ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
DA VENOM
Arrivato nelle sale il 4 ottobre,
Venom è
il primo spin-off ufficiale di Spider-Man che riavvia le sorti del
temibile simbionte sul grande schermo dopo l’apparizione del
personaggio in Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
La regia del cinecomic è firmata da
Ruben Fleischer (Benvenuti a
Zombieland, Gangster Squad) mentre il
ruolo del protagonista è interpretato da Tom
Hardy.
Proprio il regista ha confermato
che nel film sono presenti una serie di
riferimenti ai fumetti originali e svariati
easter eggs che forse nemmeno i fan più attenti
avranno notato. Se siete curiosi, trovate qui sotto i 10 più
interessanti:
“Tanti spuntini e così poco tempo”

Uno degli aspetti più criticati già
dopo la visione del trailer di Venom era
stata la qualità dei dialoghi, e una battuta in particolare era
diventata oggetto di scherno da parte del pubblico. Ci riferiamo al
passaggio in cui il simbionte esclama di fronte alla sua vittima
“Occhi! Polmoni! Pancreas! Tanti spuntini in così poco
tempo…” che aveva lasciato perplessi molti degli
spettatori.
Tuttavia è stato confermato che
questa curiosa espressione era una diretta citazione dei fumetti a
cui il film si ispira.
La frase è infatti un estratto
di The Amazing Spider-Man (Vol.
1) #374 scritto e disegnato da David Michelinie
e Mark Bagley, di cui potete vedere una copia
qui.
Nella vignetta Venom sta
combattendo contro Spider-Man e
pronuncia la stessa frase che abbiamo sentito nel trailer e nel
fim.
She-Venom

Le scene “romantiche” fra
Eddie e la sua ex fidanzata
Anne (Michelle Williams)
hanno destato qualche dubbio nel pubblico dopo le prime visioni di
Venom,
tuttavia non si può dire che la loro collaborazione nel film sia
quanto meno utile a salvare la vita del protagonista.
Nel corso del cinecomic il
simbionte entra nel corpo di varie persone, tra cui una donna
anziana e perfino un cagnolino, prima di appropriarsi della stessa
Anne che collabora con l’alieno rivelando sullo schermo un altro
personaggio dei fumetti: She-Venom.
La versione cinematografica può
anche essere diversa dai fumetti, dove Eddie e Anne erano in realtà
sposati e poi divorziati, ma il design del suo aspetto da simbionte
è praticamente identico alla fonte originale. Anche lì Anne
mostrava livelli di violenza sorprendentemente letali, talmente
distruttivi da spingerla al suicidio per i troppi sensi di
colpa.
Il bacio di Venom

Quello che probabilmente verrà
giudicato come uno dei momenti più bassi rivela invece una parte
interessante del personaggio di Eddie Brock e
della sua relazione con Anne.
Ci riferiamo alla scena in cui
Eddie bacia appassionatamente il volto di Venom, che poi si
rivelerà essere proprio Anne. Forse la donna stava cercando di
esprimere i suoi sentimenti, protetta dall’identità del simbionte,
che a sua volta avrebbe compreso i suoi desideri e avrebbe agito al
posto suo.
Il tal senso percepiamo la profonda
umanità di Venom, che potrebbe aver desiderato ardentemente il
bacio con il suo grande amore, uno degli aspetti più calcati nei
fumetti originali. Insomma, una sorta di Cupido…
Carnage nella scena post credits

La scena a metà dei titoli
di coda di Venom rivela la grande
intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima che il film
finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il
famoso serial
killer Cletus Kasady, che viene tenuto in
una cella di massima sicurezza nella prigione di San Quintino
(Woody Harrelson indossa anche
una parrucca di riccioli rossi molto poco convincente). Fedele ai
fumetti, Cletus ha l’abitudine di scarabocchiare sulle pareti con
il suo stesso sangue, cosa che sta facendo quando arriva Eddie. La
scena dei titoli di coda termina con Cletus che promette che quando
uscirà di prigione ci sarà una “carneficina”, quindi in originale
“Carnage”!
Nei fumetti, Cletus
Kasady era il compagno di cella di Eddie
Brock durante il suo primo periodo in prigione. I due
prigionieri non erano particolarmente amici, con Cletus che
preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva la
palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero dalla
prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si
preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul
pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di
famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si
attaccò al potenziale ospite più prossimo – Cletus, un serial
killer psicopatico – così divenne malvagio. Carnage esce di
prigione e dissemina terrore, attirando l’attenzione di Spider-Man.
Con riluttanza, Spider-Man recluta Venom per farsi
aiutare a rintracciare Carnage, e Venom (che, nonostante sia
malvagio per sua stessa natura, si oppone con veemenza a fare del
male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui entrambe le parti
si sentono a disagio.
La scena dei mid-credits di
Venom è chiaramente progettata per creare un
sequel con Carnage come cattivo principale, e
offre anche un modo semplice per spiegare perché e come Carnage si
affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo quattro simbioti
riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e alla fine del film Venom è l’unico
simbionte rimasto vivo, quindi Carnage deve venire per forza da
Venom – proprio come nei fumetti. Dal momento che Eddie va al
carcere di San Quintino per intervistare Cletus con il suo amico al
seguito, non sarebbe affatto sorprendente se Venom casualmente
desse alla luce Carnage durante l’intervista e lo avesse lasciato
indietro alla portata di Cletus.
L’appartamento di Eddie Brock

I lettori più affezionati dei
fumetti di Venom
potrebbero già conoscere come le loro tasche la strana origin
story del simbionte, presentato come nient’altro che un abito
nero di Spider-Man raccolto nello spazio. L’idea
del personaggio però venne offerta alla Marvel anni prima, quando un fan
inviò una lettera alla redazione suggerendo che a Peter Parker
venisse dato un nuovo completo nero realizzato con lo stesso
materiale di quello dei Fantastici Quattro. A quel
fan venne poi offerto di cedere la sua idea e il resto è
storia.
Randy Schueller,
colui che di fatto creò Venom, è stato omaggiato
nel film grazie ad un easter egg: l’edificio nel quale si
trasferisce Eddie dopo aver rotto con Anne si chiama infatti
The Schueller Building. Un bel modo per
ringraziarlo no?
L’urlo di Venom

Il Wilhelm Scream è ciò
che solitamente definiamo un tradizionale effetto sonoro
cinematografi costituito da un acuto urlo di una persona che viene
colpita o uccisa da qualcosa. Questo suono viene generalmente
utilizzato per dare voce a personaggi che muoiono cadendo da grandi
altezze.
I cinefili potrebbero aver notato
che in una scena particolare di Venom, quando il
simbionte viene circondato da diverse guardie dello Swat nella hall
del ex giornale, si sente chiaramente l’urlo di Wilhelm.
Eddie e il suo rapporto con i senzatetto di San Francisco

Non è un segreto questo adattamento
di Venom abbia preso
ispirazione dalle pagine di “Lethal Protector“, e
lo si può notare dal fatto che – come nel fumetto – Eddie Brock e
il suo simbionte si trovano a San Francisco. Qui, dovendo ripartire
da zero dopo il trasferimento da New York, Eddie si ritrova
coinvolto in una vicenda che vede diversi senzatetto costruire una
società segreta fra le macerie di un terremoto.
Il film cerca quindi di rendere
omaggio a questa storia mostrandoci l’affetto del protagonista per
una donna senzatetto che vive sui marciapiedi della città (che più
tardi sarà la causa della sua trasformazione in
Venom).
Barney Bushkin

Nel film di Ruben
Fleischer vengono fatte diverse allusioni al passato
lavoro di Eddie come reporter a New York, che è anche il luogo dove
inizia la sua storia a fumetti. Pur non entrando nel dettaglio,
viene nominato il Daily Globe, ovvero il giornale rivale del famoso
Daily Bugle, come precedente posto di lavoro del protagonista, dal
quale fuggì dopo una spiacevole vicenda.
L’easter egg più interessante però
arriva nel montaggio di scene in cui vediamo Eddie in cerca di un
nuovo impiego e mentre manda un sms ad un tale Barney
Bushkin, redattore del Daily Globe, e fiero nemico di
J. Jonah Jameson (apparso nella trilogia di
Sam Raimi interpretato da
J.K.Simmons).
Venom era un outsider anche sul suo pianeta

L’istinto di Eddie
di aiutare e difendere i più sfortunati convince di fatto il
simbionte ad impossessarsi del suo corpo, proprio perché egli
stesso era un perdente nel suo pianeta d’origine, rigettato dalla
sua società. Questo introduce poi la possibilità che esista un
intero pianeta di simbionti progettati per essere buoni e virtuosi,
diversi dalla specie terribile che contagia la Terra.
Into the Spider-Verse

La seconda scena post credits
inserita in Venom (dopo quella su Carnage) mostra
al pubblico un’intera e appassionante sequenza tratta da Spider-Man: Into
The Spiderverse, film d’animazione in uscita tra pochi
mesi. Ma non vogliamo rivelarvi troppo, altrimenti che sorpresa
sarebbe?
Intanto potete dare un’occhiata al primo trailer.