali si trasforma in una gang losca e pericolosa
che influenza e minaccia lo stile di vita unico del gruppo
originario.
Nel corso degli anni Novanta
l’attrice Julia Roberts si è affermata come un’icona
delle commedie romantiche grazie a titoli come Pretty Woman,
Notting Hill e Se scappi ti sposo. Un altro fortunato titolo di
questo genere è Il matrimonio del mio migliore
amico, diretto nel 1997 dal regista P. J.
Hogan, già autore di una commedia sul matrimonio quale
Le nozze di Muriel e in seguito del popolare I Love Shopping. Anche questa nuova pellicola con
protagonista la Roberts si è affermata come un grande successo, con
un incasso di circa 300 milioni a livello globale. Il merito è
anche di una storia animata da personaggi a cui ci si affeziona
subito e da colpi di scena particolarmente divertenti.
Rispetto alle altre commedie
“simili” interpretate dalla Roberts, Il matrimonio del mio
migliore amico si distingue però il suo collocarla in una
posizione quasi da antagonista, disposta a tutto pur di ottenere
ciò che vuole. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori, ma
anche alla sua colonna sonora e alla scena
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Il matrimonio del mio migliore amico
Protagonista del film è
Julianne Potter, la cui vita viene improvvisamente
stravolta da una chiamata del suo storico amico Michael
O’Neal. I due, un tempo amanti, avevano stretto un patto:
se al compimento dei ventotto anni entrambi fossero stati ancora
single, si sarebbero sposati. Ma Michael ha una novità: si è
innamorato di Kimberly Wallace ed ha intenzione di
sposarla al più presto. È a quel punto che Julianne si rende conto
di amare ancora l’amico, ed è decisa a sabotare la nuova arrivata
pur di riaverlo. L’occasione le si presenta quando Kimberly le
chiede di farle da damigella d’onore. Julianne farà di tutto per
mettere in ridicolo la rivale, ma imparerà presto un’amara
lezione.
Il cast di Il matrimonio del
mio migliore amico e la colonna sonora
Ad interpretare Julianne Potter vi è
l’attrice Julia Roberts, subentrata a Sarah Jessica Parker impossibilitata a
recitare nel film per via delle riprese della serie Sex and the
City. L’attrice ha poi suggerito alla produzione di scegliere
l’attore Dermot Mulroney nel ruolo di Michael
O’Neal e l’attrice Cameron Diaz in quello di Kimberly Wallace,
ruolo per il quale era stata considerata anche l’attrice Drew Barrymore. Recitano poi nel film
Rupert Everett nel ruolo di George Downes,
Philip Bosco in quello di Walter Wallace e
M. Emmet Walsh in quello di Joe O’Neal. Completano
il cast Susan Sullivan nel ruolo di Isabelle
Wallace e Paul Giamatti in quello di Richard.
Per quanto riguarda la colonna
sonora del film, questa comprende diverse cover di note canzoni,
come “You Don’t Know Me” eseguita da Jann
Arden, “The Way You Look Tonight” eseguita da
Tony Bennett e “I Say a Little Prayer”
eseguita dall’intero cast di Il matrimonio del mio migliore
amico. Proprio quest’ultima canzone, tuttavia, più nota
all’interno del film per la reinterpretazione che ne dà la cantante
Diana King. Il brano ha poi fortemente
caratterizzato il film, divenendo poi una hit della Billboard Top
100. Per quanto riguarda le musiche originali, queste sono state
composte da James Newton Howard, il quale è poi
stato candidato agli Oscar per la Miglior colonna sonora.
La scena finale di Il matrimonio del mio migliore
amico
Nel finale del film, dopo aver fatto
fuggire Kimberly dall’altare avendo baciato Michael, Julianne
capisce i propri errori e rintraccia la sposa, in lacrime e furiosa
con lei. Julianne, tuttavia, si scusa e spiega a Kimberly che
Michael non ha affatto contraccambiato il bacio che si sono dati,
perché non l’ama. Julianne conclude dunque dicendole che accetta la
decisione di Michael. Le due donne, dunque, si riconciliano con un
abbraccio e le nozze possono finalmente avere luogo. Dopo la
cerimonia, Julianne “autorizza” Michael a ballare la loro canzone
speciale con la sua sposa fino a quando la coppia non ne avrà una
propria. A quel punto, i due si augurano il meglio e sono pronti ad
andare avanti con le loro vite, anche se separatamente.
Il trailer di Il matrimonio del
mio migliore amico e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di Il
matrimonio del mio migliore amico grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple TV,
Prime
Videoe Netflix. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video.
La serie prequel
di Outlander di
Starz ha annunciato i quattro ruoli principali.
Inoltre, Starz ha annunciato che è in corso la
produzione in Scozia della serie di 10 episodi, intitolata
ufficialmente Outlander: Blood of My Blood.
Harriet Slater
(“Pennyworth”, “Belgravia: The Next Chapter”), Jamie
Roy (“Condor’s Nest”, “Flowers and Honey”),
Hermione Corfield (“The Road Dance”, “We Hunt
Together”) e Jeremy Irvine (“War Horse”, “Mamma Mia! Here
We Go Again”) sono stati scritturati per la serie.
La serie Outlander: Blood
of My Blood esaminerà le vite dei genitori di Jamie,
Ellen MacKenzie (Slater) e Brian Fraser (Roy), e
la storia delle origini dei genitori di Claire, Julia
Moriston (Corfield) e Henry Beauchamp (Irvine).
Secondo la descrizione ufficiale, “la serie sarà incentrata su
queste due storie d’amore parallele ambientate in due periodi
temporali diversi, con i genitori di Jamie nelle Highlands scozzesi
all’inizio del XVIII secolo e i genitori di Claire nell’Inghilterra
della prima guerra mondiale”.
“Siamo entusiasti di raccontare
le storie di queste due coppie“, ha dichiarato Matthew B.
Roberts, showrunner, produttore esecutivo e scrittore di
Outlander e Outlander: Blood of My
Blood. “Le origini delle loro relazioni esplorano temi
universali che trascendono le epoche e non vediamo l’ora che i fan
scoprano e si innamorino di questi personaggi e delle loro storie
d’amore come hanno fatto con Claire e Jamie”.
Outlander: Blood of My
Blood è stato formalmente autorizzato da Starz nel gennaio
2023, mentre Variety ha riportato in esclusiva che la serie era in
lavorazione nel febbraio 2022. Al momento del via libera, era stato
annunciato che “Outlander” si sarebbe concluso con l’ottava
stagione. La produzione degli ultimi 10 episodi della serie madre
inizierà a breve, mentre gli ultimi otto episodi della stagione 7
andranno in onda quest’estate.
Roberts produce Outlander:
Blood of My Blood insieme a Ronald D. Moore e Maril Davis,
che hanno sviluppato Outlander
per la televisione, sotto la loro insegna Tall Ship Productions.
Anche la Story Mining & Supply Company sarà produttrice esecutiva,
mentre l’autrice di Outlander Diana
Gabaldon sarà un produttore consulente. Lo studio è Sony Pictures
Television.
La serie televisiva Outlander ha
debuttato su Starz nel 2014. Rimane uno degli show più popolari
della rete anche a questo punto della sua corsa. La stagione 7 è
composta da 16 episodi in totale, poiché la stagione 6 è stata
interrotta a causa della pandemia COVID-19.
È stato presentato il trailer del
fantasy-drama “Arcadia”
di Yorgos Zois, che sarà presentato in anteprima
mondiale nella sezione Encounters del
Festival di
Berlino. Beta Cinema venderà il film all’European Film
Market.
Il film è incentrato sulla
neurologa Katerina e Yannis, un ex medico, che si stanno recando in
una località balneare deserta. Il silenzio cala sull’auto mentre
attraversano le dune in un autunno ventoso, in sintonia con
l’occasione tutt’altro che piacevole: Yannis è stato chiamato per
identificare la vittima di un tragico incidente all’ospedale della
piccola città.
Quando il poliziotto locale li
informa che il veicolo della vittima è precipitato oltre il
parapetto di un ponte di pietra e li conduce all’obitorio, Katerina
vede confermati i suoi peggiori sospetti.
Insieme a Yannis, ma anche durante
le sue escursioni notturne in un misterioso bar rustico sulla
spiaggia chiamato Arcadia, iniziano a mettere insieme i pezzi del
puzzle, rivelando una storia ossessionante di amore, perdita,
accettazione e abbandono.
La sceneggiatura di Arcadia è
stata scritta da Konstantina Kotzamani e
Yorgos Zois. Yannis è interpretato da
Vangelis Mourikis e Katerina da Angeliki
Papoulia. I produttori sono Antigoni Rota, Maria
Drandaki e Stelios Cotionis. La coproduttrice è
Veselka Kiryakova. Il film è prodotto da Foss
Productions e Homemade Films, e coprodotto da Red Carpet.
Il cortometraggio d’esordio di
Yorgos Zois, “Casus Belli“, è stato
presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di
Venezia nel 2010. Il suo secondo cortometraggio, “Out
of Frame“, è stato presentato in anteprima a Mostra
del Cinema di Venezia nel 2012 e ha vinto il premio
European Film Academy per il miglior cortometraggio europeo. Il suo
primo lungometraggio, “Interruption“, è stato
presentato in anteprima mondiale a Mostra del Cinema di
Venezia nel 2015. Il suo terzo cortometraggio, “Eighth
Continent“, è stato presentato in anteprima alla
Mostra del Cinema di Venezia nel 2017, mentre il
suo corto “Third Kind” è stato presentato in
anteprima alla Settimana della Critica di Cannes nel 2018.
Jason Momoa pensa che il Super
Bowl possa fare miracoli per la sua carriera comica.
L’attore è conosciuto soprattutto per le sue interpretazioni in
progetti d’azione come
Aquaman, Dune e Game of
Thrones, ma potrà divertirsi in un nuovo spot pubblicitario del
T-Mobile per il Super Bowl. Lo si vedrà ballare
sulle note di “Flashdance… What a Feeling” di
Irene Cara insieme a
Zach Braff e Donald Faison, gli attori che hanno fatto
parte degli sforzi dell’azienda per il Super Bowl negli ultimi
anni.
Jason Momoa viene inzuppato d’acqua, fa
qualche acuto nella canzone, fa un salto mortale e incontra anche
Jennifer Beals, l’attrice che ha recitato nel film
“Flashdance“.
“La gente sta vedendo un lato
diverso di me“, ha commentato Jason Momoa a Variety in un’intervista,
sottolineando che è principalmente “conosciuto come attore
drammatico” grazie ai ruoli che ha ottenuto all’inizio della
sua carriera. Ma negli spot pubblicitari che ha fatto per Rocket
Mortgage e altri, ha avuto modo di recitare con più leggerezza,
dice: “Le persone mi contattano e mi chiedono di fare cose
divertenti“.
Faison e Braff
hanno assistito a molti scenari interessanti del Super Bowl nel
corso degli anni. Nel 2023 si sono uniti a John Travolta, che li ha aiutati a cantare una
parodia di “Summer Nights“, il popolare brano
tratto dal film del 1978 “Grease“.
Nel 2022, hanno messo in scena una reunion della loro popolare
sitcom “Scrubs” unendosi in una versione parodia
di “I Feel Pretty” da “West
Side Story“. Secondo
Zach Brafff, le pubblicità stimolano le persone a
rivolgersi a lui per chiedere dettagli sui vari piani di consumo di
T-Mobile.
La costruzione e l’approfondimento
di un tema familiare possono aiutare uno spot del Super Bowl a
distinguersi. Gli spettatori sanno già qualcosa di ciò che possono
aspettarsi e hanno già una certa familiarità con lo spot, come nel
caso di CareerBuilder, che per anni ha presentato annunci con
scimpanzé come impiegati, un tema che ha avuto una certa
familiarità con gli spettatori.
Jacob Elordi è coinvolto in un’indagine di
polizia nel suo paese natale, l’Australia, dopo aver
presumibilmente aggredito un produttore
radiofonico sabato scorso.
Come riportato per la prima volta
dall’australiano Daily Telegraph, la star di
“Saltburn”
e “Euphoria“
si trovava in un hotel nei sobborghi orientali di Sydney quando è
stato avvicinato da Joshua Fox, un produttore del
“The Kyle & Jackie O Show” su KIIS FM. Secondo quanto
raccontato da Fox nel corso dello show di lunedì
mattina, Jacob Elordigli ha
chiesto se poteva avere un po’ della sua acqua da bagno per Jackie
O per il suo compleanno – un riferimento a una scena virale di
“Saltburn“.
Jacob Elordiha chiesto
a Fox di smettere di filmare e di cancellare il filmato, e la
situazione sarebbe degenerata.
“Mi rifiuto di farlo perché mi
sento a disagio in questo momento e questa è l’unica prova“,
ha detto la Fox al “The Kyle & Jackie O Show”. “E poi Jacob ha
dato di matto, mi ha spinto contro il muro e mi ha messo le mani
sulla gola“.
In una dichiarazione a Variety, la
polizia del Nuovo Galles del Sud ha detto che sta indagando sulla
questione.
“Gli agenti del comando di zona
della polizia di Eastern Beaches stanno indagando dopo che un uomo
è stato presumibilmente aggredito fuori da un hotel nei sobborghi
orientali di Sydney“, si legge in una dichiarazione della
polizia del New South Wales. “Alla polizia è stato riferito che
verso le 15:30 di sabato 3 febbraio 2024, un uomo di 32 anni è
stato presumibilmente aggredito da un uomo di 26 anni. L’uomo non
ha riportato ferite. Le indagini sull’incidente
proseguono“.
I rappresentanti di Elordi non
hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento di
Variety.
Elordi sta vivendo un momento di
grande successo: le sue recenti interpretazioni in “Priscilla” e
“Saltburn” sono state acclamate dalla critica. Per “Saltburn” ha
ricevuto una nomination come attore non protagonista ai BAFTA Film
Awards e il Rising Star Award. Tra i suoi prossimi progetti
figurano “Oh, Canada” di Paul Schrader e “Dr. Frankenstein” di
Guillermo del Toro, in cui interpreterà “Il mostro”.
Wonka,
il film campione d’incassi diretto da Paul King con protagonista
Timothèe Chalamet nel ruolo dell’amato Willy Wonka,
arriva giovedì 29 febbraio in Home Video per Warner Bros. Home
Entertainment.
Il film Wonka
sarà disponibile nelle versioni DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e in due
speciali edizioni Steelbook. Basato sullo straordinario
protagonista de La Fabbrica di Cioccolato, il romanzo per bambini
più iconico dell’autore Roald Dahl nonché uno dei libri per bambini
più venduti di tutti i tempi, Wonka racconta la meravigliosa storia
di come il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo sia
diventato l’amato Willy Wonka che conosciamo oggi.
Dal dietro le quinte del magico
mondo di Wonka e
le sue fantastiche musiche alla realizzazione degli autentici,
unici e spettacolari cioccolatini del film fino ad uno speciale
sulla visione del regista Paul King: sono numerosi i contenuti
speciali che renderanno imperdibili le versioni Blu-ray e 4K Ultra
HD della pellicola.
Scritto e diretto da Paul
King, sceneggiatore e regista dei film di “Paddington”,
prodotto da David Heyman, produttore di “Harry
Potter”, “Gravity”, “Animali fantastici” e “Paddington”, e da
Alexandra Derbyshire (i film di “Paddington”, “Jurassic World:
Dominion”) e Luke Kelly (“Le Streghe”), arriva un mix inebriante di
magia e musica, caos ed emozione, il tutto raccontato con cuore e
umorismo favolosi. Con Timothée Chalamet nel ruolo del
protagonista, questo spettacolo cinematografico irresistibilmente
vivido ed originale farà conoscere al pubblico un giovane Willy
Wonka pieno di idee e determinato a cambiare il mondo un boccone
delizioso alla volta, dimostrando che le cose migliori della vita
iniziano con un sogno, e che se si è abbastanza fortunati da
incontrare Willy Wonka, tutto è possibile.
Recitano al fianco di
Chalamet, Calah Lane (“Verrà il giorno…”), il
vincitore dell’Emmy e del Peabody Award Keegan-Michael
Key (“The Prom”, “Schmigadoon”), Paterson
Joseph (“Vigil”, “Noughts + Crosses”), Matt
Lucas (“Paddington”, “, “Little Britain”), Mathew
Baynton (“The Wrong Mans”, “Ghosts”), la candidata
all’Oscar Sally Hawkins (“La forma dell’acqua –
The Shape of Water”, i film di “Paddington”, “Spencer”), Rowan
Atkinson (i film di “Johnny English” e “Mr. Bean”, “Love Actually –
L’amore davvero”), Jim Carter (“Downton Abbey”) e
con l’attrice premio Oscar Olivia Colman (“La Favorita”) e Hugh Grant (“Paddington 2”, “A Very English
Scandal”). Fanno parte del cast anche Natasha Rothwell (“White
Lotus”, “Insecure”), Rich Fulcher (“Storia di un matrimonio”,
“Disincanto”), Rakhee Thakrar (“Sex Education”, “Quattro matrimoni
e un funerale”), Tom Davis (“Paddington 2”, “King Gary”) e Kobna
Holdbrook-Smith (“Paddington 2”, “Zack Snyder’s Justice League”,
“Il ritorno di Mary Poppins”).
Simon Farnaby (“Paddington 2”) e
Paul King hanno scritto la sceneggiatura, basata su una storia di
King e sui personaggi creati da Roald Dahl. I produttori
esecutivi del film sono Michael Siegel, Cate Adams, Rosie Alison e
Tim Wellspring. Il team creativo di King che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia Chung-Hoon
Chung (“Ultima notte a Soho”, “Mademoiselle”), lo scenografo
candidato all’Oscar® Nathan Crowley (“Tenet”, “Dunkirk”), il
montatore Mark Everson (i film di “Paddington”), la costumista
premio Oscar Lindy Hemming (i film di “Paddington”, “Topsy-Turvy –
Sottosopra”), e il compositore Joby Talbot (i film di
“Sing”). Neil Hannon della band The Divine Comedy è l’autore
delle canzoni originali per il film.
Warner Bros. Pictures presenta, in
associazione con Village Roadshow Pictures, una produzione Heyday
Films, un film di Paul King, “Wonka” è stato distribuito nelle sale
italiane da Warner Bros. Pictures.
Prime Video ha svelato una clip
esclusiva di Pensati
Sexy con Diana Del Bufalo, nei
panni della divertente e ingenua Maddalena, e il suo incontro con
Valentina Nappi che interpreta se stessa nelle
inedite vesti di un angelo custode molto speciale, ‘inviato’ per
aiutare la protagonista a guardare nella sua autostima e iniziare a
scoprire le sue vere potenzialità.
Pensati
Sexy è la nuova commedia al femminile diretta da
Michela Andreozzi, con la sceneggiatura di
Daniela Delle Foglie, e un cast corale composto anche da
Raoul Bova, Alessandro Tiberi, Angela Finocchiaro, Camilla
Filippi, Jenny De Nucci, Fabrizio Colica. Prodotto da
Fabula Pictures, Pensati
Sexy sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in
tutto il mondo dal 12 febbraio. Pensati
Sexy è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che
in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al
costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
Maddalena ha 30 anni e zero
autostima. È la pecora nera della sua famiglia molto cattolica e
gli uomini con cui esce sembrano essere tutti fuori dalla sua
portata. La sua esistenza è precaria come il suo contratto di
lavoro fino a quando, a seguito di un appuntamento andato male,
Maddalena si convince di non essere abbastanza sexy e di dover fare
di tutto per diventarlo! Da quel momento, un angelo custode molto
particolare entra nella sua vita: la pornostar Valentina Nappi, che
la porterà a fare un divertente e tragicomico viaggio dentro se
stessa alla scoperta delle sue potenzialità come donna e come
scrittrice.
Jeff Sneider di The InSneider ha
riferito che Anthony Mackie e
Jamie Dornan saranno i protagonisti di una serie
incentrata su rapine firmata da Kari Skogland. La
Skogland ha già diretto episodi di diverse serie televisive
importanti, tra cui House of Cards, The Walking Dead e
The Punisher della Marvel. In precedenza ha lavorato
con Anthony Mackie in
The Falcon and the Winter Soldier, di cui ha diretto tutti e
sei gli episodi.
Secondo le fonti di Sneider,
Jim Keeble e Dudi Appleton avrebbero scritto la
sceneggiatura della serie, anche se al momento i dettagli sulla
trama sono scarsi, a parte la presenza di una rapina. La serie sarà
prodotta dalla Skydance di David Ellison, insieme alla Make It With
Gravy di Anthony Mackie, alla Anonymous
Content e alla Inspire Entertainment.
In cos’altro ha recitato Anthony
Mackie di recente?
Anthony Mackie ha recentemente recitato in
Twisted Metal, che è stato rinnovato per una seconda stagione.
Twisted Metal è l’adattamento
televisivo in live-action dell’omonima serie di videogiochi della
PlayStation. Descritta come una commedia d’azione ad alto tasso di
tensione, la serie di Peacock è scritta e prodotta esecutivamente
da Michael Jonathan Smith, che ne è anche lo showrunner. La serie è
interpretata da Anthony Mackie, Stephanie Beatriz, Thomas
Haden Church, Will Arnett e Joe Seanoa, oltre alle guest star Neve
Campbell, Richard Cabral, Mike Mitchell, Tahj Vaughans, Lou Beatty
Jr.
Al box office del week end appena
concluso svetta con il massimo incasso Povere
Creature! (qui
la recensione), commedia dai tratti grotteschi che sta
conquistando il pubblico oltre che la critica. Povere creature!,
candidata a ben 11 premi Oscar, ottiene un ottimo risultato in
fatto di incassi, con €607.897 nel fine settimana e più di 4
milioni e mezzo di euro dall’arrivo nelle sale il 25 gennaio.
Secondo classificato è
Tutti tranne te, commedia romantica con Glen
Powell e Sidney
Sweeney. Tutti tranne te raggiunge un incasso di
€506.849, a fronte di un totale che supera i 3 milioni e mezzo di
euro dalla sua uscita nei cinema il 25 gennaio.
Al terzo posto si ritrova
I
soliti idioti 3 – il ritorno, pellicola demenziale e
terzo capitolo della serie cinematografica de I soliti idioti. La
commedia incassa €206.961 nel fine settimana appena concluso e 3
milioni di euro dall’approdo nelle sale cinematografiche anch’esso
il 25 gennaio.
Box office: oltre Povere
creature!
Quarto e quinto classificato sono
rispettivamente
Perfect days, pellicola giapponese diretta da Wim
Wenders, e Pare
parecchio Parigi, commedia italiana di Leonardo
Pieraccioni. Perfect days incassa €142.166, a fronte di un totale
che supera i 4 milioni di euro dall’uscita il 4 gennaio, mentre
Pare parecchio Parigi raggiunge un incasso di 136.926 nel week end
appena concluso e fiora i 3 milioni dal suo arrivo nelle sale il 18
gennaio. Il sesto film in classifica è
The Holdovers- lezioni di vita, pellicola con
Paul Giamatti e candidata a 5 premi Oscar, con un incasso di
€122.091, a fronte di un totale di poco più di 1 milione e mezzo di
euro dall’uscita il 18 gennaio.
Al settimo e ottavo posto si
stabiliscono
Argylle- la super spia, nuovo arrivato nelle sale
questa settimana, e
Dieci minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi. Argylle incassa
€119.093 mentre Dieci minuti raggiunge un incasso di €115.458.
Ultimi due classificati al box
office del week end appena concluso sono rispettivamente
Il
fantasma di Canterville, versione animata del noto
racconto di Oscar Wilde, e
The warrior- the iron claw, altra new entry
dell’ultima settimana con
Zack Efron nei panni del protagonista. Il fantasma di
Canterville incassa €79.007, mentre The warrior raggiunge un
guadagno di €58.039.
Introdotto da
J.K.Rowling in Harry Potter e il
prigioniero di Azkaban, Remus Lupin è
diventato fin da subito uno dei personaggi più amati e complessi
dell’universo magico della scrittrice, portato poi sul grande
schermo dalla preziosa interpretazione di David Thewlis.
Ma quanto sappiamo veramente del
professore di Difesa contro le Arti Oscure? Ecco di seguito
10 curiosità che forse solo i veri fan di Harry
Potter conoscono:
Molte delle sue scene di Remus Lupin sono
state tagliate dai film
Uno degli inconvenienti più
frequenti nel processo di adattamento cinematografico è lo scarto
di molte scene esistenti nei romanzi o tagliate dal montaggio
finale per ragioni di tempo. Non fa eccezione la sorte di
Remus Lupin nel franchise di Harry
Potter, il cui contributo fondamentale in L’ordine della Fenice e Il Principe Mezzosangue è stato quasi
ignorato; lo stesso sarebbe accaduto in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte
1.
Le abilità magiche di Remus Lupin hanno
contribuito a creare la Mappa del Malandrino
Gli incantesimi figuravano
tra le varie abilità di Remus Lupin durante gli
studi a Hogwarts e non solo, e si rivelarono decisivi soprattutto
quando insieme ai suoi amici Sirius, James e Peter creò la
Mappa del Malandrino, strumento essenziale che
aiutava il gruppo a tenere sotto osservazione la scuola e ad
intrufolarsi inosservato ovunque volesse.
Trasformazioni, grida e fantasmi
Durante il periodo
scolastico, Albus
Silente fece in modo che Lupin
potesse trasformarsi in lupo mannaro al riparo dal mondo magico
portandolo nella Stamberga Strillante ogni mese.
Ciò impediva al ragazzo di fare del male ad altri studenti o agli
insegnanti quando perdeva il controllo, e come tutti i fan di
Harry
Potter sapranno, questo nascondiglio non è molto
lontano dal villaggio di Hogsmeade.
Ma vi siete mai chiesti da dove
venisse l’aggettivo “strillante” del nome? Ebbene, durante le sue
trasformazioni Lupin emetteva dei gemiti così inquietanti da
sembrare voci di fantasmi; di fatto non si trattava di spiriti
malefici ma del povero Remus sofferente…
Le cicatrici sul volto
Uno dei segni
caratteristici del personaggio sono le sue cicatrici sul volto,
indizio che la Rowling seminò nel terzo
libro per farci conoscere la vera storia di Remus Lupin e il suo
segreto. Tuttavia l’origine esatta di queste ferite non è mai
stata fornita sulle pagine della saga, anche Lupin
una volta dice dice a Bill Weasley (anche lui
morso da Greyback) che le sue cicatrici non sarebbero state curate;
questo perché le lesioni inflitte dai licantropi sono maledette. È
possibile quindi che Remus sia stato attaccato da Greyback o da
altri licantropi durante la sua trasformazione, o che queste siano
state auto-inflitte…
Suo figlio è un Metamorfomagus
Figlio del matrimonio con
Nymphadora Tonks, Edward “Teddy”
Lupin è l’orfano di Remus Lupin affidato a Harry
Potter che non ereditò la maledizione del licantropo
di suo padre, ma diventò un Metamorfomagus come sua madre.
Si chiama così quel mago o quella
strega che ha la capacità di cambiare il suo aspetto senza l’uso
della Pozione Polisucco o di qualsiasi altra forma di magia.
È imparentato con Bellatrix Lestrange
Dal momento che Remus Lupin
ha sposato la nipote di Bellatrix
Lestrange, ovvero Nymphadora Tonks, questo fa dell’ex
professore di Hogwarts e della fedele servitrice di Voldemort parenti
acquisiti. C’è da dire la strega non ha mai accettato Tonks come
sua nipote perché aveva prima rinnegato sua sorella Andromeda per
aver sposato un Babbano. Questo infranse lo status di élite di
sangue puro dei Lestrange.
David Thewlis ha basato la sua interpretazione su un suo
vecchio insegnante
In un’intervista David Thewlis ha rivelato di aver basato
la sua interpretazione del professor Lupin sul ricordo di uno dei
suoi vecchi insegnanti, oltre che su quanto indicato dalla
sceneggiatura.
Il patronus di Remus
Lupin è un lupo
Nessuna strega o mago può prevedere
la fattezza del suo Patronus, e lo stesso discorso
vale per quanto riguarda gli Animagus, ma sappiamo
che questi incantesimi rispettano quello che è un attributo fisico
o emotivo della persona che li compie. Per Remus
Lupin il lupo è stato l’animale ricorrente di tutta la sua
vita, qualcosa che già lo turbava da bambino perché non faceva che
ricordargli costantemente il suo “difetto”.
Era un talentuoso duellante
Non
che sia una sorpresa, ma effettivamente è strano pensare che Remus
Lupin fosse stato un abile duellante. D’altronde dietro il
carattere taciturno e mite si nascondeva un membro
dell’ordine
della Fenice,
oltre che futuro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, e
questo perché conosceva già benissimo la magia e i suoi incantesimi
e come metterli in pratica. Soprattutto inHarry Potter e il
Principe Mezzosangue
lo vediamo mostrare le sue abilità nella Battaglia della Torre di
Astronomia, dove esce indenne.
È diventato un lupo mannaro a 4 anni
L’origine della maledizione
da lupo mannaro è per Lupin ancora più tragica di
quanto ci si aspetterebbe: suo padre Lyall lavorava per il
Ministero della Magia e durante il processo a Fenrir
Greyback, l’uomo fu l’unico a rendersi conto che
era un lupo mannaro. Così chiese che venisse ucciso, ma
Greyback furibondo decise di vendicarsi attaccando Remus.
Questo successe quando suo figlio aveva solamente 4 anni…
“Tutto quello che l’ignaro
Bilbo vide quel mattino era un vecchio con un bastone. Aveva un
alto cappello blu a punta, un lungo mantello grigio, una sciarpa
argentea sulla quale la lunga barba bianca ricadeva fin sotto la
vita, e immensi stivali neri.”Lo Hobbit –Dulcis
in fundo, terminiamo la nostra carrellata di personaggi de
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato con
Gandalf il Grigio, uno dei personaggi più amati
dal fandom di Tolkien.
Ci siamo limitati a raccontarvi i
personaggi che partecipano alla Ricerca, considerandoli
fondamentali per una buona presentazione del film.
Gandalf è uno Stregone e più precisamente
appartiene all’ordine degli Istari, spiriti provenienti da Valinor
e dotati di poteri dello stesso genere di quelli dei Valar, anche
se di minore entità. A Gondor si diceva addirittura che egli fosse
un’ultima reincarnazione di Manwe, capo dei Valar, prima che si
ritirasse a Taniquetil.
Gli Istari, incarnatisi in corpi di
uomini, vennero mandati nella Terra di Mezzo per contrastare il
male sorgente ad Est, essi sono quindi i nemici naturali di Sauron
l’Ingannatore, discepolo di Melkor. Gandalf in
particolare arrivò nella Terra di Mezzo all’inizio del XI secolo
della Terza Era, essendo stato scelto direttamente da Manwe per il
compito. Lo Stregone rifiutò per modestia l’incarico, ma poi
accettò e abbracciò la missione di sconfiggere Sauron. Egli è
infatti considerato il Nemico di Sauron per eccellenza e
come l’Ingannatore è un Maiar, con la differenza che Gandalf è
incarnato, mentre Sauron no. Inoltre Gandalf rispetta delle leggi
divine che l’Oscuro Signore ignora, come il divieto di soggiogare
le altre razze con la forza o con la paura.
Al suo sbarco presso i Porti Grigi,
Gandalf incontro Cirdan il Carpentiere, che in lui riconosce un
grande spirito destinato a grandi fatiche. Gli affida così Narya,
l’anello di fuoco, uno dei tre anelli degli Elfi con queste parole:
“Grandi fatiche e pericoli ti aspettano, e, per tema che il tuo
compito si riveli troppo grande e gravoso, prendi questo Anello per
tuo aiuto e conforto (…) Io ritengo che in giorni a venire dovrà
essere in mani più degne delle mie, che lo tengano per accendere
tutti i cuori al coraggio”. A lui venne affidata l’Elessar,
che portò a
Galadriel e in seguito viaggiò in lungo e in largo per
la Terra di Mezzo, acquistando conoscenze e sapere.
Fondamentale è il suo ruolo i tutti
e due i grandi romanzi di Tolkien. Ne Lo Hobbit è colui che guida
la spedizione dei Nani alla Riconquista del tesoro, è colui che
salva i nani dal pericolo e che fa unire Bilbo alla compagnia,
scatenando, a sua, insaputa, forze oscure che porteranno in seguito
alla riscoperta dell’Anello. Tra le Montagne Nebbiose troverà la
sua Glamdring, la batti nemici, spada elfica che lo accompagnerà
per tutta la sua vita nella Terra di Mezzo, insieme ad Orcrist, la
spada di
Thorin Scudodiquercia, e a Pungolo, il corto pugnale
che regalerà a
Bilbo Baggins. La sua grande amicizia con il Re delle
Aquile permetterà ai Nani e allo hobbit di salvarsi dai Lupi e la
sua conoscenza di
Beorn offrirà alla compagnia un rifugio e un punto di
ristoro dopo le disavventure con gli orchi.
Gandalf scomparirà dalla storia per un po’ per
ricomparire poi nel finale durante la Battaglia dei Cinque
Eserciti.
La sua assenza è giustificata dalla
sua partecipazione al Bianco Consiglio, durante il quale si
discusse dell’eventuale attacco a Sauron rifugiatosi a Dol Guldur.
Gandalf è anche protagonista e narratore de La
Cerca di Erebor, che racconta i fatti antecedenti a Lo
Hobbit in cui egli incontra Thrain II morente che lo prega
di assistere Thorin suo figlio nella riconquista del
tesoro.
Alla scoperta dei personaggi de Lo
Hobbit: Gandalf il Grigio
Già da quanto detto finora possiamo
intuire quanto Gandalf sia potente e determinante
negli avvenimenti relativi alla Terra di Mezzo. Eppure chi lo
incontrasse per la prima volta ne Il Signore degli Anelli, penserebbe a lui come
ad un simpatico vecchio, un po’ misterioso e molto abile con i
fuochi d’artificio. E’ così che lo vede la maggior parte degli
hobbit ed è questo che pensa di lui anche Frodo, all’inizio del
romanzo che lo vede trai protagonisti.
Sappiamo bene qual è il ruolo di
Gandalf nella trilogia e quale sia stato il suo
peso nella Guerra dell’Anello. Sappiamo anche che durante la sua
lotta con il Balrog a Moria, Gandalf muore e
rinasce, purificato e pronto a prendere il posto del corrotto
Saruman. Con la fine di Sauron, Gandalf torna a
Valinor, poiché il suo tempo nella Terra di Mezzo è finito. Ad
accompagnarlo ci saranno tutti i Portatori ancora in vita: Frodo e
Bilbo, e con loro i portatori degli anelli degli elfi, Elron
custode di Vilya e
Galadriel custode di Nenya.
Gandalf è
descritto come un vecchio con la barba e i capelli bianchi, un
cappello a punta blu e una lunga e logora tunica grigia e un
bastone che qualcuno pensa erroneamente gli serva per camminare. La
prima descrizione che abbiamo di lui è ne Lo Hobbit: “Tutto
quello che l’ignaro Bilbo vide quel mattino era un vecchio con un
bastone. Aveva un alto cappello blu a punta, un lungo mantello
grigio, una sciarpa argentea sulla quale la lunga barba bianca
ricadeva fin sotto la vita, e immensi stivali neri.” A
differenza degli altri membri del Bianco Consiglio,
Gandalf ha un abbigliamento più modesto che
comprende anche una sciarpa argentata e degli stivali neri. E’
all’apparenza un uomo trasandato, disordinato ma con un’espressione
rassicurante e pacifica.
Dopo la sua rinascita, ne
Le Due Torri viene invece descritto così: “La sua
capigliatura al sole era candida come la neve, e la sua veste
bianca e splendente; gli occhi sotto le folte sopracciglia erano
luminosi, penetranti come raggi di sole; in mano aveva lo strumento
del potere.” Compagno inseparabile di Gandalf
è il cavallo Ombromanto, della razza superiore dei Mearas, il più
potente di questi, e proprietà del re Theoden di Rohan fino a
quando egli non lo donò, piuttosto malvolentieri, a Gandalf, e che
lo accompagnerà poi in tutti i suoi viaggi, fino ad Aman.
Gandalf, l’affascinante mago
interpretato dall’attore Ian McKellen
Gandalf è un
elemento di scompiglio per gli hobbit, ma pian piano si scopre in
lui un’attitudine alla guida e alla saggezza, vera e propria
caratteristica del suo personaggio. Egli è una guida non soltanto
geografica, ma soprattutto una guida dell’anima, aiutando i suoi
amici e chi ne ha bisogno a trovare il coraggio e la luce per
compiere il proprio destino. Nei romanzi questo avviene chiaramente
con Bilbo, ma soprattutto con Aragorn, e ancora di più con re
Theoden ne
Le Due Torri.
Gandalf il Grigio
però è anche una persona dotata di intelligenza, saggezza,
spontaneità e semplicità d’animo. Da sempre è considerato da tutti
il più saggio degli Istari, scatenando l’ira di Saruman. Ma la sua
grandezza è tale proprio perché accostata a caratteristiche molto
umane e semplici come l’amore per l’erba-pipa, che lo accomuna e lo
avvicina agli hobbit. Ancora, la sua natura angelica (è un Maiar)
convive con il suo essere anche terribilmente umano, come dimostra
la sua paura di essere tentato dall’Unico Anello. Così infatti
risponde a Frodo, che gli offre l’Anello: “Non tentarmi Frodo!
Non oso prenderlo, nemmeno per tenerlo al sicuro. Capiscimi, Frodo:
userei questo Anello per il desiderio di fare del bene, ma
attraverso me eserciterebbe un potere troppo grande e terribile da
immaginare!”.
Ultima e romantica, se vogliamo,
caratteristica di Gandalf sono i suoi nomi. Egli
infatti è conosciuto con nomi diversi a seconda dei luoghi dove si
reca. Gandalf il Grigio è il nome che
ufficialmente usano gli Uomini della Terra di Mezzo per indicarlo.
Gandalf, in Ovestron, significa infatti Elfo con il Bastone, e ciò
sta ad indicare quanto gli uomini avessero difficoltà a distinguere
la vera natura dello Stregone, confondendolo con un elfo.
Più avanti nella storia, come
sappiamo, egli diventerà invece Gandalf il
Bianco, prendendo il posto di Saruman nella gerarchia degli
Istari. Lui stesso confonde Aragorn, Gimli e Legolas nella foresta
di Fangorn, quando dice loro: “Io sono Saruman, o meglio
Saruman come dovrebbe essere”. Ma a seconda del popolo e
dell’epoca attraverso cui Gandalf passa, gli si
può attribuire un nome ben preciso.
“Molti i nomi che ho nelle
diverse terre. Mithrandir sono per gli Elfi, Tharkûn per i Nani;
Olòrin ero da giovane nell’ormai obliato Ovest, nel Sud Incànus,
nel Nord Gandalf; nell’Est non vado mai.”Olòrin è il
nome con cui lo chiamano a Valinor, che vuol dire “Colui che
suggerisce i sogni”, dove sogno sta ad indicare una chiara
visione della mente.
Mithrandir è un nome
Sindar, usato dagli Elfi della Terra di Mezzo e
dagli uomini di Gondor. Vuol dire Grigio Pellegrino, Grigio
Vindante. Incànus invece è il nome con cui viene chiamato
a sud, ma la sua etimologia è confusa e lo stesso Tolkien non ha
mai dato una spiegazione precisa a tale nome. Si pensa che nella
lingua degli Haradrim voglia dire “Spia del nord”. Tharkûn
è invece il nome usato da Gandalf presso i Nani.
Anche questa versione del suo nome si rifà al suo aspetto e vuol
dire Uomo Bastone.
Oltre ai nomi ufficiali,
Gandalf ha anche diversi nomignoli: “Mantogrigio”
o “Cappagrigia”, dagli abitanti di Rohan, “Il Cavaliere Bianco”, in
onore del suo cavallo, Ombromanto, oppure semplicemente “Stregone”,
dagli Orchi. Menzione merita “Corvotempesta”, nome datogli da Re
Théoden, su incitazione di Grima Vermilinguo, per la presunta
abitudine di preannunciare delle sventure col suo arrivo.
Gandalf il Grigio
resta a ragione uno dei più importanti personaggi della mitologia
tolkieniana e uno dei più grandi personaggi della letteratura
fantastica del Novecento. Personaggio amatissimo dal fandoom, è una
perfetta unione tra umano e divino, ennesima figura cristologica
della mitologia tolkieniana e potente veicolo di messaggi e
significanti importanti che il Professore ha lasciato nei suoi
scritti.
Nel Signore degli Anelli, quando Christopher Lee venne chiamato da
Peter Jackson, sperava fortemente di poter
interpretare Gandalf, poiché è un grande
appassionato di Tolkien e l’ha perfino incontrato di persona.
Jackson decise invece di affidargli il ruolo di Saruman, facendo
interpretare Gandalf a Sir Ian McKellen, che tornerà a vestirne i panni
sgualciti per Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato.
Nonostante siano passati anni dalla
fine della saga cinematografica e letteraria di Harry
Potter, i fan non hanno smesso di supportare il
personaggio e tutto il suo mondo. Empire ha realizzato una top
10, basata sulle preferenze dei fan, dei personaggi più amati della
saga. Eccola di seguito:
Minerva McGrannitt
Minerva McGrannitt
è il primo personaggio magico che compare nei libri e nei film di
Harry
Potter; è presente, infatti, alla consegna di Harry
alla famiglia Dursley, dopo averli osservati per tutto il
pomeriggio nella loro casa a Privet Drive n. 4, nascondendosi sotto
le spoglie di un gatto grazie alle sue facoltà di Animagus.
Hagrid
A Hogwarts, Hagrid diviene uno dei migliori amici di
Harry,
Ron Weasley ed Hermione Granger. Durante il primo anno
di scuola dei tre amici, Hagrid si procura tramite mercato nero un
uovo di drago, che si scopre in seguito essergli stato venduto dal
professor Raptor, che, essendo posseduto da Lord Voldemort, si era camuffato per carpirgli
informazioni utili a superare le protezioni poste a difesa della
Pietra Filosofale.
Luna Lovegood
Conosciamo Luna Lovegood per la
prima volta nel quinto libro, Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Il suo
soprannome (Lunatica, Loony in inglese) è un gioco di
parole tra il suo nome e la parola lunatica, che sta ad indicare la
sua stranezza. Luna vive con suo padre Xenophilius Lovegood su una
collinetta, non troppo distante dalla casa di Ron.
Ronald Bilius “Ron” Weasley
è uno dei personaggi principali e deuteragonista della serie
di Harry
Potter, ed è il migliore amico diHarry
Potter.Nei film, Ron usa
molto l’espressione “Miseriaccia!” oppure “Per la miseria!” (Bloody
hell in inglese), fino a farla diventare il suo motto; nei libri,
invece, usa molto l’espressione “Per le mutande di Merlino!”. Ron è
alto, magro e, come tutti i Weasley, ha i capelli rossi, molte
lentiggini sul viso e gli occhi azzurri.
Preside della Scuola di
Magia e Stregoneria di Hogwarts e presidente del tribunale
supremo dei maghi Wizengamot, incarna
molti dei valori e dei tratti tipici del classico “mago buono” ed è
stato paragonato a Gandalf e ad alcune rappresentazioni del mago
Merlino.
Saggio, eccentrico e ironico, è
ritenuto il mago più potente del mondo e di tutti i tempi per la
sua intelligenza e per la sua grande conoscenza della magia, oltre
ad essere l’unico mago che Lord Voldemort abbia mai temuto
veramente.
Harry Potter
Harry James Potter è il
protagonista della serie a cui da anche il nome. Nasce a Godric’s
Hollow da genitori maghi. Rimane orfano all’età di 1 anno e pochi
mesi, quando Lord Voldemort fa irruzione nella casa di
famiglia dei Potter e uccide i suoi genitori James Potter e
Lily Evans, che si sacrificano per salvargli la vita.
Remus è stato il
professore di Difesa contro le Arti Oscure durante il terzo anno
(Harry
Potter e il prigioniero di Azkaban) a Hogwarts
di Harry
Potter. Remus
Lupin è un personaggio dolce e gentile, timido e
riservato per la sua condizione sovrannaturale.
Padrino e tutore di Harry
Potter, nonché migliore amico dei genitori di Harry,
Lily Evans e James Potter,
Sirius Black (Gary
Oldman nei film) è considerato da Harry stesso uno dei
pochi legami che gli rimangono con i suoi genitori.
Hermione Granger (Emma
Watson), la migliore amica di Harry
Potter e interesse sentimentale dell’amico Ron. Ha
gli occhi marroni e, nella prima apparizione, ha “folti capelli
bruni e i denti davanti piuttosto grandi”. Secondo JK
Rowling, Hermione è profondamente insicura e cerca di
mascherarsi provando ad essere la migliore in ogni cosa,
proiettando una falsa ed irritante sicurezza di sé.
È il professore di Pozioni (nei
primi cinque libri) e di Difesa contro le Arti Oscure (solo nel
sesto libro) nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts, dove studia il protagonista
Harry
Potter. Nei primi romanzi è
etichettato come uno dei maggiori antagonisti del
protagonista Harry Potter;
successivamente, nell’ultimo romanzo della saga, verranno riportati
alla luce
alcuni segreti di Piton che ne ribalteranno completamente il
ruolo stesso.
Come era prevedibile, il giovane
Potter non è il personaggio che i fan prediligono, dal momento che
meglio di lui hanno fatto non solo
Severus Piton, ma anche la brillante Hermione Granger! Qual è
per voi il miglior personaggio della saga di Harry
Potter?
In Doctor
Strange, Mads Mikkelsen ha interpretato il cattivo
Kaecilius, un oscuro cattivo dei fumetti che è stato il primo
grande test dello Stregone Supremo nel MCU.
La sua storia si è conclusa con una
sconfitta, ma con Clea ora in gioco, c’è sempre la possibilità di
vedere finalmente cosa ne è stato del lealista di
Dormammu.
In un’intervista rilasciata a
Business Insider, all’attore è stato chiesto se ha
mai faticato a comprendere il materiale con cui lavorava nel
MCU (questo fa seguito alle recenti rivelazioni di
Robert Downey Jr. e
Mark Ruffalo, che hanno rivelato di aver spesso
faticato a comprendere i copioni).
“In un certo senso lo abbiamo
fatto in ‘Doctor Strange‘”, ha ammesso Mads Mikkelsen. “E c’è un’ottima ragione
per questo, perché ‘Doctor Strange’ nasce da una graphic novel
psichedelica, che era molto diversa dalle altre“.
“Quindi l’idea di passare da
una dimensione all’altra è stata qualcosa su cui abbiamo dovuto
lavorare. Per fortuna c’erano delle bellissime immagini e dei
dipinti grafici che avevano appeso al muro, così ci siamo fatti
un’idea“.
“Per quanto riguarda
l’argomento del film, non credo che avessimo dubbi“, ha
continuato. “Era una sceneggiatura molto solida, ma devo dire
che guardando alcuni degli ultimi film, come spettatore, anch’io
dico: ‘Wow. Chi è quello? Da dove viene?”, quindi capisco che
abbiano avuto qualche problema in merito“.
È interessante sentire Mads Mikkelsen fare questa considerazione sui
recenti film del MCU, poiché c’è
stata una grande confusione riguardo a certe decisioni creative e
ai personaggi che sono stati inseriti nella saga del Multiverso con poche spiegazioni o
contesto.
Alla domanda su un possibile
ritorno nel MCU, Mads Mikkelsen ha aggiunto: “Il più
divertente è stato ‘Doctor Strange’, perché ho potuto fare due cose
che amo: fare magie e volare con il Kung Fu. Sì, quello. Non mi
dispiacerebbe tornare su di lui. Ma ho la tendenza a morire in
tutti i franchise, quindi sarà difficile“.
Mads Mikkelsen, che è diventato famoso per
aver interpretato cattivi in ogni genere di film, da
Hannibal a Casino Royale e Animali
Fantastici, è stato ampiamente sprecato nel 2016 come
un altro di quei cattivi del MCU che servono a uno
scopo ma che vengono in gran parte dimenticati una volta che
scorrono i titoli di coda.
Da allora, abbiamo saputo che è in
trattative per un nuovo ruolo nel MCU che non sarà
Kaecilius. Non è stato menzionato il personaggio per il quale si
sta cercando di ottenere un ruolo, ma l’attore rimane una delle
scelte preferite dai fan per interpretare Victor Von
Doom nei Fantastici
Quattro e il suo nome è stato collegato al villain diverse
volte negli ultimi mesi.
La Warner Bros. ha rilasciato la
prima clip di Dune – Parte
Due e, pur essendo di poco meno di 20 secondi, ci
offre uno sguardo emozionante all’inizio del duello culminante tra
Paul Atreides (Timothée
Chalamet) e il sadico Feyd-Rautha
Harkonnen (Austin
Butler).
Lo sneak peek ci offre
anche una piccola anteprima della voce utilizzata da Austin Butler per interpretare Feyd, e non è
affatto quello che ci aspettavamo!
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Sono passati quasi due decenni
dall’uscita nelle sale di Batman Begins e, sebbene non è
considerato il miglior capitolo della trilogia del Cavaliere
Oscuro di Christopher Nolan , è stato comunque un solido
film d’apertura molto apprezzato.
Con un’immersione profonda nella
storia delle origini di Bruce Wayne, il film vedeva il
Pipistrello combattere contro Ra’s al Ghul e lo
Spaventapasseri. Quest’ultimo è interpretato da Liam Neeson, mentre Cillian Murphy dà il meglio di sé nel ruolo
del demente Dr. Jonathan Crane (che riprenderà in seguito
sia ne Il cavaliere oscuro che ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno).
La star di Iron Man
Robert Downey Jr, che grazie alla sua interpretazione
di Oppenheimer è diventato il favorito per il
titolo di “Miglior attore non protagonista” agli Oscar, ha
rivelato in occasione di un panel dell’American Cinematheque che
anche lui era stato preso in considerazione per lo
Spaventapasseri.
Confermando di aver incontrato
Christopher Nolan all’inizio degli anni 2000,
Robert Downey Jr ha spiegato che, sebbene Nolan
“sia stato cortese”, nel senso di non averlo scelto non
“sembrava che si stesse decidendo in quell’audizione“. La
parte andò ovviamente a Cillian Murphy e, qualche anno dopo,
Iron Man e Il cavaliere oscuro si affrontarono nelle sale
nell’estate del 2008.
“Non credo di essere stato
vicino a ottenere quel ruolo“, ha ammesso in un’intervista del
2021. “L’unico attore che era giusto per quella parte in quel
momento, secondo me, era
Christian Bale, e lui ha assolutamente spaccato“.
“Quindi, per me, è stata solo
un’esperienza, e poi si è trasformata in qualcos’altro. Si è
trasformato in quel personaggio, lo Spaventapasseri, e si è
trasformato in un rapporto di lavoro con Chris“, ha aggiunto
Cillian Murphy. “Quindi, ripenso con
molto, molto affetto a quel periodo, ma non mi sono mai, mai, mai
considerato materiale per Bruce Wayne“.
Al giovane attore
Massimiliano Caiazzo sono bastati pochi ruoli tra
cinema e televisione per affermarsi come uno dei volti più
interessanti della sua generazione per quanto riguarda la
recitazione. Dotato di carisma e versatilità, Caiazzo è infatti
passato con naturalezza dal dramma a sfumature più leggere, dando
prova di possedere un futuro radioso davanti a sé, che lo rende un
interprete tutto da scoprire e da tenere d’occhio.
Ecco 10 cose che non sai di Massimiliano
Caiazzo.
Massimiliano Caiazzo: i suoi film e le serie TV
1 È noto per alcune serie
televisive. Ad aver reso celebre Caiazzo vi sono
principalmente alcune televisive, a partire naturalmente da
Mare fuori, dove dal
2020 interpreta uno dei protagonisti, Carmine Di Salvo, accanto ad
attrice e attori come Carolina
Crescentini, Nicolas Maupas,
Serena Codato e
Giacomo
Giorgio. Ha poi recitato anche in un episodio della
serie Love Dilemma, più precisamente in quello intitolato
Mi fido di te. Nel 2022 prende invece parte ad uno degli
episodi di Filumena Marturano. Prossimamente, invece, lo
si vedrà nella serie Uonderbois, con Serena Rossi.
Nel 2024 torna a recitare nella
quarta stagione di Mare fuori.
2. Ha iniziato a recitare
anche per il cinema. Nel 2021 arriva per Caiazzo la prima
avventura in un lungometraggio. Si tratta di School of
Mafia, nel quale tre ragazzi newyorchesi
con sogni e progetti per il proprio futuro vedono i loro sogni
ostacolati dai loro padri, tre boss mafiosi che sono determinati a
farli diventare i loro eredi. Qui Caiazzo interpreta il giovane
Turi, personaggio poi interpretato da Nino
Frassica nella sua versione adulta. Nel 2023 torna
poi al cinema recitando in Piano piano, film
ambientato nel 1987 a Napoli, dove gli
abitanti di un condominio di periferia si godono gli ultimi mesi
prima di lasciare il posto a un’autostrada che spazzerà via per
sempre il loro piccolo mondo.
Massimiliano Caiazzo in Piano piano
3. Ha interpretato un
personaggio “negativo”. Nel film Piano piano
l’attore ha interpretato per la prima volta un ruolo “da cattivo”,
quello di un delinquente in un piccolo mondo di degrado. Parlando
del personaggio, tuttavia, l’attore ha raccontato di non aver mai
giudicato le sue azioni, sottolineando invece come in lui siano
presenti momenti di fragilità che lasciano intuire la motivazione
di determinati comportamenti. Per l’attore, dunque, il lavoro da
fare è stato tutto incentrato sul far emergere queste sfumature,
evidenziando come la natura del suo personaggio sia un prodotto del
contesto in cui vive.
Massimiliano Caiazzo in Mare fuori
Massimiliano Caiazzo in Mare fuori
4. È uno dei protagonisti
della serie. Sin dalla prima stagione di Mare fuori, Caiazzo
ricopre il ruolo di Carmine Di Salvo, un
adolescente appartenente ad una nota famiglia camorrista, ma che si
rivela una persona gentile e di buon cuore, che odia la violenza e
la prevaricazione tipiche del contesto in cui è nato. La popolarità
che la serie ha donato all’attore lo sta portando ad essere
riconosciuto ovunque, un cambiamento a cui Caiazzo ha affermato di
doversi ancora abituare del tutto.
5. Ha lavorato molto sul
personaggio. Per dar vita a Carmine, Caiazzo ha raccontato
di aver inizialmente svolto un lavoro di analisi sugli aspetti
fisici ed emotivi del personaggio, avvicinandosi così sempre di più
ad esso. Tuttavia, l’attore ha anche sottolineato come egli stia
bene attento a mantenere un confine evidente tra sé e il proprio
personaggio, senza mai confondere le due cose. Giunto alla quarta
stagione, l’attore si dice però sempre più vicino al suo
personaggio, comprendendolo tanto negli aspetti positivi che in
quelli negativi.
Massimiliano Caiazzo è su Instagram
6. Ha un profilo sul social
network. L’attore è naturalmente presente sul social
network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 1.4
milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato
appena una settantina di post, tutti relativi alle sue attività
come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse
immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere
aggiornati sulle sue attività.
Massimiliano Caiazzo in Piano piano
Massimiliano Caiazzo: Elena D’Amario e Maria Esposito, chi è la
fidanzata dell’attore?
7. L’attore ha una
relazione con la balleria. Nonostante siano molti i fan
di Mare fuori che sperano in una relazione tra
Caiazzo e la sua collega di set Maria
Esposito, tra i due sembrerebbe esserci nulla più che
un’amicizia. Caiazzo, infatti, è attualmente fidanzato con la
ballerina e attrice Elena D’Amario. I due non sono
molto attivi sui social in quanto a condividere aspetti della loro
vita insieme, ma di tanto in tanto emergono foto che li ritraggono
insieme, riconfermando dunque il loro essere ancora una coppia. La
stessa Esposito, d’altronde, già nei mesi scorsi aveva messo fine
alle voci su una sua relazione con Caiazzo, bollando la cosa come
completamente falsa.
Massimiliano Caiazzo e il rapporto
con la madre, il padre e il fratello
8. È sostenuto dai
genitori. La madre di Caiazzo è un’insegnante, mentre il
padre un funzionario. L’attore ha raccontato che entrambi
ipotizzavano una carriera diversa per il figlio, che per andare
incontro alle loro aspettative si era iscritto ad un corso di
laurea in biotecnologie. La passione per la recitazione lo ha però
infine spinto a mollare tutto e inseguire la propria passione.
Stando a quanto dichiarato dall’attore, nonostante i dubbi iniziali
dei due genitori circa le sicurezze che il mondo dello spettacolo
può dare a livello lavorativo, i due iniziano ora a ricredersi e
sono i primi sostenitori del figlio.
9. Ha un fratello.
Massimiliano ha inoltre un fratello di nome Riccardo e i due si
somigliano moltissimo, tanto nei capelli quanto nello sguardo. I
due compaiono talvolta l’uno nei social dell’altro, dimostrando
dunque di andare d’accordo e poter vantare un ottimo rapporto tra
fratelli. Non sappiamo però cosa faccia nella vita Riccardo, anche
se non dovrebbe far parte del mondo dello spettacolo.
Massimiliano Caiazzo: età, altezza e dove vive l’attore
10. Massimiliano Caiazzo è
nato a Vico Equense, il 28 agosto del 1996. L’attore è
alto complessivamente 1.82 centimetri. Cresciuto in Campania, tra
Vico Equense e Napoli, Caiazzo risiederebbe oggi a Roma.
L’estate scorsa si era diffusa la
notizia che Amy Adams aveva firmato per interpretare la
protagonista della prossima commedia horror Nightbitch,
e ora è stato diffuso un primo sguardo al film attraverso un paio
di foto promozionali ufficiali.
La sei volte candidata all’Oscar
interpreterà una donna che inizia a trasformarsi in un cane (o
inizia a credere di esserlo… non è molto chiaro!) La Searchlight
Pictures ha acquisito il progetto, che viene descritto come un
adattamento “darkly comic horror” dell’omonimo romanzo d’esordio di
Rachel Yoder. La regista di Can You Ever
Forgive Me? Marielle Heller ha diretto il film.
Secondo la sinossi ufficiale,
Nightbitch
racconta la storia di “una donna gettata nella routine
casalinga di crescere un bambino in periferia, abbraccia lentamente
una forte depressione post parto che la porta in una deriva, nella
quale inizia ad avere bizzarri e innegabili segni che potrebbe
trasformarsi in un cane”.
Le immagini non ci danno molto su
cui basarci, ma il personaggio della star de L’Uomo
D’Acciaio ha un leggero luccichio canino negli occhi in quel
primo scatto? Date un’occhiata alle immagini qui sotto e fateci
sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.
Marielle Heller’s ‘NIGHTBITCH,’ starring Amy
Adams, will be released this fall.
“Il libro di Rachel Yoder mi ha
lasciato senza fiato. Non mi sentivo così per [un] libro da quando
ho letto Il diario di un’adolescente molti anni fa“, ha detto
Heller quando è stato annunciato il film. “Il racconto
cupamente esilarante di Rachel sulla maternità e la rabbia mi ha
fatto sentire osservato. E adattarlo con Amy Adams in mente è stata
la cosa che mi ha fatto andare avanti durante la pandemia. Sono
davvero entusiasta di dare vita a questo film con i meravigliosi
partner di Anne Carey, Annapurna Pictures e Searchlight. È un sogno
che diventa realtà“.
Si tratta certamente di una
premessa intrigante e bizzarra, e non vediamo l’ora di saperne di
più su Nightbitchnel
primo trailer, che non dovrebbe essere troppo lontano.
Il film Nightbitch è
in fase di produzione come Hulu Original negli
Stati Uniti e, secondo quanto riferito, dovrebbe uscire in
autunno.
A proposito di questo film,
Amy Adams è stata scritturata per recitare
accanto a Jenna Ortega nell’adattamento di
Taika Waititi del romanzo fantascientifico
Klara and the Sun. La Adams interpreterà la madre
di un’adolescente di nome Josie che soffre di una misteriosa
malattia. Adotta un “amico artificiale” di nome Klara (Ortega) come
compagno per la figlia.
Il classico dell’orrore di
Tobe Hooper del 1974, The Texas Chainsaw Massacre (Non
aprite quella porta), è generalmente considerato uno dei film
più terrificanti di tutti i tempi, ma nessuno dei successivi
sequel, reboot o rivisitazioni è riuscito a riconquistare il
terrore puro dell’originale (compreso quello con Matthew McConaughey), e il seguito di Netflix
del 2022 è stato probabilmente il peggiore .
Tuttavia, nonostante le recensioni
negative (si trova al 31% su Rotten Tomatoes), il film si è
rivelato un discreto successo per lo streaming, e un altro capitolo
“Texas Chainsaw Legacy” è ora in fase di sviluppo.
L’insider Daniel
Richtman riferisce che il nuovo film si intitolerà
Texas Chainsaw Legacy e, secondo questa logline,
Leatherface e la sua famiglia di psicopatici torneranno per
seminare altro caos.
“Texas Chainsaw Legacy si
addentra nella tranquilla facciata di Oasis Oaks, una comunità
recintata immersa nel Texas rurale. Tra i prati meticolosamente
curati e le vigili pattuglie di sicurezza, la nostra famiglia
protagonista incarna la beatitudine suburbana. Tuttavia, appena
oltre i confini di questa enclave idilliaca, si nasconde una
proprietà abbandonata che ospita il famigerato Leatherface e i suoi
macabri parenti. Mentre il caos si abbatte su Oasis Oaks, le
famiglie comuni vengono contrapposte ai selvaggi Sawyers in una
straziante battaglia per la sopravvivenza, dove i confini tra il
bene e il male si confondono in un agghiacciante confronto di
orrori familiari.”
Non sono stati annunciati né il
regista né lo sceneggiatore, ma gli aggiornamenti ufficiali
potrebbero essere dietro l’angolo ora che la sinossi è stata resa
nota.
Ecco cosa ha detto il regista del
film precedente, David Blue Garcia, sulla sua preparazione e sul
tono comico di alcune scene durante un’intervista con Screen
Rant.
“Per me è stato lo spirito. Lo
spirito della regia di quel primo film. Non mi piace guardare i
film mentre li faccio. Così ho guardato Texas Chainsaw Massacre,
l’originale, e poi non ho guardato nient’altro per due mesi mentre
giravo questo film. Mi ha dato un’idea di quello che voglio fare.
Ma in realtà non sto copiando direttamente nulla dall’originale. Mi
ha solo dato un’idea. Una cosa che mi ha colpito dell’originale, di
cui non molti parlano, è quanto sia cupo e divertente.
Così mi sono assicurato di portare un po’ di leggerezza anche
in questo film.
X-Men: The Animated
Series è un’amata serie televisiva animata andata in onda
dal 1992 al 1997 e presto avrà il revival X-Men
’97. Segue il Professor Charles Xavier e gli
X-Men mentre proteggono un mondo che teme e odia i
mutanti.
La serie è stata apprezzata per il
suo fedele adattamento di trame complesse, per le diverse
rappresentazioni dei personaggi e per i temi maturi che spesso
esploravano questioni sociali.
Invece, il revival arriverà sui
nostri schermi più tardi quest’anno, dopo un ritardo che si pensa
sia dovuto a un arretramento degli studi di animazione. Siamo
sicuri che l’attesa ne sarà valsa la pena, perché non è un segreto
che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige sia un grande fan della serie
originale.
Tuttavia, è passato molto tempo da
quando la serie si è conclusa a metà degli anni Novanta, e ci
aspettiamo almeno alcuni grandi cambiamenti (finora si è trattato
di uno stile di animazione aggiornato e di alcune modifiche al cast
vocale).
A conferma del fatto che X-Men
’97 percorrerà nuove ed entusiasmanti strade, è
stato riportato un episodio ispirato ai videogiochi che, secondo lo
scooper @CanWeGetToast (via Toonado.com), vede “Jubilee e il suo
ragazzo, Sunspot, intrappolati in un videogioco a 16 bit da Mojo il
giorno del suo compleanno”.
Anche questa puntata,
presumibilmente intitolata “Motendo”, “sarà animata in stile
videogioco a 16 bit”. Questo è appropriato per l’epoca,
naturalmente, e ci mostra solo uno dei modi in cui i Marvel
Studios stanno usando la tecnologia odierna per portare i
protagonisti di X-Men: The Animated Series a un livello
superiore (gioco di parole) e a nuovi luoghi inaspettati nel regno
dell’animazione.
In un franchise della portata del
Marvel Cinematic
Universe, non è possibile dedicare a ogni personaggio
l’attenzione di cui ha bisogno o che merita. Addirittura, sono
numerosi gli esempi dei personaggi che sono stati completamente
dimenticati dopo le loro prime apparizioni. Data la natura
tentacolare di questo mondo condiviso, è molto probabile che alla
fine ritorneranno in qualche modo ma, al momento, il loro futuro è
ancora incerto. Stiamo parlando di eroi, villain e comprimari che
avevano un potenziale distinguibile nel MCU.
Nessuno di loro ha progetti confermati, a differenza, per esempio,
di Sam Wilson/Capitan America, che abbiamo visto
per l’ultima volta quasi tre anni fa ma che farà ritorno nel 2025
nella terza stagione di What
If…? e in
Captain America: Brave New World.
Moon Knight
Moon Knight è stata una serie indubiamente
incerta, ma con diversi pregi. Oscar Isaac è stato chiaro fin dall’inizio sul
fatto che aveva firmato per soli sei episodi, ma il fatto che non
abbiamo ancora alcun indizio su ciò che il futuro ha in serbo per
questo eroe sembra assurdo! Perché i Marvel Studios non abbiano trovato
un modo per legare la storia di Moon Knight a quella della variante di Kang
Rama-Tut è difficile da dire e si tratta di una mancanza di intuito
che ha sicuramente indebolito lo statuto del personaggio
all’interno del MCU.
Con un po’ di fortuna, il Pugno di Khonshu sarà un fattore
importante nei prossimi film dei Vendicatori e finalmente potremo
scoprire cosa c’è dietro Jake Lockley. Tuttavia,
non possiamo dimenticare che non ci sarà una seconda stagione di
Moon Knight per continuare a esplorare il
personaggio/i.
Nova Prime
Convincere Glenn Close a entrare nel MCU
si è rivelato un grande successo per il regista James Gunn quando
ha lanciato Guardiani della Galassia per i Marvel Studios.
Il suo ruolo di Nova Prime era minore, ma comunque fondamentale per
lo svolgimento della storia. Richard Rider sembrava disperso, ma
l’esistenza dei Nova Corps si è rivelata più che sufficiente per
lasciare i fan a bocca aperta per il loro futuro nel MCU.
Purtroppo, Thanos li ha decimati fuori campo in Avengers: Infinity War, quindi possiamo solo
supporre che Nova Prime fosse tra i caduti. I
Marvel Studios non si sono mai preoccupati di spiegare cosa ne è
stato del corpo di polizia interplanetario, rivisitandolo solo in
un recente episodio di What
If…? Si dice che un progetto Nova si dice sia in
lavorazione: che qualche risposta sia finalmente all’orizzonte?
Aaron Davis
La star di
Atlanta
Donald Glover è tra gli artisti più promettenti del
momento, e anche coloro che hanno dimenticato rapidamente
Solo: A Star Wars Story hanno convenuto che la sua
interpretazione di Lando Calrissian è stata un
punto di forza. L’ingresso dell’attore nel MCU è stato degno di
nota, ma nel ruolo di Aaron Davis (lo zio di Miles Morales e il
vigilante noto come Prowler), è stato in realtà limitato molto in
Spider-Man: Homecoming. Quello che
sembrava un modo perfetto per introdurre Prowler e/o Miles nel
sequel è stato completamente trascurato. Il lato positivo è che
abbiamo potuto vedere Glover nei panni
dell’antieroe in Spider-Man: Across the Spider-Verse dello
scorso anno. Ora, i Marvel Studios hanno l’occasione perfetta per
portarlo nel MCU come
Prowler pienamente sviluppato in Spider-Man 4.
Tiamut
Eternals
sarà anche stato il primo film dei Marvel Studios classificato
come “rotten” dalla critica, ma il modo in cui è stato
dimenticato da allora non è giustificabile. Sono passati quasi tre
anni da quell’enorme cliffhanger finale e ancora non sappiamo cosa
ne sia stato di questi eroi immortali e nemmeno di Dane Whitman (che, a quanto pare, è stato
tagliato fuori da Blade). Tuttavia, l’errore più grande è che non
sappiamo ancora nulla su Tiamut il Celestiale. Il
gigantesco essere cosmico emerge dall’Oceano Indiano e, al di fuori
di un piccolo accenno in She-Hulk: Attorney at Law, nessuno si è
preoccupato di menzionarlo. Persino Namor non vi
ha mai fatto riferimento in Black Panther: Wakanda Forever! Si dice che
Tiamut sarà la fonte di Vibranio del MCU
in Captain America: Brave New World: a questo
punto, incrociamo le dita!
Dottor Selvig
All’inizio del MCU,
il dottor Erik Selvig è stato una parte importante
dello svolgimento delle storie di questo mondo condiviso. Apparso
in Thor,
The Avengers e Thor:
The Dark World, ha fatto la sua comparsa anche in
Avengers: Age of Ultron. Avengers: Endgame ha confermato che era tra
coloro che Thanos ha strappato all’esistenza, ma
questo significa che alla fine è tornato con tutti gli altri. Solo
Spider-Man: Far From Home ha coperto le
conseguenze del Blip, quindi
Selvig potrebbe ancora tornare, ma allo stato
attuale non si sa ancora nulla del personaggio da circa nove
anni.
Il lato positivo è che ha fatto una
breve apparizione in Thor: Love and Thunder, quindi almeno sappiamo
che è ancora vivo! Tuttavia, non è stato un ritorno affatto
soddisfacente e vorremmo vedere Selvig aiutare
ancora una volta gli Eroi più potenti della Terra. Con il
Multiverso in piena espansione, questo desiderio potrebbe divenire
presto realtà.
Mitchell Carson
Un tempo importante
elemento dello S.H.I.E.L.D., è stato poi rivelato che
Mitchell Carson era un altro agente dell’HYDRA
sotto copertura. Per questo motivo lo abbiamo visto in
Ant-Man mentre cercava di acquisire l’armatura di
Yellowjacket. Il piano è fallito, ma è riuscito a
uscire vivo dall’edificio di Darren Cross per
riprovarci. Tuttavia, non se n’è andato completamente a mani vuote,
poiché la sua valigetta era piena di Particelle Pym. Si potrebbero
fare molte cose con quelle fiale, ma negli anni successivi non c’è
stato alcun segnale che indichi che i Marvel Studios abbiano
intenzione di riportare in vita Carson o di
rivelare cosa ne sia stato di loro. Visto che il misterioso
benefattore di Ant-Man and The Wasp: Quantumania non è
mai stato identificato, speriamo che un progetto imminente come
Ironheart
o Captain America: Brave New World riannoderà i
fili della trama.
La dottoressa Cho
Claudia Kim ha avuto un ruolo di primo piano in
Avengers: Age of Ultron: nel ruolo della
dottoressa Helen Cho, ha svolto un ruolo cruciale
per la riuscita del sequel sugli Avengers. Nonostante sia stata
attaccata da Ultron, Cho si è poi
unita allo staff della New Avengers Facility... e
da allora non è più stata vista. Stranamente, è stata inclusa nel
recente set LEGO della Torre dei Vendicatori, quindi ci piace
pensare che avrà un ruolo di supporto a sorpresa in un futuro film
o show televisivo, che forse getterà le basi per il ritorno di
Ultron.
Rhomann Dey
È fin troppo facile
dimenticare quanto fosse impressionante il cast di Guardiani della Galassia, con John C. Reilly un altro grande nome che non ci
saremmo mai aspettati di vedere nel MCU.
Nel ruolo di Rhomann Dey, ha avuto un impatto
duraturo e ha aggiunto ancora più cuore a un film che ne è pieno.
Come Nova Prime, è scomparso dall’azione dal 2014;
farlo incrociare di nuovo con la squadra nel Vol. 2 sarebbe stato abbastanza facile.
Purtroppo, dobbiamo ancora una volta supporre che sia lui che la
sua famiglia siano stati vittime di Thanos. Guardiani della Galassia Vol. 3 non ha
minimamente menzionato Dey o dei Nova
Corps ma, quando la squadra si riunirà di nuovo, ci
piacerebbe vederlo tornare. In alternativa, potrebbe rientrare nel
progetto Nova di cui si vocifera.
Dr. Leonard Samson
Ty Burrell
è diventato una grande star dopo aver recitato ne L’incredibile Hulk, soprattutto grazie a
Modern
Family, ma i Marvel Studios non sono riusciti a
riportare l’attore nel MCU
nel ruolo del Dr. Leonard Samson. È una decisione
strana, dato che questo psichiatra avrebbe potuto essere inserito
in un gran numero di film. Per cominciare, avrebbe potuto essere lo
strizzacervelli con cui Tony Stark parla alla fine
di Iron Man 3, anche se trasformato nel suo alter
ego eroico, Doc Samson. Tuttavia, non ha avuto
abbastanza tempo sullo schermo da giustificare questa scelta,
soprattutto perché il suo ruolo nel film del 2008 era poco più di
un cameo. Sembra che la Marvel non abbia mai avuto piani seri per
Samson e che la sua inclusione sia stata poco più di un Easter Egg
per i fan. Non c’è da stupirsi, quindi, che sia finito nel
dimenticatoio, ed è stato un errore non riportarlo in
She-Hulk: Attorney at Law.
A novembre, Dave Bautista ha utilizzato i social
media per accennare al fatto di aver parlato con James Gunn della WB, che aveva appena assunto
il ruolo di co-presidente dei DC Studios.
James Gunn ha anche ricondiviso il post di
Dave Bautista, accendendo i social media con
tonnellate di speculazioni su chi Dave Bautista potrebbe interpretare nel
DCU.
In una nuova intervista con Comic
Book, è stato chiesto a Dave Bautista cosa potrebbe accadere
prima di essere inserito nella WWE Hall of Fame o di
firmare per un ruolo nel DCU?
Dave
Bautista ha risposto: “Non saprei risponderti onestamente,
perché penso… E lo dico solo perché abbiamo avuto delle
conversazioni, nel corso degli anni, che sarebbe la WWE Hall of
Fame. Avrei dovuto partecipare l’anno scorso, ma ero impegnato in
un film e non ho potuto viaggiare. Stavo girando un film in
Sudafrica e logisticamente non è stato possibile realizzarlo.
Quindi, sapete, non ho parlato con James dell’Universo
DC“.
Ha poi aggiunto: “Mi
piacerebbe lavorare di nuovo con James, che si tratti dell’Universo
DC o meno. Adoro
James Gunn. È un regista incredibile e abbiamo un cameratismo
che non ha prezzo. Quindi lavorare di nuovo con lui? Voglio dire
che lo farei anche gratis. Ma non abbiamo ancora parlato. Ora è in
cima alla DC. Sta facendo le sue cose. Io sto cercando di portare
avanti la mia lavorazione. Ma sono sempre aperto e gliel’ho
detto“.
Cosa ha scritto Dave Bautista sui social a
Novembre?
Anche in questo caso, torniamo al
post di Dave Bautista sui social media di novembre,
che l’attore di Dune
doveva sapere avrebbe scatenato una marea di voci e speculazioni.
Gunn doveva anche sapere che ripubblicare la foto non avrebbe
fatto altro che aggiungere benzina al fuoco.
Quindi, che Dave Bautista si rifaccia vivo tre mesi
dopo e dichiari che lui e James Gunn non hanno discusso di alcuna
possibilità è una pillola difficile da mandar giù.
In precedenza Dave Bautista aveva dichiarato di aver parlato
con James Gunn della possibilità di interpretare
Bane nel DCU, ma secondo quanto riferito,
ciò avveniva prima che Gunn diventasse co-presidente dei DC
Studios.
Dave Bautista ha rilasciato queste
dichiarazioni a Insider nel gennaio 2023 e in seguito il suo
addetto stampa ha chiarito che le discussioni erano avvenute prima
che Dave Bautista diventasse co-CEO della
divisione DC della Warner Bros.
“Ho avuto delle conversazioni
con James riguardo a [interpretare Bane], ma credo che la direzione
in cui si sta orientando, ovvero il completo reboot dell’intero
universo, stia ripartendo da zero e iniziando in modo più giovane e
fresco e credo che sia necessario farlo. Penso che per rilanciare
l’Universo DC si debba partire da zero e che si debba iniziare con
attori più giovani. Bisogna iniziare a pianificare i prossimi 15
anni, e non credo che si possa fare con me. E lo capisco“.
Allora perché ora Dave Bautista sembra fare di tutto per dire
che lui e Gunn non hanno avuto alcuna conversazione sul
DCU? Forse è nervoso per il rischio di svelare
qualcosa e quindi ha scelto di dichiarare che non ha parlato con
Gunn del DCU?