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Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

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Suburra 3: la recensione della serie con Alessandro Borghi

Disponibile dal 30 ottobre su Netflix, la prima serie originale italiana della piattaforma, quella Suburra – la serie, che si era proposta come prequel del film di Stefano Sollima, e che oggi arriva a concludere il suo arco, con almeno un paio di criticità che vi racconteremo di seguito.

Nel 2017, Suburra – la serie era stata annunciata come un progetto in tre stagione che avrebbe dovuto raccontare la trinità profana formata da Chiesa, Stato, Crimine, e che ora giunge alla fine. Se la prima stagione ruotava attorno al Vaticano e all’acquisizione dei terreni di Ostia per la costruzione di un porto e la seconda stagione era incentrata sulla competizione per il potere politico sulla città con l’elezione di un nuovo sindaco, l’epilogo avrà come unico palcoscenico le strade di Roma, dove prenderanno vita nuove e inaspettate alleanze in una battaglia ricca di colpi di scena per determinare chi alla fine siederà sul trono di Roma. Sulla trama non c’è altro da dire, dal momento che andrà scoperta durante i sei episodi che aspettano gli appassionati in piattaforma.

La trama e il cast di Suburra 3

Diciamo in più che in questo terzo ciclo di episodi tornano i protagonisti che il pubblico ha imparato ad amare: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero).

Ad Arnaldo Catinari è stata affidata la regia, mentre storia e sceneggiatura sono di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.

suburra 3 recensioneLa serie si presenta, come le precedenti stagioni, molto cruda e questa volta, scendendo completamente al livello della strada, si sporca ancora di più, presentando dei colpi di scena notevoli, che però sanciscono una verità che fino a questo momento ci era stata tenuta nascosta. La serie finisce “fuori continuity” ed è quindi impossibile che sia un prequel del film di Sollima. In valore assoluto, questo non sarebbe un problema, se non fosse che metà dei personaggio dello show sono gli stessi che troviamo nel film, e questo potrebbe sicuramente generare confusione nei fan. In pratica, Suburra film e Suburra serie intrecciano, alla luce della terza e ultima stagione, lo steso rapporto di Gomorra film e serie. Le storie sono realtà parallele o alternative, ambientate nello stesso luogo e nello stesso tempo.

Troppo breve e fuori continuity

Per ragioni che sfuggono alla nostra conoscenza, Suburra – la serie stagione 3 è composta da sei episodi, anche in media più brevi rispetto alle puntate delle stagioni precedenti, invece degli otto di primo e secondo ciclo. Per quanto in fin dei conti, la storia sia soddisfacente, resta troppo non detto e molti momenti sono risolti frettolosamente, lasciandoci immaginare che arrivare agli otto episodi canonici avrebbe reso maggiore giustizia a personaggi e trame.

Di questa terza stagione resta immutata l’ammirazione per un cast stellare, assolutamente perfetto e per una cura del dettaglio, dalla messa in scena alla fotografia, che riesce a conferire allo show il suo tratto distintivo, tanto che alla vista di un solo singolo fotogramma, si capisce che si tratta di un’immagine tratta dalla serie Netflix. Riconoscibilità e tono fanno di questa terza e conclusiva stagione una degna chiusura per lo show, pionieristico per Netflix Italia.

The Suicide Squad: i nuovi dettagli sulla trama anticipano la missione del team

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The Suicide Squad di James Gunn si preannuncia come una delle aggiunte più entusiasmanti al DCEU, e adesso i nuovi dettagli della trama anticipano la missione della squadra e anche una nuova location. Dopo il successo di Guardiani della Galassia assieme alla Marvel, sarà interessante vedere cosa porterà Gunn all’interno dell’universo DC. Finora, gran parte della storia del film è rimasta un segreto, anche se Gunn ha sempre parlato del film come di un sequel spirituale della prima serie a fumetti scritta da John Ostrander e Kim Yale.

Nel nuovo numero di Empire (via ComicBook), il dirigente della Warner Bros. Peter Safran ha svelato nuovi dettagli sulla storia di The Suicide Squad, nonché del suo legame con la DC Comics. “Nel film dovranno distruggere una prigione ed un laboratorio dell’era nazista noto come Jotunheim, dove erano detenuti prigionieri politici e dove si svolgevano esperimenti”, ha rivelato Safran. Inoltre, la Suicide Squad dovrà recuperare qualcosa da questa prigione, collocata a Corto Maltese.

Nei fumetti, Jotunheim è una fortezza situata a Qurac, un paese immaginario. Come accadrà anche nel film (almeno apparentemente), è stata usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. L’organizzazione terroristica Jihad ha preso possesso di Jotunheim in una storia a fumetti chiave di Suicide Squad, portando la squadra ad attaccare e uccidere la maggior parte dei suoi membri. Poiché Jotunheim appare nel primo numero di Suicide Squad, è uno dei luoghi più noti della storia della Task Force X.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

True Blood: cast, trama, libri e dove vederla in streaming

True Blood: cast, trama, libri e dove vederla in streaming

Negli ultimi vent’anni, creature fantastiche e mitologiche come lupi mannari, fate, trolls, déi, streghe e vampiri, hanno trovato terreno assai fertile nella letteratura di genere e ovviamente anche al cinema e in tv. A dare il via a questa rivoluzione urban fantasy sono state Stephanie Meyer, autrice della celebre saga di Twilight, e ancor prima Charlaine Harris con il Ciclo di Sookie Stackhouse (The Southern Vampire Mysteries). E’ proprio quest’ultimo ciclo letterario che ha ispirato la serie tv True Blood.

Creata da Alan Ball per la HBO, la serie tv True Blood, basata sui romanzi della Harris, racconta delle vicende di umani e vampiri che coesistono più o meno pacificamente in una fittizia cittadina della Louisiana. Al centro della storia ci sono Sookie Stackhouse e Bill Compton, un’umana e un vampiro, e la loro incredibile storia d’amore.

I cultori del genere urban fantasy e i seguaci della Harris, hanno accolto a braccia aperte la serie True Blood, la cui prima stagione ha avuto un successo stratosferico. Dopo il suo debutto negli States sulla HBO, la serie è arrivata in Italia nel 2009 sul canale satellitare della Fox e un anno più tardi è stata trasmessa in chiaro su MTV.

True Blood cast e trama

Nella piccola cittadina della Louisiana, Bon Temps, vive la giovane Sookie Stackhouse (Anna Paquin), che lavora come cameriera in un diner e ha dei poteri molto particolari. Sookie è una telepate, ovvero riesce a leggere i pensieri delle persone, potere che usa come semplice passatempo. La sua vita infatti è assai noiosa, bloccata in una perpetua routine.

Un bel giorno però, proprio durante il suo turno serale al diner, Sookie incontra Bill Compton (Stephen Moyer), un affascinante e misterioso vampiro di 173 anni, originario di Bon Temps e tornato da poco in città. La ragazza è subito attratta da Bill, un ragazzo così diverso dai suoi coetanei che di solito frequentano il locale. Sookie capisce subito di avere di fronte un vampiro ma, nonostante i pettegolezzi che girano in città su quelle creature della notte, decide di correre il rischio.

Tra i due, complice una reciproca attrazione, nasce un legame molto forte che però diventa subito argomento di discussione in città. Nonostante infatti umani e vampiri cerchino di vivere in pace, c’è chi non sopporta questa convivenza forzata. Negli ultimi tempi ci sono stati parecchi omicidi di giovani donne a Bon Temps e in molti accusano i vampiri di queste stragi. Tuttavia, uno dei primi sospettati dalla polizia è Jason Stackhouse (Ryan Kwanten), fratello di Sookie, amante di una delle vittime.

Per scagionare il fratello e per riabilitare in un certo senso l’immagine dei vampiri, Sookie comincia a indagare immergendosi nel mondo notturno dei succhiasangue. Durante le sue indagini finisce quindi al Fangtasia, un locale frequentato quasi esclusivamente da vampiri e gestito da uno di loro. Così la ragazza fa la conoscenza di Eric Northman (Alexander Skarsgård) e di tutti i suoi ‘figli’.

La prima stagione di True Blood

A causa delle sue indagini e dell’assidua frequentazione di posti riservati ai vampiri, Sookie diventa presto un bersaglio. Nessun vampiro, per quanto ‘ammaestrato’ possa essere, può rifiutare del sangue umano. Per questo motivo Bill resta sempre al fianco di Sookie, per proteggerla dai soggetti più aggressivi tra i suoi simili. Il suo amore verso la ragazza è talmente forte che il vampiro arriva a uccidere un suo simile per difenderla.

[SPOILER ALERT]

Ma le azioni del genere hanno sempre delle conseguenze. Bill viene infatti condannato dal ‘tribunale’ della sua specie e obbligato a trasformare in vampira un’innocente. La vittima scelta è la diciassettenne Jessica Hamby (Deborah Ann Woll) della cui istruzione Bill si dovrà occupare, diventando il suo mentore.

Nel frattempo le indagini di Sooki e del detective Andy Bellefleur (Chris Bauer) continuano mentre la follia omicida del serial killer non si placa. Nella rete dell’assassino, infatti, oltre alla fidanzata di Jason, cade anche la nonna dei fratelli Stackhouse. Soltanto alla fine della prima stagione viene scoperta la vera identità del mostro omicida. Si tratta di René Lenier (Michael Raymond-James), fidanzato di Arlene Fowler (Carrie Preston), collega di Sookie, che mosso dal suo odio verso i vampiri, uccideva per far ricadere su di loro tutta la colpa.

Nella prima stagione, oltre alla storyline principale che racconta degli omicidi di Bon Temps, vengono raccontante le storie di un mucchio di personaggi secondari. Grazie a Sookie e Bill e alla loro relazione, il muro che c’era tra umani e vampiri crolla e lo spettatore viene invitato a godersi lo spettacolo.

True Blood libri: la saga dei vampiri di Charlaine Harris

Tutti gli avvenimenti della prima stagione di True Blood si basano sul primo libro del Ciclo di Sookie Stackhouse, saga di b e che comprende ben tredici volumi. Gli autori della serie, pur restando abbastanza fedeli alla storia originaria, hanno apportato qualche cambiamento per rendere il tutto più vicino alla caratteristiche di un prodotto televisivo.

La storia scritta dalla Harris è ambientata a Bon Temps in un’indefinita epoca contemporanea in cui i vampiri ormai hanno rivelato la proprio identità al mondo intero. Questa decisione è stata presa a seguito di un’incredibile invenzione di un’azienda giapponese che ha inventato il sangue sintetico. Uno dei motivi principali della rivalità tra umani e vampiri era sempre stata la necessità di questi ultimi di nutrirsi di sangue umano. Grazie al sangue sintetico i vampiri possono sopravvivere senza attaccare gli umani.

Nonostante quindi i vampiri abbiano imparato a nutrirsi in modo responsabile, tra gli esseri umani c’è ancora chi guarda all’intera categoria come a una bomba a orologeria pronta a esplodere. Pur tollerandosi a vicenda, le due fazioni restano quindi divise. Ad aprire la porta sul misterioso e proibito mondo dei vampiri, è proprio Sookie, protagonista della serie e dei libri della Harris, scritti proprio dal suo punto di vista.

True Blood e il Ciclo di Sookie Stackhouse

Ognuna della stagioni della serie si ispira al corrispondente romanzo della saga della Harris. Tuttavia, a partire dalla quarta stagione, i cambiamenti apportati dagli autori, finiscono per allontanare la serie dalla storia originale. True Blood infatti termina la sua corsa nel 2014 con 7 stagioni e 80 episodi al suo attivo mentre la storia di Sookie, Bill e il resto del gruppo, continua nelle pagine della Harris fino al tredicesimo libro.

L’intero Ciclo di Sookie Stackhouse comprende:

  1. Finché non cala il buio (Dead Until Dark) (2001)
  2. Morti viventi a Dallas (Living Dead in Dallas) (2002)
  3. Il club dei morti (Club Dead) (2003)
  4. Morto per il mondo (Dead to the World) (2004)
  5. Morto stecchito (Dead as a Doornail) (2005)
  6. Decisamente morto (Definitely Dead) (2006)
  7. Morti tutti insieme (All Together Dead) (2007)
  8. Di morto in peggio (From Dead to Worse) (2008)
  9. Morto e spacciato (Dead and Gone) (2009)
  10. Morto in famiglia (Dead in the Family) (2010)
  11. Resa dei conti mortale (Dead Reckoning) (2011)
  12. A un punto morto (Deadlocked) (2012)
  13. Morti per sempre (Dead Ever After) (2013)

Negli anni, inoltre, la scrittrice Charlaine Harris ha pubblicato altri due libri collegati alla saga di Sookie Stackhouse ma non necessariamente collegati alla storyline principale. Nel 2009 viene pubblicato Un Tocco di Morte (A Touch of Dead), una raccolta di racconti brevi legati all’universo di Sookie e Co. Quattro anni più tardi, nel 2013, è la volta di After Dead: What Came Next in the World of Sookie Stackhouse, libro purtroppo mai stato tradotto in italiano. A differenza del libro del 2009, After Dead è una sorta di epilogo, un volume che chiude la saga e ci racconta che fine hanno fatto Sookie e i suoi compagni di viaggio.

True Blood: dove vederlo in streaming

Al momento True Blood non è disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming come Netflix o Amazon Prime Video. Tuttavia è possibile guardare gli episodi della serie in abbonamento sul sito ufficiale di HBO, su Sky TV e su NOW TV.

Inoltre, se siete interessati a conoscere l’intera storia di Sookie e degli altri personaggi di Bon Temps, potete trovare tutti i libri di Charlaine Harris sul sito di IBS, in formato digitale o cartaceo. L’ultimo libro della saga After Dead: What Came Next in the World of Sookie Stackhouse, inoltre, è disponibile in lingua originale su Amazon, anche questo in formato cartaceo o digitale.

Fonte: Wiki, IMDB

Station 19 4×01: nuovo promo dall’episodio crossover con Grey’s Anatomy

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Il network americano della ABC ha diffuso il nuovo promo di Station 19 4×01, l’attesa season premiere della quarta stagione di Station 19, che sarà un episodio cross over con Grey’s Anatomy 17.

Station 19 4×01

Station 19 4 è la quarta stagione della serie creata da Stacy McKee  per il  network ABC e secondo spin-off di Grey’s Anatomy, si concentra sulla vita degli uomini e delle donne della Caserma 19 di Seattle. I personaggi sono stati introdotti durante un episodio di Grey’s Anatomy 14. La serie di vigili del fuoco sarà il secondo spin-off che uscirà da Grey’s Anatomy dopo Pratica privata con Kate Walsh. Quest’ultimo ha funzionato per sei stagioni e ha concluso la sua corsa nel 2013.

Nel cast di Station 19torneranno i protagonisti Jaina Lee Ortiz  (RosewoodJason George nei panni di Ben Warren, Gray Damon  (Friday Night Lights) interpreterà il tenente Jack Gibson, Miguel Sandoval (Bad Judge) interpreterà il capitano Pruitt,Okieriete Onaodowan  (Hamilton) apparirà nei panni di Dean; Danielle Savre  (Too Close to Home) è Maya, un’ex atleta olimpica guidata, ambiziosa, laboriosa e competitiva, Jay Hayden (The Catch) interpreterà Travis, un vigile del fuoco apertamente gay, Barrett Doss  (Iron Fist) interpreterà Victoria, un pompiere che è un po’ un’istigatrice a cui piace fare scherzi ed essere la protagonista della festa.  Infine Alberto Frezza ( Dead of Summer ) nel ruolo di Ryan.

Tarantino, Scorsese e altri 40 registi svelano il loro film horror preferito

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Giusto in tempo per celebrare al meglio la notte di Halloween, ben 40 registi – tra cui Quentin Tarantino e Martin Scorsese – hanno rivelato quali sono i loro film horror preferiti. La visione dei film horror, si sa, è sempre più alta durante il mese di ottobre e anche se non tutti adorano essere spaventati, la maggior parte dei registi apprezzano il genere, seppur non abbiamo mai realizzato un film dell’orrore.

Anche se Tarantino deve ancora realizzare un film horror puro, molti elementi del genere sono presenti più o meno esplicitamente in alcuni dei suoi lavori, come Pulp Fiction, Kill Bill, e persino il più recente C’era una volta a Hollywood. Anche Scorsese ha sempre concentrato il suo lavoro sul genere crimine e non sull’horror; tuttavia, ha sempre dimostrato un vivo apprezzamento per il genere, e come lui tantissimi altri registi.

Indiewire ha compilato uno straordinario elenco di quaranta registi citando i loro film horror preferiti, che spaziano da classici come Audition (1999) a successi più recenti come Midsommar (2019). La classifica ha chiamato in causa, oltre a Tarantino e Scorsese, anche regista come Wes Anderson, Bong Joon Ho, Guillermo del Toro e Edgar Wright. Di seguito potete leggere l’elenco completo:

  • Wes Anderson – Rosemary’s Baby
  • Natalie Erika James – Ringu
  • Mike Flanagan – The Blackcoat’s Daughter
  • Bong Joon Ho – Midsommar
  • Osgood Perkins – The Strangers
  • Robert Eggers – Nosferatu
  • Josephine Decker – Luca Guadagnino’s Suspiria
  • Guillermo del Toro – Eyes Without a Face
  • Quentin Tarantino – Audition
  • Martin Scorsese – The Innocents
  • Edgar Wright – Dead of Night
  • David Lowery – Hereditary
  • Jordan Peel – Misery
  • Jennifer Kent – The Texas Chainsaw Massacre
  • Luca Guadagnino – The Fly
  • Sam Raimi – Night of the Living Dead
  • Anna Biller – Peeping Tom
  • Christopher Nolan – Alien
  • Andy Muschietti – Near Dark
  • James Wan – The Others
  • Ana Lily Amirpour – Antichrist
  • Bo Burnham – Raw
  • Eli Roth – Creepshow
  • Ben Wheatley – Eraserhead
  • William Friedkin – Funny Games
  • James Gunn – Green Room
  • Coralie Fargeat – I Saw the Devil
  • Gaspar Noé – Un Chien Andalou
  • John Carpenter – The Exorcist
  • Karyn Kusama – Habit
  • Nia DiCosta – Under the Skin
  • Patrick Brice – Jacob’s Ladder
  • André Øvredal – Poltergeist
  • Tim Burton – The Wicker Man
  • Pedro Almodóvar – Rapture
  • Jim Jarmusch – American Psycho
  • Ti West – The Shining
  • Rob Zombie – 28 Days Later
  • Julia Ducournau – Dead Ringers
  • Peter Strickland – Climax

Quentin Tarantino cita spesso Audition di Takashi Miike come uno dei suoi film preferiti. In effetti, ha incluso il film nella sua lista dei migliori 20 film usciti dal 1992, anno in cui è diventato famoso al grande pubblico. Martin Scorsese ha scelto invece l’orrore psicologico di Jack Clayton del 1961, The Innocents, adattamento del romanzo di Henry James, “Il giro delle vite”, che è anche il film horror preferito di Guillermo del Toro.

Star Wars: un video ripercorre il tragico esilio di Obi-Wan su Tatooine

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Un nuovo video di Star Wars mette in evidenza la tragedia dell’esilio di Obi-Wan Kenobi su Tatooine. Il leggendario Maestro Jedi sarà protagonista di una serie Disney+ ambientata diversi anni dopo Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, con Ewan McGregor che riprenderà l’iconico ruolo. Nell’attesa (i dettagli sulla serie sono ancora piuttosto fumosi), è stata rilasciata una nuova clip che ripercorre le sue note avventure nel franchise fino ad oggi.

Come parte degli sforzi della Disney per rendere Star Wars accessibile a tutte le tipologie di pubblico, la Casa di Topolino ha lanciato Star Wars Galaxy of Adventures, una nuova serie che rivisita gli eventi chiave del franchise ambientato in una galassia lontana lontana. Lanciata nel 2018, i cortometraggi animati che compongono la serie sono disponibili per la visione su YouTube e partono dagli inizi della storia di Luke Skywalker. Da allora, altri personaggi di Star Wars sono stati raccontati, come Anakin Skywalker, R2-D2, Chewbacca, la Principessa Leia, Han Solo e anche personaggi più recenti come Rey, Poe, Finn e Kylo Ren. Tuttavia, l’ultimo episodio è incentrato su Obi-Wan e sul suo viaggio come Jedi.

Ad essere stata postata di recente sull’account YouTube ufficiale di Star Wars Kids, è infatti proprio una clip incentrata su Obi-Wan Kenobi. Il video, che dura poco più di un minuto, ci mostra Ben Kenobi su Tatooine e alcune scene dei suoi momenti più importanti nel franchise, fino al messaggio della Principessa Leia che gli chiede aiuto nel primo film originale di Star Wars

Star Wars ha davvero reso giustizia alla storia di Obi-Wan Kenobi?

Tra il nostalgico tema in sottofondo e un vecchio Obi-Wan che ricorda i suoi giorni da Jedi (inclusa la morte del suo Maestro Jedi, Qui-Gon Jinn, e il suo litigio con Anakin), è difficile per un fan di Star Wars non emozionarsi durante la visione della clip. Tuttavia, vale la pena notare che il video non include momenti cruciali della serie Star Wars: The Clone Wars, in particolare la morte dell’Imperatrice Satine, amica intima e quasi amante di Obi-Wan. Vederla nel video avrebbe ulteriormente evidenziato quanto fosse stata tragica la sua vita; tuttavia, è rimasto impegnato nella sua responsabilità di Jedi e mentore di Luke Skywalker.

È innegabile quanto la saga di Star Wars abbiano in parte fallito riguardo Obi-Wan. Da personaggio che ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia Skywalker, è sconvolgente che non sia mai stato coinvolto nella trilogia sequel. Certo, il personaggio ha fatto un cameo vocale per ben due volte, ma indubbiamente si meritava di più. In ogni caso, tutti sperano che la Disney e la Lucasfilm rimediano attraverso l’attesissima serie che arriverà su Disney+.

The Mandalorian 2: foto promozionali

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The Mandalorian 2: foto promozionali

Disney+ dopo il secondo trailer ha diffuso le foto promozionali di The Mandalorian 2, l’attesissima seconda stagione della serie The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars che debutterà debutterà il 30 ottobre su Disney+.

The Mandalorian è ambientato pochi anni dopo la caduta dell’Impero e prima dell’emergere del Primo Ordine e segue un pistolero solitario nei confini esterni della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv  The Mandalorianlive action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

MCU: chi è davvero il cattivo più potente dell’universo condiviso?

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Thanos è il cattivo per antonomasia del MUC, ma ci sono antagonisti più potenti del Titano Pazzo, come esemplificato da un nuovo report di Screen Rant. A mano a mano che l’ambito MCU è cresciuto nel corso degli anni, il livello di potenza di eroi e cattivi è aumentato notevolmente. Gli avversari di Tony Stark sono passati, ad esempio, dall’essere un uomo d’affari con un abito di ferro all’essere un genio sputafuoco, fino ad arrivare ad una IA quasi onnipotente. L’espansione del MCU in diverse dimensioni non ha fatto altro che rafforzare questa differenza.

Da quando Thor e The Avengers hanno sottolineato la portata delle abilità magiche degli Asgardiani, è stato evidente che il potere non è solo una questione di pura forza. La magia, le dimensioni, l’immortalità e persino la personalità devono essere prese in considerazione per capire quanto sia potente un personaggio. Ad esempio, Thor avrebbe potuto impugnare il Guanto dell’Infinito in Avengers: Endgame, ma Smart Hulk era mentalmente più stabile all’epoca dei fatti. La natura delle abilità di un personaggio spiega anche perché Captain Marvel potrebbe spingere qualsiasi altro eroe nell’oblio, anche se Scarlet Witch potrebbe torcerle la spina dorsale con un semplice movimento del polso.

Per quanto Thanos sia onnipotente grazie alle Gemme dell’Infinito, molti altri cattivi del MCU sono naturalmente più potenti. Il suo ex servitore Ronan l’Accusatore, ad esempio, è stato in grado di maneggiare la Gemma del Potere con una resistenza minima, ed è rimasto sotto il comando di Thanos solo a causa delle sue motivazioni nascoste. Allo stesso modo, Ego il Pianeta Vivente avrebbe potuto facilmente spazzare via la Terra con la stessa facilità con cui ha fatto con altri pianeti, ma il suo desiderio di conquistare l’intero universo lo ha portato a seguire Star-Lord e a perdere contro i Guardiani della Galassia prima che potesse raggiungere il suo obiettivo. E poi ci sono Hela, Surtur e Dormammu, tre esseri mistici con una durata di vita estremamente lunga e una quantità di potere quasi illimitata: ed è proprio Dormammu che può affermare di essere il più potente. 

Eoni fa, Odino ha sconfitto Surtur da solo, ma uan volta divenuto anziano, Thor ha dimostrato che sia Surtur che Hela erano abbastanza forti da impedire al secondo Vendicatore più potente di poterli sconfiggere, come visto in Thor: Ragnarok. Solo loro potevano sconfiggersi a vicenda. Tuttavia, Surtur può essere così potente solo quando viene unito alla Fiamma Eterna mentre indossa la sua corona. Thor: Ragnarok ha anche dimostrato come Hela possa essere sconfitta tramite l’enorme Demone del Fuoco. Quindi, l’unico cattivo del MCU che non è stato scalfito da quasi nessuna arma è Dormammu.

Dormammu è il vero villain più potente del MCU?

Dormammu è praticamente imbattibile nel MCU, poiché non ne fa davvero parte. Solo per natura, Dormammu abbraccia la sua intera realtà come entità transdimensionale. Ne deforma il tessuto stesso per creare il suo volto e usare i suoi poteri, può conferire abilità occulte a esseri di universi diversi e viene descritto dall’Antico come più antico del tempo stesso. L’unico ostacolo che gli impedisce di annientare il MCU prima che qualcuno abbia la possibilità di battere ciglio è che non può semplicemente oltrepassarlo. Ecco perché ha reclutato Kaecilius prima che Doctor Strange ostacolasse i suoi piani grazie alla sua insistenza. Certo, Dormammu ha subito la sconfitta meno violenta dell’intero franchise a causa di questo piccolo ostacolo, ma sarebbe stato comunque impossibile per Thanos cancellare metà della vita se non avesse ricevuto un guanto ingioiellato.

Dormammu è la personificazione della distruzione. È difficile mettere il suo potere in prospettiva con così tante razze aliene e pianeti viventi, ma Dormammu può essere paragonato ad un’intera dimensione e i suoi obiettivi includono anche l’intero multiverso. Oggetti come il Guanto dell’Infinito potrebbero non funzionare nella sua Dimensione Oscura come accade invece altrove nel Multiverso. Per fortuna, Doctor Strange è stato abbastanza saggio (e fortunato) da sperimentare un uso intelligente della Gemma del Tempo per salvare l’intero Marvel Cinematic Universe dall’essere assorbito dal Distruttore di Mondi, almeno temporaneamente…

Gretel e Hansel è disponibile da oggi in digitale

Gretel e Hansel è disponibile da oggi in digitale

Midnight Factory, etichetta di Koch Media Italia dedicata interamente al genere horror, é lieta di annunciare che Gretel e Hansel è disponibile da oggi in digitale su Rakuten TV, Itunes, Google, TIM Vision, Chili, Sky e Infinity.

La nuovissima pellicola di Oz Perkins (February – L’innocenza del male, Sono la bella creatura che vive in questa casa), figlio di Anthony Perkins – il leggendario Norman Bates di Psycho di Alfred Hitchcock– ha incantato il pubblico italiano durante il mese di Agosto esordendo come primo film horror ad arrivare nelle sale cinematografiche dopo il lockdown.

Lo sceneggiatore Rob Hayes ha adattato questa antica storia dei fratelli Grimm con una svolta: ha invertito i nomi dei personaggi nel titolo. In Gretel e Hansel, Hayes e Perkins hanno spostato la narrazione da un punto di vista condiviso a quello di Gretel, creando così una storia di formazione e di empowerment femminile.

Sophia Lillis, che ricordiamo tutti per il ruolo di Beverly nell’ultimo IT, interpreta magistralmente il ruolo dell’impavida eroina femminile Gretel, accanto al giovane Sam Leaky che veste i panni del fratellino Hansel. L’iconica strega della fiaba originale viene invece portata in vita sullo schermo grazie ad Alice Krige (Thor: The Dark World, The OA, Stark Trek: Voyager).

Il film presenta la classica favola più conosciuta di tutti i tempi con un linguaggio e una messinscena che parla a un pubblico giovane amante del genere, e non solo.

Justice League Snyder Cut: per gli analisti è “una strategia a lungo termine”

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Alcuni analisti del botteghino hanno teorizzato che la decisione di far uscire la Snyder Cut di Justice League sia stata presa dalla Warner Bros. per mantenere ancora a lungo i rapporti con il regista Zack Snyder. Anni fa, Snyder è stato uno dei principali “architetti” del DCEU ad opera della major, ed era pronto a creare un film dedicato alla Justice League che i fan dei fumetti erano ansiosi di vedere.

Tuttavia, a causa di una tragedia familiare, Snyder è stato costretto ad abbandonare il progetto. Alla fine, il film affidato è stato affidato a Joss Whedon, che si è occupato delle riprese aggiuntive e di tutta la post-produzione, ma il risultato finale si è rivelato drasticamente diverso dalla visione originale di Snyder. Di conseguenza, i fan hanno trascorso i successivi tre anni a fare campagna per il rilascio del taglio originale del cinecomic.

I fan hanno finalmente vinto la loro battaglia lo scorso maggio, quando è arrivata la notizia che la versione originale di Justice League sarebbe arrivata su HBO Max il prossimo anno. Zack Snyder realizzerà finalmente il progetto a cui ha sempre pensato, dedicandosi anche ad alcune riprese aggiuntive che coinvolgeranno star come Ben Affleck (Batman) e Ray Fisher (Cyborg). Il “nuovo” Justice League verrà trasformato da lungometraggio a miniserie in quattro parti: il suo budget dovrebbe aggirarsi intorno ai 70 milioni di dollari, una cifra considerevole se si considera che si tratta essenzialmente di un progetto in parte già “formato”.

Proprio quest’ultimo dettaglio ha spinto gli analisti del botteghino ad interrogarsi sui motivi che avrebbero spinto la Warner Bros. a consentire il completamento della Justice League di Zack Snyder. La rivista Observer ha parlato con alcuni di questi analisti circa i loro pensieri sulle reali intenzioni di WB. Paul Dergarabedian di Comscore ha dichiarato di credere che la decisione della major dipende esclusivamente dal desiderio dello studio di continuare a lavorare con Snyder.

“Tutti considerano gli studi come delle entità monolitiche spinte soltanto da interessi economici, ma quando vedi qualcosa del genere ti rendi conto c’è qualcosa di più. C’è un fattore X da considerare: ‘Vogliamo che questa persona lavori per altri o continui a farlo per noi?’. Se un’operazione non ha un senso finanziario oggettivo, allora in ballo ci sono fattori e motivazioni soggettive. La Warner vuole far parte del business di Zack Snyder al pari di Christopher Nolan. È una strategia a lungo termine.”

Zack Snyder e Warner Bros.: un sodalizio che va oltre Justice League…

Zack Snyder è stato a lungo in affari con la Warner Bros., anche al di là delle sue numerose iniziative DC. Grazie a film come 300 e Sucker Punch, lo studio ha dimostrato più volte il proprio sostegno a Snyder e alla sua visione creativa nel corso degli anni. Nel dare vita ala sua Justice League, la Warner Bros. sta, a tutti gli effetti, riaffermando quel sostegno. Indubbiamente, Snyder è grato per questa opportunità e potrebbe essere molto interessato a continuare la sua collaborazione con lo studio in futuro.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Insidious 5 si farà, Patrick Wilson alla regia

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Insidious 5 si farà, Patrick Wilson alla regia

Patrick Wilson, star del franchise di Insidious, dirigerà il quinto capitolo della saga, che sarà un sequel diretto di Insidious (2010) e Oltre i confini del male – Insidious 2 (2013). Secondo le prime indiscrezioni, il quinto capitolo sarà ambientato dieci anni dopo gli eventi del secondo film, e che il figlio della coppia composta da Josh Lambert (Wilson) e Renai Lambert (Rose Byrne), Dalton, si ritroverà questa volta al college.

Il franchise di Insidious è divenuto negli anni molto popolare, anche se non ha mai potuto contare su un reale sostegno da parte della critica. Sebbene Wilson non abbia precedenti esperienze di regia, è da circa dieci anni che lavora con il genere horror. Oltre ai film della saga di Insidious, è co-protagonista insieme a Vera Farmiga della maggior parte dei film di un altro celebre franchise horror, ossia The Conjuring. Ha anche recitato nel western/horror Bone Tomahawk e nell’horror sovrannaturale Nell’erba alta, tratto da un racconto di Stephen King.

Scott Teems si occuperà della sceneggiatura del nuovo capitolo di Insidious, che dovrebbe arrivare nelle sale nel 2022. Come riportato da Bloody Disgusting, in merito al nuovo film Patrick Wilson avrebbe dichirato: “Sono onorato ed entusiasta di essere al timone della prossima puntata di Insidious, che fornirà un’incredibile opportunità per disfare tutto ciò che i Lambert hanno attraversato dieci anni fa, oltre ad affrontare le conseguenze delle loro scelte. Dirigere il film è per me un cerchio che si chiude, sia dal punto di vista professionale che personale, e sono estremamente grato di essere stato incaricato di continuare a raccontare questa storia spaventosa e inquietante.”

Insidious del 2010 è il film che ha dato il via ad una delle saghe horror più viste degli ultimi anni, capostipite di un sequel e due prequel. Nella fattispecie, il primo film del 2010 è il terzo andando nell’ordine cronologico degli eventi. L’ultima capitolo del franchise, Insidious – L’ultima chiaveè il capitolo della serie che ha incassato di più al box office.

James Gunn conferma: “Un film su Superman era una possibilità”

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James Gunn conferma: “Un film su Superman era una possibilità”

James Gunn era sul punto di realizzare un nuovo film di Superman collegato al DCEU prima di decidere di dedicarsi a The Suicide Squad. Il regista e sceneggiatore è stato ingaggiato dalla Warner Bros. e dalla DC Films nel 2018, diversi mesi dopo essere stato allontanato dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3. Sebbene, da allora, Disney e Marvel siano tornate sui loro passi e stretto un nuovo accordo con Gunn, la libertà concessa al regista gli comunque permesso di continuare a lavorare per la “concorrenza”.

Gunn ha quindi avuto la possibilità di scegliere qualsiasi progetto che lo interessasse, e ora sappiamo che un nuovo film dedicato alla Squadra Suicida è qualcosa che il regista ha sempre voluto realizzare. Il primo film, diretto da David Ayer, è stato un grande successo al botteghino, ma ha ricevuto per lo più recensioni negative. The Suicide Squad non sarà né un sequel né un riavvio secondo Gunn: conterrà soltanto alcuni personaggi del film originale e, al tempo stesso, ne introdurrà di nuovi. Il regista è stato abbastanza chiaro sulla libertà creativa che la DC gli ha concesso, dandogli anche piena voce in capitolo su quali personaggi far morire nel film. Tuttavia, il nuovo Suicide Squad non è stato l’unico film DC che Gunn avrebbe potuto dirigere.

The Suicide Squad è attualmente nelle primissime fasi di promozione, anche se un primo trailer ufficiale non è ancora stato rilasciato. In una recente intervista con Empire, James Gunn ha parlato del processo di adesione alla DC, rivelando che prima di approdare alla regia del nuovo film sulla Task Force X, aveva discusso insieme ai piani alti della possibilità di dedicarsi ad un nuovo film basato sulle avventure di Superman.

Il Superman di James Gunn: sequel o riavvio?

Ai tempi in cui Gunn venne annunciato alla regia di The Suicide Squad, già numerosi report parlavano del fatto che Superman fosse uno dei progetti DC che erano stati discussi dal regista insieme ai due studio. Adesso Gunn ha confermato che un film sull’eroe kryptoniano è stato davvero una possibilità. Non è noto se Gunn avrebbe avuto il compito di riavviare completamente il personaggio o se un nuovo film di Superman avrebbe coinvolto ancora una volta Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent. Sfortunatamente per i fan di Superman, la decisione di Gunn di non dirigere il film ha lasciato il progetto in stand-by. Ad oggi non ci sono più stati aggiornamenti su quando verrà realizzato un nuovo film in solitaria di Superman.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Copycat – Omicidi in serie: trama e cast del film con Sigourney Weaver

Thriller del 1995, Copycat – Omicidi in serie è un film diretto da Jon Amiel, noto per titoli come Sommersby e Creation. Basato su una sceneggiatura originale di Ann Biderman e David Madsen, questo propone una nuova figura di serial killer, che per i suoi omicidi si ispira ai maggiori assassini della storia. Un gioco perverso che ripercorre così le terrificanti gesta di personalità come il Figlio di Sam, Ted Bundy ed Edmund Kemper. Entrati nell’immaginario collettivo, questi sono poi stati ampiamente trattati anche nell’acclamata serie Netflix Mindhunter.

A dare particolare lustro al film, vi è l’attrice candidata all’Oscar Sigourney Weaver, celebre per il suo ruolo nella saga fantascientifica di Alien. Al momento della sua uscita, tuttavia, il film dovette scontrarsi anche con altri thriller di quell’anno, tra cui il celebre Seven di David Fincher. Proprio a causa di ciò, Copycat – Omicidi in serie finì con il passare in sordina, ottenendo un incasso totale di circa 32 milioni di dollari a fronte di un budget di 20. La critica però esaltò il film, indicando i due personaggi femminili protagonisti tra i migliori visti sul grande schermo durante quell’anno.

Nel 2001 il titolo è inoltre stato inserito dalla prestigiosa American Film Institute nell’elenco dei 100 thriller migliori di sempre. Con il tempo il film ha così acquisito sempre più popolarità, arrivando ad essere particolarmente ricercato e apprezzato anche dal grande pubblico. La storia è infatti quanto mai appassionante con le sue indagini e gli omicidi da risolvere, e lo stesso film presenta diverse curiosità. Molte di queste sono legate al cast di attori e alla loro preparazione per i rispettivi personaggi. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò e molto di più.

Copycat – Omicidi in serie: la trama del film

Protagonista del film è la profiler specializzata in serial killer Helen Hudson. In seguito ad un tentato omicidio, la donna inizia a soffrire di agorafobia, diventando vittima di un forte esaurimento nervoso. In conseguenza di ciò, inizia ad abusare di psicofarmaci, barricandosi all’interno del suo appartamento senza uscirne mai. Il suo unico collegamento con il mondo esterno è un computer, grazie al quale rimane informata sulle principali notizie. Proprio tramite questo viene a sapere di una serie di omicidi che per modus operandi ricordano quelli dei più famosi serial killer della storia. Contattata dagli agenti Mary Jane Monahan e Ruben Goetz, i quali indagano sulla faccenda, Helen viene invitata ad universi a loro.

Inizialmente restìa, la donna finisce con l’accettare. Superare la propria paura degli spazi aperti sarà però tutt’altro che semplice per lei, che manifesterà continui squilibri. Il suo contributo si rivelerà però particolarmente importante. Helen comprende infatti come l’assassino stia seguendo l’elenco dei serial killer da lei menzionati durante una sua lezione universitaria. Sapere ciò può aiutare i due agenti a capire dove colpirà la prossima volta l’omicida, ma ciò che Helen ancora ignora è quale sia l’obiettivo finale. Non passerà però molto tempo prima che lo scoprirà a sue spese. Identificare l’assassino sarà allora per lei l’unica possibilità di potersi salvare e tornare a vivere una vita tranquilla.

Copycat cast

Copycat – Omicidi in serie: il cast del film

Icona del cinema anni Ottanta e Novanta, Sigourney Weaver ricopre il ruolo della protagonista Helen Hudson. L’attrice, parlando del personaggio, affermò di essere particolarmente orgogliosa di come aveva lavorato in funzione di questo. Spese infatti diverso tempo a studiare la mentalità degli agorafobici, cercando di poter essere realistica nel suo ritratto. In aggiunta a ciò, ha anche dialogato con alcuni psichiatri che avevano avuto tra i loro pazienti noti serial killer. Ciò le ha permesso di ottenere informazioni preziose ai fini della sua interpretazione. La Weaver ha infine raccontato di essere rimasta delusa dallo scarso successo del film, specialmente per via dell’impegno profuso in esso. L’attore William McNamara interpreta invece Peter Foley, il killer ricercato dai protagonisti.

La premio Oscar Holly Hunter, divenuta celebre grazie al film Lezioni di piano, interpreta l’agente Mary Jane Monahan. Anche lei ha svolto diverse ricerche per il suo personaggio, trascorrendo diverso tempo a contatto con detective della omicidi di Los Angeles. Da loro ha potuto imparare le varie procedure e le regole da sapere assolutamente per poter essere realistica nella sua interpretazione. Questa fu poi particolarmente apprezzata e indicata come una delle migliori dell’anno. L’attore Harry Connick Jr., divenuto noto grazie a film come Il mio piccolo genio e L’incredibile storia di Winter il delfino, ricopre il personaggio dello psicopatico Daryll Lee Cullum. Per prepararsi a questo, egli ha speso ore ed ore a guardare documentari su noti serial killer, imparando tutto ciò che c’era da sapere su di loro. L’attore Dermot Mulroney, noto per i suoi numerosi film, interpreta invece l’agente Ruben Goetz.

Copycat – Omicidi in serie: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Copycat – Omicidi in serie è infatti presente nel catalogo di Amazon Prime Video. Per vederlo è sufficiente sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo allo stesso tempo accesso anche a tutti gli altri titoli presenti nel catalogo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di giovedì 29 ottobre, alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Utopia: recensione della serie Prime Video

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Utopia: recensione della serie Prime Video

Non ci interrogheremo troppo sul senso di fare un remake di una serie tv recente e anche considerata un piccolo cult di nicchia, fatto sta che il 30 ottobre arriva su Amazon Prime Video Utopia, la nuova serie statunitense, remake di quella britannica del 2013. Ideata da Gillian Flynn la serie è ambientata in un mondo che somiglia molto al nostro, in un universo che rasenta la distopia, più che l’utopia del titolo e nel quale non faticheremo ad immedesimarci, date le condizioni attuali del mondo un cui viviamo.

La trama di Utopia

Quello che si può definire un thriller cospirativo segue le vicende di un gruppo di nerd che hanno intenzione di salvare il mondo, lo stesso mondo che sembra non avere posto per loro, che sono bizzarri e insoliti. Ma da cosa cercano di salvare l’umanità? Tutti loro sono appassionati di fumetti e si sono conosciuti online grazie all’ossessione comune per “Utopia”, una graphic novel che secondo la loro convinzione, dovrebbe predire il destino della Terra che è destinata a finire a causa di una epidemia (maddai!). Quando Ian (Dan Byrd, Cougar Town), Becky (Ashleigh LaThrop, Il metodo Kominsky), Samantha (Jessica Rothe, Auguri per la tua morte), Wilson Wilson (Desmin Borges, You’re the Worst) e Grant (Javon ‘Wanna’ Walton, Euphoria) scoprono messaggi nascosti nelle pagine di “Utopia” i quali predicono una minaccia per l’umanità, si rendono conto velocemente che non si tratta solo di un complotto, ma di pericoli reali nel loro mondo. Il gruppo si imbarca così in un’avventura che lo porta a ritrovarsi faccia a faccia con la protagonista del fumetto, Jessica Hyde (Sasha Lane, Hellboy), la quale si unisce alla loro missione per salvare il mondo mentre ha i propri segreti da nascondere.

utopia serie tv 2020Nessuno è al sicuro, nessuno e insospettabile. Utopia è una serie che non fa sconti a nessuno e che si trova a fare i conti con un pubblico che probabilmente si identificherà nei protagonisti, per quanto strambi possano essere. La serie infatti racconta di nerd che si prendono terribilmente sul serio, con conseguenze anche molto gravi e sanguinose. E il target dello show è proprio quello di appassionati di cultura geek, lettori di fumetti, fruitori seriali compulsivi, persone che in qualche modo vengono percepite come strambe e che nel mondo di Utopia sono la normalità.

Thriller dalla penna di Gillian Flynn

Per questo la serie di Gillian Flynn può rappresentare un rifugio sicuro, un posto in cui sentirsi a casa, anche se si tratta di una casa inquietante e in cui si sospetta che tutti possano volerci uccidere. A fronte di questo grande pregio e di una scrittura sicuramente intelligente anche se non sempre brillante, la serie si rivela però autoreferenziale, epurando ogni traccia di ironia british che c’era nell’originale e scegliendo un tono più cupo e serio, che sicuramente non giova alla fruizione. Buono invece il cast, che proviene dagli angoli più disparati della serialità recente, oltre ovviamente a John Cusack, volto noto e qui interprete di uno dei personaggi più sfaccettati e complessi dell’intera serie. Neanche a dirlo, porta a termine in suo compito con grande mestiere.

Forse troppo estrema per i tempi in cui viviamo, Utopia non mancherà di esercitare un certo fascino sullo spettatore più irrequieto, che cerca teorie cospirazioniste dietro ogni angolo e avvenimento del nostro mondo. Naturalmente questo non è un bene, per cui, se vi accingete alla visione della serie, maneggiatela con cura, potrebbe causare incubi ad occhi aperti!

The Crown 4: trailer ufficiale della quarta stagione della serie Netflix

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Netflix dopo il teaser ha rilascia il nuovo trailer della quarta stagione di The Crown, la serie originale di successo mondiale che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

La trama di The Crown 4

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan The Crown vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

 

Sophia Loren torna al cinema dopo 11 anni con La vita davanti a sé

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Sophia Loren torna a recitare, diretta dal figlio Edoardo Ponti, ne La vita davanti a sé, il nuovo film originale Netflix, disponibile in piattaforma dal 13 novembre.

Ambientato a Bari, il film racconta la storia di Madame Rosa, un’anziana ebrea ed ex prostituta che per sopravvivere negli ultimi anni della sua vita ospita nel suo piccolo appartamento una sorta di asilo per bambini in difficoltà. Riluttante, accetta di prendersi carico di un turbolento dodicenne di strada di origini senegalesi, di nome Momò. I due sono diversi in tutto: età, etnia e religione. Per questo all’inizio la loro relazione è molto conflittuale, ma ben presto si trasformerà in un’inaspettata e profonda amicizia, quando, nonostante tutto, si renderanno conto di essere anime affini, legate da un destino comune che cambierà le loro vite per sempre.

Sophia Loren al cinema dopo 11 anni

Ad undici anni dalla sua ultima apparizione al cinema, in Nine di Rob Marshall, l’icona del cinema mondiale torna in un ruolo molto intimo, personale, che le ricorda sua madre, per una storia che parla di tolleranza “del perdono, dell’amore. Tutti noi abbiamo il diritto di essere visti e ascoltati, sennò è impossibile vivere” dichiara l’attrice, in collegamento via Zoom.

La sua Madame Rosa è una sopravvissuta agli orrori dei campi di concentramento per ebrei, una donna con un passato turbolento e doloroso, un po’ come il passato della Loren, che da piccolissima ha vissuto la guerra e la fame: “Quelle cose quando accadono ti rimangono dentro, sono sempre molto presenti. Per me fare cinema e incontrare personaggi che mi ricordano un po’ quelle esperienze hanno influito in modo positivo anche sulla mia recitazione. Sono cose che non si dimenticheranno mai più.”

la vita davanti a séIn merito alla sua assenza prolungata dai set, Sophia Loren ha dichiarato: “Sono rimasta molti anni lontana dai set tanti anni, ma non me ne sono neanche accorta. Avevo bisogno di riposare. Avevo bisogno di silenzio, di stare con i miei figli, di vederli crescere, perché prima di questa assenza dagli schermi non li ho visto crescere. Ho deciso di vivere una vita di famiglia, come se fossi stata una signora che aveva lavorato e si fermata un po’. Quando è arrivato mio figlio con questa storia, che conoscevo già abbastanza bene, mi ha intenerito molto e mi ha fatto tornare ai tempi di quando ho iniziato a fare cinema e a trattare il cinema come una cosa essenziale, importantissima. Così ho voluto riprendere perché la storia valeva la pena ed era importante per me.”

Tanti premi, un solo rimpianto

Una carriera ricca di incontri e soddisfazioni, quella dell’attrice due volte premio Oscar, con un solo rimpianto: “Tanti anni fa ho avuto un incontro con Luchino Visconti, che mi propose di fare la Monaca di Monza che poi non abbiamo fatto per delle ragioni che non ricordo. Però era un personaggio che amavo moltissimo e avrei voluto farlo.”

La vita davanti a sé arriva su Netflix a partire dal 13 novembre.

Lovecraft Country – La terra dei demoni: tutto quello che non sai sulla nuova serie

Lovecraft Country – La terra dei demoni, è la nuova serie HBO tratta dall’omonimo romanzo di Matt Ruff prodotta da J.J. Abrams (co-creatore di Lost e Fringe e regista di numerosi film di successo) e Jordan Peele (regista di Noi e Scappa – Get Out e produttore di BlacKkKlansman e The Twilight Zone).

La serie è creato da Misha Green nota per aver co-scritto da Heroes e e Sons of Anarchy. Ambientata negli Stati Uniti della metà degli anni Cinquanta, Lovecraft Country – La terra dei demoni racconta del veterano della guerra di Corea Atticus “Tic” Freeman interpretato da Jonathan Majors arrivato a Chicago dalla Florida per cercare il padre scomparso.

Lovecraft Country – La terra dei demoni: quando esce e dove vederla in streaming

La serie debutta il 31 ottobre alle 21.15, ogni sabato su Sky Atlantic. Lovecraft Country – La terra dei demoni in streaming è su NOW TV e in On Demand su SKYGO.

Lovecraft Country – La terra dei demoni: trama e il cast

Insieme allo zio George (Courtney B. Vance) e all’amica d’infanzia Letitia “Leti” Dandrige (Jurnee Smollett), Tic intraprenderà uno spaventoso e adrenalinico viaggio on the road attraverso l’America razzista delle leggi di Jim Crow. Ciò che Atticus troverà tra le terre del New England, però, non saranno solo creature innominabili e antichi culti, ma anche l’odio di un’America malata di razzismo.

Nel cast protagonisti sono Courtney B. Vance (American Crime Story – The Immortal Life of Henrietta Lacks) e Jurnee Smollett (True Blood, Underground), anche Abbey Lee (Mad Max: Fury Road) nel ruolo di Christina Braithwhite, figlia del leader di un ordine segreto chiamato “I figli di Adamo”; Aunjanue Ellis (When They See Us) nei panni di Hippolyta Freeman, la moglie di George e zia di Atticus; Jada Harris (The Resident) che interpreta Dee, figlia di George e Hippolyta; Wunmi Mosaku (The End of the F***ing World) nel ruolo della sorellastra di Leti, Ruby Baptiste; Michael Kenneth Williams (The Wire, Boardwalk Empire) nel ruolo del padre di Atticus, Montrose Freeman.  E ancora, Jamie Chung (C’era una volta) nel ruolo dell’infermiera Ji-Ah e Jordan Patrick Smith (Vikings) nei panni di William, tirapiedi di Cristina, amante, guardia del corpo, spia e qualsiasi cosa lei vuole che lui sia.

Lovecraft Country – La terra dei demoni: trailer ufficiale

Lovecraft Country – La terra dei demoni: gli episodi

Lovecraft Country 1×01

Lovecraft Country

In Lovecraft Country 1×01 che si intitolerà  “Sundown” Veterano e appassionato di narrativa polacca Atticus Freeman (Jonathan Majors) viaggia da Jim Crow a sud verso il suo sud Lato della città natale di Chicago in cerca del padre scomparso Montrose (Michael Kenneth Williams). Dopo aver reclutato suo zio George (Courtney B. Vance) e l’amica d’infanzia Letitia (Jurnee Smollett) per unirsi a lui, il trio parte per “Ardham”, MA, dove pensano che Montrose possa essere andato a cercare informazioni sulla progenie della defunta madre di Atticus . Mentre attraversano il Midwest, Tic, Leti e George incontrano pericoli in agguato ad ogni angolo, specialmente dopo il tramonto. “Sundown” è stato scritto da Misha Green; diretto da Yann Demange.

Lovecraft Country 1×02

Lovecraft Country 1x02

In Lovecraft Country 1×02 che si intitolerà “Whitey’s on the Moon” Inspiegabilmente guariti dalla loro notte terrificante, Leti e George si godono il loro nuovo ambiente, mentre Atticus insospettisce i padroni di casa dell’Ardham Lodge – Christina Braithwhite (Abbey Lee) e il suo sfuggente padre Samuel (Tony Goldwyn) – che svelano i piani criptici per il ruolo di Atticus nella loro imminente cerimonia “Figli di Adam”. Più tardi, dopo che Tic, Leti e George si imbattono in un indizio che potrebbe portarli a Montrose, ognuno intraprende una sgradita passeggiata lungo il sentiero della memoria. “Whitey’s on the Moon” è stato scritto da Misha Green; diretto da Daniel Sackheim.

Lovecraft Country 1×03

Lovecraft Country 1x03

In Lovecraft Country 1×03 che si intitolerà  “Holy Ghost ” Sperando di riparare la sua relazione con sua sorella Ruby (Wunmi Mosaku), Leti trasforma una sgangherata vittoriana Il North Side di Chicago in una pensione – uno sforzo che alimenta il razzismo del quartiere e risveglia gli spiriti dormienti bloccati in casa. Nel frattempo, Atticus rimane oppresso da una coscienza sporca mentre la moglie di George Ippolita (Aunjanue Ellis) lo pressa per la storia completa di ciò che è accaduto ad Ardham. Sceneggiatura di Misha Green; diretto da Daniel Sackheim.

Lovecraft Country 1×04

Lovecraft Country 1x04

In Lovecraft Country 1×04 che si intitolerà “A History of Violence” Dopo che Christina si presenta misteriosamente alla sua porta, Leti affronta Atticus sul suo piano di tornare furtivamente in Florida. Più tardi, alla ricerca di pagine mancanti per un testo cruciale, Leti, Tic e Montrose si dirigono a Boston, con Hippolyta e Diana (Jada Harris) per il viaggio. A Chicago, un affascinante sconosciuto nutre la delusione di Ruby per un’opportunità di lavoro sprecata. “A History of Violence” è stato scritto da Misha Green; Storia di Wes Taylor; diretto da Victoria Mahoney.

Lovecraft Country 1×05

Lovecraft Country 1x05

In Lovecraft Country 1×05 che si intitolerà “Strange Case” dopo aver fatto un patto diabolico con William, Ruby si mette nei panni di una donna bianca, ma lei la trasformazione non fa che rafforzare il suo risentimento per la divisione razziale. Un tradimento di Montrose scatena la rabbia repressa di Atticus, lasciando Leti profondamente turbata e mandando Montrose tra le braccia confortanti del suo amante segreto. “Strange Case” è stato scritto da Misha Green, Jonathan Kidd e Sonya Winton; diretto da Cheryl Dunye.

Lovecraft Country 1×06

Lovecraft Country 1x06

In Lovecraft Country 1×06 che si intitolerà  “Meet Me in Daegu” Atticus si imbatte in uno studente infermieristico coreano nel mezzo della guerra di Corea e non è in grado di ricordare il loro presentazione violenta l’uno all’altro. In Lovecraft Country 1×06 protagonisti sono Jurnee Smollett (attore), Jonathan Majors (attore), Aunjanue Ellis (attore), Courtney B. Vance (attore), Wunmi Mosaku (attore), Abbey Lee (attore).

Lovecraft Country 1×07

Lovecraft Country 1x07

In Lovecraft Country 1×07 che si intitolerà “I Am.” La ricerca incessante di risposte di Hippolyta (Aunjanue Ellis) la porta in un viaggio multidimensionale alla scoperta di sé e di Atticus (Jonathan Majors) consulta un vecchio amico di famiglia. “I Am.”  è scritto da Misha Green e Shannon Houston; diretto da Charlotte Sieling.

Lovecraft Country 1×08

Lovecraft Country 1x08

In Lovecraft Country 1×08 che si intitolerà  “Jig-A-Bobo”  Diana finisce per ricevere un’attenzione potenzialmente pericolosa dal capitano Lancaster; Atticus e Leti si trovano a cercare di proteggere il loro futuro all’arrivo di un visitatore inaspettato dal passato di Atticus alla pensione.

Lovecraft Country 1×09

Lovecraft Country 1x09

In Lovecraft Country 1×09 che si intitolerà “Rewind 1921” Con Hippolyta (Aunjanue Ellis) al timone, Leti (Jurnee Smollett), Tic (Jonathan Majors) e Montrose (Michael Kenneth Williams) intraprendono un viaggio. Sceneggiatura di Misha Green, Jonathan Kidd e Sonya Winton; diretto da Jeffrey Nachmanoff.

Lovecraft Country 1×10

Lovecraft Country 1x10

In Lovecraft Country 1×10 che si intitolerà “Full Circle”.

 

X-Men nel MCU: Captain Marvel 2 potrebbe spianare la strada?

X-Men nel MCU: Captain Marvel 2 potrebbe spianare la strada?

Attraverso l’aggiunta di nuovi personaggi, Captain Marvel 2 potrebbe impostare direttamente l’introduzione degli X-Men nella Fase 5 del MCU, almeno secondo un nuovo report di Screen Rant. Grazie all’accordo Fox-Disney, la porta è ora aperta affinché i celebri mutanti della Marvel possano esistere nello stesso universo cinematografico insieme agli Avengers, Spider-Man, Doctor Strange e – appunto – Captain Marvel.

Dal momento che la Marvel, generalmente, pianifica i propri film con largo anticipo, potrebbero trascorrere diversi anni prima che i mutanti tornino ufficialmente all’ovile, ma la Marvel potrebbe comunque gettare le basi per questo tanto auspicato ritorno già nella Fase 4. Mentre alcuni potrebbero aspettarsi che la Marvel dedica di preservare il debutto dei mutanti per i film esclusivamente dedicati agli X-Men, ci sono buone possibilità che la Marvel possa far avvicinare il pubblico al loro universo in maniera progressiva. Considerando che la Marvel ha realizzato una manciata di film di supereroi da solista prima di realizzare The Avengers, un approccio simile potrebbe essere adottato anche con gli X-Men. Tuttavia, la Marvel non avrà bisogno necessariamente di realizzare singoli film per ciascuno dei suoi X-Men prima di unire la squadra in un unico grande crossover: potrebbe essere necessario solo un film per impostarli nella maniera corretta.

In tal senso, un film che sembra ben posizionato per preparare il terreno all’arrivo degli X-Men nel MCU è senza dubbio Captain Marvel 2. Diretto da Nia DaCosta e attualmente programmato per un’uscita nel 2022, il prossimo episodio della Fase 4 renderà la Carol Danvers di Brie Larson protagonista di una nuova avventura cosmica, che segnerà la sua terza apparizione sul grande schermo. Basato sulla sua storia dei fumetti ma anche su dove la Marvel è intenzionata a portare il personaggio, Captain Marvel 2 potrebbe introdurre nuovi eroi che apriranno la strada agli X-Men.

Captain Marvel 2 potrebbe introdurre Rogue

Sorprendentemente, uno dei nuovi personaggi più chiacchierati per Captain Marvel 2 è Rogue, che è un eroe di serie A e un membro di punta degli X-Men nei fumetti Marvel. A chi non ha familiarità con la sua storia, potrebbe sembrare un personaggio poco adatto per Captain Marvel 2, ma le due eroine condividono un legame importante che potrebbe essere trasposto anche nel MCU. Quando Rogue è apparsa per la prima volta, era una pericolosa mutante che rubava i poteri e che venne incaricata da Mystica ad entrare in possesso dei poteri di Carol per usarli contro i Vendicatori e combatterli. Il problema però è che Rogue, dopo aver acquisito le abilità di Carol, ha subito anche alcuni effetti collaterali inaspettati (e non intenzionali): ha anche assunto l’identità di Carol! Tuttavia, Carol non era più la stessa anche quando il Professor X ripristinò i suoi ricordi. Profondamente colpita da tutto ciò che accadde, Carol decide di lasciare la Terra. Per quanto riguarda Rogue, continuò a mantere i poteri di Carol per diversi anni.

Supponendo che Captain Marvel 2 sia ambientato almeno parzialmente sulla Terra, la relazione di Carol con Rogue potrebbe prendere vita nel sequel, con Rogue che agisce come cattivo secondario che lavora per l’antagonista principale. Ad un certo punto del film, il mutante potrebbe farla agire contro Carol e rubarle poteri e ricordi. Questo potrebbe richiedere un approfondimento psicologico del personaggio di Carol, che potrebbe essere sviscerato lungo tutto l’arco del film. Più tardi, potrebbe culminare in un’epica resa dei conti tra i due supereroi. 

Captain Marvel 2 potrebbe introdurre i Predoni Stellari

Quella di Rogue potrebbe non essere l’unica storia di Carol Danvers degli anni ’80 da cui la Marvel potrebbe trarre ispirazione per la trama di Captain Marvel 2. Ci sono anche degli eventi che hanno avuto luogo nella sua vita subito dopo l’incidente di Rogue che l’ha allontanata dalla Terra. Durante la forma “Binary”, si è trovata anche in compagnia dei Predoni Stellari, un gruppo di pirati spaziali molto noti nei fumetti edgli X-Men. Il gruppo dei Predoni Stellari è tradizionalmente composto da Raza Longknife, Hepzibah, Ch’od e Corsair, che provengono tutti da pianeti diversi. Il loro capo è Corsair, un umano che è stato rapito dagli sciiti anni fa e costretto a una vita di schiavitù. È interessante notare che la vera identità di Corsair corrisponde a Christopher Summers, il padre scomparso da tempo di Ciclope. Con Corsair e i Predoni Stellari, Carol ha condiviso diverse avventure nello spazio prima di tornare sulla Terra.

Potrebbe essere che i Predoni Stellari esistano da qualche parte nell’Universo Cinematografico Marvel. Ed è possibile che abbiano già incontrato Carol. In effetti, avrebbero potuto collaborare in passato. I Predoni Stellari potrebbero essere usati in Captain Marvel 2 per aiutare a spiegare cosa stava combinando Carol tra gli eventi del primo Captain Marvel e quelli di Avengers: Endgame. È difficile immaginare che Carol sia rimasta con gli Skrull per oltre 20 anni, quindi dopo averli aiutati a trovare un nuovo mondo, probabilmente è andata avanti e ha incontrato nuove persone. Come la sua controparte dei fumetti, avrebbe potuto trascorrere gran parte del suo tempo viaggiando nello spazio con Corsair, Raza, Hepzibah e Ch’od a bordo della loro nave. Se fosse davvero così, gli eventi di Captain Marvel 2 potrebbero costringerla a chiedere ancora una volta il loro aiuto. Qualunque sia la minaccia che dovrà affrontando nel film, potrebbe richiedere a Carol di fare affidamento sull’assistenza del team.

Come Captain Marvel 2 potrebbe introdurre gli X-Men

La presenza di Rogue e dei Predoni Stellari in Captain Marvel 2 darebbe alla Marvel gli strumenti di cui ha bisogno per portare gli X-Men nella Fase 5 del MCU, o nelle fasi successive. Rogue, in particolare, avrebbe consegnato il primo film degli X-Men del MCU ad un importante membro del team. Sebbene possa essere utilizzata come antagonista in Captain Marvel 2, alla fine potrebbe essere protagonista di una svolta eroica. Il suo conflitto con Carol potrebbe portare Rogue in cerca di una redenzione in qualità di supereroe. Se il film dovesse terminare con lei che ha ancora i poteri di Carol, potrebbe allora usarli per sempre nel futuro del MCU. Quello che potrebbe succedere a Rogue in Captain Marvel 2 non solo può determinare che tipo di poteri avrà in futuro, ma potrebbe anche definire il suo arco nella futura saga degli X-Men.

I Predoni Stellari, d’altra parte, potrebbero essere determinanti nel creare il retroscena di un’eroina che ha buone possibilità di essere l’eroe più importante nella storia degli X-Men nell’Universo Cinematografico Marvel. Come menzionato in precedenza, il leader dei Pedroni Stellari è il padre di Ciclope. Se l’inclusione del solo Corsair in Captain Marvel 2 porterebbe ad una grande quantità di clamore per il debutto nel MCU di Ciclope, la Marvel potrebbe anche fare un ulteriore passo avanti. Le interazioni tra Carol Danvers e Christopher Summers potrebbero portare a rivelazioni circa il suo passato. Corsair potrebbe fare alcune osservazioni che alludono alle abilità mutanti di Scott. Parlare di mutanti quando si discute della famiglia di Corsair potrebbe essere rilevante per la storia, dato che anche un altro mutante, Rogue, potrebbe essere coinvolto. Gli X-Men possono dare seguito a quest’anticipazioni più avanti, quando verrebbe introodtto Ciclope come un ragazzo o un giovane che ha perso suo padre a causa di circostanze misteriose. Se questo sarà davvero il percorso intrapreso dal MCU, potrebbe portare ad una squadra cosmica di X-Men/Pedroni Stellari (e ad una reunion Ciclope/Corsair) in un sequel degli X-Men.

Lucca Changes, il programma dell’Area Movie

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Lucca Changes, il programma dell’Area Movie

Cambia il Lucca Comics & Games che nell’edizione di quest’anno denominata Lucca Changes vira completamente verso l’online. Cambia il modo di fruire gli eventi, direttamente da casa, con tutto il programma disponibile gratuitamente. Ma a non cambiare è il consueto appuntamento con l’Area Movie a cura di QMI, che anche quest’anno organizza una serie di eventi – online – dedicati al pubblico di tutte le età e incentrati sui film e le serie tv più attesi.

Si comincia venerdì 30 ottobre alle ore 17.00 con uno speciale panel digitale dedicato ai protagonisti della terza e ultima stagione di Suburra – la serie, disponibile dal 30 ottobre su Netflix. Direttamente dalla serie originale italiana, Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara e Filippo Nigro ripercorreranno insieme il lungo viaggio di questa epica saga iniziato nel 2017 e giunto ora all’attesissimo atto finale.

E per concludere la giornata alle ore 19.00 ci si preparerà all’imminente notte di Halloween assieme alla regista canadese di origini italiane Floria Sigismondi, che presenterà l’atteso film horror The Turning – la casa del male ispirato al romanzo Il giro di vite di Henry James. L’artista poliedrica, che ha lavorato per il cinema e la tv (The Runaways, The Handmaid’s Tale), ed è stata regista di alcuni iconici video musicali, a fianco delle più grandi star della musica, da David Bowie a Justin Timberlake, da Bjork a Rihanna e molti altri, durante l’incontro ripercorrerà anche le fasi salienti della sua carriera.

Dietro la maschera di Diabolik

Incontro tra i Manetti Bros, Mario Gomboli e Roberto Recchioni per raccontare che cosa si nasconde dietro il nuovo film Diabolik, dedicato al Re del Terrore. Dalla genesi a fumetti fino al lungometraggio dei Manetti, passando per il primo adattamento cinematografico di Mario Bava, la serie animata e le parodie. Domenica 1 novembre Ore 14:00 Evento online live

Prima di Roma con Romulus

Matteo Rovere terrà una masterclass online dove presenterà Romulus“, la nuova serie Sky Original creata dallo stesso Rovere, da lui diretta con Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale e prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia, dal 6 novembre su Sky e in streaming su NOW TV.

Un mondo primitivo e brutale, governato dalla natura e dagli dèi, da cui sorgerà uno degli imperi più grandi e potenti di sempre. Fra storia e leggenda, al centro di Romulus, l’epico racconto della nascita di Roma interpretato da un cast guidato da Andrea Arcangeli, Marianna Fontana e Francesco Di Napoli, con la sceneggiatura di Filippo Gravino, Guido Iuculano e dello stesso Matteo Rovere.

Verrà inoltre mostrato in anteprima il documentario esclusivo “Romulus: making of di una leggenda”, prodotto da Sky e Groenlandia, diretto da Marco Pianigiani e scritto da Emanuele Cava che si potrà vedere prossimamente su Sky e NOW TV.

Per il pubblico di Lucca Changes sarà dunque possibile scoprire come viene concepita una serie imponente come “Romulus” e come i produttori muovono i primi passi, trasformando un’intuizione in un prodotto seriale così ambizioso. Modera Gianmaria Tammaro. Sabato 31 ottobre Ore 16:30

The Turning – La Casa del Male

In occasione della prossima uscita al cinema di The Turning – La Casa del Male, la regista Floria Sigismondi ha rilasciato un’intervista esclusiva per Lucca Changes dove ci parlerà del film, un horror ispirato al romanzo “Il giro di vite” di Henry James, e  della sua carriera.

Floria Sigismondi, artista poliedrica, ha lavorato per il cinema e la tv (“The Runaways”, “The Handmaid’s Tale”), ma anche come acclamata regista di video musicali a fianco delle più grandi star da David Bowie a Justin Timberlake, da Bjork a Rihanna e molti altri. Modera Gabriele Niola. Venerdì 30 ottobre – Ore 19.00

Rai 4 presenta le novità della prossima stagione

Dal mondo delle serie tv, un imperdibile appuntamento con Rai 4 che presenterà le novità della prossima stagione, con contenuti esclusivi in prima visione assoluta. “Tribes and Empires – La profezia di Novoland”, serie epic-fantasy cinese e “Project Blue Book”, serie di fantascienza su un programma top secret dell’aviazione americana negli anni ’50 e dedicata all’avvistamento di UFO. E infine “Ransom”, serie poliziesca ispirata alla figura di Laurent Combalbert, esperto di negoziati e crisi internazionali. Durante l’incontro sarà in collegamento Frank Spotnitz, showrunner dalla carriera ventennale, da “The X-Files” fino ai recenti successi ”Ransom” e “I Medici. Sabato 31 ottobre Ore 15.00

Wonder Woman 1984: WB spera ancora di far uscire il sequel a Natale

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La Warner Bros. ha letteralmente scommesso, andando incontro all’ignoto, quando ha deciso di far uscire Tenet al cinema durante la scorsa estate, anche se il CEO Ann Sarnoff ha sempre sostenuto che lo studio è rimasto “molto soddisfatto” dal modo in cui il film di Christopher Nolan è stato accolto.

La maggior parte degli analisti ha definito la pellicola un colossale flop al botteghino, con il risultato che lo studio ha perso un film che – probabilmente – sarebbe stato un successo garantito in circostanze normali. “Christopher ha un enorme seguito, ovviamente negli Stati Uniti, ma i suoi altri film sono sempre stati sovraindicizzati anche all’estero”, ha spiegato Sarnoff a Variety. “E se pensiamo che a giugno, luglio, agosto, i mercati internazionali erano più molto aperti rispetto agli Stati Uniti, abbiamo avuto questo film fantastico che meritava davvero di essere sul grande schermo”.

Il CEO ha aggiunto che le vendite al botteghino ora sono una “maratona contro uno sprint”, osservando: “Ci stiamo avvicinando ai 350 milioni di dollari al botteghino a livello globale, il che è davvero buono durante una pandemia come questa, con oltre 50 milioni soltnato negli Stati Uniti.”

Nonostante la visione positiva di Sarnoff su Tenet, sembra che la Warner Bros. stia ancora adottando un approccio attendista con Wonder Woman 1984, attualmente programato per uscire in sala il giorno di Natale. Molti credono che sarà di nuovo posticipato, mentre altri sono convinti che una release in streaming o su HBO Max verrà annunciata a breve. “Si tratta davvero di come i cinema negli Stati Uniti continueranno a comportarsi e di come andrà l’andamento dei contagi”, ha detto Sarnoff in merito ai piani per il sequel DC. “Abbiamo ancora un po’ di tempo per capirlo”. Almeno per ora, quindi, un altro rinvio non sembra essere imminente.

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Spider-Man 3: il compositore Michael Giacchino conferma il suo ritorno?

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Nel corso di una recente intervista con Cinemablend, Michael Giacchino, celebre compositore premio Oscar, ha lasciato intendere che tornerà ad occuparsi della colonna sonora di Spider-Man 3, la terza avventura cinematografica dell’Uomo Ragno interpretato da Tom Holland e collegata al MCU.

Manca ancora l’ufficialità, nel senso che il suo coinvolgimento “non è stato ancora annunciato”, ma come lo stesso Giacchino ha lasciato intendere durante l’intervista, tra una risata e l’altra, presto tornerà al lavoro sulle musiche per il nuovo film dedicato al celebre arrampicampuri, le cui riprese partiranno a breve ad Atlanta, in Georgia.

Ricordiamo che Michael Giacchino, oltre ad aver curato la colonna sonora sia di Spider-Man: Homecoming che di Spider-Man: Far From Home, ha composto anche le musiche di film come JoJo Rabbit, Coco, Doctor Strange, Inside Out, Jurassic World e Mission Impossible – Protocollo Fantasma. Nel 2010 ha vinto l’Oscar grazie al film d’animazione Up. 

Nel frattempo, come rivelato da alcune immagini diffuse online da Just Jared, anche Zendaya è stata avvistata ad Atlanta, pronta a prendere parte alle riprese del film. Di recente, anche Tom Holland aveva annunciato attraverso i suoi profili social di essere arrivato nella città americana per iniziare la produzione del cinecomic.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Karadayi, la serie tv: stagioni, trama, cast ed episodi

Karadayi, la serie tv: stagioni, trama, cast ed episodi

Karadayı è la serie drammatica televisiva turca prodotta da Ay Yapım e trasmessa su ATV dal 20121.  È stato diretto da Uluç Bayraktar. È stato trasmesso originariamente l’8 ottobre 2012 in Turchia. Ha come protagonista Kenan İmirzalıoğlu nel ruolo di Mahir Kara e Bergüzar Korel nel ruolo di Feride Şadoğlu.

Il titolo “Karadayı” è un gioco di combinazione sulla parola turca “Kabadayı” (un vigilante garante della giustizia) e Mahir Kara, il nome del protagonista della serie. Karadayı , che significa “Lo zio in nero” in lingua turca, in riferimento al nipote di Mahir, Junior Nazif, che chiama suo zio “Karadayı”. La serie è composta da tre stagioni.

Karadayi: trama e cast

Mahir combatte per la giustizia. Vuole far uscire suo padre, Nazif Kara, di prigione. Mentre si unisce alla corte di Istanbul come avvocato tirocinante per combattere il caso di suo padre, il destino lo trova a fare la sua strada. Si trova a un bivio dove deve scegliere tra Feride, il giudice del caso di suo padre, e suo padre. Questa affascinante storia si svolge mentre ti riporta nella magica Istanbul degli anni ’70 con tutto il suo fascino e la sua mistica. La città di Istanbul è ritratta magnificamente per rappresentare lo splendore storico del luogo e la sua gente incantevole.

Protagonisti di Karadayı sono Kenan İmirzalıoğlu nei panni di Mahir Kara (Karadayı), Il figlio di Nazif di Nihal Altun, che lotta sempre valorosamente contro l’ingiustizia. Un nuovo falso avvocato tirocinante in tribunale, Salih Ipek. Bergüzar Korel nei panni di Feride Şadoğlu, Giudice presso il tribunale, anche giudice del caso Nazif Kara. Si innamora di Mahir Kara senza sapere di essere figlio di Nazif Kara. Çetin Tekindor nei panni di Nazif Kara (Kibar), padre di Mahir, che è stato condannato per un omicidio che non ha commesso. Yurdaer Okur nei panni di Turgut “Yaver” Akın, Procuratore del tribunale di Istanbul. Fa anche parte della mafia del contrabbando e del contrabbando.

Funda Eryiğit nei panni di Belgin Türe, Donna intelligente che fa parte della mafia. Fatih Al nei panni di Sosyete Yusuf, uno dei mafiosi di Istanbul. Hüseyin Soyaslan nei panni di Kütük Nail. Erkan Avcı nei panni di Necdet Barut Güney, una ecora nera nella banda Raza di Dalyan, coinvolta in un attacco al nuovo mercato. Fratello di Osman. Necdet vuole che si laurea all’università. Ama Ayten. Melike İpek Yalova nei panni di Ayten Alev, il fidanzato di Mahir. Rıza Kocaoğlu nei panni di Yasin Kibrit Ulutaş, l’amico di Mahir. Commissario della polizia di Istanbul. Elif Sönmez nei panni di lknur Tiryaki, la sorella di Mahir. Şebnem Dilligil nei panni di Safiye Kara, la matrigna di Mahir. Moglie di Nazif Kara. Ucciso da Mehmet Saim. Diren Polatoğulları nei panni di İbrahim İbo Durak, il ragazzo di Necdet. Ha attaccato il nuovo mercato.

La trama completa di Karadayi

Istanbul Beyazıt Square nel 1973 .. Le professioni dei commercianti, i paesi in cui sono nati e persino le religioni di alcuni sono diverse … Ma conoscono la stessa piazza come una casa, si conoscono come fratelli, la loro unica preoccupazione è la lotta per il pane …

Kibar Nazif e suo figlio Mahir sono anche gli alunni del quartiere .. Perché non contavano le loro vite solo per se stessi, i guai degli altri, la felicità degli altri. Per anni padre e figlio hanno costruito un muro spalla a spalla contro i vagabondi che bramano i tre centesimi dei negozianti del quartiere. Tant’è che tutti i signori che hanno tenuto gli angoli di Istanbul sanno che Beyazıt Kibar è la casa di Nazif e Mahir. Non puoi entrare senza supporto.

Mahir si considera l’uomo più fortunato del mondo .. Perché suo padre è un uomo coraggioso e coraggioso come Kibar Nazif. I racconti che suo padre raccontava della sua infanzia non sono solo favole per lui, sono gli insegnamenti della vita, sono la regola. “Se vuoi essere un uomo come un uomo, non ti spaventerai. Farai cose buone per le persone .. capisci dal polso umano. Conosci l’assenza. Recuperare il ritardo con niente. Impara a condividerlo quando esiste. Fino all’ultimo centesimo in tasca. “

Il percorso intrapreso da suo padre è stato determinato dalla giusta direzione. Ha imparato ad amare molto le persone da suo padre, ma ha sempre preferito mantenere la bilancia della giustizia più in alto rispetto ai giusti e agli oppressi. Quando Kibar Nazif è diventato più grande, ha ereditato i suoi negozi di scarpe, il suo posto in tavola e la sua reputazione nel quartiere a suo figlio. Mahir è ora il pilastro sia della casa che del quartiere. Amavano Mahir del vicinato come i suoi veri fratelli e sorelle e lo abbracciarono. Poiché li hanno nominati più saggi e più forti, hanno persino scelto di seguirlo.

Ma il fatto che Mahir sia sempre più amato dalla gente disturba molto i signori di Istanbul. Perché Mahir si erge come una fortezza di fronte alla ricchezza e alla reputazione che raggiungeranno. Ecco perché provano a comprare molte volte, non possono impedire a Mahir di contare i francobolli per denaro. Provano a scaricarlo con il piombo, Mahir è rimasto incantato dalla preghiera di un enorme quartiere. Anche il piombo non funziona. Torna dalla morte ma non si allontana dal suo cammino, Mahir. Ecco perché, ogni volta che passa, l’amore per lui porta con sé rispetto e riverenza.

Il giorno del fidanzamento di Mahir sta arrivando. Non solo Kibar Nazif, ma l’intero vicinato si prepara con entusiasmo per il fidanzamento. Sarà fidanzato con Ayten, la ragazza più bella del quartiere, Mahir. Ma ha detto di sì a questo matrimonio a causa della parola di suo padre piuttosto che della bellezza. Perché sa che “suo padre non sbaglia mai” .. Viene affidato a Kibar Nazif, Ayten dai suoi defunti genitori. Ecco perché Kibar Nazif vuole che Ayten sia sua sposa … Mahir non ha saputo cosa sia l’amore, la famiglia è santa per lui. Pertanto, non si oppone a ciò che è ritenuto appropriato per loro.

Mentre Mahir e il quartiere sono impegnati in un fidanzamento, nel tribunale di Istanbul viene commesso un omicidio. Il procuratore generale Süleyman viene ucciso dal procuratore Turgut, di cui ha rivelato la corruzione. Turgut, senza esitazione, uccise il procuratore generale che minacciò di togliergli ogni potere che aveva creato fino a quel momento. Cerca subito Necdet, che conosce fin dall’infanzia ed è stato il suo braccio destro in questi lavori. Qualcuno deve commettere questo omicidio per se stesso. Ma Turgut lo sa. La pena per l’uccisione di un ufficiale nel suo ufficio è la morte! Necdet sa che nessuno andrà al patibolo volontariamente. Ecco perché vuole prendere due piccioni con una fava. Decide di mandare Mahir, l’allievo del popolo Beyazit, al patibolo. Così, quando l’ombra di Mahir si alza dalla piazza, sarà un gioco da ragazzi per Necdet diventare famoso da queste parti e diventare il capo del casinò che desidera così tanto. Perché Necdet sa che quando tagli la corda che tiene il ponte, si romperà. Non è Mahir? I commercianti di Beyazıt sono pernici pronte a cacciare.

Il piano inizia a funzionare. La polizia viene a portare Mahir lontano dalla sua festa di fidanzamento. Il crimine sarà commesso e Mahir sarà catturato come se avesse ucciso il procuratore generale in quel momento. Ma succede qualcosa che non hanno calcolato, Kibar Nazif, che non vuole mandare suo figlio in tribunale, partecipa all’invito. Quando il procuratore generale entra nella sua stanza ed è etichettato come un assassino, si inserisce in un breve momento. Nazif si ritrova in prigione con un dispositivo per omicidio in mano e un’etichetta assassina sulla fronte. Non è il primo ingresso di Nazif nel tetto della prigione. Ma è la prima volta che gli vengono chiuse le sbarre a causa di un crimine che non ha commesso.

Mahir impazzisce. Va persino in un buco nero per trovare coloro che hanno messo suo padre in questa attività. Scava il nido delle talpe e frantuma l’oro di ogni pietra. Ma trova solo il silenzio. Mahir non ha mai lottato illegalmente fino a questo momento ed era fiducioso in prima linea in tutti i combattimenti. Ma questa volta il suo avversario si è nascosto. Mahir si rende conto che non è possibile salvare suo padre senza risolvere questo segreto. Si sta sgretolando in tribunale sull’intero nodo. Tanto che hanno affidato un caso così importante a una giovane giudice donna. Il giudice ha inoltre ordinato la riservatezza del fascicolo in prima udienza. Ciò significa che anche l’avvocato di Nazif non verrà a conoscenza di quanto accaduto nelle indagini. Agli occhi di Mahir, questa donna fa parte di questo gioco. Mahir deve entrare in tribunale e stare con questa donna per interrompere il gioco. Grazie all’avvocato Erdal, un loro vecchio amico di famiglia, come giudice tirocinante in tribunale

Karadayi: il promo della serie

MCU, teoria: il Mjolnir sarà la causa del cancro di Jane in Thor 4?

Il Mjolnir – secondo un nuovo report di Screen Rant – potrebbe essere la causa del cancro di Jane Foster in Thor: Love and Thunder. Natalie Portman ha lasciato il MCU Thor: the Dark World, obiettando il trattamento riservato dalla Marvel alla sua amica regista Patty Jenkins (che in origine avrebbe dovuto dirigere il film). In verità, il suo personaggio non ha mai avuto molte possibilità di brillare nell’universo condiviso, limitato al semplice ruolo di interesse amoroso del Dio del Tuono, trasformato poi in una classica “damigella in pericolo”.

Il tempismo non avrebbe potuto essere più ironico, perché nel 2014 Jane Foster è diventata più importante che mai per i fumetti. Jason Aaron ha lanciato un arco sconvolgente che ha visto il figlio di Odino diventare misteriosamente indegno di brandire il suo martello incantato Mjolnir, che è stato invece sollevato da una donna misteriosa al suo posto. Questa donna alla fine si è rivelata essere proprio Jane Foster, trasformata dal potere di Mjolnir in Mighty Thor. Sebbene controverso in alcuni punti, è stato un arco narrativo molto popolare, gestito con abilità da uno dei migliori autori della Marvel. Data la presunta relazione burrascosa tra Portman e la Casa delle Idee, si presumeva che questa fosse una storia che il MCU non avrebbe mai potuto affrontare.

Alla fine, però, al Comic-Con di San Diego del 2019, i Marvel Studios hanno deliziato i fan rivelando che Natalie Portman sarebbe davvero tornata nel MCU in Thor: Love and Thunder. I Marvel Studios sono cambiati molto dalla produzione di Thor: the Dark World, soprattutto dopo che Kevin Feige ha assunto la guida esclusiva del franchise. Anche la stessa saga di Thor è stato rivitalizzata, grazie soprattutto al regista Taika Waititi, che ha saputo reinventare il personaggio con il suo Thor: Ragnarok. Evidentemente, Portman è stato disposta a tornare nonostante tutto, questa volta nelle vesti di supereroe e non di un mero interesse amoroso (anche se il titolo del film suggerisce che ci sarà sicuramente anche una storia d’amore). Inoltre, è da tempo che si parla della possibilità che Thor 4 possa davvero attingere ai fumetti e andare ad affrontare una storyline molto importante: quella del cancro di Jane Foster.

La storyline del cancro al seno di Jane

Nel MCU, Jane Foster è uno dei migliori scienziati della Terra, che riesce persino a trovare modi per rilevare le fluttuazioni nel tessuto della realtà. Nei fumetti, però, Jane è in realtà un’infermiera e il cancro è sempre stato il suo peggior nemico. Il cancro è sempre stato un’ombra nella famiglia di Jane, con sua madre che morì quando Jane era molto giovane, ispirando così la sua carriera da infermiera. Ha spesso lavorato nei reparti oncologici, curando alcuni dei pazienti più vulnerabili. Poi, in modo alquanto straziante, alla stessa Jane è stato diagnosticato un cancro al seno. Iniziò così un lungo e doloroso percorso fatto di chemioterapia, fino a quando non apprese che Thor aveva perso la capacità di maneggiare il Mjolnir.

Jane Foster credeva che dovesse esserci comunque un Thor e per questo decise di impugnare il Mjolnir. Lo ha fatto pagando un prezzo terribile, perché ogni volta che si trasformava in Thor, la magia cancellava tutte le sostanze chimiche nel suo flusso sanguigno, non facendo nulla per fermare il cancro, che il martello considerava una parte del suo corpo naturale. Questo era in realtà il motivo per cui Jane era degna di impugnarlo: era disposta a sacrificarsi per dare all’universo il Thor di cui il mondo aveva bisogno. La sua carriera da supereroe significava che la chemioterapia era praticamente inutile e con il passare dei mesi la sua forma umana divenne sempre più fragile. Alla fine, arrivò a un punto in cui Doctor Strange le consigliò che un’ultima trasformazione sarebbe stata fatale, e quando Asgard venne minacciata da Mangog, rivendicò ancora una volta il potere di Thor, anche sapendo che probabilmente sarebbe morta.

Il regista e sceneggiatore di Thor 4, Taika Waititi, inizialmente non era sicuro se avrebbe o meno seguito la storyline del cancro. “Quella serie di fumetti è stata una grande ispirazione”, aveva dichiarato in un’intervista, “e ha influito le prime bozze. Ma alla Marvel cambiamo sempre tutto”. Rimuovere ciò significherebbe tirare fuori il centro emotivo della storia di Jane Foster nei panni di Mighty Thor, ed evidentemente la Marvel lo ha riconosciuto, perché di recente è stata proprio Portman ad confermare (seppur velatamente) che la trama del cancro verrà affrontata. Ma questo non significa necessariamente che la storia raccontata dalla Marvel sarà fedelissima ai fumetti.

Il Mjolnir potrebbe essere la causa del cancro di Jane

È possibile che lo stesso Mjolnir sia la causa del cancro di Jane Foster nel MCU. Secondo l’iscrizione sul martello, solo chi è ritenuto degno – riferito cioè alla volontà di sacrificarsi per gli altri – può brandire il Mjolnir. Fare ciò significa ottenere tutto il potere del figlio di Odino, come dimostrato da Captain America in una sequenza mozzafiato in Avengers: Endgame. Ma potrebbe esserci un costo per qualsiasi mortale che usa il Mjolnir, come accennato nel libro di recente pubblicazione The Wakanda Files. Si tratta di una raccolta di documenti relativi all’universo condiviso, compilati da Shuri, che includono anche diverse note sul Mjolnir.

Secondo i file presi dai Vendicatori, “c’è una connessione psichica o telecinetica attraverso queste armi che esaltano le sue abilità. Questo potrebbe essere il motivo per cui Thor ha detto in più di un’occasione che se uno di noi dovesse brandire il Mjolnir, c’è una possibilità che anche solo impugnare l’arma farebbe scivolare le nostre menti nella follia. Gli effetti psichici dell’arma su un semplice mortale potrebbero essere catastrofici”. Non c’è motivo, tuttavia, per credere che gli effetti deleteri possano essere solo di natura psicologica. Ottenere il potere di Thor significa subire una trasformazione fisica: per diventare più forte, più resistente alle lesioni e per incanalare i fulmini attraverso il tuo stesso corpo. È vero che Steve Rogers non ha subito effetti dannosi a causa del suo uso del Mjolnir, ma sappiamo che non si tratta di un uomo comune. È stato trasformato dal siero del super soldato, e questo potrebbe aver avuto come effetto collaterale quello di garantirgli la resistenza agli effetti dell’uso del Mjolnir. Inoltre, è importante ricordare che ha tenuto il Mjolnir solo in un paio di brevi occasioni.

Questo sarebbe un modo intelligente per adattare la storia di Jane Foster per l’MCU, e in realtà amplificherebbe i temi che hanno attraversato la popolare serie “Mighty Thor” ad opera di Jason Aaron. Se gestito bene, dimostrerebbe esattamente perché Jane è degna: perché è disposta a pagare il prezzo più alto per dare alla Terra il suo eroe. E, naturalmente, questa è una storia di supereroi: la morte non è stata la fine per Jane Foster nei fumetti, e non c’è motivo per cui dovrebbe esserlo anche nel MCU. Un arco del genere sarebbe toccante e potente in Thor: Love and Thunder.

FBI: Most Wanted 2, YaYa Gosselin nel cast

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FBI: Most Wanted 2, YaYa Gosselin nel cast

Dopo le anticipazioni sul primo episodio arriva la notizia che YaYa Gosselin è entrata a far parte del cast di FBI: Most Wanted 2, l’annunciata seconda stagione di FBI: Most Wanted.

La giovane attrice emergente YaYa Gosselin, che si è ripetuta pesantemente nella prima stagione di FBI: Most Wanted, è stata promossa a serie regolare per la seconda stagione della serie CBS Wolf Entertainment. Gosselin interpreta Tali LaCroix, figlia di Jess LaCroix, interpretata dal leader della serie Julian McMahon. È apparsa in 13 episodi nella prima stagione. La produzione della seconda stagione dello spinoff dell’FBI è in corso a New York City.

FBI: Most Wanted 2

FBI: Most Wanted 2 è la seconda stagione della serie FBI: Most Wanted ideata da Dick Wolf e segue  il dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i criminali nella sua lista dei Most Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.

FBI: Most Wanted è ideata da Dick Wolf (Chicago Fire, Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law & Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W. Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med, FBI) ​​dirigerà l’episodio pilota.

Avatar 2, Kate Winslet sulle scene sott’acqua: “È stato spaventoso”

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Kate Winslet ha svelato nuovi dettagli sull’ultima immagine dal set di  Avatar 2 apparsa online di recente, in cui l’attrice premio Oscar era impegnato a realizzare una sequenza subacquea. Con 2,79 miliardi di dollari incassati al box office mondiale, lo sci-fi action di James Cameron del 2009 è diventato il più grande blockbuster di tutti i tempi (fino a quando quel record non è stato eclissato lo scorso anno da Avengers: Endgame). 

Gran parte dell’enorme successo di Avatar, ovviamente, può essere attribuito agli effetti visivi del film (assolutamente all’avanguardia per l’epoca), che incorporavano 3D e motion capture al fine di restituire allo spettatore un’esperienza incredibilmente coinvolgente. Oltre dieci anni dopo dall’uscita del primo film, Cameron sta tornando su Pandora per ben quattro sequel già programmati da tempo, il primo dei quali ha recentemente concluso le sue riprese in Nuova Zelanda. Come il film originale,  Avatar 2 proverà a spingersi ancora una volta oltre i confini della tecnologia e degli effetti visivi, con Cameron che ha deciso di portare sott’acqua la tecnica del motion capture per creare un nuovo regno popolato da Na’vi che vivono sotto le onde per la maggior parte del tempo.

I fan hanno recentemente dato un’altra occhiata all’impressionante lavoro svolto in Avatar 2 quando è stata rilasciata una foto che mostra Winslet (tornata a a lavorare con Cameron dopo l’enorme successo di Titanic) mentre esegue una particolare danza subacquea trattenendo il respiro per un tempo decisamente folle. Come rivelato dalla stessa attrice a Collider, quel ballo faceva parte di una cerimonia Na’vi eseguita dal suo personaggio, Ronal.

“Stavo camminando sul fondo della vasca. Questa è una grande sequenza cerimoniale con quelle enormi ali pesanti. È stato abbastanza spaventoso. Il fatto è che quando riesci a trattenere il respiro per sette minuti, non hai paura. In realtà, stranamente, sono stata in grado di fare affidamento sulla mia capacità di trattenere il respiro per così tanto tempo. In qualche modo non avevo affatto paura.”

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Shang-Chi: nessun positivo al Covid durante le riprese

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Shang-Chi: nessun positivo al Covid durante le riprese

Le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings si sono concluse con un risultato particolarmente rincuorante: nessun membro del cast o della troupe è risultato positivo al Covid-19. Il prossimo progetto dei Marvel Studios farà il suo debutto il prossimo anno e vedrà l’attore Simu Liu nei panni del primo eroe asiatico protagonista di un cinecomic. Diretto da Destin Daniel Cretton, il film è stato annunciato ufficialmente durante il Comic-Con di San Diego dello scorso anno.

Originariamente previsto in sala per febbraio 2021, il film è stato posticipato un paio di volte dopo che i Marvel Studios hanno dovuto rivedere la lista completa dei film della Fase 4 in uscita a causa della pandemia di Coronavirus. Proprio come tutte le produzione di Hollywood, anche Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings è rimasto in un limbo per diversi, con le riprese che sono state interrotte proprio a causa dell’emergenza sanitaria. Lentamente, i lavoratori dello spettacolo hanno potuto fare ritorno sul set e così è stato anche per il cast di Shang-Chi: ora le riprese si sono ufficialmente concluse e l’uscita del film al cinema è stata riprogrammata per luglio 2021. 

Portandolo il suo account Instagram ufficiale, Simu Liu ha celebrato la fine delle riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings con un’immagine di se stesso che indossa una felpa ufficiale del film. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, l’attore ha rivelato con orgoglio che durante le riprese sono stati effettuati 40.000 test e che nessuno dei membri del cast e della troupe è risultato positivo al Covid-19. Liu ha anche condiviso alcune delle rigide linee guida che i membri della produzione hanno dovuto seguire, tra cui l’esecuzione di un sistema pod e una serie di rigorosi protocolli votati all’uso della mascherina.

“La nostra troupe ha ufficialmente finito! Queste riprese sono state una maratona come nessun’altra, interrotta da una massiccia pausa di quattro mesi durante la quale il mondo è cambiato completamente e irrevocabilmente. Siamo finalmente tornati a girare a luglio con la promessa che dovevamo fare del nostro meglio, garantendo ovviamente la salute e la sicurezza di tutti i centinai di membri della troupe. Durante queste tredici settimane abbiamo reso la sicurezza sul set una priorità assoluta, a partire dalle mascherine e dalla frequente sanificazione, fino ai test rapidi e ai sistemi pod. Il risultato finale? Oltre 40.000 test Covid senza un solo positivo. Dalle luci al suono, davanti e dietro la macchina da presa… sono veramente orgoglioso di questo gruppo di persone e non vedo l’ora di mostrarti cosa abbiamo realizzato insieme a Destin Daniel Cretton. Inoltre… lo so, devo sbarazzarmi di quel lampadario!”

I primi dettagli sulla trama di Shang-Chi

Stando ai primi dettagli sulla trama emersi diverso tempo fa, Shang-Chi non sarà soltanto il Maestro delle arti marziali che i fan hanno imparato a conoscere grazie ai fumetti: sembra, infatti, che il protagonista avrà l’abilità di dare vita ad una serie di cloni di se stesso (un potere simile a ciò che è già in grado di fare nei fumetti), e sarà proprio quest’abilità a metterlo nel radar del Mandarino. Cresciuto in uno speciale orfanotrofio dov’è stato addestrato al combattimento, Shang-Chi decide di fuggire per poi finire, anni dopo, di nuovo nelle grinfie del villain. Il Mandarino promette a Shang-Chi soldi, potere e – cosa ancora più importante – la libertà, se accetterà di combattere in un torneo dove al vincitore verranno consegnati i Dieci Anelli a cui fa riferimento il titolo.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings è fissata al 7 maggio 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di recente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Avengers: Endgame, la scena chiave di Doctor Strange è stata improvvisata

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Uno dei momenti chiave di Doctor Strange in Avengers: Endgame è stato totalmente improvvisato. In qualità di custode dell’Occhio di Agamotto/Gemma del Tempo, lo Stregone Supremo è stato in grado di guardare al futuro, ecco perché sapeva cosa doveva essere fatto prima che Thanos venisse realmente sconfitto. Anche se ha fatto parte di quella sfortunata metà dell’universo morta a causa dello schiocco, è stato in grado di mettere in moto le cose in modo a permettere agli eroi di avere la meglio nella battaglia finale.

La capacità di Strange di viaggiare nel tempo e sapere cosa può riservare il futuro lo ha naturalmente informato anche di alcuni dettagli sgradevoli. Stephen sapeva che per arrivare alla vittoria erano necessari alcuni sacrifici personali da parte dei Vendicatori, in particolare da parte di Iron Man. Questo è il motivo per cui, nonostante abbia inizialmente insistito per tenere stretto l’Occhio di Agamotto, Doctor Strange ha sorprendentemente rinunciato alla Gemma del Tempo in Titano per assicurarsi che Tony Stark sopravvivesse fino agli eventi di Endgame. Sebbene non abbia mai esplicitamente spinto il genio miliardario a brandire tutte e sei le Gemme dell’Infinito, gli ha comunque ricordato che avevano solo una possibilità di successo. Da quel momento, Iron Man sapeva esattamente cosa doveva essere fatto.

Attraverso il suo account Twitter ufficiale, il regista di Doctor Strange, Scott Derrickson, ha rivelato che il momento specifico in cui lo Stregone Supremo punta il dito contro Stark, all’interno dell’unica linea temporale in cui i Vendicatori avrebbero vinto, è stato totalmente improvvisato. A quanto pare, lo stesso Benedict Cumberbatch glielo avrebbe confessato, dal momento che Derrickson non è stato coinvolto direttamente nella realizzazione di Endgame.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Michael B. Jordan riflette sul contributo all’inclusività a Hollywood

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Michael B. Jordan ha ammesso di sentirsi in qualche modo responsabile per aver contribuito a migliorare l’immagine e lo status degli attori di colore a Hollywood. Jordan è meglio conosciuto per aver interpretato Erik “Killmonger” Stevens, il cattivo di Black Panther nonché uno degli antagonisti più complessi del MCU. Killmonger, dopo aver assistito all’omicidio di suo padre, scopre che la sua famiglia era originaria del Wakanda, un paese africano fiorente ma appartato, mai colpito dall’imperialismo europeo. La storia della vendetta di Killmonger deriva dal sapere che i neri hanno subito secoli di schiavitù, brutalità e oppressione, mentre Wakanda si è adagiata su una ricchezza di risorse che avrebbe potuto aiutarli.

Nella vita reale, Jordan è un grande sostenitore della giustizia razziale, sempre in prima linea sulla questione sin dall’omicidio di George Floyd e dalle proteste globali che ne sono scaturite. A maggio, ha pubblicato una foto su Instagram con una didascalia che spiegava cosa vuol dire essere neri in America, dicendo che “troppe persone ci vedono come nemici pubblici, solo alcuni ci vedono come umani, eppure dobbiamo essere sovrumani per sopravvivere.” A giugno, l’attore aveva anche partecipato ad una protesta del movimento #BlackLivesMatter in cui ha tenuto un discorso chiedendo una maggiore rappresentanza a Hollywood e un’azione da parte delle compagnie.

Michael B. Jordan ha sempre collegato il suo attivismo ai miglioramenti che possono essere realizzati a Hollywood. Secondo E!, Jordan ha dichiarato in una recente intervista di voler utilizzare i suoi canali per consentire alle generazioni future di “vedere oltre, parlare più forte, essere migliori”. L’attore ha spiegato come le persone lo vedono come uno degli ultimi “portavoce” del settore e vuole usare quel ruolo come un’opportunità per creare un cambiamento a Hollywood.

“Da portavoce del cambiamento, la responsabilità che abbiamo oggi è quella di introdurre un qualche tipo di cambiamento quando si tratta di produrre film e di raccontare delle storie, come ci stiamo schierando dalla parte della cultura, dando opportunità ad altri che prima non avremmo potuto noi stessi avere, ritenendo i brand e i partner responsabili del progresso.”

Michael B. Jordan tra i nuovi “portavoce” del concetto di inclusività a Hollywood

Naturalmente, Michael B. Jordan non si limita soltanto a “parlare” di cambiamento progressivo. L’attore ha deciso che avrebbe catalizzato tutti questi cambiamenti del settore avviando una propria società di produzione, la Outlier Society. Con essa, vuole raccontare storie che “avranno un impatto” e creare qualcosa che possa “durare più a lungo della sua stessa eredità.”

Le parole e le azioni di Jordan sono particolarmente rilevanti considerando anche il rapporto che l’attore aveva con il protagonista di Black Panther, Chadwick Boseman, recentemente scomparso a causa di un cancro al colon. Oltre ad interpretare il primo supereroe nero ad essere arrivato sul grande schermo, Boseman ha anche interpretato altre leggendarie figure come Thurgood Marshall, Jackie Robinson e James Brown. Boseman e Jordan sono alcuni dei nuovi pionieri della nuova generazione. Inoltre, le loro performance testimoniano quanto sia importante investire in storie e talenti appartenenti alla comunità afroamericana. Con Michael B. Jordan come uno dei nuovi “portavoce” di Hollywood, si spera che ce ne saranno tanti altri in futuro.

Playmobil: in arrivo i Calendari dell’Avvento

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Playmobil: in arrivo i Calendari dell’Avvento

Man mano che il Natale si avvicina, l’entusiasmo dei bambini aumenta e l’attesa sembra durare un’eternità. Fortunatamente, ci pensa PLAYMOBIL a tenere compagnia ai più piccoli e il tempo vola quando si aprono le caselle del Calendario dell’Avvento. Durante il conto alla rovescia, tutte le 24 originali sorprese Playmobil creeranno emozionanti atmosfere di gioco. Quest’anno, oltre ai grandi classici, l’offerta si arricchisce di nuovi temi.

Ritorno al Futuro, il classico cult di Robert Zemeckis – una delle trilogie più amate della storia del cinema – quest’anno festeggia il suo 35 ° anniversario. È difficile credere che sia passato così tanto tempo dal suo debutto sul grande schermo! In occasione di questa ricorrenza, PLAYMOBIL premia i fan più accaniti con nuovi ed esclusivi set di gioco!

Dove andiamo noi non ci servono strade!

La storia ha inizio nel 1985, ma il viaggio nel tempo cambierà lo scenario ben presto! Marty McFly vive a Hill Valley, in California, come un qualsiasi ragazzo della sua età finché un eccentrico scienziato, il Dott. Emmett “Doc” Brown, lo coinvolge nella sua ultima invenzione. La sua DeLorean, infatti, è una macchina del tempo dal motore di plutonio e catapulta Marty nel 1955, dove impedisce accidentalmente ai suoi genitori di innamorarsi. Questo errore lo porta a disastrose conseguenze, che minacciano non solo l’esistenza di Marty e dei suoi fratelli, ma anche dell’intero futuro! Marty è senza scelta: deve continuare a cambiare la storia per poter tornare al suo futuro.

Ritorna al Futuro con PLAYMOBIL

Ritorna al Futuro con PLAYMOBILIn poco tempo, Doc e Marty sono diventati delle vere e proprie icone. Per celebrare l’anniversario del film, PLAYMOBIL offre ai fan della trilogia set esclusivi. Come la leggendaria macchina del tempo, la DeLorean di Doc, dotata di condensatore di flusso, display, porte ad ali di gabbiano e l’inconfondibile targa “OUTATIME”. Basta girare di 90 gradi le ruote e il viaggio nel tempo ha inizio!

Marty e Doc indossano gli abiti originali del film, mentre Einstein, il cane di Doc, arriva giusto in tempo per partecipare. Inoltre, è disponibile un duo pack con Marty McFly e Doc Brown, che appaiono nei loro abiti del 1955, ispirati alla memorabile performance del protagonista durante il ballo del liceo di Hill Valley.

Ritorno al Futuro non è solo una delle storie di fantascienza più popolari di tutti i tempi: questa imparagonabile avventura cinematografica vede l’utilizzo di effetti speciali innovativi e di un’indimenticabile colonna sonora, presenta due eroi non convenzionali ed è ricca di umorismo. I set PLAYMOBIL catturano i fan  grazie accessori unici e una straordinaria attenzione ai dettagli, riportando in vita la saga cinematografica.

Entra nella DeLorean, accendi il condensatore di flusso, accelera fino a 88 mph e ritorna al futuro!

Calendario dell’Avvento “Il covo dei pirati”

Quando due pirati si mettono alla ricerca del leggendario tesoro della baia, i più coraggiosi non si tirano di certo indietro. Grandi emozioni sono garantite all’interno del covo dei pirati dove si nasconde un prezioso tesoro. La ricerca è tuttavia ricca di insidie, poiché pericolosi animali selvatici e un polipo gigante in grado di cambiare colore ostacolano la rotta. Riusciranno i pirati a raggiungere la meta?

Calendario dell’Avvento “Il negozio dei giocattoli di Natale”

Chi non sogna di visitare il quartier generale di Babbo Natale, portandogli personalmente la propria lista dei desideri? Il calendario dell’Avvento di Playmobil dà vita a questo magico spazio, con fantasiose decorazioni che arricchiscono lo spirito del Natale. All’interno del negozio i bambini troveranno un simpatico pupazzo di neve ad accogliere loro e le proprie mamme, e potranno chiedere consigli a un simpatico commesso che li aiuterà nella scelta del regalo perfetto.

Calendario dell’Avvento “La fattoria”

Gli amanti degli animali non vedono l’ora di visitare la fattoria. Con l’aiuto del contadino e del suo trattore, i bambini portano cibo fresco ai simpatici animali. Le galline, i gatti, i conigli, i maiali con i loro cuccioli e le mucche dal manto morbido e vellutato aspettano solo di essere accarezzati.

Calendario dell’Avvento “Picnic reale”

Partecipare a un Picnic reale è un’esperienza da batticuore per ogni giovane sognatrice. Questo regale calendario dell’Avvento ricrea uno sfarzoso e maestoso ambiente adibito al divertimento delle principesse e della loro famiglia: è possibile concedersi una gita in barca sul lago, cavalcare un pony, portare a spasso il principino con il passeggino, mentre la Regina e il suo barboncino si rilassano al fresco.

Calendario dell’Avvento “Heidi e il paesaggio invernale”

Scoprire le Alpi innevate con Heidi e i suoi amici è ancora più divertente! In compagnia dei dolcissimi animali di montagna come scoiattoli, caprette e l’immancabile Nebbia, il cane della famosa protagonista dei cartoni animati, i più piccoli potranno divertirsi giocando a palle di neve o scendendo dalle alture a bordo dello slittino.

Anno dopo anno, i Calendari dell’Avvento PLAYMOBIL si confermano una scelta perfetta e permettono ai bambini di esprimere tutta la loro creatività e fantasia, per un divertimento senza fine anche dopo il periodo natalizio.

I Fantastici 4: trama, cast e curiosità sul film con Chris Evans

I Fantastici 4: trama, cast e curiosità sul film con Chris Evans

Anni prima che il Marvel Cinematic Universe diventasse la potenza cinematografica che è oggi, alcuni dei suoi supereroi più celebri già calcavano autonomamente il grande schermo con film a loro dedicati. È questo il caso de I Fantastici 4, arrivati al cinema nel 2005 per la regia di Tim Story. I personaggi creati dalla mano di Stan Lee e Jack Kirby ebbero così l’occasione di mostrare tutto il loro potenziale in un’opera che anticipò molte delle caratteristiche tipiche del cinecomic. A produrre il film, però, vi era la 20th Century Fox, che all’epoca deteneva i diritti sui personaggi, ora tornati alla Marvel.

Per anni si era tentato di portare i quattro supereroi al cinema, ma le divergenze di idee non fecero che protrarre continuamente la realizzazione del film. Nel momento in cui sembrava tutto pronto per iniziare le riprese, a complicare la situazione arrivo il film Pixar Gli incredibili. Date le forti somiglianze tra i personaggi principali, gli autori della sceneggiatura de I Fantastici 4 furono costretti ad apportare ulteriori modifiche al fine di distinguere tra loro le due opere. Il film riuscì infine ad arrivare in sala, calcando l’interesse nato verso i supereroi grazie al film Spider-Man.

Anche se accolto da un parere della critica non particolarmente positivo, il film riuscì ad affermarsi come un grande successo al box office. A fronte di un budget di circa 100 milioni, questo arrivò infatti a guadagnarne circa 333. Tale incasso spinse la Fox a dar vita ad un sequel, intitolato I Fantastici 4 e Silver Surfer, e arrivato in sala nel 2007. Prima di scoprire i futuri piani cinematografici per i quattro supereroi, continuando nella lettura sarà possibile trovare le principali curiosità legate al titolo, molte delle quali inerenti il cast di attori. Infine, si vedrà anche dove è possibile trovare il film in streaming.

I Fantastici 4: la trama del film

Il film sulle origini dei quattro supereroi si apre con una missione spaziale finanziata dal ricco Victor von Doom, durante la quale si dovranno raccogliere una serie di dati scientifici. L’incarico viene affidato al brillante Reed Richards, al burbero Ben Grimm, alla bella e intelligente Susan Storm e al suo incurante fratello Johnny. Nello spazio, però, la loro navicella viene improvvisamente colpita da una nube di raggi cosmici. L’evento inizialmente sembra non riportare cause sui cinque, ma non passa molto prima che questi inizino a sviluppare una serie di anomali e superpoteri. Reed ottiene la capacità di allungare a dismisura il proprio corpo; Susan scopre di poter diventare invisibile e generare campi di forza; Johnny può diventare una vera e propria fiamma umana; e Ben assume le sembianze di un forzuto uomo di pietra.

L’unico la cui trasformazione tarda a manifestarsi è proprio Victor. Questi inizia a vivere un periodo di forte crisi a causa del fallimento dell’operazione. Più il suo risentimento e la sua rabbia crescono, più egli inizia a sviluppare un acceso desiderio di rivalsa. La possibilità di soddisfarlo arriva nel momento in cui comprende che il suo corpo è diventato metallico, ed è in grado di controllare l’elettricità. Assumendo il nome di Dottor Destino, egli è ora pronto per sfruttare al massimo le proprie abilità. L’unico ostacolo nei suoi confronti sono gli altri quattro supereroi, i quali sono alla ricerca di una cura per quelle anomalie. Per poter sconfiggere il loro nemico più grande, però, avranno bisogno di tutto il loro potere.

I Fantastici 4 cast

I Fantastici 4: il cast del film

Per dar volto ai quattro protagonisti del film, la Fox si assicurò la partecipazione di alcuni tra i più noti interpreti del momento. Questi erano così chiamati ad interpretare personaggi estremamente famosi ma mai portati sul grande schermo prima di allora. Nel ruolo di Reed Richards alias Mister Fantastic vi è Ioan Gruffudd. Questi si era fatto particolarmente apprezzare per i suoi ruoli nei film Black Hawk Down e King Artur. Per l’attore questa era la sua prima prova in un grande blockbuster di Hollywood. Per lui l’aspetto più complesso di interpretare il personaggio fu quello di dover nascondere il suo accento del Galles. A ricoprire il ruolo di Susan Storm alias Donna invisibile c’è invece Jessica Alba. La sua presenza suscitò molto interesse nel film, che l’attrice considerava una vera e propria sfida.

Chris Evans, fino a quel momento noto solo per alcuni piccoli film, interpreta qui Johnny Storm alias Torcia umana. Anche per lui il film fu l’occasione per acquistare ulteriore notorietà. Molte delle sue battute sono inoltre state improvvisate, e ciò gli ha permesso di sfoggiare il suo talento. Evans sarebbe poi passato ad interpretare un altro supereroe Marvel, Captain America, divenendo ben più famoso nei panni di questo. Michael Chiklis, noto per la serie poliziesca The Shield, era l’unico dei protagonisti ad avere familiarità con il fumetto. Egli si è infatti dichiarato un fan del personaggio La Cosa sin da bambino. Poterlo interpretare è stato per lui un sogno divenuto realtà, anche se ogni giorno era costretto ad indossare una pesante tutta di latex. Julian McMahon, oggi protagonista della serie FBI: Most Wanted, ha invece interpretato il villain Dottor Destino.

I Fantastici 4: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming o in TV

Come anticipato, nel 2007 è uscito un diretto sequel del film, con gli stessi attori tornati a riprendere i loro ruoli. Dato lo scarso successo di questo, però, la Fox decise di non proseguire con un terzo capitolo. A distanza di dieci anni, nel 2015, lo stesso studios decise di dar vita ad un reboot con il film Fantastic 4 – I Fantastici Quattro, esplorando nuovamente le origini dei personaggi ora interpretati da nuovi interpreti. Anche questo si rivela però un clamoroso insuccesso, portando così ad uno stop totale nei confronti di eventuali altri film dedicati a tali personaggi. Nel 2019, tuttavia, con l’acquisizione della Fox da parte della Disney, viene annunciato che i quattro supereroi torneranno al cinema, venendo finalmente introdotti ufficialmente all’interno del MCU.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. I Fantastici 4 è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Disney+. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per mercoledì 28 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

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