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Bridgerton: teaser trailer della serie Netflix targata Shondaland

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Netflix ha diffuso il teaser trailer di Bridgerton, la prima serie targata Shondaland (casa di produzione fondata da Shonda Rhimes). La serie è stata creata dal suo collaboratore di lunga data, Chris Van Dusen (Scandal, Grey’s Anatomy, Private Practice) e debutterà il 25 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Basato sulla serie di bestseller della scrittrice Julia Quinn, Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto. La serie è interpretata da Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter e Harriet Cains.

Bridgerton, la trama

Bridgerton segue le vicende di Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor), la figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton mentre fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale di Regency London. Sperando di seguire le orme dei suoi genitori e trovare il vero amore, le prospettive di Daphne inizialmente sembrano non essere messe in discussione. Mentre suo fratello maggiore inizia a escludere i suoi potenziali corteggiatori, il foglio dello scandalo dell’alta società scritto dalla misteriosa Lady Whistledown pone Daphne sotto una cattiva luce. Entra in gioco il desiderabile e ribelle Duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo impegnato e considerato match ideale dalle mamme delle debuttanti. Nonostante i due affermino di non volere nulla di ciò che l’altro ha da offrire, la loro attrazione è innegabile e le scintille volano mentre si trovano impegnati in una crescente battaglia di ingegni e mentre affrontano le aspettative della società per il loro futuro.

Anna-Maria Sieklucka: 10 cose che non sai sull’attrice di 365 Giorni

Nel 2011 è stata E. L. James ad aprire il cosiddetto vaso di Pandora, pubblicando la chiacchierata trilogia di Cinquanta Sfumature. Quello che credevamo fosse solo un fenomeno passeggero, ha fatto invece da apripista a tantissimi nuovi romanzi erotici e film di genere. A spopolare, infatti, da mesi su Netflix è il film 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo della trilogia di Blanka Lipińska, con Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka nei panni dei protagonisti.

Mentre Michele Morrone era già conosciuto al pubblico italiano, grazie ad alcuni ruoli televisivi e cinematografici e alla sua carriera parallela come cantante, la sua co-protagonista è ancora un mistero tutto da scoprire. Vediamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Anna-Maria Sieklucka, sul suo passato, la sua formazione e la sua carriera nel cinema.

Anna-Maria Sieklucka film e serie tv: gli inizi della carriera

10. Nata il 31 maggio del 1992 a Lublin, in Polinia, Anna-Maria Sieklucka comincia sin da piccola a interessarsi al mondo dello spettacolo. Nonostante suo padre sia un famoso avvocato, Anna-Maria viene lasciata libera di scegliere il suo percorso di studi e la sua carriera. Per inseguire il suo sogno di diventare un giorno un’attrice famosa, la ragazza si iscrive alla scuola di teatro AST National Academy of Theatre Arts nella città di Wrocław.

9. Mentre Anna-Maria studia recitazione e teatro, allo stesso tempo si impegna nello studio delle lingue. Oltre infatti a parlare il polacco, la sua lingua madre, la ragazza parla fluentemente anche l’inglese, il francese e il tedesco.

Durante i suoi anni in accademia, oltre a studiare la storia del teatro, comincia anche a muovere i primi passi sul palcoscenico. In quel periodo, infatti, partecipa a diverse produzioni teatrali, affinando così le sue doti attoriali.

8. Dopo essersi diplomata all’accademia nel 2018, Anna-Maria comincia subito a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Solo un anno più tardi, infatti, viene scelta per interpretare il ruolo di Aniela Grabek nella serie televisiva dal titolo Na Dobre i Na Zle, una sorta di medical drama polacco incentrato sulla vita dei paramedici e dello staff dell’ospedale.

Anna-Maria Sieklucka in 365 Giorni

7. Ma la sua prima grande opportunità arriva solo nel 2019 quando viene scelta insieme a Michele Morrone come protagonista del nuovo film erotico 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo di Blanka Lipińska.

Il film, diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, racconta la storia di  Massimo Torricelli (Michele Morrone), un feroce boss della mafia siciliana che incontra per caso la bella Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka) e se ne innamora a prima vista. Ma l’amore che prova per quella sconosciuta, si trasforma presto in ossessione. Massimo infatti decide di rapire Laura e di tenerla prigioniera per 365 giorni. Se alla fine dell’anno la ragazza non si sarà innamorata di lui, verrà rilasciata.

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Durante i suoi mesi di prigionia, Laura sarà protetta da Massimo e dai suoi scagnozzi e potrà sperimentare una vita fatta di lusso frenato, ville favolose, gioielli e abiti costosi, lontana però dal suo lavoro e dai suoi affetti. La ragazza tenterà più volte, infatti, di fuggire via da quell’incubo e di schivare le sempre più insistenti avanches di Massimo. Ma dopo anni passato al fianco di un noioso e sessualmente inesperto fidanzato, per Laura, resiste al suo aguzzino diventerà ogni giorno più complicato.

Presto o tardi, infatti, la ragazza dovrà fare una scelta, se resistere agli attacchi di Massimo o abbandonarsi per la prima volta al piacere, senza pensare alle conseguenze nè al futuro, cedendo all’oscuro fascino del proibito.

Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone: un amore solo al cinema

6. Il film 365 Giorni, disponibile su Netflix dal mese di giugno 2020, ha fatto registrare alla piattaforma di streaming il record di visualizzazioni in tutto il mondo. Oltre alla storia, che strizza l’occhio alla trilogia di Cinquanta Sfumature – libri ai quali l’autrice si è ispirata -, complice di questo successo inaspettato è l’incredibile chimica tra i due protagonisti. Grazie alla sintonia perfetta tra Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone, infatti, anche le scene più piccanti sembrano credibili e coinvolgenti.

5. In molti, dopo aver visto il film, hanno infatti ipotizzato che tra i due attori ci potesse essere una reale storia d’amore. Purtroppo però non è così. Mentre, infatti, Michele Morrone, divorziato e con due bambini, sembra essere ancora single, Anna-Maria è invece impegnata. L’attrice è fidanzata con Łukasz Witt-Michałowski, un famoso registra teatrale polacco, conosciuto durante gli anni dell’accademia.

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Nonostante Łukasz abbia quasi vent’anni più di Anna-Maria, tra i due le cose sembrano andare a gonfie vele. La coppia convive ormai da diversi anni a Varsavia ed entrambi pare non abbiano problemi a lavorare insieme. Negli anni infatti i due si sono spesso trovati sullo stesso set e addirittura Łukasz ha diretto Anna-Maria in uno spettacolo teatrale.

L’attrice ha sempre dichiarato di voler mantenere la sua vita sentimentale quanto più privata possibile. Tuttavia, dopo l’uscita di 365 Giorni, Anna-Maria è stata costretta ad agire e a bloccare il flusso di pettegolezzi pubblicando una sua foto insieme al compagno. Nonostante le scene super hot girate insieme per il film e le strane teorie dei fan, il suo rapporto con Michele Morrone resta solo professionale.

Anna-Maria Sieklucka Instagram e curiosità

4. Un po’ come accadde anni fa prima per i libri e poi per i film di Cinquanta Sfumature, anche 365 Giorni si è beccato non poche critiche. Nonostante infatti il record di visualizzazioni in tutto il mondo, il film è stato aspramente criticato sia dal pubblico che dalla critica. Molti spettatori, anche coloro che in passato hanno appoggiato l’intera trilogia di Fifty Shades, hanno trovato il film eccessivamente spinto e a tratti volgare. Le critiche inoltre hanno investito i due protagonisti, definiti molto meno dotati dei predecessori Dakota Johnson e Jamie Dornan.

3. Per Anna-Maria Sieklucka, fresca di accademia teatrale, non è stato per nulla semplice decidere di accettare una parte in un film così controverso. Il ruolo di Laura in 365 Giorni, segna infatti il suo debutto al cinema e l’attrice ha riflettuto tanto prima di firmare il contratto. Anna-Maria ha lavorato per settimane con autori e registi per far si che le scene non la mettessero eccessivamente a disagio e che tutto filasse liscio.

2. Nonostante quindi il film sia stato considerato un po’ da tutti eccessivo e poco sofisticato, la sua uscita ha trascinato la Sieklucka sotto i riflettori. L’attrice, quasi sconosciuta fino a quel momento, è diventata famosa da un giorno all’altro. Grazie a 365 Giorni e al suo lavoro parallelo come modella, Anna-Maria è riuscita a guadagnarsi un bel po’ di fan in giro per il mondo. Non a caso, infatti, l’attrice a oggi conta più di due milioni e mezzo di followers su Instagram.

1. Per continuare a restare aggiornati sulla sua carriera e sulla sua vita privata, vi consigliamo di seguire l’account Instagram ufficiale di Anna-Maria Sieklucka.

Fonte: Wiki, IMDB,

We Are The Thousand: intervista ad Anita Rivaroli e Fabio Zaffagnini

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Ecco la nostra intervista ad Anita Rivaroli e Fabio Zaffagnini, rispettivamente regista e ideatore di We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2020.

We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 racconta la storia di Rockin’1000, la più grande Rock Band al mondo, iniziata nel 2015 quando per la prima volta al mondo 1000 musicisti si incontrarono nel Parco Ippodromo di Cesena, per eseguire il più grande tributo mai realizzato: suonare all’unisono Learn To Fly e recapitare il video ai Foo Fighters. Diventato virale in poche ore, il video attirò l’attenzione della band statunitense che non esitò a rispondere con un concerto epico, proprio a Cesena. We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, il progetto cinematografico diretto da Anita Rivaroli, racconta l’evento attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti, mille musicisti di tutte le età provenienti da ogni parte d’Italia uniti dall’amore per la musica. Un mega concerto unico nel suo genere che grazie alle immagini live e ai racconti di chi l’ha vissuto riesce a emozionare e appassionare lo spettatore, coinvolto e trasportato quasi per magia nel Parco Ippodromo di Cesena.

Oggi Rockin’1000 è una realtà conosciuta a livello globale, che riceve riconoscimenti, inviti e proposte di collaborazione in tutto il mondo. Dal 2016 organizza veri e propri concerti negli stadi – Cesena, Firenze, Parigi, Francoforte – e iniziative speciali che vedono protagonisti 1000 musicisti. Rockin’1000 nasce da un’idea di Fabio Zaffagnini, Claudia Spadoni, Martina Pieri, Mariagrazia Canu, Francesco Ridolfi “Cisko” e Anita Rivaroli.

Sotto la sapiente regia di Anita Rivaroli, We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 porta sul grande schermo un momento epico della storia della musica live italiana. “E’ prodotto da Indyca in collaborazione con Rockin’1000 e New Lanark Film & Music, sostenuto dalla Film Commission Emilia Romagna e dal Piemonte Doc film Fund”; We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 sarà sugli schermi italiani come evento I Wonder Stories dal 25 al 28 ottobre.

Daniel Craig ricorda Sean Connery: “Ha definito un’epoca e uno stile”

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Sabato è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che Sean Connery è morto all’età di 90 anni. L’attore aveva una lunga lista di ruoli iconici alle spalle, anche se la sua fama sarà sempre legata indissolubilmente al personaggio di James Bond.

L’attore scozzese ha interpretato 007 in sei film dal 1962 al 1983, e ora Variety ha condiviso le dichiarazioni dell’attuale interprete di 007, Daniel Craig, e degli storici produttori del franchise Michael G. Wilson e Barbara Broccoli. Craig ha interpretato per la prima volta l’agente segreto nato dalla mente di Ian Fleming in Casino Royale del 2006 e dirà addio al ruolo in No Time to Die, in uscita il prossimo aprile. “È con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di uno dei veri grandi del cinema”, ha detto l’attore alla celebre rivista. “Sir Sean Connery sarà ricordato come Bond e molto altro ancora. Ha definito un’epoca e uno stile. L’arguzia e il fascino che ha ritratto sullo schermo possono essere misurati in megawatt. Ha contribuito a creare il blockbuster moderno”.

“Continuerà a influenzare attori e registi negli anni a venire”, ha continuato Craig. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari. Ovunque sia, spero che ci sia un campo da golf”. In un’altra nota, Wilson e Broccoli hanno affermato che Connery “era e sarà sempre ricordato come l’originale James Bond, il cui ingresso indelebile nella storia del cinema è iniziato quando ha annunciato quelle parole indimenticabili: ‘Il mio nome è Bond… James Bond’.” 

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Scarlett Johansson sul rinvio di Black Widow: “Non mi ha turbata”

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Certamente, Black Widow non è stato posticipato tante volte quanto Wonder Woman 1984, ma adesso il film dei Marvel Studios non arriverà nelle sale fino ad un anno di distanza dalla release originale. È una cosa alquanto frustrante per i fan, e con la possibilità di vedere il film su Disney+ ormai totalmente fuori discussione, la speranza è che il Covid-19 sia solo un brutto e lontano ricordo entro l’inizio del prossimo anno.

In un’intervista con Marie Claire, la star di Black Widow, Scarlett Johansson, ha condiviso i suoi pensieri in merito al rinvio del film, ammettendo di non esserne mai stata sorpresa. “Penso di aver avuto un presentimento”, ha dichiarato. “Sono davvero triste all’idea che le persone non a vedere il film fino alla prima metà del prossimo anno, ma non è stata una cosa che mi ha turbata, perché la cosa più importante in questo momento è preservare la salute di tutti.”

“Ne avevo parlato con Kevin Feige e con i nostri colleghi produttori, cercando di capire quale fosse la strada percorribile”, ha spiegato l’attrice. “Siamo tutti ansiosi di far uscire il film, ma più importante di ogni altra cosa è offrire al pubblico un’esperienza sicura. Le persone devono essere in grado di sentirsi veramente quando stanno seduto al chiuso, in un cinema.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Spider-Man: 10 storyline dei fumetti che il MCU dovrebbe adattare

Nonostante al momento i dettagli sulla trama del film sia piuttosto scarsi, sembra proprio che l’attesissimo Spider-Man 3 sarà un adattamento di Spider-Verse. In attesa di scoprire maggiori dettagli sulla terza avventura di Peter Parker collegata al MCU, ecco che ComicBookMovie ha raccolto 10 storie dai fumetti che potrebbero servire da ispirazione per un eventuale prossimo film dedicato all’Uomo Ragno.

The Master Planner Saga

I Marvel Studios hanno già tratto una scena molto celebre da “The Master Planner Saga”, ma questa storia è talmente ricca che funzionerebbe anche da sola in un eventuale film futuro, cosa che la Casa delle Idee dovrebbe assolutamente considerare. In questo classico racconto di Stan Lee e Steve Ditko, il simpatico arrampicamuri incontra per la prima volta Gwen Stacy e Harry Osborn, mentre è impegnato a trovare una cura per sua zia May, ormai in fin di vita.

Il Master Planner del titolo è in realtà il Doctor Octopus, cosa che ha rappresentato un bel colpo di scena. Prendere in prestito alcune delle idee qui offerte per introdurre nuovamente quel cattivo potrebbe essere una mossa intelligente da parte dei Marvel Studios. “Chiunque può vincere un combattimento quando le probabilità sono facili! È quando il gioco si fa duro e sembra che non ci siano possibilità… è allora che conta!”, afferma Spidey ad un certo punto, sottolineando il suo status di eroe.

Coming Home

Il capitolo d’apertura di J. Michael Straczynski nella sua serie Amazing Spider-Man è sicuramente degno di un adattamento per il grande schermo, e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha persino scritto una prefazione per TPB! Ha introdotto alcuni elementi mistici nei poteri di Spider-Man (qualcosa che avrebbe sicuramente funzionato dopo la sua collaborazione con Doctor Strange), un misterioso nuovo mentore sotto forma di Ezekiel (che ha le stesse abilità dell’arrampicamuri), e il maledetto vicino inarrestabile Morlun.

Determinato a consumare l’essenza di Spidey, Morlun ha inseguito l’eroe attraverso New York City in una delle prove di forza più lunghe e brutali di sempre per il personaggio. I Marvel Studios hanno sostanzialmente adattato la scena finale di questo arco – zia May che scopre che suo nipote è Spider-Man -, quindi non sarebbe troppo sorprendente per loro tornare a “Coming Home” come fonte d’ispirazione.

The Six Arms Saga

Questa trama dei primi anni ’70 ha toccato molti argomenti particolarmente pesanti, tra cui la tossicodipendenza di Harry Osborn e la morte di alcuni dei più stretti alleati di Spider-Man. Credendo di dover appendere le sue ragnatele per sempre, Peter crea un intruglio che pensa lo libererà dai suoi poteri, ma il giorno dopo si sveglia con sei braccia invece di due.

Sulla base di quello che è successo alla fine di Spider-Man: Far From Home, il lanciatore di ragnatele del MCU che prende una decisione simile non sarebbe una grande sorpresa, ma tutto ovviamente dipenderà da cosa accadrà in Spider-Man 3. La trama includeva Lizard e Morbius, il vampiro vivente, e se si pensa all’unicità di vedere Spider-Man con sei braccia, potrebbe essere un vero spasso per un film destinato al grande schermo.

The Death of Jean DeWolff

Anche se il Capitano Stacy è stato incluso sia in Spider-Man 3 di Sam Raimi che in The Amazing Spider-Man di Marc Webb, nessuno dei film precedenti ha davvero esplorato la relazione tra l’Uomo Ragno e il NYPD. Dare a Peter un alleato sarebbe piuttosto interessante – anche se probabilmente ora è un fuggitivo – e questo potrebbe un giorno portare ad un adattamento per il grande schermo di “The Death of Jean DeWolff”.

Il fumetto segue i tratti tipici della storia relativa ad un misterioso omicidio e alla sua risoluzione: Spidey ha scoperto che Jean è stata uccisa, e rendere la caccia al potenziale serial killer la sottotrama di un futuro film di Spider-Man avrebbe sicuramente un sacco di potenziale (Sin-Eater sarebbe anche una grande, inaspettata scelta come cattivo del MCU). Anche la sua relazione con Spider-Man è affascinante e merita di essere esplorata, soprattutto perché lei aveva scoperto di provava dei sentimenti per lui dopo il suo omicidio. Potrebbe non essere appropriato nel MCU, considerando il fatto che Peter è ancora un adolescente, ma vedere questi due interagire in un film sarebbe certamente un must.

Superior Spider-Man

La maggior parte della serie di Amazing Spider-Man ad opera di Dan Slott non ha mai ottenuto il concenso sperato, ma Superior Spider-Man aveva un’idea alla base abbastanza buona, ed è qualcosa che potrebbe creare una divertente sottotrama in un film. Certamente, non vorremmo che questo malvagio Spidey diventasse lo status quo nel MCU, ma un eventuale scontro futuro con Doctor Octopus che finisce con la rivelazione che ha preso il controllo del corpo di Peter Parker potrebbe essere una rivelazione divertente.

Tuttavia, vorremmo vedere Peter riprendere il controllo prima della metà del film. Ciò potrebbe portare ad uno scontro finale con Doc Ock, per non parlare di alcuni cattivi che il leader dei Sei Sinistri potrebbe senza dubbio incrociare durante l’arco narrativo.

The Clone Saga

Se sei un fan delle avventure dei fumetti di Spider-Man, è probabile che tu voglia dimenticare che la The Clone Saga. Un disastro certamente contorto, con Marvel Studios e Sony dovrebbero tagliare molto da questa trama affinché funzioni nell’universo cinematografico Marvel. È stato The Jackal – segretamente il professor Miles Warren, uno dei tutor del college di Peter – a clonare l’eroe, ed è un cattivo che ha un grande potenziale per essere altrettanto grande sullo schermo, nonostante non sia così famoso.

Anche il fatto che il giovane Peter si trovi faccia a faccia con un’altra versione di se stesso sarebbe davvero interessante, e aprirebbe le porte ad un potenziale spin-off dedicato a Scarlet Spider. È ora che Peter lasci il liceo, quindi è così che Warren potrebbe entrare in gioco. 

Legacy

Norman e Harry Osborn sono stati una parte importante della trilogia di Sam Raimi di Spider-Man e di The Amazing Spider-Man 2, ma ciò non significa che il Green Goblin debba essere lasciato in disparte. Anche se sarebbe bello vedere il Peter Parker di Tom Holland che si scontra con Norman (un cattivo con il potenziale per diventare un grande villain dell’universo cinematografico Marvel se gestito nel modo giusto), vestito nel suo classico costume verde e viola, è necessario prendere le cose in una direzione drasticamente diversa rispetto al passato.

È qui che potrebbe entrare in gioco questo racconto di Ultimate Spider-Man. “Legacy” ha caratterizzato un Norman che si è trasformato in una bestia massiccia capace di lanciare fiamme dalle sue mani e volare. Mettere il giovane eroe contro un avversario così terrificante potrebbe sicuramente essere diverso da quello che abbiamo visto negli adattamenti precedenti.

The Scorpion

Questa non è una trama in quanto tale, ma la prima apparizione di Scorpion risalente agli anni ’60 potrebbe essere facilmente adattata in Spider-Man 3. Mac Gargan era un investigatore privato assunto da J. Jonah Jameson per scoprire l’identità segreta dell’eroe, ma l’editore del giornale alla fine decise di finanziare un esperimento per trasformarlo in Scorpion quando quel piano fallì.

Sfortunatamente, Mac è impazzito nel processo e ha finito per inseguire sia Spider-Man che Jonah, qualcosa che ha costretto Peter a salvare l’uomo che ha creato uno dei suoi più grandi nemici. Le basi per questo sono state gettate alla fine di Spider-Man: Homecoming, con il direttore del Daily Bugle presumibilmente impostato per assemblare gli Ammazzaragni nel prossimo film. La domanda sorge dunque spontanea: perché non inserire anche Scorpion? 

Kraven’s Last Hunt

Kraven il Cacciatore potrebbe non avere gli stessi poteri appariscenti di alcuni degli altri cattivi di Spider-Man, ma è qualcuno che i fan dei fumetti non vedono l’ora di vedere sul grande schermo. Il cattivo che arriva a New York City per dare la caccia al giovane vigilante ha davvero molto senso, soprattutto ora che Peter è stato incastrato come un assassino da Mysterio.

Saltare direttamente a “Kraven’s Last Hunt” può sembrare prematuro, quindi perché non preservarlo per il film dedicato al villain che è in lavorazione? Farlo potrebbe essere un modo intelligente per preparare il terreno per un’entusiasmante rivincita.

Spider-Verse

“Spider-Verse” vedeva Peter Parker incontrare innumerevoli versioni alternative di se stesso quando un gruppo di esseri simili a vampiri quasi immortali iniziò a viaggiare attraverso il Multiverso nel tentativo di uccidere ogni Spider-Man mai esistito. Per fare ciò, questa antica famiglia di esseri mistici si nutriva fondamentalmente di tutte quelle diverse versioni dell’eroe, portando alla nascista di un esercito di Spider-Men che si riuniva per fermarli.

Anche se Spider-Man 3 stuzzicherà solo il concetto della Rete della Vita e del Destino, i Marvel Studios potrebbero abbracciare pienamente il concetto in un film futuro con un vero e proprio evento “Spider-Verse”. Sarebbe un vero spasso (specialmente se significasse introdurre una tonnellata di nuove versioni di Spidey), ed è probabilmente un passo successivo logico dopo che Peter Parker incontrerà davvero, nel nuovo film, le sue controparti dei franchise di Spider-Man e Amazing Spider-Man.

Anne Hathaway sulla Catwoman di Zoe Kravitz: “La scelta perfetta”

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L’ex interprete di Catwoman, Anne Hathaway, ha rivelato che Zoe Kravitz è la scelta perfetta per il ruolo nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves. Hathaway è stata la terza attrice ad interpretare Catwoman in soli due decenni, quando ha vestito i panni dell’iconico personaggio ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, l’ultimo film della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman.

In precedenza, anche Halle Berry aveva interpretato il personaggio nel dimenticabile film omonimo del 2004, così come Michelle Pfeiffer aveva interpretato Selina Kyle dando vita nel sequel di Tim Burton del 1992, Batman – Il ritorno, a quella che ancora oggi è ricordata come l’iterazione cinematografica più forte della supercriminale.

Adesso Kravitz, figlia dell’attrice Lisa Bonet e del musicista Lenny Kravitz, raccogliere l’ingombrante eredità, interpretando Catwoman al fianco del Batman di Robert Pattinson. Il primo trailer del film, pubblicato ad agosto, ci ha regalato soltanto un breve assaggio di Kravitz nei panni del personaggio, ma alcune successive foto dal set hanno rivelato sicuramente di più.

Anne Hathaway ha rivelato ciò che pensa del casting di Zoe Kravitz nei panni di Catwoman durante un’intervista con Collider in occasione della promozione del film Le Streghe. Su un eventuale consiglio che Hathaway darebbe a Kravitz, l’attrice premio Oscar ha risposto che la collega non ne ha affatto bisogno. Proprio come fatto dalla stessa in relazione al ruolo della Strega Suprema nel film di Robert Zemeckis (in passato già interpretato magnificamente da Anjelica Huston), Anne Hathaway ha spiegato che ogni attrice e ogni regista devono portare la propria interpretazione di Catwoman sullo schermo. L’attrice ha concluso dicendo che pensa che Kravitz sia la “scelta perfetta” per il ruolo.

Anne Hathaway sul ruolo di Catwoman: “L’unico modo è darne una propria versione.”

“Hai visto la foto di lei che scendeva quelle scale, giusto? Beh, non ha bisogno di alcun mio consiglio. Se avessi un consiglio da darle, sarebbe quello di non ascoltare nessuno perché penso che l’unico modo per interpretare quel ruolo sia darne una propria versione. Abbiamo avuto tutti registi diversi e tutte le nostre interpretazioni erano specifiche per i film a cui abbiamo preso parte, un po’ come la mia Strega Suprema era specifico per Robert Zemeckis e quella di Anjelica Huston lo era per il film di Nicolas Roeg, ed è fantastico! E tutti i Joker erano specifici per ogni regista che hanno avuto, quindi non credo che ci si possa impantanare troppo con i confronti. E soprattutto, quando non sei tu a farlo, perché il tuo lavoro è dare il massimo e pensare a quello che devi fare. Sono entusiasta di vedere cosa farà Zoe. Ho sempre pensato che fosse la scelta perfetta.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Star Wars: Felicity Jones vorrebbe tornare nei panni di Jyn Erso

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Star Wars: Felicity Jones vorrebbe tornare nei panni di Jyn Erso

Felicity Jones è interessata ad interpretare di nuovo Jyn Erso in un progetto futuro di Star Wars, e di recente ha spiegato come le piacerebbe veder tornare il suo personaggio. L’attrice candidata all’Oscar si è unita alla galassia lontana, lontana nel 2016, quando ha interpretato la protagonista del primo spin-off della saga, Rogue One: A Star Wars Story. Il film era ambientato prima degli eventi di Una Nuova Speranza e mostrava come la Ribellione veniva in possesso dei piani della Morte Nera e gli eroici sacrifici necessari per raggiungere quell’obiettivo.

È qui che il pubblico ha incontrato per la prima volta Jyn Erso, leader naturale e figlia di Galen Erso, l’uomo che ha progettato un difetto fatale nella Morte Nera. Dopo aver accettato con riluttanza di aiutare i ribelli, Jyn guidò il gruppo di Rogue One e giocò un ruolo determinante nella sconfitta finale dell’Impero. Tuttavia, Jyn non è mai riuscita a vedere questa vittoria poiché lei e il resto della sua squadra sono morti alla fine del film di Gareth Edwards. Era sulle spiagge di Scarif quando la Morte Nera l’ha attaccata e apparentemente è morta a seguito dell’attacco insieme a Cassian Andor (Diego Luna). Nonostante questo finale, Jones vorrebbe tornare ad interpretare l’eroina.

In una recente intervista con THR (via Screen Rant), a Felicity Jones è stato chiesto di un possibile ritorno nei panni di Jyn Erso in un futuro progetto di Star Wars. È noto che Disney e Lucasfilm hanno un’opzione contrattuale con l’attrice, che potrebbe tornare nei panni di Jyn qualora la storia o i piani in merito alla saga lo richiedessero. Quando le è stato chiesto a proposito di un sequel di Rogue One, Jones ha scherzato sul fatto che la reincarnazione sia possibile in Star Wars prima di affermare: “Sento che ci sono una serie di affari in sospeso per Jyn, questo è sicuro!”.

L’attrice ha anche in mente un’idea ben su come Jyn potrebbe tornare: “Penso che sarebbe affascinante vederla invecchiare. Vederla più saggia e vederla combattere le forze oscure nell’universo. Ce ne sono molte, a quanto pare.”

Rogue One: A Star Wars Story, il film

Diretto da Gareth Edwards e basato su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One: A Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova SperanzaNel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.

In tempo di conflitto, un gruppo di improbabili eroi si unisce per una missione: rubare i piani della Morte Nera, l’arma di distruzione definitiva dell’Impero. L’evento chiave nella timeline degli eventi di Star Wars mette insieme persone ordinarie che scelgono di fare cose straordinarie, diventando così parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Suicide Squad: la Ayer Cut in arrivo su HBO Max? David Ayer smentisce

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Il regista di Suicide Squad, David Ayer, ha smentito le voci secondo cui la sua versione del film arriverà su HBO Max. Ayer è stato scelto per scrivere e dirigere il primo film del DCEU incentrato sulla Task Force X, e sebbene l’hype attorno al progetto fosse davvero enorme, Suicide Squad – nonostante il successo al botteghino – ha ottenuto recensioni feroci da parte della critica e risposte mediocri da parte dei fan.

Di conseguenza (o almeno apparentemente), la Warner Bros. ha scelto di andare in una direzione completamente diversa per il sequel, ingaggiando questa volta James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia. Negli ultimi anni, Ayer ha parlato più volte di come la versione cinematografica del film fosse il risultato dell’ingerenza dello studio. La versione originale del cinecomic avrebbe avuto un tono molto più cupo e avrebbe incluso archi  narrativi diversi e molto più sviluppati per alcuni personaggi. Il successo della campagna dei fan per la Snyder Cut di Justice League ha portato alcuni a chiedersi se la cosiddetta Ayer Cut di Suicide Squad avesse qualche possibilità di essere rilasciata, con lo stesso Ayer ha incoraggiato i fan a condividere il loro interesse per il progetto e a far sentire la loro voce.

Mentre la versione di Justice League ad opera di Zack Snyder arriverà davvero su HBO Max il prossimo anno, una teoria alquanto accreditata è che anche la prima versione di Suicide Squad di David Ayer seguirà lo stesso percorso. Non è mai stato annunciato nulla di ufficiale, ma da tempo circolano voci che suggeriscono che WB abbia già stretto un accordo con Ayer per rilasciare la sua versione del cinecomic sul servizio di streaming. Proprio per questo, un fan ha contattato Ayer direttamente sui social media chiedendogli di commentare tali rumor, e Ayer ha semplicemente risposto con un definitivo “Non è vero”.

Suicide Squad Ayer Cut: i fan devono rinunciare alla speranza?

Questo, ovviamente, non significa che non potremmo mai vedere la versione originale di Suicide Squad, dal momento che David Ayer potrebbe benissimo essere in trattative con la Warner Bros. per il rilascio del suo taglio del cinecomic: semplicemente, potrebbe non essergli ancora stato concesso il permesso di parlarne. Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare, è che HBO Max potrebbe aspettare di vedere quanto successo avrà la Snyder Cut di Justice League prima di dare il via libera alla versione originale di Suicide Squad. Per ora non ci sono piani circa una release della Ayer Cut, ma non è detto che per questo i fan debbano gettare la spugna e rinunciare alla speranza.

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel KinnamanJai Courtney, Cara DelevingneViola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes e David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

Tom Holland torna nei panni di Spider-Man per una nobile causa

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Tom Holland torna nei panni di Spider-Man per una nobile causa

In un commovente video diffuso online il giorno di Halloween, la star dell’attesissimo Spider-Man 3, Tom Holland, ha aiutato un giovane paziente sottoposto ad un trapianto di cuore a diventare l’Uomo Ragno. Holland ha interpretato l’eroe Marvel sia in Spider-Man: Homecoming che in Spider-Man: Far From Home ed è apparso anche in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame insieme ai suoi compagni Vendicatori, uniti nella lotta contro Thanos.

Di recente Holland è arrivato ad Atlanta dopo la fine delle riprese di Uncharted, per iniziare a girare proprio Spider-Man 3. Nel nuovo film tornerà al fianco dei membri del cast dei due film precedenti, Jacob Batalon e Zendaya, che questa volta dovrebbero entrambi avere dei ruoli di maggior rilievo. Il regista di Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home, Jon Watts, tornerà a dirigere il nuiovo film, che uscirà nel 2021.

In un video su Twitter pubblicato da Jaimie Trueblood ad Halloween, Holland è apparso sullo schermo per conto della C0hildren’s Healthcare di Atlanta, affidando i suoi doveri di Spider-Man ad un giovane ragazzo di nome Jerry che di recente ha subito un trapianto di cuore. Nel video, simile ad un trailer, Holland si dirige di fretta verso un’aula e dice che anche i supereroi devono sostenere gli esami finali.

Chiede così a Jerry di sostituirlo e il video si interrompe con la presentazione del nuovo eroe dello Spider-Verse: SpiderJerry. Un Jerry eccitato spara ragnatele dai polsi e assume il suo ruolo come se fosse qualcosa di naturale, istintivo. Potete vedere il filmato “SpiderJerry: Close to Home” cliccando qui.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Justice League: Ray Porter vuole un prosieguo della storia di Darkseid

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L’attore di Justice League, Ray Porter, spera di tornare nei panni di Darkseid in un progetto futuro della DC. Porter è uno dei tanti attori che sono stati rimossi da Justice League quando Joss Whedon ha preso in mano le redini del progetto, dopo che  Zack Snyder ha dovuto abbandonare la produzione del film a causa di una tragedia familiare. Whedon ha stravolto gran parte dei piani originali di Snyder, dall’alterazione degli archi narrativi dei personaggi alla cancellazione totale di intere performance. Il Darkseid di Porter era destinato ad essere il cattivo principale del film, ma alla fine è stato sostituito con Steppenwolf (interpretato da Ciarán Hinds).

Dopo anni di campagne da parte dei fan, la versione di Justice League ad opera di  Zack Snyder (affettuosamente conosciuta dai fan come Snyder Cut) arriverà su HBO Max il prossimo anno. A Snyder è stato dato il totale controllo creativo sul progetto, che adesso verrà rilasciato come miniserie suddivisa in quattro parti. Ancora non si sa quando verrà ufficialmente rilasciata la Snyder Cut, ma sono attualmente in corso le riprese aggiuntive con attori quali Ben Affleck (Batman) e Ray Fisher (Cyborg). L’attesa è piuttosto alta, soprattutto perché vedremo finalmente il Darkseid di Porter in azione.

In una nuova intervista con Geek House Show, Ray Porter ha parlato del ruolo di Darkseid e condiviso le sue speranze in merito al futuro. In passato l’attore aveva già condiviso il suo entusiasmo per la Snyder Cut di Justice League, così come per il ruolo che così come il ruolo che il suo personaggio avrà nel nuovo film. Adesso, Porter ha rivelato che gli piacerebbe interpretare nuovamente Darkseid. Quando gli è stato chiesto se gli piacerebbe vedere un prosieguo della storia del villain, l’attore ha spiegato:

“Lo spero. Mi piacerebbe. Mi piacerebbe tanto vedere un prosieguo. Spero che chiunque lo faccia mi tenga presente. Sì, mi piacerebbe vederne una continuazione. E onestamente, mi piacerebbe vedere una continuazione della storia di Zack. Quindi sì, lo spero davvero. Sarebbe grandioso. Non ne ho sentito parlare, ma in questi casi la speranza è sempre l’ultima a morire.” 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Suicide Squad 2: Black Adam doveva essere l’antagonista principale

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Il Black Adam di Dwayne Johnson avrebbe dovuto debuttare come antagonista principale in una prima versione del sequel di Suicide Squad. Il DC Extended Universe si sta attualmente preparando all’arrivo di The Suicide Squad di James Gunn nel 2021, ma prima di quell’iterazione Warner Bros. e DC avevano iniziato a sviluppare Suicide Squad 2, subito dopo che il film di David Ayer era uscito nelle sale, nonostante il regista non sarebbe dovuto tornare dietro la macchina da presa e dedicarsi a Gotham City Sirens (altro progetto mai realizzato).

Durante lo sviluppo di Suicide Squad 2, è stato rivelato che Gavin O’Connor, regista di The Accountant con Ben Affleck, si sarebbe occupato di scrivere e dirigere il sequel. O’Connor ha lavorato a Suicide Squad 2 per quasi un anno prima che venisse rivelato che aveva lasciato il progetto e che Gunn ne avesse preso il comando. Da allora, una delle voci più insistenti era che Black Adam sarebbe stato il villain principale del film di O’Connor, anche se quella voce non è mai stata confermata.

La promozione di The Suicide Squad è già iniziata da un bel pezzo ed Empire Magazine (via Screen Rant) è stata la fonte di numerosissime rivelazioni a proposito del film. Proprio grazie al recente speciale della rivista interamente dedicato al cinecomic di James Gunn, è emerso che nella sceneggiatura di Suicide Squad 2 ad opera di Gavin O’Connor, Black Adam era effettivamente l’antagonista principale.

Quando le voci sulla comparsa di Black Adam in Suicide Squad 2 sono circolate per la prima volta alla fine del 2017, venne rivelato che la storia avrebbe seguito la Task Force X impegnata in una missione per trovare un’arma di distruzione di massa, solo che nessuno sapeva che quell’arma fosse proprio Black Adam. Non è mai stato reso noto perché la WB e la DC abbiamo deciso di eliminare il personaggio dal sequel.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Morto Gigi Proietti, il grande mattatore aveva 80 anni

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Morto Gigi Proietti, il grande mattatore aveva 80 anni

Si è spento a 80 anni Gigi Proietti, l’attore romano è stato ricoverato nella notte dell’1 novembre in terapia intensiva, per problemi cardiaci e non per complicazioni dovute al coronavirus.

Non era la prima volta che Proietti aveva complicazioni al cuore, infatti già 10 anni fa, stato ricoverato per una forte tachicardia. “Nelle prime ore del mattino è venuta a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l’annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie” così si legge nella nota diffusa dalla famiglia.

Nella sua carriera di doppiatore, Gigi Proietti ha prestato la sua voce a Marlon Brando, Robert De Niro, Dustin Hoffman e soprattutto al Genio di Aladdin, per la Disney, una delle sue interpretazioni vocali più amate e famose.

Al cinema, in teatro e in tv ha avuto successo nei ruoli più disparati, da Mandrake di Febbre da Cavallo al maresciallo Rocca in tv. Dall’Accademia al teatro d’avanguardia, dal teatro Tenda al varietà e alla tv attraversa oltre mezzo secolo di spettacolo italiano, mostrando sempre eleganza, tecnica, ironia e carisma, soprattutto dimostrandosi sempre in grado di saper parlare ad ogni tipo di pubblico.

Morto Gigi Proietti

L’ultima volta che lo abbiamo visto sul grande schermo è stato nel breve ma tenerissimo ruolo di Mangia Fuoco nel Pinocchio di Matteo Garrone. Tornerà al cinema con Marco Giallini e la regia di Edoardo Falcone in Io sono Babbo Natale, che, apertura delle sale permettendo, dovrebbe arrivare il 13 dicembre.

In 50 anni di attività, Gigi Proietti ha lavorato in fiction e film, a teatro sopra il palco e dietro la tenda rossa, è stato attore, regista, doppiatore, intrattenitore e grande amico dell’Italia e della sua Roma, che oggi, più di tutti, lo piange.

Lucca Comics & Games: i vincitori di Lucca Changes

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Lucca Comics & Games: i vincitori di Lucca Changes

Una serata emozionante e assolutamente unica, un vero evento epocale per il mondo del fumetto e del gioco: sono stati svelati ieri, nel corso di una puntata di Wonderland su Rai4, i Lucca Comics & Games Awards. Per la prima volta, grazie alla partnership con Rai, anche il grande pubblico televisivo è stato reso partecipe all’assegnazione dei premi italiani dedicati alla miglior selezione di fumetti e giochi pubblicati durante l’anno.

Da oggi è possibile riguardare lo speciale su RaiPlay, nella sezione dedicata a Lucca Comics & Gamesun’opportunità per conoscere le eccellenze di due delle anime fondanti del festival, gli autori e le opere raccontati tramite le voci dei protagonisti.

Lucca Comics Awards, suddivisi in nove categorie, nascono dall’evoluzione dei premi Gran Guinigi, i riconoscimenti nati a Lucca per premiare le migliori opere a fumetti pubblicate ogni anno in Italia e i loro autori, indipendentemente da nazionalità, formato editoriale e modalità di distribuzione. In accordo ai valori di comunità e inclusione che Lucca Comics & Games ha fatto propri fin dalla dichiarazione d’intenti dei 10+1 Dreamers, anche queste categorie sono state riformulate in un linguaggio più inclusivo.

Ed ecco i vincitori e le vincitrici dell’edizione Changes:

Fumetto dell’anno: Un’estate fa, di Zidrou e Jordi Lafebre, BAO Publishing.
Autorǝ dell’anno, ex aequo: Eleanor Davis (Il futuro non promette bene, Rizzoli Lizard) e Manuele Fior (Celestia, Oblomov Edizioni).
Maestro del fumetto: AkaB, la cui opera continua a vivere nel progetto Stigma.
Miglior fumetto seriale: Attica, di Giacomo Bevilacqua, Sergio Bonelli Editore
Miglior fumetto breve o raccolta: Ho ucciso Adolf Hitler, di Jason, 001 Edizioni
Migliore sceneggiatura: Teresa Radice per Le ragazze del Pillar, Bao Publishing
Miglior disegno: Vittoria Macioci per Desolation Club, Saldapress
Miglior esordiente: Walter Leoni per SS Tata, Dentiblù – Edizioni BD
Premio Stefano Beani per la Miglior iniziativa editoriale: Čapek
Quest’ultimo si qualifica come il Premio Lucca Changes, unico riconoscimento in denaro reso possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Lucca: non solo un elogio formale ma un vero e proprio investimento e supporto concreto al lavoro autoriale fumettistico.
Gli intrecci tra le varie anime della cultura pop è una delle caratteristiche chiave di Lucca Comics & Games e per questo assume un ruolo speciale il Joe Dever Award, il premio alla miglior opera crossmediale dedicato all’autore della mitica saga Lupo Solitario e attribuito dallo scrittore Pierdomenico Baccalario, dal giornalista Paolo Cupola e dall’editor e docente di economia Alessandro Stanchi.
E chi se non il più popolare idraulico italiano nel mondo può far scoprire al pubblico nuove passioni attraverso la diffusione su più media? Il premio è stato infatti assegnato a Super Mario Bros e al suo trentacinquesimo anniversario.

Ma lo staff del festival ha voluto anche riconoscere chi si è distinto negli anni nell’ambito del gioco, assegnando un vero e proprio Premio alla carriera che nell’edizione Changes è stato assegnato a Ennio Peres: matematico, insegnante ed enigmista italiano, che ha ideato per sé la definizione di giocologo (e già insignito nel 2005 del Premio personalità ludica allora attribuito da Lucca Comics & Games).

Nonostante la particolarità di questa annata, l’interesse e la partecipazione degli editori del mondo del Gioco sono cresciuti sensibilmente: un segnale importante della vivacità di un settore in continua espansione, che sta ampliando la platea di fan anno dopo anno.
Il premio per il miglior Gioco di Ruolo dell’Anno – nato nel 2013 sulla scorta dell’esperienza del Best of Show di Lucca Games – è stato assegnato a Not the end, una produzione italiana del game designer Claudio Pustorino che arriva da Fumble Gdr e che non ha un’ambientazione, lasciando piena libertà alla fantasia di giocatori e master. Il gioco si basa sulla gestione del rischio: i giocatori espongono volontariamente i propri personaggi a situazioni avventate con l’intento di ottenere importanti benefici; tuttavia, le sventure e i guai che ne deriveranno cambieranno per sempre gli eroi, mutandone la personalità e i valori in cui credono. Il titolo di Fumble GDR è stato apprezzato per l’originalità del sistema di gioco, per la sua elegante immediatezza, che lo rende adatto anche per giocatori alle prime armi, e per la sua capacità di costruire – con grande libertà da parte dei partecipanti – storie profonde e intense.

Nell’ambito “Games”, lo speciale di Wonderland dedicato ai Lucca Comics & Games Awards si è concluso con l’annuncio del Gioco dell’Anno assegnato a Kill the UnicornsIn questo titolo francese, creato da Cyril Besnard, Loic Chorvot ed Alain Fondrille, spavaldi e improbabili eroi (bardi, principesse e maghi), devono elaborare ardite trappole per catturare gli unicorni ed eludere la sgradita concorrenza degli avversari. Facendo attenzione, però, al manto delle creature magiche… e a non confondere i maestosi quadrupedi con i simpatici porcellini nascosti nel mazzo. Caratterizzato da una buona qualità dei materiali (compresa la confezione, del tutto inconsueta per un gioco da tavolo), la Giuria ha apprezzato, oltre all’eccellente lavoro di localizzazione, anche la grafica, coloratissima e irriverente, che ben si adatta ad un concept che non premia necessariamente il giocatore più bravo e che, proprio per questo, spinge i concorrenti a cimentarsi più e più volte nell’imprevedibile caccia agli sfuggenti e mitologici equini.

Manetti Bros raccontano il loro Diabolik a Lucca Changes

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Manetti Bros raccontano il loro Diabolik a Lucca Changes

Si è tenuto domenica 1 novembre alle ore 14.00 l’incontro in streaming con Marco e Antonio Manetti – in arte i Manetti bros. – registi e autori del film Diabolik, prossimamente in uscita per 01 Distribution.  Nell’appuntamento conclusivo del programma dell’Area Movie a Lucca Changes, i fratelli Manetti sono stati protagonisti di un panel online moderati da Roberto Recchioni, insieme a Mario Gomboli, sceneggiatore e direttore editoriale dell’Editrice Astorina, responsabile della serie a fumetti.

Si è parlato delle origini del mito partendo dalla prima trasposizione cinematografica di Diabolik, personaggio creato dalle sorelle Giussani negli anni Sessanta, arrivata dopo soli sei anni dalla comparsa del personaggio in edicola. All’epoca il film di Mario Bava non aveva soddisfatto le sorelle, che non avrebbero mai accettato un altro film non “rispettoso” del personaggio.

Da fan e lettori di Diabolik i Manetti bros hanno spiegato di aver lavorato all’interno di una cornice ben precisa, inserendo certo delle novità, ma in linea con il personaggio. Gli autori hanno raccontato di sognare da tempo di riuscire a realizzare il film: “Ci siamo approcciati al progetto da fan e non volevamo modificare una cosa già perfetta di suo” hanno dichiarato i due registi.

L’incontro con i Manetti bros. resterà disponibile sul sito della manifestazione a questo link.

Panini comics celebra gli 80 anni di Flash a Lucca Changes

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Panini comics celebra gli 80 anni di Flash a Lucca Changes

In occasione di Lucca Changes 2020, l’edizione rinnovata e ripensata del community event internazionale dedicato al fumetto, al gioco, all’animazione e all’immaginario fantasy, Panini Comics celebra gli 80 anni di Flash, l’eroe apparso per la prima volta in America nel 1940 sulla testata Flash Comics che nel tempo si è modernizzato e trasformato, rinnovando i suoi tratti inconfondibili ma restando fedele al suo DNA.

Per celebrare al meglio il Velocista Scarlatto, Panini Comics – in sinergia con MINI – ha coinvolto Carmine Di Giandomenico, uno dei disegnatori italiani più noti e attivi all’estero, che ha grande familiarità con Flash, avendone disegnato oltre 34 numeri. Il supereroe DC appare quindi magicamente e velocemente, grazie a Di Giandomenico, sulla carrozzeria della Nuova MINI Full Electric: due vere icone di stile, linearità e – senza dubbio – velocità.

Il Flash di Carmine Di Giandomenico è un corridore che fa esplodere ogni pagina con il suo dinamismo, pur rimanendo fedele agli elementi chiave del personaggio, a partire dal costume. Carmine Di Giandomenico ha sì disegnato il Velocista Scarlatto, ma ne ha fatte proprie anche alcune peculiarità, come la velocità: nel 2016 infatti ha conquistato un importante record mondiale realizzando ben 56 tavole in sole 48 ore (e con cinque ore di anticipo rispetto a quanto preventivato). Un traguardo unico, tipico di chi possiede le caratteristiche dei supereroi, come quelli del Multiverso DC Comics che lui ben conosce, che gli è valso l’appellativo di “disegnatore più veloce del mondo”.

Il lavoro svolto su MINI Full Electric da Di Giandomenico è una reinterpretazione della copertina dello storico numero 123 del personaggio, disegnata da Carmine Infantino, in cui si incontrano la versione classica – o golden age – del personaggio, Jay Garrick e la sua incarnazione moderna, Barry Allen, reso ormai famosissimo da film e serie tv. Sullo sfondo, come nella copertina originale, la città che accomuna tutte le avventure di Flash, Central City. Carmine di Giandomenico ha unito ad un segno molto plastico e dinamico una velocità prodigiosa, proprio come il Velocista Scarlatto, disegnando interamente la MINI Full Electric in sole 10 ore ed utilizzando una tecnica mista.

Gabriele Mainetti ospite di Lucca Changes

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Gabriele Mainetti ospite di Lucca Changes

Si è tenuto sabato 31 ottobre alle ore 18.30 l’incontro in streaming con Gabriele Mainetti, regista dell’acclamato Lo chiamavano Jeeg Robot e dell’attesissimo Freaks out, nell’ambito di Lucca Comics & Games – edizione Changes.

Dopo esser stato ospite dell’Area Movie di Lucca Comics & Games nel 2015, proprio per presentare Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti è tornato, anche se solo virtualmente, nel capoluogo toscano per raccontare le sue passioni, il suo cinema, il suo rapporto con Lucca e i fumetti in un incontro dal titolo Gabriele Mainetti – Passione Lucca, moderato da Gianmaria Tammaro.

Il regista ha dichiarato di avere un ricordo molto bello di quella prima volta a Lucca nel 2015, dove aveva percepito una vitalità difficile da immaginarsi oggi in un momento come quello che stiamo vivendo, una sensazione di collettività di un pubblico unito dalla passione. “Mi sono sentito un po’ come una rockstar” ha dichiarato Mainetti “Vedere persone vestite come i personaggi del mio film mi ha emozionato”.

Rispetto al suo rapporto con i fumetti, Mainetti ha raccontato di aver letto molto Topolino, Lupo Alberto, Alan Ford, durante la sua infanzia fino alla scoperta di Dylan Dog a 10 anni, ma l’ispirazione per Jeeg Robot è arrivata dagli anime.

Riguardo alla possibilità di un ipotetico sequel del suo successo Lo chiamavano Jeeg Robot, Mainetti risponde di non essere interessato al momento, perché impegnato su altri progetti e perché considera conclusa quell’esperienza.

L’incontro con Gabriele Mainetti resterà disponibile sul sito della manifestazione a questo link.

Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

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Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

Si è spento all’età di 90 anni Sean Connery, attore scozzese amato e conosciuto in tutto il mondo e che si era ritirato dalle scene da diverso tempo.

Meglio noto come agente 007, James Bond, la sua memoria rimarrà sempre legata a quel personaggio, tanto che in molti degli estimatori della serie lo considerano il migliore interprete dell’agente al servizio di Sua Maestà.

La sua carriera ha attraversato diversi decenni, che gli sono valsi molti riconoscimenti, tra cui un premio Oscar, due premi BAFTA, tre Golden Globes. A riportare la notizia della sua scomparsa è stata la BBC.

Tra le altre iconiche parti cinematografiche da lui portate in vita, ricordiamo il Professor Jones Senior in Indiana Jones e l’Ultima Crociata, Jim Malone ne Gli Intoccabili, John Patrick Mason in The Rock, ma anche Re Artù ne Il Primo Cavaliere, Allan Quatermain ne La leggenda degli Uomini Straordinari, Ramirez in Highlander – L’Ultimo Immortale e Guglielmo da Baskerville ne Il nome della rosa.

Dampyr – il film: il panel da Lucca Change con i protagonisti

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Dampyr – il film: il panel da Lucca Change con i protagonisti

Nel 2018 venne annunciato il film, con nomi degli sceneggiatori, dei produttori, di tutti i comparti che avrebbero dato vita al progetto. Nel 2019 abbiamo visto i volti dei protagonisti, abbiamo conosciuto il regista e ci sono stati mostrati alcuni estratti dal backstage del film, in Romania. Nell’anno della pandemia, in una insolita Lucca Comics and Games (Lucca Changes) “a distanza”, Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, ha condotto un panel dedicato interamente a Dampyr – il film, in cui ha ospitato nel suo studio digitale il regista Riccardo Chemello, alla sua opera prima per il cinema, con Stuart Martin (Kurjak), Wade Briggs (Harlan) e Frida Gustavsson (Tesla), il trio protagonista del film.

E sembra davvero chiaro che le riprese del film, in circostanze fisicamente difficili, abbiano cementato un bel legame trai protagonisti, dal momento che non perdono occasione per scherzare su chi sia in effetti il personaggio più importante della storia, salvo poi convenire tutti con le sagge parole di Gustavsson: “Il film si chiama Dampyr, quindi è chiaramente la storia del viaggio di Harlan, ma nessuno dei tre avrebbe potuto farcela senza gli altri, ed è questa la cosa bella.”

Ma è Masiero a fare un riassunto perfetto dell’evoluzione e dell’importanza dei tre personaggi, senza rovinare nulla della trama del film: “Abbiamo tre personaggi che affrontano una profonda trasformazione nel corso del film. All’inizio abbiamo un vampiro, un soldato e… come definirlo… un ciarlatano ubriacone. E poi diventate un trio davvero in gamba, destinato a salvare il mondo.”

La particolarità di Dampyr – il film, che sembra emergere dalle poche immagine dal backstage e dalle foto di scena, è che per quanto si tratti di un horror fantasy, il film ha un’ambientazione estremamente realistica, dal momento che i set sono quasi completamente reali e si immerge inun periodo storico poco indagato dal cinema: la guerra nei Balcani.

Dampyr – il film girato tutto in location

Martin infatti spiega: “Siamo stati molto fortunati, per via dell’atmosfera creata da Riccardo e da tutti gli altri. Non abbiamo filmato nulla in studio, ma sempre in location, credo che quello sia stato l’elemento che ha dato maggiore concretezza al mondo in cui ci siamo infilati. Dalle fotografie che vedete, dal set, si può vedere quel mondo. Mettevi il costume, eri sul set e lo sentivi, proprio quel mondo, vivido, sporco e fumoso.”

La ricerca delle location naturali giuste ha coinvolto naturalmente Chemello, che ha detto quanto questa fase sia stata importante per la buona riuscita del film: “Cercare le location è stata una delle parti migliori, perché sappiamo quanto è difficile registrare con uno schermo verde. E trovare le giuste location è stato un passo importantissimo.”

Ma se per calarsi nei panni di Kurjak e Harlan si è trattato di prepararsi fisicamente a scazzottate, imparando un po’ di tecnica militare, per diventare una fascinosa e letale vampira il cammino è stato più difficile. Gustavsson ha detto infatti: “Per me la preparazione è stata legata principalmente all’aspetto fisico, Tesla è una vampira ed è capace di fare cose fuori dalla norma. Per me è stata un’esperienza magnifica, imparare a ‘volare’ ma sono d’accordo con ciò che dice Stuart. Siete stati in grado di creare un ambiente in cui tutto sembrava davvero reale, e sono molto grata per questo e per come abbiamo collaborato a creare il mondo del film.”

E al di là di preparazioni fisiche, location reali, freddo e difficoltà, sembra davvero che il cuore della storia saranno i personaggi e il loro viaggio iniziatico verso quello che immaginiamo sarà un racconto molto più lungo, data la presenza, all’orizzonte, di due sequel già annunciati e di un ancora molto misterioso universo condiviso di personaggi Bonelli al cinema. “Credo sia interessante vedere come il fatto che Dampyr sia un fumetto, poteva farci cadere nell’errore che in genere capita in questo tipo di film, di non investigare a 360° il personaggio – ha spiegato Wade BriggsCredo che qui invece ci sia stato fatto un vero e proprio regalo, di tre personaggi che davvero si trasformano e crescono nel corso del film. Sarà sicuramente interessante da esplorare.”

Un blockbuster con l’anima indie

“Il film è come un blockbuster americano, per budget e sequenze d’azione, però alla base sembra un film indipendente perché è tutto basato sui personaggi, sulla loro intimità.” Conclude Martin. Ma quello che veramente interessa a tutti, ed arriva a fine panel, è la data d’uscita di Dampyr – il film. A rispondere è Chemello, che però rimane molto misterioso. Le riprese del film si sono concluse, per fortuna, poche settimane prima dello scoppio della pandemia, mentre il montaggio è stato fatto durante il primo lockdown. Ma, stando a quanto dice il regista, il film sarà pieno di sequenze con effetti visivi, che hanno bisogno di tempo per essere elaborati e realizzati come si deve. “Non so quanti mesi – spiega Chemello – ma diciamo, abbiamo ancora una lunga strada per finire questo film perché abbiamo molti. Credo che metà film abbia effetti digitali, quindi immaginate la quantità di lavoro”

Dampyr – il film è diretto da Riccardo Chemello, su sceneggiatura di Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo, il film è basato sul personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Prodotto da Sergio Bonelli Editore, Eagle Pictures e Brandon Box, il film segnerà l’avvio del Bonelli Cinematic Universe, universo condiviso con altri progetti cinematografici e televisivi realizzati dalla Bonelli Entertaiment, divisione multimedia della casa editrice. Nel cast del film Wade Briggs (Harlan), Stuart Martin (Kurjak), Frida Gustavsson (Tesla), Sebastian Croft (Yuri), David Morrissey (Gorka). Dampyr – il film uscirà nel 2021.

The Boys 3: Claudia Doumit e Colby Minifie promosse

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The Boys 3: Claudia Doumit e Colby Minifie promosse

Arriva da Deadline la notizia che le due attrici Claudia Doumit e Colby Minifie sono state promosse a regular di The Boys 3, l’annunciata terza stagione di The Boys, la serie Amazon. Claudia Doumit e Colby Minifie, che hanno recitato rispettivamente nei panni di Victoria e Ashley, sono state promosse a serie regolari per la prossima terza stagione della serie Amazon.

Victoria Neuman di Doumit è una giovane donna prodigio del Congresso che nasconde un oscuro segreto. Doumit si è unito come un personaggio ricorrente nella seconda stagione, apparendo in cinque episodi. Ashley Barrett di Minifie è il vicepresidente di Hero Management di Vought, spesso stressato. Minifie è ricomparso dalla prima stagione, apparendo in 13 episodi.

The Boys 3

The Boys 3 sarà la terza stagione della serie originale Amazon Studios The Boys, ideata da Eric Kripke per conto di Amazon Studios, basata sull’omonimo fumetto creato da Garth Ennis e Darick Robertson.

La serie tv The Boys racconta in un modo divertente e irriverente cosa succede quando i supereroi – che sono famosi come celebrità, influenti come politici e venerati come dei – abusano dei loro superpoteri piuttosto che usarli per salvare le persone. E ‘l’impotente contro il superpotere di The Boys, che intraprende una ricerca eroica per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il conglomerato multimiliardario che gestisce questi supereroi.

Nella terza stagione di The Boys torneranno i protagonisti sono William “Billy” Butcher (stagione 1-in corso), interpretato da Karl Urban, Hugh “Hughie” Campbell (stagione 1-in corso), interpretato da Jack Quaid, John / Patriota (stagione 1-in corso), interpretato da Antony Starr, Annie January / Starlight (stagione 1-in corso), interpretata da Erin Moriarty, Queen Maeve (stagione1-in corso), interpretata da Dominique McElligott, A-Train (stagione 1-in corso), interpretato da Jessie Usher, Marvin / Latte Materno (stagione 1-in corso), interpretato da Laz Alonso, Kevin / Abisso (stagione 1-in corso), interpretato da Chace Crawford, Frenchie (stagione 1-in corso), interpretato da Tomer Kapon, Kimiko / Femmina (stagione 1-in corso), interpretata da Karen Fukuhara, Black Noir (stagione 1-in corso).

Nei ruoli ricorrenti Agente Susan Raynor (stagione 1-in corso), interpretata da Jennifer Esposito, Ashley Barrett (stagione 1-in corso), interpretata da Colby Minifie, Hugh Campbell Sr. (stagione 1-in corso), interpretato da Simon Pegg, Ezechiele (stagione 1-in corso), interpretato da Shaun Benson, Nathan (stagione 1-in corso), Donna January (stagione 1-in corso), interpretata da Ann Cusack, Seth Reed (stagione 1-in corso), interpretato da Malcolm Barrett, Evan Lambert (stagione 1-in corso), interpretato da David Reale, Cherie (stagione 1-in corso), interpretata da Jordana Lajoie, Shockwave (stagione 1-in corso), interpretato da Mishka Thébaud e Becca Butcher (stagione 1-in corso), interpretata da Shantel VanSanten.

Pasolini: la trama e il cast del film con Willem Dafoe

Pasolini: la trama e il cast del film con Willem Dafoe

Poeta, regista, scrittore, intellettuale e molto altro ancora. Pier Paolo Pasolini è stato una delle figure chiave del mondo della cultura italiana del Novecento. La sua vita, al pari della sua attività, è tutt’oggi oggetto di studi e ricerche, i quali non hanno però fatto del tutto luce su molti aspetti rimasti un mistero. Anche il cinema, tra le arti predilette da Pasolini, ha negli anni tentato di rendere omaggio all’autore di film come Accattone e Mamma Roma. Nel 2014 è stato il regista Abel Ferrara a portare al cinema la sua storia con il film Pasolini.

Questo era da anni uno dei progetti più ambiti dal cineasta newyorkese, anche se inizialmente non avrebbe dovuto essere un vero e proprio biopic. Con il tempo, però, Ferrara ha deciso di concentrarsi nel raccontare le ultime ore di vita di Pasolini. Per farlo si affidato ad una produzione italiana, con anche attori e location del bel paese. Pasolini è poi stato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival. In entrambi questi il titolo non mancò di suscitare accese reazioni, sia positive che negative.

In particolare, si contestavano al film molti contenuti ritenuti scandalosi e poco veritieri nei confronti dei fatti intorno alla morte di Pasolini. Particolarmente apprezzato è stata però l’interpretazione dell’attore protagonista, Willem Dafoe, giudicato estremamente somigliante al vero intellettuale. Con un approccio inusuale, il film di Ferrara sembra certamente destinato a rimanere una delle opere più intriganti dedicate a Pasolini. Prima di vedere il film, però, può essere utile essere a conoscenza di alcune curiosità circa la trama e il cast del film. Infine, si riporteranno anche le piattaforme streaming dove è possibile vedere tale lungometraggio.

Pasolini: la trama del film

Nel 1975 Pier Paolo Pasolini è ormai estremamente noto per la sua attività da intellettuale come per quella da regista. Egli ha da poco rilasciato il suo ultimo film, Salò, o le 120 giornate di Sodoma, il quale ha generato un vero e proprio scandalo in tutta Italia. Contestato e temuto, egli è ora intento a intraprendere lo sviluppo di un nuovo film, che promette essere ancor più provocatorio nei confronti del popolo italiano. Protagonisti di questo dovrebbero essere Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli, con cui ha da sempre avuto un rapporto speciale. Nella giornata tra l’1 e il 2 novembre, Pasolini incontra così amici e parenti, ricercando l’ispirazione giusta.

Attraverso un intreccio tra realtà e immaginazione, egli si trova così a vivere una serie di strane esperienze. Il tutto culminerà, quella stessa notte, con il suo viaggio in auto ad Ostia. Qui incontra il giovane Giuseppe Pelosi, che finirà per essere il suo omicida. Pasolini viene infatti ritrovato la mattina dopo privo di vita. Numerose teorie iniziano a generarsi a riguardo, tra chi ipotizza l’incidente e chi sospetta un complotto politico ben più ampio. La morte di Pasolini rimane tutt’oggi un mistero, e tale evento ha inevitabilmente posto fine al nuovo film da lui immaginato, come anche ad una delle personalità più poliedriche e brillanti del panorama italiano.

Pasolini cast

Pasolini: il cast del film

Per poter interpretare una personalità complessa e ricca di sfumature come quella di Pasolini non basta avere un attore che gli somigli. Occorre infatti affidarsi ad un interprete in grado di poter sostenere la responsabilità di quel ruolo. Nell’assegnarlo, Ferrara ha dichiarato di non aver avuto dubbi. Per lui, Willem Dafoe, recentemente visto in Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, era l’unico interprete possibile. Dafoe ha accettato con grande entusiasmo tale parte, trascorrendo molto tempo a studiare la vita e le opere di Pasolini. Così facendo ha non solo potuto comprenderlo meglio, ma anche imitarlo nel modo di comportarsi e parlare. Accanto a lui si sono poi avvicendati diversi noti attori italiani in ruoli di particolare rilievo all’interno del film.

Riccardo Scamarcio, infatti, è presente nei panni di Ninetto Davoli, l’attore che in più occasioni ebbe modo di collaborare con Pasoli. Per interpretarlo, Scamarcio ebbe modo di intrattenere diverse conversazioni con il vero Ninetto Davoli, cercando non di imitarlo ma di trarne una propria interpretazione. Davoli è inoltre presente nel film nel ruolo del celebre Eduardo De Filippo. Adriana Asti dà invece volto a Susanna Colussi, madre tanto amata di Pasolini. La portoghese Maria de Medeiros interpreta Laura Betti, attrice che nel corso della sua carriera strinse un duraturo sodalizio con Pasolini, recitando in molti dei film di lui. L’attore Valerio Mastandrea, invece, ricopre il ruolo di Domenico Naldini, scrittore e regista, autore di diverse opere su Pasolini.

Pasolini: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Pasolini è infatti presente nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di venerdì 30 ottobre, alle ore 00:40 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

365 Giorni, film Netflix: cast, trama, libri e spoiler

365 Giorni, film Netflix: cast, trama, libri e spoiler

Pensavamo tutti quello di Cinquanta Sfumature fosse solo un fenomeno letterario e cinematografico passeggero. Eppure a oggi continuano a spuntar fuori nuovi libri e saghe dal fascino proibito, pronti a scaldare le fredde notti invernali dei single e delle coppie più avventurose. L’ultima scoperta fatta dagli amanti del genere erotico contemporaneo è 365 Giorni, trilogia letteraria nonché nuovo successo cinematografico.

Diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, 365 giorni (titolo originale 365 Dni) è un film co-prodotto da Italia e Polonia e distribuito dalla piattaforma streaming di Netflix. Adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Blanka Lipińska 365 Giorni è solo il primo capitolo della nuova saga erotica che sta spopolando sul web. Che sia il nuovo Cinquanta Sfumature? Scopriamo insieme di cosa si tratta.

365 Giorni cast e trama

Per Massimo Torricelli (Michele Morrone) è un giorno di lavoro come tanti. Membro di una delle famiglie mafiose siciliane più potenti, quella mattina insieme a suo padre organizza un incontro con alcuni spacciatori del mercato nero per discutere di affari. Il meeting è lungo e complesso e Massimo si concede qualche minuto di distrazione guardando il mare dal terrazzo della sua villa. Col binocolo, mentre cammina sulla sabbia bagnata, avvista una donna bellissima che cattura la sua attenzione.

Ma quel piacevole momento di distrazione viene interrotto bruscamente. Il padre di Massimo viene colpito improvvisamente da un proiettile vagante che, attraversandogli il cuore, lo uccide sul colpo. Anche Massimo viene ferito e stramazza al suolo in una pozza di sangue. La storia con un flash forward ci porta a cinque anni più tardi. Dopo la morte del padre, adesso è Massimo al comando della famiglia Torricelli e dei suoi loschi affari.

Nel frattempo a Varsavia, una giovane imprenditrice, Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka), sembra attraversare una profonda crisi sentimentale. La sua relazione con il fidanzato sembra ormai giunta a un punto morto. La ragazza non prova infatti più niente per Martin (Mateusz Łasowski) e non riesce da tempo ad avere rapporti intimi con lui.

Tuttavia, il suo ventinovesimo compleanno si avvicina e Laura decide di partire per la Sicilia con Martin e alcuni suoi amici per festeggiare in grande stile. Purtroppo per lei però, i suoi problemi non si prendono una vacanza. Nonostante il viaggio sia per il compleanno della sua ragazza, Martin non perde occasione per mettere Laura in imbarazzo.

365 Giorni: l’incontro tra Massimo e Laura

La ragazza non ne può più del comportamento di Martin e si allontana con una scusa. Per schiarirsi le idee decide di fare una passeggiata ma non si accorge che qualcuno la sta seguendo. All’improvviso un uomo le sbarra la strada, le somministra un tranquillante e Laura si abbandona a un sonno profondo.

[SPOILER ALERT]

Il giorno dopo Laura si risveglia sentendosi ancora stordita e in una casa che non conosce. Decide quindi di scendere dal letto e di avventurarsi in quella sontuosa villa. Durante il suo girovagare, la ragazza si imbatte in Massimo, l’uomo che le aveva sbarrato la strada la sera prima. Laura spaventata, cerca di fuggire ma Massimo la ferma e trascina nel suo salotto dove le rivela un incredibile segreto.

Massimo le racconta di averla già vista sulla spiaggia cinque anni prima e di non aver mai dimenticato il suo viso, nemmeno quando dei colpi di arma da fuoco l’hanno quasi ucciso. E’ stato il ricordo di Laura a tenerlo in vita e a tormentarlo fino a quel momento. Dopo averla cercata invano per tanto tempo, quando qualche giorno prima Massimo vede Laura in aeroporto, capisce che quello è un segno del destino e decide di rapirla.

Laura è terrorizzata dalla storia che ha appena ascoltato e tenta nuovamente la fuga ma Massimo ha dei piani un po’ diversi. La ragazza resterà prigioniera per 365 giorni al termine dei quali, se non si sarà innamorata perdutamente di lui, verrà rilasciata. Per tranquillizzarla, Massimo le promette che la proteggerà da qualunque pericolo e che non la sfiorerà mai senza prima il suo consenso. La ragazza quindi non ha scampo.

Ma l’attrazione tra i due è innegabile e ben presto Laura si ritroverà a lottare contro sé stessa per non cadere tra le braccia del suo aguzzino.

365 Giorni libro: la saga erotica di Blanka Lipińska

Nel 2011 aveva fatto assai scalpore l’uscita del primo volume della trilogia di Cinquanta Sfumature di E. L. James, un libro così controverso da scomodare lettori e critici, tutti pronti a gridare allo scandalo. Molti condannavano il contenuto del libro, troppo scabroso e non necessario, mentre altri puntavano il dito sulla forma, sottolineando la poca esperienza della scrittrice. Dall’altra parte, invece, c’erano coloro che pur non avendo gli strumenti analitici necessari, avevano apprezzato il coraggio dell’autrice, pronta a parlare del sesso da un inedito (o poco conosciuto) punto di vista.

A distanza di sette anni tocca invece alla scrittrice polacca Blanka Lipińska scioccare i lettori con la trilogia di 365 Giorni. Dopo aver lavorato per molto tempo come terapeuta-ipnotizzatore, Blanka ha deciso di dare spazio alla sua creatività pubblicando una saga erotica ispirata a Cinquanta Sfumature di Grigio. Chi ha infatti familiarità con la storia di Christian Grey e Anastasia Steele, noterà in 365 Giorni molti richiami alle vicende narrate da E. L. James.

A cambiare completamente sono invece l’ambientazione e l’atmosfera della storia. I romanzi di Blanka Lipińska sono ambientati tra la Polonia e la Sicilia, meta scelta dall’autrice dopo una vacanza nella splendida isola italiana. Essendo il protagonista maschile un boss mafioso, tutto risulta un po’ più chiassoso e decisamente meno sofisticato. Christian Grey è un miliardario affascinante, colto e di buona famiglia mente Massimo Torricelli è un criminale ricco e prepotente. I due non potrebbero essere più diversi ma c’è qualcosa che li accomuna, l’attaccamento ossessivo alle donne che amano.

La saga letteraria di Blanka Lipińska comprende tre volumi:

  • 365 dni (365 giorni) – 2018
  • Ten dzień (This Day) – 2018
  • Kolejne 365 dni (Another 365 Days) – 2019

Purtroppo però a oggi la trilogia non è ancora stata tradotta in italiano.

365 Giorni in streaming

Il film 365 Giorni, record di visualizzazioni in tutto il mondo, è disponibile in streaming in abbonamento sulla piattaforma Netflix. In attesa quindi della traduzione dei libri di Blanka Lipińska e del sequel 365 Giorni 2 già annunciato dallo stesso protagonista Michele Morrone, vi lasciamo al trailer di 365 Giorni.

 

Fonte: Wiki, IMDB,

Welcome to the Blumhouse: Prime Video ha annunciato oggi i prossimi quattro film

Dopo l’attesissimo lancio globale di “Welcome to the Blumhouse”, Prime Video ha annunciato oggi i prossimi quattro film, nell’antologia di otto film di genere prodotti da Amazon Studios e da Blumhouse Television di Jason Blum. I titoli sono: The Manor scritto e diretto da Axelle CarolynBlack as Night della regista Maritte Lee Go, Madres diretto da Ryan Zaragoza e Bingo della regista Gigi Saul Guerrero. I thriller ricchi di suspense saranno disponibili nel 2021 su Prime Video, in oltre 240 paesi e territori in tutto il mondo.

Il progetto di “Welcome to the Blumhouse” prosegue nell’eredità di una narrazione di genere originale e raffinata, marchio di fabbrica di Blumhouse. Incentrati su temi inquietanti di orrori istituzionali e fobie personali, i film attingono alle paure più profonde di ciascuno. Questi thriller sociali presentano una visione tipica e una prospettiva unica. Come i primi quattro film della raccolta, proseguono nello sviluppo di un unico filone che fa di questo il primo progetto in assoluto di film Amazon Original su Prime Video collegati tematicamente tra loro. I film continuano a mettere in luce validissimi registe e registi emergenti, insieme ad attori affermati che interpretano nuovi ruoli eccezionali e scioccanti.

“Dopo il successo del lancio dei primi quattro film del programma, che ha superato le nostre aspettative, siamo entusiasti di rivelare il prossimo capitolo in arrivo nel 2021 ” ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I brividi lungo la schiena che tengono lo spettatore col fiato sospeso continueranno nella prossima raccolta di titoli che sicuramente intratterranno, sorprenderanno e sconvolgeranno il nostro pubblico in tutto il mondo”.

“Siamo molto felici di vedere la maniera in cui il pubblico da varie parti del mondo ha reagito ai film di “Welcome to the Blumhouse”. Non potremmo essere più fieri del lavoro di questi talentuosi filmmaker, ma anche dei cast e delle crew di tutti i film” ha affermato Jeremy Gold, presidente di Blumhouse Television. “E siamo entusiasti di presentare la prossima selezione di film e i bravissimi filmmakers alla regia”.

The Manor, il film

The Manor è scritto e diretto da Axelle Carolyn, con Barbara Hershey, Bruce Davison, Nicholas Alexander, Jill Larsen, Fran Bennett e Katie Amanda Keane. Dopo un infarto, Judith Albright si trasferisce in una casa di riposo d’epoca, dove inizia a sospettare che qualcosa di sovrannaturale stia incombendo sui suoi ospiti. Per riuscire a scappare avrà bisogno di convincere tutti intorno a sé che non c’è alcun motivo per lei di restare lì. Executive producer sono Jason Blum, Jeremy Gold, Marci Wiseman, Lisa Bruce, Sandy King e Richard J Bosner.

Black as the Night

Black as the Night è diretto da Maritte Lee Go e scritto da Sherman Payne. Nel cast Asjha Cooper, Fabrizio Guido, Craig Tate, Keith David, Mason Beauchamp, Abbie Gayle e Frankie Smith. Un’adolescente con problem di autostima ritrova la sicurezza in se stessa in maniera alquanto inusuale: trascorre l’estate a combattere i vampiri che minacciano i senza tetto di New Orleans con l’aiuto del suo migliore amico, il ragazzo per il quale ha sempre avuto un debole, e una strana ragazza di buona famiglia. Executive producer sono Jason Blum, Jeremy Gold, Marci Wiseman, Lisa Bruce, Maggie Malina e Guy Stodel.

Madres

Madres è il lungometraggio di debutto di Ryan Zaragoza, scritto da Marcella Ochoa & Mario Miscione, e interpretato da Tenoch Huerta, Ariana Guerra, Evelyn Gonzalez, Kerry Cahill, e Elpidia Carrillo. Una coppia americana di origini messicane in attesa del primo figlio si trasferisce in una comunità di agricoltori migranti nella California degli anni ‘70. Quando la moglie inizia ad avere strani sintomi e visioni terrificanti, proverà a capire se il tutto è legato a una leggendaria maledizione o a qualcosa di ancor più terribile. Gli executive producer sono Jason Blum, Jeremy Gold, Marci Wiseman, Lisa Bruce, Sanjay Sharma e Matthew Myers.

Bingo

Bingo diretto da Gigi Saul Guerrero e scritta da Shane McKenzie & Gigi Saul Guerrero affiancati da Perry Blackshear. Nel barrio di Oak Springs vive un caparbio gruppo di anziani amici che rifiutano la gentrificazione del quartiere. Il loro leader, Lupita, li tiene uniti come una comunità, una famiglia. Non possono di certo immaginarsi che la sala del loro amato Bingo sta per essere venduta ad una forza ben più potente del denaro. Executive producer del film sono Jason Blum, Jeremy Gold, Marci Wiseman e Raynor Shima.

Attualmente sono disponibili su Prime Video i primi quattro film del progetto: The Lie dall’acclamata autrice e regista Veena Sud, Black Box dall’esordiente regista/autore Emmanuel Osei-Kuffour Jr., Evil Eye dalle giovani promesse Elan Dassani e Rajeev Dassani, e Nocturne del regista Zu Quirke.

Lucca Changes 2020: Sabato 31 con Zerocalcare, Max Pezzali e Cristina D’Avena

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Lucca Changes, l’edizione 2020 di Lucca Comics & Games, non si ferma. E come celebrare al meglio la giornata di Halloween se non con Scheletri? Il nuovo graphic novel di Zerocalcare sarà protagonista del panel Scheletri sulle magliette, scheletri negli armadi (ore 15.30 sul canale YouTube e sul sito di Lucca comics & Games). Il fumettista di Rebibbia rifletterà sull’efferatezza della vita quotidiana, sull’evoluzione dell’amicizia e sui misteri che durano decenni.

Da Rebibbia si vola in Giappone con JNTO – Ente Nazionale del Turismo Giapponese che quest’anno s’incontrerà con Cristina DAvena per parlare di Giappone e anime (ore 11.00 sempre su YouTube e sul sito), ripercorrendo la carriera dell’iconica interprete e del suo rapporto con il Paese del Sol Levante e con la cultura giapponese. La cantante delle sigle animate sarà anche protagonista dello spettacolo A Spasso con Walt special edition, il musical dei celebri film di animazione Disney, con le illustrazioni dei più importanti disegnatori italiani, portato in scena dagli ANIMEniacs Corp insieme a Cristina DAvena e Pietro Ubaldi (ore 21.00 su RaiPlay). Tra musica e fumetto Davide Toffolo sarà protagonista della performance dal vivo Un allegro ragazzo ipnotizzato – Davide Toffolo Unplugged (ore 21.30 su YouTube e sul sito), un racconto fatto di note e immagini, alla scoperta della graphic novel Cinque Allegri Ragazzi Morti – Il Ritorno, attraverso l’intervista di Luca Raffaelli.

Il mondo della musica arriva a Lucca Changes con altri due cantautori: Riccardo Zanottifrontman dei Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali. Il primo sarà protagonista del panel Togliti di mezzo se vuoi campare a lungo (ore 20.00 su YouTube e sul sito) in cui presenterà il primo romanzo Ahia!; mentre il secondo in Max Pezzali – Qualcosa di nuovo e qualcosa di classico (ore 21.30 su YouTube e sul sito) dialogherà con Roberto Recchioni per parlare del nuovo album del cantautore ma anche delle icone degli anni ’90, dagli zainetti alle autoradio, passando per Dylan Dog e gli 883.

Se vi chiedete come nascono i fumetti l’appuntamento da non perdere è con MASKD, realizzare il proprio fumetto – Dallidea alla matita (ore 15.00) un incontro che è una lezione di fumetto con i creatori di MASKD – The Divine Children: Ilaria Catalani, Fiore Manni e Michele Monteleone, che racconteranno come è nato il loro progetto per Star Comics e come si lavora in team per realizzare e promuovere un fumetto. Sempre in collaborazione con Star Comics Dietro le quinte di Edens Zero: intervista a Hiro Mashima (ore 20.00), il celeberrimo mangaka si racconta ai fan in un’intervista esclusiva in cui svelerà curiosità sul suo lavoro e la sua vita privata.  E come nasce uno dei webcomic di maggior successo degli ultimi anni? Ce lo svelano nel panel  realizzato con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia, One of Those Days – Behind the Scenes, gli stessi autori del celebre One of These Days, Yehuda e Maya Devir (ore 11.00) in un incontro in cui ci porteranno dietro le quinte del loro fumetto e ci parleranno del loro lavoro. E con Corporeità a fumetti (ore 16.00) Rita Petruccioli, Martoz e Zuzu rifletteranno su come il corpo abbia un ruolo così centrale nel fumetto, pur se spesso dato per scontato.

Nell’Area Movie a cura di QMI si parla protolatino con Matteo Rovere che durante una masterclass online (ore 16.30) presenterà Romulus la serie tv prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia, dal 6 novembre su Sky e in streaming su NOW TV. A seguire il documentario esclusivo Romulus: making of di una leggenda, prodotto da Sky e Groenlandia, diretto da Marco Pianigiani e scritto da Emanuele Cava.  Il regista Gabriele Mainetti, autore dell’acclamato Lo chiamavano Jeeg Robot e dell’attesissimo Freaks out ci racconterà poi le sue passioni, il suo cinema, il suo rapporto con Lucca e i fumetti in un incontro dal titolo Gabriele Mainetti – Passione Lucca (ore 18.30). E per sapere cosa ci aspetta in televisione, Rai 4 presenta a Lucca Changes tutte le novità della prossima stagione, con tanti contenuti esclusivi in prima visione assoluta e introduzione di Andrea Fornasiero (ore 15.00).

Da non perdere poi lo show dedicato al Gioco da Tavolo cult 7 Wonders, 7 meraviglie: 7 migrazioni nell’immaginario tra realtà e fantasia (ore 10.00) con il professore de Il Collegio Luca Raina e i presentatori del programma Crossover Universo Nerd. E per chi volesse mettere alla prova la propria creatività ci sarà da sintonizzarsi con il Laboratorio di Game Design (ore 12.30) dove grandi ospiti come Andrea Angiolino, Immanuel Castoe Roberto Di Meglio ci sveleranno i segreti dell’arte di creare videogiochi. E per concludere i supercattivi di Gotham City scendono in campo per prendere il controllo della città nel Game Showcase: The Joker – A Diabolical Party Game, di Spin Master (ore 13.00) nuovo party game ambientato nell’universo di Batman.

Giornata piena zeppa di importanti appuntamenti anche lato videogioco. Imperdibile la presentazione di Io sono Pow3r, la storia di Giorgio Calandrelli, universalmente conosciuto come Pow3r, ovvero lo streamer più influente e importante d’Italia (ore 12.00).  Tornano poi gli incontri con DocManhattan e Sabaku, per un sabato all’insegna della fantascienza e di Cyberpunk, attesissimo nuovo titolo di CD Project RED di cui si parlerà con Daniele Duri, Principal Animator di CD Project RED (ore 15.00).  Infine appuntamento da matita rossa per tutti gli appassionati di Super Mario. Per celebrare il 35mo anniversario del celeberrimo personaggio Nintendo insieme a grandi artisti, che si divertiranno con il nuovissimo Mario Kart Live: Home Circuit (ore 18.00).

Batman – Tre Joker 1 di Geoff Johns e Jason Fabok Disponibile dal 29 ottobre 2020

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Arriva in Italia, edita da Panini Comics, l’attesa miniserie Black Label Batman – Tre Joker, un viaggio alla scoperta di uno dei segreti meglio custoditi dell’Universo DC: chi è Joker?

IL CRIMINALE, IL COMICO, IL CLOWN

Tre scene del crimine. Tre Joker. Che significa? Batman, Batgirl e Red Hood hanno ognuno un conto aperto con Joker, e quando tre feroci crimini vengono commessi in diretta e contemporaneamente da tre Joker differenti, toccherà a loro affrontare la terribile domanda: esiste un unico vero Joker? Correva l’anno 2015 quando, nelle battute finali della cataclismatica saga Justice League – Darkseid War, Batman era protagonista di un’impensabile rivelazione: nell’Universo DC esistono ben tre Joker. Ora arriva in Italia una storia che prende le mosse dal capolavoro The Killing Joke e, pescando a piene mani nella mitologia batmaniana, dà una nuova interpretazione della diade Batman-Joker.

GLI AUTORI

Geoff Johns, nato a Detroit nel 1973, può essere considerato il demiurgo dell’Universo DC attuale. Nel 2000 diviene lo scrittore regolare di Flash, con il difficile compito di seguire l’acclamata gestione di Mark Waid ma finendo per regalare una run rimasta nel cuore dei lettori. Dopo una breve parentesi alla Marvel e dopo aver ridato vita a serie DC come Hawkman e Teen Titans, rilancia il personaggio di Hal Jordan con Green Lantern: Rebirth e con la serie regolare Green Lantern, di cui manterrà le redini per molti anni. Scrittore di molti eventi DC, tra cui Infinite Crisis e Blackest Night, è anche autore della miniserie Flashpoint che causerà la ripartenza da uno dell’intero Universo DC. Pur essendo la mente dietro l’operazione di rilancio delle serie DC Rinascita, gli impegni del suo nuovo ruolo come produttore e scrittore di serie televisive e lungometraggi per la Warner Bros lo costringono a limitarsi a poche serie a fumetti, tra cui spicca Doomsday Clock, crossover tra i personaggi dell’Universo DC e quelli di Watchmen, e la recente miniserie Batman: Tre Joker.

Jason Fabok è un fumettista, designer e illustratore canadese attualmente al lavoro per DC Comics. Ha disegnato per testate come Batman, Justice League, Detective Comics, Suicide Squad e Batman Eternal. Al momento è al lavoro su la serie DC Black Label Batman: Tre Joker, di cui il primo albo è ora in uscita in Italia per Panini Comics.

Prezzo € 5,90

Pagine 48

Rilegatura Brossurato

Formato cm 17×26

Interni A colori

Distribuzione Fumetteria, online

Uscita 29 ottobre 2020

Fantastici Quattro: 10 registi che potrebbero dirigere il riavvio Marvel

Prima che la Fox fosse venduta alla Disney, lo studio ha tentato per ben due volte di lanciare un franchise dedicato ai Fantastici Quattro. All’inizio c’è stato il film con Chris Evans e Jessica Alba, diretto da Tim Story, accolto così bene da guadagnare addirittura un sequel. Diversi anni dopo, Josh Trank è stato scelto per riavviare la serie, ma il flop che ha rappresentato quel progetto ha fatto ormai la storia. Naturalmente, né Story né Trank sono stati gli unici registi presi in considerazioni dallo studio in entrambi i casi. Con i Marvel Studios che stanno attualmente lavorando al riavvio dei Fantastici Quattro, sarà necessario reclutare un nuovo regista per portare la squadra sul grande schermo. Ecco alcune proposte avanzate da Screen Rant:

Chris Columbus

A Chris Columbus, regista di Mamma, ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire e dei primi due capitoli della saga di Harry Potter, era stata inizialmente offerta la possibilità di dirigere il primo tentativo della Fox di realizzare un franchise basato sui Fantastici Quattro. Prima di dedicarsi alla regia, Columbus ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, scrivendo classici senza tempo degli anni ’80 come Gremlins e I Goonies.

John Krasinski

John Krasinski e sua moglie Emily Blunt, che in passato hanno rifiutato un sacco di ruoli Marvel, sono sempre stati indicati dai fan per i ruioli di Reed Richards e Sue Storm nel MCU e, francamente, sarebbero decisamente perfetti. E se Krasinski e Blunt fossero effettivamente scelti per quei ruoli, potrebbe essere una buona idea affidare a Krasinski anche la regia del film. Bati pensare allo splendido lavoro fatto per A Quiet Place. Come regista, Krasinski è più interessato al tema che al genere.

David Yates

David Yates è stato uno dei registi presi in considerazione per il reboot del 2015, prima che Josh Trank venisse assunto ufficialmente. È meglio conosciuto per aver diretto gli ultimi quattro film della saga di Harry Potter e attualmente sta dirigendo tutti gli spin-off della serie di Animali Fantastici. Secondo quanto riferito, all’epoca Yates avrebbe voluto scritturare Adrien Brody o Jonathan Rhys Meyers per il ruolo di Mr. Fantastic, Alice Eve per la Donna Invisibile e Bruce Willis per La Cosa.

Olivia Wilde

Con il suo debutto alla regia, La rivincita delle sfigate, Olivia Wilde ha dimostrato di poter bilanciare un cast corale e mantenere al tempo stesso una storia concentrata con molto cuore e umorismo. Recentemente è stata scelta per dirigere un film di supereroi Marvel per conto di Sony, quindi non è certamente contraria a quell’universo. La Donna Invisibile è stato concepito come personaggio sessista durante il suo debutto negli anni ’60: coinvolgere una regista donna in un futuro progetto sui Fantastici Quattro potrebbe certamente arginare il pregiudizio.

Peyton Reed

Prima del coinvolgimento di Tim Story, Peyton Reed si avvicinò alla regia del primo film dei Fantastici Quattro. In seguito avrebbe diretto due diversi blockbuster Marvel, Ant-Man e il suo sequel Ant-Man and the Wasp (attualmente è al lavoro sul terzo). Secondo quanto riferito, Reed voleva ambientare il suo film dei Fantastici Quattro negli anni ’60, cosa su cui lo studio non era d’accordo. La cosa portò il regista a rinunciare al progetto. 

Brad Bird

Brad Bird è responsabile del miglior film dei Fantastici Quattro mai realizzato fino ad oggi: Gli Incredibili è un film sui Fantastici Quattro migliore di qualsiasi altro film dei Fantastici Quattro in live action. Bird ha catturato l’azione, le emozioni e le dinamiche familiari che sono la chiave per un film di successo dei Fantastici Quattro. Sebbene il sequel non fosse del tutto all’altezza del nome leggendario del suo predecessore, non ci sono ancora dubbi sul fatto che Bird possa creare un perfetto riavvio dei Fantastici Quattro per l’MCU. Mission: Impossible – Protocollo Fantasma ha dimostrato che Bird può gestire scene d’azione grazie ad un budget elevato.

Joe Carnahan

Prima che Josh Trank venisse assunto per riavviare il franchise dei Fantastici Quattro, Joe Carnahan era stato considerato per occuparsi della regia. Carnahan in precedenza aveva diretto un riavvio di The A-Team che non ha mai avuto un sequel. Ha anche diretto Liam Neeson alle prese con un branco di lupi affamati in The Grey. Anche James McTeigue è stato preso in considerazione per la regia prima che Trank venisse ingaggiato. McTeigue ha fatto il suo debutto alla regia con V for Vendetta e ha anche lavorato alla serie Netflix delle Wachowski, Sense8. 

Greta Gerwig

Greta Gerwig si è rapidamente affermata come una delle migliori registe che lavorano oggi, con lo splendido racconto di formazione Lady Bird e l’ultimo bellissimo adattamento di Piccole donne. In Piccole donne, Gerwig ha fatto sembrare le sorelle March una vera ed autentica famiglia, che è esattamente ciò di cui i Fantastici Quattro avranno bisogno nella loro introduzione nel MCU.

Raja Gosnell

Dopo aver lavorato come montatore a film quali Mamma, ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire, Raja Gosnell è passato alla regia con successi per famiglie come Big Mama, i film in live action di Scooby-Doo e I Puffi. Gli era stata offerta la possibilità di dirigere il primo film dei Fantastici Quattro sotto l’egida della Fox. All’epoca la regia del film venen offerta anche a Peter Segal, prima che lo studio ingaggiasse ufficialmente Tim Story.

Matthew Vaughn

Lo stile di regia di Matthew Vaughn, sincero, esperto di genere e infinitamente divertente, sarebbe perfetto per un film sui Fantastici Quattro. Forse dovrebbe calibrare la violenza e il linguaggio visti nei suoi precedenti film basati su fumetti, come Kick-Ass e Kingsman, ma senza dubbio avrebbe azzeccato per il tono. Vaughn ha dato ai mutanti della Marvel una storia di origine soddisfacente con X-Men: L’inizio ambientato negli anni ’60, e il franchise dei Fantastici Quattro sarebbe in buone se avesse la possibilità di dirigere il nuovo film.Fantastici Quattro: 10 registi che potrebbero dirigere il riavvio Marvel

Digital Movie Days: 10 titoli da vedere ad un prezzo speciale

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Digital Movie Days: 10 titoli da vedere ad un prezzo speciale

Come molti di voi già sapranno sono in corso i Digital Movie Days, l’iniziativa promossa da Univideo in collaborazione con Apple Tv, CG Digital, Chili, TheFilmClub, Amazon Prime Video, Rakuten Tv e Tim Vision. L’intento è quello di promuovere l’offerta legale digitale di prodotti audiovisivi, offrendo al grande pubblico, al prezzo ribassato di oltre il 50%, un’ampia varietà di film per tutte le età, fruiti attraverso i più evoluti standard tecnologici (4k Ultra HD).

Ecco 10 film consigliati da noi di Cinefios.it che potrete comprare ad un prezzo ribassato su queste piattaforme. Tutti i titoli che partecipando alla promozione sul sito di Univideo.

1917

1917Sam Mendes, il regista premio Oscar di Skyfall, Spectre e American Beauty, dona la sua singolare visione dell’anno cruciale della prima guerra mondiale, il 1917. Con George Mackay, Dean-Charles, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Claire Duburcq e con Colin Firth e Benedict Cumberbatch.

Al culmine della prima guerra mondiale, due giovani soldati britannici, Schofield (George MacKay di Captain Fantastic) e Blake (Dean-Charles Chapman di Game of Thrones) ricevono una missione apparentemente impossibile. In una corsa contro il tempo, devono attraversare il territorio nemico e consegnare un messaggio che arresterà un attacco mortale contro centinaia di soldati, tra cui il fratello di Blake.

Ad Astra

Ad Astra film 2019Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, Ad Astra racconta dell’astronauta Roy McBride (Brad Pitt) che viaggia verso gli estremi confini del sistema solare per trovare il padre scomparso e svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro pianeta. Il suo viaggio svelerà segreti che sfidano la natura dell’esistenza umana e il nostro posto nel cosmo. Diretto da James Gray nel cast anche Brad PittTommy Lee JonesRuth Negga, John Ortiz, Liv Tyler.

Antropocene

ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANAAntropocene – L’epoca umana, il film che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso le straordinarie immagini di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky. La versione italiana del film Antropocene – L’epoca umana, distribuita nei cinema da Fondazione Stensen e Valmyn, si avvarrà di una voce narrante d’eccezione, quella dell’attrice Alba Rohrwacher.

Dopo essere stata protagonista di numerosi film tra cui i recenti Troppa Grazia (2018) e Lazzaro Felice (2018), aver registrato audiolibri ed essere stata la voce narrante della serie tv L’amica Geniale, l’attrice torna a prestare la sua voce per accompagnarci in un emozionante viaggio attraverso il nostro pianeta in Antropocene – L’epoca umana. Alba Rohrwacher, da sempre attenta alle tematiche ambientali, ha sposato con entusiasmo il progetto e supporta a sua volta coloro che lottano per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta Terra.

JoJo Rabbit

JoJo RabbitDiretto da Taika Waititi. e con protagonisti Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Scarlett Johansson, Thomasin McKenzie, Sam Rockwell  e Taika Waititi., JoJo Rabbit racconta di un bambino tedesco di nome Jojo Betzler (Roman Griffin Davis) e soprannominato “Rabbit”, appartenente alla Gioventù hitleriana durante i violenti anni della Seconda guerra mondiale.La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson) nasconde in soffitta una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Da questo momento in poi Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo il nazionalismo e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario, una versione idiota e caricaturale di Adolf Hitler (Taika Waititi).

Cattive Acque

Cattive Acque è la vera storia di Robert Bilott (Mark Ruffalo) l’avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont e di come, da uomo tenace e combattivo, ha rappresentato 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Grazie ad uno studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento. La pellicola diretta da Todd Haynes, si ispira ad una vicenda realmente accaduta e portata alla ribalta internazionale da un articolo del New York Times. Dai produttori di Green Book e Il Caso Spotlight una storia di impegno civile, una lotta di Davide contro Golia supportata da un grande cast composto da Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman.

Crawl – Intrappolati

Crawl - Intrappolati

Se non sarà la tempesta a spaventarti, saranno loro. Dal regista Alexandre Aja (Le Colline hanno gli Occhi) e dai produttori Sam Raimi (Do not Breathe, Evil Dead) e Craig Flores (300), Crawl è un survival thriller/horror. Quando un enorme uragano colpisce la sua città natale in Florida, Haley (Kaya Scodelario) ignora gli ordini di evacuazione per cercare il padre scomparso (Barry Pepper). Trovandolo gravemente ferito nel seminterrato della loro casa di famiglia, i due restano intrappolati dalle acque che cominciano a salire rapidamente. Mentre il tempo per salvarsi dalla tempesta si esaurisce lentamente, Haley e suo padre scoprono che il livello dell’acqua in aumento è l’ultima delle loro paure.

Dallas Buyers Club

Dallas Buyers Club attoriLa pellicola che ha fatto vincere l’oscar meritatissimo a Matthew McConaughey. Dallas Buyers Club si svolge nel 1986 in Texas ed è ispirato ad una storia vera. Il rude texano Ron Woodroof scopre presto di essere malato e gli viene diagnosticato l’HIV. Comincia perciò a curarsi seguendo un corso di medicina alternativa. Incontra Rayon, un transessuale sieropositivo. Woodroof oltre ad avere un carattere particolare è omofobo e ha un passato da tossico dipendente. Gli vengono dati solo trenta giorni di vita ma grazie all’aiuto di Rayon e della dottoressa Eve Sack riuscirà a sopravvivere per molto più tempo, fino al 1992. La cura che Ron segue diverrà nota a molte imprese farmaceutiche che lo condanneranno e lo minacceranno.

Favolacce

Favolacce film

C’era una volta una favola nera, ambientata nella provincia sud di Roma, tra la malinconica litoranea brutalmente costruita ed una campagna che è stata palude. Una piccola comunità di famiglie, i loro figli adolescenti, la scuola. Un mondo apparentemente normale dove silente cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti.

Ritratto della giovane donna in fiamme

Marianne, pittrice di talento, viene ingaggiata per fare il ritratto di Héloise, una giovane donna che ha da poco lasciato il convento per sposare l’uomo a lei destinato. Héloise tenta di resistere al suo destino, rifiutando di posare. Su indicazione della madre, Marianne dovrà dipingerla di nascosto, fingendo di essere la sua dama di compagnia. Le due donne iniziano a frequentarsi e tra loro scatta un amore travolgente e inaspettato.

 

I Miserabili

I Miserabili film 2020Premio della Giuria a Cannes e Miglior Film Europeo ai Goya, “I miserabili“, acclamata opera prima del regista Ladj Ly, è candidato all’Oscar 2020 come miglior film straniero. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il suo romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico. Stéphane, insieme a due colleghi veterani di una squadra anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio di cronaca diventerà il pretesto per una deflagrante battaglia per il controllo del territorio, in un tutti contro tutti senza pietà.

Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

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Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

Disponibile dal 30 ottobre su Netflix, la prima serie originale italiana della piattaforma, quella Suburra – la serie, che si era proposta come prequel del film di Stefano Sollima, e che oggi arriva a concludere il suo arco, con almeno un paio di criticità che vi racconteremo di seguito.

Nel 2017, Suburra – la serie era stata annunciata come un progetto in tre stagione che avrebbe dovuto raccontare la trinità profana formata da Chiesa, Stato, Crimine, e che ora giunge alla fine. Se la prima stagione ruotava attorno al Vaticano e all’acquisizione dei terreni di Ostia per la costruzione di un porto e la seconda stagione era incentrata sulla competizione per il potere politico sulla città con l’elezione di un nuovo sindaco, l’epilogo avrà come unico palcoscenico le strade di Roma, dove prenderanno vita nuove e inaspettate alleanze in una battaglia ricca di colpi di scena per determinare chi alla fine siederà sul trono di Roma. Sulla trama non c’è altro da dire, dal momento che andrà scoperta durante i sei episodi che aspettano gli appassionati in piattaforma.

La trama e il cast di Suburra 3

Diciamo in più che in questo terzo ciclo di episodi tornano i protagonisti che il pubblico ha imparato ad amare: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero).

Ad Arnaldo Catinari è stata affidata la regia, mentre storia e sceneggiatura sono di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.

suburra 3 recensioneLa serie si presenta, come le precedenti stagioni, molto cruda e questa volta, scendendo completamente al livello della strada, si sporca ancora di più, presentando dei colpi di scena notevoli, che però sanciscono una verità che fino a questo momento ci era stata tenuta nascosta. La serie finisce “fuori continuity” ed è quindi impossibile che sia un prequel del film di Sollima. In valore assoluto, questo non sarebbe un problema, se non fosse che metà dei personaggio dello show sono gli stessi che troviamo nel film, e questo potrebbe sicuramente generare confusione nei fan. In pratica, Suburra film e Suburra serie intrecciano, alla luce della terza e ultima stagione, lo steso rapporto di Gomorra film e serie. Le storie sono realtà parallele o alternative, ambientate nello stesso luogo e nello stesso tempo.

Troppo breve e fuori continuity

Per ragioni che sfuggono alla nostra conoscenza, Suburra – la serie stagione 3 è composta da sei episodi, anche in media più brevi rispetto alle puntate delle stagioni precedenti, invece degli otto di primo e secondo ciclo. Per quanto in fin dei conti, la storia sia soddisfacente, resta troppo non detto e molti momenti sono risolti frettolosamente, lasciandoci immaginare che arrivare agli otto episodi canonici avrebbe reso maggiore giustizia a personaggi e trame.

Di questa terza stagione resta immutata l’ammirazione per un cast stellare, assolutamente perfetto e per una cura del dettaglio, dalla messa in scena alla fotografia, che riesce a conferire allo show il suo tratto distintivo, tanto che alla vista di un solo singolo fotogramma, si capisce che si tratta di un’immagine tratta dalla serie Netflix. Riconoscibilità e tono fanno di questa terza e conclusiva stagione una degna chiusura per lo show, pionieristico per Netflix Italia.

The Suicide Squad: i nuovi dettagli sulla trama anticipano la missione del team

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The Suicide Squad di James Gunn si preannuncia come una delle aggiunte più entusiasmanti al DCEU, e adesso i nuovi dettagli della trama anticipano la missione della squadra e anche una nuova location. Dopo il successo di Guardiani della Galassia assieme alla Marvel, sarà interessante vedere cosa porterà Gunn all’interno dell’universo DC. Finora, gran parte della storia del film è rimasta un segreto, anche se Gunn ha sempre parlato del film come di un sequel spirituale della prima serie a fumetti scritta da John Ostrander e Kim Yale.

Nel nuovo numero di Empire (via ComicBook), il dirigente della Warner Bros. Peter Safran ha svelato nuovi dettagli sulla storia di The Suicide Squad, nonché del suo legame con la DC Comics. “Nel film dovranno distruggere una prigione ed un laboratorio dell’era nazista noto come Jotunheim, dove erano detenuti prigionieri politici e dove si svolgevano esperimenti”, ha rivelato Safran. Inoltre, la Suicide Squad dovrà recuperare qualcosa da questa prigione, collocata a Corto Maltese.

Nei fumetti, Jotunheim è una fortezza situata a Qurac, un paese immaginario. Come accadrà anche nel film (almeno apparentemente), è stata usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. L’organizzazione terroristica Jihad ha preso possesso di Jotunheim in una storia a fumetti chiave di Suicide Squad, portando la squadra ad attaccare e uccidere la maggior parte dei suoi membri. Poiché Jotunheim appare nel primo numero di Suicide Squad, è uno dei luoghi più noti della storia della Task Force X.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

True Blood: cast, trama, libri e dove vederla in streaming

True Blood: cast, trama, libri e dove vederla in streaming

Negli ultimi vent’anni, creature fantastiche e mitologiche come lupi mannari, fate, trolls, déi, streghe e vampiri, hanno trovato terreno assai fertile nella letteratura di genere e ovviamente anche al cinema e in tv. A dare il via a questa rivoluzione urban fantasy sono state Stephanie Meyer, autrice della celebre saga di Twilight, e ancor prima Charlaine Harris con il Ciclo di Sookie Stackhouse (The Southern Vampire Mysteries). E’ proprio quest’ultimo ciclo letterario che ha ispirato la serie tv True Blood.

Creata da Alan Ball per la HBO, la serie tv True Blood, basata sui romanzi della Harris, racconta delle vicende di umani e vampiri che coesistono più o meno pacificamente in una fittizia cittadina della Louisiana. Al centro della storia ci sono Sookie Stackhouse e Bill Compton, un’umana e un vampiro, e la loro incredibile storia d’amore.

I cultori del genere urban fantasy e i seguaci della Harris, hanno accolto a braccia aperte la serie True Blood, la cui prima stagione ha avuto un successo stratosferico. Dopo il suo debutto negli States sulla HBO, la serie è arrivata in Italia nel 2009 sul canale satellitare della Fox e un anno più tardi è stata trasmessa in chiaro su MTV.

True Blood cast e trama

Nella piccola cittadina della Louisiana, Bon Temps, vive la giovane Sookie Stackhouse (Anna Paquin), che lavora come cameriera in un diner e ha dei poteri molto particolari. Sookie è una telepate, ovvero riesce a leggere i pensieri delle persone, potere che usa come semplice passatempo. La sua vita infatti è assai noiosa, bloccata in una perpetua routine.

Un bel giorno però, proprio durante il suo turno serale al diner, Sookie incontra Bill Compton (Stephen Moyer), un affascinante e misterioso vampiro di 173 anni, originario di Bon Temps e tornato da poco in città. La ragazza è subito attratta da Bill, un ragazzo così diverso dai suoi coetanei che di solito frequentano il locale. Sookie capisce subito di avere di fronte un vampiro ma, nonostante i pettegolezzi che girano in città su quelle creature della notte, decide di correre il rischio.

Tra i due, complice una reciproca attrazione, nasce un legame molto forte che però diventa subito argomento di discussione in città. Nonostante infatti umani e vampiri cerchino di vivere in pace, c’è chi non sopporta questa convivenza forzata. Negli ultimi tempi ci sono stati parecchi omicidi di giovani donne a Bon Temps e in molti accusano i vampiri di queste stragi. Tuttavia, uno dei primi sospettati dalla polizia è Jason Stackhouse (Ryan Kwanten), fratello di Sookie, amante di una delle vittime.

Per scagionare il fratello e per riabilitare in un certo senso l’immagine dei vampiri, Sookie comincia a indagare immergendosi nel mondo notturno dei succhiasangue. Durante le sue indagini finisce quindi al Fangtasia, un locale frequentato quasi esclusivamente da vampiri e gestito da uno di loro. Così la ragazza fa la conoscenza di Eric Northman (Alexander Skarsgård) e di tutti i suoi ‘figli’.

La prima stagione di True Blood

A causa delle sue indagini e dell’assidua frequentazione di posti riservati ai vampiri, Sookie diventa presto un bersaglio. Nessun vampiro, per quanto ‘ammaestrato’ possa essere, può rifiutare del sangue umano. Per questo motivo Bill resta sempre al fianco di Sookie, per proteggerla dai soggetti più aggressivi tra i suoi simili. Il suo amore verso la ragazza è talmente forte che il vampiro arriva a uccidere un suo simile per difenderla.

[SPOILER ALERT]

Ma le azioni del genere hanno sempre delle conseguenze. Bill viene infatti condannato dal ‘tribunale’ della sua specie e obbligato a trasformare in vampira un’innocente. La vittima scelta è la diciassettenne Jessica Hamby (Deborah Ann Woll) della cui istruzione Bill si dovrà occupare, diventando il suo mentore.

Nel frattempo le indagini di Sooki e del detective Andy Bellefleur (Chris Bauer) continuano mentre la follia omicida del serial killer non si placa. Nella rete dell’assassino, infatti, oltre alla fidanzata di Jason, cade anche la nonna dei fratelli Stackhouse. Soltanto alla fine della prima stagione viene scoperta la vera identità del mostro omicida. Si tratta di René Lenier (Michael Raymond-James), fidanzato di Arlene Fowler (Carrie Preston), collega di Sookie, che mosso dal suo odio verso i vampiri, uccideva per far ricadere su di loro tutta la colpa.

Nella prima stagione, oltre alla storyline principale che racconta degli omicidi di Bon Temps, vengono raccontante le storie di un mucchio di personaggi secondari. Grazie a Sookie e Bill e alla loro relazione, il muro che c’era tra umani e vampiri crolla e lo spettatore viene invitato a godersi lo spettacolo.

True Blood libri: la saga dei vampiri di Charlaine Harris

Tutti gli avvenimenti della prima stagione di True Blood si basano sul primo libro del Ciclo di Sookie Stackhouse, saga di b e che comprende ben tredici volumi. Gli autori della serie, pur restando abbastanza fedeli alla storia originaria, hanno apportato qualche cambiamento per rendere il tutto più vicino alla caratteristiche di un prodotto televisivo.

La storia scritta dalla Harris è ambientata a Bon Temps in un’indefinita epoca contemporanea in cui i vampiri ormai hanno rivelato la proprio identità al mondo intero. Questa decisione è stata presa a seguito di un’incredibile invenzione di un’azienda giapponese che ha inventato il sangue sintetico. Uno dei motivi principali della rivalità tra umani e vampiri era sempre stata la necessità di questi ultimi di nutrirsi di sangue umano. Grazie al sangue sintetico i vampiri possono sopravvivere senza attaccare gli umani.

Nonostante quindi i vampiri abbiano imparato a nutrirsi in modo responsabile, tra gli esseri umani c’è ancora chi guarda all’intera categoria come a una bomba a orologeria pronta a esplodere. Pur tollerandosi a vicenda, le due fazioni restano quindi divise. Ad aprire la porta sul misterioso e proibito mondo dei vampiri, è proprio Sookie, protagonista della serie e dei libri della Harris, scritti proprio dal suo punto di vista.

True Blood e il Ciclo di Sookie Stackhouse

Ognuna della stagioni della serie si ispira al corrispondente romanzo della saga della Harris. Tuttavia, a partire dalla quarta stagione, i cambiamenti apportati dagli autori, finiscono per allontanare la serie dalla storia originale. True Blood infatti termina la sua corsa nel 2014 con 7 stagioni e 80 episodi al suo attivo mentre la storia di Sookie, Bill e il resto del gruppo, continua nelle pagine della Harris fino al tredicesimo libro.

L’intero Ciclo di Sookie Stackhouse comprende:

  1. Finché non cala il buio (Dead Until Dark) (2001)
  2. Morti viventi a Dallas (Living Dead in Dallas) (2002)
  3. Il club dei morti (Club Dead) (2003)
  4. Morto per il mondo (Dead to the World) (2004)
  5. Morto stecchito (Dead as a Doornail) (2005)
  6. Decisamente morto (Definitely Dead) (2006)
  7. Morti tutti insieme (All Together Dead) (2007)
  8. Di morto in peggio (From Dead to Worse) (2008)
  9. Morto e spacciato (Dead and Gone) (2009)
  10. Morto in famiglia (Dead in the Family) (2010)
  11. Resa dei conti mortale (Dead Reckoning) (2011)
  12. A un punto morto (Deadlocked) (2012)
  13. Morti per sempre (Dead Ever After) (2013)

Negli anni, inoltre, la scrittrice Charlaine Harris ha pubblicato altri due libri collegati alla saga di Sookie Stackhouse ma non necessariamente collegati alla storyline principale. Nel 2009 viene pubblicato Un Tocco di Morte (A Touch of Dead), una raccolta di racconti brevi legati all’universo di Sookie e Co. Quattro anni più tardi, nel 2013, è la volta di After Dead: What Came Next in the World of Sookie Stackhouse, libro purtroppo mai stato tradotto in italiano. A differenza del libro del 2009, After Dead è una sorta di epilogo, un volume che chiude la saga e ci racconta che fine hanno fatto Sookie e i suoi compagni di viaggio.

True Blood: dove vederlo in streaming

Al momento True Blood non è disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming come Netflix o Amazon Prime Video. Tuttavia è possibile guardare gli episodi della serie in abbonamento sul sito ufficiale di HBO, su Sky TV e su NOW TV.

Inoltre, se siete interessati a conoscere l’intera storia di Sookie e degli altri personaggi di Bon Temps, potete trovare tutti i libri di Charlaine Harris sul sito di IBS, in formato digitale o cartaceo. L’ultimo libro della saga After Dead: What Came Next in the World of Sookie Stackhouse, inoltre, è disponibile in lingua originale su Amazon, anche questo in formato cartaceo o digitale.

Fonte: Wiki, IMDB

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