Il segno distintivo di Harry
Potter, lo sappiamo, è quella piccola cicatrice a
forma di saetta sulla fronte che nel corso dei romanzi ha assunto
un significato centrale; per ciò che rappresenta, per il legame con
il passato e un personaggio in particolare (Lord
Voldemort), per le ripercussioni che questo “segno” ha
avuto sulla vita del maghetto.
Eppure esistono segreti sulla
cicatrice che non tutti conoscono, tranne forse i veri
potteriani, alcuni svelati dalla stessa
J.K.Rowling negli ultimi anni.
Ecco allora di seguito 15
cose sulla cicatrice di Harry che soltanto i fan
ricorderanno:
Perché è a forma di fulmine?
Perché
la cicatrice di
Harry
ha la forma di una saetta? Se ve lo state chiedendo, una ragione
esiste: è stato spiegato su
Pottermore
che il movimento della bacchetta usata per lanciare la
maledizione
Avada Kedavra
corrisponde esattamente alla forma del fulmine che segna la fronte
del bambino.
Ne deriva il fatto
che, sebbene l’incantesimo sia rimbalzato su Voldemort, la ferita
rimasta su Harry rispecchi esattamente il movimento usato dal
Signore Oscuro per invocare la sua magia.
Cosa simboleggia?
Se
avete letto i libri della saga, saprete ovviamente che la cicatrice
per
Harry
è il ricordo vivido e costante del suo passato doloroso, tuttavia
simboleggia anche più di questo.
Le dichiarazioni di
J.K. Rowling hanno lasciato intendere che la
cicatrice sta a significare tutto il dolore interiore del ragazzo
scaturito dal perdere i propri genitori in tenera età, essere
affidati a parenti non proprio amorevoli, e ad una profonda
angoscia emotiva.
Dunque la cicatrice
diventa un segno superficiale di questa sofferenza, e un modo per
l’autrice di ricordare al lettore le battaglie continue e non dette
del nostro eroe.
Da cosa è causato il dolore?
Nel
corso degli anni abbiamo visto Harry provare un forte dolore
scatenato proprio nel punto in cui si trova la cicatrice, e questo
è motivato dalla connessione tra Harry e
Lord Voldemort.
Quando il Signore
Oscuro ha trasformato involontariamente Harry in un frammento della
sua anima, un “Horcrux“,
il legame fra i due si è stabilito e di fatto il maghetto
riesce a percepire gli stati d’animo di
Voldemort e a leggere i suoi pensieri.
Di conseguenza, mentre
Voldemort è in una condizione di rabbia
violenta, il dolore si fa insopportabile perché è come se quella
particella provasse lo stesso e volesse ricondursi al suo padrone
originale.
Non si trova al centro della fronte di Harry
Tutti
sanno che la cicatrice di
Harry
si trova sulla sua fronte, ma la sua posizione esatta è diventato
motivo di discussione fra i fan. Questo problema deriva dalla
differenza notata da alcuni negli adattamenti cinematografici,
diversi ovviamente per certi aspetti dai romanzi, tuttavia la
Rowling ha riconosciuto come i film si siano avvicinati più di ogni
cosa alla sua visione del personaggio rispetto ai libri.
Solitamente nei
romanzi si dice che la cicatrice sia al centro della fronte, come
illustrato nelle copertine di Mary GrandPré, mentre nei film
Daniel Radcliffe ha il segno sopra l’occhio
destro. Ma perché? Semplice: è lì che la Rowling ha detto ai
registi che doveva essere!
Il soprannome dato da Draco Malfoy
Il
bambino che è sopravvissuto, il Prescelto, l’indesiderabile numero
uno, sono diversi i soprannomi dati a Harry nel corso della
narrazione, tuttavia uno di questi fa riferimento proprio alla
cicatrice.
Ne
La Camera dei Segreti, il suo acerrimo nemico
Draco Malfoy lo chiama “sfregiato”
(in inglese “scarhead“) durante una partita di Quiddich.
Un dettaglio forse sfuggito a molti che risulta comunque
interessante.
Il dolore è tornato dopo la morte di Voldemort
L’epilogo
de I Doni della morte chiariva che la cicatrice di
Harry non gli aveva più fatto male nei ventuno anni successivi alla
battaglia di Hogwarts, tuttavia nella piéce
teatrale
La maledizione dell’erede
(scritta anche dalla Rowling) vediamo il
mago
combattere di nuovo con il dolore. Potere della magia oscura o
semplice tentativo di stuzzicare la curiosità dei fan?
Non è la sua unica cicatrice
La
cicatrice a forma di saetta non è l’unico segno visibile sul corpo
di
Harry Potter:
lo sanno bene gli assidui lettori della saga, poiché nel quinto
capitolo (L’ordine
della fenice)
il mago viene obbligato dalla professoressa
Umbridge
a scrivere la frase “Non
devo dire bugie”
più volte con una penna “speciale”.
Per ogni frase
scritta, una cicatrice con le parole della suddetta compare sulla
mano destra del mago. E non finisce qui: i numerosi scontri durante
gli anni di scuola, uniti a quelli dei suoi tempi come
Auror, possono aver scalfito sulla sua pelle
altre cicatrici.
È il primo indizio per capire la sua connessione con
Voldemort
Ne
L’ordine della fenice,
Albus Silente
rivela ad Harry che nel momento esatto in cui ha visto la sua
cicatrice, ha immediatamente supposto che potesse simboleggiare una
connessione tra il ragazzo e Voldemort.
Anni dopo l’ipotesi
di
Silente si è effettivamente realizzata: grazie alla
cicatrice, il
mago sapeva che il temperamento instabile di Harry – almeno in
parte – indicava la manipolazione mentale del Signore
Oscuro.
Nessun incantesimo può rimuoverla
Non tutte
le cicatrici possono essere rimosse grazie alla magia e nemmeno le
cure dell’ospedale di San Mungo per le malattie e le lesioni
magiche avrebbero potuto rimediare al segno sulla fronte di
Harry Potter.
Il mistero viene
risolto all’inizio di
Harry Potter e la Pietra Filosofale, con il
professor
Silente che spiega come la cicatrice del mago non possa essere
tolta, nemmeno con potentissimi incantesimi.
È l’unica ferita mai lasciata dall’Avada Kedavra
Nei
libri e nei film di
Harry Potter
si ricorda spesso come la maledizione dell’Avada
Kedavra
possa uccidere le sue vittime senza lasciare alcun segno. Tranne
una, ovviamente.
Inoltre sappiamo
che grazie al “Priori Incantatem” ci si può
difendere dall’attacco della maledizione: si tratta di un vero e
proprio annullamento degli incantesimi quando due bacchette con la
stessa anima vengono usate l’una contro l’altra.
Harry
Potter è l’unico sopravvissuto diretto di questa
maledizione, e il segno della saetta sulla sua fronte ne è la
testimonianza eterna.
Doveva essere l’ultima parola dei romanzi
Molte
decisioni di J.K.Rowling per i romanzi di
Harry Potter sono cambiate nel corso degli anni,
ma nel complesso tutto è andato come l’autrice aveva
originariamente pensato.
Ad esempio,
sappiamo che all’inizio l’ultimo romanzo
Harry Potter e i Doni della Morte avrebbe
dovuto avere concludersi con la parola “cicatrice”, tuttavia non è
andata così.
Nel corso dei film ha cambiato “posizione”
Come
abbiamo già spiegato sopra, i film di
Harry Potter
hanno spesso cambiato la posizione della cicatrice sulla fronte di
Harry; ma nonostante gli sforzi dei truccatori di mantenere
la
continuity
durante gli otto capitoli cinematografici, è del tutto
comprensibile che ci sia stata qualche distrazione.
Non svanirà mai
Sebbene
nella vita reale la maggior parte delle cicatrici svanisca con il
tempo, sappiamo che nel mondo magico questo non succede sempre.
Come nel caso della cicatrice sulla fronte di
Harry, segno indelebile che gli rimarrà addosso
senza mai svanire.
Nonostante la
connessione tra Harry e Voldemort si sia interrotta dopo
I Doni della morte, la cicatrice di Harry è
ancora chiaramente definita. Forse il mago è destinato a portare
con sé il suo caratteristico “segno” per sempre…
È l’unica cosa che il piccolo Harry amava di se stesso
Quando
cresci in un sottoscala e vieni allevato dai tuoi zii perfidi, la
tua autostima potrebbe non essere alle stelle. Questo è
probabilmente il motivo per cui il giovane Harry
Potter –
prima di scoprire la sua eredità magica in occasione del suo
undicesimo compleanno – viene spesso tormentato dagli altri e anche
da se stesso.
Tuttavia l’unica
caratteristica fisica di cui il piccolo Harry si vanta è la
cicatrice a forma di fulmine che ha in fronte, perché è come se gli
ricordasse quanto sia speciale e lo mettesse in collegamento con i
suoi genitori.