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Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la recensione

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald recensione film

In principio era un nome sulle figurine delle Cioccorane, poi un antico alleato nel passato oscuro di Albus Silente e infine, in Animali Fantastici e Dove Trovarli, una minaccia al mondo magico; in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il mago oscuro prende il suo posto nella storia della magia e, con le fattezze di Johnny Depp, comincia a raccogliere accoliti per instaurare il suo regno del terrore, che culminerà nella Seconda Guerra Mondiale. Ma questo lo vedremo nel corso degli anni, al cinema.

Per adesso, sappiamo che I Crimini di Grindelwald, dal 15 novembre al cinema, racconta della fuga e dell’inizio della scalata al potere di Gellert. Con questo secondo capitolo della pentalogia magica, prequel della saga di Harry Potter, J.K. Rowling, in veste di sceneggiatrice, racconta un altro pezzetto del suo mondo, a quei fan che hanno ancora sete delle sue storie. E proprio per soddisfarli, la scrittrice ordisce un intricato racconto, affollato di trame e personaggi, tutti convergenti nel cimitero monumentale di Père-Lachaise, a Parigi, dove è ambientato il finale della storia.

La trama di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

Dopo i tumultuosi eventi del primo capitolo, la scena si sposta in Europa. Troviamo Newt Scamander (Eddie Redmayne) interdetto dal Ministero a compiere viaggi internazionali, la confusione creata a New York spinge le alte sfere del governo magico inglese a tenere sotto controllo l’anarchico magizoologo, che rifiuta di collaborare con gli Auror per dare la caccia a Credence (Ezra Miller).

Anche Silente (Jude Law) però cerca il ragazzo. Il grande mago, che troviamo nei panni di insegnante a Hogwarts, sa che il suo vecchio amico Grindelwald si sta muovendo per realizzare il suo piano malvagio, sopraffare i Babbani e far uscire violentemente i maghi allo scoperto, ma per motivi misteriosi non può agire contro di lui. Così pensa di incaricare Newt di mettersi lui sulle tracce di Credence, l’Oscuriale sulle cui tracce è anche il mago oscuro.

Dal canto suo, il magizoologo, che per caso si imbatte di Queenie (Alison Sudol) e Jacob (Dan Fogler), desidera soltanto una cosa, ritrovare Tina (Katherine Waterston), l’Auror americana che gli ha rubato il cuore. Il caso, il destino, un piano superiore, o chi per loro, porterà tutti i protagonisti nella capitale francese, dove la storia si svilupperà a colpi di incantesimi, bestie magiche, identità misteriose.

David Yates torna alla regia

David Yates torna alla regia di un film del franchise magico, confermandosi il perfetto operaio, senza troppa personalità, per la Warner Bros, che continuerà a sfruttare la saga come una vera gallina dalle uova d’oro. Ma oltre al valore genuinamente commerciale che sicuramente ha questa nuova pentalogia, è interessante notare come J.K. Rowling sia ancora in grado in intessere trame e temi in maniera fitta e interessante, nonostante, in questo film, lo faccia con poco ordine.

Il peggiore difetto di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è proprio la mancanza di equilibrio trai tre atti, dove la prima parte è un mero posizionamento delle pedine della storia, con tagli bruschi e scene che perdono i nessi di casualità, a scapito di un ritmo blando e poco coinvolgente. E, mentre la seconda parte comincia a farsi avvincente, è lasciato al terzo atto lo scioglimento di tutti i nodi in una scena-spiegone, necessaria per dare un orientamento allo spettatore, ma che spezza la tensione nella misura in cui rallenta il climax finale (lo scontro diretto tra buoni e cattivi).

I livelli di lettura di Animali Fantastici: I Crimini di GrindelwaldI livelli di lettura di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

Sarebbe ingiusto condannare Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald per lo squilibrio nel racconto, perché nonostante la confusione con cui vengono raccontati i fatti, la Rowling riesce comunque a riempire la storia di livelli di lettura, presentandoci una galleria di personaggi ricchi di sfumature. Nella saga di Animali Fantastici, così come è stato in quella di Harry Potter, il bene e il male si fondono e si toccano nell’animo di più di un personaggio, dando vita a caratteri complessi, mai bidimensionali. Per i personaggi positivi della Rowling il male eserciterà sempre fascino, mentre il bene sarà sempre la “debolezza” del più cattivo dei maghi.

Lo stesso Newt Scamander, personaggio piccolo, lontano dalle logiche di potere e di sottomissioni (che sia del Ministero o dei seguaci di Grindelwald), non prende posizione, si estranea da quello che è lo scontro, perché a lui interessano solo i suoi animali magici, sontuose creature in CGI, sempre più belle, una meraviglia per gli occhi, ma marginali.

Eppure anche Newt dovrà sceglie uno lato, alla fine, quando colpi di scena, rivelazioni e scelte avventate avranno spostato completamente gli equilibri della storia, arricchendola di un numero di enigmi ancora maggiore e rivelando la seconda debolezza del film: Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è un film di passaggio, preparatorio, non autosufficiente, e per essere il secondo capitolo di una pentalogia (cinque film) sembra davvero troppo presto per cominciare a raccontare “storie di mezzo” e svolte.

Johnny Depp vs Jude LawJohnny Depp vs Jude Law

Oltre ai personaggi già incontrati, trai quali Jacob e Queenie completamente privati della leggerezza che portavano al primo film, spiccano in queste seconda avventura una serie di volti nuovi, di grande carisma. Su tutti Johnny Depp. Il suo Gellert è accattivante e affascinante, e come ogni uomo che radica il suo potere nel consenso delle masse, è un grande affabulatore, come lo era stato in maniera diversa Voldemort, come lo sono stati i grandi dittatori del secolo scorso, come tentano di essere anche alcuni uomini politici della nostra contemporaneità (e in questo senso la Rowling non rinuncia mai a offrirci il suo sguardo sulla nostra realtà Babbana).

Contrapposto a Grindelwald, c’è il Silente di Jude Law, affabile e meditabondo, costretto da un vincolo misterioso all’immobilità. Da sempre sorvegliato speciale del Ministero, il suo Silente è già un ottimo giocatore, ma non gestisce dall’alto le pedine come ha fatto per tutta la saga di Harry Potter, e si trova invischiato nel gioco, anche lui travolto dal desiderio del suo avversario di perseguire “il bene superiore”. Lo scontro, che sappiamo avverà nell’ultimo film, tra il Gellert di Depp e l’Abus di Law, si preannuncia epico, la più grande battaglia che si sia mai vista nel franchise della Rowling.

Completano il cast di new entry la straordinaria Zoe Kravitz, nei panni di Leta Lastrange, che conferma un talento sfaccettato e la capacità di adattarsi a ogni ruoli, e Callum Turner nel ruolo di Theseus Scamander, l’inquadrato, serio, assennato fratello Auror di Newt.

Animali Fantastici: I Crimini di GrindelwaldI Crimini di Grindelwald è un film di passaggio

I ribaltamenti e le identità segrete hanno spesso caratterizzato molte delle story line costruite dalla scrittrice, che continua su questa strada, svelando ancora una volta la ricchezza del suo mondo, cadendo nella trappola che invece era stata evitata con il primo film. Se Animali Fantastici si poteva apprezzare anche come film a se stante, un’avventura magica con le creature di Newt al centro della storia, I Crimini di Grindelwald è aggrappato con ogni suo frame al mondo di Harry Potter, al quale si ricongiungerà in futuro.

Il film mette da parte il pretesto iniziale (le creature magiche), innesco della saga, e ne sacrifica ogni aspetto ludico, in favore di toni cupi e di una storia violenta, profondamente radicata nel suo tempo, l’Europa post bellica che ha accolto i fascismi e li ha portati al potere, svelando anche echi spaventosi di quello che accade sotto al nostro naso, nella contemporaneità.

 
 

Lang Lang: intervista esclusiva al pianista

In occasione della sua collaborazione nel film Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni (recensione) abbiamo avuto il piacere di intervista il pianista Lang Lang. Lang Lang ha collaborato insieme al compositore del film James Newton Howard.

Da moltissimi anni, “Lo Schiaccianoci” riporta alla mente immagini di decorazioni natalizie, un soldatino di legno, fiori danzanti e una bambina terrorizzata da topi. Scritto nel 1816 da E.T.A. Hoffmann, il racconto originale “Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” ha conquistato l’immaginazione dei lettori di tutto il mondo, ispirando spettacolari adattamenti teatrali che hanno affascinato il pubblico per generazioni e, ora, anche un’epica avventura cinematografica. Ecco cosa ci ha detto il pianista in merito alla sua esperienza:

In Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, Keira Knightley veste i panni della Fata Confetto e Mackenzie Foy interpreta la giovane protagonista. Clara. Helen Mirren dà vita alla temutissima Madre Cicogna, mentre Morgan Freeman interpreta Drosselmeyer, l’eccentrico padrino di Clara. Eugenio Derbez e Richard E. Grant sono rispettivamente Biancospino e Brivido, i reggenti della Terra dei Fiocchi di Neve e della Terra dei Fiori. Jayden Fowora-Knight è stato scelto per interpretare Phillip Hoffman, il soldato Schiaccianoci che prende vita. Matthew Macfadyen, Ellie Bamber e Thomas Sweet sono stati ingaggiati per interpretare rispettivamente il padre di Clara, il signor Stahlbaum, la sorella Louise e il fratello Fritz. Omid Djalili e Jack Whitehall interpretano le guardie del palazzo Cavaliere e Arlecchino. Il film è arricchito da una performance speciale eseguita dai grandi ballerini classici Misty Copeland e Sergei Polunin.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

Tutto ciò che Clara (Mackenzie Foy) desidera è una chiave: una chiave unica nel suo genere, in grado di aprire una scatola che contiene un dono inestimabile ricevuto dalla sua defunta madre. Un filo d’oro, ricevuto durante l’annuale festa natalizia del suo padrino Drosselmeyer (Morgan Freeman) la conduce verso l’ambita chiave, che però scompare immediatamente in uno strano e misterioso mondo parallelo. È qui che Clara incontra un soldato di nome Phillip (Jayden Fowora-Knight), una banda di topi e i reggenti che governano tre Regni: la Terra dei Fiocchi di Neve, la Terra dei Fiori e la Terra dei Dolci. Clara e Phillip devono coraggiosamente avventurarsi nel minaccioso Quarto Regno, in cui vive la malvagia Madre Cicogna (Helen Mirren), per recuperare la chiave di Clara e riportare l’armonia nell’instabile mondo.

 
 

Alita: L’Angelo della Battaglia: il trailer finale ufficiale

È stato distribuito il nuovo trailer finale ufficiale di Alita: Angelo della Battaglia, il film diretto da Robert Rodriguez e prodotto da James Cameron, basato sull’omonimo anime. Il film è stato presentato all’ultimo San Diego Comic Con. Ecco di seguito il video diffuso dal canale Youtube Ufficiale di 20th Century Fox.

In Alita: Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista di Alita: Angelo della Battaglia sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Lana Condor, Leonard Wu, Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg Jr.

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, è diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron.

Alita: l’Angelo della Battaglia, recensione del film

Fonte: 20th Century Fox

 
 

Torino Film Festival 36: il programma della selezione ufficiale

Torino Film Festival

È stato annunciato il programma della trentaseiesima edizione del Torino Film Festival, che si svolgerà all’ombra della Mole dal 23 novembre all’1 dicembre 2018. Emanuela Martini, direttore del festival, annuncia che il Gran Premio Torino sarà assegnato a Jean-Pierre Léaud e gli verrà consegnato giovedì 29 novembre alle ore 20.15 al Cinema Massimo 3, prima della proiezione del film diretto da Jean Eustache, La maman et la putain (Francia, 1973, 35mm, 217’).

Apertura e chiusura del Torino Film Festival 36

Intanto già solo i titoli di apertura e chiusura confermano la qualità di una selezione che ogni anno conferma il valore del festival torinese, giunto con successo all’edizione numero 36. In apertura il Torino Film Festival presenterà The Front Runner, il nuovo atteso film di Jason Reitman. In chiusura, invece, sarà la volta di Nanni Moretti, che torna con il docu-film Santiago, Italia, proiettato a Torino nell’ultimo giorno di manifestazione.

The Front Runner è tratto dal libro All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai. Il film racconta la vicenda che nel 1988 vide protagonista il senatore americano Gary Hart, interpretato da Hugh Jackman. Candidato democratico alla presidenza, mentre era in piena corsa elettorale, Hart vide sfumare qualsiasi possibilità di vittoria quando trapelò sui giornali la notizia di una sua ipotetica relazione extraconiugale con la modella Donna Rice Hughes. Per la prima volta il gossip sulla vita privata dei politici occupò le prime pagine dei giornali.

The Front Runner uscirà nelle sale italiane il 21 febbraio 2019 distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Santiago, Italia è un film-documentario presentato in prima mondiale che racconta, attraverso le parole dei protagonisti e i materiali dell’epoca, i mesi successivi al colpo di stato dell’11 settembre 1973 che pose fine al governo democratico di Salvador Allende, e si concentra in particolare sul ruolo svolto dall’ambasciata italiana a Santiago, che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime del generale Pinochet, consentendo poi loro di raggiungere l’Italia. Prodotto da Sacher Film, Le Pacte, Storyboard Media e Rai Cinema.

Il film uscirà al cinema giovedì 6 dicembre 2018 distribuito da Academy Two.

La selezione ufficiale del Torino Film Festival 36

Per quantoriguarda la selezione ufficale del festival, la più importante sezione competitiva del festival, riservata a opere prime, seconde o terze, propone 15 film, inediti in Italia. I paesi rappresentati sono: Polonia, Austria, Lussemburgo, Germania, Francia, Belgio, Grecia, Italia, Ungheria, Danimarca, Islanda, Brasile, Filippine, Stati Uniti, Canada.  Incentrata sul cinema “giovane”, la selezione dei film in concorso si rivolge alla ricerca e alla scoperta di talenti innovativi, che esprimono le migliori tendenze del cinema indipendente. Nel corso degli anni sono stati premiati autori ai loro inizi come: Tsai Ming-liang, David Gordon Green, Chen Kaige, Lisandro Alonso, Pietro Marcello, Debra Granik, Alessandro Piva, Pablo Larraín, Damien Chazelle. Un cinema “del futuro”, rappresentativo di generi, linguaggi e tendenze.

Nel 2017 Al Tishkechi Oti / Don’t Forget Me di Ram Nehari (Israele, Francia, Germania, 2017) ha vinto il premio come Miglior Film e i premi per la Miglior Interpretazione maschile, all’attore Nitai Gvirtz, e per la Miglior Interpretazione femminile, all’attrice Moon Shavit (ex-aequo con Emily Beecham per il film Daphne di Peter Mackie Burns | UK, 2017); A Fábrica De Nada di Pedro Pinho (Portogallo, 2017) ha ottenuto il Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Kiss and Cry di Chloé Mahieu e Lila Pinell (Francia, 2017) ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura.

I titoli di Torino 36

53 WOJNI / 53 WARS di Ewa Bukowska (Polonia, 2018, DCP, 82’)

Quando Anka e Witek decidono di avere un figlio, lei rinuncia alla sua carriera di giornalista mentre lui continua a fare l’inviato di guerra. Anka comincia allora a vivere nel timore di ricevere la telefonata che annuncia la morte del marito, finendo per sviluppare una sindrome da stress post traumatico come quella dei soldati al fronte. L’attrice Ewa Bukowska esordisce dietro alla macchina da presa con un ritratto femminile potente, tra dramma familiare e thriller psicologico.

ALL THESE SMALL MOMENTS di Melissa B. Miller (USA, 2018, DCP, 84’)

Un ragazzino affronta i primi turbamenti dell’adolescenza: i suoi genitori sono sull’orlo del divorzio, una compagna di scuola lo corteggia, una giovane che incrocia sull’autobus accende le sue fantasie. E poi ci sono il fratellino, gli amici, Brooklyn, la vita che cambia. Un febbrile racconto di formazione, che guarda, rinnovandolo, al cinema di John Hughes (la presenza di Molly Ringwald nel ruolo della madre lo conferma). Con Jemima Kirk (Girls) e Brian D’Arcy James (Il caso Spotlight).

ANGELO di Markus Schleinzer (Austria/Lussemburgo, 2018, DCP, 111’)

In cinque capitoli, la vera storia di Angelo Soliman, figura controversa dell’illuminismo viennese. Quando arriva dall’Africa in Europa, all’inizio del XVIII secolo, è appena un bambino. Venduto a una contessa (Alba Rohrwacher), è battezzato con il nome di Angelo e avviato a un esperimento educativo. Crescendo, diventa un’attrazione  dell’alta società fino ad una svolta imprevista. Tra alterità, accettazione e adattamento, l’ipnotica opera seconda di Markus Schleinzer (in concorso a Cannes 2011 con Michael).

ATLAS di David Nawrath (Germania, 2018, DCP, 99’)

Walter lavora per una compagnia di recupero crediti collusa con la malavita: lui e i suoi pignorano e sfrattano inquilini da appartamenti che interessano agli speculatori. Un giorno, Walter bussa a una nuova porta, e qualcosa cambia. Opera prima che sfiora atmosfere noir, basata su personaggi e volti che portano impressi i segni di una vita e un mondo faticosi e spietati, ma che riescono a far emergere il calore del sentimento. In prima mondiale al TFF.

LA DISPARITION DES LUCIOLES di Sébastien Pilote (Canada, 2018, DCP, 96’)

In una sonnecchiante cittadina della provincia canadese, la teenager Léo teme di affogare nel tedio, schiacciata tra una vita di routine, la nostalgia per il padre lontano e un rapporto irrisolto con la mamma e il patrigno. La tenera relazione con Steve, un uomo più grande di lei, chitarrista pigro e debosciato, sembra risvegliarla dal suo torpore. Opera terza, tagliente e delicata, di Sébastien Pilote, già in concorso al TFF29 con Le vendeur e al TFF31 con Le démantèlement.

MARCHE OU CRÈVE di Margaux Bonhomme (Francia, 2018, DCP, 85’)

Vercors, Elisa è bella e piena di vita, Manon, sua sorella, è affetta da una grave disabilità. Il padre (Cédric Kahn) si occupa di loro da quando la madre se ne è andata dopo l’ennesimo rifiuto di ricoverare la figlia in una struttura; ma Elisa scalpita, divisa tra il desiderio di autonomia e il senso di responsabilità verso la famiglia. Il lucido esordio alla regia di una giovane fotografa, capace di sostenere con coraggio uno sguardo non pacificato su un tema difficile.

NERVOUS TRANSLATION di Shireen Seno (Filippine, 2017, DCP, 90’)

Una bimba di otto anni trascorre le giornate in casa da sola: la madre torna tardi dal lavoro, il padre è lontano; e così, fra oggetti e piccole epifanie, cresce. Un delicato e sussurrato coming of age ad altezza infanzia e al femminile, che cerca nel privato risposte spesso inesistenti e che racconta il mondo con toni lievi, un’attenzione curiosa per i dettagli e senza retorica. Mentre la realtà assume proporzioni inattese. Prodotto da John Torres.

NOS BATAILLES di Guillaume Senez (Belgio/Francia, 2018, DCP, 98’)

Romain Duris è Olivier, padre, marito, sindacalista. Quando un mattino la moglie Laura abbandona la famiglia senza lasciare alcuna traccia di sé, Olivier si vede costretto dall’oggi al domani a ripensare la quotidianità cercando di non venir meno al suo dovere lavorativo, al suo impegno politico ma anche, e soprattutto, al suo ruolo di padre. Un dramma intenso, sincero e profondamente umano che segna il ritorno in concorso di Guillaume Senez vincitore del TFF33 con Keeper.

OIKTOS / PITY di Babis Makridis (Grecia, 2018, DCP, 97’)

Si può essere felici solo quando si è infelici? Questa è la domanda e la scommessa dell’opera seconda di Babis Makridis (autore di L). Il risveglio dal coma della moglie destabilizza e deprime, in modo grottesco, il marito, un avvocato di successo. Una dark comedy intima e visivamente raffinata sulla singolare gestione del dolore. Il protagonista fa pensare ad alcuni personaggi del cinema di Marco Ferreri. Cosceneggiata (si sente e si vede) dallo sceneggiatore di Lanthimos.

RIDE di Valerio Mastandrea (Italia, 2018, DCP, 95’)

Una donna e il figlio di dieci anni affrontano, a modo loro, il lutto per la morte del marito e padre, avvenuta in fabbrica, mentre tutto attorno crescono l’attesa e il raccoglimento per il giorno del funerale. Al suo esordio nella regia, Valerio Mastandrea sorprende dirigendo un dramma stralunato e orginale, raccontato come una commedia, capace di cambiare fuoco e registri, e di giocare col naturalismo come col surreale. Risate e commozione, senza trucchi o facili scorciatoie.

ROSSZ VERSEK / BAD POEMS di Gábor Reisz (Ungheria, 2018, DCP, 97’)

Una delusione d’amore mette in crisi il giovane Tamás: la fidanzata Ana lo lascia improvvisamente. Lui, devastato e confuso, tenta di curare i suoi dolori rievocando la sua infanzia e cercando di capire la ragione della malinconia che da sempre lo affligge. Una commedia dai toni fumettistici sull’impossibilità di essere felici. Opera seconda dell’ungherese Gábor Reisz, vincitore con For Some Inexplicable Reasons del Premio Speciale della Giuria e del Premio del Pubblico al TFF 2014.

DEN SKYLDIGE / THE GUILTY di Gustav Möller (Danimarca, 2018, DCP, 85’)

Confinato al pronto intervento telefonico per un’indagine interna, un poliziotto di Copenhagen riceve una chiamata da una donna che sostiene di essere stata rapita: dovrà gestire la situazione rimanendo sempre vicino al telefono. Un thriller tesissimo, in tempo reale, capace di avvincere e di ragionare su realtà e apparenza mettendo in scena un personaggio e un unico ambiente dal primo all’ultimo minuto. Grande prova d’attore del protagonista Jakob Cedergren.

TEMPORADA di André Novais Oliveira (Brasile, 2018, DCP, 112’)

Trasferitasi dalla provincia brasiliana al grande centro di Contagem e in attesa che la raggiunga il marito, Juliana diventa impiegata di un’agenzia comunale per il controllo sanitario. Le sue giornate trascorrono con poche novità, ma i cambiamenti sono dietro l’angolo. Un’opera prima tersa, apparentemente fatta di niente: ma c’è dentro il tutto della vita. Trascinante nella sua semplicità, con un pudore raro e uno sguardo folgorante sui luoghi. Da applausi Grace Passô.

VARGUR / VULTURES di Börkur Sigbórsson (Islanda, 2018, DCP, 95’)

Due fratelli dai caratteri opposti cercano di risolvere i loro problemi economici con il contrabbando di cocaina, facendo ingerire ovuli a una ragazza polacca che viaggia da Copenhagen a Reykjavík. Quando la giovane inizia a star male, con la polizia già sulle loro tracce, tensioni e violenza esplodono. Un noir ruvido e perturbante, che mostra senza filtri il lato oscuro di una società – quella islandese, e per estensione nordeuropea – troppo spesso ingenuamente idealizzata.

WILDLIFE di Paul Dano (USA, 2018, DCP, 104’)

L’attore Paul Dano esordisce come regista e sceneggiatore, ispirandosi al romanzo Incendi di Richard Ford. Nel Montana degli anni Sessanta, un adolescente è il testimone dello sgretolamento del matrimonio dei suoi genitori (Jake Gyllenhaal e Carey Mulligan). Il padre perde il lavoro e decide di unirsi ai volontari che cercano di domare un incendio che devasta le montagne. L’aria poco serena del Midwest è messa in scena con mano sicura. Mettendo a fuoco le dinamiche familiari, gli slittamenti degli affetti e soprattutto gli “incendi” emotivi.

 
 

The Front Runner: Il Vizio Del Potere aprirà il Torino Film Festival

The Front Runner: Il Vizio Del Potere

Sarà The Front Runner: Il Vizio Del Potere, il film diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman con Hugh Jackman, Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina, la pellicola che aprirà la trentaseiesima edizione del Torino Film Festival.

La storia racconta l’ascesa e la caduta del senatore americano Gary Hart, interpretato dall’attore nominato al Premio Oscar Hugh Jackman. Considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988, Gary Hart ha catturato l’immaginario collettivo e anche l’elettorato più giovane ma, quando la vita privata si è mescolata con quella pubblica, il suo impegno politico è passato in secondo piano.

The Front Runner: Il Vizio Del Potere, il film

Tratto dal libro “All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid” del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai, The Front Runner: Il vizio del potere sarà nelle sale italiane il 21 febbraio 2019 distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Nel cast anche Vera Farmiga, il premio Oscar J.K. Simmons e Alfred Molina.

Il film, accolto con entusiasmo da pubblico e stampa, è stato protagonista di alcuni dei maggiori festival internazionali tra i quali Telluride, Toronto e Londra.

Il candidato all’Oscar Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice.

The Front Runner: Il Vizio Del Potere, trama

Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.

The Front Runner, la recensione

 
 

Roma: trailer del film di Alfonso Cuarón

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Roma (recensione), l’acclamato film del premio Oscar Alfonso Cuarón, vincitore del Leone d’Oro a Venezia 75.

Il progetto ad oggi più personale del regista e sceneggiatore premio Oscar Alfonso Cuarón (Gravity, I Figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien), ROMA segue le vicende di Cleo (Yalitza Aparicio), una giovane collaboratrice domestica di una famiglia della classe media che vive nel quartiere di Roma a Città del Messico. Con un’artistica lettera d’amore alle donne che lo hanno cresciuto, Cuarón attinge alla propria infanzia per creare un vivido ed emozionante ritratto di conflitto domestico e gerarchia sociale nel pieno delle turbolenze politiche degli anni ’70. Il primo progetto di Cuarón dal rivoluzionario Gravity (2013).

Roma avrà un’uscita esclusiva in un numero limitato di sale nelle città di Los Angeles, New York e in Messico dal 21 novembre. Altre uscite cinematografiche nelle città americane, a Toronto e Londra seguiranno il 29 novembre insieme ad altri importanti mercati e territori internazionali, che continueranno ad aggiungersi a partire dal 5 dicembre. Il film sarà distribuito a livello mondiale su Netflix il 14 dicembre accompagnato da un’espansione del numero di sale negli Stati Uniti e nei mercati internazionali. Nel complesso, il film sarà distribuito nelle sale di oltre 30 paesi in tutto il mondo, con proiezioni anche nel formato 70mm.

 
 

Toy Story 4: teaser trailer italiano del film Disney Pixar

Walt Disney Italia ha diffuso il teaser trailer italiano di Toy Story 4, l’annunciato quarto capitolo dell’indimenticabile film Disney Pixar.

A distanza di più di vent’anni dalla realizzazione da parte dei Pixar Animation Studios di Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli, il primo lungometraggio al mondo animato al computer, i protagonisti dell’indimenticabile film Disney Pixar ritornano nei primi contenuti speciali di Toy Story 4, nelle sale italiane dal 27 giugno 2019.

Diretto da Josh Cooley, Toy Story 4 è prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy Story 4 vede Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici e inaspettati ritorni.

Da oltre vent’anni, Toy Story è indubbiamente una delle saghe cinematografiche più amate dal pubblico di tutte le età”, ha commentato l’amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, Daniel Frigo, “e questo nuovo capitolo è sicuramente uno dei film più attesi del 2019. Con Toy Story 4 vogliamo dare un nuovo impulso alla stagione estiva, per questo abbiamo fissato l’uscita nelle nostre sale per la seconda metà di giugno. Si tratta di un passo importante che ci consente di distribuire la nostra offerta cinematografica nell’arco di tutto l’anno, con l’obiettivo comune di avere un’unica stagione di 12 mesi.

 

“Come molti, anche io avevo pensato che con Toy Story 3 si concludesse la storia”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade nella vita reale, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta, con nuovi giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere esplorata”.

“Il mondo di Toy Story si basa sull’idea che ogni cosa abbia un proprio scopo” spiega Cooley. “Lo scopo di un giocattolo è esserci per il suo bambino. Ma cosa accade con quei giocattoli che nascono dalla combinazione di altri oggetti? Forky è un cucchiaio-forchetta usa e getta che Bonnie ha trasformato in un giocattolo e che di conseguenza ora vive una crisi: desidera portare a compimento il proprio scopo di posata, ma ora si trova ad avere anche un nuovo scopo come giocattolo”.

Toy Story 4: teaser trailer 2

Toy Story 4, la trama

Woody ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Ma l’arrivo di un nuovo riluttante giocattolo di nome “Forky” nella cameretta di Bonnie dà il via a una nuova avventura on the road insieme a nuovi e vecchi amici, che mostrerà a Woody quanto può essere grande il mondo per un giocattolo.

 
 

Joan Fontaine, la giovane diva al MIC – Museo Interattivo del Cinema

Joan Fontaine, la giovane diva

Dal 16 novembre al 9 dicembre presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta Joan Fontaine, la giovane diva , una rassegna a cinque anni dalla scomparsa dell’attrice magistrale, britannica naturalizzata statunitense, Joan Fontaine.

In programma alcuni dei capolavori dove fu diretta dai più grandi maestri della settima arte, primo fra tutti Alfred Hitchcock per cui diventò una vera e propria musa e grazie al quale vinse il premio Oscar nel 1942 come miglior attrice protagonista nel film Il sospetto (1941).

Nel corso della sua carriera spesso interpretò il prototipo della donna ingenua e sprovveduta, preda di facili raggiri da parte di uomini inaffidabili e amanti maligne, come in Rebecca la prima moglie (1940), sempre di Hitchcock, film che segnò la svolta nella sua carriera, Lettera da una sconosciuta (1948) di Max Ophüls, La seduttrice (1950) di Nicholas Ray, La grande nebbia (1953) di Ida Lupino.

IL CALENDARIO DEI FILM

Venerdì 16 novembre

h 15.00 Il sospetto

Il sospetto

Alfred Hitchcock, USA, 1941, b/n, 99’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Cary Grant.
Lina, ragazza ricca e di famiglia aristocratica, sposa Johnnie Aysgart, un dongiovanni scansafatiche e giocatore d’azzardo. Dopo il matrimonio sospetterà di lui, credendo che voglia ucciderla per poter intascare il suo patrimonio.

Sabato 17 novembre

La seduttrice

h 15.00 La seduttrice di Nicholas Ray, USA, 1950, b/n, 86’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Robert Ryan. Ambiziosa e opportunista, Christabel Caine si insinua nella vita della cugina Donna per sposarne il fidanzato.

Domenica 18 novembre

Lettera da una sconosciuta

h 17.00 Lettera da una sconosciuta di Max Ophüls, tratto dall’omonimo racconto di Stefan Zweig, USA, 1948, b/n, 86’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Louis Jourdan.
A poche ore da un duello, durante una notte viennese oscura e piovosa, Stefan Brand riceve una lettera. È stata scritta da Lisa, una donna che lo ha amato per tutta la vita ma di cui lui non conserva alcun ricordo.

Martedì 20 novembre

La grande nebbia

h 15.00 La grande nebbia
Ida Lupino, 1953, USA, b/n, 80’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Edmond O’Brien.
Non potendo avere figli, Henry e Eva Graham decidono di adottare un bambino. Durante le indagini per la procedura, però, si scopre che Henry è ancora sposato con un’altra donna.

Giovedì 22 novembre

L’alibi era perfetto

h 17.15 L’alibi era perfetto di Fritz Lang, USA, 1956, b/n, 80’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Dana Andrews.
Ultimo film girato in America da Lang. Lucida e angosciante parabola sul rapporto fra il singolo e la giustizia.

Venerdì 23 novembre

Quattro donne aspettano

h 15.00 Quattro donne aspettano di Robert Wise, USA, 1957, b/n, 94’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Paul Newman. Seconda guerra mondiale. In Nuova Zelanda, quattro sorelle sono preoccupate per i rispettivi uomini chiamati a combattere al fronte.

Sabato 24 novembre

Rebecca la prima moglie

h 17.15 Rebecca la prima moglie di  Alfred Hitchcock, USA, 1940, 130’, v.o.sott.it. Con Laurence Olivier, Joan Fontaine – Il ricco De Winter, per sfuggire all’ossessione della morte della prima moglie, Rebecca, si risposa con una giovane fanciulla di umili origini. Le cose si complicano quando dal mare rispunta il corpo della prima moglie.

Domenica 25 novembre

Tenera è la notte

h 17.00 Tenera è la notte di Henry King, tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, USA, 1962, 140’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Jennifer Jones.
Racconto della disintegrazione psicologica di una coppia di sposi trapiantati sulla costa francese degli anni Venti.

Giovedì 29 novembre

Donne

h 16.45 Donne di George Cukor, USA, 1939, b/n, 133’. Con Joan Fontaine, Joan Crawford.
Nella New York ricca e sofisticata dei primi anni Trenta, Mary Haynes, moglie devota e madre felice, viene a scoprire che il marito la tradisce. La donna reagisce con fermezza chiedendo il divorzio, ma anni dopo realizzerà di essere infelice senza l’uomo che ama.

Venerdì 30 novembre

L’alibi era perfetto

h 15.00 L’alibi era perfetto di Fritz Lang, USA, 1956, b/n, 80’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Dana Andrews. Replica

Sabato 1 dicembre

La seduttrice

h 15.00 La seduttrice di Nicholas Ray, USA, 1950, b/n, 86’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Robert Ryan. Replica

h 17.00 Lettera da una sconosciuta
Max Ophüls, tratto dall’omonimo racconto di Stefan Zweig, USA, 1948, b/n, 86’, v.o.sott.it. Con JoanFontaine, Louis Jourdan. Replica

Martedì 4 dicembre
h 15.00 Quattro donne aspettano
Robert Wise, USA, 1957, b/n, 94’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Paul Newman. Replica

Sabato 8 dicembre
h 15.00 Il sospetto
Alfred Hitchcock, USA, 1941, b/n, 99’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Cary Grant. Replica

h 17.00 La grande nebbia
Ida Lupino, 1953, USA, b/n, 80’, v.o.sott.it. Con Joan Fontaine, Edmond O’Brien. Replica

Domenica 9 dicembre
h 17.00 Rebecca la prima moglie
Alfred Hitchcock, USA, 1940, 130’, v.o.sott.it. Con Laurence Olivier, Joan Fontaine. Replica

ORARIO MIC
Da martedì a giovedì dalle 15.00 alle 19.00
Venerdì dalle 15 alle 21
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00

BIGLIETTI
Intero: € 6,50; ridotto con Cinetessera: € 5,00; bambino + adulto € 7,00
Dai 16 ai 19 anni ingresso gratuito

Cinetessera valida fino al 31 dicembre 2019: €10. Valida anche per le proiezioni presso Spazio Oberdan Milano e Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

Il biglietto di ingresso consente: la visita al MIC, la possibilità di assistere alla proiezione cinematografica giornaliera e la visita guidata nel Nuovo Archivio Storico dei Film, effettuabile su prenotazione venerdì, sabato e domenica alle h 15.30 e 17.30. 

 
 

Roma: il trailer ufficiale del nuovo film di Alfonso Cuarón

Roma

Leone d’oro a Venezia 75, Roma è il nuovo film di Alfonso Cuarón presentato in anteprima alla scorsa Mostra del Cinema e in arrivo su Netflix il 14 dicembre (e in uscita limitata nelle sale).

Di seguito il trailer ufficiale.

Roma, la recensione del film di Alfonso Cuaron

Dopo il successo di Gravity Alfonso Cuaron ritorna con Roma, pellicola che vede protagonisti Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Nancy Garcia, Jorge Antonio, Veronica Garcia, Marco Graf, Daniela Demesa, Carlos Peralta, Diego Cortina Autrey.

Roma, il film più personale mai realizzato finora dal regista e sceneggiatore Alfonso Cuarón, narra un anno turbolento nella vita di una famiglia borghese, nella Città del Messico degli anni Settanta. Cuarón, ispirato dalle donne della sua infanzia, offre una raffinata ode al matriarcato che ha plasmato il suo mondo. Vivido ritratto dei conflitti interni e della gerarchia sociale al tempo dei disordini politici, ROMA segue le vicende di una giovane domestica, Cleo, e della sua collaboratrice Adela, entrambe di origine mixteca, che lavorano per una piccola famiglia nel quartiere borghese di Roma. Sofia, la madre, deve fare i conti con le prolungate assenze del marito, mentre Cleo affronta sconvolgenti notizie che minacciano di distrarla dalla cura dei quattro figli della donna, che lei ama come fossero suoi.

Mentre cercano di costruire un nuovo senso di amore e di solidarietà, in un contesto di gerarchia sociale dove classe ed etnia si intrecciano in modo perverso, Cleo e Sofia lottano in silenzio contro i cambiamenti che penetrano fin dentro la casa di famiglia, in un paese che vede la milizia sostenuta dal governo opporsi agli studenti che manifestano. Girato in un luminoso bianco e nero, ROMA è un ritratto intimo, straziante e pieno di vita dei modi, piccoli e grandi, con cui una famiglia cerca di mantenere il proprio equilibrio in un periodo di conflitto personale, sociale e politico.

 
 

Lucca Comics & Games 2019 dal 30 ottobre al 3 novembre

Lucca Comics & Games 2019
Si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre il Lucca Comics & Games 2019, la prossima edizione che con quella conclusa la settimana scorsa si è confermato il maggior show crossmediale dell’Occidente. Circa 251.000 presenze da ticketing, cui si sommano le centinaia di migliaia extraticketing, hanno pacificamente colorato e arricchito, all’insegna del più assoluto rispetto, il prezioso centro storico cittadino. Nei cinque giorni in programma l’anno prossimo, l’obiettivo sarà migliorare l’edizione appena conclusa, giudicata da pubblico e addetti ai lavori una delle migliori di sempre, per affluenza di pubblico, qualità della proposta culturale, varietà dell’offerta merceologica e risonanza mediatica.
Lucca Comics & Games non è un festival che si occupa di cultura, ma è un festival che fa cultura – commenta Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea Srl – che assume la modalità ludica come matrice di partecipazione attiva, pietra angolare per analizzare i vari linguaggi della cultura pop contemporanea”. Prova ne è l’avvio del progetto del Game Science Center: un centro di ricerca interuniversitario in materia di game science, nato dalla collaborazione tra la Scuola IMT Alti Studi Lucca e Lucca Crea, aperto alla partecipazione e alla collaborazione di altre istituzioni del mondo universitario e scientifico, così come altre manifestazioni ludiche italiane e internazionali.
La formula ormai consolidata dei cinque giorni sarà ripetuta per tutto il prossimo quadriennio. Fatte salve le ovvie verifiche e conferme annuali, le prossime edizioni di Lucca Comics & Games fino al 2022 dureranno anch’esse cinque giorni. Ecco le date:
2019: mercoledì 30 ottobre – domenica 3 novembre
2020: mercoledì 28 ottobre – domenica 1 novembre
2021: giovedì 28 ottobre – lunedì 1 novembre
2022: venerdì 28 ottobre – martedì 1 novembre
In cinque giorni sono state 250.263 le presenze da ticketing (pari a 4 volte il pubblico della finale 2018 della Champions League). A questi si aggiungono i 331 Level Up Fan, visitatori che hanno scelto il nuovo e speciale abbonamento a cinque giorni con servizi e possibilità aggiuntive, tra cui accessi prenotati agli incontri con coupon, possibilità di incontri diretti con alcuni ospiti, la lounge dedicata nel prestigioso palazzo Arnolfini. Senza contare poi gli accreditati (espositori, media, autori, ospiti e staff) e tutti i semplici visitatori senza biglietto, che si sono riversati in città per vivere per davvero il centro storico lucchese e portarne per il mondo l’immagine e il ricordo.
La “fruizione digitale” della manifestazione ha amplificato ulteriormente il pubblico: la rinnovata app Lucca CG Official dedicata alla manifestazione è stata scaricata quasi 14.000 volte (il 50% in più rispetto al 2017), mentre sono già oltre 21.000 gli utenti registrati nell’area riservata del sito www.luccacomicsandgames.com, una community nella community, che ha potuto selezionare gli eventi e i padiglioni preferiti, inserirli nella propria agenda e raggiungerli tramite navigatore all’interno della città.
E a proposito di personalizzazioni, sono stati circa 30.000 i poster di LRNZ generati dagli utenti, grazie alla genialità dell’artista romano e al software messo a punto da Mauro Stazi e dallo Studio Kmzero. Per la prima volta al mondo, Lucca Comics & Games rivoluziona la storia delle affiche dando vita a un festival rappresentato non da un’immagine, ma da milioni, tutte diverse, prodotte dall’intelligenza artificiale su input visivo di Lorenzo Ceccotti, e personalizzate dal pubblico stesso: un esperimento di costruzione visiva in cui si mescolano l’individualità dell’artista e la pluralità degli spettatori, la creatività umana e le infinite possibilità del linguaggio macchina.
Dal gioco al fumetto, dal videogioco ai collectible: assalto al “salone dei saloni”
Il padiglione a campata unica più grande d’Italia (il “Carducci”, ampio 10.000 mq) con al suo interno il meglio dell’editoria del gioco da tavolo, accompagnato dalla narrativa fantasy e di fantascienza; l’unico padiglione in Europa che ingloba al proprio interno una statua di pregio storico-artistico (il “Napoleone”, dedicato alla grande editoria del fumetto, che ha al centro la statua di Lorenzo Bartolini dedicata a Maria Luisa di Borbone); un nuovo padiglione di 1.000 mq, terzo per ampiezza, dedicato al videogioco e all’hardware di qualità (il neonato “Bit District”); due padiglioni monografici (Hasbro e Funko) che hanno realizzato il sold out prima della fine della manifestazione e hanno innalzato ulteriormente il livello dell’offerta di gadget e collezionabili.
Lucca Comics & Games si conferma un vero e proprio “salone dei saloni”, in cui l’editoria di fumetti, ludica e di narrativa incontra il pubblico e un’offerta culturale di livello internazionale. Prova ne è stata, domenica 4 novembre, la visita del senatore Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, che ha voluto incontrare coloro che trasformano il sogno autoriale di fumettisti, illustratori e game designer in una realtà tangibile e raggiungibile dal grande pubblico: gli editori. Il sottosegretario, frequentatore della manifestazione anche in passato, ha incontrato dapprima gli editori delle grandi factory del gioco da tavolo nel padiglione “Carducci”, ha salutato alcuni direttori delle case editrici di fumetto in occasione dell’incontro organizzato dal quotidiano “La Repubblica” a chiusura dell’evento, senza tralasciare la stretta di mano (da appassionato) al suo autore preferito, l’americano Robert Kirkman, padre della saga “The Walking Dead”, anche quest’anno ospite in fiera.
Incontri memorabili, ospiti d’eccezione e spettacoli “made in Lucca”
I cinque giorni del 2018 saranno ricordati per gli oltre 2.000 eventi, molti di questi inediti, alcuni probabilmente irripetibili, tutti a loro modo unici perché “made in Lucca”: format e occasioni che si concretizzano solo durante la manifestazione. Tra queste migliaia, perciò, citiamo soltanto:
-il “summit” tra Leiji Matsumoto (il creatore di “Capitan Harlock”), Umberto Guidoni (astronauta) e Licia Troisi (scrittrice e astrofisica), che ha messo insieme chi nello spazio ci ha fatto viaggiare con la fantasia, chi ci è stato per davvero e chi l’ha studiato dal nostro pianeta;
-l’anteprima assoluta di “Kobane Calling On Stage”, lo spettacolo teatrale basato sull’omonima graphic-capolavoro di Zerocalcare, format ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, scritto e diretto da Nicola Zavagli (sold out al Teatro del Giglio);
-“Figli di Paz!”, la serie di video interviste, coordinata dal festival, con autori e personalità che  hanno colto l’eredità di Andrea Pazienza a 30 anni dalla scomparsa (in collaborazione con Centro Fumetto Andrea Pazienza, ARF Festival e Coconino Press);
-ilMondiale di “Pandemic”, il popolarissimo gioco da tavolo collaborativo che ha scelto Lucca per celebrare la propria fase finale, alla presenza del suo creatore, l’americano Matt Leacock;
  •  -il convegno degli autori italiani di giochi di ruolo, primo appuntamento di sempre nel suo genere, per individuare le specificità italiane della creazione dei GdR;
  •  – la quinta edizione di “Voci di Mezzo”, i grandi brani della letteratura fantasy letti dai big del doppiaggio italiano, capitanate dal Francesco “Gollum” Vairano (sold out al Teatro del Giglio);
  •  -“Un viaggio d’anime”, il concerto ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, con le colonne sonore dei capolavori d’animazione anni ’90, cantate da Stefano Bersola, Pietro Ubaldi, gli Animeniacs Corp e la Bim Bum Bam Band (guest Fabrizio Mazzotta e Guiomar Serina dei “Cavalieri del Re”).
Il videogioco nei luoghi d’arte, le serie tv tra le Mura e le piazze, e il fumetto… ovunque
Lucca Comics & Games 2018 ha confermato quella caratteristica che rende l’evento differente da tutte le altre fiere di settore: la perfetta e irripetibile commistione tra universi narrativi, tecnologia e contesto monumentale e artistico della città.
Il mondo del videogioco esemplifica questa commistione. Basti pensare a:
  •  la ESL Cathedral, ovvero i tornei professionistici di eSport di ESL Italia, nell’Auditorium San Romano (quello che fu il più antico convento lucchese, splendidamente affrescato nel ‘500);
  •  il neonato Esports Palace nel cuore di piazza Santa Maria, dove ha fatto tappa anche Jean Alesi, amatissimo ex pilota Ferrari, con la sua Academy sulla scia dei talenti di domani;
  •  Kingdom Hearts III, terzo episodio della celebre saga videoludica, ha invaso la magnifica Villa Bottini e ha attirato anche la visita dal Giappone dell’executive producer Shinji Hashimoto;
  •  “Lone Wolf AR”, il gioco mobile in realtà aumentata, dedicato al Lupo Solitario dell’indimenticato Joe Dever, e testato nella sua prima ambientazione: le vie del centro città;
  •  e soprattutto il TIM Dome, ovvero l’edificio della cavallerizza napoleonica dove tutti i giorni si sono giocati con TIMGAMES i Tornei diTIM Asphalt 9″ (alla presenza dei Mates).
Anche il mondo del cinema e delle serie tv ha avuto per sfondo d’eccezione non un piccolo o un grande schermo, ma una serie di set irripetibili, tra i quali per esempio:
  •  il Baluardo San Colombano, che si è trasformato nel Sotterraneo di Westeros, dedicato alla serie tv “Game of Thrones” (e visitato da Sibel “Shae” Kekilli)
  •  piazza Anfiteatro, che ha accolto il padiglione di Netflix tutto dedicato a “Narcos: Messico”, la nuova serie della saga (e sono arrivati i protagonisti, Diego Luna e Michael Peña)
  •  piazza San Michele, ormai da anni sede dell’attesissimo padiglione Warner Bros., meta di migliaia di visitatori, che nell’attesa di entrare hanno potuto scattare suggestive foto dal sotto insù della statua dell’Arcangelo, uno dei simboli di Lucca
  •  piazza della Cittadella, con la statua di Giacomo Puccini, che ha festeggiato 4 dei famosi “44 Gatti” della mitica canzone dell’Antoniano, trasformata da Rainbow in serie tv per RaiRagazzi (e abbiamo visto l’anteprima mondiale al cinema Centrale – e nel rinnovatissimo Lucca Junior al Real Collegio Rainbow ha iniziato i festeggiamenti per i 15 anni delle Winx).
Ma naturalmente il fumetto e il gioco rimangono i due pilastri della manifestazione, in una miscela di tradizione e novità, come:
  •  la già citata mostra diffusa di Dampyr e l’installazione dell’opera dell’artista NoCurves (di fronte alla Fondazione Banca del Monte di Lucca) che ha aperto la manifestazione;
  •  la nascita di “Piazza Star Comics”, padiglione integrato con piazza San Giovanni, di fronte alla chiesa-auditorium, a sua volta ribattezzata Sala Robinson per la presenza del media partner;
  •  la Sala del Vescovado concessa per gli appuntamenti dedicati ai 70 anni di Tex e agli incontri di Sergio Bonelli editore.
  •  Villa Gioiosa, dove dal 2014 al Boardgame Studio vengono provate le novità di gioco da tavolo e di gioco di ruolo del panorama italiano e internazionale (tra cui la finale del campionato di Bang!) anche alla presenza degli autori, e dove si tengono educational e seminari sull’universo ludico.
Lo sbarco su Twitch e l’impatto mediatico: Lucca oltre le Mura
Primo evento al mondo del suo genere, Lucca Comics & Games ha approntato, in collaborazione con AK Informatica e Tom’s Hardware, un network di canali di riprese in diretta su Twitch.tv, la piattaforma streaming del gruppo Amazon che è stata media partner della manifestazione:
  •  35 canali nel team di “Lucca CG Live” (il canale principale) tra location, partner e caster
  •  oltre 123 ore di diretta totali e 835.281 minuti visualizzati
  •  più di 127.000 spettatori unici
  •  oltre 213.000 visualizzazioni complessive
“La community di Twitch è appassionata di tutto ciò che riguarda videogiochi, fumetti e cultura pop ed essere streaming partner esclusivi di Lucca C&G è stato quanto di più adatto per il nostro brand – dice Ines Mostaccio, Partnerships Manager, Twitch – insieme abbiamo creato qualcosa di unico ed emozionante per i nostri spettatori e non vediamo l’ora di collaborare nuovamente in futuro”.
Sono stati oltre 1.500 gli operatori media accreditati, con rappresentanti da Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Ungheria ed Europa dell’Est. Infine, per la prima volta in Italia una comic-convention è arrivata sulla prima pagina di un quotidiano nazionale: è successo su “La Repubblica” di domenica 4 novembre, segno di un’attenzione sempre maggiore dei media nazionali e internazionali per il nostro programma culturale e per gli operatori che decidono di investire su Lucca Comics & Games.
TIM, un main sponsor con contenuti di qualità
Siamo molto soddisfatti della nostra partecipazione a Lucca Comics & Games, che ha rappresentato unimportante occasione di confronto con le communities che TIM ha ingaggiato con attività realizzate ad hoc per leventodichiara Cristiano Habetswallner responsabile Sponsorship & Events di TIMSono stati oltre 35mila i visitatori del TIMDome, cuore pulsante della nostra presenza allevento, e oltre mille i cosplayer che hanno animato il palco del TIMCasting, più di 500 le foto scattate. Una presenza pervasiva attraverso iniziative di e-gaming con i Mates, testimonial del torneoTIM Asphalt 9, il lancio in anteprima delle serie TV ‘Siren’ e ‘Marvels Runaways’ di TIMVISION e anche la creazione di unapp dedicata per seguire tutti gli eventi in tempo reale, raggiungere i diversi padiglioni con il navigatore in realt àaumentata e partecipare alla ‘caccia ai RobotTIM’”.
 
 

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Dal 1989 ad oggi Stan Lee è apparso in quasi tutti gli adattamenti cinematografici e televisivi dei fumetti Marvel, ricorrendo come personaggio “estraneo” all’universo degli eroi in brevi sequenze dal tono ironico per omaggiare lo spirito del leggendario fumettista che ci ha lasciati ieri all’età di 95 anni.

Tuttavia tra i cameo di Lee ce ne sono almeno 10 che soltanto i veri fan ricorderanno. Scopriamo di seguito quali sono:

1Big Hero 6

Il cameo di Stan Lee in Big Hero 6 merita sicuramente più attenzione degli altri, dal momento che il fumettista ha doppiato il personaggio del padre di Fred comparendo soltanto alla fine del film d’animazione. fine. Dopo il lancio dei titoli di coda, viene infatti mostrata una scena tra Fred e suo padre, alias Stan Lee.

Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

Fonte: ScreenRant

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Skyscraper: l’esclusiva clip, in home video dal 14 novembre

Skyscraper film

Dwayne Johnson è il protagonista assoluto dell’esclusiva clip di Skyscraper che sarà disponibile nei formati 4K Ultra HD, Blu-ray 3D, Blu-ray e DVD e in Digital HD a partire dal 14 novembre 2018.

Alimentato da adrenalina e da una verticalità d’impatto, Skyscraper è guidato dalla superstar Dwayne Johnson, che interpreta l’ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell’FBI e veterano americano di guerra Will Sawyer, rimasto senza una gamba. Durante un lavoro ad Hong Kong come assessore alla sicurezza nei grattacieli, trova il più alto e sicuro edificio del mondo improvvisamente in fiamme e viene incolpato per questo. Da ricercato in fuga, Will deve trovare i responsabili, ripulire il suo nome e salvare in qualche modo la sua famiglia intrappolata all’interno dell’edificio in fiamme.

Skyscraper, il film

La star mondiale Dwayne Johnson guida il cast di Skyscraper nei panni di Will Ford, un ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell’FBI e veterano americano di guerra, che ora valuta la sicurezza dei grattacieli. Durante un lavoro in Cina trova il più alto e sicuro edificio del mondo improvvisamente in fiamme e viene incolpato per questo. Da ricercato in fuga, Will deve trovare i responsabili, ripulire il suo nome e salvare in qualche modo la sua famiglia intrappolata all’interno dell’edificio in fiamme.

Scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Come ti spaccio la famiglia), Skyscraper è prodotto da Beau Flynn (San Andreas, Baywatch), Johnson, Thurber e Hiram Garcia (San Andreas, Una spia e mezzo).

I produttori esecutivi di Skyscraper sono Dany Garcia (Baywatch, Ballers), Wendy Jacobson (San Andreas), Eric Hedayat (The Great Wall, Real Steel) e Eric McLeod (Kong: Skull Island, la saga Pirati dei Caraibi).

 
 

Captain America: Civil War, i fratelli Russo volevano il costume nero per Spider-Man

spider-man

Come rivelato da Ryan Meinerding, capo del Dipartimento degli Effetti Speciali dei Marvel Studios, l’idea iniziale di Anthony e Joe Russo per Captain America: Civil War era introdurre Spider-Man con un costume diverso da quello visto nel film e a tinte rosse e nere. Tuttavia, anche se la versione scelta fu più consona al look tradizionale di Spidey, grazie ad Avengers: Ifinity War i due registi hanno potuto realizzare – anche in minima parte – questo desiderio.

Di seguito le parole di Meinerding in merito:

Usando l’Iron Spider come riferimento ai fumetti, ho cercato di lavorare su temi che conoscevo e che corrispondessero alla volontà di Anthony e Joe. Sapevo che desideravano un costume rosso e nero per Peter Parker in Civil War, quindi volevo trovare un modo per trasformare l’Iron Spider dei fumetti in ciò che i Russo avevano immaginato. Ho quindi preso il tema rosso e nero, incorporato un po di oro e mantenuto lo stesso design della testa, in particolare gli occhi.

Leggi la nostra recensione di Captain America: Civil War

La sinossi del film:

Captain America: Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.  Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.

Fonte: Comicbook

 
 

Vedova Nera: nuovi dettagli sul villain e i personaggi del film

vedova nera

I Marvel Studios sono ufficialmente al lavoro sullo standalone dedicato a Vedova Nera, l’eroina interpretata nel MCU da Scarlett Johansson. Secondo quanto riportato, lo standalone riprenderà le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti.

Ora è il sito That Hashtag Show a rivelare qualche aggiornamento sul cinecomic e sui personaggi che accompagneranno la protagonista sullo schermo. Scopriamo qui sotto di chi si tratta:

L’antagonista

Il villain del film su Vedova Nera sarà quasi sicuramente un uomo, descritto come un individuo “entusiasmante” e di etnia non identificata, ma che si aggira intorno ai quarant’anni. Sfogliando la storia dell’eroina nei fumetti, un personaggio che corrisponde a questa descrizione è il Guardiano Rosso, soldato russo tra i più amati dai fan; oppure potrebbe trattarsi di Taskmaster, supercriminale mercenario capace di duplicare perfettamente i movimenti di chiunque e infiltrato nello SHIELD. Possibile, vista l’ambientazione in Europa, anche la presenza di Night Raven, apparso nella graphic novel Fury / Black Widow: Death Duty. Viene inoltre menzionato che gli studios sono in cerca di un’attrice di 50 anni che possa interpretare un villain secondario.

Alleati o nemici?

Trattandosi di un film con protagonista una spia doppiogiochista, è evidente che molti personaggi risulteranno ambigui per quanto riguarda gli schieramenti. Sembra che i Marvel Studios stiano cercando di portare sullo schermo quattro figure di età simile a quella di Natasha Romanoff, dunque tra i 20 e i 30 anni: il primo è una donna descritta come un “Bond al femminile“, il secondo un uomo mediorientale o indiano. Inoltre, la produzione sta cercando due attrici di ceppo europea-caucasica di 50-60 anni. A questo punto si può ipotizzare che personaggi come Jessica Drew, Black Lotus (nuova interpretazione di Melina Vostokovna), Snapdragon, Raoul Bushman o Ivan Petrovich potrebbero essere portati al cinema grazie allo standalone, ma staremo a vedere.

Vedova Nera: ecco cosa possiamo aspettarci dal cinecomic prequel

Lo standalone riprenderà le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è evidente che il film si piazzerà in un momento della timeline antecedente a Iron Man 2 (dove Vedova Nera debuttava ufficialmente). Probabile quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha e Clint Barton (Occhio di Falco) mentre collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e il Soldato d’Inverno

Vi ricordiamo la sceneggiatura del cinecomic è stata affidata a Jac Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) e la regia a Cate Shortland.

Fonte: That Hashtag Show

 
 

Avengers 4: Stan Lee ha già girato la scena del suo cameo

Come confermato da Anthony e Joe Russo in un’intervista radio con BBC Scotland lo scorso aprile, Stan Lee ha già girato la scena del suo cameo per Avengers 4 e probabilmente anche quelle contenute nei prossimi titoli Marvel (Spider-Man: Far From Home, Captain Marvel e X-Men: Dark Phoenix). Questo perché il compianto fumettista e figura ricorrente in tutti i film del franchise dal 1989 ad oggi, era solito programmare e filmare più sequenze in largo anticipo così da selezionarne solo le migliori. A rivelare l’aneddoto era stato nel 2016 Scott Derrickson, regista di Doctor Strange.

Stan Lee si è spento ieri all’età di 95 anni. Il leggendario sceneggiatore cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, contribuendo a creare molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo (tra questi ricordiamo Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man).

Avengers 4: ecco cosa potremmo vedere nel trailer

Secondo una fonte attendibile, Avengers 4 sarà ambientato 5 anni dopo Infinity War. In questo modo, il MCU dovrebbe aggirare il dolore inconcepibile che il gesto di Thanos provoca alla metà della popolazione dell’universo, lasciandola priva dell’altra metà, ridotta in cenere.

Vi ricordiamo che Avengers 4 arriverà nelle sale ad aprile 2019, tuttavia non abbiamo ancora a disposizione un titolo ufficiale né immagini che possano darci un’idea di quello che vedremo nel capitolo conclusivo della Fase 3 del MCU.

Un mese di riprese aggiuntive appena conclusesi, la supervisione di Anthony e Joe Russoe l’inizio della post-produzione sono gli ultimi step del film, che adesso potrebbe avere abbastanza elementi per mettere insieme un bel trailer, magari anche solo un teaser, che possa dare soddisfazione ai fan, alimentando la loro già spasmodica attesa.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

Fonte: BBC

 
 

Avengers: Infinity War, tutte le idee lasciate fuori dal film

Avengers: Infinity War recensione

Grazie al volume Avengers: Infinity War – The Art of the Movie abbiamo scoperto quali scene avrebbero potuto essere nel film dei fratelli Russo e poi scartate per motivi di trama e tempo, testimoniate dall’esistenza di concept inediti che potete riguardare qui:

Alcune di quelle idee sarebbero state interessanti da vedere sul grande schermo, altre avrebbero cambiato la percezione della storia, ma tra queste ce ne sono almeno sette che vale a pena ricordare:

1L’armatura di Iron Man si trasforma in un razzo

Utilizzando la nanotecnologia per creare una varietà di armi, Tony Stark è stato uno dei pochi eroi a scalfire Thanos, tuttavia grazie ai concept art inclusi nel libro Avengers: Infinity War – The Art of the Movie siamo riusciti a capire fin dove poteva arrivare il potenziale di quelle armi. Iron Man avrebbe potuto infatti trasformarsi in un razzo per viaggiare nello spazio, anche se poi la versione finale che abbiamo visto nel film risultava comunque in grado di volare ad altezze incredibili senza bisogno di trasformazione.

Leggi anche – Avengers: Infinity War, un falso script non prevedeva la morte di Loki

Fonte: Cinemablend

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Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

stan lee cameo

Si è spento ieri all’età di 95 anni Stan Lee, il leggendario sceneggiatore della Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale. Lee cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, contribuendo a creare molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo (tra questi ricordiamo Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man).

Ma Stan il “Sorridente” Lee si è reso celebre anche per i numerosi e puntuali cameo in tutti i film Marvel prodotti dal 1989 ad oggi, e un video li ripercorre uno per uno come omaggio alla sua scomparsa. Lo trovate qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=HnByuUqMeko&feature=youtu.be

Stan Lee, una vita per i fumetti

Figlio di immigrati ebrei a New York, il giovane Stanley inizia la sua corsa al trono lavorando come addetto alle copie presso la Timely Comics, che più tardi sarebbe diventata la Marvel Comics, per poi firmare la sua prima pagina di testo con il nome Stan Lee: un riempitivo su un numero di Captain America del 1941. Arrivano gli incarichi di livello e assegnazioni di fumetti completi (ad appena 17 anni), salvo assentarsi dalle pagine durante la seconda guerra mondiale dove partecipò in qualità di soldato; al suo ritorno Stan riprese la posizione lasciata e con Kirby ideò la prima “famiglia” di eroi dei Fantastici Quattro, pubblicati nel 1961. Fu un successo tale da spingere la Marvel a cavalcare l’onda, producendo in pochi anni HulkThorIron Man e gli X-Men, oltre a DaredevilDoctor Strange e L’Uomo Ragno.

The Amazing Spider-Man del 1966, Daredevil del 1968, Fantastici Quattro del 1966, Silver Surfer del 1988 o The Mighty Thor del 1968, sono solo alcuni dei titoli più rappresentativi (per sua stessa ammissione) di una carriera già straordinaria e costante, culminata negli ultimi decenni con la consacrazione a icona chiave del mondo Marvel. Ospite di convention e dibattiti, star indiscussa nei ricorrenti cameo in ogni film del Marvel Cinematic Universe (l’ultima scena l’avrebbe girata per Spider-Man: Far From Home, il “suo” Spidey guarda caso), Stan Lee rimarrà per sempre nei ricordi di chi continua a sfogliare i suoi lavori assorbendone lo spirito e il cuore che non smetterà mai di battere.

Fonte: SuperHeroesEvolution

 
 

Godzilla vs Kong: rivelata la prima sinossi del film

Godzilla vs Kong

Legendary Pictures ha annunciato l’inizio della produzione di Godzilla vs Kong, il film che racconterà l’epico scontro tra i due mostri e che arriverà nelle sale nel 2020. Nel frattempo è stata rivelata anche la prima sinossi ufficiale che vi riportiamo di seguito:

In un’epoca in cui i mostri camminano sulla Terra, la lotta dell’umanità per il suo futuro getta Godzilla e Kong in rotta di collisione e vedrà le due forze più potenti della natura sul pianeta scontrarsi in una spettacolare battaglia per i secoli. Mentre Monarch intraprende una pericolosa missione in un territorio inesplorato riesumando indizi sulle origini dei Titani, una cospirazione umana minaccia di spazzare via le creature, sia buone che cattive, dalla faccia della terra per sempre.

Godzilla vs Kong: al via la produzione

Godzilla vs Kong al momento non ha ancora un regista ma ha un anno di uscita, il 2020. Il 22 marzo 2019 è invece atteso Godzilla King of Monsters, sequel del film diretto da Gareth Edwards e affidato a Michael Dougherty (Krampus) con protagonisti Kyle Chandler, Vera Farmiga e Millie Bobby Brown.

Jessica Henwick si è unita al cast, anche se i dettagli del suo ruolo sono tenuti sotto riserbo dalla Legendary. L’attrice reciterà quindi insieme a Kyle Chandler, Millie Bobby Brown, Zhang Ziyi, Danai Gurira, Julian Dennison, Demián Bichir, Alexander Skarsgård, Rebecca Hall e Eiza González.

Fonte: Legendary Pictures

 
 

Pokemon Detective Pikachu: tutti i Pokemon apparsi nel trailer

Arriverà nelle sale italiane il 9 maggio 2019 Pokémon Detective Pikachu, il primo film in live action basato sulle creature immaginarie create nel 1996 da Satoshi Tajiri che vede nel cast Ryan Renolds, Justice Smith, Kathryn Newton e Ken Watanabe.

Il trailer diffuso nei giorni scorsi dalla Warner Bros. Pictures ha rivelato la presenza di altri personaggi noti ai fan della serie animata, ma quali sono? Scopriamolo qui sotto:

1Greninja

Greninja è un Pokemon più recente che ha debuttato nella quarta generazione ed è di tipo Acqua/Oscurità, evolvendosi da Frogadier come forma finale di Flroakie. Ash ha catturato il suo Froakie nella regione di Kalos, e tre Greninja vengono mostrati in azione nel trailer del Detective Pikachu, ma la comparsa non è contestualizzata; li vediamo inseguire Pikachu, quindi possiamo supporre che stiano lavorando per il principale antagonista?

Pokemon Detective Pikachu, il teaser trailer ufficiale

Fonte: Cinemablend

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Spider-Man: Un Nuovo Universo, online tutti i character poster

Spider-Man: Un Nuovo Universo

Sony Pictures ha da poco diffuso sei nuovi character poster di Spider-Man: Un Nuovo Universo, il film d’animazione che uscirà nelle sale italiane dal 25 dicembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Il cinecomic racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Qui sotto potete dare uno sguardo alle locandine dedicate ai personaggi.

Spider-Man: Into the Spider-Verse, il nuovo trailer

Nella versione originale di Spider-Man: Un Nuovo Universo, l’attore e cantante Shameik Moore sarà la voce del protagonista Miles Morales. Tra le voci originali anche Jake Johnson, Liev Schreiber, Haeilee Steinfeld, l’attore premio Oscar Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

Commentando l’annuncio, i produttori Phil Lord e Christopher Miller dichiarano: “Siamo fortunati ad avere un cast così straordinario di anime creative, divertenti e genuine, che popolano l’universo di Spider-Man. Hanno delle voci di talento, che danno vita a dialoghi sorprendenti”. Lord e Miller hanno aggiunto: “Non vediamo l’ora che Miles Morales arrivi sugli schermi di tutto il mondo. È un personaggio nuovo davvero divertente ed emozionante, e raccontare la sua storia attraverso uno stile visivo rivoluzionario, rende questa un’esperienza cinematografica totalmente innovativa “.

Sinossi: Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager di Brookyn Miles Morales e delle infinite possibilità del Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey Rodney Rothman, la sceneggiatura è di Phil Lord. Il film è prodotto, in collaborazione con Marvel, da Avi Arad, Amy Pascal, Phil Lord, Christopher Miller Christina Steinberg.

Spider-Man: Un Nuovo Universoleggi la recensione

 
 

Avengers: Infinity War, ecco la prima versione del “segnale” di Captain Marvel

Le immagini rivelate pochi giorni fa da Fausto De Martini (Concept Designer della Lightstorm Entertainment e collaboratore dei Marvel Studios) mostrano quello che doveva essere l’aspetto iniziale del cerca-persone con il quale Nick Fury chiama in soccorso Captain Marvel durante la scena post credits di Avengers: Infinity War. Anche il segnale che vediamo nella prima “bozza” qui sotto risulta diverso dal logo dell’eroina apparso nel film, sostituito dall’avviso “Skrull Incursion Detected! Immediate assistance required“.

Vi ricordiamo che Captain Marvel, il cinecomic con protagonista Brie Larson, è stato diretto da Anna Boden e Ryan Fleck e arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

https://www.instagram.com/p/BqA4_W4hRQn/

Avengers: Infinity War, un easter egg di Captain Marvel nel film?

La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

CORRELATI:

Avengers: Infinity Warrecensione del film Marvel Studios

Fonte: Fausto De Martini

 
 

Stan Lee, una vita per i fumetti

Stan Lee

Excelsior”, avrebbe detto anche stavolta, per divertirsi e sorridere anche nei momenti più bui. Stanley Martin Lieber, ma tutto il mondo lo conosce semplicemente come Stan Lee, si è spento a Los Angeles all’età di 95 anni; supereroe più di quelli che ha consegnato alla storia e alla memoria americana, icona della Marvel Comics, pioniere, illuminato, sensibile cantastorie, lascia alle spalle un universo dorato che ha contribuito a rendere ciò che è oggi: un sogno collettivo.

Si faceva chiamare The Man (L’Uomo) o The Smilin’ (Il Sorridente), lui che insieme a diversi artisti e co-creatori, tra cui i compianti Jack Kirby e Steve Ditko, aveva creato personaggi dalla natura così complessa e dalla personalità così sfaccettata da non far rimpiangere il miglior Shakespeare. Un’intuizione, prima che una scommessa, che ha permesso alla Marvel di trasformarsi da piccola casa editrice in una grande azienda.

Figlio di immigrati ebrei a New York, il giovane Stanley inizia la sua corsa al trono lavorando come addetto alle copie presso la Timely Comics, che più tardi sarebbe diventata la Marvel Comics, per poi firmare la sua prima pagina di testo con il nome Stan Lee: un riempitivo su un numero di Captain America del 1941. Arrivano gli incarichi di livello e assegnazioni di fumetti completi (ad appena 17 anni), salvo assentarsi dalle pagine durante la seconda guerra mondiale dove partecipò in qualità di soldato; al suo ritorno Stan riprese la posizione lasciata e con Kirby ideò la prima “famiglia” di eroi dei Fantastici Quattro, pubblicati nel 1961. Fu un successo tale da spingere la Marvel a cavalcare l’onda, producendo in pochi anni Hulk, Thor, Iron Man e gli X-Men, oltre a Daredevil, Doctor Strange e L’Uomo Ragno

Stan Lee l’innovatore

Non soltanto Lee contribuì a rendere più attuali alcuni dei personaggi ideati da altri autori negli anni trenta e quaranta, ma reinventò il genere supereroistico introducendo nelle sue storie “supereroi con superproblemi”, ovvero figure dall’umanità sofferta e dalla psicologia stratificata; un approccio completamente diverso dall’ideale di supereroe tradizionale che animava i ragazzini dell’epoca. Gli eroi di Lee erano malinconici, avidi di potere, fragili e rabbiosi proprio come noi; lontanissimi dall’idealismo perfetto e senza difetti della concorrenza DC, che al contrario sfoggiava con orgoglio un semidio invincibile (Superman), un miliardario dall’identità segreta (Batman) e un’amazzone immortale (Wonder Woman).

I dissapori con Kirby, poi la riconciliazione e le future altre collaborazioni non scalfirono l’immagine del genio, sempre più attento all’importanza etica e sociale dei suoi racconti; come quello in cui i lettori di Spider-Man vengono a contatto con il tema della droga (spiegato attraverso il personaggio di Harry Osborn, figlio di Norman, che diventa dipendente dalle pasticche), rifiutata dall’Autorità per il Comics Code ma fortemente voluta dalla Marvel.

Negli anni a venire si dedicata alla fantascienza, pubblicando il romanzo The Alien Factor, e in seguito promuove la linea Marvel 2099 (una sorta di immaginario futuro dell’universo Marvel)  e realizza per la DC, nel 2000, la serie Just Imagine… (tradotta in Italia dalla Play Press) grazie alla quale reinventa numerosi personaggi come la Trinità, Lanterna Verde e Flash.

Addio Sorridente, e buona vita!

The Amazing Spider-Man del 1966, Daredevil del 1968, Fantastici Quattro del 1966, Silver Surfer del 1988 o The Mighty Thor del 1968, sono solo alcuni dei titoli più rappresentativi (per sua stessa ammissione) di una carriera già straordinaria e costante, culminata negli ultimi decenni con la consacrazione a icona chiave del mondo Marvel. Ospite di convention e dibattiti, star indiscussa nei ricorrenti cameo in ogni film del Marvel Cinematic Universe (l’ultima scena l’avrebbe girata per Spider-Man: Far From Home, il “suo” Spidey guarda caso), Stan Lee rimarrà per sempre nei ricordi di chi continua a sfogliare i suoi lavori assorbendone lo spirito e il cuore che non smetterà mai di battere. Addio Sorridente, e buona vita.

 
 

Stan Lee morto: le reazioni di Hollywood e dei membri dei Marvel Studios

La morte di Stan Lee ha colpito come un fulmine a ciel sereno il mondo dei fumetti, del cinema e della cultura pop in generale, dal momento che The Man aveva contribuito a raccontare il mondo con i suoi eroi e con il suo fiuto per storie e personaggi.

Nelle ore successive alla diffusione della notizia, tutta Hollywood e tutti i membri dei Marvel Studios, si uniscono al dolore che accompagna questa infinita perdita. Nonostante la veneranda età, 95 anni, e la vita vissuta a pieno, la morte di Stan Lee è comunque una notizia triste, che colpisce tutti.

Di seguito, alcuni dei messaggi di cordoglio che stanno inondando i social in questo momento, da Kevin Feige a Ryan Reynolds, passando per Chris Evans e Josh Brolin.

https://twitter.com/ChrisEvans/status/1062066692631732224?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1062066692631732224&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2018%2Ffilm%2Fnews%2Fchris-evans-ryan-reynolds-kevin-feige-tribute-stan-lee-1203026258%2F

https://twitter.com/jamiechung1/status/1062062240830939136?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1062062240830939136&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2018%2Ffilm%2Fnews%2Fchris-evans-ryan-reynolds-kevin-feige-tribute-stan-lee-1203026258%2F

https://www.instagram.com/p/BqF22YYF3W2/?utm_source=ig_embed

 
 

È morto Stan Lee, il papà degli eroi Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni.

Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Morto Stan Lee, il “papà” della Marvel

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter.

Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Ha anche fatto causa al suo ex direttore commerciale e ha presentato un ordine restrittivo nei confronti di un uomo che aveva gestito i suoi affari. (Il patrimonio di Lee valeva circa $ 70 milioni.) E nel giugno del 2018, è stato rivelato che il dipartimento di polizia di Los Angeles stava indagando sulle denunce di abusi contro di lui.

Stan Lee, una vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

 
 

Pokemon Detective Pikachu, il teaser trailer ufficiale

Ecco il primo trailer di Pokémon Detective Pikachu, il primo film basato sulle creature immaginarie create nel 1996 da Satoshi Tajiri.

Ecco il trailer di Pokemon Detective Pikachu

Pokemon: il primo live action sarà ispirato a Detective Pikachu

La prima avventura Pokémon live-action, Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi. I fan di tutto il mondo potranno vedere Pikachu sul grande schermo come mai visto prima, nel ruolo del Detective Pikachu, un Pokémon come nessun altro.
Il film mostra anche una vasta gamma di amati personaggi Pokémon, ognuno con le sue abilità e personalità singolari ed uniche. La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che soprende tutti, persino se stesso. Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, Tim e Pikachu uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.
Fanno parte del cast di Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith (“Jurassic World: Fallen Kingdom”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton (“Lady Bird,” TV’s “Big Little Lies”) nei panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la sua prima storia importante; e il candidato Oscar Ken Watanabe (“Godzilla,” “The Last Samurai”) nel ruolo di Lt. Yoshida. Diretto da Rob Letterman (“Goosebumps,” “Monsters Vs. Aliens”), la squadra dietro le quinte di “POKÉMON Detective Pikachu” comprende il direttore della fotografia John Mathieson (“The Phantom of the Opera,” “Gladiator”) già candidato a due premi Oscar, lo scenografo Nigel Phelps (“Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Lies”) ed il montatore premio Oscar Mark Sanger (“Gravity”). Gli effetti visivi sono di Moving Picture Company (“Wonder Woman”) e Framestore (“Guardians of the Galaxy Vol. 2”). Lanciato nel 1996 con una reazione di pubblico travolgente, il marchio Pokémon è un successo globale che ora comprende un ricco fandom di videogiochi con oltre 300 milioni di unità vendute in tutto il mondo; giochi di carte collezionabili disponibili in 11 lingue con oltre 23,6 miliardi di carte acquistate; una serie televisiva alla 20° stagione disponibile in 98 Paesi; e film d’animazione che hanno incassato oltre 700 milioni di dollari al botteghino; oltre a libri, fumetti manga, musiche, giocattoli, merchandising e app, incluso Pokémon GO, che è stato popolare e scaricato più di 650 milioni di volte ed è apprezzato in tutto il mondo da fan di tutte le età. “POKÉMON Detective Pikachu” arriverà nelle sale italiane il 9 maggio 2019. Il film è distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures, mentre in Giappone da Toho Company, Ltd. ed in Cina da Legendary East.
 
 

Alice nella città: date del 2019 e l’evento Bangla

Bangla!

Dopo le tante richieste ricevute durante il festival, il 15 novembre Alice nella città presenta al We Gil, grazie a TIMVISION PRODUCTION e FANDANGO, le prime immagini di “Bangla”, opera prima del regista esordiente Phaim Bhuiyan, alla presenza del cast.

L’appuntamento è  rivolto alle scuole e aperto anche al pubblico e alla stampa. Alle ore 12:00 ad oltre 100 ragazzi delle scuole superiori verranno presentate le prime sequenze di “Bangla”, l’opera prima di Phaim Bhuiyan, ventiduenne italiano di seconda generazione, autore, regista e interprete del film. Prodotto da TIMVISION PRODUCTION e da FANDANGO di Domenico Procacci.

Il film che ha recentemente ricevuto il Premio Lazio Frames Cinema della Regione Laziocome miglior film presentato nella selezione di What’s Next Italy del MIA, dedicata ai protagonisti della prossima stagione cinematografica italiana, è una commedia romantica che gioca con ironia sui pregiudizi culturali, un modo diverso e diretto per dialogare ed affrontare  con i più giovani il tema dell’islam.

Nel corso dell’incontro saranno mostrate per la prima volta in anteprima dal regista e dal cast le prime clip tratte dal film.

Saranno presenti per dialogare con il pubblico  oltre al regista, Carlotta Antonelli e i produttori Domenico Procacci per FANDANGO e Annamaria Morelli per TIMVISION PRODUCTION.

Siamo particolarmente felici di presentare le prime immagini di Bangla, non solo per le tematiche ed i contenuti  che propone,  ma anche perché Phaim, cosi  com’è stato anche con Fulvio Risuleo – di cui abbiamo presentato delle anticipazioni al festival – è un ragazzo che  ha partecipato e collaborato insieme allo IED ad Alice nella città,  e  vedere che negli anni ,Alice stia diventando anche grazie a partner come TIMVISION sempre meno vetrina e sempre più laboratorio  e acceleratore di giovani talenti a 360° rende concretamente utile e tangibile il nostro lavoro”, dichiarano i Direttori Artistici di Alice nella città Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.

Nel corso della mattinata i ragazzi avranno modo di vedere anche un film che rientra nel percorso formativo di Scelte di Classe partita  lo scorso  anno in forma sperimentale.

La nuova programmazione di Alice al We Gil proseguirà al rientro delle vacanze di Natale, tutti i lunedì di gennaio con attività rivolte alla formazione.

Alice nella città  annuncia  e conferma le date della prossima edizione che si svolgerà dal 17 al 27 ottobre, parallelamente alla quattordicesima edizione della FESTA presso l’Auditorium Parco della Musica in Roma ed in altri luoghi della città.

 
 

Ocean’s 8 finalmente in home video

ocean's 8
Divertirsi così tanto è quasi un crimine. Unisciti al team di ladre più brillanti di sempre con l’arrivo in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD di Ocean’s 8 (recensione), distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. E per i fan più glamour, il film sarà disponibile anche in un’elegante edizione Steelbook Blu-ray. 
Sandra Bullock (Gravity, The Blind Side, Ricatto D’Amore), Cate Blanchett (Carol, Blue Jasmine, The Aviator), Anne Hathaway (Les Misérables, Interstellar, Il cavaliere oscuro – Il ritorno), Mindy Kaling (Nelle pieghe del tempo, e le serie TV The Mindy Project, e The Office), Sarah Paulson (12 Anni schiavo, Mud, e la serie TV American Horror Story), Awkwafina (Cattivi vicini 2 e Tawk, per la TV), Rihanna (Battleship, Valerian e la città dei mille pianeti, Home) e Helena Bonham Carter (Les Misérables, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Fight Club) fanno squadra in Ocean’s 8.
Dopo avere incassato 3,3 milioni di euro nelle prime quattro settimane al botteghino italiano, il successo cinematografico dell’estate arriva in 4K Ultra HD™, Blu-ray™ e DVD per fare rivivere il brivido e le emozioni del colpo del secolo nello splendore dell’Alta Definizione. Tra i tanti contenuti extra da godersi ci sono alcune scene eliminate e uno speciale dedicato al Met Gala, l’evento più glamour dell’anno al centro della storia del film. A Heist in Heels, un colpo sui tacchi, ci porterà ad approfondire il mondo, tutto al femminile, di questo sequel della famosa trilogia resa celebre da George Clooney e dalla stessa Bullock.
L’edizione 4K Ultra HD di Ocean’s 8 presenta la tecnologia Dolby Vision™ HDR che espande drasticamente la gamma di colori e il contrasto e usa metadati dinamici per ottimizzare automaticamente l’immagine per ogni schermo, fotogramma per fotogramma.

Ocean’s 8 la trama

Cinque anni, otto mesi, 12 giorni… Questo è il tempo durante il quale Debbie Ocean (Sandra Bullock) ha progettato il colpo più grande della sua vita. Avrà bisogno delle migliori nel campo, a cominciare dalla sua storica complice Lou (Cate Blanchett) e una squadra di specialiste. Il loro obiettivo: 150 milioni di dollari in diamanti che saranno al collo di una famosa attrice (Anne Hathaway), che presenzierà all’evento dell’anno, il Met Gala. Il piano sembra solido, ma dovrà essere assolutamente perfetto per riuscire ad entrare e farla franca, sotto gli occhi di tutti.
DVD
Prezzo: 14,99 euro
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1, Tedesco 5.1.
Sottotitoli: Francese, Olandese. Non udenti: Italiano, Inglese, Tedesco..
Contenuti speciali: A Heist in HeelsBLU-RAY
Prezzo: 19,99 euro
Video: 1080p High Definition 16×9 2.4:1
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo 5.1. Dolby Atmos-TrueHD: Inglese.
Sottotitoli: Spagnolo, Finlandese, Danese, Norvegese, Svedese. Non Udenti: Italiano,
Inglese.
Contenuti speciali:

  • A Heist in Heels
  • Ocean’s Team 3.0
  • Reimagining the Met Gala
  • Scene Eliminate
4K ULTRA HD + BLU-RAY
Prezzo: 29,99 euro
Video: 2160p Ultra High Definition 16×9 2.4:1
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Portoghese 5.1, Francese
5.1, Spagnolo 5.1, Russo, Tailandese.  Dolby Atmos TrueHD: Inglese.
Sottotitoli: Norvegese, Portoghese, Spagnolo, Svedese, Francese, Cinese, Russo,
Tailandese, Coreano, Arabo, Danese, Finlandese. Non Udenti: Italiano, Inglese.
Contenuti speciali del disco Blu-ray™:
  • A Heist in Heels
  • Ocean’s Team 3.0
  • Reimagining the Met Gala
  • Scene Eliminate
 
 

Mission Impossible: Fallout in home video

Mission Impossible: Fallout

Mission Impossible: Fallout, in uscita il 12 dicembre 2018 in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Il trascinante film ricco d’azione sarà disponibile inoltre come parte della Mission Impossible collection con tutti e 6 i film, in Dvd, Blu-ray e 4K Ultra HD: il regalo perfetto per il Natale.

 Prodotto da Tom Cruise e Bad Robot, Paramount Pictures e Skydance presentano Mission Impossible: Fallout (recensione), uno dei film meglio recensiti dell’anno, con critica e pubblico entusiasti ed un incredibile indice di Rotten Tomatoes del 97%. Ora i fan possono immergersi maggiormente nella missione, con oltre un’ora di contenuti extra e dietro le quinte dinamici, che evidenziano gli incredibili stunt svolti, l’azione al cardiopalma e le location esotiche del film, grazie ad intero disco bonus di contenuti. Il disco è contenuto in tutte le edizioni Blu-Ray e 4k e nelle collection Blu-ray e 4k.

Mission Impossible: Fallout, il film

Cadi dal cielo, corri attraverso le strade di Parigi ed aggrappati ad una scogliera insieme ad Ethan Hunt mentre il cast e la troupe rivelano l’incredibile lavoro che è stato necessario per creare le scene d’azione da togliere il fiato. In più, scopri le scene eliminate, gli storyboard, i commenti al film e molto di più. Il disco 4k Ultra HD contiene la Dolby Vision, che ravviva l’esperienza dell’intrattenimento attraverso un’immagine di qualità ultra-vivida con colori spettacolari, punti luce fino a 40 volte più brillanti, e neri fino a 10 volte più scuri. Il film presenta anche una colonna sonora in Dolby Atmos, remixata appositamente per l’home video, che permette di muovere l’audio dovunque all’interno della stanza.

Impegnato in una pericolosa missione per recuperare del plutonio rubato, Ethan Hunt (Tom Cruise) sceglie di salvare i suoi amici anziché la missione, permettendo così ad un network letale di agenti segreti altamente qualificati di entrare in possesso del plutonio, con l’intento di distruggere la civiltà. Così, con il mondo in pericolo, Ethan ed il suo team (Simon Pegg, Ving Rhames, Rebecca Ferguson) sono costretti a lavorare con uno schietto agente della CIA (Henry Cavill) in una corsa contro il tempo per fermare la minaccia nucleare. Scritto e diretto da Christopher McQuarrie, Mission: Impossible – Fallout vede nel cast anche Sean Harris, Angela Bassett, Michelle Monaghan e Alec Baldwin.

CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEI FORMATI 4K ULTRA HD E BLU-RAY:

  • Disco 1
    • Commenti del regista Christopher McQuarrie e di Tom Cruise
    • Commenti extra
    • Molto altro ancora!
  • Disco 2
    • Montaggio delle scene tagliate con i commenti del regista Christopher McQuarrie e del tecnico del montaggio Eddy Hamilton
    • Breakdown musicale dell’inseguimento a piedi
    • Storyboard
    • La missione estrema
    • Dietro a Fallout
    • Top of the World
    • Rendezvous a Paris
    • La caduta
    • La caccia è aperta
    • E molto altro ancora!

 

Il Dvd di Mission: Impossible – Fallout include solamente il film in definizione standard.

 
 

Animali Fantastici 2, Gellert Grindelwald era presente nel franchise già dal 2001

Animali Fantastici Gellert Grindelwald

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (recensione), dal 15 novembre al cinema, comincerà a raccontare l’ascesa al potere di Gellert Grindelwald (interpretato da Johnny Depp) il mago oscuro che per un breve periodo nella sua adolescenza è stato il migliore amico di un giovane Silente, suo pari e suo innamorato, con cui ha condiviso per qualche tempo il sogno di una razza magica pura e invincibile.

Il personaggio acquista un ruolo molto importante nell’ultimo libro della saga di Harry Potter, I Doni della Morte, e nei rispettivi due film che lo hanno portato al cinema. Il suo personaggio esce fuori, nella storia, nel momento in cui, alla morte di Silente (alla fine del sesto capitolo), si comincia a scavare nel passato del vecchio preside di Hogwarts.

Grindelwald è anche la causa della morte della sorella di Albus, Ariana. Durante un duello con lui e Aberforth, l’altro fratello Silente, qualcuno fa partire un incantesimo fatale che uccide la ragazza. Da quel momento Silente prende le distanze definitivamente dal suo amico, con cui aveva cominciato la ricerca dei Doni della Morte. Questo racconto è il sottotesto dell’intero ultimo capitolo di Harry Potter e diventa ora la trama portante di questa nuova pentalogia magica di Animali Fantastici, di cui I Crimini di Grindelwald è il secondo capitolo.

Animali Fantastici: i crimini di GrindelwaldTuttavia, gli appassionato di Harry Potter sapranno che Grindelwald non è un nome completamente nuovo, quando cominciamo a sentirlo con insistenza nella storia di Harry Potter, dal momento che compara proprio all’inizio del franchise, sia cinematografico che letterario. In particolare, in una scena eliminata di Harry Potter e la Pietra Folosofale, il nome del mago viene proprio pronunciato da Ron.

Sappiamo che nel film Harry, Ron e Hermione sono sulle tracce della Pietra Filosofale e di Nicolas Flamel, alchimista che ha effettivamente trovato il mistico oggetto e amico di Silente. Mentre effettuano le loro ricerche, i tre trovano l’informazione che cercano nel posto più impensato, la figurina di Silente dietro alle Cioccorane. Per chi fosse arrugginito in fatto di dolci magici, le Cioccorane sono dei cioccolatini a forma di rana con un piccolo incantesimo che li fa saltare, come una rana, dalla confezione. Dietro alle Cioccorane ci sono delle figurine di maghi e streghe famose con una mini biografia che ne spiega l’importanza nel mondo magico.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, ecco Leta Lastrange e Nagini

Nella scena in questione, Ron legge la mini bio di Silente sulla figurina: Preside di Hogwarts, presidente della Confederazione Internazionale dei Maghi, Stregone Capo del Wizengamot, scopritore dei 12 usi del Sangue di Drago e creatore della Pietra filosofale col collega ed amico Nicolas Flamel, famoso per aver sconfitto il mago oscuro Grindelwald nel 1945.

Ovviamente, ne La Pietra Filosofale l’attenzione gravita esclusivamente intorno a “creatore della Pietra filosofale col collega ed amico Nicolas Flamel”, tuttavia è importante evidenziare che, tra le grandi gesta di Silente c’è anche questo: “famoso per aver sconfitto il mago oscuro Grindelwald nel 1945”.

Si tratta proprio di quel Gellert Grindelwald e sarà proprio nel 1945 che sarà ambientato l’ultimo capitolo di Animali Fanastici, che si chiuderà con quel duello che, sappiamo, vedrà uscire vincitore Albus Silente. Come si arriverà a quel duello, però, non possiamo affatto immaginarlo e solo JK Rowling, con le sue prossime storie, ce lo racconterà.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il trailer

Il film presenta un cast corale guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

L’uscita italiana del film è prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment Company.

 
 

Douglas Rain, morto l’attore che prestò la voce ad Hall 9000

Douglas Rain

Si è spento all’età di 90 anni Douglas Rain, l’attore che prestò la voce a uno dei più grandi cattivi della storia del cinema, il computer Hal 9000 di 2001: Odissea nello spazio, film di Stanley Kubrick che quest’anno festeggia il 50° anniversario.

Prevalentemente attore di teatro, il suo ruolo più conosciuto al cinema è stato proprio quello del computer nel film di Kubrick, ruolo che ha interpretato anche nel sequel del film 2010: The Year We Made Contact.

La sua voce iconica è diventata un simbolo fondamentale nella fantascienza, con i suoi dialoghi con il protagonista principale del film, il dott. Dave Bowman (Keir Dullea). Tuttavia, il suo lavoro davanti alla macchina da presa è stato scarso rispetto a quello nel teatro, tanto che l’eredità di Rain si estende fino alla co-fondazione dello Stratford Festival a Stratford, Ontario, Canada, dove ha collaborato con tanti aspiranti attori. Douglas Rain è morto a St. Marys, nell’Ontario, in Canada, di morte naturale.