James Cameron ha diffuso un raro video dal set
di Avatar (i sequel) in cui sponsorizza il trailer
di Alita: L’Angelo della Battaglia, il film
diretto da Robert Rodriguez e da lui prodotto.
Mentre vi abbiamo già
segnalato il trailer qui, questa occasione è
interessante per avere qualche dettaglio in più sullo stato delle
riprese dei sequel di Avatar.
Ecco cosa spiega Cameron:
“Ciao, sono Jim Cameron e vi parlo dal set dei sequel di
Avatar. Dietro di me potete vedere il nostro palco per le riprese
in performance capture. Oggi lavoriamo su alcune scene di stunt, ma
il cast principale ha completato le sue riprese. Sam, Zoe, Sigourney, Stephen
Lang, Kate Winslet hanno finito, e ci hanno offerto performance
incredibili e non so dirvi quanto sia orgoglioso del lavoro che
hanno fatto su questi film.” Passando poi a parlare di
Alita.
Ecco il video di James
Cameron dal set dei sequel di Avatar:
James Cameron took a (very rare) break from
filming on the performance capture stage to record a message to
Avatar fans!
La storia nei sequel di
Avatarracconterà dunque di Jake Sully
(Sam Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la
loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar
2debutterà il 18 dicembre
2020, seguito dal terzo capitolo il 17
dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre
2024 e 19 dicembre 2025.
Intervistato da Collider,
Sebastian stan ha commentato la recente scomparsa di Stan
Lee e parlato del futuro del suo personaggio nel
MCU riferendosi ad Avengers
4. La sorpresa è che, nonostante per i fan fosse una cosa
scontata, Bucky potrebbe non tornare nel quarto
capitolo sui Vendicatori che chiuderà la Fase 3:
“Durante le riprese nessuno mi
ha mai detto se quelle scene facevano parte di Infinity War o del
successivo film. Quindi la verità è che non so nemmeno se sono in
Avengers 4 e tutto ciò che ho girato potrebbe o non potrebbe esser
stato inserito nella prima o nella seconda parte…“.
Bucky era tra gli eroi ridotti in
cenere dopo lo schiocco delle dita di Thanos, ma è possibile che
venga mostrato ancora sullo schermo grazie ai viaggi nel tempo?
Sicuramente il miglior amico di Steve Rogers tornerà protagonista
nella
serie spin-off programmata dai Marvel Studios al fianco di
Falcon, che arriverà sulla piattaforma
streaming Disney + nel 2019.
Secondo una fonte
attendibile, Avengers 4 sarà ambientato 5 anni
dopo Infinity
War. In questo modo, il MCU dovrebbe aggirare il
dolore inconcepibile che il gesto di Thanos provoca alla metà della
popolazione dell’universo, lasciandola priva dell’altra metà,
ridotta in cenere.
Vi ricordiamo che Avengers
4arriverà nelle sale ad aprile 2019, tuttavia
non abbiamo ancora a disposizione un titolo ufficiale né immagini
che possano darci un’idea di quello che vedremo nel capitolo
conclusivo della Fase 3 del MCU. Un mese di
riprese aggiuntive appena conclusesi, la supervisione
di Anthony e Joe Russo e l’inizio della
post-produzione sono gli ultimi step del film, che adesso potrebbe
avere abbastanza elementi per mettere insieme un bel trailer,
magari anche solo un teaser, che possa dare soddisfazione ai fan,
alimentando la loro già spasmodica attesa.
Nel cast del film Avengers
4 protagonisti Robert Downey Jr., Chris Hemsworth,
Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul
Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia
Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt,
Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie
Larson.
Sembra che la produzione di
Birds Of Prey abbia finalmente trovato la sua
Cassandra Cain: come riporta Variety infatti,
Ella Jay Basco è in fase di trattative finali per
ottenere il ruolo dell’eroina DC nel film con Margot
Robbie, Mary Elizabeth Winstead e
Jurnee Smollett-Bell.
Creato da Kelley Puckett
e Damion Scott nel 1999, il personaggio fa parte dell’universo
narrativo di Batman e ha vestito i panni della terza Batgirl.
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey, scritto da Christina
Hodson, arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo
di Harley Quinn con cui ha debuttato
in Suicide Squad, e si occuperà anche della
produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya.
Non ci sono grandi novità o
rivelazioni importanti in merito alle protagoniste, tuttavia
nelle scorse settimane sono trapelate alcune informazioni in merito
al villain Maschera Nera. Il personaggio dovrebbe infatti
rapire Cassandra Cain allo scopo di
sfruttare le sue doti per trasformarla in un’assassina. Le nostre
eroine dovrebbero quindi fare squadra per salvarla, ma questo
accade relativamente presto e il resto del film si concentra sulla
squadra che tenta di sfuggire agli uomini di Maschera Nera e tenere
Cassie al sicuro.
Ci sono anche menzioni di un cameo
epico per un personaggio non ancora reso noto, ma sembra che la
rivelazione possa avvenire più avanti.
È stato diffuso, tramite i canali
ufficiali social del film, il trailer di Dumbo,
il nuovo live action Disney che racconta il classico d’animazione
con personaggi in carne e ossa. Dopo i successi di
Cenerentola e La Bella e la
Bestia, la Casa di Topolino riprova a raccontare una
storia già nota, attualizzandola e affidandola, questa volta, alle
mani di un grande autore con una lunga storia d’amore con Disney:
Tim Burton.
Di seguito, potete vedere anche il primo poster del film:
La trama di Dumbo
Il proprietario del circo Max
Medici (Danny DeVito) arruola l’ex star Holt Farrier (Colin
Farrell) e i suoi figli Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins)
per prendersi cura di un elefante appena nato le cui orecchie
enormi lo rendono un’attrazione, in un circo già in difficoltà. Ma
quando scoprono che Dumbo può volare, tutto il circo trae
giovamento da questo fenomeno, attirando l’imprenditore V.A.
Vandevere (Michael Keaton), che recluta lo strano pachiderma per la
sua più nuova, grandiosa avventura per l’intrattenimento,
Dreamland. Dumbo sale a nuove vette accanto a un’affascinante e
spettacolare artista aerea, Colette Marchant (Eva Green), finché
Holt scopre che sotto la sua patina lucida, Dreamland è piena di
oscuri segreti.
Nel cast umano del film Dumbo
protagonisti Eva Green, Michael Keaton, Colin
Farrell, Danny DeVito, Alan
Arkin e DeObia
Oparei. Prodotto da Justin
Springer (Tron: Legacy, Oblivion) il film è un misto di
CGI e Live Action.
Arriva un’altra conferma per il
cast ufficiale di The
Mandalorian, serie spin-off di Star
Wars disponibile il prossimo anno sulla piattaforma
streaming Disney +: come riporta The Wrap, anche
Gina Carano sarà fra gli interpreti insieme a
Pedro
Pascal, anche se il suo ruolo non è stato ancora
rivelato.
Vi ricordiamo che la storia di
The
Mandalorian racconterà
di Jango e Boba
Fett, guerrieri dell’universo di Star
Wars e sarà ambientata dopo la caduta
dell’Impero e prima dell’emergere del Primo Ordine, ruotando
attorno il travagliato percorso di un pistolero solitario nella
parte esterna della galassia, lontano dall’autorità della Nuova
Repubblica.
The
Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e
attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah
Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas
Howard ( Solemates )
e Taika Waititi( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a The
Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di persone
che si basava su una società formata da clan, composti da membri di
diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui concetti di
battaglia e guerra visti come sorgente di onore e orgoglio nella
comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore.
I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith e con l’Impero
Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia Repubblica
Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper sotto
Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Il 14 Novembre 20th Century Fox
Italia in collaborazione con Fondazione Prada ha presentato in
anteprima nazionale Widows – Eredità Criminale, il nuovo
folgorante thriller del Premio Oscar Steve McQueen
in uscita al cinema dal 15 novembre. Una serata
speciale ad inviti per 200 selezionati ospiti, accolti alle ore
19:30 con un cocktail al Bar Luce seguito dalla proiezione del film
al Cinema della Fondazione Prada che nel 2005 ha presentato la
prima personale in Italia del regista e artista inglese.
Tra i partecipanti all’esclusivo
evento, oltre alla speaker radiofonica di Radio DeeJay La
Pina e alla “Iena” Nina Palmieri, il
regista Premio Oscar® Gabriele Salvatores, gli
artisti Lupo Borgonovo e Gió Marconi e la
blogger Tamu McPherson. Gli ospiti hanno potuto
visitare privatamente anche la mostra “Sanguine. Luc Tuymans on
Baroque”, attualmente in corso negli spazi della
fondazione.
Di seguito, le immagini della
serata:
Il thriller diretto dal Premio Oscar Steve
McQueen (12 Anni Schiavo, Shame) e scritto da
Gillian Flynn (Sharp Objects, L’Amore Bugiardo
– Gone girl) racconta la storia di quattro donne che si
cimentano in un’impresa di cui nessuno le riteneva in grado. Il
Premio Oscar® Viola Davis (The Help, Le Regole Del Delitto
Perfetto) guida un gruppo eccezionale di donne formato da
Michelle Rodriguez (Sin City, Avatar), Cynthia Erivo
(7 Sconosciuti A El Royale) ed Elizabeth Debicki (Il
Grande Gatsby, Guardiani della Galassia Vol.2).
Film d’apertura del London Film Festival,
Widows – Eredità Criminale è stato acclamato dalla critica
internazionale per aver saputo combinare in maniera magistrale
suspense, azione e tematiche sociali.
SINOSSI
Ambientato nella Chicago dei nostri giorni, in un periodo di
agitazione e tumulti, quattro donne, senza nulla in comune tranne
il debito lasciato dalle attività criminali dei mariti, uccisi
durante un colpo andato male, decidono di unirsi e prendere in mano
le redini dei loro destini.
Stan Lee e sua
figlia J.C. stavano lavorando insieme a un
supereroe prima che la leggenda del fumetto ci lasciasse. Lee è
meglio conosciuto per il suo lavoro con Marvel Comics ed è stato “responsabile” della
creazione o della co-creazione di una serie di personaggi senza
tempo come Spider-Man, Silver Surfer, Iron Man,
X-Men e molti altri.
Negli ultimi anni, Lee ha guadagnato
ulteriore fama grazie ai suoi cameo spesso esilaranti nei film
Marvel. Purtroppo, Lee è scomparso lunedì all’età di 95 anni, dopo
essere stato ricoverato in ospedale in seguito a una serie di
problemi di salute. Negli ultimi due giorni,
grandi nomi del mondo dei fumetti e di Hollywood hanno
dichiarato la loro ammirazione e il loro rispetto per Lee e si sono
unite all’ondata di tristezza dei fan per la sua morte.
Mentre il pensiero di un film Marvel
senza cameo di Lee è certamente strano, è stato confermato che
molte di queste scene sono state girate in anticipo sia per
Captain Marvel che per Avengers
4 – apparizioni che forse ora saranno agrodolci per il
pubblico.
Oltre a filmare queste brevi
apparizioni, sembra che Lee abbia continuato a creare personaggi
dei fumetti nel periodo precedente alla sua morte. La figlia di
Lee, J.C. Lee, ha confermato in un’intervista con
TMZ che lei e suo padre avevano di recente inventato un supereroe
di nome Dirt Man.
Il personaggio è stato il risultato
dei lunghi tentativi di J.C. di convincere suo padre a lavorare con
lei su un supereroe e sebbene abbia sviluppato il concetto iniziale
da sola, Stan si è unito successivamente al processo creativo. J.C.
sostiene che suo padre stava lavorando sul personaggio recentemente
durante il suo ultimo fine settimana e giura di portare avanti il
progetto in sua assenza, sperando di vedere Dirt
Man apparire sul grande schermo in futuro.
J.C. Lee non ha
offerto alcun dettaglio su quali siano i poteri o il retroscena di
Dirt Man ma, dato il nome, si può presumere che si
tratti più di un eroe dal nucleo narrativo leggero, comico che ha
il potere di creare sporcizia o che è in grado manipolare la melma
attorno a lui, da usare contro i nemici. In alternativa, il
personaggio potrebbe avere un risvolto ambientale e possedere il
potere di distruggere l’inquinamento. Indipendentemente dalle sue
capacità, Dirt Man sembra certamente un concetto
interessante e potrebbe offrire qualcosa di diverso dall’attuale
configurazione Marvel.
Si è svolta ieri in serata la
premiere europea di Animali Fantastici: I Crimini di
Grindelwald (recensione),
il nuovo capitolo del Wizarding World di J.K.
Rowling. Presenti all’evento tutti i protagonisti del
film, da Eddie Redmayne e Jude Law, da Ezra Miller a Johnny
Depp.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è la seconda delle cinque nuove
avventure del Wizarding World di J.K. Rowling.
Alla fine del primo film, il
potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene
catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti
d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne).
Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la
maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire
dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri
non-magici.
Nel tentativo di contrastare i
piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex
studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole
dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno
divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche
tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre
più minaccioso e diviso.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald
Il film presenta un cast corale
guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del
cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William
Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates,
tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David
Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.
L’uscita italiana del film è
prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei
cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società
della Warner Bros. Entertainment Company.
Ecco il backstage del nuovo spot
Campari diretto da Matteo Garrone
con protagonista Ana de Armas (Blade
Rinner 2049). Di seguito il video e le foto dal set:
Campari, l’iconico aperitivo
italiano, è lieto di annunciare il ritorno di Campari Red
Diaries 2019 con Entering Red,
un cortometraggio enigmatico diretto da Matteo
Garrone, due volte vincitore del Grand Prix al Festival di
Cannes e quest’anno designato a rappresentare l’Italia nella corsa
all’Oscar con Dogman. Il nuovo cortometraggio sarà il
perno di una più ampia campagna di comunicazione integrata che sarà
implementata nel corso del 2019.
Interpretato dall’attrice di fama
internazionale Ana de Armas (Blade Runner 2049) e
dall’attore italiano
Lorenzo Richelmy, quest’anno il cast prevede inoltre i
cameo di una crew di influencer internazionali e dei “Red Hands” di
Campari, sei dei migliori bartender del mondo: a rappresentare
l’Italia Tommaso Cecca, Bar Manager del Camparino
in Galleria. Nel cortometraggio è prevista anche la partecipazione
di un altro giovane attore italiano, Cristiano
Caccamo che accompagnerà Campari nella comunicazione del
progetto Red Diaries 2019 in Italia.
Da sempre legato in modo
indissolubile al mondo del cinema, nonché main sponsor della Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Campari scrive
così un nuovo affascinante capitolo del suo lungo percorso
nell’ambito dell’utilizzo del mezzo cinematografico come veicolo di
comunicazione per raccontare storie.
Anche Hugh Jackman
si è lasciato andare a un commosso ma divertito ricordo di Stan
Lee, creatore di molti eroi Marvel, compreso
Wolverine, scomparso lo scorso lunedì.
Ospite da Stephen
Colbert, l’attore australiano ha detto di Lee: “Era un
genio creativo, ha sempre pensato fuori dagli schemi. Ha creato un
intero unoverso che ha cambiato le vite di moltissime persone,
inclusa la mia.”
Dal momento che Hugh
Jackman deve tutta la sua carriera al cinema al ruolo di
Wolverine, è sicuramente una verità. L’attore ha poi proseguito
raccontando della prima volta che lo ha incontrato, in occasione
del Comic Con di San Diego.
Jackman era l’unico attore sul red
carpet e pensava di ottenere un po’ di attenzione da fan e
fotografi pur non essendo ancora troppo noto, ma tutti erano
concentrati da un’altra parte, perché dalla parte opposte del
tappeto rosso c’era Stan Lee, e tutti volevano la
sua attenzione. L’attore ha però spiegato di non essersi affatto
offeso per essere stato ignorato!
Simon Pegg ha
partecipato a Star Wars: Il Risveglio
della Forza nei panni di Unkar Plutt, ma sembra che in
generale i suoi sentimenti in merito al nuovo corso del franchise
non siano troppo lusinghieri.
Durante un incontro con The Adam Buxton Podcast,
l’attore inglese ha spiegato: “Devo ammettere
che, guardando l’ultimo film di Star
Wars, il sentimento dominante che ho avuto quando sono uscito
dalla sala è stato: “Mi manca George Lucas“.
Nonostante tutte le lamentele che ho esposto contro di lui quando
sono usciti i prequel, c’era qualcosa di sorprendente nella sua
immaginazione. Mi sento come se la sua voce mancasse dai film
attuali.”
Quello di Simon
Pegg sembra un sentimento molto sottile, legato alla
passione di un fan di lunga data, e sicuramente una visione
condivisibile dal punto di vista di chi ha sempre chiesto a
Star Wars innovazione ed emozione.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Venom
sta contribuendo in maniera importante a rimpinguare le casse della
SONY con un esordio da capogiro in Cina: 111
milioni di dollari soltanto nel primo weekend.
Secondo Deadline, il primo film
SONY dello Spider-Verse ha incassato 700 milioni in tutto il mondo.
Oltre a questo importante risultato, il film ha permesso allo
studio di raggiungere i 2 miliardi complessivi al box office,
insieme agli incassi di Hotel Transylvania 3, Peter Rabbit,
The Equalizer 2 e ovviamente Jumanji 2, a
inizio anno. Inoltre lo studio ha ancora Spider-Man: Un nuono universo nel cassetto,
pronto per invadere le sale di tutto il mondo.
Nonostante la risposta negativa
della critica, Venom ha ricevuto un vero e proprio plebiscito di
apprezzamenti da parte del pubblico, che lo ha dimostrato pagando
il biglietto e andando a vederlo al cinema.
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom,
diretto da Ruben Fleischer e in sala dal
4 ottobre 2018.
Venom,
il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e
tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato
all’Oscar Tom Hardy.
Molti di noi sono cresciuti leggendo
i romanzi di J.K.Rowling da una prospettiva
innocente e infantile – com’è giusto che sia – maturando nel tempo
un pensiero critico e una maturità tale da rendere l’approccio alle
storie di Harry Potter sicuramente diverso dal
passato. Questo però non ci ha impedito di notare alcune
contraddizioni o situazioni che, col senno di poi, avrebbero
compromesso durante gli anni la nostra “purezza”.
Ecco allora di seguito 10
cose della saga di Harry Potter che abbiamo notato solo da
adulti:
1La schiavitù è un fatto socialmente
accettato
La
storyline sugli elfi domestici poteva essere uno
degli elementi più inquietanti della saga di Harry
Potter, con Dobby,
Kreacher e tutte le altre creature che la società
dei maghi ha reso schiavi; tuttavia la cosa insensata è che per
tanti maghi e streghe più benevoli la cosa sembra quasi
irrilevante, perché si sono mostrati insensibili di fronte alla
gravità di tale pratica. Famiglie come i Malfoy e
i Black hanno costretto questi poveri esseri a una
vita di lavoro e sacrificio, e soltanto le nuove generazioni
sembrano aver compreso che la schiavitù vada abolita per liberare
gli elfi domestici dalla loro condizione.
Dopo il
primo trailer, che ha presentato già due dei nuovi personaggi
del film, ecco i character poster di Toy Story
4, in cui vediamo Woody e Buzz, ma
anche Ducky e Bunny e Forky.
1 di 4
Buzz
Ducky and Bunny
Forky
Woody
A distanza di più di vent’anni
dalla realizzazione da parte dei Pixar Animation Studios
di Toy
Story – Il Mondo dei Giocattoli, il
primo lungometraggio al mondo animato al computer, i protagonisti
dell’indimenticabile film Disney Pixar ritornano nei primi
contenuti speciali di Toy Story 4, nelle sale italiane dal
27 giugno 2019.
Diretto da Josh Cooley, Toy
Story 4 è prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy Story
4 vede Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di
vecchi e nuovi amici e inaspettati ritorni.
Da oltre
vent’anni, Toy Story è indubbiamente una delle
saghe cinematografiche più amate dal pubblico di tutte le
età”, ha commentato l’amministratore delegato di The Walt
Disney Company Italia, Daniel Frigo, “e questo nuovo
capitolo è sicuramente uno dei film più attesi del 2019.
Con Toy Story 4 vogliamo dare un nuovo impulso
alla stagione estiva, per questo abbiamo fissato l’uscita nelle
nostre sale per la seconda metà di giugno. Si tratta di un passo
importante che ci consente di distribuire la nostra offerta
cinematografica nell’arco di tutto l’anno, con l’obiettivo comune
di avere un’unica stagione di 12 mesi.
“Come molti, anche io avevo
pensato che con Toy Story 3 si concludesse la
storia”, afferma il regista Josh Cooley. “E in
effetti si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade
nella vita reale, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di
Woody in una nuova cameretta, con nuovi giocattoli e un nuovo
bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo
chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a
prendere vita una nuova storia che meritava di essere
esplorata”.
“Il mondo di Toy
Story si basa sull’idea che ogni cosa abbia un proprio
scopo” spiega Cooley. “Lo scopo di un giocattolo
è esserci per il suo bambino. Ma cosa accade con quei giocattoli
che nascono dalla combinazione di altri oggetti? Forky è un
cucchiaio-forchetta usa e getta che Bonnie ha trasformato in un
giocattolo e che di conseguenza ora vive una crisi: desidera
portare a compimento il proprio scopo di posata, ma ora si trova ad
avere anche un nuovo scopo come giocattolo”.
Toy Story 4, la trama
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Ma
l’arrivo di un nuovo riluttante giocattolo di nome “Forky” nella
cameretta di Bonnie dà il via a una nuova avventura on the
road insieme a nuovi e vecchi amici, che mostrerà a Woody
quanto può essere grande il mondo per un giocattolo.
Qualche giorno fa è arrivata la
conferma dell’inizio della produzione del film
su Breaking Bad scritto e
probabilmente anche diretto dallo showrunner della serie
originale Vince Gilligan, e del fatto che si
tratterà di un sequel vero e proprio dedicato al personaggio
di Jesse Pinkman.
L’ex “discepolo” di Walter White e
co-protagonista dello show creato da Gilligan tornerà quindi sullo
schermo sempre interpretato da Aaron Paul. Ma
dell’altro protagonista che ne sarà? Ovviamente chi ha visto la
serie sa che il personaggio interpretato da Bryan
Cranston muore nell’ultimo episodio, tuttavia l’attore si
è detto disponibile a comparire nel film:
“Mi faranno vedere su una lapide
o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto
una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse
no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non
ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno
fino marzo….poi chissà“.
Sul progetto si sa ancora poco,
tranne il fatto che Gilligan scriverà la
sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore
esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà
il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto
riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già
nelle prossime settimane in New Mexico.
Va ricordato che questo speciale
lungometraggio di due ore di Breaking
Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al
nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti
parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare
la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda
Rhimes e Ryan Murphy.
Se vi stavate chiedendo a quale
storia in particolare si fosse ispirati i Marvel Studios per la creazione del
film su Captain Marvel, Kevin
Feige potrebbe avere la risposta tanto desiderata.
Intervistato di recente da Bionic Buzz, il presidente del MCU ha
spiegato che il cinecomic in arrivo nel 2019 “è si
confusa, perché tornerà indietro nel passato di Captain Marvel, ma
ci siamo basati sui fumetti di Carol Danvers scritti da
Kelly Sue DeConnick, che è con la Marvel Comics da pochi anni. Nonostante ciò ci
è stata di grande ispirazione“.
La fumettista collabora infatti alle
storie di Carol Danvers dal 2012, anno di uscita di Captain
Marvelvol. 7, dopo aver pubblicato dal 2010 ad
oggi diversi fumetti su Lady Sif, Captain America e Avengers.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck mentre
l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Captain
Marvel non sarà una tradizionale storia di origine e
che Carol Danvers non è, nei piani
del Marvel Cinematic
Universe, un’eroina come tante. Adesso, a darne
conferma è Kevin Feige in persona,
durante un’intervista ai British Academy
Britannia Awards.
Cosa aspettarci, dunque,
da Captain Marvel? “È ambientato
negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo
molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare
questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che
il film diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck sta “venendo su estremamente
bene”.
“Brie Larson ha fatto un lavoro
enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha
fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed
eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel
passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il
film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film
del MCU, a partire dalla lunga carriera
di Fury nello SHIELD.
La morte di Stan
Lee ha scosso tutto il mondo e concinuano a fioccare i
messaggi di saluto, gratitudine e cordoglio dedicati a The
Man, colui che ha cambiato la cultura popolare per sempre.
Tra le tante voci che hanno espresso il loro lutto e la vicinanza
alla famiglia di Lee, c’è anche quella di Josh
Trank, regista del disastroso adattamento de Fantastic 4 – I fantastici quattro del
2015. Il regista ha
twittato il suo saluto al Sorridente,
confessando di averlo deluso per il cattivo adattamento
cinematografico della prima Famiglia Marvel.
Ecco il tweet: “Nonostante potesse dire che lo avevo deluso, Stan Lee restò
sempre in contatto con me. Oggi salutiamo una delle più grandi
icone creative della storia, qualcuno che ci ha sempre ricordato
che l’umanità non era un’identità segreta. Riposa in pace,
Stan.”
In allegato al suo tweet,
Josh Trank ha pubblicato un biglietto inviatogli
da Stan Lee, in cui il 92enne gli augurava di star
bene, probabilmente un biglietto di auguri, o una risposta a una
conversazione privata trai due.
I Fantastic 4 – I fantastici quattro sono
trai personaggi Marvel a non aver ricevuto mai un adattamento al
cinema all’altezza delle storie a fumetti. Oltre al tentativo di
Trank, ricordiamo anche i due film dei primi anni 2000, con un
approccio decisamente naive al cinecomic. Il risultato è stato
quello di due film che non sono troppo dispiaciuti al pubblico ma
che oggi non sembrano abbastanza.
Tra poco più di un mese sbarcherà
nelle nostre sale Il Ritorno di Mary Poppins,
atteso “sequel” che vede protagonista Emily Blunt
nei panni dell’iconica tata resa celebre da Julie
Andrews. Nel film, come già annunciato, ci sarà anche
Dick Van Dyke in quelli del sig. Dawes Jr., e
da quanto raccontato dall’attrice l’atmosfera sul set in presenza
dell’attore ha letteralmente fatto piangere ogni membro della
troupe:
“Dick aveva appena terminato il
suo discorso, e Rob [Marshall] riusciva a stento a trattenere le
lacrime. La scena finì e per qualche secondo rimanemmo in attesa
del suo segnale…fu allora che ci rendemmo conto che stavamo
scrivendo davvero un capitolo successivo di Mary Poppins e che
onore sarebbe stato portare avanti la sua eredità“
Dello stesso parere è
Lin-Manuel Miranda, co-protagonista, che racconta:
“Il giorno in cui abbiamo avuto Dick sul set è stato il più
emozionante della lavorazione, perché doveva recitare
questo bellissimo monologo e ha anche cantato improvvisando
‘Feed the Birds’. Quando ero un bambino il solo accenno di quella
melodia mi faceva scoppiare in lacrime, impedendomi di finire il
film. Rivederlo dal vivo, eseguito da Dick, è stato davvero
straordinario“.
Nel cast del
film Emily
Blunt, nel ruolo che fu di Julie
Andrews, Lin-Manuel Miranda,
creatore del musical di grandissimo
successo Hamilton, e la tre volte premio
Oscar Meryl
Streep, che interpreterà il ruolo della cugina
Topsy. Ben
Whishaw (Spectre, The Zero Theorem,
Paddington) interpreterà invece Michael Banks da
adulto e Emily Mortimer sarà Jane.
Infine ci saranno anche Dick Van
Dyke e Angela Lansbury.
Il film arriverà in sala il 19
dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati
adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in
casa Mary Poppins. Attraverso le sue
doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la
famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno
abbandonato le loro vite.
La sceneggiatura sarà scritta
da David Magee; per quanto riguarda la
colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato
al premio Oscar Marc Shaiman si
occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony
Award Scott Wittman scriverà nuove
canzoni originali.
A dirigere il film è stato chiamato
un esperto di musical, Rob Marshall.
L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla
Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande
Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie
di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins
e la famiglia Banks.
Dogman
e Bismillah a Hollywood per rappresentare il
cinema italiano in corsa verso gli Oscar. Tra gli ospiti
all’inaugurazione del Cinema Italian Style –
evento prodotto e organizzato da Istituto Luce Cinecittà in
collaborazione con l’American Cinematheque di Los Angeles – erano
presenti anche il regista Alessandro Grande e
l’attore Marcello Fonte.
Questi ultimi, accomunati
dall’origine calabrese, hanno accompagnato negli States le
proiezioni del cortometraggio Bismillah, già
vincitore del David di Donatello, e del film Dogman di
Matteo Garrone che ha regalato a Fonte il
premio come migliore attore a Cannes. Entrambe le opere
rappresentano il cinema italiano nella selezione per la statuetta
più ambita. L’accoglienza della stampa e del pubblico americano è
stata positiva, a testimonianza dell’attenzione e della credibilità
di cui gode il cinema italiano all’estero.
Dal cuore di Hollywood,
Alessandro Grande ha voluto ringraziare
l’organizzazione per l’opportunità offerta al suo corto Bismillah,
che tratta in maniera poetica e originale il tema
dell’immigrazione, di essere presentato anche in America, per
sostenere la campagna Oscar dopo lo straordinario successo riscosso
nei festival di tutto il mondo. Il corto è stato co-prodotto da
Indaco Film con la partecipazione di Calabria Film Commission e
Comune di Catanzaro e la distribuzione di Zen Movie.
Intervistato da BBC Radio 1 in
occasione dell’arrivo su Netflix del nuovo film che lo vede
protagonista (il dramma storico Outlaw King),
Chris Pine ha avuto modo di parlare anche del suo
atteso ritorno in Wonder Woman 1984, sequel che lo vedrà ancora
protagonista insieme a Gal Gadot nei panni di
Steve Trevor. Ma al contrario dei fan, che sono
rimasti sorpresi da questo annuncio (il personaggio moriva alla
fine del primo capitolo), l’attore sembrava conoscere la sua sorte
già ai temi delle riprese di Wonder Woman:
“La cosa non mi ha
affatto sorpreso. Patty [Jenkins] mi aveva accennato questa
idea mentre giravamo il primo film. Ed era un’idea davvero potente,
come tutte quelle che le vengono in mente…è come se avesse piantato
un seme a terra e quello all’improvviso iniziasse a crescere e
diventare un albero. Lei potrebbe farti fare qualsiasi
cosa…“
I primi report dal film hanno
confermato che tornerà lo stesso personaggio (e non un nipote, come
si era pensato all’inizio, visti i decenni che separano le
ambientazioni dei due film), dunque sembra proprio che la
produzione e gli sceneggiatori abbiano trovato il modo per farlo
resuscitare dalla tomba.
È stato confermato
dalla Jenkins durante lo scorso
CinemaCon che Wonder Woman 1984 sarà
ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca
iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman 1984
vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Il
Gladiatore è uno di quei film che ha fatto la storia
del cinema. Diretto da Ridley Scott e con
interpretazioni magistrali, come quelle di Russell
Crowe e di Joaquin Phoenix, Il Gladiatore
racconta la vicenda di Massimo Decimo Meridio, dalla stima
dell’imperatore Marco Aurelio che vede in Massimo il figlio che
avrebbe sempre voluto, alla vendetta verso Commodo, usurpatore del
titolo paterno e mandante degli omicidi verso la sua famiglia.
Mentre Ridley Scott è pronto a
tornare dietro la macchina da presa per realizzare un
sequel, che dovrebbe concentrarsi su Lucio, figlio di Augusta
Lucilla, ecco le dieci cose che, forse, non sapevate su
Il
Gladiatore.
Il Gladiatore: film
1. Le riprese del film non
avvennero in Italia. La richiesta di poter svolgere le
riprese dei combattimenti al Colosseo venne fatta al comune di Roma
e venne rifiutata, poiché l’anfiteatro era in fase di restauro.
Venne così fatta a Malta una replica del Colosseo in scala ridotta
a un terzo. Per la sua realizzazioni ci sono voluti diversi mesi e
il costo è stato stimato a un milione di dollari. Un grande
dispendio per poter realizzare in modo preciso l’assortimento
decorativo ai tempi dell’Impero Romano, fatto di colonne, ponti,
statue e tanto altro. Il complesso realizzato è stato reso
servizievole con camerini e altre connotazioni. Il resto del
Colosseo è stato realizzato digitalmente.
2. Il Gladiatore ha
mantenuto la tradizione del pollice all’insù. Uno dei
malintesi molto comuni risiede nel fatto che un imperatore romano
abbia alzato il pollice per indicare che un gladiatore dovesse
essere risparmiato, mentre il pollice in giù stava a significare
che non ci sarebbe stata pietà per un gladiatore abbattuto. In
realtà, questo gesticolare si verificava in modo diverso: il
pollice alzato stava a simbolizzare un’azione di spada (e, quindi,
la morte), mentre il pollice in basso simbolizzava una spasa
sguainata, cioè la grazia. Lo staff del film era a conoscenza di
queste simbologie mentre stavano realizzando il film, ma siccome il
pollice rivolto verso l’alto è entrato di uso comune per
significare che va tutto bene, venne deciso di non confondere il
pubblico inutilmente.
3. Ne Il Gladiatore appare
un effetto sfocato che non era previsto. A metà della
scena di guerra tra l’esercito di Massimo e le tribù germaniche è
presente un effetto di sfocatura che non era inizialmente previsto.
La scena è stata girata in prima serata, ma si è continuato a
girare per diverso tempo e la luce si era drasticamente ridotta.
Per mantenere l’illuminazione allo stesso livello per poter
realizzare la scena in modo continuativo ed evitare di investire un
altro giorno per girare, il direttore della fotografia John
Mathienson decise di girare le scene con una sequenza di fotogrammi
molto bassa. Per compensare le perdita di fotogrammi, questi sono
stati ripresi e duplicati diverse volte in post produzione e
modificati nel film in modo tale che tutto potesse sembrare
naturale.
Il Gladiatore: streaming
4. Il Gladiatore è
disponibile in streaming. Chi ha voglia di rivedere uno
dei film che ha fatto la storia del cinema o chi desidera
approcciarsi a Il Gladiatore per la prima volta, il film è
disponibile sulle piattaforme streaming di
Netflix, Chili e Rakuten
Tv.
Il Gladiatore: colonna sonora
5. La colonna sonora di
Hans Zimmer è una delle più rinomate nella storia del
cinema. In origine, Zimmer voleva che la cantante
israeliana Ofra Haza fornisse la sua voce di fonda alla colonna
sonora del film, avendo lavorato con lui già per Il principe
d’Egitto un paio di anni prima. Tuttavia, Ofra morì
inaspettatamente nel 2000 di polmonite correlata all’AIDS e venne
sostituita con Lisa Gerrard.
Il Gladiatore: cast
6.
Russell Crowe ha definito Il Gladiatore come uno dei migliori
film americani che abbia mai fatto. Dopo che Mel Gibson rifiutò il ruolo di Massimo Decimo
Meridio (dato che ritenere di essere troppo vecchio per
interpretare il protagonista),
Russell Crowe accettò il ruolo e cominciò a lavorarci su
durante il film che stava girando, ovvero Insider – Dietro la
verità. Per questo film aveva preso molti chili e per Il
Gladiatore li avrebbe dovuti perdere tutti e acquisire una certa
muscolatura. A detta di Crowe, pare che non abbia fatto nulla di
speciale tranne che praticare dei normali lavori di fattoria in
Australia. Durante le riprese de Il Gladiatore, Crowe era
continuamente scontento della sceneggiatura, tanto da riadattarla
con le proprie mani. Avrebbe persino abbandonato il set se le cose
non andavano come diceva lui. Pare addirittura che si sia rifiutato
inizialmente di dire la fase, ormai famosa, “in questa vita, o
nell’altra, avrò la mia vendetta”, dicendo anche allo sceneggiatore
William Nicholson che il suo lavoro era spazzatura e che lui,
essendo uno dei migliori attori al mondo, lo avrebbe reso
migliore.
7.
Joaquin Phoenix è sempre stata la prima scelta per il ruolo di
Commodo. Ridley Scott non aveva dubbi: anche dopo aver
provinato diversi attori (tra cui, pare, Jude Law) Joaquin Phoenix
era la scelta giusta. Sembra che Phoenix fosse molto nervoso sul
set e che avesse chiesto a Crowe di dargli una mano per far sì che
potesse concentrarsi su sé stesso.
8.
Oliver Reed morì tre settimane prima di finire le scene
principali. Dal momento che era considerato un personaggio
chiave, una clausola e della copertura assicurativa del film
avrebbe permesso di rigirare tutte le scene con un altro attore. Le
parti che non era riuscito a girare sono state sistemate in post
produzione.
Il Gladiatore: curiosità
9. Sul set de Il Gladiatore
vennero portate cinque tigri vere. Queste cinque tigri
furono portate sul set per la scena di lotta di Massimo contro le
tigri nell’arena. Un veterinario era sempre pronto e armato di
tranquillanti per tutto il tempo delle riprese. Per garantire la
sicurezza, Crowe venne posizionato a circa più di 4 metri dalle
tigri.
10. Ridley Scott ha
resistito dall’includere ne Il Gladiatore un rapporto
amoroso. Scott aveva pensato di includere nel film una
relazione tra Massimo e Augusta Lucilla (Connie
Nielsen) di tipo sessuale, ma decise poi di non farlo perché
avrebbe cozzato con il sentimento di vendetta di Massimo verso la
morte di moglie e figlio. Lo stesso Crowe era contro questa
opzione, sentendo che non sarebbe stata parte del suo
personaggio.
La Warner Bros ha
finalmente cominciato la massiccia compagna promozionale per
Aquaman, il film dell’universo DC
Comics che porta sulle spalle la pesantissima
responsabilità di risollevare l’interesse dei fan nei confronti
degli eroi DC sul grande schermo, dopo il “disastro” di
Justice League.
Il compito è stato affidato alla
regia di James Wan e alla massiccia presenza scenica di
Jason Momoa, che si circonda di un cast di tutto
rispetto e soprattutto di grande richiamo di pubblico:
Amber Heard, Nicole Kidman, Willem Dafoe, Patrick
Wilson e molti altri.
Ecco di seguito un video dal
backstage che ci accompagna nel making of del film che promette
risate, avventura e tanta azione.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
È stato diffuso da Marvel il video tributo ufficiale
alla vita e alle opere di Stan Lee, il padre di
moltissimi degli eroi della Casa delle Idee,
l’artefice dell’Era delle Meraviglie.
L’inventore di eroi si è spento
nella mattina di lunedì, ma il cordoglio che sta attraversando il
globo, da parte dei tanti fan, degli esponenti del mondo del
fumetto, del cinema, della cultura pop in generale che lui stesso
ha contribuito a modificare, è ancora una fortissima onda di
emozione che regala un caldo senso di appartenenza a tutti coloro
che hanno letto anche un solo fumetto creato da lui.
Su questa potente onda emotiva, la
Marvel ha realizzato il video di seguito, un omaggio e un grazie a
Stan Lee.
Stan Lee, noto al pubblico di massa
anche per i suoi cameo nei film sui supereroi Marvel (da prima che
nascessero i Marvel Studios), aveva
già realizzato i suoi cameo per Avengers
4 e per
Spider-Man: Far From Home. Ironia della sorte, la sua
ultima apparizione cinematografica lo vedrà partecipare proprio al
nuovo film del suo eroe di maggiore successo: L’Uomo Ragno.
Come riportato da Variety,
Pedro Pascal è il primo ad entrare nel cast d
iThe
Mandalorian, nuova serie tv spin-off di
Star
Wars che approderà il prossimo anno sulla piattaforma
streaming Disney + insieme agli altri titoli in
programma (una serie dedicata al personaggio di Cassian Andor e le serie sui supereroi Marvel).
La storia di The
Mandalorian racconterà di Jango e
Boba Fett, guerrieri dell’universo di Star
Wars e sarà ambientata dopo la caduta dell’Impero e
prima dell’emergere del Primo Ordine, ruotando attorno il
travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna
della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.
The Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore
e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah
Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas
Howard ( Solemates )
e Taika Waititi( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a Mandalorian: I
Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una
società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La
loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra
visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei
Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano
spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli
ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un
prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Dal 9 ottobre al 20 gennaio 2019 il
Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta la mostra “Pixar. 30 anni di
animazione”, una grande rassegna internazionale curata
da Elyse Klaidman e Maria Grazia Mattei, promossa da Roma Capitale
– Assessorato alla Crescita Culturale e organizzata da
Pixar Animation Studios.
La mostra ripercorre la storia della
Pixar dalla sua fondazione nel 1986, arrivando al successo
rivoluzionario di Toy
Story nel 1995, passando per i classici
Alla ricerca di Nemo,
Wall-E e Up, e
fino al recente Coco,
vincitore del Premio Oscar al Miglior Film d’Animazione nel
2018. All’interno il pubblico potrà ritrovare
tutti i celebri personaggi della celebre casa di produzione
americana con cui sono cresciute intere generazioni.
In rassegna si trova infatti una
raffinata selezione di oltre 400 opere, che mostrano lo
straordinario patrimonio artistico ideato per ciascun film.
Storyboard, disegni a matita, a pennarello, dipinti in acrilico,
acquerelli, calchi e modelli fatti a mano e soprattutto numerosi
bozzetti preparativi, attraverso i quali si può ripercorrere la
genesi dei film e dei celebri personaggi Pixar.
Grande importanza è data inoltre
all’approfondimento sul costante rapporto tra disegno a mano e
lavoro digitale, da sempre elementi chiave dello casa di
produzione. Il digitale per la Pixar è sia strumento che
linguaggio, e attraverso innovazione e creatività vengono
realizzati alcuni dei più importanti capolavori del cinema
d’animazione.
Toy Story 4: teaser
trailer italiano del film Disney Pixar
Il percorso espositivo si divide in
ultimo in tre sezioni: personaggi, storie, mondi. Ogni film ha
inoltre un proprio spazio riservato, dove è possibile ammirare le
opere ad esso dedicate e scoprire interessanti curiosità sulla sua
realizzazione. Dai bozzetti preparatori di Woody e
Buzz di Toy Story, ai
calchi dei personaggi de Gli Incredibili e fino
alla realizzazione grafica degli estremamente dettagliati capelli
di Merida in Ribelle – The
Brave.
La mostra è inoltre accompagnata da
un ciclo di incontri di approfondimento, per entrare nell’universo
dell’animazione Pixar e comprenderlo a fondo. Contemporaneamente,
fino al termine della mostra, si terrà una rassegna cinematografica
che permetterà di rivedere sul grande schermo tutti i film prodotti
dalla Pixar.
Trovandosi davanti alle opere
esposte, si ha modo di provare nuovamente le emozioni che la
visione di questi film ci hanno trasmesso. La mostra
“Pixar. 30 anni di animazione” è una vera e
propria macchina del tempo, in grado di far rivivere a grandi e
piccini la grande rivoluzione cinematografica e culturale portata
dalla Pixar.
Warner Bros Italia ha diffuso il
trailer di Il
Testimone Invisibile con
protagonisti Riccardo Scamarcio,
Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e
Maria Paiato
Picomedia e Warner Bros.
Entertainment presentano “Il testimone
Invisibile”, il nuovo film di Stefano
Mordini, con Riccardo Scamarcio,
Miriam Leone, Fabrizio
Bentivoglio e Maria Paiato, al cinema
dal 13 Dicembre 2018, distribuito da
Warner Bros. Pictures.
Il Testimone Invisibile, la trama
Adriano Doria (Riccardo Scamarcio),
un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera
d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua
amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone). Viene
accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi,
incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per
non aver mai perso una causa.
L’emergere di un testimone chiave e
l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo
definitivamente, costringe Adriano e l’avvocato Ferrara a preparare
in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova
della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a
raccontare tutta la verità.
I Coldplay hanno annunciato un
nuovo film, A head full of Dreams, che svela al
pubblico tutta la loro carriera ventennale. Il documentario sarà
disponibile in streaming in esclusiva su Amazon Prime Video in tutto il mondo dal 21
Novembre.
Insieme all’esordio
di A head full of Dreams su Amazon Prime
Video, i Coldplay realizzeranno tre tracce esclusive disponibili su
Amazon Music. Le trace sono: Stayin Alive (Live at Glastonbury) dei
Coldplay & Barry Gibb, Us Against The World (Live in São Paulo) e
Don’t Panic (Live in Paris).
A head full of
Dreams offre un approfondimento sull’incredibile ascesa
della band, dai dietro le quinte nei pub di Camden ai sold out
negli stadi di tutto il mondo. Protagonista del documentario è
l’incrollabile legame tra i membri della band che non si è mai
incrinato nonostante i vari alti e bassi della loro storia.
A head full of Dreams, il film
Il film è stato diretto da Mat
Whitecross – director di Supersonic, l’acclamatissimo documentario
del 2016 sugli Oasis – che ha incontrato i quattro amici al college
a Londra prima ancora che formassero la band. Whitecross era
presente fin dall’inizio per trasformare in video la musica e
l’amicizia tra i componenti della band, dalle primissime prove in
un affollato bagno universitario.
Da allora Whitecross ha diretto
numerosi tra i più iconici videoclip della band (tra gli altri
Paradise, A Sky Full Of Stars e Adventure Of A Lifetime) e ha
continuato a documentare l’evoluzione personale e musicale dei
Coldplay.
Attingendo ad un grande archivio
inedito di video di dietro le quinte e dei live, A HEAD FULL OF
DREAMS è una riflessione della band sulle due decadi insieme. La
maggior parte del documentario è stato girato durante il loro tour
di maggior successo dal titolo A Head Full Of Dreams Tour, che è
stato certificato come uno dei tre più grandi tour di tutti i tempi
e che ha visto i Coldplay suonare davanti a più di 5.5 milioni di
fan.
In
principio era un nome sulle figurine delle Cioccorane, poi un
antico alleato nel passato oscuro di Albus Silente e infine, in Animali Fantastici e Dove Trovarli, una
minaccia al mondo magico; in Animali Fantastici: I Crimini
di Grindelwald, il mago oscuro prende il suo posto nella
storia della magia e, con le fattezze di Johnny Depp, comincia a raccogliere accoliti
per instaurare il suo regno del terrore, che culminerà nella
Seconda Guerra Mondiale. Ma questo lo vedremo nel corso degli anni,
al cinema.
Per adesso, sappiamo che I
Crimini di Grindelwald, dal 15 novembre al cinema,
racconta della fuga e dell’inizio della scalata al potere di
Gellert. Con questo secondo capitolo della pentalogia magica,
prequel della saga di Harry
Potter, J.K. Rowling, in veste di
sceneggiatrice, racconta un altro pezzetto del suo mondo, a quei
fan che hanno ancora sete delle sue storie. E proprio per
soddisfarli, la scrittrice ordisce un intricato racconto, affollato
di trame e personaggi, tutti convergenti nel cimitero monumentale
di Père-Lachaise, a Parigi, dove è ambientato il finale della
storia.
La trama di Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald
Dopo i tumultuosi eventi del primo
capitolo, la scena si sposta in Europa. Troviamo Newt Scamander
(Eddie
Redmayne) interdetto dal Ministero a compiere viaggi
internazionali, la confusione creata a New York spinge le alte
sfere del governo magico inglese a tenere sotto controllo
l’anarchico magizoologo, che rifiuta di collaborare con gli Auror
per dare la caccia a Credence (Ezra
Miller).
Anche Silente (Jude
Law) però cerca il ragazzo. Il grande mago, che
troviamo nei panni di insegnante a Hogwarts, sa che il suo vecchio
amico Grindelwald si sta muovendo per realizzare il suo piano
malvagio, sopraffare i Babbani e far uscire violentemente i maghi
allo scoperto, ma per motivi misteriosi non può agire contro di
lui. Così pensa di incaricare Newt di mettersi lui sulle tracce di
Credence, l’Oscuriale sulle cui tracce è anche il mago oscuro.
Dal canto suo, il magizoologo, che
per caso si imbatte di Queenie (Alison Sudol) e
Jacob (Dan Fogler), desidera soltanto una cosa,
ritrovare Tina (Katherine
Waterston), l’Auror americana che gli ha rubato il
cuore. Il caso, il destino, un piano superiore, o chi per loro,
porterà tutti i protagonisti nella capitale francese, dove la
storia si svilupperà a colpi di incantesimi, bestie magiche,
identità misteriose.
David Yates torna
alla regia
David Yates torna
alla regia di un film del franchise magico, confermandosi il
perfetto operaio, senza troppa personalità, per la Warner
Bros, che continuerà a sfruttare la saga come una vera
gallina dalle uova d’oro. Ma oltre al valore genuinamente
commerciale che sicuramente ha questa nuova pentalogia, è
interessante notare come J.K. Rowling sia ancora
in grado in intessere trame e temi in maniera fitta e interessante,
nonostante, in questo film, lo faccia con poco ordine.
Il peggiore difetto di
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è
proprio la mancanza di equilibrio trai tre atti, dove la prima
parte è un mero posizionamento delle pedine della storia, con tagli
bruschi e scene che perdono i nessi di casualità, a scapito di un
ritmo blando e poco coinvolgente. E, mentre la seconda parte
comincia a farsi avvincente, è lasciato al terzo atto lo
scioglimento di tutti i nodi in una scena-spiegone, necessaria per
dare un orientamento allo spettatore, ma che spezza la tensione
nella misura in cui rallenta il climax finale (lo scontro diretto
tra buoni e cattivi).
I livelli di lettura di
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
Sarebbe ingiusto condannare
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald per
lo squilibrio nel racconto, perché nonostante la confusione con cui
vengono raccontati i fatti, la Rowling riesce comunque a riempire
la storia di livelli di lettura, presentandoci una galleria di
personaggi ricchi di sfumature. Nella saga di Animali
Fantastici, così come è stato in quella di Harry Potter,
il bene e il male si fondono e si toccano nell’animo di più di un
personaggio, dando vita a caratteri complessi, mai bidimensionali.
Per i personaggi positivi della Rowling il male eserciterà sempre
fascino, mentre il bene sarà sempre la “debolezza” del più cattivo
dei maghi.
Lo stesso
Newt Scamander, personaggio piccolo, lontano dalle logiche di
potere e di sottomissioni (che sia del Ministero o dei seguaci di
Grindelwald), non prende posizione, si estranea da quello che è
lo scontro, perché a lui interessano solo i suoi animali magici,
sontuose creature in CGI, sempre più belle, una meraviglia per gli
occhi, ma marginali.
Eppure anche Newt dovrà sceglie uno
lato, alla fine, quando colpi di scena, rivelazioni e scelte
avventate avranno spostato completamente gli equilibri della
storia, arricchendola di un numero di enigmi ancora maggiore e
rivelando la seconda debolezza del film: Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald è un film di
passaggio, preparatorio, non autosufficiente, e per essere il
secondo capitolo di una pentalogia (cinque film) sembra davvero
troppo presto per cominciare a raccontare “storie di mezzo” e
svolte.
Johnny Depp vs Jude
Law
Oltre ai personaggi già incontrati,
trai quali Jacob e Queenie completamente privati della leggerezza
che portavano al primo film, spiccano in queste seconda avventura
una serie di volti nuovi, di grande carisma. Su tutti Johnny Depp. Il suo Gellert è accattivante e
affascinante, e come ogni uomo che radica il suo potere nel
consenso delle masse, è un grande affabulatore, come lo era stato
in maniera diversa Voldemort, come lo sono stati i grandi dittatori
del secolo scorso, come tentano di essere anche alcuni uomini
politici della nostra contemporaneità (e in questo senso la Rowling
non rinuncia mai a offrirci il suo sguardo sulla nostra realtà
Babbana).
Contrapposto a Grindelwald, c’è il
Silente di Jude Law, affabile e meditabondo, costretto da
un vincolo misterioso all’immobilità. Da sempre sorvegliato
speciale del Ministero, il suo Silente è già un ottimo giocatore,
ma non gestisce dall’alto le pedine come ha fatto per tutta la saga
di Harry Potter, e si trova invischiato nel gioco, anche lui
travolto dal desiderio del suo avversario di perseguire “il bene
superiore”. Lo scontro, che sappiamo avverà nell’ultimo
film, tra il Gellert di Depp e l’Abus di Law, si preannuncia
epico, la più grande battaglia che si sia mai vista nel franchise
della Rowling.
Completano il cast di new entry la
straordinaria Zoe Kravitz, nei panni di Leta Lastrange, che
conferma un talento sfaccettato e la capacità di adattarsi a ogni
ruoli, e Callum Turner nel ruolo di Theseus
Scamander, l’inquadrato, serio, assennato fratello Auror di
Newt.
I Crimini di Grindelwald è
un film di passaggio
I ribaltamenti e le identità
segrete hanno spesso caratterizzato molte delle story line
costruite dalla scrittrice, che continua su questa strada, svelando
ancora una volta la ricchezza del suo mondo, cadendo nella trappola
che invece era stata evitata con il primo film. Se Animali
Fantastici si poteva apprezzare anche come film a se
stante, un’avventura magica con le creature di Newt al centro della
storia, I Crimini di Grindelwald è aggrappato con
ogni suo frame al mondo di Harry Potter, al quale
si ricongiungerà in futuro.
Il film mette da parte il pretesto
iniziale (le creature magiche), innesco della saga, e ne sacrifica
ogni aspetto ludico, in favore di toni cupi e di una storia
violenta, profondamente radicata nel suo tempo, l’Europa post
bellica che ha accolto i fascismi e li ha portati al potere,
svelando anche echi spaventosi di quello che accade sotto al nostro
naso, nella contemporaneità.
In occasione della sua
collaborazione nel film Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni (recensione)
abbiamo avuto il piacere di intervista il
pianista Lang Lang. Lang Lang ha
collaborato insieme al compositore del film James Newton
Howard.
Da moltissimi anni, “Lo
Schiaccianoci” riporta alla mente immagini di decorazioni
natalizie, un soldatino di legno, fiori danzanti e una bambina
terrorizzata da topi. Scritto nel 1816 da E.T.A. Hoffmann, il
racconto originale “Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” ha
conquistato l’immaginazione dei lettori di tutto il mondo,
ispirando spettacolari adattamenti teatrali che hanno affascinato
il pubblico per generazioni e, ora, anche un’epica avventura
cinematografica. Ecco cosa ci ha detto il pianista in merito alla
sua esperienza:
In Lo
Schiaccianoci e i Quattro Regni,
Keira Knightley veste i panni della Fata Confetto e Mackenzie
Foy interpreta la giovane protagonista. Clara. Helen Mirren dà vita
alla temutissima Madre Cicogna, mentre Morgan Freeman interpreta
Drosselmeyer, l’eccentrico padrino di Clara. Eugenio Derbez e
Richard E. Grant sono rispettivamente Biancospino e Brivido, i
reggenti della Terra dei Fiocchi di Neve e della Terra dei Fiori.
Jayden Fowora-Knight è stato scelto per interpretare Phillip
Hoffman, il soldato Schiaccianoci che prende vita. Matthew
Macfadyen, Ellie Bamber e Thomas Sweet sono stati ingaggiati per
interpretare rispettivamente il padre di Clara, il signor
Stahlbaum, la sorella Louise e il fratello Fritz. Omid Djalili e
Jack Whitehall interpretano le guardie del palazzo Cavaliere e
Arlecchino. Il film è arricchito da una performance speciale
eseguita dai grandi ballerini classici Misty Copeland e Sergei
Polunin.
LoSchiaccianocie i Quattro
Regni
Tutto ciò che Clara (Mackenzie Foy)
desidera è una chiave: una chiave unica nel suo genere, in grado di
aprire una scatola che contiene un dono inestimabile ricevuto dalla
sua defunta madre. Un filo d’oro, ricevuto durante l’annuale festa
natalizia del suo padrino Drosselmeyer (Morgan Freeman)
la conduce verso l’ambita chiave, che però scompare immediatamente
in uno strano e misterioso mondo parallelo. È qui che Clara
incontra un soldato di nome Phillip (Jayden
Fowora-Knight), una banda di topi e i reggenti che governano tre
Regni: la Terra dei Fiocchi di Neve, la Terra dei Fiori e la
Terra dei Dolci. Clara e Phillip devono coraggiosamente
avventurarsi nel minaccioso Quarto Regno, in cui vive la
malvagia Madre Cicogna (Helen Mirren), per recuperare la
chiave di Clara e riportare l’armonia nell’instabile mondo.
In Alita:Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una
cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo.
Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una
sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di
morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
La protagonista di
Alita: Angelo della Battaglia sarà interpretata da
Rosa Salazar (The Divergent
Series,Maze Runner). Nel cast ci sono
anche Lana Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Il film, che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.