Home Blog Pagina 763

Venom: la furia di Carnage, il simbionte rosso si libera nel nuovo spot

0

Ecco un altro spot tv di Venom: la furia di Carnage in cui vediamo il simbionte rosso liberarsi dal corpo che lo ospita, quello di Cletus Kassady (Woody Harrelson), nel momento in cui quest’ultimo viene sottoposto all’iniezione letale. Il film arriverà al cinema l’1 ottobre.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Midnight Mass: recensione della serie tv di Mike Flanagan

Midnight Mass: recensione della serie tv di Mike Flanagan

L’ultima fatica di Mike Flanagan è finalmente approdata su Netflix dal 24 Settembre: Midnight Mass si propone la sfida di replicare il successo strepitoso ormai connaturato alle opere seriali di Flanagan (The Haunting of Hill House e Bly Manor), che dimostrano di riuscire a coniugare l’impatto da cinema mainstream con una visione autoriale. La nuova serie riprende sicuramente alcune propensioni narrative e visive delle precedenti, pur stanziandosi prettamente su un’assimilazione personale ed emotiva degli stilemi orrorifici prediletti dal regista.

Midnight Mass: il progetto imponente di Mike Flanagan

Protagonista di Midnight Mass è Riley Flynn (Zack Gilford) che, dopo aver provocato da ubriaco la morte di una giovane ragazza in un incidente stradale, ha scontato quattro anni di carcere e, successivamente, è tornato a vivere assieme alla sua famiglia nella desolata Crockett Island. La vita di questa comunità isolata e intransigente subirà uno scossone all’arrivo del nuovo prete, Padre Paul (Hamish Linklater) che sembrerà portatore di miracoli e misteriosi eventi sovrannaturali e il quale si rivolge ai membri della piccola comunità come se li conoscesse da sempre: tra loro incontriamo non solo la famiglia di Riley – composta da Annie (Kristin Lehman), Ed (Henry Thomas) e Warren (Igby Rigney)-, ma anche la dottoressa Sarah Gunning (Annabeth Gish) e sua madre (Alex Essoe), affetta da demenza senile; la figlia del sindaco, Leeza (Annarah Cymone) rimasta paralizzata in un incidente; il nuovo sceriffo (Rahul Kohli), di religione musulmana, e suo figlio Ali (Rahul Abburi); Erin Greene (Kate Siegel), una donna incinta tornata a vivere nella casa di sua madre dopo il matrimonio con un marito violento; l’alcolista Joe Collie (Robert Longstreet) e la devota Bev Keane (Samantha Sloyan), fedele spalla del reverendo.

Flanagan ha dichiarato che Midnight Mass era in cantiere da ben 10 anni e, scovando attentamente nella sua filmografia, possiamo individuare plausibili indizi: ne Il gioco di Gerlad, infatti, vediamo inquadrato un libro fittizio intitolato proprio Midnight Mass, che sarebbe scritto da Maddie Young, sorda protagonista di Hush – Il terrore del silenzio. Flanagan inoltre dirige personalmente ognuno dei 7 episodi da cui è composta la serie, a differenza di Hill House, e il salto registico qualitativo è notevole.

Midnight Mass castMidnight Mass esplora innumerevoli nuclei tematici, iponimi di un macro tema piuttosto elaborato: fervore religioso e tormenti, devozione e senso di colpa, misteri e miracoli sono dicotomie connaturate alla vita dei cittadini di Crockett, emblema della comunità fiabesca degenerata, lasciata appassire da una sinfonia decadente, come se un metaforico Pifferaio magico avesse toccato con mano ogni abitazione del territorio, derubandolo di ogni fonte di gioia e speranza.

L’approccio che Flanagan aveva già precedentemente adottato per incorniciare la suddivisione narrativa in capitoli di Doctor Sleep, ritorna in Midnight Mass, a testimonianza di come il regista ambisca ad innovare il prodotto seriale, concependo ciascun episodio come atto, capitolo, di un libro da sfogliare. Scelta, questa, piuttosto interessante se visualizzata tenendo in considerazione gli intenti registici di Flanagan, ma che, tuttavia, va a discapito del ritmo narrativo serrato che aveva caratterizzato Hill House. Indubbiamente si tratta di una decisione stilistica e congeniale all’economia narrativa, eppure difficilmente i primi episodi indurranno il pubblico al binge watching.

Midnight Mass trama e cast
Cr. EIKE SCHROTER/NETFLIX © 2021

Midnight Mass e il cinema-seriale di Flanagan

Midnight Mass rivela tutte le carte della concezione di cinema-seriale elaborata da Flanagan: un’epopea discendente e intrinsecamente umana, declinata attraverso un uso sapiente della macchina da presa e del montaggio, che vada ad appigliarsi alla sensorialità umbratile dello spettatore. La superstizione, tema cardine della narrazione, si nutre di pregiudizi, timori irrazionali e credenze irreprensibili che fanno parte della vita quotidiana e che non faticheranno ad arrivare al cuore dello spettatore, benché le tempistiche con cui queste riflessioni vengono lasciate fluire non ricalchino il consueto, e ottimale, utilizzo del minutaggio da parte di Flanagan.

Vera rivelazione di Midnight Mass è l’interpretazione di Linklater, magnetico e carismatico nella rappresentazione di un personaggio cardine della comunità, che convoglia il fervore religioso con un inquietante colpevolezza di fondo di difficile decodifica. Egli riesce a incarnare effettivamente lo spirito dell’opera di Flanagan, che si fonda su nuclei di pensiero, momenti, basati sull’immersione in una realtà assoluta e filtrata dalla coscienza individuale del soggetto, piuttosto che sulla fattualità della vicenda.

Midnight Mass episodi
Cr. EIKE SCHROTER/NETFLIX © 2021

L’accezione di horror con cui si presenta Midnight Mass è sicuramente meno spettacolarizzata rispetto a quella di Hill House e Bly Manor, ma certamente altrettanto disturbante: il racconto di Flanagan indaga le tensioni sopite dietro al volto di ciascun fedele della comunità, il concetto di misericordia cristiana visto sotto una lente conturbante e dicotomie opprimenti che vengono caratterizzate già a partire dalla messa in scena e dalla encomiabile fotografia.

E’ doveroso citare l’influenza dell’ormai riconoscibile sodalizio implicito tra Flanagan e un maestro dell’horror quale Stephen King. L’influenza tematica e stilistica di quest’ultimo è infatti evidente nell’immaginario di Flanagan, che riesce a inserire riflessioni sul perdono, famiglia e libero arbitrio all’interno della serie, marcati dal comune denominatore del racconto horror. E’ proprio l’impiego delle geometrie e della cornice caratteristica del racconto orrorifico a marcare nel cinema mainstream: l’utilizzo dell’horror come veicolo è ormai purtroppo quasi esclusivamente una qualifica del cinema indipendente, e Flanagan risulta uno dei pochi registi in grado di fondere la bellezza visiva dell’horror con una visione autoriale personale.

Film belli su Netflix: tutti i titoli da vedere [In aggiornamento]

È ormai un anno esatto da che la pandemia ha rivoluzionato lo stile di vita delle persone in tutto il mondo e che le piattaforme di streaming sono diventate il più frequentato passatempo di molti. Per rispondere a questa domanda, le suddette piattaforme si sono adoperate per offrire la migliore offerta possibile, è così c’è stato un proliferare di film Belli su Netflix, Prime e le altre piattaforme.

Ogni settimana, le piattaforme si ampliano e arricchiscono il loro catalogo, con titoli originali, nuove serie e proposte, ma anche materiale d’archivio, film vecchi, pellicole che hanno fatto la storia del cinema o anche semplicemente che sono diventate parte del pensiero collettivo condiviso. Ecco la lista dei migliori film da guardare su Netflix.

Mettendoci però all’ombra della grande N rossa, di seguito vi proponiamo una serie di titoli che rientrano senza dubbio nella categoria di film Belli da vedere su Netflix e che potrebbero senza dubbio farci compagnia durante una delle prossime sere, in attesa di poter uscire di casa e… andare in sala!

Film da vedere assolutamente su Netflix

  • Inception (2010). Il capolavoro di Christopher Nolan che dirige Leonardo DiCaprio in Inception,  un avvincente thriller fantascientifico, che ruota attorno alla figura di un amministratore delegato coinvolto in una serie di oscuri ricatti.
  • The Others (2001) Nessuna porta deve essere aperta prima che l’ultima sia stata chiusa. Una Nicole Kidman perfetta per il capolavoro di Alejandro Amenabar. La pellicola racconta di Grace Stewart vive da sola in un’enorme casa coi due figli, Anne e Nicolas, i quali soffrono di una malattia che non permette loro di esporsi alla luce del giorno senza gravi conseguenze per la loro salute. Dopo l’arrivo di tre domestici, una vecchia governante di nome Bertha Mills, l’ancor più anziano giardiniere Edmund Tuttle e una giovane cameriera muta chiamata Lydia, iniziano a verificarsi strani avvenimenti nella casa e Grace inizia a credere che possano esserci degli intrusi.
  • Million Dollar baby (2004) Scritto dal Premio oscar Paul Haggis il film è diretto e prodotto da Clint Eastwood e interpretato dallo stesso Eastwood insieme a Hilary Swank e Morgan Freeman. Il film parla di Frankie, coriaceo allenatore di boxe, prende la giovane e talentuosa Maggie sotto la sua ala e la trasforma di una atleta da competizione.
  • Perfetti sconosciuti (2018) Perfetti sconosciuti inizia con lo start dato ad un gioco apparentemente innocente e tutto da ridere: mettere sul tavolo il proprio cellulare, accettando di leggere tutto ciò che arriva in entrata, sms e chat di vario genere, e di ascoltare pubblicamente delle telefonate. Ma ciò che sembrava solo un modo di divertirsi, diventa in breve tempo fonte di tensione e specchio dei problemi sia dei personaggi rappresentati, sia della società odierna. Insomma, Perfetti sconosciuti si fa portatori dei problemi di oggi, di vite che sembrano normale e che, invece, celano diversi segreti affidati a quelle scatole nere che hanno stravolto il modo di vivere e di relazionarsi l’uno con l’altro.
  • Whiplash (1997) Il primo acclamato film diretto da Damien Chazelle racconta di Andrew, un diciannove anni, sogna di diventare uno dei migliori batteristi di jazz della sua generazione. Ma la concorrenza è spietata al conservatorio di Manhattan dove si esercita con accanimento. Il ragazzo ha come obiettivo anche quello di entrare in una delle orchestre del conservatorio, diretta dall’inflessibile e feroce professore Terence Fletcher. Quando infine riesce nel suo intento, Andrew si lancia, sotto la sua guida, alla ricerca dell’eccellenza.
  • Zodiac (2007) Diretto da David Fincher, il film è un thriller mozzafiato ed è basato sui libri di Robert Graysmith dedicati al serial killer statunitense denominato Killer dello Zodiaco, che negli anni sessanta e settanta sconvolse la città di San Francisco (California). Presentato in concorso al 60º Festival di Cannes, il film racconta la storia di tre personaggi che rimangono ossessionati dalla ricerca del famigerato serial killer. Robert Graysmith che ha il volto di Jake Gyllenhaal, divorziato e padre di due figli, appassionato di enigmistica che rimane subito intrigato dalla vicenda. Il detective Dave Toschi (Mark Ruffalo) che segue il caso e il giornalista del Chronicle Paul Avery interpretato da Robert Downey Jr.
  • Il divo (2008) Scritto e diretto da Paolo Sorrentino la pellicola è il discusso film basato sulla vita del senatore a vita Giulio Andreotti negli anni novanta. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2008, si è aggiudicato il premio della giuria. La storia racconta la vita di Giulio Andreotti, protagonista della storia politica italiana per decenni, nel periodo tra 1991 e 1993, a cavallo tra la presentazione del suo VII governo e l’inizio del processo di Palermo per collusioni con la mafia.
  • L’Uomo della pioggia (1997) L’Uomo della pioggia è il film diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal libro omonimo di John Grisham e vede protagonista l’attore Matt Damon, un neo laureato in giurisprudenza, Rudy Baylor si scontra subito con la realtà dei fatti. Il bisogno di lavorare lo porta a cercare clienti e casi legali ovunque sia possibile, ma ciò significa frequentare tipi di dubbia fama per sbarcare il lunario mentre, allo stesso tempo, vuole combattere le ingiustizie di un sistema che favorisce i ricchi e i potenti. Rudy viene assunto da Bruiser Stone, avvocato legato alla criminalità.
  • Il processo ai Chicago 7 (2020). Scritto e diretto dal vincitore del Premio Oscar e dell’Emmy Award Aaron Sorkin, Il processo ai Chicago 7 ha un cast stellare composto da Sacha Baron Cohen, Joseph Gordon-Levitt, Frank Langella, Eddie Redmayne, Mark Rylance, Jeremy Strong, Yahya Abdul-Mateen II, Michael Keaton, John Carroll Lynch e Alex Sharp. Nel film quella che doveva essere una manifestazione pacifica alla convention del partito democratico statunitense del 1968 si è trasformata in una serie di scontri violenti con la polizia e la Guardia nazionale. Gli organizzatori delle proteste, tra cui Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden e Bobby Seale, sono stati accusati di cospirazione e incitamento alla sommossa in uno dei processi più noti della storia americana. Prodotto da: Marc Platt, Stuart Besser, Matt Jackson e Tyler Thompson.
  • Il pianista è l’acclamati film diretto da Roman Polanski e che ha regalato il premio oscar al suo protagonista, l’attore Adrien Brody. Basato al romanzo autobiografico omonimo di Władysław Szpilman, il film racconta quanto vissuto dal pianista ebreo dallo scoppio della seconda guerra mondiale con l’invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l’occupazione di Varsavia, la creazione del ghetto, la vita nel ghetto e la sua fuga e sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell’Armata Rossa.

Film Netflix del 2021

  • E’ stata la mano di Dio. Napoli, anni Ottanta. La vita del diciassettenne Fabietto Schisa cambia radicalmente in seguito a due avvenimenti: l’arrivo di Maradona al Napoli e un grave incidente, che interrompe la felicità familiare.
  • The Power of Dog (2021). l potere del cane è un film del 2021 scritto e diretto da Jane Campion. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1967 di Thomas Savage, è interpretato da Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Kodi Smit-McPhee.
  • RED NOTICE (2021). Un agente dell’Interpol rintraccia il ladro d’arte più ricercato al mondo.
  • The Guilty è un film del 2021 diretto da Antoine Fuqua. La pellicola, con protagonista Jake Gyllenhaal, è il remake del film del 2018 Il colpevole – The Guilty. The Guilty racconta gli eventi di una sola mattina a seguito di una chiamata al 911. Nel tentativo di salvare la persona al telefono in grave pericolo, l’operatore Joe Baylor (Gyllenhaal) si rende conto ben presto che nulla è come sembra e che l’unica via d’uscita è affrontare la realtà.
  • BRUISED (2021). Nel debutto alla regia di Halle Berry, una combattente di MMA caduta in disgrazia (Berry) trova la redenzione nella gabbia e il coraggio di affrontare i suoi demoni quando il figlio a cui ha rinunciato da bambino rientra inaspettatamente nella sua vita.
  • Sweet Girl, (2021). Un marito distrutto (Jason Momoa) vuole vendicarsi delle persone responsabili della morte di sua moglie, proteggendo nel frattempo l’unico familiare che gli è rimasto, la figlia (Isabela Merced).
  • Army of the Dead, (2021). In seguito ad un’epidemia di zombi a Las Vegas, una squadra di mercenari corre un grosso rischio intrufolandosi nella zona sotto quarantena per eseguire la più grande rapina mai tentata.
  • Kate, (2021). Kate è un film thriller d’azione americano del 2021 diretto da Cedric Nicolas-Troyan e scritto da Umair Aleem. Il film è interpretato da Mary Elizabeth Winstead, Miku Martineau, Woody Harrelson, Tadanobu Asano, Michiel Huisman, Miyavi e Jun Kunimura.
  • La nave sepolta (2021) Alle soglie della Seconda guerra mondiale, una ricca vedova chiede a un archeologo dilettante di occuparsi degli scavi di alcuni tumuli nella sua proprietà. Quando fanno una scoperta di portata storica, risuonano gli echi del passato britannico mentre la nazione si prepara a un futuro incerto. Diretto da Simon Stone il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2007 scritto da John Preston, che narra degli scavi di Sutton Hoo avvenuti nel 1939, una delle più grandi scoperte della storia britannica.

 

Film Netflix 2020

  • Pieces of Woman, (2020). Martha sceglie di partorire in casa, assistita dal compagno Sean e dall’ostetrica Eva. A causa di un imprevisto, la neonata muore pochi minuti dopo il parto. La madre di Martha si batte affinché Eva sia condannata per negligenza.
  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, (2020). Un ingegnere idealista costruisce la propria isola al largo delle coste italiane e la dichiara nazione, attirando l’attenzione del mondo. Quando il governo italiano dichiara nemico il nuovo stato, per l’uomo cominciano i guai.
  •  Ava, (2020). Ava è un’assassina che lavora per un’organizzazione segreta e prende di mira bersagli di alto rango in tutto il mondo. Ma quando uno dei suoi incarichi fallisce, diventa lei stessa un obiettivo e deve lottare per la sua sopravvivenza.
  • Rebecca, (2020). Una magica storia d’amore a Monte Carlo regala a una donna un marito misterioso, una governante truce e una dimora decisamente inquietante.
  • The Midnight Sky, (2020). Rimasto solo in una stazione scientifica del Polo Nord, unica zona ancora abitabile del pianeta Terra, lo scienziato Augustine Lofthouse, malato terminale, cerca di avvertire degli astronauti di ritorno sulla Terra di una catastrofe globale.
  • Holidate, (2020). Stanchi di essere single in vacanza, due sconosciuti desiderano solamente qualcuno con cui passare le feste e beffarsi degli altri. Senza stress né passione, tanto comunque non è amore.
  • Sergio, (2020). Vittima di una guerra a cui si era opposto, il diplomatico delle Nazioni Unite Sergio Vieira de Mello deve lottare per la propria vita dopo l’esplosione di una bomba a Baghdad, in Iraq.

Film Romantici su Netflix

  • Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004). Conosciuto in Italia anche con il discusso e opinabile titolo Se mi lasci ti cancello, il film è uno dei titolo di maggior successo del regista Michel Gondry e vede protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet. Vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura andato al suo autore Charlie Kaufman, racconta la storia Joel Barish e Clementine Kruczynski che dopo un incontro casuale sulla spiaggia di Montauk, a New York, iniziano una storia d’amore Tuttavia nessuno dei due sa che entrambi sono stati insieme per due anni, e dopo l’ennesimo litigio, qualche giorno prima, avevano deciso di lasciarsi dalla memoria.
  • Lei, nominato a 5 premio Oscar, e vincitore del premio come miglior sceneggiatura originale esce proprio è la pellicola scritta e diretta da Spike Jonze e interpretato da Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney MaraOlivia Wilde e con la voce di Scarlett Johansson. Nella versione doppiata in italiano, Samantha ha la voce di Micaela Ramazzotti. Nel film in una Los Angeles del prossimo futuro, uno scrittore solitario sviluppa un rapporto con “Samantha”, un’entità artificiael perspicace e sensibile.
  • Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2013). Pat Solatano (Bradley Cooper) ha perso tutto: casa, lavoro, moglie. Dopo aver trascorso otto mesi in un istituto psichiatrico, si ritrova, in seguito ad un patteggiamento della pena che avrebbe dovuto scontare, ad abitare nuovamente con sua madre (Jacki Weaver) e suo padre (Robert De Niro). Pat, però, non ha perso il suo naturale ottimismo: è deciso a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi con la sua ex-moglie, nonostante le problematiche circostanze della loro separazione. I suoi genitori, invece, vorrebbero solo che si rimettesse in piedi e che condividesse la passione/ossessione di famiglia per la squadra di football locale: i Philadelphia Eagles. La situazione si complica quando Pat conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa ragazza che ha qualche “problemino” da risolvere. Tiffany si offre di aiutarlo a riconquistare la sua donna e, in cambio, lui dovrà fare una cosa molto importante per lei. Ma nel mettere in atto il loro piano, il loro rapporto prende una piega inaspettata e nelle vite di entrambi sembra aprirsi uno spiraglio…
  • Crazy Stupid Love (2011) Per ovviare alla sua inesperienza con gli appuntamenti dopo l’improvvisa fine del matrimonio in Crazy Stupid Love, Cal (interpretato magistralmente da Steve Carrel) riceve aiuto da un playboy, il sexy Ryan Gosling, tipo persuasivo che trova pane per i suoi denti quando si imbatte nella tosta Emma Stone.
  • Le conseguenze dell’amore (2004). Il film che ha confermato il talento di Paolo Sorrentino è uno dei film italiani su Netflix da vedere. Presentato in concorso al 57º Festival di Cannes il film racconta di Titta Di Girolamo è un uomo salernitano di mezz’età, che da otto anni vive in un lussuoso albergo di Lugano, in Svizzera; soffre d’insonnia, è separato da ormai dieci anni ed ha tre figli, a cui spesso telefona ma che non gli vogliono parlare.

Film azione su Netflix

  • Enola Holmes, (2020). La madre? Scomparsa. I fratelli Sherlock e Mycroft? Inutili. Potrà contare solamente su se stessa. Che il gioco abbia inizio!
  • RED NOTICE (2021). Un agente dell’Interpol rintraccia il ladro d’arte più ricercato al mondo.
  • The Old Guard, (2020). A una squadra di mercenari immortali viene affidato l’incarico di salvare dei bambini rapiti. Tuttavia, le cose si mettono male quando il loro segreto rischia di venire allo scoperto.

 

Altri film belli da vedere su Netflix

  • Orgoglio e Pregiudizio (2005) Orgoglio e Pregiudizio è uno degli adattamenti cinematografici più apprezzati dell’omonimo romanzo di Jane Austen. Diretto dal regista inglese Joe Wright, la pellicola è molto fedele al libro, tanto da riportarne talvolta frasi citate quasi testualmente.
  • Prova a prendermi (2002). In una lista che si rispetti non può mancare un film del regista Steven Spielberg e quale titolo migliore se non Prova a prendermi, la sua commedia brillante con protagonista Leonardo DiCaprio.  Mettere in gattabuia l’astuto imbroglione Frank Abagnale Jr è la missione di un agente dell’FBI, ma Frank nn solo gli sfugge, diverte un mondo a prenderlo in giro.
  • The Truman Show (1998). Il capolavoro di Peter Weir che valse la consacrazione da attore a Jim Carrey. fino ad allora conosciuto principalmente per ruoli comici, The Truman Show, è l’incredibile storia Truman Burbank, il protagonista inconsapevole di uno spettacolo televisivo, il Truman Show, un racconto sulla sua stessa vita, ripresa in diretta sin dalla nascita, 7 giorni su 7, h24.
  • Il caso Spotlight (2015). Il caso Spotlight racconta la storia del team Spotlight, la redazione di giornalisti investigativi del Boston Globe, che nel 2002 sconvolse il mondo intero rivelando la copertura sistematica da parte della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali su minori, commessi da oltre 70 sacerdoti nella sola Boston. L’inchiesta valse al team Spotlight il Premio Pulitzer.
  • Il discorso del re (2010) Diretto da Tom Hooper il film è stato candidato a ben 12 premi Oscar e racconta la storia del il principe Albert, duca di York e secondo figlio del re Giorgio V, che affronta il suo problema di problema di balbuzie che poco si consilia con il suo impegno istituzionale. In suo soccorso arriverà Lionel Logue, terapeuta di origine australiana ed esperto nei problemi del linguaggio.
  • Quei Bravi Ragazzi (1990) Noto con il titolo Goodfellas e considerato da molti il miglior film diretto dal regista premio Oscar Martin Scorsese, Quei Bravi Ragazzi è tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, a sua volta basato sulle vicende del pentito Henry Hill. Candidato a sei Oscar nel 1991, si aggiudicò l’Oscar al miglior attore non protagonista, andato a Joe Pesci, per l’interpretazione del mafioso Tommy DeVito, ispirato al gangster Thomas DeSimone. L’ex gangster Henry Hill racconta la sua vivace e violenta scalata al potere con una famiglia criminale di New York: è un mirabolante sogno che si trasforma in un incubo.
  • Sherlock Holmes Gioco d’ombre (2012) Sherlock Holmes Gioco d’ombre è il secondo capitolo della saga di Sherlock Holmen il dinamico ritratto del personaggio più famoso di Arthur Conan Doyle, “Sherlock Holmes” Holmes e il suo fidato socio Watson sono alle prese con la loro ultima sfida. Rivelando delle capacità di combattimento letali quanto il suo leggendario intelletto, Holmes combatterà come non ha mai fatto prima per sconfiggere un nuovo nemico e sventare un piano letale che potrebbe distruggere il paese. Il cast di Sherlock Holmes Gioco d’ombre è capitanato dall’acclamato regista Guy Ritchie, per la Warner Bros. Pictures e Village Roadshow Pictures. Robert Downey Jr. incarna il leggendario detective, e Jude Law recita la parte del fidato collega di Holmes, Watson, un dottore e veterano di guerra che e’ un formidabile alleato di Sherlock Holmes. Rachel McAdams recita il ruolo di Irene Adler, l’unica donna ad aver mai battuto Holmes e che ha mantenuto un rapporto tempestuoso con il detective. Mark Strong e’ il loro misterioso nuovo avversario, Blackwood. Kelly Reilly veste i panni dell’oggetto del desiderio di Watson, Mary.
  • Il castello errante di Howl (2004) Il castello errante di Howl è l’acclamato film d’animazione del regista culto Hayao Miyazaki. scritto e diretto dallo stesso Miyazaki, il film è l’adattamento del romanzo omonimo del 1986 di Diana Wynne Jones, pubblicato in Italia nel 2005 da Kappalab.
  • Panama Papers (2019) Presentato in Concorso alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Panama Papers racconta di una vedova (Meryl Streep) indaga su una frode assicurativa inseguendo a Panama City due soci in affari (Gary Oldman e Antonio Banderas) che strumentalizzano il sistema finanziario mondiale. Basato su “Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite” di Jake Bernstein Protagonisti un cast d’eccezione composto da Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Jeffrey Wright, Melissa Rauch, Jeff Michalski, Jane Morris, Robert Patrick, David Schwimmer, Cristela Alonzo, Larry Clarke, Will Forte, Chris Parnell, Nonso Anozie, Larry Wilmore, Jessica Allain, Nikki Amuka-Bird, Matthias Schoenaerts, Rosalind Chao, Kunjue Li, Ming Lo, con James Cromwell e Sharon Stone.
  • Source Code (2011) Source Code è il programma top secret di una misteriosa agenzia governativa americana. Il Capitano Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) è costretto, suo malgrado, a rivivere gli ultimi 8 minuti di vita del passeggero di un treno che esploderà. 8 minuti per scoprire chi è l’attentatore, 8 minuti per capire chi è lui, 8 minuti per capire chi è la donna che ha davanti (una splendida Michelle Monaghan). Un allucinante viaggio nel tempo imprigionato in una vita non sua cadenzata dalla voce di chi guida il gioco, il colonnello Goodwin (Vera Farmiga)

The Tragedy of Macbeth, recensione del film di Joel Coen

The Tragedy of Macbeth, recensione del film di Joel Coen

C’è molta storia del cinema in The Tragedy of Macbeth. Quella dei pionieri, di coloro che hanno fondato le coordinate estetiche della Settima Arte ai suoi albori. C’è Carl Theodor Dreyer nel lavoro sugli spazi scenici usati per esprimere lo straniamento dei personaggi. C’è W.F. Murnau nell’uso espressionista del bianco e nero che racconta uno stato psicologico o morale ed esplicita la tensione interna alla scena con un semplice taglio di luce.

Il grande cinema dentro a The Tragedy of Macbeth

Non è una novità nel cinema di Joel Coen realizzato insieme al fratello Ethan, tutt’altro: il lavoro sul contrasto tra luce e oscurità era già stato magnificamente elaborato fin dal loro esordio Blood Simple. Ma il fatto che Joel abbia scelto di rivisitare l’arte di tali maestri al suo primo lungometraggio da solista probabilmente ha un suo significato. Il suo adattamento del testo di William Shakespeare non è assolutamente derivativo, Dreyer e Murnau non vengono omaggiati o peggio ancora copiati in maniera sterile: Joel Coen si appropria di tali coordinate estetiche facendole proprie, componendo scena dopo scena un puzzle visivo che incastra con enorme coerenza forma e contenuto.

The Tragedy of Macbeth immerge lo spettatore in un universo filmico – e sottolineiamo filmico in contrapposizione alla nozione di teatro filmato – che si pone cornice espressiva del piano criminoso dei due protagonisti, convinti di poter sottrarsi alle conseguenze del crimine commesso. Una tematica ricorrente, se non addirittura portante, nel cinema dei Coen: l’essere umano che tenta di imporre la sua logica di fronte all’onnipotenza imperscrutabile del caso, finendo per soccombere insieme alla propria (presunta) razionalità. In questo caso però Lady Macbeth e il suo consorte crollano prima di tutto sotto i colpi di un codice morale tradito, il quale si ritorce contro di loro fino a condurli alla follia.

Uno scarto sottile eppure fondamentale che trasforma il film in qualcosa di personale per il regista e la moglie Frances McDormand: che la volontà di raccontare la dicotomia tra razionalità e caos con toni maggiormente vicini alla commedia dell’assurdo fosse il marchio distintivo della scrittura di Ethan Coen? Sembra provarlo il fatto che The Tragedy of Macbeth è senza dubbio il lavoro più “serio” del fratello maggiore, lungometraggio in cui non compare alcuna traccia di incursione parossistica del Caso nella vicenda dei protagonisti. 

La malinconia del tempo che scorre

Dietro la trama principale il film esplora poi un tema più sottile e malinconico, ovvero quello del tempo che inesorabilmente passa. E questo ci porta in qualche modo all’analisi legata alla scelta degli attori: fortemente voluto da McDormand, il film nello sviluppo narrativo rimane quasi totalmente fedele al testo di Shakespeare, apportando allo stesso tempo uno scivolamento concettuale molto importante: Lady Macbeth e suo marito si sono già addentrati nell’autunno della loro esistenza. L’opportunità di conquistare il potere attraverso l’omicidio del re Duncan rappresenta in qualche modo la loro ultima possibilità di affermazione personale, la catarsi perversa per una coppia la cui amarezza e frustrazione si sono nel tempo trasformate in corruzione morale.

Se inquadrati da quest’angolazione, Macbeth e la consorte sono due antieroi ancor più tragici perché non hanno veramente futuro: anche l’eventuale successo delle loro azioni è cementato nel presente, sradicato dalla speranza di protrarsi nel tempo. Se McDormand ci ha abituato da anni a scelte professionali coraggiose quando si tratta di interpretare figure femminili che mostrano il peso della vita vissuta e dell’età – pensiamo soprattutto a Olive Kitteridge, Tre manifesti a Ebbing, Missouri e al più recente Nomadland – la vera sorpresa è invece un Denzel Washington che si spoglia del suo carisma virile per sviluppare un Macbeth imbolsito, affaticato dalle battaglie fisiche e soprattutto interiori che ha combattuto e sta ancora affrontando. Un’interpretazione “opaca” ed estenuante, perfetta per la visione della tragedia che il regista e la co-protagonista intendevano sviluppare. 

Un ritorno alle origini del discorso poetico per Joel Coen

Formalmente ineccepibile – meritano una menzione particolare il lavoro su ambienti e scenografie di Stefan Dechant oltre che la fotografia in 4:3 di Bruno Delbonnel – The Tragedy of Macbeth è un progetto che Joel Coen per sua stessa ammissione ha impiegato quindici anni a realizzare, resistendo nel tempo all’insistenza di Frances McDormand. Averlo realizzato senza la  collaborazione di Ethan Coen significa molto: Joel ha infatti scelto di tornare alle origini del proprio discorso estetico e poetico, facendolo nuovamente suo con un’adesione sia visiva che emotiva impressionanti. Ci troviamo di fronte all’opera di un autore che non doveva dimostrare nulla a nessuno – i fratelli Coen la storia del cinema contemporaneo l’hanno scritta a caratteri cubitali – mentre a conti fatti ha dimostrato qualcosa a se stesso. Eccome se lo ha fatto…

Avengers: le più grandi differenze tra i film e i fumetti

Avengers: le più grandi differenze tra i film e i fumetti

Per quanto possibile, i Marvel Studios ricercano sempre la fedeltà quando si tratta di adottare le proprietà dei fumetti sul grande schermo. Tuttavia, molte delle cose che abbiamo visto nel MCU sono state modificate per le esigenze più disparate, soprattutto ai fini narrativi. Nei film degli Avengers, ad esempio, sono state apportate numerose modifiche, proprio per permettere al MCU di apparire come un universo sempre più coeso e interconnesso. Ma quali sono le principali differenze riguardo la storia degli Avengers nei fumetti e quella raccontata sul grande schermo?

La formazione originale era diversa

Nel primo film degli Avengers c’è una cosa che accade allo stesso modo anche nei fumetti, ossia il fatto che è Loki a riunire il gruppo. Tuttavia, il modo in cui si è formata la squadra è stato molto diverso. Nel film, infatti, è Nick Fury che raccoglie il gruppo di eroi e li spinge a lavorare insieme.

Nei fumetti, invece, Loki ha mandato Hulk su tutte le furie, sperando che il Gigante Verde avrebbe ucciso Thor se questi avessero combattuto l’uno contro l’altro. Invece, un gruppo di eroi si è unito per fermare Hulk, tra cui Iron Man, Thor, Ant-Man e Wasp. Quando hanno scoperto che dietro tutto c’era Loki, lo hanno sconfitto e hanno scelto di rimanere insieme come un’unità.

Gli Avengers hanno lavorato per il governo nei fumetti

I Vendicatori, nei film, hanno lavorato principalmente per Nick Fury, che li ha fatti lavorare in associazione con lo S.H.I.E.L.D. Tuttavia, nonostante la squadra avesse continuato ad avere un legame con lo S.H.I.E.L.D., dopo quel primo film hanno iniziato a lavorare per lo più da soli.

Nei fumetti, c’era una connessione più forte. Non trascorse molto tempo dopo che i Vendicatori si erano formati, che il governo prese subito il controllo. C’era quasi sempre qualcuno al governo che aveva il controllo della squadra, tra cui Henry Peter Gyrich, colui che spesso tirava le redini e teneva i Vendicatori sotto controllo.

Il ruolo di Iron Man nella squadra

Nei film, Iron Man era essenzialmente il leader, colui che alla fine doveva sempre rispondere al governo e tenere la squadra in riga. Tony Stark ha esordito come un ribelle e non ha mai voluto far parte di una squadra, ma alla fine ha accettato il suo ruolo ed è diventato il cuore e l’anima del MCU.

Tuttavia, quello non è l’Iron Man rappresentato nei fumetti, dove ha commesso una serie di errori che non hanno fatto altro che peggiorare le cose per gli eroi. Era arrogante e si considerava al di sopra di tutti. Robert Downey Jr. ha apportato una forte dose di umanità ad Iron Man, qualità che non è mai appartenuta al personaggio nei fumetti.

Ant-Man e Wasp hanno avuto un ruolo più importante nei fumetti

Nei film degli Avengers, Vedova Nera e Occhio di Falco erano i membri fondatori della squadra. Questo perché erano agenti dello S.H.I.E.L.D., con Nick Fury che li ha scelti per tenere d’occhio il team. Tuttavia, non sono stati membri della squadra nei fumetti.

Nei fumetti, infatti, lo erano Ant-Man e Wasp, due versioni molto diverse rispetto a quelle del MCU. Nei fumetti, c’erano Hank Pym e Janet Van Dyne, con quest’ultima che è diventata addirittura caposquadra più di una volta. Nei film, Hank era un vecchio agente dello S.H.I.E.L.D., mentre Janet si era persa in un’altra dimensione. Entrambi sono stati invecchiati drasticamente rispetto ai fumetti.

Hank Pym ha creato Ultron nei fumetti

Dal momento che Hank Pym non era un membro degli Avengers nel MCU e si era già lasciato alle spalle il suo passato da eroe quando il gruppo si formò, non era un personaggio da poter impiegare già in Avengers: Age of Ultron. Nei fumetti, è stato Hank Pym a creare Ultron, che è diventato malvagio e, di conseguenza, uno dei nemici ricorrenti.

Nei film, il MCU ha dovuto prendere una direzione diversa. Invece di Hank Pym, è stato Tony Stark a creare Ultron. Questo ha cambiato notevolmente l’intera dinamica, poiché Stark era un personaggio importante già da solo, mentre Pym era essenzialmente noto proprio per aver creato Ultron.

Visione aveva una Gemma dell’Infinito nei film

Quando venne creato Ultron, il suo corpo era fratturato. Così, decise che era necessario farsi costruire un nuovo corpo, cosa che diede origine a Visione. In seguito, i Vendicatori recuperarono quel corpo e poi Tony Stark finì per trasferirvi al suo interno la sua vecchia A.I., Jarvis, portandolo in vita con una Gemma dell’Infinito, ossia la Gemma della Mente.

Nei fumetti, Visione non aveva nulla a che fare con le Gemme dell’Infinito. È piuttosto Ultron che lo “costruisce” come suo “figlio”, usando il corpo della versione Androide di Torcia Umana della Seconda Guerra Mondiale e le onde cerebrali del defunto Simon Williams. Alla fine, Visione voltò le spalle ad Ultron e si unì ai Vendicatori.

Jarvis era un maggiordomo nei fumetti

Nei film, JARVIS era un A.I. che Tony Stark usava per farsi aiutare nei suoi esperimenti. Era molto supponente, anche se è stato molto utile in tutto ciò che Stark aveva bisogno di portare a termine. In Avengers: Age of Ultron, Stark ha trasferito JARVIS in Visione.

Nei fumetti, Jarvis era un vero essere umano. Era Edwin Jarvis, che nel MCU era invece il maggiordomo di Howard Stark nella serie Agent Carter. Questo è il nome da cui ha avuto origine l’intelligenza artificiale di Stark. Nei fumetti, Jarvis è stato il maggiordomo della Avengers Mansion, dove ha servito con onore per anni.

Gli Asgardiani sono alieni nei film

La Marvel ha apportato enormi cambiamenti quando si è trattato di Thor e suo fratello Loki. Nei fumetti, gli Asgardiani erano alieni e Asgard si trova ai confini dello spazio, con il Bifrost che rappresenta un mezzo  per raggiungere rapidamente la Terra quando necessario. In Avengers: Infinity War è stato anche mostrato che potevano arrivare sulla Terra con un’astronave.

Nei fumetti, gli Asgardiani non sono alieni. Thor era, infatti, il Dio del Tuono e Odino il padre di tutti gli dei nordici. Nei fumetti, gli dei erano reali, mentre nei film erano tutti alieni.

Le origini di Quicksilver e Scarlet Witch sono diverse

Quicksilver e Scarlet Witch sono molto diversi nei fumetti, sebbene le loro origini siano cambiate nel corso degli anni. Nel MCU, erano due bambini orfani che l’Hydra ha accolto e attraverso cui ha sperimentato l’uso di una delle Gemme dell’Infinito, dando loro dei poteri, prima che disertassero e aiutassero i Vendicatori a sconfiggere Ultron.

Nei fumetti, invece, credevano di essere mutanti, ossia i figli di Magneto. Tuttavia, non erano i suoi figli e non erano neanche mutanti. Nonostante ciò, le loro origini nei fumetti erano comunque basate sul lavoro svolto al fianco di Magneto. Questo doveva necessariamente cambiare nei film, poiché i mutanti all’epoca non erano ancora stati introdotti nel MCU. Di conseguenza, anche la fonte dei loro poteri doveva essere diversa.

In Infinity War mancavano i personaggi chiave

La storia principale di Avengers: Infinity War è stata più o meno la stessa, con Thanos che schiocca le dita e spazza via metà degli esseri dell’universo. Tuttavia, il MCU aveva i diritti solo su alcuni dei personaggi e ha dovuto apportare alcune modifiche importanti.

Innanzitutto, il motivo dello schiocco di Thanos era diverso: nei fumetti, stava cercando di impressionare la Morte. Ancora, i Vendicatori non avevano alcuna possibilità di sconfiggere Thanos e, di fatto, ciò non accade. Inoltre, Adam Warlock, che è stato solo accennato in Guardiani della Galassia, era l’eroe principale, e Silver Surfer, che all’epoca faceva parte del Fox-Verse, era l’eroe secondario che combatteva contro Thanos.

Daniel Craig rivela come ha ottenuto il cameo in Star Wars: Il risveglio della forza

0

Daniel Craig ha finalmente rivelato come è riuscito ad ottenere il suo cameo da Stormtrooper in Star Wars: Il Risveglio della Forza. L’interprete di James Bond è attualmente impegnato con la promozione dell’attesissimo No Time To Die, e ovviamente nel corso delle varie interviste capita che emergano dettagli interessanti a proposito della sua carriera e che esulano dal longevo franchise dedicato a 007.

Parlando con BBC Radio 1, Craig ha parlato del suo coinvolgimento nel franchise di Star Wars e del fatto che tutto sia avvenuto proprio grazie a Bond. A quanto pare, infatti, un membro della troupe de Il Risveglio della Forza, che aveva lavorato anche sul set dei film di James Bond, ha chiesto esplicitamente al regista J.J. Abrams, su richiesta dello stesso Craig, se l’attore potesse fare un’apparizione nel film.

“Non credo che avrei potuto farlo se non fosse stato per James Bond. Sì, a volte possono succedere anche cose adorabili come questa. Ho avuto la fortuna di farlo proprio perché sono James Bond. Non sarebbe stato possibile farlo in altro modo”, ha spiegato Daniel Craig. “Ho chiesto al secondo aiuto regista di Star Wars, che era anche il nostro secondo aiuto regista, un ragazzo adorabile di nome Ben Dixon: “Ben, andiamo. Ti prego. Fammi partecipare. Posso essere uno stormtrooper”. Lui: ‘Lo chiedo a J.J.’. E J.J. gli disse: ‘Portamelo!’. E mi diede proprio una scena. Pensavo che sarei rimasto sullo sfondo con in mano una pistola. Ne sarei stato felice ugualmente, ma alla fine mi ha regalato una vera scena.”

Ghostbusters: Legacy in anteprima europea a Alice nella Città

0
Ghostbusters: Legacy in anteprima europea a Alice nella Città

Ghostbusters: Legacy aprirà in anteprima europea la XIX edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dedicata agli esordi, al talento e alle nuove generazioni diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, in programma dal 14 fino al 24 ottobre 2021 in due location d’eccezione: l’Auditorium Parco della Musica e, da quest’anno per tutta la durata della manifestazione, anche l’Auditorium della Conciliazione.

A quasi quarant’anni dall’uscita nelle sale del primo film, torna una delle saghe cinematografiche più iconiche e amate della storia: Ghostbusters: Legacy che sarà presentato ad Alice nella Città anticipando l’uscita nei cinema il 18 novembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia e prodotto da Sony Pictures. Ghostbusters: Legacy è diretto da Jason Reitman già vincitore nel 2007 della Festa del Cinema di Roma con “Juno” e figlio di Ivan Reitman regista dei primi due episodi e produttore di questo nuovo film della saga. Scritto da Gil Kenan e Jason Reitman, ha tra i produttori esecutivi anche Dan Aykroyd, sceneggiatore e protagonista dei primi due film nel ruolo di Ray Stantz.

Siamo grati a Sony Pictures e Warner Bros. Entertainment Italia per averci offerto il privilegio di aprire la diciannovesima edizione di Alice nella città con il nuovo film di Jason Reitman, che rimanda ad un patrimonio di immagini e storie che per varie generazioni di spettatori ha già il sapore dei classici contemporanei. Ghostbusters: Legacy – dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini – è un film ponte che va ben oltre l’effetto nostalgia del franchise: evoca l’avventura, l’esperienza del fantastico, la celebrazione dei film che abbiamo amato da ragazzi. Il film ideale per riscoprire un’esperienza autenticamente collettiva, goduta nella sala cinematografica”.

Nel cast Paul Rudd, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Annie Potts, Carrie Coon.

Sinossi: Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.

Spider-Man: No Way Home, Sam Raimi commenta il ritorno di Doc Ock

0

Il leggendario regista Sam Raimi farà il suo ritorno nell’Universo Marvel il prossimo anno grazie a Doctor Strange in the Multiverse of Madness, con alcuni dei personaggi che aveva già portato sul grande schermo nella sua trilogia di Spider-Man che faranno il loro ingresso nel MCU grazie all’attesissimo Spider-Man: No Way Home.

Il Doctor Octopus di Alfred Molina e il Green Goblin di Willem Dafoe sono già stati confermati, e siamo sicuri al 99,9% che rivedremo anche il Peter Parker di Tobey Maguire. Tuttavia, chi abbiamo effettivamente visto in azione nel primo trailer di No Way Home è stato proprio il Doc Ock di Molina, personaggio che l’attore aveva già interpretato in Spider-Man 2 del 2004, diretto appunto da Raimi.

SYFY Wire ha recentemente chiesto a Raimi cosa ne pensasse di quel trailer, e sembra che il regista sia rimasto colpito tanto quanto i fan dal ritorno dell’attore nei panni del celebre villain. “È stato bellissimo. Sembra fantastico, l’animazione è fantastica”, ha dichiarato Riami. “Presumo che sia animato in digitale, perché quando abbiamo fatto noi Doc Ock, abbiamo utilizzato una combinazione di animazione ed effetti pratici per i suoi tentacoli di polpo. Ma era comunque fluido e potente nel trailer e ho adorato il suo costume. Penso che sarà un grande film”.

Il sito ha anche cercato di carpire dal regista nuovi dettagli a proposito dell’attesissimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma purtroppo Raimi non ha potuto rivelare nulla a proposito della trama: “Non mi lasciano dire nulla, mi dispiace.”

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Titans 3×10: anticipazioni dall’episodio

0
Titans 3×10: anticipazioni dall’episodio

La piattaforma HBO MAX ha diffuso le anticipazioni di Titans 3×10, il decimo episodio dell’annunciata terza stagione della serie Titans.

In Titans 3×10 che si intitolerà  “Troubled Water” Craneincolpa i Titani di aver avvelenato l’approvvigionamento idrico di Gotham.

Titans 3×10

Titans 3 sarà la terza stagione della serie Titans prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti. Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans 3 protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly come Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir come Niles Caulder / Chief, Joshua Orpin nei panni di Superboy e Esai Morales come Slade Wilson aka Deathstroke.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre. La prima stagione Titans ha debuttato nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Venom: a Woody Harrelson non piaceva la parrucca di Cletus Kasady

0

La prima volta che abbiamo incontrato il personaggio di Cletus Kasady è stato nella scena post-credit di Venom. Ora, il personaggio interpretato da Woody Harrelson si prepara a fare il suo ingresso trionfale nell’attesissimo Venom: La furia di Carnage, dopo finalmente vedremo in azione il suo alter ego.

Parlando con IGN (via CBM), l’attore ha rivelato un curioso dettaglio a proposito della sua apparizione nel primo film del franchise. Parlando infatti del cambio di acconciatura di Cletus tra i due film, Harrelson ha spiegato di non aver mai amato la parrucca della scena post-credit e di aver apprezzato molto di più il lavoro fatto nel sequel. “Nel primo, devo ammettere che non mi piaceva quella parrucca”, ha confermato. “Era parecchio… era un po’ amatoriale. Mi piaciuto di più quello che abbiamo fatto con il secondo film.”

Ovviamente, ciò che la maggior parte dei fan sarà entusiasta di vedere è la trasformazione dell’attore in Carnage, uno dei più grandi cattivi di Spider-Man che abbiano mai onorato le pagine dei fumetti. Quel poco che abbiamo visto del personaggio in azione nei vari trailer ha indubbiamente colpito nel segno, e pare che il regista Andy Serkis si sia lasciato molto influenzare dal materiale originale. Nonostante il rating PG-13, ci aspettiamo comunque una carneficina alle stelle nel film.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Josée, la Tigre e i Pesci di Kotaro Tamura al cinema

0
Josée, la Tigre e i Pesci di Kotaro Tamura al cinema

Anime Factory, etichetta di proprietà di Koch Media annuncia l’uscita dell’attesissimo film anime Josée, la Tigre e i Pesci di Kotaro Tamura, da oggi al cinema in un evento speciale di soli tre giorni, il 27-28-29 settembre 2021.

Realizzato dallo STUDIO BONES, celebre per molti titoli di successo come My Hero Academia, Fullmetal Alchemist, Josée, la Tigre e i Pesci è una storia di formazione che racconta la relazione tra Josée, un’artista disabile di talento e Tsuneo, un laureando in biologia marina, che si incontrano per caso e si scoprono attratti l’uno dall’altro.

La storia di Josée, la Tigre e i Pesci è stata precedentemente trasposta in un film live action nel 2003, ma solo attraverso l’animazione si è potuta esaltare la brillantezza della vita quotidiana, il batticuore dell’amore e lo scintillio della vita. La narrazione è stata adattata e ambientata in tempi recenti, in modo che Josée e Tsuneo potessero rispecchiare al meglio le attuali generazioni, per rappresentare in maniera delicata e rispettosa tutte le persone che a causa della loro disabilità si muovono solo su una sedia a rotelle.

Josée, la Tigre e i Pesci è stato nominato come “Miglior film d’animazione” al Japan Academy Film Prize, è stato il film di apertura al Festival Internazionale del film d’animazione di Annecy e di chiusura del Festival internazionale del cinema di Busan. Kotaro Tamura (regista della serieNoragami e assistente alla regia di Wolf Children) fa il suo debutto alla regia cinematografica con una sceneggiatura scritta da Sayaka Kuwamura (Strobe Edge, Drive). Il disegnatore di manga Nao Emoto (Savage Season) si è occupato dell’ideazione dei personaggi, mentre Haruko Iizuka (Horimiya) ha curato character design e direzione generale delle animazioni. Le musiche del film sono di Evan Call (Violet Evergarden) e le canzoni di Eve, che vanta un totale di circa 500 milioni di visualizzazioni di video musicali e ha un talento in grado di ritagliare con parole semplici e melodie sofisticate i dolori e le gioie di tutti i giorni.

Il romanzo Josée, la Tigre e i Pesci è molto popolare in Giappone e la storia dei due protagonisti ha avuto una grande influenza su diverse generazioni. Parlando del momento in cui ha deciso di realizzare un film animato legato all’opera di Seiko Tanabe, il regista Kotaro Tamura ha affermato: “Il mio primo approccio con «Josée, la Tigre e i Pesci» è avvenuto grazie al romanzo originale. A dire il vero, Shuzo Kazahara [producer] aveva preparato un bel po’ di romanzi dentro un sacchetto e dopo averli letti tutti scrupolosamente è stato «Josée» a venire da me. In quel momento mi sono ricordato di averne già sentito il titolo grazie al film live action.”

La sceneggiatrice Sayaka Kuwamura ha aggiunto: “Ho conosciuto per la prima volta «Josée» attraverso il film live action, ma poco prima entrando per caso in una libreria ne ho notato il romanzo. Riflettendo sul fatto che non avevo mai letto nulla di quell’autrice l’ho preso in mano e gli ho dato una rapida lettura. L’ho riletto poi con attenzione e ho trovato il personaggio di Josée pieno di fascino, così come «Josée», «la tigre», «i pesci». Il gusto di scegliere quei tre nomi per il loro valore simbolico era meraviglioso.”

Josée, la Tigre e i Pesci, la trama

Josée vive nel suo mondo fatto di hobby come la pittura, i libri e l’immaginazione. Si muove su una sedia a rotelle fin da piccola e un giorno, quando ne perde il controllo scendendo per un pendio pericoloso, viene salvata da Tsuneo, uno studente universitario. Tsuneo, laureando in biologia marina, trascorre il suo tempo lavorando part-time mentre insegue il suo sogno di vedere un pesce leggendario che vive solo in Messico. Josée vive insieme a sua nonna Chizu, che offre a Tsuneo un nuovo lavoro part-time: esaudire qualsiasi richiesta di Josée. Tuttavia la ragazza ha una lingua affilata che colpisce Tsuneo in modo duro, portando i due a scontrarsi più volte. In questa situazione dove entrambi svelano e nascondono ciò che provano, la distanza tra i loro cuori si fa via via più vicina. Insieme a Tsuneo, Josée decide finalmente di aprirsi al mondo esterno, cosa che non pensava sarebbe riuscire a fare.

Eternals: la durata del film e la questione del divieto in Russia

0

Manca ormai sempre meno all’arrivo nelle sale cinematografiche di Eternals, che a quanto pare potrebbe diventare uno dei cinecomic più lunghi mai realizzati dai Marvel Studios. Sappiamo che il film coprirà un arco temporale lungo 7000 anni e che introdurrà tantissimi nuovi personaggi: per questo motivo, non dovrebbe sorprendere la notizia che la durata dovrebbe essere di 156 minuti, ossia 2 ore e 36 minuti.

A riportare la notizia è stato il sito web russo Kino Metro: se tale durata dovesse essere confermata (ed è molto probabile, considerato che già in passato il sito aveva anticipato una serie di informazioni che si sono poi rivelate esatte), Eternals sarà il secondo film più lungo mai realizzato dai Marvel Studios dopo Avengers: Endgame, la cui durata sfiora di pochissimo le 3 ore. Al terzo posto, invece, troviamo Avengers: Infinity War, che dura ben 2 ore e 29 minuti.

E sempre a proposito di Eternals, Kino Metro riporta un altro interessante aggiornamento a proposito del film della regista premio Oscar Chloé Zhao: pare infatti che in Russia il film abbia ricevuto un Rating-R, ossia un divietato ai minori di 18 anni. Nessuna motivazione specifica è stata data per questa scelta così restrittiva. Tuttavia, CBM ha provato ad avanzare un’ipotesi…

Perché Eternals sarà vietato in Russia?

Secondo il sito, infatti, la decisione potrebbe dipendere dal fatto che nel film Phastos, personaggio interpretato da Brian Tyree Henry, verrà presentato come il primo supereroe apertamente gay del MCU. Inoltre, secondo quanto emerso in passato, nel film vedremo anche un bacio con suo marito. Questo potrebbe spiegare l’accenno alla “sessualità” menzionato nella valutazione dell’MPA ed essere, molto probabilmente, la ragione dietro al divieto ai minori di 18 anni in Russia (paese notoriamente diffidente nei confronti di qualsiasi contenuto LGBTQ+ in film o serie tv).

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

The Last of Us: prima foto ufficiale dell’attesa serie

0
The Last of Us: prima foto ufficiale dell’attesa serie

Arriva finalmente la prima foto ufficiale di The Last of US, l’attesissima serie tv adattamento dell’omonimo videogames per playstation. La serie è scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin al fianco di Neil Druckmann, creatore dell’omonimo videogames e debutterà nel 2022 su HBO MAX.

The Last of Us

The Last Of Us, la serie tv

The Last of US si svolge 20 anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta da una malattia che rende le vittime mutanti pericolosi e assetati di sangue. L’indurito sopravvissuto Joel viene assunto per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14 anni, da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e mozzafiato poiché l’improbabile coppia dipenderà l’una dall’altra per la sopravvivenza. La serie sarà disponibile su HBO e in streaming su HBO Max.

The Last of US è scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin al fianco diNeil Druckmann, creatore dell’omonimo videogames. Il regista di Beanpole Kantemir Balagov dirigerà il pilot. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta da PlayStation, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog. Druckmann e Mazin sono produttori esecutivi insieme a Carolyn Strauss, Evan Wells di Naughty Dog e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

Sinistri Sei: la Sony ha ancora dei grandi piani per il film?

0
Sinistri Sei: la Sony ha ancora dei grandi piani per il film?

Molto tempo fa, la Sony Pictures stava lavorando ad un film dedicato ai Sinistri Sei che doveva esistere nell’universo impostato dal franchise di The Amazing Spider-Man. Ad un certo punto, quel progetto vide coinvolto anche Drew Goddard in qualità non solo di sceneggiatore, ma anche di regista, ma alla fine è naufragato e Spider-Man si è fatto strada nel MCU.

Tuttavia, i fan continuano ancora oggi a sperare che i più grandi nemeci dell’arrampicamuri possano prima o poi ritrovarsi insieme, sul grande schermo, in un film incentrato su di loro. Secondo un nuovo report, Sony starebbe lavorando nuovamente per portare i Sinistri Sei sul grande schermo. Prima di procedere con la lettura dell’articolo, però, è giusto avvisarvi che potreste incappare in eventuali spoiler su Venom: La furia di Carnage

Come riportato da Deadline, infatti, pare che Sony non solo sia intenzionata a far decollare un nuovo progetto dedicato ai Sinistri Sei, ma pare anche che il sequel di Venom si collegherà direttamente alla versione di Spider-Man del MCU. Chiaramente, si tratta di informazioni che, per quanto interessanti, devono essere prese con le pinze (mancando ancora una conferma ufficiale). Tuttavia, è da tempo ormai che si vocifera che non solo Venom: La furia di Carnage si legherà al MCU, ma anche che sarà Spider-Man: No Way Home ad introdurre una nuova incarnazione dei Sinistri Sei.

Dopotutto, già nel 2018 la produttrice Amy Pascal aveva rivelato che il progetto incentrato sui Sinistri Sei non era morto. In effetti, considerando anche l’apparizione di Avvoltoio alla fine del trailer di Morbius, sembra proprio che l’obiettivo ultimo sia quello di spianare la strada al tanto agognato debutto del gruppo di supercriminali al cinema.

Nell’articolo di Deadline si leggono le seguenti dichiarazioni del giornalista Anthony D’Alessandro: “Sony ha sempre tenuto le sue cose separate da quelle della Marvel, ma ora il sequel di Venom si collegherà effettivamente all’universo di Spider-Man creato da Disney con il MCU. So, inoltre, che uno dei loro obiettivi a lungo termine è realizzare un film sui Sinistri Sei. È un progetto che tutti stanno aspettando… la loro versione dei cattivi dell’universo di Spider-Man.”

Venom: La Furia di Carnage e Spider-Man: No Way Home spianeranno la strada ai Sinistri Sei?

Che Venom: La furia di Carnage si collegherà allo Spider-Man del MCU è ormai chiaro. Tuttavia, ancora non sappiamo quali sorprese ci riserverà il film con protagonista Tom Hardy. Quel che è certo è che saranno tante, dal momento che di recente l’attore, in vista dell’arrivo del film nelle sale, ha invitato i fan – via Instagram – a non fare spoiler dopo la visione del film, lasciando intendere che quanto vedremo nel film avrà un grosso impatto sul futuro del Sony’s Spider-Man Universe e non solo.

Star Wars, Andy Serkis sulla morte di Snoke: “Ero devastato”

0
Star Wars, Andy Serkis sulla morte di Snoke: “Ero devastato”

Andy Serkis ha interpretato il Leader Supremo Snoke in Star Wars: Il Risveglio della Forza di J.J. Abrams e in Star Wars: Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson. Sfortunatamente, Johnson non è riuscito a rispondere a nessuna delle domande senza risposta lasciate da Abrams nell’episodio precedente, e alla fine L’ascesa di Skywalker si è limitato a confermare in maniera alquanto frettolosa che Snoke altri non era che un clone utilizzato dall’Imperatore Palpatine.

Durante una recente intervista con io9 in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage, è stato proprio Serkis a riflettere su come si è sentito quando ha dovuto dire addio ad uno dei personaggi più controversi della celebre saga. “Ero devastato quando ho letto la sceneggiatura, perché devo riconoscere che le cose stavano andando davvero bene”, ha ammesso Andy Serkis.

“Pensavo sarebbe diventato un personaggio chiave, un vero e proprio boss. Pensavo che mi sarebbe piaciuto tantissimo interpretarlo, e alla fine non ci potevo credere”, ha aggiunto l’attore, lasciando intendere che probabilmente, al pari della maggior parte dei fan, neanche lui credeva che sarebbe uscito di scena a quel punto della storia.

“Credevo che stesse andando tutto per il meglio”, ha aggiunto riferendosi poi a come sono state portate avanti le storyline di Rey e Kylo Ren. “Ho adorato interpretate quel personaggio e adoro ancora oggi la scena del confronto tra Rey e Kylo Ren. È stato fantastico”.

È innegabile che la Lucasfilm non abbia saputo sfruttare le potenzialità di un personaggio come Snoke, che all’interno della trilogia sequel avrebbe potuto avere un ruolo completando diverso, di certo più in linea con quello che Il Risveglio della Forza aveva fatto presagire all’inizio.

C’è ancora spazio per la storia di Snoke nell’universo di Star Wars?

Ad ogni modo, la serie tv The Mandalorian ha anticipato la possibilità che, in futuro, venga esplorata proprio la creazione di Snoke (apparentemente per mano di Moff Gideon e delle sue restanti forze imperiali). Considerato ciò, nulla esclude che a Serkis possa essere concessa l’opportunità di riprendere il ruolo in qualche forma, anche solo per spiegare perché Palpatine ha scelto di usare questa creatura danneggiata come delegato per guidare il Primo Ordine.

Transplant – Serie Tv: quando esce, trama, cast e streaming

0
Transplant – Serie Tv: quando esce, trama, cast e streaming

Transplant è la nuova serie tv medical drama in arrivo su Sky Serie e creata da Joseph Kay. Transplant è una nuova serie di produzione e ambientazione canadese con al centro un giovane e talentuoso medico siriano, rifugiato di guerra, che non potendo recuperare i suoi diplomi di studio non riesce a farsi assumere come dottore, e per sbarcare il lunario lavora in un ristorante. Ma il caso è dalla sua parte: troverà il modo di dimostrare con i fatti il suo valore e potrà cominciare a costruire per lui e sua sorella una nuova vita.

Transplant: quando esce e dove vederla in streaming

Transplant uscirà in prima visione su Sky Serie da lunedì 27 settembre alle 21.15. Transplant in streaming è disponibile su NOW.

Transplant è in arrivo su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Transplant trama castTransplant: trama e cast

Toronto. Il rifugiato siriano Bashir (Bash) Hamed, un giovane dottore carismatico e di talento, è stato costretto a fuggire dal suo Paese devastato dalla guerra insieme alla sua sorellina di soli 12 anni, Amira. In Canada, Bash che ha perso tutto e non è riuscito a recuperare i documenti necessari per poter tornare a lavorare come medico, sopravvive grazie a un lavoro decisamente lontano da ciò per cui ha studiato, e si è reinventato cuoco in un ristorante di cucina mediorientale della città. Un giorno, però, per puro caso si ritrova ad aiutare diverse persone rimaste ferite nel locale in cui lavora a causa di un grave incidente, e finalmente, grazie alle sue capacità e al suo incredibile pronto intervento, ha la possibilità di farsi notare e di riprendere la sua carriera in medicina d’urgenza. Riuscirà ad unirsi a un team di medici in un affollato centro traumatologico, lo York Memorial Hospital, dove Bash dovrà superare molte sfide professionali e personali per integrarsi e costruire pezzo dopo pezzo una nuova vita per lui e per sua sorella.

Protagonista di Transplant è Hamza Haq, fra gli attori di Jett – Professione ladra. Nel cast della serie creata da Joseph Kay anche John Hannah (Spartacus) che interpreta il primario dell’ospedale, Laurence Leboeuf, Ayisha Issa, Jim Watson e la piccola Sirena Gulamgaus che veste i panni della piccola sorella del protagonista.

Gli episodi della prima stagione di Transplant

  • Stagione 1, episodio 1: Quando si verifica un tragico evento, Bashir Hamed, un rifugiato siriano che era medico nel suo paese, non può fare a meno di usare la sua formazione per salvare i feriti.
  • Stagione 1, episodio 2: Quando Bash si unisce allo staff dello York Memorial, la sua esperienza come medico durante la guerra in Siria informa il suo approccio non convenzionale.
  • Stagione 1, episodio 3: Con il suo futuro allo York Memorial incerto, Bash deve affrontare il controllo a cui è sottoposto.
  • Stagione 1, episodio 4: Quando l’amico di Bash dalla Siria lo chiama chiedendo il suo aiuto per curare i pazienti, Bash deve capire come essere in due posti contemporaneamente.
  • Stagione 1, episodio 5: Bash cerca di rispettare le antiche tradizioni di famiglia e fatica ad aprirsi sul suo passato.
  • Stagione 1, episodio 6: Il passato di Bash torna in superficie in un modo che ha un impatto sul suo lavoro.
  • Stagione 1, episodio 7: Bash vuole sistemare le cose con Amira dopo che le loro vite sono state capovolte ancora una volta.
  • Stagione 1, episodio 8: Bash deve aiutare un paziente a prendere una decisione impossibile.
  • Stagione 1, episodio 9: Quando un amico ha bisogno di cure mediche, Bash deve capire come essere il suo medico.
  • Stagione 1, episodio 10: Un’esplosione avviene nei pressi dello York Memorial Hospital, mettendo a dura prova il pronto soccorso.
  • Stagione 1, episodio 11: Sulla scia dell’esplosione, Bash è costretto a esaminare il suo comportamento.
  • Stagione 1, episodio 12: Quando un tossicodipendente da oppiacei viene ferito, Bash corre per scoprire se i suoi sintomi mortali sono causati da droghe o da una malattia misteriosa.
  • Stagione 1, episodio 13: Bash cerca di proteggere l’eredità di Bishop e di salvarsi combattendo per salvare un paziente quasi ucciso da un errore medico.

 

James McAvoy sul possibile ritorno di Professor X: “Mai dire mai”

0

James McAvoy ha interpretato per la prima volta Charles Xavier in X-Men: L’inizio del 2011. La sua ultima apparizione nei panni del leader dei mutanti è arrivata circa otto anni dopo, in X-Men: Dark Phoenix. Di certo, quello del Professor X è uno dei ruoli più iconici della carriera dell’attore, che a quanto pare sarebbe ben disposto ad interpretarlo di nuovo.

Ora che gli X-Men si preparano a fare il loro debutto ufficiale nel MCU, è quasi certo che i Marvel Studios sceglieranno un nuovo attore per il ruolo di Charles Xavier, ma sappiamo anche che ora che il concetto di Multiverso è stato ufficialmente introdotto, tutto è davvero possibile, anche un ritorno dei mutanti del Fox-Verse.

Ad ogni modo, durante una recente intervista con Collider, a James McAvoy è stato chiesto se, dal suo punto di vista, l’arco narrativo del suo Professor X si è davvero concluso, lasciando intendere di essere felice che d’ora in avanti sia qualcun altro ad interpretare il personaggio. “Mi sento come se avessi avuto l’opportunità di esplorare un sacco di cose attraverso Charles Xavier, anche se non tutto ciò che avrei voluto esplorare, perché c’è sempre di più quando si tratta di certi personaggi”, ha spiegato McAvoy.

“Quindi, mi ritengo abbastanza soddisfatto di ciò che sono riuscito ad ottenere da lui come attore”, ha aggiunto. “Nella vita mai dire mai, come credo abbia detto una volta James Bond. Tuttavia, non sto scalpitando per tornare ad interpretarlo. Se non dovesse accadere mai più, pazienza.”

Il materiale emotivo: la recensione del film di Sergio Castellitto

Si apre su un sipario rosso il film Il materiale emotivo, la nuova fatica da regista di Sergio Castellitto, perché come da lui affermato “la rappresentazione della vita coinvolge ed emoziona molto più della vita vera”. Scritto da Margaret Mazzantini a partire da un’idea mai realizzata di Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola, il film introduce così alla vicenda di un uomo di nome Vincenzo (interpretato dallo stesso Castellitto), alle prese con l’amore per la figlia Albertine (Matilda De Angelis) e la sua libreria, situata in una piazzetta di Parigi. L’uomo, la cui vitalità sembra essere sopita da tempo, riscoprirà la forza delle emozioni grazie alla comparsa nella sua vita di Yolande (Bérénice Bejo), un’attrice esuberante e scombinata.

Il film, il settimo come regista per Castellitto, è dunque un viaggio nella vita di un uomo arresosi dinanzi ai troppi dolori, un uomo che trova rifugio nella letteratura e nel passato poiché è l’attualità ad uccidere definitivamente l’animo. Egli non è però l’unico prigioniero di sé stesso in questo racconto definito “soave dallo stesso Castellitto. Come si scoprirà, infatti, ognuno vive in propri personali carceri, con l’obiettivo di liberarsene o scendere a compromessi con questi. Il racconto, dopo aver introdotto lo spettatore oltre il sipario, porta dunque a confrontarsi con tutto ciò, dando vita ad una giostra di personaggi ed emozioni piuttosto varia.

 Nessuno si salva da solo

Il titolo del romanzo del 2011 della Mazzantini, Nessuno si salva da solo, racchiude in sé un po’ di quanto si ritrova in Il materiale emotivo. Oltre a vantare la stessa scrittrice, il film presenta come accennato in apertura tre personaggi, ognuno con il proprio vissuto e la propria prigionia autocostruita. Vincenzo, ad esempio, si è volontariamente rinchiuso nella propria libreria, l’unico posto dove si sente al sicuro. Da lì può controllare ogni cosa e può badare alla figlia Albertine, costretta alla sedia a rotelle dopo un brutto incidente e ammutolitasi in seguito a tale trauma. Come il padre, anche lei è rinchiusa in uno spazio confinato, proprio come il pesce nell’acquario che osserva giorno dopo giorno.

Il terzo personaggio, Yolande, sembra invece essere diversa da loro. Lei non vive una costrizione fisica imposta da un sol luogo, bensì una ben più ampia, che può estendersi all’intera sua esistenza. Tanto problematica quanto vitale, è lei ad entrare come un uragano nella libreria e nella vita di Vincenzo, sconvolgendola per sempre. Solo grazie a lei l’uomo inizierà piano piano a riappropriarsi di spazi perduti da tempo. Vincenzo intraprende infatti un percorso che lo porta fuori dalla propria libreria, tra le strade e ancor più lontano. Così, dunque, nessuno sembra potersi salvare da solo. C’è bisogno di un imput esterno, che smuova le cose, anche se poi il passo decisivo spetta al diretto interessato.

Per Vincenzo ci voleva Yolande, per Albertine ci vorrà a sua volta qualcosa proveniente da fuori la riattragga verso la vita. Tutto ciò si agita in un ambiente scenografico che ne rappresenta uno vero, volutamente lasciando intendere la differenza (un po’ come avviene nel bellissimo La Belle Époque), proprio a ribadire come sia la rappresentazione della vita a generare più coinvolgimento e trasporto. Su questo equilibrio si basa il film di Castellitto, affascinante per l’occhio e seducente sotto molti punti di vista. Come affermato anche dallo stesso Vincenzo, però, il materiale emotivo è in sé un ossimoro bello e buono e tale si dimostra anche il film.

Il materiale emotivo Sergio Castellitto

Il materiale emotivo: la recensione del film

Ciò che rammarica di un film tanto ingegnoso e delicato, dove il “dramma” è spogliato di ogni tinta più forte, è proprio l’ossimoro del raccontare di emozioni senza però riuscire a trasmettere qualcosa di deciso. Probabilmente ci vuole il giusto spettatore con la giusta sensibilità d’animo, ma Il materiale emotivo sembra in fin dei conti rimanere piuttosto distante rispetto a ciò che si propone. Per quanto lo spettatore si possa ritrovare interessato dalla vicenda e dai misteri legati al passato dei personaggi, qualcosa sembra non funzionare come dovrebbe. La molla dell’emozione decisiva sembra non scattare mai.

Da questo punto di vista, Il materiale emotivo è un film che deve attentamente scegliere il suo pubblico, trovare le giuste inclinazioni d’animo, poiché non tutti potrebbero essere disposti a lasciarsi ammaliare da quanto qui narrato. Ciò non toglie valore a quanto messo in scena, dalla vivace scenografia all’interpretazione dei protagonisti, su cui spicca la candidata all’Oscar Bérénice Bejo. Più che sull’aspetto emotivo, dunque, il film sembra da premiare su quello materiale. E con le colte citazioni disseminate nel corso della storia, in modo più o meno velato, il film sembra soddisfare più l’intelletto che non il cuore.

Teen Wolf: in arrivo un revival cinematografico per Paramount +

0
Teen Wolf: in arrivo un revival cinematografico per Paramount +

Arriva da Variety la notizia che è in sviluppo un revival cinematografico della serie di MTV Teen Wolf per la piattaforma Paramount Plus come parte di un nuovo accordo generale che  il creatore della serie Jeff Davis ha firmato con MTV Entertainment Studios.

L’accordo pluriennale di Davis lo vedrà scrivere e produrre esecutivamente il film, con i colloqui attualmente in corso con i membri del cast della serie originale per il ritorno. La notizia arriva nel quarto anniversario del finale originale di Teen Wolf su MTV.

Secondo quanto apprendiamo nel film  Teen Wolf, un male terrificante emergerà nella città di Beacon Hills. I lupi stanno ululando ancora una volta, chiedendo il ritorno di Banshees, Werecoyotes, Hellhounds, Kitsune e ogni altro mutaforma nella notte. Ma solo un lupo mannaro come Scott McCall, non più un adolescente ma ancora un Alpha, può raccogliere nuovi alleati e riunire amici fidati per combattere quello che potrebbe essere il nemico più potente e mortale che abbiano mai affrontato.

Il colosso infine ha pubblicato un teaser trailer

https://www.youtube.com/watch?v=5WcuaoZFHi8

House Of The Dragon: tanti ingressi nel cast della serie spin-off

0

Arriva da Deadline la notizia di diversi ingressi nel cast di House Of The Dragon, l’attesa serie prequel di Game of Thrones. Si tratta degli attori Ryan Corr (Holding the Man), Jefferson Hall (Devs), David Horovitch (Miss Marple), Graham McTavish (Outlander), Matthew Needham (Chernobyl), Bill Patterson (Fleabag) e Gavin Spokes (Brexit) che completano il cast di HBO la prossima serie.

 

  • Corr appare come Ser Harwin “Breakbones” Strong. ‘Breakbones’, si dice che Harwin sia l’uomo più forte dei Sette Regni. Ser Harwin è il figlio maggiore di Master of Laws Lyonel Strong ed erede di Harrenhal.
  • Hall affronta Lord Jason Lannister, è il Lord di Castel Granito e gemello di Ser Tyland Lannister. Interpreterà anche Tyland Lannister, il politico scaltro e calcolatore, gemello di Lord Jason Lannister.
  • Horovitch interpreterà il Gran Maestro Mellos, una voce della ragione e fidato consigliere di Re Viserys.
  • McTavish si unisce al cast nei panni di Ser Harrold Westerling. Ser Harrold ha servito nella Guardia Reale dai tempi di re Jaehaerys; è un esempio di cavalleria e onore.
  • Needham interpreterà Larys Strong, il figlio minore di Master of Laws Lyonel Strong, portato in tribunale da suo padre.
  • Paterson interpreterà Lord Lyman Beesbury, Lord of Honeyholt e Master of Coin nel Concilio Ristretto di Re Viserys.
  • Spokes si unisce come Lord Lyonel Strong, il Maestro delle Leggi di Re Viserys e Lord di Harrenhal.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

Sex Education 4 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Sex Education 4 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Sex Education 4 è la quarta stagione della serie originale Netflix Sex Education, la comedy-drama creata Laurie Nunn per Netflix. La serie è stata annunciata durante l’evento globale TADUM di Netflix. Durante l’evento è stato lanciato anche un video.

 

Sex Education 4: quando esce e dove vederla in streaming

Sex Education 4 in streaming uscirà nel 2022 su Netflix

Sex Education 4: trama e cast

Attualmente non sappiamo molto della quarta stagione di Sex Education. Non resta che aspettare ulteriore sviluppo.

Nel cast della quarta stagione ritorneranno i personaggi Otis Milburn, interpretato da Asa Butterfield, un ragazzo fuori dalla norma, infastidito dal lavoro della madre e dalla sua interferenza nella sua vita scolastica e sessuale. Avendo passato tutta la vita ad ascoltare le sedute di terapia della madre, è già molto esperto in problemi relazionali, sesso e autostima. Dr Jean F. Milburn, interpretata da Gillian Anderson, la madre di Otis, è una rinomata sessuologa. Divorziata, frequenta diversi uomini, senza impegni.

Eric Effiong, interpretato da Ncuti Gatwa, migliore amico di Otis, è un ragazzo omosessuale proveniente da una famiglia credente africana. È estremamente appariscente, sia nell’aspetto sia nell’atteggiamento, e desidera l’approvazione della sua famiglia. Maeve Wiley, interpretata da Emma Mackey, la “cattiva ragazza” che, dopo aver notato le capacità di Otis, apre con lui un’agenzia di consulenza sessuale e di coppia, della quale lei gestisce il lato organizzativo e finanziario. In breve i due diventano migliori amici.

Adam Groff, interpretato da Connor Swindells, il iglio del preside, bullizza spesso Eric. Ha un rapporto controverso e teso con il padre. È il primo “paziente” di Otis, ed è osservando come quest’ultimo riesca ad aiutarlo che Maeve decide di aprire un’attività di terapia sessuale a scuola. Jackson Marchetti, interpretato da Kedar Williams-Stirling, rappresentante della Moordale Secondary School e campione di nuoto, viene aiutato da Otis per diventare il ragazzo di Maeve.

The Umbrella Academy 3: 20 cose sulla serie dalla bocca dei protagonisti

0

Ecco un video dal backstage di The Umbrella Academy 3, la terza stagione di The Umbrella Academy in cui i protagonisti della serie Netflix svelano 20 segreti dello show, 20 curiosità sulla serie.

Il cast pronto a riprendere i loro ruoli include Elliot Page, Tom Hopper, David Castaneda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher, Justin H. Min, Ritu Arya e Colm Feore. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) tornerà come showrunner e produttore esecutivo.

I produttori esecutivi della terza stagione insieme a Blackman includono Jeff F. King (EPID), Mike Richardson (EP), Keith Goldberg (EP), Jesse McKeown (EP), Gerard way (Co-EP) e Gabriel Bå (Co-EP). L’ordine della terza stagione include 10 episodi di un’ora e sarà prodotto da IJCP, una divisione di Universal Studio Group, per Netflix. La produzione inizierà a febbraio a Toronto, in Canada. La seconda stagione di The Umbrella Academy che ha conquistato pubblico e critica è stata presentata in anteprima il 31 luglio 2020.

The Umbrella Academy 3: trama e cast

Netflix ha annunciato i primi nomi del cast di The Umbrella Academy che sono Justin Cornwell, Britne Oldford, Genesis Rodriguez, Cazzie David e Jake Epstein che si uniscono al cast.

JUSTIN CORNWELL (Jingle Jangle: A Christmas Journey, I Am the Night) interpreterà MARCUS, Sparrow # 1. Un affascinante, cesellato, colosso. Onesto, virtuoso ed esigente, Marcus tiene unita la famiglia. Grazioso ma letale, calcolato ma compassionevole, è tanto intelligente quanto forte. Marcus è disciplinato, razionale e in controllo. Trasuda fiducia e leadership senza mai dover alzare la voce.

The Crown 5: Imelda Staunton annuncia l’inizio delle riprese

0
The Crown 5: Imelda Staunton annuncia l’inizio delle riprese

Netflix ha diffuso il primo video dal set di The Crown 5, la quinta attesa stagione di The Crown in cui è la stessa Imelda Staunton ad annunciare l’inizio delle riprese della quinta stagione e il suo coinvolgimento nei panni della terza incarnazione della Regina Elisabetta II.

Nella quinta stagione di The Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il 2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Khalid Abdalla sarà Dodi Al-Fayed, mentre Dominic West ed Elizabeth Debicky sostituiranno Emma Corrin e Josh O’Connor nei panni di Carlo e Diana.

Army of Thieves: il trailer del prequel di Army of the Dead di Zack Snyder

0

Ecco il trailer di Army of Thieves. In questo prequel di Army of the Dead di Zack Snyder, il bancario di provincia Dieter si fa travolgere da un’avventura irripetibile quando una donna misteriosa gli propone di entrare in una banda di criminali ricercati dall’Interpol. Insieme tenteranno di portare a termine una serie di rapine leggendarie e al limite dell’impossibile in giro per l’Europa.

Guarda Army of Thieves su Netflix in tutto il mondo dal 29 ottobre. Il trailer è stato distribuito nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan.

Army of Thieves è il prequel di Army of Dead

The Sandman: anteprima, ecco Dream!

0
The Sandman: anteprima, ecco Dream!

Nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan, la piattaforma ha presentato una gustosa anteprima di The Sandman in cui facciamo la conoscenza di Dream!

Il Signore dei sogni è stato invocato e catturato da comuni mortali. Una volta libero, l’eterno dominatore del mondo onirico si accorgerà che i suoi problemi sono appena cominciati.

The Sandman è la nuova serie Originale Netflix basata sul fumetto del 1989-1996 scritto da Neil Gaiman e pubblicato dalla DC Comics. La serie è stata sviluppata da Allan Heinberg per Netflix – con Heinberg, Gaiman e David S. Goyer come produttori esecutivi ed è prodotta da DC Entertainment e Warner Bros. Television.

The Sandman racconta la storia di Dream, il titolo Sandman. Al momento la trama della serie non è stata rivelata. Ma le premesse ci dicono che ambientata nel 1916, Dream, il re delle storie e uno dei sette Endless , viene catturato in un rituale occulto. Dopo essere stato tenuto prigioniero per 105 anni, nel 2021 fugge e si propone di riportare l’ordine nel suo regno dei sogni.

Bridgerton 2: la prima clip dalla seconda stagione Netflix

0
Bridgerton 2: la prima clip dalla seconda stagione Netflix

Ecco la prima clip di Bridgerton 2, in cui ci viene presentato un nuovo personaggio che sarà sicuramente chiave all’interno della trama di questo secondo ciclo. Ecco un’anteprima della seconda stagione di Bridgerton, prodotta da Shondaland e in arrivo nel 2022, solo su Netflix.

Bridgerton 2, l’annunciata seconda stagione della serie originale Netflix Bridgerton creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes con la sua Shondaland.

Shelley Conn (Liar) e Calam Lynch (Benediction) sono le ultime nuove aggiunte al cast per la seconda stagione di Bridgerton, Netflix e la famosissima serie drammatica dell’era Regency di Shondaland basata sui romanzi rosa di Julia Quinn.

Da Shondaland e dall’ideatore Chris Van Dusen, Bridgerton segue la storia della figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton,  Daphne (Phoebe Dynevor), e del suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale londinese nell’età della Reggenza. Daphne vuole seguire le orme dei genitori e trovare il vero amore, e inizialmente le sue speranze sembrano ben riposte. Ma quando il fratello maggiore inizia a scartare alcuni papabili pretendenti, le cronache scandalistiche diffuse dalla misteriosa Lady Whistledown rischiano di metterla in cattiva luce. In società entra anche l’affascinante e ribelle duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo convinto e buon partito che cattura l’attenzione di tutte le mamme delle debuttanti. Daphne e il duca dicono di non avere nulla da offrirsi, ma la loro attrazione è innegabile. Coinvolti in una battaglia di astuzia e sentimenti, dovranno fare i conti con le aspettative dell’alta società per il loro futuro.

Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e brillante che celebra il carattere senza tempo dell’amicizia, delle storie di famiglia e della ricerca dell’amore vero che vince su tutto. Alla serie partecipano Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Ben Miller, Bessie Carter e Harriet Cains. Julie Andrews è la “voce” di Lady Whistledown nella versione originale. La serie è ispirata ai romanzi bestseller di Julia Quinn.

Stranger Things 4: benvenuto a casa Creel. Il nuovo video!

0
Stranger Things 4: benvenuto a casa Creel. Il nuovo video!

Ecco un nuovo video da Stranger Things 4, la quarta stagione di Stranger Things che arriverà nel 2022. Il video è stato diffuso da Netflix in occasione di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan.

https://www.youtube.com/watch?v=r2dyrpZg6VM

La trama di Stranger Things 4

Ambientata nella cittadina di Hawkins in Indiana, Stranger Things è una dichiarazione d’amore per i classici degli anni ’80 che hanno entusiasmato un’intera generazione. La serie racconta la storia di un ragazzino che scompare nel nulla. I suoi amici, la famiglia e la polizia locale si mettono alla ricerca di indizi, ma vengono presto coinvolti in una trama misteriosa, con esperimenti governativi top secret, terrificanti poteri soprannaturali, una ragazzina molto particolare e una pericolosa porta che collega il nostro mondo a un regno potente ma sinistro. Le amicizie dei protagonisti saranno messe alla prova e le loro vite cambieranno mentre ciò che scopriranno trasformerà Hawkins e forse il mondo, per sempre.

Dalla sua uscita nel 2016, il fenomeno globale Stranger Things ha ottenuto oltre 65 premi e 175 nomination alle più importanti manifestazioni e festival, tra cui gli Emmy Awards, Golden Globes, Grammy Awards, SAG Awards, DGA Awards, PGA Awards, WGA Awards, BAFTA, Peabody Award, AFI Awards, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. La serie candidata tre volte agli Emmy Awards come miglior serie tv drammatica è uno dei titoli Netflix più visti. La sola stagione 3 è stata vista nei primi quattro giorni dal debutto in 40,7 milioni di case, più di qualsiasi altro film o serie Netflix in quel periodo, e in  64 milioni nelle prime quattro settimane.

Stranger Things è creata dai fratelli Duffer e prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment. I fratelli Duffer sono anche i produttori televisivi della serie, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, e a Iain Paterson.

Red Notice: una clip dal film con Gadot, Johnson e Reynolds

0
Red Notice: una clip dal film con Gadot, Johnson e Reynolds

Nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan, la piattaforma ha diffuso una clip da Red Notice, il nuovo film che arriverà il 12 novembre con protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

https://www.facebook.com/netflixitalia/videos/162872809265470

Scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber, il film vede protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

Un Red Notice emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI (Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire cosa accadrà.

Sex Education 4: Netflix annuncia il rinnovo!

0
Sex Education 4: Netflix annuncia il rinnovo!

Nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan, la piattaforma ha annunciato ufficialmente che Sex Education tornerà per una quarta stagione.

https://www.facebook.com/netflixitalia/videos/463077621468709

Sex Educaiton 3 – È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Sex Education 3 è interpretata da: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Patricia Allison, Sami Outalbali, Anne-Marie Duff, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Rakhee Thakrar e Jim Howick.

The Witcher 2: ecco la prima clip e la data d’uscita

0
The Witcher 2: ecco la prima clip e la data d’uscita

Il Continente finisce sempre per chiamarti. La stagione 2 di The Witcher è in arrivo il 17 dicembre. Ecco la prima clip della serie presentata da Netflix in occasione di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan.

The Witcher 2: seconda stagione, tutto ciò che è stato rivelato al WitcherCon