Dopo
avervi rivelato la data di uscita la DC COMICS ha diffuso il
trailer ufficiale di Batman: The Doom That Came to
Gotham, l’annunciato film animato basato sull’universo di
Batman.
Ispirato alla serie di
fumetti di Mike Mignola, Richard Pace e Troy Nixey, Batman:
The Doom That Came to Gotham è un racconto ambientato
negli anni ’20 che vede l’esploratore Bruce Wayne scatenare
accidentalmente un antico male, accelerando il suo ritorno a Gotham
City dopo due pausa decennale.Il Batman guidato dalla
logica e dalla scienza deve combattere le forze soprannaturali
lovecraftiane che minacciano la pura esistenza di Gotham, lungo la
strada viene aiutato e affrontato da versioni reinventate dei suoi
famosi alleati e nemici, tra cui Green Arrow, Ra’s al Ghul, Mr.
Freeze, Killer Croc, Due Facce, James Gordon e gli amati reparti di
Bruce.Preparati per un’avventura mistica, spesso
terrificante, di Batman come nessun’altra. Batman: The Doom
That Came to Gothamsarà disponibile negli
USA in digitale, 4K e Blu-ray il 28 marzo 2023.
Anche se manca ancora una settimana
alla fine di Gennaio, non abbiamo avuto gli annunci promessi da
James Gunn in merito ai progetti DC Studio.
Non sappiamo quando arriveranno le comunicazioni “ufficiali” ma per
il momento lo stesso Gunn è sempre molto generoso, su Twitter, con
le risposte riservate ai fan.
Tra le varie risposte, una in
particolare sembra importante per capire cosa ci aspetta per i
prossimi film DC Comics. In queste parole, sembra
che James Gunn abbia fornito il criterio con cui
si sceglieranno i nuovi volti degli eroi in forze alla Warner Bros.
“Abbiamo centinaia di ruoli che necessitano di essere
interpretati. Come ho sempre fatto, alcuni saranno volti nuovi di
zecca, alcuni saranno attori con cui ho lavorato prima, [e] alcuni
saranno attori noti con i quali non ho mai lavorato, per ora. Ciò
che conta di più è che l’attore si adatti al ruolo e che sia facile
lavorare con lui.”
Indipendentemente da ogni possibile
ipotesi, il co-CEO dei DC Studio sottolinea che gli attori della
DCU devono essere accessibili, deve essere facile
lavorare con loro, è molto interessante dato quello che si è
sentito di recente sul comportamento di Dwayne
Johnson durante la lavorazione di Black
Adam. Ma potrebbe anche trattarsi soltanto di un modo per
dire di avere intenzione di lavorare in un clima disteso.
Con un po’ di fortuna, nei prossimi
giorni avremo più informazioni a riguardo.
We have hundreds of roles to cast. As I’ve
always done, some will be brand new faces, some will be actors I’ve
worked with before, & some will be actors you know who I’ve never
worked with. What matters most is the actor fits the role & they’re
easy to work with. https://t.co/akXKoj70AS
Avatar: La
Via Dell’Acqua ha ufficialmente superato la soglia dei
2 miliardi di dollari al botteghino mondiale. Il sequel di
James Cameron si attesta a 2,024 miliardi di
dollari a livello globale, il che lo rende il sesto film nella
storia del cinema a raggiungere questo traguardo.
Cameron è anche il
primo regista nella storia ad avere tre dei suoi film nella
classifica dei film che hanno superato la soglia dei 2 miliardi di
dollari. Inoltre, Zoe Saldana, che interpreta Neytiri, fa parte
del cast di quattro dei sei film che hanno superato i 2 miliardi di
dollari, essendo apparsa sia nei film di Avatar
che in Avengers: Infinity War e
Endgame.
Se il sequel di Avatar
riuscirà a superare Star Wars: Il risveglio della
Forza , cosa che dovrebbe verificarsi entro questa
settimana, diventerà il quarto film con l’incasso più alto di
sempre al mondo.
Ad essere onesti, anche i grandi fan
del primo film sono rimasti sorpresi dal livello di successo di
Avatar: La
Via Dell’Acqua, ma il film ha dimostrato di essere un
enorme colosso al botteghino e non mostra segni di
rallentamento.
Attualmente sono previsti altri tre
film del franchise, con Avatar
3 programmato provvisoriamente per il 20
dicembre 2024, Avatar
4 fissato per il 18 dicembre 2026 e Avatar
5 il 22 dicembre 2028.
Con Avatar: La
Via Dell’Acqua, l’esperienza cinematografica raggiunge
nuove vette: Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di
Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato
più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via Dell’Acqua inizia a
raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro
figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad
arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che
combattono per rimanere in vita e delle tragedie che
affrontano.
Diretto da
James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la
produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da
Sam
Worthington, Zoe
Saldana, Sigourney
Weaver, Stephen Lang e
Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James
Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di
James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh
Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i
produttori esecutivi.
Le riprese di The Walking Dead:Dead City non sono ancora terminate,
ma dal set dello spin-off della fortunata serie AMC arriva un video
spoiler che sta facendo discutere molti fan, on line.
Sappiamo che Maggie (Lauren
Cohan) e Negan (Jeffrey
Dean Morgan) faranno squadra per il loro piccolo viaggio nella
Grande Mela, ma
Jeffrey Dean Morganha già indicato che il suo
personaggio potrebbe subire una regressione ai suoi vecchi e
violenti modi di fare. Il video in questione sembra mostrare
Maggie che accoltella Negan alla spalla e l’ex leader dei Salvatori
che si vendica prendendo a calci la moglie dell’uomo che ha
brutalmente assassinato molti anni prima, l’indimenticato
Glenn!
The Walking Dead:Dead City trova Maggie e Negan che
viaggiano in una Manhattan post-apocalittica molto tempo fa
tagliata fuori dalla terraferma. La città fatiscente è piena di
morti e abitanti che hanno fatto di New York City il proprio mondo
pieno di anarchia, pericolo, bellezza e terrore. Il cast include
anche Gaius Charles come Perlie Armstrong,
Željko Ivanek come The Croat, Jonathan
Higginbotham come Tommaso, Mahina
Napoleon come Ginny, Trey Santiago-Hudson come
Jano e Karine Ortiz come Amaia.
Quattro sconosciuti si presentano,
armati, alla porta di una casa nel bosco, dove soggiornano due
uomini e la loro figlia adottiva. Chiedono di entrare, non
necessariamente con le buone maniere, e affermano di dover
sottoporre i tre membri della famiglia ad una decisione dolorosa ma
irrinunciabile, da cui dipendono le sorti dell’umanità. È questa la
premessa alla base del nuovo film Bussano
alla porta di M. Night
Shyamalan, regista divenuto celebre per film come
Il sesto senso, The Village e, più
recentemente, Split e Old, con cui, tra allegorie
e simbolismi, torna una volta di più a parlare della nostra
contemporaneità.
Incontrando la stampa romana per
presentare e spiegare questo suo nuovo progetto, liberamente tratto
dal romanzo La casa alla fine del mondo
di Paul Tremblay, M. Night
Shyamalan decide di partire parlando di famiglia. “La
famiglia è diventata sempre più centrale nei miei film,
evidentemente per via del mio essere diventato padre. Ma le mie
figlie oggi sono grandi, a breve potrebbero lasciare la nostra casa
ed è difficile accettare di non poterle proteggere sempre. Il film
nasce anche a partire da questa paura, dall’idea che un giorno
qualsiasi potrebbe arrivare qualcuno a bussare alla tua porta e
mettere in pericolo tutto ciò che conosci“.
Il peso delle scelte secondo
Shyamalan
“Quando ho letto il romanzo di
Tremblay, – continua Shyamalan – ne sono rimasto
affascinato. Una serie di elementi mi hanno spinto verso questa
storia. Il senso generale di paura, il fatto che si svolga in un
unico ambiente, l’utilizzo degli elementi soprannaturali e
naturalmente l’aspetto centrale della scelta tragica. Decisi che
era qualcosa su cui volevo investire il mio tempo, ma da subito
sapevo anche di non voler dar vita ad una sua trasposizione fedele,
quanto piuttosto ad una mia versione del racconto“. I
cambiamenti apportati dal regista si ritrovano in particolare nel
finale del film, a cui naturalmente non si farà qui riferimento per
preservare il piacere della visione in sala del film.
“Penso che i personaggi nel
libro non compiano una vera e propria scelta – spiega però
M. Night Shyamalan – ma la forza di quel
racconto sta proprio nel fatto che dovresti essere chiamato a
farla. Può essere positiva o negativa, non c’è una risposta giusta
o sbagliata, ma devi fare una scelta.È lì che mi sono
discostato dal romanzo, portando i miei personaggi a scontrarsi con
la domanda «cosa faresti se fossi costretto a scegliere tra la tua
famiglia e il destino dell’umanità?». Nel film si esplorano
entrambe le possibilità, per poter infine giungere a proporre una
soluzione a questo quesito.”
Bussano alla porta, tra
religione, Apocalisse e speranze future
Come già avvenuto in suoi precedenti
film, anche con Bussano
alla portaM. Night
Shyamalan condisce tale spunto di partenza con
elementi biblici, da cui scaturiscono riflessioni sull’Apocalisse e
le scelte che ogni essere umano può compiere nel suo quotidiano.
“Il film si basa sullo scegliere di credere o meno a qualcosa.
I personaggi sono persone comuni chiamate a qualcosa di grande, a
dimostrazione che tutti siamo importanti, tutti possiamo fare una
scelta e abbiamo la responsabilità di quello che ci succede
attorno. Io provengo da una famiglia molto religiosa e ho imparato
che tutti hanno bisogno di una storia a cui credere, in particolare
i giovani, che si chiedono insistentemente il significato di alcune
cose che accadono.”
Foto di Giulia Parmigiani – Cortesia di Universal Pictures
Italia
“Ma oggi è più difficile dare
risposte a tutto ciò, perché ci siamo sempre più isolati e
concentrati su noi stessi. – continua il regista – Il
Covid ci ha fatto capire ancor di più che siamo tutti vulnerabili,
non solo in senso biologico ma soprattutto emotivo. Questo è uno
dei temi del film e sinceramente non trovo che le scelte dell’uomo
e il concetto di Apocalisse siano così distanti tra loro. Anzi, non
sono sicuro che ci sia una differenza tra le due cose. Siamo
arrivati ad un punto molto critico e ci saranno rimasti appena un
centinaio di anni se continuiamo così. Bisogna dunque ricordare che
ciascuno di noi può fare qualcosa per gli altri e la comunicazione
diventa fondamentale a tal proposito”.
Il gusto di un film “vecchio stile”
“Quello che mi è piaciuto di
questa storia è che è vicina al cinema che preferisco. –
spiega poi M. Night Shyamalan – Ho perfino
chiesto alla Universal di poter usare il loro vecchio logo. È un
film vecchio stile, anche le lenti che ho usato sono degli anni
Novanta, qualcosa addirittura degli anni Cinquanta. Ho usato
strumenti pesanti, assolutamente poco pratiche rispetto a quelle di
oggi. Ma in tutto questo c’è una bellezza che può venire soltanto
da questo genere di limitazioni, non si può ottenere in altro modo.
Puoi usare il dolly solo in maniera limitata, ad esempio, e questo
costituisce un linguaggio, irriproducibile con gli strumenti
moderni. Anche con la fotografia e la tavolozza dei colori siamo
stati molto rigidi. Un regista è come un linguista: ha bisogno
della sua ‘stele di rosetta’.”
“Sotto questo punto di vista, il
film ricorda E venne il
giorno, ma la differenza è che lì il destino
dell’umanità era già segnato. Si trattava solo di decidere come
affrontarlo, cercando di controllarlo e tentare di salvarsi. Qui
sono i personaggi a decidere. Questo ci permette di individuare la
natura preziosa delle cose, delle nostre scelte. Possiamo percepire
l’importanza delle nostre scelte. Tutte le cose orribili che sono
accadute nella storia dell’umanità, ciascuno di noi è capace di
farle. Siamo tutti capaci di cose orribili in determinate
circostanze, ma anche di cose meravigliose. SeE
venne il giornoera molto categorico da questo
punto di vista, Bussano alla portasi
pone invece più domande a riguardo. D’altronde sono affascinato dai
personaggi di confine, mentre non ho mai avuto vero interesse per
le storie prive di sfumature.
Il nuovo film di Shyamalan promette
dunque di offrire una visione che chiama ad una partecipazione
attiva, spingendo lo spettatore a porsi domande su questioni
particolarmente attuali. Sembra proprio che anche questa volta il
regista non lascerà indifferente il suo pubblico, provocando
reazioni che, positive o negative che siano, potrebbero avere un
impatto tutt’altro che passeggero. Per scoprire se ciò avverrà,
bisogna attendere che il film arrivi in sala il 2
febbraio, distribuito dalla Universal.
Nel cast, si potranno ritrovare gli attori Dave Bautista,
Jonathan Groff, Ben Aldridge,
Nikki Amuka-Bird, Kristen Cui,
Abby Quinn e Rupert Grint.
Celebre primo film di una saga di
stampo poliziesco, Arma
Letale è tutt’oggi considerato un classico del
suo genere, merito anche all’iconico duo di protagonisti. Benché
all’interno di questi vengano trattati anche temi come la morte e
la violenza, i quattro film che compongono il franchise sono
considerati delle vere e proprie commedie. Al loro interno,
infatti, si possono ritrovare numerose situazioni insolite e
divertenti, che hanno fatto la fortuna tanto dei titoli quanto
della coppia di protagonisti. Dopo il primo capitolo uscito nel
1987 e il secondo nel 1989, nel 1992 è
stato rilasciato Arma Letale 3,
nuovamente diretto da Richard Donner.
Ormai consolidata la fama della saga
e le sue caratteristiche di base, con questo terzo capitolo si
puntò ancor di più sulla spettacolarità visiva e narrativa. I due
protagonisti si trovano qui alle prese con un caso di grande
portata e diverse sono le sequenze particolarmente complesse che
ancora oggi non mancano di sorprendere gli spettatori. Con un
incasso globale di 320 milioni di dollari, questo è il film dal
maggior successo della saga, oltre ad essere anche stato il quinto
maggior incasso del suo anno.
Il film è poi stato seguito da
Arma Letale 4 nel 1998.
Da quel momento a lungo si è parlato della possibilità di
realizzare un quinto capitolo, di cui però attualmente non si hanno
notizie certe. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Arma Letale 3
Con il terzo film, per Roger
Murtaugh sembra finalmente giunto l’atteso momento di
andare in pensione. A soli otto giorni dall’evento, tuttavia, lui e
il suo compagno Martin Riggs si ritrovano, per via
di un avventato intervento, a far saltare in aria un intero
edificio. Per questo motivo si ritrovano ad essere degradati e
spediti a dirigere il traffico. Mentre si trovano a svolgere questo
compito, assistono a una tentata rapina a un furgone portavalori.
Grazie alla loro esperienza, riescono ad arrestare uno dei
malviventi coinvolti, Billy Phelps, e trovano
nella sua pistola una pallottola in grado di perforare i giubbotti
antiproiettile.
Mentre i due poliziotti tentano di
indagare a riguardo, Phelps viene misteriosamente ucciso. Le
telecamere nascoste rivelano, con un primo piano, l’autore
dell’omicidio: l’ex sergente Jack Travis, riuscito
a entrare nella centrale di polizia con credenziali false. Riusciti
a farsi reintegrare nella omicidi, Riggs e Murtaugh hanno ora modo
di svolgere al meglio le indagini, e le loro ricerche li conducono
ad un furto di armi illegali, a cui sembra essere irrimediabilmente
collegato Travis. I due agenti non saranno però soli stavolta,
poiché dall’Ufficio degli Affari Interni gli viene affiancata
l’affascinante Lorna Cole, dal carattere deciso e
disposta a tutto pur di risolvere il caso.
Arma Letale 3: il cast del film
Buona parte del successo dei film è
dovuto ancora una volta all’ottima coppia di protagonisti. Per dar
vita a questa, però, lo studios ha dovuto condurre numerose
ricerche e casting, al fine di trovare gli interpreti più adatti.
Inizialmente, prima che la saga avesse inizio, per il ruolo di
Riggs erano stati presi in considerazione gli attori Bruce
Willis e SylvesterStallone. Nonostante fosse più giovane
dell’età prevista per il personaggio, Mel Gibson
venne infine preferito per la parte, essendo stato in quegli anni
già protagonista di titoli di gran successo. Per il ruolo del
pacato Murtaugh, invece, lo studios scelse l’attore Danny
Glover, reduce dal successo del film Il colore
viola. Glover e Gibson diedero ottimi risultati al momento dei
provini, convincendo tutti sul loro potenziale di coppia. Compare
poi nuovamente anche Joe Pesci nei
panni di Leo Getz, anche se originariamente il suo personaggio non
era previsto.
Anche per questo sequel i due
decisero di allenarsi insieme per raggiungere la forma fisica
richiesta. Visitarono anche alcuni distretti di polizia, per
parlare con gli agenti e studiare lo svolgersi delle loro giornate.
Grazie ai film di Arma Letale, inoltre, Glover è diventato
celebre per la battuta “sono troppo vecchio per queste
stronzate”, ripetuta più volte nel corso della serie e
divenuta un vero e proprio tormentone. Per il ruolo
dell’antagonista Jack Travis sono invece stati presi in
considerazione attori come Jack Nicholson e
Robert De Niro, ma il ruolo venne infine affidato
a Stuart Wilson, attore noto per le sue
interpretazioni da cattivo. Lorna Cole è invece interpretata da
Rene Russo, dopo che Winona Ryder
fu ritenuta troppo giovane per la parte.
Arma Letale 3: la colonna
sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Particolarmente apprezzata del film
è anche la sua colonna sonora. Rilasciata parallelamente al film,
questa è stata composta da Michael Kamen,
Eric Clapton e David Sanborn. In
particolare, sono note le tracce It’s Probably Me e
Runaway Train, eseguite dallo stesso Clapton in
collaborazione con Sting la prima e con
Elton John la seconda. Nel 2013, inoltre, la
La-La-Land Records ha rilasciato un disco contenente la
colonna sonora completa, dove sono presenti una serie di brani
assenti nella precedente versione. Pur se uscita a distanza di
molti anni dall’uscita del film, questa nuova edizione riscosse un
buon successo, venendo indicata una volta di più come un’ottima
colonna sonora per il film.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Arma Letale
2 è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV,Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
domenica22 gennaio alle ore
21:10 sul canale TwentySeven.
Dopo il grande successo di Gone
Baby Gone, Ben Affleck
torna alla regia di un secondo lungometraggio dando vita a The
Town. Distribuito al cinema nel 2010, questo è basato sul
romanzo poliziesco Il principe dei ladri, di Chuck
Hogan. Per l’occasione, Affleck decide di comparire anche
nel ruolo del protagonista, dando vita ad una storia che intreccia
passioni amorose e pericolosi colpi criminali. Come il precedente,
anche questo nuovo film di Affleck è stato particolarmente
apprezzato dalla critica, con l’attore che ha rivelato di essersi
ispirato a film come Gomorra e The
Departed.
Dopo la pubblicazione del libro di
Hogan nel 2004, per diversi anni si tentò di realizzare una
trasposizione del romanzo. Il progetto prese infine piede con
l’ingresso di Affleck come regista e interprete. Prima di essere
distribuito in sala, The Town venne presentato fuori
concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, dove riscosse i primi consensi. Il titolo si
confermò poi un grande successo anche al box office, dove guadagnò
globalmente circa 154 milioni di dollari a fronte di un budget di
soli 37.
Il film divenne in seguito anche uno
dei principali protagonisti durante la stagione dei premi. In
particolare, fu l’attore Jeremy
Renner a ricevere i principali onori, venendo
candidato come non protagonista ai Golden Globe e agli Oscar.
The Town è comunque stato indicato come uno dei migliori
film del suo anno, nonché uno dei più significativi nella carriera
di Affleck. Diverse sono le curiosità legate al titolo, in
particolare quelle relative al grande cast di attori che vi ha
partecipato. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire
queste, come anche dove è possibile vedere il film in
streaming.
The Town: la trama del
film
Protagonista del film è Doug
MacRay, capo di una banda di ladri nella città di
Charlestown, nel Massachusetts. I loro colpi, organizzati con
massima cura, vengono commissionati da un fiorista, il quale
segretamente ricopre una posizione di spicco nella criminalità di
quartiere. Questi affida loro un nuovo importante compito: rapinare
la banca della città. Durante tale operazione, il gruppo prende in
ostaggio la giovane direttrice, liberandola soltanto in seguito.
Per essere sicuro che questa non sia in possesso di elementi che
potrebbero aiutare le forze dell’ordine nell’identificazione dei
rapinatori, Doug decide di pedinare la donna, studiandone
attentamente i movimenti. Seguendola, però, egli finisce per
innamorarsene, decidendo allora di volerla conoscere in modo più
approfondito.
Per poterla frequentare, però, Doug
è costretto a mantenere segreta la propria identità, al fine di
evitare prevedibili guai. Egli deve così gestire la relazione con
la donna e allo stesso tempo cercare di non cadere nella trappola
dell’agente FBIAdam Frawley, il quale svolge senza sosta delle
indagini sull’identità dei rapinatori. Non riuscendo a sopportare
tale pressione, Doug annuncia di voler abbandonare il mondo del
crimine, ma il suo boss non è d’accordo con quest’idea. Questi,
infatti, lo ricatta minacciandolo di fare del male alla donna che
ama. Doug comprende allora che liberarsi di quella situazione sarà
molto più complesso e doloroso del previsto.
The Town: il cast del
film
Per il suo secondo film da regista,
Affleck scelse nuovamente di circondarsi di celebri attori del
cinema e della televisione. A questi sono infatti stati affidati i
ruoli principali del film, contribuendo a decretarne il successo.
Come anticipato, nel personaggio del protagonista, Doug, vi è
proprio Affleck. Per prepararsi al ruolo, egli ha trascorso molto
tempo a condurre ricerche sulle vite di veri criminali, tentando di
acquisirne le caratteristiche. Nel film sfoggia inoltre una
possente corporatura, frutto di diverse settimane di allenamento.
Tale forma fisica gli ha permesso di poter interpretare
personalmente anche molte delle sequenze più spericolate del film.
Nel ruolo di Claire Keesey, la donna di cui Doug si innamora, vi è
invece l’attrice Rebecca
Hall, nota per Vicky Cristina Barcelona.
Per il ruolo di James Coughlin,
membro della banda criminale di Doug, Affleck ricercò a lungo il
giusto interprete. Fu infine suo fratello Casey
Affleck a suggerirgli Jeremy Renner,
divenuto celebre grazie a The Hurt Locker. Per prepararsi
al ruolo, egli trascorse diverso tempo a contatto con veri
rapinatori di banche, imparando da loro i trucchi del mestiere e
prendendo spunto dal loro accento. Nel ruolo dell’agente Adam
Frawley vi è invece l’attore Jon
Hamm, in quegli anni all’apice del successo grazie
alla serie Mad Men. Blake
Lively compare invece nel ruolo di Krista Coughlin,
sorella di James ed ex ragazza di Doug. Il premio Oscar
Chris Cooper veste invece i panni di Stephen
MacRay, padre carcerato di Doug, mentre il celebre Pete
Postlethwaite, noto per film come Nel nome del
padre e Romeo + Giulietta di William Shakespeare è
Fergus Colm, il minaccioso capo dell’organizzazione criminale.
The Town: il trailer e
dove vedere il film completo in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. The
Town è infatti presente su Rakuten Tv, Chili
Cinema, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire
del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per venerdì20gennaio alle ore 21:00 sul
canale 20 Mediaset.
Dissacrante e originale nella sua
messa in scena, il film del 2017 Tonya, diretto
da Craig Gillespie ripercorre uno dei più
clamorosi scandali sportivi nella storia degli Stati Uniti. La
storia è infatti basata sulla pattinatrice su ghiaccio Tonya
Harding, divenuta leggendaria tanto per i suoi meriti artistici
quanto per i burrascosi eventi che la videro coinvolta e la
portarono ad avere non pochi problemi con la giustizia. A darle
volto è l’attrice Margot
Robbie, divenuta dopo The Wolf of Wall
Street una delle più apprezzate e richieste interpreti di
Hollywood.
Girato in stile mockumentary, con
tanto di finte interviste e rottura della quarta parete, il film
riporta i reali eventi attraverso una chiave di lettura inedita.
Tutto si basa infatti sull’inaffidabilità dei personaggi
protagonisti e del loro racconto. Attraverso di questi, infatti, si
ottengono più punti di vista sull’evento principale, portando ad un
ritratto della Harding che in parte la dipinge come la vera vittima
dell’accaduto. La sceneggiatura del film è stata scritta da
Steven Rogers, il quale ha avuto l’intuizione dopo
aver visto un documentario sul pattinaggio su ghiaccio dove si
menzionava la Harding.
Dopo essere stato presentato in
anteprima al Toronto Film Festival, Tonya è diventato uno
dei titoli di maggior successo della stagione, guadagnando consensi
dalla critica e dall’industria. Diversi sono infatti i premi
ottenuti dal titolo, a cui si aggiungono tre nomination ai premi
Oscar. Anche al box office il film si è affermato con un ottimo
risultato. A fronte di un budget di 11 milioni di persone, questo è
infatti riuscito a guadagnarne circa 53 in tutto il mondo. In
particolare, ad aver segnato il successo della pellicola sono state
le interpretazioni dei protagonisti, come anche la costruzione del
racconto particolarmente accattivante.
Tonya: la trama del
film
Il film inizia con il raccontare la
vita di Tonya Harding sin dalla sua infanzia,
seguendola poi attraverso la sua difficile crescita tra una madre
particolarmente severa e la passione per il pattinaggio. A causa
della sua bassa estrazione sociale e del suo atteggiamento
aggressivo, però, Tonya non sembra destinata a possedere la grazia
necessaria all’ottenimento di validi risultati in questa
disciplina. La giovane non vuole però demordere, e assunta una
preparatrice inizia ad impegnarsi sempre più per dimostrare le
proprie capacità. In breve, riesce realmente ad affermarsi come una
talentuosa pattinatrice, stabilendo anche importanti record e
primati.
Al di fuori dello sport, Tonya
frequenta invece lo scapestrato Jeff Gillooly, un
giovane dalle dubbie capacità. I due, molto innamorati, finiscono
per sposarsi, ma la loro relazione viene da subito segnata da una
serie di abusi e violenze reciproche. Queste si riveleranno una
fonte di grande stress per la pattinatrice, che inizia a riportare
i turbamenti della propria vita privata anche nella sua vita
pubblica. Le sue prestazioni iniziano infatti a calare, vedendosi
superata dalla rivale Nancy Kerrigan. Mentre si
prepara ai campionati del 1994, Tonya manifesta sempre più
squilibri, i quali la porteranno a compiere gesta gravi e da cui
non è più possibile tornare indietro.
Tonya: il cast del
film
Ad interpretare il ruolo di Tonya
Harding vi è la celebre attrice Margot Robbie.
Questa rivelò in seguito di non essere stata a conoscenza del fatto
che la sceneggiatura si basava su una storia vera. Fu soltanto dopo
aver terminato la lettura della sceneggiatura che scoprì la storia
di Tonya, iniziando a documentarsi su di lei. L’attrice guardò
infatti quanti più video possibili su di lei, cercando di
riprodurne gli atteggiamenti e il modo di parlare. Per poter girare
personalmente le scene di pattinaggio, limitando la presenza di
controfigure, la Robbie praticò tale sport per circa quattro mesi,
raggiungendo il livello richiesto. Dovette infine sottoporsi ad un
lavoro di trucco volto ad “imbruttirla” e farla assomigliare alla
vera Tonya.
Il ruolo della madre della
protagonista, LaVona, è invece stato scritto appositamente per
l’attrice Allison Janney, nota per la sit-com
Mom. L’interprete ha in seguito dichiarato di essersi
approcciata al personaggio cercando di non giudicarlo. Questo è
stato per lei il ruolo più complesso della sua carriera,
richiedendo una caratterizzazione particolarmente complessa.
L’interpretazione è però valsa alla Janney un Oscar come miglior
attrice non protagonista. Sebastian
Stan, meglio noto per essere Bucky Burnes
nell’MCU, è qui Jeff Gillooly,
marito di Tonya. Julianne Nicholson interpreta
l’allenatrice Diane Rawlinson, Paul Walter Hauser
è il goffo Shawn Eckhardt e Bobby Cannavale
ricopre i panni di Martin Maddox.
Tonya: la vera storia
dietro il film
Come affermato anche dallo stesso
sceneggiatore, il film non è basato sugli effettivi eventi svoltisi
nel 1994. Esso è piuttosto il frutto di una serie di interviste con
le vere persone coinvolte, da Tonya al marito Jeff. Queste hanno
fatto emergere una serie di punti di vista diversi e spesso
contraddittori tra loro. Unendo tutto ciò, Rogers diede vita ad un
ritratto variegato, che porta alla luce nuovi aspetti della storia.
Al di là di ciò, nella realtà degli eventi, Tonya era però
realmente in competizione con Nancy Kerrigan. Questa subì poi un
attacco orchestrato dal marito di Tonya e il suo amico Shawn.
L’aggressione avviene in seguito ad un allenamento, e la
pattinatrice si ritrova improvvisamente con il ginocchio
spezzato.
L’FBI
riesce però a catturare i due aggressori dopo aver ascoltato Shawn
vantarsi dell’accaduto. In breve, la stessa Tonya viene accusa di
essere complice e consapevole di quanto sarebbe accaduto alla
rivale. La campionessa diventa così il bersaglio dei mass media, e
la sua carriera cade ben presto in rovina. Dopo aver partecipato
alle Olimpiadi, dove si classifica ottava, Tonya è poi chiamata al
processo. Durante questo riesce evitare il carcere, ma si ritrova
condannata ad una squalifica a vita dal pattinaggio. Termina così
la sua carriera in tale disciplina, ma il suo nome rimarrà per
sempre impresso in essa non solo per gli scandali ma anche per i
grandi traguardi raggiunti.
Tonya: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Tonya è infatti
presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Tim Vision e Apple
iTunes. Per poter usufruire del film, sarà necessario
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta
comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il
film è inoltre in programma in televisione per venerdì 20
gennaio alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Tra gli eventi più affascinanti da
vedere al cinema vi è senza ombra di dubbio l’Apocalisse. I film
dedicati a tale catastrofe hanno sempre catturato l’attenzione del
pubblico, a cui viene data l’occasione di vedere qualcosa a cui si
spera di non dover mai essere diretti testimoni nella realtà. Uno
dei film più recenti che ha portato la fine del mondo sul grande
schermo è Segnali del futuro, diretto nel
2009 da Alex Proyas, già autore di film
fantascientifici come Io, Robot o Dark
City. All’interno di questo suo nuovo film, egli ha dunque
raccontato l’imminente arrivo di uno scenario apocalittico,
preannunciato da drammatici eventi.
Il progetto era stato concepito dal
romanziere Ryne Douglas Pearson, il quale aveva
immaginato non solo l’approssimarsi della fine del mondo, ma anche
una sua previsione. Il film, infatti, si concentra su come la
possibilità di anticipare il futuro influisca sulle vite dei
protagonisti. Dopo anni di rinvii, Proyas si disse interessato alla
tematica, ed entrando nel progetto favorì la sua realizzazione. Per
il regista, inoltre, era importante dare un forte senso di realismo
a tutte le fantastiche profezie presenti nel film, così da farle
risultare ancor più spaventose per gli spettatori, impotenti come i
personaggi dinanzi a ciò che succede.
Segnali dal futuro ebbe
infatti un grandissimo successo di pubblico, arrivando a guadagnare
oltre 180 milioni nel mondo a fronte di un budget di 50. Pur se non
scientificamente accurato, il film risulta comunque un buon
prodotto d’intrattenimento, imperdibile per gli amanti del genere.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Segnali dal futuro: la trama del film
La vicenda si apre nel 1959, quando
Lucinda Embry partecipa insieme ai suoi compagni
di scuola elementare alla costruzione di una capsula del tempo, da
aprirsi 50 anni dopo. A loro è richiesto anche di disegnare ciò che
immaginano avverrà nel futuro. Contrariamente ai suoi compagni,
però, Lucinda inizia a scrivere sul proprio foglio una serie di
numeri apparentemente senza significato, guidata da alcune voci che
le bisbigliano nella testa. Il foglio viene poi inserito nella
capsula e rimandato al futuro. Passati 50 anni, lo scrigno viene
dunque aperto da una nuova generazione di studenti. A prendere il
foglio che fu di Lucinda è Caleb Koestler.
Questi è il figlio del professore
John Koeslter, astrofisico presso il MIT. Notando
il foglio riportato a casa dal figlio, egli comprende come la
sequenza di numeri non sia altro che un messaggio codificato. Dopo
averlo esaminato, John scopre che quanto scritto predice, con
perfetta precisione, data e numero delle vittime delle principali
catastrofi avvenute negli ultimi cinquant’anni. Stando a quanto
riportato, tre eventi devono ancora avvenire, con esiti devastanti.
John è dunque chiamato ad avvertire la comunità mondiale, nel
tentativo di prevenire gli scenari apocalittici che, per sua
sfortuna, avranno inizio da subito.
Segnali dal futuro: il cast del film
Ad interpretare il professore John
Koestler vi è l’attore Nicolas Cage,
il quale avrebbe poi recitato in film con argomenti simili come
Left Behind – La
profezia e 2030 – Fuga per il
futuro. L’attore, dichiaratosi da sempre affascinato dai
racconti con contesti apocalittici, partecipò con entusiasmo al
progetto. Interrogato sulla sua preparazione ad interpretare un
professore, egli rispose di essersi semplicemente basato sulla
personalità di suo padre, il quale era un professore. Egli ha così
riportato nel personaggio tutte le particolarità e le stranezze che
tale professione comporta. Ad interpretare suo figlio Caleb vi è
invece l’attore Chandler Canterbury, già noto per
aver interpretato una delle versioni da bambino del protagonista di
Il curioso caso di Benjamin
Button.
L’attrice Rose
Byrne, celebre per la serie Damages e per il film
La dea del ’67, è presente con il ruolo di Diana Wayland,
la figlia di Lucinda, che aiuterà John nella sua missione.
L’attrice Lara Robinson è invece presente con un
duplice ruolo. Questa è infatti inizialmente l’interperte di
Lucinda, per poi ritornare invece nei panni di Abby Wayland, figlia
di Diana. Sono poi presenti gli attori Nadia
Townsend nei panni di Grace Koestler, Alan
Hopgood in quelli del reverendo Koestler e Ben Mendelsohn
nel ruolo del professore Phil Beckman. Infine, è presente anche
l’attore Liam Hemsworth
nei panni di Spencer. Per lui, Segnali dal futuro ha
rappresentato l’esordio cinematografico.
Segnali dal futuro: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Segnali dal
futuro è infatti disponibile nel catalogo di
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo
temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 20
gennaio alle ore 21:00 sul canale
Warner TV.
Ecco la nostra intervista a
Paola Buratto, Sara Lazzaro e
Kaze, tra le interpreti di
CALL MY AGENT – ITALIA, disponibile su Sky e NOW dal
20 gennaio.
CALL MY AGENT – ITALIA è l’attesissimo remake di
Dix pour cent (Call My Agent!). Scritto da Lisa
Nur Sultan (Sulla mia pelle, 7 donne e un
mistero, Studio Battaglia), per la regia di
Luca Ribuoli (Speravo de morì prima,
La mafia uccide solo d’estate, Noi),
l’adattamento italiano del cult francese è una serie
Sky
Original in sei episodi prodotta da Sky Studios e
Palomar, dal 20 gennaio con due episodi a settimana ogni
venerdì su Sky Serie (episodi che saranno ovviamente disponibili
anche on demand).
Le vicissitudini di
una potente agenzia di spettacolo e le storie dei suoi soci, alle
prese con le carriere delle più grandi star del cinema italiano,
per un viaggio ironico e dissacrante dietro le quinte del nostro
showbiz. Nella versione italiana, infatti, l’agenzia di management
di attori al centro del racconto, la CMA (Claudio Maiorana
Agency), si sposta da Parigi a Roma, e così le vicende,
fra lavoro e vita privata, dei suoi carismatici agenti e dei loro
assistenti.
Michele Di
Mauro (Studio Battaglia, I delitti del
BarLume, Santa Maradona), Sara Drago
(La grande abbuffata, Jezabel, S/HE),
Maurizio Lastrico (America Latina,
Fedeltà, Don Matteo) e Marzia
Ubaldi (I predatori, Suburra – La serie,
L’allieva) interpretano gli agenti di alcuni fra i più
grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano, tutti alle prese
con tragicomiche problematiche da risolvere in ciascun episodio, in
una escalation di conflitti.
Straordinario il
cast di guest star: nei panni di loro stessi saranno Stefano
Accorsi, Paola
Cortellesi, Matilda
De Angelis, Pierfrancesco
Favino e Anna
Ferzetti, Corrado
Guzzanti e Paolo Sorrentinoa
dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti, questi
ultimi interpretati da Sara
Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18
regali, Volevo fare la rockstar), Francesco
Russo (L’Amica Geniale, A
Classic Horror Story), Paola
Buratto (Bang Bang Baby). E
con Kaze (Anni da cane) nel
ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia,
ed Emanuela Fanelli in quello di una
delle più “stravaganti” attrici della CMA.
Call My Agent –
Italia, la trama
Benvenuti dietro le
quinte dello show business italiano dal punto di vista di chi si
occupa di gestire le carriere – e le vite – delle star, gli agenti.
Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira sono l’anima della CMA e a questa
danno l’anima, pronti a tutto pur di far brillare le loro stelle.
Manager, amici, confidenti e psicologi: un buon agente è tutto
questo e anche di più. E loro, ognuno col proprio stile, sono i
migliori. Tra giornate frenetiche e nottate mondane, a rimetterci è
la loro vita privata… Ma in fondo si divertono troppo per
accorgersene. Ma con la partenza del fondatore Claudio Maiorana le
cose si faranno un po’ più complicate.
Nell’immaginario collettivo,
Audrey Hepburn non è stata solamente una
eclettica protagonista nel panorama cinematografico
internazionale, ma anche una grande icona di
stile, riuscita a influenzare intere generazioni. La sua
bravura, accompagnata da un magnetico charme, l’ha consacrata come
diva di Hollywood fra gli anni Cinquanta e Sessanta, riflettendo
attraverso le sue pellicole anche la sua spiccata personalità.
In ricordo di Audrey Hepburn, a 30
anni dalla sua morte, ripercorriamo i suoi migliori
film, lungometraggi che hanno contribuito a renderla
immortale.
Sabrina
La pellicola del
1954, diretta da Billy Wilder, segue la storia di
Sabrina, a cui Audrey Hepburn dà il volto, figlia
dell’autista di una famiglia ricca che, dopo essere stata per due
anni a Parigi, torna a casa completamente cambiata. La sua versione
più chic ed elegante fa innamorare uno dei due rampolli della
dinastia, Linus, seppur lei sia invaghita dell’altro, David. In
questo film la Hepburn fu affiancata da due attori importanti nel
panorama di Hollywood, Humphrey Bogart e
William Holden, con il quale ultimo ebbe una
relazione nel periodo della sua produzione.
Fra l’altro, una delle curiosità più
interessanti di Sabrina, è che la produzione e Billy Winder stesso,
chiesero all’attrice di acquistare lei stessa nelle boutique
parigine alcuni capi d’abbigliamento che poi avrebbero utilizzato
sul set. Per la sua interpretazione la Hepburn ebbe una
nomination agli Oscar come miglior attrice mentre la
costumista Edith Head lo vinse per i migliori costumi.
Cenerentola a Parigi
In questa pellicola
diretta da Stanley Donen, e uscita nel 1957,
Audrey Hepburn interpreta Jo Stockton, una libraia
dalla bellezza irresistibile che strega un fotografo di moda di New
York, Dick Avery, interpretato da Fred Astaire.
Avery crede che Jo possa essere il nuovo volto della rivista di
moda Quality e così cerca di convincerla assieme alla direttrice
Maggie.
Il guardaroba della Hepburn, che nel
film finisce per essere una modella, è tutto firmato da Givenchy.
Cenerentola a Parigi fu il primo musical della diva, si ricordino
poi le famose canzoni How Long Has This Been Going On?,
brano che cantò da solista, e S’Wonderful, in duetto con
Astaire.
My Fair Lady
Un altro musical per
l’incantevole Audrey Hepburn, che in questa
pellicola interpreta una ragazza della classe operaia, la quale ben
presto si trasforma in una donna presentabile per l’alta società. A
insegnarle usi e modi corretti il professore Henry Higgins, un uomo
arrogante e presuntuoso. Il film, del 1964, ebbe in cabina di regia
George Cukor, cineasta molto famoso che diresse
anche Judy Garland nella pellicola cult È nata una
stella.
My Fair Lady è
considerato, per quegli anni, il lungometraggio su cui Hollywood
investì di più, ben 17 milioni di dollari, ma che ebbe d’altra
parte un grande successo al botteghino, incassandone 72 milioni.
Inoltre la Hepburn ebbe una nomination ai Golden Globe come
migliore attrice in un film commedia o musicale.
Colazione da Tiffany
Un titolo che non ha
bisogno di commenti.
Colazione da Tiffany è uno dei film cult per eccellenza,
prodotto nel 1961 con la regia di Black Edwards. La Holly Golightly
di Audrey Hepburn non solo è stata consacrata come
perfetta icona di una femminilità sopraffine, ma è anche diventata
un reale modello di stile da seguire. Seppur il personaggio
caratterizzato dall’attrice si discosti da quello rappresentato
nell’omonimo romanzo di Truman Capote, la sua
indole a tratti sognatrice, svampita e al tempo stesso elegante e
avvenente l’ha resa una delle migliori protagoniste nate da mamma
Hollywood.
La trama segue per l’appunto la vita
di Holly, una mondana newyorkese con l’obiettivo di trovare un uomo
ricco da sposarsi e poter così vivere da mantenuta. Nel suo stesso
palazzo incontra poi uno scrittore in piena crisi, interpretato da
George Peppard, del quale si innamora follemente.
Quando tutt’ora pensiamo alla pellicola, sono due gli elementi che
tornano alla mente; il primo è l’immagine della Hepburn che consuma
la sua colazione dinanzi al negozio di Tiffany; il secondo è la
sequenza memorabile al balcone, quando Holly intona Moon
River suonando una chitarra e ascoltata dal suo Paul.
Vacanze romane
Diretta da
William Wyler del 1953, Vacanze
romane è la pellicola che porta Audrey Hepburn
sotto le luci della ribalta, decretandone la sua fama. Qui
l’attrice si aggiudica il suo primo ruolo da protagonista in una
storia ambientata in un’Italia la cui Roma edulcorata e soleggiata
fanno da magico sfondo. La storia tesse infatti la sua tela attorno
alla principessa Ann la quale, stanca del suo calendario pieno di
incontri e appuntamenti, decide di scappare nella Capitale per
avere un momento di libertà. Lì incontra il giornalista americano
Joe Bradley, interpretato da Gregory Peck, con cui
vive un’indimenticabile avventura.
Nel panorama hollywoodiano – e non
solo – Vacanze romane è diventato un classico del cinema, e può
farsi vanto della scena iconica dei due protagonisti in sella ad
una Vespa Piaggio, diventata famosa grazie al film, mentre
attraversano Roma, da Via del Corso a Piazza del Popolo. Inoltre,
la Hepburn si aggiudicò un Oscar come migliore attrice e un
Golden Globe.
La giovane Kathryn
Newton è un attrice particolarmente promettente, che vanta
già nella sua carriera sia progetti autoriali che grandi
blockbuster. Passando con naturalezza dall’uno all’altro tipo di
opere, la Newton ha dunque dimostrato di vantare un talento, un
carisma e una presenza scenica invidiabili. Meglio tenerla d’occhio
dunque, perché nei prossimi anni si potrebbe parlare molto di
lei.
2. Ha preso parte a celebri
serie. Oltre che per il cinema, l’attrice ha avuto modo di
prendere parte anche a diverse serie tv di particolare fama, che
hanno significativamente contribuito al crescere della sua
popolarità. La Newton ha infatti recitato in La valle dei
pini (2002-2003), Provaci ancora Gary (2008-2010),
Mad Men (2013), Supernatural (2014-2018),
con Jared
Padalecki, Halt and Catch fire (2016-2017) e
Big Little Lies
(2017-2019), con Reese
Witherspoon e Nicole Kidman.
Nel 2017 ha invece interpretato Amy March nella miniserie
Piccole donne, mentre nel 2019 è stata protagonista di
TheSociety.
Kathryn Newton è Cassie Lang in
Ant-Man and the Wasp: Quantumania
3. Sarà la figlia del
protagonista. Con l’imminente arrivo al cinema di
Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, la Newton è pronta a fare il suo ingresso
nell’MCU con il ruolo di Cassie Lang,
figlia del protagonista interpretato da Paul Rudd.
Parlando del suo personaggio, la Newton ha raccontato che la Cassie
che si vedrà nel film è una giovane inesperta ma desiderosa di
mettersi alla prova. La sua impulsività pare sarà fonte di diversi
guai, un elemento caratteriale in cui la Newton ha dichiarato di
ritrovare molto di sé.
4. Interpreterà Cassie anche
in altri film dell’MCU. Quella in Ant-Man and the Wasp:
Quantumania sarà solo la prima comparsa della Newton nel
ruolo di Cassie Lang. Il personaggio, infatti, avrà sempre più un
ruolo chiave nel futuro dell’MCU, andando probabilmente a far
parte della nuova generazione di supereroi. Ad oggi, dunque, sembra
piuttosto certo che la Newton riprenderà tale ruolo anche per
Avengers: The Kang
Dynasty e Avengers: Secret Wars, i due film
che concluderanno la Fase 6 e la
Multiverse
Saga. Ma altri ancora potrebbero essere i progetti in
cui la si vedrà presente.
Kathryn Newton non era presente in
Avengers: Endgame della Marvel
6. Ha sostituito un’altra
attrice. Il personaggio di Cassie Lang, la figlia di
Scott, era già comparso nei primi due film dedicati ad Ant-Man.
Solamente in Avengers: Endgame, con
il salto temporale di 5 anni, compare però una versione più grande
di Cassie. Ad interpretarla in quel film è stata l’attrice
Emma Fuhrmann. I Marvel Studios hanno però poi deciso di
sostituirla con la Newton, senza fornire particolari motivazioni
riguardo tale scelta. La Fuhrmann si è naturalmente detta
dispiaciuta della cosa, pur dichiarandosi grata per l’occasione
avuta.
Kathryn Newton in
Supernatural
6. Ha avuto un ruolo nella
serie. Tra il 2014 e il 2018 l’attrice ha avuto modo di
recitare in sei episodi della serie Supernatural, tre per
la decima stagione e tre suddivisi tra le stagioni undici, dodici e
tredici. Il suo ruolo era quello di Claire Novak, figli di Jimmy e
tramite di Castiel. L’attrice avrebbe dovuto riprendere il ruolo
anche in uno spin-off intitolato Wayward Sisters, ma
nonostante il primo episodio sia stato girato la serie non è poi
stata selezionata per essere portata avanti, limitando dunque la
presenza della Newton come Claire alla sola
Supernatural.
Kathryn Newton in The
Society
7. È la protagonista della
serie. Distribuita su Netflix, la serie The Society è un racconto
tra thriller e dramma con protagonisti un gruppo di ragazzi
costretti a sopravvivere da una città da cui non sembra esserci via
di uscita. La Newton interpreta qui Allie Pressman, una giovane
timida cresciuta nell’ombra di sua sorella maggiore, ma che
trovandosi a vivere nella situazione straordinaria alla base del
racconto, si rivelerà capace di prendere decisioni importanti e
gestire l’intero gruppo di ragazzi che si trovano lì con lei.
8. Ha imparato il linguaggio
dei segni. Per recitare nella serie, all’attrice, come ad
ogni altro membro del cast, è stato richiesto di imparare il
linguaggio dei segni statunitense. Questo perché tra gli attori vi
era anche SeanBerdy, che
condivide con il suo personaggio Sam Eliot il fatto di essere non
udente. La Newton ha dunque imparato tale linguaggio per poter
comunicare direttamente con lui sia durante le scene che nei
momenti di pausa.
Kathryn Newton è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da ben 1,5 milioni di persone e dove attualmente si possono
ritrovare quasi tremila post. Questi sono principalmente immagini
relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro
le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma
non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha
preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque
rimanere aggiornati su tutte le sue novità.
Kathryn Newton: età e altezza
dell’attrice
10. Kathryn Newton è nata
l’8 febbraio del 1997 a Orlando, in Florida, Stati Uniti.
L’attrice è alta complessivamente 1,65 metri.
Durante un’intervista con Empire, il produttore John Landau
ha rilasciato alcune dichiarazioni che suggeriscono dove andrà la
trama di Avatar
3, dopo aver confermato che il film vedrà protagonista
il popolo della cenere.
Durante gli eventi di Avatar: La
Via Dell’Acqua, il malvagio Mick Scoresby di
Brendan Cowell finisce per farsi strappare il
braccio dopo aver tentato di uccidere un altro Tulkun per conto
della RDA. Successivamente, finisce gettato nell’oceano,
apparentemente morendo in modo soddisfacentemente brutale.
Tuttavia, Landau ha detto a Empire Magazine che Scoresby è ancora
vivo… e in cerca di vendetta!
Jandau ha anche continuato
riferendo che vedremo di più anche del generale Ardmore di
Edie Falco che finirà sotto i riflettori mentre
viene rivelato di più su ciò che la RDA ha in serbo per Pandora.
Un altro dettaglio molto importante confermato in merito ad
Avatar 3 è che Oona Chaplin
(Imago Mortis, Game of Thrones) apparirà nel
trequel. L’attrice interpreterà Varang, la leader del Popolo della
Cenere Na’vi, in Avatar
3. Quella fazione è stata anticipata per la
prima volta durante l’attività stampa di Avatar: La
Via Dell’Acqua e dovrebbero essere una parte
significativa del prossimo film. La notizia era trapelata già nel
2017.
Avatar
3 è attualmente programmato per uscire nelle sale il
20 dicembre 2024.
A novembre, poco dopo aver appreso
che
James Gunn e Peter Safran sarebbero subentrati come
co-direttori dei DC Studios, la star di Aquaman
e il regno perdutoJason
Momoa ha condiviso una risposta entusiasta alla
notizia tramite Instagram. L’attore di Dune ha
parlato di aver avuto l’opportunità di lavorare su un “progetto
da sogno“, e gli scambi avrebbero successivamente confermato
che c’erano state discussioni con lui in merito alla possibilità di
interpretare Lobo nella nuova fase che sta per aprirsi.
Ora, Jason Momoa ha pubblicato un altro video nelle
sue storie su Instagram, una pubblicazione come reazione
all’incontro con DC/Warner Bros. Discovery che è andato chiaramente
bene! L’attore non ha fatto riferimenti il progetto/personaggio, ma
saremmo molto sorpresi se non gli fosse stato detto che avrebbe
dato vita a Lobo sul grande schermo!
Ci sono altre possibilità,
ovviamente, ma Jason Momoa ha parlato del suo amore per Lobo
diverse volte in passato, quindi basandoci su questo video, diremmo
che è una scommessa abbastanza facile da fare! Di seguito il
video incriminato ripreso da un account twitter:
LOBO? 👀
Jason Momoa postou no IG que teve uma grande reunião com a WB/DC
e que agora tem “grandes notícias” que ainda não pode revelar.
Il più grande successo horror a
sorpresa del 2023 è ufficialmente un franchise. Un sequel
di M3GAN
è ora nei piani, con gran parte del team originale che dovrebbe
tornare nel nuovo film! Variety riporta che un
sequel, provvisoriamente soprannominato M3GAN
2.0, è ufficialmente in lavorazione dai
produttori Atomic Monster e Blumhouse. Anche meglio? Secondo
quanto riferito, lo sceneggiatore originale Akela
Cooper tornerà per scrivere la sceneggiatura, e anche le
star Allison Williams e Violet
McGraw dovrebbero tornare. Il sequel, prodotto da
Jason Blum e James Wan. Non si sa ancora se
tornerà anche il regista originale Gerard Johnstone.
I piani di produzione dovrebbero
replicare la data di uscita di gennaio che ha funzionato così bene
per il primo film, quindi M3GAN
2.0 uscirà nelle sale il 17 gennaio
2025. L’originale narrava di una bambola androide che diventa
un’assassina al servizio del tentativo di proteggere il suo giovane
proprietario, è stato ripulito al botteghino nelle ultime
settimane, guadagnando oltre $ 91 milioni e sulla buona strada per
incassare $ 100 milioni in tutto il mondo.
“Non è una questione di se, ma
quando, non sorprende che la macchina di profitto che
è M3GAN abbia ricevuto il via libera
per una seconda puntata“, ha detto a SYFY WIRE Paul
Dergarabedian, Sr. Media Analyst di Comscore. “Il successo
di critica e finanziario del film rappresenta gli elementi
costitutivi fondamentali e gli elementi necessari per la dedizione
di risorse finanziarie e creative per giustificare un altro giro
sul grande schermo per questo personaggio horror moderno e
avvincente. Ogni studio e società di produzione sogna il prossimo
grande film che può generare un franchise e Blumhouse e Universal
hanno vinto il jackpot con M3GAN“.
Il film ha iniziato a suscitare un
certo interesse dal momento in cui è uscito il primo trailer,
scatenando alcune inquietanti follie di ballo di TikTok che
imitavano le abilità di danza oscillante di M3GAN
e lanciando alcuni momenti promozionali virali in cui le attrici
vestite da bambole M3GAN
hanno fatto schiantare tutto, dai giochi della
NFL al Today Show. In un’intervista con Variety,
Jason Blum ha rivelato di avere “un buon senso”
che un sequel potesse funzionare per la nuova bambola assassina
preferita da tutti, proprio perché il film originale stava
prendendo forma con così tanto potenziale: “Quindi, abbiamo
infranto la nostra regola cardine e abbiamo iniziato parlando di un
sequel prima dell’uscita del film. Mi sono sentito così ottimista
che abbiamo iniziato a intrattenere un sequel prima del solito.
M3GAN
è ora nei cinema, senza segni di rallentamento. Il sequel uscirà il
17 gennaio 2025.
Dal 27
gennaio al 17 marzo 2023 torna il
Sudestival, progetto dell’Associazione Culturale
Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il
festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC,
viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini
per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della
Città di Monopoli, del Comune di Polignano a Mare, della città di
Fasano e col patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del
Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del
Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.
Giunto alla
sua 23esima edizione, il Sudestival è il primo e unico festival di
cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno,
divenuto il punto di riferimento per le opere prime e seconde della
produzione nazionale di qualità. Da sempre svoltosi nella città di
Monopoli, la nuova edizione allarga i suoi confini, allocando
alcune delle sue sezioni anche nelle città di Fasano, Polignano a
Mare e Bari, ospitando, per la prima volta, anteprime, proiezioni e
ospiti provenienti da tutta Italia.
Dopo il successo
della scorsa edizione, vissuta ancora con le difficoltà della
pandemia, il Sudestival torna al suo pubblico nella sua versione
del festival “lungo un inverno”, moltiplicando non solo i luoghi ma
anche il programma: 35 giorni di festival, 60 proiezioni, 6
sezioni, 12 premi e oltre 40 ospiti sono alcuni dei numeri della
nuova edizione.
Sei le sezioni in
cui si articola la kermesse: la sezione principale del
Concorso Lungometraggi, la sezione
Concorso DOC – a cura di Maurizio Di Rienzo, Corta
è la notte – a cura de La Rete dei festival Adriatici-,
la Retrospettiva “Gli Imprescindibili”, dedicata
quest’anno a Mattia Torre, la prima in Italia a
celebrare la filmografia del regista e dello sceneggiatore
prematuramente scomparso.
Immancabile e molto
attesa dagli studenti delle scuole del territorio – e non solo – la
sezione delle Masterclass, a cui da sempre il
Sudestival ha riservato una particolare attenzione. Un momento
prezioso, di arricchimento e di confronto, che vedrà protagonisti
nomi di fama internazionale interloquire con i giovani. Si parte
con l’attore e regista Kim Rossi Stuart (Interpretare un
personaggio: il ruolo dell’attore nell’opera filmica), per
proseguire con il regista Claudio Cupellini
(Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra
dei figli), al direttore della fotografia Duccio
Cimatti (Il ruolo strategico della luce nell’opera
filmica), la regista Margherita Ferri
(Grammatica e sintassi delle serie TV), lo sceneggiatore
Salvatore De Mola (Sceneggiare “Questo è un
uomo”), Marco Spoletini (Il ruolo del
montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande) e il
giornalista Mauro Gervasini (Commedia
all’italiana: ieri, oggi, e domani?). Alle Masterclass per gli
studenti si aggiungono due incontri aperti al pubblico con il
montatore Marco Spoletini (Il ritmo del
montaggio in un film di genere: Piove) e il regista
Massimiliano Bruno (Nessuno mi può
giudicare).
La mission
educativa del pubblico del domani si arricchisce grazie al progetto
Sudestival School, vincitore del bando Piano
Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MIC e MIM), che
prevede la collaborazione tra Sudestival e nove Istituti di
Istruzione Secondaria del Territorio (Polo Liceale
“Galiei-Curie” e I.I.S.S. “Luigi Russo” di Monopoli, I.I.S.S. “Da
Vinci” e I.I.S.S. “Salvemini” di Fasano, Licei “San Benedetto” di
Conversano, I.P.S.S.E.O.A. “Modugno” di Polignano a Mare, I.I.S.S.
“Canudo-Marone” di Gioia del Colle, Licei “Cartesio” di Triggiano e
Licei “Don Milani” di Acquaviva delle Fonti) e quattro
Istituti Comprensivi (I.C. “Intini-Sofo”, I.C.
“Modugno-Galilei”, I.C. “Bregante-Volta” e I.C. “Jones-Comes” di
Monopoli).
Quest’anno con una
Giuria Giovani, nata ventitré anni fa grazie all’impegno del Polo
Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, conta oltre 1000 studenti tra
gli Istituti superiori coinvolti di Monopoli e Fasano. Un numero
più che raddoppiato rispetto agli scorsi anni, a dimostrazione del
radicamento sul territorio di un festival che si pone l’obiettivo
di formare e di appassionare le nuove generazioni al cinema e alla
fascinazione della sala.
In questo quadro si
colloca l’aggiornamento per i docenti, un unicum
del genere, affidato alle lezioni di Valentina
Domenici e Massimo Causo, con incontri
dedicati all’approfondimento della settima arte anche per gli
insegnanti.
Protagonisti del
Sudestival sono i giovani, ma anche i giovanissimi: a loro è
dedicata, non da ultima, la sezione Kids, con la
direzione artistica di Marino Guarnieri e i
laboratori curati dall’Allegra Brigata di
Monopoli.
Tra le novità della
nuova edizione numerosissime serate evento che porteranno nel cuore
della Puglia il grande cinema d’autore, anteprime, ospiti –
Kim Rossi Stuart con Brado,
Claudia Gerini con Tapirulan – ma anche
incontri con importanti professionisti del settore, con la
presentazione de IL CINEMA. L’IMMORTALE (Einaudi) di
Daniele Vicari, de IL DIZIONARIO DEI FILM,
EDIZIONE DEL TRENTENNALE 1993 – 2023 (Baldini+Castoldi) di
Paolo Mereghetti, e un focus sulla situazione del
cinema al Sud, a cui hanno già aderito Giorgio
Gosetti – presidente AFIC, Giulio
Dilonardo – Presidente ANEC Puglia e Basilicata,
Francesca Cima – Produttrice INDIGO Film e
Maria Giuseppina Troccoli – dirigente MIC.
Anche in questa
edizione verrà celebrata l’opera di un artista che ha abitato la
terra di confine tra musica e cinema, Enzo
Jannacci, con la proiezione de L’Udienza di
Marco Ferreri e la presentazione del libro di
Enzo GentileEnzo Jannacci. Ecco tutto
qui, con parole e musica di Paolo Jannacci al
pianoforte, spettacolo-concerto in anteprima
nazionale.
Un’attenzione
particolare sarà inoltre riservata al cinema armeno*, attraverso un
programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con
il GAIFF di Yerevan e programmato a Bari, città
che può narrare la storia umana, religiosa e culturale che lega
l’Armenia alla Puglia, e a Polignano a Mare.
Fiore all’occhiello
del Festival, da sempre, i premi, che quest’anno saranno ben 12,
assegnati dalla Giuria Nazionale Lungometraggi (Faro d’Autore della
Città di Monopoli e Premio Miglior Attrice/Attore “Masseria Santa
Teresa”), dalla Giuria Nazionale Doc, dalla Giuria SNCCI (Premio
della critica italiana SNCCI), dalla Giuria Giovani Sudestival
School (Premio “Fondazione Puglia”), dalla Giuria KIDS Sudestival
School e dal pubblico del Sudestival (Premio “Arcadia”). Confermati
anche quest’anno il Premio “Gianni Lenoci” alla Miglior Colonna
Sonora e il Premio AFC “Carlo Delle Piane” alla Miglior
Sceneggiatura.
“Se il pubblico
sta cambiando, abbandonando la liturgia della sala – dichiara il
direttore artisticoMicheleSuma –, noi abbiamo lavorato ad una edizione
di 35 giornate di festival per riproporre lo stare insieme, la
condivisione, il dialogo, lo scambio e la conoscenza; l’attenzione
formativa ai giovani e giovanissimi ne è strategia portante, grazie
anche al finanziamento CIPS che lo consente. Il Sudestival
riproporrà la magia della sala, della fruizione collettiva di quel
fascio di luce che porta le storie e la storia del cinema italiano
degli esordi. Perché il cinema è, ancora, un momento formidabile
per emozionarsi in compagnia”.
Pedro
Armocida presiederà la Giuria Nazionale Lungometraggi,
composta da Viviana Del Bianco, direttrice
N.I.C.E., Roberto Silvestri, critico
cinematografico, Paolo Di Paolo, scrittore, ed
Esmeralda Calabria, montatrice; la Giuria
Nazionale Doc sarà invece diretta dalla sceneggiatrice e
giornalista Antonella Gaeta e composta da
Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista e
Anna Maria Pasetti, critica cinematografica. La
giuria SNCCI per il Premio della critica italiana, sarà composta
dai critici cinematograficiIgnazio Senatore, Irene
Gianeselli e Marco Lombardi. La giuria Il Premio “Gianni
Lenoci” sarà assegnato dalla giuria presieduta da Francesco
Conversano, regista documentarista, e dai Maestri
Gianpaolo Schiavo, direttore del Conservatorio
“Nino Rota” di Monopoli, Paolo Vivaldi,
Paolo Carlomè e Admir
Shkurtaj.
Madrina della
23esima edizione del Sudestival sarà Bianca Nappi,
affermata attrice nel panorama nazionale originaria di Trani,
ospite speciale della serata delle premiazioni: a lei sarà dedicato
un riconoscimento speciale e sarà proiettato un film, tra i tanti
che la vedono protagonista, da lei scelto.
LE SEZIONI
MASTERCLASS
27 gennaio – Kim Rossi
Stuart: “Interpretare un personaggio: il ruolo dell’attore
nell’opera filmica”.
10 febbraio – Claudio
Cupellini: “Dalla graphic novel allo schermo: la
sceneggiatura de La terra dei figli”
17 febbraio – Duccio
Cimatti: “Il ruolo strategico della luce nell’opera
filmica”. Incontro-lezione e visione guidata de Il grande
passo
23 febbraio – Salvatore De
Mola: “Sceneggiare Questo è un uomo”
25 febbraio – Massimiliano
Bruno: “Nessuno mi può giudicare”
4 marzo – Marco
Spoletini: “Il ruolo del montaggio nell’opera filmica:
Il silenzio grande”
4 marzo – Marco
Spoletini: “Il ritmo del montaggio in un film di genere:
Piove”
10 marzo – Margherita
Ferri: “Grammatica e sintassi delle serie tv”.
17 marzo – Mauro
Gervasini: “Commedia all’italiana: ieri, oggi (e domani)?”
Incontro-lezione e visione guidata de Il sorpasso.
GLI IMPRESCINDIBILI_ LA
RETROSPETTIVA DEDICATA A MATTIA TORRE
29 gennaio – Piovono Mucche
(2002), di Luca Vendruscolo
5 febbraio – Piccole anime
(1998), di Gianni Ciarrapico
19 febbraio – Ogni maledetto
Natale (2014), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico,
Luca Vendruscolo
26 febbraio – Boris, Il film
(2011), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca
Vendruscolo
5 marzo – Figli (2020), di
Giuseppe Bonito
CONCORSO
LUNGOMETRAGGIO
9 febbraio – Amanda, di
Carolina Cavalli
11 febbraio – Per niente al
mondo, di Ciro d’Emilio
17 febbraio – Acqua e anice,
di Corrado Ceron
24 febbraio – Margini, di
Niccolò Falsetti
3 marzo – La lunga corsa, di
Andrea Magnani (ANTEPRIMA)
10 marzo – I pionieri, di
Luca Scivoletto (ANTEPRIMA)
CONCORSO DOC
6 marzo – Le biblioteche del
mondo, di Davide Ferrario (ANTEPRIMA)
6 marzo – Il cerchio, di
Sophie Chiarello
7 marzo – Peso Morto, di
Francesco Del Grosso
7 marzo – Se fate i bravi, di
Stefano Collizzoli
7 marzo – Ennio Flaiano, straniero
in patria, di Fabrizio Corallo e Valeria
Parisi
8 marzo – Il tempo dei
giganti, di Davide Barletti
8 marzo – La generazione
perduta, di Marco Turco
8 marzo – Las Leonas, di
Isabel Achaval e Chiara
Bondì
CORTA È LA NOTTE – 18
febbraio
Tria, di
Giulia Grandinetti; Linfa vitale, di
Fausto Franchi; I giorni delle arance, di
Matteo De Liberato; The Birdwatchers, di
Riccardo Cavosi; When you wish upon a
star, di Domenico Modaferri; Destinata
coniugi Lo Giglio, di Nicola Prosatore;
Memories of crossing, di Alberto Segre;
Er Supereroe, di Lorenzo Luzi; Il
barbiere complottista, di Valerio Ferrara;
The Nightwalk, di Adriano Valerio;
L’ultimo fascista, di Giulia Magda
Martinez; Tantissimi auguri, di Allegra
Licci; A better half, di Marco
Calvani; Le Mosche, di Edgardo
Pistone; L’ultimo spegne la luce, di
Tommaso Santambrogio; Camerieri, di
Adriano Giotti; Solitaire, di
Edoardo Natoli; L’uomo materasso, di
Fulvio Risuleo; 68415, di
Antinella Sabatino e Stefano
Blasi; Maestrale, di Nico
Bonomolo; Notte romana, di Valerio
Ferrara; Le variabili dipendenti, di
Lorenzo Tardella; I pezzi buoni, di
Emanuela Muzzupappa; L’avversario, di
Federico Russotto; Old Tricks, di
Edoardo Pasquini e Victor Ivanov;
Closed to the light, di Nicola
Piovesan
SUDESTIVAL KIDS
26 gennaio – Anna Frank e il diario segreto di
Ari Folman
9 febbraio – Mister link di Chris
Butler
24 febbraio – Trash, la leggenda della piramide magica
di Francesco Dafano e Luca della Grotta
Disney+ ha diffuso una clip
che offre uno sguardo in anteprima alla
serie originale comedy britannica,
Extraordinary. Tutti gli episodi saranno
disponibili in esclusiva sulla piattaforma streaming a partire dal
25 gennaio. Nella clip – che apre il secondo episodio “Armi
segrete” – Carrie (Sofia Oxenham) e Kash (Bilal Hasna) credono
che mettendo Jen (Máiréad Tyers) in una situazione di stress
riusciranno a tirare fuori il suo potere. Dopo che un pasto extra
piccante non dà risultati, Jen si imbatte in Luke (Ned Porteous),
il ragazzo che frequenta regolarmente ma senza impegno, mentre
cerca di rimanere impassibile…
Extraordinary è interpretato da un cast
di talenti britannici emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia
Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord).
Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen,
Mary), Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian), Safia Oakley-Green (la
sorellastra di Jen, Andy) e Ned Porteous (Luke). Scritta dalla
creatrice e sceneggiatrice della serie, Emma Moran, un’autrice
esordiente con uno stile assolutamente distintivo, e diretta da
Toby McDonald, Jennifer Sheridan e Nadira
Amrani, Extraordinary è una
commedia fresca e innovativa sull’essere giovani e sul trovare la
propria strada in un mondo confuso, quando tutto ciò che si può
essere è “ordinari”
Sally Woodward Gentle, Lee Morris e
Charles Dawson sono gli executive producer di
Extraordinary per Sid Gentle Films, la casa di produzione
vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e Peabody Award che ha
realizzato Killing
Eve. La serie è prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna
Devereaux, Vice Presidente, Scripted Content, è executive producer
per Disney+.
Un efficace sistema
di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Nonostante abbia avuto un
forte debutto in serie nel 2021, HBO Max ha
ufficialmente deciso di non rinnovare il revival
di Gossip
Girl di Joshua
Safran per una terza stagione. Il dramma
adolescenziale trasmetterà in streaming il suo episodio finale il
prossimo giovedì 26 gennaio.“Siamo molto grati
allo showrunner / produttore esecutivo Joshua Safran e ai
produttori esecutivi Stephanie Savage e Josh Schwartz per averci
riportato nell’Upper East Side e tutti gli scandali a Constance
Billard“, ha dichiarato HBO Max in una dichiarazione
(tramite Deadline). “Anche
se non stiamo andando avanti con una terza stagione
di Gossip
Girl, li ringraziamo per gli allettanti
triangoli amorosi, le pugnalate alle spalle calcolate e la moda
impeccabile che questa serie ha portato a un nuovo
pubblico“.
Basato sui romanzi bestseller
di Cecily von Ziegesar e sullo show
originale, Gossip
Girl è scritto e prodotto da Joshua
Safran, che è anche showrunner. Nel cast Jordan
Alexander, Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn
Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e
Grace Duah.“È il secondo semestre
dell’ultimo anno e Gossip Girl non lascia nulla di intentato nel
suo tentativo di controllare le vite scandalose/far girare le bugie
scandalose dell’élite di Manhattan”, si legge nella
sinossi. “Ha imparato una o due cose dal suo primo giro –
vale a dire, ciò che il suo pubblico vuole, lo otterrà. È
tempo per lei di accendere il fuoco su ciò che è stato in
ebollizione (Julien, hai incontrato Monet?) così come guardare il
proprio impatto e come può renderlo più catastrofico di
prima. Anche se questo significa mentire per
farlo. Vecchi nemici, nuovi alleati, sabbie in costante
movimento: in questo semestre può esserci solo una regina, ed entro
la fine dell’anno scolastico tutti sapranno dove sono sepolti i
corpi e chi aveva in mano la pala.
Gossip
Girl è prodotto da Fake Empire e Alloy
Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS
Studios. I produttori esecutivi includono anche Josh Schwartz
e Stephanie Savage di Fake Empire, Leslie Morgenstein e Gina
Girolamo di Alloy Entertainment. Lis Rowinski di Fake Empire è
co-produttore esecutivo
L’ultimo film d’animazione
di Batman, Batman:
The Doom That Came to Gotham, ha
ufficialmente una data di uscita fissata, con la Warner Bros. che
annuncia che il film uscirà il 28 marzo 2023.Il
prossimo film d’animazione uscirà in digitale, su
Blu-ray e come Combo Pack Blu-ray 4K Ultra HD a
marzo.
Nel film, Batman si scontra
con le “forze soprannaturali lovecraftiane che minacciano
l’esistenza stessa di Gotham mentre viene aiutato e affrontato
lungo la strada da versioni reinventate dei suoi famosi alleati e
nemici, tra cui Green Arrow, Ra’s al Ghul, Mr. Freeze, Killer Croc,
Due Facce, James Gordon e altri ancora.Dai
un’occhiata al trailer di Batman:
The Doom That Came to Gotham qui sotto:
Batman: The Doom That
Came to Gothamè interpretato da David Giuntoli
(Grimm, A
Million Little Things) mentre riprende il suo ruolo
di Batman dopo la sua interpretazione in Batman:
Soul of the Dragon. Nel film compaiono anche
Tati Gabrielle (Kaleidoscope)
nei panni di Kai Li Cain, Christopher Gorham
(The Lincoln Lawyer) nei panni di Oliver
Queen, Patrick Fabian (Better Call Saul) nei panni di
Harvey Dent, John DiMaggio
(Futurama) nei panni di James Gordon e
David Dastmalchian. (Dune, The
Suicide Squad, Ant-Man) nei panni di
Grendon.
Annunciato originariamente al
Comic-Con di San Diego nel 2022, Batman:
The Doom That Came to Gothamè un adattamento
della miniserie a fumetti in tre numeri che è stata originariamente
pubblicata dal novembre 2000 al gennaio 2001. La storia è stata
pubblicata sotto DC Comics “Elsewhere” ed è stato scritto da Mike
Mignola e Richard Pace, con illustrazioni di Troy Nixey e Dennis
Janke.
Il film è l’ultima puntata
della lineup DC
Universe Animated Original Movies in corso, con il film uscito
più di recente che è Batman e Superman:
Battle of the Super Sons di ottobre
. Per il 2023 sono previsti
anche Legion of
Super-Heroes , Justice League:
Warworld e un film Milestone Media
ancora senza titolo che è stato annunciato al DC Fandome
nell’ottobre 2021.
Exile Content
Studio ha annunciato mercoledì di aver acquisito i diritti
cinematografici di Hunter’s
Run, un romanzo del leggendario autore George
R.R. Martin.Martin, che è ovviamente meglio
conosciuto per la sua serie di romanzi Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e per
lo show di successo Il
Trono di Spade che ne è derivato, ha
co-scritto Hunter’s Runnel 2007 insieme a Daniel Abraham e Gardner Dozois, e ora
quel libro dovrebbe diventare un film.
Secondo l’annuncio,
l’adattamento cinematografico sarà diretto da Mark Raso
(Kodachrome) e basato su una sceneggiatura
co-scritta da Raso e suo fratello Joseph. Il duo sarà anche
produttore esecutivo del film, insieme a George R.R.
Martin, Vince Gerardis, Eric Bromberg, Nando Vila e
Isaac Lee per Exile.“Sono così
contento che dopo quasi 16 anni,Hunter’s
Run diventerà un film“, ha
dichiarato George R.R. Martin in una dichiarazione
sul film. “Sto scoppiando di entusiasmo per il ricco universo
fantascientifico che ho contribuito a creare con i miei cari amici
Daniel e Gardner per esistere oltre le pagine del nostro
libro.“
Hunter’s
Runracconta la storia di Ramón Espejo, un
lavoratore a giornata che vive su un pianeta lontano e tenta di
fuggire dalla povertà in cerca di una vita migliore. Tuttavia, si
ritrova presto coinvolto in un’enorme controversia, poiché
l’omicidio di un diplomatico interplanetario viene presto
attribuito a Espejo, e si ritrova in
fuga. “Ho
incontrato George per la prima volta quando ha proiettato il mio
film Copenhagen nel
suo cinema Jean-Cocteau a Santa Fe e tra le altre cose abbiamo
discusso di un romanzo che aveva scritto che aveva un grande
potenziale come film. Sono entusiasta che da quella piccola
conversazione siamo arrivati a un punto in cui stiamo realizzando
un’avventura fantascientifica innovativa sia dal punto di vista
visivo che narrativo. Hunter’s
Run è
una rivoluzionaria storia di fantascienza sulla sopravvivenza, lo
sfruttamento e la lotta per le libertà universali. Sono
entusiasta di collaborare con Exile per dare vita al brillante
romanzo di George, Daniel e Gardner”, ha dichiarato il regista
Mark Raso.
Dakota Johnson ha dato il via al
Sundance Film Festival 2023 con una presentazione
inaspettata. Johnson è apparsa alla cena inaugurale di “A Taste of
Sundance” giovedì sera per consegnare al suo amico e collaboratore
Luca Guadagnino il premio icona
internazionale.
Mentre era sul palco, ha applaudito
Chiamami col tuo
nome, il film del 2017, presentato in anteprima al
Sundance, e ha scherzato dicendo che le era stata offerta la parte
della pesca nella storia di coming of age. (In una delle
scene più discusse del film, il personaggio di Timothée
Chalamet, Elio, compie un atto sessuale su un frutto, che
il personaggio di Armie Hammer alla fine scopre.) Tuttavia,
prosegue Dakota Johnson, ha dovuto rifiutare il
ruolo per conflitti di programmazione. “Grazie a dio –
conclude – Sarei stata un’altra donna che Armie Hammer avrebbe
provato a mangiare.”
Alcuni anni dopo l’uscita di
Chiamami col tuo
nome, Armie Hammer ha dovuto affrontare accuse
di feticci cannibalistici, nonché aggressioni sessuali e
comportamenti violenti da parte di partner extraconiugali. Ha
negato tutte le accuse e l’avvocato di Hammer ha affermato che
tutte le interazioni “sono state completamente consensuali,
discusse e concordate in anticipo e reciprocamente
partecipative”.
“Sono passati cinque anni da
quando quel film è stato presentato in anteprima qui, e Luca non ha
smesso di portarci in posti emozionanti”, ha detto Johnson,
accennando all’ultimo film di Guadagnino Bones and All, un dramma romantico su due
giovani cannibali che si innamorano. “Chi avrebbe immaginato
che il cannibalismo sarebbe stato così popolare?” ha
scherzato, suscitando le risate del pubblico al Basin Recreation
Fieldhouse di Park City.
Tron 3, dal titolo
“Ares”e terzo capitolo dell’iconico
franchise di fantascienza della Disney,
Tron,
potrebbe aver finalmente trovato il suo regista. A darne notizia è
stato il noto sito americanoDeadlineche riporta che Joachim Rønning, il regista
di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazare Maleficent
– Signora del male, è in trattative per
dirigere il prossimo sequel di Tron:
Legacydel 2010. Secondo il noto sito,
la troupe del film è attualmente in fase di assemblaggio e si sta
valutando una data di inizio della produzione ad agosto a
Vancouver. Il sequel sarà interpretato da Jared Leto, segnando l’ennesima collaborazione
tra Jared Leto e la Disney dopo il filmHaunted Mansion di
quest’anno .
Jared Leto aveva precedentemente dichiarato in
diverse occasioni che avrebbe interpretato un personaggio di nome
Ares nel film proposto e aveva persino rivelato il titolo del film
come appuntoTron:
Aresin un
tweet del 2020 ora cancellato.Il Tron originale
è stato rilasciato nel 1982 e interpretato da Jeff Bridges e Bruce
Boxleitner. Un
sequel, Tron:
Legacy, non è uscito fino al 2010. Da allora
il franchise è apparso in serie crossover comeKingdom
Hearts e Disney
Infinityed è stato al centro di uno show
televisivo (Tron: Uprising)
e di numerosi videogiochi, tra cui il recente ha
annunciato Tron:
Identity.
Secondo le poche informazioni che sappiamo Tron
3 è stato scritto da David DiGilio e si basa sui
personaggi scritti da Steven Lisberger e Bonnie MacBird.
Alec Baldwin e l’armaiolo del set di
Rust saranno accusati di omicidio colposo per la
morte della direttrice della fotografia Halyna
Hutchins nell’ottobre 2021. Baldwin ha sparato il
colpo che ha ucciso Hutchins mentre si preparava a filmare una
scena nell’edificio della chiesa del Bonanza Creek Ranch vicino a
Santa Fe, NM. L’armaiolo, Hannah GutierrezReed, ha caricato l’arma.
Mary
Carmack-Altwies, il primo procuratore distrettuale
giudiziario di Santa Fe, ha annunciato le accuse in una
dichiarazione giovedì. Baldwin e Gutierrez Reed affrontano ciascuno
due capi di imputazione per omicidio colposo, ciascuno dei quali
comporta una pena massima di 18 mesi di carcere. Saranno inoltre
accusati di un potenziamento per l’uso di un’arma da fuoco che
comporta una pena minima obbligatoria di cinque anni.
Il sindacato degli attori SAG-AFTRA
ha rilasciato una dichiarazione con parole forti rimproverando la
decisione di accusare Alec Baldwin di omicidio colposo nella
morte del direttore della fotografia di Rust Halyna
Hutchins, definendo la mossa “sbagliata e
disinformata”.
“La morte di Halyna Hutchins è
una tragedia, tanto più per la sua natura prevenibile”,
afferma la dichiarazione, che è stata rilasciata giovedì. “Non
è un fallimento del dovere o un atto criminale da parte di
qualsiasi artista.”
Nell’ottobre 2021, Alec Baldwin ha sparato il colpo che ha
ucciso Hutchins mentre la troupe di Rust si
trovava all’interno di una chiesa nel Bonanza Creek Ranch vicino a
Santa Fe, N.M. Il primo assistente alla regia del film, David Halls
– che ha consegnato l’arma a Baldwin sul set – ha accettato di
dichiararsi colpevole di un’accusa di uso negligente di un’arma
mortale.
La Warner Bros. Television è in
trattative per sviluppare una serie limitata basata sulla vita
della star del cinema muto Buster Keaton. Il
progetto avrebbe come protagonista Rami Malek nei panni di Keaton.
Il regista di The Batman, Matt
Reeves, dirigerà la mini serie e produrrà tramite la sua
6th and Idaho Productions, che è sotto un accordo
globale con la Warner Bros. TV. Producono anche Malek e
David Weddle, con Ted Cohen in
trattativa per essere produttore esecutivo e sceneggiatore. La
biografia di James Curtis del 2022 “Buster
Keaton: A Filmmaker’s Life” potrebbe servire come materiale di
partenza per la serie, poiché lo studio sta negoziando i diritti
per il libro.
Buster Keaton, che
visse dal 1895 al 1966, è considerato una delle star più importanti
dell’era del cinema muto insieme a Charlie
Chaplin. Ha iniziato da bambino in spettacoli di vaudevile
insieme ai suoi genitori, che erano artisti itineranti, prima di
passare al cinema alla fine degli anni ’10.
Lavorando con creativi e dirigenti
di alto rango tra cui Douglas Fairbanks, Joseph M.
Schenck e Edward F. Cline, è diventato
famoso per aver eseguito acrobazie esagerate e commedie fisiche con
un’espressione facciale impassibile. Dopo aver formato la Buster
Keaton Productions con Schenck, ha anche iniziato a dirigere, con i
suoi film più noti tra cui Sherlock Jr.,
Steamboat Bill, Jr. e La legge
dell’ospitalità, tra gli altri. Keaton ha anche continuato
a lavorare sotto accordi con Metro-Goldwyn-Mayer e Columbia
Pictures, oltre a vari produttori indipendenti.
Malek è meglio conosciuto per aver
interpretato il ruolo di Elliot Alderson nella serie statunitense
Mr. Robot dal 2015 al 2019 e per aver interpretato
Freddie Mercury nel film biografico di
Bryan Singer del 2018
Bohemian Rhapsody. Quest’ultimo gli è valso il premio
come miglior attore in diverse situazioni nel corso della stagione
dei premi 2019, fino ad arrivare al Premio Oscar.
Il sogno e l’ambizione
sono spesso due facce della stessa medaglia, Damien
Chazelle lo sa benissimo, dal momento che lo ha raccontato
dal primo colpo di batteria in Whiplashfino
all’ultimo sguardo estatico di Babylon. Il suo quarto titolo, che
arriva nei cinema italiani il 19 gennaio, è una naturale
prosecuzione di quel discorso che dalla città degli angeli fino
alla Luna continua a ossessionare il regista di Providence.
Questa recensione
di Babylon, che ha faticato a trovare la sua strada sulla
pagina, proverà a raccontare cosa ha messo in piedi Chazelle per
questo progetto, ambizioso, sì, ma che comunque ha spalle forti.
Damien è pur sempre il regista più giovane ad aver conquistato un
Premio Oscar alla regia, e non deve essere difficile ottenere
fiducia, con questo CV! E a confermare la fama del suo director, la
regia di Babylon è un portentoso viaggio agli
inizi di Hollywood, quella a cavallo degli anni Venti e Trenta,
quando dismette i panni di circo e veste quelli di forma d’arte,
quando si sposta dalle feste orgiastiche nel deserto ai salotti dei
produttori.
Babylon, la storia di Nellie,
Manny, Jack e Sidney
E proprio a una festa, in
un lungo prologo di 40 minuti, comincia la storia di
Nellie, Manny e Jack. Lei è una giovane e
bellissima donna che sa di essere una stella del cinema, anche se
non ha ancora recitato in nessun film, lui è un immigrato messicano
disposto a fare di tutto pur di far parte di qualcosa di più grande
di lui, l’altro è la star, colui che con il suo volto e le sue
interpretazioni ha cambiato la storia. “Quando arrivai a Los
Angeles sai cosa c’era scritto su tutte le porte? Vietato
l’ingresso a cani e attori. Con me è cambiato” si presenta
così nel trailer di Babylon, Jack Conrad, e lo capiamo subito.
Brad Pitt plays Jack Conrad and Diego Calva plays Manny Torres in
Babylon from Paramount Pictures.
Mentre, durante quella
festa fuori di testa, Nellie sgambetta, tra mani che la toccano e
strisce di coca che tira su con grande scioltezza e Manny si
barcamena come tutto-fare risolvendo problemi e evitando disastri,
Jack arriva trionfale, con il mondo, quel mondo, ai suoi piedi,
bello e sicuro, già storia consolidata di quel baraccone
affascinante e magnetico. Le loro traiettorie si prolungheranno,
insieme a quella di Sidney, un talentoso trombettista jazz
che a quella festa suona nell’orchestra, e attraverseranno quel
periodo storico che segna il passaggio tra il cinema muto e il
sonoro. Un momento selvaggio e feroce, senza legge né morale,
terribile eppure irresistibile perché aperto a qualsiasi
possibilità, a qualsiasi sogno, a qualsiasi ambizione.
Una moltitudine di generi, un solo
stile
Composto da
macro-sequenze che, prese singolarmente, possono costituire dei
blocchi narrativi autonomi, quasi dei cortometraggi,
Babylon viaggia tra la commedia e il dramma,
strizzando l’occhio al musical, all’horror, al western, perdendosi
continuamente e ritrovandosi principalmente nello stile registico
di Chazelle, nel suo montaggio, nel suo utilizzo incalzante della
colonna sonora, sempre firmata da Justin Hurwitz e
che naturalmente ricorda tantissimo quella di La la
Land. Probabilmente con una scelta più focalizzata su
cosa raccontare, il film sarebbe
stato più ordinato, più compatto, più fruibile, ma sarebbe stato
un’altra cosa, e non sarebbe certo stato un monumento all’ambizione
del suo regista e a quella dei suoi personaggi.
Brad Pitt,
Margot Robbie e Diego Calva sono dei
protagonisti travolgenti, anche loro eccessivi e divertiti,
abbandonati completamente al character, capaci di tutto, a volte di
troppo.
Una straordinaria forza motrice
Babylon
ha una straordinaria forza motrice che trascina lo spettatore
attraverso generi, toni, situazioni completamente diverse tra loro,
ma risente anche di questa sconfinata ambizione e questo desiderio
di essere eccessivi, per mostrare “ciò che Hollywood è sempre stata brava a nascondere”, ha
dichiarato Chazelle stesso. Ebbene, se da una parte la frenesia
orgiastica ed estrema, corredata di quasi ogni fluido corporeo
umano e animale che si possa immaginare, è una cifra importante del
film, dall’altra quella stessa frenesia è chirurgica, precisissima,
messa in scena con grande controllo.
Jovan Adepo plays Sidney Palmer in Babylon from Paramount
Pictures.
Babylon e la volgarità glamour di
Chazelle
Damien
Chazelle gioca con la volgarità, ma spesso questa è
gratuita, fine a se stessa, tesa a ribadire un concetto che si
somma a se stesso senza arricchirsi: il messaggio è sempre lo
stesso, urlato forte e chiaro dalla prima all’ultima scena,
attraverso i generi, i momenti storici, le varie individualità che
la storia accompagna al naturale compimento del loro arco
narrativo. Lo spettatore è sopraffatto ed esausto, ma non pieno di
domande, di contraddizioni, di emozione. Chazelle manca di eleganza
nel mettere in scena lo “schifo” proprio perché vuole mostralo in
maniera glamour, senza avere l’onestà che avrebbe uno sguardo
diretto e realistico; tutto è reso bello, accettabile, quasi morale
da quella lente del cinema che tanto ama (e amiamo, si intende), da
quell’impasto di immagini già viste e riproposte, masticate e poi
rigurgitate per dare vita a un immaginario che ricorda qualcosa che
è stato ma che allo stesso tempo è altro.
Cinema, amore mio
Come aveva proposto già
in La la
Land, Damien Chazelle costruisce
un puzzle con i suoi riferimenti visivi lungo oltre tre ore, che
sfocia, nel finale, in vera e propria videoarte, allontanandosi
dalla forma narrativa adottata fino a quel momento e riassumendo il
significato più alto e vibrante di Babylon: il
cinema è immortale, ci plasma a dei livelli dei quali non siamo
coscienti e ci restituisce al mondo diversi, imbevuti di bellezza,
di prospettive, di immagini, da quelle ormai romantiche in bianco e
nero del cinema muto, a quelle poderose di James
Cameron su Pandora. I film sopravviveranno a chiunque, a
chi li fa, a chi li guarda, a chi li sogna, a chi ne trae guadagno
e a chi ne ricava solo struggimento. Babylon
racconta l’imperitura fascinazione dell’uomo verso la Settima
Arte.
Quanto è importante il suono nel
cinema horror? Questo elemento invisibile eppure fondamentale è uno
dei pilastri del cinema, acquisendo un valore ancor più speciale
nel momento in cui bisogna generare uno spavento nello spettatore.
Il film del 2018 A Quiet Place – Un posto
tranquillo (qui la recensione) ha non solo
ribadito ciò, ma ha anche ricordato di quanto lo stesso silenzio
possa essere un elemento altrettanto spaventoso. Il lungometraggio
diretto e interpretato da John Krasinski, gioca
proprio su questi elementi, tenendo il pubblico con fiato sospeso
ad ogni minima variazione sonora. L’esperienza che ne deriva è
quanto mai indimenticabile.
Il film è stato scritto dallo stesso
Krasinski insieme a Scott Beck e Bryan
Woods. I tre hanno iniziato ad ideare la storia con il
desiderio di mescolare la loro passione per i film muti alla loro
esperienza di essere cresciuti in campagna. Questo ambiente era
infatti per loro un luogo ricco di avventure e pericoli da
scoprire. Per come il progetto stava prendendo forma, con
l’introduzione della minaccia aliena, i tre valutarono anche l’idea
di svilupparlo come un nuovo capitolo del franchise di
Cloverfield. Decisero però poi di mantenere autonomo il
progetto, che con un budget di appena 22 milioni prese infine
vita.
Nessuno si aspettava un successo
tanto clamoroso per A Quiet Place, arrivato ad un guadagno
di 341 milioni nel mondo e candidato al premio Oscar per il miglior
montaggio sonoro. Quello introdotto dal film è però un universo
narrativo tutto da esplorare, ed il sequel è stato un ulteriore
passo verso questa direzione. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Di seguito sarà possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
A Quiet Place: la trama del film
Il racconto si apre su un pianeta
Terra la cui popolazione è stata decimata dall’arrivo di predatori
alieni privi di vista ma dotati di un udito estremamente sensibile.
Al minimo rumore, questi sono in grado di individuare le proprie
prede ed ucciderle brutalmente. In un mondo caotico come quello
contemporaneo, sono pochissimi i superstiti, i quali hanno dovuto
adattarsi alla nuova condizione di dover vivere nel più assoluto
silenzio. Tra questi vi è la famiglia Abbott, composta da
Lee, Evelyn e i figli
Marcus e Regan, sorda dalla
nascita. La coppia, però, è in attesa di un nuovo figlio, l’arrivo
del quale potrebbe spezzare il loro silenzio e la loro salvezza.
Per sopravvivere, gli Abbott dovranno quanto prima trovare una
soluzione al problema.
A Quiet Place: il cast del film
Ad interpretare il capofamiglia Lee,
è lo stesso John Krasinski.
Egli, però, non era inizialmente convinto di voler dirigere e
recitare in un horror. Fu sua moglie, l’attrice Emily Blunt a
convincerlo ad accettare il progetto. Alla fine, Krasinski divenne
talmente tanto coinvolto da interpretare anche alcuni movimenti
degli alieni tramite motion capture. Nei panni di Evelyn, la moglie
di Lee, vi è proprio la Blunt, che ha così avuto finalmente
l’occasione di lavorare con quello che è il suo vero marito.
L’attrice si innamorò del suo personaggio dopo una sola lettura
della sceneggiatura. In particolare, rimase colpita dall’intensità
che richiedeva la celebre scena del parto nella vasca. Per girarla,
alla Blunt bastò un unico ciak.
Nel ruolo dei loro due figli, Marcus
e Regan, invece, si ritrovano gli attori Noah Jupe
e Millicent Simmonds. Il primo è noto per aver
recitato anche in Wonder e Honey Boy, mentre la
Simmonds è qui al suo secondo film dopo La stanza delle
meraviglie. Realmente sorda dall’età di un anno, la giovane ha
aiuto in modo particolare i suoi colleghi attori ad imparare la
lingua dei segni. L’intero cast si è infatti preparato
accuratamente a riguardo, anche con il supporto di un insegnante
professionista. Ciò ha permesso a tutti loro di risultare
realistici nell’utilizzo di questa lingua, evitando di incorrere in
imprecisioni. L’attore Leon Russom, conosciuto per
le sue interpretazioni in soap opera, è infine l’anziano che i
protagonisti incontrano nei boschi.
A Quiet Place: il sequel,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, dato il grande
successo del film è stato realizzato un suo diretto sequel.
Arrivato in sala il 24 giugno 2021, A Quiet Place
II (qui la recensione) era
inizialmente previsto per il 2020, ma è stato rinviato a causa
della pandemia da Covid-19. In questo, nuovamente diretto da
Krasinski, si ha per protagonisti i superstiti della famiglia
Abbott ancora intenti nella loro ricerca di silenzio per evitare le
terribili creature. Il mondo narrativo però inizia ora ad
ampliarsi, includendo anche nuovi superstiti. Tra questi si ritrova
anche quello interpretato dall’attore Cillian Murphy,
nuovo protagonista maschile del film. È inoltre già stato
annunciato un terzo capitolo della serie. Allo
stesso tempo, è in fase di sviluppo un prequel intitolato A Quiet Place: Day One, che
sarà incentrato sul primo giorno dell’invasione aliena.
In attesa di vedere tali sequel, è
possibile fruire del primo film grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
A Quiet Place è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 19 gennaio alle ore
21:15 sul canale Italia 2.
Con l’arrivo nelle sale di tutto il
mondo del film Harry Potter e la
pietra filosofale prese vita una delle saghe fantasy più
celebri e dal maggior successo di sempre. È il 2001 quando gli
spettatori vengono condotti dal regista Chris
Columbus alla scoperta di Hogwarts e del magico mondo dei
maghi. Un mondo nato dalla penna di J.
K. Rowling e che ha negli anni conquistato sempre più
fan in ogni parte del mondo per le sue tematiche legate alla
crescita, all’amicizia e al coraggio. Nel 2002 il viaggio continua
con Harry Potter e la camera dei segreti,
secondo atteso capitolo delle avventure del maghetto più famoso di
sempre.
Basato sull’omonimo secondo romanzo,
la produzione di questo ebbe inizio di questo ancor prima che il
precedente film debuttasse nelle sale. I produttori erano certi di
avere tra le mani un materialmente particolarmente forte e di
sicuro successo, cosa che poi si rivelò corretta. Per il nuovo film
si decise però di puntare su un tono particolarmente più cupo, con
situazioni decisamente più spaventose. Dagli orripilanti ragni al
minaccioso basilisco che si aggira per Hogwarts, tutto sembra
intenzionato a ricordare che il male è sempre in agguato. Ancora
una volta, però, l’amicizia presente tra i protagonisti si rivelerà
decisiva.
Al momento dell’uscita in sala il
film confermò il grande interesse nei confronti della saga. A
fronte di un budget di circa 100 milioni di dollari, Harry
Potter e la camera dei segreti arrivò a guadagnarne 880 in
tutto il mondo. Ciò spinse ovviamente i produttori a proseguire
nella costruzione della saga, preparando da subito i successivi
sequel. Prima di vedere questi come anche il secondo capitolo,
però, può essere utile essere approfondire quest’ultimo, scoprendo
tutte le principali curiosità ad esso legate. Dalla
trama al cast e fino alle
differenze con il romanzo, proseguendo nella
lettura sarà possibile ritrovare tutto ciò.
Harry Potter e la camera dei
segreti: la trama del film
Dopo il primo magico anno di
avventure ad Hogwarts, Harry Potter è ora pronto a
tornare nella celebre scuola per proseguire i suoi studi. Prima che
ciò accada, però, il giovane maghetto riceve nella sua stanza la
visita di un elfo domestico di nome Dobby. Questi
cerca in ogni modo di convincere Harry a non tornare ad Hogwarts,
poiché un grande pericolo lo attende lì. Il maghetto però non si
lascia convincere e decide ugualmente di tornare alla scuola di
magia. Il suo viaggio sarà però più complesso del previsto, poiché
proprio Dobby cercherà di ostacolarlo in tutti i modi possibili,
con il desiderio di proteggerlo da qualcosa di spaventoso. Arrivato
con fatica ad Hogwarts, Harry si accorge subito che qualcosa non va
davvero, qualcosa si sta avvicinando sempre di più.
Il maghetto inizia a sentire una
voce muoversi tra i corridoi, una voce che promette sangue e morte.
Parallelamente a questa, una serie di ragazze e ragazzi iniziano ad
essere ritrovati pietrificati, e una scritta su di un muro annuncia
che la camera dei segreti è stata aperta nuovamente, e che il suo
erede è pronto a mietere vittime. Per scoprire cosa stia accadendo,
Harry, Ron ed Hermione si
troveranno a dover fare un tuffo nel passato, riesumando
agghiaccianti verità su ciò che sta accadendo, di nuovo, ad
Hogwarts. Per superare ancora una volta i pericoli che li attendono
avranno bisogno di tutto il coraggio e l’unione tra loro
possibili.
Harry Potter e la camera dei
segreti: il cast del film
Per un film tratto da un romanzo
tanto popolare la scelta degli interpreti è fondamentale. I
produttori svolsero lunghi casting per cercare gli interpreti più
idonei per quei personaggi tanto iconici. Per il ruolo di Harry
Potter venne infine scelto Daniel
Radcliffe, all’epoca noto solo per alcune
partecipazioni televisive. I genitori di questi, tuttavia, erano
inizialmente restii a lasciare che il figlio ottenesse la parte,
spaventati dalla popolarità che avrebbe ottenuto. Questi si
lasciarono però infine convincere, e la stessa Rowling affermò che
Radcliffe possedeva proprio il genere di volto che aveva immaginato
per il personaggio. Il personaggio di Ron Weasley, migliore amico
di Ron, è invece interpretato da Rupert
Grint.
Grande fan dei libri, Grint si
ritenne perfetto per la parte essendo rosso di capelli, e dopo aver
inviato un video provino venne ricontattato ottenendo infine il
ruolo. A questo secondo film si aggiunge l’attore Kenneth
Branagh nei panni di Gilderoy Allock, nuovo professore
di Difesa contro le Arti Oscure. Emma
Watson venne proposta per la parte di Hermione Granger
dalla sua insegnante di teatro. L’attrice sostenne ben cinque
provini prima di ottenere il ruolo, e a convincere i produttori fu
proprio la fiducia in sé stessa dimostrata. Il ruolo di Rubeus
Hagrid è stato invece ricoperto da Robbie
Coltrane, a sua volta grande fan dei libri e che si
preparò alla parte parlando con l’autrice del passato e del futuro
del personaggio.
Il celebre preside Albus Silente è
invece qui interpretato da Richard Harris. Questi
inizialmente aveva rifiutato il ruolo, ma cambiò idea dopo che sua
nipote gli disse che non gli avrebbe più parlato se non lo avesse
interpretato. Tra i più celebri personaggi della saga, Severus
Piton è interpretato dal grande Alan
Rickman, il quale accettò entusiasta e lavorò a lungo
insieme alla Rowling per caratterizzare il personaggio sia
caratterialmente che esteticamente. Infine, Tom
Felton è l’interprete di Draco Malfoy, mentre
Maggie Smith della professoressa McGranitt.
Harry Potter e la camera dei
segreti: le differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo in un film,
il regista e lo sceneggiatore hanno definito l’operazione come
particolarmente complessa. Molte delle situazioni descritte nel
testo risultavano infatti di difficile realizzazione, mentre molte
furono tralasciate poiché ininfluenti ai fini della storia
principale. Nel processo di riscrittura, ad ogni modo, la Rowling
ebbe modo di supervisionare il lavoro, arrivando ad approvare una
sceneggiatura finale che per lei era particolarmente fedele a
quanto narrato nel romanzo. Grossomodo, gli autori del film
modificarono solo alcuni piccoli dettagli, eliminando personaggi
come quello di Pix e alterando alcune delle relazioni tra i
personaggi principali.
Tra le principali differenze si
ritrovano poi alcune differenze al momento di importanti
rivelazione. Nel libro è infatti Ron a spiegare ad Harry ed
Hermione il significato del termine “mezzosangue”, mentre nel film
è proprio la ragazza a rivelarlo, consapevole della propria natura.
Allo stesso modo, la leggenda della camera dei segreti viene nel
film rivelata da una terrorizzata professoressa McGranitt, mentre
nel libro è raccontata dal professor Rüf, mai inserito nei
lungometraggi. Rivelanti sono anche le differenze relative alla
pozione Polisucco. Nel libro, infine, a differenza di quanto
avviene nel film, questa è in grado di far cambiare anche la voce.
Ecco perché nel film i protagonisti sono costretti a camuffarla per
non essere riconosciuti.
Harry Potter e la camera dei
segreti: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Harry Potter e la camera dei segreti è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19
gennaio alle ore 21:20 su Italia
1.
In occasione del 2023 Winter
Television Critics Association press tour, Apple
TV+ ha presentato una ricca line-up di serie nuove e
di prossima uscita che debutteranno nei prossimi mesi.
Dall’attesissimo ritorno di “Ted Lasso“, di cui è
in arrivo la terza stagione, alle prime stagioni di nuovissime
serie firmate da apprezzati storyteller, tra cui
Reese Witherspoon,
Jennifer Garner, Bill Lawrence, Brett Goldstein,
Jason Segel, Jason Katims,
Billy Crudup, Scott Z. Burns, Josh Schwartz e Stephanie Savage,
David West Read, Jane Goodall e altri ancora. L’offerta
sempre più crescente di serie Apple Original continuerà ad
arricchire il palinsesto di Apple
TV+ fino alla prossima primavera e oltre.
«Ogni anno non vediamo l’ora di
offrire storie ancora più avvincenti e di qualità superiore scritte
dai più talentuosi storyteller del momento e quest’anno non farà
eccezione», ha dichiarato Matt Cherniss, responsabile della
programmazione nazionale di Apple TV+. «Che si tratti di nuove
stagioni di show pluripremiati o che si tratti di storie del tutto
nuove e con il potere di catturare un pubblico sempre più
ampio, c’è sempre qualcosa adatto a tutti da poter guardare su
Apple
TV+».
La line-up è stata presentata dopo
aver annunciato il ritorno della terza stagione della commedia di
successo “Ted
Lasso“, di cui è stato anche rilasciato un first look
di ciò che c’è in serbo per l’AFC Richmond. Oltre a svelare le date
d’uscita delle nuove serie originali, Apple TV+
ha presentato i trailer di “Shrinking”, “Dear Edward”, “Hello
Tomorrow!” e “In viaggio con Eugene Levy”, nonché le prime immagini
di “Extrapolations – Oltre il limite”, della seconda stagione di
“Schmigadoon!”, di “The Last Thing He Told Me”, della seconda
stagione di “The Afterparty”, di “Città in fiamme”, della seconda
stagione di “Swagger” e di “The Big Door Prize”.
A partire da questa settimana, con
il debutto della terza stagione della serie antologica vincitrice
del NAACP Image Award “Truth Be Told” e con altri
titoli che saranno annunciati a breve, le serie nuove e di prossima
uscita che verranno presentate in anteprima al pubblico su
Apple
TV+ nei prossimi mesi includono:
In viaggio con Eugene Levy
“In viaggio con Eugene
Levy” segue Levy in viaggio verso alcune delle destinazioni più
belle e spettacolari del mondo, vivendo emozionanti avventure con
nuovi amici, tra cui l’immersione in un bagno di suoni alle
Maldive, il galleggiamento sul ghiaccio in Finlandia, il contatto
con la Nazione Navajo nello Utah, il comando di una barca a vela a
Lisbona, l’assaggio della cultura culinaria di Tokyo e il viaggio
nella giungla della Costa Rica. Lungo il percorso, Levy soggiorna
anche in hotel straordinari, tra cui lo storico Gritti Palace di
Venezia e un hotel sospeso sui binari di una ferrovia sopra il
Parco Nazionale Kruger in Sudafrica.
Pur consapevole di non essere il
tipico conduttore di programmi itineranti, di non avere solitamente
uno spirito avventuroso, né di essere un esperto di viaggi in giro
per il mondo, Eugene Levy è convinto che sia finalmente arrivato il
momento di allargare i suoi orizzonti. Così prepara la valigia con
una certa trepidazione e con la speranza che quest’esperienza possa
aprire un capitolo completamente nuovo della sua vita, anche se ciò
potrebbe comportare l’affrontare alcune delle sue paure più grandi.
Unitevi a lui mentre si allaccia la cintura alla volta di avventure
sorprendenti e illuminanti!
Ted Lasso – Terza stagione In
uscita a primavera
Dopo essere entrata
ufficialmente a far parte della schiera delle commedie più celebri
della storia, grazie alle due vittorie agli Emmy come Outstanding
Comedy Series per la prima e la seconda stagione, “Ted Lasso”
tornerà per la sua attesissima terza stagione nella prossima
primavera.
La serie ha come protagonista Jason
Sudeikis nei panni di Ted Lasso, un allenatore di football
universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio
professionistica in Inghilterra, nonostante non
abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Ma ciò
che gli manca nella conoscenza, lo compensa con ottimismo,
determinazione da sfavorito… e biscotti.
Nel cast della pluripremiata commedia Apple Original ci sono
anche Hannah Waddingham, Brendan Hunt, Jeremy Swift, Juno
Temple, Brett Goldstein, Phil Dunster, Nick Mohammed e Sarah
Niles.
Jason Sudeikis è anche produttore
esecutivo, insieme a Bill Lawrence con la sua Doozer Productions,
in associazione con Warner Bros.Television e Universal Television,
una divisione di Universal Studio Group. Anche Jeff Ingold di
Doozer è produttore esecutivo con Liza Katzer in veste di
co-produttrice esecutiva. La serie è stata sviluppata dallo stesso
Sudeikis, Bill Lawrence, Brendan Hunt e Joe Kelly ed è
basata sul format preesistente e sui personaggi di NBC Sports.
“Truth Be Told” – Terza stagione
In uscita il 20 gennaio
Gabrielle Union affianca
il premio Oscar Octavia Spencer nella
terza stagione di “Truth Be Told”, la serie drammatica
antologica vincitrice del NAACP Image Award, che uscirà con il
primo episodio dei dieci totali il 20 gennaio su Apple TV+. “Truth
Be Told” ha come protagonista Octavia Spencer nel ruolo di Poppy
Scoville, una podcaster disposta a tutto – anche a rischiare la sua
vita – per perseguire la verità e la giustizia. Basata sul romanzo
“Are You Were Sleeping” di Kathleen Barber, “Truth Be Told” offre
uno sguardo unico sull’ossessione americana per i podcast true
crime e conduce il pubblico a considerare quale sia il risvolto
della medaglia quando la ricerca della giustizia viene data in
pasto all’opinione pubblica.
La terza stagione vedrà Poppy
concentrarsi su un nuovo caso, mentre Gabrielle Union interpreterà
Eva, una preside di liceo schietta e dai modi poco ortodossi che
rimane coinvolta in un incidente problematico. “Truth Be Told” è
ideata da Nichelle Tramble Spellman, che è anche produttrice
esecutiva, così come la showrunner Maisha Closson (“Claws”, “Le
regole del delitto perfetto”), che dirige anche gli episodi
della nuova stagione. Octavia Spencer è produttrice
esecutiva.
“L’isola delle forme” In uscita il
20 gennaio
“L’isola delle forme” è una
nuova serie in stop motion per bambini e famiglie basata sulla
trilogia bestseller di libri illustrati Shapes di Mac Barnett e Jon
Klassen. La serie, che farà il suo debutto il 20 gennaio
su Apple TV+, è un racconto intelligente, divertente e stimolante
che si svolge su un’isola incantevole e invita gli spettatori
a unirsi al serio Quadrato, all’intrepido Cerchio e all’insidioso
Triangolo nelle loro avventure, mentre, sempre all’insegna del
divertimento, cercano risposte e costruiscono la loro
amicizia. Il tutto imparando a gestire e rispettare le
reciproche differenze e mostrando ai bambini che l’amicizia
può assumere molte forme.
“L’isola delle forme” è doppiata da
Yvette Nicole Brown nel ruolo del narratore, da Harvey Guillen che
presta la voce al Quadrato, da Scott Adsit nel ruolo del
Triangolo e da Gideon Adlon in quello del Cerchio.
La serie è stata co-creata da Mac
Barnett e Jon Klassen, che sono anche produttori esecutivi insieme
ai vincitori dell’Emmy Kelli Bix Bixler e Drew Hodges della
Bix Pix Entertainment.
“Shrinking” In uscita il 27
febbraio
“Shrinking”
è la nuova commedia Apple Original interpretata da Jason
Segel e scritta dal co-creatore di “Ted Lasso”
e vincitore di un Emmy, Bill Lawrence, dal protagonista,
scrittore e produttore esecutivo di “Ted Lasso”, Brett Goldstein e
dallo stesso Jason Segel. La serie, interpretata anche da
Harrison Ford in uno dei suoi primi ruoli
televisivi di rilievo, segue le vicende di un terapeuta in lutto
(interpretato da Jason Segel) che inizia a infrangere le regole col
dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa, ignorando così
la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a causare
tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone… compresa la
sua. Accanto a Jason Segel e
Harrison Ford, nel cast della serie
troviamo Christa Miller, Jessica Williams, Michael Urie, Luke
Tennie e Lukita Maxwell.
“Shrinking” è prodotta dalla Warner
Bros. Television, con cui Bill Lawrence ha un accordo
complessivo, e dalla Doozer Productions dello stesso Lawrence
che è produttore esecutivo insieme a Segel, Brett Goldstein,
Neil Goldman, James Ponsoldt, Randall Winston, Jeff Ingold e Liza
Katzer. Lawrence, Segel e Goldstein sono anche i
creatori della serie di cui hanno scritto il primo episodio,
diretto da James Ponsoldt.
“Dear Edward” In uscita il 3
febbraio
Prodotta da Apple
Studios, scritta e diretta da Jason Katims, che è anche
produttore esecutivo “Dear Edward” è una storia emozionante,
incoraggiante ed edificante sulla sopravvivenza, la resilienza, i
legami tra le persone e la disamina di ciò che ci rende
umani. La serie, composta da 10 episodi, è adattata
dall’omonimo bestseller di Ann Napolitano ed è interpretata da un
cast corale che comprende la candidata all’Emmy Connie Britton, la
vincitrice del SAG Award Taylor Schilling e la new entry Colin
O’Brien.
“Dear Edward” racconta la storia di
Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un ragazzino di 12
anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo di cui restano
vittime tutti gli altri passeggeri del volo, compresa la sua
famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il mondo colpite
dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita dopo l’incidente,
si creano amicizie, nascono storie d’amore e si formano comunità
inaspettate. La serie ritrova Jason Katims e Connie Britton di
nuovo insieme dopo la loro collaborazione nel film vincitore di un
Emmy “Friday Night Lights”; a completare il cast, accanto a
Schilling e O’Brien, troviamo Amy Forsyth, Eva Ariel Binder,
Brittany S. Hall, Idris Debrand, Carter Hudson, Maxwell Jenkins,
Jenna Qureshi, Audrey Corsa, Anna Uzele, Ivan Shaw e Dario Ladani
Sanchez.
“Hello Tomorrow!” In uscita il 17
febbraio
Foto : Peter Kramer
“Hello Tomorrow!”
è la nuova dramedy Apple Original interpretata e prodotta dal
vincitore di premi Emmy e Critics Choice Billy Crudup. Ambientato
in un mondo retro-futuro, la serie segue le vicende di un gruppo di
venditori ambulanti che vendono multiproprietà lunari. Billy Crudup
interpreta Jack, un venditore di grande talento e ambizione, la cui
fede incrollabile in un domani più luminoso è fonte di ispirazione
per i suoi colleghi, rivitalizza i suoi clienti più disperati, ma
minaccia di lasciarlo pericolosamente perso nel sogno stesso che lo
sostiene. Nel cast, oltre a Crudup, troviamo Haneefah Wood, Alison
Pill, Nicholas Podany, Dewshane Williams, il vincitore dell’Emmy
Award Hank Azaria, Matthew Maher e la candidata all’Oscar Jacki
Weaver.
“Hello Tomorrow!” è co-creata
da Amit Bhalla e Lucas Jansen e prodotta da MRC
Television. Stephen Falk, Jonathan Entwistle, Bhalla e Jansen
sono i produttori esecutivi insieme a Billy Crudup, mentre Blake
Griffin, Ryan Kalil e Noah Weinstein sono produttori esecutivi per
conto di Mortal Media.
“Liaison” In uscita il 24
febbraio
“Liaison” è una nuova
serie thriller in sei episodi interpretata dal vincitore del Premio
César Vincent Cassel e dalla vincitrice del Premio BAFTA Eva Green,
nonché la prima serie Apple Original in lingua francese e
inglese. Un thriller contemporaneo ad alta tensione che indaga
su quanto gli errori del nostro passato hanno il potenziale per
distruggere il nostro futuro. La serie combina l’azione con una
trama imprevedibile e che si sviluppa su più livelli, in cui
spionaggio e intrighi politici intralciano una lunga e appassionata
storia di amore. Oltre a Cassel, la serie è interpretata anche
da Eva Green, Peter Mullan, il vincitore del premio Cesar Gerard
Lanvin, Daniel Francis, Stanislas Merhar, Irene Jacob, Laetitia
Eido, Eriq Ebouaney, l’astro nascente del BAFTA Bukky Bakray e il
vincitore dell’Emmy Thierry Fremont.
“Liaison” è creata e scritta da
Virginie Brac ed è diretta dal vincitore dell’Emmy Stephen Hopkins.
La serie è co-prodotta dalle società Ringside Studios e Leonis
Productions, sostenute da Newen Studio; tra i
produttori esecutivi ci sono Gub Neal, Jean-Benoît
Gillig, Vincent Cassel, Sarada McDermott, Stephen Hopkins, Justin
Thomson ed Edward Barlow.
“Extrapolations – Oltre il limite”
In uscita il 17 marzo
“Extrapolations – Oltre il limite”
è un dramma avvincente ambientato in un futuro prossimo in cui gli
effetti caotici del cambiamento climatico sono diventati parte
integrante della nostra vita quotidiana. Otto storie provenienti da
tutto il mondo e che intrecciano amore, lavoro, fede e
famiglia porteranno il pubblico a esplorare le scelte più intime,
quelle in grado di cambiare la vita e che devono essere fatte
quando il pianeta si trasforma più velocemente della popolazione.
Ogni storia è diversa, ma la lotta per il nostro futuro è
universale e, quando il destino dell’umanità si scontra con un
orologio che ticchetta, la battaglia tra coraggio e compiacimento
si fa sempre più urgente. Siamo abbastanza coraggiosi da diventare
la soluzione alla nostra stessa rovina prima che sia troppo
tardi?
La serie dello scrittore, regista e
produttore esecutivo Scott Z. Burns e prodotta dalla Media Res di
Michael Ellenberg, è composta da un cast stellare che vede
protagonisti Meryl Streep, Sienna Miller, Kit Harington, Daveed
Diggs, Edward Norton, Diane Lane, Tahar Rahim, Yara Shahidi,
Matthew Rhys, Gemma Chan, David Schwimmer, Adarsh Gourav, Keri
Russell, Marion Cotillard, Forest Whitaker, Eiza González, Murray
Bartlett, Indira Varma, Tobey Maguire, MaameYaa Boafo, Hari Nef,
Heather Graham, Michael Gandolfini, Cherry Jones, Gaz Choudhry, Ben
Harper, Judd Hirsch e Neska Rose. “Extrapolations – Oltre il
limite” è prodotto da Scott Z. Burns, Michael Ellenberg, Gregory
Jacobs, Dorothy Fortenberry e Lindsey Springer di Media Res.
“My Kind of Country” In uscita il
24 marzo
Con Reese Witherspoon e Kacey
Musgraves, “My Kind of Country” è una nuova serie che intende
reinterpretare i talent show musicali, abbattendo le barriere nella
musica country e offrendo una straordinaria opportunità ad artisti
diversi e innovativi provenienti da tutto il mondo. Gli scout
Allen, Guyton e Peck selezionano una serie di artisti emergenti a
testa per invitarli nella casa della musica country a Nashville,
nel Tennessee, e aiutarli a mostrare al pubblico il proprio
talento. Il vincitore del concorso riceverà un premio da Apple
Music che gli cambierà la vita, offrendogli un supporto
discografico e un’esposizione senza precedenti sulla
piattaforma.
Reese Witherspoon e Kacey Musgraves
sono le produttrici esecutive della serie insieme a Sara
Rea e Lauren Neustadter di Hello Sunshine e Jason Owen di
Sandbox Entertainment, alla showrunner nominata agli Emmy
Izzie Pick Ibarra e a Katy Mullan di Done + Dusted. Il
vincitore dell’Emmy Adam Blackstone è il direttore musicale.
“Schmigadoon” – Seconda stagione
In uscita il 7 aprile
La seconda stagione di
“Schmigadoon!”, la comedy musicale di successo vincitrice di un
Emmy e di un AFI Award e creata dal co-creatore Cinco Paul, tornerà
per la seconda stagione con sei episodi ricchi di canzoni originali
e guest star tutte nuove.
Dopo aver trovato il vero amore nella città di Schmigadoon, la
seconda stagione della serie ritroverà Josh (Keegan-Michael Key) e
Melissa (Cecily Strong) a Schmicago, il mondo rivisitato dei
musical degli anni ’60 e ’70. La nuova stagione, che includerà
nuovi brani originali del co-creatore e produttore esecutivo
Cinco Paul, ritrova protagonisti Cecily Strong, Keegan-Michael Key,
Ariana DeBose, Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin
Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit;
a loro si uniranno Tituss Burgess e Patrick Page.
“Schmigadoon!” è co-creata da Cinco
Paul e Ken Daurio e prodotta da Universal Television, una divisione
di Universal Studio Group e Broadway Video. Cinco Paul è anche
showrunner e ha scritto tutte le canzoni originali della serie,
mentre Lorne Michaels è produttore esecutivo.
“The Last Thing He Told Me” In
uscita il 14 aprile
Interpretata e prodotta
esecutivamente da Jennifer Garner e prodotta dalla Hello Sunshine
di Reese Witherspoon, che ha acquistato i diritti del romanzo
di Laura Dave, e dalla 20th Television, “The Last Thing He Told Me”
è una nuova avvincente serie basata sull’omonimo romanzo di Laura
Dave, bestseller numero 1 del New York Times.
Creata e adattata da Laura Dave,
insieme al co-creatore della serie e premio Oscar® Josh Singer
(“Spotlight”, “The Post”), la serie è interpretata da un cast
corale guidato da Jennifer Garner, Nikolaj Coster-Waldau, Angourie
Rice, Aisha Tyler, Augusto Aguilera, Geoff Stults e John Harlan
Kim. La serie segue Hannah (interpretata dalla Garner), una donna
che deve instaurare un rapporto con la figliastra sedicenne Bailey
(interpretata dalla Rice) per scoprire la verità sul motivo della
misteriosa scomparsa del marito.
“Jane” In uscita il 14 aprile
“Jane” è la nuova serie per
famiglie e bambini, composta da dieci episodi, ispirata al lavoro
della dottoressa Jane Goodall e nata da un’idea del vincitore
dell’Emmy JJ Johnson (“Dino Dana”, “Endlings”, “Lo scrittore
fantasma”), Sinking Ship Entertainment e il Jane Goodall
Institute.
Ava Louise Murchison (“Reacher”) interpreta Jane Garcia, un’ambientalista in
erba di 9 anni che cerca di salvare animali in via di estinzione.
Usando la sua potente immaginazione, Jane, insieme ai suoi migliori
amici David, interpretato da Mason Blomberg (“Shameless”), e lo scimpanzé Greybeard sarà
protagonista di mirabolanti avventure per aiutare a proteggere gli
animali selvatici in tutto il mondo perché, secondo il suo idolo,
la dottoressa Jane Goodall: “Solo se capiamo, ci importerà. Solo se
ci teniamo, li aiuteremo. Solo se li aiutiamo, potranno essere
salvati”.Il cast include anche Tamara Almeida (“Secrets at the
Inn”), Dan Abramovici (“Wayne”), l’esordiente Jazz Allen e Sam
Marra (“Stumptown”).
Prodotta da Sinking Ship Entertainment, “Jane”, è una serie
live-action/CGI ideata da JJ Johnson, che è partner della
compagnia e produttore esecutivo insieme a Christin Simms, Blair
Powers, Matt Bishop e Andria Teather del Jane Goodall
Institute.
“The Afterparty” – Seconda stagione”
Realizzato dai premi Oscar Chris
Miller e Phil Lord, ogni episodio di “The Afterparty” rivisita il
racconto di una serata fatale secondo la prospettiva di un
personaggio diverso, il tutto attraverso un proprio stile visivo e
un genere cinematografico che si adatta alla personalità del
narratore. Con Tiffany Haddish, Sam Richardson e Zoë Chao, la
seconda stagione, composta da dieci episodi, introdurrà nuovi
generi cinematografici e un cast ampliato di personaggi nuovi.
interpretati da Elizabeth Perkins, Zach Woods, Paul Walter Hauser,
Poppy Liu, Anna Konkle, Jack Whitehall, Vivian Wu, John Cho e Ken
Jeong.
Nella seconda stagione, un matrimonio viene rovinato
dall’omicidio dello sposo e tutti gli invitati sono sospettati. La
detective Danner (Haddish) torna per aiutare Aniq (Richardson) e
Zoë (Chao) a risolvere il caso, interrogando i membri della
famiglia, gli amanti e i soci d’affari, e ascoltando il racconto
del weekend da parte di ogni sospettato, ognuno con la propria
prospettiva e il proprio stile visivo.
“Città in fiamme” In uscita il 12
maggio
Da un’idea di Apple Studios, “Città
in fiamme” è una serie drammatica ispirata all’omonimo romanzo di
Garth Risk Hallberg, i cui in otto episodi sono stati scritti
da Josh Schwartz e Stephanie Savage, che sono anche produttori
esecutivi, e interpretati da un cast corale che comprende
Wyatt Oleff, Chase Sui Wonders, Jemima Kirke, Nico Tortorella,
Ashley Zukerman, Xavier Clyde, Max Milner, Alexandra Doke, Omid
Abtahi, Kathleen Munroe e John Cameron Mitchell.
In “Città in fiamme”, una studentessa della NYU viene uccisa a
Central Park il 4 luglio 2003. Samantha è sola, non ci sono
testimoni e le prove a disposizione sono molto scarse. La band
dei suoi amici sta suonando nel suo locale preferito quando lei
esce per incontrare qualcuno, promettendo di tornare. Non lo farà
mai. Mentre si indaga sul crimine commesso contro Samantha, si
scopre che lei è il collegamento cruciale tra una serie di
misteriosi incendi in tutta la città, la ribalta musicale del
centro cittadino e una ricca famiglia di immobiliaristi dei
quartieri alti logorata dai molti segreti che
custodisce.
Chase Sui Wonders interpreta Samantha, mentre Wyatt Oleff
interpreta Charlie, un amico di Samantha che sta lottando per
affrontare la morte del padre avvenuta l’11 settembre di due anni
prima. Dopo che le hanno sparato, non si fermerà davanti a
nulla pur di svelare il mistero dell’accaduto.
“Swagger” – Seconda stagione In
uscita a giugno
La serie dramedy sportiva del
creatore, showrunner e regista Reggie Rock Bythewood tornerà per la
sua seconda stagione il prossimo giugno. Dai
produttori esecutivi Bythewood, la superstar dell’NBA Kevin
Durant, Brian Grazer e Rich Kleiman e ispirato alle esperienze
dello stesso Durant, “Swagger” esplora il mondo del basket
giovanile, i giocatori, le loro famiglie e gli allenatori che
camminano sul confine sottile tra sogni e ambizione, opportunismo e
corruzione. Fuori dal campo, lo show rivela cosa vuol dire crescere
in America.
La seconda stagione ritrova le star
O’Shea Jackson Jr., Isaiah Hill, Shinelle Azoroh, la candidata
all’Oscar Quvenzhané Wallis, Caleel Harris, Tristan Mack Wilds,
Tessa Ferrer, James Bingham, Solomon Irama, Ozie Nzeribe, Jason
Rivera, Christina Jackson e Sean Baker; a loro si aggiungono i
nuovi arrivati Orlando Jones e Shannon Brown.
La serie è prodotta per Apple TV+ da Imagine Television Studios,
Boardroom, CBS Studios e Undisputed Cinema, e prodotta da
Bythewood, Grazer, Durant e Kleiman.
“The Big Door Prize” In uscita a
primavera
“The Big Door Prize” è una commedia
commovente creata dal vincitore dell’Emmy David West Read
(“Schitt’s Creek”) e interpretata da un cast corale guidato da
Chris O’Dowd, Gabrielle Dennis, Ally Maki, Josh Segarra, Damon
Gupton, Crystal Fox, Sammy Fourlas e Djouliet Amara.
Basato sull’omonimo romanzo di M.O. Walsh, “The Big Door Prize”
racconta la storia di una piccola città che cambia per sempre
quando una misteriosa macchina appare nell’emporio, promettendo di
rivelare il vero potenziale di vita di ogni residente.
“The Big Door Prize” è prodotto da Skydance Television e CJ
ENM/Studio Dragon.
UCI Cinemas lancia le iniziative
dedicate ad Ant-Man and The Wasp: Quantumania,
l’attesissimo film Marvel Studios distribuito da The Walt Disney
Company Italia che segna il ritorno sul grande schermo di due degli
eroi più amati dell’universo Marvel.
Acquistando online il biglietto per
assistere alle proiezioni previste dal 15 al 19
febbraio nelle multisala del Circuito, i fan di
Ant-Man e Wasp riceveranno in omaggio il poster del film.
Inoltre registrando sul sito
quantumania.ucicinemas.it il biglietto acquistato
online per le proiezioni previste dal 15 al 26
febbraio gli spettatori parteciperanno all’estrazione di
una delle uniche 10 copie esistenti in tutto il
mondo dell’Artwork Limited Edition dei
Marvel Studios, realizzato in
esclusiva dal grande artista Matt Ferguson.
Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il
via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe,
arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The
Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta
l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il
Conquistatore.
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
Disney+ ha diffuso le prime
immagini e le date di debutto di diversi titoli originali che
arriveranno sulla piattaforma streaming, all’interno di
Star, tra cui l’adattamento di Le
piccole cose della vita(Tiny Beautiful
Things) di Cheryl Strayed, il thriller psicologico
Saint X, l’atteso La pazza
storia del mondo, Parte II, la commedia musicale
romantica Up Here e
UnPrisoned di Onyx Collective.
Le piccole cose della
vita (Tiny Beautiful Things) debutterà venerdì 7
aprile
Basato sul bestseller di Cheryl
Strayed, Le piccole cose della
vita segue Clare (Kathryn
Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata
giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua
vita sta andando a rotoli.
Quando incontriamo Clare per la prima volta nella serie, il suo
matrimonio con il marito Danny arranca, la figlia adolescente Rae
la allontana e la sua carriera di scrittrice, un tempo promettente,
è ormai inesistente. Così, quando una vecchia amica scrittrice le
chiede di sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei
pensa di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia,
dopo aver assunto a malincuore il ruolo di Sugar, la vita di Clare
si dipana in un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi
momenti più importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella
bellezza, nelle difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non
rimarginate. Attraverso Sugar, Clare crea un vero e proprio balsamo
per i suoi lettori – e per se stessa – per dimostrare che non siamo
irrecuperabili, che le nostre storie possono in definitiva
salvarci. E, forse, riportarci a casa.
Saint Xarriverà prossimamente su Disney+
Saint X è
un dramma psicologico, raccontato attraverso molteplici linee
temporali e prospettive, che esplora e stravolge il filone delle
ragazze scomparse. La serie racconta come la misteriosa morte di
una giovane donna, durante un’idilliaca vacanza ai Caraibi, crei un
effetto a catena traumatico che finisce per trascinare la sorella
sopravvissuta in una pericolosa ricerca della verità.
Leila Gerstein
(The
Handmaid’s Tale) è sceneggiatrice ed executive producer
insieme a Dee Rees (MUDBOUND), regista ed executive
producer della serie composta da otto episodi. Anche Stephen
Williams (Watchmen)
sarà executive producer al fianco di David Levine e Zack Hayden per
Anonymous Content, Aubrey Graham alias Drake, Adel “Future” Nur e
Jason Shrier per DreamCrew Entertainment (Euphoria),
oltre ad Alexis Schaitkin e Steve Pearlman (C’era una
volta). Saint X è una produzione ABC Signature.
La pazza storia del
mondo, Parte II debutterà lunedì 6 marzo
Dopo oltre 40 anni, il sequel del
film iconico di Mel Brooks, La pazza storia del mondo (History
of the World, Part I), sarà composto da più episodi con una
varietà di sketch che ci porteranno attraverso diversi periodi
della storia umana.
La serie vanta un cast stellare che comprende Jillian
Bell, Ken Marino, David Wain, Joe Lo Truglio,
Seth Rogen, Jay Ellis,
Zazie Beetz, Dove Cameron,
Taika Watiti, Ronny Chieng, Johnny Knoxville, Hannah Einbinder,
Jake Johnson, Tyler James Willams, Zahn McClarnon, Tim Baltz,
Quinta Brunson, Andrew Rannells, Brandon Kyle Goodman, Danny
Devito, Richard Kind, J. B. Smooth, Charles Melton, Sam Richardson,
Brock O Hurn, Emily Ratajkowski, Kumail Nanjiani, Josh Gad, Lauren
Lapkus, Timothy Simons, Reggie O Hurn. B. Smooth, Charles Melton,
Sam Richardson, Brock O’Hurn, Emily Ratajkowski, Kumail Nanjiani,
Josh Gad, Lauren Lapkus, Timothy Simons, Reggie Watts, Pamela
Adlon, Sarah Silverman, Poppy Liu, Kimiko Glenn, Rob Corddry e
Jenifer Lewis.
Mel Brooks è sceneggiatore ed executive producer della serie
insieme a Nick Kroll, Wanda Sykes, Ike Barinholtz, David Stassen,
Kevin Salter, David Greenbaum e Christie Smith. La pazza storia
del mondo, Parte II è una produzione di Searchlight Television
e 20th Television.
Up Here debutterà
venerdì 24 marzo
Una commedia musicale romantica,
ambientata a New York nei primi giorni del 1999, che segue la
storia straordinaria di una coppia ordinaria che si innamora e
scopre che il più grande ostacolo alla felicità insieme potrebbero
essere proprio loro stessi e l’insidioso mondo di ricordi,
ossessioni, paure e fantasie che vive nella loro testa.
Up Here è interpretata da
Mae Whitman, Carlos Valdes, Katie Finneran, Sophia Hammons, Emilia
Suárez, Andréa Burns, John Hodgman e Scott Porter. La serie è
scritta da Steven Levenson (tick, tick…BOOM!, Caro
Evan Hansen) e Danielle Sanchez-Witzel (The Carmichael
Show) con il duo di autori Kristen Anderson-Lopez e Robert
Lopez (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, WandaVision) che hanno scritto le canzoni
originali. Thomas Kail di Hamilton è regista ed executive
producer della serie al fianco di Levenson, Sanchez-Witzel,
Anderson-Lopez, Lopez e Jennifer Todd. 20th Television è la casa di
produzione insieme alla Old 320 Sycamore Productions di Kail
UnPrisoneddebutterà venerdì 10
marzo
Ispirata alla vita della McMillan,
UnPrisoned è una comedy che racconta di una terapista
disordinata ma perfezionista e madre single la cui vita viene
stravolta quando il padre esce di prigione e si trasferisce da lei
e dal figlio adolescente.
La serie è interpretata da
Kerry Washington (Paige Alexander), Jordyn McIntosh (Little
Paige), Delroy Lindo (Edwin Alexander), Marque Richardson (Mal
Kennedy) e Faly Rakotohavana (Finn Alexander). UnPrisoned
è una produzione ABC Signature e vede tra gli executive producer
Tracy McMillan, Yvette Lee Bowser, che ha anche il ruolo di
showrunner, Kerry Washington e Pilar Savone con la loro casa di
produzione Simpson Street, e Delroy Lindo. Tra gli executive
producer ci sono anche Joy Gorman Wettels e Jen Braeden.