Nel MCU il rapporto tra
Tony Stark e
Peter Parker ha un po’ sostituito quella che,
nei fumetti e al cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal
giovane supereroe con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale. Ma quali
sono stati i momenti più belli dei due personaggi del
Marvel Cinematic Universe?
Tony recluta Peter per la Civil
War
Quando Tony decide di
reclutare Peter nel team Iron Man per la battaglia di
Captain America: Civil War, i due si ritrovano nella
camera del ragazzo e parlano delle ragioni per cui si sceglie di
essere un supereroe.
“Perché lo fai? Devo saperlo.
Qual è il tuo obiettivo? Cosa ti tira fuori da quel letto alle due
del mattino?“, chiede Stark. “Quando puoi fare le cose che
io posso fare, ma non lo fai, e poi accadono cose brutte, succede
per causa tua“. Lo sguardo di Tony è prezioso e ci dice tutto
quello che dobbiamo sapere sulla loro relazione.
Il nuovo costume
Il
primo incontro tra
Spider-Man
e
Tony Stark
avviene quando l’eroe del Queens indossa ancora un costume
fatto in casa che mette sostanzialmente insieme degli indumenti
rossi e blu. Per questo il leader dei Vendicatori decide di
aggiornare l’uniforme con nuove tecnologie, paracadute, lenti per
gli occhi regolabili e un’intelligenza artificiale di nome
Karen.
L’abbraccio mancato
Spider-Man:
Homecoming riprende subito dopo gli eventi della
Guerra Civile con Happy Hogan che riporta a casa Peter Parker. Ad
accompagnarlo c’è anche
Tony Stark, ma il ragazzo si sporge verso il
Vendicatore per un abbraccio, capisce che si trattava di un
malinteso e che Tony voleva semplicemente aprire la portiera
dell’auto. erroneamente che si tratti di un abbraccio.
“Non siamo ancora a quel
punto”, gli spiega Stark. E la cosa più bella e commovente è
che qualche film più avanti i due avranno modo di recuperare…
Essere un eroe anche senza il
costume
In Homecoming
Peter tradisce gli ordini di Tony Stark e interviene negli affari
dell’Avvoltoio, scatenando l’ira dell’eroe. In cambio, come
punizione, Stark chiede indietro il costume di Spider-Man. “Non
capisci, non sono niente senza questo!“, ma “Se non sei
niente senza quel costume, allora non dovresti averlo“, tuona
il personaggio prima di andare via.
Si tratta di un momento importante
nello sviluppo della loro relazione padre-figlio, e sugli
insegnamenti che Stark può dare al suo pupillo.
Tony accoglie Peter nei
Vendicatori
Durante il corso di
Spider-Man: Homecoming Peter non segue gli ordini di
Tony e si mette alla caccia dei villain che stanno minando la
sicurezza della sua città, tuttavia la delusione iniziale cede il
passo al perdono e alla comprensione, con il Vendicatore che
accoglie finalmente il giovane eroe nel team.
Senza il costume Peter riesce a
battere Avvoltoio consegnandolo alla giustizia, un’impresa che vale
l’ingresso nel gruppo più ambito di protettori. Il ragazzo però
rifiuta e Tony finge che si sia trattato di un test…
Viaggio nello spazio
In Infinity
War, dopo l’arrivo dell’esercito di
Thanos a New York per cercare la gemma del tempo, Peter Parker
salta giù dal suo scuolabus e si dirige verso il Sanctum Sanctorum
per unirsi al combattimento. Tony vuole che rimanga fuori dal
conflitto e gli ordina di tornare a casa da zia May mentre lui e
Doctor Strange si imbarcano sulla Q-Ship
diretti verso lo spazio. Non sa però che Peter si è aggrappato alla
nave e riesce a sopravvivere grazie all’Iron Spider donatagli da
Iron Man in volo.
“Non voglio morire…”
La devastante morte di
Peter Parker in Infinity
War ha lasciato in lacrime i fan. E se il film è ricco
di momenti spensierati, quel “I do not wanna go”
pronunciato da Tom
Holland fra le braccia di Robert Downey
Jr. rappresenta l’altro lato di un racconto ben più
maturo delle aspettative.
Ciò che rende così incredibile la
scena è il fatto che l’attore abbia improvvisato l’intera battuta.
I
fratelli Russo volevano che fosse o emozionante e gli avevano
dato un solo consiglio: “Pensa che sei un ragazzo e non vuoi
morire“. Così Tom
Holland ha preso questo suggerimento alla
lettera e il gioco è fatto…
La foto di Peter
Quando
Scott Lang esce dal
Regno Quantico in Avengers:
Endgame e si confronta con la realtà, capisce che
esiste un modo per tornare indietro nel tempo e sistemare ogni
cosa. Propone l’idea ai
Vendicatori che a loro volta presentano il piano a Tony
Stark.
Inizialmente l’eroe non vuole
essere coinvolto e non crede nella possibilità di riuscita,
tuttavia rivedere la foto incorniciata di lui insieme a Peter
Parker lo mette di fronte ad una scelta che non può e non deve
rifiutare.
L’abbraccio in Endgame
I fan hanno aspettato un
anno intero per vedere cosa era successo a tutti i personaggi
polverizzati alla fine di Infinity
War, e finalmente Avengers:
Endgame li ha riportati in vita sani e salvi per
l’epica battaglia del terzo atto contro
Thanos.
È qui che Peter si avvicina a Iron
Man dicendo: “Non crederà a quello che è accaduto. Si ricorda
quando eravamo nello spazio? E sono diventato polvere? Devo essere
svenuto, perché mi sono svegliato e lei non c’era. Ma il Doctor
Strange era lì, giusto? Era come, ‘Sono passati cinque anni. Dai,
hanno bisogno di noi!“
La morte di Tony
Decidendo di non raccontare
le origini di Spidey, il MCU non ha mai incluso la morte dello
zio Ben e la dinamica padre-figlio tra i
personaggi. Tuttavia in Endgame abbiamo avuto un momento molto
simile con la figura di Tony Stark.
Questo accade quando l’eroe afferra
e indossa il guanto dell’infinito sacrificandosi per salvare il
mondo. La scena è straziante e ricorda molto il lutto di Peter dopo
l’assassinio dello zio.
Fonte: ScreenRant