In realtà le iniziative pensate per
il trentennale del più antico e famoso festival italiano dedicato
al mystery prenderanno effettivamente il via già dal prossimo 14
novembre, quando sul sito ufficiale del festival (www.noirfest.com)
si aprirà la votazione popolare per il Premio Giorgio Scerbanenco
dedicato al miglior romanzo italiano di genere edito nel 2020. I
lettori avranno una settimana di tempo per votare i semifinalisti e
la somma delle loro preferenze, unita a quella della giuria,
porterà a una rosa di cinque titoli che sarà resa nota il 23
novembre. Gli autori dei libri finalisti saranno quindi
protagonisti, a partire dal 30 novembre, di una serie di incontri
live trasmessi in streaming sui canali social del festival, fino
all’annuncio del titolo vincitore di quest’anno, il 4 dicembre.
Nel periodo successivo, in attesa di
una riapertura delle sale cinematografiche auspicata da tutto il
mondo della cultura, il Noir in Festival continuerà a vivere
digitalmente con la selezione della giuria popolare del Premio
Caligari, dedicato al miglior film italiano noir del 2020, e la
presentazione dei film finalisti, con alcune masterclass di
protagonisti del genere ed eventi collegati alla celebrazione del
trentennale.
Il 1 marzo torneremo finalmente dal
vivo con un’edizione rinnovata del festival che intende sviluppare
il programma sia in presenza che online grazie al sostegno della
Direzione Generale Cinema del MiBACT, di Istituto Luce – Cinecittà
e in stretta collaborazione con partner essenziali come
l’Università IULM di Milano e le Librerie Feltrinelli.
“La difficile crisi in cui versa
tutta l’Italia, le necessarie restrizioni che a Milano sono ancor
più tangibili”, dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, direttori
del Festival insieme al delegato IULM, Gianni Canova – “ci hanno
indotti a immaginare una formula davvero eccezionale per
quest’edizione. Ma vogliamo pensare che l’emergenza sia anche
occasione di una nuova progettualità e che l’appuntamento con un
compleanno storico possa coincidere con una vera rinascita del
Paese”.
Le riprese della
Snyder Cut di Justice
League sono attualmente in corso, e nelle ultime
settimane ci sono state alcune grandi sorprese relative al cast del
film, come il ritorno del Joker di
Jared Leto. In
Batman v Superman: Dawn of Justice, il cadavere del
generale Zod è stato trasformarto in Doomsday. La domanda sorge
dunque spontanea: c’è qualche possibilità che
Michael Shannon riprenda il suo ruolo nella versione
originale del cinecomic che arriverà il prossimo anno su HBO
Max?
“Oh, mi piacerebbe lavorare di
nuovo con Zack”, ha dichiarato Shannon in un’intervista a
ComicBook. “Mi è piaciuto molto fare quel film. È stata
un’esperienza speciale. In primo luogo, mi sono sentito molto
fortunato che mi abbia chiamato per farlo. Non ho sentito nulla a
proposito di un mio ritorno. Quindi, non lo so.Dico
sempre alle persone che ‘sono morto, che Zod è morto’. A meno che
tu non abbia un defibrillatore o qualcosa del genere, non vedo come
potrebbe accadere.”
L’attore ha poi aggiunto di ammirare
molto
Zack Snyder e di essere felice che il regista abbia
finalmente avuto la possibilità di far vedere al mondo la sua
versione di Justice
League. Non avrebbe molto senso per il
personaggio di Zod apparire nella
Snyder Cut, ma Snyder ha chiaramente grandi progetti per
il suo evento in quattro parti, quindi chissà quali altre sorprese
potrebbe avere in serbo per i suoi fan!
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Il MCU è uno dei franchise di maggior successo di
tutti i tempi. Con più di 20 film e diverse serie tv alle spalle,
l’universo condiviso non ha mai mostrato segni di rallentamento. Ha
migliaia di fan sparsi in tutto il mondo e tantissimi personaggi
fantastici, ugualmente divisi tra supereroi che cattivi. Tuttavia,
è importante sottolineare che l’Universo
Cinematografico Marvel non è sempre stato così gentile
con i suoi personaggi. Anche se gli archi narrativi di alcuni
personaggi sono giunti al termine, non sempre hanno ricevuto il
finale che avrebbero meritato, come portato alla luce da
Screen Rant, che ha stilato una classifica dei personaggi del
MCU divisa tra chi ha ricevuto una
conclusione appropriata e chi avrebbe meritato di meglio:
Un finale degno: Thanos
Thanos è uno dei migliori
cattivi dell’intero MCU… e anche quello il cui piano è
effettivamente riuscito, almeno in parte. Thanos ha ottenuto ciò
che si meritava quando gli eroi lo hanno ucciso, non una ma ben due
volte.
La prima volta, hanno sconfitto il
Thanos che ha causato lo schiocco, e la seconda volta, hanno
affrontato la sua versione più giovane del 2014. Non tutti i
cattivi sono stati puniti per le loro azioni come avrebbero
meritato, ma questo fortunatamente non è successo con Thanos.
Avrebbe meritato di più: Vedova Nera
Black Widow non è mai stato
un personaggio facile da gestire nel MCU, anche – e soprattutto – a
causa della sua vita. Ha vissuto diverse esperienze traumatiche che
l’hanno poi trasformata nell’eroina che è diventata. Ma non ha mai
raggiunto la felicità che meritava.
Era brava nel suo lavoro, ma
sembrava molto sola e la maggior parte delle sue relazioni si è
sempre rivelata un fallimento. Quel che è peggio, è morta anche
giovane quando ha sacrificato la sua vita su Vormir. Anche se
tornerà nel suo film in solitaria, Black
Widow, si tratterà di un prequel, quindi nella timeline
principale dell’universo condiviso il personaggio non è esiste
più.
Un finale degno: Iron Man
È vero che la morte di Iron
Man è stata tragica e ha lasciato molti fan sconvolti. Ma almeno
abbiamo visto l’arco narrativo del personaggio volgere a
compimento. Tony Stark ha iniziato la sa storia come un playboy
sbadato a cui importava molto poco del mondo.
Col passare del tempo, però, è
diventato sempre più eroico, salvando il mondo più e più volte.
Alla fine, ha sacrificato la possibilità di una vita felice con la
sua famiglia per la possibilità di sconfiggere Thanos una volta per
tutte, inventando il viaggio nel tempo. Tony potrebbe essere morto,
ma lo ha fatto con la consapevolezza che il suo viaggio era
completo e che il mondo adesso sarà un posto migliore.
Avrebbe meritato di più: Quicksilver
Quicksilver
ha sacrificato la sua vita per salvare Occhio di Falco in Avengers:
Age of Ultron del 2015. Sebbene sia stato un bel gesto da parte
sua, è stato anche un tantino prematuro. Potrebbe comunque aver
ottenuto molto, considerando il suo set unico di abilità: ci sono
molti supereroi forti nel MCU, ma nessuno così
veloce.
Tuttavia, i Marvel Studios sembravano non sapere cosa fare
con il personaggio, quindi hanno preferito ucciderlo e lasciare sua
sorella Wanda da sola. Anche Scarlet Witch stessa potrebbe
rientrare in questa categoria, considerando la tragica perdita
prima dei suoi genitori, poi del fratello e infine di
Visione.
Un finale degno: Captain America
Alcune persone consideravano il
fatto che Captain America fosse tornato indietro nel tempo come una
mossa egoista da parte sua. Ma dopo tutto quello che ha passato,
Steve Rogers meritava un lieto fine con l’amore della sua vita,
Peggy Carter.
Capitan America era un uomo “fuori
dal tempo” e lasciarsi il passato alle spalle per iniziare una
nuova vita in un mondo strano non è mai stato facile per lui. Ha
dovuto affrontare sia la perdita dei suoi vecchi amici che di
Peggy, per non parlare del fallimento della vittoria di Thanos.
Quindi, quando tutto è stato portato a compimento, Steve ha seguito
il consiglio di Tony e ha deciso di smettere finalmente di
combattere.
Avrebbe meritato di più: la famiglia di Thor
Lo stesso Thor non è mai
stato un personaggio facile, ma è il resto della sua stretta
famiglia che meritava davvero di meglio nel MCU. Odino è morto, ma almeno non
era solo. Tuttavia, c’è anche Loki che Thanos ha ucciso in Avengers:
Infinity War (2018), proprio quando sembrava che i due
fratelli potessero finalmente riconciliarsi per sempre.
E la cosa peggiore è quanto successo
a Frigga: la madre di Thor e la moglie di Odino è stata uccisa da
Malekith in Thor: The Dark World (2013). È una buona cosa che Thor
abbia trovato una seconda famiglia in The Avengers e
più tardi nei Guardiani della Galassia.
Un finale degno: Falcon
Sam Wilson, aka Falcon,
continuerà il suo viaggio nel MCU, quindi non è chiaro dove lo
porterà la sua strada. Ma ha fatto comunque del bene per se stesso.
Sam è un veterano di guerra, proprio come Steve, qualcosa che ha
avvicinato i due uomini e che li ha aiutati a consolidare la loro
amicizia.
Sam ha un forte senso della
giustizia e vuole sempre aiutare gli altri. Potrebbe non essere
superpotente come Steve o anche come Bucky, ma ha sempre delle
buone intenzioni e raccogliere l’eredità di Capitan America è
qualcosa che si merita assolutamente. Inoltre, tale scelta
corrisponde ai fumetti, in cui anche Sam ha assunto la nuova
identità di Captain America.
Avrebbe meritato di più: Liz Toomes (e sua madre)
Peter Parker ora esce
felicemente con MJ, ma Liz Toomes è stata la sua prima cotta. E
sembrava che anche lei fosse attratta da lui – altrimenti non
avrebbe accettato di andare al ballo con Peter. Liz era dolce,
intelligente e ambiziosa, come ha dimostrato preoccupandosi del
risultato della sua squadra al concorso Decathlon.
Ma lei e sua madre
hanno deciso di andarsene quando suo padre è stato imprigionato,
poiché era il cattivo conosciuto come l’Avvoltoio. Liz non è più
apparsa nel MCU e non meritava di perdere sia
suo padre che i suoi amici da quando ha dovuto trasferirsi e
lasciare la scuola.
Un finale degno: Occhio di Falco
Occhio di Falco è sempre
stato un supereroe secondario nel MCU, nonostante fosse uno dei
membri fondatori degli Avengers in questo universo. Non ha nemmeno
mai avuto il suo film da solista come tutti gli altri, incluso il
film in uscita su Vedova Nera.
Ma per quanto riguarda la sua vita,
le cose non sono mai andate così male. Occhio di Falco ha perso
tutta la sua famiglia a causa dello schiocco, che lo ha portato ad
intraprendere un sentiero oscuro. In seguito, Hulk ha
fortunatamente invertito lo schiocco e Occhio di Falco si è riunito
con sua moglie e i suoi figli e finalmente ha potuto godersi la
vita familiare che pensava non avrebbe più avuto.
Avrebbe meritato di più: Jessica Jones
Infine, c’è anche il caso
di Jessica Jones. Non è mai apparsa nei film ma la sua storia è
ancora legata all’universo condiviso. Jessica ha dovuto affrontare
molte sfide – dalla morte della sua famiglia agli abusi per mano di
Kilgrave – e non sempre le ha gestite nel modo migliore.
Jessica ha la tendenza a respingere
le persone e anche la sua relazione con il collega supereroe Luke
Cage è andata in pezzi. Nonostante sia sposati nei fumetti e
abbiano anche un figlio, nella serie Jessica è rimasta sola alla
fine, dopo che anche la sua migliore amica Trish è stata
rinchiusa.
Tenet,
l’imperdibile evento cinematografico è pronto a sbarcare in Italia
in digitale a partire dal 15 dicembre, giusto in
tempo per le vacanze natalizie, e in DVD, Blu-Ray, 4K UHD e
STEELBOOK 4K UHD dal 13 gennaio. Scritto, diretto e
prodotto dall’acclamato regista Christopher Nolan (“Inception”,
“Dunkirk”), Tenet
è uscito a livello globale nell’agosto 2020 incassando ad oggi 350
milioni di dollari, malgrado manchino ancora le tanto attese
aperture cinematografiche nei principali mercati di New York e Los
Angeles.
Tenet
è disponibile già da oggi per il pre-order
digitale su tutte le principali piattaforme e a breve su Amazon per
il pre-order in DVD, Blu-ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD.
Tenet
presenta un cast internazionale capitanato da John David Washington
(“BlacKkKlansman,” la serie TV “Ballers”) nel ruolo del
Protagonista. Il film è interpretato anche da Robert Pattinson (i
film di “Twilight”, “The Lighthouse”, “The Batman”), Elizabeth
Debicki (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Il grande Gatsby”),
Dimple Kapadia (“Angrezi Medium”), Martin Donovan (“Ant-Man”,
“Fahrenheit 451”), Fiona Dourif (“Il culto di Chucky”), Yuri
Kolokolnikov (“Come ti ammazzo il bodyguard”), Himesh Patel
(“Yesterday”), Clémence Poésy (“Harry Potter e i Doni della
Morte”), Aaron Taylor-Johnson (“Avengers: Age of Ultron”), con
Michael Caine (“Inception”, “Le regole della casa del sidro”, “Il
cavaliere oscuro”) e Kenneth Branagh (“Dunkirk”, “Assassinio
sull’Orient Express”).
Il film è prodotto da Emma Thomas e
Nolan. Thomas Hayslip è il produttore esecutivo.
Il team creativo di Nolan che ha
lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia
Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice
Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli
effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti
speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore da
Ludwig Göransson.
Tenet, la
trama
Armato solo di una parola – Tenet –
e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista
(John David Washington) è coinvolto in una missione attraverso il
crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà
al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma
Inversione.
IN DIGITALE“Tenet” sarà disponibile dal 15 dicembre per l’acquisto in
digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV, e dal 29 dicembre anche per il noleggio
su Infinity e Sky Primafila.
Secondo Asher
Angel, interprete di William “Billy” Batson in Shazam!,
il Superman di Henry Cavill potrebbe sconfiggere il Black
Adam di Dwayne Johnson. Angel ha fatto il suo
debutto nel DCEU nel 2019 nel cinecomic di David F. Sandberg nei
panni del giovane Billy Batson, bambino adottivo ribelle alla
ricerca della sua madre biologica.
Lungo il suo percorso, Billy
incontra un antico mago (Djimon
Hounsou) che gli dona la capacità di trasformarsi in
un supereroe adulto (Zachary
Levi) ogni volta che pronuncia la parola “Shazam!”.
Non sorprende che Billy all’inizio usi i suoi poteri esclusivamente
per divertirsi, ma durante il film maturerà fino a diventare un
eroe degno del suo titolo. Angel dovrebbe tornare per l’annunciato
sequel, Shazam: Fury of the
Gods, in uscita nel 2023.
Nel frattempo, il Black Adam di
Dwayne Johnson sta ancora aspettando di fare il suo
debutto nel DCEU. Black
Adam sarebbe dovuto arrivare nelle sale a dicembre 2021,
ma a causa della pandemia di Covid-19 il film – in seguito
all’ennesimo stravolgimento del calendario delle uscite della
Warner Bros. – è rimasto senza una data di uscita ufficiale.
Tuttavia, le riprese del film dovrebbero partire nella primavera
del 2021, con i fan che sono ansiosi di saperne di più. Johnson e
il regista Jaume Collet-Serra hanno finora tenuto
nascosti i dettagli della trama, ma “The Rock” ha già anticipato un
potenziale scontro tra Black Adam e Superman in futuro.
La questione Superman vs Black Adam
ha fatto il giro del web e ora anche Angel è stato chiamato ad
esprimere il suo pensiero. In una nuova intervista durante il
Geek
House Show, ad Angel è stato chiesto chi avrebbe scelto come
vincitore in un’ipotetica battaglia tra Black Adam e Superman. Dopo
aver lottato per cercare di trovare una risposta adeguata, Angel si
è schierato dalla parte dell’iconico Superman.
“È difficile. Non lo so… anche
se forse scegliere il bravo ragazzo. Voglio scegliere Superman, ma
non lo so! Black Adam è davvero molto potente. Sono due personaggi
molto forti,, anche se penso che dirò Superman. Dirò Henry Cavill.
Senza offesa, Dwayne Johnson… anche tu non scherzi! Immagino che
prima o poi mi dimostrerà se ho avuto torto o ragione, ma per
adesso sceglierò Superman.”
Superman vs Black Adam: vedremo mai
lo scontro al cinema?
Come sottolineato da Angel, sia
Superman che Black Adam sono personaggi incredibilmente potenti,
quindi è difficile scegliere un vincitore definitivo. I fan
adorerebbero sicuramente vedere i due scontrarsi sul grande
schermo, anche se resta da vedere se il testa a testa verrà mai
effettivamente realizzato. Come detto in precedenza, Johnson ha
anticipato uno scontro tra i due eroi al DC FanDome, ma il futuro
di Cavill nel DCUE è ancora avvolto nel mistero, quindi è difficile
dire cosa ci riserverà il futuro. Molto probabilmente, Black Adam
incontrerà per primo il personaggio interpretato da Angel, poiché
si tratta dell’arcinemico di Shazam nei fumetti.
Secondo quanto riferito, il prossimo
film del regista, sceneggiatore e produttore americano
Jordan Peele arriverà nelle sale a luglio del
2022. Peele è esploso sulla scena grazie all’acclamato horror
Scappa
– Get Out del 2017. Accolto positivamente sia dalla
critica che dal pubblico, il film ha vinto l’Oscar nel 2018 per la
migliore sceneggiatura originale. Due anni dopo è arrivato nelle
sale Noi,
che ancora una volta mescolava le atmosfere del thriller con quelle
dell’horror: entrambi i film hanno incassato oltre 250 milioni di
dollari al botteghino.
Peele – che iniziato la sua carriera
in qualità di comico – ha riscontrato un enorme successo dopo
essere passato dal mondo della commedia a quello dell’horror. Dopo
aver lavorato al programma televisivo MadTV e poi alla
serie Key & Peele, Peele si è dedicato principalmente al
genere horror, occupandosi anche della produzione del revival della
classica serie antologica The Twilight Zone e della serie
Lovecraft Country. Inoltre, ha anche lavorato come
produttore e sceneggiatore dell’attesissimo “sequel spirituale” di
Candyman, in arrivo il prossimo anno.
Sebbene i dettagli su questo nuovo
progetto siano tenuti ancora sotto chiave, secondo
Deadline il film uscirà nel 2022. La fonte spiega che sarà
ancora una volta un horror mescolato al thriller, e che ancora una
volta non mancherà l’esplicita critica sociale che aveva già
caratterizzato i due precedenti lavori di Peele. La Universal
Pictures ha confermato che la data di uscita sarà il 22 luglio, una
settimana dopo la data di uscita di
Animali Fantastici 3.
Anche se il film uscirà una
settimana dopo un atteso blockbuster, Peele e la Universal
probabilmente non sono preoccupati. Animali Fantastici 2 non è andato così bene al
botteghino e il suo sequel era rimasto nel limbo fino a poco tempo
fa. Inoltre, i film horror sperimentano più longevità al botteghino
e spesso hanno meno soldi da dover incassare per generare un
adeguato profitto. I film di Peele sono ormai diventati degli
eventi molto attesi, soprattutto per la trama e per gli intriganti
ed intricati sottotesti che nascondono. Sia Scappa
– Get Out che Noi sono
stati amati per la loro capacità di mescolare l’horror con la
critica sociale, affrontando temi ancora oggi ritenuti scottanti
come il razzismo e la lotta di classe.
Grazie ad una nuova ricerca è emerso
che Stanley Kubrick avrebbe voluto realizzare un
adattamento de Il dottor Živago insieme a
Kirk Douglas. Grazie a classici immortali come
Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore,
2001: Odissea nello spazio e
Arancia meccanica, Kubrick è universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi registi della storia del cinema.
Sebbene la filmografia di Kubrick
includa più opere considerate dei veri e propri capolavori, il
regista non è stato tra i più prolifici della sua generazione,
avendo realizzato soltanto 13 lungometraggi in 46 anni di carriera.
Naturalmente, Kubrick aveva intenzione di girare molti più film di
quelli che alla fine ha realizzato, incluso un film sulla vita di
Napoleone per cui portò anche a termine numerose ricerche. Ad un
certo punto, Kubrick aveva anche pianificato di dirigere un
adattamento del libro “Supertoys Last All Summer Long”, un progetto
che è poi arrivato nelle mani Steven Spielberg e che alla fine è diventato
A.I. – Intelligenza artificiale, uscito nel 2001.
Come rivelato dallo storico del
cinema James Fenwick, l’elenco dei film non realizzati di Kubrick
includeva anche quello che sarebbe stato un adattamento di uno dei
più grandi romanzi del XX secolo, ossia Il dottor
Živago di Boris Pasternak.
The Guardian riferisce della scoperta da parte di Fenwick di
una lettera di Kubrick a Pasternak, in cui il regista informava
l’autore della sua intenzione di acquistare i diritti del suo
libro, pubblicato nel 1957 dopo essere stato contrabbandato fuori
dall’Unione Sovietica. Fenwick ha anche portato alla luce
un’altra sorprendente rivelazione: il leggendario Kirk Douglas voleva i diritti per realizzare
lo stesso Zivago con l’intenzione di girare il film in Unione
Sovietica (una mossa che all’epoca sarebbe stata senza
precedenti).
Il dottor Živago: dall’idea di
Stanley Kubrick al capolavoro di David Lean
Evidentemente, Kubrick voleva che il
suo Dottor Živago fosse un film di prestigio che potesse spingere
ancora di più la sua carriera. Fenwick cita i taccuini del regista,
nei quali si legge: “Il momento preciso di assoluto successo
per un regista è quando gli viene concesso di girare un grande
classico della letteratura di oltre 600 pagine, che non comprende
molto bene e che è comunque impossibile da adattare a causa della
complessità della trama o l’inafferrabilità della sua forma o
contenuto.”
Come saprà certamente ogni cinefilo
che si rispetti, alla fine Kubrick e Douglas non sono riusciti ad
assicurarsi i diritti del Dottor Živago, che alla fine è stato
adattato da David Lean nell’omonimo film con
Omar Sharif e Julie Christie. Il
film di Lean, uscito nel 1965, è stato nominato per 10 Oscar,
vincendone cinque, incluso uno per la memorabile colonna sonora di
Maurice Jarre.
Brandon Routh ha spiegato perché un sequel di
Superman Returns non è mai stato realizzato. Uscito
nei cinema nel 2006, il film ha incassato 391 milioni di dollari a
livello globale, a fronte di un budget di 270 milioni di dollari.
Anche se il film è stato accolto in maniera positiva dalla maggior
parte dei fan e della critica (grazie anche all’interpretazione di
Routh, ritenuto da molti uno dei migliori Superman mai apparso al
cinema), il film non ha mai ricevuto un sequel. Di conseguenza, il
personaggio è stato riavviato ancora una volta nel 2013 con
L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder, in cui Henry Cavill ha assunto il ruolo
dell’iconico personaggio. Quel film ha incassato ben 668 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Superman Returns seguiva il ritorno dell’eroe sulla
Terra dopo aver esaminato a fondo il suo pianeta natale, Krypton.
L’Uomo d’Acciaio si stava rendendo conto di quanto le cose siano
cambiate in modo significativo, ed era pronto a dimostrare ancora
una volta la sua importanza per il mondo mentre Lex Luther
escogitava un altro piano che lo mettesse in notevole pericolo.
Oltre a Brandon Routh, il film vantava nel cast anche
Kate Bosworth, James Marsden, Kevin Spacey, Parker Posey,
Frank Langella, Sam Huntington e Kal
Penn. Anche se molti fan sono rimasti delusi dal fatto che
un sequel del film campione d’incassi non sia mai stato realizzato,
Routh ha recentemente spiegato perché un seguito non ha mai visto
la luce.
In un’intervista con Speedy Comics
Con (via
ComicBook), Brandon Routh ha discusso del motivo per
cui un sequel di
Superman Returns non ha mai ricevuto il via
libera. Alla domanda sul motivo per cui il sequel non è mai andato
in porto, Routh ha risposto: “L’intenzione era di fare un
sequel. È sempre stata quella di farlo, visto che si trattava di un
grande tent-pole. Vogliono fare di più ogni volta che sentono di
aver recuperato i soldi che hanno investito nel film. Alla fine,
però, la Warner Bros. ha deciso che un sequel era una scommessa
troppo alta. I creativi, gli sceneggiatori e il regista erano
impegnati in altri progetti. Alcune persone dello studio che erano
accitate all’idea di un sequel, alla fine si sono ritrovate a
lavorare su altri progetti per altri studi. Quindi la passione e
l’interesse per Superman sono diminuite e credo che il primo film
non abbiamo avuto abbastanza successo in termini economici da
spingerli ad approvare un sequel.”
Dopo Superman Returns, Brandon
Routh tornerà in The Flash?
Quando un sequel del film del 2006 è
stato bloccato e alla fine non è mai stato realizzato, i fan non
hanno mai avuto la possibilità di scoprire cosa sarebbe successo al
Clark Kent di Brandon Routh dopo gli eventi del primo film.
Fortunatamente, Routh ha avuto l’opportunità di riprendere il ruolo
di Clark Kent/Superman nell’evento crossover dell’Arrowverse,
Crisis on Infinite Earths. Grazie al trionfante ritorno di
Routh, i fan hanno potuto vedere cosa stava combinando il
personaggio e come si è evoluta la sua storia negli anni successivi
all’uscita di Superman Returns. Più di recente, invece, l’attore ha
parlato della possibilità di apparire in The Flash, il cinecomic DC con
Ezra Miller che arriverà al cinema nel 2022.
Bull 5 è la
quinta stagione della serie tv
Bull creata da Phil McGraw e Paul Attanasio per il
network americano CBS. La
serie tv è liberamente ispirata alla vita del famoso
psicologo e presentatore televisivo statunitense Phil
McGraw, conosciuto anche come “Dr. Phil”, che è stato
attivo, prima del suo lavoro in televisione, come un cosiddetto
“consulente di processo
Bull 5: quando esce e dove vederla in streaming
Negli USA Bull 5 debutterà il 16
novembre 2020. La quinta stagione di Bull in
Italia dovrebbe arrivare nell’autunno del 2020 in prima
visione su Rai 2.
Bull 5: trama e cast
La serie segue i dipendenti della
Trial Analysis Corporation (TAC), una società di consulenza che
analizza i giurati di un processo. La società è guidata dallo
psicologo ed esperto in scienze forensi, Jason Bull, che insieme
alla sua squadra, usa le sue abilità per selezionare ed analizzare
i giurati migliori per i suoi clienti, aiutando gli avvocati
difensori ad elaborare strategie di difesa vincenti.
In Bull 5
protagonisti sono Dottor Jason Bull (stagione 1-in corso),
interpretato da Michael Weatherly, Benny Colón (stagione 1-in
corso), interpretato da Freddy Rodríguez, Marissa Morgan (stagione
1-in corso), interpretato da Geneva Carr, Chunk Palmer (stagione
1-in corso), interpretato da Christopher Jackson, Danny James
(stagione 1-in corso), interpretato da Jaime Lee Kirchner e Taylor
Rentzel (stagione 3-in corso), interpretata da MacKenzie Meehan
Gli episodi della quinta stagione di Bull
In Bull 5×01 che
si intitolerà “My Corona” Bull e il team TAC lottano per adattarsi
a un sistema giudiziario virtuale mentre affrontano la chiusura di
New York City a causa del coronavirus, nella quinta stagione di
BULL che debutterà lunedì 16 novembre sulla CBS.
In Bull 5×02 che
si intitolerà”The Great Divide” Il team TAC sperimenta un conflitto
di interessi in tribunale quando Benny rappresenta l’attore e Chunk
rappresenta l’imputato nella stessa causa civile, dove una madre fa
causa a un giovane artista che ritiene responsabile della morte di
sua figli.
Le guest star di Bull
5×02 sono Dana Wheeler-Nicholson (Evelyn Waters) Sasha
Frolova (Lily Knowles) Donovan Christie, Jr. (ADA Kiehl) Ben
Jaeger-Thomas (David Deacon) Niguel Quinn (Reggie Craven) Jennifer
Roszell (Denise Danford) Nina Kassa (Juror # 3 / Cheryl) Jim Walton
(Juror # 7) Giancarlo Carmona (Juor # 17) Drae Campbell (Juror # 30
/ Lisa)
Johnny Depp ha girato una solo scena per
Animali Fantastici 3 prima che la Warner Bros. gli
chiedesse ufficialmente di abbandonare il franchise, ma riceverà
comunque un compenso pari a 10 milioni di dollari. L’attore si è
unito al franchise prequel di Harry Potter poco prima che Animali Fantastici e Dove Trovarli uscisse nelle sale
nel 2016: alla fine di quel film, infatti, è stato rivelato che
Depp era stato scelto per interpretare il mago oscuro Gellert
Grindelwald. Al momento del casting, l’attore era già al centro di
una bufera mediatica a causa delle accuse di abusi domestici mosse
dall’ex moglie
Amber Heard all’inizio del 2016. Tuttavia, sia la Warner Bros.
che l’autrice/sceneggiatore J.K. Rowling hanno sempre supportato
Depp.
Tale controversie hanno continuato a
minare l’immagine pubblica di Johnny Depp anche in seguito all’uscita del
secondo film della saga, ossia
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald del
2018, nel quale il Grindelwald di Depp ha avuto un ruolo molto più
ampio. Il film non è stato un successo, né di critica né di
pubblico, e ha spinto la WB e la Rowling a prendersi un po’ di
tempo in più per lavorare su Animali Fantastici 3.
Come la maggior parte delle produzioni hollywoodiane, anche il
threequel è stato posticipato a causa della pandemia di
Coronavirus. Insieme a ciò, di recente è arrivata anche la notizia
che Depp ha ufficialmente abbandonato il franchise e che un nuovo
attore verrà scelto per il ruolo di Grindelwald.
Adesso, stando ad un nuovo report di
THR, Johnny Depp ha girato una sola scena di
Animali Fantastici 3 da quando la produzione è
iniziata lo scorso 20 settembre, ma riceverà comunque il suo intero
stipendio, che ammonterebbe a oltre 10 milioni di dollari. Il
contratto stipulato all’epoca tra l’attore e la major, infatti,
stabilisce che Depp deve essere pagato per intero anche se il film
non viene realizzato o se il suo ruolo dovesse essere affidato ad
un altro attori. Nell’ambiente, un contratto del genere viene
definito pay-or-play: garantisce un compenso all’attore di
un film anche se quest’ultimo, per cause a lui non imputabili, non
parteciperà alla pellicola.
La nuova data di uscita di Animali Fantastici 3
Dopo la sconvolgente notizia, i fan
hanno lanciato una petizione per affidare a Colin
Farrell la parte: l’attore irlandese aveva
interpretato Percival Graves nel primo film della serie, salvo poi
rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso sotto
pozione polisucco. In attesa di scoprire chi sarà l’attore che
prenderà il posto di Depp nel franchise, apprendiamo da
Variety che la Warner Bros. ha annunciato che Animali
Fantastici 3 – inizialmente previsto per il 12 novembre
2021 – arriverà adesso nelle sale il 15 luglio 2022.
Dopo
le foto promozionali il network americano
ABC ha diffuso la trama di Big Sky
1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in
arrivo questo autunno.
In Big Sky 1×01
durante un viaggio in macchina per visitare il suo fidanzato in
Montana, Danielle Sullivan e sua sorella Grace vengono rapite da un
camionista in una parte remota dell’autostrada, innescando una
catena di eventi che porta i detective privati Cody Hoyt e Cassie
Dewell a collaborare con la moglie ed ex poliziotta di Cody, Jenny
Hoyt, per cercare le sorelle. Ma quando gli investigatori scoprono
che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, è
chiaro che si sono imbattute in qualcosa di molto più grande di
tutte nella premiere della nuova serie Big
Sky che debutterà martedì 17 novembre su ABC.
In Big Sky 1×01 protagonisti sono Ryan
Phillippe nei panni di Cody Hoyt, Katheryn Winnick nei panni di
Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian
Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di
Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan,
Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei
panni di Jerrie Kennedy e John Carroll Lynch nei panni di Rick
Legarski.
I guest star di Big Sky 1×01 sono Gage
Marsh nel ruolo di Justin Hoyt, Jeffrey Joseph nel ruolo di Joseph
Dewell, Brooke Smith nel ruolo di Merilee Legarski e Gabriel
Jacob-Cross nel ruolo di Kai Dewell. “Pilot” è stato scritto da
David E. Kelley e diretto da Paul McGuigan.
Big Sky 1×01
Big
Sky è la nuova serie tv creata da David E.
Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà
lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di
CJ Box, Big
Sky è prodotto da David E. Kelley, Ross
Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e
Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th
Television. 20th Television fa parte dei Disney Television
Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.
La serie racconta degli
investigatori privati Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze
con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due
sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota
autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le
uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo
per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita.
Big
Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt,
Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell,
Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman,
Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane,
Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan,
Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan,
Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy,
Valerie Mahaffey come Helen Pergman con
John Carroll Lynch come Rick Legarski e
Ryan Phillippe come Cody Hoyt.
Il franchise di A Quiet Place è destinato ad espandersi.
Arriva infatti da
Deadline la notizia che un terzo film è ufficialmente in
lavorazione. Uscito nel 2018, il primo A Quiet Place è diventato un enorme successo di
critica e di pubblico, arrivando a conquistare circa 340 milioni di
dollari a livello globale. Apprezzato soprattutto per l’uso del
suono e per le interpretazioni del cast, A Quiet Place ha fatto conoscere ad un pubblico più
ampio il talento registico di
John Krasinski e ha permesso alla Paramount di dare
vita ad un vero e proprio franchise.
Lo studio, infatti, non ha perso
tempo e ha subito dato il via libera ad un sequel, arruolando
nuovamente Krasinski sia alla regia che alla sceneggiatura.
A Quiet Place 2 sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo
scorso aprile, ma a causa della pandemia di Covid-19 è stato
ufficialmente posticipato di un anno. In attesa dell’uscita del
secondo capitolo, arriva adesso la notizia che l’universo
cinematografico creato da Krasinski si espanderà ulteriormente.
La Paramount ha infatti ingaggiato
Jeff Nichols, acclamato regista di
Take Shelter,
Midnight Special e Loving,
per scrivere e dirigere A Quiet Place 3, il terzo
capitolo del franchise che arriverà ufficialmente nelle sale nel
2022, anche se una data di uscita precisa non è ancora stata
annunciata. I dettagli sulla trama, ovviamente, non sono stati resi
noti, ma sappiamo che il film si baserà su “un’idea
originale” di John Krasinski.
Le vicende dell’originale A
Quiet Place seguivano il viaggio di una famiglia costretta
a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature
che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo
sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily
Blunt) e Lee (John
Krasinski) sono determinate a trovare un modo per
proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di
contrattaccare.
The Good Doctor 4
è la quarta stagione dell’omonimo medical drama con protagonista
Freddie Highmore nei panni di Shaun Murphy, un
giovane e brillante chirurgo.
In attesa della sua messa in onda
in Italia, scopriamo tutte le più importanti
anticipazioni relative alla
trama, al cast e al
numero di episodi.
Inoltre, nei prossimi capitoli,
troverai anche le ultime notizie relative alla data
d’uscitain Italia della quarta stagione,
oltre alle informazioni sulla disponibilità
in streaming. Continua, quindi, a leggere,
per saperne di più.
The Good Doctor 4 trama
Conosci già la serie TV The
Good Doctor e, dato che hai concluso la visione della
terza stagione, ti domandi se The Good Doctor 4 si
farà?
A tal proposito devi sapere che la
risposta è affermativa. A febbraio 2020, infatti, il network
televisivo ABC ha
rinnovato questo famoso medical drama e le
riprese della quarta stagione sono avvenute nel
corso dell’estate.
Negli Stati Uniti la quarta
stagione è già in onda e, dato che ha fatto il suo debutto
settimanalmente, a partire dal 2 novembre 2020, si hanno già le
prime informazioni sulla trama.
Le vicende ripartono a seguito
dell’intenso finale della terza stagione, che aveva visto gli
abitanti della città di San José in pericolo, a causa di un
terribile terremoto.
La catastrofe aveva coinvolto anche
i medici del San Jose St. Bonaventure Hospital ma, a pagarne
maggiormente le spese, era stato il Dott. Neil Melendez. L’uomo,
infatti, rimasto coinvolto in un crollo, era deceduto a causa delle
ferite riportate.
Il dottor Shaun Murphy, invece,
aveva avuto il suo lieto fine: messa da parte la relazione con la
dottoressa Carly Lever, aveva condiviso un appassionante bacio con
Lea.
La quarta stagione
si apre con un doppio episodio dedicato all’emergenza sanitaria
causata dalla pandemia da COVID-19. In seguito, la
storia si concentrerà sul quarto anno di specializzazione di Shaun
Murphy, che dovrà fare i conti con la morte del suo mentore, ma
dovrà anche coniugare il lavoro e la sua vita sentimentale.
Nel frattempo, Claire Browne e
Morgan Reznick, le due specializzande colleghe di Shaun, passeranno
sotto la guida della dottoressa Audrey Lim e del dottor Marcus
Andrews: i due chirurghi faranno le veci del defunto Dott.
Melendez.
Il personaggio di Alex Park,
invece, dovrà cercare un equilibrio familiare, nonostante la
distanza che lo separa dalla moglie e dal figlio.
The Good Doctor 4 cast
Per quanto riguarda il
cast, data la morte del Dottor Neil Melendez, esce
chiaramente di scena l’attore che lo interpretava, Nicholas
Gonzalez.
Minor spazio verrà anche dato al
personaggio di Carly Lever, interpretato dall’attrice Jasika
Nicole. La trama, infatti, si concentrerà maggiormente sulla storia
d’amore tra Shaun (Freddie Highmore) e Lea (Paige
Spara).
Gli altri membri del cast
confermati sono Antonia Thomas, che interpreta il personaggio di
Claire Browne, Hill Harper che veste i panni di Marcus Andrews e
Christina Chang, che nella serie TV ha il ruolo di Audrey Lim.
Inoltre, tornano anche i personaggi
di Morgan Reznick (Fiona Gubelmann), Aaron Glassman (Richard
Schiff) e Alex Park (Will Yun Lee).
The Good Doctor 4 trailer
Vorresti vedere il trailer
italiano di The Good Doctor 4, perché non vedi l’ora di
dare un primo sguardo a questa stagione?
In tal caso, dato che la stagione
non è ancora uscita in Italia, ti propongo per il momento il
trailer ufficiale in lingua inglese, di cui trovi maggiori
informazioni anche in un
altro articolo dedicato, in maniera più specifica, al filmato
della quarta stagione di questa serie televisiva.
https://www.youtube.com/watch?v=hfyYVWlr7QI
The Good Doctor 4 puntate
stagione
Al momento attuale, il network
televisivo ABC non ha ancora annunciato il numero
di episodi da cui è composta la quarta stagione della serie
televisiva.
Dato però che le precedenti
stagioni erano formate da 18 episodi (stagione 1-2) e da 20 episodi
(stagione 3), si presume che nella quarta stagione vi saranno 18 o
20 puntate.
Inoltre, se vuoi saperne di più
sulla trama delle singole puntate andate finora in
onda, ti consiglio di leggere alcuni altri
articoli di approfondimento e, in particolar modo, quelli
dedicati alle anticipazioni sull’episodio
4X01,
4X02,
4X03 e
4X04.
The Good Doctor 4 uscita
Non vedi l’ora di sapere
quando esce in Italia la stagione
4 e ti domandi, più nello specifico, quando va in
onda? In tal caso, devi sapere che, come anticipato,
negli Stati Uniti la quarta stagione è in onda su ABC dal 2
novembre 2020.
Per quanto riguarda l’Italia,
invece, al momento attuale non vi è ancora una data d’uscita
ufficiale su Rai 2. Considerando la messa in onda
delle precedenti stagioni, però, si presume che l’arrivo sia
previsto per febbraio o per marzo 2021.
The Good Doctor 4 streaming
Per quanto riguarda la
disponibilità in streaming della serie TV, devi
innanzitutto sapere che le prime due stagioni sono disponibili alla
visione su Amazon
Prime Video, la piattaforma di streaming di proprietà di
Amazon.
Relativamente alla quarta stagione,
invece, dopo la messa in onda in prima visione su Rai
2, dovrebbe essere possibile vedere gli episodi su
RaiPlay, la piattaforma di streaming gratuita di
proprietà della Rai.
A tal proposito, però, maggiori
informazioni al riguardo si sapranno prossimamente; pertanto ti
consiglio di continuare a seguirci, per saperne di più.
Nuovi dettagli sulla trama di
Black Widow
spiegano il passato di Natasha Romanoff (Scarlett
Johansson) con la sua famiglia di spie russe. Quando
Vedova Nera si è unita per la prima volta al MCU, è stata vista come una
solitaria, ma col tempo è diventata una delle migliori compagne di
squadra e leader dei Vendicatori. In Avengers: Endgame
Steven Rogers ha dichiarato che Natasha che non aveva nulla prima
degli Avengers, neanche una famiglia. Tuttavia, Black
Widow mostrerà che il passato di Nat ha incluso alcune
importanti relazioni familiari.
A mano a mano che i dettagli su
Black Widow
continuano a emergere, i ruoli di Yelena Belova (Florence
Pugh), Guardiano Rosso (David
Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel
Weisz) sono diventati sempre più importanti. Sono
stati presentati come la famiglia di Natasha, con i vari trailer
che ci hanno addirittura mostrato una sorta di “famiglia” riunita.
Anche se Guardiano Rosso e Black Widow si erano sposati nei
fumetti, in molti erano preparati ad una dinamica familiare molto
diversa per il film. Ora, alcuni nuovi dettagli sulla trama fanno
luce sul perché questo gruppo di spie russe è così vicino a Nat e
pensa a se stesso come ad una vera famiglia.
In un libro di recente
pubblicazione, Marvel’s Black Widow: The Official
Movie Special Book (via Screen
Rant), sono contenute alcune intervista al cast e alla troupe
che discutono delle dinamiche familiari al centro del film.
David
Harbour, ad esempio, ha rivelato che questo gruppo era
già stato insieme ed ha interpretato la parte di una famiglia
americana in una missione sotto copertura: “Il legame tra
Guardiano Rosso e Vedova Nera nasce dal fatto che sono stati parte
di un famiglia di spie nell’America degli anni ’90. Il personaggio
di Rachel Weisz, Melina, era una specie di mamma, Alexei era il
papà e Natasha e Yelena erano i loro piccoli. Lo vediamo già
all’inizio del film: funzionano proprio come una famiglia. Si
conoscevano da molto tempo: poi si sono persi di vista per quasi
vent’anni. E quando si ritrovano, Alexei conosceva molte cose di
Natasha. Cose che nessun altro conosceva quando lei era piccola.
L’ha tolta dalla Stanza Rossa e poi l’ha rimessa nella Stanza
Rossa, perché credeva in quella causa.”
Un profondo tradimento al centro
dei legami familiari in Black Widow?
Questa rivelazione di Harbour aiuta
a chiarire le dinamiche del personaggio in Black Widow. Yelena che
chiama Natasha sua sorella nei vari trailer anticipa un po’ del
sarcasmo che vedremo nel film, dato che non sono mai stati
veramente una famiglia; inoltre, Yelena incolpa Natasha per la vita
che ha vissuto. Ciò spiega anche perché Guardiano Rosso si riferiva
a Melina come alla madre di Natasha nei trailer. Sebbene ad un
certo punto fossero quasi come una vera famiglia, anche la
dichiarazione di Harbour di aver perso i contatti con Nat per
vent’anni è illuminante. Perché non si sono visti per così tanto
tempo? Parte dell’intervista a Scarlett
Johansson nel libro fa riferimento ad un tradimento
che li ha divisi.
“Penso che sia importante per
noi capire in questo film come questa famiglia ha plasmato la
persona che è diventata Natasha. Gli anni che ha trascorso con
questa famiglia sono stati i suoi anni di formazione. Penso che il
tradimento che ha subito da questa famiglia sia una parte
importante del suo DNA emotivo e il motivo per cui è così
guardinga. È stata profondamente ferita dalle persone che
significavano di più per lei.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Dal 15 novembre, Netflix riporterà
i suoi abbonati alla corte d’Inghilterra, per l’attesissima
The
Crown4, lo
show di Peter Morgan giunto con grande successo al
quarto ciclo e pronto a raccontare nuove emozionanti sfide, non
solo perché in questa stagione, come hanno annunciato i trailer,
Elisabetta II dovrà fronteggiare due figure storiche di grande
spessore, Diana Spencer e
Margaret
Thatcher, ma anche perché narrativamente parlando lo show
diventa ancora più raffinato e complicato.
La terza stagione ha affrontato con
grazia la transizione del cast principale e Olivia Colman ha preso saldamente il testimone
lasciatole da Claire Foy. L’attrice premio Oscar si trova di
nuovo ad affrontare una Elisabetta II in balia degli eventi ma mai
spaesata o disorientata. Ridurre a sceneggiatura i fatti che
racconta questa stagione deve essere stato particolarmente
difficile, dal momento che il lasso di tempo ricoperto è quello che
va dal 1979 al 1990 circa, ovvero il periodo che ha visto al potere
Margaret Thatcher e che ha fatto da sfondo al turbolento
fidanzamento e matrimonio dell’erede al trono Carlo con Diana
Spencer. La stagione infatti si chiude sulla crisi coniugale e
sull’abbandono del numero 10 di Downing Street di Thatcher.
The Crown 4 torna alla trama orizzontale
Se nel terzo ciclo si era scelto di
adottare una struttura monografica in cui ogni episodio raccontava
un momento preciso della storia della Corona, la quarta stagione di
The Crown 4 torna a basarsi su una trama
orizzontale più solida, seguendo, di episodio in episodio, gli
avvenimenti salienti dei 15 anni raccontati da Peter Morgan e la
sua squadra e che naturalmente sono catalizzati dall’irruzione,
nella vita di Elisabetta II e della nazione, di due donne
straordinarie, che hanno, ciascuna a suo modo, dato forma al Regno
Unito, così come lo conosciamo oggi.
Nel gioco di forza dei
personaggi, Elisabetta II si trova al centro tra l’istintivo ed
appassionato atteggiamento di una giovane e sprovveduta Diana e una
granitica Thatcher che vive per il lavoro, è intransigente e
assolutamente razionale. La Corona risulta quindi fredda e
insensibile se paragonata alla tempeste emotive generate da Diana e
Carlo, ma affabile, materna e tenera se messa a confronto della
ragione di Stato sposata da Thatcher. Il lavoro di scrittura è in
questo senso raffinatissimo e di altissima qualità, soprattutto
perché era davvero semplice lasciarsi andare al caldo e pruriginoso
crogiolo del gossip. La serie Netflix sceglie invece la strada
dell’equilibrio, lasciando al centro della narrazione sempre e
comunque la Corona, la Regina e tutto quello che questo
comporta.
Un tripudio di grandi interpreti
Olivia Colman si conferma all’altezza della
sua fama e del personaggio che viene chiamata ad interpretare, e
con lei tutti il cast “adulto” dello show replica le splendide
interpretazioni che avevamo già visto, forse in maniera più
approfondita, nella terza stagione. Tobias Menzies nei panni di Filippo e Helena Bonham Carter in quelli della
principessa Margaret si confermato interpreti raffinatissimi, anche
se The Crown 4 è tutta dei giovani
Josh O’Connor/Carlo e Emma
Corrin/Diana, incredibili interpreti di due personalità
turbolente e sofferenti. Proprio nei loro personaggi si intercetta
uno degli elementi di maggior pregio della serie Netflix: per
quanto si tratti di eventi reali e personaggi pubblici, realmente
esistenti o esistiti, gli attori di The Crown non
sono mai degli imitatori, ma abbracciano i loro personaggi,
magnificamente scritti, e danno loro una nuova vita a misura di
schermo.
Con loro anche i personaggi
“minori” da Marion Bailey (Regina Madre) a
Erin Doherty, che regala un intenso e sofferto
ritratto della principessa Anna, fino a Emerald
Fennell, che qualcuno ha definito una Camilla sin troppo
attraente, ma che comunque restituisce il carisma di una donna che,
per tutta la sua vita, ha tenuto (e tiene) legato a sé un uomo,
allontanandolo da ogni sua prospettiva di ambizione personale (vedi
la successione al trono).
Lo stesso dicasi per Gillian Anderson, a cui viene affidato
l’oneroso compito di impersonare Margaret Thatcher. L’ultima in
ordine di tempo a dare vita alla Lady di Ferro era stata Meryl Streep, l’interpretazione le valse il
premio Oscar per mimesi e perfezione. Anderson, se possibile,
compie un prodigio ancora maggiore, perché pur facendo ricorso ad
un trucco meno complesso che la rende quindi meno somigliante,
restituisce un’interpretazione della donna pubblica impeccabile,
avvincente ed emozionante, nonostante si tratti di un personaggio
misurato, razionale, cerebrale.
Un raffinatissimo lavoro di scrittura
The Crown
4 è, ancora una volta, un raffinatissimo lavoro di
scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche di sintesi storica,
che mette sempre al centro la granitica figura di Elisabetta II che
in ogni sua esternazione rappresenta la Nazione e quella Corona che
dà il titolo allo show. Evitando ogni debolezza, ogni curva
pericolosa e affrontando con grande intelligenza 15 anni turbolenti
e fondativi della politica e del costume del Regno Unito, la serie
Netflix guida lo spettatore attraverso il periodo che precede una
grande rivoluzione per la monarchia britannica e che passerà, per
forza, attraverso l’interpretazione della Principessa Diana che
Elizabeth Debicki ci regalerà nel quinto ciclo
di episodi.
Nonostante il DCEU esista ormai dal 2013, ci sono ancora
molte domande che sono state lasciate senza una risposta. Wonder
Woman 1984 sarà il prossimo film dell’universo
condiviso ad arrivare nelle sale, e molti fan si aspettano che
proprio attraverso il sequel di Patty Jenkins alcuni dei più grandi
nodi legati alla storia del
DCEU e dell’eroina protagonista vengano finalmente sciolti.
Screen Rant ha raccolto le 10 domande più importanti a cui
Wonder
Woman 1984 dovrebbe rispondere:
Lo stato della Justice League
È un peccato che Justice
League sia stato screditato nei modi più impensabili; alla
fine, nonostante i suoi difetti, la squadra al centro della storia
aveva sicuramente chimica. Wonder
Woman aveva confermato che Diana era rimasta in contatto
con Bruce Wayne.
Allo stesso modo, Wonder
Woman 1984potrebbe stabilire dove si trova
Diana oggi, in particolare in riferimento agli eventi che l’hanno
coinvolta con la Justice League, poiché questo è stato un argomento
che Aquaman
ha completamente ignorato.
Perché Wonder Woman si è dovuta nascondere?
Coloro che amano le trame
semplici, probabilmente preferiscono la Wonder Woman di Lynda
Carter rispetto alla versione di Gal Gadot. Dopotutto, sarà un vero
e proprio grattacapo capire perché Wonder Woman sarà pubblicamente
attiva nel 1984, quando è stato stabilito in Batman v Superman – ambientato nel 2015 – che l’ultima
volta che l’eroina era stata vista in azione era stato un secolo
prima.
In Justice
League, Wonder Woman ha confermato che si
stava nascondendo e parte del suo arco narrativo in quel film è
stata l’accettazione della sua responsabilità in quanto eroina. Ciò
ha ovviamente fatto sorgere una domanda spontanea: perché Diana,
nel futuro, ha affermato di essersi nascosta quando era chiaramente
attiva nel 1984? Il film dovrà affrontare questo problema usando la
logica interna del DCEU, piuttosto che dare vita all’ennesimo
retcon.
Steve Trevor è morto nel presente?
Di tutte le
storie d’amore viste nel DCEU, Diana e Steve sono certamente una
delle migliori coppie. Tuttavia, si dice che Steve sia morto a
causa degli eventi di Batman v Superman, cosa che si scontra con la
sua apparizione nell’attesissimo sequel di Wonder
Woman ambientato nel 1984.
Non soddisferà i fan se Steve
mostrerà di essere vivo solo in quel particolare anno, poiché
rimarranno domande su quale sia il suo status ai giorni nostri. Il
film ha bisogno di stabilire esattamente cosa gli è successo
piuttosto che aprire un altro buco di trama su come può essere
resuscitato.
Il legame tra Diana e le Scatole Madri
Il suo ruolo incostante in
Justice
League ha significato che Steppenwolf è in gran parte
odiato come personaggio di supporto, ma il villain ha comunque
portato le Scatole Madri in primo piano. Wonder Woman era
sorprendentemente ben informata su questi artefatti, tanto che
raccontò un’intera storia su di loro a Batman.
I contenuti speciali dell’edizione
Blu-ray di Wonder
Woman avevano mostrato l’eroina interagire con
la stessa Scatola Madre che alla fine ha potenziato Cyborg,
rafforzando la sua connessione con gli artefatti. Wonder
Woman 1984 ha bisogno di spiegare in che modo Wonder
Woman sia realmente legata con questi oggetti, come se potesse
attingere ai loro poteri e al modo in cui le Scatole Madri hanno
beneficiato le Amazzoni in tutti questi secoli.
Le conseguenze dell’incubo di Batman
Grazie all’uscita della
Snyder Cut di Justice
League ad opera di Zack Snyder, una delle più grandi
questioni irrisolte del DCEU legata alla sequenza dell’incubo di
Batman potrebbe essere finalmente risolta. Tuttavia, Wonder
Woman 1984 ha bisogno di stabilire una connessione con
questa nuova visione, visto che Flash avrebbe dovuto essere sotto
l’influenza del time-hopping a questo punto.
Si diceva che il tentativo di
Darkseid di raccogliere le Scatole Madri andasse avanti nel tempo,
facendo del 1984 un anno che si qualifica secondo questa logica. Se
non altro, il film dovrebbe almeno confermare se lo scenario del
“Knightmare” si è effettivamente verificato durante i giorni
nostri.
La nuova armatura di Wonder Woman
È bello vedere Wonder Woman
indossare quell’incredibile armatura amazzonica, ma la cosa si
scontra con la Wonder Woman del futuro che usa armi di qualità
inferiore. Logicamente, avrebbe dovuto eliminare questa armatura
per la lotta contro Steppenwolf.
A tal fine, Wonder
Woman 1984 deve confermare quando Diana ha davvero
bisogno di indossare la sua armatura e utilizzare le sue armi più
pericolose. Potrebbe facilmente legarsi alla storia stabilendo i
confini che circondano l’uso dell’armeria amazzonica.
Cosa è accaduto agli Antichi Dei sulla Terra?
Nel film
originale è stato menzionato che Ares aveva ucciso gli Antichi Dei
uno per uno. Tuttavia, questo era è stato specificato
essenzialmente per stabilirlo come uno dei principali cattivi del
DCEU. Visto come si sia presentato lo stesso Ares e visto anche il
fatto che le Amazzoni sono state nascoste per tutto questo tempo, è
più che implicito che alcuni degli Antichi Dei potrebbero essere
sopravvissuti.
Nell’universo animato DC, una svolta
nella storia era arrivata quando è stato rivelato che Ade era il
padre di Wonder Woman. Indipendentemente da ciò, Wonder
Woman 1984 dovrebbe confermare senza dubbio che gli
Antichi Dei non esistono più, e non attraverso il dialogo, ma
magari attraverso delle testimonianze visive.
Gli altri fratelli di Wonder Woman
Più che nel caso degli
Antichi Dei, gli esseri celesti – in particolare i molti figli di
Zeus – sono stati dispersi. Shazam!
aveva confermato l’esistenza di Ercole, poiché i suoi poteri sono
usati dal supereroe. Lo stesso è accaduto per Achille.
Questi non sono stati elencati tra
le vittime di Ares, il che significa che dovrebbero essere ancora
là fuori. Avrebbe senso per Wonder
Woman 1984 immergersi in questo aspetto dal momento
che la sua relazione tra i fratelli e Ares era stata esplorata nel
film precedente. Anche una menzione passeggera degli altri figli di
Zeus potrebbe placare le domande su questa questione.
Lo scopo del Capo
L’apparizione del Capo, un
contrabbandiere con cui Steve Trevor era amico, ha aperto molte
domande sullo scopo del semidio dei nativi americani. Questo perché
il personaggio era in realtà Napi, semidio imbroglione del folklore
legato ai Piedi Neri.
Il suo status non è stato ampliato
in Wonder
Woman, ma c’era chiaramente un motivo per
introdurre un semidio nativo americano, soprattutto considerando
che Diana era la sua controparte greca. Wonder
Woman 1984 dovrebbe idealmente fare nuovamente
riferimento a Napi e collegarsi agli altri semidei esistenti sulla
Terra per chiudere le domande persistenti sullo scopo
dell’apparizione di Napi.
L’identità di Diana Prince
Wonder
Woman ha introdotto l’identità di Diana Prince
quando Steve Trevor l’ha incoraggiata ad accettarla. Tuttavia,
questo è avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale e il problema di
mantenere la sua nuova identità non rappresentava un reale
conflitto. Le cose sono cambiante egli anni seguenti, poiché Diana
è diventata la curatrice del Louvre.
Come abbia fatto questo è un
mistero, visto che non aveva documenti di nascita o alcun tipo di
identità legale che avrebbe potuto usare. Wonder Woman
1984 ha bisogno di rispondere a come sia riuscita a
crearsi un’identità legittima come Diana Prince.
In una recente intervista con
Men’s Journal,
Jon Hamm(Mad Men) ha svelato nuovi
dettagli su Top
Gun: Maverick, attesissimo sequel della pellicola
cult degli anni ’80 che contribuì a lanciare la carriera
internazionale di Tom
Cruise, attore ancora poco conosciuto all’epoca e che,
in breve tempo, sarebbe diventato una delle più grandi star di
Hollywood.
Hamm ha parlato del suo ruolo in
Top
Gun: Maverick, commentando non solo i rumor che
vorrebbero il suo viceammiraglio Cyclone collegato in qualche modo
al personaggio di Mike “Viper” Metcalf (Tom
Skerritt) nel film originale, ma anche la sua dinamica con
l’eroe principale interpretato da Cruise, Pete Mitchell. “Sì,
c’è una correlazione tangenziale tra i due personaggi. Anche se
Cyclone non è una figura paterna, come lo era Viper per Pete. È il
capo aereo dell’ala da combattimento. Ha molta autorità e
responsabilità. Quando la cosa entra in conflitto con Maverick, si
crea attrito, come potete immaginare. Io contribuisco ad essere la
causa scatenante di quell’attrito.”
Nonostante i rispettivi personaggi
entreranno in conflitto, tra Cruise e Hamm il rapporto sul set è
stato splendido. A tal proposito, Hamm ha rivelato che per lo
stesso Cruise è stato davvero molto strano ritrovarsi sul set a più
di 30 anni di distanza dal primo film: “Il mio primo giorno sul
set, ho detto a Tom: ‘Deve essere surreale per te. Come se fossi
letteralmente nello stesso hangar, 30 anni dopo. Quasi con lo
stesso costume. Come ci si sente?’. E lui mi ha detto: ‘Amico, è
veramente irrealistico. Ma quanto è figo?’.”
Tutto quello che sappiamo su Top Gun: Maverick
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles
Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten.
Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e
confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene
coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina
in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che
saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio
2021.
Il network americano della CBS ha
diffuso foto e anticipazioni di SEAL Team 4×02, il
secondo episodio dell’annunciata quarta
stagionedi SEAL
Team.
In SEAL Team 4×02
che si intitolerà Bravo Team si riunisce con Jason e Cerberus,
quindi scendi sottoterra per cercare trappole esplosive per trovare
il leader terrorista Al-Hazred, nella seconda parte della premiere
di due ore della quarta stagione di SEAL TEAM, in un momento
speciale il Mercoledì 2 dicembre sulla CBS.
In SEAL Team 4×02
protagonisti sono David
Boreanaz (Jason Hayes) Max Thieriot (Clay Spenser)
Neil Brown Jr. (Ray Perry) AJ Buckley (Sonny Quinn) Toni Trucks
(Lisa Davis) Jessica Paré (Mandy Ellis) Justin Melnick (Brock
Reynolds) Tyler Grey (Trent Sawyer) Scott Foxx (Full Metal) Judd
Lormand ( Lt. Cdr. Eric Blackburn). Le guest star sono Parisa
Fakhri (Naima Perry) Callard Harris (Curtis “Cujo” Johnson) Bailey
Chase (Eddie Guzman) Tim Chiou (Michael “Thirty Mike” Chen) Joe
Pistone (Romeo OIC) Jay Abdo ( Asim Al-Hazred) Ali Eldein (Young
Azfaar Al-Hazred).
Le guest star di SEAL Team 4×02
sono Jessica Paré (Mandy Ellis) Adelaide Kane (Rebecca Bowen)
Parisa Fakhri (Naima Perry) Emily Swallow (Natalie Pierce) Jamie
McShane (Captain Lindell) Tim Chiou (Michael “Thirty Mike” Chen)
James Ransone (Reiss Julian) Sameer Ali Khan (Azfaar Al-Hazred)
Kenny Sheard (Romeo 1) Michael Beach (Chaplain Walker) Kaliayh
Rhambo (Jameelah Perry).
SEAL Team
4×02
SEAL
Team 4 è la quarta stagione
della nuova serie tv SEAL
Team creata da Benjamin Cavellper il
network americano della CBS. Nel
cast di SEAL Team 4
protagonisti David
Boreanaz interpreterà il capitano Jason Hayes, Max
Thieriot, Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Jessica Paré e Tony
Trucks.
I Seal non saranno solo impiegati
sul suolo americano, ma anche in giro per il mondo dove
dimostreranno il loro forte patriottismo e senso di appartenenza
alla terra stelle e strisce. Lasciare figli e famiglia per partire
in missione non è mai un compito facile, ma i nostri paladini
saranno pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per
la difesa del proprio Paese. SEAL
Teamdebutterà in America a
Settembre 2017.
Michael J. Fox è quasi morto sul set di
Ritorno al Futuro – Parte III a causa di uno stunt
andato male. Dopo il successo del film originali del 1985, i
realizzatori hanno colto al volo l’opportunità di produrre ben due
sequel: Ritorno al Futuro – Parte II e Parte III
sono stati girati uno dopo l’altro nel 1989, solo due anni prima
che Fox ricevesse la diagnosi di Parkinson che gli ha cambiato la
vita al soli 29 anni.
Diretto da Robert Zemeckis, il primo film Ritorno al Futuro ha portato l’adolescente Marty McFly
dagli anni ’80 al 1955, dove ha inconsapevolmente incrociato i suoi
genitori e messo a repentaglio la sua stessa esistenza futura.
Ritorno al Futuro – Parte II ha mandato Marty nel futuro,
un presente alternativo e, infine, negli eventi del primo film
prima di essere riportato nel selvaggio West per la terza parte.
Nel film che ha chiuso la trilogia, Marty incontra Buford “Mad Dog”
Tannen (Thomas F. Wilson) e la sua banda, che tentano di linciare
Marty prima che questi venga salvato da Doc (Christopher
Lloyd). Incredibilmente, un incidente sul set durante le
riprese di questa scena ha quasi causato la morte di Michael J.
Fox.
Nel mondo degli effetti speciali, le
impiccagioni sono tra le sequenze più pericolose da girare: anche
se gli attori generalmente indossano imbracature per scene del
genere, le cose possono facilmente andare per il verso sbagliato se
i registi non sono estremamente attenti. In “Lucky Man: A Memoir”
(via
Screen Rant), Michael J. Fox ha raccontato la sua esperienza
di pre-morte sul set di Ritorno al Futuro – Parte
III, scrivendo: “Sono rimasto incosciente alla fine
della scena con la corda per diversi secondi prima che Bob
Zemeckis, sebbene fosse un mio fan, si accorgesse che non ero poi
così bravo come attore.”
Mentre le prove erano andate bene,
durante le riprese della scena la corda era diventata troppo tesa,
arrivando ad ostacolare le vie respiratorie di Fox. Parte del
pericolo con questi tipi di riprese possono genere, riguardano la
performance dell’attore: in una scena del genere, infatti, dovrebbe
sembrare dolorante e lottare per la sopravvivenza; quindi, segnali
di avvertimento cruciali che dovrebbero servire ad indicare che
qualcosa non sta funzionando, possono essere facilmente scambiati
per una buona prova di recitazione.
In una recente intervista con
Collider, Mark Strong ha svelato alcuni nuovi
dettagli su Cruella, il live action Disney che
racconterà le “origini” di Crudelia De Mon, celebre antagonista
de La carica dei 101, che nel film sarà interpretata
dal premio Oscar Emma
Stone.
“È stato fantastico essere sul
set. È una produzione davvero imponente”, ha spiegato
l’attore. “Ci sono enormi sequenze di moda e di ballo, che sono
veramente impressionanti. Sono stato sul set per alcuni giorni e ho
passato la maggior parte del mio tempo con le due Emma: Emma Stone
ed Emma Thompson. È stato fantastico poter lavorare con loro a
questa storia. Penso che il pubblico l’apprezzerà
moltissimo.”
Strong ha poi aggiunto: “Quello
che fa il film, che trovo assolutamente geniale, è cercare di
gettare una nuova luce sulle origini di Crudelia. Pensiamo di
sapere da dove provenga, ma non è così. È una storia di sviluppo:
vedremo Crudelia trasformarsi nella Crudelia de Mon che conosciamo
e che amiamo tanto odiare.”
Tutto quello che sappiamo su Cruella
Cruella,
che dovrebbe arrivare nelle sale il 28 maggio 2021, è ambientato
nella Londra degli anni ’70, dove seguiremo l’ascesa della giovane
stilista Cruella de Vil e la nascita della sua ossessionata per i
dalmata prima di diventare una delle più leggendarie, spietate,
terrificanti e iconiche villain di tutti i tempi. Nel cast ci
saranno anche Joel Fry e Paul Walter
Hauser nei panni rispettivamente di Gaspare e Orazio.
Dietro la macchina da presa
siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e una
ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro della
porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata curata da
Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato
sceneggiatore di Broadway e della serie Mozart in the
Jungle, era stato il primo nome associato al progetto,
tuttavia il cambio di piani di lavorazione e la voglia di
affrettare la schedule ha costretto la Disney a scegliere un altro
regista e a programmare l’inizio delle riprese l’anno prossimo.
Nonostante abbia realizzato 85
armature di Iron Man nel MCU, Tony Stark
non ha mai indossato quella più potente, e per un motivo molto
importante. L’ossessione nei confronti della creazione di armature
sempre più impressionanti – unito all’integrazione della
nanotecnologia presa in prestito da Wakanda -, è stata per Iron Man
una naturale estrapolazione della sua paura nei confronti della
sicurezza dell’universo e della sua stessa impotenza.
Da Iron Man
3 in poi – quando le lotte di Tony Stark contro il PTSD,
sulla scia della Battaglia di New York, vennero alla luce e si
manifestarono attraverso invenzioni compulsive, l’armeria di Iron
Man si potenziò ben oltre le aspettative, con alcune armature che
vennero progettate esclusivamente per funzioni
incredibilmente specifiche, come l’ingegneria subacquea e il volo
stealth. Alla fine, sebbene siano stati distrutti da Stark
utilizzando il protocollo Clean Slate, ogni prototipo ha
contribuito a far avanzare la tecnologia Iron Man in modi
specifici, aiutando Tony a personalizzare e perfezionare la sua
armatura principale, aggiungendo abilità, riducendone il peso e
migliorandone l’efficienza. Hanno anche portato allo sviluppo
dell’armatura di War Machine, di Iron Spider (e delle altre
armature Stark di Spider-Man) e dell’Hulkbuster. Ovviamente, tutto
è andato a spese di Ultron, ma i progressi sono stati la chiave per
risolvere la Saga dell’Infinito.
Ma i progressi di Tony andarono ben
oltre lo sviluppo del cosume finale di Iron Man che abbiamo visto
in Avengers:
Endgame – sebbene la tecnologia fosse la chiave per
consentirgli di usare le Gemme dell’Infinito -, perché il suo
vestito più potente non è in realtà quello che indossava. Si tratta
infatti dell’armatura Rescue che ha creato per Pepper Potts come
regalo prima della degli eventi narrati in Endgame.
E il fatto che non abbia mai indossato la sua più potente armatura,
la dice lunga sulle motivazioni di Tony durante il MCU e sul suo costante bisogno di
proteggere il mondo.
L’armatura viola, che si vede nella
battaglia finale di Endgame,
è un’arma di distruzione di massa. Quando Pepper arriva sul campo
di battaglia, dimostra rapidamente le capacità della sua armatura,
eliminando le navi di Thanos con la stessa facilità di Captain
Marvel e mostrando i suoi repulsori
galleggianti con effetti devastanti. Ha anche abbattuto un
Leviathan di Chitauri, cosa che l’ha messa alla pari di Hulk in
termini di potenza e mettendo superando l’armatura dell’era di
Avengers di Tony. Considerando la sua paura di perdere i
propri cari, Tony ha creato per Pepper un’armatura a dir poco
perfetta che non solo le ha permesso di unirsi alla lotta, ma anche
di non essere mai in reale pericolo. Ciò testimonia l’intera
motivazione di Tony, non solo in riferimento alla creazione
dell’armatura, ma in termini molto più ampi.
Iron Man e l’armatura da mettere intorno al
mondo
In
Avengers: Age Of Ultron, Tony Stark parla di voler
mettere “un’armatura da mettere intorno al mondo”, e in un
certo senso ci è riuscito. A partire dallo schiocco alla fine di
Infinity
War, passando per l’isolamento di Tony nello spazio e fino
a prima della morte di Thanos, le sue priorità cambiano
notevolmente per cercare di preservare la sua famiglia. Con la
forza era stato in grado di rinunciare ad essere un eroe e
concentrarsi sul vivere la vita da cui stava scappando, ma lo
sviluppo dell’armatura Rescue ha lasciato intendere che Tony aveva
ancora legami con il suo passato e con la possibilità che le sue
paure potessero diventare realtà, come mostrato anche dalla visione
che Scarlet Witch gli ha mostrato in Age Of
Ultron. Nonostante i segnali di una vita personale
appagante, Stark si stava ancora preparando: la sua idea del “suo
mondo” che necessitava “un’armatura” era cambiata. Pepper (e
Morgan) erano il suo mondo a quel punto, e il suo impegno a
sviluppare per lei un armatura così potente è la testimonianza del
suo bisogno di proteggere la sua famiglia.
Alla fine, Tony ha sempre saputo che
non sarebbe sopravvissuto al combattimento, o che non avrebbe
potuto essere sempre lì, in parte a causa dei suoi ripetuti
tentativi di uccidersi per salvare tutti gli altri (due volte è
sufficiente per qualsiasi eroe!). Quando Thanos ha detto che Tony
Stark era ossessionato dalla conoscenza, aveva ragione, ma non era
solo la consapevolezza che il mondo fosse in pericolo: era la
consapevolezza che non sarebbe potuto esserci sempre per salvarlo.
Ecco perché voleva l’armatura da mettere intorno al mondo e perché
aveva bisogno di sviluppare le sue armature di Iron Man, al punto
da sentirsi abbastanza a suo agio nel consegnarne una a Pepper
abbastanza potente da proteggerla in sua assenza. Sì, forse è una
manifestazione della sua arroganza e del suo egoismo, ma è anche
una pura espressione del suo amore.
Jude Law, che interpreta la versione giovane
di Albus Silente nella saga di Animali Fantastici,
ha parlato dell’importanza che ha per lui il ruolo dell’iconico
mago. La serie funge da prequel di Harry Potter e si svolge diversi decenni prima che
Harry si unisca ad Hogwarts. Il ruolo di Silente, preside di
Hogwarts e uno dei principali mentori di Harry, è stato
interpretato da Richard Harris nei primi due film
di Harry Potter e poi da Michael Gambon
dopo la morte di Harris nel 2002. Silente è senza dubbio uno dei
personaggi più iconici della serie e ha avuto un’enorme influenza
sulla crescita di Harry come mago.
Poiché la serie si svolge decenni
prima che Harry Potter nascesse, ovviamente Silente doveva essere
interpretato da un attore più giovane. Law è stato scelto nel 2017
e ha fatto la sua prima apparizione in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
del 2018. Sebbene il film sia stato accolto in maniera
contrastante, la performance di Law è stata accolto positivamente,
nonostante il suo tempo a disposizione sullo schermo fosse
relativamente breve. Alcuni sostengono che, data l’importanza del
personaggio e il suo rapporto con Grindelwald, il Silente di Law
avrebbe dovuto essere il personaggio principale della serie al
posto di Newt Scamander.
Parlando con il suo co-protagonista
di Animali Fantastici, Dan Fogler, durante il suo podcast
DAN FOGLER’S 4d Xperience!, Jude Law ha parlato dei suoi sentimenti
nell’interpretare Silente. L’attore ha riflettuto sull’importanza
che Silente ha non solo all’interno della storia di Animali
Fantastici, ma anche su cosa significa il personaggio per i
fan di Harry Potter e per la cultura pop in
generale. Law ha affermato di sforzarsi costantemente per cercare
di creare qualcosa di speciale ed essere così all’altezza di ciò
che l’universo di Harry Potter ha fatto in passato.
“Sono così felice di essere in
questa compagnia e sono così felice di interpretare questo
personaggio. Sembra che ogni volta che abbiamo la possibilità di
fare questi film sia una benedizione. C’è anche un senso di
benessere… dovuto alla riverenza, suppongo. Perché questi film e
questi personaggi occupano un posto davvero speciale nella vita di
tantissime persone. Si instillano nei cuori e nelle vite delle
persone. Non mi ero mai sentito così prima d’oro in merito ad un
mio lavoro, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità che
ne deriva. Ma è una cosa bellissima: è come ricevere un manufatto
davvero prezioso o qualcosa di cui devi occuparti, e che magari
ogni tanto devi rispolverare.”
Jude Law sarà ancora Silente in Animali Fantastici 3
Ricordiamo che Jude Law tornerà nei panni di Silente in
Animali Fantastici 3, le cui riprese sono
attualmente in corso nel Regno Unito. Di recente il film è stato
ufficialmente posticipato al 2022 dopo la notizia del licenziamento
di Johnny Depp. La Warner Bros. ha fatto sapere
che il personaggio di Gellert Grindelwald sarà interpretato da un
altro attore. Dopo la sconvolgente notizia, i fan hanno lanciato
una petizione per affidare a Colin Farrell la parte: l’attore irlandese
aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie,
salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso
sotto pozione polisucco.
A quanto pare Black
Widow, l’atteso standalone dedicato alla Vedova Nera
di Scarlett
Johansson, spiegherà finalmente il riferimento a
Budapest presente in
The Avengers. Quando Natasha Romanoff è tornata nel
MCU per il film di Joss Whedon, il
pubblico stava ancora imparando a conoscere l’ex spia russa. La sua
backstory è stata accennata più volte all’interno
dell’universo condiviso, ma Black
Widow rappresenterà la prima volta che il personaggio si
troverà al centro di un film. A causa della sua morte in
Avengers:
Endgame, il tanto atteso film da solista sarà un prequel
ambientato subito dopo gli eventi di Captain
America: Civil War.
Tale ambientazione offrirà a
Black
Widow la possibilità di colmare le lacune della storia
di Natasha, soprattutto in merito a quanto avvenuto tra il
tradimento degli accordi di Sokovia e l’adesione al team dei
Vendicatori Segreti di Captain America. Anche se al centro del film
ci saranno una riunione con la sua “famiglia” e una lotta contro
Taskmaster, il passato di Natasha verrà rimpolpato in altri modi. I
Marvel Studios avranno, infatti, la
possibilità di rispondere a domande persistenti, come quello che è
successo alla figlia di Dreykov, ma i fan sono stati anche
ottimisti riguardo la leggendaria missione di Vedova Nera a
Budapest con Occhio di Falco.
La prima menzione della missione di
Vedova Nera e Occhio di Falco a Budapest è arrivata in The Avengers: quando Natasha ha osservato che
la battaglia di New York era come quella di Budapest, Clint Barton
ha risposto dicendo: “Io e te ricordiamo Budapest in un modo
molto diverso”. I fan hanno continuato a chiedersi cosa fosse
realmente successo lì, mentre il materiale promozionale di Black
Widow ha lasciato intendere che nel film Nat avrebbe
visitato anche quella città. È stato confermato che il film
rivelerà finalmente cosa è successo veramente anni fa. A farlo è
stata proprio Scarlett
Johansson in un’intervista inclusa in Marvel’s Black Widow: The Official
Movie Special Book (via
Screen Rant).
Black Widow affronterà anche la
missione di Budapest con Occhio di Falco
“Eravamo tutti d’accordo che
dovevamo scoprire cosa era successo a Budapest. È iniziato tutto
con una battuta che Joss Whedon ha inserito in The Avengers,
semplicemente come un momento divertente tra Occhio di Falco e
Vedova Nera. Clint e Natasha parlano della loro storia, e i fan
hanno avuto un divertente easter egg su sui hanno teorizzato per
anni. Abbiamo pensato che se non tornavano a Budapest e non
scoprivano cosa era realmente accaduto lì, le persone sarebbero
rimaste deluse. Anche io mi chiedevo cosa fosse realmente successo
lì.
Abbiamo parlato spesso di quello
che stava succedendo nella testa di Natasha. Penso davvero che
Natasha sia ossessionata dal fatto di avere questo passato di cui
si sente così in colpa. Il lavoro incompiuto è quel senso di colpa
che la segue, che deriva tutto da quello che è successo a Budapest.
Black Widow non parla di quello che è successo a Budapest, ma è un
enorme punto di partenza per capire la pesantezza del fardello di
Natasha.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Con la vittoria in Pennsylvania,
Joe Biden ha vinto le Elezioni 2020 ed è il 46°
Presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo la vittoria di Trump e
dei Repubblicani nel 2016, i Democratici hanno riconquistato la
Casa Bianca e il mondo di Hollywood, tendenzialmente appartenente
alla schiera degli asinelli, festeggia la notizia sui social.
Ecco come il mondo dello spettacolo
sta festeggiando la vittoria di Biden, la sconfitta di Trump e la
prima Vice Presidente donna della storia degli USA, Kamala
Harris.
Congratulations, @JoeBiden
and @KamalaHarris.
Our two countries are close friends, partners, and allies. We share
a relationship that’s unique on the world stage. I’m really looking
forward to working together and building on that with you both.
What a tremendous moment in our nation’s
history ! 🇺🇸 Congrats to our new President @JoeBiden
and the First Female Vice President in our history @KamalaHarris
🙌🏼🙌🏼🙌🏼
The entire neighborhood honking and
screaming, dogs barking… after a much needed rain in LA this
morning… Overcast but sun coming through. pic.twitter.com/5E7xnA5vMG
Prison Break è una
serie TV statunitense di genere thriller e d’azione con
protagonisti gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell. La serie TV è andata in onda
in Italia dal 2006 al 2017, per un totale di cinque stagioni ma,
nel 2018, è stata annunciata la produzione di una sesta stagione
che, presumibilmente, arriverà tra la fine del 2021 e l’inizio del
2022.
In occasione del suo ritorno,
quindi, riepiloghiamo tutte le più importanti informazioni relative
a quella che è stata una tra le serie televisive più amate degli
anni 2000, come la trama, il
cast, il numero di stagioni e di
episodi. Inoltre, troverai anche gli
aggiornamenti sulla data d’uscita della sesta
stagione, oltre alle informazioni sulla disponibilità
in streaming, nel caso non avessi mai visto
questa serie TV e vorresti vederla per la prima volta, oppure nel
caso in cui desiderassi rivederla.
Prison Break trama
La trama di questa
serie TV vede come protagonisti Lincoln Burrows e
Michael Scofield, due fratelli profondamente
legati tra loro. La loro storia ha inizio quando Lincoln viene
accusato di aver ucciso Terrence Steadman, il fratello del
vicepresidente degli Stati Uniti: l’uomo viene quindi incarcerato
nel penitenziario di Stato di Fox River, in attesa della condanna a
morte.
Micheal, l’unico convinto
dell’innocenza del fratello, decide di mettere in atto un complesso
piano per liberarlo. Per attuarlo, però, fingerà di rapinare una
banca, in modo da farsi arrestare e incarcerare nella stessa
prigione dove è rinchiuso il fratello.
Riusciranno Lincoln e Michael ad
evadere di prigione? Se non hai mai visto questa serie televisiva,
ti suggerisco di continuare a leggere, per scoprire come
vedere Prison Break in streaming.
Inoltre, se sei curioso di saperne
di più, ti suggerisco di leggere
questo articolo dedicato alle curiosità.
Prison Break cast
Prison Break è una
serie TV che si caratterizza per il suo numeroso
cast: i protagonisti della serie televisiva sono
gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell che, rispettivamente,
interpretano i personaggi di Michael J. Scofield e
di Lincoln Burrows.
Oltre a loro, veste sicuramente un
ruolo importante il personaggio di Sara Tancredi,
interpretata dall’attrice Sarah Wayne Callie. Altri personaggi di
spicco sono Veronica Donovan, interpretato
dall’attrice Robin Tunney, e John Abruzzi,
interpretato dall’attore Peter Stormare.
Per maggiori informazioni sul cast,
fa riferimento all’elenco che trovi qui di seguito, che include i
nomi dei principali interpreti e quelli dei relativi
personaggi.
Jodi Lyn O’Keefe: Gretchen Morgan/Susan B. Anthony
Michael Rapaport: Donald “Don” Self
Mark Feuerstein: Jacob Anton Ness / Poseidone
Inbar Lavi: Sheba
Augustus Prew: David “Whip” Martin
Altri personaggi secondari degni di
nota sono Charles “Haywire” Patoshik, interpretato
da Silas Weir Mitchell, Nika Volek, interpreta
dall’attrice Holly Valance, Otto Fibonacci, interpretato da
Roderick Peeples e David “Tweener” Apolskis,
interpretato da Lane Garrison.
Prison Break trailer
Vorresti vedere il trailer
italiano di Prison Break, in modo da
farti un’idea più precisa su quella che è la storia di questa
famosa serie televisiva? In tal caso, dato che non è disponibile il
trailer ufficiale, ti propongo qui di seguito un filmato fan made
relativo alla prima stagione della serie televisiva.
Prison Break stagioni ed
episodi
La serie TV è, al momento attuale,
composta da cinque stagioni che, in Italia, sono
andate in onda su Italia 1 (Stagioni 1 – 4) e su
Fox (Stagione 5) dal 2006 al 2017.
Nel 2018, inoltre, Fox ha
annunciato la produzione della sesta stagione ma,
al momento, la data di uscita e il numero
di episodi di quest’ultima non sono stati ancora
annunciati.
Inoltre, se dopo Prison
Break 6 ci sarà anche Prison Break 7,
ovvero una settima stagione, ancora non è dato saperlo: dipenderà
tutto dall’andamento della sesta stagione in termini di
audience.
A tal proposito, quindi, qui di
seguito puoi trovare un breve riepilogo di tutte le
stagioni della serie televisiva con il numero
degli episodi, oltre alle informazioni relative
all’anno della messa in onda.
Prison Break 1
La prima stagione
della serie televisiva è composta da 22 episodi.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 29 agosto 2005 al 15 maggio
2006 su Fox. In Italia, invece, è andata in onda dal 18 maggio al
30 novembre 2006 su Italia 1.
La storia della prima stagione ha
inizio quando Lincoln Burrows viene accusato di aver commesso un
omicidio e viene quindi incarcerato nel Penitenziario di Stato di
Fox River, in attesa della condanna a morte. Il fratello, convinto
della sua innocenza, metterà in atto un complesso piano per
liberarlo.
Prison Break 2
La seconda
stagione della serie televisiva è composta anch’essa da
22 episodi. Negli Stati Uniti è stata trasmessa
dal 21 agosto 2006 al 2 aprile 2007 su Fox, mentre in Italia è
andata dal 14 settembre 2007 al 20 novembre 2007 su Italia 1.
Gli eventi della seconda stagione
hanno inizio dopo la fuga dal penitenziario da parte dei due
fratelli. Questi scopriranno di essere coinvolti in una
cospirazione e dovranno dividersi, per far perdere le proprie
tracce, viaggiando verso luoghi diversi, ognuno con il proprio
obiettivo.
Prison Break 3
La terza stagione
è composta da 13 episodi e, negli Stati Uniti, è
andata in onda dal 17 settembre 2007 al 18 febbraio 2008 su Fox. In
Italia, invece, le puntate sono state trasmesse dal 27 giugno 2008
al 29 agosto 2008 sempre su Italia 1.
A causa degli eventi della stagione
precedente, Michael viene incarcerato nel Penitenziario Federale di
Sona. La storia seguirà, quindi, le vicende di quest’ultimo
all’interno del carcere, che avrà il compito di liberare un
prigioniero, con la complicità del fratello e di alcuni suoi amici,
che si trovano fuori dalla struttura di detenzione.
Prison Break 4
La quarta stagione
è composta da 22 episodi a cui si aggiungono le
due puntate finali del film Prison Break: The Final
Break.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa
dal 1 settembre 2008 al 15 maggio 2009 su Fox. In Italia,
invece, la messa in onda è iniziata su Italia 1 il 4 giugno
2009 e si è conclusa il 15 settembre 2009.
In questa stagione i due fratelli e
i membri del loro gruppo verranno nuovamente arrestati e verranno
ingaggiati segretamente, per recuperare un oggetto misterioso
chiamato “Scylla”: questo ritrovamento gli garantirà la
libertà.
Prison Break: The Final Break
Si tratta di un film del
2009 diviso in due parti che, originariamente, era
stato concepito per rappresentare il finale della serie televisiva,
dato che gli eventi si svolgono dopo la conclusione della quarta
stagione.
Le due parti del film vengono
quindi conteggiate come se fossero, rispettivamente,
l’episodio 23 e l’episodio 24
della quarta stagione della serie TV.
Prison Break 5
La quinta
stagione, composta da 9 episodi, segna il
ritorno della serie televisiva, nonostante la sua conclusione.
Sette anni dopo l’ultima evasione, Lincoln riceve degli indizi che
gli fanno credere che Michael è ancora vivo, nonostante fosse
creduto morto. L’uomo è in realtà imprigionato ad Ogygia, un
carcere dello Yemen e spetterà nuovamente al fratello
liberarlo.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa
su Fox dal 4 aprile al 30 maggio 2017. In Italia, invece, i
diritti di trasmissione sono stati affidati a Sky: la messa in onda
è iniziata su Fox l’11 settembre 2017 e si è conclusa il 6 novembre
2017.
Prison Break 6
La serie televisiva tornerà
nuovamente in TV con la sesta stagione,
originariamente annunciata nel 2018 e confermata dagli attori nel 2020.
Il numero di
episodi e la data d’uscita relativi a
quest’ultima sono ancora da annunciare; tuttavia, considerati i
tempi tecnici di produzione, è possibile presumere che la
sesta stagione farà il suo debutto tra la fine del
2021 e l’inizio del 2022.
Prison Break streaming
Non hai mai visto questa serie TV
oppure vorresti fare un rewatch, in attesa dell’uscita della sesta
stagione? In tal caso, se ti stai chiedendo come
vedere Prison Break in streaming ita sarai felice di
sapere che, al momento attuale, in Italia i diritti relativi alla
distribuzione sono in mano a Netflix, che ospita
tutte e cinque le stagioni e, con molta probabilità, renderà
disponibile prossimamente anche la sesta.
L’allontanamento di Johnny Depp da
Animali Fantastici 3 ha causato non solo lo
slittamento del film al 2022, ma ha anche lasciato un vuoto
importante nel cast del film, dal momento che l’attore interpretava
il villain principale e personaggio abbastanza importante nel
Wizarding World.
I fan si sono ribellati prima contro
la decisione della Warner Bros di allontanare Depp, ci sono state
petizioni e richieste, ma visto che molti dei fan del franchise
sono anche pratici e sanno che difficilmente la Warner
Bros tornerà indietro sui suoi passi, hanno cominciato a
fare proposte costruttive per sostituire l’attore.
Mentre si affollano ipotesi che
vorrebbero il coinvolgimento di molti attori, tra cui Nikolaj Coster-Waldau, i fan sono fortemente
convinti che il ritorno di Colin Farrell possa giovare al franchise.
L’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo
film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che
Grindelwald stesso sotto pozione polisucco.
Riproporre Farrell sarebbe
divertente, perché l’attore ha dimostrato grande carisma nel
mettersi in gioco con il franchise, tuttavia sarebbe davvero strano
dover fingere che Grindelwald abbia cambiato aspetto e sia di nuovo
quel Graves che si era già rivelato un impostore.
Question… Can we see Colin Farrell return
instead? He original played Grindelwald and was great. pic.twitter.com/pxvxrsoqk1
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
I crimini di Grindelwald si è concluso con
diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che
Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di
Animali Fantastici 3 sono ufficialmente
cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter,
l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di
Katherine Waterson,
Jude Law ed
Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da
presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una volta
alla sceneggiatura del film.
Sono state diffuse in rete alcune
immagini che mostrano il set del reboot di Resident Evil. Per fare
da sfondo al film è stato scelto il Canada, dove verrà messa in
piedi Raccoon City. DI seguito potete vedere le immagini che in più
di una occasione ribadiscono il legame di questo film con gli
originali:
Protagonista sarà Kaya
Scodelario di Maze Runner nei panni di
Claire Redfield insieme a Hannah John-Kamen
(Ant-Man and the Wasp) nei panni di Jill
Valentine, Robbie Amell (Upload)
nei panni di Chris Redfield, Tom Hopper
(The Umbrella Academy) nei panni di Albert Wesker,
Avan Jogia (Zombieland: Double
Tap) nei panni di Leon S. Kennedy e Neal
McDonough (Yellowstone) nei panni di
William Birkin.
“Con questo film, volevo davvero
tornare ai primi due giochi originali e ricreare la terrificante
esperienza viscerale che ho avuto quando li ho giocati per la prima
volta, raccontando allo stesso tempo una storia umana radicata in
una piccola città americana morente in modo tale che sia
riconoscibile che rilevante per il pubblico di oggi” ha detto
Roberts.
Il produttore del franchising
Robert Kulzer produrrà di nuovo per conto di
Constantin con James Harris di Tea Shop
Productions e Hartley Gorenstein.
Paul W.S. Anderson
ha scritto e diretto i sei film precedenti, con protagonista
Milla Jovovich e con un incasso totale di 1,2
miliardi di dollari al botteghino mondiale. È una delle serie di
film basate su un videogioco di maggiore successo e con l’incasso
migliore.
Dopo l’ultimo ingresso nel cast la ABC ha diffuso il promo
crossover di Grey’s
Anatomy 17 e Station
19 4, che come sappiamo avranno una season premiere
combinata.
La diciassettesima stagione di
Grey’s
Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020. In
Grey’s Anatomy 17ritorneranno i personaggi
Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen
Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in
corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso),
interpretata da Chandra
Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso),
interpretato da James
Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin
McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso,
ricorrente 14), interpretata da Kim
Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso,
ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in
corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla
Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in
corso, guest 10), interpretata da Kelly
McCreary, Greg
Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren
(stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato
da Jason George, Andrew DeLuca
(stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo
Gianniotti e Caterina
Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.
Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da
Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station
19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”,
“Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff
(“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy
Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy”
è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television
Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.
The Watch è la
nuova serie televisiva fantasy della BBC
America si ispira a Ankh-Morpork City Watch dalla serie di
romanzi fantasy Discworld di Terry Pratchett. La serie ha
avuto un ordine di una stagione in otto parti.
The Watch: quando esce e dove vederla in streaming
La prima stagione di The Watch debutterà in anteprima il 3
gennaio su BBC America. In Italia la serie non ha al momento una
collocazione.
The Watch: la trama e il cast
Ambientato nella città principale
dell’immaginario Discworld di Ankh-Morpork, The Watch è stato
descritto da Terry Pratchett come un “CSI in stile Pratchett ” e da
Narrativia come un “thriller punk rock”. Avrà una trama episodica,
seguendo il formato di un “crimine della settimana” come affrontato
dalle forze di polizia della città sotto il comando di Sam
Vimes.
In The Watch
protagonisti sono Sam Adewunmi nel ruolo di Carcer
Dun, Matt Berry come voce di Wayne, Anna
Chancellor come Lord Vetinari, Marama
Corlett nel ruolo del caporale Angua, Richard
Dormer nel ruolo di Sam Vimes, Jo
Eaton-Kent nel ruolo di Constable Cheery, James
Fleet come Arcicancelliere della Unseen
University, Adam Hugill nel ruolo di Constable
Carrot, Hakeem Kae-Kazim nel ruolo del Capitano
John Keel, Ruth Madeley nel ruolo
di Throat, Bianca Simone Mannie nel ruolo di
Wonse, Ingrid Oliver nel ruolo del dottor Cruces,
Wendell Pierce come voce della morte e
Lara Rossi nel ruolo di Lady
Sybil Ramkin.
The Watch: teaser trailer
https://youtu.be/ymQMJDmhu70
Curiosità sulla serie tv
Anche prima dell’uscita della
serie, la serie ha attirato una grande quantità di polemiche e
critiche per essersi allontanata troppo dalle origini medievali
della serie, approfondendo troppo le immagini “ punk rock ”,
cambiando il genere, la personalità o le origini dei personaggi e
rimuovendo completamente alcuni caratteri.
Queste controversie sono state
esacerbate quando Simon Allen, capo sceneggiatore della serie, non
ha menzionato Terry Pratchett durante il suo post per commemorare
la fine delle riprese.
Dopo il panel del Comic Con di New
York del 9 ottobre 2020 Rhianna Pratchett ha dichiarato che non
condivideva “nessun DNA con l’orologio di mio padre”.
Neil Gaiman ha paragonato la serie
a “Batman che ora è un giornalista con un trench giallo un
pipistrello domestico”.
The Watch è stato annunciato nel
2011 come in fase di sviluppo da Prime Focus Productions, che in
precedenza aveva creato tre adattamenti televisivi in due parti
dei romanzi di Discworld
I ragazzi nati negli anni novanta
sono più o meno cresciuti tutti a pane e Nickelodeon. Tra la fine
degli anni novanta e i primi del duemila, infatti, la quantità di
film e serie tv dedicate agli adolescenti era sorprendente. Una tra
le più amate, che riempiva i pomeriggi di tantissimi ragazzi e
ragazza in tutto il mondo era Zoey 101.
Ideata da Dan
Schneider, Zoey 101 è una serie tv per
teenagers, girata interamente all’università Pepperdine di Malibù,
in California, e andata in onda dal 2005 al 2008.
Quella che potrebbe sembrare solo l’ennesimo programma per ragazzi,
ha fatto storia grazie alla sua protagonista d’eccellenza. La Zoey
della serie è infatti Jamie Lynn Spears, sorella
minore della celebre cantante pop Britney
Spears.
Andata avanti per 4
stagioni e 65 episodi, la serie si è
purtroppo interrotta bruscamente nel 2007.
Zoey 101 cast e trama: una nuova
ragazza in città
La prestigiosa Pacific Coast
Academy di Malibù, fondata come scuola solo maschile, finalmente
entra nel nuovo millennio e decide di aprire le porte anche alle
donne, diventando quindi un istituto misto. All’inizio dell’anno
scolastico 2005, dalla Louisiana arriva la teeneger Zoey Brooks
(Jamie Lynn Spears), insieme al fratellino Dustin
(Paul Butcher). Entrambi cominceranno al più
presto le lezioni nella rinnovata Pacific.
Nonostante le polemiche per la
nuova politica dell’accademia, Zoey sembra trovarsi a suo agio
nella nuova scuola. Appena arrivata, infatti, fa subito nuove
conoscenze. Il primo a incrociare il suo cammino è Chase Matthews
(Sean Flynn-Amir), un ragazzo buffo e pasticcione
che diventerà successivamente il suo migliore amico. Grazie a
Chase, inoltre Zoey fa la conoscenza di molti altri ragazzi tra cui
Michael Barrett (Christopher Massey), il burlone
della scuola, Quinn Persky (Erin Sanders), pazza
per la scienza, e Logan Reese (Matthew Underwood),
il ragazzo più ricco e viziato della Pacific. Sarà proprio
quest’ultimo a creare non pochi problemi alla protagonista, senza
pronta a bacchettarlo e a difendere le vittime di Logan.
A guardare le spalle a Zoey, oltre
a Chase, ci sono anche due new entry. Mentre la ragazza prende
familiarità con l’istituto, conosce le sue nuove compagne di
stanza. La prima è Dana Cruz (Kristin Herrera),
una super sportivona definita da tutti un po’ come il maschiaccio
del suo corso; la seconda è Nicole Bristow (Alexa
Nikolas), l’esatto opposto di Dana, molto dolce e
sensibile ma non troppo brillante.
Nella prima
stagione della serie, Zoey comincia quindi ad ambientarsi
nella nuova scuola e a creare nuovi legami d’amicizia. In ogni
episodio per lei e i suoi amici ci sono nuove sfide da affrontare
così come piccoli grandi drammi da superare. Tra gossip, primi
amori e tradimenti, alla Pacific c’è poco da stare tranquilli!
Zoey 101 personaggi: i ragazzi
della Pacific
Ma le cose per Zoey diventano
sempre più complicate e interessanti col passare del tempo. Nella
seconda stagione, infatti, la sua fidata amica e
compagna di stanza, Dana, lascerà la Pacific per uno scambio
culturale con l’Europa. Al posto di Dana in accademia arriva quindi
Lola Martinez (Victoria
Justice), una ragazza un po’ sopra le righe, nonché
aspirante attrice di Hollywood. La presenza di questa nuova ragazza
creerà scompiglio nella vita di Zoey e anche tra i ragazzi che
faranno a gara per contendersi la nuova arrivata.
Tuttavia, il trambusto creato
dall’arrivo di Lola durerà poco. Ben presto a rubarle la scena sarà
invece Nicole che, ossessionata dai suoi coetanei dell’altro sesso,
sarà spedita dalla famiglia in collegio femminile, lontana da
tentazioni inutili. Con l’uscita di scena di Nicole, quindi, Quinn
prende il suo posto come compagna di stanza di Zoey e Lola. Ma i
ragazzi della Pacific hanno in serbo molte altre sorprese.
Nella terza
stagione, infatti, subito dopo l’allontanamento di Nicole,
è proprio Zoey a lasciare la scuola. La protagonista lascia la
Pacific per trasferirsi in un celebre liceo di Londra, gettando i
suoi amici nello sconforto più totale. A risentire più di tutti
della mancanza della ragazza è Chase che, dopo tanto tempo, ha
capito di essere innamorato di Zoey.
I ragazzi, a miglia di distanza
l’uno dall’altra, si perdono di vista. Solo nella quarta e
ultima stagione, dopo una serie di peripezie inutili fatte
di viaggi inaspettati e rivali in amore, Zoey e Chase si
rincontreranno e capiranno di essere fatti l’uno per l’altra.
Zoey 101 reboot: una nuova serie o
un sequel?
Nel 2007 la fine di Zoey
101 è stata accompagnata da una lunga serie di polemiche,
mosse principalmente alla sua protagonista. Nonostante la serie
abbia avuto un finale vero e proprio, senza lasciare nessuna
questione in sospeso, c’è chi si è lamentato della mancanza di una
quinta stagione.
In particolare, le polemiche sono
cominciate quando, nel 2007, Jamie Lynne Spears ha
annunciato la sua gravidanza al mondo. Per molto tempo,
infatti, i fan di Zoey 101 hanno impuntato la fine della serie allo
stato interessante della Spears. Queste teorie però sono state
sconfessate sia dalla protagonista che dagli autori della serie. Le
riprese della quarta e ultima stagione sono terminate nell’agosto
del 2007 e Jamie Lynn ha annunciato di essere incinta diverse
settimane più tardi.
Le polemiche quindi si sono fermate
ma la fine della serie ha segnato per molti la fine di un’era. Zoey
101 è stata ed è ancora una delle serie preferite dagli adolescenti
di una quindicina di anni fa, record di ascolti sia in America che
in Italia. Oltre a essere stata la colonna sonora dei pomeriggi di
tantissimi ragazzi e ragazze, la serie è stata anche il trampolino
di lancio di Jamie Lynne Spears, rimasta fino a quel momento
nascosta nell’ombra mentre la sorella Britney scalava le
classifiche di tutto il mondo.
Le avventure di Zoey sono quindi
rimaste nel cuore di molti e negli ultimi mesi è stata la stessa
Jamie a dirsi disposta a riportare la sua protagonista su piccolo
schermo. Dopo la sorprendente reunion del cast della
serie, avvenuta a luglio di quest’anno, tutti gli attori si sono
detti disposti a ridare vita ai personaggi di Zoey 101. [fonte:
Seventeen]
Nelle ultime settimane, quindi,
Jamie si è divertita a punzecchiare i suoi fan
pubblicando il video remix della celebre sigla della serie, video
diventato subito virale.
Qualcosa si sta muovendo dietro le
quinte e presto potremmo tutti vedere i nuovi episodi di
Zoey 101. Ma cosa sappiamo davvero a proposito di
questo reboot?
Secondo le prime indiscrezioni di
TMZ,
dovrebbe trattarsi in effetti un sequel
ambientato dieci anni dopo la fine della quarta stagione. In questa
nuova serie Zoey, all’età di 28 anni, è ormai una donna fatta e
finita e pare sia anche mamma di un paio di bambini. Quello che è
ancora non è chiaro riguarda la sfera sentimentale della
protagonista. Non si sa ancora, infatti, se Zoey sia single e/o se
sia ancora innamorata di Chase, il suo ragazzo storico. [fonte:
TMZ]
Le trattative con Nickelodeon
quindi sembrano esser già cominciate ma passerà del tempo prima di
poter rivedere Zoey & company In tv. Non c’è ancora una data
precisa per l’uscita della serie anche perché, a causa della
pandemia da Coronavirus, tutte le produzioni sono
ancora quasi tutte bloccate. Non c’è nulla di ufficiale al momento
ma Jamie Lynn sembra decisa a portare avanti il suo progetto.
[Fonte:
Seventeen]
Zoey 101 in streaming: dove
vederla
Purtroppo al momento Zoey
101 non è disponibile su nessuna della più comuni
piattaforme streaming. Le quattro stagioni della serie, tuttavia,
sono disponibili per tutti gli abbonati Sky. Per
maggiori informazioni vi invitiamo a controllare la guida Sky
TV e la programmazione del canale di
Nickelodeon.