In una clip dal quinto episodio di
Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo possiamo vedere Ares, il dio
della Guerra, interpretato da Adam
Copeland.
Ares, intimidatorio e concreto,
incarica Percy, Annabeth e Grover di recuperare il suo scudo da un
vicino parco divertimenti. In cambio, Ares li aiuterà a raggiungere
gli Inferi, che è dove i tre credono si trovino il fulmine di Zeus
e la madre di Percy. Come ogni impresa che gli dei affidano ai
semi-dei e agli eroi, c’è una buona probabilità che si tratti di
una trappola o di un compito estremamente folle da portare a
termine.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta
la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni,
Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri
divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il
suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth,
Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e
riportare l’ordine nell’Olimpo.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava
Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel
Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias
Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone),
Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso
alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman
(Chirone alias Signor Brunner), il compianto
Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares),
Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn
(Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy
(Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne
Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e
Timothy Omundson (Efesto).
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e
Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick
Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group,
Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson.
Dismessi per sempre i panni di Midge
Maisel, Rachel Brosnahan è ora pronta a dare vita
a un personaggio iconico della cultura pop: Lois Lane. In Superman:
Legacy di James Gunn, lei e David Corenswet sono stati scelti per
interpretare i protagonisti del film, raccogliendo un’eredità
importante che copre cinquant’anni di storia del cinema.
In occasione dei Golden Globe 2024,
dove ha partecipato in qualità di nominata proprio per La
Fantastica Signora Maisel, Rachel Brosnahan ha rotto il silenzio sul
ruolo di Lois Lane e ha commentato la sua preparazione per il
ruolo: “Abbiamo avuto molte conversazioni interessanti,
David [Corenswet] e io, con James Gunn, il regista, e abbiamo
parlato molto di dove questo progetto si inserisce, si spera, nel
canone dei ‘Superman’ che conosciamo. Stiamo mettendo la nostra
impronta sui personaggi” dice Brosnahan. Alla domanda se
indosserà un paio di occhiali come intrepida reporter del Daily
Planet, ha risposto: “Non lo so in realtà. Forse. Non siamo
ancora arrivati a quel punto con le prove”.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman:
Legacy, scritto e diretto
da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già
detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain
“The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan
Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced),
Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho
(Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. È però
confermata anche la presenza della Fortezza della Solitudine.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha
permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi,
infatti, è confermato che Superman:
Legacyrispetterà la data di uscita
prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025. Le
riprese dovrebbero invece avere inizio a marzo 2024.
Nel finale della seconda stagione di
What If…?,
Captain Carter e Kahhori si uniscono per
combattere Strange Supreme. Il malvagio
Stregone aveva rapito innumerevoli Varianti che considerava
assassini dell’universo per inserirli in una macchina che poteva
ricreare la realtà che aveva distrutto e, soprattutto, riportare
indietro Christine Palmer.
Durante la battaglia finale, Kahhori è stata in grado di
impugnare il Mjolnir mentre
Captain Carter ha messo le mani su tutte e sei le
Gemme dell’Infinito – insieme a vari altri artefatti dell’MCU come la corona di Hela – nel
tentativo di abbattere Strange.
Inevitabilmente, i commenti in
merito al gesto di Captain Carter non si sono
fatti attendere, dato che, nella continuity Marvel, chiunque abbia usato tutte
e sei le Gemme dell’Infinito contemporaneamente ha subito
conseguenze importanti (Thanos, Hulk, Iron man). In
un’intervista con Phase Zero (tramite
Toonado.com), il regista Bryan Andrews di What
If…? ha risposto alle domande sulla capacità di Cap di
usare le Pietre.
“Quando Kahhori le invia quelle
gemme, sono circondate dal suo potere. C’è uno strato di energia di
gemma spaziale che la protegge dalla morte definitiva, quindi,
fondamentalmente, [è] un po’ come la copertura protettiva quando
acquisti un nuovo disco, per quelle persone che comprano ancora i
dischi… la lucentezza della plastica attorno al vinile, o qualsiasi
altra cosa, se vuoi.” “Ma lo vedi quando le gemme volano verso di
lei, c’è quel debole bagliore blu attorno a ciascuna delle
pietre,” ha continuato Andrews. “Fondamentalmente ha
proprio come un piccolo guanto protettivo, quindi non morirà
immediatamente.”
È una spiegazione che può soddisfare
gli spettatori e lo sceneggiatore dell’episodio, Matt
Chauncey, è poi intervenuto per aggiungere:
“All’inizio, se guardi, quando indossa l’armatura, non usa mai
tutte le pietre contemporaneamente. Solo un paio si illuminano, in
modo tale da non doverle far subire le conseguenze di tutte le
gemme attive, come invece abbiamo visto è successo sui nostri
personaggi in live-action.”
Si prevede che Captain Carter e
Kahhori saranno entrambi figure centrali nella
stagione 3 di What If…?, probabilmente come
parte di una nuova squadra di eroi assemblata da
l’Osservatore. Tutti gli episodi di What
If…? delle stagioni 1 e 2 sono disponibili in
streaming su Disney+.
Mentre è sempre più vicino l’arrivo
di Madame
Web al cinema, la SONY comincia a spingere
sull’acceleratore della promozione, proponendo nuovi contenuti
video del film con protagonista Dakota Johnson, mostrando l’interessante cast
del film. Ecco di seguito i video:
Madame
Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti
Marvel creato da Dennis
O’Neil e John Romita Jr. Il film è
diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the
New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal)
da una sceneggiatura di Claire Parker e S.
J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott. Madame
Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony
Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
“Nel frattempo, in un altro
universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle
eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta
la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con
poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune
rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani
donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno
sopravvivere a un presente pieno di minacce.
La star del
GladiatoreConnie Nielsen parla del suo “folle”
ritorno in Il gladiatore 2
esprimendo la sua eccitazione all’arrivo del sequel del film
fanta-storico di Ridley
Scott.
Parlando con Screen Rant, Nielsen ha
dichiarato di voler far parte de Il gladiatore 2 anche
25 anni dopo l’uscita del film. Per Nielsen, tornare per il sequel
è un’esperienza “super emozionante”. “È stato pazzesco. È stato
pazzesco e un vero privilegio. Continuo a dire la parola
privilegio, ma è quello che sento. È stato anche super emozionante.
Faccio fatica a trovare le parole. È stato pazzesco e
sorprendente,” ha detto.
Connie Nielsen ha interpretato il ruolo di
Lucilla, la sorella maggiore del malvagio Commodo (Joaquin
Phoenix), nel film Il Gladiatore del
2000 e riprenderà il suo ruolo nel sequel sempre diretto da
Ridley Scott. Nielsen è l’unico membro del cast
originale a tornare per Il Gladiatore 2, poiché il
personaggio di Russell Crowe chiaramente muore nel finale,
così come quello di Joaquin Phoenix, mentre Djimon Hounsou, che originariamente sarebbe
dovuto tornare come Juba,
ha successivamente annunciato la sua assenza dal cast. Il
ritorno di Connie Nielsen per Il
Gladiatore 2 è stato confermato lo scorso aprile.
Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?
Il gladiatore 2 è
diretto da Ridley Scott e
si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare
l’atteso sequel è Paul Mescal nel
ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore
Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si
aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e
Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci
saranno anche
Denzel Washington,
Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior
Raz e altri ancora.
Il gladiatore 2
è prodotto da Ridley Scott,
Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film
è considerato una produzione in joint-venture tra
Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e
Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è
coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce
del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo
film. La produzione de Il gladiatore 2 è
ripresa
all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood.
Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre
2024.
Ryan Reynolds ha indossato la maschera di
Deadpool per accettare il suo Creative Arts Emmy
Award. La star di Deadpool ha sorpreso i fan con un
esilarante discorso di ringraziamento nei panni del Mercenario
Chiacchierone. Mentre la stagione dei premi di Hollywood si è
accesa con i Creative Arts Emmy Awards 2024 e i
Golden Globes che si sono svolti lo scorso fine
settimana, uno dei principali vincitori dei Creative Arts Emmy è
stato il documentario sportivo Welcome to Wrexham,
che racconta il dietro le quinte del AFC Wrexham, una squadra di
calcio di proprietà di Ryan Reynolds e Rob
McElhenney.
Deadpool ha accettato il premio “al
posto” dell’attore, riferendosi scherzosamente a Reynolds come
“Mr. Lively”, in riferimento alla moglie
dell’attore Blake, portando avanti la gag di
Deadpool che si riferisce a Ryan Reynolds come a un’entità separata e
non all’attore che lo interpreta.
Deadpool ha dichiarato: “Il signor
Lively non poteva essere qui per accettare questo Emmy rotto,
quindi mi ha mandato per suo conto. Prima di tutto, Wrexham, ti
amiamo. Grazie per aver permesso a Rob e all’altro ragazzo di
raccontare la tua storia. Vorremmo anche ringraziare l’accademia
per questo onore e per non averci chiesto di partecipare allo show
televisivo con le vere celebrità. Ringraziamo anche FX e Disney per
il loro supporto, e in cambio, Mr. Lively promette di non rovinare
il mio prossimo film. Infine, per gli Oscar che sono in arrivo,
forse potremmo ottenere un cenno simbolico agli effetti visivi
l’anno prossimo, la quantità di lavoro su La faccia di Hugh e Ryan
da sola vale almeno una nomination.“
Welcome to Wrexham
ruota attorno al tentativo di Reynolds e McElhenney di dare nuova
vita alla terza squadra di calcio professionistica più antica del
mondo. Nonostante non abbiano alcuna esperienza precedente nella
gestione di squadre sportive, la serie approfondisce il loro
viaggio ed esplora le prestazioni della squadra sotto la loro
proprietà. Sottolineando le aspirazioni della coppia di elevare la
squadra e avere un impatto positivo sulla comunità di Wrexham, il
documentario ha portato a casa cinque Emmy Awards.
Domenica notte, Mark Hamill ha finalmente incontrato sua
“madre” Natalie Portman. Entrambi gli attori hanno
partecipato alla cerimonia dei
Golden Globe 2024 in veste di presentatori (portman era anche
nominata per May December), e in questa occasione
i due, incontratisi per la prima volta in carne e ossa, hanno
potuto scattare questa foto per la gioia dei fan di Star Wars.
Sebbene infatti Padme Amidala
(Natalie
Portman) sia la madre di Luke Skywalker (Mark
Hamill) nel franchise di Star Wars ed
entrambi rappresentino il mito fondatore dell’universo creato da
George Lucas, non sono mai apparsi nello stesso
film.
A condividere la fotografia è stato
lo stesso Mark Hamill, che sui suoi social ha scritto:
“Ora finalmente ho conosciuto mia “madre”, grazie ai Golden
Globe Awards”. Ecco la fotografia di seguito:
Dopo una pausa di qualche anno,
Jennifer Lawrence ha fatto il suo ritorno al
cinema nel 2023 con Fidanzata in affitto, commedia in cui
interpreta una personaggio sopra le righe e che le è valso una
nomination ai Golden Globe 2024. Nel film, Lawrence compare
completamente nuda su una spiaggia, mentre litiga e picchia dei
ragazzi.
Nonostante alcune inevitabili
reazioni all’umorismo non proprio convenzionale del film,
Fidanzata in affitto è stato generalmente ben
accolto dal pubblico, in particolare grazie all’interpretazione di
Lawrence che ha una verve comica davvero spiccata. Jennifer Lawrence ha commentato la scena
di nudo, dichiarando che era completamente d’accordo a
realizzarla.
Nonostante quello che si vocifera,
Jennifer Lawrence però non ha ricorso a nessuna controfigura per la
scena della spiaggia. La scena presenta sia Maddie che Percy
(Andrew Barth Feldman) che fanno il bagno nudi in
spiaggia, ad un certo punto si rendono conto che un gruppo di
adolescenti turbolenti sta rubando i loro vestiti lasciati
incustoditi sul bagnasciuga. Maddie esce dall’oceano
all’inseguimento dei burloni e comincia a picchiarli in modo
esilarante per riprendersi i vestiti.
Lawrence ha rivelato a Variety che in molti le hanno
chiesto più volte se fosse sicura di voler fare quella scena in
quel modo. Lawrence ha risposto con completo entusiasmo e sostegno
alla sua decisione: “Tutti nella mia vita e nel mio team hanno
fatto la stessa cosa: “Sei sicura?” Sei sicura? Sei sicura?” Non ci
ho pensato due volte. Ho pensato che fosse davvero
divertente.”
La scena della rissa sulla spiaggia
è stata girata con assoluta professionalità e con tutte le misure
possibili per garantire che tutti fossero a proprio agio, compresi
i coordinatori professionisti dell’intimità su un set chiuso.
Sebbene Jennifer Lawrence avrebbe sicuramente
potuto scegliere di usare una controfigura per la scena memorabile,
ha scelto di farlo da sola.
Arriva il 10 dicembre su
Disney+Echo,
la nuova serie Marvel prodotto con la piattaforma
sotto l’etichetta Marvel Spotlight.
Protagonista della mini-serie è Alaqua Cox, che
torna nei panni di
Maya Lopez dopo aver esordito in Hawkeye e
aver incrociato il suo cammino con Clint Barton e Kate
Bishop. Soprattutto la vedremo tornare in azione al fianco
e contro Wilson Fisk/Kingpin, di nuovo
interpretato dall’ottimo Vincent D’Onofrio, che torna ufficialmente al
ruolo dopo diversi anni e diversi interrogativi.
Cox ha così raccontato la
sua Maya: “Maya è una indigena sorda che ha una famiglia
biologica e una famiglia adottiva, e sta cercando di riconnettersi
con la prima dopo aver scoperto che la sua famiglia adottiva, suo
zio in particolare, l’ha tradita. Quindi, torna nei luoghi della
sua infanzia per riconnettersi con la sua famiglia biologica e
cercare di riscoprire una vita diversa. Questo aspetto mi
suggerisce che tutti possiamo imparare da lei e riconnetterci con
le nostre radici.
Per molti aspetti siamo
simili, anche io sono cresciuta con qualche trauma. Per esempio, da
piccola mi hanno amputato una gamba. Quindi, da bambina ho subito
diversi tipi di interventi chirurgici. E quindi, questo mi ha reso
una guerriera, in un certo senso. E lei, Maya, ha subito non solo
la morte di sua madre, ma anche altri eventi tragici. Quindi,
entrambe abbiamo esperienze traumatiche diverse. Questo aspetto ci
accomuna, siamo entrambe delle dure. E poi, quando ho ottenuto il
ruolo, ho lavorato con una squadra di stunt e ho imparato molto
anche io, perché anche se ho sempre fatto sport, non avevo mai
fatto le acrobazie che fa Maya. È stato molto divertente e anche
molto impegnativo, quella era la parte più importante del progetto.
Quindi è stato un viaggio divertente per me.”
Sull’aspetto della
rappresentazione, l’interprete di Echo
spiega: “Sono molto orgogliosa di poter portare avanti questo
progetto, essere una rappresentante delle popolazioni indigene su
questa piattaforma. Penso che sia fantastico avere persone
autentiche scelte per questi ruoli, perché ci permettono di
offrirne una rappresentazione autentica, lo stiamo facendo nel modo
giusto.”
Suo contraltare, figura
imponente e di alto livello sia nel mondo del cinema e della tv che
nel mondo dei fumetti, Vincent D’Onofrio torna in scena dopo una
breve apparizione in Hawkeye
e dopo l’interpretazione di successo in Daredevil
di Netflix. Vestito di bianco, completamente calvo e assolutamente
temibile, il suo Kingpin è senza dubbio uno degli aspetti di
Echo
che il pubblico non vede l’ora di esplorare.
“Penso che il personaggio
fosse così amato e carismatico già nei fumetti – esordisce
D’Onofrio – Sono stato fortunato ad avere l’opportunità, a
cominciare dallo show Netflix, ad avere la possibilità di
interpretarlo di nuovo in una veste nuova, perché ora la scrittura
mi dà la possibilità di portare avanti il personaggio. Penso che
con la sua partecipazione alla storia di Maya, con Echo,
Fisk venga davvero messo a fuoco per bene, rappresentato meglio. Ha
un aspetto più grintoso ed ha una storia più emozionante anche per
il suo legame con Maya. Credo che questo sia il modo più adatto per
raccontare questo personaggio.”
Vincent D’Onofrio è un veterano della
recitazione, vanta addirittura una collaborazione con
Stanley Kubrick, eppure sembra davvero sorpreso di
come ha lavorato l’esordiente Alaqua Cox a
Echo.
“Potrei dire mille cose sulla tecnica, la recitazione, il
metodo… ma sono rimasto impressionato ogni giorno ed è stato
fantastico. Ovviamente la scrittura ha una grande responsabilità in
questo processo, e io ho cercato in tutti i modi di dare corpo a
questo personaggio. Ma poi, arriva il giorno in cui partono le
macchine da presa, e lei, Alaqua, è lì a tutti gli effetti. E sono
stato in grado di reagire ai suoi stimoli e mi sentivo molto
fortunato a poter rappresentare questi personaggi nel loro rapporto
quasi padre-figlia. Raccontiamo un tipo di relazione molto intensa.
E a tutto questo va aggiunta la componente mitologica della
Marvel, la lotta tra bene e male. E
proprio la combinazione di queste due cose, funziona così bene
perché è tutto fondato su emozioni vere.”
Sul fatto che torna a
interpretare Wilson Fisk per una terza volta in Echo,
Vincent D’Onofrio spiega: “Ogni volta che
ho interpretato questo personaggio, è stato per una trama diversa.
Penso che non importi di quale personaggio si tratta, devo partire
sempre dalla storia e dalla scrittura. E così, c’era la versione
Netflix. E poi c’era la versione Hawkeye.
E lì mi mettevo al servizio della storia che era stata scritta. E
in Echo
è la stessa cosa. Voglio dire, i miei gusti personali sono diversi,
ma il mio lavoro è servire la storia. E così, ho l’opportunità di
evolvermi continuamente.”
In un ultimo accorato
complimento alla sua co-star, Vincent D’Onofrio conclude: “Ci vuole
talento e fegato, e la ragazza ha portato avanti lo spettacolo come
una professionista. Sai, non c’è proprio niente che le si possa
dire, è stata impressionante.”
Grazie ad una performance
sorprendentemente solida nei mercati esteri, in particolare in
Cina, l’ultimo film dell’ormai defunto DC
Extended Universe, Aquaman e il
Regno Perduto sta raccogliendo consensi maggiori del
previsto al botteghino. Questo fine settimana ha segnato una doppia
vittoria per il sequel, che ha debuttato con risultati deboli a
dicembre. Ora, però, Aquaman
2 ha ormai superato la soglia dei 100 milioni di
dollari a livello nazionale e la soglia dei 300 milioni di dollari
a livello mondiale.
Il film ha incassato oltre 10
milioni di dollari a livello nazionale questo fine settimana e
altri 50 milioni dai mercati esteri nell’ultima settimana. Il
bottino internazionale di Aquaman e il
Regno Perduto ammonta ora a 234 milioni di dollari, il
che porta il suo totale globale cumulativo a 334 milioni di
dollari. Il film ha avuto particolare successo nel formato IMAX,
incassando un totale complessivo di oltre 30 milioni di dollari, di
cui 10 milioni provenienti dal Regno di Mezzo. Il film diretto da
James Wan con
JasonMomoa ha già superato The
Marvels e The Flash, che hanno
concluso le loro corse globali rispettivamente con 205 milioni di
dollari e 270 milioni di dollari. Il film ora punterà a superare
Black
Adam del 2022, che ha concluso la sua corsa nelle sale
con poco più di 390 milioni di dollari in tutto il mondo.
Grazie alla forte performance
internazionale, per il film ci sono in palio un incasso finale di
oltre 400 milioni di dollari. Aquaman e il
Regno Perduto ha avuto una produzione travagliata, con
cambiamenti dietro le quinte nel DCEU che hanno influenzato la
storia. Sia Michael Keaton che Ben
Affleck, ad esempio, avevano filmato dei cameo come le
rispettive versioni di Batman, ma nessuno dei due appare nel film
finale. Aquaman 2 conclude il DCEU, iniziato nel
2013 con L’Uomo d’Acciaio di Zack
Snyder.
Tutti dicono che i Golden Globe sono la festa più bella di
Hollywood, nonostante il fatto che siano effettivamente solo
l’apripista di una stagione che vede susseguirsi party e cerimonie
di ogni tipo. Ma come mai? Ebbene, se lo chiedeste a qualunque
star, risponderebbe “perché durante la premiazione c’è l’open bar”,
come ha tenuto a specificare anche Mark Hamill
durante la cerimonia della notte scorsa.
Guardando la diretta direttamente
dal sito della HFPA, abbiamo immortalato alcuni
dei momenti più belli e divertenti che si sono svolti trai tavoli
degli invitati, durante gli stacchi pubblicitari, mentre le star
sono intente a bere, chiacchierare e salutarsi, in un grande e
insolito convegno di volti celebri.
Leonardo DiCaprio resta idratato
Ryan Gosling si complimenta con Robert Downey Jr.
Pom Klementieff e Karen Gillan ricordano i tempi sul set
Marvel
Timothée Chalamet e Kylie Jenner i più innamorati della
serata
Jared Leto benedice i suoi interlocutori
Bill Hader e Taylor Swift si preparano per un
selfie
Harrison Ford e Robert De Niro si scambiano
segreti
Meryl Streep e Steven Spielberg si salutano con
calore
Julia Garner festeggia la vincitrice Billie
Eilish
Jennifer Lawrence fa scoppiare dal ridere Naomi
Watts
Steven Spielberg condivide perle di saggezza con Bruce
Springsteen e sua moglie
Greg Williams fotografa le star… tanto per
cambiare
Selena Gomez aggiorna Taylor Swift in merito a qualcosa di
molto interessante…
Quinta Brunson e Rachel Brosnahan si consolano tra nominate non
vincitrici
Trai
registi più riconoscibili della contemporaneità, Christopher Nolan si avvia da protagonista nella
stagione dei premi 2024, grazie al grande successo di critica e
pubblico di Oppenheimer,
che al momento gli è già valso 5 Golden Globe, tra cui miglior film
drammatico e soprattutto migliore regia. È la prima volta che la
Hollywood Foreign Press Association riconosce
infatti il lavoro di Nolan dietro alla macchina da presa.
Ma com’è nato il progetto di
Oppenheimer,
cosa lo ha spinto a addentrarsi così in profondità nel conflitto
etico e morale dello scienziato che ha a tutti gli effetti
inventato l’arma di distruzione di massa più temibile mai concepita
dall’uomo? Abbiamo incontrato
Christopher Nolan, a New York ed ecco cosa ci ha detto.
Quale è stata la
scintilla che l’ha spinta a voler dirigere un film su Robert
Oppenheimer?
<<Si è trattato
di una confluenza di fattori in realtà. Essendo cresciuto nel regno
Unito, gli anni ‘80 li ho vissuto all’insegna della minaccia di una
guerra nucleare. Nella cultura di quel decennio era un problema ben
presente. Gli Stati Uniti progettavano missili, c’erano proteste
praticamente ovunque. La prima volta che ho sentito il nome di
Oppenheimer è stato grazie a Sting e alla sua canzone Russians.
Sapevo della sua associazione con la bomba atomica, ma ho sempre
voluto scoprire qualcosa in più della sua storia. Anche se non
sapevo esattamente cosa, c’era sempre stata una specie di cortina
grigia intorno a questa figura di scienziato.
Poi a un certo punto
ho scoperto che a Trinity non avevano completamente eliminato la
possibilità che l’intera atmosfera si incendiasse allo scoppio
della bomba, distruggendo l’intero pianeta. Ma andarono avanti e
spinsero il bottone. Non c’è mai stato un momento come quello nella
storia dell’umanità. Avevo già fatto riferimento a Oppenheimer nel
mio film precedente Tenet. Così
Robert Pattinson che era nel cast mi regalò
questo libro su di lui e su quel gruppo di scienziati che cercavano
di non teorizzare, di non razionalizzare questa minaccia che
possedevano. Una storia che mi sembrava essere sempre più
drammatica.
Emma ed io visitammo
il nostro amico Charles Roven, con cui abbiamo prodotto la trilogia
de Il Cavaliere Oscuro, e lui mi ha suggerito di
leggere American Prometheus, un libro che lui stava tentando di
tradurre in film. Appena ho iniziato a leggerlo ho visto subito la
connessione tra la vita privata di questo personaggio e la storia
globale di cui è parte. Per esempio Los Alamos, dove avvenne tutta
la preparazione e lo scoppio della prima bomba prototipo, è dove
Robert amava andare a cavalcare con suo fratello.>>
Intervista aChristopher Nolan, regista di
Oppenheimer
Come ha lavorato alla
sceneggiatura? È vero che c’è un draft scritto in prima
persona?
<<Quando ho
cominciato a scrivere non volevo usare la voce off, ma allo stesso
tempo sentivo che mancava qualcosa, non riuscivo a penetrare nel
punto di vista soggettivo che volevo aggiungere. Così a un certo
punto ho cominciato a scrivere note di regia in prima persona. Non
so se altri adoperano questo metodo. E questo mi ha immediatamente
precipitato nel punto di vista di Oppenheimer, sia come scrittore
che come spettatore, al modo di una voce off.
Nel momento in cui
usi la prima persona, inizi a prestare attenzione a molte altre
cose oltre il dialogo. E per questo film era fondamentale, anche
per costruire degli appigli simbolici nei vari salti temporali che
la storia propone.>>
È un processo che ha
adoperato anche in fase di riprese?
<<Certamente.
Con il direttore della fotografia Hoyte van
Hoytema abbiamo costantemente cercato un punto di vista
che fosse il più vicino possibile all’essere soggettivo, quello di
Robert Oppenheimer. Sia nelle scene a colori che in quelle in
bianco e nero, spesso non interessandoci delle ombre o delle luci.
Ci è parso un modo per essere onesti riguardo il punto di vista a
cui volevamo aderire. Abbiamo seguito questa idea in maniera molto
rigorosa, quasi religiosa direi. Mentre vedevamo il girato
giornaliero ci siamo accorti che stava
funzionando.>>
Quale metodo ha
adoperato per restituire il lato emotivo sia del protagonista che
della vicenda storica?
<<Alla base c’è
il libro di Kai Bird, un volume estremamente accurato con delle
prospettive nuove sia sull’uomo che sul suo lavoro. Ci sono voluti
quasi venticinque anni di ricerche prima che Bird decidesse di
farlo pubblicare. Gli è costato molto tempo e fatica scriverlo.
Dopo ho ascoltato le registrazioni e letto le trascrizioni degli
interrogatori a Oppenheimer. Poi ho letto il libro di nuovo e ho
iniziato a prendere note, senza il testo ma basandomi soltanto su
quello che ricordavo. Quello che mi aveva impressionato e che
ritenevo essenziale. Una volta capita quale era la struttura con i
due diversi piani temporali che avevo in mano ho cominciato a
scrivere. Devo sempre avere un’ossatura, è il mio modo di
lavorare.>>
I suoi film sono
spesso intricati a livello narrativo ma molto chiari quando si
tratta di emozioni: come lavora su questo doppio binario?
<<Quando ho
girato il mio primo film Following volevo
assolutamente usare una struttura con tre piani temporali che si
alternavano. Pensavo che ci sarei riuscito scrivendo la storia in
ordine cronologico e poi l’avrei assemblata seguendo la mia
struttura.
Così ho scoperto che
ci voleva moltissima riscrittura per rendere comprensibile il mio
progetto. Così mi sono ripromesso di non farlo più. In tutte le
sceneggiature successive sono state scritte seguendo la logica dei
personaggi, al fine di rendere comprensibile il loro viaggio
emotivo. Anche
Memento.
Le connessioni le
lascio fare in fase di riprese, ci sono collaboratori molto validi
che mi aiutano. Quando segui i tuoi personaggi in un certo senso ti
metti dalla parte dello spettatore. Di solito mi organizzo secondo
strutture e diagrammi piuttosto astratti, cercando di dare forma
alla storia. Scrivo un sacco di note. Non inizio mai a scrivere una
sceneggiatura se non mi sento pronto e ho capito di aver esplorato
tutte le possibili vie che mi interessavano nel raccontare i
personaggi.>>
Cosa la spinge a
frammentare il concetto di tempo in molti dei suoi
progetti?
<<La relazione
tra i film e il tempo mi ha sempre affascinato. Il modo in cui i
film convenzionali si confrontano con la nozione di tempo è
qualcosa di molto sofisticato. Io sono uno spettatore molto
esigente, se guardo una commedia romantica ad esempio sono sempre
fin troppo cosciente della scala temporale della storia.
Si è svolta nell’arco
di due anni, due mesi o due settimane? la gente non lo sa
veramente. c’è sempre questo senso di fantasia nel cinema. A me
invece piace esporre questo meccanismo, smontarlo e mostrarlo
all’attenzione del pubblico, in modo che possa avere accesso al
modo in cui egli stesso connette le informazioni riguardanti la
narrazione. I romanzieri adottano questo meccanismo praticamente da
sempre. Orson Welles lo ha fatto con
Quarto potere.>>
Quando scrive una
sceneggiatura pensa già agli attori che potrebbero interpretare i
ruoli?
<<Provo a non
farlo. Qualche volta però certi volti ti si insinuano nella mente e
non se ne vanno, c’è poco o nulla da fare. Quando ad esempio ho
scritto Batman Begins avevoMorgan Freeman fisso in mente per il ruolo di
Lucius Fox. Lui il film non lo voleva fare, ho davvero dovuto
convincerlo.
Provo comunque a non
farlo, mi sembra come se in qualche modo stessi tradendo il
personaggio. Invece di costruirlo mi aggrappo a qualcosa che ho già
visto in un attore. Invece vorrei consegnare loro qualcosa che non
hanno mai fatto in precedenza. Sono molto fiero del ruolo che ho
consegnato a Cillian in Oppenheimer
e del modo in cui lo ha sviluppato, lo ha fatto proprio. Allo
stesso modo la performance di Robert Downey Jr. è maestosa.>>
Five Nights at Freddy’s
2 è sicuramente in lavorazione, secondo la star del primo
film, Josh Hutcherson. Parlando con
Variety, l’ex star di Hunger GamesJosh Hutcherson ha confermato che il sequel è
in cantiere, ma che la produzione è ancora agli inizi e che molte
cose sono ancora un mistero per lui.
“So che in questo momento
stanno definendo la storia e vogliono iniziare il prima
possibile“, ha dichiarato Josh Hutcherson, attualmente impegnato nella
promozione del film d’azione di Jason StathamThe
Beekeeper. L’attore ha poi sottolineato quanto sia entusiasta
di ritornare in quel mondo e di fare un regalo ai fan, dopo essere
rimasto sorpreso dalla reazione al film.
“Speravamo che il pubblico
fosse soddisfatto, ma non credo che nessuno, nemmeno da parte
nostra, si aspettasse che il film fosse così coinvolgente. Non vedo
l’ora di tornare sul set. Emma Tammi, la nostra regista, è stata
fantastica, ed è stato un mondo così divertente in cui giocare. Non
vedo l’ora di vedere cosa faranno in seguito“.
La storia di Five Nights at
Freddy’s 2 è in fase di definizione
Ryan Turek,
produttore della Blumhouse, la scorsa settimana ha
dichiarato che il sequel non è ancora stato ufficialmente
autorizzato, anche se è emerso che il seguito dell’adattamento del
videogioco di successo dovrebbe essere girato nella primavera del
2024 con un rapido avvicendamento per un’uscita nelle sale ad
Halloween. Questo potrebbe ancora accadere una volta ottenuto il
via libera.
Hutcherson ha anche raccontato che
la co-star di Hunger Games, Jennifer Lawrence, gli ha mandato un messaggio
per congratularsi del successo di “Five
Nights at Freddy’s“. “Jen mi ha mandato un
messaggio quando è uscito ‘Freddy’s’“, ha ricordato
Hutcherson. “Mi ha detto: ‘Il mio film è al primo posto su
Netflix e il tuo è al primo posto al botteghino! Andiamo! E io: “Ti
amo!“”.
Five Nights at Freddy’s è uscito il 27 ottobre 2023 e
segue una guardia giurata problematica che inizia a lavorare al
Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre trascorre la sua prima notte di
lavoro, si rende conto che il turno di notte da Freddy’s non sarà
così facile da superare.
Five Nights at Freddy’s è stato diretto e co-scritto
da Emma Tammi e vede protagonisti Josh
Hutcherson (The Hunger Games), Piper Rubio,
Elizabeth Lail e Matthew Lillard (Scream).
La star di Star Trek: The
Next GenerationPatrick Stewart ha rivelato che un film su
Star
Trek: Picard è attualmente in lavorazione. Durante la
sua partecipazione al podcast Happy Sad Confused, Patrick Stewart ha spiegato che gli è stato
detto di aspettarsi che la sceneggiatura del film di Star
Trek: Picard gli arriverà a breve, perché è stata
scritta pensando a lui per interpretare ancora una volta l’iconico
capitano.
“Ho sentito parlare, solo ieri
sera, di una sceneggiatura che sta per essere scritta con l’attore
Patrick che vi reciterà [nei panni di Picard]“, ha rivelato
Patrick Stewart. “Mi è stato detto di
aspettarmelo entro una settimana o giù di lì, e sono così eccitato,
perché sembra il tipo di progetto in cui la sperimentazione che
voglio fare sarà essenziale per questo tipo di materiale“. È
possibile vedere l’episodio completo su YouTube qui sotto:
Quando è finita Star Trek: Picard?
La terza stagione di Star
Trek: Picard iniziò ad andare in onda il 16 febbraio
2023, mentre il finale debuttò il 20 aprile 2023. La serie era
interpretata da Patrick Stewart, Jeri Ryan, Michelle
Hurd e Ed Speleers. Akiva Goldsman e Terry
Matalas hanno prodotto esecutivamente la serie, oltre a
ricoprire il ruolo di showrunner. I produttori esecutivi sono
Alex Kurtzman, Michael Chabon e Doug
Aarniokoski.
Apple Original
Films ha annunciato oggi che Napoleon,
il dramma storico di Ridley Scott, sarà disponibile su premium
video-on-demand e per l’acquisto digitale presso i
principali rivenditori digitali, in collaborazione con Sony
Pictures Home Entertainment, a partire da martedì 9 gennaio in
oltre 100 Paesi, prima di essere trasmesso in streaming su Apple
TV+.
Diretto da Ridley Scott, da una sceneggiatura di David
Scarpa, Napoleon
vede protagonista Joaquin Phoenix nel ruolo dell’imperatore e
leader militare francese. Il film offre uno sguardo originale e
personale sulle origini di Napoleone e sulla sua rapida e spietata
ascesa a imperatore, vista attraverso il prisma della sua relazione
dipendente e spesso instabile con la moglie e unico vero amore,
Josephine, interpretata da Vanessa Kirby. Il film cattura le famose
battaglie, l’implacabile ambizione e la stupefacente mente
strategica di Napoleone, straordinario leader militare e visionario
della guerra.
Fin dal suo debutto nelle sale
cinematografiche, Napoleon
ha riscosso un ampio consenso da parte della critica ed è
recentemente entrato nelle shortlist degli Oscar dell’Academy of
Motion Picture Arts and Sciences nelle categorie Best Makeup and
Hairstyling, Best Sound and Best Visual Effects, nonché nelle long
list degli EE British Academy of Film and Television Arts Awards
nelle categorie Outstanding British Film, Cinematography, Costume
Design, Make Up and Hair, Original Score, Production Design and
Sound, ottenendo anche una nomination ai Critics Choice Award per i
Migliori costumi.
Una produzione di Apple Studios in
collaborazione con la Scott Free Productions, Napoleon
è prodotto dallo stesso Scott, da Kevin Walsh, Mark Huffam e
Joaquin Phoenix; Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori
esecutivi.
Dopo essere stato brevemente
anticipato nel film Batman v
Superman, e poi più ampiamente presentato in Justice
League, il personaggio di Arthur Curry è stato
protagonista di un film interamente dedicato a lui. Arrivato al
cinema nel 2018, Aquaman
(qui
la recensione) ha così finalmente portato sul grande schermo le
origini di uno dei supereroi più celebri della DC Comics. A
dirigere il tutto vi è il regista James Wan, ideatore delle saghe di Saw,
Insidious e The
Conjuring, che firma così il sesto film dell’ormai
concluso DC
EXtended Universe, modellato sul ben più noto Marvel Cinematic Universe.
Ideato nel 1941 da Mort
Weisinger e Paul Norris, il personaggio
di Aquaman è da sempre uno dei più noti e apprezzati supereroi dei
fumetti. Con il progetto di realizzare un film sulla
Justice League, il gruppo di supereroi composto anche da
Batman,
Superman e Wonder Woman, era dunque lecito immaginarsi l’arrivo
sul grande schermo anche del possente dio dei mari. Data la grande
accoglienza nei suoi confronti, è così stato realizzato un film che
esplora le sue origini. Girato prima in Australia e poi anche nel
comune siciliano di Erice, il film vanta grandi effetti speciali e
intrattenimento, merito di un budget particolarmente ricco.
Stimato intorno ai 200 milioni di
dollari, questo fu da subito visto come un grande rischio, e i non
entusiasmanti risultati al box office dei precedenti film DC
contribuirono ai dubbi circa il successo di questo nuovo film.
Aquaman,
tuttavia, ottenne un risultato straordinario, arrivando ad un
incasso globale di circa 1 miliardo e 148 milioni di dollari.
Questo stabilì così diversi primati, divenendo il maggior incasso
di un film tratto dai fumetti DC Comics. Prima di lanciarsi nella
visione di questo, potrà certamente tornare utile approfondire
ulteriormente dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si
vedrà infine su quali piattaforme è possibile ritrovare il
film.
La trama di Aquaman
Ambientato dopo gli eventi di
Justice
League, il film si concentra sul possente Arthur
Curry, noto anche come il protettore degli oceani
Aquaman. Questi è una personalità particolarmente
tormentata, che cerca di far convivere la sua natura umana con
quella di divinità. Egli esita a prendere il posto che gli
spetterebbe, alla guida del regno sottomarino di Atlantide,
preferendo impiegare i propri superpoteri per fare del bene
aiutando i più deboli. La sua lealtà è così divisa tra gli abitanti
della terra, che continuano a inquinare il pianeta, e il popolo
subacqueo, che progetta invece di invadere la superficie e
reclamare la propria superiorità. Su tali posizioni belliche si
pone il fratellastro Orm, il quale mira
naturalmente al trono. Per poterlo ottenere, però, dovrà
assicurarsi che Arthur non possa intralciare i suoi malvagi
piani.
Aquaman: il cast del
film
Come già avvenuto per Justice
League, a dare volto al possente protagonista vi è
l’attore Jason
Momoa. Divenuto celebre grazie alla serie Il Trono
di Spade, questi si dichiarò particolarmente sorpreso di aver
ottenuto il ruolo del supereroe, da sempre disegnato con
caratteristiche caucasiche. Gli autori, tuttavia, rivelarono
l’intenzione di dar vita ad un personaggio diverso, che potesse
essere simbolo di maggior inclusività. Momoa accettò entusiasta il
ruolo, essendo da sempre un grande amante del mondo marino e di
suddetto supereroe. Per darvi vita, l’attore si sottopose ad un
allenamento fisico volto a riconfermare il proprio fisico
scultoreo. Accanto a lui, nei panni di Mera, vi è l’attrice
Amber
Heard, la quale ha dichiarato di aver ottenuto il
ruolo grazie alla sua carriera nella boxe non professionistica.
La premio Oscar Nicole
Kidman è invece la regina Atlanna, madre di Arthur.
L’attrice ha accettato il ruolo dopo che le fu garantito che il suo
personaggio sarebbe stato non solo una reale ma anche una grande
combattente. Willem
Dafoe, invece, ricopre il ruolo di Nuidis Vulko, capo
consulente scientifico di Atlantide nonché mentore di Arthur.
L’attore Patrick
Wilson è invece presente nei panni di Orm Marius,
fratellastro del protagonista che aspira al trono del regno. Per
non sfigurare accanto a Momoa, l’attore decise di guadagnare una
notevole massa muscolare. Ad interpretare il secondo villain del
film, Black Manta, è invece l’attore Yahya Abdul-Mateen
II, divenuto celebre grazie alla miniserie
Watchmen. L’attore Temuera Morrison è
invece stato espressamente voluto da Momoa per interpretare Thomasu
Curry, padre di Arthur.
Aquaman: il sequel del
film
Dato il grandissimo successo del
film, era prevedibile che la Warner Bros. decidesse di mettere in
cantiere un sequel di Aquaman.
Questo, dopo numerosi ritardi e problemi produttivi, è infine
uscito al cinema nel dicembre 2023 e si trova tutt’ora in sala. Il
titolo di questo sequel è Aquaman
e il Regno Perduto (qui
la recensione) e vede il protagonista chiamato a dover fare
squadra con il fratellastro Orm per fermare la minaccia
rappresentata da Black Manta e dal suo misterioso tridente magico.
Il film è inoltre il capitolo conclusivo del DC
Extended Universe, giunto al capolina in vista del reboot di
James Gunn e Peter Safran con
il
DC Universe. Sembra dunque che
non ci sarà un terzo Aquaman, cosa che fa di questo
film l’ultima avventura per il personaggio interpretato da
Momoa.
Il trailer di Aquaman
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Aquaman
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple
TV, Prime Video e Netflix.
Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo
entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in
televisione il giorno lunedì 8 gennaio alle ore
21:20 sul canale Italia
1.
Officine UBU ha
diffuso il trailer italiano della brillante commedia francese
Una
Bugia per due, diretta da Rudy Milstein con
protagonisti Vincent Dedienne,
Clémence Poésy e Géraldine Nakache, in arrivo nelle
sale italiane da giovedì 1 febbraio.
Una commedia intelligente, sottile
e delicata che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come
principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre,
di essere accettati e di compiacere alla società. Protagonista
dell’originale opera prima di Milstein è l’avvocato Louis,
interpretato da Vincent Dedienne, il classico (fin troppo)
bravo ragazzo ‘costretto’ dalle circostanze a ricoprire il ruolo di
bugiardo. A far da contorno, una serie di personaggi che verranno
coinvolti dalle imprevedibili conseguenze delle “piccole” bugie di
Louis, tra cui Elsa, la spregiudicata e affascinante manager dello
studio legale presso cui lavora Louis, interpretata da Clémence
Poésy, l’incorruttibile e determinata Hélène interpretata da
Géraldine Nakache, gli eccentrici genitori di Louis e Bruno,
il bizzarro vicino di casa, che apparentemente non riesce a provare
emozioni, interpretato dallo stesso regista, nel doppio ruolo di
autore e attore.
La trama del film
Louis è gentile. È così gentile
che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno
una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio
degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave
malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per
la prima volta, e per Louis le opportunità personali e
professionali improvvisamente abbondano. Quando lo studio legale
presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale da uno
scandalo, questa diventa per Louis l’occasione per farsi finalmente
notare. Tutto però ha un prezzo, e Louis sarà costretto a ricorrere
a una bugia “buona” per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri
e poter compiere, finalmente, qualcosa di grande.
Lettera d’amore ai
classici film di genere degli anni ’80 che hanno affascinato una
generazione intera, Stranger
Things è un drama emozionante ambientato
nell’apparentemente normale cittadina del Midwest di
Hawkins, Indiana. Dopo che un ragazzo scompare nel nulla,
il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca delle risposte e
viene trascinato in una serie di eventi rischiosi e mortali. Sotto
la superficie della loro ordinaria cittadina si nasconde uno
straordinario mistero soprannaturale, insieme a esperimenti
governativi top-secret e a un pericoloso portale che collega il
nostro mondo a un regno potente e sinistro. Le amicizie saranno
messe alla prova e le vite saranno sconvolte, perché ciò che
scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo, per sempre.
Creata dai Duffer
Brothers, Stranger
Things ha debuttato a luglio del 2016 ed è rapidamente
diventata una delle più popolari serie TV Netflix di sempre, con la
sola quarta stagione che ha totalizzato oltre 140,7 milioni di
visualizzazioni a livello globale. Radicata nella nostalgia degli
anni ’80, a ogni nuova stagione ha dato vita a una rinascita di
oggetti della cultura pop di quel decennio, come le cialde Eggo e
la New Coke. Più di recente ha riportato alla ribalta il brano di
Kate Bush “Running Up That Hill“, facendo
registrare un aumento degli streaming su Spotify e catapultandolo
nella Top 10 della classifica Billboard Hot 100 per la prima volta
nei suoi 38 anni di storia.
Stranger
Things ha inoltre ottenuto oltre 70 riconoscimenti in
tutto il mondo tra cui Emmy e lo Screen Actors Guild Award
per il Miglior cast in una serie drammatica ed è stata nominata per
oltre 230 premi. I fan di Stranger
Things di tutto il mondo festeggiano il 6 novembre –
giorno della scomparsa di Will Byers – come lo “Stranger Things
Day”, un giorno speciale in cui condividono il loro amore per il
mondo di Stranger
Things.
Stranger
Things 5 è stata annunciata come la stagione finale di
Stranger
Things, ma sono in cantiere altri progetti legati
all’universo, tra cui: Stranger Things: The First Shadow in scena
nel West End di Londra e una serie spinoff animata senza
titolo.
Jonathan Majors ha partecipato a Good
Morning America in quella che è la sua prima intervista da
quando il mese scorso è stato dichiarato colpevole di aggressione e
molestie nei confronti dell’ex fidanzata Grace
Jabbari e, dopo la breve anteprima di venerdì, sono stati
condivisi online i dettagli del segmento completo.
La star di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e
Loki
è stata dichiarata colpevole di due reati minori di molestie e
aggressione, oltre che non colpevole di altre due accuse di
aggressione intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di
secondo grado.
Com’era prevedibile, Jonathan Majors si è dichiarato innocente
e ha negato di aver causato lesioni a Jabbari. “Non è
successo“, ha detto l’attore alla conduttrice Lindsey Davis
quando lei gli ha chiesto se fosse responsabile. Quando la
conduttrice ha chiesto come Jabbari si fosse ferita, l’attore ha
risposto: “Vorrei tanto saperlo. Questo mi darebbe chiarezza,
mi darebbe un po’ di pace“.
Jonathan Majors ha poi detto di essere rimasto
“assolutamente scioccato e spaventato” quando è stato
letto il verdetto di colpevolezza. “Ero lì in piedi e il
verdetto è stato emesso. Mi sono detto: ‘Com’è possibile? Sulla
base delle prove – sulla base delle prove dell’accusa, per non
parlare delle nostre prove – come è possibile?“.
Jonathan Majors sostiene di non aver “mai
picchiato una donna“, ma ammette che la sua relazione con
Jabbari non era sana. “Sono stato imprudente
con il suo cuore, non con il suo corpo“. Majors è stato
licenziato dal ruolo di Kang nel MCU quasi subito dopo l’annuncio
del verdetto.
Quando gli è stato chiesto se crede
che la sua carriera sia finita o se pensa di lavorare ancora a
Hollywood, l’attore ha risposto: “Sì, lo penso… Prego di
farlo“.
In una dichiarazione in risposta
all’intervista di Jonathan Majors, l’avvocato di Jabbari,
Brittany Henderson, ha affermato: “Non è affatto sorprendente
che il signor Majors continui a non assumersi la responsabilità
delle sue azioni. La sua denigrazione del nostro sistema di giuria
non è dissimile dall’atteggiamento al di sopra della legge che ha
mantenuto durante tutto il processo. La tempistica di queste nuove
dichiarazioni dimostra una chiara mancanza di rimorso per le azioni
per cui è stato giudicato colpevole e dovrebbe rendere le decisioni
di condanna abbastanza facili per la Corte“.
Jonathan Majors sarà condannato il mese
prossimo. Rischia fino a un anno dietro le sbarre, ma non dovrebbe
scontare alcuna pena detentiva.
Jonathan Majors is speaking out for the
first time since his conviction in a domestic violence trial in an
interview with ABC News: pic.twitter.com/bYpwZ4qbfq
L’Universo
DC si sta lentamente delineando e ci sono molte
storyline in arrivo nel 2024 per cui vale la pena entusiasmarsi.
Aquaman e il Regno Perduto ha ufficialmente
messo fine al DCEU, e ora tutti gli occhi sono puntati al
rinnovato DCU,
guidato da James Gunn e Peter Safran. Sebbene non sia
ancora stato rivelato molto sul
nuovo universo condiviso, si sa abbastanza sui prossimi film
della DC da far pensare a diversi personaggi e storie interessanti.
Anche se alcuni personaggi preesistenti, come il Peacemaker di
John Cena e il Blue
Beetle di Xolo Maridueña rimarranno
nel nuovo DCU,
l’universo è pronto a introdurre nuove versioni dei suoi eroi, come
Superman, Lanterna Verde e molti
altri. Da una storia di origini di stampo horror (Swamp
Thing) a una serie mystery in stile
True Detective (Lanterns),
le prossime trame previste per l’universo cinematografico si
prospettano brillanti e innovative. Senza contare i film
Elseworld come Joker:
Folie a Deux e The Batman – Part II, che sono progetti molto
attesi.
Una storia d’amore musicale tra
Joker e Harley
La versione del Joker di Joaquin Phoenix è stata certamente improntata
al realismo, affrontando una tematica quasi mai attuale come la
salute mentale. Anche se Todd Phillips ha diretto Joker come una
grintosa opera neo-noir, il sequel assumerà le sembianze di un
musical. Il cast di Joker:
Folie a Deux si prospetta incredibilmente
allettante, con Lady Gaga che interpreta la tragica amante e
partner del crimine di Joker, Harley Quinn. Sappiamo che almeno parte del
film sarà ambientato ad Arkham, dunque è evidente
che Arthur Fleck non è riuscito a fuggire dalla
struttura alla fine del primo film. Il sottotitolo in francese del
film si traduce in “follia a due”, e sarà interessante vedere come
Phillips sovvertirà la controversa storia
d’amore tra Joker e Harley.
Batman affiancato da un figlio
Uno dei titoli più attesi
del Capitolo Uno del DCU:
Dei e Mostri è
The Brave and the Bold, una storia padre-figlio tra
Batman e suo figlio Damian Wayne. Dando il via
alla Bat-famiglia in questo nuovo Universo DC,
The Brave and the Bold offrirà finalmente a un Batman
in carne e ossa l’opportunità di fare da padre. Tutti i precedenti
film di Batman hanno parlato di come la morte dei suoi genitori
abbia plasmato la visione della vita del Crociato incappucciato.
Combattendo il crimine al fianco di suo figlio, il pubblico
potrebbe dare uno sguardo emotivo a Batman come mai prima d’ora. La
madre di Damian Wayne è Talia al
Ghul, apparsa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, interpretata
da Marion Cotillard.
Un mistero per le Lanterne
Verdi
Il DCU ha in
programma anche serie televisive come l’imminente Lanterns.
Il motivo per cui Lanterns non si chiama Lanterne Verdi potrebbe
indicare che il DCU è
pronto a ramificarsi oltre il Corpo delle Lanterne
Verdi e a inglobare molti altri corpi dello spettro
emotivo. Sperando di rimediare agli errori del film su Lanterna
Verde, universalmente criticato, Lanterns
promette di essere un thriller investigativo, ed è stato paragonato
da James Gunn a True Detective.
Con le iconiche Lanterne Verdi Hal Jordan e
John Stewart al comando, i fan della DC potrebbero
avere un duo di detective paragonabile agli indimenticabili
personaggi interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione della
serie antologica targata HBO.
Il debutto in live action di
Stormwatch
Stormwatch, la
squadra segreta di agenti dotati di superpoteri che di solito si
occupa di minacce extraterrestri, è un team piuttosto oscuro della
DC Comics. Creato dai pesi massimi del fumetto Warren
Ellis e Jim Lee,
Stormwatch è stato introdotto nell’omonimo fumetto
del 1993 e da allora ha acquisito uno status di culto con antieroi
grintosi e iperviolenti paragonabili a quelli di
Watchmen e The Boys. Dai
precedenti progetti di James Gunn, come Guardiani della Galassia e Peacemaker,
è chiaro che ama portare all’attenzione del grande pubblico i
personaggi più bizzarri e sottovalutati. Con The
Authority, un’entrata a sorpresa nel calendario dei film
del DCU,
Stormwatch potrà finalmente avere il suo grande
momento.
Themyscira prima di Wonder
Woman
Entrambi i film di
Wonder Woman del DCEU hanno offerto uno sguardo
all’antica isola greca di Themyscira, una società
militarista gestita dalle Amazzoni: le connessioni di Themyscira
con le altre divinità greche e le sue complicate reti politiche
potranno finalmente essere approfondite nella serie prequel di
Wonder Woman, Paradise
Lost. A differenza della maggior parte dell’attuale
serie di film e spettacoli del DCU
ambientati nel mondo moderno, Paradise
Lost sarà un divertente sguardo al passato. Il genere
fantasy è uno dei più apprezzati nell’era post-Game of Thrones e
questo dramma politico ambientato nell’antichità è un prospetto
sicuramente innovativo per la prima fase del DCU.
Il ritorno di Weasel
Interpretato da Sean
Gunn per alcune sequenze di Suicide
Squad, Weasel tornerà in Creature Commandos, una serie animata scritta
da James Gunn che darà ufficialmente inizio al DCU. La
serie, che precederà il debutto del DCU sul
grande schermo, seguirà un gruppo di eroi mostruosi, tra cui
Erik Frankenstein e il Dottor
Phosphorus, oltre a Weasel. Weasel è già
il terzo personaggio che sarà interpretato da Sean
Gunn, oltre a GI Robot (voce, Creature Commandos) e Maxwell
Lord (live-action, progetto sconosciuto).
Le avventure di Booster Gold nel
tempo
Booster
Gold è apparso in TV, ma non è mai stato incluso nel
canone del DCEU. L’eroe del futuro che viaggia nel tempo avrà il
suo momento di gloria nell’Universo DC, dove sarà
protagonista di una serie televisiva tutta sua. I dettagli sono
stati tenuti nascosti, ma dato il legame dell’eroe con Blue
Beetle nei fumetti DC, potrebbe essere il progetto
perfetto per Jaime Reyes per passare dal
DCEU al DCU.
La discesa nella malvagità di
Amanda Waller
Fin dal suo debutto in
Suicide
Squad del 2016, la leader dell’A.R.G.U.S.
Amanda Waller è stata un personaggio moralmente ambiguo:
le sue intenzioni potrebbero essere per il bene dell’umanità, ma le
sue decisioni hanno un costo devastante. Proprio come la sua
controparte nei fumetti, l’Amanda Waller di
Viola Davis è destinata ad avere dei momenti
veramente cattivi nel DCU,
considerando il suo coinvolgimento nella seconda stagione di
Peacemaker. Con la prima stagione di
Peacemaker che introduce anche la figlia
Leota Adebayo, il franchise potrebbe continuare ad
approfondire la misteriosa vita personale della
Waller.
L’orrore di Swamp Thing
Membro integrante della
Justice League Dark, le apparizioni live-action
della Cosadella Palude hanno
avuto una risposta contrastante. Sebbene non si sappia molto del
prossimo film di James Mangold su Swamp
Thing, le cose potrebbero cambiare per il mostro
vegetale elementale, che sarà sottoposto a un trattamento horror
classico. Con il regista di Logan che ha descritto il suo progetto a
Variety come “horror gotico“, il DCU ha
l’opportunità di esplorare la tragica dualità del personaggio come
lo scienziato defunto Alec Holland e la sua forma
di pianta solitaria. Con Logan, Mangold ha già
dimostrato di saper dirigere film di supereroi standalone cupi e
grintosi: Swamp
Thing può permettergli di fare lo stesso per la
DC.
Il futuro del Pinguino
Colin
Farrell ha dato vita a un
minaccioso Oswald Cobblepot, alias il
Pinguino, un personaggio con tantissimo potenziale
da esplorare nel mondo neo-noir del Batman di Matt Reeves. La
serie The
Penguin di Max, ambientata una settimana dopo The Batman, si concentrerà sulla continua
ascesa del criminale mentre Gotham si riprende
dalla distruzione di massa e sarà una delle numerose storie
“Elseworlds” non canoniche dell’Universo DC.
Steven Yeun non interpreterà più
Sentry nel prossimo progetto Thunderbolts
dei Marvel Studios, ma ci sono diversi attori
brillanti che potrebbero prendere il suo posto nel MCU. Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha annunciato lo sviluppo del
film nel luglio del 2022, con questo titolo che segnerà il ritorno
di David Harbour, Florence Pugh, Sebastian Stan, Hannah
John-Kamen, Olga Kurylenko, Wyatt Russell e Julia
Louis-Dreyfus nei panni di una nuova squadra di antieroi.
L’uscita di Thunderbolts nel MCU è prevista per il 25
luglio 2025, ma alcuni problemi produttivi e l’abbandono di Yeun
(recentemente vincitore di un Golden Globe) per via di
conflitti di programmazione potrebbero far ritardare l’uscita del
film. Nell’attesa di avere maggiori notizie a riguardo, ecco 10
attori che potrebbero assumere il ruolo di Sentry al posto di
Yeun.
Alexander Skarsgård
L’attore svedese Alexander Skarsgård è molto più simile alla
rappresentazione della Sentinella dei fumetti rispetto a Steven
Yeun, con i suoi capelli biondi e il suo fisico muscoloso. Il ruolo
di Skarsgård in The Northman di Robert Eggers lo ha
visto calarsi perfettamente nella brutalità, nel realismo e nella
forza del guerriero Amleth, che potrebbero tradursi perfettamente
nel Sentry del MCU.
Andrew Koji
Famoso per i suoi ruoli in
Warrior,
Snake Eyes e
Bullet Train,Andrew Koji è diventato di
recente un fan-cast popolare per il ruolo di Sentry nel MCU. Koji si è spesso calato nei
panni di un combattente, utilizzando il suo background di arti
marziali per dare vita a scene di combattimento efficaci. Questo
forse fa di Koji il candidato perfetto per Sentry. I
Marvel Studios hanno spesso preso
attori all’inizio della loro carriera e li hanno portati alla
notorietà, e Andrew Koji potrebbe presto ricevere lo stesso
trattamento.
Boyd Holbrook è noto per i suoi ruoli d’azione
in progetti come Narcos, Indiana Jones e il quadrante del destino e The
Sandman, e la Sentinella gli darebbe l’opportunità di mostrare
una gamma di abilità ancora più ampia. Holbrook si è già
avventurato nel mondo dei supereroi, avendo interpretato il cattivo
Donald Pierce in Logan
– The Wolverine del 2017 e Miracle Guy in We Can Be
Heroes del 2020.
Nikolaj Coster-Waldau
Forse più famoso per il ruolo di
Jaime Lannister in Game of
Thrones della HBO, Nikolaj Coster-Waldau è stato uno dei nomi più
gettonati per sostituire Steven Yeun nel ruolo della Sentinella del
MCU. L’attore danese ha una lunga
esperienza come protagonista di progetti d’azione, sci-fi e
thriller, il che rende imminente un ruolo nel MCU per la star di Gods of
Egypt e The Silencing. Coster-Waldau potrebbe anche
sfruttare i suoi ruoli più cattivi per interpretare l’alter ego di
Sentry, il Vuoto, con drammaticità, intensità e impatto.
Ryan Hurst
Ryan Hurst è forse
una scelta non convenzionale per interpretare la Sentinella nei
Thunderbolts del MCU, ma è l’interesse
dell’attore stesso per il ruolo dell’eroe superumano dei fumetti
Marvel Comics che lo rende un chiaro
candidato. Già nel 2021, Hurst ha condiviso sul suo Instagram molte
fan art che lo immaginavano nei panni della Sentinella, esprimendo
il suo diretto interesse a entrare nel MCU, quindi è possibile che questo
si realizzi finalmente in Thunderbolts.
Keanu Reeves
Da diversi anni molti desiderano che
il leggendario attore Keanu Reeves entri a far parte del
MCU e ci sono state
numerose speculazioni su quali personaggi della Marvel Comics potrebbe interpretare.
Mentre i cast dei fan suggeriscono che Reeves potrebbe debuttare
nei panni di Ghost Rider, Wolverine o del demone Mephisto, Reeves
sarebbe perfetto anche per Sentry dei Thunderbolts. Reeves ha la
capacità drammatica di rappresentare il personaggio stratificato e
complesso di Robert Reynolds, ma ha anche il fisico, la simpatia e
l’esperienza nel campo dell’azione per affrontare un ruolo così
impegnativo.
Charlie Hunnam
Come Keanu Reeves,
anche Charlie Hunnam è stato regolarmente fan-cast
in una varietà di ruoli nel MCU, tra cui quelli di Captain
Britain, Wolverine e del membro degli X-Men Iceman. L’esperienza di
Hunnam in progetti d’azione come Triple Frontier e King Arthur:
Il potere della spada lo ha preparato perfettamente per un
ruolo nel MCU, mentre il suo lavoro in
progetti fantascientifici come Pacific
Rim e Rebel Moon – Parte
1: Figlia del fuoco dimostra che è in grado di assumere un
ruolo più mistico come quello della Sentinella.
Antony Starr
L’attore neozelandese Antony
Starr ha raggiunto il successo nel ruolo di Homelander
nella satira sui supereroi di Amazon Prime VideoThe
Boys, un ruolo in realtà molto simile a quello di Sentry.
Sia Homelander che Sentry hanno dei lati oscuri e, sebbene Sentry
abbia anche una personalità eroica e buona, mentre Homelander forse
no, Antony Starr si è dimostrato capace di interpretare entrambi i
lati di questo spettro. Ad oggi, egli sarebbe l’attore ideale per
il ruolo.
Ryan Gosling
Da tempo si vocifera di un ingresso
di Ryan Gosling nel MCU, anche perché ha
l’aspetto perfetto per molti supereroi della Marvel Comics, tra cui Sentry.
Recentemente è stato riferito che Gosling è di nuovo in trattativa
con i Marvel Studios per entrare nel MCU, anche se non è chiaro chi
potrebbe interpretare, dato che alcune scelte popolari lo collocano
nei ruoli di Quasar, Nova, Ciclope e Ghost Rider. Ryan Gosling, uno dei
nomi più in voga di Hollywood, sarebbe una fantastica aggiunta al
cast di Thunderbolts, portando al progetto un
livello di credibilità e presenza sullo schermo che potrebbe
giovare al più ampio mondo dei Marvel Studios.
Henry Cavill
L’attore britannico Henry Cavill è forse più noto per aver
interpretato Superman nel DC
Extended Universe, dando il via al franchise in Man of Steel
del 2013. La Sentinella è stata spesso definita la versione
Marvel di Superman, il che significa che Henry Cavill potrebbe
cercare il riscatto passando al MCU interpretando proprio tale
personaggio.
L’interpretazione di Tom
Holland di Spider-Man è stata
affiancata da una figura paterna in tutti e tre i suoi precedenti
film da solista, e sembra che la tendenza possa continuare anche
nel prossimo quarto film dell’uomo ragno.
Anche se per il momento si tratta
solo di voci, l’insider Daniel Richtman ha sentito
dire che Daredevil (Charlie Cox) ha
un “ruolo importante” nell’attuale bozza della sceneggiatura di
Spider-Man 4.
Non è la prima volta che si
vocifera di una partecipazione dell’Uomo senza paura nel film, ma
potrebbe non essere l’unico personaggio importante a comparire.
Richtman riferisce anche che i Marvel Studios vogliono che un altro
eroe assuma il ruolo di “Iron Man/Nick Fury/Doctor
Strange“, e Ant-Man (Paul
Rudd) è l'”idea attuale”.
Non ci risulta che uno
sceneggiatore sia già stato coinvolto nel film (potrebbe anche
essere già ingaggiato, ma non è stato annunciato nulla),
quindi è bene non dare troppo credito a questo tipo di notizie.
Questo non vuol dire che non siano vere, semplicemente le idee
nella fase di sviluppo possono cambiare molto.
Detto questo, la presenza del
Diavolo di Hell’s Kitchen avrebbe senso dopo il cameo di Matt
Murdock in Spider-Man: No Way
Home, ma non siamo così sicuri della presenza di Scott
Lang. Anche se c’è del vero in questa notizia, non è forse il
momento di lasciare che Spidey se la cavi da solo, senza
mentori?
Un team-up con
Daredevil potrebbe funzionare molto bene, e non
credo che i fan siano troppo contenti dell’aggiunta di un altro
personaggio in veste di mentore. Un’altra recente indiscrezione
suggeriva che Jon Watts potrebbe non essere in
grado di tornare alla regia e i Marvel Studios potrebbero puntare su
Drew Goddard come possibile sostituto.
Anche se Tom Holland
tornerà quasi sicuramente, questa potrebbe essere la sua ultima
volta nei panni del Wall-crawler. Durante una recente
intervista, l’attore ha dichiarato di essersi abituato troppo alla
“coperta di sicurezza di Spider-Man“.
“Voglio fare cose che mi
spaventano, cose che mi mettono a disagio. Quando fai quello che
facciamo noi, devi essere a tuo agio nell’essere scomodo. Questo
show ne è un esempio perfetto. Ben mi dice sempre che se non ti
impegni non ti crederanno. Il motivo per cui non mi impegnavo è che
avevo paura. Non avevo mai fatto niente del genere prima. Mi ero
così abituato alla macchina Marvel e alla coperta di sicurezza
di Spider-Man, sentendomi protetto. Quindi, fare una cosa del
genere è stato incredibilmente spaventoso, ma proprio perché era
così spaventoso, è stato così appagante e gratificante. In futuro,
se c’è qualcosa che sento di non poter fare, voglio farlo.
Interpretare una specie di stupido inglese non è quello che voglio
fare perché quella è la mia vita, giusto?“.
La classifica box office del fine
settimana appena concluso vede nuovamente trionfare il cinema
italiano, con
Succede anche nelle migliori famiglie tornato primo
classificato. Il film, diretto, scritto e interpretato dall’attore
Alessandro Siani, incassa infatti €647.512 nel week end e
arriva quasi a 4 milioni di euro di incassi dalla sua uscita il 31
dicembre.
Secondo classificato è
Il ragazzo e l’airone, nuovo film d’animazione dello
studio Ghibli, diretto da
Hayao Miyazaki. La nuova pellicola dello Studio Ghibli, dopo
l’apparente ritiro del regista nel 2013, riscuote grande successo
in fatto d’incassi: nel fine settimana Il ragazzo e l’airone raggiunge infatti un incasso di
€535.880, a fronte di un totale che sfiora i 4 milioni di euro dal
suo arrivo nelle sale l’1 gennaio.
Al terzo posto troviamo
Wish, film d’animazione targato Disney con il quale
gli studios festeggiano i loro cento anni. La pellicola incassa
altri €474.096 nel week end, arrivando a più di 8 milioni dalla sua
uscita nei cinema il 21 dicembre.
Box office: il resto della
classifica
Quarto e quinto classificato sono
rispettivamente
Wonka, prequel sul personaggio di Willy Wonka con
Timothée Chalamet, e
50 km all’ora, commedia italiana diretta e interpretata da
Fabio De Luigi. Wonka incassa €421.038 a fronte di un totale di
quasi 13 milioni di euro, mentre 50 km all’ora raggiunge un incasso
di €368.129 nel week end e poco più di un milione di euro dal suo
arrivo nelle sale il 4 gennaio. Al sesto posto si posiziona
Come può uno scoglio, altra commedia italiana con il
duo comico Pio e Amedeo; il film incassa
€345.493 a fronte di un totale di quasi 3 milioni e mezzo di
euro.
Al settimo e ottavo posto ritroviamo
C’è ancora domani, in classifica ormai da diversi
mesi, e
Perfect Days, nuovo film giapponese diretto da
Wim Wenders
(Il
cielo sopra Berlino). Il film di e con Paola
Cortellesi incassa €247.103 a fronte di un totale di
ormai 34 milioni e mezzo di euro dalla sua uscita il 26 ottobre,
mentre Perfect days raggiunge un incasso di €227.670.
Ultimi due classificati al box
office di questo week end sono
Aquaman e il regno perduto, sequel di Aquaman
con
Jason Momoa, e
Wonder – White Bird, spin-off di Wonder.
Il primo incassa €192.959 a fronte di un totale di 5 milioni di
euro, mentre il secondo raggiunge un incasso di €134.352 per un
totale di €435.660.
Il ritorno di
Kingpin in Hawkeye
rimane una delle più grandi e migliori sorprese della
Saga del Multiverso. Molti fan avevano
teorizzato che sarebbe potuto accadere, ma non avremmo mai
immaginato che Wilson Fisk si sarebbe scontrato con
Kate Bishop e che persino Clint Barton avrebbe
avuto paura del “pezzo grosso” di New York.
Sfortunatamente, la storia del
cattivo sembra giungere a una fine piuttosto insoddisfacente dopo
essere stato ucciso da Maya Lopez. Ci siamo chiesti se questo
significasse che il suo ritorno fosse una tantum, ma Fisk è
sopravvissuto e sarà protagonista di Echo,
Daredevil:
Born Againe forse anche in
Spider-Man 4.
Parlando con TV Line, l’attore
Vincent D’Onofrio ha parlato del ritorno del
Kingpin del crimine e ha affrontato il fatto che è tornato dalla
morte con solo una benda sull’occhio per il proiettile che ha preso
in testa. “Se siete fan di Kingpin e di Daredevil – i vecchi
fumetti – sapete che Kingpin non muore mai“, ha dichiarato al
sito. “Dovevamo solo trovare un modo intelligente di [passare]
da quel colpo alla faccia e come portarlo in Echo,
e abbiamo trovato una cosa davvero bella. Si fa molto
male“.
Siamo sicuri che
Fisk avrà trovato un modo per guarire prima di
candidarsi a sindaco di New York e sarà in Daredevil:
Born Again dove si svolgerà questa storia. In una
conversazione separata con Collider, Vincent D’Onofrio ha parlato della revisione
dello show e ha espresso la sua eccitazione nel tornare a lavorare
al progetto. “Ci stiamo divertendo molto in questo
momento“, ha detto l’attore. “Ci stiamo rimettendo in
piedi. Inizieremo presto, speriamo il prima possibile, e io e
Charlie [Cox] sentiamo che c’è la giusta atmosfera“.
“Penso che tutti i poteri là
fuori che controllano questo intero mondo creativo del MCU, credano anche che siamo nel
posto giusto in questo momento“, ha aggiunto D’Onofrio.
“Devo dire che è davvero una fortuna. Voglio dire, le mie serie
preferite finora sono state Moon Knight e Loki, e abbiamo quei
ragazzi come registi, quindi è una fortuna. E abbiamo Dario
[Scardapane], uno scrittore incredibile che ha scritto The
Punisher. Siamo in un momento molto felice“.
È bello sentirlo dire, soprattutto
perché sembrava che Daredevil:
Born Again si trovasse in gravi difficoltà ad un certo
periodo. Mentre Echo è
la storia di Maya Lopez, è chiaro che la serie colmerà il
divario tra le apparizioni di Fisk in Hawkeye e il
seguito di Daredevil. Come spiega Vincent D’Onofrio, scopriremo come è
sopravvissuto a quel proiettile e, anche se la sua esperienza di
quasi morte non viene menzionata in Daredevil:
Born Again, il suo ritorno in Echo
dovrebbe rendere la serie una visione essenziale per i fan.
Il cast di Echo
Creata da Marion Dayre, Echo
vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez,
Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo
Cardinal nel ruolo di Chula, Devery
Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn
McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William,
Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e
Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a
Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e
Charlie Cox nel ruolo di Matt
Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno trasmessi in
anteprima il 9 gennaio.
Poco prima di la seconda stagione di
What
If…? finisse, una clip della prossima terza
stagione dello show è arrivata online offrendo un primo sguardo
alla squadra tra Red Guardian e Bucky Barnes,
alias The Winter Soldier.
Si
sono incrociati con Bill Foster – che sembrava
essere un regolare agente dello SHIELD in questa
realtà – e sono stati poi inseguiti da lui e da un personaggio
identificato solo come “Ranger Morales“. Puoi dare
un’occhiata all’anteprima estesa cliccando
qui.
Con il cognome “Morales”, i fan
hanno subito ipotizzato che il ranger potesse essere imparentato
con Miles Morales/Spider-Man e hanno iniziato a fare il giro del
web. Parlando con ComicBook.com (via Toonado.com), lo sceneggiatore
e produttore di What
If…?Matthew Chauncey si è
affrettato a sfatare l’idea, comunque eccitante.
“Solo per il clickbait; il suo
cognome è Morales, la gente si è eccitata molto per questo“,
ha detto prima di aggiungere che si tratta di “un personaggio
quasi originale” interpretato dalla star di BarbieAmerica
Ferrera.
L’ex capo sceneggiatore dello show,
A.C. Bradley, ha poi aggiunto: “America è fantastica. Sono
felice che stia ricevendo i suoi riconoscimenti quando si tratta di
Barbie, perché – non dovrei dirlo, ma non lavoro più alla Marvel – Barbie è stato il mio film
preferito dell’anno, il mio film di supereroi preferito, perché
Barbie è
un’eroina. E anche l’America lo è“.
“È stato il massimo. Siamo così
felici che sia stata disposta a partecipare e a fare questa parte
in questo episodio casuale di What If…? È stata così gentile a
riguardo“.
Nei fumetti, esiste un Agente
Morales, meglio conosciuto come Alisande Morales dello
S.H.I.E.L.D.. Una creazione relativamente oscura, apparsa per la
prima volta nel 2004 in Captain America and the
Falcon #1 di Christopher Priest e Bart Sears, con il
compito di indagare su qualcuno che si spacciava per Steve
Rogers.
In seguito Morales ha combattuto
contro i Purificatori e da allora è apparsa sporadicamente, anche
nel videogioco Marvel’s Avengers. Non è chiaro se
questo significhi che potremmo vedere Ferrera interpretare il
personaggio in un progetto live-action come Captain America: Brave New World.
A proposito della sua partenza dai
Marvel Studios, Bradley – che ha
scritto questo episodio della terza stagione con
il Guardiano Rosso e Bucky – ha recentemente dichiarato: “Ho
concluso la relazione tra l’Osservatore e Peggy in un punto di cui
sono molto orgoglioso, e sono entusiasta di vedere dove andrà lo
show come spettatore. Ma dirò che l’episodio della terza stagione è
probabilmente il mio preferito in assoluto tra quelli che ho
scritto per la Marvel. E non solo perché ha come
protagonista Alexei, che è il nome del mio gatto“.
Jared Leto si è unito ad Angela Bassett come presentatore ai Golden Globe 2024 e si è preso un momento per
ironizzare sul suo status di uno dei più famigerati attori dal
rigido metodo di Hollywood. Il premio Oscar ha contribuito ad
annunciare le categorie di quest’anno per la migliore attrice non
protagonista e il miglior attore in un film. I
vincitori sono stati rispettivamente Da’Vine Joy
Randolph per The Holdovers e Robert Downey Jr. per Oppenheimer.
“Sono in modalità presentatore
da settimane“, ha detto Jared Leto al pubblico. “Ho fatto
ricerche per sviluppare il mio personaggio, ricordando
incessantemente a tutti quelli che mi circondano di chiamarmi con
il nome del mio personaggio, dannazione“.
“Vuoi dire ‘Jared Leto?'” Ha
chiesto Angela Bassett. “Esattamente! Ho anche
imparato l’arte di tenere una busta“, ha continuato Jared Leto. “È una questione di
angolazione, di presa. È una questione di sottigliezza, di
connessione significativa tra il presentatore e la carta. È un
viaggio profondamente emotivo… Questo è incarnare lo spirito dei
Golden Globes. Sentire le speranze e i sogni di ogni candidato
sulla punta delle dita, mentre si tiene in mano il loro destino e i
bonus dei loro agenti“.
Le storie di Jared Leto sulla recitazione sono state
ben documentate, sia che si tratti di ingrassare o perdere peso per
un ruolo (è dimagrito di quasi 40 chili per il suo ruolo da Oscar
in “Dallas
Buyers Club“) o di immedesimarsi così tanto nel
Joker per “Suicide
Squad” da inviare ai membri del cast regali
disgustosi.
“Apprezzo il termine, ma credo
che la definizione sia un po’ confusa“, ha detto Jared Leto a Variety nel 2020 a proposito
dell’essere etichettato come attore di metodo. “E potrebbe
anche essere davvero pretenzioso. Io pensavo che il mio lavoro
fosse quello di presentarmi e fare il miglior lavoro possibile. È
il mio lavoro presentarmi, fare tutto quello che posso, essere
iperpreparato. E consegnare. È anche mio compito presentarmi e,
insomma, essere un piacere lavorare con loro. Essere collaborativo
e avere una buona esperienza sul set“.
Margot Robbie ha stupito i presenti sul red
carpet dei Golden Globes 2024 indossano sul tappeto rosso un look
tipico di Barbie.
La candidata ha rivelato durante il pre-show dei Golden Globes
presentato da Variety ed Entertainment Tonight di aver collaborato
con Armani per ricreare l’outfit dell’unica e sola
Superstar Barbie del
1977.
È giusto che Margot Robbie si sia vestita da Barbie sul
tappeto rosso dei Globes, considerando che l’omonimo film era in
lizza per nove premi alla cerimonia del 2024, tra cui quello per il
miglior film – commedia o musical. La stessa Robbie ha ottenuto una nomination come miglior
attrice in una commedia o musical. Barbie
ha incassato 1,4 miliardi di dollari al botteghino mondiale
durante l’estate, diventando il film di maggior incasso del 2023 e
il film di maggior incasso nella storia della Warner Bros.
“Si tratta più che altro di ciò
che quel numero rappresenta“, ha detto Margot Robbie quando gli è stato chiesto
dell’incasso al botteghino. “Quando andavamo al cinema nel
weekend di apertura e vedevamo questo mare di persone vestite di
rosa o vestite da Ken, era una sensazione così selvaggia e non ho
vissuto questo tipo di esperienza comune da quando ero
bambino“.
Alla Robbie è stato anche chiesto di dire la sua
sulla prossima interpretazione di Lady Gaga nei
panni di Harley Quinn in “Joker:
Folie à Deux“, che uscirà nelle sale il prossimo
ottobre. Margot Robbie ha interpretato Harley Quinn in
film come “Suicide
Squad” e “Birds
of Prey“, ma non ha contattato Gaga per il personaggio, almeno
non ancora.
“Lo distruggerà! Sarà
fantastica“, ha detto Margot Robbie a proposito di Lady Gaga.
“In realtà non ne ho ancora parlato con lei. Quasi non voglio
saperlo, così posso conservarlo per una sorpresa quando vedrò il
film“.
La Robbie ha dichiarato in
precedenza a Variety di essere entusiasta che un altro attore possa
dare la sua impronta ad Harley Quinn e di non sentirsi padrona del ruolo della
supereroina.
“Ho sempre voluto che Harley
fosse un personaggio che sarebbe passato ad altre attrici per
interpretarlo, come ci sono tanti personaggi maschili
iconici“, ha detto la Robbie. “Questo è sempre stato il
suo sogno. Harley è così divertente e può andare in tante direzioni
diverse. Se la metti nelle mani di qualcun altro, ti viene da
chiederti: “Cosa ne faranno?”. Le opzioni sono infinite“.
Per quanto riguarda il prossimo
film di Margot Robbie, non si tratterà di un sequel di
Barbie.
Almeno non subito. “È divertente la reazione istintiva di
questi tempi, quando tutti chiedono immediatamente di un
sequel“, ha dichiarato l’attrice a Variety. “Non credo che
20 anni fa fosse così. Non era stato progettato per essere una
trilogia“.
“Non so come potrebbe essere il
seguito“, ha aggiunto. “Vogliamo fare altri film che
abbiano l’effetto che ha avuto ‘Barbie’. Non so se debba essere per
forza ‘Barbie 2’. Perché non può essere un’altra idea grande,
originale e coraggiosa in cui un regista straordinario, un grande
budget con cui giocare e la fiducia di un enorme conglomerato
dietro di loro possono andare a giocare davvero? Io voglio
farlo”.
Mercoledì 10
gennaio sarà proiettato, in tutte le multisala del
circuito UCI Cinemas, in versione originale con sottotitoli in
italiano Wonder
– White Bird, il nuovo capitolo tratto dalla
graphic novel di R. J. Palacio, Wonder: White Bird. Il film,
distribuito da Notorious Picture, vede tra i suoi
protagonisti Ariella Glaser, Orlando Schwerdt,
Gillian Anderson e il Premio Oscar Helen Mirren.
Dopo gli eventi di Wonder, il bullo
Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel
nuovo istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende,
gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua
infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata
dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di
come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano
salvato la vita. Di quanto può essere forte il potere della
gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Reese Witherspoon ha confermato che la terza
stagione della serie HBO Big Little Lies è in lavorazione. Sul tappeto
dell’81° Golden Globes,
Reese Witherspoon ha dichiarato a Variety:
“Ci stiamo lavorando. Io e Nic ci abbiamo lavorato
molto“.
Anche la co-star
Nicole Kidman ha anticipato il ritorno
dell’acclamata serie drammatica scritta e creata da David
E. Kelly. “Vi porteremo una terza serie, per vostra
informazione“, ha detto l’attrice mentre partecipava a un Q &
A al CME Group Tour Championship.
Basata sull’omonimo libro di Liane
Moriarty del 2014, la prima stagione di Big Little Lies ha debuttato nel 2017 e segue
un gruppo di donne di Monterey, CA – interpretate da
Reese Witherspoon,
Nicole Kidman,
Shailene Woodley, Laura Dern e Zoë Kravitz – che si trovano coinvolte in
un’indagine per omicidio. La seconda stagione, che ha debuttato nel
febbraio 2019, ha introdotto nel cast principale Meryl Streep nel ruolo della suocera del
personaggio della Kidman, Celeste.
Reese Witherspoon è stata candidata al Golden Globe
per la migliore interpretazione di un’attrice in una serie
televisiva – drammatica per il suo ruolo di protagonista nella
serie Apple
TV+ “The
Morning Show“, in cui interpreta la conduttrice di un
notiziario televisivo. In precedenza aveva vinto un Golden Globe
nel 2018 per la migliore serie televisiva limitata, serie
antologica o film realizzato per la televisione per “Big
Little Lies“, di cui è anche produttrice.
Per Christopher Nolan si tratta della prima
vittoria ai Golden Globes, dopo le precedenti nomination
per la sceneggiatura di “Memento”
del 2000, la scrittura e la regia di “Inception”
del 2010 e la regia di “Dunkirk”
del 2017. Nella corsa alla regia di quest’anno, Christopher Nolan si è confrontato con
Bradley Cooper per “Maestro”, Greta
Gerwig per “Barbie”, Yorgos Lanthimos
per “Poor Things”, Martin Scorsese per “Killers of the Flower
Moon” e Celine Song per “Past Lives”.
“L’unica volta che sono salito
su questo palco è stato per accettare uno di questi premi per conto
del nostro caro amico
Heath Ledger, ed è stato complicato e impegnativo per me“,
ha detto Nolan. “Nel bel mezzo del discorso, mi sono bloccato,
e
Robert Downey Jr. ha incrociato il mio sguardo e mi ha rivolto
un’occhiata d’amore e di sostegno, la stessa che mi sta rivolgendo
ora“.
Nolan ha diretto
Heath Ledger nel film “Il
cavaliere oscuro“, un successo del 2008. L’attore è morto
all’età di 28 anni per un’overdose accidentale dopo aver terminato
le riprese ma prima dell’uscita del film. La sua ammaliante
interpretazione del Joker gli è valsa numerosi premi
postumi, tra cui il Golden Globe e
l’Oscar come miglior attore non protagonista.
Questa volta, Christopher Nolan ha detto dal palco:
“Pensavo che sarebbe stato più semplice accettare me stesso.
Ma, come regista, mi rendo conto che posso accettarlo solo a nome
delle persone. Come registi, mettiamo insieme le persone e
cerchiamo di farle dare il meglio di sé“. Il regista ha poi
elogiato l’ensemble di “Oppenheimer“,
tra cui
Cillian Murphy, che Nolan ha definito “il mio partner in crime
per 20 anni”, e “l’incredibile lavoro della nostra straordinaria
troupe“.
Nel corso della serata,
Cillian Murphy ha portato a casa il Globe per
l’attore protagonista in un film drammatico e ha ringraziato
Christopher Nolan per “aver avuto fiducia in
me per 20 anni”.
“La prima volta che sono
entrato sul set di Christopher Nolan ho capito che era
diverso“, ha detto
Cillian Murphy, che ha lavorato con Nolan alla
trilogia de “Il cavaliere oscuro“, a “Inception”
e a “Dunkirk“, durante il suo discorso di ringraziamento.
“Ho capito dal livello di rigore, dal livello di
concentrazione, dal livello di dedizione, dalla completa mancanza
di opzioni di posti a sedere per gli attori che ero nelle mani di
un regista e maestro visionario“.
Oppenheimer,
il più antipatico dei blockbuster estivi, ha distrutto le
aspettative diventando il terzo maggior incasso del 2023 con 951
milioni di dollari in tutto il mondo. Il film, tratto dal romanzo
vincitore del Premio Pulitzer “American Prometheus”, vede
Cillian Murphy nei panni del fisico teorico americano
J. Robert Oppenheimer, che guidò lo sviluppo della bomba atomica.
Robert Downey Jr.,
Matt Damon,
Emily Blunt,
Florence Pugh e Alden Ehrenreich completano il cast.