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Thor: Love and Thunder, Chris Pratt elogia il lavoro di Chris Hemsworth

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Chris Pratt è attualmente impegnato con la promozione del suo nuovo film, La guerra di domani, e in una recente intervista con Yahoo la star di Guardiani della Galassia ha avuto modo di parlare del suo ritorno nei panni di Star Lord nell’attesissimo Thor: Love and Thunder di Taika Waititi.

Parlando della rivalità tra il suo personaggio e quello interpretato da Chris Hemsworth, Pratt ha spiegato: “È qualcosa che abbiamo scoperto durante la lavorazione degli ultimi due Avengers e sembra che alla gente sia piaciuta quel tipo di dinamica. Taika, ovviamente, ha aggiunto del suo e credo che al pubblico piacerà quello che abbiamo fatto. Riprenderemo quella stessa vena, quello stesso tipo di rivalità tra questi due personaggi.”

Parlando nello specifico del suo collega, invece, ha aggiunto: Chris Hemsworth è fantastico. È davvero bravo. La gente resterà a bocca aperta quando vedrà ciò che lui e Taika Waititi hanno pensato per Thor 4. È come se avessero raggiunto un altro livello, che ovviamente ha permesso a Chris di toccare vette altissime. In sua presenza rimanevo sbalordito. È un dio-uomo anche nella vita reale. È stato bellissimo condividere quest’esperienza insieme a lui.”

Di recente Chris Hemsworth ha condiviso via Instagram uno scatto dal backstage di Thor: Love and Thunder in cui appare proprio al fianco di Chris Pratt. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Hemsworth ha fatto gli auguri di buon compleanno a Chris Evans, ironizzando sul fatto che il suo “Chris preferito” sarà sempre e soltanto lui.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

LEGO Batman: Chris McKay a ruota libera sul sequel mai realizzato

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In una recente intervista con Collider, il regista Chris McKay ha parlato dei piani per il sequel mai realizzato di LEGO Batman – Il film. In occasione della promozione del suo nuovo film, La guerra di domani, McKay ha ufficializzato che LEGO Batman non diventerà mai una trilogia.

“Il franchise LEGO ha lasciato la Warner Bros. e ora è nelle mani della Universal. Quasi sicuramente, non ci sarà un sequel di LEGO Batman. Mi dispiace tanto dirlo, ma è così: non credo che siano intenzionati a realizzare un LEGO Batman 2”, ha spiegato il regista, che ha poi parlato di ciò che gli sceneggiatori avevano in mente per il nuovo film. “Dan Harmon e Michael Waldron avevano realizzato una prima bozza della sceneggiatura che era davvero eccezionale. Era davvero epica, sia dal punto di vista dell’azione che dal punto di vista della storia.”

A questo punto McKay ha rivelato che il sequel di LEGO Batman avrebbe ufficialmente introdotto la Justice League. “La struttura era simile a quella de Il padrino – Parte II… era una storia sulla relazione di Batman con la Justice League (e con Superman) al giorno d’oggi, ma anche uno sguardo sul passato e sui momenti formativi della Justice League e della relazione tra Batman e Superman.”

Il regista ha poi spiegato che il sequel avrebbe contribuito ad espandere il tema della famiglia, centrale all’interno del primo film. “La storia era incentrata sull’amicizia e sul cambiamento, e su quanto sia difficile cambiare e cercare di rimanere fedele al nuovo percorso che hai deciso di intraprendere. Specie se in passato non ti sei comportato bene, i tuoi amici potrebbero non essere in grado di vedere il nuovo te. Potrebbero ancora vivere nel passato. Ma tramite il film (e il personaggio di Robin) avremmo scoperto che il passato può essere più complicato di quanto sembri.”

Chris McKay sul sequel di LEGO Batman: “La WB non voleva che fosse un ‘vero’ film di Batman”

McKay ha poi spiegato che la Warner Bros. non era particolarmente entusiasta all’idea che il personaggio di Batman si prendesse troppo sul serio, aspetto che il sequel avrebbe sicuramente messo in luce. “Lo studio era diffidente nei confronti del fatto che LEGO Batman fosse un ‘vero’ film di Batman, quindi mi è stato detto chiaramente di contenermi. La reazione del pubblico (e i film che sono venuti in seguito, come Spider-Man: Un nuovo universo) hanno dimostrato che si sbagliavano. Probabilmente lo avrei reso ancora di più un ‘vero’ film di Batman, forse un vero film sulla Justice League… pieno zeppo di battute, cameo, easter egg, trame che si intersecano… sarebbe stato un film molto denso, ma ovviamente non avrei mai trascurato il lato umano.”

A questo punto, il regista è scesa ancora più nel dettaglio in merito alla storia, rivelando anche chi sarebbe stato il grande villain del sequel. “Avevamo molti grandi doppiatori in The LEGO Movie e LEGO Batman. Il cattivo sarebbe stato Lex Luthor… e ci sarebbe stato anche OMAC. Ovviamente ci sarebbe stati anche Aquaman, Wonder Woman, Lois Lane… ci sarebbe stato anche un grande crossover a un certo punto, una roba che puoi permetterti di fare solo in un film LEGO. Qualcosa che probabilmente non accadrà mai in un live action.”

The Flash: un cameo di Grant Gustin nel film?

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The Flash: un cameo di Grant Gustin nel film?

Nel crossover Crisis on Infinite Earths targato The CW, Ezra Miller è tornato nei panni della versione del DCEU di Flash, incontrandosi sul piccolo schermo con la versione del Velocista Scarlatto ad opera di Grant Gustin.

Ora, pare che ci siano dei piani per far sì che accada esattamente l’opposto in The Flash, il cinecomic di Andy Muschietti attualmente in fase di produzione. È infatti The Illuminerdi a riportare la notizia (chiaramente non ancora confermata in via ufficiale) che Gustin sarà di nuovo Barry Allen nel film in arrivo al cinema nel 2022: per quanto riguarda il suo ruolo nella storia, la fonte parla di un “breve cameo”.

Quella di Grant Gustin è solo l’ultima di una serie di importanti apparizioni che i i fan si aspettano di vedere in The Flash, considerando che il film si preannuncia come un grande viaggio attraverso la storia dell’universo DC sul grande schermo. Tuttavia, al momento sulla trama sono stati rivelati davvero pochissimi dettagli.

Per quanto riguarda il cameo di Gustin, è probabile che questa volta vedremo quanto accaduto nel crossover televisivo dal punto di vista della versione del personaggio ad opera di Miller. Ad ogni modo, la speranza è che l’attore possa essere coinvolto in qualcosa di potenzialmente eccitante, al di là di quanto tempo avrà a disposizione sullo schermo.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League: l’attore verrà sostituito nella parte da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Star Wars: lo sceneggiatore Michael Waldron aggiorna sul film prodotto da Kevin Feige

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Da quando il suo lavoro per la serie Rick and Morty è stato riconosciuto a livello internazionale, Michael Waldron è diventato in breve tempo uno degli sceneggiatori più richiesti di Hollywood. Dopo aver lavorato in qualità di head writer alla serie Loki e aver firmato la sceneggiatura di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, Waldron sarà coinvolto anche nel nuovo misterioso film della saga di Star Wars che sarà prodotto da Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios.

In una recente intervista con GQ, Waldron ha avuto modo di parlare proprio di questa sua prima incursione nella galassia lontana, lontana, anticipando che il suo intento, con questa nuova storia, è quello di riportare il franchise alle sue radici. “Penso che il successo del MCU, al di là di tutta la fantascienza, di tutti i concept e altre cose del genere, sia dovuto essenzialmente ai personaggi e al modo in cui vengono costruiti, alla loro umanità, ai loro conflitti, a quel senso di amicizia e di famiglia che in fondo il MCU rappresenta”, ha spiegato lo sceneggiatore.

“Penso che la saga di Star Wars, quando è al suo meglio, sia proprio questa: una storia sulla famiglia. Han, Luke e Leia erano una famiglia: al pubblico piaceva vederli insieme e odiava quando erano separati. Sono personaggi fantastici, ma non è una novità. È questa la più grande lezione che ho imparato.”

Naturalmente, Waldron non ha potuto – e neanche voluto – condividere alcun dettagli su ciò che Feige ha pianificato per questo nuovo misteriosissimo film della saga di Star Wars. “La cosa che Kevin Feige condivide con Dan Harmon e Sam Raimi è questo spirito di collaborazione, oltre ad una notevole mancanza di ego nonostante tutto quello che è riuscito a realizzare.”

“Kevin è un grande ascoltatore. Vuole ascoltare le tue idee, capire come potresti fare qualcosa e poi aiutarti a migliorarla”, ha concluso. “Al di là di tutto questo, è veramente un bravo ragazzo.”

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

The Morning Show 2 stagione: uscita, trama, cast e streaming

The Morning Show 2 stagione: uscita, trama, cast e streaming

The Morning Show 2 è la seconda stagione della serie tv The Morning Show è l’attesa serie targata Apple TV+ che vede protagonisti Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Steve Carell La serie svela le dinamiche di potere sul posto di lavoro del network televisivo UBA.

Da un’idea di Kerry Ehrin, che è anche showrunner e produttore esecutivo, “The Morning Show” è prodotto da Michael Ellenberg con Media Res, insieme a Jennifer Aniston e Kristin Hahn, per conto di Echo Films, Reese Witherspoon e Lauren Neustadter, con Hello Sunshine, e Mimi Leder, che dirige anche diversi episodi.

The Morning Show 2: quando esce e dove vederla in streaming

The Morning Show 2 in streaming debutterà da venerdì 17 settembre su Apple TV+.

The Morning Show 2: trama e cast

Nella seconda stagione di 10 episodi – che sarà presentata con il primo episodio, seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì – il team del Morning Show riemerge dalle macerie delle azioni di Alex (Jennifer Aniston) e Bradley (Reese Witherspoon), con una UBA rinnovata e un mondo in mutamento, dove l’identità è tutto e dove entra in gioco la differenza tra come ci presentiamo e chi siamo veramente.

Nel cast di The Morning Show 2 insieme a Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, nel cast ritroviamo Steve Carell, Billy Crudup, Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Bel Powley, Desean Terry, Janina Gavankar, Tom Irwin e Marcia Gay Harden. Ad unirsi a loro nella seconda stagione ci sono anche Greta Lee nei panni di “Stella Bak”, un prodigio del mondo tecnologico che si è unito al team di UBA; Ruairi O’Connor nei panni di “Ty Fitzgerald”, una star di YouTube intelligente e carismatica; Hasan Minhaj che interpreta ‘Eric Nomani’, un nuovo membro del team del Morning Show; il vincitore dell’Emmy Award Holland Taylor nei panni di “Cybil Richards”, l’esperta presidente del consiglio di amministrazione dell’UBA; Tara Karsian come ‘Gayle Berman’, una produttrice; Valeria Golino nel ruolo di ‘Paola Lambruschini’, regista di documentari; e la vincitrice dell’Emmy e del SAG Award Julianna Margulies nei panni di “Laura Peterson”, una nuova presentatrice di UBA.

Hande Erçel: 10 cose che non sai sull’attrice

Hande Erçel: 10 cose che non sai sull’attrice

Grazie ad alcune partecipazioni televisive nel suo Paese di origine, l’attrice Hande Erçel è oggi una delle maggiori celebrità turche. Seguitissima sui social network e in TV, dove è attualmente protagonista di una telenovelas trasmessa anche in Italia, l’attrice è sempre più sulla cresta dell’onda, distintasi tanto per doti recitative quanto canore.

Ecco 10 cose che non sai di Hande Erçel.

Hande Erçel: i suoi film e le serie TV

1. È nota per diverse serie televisive. Ad oggi l’attrice ha recitato solamente per la televisione, comparendo in celebri serie televisive turche. la Erçel ha iniziato la sua carriera nel 2014, recitato in Çalikusu, dove ha recitato nel ruolo di Zahide per 17 episodi. Ha poi recitato in Çilgin Dersane Üniversitede (2014), Hayat Agaci (2014), Günesin Kizlari (2015-2016), Ask Laftan Anlamaz (2016-2017) e Siyah Inci (2017-2018). Dal 2019 ha invece recitato in Halka, nel ruolo di Mujde Akay e in Azize, nei panni della protagonista Azize Gunay. Ottiene grande popolarità internazionale grazie alla serie Sen Çal Kapimi, nota a livello internazionale come Love is in the air, dove recita dal 2020 nel ruolo di Eda Yildiz.

2. È pronta a debuttare al cinema. Dopo anni di sola televisione, l’attrice è ora pronta a fare il suo debutto al cinema con il film turbo Drunk on Love, di genere dramma storico. La storia è quella di Rumi e della sua amicizia con Shams Tabrizi, la quale segnerà per sempre la sua vita, la sua attività di poeta e il suo rapporto con Dio. Nel film la Erçel interpreterà Kimia-Khatoon, una delle protagoniste femminili.

3. Ha vinto diversi premi. Ad oggi la Erçel è anche un’attrice particolarmente premiata, avendo vinto diversi premi in Turchia, la maggior parte dei quali come miglior interprete per il suo ruolo nelle serie Günesin Kizlari e Ask Laftan Anlamaz. In particolare, si annoverano le sue vittorie ai Golden Butterfly Awards, ai KTÜ Media Awards e ai Turkey’s Youth Awards. Nel 2012 è invece arrivata prima alla competizione di bellezza Miss Civilization of Turkey.

Hande Erçel Karem Bursin

Hande Erçel è su Instagram

4. Ha un account personale. La Erçel è presente sul social network Instagram con un profilo verificato attualmente seguito da 22,3 milioni di follower, il che fa di lei l’attrice turca più seguita sul social. Con oltre 500 post, la Erçel è solita utilizzare la piattaforma per condividere immagini riguardanti il suo lavoro come attrice e modella. Sul suo profilo si ritrovano infatti numerose immagini tratte da suoi set fotografici o dal dietro le quinte dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendola, dunque, si può rimanere sempre aggiornati sulla sua attività.

5. Condivide molti momenti della sua vita privata. Per la Erçel Instagram non è però solo un luogo dove condividere dettagli sulla sua vita lavorativa. All’interno del suo profilo si possono infatti ritrovare numerosi post dedicati esclusivamente alla sua vita privata. Vi sono infatti immagini che la ritraggono in momenti di svago, spesso in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche immagini di lei insieme al suo fidanzato o di lei in particolari luoghi visitati.

Hande Erçel: i fidanzati e Karem Bürsin

6. È stata legata ad un cantautore turco. Prima di incontrare il suo attuale fidanzato, l’attrice è stata a lungo sentimentalmente legata al cantautore turco Murat Dalkilic. I due sembravano anche ad un passo dal matrimonio, che però non si è poi più concretizzato. Precedentemente, l’attrice sembra aver avuto anche relazioni con gli attori Burak Serdar Şanal e Ekin Mert Daymaz.

7. Ha conosciuto il suo fidanzato sul set. Come recita il titolo della serie di cui è attualmente protagonista, l’amore è davvero nell’aria. Il set di Love is in the air ha infatti permesso all’attrice di recitare accanto a Karem Bürsin, con i loro personaggi sentimentalmente impegnati tra loro. A lungo i fan hanno sperato che anche tra i due attori nascesse un sentimento e dopo alcune voci a riguardo i due hanno infine confermato, con alcune foto su Instagram rilasciate nell’aprile del 2021, la loro relazione.

Hande Erçel Instagram

Hande Erçel in Love is in the air

8. Ha sviluppato un forte legame nei confronti del suo personaggio. Scelta per interpretare il ruolo della protagonista di Love is in the air, la Erçel è Eda Yildiz, giovane proveniente da una famiglia povera, la quale nel tentare di ottenere una borsa di studio internazionale si imbatte nell’affascinante Serkan Bolat. L’attrice ha raccontato di aver particolarmente apprezzato il suo personaggio, che nonostante le difficoltà cerca di emanciparsi e ottenere un proprio riscatto attraverso l’istruzione. In breve, l’attrice ha così nutrito un profondo affetto per Eda, trovandosi sempre più a suo agio nell’interpretazione.

9. Ha cantato per un episodio della serie. Love is in the air è la telenovelas che ha conferito alla Erçel grande popolarità come attrice. Nel sedicesimo episodio della prima stagione, però, l’interprete si è distinta anche come cantante, eseguendo il brano Kanatlarim Van Ruhumda. Per chi se la fosse perso, su YouTube è disponibile la versione integrale, che permette così di scoprire anche le doti canore della Erçel.

Hande Erçel: età e altezza

10. Hande Erçel è nata a Bandirma, città della provincia di Balikesir, in Turchia, il 24 novembre del 1993. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Cannes 74: ecco la giuria di Un Certain Regard

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Cannes 74: ecco la giuria di Un Certain Regard

Sono stati rivelati i nomi dei componenti della giuria di Un Certain Regard, in occasione di Cannes 74. Ecco di seguito i nomi che compongono la cinquina di artisti chiamati a giudicare i film della sezione speciale:

President
Andrea Arnold
Director, screenwriter
(United Kingdom)

Mounia Meddour
Director, screenwriter, producer
(Algeria)

Elsa Zylberstein
Actress
(France)

Daniel Burman
Director, producer, screenwriter
(Argentina)

Michael Covino
Director, producer, actor
(United States)

Cannes 74 inizierà il 6 luglio con la prima mondiale di Annette con Adam Driver e Marion Cotillard e un omaggio a Jodie Foster, che riceverà una Palma d’oro onoraria.

Gli amori immaginari: trama, cast e curiosità sul film di Xavier Dolan

Considerato un vero e proprio enfant prodige, il canadese Xavier Dolan è oggi uno degli autori più acclamati, interessanti e originali del cinema. Grazie a film come Mommy ed È solo la fine del mondo, con i quali ha vinto prestigiosi premi al Festival di Cannes, si è definitivamente consacrato a livello internazionale, cosa che ha permesso la riscoperta dei suoi primi lungometraggi. Dopo il folgorante esordio con J’ai tué ma mère, Dolan ha dato vita nel 2010 alla sua opera seconda, Gli amori immaginari. Anche in questo caso si tratta di un’opera da lui scritta, diretta, prodotta, interpretata e montata.

Se il primo film si concentrava sul rapporto con la madre, quest’opera seconda va invece a trattare i rapporti sentimentali, la scoperta dell’amore e della sessualità. Con Gli amori immaginari Dolan continua dunque la sua ricerca nei confronti dell’animo umano, mettendo ancora una volta molto di sé nel racconto. Così facendo, il giovane regista continua a dimostrarsi un vero talento, raccontando in modo sincero i sentimenti dei suoi personaggi, avvalendosi della composizione, della messa in scena, della fotografia cinematografica e dei costumi da lui curati.

Presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, il film ha raccolto pareri particolarmente entusiasti, che hanno permesso a Dolan di imporsi sempre più nel panorama cinematografico mondiale, dando ulteriore lustro al cinema canadese. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gli amori immaginari: la trama del film

Protagonista del film è il ventenne Francis, da sempre amico stretto di Marie, di cinque anni più grande di lui. I due vivono a Montreal, città dove sono anche cresciuti condividendo ogni esperienza possibile. L’inaspettato si verifica per loro nel momento in cui arriva dalle loro parti il misterioso Nicolas, un ragazzo loro coetaneo proveniente dalla campagna. Sia Francis che Marie rimangono folgorati dall’incontro con il giovane, decidendo subito di volerlo attirare verso di loro. I due amici iniziano infatti una gara a chi sedurrà prima Nicolas, entrambi desiderosi di poter conquistare il cuore del nuovo arrivato.

Egli però non dimostra una preferenza esplicita per l’uno o per l’altro, ma anzi comprendendo la situazione inizia a divertirsi a far soffrire i due, dando vita ad atteggiamenti quanto mai ambigui. Ciò porta Francis e Marie a sviluppare un accesa rivalità, che rischia di deteriorare il loro rapporto d’amicizia. La situazione è destinata ad esplodere nel momento in cui Nicolas invita i due a passare una breve vacanza insieme nel suo chalet fuori città. Qui, soli, i tre andranno incontro a gelosie, risentimenti e confessioni indicibili, svelando i propri sentimenti e provando sulla propria pelle la vulnerabilità che ciò comporta.

Gli amori immaginari cast

Gli amori immaginari: il cast del film

Come anticipato, Xavier Dolan figura nel film anche come protagonista nei panni di Francis. Per questo ruolo, l’attore ha cercato di dar vita ad un interpretazione più matura rispetto a quella del precedente film, concentrandosi sugli effetti che la situazione sentimentale di Francis può avere sulla sua personalità e psicologia. Accanto a lui, nei panni dell’amica Marie vi è invece l’attrice di origini tunisine Monia Chokri, già nota per aver recitato in L’età barbarica e qui particolarmente apprezzata per la sua interpretazione. Grazie a Gli amori immaginari ha infatti raggiunto grande popolarità internazionali, venendo indicata come una delle migliori attrici dell’anno.

Il giovane Niels Schneider interpreta invece Nicolas, l’oggetto del desiderio dei due protagonisti. Questi aveva già avuto un ruolo nel precedente film di Dolan, ma ottenne grande popolarità proprio grazie a questo nuovo film. Per la sua interpretazione, Schneider ottenne anche il Trofeo Chopard come rivelazione maschile dell’anno al Festival di Cannes. Nel film è poi presente quella che è una delle attrici ricorrenti nel cinema di Dolan, Anne Dorval. Già protagonista femminile in J’ai tué ma mère e presente anche in alcuni dei successivi film del regista, questa interpreta qui il ruolo di Desiréé. Nel film, infine, fa un cameo finale anche il noto attore francese Louis Garrel, nei panni di un ospite ad una festa.

Gli amori immaginari: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Gli amori immaginari è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di lunedì 14 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 

Elizabeth: trama, cast e sequel del film con Cate Blanchett

Elizabeth: trama, cast e sequel del film con Cate Blanchett

I reali di Inghilterra suscitano da sempre grande fascino e interesse. Se oggi tutte le attenzioni sono per la serie The Crown e il suo racconto dell’attuale regina, sul finire degli anni Novanta fu la prima Elisabetta ad ottenere un proprio posto sul grande schermo. A raccontarla è stato il film del 1998 Elizabeth, scritto da Michael Hirst e diretto da Shekhar Kapur. Acclamato come uno dei più affascinanti film storici del suo decennio, è ancora oggi un esempio raro di delicatezza e gusto tanto nel racconto quanto nella messa in scena. Si tratta inoltre del film che ha consacrato la carriera dell’attrice Cate Blanchett.

Il film si concentra in particolare sui primi anni del regno di Elisabetta, dalla sua ascesa al trono fino alle numerose cospirazioni contro di lei. Pur presentando diverse inesattezze storiche, il film ha saputo raccontare al meglio le passioni e le vicissitudini di una delle regine più celebri della storia dell’Inghilterra. Fu anche per questo che ricevette numerosi onori, a partire da ben sette nomination agli Oscar, tra cui quella per il miglior film, vincendo però solo la statuetta per i migliori costumi. Premi o non premi, Elizabeth si è sempre più imposto nel panorama cinematografico mondiale.

Tra grandi interpretazioni, ambienti lussuosi, costumi coloratissimi e una fotografia che esalta tutto ciò, il film è divenuto imprescindibile per tutti gli amanti del genere. Chi oggi adora The Crown, impazzirà per Elizabeth. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Elizabeth: la trama del film

Protagonista del film è Elisabetta, che giovanissima si ritrova a salire al trono d’Inghilterra a seguito della morte della regina cattolica Mary Tudor, di cui Elisabetta era sorellastra. Di fede anglicana, la nuova regina non è però ben vista né dal popolo britannico né dalla Chiesa. La sua incoronazione genera infatti da subito un forte clima di tensione tanto nel Paese quanto presso la stessa corte. L’unica soluzione per quanti auspicano il ritorno del cattolicesimo è Maria di Scozia, la quale potrebbe reclamare il trono per diritto di nascita, opponendosi alla nuova sovrana.

Nel frattempo, Elisabetta continua a farsi sempre più nemici rifiutando il corteggiamento dei più importanti nobili d’Europa, tra cui quello del carismatico Duca d’Anjou, futuro re di Francia. La regina è infatti segretamente innamorata dell’amico di infanzia Lord Robert, il quale però non le è pari per rango e non può dunque essere scelto come suo consorte. Decidendo pertanto di regnare da sola, la regina deve iniziare a confrontarsi con le numerose congiure nei suoi confronti. Non disposta a farsi intimidire, Elisabetta acquisirà sempre più consapevolezza del suo ruolo, impegnandosi a difenderlo per difendere gli interessi del suo Paese.

Elizabeth cast

Elizabeth: il cast del film

La regina Elisabetta al cinema è oggi strettamente legata al volto dell’attrice Cate Blanchett. Il ruolo, però, era però inizialmente stato offerto a Emily Watson, la quale però rifiutò. Anche Meryl Streep era stata presa in considerazione ma le fu infine preferita la giovane Blanchett. Il regista si convinse che questa era perfetta per la parte dopo averla vista nel film Oscar and Lucinda. Per interpretare la regina, la Blanchett approfondì molto la sua vita e il suo operato, come anche il profondo impatto che il suo regno ebbe nell’Inghilterra dell’epoca. Per la sua intensa interpretazione, l’attrice ottenne poi la sua prima nomination all’Oscar come miglior attrice, perdendo però contro Gwyneth Paltrow, nominata per Shakespeare in Love.

Nei panni di Lord Robert Dudley, l’unico amato da Elisabetta, è interpretato da Joseph Fiennes, che in quello stesso anno interpretò anche William Shakespeare in Shakespeare in Love, ambientato nello stesso periodo storico. Per il ruolo di Papa Pio V era inizialmente stato considerato il premio Oscar Marlon Brando, ma venne scartato dopo che numerosi membri della troupe espressero timori circa i suoi noti strani comportamenti. Al suo posto venne scelto John Gielgud. Nel film sono poi presenti il premio Oscar Geoffrey Rush nei panni di Francis Walsingham, segretario della regina, e Richard Attenborough in quelli di William Cecil. Sono poi presenti gli attori Daniel Craig nei panni di John Ballard, Vincent Cassel in quelli del duca d’Anjou e Fanny Ardant in quelli di Marie de Guise.

Elizabeth: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A quasi un decennio da Elizabeth, Kapur si è riunito con la Blanchett per dar vita a Elizabeth: The Golden Age, seguito del film del 1998. Questo va a coprire gli anni di regno non raccontati nel primo film, concentrandosi anche sul lato guerriero della regina. Anche in questo caso si è trattato di un ritratto della regina talvolta storicamente inesatto, ma ugualmente ricco del fascino che aveva caratterizzato il primo. Anche in questo caso il film arrivò a vincere un Oscar per i costumi, mentre nel cast si annoverano gli ingressi di Clive Owen nel ruolo di Sir. Walter Raleigh, Samantha Morton in quelli di Maria di Scozia e Eddie Redmayne in quelli di Anthony Babington.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Elizabeth è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, ChiliGoogle Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 14 giugno alle ore 21:00 su Iris.

Fonte: IMDb

 

The Flash: ecco il logo ufficiale del film?

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The Flash: ecco il logo ufficiale del film?

Dopo le sedie dei Bruce Wayne e il logo di Batman macchiato di “marmellata” dal set di The Flash, Andy Muschietti ha condiviso sul suo account Instagram una foto che rappresenta il logo del Velocista Scarlatto, un logo che potrebbe essere quello ufficiale del film con Ezra Miller.

In didascalia, il regista non ha scritto nulla, se non @theflashmovie, ovvero il nome dell’account Instagram ufficiale del film Warner Bras.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

The Morning Show: il teaser della seconda stagione

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The Morning Show: il teaser della seconda stagione

Apple TV+ ha rilasciato le prime immagini dell’attesissima seconda stagione della serie vincitrice di Emmy, SAG e Critics Choice, The Morning Show“, con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, che sono anche produttrici esecutive dello show. La serie, che svela le dinamiche di potere sul posto di lavoro del network televisivo UBA farà il suo ritorno venerdì 17 settembre su Apple TV+.

The Morning Show, la seconda stagione

Nella seconda stagione di 10 episodi – che sarà presentata con il primo episodio, seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì – il team del Morning Show riemerge dalle macerie delle azioni di Alex (Jennifer Aniston) e Bradley (Reese Witherspoon), con una UBA rinnovata e un mondo in mutamento, dove l’identità è tutto e dove entra in gioco la differenza tra come ci presentiamo e chi siamo veramente. Insieme a Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, nel cast troviamo Steve Carell, Billy Crudup, Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Bel Powley, Desean Terry, Janina Gavankar, Tom Irwin e Marcia Gay Harden. Ad unirsi a loro nella seconda stagione ci sono anche Greta Lee nei panni di “Stella Bak”, un prodigio del mondo tecnologico che si è unito al team di UBA; Ruairi O’Connor nei panni di “Ty Fitzgerald”, una star di YouTube intelligente e carismatica; Hasan Minhaj che interpreta ‘Eric Nomani’, un nuovo membro del team del Morning Show; il vincitore dell’Emmy Award Holland Taylor nei panni di “Cybil Richards”, l’esperta presidente del consiglio di amministrazione dell’UBA; Tara Karsian come ‘Gayle Berman’, una produttrice; Valeria Golino nel ruolo di ‘Paola Lambruschini’, regista di documentari; e la vincitrice dell’Emmy e del SAG Award Julianna Margulies nei panni di “Laura Peterson”, una nuova presentatrice di UBA.

Da un’idea di Kerry Ehrin, che è anche showrunner e produttore esecutivo, “The Morning Show” è prodotto da Michael Ellenberg con Media Res, insieme a Jennifer Aniston e Kristin Hahn, per conto di Echo Films, Reese Witherspoon e Lauren Neustadter, con Hello Sunshine, e Mimi Leder, che dirige anche diversi episodi. Nella prima stagione, Billy Crudup, nei panni di “Corey Ellison”, ha vinto un Emmy nella categoria attore non protagonista in una serie drammatica, oltre a un Critics Choice Award. Grazie all’interpretazione di ‘Alex Levy’ Jennifer Aniston ha ottenuto un SAG Award per la migliore interpretazione in una serie drammatica. La serie ha anche ricevuto la nomination dalla Television Critics Association come Outstanding New Program e un TV Choice Award per Best New Drama.

Me contro Te – il film: Il mistero della scuola incantata, trailer ufficiale

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Guarda il trailer ufficiale di Me contro Te – il film: Il mistero della scuola incantata il sequel del film di enorme successo Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S con protagonisti i youtuber Sofia Scalia e Luigi Calagna. Una nuova, magica avventura inedita al cinema dal 18 agosto. Nel nuovo film, diretto da Gianluca Leuzzi i Me Contro Te scopriranno infatti un mondo tutto fatato, con tante sorprese e divertimento per i loro piccoli fan e tutte le famiglie.

Una bellissima scuola sta per riaprire dopo molti anni e Luì e Sofì (Me contro Te) sono gli ospiti d’eccezione della festa di inaugurazione, ad attenderli lì il loro amico Pongo. La scuola potrebbe però nascondere un mistero e, ancora una volta, i Me contro Te dovranno affrontare con coraggio il malefico Signor S e cercare di sabotare i suoi perfidi piani nel nome dell’amicizia. Nella scuola, per la prima volta, Luì e Sofì potrebbero venire a conoscenza di un importante segreto sul loro passato. Una nuova “magica” avventura al cinema per Luì e Sofì, in un mondo tutto fatato, con tante sorprese e divertimento per i loro piccoli fan e tutte le famiglie.

Da un soggetto di Luigi Calagna e Sofia Scalia, Me Contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata è scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia Scalia. Il film è diretto da Gianluca Leuzzi. La fotografia del film è di Davide Crippa, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario Torre e i costumi di Tecla Turiaco. Le musiche originali del film sono di Stefano Della Casa.

Me contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te. Il film sarà distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures dal 18 Agosto 2021.

Wonder Woman 1984: cinque curiosità sul personaggio dei fumetti

Wonder Woman 1984: cinque curiosità sul personaggio dei fumetti

Dal 14 giugno è disponibile su NOW e Sky Wonder Woman 1984, il film che riporta Gal Gadot nel ruolo di Diana Prince, ovvero la donna delle meraviglie dei fumetti DC, portata al cinema da Patty Jenkins per Warner Bros.

Il film, ostacolato dalla pandemia, è arrivato in Italia direttamente in digitale e forse non ha goduto dello spazio che meritava la sua splendida protagonista e il personaggio iconico che rappresenta. In occasione del suo arrivo su NOW e Sky, ecco alcune curiosità sul personaggio di Wonder Woman e sul secondo film che ne racconta le avventure.

Wonder Woman 1984 è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

L’inventore di Wonder Woman

Professor Marston and the Wonder WomenIl creatore di Wonder Woman è il professor William Moulton Marston, che nel 2017 è stato protagonista di un film che ne ha raccontato la genesi dell’idea e la creazione del personaggio, Professor Marston and the Wonder Women, con Luke Evans e Rebecca Hall. Il professor Marston ha anche inventato nel 1913 il primo prototipo di apparecchio che sarebbe diventato la macchina della verità, la quale ha poi dato vita al poligrafo moderno. Questa curiosità potrebbe essere la motivazione che ha spinto il professore a armare Diana di un lazo dorato che costringe chi ne è avvinto a dire tutta la verità: il lazo di Estia.

Suprema

Wonder Woman 1984 recensioneSiamo tutti così affezionati a Diana Prince, che porta il nome della divinità della caccia e un cognome regale che sembra davvero assurdo che possa avere un nome differente. Eppure Martson aveva deciso di chiamarla “Suprema, the Wonder Woman”. Per fortuna, l’editore Sheldon Meyer, celle di chiamare il personaggio Wonder Woman, perché riteneva che il nome Suprema fosse una somiglianza troppo diretta con Superman. Questo desiderio di scostarsi dall’Uomo d’Acciaio è apparentemente contraddittorio rispetto alle intenzioni di Marston, che aveva pensato al personaggio di Diana come “all the strenght of a Superman plus all the allure of a good and beautiful woman” – “tutta la forza di un Superman e tutta la classe di una donna buona e bellissima”. Quando il personaggio venne pubblicizzato in Italia, negli anni ’70, si utilizzava infatti un claim basato sul fatto che Wonder Woman era una Superman donna.

L’originale Wonder Woman

Wonder Woman 1984Tutti pensiamo che Lynda Carter sia stata la prima Wonder Woman in carne e ossa. In realtà non è corretto. La prima apparizione di Wonder Woman risale al 1974, il personaggio apparve in un film tv prodotto dalla ABC, in cui il ruolo della supereroina era interpretato da Cathy Lee Crosby. Il film però fu un grosso insuccesso, perché si era troppo discostato dall’immaginario classico di Diana Prince: pensate che la protagonista non indossava l’iconico costume né aveva i superpoteri! Da questo insuccesso, nel 1975 venne realizzato un episodio pilota intitolato The new original Wonder Woman, molto più fedele al prodotto iniziale, e in questo caso venne finalmente scelta Lynda Carter come protagonista.

Una segretaria promettente

Wonder Woman 1984Oggi sappiamo, sia al cinema che nei fumetti, che Wonder Woman è un membro fondamentale della Justice League. Tuttavia non è sempre stato così: nel 1940, prima ancora che la Justice League prendesse vita nelle storie di carta e inchiostro, si parlava di Justice Society of America che riuniva la squadra di supereroi della DC. Nel 1942, Wonder Woman diventa membro onorario della squadra di supereroi, ma non come elemento attivo della squadra! Le sue mansioni si risolvevano in quelle di una segretaria, che per fortuna con il tempo ha fatto molto di più che curare la corrispondenza del gruppo!

Un omaggio nascosto

Wonder Woman 1984 uscita streamingChi ha già visto Wonder Woman 1984, sa che la scena post credits vede Lynda Carter nei panni di Asteria, la leggendaria guerriera di cui racconta Diana durante il film. In realtà questo non è il solo omaggio all’attrice iconica! In una scena del film, infatti, vediamo Diana indossare degli abiti maschili, quel look che lei sceglie dall’armadio del suo amato Steve è simile a quello che Lynda Carter indossa in una vecchia fotografia. Sembra che Patty Jenkins, durante le riprese, abbia visto quella foto di Carter e abbia voluto regalarle questo omaggio. Nel caso vi fosse sfuggita la scena, dal 14 giugno potrete riguardare il film su NOW e Sky.

Wonder Woman 1984, recensione del film con Gal Gadot

MCU: 10 villain che meritavano di combattere contro gli Avengers

MCU: 10 villain che meritavano di combattere contro gli Avengers

Nel MCU, gli Avengers hanno combattuto insieme contro alcuni fantastici villain, basti pensare alla battaglia di New York contro Loki, a quella di Sokovia contro Ultron o a quella di Wakanda contro Thanos. Tuttavia, ci sono altri cattivi che non hanno mai avuto la possibilità di scontrarsi contro l’intero gruppo, ma di affrontare soltanto uno o pochi altri dei supereroi più potenti della Terra. Screen Rant ha raccolto 10 villain del MCU che meritano di battersi contro l’intero gruppo di Vendicatori:

Hela

Thor: RagnarokHela ha dovuto affrontare una piccola parte del team degli Avengers, incluso ovviamente Thor. A causa dei suoi poteri, sarebbe stata decisamente credibile nella lotta contro l’intero gruppo di eroi, e chissà, forse alla fine avrebbe anche potuto avere la meglio su di loro.

Se alla fine avesse abbattuto Asgard, Hela avrebbe potuto affrontare l’intero gruppo da sola. È abbastanza forte e abile: inoltre, mettere una donna contro i Vendicatori sarebbe stato un cambiamento davvero interessante.

Abominio

marvelL’incredibile Hulk è forse il titolo del MCU di cui si parla di meno. Tuttavia, Abominio è sempre stato un cattivo molto interessante. Una cosa che il MCU ha sempre fatto bene è quella di aver impostato Hulk come una forza dominante contro cui nessuno, neanche i suoi compagni Vendicatori, può competere.

Ecco perché Abominio sarebbe stato un ottimo cattivo contro l’intero gruppo. Considerando che tutti soffrono quando combattono contro Hulk, sarebbe stato facile rendere Abominio una vera minaccia, soprattutto se fosse stato coinvolto anche l’esercito. 

Killmonger

Quello di Wakanda è un mondo vibrante ed eccitante e Killmonger si è dimostrato un cattivo a dir poco fantastico. Tuttavia, vederlo assumere quel ruolo e utilizzare la tecnologia contro i Vendicatori avrebbe creato una storia ancora più avvincente.

Usare il potere e la tecnologia di Wakanda per fare del male avrebbe reso Killmonger una vera minaccia per i Vendicatori. Avrebbe potuto funzionare come un’interessante prima introduzione a Wakanda anche per gli eroi, rendendo le cose ancora più intriganti.

Agatha Arkness

La potentissima strega che ha fatto il suo debutto ufficiale in WandaVision avrebbe potuto tranquillamente sfidare tutti i membri degli Avengers, e questo essenzialmente a causa della sua vasta conoscenza di incantesimi mistici.

Al momento non sappiamo quale sarà il suo futuro nel MCU, ma se Wanda dovesse liberarla nuovamente, magari per farsi aiutare a ritrovare Tommy e Billy in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, allora Agatha potrebbe ancora avere una possibilità per battersi contro altri eroi.

Laufey

Laufey, il Gigante di Ghiaccio, è un personaggio che, purtroppo, si perde nella confusione all’interno del primo film originale di Thor. Con così tante cose che vengono tirate in ballo, è facile dimenticare che dovrebbe essere il cattivo principale, ma ciò non significa che mancasse il potenziale.

Laufey aveva un grande potere e altri personaggi che avrebbe potuto chiamare in causa per creare un’atmosfera da guerra che la maggior parte dei film dei Vendicatori finisce quasi sempre per avere…

Kaecilius

Kaecilius Doctor StrangeKaecilius è un cattivo formidabile all’interno del MCU, principalmente grazie alle abilità di combattimento uniche di cui è dotato. Proprio per questo, guardarlo combattere è sempre molto divertente, ed avendo numerosi scagnozzi a seguito, sarebbe interessante vedere come i Vendicatori lo affronterebbero.

Se venisse aggiunta anche la minaccia di Dormammu, è abbastanza facile prevedere come tutto potrebbe confluire in un’unica grande minaccia verso i Vendicatori e la Terra in generale. 

Red Skull

Teschio Rosso è stato un cattivo molto complesso, sicuramente un personaggio che i fan avrebbero voluto vedere contro i Vendicatori. Vederlo mettere insieme un gruppo ai suoi ordini avrebbe potuto funzionare, con Teschio Rosso che ovviamente avrebbe giocato il ruolo del leader tiranno.

Con una grande tecnologia alle spalle e una personalità avvincente, sarebbe stato interessante vederlo agire contro altri personaggi al di fuori del solo Capitan America.

Mysterio

Mysterio è un cattivo del MCU parecchio intrigante, essenzialmente a causa del fatto che prime viene mostrato come un eroe. Tuttavia, l’idea che non voglia sempre sporcarsi le mani, usando bugie e misticismo per farla franca, è uno strumento di fatto molto intelligente con cui giocare.

Inoltre, la sua decisione di provare a trasformare le cose per rendere Peter Parker il cattivo della storia è stata una svolta assai interessante. Avere Mysterio che provava a fare lo stesso per mettere tutti contro i Vendicatori, con magari una protesta pubblica, sarebbe stata una trama davvero ricca e affascinante.

Ego

Affinché un cattivo sia credibile nell’affrontare gli Avengers, deve essere seriamente potente, ed è per questo che Ego sarebbe stata un’opzione sensata per loro. Sebbene sia stato affrontato dai Guardiani, è una trama che avrebbe potuto facilmente estendersi fino a coinvolgere l’intero gruppo di Vendicatori.

Era un personaggio carismatico, il che significa che qualsiasi possibile conversazione tra lui e gli eroi del MCU sarebbe stata piacevole e divertente da guardare. Tuttavia, con il suo potere irreale e la sua natura sadica, Ego avrebbe potuto rappresentare una sfida parecchio tosta per loro.

Adrian Toomes

A livello di trama, Adrian Toomes sarebbe un cattivo perfetto da sfruttare contro i Vendicatori. Considerando che perde il lavoro e che la sua vita è totalmente cambiata a causa della devastazione che si verifica quando gli Avengers combattono contro Loki, sarebbe facile per lui avere un motivo per vendicarsi.

Una storia chiara e ovvia da raccontare, con Adrian che vuole vendicarsi di Iron-Man in particolare, dopo aver creato la società Damage Control. Con Adrian che prendeva possesso della tecnologia Chitauri, sarebbe stato interessante vederlo affrontare il gruppo e spingere davvero sull’aspetto emotivo della storia.

Justice League: Ray Fisher chiarisce che la sua lotta contro WarnerMedia non è finita

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È passato quasi un anno da quando Ray Fisher, star di Justice League, ha lanciato per la prima volta una serie di accuse che hanno avuto una risonanza importante contro il regista Joss Whedon e, in generale, contro WarnerMedia. A quanto pare, però, l’attore non sembra intenzionato a fermarsi…

Anche se Fisher si è esposto di meno sulla questione da quando è stato distribuito Zack Snyder’s Justice League – secondo l’attore, i produttori Walter Hamada, Toby Emmerich e Geoff Johns avrebbero permesso a Whedon di assumere atteggiamenti anti-professionali durante le riprese aggiuntive -, era comunque palese che non sarebbe stato disposto a lasciar correre.

E infatti, proprio nelle ultime ore, Fisher è tornato alla carica su Twitter scrivendo: “Walter Hamada, Toby Emmerich, Geoff Johns e Warner credono che la questione si sgonfierà se continueranno ad ignorarla ancora un altro po’. Non sarà così! Hanno giocato e perso una partita molto pericolosa. Sono stato incoraggiato da tutti i professionisti del settore ad andare avanti per la mia strada. E lo farò.”

In realtà, WarnerMedia ha già indagato su cosa sarebbe successo sul set di Justice League nel 2017: alla fine, è stato stabilito che il trio sopracitato non aveva nessuna colpa. Di certo, la carriera di Whedon è stata quella più colpita dalle accuse di Fisher, soprattutto perché anche altri attori, dopo la star del cinecomic DC, si sono fatti avanti denunciando pubblicamente gli atteggiamenti del regista (in particolare, diversi membri del cast della serie Buffy l’Ammazzavampiri). Vedremo se le ultime dichiarazioni di Fisher scateneranno nuove reazioni e daranno vita ad eventuali nuovi sviluppi…

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Dylan Dog omaggia Vasco Rossi: tre albi dedicati a Sally, Albachiara e Jenny

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Dylan Dog omaggia Vasco Rossi. Grazie all’inedita collaborazione tra uno degli artisti italiani più amati di sempre e Sergio Bonelli Editore, per la prima volta nella sua storia l’Indagatore dell’Incubo sarà protagonista di un ciclo di tre episodi ispirati a tre celebri canzoni del rocker di Zocca: SALLY, ALBACHIARA e JENNY.

L’appuntamento andrà a scandire l’estate 2021: un evento che permetterà ai fan del cantante di ingannare l’attesa delle nuove date del tour di Vasco (riprogrammato per il 2022) e che si inserirà per Sergio Bonelli Editore nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni della Casa editrice, che festeggia così anche il celebre personaggio creato da Tiziano Sclavi.Per l’occasione, la sceneggiatura degli albi è stata affidata a tre delle autrici di punta della scuderia di via Buonarroti: Paola Barbato, Gabriella Contu e Barbara Baraldi, che hanno dato un’interpretazione personale alle emozioni suscitate in loro dalle parole e dalla musica per trasferirle a pieno titolo nel mondo di Dylan Dog. Corrado Roi, Sergio Gerasi e Davide Furnò hanno visualizzato il tutto con la loro arte. Gigi Cavenago e Fabrizio De Tommaso hanno illustrato le copertine.

Spiega Vasco Rossi: “Ho sempre amato la sintesi e i fumetti in questo son perfetti: il racconto si dipana per immagini e poche parole ma quelle che bastano a farti capire un mondo intero di cose. Il mio percorso direi che va da Nembo Kid a Tex Willer per arrivare fino a Dylan Dog, il più colto, raffinato e impegnato, il suo mondo visionario mi ha affascinato. Ancora oggi è per me un mito e sono strafelice di incontrarlo. A proposito, da Dylan Dog sono passato direttamente ai libri di filosofia”.

Racconta Tiziano Sclavi: “Una volta ho fatto un sogno. Di solito i miei sogni sono incubi paurosi e disperati, ma quello, caso più unico che raro, era felice. Non ricordo come si svolgeva, so solo che a un certo punto cantavo “Voglio una vita spericolata”. Era indubbiamente un segno. Segno che qualcosa di Vasco mi era entrato nel profondo”. 

Aggiunge Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore: “È curioso come gli aggettivi che si possono usare per Vasco e per Dylan siano facilmente intercambiabili tra i due: ribelle, insofferente agli schemi, determinato eppure fragile, disilluso eppure vitale. Insomma, umano, molto umano. Inevitabile, quindi, che fossero destinati a incontrarsi”.

Al centro dei tre episodi che terranno banco sulla serie regolare di Dylan Dog per le uscite di giugno, luglio e agosto vi saranno l’ineffabile mondo interiore dell’Indagatore dell’Incubo, quella sensibilità, quei sentimenti, quegli smarrimenti che hanno contribuito a renderlo tanto amato dai lettori. Ogni albo si ispirerà a una canzone di Vasco Rossi e a una delle sue muse e avrà una duplice copertina: una regolare da un lato e, sull’altro lato, una speciale cover da collezione che vedrà l’atteso incontro tra Vasco Rossi e Dylan Dog.

Per l’occasione, ogni albo avrà una foliazione speciale e sarà arricchito da 16 pagine extrache conterranno una speciale intervista di Luca Crovi a Vasco, i testi delle canzoni cui si ispira l’episodio, l’editoriale di Michele Masiero e, nel primo albo, anche uno scritto di Tiziano Sclavi e uno di Davide Bonelli.

A inaugurare il progetto editoriale sarà proprio SALLY, in uscita il 30 giugno: una storia d’amore e ossessione, in bilico tra emozioni, memoria, morte e follia, come nella miglior tradizione dell’Indagatore dell’Incubo, firmata da Paola Barbato e dal Maestro delle Ombre Corrado Roi.

Tutti e tre gli albi, curati da Roberto Recchioni, saranno come sempre disponibili in edicola, in fumetteria e sul sito di Sergio Bonelli Editore.

Jurassic World: Dominion, la centralità del cast originale nella storia

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Uno dei motivi per cui attorno a Jurassic World: Dominion c’è davvero così tanto hype è sicuramente il ritorno di Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, ossia gli interpreti originali del primo Jurassic Park diretto da Steven Spielberg.

È la prima volta che il trio si ritrova insieme per un film della saga: dopo l’enorme successo di Jurassic Park, Neill tornò per Jurassic Park III, che includeva anche un breve cameo di Dern, mentre Goldblum è stato co-protagonista del sequel Il mondo perduto – Jurassic Park al fianco di Julianne Moore e, diversi anni dopo, è apparso brevemente anche in Jurassic World – Il regno distrutto.

Ora, in una recente intervista con Screen Rant, il regista Colin Trevorrow ha ribadito che i ruoli del cast originale all’interno di Dominion non saranno dei semplici cameo: i personaggi di Alan Grant (Neill), Ellie Sattler (Dern) e Ian Malcolm (Goldblum), infatti, appariranno nel corso dell’intero film.

“Sam, Laura e Jeff sono nell’intero film”, ha spiegato Trevorrow. “Sono dei personaggi principali a tutti gli effetti, che vivono la loro avventura tutti insieme e che si scontreranno con questi nuovi personaggi moderni. Sarà una celebrazione di tutto ciò che Michael Crichton ha creato, di tutto ciò che Steven Spielberg ha creato e anche di tutto ciò che gli altri registi hanno contributo a creare nel corso degli anni. Sentivo davvero che fosse una grande opportunità per riunire tutto e, si spera, chiarire perché abbiamo raccontato questa storia per così tanti anni. Ecco di cosa si tratta davvero.”

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Altrimenti ci arrabbiamo: al via le riprese del reboot

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Altrimenti ci arrabbiamo: al via le riprese del reboot

Era il 1974 quando Altrimenti ci arrabbiamo esplose nelle sale italiane, diventando in poco tempo uno dei film di più grande successo al box office, oltre che una delle opere più amate dell’acclamata coppia Bud Spencer & Terence Hill.

A distanza di oltre quarant’anni il film simbolo del genere buddy torna a rivivere sul grande schermo. Iniziano oggi le riprese del nuovo Altrimenti ci arrabbiamo: non un remake ma un reboot, omaggio ad un film che è diventato di culto per più di una generazione.

Carezza e Sorriso, fratelli molto diversi tra loro e in lite fin dall’infanzia, dovranno mettere da parte le loro controversie per recuperare la mitica Dune Buggy, un tempo appartenuta al loro amato papà e ora sottrattagli da Torsillo, uno speculatore edilizio senza scrupoli, e da suo figlio Raniero. Nel farlo, stringeranno un’insolita alleanza con una comunità di circensi, capeggiata dalla bella e pericolosa Miriam e minacciata dagli affari poco puliti di Torsillo. Tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, riusciranno i due fratelli a ritrovare la loro amata macchina?

Prodotto da Lucky Red e Compagnia Leone Cinematografica, la regia del film è affidata a YouNuts! (Sotto il sole di Riccione). Nel cast Edoardo Pesce, Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi e con Christian De Sica.

Soggetto: Paolo Fondato,  Manuel Fondato e Francesco Cenni

Sceneggiatura: Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni e Giuseppe Gennaro Stasi

Futura, recensione del film di Lamberto Sanfelice

Futura, recensione del film di Lamberto Sanfelice

Futura è il secondo lungometraggio di Lamberto Sanfelice, dopo Cloro di sei anni fa che aveva portato al Sundance e al Berlino Film Festival, e che gli fece aggiudicare le candidature ai David di Donatello e ai Globi d’oro.

Ora Sanfelice si cimenta con una tematica del tutto nuova, e non solo dal punto di vista dell’ambientazione (in Cloro si trattava di nuoto), ma anche da quello del suono. L’ispirazione per il soggetto del film gli è venuta quando ha conosciuto un tassista che suonava la tromba: ne è nata un’amicizia e la passione per il jazz.

La trama di Futura

Così inizia a prendere forma la storia di Futura: Louis (interpretato dall’attore francese Niels Schneider) accompagna di notte sul suo taxi la spacciatrice trans Lucya (Daniela Vega) che appuntamento dopo appuntamento distribuisce con solerzia bustine di coca per tutta Milano. Lui, nel frattempo, ha abbandonato il sogno di diventare musicista, e tenta invece di fare il papà con scarsi risultati, cercando di mantenere un rapporto almeno decente con l’ex compagna Valentina (Matilde Gioli).

In una delle notti in giro con Lucya, inizia forse a cambiare tonalità il suo panorama incupito, quando incontra Nico (Stefano Di Battista) con cui parecchio tempo prima suonava jazz in giro per locali.

Da quel momento il regista inizia a sbizzarrirsi usando la musica come codice narrativo, che descrive personaggi e andamenti umorali delle scene. Stefano Di Battista, che ha anche composto le musiche, dà il suo contributo artistico facendo calare il film, e l’atmosfera suscitata da Milano, in un clima tenue e vagamente trasognato. E anche la fotografia di Luca Bigazzi incornicia sempre colori e luci con classe e fine maestria.

Il punto però è che non è sufficiente. La struttura del film, nella scrittura e nel modo in cui gli attori la incarnano, è tendenzialmente traballante. Il susseguirsi degli eventi e la loro esecuzione sono naturalmente prevedibili, con pochissimo spessore e quasi nessuna affezione che ne conseguono.

Futura – la conferenza stampa di presentazione

Parrebbe a volte che Lamberto Sanfelice si fosse dedicato a mettere in fila i fatti, confezionarli in un’estetica raffinata, ma non a conferirgli la presa che questi dovrebbero sancire all’interno del racconto. Il vero peccato è la ovvia conseguenza sullo smarrimento che a tratti emerge dai personaggi: le azioni compiute e i dialoghi restano su una superficie che non si compie mai. E la musica, nel sopperire quanto può a questi vuoti, racconta la propria bellezza e tenta di mettersi al posto degli attori, restando però inevitabilmente incompresa.

Black Widow: per la regista ha molto in comune con Captain America: The Winter Soldier

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La regista Cate Shortland ha parlato con Fandango dell’attesissimo Black Widow, il film dei Marvel Studios con Scarlett Johansson che ha subito notevoli ritardi a causa della pandemia di Covid-19. La regista ha espresso quanto sia entusiasta che i fan abbiano finalmente la possibilità di vedere il film, confermando che avrà un tono molto più dark rispetto ai precedenti titoli del MCU.

“Ci siamo lasciati ispirare da film come Non è un paese per vecchi”, ha spiegato Shortland quando le è stato chiesto a quali celebri titoli sarà ispirato il tono generale di Black Widow. “E poi anche a film come Thelma & Louise. E poi le persone che l’hanno già visto hanno detto che assomiglia molto a Captain America: The Winter Soldier.”

Proprio in riferimento al paragone con questo precedente episodio del MCU, la regista ha aggiunto: “Ci sarà tantissima azione. E poi è un film molto emotivo, dal grande cuore. A volte può sembrare un po’ dark, ma poi torna la luce. È davvero emozionante. Penso che sia proprio come quel film. Ribadisco: ci saranno delle sequenze d’azione davvero fantastiche, di cui siamo veramente orgogliosi.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Indiana Jones 5: tra de-aging e new entry nel cast

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Indiana Jones 5: tra de-aging e new entry nel cast

Il Daily Mail ha condiviso online una serie di nuove immagini dal set allestito in Scozia di Indiana Jones 5. Le immagini ci mostrano chiaramente Harrison Ford ancora una volta nei panni dell’iconico archeologo, ma confermano anche la presenza nel cast del film di un attore non ancora annunciato ufficialmente.

Negli scatti, infatti, insieme a Ford vediamo anche Toby Jones, l’attore britannico noto per il ruolo di Arnim Zola nel MCU, ma anche per aver prestato la voce al personaggio di Dobby in Harry Potter e la camera dei segretiJones ha interpretato Truman Capote nel film Infamous – Una pessima reputazione e ha anche preso parte al film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Al momento non sappiamo quale ruolo avrà Jones nel film, ma dalla foto si intuisce che dovrebbe trattarsi di un alleato di Indy, forse la sua nuova spalla. Un altro aspetto interessante delle foto diffuse dal Daily Mail è che Harrison Ford sfoggia dei puntini neri sul volto: quei puntini vengono tradizionalmente impiegati per permettere agli artisti degli effetti visivi, in fase di post-produzione, di ringiovanire gli attori, a conferma che in Indiana Jones 5 il celebre attore verrà sottoposto all’ormai ben nota pratica del de-aging.

Sulla trama del quinto capitolo del franchise, che dovrebbe essere l’ultimo, sappiamo ancora molto poco. Le riprese del film dovrebbero terminare il prossimo ottobre e toccare anche l’Italia, in particolare la Sicilia. Al momento gli unici membri del cast confermati, oltre Ford, sono le new entry Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge e l’attore tedesco Thomas Kretschmann.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.

MCU: che impatto avranno Spider-Man 3 e Doctor Strange 2 sul futuro del franchise?

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Non sappiamo ancora se i Marvel Studios abbiano intenzione di esplorare il concetto di Multiverso a lungo termine o se si tratta semplicemente di un divertente diversivo che esclusivamente al centro della Fase 4 del MCU, alle prese con le conseguenze di Avengers: Endgame

Ad ogni modo, sappiamo che grandi cose avverranno in ben tre progetti del MCU che dovrebbero essere tutti collegati tra loro: la serie Loki e i film Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Michael Waldron, l’head writer di Loki, si è occupato anche della sceneggiatura del sequel di Doctor Strange e di recente, parlando con Collider, ha parlato proprio dell’impatto che quel film e il threequel di Spider-Man avranno sul MCU così come lo conosciamo.

“Penso che non si coinvolge Sam Raimi in un film a meno che non si tratti di un grande film”, ha esordito Waldron. “Penso che una delle gioie dell’essere uno degli sceneggiatori del mondo Marvel sia quella di riuscire a fare dei casini terribili e di incolpare i tuoi predecessori. Anche se a volte ti ritrovi a essere tu stesso quel predecessore. Ad esempio, devi scrivere la sceneggiatura di Loki e poi devi occuparti di Doctor Strange 2. Devi quindi porre rimedio ai tuoi stessi errore, cosa che può essere comunque molto divertente”. 

Abbiamo tutti ipotizzato che sarà Scarlet Witch a scatenare la “follia” nel Multiverso, ma se invece fosse il Dio dell’Inganno? Ciò potrebbe avere senso in base a diversi punti di vista, soprattutto se la Time Variance Authority verrà distrutta o se, alla fine, si rivelerà un’organizzazione con intenti sinistri…

Zack Snyder’s Justice League: Jason Momoa non ha preso parte ai reshoot

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Quando esplose la notizia che Zack Snyder avrebbe avuto la possibilità di tornare in Justice League e portare finalmente a compimento la sua versione del cinecomic, diversi report in merito indicavano che la maggior parte del cast del film sarebbe stata coinvolta in una serie di riprese aggiuntive.

Tuttavia, ora è venuto alla luce che Jason Momoa non ha effettivamente girato alcuna nuova scena, nonostante il suo personaggio, Aquaman, abbia un ruolo molto più sostanziale nella storia raccontata in Zack Snyder’s Justice League. Durante un’apparizione al Tonight Show, l’ex star di Game of Thrones ha letteralmente sorpreso i fan quando ha dichiarato di non aver preso parte a nessuna ripresa aggiuntiva per la Snyder Cut.

“La cosa più bella di quella versione di ben quattro ore è che non ho dovuto rigirare nulla”, ha spiegato Momoa al conduttore Jimmy Fallon. “Era già tutto lì. È divertente quando le persone vengono da me e mi dicono: ‘Mi è piaciuto! Era così dettagliato, spiegato così bene’. E io rispondo: ‘Sì, è quello che abbiamo sempre voluto fare’.” 

“Amo Zack e l’intero film è in parte ciò per cui otto anni fa avevo firmato, cioè avere la sua visione”, ha aggiunto l’attore. Sappiamo quanto di ciò che Snyder aveva girato in origine, prima che si allontanasse dalla produzione, fosse stato tagliato dalla versione cinematografica, ma le parole di Momoa ora non fanno altro che confermare quanto sia stato “massacrato” il lavoro del regista durante quel periodo.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Aquaman 2: cosa ci dice il titolo ufficiale sulla trama del film?

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Lo scorso weekend il regista James Wan ha ufficializzato il titolo dell’attesissimo sequel di Aquaman, il cinecomic con Jason Momora nei panni del Re di Atlantide. Il titolo sarà Aquaman and the Last Kingdom, ma cosa ci dice a proposito della trama del film?

Come riporta Screen Rant, il titolo lascia intendere che il sequel potrebbe essere fortemente incentrato sul regno perduto di Atlantide. Nella mitologia del DCEU, il regno di Atlantide venne diviso in sette regni una volta che la città sprofondò nell’oceano. Tra questi figurano i regni di Xebel, Fisherman, Brine, Trench, Deserters e il misterioso regno perduto. Sebbene già il primo Aquaman abbia menzionato tale regno perduto, al contempo non ha mai fornito particolari dettagli in merito.

Orm disse a Nereus che il regno perduto doveva ancora svanire quando venne fondato il Consiglio dei Re, ma in seguito accadde qualcosa che lo rese parte del passato di Atlantide e non del suo presente o futuro. I fan dovranno quindi aspettarsi che Aquaman 2 esplori la storia e lo stato attuale di tale regno.

Chiaramente, l’attenzione che verrà risposta al regno perduto in Aquaman 2 potrebbe consentire alla trama di evolversi in varie direzioni. L’opzione più semplice potrebbe essere quella di collegarsi direttamente al finale del primo Aquaman, dove Arthur Curry, riconosciuto come il re di Atlantide, ha unito le tribù Xebel, Brine e Fisherman. Dopo aver già incontrato i Trench e aver trovato ciò che restava dei Deserters, ha senso che Aquaman vada ora alla ricerca del regno perduto.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel di Aquaman, film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa per Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman 2 uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Enrico Casarosa e i doppiatori italiani presentano Luca

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Enrico Casarosa e i doppiatori italiani presentano Luca

Arriverà il 18 giugno su Disney+ Luca, il nuovo film Pixar, l’esordio al lungometraggio del genovese trapiantato negli USA Enrico Casarosa, che già anni fa aveva ricevuto una nomination agli Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione, sempre sotto l’ombrello della Pixar, il bellissimo La Luna.

Già nel cortometraggio citato c’era il mare, c’erano le stelle e c’era un bambino che guardava il mondo con grande meraviglia. Nel caso di Luca, però, c’era anche un elemento autobigrafico potente, la giovinezza trascorsa sulla riviera ligure e le estati in compagnia dei coetanei.

Luca è un racconto semi-autobiografico

“Per me è un’emozione tornare a Genova – dice Enrico Casarosa, all’inizio della conferenza stampa a cui hanno partecipato, insieme a lui, anche alcuni dei doppiatori italiani, Marina Massironi, Saverio Raimondo, Orietta Berti, e la produttrice del film,Andrea Warren – Luca è ispirato alla mia infanzia e alle estati sulla riviera con Alberto, il mio migliore amico. È una lettera d’amore a questi posti, alle mie estati qui. Noi nati sulla riviera ligure abbiamo il mare dentro e volevo esaltarlo e farlo vedere al mondo. Così come per il cibo, la musica del nostro Paese. Ho raccontato tutto con un sentimento nostalgico ma anche tanto amore per la mia infanzia. Il mare me lo porto sempre dentro.”

Andrea Warren, produttrice del film, ha aggiunto: “Per me è una vera gioia essere qui in presenza. Questo è un film che nasce dai ricordi di Enrico e a noi ha toccato moltissimo, soprattutto per il suo modo di condividere l’esperienza, in fase di racconto e realizzazione. E adesso anche noi ora vogliamo condividerlo con il resto del mondo.”

Saverio Raimondo è, insieme a Marina Massironi, uno dei doppiatori che prestano la voce ad un personaggio sia nella versione italiana che inglese di Luca. Nel caso di Raimondo, il personaggio doppiato è Ercole Visconti, il bulletto di Portorosso, una vera spina nel fianco per il protagonista Luca e per i suoi amici, Alberto e Giulia: “Il mio personaggio è il bad guy. Per me è stato divertente dargli voce, non sono un bullo nella vita vera ed è stato divertente essere altro da me, trasformarmi in una persona che prevarica gli altri. Lo vediamo anche mollare un pugno e io non so nemmeno come si fa, nella vita vera. Per me è stato divertente, e spero sia divertente anche per voi.”

Marina Massironi interpreta invece la Signore Marsigliese, una specie di donna immagine di Portorosso, colei che organizza una buffa competizione, ogni anno, che è diventata il cruccio di Giulia e che diventa così anche l’oggetto meta di Luca e Alberto: “La signora Marsigliese è una figura di donna di provincia molto rispettata, è un’istituzione. Vive molto la sua comunità e la comunità vive di riflesso per lei. Io non so fare la pasta come lei, né organizzo competizioni, ma forse il mio naso assomiglia al suo.”

Special guest della conferenza è stata Orietta Berti, che nel film doppia un personaggio secondario. “Mi sono molto divertita, il film è bellissimo. E l’ho visto prima in inglese e poi in italiano e ho potuto apprezzare bene i doppiatori dei bambini in italiano, sono stati bravissimi. Mi ha fatto anche un po’ commuovere nella parte finale. Avevo poche battute, il mio personaggio è secondario e principalmente mangia gelato, ma mi sono molto divertita.”

Il film ha una forte impronta musicale, saccheggiando dalle hit italiane degli anni ’50, per precisa scelta di Casarosa, che voleva omaggiare anche quelle canzoni e in particolare la musica di Bennato: “Avrei voluto metterne di più di sue canzoni nel film, ma diciamo che Il gatto e la volpe è perfetta per la storia di Luca e Alberto. Forse loro sono più positivi come personaggi, ma così come nella canzone, nell’immaginario di questi due amici furfanti, anche nel film c’è la sensazione di lasciarsi trasportare dall’avventura e di combinare guai, una sensazione di amicizia presente nella canzone che stava benissimo anche nel film”.

Come anticipato, sia Massironi che Raimondo hanno doppiato i personaggi anche nella versione originale, come spiega l’attrice: “È stato bellissimo lavorare in un’altra lingua perché è come aprirti un po’ la testa, confrontarti con altri suoi e imparare cose nuove. Poi abbiamo lavorato a distanza. Tutto è partito nel mio studio e da lì sono arrivata in California. Non ho capito molto, all’inizio, ma credo fosse perché sono una che parla molto e volevano evitare fughe di notizie dicendomi solo il minimo indispensabile. Trovo che il film offre un ritratto molto fedele e veritiero della provincia, io vivo in un paesino di seimila persone e molte situazioni sono simili a quelle che vediamo in Luca.”

L’ispirazione, per Raimondo, a doppiare l’antagonista della storia, è venuta da due contesti molto eterogenei. Da una parte il doppiatore ha confessato di essersi ispirato ad un personaggio di Truman Capote, e dall’altra ad una vera e propria icona del cinema comico italiano: “È stato molto bello doppiare un personaggio che non esisteva ancora, servendosi solo delle indicazioni di Enrico. Poi la mia ispirazione principale è stata quella del Geometra Calboni, antagonista di Fantozzi, un personaggio assolutamente sgradevole eppure riconoscibile. Calboni è stato proprio la mia ispirazione principale, tutta italiana.”

Luca è un racconto che esalta la diversità e l’inclusione

Da un punto di vista tematico, Luca esalta la diversità come valore, è “una metafora che riguarda il sentirsi diversi, il doversi nascondere. E a quanto poi è bello imparare ad accettarsi e a scoprire quanto questa diversità può essere preziosa. Mi rendo conto che molte di queste riflessioni possono riguardare anche la comunità LGBTQ+ e penso sia bello se il film manda comunque un messaggio di inclusività e accettazione, ma è un significato collaterale. Principalmente il film è ispirato alla mia esperienza personale.” 

Oltre all’ispirazione biografica, Casarosa deve molto anche alla sua formazione, essendo cresciuto, per sua ammissione, con una fortissima influenza della cultura e del cinema d’animazione giapponese. “L’ispirazione per Luca viene anche dall’immaginario giapponese. Hayao Miyazaki fa parte della mia formazione, provo una grande ammirazione per lui, che all’epoca guardò anche il mio cortometraggio. Nei suoi personaggi c’è sempre il senso di meraviglia, l’avventura, ma anche la curiosità di scoprire il mondo che sta intorno. Poi lui è bravissimo a raccontare queste storie di bambini, il mondo dei più piccoli e lo fa sempre con grande ispirazione.”

Non c’è dubbio che, al netto delle sue ispirazioni, con Luca, Enrico Casarosa e la Pixar abbiano creato un nuovo immaginario e una nuova storia che sarà sicuramente a sua volta fonte di ispirazione per altri. Luca arriva su Disney+ in abbonamento dal 18 giugno.

Kat Dennings: 10 cose che non sai sull’attrice

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Kat Dennings: 10 cose che non sai sull’attrice

Kat Dennings è diventata famosa internazionalmente grazie alla serie 2 Broke Girls. Attrice sin dalla tenera età, sono molti i film e le serie in cui ha recitato. Ma ci sono tante cose di lei che non si sanno. Ecco dieci fatti che forse non sapevate su Kat Dennings.

Kat Dennigs: film e carriera

2 broke girls

  1. Kat Dennings ha ricevuto la propria istruzione a casa. Kat, il cui vero nome è Katherine Victoria Litwack, è nata a Bryn Mawr, nello stato della Pennsylvania, vicino a Philadelphia, da Ellen (terapista e poetessa) e Gerald Litwack (farmacista molecolare). Più piccola di cinque fratelli, Kat ha ricevuto, per la maggiore, la propria istruzione a casa, diplomandosi all’età di quattordici anni. Parallelamente, grazie anche al sostegno e aiuto della madre, Kat ha sostenuto diverse lezioni di recitazione e ha partecipato a numerosi provini. Successivamente, la famiglia si è trasferita con lei a Los Angeles, California, per supportare il suo lavoro di attrice a tempo pieno.
  2. Kat Dennings ha iniziato con le pubblicità. Dopo di esse, ha iniziato a lavorare in televisione, iniziando con un piccolo ruolo nella serie targata HBO di Sex and the City nel 1998, per poi continuare con ruoli in Raising Dad (2001) , Senza traccia (2002), C.S.I. – Scena del crimine (2004) e E.R. – Medici in prima linea (2005-2006). In seguito, la Dennings è diventata anche doppiatrice per alcuni episodi di American Dad! (2009-2010), Big Mouth (2017) e I Simpson (2017).
  3. Kat Dennings diventa popolare tra Thor e 2 Broke Girls. Dopo aver partecipato a diverse serie (avrebbe dovuto far parte anche di Everwood, ma fu scartata), dal 2002 Kat inizia a recitare anche in film per la televisione, come Attenzione: fantasmi in transito, The Snobs e Sudbury, e in film come Nata per vincere del 2004 (film per il quale ha preso lezioni di piano), 40 anni vergine (2005), FBI: Operazione tata (2006) e La coniglietta di casa (2008), iniziando a farsi conoscere. Diventerà popolare internazionalmente con la sua partecipazione a Thor, il film di Kenneth Branagh del 2011 e al successivo Thor: The Dark World (2013), nel ruolo della stagista Darcy Lewis. Parallelamente ai suoi successi cinematografici, nel 2011 debutta da co-protagonista (fino al 2017, anno in cui termina la serie) in 2 Broke Girls, serie che vanta ben 9 candidature agli Emmy Awards, nel ruolo della sarcastica cameriera Max, dotata di talento culinario, specie nel fare i cupcake. Dal 2017 al 2020 ha preso parte alla serie tv Big Mouth prestando la voce a Leah Bich. Nel 2019 ha interpretato Jules Wiley nella serie tv Dollface. Nel 2020 è apparsa nel film Abby. Nel 2021 invece riprende il ruolo di Darcy Lewis nell’acclamata serie Marvel Studios WandaVision che vede protagonista Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch.

Kat Dennings e il suo lato hot

  1. Kat Dennings naturalmente sexy. Kat è una donna formosa, così curvilinea da far girare la testa. La sua pelle chiara, che spicca in presenza di un quasi permanente rossetto scuro sulle labbra, la voce un po’ roca, le labbra carnose e gli occhi azzurri penetranti, conferiscono a Kat la nomina di una delle donne più naturalmente sexy del mondo. E se Madre Natura è stata particolarmente generosa, in più lei ha anche capacità recitative e provocatorie di un certo livello, recitando (spesso e volentieri) personaggi ribelli, sarcastici e con un gran senso dello humor.

Kat Dennings nuda?

  1. Kat Dennings nuda?. Formosa nei punti giusti, la Dennings non ha paura di mostrarsi per come mamma l’ha fatta, facendosi vedere nuda o in topless sui social senza timore. Sa come mettere in vista i suoi punti forti, tra cui il suo più che abbondante seno, tanto da essere considerata, nel 2012 e nel 2013, una delle donne più sexy e desiderabili del mondo.
  2. Alta 164 cm, Kat è un concentrato di sensualità, capacità e intelligenza. Tra le sue passioni, oltre quella di amare gli animali, fanno capolino il canto, la lettura (pare sia una gran divoratrice di libri e che ne collezioni di vecchi) e la scrittura, tanto che nel 2009 ha scritto una sceneggiatura insieme a uno dei suoi fratelli.

Kat Dennings tra blog e social

  1. Kat Dennings blogger provetta. In passato, durante le pause dai suoi impegni lavorativi, Kat Dennings si è rivelata essere un’ottima blogger. Verso il 2010 ha virato il suo hobby verso la piattaforma You Tube, aprendo il suo canale ufficiale e diventando una video blogger di un certo successo.
  2. Kat Dennings su Instagram. Su Instagram, Kat Dennings si chiama @katdenningsss, ha 2 milioni e 800 mila follower e 2041 post all’attivo. Segno che è una gran utilizzatrice di questa piattaforma social, sul quale non esita a mostrarsi com’è nella vita di tutti i giorni, tra gatti, lavoro e viaggi, e a mostrare il suo fisico tutto curve, tra abiti fascianti, generose scollature e spacchi da brivido. Ironica, autoironica e con quel fare a metà tra l’innocente e il provocatorio, Kat Deggins sa sicuramente bene come tenersi stretti i suoi numerosi fan.
  3. Kat Dennings e il caso Twitter. Attiva anche su Twitter, la Dennings cinguetta frequentemente, allegando spesso delle foto sarcastiche, quotidiane e alcune provocanti. Tra queste, ne spicca una del 2010 in cui pubblicò sul suo profilo ufficiale un chiaro e indubbio topless, mostrando il suo prosperoso seno, rendendo (senza dubbi a riguardo) contenti e mandando in tilt tutti i suoi parecchi follower.
  4. Kat Dennings non solo xxx. L’attrice americana, tempo fa, a dichiarato che l’ebraismo (religione con la quale è cresciuta e che fa parte della sua famiglia) fa parte del suo passato ma non della sua vita presente. In altre dichiarazioni, la Dellings ha confessato di praticare meditazione trascendentale, di essere una persona che non beve, non fuma e di non apprezzare e volere persone che lo facciano attorno a lei.

Fonti: IMDb, Cosmopolitan

Garibaldi vs Zombies, in corso il crowdfunding

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Garibaldi vs Zombies, in corso il crowdfunding

Andrea Guglielmino (storia) e Fabrizio De Fabritiis aka Fumettista Esplosivo (disegni e colori) ci portano a riscoprire la figura del famoso condottiero italiano Giuseppe Garibaldi in una nuova versione “supereroistica” e tamarrissima. Famoso per il coraggio, ma anche per il carattere coriaceo, ciò che ha contribuito ad alimentarne la leggenda di uomo invincibile, l’Eroe dei Due Mondi combatterà ora contro orde di nemici, zombies elettrici e tanto altro…

Che cos’è Garibaldi vs Zombies

Garibaldi vs Zombies è un racconto a fumetti, un graphic novel di 60 pagine, ideato da Andrea Guglielmino e disegnato da Fabrizio De Fabritiis (copertina di Alberto Dal Lago e prefazione di Andrea Cavaletto). Verrà pubblicata da Emmetre Edizioni, editore indipendente, in un volume di 17×23 cm., per 80 pagine totali a colori, in edizione italiana e inglese. Oltre al fumetto, la pubblicazione comprenderà anche studi, approfondimenti, work in progress e illustrazioni esclusive di Sudario Brando.

Qui il link alla campagna kickstarter.

Good Witch – Serie Tv (2015): stagioni, trama, cast e streaming

Good Witch – Serie Tv (2015): stagioni, trama, cast e streaming

Good Witch è la serie tv fantasy-drammatica basata sull’omonima serie di film per la televisione, prodotta da Whizbang Films in associazione con ITV Studios e Hallmark Channel. Catherine Bell, che ha interpretato Cassie Nightingale, la “strega buona” nella serie di film, è co-produttrice e protagonista della serie.

La serie segue i residenti di (la città immaginaria) Middleton, tra cui Cassie e sua figlia Grace mentre accolgono il dottor Sam Radford e suo figlio in città. Cassie e Grace condividono il dono dell’intuizione incantata e dell’intuizione magica.

Good Witch in streaming, ecco dove vederla

Good Witch in streaming è stato presentato in anteprima il 28 febbraio 2015 ed è stato rinnovato consecutivamente per una settima stagione, che ha debuttato il 16 maggio 2021. Tutte le stagioni sono disponibili su Netflix.

Good Witch: trama e cast

Come con i precedenti sette film per la TV, la serie continua la vita vivace della nuova vedova Cassie Nightingale, l’incantatrice di buon cuore dell’immaginario Middleton, negli Stati Uniti, con la figlia ora adolescente Grace. Quando i nuovi vicini, i Radford, si trasferiscono nella stanza accanto, iniziano a sospettare di Cassie e di sua figlia. Le dinamiche del focus della serie sarebbero cambiate durante le sei stagioni, che in seguito hanno visto gli Usignoli e i Radford diventare più amichevoli e romantici, portando al matrimonio di Cassie per la seconda volta, mentre allo stesso tempo si è spostato su storie che coinvolgono i suoi residenti (tra cui le loro relazioni con gli altri), un mistero in corso e una serie di maledizioni legate al lignaggio della famiglia di Cassie.

Nel cast di Good Witch protagonisti sono Catherine Bell interpreta Cassandra “Cassie” Nightingale: è la proprietaria di un negozio chiamato Bell, Book & Candle e gestisce un bed and breakfast a Grey House. Bailee Madison come Grace Russell (stagioni principali 1-5, stagione ospite 7): figlia adolescente di Cassie e sorellastra di Brandon e Lori che ha il suo “fascino intuitivo”. James Denton come Dr. Sam Radford: il bel vicino di casa di Cassie e il nuovo dottore della città. Rhys Matthew Bond come Nick Radford (stagioni principali 2-5; stagioni ricorrenti 1 e 6): il figlio problematico di Sam.

Nel cast anche Sarah Power come Abigail Pershing: cugina di Cassie. Ha il suo tocco magico simile a Cassie, ma lo usa a modo suo. Catherine Disher come Martha Tinsdale: sindaco di Middleton. Kylee Evans come Stephanie Borden: il proprietario di un bistrot locale e un caro amico di Cassie. Marc Bendavid come Donovan Davenport: il sindaco di Blairsville e l’interesse amoroso di Abigail. (stagioni 5-presente). Scott Cavalheiro come Adam Hawkins: il pastore dell’ospedale e l’interesse amoroso di Stephanie. (stagioni 5-presente). Gianpaolo Venuta come Vincent: il fratello adottivo avventuroso e viaggiatore del mondo di Cassie. (stagioni 5 e 7).

Nel cast anche Anthony Lemke come Ryan Elliot (stagione principale 1; stagione ricorrente 2): un agente immobiliare e amico di Cassie, anche se segretamente nutriva sentimenti romantici per lei. Peter MacNeill come George O’Hanrahan: il suocero del defunto marito di Cassie Jake e nonno materno di Brandon e Lori. Dan Jeannotte come Brandon Russell: figliastro di Cassie, il fratellastro maggiore di Grace che ha sposato Tara nel settimo film. Ashley Leggat (stagione 1)/ Rebecca Dalton (stagioni 2-5) come Tara Russell: la moglie di Brandon che in precedenza era una studentessa laureata e lavorava per Cassie alla Bell, Book and Candle. Katherine Barrell nei panni di Joy Harper, una designer di ristrutturazioni domestiche che viene a Middleton e aiuta a ristrutturare la villa di Davenport per Martha.

The Good Witch: il film

The Good Witch è il film televisivo andato in onda su Hallmark Channel il 19 gennaio 2008. Ha come protagonisti Catherine Bell nei panni di Cassandra “Cassie” Nightingale e Chris Potter nei panni del capo della polizia Jake Russell. Il film ha generato sei sequel e una serie televisiva.

Il film ha avuto un grande successo su Hallmark Channel la sera della sua prima, rendendolo il secondo film originale con il punteggio più alto fino a quella data. È stato presentato in anteprima con un punteggio di 3,8 HH (famiglia) ed è stato in quasi 3,2 milioni di case.

Le stagioni della serie Good Witch

Good witch stagione 1

Dopo la morte di suo marito, Cassie Nightingale e la sua famiglia si ritrovano a prendersi cura del suocero malato. Nella porta accanto ci sono i Radford, Sam e Nick. Sam, il nuovo dottore della città, ha difficoltà a trovare pazienti, poiché la città va al negozio di Cassie per i suoi rimedi erboristici più terreni.

Good witch stagione 2

Cassie e Sam sembrano pronti a portare avanti la loro relazione, ma l’ex moglie di Sam, Linda ( Gabrielle Miller ), desidera riparare la loro famiglia distrutta per il bene di Nick. Grace è nervosa per il suo primo esame di guida. Cerca l’insegnante perfetto per superare il test. Cassie appende un cartello di richiesta d’aiuto a Bell, Book & Candle. Al Bistro, Abigail si avvicina a Stephanie con una proposta d’affari, prima di tramare un sorprendente tradimento. Una coppia apparentemente felice arriva a Grey House per celebrare le loro imminenti nozze, ma Cassie vede oltre la loro facciata, il che porta a una confessione. Altrove, Tara e Brandon hanno una divergenza di opinioni su un importante traguardo, che potrebbe influenzare il loro futuro; e un intrigante visitatore dal passato di Cassie arriva a Middleton.

Good witch stagione 3

Cassie e gli abitanti di Middleton anticipano la fioritura della rara pianta Middleton Merriwick per la prima volta da decenni. Martha intende pubblicizzare che la città ospita la rarità, accompagnando un curioso botanico dall’università ai giardini botanici per studiarne la meraviglia. George rivela accidentalmente lo pseudo-segreto di Sam e Cassie che sono ufficialmente insieme, causando a Grace di sentirsi ferita perché non le è stato detto prima. Un messaggio criptico di Nick porta Grace a pensare che abbia intenzione di chiederle di uscire, ma teme che questo possa complicare la loro amicizia. Più tardi nei giardini botanici, si scopre che qualcuno ha tagliato uno stelo dal Merriwick e sembra che il suo declino colpisca le donne in città.

Good witch stagione 4

Sam, ora fidanzato con Cassie, visita la gioielleria locale con Abigail per trovare l’anello di fidanzamento perfetto. Trova un anello vintage davvero unico, che a sua insaputa è un cimelio della famiglia Merriwick. Tuttavia, all’anello manca un pezzo e il proprietario dice che l’anello parziale non è in vendita. Abigail escogita un piano per ricollegare il passato al presente con un atto veramente disinteressato, sorprendendo se stessa e Sam. Nel frattempo, il tentativo di Martha di aumentare il turismo la mette alla ricerca del posto più romantico di Middleton; un vecchio album di nozze al Bell Book & Candle funge da antica mappa. Con l’aiuto di Abigail, il viaggio in città la porta non solo a scoprire che il romanticismo è ovunque tu guardi, ma anche nel luogo esatto in cui più donne di Merriwick si sono fidanzate, il che non è affatto quello che si aspettava di trovare.

Good witch stagione 5

Mentre Cassie lavora ai preparativi del matrimonio dell’ultimo minuto, Sam cerca l’albero sotto il quale il suo antenato è stato sposato come sorpresa di nozze. Scettico, invita il suo fratello adottivo che viaggia per il mondo Vincent ( Gianpaolo Venuta ) nella ricerca. Grace è infastidita dal singhiozzo durante la pianificazione del matrimonio e Nick trova ispirazione per il suo futuro in una nuova ragazza. Abigail pensa di ripristinare Martha come sindaco, ma l’arrivo di un affascinante sconosciuto cambia i piani di Abigail. Nel frattempo, Stephanie è innamorata di un cappellano dell’ospedale.

Good witch stagione 6

Cassie fa a Sam il regalo perfetto per l’anniversario, causandogli l’ansia di farlo in natura. Martha e Dotty Davenport si contendono la villa del nuovo sindaco. Stephanie litiga con il suo socio in affari per il loro camion di cibo. Abigail e Donovan scoprono dettagli sulle maledizioni delle rispettive famiglie. Joy ( Katherine Barrell ), una nuova ospite della Grey House, non rivelerà a Cassie il motivo della sua visita a Middleton, che sembra ruotare attorno ai Merriwick.

Good witch stagione 7

Nei mesi successivi alla rottura della maledizione, i cugini si trovano ad affrontare il mistero che coinvolge le borse. Joy (che ha deciso di rimanere dopo che il progetto del Vermont è fallito) fa un sogno, ricordando di aver costruito un simbolo su una spiaggia, mentre Cassie e Sam, i cui fitti impegni li separano, accettano un viaggio in barca che a sua volta li porta allo stesso luogo in cui trovano intatta la creazione di Joy. L’accordo di Abigail e Donovan per un lungo fidanzamento potrebbe finire per allungarsi quando il fratello di Donovan e l’ex fidanzata di Donovan arrivano e aumentano la tensione. Stephanie, ancora sconvolta dagli incarichi missionari di Adam, sta riflettendo se restare con lui o passare ad altre persone. Martha e Tom accettano con riluttanza di aiutare la loro nuora incinta, anche se Martha è la più riluttante a farsi coinvolgere. All’evento per celebrare il fidanzamento di Abigail e Donovan, Donovan dice a tutti, inclusa Dottie, di non aver ancora fissato la data del matrimonio, ma la sua gelosia con suo fratello ribolle al punto che Abigail chiede a Donovan di trascorrere del tempo separato per ora. Più tardi quella sera, i cugini aprono i sacchetti e li versano su una tela disegnata da Cassie che ha rivelato il simbolo, e scoprono che George è coinvolto.

Shiva Baby: recensione del film di Emma Salinger

Shiva Baby: recensione del film di Emma Salinger

Una giornata qualunque che diventa percorso formativo nel modo più bizzarro e carico di suspense possibile: Shiva Baby, primo lungometraggio della ventiseienne – e talentuosissima – Emma Seligman è letteralmente un “coming-of-age in a day”, di quelli frizzanti, imprevedibilmente caotici e totalmente prorompenti.

Shiva Baby: un film all’insegna del rituale come nuova consapevolezza identitaria

La cosiddetta shiva è, per la religione ebraica, la settimana di lutto durante la quale i partecipanti si radunano a casa di uno di loro, passando i festeggiamenti tra cibo in abbondanza e un chiacchiericcio di fondo irriducibile. Shiva Baby muove le fila appunto dalla morte di una lontana parente di Danielle, una zia il cui ricordo è piuttosto offuscato. Danielle si presenta in ritardo al funerale non perché presa dalla preparazione della laurea alla Columbia, bensì perché in compagnia del suo sugar daddy. Sebbene i genitori le paghino affitto e bollette, Danielle lavora come sugar baby: lo fa un po’ per levarsi degli sfizi, un po’ perché esplorare i suoi orizzonti sessuali con uomini più vecchi e affermati la diverte. L’impiego da sugar baby rivelerà tanto della personalità della giovanissima Danielle, interpretata da una spumeggiante Rachel Sennott. Danielle diventa adulta, o perlomeno capisce di doverlo diventare, nel giro di ventiquattro ore tragicomiche.

Al seguito di Rachel troviamo una madre inopportuna e ficcanaso (una Polly Draper al massimo della forma) , accompagnata dal padre (Fred Melamed). Alla Shiva compaiono poi l’ex fidanzata di Danielle, Maya (Molly Gordon) e lo sugar daddy Max (Danny Deferrari) con la moglie shiksa, non ebrea (Dianna Agron), con tanto di neonato al seguito, il cui pianto scandirà il ritmo ansiogeno della narrazione. Le inquietudini e l’angoscia di Danielle vengono prepotentemente a galla, mentre la giovane è subissata da domande sul proprio futuro e sul suo aspetto fisico, con rumori di sottofondo irriducibili caratterizzanti un’occasione di riunione che diventa valvola di sfogo per dar voce a un disagio troppo a lungo interiorizzato, in cui emerge l’altro grande protagonista della pellicola: il cibo, unico appiglio per la crisi di nervi totalizzante di Danielle, in una casa che sembra volersela mangiare.

shiva baby recensione

Il percorso di Rachel dalla baby del titolo a una riscoperta del sè

Le musiche di Ariel Marx rendono perfettamente il caos e il baccano di una shiva, suggerendoci sonorità che riecheggiano la musica ebraica, risultando al contempo angosciante e intrisa dell’ansia che accompagna l’attacco di panico prolungato – della durata dell’intero minutaggio- che vive la protagonista. Sono piccoli suoni e rumori a costituire la base del crollo emotivo di Danielle: il rumore dei piatti, l’inciampare nel tavolo, i vasi che si rompono, vassoi spostati. Il brusio e borbottio di sottofondo della shiva non fanno che aumentare la voce caotica interiore della giovane Danielle, che rimbomba prepotentemente. Tra le varie sonorità, una emerge particolarmente: il pianto ininterrotto del bambino, che sancisce il ritmo e il tono del film. A tal proposito, Salinger stessa afferma che teoricamente il bambino non avrebbe dovuto piangere ma, una volta realizzato sul set che non avrebbe più smesso, questo ha influenzato la maniera in cui è stata sviluppata la colonna sonora.

Il cibo in Shiva Baby assurge a veicolo fondamentale di interazione con gli altri personaggi, esattamente come succederebbe tra ospiti a una Shiva vera e propria; difatti, è risaputo il ruolo che il cibo gioca nella cultura ebraica, soprattutto in occasione delle riunioni famigliari: nel caso di Danielle diventa appiglio nel momento di disagio, a cui la giovane si aggrappa per non dover affrontare i discorsi perditempo e totalmente identici che costellano la Shiva.

Quanto è difficile diventare adulte? Quanto pesa e ci influenza un certo tipo di retaggio culturale, mentre vogliamo liberarci da ogni costrizione? Danielle vive un prolungato attacco di panico nel corso del film, mentre tutti gli altri attorno sembrano stare bene. L’equilibrio muterà in una sequenza finale in cui tutto sembra esplodere mentre la giovane protagonista, forse, riesce a trovare un po’ di pace, nel farneticare generale. Danielle si ritaglia una personale fetta di silenzio in mezzo al caos di quella che sembra essere una famiglia allargata numerosa. Un vortice in cui il desiderio di essere indipendente e di aver raggiunto gìà un certo grado di maturità si mischia alla gratitudine nei confronti della propria libertà giovanile, per cui è concesso sbagliare. L’evoluzione, il mutamento personale di Danielle, nei confronti di sé stessa e dei suoi affetti è il motore chiave di una pellicola che sfrutta in maniera egregia un minutaggio piuttosto ridotto, tra scambi di dialogo taglienti e precisi, in un contesto tragicomico con qualche venatura orrorifica, di Polanskiana memoria (alcuni evidenti richiami a Rosemary’s Baby). Si tratta di un cambiamento necessario, graduale e naturale che conduce alla nascita di un’autoconsapevolezza inedita.

Un titolo vibrante che fa da sfondo a una commedia dell’orrore elettrizzante, in cui gli stacchi violenti di montaggio e una linea registica di tutto punto dettano il percorso imprevedibile ma totalmente necessario di Rachel, protagonista indiscussa di un teatro greco contemporaneo, in cui il coro è contrappunto farneticante del singolo, in cui la location chiusa e gremita di gente è sfondo di un mondo tutto interiore, gabbia di una psiche inizialmente indefinita benchè prorompente. Un Uncut Gems al femminile , arguto ed espressionista nella messa in scena, eppure totalmente rappresentativo di un’impressione, un punto di vista ragguardevole: Shiva Baby vive di contraddizioni e paradossi, microcosmi caratteriali intersecati in un unicum identitario generazionale e rappresentativo non solo di una cultura specifica, bensì di uno stato dell’essere universale.

Chiamatemi Anna 4 si farà? la posizione di Netflix

Chiamatemi Anna 4 si farà? la posizione di Netflix

Molto di voi hanno seguito con trepida attesa l’evolversi del personaggi di Anna interpretat da Amybeth McNulty ma la domanda che tutti si sono posti è se Chiamatemi Anna 4 si farà? l’incertezza sulla quarta stagione della serie originale Netflix Chiamatemi Anna ha tenuto banco per qualche tempo, tanto che i fan hanno incalzato le due società responsabili. Ebbene purtroppo per i fan la quarta stagione della serie non ci sarà. Infatti dopo tre stagioni la serie ‘Chiamatemi Anna’ è stata cancellata, perché sia la CBC che Netflix hanno deciso di non proseguire con la storia raccontata dallo show.

In merito alla scelta le società hanno diffuso un commento “Siamo stati entusiasti di portare agli spettatori di tutto il mondo la storia canadese per eccellenza di Chiamatemi Anna”, hanno dichiarato CBC e Netflix in una dichiarazione congiunta. “Siamo grati alle produttrici Moira Walley-Beckett e Miranda de Pencier e al talentuoso cast e alla troupe per il loro incredibile lavoro nel condividere la storia di Anne con una nuova generazione [di spettatori]. Speriamo che i fan della serie adorino questa stagione finale tanto quanto l’abbiamo adorata noi e che porti una conclusione soddisfacente al viaggio di Anna”.

La reazione dei fan

Questa notizia ha mandando in incandescenza tutto il fan della serie che ha subito avviato una serie di petizioni online per cercare di convincere la piattaforma a rivedere la propria decisione. Tuttavia il colosso dello streaming ha confermato la propria scelta nonostante tutto. Ad oggi la petizione ha raccolto ben 6.867 hanno firmato e non è l’unica attiva. Infatti ci sono molte diverse petizione online.

Anche la creatrice della serie tv Moira Walley-Beckett  ha commentato: “Il sostegno dei fan e l’amore per Chiamatemi Anna è travolgente, incoraggiante e meraviglioso: vi amo così tanto, Spiriti Affini. Questo mi dimostra quanto questa serie sia riuscita a toccare un pubblico così variegato in tutto il mondo, e cosa questa serie abbia significato per tutti. Sono incredibilmente orgogliosa di queste tre stagioni. La creazione di Chiamatemi Anna è stata un’esperienza straordinaria: è stato il mio progetto del cuore e ci ho dato tutta me stessa. Sono molto grato al mio straordinario cast, alla troupe, agli sceneggiatori e ai registi per aver portato in scena con passione la mia idea”.

E ora?

Ora in attesa di sorprese tutti voi vi starete chiedendo cosa possiamo vedere dopo aver visto Chiamatemi Anna? per consolarvi ecco qualche serie simile per temi e sviluppo che potrebbe placare la vostra delusione.

  • Chesapeake Shores.
  • I Durrell – La mia famiglia e altri animali.
  • Julie and the Phantoms.
  • Call the Midwife.
  • Cinque in famiglia.
  • Piccole donne – BBC.