Arriva da Deadline riferisce che Laura Linney si è unita al cast di un nuovo progetto con protagonista Viggo Mortensen, in cui l’attore esordirà alla regia. Il Re dell’Occidente della Trilogia de Il Signore degli anelli è stato protagonista del recente film di Peter Farrelly, Green Book, che ha vinto 3 premi Oscar, compreso quello al miglior film.
La Linney è conosciuta per il suo lavoro in Love Actually di Richard Curtis, The Truman Show di Peter Weir e Il Calamaro e la Balena di Noah Baumbach. Mortensen ha scritto la sceneggiatura e reciterà nel film, intitolato Falling, e, come accennato, ne sarà anche regista. A parte il suo recente ruolo dell’italo americano Tony Lip Vallelonga, in Green Book, l’attore-regista è ovviamente noto per i fantasy di Peter Jackson tratti da Tolkien, in cui interpreta Aragorn, ma si è costruito anche una solida carriera lavorando con molti registi illustri, in particolare con David Cronenberg.
Linney interpreterà la sorella del protagonista di Mortensen, John Peterson, un omosessuale la cui vita si scontra con quella del suo padre che disapprova il suo stile di vita e che verrà interpretato da Lance Henriksen, meglio conosciuto per aver interpretato Bishop in Aliens di James Cameron. A completare il cast di Falling ci sono Hannah Gross (Mindhunter) nei panni di sua madre e Terry Chen (Jessica Jones e Almost Famous) in quelli del suo compagno.
Nella squadra produttiva, Mortensen ha voluto Ronald Sanders al montaggio e Carol Spier per la scenografia. Entrambi sono frequenti collaboratori di David Cronenberg e hanno lavorato con Mortensen in A History of Violence e La promessa dell’assassino. Il ruolo del direttore della fotografia sarà di Marcel Zyskind, con il quale Mortensen ha lavorato in passato in I due volti di Gennaio di Hussein Amini.
Durante i fatti di Infinity War era alle prese con gli arresti domiciliari, conseguenza delle vicende di Civil War, ma per Avengers: Endgame tornerà in scena per offrire il suo aiuto agli amici Vendicatori. È Clint Barton, che abbiamo visto in tutti i contenuti promozionali del film arrivati in rete fino a questo momento.
Il personaggio, interpretato da Jeremy Renner, ha attraversato una trasformazione, nel periodo in cui è stato lontano dallo schermo, e tutti i fan sono convinti che adesso abbia abbandonato l’identità di Occhio di Falco, per adottare quella di Ronin, una specie di samurai vendicatore. L’ipotesi più accreditata è che la Decimazione abbia portato via con sé tutta la famiglia di Clint e che lui adesso voglia vendetta.
Proprio Renner, ha lanciato adesso la sfida a Thanos, condividendo sui suoi account social una vecchia foto risalente al 2012, anno di uscita di The Avengers, in cui compaiono i 6 Vendicatori originali. A didascalia dell’immagine, l’attore ha scritto: “Caro Thanos… Stiamo arrivando per te. Sinceramente, A6!”
“Il grave ciclo di eventi messo in atto da Thanos che ha spazzato via metà dell’universo e fratturato i ranghi dei Vendicatori costringe i rimanenti Avengers a prendere una posizione finale nella grande conclusione dei Marvel Studios di ventidue film, “Avengers: Endgame.”
Sono stati diffusi nuovi poster ufficiali di Hellboy, il reboot cinematografico del personaggio creato da Mike Mignola e già portato al cinema da Guillermo Del Toro. Questa volta, al posto di Ron Perlman nel ruolo di Big Red, c’è David Harbour, già eroe del piccolo schermo nei panni dello Sceriffo di Stranger Things.
E proprio Big Red è il protagonista di una nuova serie di poster artistici promozionali del film, che arriverà il prossimo 11 aprile in sala.
Dietro la macchina da presa, Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige David Harbour (star della serie Stranger Things, al cinema con I segreti di Brokeback Mountain, La guerra dei mondi) nei panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (la saga Resident Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).
Hellboy, trama ufficiale
Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
Il produttore di lunga data Avi Arad vuole che Sam Raimi ritorni al franchise di Spider-Man, a dirigere però un film d’animazione dopo il successo di Spider-Man: Un Nuovo Universo.
Prima che esistessero universi cinematografici condivisi a fumetti, Raimi ha contribuito a rendere i film tratti da fumetti di supereroi delle risorse redditizie per Hollywood. Ha diretto la trilogia di film di Spider-Man con Tobey Maguire nei panni di Peter Parker, e l’ultimo dei tre film, Spider-Man 3 del 2007, fu un successo al botteghino travolgente.
Raimi aveva in origine un piano per realizzare uno Spider-Man 4, ma alla fine ha dovuto abbandonare il progetto a causa della rapidità con cui Sony voleva farlo. Lo studio ha proseguito il franchise con il regista Marc Webb e la star Andrew Garfield nel 2012, ma poi ha chiuso il progetto dopo The Amazing Spider-Man 2 nel 2014.
Sony ha quindi accettato di portare Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe con Tom Holland nel ruolo di Peter Parker. La partnership con i Marvel Studios ha avuto un successo incredibile, ma Sony ha anche trovato il modo di realizzare il proprio successo indipendente con la versione animata dell’Uomo Ragno, un film incredibile che, giustamente, ha vinto tutti i premi di categoria della scorsa stagione, premio Oscar compreso.
Durante questa storia cinematografica molto concitata, il produttore Arad è stato sempre coinvolto. È stato persino lui a spingere Raimi a includere Venom in Spider-Man 3, anche se il regista non voleva usarlo. Dopo tutto questo tempo e il ritrovato successo che Arad e Sony hanno ottenuto con questi personaggi, Arad vuole riportare Raimi al personaggio. Lo ha rivelato durante un’intervista a Deadline, durante la quale ha detto: “Mi piacerebbe vedere che tipo di film animato di Spider-Man potremmo avere da Sam Raimi, quindi se lo vedi, chiamami Sam!”
Nonostante sembra che Sam Raimi possa non essere più interessato al personaggio, visto che al momento sta dirigendo Kingkiller Chronicles, questa potrebbe essere una possibilità eccitante da considerare. Raimi non ha mai diretto un film d’animazione prima, quindi sarebbe una possibilità anche per lui di allargare le sue esperienze. Dopotutto, le possibilità introdotte dal multiverso nel film aprirebbero la porta a Raimi per realizzare lo Spider-Man 4 che ha sempre desiderato.
Ecco il trailer di John Wick 3: Parabellum, il film del franchise action con protagonista Keanu Reeves. Il film vedrà nel cast con Ian McShane e Laurence Fishburne, anche Halle Berry, Ruby Rose, Common, Lance Reddick, Asia Kate Dillon, Anjelica Huston, Mark Dacascos, Jason Mantzoukas e Hiroyuki Sanada. John Wick 3 debutterà nelle sale cinematografiche il 17 maggio 2019.
Keanu Reeves tornerà per la sua terza avventura come l’ex-hitman vendicativo, mentre Derek Kolstad, che ha scritto i primi due film, tornerà a scrivere lo script per questo terzo capitolo. I dettagli della trama non sono stati rivelati al momento.
Hanno perso i loro cari, i loro amici, le loro famiglie, ma avranno l’opportunità di riportarli tutti in vita. E lo faranno ad ogni costo. Sembra essere questo lo slogan motivazionale di Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Infinity Saga in arrivo nelle sale tra poco più di un mese, e a ribadirlo è il nuovo spot lanciato sui profili social ufficiali dei Marvel Studios.
Nella clip vediamo protagonisti i sopravvissuti alla Decimazione e le vittime, tra cui Bucky Barnes, Black Panther, Doctor Strange, i Guardiani della Galassia e Hope Van Dyne (aka The Wasp), svaniti come ricordi in bianco e nero.
Today we have a chance to take it all back. Whatever it takes.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
La rivincita che tutti stavamo aspettando potrebbe davvero capitolare in Avengers: Endgame, e a rivelarlo sembra essere la nuova collezione di Funko Pop dedicata al film in uscita tra poco più di un mese.
Ma di cosa si tratta? Facciamo un passo indietro e torniamo agli eventi di Infinity War, in particolare al primo incontro tra Thanos e Hulk a bordo dell’astronave che stava trasportando Thor, Loki e gli asgardiani. Nemmeno il gigante di giada è riuscito a sovrastare la potenza del Titano Pazzo, e questo trauma sembra aver condizionato l’eroe sia nella battaglia di New York contro L’Ordine Nero, sia nel Wakanda, dove è stato costretto a scivolare nell’armatura Hulkbuster progettata da Tony Stark.
I due personaggi torneranno in Endgame per la resa dei conti finale, e se i Funko non mentono, saranno protagonisti di un epico duello che riproporrà la stessa dinamica del precedente capitolo con la variante del costume di Hulk (quello bianco, rosso e nero indossato dai Vendicatori per affrontare, presumibilmente, i viaggi nello spazio o la discesa nel Regno Quantico).
È anche possibile che il merchandise confonda le aspettative dei fan soltanto per stuzzicare il loro interesse, lasciando supporre cose che in realtà non si verificheranno mai al cinema. Che ne pensate?
Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Entra nel vivo la produzione di Danger Girl, adattamento del fumetto creato da J. Scott Cambpell e Andy Hartnell e ora nelle mani della Costantin Film, che a quanto pare ha già assunto il regista Jeff Wadlow (Obbligo o Verità, Kick-Ass 2, Never Back Down) per dirigere il film.
La storia originale pubblicata nel 1998 seguiva le avventure di un gruppo di spie donne – Abbey Chase, Sydney Savage e Sonya Savage – sulla falsariga di franchise di successo alla Charlie’s Angels, James Bond e Indiana Jones, guidate da un ex agente dei servizi segreti britannico di nome Deuce e dalla geniale adolescente Silicon Valerie.
I primi sviluppi sul cinecomic risalgono ad aprile 2010, quando il produttore di Hitman: Agent 47 Adrian Askarieh aveva annunciato di essere al lavoro sull’adattamento con il regista Todd Lincoln. Sette anni dopo, a novembre 2017, la Constantin Film ha aqcuistato i diritti di Danger Girl per trasformarla in un lungometraggio o serie tv in collaborazione con la Prime Universe Films di Askarieh e la Bolt Pictures di Jeremy Bolt.
Soltanto a febbraio 2018 sono stati confermati Umair Aleem in qualità di sceneggiatore e i creatori dei personaggi, J. Scott Campbell e Andy Hartnell, come produttori esecutivi insieme a Martin Moszkowicz.
Per mesi abbiamo seguito gli aggiornamenti sulla gara tra Disney e Comcast per l’acquisto di diritti cinematografici e televisivi in mano alle 20th Century Fox, che per i fan avrebbe significato il fatidico ritorno a casa di X-Men e Fantastici 4.
“Fortunatamente” la vittoria è andata alla casa di Topolino, che in un comunicato stampa ha dichiarato: “L’accordo offre a noi l’opportunità di riunire sotto lo stesso tetto X-Men, Fantastici 4 e Deadpool, che con la famiglia Marvel potrebbero dare vita a mondi più ricchi e complessi con storie interconnesse che il pubblico ha dimostrato di amare.”
All’inizio di Marzo, nonostante la Marvel abbia più volte dichiarato che è presto per parlare di questi progetti, si era diffusa un’indiscrezione secondo cui un team dello studio sarebbe già al lavoro su un crossover, in cui gli Avengers si incontreranno/scontreranno con i Mutanti. Voce ancora non confermata ma che ha contribuito ad aumentare l’entusiasmo dei fan. Dunque, quando potremo vedere il primo film degli X-Men firmato Disney?
Secondo l’Hollywood Reporter, il numero sostanzioso di progetti attualmente in sviluppo (Black Panther 2, Gli Eterni, Vedova Nera, Doctor Strange 2) è probabile che non avremo un nuovo capitolo sui Mutanti o sui Fantastici Quattro non prima del 2021.
Nel report viene considerata anche la dichiarazione piuttosto vaga di Kevin Feige, che nei mesi scorsi aveva parlato di “una sceneggiatura completa nel cassetto della mia scrivania, in attesa di essere utilizzata” senza spingersi oltre 8visto che all’epoca non c’era stata alcuna ufficializzazione dell’accordo tra Disney e Fox). Ma ora che i personaggi sono tornati all’ovile, immaginare un universo condiviso ancora più grande e complesso è lecito, come è lecito il bisogno dei produttori di prendersi il tempo necessario per lavorare al quadro generale.
“La verità è che sono entusiasta per tutti loro, e non sono solo per i nomi dei supereroi che conosciamo già al cinema, ma per quel centinaia di personaggi che i fumetti ci offrono.” ha detto Feige. “Ora che la Disney è così vicina dall’ottenere l’ accesso a qualunque cosa, sento che il mio sogno di bambino si realizzerà.”
Ecco tutte le novità in arrivo e tutti i film originali Netflixin uscita durante il mese di Aprile 2019.
I FILM ORIGINALI NETFLIX
THE PERFECT DATE
12/04/2019
Il giovane studente Brooks Rattigan (Noah Centineo) nel fingersi fidanzato di una donna per guadagnare soldi, scopre di avere un vero e proprio talento come accompagnatore. Decide così di lanciare di un’app con cui si offre come +1 a pagamento per tutte le occasioni.
THE SILENCE
12/04/2019
Il mondo è sotto attacco: creature terrificanti danno la caccia agli uomini, individuandoli tramite i suoni che emettono. La giovane Ally (Kiernan Shipka), che ha perso l’udito da bambina, e la sua famiglia cercano riparo e scoprono che in molti sono pronti a sfruttare i sensi amplificati di Ally.
Il successo ottenuto da Captain Marvel e il ruolo centrale del personaggio all’interno del MCU hanno proiettato lo scenario migliore per un eventuale sequel, per il quale lo stesso Kevin Feige ha promesso “cose straordinarie“.
E noi invece, quali soluzioni vorremmo vedere nel secondo capitolo delle avventure di Carol Danvers?
Se a tratti Nick Fury è riuscito a rubare la scena alla protagonista (per non parlare del gatto Goose!), la vera sorpresa del film è stata Maria Rambeau, interpretata da un’ottima Lashana Lynch, e in particolare il suo rapporto con Carol Danvers che nonostante il tempo e le distanze, è rimasto intatto e ora è più forte che mai.
In tal senso Captain Marvel 2 potrebbe essere l’occasione perfetta per approfondire questo argomento anche viaggiando nel tempo, mostrandoci così momenti della vita dei due personaggi scartati dal film sulle origini di Carol.
Un’altra dinamica da buddy-cop movie
Una delle cose migliori del film è stata proprio la riproduzione di una tipica dinamica da buddy-cop movie in cui Carol Danvers e Nick Furyhanno giocato un ruolo da partner in crime molto divertente.
Certo, non è scontato che Fury torni nel sequel, anche perché non sappiamo ancora quando sarà ambientato, tuttavia potrebbe esserci un’altra spalla per l’eroina (forse Talos, lo Skrull interpretato da Ben Mendelsohn?) MCU che serva agli sceneggiatori come controparte comica della storia.
Se poi scorriamo la lista dei desideri, ci piacerebbe vedere insieme Captain Marvel e Thor, oppure Valchiria, erranti nell’universo dopo la caduta di Asgard…ma aspettiamo di capire come andranno gli eventi di Endgame!
Secondo alcune teorie il finale del film – in cui seguiamo l’eroina scortare Talos e la sua famiglia nello spazio alla ricerca di un pianeta sicuro dove vivere – ha posto le basi per lo sviluppo dell’adattamento di Secret Wars, già a partire dal sequel.
E in effetti non sarebbe un’idea così sbagliata approfondire nel prossimo capitolo un’altra fetta del lato cosmico del MCU, rimasta finora inedita (se non contiamo la parentesi di Guardiani della Galassia) e ora al cospetto della supereroina che può volare ovunque.
Ma soprattutto, potremmo vedere come gli Skrull riescono a sopravvivere da soli e in che modo l’Impero Kree cercherà di ristabilire il proprio dominio su altri pianeti dopo la sonora sconfitta subita.
Altri retroscena sui Kree
A proposito dell’impero di Kree, il contributo di Guardiani della Galassia (con Ronan l’Accusatore), Captain Marvel e della serie Agents of SHIELD potrebbe non aver esaurito tutto ciò che di interessante ha da raccontare questo popolo alieno.
Nel film con Brie Larson abbiamo avuto brevi scorci del pianeta Hala, delle loro tattiche militari e del potere del loro leader, tuttavia alcune domande sembrano rimaste senza risposta.
Come si è formata la Suprema Intelligenza? Che tipo di influenza hanno gli accusatori? Quali altri pianeti e culture sono stati assimilati dai Kree? Sono buoni o no? Perché hanno iniziato una guerra combattendo per 1000 anni contro Xandar? Il sequel saprà darci una mano…
Kamala Khan
L’ha detto anche Brie Larson durante il tour promozionale di Captain Marvel: “Il mio sogno sarebbe vedere Ms. Marvel nel sequel. Questo è l’obiettivo.“ Dunque perché non realizzarlo?
Vi ricordiamo che nei fumetti Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisirà accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori.
E pensare che lo scorso Maggio, proprio in concomitanza con le riprese del cinecomic, era stato lo stesso Feige a dichiarare che uno dei personaggi che avrebbe voluto introdurre nell’universo cinematografico per la Fase 4 c’era anche Kamala Khan aka Ms. Marvel, uno degli alter ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013 sui fumetti.
Monica Rambeau nei panni di Photon
Il finale di Avengers: Infinity War ha portato molti a chiedersi quali personaggi del MCU erano rimasti vittime dello schiocco e quali invece erano stati risparmiati “fuori schermo”, ed è possibile che tra questi ci siano anche Maria e Monica Rambeau. Ma che fine hanno fatto le due?
La scena post-credits ci ha mostrato che Carol non è invecchiata molto dagli anni novanta, probabilmente a causa dei suoi poteri, mentre Maria e Monica avrebbero 20 anni in più oggi, il che significa che Monica ora è un’adulta. E se avete letto i fumetti saprete che la ragazza può potenzialmente trasformarsi nell’eroina Photon…
Ecco, l’eroina potrebbe rappresentare un’ottima soluzione per il sequel ambientato diversi anni dopo gli eventi dello standalone!
Nuove sfide per Carol Danvers
Si, Carol Danvers è l’eroina più potente del MCU, è caparbia, determinata, ma vorremmo vederla alle prese con una sfida degna delle sue capacità. Il confronto con Yon-Rogg sembra inevitabile, e nel film è apparso leggermente sottotono, dunque nel sequel dovrebbe trovarsi di fronte ad una minaccia di proporzioni cosmiche.
Forse la Suprema Intelligenza, o una legione di accusatori?
Netflix ha diffuso il trailer di Lo Spietato, il nuovo film originale Netflix italiano con protagonista Riccardo Scamarcio.
Lo Spietato, dopo un’uscita evento in cinema selezionati l’8-9-10 Aprile, sarà disponibile su Netflix dal 19 Aprile.
Lo Spietato è un viaggio lungo un quarto di secolo nell’universo della mala italiana raccontato attraverso la storia di Santo Russo, un gangster dalla mentalità yuppie, che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere negli anni d’oro della moda, dei soldi facili, dell’arte d’avanguardia e della disco music.
Diretto da Renato De Maria, e scritto dallo stesso De Maria insieme a Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è liberamente ispirato a “Manager Calibro 9” di Pietro Colaprico e Luca Fazzo.
Riccardo Scamarcio è il volto di Santo Russo, affiancato da Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi e Marie-Ange Casta.
Lo Spietato trama
Siamo nel periodo del boom, in una metropoli – Milano – destinata a una crescita economica e criminale vertiginosa. Santo Russo, calabrese cresciuto nell’hinterland, dopo i primi furti in periferia e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale. Nel giro di pochi anni diventa la mente e il braccio armato di una potente e temuta gang, lanciandosi in affari sempre più sporchi e redditizi: rapine, sequestri, traffici di droga, riciclaggio di denaro sporco, e non ultimi i miracoli, esecuzioni a sangue freddo.
Nella sua corsa sfrenata verso la ricchezza e la soddisfazione sociale, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, remissiva e devota, e l’amante, una donna bellissima, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita agli antipodi e due opposte facce di sé. Il percorso criminale di Santo è fatto di scelte inevitabili e traiettorie dolorose: chi vive o chi muore, l’amore passionale o la famiglia, il sogno borghese o una vita da Spietato.
A meno di un mese dal debutto dell’ottava stagione di Games Of Thrones, l’ultima in senso assoluto dello show principale (poi verranno spin-off e prequel), Emilia Clarke ha discusso con Variety della sua carriera oltre i confini dell’esperienza televisiva attraverso successi e qualche fallimento, paragonando il suo percorso professionale a quello dell’amico e collega Kit Harington.
“In termini lavorativi, Kit ed io siamo uguali e controparti, Abbiamo praticamente la stessa età, i nostri personaggi hanno intrapreso viaggi paralleli e noi, come attori, abbiamo intrapreso gli stessi viaggi. Abbiamo entrambi commesso degli errori recitando in stupidi film d’azione di cui siamo pentiti, ma anche lavorato a cose favolose di cui siamo orgogliosi, tornando sempre a Game of Thrones. Kit è la persona alla quale chiedo ogni volta ‘Come stai gestendo questa cosa? Stai bene?’, perché siamo in perfetta sincronia, anche se filmiamo da parti opposte del mondo.“
Non è difficile ipotizzare a quali “stupidi film action” si riferisca l’attrice: nel 2015, nel pieno entusiasmo per la serie targata HBO, la Clarke è stata scelta per interpretare la protagonista femminile Sarah Connor nel disastroso Terminator Genesys, progetto che lei stessa definì “infernale“, al fianco del regista Alan Taylor descritto come “irriconoscibile” rispetto all’atmosfera di armonia in cui lo aveva conosciuto lei lavorando al Trono di Spade. “Quel film fu masticato e sputato dalla produzione”, raccontò all’epoca.
Fortunatamente la carriera dell’attrice sembra essersi brillantemente ripresa, prima grazie al delizioso Io prima di di te, poi con Solo: A Star Wars Story; attualmente è impegnata con le riprese della nuova commedia natalizia firmata da Paul Feig al fianco di Emma Thompson e Henry Golding. I dettagli della trama sono scarsi al momento ma si sa che il film sarà ambientato a Londra durante una vacanza romantica tra i due protagonisti.
La promozione di un cinecomic passa anche attraverso il suo merchandise ufficiale (tra le più importanti fonti di guadagno per le aziende), e quello relativo ad Avengers: Endgamecontinua a regalare sorprese e qualche gustosa anticipazione sul film. O almeno è ciò che ogni fan desidera, il più delle volte non proprio corrispondente alla realtà.
E se è vero, come hanno spiegato i registi Anthony e Joe Russo, che giocattoli, action figure e immagini varie sono da prendere con la dovuta cautela, è anche possibile che alcune di queste svelino una piccola parte dello spettacolo che vedremo in sala il 24 aprile.
Prendiamo ad esempio le foto qui sotto, dove vengono presentate due “coppie” di supereroi: da una parte Captain Marvel e Captain America, futuro e presente del MCU ed entrambi leader nati all’interno della squadra, di fianco invece Thor e Rocket Raccoon, che avevano già collaborato a stretto contatto in Infinity War lungo la ricerca della Stormbreaker e durante la battaglia del Wakanda contro l’esercito di Thanos.
È facile ipotizzare che i due accoppiamenti di supereroi nel merchandise rispecchino quanto accadrà nel film, e ci piace pensare che sia molto più che una scatola “comune” oltre l’evidenza. Se po scendiamo nel dettaglio, noterete che il Dio del Tuono e il procione indossano un’uniforme diversa (forse quella per i viaggi nello spazio) mentre Carol e Steve figurano nei loro costumi abituali.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Il “processo” a Bohemian Rhapsody continua e non c’è Oscar o risultato al box office che possano arginare l’ondata di critiche rivolte al biopic su Freddie Mercury e i Queen uscito nelle sale lo scorso novembre e vincitore di ben quattro Academy Awards.
Tra questi c’è stato il riconoscimento al lavoro del montatore John Ottman, bersaglio di una video-analisi pubblicata su YouTube dal canale Thomas Flight che studia tutto ciò che c’è di sbagliato, almeno tecnicamente e ritmicamente, sull’editing di una scena in particolare (quella del confronto tra la band e il futuro manager John Reid.
Ottman aveva già collaborato con Bryan Singer in Public Access, I soliti sospetti, L’allievo, X-Men 2, Superman Returns, Operazione Valchiria, Il cacciatore di giganti, X-Men: Giorni di Un futuro passato e X-Men: Apocalisse, oltre a vantare una rinomata carriera a Hollywood e il rispetto dei colleghi, dunque un errore del genere è sembrato a molti ingiustificabile e non meritevole dell’Oscar.
La replica del montatore è arrivata in un’intervista con il Washington Post insieme alle sue scuse: “Quella era una delle scene girate da Dexter Fletcher dopo il licenziamento di Bryan Singer. Fletcher ha lavorato principalmente ai passaggi dedicati alle relazioni di Freddie insieme a quelli sulla creazione dei brani We Will Rock You e Another One Bites the Dust. Ma anche la storyline è stata rivista a tal punto che i dialoghi dell’incontro fra la band e John Reid non avevano più alcun senso […] Ogni volta che la vedo vorrei mettermi una busta in testa perché non rispecchia la mia estetica di montaggio. E se mai dovessimo realizzare una versione estesa del film dove avrò la possibilità di inserire un paio di scene la rimonterei”.
Qui sotto il video che abbiamo menzionato prima e che illustra i vari passaggi sbagliati nel montaggio della sequenza.
Il primo trailer ufficiale di Toy Story 4 diffuso due giorni fa dalla Disney Pixar ci ha mostrato solo un piccolo assaggio della storia e della magia racchiusa nel terzo capitolo della serie che “profuma” di addio ai personaggi.
Tuttavia l’occhio vigile dei fan sembra aver scovato un dettaglio impercettibile che collegherebbe il film ad un altro indimenticabile titolo della galleria di capolavori Pixar…ma di quale parliamo?
Se ci fate caso, nella scena in cui Bonnie sta lavorando alla costruzione del suo nuovo giocattolo, Forky, in alto a destra dell’inquadratura ci sono due figure sfocate e una di queste sembrerebbe corrispondere a Boo, la bambina protagonista di Monsters & Co.!
Easter egg o semplice omaggio? Che fine aveva fatto Boo dopo gli eventi del sequel? Forse questa è la risposta che stavamo cercando.
Secondo diverse teorie, il personaggio è già apparso nel corso del franchise di Toy Story, in particolare nel terzo film dove avrebbe frequentato la Sunnyside Daycare insieme alla piccola Bonnie. Sappiamo inoltre che la Pixar ama distribuire piccoli riferimenti per legare insieme i progetti, passati o presenti, e Toy Story ha già avuto altre connessioni con Monster’s Inc. (come la bambola di Jessie mostrata a Sully), quindi non ci stupisce che anche nel quarto capitolo ci sia qualche uovo di pasqua disseminato qua e là…
Boo from Monsters, Inc makes a cameo in Toy Story 4 – Look to the right of Bonnie in the background! pic.twitter.com/a2ht5gnFEY
Vi ricordiamo cheToy Story 4 arriverà nelle sale italiane il 27 giugno, con il ritorno di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici.
La sinossi ufficiale:
Woody ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita.
Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.
Dopo mesi di silenzio e altri di speculazioni, sembra che sia tutto pronto per l’inizio delle riprese di The Batman fissato, come riportato dal sito di Production Weekly, a Dicembre 2019. Il progetto affidato al regista Matt Reeves riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema dopo l’addio al costume di Ben Affleck ufficializzato nelle scorse settimane, esternamente al DC Extended Universe sulla falsa riga degli spin-off Birds of Prey (ora in lavorazione) e Joker con Joaquin Phoenix.
Le ultime indiscrezioni parlano di un’ambientazione negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios, confermando così l’ipotesi del casting di un protagonista molto più giovane di Affleck che possa calarsi nei panni del supereroe.
Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.
Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.
Vi ricordiamo che per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021. Durante la promozione della serie The Passage, di cui è produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione del suo film sul Cavaliere Oscuro è in atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.
Per quanto riguarda l’approccio alla storia e al personaggio, Matt Revees ha dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo visto.”
Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU
Mancano esattamente trentacinque giorni all’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, il film che chiuderà la Infinity Saga (questo il nome attribuito dai Marvel Studios alle prime tre Fasi dell’universo condiviso) e metterà il punto su un racconto durato dieci anni. Nel frattempo, dopo la rivelazione del terzo trailer, sul sito ufficiale della Marvel è comparsa la sinossi ufficiale del quarto capitolo sui Vendicatori che ricompone a grandi linee tutto ciò che sappiamo ma con un senso di “fine” ancora più pronunciato.
Di seguito vi riportiamo la traduzione:
“Il grave ciclo di eventi messo in atto da Thanos che ha spazzato via metà dell’universo e fratturato i ranghi dei Vendicatori costringe i rimanenti Avengers a prendere una posizione finale nella grande conclusione dei Marvel Studios di ventidue film, “Avengers: Endgame.“
Come saprete in Endgame ritroveremo i sopravvissuti alla Decimazione avvenuta sul finale di Infinity War, tra cui i sei Vendicatori originali (Iron Man, Captain America, Vedova Nera, Hulk, Thor e Occhio di Falco), Ant-Man, Rocket Raccoo, Nebula e, ovviamente, Captain Marvel (ora al cinema protagonista dello standalone con Brie Larson), mentre cercano un modo per rimediare alla catastrofe e tornare indietro nel tempo per fermare il Titano Pazzo.
A cambiare, rispetto al precedente film, sarà proprio il punto di vista sugli eventi e la centralità degli eroi rispetto al loro antagonista, e a confermarlo è stato uno degli sceneggiatori, Stephen McFeely in un’intervista con Empire:
“Avengers: Infinity War presentava 23 personaggi sul poster e nello script, e questa abbondanza ha dettato un certo tipo di ritmo. Qui, come vedete, ci sono solo nove eroi sul poster…forse dovremmo aspettarci un diverso tipo di narrazione.“
Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Primo capitolo della Fase 4 del MCU, Spider-Man: Far From Home riprenderà le sorti di Peter Parker dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà il nostro eroe, insieme ai suoi compagni di scuola, lungo un avventuroso viaggio in Europa. Proprio nel vecchio continente farà la conoscenza dei suoi nuovi antagonisti, due dei quali sembrerebbero essere stati confermati dal nuovo set LEGO dedicato al film che vedete qui sotto.
Se il merchandise ufficiale non mente, è chiaro che Spidey dovrà vedersela con Molten Man e Hydro-Man: il primo è l’alter ego di Mark Allan Raxton, personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko e conosciuto come l’uomo di metallo fuso; il secondo, aka Morris Bench, acquista nei fumetti i suoi superpoteri grazie all’Uomo Ragno che lo getta accidentalmente nell’oceano dove stava lavorando ad un generatore sperimentale.
L’aspetto è sicuramente diverso da quello originale, ed è probabile che i Marvel Studios abbiano scelto di ispirarsi a quei villain offrendo la loro versione degli Elementali per il grande schermo. Da quanto mostrato nel trailer, Hydro-Man dovrebbe fare la sua comparsa tra i canali di Venezia, mentre Peter, MJ e gli altri ragazzi si trovano in gita. È anche possibile che la manifestazione dei due mostri sia il frutto delle illusioni create da Mysterio, avversario annunciato del sequel che esordì sulle pagine Marvel nel 1964 nei panni di un mago degli effetti speciali fallito che lavorava nell’industria cinematografica.
L’altro set LEGO si concentra invece su quella che potrebbe essere la battaglia finale del film, dove vediamo il protagonista a bordo di un jet della Stark Industries insieme a Mysterio, Nick Fury e Happy Hogan alla guida. Dunque il personaggio interpretato da Jake Gyllenhaal passerà dalla parte dei “buoni” o si tratta soltanto di una trappola per ingannare i fan sulla vera direzione della storia?
Spider-Man: Far From Homeè stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jacksone Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.
Entertainment Weekly ha diffuso una nuova immagine di Tom Hanks nei panni di Mister Rogers in A Beautiful Day in the Neighborhood per celebrare il compleanno del defunto Fred Rogers.
L’anno scorso, l’acclamato documentario Will not You Be My Neighbor? ha esplorato il duraturo impatto culturale dell’amato programma televisivo Mister Rogers ‘Neighborhood, e ora la figura iconica sta per diventare protagonista di un tradizionale trattamento biografico di Hollywood. L’atteso titolo A Beautiful Day in the Neighborhood è diretto da Marielle Heller (Copia Originale) e uscirà a novembre prossimo, in tempo per i prossimi Oscar, con Hank in pole position per una candidatura.
A Beautiful Day in the Neighborhood ruota intorno alla dinamica tra Rogers e il cinico giornalista Lloyd Vogel (Matthew Rhys), che ha il compito di scrivere un profilo di Rogers per una rivista. Le loro interazioni hanno aiutato a cambiare la prospettiva di Vogel sulla vita.
In onore di quello che sarebbe stato il novantunesimo compleanno di Rogers, Sony ha rilasciato una nuova immagine di Hanks dal set del film in uscita. L’immagine sembra essere presa dall’apertura dello show del protagonista, dove Rogers passa dalle scarpe da sera alle scarpe da ginnastica.
Vedremo presto, anzi, sentiremo presto Tom Hanks al cinema in Toy Story 4, dove torna a dare la voce al cowboy sceriffo Woody, mentre per quanto riguarda la versione italiana, a seguito della prematura morte di Fabrizio Frizzi, il personaggio verrà doppiato dal doppiatore consueto di Hanks.
I registi Joe e Anthony Russo hanno ammesso di aver manipolare alcune immagini nei trailer già diffusi di Avengers: Endgame, per depistare i fan dalla trama ufficiale del film. I cineasti hanno collaborato con gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely per la quarta volta nel MCU per realizzare il 22° film che chiuderà il primo arco narrativo, l’Infinity Saga, dei Marvel Studios.
I dettagli ufficiali sul film sono ancora scarsi per quanto riguarda le specifiche della storia del film, per il quale si sta usando ogni tipo di precauzione per prevenire che la trama del film trapeli prima dell’uscita.
Finora, i Marvel Studios hanno rilasciato tre anteprime per Avengers: Endgame, due trailer completi e uno spot trasmesso durante il Super Bowl. Ma nonostante si sia vista una buona quantità di filmati, è ancora estremamente difficile valutare cosa succederà esattamente nel film. E non aiuta il modo in cui le cose si sono concluse in Avengers: Infinity War. Alla luce delle nuove dichiarazioni dei registi, però, sarà molto più difficile decifrare cosa accadrà nell’imminente scontro dei Vendicatori contro Thanos (Josh Brolin).
Nell’ultimo numero di Empire Magazine (tramite ComingSoon.net), i Russo hanno abbondantemente commentato la campagna promozionale del film e la sua pianificazione. Durante la conversazione, Joe rivela che usano “tutto il materiale che abbiamo a nostra disposizione per creare un trailer. Consideriamo il trailer un’esperienza molto diversa rispetto al film, e penso che il pubblico sia così perspicace adesso che devi essere molto intelligente su come costruisci un trailer perché un pubblico può guardare un trailer e sostanzialmente dirti cosa succederà in il film.” Aggiunge poi che con la quantità di materiale realizzato in fase di produzione, alcune riprese sono esclusivamente utilizzate per i trailer:
“Consumiamo troppi contenuti. Quindi a nostra disposizione ci sono molte riprese diverse che non sono nel film che possiamo manipolare attraverso CGI per raccontare una storia che vogliamo raccontare specificatamente per il trailer e non per il film”.
Questo non è sorprendente se si considera che i Russi hanno una lunga storia in fatto di rimozione e aggiunta di elementi nei film rispetto ai trailer. In Captain America: Civil War, il Team Iron Man non svelava la presenza di Spider-Man, nello spot del Super Bowl. Allo stesso modo, in Infinity War l’iconica scena degli eroi che caricano in battaglia vede schierato Hulk, che nel film si rifiuta di uscire.
Inoltre, dato che hanno anche pensato di non fare alcun marketing tradizionale per il film, significa solo che faranno di tutto per preservare la segretezza del film. Alla luce di queste informazioni, tutte le congetture che sono conseguite dall’ultimo trailer sembrano perdere consistenza, in quanto le immagini viste sono sì fedeli al film, ma potrebbero comunque trarci in inganno!
All’inizio della sua produzione, Rogue One: A Star Wars Story nascondeva la connessione del film con la famigerata Morte Nera e aveva anche un lieto fine che includeva un matrimonio, secondo il suo sceneggiatore.
Così come Solo: A Star Wars Story, anche Rogue One ha attraversato una produzione turbolenta, con ripetute riscritture durante le fasi iniziali e anche durante le riprese, con Tony Gilroy che si è occupato dei reshooting al posto di Gareth Edwards. A differenza di Solo, tuttavia, Rogue One ha sfidato il suo difficile processo di creazione diventando un successo critico e commerciale, raccogliendo oltre $ 1 miliardo al botteghino.
Una caratteristica distintiva di Rogue One era la capacità del film di raccontare con uno stile molto diverso della storia di Star Wars, ma che faceva sentire forte la sua connessione con il franchising.
Il punto cruciale della sceneggiatura di Rogue One ruotava intorno ai tentativi dell’Alleanza Ribelle di rubare i piani per la Morte Nera dell’Impero – qualcosa a cui si fa riferimento nel film originale del 1977. Un altro fattore chiave nella reazione positiva dei fan di Rogue One è stato il finale inaspettatamente tragico del film, in cui ogni personaggio principale muore per la causa ribelle.
Lo sceneggiatore di Rogue One, Chris Weitz, ha ora rivelato come questi elementi principali fossero assenti da certe versioni precedenti della sceneggiatura. Parlando al podcast della Cult Popture (tramite The Playlist), Weitz ha detto:
“La versione precedente alla [mia] non precedeva la morte di tutti, infatti si è concludeva con un matrimonio, penso che fosse stata scritta sul preconcetto che la Disney non avrebbe permesso ai personaggi principali di morire. Ma era necessario (che morissero) perché nessuno mai li menziona o li vede di nuovo, ma anche perché abbiamo affrontato il tema del sacrificio per una causa più grande, per cui era appropriato.”
Per quanto riguarda invece la connessione con la Morte Nera, Weitz afferma che la sua versione della sceneggiatura lasciava nel mistero il progetto a cui stava lavorando l’Impero, senza far riferimento diretto alla tremenda macchina da guerra:
“All’inizio del film non era chiaro che la Morte Nera sarebbe stata la Morte Nera. Era solo il senso [della] Ribellione che qualcosa di brutto stava accadendo e c’era la necessità di scoprirlo. E il film prevedeva questo costante senso di terrore crescente.”
Per fortuna entrambe le scelte narrative sono state trasformate in ciò che abbiamo visto al cinema, ovvero il miglior prodotto del franchise dall’epoca de Il Ritorno dello Jedi.
Il Deadpool di Ryan Reynolds sarà l’unico personaggio della serie degli X-Men di Fox a non essere riavviato da Disney dopo la finalizzazione dell’accordo di fusione tra le due aziende.
La 20th Century Fox ha inaugurato per la prima volta la serie di film sugli X-Men nel 2000. Nei due decenni successivi lo studio ha completato la trilogia originale, ha dato il via a una trilogia spinoff su Wolverine interpretata da Hugh Jackman e ha riavviato la serie con un gruppo di giovani attori. Inoltre, nel 2016, Fox ha distribuito il primo film su Deadpool, che è stato ben accolto da fan e critici, diventando uno dei film di maggior successo finanziario di sempre per il franchise.
Tuttavia, quando è stato riferito per la prima volta che la Disney stava cercando di acquistare le attività cinematografiche e televisive della Fox, che include i personaggi della Marvel Comics, il futuro sullo schermo degli X-Men e di Deadpool è stato messi in discussione. Ora che l’accordo tra Disney e Fox è chiuso, i fan dei Mutanti Marvel sono in trepida attesa di conoscere l’esito che questa operazione avrà sui film dedicati ai personaggi.
Ci sono ancora due film di Fox degli X-Men da distribuire; Disney gestirà il marketing e la distribuzione di Dark Phoenix, mentre il futuro di New Mutants è meno chiaro. Tuttavia, a prescindere da quale sia il risultato per entrambi i film, sembra che solo Wade Wilson di Reynolds si trasferirà a Disney.
Sulla scia dell’affare Disney e Fox ufficialmente entrato in vigore il 20 marzo, THR ha riportato un aggiornamento sui personaggi X-Men di Fox, ora che appartengono a Disney e ai Marvel Studios. Secondo il rapporto, Deadpool di Reynolds è l’unico personaggio degli X-Men che dovrebbe passare alla Disney così com’è, mentre tutti gli altri X-Men su grande schermo saranno probabilmente raccontati di nuovo da zero, con nuovi volti, a partire dal 2021.
La mossa è molto intelligente da parte di Disney, perché se da un lato lo studio dovrà gestire un prodotto “vietato” e insolito per i suoi standard, dall’altra quello di Deadpool è un personaggio troppo amato e ancora relativamente inesplorato per affidarlo a qualcuno che non sia Ryan Reynolds.
Nel giorno dell’ufficializzazione dell’acquisizione, proprio l’attore canadese aveva salutato la Disney, su Twitter, nel suo modo irriverente, servendosi del suo alter ego Wade Wilson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Oscar Isaac ha smentito le voci secondo cui sarebbe stato ingaggiato per recitare in The Batman del regista Matt Reeves, ma conferma che sarebbe una possibilità che gli farebbe molto piacere.
Un nuovo film su Batman ambientato nel fallimentare DCEU è stato nell’aria da quando Ben Affleck ha firmato per il ruolo di Bruce Wayne in Batman V Superman: Dawn of Justice. A quel tempo, era previsto che Affleck scrivesse, dirigesse e recitasse nel film sull’Uomo PIpistrello, ma i piani sono cambiati. Innanzitutto, Affleck è uscito come sceneggiatore e regista, aprendo la strada a Matt Reeves per dirigere The Batman.
Quindi, c’è stata una lunga fase in cui il progetto è stato oggetto di ogni tipo di congettura, periodo terminato nel momento in cui Ben Affleck stesso ha annunciato il fatto che lasciava il ruolo. Contemporaneamente, a gennaio, Warner Bros. ha stabilito una data di uscita per il film, 2021. Nell’ultimo anno, anche prima che Affleck si fosse ufficialmente allontanato dal ruolo, ci sono stati report e speculazioni su chi avrebbe interpretato la nuova incarnazione dell’Uomo Pipistrello, da Armie Hammer a Robert Pattinson, ma la scorsa estate, anche Oscar Isaac sembrava legato a tale progetto.
Parlando con Metro del suo recente film di Netflix, Triple Frontier (in cui è co-protagonista di Ben Affleck), a Isaac è stato chiesto di queste voci. Nello specifico, nell’agosto 2018 è stato riferito che Isaac aveva incontrato la Warner Bros. per un ruolo in The Batman di Reeves. Isaac ha dichiarato: “No. L’ho letto solo online come tutti gli altri. Sfortunatamente non ho avuto conversazioni su Batman, ma sono sicuro che sarà grandioso. Matt Reeves è un così grande regista. Se vuole, può avere il mio numero.”
Al momento ci sono molte poche notizie ufficiali su The Batman, mentre gli ultimi rumors, risalenti alla scorsa settimana, riferiscono di un film ambientato negli anni ’90, mentre Reeves aveva già dichiarato che la storia si concentrerà sull’aspetto noir del personaggio e sulla sue doti da investigatore.
Masters of the Universe, prodotto da Sony, potrebbe aver trovato il suo He-Man in Noah Centineo, visto in To All The Boys I am Loved Before. Lo studio è da diversi anni al lavoro su questo progetto, e sembra che nell’ultimo anno la produzione si sia mossa in una direzione concreta.
David Goyer era stato scelto per scrivere e dirigere il film, ma alla fine ha deciso di rinunciare alla regia poco più di un anno fa, così la Sony lo ha rimpiazzato con Aaron e Adam Nee nell’aprile del 2018, quando la data di uscita del film era prevista per dicembre 2019.
La Sony ha poi cancellato quella data e ordinato una riscrittura della sceneggiatura a Matt Holloway e Art Marcum, che vantano nel CV Iron Man e MIB: International. Con la sceneggiatura approvata, i fan dei popolari giocattoli Mattel degli anni ’80, degli spettacoli animati e del film live-action con protagonista Dolph Lundgren sperano adesso in novità più concrete.
Come riporta The Wrap, Noah Centineo è in trattative per recitare nei panni di He-Man in Masters of the Universe. Centineo è ha trovato il successo in USA con To All The Boys I’ve Ioved Before e presto adesso lo vedremo in Charlie’s Angels.
Se l’accordo di Centineo si chiude, He-Man sarà un ruolo importante per lui da affrontare. A soli 22 anni, è probabilmente più giovane di quanto ci si aspettasse per l’uomo più potente dell’universo.
Il personaggio di He-Man ha ispirato la serie televisiva, He-Man- I dominatoridell’universo, She-Ra: La principessa del potere, He-Man (Le nuove avventure) e un primo live action nel 1987 con Dolph Ludgren e Frank Langella.
Il film è prodotto da Tood Black, Jason Blumenthal e Steve Tisch per la Escape Artist. I produttori esecutivi sono Julia Pistor e David Voss per la Mattel e Matthew Milam per la Sony.
A dirigere ci sono i Nee Brothers, mentre la sceneggiatura è firmata da David S. Goyer.
Un recente report suggerisce che la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 inizierà nel febbraio del 2021. Il film è stato messo in pausa dopo il licenziamento da parte di Disney dello sceneggiatore e regista James Gunn.
Inizialmente, la Disney non voleva riassumere Gunn, ma con una mossa, non troppo a sorpresa, la casa di Topolino è tornata sui suoi passi ed ha reintegrato Gunn, che nel frattempo aveva ricevuto un nuovo prestigioso incarico presso Warner Bros: scrivere e dirigere il reboot di Suicide Squad.
Il film doveva originariamente arrivare nei cinema in un momento non meglio precisato del 2020, ma questo incidente di percorso ha cambiato le carte in tavola, spostando l’inizio della produzione al 2021.
I protagonisti di questo sotto-franchise erano per lo più sconosciuti al grande pubblico, fino a quando Gunn li ha trasformati in un grande successo in tutto il mondo a partire dal primo film del 2014, Guardiani della Galassia. Non si sa molto sulla trama del film, ma Gunn ha confermato che completerà la storia della sua versione della squadra cosmica. Inoltre Guardiani della Galassia Vol. 3 preparerà anche la strada ad un decennio o due di futuri film Marvel.
Le star Chris Pratt, Pom Klementieff e Dave Bautista hanno confermato che torneranno per riprendere i rispettivi ruoli. Bautista, che di recente è tornato alla WWE, ha difeso Gunn da quando è stato licenziato dal progetto, e ha persino minacciato di lasciare il ruolo di Drax a un certo punto. Ma tutto il cast del film, in maniera coesa, si è schierato dalla parte di Gunn, durante i mesi in cui era stato licenziato.
Per quanto riguarda gli altri membri del cast, non sappiamo con certezza chi tornerà, ma dato il finale tragico di Avengers: Infinity War, che ha visto sopravvivere soltanto Rocket, dovremmo aspettare la fine di Avengers: Endgame per capire chi tornerà e chi invece rimarrà morto.
Adattamento cinematografico del romanzo di Rhidian Brook, La Conseguenza è il nuovo film di James Kent (Generazione perduta, 2014) che vede ancora una volta Keira Knightley protagonista di un dramma in costume, sono gli anni ’40 del post Seconda Guerra Mondiale.
Il film racconta un classico triangolo amoroso, in cui Rachel Morgan, moglie dell’ufficiale inglese Lewis Morgan (Jason Clarke), si trova sradicata dal suo Paese per seguire i doveri del marito con l’esercito e si lascia sedurre dal Signor Lubert (Alexander Skasgard), proprietario della villa confiscata poco fuori Amburgo, dove i Morgan vanno a vivere. Devastata dalla perdita del figlio durante i bombardamenti di Londra e trascurata dal marito che sembra essere troppo preso dal lavoro per curarsi della moglie, Rachel troverà conforto tra le braccia dell’affascinante Lubert, anche lui alle prese con la sofferenza per la morte della moglie, e con una figlia adolescente.
La trama sembra apparentemente semplice e i meccanismi messi in gioco elementari, tuttavia il film di Kent possiede un cuore più cupo, rivelandosi un racconto fatto di rabbia e di coraggio, ma anche di perdono e di espiazione.
Il film è connotato storicamente e geograficamente in maniera molto precisa: 1945, Amburgo distrutta, il signor Lubert che sottostà agli ordini dell’esercito inglese e ospita l’ufficiale e sua moglie potrebbe essere un simpatizzante nazista, ma “ha perso la guerra” ed è quindi relegato a prigioniero nella sua stessa casa. La tensione emotiva è forte sin dall’inizio e le parti in gioco sono ben delineate.
Tuttavia lo sguardo di Kent decide deliberatamente di non raccontarci la Storia e la città, limitandosi alle stanze, ai saloni, con qualche piccola significativa incursione nei boschi circostanti alla casa. Quello del film è un microcosmo domestico, all’interno del quale esplode la passione.
Tuttavia, nonostante l’innegabile sex appeal di Skasgard e la comodità con cui la Knightley indossa la donne d’altri tempi, i due non hanno una grande chimica né l’esplosione della loro passione è costruita in maniera tale da risultare credibile. Chi invece sorprende è Jason Clarke, nei panni di Lewis Morgan, non tanto perché mostra delle raffinate doti da interprete drammatico (è risaputo che l’attore abbia grande talento e troppo spesso venga relegato a ruoli di margine), ma perché il suo personaggio è quello che più mette a nudo la sua ferita emotiva, sorprendendo lo spettatore, così come lo sorprende il finale della storia.
La Conseguenza è in superficie un racconto di passione, ma in profondità una storia di anime ferite che tentano di ricucirsi, facendosi ancora più male nel tentativo di rimettersi in sesto.
Dopo nove anni di assenza (Dieci Inverni, il film d’esordio, è del 2009), Valerio Mieli torna a raccontare l’amore al cinema, lo fa con Ricordi?, in cui dirige Luca Marinelli e la bravissima Linda Caridi. La storia che segue il film è però priva di coordinate, non conosciamo neppure i nomi dei protagonisti, li osserviamo soltanto raccontarsi e raccontare la loro storia d’amore, anche viverla, in un flusso narrativo che diventa flusso di coscienza, a metà tra ciò che conservano nella memoria e ciò che, nell’impossibilità del presente assoluto, vivono.
Sì, perché Ricordi? sostiene la tesi secondo cui ogni istante è sospeso tra il passato, che finisce nella memoria e rischia di essere dimenticato o alterato dal tempo e dagli stati d’animo, e il futuro che è completamente indifferenti in quanto ignoto, se non per la certezza della fine di tutte le cose. E così, in mezzo a queste due dimensioni, rinnegando il presente, il film su muove tra ricordi e flachback, in una forma “liquida”.
Tuttavia, Mieli sceglie di raccontare queste memorie senza una successione precisa, mostrando spesso lo stesso ricordo da due punti di vista differenti e che per questo sembra incongruente, proprio perché anche se protagonisti di medesime circostanze, ricordiamo tutti i maniera diversa. Lui, cupo, ai limiti della depressione, che si crogiola nella tristezza, e lei, di una purezza disarmante, sorridente e luminosa, si incontrano e vivono ogni stadio dell’amore, dalla passione dell’inizio, alla solidità della vita insieme, fino alla noia, all’insoddisfazione e alla fine. La memoria (dello spettatore, questa volta) va a Se mi lasci ti cancello, per la frammentazione del racconto, che Mieli non solo tenta di sgrammaticare il nel suo contenuto, ma anche nella sua forma.
La definizione più congeniale a quello che realizza il regista di Ricordi? è quella di un flusso di coscienza a due, in cui la storia viene mostrata esattamente come nel racconto della rievocazione di un ricordo, di una memoria condivisa ma vissuta comunque da due individualità differenti. Gli interpreti si mettono completamente al servizio di questo tentativo anarchico, e, nonostante Marinelli sia di comprovata bravura, è la Caridi a risplendere e rendere sempre plausibile il suo personaggio, dalla luminosa presenza di inizio film, fino alla consapevole e “indurita” donna che ci accompagna alla fine di questo amore.
I luoghi, i paesaggi, i pezzetti di città che si vedono nel film sono anch’essi senza nome, anch’essi resi universali dalla mancanza di una definizione geografica che sostiene il tentativo di Mieli di raccontare l’universale attraverso una sola esperienza. Perché ogni amore e ogni coppia si sente unica, ma anche nella sua unicità racconta sempre due prospettive, e lascia sempre due memorie, due versioni dello stesso ricordo.
Anche Elizabeth Debicki è entrata a far parte del cast del nuovo film di Christopher Nolan che è ancora avvolto nel mistero. L’attrice si unisce a David John Washington e Robert Pattinson, che sono stati ufficializzati nel cast nelle ultime ore.
Nolan ha recentemente terminato la sceneggiatura del film e la Warner Bros. ha scelto prontamente la data d’uscita, 18 luglio 2020, una finestra che lo studio spesso riserva al regista, come abbiamo visto di recente con Dunkirk.
Il film è diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia assolutamente nulla della storia. Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra Inception e Intrigo Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà nuovamente mostrato in Imax.
Nolan si occuperà anche della produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.
Abbiamo visto quest’anno la Debicki in Widows di Steve McQueen, dove ha confermato la sua fama di attrice versatile e presenza luminosa del grande schermo.