In un unico scenario previsto da
Doctor Strange i Vendicatori sarebbero
riusciti a battere Thanos e a riportare l’equilibrio nell’universo:
schioccando il guanto dell’infinito, Tony Stark ha dunque deciso il
suo destino e quello degli altri e dimostrato una volta per tutte
il suo valore nella scena forse più significativa di Avengers:
Endgame. “Io sono Iron Man“, esclama fiero
davanti al nemico, e il resto è già storia.
Nel frattempo, scaduto l’embargo per
la diffusione degli spoiler, è Robert Downey Jr. a
tornare a quel momento specifico del film condividendo le immagini
dal dietro le quinte dello schiocco di Tony. Tre telecamere puntate
sull’attore riprendono il gesto da prospettive diverse e
l’intensità della performance ha reso la sequenza ancora più
indimenticabile.
Ovviamente la morte di Tony Stark è
un evento che peserà sul futuro del MCU, come suggerito di recente dal
trailer di
Spider-Man: Far From Home, e sembra che il
lutto verrà affrontato diversamente a seconda dei personaggi. Di
sicuro siamo felici che Avengers: Endgame ci abbia
consegnato la versione più emozionante dell’eroe e che la sua
dipartita non è stata vana.
Qui sotto potete dare uno sguardo alle foto del backstage.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Dopo il secondo passaggio nelle sale
con una versione arricchita di contenuti extra e anticipazioni di
Spider-Man: Far
From Home, Avengers:
Endgame arriverà in edizione homevideo il prossimo 13
agosto e nel disco saranno presenti, oltre alle scene eliminate e
all’omaggio a Stan Lee, anche diversi video che raccontano il
dietro le quinte del film.
Tra questi c’è quello dedicato ad
uno dei momenti più emozionanti del gran finale, ovvero l’assemble
di tutte le eroine Marvel guidate dalla nuova arrivata
Captain Marvel e il loro piano per proteggere
Peter Parker e il guanto dell’infinito.
La stessa featurette è comparsa
online e potete dargli uno sguardo qui sotto.
Nella clip compaiono Gwyneth
Paltrow, con l’armatura di Rescue, Elizabeth
Olsen nei panni di Scarlet Witch, Evangeline
Lilly in quelli di The Wasp, Brie Larson
(Captain Marvel), Pom
Klementieff (Mantis), Karen Gillan
(Nebula), Zoe Saldana (Gamora), Laetitia
Wright (Shuri) e Danai Gurira (Okoye).
Unica assente sul set è la Valchiria di Tessa
Thompson, presumibilmente aggiunta in post-produzione (era
infatti l’unica a viaggiare a bordo di Pegaso, il cavallo alato
della guerriera).
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Manca poco più di un mese all’arrivo
nelle sale di Avengers:
Endgame, culmine narrativo di una trama intessuta a
partire da Iron Man (2008) e proseguita fino a
Infinity
War, vero punto di rottura che troverà – si spera –
una degna conclusione nel prossimo capitolo.
Il terzo e forse ultimo trailer del
film ci ha raccontato molto senza dire nulla, semplicemente
utilizzando immagini del passato in bianco e nero e qualche momento
a colore degli eroi impegnati con la lotta più importante delle
loro vite, appello finale senza possibilità di ritorno.
Ma quali sono le
domande che ci pone questo trailer in particolare?
E soprattutto: troveranno risposta nel cinecomic?
“Niente più sorprese”
Avengers:
Endgame inizierà subito dopo la fine degli eventi
di Infinity
War che hanno visto Thanos trionfare sui nostri
eroi e decimare la popolazione dell’universo usando il guanto
dell’infinito. Tra i sopravvissuti allo schiocco c’è
però Tony Stark, in compagnia di
Nebula, ora disperso nello spazio a bordo di
un’astronave senza più cibo e ossigeno e intento a registrare un
messaggio per l’amata Pepper Potts.
“Lo so che avevo detto niente
più sorprese, ma speravo tanto di organizzare l’ultima…“, dice
Tony nell’ultimo trailer, il che ci porta subito a chiederci di che
sorpresa si tratti. Forse una proposta di matrimonio? Il ritorno a
Terra e il congedo definitivo dall’armatura di Iron Man per
dedicarsi completamente a Pepper e alla futura famiglia?
Oppure, ipotesi meno plausibile ma
sicuramente divertente, Tony sta registrando quel messaggio per
scherzo, perché crede di morire e la solitudine nello spazio inizia
ad avere effetti strani sul suo cervello…
“Sembrano passati mille anni…”
“Sembrano passati mille anni da
quando sono scappato da quella caverna, sono diventato Iron
Man…“. Il valore di questa frase, che tra l’altro apre il
terzo trailer, è lo stesso
che i Marvel Studios vogliono attribuire ad Avengers:
Endgame: la conclusione di un viaggio, ma anche tutto
quello che c’è stato nel mezzo, il percorso di consapevolezza
dell’uomo che diventa eroe, il cambiamento, l’affermazione
personale, le conseguenze e i sacrifici.
Ma non solo: le parole pronunciate
da Tony Stark sembrano suggerire che Endgame
potrebbe essere davvero il film che decreta il successo del
franchise cinematografico più popolare del 21° secolo. Difficile
trovare rivali all’altezza dei Marvel Studios, capaci negli ultimi
dieci anni di affermare una linea editoriale ben precisa e in grado
di portarla avanti con intelligenza e successo.
Ricominciare da capo
Ricominciare da capo. Seconda
possibilità. Viaggi nel tempo. Sembrano essere queste le parole
chiave del film in cui i nostri eroi proveranno a riscrivere la
storia ripristinando un equilibrio che lo schiocco di Thanos aveva
alterato.
Non sappiamo se ci riusciranno, ma
la speranza è viva e il trailer ce lo dimostra. Di certo resta un
dettaglio abbastanza disturbante: la voce di Peggy
Carter che aleggia come uno spettro e che si alterna a
sequenze tratte da Captain America:
The Winter Soldier. “Il mondo è cambiato, nessuno
di noi può tornare indietro, a volte il meglio che possiamo fare è
ricominciare“.
Ricominciare. Ma come? La morte può
essere un’occasione per vivere un’altra esistenza? Ci si deve
arrendere di fronte alla disperazione, oppure l’ottimismo di
Steve
Rogers è l’unico modo per affrontare il futuro?
Riflessioni ancora più strazianti se pensiamo che potrebbe essere
lui a sacrificarsi per il bene dei compagni, ricongiungendosi
finalmente nell’aldilà con l’amata Peggy…
Ricominciare significa anche
riprovarci, tentare una strada alternativa, e capiremo soltanto tra
un mese se questo vorrà dire viaggi nel tempo o esplorazione di
realtà come il Regno Quantico.
Andare avanti
Se è vero che Avengers:
Endgame sarà un testamento dei primi dieci anni di
Marvel Studios, anche doloroso e
tragico, è altrettanto possibile che nel concetto stesso di “fine”
si nasconda l’obiettivo di un nuovo inizio. La conclusione della
Fase
3 è alle porte, e sappiamo che il corso del MCU prenderà strade inedite ed
entusiasmanti già iniziate con Captain
Marvel e Black
Panther, e prossimamente con l’adattamento dell’epica
degli Eterni.
Rimane la malinconia della frase
pronunciata da Captain America rivolto a Vedova
Nera: “Continuo a dire a tutti che dovrebbero
andare avanti, alcuni lo fanno, ma non noi“. Ecco che la
vecchia generazione di eroi si prepara a lasciare la propria
eredità a chi verrà dopo di loro, uno scenario ricco di opportunità
e cambiamento che riflette quanto accade da decenni nel mondo nei
fumetti.
“Mi piace questa qui”
La scena inserita alla fine del
trailer ci mostra il
primo incontro fra Thor e Carol Danvers al
quartier generale degli Avengers, con l’eroina che non sembra
affatto impressionata dall’arrivo della Stormbreaker. “Mi
piace questa qui“, esclama il Dio del Tuono, e siamo sicuri
che questa coppia possa riservarci dei momenti di grandissima
azione e divertimento in Endgame.
Tuttavia resta da capire in che modo
Captain
Marvel interverrà nel piano dei Vendicatori, e
soprattutto per quanto tempo sarà in scena. Magari collaborerà a
stretto contatto con alcuni di loro, mentre gli altri proveranno ad
entrare nel Regno Quantico, oppure scorterà la squadra nello spazio
– proprio come ha fatto con gli Skrull nel suo
standalone – affrontando Thanos nella fattoria in cui si è
rintanato.
Provarci, a qualunque costo
Provarci, a qualunque costo. È
questo il messaggio finale con cui ci lascia il trailer. Ultima
chiamata per gli eroi, senza appello, per cambiare le sorti
dell’umanità intera. C’è da comprendere anche la gravità di una
frase del genere, considerando che il “prezzo” da pagare potrebbe
essere la vita.
Chi morirà alla fine di Endgame? Le
teorie dei fan ipotizzano che saranno quattro dei sei Vendicatori
originali, perché se si ascolta il nuovo trailer, sono quattro di
loro a ripetere la battuta “A ogni costo“, ovvero
Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco e infine Iron
Man.
Personalmente ci piacerebbe rivedere
ancora Clint Barton sul grade schermo, per tutte le potenzialità
inespresse finora nel MCU, o il Tony Stark di Robert Downey
Jr. nelle vesti di padrino ufficiale in qualche cameo.
Diverso il discorso di Chris
Evans, perché il personaggio di Steve sembra aver
concluso un arco narrativo piuttosto soddisfacente.
Sebbene funzioni come degna
conclusione di una saga iniziata undici anni fa, Avengers:
Endgame ci lascia con una serie di domande irrisolte
che potrebbero essere affrontate nel corso della prossima fase del
MCU.
Ecco le più interessanti analizzate nel dettaglio:
Rivedremo un “normale” Bruce Banner?
Il
Bruce Banner che avevamo lasciato alla fine di
Avengers: Infinity War
continuava a lottare con la sua seconda identità e di
Hulk, almeno per due terzi del film, non c’era
nemmeno l’ombra. Ma solo dopo il salto temporale all’inizio di
Endgame scopriamo che il Vendicatore ha unito con successo la
propria intelligenza con la forza di Hulk (un omaggio al professor
Hulk dei fumetti).
Questo
significa che il Bruce “normale” e il gigante di giada arrabbiato
non torneranno più nel MCU?
Che
fine ha fatto Gamora?
Tra
tutti i vari sviluppi di trama, il modo in cui
Gamora è è tornata in Endgame resta uno dei più
interessanti, perché invece di essere semplicemente resuscitata, la
vediamo grazie ai viaggi nel tempo e nell’incursione della sua
versione passata nel presente durante la battaglia finale con i
Vendicatori.
Ovviamente è una Gamora più giovane rispetto a quella
incontrata in Guardiani della Galassia, dunque il
“nuovo” personaggio è in realtà quello di nove anni fa, che non si
era ancora innamorata di Peter Quill.
Eppure
alla fine di Avengers:
Endgame vediamo Star-Lord interagire con lei, oltre al
fatto che sul Benatar compare la schermata “searching” con
la sua immagine. Possibile allora che sia ancora viva e che sia
fuggita da qualche parte? Lo schiocco di Tony Stark l’ha spazzata
via insieme agli altri?
Dov’è
Loki?
Uno dei
momenti più divertenti di Avengers:
Endgame arriva quando i Vendicatori tornano nel 2012
in tempo per la Battaglia di New York cercando di procurarsi il
Tesseract, che invece finisce nelle mani di Loki.
Il Dio dell’Inganno coglie l’occasione e fugge via, e di lui non si
hanno più tracce.
Cosa
significa esattamente questo per Loki? È ancora morto? È vivo?
Questa scelta sembrerebbe aver causato un flusso di tempo parallelo
che è diverso da quello attuale, dunque ora c’è una linea temporale
in cui il personaggio è scappato con una delle gemme
dell’infinito.
Potrebbe
essere questo il presupposto della nuova serie su Loki di Disney
+?
Perché
Cap è riuscito a sollevare il Mjolnir solo adesso?
Una
scena in particolare di Avengers:
Endgame avrà fatto saltare dalle sedie i fan dei
fumetti, ed è quella in cui vediamo Captain
America sollevare finalmente il Mjolnir.
Solo chi è degno può impugnare l’arma, aveva raccontato Thor, e un
tentativo c’era già stato nel corso di Age of
Ultron, dove Steve era quasi riuscito
nell’impresa.
Ma cosa
è cambiato esattamente e cosa ha reso soltanto adesso Cap degno di
questo compito?
Perché
Harley Keener era al funerale di Tony Stark?
Qualcuno
avrà riconosciuto il giovane ragazzo in piedi, da solo, al funerale
di Tony Stark, che avevamo visto da piccolo sei anni fa in
Iron
Man 3: si tratta infatti di Harley
Keener, il personaggio che aiuta Tony Stark in un momento
di seria difficoltà e interpretato da Ty Simpkins.
Certo
includerlo a questo punto del racconto desta qualche dubbio: non
abbiamo alcun indizio del fatto che i due siano rimasti in
contatto, oppure questo momento è solo un altro easter egg per i
fan? O addirittura è un’anticipazione della prossima fase del
MCU?
Thor fa
parte dei Guardiani della Galassia?
La fine
di Avengers: Endgame sembra indicare
che il futuro di Thor sia insieme ai
Guardiani della Galassia, lui che apostrofa la
nuova squadra come gli “Asgardiani della Galassia”, che è il nome
di un team di eroi apparso nei fumetti.
Tutti i
compagni di scuola di Peter sono scomparsi dopo lo
schiocco?
Alla
fine di Endgame, mentre guardiamo tutti i
personaggi che tornano alle loro vite, c’è Peter Parker che rimette
piede al suo liceo e abbraccia il suo amico Ned. Ma basandoci
sull’evidenza, il ragazzo non sembra più vecchio di cinque anni,
quindi possiamo supporre che sia morto alla fine di
Infinity War e resuscitato dallo
schiocco.
Certo,
ripensando al trailer di Spider-Man: Far
From Home, sembra che lo stesso sia accaduto a tutti i
compagni di scuola di Peter…
Perché
Steve porta il Mjolnir indietro nel tempo?
Captain
America è il Vendicatore che, alla fine del film, si assume la
responsabilità di restituire nei punti esatti della storia tutte le
gemme dell’infinito e avere così il minimo impatto sul tempo e lo
spazio. Tuttavia, porta con sé anche un altro oggetto: il
Mjolnir. Ma perché?
Forse
l’arma gli servirà nel caso abbia difficoltà a restituire le gemme?
Sta pensando di riportarlo indietro nello stesso momento in cui
lascia cadere l’etere su Asgard?
Cap ha
restituito la gemma dell’anima a Teschio Rosso?
La gemma
più interessante resta senza dubbio quella dell’anima, che secondo
i calcoli Steve avrebbe dovuto riportare su Vormir, la nuova casa
di Teschio
Rosso (suo primo rivale in Captain America: Il
Primo Vendicatore).
Ma la
vera domanda è questa: che cosa succede se restituisci la gemma
dell’anima? Se per ottenerla devi sacrificare ciò che ami di più,
al contrario restituirla comporta riavere indietro la vita di chi
si è perso? Così facendo ci sarebbe il potenziale per resuscitare
Vedova Nera…
Hot Toys ha svelato tutti i dettagli
delle nuove action figure in scala 1/6 dedicate ad
Avengers: Endgame, il
cinecomic di Anthony e Joe Russo
campione d’incassi, uscito nelle nostre sale ad aprile dello scorso
anno.
Le figure sono dedicate ai
personaggi di Thanos, il temibile Titano Pazzo
interpretato sul grande schermo da Josh Brolin, e
di Captain America, con l’eroe interpretato al
cinema da Chris Evans che sfoggia la sua armatura
nella celebre versione del 2012: la figure del supereroe a stelle e
strisce riprende, infatti, la scena ambientata a New York, durante
l’attacco di Loki e dei Chitauri.
Potete vedere le immagini delle action figure di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James
Cameron.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris
Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman,
Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian
Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh
Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon
Favreau, Paul Rudd e Brie
Larson.
Kerry Condon, che
nel MCU ha prestato la voce a
F.R.I.D.A.Y., l’interfaccia utente di Iron Man, ha recentemente
parlato di una nota che ha ricevuto mentre lavorava alla scena
della morte di Tony Stark in Avengers:
Endgame. Sebbene sia uscito più di un anno e mezzo fa,
Endgame
continua ad essere oggetto di interesse per i fan della Marvel. Il film ha segnato la fine
del MCU come lo conoscevano gli
spettatori, grazie alle dipartite di alcuni degli Avengers
originali, come appunto Iron Man, ma anche Captain America e Vedova
Nera. Sebbene lo Steve Rogers di
Chris Evans abbia avuto un lieto fine, Natasha e Tony non sono
stati così fortunati: entrambi, infatti, si sono sacrificati
durante la narrazione. La morte di Iron Man è arrivata al culmine
del film, dopo aver impugnato il Guanto dell’Infinito.
Tony ha iniziato ad usare
F.R.I.D.A.Y. come sostituto di J.A.R.V.I.S., dopo che quest’ultimo
è stato impiegato per aiutare a creare Visione. F.R.I.D.A.Y. è
apparso accanto ad Iron Man in diversi film del MCU, tra cui Avengers:
Age of Ultron, Captain
America: Civil War e gli ultimi due film degli Avengers,
Infinity
War ed Endgame.
F.R.I.D.A.Y. ha anche avuto un ruolo in Spider-Man:
Homecoming, accanto al Peter Parker di
Tom Holland. Sebbene J.A.R.V.I.S. rimane l’interfaccia più nota
di Tony, F.R.I.D.A.Y. ha comunque fatto parte di molte scene chiave
all’interno dell’arco narrativo del personaggio.
In un’intervista con
Collider, Kerry Condon ha parlato del suo
lavoro nel MCU in qualità di doppiatrice di
F.R.I.D.A.Y.. L’attrice irlandese ha spiegato che spesso si è
ritrovata a dover utilizzare la sua voce fuori campo e a lavorare
di fronte ad uno schermo vuoto, o per motivi di segretezza o perché
la scena in questione non era completa, con altre persone che
puntualmente dovevano spiegarle il contesto e ciò che accadeva in
quella particolare scena. Parlando nello specifico della morte di
Tony, Condon ha detto:
“L’ultima volta, quando è morto,
ricordo di aver pensato: ‘Oh mio Dio!’. Ogni volta era come: ‘Ma
c’è speranza, giusto? Non è veramente morto!’. Invece mi guardarono
e allora pensai: ‘Oh mio Dio!’. Sapevo che era tutto finito. E
allora mi dissero: ‘Prova a dirlo come se fosse la cosa più triste
che tu abbia mai detto in vita tua’. E allora risposi: ‘Beh, non
sarà difficile, c***o! È tutto finito’.”
La morte di Iron Man in Avengers: Endgame
Oltre a ricordare
quanto sia stata devastante la morte di Tony in Avengers:
Endgame, i commenti di Condon evidenziano anche la
natura sorprendente del momento. Sebbene molti fan sapevano che uno
degli Avenger originali sarebbe morto nel film, il devastante
sacrificio di Vedova Nera all’inizio di Endgame
ha fatto credere che il resto dei Vendicatori sarebbe
sopravvissuto; così non è stato, e la morte di Tony è diventato il
momento più straziante dell’arco narrativo del
personaggio.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
All’inizio della scorsa settimana,
Disney+ ha annunciato che le versioni
IMAX di ben tredici film dei Marvel Studios sarebbero state
aggiunte al servizio di streaming. Esattamente come accade nelle
sale apposite, ora i fan potranno godere anche da casa di quel 26%
in più dell’azione sullo schermo, un dettaglio non da poco,
soprattutto se un regista ha girato parti del suo film impiegando
telecamere IMAX.
Queste versioni IMAX sono
disponibili sulla piattaforma dallo scorso 12 novembre, e
nonostante i pochi giorni trascorsi, i fan più attenti hanno già
scovato alcuni dettagli chiave che potrebbero essere sfuggitati a
chi invece ha visto il film soltanto nella cosiddetta versione
“standard”. In particolare, su
Reddit (via
CBM) è emerso un dettaglio a proposito di una scena del finale
di Avengers:
Endgame del 2019.
Quando viene riprodotto il messaggio
che Tony Stark aveva registrato prima della sua morte, la versione
IMAX del film rivela che, insieme a Pepper Potts, Happy Hogan e a
Morgan, nella stanza erano presenti anche Captain America e Thor.
Nella versione widescreen del film, entrambi appaiono inquadrati
dal petto in giù, quindi è probabile che qualcuno potrebbe non
essersi neanche accorto della loro presenza, o comunque non aver
subito collegato le sagome ai rispettivi personaggi (soprattutto
per quanto riguarda Steve Rogers).
È incredibile quanta differenza
faccia il solo vedere i volti di Cap e Thor: si tratta di un
dettaglio che, inevitabilmente, aggiunge decisamente qualcosa in
più alla scena in questione. Dopotutto, Steve e il Dio del Tuono
erano due degli alleati, nonché amici, più stretti di Iron Man, ed
erano lì, accanto a lui, nella battaglia contro Thanos.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Continua la diffusione di concept
originali inutilizzati di Avengers: Endgame da parte di
Ryan
Meinerding, Head of Visual Development
dei Marvel Studios. Oggi, Meinerding ha condiviso
delle immagini che mostrano una versione alternativa delle tute da
viaggio nel tempo, indossate da Tony Stark e Steve
Rogers.
Potete vedere di seguito le immagini
che mostrano un design leggermente diverso da quello che abbiamo
visto al cinema e sicuramente una colorazione più scura.
Ricordiamo che Avengers:
Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno,
nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un
arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Per quanto riguarda invece il
tenerissimo personaggio del mondo di Star
Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo
espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di
pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre,
il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il
desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di
riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la
nostra memoria collettiva.
Nel Marvel Cinematic Universe il
rapporto tra Peter Parker e Tony
Stark ha un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al
cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe
con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale (e come
abbiamo visto nel trailer di Far From
Home, superare il lutto non sarà affatto facile).
C’è però un momento che definisce al
meglio questa bellissima relazione, ed è l’abbraccio che i due si
scambiano alla fine di Endgame poco prima che Tony
muoia. Se ci pensate, appena Iron Man mette i piedi a Terra dopo
essere stato salvato da Captain Marvel nello spazio, dice “Ho
perso il ragazzo” senza neanche curarsi troppo degli altri;
insomma, è un segnale di quanto tenga a Peter e di quanto sia
cambiato nel tempo il suo sentimento “paterno”.
Questo viaggio attraverso i gesti è
stato ricostruito da un fan e pubblicato sul forum Reddit sotto
forma di collage che ripercorre tre scene fondamentali per il
personaggio: la prima, relativa a Spider-Man: Homecoming, in
cui vediamo Peter cercare il contatto con Stark che invece vuole
soltanto aprire la portiera dell’auto; la seconda, tratta da
Infinity War, dove Iron Man stringe tra le braccia
il ragazzo che sta scomparendo dopo lo schiocco delle dita di
Thanos; infine la terza, pescata da Endgame, dove
è proprio Tony a correre verso il suo pupillo durante la battaglia
contro l’esercito del Titano Pazzo.
Un modo commovente per dirsi addio,
quando il destino dell’eroe più anziano era già deciso, e per
celebrare la storia di queste icone del MCU che probabilmente non rivedremo
più insieme (almeno sul grande schermo).
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Una delle più grandi sorprese
all’inizio di Avengers: Endgame è il salto
temporale di cinque anni dopo che gli eroi sopravvissuti
dell’universo cinematografico Marvel si sono resi conto che
Thanos ha completamente atomizzato le Gemme dell’Infinito nei suoi
ultimi momenti di vita, per impedire che la sua vittoria venisse
annullata.
Quando la morte della famiglia e
degli amici divenne una realtà deprimente, i Vendicatori e i
Guardiani della Galassia hanno
passato cinque anni ad elaborare il lutto e la sconfitta prima di
formulare un nuovo audace piano per riportare i caduti senza
compromettere completamente la propria cronologia.
Tuttavia, alla fine del film, era
stato stabilito uno status quo completamente nuovo per il MCU mentre gli eroi risorti si
trovavano in un mondo che era progredito di cinque anni interi da
quando erano stati ridotti in polvere personalmente dal Titano
Pazzo. Mentre la MCU si sposta nella Fase 4 oltre la
Infinity Saga, le ramificazioni del salto temporale influenzeranno
sicuramente la prossima serie di film dei Marvel Studios, con le conseguenze immediate
già rilevate nel seguito diretto di Endgame, Spider-Man: Far From
Home.
Dalle decisioni narrative per
esplorare il peso emotivo della vittoria di Thanos per i principali
personaggi della MCU sopravvissuti, allo sviluppo di
uno status quo molto diverso nel frattempo, il salto temporale di
cinque anni spiazza le aspettative del pubblico e dà ai personaggi
della storia il tempo di esplorare lo stato attuale, sia sul grande
schermo che su Disney +. Man mano che l’MCU passa alla Fase 4, l’impatto
più ampio di questo spostamento cronologico avrà sicuramente un
ruolo. Insomma, questi 5 anni aprono il racconto a molteplici
possibilità che si potranno sviluppare in seguito.
BossLogic è tornato con una delle
sue fanart più belle e tragiche dedicate agli eroi del Marvel Cinematic Universe, e
stavolta il protagonista assoluto è Captain
America nella scena della sua eventuale morte alla
fine di Avengers: Endgame (per alcuni
certa, per altri soltanto un rumor da scacciare via come i cattivi
presagi).
Nell’immagine che potete vedere qui
sotto, il cadavere di Steve Rogers viene letteralmente calpestato
da Thanos (le impronte sono quelle del Titano Pazzo) e lasciato sul
ghiaccio insieme ad una scia di sangue.
Un momento particolare dell’ultimo
trailer di Avengers:
Endgame ha suscitato reazioni contrastanti, quello in
cui viene mostrata la tanto attesa stretta di mano fra
Steve Rogers e Tony Stark,
separati dagli eventi della Guerra Civile e ora “costretti” a
mettere da parte ogni incomprensione e ostilità in vista
dell’impegno più importante della loro vita: rimediare allo
schiocco di Thanos e vendicare i caduti di Infinity
War.
Secondo alcuni infatti, l’emozione
di rivedere insieme i due eroi è stata smorzata dalla possibilità
che quella scena non sia davvero nel film (e c’è chi suggerisce che
abbia addirittura subito un lavoro di rimozione digitale di qualche
dettaglio, ma non ne abbiamo la conferma ufficiale). Ipotesi resa
ancora più plausibile dopo le dichiarazioni di Anthony e
Joe Russo durante la conferenza stampa che si è tenuta
ieri a Los Angeles con il cast.
“Beh, è un momento fantastico,
ma non possiamo entrare troppo nei particolari“, hanno
raccontato i registi. “Quella scena però non è nel film.
Sapete, come diciamo spesso ci piace manipolare le immagini dei
trailer per nascondere ciò che accade realmente in queste
storie...”
“Sto scherzando?“, ha
replicato subito Joe Russo al moderatore dell’incontro, e subito
dopo è arrivato il commento del fratello Anthony a rassicurare i
presenti: “Il rapporto tra Tony Stark e Steve Rogers è qualcosa
che seguiamo da vicino da molto tempo. Si tratta di una storia
speciale. Forse, alla fine, quella scena sarà nel film…“
È evidente che i Russo amino
“prendersi gioco” dei fan quando si tratta di rivelare o meno
informazioni preziose sui loro film. Tempo fa era stato spiegato
dai due che per i trailer “Viene utilizzato tutto il materiale
disponibile, e che l’esperienza del guardare questo breve video è
diversa da quella cinematografica. Ora il pubblico riesce a capire
meglio e a predire il futuro, quindi c’è bisogno di essere
intelligenti sul modo di creare un trailer. Il nostro compito è
disporre diverse inquadrature che non sono nel film e che possono
essere manipolate attraverso la CGI per la storia che vogliamo
raccontare specificatamente per lo scopo del trailer, e non per il
film.”
Trailer e inganni a parte, nel
frattempo arrivano dall’America le prime reazioni a Endgame, la cui
seconda metà è stata descritta come “qualcosa che
toglierà il fiato“. Già nelle settimane scorse vi
avevamo riportato le dichiarazioni di Chris
Evans sul film, che aveva evidenziato il lato
commovente dell’opera e rivelato di aver pianto
almeno tre volte lungo il corso della proiezione (non integrale
però).
E voi cosa vi aspettate dal quarto
capitolo sui Vendicatori e ultimo atto della Fase 3 del MCU?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Nonostante siano passati diversi
mesi dall’uscita in sala di Avengers: Endgame, il film
evento per i Marvel Studios e per milioni di fan
in tutti il mondo non ha ancora svelato tutti i suoi segreti.
In un’intervista con ComicBook.com, uno
dei due sceneggiatori del film,
Christopher Markus ha rivelato il potenziale
cambio di ruolo di Rhodey / War Machine nei progetti iniziali del
film:
“L’abbiamo eliminato perché non
aveva peso per la storia, ma credo che durante una bozza, nel salto
di cinque anni, Rhodey sia diventato vicepresidente.” Ha anche
spiegato che nessuna delle decisioni prese in Infinity
War o Endgame è stata presa
in modo da rendere un servizio alle storie future dell’MCU, spiegando quindi che per loro
Endgame è stato davvero un punto di arrivo, e che il futuro è tutto
da scrivere.
Un anno dopo la folle corsa agli
Oscar di Black Panther (il
primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria
Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e
Marvel Studios lanciano
ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers:
Endgame.
Film evento del decennio,
Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che
sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato
nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi
del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
Dopo Avengers: Infinity War
(qui
la spiegazione del suo finale),Avengers: Endgame (qui la nostra recensione) chiude
nel modo migliore la Saga
dell’Infinito, un’epopea durata undici anni e ventidue
film e inaugurata nel 2008 da Iron
Man. Il film vede i Vendicatori apprendere che il loro
fallimento è inarrestabile e irreversibile all’inizio del film,
portando il pubblico avanti di cinque anni con un salto temporale.
Gli eroi sopravvissuti si sono tutti ritirati, hanno continuato una
ricerca apparentemente senza speranza o hanno imboccato una strada
più oscura.
Ma una volta che Scott
Lang, alias Ant-Man (Paul
Rudd), riesce a tornare dal regno quantico, ha la
possibilità di suggerire a Tony Stark, alias
Iron Man (Robert
Downey Jr.), e a tutti gli altri l’utilizzo del
viaggio nel tempo per sistemare le cose. I Vendicatori compiono
dunque questa delicatissima operazione, rubando le Pietre
dell’Infinito dai film passati del MCU con la speranza di utilizzarle
nel loro presente per riportare indietro coloro che hanno
perso.
La situazione si complica però
grazie alla rete di memoria di Nebula (Karen
Gillan) che avverte Thanos (Josh
Brolin) che il suo piano per il futuro è stato minato,
e pone le basi per un finale epico. C’è molto da discutere quando
si parla del finale di Avengers: Endgame, tra cui
il ritorno delle vittime dello schiocco, la morte di Iron
Man, la nuova direzione di Thor, la nuova
vita di Capitan America e molto altro ancora. In
questo approfondimento, esploriamo tutto ciò!
La spiegazione del finale di
Avengers: Endgame: come le vittime di
Infinity War tornano a combattere contro
Thanos
I Vendicatori hanno infine successo
nelle loro missioni per acquisire le sei Pietre dell’Infinito e,
dopo qualche discussione, Bruce Banner, alias
Hulk (Mark
Ruffalo), si offre volontario per indossare il guanto
di ferro e riportare in vita l’altra metà della popolazione
dell’universo. Capiamo che c’è riuscito quando la moglie di
Occhio di Falco (Jeremy
Renner) lo chiama al telefono, ma subito il quartier
generale dei Vendicatori viene attaccato dal Thanos dal 2014, che
ha a sua volta viaggiato nel tempo. Il quartier generale dei
Vendicatori viene quindi completamente raso al suolo, con Hulk
gravemente ferito dagli effetti dello schiocco.
Iron Man,
Capitan America (Chris
Evans) e Thor (Chris
Hemsworth) sono gli unici in grado di tentare di
sconfiggere Thanos. Ma ancora una volta non
riescono ad eliminarlo. Anche senza le Gemme, il villain risulta
troppo potente per i tre supereroi, che ad uno ad uno cadono ai
suoi piedi. Solo Captain America ha la forza sul momento di
rialzarsi come unico superstite di fronte a Thanos e all’enorme
esercito che ha messo insieme. Ma proprio quando sembra che ogni
speranza sia perduta e che Thanos vincerà di nuovo, iniziano ad
aprirsi dei portali provenienti da tutta la galassia.
Il Dottor Strange
(Benedict
Cumberbatch) e molti altri stregoni – tra cui
Wong (Benedict Wong) – sono
responsabili del trasporto di tutto il Wakanda, degli Asgardiani
rimasti, degli altri eroi vivi del MCU e delle vittime di ogni dove
ora tornate in questo luogo per unirsi alla lotta. Tutti ricordano
di essere stati eliminati dalle gesta di Thanos, ma non hanno idea
di cosa sia successo nei cinque anni successivi e sono ora solo
concentrati a fare la loro parte per proteggere ancora una volta
l’universo.
Una scena del film Avengers: Endgame
Tony Stark si sacrifica per sconfiggere Thanos
Anche con tutta la forza del
MCU alle spalle, il destino
dell’universo si riduce a una sequenza chiave. Il guanto di Iron
Man con le sei Pietre dell’Infinito è in palio e Thanos combatte
contro diversi eroi per impossessarsene. Carol
Danvers, alias Capitan Marvel (Brie
Larson), interviene per sferrare colpi decisivi e sta
per sopraffare il Titano Pazzo, ma lui estrae la Pietra del Potere
e la usa per colpirla. È in questo momento che Iron Man vede la
finestra di opportunità e l’unica possibilità di vincere questa
guerra e completare il piano di Doctor Strange.
Si butta di nuovo nella lotta e usa
l’armatura nanotecnologica per trasferire le Pietre dell’Infinito
nella sua tuta durante la colluttazione con Thanos. Quest’ultimo
non se ne accorge e liberatosi di Iron Man schiocca nuovamente le
dita, ripetendo la sua frase “Io sono ineluttabile”. Con
suo orrore, però, si accorge che nulla accade e solo allora nota
che il guanto è privo delle gemme, ora in possesso di Tony, che gli
risponde “EIo sono Iron Man” schioccando le
dita. Invece di massacrare a caso metà dell’universo, ora sono
Thanos e la sua armata a essere polverizzati.
A Thanos non resta dunque che
guardare il suo esercito svanire, sedersi e attendere a sua volta
la propria fine. Tuttavia, Tony è solo un normale essere umano e
non è affatto potente come Hulk o Thanos, che sono sopravvissuti a
stento ai loro schiocchi. L’intero lato destro di Tony viene
immediatamente carbonizzato, lasciandogli solo pochi istanti di
vita con Pepper Potts (Gwyneth
Paltrow), James Rhodes alias
War Machine (Don
Cheadle) e Peter Parker alias
Spider-Man (Tom
Holland) prima di morire, sapendo però di aver salvato
l’universo.
L’addio al personaggio più
importante del MCU ha lasciato i fan con il cuore
spezzato, ma è anche usato in modo eccellente in Avengers:
Endgame per unire il resto dell’universo e onorare l’uomo
che ha dato inizio a tutto. Un funerale intimo che si tiene nella
casa isolata di Stark costituisce l’enorme scena d’insieme che
molte star del MCU avevano precedentemente
annunciato di aver girato. Quasi tutti i personaggi che hanno un
qualche significato per Stark o per il MCU sono presenti per il suo addio,
ma anche per riflettere e mostrare quanto sia diventato grande
l’universo da quando il pubblico ha sentito per la prima volta
“Io sono Iron Man” riecheggiare nelle sale
cinematografiche.
La scena si svolge come un’unica
inquadratura continua che attraversa tutti i diversi personaggi che
si sono riuniti. Pepper, Rhodey,
la figlia di Tony e Happy Hogan (Jon
Favreau) si dirigono tutti verso il lago dopo aver
visto un messaggio preregistrato da Tony nel caso in cui si fosse
verificato questo evento. All’esterno si uniscono a loro i restanti
membri originali dei Vendicatori: Captain America,
Thor, Hulk e Occhio di
Falco. Compaiono anche i nuovi alleati e conoscenti di
Tony, come Peter Parker, Doctor
Strange e Ant-Man, oltre ai
Guardiani della
Galassia.
Coloro che hanno altri legami
personali con lui, come Harley Keener (Ty
Simpkins), Maria Hill (Cobie
Smulders) e, naturalmente, Nick Fury
(Samuel
L. Jackson) piangono la sua perdita, insieme a molti
altri. Sono tutti qui per dire addio a Tony Stark, che è in gran
parte responsabile della presenza di molti di loro grazie al
successo di Iron
Man nel 2008. Si tratta dunque di un momento
estremamente importante, che se da una parte ci fa dire addio al
personaggio più iconico e amato, dall’altro ci mostra anche la sua
eredità, ciò che sulla base del suo successo i Marvel Studios hanno potuto
costruire.
Torniamo per un attimo al secondo
atto di Endgame, che vede
protagonisti i viaggi nel tempo e i Vendicatori che cercano di
recuperare le gemme dell’infinito prima di Thanos
in alcuni momenti chiave del MCU: Iron Man,
Captain America e Ant-Man sono a
New York nel 2012, e poi nel 1970 per le gemme del tempo e della
mente; Hulk riceve la gemma del Tempo dall’Antico
nel 2012; Occhio di Falco ottiene la gemma dell’anima
grazie al sacrificio di Vedova Nera su Vormir; Thor e
Rocket Raccoon prendono l’etere (e il Mjolnir) da
Jane Foster su Asgard nel 2013; infine
Nebula e War Machine
acquisiscono la gemma dello spazio su Morag nel 2014.
Bruce Banner inoltre impara
dall’Antico che le gemme potrebbero essere usate senza sconvolgere
la realtà stessa fintanto che ognuna di esse verrà restituita in
seguito al suo tempo rispettivo. E con Thanos
fuori dai giochi, l’impresa è a portata di mano. Dopo i funerali di
Tony Stark, Bruce e Rocket ricostruiscono la macchina del tempo che
Thanos e
Nebula hanno distrutto,
Steve si offre volontario per portare indietro nel tempo le
gemme, così come il
Mjolnir. Il piano prevede che lo faccia e che ritorni cinque
secondi dopo nel presente, ma poi manca la finestra… di
proposito.
Steve Rogers ottiene il suo ballo (e la sua vita) con Peggy
Carter nel passato
Dopo aver trascorso l’ultimo
decennio come uomo fuori dal tempo, Capitan
America ne approfitta per regalarsi la vita che non ha mai
avuto. Invece di tornare indietro per unirsi ai Vendicatori, decide
infatti di rimanere nel passato per poter avere il tanto atteso
ballo con Peggy Carter (Hayley
Atwell). Questo singolo momento non è però la fine del
loro tempo insieme, perché lui rimane con Peggy e invecchiano
insieme. Abbiamo già visto in
Captain America: Civil War che Peggy è morta a causa
dell’età avanzata, ma Steve ha comunque potuto vivere una vita
piena insieme a lei, conoscendo per la prima volta un’esistenza al
di fuori della guerra.
Cosa succede al resto dei
personaggi alla fine di Avengers: Endgame
Il finale di Avengers:
Endgame segna un nuovo inizio per Thor,
che lascia la leadership di Asgard e si unisce ai Guardiani
della Galassia. Sul momento il gruppo non ha una missione
chiara, ma Star-Lord (Chris
Pratt) ha un obiettivo preciso: rintracciare la Gamora
di una timeline alternativa finita in quella principale del
MCU. Questa dinamica viene
esplorata in Guardiani della Galassia Vol. 3, ma prima
Thor lascerà il gruppo e tornerà in solitaria con
Thor:
Love and Thunder. Lassciando il trono, inoltre, Thor
nomina Valchiria (Tessa
Thompson) come nuova sovrana.
Per quanto riguarda gli altri
personaggi, per lo più si limitano a fare da rapidi segnali di
chiusura a questa storia, in modo da impostare il proprio futuro.
Bruce Banner è ancora ferito e nella sua forma di
Professor Hulk, mentre Occhio di
Falco e Wanda (Elizabeth
Olsen) fanno un’ultima chiacchierata sull’aver perso
persone a loro care prima che lui torni alla sua fattoria per
riunirsi alla sua famiglia. Una rapida inquadratura del Wakanda ci
mostra Black Panther (Chadwick
Boseman), Shuri (Letitia
Wright) e Ramonda (Angela
Bassett) mentre osservano la loro fiorente e avanzata
nazione.
Peter torna a scuola distrutto dalle
emozioni, ma finalmente rivede l’amico Ned Leeds
(Jacob Batalon). Scott siede nella sua veranda con
Hope van Dyne alias Wasp
(Evangeline
Lilly) e l’ormai adolescente Cassie
Lang (Emma Furhmann). Infine, apprendiamo
che Sam Wilson alias Falcon
(Anthony
Mackie) viene scelto da un anziano Steve Rogers come
nuovo Captain America. Un’eredità pesante, che ribadisce però quel
passaggio di consegne che l’intero Avengers:
Endgame ha messo in atto per portarci dalla Saga
dell’Infinito alla Saga del Multiverso.
Il nuovo trailer di
Avengers:
Endgame diffuso qualche settimana fa potrebbe aver
confermato una nota teoria sul film, o almeno è ciò che suggerisce
l’attenta analisi di un fan (con tanto di info-grafica) pubblicata
su Reddit nelle ultime ore.
Si fa riferimento, stavolta, allo
skyline di New York, protagonista di The Avengers
nel 2012 e ripreso anche in un’inquadratura del trailer, e secondo
un interessante confronto tra le immagini i Vendicatori viaggeranno davvero nel
tempo per rimediare agli effetti della Decimazione, magari
impedendo a Thanos di appropriarsi delle gemme dell’infinito.
Se ci fate caso, quando vediamo Iron
Man volare sopra la Grande Mela circa a metà del trailer, tutti i
dettagli che dovrebbero appartenere ai giorni nostri (come ad
esempio il World Trade Center, la struttura ricostruita dopo la
caduta delle Torri Gemelle nel 2001) non compaiono da nessuna
parte. Alcuni edifici erano in costruzione durante le riprese di
The Avengers, ripresi nella celebre sequenza della
battaglia di New York alla fine del film e ufficialmente inaugurati
nel 2014.
Cosa significa questo alla luce dei
fatti? Il World Trade Center è oggi il grattacielo più alto degli
Stati Uniti ora, quindi se Iron Man volasse davvero sopra la città
adesso, sarebbe quello uno dei punti di riferimento più visibili
dello skyline, mentre nel 2012, quando era ancora in costruzione,
l’edificio non sarebbe stato abbastanza alto da essere individuato
nell’orizzonte sorvolato dal supereroe.
La teoria secondo cui i Vendicatori
torneranno al momento della battaglia di sette anni fa è stata
inoltre suggerita dalla scena del trailer in cui Tony Stark e Steve Rogers
si stringono la mano, sullo sfondo di una strada che
sembrerebbe parte del paesaggio newyorkese e che potrebbe essere
stata digitalmente alterata per confondere i fan. Possibile che i
fratelli Russo e i Marvel Studios abbiano tralasciato un
dettaglio così importante? Che ne pensate?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Verrà aggiunta alla versione di
Avengers: Endgame che sarà
disponibile su Disney +, ma intanto potete vederla in
basso a bassa risoluzione. Si tratta di una delle scene tagliate e
inedite del film dei fratelli Russo e in questo caso mostra una
parte molto emozionante del film: Tony Stark che parla con la
figlia ormai cresciuta, i due sono nel mondo dell’Anima, dentro
alla Gemma.
Nella scena vediamo Robert
Downey Jr. e Katherine Langford la cui
versione adulta di Morgan era stata tagliata dal final cut
cinematografico. Di seguito i due si confrontano e la ragazza
fronteggia l’anima del padre morto che ancora porta con sé i dubbi
per la sua estrema decisione e la paura che possa essere stata la
scelta sbagliata.
In realtà si tratta di una scena che
sembra realizzata solo in parte, almeno per quanto riguarda gli
effetti, e che non aggiunge molto a quanto già di perfettamente
equilibrato si è visto nel film, in sala.
Certo, l’aggiunta è emozionante e ci
mostra ancora una volta la fragilità di Iron Man di fronte a ciò
che più ama al mondo, tuttavia fatichiamo a capire quale sarebbe
stato il punto migliore del film in cui inserire la scena.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
Avengers:
Endgame, il cinecomic campione d’incassi di Anthony e Joe Russo, viene
ricordato soprattutto per le innumerevoli scene iconiche presenti
al suo interno. Tuttavia, quella che i fan ricordano sempre con
maggiore entusiasmo è sicuramente il ritorno di tutti gli eroi che
erano scomparsi in seguito allo Snap.
Ora veniamo a conoscenza del fatto
che l’iconica scena scena dei portali, in origine, doveva avere un
tema musicale completamente diverso. Si tratta di una sequenza
commovente ed emozionante, il cui impatto è reso ancora più forte
grazie alle musiche di Alan Silvestri. Come
spiegato dal celebre compositore in occasione durante il podcast di
Empire, però, all’inizio l’accompagnamento musicale di quella
scena era molto diverso.
“Avevamo tutte le versioni che
avevo preparato per l’orchestra, c’erano questi corni francesi che
suonavano e poi c’erano anche i cori. Poi c’era ancora un’altra
versione… era un assolo di tromba e sembrava che la scena stesse
andando in una direzione totalmente opposta. Abbiamo questa
straordinaria rivelazione dalla nebbia della speranza… e poi i
Wakandiani che arrivano per salvare la situazione. assolo di
tromba.”
Poi ha aggiunto: “Alla fine la
scena dei portali è una sorta di crescendo… che sale sempre di più,
con diversi cambiamenti a livello di registro, fino a che non si
arriva a quando Cap pronuncia ‘Avengers Uniti!’… c’è una chiara
progressione, che quel momento raggiunge da solo.”
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Uno dei momenti chiave di
Doctor Strange in Avengers:
Endgame è stato totalmente improvvisato. In qualità di
custode dell’Occhio di Agamotto/Gemma del Tempo, lo Stregone
Supremo è stato in grado di guardare al futuro, ecco perché sapeva
cosa doveva essere fatto prima che Thanos venisse realmente
sconfitto. Anche se ha fatto parte di quella sfortunata metà
dell’universo morta a causa dello schiocco, è stato in grado di
mettere in moto le cose in modo a permettere agli eroi di avere la
meglio nella battaglia finale.
La capacità di Strange di viaggiare
nel tempo e sapere cosa può riservare il futuro lo ha naturalmente
informato anche di alcuni dettagli sgradevoli. Stephen sapeva che
per arrivare alla vittoria erano necessari alcuni sacrifici
personali da parte dei Vendicatori, in particolare da parte di Iron
Man. Questo è il motivo per cui, nonostante abbia inizialmente
insistito per tenere stretto l’Occhio di Agamotto, Doctor Strange
ha sorprendentemente rinunciato alla Gemma del Tempo in Titano per
assicurarsi che Tony Stark sopravvivesse fino agli eventi di
Endgame.
Sebbene non abbia mai esplicitamente spinto il genio miliardario a
brandire tutte e sei le Gemme dell’Infinito, gli ha comunque
ricordato che avevano solo una possibilità di successo. Da quel
momento, Iron Man sapeva esattamente cosa doveva essere fatto.
Attraverso il suo account Twitter
ufficiale, il regista di Doctor
Strange,Scott Derrickson, ha rivelato che il momento
specifico in cui lo Stregone Supremo punta il dito contro Stark,
all’interno dell’unica linea temporale in cui i Vendicatori
avrebbero vinto, è stato totalmente improvvisato. A quanto pare, lo
stesso Benedict Cumberbatch glielo avrebbe
confessato, dal momento che Derrickson non è stato coinvolto
direttamente nella realizzazione di Endgame.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Uno dei momenti più emozionanti di
Avengers:
Endgame, Steve Rogers torna dal suo ultimo viaggio nel
Regno Quantico e sceglie Sam Wilson, aka Falcon,
come suo prossimo erede e nuovo Captain America consegnando
all’eroe lo scudo di vibranio costruito per lui durante la Seconda
Guerra Mondiale.
Si tratta di una svolta narrativa
relativamente sorprendente, visto che già nei fumetti veniva
raccontato questo passaggio di testimone fra i due, oltre che
premonitoria di quelli che saranno i temi principali della serie tv
su Falcon e Soldato d’Inverno in arrivo su Disney
+, tuttavia l’aver scoperto quale sarebbe stato il destino del suo
personaggio ha scatenato in Anthony Mackie un
sentimento di felicità misto a commozione.
L’attore l’ha confessato in
un’intervista con Imdb rivelando un simpatico aneddoto sulla
lavorazione del film e sul suo rapporto con il collega
Chris Evans:
“Eravamo a casa di Chris e lui
mi chide: Sei eccitato? E io: Di cosa stai parlando? Non lo sai? Si
alza, corre fuori dalla stanza e torna con la sceneggiatura…
Abbiamo pianto. Abbiamo bevuto. Abbiamo riso. Sono molto felice di
aver condiviso quel momento con Chris, non soltanto per il
significato del passaggio di testimone, ma per il fatto che fosse
lui a dirmelo“.
“Significa molto per me e per i
miei figli il fatto che il prossimo Captain America sarà un
afroamericano” continua Makie, “Quindi quel momento assume
un valore più profondo, ed è più di una semplice scena. Non appena
hanno gridato cut, ho pianto. Chris ha pianto, come i fratelli
Russo. Insomma tutti piangevano ed è stata una giornata davvero
emozionante sul set“.
Vi ricordiamo che la serie dedicata
a Falcon e Soldato d’inverno, ufficialmente
annunciata durante il lancio di Disney +, sarà disponibile nel
primo anno del servizio streaming e vedrà protagonisti gli eroi
interpretati da Anthony Mackie e Sebastian
Stan.
Nel logo presentato compaiono le ali
di Sam Wilson e la stella rossa di Bucky, ed è probabile che lo
show si concentrerà sulla dinamica tra le due figure più vicine a
Captain America (nonché suoi eredi), che dovrebbe lasciare
l’universo cinematografico Marvel dopo Avengers:
Endgame.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La morte di due dei personaggi
storici del MCU – Tony Stark e Natasha Romanoff
– avrà sicuramente fatto commuovere la maggior parte del pubblico
durante la proiezione di Avengers:
Endgame, tuttavia sembra che il presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige
non sia totalmente d’accordo nella scelta della scena più triste
del film. Complice la nostalgia del rivedere gli ultimi dieci anni
di lavoro concretizzati sul grande schermo, la mente dietro il
successo dell’universo condiviso ha confessato in un’intervista con
Empire qual è il suo momento preferito e più emozionante non
soltanto di Endgame ma dell’intero MCU:
“Quasi tutte le versioni del
film, a partire dalle sequenze in green screen, solo gli attori che
corrono lungo una rampa verde, mi hanno commosso. Ogni volta. Più
di qualsiasi altra morte. Ad un certo punto sai che non sono
davvero morti, e che gli attori non sono morti, e che quello che
stai vedendo non è reale. Ma quel momento in cui tutti tornano in
vita occupa un posto speciale nel mio cuore perché per me va ancora
più in profondità. Abbiamo presentato tutti questi attori nel corso
degli anni, abbiamo girato tanti film con loro…Insomma, è qualcosa
che mi tocca nel profondo“.
Ovviamente Feige si riferisce alla
scena più importante, oltre che attesa, del terzo atto del
cinecomic, in cui Captain America, Thor e Iron Man stremati e senza
forze vengono raggiunti dagli eroi vittime dello schiocco ritornate
grazie ai portali di Doctor Strange. Difficile dimenticare momenti
di questa portata emotiva, soprattutto se consideriamo il tempo
necessario per arrivarci: undici anni e ventidue film, un’epopea
del cinefumetto senza precedenti che merita un posto nella
storia.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La lunga chiacchierata del montatore
di Avengers:
Endgame Jeff Ford con Slashfilm ha rivelato una
serie di dettagli inediti su scene eliminate e
versioni alternative di momenti visti sul grande schermo nel
cinecomic che ha chiuso la Infinity Saga lo scorso aprile,
scrivendo una nuova pagina della storia dell’intrattenimento. Tra
questi sembra molto interessante il diverso approccio alla scena
della reunion tra Iron Man e Spider-Man, separatosi dopo la
battaglia su Titano in Infinity War e insieme in quella
finale di Endgame contro Thanos.
E da quanto dichiarato da Ford, la
versione originale di quel sentito abbraccio prevedeva uno sviluppo
differente e girato più volte nel corso della produzione:
“La prima volta che l’abbiamo
girato, Peter e Tony si riunivano e Pepper era nelle vicinanze, con
Tony che dicesa “Uh, Peter, conosci Pepper?”, e il ragazzo che
rispondeva “Piacere di conoscerti!”. È uno di quei folli incontri
che accadono nel mezzo di una rissa. Si abbracciavano, ma quel
gesto aveva un che di fortuito, come se si fossero imbattuti in un
aeroporto o qualcosa del genere. Entrambi gli attori erano
fantastici nella scena, ma all’epoca non sapevamo quanto fosse
stata potente la reazione del pubblico di fronte alla scomparsa di
Peter in Infinity War…quindi abbiamo deciso di provare un’altra
versione, che sottolineasse l’importanza di quella reunion alla
luce di ciò che era accaduto nel film precedente“.
Nel MCU il rapporto tra
Tony Stark e Peter Parker ha
un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la
dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio
Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale, e come
abbiamo visto in Far From
Home, superare il lutto non è affatto facile…
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
È arrivata online la versione
originale della scena della morte di Vedova Nera
(Scarlett
Johansson) in Avengers:
Endgame, molto diversa dalla versione finale che
abbiamo visto sul grande schermo. La morte di Natasha è sicuramente
uno dei momenti più scioccanti del cinecomic campione d’incassi
diretto da Anthony e Joe
Russo.
Nel tentativo di recuperare le Gemme
dell’Infinito, Nat e Clint Barton (Jeremy
Renner) si recano su Vormir per recuperare la Gemma
dell’Anima. Teschio Rosso li avverte che uno dei due dovrà
sacrificarsi. I Vendicatori si scontrano, in quanto ognuno dei due
vuole immolarsi per salvare l’altro, ma alla fine è Natasha a
morire, e Clint viene in possesso della Gemma.
Adesso è arrivata online – via
Twitter – la versione alternativa della scena della morte di
Natasha (in precedenza resa disponibile su
Disney+). La versione in questione è molto più violenta, ed
invece dello scontro tra Nat e Clint, vediamo i due eroi combattere
contro le forze di Thanos, con Vedova Nera che viene colpita più
volte prima di cadere dallo strapiombo. Potete vedere la scena
cliccando sull’immagine di seguito:
Ricordiamo che Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Endgame ha
ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo
numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella
storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi
cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti
speciali.
Uno dei momenti più discussi di
Avengers:
Endgame si è verificato durante l’epica battaglia
finale, quando tutte le eroine del MCU si sono riunite per aiutare
Captain Marvel a farsi strada attraverso le
forze di Thanos con il Guanto dell’Infinito.
Questa sequenza è diventata nota
come la “scena A-Force” ed è un momento che sicuramente fatto la
gioia di molti fan. Tuttavia, in origine, la scena doveva essere
molto diversa. Nel libro di recente pubblicazione “The Story of
Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe”,
Trinh Tran, produttore di Endgame,
ha rivelato che all’inizio, dopo le prime proiezioni di prova, il
pubblico non era particolarmente entusiasta di questo momento
“girl power”.
Nel libro si legge: “Quando
abbiamo iniziato con le proiezioni di prova, eravamo un po’
preoccupati che la scena risultasse “ruffiana” agli occhi del
pubblico. Non volevamo che la gente pensasse: ‘Avete inserito
quella scena soltanto per il gusto di inserirla’. Ci siamo quindi
interrogati sul significato che doveva avere all’interno della
narrativa. Quella è sempre stata una grande preoccupazione per
noi.”
Ad ogni modo, Tran voleva davvero
che quella sequenza facesse parte del film. Alla fine, quindi, sono
state girate scene aggiuntive con gli stessi personaggi femminili
divisi in gruppi più piccoli, nel tentativo di farla “confluire in
modo più naturale” all’interno della narrazione.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Senza dubbio, Avengers:
Endgame ha scatenato un entusiasmo sconfinato nel
pubblico e nella critica, nel corso dei mesi si è confermato uno
dei titoli più amati non solo dei fan Marvel Studios, ma anche degli spettatori
occasionali.
Questo entusiasmo è esploso subito,
già in sala, durante le visioni alle quali il pubblico ha preso
parte con entusiasmo ed euforia, in determinate scene. In
particolare, sono estremamente significativi i video che seguono e
che ci mostrano la reazione del pubblico sia nell’ormai famosa
“scena dei portali” che in quella in cui Captain
America brandisce il Mjolnir.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Torniamo a parlare di
Avengers: Endgame e del
grande successo che ha avuto in tutto il mondo. Il film ha sfondato
la barriera dei due miliardi, arrivando a diventare l’incasso più
alto della storia del cinema, trascinando in sala, più e più volte,
tantissimi fan che avevano sempre sognato di vedere su grande
schermo gli eroi dei fumetti, ma anche quei fan che si sono
accodati a Iron Man e compagnia nel corso degli 11 anni in cui è
stata costruita quella storia.
La grande sequenza finale del film
di Anthony e Joe Russo ha generato reazioni di
grandissimo entusiasmo nel pubblico, soprattutto in due momenti
precisi. Il primo è quello in cui finalmente Steve
Rogers solleva il Mjöllnir, battendosi faccia a faccia con
Thanos, tra le macerie e l’entusiasmo di Thor (che urla “Lo
sapevo!”). Il secondo è quello in cui i Vendicatori, tornati dal
regno dei morti, si schierano accanto a Cap sul campo di battaglia,
e lo stesso eroe paladino americano dice finalmente:
“Vendicatori Uniti!”.
Tra questi due momenti, davvero
emozionante è anche quello in cui, nel silenzio della disperazione,
dopo che Thanos le ha suonate di santa ragione a Steve armato di
martello e scudo, sentiamo la voce di Sam Wilson provenire
dall’auricolare di Steve che dice “Alla tua sinistra”,
mentre alle spalle del personaggio si aprono i portali di Strange
che portano in campo tutti i Vendicatori redivivi.
Ecco, di seguito potete ammirare un
emozionante video che registra proprio queste reazioni dalla sala.
Nonostante siano passati diversi mesi, l’emozione rimane
potentissima:
Ricordiamo che Avengers: Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da
Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo
lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento
produttivo senza pari.
Dopo gli eventi di Infinity
War, Endgame trova molti degli eroi della Terra in lutto
per i loro amici perduti, mentre Tony Stark rimane nello spazio
dopo la sua fallimentare battaglia con Thanos su Titano. Tuttavia,
Captain America e la compagnia non staranno tranquilli a lungo,
poiché Thanos si nasconde ancora da qualche parte nell’universo.
Questa volta, gli Original Six, i sei vendicatori originali,
saranno affiancati da un nuovo eroe, Captain Marvel,
presentata al cinema da poche settimane. Con una durata di oltre
tre ore, Endgame si presenta davvero come il più
epico film del MCU.
Così come sarà unico il film in
questione, è unica anche la campagna marketing che lo accompagna,
con poster da tutto il mondo che però offrono uno sguardo
differente su ciò che dobbiamo aspettarci, un piccolo indizio
nascosto in ogni contenuto promozionale.
Il presidente del marketing di Walt
Disney Studios Asad Ayaz ha rivelato alcune nuove
immagini su Twitter in cui vediamo l’originale Occhio di Falco,
Iron Man, Capitan America e Thor, insieme a Ant-Man, che guardano
la skyline di Shanghai come se fossero pronti a conquistare la
città (il disegno promuove il prossimo “Chinese Event” della Disney
nella città di Shanghai). Inoltre, la Marvel ha diffuso anche un poster
russo per Endgame che presenta la Vedova Nera in una posizione
centrale (sappiamo che Natasha Romanoff è russa). Eccoli di
seguito:
È forse degno di nota il fatto che
nella promo art di Shanghai, Occhio di Falco indossi il suo costume
di Civil War, invece del suo costume da Ronin ben mostrato nei
recenti trailer di Avengers: Endgame. Il
poster russo invece mostra Occhio di Falco nei panni di Ronin.
La particolarità del poster cinese,
invece, era che ci mostrava per la prima volta Valchiria, dopo che
i character poster ci
avevano confermato che era viva, e che invece altri personaggi,
come Shuri, non erano sopravvissuti allo schiocco.
Sembra, dunque, che ogni contenuto
promozionale voglia darci qualche indizio in più sul film e che in
qualche modo sia personalizzato a seconda del paese a cui è
rivolto, segno che il fenomeno Marvel è davvero entrato in ogni
casa del mondo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Una parte del cast di
Avengers: Endgame ha presenziato
un evento al Disney California Adventure Park dedicato ai giovani
fan dei Vendicatori.
Paul Rudd, Scarlet
Johansson, Robert Downey Jr., Brie Larson, Chris Hemsworth
e Jeremy Renner sono stati i protagonisti del film
intervenuti all’evento e che torneranno nei loro ruoli storici
ormai, all’interno del MCU: Ant-Man, Vedova Nera,
Iron Man, Captain Marvel, Thor e Occhio di Falco.
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Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 24 aprile.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
In occasione del Super Bowl
LV, la Bud Light ha presentato il suo nuovo spot per la
birra a basso contenuto calorico, e ha scelto di sviluppare una
parodia di Avengers: Endgame, mettendo
in scena una nuova versione della scena dei portali.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Ancora tre settimane e il mondo
potrà finalmente assistere al capitolo conclusivo della Infinity Saga,
Avengers:
Endgame, culmine narrativo di una storia iniziata nel
2008 con Iron Man e ora giunta al suo atto finale. E proprio a
proposito del supereroe interpretato da Robert Downey
Jr., sono arrivate online le immagini ufficiali
dell’action figure firmata Hot Toys che rivela tutti i dettagli
della nuova Mark 85.
Tra questi ci sono due versioni
dell’elmetto intercambiabili e una funzione di illuminazione a LED
che rendono il design dell’armatura di Iron Man ancora più
complessa delle versioni precedenti. Rimane intatto l’Arc Reactor
sul petto e il Nano Lightning Refocuser posizionato sulla schiena
più altri accessori la cui funzione verrà probabilmente rivelata
nel film.
Tuttavia questa non è l’unica novità
in materia di merchandise, e come potete vedere di seguito anche la
Diamond Select Toys ha svelato la sua prossima collezione di action
figure personalizzate a tema Endgame che
raffigurano cinque dei Vendicatori sopravvissuti (Ant-Man, Hulk,
Iron Man, Vedova Nera e Captain America) e Thanos.
Forse l’elemento più significativo è
il look del gigante di giada, per la prima volta a fuoco dopo la
versione stilizzata dei Funko Pop, con
l’uniforme nera e viola degli Avengers. Tra questi solo Scott Lang
indossa la divisa speciale da Regno Quantico che abbiamo visto nel
terzo e ultimo
trailer.
Terminiamo la carrellata di immagini
con quelle della serie Marvel Legends dedicata a Ronin e War Machine, i
personaggi interpretati da Jeremy Renner e
Don Cheadle. Anche in questo caso i costumi degli
eroi sembrano aver subito un discreto upgrade rispetto al passato,
come noterete soprattutto nell’aspetto del braccio destro di Tony
Stark.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il tanto atteso trailer di
Avengers: Endgame si apre con un
messaggio d’aiuto di Tony Stark, un SOS che il
Vendicatore con l’armatura lancia nello spazio, mentre è alla
deriva, di ritorno sulla Terra dalla sua missione su Titano, dove
lo abbiamo lasciato alla fine di Infinity War.
L’eroe è quindi disperso nello
spazio, mentre cerca di tornare da Pepper Potts,
alla quale ha indirizzato quello che potrebbe essere il suo ultimo
messaggio. Così, nel mondo reale, i fan del Marvel Cinematic Universe
hanno cominciato a chiedere alla NASA, la National
Aeronautics and Space Administration, di aituare Tony a
tornare sulla Terra.
In risposta alle richieste dei fan,
l’agenzia spazione ha tweettato: “Ehi, Marvel, abbiamo sentito parlare di
Tony Stark. Come ben si sa, la prima cosa da fare è tenere sotto
controllo i messaggi per “Avengers, abbiamo un problema”. Ma se non
riuscite a comunicare, raccomandiamo ai team di terra di utilizzare
tutte le risorse per scansionare i cieli per trovare l’uomo
scomparso.”