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Onward – Oltre la Magia in anteprima al Giffoni Film Festival

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Onward – Oltre la Magia in anteprima al Giffoni Film Festival

Giovedì 16 luglio il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia, sarà presentato in anteprima alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival, uno special screening per centinaia di giovani giurati per tornare ad emozionarsi con il grande schermo e ritrovare insieme la magia della sala cinematografica.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters University, Onward – Oltre la Magia include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot), Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona (apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).

Onward – oltre la magia ha una data d’uscita italiana

Quando due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare molto più di quanto avessero mai immaginato.

Onward – oltre la magia, recensione

Marvel Fase 4: i villain che potrebbero tornare

Marvel Fase 4: i villain che potrebbero tornare

Avengers: Endgame ha rivoluzionato l’assetto narrativo dell’Universo Cinematografico Marvel in un modo che neanche il fan più accanito avrebbe potuto immaginare. Lentamente – anche a causa dell’attuale situazione mondiale legata alla pandemia di Covid-19 -, i piani per la Fase 4 stanno iniziando a prendere forma e promettono novità davvero molto eccitanti. Naturalmente, sono tantissimi i personaggi già apparsi nel MCU – in particolare, i villain – che potrebbero influenzerà ciò che accadrà in futuro. ComicBookMovie ha raccolto i 10 villain che potrebbero fare effettivamente ritorno nella Fase 4:

Teschio Rosso

Teschio Rosso è tornato in Avengers: Infinity War, ma il suo futuro nel MCU è stato lasciato decisamente in sospeso, anche dopo essere apparso in Avengers: Endgame lo scorso anno. La domanda vera è però un’altra: è stato liberato da Vormir per tornare finalmente sulla Terra e ottenere la sua vendetta su Captain America, o è rimasto intrappolato, l’ombra della sua reale identità?

È impossibile dirlo, ma l’attore Ross Marquand ha fatto un lavoro fantastico, quindi tornare nei panni del personaggio e mettere a frutto alcuni poteri soprannaturali non dovrebbe rappresentare una cosa negativa. Forse, è possibile un ritorno a sorpresa in The Falcon and The Winter Soldier? Altrimenti, continuiamo a sperare in un ipotetico film che segua la vita di Captan America dopo la fine di Endgame… 

Iron Monger

Iron Monger è morto, ed è altamente improbabile che Obidiah Stane faccia ritorno dalla tomba. Al contrario, sarebbe più probabile vedere suo figlio Ezechiele Stane nella Fase 4, non per combattere contro Tony Stark (anche egli è morto!), ma per scontrarsi contro Ironheart.

Indossando un’armatura che ha trascorso anni a perfezionare dopo la scomparsa di suo padre, Ezechiele potrebbe rappresentare una minaccia per qualsiasi tipologia di eroe, ed avere Riri Williams che raccogliere l’eredità di Iron Man affrontando il figlio del suo primo nemico ha non solo senso, ma rappresenta anche un forte potenziale narrativo per il MCU.

Ultron

Joss Whedon ha fatto un ottimo lavoro con il personaggio di Ultron in Avengers: Age of Ultron. Sembrava che Visione lo avesse distrutto alla fine del film, ma in realtà l’androide potrebbe prendere di mira gli eroi più potenti della Terra ancora una volta.

Ci sono molti modi in cui Ultron potrebbe tornare: potrebbe essere uno dei cattivi spaziali in un film sui Guardiani della Galassia, o addirittura tornare sulla Terra per assemblare i Signori del Male. Qualunque sarà il caso, Ultron è un personaggio che merita di tornare nel MCU: sarebbe interessante vedere cosa farebbe con lui un altro regista. Una cosa, però, è certa: James Spader dovrebbe tornare a prestargli la voce; è difficile immaginare che qualcun altro faccia un lavoro migliore di quello che ha fatto l’attore nel 2015.

Abominio

Sembra che un altro film dedicato a Hulk non vedrà mai la luce a causa di quei complicati problemi legali con la Universal, ma ciò non significa che i Marvel Studios non possano continuare ad utilizzare personaggi del mondo di Jade Giant, come accadrà con la serie She-Hulk destinata a Disney+.

Presumibilmente, Abominio è stato sotto la custodia dello S.H.I.E.L.D. fin dagli eventi de L’incredibile Hulk, con la Marvel che non avrebbe nemmeno bisogno di riportare indietro Tim Roth (supponendo che l’attore non voglia tornare), considerando il fatto che il villain è una creazione CGI. Abominio sarebbe una fantastica aggiunta per qualsiasi gruppo malvagio che si appresta a sfidare i Vendicatori. Anche i fan vogliono che ciò accada, e siamo certi che Kevin Feige e soci ne sono a conoscenza…

Justin Hammer

Tra i migliori personaggi visti in Iron Man 2 figura sicuramente lo Justin Hammer di Sam Rockwell. L’attore ha fatto un breve ed inaspettato ritorno in “All Hail the King”, corto della serie “One-Shot”, ma da allora non si è più visto. Tuttavia, avrebbe potuto facilmente scappare insieme al Trevor di Sir Ben Kingsley.

Hammer è un altro cattivo che potrebbe puntare su Riri Williams/Ironheart o persino progettare armature per un gruppo come i Signori del Male o gli Oscuri Vendicatori di Norman Osborn. C’è ancora tanto che si potrebbe fare con Hammer, sia sul grande che sul piccolo schermo. Anche se si tratta di un personaggio di supporto, Hammer può tranquillamente avere un impatto sul MCU. Forse lo vedremo aiutare il vero Mandarino in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings?

Malekith

Christopher Eccleston non si è mai goduto realmente il tempo a disposizione nei panni di Malekith in Thor: The Dark World e, ad essere onesti, non tutti desiderano rivederlo nell’Universo cinematografico Marvel. Tuttavia, si tratta di un personaggio con molte potenzialità, e sarebbe un peccato non vederlo agire contro Mighty Thor in Thor: Love and Thunder di Taika Waititi.

Onestamente, è difficile immagine come possa essere spiegato il suo ritorno, ma i Marvel Studios, se volessero, troverebbero comunque un modo. Forse, un altro attore potrebbe interpretare il cattivo, e Christian Bale non sarebbe una cattiva scelta… staremo a vedere!

Arnim Zola

Arnim Zola è tornato a sorpresa in Captain America: The Winter Soldier, ma apparentemente è stato distrutto quando la vecchia base dello S.H.I.E.L.D. è stata fatta saltare in aria. Tuttavia, trattandosi di un mondo di supereroi e di supercattivi, chi può dire che non abbia potuto trasferire la sua mente altrove, prima di costruirsi un corpo robotico?

Certo, sarebbe una soluzione narrativa estremamente pretenziosa, ma ciò non significa che non funzionerebbe. Dato che per ora non ci sarà un altro film di Captain America, non possiamo fare a meno di pensare che un suo possibile ritorno sarebbe perfetto nella serie tv The Falcon and The Winter Soldier, che dovrebbe arrivare su Disney+ quest’anno.

Barone Mordo

Doctor Strange terminava con Karl Mordo che ha reso palese la sua nuova natura malvagia, e proprio di recente è stato confermato che lo vedremo tornare in Doctor Strange in the Multivers of Madness. Che sia il cattivo principale o un cattivo secondario, ci sarà sicuramente molto da raccontare con Mordo, dato che ora è in missione per portare via la magia da coloro che non ne sono degni.

Proprio per questo è destinato ad incrociare di nuovo il percorso di Strange. La battaglia tra questi due personaggio potrebbe essere decisamente epica, soprattutto se Incubo – che dovrebbe apparire nel sequel secondo voci sempre più insistenti – dovesse essere confermato nel film.

Il Soldato d’Inverno

È decisamente improbabile che Bucky ritorni ad essere cattivo, ma è essenziale che il Soldato d’Inverno ritorni nel film dedicato a Vedova Nera che uscirà a novembre. Sappiamo che Natasha ha un passato con l’assassino dell’Hydra, quindi anche se si trattasse di un semplice cameo, sarebbe interessante saperne di più sul loro passato.

È anche possibile che vedremo alcuni flashback di quel periodo della vita di Bucky in The Falcon and The Winter Soldier, anche se è più probabile che le serie si concentri principalmente sul futuro di questi eroi.

Scorpione

Ci sono stati diversi rumor secondo cui Mac Gargan sarebbe dovuto apparire in Spider-Man: Far From Home: ciò non è accaduto, e adesso si parla della possibilità di vederlo in Spider-Man 3. In effetti, la sua storia è stata piuttosto abbozzata rispetto a quanto raccontato nei fumetti; sarebbe quindi sorprendente vedere come Gargan si trasforma in Scorpione.

Tuttavia, i Marvel Studios dovranno rafforzare la storyline del personaggio se davvero decidessero di farlo tornare, indipendentemente se sarà il cattivo principale o magari un villain secondario. È anche possibile che vedremo Mac Gargan in Morbius

Black Widow sarà un franchise con più di un sequel?

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Black Widow sarà un franchise con più di un sequel?

Potrebbero esserci altri film su Black Widow nel futuro della Marvel? L’account Twitter @BestfScarlett ha rivelato una clip di Scarlett Johansson che elogia la co-protagonista Florence Pugh, nella quale Johansson si riferisce a Pugh come alla sua “co-protagonista nella serie indipendente Black Widow”. Questa non è la prima volta che Johansson fa riferimento a Black Widow definendo il film “un franchising”, utilizzando spesso le parole “franchising standalone”.

COSA SIGNIFICA CHE BLACK WIDOW è UN FRANCHISING?

Il linguaggio che Johansson usa qui è integrale. Si riferisce a Pugh come sua co-protagonista nel franchise standalone di Black Widow; tuttavia, dei rumors precedentemente circolati, potrebbero indicare invece che si tratta di un trucco che usano i Marvel Studios. I giocattoli diffusi nel piano promozionale del film lasciano intendere che la storia potrebbe non essere clemente con il personaggio di Pugh e la sua Yelena Belova potrebbe non sopravvivere all’avventura del film. Tuttavia, Johansson parla di co-protagonista; potrebbe essere un modo per distrarre i fan?

Anche se la Yelena Belova di Pugh non dovesse sopravvivere, questo non vorrebbe affatto dire che il personaggio sarà fatto fuori dela franchise, perché potrebbe comparire in eventuali flashback e soprattutto in altri film ambientati ancora prima di questo del 2020, i cui fatti, come sappiamo, seguono le vicende cinematografiche comprese nei due anni tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War.

Diciamo che, anche senza una conferma ufficiale, è plausibile dire che esiste un piano per altre storie incentrate su Vedova Nera. Come? I Marvel Studios hanno dimostrato di avere un sacco di storie ricche da raccontare, in particolare quelle che si svolgono nel passato del MCU. Per quanto riguarda le trame specifiche per l’eroina del MCU, ci sono molti appigli e misteri da risolvere nel suo passato, cose che i fan amerebbero conoscere.

Alla fine, tutto verrà deciso al botteghino. Se Black Widow sarà un successo strepitoso, è quasi certo che avrà un sequel. Per franchise come Ant-Man e Black Panther non sono ufficializzati fino a dopo le loro prime prove cinematografiche. Mentre Johansson ha chiaramente l’aspirazione che la sua eroina diventi un franchise, è probabile che qualsiasi altro film con protagonista la Vedova Nera non sarà confermato fino a quando questo non arriverà nei cinema. E questo dovrebbe accadere il 6 novembre 2020.

Black Widow, il trailer finale

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Avengers: Endgame, una “time-travel suit” per Wolverine nella nuova fanart

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Una nuova fanart immagina come sarebbe stato il Wolverine di Hugh Jackman con la tuta per il viaggio nel tempo di Avengers: Endgame. L’attore australiano ha interpretato il mutante in tutti gli adattamenti degli X-Men dal 2000 a oggi, apparendo anche in alcuni cameo non accreditati, sempre nello stesso ruolo. La sua ultima apparizione nei panno di Wolverine risale al 2017, quando è arrivato al cinema Logan, film di James Mangold in cui l’eroe riluttante incontra il suo destino. Dopo quel film, Hugh Jackman ha ufficialmente appeso al chiodo gli artigli.

Nonostante siano parte della Marvel, nei fumetti, i diritti di sfruttamento cinematografico degli X-Men sono sempre stati in mani a Fox, e per questo Vendicatori e Mutanti non si sono mai incontrati fino a questo momento. Adesso che la Disney ha acquisito sia, tempo addietro, la Marvel Studios, che, di recente, la Fox, i due gruppi di eroi Marvel condividono lo stesso “proprietario” e quindi potranno apparire, a tempo debito, insieme sullo schermo. Purtroppo però in quel caso non avremo nessun Hugh Jackman nei panni di Logan.

La Fanart che segue, mostra come sarebbe potuto apparire il vecchio Logan con la tuta bianca, la time travel suit che in Avengers: Endgame gli eroi indossano per andare a recuperare le Gemme e rimediare allo schiocco di Thanos. Ecco l’immagine:

Avengers: Endgame è il film del 2019 diretto da Joe Russo, Anthony Russo con Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris HemsworthScarlett Johansson.

Logan – The Wolverine è il film del 2017 diretto da James Mangold con Hugh JackmanPatrick StewartDafne Keen, Boyd Holbrook, Stephen Merchant, Elizabeth Rodriguez, Richard E. Grant, Eriq LaSalle, Elise Neal, Quincy Fouse.

Thor: Ragnarok, ecco una versione inedita di Surtur

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Thor: Ragnarok, ecco una versione inedita di Surtur

L’artista di concept, Ian Joyner, ha offerto ai fan uno sguardo ad un concept inutilizzato del Demone di Fuoco realizzato per il prologo di Thor: Ragnarok. Il terzo film su Thor segue le avventure del Dio del Tuono mentre cerca di sventare l’avverarsi della profezia sul Ragnarok, ovvero la fine di Asgard. Al centro di questa profezia c’è Surtur, il signore dei Demoni di Fuoco. Nella profezia, si dice che lui possa crescere fino ad arrivare alle dimensioni di una montagna, se riunito con la Fiamma Eterna, e così distruggere Asgard.

L’inizio di Thor: Ragnarok vede il protagonista imprigionato a Muspelheim, il reame di Surtur. Thor interroga in maniera irriverente Surtur in merito al Ragnarok mentre è appeso a testa all’ingiù a delle catene. Alla fine, il nostro eroe riesce a liberarsi, scappando e portando con sé la corona di Surtur. La sequenza, con la musica dei Led Zeppelin, è una delle più divertenti e riconoscibili dell’intero MCU. Alla fine, Thor depone la corona di Surtur nella cripta di Odino, non troppo distante dalla Fiamma Eterna…

I tirapiedi che Surtur invoca per abbattere Thor sono creature fatte di magma e fiamme. Sono dei piccoli demoni non troppo diversi di Surtur, in realtà. Ian Joyner, il concept artists che ha lavorato a Thor: Ragnarok, ha condiviso sul suo account Instagram immagini di un Demone di Fuoco. Eccolo:

Thor: Ragnarok è il film del 2017 diretto da Taika Waititi con Chris HemsworthTom HiddlestonJaimie AlexanderMark RuffaloIdris ElbaCate BlanchettBenedict Cumberbatch, Karl Urban, Anthony Hopkins, Tessa Thompson, Ray Stevenson, Sam Neill, Jeff GoldblumTaika Waititi, Stan Lee, Rachel House, Zachary Levi, Luke Hemsworth, Jasper Bagg.

Jason Momoa voce di Frosty the Snowman in un nuovo live action

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Jason Momoa voce di Frosty the Snowman in un nuovo live action

Arriva da Deadline la notizia che la Warner Bros. e la Stampede Ventures uniranno le forze per la realizzazione di un nuovo film ispirato al personaggio di Frosty the Snowman. A doppiare l’iconico pupazzo di neve ci sarà nientemeno che Jason Momoa, il celebre Aquaman del DCEU.

Jon Berg e Greg Silverman della Stampede produrranno Frosty the Snowman insieme a Geoff Johns e allo stesso Momoa. Berg, Silverman e Johns avevano già unito le forze con la Warner Bros.: il trio, infatti, aveva già collaborato proprio per Aquaman di James Wan. David Berenbaum, sceneggiatore di Elf, di occuperà dello script del film, che mescolerà CGI e live action.

In una nota ufficiale, Jon Berg ha dichiarato: “Dal suo ruolo di condottiero senza paura in una terra di ghiacchio e fuoco fino al suo oceanico successo con Aquaman, ci è parsa la scelta giusta quella di ricoprire di neve Jason Momoa”. Greg Silverman ha aggiunto: “Sappiamo che Jason è un essere umano pieno d’amore, compassione e una profonda connessione con l’Ohana… tutto ciò rappresenta lo spirito del Natale e di Frosty.”

I prossimi progetti di Jason Momoa

In attesa di nuovi dettagli sul film, ricordiamo che a Dicembre vedremo Jason Momoa nella nostre sale con il nuovo adattamento di Dune ad opera di Denis Villeneuve. Tra i prossimi progetti dell’ex star di Game of Thrones figurano, oltre al sequel di Aquaman, anche Good Bad & Undead, nuovo film a tema “vampiri” in cui reciterà al fianco di Peter Dinklage.

Doctor Strange 2: Chiwetel Ejiofor entusiasta all’idea di lavorare con Sam Raimi

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Dopo aver confermato che tornerà a vestire i panni del Barone Mordo, Chiwetel Ejiofor è tornato a parlare di  Doctor Strange in the Multiverse of Madness in una recente intervista con Games Radar in occasione della promozione del suo nuovo film The Old Guard, in cui recita al fianco di Charlize Theron e Luca Marinelli.

Nel corso dell’intervista, l’attore ha espresso tutta la sua gioia ed eccitazione per il fatto che avrà la possibilità di lavorare con Sam Raimi, regista delle saghe di Evil Dead e Spider-Man, subentrato a Scott Derrickson, regista del primo Doctor Strange che ha abbandonato il sequel a causa di alcune “divergenze creative”.

“Adoro Sam Raimi, quindi sono molto eccitato all’idea che sarà lui a realizzare il secondo Doctor Strange. Infonde in tutto ciò che fa una ricchezza di immaginazione e passione. In questo genere, è praticamente una delle figure fondamentali. Mi ricordo di aver visto Darkman da bambino. Era già avanti… era davvero straordinario.”, ha dichiarato l’attore.

“Penso che abbia una mente incredibile e penso che sia davvero in grado di portare tutte le sue idee all’interno della narrazione in un modo davvero unico”, ha continuato Ejiofor. “Credo sia un regista adatto al mondo che è stato creato da Doctor Strange… sono davvero entusiasta di vedere che cosa farà con quell’universo.”

I personaggi che dovremmo vedere in Doctor Strange 2

Oltre a Chiwetel Ejiofor, nel sequel di Doctor Strange torneranno anche Benedict Cumberbatch nei panni di Stephen Strange e Benedict Wong in quelli di Wong. Non ci sarà invece Rachel McAdams, che non tornerà a vestire i panni di Christine Palmer. Tra le new entry, invece, figura Elizabeth Olsen, che tornerà ad interpretare Scarlet Witch. Gli ultimi rumor suggeriscono che nel sequel dovremmo vedere tutta una serie di nuovi personaggi, tra cui CleaFratello Voodoo e America Chavez, ma nulla di ufficiale è stato ancora confermato.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame. Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

Asa Butterfield riflette sull’aver perso il ruolo di Spider-Man

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Asa Butterfield riflette sull’aver perso il ruolo di Spider-Man

Prima che Tom Holland venisse ufficializzato come nuovo Spider-Man cinematografico, diversi giovani attore – come spesso accade – erano in lizza per il ruolo del simpatico arrampicamuri. Insieme ad Holland, gli altri due apparenti contender erano Charlie Plummer e Matthew Lintz; prima ancora, anche Asa Butterfield era in lizza per la parte.

Salito alla ribalta per aver interpretato film come Il bambino con il pigiama a righe e Hugo Cabret, di recente Asa Butterfield è tornata all’attenzione di critica e pubblico grazie al suo ruolo nell’acclamata serie Netflix Sex Education. In una recente intervista con Collider, il giovane attore ha parlato proprio di cosa ha significato per lui perdere l’opportunità di interpretare la nuova incarnazione cinematografica dell’Uomo Ragno.

“Ogni tanto capita di imbattersi in un ruolo che vuoi davvero ed in una sceneggiatura che ami. Arrivi a metterci dentro tutto il tuo cuore e tuttta la tua anima, eppure non riesci ad ottenere la parte”, ha spiegato l’attore. “È dura. È una m***a. Ma alla fine ho capito che qualcosa di buono ne esce sempre da esperienze del genere. Non sono diventato Spider-Man, ma ho avuto la possibilità di fare Sex Education: non avrei potuto fare entrambi.”

Asa Butterfield elogia lo Spider-Man di Tom Holland

L’attore, che non sembra comunque amareggiato, ha poi ricordato il suo provino per Captain America: Civil War, lasciando intendere che la sua versione del personaggio sarebbe stata molto diversa da quella offerta poi da Holland al cinema: “Tom ha fatto delle cose straordinarie con il personaggio di Peter Parker: ha dato una sua interpretazione, completamente diversa. Penso che abbia funzionato bene all’interno dell’universo e che lui sia stato grandioso. Io non credo che avrei potuto farcela. Quindi, alla fine, va bene così.”

Star Wars: è possibile considerare Qui-Gon Jinn uno Skywalker?

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Star Wars: è possibile considerare Qui-Gon Jinn uno Skywalker?

La saga di Star Wars potrebbe aver lasciato intendere che il personaggio di Qui-Gon Jinn dovrebbe essere considerato davvero uno Skywalker, anche se non attraverso la linea di sangue. L’Ascesa di Skywalker, l’ultimo capitolo della trilogia sequel, ha esteso notevolmente l’idea di cosa significhi veramente essere uno Skywalker, soprattutto grazie ad una delle scene clou del film, ossia quella in cui il personaggio di Rey sceglie di adottarne il cognome.

L’idea di rendere Rey un membro degli Skywalker era stata pianificata già nel 2014, con Pablo Hidalgo della Lucasfilm che aveva spiegato: “Mi piace l’idea che Rey diventerà la nostra Skywalker, anche se non è propriamente una Skywalker. Quando si tratta dei nostri scopi, essere uno Skywalker diventa davvero una metafora. Non si tratta di qualcosa che è direttamente collegato al sangue.” 

Inevitabilmente, queste dichiarazioni hanno profonde implicazioni all’interno del franchise di Star Wars. Tenendo presente quanto dichiarato da Hidalgo, uno Skywalker può essere considerato più semplicemente un agente dell’equilibrio che ha giurato di combattere contro l’oscurità. Curiosamente, questa definizione estesa suggerisce che lo stesso Primo Jedi – il fondatore dell’Ordine – dovrebbe essere considerato uno Skywalker. Come sottilmente confermato nel recente libro illustrato “Secrets of the Jedi“, il Primo Jedi serviva l’equilibrio della Forza, non il Lato Chiaro. Successivamente, l’Ordine Jedi aveva smarrito la strada e aveva dimenticato la vera importanza dell’equilibrio. 

Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha ridefinito cosa significa essere uno Skywalker

“Secrets of the Jedi” è un libro in-universe scritto da Luke Skywalker prima della sua morte ne Gli Ultimi Jedi. In modo abbastanza divertente, il libro include un sottile suggerimento in merito al fatto che Luke stava iniziando a comprendere anche quell’eredità della Forza: la sua descrizione di Qui-Gon Jinn, infatti, suggerisce che lo stesso considera il Maestro Jedi parte della stessa tradizione, anche se era morto in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, quindi prima di avere la possibilità di addestrare Anakin.

“Anche se potrebbe non essere uno Skywalker di sangue”, osserva Luke, “Qui-Gon Jinn condivide un profondo legame con la storia della mia famiglia attraverso l’Ordine Jedi.” Si nota quindi la differenziazione tra gli Skywalker per discendenza diretta (quindi tramite legami di sangue) e la filosofia della Forza, che è la stessa suggerita da Hidalgo.

Sebbene Qui-Gon Jinn sia apparso soltanto in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, l’era Disney lo ha trasformato in un personaggio affascinante e complesso. Aveva una profonda comprensione dell’equilibrio della Forza, ed era consapevole che l’oscurità e la luce erano entrambe necessarie; in ogni caso, credeva ancora che il dovere di uno Jedi fosse quello di opporsi all’oscurità. La familiarità di Qui-Gon con le antiche profezie Jedi significava che solo lui capiva di vivere al tempo del Prescelto, cosa che spiegherebbe anche perché si rese rapidamente conto di cosa fosse Anakin Skywalker quando incontrò il ragazzo su Tatooine.

Tutto ciò solleva una possibilità ancora più interessante; sebbene Anakin Skywalker fosse l’unico Prescelto, è possibile che esista un servitore dell’equilibrio in ogni generazione. In tal caso, ciò avrebbe profonde implicazioni per le future storie che verranno raccontate nell’universo di Star Wars. Il franchise sta per esplorare l’era dell’Alta Repubblica, ambientata 200 anni prima degli eventi di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, e potrebbero esserci anche lì una specie di “discendenti” degli Skywalker…

Via Screen Rant

Spider-Man: Un Nuovo Universo, tecniche rivoluzionare per il sequel

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Lo scorso giugno abbiamo appreso la notizia che i lavori sull’attesissimo sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo, erano ufficialmente partiti. Primo film d’animazione con protagonista l’Uomo Ragno, nonché debutto cinematografico del personaggio di Miles Morales, Spider-Man: Un Nuovo Universo è stato un grandissimo successo.

Oltre ai 375 milioni di dollari incassati a livello mondiale, il film d’animazione di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman è stato acclamato anche dalla critica, e durante la scorsa edizione degli Oscar è riuscito anche a trionfare nella categoria miglior film d’animazione.

L’inizio dei lavori sul sequel erano stati anticipati da Nick Kondo, animatore principale di Sony Imageworks (lo studio responsabile dell’animazione del primo Spider-Verse), e adesso Chris Miller, che tornerà in veste di produttore, ha voluto fornire attraverso il suo account Twitter un piccolo aggiornamento sulla lavorazione.

Preannunciando un sequel ancora più bello del predecessore, Miller ha twittato: “Lo sviluppo di nuove tecniche artistiche rivoluzionarie per il prossimo film dello Spider-Verse mi sta già lasciando a bocca aperta. In confronto, il primo film sembrerà antiquato.”

Spider-Man: Un Nuovo Universo, recensione del film d’animazione Sony

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. È uscito al cinema il 25 dicembre 2018, distribuito da Warner Bros. Italia. Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Hailee Steinfeld, Mahershala Ali, Jake Johnson, Liev Schreiber, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

Shang-Chi: le riprese ripartiranno in Australia questo mese

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Shang-Chi: le riprese ripartiranno in Australia questo mese

È Deadline a riportare in esclusiva la notizia che le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, il nuovo attesissimo film dei Marvel Studios che arriverà nelle sale subito dopo Black Widow e Gli Eterni, sono ufficialmente pronte a ripartire in Australia: la produzione era stata bloccata a causa dell’emergenza Coronavirus.

Stando a quanto riportato dalla fonte, i Fox Studios si stanno preparando ad accogliere nuovamente il cast e la troupe del film, dal momento che la produzione ripartirà entro la fine di Luglio. La Marvel si starebbe impegnando al 100% per permettere un ritorno sul set in totale sicurezza: una delle misure sarà quella di sottoporre l’interno cast in arrivo dall’estero ad una quarantena obbligatoria di circa due settimane.

Anche Simu Liu, protagonista del film, ha confermato la notizia, ritwittando l’articolo di Deadline e citando la locandina originale del film Lo Squalo 4 – La vendetta: “Questa volta… *guarda dritto in camera*… è una cosa personale.”

I primi dettagli sulla trama di Shang-Chi

Stando ai primi dettagli sulla trama, Shang-Chi non sarà soltanto il Maestro delle arti marziali che i fan hanno imparato a conoscere grazie ai fumetti: sembra, infatti, che il protagonista avrà l’abilità di dare vita ad una serie di cloni di se stesso (un potere simile a ciò che è già in grado di fare nei fumetti), e sarà proprio quest’abilità a metterlo nel radar del Mandarino. Cresciuto in uno speciale orfanotrofio dov’è stato addestrato al combattimento, Shang-Chi decide di fuggire per poi finire, anni dopo, di nuovo nelle grinfie del villain. Il Mandarino promette a Shang-Chi soldi, potere e – cosa ancora più importante – la libertà, se accetterà di combattere in un torneo dove al vincitore verranno consegnati i Dieci Anelli a cui fa riferimento il titolo.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 7 maggio 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di recente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Jurassic World: Dominion, il cast originale sarà presente in tutto il film

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Uno degli aspetti più intriganti di Jurassic World: Dominion, sesto capitolo della saga sui celebri dinosauri ispirata al romanzo “Jurassic Park” di Michael Crichton, riguarda sicuramente il ritorno del cast originale, ossia Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum. Fino ad ora, però, non era stato ancora reso noto quanto effettivamente il magico trio sarebbe stato coinvolto nel nuovo film.

Adesso, in una recente intervista con Yahoo Movies, è stato proprio Sam Neill a sciogliere qualsiasi dubbio dei fan e a garantire che il ritorno dei personaggi di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcolm non sarà relegato alla stregua di un semplice cameo. Neill ha infatti confermato che tutti e tre i personaggi avranno un ruolo importante e che appariranno “in tutto il film”.

Neill, che tornerà a vestire i panni del Dr. Alan Grant dopo Jurassic Park (1993) e Jurassic Park III (2001), ha anche specificato, in riferimento alle riprese del film, che lui e il resto del cast vivranno insieme per circa tre/quatto mesi, a conferma di quanto il loro coinvolgimento nel film sarà piuttosto impegnativo. L’attore ha anche confermato che alcuni membri del cast sono già arrivati in Inghilterra e sono stati sottoposti alla quarantena forzata, in modo da poter tornare sul set dopo aver rispettato le regole necessarie.

Le riprese di Jurassic World: Dominion

Le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero ripartire il prossimo 6 luglio ai Pinewood Studios di Londra. La Universal Pictures dovrà implementare sul set tutta una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test sierologici e tamponi.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar Sy. Laura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Justice League: Ray Fisher attacca il comportamento sul set di Joss Whedon

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Pochi giorni fa Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League, aveva pubblicamente ritrattato le sue precedenti lodi nei confronti di Joss Whedon, regista incaricato dalla Warner Bros. di occuparsi delle riprese aggiuntive del cinecomic inizialmente affidato a Zack Snyder.

L’attore aveva ricondiviso un video in cui è possibile vederlo al Comic-Con di San Diego mentre elogia Whedon, dichiarando: “Zack ha scelto una brava persona che ha preso le redini del progetto, ha sistemato tutto e ha finito il lavoro al posto suo”. Nella didascalia che ha accompagnato il post, Fisher ha però scritto: “Vorrei prendermi un momento per ritrattare con convinzione ogni singola parte di questa mia affermazione”. 

Adesso, Ray Fisher è tornato nuovamente all’attacco e ha deciso di accusare, sempre pubblicamente, il comportamento assunto da Joss Whedon sul set durante le riprese aggiuntive. Via Twitter l’attore ha scritto: “Il trattamento che Joss Whedon ha riservato sul set al cast e alla troupe di Justice League è stato schifoso, offensivo, non professionale e completamente inaccettabile. Gli è stato permesso, per molti versi, da Geoff Johns e da Jon Berg. Responsabilità > Intrattenimento.”

Il produttore di Justice League smentisce le accuse di Ray Fisher

All’epoca della produzione di Justice League, Geoff Johns e Jon Berg erano direttori creativi della DC Films. A poche ore dalla dichiarazione pubblica di Fisher, è stato Berg in persona a rispondere alle insinuazioni attraverso la celebre rivista Variety: “È categoricamente falso che abbiamo permesso comportamenti non professionali di alcun tipo. Ricordo però che Fisher prese male il fatto che volessimo fargli dire ‘Booyaa’, che è una battuta celebre di Cyborg nelle serie animate”. Il regista Joss Whedon, invece, ha preferito non commentare l’accaduto

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Made in Italy: il trailer del film con Liam Neeson e suo figlio

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Made in Italy: il trailer del film con Liam Neeson e suo figlio

È la storia che si intitola Made in Italy, è ambientata in Toscana, parla di padre e figlio con protagonista Liam Neeson, ma non racconta di vendetta. L’attore torna a recitare in una commedia agrodolce accanto al figlio, Micheál Richardson, in una storia che potrebbe quasi essere letta come dolorosamente biografica.

Scritto e diretto da James D’Arcy, che i più ricorderanno come attore in Broadchurch e nel film di Madonna W.E. – Edward e Wallis, Made in Italy è la storia di un padre che va in Toscana con il figlio, per vedere la casa appartenuta alla defunta moglie. I due cominciano un lavoro di ristrutturazione della villa, ma presto litigano, perché il giovane è alla ricerca di bei ricordi della madre,

Made in Italy, il cui arrivo nelle sale USA è previsto per il 6 di agosto, racconta la storia di un padre che si reca con il figlio in Toscana per vendere la casa appartenuta alla sua ultima moglie. La villa è ridotta male e, mentre la sistemano, il rapporto trai due diventa estremamente teso. Nel cast anche Valeria Bilello.

Oscar: annunciati i nuovi membri dell’Academy, c’è anche Favino

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Oscar: annunciati i nuovi membri dell’Academy, c’è anche Favino

Sono 819 i nuovi nomi che l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha invitato tra attori, registi, produttori e addetti ai lavori ad entrare a far parte del gruppo, diventando a tutti gli effetti nuovi membri dell’Academy, e quindi tra coloro che assegnano i premi Oscar.

Trai nuovi membri ci sono diversi italiani trai quali, superstar sulla cresta dell’onda, spicca Pierfrancesco Favino. Oltre a lui sono stati invitati ad essere membri dell’Academy anche il direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera e il neo direttore del Festival di Berlino Carlo Chatrian, le registe Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Maria Sole Tognazzi, i montatori Francesca Calvelli, Roberto Perpignani, i costumisti Nicoletta Ercole, Massimo Cantini Parrini, la truccatrice Esmè Sciaroni, i compositori Andrea Guerra e Lele Marchitelli, le scenografe Livia Borgognoni e Paola Comencini, le animatrici Emanuela Cozzi e Giovanna Ferrari, il tecnico del suono Adriano Di Lorenzo, il tecnico degli effetti digitali Luca Fascione, l’ufficio stampa Claudia Tomassini e la produttrice Elda Ferri.

Di seguito, la lista completa di nuovi invitati pubblicata da Variety:

Actors

Yalitza Aparicio – “Roma”
Awkwafina – “The Farewell,” “Crazy Rich Asians”
Zazie Beetz – “Joker,” “High Flying Bird”
Alia Bhatt – “Gully Boy,” “Raazi”
Bobby Cannavale – “The Irishman,” “The Station Agent”
Choi Woo-Shik – “Parasite,” “The Divine Fury”
Zendaya Coleman – “Spider-Man: Far from Home,” “The Greatest Showman”
Tyne Daly – “The Ballad of Buster Scruggs,” “Spider-Man: Homecoming
Mackenzie Davis – “Terminator: Dark Fate,” “Tully”
Ana de Armas – “Knives Out,” “Blade Runner 2049”
Kaitlyn Dever – “Booksmart,” “Detroit”
Cynthia Erivo* – “Harriet,” “Widows”
Pierfrancesco Favino – “The Traitor,” “Rush”
Beanie Feldstein – “Booksmart,” “Lady Bird”
Zack Gottsagen – “The Peanut Butter Falcon”
David Gyasi – “Maleficent: Mistress of Evil,” “Interstellar
Adèle Haenel – “Portrait of a Lady on Fire,” “BPM (Beats Per Minute)”
Kelvin Harrison Jr. – “Waves,” “Luce”
Brian Tyree Henry – “If Beale Street Could Talk,” “Widows”
Huang Jue – “Long Day’s Journey into Night,” “The Lady in the Portrait”
Jang Hye-Jin – “Parasite,” “Poetry”
Jo Yeo-Jeong – “Parasite,” “The Target”
Udo Kier – “The Painted Bird,” “Shadow of the Vampire”
Lee Jung-Eun – “Parasite,” “Okja”
Eva Longoria – “Overboard,” “Harsh Times”
Natasha Lyonne – “Honey Boy,” “American Pie”
Tzi Ma – “The Farewell,” “Arrival”
George MacKay – “1917,” “Captain Fantastic”
Tim McGraw – “Country Strong,” “The Blind Side”
Thomasin McKenzie – “Jojo Rabbit,” “Leave No Trace”
Ben Mendelsohn – “Ready Player One,” “Animal Kingdom”
Rob Morgan – “Just Mercy,” “Mudbound”
Niecy Nash – “Downsizing,” “Selma”
Genevieve Nnaji – “Lionheart,” “Road to Yesterday”
Park So-Dam – “Parasite,” “The Priests”
Teyonah Parris – “If Beale Street Could Talk,” “Chi-Raq”
Florence Pugh – “Little Women,” “Lady Macbeth”
Hrithik Roshan – “Super 30,” “Jodhaa Akbar”
James Saito – “Always Be My Maybe,” “Big Eyes”
Alexander Siddig – “Cairo Time,” “Syriana”
Lakeith Stanfield – “Knives Out,” “Sorry to Bother You”
Yul Vazquez – “Gringo,” “Last Flag Flying”
John David Washington – “BlacKkKlansman,” “Monsters and Men”

Olivia Wilde – “Meadowland,” “Rush”
Constance Wu – “Hustlers,” “Crazy Rich Asians”
Wu Jing – “The Wandering Earth,” “Wolf Warrior”
Zhao Tao – “Ash Is Purest White,” “Mountains May Depart”

Casting Directors

Orit Azoulay – “The Kindergarten Teacher,” “The Band’s Visit”
Libia Batista – “Eres Tú Papá?,” “Viva”
Javier Braier – “The Two Popes,” “Wild Tales”
Anja Dihrberg – “A Hidden Life,” “Clouds of Sils Maria”
Leïla Fournier – “BPM (Beats Per Minute),” “Eastern Boys”
Timka Grin – “With Mom,” “In the Land of Blood and Honey”
Des Hamilton – “Jojo Rabbit,” “Melancholia”
Carla Hool – “A Better Life,” “Sin Nombre”
Camilla-Valentine Isola – “The Man Who Killed Don Quixote,” “Goya’s Ghosts”
Tess Joseph – “Aladdin,” “Lion”
Julia Kim – “The Last Black Man in San Francisco,” “Starlet”
Eva Leira – “Pain and Glory,” “Biutiful”
Kirsty McGregor – “Lion,” “Animal Kingdom”
Yesi Ramirez – “The Hate U Give,” “Moonlight”
Yolanda Serrano – “Pain and Glory,” “Biutiful”
Nandini Shrikent – “Gully Boy,” “Life of Pi”
Magdalena Szwarcbart – “Cold War,” “Schindler’s List”
Toshie Tabata – “Shoplifters,” “Tokyo Tribe”
Sarah Teper – “BPM (Beats Per Minute),” “Eastern Boys”
Hila Yuval – “A Tale of Love and Darkness,” “Beaufort”

Cinematographers

Todd Banhazl – “Blow the Man Down,” “Hustlers”
Jarin Blaschke – “The Lighthouse,” “The Witch”
Nicola Daley – “Pin Cushion,” “I Am a Girl”
Óscar Faura – “Jurassic World: Fallen Kingdom,” “The Imitation Game”
Takeshi Hamada – “Sakura Guardian in the North,” “Departures”
Chayse Irvin – “BlacKkKlansman,” “Hannah”
Ron Johanson – “Freedom,” “The Woman Inside”
Polly Morgan – “Lucy in the Sky,” “The Truth about Emanuel”
Trent Opaloch – “Avengers: Endgame,” “District 9”
Larkin Seiple – “Luce,” “Kin”
Ken Seng – “Terminator: Dark Fate,” “Deadpool”
Vladimír Smutný – “The Painted Bird,” “Kolya”
Jörg Widmer – “A Hidden Life,” “Pina”
Jasper Wolf – “Instinct,” “Monos”
Katsumi Yanagijima – “Battle Royale,” “Dear Doctor”

Costume Designers

Massimo Cantini Parrini – “Dogman,” “Tale of Tales”
Choi Seyeon – “Parasite,” “Okja”
Lisy Christl – “White House Down,” “Anonymous”
Caroline De Vivaise – “Shadow of the Vampire,” “Germinal”
Nicoletta Ercole – “Letters to Juliet,” “Under the Tuscan Sun”
Catherine George – “Okja,” “Snowpiercer”
Danielle Hollowell – “Girls Trip,” “Undercover Brother”
Neeta Lulla – “Jodhaa Akbar,” “Devdas”
Eimer Ní Mhaoldomhnaigh – “Love & Friendship,” “Becoming Jane”
Dayna Pink – “Bumblebee,” “Seeking a Friend for the End of the World”
Dorota Roqueplo – “Hiszpanka,” “The Mill and the Cross”
Judy Shrewsbury – “High Life,” “Let the Sunshine In”
Amy Westcott – “Black Swan,” “The Wrestler”
Denise Wingate – “Live Free or Die Hard,” “Wedding Crashers”

Directors

Ali Abbasi – “Border,” “Shelley”
Levan Akin – “And Then We Danced,” “The Circle”
Francesca Archibugi – “A Question of the Heart,” “Tomorrow”
Ari Aster – “Midsommar,” “Hereditary”
Icíar Bolláin – “Even the Rain,” “Take My Eyes”
Kat Candler – “Hellion,” “Jumping off Bridges”
Felipe Cazals – “El Año de la Peste,” “Canoa: A Shameful Memory”
Cristina Comencini – “Latin Lover,” “Don’t Tell”
Sebastián Cordero – “Europa Report,” “Crónicas”
Terence Davies – “The House of Mirth,” “The Long Day Closes”
Sophie Deraspe – “Antigone,” “A Gay Girl in Damascus: The Amina Profile”
Mati Diop* – “Atlantics,” “A Thousand Suns”
Robert Eggers – “The Lighthouse,” “The Witch”
Luis Estrada – “The Perfect Dictatorship,” “Herod’s Law”
Sydney Freeland – “Deidra & Laney Rob a Train,” “Drunktown’s Finest”
Bette Gordon – “Handsome Harry,” “Variety”
Maggie Greenwald – “Sophie and the Rising Sun,” “The Ballad of Little Jo”
Megan Griffiths – “Sadie,” “The Night Stalker”
Alma Har’el – “Honey Boy,” “Bombay Beach”
Sterlin Harjo – “Mekko,” “Barking Water”
Kathleen Hepburn – “The Body Remembers When the World Broke Open,” “Never Steady, Never Still”
Jan Komasa – “Corpus Christi,” “Warsaw ’44”
Tamara Kotevska* – “Honeyland”
Alejandro Landes – “Monos,” “Porfirio”
John H. Lee – “Operation Chromite,” “71: Into the Fire”
Ladj Ly* – “Les Misérables”
Victoria Mahoney – “Yelling to the Sky”
Samira Makhmalbaf – “At Five in the Afternoon,” “The Apple”
Mai Masri – “3000 Nights,” “33 Days”
Akin Omotoso – “Vaya,” “Tell Me Sweet Something”
Matt Reeves – “Dawn of the Planet of the Apes,” “Cloverfield”
Ljubo Stefanov* – “Honeyland”
Elle-Máijá Tailfeathers – “The Body Remembers When the World Broke Open,” “ćəsnaʔəm, the city before the city”
Maria Tognazzi – “Me, Myself & Her,” “A Five Star Life”
Jorge Alí Triana – “Bolívar Soy Yo,” “A Time to Die”
Matthew Vaughn – “Kick-Ass,” “Layer Cake”
Lulu Wang* – “The Farewell,” “Posthumous”
Wash Westmoreland – “Still Alice,” “Quinceañera”
Andrés Wood – “Araña,” “Violeta Went to Heaven”

 Documentary

Shirley Abraham – “The Hour of Lynching,” “The Cinema Travellers”
Joelle Alexis – “The Green Prince,” “A Film Unfinished”
Cristina Amaral – “Um Filme de Verão (A Summer Film),” “Person”
Liran Atzmor – “King Bibi,” “The Law in These Parts”
Violeta Ayala – “Cocaine Prison,” “The Bolivian Case”
Julia Bacha – “Naila and the Uprising,” “Budrus”
Robert Bahar – “The Silence of Others,” “Made in L.A.”
Nels Bangerter – “Cameraperson,” “Let the Fire Burn”
Malek Bensmaïl – “The Battle of Algiers, a Film within History,” “La Chine Est Encore Loin (China Is Still Far)”
Sara Bernstein – “Rebuilding Paradise,” “The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley”
Yael Bitton – “Advocate,” “Machines”
Garrett Bradley – “Time,” “Alone”
Salem Brahimi – “Abd El-Kader,” “Africa Is Back”
Vincent Carelli – “Martírio,” “Corumbiara: They Shoot Indians, Don’t They?”
Almudena Carracedo – “The Silence of Others,” “Made in L.A.”
Paola Castillo – “Beyond My Grandfather Allende,” “Genoveva”
Daniel Chalfen – “The Infiltrators,” “Silenced”
Chaowei Chang – “Chong Tian (The Rocking Sky),” “The Road to Fame”
Lisa Kleiner Chanoff – “Life Overtakes Me,” “Watchers of the Sky”
Alison Chernick – “Itzhak,” “Matthew Barney: No Restraint”
Kasper Collin – “I Called Him Morgan,” “My Name Is Albert Ayler”
Inadelso Cossa – “A Memory in Three Acts,” “Xilunguine, the Promised Land”
Laura Coxson – “The Proposal,” “Iris”
Maria Cuomo Cole – “Newtown,” “Living for 32”
Emma Davie – “Becoming Animal,” “I Am Breathing”
Adam Del Deo – “Quincy,” “Every Little Step”
Whitney Dow – “When the Drum Is Beating,” “Two Towns of Jasper”
Kelly Duane de La Vega – “The Return,” “Better This World”
Sandi Dubowski – “A Jihad for Love,” “Trembling before G-d”
Carol Dysinger – “Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl),” “Camp Victory,Afghanistan”
Paz Encina – “Memory Exercises,” “Paraguayan Hammock”
Ali Essafi – “Sheikhates Blues,” “Général, Nous Voilà!”
Ina Fichman – “The Oslo Diaries,” “The Wanted 18”
David France – “The Death and Life of Marsha P. Johnson,” “How to Survive a Plague”
Asako Fujioka – “Shukufuku (Blessed)”
Atanas Georgiev* – “Honeyland,” “Cash & Marry”
Linda Goldstein Knowlton – “We Are the Radical Monarchs,” “Somewhere Between”
Robert Greene – “Bisbee ’17,” “Kate Plays Christine”
Pernille Rose Grønkjær – “Hunting for Hedonia,” “The Monastery”
Tala Hadid – “House in the Fields,” “Windsleepers”
Amelia Hapsari – “Rising in Silence,” “Fight like Ahok”
John Haptas – “Life Overtakes Me,” “Tokyo Waka”
Jessica Hargrave – “Ask Dr. Ruth,” “Good Ol’ Freda”
Monica Weston Hellström – “The Distant Barking of Dogs,” “15 Min – The Massacre”
Sonja Henrici – “Donkeyote,” “I Am Breathing”
Jerry Henry – “City of Gold,” “American Revolutionary: The Evolution of Grace Lee Boggs” Alice Henty – “The Dog Doc,” “The Work”
Robin Hessman – “Simple as Water,” “My Perestroika”
Nishtha Jain – “Gulabi Gang,” “Lakshmi and Me”
Rachel Leah Jones – “Advocate,” “Gypsy Davy”
Gary Byung-Seok Kam – “In the Absence,” “Planet of Snail”
Toni Kamau – “I Am Samuel,” “Softie”
Anne Köhncke – “Pervert Park,” “The Act of Killing”
Tamara Kotevska* – “Honeyland,” “Lake of Apples”
Hajooj Kuka – “Live from Mogadishu,” “Beats of the Antonov”
Richard Ladkani – “Sea of Shadows,” “The Ivory Game”
Véronique Lagoarde-Ségot – “Amal,” “5 Broken Cameras”
Peter Lataster – “Miss Kiet’s Children,” “Awake in a Bad Dream”
Petra Lataster-Czisch – “Miss Kiet’s Children,” “Awake in a Bad Dream”
Erez Laufer – “Rabin in His Own Words,” “One Day after Peace”
Monica Lazurean-Gorgan – “A Mere Breath,” “Chuck Norris vs. Communism”
Bo Li – “Our Time Machine,” “Plastic China”
Allyson Luchak – “This Is Not a Movie,” “One Nation under Dog”
Amit Madheshiya – “The Hour of Lynching,” “The Cinema Travellers”
Vinnie Malhotra – “16 Shots,” “Ivory Tower”
Jeffrey Malmberg – “Spettacolo,” “Marwencol”
Vitaly Mansky – “Putin’s Witnesses,” “Under the Sun”
Andrea Meditch – “Ernie & Joe: Crisis Cops,” “Grizzly Man”
Thomas G. Miller – “Limited Partnership,” “One Bad Cat: The Reverend Albert Wagner Story” Todd Douglas Miller – “Apollo 11,” “Dinosaur 13”
Rima Mismar
Nicole Newnham – “Crip Camp,” “The Rape of Europa”
Bianca Oana – “Colectiv (Collective),” “Turn Off the Lights”
Jacki Ochs – “Out of My Head,” “Letters Not about Love”
Mariana Oliva – “The Edge of Democracy,” “Piripkura”
Göran Hugo Olsson – “That Summer,” “The Black Power Mixtape 1967-1975”
Deborah Oppenheimer – “Foster,” “Into the Arms of Strangers: Stories of the Kindertransport” Iván Osnovikoff – “Los Reyes,” “La Muerte de Pinochet (The Death of Pinochet)”
Tiago Pavan – “The Edge of Democracy,” “Olmo and the Seagull”
Bettina Perut – “Los Reyes,” “La Muerte de Pinochet (The Death of Pinochet)”
Nicolas Philibert – “To Be and to Have,” “In the Land of the Deaf”
Diane Quon – “The Dilemma of Desire,” “Minding the Gap”
Claudia Raschke – “RBG,” “Mad Hot Ballroom”
Marina Razbezhkina – “Optical Axis,” “Winter, Go Away!”
Jeff Reichert – “American Factory,” “Remote Area Medical”
Lisa Remington – “Foster,” “Feminists: What Were They Thinking?”
Yoruba Richen – “The New Black,” “Promised Land”
Jihan Robinson – “Pahokee,” “Traveling While Black”
Marta Rodriguez – “Our Voice of Earth, Memory and Future,” “Campesinos (Peasants)”
Erich Roland – “The Final Year,” “Waiting for “Superman””
Maureen A. Ryan – “1971,” “Wisconsin Death Trip”
Sophie Sartain – “Seeing Allred,” “Blessed Is the Match: The Life and Death of Hannah Senesh” Elhum Shakerifar – “Of Love & Law,” “Even When I Fall”
Karin Slater – “Sisters of the Wilderness,” “The Meaning of the Buffalo”
Jason Spingarn-Koff – “The White Helmets,” “Life 2.0”
Ljubo Stefanov* – “Honeyland,” “Lake of Apples”
Michèle Stephenson – “American Promise,” “Slaying Goliath”
David Tedeschi – “Rolling Thunder Revue: A Bob Dylan Story by Martin Scorsese,” “George Harrison: Living in the Material World”
Douglas Tirola – “Bisbee ’17,” “Drunk Stoned Brilliant Dead”
Mila Turajlic – “The Other Side of Everything,” “Cinema Komunisto”
Noland Walker – “Boogie Man: The Lee Atwater Story,” “Citizen King”
Yvonne Welbon – “The New Black,” “Sisters in Cinema”
Chris White – “Midnight Traveler,” “Quest”
Yi Seung-Jun – “In the Absence,” “Planet of Snail”
Donald Young – “Daze of Justice,” “Jake Shimabukuro: Life on Four Strings”
Miranda Yousef – “Misconception,” “Troubadours”
Yolande Zauberman – “M,” “Classified People”
Zhou Hao – “The Chinese Mayor,” “Cotton”
Michel Zongo – “No Gold for Kalsaka,” “The Siren of Faso Fani”

Executives

Jillian Apfelbaum
Ozzie Areu
Tarak Ben Ammar
Mark Boxer
Ian Bricke
Agnes Chu
Ronni Coulter
Tonia Davis
Louisa Dent
Jeff Deutchman
Danielle Diego
Holly Edwards
Ellen Ruth Eliasoph
Elissa Federoff
Stacey Fong
Philip Goore
Elishia Holmes
Robin Jonas
Robert Warren Kessel
Jonathan Kier
Spencer Klein
Jean Labadie
Ashley Levinson Laura Lewis
Teresa Moneo
Dave Neustadter
Barbara Peiro
Chan Phung
Stephen R. Plum
Laurene Powell Jobs
Tom Prassis
Pamela Reynolds
Frank Rodriguez
Paul Martin Roeder
Eric Roth
Jennifer Salke
Ann Sarnoff
Teddy Schwarzman
Lori Silfen
Terry Steiner
Priya Swaminathan
Jeannine Tang
Gregg Taylor
Kevin Ulrich
Mimi Valdes
Krista Wegener
Erin Westerman
Danice Woodley
Tom Yoda

Film Editors

Catherine Apple – “Onward,” “Hotel Transylvania”
Andrew Bird – “In the Fade,” “The Edge of Heaven”
Konstantin Bock – “Capernaum”
Andrew Buckland – “Ford v Ferrari,” “The Girl on the Train”
Francesca Calvelli – “The Traitor,” “No Man’s Land”
Alejandro Carrillo Penovi – “Heroic Losers,” “The Clan” Przemysław Chruścielewski – “Corpus Christi,” “The Last Family”
David Coulson – “The Zookeeper’s Wife,” “Whale Rider”
Patrick Don Vito – “Three Christs,” “Green Book”
Tom Eagles – “Jojo Rabbit,” “What We Do in the Shadows”
Kayla M. Emter – “Hustlers,” “The Immigrant”
Louise Ford – “The Lighthouse,” “The Witch”
Madeleine Gavin – “City of Joy,” “What Maisie Knew”
Atanas Georgiev* – “Honeyland,” “These Are the Rules”
Jeff Groth – “Joker,” “War Dogs”
Nick Houy – “Little Women,” “Lady Bird”
Carole Kravetz Aykanian – “Ghost World,” “Devil in a Blue Dress”
Julien Lacheray – “Portrait of a Lady on Fire,” “Girlhood”
Jennifer Lame – “Marriage Story,” “Manchester by the Sea”
Igor Litoninskiy – “Beanpole,” “Stalingrad”
Alex Marquez – “Snowden,” “Savages”
Benjamin Massoubre – “I Lost My Body,” “The Big Bad Fox & Other Tales”
Kelly Matsumoto – “Fast & Furious 6,” “The Mummy Returns”
Roberto Perpignani – “The Postman (Il Postino),” “The Night of the Shooting Stars”
Fred Raskin – “Once upon a Time…in Hollywood,” “Django Unchained”
David Ian Salter – “Finding Nemo,” “Toy Story 2”
Tambet Tasuja – “Truth and Justice,” “Take It or Leave It”
Michael Taylor – “The Farewell,” “Love Is Strange”
Yang Jinmo – “Parasite,” “Okja”

Makeup Artists and Hairstylists
Ma Kalaadevi Ananda – “A Beautiful Day in the Neighborhood,” “12 Years a Slave”
Anji Bemben – “Overboard,” “Watchmen”
Gregory Funk – “Once upon a Time…in Hollywood,” “The Way Back”
Barrie Gower – “Rocketman,” “Mandela: Long Walk to Freedom”
Colleen LaBaff – “Iron Man 3,” “Hitchcock”
Marese Langan – “Emma,” “Belle”
Alberto Moccia – “Zama,” “The German Doctor”
Greg Nelson – “Tropic Thunder,” “Dad”
Nina Paskowitz – “Jobs,” “Iron Man”
Mari Paz Robles – “I Dream in Another Language,” “Cantinflas”
David Ruiz Gameros – “Tear This Heart Out,” “Amores Perros”
Tapio Salmi – “Rocketman,” “Chéri”
Susana Sánchez – “The Liberator,” “Goya’s Ghosts”
Esmé Sciaroni – “Like Crazy,” “Days and Clouds”
Brian Sipe – “Avengers: Endgame,” “Guardians of the Galaxy Vol. 2”
Mike Smithson – “The Lone Ranger,” “Austin Powers: The Spy Who Shagged Me”
Vera Steimberg – “Dolemite Is My Name,” “Dreamgirls”
Debbie Zoller – “Pitch Perfect,” “I Heart Huckabees”

Marketing and Public Relations

Christopher Albert
Jade Alex
Mia Ammer
Jon Anderson
Shani Ankori
Amy Astley
Karen Barragan
Emily Bear
Maggie Begley
Brooke Blumberg
Meghann Burns
Sheri Callan
Inma Carbajal-Fogel
Mark Carroll
Emmanuelle Castro
Candice Chen
Tom Chen
Staci R. Collins Jackson
Ray Costa
Arnaldo D’Alfonso
Maitena de Amorrortu
Sylvia Desrochers
Clay Dollarhide
Peter Dunne
Laura Dyer
Ekta Farrar
Liza Burnett Fefferman
Michael Fisk
Dana Flowers
Venus Fong
Fernando Garcia
Rona K. Geller
Scott Goldman
Amy Grey
Harlan Gulko
Yuka Hoshino
Stephen Huvane
Lana Iny
Allison Jackson
Claudia Kalindjian
Teni Karapetian
Craig Karpel
Joshua Kornblit
Nancy Lan
Elaine Christine LaZelle
Maxine Leonard
Alan Lobel
Weelin Loh
Liz Mahoney
Miguel Mallet
Carol Marshall
Charles McDonald
Michael McIntyre
Olivier Mouroux
Charlie Olsky
Julia Pacetti
Tom Parker
Spencer Peeples
Rose Zello Phillips
Chris Regan
Rene Ridinger
Mary Goss Robino
Samantha Rosenberg
Dustin M. Sandoval
Heather Ann Secrist
Adam J. Segal
Susie Shen
Amanda Joy Sherwin Jamie Shor
Gina Soliz
Gordon Spragg
Patrick Starr
Ken Sunshine
Rachel Tash
Albert Tello
Keleigh Thomas Morgan
Kyle David Thorpe
Claudia Tomassini
Adriana Trautman
Jayne Trotman
Beatrice Wachsberger
Marcos Waltenberg
Joe Wees
Marla Weinstein
Kimberly Wire
Damon Wolf
Judy Woloshen
Anne Yoo
Ramzy Zeidan
Flora Zhao

Music

Clinton Bennett – “After,” “Godzilla: King of the Monsters”
Tamar-Kali Brown – “The Last Thing He Wanted,” “Mudbound” Joshuah
Brian Campbell – “Harriet”
Chanda Dancy – “After We Leave,” “Everything before Us”
Nainita Desai – “The Reason I Jump,” “For Sama”
Arhynn Descy – “Eye for an Eye,” “50 Kisses”
Bryce Dessner – “Irresistible,” “The Two Popes”
Cynthia Erivo* – “Harriet”
Ilan Eshkeri – “Stardust,” “Layer Cake”
Robert Andre Glasper – “The Photograph,” “Mr. Soul!”
Katie Greathouse – “Spider-Man: Into the Spider-Verse,” “Pirates of the Caribbean: At World’s End”
Andrea Guerra – “The Pursuit of Happyness,” “Hotel Rwanda”
Tom Howe – “A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon,” “Charming”
Chad Hugo – “The Black Godfather,” “Hidden Figures”
Devonté “Blood Orange” Hynes – “Queen & Slim,” “Fifty Shades of Grey”
Jung Jae-Il – “Parasite,” “Okja”
Peter Kam – “Dragon,” “The Warlords”
Lele Marchitelli – “Loro 1,” “The Great Beauty”
Cyril Paul Henri Morin – “Zaytoun,” “Samsara”
Khaled Mouzanar – “Capernaum,” “Where Do We Go Now?”
Larry Mullen Jr. – “Mandela: Long Walk to Freedom,” “Man on the Train”
Blake Neely – “Assassins,” “Life as We Know It”
Roger Neill – “20th Century Women,” “Beginners”
Michael Nyman – “Gattaca,” “The Piano”
Sattar Oraki – “The Salesman,” “Give Back”
Michiru Oshima – “Memories of Tomorrow,” “Lost Paradise”
Park Inyoung – “Pieta,” “Poongsan”
Max Richter – “Ad Astra,” “Waltz with Bashir”
Patrice Rushen – “Men in Black,” “Indecent Proposal”
Jeff Russo – “Lucy in the Sky,” “Hondros”
Arturo Sandoval – “Richard Jewell,” “The Mule”
Anton Sanko – “Fractured,” “Ouija”
Jermain Stegall – “Proximity,” “Jamesy Boy”
Bernie Taupin – “Rocketman,” “Brokeback Mountain” 

Producers

Zeynep Özbatur Atakan – “The Wild Pear Tree,” “Winter Sleep”
Toufik Ayadi – “Les Misérables,” “Château”
Christophe Barral – “Les Misérables,” “Château”
Sam Bisbee – “The Hero,” “Other People”
Edher Campos – “Sonora, the Devil’s Highway,” “The Golden Dream”
Nicolas Celis – “Roma,” “Tempestad”
Bénédicte Couvreur – “Portrait of a Lady on Fire,” “Girlhood”
Jessica Elbaum – “Hustlers,” “Booksmart”
Elda Ferri – “The Soul Keeper,” “Life Is Beautiful”
Brad Corwin Fuller – “A Quiet Place,” “The Purge”
Alex Garcia – “Kong: Skull Island,” “Desierto”
Anna Gerb – “A Most Violent Year,” “All Is Lost”
Rana Joy Glickman – “God Said Ha!,” “Full Tilt Boogie”
Jared Ian Goldman – “Ingrid Goes West,” “Wilson” Pippa Harris – “1917,” “Blood”
Brian Kavanaugh-Jones – “Honey Boy,” “Midnight Special”
Kwak Sin-Ae – “Parasite,” “Vanishing Time: A Boy Who Returned”
Enrique López Lavigne – “The Impossible,” “Sex and Lucia”
Álvaro Longoria – “Everybody Knows,” “Finding Altamira”
Mónica Lozano – “I Dream in Another Language,” “Instructions Not Included”
Gabriela Maire – “Las Niñas Bien (The Good Girls),” “La Caridad (Charity)”
Luis Manso – “Champions,” “Binta and the Great Idea”
Shannon McIntosh – “Once upon a Time…in Hollywood,” “The Hateful Eight”
Andrew Miano – “The Farewell,” “A Single Man”
Tim Moore – “Richard Jewell,” “Sully”
Matías Mosteirin – “The Clan,” “Wild Tales”
Ryan Murphy – “A Secret Love,” “Running with Scissors”
Carthew Neal – “Jojo Rabbit,” “Hunt for the Wilderpeople”
Tommy Oliver – “The Perfect Guy,” “Kinyarwanda”
Clark Peterson – “Rampart,” “Monster”
Gabriela Rodríguez – “Roma,” “Gravity”
Rosalie Swedlin – “The Wife,” “Laggies”
Mar Targarona – “Secuestro (Boy Missing),” “The Orphanage”
Luis Urbano – “Letters from War,” “Tabu”
Alicia Van Couvering – “Cop Car,” “Tiny Furniture”
Faye Ward – “Wild Rose,” “Stan & Ollie”
Chelsea Winstanley – “Jojo Rabbit,” “What We Do in the Shadows”
Ryan Zacarias – “The Mountain,” “Mediterranea”

 Production Design

Andrew Baseman – “Crazy Rich Asians,” “Eat Pray Love”
Markus Bensch – “The Hunger Games: Mockingjay – Part 2,” “V for Vendetta”
Livia Borgonogni – “Spider-Man: Far from Home,” “La Stoffa dei Sogni”
Sandra Cabriada – “Instructions Not Included,” “The Mexican”
Andrew Max Cahn – “Up in the Air,” “The Hangover”
S. Todd Christensen – “Sicario,” “Moneyball”
Paola Comencini – “Io Sono Tempesta,” “Don’t Tell”
Alex DiGerlando – “The Dead Don’t Die,” “Beasts of the Southern Wild”
Robert Foulkes – “Ford v Ferrari,” “La La Land”
Elli Griff – “Ghost in the Shell,” “Edge of Tomorrow”
Darryl Henley – “Aquaman,” “Blade Runner 2049”
Molly Hughes – “Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2,” “War Horse”
Kevin Kavanaugh – “Only the Brave,” “The Dark Knight Rises”
Noah Klocek – “Onward,” “The Good Dinosaur”
Jamie Lapsley – “Tommy’s Honour,” “Kill Command”
Estefanía Larraín – “A Fantastic Woman,” “Neruda”
Harriet Lawrence – “Overlord,” “Suffragette”
Alan Lee – “The Lord of the Rings: The Return of the King,” “The Lord of the Rings: The TwoTowers”
Lee Ha Jun – “Parasite,” “Okja”
Wing Lee – “The First Purge,” “Stoker”
Barbara Ling – “Once upon a Time…in Hollywood,” “Fried Green Tomatoes”
Jim Magdaleno – “First Man,” “Dawn of the Planet of the Apes”
Margaret (Peg) McClellan – “Brokedown Palace,” “Leave It to Beaver”
Akin McKenzie – “Wildlife,” “Aftermath”
Robin Miller – “Gemini Man,” “Spider-Man”
Phil Norwood – “The Lion King,” “Baywatch”
Harry Otto – “Star Trek Beyond,” “American Sniper”
Missy E. Parker – “Hidden Figures,” “Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”
Hope Parrish – “X-Men: First Class,” “The Net”
Jay Pelissier – “Ant-Man and the Wasp,” “The Fate of the Furious”
Janice Polley – “Blackhat,” “Collateral”
Anna Rackard – “Haywire,” “Ondine”
Michèle St-Arnaud – “Arrival,” “X-Men: Days of Future Past”
Lee Sandales – “1917,” “Rogue One: A Star Wars Story
Bob Shaw – “The Irishman,” “The Wolf of Wall Street
Mark Tildesley – “High-Rise,” “Sunshine”
Ra Vincent – “Jojo Rabbit,” “The Hobbit: An Unexpected Journey”
Peter Walpole – “Cloud Atlas,” “V for Vendetta”
Peter Wenham – “Inferno,” “Captain America: The Winter Soldier
Jeremy Woolsey – “Hidden Figures,” “Pitch Perfect”

 Short Films and Feature Animation

Frank E. Abney – “Incredibles 2,” “Coco”
Mounia Akl – “Submarine,” “Eva”
Dekel Berenson – “Anna,” “Ashmina”
Lorelay Bove – “Zootopia,” “Wreck-It Ralph”
Jamaal Bradley – “The Croods,” “Puss in Boots”
Colin Brady – “Everyone’s Hero,” “A Bug’s Life” Gary Bruins – “Inside Out,” “Up”
Matthew A. Cherry – “Hair Love,” “Forward”
Sue-Ellen Chitunya – “Grandpa’s Hands,” “Team Marilyn”
Jérémy Clapin* – “I Lost My Body,” “Palmipédarium”
Bruno Collet – “Memorable,” “Son Indochine”
Josh Cooley – “Toy Story 4,” “Inside Out”
Emanuela Cozzi – “ParaNorman,” “The Prince of Egypt”
BJ Crawford – “The Peanuts Movie,” “Ice Age: Continental Drift”
Philip Dale – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Everett Downing – “Hair Love,” “WALL-E”
Marc du Pontavice – “I Lost My Body,” “Oggy and the Cockroaches: The Movie”

Robert Ducey – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Sonya Dunn – “End of the World,” “The Bedroom”
Fabian Erlinghauser – “Song of the Sea,” “The Secret of Kells”
Jean-Loup Felicioli – “Phantom Boy,” “A Cat in Paris”
Giovanna Ferrari – “The Breadwinner,” “Song of the Sea”
José David Figueroa García – “Perfidia,” “Ratitas”
Michael Ford – “The Angry Birds Movie 2,” “Hotel Transylvania”
Alain Gagnol – “Phantom Boy,” “A Cat in Paris”
Maryann Garger – “Astro Boy,” “Flushed Away”
Axel Geddes – “Toy Story 4,” “Finding Dory”
Delphine Girard – “A Sister,” “Caverne”
Philippe Gluckman – “Rise of the Guardians,” “Antz”
Ian Gooding – “Moana,” “The Princess and the Frog”
Oscar Grillo – “Monsters, Inc.,” “Monsieur Pett”
Otto Guerra – “City of Pirates,” “Wood & Stock: Sexo, Orégano e Rock’n’Roll”
Patrick Hanenberger – “Smallfoot,” “Rise of the Guardians”
Aaron Hartline – “Up,” “Robots”
Deborah Haywood – “Twinkle, Twinkle,” “Sis”
Sabine Heller – “The Peanuts Movie,” “Rio”
Isabel Herguera – “Winter Love,” “Under the Pillow”
Lizzy Hobbs – “The Flounder,” “I’m OK”
Faren Humes – “Liberty,” “Our Rhineland”
Mino Jarjoura – “Saria,” “Asad”
Marcel Jean – “Sleeping Betty,” “La Pirouette”
Meryam Joobeur – “Brotherhood,” “Born in the Maelstrom”
Daria Kashcheeva – “Daughter,” “To Accept”
Paul Kewley – “Early Man,” “Shaun the Sheep Movie”
Anita Killi – “Angry Man,” “The Hedge of Thorns”
Sayoko Kinoshita – “A Little Journey,” “Pica Don”
Michelle Kranot – “Nothing Happens,” “Hollow Land”
Uri Kranot – “Nothing Happens,” “Hollow Land”
Ka’ramuu Kush – “Sundays at Noon,” “Salvation Road”
Jean-François Le Corre – “Memorable,” “This Magnificent Cake!”
Hyun-min Lee – “Moana,” “Big Hero 6”
Matt Lefebvre – “Saria,” “Asad”
Eric Leighton – “Coraline,” “The Nightmare before Christmas”
Niki Lindroth von Bahr – “Something to Remember,” “The Burden”
Andy London – “I’m in the Mood for Death,” “The Back Brace”
Summer Joy Main-Muñoz – “Don’t Say No,” “La Cerca”
Damien Megherbi – “Nefta Football Club,” “Wicked Girl”
Deanna Morse – “Recipe for Birds,” “Whispers of the Prairie”
Bob Moyer – “Toy Story 4,” “Up”
Mark Nielsen – “Toy Story 4,” “Inside Out”
Wanjiru M. Njendu – “Boxed,” “The Dinner Guest”
Justin Pechberty – “Nefta Football Club,” “Wicked Girl”
Amy Pfaffinger – “Moana,” “Frozen”
Yves Piat – “Nefta Football Club,” “Tempus Fugit”
Julia Pistor – “The SpongeBob SquarePants Movie,” “Rugrats in Paris: The Movie”
Charlotte Regan – “My Boy,” “Standby”
Milo Riccarand – “The Secret Life of Pets,” “Despicable Me”
Stéphan Roelants – “The Breadwinner,” “Song of the Sea”
Kirsikka Saari – “After the Reunion,” “Do I Have to Take Care of Everything?”
Ahmad Saleh – “Ayny,” “Maa Baa”
Dan Scanlon – “Onward,” “Monsters University”
Sheila Sofian – “Survivors,” “Secret Rage”
Jason Stalman – “Isle of Dogs,” “Kubo and the Two Strings”
Colin Stimpson – “The Secret Life of Pets,” “We’re Back! A Dinosaur’s Story”
Chris Sullivan – “Consuming Spirits,” “Ain’t Misbehavin!”
Amos Sussigan – “Swan Cake,” “Broken Wing”
Michael J. Travers – “The Peanuts Movie,” “Ice Age”
Saschka Unseld – “The Blue Umbrella,” “Toy Story 3”
Eric Wachtman – “Kubo and the Two Strings,” “Coraline”
Fusako Yusaki – “The Rose of the Winds,” “Winter Days”
Juan Pablo Zaramella – “Luminaris,” “The Glove”

Sound

Katia Boutin – “The Mustang,” “Elle”
James Boyle – “Edge of Tomorrow,” “World War Z”
Choi Tae Young – “Parasite,” “The Host”
Cary Clark – “Ford v Ferrari,” “Lucy in the Sky”
Midge Costin – “Armageddon,” “Crimson Tide”
Martin Czembor – “First Reformed,” “Solace”
Evan Daum – “The Purge,” “World War Z”
Adriano Di Lorenzo – “The Traitor,” “Nico, 1988”
Pavel Doreuli – “Stalingrad,” “A Good Day to Die Hard”
Rana Eid – “Ismaii,” “Nuts”
Mattias Eklund – “Polar,” “The 100-Year-Old Man Who Climbed out the Window andDisappeared”
David Esparza – “The Magnificent Seven,” “The Equalizer”
Paula Fairfield – “Alita: Battle Angel,” “Mother!”
David Lew Farmer – “Thor: Ragnarok,” “Ant-Man”
Robert Farr – “Peterloo,” “We Need to Talk about Kevin”
Julie Feiner – “The Revenant,” “Marvel’s The Avengers”
Cyril Holtz – “The Sisters Brothers,” “Elle”
Tateum Kohut – “Escape Room,” “Zombieland”
Frank Kruse – “Rush,” “Cloud Atlas”
Anne Le Campion – “Chant d’Hiver,” “The Ghost Writer”
Dessie Markovsky – “Mr. Brooks,” “Bliss”
Bill Meadows – “Star Trek Beyond,” “The Revenant”
Ryan Murphy – “Mad Max: Fury Road,” “Godzilla”
Steven Robert Nelson – “Neighbors,” “American History X”
Colin Nicolson – “Murder on the Orient Express,” “T2 Trainspotting”
Stephen Peter Robinson – “Aquaman,” “The Revenant”
Warren Shaw – “Beauty and the Beast,” “Tower Heist”
Steve Slanec – “Kong: Skull Island,” “Finding Dory”
Martin Steyer – “The Captain,” “Rush”
Donald Sylvester – “Ford v Ferrari,” “The Fault in Our Stars”
James M. Tanenbaum – “Avatar,” “Volcano”
Ian Tapp – “Annihilation,” “Slumdog Millionaire”
Rachael Tate – “1917,” “Jurassic World: Fallen Kingdom”
Gisle Tveito – “Utøya: July 22,” “Force Majeure”
Jean Umansky – “Incendies,” “Amélie”
Tony Volante – “Hold the Dark,” “Limitless”
Mandell Winter – “The Equalizer 2,” “The Magnificent Seven”
Frank Wolf – “Aladdin,” “Charlie’s Angels”

David Alexander – “Cliffs of Freedom,” “The Laundromat”
Jon Franklin Alexander – “Avengers: Age of Ultron,” “Noah”
Vishal Anand – “Bharat,” “War”
Berj Bannayan – “John Wick: Chapter 3 – Parabellum,” “Geostorm”
John Bell – “Rango,” “Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides”
Tami Carter – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Lucy”
Ahdee Chiu – “The Wandering Earth,” “The Last Stand”
Ryan Michael Church – “Transformers: The Last Knight,” “Avengers: Age of Ultron”
Todd Constantine – “Jumanji: The Next Level,” “Godzilla: King of the Monsters”
Ryan Cook – “The Call of the Wild,” “Rampage”
Karin Margarete Cooper – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Kong: Skull Island”
Dan Cox – “The A-Team,” “Gulliver’s Travels”
Nick Marc Epstein – “Alita: Battle Angel,” “Valerian and the City of a Thousand Planets” Leandro Estebecorena – “The Irishman,” “Kong: Skull Island”
Luca Fascione – “Alita: Battle Angel,” “Avengers: Endgame”
Greg Fisher – “The Jungle Book,” “Guardians of the Galaxy”
Aaron Gilman – “Alpha,” “Pacific Rim Uprising”
Stephane Grabli – “The Irishman,” “Jurassic World: Fallen Kingdom”
Darin Grant – “The Lego Movie 2: The Second Part,” “Kung Fu Panda 2”
Jeremy Hays – “The Call of the Wild,” “Once upon a Time…in Hollywood”
Sandeep Kamal – “Panipat,” “Jal”
Sidney Olivier Kombo-Kintombo – “Avengers: Endgame,” “War for the Planet of the Apes” Hoiyue Harry Lam – “Midway,” “The Wandering Earth”
Mårten Larsson – “Avengers: Endgame,” “Pixels”
Patrick Ledda – “Dumbo,” “Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales”
Gong Myung Lee – “Triple Frontier,” “Deadpool 2”
Richard Little – “1917,” “The Jungle Book”
Doug Moore – “12 Strong,” “Ant-Man”
Elliot Newman – “The Lion King,” “The Jungle Book”
Artemis Oikonomopoulou – “Annihilation,” “Thor: Ragnarok”
Mihaela Orzea – “Ant-Man and the Wasp,” “The Huntsman: Winter’s War”
Mike Anthony Perry – “Alita: Battle Angel,” “Valerian and the City of a Thousand Planets”
Todd Sheridan Perry – “Black Panther,” “Doctor Strange
Nick Rasmussen – “Ready Player One,” “Star Wars: The Last Jedi
Marco Revelant – “Gemini Man,” “The Hobbit: The Battle of the Five Armies”
Jason Schugardt – “Clown,” “In the Blood”
David Seager – “Aladdin,” “Terminator: Dark Fate”
Amy Shepard – “Playing with Fire,” “Doctor Strange”
Bill Spitzak – “Abominable,” “How to Train Your Dragon: The Hidden World”
Olcun Tan – “Doctor Sleep,” “Thor: Ragnarok”
Dmitry Tokoyakov – “Beyond the Edge,” “Furious”
James Tooley – “Star Wars: The Rise of Skywalker,” “Teenage Mutant Ninja Turtles”
Leandro Visconti – “Lion’s Heart,” “The Innocents”
Paige Warner – “Terminator: Dark Fate,” “Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales” Matt Welford – “A Dog’s Way Home,” “Spider-Man: Homecoming”
Victor Wong – “The Founding of an Army,” “Rise of the Legend”
Max Wood – “The Nutcracker and the Four Realms,” “Suicide Squad
Ged Wright – “Sonic the Hedgehog,” “22 July”

Writers

Narges Abyar – “Breath,” “Track 143”
Lucy Alibar – “Troop Zero,” “Beasts of the Southern Wild”
David Berenbaum – “The Spiderwick Chronicles,” “Elf”
Jez Butterworth – “Ford v Ferrari,” “Edge of Tomorrow”
John-Henry Butterworth – “Ford v Ferrari,” “Edge of Tomorrow”
Shane Carruth – “Upstream Color,” “Primer”
Jérémy Clapin* – “I Lost My Body”
Sabrina Dhawan – “Kaminey,” “Monsoon Wedding”
Mati Diop* – “Atlantics,” “A Thousand Suns”
Susanna Fogel – “Booksmart,” “The Spy Who Dumped Me”
Michel Franco – “Chronic,” “After Lucia”
Giordano Gederlini – “Les Misérables,” “The Invader”
Han Jin Won – “Parasite”
Julia Hart – “Fast Color,” “Miss Stevens”
Gregory Allen Howard – “Harriet,” “Ali”
Amy Jump – “A Field in England,” “Sightseers”
Ladj Ly* – “Les Misérables”
Alexis Manenti – “Les Misérables”
Stella Meghie – “The Photograph,” “Jean of the Joneses”
Najwa Najjar – “Between Heaven and Earth,” “Eyes of a Thief”
Tyler Nilson – “The Peanut Butter Falcon”
Mateusz Pacewicz – “Suicide Room: Hater,” “Corpus Christi”
Pamela Pettler – “Monster House,” “Tim Burton’s Corpse Bride”
Michael Schwartz – “The Peanut Butter Falcon”
Lulu Wang* – “The Farewell,” “Posthumous”
Krysty Wilson-Cairns – “1917”
Wally Wolodarsky – “Trolls World Tour,” “Monsters vs Aliens”

Members-at-Large

Alan Selby Albert
Wade Allen
Hank Amos
Colin Russell Anderson
Pete Antico
Trevor Astbury
Alberto Barbera
Christina Bazdekis
Kyetay Beckner
Bonnie Bernstein
Bob Bowen
Joey Box
Troy Brown
Todd A. Bryant
Trey Cannon
Rocky Capella
Carlo Chatrian
Christina Chou
Carter Cohn
Eliza Coleman
John Cooper
John Copeman
Emerson Davis
Willem de Beukelaer
Jack Deutchman
Sandra Evers-Manly
Simon Faber
Roy Farfel
Shayne Fiske Goldner
Dominique Fouassier
Thierry Frémaux
Joe Gawler
Nick Gillard
Michelle Grady
Annemarie Griggs
Markus Gross
Bill Hogan
Ashley Holland
Petra Holtorf-Stratton
Rowley Irlam
Ernest Jackson Julianne Jordan
Peter King
Henry Kingi Jr.
Adam Kirley
James Knight
Blair Kohan
Jessica Kovacevic Benjamin Kramer
V. Senthil Kumar
Paul A. Levin
Alexander LoVerde
Lap Van Luu
Jane Maguire
JJ Makaro
Arnon Manor
Chelsea McKinnies
Tricia Carol Miles
James Mockoski
Daniel Molina
Carlos Morales
Phil Neilson
Yasmine Pearl
Meyash Prabhu
Kate Richter
Sally Riley
Scott Rogers
Michael Scherer
Sarah Self
James Skotchdopole
Bec Smith
Michael Solinger
Ryan Stafford
Jessica Teach
Julien Thuan
Jesse Torres
Tim Trella
Mark Vanselow
Rosalie Varda
William Washington
Talitha Watkins
Patricia Whitcher
Sally Baldwin Willcox
Michael Wise
Michelle Wright
Richard Wright
Daisy Wu
Jo Yao
Mira Yong

Associates

Richard L. Bennett

Matthias & Maxime: due clip dal film di Xavier Dolan

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Matthias & Maxime: due clip dal film di Xavier Dolan

Presentato in concorso al Festival di Cannes, Matthias & Maxime è un film di ritorni. Dopo la parentesi americana de La mia vita con John F. Donovan, Xavier Dolan torna a girare nel suo Quebec e riabbraccia i temi a lui più cari: la ricerca della propria identità sessuale, il rapporto tra diverse generazioni e quello con la propria madre. È il ritorno di Dolan davanti alla macchina da presa, che non recitava in un proprio film dai tempi di Tom à la ferme ed è il ritorno di Anne Dorval in un film di Dolan, nel ruolo del personaggio che interpreta sua madre, dopo esserlo già stata in J’ai tué ma mère e dopo aver lavorato con lui anche in Les amours imaginaires, Laurence Anyways e Mommy.

Matthias & Maxime racconta di due amici d’infanzia si scambiano un bacio durante le riprese di un cortometraggio amatoriale. Il gesto, apparentemente innocuo, insinuerà in loro un dubbio persistente, minacciando l’unione della loro cerchia sociale e, alla fine, cambiando improvvisamente le loro vite. Matthias & Maxime  è disponibile su MIO CINEMA e SKY dal 27 Giugno.

Director’s Cut: 10 versioni originali che meriterebbero una release

Con l’annuncio ufficiale che la Snyder Cut di Justice League vedrà finalmente la luce il prossimo anno su HBO Max, sembra proprio che le case di distribuzione – anche se non sempre – tengano in considerazioni quali siano i desideri e le aspettative del pubblico. Al momento non possiamo sapere se la versione del film di Zack Snyder sarà effettivamente migliore del cinecomic rimaneggiato da Joss Whedon e arrivato nelle sale nel 2017. Ad ogni modo, la questione più spinosa è una soltanto: perché le case di produzione dovrebbero interferire con la visione di un regista? Considerando ciò, Screen Rant ha raccolto 10 potenziali Director’s Cut che meriterebbero di essere rilasciate:

Suicide Squad

Proprio per il “caso” nato attorno alla Snyder Cut di Justice League, negli ultimi tempi si è parlato molto anche di una possibile Ayer Cut di Suicide Squad, il cinecomic diretto da David Ayer nel 2016. Dopo la pessima accoglienza riservata a Batman v Superman, i dirigenti della Warner Bros. chiesoro ad Ayer di alleggerire il tono del film.

Nel corso degli anni, lo stesso regista ha più volte confermate che le riprese aggiuntive del cinecomic hanno totalmente stravolto la sua versione del film, con drastici tagli che sono stati operati soprattutto in riferimento alle scene con protagonista il Joker di Jared Leto. Chissà che un giorno il regista non riesca a far vedere ai fan la sua versione del cinecomic, al pari di quanto accaduto con il film di Zack Snyder.

This Is Spinal Tap

La versione di This Is Spinal Tap di Rob Reiner non è stata dovuta a decisioni sbagliate prese dai produttori o alle pressioni dello studio: si trattava semplicemente di maneggiare tantissimo materiale e decidere cosa eliminare e cosa no per dare vita ad un falso documentario che fosse il più coerente possibile.

Presumibilmente, sono state girate circa 100 ore di riprese per il film, quando il minutaggio finale ammonta a soli 82 minuti: ciò significa che, da qualche parte, esiste una montagna di filmati inediti che nessuno ha mai visto. Si potrebbe pensare ad una sorta di miniserie, dal momento che This Is Spinal Tap è stato un grande successo, trasformatosi negli anni in un vero e proprio fenomeno culturale.

La sottile linea rossa

La sottile linea rossa di Terrence Malick è un film già perfetto così com’è, e non ha certamente bisogno di essere migliorato o “sistemato”. Il film dura quasi tre ore, ma il taglio originale era presumibilmente di circa cinque ore. Diverse scene non sono entrate nel film, comprese le performance di attori quali Lukas Haas, Mickey Rourke e Bill Pullman, oltre alla voce narrante di Billy Bob Thorton.

Allo stesso modo, i ruoli di John Travolta, Adrien Brody e Goerge Clooney sono stati drasticamente ridotti. Stranamente, tagliare i ruoli è una pratica diventata col tempo un’abitudine ricorrente di Malick: proprio per questo, La sottile linea rossa non è l’unico film del regista ad aver subito pesanti tagli.

Alien 3

A voler essere precisi, esiste già una sorta di Director’s Cut di Alien 3, nota come “The Assembly Cut”. Tuttavia, David Fincher non è stato coinvolto nella sua realizzazione, quindi si tratta più di un “Editor’s Cut” o qualcosa del genere, con il team del film che ha seguito le note di produzione originali del regista.

Il film ha avuto un lungo e tormentato processo di sviluppo dopo Aliens – Scontro finale: quando è finalmente arrivato nelle mani di David Fincher (al suo debutto dietro la macchina da presa all’epoca), lo stesso non ha avuto molto controllo creativo sul film. L’Assembly Cut non ha ottenuto un grande riscontro da parte del pubblico rispetto alla versione cinematografica; sicuramente, una Fincher Cut potrebbe destare maggiore curiosità e interesse.

Breakfast Club

Come accaduto a Rob Reiner, neanche John Hughes ha avuto particolari problemi durante la produzione di Breakfast Club, nonostante le scene girate siano di più del numero effettivamente finito all’interno del film.

In effetti, il regista ha raccolto circa un’ora in più di riprese. Apparentemente a Hughes è piaciuto molto il film, ma forse un taglio più lungo non sarebbe stato adatto al pubblico; così, ha deciso di tenere la Director’s Cut per sé. Sappiate, dunque, che esistono diverse sequenze del film che nessuno ha mai visto.

La cosa

Prequel dell’omonimo cult di John Carpenter uscito nel 2011, La cosa è stato pesantemente criticato per l’uso eccessivo di CGI e per la mancanza di effetti pratici. Tuttavia, la versione originale del film era  stilisticamente molto più fedele al film originale e vantava anche l’impiego di effetti pratici. Purtroppo, la Universal ha deciso di intervenire e ha richiesto la CGI, ordinando anche una sessione di riprese aggiuntive e cambiando il finale del film.

Babe va in città

George Miller ha co-sceneggiato l’originale Babe, maialino coraggioso: quando è arrivato il sequel Babe va in città, Miller ha preso le redini della regia. Durante la realizzazione del film, alcune delle tendenze alla “Mad Max” tipiche del regista potrebbero essersi sviluppate, in quanto nel film sono presenti degli evidenti tagli, utili probabilmente a renderlo un prodotto più adatto alle famiglie.

Apparentemente le scene recise riguardavano alcune battute ritenute di cattivo gusto, alcune scene molto violente e il personaggio del cattivo interpretato da Mickey Rooney, che si abbandonava ad una serie di vizi. 

American History X

La storia della produzione di American History X è piuttosto famosa. Il regista Tony Kaye era riuscito ad ottenere il primo taglio sul film attorno ai 95 minuti, con un budget limitato: all’epoca il regista era molto soddisfatto del suo lavoro, e anche le proiezioni di prova aveva dato ottimi riscontri.

Sfortunatamente, la New Line Cinema chiese di aggiungere altre scene al film, allungandolo a circa due ore. Kaye era furioso e si impegnò in azioni legali: chiese addirittura che il suo nome fosse rimosso dal film, rifiutandosi di guardare il prodotto finale e rinnegandolo. Successivamente, il regista faticò non poco a trovare ingaggi presso altri studios di Hollywood.

Qualcosa di sinistro sta per accadere

Tra le produzioni più “oscure” della Disney, Qualcosa di sinistro sta per accadere del 1983, basato sull’omonimo romanzo di Ray Bradbury, subì una produzione molto travagliata. Lo stesso Bradbury lavorò alla sceneggiatura, ma ebbe un litigio con il regista Jack Clayton a causa di alcune “divergenze creative”. Clayton era il regista, ma Bradbury era il creatore originale dell’opera: alla fine, Clayton fu costretto a piegarsi alle richieste dei dirigenti della Disney e a rendere il film più adatto alle famiglie, ottenendo però un altro sceneggiatore (non accreditato) che si occupò di revisionare lo script iniziale.

Nonostante ciò, i dirigenti della Disney erano ancora scontenti del risultato: ordinarono così una nuova revisione della sceneggiatura e anche una sessione di riprese aggiuntive, mettendo da parte Clayton. Quando uscì, il film fu un grandissimo successo al botteghino, ma sarebbe stato sicuramente un film molto più complesso se la visione originale fosse stata rispettata.

Solo: A Star Wars Story

Tra tutti i film presenti in questa lista, quello che merita un Director’s Cut più di ogni altro è sicuramente Solo: A Star Wars Story, inizialmente affidato a Phil Lord e Chris Miller e poi portato a compimento da Ron Howard.

Sebbene non tutti i pezzi del puzzle su ciò che è andato storto siano chiari, è molto probabile che lo stile di Lord e Miller si sia scontrato con con la Lucasfilm. Le numerose divergenze hanno fatto sì che i due registi venissero licenziati dai dirigenti della Disney. Solo è stato rilasciato nel 2018 ed è stato il primo flop della saga di Star Wars. Lord e Miller sono comunque riusciti a riscattarsi, dal momento che l’altro loro progetto sempre di quell’anno, ossia Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione. 

Pedro Almodóvar e Penelope Cruz di nuovo insieme per Madres Paralelas

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Pedro Almodóvar e la sua musa Penelope Cruz torneranno presto a lavorare insieme per Madres Paralelas, dramma ambientato a Madrid in cui il celeberrimo regista spagnolo tornerà ad affrontare il tema della maternità, grande fonte d’ispirazione creativa per l’autore e modello narrativo per moltissimi dei suoi incredibili lavori.

La pre-produzione del film dovrebbe partire ad ottobre, mentre le riprese sono state programmate per Febbraio del prossimo anno. Agustín Almodóvar, fratello del regista e storico produttore dei suoi film, ha dichiarato a Variety che il film dovrebbe arrivare nei cinema spagnoli entro la fine del 2021. Anche se non esiste ancora nessun accordo formale con la Cruz, l’attrice premio Oscar ha già letto e apprezzato la sceneggiatura, come dichiarato dallo stesso Almodóvar.

Madres Paralelas è un progetto al quale Pedro Almodóvar sta lavorando da diverso tempo. Il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 ha permesso al regista di portare a termine la sceneggiatura, la cui storia ruota attorno a due madri che partoriscono lo stesso giorno. Il film – come confermato dallo stesso Almodóvar – seguirà le vite parallele di queste due madri durante il primo e il secondo anno successivi alla nascita dei loro rispettivi figli.

Pedro Almodóvar e Penelope Cruz rinnovano il loro sodalizio artistico

Il film conterà su un budget ridotto e sarà girato principalmente a Madrid. Se la Cruz dovesse ufficialmente firmare per recitare nel film, Madres Paralelas segnerà la settima collaborazione tra l’attrice e il regista dopo Carne trémulaTutto su mia madreVolver – TornareGli abbracci spezzatiGli amanti passeggeri e il più recente Dolor y gloria.

Sotto il sole di Riccione: intervista al cast

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Sotto il sole di Riccione: intervista al cast

Enrico Vanzina, Younuts! (Usbergo – Celaia), Isabella Ferrari, Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Saul Nanni rispondono alle domande su Sotto il sole di Riccione, la nuova commedia romantica dell’estate, disponibile su Netflix dal 1° luglio 2020.

Leggi la recensione di Sotto il sole di Riccione

Il film racconta le avventure estive di un gruppo di ragazzi che per caso si trova in vacanza nello stesso stabilimento e fa amicizia. Amori, storie, segreti, piccoli tradimenti e primi batticuore, la freschezza e la gioia di un’estate è consegnata perfettamente, ma non solo. “Questo film è il racconto dell’estate in Italia, non solo dal putno di vista generazionale, ma anche sentimentale – racconta Enrico VanzinaVolevamo realizzare un film, che a fine visione, comunica quanto è bella la vita. E facendo questo, abbiamo scavato in una generazione che tende a nascondere i propri sentimenti, nonostante ne abbia tantissimi.”

Sotto il sole di Riccione di Enrico Vanzina: “Un omaggio a Carlo”

Terminator: Destino Oscuro, per Mackenzie Davis un sequel “è follia”

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L’attrice Mackenzie Davis, che ha preso parte a Terminator: Destino Oscuro, ha parlato della possibilità di un settimo capitolo del franchise. Nonostante il ritorno di Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton, e nonostante sia stato accolto positivamente dalla critica, il film si è rivelato un autentico flop al botteghino.

Intervistata da NME in occasione della promozione del film Irresistible con Steve Carrell e Rose Byrne, Mackenzie Davis, che in Terminator: Destino Oscuro ha interpretato il ruolo di Grace, ha parlato del film di Tim Miller e della possibilità di un eventuale sequel. L’attrice si è dichiarata “orgoglioso di ciò che è stato fatto”, ammettendo di amare molto il film; al tempo stesso, però, ha ammesso che “pensare che possa esserci da parte dei fan la richiesta per un eventuale settimo film è decisamente folle.”

La Davis sostiene che il pubblico “vuole vedere cose nuove”, non il rivaggio di grandi franchise o continui sequel degli stessi. Sulla scia di queste dichiarazioni, l’attrice ha sottolineato quanto sia importante ricercare voci originali in grado di raccontare storie originali: “Ci sono molte persone interessanti che non si adattano allo stampo di coloro che realizzano questi grandi franchise e che non hanno ancora avuto la possibilità di fare film. Dovremmo investire su loro adesso.”

Terminator: Destino Oscuro, un flop al botteghino che non ha colto di sorpresa

Il fallimento al box office di Terminator: Destino Oscuro non ha colto di sorpresa nessuno: situazioni analoghe di sono verificate più di recente con pellicole quali Doctor Sleep e Charlie’s Angels. Questo è un segnale forte: come afferma da Davis, il pubblico desidera vedere cose nuove; giocare sull’effetto nostalgia non è più una carta vincente. Ciononostante, Hollywood continua a dare il via libera a reboot e revival, come ad esempio il nuovo adattamento cinematografico di Dune.  

La protagonista della storia di Terminator: Destino Oscuro è Sarah Connor. La donna, invecchiata e indurita dalla vita, è una cacciatrice di Terminator, vive così e, quando si trova ad avere a che fare con Dani Ramos, apparentemente una persona normale, e Grace, un essere umano potenziato che è stato mandato dal futuro per proteggere la ragazza, capisce che in giro c’è anche un nuovo Terminator, che, come accadde a lei tanto tempo fa, è stato mandato per compiere la sua missione e uccidere il suo obbiettivo. Il loro cammino però è difficile e impervio, e per riuscire a sopravvivere al nuovo e straordinariamente forte modello di macchina, un Rev 9, non possono che chiedere aiuto al T-800 più famoso della storia del cinema, quel Terminator che ha inseguito Sarah per tutta la sua giovinezza.

Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge è in arrivo su Infinity Premiere

Dal 3 al 9 luglio arriverà su Infinity Premiere l’atteso film d’animazione Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, basato su uno tra i più importanti e amati franchise nella storia dei videogiochi.

Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, la trama

Il film racconta la storia di Hanzo Hasashi che, dopo il terribile massacro della sua famiglia ad opera del freddo mercenario Sub-Zero, viene esiliato nel Nether Realm. Lì, a patto di servire il sinistro Quan Chi, gli viene data l’opportunità di vendicare la sua famiglia – e viene riportato in vita come Scorpion, un’anima perduta dedicata alla vendetta.

Nel Regno della Terra, Lord Raiden raduna una squadra di guerrieri d’élite – il monaco Shaolin Liu Kang, l’ufficiale delle forze speciali Sonya Blade e la stella del cinema Johnny Cage – un’improbabile compagine di eroi con il compito di salvare l’umanità. Per farlo, devono sconfiggere le orde di gladiatori del Regno Esterno di Shang Tsung e diventare campioni del torneo di Mortal Kombat.

Mark Hamill parla di una scena ingiustamente tagliata dal primo Star Wars

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Mark Hamill ha spiegato per l’introduzione originale di Luke tagliata dal primo Star Wars era così importante ai fini della comprensione della storia del personaggio. Circa 40 anni fa, il pubblico veniva introdotto per la prima volta all’universo di Guerre Stellari, facendo così la conoscenza dei tre grandi protagonisti della trilogia originale: Luke Skywalker, Leia Organa e Han Solo.

Adesso, come rivelato da Mark Hamill, avremmo dovuto fare la conoscenza di Luke in un modo un tantino diverso: nel film del 1977, infatti, il personaggio viene presentato al fianco di suo zio Owen Lars mentre è intento ad acquistare alcuni droidi di servizio. Come spiegato da Hamill, esiste una scena che è stata poi eliminata dal film dove il momento in cui avremmo dovuto vedere per la prima volta Luke era leggermente diverso.

In origine, infatti, Luke Skywalker veniva introdotto mentre osservava nel cielo di Tatooine lo scontro tra lo Star Destroyer di Darth Vader e la navicella della Principessa Leia: successivamente, si sarebbe diretto a Tosche Station dove avrebbe incontrato i suoi amici. Hamill sembra essere ancora contrariato per la rimozione della scena in questione: come spiegato dall’attore (via Screen Rant) durante il format “Pizza Film School” ideato dai registi Anthony e Joe Russo, quella scena avrebbe tolto una motivazione molto importante per lo stesso personaggio.

“Ci sono un paio di cose che sono buone per il personaggio”, ha spiegato Hamill. “Numero 1: è ridicolizzato dai suoi coetanei. Non è un tipo così cool o popolare. Koo Stark è l’unica altra donna nel film… e mi chiama “Vermiciattolo”. Quindi, decisamente non sono popolare. Poi, incontro Biggs Darklighter, interpretato da Garrick Hagon, ed è come se esclamassi: ‘Wow!’. Dalla scena si capisce che siamo vecchi amici. È vestito con un uniforme imperiale ed io esclamo: ‘Wow! È grandioso! Non vedo l’ora di lasciare questo pianeta ed unirmi a te’. 

L’attore continua: “Lui mi porta all’esterno e mi dice: ‘Luke, devo dirtelo, appena ne avrà la possibilità, ho intenzione di saltare su una nave ed unirmi ai Ribelli’. L’unica ragione per cui era così interessante per me è il fatto che Luke non assume una posizione politica. Lui pensa che sia grandioso che Biggs sia nell’Impero! Luke vuole unirsi all’Impero se questo vuol dire toglierlo da quella fattoria! Quindi è mosso soltanto da purezza nel suo volersi unirsi all’Impero, e non da motivazioni politiche, in nessuna forma o maniera.”

Secondo Hamill, questa scena servirebbe anche a comprendere perché, alla fine del film, durante l’assalto alla Morte Nera, Luke non esita a fidarsi dei consigli di Obi-Wan, lasciandosi guidare unicamente dalla Forza: è proprio a causa della morte di Briggs.

Il futuro della saga di Star Wars

Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga di Star Wars continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit).

Tartarughe Ninja: in arrivo il reboot animato in CG

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Tartarughe Ninja: in arrivo il reboot animato in CG

Le Tartarughe Ninja, gli iconici personaggi creati da Kevin Eastman e Peter Laird e protagonisti dell’omonima serie a fumetti, stanno per tornare sul grande schermo grazie ad un reboot in CG che sarà prodotto dalla Paramount Pictures in collaborazione con Nickelodeon e l’attore, sceneggiatore e regista Seth Rogen.

Stando infatti a quanto riportato da Deadline, un nuovo film d’animazione con protagonisti Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo è ufficialmente in lavorazione: oltre a Rogen, il progetto vedrà coinvolti anche i suoi storici partner della Point Gray Pictures, ossia Evan Goldberg e James Weaver. Il regista della serie animata Gravity Falls, Jeff Rowe, si occuperà di dirigere il film, mentre la sceneggiatura porterà la firma di Brendan O’Brian (Cattivi vicini 2, Mike & Dave – Un matrimonio da sballo). 

In una nota ufficiale Brian Robbins, Presidente della sezione Kids & Family di ViacomCBS, ha dichiarato: “Aggiungere il genio di Seth, Evan e James all’umorismo e all’azione che sono già una parte integrante del franchise delle Tartarughe Ninja porterà questa proprietà ad un ulteriore livello di re-invenzione. Non vedo l’ora di scoprire cosa faranno, e so che Ramsey Naito e la sua squadra sono eccitatissimi all’idea di portare il Nick Animation Studio verso una nuova grande direzione grazie a quello che sarà il loro primo film in CG destinato al grande schermo.”

Le Tartarughe Ninja tra cinema e tv

Ricordiamo che le Tartarughe Ninja sono state protagoniste di serie tv sia animate che in live action. Al cinema sono state protagoniste di una trilogia nel corso degli anni ’90: nel 2014 quella stessa trilogia è stata oggetto di una serie reboot di cui sono stati realizzati soltanto due episodi, Tartarughe Ninja e Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra, entrambi prodotti da Michael Bay. Sempre Nickelodeon, come parte di un accordo separato con Netflix, è al lavoro su un film animato originale in 2D basato sulla serie attualmente in onda Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles – Il destino delle Tartarughe Ninja. 

Spider-Man 3: ecco quando partono le riprese?

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Spider-Man 3: ecco quando partono le riprese?

La pandemia di Covid-19 ha avuto un fortissimo impatto sull’industria cinematografica mondiale, con le date di uscita di numerosi attesissimi blockbuster che sono state posticipate addirittura di interi anni. Un problema ancora più grande è rappresentato dalle produzioni: cercare di capire quando cast e troupe avranno la possibilità di tornare sul set è ad oggi la domanda più difficile alla quale provare a dare una risposta.

Un caso emblematico in tal senso è rappresentato da Tom Holland, che poco prima dello scoppio della pandemia avrebbe dovuto iniziare a girare non soltanto l’atteso Spider-Man 3, ma anche il travagliatissimo adattamento di Uncharted, basato sull’omonima serie di videogiochi action-adventure sviluppati da Naughty Dog. È chiaro che entrambe le produzioni targate Sony Pictures dovranno organizzarsi per evitare un conflitto nella schedule di Holland: com’era già stato riportato in passato, le riprese del nuovo film dedicato all’Uomo Ragno potrebbero partire senza l’attore britannico, proprio per permettergli di portare a compimento i lavori sull’altro progetto.

Adesso, un nuovo report di ComicBook suggerisce che, escludendo ulteriori problemi o ritardi, le riprese di Spider-Man 3 dovrebbero partire ufficialmente il prossimo settembre. L’indiscrezioni proviene da un nuovo casting call in merito al film, il quale conferma che le riprese si svolgeranno – come già anticipato in precedenza – a New York, Los Angeles, in Atlanta e anche in Islanda.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Christopher Nolan: la portavoce chiarisce sulla questione delle sedie

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Nella giornata di ieri vi avevamo riportato le dichiarazioni di Anne Hathaway diffuse in un’intervista su Variety. In occasione della reunion virtuale del film Les misérables con Hugh Jackman, l’attrice premio Oscar aveva dichiarato che Christopher Nolan (regista con cui ha lavorato per ben due volte) vieterebbe l’utilizzo di sedie sul set dei suoi film.

“Chris non permette neanche l’utilizzo di sedie”, aveva dichiarato Hathaway. “Ho lavorato con lui due volte. Non vuole che sul set ci siano sedie. Il motivo è che se ci sono sedie, automaticamente le persone si siederanno. Se si siedono, significa che non stanno lavorando. Chris realizza dei film incredibili, che sono ambiziosi sia da un punto di vista tecnico che emotivo. Riesce sempre ad arrivare alla fine delle riprese senza mai sforare il budget e senza essere mai in ritardo. Credo che abbia qualcosa a che fare con l’assenza di sedie sul set…”

Le dichiarazioni dell’attrice hanno scatenato diverse reazioni sul web, con diversi critici e giornalisti che sono intervenuti in difesa del regista, ammettendo che durante le visite ai set dei suoi film hanno sempre riscontrato la presenza di sedie. Proprio per questo, si è reso necessario un intervento della portavoce di Nolan, tale Kelly Bush Novak, che in una nota ufficiale (via IndieWire) ha dichiarato:

“Per la cronaca, l’unica cosa bandita dai set di Christopher Nolan sono i cellulari (non sempre con successo) e il fumo (con grande successo). Le sedie a cui si riferiva Anne Hathaway erano le sedie da regista davanti ai monitor, posizionate per motivi gerarchici, non per necessità fisica. Chris ha sempre scelto di non utilizzarle, ma non ha mai bandito le sedie dai suoi set. Il cast e la troupe possono sedersi quando e dove vogliono, e lo fanno frequentemente.”

Anche una comparsa de Il Cavaliere Oscuro difende Christopher Nolan: “Avevamo a disposizione tantissime sedie.”

Le parole della portavoce non lasciano dubbi: l’unica sedia che Christopher Nolan non vuole avere sul set è proprio la sua, a dimostrazione di quanto il regista sia molto attivo durante la lavorazione dei suoi film e, soprattutto, quanto tenga ad avere un rapporto a stretto contatto con il suo team e con i membri del cast. Anche Aaron Stewart-Ahn, una comparsa de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, è intervenuto in difesa di Nolan, specificando via Twitter:

“Sono stato una comparsa ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, uno dei 500 poliziotti di Gotham City nella scena della rivolta di Wall Street. Avevamo a nostra disposizione tantissime sedie e tantissimi tavoli nell’area di riposo, in un edificio abbandonato che un anarchico cercò di far saltare in aria nel 1920, poco distante da Occupy Wall St.”

The Suicide Squad sarà il film pensato da James Gunn, nessuna Director’s Cut

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Visto quanto accaduto con Justice League di Zack Snyder e Suicide Squad di David Ayer, molti fan erano preoccupati del fatto che anche la versione dell’atteso The Suicide Squad di James Gunn che arriverà al cinema il prossimo anno, potesse non essere la versione “originale” pensata dal regista e sceneggiatore.

Adesso, è stato lo stesso Gunn a confermare che la versione del film che arriverà nella sale sarà il suo film, al 100%. Già in passato, il regista e sceneggiatore aveva sostenuto la release della Director’s Cut di Suicide Squad, il film di David Ayer che – in fase di post-produzione – aveva subito numerosi tagli e diversi cambiamenti. Adesso, la nuova iterazione cinematografica dell’organizzazione segreta della DC Comics promette di rispecchiare totalmente la visione del suo autore.

Su Instagram, è stato chiesto al regista se ci sarà una “Gunn Cut” del nuovo The Suicide Squad. Prontamente, lo stesso Gunn ha risposto: “Ogni versione di James Gunn è stata rilasciata al cinema. The Suicide Squad non farà eccezione”, lasciando così intendere che la versione del film che arriverà nelle sale non sarà soggetta a violenti rimaneggiamenti, ma rispecchierà a pieno la sua visione della storia.

Le prime immagini di The Suicide Squad al grande evento DC FanDome

Al momento i dettagli su The Suicide Squad sono piuttosto scarsi: sappiamo soltanto che il nuovo film sarà un completo reboot e non un sequel diretto del film di David Ayer del 2016, nonostante numerosi personaggi di quel film riprenderanno i loro ruoli, come Margot RobbieJoel KinnamanJai Courtney e Viola Davis. Tra le new entry figurano, invece, Idris Elba, John Cena, Peter Capaldi, Taika Waititi, Nathan Fillion e Pete Davidson. Non tutti i personaggi che il nuovo cast interpreterà sono stati rivelati, ma Gunn ha già specificato che non tutti sopravviveranno. Le prime immagini ufficiali del film dovrebbero essere svelate in occasione del DC FanDome, l’annunciato evento virtuale e gratuito dedicato all’Universo DC, a cui parteciperanno sia Gunn che il cast del film.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn Cena, Peter Capaldi, Sean Gunn, David DastmalchianStorm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Carl Reiner, addio alla leggenda della commedia

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Carl Reiner, addio alla leggenda della commedia

Si è spento, a 98 anni, l’attore Carl Reiner, leggenda della commedia. Non solo attore, Reiner è stato un prolifico comico, sceneggiatore, produttore televisivo, regista, commediografo e scrittore, nato e cresciuto nel Bronx a New York. È morto per cause naturali, nella sua casa a Beverly Hills.

Morto Carl Reiner

Carl Reiner, papà dell’attore Rob, ha conquistato un numero record di Premi Grammy, ben nove in 70 anni di carriera, sempre brillante e di successo. Il suo più grande programma è stato il The Dick Van Dyke Show, una sitcom in 158 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5 stagioni dal 1961 al 1966; la storia è quella di Rob Petrie, sceneggiatore di uno programma televisivo realizzato a Manhattan.

Nell’ultimo periodo della sua carriera ha lavorato con minore intensità, ma è comunque riuscito ad entrare nella memoria degli spettatori più giovani, grazie, ad esempio, a personaggi come Saul, in Ocean’s Eleven (e sequel).

Fonte

Sotto il sole di Riccione: recensione del film Netflix

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Sotto il sole di Riccione: recensione del film Netflix

Sarà disponibile dal 1° luglio su Netflix Sotto il sole di Riccione, film ideato e scritto da Enrico Vanzina, nel ricordo del fratello, Carlo. E il film è effettivamente uno dei film che i due avrebbero potuto fare insieme, perché nonostante la regia sia di YouNuts! (pseudonimo di Antonio Usbergo e Niccolò Celaia) e la sceneggiatura sia firmata a sei mani con Caterina Salvadori e Ciro Zecca, è l’idea, l’impronta, l’eredità di Vanzina l’unica cosa che nel film è limpida e manifesta dall’inizio alla fine.

Partendo da un titolo musicarello, lo stesso della canzone dei TheGiornalisti che funge da brano principale della colonna sonora del film, Sotto il sole di Riccione si svela da subito come una commedia romantica estiva e, in maniera onesta e priva di fronzoli, abbraccia ogni stereotipo e luogo comune del genere. Si tratta, a tutti gli effetti di un omaggio, anche tenero, a Sapore di Mare, con il quale condivide praticamente ogni cosa, dalla “matrice” musicale, dai giovani protagonisti, agli intrecci amorosi, alla presenza di Isabella Ferrari, che proprio nel film dei Vanzina esordì, ancora giovanissima, con il personaggio di Selvaggia, che ha popolato (e forse popola) l’immaginazione di moltissimi spettatori cresciuti con quel film.

Sotto il sole di Riccione è un omaggio a Sapore di mare

L’omaggio è dunque chiaro, si cambia però costiera (dalla Versilia a Riccione) e si cambia epoca. Tre decenni sembrano un’infinità se si va ad analizzare la metodologia di incontro, il modo di comunicare e di relazionarsi degli adolescenti in vacanza, ma sembrano un attimo se paragonati agli amori, alle passioni, insomma, a sentimenti e ormoni che muovono le azioni dei protagonisti. E uno dei pregi del film è proprio questo, ovvero, quello di giocare a carte scoperte, senza affannarsi, com’era successo con Summertime, sempre di Netflix, a evitare luoghi comuni, frasi fatte e situazioni canoniche. L’intenzione dei realizzatori di Sotto il sole di Riccione è onesta e forse proprio per questo estremamente semplice, elementare nello svolgimento, nel messaggio, nella scrittura di personaggi per stereotipi.

Il film non riesce in nessun momento ad intrigare o incuriosire, e non perché ci sia qualcosa di brutto o fatto male, ma perché si muove su un binario lineare, così noto che lo spettatore “vede da lontano” qualsiasi svolta ed ogni momento, anche il più emozionante, viene pianificato in maniera pacifica. Sotto il sole di Riccione è un film omaggio che esaurisce nella sua intenzione il suo più grande pregio e sfuma miseramente in una storia che non diventa nemmeno un ritratto generazionale, perché i giovani protagonisti, come detto, non sono persone ma figurine che mostrano uno stereotipo umano a testa che si interseca con gli altri e genera una serie di intrecci romantici che trovano tutti, più o meno, un lieto fine.

Per Enrico Vanzina, un film fatto nel ricordo di Carlo

Sotto il sole di Riccione è l’ennesima produzione Netflix Italia che sembra indicare chiaramente che l’unico target che interessa alla divisione nostrana della piattaforma streaming sia quello di intrattenere un pubblico giovanissimo senza però correre il rischio di stimolarlo o sfidarlo con prodotti fatti bene. L’indagine adolescenziale di successo, realizzata con Skam Italia 4, nasce e muore con quella serie, senza trovare nessun corrispettivo in film, serie o prodotti made in Italy con lo stesso target.

Prime Video: tutte le novità di Luglio 2020

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Prime Video: tutte le novità di Luglio 2020

Un luglio ricco di novità quello che sta per iniziare su Amazon Prime Video. Tra le tante novità la seconda stagione di Hanna e di Absentia. Di seguito tutte le novità.

HANNA 2

Dal 3 luglio in esclusiva su Prime Video la seconda stagione –Versione originale, sottotitolata e doppiata

La seconda stagione di Hanna ritorna con otto episodi della durata di un’ora e segue il viaggio della straordinaria giovane protagonista alla ricerca della verità sulla propria identità, mentre si dà alla fuga braccata da una minacciosa agenzia governativa. Dopo la scoperta fatta alla fine della prima stagione, Hanna (Esmé Creed-Miles) sa di non essere l’unica ragazza con abilità straordinarie e un training d’elite. L’organizzazione Utrax, infatti, ha creato un gruppo di ragazzi altamente qualificati che stanno per entrare nella letale seconda fase del programma. Dopo il trasferimento nelle strutture di The Meadows, le giovani reclute si trovano improvvisamente libere da ogni restrizione e vedono profilarsi la possibilità di crearsi una nuova identità nel mondo esterno. Ma questa libertà solo apparente avrà un caro prezzo.

Nella nuova stagione, Hanna mette a rischio la propria libertà per salvare l’amica Clara (Yasmin Monet Prince) dal programma Utrax, ora gestito da John Carmichael (Dermot Mulroney) e dal suo braccio destro, Leo Garner (Anthony Welsh). Hanna troverà un’alleata inattesa in quella che è stata la sua nemesi, l’agente della CIA Marissa Wiegler (Mireille Enos) che deve proteggere se stessa e Hanna dall’organizzazione senza scrupoli di cui un tempo si fidava. Addentrandosi sempre più a fondo nei meandri di The Meadows, Hanna conosce altri ragazzi come lei, tra cui Sandy (Áine Rose Daly) e Jules (Gianna Kiehl), e inizia a porsi domande sul proprio ruolo nel programma omicida Utrax e su quale sia davvero il suo posto nel mondo.

ABSENTIA 2

Absentia ritorna con 10 nuovi episodi dal 17 luglio 2020 su Amazon Prime Video. Dopo gli eventi drammatici della seconda stagione, Emily Byrne (Stana Katic) trascorre gli ultimi giorni della sua sospensione dall’FBI e fa del suo meglio per essere la miglior madre possibile per Flynn. Ma il suo mondo viene stravolto quando un nuovo caso internazionale esplode vicino a loro, minacciando la famiglia che Emily cerca disperatamente di tenere insieme. Lei e l’ex marito, l’agente speciale Nick Durand (Patrick Heusinger), non hanno scelta e si trovano costretti ad intervenire, tanto che la vita di Nick sarà in pericolo. Seguendo una scia di eventi sanguinosi, Emily corre contro il tempo per salvare Nick e finisce per scoprire una cospirazione ben più grande di quel che aveva immaginato. Di fronte alle resistenze dell’FBI alla sua richiesta di cercare Nick, decide di prendere in mano la situazione e studia un piano rischioso che la porterà a fronteggiare Colin Dawkins (Geoff Bell), l’uomo che potrà finalmente condurla all’ex marito. Con l’aiuto della sua mentore all’FBI Rowena Kincade (Josette Simon) mette in piedi un brillante stratagemma e parte con l’agente speciale Cal Isaac (Matthew Le Nevez) affrontando un pericoloso viaggio che la porterà lontana da Boston, mettendola alla prova come mai prima e costringendola a ricominciare a fidarsi degli altri, ad amare e a capire qual è davvero il suo posto nel mondo, dopo tutto ciò che ha passato.

Il cast di Absentia include anche Neil Jackson nei panni di ‘Jack Byrne’, Natasha Little nel ruolo di ‘Julianne Gunnarsen’, Paul Freeman nei panni di ‘Warren Byrne’, Patrick McAuley nel ruolo di ‘Flynn Durand’ e Christopher Colquhoun nel ruolo di ‘Derek Crown’. Absentia è prodotta da Bizu Productions in collaborazione con Gemstone Studios di Sony Pictures Television.

JIM GAFFIGAN’S THE PALE TOURIST

Dal 24 luglio in esclusiva su Prime Video comedy special in due parti 

Sulla scia del successo dell’omonimo tour mondiale di stand-up comedy, Jim Gaffigan: The Pale Tourist debutta su Prime Video venerdì 24 luglio. Lo special in due parti vede protagonista Jim Gaffigan, comico e attore statunitense vincitore di un Emmy, nominato ai Grammy, incluso fra i best selling authors dal New York Times, qui alle prese con una prova apparentemente impossibile: visitare un paese senza alcuna esperienza e preparazione sugli usi e i costumi del luogo per poi scrivere del nuovo materiale e recitarlo.

In The Pale Tourist, Gaffigan si avventura dove nessun comico si era mai spinto: ovunque. Lo speciale della durata di due ore è stato girato durante il tour mondiale The Pale Tourist con cui Gaffigan ha girato il mondo incontrando persone, assaggiando il cibo locale, imparando qualcosa della storia di ciascun paese, per poi trasformare il tutto in un nuovo set di stand-up comedy per le persone del posto, e non solo, prima di dirigersi verso una nuova destinazione e ricominciare tutto da capo.

È PER IL TUO BENE

È per il tuo beneÈ per il tuo bene racconta la storia di tre famiglie che entrano in crisi quando le rispettive figlie si fidanzano. Arturo, avvocato conservatore, Sergio, irascibile operaio con problemi di autocontrollo e Antonio, poliziotto integerrimo con un debole per la figlia, sono tre padri che vedono il loro peggior incubo avverarsi, quando si rendono conto che le loro tre giovani e belle figlie sono cresciute troppo in fretta.

Arturo vedrà la figlia scappare nel giorno del matrimonio con una donna. Sergio, padre iperprotettivo, dovrà fare i conti con il fidanzato della figlia che ha trent’anni più di lei e Antonio dovrà confrontarsi con il ragazzo di sua figlia, un giovane rapper. Sicuri di agire per il loro bene, i tre padri uniranno le forze per sbarazzarsi dei partner delle figlie il prima possibile, mettendo a dura prova la pazienza delle loro mogli tanto da rischiare di far naufragare i loro stessi matrimoni. Alla fine il bene vincerà, ma quello di chi?

Il film è prodotto da Roberto Sessa ed è una produzione Picomedia in collaborazione con Medusa Film. È per il tuo bene è diretto da Rolando Ravello e il cast è composto dacon Marco Giallini, Isabella Ferrari, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Vincenzo Salemme.

Tutte le altre novità

NUOVI FILM E DOCUMENTARI IN ARRIVO

Fast & Furious – i 7 film della franchise | 1 luglio
L’Altra Donna del Re | 1 luglio
Shakespeare in Love | 1 luglio
First Man | 3 luglio
18 Regali | 6 luglio
Ben Is Back | 9 luglio
Favolacce | 10 luglio
Unravelling Athena | 13 luglio
Il Grinch | 20 luglio
1917 | 23 luglio
The Rhythm Section | 23 luglio
Macchine mortali | 27 luglio
Vengo anch’io | 27 luglio
Il Ladro di Giorni | 28 luglio

NUOVE SERIE IN ARRIVO
Modern Family – la decima stagione | 1 luglio
American Horror Story – 5 stagioni | 1 luglio
Glee – 6 stagioni | 1 luglio
Mad Men – 7 stagioni | 3 luglio
Criminal Minds: Suspect Behavior – la prima stagione | 6 luglio
X-Files – 10 stagioni | 7 luglio
The Fix – la prima stagione | 13 luglio
Sons of Anarchy – 7 stagioni | 15 luglio
Pirata & Capitano – la prima stagione | 15 luglio

FILM E SERIE IN SCADENZA 
Serie
Smallville – 10 stagioni | fino al 2 luglio
Quantico – 3 stagioni | fino al 5 luglio
Person of Interest – 5 stagioni l fino al 9 luglio

Film
American Sniper l fino al 3 luglio
Mio Fratello è Figlio Unico l fino al 3 luglio
Interstellar l fino al 6 luglio
Gravity l fino al 7 luglio
Mia e Il Leone Bianco | fino al 16 luglio

Disney+: tutte le novità di Luglio 2020

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Disney+: tutte le novità di Luglio 2020

Disney+ è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, si prepara ad un mese di Luglio ricco di nuovi contenuti. Trai titoli in arrivo spicca fra tutti Hamilton, il musical teatrale che ha vinto 11 Tony Award , un GRAMMY Award, gli Olivier Award e il Premio Pulitzer di che a causa della pandemia ha saltato la release cinematografica. Di seguito tutte le novità di questo mese.

Hamilton In streaming dal 3 luglio

Hamilton, il musical teatrale che ha vinto 11 Tony Award, un GRAMMY Award, gli Olivier Award e il Premio Pulitzer arriva nelle case degli abbonati a Disney+ di tutto il mondo a partire dal 3 luglio 2020. I produttori di Hamilton, il film della produzione originale di Broadway, includono Miranda, Seller e Kail, quest’ultimo sarà anche impegnato come regista.

Il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il suo pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

Penny on M.A.R.S. In streaming dal 3 luglio 

La prime due stagioni più la nuovissima terza stagione

Penny On M.A.R.S. 3

In un nuovo anno scolastico in cui le sue certezze in amore e amicizia vengono messe a dura prova, Penny decide di anteporre a se stessa i bisogni degli altri, da una parte aiutando sua madre, che ha subito uno shock, a rimettersi in piedi e a lottare per l’affido di Pete; dall’altra spronando Vicky, ballerina talentuosa, ma sfigurata, a mettersi in gioco al M.A.R.S. e a maturare da brutto anatroccolo a cigno. Per farlo è disposta a sacrificare il successo personale al saggio scolastico e anche a mettere a rischio la sua vittoria al talent, consapevole che la vera vittoria va oltre la competizione e i trofei.

Anche questa nuova stagione, come le precedenti, è una produzione originale italiana. Girata a Milano, è diretta da Claudio Norza – già regista della serie tv Alex&Co. diventata un vero e proprio fenomeno di costume – ed è prodotta da 3Zero2Tv in collaborazione con The Walt Disney Company Italia. A interpretare Penny il pubblico ritroverà la carismatica Olivia Mai-Barret, mentre la vulcanica Shannon Gaskin tornerà nel ruolo di Camilla e Finlay MacMillan sarà ancora una volta il bello e talentuoso Sebastian. Ma non mancheranno anche tante sorprese per il pubblico affezionato alla serie. Dal 3 luglio saranno disponibili su Disney+ tutte e 3 le stagioni della serie. La terza stagione sarà in prima visione esclusiva.

Black is King In streaming dal 31 luglio

Black Is King, il nuovo film basato sulla musica di “The Lion King: The Gift”  è scritto, diretto e prodotto a livello esecutivo dalla 24 volte vincitrice dei Grammy Award Beyoncé. Black Is King debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 31 luglio 2020 e arriverà ad un anno dall’uscita al cinema del fenomeno globale Disney Il Re Leone.

Il visual album di Beyoncé re-immagina i temi de Il Re Leone per accompagnare le giovani regine e i giovani re di oggi nel viaggio personale alla ricerca della propria corona. Il film è stato in produzione per un anno con un cast e una troupe che rappresentano la diversità e l’inclusione.

I viaggi delle famiglie Nere nel corso del tempo vengono celebrati in un racconto sul percorso di crescita di un giovane re attraverso il tradimento, l’amore e la propria identità. I suoi antenati lo guidano verso il suo destino e, con gli insegnamenti del padre e la guida del suo amore d’infanzia, si guadagna le virtù necessarie per riconquistare la sua casa e il trono.

Queste lezioni senza tempo vengono rivelate ed espresse attraverso voci Nere di oggi che si ergono in tutta la loro forza. Black Is King è l’affermazione di un grande obiettivo, con meravigliose immagini che celebrano la resilienza e la cultura del popolo Nero. Il film mette in risalto la bellezza della tradizione e l’eccellenza Nera.

Basato sulle musiche di “The Lion King: The Gift”, Black is King vede nel cast gli artisti che hanno partecipato all’album e alcuni ospiti speciali e rappresenta per il mondo la celebrazione del vissuto dei Neri. I video delle canzoni “My Power”, “Mood 4 Eva” e “Brown Skin Girl” sono stravaganze dotate di eleganza e anima. Il film è una storia per i posteri che informa e ricostruisce il presente. Un’unione di culture e credi condivisi tra le generazioni. Una storia di come queste persone così provate abbiano un dono straordinario e un futuro importante.

Spie sotto copertura In streaming dal 24 luglio

Spie sotto copertura film 2019In questa commedia animata, la super spia Lance Sterling e lo scienziato Walter Beckett sono esattamente agli antipodi. Lance è raffinato, garbato ed affabile. Walter, niente di tutto ciò. Ma questo improbabile duo è costretto ad unirsi nella missione definitiva di salvare il mondo quando un esperimento di “occultamento biodinamico” trasforma Lance in un coraggioso, feroce, maestoso… piccione!

Paperman In streaming dal 31 luglio

Paperman In streaming dal 31 luglio

Il regista esordiente John Kahr porta l’animazione in una nuova, coraggiosa direzione. Il corto racconta la storia di un giovane solitario della New York degli anni ’50, il cui destino prende una svolta inaspettata quando, durante il suo tragitto mattutino, incontra casualmente una donna che lo colpisce. Convinto di aver perso per sempre la ragazza dei suoi sogni, ha invece una seconda possibilità quando la vede camminare per la strada dal suo ufficio. Ha solo il cuore, l’immaginazione e una pila di fogli per riuscire ad attirare la sua attenzione, ma i suoi sforzi sono niente rispetto a ciò che il destino ha in serbo per lui.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni In streaming dal 31 luglio

Lo schiaccianoci e i quattro regni

Nell’interpretazione magica del classico “Lo schiaccianoci”, Clara cerca una chiave unica per aprire una scatola che racchiude un dono preziosissimo. Alla festa di Natale del suo padrino, segue un filo d’oro che la condurrà alla chiave desiderata… che scomparirà subito in uno strano e misterioso mondo parallelo. Lì Clara incontra un soldato, una banda di topi e i reggenti dei tre Regni magici. Ma deve affrontare il nefasto Quarto Regno, dimora della tiranna Madre Ginger, per recuperare la chiave e far tornare l’armonia in quel mondo instabile. Diretto da Lasse Hallström, Joe Johnston nel cast Keira KnightleyMorgan FreemanMatthew Macfadyen, Mackenzie Foy, Helen Mirren, Sergei Polunin, Jack Whitehall, Richard E. Grant, Eugenio Derbez, Ellie Bamber, Omid Djalili, Meera Syal.

Alex & Co.  In streaming dal 31 luglio la prima stagione

Alex, Nicole, Christian, Sam ed Emma sono cinque amici inseparabili, che affrontano insieme gli anni del liceo, ricchi di emozioni, amori, paure e sogni. A unirli sarà una grande amicizia e la scoperta della passione per la musica che coltiveranno fino a farla diventare un vero e proprio talento. Certo, ci saranno momenti difficili, delusioni e ostacoli ma se Alex e i suoi amici staranno uniti non troveranno nessuna sfida che non siano capaci di affrontare e superare tutti insieme.

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