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Lucca Comics & Games 2021: il programma di sabato 30 ottobre

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Lucca Comics & Games 2021: il programma di sabato 30 ottobre

Entra nel vivo il programma di Lucca Comics & Games 2021 per la seconda giornata di festival, sabato 30 ottobre, che culminerà nella serata di premiazione nel corso della quale saranno annunciati i vincitori dei Lucca Comics & Games Awards, ovvero gli “Oscar” italiani del fumetto e del gioco (ore 21.00, Teatro del Giglio). La serata di premiazione, cui potrà partecipare anche il pubblico possessore di biglietto del festival (previa prenotazione entro il 30 ottobre ore 11:00: https://bit.ly/2ZlmVy7), precede lo speciale di Wonderland in onda su RAI 4 in seconda serata che racconterà con clip e materiali esclusivi i vincitori di questa edizione 2021.

Tra gli ospiti della giornata: la prima volta a Lucca Comics & Games di Roberto Saviano, che presenta al festival il suoi esordio nel graphic novel con Sono Ancora Vivo (Bao Publishing), un’opera molto personale in cui il giornalista e scrittore si racconta in un’opera molto personale realizzata dalla mano eccelsa del fumettista e illustratore israeliano Asaf Hanuka (ore 11.00, Teatro del Giglio); Maccio Capatonda, accompagnato da Herbert Ballerina e Valerio Desirò, per presentare il suo nuovo podcast per Audible (ore 21.30, Auditorium San Francesco);  Sio con il suo La bambina che voleva diventare un sasso(Feltrinelli Comics), una storia per bambini che parla anche agli adulti (ore 12.30, Auditorium San Francesco), accompagnato dalla musica e dalla compagnia di Fabio Antonelli; Ensi, uno dei più importanti rapper italiani, vera e propria icona del freestyle, presenta in anteprima a Lucca il suo nuovo progetto, il graphic novel Santuario 2105, in uscita per BeccoGiallo editore il 4 novembre (ore 14.30, San Giovanni).

Sergio Bonelli Editore rinnova la collaborazione con Lucca Comics & Games attraverso una conferenza dal vivo sugli 80 anni della Casa editrice (ore 16.00, San Giovanni) che sarà trasmessa, come è avvenuto l’anno scorso, sui canali Twitch e YouTube e sui profili social del Festival e della casa editrice.  Nuovo appuntamento per il format Rock ‘n’ Comics con Caparezza (ore 14.00, San Francesco), in dialogo insieme a Simone Bianchi, Andrea Rock e la partecipazione del caricaturista Frank Federighi, per presentare l’unveil della variant cover del suo ultimo geniale album Exuvia, un eccezionale pop-up creato per lui proprio dalla superstar a fumetti Bianchi.

L’UNICEF Italia e lo streamer POW3R porteranno a Lucca Comics & Games la loro speciale collaborazione dedicata al mondo dei giovani e del gaming: un evento che vedrà Pow3r in dialogo con il Direttore dell’UNICEF Italia Paolo Rozera, affiancati da Emilio Cozzi, giornalista ed esperto di cultura videoludica (ore 15.30, Teatro del Giglio).
Il programma dell’Area Movie ospiterà due speciali masterclass: alle 13.30 (Cinema Astra) dopo al proiezione di Yaya & Lennie. The Walking Liberty, il regista Alessandro Rak insieme a Marino Guarnieri e Dario Sansone incontreranno il pubblico del festival; sempre al Cinema Astra alle ore 14.00 appuntamento con la masterclass dedicata a Encanto, film targato Walt Disney Animation Studios nelle sale dal 24 novembre, con la proiezione di contenuti esclusivi alla presenza degli artisti italiani Giovanni Rigano e Massimo Rocca che hanno realizzato la Graphic Novel Global del film. Appuntamento dedicato ai più piccoli, grazie a Rainbow e Rai Ragazzi, con l’anteprima di Pinocchio and Friends – anteprima mondiale con la speciale partecipazione dei protagonisti Pinocchio e Freeda e del creatore Iginio Straffi (ore 14.30, Cinema Centrale). Tra le proiezioni della giornata: The Night House – La Casa Oscura (ore 19.00, Cinema Centrale); Meander, sci-fi thriller claustrofobico di Mathieu Turi (ore 17.00, Cinema Centrale). Dall’universo Warner Bros, anteprima della serie tv targata DC Superman & Lois (ore 18.00, Cinema Astra), oltre ad una speciale Matrix Night con la proiezione del primo capitolo e contenuto speciale da Matrix resurrections e un contenuto speciale con interviste al cast del nuovo Matrix: Resurrections (ore 20.30, Cinema Astra).

Per l’area videogames l’appuntamento principale è nella splendida cornice dell’Auditorium San Romano, anche quest’anno polo e-sportivo della manifestazione e rinominato Esports Cathedral, con il Pokémon Lucca Party, che si svilupperà durante tutta la giornata del 30 ottobre celebrando le simpatiche creaturine arrivate ormai al loro 25° anno di vita. Il tutto si svolgerà in compagnia della community di Pokémon Millennium.  Durante la mattinata si terrà uno speciale Invitational giocato su Pokémon Spada e Scudo con quattro importanti giocatori italiani che si sfideranno senza esclusione di colpi. Nel pomeriggio invece ecco la finale del Community Challenge giocato su Pokémon Unite, con importanti creator come Froz3n, PokeTonx e Dario Moccia. Approfondimenti e talk dedicati ad altri titoli del franchise completano poi il programma della giornata, che potrà essere seguita in presenza (nel rispetto delle regole di sicurezza) o attraverso il canale Twitch di Pokémon Millennium.

Dall’universo fantasy, appuntamento con Fiore Manni e Michele Monteleone che presentano Nel buio della casa (ore 14.30, Auditorium Fondazione Banca del Monte), il loro primo romanzo scritto a quattro mani (Sperling & Kupfer), e dal mondo del gioco alle 15.00 (Real Collegio) appuntamento con Gioca con l’Autore con Andrea Angiolino, tra i creatori di Isla Dorada, e alle 17.30 (Sala Hotel San Luca) Asmodee organizzerà (al festival come nei campfire aderenti) dei tornei di Ticket to Ride in una edizione speciale, dedicata proprio al Milite Ignoto.

Treccani a Lucca vuole celebrare Dante Alighieri con la presentazione del volume di Treccani dedicato alla storia delle illustrazioni della Divina Commedia (ore 17.00, Auditorium del Suffragio) analizzando la relazione tra immagini e parole durante un dialogo tra Massimo Bray (direttore generale di Treccani); Lina Bolzoni (critica letteraria) e Eike Schmidt (direttore delle Gallerie degli Uffizi). Inoltre, il maestro Paolo Barbieri, artista del promotion poster di Lucca 2021, performerà dal vivo realizzando e commentando una tavola inedita, dedicata all’opera immortale del Sommo Poeta. Il polo fiere ospiterà le riproduzioni di tavole di due maestri che hanno segnato la storia del manga, Kazuo Kamimura (L’età della convivenza, Lady Snowblood, Il club delle divorziate, Una Gru Infreddolita, Storia Di Una Geisha, I Fiori del Male portati in Italia da J-Pop) e Baron Yoshimoto (Seventeen, J-Pop), pioniere del gekiga, che è stato uno dei primi mangaka a lavorare negli Stati Uniti.

The Witcher 2, ecco il trailer ufficiale dal Lucca Comics & Games

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Oggi, in occasione del panel dedicato a The Witcher a Lucca Comics & Games, la showrunner Lauren Schmidt Hissrich, i membri del cast Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodnia (Vesemir), il production designer Andrew Laws e la costume designer Lucinda Wright hanno sorpreso i fan con il lancio in anteprima mondiale dell’attesissimo trailer della seconda stagione della serie.

https://www.youtube.com/watch?v=RXKxPiwy0-A

The Witcher 2: seconda stagione, tutto ciò che è stato rivelato al WitcherCon

The Witcher 2: cast

Confermati Henry Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League)  nel ruolo di Geralt di Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan: Jaskier.

Si uniranno al cast per la seconda stagione Yasen Atour (Young Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn (Monster) nel ruolo di Vereena, Paul Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia, Kristofer Hivju (Il Trono di Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia Simson, nel ruolo di Francesca.

La serie The Witcher sarà diretta da Stephen Surjik (The Umbrella Academy) per gli episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman (Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e 02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels) per gli episodi 02×06 e 02×07.

Riconfermati inoltre nei propri ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia, Tom Canton (Good Karma Hospital) Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo) Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir, Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz, Terence Maynard (Maledetto) Artorius, Lars Mikkelson (House of Cards) Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson (Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte (Hunter Street)Dara, Anna Shaffer (Harry Potter)Triss Merigold, Therica Wilson Read (Young Wallander) Sabrina.

La showrunner e produttrice esecutive di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha dichiarato: «Anche per la seconda stagione è stato mantenuto un altissimo livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo team hanno nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare questi personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie prendere vita sotto la direzione di registi tanto affermati.»

The Witcher 2: trama

Nella seconda stagione di The Witcher, convinto che Yennefer sia morta nell’epica battaglia di Colle Sodden, Geralt di Rivia porta Ciri nel luogo più sicuro che conosce, la sua casa d’infanzia, Kaer Morhen. Mentre i re, gli elfi, gli umani e i demoni del Continente lottano per la supremazia fuori dalle sue mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da qualcosa di molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di sé.

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più instabile.

The Witcher 2: quando esce in streaming?

The Witcher 2 in streaming uscirà su Netflix il 17 dicembre 2021.

Freaks Out: a lezione di cinema con Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti

Giovedì 28 ottobre, data di uscita nelle sale del film Freaks Out, il regista Gabriele Mainetti e l’interprete Claudio Santamaria hanno incontrato il pubblico milanese per una lezione di cinema con il critico Gianni Canova. Il Cinema Anteo ha accolto gli ospiti nella sala Excelsior, creando un piacevole spazio d’incontro e permettendo un dialogo entusiasmante tra regista, attore, cinefili e fan.

Freaks out: la trama e i personaggi

Freaks Out racconta la storia di quattro freaks, quattro fenomeni da baraccone che durante la Seconda guerra mondiale vedono il proprio circo venire distrutto dai bombardamenti. Dopo la scomparsa di Israel (Giorgio Tirabassi), loro direttore e padre putativo, Fulvio, Cencio, Matilde e Mario vagano nella Roma del 1943 alla ricerca di un luogo in cui la loro diversità possa essere accettata. In un racconto ucronico, i protagonisti percorrono un viaggio di formazione che li porta a esplorare il brutale mondo esterno ma soprattutto la loro interiorità.

In un periodo storico in cui la diversità è fortemente perseguitata, Fulvio è un uomo lupo. Cencio (Pietro Castellitto) è un ragazzo albino in grado di comunicare con gli insetti. Matilde (Aurora Giovinazzo) è la ”ragazza elettrica”, terrorizzata dal suo stesso potere. Mario (Giancarlo Martini) è un adulto con la testa da bambino dotato di forza magnetica. I protagonisti non sono gli unici freaks, gli outsider della storia. Il direttore del circo nazista, Franz (Franz Rogowsky), è dotato di sei dita e prevede il futuro. Anche i partigiani sono freaks a loro modo: c’è ”il gobbo”, ”il guercio”, chi è mutilato.

Lezione di cinema con i Freaks

Ieri, grazie alla lezione di cinema organizzata all’Anteo di Milano, Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria hanno dato modo al pubblico di esplorare con loro la magia che sta dietro a Freaks Out. L’evento, moderato dal professore e critico cinematografico Gianni Canova, è stato un piacevole dialogo tra il palco e la platea, in cui domande non banali hanno incontrato risposte cariche di entusiasmo e passione.

Non appena sale sul palco, Gabriele Mainetti confessa la sua felicità: ”È bello eh? É una grande emozione, voi siete il mio primo vero pubblico, quello che serve, le persone per cui noi facciamo veramente questo lavoro.” Tornare nelle sale è emozionante per il regista come per l’attore Claudio Santamaria. I due si riuniscono sul set di Freaks out dopo la collaborazione in Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Maietti che ha collezionato 8 David di Donatello e 3 Nastri d’argento.

La costruzione del freaks di Santamaria

Nel film, Santamaria è Fulvio, l’uomo lupo dotato di forza sovrumana, scorbutico e cinico ma anche protettivo nei confronti degli altri protagonisti. Parlando del suo personaggio, ispirato ad un uomo ipertricotico esistito davvero, Claudio Santamaria scherza ”Ma io in realtà nel film non c’ero.” Interpretare il personaggio, completamente coperto dal pelo, è stato il lavoro più duro della sua carriera. Girare il film d’estate con quattro ore di trucco al giorno, è stato difficilissimo. Però confessa: ”Se la preparazione di Jeeg è stata più dura per altri aspetti, in Freaks out mi sentivo più maturo. Fulvio ha una maschera molto forte, bisognava trovare una personalità che uscisse fuori da questa maschera. Avevo una libertà nella costruzione del personaggio notevole, ho lavorato molto d’improvvisazione. Essendo Fulvio un personaggio di spettacolo, mi ha permesso di attingere molto anche alla mia carriera e al mio passato.

Santamaria evidenzia l’importanza delle prove, il lavoro sul proprio passato, sulle discriminazioni vissute lui stesso. Mainetti conferma e aggiunge: ”É bello come l’attore prenda da un gesto la storia del personaggio.”

Nell’interiorità dei freaks

Parlando del messaggio alla base del film, Claudio Santamaria rivela: ”Possiamo parlare di maschera, di pelo, di diversità ma la cosa fondamentale per sospendere l’incredulità e dare credibilità a questi personaggi era lavorare su una costruzione forte di relazioni tra di loro. Costruire questo fratello maggiore (Fulvio) che si prende cura degli altri freaks e questo padre putativo che è Israel.”

Il discorso sul padre è forte nel film. Mainetti racconta come Nicola Guaglianone, autore del soggetto del film, abbia attinto alla propria vicenda personale per l’idea di Freaks out”I personaggi del film guardano a quello che è il mondo mio e di Guaglianone. Nicola ha perso suo papà e voleva raccontare quell’ossessiva ricerca del padre come una possibile protezione a tutto. Una protezione che, quando tuo papà non c’è più non riesci a trovare e che, una volta adulto, nessun padre può darti.”

I dettagli della realizzazione del film

Mainetti affascina poi il pubblico raccontando il modo in cui lavora con l’immagine, gli attori, la musica. ”Il film ha una macchina ipercinetica, che non trova pace, ma mette in scena un concerto virtuoso, che è quello del movimento attoriale.”

Gli effetti speciali e i costumi in Freaks Out sono ciò che balza all’occhio del pubblico. ”Ogni scena è il risultato di un concerto di scenografi, trucco, parrucco, fotografia, attori… L’effetto speciale è questo, l’unione di tutte le forze.

Mainetti spiega poi come ha lavorato alla ricostruzione storica della Roma del 1943, facendo un’attenta analisi del periodo storico ma anche tradendolo per un discorso puramente cinematografico. ”I tradimenti vanno fatti quando sono funzionali a rendere l’immagine più espressiva. Va poi capito come nei personaggi raccontare quel periodo senza perdere la possibilità di essere comunicativi ad una platea odierna, soprattutto quella dei giovani…”

L’obiettivo per il regista era quello di ”Trovare personaggi che funzionassero in quel contesto storico e ibridarli nella narrazione del fantastico, che nel nostro paese non c’è, o c’è poco.”

La meraviglia del diverso

Un film storico, un po’ fantasy, ma anche un racconto di crescita e di ricerca di sé. Gabriele Mainetti mostra allo spettatore un mondo fantastico, che coniuga verità storica e superpoteri, esibendo la meraviglia e l’orrore delle stranezze. E afferma: ”L’identità ti rende in qualche modo unico e se sei unico sei diverso da chi ti sta accanto, ma in una forma meravigliosa.” 

Freaks Out è un unicum nel panorama nazionale. Rimanda all’horror di Browning, al thriller di Tarantino, all’azione e al fantastico di Spielberg, ma è tutto italiano, o forse romano. Un film che lascia a bocca aperta per la precisione con cui tutto è stato costruito, una favola che sembra reale nella sua assurdità. In Freaks Out c’è un’incredibile forza attrattiva: dalla scena di apertura dello spettacolo nel circo, ai piani sequenza dei momenti di combattimento, dalle battute di spirito tra i freaks ai dialoghi introspettivi.

Halloween Kills: gli 8 migliori riferimenti ai film di Halloween del passato

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Halloween Kills è arrivato in sala tra la gioia dei fan della saga che non vedono l’ora di continuare a capire in che modo Michael troverà nuovi modi per ossessionare Lauire e come quest’ultima tenterà di ammazzarlo, questa volta con l’aiuto della sua famiglia.

Il film, secondo di una trilogia affidata a David Gordon Green, è particolarmente attento all’intera saga e non perde occasione per omaggiarla. Ecco i riferimenti al franchise di Halloween in Halloween Kills.

Michael alla sua Finestra

Michaels Mayers alla finestraLa finestra nella stanza di Judy Myers sembra sempre molto intrigante per Michael. Alla fine del film, Michael raggiunge finalmente il suo obiettivo di stare alla finestra e guardare fuori. Non è la prima volta nella serie che Michael sta lì a guardare la città intorno a lui.

La scena ricorda l’originale Halloween quando vediamo Michael che guardare Laurie e le sue amiche fuori dalla stessa finestra. Appare lì, in quella stessa posizione, in altri film della serie, in particolare Halloween V, Halloween VI e  Halloween: Resurrection.

Un’altra folla arrabbiata

Quando Haddonfield scopre che il suo personale Uomo Nero è tornato di nuovo nella sua città natale, i sopravvissuti di quella notte di Halloween del 1978 guidano la città a caccia del mostro. La folla arrabbiata di Haddonfield pronta al linciaggio è già stata vista in questa serie prima, sia in  Halloween  II  che in  Halloween IV: Il ritorno di Michael Myers.

Nel sequel originale, una volta che la città scopre che Myers è l’assassino, si aggrega in una folla inferocita, ma la cosa più violenta che fa è vandalizzare la casa di Myers. In  Halloween IV, la città decide anche di dargli la caccia, finendo con un’identificazione errata e una tragedia.

Michael uccide una coppia di anziani

Dopo che Michael Myers fugge dalla trappola preparatagli così scrupolosamente da Laurie, si dirige a casa del vicino in cerca di un’arma. Questa scena è stranamente simile a quando Myers entra in una casa e prende un enorme coltello da macellaio, all’inizio di Halloween II. Questo è film della saga è così controverso trai fan che, paradossalmente, Michael Myers è considerato tra i personaggi più piacevoli della storia.

La coppia che viene uccisa in Halloween Kills che omaggia la coppia nel vecchio film non si toglie dai piedi tanto facilmente. Michael non è dell’umore per afferrare silenziosamente un’arma e allontanarsi, ma preferisce sbarazzarsi di entrambi prima di afferrare la sua arma preferita e andare a seminare altra morte.

Michael viene smascherato

C’è una strana tradizione in cui Myers viene smascherato da un personaggio femminile che è sopravvissuto ai suoi attacchi. Questo film non è diverso, con Myers senza maschera che alla fine affronta una folla di suoi sopravvissuti. Questa volta, la persona che lo smaschera è Karen Nelson, la figlia di Laurie.

Nei film precedenti, solo Jaime, Laurie e lo stesso Myers hanno rimosso la maschera, gesto che conferisce a chi lo fa il potere di fermare momentaneamente Michael, il killer definitivo, almeno momentaneamente. Finora, l’unica persona (al di fuori di se stesso) che si è completamente tolta la maschera ed è sopravvissuta è Laurie, e il pubblico sta aspettando la loro resa dei conti finale in Halloween Ends del prossimo anno.

Qualcuno dice: “Corri”

Lindsey Wallace ha affrontato Myers al fianco di Tommy Doyle e Laurie Strode nel 1978 ed è sopravvissuta. Era perseguitata da quella notte, come lo erano gli altri, diventando una donna forte e capace, pronta a proteggere gli altri nel momento in cui quell’incubo sarebbe ritornato a perseguitarla.

Lindsey si dimostra abile nel provocare Myers mentre riesce ancora una volta a sopravvivere, e al suo apice, urla ai bambini sulle altalene nel parco di correre e nascondersi prima che lui li uccida tutti. In Halloween V: La vendetta di Michael Myers, anche Tina, la preferita dai fan, si sforza di proteggere i bambini nel film, alla fine urlando a Jaime di scappare mentre si sacrifica per tentare di portare Michael fuori dal suo obiettivo.

Maschere Silver Shamrock

Quando hanno concluso i libri su Halloween II, i creativi hanno creduto che il franchise sarebbe continuato come una serie antologica, e la terza puntata, infatti, è stata Halloween III: Season of the Witch. Anche se ora è un film con uno status di cult movie, è stato un flop e quasi immediatamente è stato dimenticato dai fan.

Molti di coloro che hanno visto quel film non saranno mai in grado di dimenticare le maschere Silver Shamrock. Halloween Kills è quanto di più lontano possa esserci da Season of the Witch, eppure i corpi nel parco, con le maschere e tanto di targhetta Silver Shamrock in vista sono un chiaro omaggio a quel film, nonostante tutto.

Tutti hanno diritto a un bello spavento

Nel film originale del 1978, parte della genialità derivava dall’uso della suspense da parte di John Carpenter invece che del sangue per scatenare la paura negli spettatori. Uno dei migliori riferimenti nel film arriva grazie allo sceriffo Brackett, interpretato da Charles Cypher, che torna ad Haddonfield. Brackett è artefice di una delle migliori scene “di paura”, urtando accidentalmente Laurie che si allontana da casa Myers. Mentre la rassicura, sorride, dicendo: “Sai che è Halloween. Immagino che tutti abbiano diritto a un bello spavento”.

Immagina la gioia dei fan quando Leigh Brackett si avvicina a Myers in Halloween Kills per vendicarsi di Myers e fa partire la carica all’Uomo Nero quando dice: “Ehi Michael. È Halloween. Tutti hanno diritto a un bello spavento”.

La parte dell’infermiera Marion

Dalla corsa sul tetto dell’auto alla rievocazione fotogramma per fotogramma della sua fuga dalla Smith’s Grove Institution, il rifacimento di una delle scene più iconiche del film originale era una delle più attese alla premiere del film – e ha affatto non deluso.

Non è solo il miglior ritorno al passato di un precedente film di Halloween, ma è forse uno dei migliori omaggi in un sequel/reboot che ha impreziosito il grande schermo di recente. Anche se questa volta non è fuggita, Marion è stata una delle migliori vittime dell’intero film. Nel film si rende persino omaggio alla sua fuga iniziale, con un altro passeggero vestito con un costume incredibilmente simile a quello che indossava quel 31 ottobre 1978, mentre cade sul marciapiede allo stesso modo. Sfortunatamente per lei, alla fine Myers ha rivendicato la vittima.

10 film da vedere questo Halloween

10 film da vedere questo Halloween

La perdita di controllo è un tema ricorrente nei film horror, indipendentemente dal budget. Può presentarsi visivamente tramite la figura di serial killer che perseguita una vittima e stravolge gli equilibri e lo stile di vita suburbano, o una creatura mostruosa che invade una tranquilla città di mare. Il body horror è un sottogenere particolarmente conturbante perché, più che una perdita di controllo di un luogo o di una situazione specifica, la vittima perde il controllo di ciò che sta accadendo al proprio corpo… un sottogenere da riscoprire assolutamente per Halloween.

Il genere è andato ampiandosi sempre di più nel corso degli anni, conoscendo picchi di creatività sanguinaria. Può includere qualsiasi storyline ormai, da lupi mannari o infezioni parassitarie a mutazioni scientifiche o amputazioni forzate. Qualunque siano i gusti dei fan dell’horror, c’è un tipo di body horror da brivido per tutti secondo IMdB, da rivedere in occasione di Halloween!

Film da vedere ad Halloween: Cabin Fever (2002) – 5.7

Film halloween: cabin feverScritto e diretto dal guru del gore Eli Roth, Cabin Fever farà sicuramente accapponare la pelle agli spettatori. Una vacanza in una baita nei boschi va storta quando un gruppo di amici del college viene esposto a un virus mangia-carne altamente contagioso che si diffonde rapidamente in tutto il gruppo.

Pieno di effetti visivi accapriccianti che sono sufficienti a far ricredere i fan dell’horror su ogni formicolio o prurito, il film è assolutamente la visione perfetta per una festa di Halloween!

Film da vedere ad Halloween: The Ruins (2008) – 5.9

Non è raro che il body horror coinvolga i parassiti, ma The Ruins fa un passo avanti con il suo uso di antiche viti carnivore che distruggono la loro preda dall’interno.

Mentre sono in vacanza in Messico, due coppie visitano uno scavo archeologico Maya, dove entrano in contatto con un male a lungo celato che i locali speravano non sarebbe mai stato esposto al mondo esterno. È difficile non contorcersi guardando le piante feroci che si fanno strada sotto la pelle delle loro vittime.

Film da vedere ad Halloween: The Perfection (2018) – 6.1

film halloween the perfectionPiù circoscrivibile alle caratteristiche del film di suspense e mistero rispetto all’horror tradizionale, The Perfection è un inquietante giro di emozioni psicologiche che segue un prodigio musicale respinto andare alla ricerca della nuova allieva prodigio del suo insegnante, con cui è stata rimpiazzata.

Con Allison Williams e Logan Browning, quella che inizia come una storia di vendetta si evolve in un’orribile spirale discendente di terrore e abusi – tutto in nome del raggiungimento della vera perfezione.

Film da vedere ad Halloween: American Mary (2012) – 6.3

film halloween american maryUna talentuosa studentessa di chirurgia abbandona la scuola di medicina dopo essere stata violentata da un professore e, invece, viene coinvolta nello strano mondo della chirurgia clandestina e della modifica estrema del corpo.

Scritto e diretto da Jen e Sylvia Soska, conosciute anche come The Twisted Twins, American Mary approfondisce la storia di una giovane donna promettente e le oscure conseguenze che affrontano gli abusatori quando si rendono conto di essersi messi contro la persona sbagliata.

Film da vedere ad Halloween: Scanners (1981)- 6.8

film halloween scannersUn classico degli anni ’80 direttamente dalla mente geniale ma contorta dello scrittore e regista David Cronenberg, Scanners introduce il pubblico in un mondo in cui alcune persone nascono con incredibili capacità telepatiche e telecinetiche.

Temendo ciò che questo gruppo potrebbe fare al resto del mondo, uno scienziato recluta una di queste persone per aiutare a cacciare e distruggere altri come lui.

Film da vedere ad Halloween: Hellraiser (1987) – 7.0

HellraiserUn uomo alla ricerca del massimo piacere apre accidentalmente un portale per l’inferno, che celerà più sofferenza di quanto pensasse immaginabile, nel debutto alla regia di Clive Barker. Demoni, torture e sadismo – il mix perfetto per una visione di Halloween estrema!

Hellraiser è il primo film del franchise ed è servito come una terrificante introduzione a Pinhead e alla sua lega di altri sadici demoniaci, conosciuti come i Cenobiti.

Film da vedere ad Halloween: Martyrs (2008) – 7.1

Martyrs film horrorIl regista francese Pascal Laugier spinge ogni limite in questo horror depravato che esplora temi di vendetta, abusi e filosofie pericolose.

Vittime di abusi su minori determinate a venire a patti con i loro traumi si ritrovano rapite da una setta che crede che la vera consapevolezza e la conoscenza scaturiscano dal reiterarsi di atroci torture.

Film da vedere ad Halloween: Videodrome (1983) – 7.2

Videodrome filmIl presidente di una piccola stazione televisiva nota per il suo intrattenimento X-rated è alla ricerca della prossima grande macchina da soldi del canale, in Videodrome di David Cronenberg.

Scopre un programma intrigante e macabro che capitalizza quello che lui pensa siano torture e lesioni simulate. Più si immerge nella sua indagine sul misterioso programma, più si rende conto che potrebbe non essere finto, dopo tutto.

Film da vedere ad Halloween: La mosca (1986) – 7.6

La Mosca filmC’è una ragione per cui ben tre film di Cronenberg figurano in questa lista, dal momento che il regista ha sempre dato il meglio di sé esplorando storyline macabre ed inquietanti. Il remake del 1986 di The Fly intreccia la storia di uno scienziato i cui esperimenti ben intenzionati vanno terribilmente male.

Tanto straziante quanto veramente disgustoso, gli spettatori assistono alla decomposizione del corpo di Jeff Goldblum, con parti di lui che letteralmente si sgretolano, mentre muta lentamente in un orribile ibrido umano-mosca.

Film da vedere ad Halloween: La cosa (1982) – 8.1

Il corpo umano si converte nel posto più confortevolmente accogliente per nascondersi nel classico horror fantascientifico di John Carpenter. Un team di scienziati di stanza nell’Antartide del 1980 è infiltrato da un alieno mutaforma con la capacità di imitare l’aspetto delle persone che uccide.

Il montaggio originale del film era così sanguinoso e inquietante che più scene hanno dovuto essere tagliate per togliere alcuni dei momenti più disgustosi al fine di essere ampiamente rilasciato in alcuni paesi.

Wandavison: Kathryn Hahn cauta sullo spin-off dedicato a Agatha Harkness

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Alla chiusura di WandaVision gli spettatori della serie Disney+ sono stati lasciati con due brucianti desideri. Il primo era quello di sapere subito cosa sarebbe accaduto a Wanda e ai suoi smisurati poteri, il secondo era che un personaggio affascinante come quello di Agatha Harkness non poteva aver esaurito il suo arco narrativo.

E infatti dopo poche settimane dalla chiusura della serie, si è cominciato a parlare di uno spin-off completamente dedicato a Agatha con protagonista Kathryn Hahn. Ora però l’attrice si è rivelata molto cauta in merito al progetto, spiegando che non c’è niente di confermato, ma che con i Marvel Studios tutto è possibile.

Ecco cosa ha dichiarato: “Non so se esiste uno spin-off di WandaVision. Devo essere onesta, tutto quello che posso dire è che amo Agatha. Come sappiamo, alla Marvel può succedere di tutto. Quindi chi lo sa?”

https://twitter.com/etnow/status/1453876272279347200?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1453876272279347200%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Famp%2Ftv%2Fmarvel%2Fwandavision%2Fwandavision-star-kathryn-hahn-plays-coy-when-asked-about-rumored-agatha-harkness-spinoff-on-disney-a189200

WandaVision ha esplorato un po’ la storia di Agatha Harkness, anche se sarà interessante vedere come i Marvel Studios progettano di renderla una simpatica protagonista dopo gli eventi della serie. Il personaggio è stato uno di quelli con cui ci siamo divertiti a passare il tempo, ma tra l’uccisione di Sparky e il tentativo di rubare i poteri di Scarlet Witch, è anche giusto dire che Agatha ora ha bisogno di redenzione! Allo stesso tempo, non sarebbe necessariamente una brutta cosa seguire il suo arco narrativo da villain, tanto per cambiare.

Rebel Moon di Zack Snyder sarà ispirato ai design di Krypton ne L’uomo d’Acciaio

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Abbiamo recentemente appreso che il regista della Justice League Zack Snyder realizzerà il suo film ispirato ai Sette Samurai ambientato nello spazio, in un’altra galassia molto, molto lontana! A luglio, è stato annunciato che il prossimo progetto di Snyder per Netflix dopo Army of Thieves, sarebbe stato un fantasy/sci-fi epico intitolato Rebel Moon, che Snyder scriverà insieme allo sceneggiatore di Army of the Dead, Shay Hatten, e al co-sceneggiatore di 300, Kurt Johnstad.

La trama ruota attorno a “una colonia pacifica ai margini della galassia che è minacciata dagli eserciti di un reggente tirannico di nome Balisarius. Persone disperate inviano una giovane donna con un misterioso passato a cercare guerrieri dai pianeti vicini per aiutarli a prendere posizione.” Parlando con Post-Cred Podcast, il regista ha paragonato il film alle scene di apertura di L’uomo d’Acciaio ambientate a Krypton. “L’inizio de L’Uomo d’Acciaio ha elementi di fantascienza piuttosto importanti, giusto? Krypton… è un po’ quello che stiamo facendo in Rebel Moon, ma con più steroidi che posso dargli. Francamente, quello che mi interessa davvero in questo progetto è creare un film romantico di fantascienza su una scala larghissima.”

Snyder ha spesso detto che se gli fosse stata data l’opportunità di dirigere un film di Star Wars, avrebbe reso omaggio al grande Akira Kurosawa con un’epica avventura spaziale, ma sembra che si sia stancato di aspettare la chiamata di Lucasfilm! I dettagli sono ancora pochi, ma non vediamo l’ora di scoprire di più su Rebel Moon prima che sia troppo tardi.

Rebel Moon, il film

Vi ricordiamo che Rebel Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24.

Nel film L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Alice Eve, commenta la sua famosa scena in intimo di Star Trek: “Ne vado fiera”

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Alice Eve ha partecipato nel 2013 al ricco cast di Star Trek Into Darkness, uscito nel 2013. L’attrice ha interpretato Carol Marcus, ma non c’era traccia del personaggio in Star Trek Beyond. Non c’erano piani in corso per l’interesse amoroso del Capitano Kirk, anche se qualcuno ha ipotizzato che l’attrice potesse non voler più partecipare al franchise a causa della scena in intimo, del tutto gratuita, che la vede protagonista nel film e della quale si parlò tanto, a suo tempo.

Il produttore Damon Lindelof in seguito si è scusato per quella scena, mentre J.J. Abrams ha ammesso che poteva effettivamente essere evitata. Sembra invece che la protagonista della stessa non abbia avuto niente da ridire su una scena che, anzi, l’ha resa molto fiera.

“È stato qualcosa per cui ho lavorato volontariamente con un trainer, per essere in forma, per cui ero molto preparato e mi è piaciuto molto [farla ]: filmare, eseguire, promuovere – ha recentemente dichiarato Eve a Inverse, chiarendo che era attivamente coinvolta in tutte le scene di Carol Marcus nel sequel di Star Trek – La sensazione che non avrei dovuto farlo, o che si trattasse di sfruttamento, mi confondeva”.

“Ci sono molte cose nel mondo che confondono – ha continuato l’attrice – L’ho attribuito a una di quelle anomalie. Sono orgogliosa di quella scena e di tutto il lavoro che ho fatto”.

What If…? ecco i Guardiani del Multiverso!

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What If…? ecco i Guardiani del Multiverso!

Nel finale di stagione di What If…?, l’Osservatore ha riunito i suoi Guardiani del Multiverso. Guidato dal Captain Carter, il gruppo includeva T’Challa Star-Lord, Doctor Strange Supreme, Thor, Black Widow, Killmonger e Gamora. Insieme, sono riusciti a sconfiggere Infinity Ultron, salvando innumerevoli realtà.

Killmonger alla fine ha mostrato la sua vera indole ed è finito intrappolato al fianco di Arnim Zola dopo aver tentato di prendere per sé il potere di Ultron. Quella era la fine che si meritava, ma il resto di questi eroi è tornato alle rispettive realtà (o, nel caso di Natasha Romanoff, una nuova).

Una seconda stagione di What If…? è in lavorazione e dovrebbe arrivare su Disney+ nel 2022. Resta da vedere se i Guardiani si riuniranno di nuovo, ma è probabile che incontreremo innumerevoli nuove varianti di questi e di altri personaggi nella prossima serie di episodi; con questo in mente, una squadra completamente nuova è sicuramente una possibilità molto reale.

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House of Gucci: il secondo trailer del film con Lady Gaga

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House of Gucci: il secondo trailer del film con Lady Gaga

Eagle Pictures e Paramount hanno diffuso il secondo trailer di House of Gucci, l’atteso nuovo film diretto da Ridley Scott ispirato alla sconvolgente storia vera della famiglia che ha fondato Gucci la casa di alta moda italiana diventata famosa in tutto il mondo. Il film racconta tre generazioni di Gucci attraverso tre decenni. Potere, Creatività, Ambizione, Tradimento, Vendetta e un omicidio. Tutto per il controllo della Maison che portava il nome della loro famiglia. Nel cast Adam Driver, Lady Gaga, Jared Leto, Al Pacino e Jeremy Irons.

House of Gucci, i character poster

Tutto quello che sappiamo su House of Gucci

House of Gucci sarà sceneggiato da Roberto Bentivegna e sarà basato sul libro di Sara Gay Forden dal titolo: “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed”. Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto sviluppato dopo la fusione tra Fox e Disney, insieme a The Last Duel, film che vedrà protagonisti Matt DamonAdam Driver, Jodie Comer Ben Affleck.

House of Gucci segna il ritorno di Scott in Italia, dov’era stato ambientato anche Tutti i soldi del mondo, uscito nel 2017. Il cast include Adam Driver, Lady Gaga, Jared Leto, Al Pacino, Jack Huston, Reeve Carney, Camille Cottin e Jeremy Irons. L’uscita nelle sale è fissata per il prossimo novembre.

Ana De Armas in trattative per lo spin-off di John Wick, Ballerina

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Ana De Armas è in trattative per recitare in Ballerina, il film spin-off di John Wick. Il primo film della serie, uscito nel 2014, è valso alla Lionsgate un enorme successo, che ha portato alla realizzazione di diversi sequel e ora di uno spin-off al femminile.

Conosciuto solo come Ballerina, il progetto è in sviluppo dal 2017. È stato poi riferito nel 2019 che il regista di Live Free or Die Hard, Len Wiseman, avrebbe diretto il film. I fan hanno avuto modo di capire come potrebbe essere un personaggio del genere, protagonista di un film di questa serie, grazie al ruolo che ha interpretato Angelica Huston in John Wick 3.

Dopo tutto questo tempo, sembra adesso che Ballerina punti su Ana De Armas nel ruolo di protagonista. Deadline riporta che l’attrice è in trattative per interpretare il ruolo principale, descritto come quello di una giovane assassina in cerca di vendetta sulle persone che hanno ucciso la sua famiglia. Abbiamo visto De Armas di recente in No Time to Die, e ancora prima aveva già lavorato con Keanu Reeves nel film Knock Knock. Non è chiaro, tuttavia, se Reeves apparirà nello spin-off, ma il report di Deadline parla di una possibilità concreta.

Chris Evans diventa Lightyear, che diventa Hugh Ransom Drysdale di Knives Out

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Il trailer di Lightyear ha emozionato tutto il mondo degli appassionati Pixar, che hanno avuto modo di dare uno sguardo al personaggio in carne e ossa che ha ispirato l’amatissimo giocattolo Buzz, di Toy Story. Non tutti però sono riusciti a capire che la voce dell’astronauta protagonista è quella di Chris Evans, che si è detto emozionatissimo di entrare a far parte del mondo Pixar.

Dal momento che internet è un posto bellissimo e spesso le associazioni di idee più disparate generano dei momenti preziosi, Bosslogic si è lasciato ispirare da questa situazione e ha realizzato un bellissimo mash-up in cui il volto di Lightyear compare sul maglione bianco di Hugh Ransom Drysdale, interpretato da Chris Evans in Cena con delitto – Knives Out. Il risultato è esilarante!

Il nuovo lungometraggio originale Disney e Pixar arriverà nel 2022. Chris Evans (Cena con delitto – Knives Out, Avengers: Endgame) presta la propria voce a Buzz nella versione originale del film. “La frase ‘un sogno che diventa realtà’ viene usata spesso, ma non aveva mai significato così tanto nella mia vita”, afferma Evans. “Chi mi conosce sa quanto io ami profondamente i film d’animazione. Non posso credere di poter far parte della famiglia Pixar e di lavorare con questi artisti davvero brillanti che raccontano storie come nessun altro. Vederli lavorare è a dir poco magico. Ogni giorno mi do un pizzicotto”.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar, che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016. Il film è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

Dune: ecco la scena preferita del regista Denis Villeneuve

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Dune: ecco la scena preferita del regista Denis Villeneuve

In un’intervista con THR, il regista Denis Villeneuve ha discusso della sua visione di Dune e dei suoi sequel (la parte due è stata annunciata ufficialmente). Quando gli è stato chiesto di una delle scene più importanti del film, quella tra Jessica (Rebecca Ferguson) e Paul (Timothée Chalamet) inorridito dalle visioni di una guerra in arrivo, il regista ha parlato di come il momento sovverta le aspettative solitamente associate alla narrativa del “prescelto”/viaggio dell’eroe.

Dune, la scena preferita di Denis Villeneuve

“Frank Herbert ha scritto Dune come un monito verso quelle figure messianiche, quei prescelti, quelle figure salvatore – ha detto Villeneuve – Riguarda quanto possono essere pericolosi questi tipi di riferimenti. È una critica alla figura messianica. Questa è una delle mie scene preferite del film e si poggia esclusivamente sulle spalle di Timothée Chalamet e Rebecca Ferguson e sul loro talento. Questi due attori sono rimasti intrappolati in quello spazio minuscolo, mentre molte cose accadono all’interno e all’esterno di questo spazio angusto in cui sono intrappolati. Il personaggio principale sta diventando sempre più ossessionato e perseguitato da quelle visioni, e poi finalmente si confronta con sua madre. Ma allo stesso tempo piange anche suo padre. Quindi stanno accadendo molte cose. È una sorta di rinascita cinematografica per il personaggio, e Timothée ha offerto una performance che mi commuove ancora, ogni volta che guardo il film”.

Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemStellan Skarsgård, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Chang Chen, David Dastmalchian e Charlotte Rampling.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland prende in giro la CGI del film

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Spider-Man: No Way Home riporterà sullo schermo lo scontro, che Sam Raimi aveva reso grande, tra Spidey e Doc Ock, ma ovviamente la tecnologia è cambiata da quando i due si sono scontrati per la prima volta in sala, nel 2002.

No Way Home userà infatti tanta CGI, come c’è da aspettarsi, soprattutto per i tentacoli del villain interpretato da Alfred Molina. Questa scelta ha destato qualche critica dai parte dei fan, che, senza vedere il nuovo film, già lamentano i bei tempi andati con le tecniche practical usate da Raimi. A queste lamentele, Tom Holland ha risposto postando una foto che lo mostra con la testa dentro le morse di Ocktopus che lui commenta dicendo che non è stata usata CGI per il film, ma solo metodo. Una risposta divertente ma anche diretta, contro chi critica negativamente un film che non ha ancora visto.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Iron Man: le 10 migliori alleanze fatte nel MCU

Iron Man: le 10 migliori alleanze fatte nel MCU

Quando Nick Fury tentò per la prima volta di reclutare Tony Stark per unirsi a Steve Rogers e Natasha Romanoff nell’Iniziativa dei Vendicatori, inizialmente l’eroe manifestò titubanza. Tony si considerava più un lupo solitario: “Apparentemente, sono volubile, ossessionato da me stesso e non gioco bene in squadra con gli altri”.

Naturalmente, non solo ha finito per unirsi ai Vendicatori; è diventato di fatto uno dei leader della squadra, fornendo loro un quartier generale e compiendo infine il sacrificio finale in modo che gli Eroi più forti della Terra potessero vivere per continuare a combattere.

Bruce Banner

bruce e tonyL’accattivante collaborazione di Tony con Bruce Banner – il suo più vicino rivale per il titolo di “Vendicatore più intelligente” fino all’arrivo di Shuri – ha fatto sì che la coppia fosse soprannominata “Science Bros.” dai fan del MCU.

In Avengers: Age of Ultron, Tony e Bruce si sono uniti per creare “un’armatura in tutto il mondo” che ha finito per trasformarsi nella malvagia A.I., decisa a spazzare via l’umanità. Dopo il monumentale fallimento del loro primo esperimento di I.A., Tony e Bruce si sono uniti ancora una volta per creare un’intelligenza artificiale in grado di distruggere la primogenita.

Nebula

nebula e tonyIl team-up di Tony con Nebula è stato breve ma memorabile. Dopo lo scioccante e polveroso finale cliffhanger di Infinity War, Tony e Nebula erano gli unici due sopravvissuti rimasti su Titano. Endgame si apre con la coppia che cerca disperatamente di tornare sulla Terra con scorte di carburante limitate.

Bloccati insieme nello spazio, Tony e Nebula avrebbero potuto soccombere alla follia, ma hanno mantenuto la loro sanità mentale lavorando instancabilmente per riparare il motore e prendendosi pause regolari per giocare a calcio con un pezzo di carta.

Doctor Strange

doctor strange tonyTony è la prima persona che Doctor Strange recluta quando Banner lo avverte che Thanos sta arrivando. Naturalmente, le personalità di Tony e Strange si scontrano perché sono entrambi arroganti, ossessionati da sé stessi e prepotenti.

Hanno comunque poi deciso di comune accordo di unire le forze per combattere i Guardiani della Galassia (quando pensavano di lavorare per Thanos) e poi Thanos stesso. Alla fine, Strange ha rinunciato alla Pietra del Tempo per salvare la vita di Tony, perché poteva prevedere quanto avrebbe svolto un ruolo cruciale in Endgame. Potrebbero scontrarsi, ma c’è chiaramente un rispetto reciproco.

Happy Hogan

happy hogan e tonyIl regista di Iron Man Jon Favreau ha dato a se stesso il ruolo di supporto di Happy Hogan, che è diventato così amato dai fan che ha continuato a rimanere nel MCU dopo la tragica morte di Tony.

Nel film originale di Iron Man, Happy è stato introdotto come guardia del corpo di Tony. Man mano che il franchise è andato avanti, Happy ha sottolineato la crescente assurdità del suo titolo di lavoro come “Iron’s man head of security “.

Harley Keener

harley kennerQuando la casa di Tony viene attaccata dai terroristi, Stark fugge con una delle armature, che l’intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S. indirizza verso una cittadina del Tennessee, dove Stark sperava di trovare indizi su una strage simile in modalità a quelle del Mandarino. L’armatura di Stark non ha abbastanza energia per tornare in California, e Stark viene creduto morto. Lì, fa squadra con un ragazzo coraggioso di nome Harley Keener per riparare la sua armatura e tornare a casa.

Questa premessa ha creato un interessante conflitto in Iron Man 3, dato che Tony non poteva contare sulla sua tecnologia. Ha dovuto usare il suo ingegno per infiltrarsi nel covo del Mandarino e ottenere delle risposte.

Guardiani della Galassia

guardiani galassia iron manQuando Iron Man arriva su Titano con Doctor Strange e Spider-Man per attendere con ansia l’arrivo di Thanos, incontrano i Guardiani della Galassia. Supponendo che i Guardiani stiano lavorando con il Titano Pazzo, inizialmente li combattono – finché non si rendono conto che conoscono Thor e decidono di fare squadra.

Tony non era abituato alle persone che sfidano la sua autorità fino a quando non incontra Peter Quill, che senza mezzi termini gli dice: “Mi piace il tuo piano, solo che fa schifo, quindi lasciami ordire il piano e, in questo modo, potrebbe riuscire davvero bene”.

Vedova Nera

vedova nera iron manNatasha Romanoff tradizionalmente fa squadra con Steve Rogers, come ha fatto in Captain America: The Winter Soldier, ma ha preso le parti di Tony nel dibattito sugli accordi di Sokovia di Civil War.

Tony e Nat si sono uniti per combattere Bucky quando il lavaggio del cervello dell’Hydra è stato riattivato e hanno guidato la carica nella battaglia all’aeroporto (anche se Nat ha permesso a Steve e Bucky di scappare come favore personale).

War machine

war machine iron manJames Rhodes è stato il migliore amico di Tony nel MCU fin dall’inizio. Dopo che l’armatura di War Machine è stata presentata nel primo film di Iron Man, ha potuto indossarla e combattere al fianco di Tony nel sequel del 2010.

Anche se inizialmente Rhodey ruba l’armatura di War Machine a un Tony ubriaco e odioso, i due eroi corazzati finiscono per fare squadra per combattere insieme la legione di scagnozzi robotici inviati da Justin Hammer. Sconfiggono il grande cattivo, Whiplash, unendo le forze (letteralmente) e sparando i loro repulsori a vicenda.

Spider-Man

spidey iron manTradizionalmente, la figura paterna di Peter Parker è lo zio Ben, la cui saggezza sul potere e la responsabilità ha guidato la bussola morale di Spidey nei fumetti per decenni. Ma il MCU ha adottato un approccio diverso e ha reso Tony e Peter una sorta di coppia Batman e Robin: un ricco supereroe che prende sotto la sua ala un orfano.

Da quando si è unito a Tony in Civil War, Spidey ha combattuto al suo fianco a Central Park, sui resti post-apocalittici di Titano e persino nella “Battaglia della Terra” che ha salvato l’universo.

Capitan America

captain america ironTony si è scontrato con Steve Rogers dal momento in cui si sono incontrati nel primo film dei Vendicatori. Il loro conflitto è arrivato al culmine in modo davvero straziante alla fine di Civil War, quando hanno quasi combattuto fino alla morte. Civil War si focalizza il conflitto intestino tra le fazioni dei due leader, in disaccordo sulle modalità di salvare la Terra.

L’accorata riunione del duo in Endgame (compresa un’offerta di pace dello scudo rinnovato di Cap) ha aperto la strada al trionfo finale dei Vendicatori su Thanos. Se Tony e Steve si fossero parlati in Infinity War, il Titano Pazzo forse non avrebbe vinto.

Dune da domani 29 ottobre su tutte le principali piattaforme

Dune da domani 29 ottobre su tutte le principali piattaforme

Presentato Fuori Concorso alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il film di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures Dune disponibile da domani per l’acquisto e noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity. Il candidato all’Oscar Denis Villeneuve (“Arrival”, “Blade Runner 2049”) dirige Dune, il film di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, adattamento per il grande schermo dell’omonimo celebre best seller di Frank Herbert.

Dune, un’epica avventura ricca di emozioni, narra la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità – solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Nel cast il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (“Call Me by Your Name”, “Piccole Donne”), Rebecca Ferguson (“Stephen King’s Doctor Sleep”, “Mission: Impossible – Fallout”), Oscar Isaac (i film di “Star Wars”), il candidato all’Oscar Josh Brolin (“Milk”, “Avengers: Infinity War”), Stellan Skarsgård (“Chernobyl” di HBO, “Avengers: Age of Ultron”), Dave Bautista (la serie di film di “Guardiani della Galassia”, “Avengers: Endgame”), Zendaya (“Spider-Man: Homecoming”, “Euphoria” di HBO), Chen Chang (“Mr. Long”, “Crouching Tiger, Hidden Dragon”), David Dastmalchian (“Blade Runner 2049”, “The Dark Knight”), Sharon Duncan-Brewster (“Rogue One: A Star Wars Story”, “Sex Education”), con la candidata all’Oscar Charlotte Rampling (“45 Years”, “Assassin’s Creed”), con Jason Momoa (“Aquaman”, “Il Trono di Spade” di HBO) e il premio Oscar Javier Bardem (“No Country for Old Men”, “Skyfall”).

Villeneuve dirige Dune da una sceneggiatura da lui scritta insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sull’omonimo romanzo di Frank Herbert. Villeneuve è anche produttore del film insieme a Mary Parent, Cale Boyter e Joe Caracciolo Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Dietro la macchina da presa, Villeneuve ritrova la scenografa due volte candidata all’Oscar® Patrice Vermette (“Arrival”, “Sicario”, “The Young Victoria”), il montatore due volte candidato all’Oscar® Joe Walker (“Blade Runner 2049”, “Arrival”, “12 Anni Schiavo”), il due volte premio Oscar®supervisore agli effetti visivi Paul Lambert (“First Man”, “Blade Runner 2049”) e il premio Oscar® per gli effetti speciali Gerd Nefzer (“Blade Runner 2049”).

Villeneuve collabora per la prima volta con il direttore della fotografia candidato all’Oscar® Greig Fraser (“Lion”, “Zero Dark Thirty”, “Rogue One: A Star Wars Story”); la costumista tre volte candidata all’Oscar® Jacqueline West (“The Revenant”, “Il Curioso Caso di Benjamin Button”, “Quills – La penna dello scandalo”), il secondo costumista Bob Morgan e il coordinator delle controfigure Tom Struthers (la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”, “Inception”). Il compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Blade Runner 2049”, “Inception”, “Il Gladiatore”, “Il Re Leone”) ha realizzato la colonna sonora.

Dune, girato in Ungheria e Giordania, è nelle sale cinematografiche italiane dal 16 settembre, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures e Legendary.

Tom Holland e la SONY hanno parlato di film con Venom e Kraven durate la separazione da Marvel Studios

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Nell’estate del 2019, per un brevissimo periodo, lo Spider-Man di Tom Holland è stato tirato fuori dall’Universo Marvel. In quel breve periodo, sembra che Holland, giovane interprete dell’arrampicamuri, venne convocato a casa di Amy Pascal di SONY, che cercò di tirarlo su di morale, parlando con lui delle incredibili opportunità che aveva il suo Spider-Man anche lontano dalla Marvel.

In un’intervista con Empire per l’imminente uscita di Spider-Man: No Way Home, Tom Holland ha parlato proprio di quell’incontro:

“Il giorno in cui è avvenuto l’annuncio che non sarei più stato nell’MCU… sono andato a casa di Amy Pascal e mi sono seduto con lei vicino alla sua piscina, e ci siamo seduti lì per ore, chiacchierando e immaginando film. Come avremmo fatto un film senza Marvel? Peter Parker sarebbe caduto attraverso un portale e finito nel mondo di Venom? O potevamo fare un film su Kraven the Hunter? È stata una bella distrazione… perché da ragazzino ero così innamorato della Marvel, e sono stato così fortunato a farne parte che quando mi hanno tolto il tappeto da sotto i piedi, non ero ancora pronto per dire addio”.

Per fortuna di Holland e di tutti gli appassionati della continuity Marvel al cinema, l’accordo è stato poi ritrovato e adesso, anche a seguito di quanto visto in Venom 2, possiamo solo pregustare un universo sempre più grande, intrecciato e condiviso.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Shazam! Zachary Levi, commosso, ricorda l’annuncio del suo casting

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Sono passati ormai 4 anni dall’annuncio ufficiale che Zachary Levi sarebbe stato Shazam! per la Warner Bros. Dopo 4 anni, l’attore celebra l’anniversario con un post social commosso e tenero, dicendo che questo casting ha cambiato la sua vita per sempre:

https://twitter.com/ZacharyLevi/status/1453524042753974275?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1453524042753974275%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fshazam-movie-dceu-zachary-levi-casting-anniversary-reaction%2F

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Pompei. Eros e Mito al cinema il 29, 30 novembre e 1 dicembre

Pompei. Eros e Mito al cinema il 29, 30 novembre e 1 dicembre

Con quattro milioni di visitatori all’anno provenienti da ogni parte del globo, Pompei è il sito archeologico più famoso al mondo, un luogo unico, una città perduta e ritrovata, animata nel corso dei secoli da passioni violente e dotata di un estro e una vitalità straordinari. I giochi di potere, i legami amorosi, l’ambizione smodata e il genio creativo si percepivano per le strade, si respiravano nei templi e si possono ammirare ancora oggi negli affreschi, nelle rovine, nei reperti sopravvissuti alla drammatica eruzione del 79 d.C. In uscita al cinema solo il 29, 30 novembre e 1 dicembre, Pompei. Eros e Mito è diretto dal poliedrico Pappi Corsicato, che di recente ha firmato anche il documentario dedicato a Julian Schnabel. Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli,POMPEI. EROS E MITO è un viaggio che ci guida indietro nel tempo di duemila anni. Vengono messi a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere immortale questo sito archeologico unico al mondo che l’UNESCO ha inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie sino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone), il docu-film metterà in scena e analizzerà anche i lati meno noti e più segreti della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi recuperati duranti gli scavi.

A condurci attraverso le strade di Pompei sarà una narratrice d’eccezione: la pluripremiata Isabella Rossellini. La sua presenza e la sua voce accompagneranno gli spettatori in un percorso elegante e serrato che mostrerà come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e influenzato artisti come Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart. Arricchiscono il percorso tra storia e arte anche le rievocazioni dei miti in chiave contemporanea ideate da Pappi Corsicato: Bacco, Arianna, Teseo, Leda, solo per citarne alcuni, indossano abiti moderni e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente, per mostrare quanto l’eredità di Pompei sia ancor oggi una continua fonte di ispirazione artistica.

La colonna sonora originale di “Pompei. Eros e mito” (titolo internazionale: “Pompeii. Sin city”), già disponibile sugli store digitali su etichetta Nexo Digital/Sony Classical, è firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, che conferma con questo titolo la sua capacità unica di raccontare in musica i tesori dell’arte mondiale, tanto da essere stato premiato ai Nastri d’Argento 2019 con una Menzione Speciale per le sue colonne sonore originali dei docufilm d’arte.

Era il 1748 quando re Carlo III di Borbone promosse i primi scavi ufficiali a Pompei a seguito dei primi ritrovamenti della vicina Ercolano. Fu da quel momento che cominciarono a riemergere con sempre maggior chiarezza i dettagli della catastrofe del 79 d.C., anno in cui il Vesuvio seppellì intere città, tra cui Pompei ed Ercolano, e tutto il territorio circostante. Nel corso degli scavi di Pompei sono stati rinvenuti tesori, statue, affreschi, mosaici, reperti di vita quotidiana, ma anche ville e abitazioni private che ancor oggi ci raccontano la vita di una città vivace, con giardini, fontane e imponenti apparati decorativi. Sarà lungo queste antiche vie e grazie alle opere conservate al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che avremo modo di conoscere la vita degli abitanti di Pompei prima dell’eruzione. Attenzione particolare sarà dedicata al Gabinetto Segreto del MANN, istituito dai Borbone per custodire i reperti più “scandalosi” ed esplicitamente erotici.

Le storie che esploreremo sono quelle di uomini e donne di cui ci restano tracce concrete perché quando il flusso piroclastico ad altissima temperatura che investì Pompei ne provocò la morte istantanea per shock termico, i corpi delle vittime rimasero nella posizione in cui si trovavano lasciando la propria impronta dopo la decomposizione. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, poco più di un centinaio di calchi sono stati realizzati da queste impronte, ispirando poeti e artisti, tra cui lo stesso Roberto Rossellini, che dedicò alla scoperta di alcuni calchi una celebre scena del “Viaggio in Italia”.

Tra gli interventi del film quelli di Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen O’Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di Bristol. 

Pompei. Eros e Mito di Pappi Corsicato è prodotto Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Valeria Golino a Linea D’Ombra: “Penso a un film da regista internazionale, magari a Hollywood”

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Il XXVI Linea d’Ombra Festival a Salerno ha superato il giro di boa con una serata ricca di suggestioni che ha visto darsi il cambio due grandi talenti del cinema italiano come Mario Martone e Valeria Golino.

L’attrice e regista è arrivata da Napoli, dove ha iniziato a girare la serie tv La vita segreta degli adulti, tratta dal romanzo omonimo di Elena Ferrante e diretta da Edoardo De Angelis, e si è accomodata nel salotto di Linea d’Ombra alla Sala Pasolini, intervistata dal direttore artistico Boris Sollazzo, per parlare della sua carriera e dei suoi progetti futuri.

Ne La vita segreta degli adulti sarò solo interprete, ma dopo questa inizierò a preparare la serie di cui sarò invece regista, tratta dal romanzo L’arte della gioia, di Goliarda Sapienza, inizieremo a girare l’estate prossima e sono molto felice perché è un libro speciale che ho amato molto”.

Proprio una serie televisiva ha anche riportato Valeria Golino negli Stati Uniti, la seconda stagione di The Morning Show, in cui interpreta Paola Lambruschini, nella finzione documentarista nota per avere girato un film in difesa di Amanda Knox e per le sue posizioni critiche nei confronti del movimento #MeToo. Il personaggio esordisce con un monologo che ha fatto il giro del mondo in poche ore appena la serie è giunta su Apple TV+.

In realtà ero preoccupata, ma non per quello che dice, anzi, ho pensato subito che fosse una bella presentazione del personaggio. Ero preoccupata perché volevo che venisse bene e quella scena è stata la prima che ho girato appena arrivata sul set a Los Angeles. Ma a parte questo, è come se ci fosse in atto una rivoluzione e come in tutte le rivoluzioni ci sono anche cose sbagliate. Sono imbarazzata dalla censura nei confronti delle parole, dei modi di fare, dal fatto che viviamo un periodo in cui quasi niente di quello che prima ci sembrava normale ora non lo è più, ed è vero che c’erano e ci sono ancora sessismo, razzismo e che bisogna lottare e farsi sentire, ma bisogna anche poter avere la libertà di dissentire, di essere scorretti anche. In ambito artistico la drammaturgia è scorretta perché l’essere umano è scorretto e non si può pretendere che chi racconta storie, scrive libri, fa cinema o teatro sia corretto per volere di un sistema, perché significherebbe snaturare il nostro lavoro. Il movimento di questi anni è importante, anche dal punto di vista dell’inclusione, ma il processo con cui sta avvenendo lo trovo non del tutto corretto”.

The Morning Show ha riportato Valeria Golino a Los Angeles, dove ha vissuto per molti anni. “Sono stata quattro mesi per le riprese della serie e ho trovato la città molto cambiata, eravamo in pieno Covid e l’atmosfera era molto cupa, ma sono stata felice di tornare per un periodo così lungo dopo molti anni. Quando sono andata negli Stati Uniti per fare il provino per il film di Tim Burton con Pee Wee Hermann era il 1987, poi ho fatto il film e nel mentre i tanti provini per Rain Man. Ho incominciato a lavorare tanto e alla fine sono rimasta lì fino al 2002. Ho imparato da quell’esperienza cosa significhi essere molto professionali nel fare questo lavoro, ma è un insegnamento che non sono mai riuscita a fare mio fino in fondo, perché è sempre rimasta in me una indisciplina legata al fatto di non avere fatto una scuola di recitazione, di avere cominciato con autori come Peter Del Monte, Citto Maselli, con cui ho vinto giovanissima la Coppa Volpi, che avevano un metodo lontano anni luce da quello hollywoodiano. Ancora oggi credo di avere la stessa indisciplina”.

Anche regista di due bellissimi film come Miele ed Euforia, Valeria Golino non pensa a un film a Hollywood “ma mi piacerebbe girare un film internazionale, in cui poter mettere a frutto tante cose ho imparato nel corso della mia vita e della mia carriera, raccontare una storia che si dipani tra le molte lingue che conosco con attori con cui poter parlare in maniera diretta, condividendo con loro esperienza e cultura”.

A proposito di registi, Mario Martone si è collegato via Zoom con il pubblico di Linea d’Ombra Festival per partecipare alla presentazione del bel saggio di Giovanni De Luna Cinema Italia, edito da UTET. E lo ha fatto in un giorno molto speciale.

Ho finito oggi le riprese del mio nuovo film”, ovvero Nostalgia, tratto dal romanzo Ermanno Rea, con protagonisti Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva e Tommaso Ragno. Martone è ancora in sala con Qui rido io, che dopo il trionfo di critica alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove era in concorso, ha avuto un grande successo nelle sale cinematografiche. E proprio alla sala va il pensiero del regista napoletano.

La macchina comica, intesa come impianto della narrazione, del ritmo e della struttura, ha bisogno della sala, come ne aveva bisogno la commedia di Eduardo”. Sala cinematografica che come ha detto lo storico e saggista Giovanni De Luna “inevitabilmente perderemo e non si tornerà indietro, e con la sala perderemo la costruzione di identità e di appartenenza che è stata parte integrante del ‘900”.

Per questo, come a chiosato il presidente di Linea d’Ombra Festival Giuseppe D’Antonio, “la funzione dei festival è oggi ancora più importante, perché mantiene vivo e indissolubile un legame tra spettatore e luogo cinematografico tenendo viva una tradizione che è stata fondamentale per la formazione del patrimonio culturale collettivo del nostro paese”.

Guida Astrologica per Cuori Infranti: intervista a Claudia Gusmano e Lorenzo Adorni

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Ecco la nostra intervista a Claudia Gusmano e Lorenzo Adorni, gli splendidi protagonisti di Guida astrologica per cuori infranti, la nuova serie Netflix disponibile in piattaforma, basata sul romanzo di Silvia Zucca.

Guida astrologica per cuori infranti, recensione della serie Netflix

Guida astrologica per cuori infranti è la nuova serie italiana Netflix, in 6 episodi, creata da Bindu de Stoppani e diretta dalla stessa Bindu e da Michela Andreozzi. Prodotta da Italian International Film – Gruppo Lucisano e tratta dall’omonimo successo editoriale di Silvia Zucca edito da Casa Editrice Nord, la serie debutta il 27 ottobre su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Amicizia, romanticismo, carriera, incontri surreali e vicende tragicomiche sono solo alcuni degli ingredienti di questa moderna commedia romantica che segue le vicende della protagonista Alice, alla ricerca del grande amore e della realizzazione lavorativa. L’incontro-rivelazione con l’amico Tio farà entrare l’astrologia nella sua vita e la spingerà a lasciarsi guidare dalle stelle, portandola sempre più vicino al concretizzarsi dei suoi desideri.

E noi come stronzi rimanemmo a guardare: intervista ai protagonisti #RFF16

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Ecco la nostra intervista ai protagonisti di E noi come stronzi rimanemmo a guardare, il nuovo film di Pierfrancesco Diliberto. Ilenia Pastorelli e Fabio De Luigi sono i protagonisti del nuovo film di Pif, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2021.

E noi come stronzi rimanemmo a guardare, la trama

Arturo (Fabio De Luigi), un uomo che lavora zelantemente come manager in un’azienda. Quando scopre un algoritmo che potrebbe facilitare il lavoro alla ditta, ignora che la sua scoperta vada tranquillamente sostituirlo, rendendolo un elemento non essenziale per la stessa azienda. Arturo, in breve tempo, non perde solo il suo lavoro, ma anche la fidanzata e il suo gruppo di amici.

L’unico impiego che riesce a trovare è quello di rider per una multinazionale che si occupa di tecnologia, la Fuuber, che ha sviluppato un’app particolare. Installandola, Arturo scopre che l’app “dà vita” a un ologramma, una donna di nome Stella (Ilenia Pastorelli), con cui l’uomo trascorre le ore di solitudine, finendo per legarsi così tanto a lei da invaghirsene. Quando la settimana di prova gratuita con l’app della Fuuber finisce, Arturo non ha soldi per poter pagare l’abbonamento e dovrà fare tutto il possibile per riuscire a rivedere quella che è diventata l’amore della sua vita, sempre se esiste veramente…

Una notte da dottore, intervista ai protagonisti del film #RFF16

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Una notte da dottore, intervista ai protagonisti del film #RFF16

Ecco la nostra intervista a Frank Matano, Diego Abatantuono e Guido Chiesa, rispettivamente protagonisti e regista di Una notte da dottore, la nuova commedia al cinema dal 28 ottobre. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2021.

Una notte da dottore, leggi la recensione

Pierfrancesco Mai (Diego Abatantuono) è una guardia medica di 65 anni che, con mille acciacchi e poco entusiasmo, si muove in macchina di notte per visitare i pazienti. Mario (Frank Matano) è un fattorino di Deliveroo spiritoso e affezionatissimo alla bici che gli permette di fare consegne tra le strade di Roma. La vite dei due collidono, letteralmente: Pierfrancesco investe con la sua auto Mario. Il rider fortunatamente ne esce illeso, ma con la bici inutilizzabile. Dal canto suo, dopo l’urto, il medico si ritrova bloccato con la schiena. Dopo l’incontro-scontro, nessuno dei due è più in grado di fare il proprio lavoro autonomamente. L’unica soluzione sembra essere quella di unire le forze. Pierfrancesco propone un accordo: Matano potrà usare l’auto di Abatantuono per le sue consegne, ma in cambio dovrà fingersi dottore. Visitando guidato dalle sue dritte, guadagnerebbe dai salatissimi prezzi della guardia medica. Mario, inizialmente dubbioso, accetta e i due partono all’avventura nella notte romana. Affrontano così pazienti ipocondriaci, clienti di Deliveroo arroganti, donne partorienti, in un viaggio non solo fisico che a poco a poco esplora le storie di due personaggi a prima vista inconciliabili. Tra scambi di identità e mansioni illegali, riuscirà la coppia a concludere il turno notturno senza fare danni?

Sempre più bello, intervista ai protagonisti #RFF16

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Sempre più bello, intervista ai protagonisti #RFF16

Ecco la nostra intervista a Drusilla Foer, special guest nel cast di Sempre più Bello, il film di Claudio Norza con Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare. Il film arriverà al cinema il 10 febbraio 2022. Il film è stato presentato in super anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2021.

Nel cast ritroviamo Ludovica Francesconi, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Riccardo Niceforo e le new entry Giancarlo Commare, Jenny De Nucci, Giuseppe Futia e Diego Giangrasso.

Un mondo in più, intervista ai protagonisti #RFF16

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Un mondo in più, intervista ai protagonisti #RFF16

Ecco la nostra intervista a Francesco Di Leva, Denise Capezza e Francesco Ferrante, protagonisti di Un mondo in più di Luigi Pane, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021, sedicesima edizione.

Un mondo in più, la trama

Una periferia romana nella quale l’arrivo della pandemia riscatena le tensioni sociali già presenti, tra italiani ai margini e immigrati. Uno scenario complesso che l’esordiente Luigi Pane, arricchisce con una trama noir a base di amore, camorra e vendetta, senza dimenticare un omaggio costante al cinema (e le parole) di Pasolini in Un mondo in più, al debutto in Panorama Italia a Alice nella città, la sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma.

Vanessa Hudgens: 10 cose che non sai sull’attrice

Vanessa Hudgens: 10 cose che non sai sull’attrice

Vanessa Hudgens è nata nel 1988 in California. La bellissima attrice ha un fascino tutto particolare, così come le sue origini: la madre ha origini cinesi, filippine e spagnole, mentre il padre ha origini irlandesi e native americane.  È diventata famosa per il suo ruolo in High School Musical, ma ha cominciato a recitare sin da bambina: la sua carriera è cominciata all’età di 8 anni, in diverse opere teatrali, spot e spettacoli televisivi e continua con successo ancora oggi.

Vanessa Hudgens: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio con il popolare film Thirteen – 13 anni (2003). Successivamente recita in Thunderbirds (2004), High School Musical 3: Senior Year (2008), Beastly (2011) e Sucker Punch (2011). Entra poi a far parte del cast di Viaggio nell’isola misteriosa (2012) e Il cacciatore di donne (2013). Nel 2013 ha un ruolo molto intenso in Non lasciarmi sola, per poi recitare in Machete Kills (2013) e Spring Breakers – Una vacanza da sballo (2013), con James Franco. Negli ultimi anni ha invece recitato in Dog Days (2018), Nei panni di una principessa (2018), Ricomincio da me (2018), con Jennifer Lopez, Bad Boys for Life (2020), con Will Smith, Nei panni di una principessa: ci risiamo! (2020) e Tick, Tick… Boom! (2021).

2. È nota anche per i suoi lavori televisivi. Parallalemante alla carriera cinematografica, la Hudgens si è dedicata molto anche alla televisione. Ha infaatti recitato in alcuni episodi di serie come Still Standing (2002), Give Me Five (2005), Drake & Josh (2006) e Zack e Cody al Grand Hotel (2006). La grande popolarità arriva però grazie ai film High School Musical (2006) e High School Musical 2 (2007). Torna poi in televisione nel 2017 per la serie Powerless, prima sitcom ambientata nell’Universo DC, dove è la protagonista Emily Locke.

3. Ha diversi progetti in programma. Attualmente la Hudgens ha diversi lavori in programma, tra cui il terzo film della trilogia Nei panni di una principessa, il cui sottotitolo inglese è Romancing the Star. Questo, in fase di post-produzione, dovrebbe essere rilasciato nel corso dei prossimi mesi. La Hudgens è invece ora impegnata nelle riprese della serie animata Army of the Dead: Lost Vegas, la quale rappresenterà uno spin-off del film Army of the Dead. In questa l’attrice darà voce al personaggio chiamato Willow.

Vanessa Hudgens è su Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da oltre 42,9 milioni di followers. Attualmente, con quasi 4 mila post, l’attrice utilizza il social per condividere immagini relative al suo lavoro da attrice, ai suoi progetti di prossima uscita o quelli ancora in fase di sviluppo. Non mancano poi anche immagini legate alla sua quotidianità, con luoghi visitati, momenti di svago o eventi in cui è coinvolta. Seguendola sul social si potrà essere dunque sempre aggiornati sulle sue attività.

5. Una sua foto su un social le è costata una multa. Vanessa Hudgens ama usare il proprio profilo Instagram, documentando la propria vita costantemente. Forse anche troppo: nel 2016, infatti, ha pubblicato una fotografia del proprio nome e di quello del compagno Austin Butler incisi su una roccia rossa con un cuore durante un viaggio a Sedona, Arizona. Peccato che fare ciò fosse illegale. Per aver danneggiato un sito naturale, fu denunciata e finì per pagare una multa di 1,000 dollari, che furono utilizzati per ripristinare la superficie della roccia.

6. Condivide molto il suo profilo con la sorella. Sul profilo Instagram di Vanessa appaiono tantissime fotografie con la sorella Stella Hudgens. La seconda, più giovane, fa anche lei l’attrice, ma è meno conosciuta. Le due si assomigliano tantissimo, e sono inseparabili: vengono spesso fotografate insieme: non soltanto a feste ed occasioni, ma anche nella vita di tutti i giorni, a pranzo, al Coachella, dopo lezioni di yoga.

vanessa hudgens

Vanessa Hudgens, Zac Efron e il nuovo fidanzato

7. Ha avuto una relazione con il celebre collega. Sul set del musical di Disney Channel High School Musical, l’attrice conosce il collega Zac Efron. Nel film, i loro personaggi vivono una forte relazione sentimentale, legati dalla comune passione per la musica. La relazione sullo schermo con l’attore è passata poi alla vita reale nel 2005, protraendosi fino al 2010. Per questo periodo i due sono stati una delle coppie dello spettacolo più seguite e apprezzate.

8. Ha avuto una lunga relazione con un altro attore. A partire dal settembre 2011 i media hanno cominciato a speculare su una relazione tra l’attrice e Austin Butler, dopo che quest’ultimo fu visto lasciare la casa della Hudgens. Nello stesso mese, la rivista People li fotografò insieme, che dividevano un milkshake, si tenevano la mano e si baciavano. I due hanno poi confermato la loro relazione, durata fino al 2020. Nel 2021, invece, la Hudgens ha confermato tramite il proprio profilo Instagram di essere ora impegnata con il giocatore di baseball Cole Tucker.

Vanessa Hudgens nuda

9. È stata vittima di un leak delle sue foto. Nel 2007 fu una delle prime attrici le cui fotografie di nudo diventarono di dominio pubblico, venendo pubblicate online. All’epoca, aveva solamente diciotto anni, e il suo agente rispose velocemente con una dichiarazione che affermava il fatto che le fotografie possero state scattate in privato e rilasciate senza il permesso di Vanessa. In pubblico dichiarò di essere in grande imbarazzo per la situazione, e fu costretta a scusarsi pubblicamente, in quanto si stava ancora lavorando a High School Musical 3. “Al giorno d’oggi, con internet, non si ha una vita privata. Niente è privato: tutti sanno tutto, e possono scoprire ogni cosa su di te. Non è sicuro come si crede, e devi prestare attenzione e diffidare anche di chi ti sta accanto“, affermò.

Vanessa Hudgens: età e altezza dell’attrice

10. Vanessa Hudgens è nata il 14 dicembre del 1988 a Salinas, in California, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.60 metri.

Fonte: IMDb

DCEU: classifica dei 10 migliori mostri

DCEU: classifica dei 10 migliori mostri

Con la DC Comics che va abbracciando un tono narrativo complessivamente più oscuro, vari autori e illustratori come Alan Moore e Greg Capullo hanno esplorato i personaggi più macabri e insoliti che si aggirano durante la notte. Oltre alla rinomata parata di supereroi del DCEU, come Superman e Flash, esistono anche i mostri mutaforma.

Nell’Universo DC ci sono molti mostri diversi che hanno avuto un impatto sui fan come eroi crociati, antieroi cupi e cattivi nefasti: chi sono effettivamente i migliori?

Gli uomini mostro di Hugo Strange

Hugo Strange è noto per i suoi contorti esperimenti psicologici, ma con gli Uomini Mostro, Hugo Strange è diventato uno scienziato pazzo a tutti gli effetti. Abusando dei detenuti dell’Arkham Asylum, Hugo Strange ha mutato e alterato le sue vittime fino a renderle bestie deformi e senza cervello.

In questo caso, si potrebbe sostenere che Hugo Strange è un essere più mostruoso dei suoi stessi esperimenti, anche se essi contano comunque. Sono bestie torreggianti che ricordano i mostri del folklore come gli orchi o i troll, possiedono una forza immensa e sono cannibali, il che li rende ancora più temibili.

Killer Croc

killer croc mostri dcWaylon Jones purtroppo è nato con un’afflizione da cui deriva il suo aspetto epidermico a scaglie e, di conseguenza, è stato sempre trattato come un mostro. Come molte storie tragiche simili, l’essere stato sempre trattato come un essere deplorevole lo ha forgiato: ne è derivato un metaumano mangia-uomini che vive nelle fogne, il quale si è guadagnato così il nome di Killer Croc.

Killer Croc è uno dei più famosi nemici di Batman. La sua condizione unica lo ha portato ad avere una forza sovrumana, artigli affilati e potenti mascelle di denti aguzzi. Non solo Batman lotta spesso contro di lui, ma Killer Croc si è guadagnato l’attenzione di Amanda Waller, diventando alla fine un membro della Suicide Squad.

The Trench

the trenchLe leggende di mostri marini raccontate dai marinai probabilmente impallidirebbero trovandosi di fronte a The Trench. Queste creature che abitano gli abissi sono meglio descritte come versioni subacquee della creatura Xenomorfo della serie. Sono alti, hanno denti affilati e corpi bipedi che li rendono una minaccia sia dentro che fuori dall’acqua.

Non sono mai soli, viaggiano in sciami di centinaia e possono affondare una nave in pochi minuti. Veloce, mortale e famelico, il Trench è abbastanza per far temere anche ad Aquaman di esplorare alcune parti del mare. Fatto ancora più strabiliante è che sono guidati da una regina che sovrasta tutti gli altri, di nuovo simile alla Regina Xenomorfa in Aliens.

Etrigan

etrigan mostri dcNella sua vita, Jason Blood era un cavaliere di Camelot fino a quando Merlino ha legato un demone alla sua anima rendendolo così immortale. Citando una poesia, Jason Blood si trasforma nel demone conosciuto come Etrigan che combatte per il bene nonostante i suoi metodi violenti e fatali.

È una situazione simile a quella di Johnny Blaze e Ghost Rider nell’Universo Marvel, tranne che Jason Blood tende ad operare all’unisono con la sua altra metà anche se non sempre vanno d’accordo. Etrigan è un mostro unico che vive molte avventure mistiche, soprattutto con la squadra della Justice League Dark e, in alcune occasioni, con Batman.

Clayface

clayface mostri dcBasil Karlo (o Matt Hagen a seconda della rappresentazione) era già una persona non proprio esemplare rima dei suoi poteri. Dopo aver ottenuto la capacità di mutare forma, è peggiorato soprattutto quando ha intrapreso attività criminali che lo hanno ulteriormente allontanato dall’essere Basil Karlo e trasformato nel mostro mutaforma conosciuto come Clayface nel DCEU.

Clayface è un ritorno ai classici attori horror, anche il suo nome è un gioco di parole con Boris Karloff che ha interpretato La Mummia e il mostro di Frankenstein. Con le sue abilità, Clayface può trasformarsi in chiunque e formare armi da mischia dal suo corpo come il T-1000 di Terminator 2: Judgment Day. Questo lo rende feroce e quasi impossibile da sconfiggere, figuriamoci da uccidere.

Frankenstein

Sì, la creatura del romanzo di Mary Shelley esiste nel DCEU e guida persino la sua squadra di mostri nel fumetto Frankenstein: Agent Of S.H.A.D.E. Il colpo di scena nel mondo DC è che il dottor Victor Frankenstein ha usato il sangue di un alieno per dare vita al mostro.

Questo Frankenstein ha combattuto il male per decenni grazie alla sua immortalità e attraverso diverse guerre tra cui la seconda guerra mondiale e la guerra del Vietnam. Metaumano, non-morto e umano, Frankenstein è sempre pronto a massacrare chiunque, anche nei giorni nostri. Già noto ai fan dei fumetti e al pubblico in generale come uno dei più famosi mostri dei film Universal, questa versione DCEU è notevolmente più potente e intelligente del suo predecessore sul grande schermo.

Solomon Grundy

Solomon Grundy, nato di lunedì“: così comincia la famosa poesia che tipicamente presenta questo personaggio. Un bruto non morto che ha infestato Gotham dalla sua morte come Cyrus Gold nel XIX secolo. È risorto come Solomon Grundy nel XX secolo come cattivo dell’originale Lanterna Verde di Alan Scott.

Da allora, Solomon Grundy è stato un cattivo e un antieroe ricorrente in molti franchise DCEU diversi, arrivando persino a far parte di crossover come i fumetti di Injustice. Mescola il classico tropo dello zombie con una reminiscenza visiva del Mostro di Frankenstein.

Man-Bat

man-bat mostri dcÈ la classica storia di scienza finita male: un simpatico scienziato che cerca di curare la sordità nel mondo prova a fondere il suo DNA con quello di un pipistrello vampiro. Cosa potrebbe mai andare storto? Beh, Kirk Langstrom finisce per trasformarsi nell’enorme creatura fuori controllo conosciuta come Man-Bat.

Sembra un personaggio proveniente da un film dell’orrore e le storie simili di solito ne traggono pieno vantaggio. In Batman: Arkham Knight, Man-Bat ci presenta una delle missioni più spaventose della serie Arkham, specialmente con il jump scare che introduce il personaggio nel gioco.

Doomsday

doomsday mostri dcSe qualcosa nel DCEU può essere classificato come un mostro, è Doomsday. È una creatura progettata per essere un’arma vivente di distruzione di massa e nient’altro. Combatte, uccide, e ad ogni combattimento diventa sempre più potente grazie al suo fattore di guarigione, facendo crescere le sue sporgenze ossee.

Doomsday è in grado di combattere l’intera Justice League e ha persino ucciso Superman, dimostrando di essere più forte dell‘Uomo d’Acciaio. Ha anche dimostrato di poter combattere il potente Darkseid, ma ciò che rende Doomsday così spaventoso è la sua mancanza di emozioni. Non si può parlare con Doomsday o ragionare con lui, semplicemente uccide e continua a trovare altri esseri da massacrare.

Swamp Thing

swamp thing mostri dcAnche se non ha creato Swamp Thing, Alan Moore ha rivoluzionato il personaggio creando un antieroe più complesso. Dopo che il dottor Alec Holland viene ucciso, la sua coscienza si fonde con una pianta per dar vita a una creatura umanoide che combatte per la vita vegetale della Terra conosciuta semplicemente come il Verde mentre cerca di mantenere la pace con l’umanità.

Siamo lontani da un’origine tipica dei supereroi e questa è meglio descritta come una tragica storia di mostri, emulando ancora una volta i classici mostri della Universal come The Creature e The Monster From The Blue Lagoon. Swamp Thing ha agito come un supereroe, tuttavia, e ha dimostrato di essere abbastanza potente nell’espansivo DCEU. Con il suo potere proveniente da The Green, che unisce tutta la vita vegetale sulla Terra, Swamp Thing è di gran lunga il “mostro” più potente della DC Comics e un eroe che ha salvato innumerevoli vite dal suo debutto negli anni ’70.

Avengers: 10 poteri degli eroi non ancora esplorati nel MCU

Avengers: 10 poteri degli eroi non ancora esplorati nel MCU

Gli Avengers posseggono una vasta gamma di poteri, ma ci sono ancora un certo numero di abilità presenti nei fumetti che non sono ancora state “incorporate” nelle controparti del MCU, o che ancora devono essere adeguatamente esplorate. Screen Rant ha raccolto 10 poteri che i Vendicatori posseggono e che non sono stati ancora introdotti/esplorati nel Marvel Cinematic Universe.

Invecchiamento rallentato (Captain America)

Nel finale di Avengers: Endgame, Capitan America (Chris Evans) viene mandato un’ultima volta indietro nel tempo per riportare le Gemme e Mjolnir alla loro epoca, ma non torna indietro. Appare invece sul posto un Rogers molto invecchiato che afferma di essere felice per essersi riunito alla sua Peggy Carter nel passato. Nei fumetti, l’esposizione di Cap al Siero del super soldato significa che la velocità con cui invecchia è notevolmente rallentata.

Sebbene questo, in qualche modo, spieghi la sopravvivenza di Cap nel MCU durante gli anni trascorsi in stato di congelamento, altri aspetti di questa abilità non si sono ancora fatti strada sul grande schermo. Questo potere potrebbe ancora essere esplorato in qualche modo dato il futuro incerto di Steve nel MCU, oppure in un universo alternativo come quelli impostati dalla serie What If…?, a dimostrazione degli effetti a lungo termini del siero sperimentale del Dr. Erskine.

Resistenza al controllo psichico (Hulk)

Essendo un essere dotato di incredibile forza e resistenza, l’alter-ego di Bruce Banner (Mark Ruffalo) di solito non è associato a poteri basati sulla mente, ma in più occasioni, nei fumetti, Hulk si è scontrato con coloro che esercitano poteri psichici e hanno mostrato resistenza al loro controllo.

Ciò è in contrasto con la controparte di Hulk del MCU, come si evince quando si scontra con le macchinazioni di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) in Avengers: Age of Ultron. Mentre ci sono molti modi in cui, anche al cinema, viene confermato che l’Hulk dei fumetti è il Vendicatore più forte, vedere la sua controparte cinematografica sviluppare un’affinità per resistere a questo tipo di controllo, in risposta alla sua storia con Wanda, sarebbe un potenziale arco narrativo molto soddisfacente.

Capacità ipnotica (Vedova Nera)

Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) possiede una miriade di abilità in quanto Vedova Nera, ma i film del MCU non hanno mai mostrato le sue capacità ipnotiche. Nat è capace di usare una combinazione di metodi differenti per influenzare la mente del suo avversario ed è persino in grado di avere un impatto sui suoi pensieri, ricordi e tratti della personalità.

Dato che il film Black Widow ha esplorato gli effetti dannosi del controllo mentale su Natasha e sulle altre vedove, ha senso che la Natasha del MCU non abbia mai usato questo potere moralmente discutibile, ma la sua implementazione in storie future, magari collegandola alle abilità di Yelena Belova (Florence Pugh), potrebbe evidenziare la complessità riguardo a come le vedove si sentono capaci di usare la loro formazione.

Essere Nexus (Scarlet Witch)

Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) non ha sempre il pieno controllo dei suoi poteri, tuttavia può usarli per imporre enormi cambiamenti alla realtà e a ciò he la circonda, come è stato esplorato in WandaVision. I fumetti fanno un ulteriore passo avanti, identificandola come un Essere Nexus, ossia una persona la cui mera esistenza influenza la realtà e agisce come un’ancora tra linee temporali alternative.

Data la recente attenzione del MCU alle linee temporali, come visto in Loki e What If…?, oltre alla presenza confermata di Wanda nel prossimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness, è logico pensare che questa abilità possa ancora essere esplorata. Sancire la connessione di Wanda con il Multiverso in questo modo consentirebbe un maggiore coinvolgimento del personaggio in futuro, con il potenziale per capovolgere l’intero mondo del MCU.

Legame telepatico con gli uccelli (Sam Wilson)

Nei film, il Redwing usato da Sam Wilson (Anthony Mackie) è un drone, ma nei fumetti si tratta di un vero falco che il personaggio ha personalmente addestrato. In effetti, molti fumetti con protagonista Sam espandono la connessione con Redwing ad una connessione con tutti gli uccelli, dando al personaggio un legame empatico e telepatico con loro.

Usando questo potere Sam può vedere attraverso gli occhi degli uccelli a cui si connette, il che è utile quando ha bisogno di scansionare una vasta area o cercare qualcosa di specifico. Dato l’impegno del MCU a rimanere un po’ più ancorato alla realtà (almeno rispetto ai fumetti), questo cambiamento ha senso, ma con Sam che ora ha assunto il ruolo di Captain America, un piccolo legame con gli uccelli potrebbe tenerlo legato alle sue origini come Falcon.

Teletrasporto interdimensionale (Thor)

Thor (Chris Hemsworth) fa spesso uso di Heimdall (Idris Elba) e del ponte Bifröst nei primi film del MCU per viaggiare da e verso i mondi, ma l’introduzione della sua nuova arma Stormbreaker in Avengers: Infinity War gli ha concesso il potere di accedere personalmente alla possibilità di trasportarsi da un luogo all’altro. Nei fumetti, il Mjölnir ha anche la capacità di teletrasportare Thor, con l’aggiunta della capacità di telestraporto interdimensionale. 

Poiché Thor si è unito ai Guardiani della Galassia alla fine di Avengers: Endgame, avere un’arma in grado di attraversare tali confini si sarebbe rivelato molto utile per le sue azioni future. Non solo, avere la possibilità di attraversare la realtà potrebbe portarlo ancora una volta faccia a faccia con suo fratello, Loki (Tom Hiddleston), o con un numero qualsiasi di varianti di Loki. 

Poteri di Extremis (Iron Man)

In quanto personaggio all’interno del MCU che spesso si rivela la persona più intelligente di tutti, Tony Stark (Robert Downey Jr.) ha affrontato molte sfide durante i suoi anni come Iron Man, incluso il trattamento sperimentale Extremis in Iron Man 3.

Nel film Tony non è affetto dal siero, ma nei fumetti, in realtà, gli garantisce una serie di nuove abilità tra cui un fattore di guarigione potenziato e una tecnopatia che può usare per interfacciarsi con tutti i tipi di tecnologia. Un sacco di versioni alternative di Tony sono apparsi in What If…?, e vedere come la sua vita sarebbe cambiata se fosse stato influenzato da Extremis sarebbe una narrazione particolarmente avvincente.

Poteri di Golia (Occhio di Falco)

Clint Barton (Jeremy Renner), alias Occhio di Falco, ha dimostrato nel MCU di avere abilità associate esclusivamente al tiro con l’arco e alla precisione che ne deriva. Nei fumetti, tuttavia, Clint a un certo punto usa le particelle Pym per diventare l’eroe Golia, acquisendo abilità che rispecchiano quelle di Ant-Man.

Con l’imminente introduzione di Kate Bishop (Hailee Steinfeld) nel MCU nella serie Hawkeye, il futuro di Clint come arciere potrebbe volgere al termine, ma se lo show esplorasse il suo interesse per la tecnologia Pym, potrebbe avere un futuro sotto il nome di un altro eroe e raccontare il desiderio del personaggio di sperimentare qualcosa di nuovo.

Maga del travestimento (Nebula)

Nebula (Karen Gillan) ha attraversato uno degli archi narrativi più complessi nel corso delle sue apparizioni nel MCU, passando da cattivo ad antieroe, a membro dei Vendicatori come visto in Avengers: Endgame. Per tutto il tempo, tuttavia, i poteri su cui si sono concentrati i Marvel Studios sono stati le sue abilità di combattimento sovrumane, mentre nei fumetti, Nebula è anche in grado di camuffare completamente il suo aspetto.

Questa abilità sarebbe stata ovviamente utile per Nebula quando lavorava come assassina, ma potrebbe ancora servirle in quanto attuale membro dei Guardiani, dove viaggiare da un mondo all’altro può significare che sarebbe necessario fondersi con gli abitanti del luogo.

Senso di ragno (Spider-Man)

Sebbene la capacità precognitiva di Peter Parker (Tom Holland) di percepire il pericolo in arrivo, nota come “Senso di ragno”, sia stata inclusa nel MCU, scherzosamente chiamata “Formicolio di Peter” da zia May, le sue capacità non sono state completamente mostrate.

I fumetti mostrano che questo senso aiuta Peter persino a navigare se non è in grado di vedere o sentire. Espandere le capacità del Senso sullo schermo aiuterebbe il personaggio di Peter a prosperare in una serie più ampia di circostanze e potrebbe rivelarsi funzionale anche nel prossimo Spider-Man: No Way Home.

Gwyneth Paltrow: 10 cose che non sai sull’attrice

Gwyneth Paltrow: 10 cose che non sai sull’attrice

Gwineth Paltrow, la bellissima biondissima attrice americana, è una di quelle star la cui carriera sembra non tramontare mai. La sua carriera ha è cominciata presto: ha infatti studiato recitazione con l’assistenza dei genitori (un produttore e un’attrice) sin da bambina, e ha cominciato la propria carriera come modella. Negli anni si è poi affermata come una vera e propria icona, tanto per una serie di ruoli memorabili quanto per la sua stravaganza su determinati temi e attività.

Ecco dieci curiosità su Gwyneth Paltrow.

Gwyneth Paltrow film

1. Ha recitato in molti celebri film. La Paltrow ha iniziato la propria carriera cinematografica recitando in film come Hook – Capitan Uncino (1991) e Omicidi di provincia (1993). Grande successo arriva poi grazie a Seven (1995), con Brad Pitt, per poi comparire anche in Sydney (1996), Sliding Doors (1998), Paradiso perduto (1998), Shakespeare in Love (1998), Il talento di Mr. Ripley (1999), I Tenenbaum (2001), Proof – La prova (2005), Correndo con le forbici in mano (2006) e Two Lovers (2008). Dal 2008 assume il ruolo di Pepper Potts in Iron Man, con Robert Downey Jr., riprendendo poi il ruolo anche in Iron Man 2 (2010), The Avengers (2012), Iron Man 3 (2013), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).

2. Ha recitato anche in alcune note serie TV. Nel corso della sua carriera la Paltrow ha avuto modo di recitare anche in alcuni film televisivi come Cruel Doubt (1992) e Ordinaria follia (1993). Tra il 2010 e il 2014 recita nella serie Glee con il personaggio di Holly Holliday. Nel 2019 è invece Georgina Hobart nella serie Netflix The Politician. Il personaggio è la madre adottiva di Payton, il protagonista della storia. Di questa serie la Paltrow è inoltre stata anche produttrice esecutiva.

3. Ha vinto un controverso Oscar. Nel 1999 l’attrice ha vinto il premio Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione in Shakespeare in Love. In quell’occasione prevalse su attrici come Meryl Streep, Emily Watson, Fernanda Montenegro e sulla favorita Cate Blanchett, candidata per Elizabeth. Il premio assegnato alla Paltrow è oggi considerato uno dei maggiori scandali riguardanti gli Oscar, e sono in molti a ritenere che a permettere all’attrice di vincere sia stata l’influenza che il produttore Harvey Weinstein ebbe a riguardo. Recentemente, anche l’attrice Glenn Close ha detto la propria a riguardo, affermando che si tratta di un’assegnazione “senza senso”.

Gwyneht Paltro: oggi

4. Ha diverse attività a cui dedicarsi. Attualmente l’attrice sembra non avere nuovi progetti cinematografici o televisivi in programma, per quanto si sia dichiarata disponibile a riprendere il ruolo di Pepper in futuri film della Marvel. Negli ultimi anni, però, la Paltrow si è dedicata principalmente alla sua attività da imprenditrice, dando vita ad una propria linea di prodotti di bellezza particolarmente controversi e contestati dalla comunità medico-scientifica. Ad oggi, dunque, l’attrice sembra interessata principalmente a far parlare di sé attraverso una serie di stravaganze continue.

Gwyneth Paltrow: il suo profumo e le sue candele

 

5. Ha dato vita a dei prodotti molto controversi. Nel settembre 2008 Paltrow ha lanciato la newsletter settimanale Goop. Il successo di questa l’ha poi spinta a fondare la società di e-commerce Goop.com, occupandosi in particolare di wellness e prodotti affini. In particolare, hanno suscitato particolare clamore le candele al profumo della sua vagina, ma anche il più recente profumo intitolato Smell Like My Orgasm, il cui nome non lascia dubbi a riguardo. Questi prodotti, divenuti oggetti di derisione per molti, hanno in realtà ottenuto un grande successo, con numerosi pezzi venduti. Da notare come il costo della sola candela sia pari a 75 dollari.

Gwyneth Paltrow Instagram

Gwyneth Paltrow è su Instagram

6. Ha un profilo molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da oltre 7.7 milioni di followers. Attualmente, con oltre mille e cinquecento post, l’attrice utilizza il social per condividere immagini relative al suo lavoro da imprenditrice e attrice, ai suoi progetti di prossima uscita o quelli ancora in fase di sviluppo. Non mancano poi anche immagini legate alla sua quotidianità, con luoghi visitati, momenti di svago o eventi in cui è coinvolta. Diverse sono anche le fotografie che la vedono insieme al marito. Seguendola sul social si potrà essere dunque sempre aggiornati sulle sue attività.

Gwyneth Paltrow, Chris Martin e il nuovo marito

7. È stata sposata con un noto cantante.  Il 5 dicembre del 2003 l’attrice ha sposato il cantante Chris Martin, frontman della band Coldplay conosciuto proprio ad un suo concerto, dal quale ha poi avuto due bambini, Apple e Moses, nati rispettivamente nel 2004 e nel 2006. Il figlio Moses Martin prende il nome da una canzone scritta da Chris Martin per Gwyneth, che appare nell’album Live 2003. Moses è anche il nome ebraico del padre di Gwyneth. La coppia, considerata una delle più solide del mondo dello spettacolo, ha però poi ceduto al divorzio nel 2016, dopo una separazione che andava avanti dall’anno precedente. I due, rimasti comunque in buoni rapporti, non hanno rivelato i motivi dietro la loro scelta.

8. Ha un nuovo marito. Nel settembre del 2018 l’attrice si è sposata una seconda volta con il regista e produttore Brad Falchuck, noto per la serie antologica American Horror Story ma dall’attrice conosciuto nel 2010 sul set di Glee, alla quale la Paltrow ha partecipato in qualità di guest star. In breve i due sono diventati una delle coppie più famose di Instagram. Lui è infatti stato definito più volte uno dei mariti migliori sul social, per via delle fotografie dell’attrice che posta costantemente, accompagnate da alcune delle dediche più belle e sincere.

9. Gwyneth è molto protettiva nei confronti dei propri figli. L’attrice si è sempre dedicata molto a mantenere i suoi figli lontani dagli eccessi della celebrità. In particolare è solita proteggerli dall’invadenza dei paparazzi. In un’intervista ha infatti dichiarato di tenere una sorta di registro dei paparazzi: fotografa le loro auto, scrive il numero di targa, tutto. Se si fanno vedere intenti ad invadere il suo privato, possiede dunque tutti gli elementi che le servono per andare dalla polizia.

Gwyneth Paltrow: età e altezza dell’attrice

10. Gwyneth Paltrow è nata il 27 settembre del 1972 a Los Angeles, in California, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.75 metri.

Fonte: IMDb

Justice League: un sequel con un altro regista? Snyder è scettico

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Zack Snyder’s Justice League è diventato per molti fan del DCEU e dell’opera di Zack Snyder la versione definitiva del cinecomic uscito inizialmente nelle sale nel 2017. Ora, è stato proprio Snyder ad ammettere che non riesce a immaginare che un altro regista venga coinvolto nella realizzazione di un potenziale sequel.

“Oddio, non ci ho mai pensato in realtà”, ha detto Snyder a Games Radar quando gli è stato chiesto della possibilità. “Ho adorato fare tutti quel film DC e amo i supereroi. Amo il genere. Sono molto entusiasta, ad esempio, di vedere The Batman di Matt Reeves. Onestamente, però, un seguito di Justice League non credo possa funzionare nelle mani di qualcun altro.”

Quando la Warner Bros. ha iniziato a mettere in piedi il suo DC Extended Universe, Zack Snyder è stato attivamente coinvolto nel processo di creazione dell’universo condiviso. Snyder ha diretto i primi due film del franchise, L’uomo d’acciaio e Batman v Superman, per poi abbandonare la nave nel bel mezzo della produzione di Justice League (progetto che è stato poi portato a compimento da Joss Whedon).

Sappiamo tutti come sono andate poi le cose: essenzialmente, Snyder è rimasto lontano dal DCEU per molto tempo, sebbene abbia continuato a figurare come produttori di alcuni film. Poi, quest’anno, dopo innumerevoli richieste da parte dei fan, la Warner Bros. ha finalmente permesso al regista di realizzare la sua versione di Justice League, che è stato poi distribuita col titolo Zack Snyder’s Justice League.

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