Dopo la prima foto ufficiale di
David Harbour nei panni di Big Red pubblicata
da EW la scorsa settimana, arriva direttamente dal
New York Comic Con 2018 la descrizione delle prime
immagini di Hellboy proiettate alla Convention ma che non saranno
rilasciate on-line ufficialmente. Per cui, in attesa di poter
vedere un trailer, ecco la nostra traduzione della descrizione
delle scene riportata da CS.net:
“Ci avevano avvertiti che
qualcosa si stava avvicinando…” dice una voce femminile.
Il filmato di Hellboy, di due
minuti, si apre con un’inquadratura in un appartamento di Londra,
poi si sposta in un paesaggio fantastico, una caverna con un grande
lago. Due piccole figure camminano sulla superficie
rocciosa.
“Se mai ci sarà una fine a
questa guerra… Sarà per merito tuo e per la tua forte mano destra”
dice il Professor Broom, interpretato da Ian McShane, in voice
over.
Lo stesso Hellboy viene
introdotto sullo schermo mentre esce da un veicolo corazzato di
fronte a un museo, dove viene immediatamente sparato dalla
SWAT. “HEY! Sono dalla tua parte!” urla Hellboy. “Scusa”
dice il poliziotto. “Colpa mia” replica Hellboy,
mentre parte una versione di
“Mony Mony” di Billy Idol. Si sente ancora la voce del Professor
Broom… “Siamo la linea nella sabbia. Combattiamo contro le
forze dell’oscurità”
Hellboy, Alice e Ben entrano in
un sudicio negozio di fish and chips per raggiungere il quartier
generale del BPRD. “È questo?” chiede
Hellboy. “Ti aspettavi un cartello con su scritto Quartier
Generale?” replica Ben.
Seguono una serie di
inquadrature al ritmo della canzone degli Idol, con tanti mostri!
C’è una scazzottata con una gigantesca creatura grande due volte
Hellboy, una casa con delle gambe in una foresta innevata, un
panorama infernale con una creatura scheletrica e alata in
volo.
“Perché mi hai fatto
un’arma?” chiede Hellboy a Broom. “Volevo solo aiutarti a
renderti il migliore”.
Vediamo Alice che guarda con
dolcezza Hellboy: tra i due c’è qualcosa. C’è una sequenza in cui
Hellboy tira fuori dalla custodia la sua grossa pistola e la
mostra ad Alice. “Alcuni padri danno ai loro bambini dei
LEGO” le dice Hellboy, che poi vediamo fare un buco nella
testa di un mostro con quell’arma. “Stiamo salvando il mondo
per caso?” chiede Alice.
Un uomo altezzoso in un
ristorante chiede Hellboy se la sua mano destra del destino è
in grado di fare qualcosa di speciale. “Distrugge le cose molto
bene” ribatte lui.
Compare il cartello “SAVE THE
WORLD FOR THE HELL OF IT”. Il Professor Broom dice: “Sei la
migliore speranza per l’umanità“. “Credevo che avremmo dovuto
combattere i mostri, non collaborare con loro” dice Ben, con il
volto coperto da cicatrici. “Chi hai chiamato mostro, amico?
Ti sei guardato nello specchio, sfregiato?” risponde
Hellboy.
Poi vediamo la Regina di Sangue
e il suo servo mostruoso mentre aprono un vortice, mentre
interviene Hellboy. “Scusate… ho interrotto
qualcosa?”. “Al contrario, sei giusto in tempo” risponde la
Regina.
Il trailer si conclude con
Hellboy che che mette in mostra le sue lunghe corna e la spada
fiammeggiante.
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. È diretto da Neil
Marshall (The Descent, Game of
Thrones). Nel cast del film David Harbour, Milla
Jovovich, Daniel Dae Kim, Brian Gleeson, Sophie Okonedo,
Alistair Petrie e Ian McShane.
Trieste
Science+Fiction Festival, in programma dal 30 ottobre al 4
novembre, assegna per la sua 18° edizione il Premio Urania
d’Argento alla carriera al regista, produttore e creatore di
effetti speciali Douglas Trumbull, vincitore di
due Premi Oscar e celebre per il suo contributo visivo a 2001: Odissea nello spazio, di cui quest’anno
ricorre il cinquantenario, e a molti capolavori della fantascienza
tra cui Blade Runner e Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Douglas Trumbull presenzierà alla manifestazione
triestina e ritirerà il premio durante la cerimonia ufficiale al
Politeama Rossetti. Per l’occasione, il Festival triestino
proietterà in versione restaurata 2001: Odissea nello spazio e
Silent Running, del quale Trumbull è anche regista.
Douglas
Trumbull è considerato uno dei professionisti più
importanti della moderna fantascienza cinematografica. Nato a Los
Angeles, è noto soprattutto come artista degli effetti speciali, ma
ha al suo attivo una significativa e prolifica carriera come
regista, sceneggiatore e produttore.
Trieste
Science+Fiction Festival rende omaggio a uno dei curatori
degli effetti speciali di 2001: Odissea nello
spazio, unica categoria per la quale il capolavoro di
Kubrick vinse l’Oscar. Trumbull è stato supervisore agli effetti
speciali fotografici di alcuni dei maggiori film di fantascienza degli anni Settanta
e Ottanta, tra cui Andromeda, Incontri ravvicinati del terzo
tipo, Star Trek, Blade Runner. Celebre è anche il suo
contributo ai recenti film di Terrence MalickThe Tree of Life e Voyage of Time. Molte delle
tecniche sperimentate in Odissea nello spazio si ritrovano nel suo
primo film da regista, il grande cult Silent Running del
1972, noto in Italia come 2002: la seconda Odissea.
Il Premio Urania
d’Argento viene conferito dal 2002 ai grandi maestri che hanno
operato nell’ambito del fantastico, in collaborazione con l’omonima
testata letteraria Mondadori. Hanno ricevuto il premio alla
carriera del Trieste Science+Fiction Festival: Pupi
Avati, Dario Argento, Jimmy Sangster, Lamberto Bava, Terry Gilliam,
Enki Bilal, Joe Dante, Ray Harryhausen, Christopher Lee, Roger
Corman, George Romero, Alfredo Castelli, Gabriele Salvatores,
Alejandro Jodorowsky, Bruce Sterling, Rutger Hauer e
Sergio Martino.
La selezione ufficiale
del Trieste Science+Fiction si presenta anche
quest’anno come un appuntamento imperdibile per i cinefili e gli
appassionati di fantascienza, con numerose anteprime italiane ed
internazionali all’insegna della miglior produzione di
fantascienza, fantasy e horror da ogni parte del pianeta Terra.
18 ANNI DI TRIESTE SCIENCE+FICTION
Giunto alla sua 18°
edizione, il Trieste Science+Fiction Festival propone anche
quest’anno anteprime mondiali, internazionali e nazionali, con tre
concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione
internazionale per il miglior film di fantascienza di registi
emergenti a livello mondiale, e i due Premi Méliès d’argento della
European Fantastic Film Festivals Federation per il miglior
lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo. La
sezione Spazio Italia ospiterà il meglio della produzione
nazionale. Immancabili, infine, gli Incontri di Futurologia
dedicati alla scienza e alla letteratura, in collaborazione con le
principali istituzioni scientifiche, e la consegna del premio alla
carriera Urania d’argento (organizzato con l’omonima testata
letteraria Mondadori) ad un maestro del fantastico.
A partire dall’anno 2000
il Trieste Science+Fiction Festival ha raccolto l’eredità dello
storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste
svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al
cinema di genere in Italia e tra le prime in Europa.
Trieste Science+Fiction
Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni
cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la
collaborazione e il sostegno di: MiBAC – Direzione Generale per il
Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste,
Università degli Studi di Trieste, Fondazione CRTrieste, Fondazione
Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA FVG – LaREA, Promoturismo
FVG.
La sede principale del
Trieste Science+Fiction Festival è il Politeama Rossetti grazie
alla collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Il palazzo della Casa del Cinema, sede delle maggiori associazioni
di cultura cinematografica triestine, sarà il quartier generale
della manifestazione e con la collaborazione del Teatro Miela
ospiterà le sezioni collaterali del festival, mentre altre
iniziative e programmi speciali si svolgeranno nella sala d’essai
del Cinema Ariston.
Nato nel 1999, Rotten
Tomatoes è il più grande e rinomato aggregatore di
recensioni della critica e giudizio del pubblico sui film usciti in
sala, e nel tempo si è rivelato un vero polo di informazioni
sull’andamento positivo o meno delle produzioni cinematografiche.
Ovviamente questo ha riguardato anche la Disney e
tutti i suoi classici (d’animazione e non).
Scorrendo la storia della casa di
Topolino dalle origini ad oggi, ScreenRant ha
elencato i dieci migliori titoli dell’azienda in base alla
percentuale ottenuta su Rotten Tomatoes. Siete curiosi di sapere
quali sono?
Eccoli:
Cenerentola
Negli anni della seconda guerra
mondiale la Disney andava incontro ad importanti problemi
economici, così decise di tornare alle sue radici classiche
producendo Cenerentola, storia basata sulla nota
fiaba dei fratelli Grimm.
Il film riuscì a risollevare
l’azienda dai suoi debiti e ottenne l’elogio della critica che ne
lodava la scenografia, i colori, i disegni realistici e le musiche
memorabili.
La carica dei 101
Diverso dagli altri adattamenti
Disney, vista la trama con risvolti inquietanti e crudeli
(soprattutto se rivolta ai bambini), La carica dei
101 si affidò ad un tipo di animazione più minimale, che
comunque gli garantì l’approvazione della critica e degli
spettatori in sala.
Biancaneve e i sette
nani è stato il primo film d’animazione della Disney, e il
primo a riscontrare un successo incredibile. Grazie ai suoi
profitti la casa di Topolino riuscì infatti a costruire il suo
studio di produzione a Burbank, in California, e il resto è
storia.
Nonostante le previsioni negative,
Biancaneve è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico e
soprattutto dalla critica dell’epoca, che ne lodava la
significativa innovazione della tecnica animata. Il trionfo agli
Oscar, con sette statuette vinte, ne fu la conferma.
Zanna Gialla
Zanna Gialla è
senza dubbio uno dei live action Disney più famosi e commoventi
della storia, nonostante la trama prevedibile. Il film uscì nel
1957 guadagnando subito l’approvazione della critica e del pubblico
e ottenendo – in maniera del tutto inaspettata – un sonoro 100% di
positività sull’aggregatore.
Toy Story 2
Reduce dall’incredibile trionfo al
botteghino del primo capitolo, la Disney tornò al lavoro per
realizzare Toy Story 2, riuscendo ad offrire
una storia sia originale che commovente (per alcuni addirittura
migliore della precedente).
Il franchise ha così continuato a
essere il successo di critica e pubblico che conosciamo oggi,
vincendo diversi premi e ottenendo l’ambito 100% di positività su
Rotten Tomatoes.
Darby O’Gill e il Re dei Folletti
Uscito nel 1959, Darby
O’Gill e il Re dei Folletti potrebbe essere uno dei titoli
meno noti di casa Disney, ma vedeva tra i protagonisti un
giovanissimo Sean Connery nei panni di Michael McBride,
l’interesse amoroso della figlia di Darby.
Il film non ha vinto premi
importanti, tuttavia venne accolto con grande entusiasmo e
presentava già all’epoca degli effetti speciali all’avanguardia.
Mai distribuito in Italia, venne trasmesso nel 1988 in prima serata
su Rai1.
Toy Story
Toy Story
raggiunse nel 1995 un obiettivo davvero ambizioso: portare sul
grande schermo il primo film d’animazione completamente sviluppato
in computer grafica.
Il pubblico non aveva mai visto
qualcosa del genere e il risultato finale ne garantì un successo
mondiale, economico e di critica senza precedenti.
Come la maggior parte dei film
Disney, Le avventure di Winnie the Pooh adattava
sul grande schermo del materiale letterario già esistente, e si
basava su personaggi tratti dai racconti di A. A.
Milne. Il film poi si concentrava sul giovane
Christopher Robin sul suo orso parlante
golosissimo di miele e su altri simpatici personaggi del bosco dei
cento acri.
Con grande sorpresa la collezione
di cortometraggi e il franchise che seguì si rivelò un vero
successo di critica e di incassi, più di quanto si possa
immaginare: viene infatti stimato che le vendite di prodotti legati
a Winnie the Pooh abbiano superato i 5 miliardi.
Nel frattempo le avventure di
Christopher Robin continuano al cinema con Ritorno al bosco
dei 100 acri, live action uscito quest’estate con
protagonisti Ewan McGregor e Hayley
Atwell.
Mary Poppins
Mary Poppins è da
considerare uno dei più clamorosi successi targati Disney: ha
ottenuto ben 13 nomination agli Oscar, vincendone cinque (tra cui
Miglior Attrice protagonista, e Migliori effetti visivi).
Ed è piuttosto facile capire il
perché: Julie Andrews è una protagonista
carismatica e divertente, che si destreggiava a meraviglia tra
canto e ballo in questa commedia non priva di momenti seri per
tutta la famiglia. Che dire invece delle memorabili canzoni? Ormai
sono parte della nostra cultura!
C’è da dire che prima di
Mary Poppins la Disney aveva già sperimentato la
combinazione tra riprese dal vivo e disegni animati, ma mai in un
modo così ambizioso. Dunque non stupisce che sia critica che
pubblico abbiano apprezzato così tanto. E ora l’attesa sale per
il sequel con
Emily Blunt nei panni dell’iconica tata, in
uscita il 19 dicembre 2018.
Il film racconterà di Jane e
Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita,
accolgono in casa Mary Poppins.
Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack,
Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di
meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.
Pinocchio
Dopo il successo di
Biancaneve la Disney tornò al cinema nel 1940 con
Pinocchio, ed esattamente come il film che l’aveva
preceduto, presentava al pubblico un’animazione a dir poco
straordinaria e una cura meticolosa di ogni dettaglio
produttivo.
Gli artisti che lavorarono a
Pinocchio furono infatti dei pionieri nel campo
del disegno, specializzati in elementi inanimati come
l’acqua o il fuoco a cui diedero effetti mai visti prima al cinema.
E nonostante l’iniziale flop al botteghino, questo titolo si rivelò
uno dei più grandi successi di critica e pubblico della storia
dell’azienda.
Ora è in programma il live action, le cui
riprese inizieranno nel 2019 tra Inghilterra e Italia,
come dichiarato dallo sceneggiatore Chris
Weitz: “Siamo ancora nelle prime
fasi di sviluppo della sceneggiatura, quindi non possiamo ancora
parlare di casting, ma ne sono molto entusiasta“.
Dopo la rinuncia
di Sam Mendes,
la Disney ha finalmente ingaggiato il
regista definitivo: si tratta di Paul
King (Paddington, Paddington
2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack
Thorne.
Il canale
Youtube Darth Blender, noto per i mash-up e i
video fan made dei principali franchise con grande seguito, ha
realizzato una versione alternativa del trailer di Dark
Phoenix, ricostruendolo utilizzando soltanto scene dalla
serie tv degli anni ’90 Insuperabili X-Men, lo
show d’animazione che ha portato sul piccolo schermo e nelle case
di milioni di ragazzini i Mutanti Marvel.
La serie, prodotta
da Fox Kids e andata in onda
dal 1992, era basata sugli eroi dei
fumetti Marvel Comics poi portati al cinema dalla
20th Century Fox qualche anno più tardi, sotto la
guida e la regia di Bryan Singer. La serie ha
avuto un grande successo e aprì la strada a numerosissime serie
a cartoni animati tratte da fumetti. Il successo della
serie si espanse anche sui fumetti e sui videogiochi.
In Dark Phoenix, gli X-Men
devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean
Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta
quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica.
Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha
resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Diretto da Simon
Kingber, con Sophie Turner, Jennifer Lawrence,
James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas
Hoult, il film sarà in sala a febbraio 2019.
Mentre la critica non si sta
affatto dimostrando generosa con il nuovo film di supereroi targato
SONY Pictures, Venom,
il pubblico di tutto il mondo sta dimostrando di apprezzare la
scelta creativa dello studio e del regista Ruben
Fleischer. In realtà, gli stessi spettatori che stanno
apprezzando il film, stanno anche contribuendo a far lievitare i
voti al film on-line, tanto che alcuni dei maggiori siti di settore
registrano percentuali di gradimento discrete per un film così
criticato dalla stampa. Ad esempio l’International Movie Database,
IMDb, registra un 7.1/10, mentre Rotten
Tomatoes arriva a 89%.
Queste reazioni stanno pagando
molto bene tanto che il box office domestico (negli USA) ha
raggiunto gli 80 milioni nel weekend di debutto, schiacciando
letteralmente, la previsione di 55, 65 milioni effettuata per il
primo fine settimana di apertura. Con questa cifra inaspettatamente
alta, Venom detiene il record di apertura di ottobre, avendo
superato di moltissimo il record di Gravity, fermo a 55,7 milioni.
Il film con Tom Hardy registra anche la settima migliore apertura
al box office dell’anno, superando Ant-Man and the Wasp (75
milioni).
Allontanandosi dal box office americano, il film ha guadagnato
nel mondo 125.2 milioni, raggiungendo un box office internazionale
complessivo di 205.2 milioni, doppiando abbondantemente le
previsioni di incasso e affermandosi come un buon successo per un
film dal budget modesto (si ipotizzano dal 100 ai 116 milioni di
budget per il film).
Intanto non è stata ancora
ufficializzata la data d’uscita del film in Cina, ma dal momento
che la società per azioni d’investimento Tencent con base in
Cina ha finanziato un terzo delle spese di produzione del film, ci
aspettiamo una campagna promozionale massiccia in quel paese e di
conseguenza un’affluenza al cinema importante, cosa che potrebbe
effettivamente portare il film a raggiungere incassi ragguardevoli
e quindi un sequel assicurato.
Intanto, il film che era
considerato il più temibile avversario per SONY e Venom, cioè A
Star Is Born, si attesta sulla modesta cifra di 56.6 milioni in
tutto il mondo (appena 42.6 solo negli Stati Uniti) nel primo
weekend.
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
Venom,
il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e
tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato
all’Oscar Tom Hardy.
Si celebra il nuovo capitolo della
franchise ricca d’azione Jurassic con l’arrivo di Jurassic World: Il regno distrutto nei formati
4K Ultra HD, Blu-ray 3D, Blu-ray e DVD e in Digital HD e dal 9
ottobre 2018, che include più di un’ora di contenuti extra – tra
cui il dietro le quinte di Chris Pratt con i “Jurassic Journals”,
girati sul set.
Il successo al botteghino prodotto
da Universal Pictures è rimasto al primo posto in classifica per
quattro settimane intere al box office internazionale, per due
settimane in Nord America, e si è rivelato una hit a livello
mondiale guadagnando oltre 1 miliardo di dollari. Con l’uscita di
Jurassic World: Il regno distrutto (recensione),
la franchise di Jurassic si è affermata come una delle franchise
più redditizie di tutti i tempi, con un box office totale di oltre
4.7 miliardi di dollari. Jurassic World: Il regno distrutto continua a
portare sullo schermo avventura e azione, con il ritorno di
personaggi amati e l’inserimento di nuove creature che sono più
sorprendenti e terrificanti che mai.
Jurassic World: Il regno
distrutto, cast
Costruendo le sue fondamenta sulla
meraviglia e sull’avventura che ha stupito il pubblico di tutto il
mondo,
Jurassic World: Il regno distrutto prosegue una delle
serie più avvincenti della storia del cinema, con un’avventura
lunga 65 milioni di anni che ha conquistato il pubblico di tutte le
età, con un nuovo straordinario capitolo che vede la presenza
straripante di più dinosauri di ogni altro Jurassic precedente. Le
star Chris Pratt (Jurassic
World,
Guardiani della Galassia) e Bryce Dallas
Howard (Jurassic
World, Il drago invisibile) tornano nei panni di Owen Grady e
Caire Dearing insieme ai membri del cast originale Jeff
Goldblum (Jurassic Park,
Thor: Ragnarok) e BD Wong (Jurassic World, Law
and Order: SVU) nei loro ruoli iconici. Porta a casa l’avventura
senza freni, scopri l’incredibile colpo di scena e cosa succede
quando il parco non esiste più.
Jurassic World: Il regno
distrutto, trama
In Jurassic World: Il regno distrutto, diretto da
J.A. Bayona (The
Impossible, The Orphanage) e con due colossi come produttori
esecutivi, Steven Spielberg e Colin Trevorrow, Owen
(Pratt) e Claire (Howard) fanno ritorno a Isla Nublar tre anni dopo
la chiusura del parco Jurassic World per cercare di salvare i
dinosauri rimasti sull’isola da una catastrofica esplosione
vulcanica che minaccia di estinguere nuovamente i dinosauri, questa
volta per sempre.
Owen è determinato a salvare il suo
raptor, Blue, mentre Claire fa del salvataggio dei dinosauri la sua
missione, creature che ha imparato a rispettare profondamente.
Giunti sull’isola proprio mentre la lava inizia a scorrere, i due
scoprono terrificanti nuove specie di dinosauri feroci ed una
complotto di portata globale che potrebbe mettere in pericolo
l’intero pianeta.
Insieme a James Cromwell (Babe, Il
miglio verde) nei panni del benestante imprenditore Benjamin
Lockwood, il socio del Dr. John Hammond nella creazione di Jurassic
Park, e a Justice Smith (The Get Down) e Daniella Pineda (The
Detour) nei panni di Franklin Webb e Zia Rodriguez, membri del
Gruppo Protezione Dinosauri di Claire; questo brillante cast dà
vita ad una straordinaria storia allo scoppiare del caos quando
Owen, Claire e il loro team scoprono uno spaventoso complotto che
potrebbe riportare la vita sul pianeta alla preistoria.
Jurassic World: Il regno distrutto
in home video
Completa la tua collezione di
Jurassic con la collection contenente i cinque film della saga in
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fan possono godersi al meglio tutti i cinque film in un’imperdibile
e completa collezione che include Jurassic Park, Jurassic Park: Il
mondo perduto, Jurassic Park III, Jurassic World ed il nuovissimo
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Scansionando il codice all’interno della confezione, apparirà Baby
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Blu-ray, il Blu-ray e la versione Digital. Il disco 4K Ultra
HD disc comprende gli stessi contenuti extra della versione
Blu-ray, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.
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In blu-ray e 4k
Sul set con Chris & Bryce –
Dietro le quinte con Chris Pratt and Bryce Dallas Howard.
Il regno si evolve – I
film-maker parlano di come il secondo capitolo della trilogia di
Jurassic World spinga la franchise in una nuova
direzione.
Ritorno alle Hawaii – Cast
e crew parlano delle riprese alle Hawaii.
Island Action – Uno sguardo
al dietro le quinte della scena del bunker e alla sequenza della
fuga all’interno della girosfera.
A bordo dell’Arcadia – Cast
e crew parlano del lavoro con i dinosauri in animatronic.
Via all’asta! – Uno sguardo
al dietro le quinte della scena dell’asta.
La nascita dell’Indoraptor
– Uno sguardo esclusivo alla mostruosa creatura geneticamente
modificata conosciuta come Indoraptor.
Death by Dino – Un dietro
le quinte mentre l’Indoraptor sfida un personaggio chiave.
Un mostro nella mansion –
Il regista J.A. Bayona parla di come Jurassic Park e
Dracula (1979) hanno influenzato il suo approccio alla regia
nel dirigere il mostro nella scena della villa.
Lo scontro sul tetto – Uno
sguardo al terrificante scontro sul tetto della Villa
Lockwood.
Il ritorno di Malcolm – Un
dietro le quinte con l’unico e inimitabile Jeff Goldblum.
VFX evoluti – Il team parla
dell’approccio innovativo alla creazione dei dinosauri.
Il regno distrutto: La
Conversazione – I film-maker e il cast si mettono comodi per
parlare di Jurassic World: Il regno distrutto.
Una canzone per Il regno –
Justice Smith canta per il cast e la crew di Jurassic World:
Il regno distrutto.
Chris Pratt’s Jurassic Journals
Vivian Baker, Makeup Artist
Mary Mastro, Hair Stylist
Chris Murphy, 1° Assistente al
Suono
Dean Bailey, Stunt Edge Car
Driver
Peter Harcourt, Diver
Daniella Pineda and Justice Smith,
Attori
Jody Wiltshire, Set PA
Kelly Krieg, Assistente
Supervisore del Copione
J.A. Bayona, Regista
James Cox, Stuntman
Rachelle Beinart,
Controfigura
Bryce Dallas Howard intervista
Chris Pratt, Attore
Contenuti bonus neL formato DVD
Sul set con Chris & Bryce –
Dietro le quinte con Chris Pratt and Bryce Dallas Howard.
Il regno si evolve – I
film-maker parlano di come il secondo capitolo della trilogia di
Jurassic World spinga la franchise in una nuova
direzione.
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fuga all’interno della girosfera.
La nascita dell’Indoraptor
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modificata conosciuta come Indoraptor.
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le quinte mentre l’Indoraptor sfida un personaggio chiave.
Un mostro nella mansion –
Il regista J.A. Bayona parla di come Jurassic Park e
Dracula (1979) hanno influenzato il suo approccio alla regia
nel dirigere il mostro nella scena della villa.
Lo scontro sul tetto – Uno
sguardo al terrificante scontro sul tetto della Villa
Lockwood.
Il ritorno di Malcolm – Un
dietro le quinte con l’unico e inimitabile Jeff Goldblum.
VFX evoluti – Il team parla
dell’approccio innovativo alla creazione dei dinosauri.
Chris Pratt’s Jurassic
Journals
Vivian Baker, Makeup Artist
Mary Mastro, Hair Stylist
Chris Murphy, 1° Assistente al Suono
Dean Bailey, Stunt Edge Car Driver
Peter Harcourt, Diver
Daniella Pineda and Justice Smith, Attori
Jody Wiltshire, Set PA
Kelly Krieg, Assistente Supervisore del Copione
J.A. Bayona, Regista
James Cox, Stuntman
Rachelle Beinart, Controfigura
Bryce Dallas Howard intervista Chris Pratt, Attore
Arrivano ancora da Just
Jared delle immagini dal set di
Joker, di Todd Phillips, in cui
Joaquin Phoenix, nei panni di Arthur
Fleck e truccato da clown non sembra assolutamente avere
buone intenzioni.
Le immagini sono state scattate a
Brooklyn, in metropolitana, nei giorni scorsi. Da alcuni scatti si
può vedere che Arthur, nel suo “assalto al treno” non è solo, e che
ci sono anche alcuni personaggi vestiti da clown che esibiscono
cartelli che riportano scritte interessanti: Kill the Rich –
Uccidi il ricco. Questa frase potrebbe dare qualche
indicazioni sulle motivazioni iniziali che hanno spinto Arthur a
volgersi al male. Che fosse un tentativo di ribellarsi alla povertà
della popolazione di Gotham City?
Chiaramente ci muoviamo nell’ambito
delle congetture. A ben vedere, le foto ci mostrano anche la
versione “in borghese” di Arthur. Per il ruolo, Phoenix sembra
molto dimagrito e anche le sue espressioni, dalle foto che possiamo
vedere di seguito, indicano un nuovo impegno importante per
l’attore alle prese con un ruolo iconico per la storia del cinema,
con un passato importante e con un futuro da scoprire.
Ecco le immagini di Joaquin Phoenix sul set di
Joker
Joker arriverà nelle sale
il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle
ultime ore dalla Warner
Bros e sarà diretto da Todd
Phillips (Una notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
Come dichiarato da Kevin
Feige, i fan dovranno aspettarsi qualche sorpresa e
inediti cambi di rotta nella Fase 4, il che non
esclude che possano tornare volti noti dell’universo
cinematografico già apparsi sullo schermo.
Tuttavia ci sono alcuni personaggi
che meriterebbero senza dubbio più spazio, proprio per approfondire
la loro storia al cinema o in tv. Se volete sapere di chi parliamo,
leggete qui sotto:
Hela
Dopo averla vista in azione in
Thor: Ragnarok,
siamo tutti d’accordo sul fatto che Hela
meriterebbe più spazio nel MCU e che ci piacerebbe rivedere
Cate Blanchett in scena.
In fondo stiamo parlando di uno dei
migliori villain dell’intero universo Marvel, forse sfruttata poco,
motivo per cui sarebbe ideale dedicarle più tempo e spazio in un
film dove esplorare il passato della Dea della Morte e il suo
percorso di vendetta contro Asgard.
Rocket e Groot
Rocket Racoon e
Groot sono stati protagonisti di alcuni dei
momenti più entusiasmanti del franchise di Guardiani della Galassia
(per non parlare poi del loro ingresso in Avengers: Infinity
War!), quindi cosa aspettano i Marvel Studios a dedicargli uno
standalone o una serie?
Questo dinamico duo è davvero troppo
divertente per essere sprecato, e sarebbe bello vedere cosa è
successo prima degli eventi di Guardiani della Galassia e conoscere
un po’ del passato di degli eroi.
Nick Fury e Maria Hill
Ogni fan del Marvel Cinematic Universe sa che,
quando sono insieme, Nick Fury e
l’agente Maria Hill
formano una grande squadra: a legarli è una grande e naturale
chimica, di cui abbiamo visto soltanto degli accenni nel corso dei
vari film, ma è chiaro che ci sia del potenziale per una serie
dedicata soltanto a questi due personaggi.
Doctor Strange
Sebbene non ci siano state conferme
ufficiali sui film che faranno parte della Fase 4 del MCU (esclusi Spider-Man: Far From
Home e Black Panther 2), i
Marvel Studios potrebbero aver
riservato una sorpresa ai fan e fissato l’inizio delle riprese
di Doctor Strange
2 già per la primavera del 2019.
Questo rumor è stato rilanciato dal
Mirror nelle ultime ore, indicando il sequel sullo stregone che ha
il volto di Benedict Cumberbatch come
uno dei progetti “misteriosi” della prossima stagione.
Secondo il report infatti, l’attore
avrebbe siglato un accordo di 9,5 milioni di dollari – un aumento
sostanzioso rispetto ai 5,4 del primo film e di Avengers: Infinity
War e Thor: Ragnarok.
Vi ricordiamo che qualche settimana
fa, parlando a CinemaBlend del futuro
della MCU, a Kevin
Feige era stato chiesto di fare una lista dei
franchise che potremmo vedere sviluppati nella Fase 4. Il
produttore aveva spiegato che la distanza tra un film e l’altro
dello stesso franchise dà la possibilità di sviluppare meglio il
progetto, come nel caso di Doctor Strange
2.
“Si tratta soltanto di un
problema che si presenta quando hai tanti buoni personaggi che vuoi
sviluppare, e la gente li ama tutti allo stesso modo. Questo ci dà
la convinzione fondamentale che dobbiamo continuare a raccontarli,
facendo film diversi ogni volta.”
Vuol dire che dovremo aspettare, ma
che avremo ancora altre avventure di Stephen
Strange al cinema, e che vedremo di nuovo Mordo e
Wong.
Valchiria
Valchiria ha
debuttato nel MCU lo scorso anno in Thor: Ragnarok,
catturando immediatamente l’attenzione grazie alla convincente
prova di Tessa Thompson e all’adattamento del
personaggio attuato dagli sceneggiatori e dal regista Taika
Waititi.
Guerriera disillusa e riluttante,
Valchiria nascondeva un passato doloroso (di cui abbiamo avuto un
accenno grazie ad un flashback che raccontava la caduta delle
Valchirie per mano di Hela), e su questo potrebbe
basarsi un film prequel o una serie che segue la vita precedente
dell’eroina.
Vedova Nera
Nel caso di Vedova Nera i
fan saranno presto accontentati, visto che – come già annunciato
nei mesi scorsi – i Marvel Studios stanno lavorando per
portare sul grande schermo un film interamente dedicato
al personaggio interpretato nel MCU da Scarlett Johansson.
Secondo quanto riportato,
lo standalone riprenderà le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è
evidente che il film si piazzerà in un momento della timeline
antecedente a Iron Man 2 (dove debuttava
ufficialmente).
Probabile quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una
posizione storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion
tra Natasha e Clint Barton (Occhio di Falco)
mentre collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra
l’eroina e il Soldato d’Inverno.
Cate
Shortland dirigerà lo standalone, che sarà ambientato
prima degli eventi di The Avengers e
racconterà il percorso di formazione di Natasha Romanoff fino al
suo arrivo nello SHIELD.
Sif
Lady Sif è stato un
personaggio ingiustamente sottovalutato nel franchise di
Thor, e proprio per questo sarebbe intelligente
mostrare altro dell’eroina in uno standalone o magari in una serie,
anche per capire dove sia andata e cosa abbia fatto dopo aver
consegnato l’Aether al Collezionista.
Shuri
Sin dalla sua prima apparizione in
Black PantherShuri ha messo in mostra le infinite potenzialità
di un personaggio che in molti danno come erede di Tony Stark alla
guida del lato “scientifico” del MCU. La conferma è arrivata in
Avengers: Infinity War, dove
la sorella minore di T’Challa si è resa utile fino
all’arrivo di Thanos (e sappiamo che è sopravvissuta allo
schiocco…).
Dunque non sarebbe poi così
sbagliato dedicarle uno standalone, meglio se prequel, in cui
mostrare cosa ha reso Shuri la mente brillante che conosciamo ora e
cosa ha fatto prima degli eventi di Black
Panther.
La principessa wakandiana potrebbe
inoltre dirigere il settore scientifico e tecnologico in America,
dopo che T’Challa ha aperto le frontiere del suo paese oltre i
confini nazionali.
Soldato d’Inverno
Bucky Barnes,
conosciuto nel MCU anche come il Soldato
d’Inverno, ha velocemente scalato la classifica dei
personaggi più amati dai fan, che dai tempo chiedono ai Marvel Studios di dedicargli più
spazio all’interno dell’universo condiviso.
Dell’eroe conosciamo il suo passato
di militare americano al fianco del miglior amico Steve
Rogers, la brutale trasformazione nel sicario dell’HYDRA e
la sua redenzione avvenuta in Avengers: Infinity
War, tuttavia sarebbe interessante esplorare le fasi
che hanno portato alla creazione del Soldato d’Inverno prima degli
eventi di Captain America: The Winter
Soldier.
Sappiamo cosa è successo con i
genitori di Tony Stark, assassinati quanto era
ancora manipolato dall’HYDRA, ma del dopo quasi nulla, soprattutto
del suo rapporto con Vedova Nera (appena accennato
in una scena di The Winter Soldier). Dunque
uno standalone sarebbe più che gradito…
Gamora
In entrambi i capitoli di
Guardiani della Galassia abbiamo sentito storie
sul passato di Gamora e sul fatto che sia “la
donna più spietata della galassia”, ma mai visto niente di
realmente entusiasmante a riguardo. E questo la rende
potenzialmente uno dei personaggi più interessanti del
MCU non ancora
sfruttati.
A partire dal rapporto con sua
sorella Nebula, e con il padre adottivo
Thanos, Gamora meriterebbe senza dubbio uno
standalone, magari un prequel (visto che apparentemente è morta in
Avengers: Infinity
War) dove spiegare perché viene considerata una
ferocissima killer e cosa l’ha portata ad unirsi ai Guardiani.
Ecco il trailer italiano due di
Macchine Mortali, il prossimo grande appuntamento
con il fantasy che aspetta gli appassionati sul
grande schermo. Il trailer è stato presentato al New
York Comic Con 2018, è prodotto da Peter
Jackson e diretto dall’esordiente Christian
Rivers che porta sullo schermo la saga fantasy
scritta da Philip Reeve.
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
L’interprete di Iron
Man ha condiviso una foto da Toy Story
che mostra lo sceriffo Woody con Buzz. I due
personaggi Pixar sono modificati in modo tale che Woody sia
corrispondente a Cap e Buzz a Iron Man, mentre la scritta sulle
loro teste recita “to Infinity (War) and Beyond”, ovvero
la catch phrase di Buzz (Verso l’infinito e oltre), modificata e
adattata ad Avengers: Infinity War.
A commento della foto,
Robert Downey Jr. ha scritto: “Sappiamo tutti
chi sarà sempre lo sceriffo in città”, altro rimando al film
Pixar (una delle frasi di Woody è “C’è un nuovo sceriffo in
città”) ma anche al ruolo di Cap nel Marvel Cinematic
Universe.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
La foto non ci sorprende più di
tanto, dato che come molto di voi
già sapranno Fury e Maria Hill sono gli unici
personaggi del Marvel Cinematic
Universe confermati nel film, anche se molto fa alla
notizia furono delusi di apprendere che Spidey non avrebbe
collaborato con almeno un altro supereroe in questo secondo
capitolo.
Inoltre, visto che Venezia non ha
edifici alti da cui l’Uomo Ragno può aggrapparsi, ha senso che
dovrà trovare un mezzo di trasporto alternativo e questa foto
confermano ancora una volta che sarà comunque vestito con la tuta
Stark di Spider-Man.
Spider-Man: Far From
Homesarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
L’ultima volta che abbiamo visto un
costume nero per Spidy le cose non sono andate benissimo. Il film
di Raimi infatti non è stato trai migliori della serie, anche se il
tempo (o forse la mediocrità degli adattamento di Marc
Webb?) ha fatto un buon lavoro sulla percezione del film
stesso. Ad ogni modo, sebbene i report suggeriscono che questa tuta
scura o di metallo non sia legata al simbionte, come nel caso di
Raimi, l’imminente arrivo di Venomal cinema sembra mettere
la pulce nell’orecchio ai fan. Che SONY e Marvel Studios stiano preparando
un’altra sorpresa?
La pagina Facebook Marvel News India ha condiviso un
concept leak che mostra un’ascia, la possibile arma che
Carol Danvers impugnerà contro Thanos in
Avengers 4.
Senza ulteriori informazioni
sull’ascia raffigurata nell’immagine a seguire, l’unica strada
interpretativa che abbiamo è quella di guardare ai fumetti Marvel per cercare di avere qualche
indizio. Il primo suggerimento e anche il più sensato è che questa
ascia possa appartenere a Captain Marvel (Brie Larson)
in Avengers 4. La storia in questione è la recente
run dal titolo Fear Itself in cui Carol e altri eroi
Marvel sono riusciti ad ottenere
delle armi asgardiane, e l’ascia di Carol non è troppo diversa da
quella mostrata in foto. Le origini dell’ascia probabilmente
cambierebbero in Avengers 4, dato che Asgard è
stata ormai distrutta dal Ragnarok, ma darebbe al personaggio
un’ulteriore fonte di potere e contro il Titano Pazzo.
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Si è spento all’età di 76 anni,
Scott Wilson, l’attore noto per aver interpretato
Hershel Greene in The
Walking Dead dal 2011 al 2014. La
notizia è arrivata appena un’ora dopo che è stato rivelato al
Comic-Con di New York che avrebbe fatto un’apparizione nella nona
stagione del film AMC, ma quelle scene sono state girate alcuni
mesi fa, quindi sarà ancora visto quando mostra i
ritorni.
La sua carriera di attore nel
cinema era iniziata nel 1967, con il film La calda notte
dell’ispettore Tibbs, in cui aveva un ruolo secondario, e
con A sangue freddo di Richard Brooks, in
cui invece era uno dei protagonisti. Anche in anni più recenti fu
nel cast di film notevoli, ma sempre in ruoli secondari tra
cui: Dead Man Walking (1995) di Tim
Robbins, Soldato Jane (1997) di Ridley
Scott, Pearl Harbor (2001) di Michael
Bay, Monster (2003) di Patty Jenkins
e L’ultimo samurai (2003) di Edward Zwick.
Di recente si era visto anche nella serie di NetflixThe OA, dove interpretava il
padre adottivo della protagonista.
“Scott sarà sempre
ricordato come un grande attore e ci sentiamo tutti fortunati ad
averlo conosciuto come una persona ancora più grande,
ha detto la AMC in una dichiarazione
ufficiale. “Il personaggio che ha incarnato in The
Walking Dead, Hershel, era il nucleo emotivo dello show. Per
esempio, nelle nostre vite, Hershel era un personaggio le cui
azioni continuano a determinare le scelte dei nostri personaggio
ancora oggi. Scott mancherà alla sua famiglia, ai suoi amici e ai
milioni di fan che lo hanno amato”.
Amazon Studios ha diffuso il teaser trailer
ufficiale di Good
Omens, l’annunciata serie tv firmata Neil
Gaiman.
https://youtu.be/2ZSXlNRRoGU
Good Omens
Good
Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da
Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di
BBC ComedyCommissioning e Georg Sharp, editor presso
BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione
BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in
collaborazione con BBC Worldwide.
Good
Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in
oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa
anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i
diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su
Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo
Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come
Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di
Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo
scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television
Movie.
“Neil Gaiman è uno scrittore
dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi
dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene
Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I
suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter
condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime
Video”
“Mi sono deciso ad
accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il
team di Amazon per la realizzazione di Good Omens”
sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non
erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli
altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono
emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare
televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens
ma sicuramente inusuale e divertente”
Starz ha diffuso la
nuova scena d’apertura di Outlander 4, il
quarto inedito ciclo di episodi dell’acclamato show tv
Outlander.
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Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione
riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto
che lo show avrà luogo. La stagione è basata
su Drums of Autumn , il quarto
volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La
produzione è attualmente in corso in Scozia.
Sophie Skelton (Brianna) e
Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar
Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione
per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà
“Home”.
“Nelle ultime tre stagioni,
Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha
dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B.
Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno
arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il
significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò
che scopriremo nella stagione 4.”
Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv
Outlander
creata da Ronald D. Moore per il canale
americano Starz.
Outlander 4
Nella quarta stagione di
Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata da Caitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Un festival cinematografico non è
fatto solo di film, è anche l’occasione per incontrarsi e parlare
della situazione di un movimento in continua crescita e per questo
sempre alla ricerca di nuovi strumenti per far sì che questo
processo non rallenti o, peggio ancora, si arresti. Come la
riunione che si è tenuta stamattina, sabato 6 ottobre, nella
seconda giornata di Sedicicorto International Film
Festival, che ha ospitato i rappresentanti di molti
festival della regione Emilia Romagna, per
continuare un discorso già da tempo intrapreso che ha come scopo
ultimo la creazione di una rete dei festival della regione. Un
circolo virtuoso che permetta a queste industrie culturali,
indipendentemente dalla loro dimensione in termini sia economici
che di pubblico e prestigio, di potersi confrontare con analoghe
realtà del panorama nazionale e internazionale.
Porretta, Amarcort, Ce L’ho
Corto, Ennesimo, Bellaria, Cinesogni, Concorto, Ibrida, Malatesta,
Reggio Film Festival, Soundscreen: tutti presenti per
affrontare temi soprattutto pratici, idee per razionalizzare costi,
risorse e tempistiche e rendere più efficiente il lavoro dei
singoli festival. Un ordine del giorno ricco, che ha portato la
discussione tra i delegati alla condivisione di materiali,
professionisti, comunicazione. Strumenti importantissimi e
necessari per poter massimizzare il coinvolgimento del territorio,
sia in termini di pubblico che di ricaduta economica, per il
festival e le attività che di un evento culturale possono essere
partner, fruitrici e anche semplicemente coinvolte nella fornitura
di servizi per manifestazione e pubblico.
Tutto questo partendo da un punto
fondamentale: la giusta definizione di cosa sia un festival e di
come deve essere strutturato per essere ritenuto tale, in termini
di durata, programma, materiali promozionali e divulgativi, dal
catalogo al sito web, sino ai più moderni strumenti della
comunicazione social e mobile.
Uditore, con facoltà d’intervento,
la regione Emilia Romagna, rappresentata dalla Film Commission
nella persona di Emma Barboni, a cui si è aggiunta a chiusura
dell’incontro anche Elisa Giovannetti, assessore alla cultura del
comune di Forlì. A dimostrazione che questo progetto di sistema dei
festival del territorio è un tema a cui le istituzioni sono oggi
particolarmente sensibili, e che apre nella maniera migliore la
settimana di EnErgie Diffuse, oltre 400 eventi che dal 7 al 14
ottobre faranno dell’Emilia Romagna il più vitale polo culturale
italiano.
Un primato che tutte le regioni del
nostro paese si dovrebbero contendere, una sfida che oggi è partita
da Forlì e da Sedicicorto International Film Festival.
Come promesso, ieri la Warner Bros.
ha diffuso il secondo trailer
di Aquaman, il film diretto
da James Wan con
protagonista Jason Momoa, nei panni dell’eroe
DC Arthur Curry.
Il lunghissimo trailer non ha solo
mostrato ciò che già sapevamo del cinecomic, ma anche moltissimi
contenuti inediti tra cui parti del prologo con
Atlanna e l’infanzia del piccolo
Arthur, e una sezione di quello che sembra il
viaggio dell’eroe insieme a Mera alla ricerca di
risposte e di indizi.
Ecco allora di seguito tutti i
segreti svelati dal trailer esteso mostrato ieri al
New York Comic Con:
L’easter egg di H.P. Lovecraft
James Wan è un
regista che tradizionalmente associamo al genere horror, tuttavia
non è detto che anche in Aquaman non possano esserci dei riferimenti
all’immaginario esplorato in passato dal filmaker.
Nel trailer appaiono già delle
influenze horror, come la scena che apre il footage con il faro
all’interno di una sfera con la neve. Ai piedi di questo cimelio
giace infatti The Dunwich Horror di H.P.
Lovecraft, storia di una donna umana che sposa un Dio per
dare alla luce due potenti bambini.
La caccia al tesoro di Arthur e Mera
Questa è la parte più interessante
del trailer sui cui la Warner Bros. sembra essersi concentrata con
maggiore attenzione: veniamo infatti catapultati nel deserto del
Sahara, con Arthur e
Mera che trovano le rovine dell’antica
Atlantide.
I due sono alla ricerca di un’antica
reliquia di Atlantide, ovvero il tridente del Re Atlan, un potente
artefatto che potrebbe legittimare Arthur come sovrano di
Atlantide.
Ed è proprio questa appassionante e
non priva di ostacoli caccia al tesoro al centro della narrazione
di Aquaman, sul come Arthur e Mera riusciranno a
trovare il tridente ed usarlo per unire le sette tribù di Atlantide
contro Ocean Master.
Inseguiti da Ocean-Master e dai suoi
alleati, tra cui Black Manta e altro sicari, i due fuggono in
un’appassionante sequenza senza stacchi sui tetti di una città
orientale.
Il Tridente
Il trailer esteso offre ai fan del
personaggio una prima occhiata all’iconico
tridente di Re Atlan, in cui si
dice risieda il potere di Atlantide. “Nelle mani sbagliate,
porterebbe distruzione“, ma non è chiaro quali poteri siano
nascosti al suo interno.
Da notre che, secondo quanto
dichiarato da Atlan, il tridente può essere utilizzato per unire i
mondi che stanno sotto e sopra le onde, ed è possibile che
permetterà ad Arthur di regnare come un sovrano giusto tra gli
esseri umani che abitano la terra e le sette tribù del mare.
La tecnologia atlantidea
Il trailer ci fornisce inoltre
diverse informazioni sulla avanzatissima tecnologia di
Atlantide, più di ogni mezzo sviluppato in
superficie.
Il design è incredibile, e il lavoro
di post produzione si inizia finalmente a vedere in tutto il suo
splendore tra la vita sottomarina e le barriere coralline. In
effetti sembra davvero che la città sia costruita sul lato di una
scogliera, il che potrebbe spiegare come mai Atlantide si sente
minacciata dall’inquinamento degli uomini: l’innalzamento delle
temperature del mare e gli acidi scaricati negli oceani stanno
uccidendo le barriere coralline…
Ocean Master
Quello che potrebbe essere a tutti
gli effetti il villain principale del film, Ocean
Master, sarà protagonista di una guerra che tenterà di
unire le sette tribù in guerra contro il mondo di superficie. Il
personaggio crede infatti che Atlantide abbia sofferto abbastanza a
causa dei modi noncuranti dell’umanità, e che sia giunto il momento
di mettere le cose a posto.
Re Nereus
Il nuovo trailer ha finalmente
rivelato l’aspetto di Re Nereus, una versione a
quanto pare differente da quella della DC Comics perché padre
(e non promesso sposo) di Mera.
Non esattamente ciò che Aquaman può
considerare un suo fedele alleato, Nereus non figurerà tra gli
antagonisti dell’eroe, come confermato in un’intervista dal regista
James Wan, ma fungerà da partito neutrale nella guerra dei
mari.
Black Manta all’attacco
Un’altra emozionante scena ci ha
mostrato Black Manta e i suoi sicari mentre
rincorrono Arthur e Mera. Ed è
probabile che più avanti il villain unirà le forze con Ocean Master
per vendicarsi di Aquaman (colpevole, secondo lui,
di aver ucciso suo padre).
Il costume di Black Manta è
progettato per rappresentare una seria minaccia per Aquaman in ogni
modo possibile, equipaggiato per il combattimento corpo a corpo,
con lame estensibili e armi energetiche.
La
lotta per il trono
Questa sequenza era apparsa anche
nel primo trailer, e sembra che il regista James
Wan ne vada particolarmente orgoglioso: vediamo
Aquaman e Ocean Master mentre si
apprestano a combattere per il trono di Atlantide (un’idea ripresa
anche in Black Panther), e lo scontro avviene in
una sorta di cratere vulcanico.
Nuovi dettagli sulla regina Atlanna
Le origini di
Aquaman saranno esplorate anche attraverso il
racconto di Atlanna, e quanto pare il trailer
sembra suggerire che la regina non volesse davvero tornare a
casa.
In una scena d’azione infatti i
guerrieri di Atlantide attraversano le pareti della casa di Atlanna
per catturarla, mentre lei si difende con le abilità di un grande
guerriero. Tutt’altro che una sirena indifesa insomma.
L’esercito di Ocean Master
Le mostruose creature conosciute con
il nome di Trincea potrebbero essere i nemici
principali di Aquaman nel film, servendo la causa
di Ocean Master. Si tratta infatti di una razza
feroce i cui corpi si sono evoluti in maniera sorprendente per
adattarsi al loro ambiente, che può sopravvivere a profondità
impossibili anche per un Atlantideo.
Xebel
Questo futuristico edificio bianco
sembra corrispondere al palazzo di Xebel,
costruito grazie alle avanzate tecnologie atlantidee e dove
vediamo fluttuare i capelli di Mera. In un’altra
scena appare invece Arthur trascinato con la forza
davanti a Re Nereus mentre questo abbandona il suo
trono per avvicinarsi al giovane arrogante venuto dalla Terra.
L’arma più potente di Ocean Master?
La creatura che abbiamo visto
brevemente nel trailer potrebbe rivelarsi l’arma più potente
dell’esercito di Ocean Master: un’aragosta
gigantesca e mostruosa combatterà al fianco del personaggio nella
guerra tra le sette tribù.
Il costume classico di Aquaman
L’ultimo frame del trailer ha
rivelato finalmente Aquaman nel suo iconico
costume dei fumetti giallo e verde, finora mostrato soltanto nel
merchandise ufficiale del
film.
Si tratta di un momento molto
importante all’interno della storia, perché Arthur
Curry risponderà alla chiamata del suo popolo accettando
di essere qualcosa di più grande di un re: un eroe, protettore
della giustizia, che combatte per la pace tra gli uomini e il
popolo del mare.
Quello che vediamo è un costume
ridisegnato per sembrare una elegante armatura abbinata al tridente
di Atlantide, ed è probabile che lo vedremo in scena soltanto nel
terzo atto del film.
L’incidente durante la promozione di
Thor: Ragnarok è costato a
Mark Ruffalo la fama di “spoileratore”. Per chi
non ricordasse quanto accaduto, l’attore era in diretta live su
Instagram durante la presentazione del film, ma a
fine introduzione e a inizio proiezione, l’attore ha dimenticato di
interrompere la diretta sul social, mandando in onda l’audio dei
primi 15 minuti del film di Taika Waititi, il
tempo che è servito a una addetta dello staff per rendersi conto di
quanto stava accadendo e avvertire l’attore di interrompere la live
dal suo telefono cellulare.
A seguito di questo incidente, lo
stesso attore ha cominciato a scherzare sulla sua scarsa
affidabilità, un po’ che ha deciso di fare la Marvel con Tom Holland, e così
durante la sua ospitata da Jimmy Fallon, Mark Ruffalo ha finto
di spoilerare non solo il titolo ufficiale di Avengers 4, che tutti attendiamo, ma anche
la battaglia finale del film, mimando le prodezze che compierà il
suo Hulk. Ecco il video:
Dallo scorso 1 marzo, Mark
Ruffalo aveva abbandonato i social per concentrarsi su
altre questioni che richiedevano la sua attenzione, ma in occasione
del voto di metà mandato del POTUS, la star, sempre impegnata in
prima linea nella politica statunitense, è ritornato ai suoi canali
social con un esilarante video, in cui invita tutti gli americani
al voto aiutato da alcune star sue amiche e dai ragazzi
sopravvissuti alla strage di Parkland.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è pieno di segreti
nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire
il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati
(tranne agli occhi dei più esperti osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito
i 20 segreti della Fase 3 che non avrete
sicuramente notato nel MCU (Parte 2):
A volte ritornano…
Un altro caso di riutilizzo dello
stesso attore in diversi film o serie dell’universo Marvel è quello di
Martin Starr, ora membro del cast di Spider-Man:
Homecoming e Far From
Home che è anche apparso in L’incredibile
Hulk come guardiano del laboratorio informatico che
Bruce Banner corrompe con una pizza.
E se alcuni fan hanno creduto che in
realtà si trattasse dello stesso personaggio, questa teoria non è
mai stata confermata.
Un collegamento fra Runaways e Doctor Strange
La serie televisiva trasmessa su
Hulu e dedicata a Runaways è, a detta di tutti,
uno dei più fedeli adattamenti di un fumetto Marvel, e non molti sanno che
esiste un collegamento fra lo show e Doctor
Strange.
In una scena tagliata dal cinecomic
con Benedict Cumberbatch infatti, vediamo il
personaggio di Tina Minoru (anche se interpretato
da un’altra attrice) che brandisce l’Asta di uno e si sta
preparando al combattimento.
The Bilgesnipe
Thor: Ragnarok
è ricchissimo di easter egg, alcuni piuttosto ovvi, mentre, altri
ben nascosti. Tra quest’ultimi ce n’è che mostra il cadavere di un
Bilgesnipe, specie animale conosciuta a
Asgard.
Nel primo film dei Vendicatori,
sentiamo Thor descrivere simpaticamente questa creatura come
qualcosa di “enorme, squamosa e con grandi corna”. Ma è solo grazie
a Thor: Ragnarok che ne vediamo per la
prima volta un esemplare quando Valchiria esce dalla sua nave
inciampando su una carcassa.
“Vedo l’eternità”
Guardiani della Galassia
Vol.2 ha intelligentemente nascosto il suo villain fino
alla fine, e quando sembrava che l’antagonista principale fosse
Ayesha tutto viene scombinato scoprendo che era in
realtà Ego, il padre di Peter
Quill, che aveva minacciato l’intero universo.
Ma ricordate il momento in cui Ego
cerca di reclutare lo Star-Lord per portare a termine il suo piano
e gli tocca la testa? Gli occhi dell’eroe si riempiono di stelle
mentre lui pronuncia la frase “Vedo l’eternità“.
Questo potrebbe essere un
riferimento all’Eternità, un’entità cosmica superpotente
dell’universo dei fumetti Marvel…
Thanos in pace
Qualsiasi spettatore, anche non
particolarmente avvezzo ai fumetti Marvel, sarà rimasto scioccato
davanti al finale di Avengers: Infinity
War. Gli eroi hanno perso, e il villain
Thanos è apparso trionfante e in pace. Soltanto i
veri fan sanno che è uno stato d’animo contrastante, e che questo
si riferisce ad un particolare di Infinity
Gauntlet.
Nel fumetto originale infatti Thanos
perde il Guanto dell’infinito e decide di rinunciarci
definitivamente. Aiuta persino a salvare l’universo, e finisce per
vivere come un felice pensionato nella sua fattoria.
Chiesa Coreana di Asgard
Tutti amano Chris
Hemsworth, e la simpatia dell’attore ci ha reso ancora più
adorabile il personaggio che interpreta da quasi dieci anni nel
MCU. Ma nessuno sembra idolatrarlo
di più del popolo koreano, a cui i Marvel Studios hanno voluto rendere omaggio
con un easter egg presente in Spider-Man:
Homecoming.
A quanto pare, sullo sfondo di una
scena del film è possibile scorgere un edificio con delle scritte
coreane che tradotte significano “Chiesa coreana di
Asgard“.
Il cameo di Beta Ray Bill
Come personaggio,
Thor ha una delle storie più lunghe e ricche
dell’universo Marvel, avendo origini mitologiche
e cosmiche di cui è stata raccontata solo la superficie. Tuttavia
in Thor: Ragnarok
abbiamo assistito ad un cameo di uno dei suoi più strani e antichi
alleati…
I fan che speravano di vedere
Beta Ray Bill nel MCU sono stati finalmente
accontentati, perché il personaggio compare nell’edificio del
Granmaestro come uno dei volti che hanno
combattuto nella gara di gladiatori. Anche la faccia di
Hulk è inserita nel gruppo, quindi è ipotizzabile
che Beta Ray Bill fu uno dei competitors per il Grande Maestro.
Miles Morales nel MCU
Uno dei migliori acquisti per la
mitologia dell’Uomo Ragno è stato senza dubbio Miles
Morales, che nei fumetti è un alter ego di
Spider-Man dell’Universo Ultimate e che i fan
sognavano di vedere prima possibile nel MCU. Ebbene, sono stati
accontentati!
Ancora prima di Into The
Spider-Verse infatti, Peter incontra suo zio in
Homecoming,
interpretato sullo schermo da Donald Glover, e non
solo conosciamo il suo nome (Aaron Davis), ma in una scena
cancellata il personaggio chiama suo nipote e si rivolge a lui come
Miles. Insomma, sembra che Miles Morales sia ufficialmente nel
MCU!
I segreti di Klaw
Black Panther
ha presentato alcuni dei villain più memorabili del MCU, a partire da Erik
Killmonger e arrivando a Ulysses
Klaw , interpretato sullo schermo da Andy
Serkis. E ciò che lo rende così affascinante e spassoso è
una delle frasi che dice a proposito di un suo album che uscirà
presto su Soundcloud…
A quanto pare si tratta di un
riferimento ai fumetti originali, quando gli esperimenti di Klaw
ebbero uno strano effetto sonoro trasformandosi una creatura
terrificante. Pertanto, il Klaw del MCU nomina questa cosa di
Soundcloud come easter egg.
Nebula e il riferimento ai fumetti di Infinity War
Avengers: Infinity
War aveva al suo interno diverse scene dal contenuto
molto forte e, da un certo punto di vista, insopportabili per gli
occhi. Una di queste vedeva Thanos torturare sua
figlia Nebula strappando parti del suo corpo ormai
robotico.
I fan della Marvel sanno che questo era un
riferimento al fumetto originale di Infinity
Gauntlet dove Thanos usa il Guanto per attaccare Nebula e
tenerla in ostaggio tra la vita e la morte.
Mark Millar non ha
dubbi, il trailer esteso di
Aquaman, ben 5 minuti di scene inedite e non dal nuovo
film DC COmics diretto da James Wan, mette il
Marvel Cinematic Universe
in una posizione di inferiorità. Il fumettista scozzese sembra
convinto che il concept visivo del film con Jason
Momoa abbia trasformato in un solo colpo tutto l’Universo
Condiviso dei Marvel Studios in un prodotto desueto, anni
’70, dice addirittura Millar.
Noto soprattutto per
Kick-Ass, il fumettista ha lavorato più volte con
del materiale Marvel e di queste collaborazioni
si ricordano la terza serie di Wolverine e sette
numeri di Civil War. Ecco cosa ha scritto sul
suo account Twitter: “Il trailer di Aquaman ha appena trasformato i moderni film Marvel in serie tv anni ’70. Il
guanto verde di sfida è stato gettato e la DC è di nuovo in gioco.
Un trailer di 5 minuti è maledettamente audace, James Wan, sei un
genio!”
Dopo il tonfo di Justice League, seguito dal trionfo di Black
Panther prima e di Infinity War dopo, il franchise DC sembrava
effettivamente morto e sepolto, e la campagna marketing scelta per
Aquaman non sembra stia valorizzando al massimo il potenziale di un
film così rischioso. Staremo a vedere però come la Warner Bros e
James Wan si giocheranno le loro carte per mettere insieme il
miglior prodotto possibile e soprattutto per risvegliare
l’interesse dei fan verso un franchise che troppe volte li ha
delusi.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Amazon studios ha
diffuso via NYCC il teaser promo di The
Boys, l’annunciata serie tv sui supereroi creato
da Eric Kripke.
The
Boys è stato presentato al New York Comic Con in una
tavola rotonda con il cast e i creatori – dove è stato presentato
il teaser promo che ha rivelato una prima occhiata alla serie
sovversiva dei supereroi. Inoltre, i fan sono stati sorprese con un
cameo a sorpresa di Simon Pegg, il cui volto è
stato d’ispirazione per “Hughie” nella serie originale dei
fumetti. È stato rivelato che Simon Pegg apparirà nella serie
come il padre di Hughie (Jack Quaid). Il ruolo di Pegg sarà
una guest star.
The
Boys è un modo divertente e irriverente di raccontare cosa
succede quando i supereroi – che sono famosi come celebrità,
influenti come politici e venerati come dei – abusano dei loro
superpoteri piuttosto che usarli per il bene. E ‘l’impotente
contro il superpotere di The Boys che intraprende un’eroica
missione per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il
conglomerato multimiliardario che gestisce questi
supereroi.
è stato sviluppato e scritto dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural). La serie Prime Original sarà composta da
otto episodi è co-prodotta da Sony Pictures Television e prodotta
da Kripke, Evan Goldberg (Preacher) di Point Gray Pictures, Seth
Rogen (Preacher) e James Weaver (Preacher), Neal H. Moritz di
Original Film ( Prison Break), Ori Marmur (Preacher) e Pavun Shetty
(New Girl), così come Jason Netter e Ken Levin. Garth Ennis
(Predicatore) e Darick Robertson, che ha creato il fumetto su cui
si basa la serie, sarà anche co-produttore esecutivo.
The Boys è in programma per l’uscita mondiale
del 2019, esclusivamente su
Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori.
Durante il New York Comic
Con 2018 è stato diffuso il secondo trailer ufficiale
di Macchine Mortali, il film prodotto da
Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
A presentare il film c’era anche
Peter Jackson, che produce l’esordio alla regia
del suo aiuto, Rivers. Parlando con ComicBook,
il regista premio Oscar ha spiegato che, in merito alla serie tv su
Il Signore degli Anelli in produzione, si sente
molto positivo e non vede l’ora di potervi assistere. Ecco cosa ha
dichiarato Jackson: “Non vedo l’ora di vedere la serie. Non ho
mai visto come si deve la storia e i filmperché io sono sempre
stato il tizio che ha realizzato Il Signore degli Anelli, quindi
adesso non vedo l’ora di essere il tizio normale che sta lì e
guarda come qualcun’altro ha raccontato il mondo di
Tolkien”.
Peter Jackson
conferma così il suo grande amore nei confronti di un progetto
cinematografico che ha interessato e apparentemente assorbito e
prosciugato tutte le sue energie creative, tanto che, dall’uscita
de Il Ritorno del Re, ancora si aspetta il suo
prossimo grande progetto (è opinione comune che la Trilogia de lo
Hobbit non sia stato un prodotto di successo).
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
Netflix ha diffuso le prime foto ufficiale e
la data di uscita di The
Umbrella Academy, l’annunciato adattamento seriale
dell’omonima serie di romanzi.
La serie tv debutterà il 15 febbraio su Netflix
Basato sui celebri fumetti e
graphic novel The
Umbrella Academy, è stata creata e scritta da Gerard
Way (My Chemical Romance) e illustrato da Gabriel Bá, The
Umbrella Academyè
una serie live-action che segue i membri di una famiglia
disfunzionale di supereroi (The Umbrella Academy) – Monocle,
Spaceboy, The Kraken, The Rumor, The Séance, Number Five, The
Horror e The White Violin – mentre lavorano insieme per risolvere
la misteriosa morte del padre mentre modellano la loro personalità
e abilità divergenti. Pubblicato da Dark Horse Comics, la
serie a fumetti ha ottenuto molti elogi da parte di fan e critici
per il suo alternato e intrigante approccio al genere dei
supereroi.
The Umbrella Academy, la serie tv
The
Umbrella Academy sarà prodotta da Universal Cable
Productions. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) sarà
produttore esecutivo e showrunner, con produttori esecutivi
Mike Richardson di Bluegrass Television e Keith Goldberg di
Dark Horse Entertainment. Gerard Way sarà come produttore
co-esecutivo. La sceneggiatura pilota è stata adattata dalla
serie di fumetti di Jeremy Slater (The
Exorcist).
In The
Umbrella
Academyprotagonisti
sono Ellen Page, Tom Hopper, Robert Sheehan, Emmy
Raver-Lampman, David Castaneda, Aidan Gallagher, Mary J.
Blige , Ashley Madekwe, Cameron Britton, Colm Feore, Adam
Godley, John Magaro e Kate
Walsh.
VIDEO CORRELATO – LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI
DEL MCU
Dopo l’addio ufficiale di Chris
Evans al personaggio di Captain
America (ma anche a quello di Steve
Rogers) nell’Universo Marvel Condiviso, la rete e tutti i
fan Marvel in tutto il mondo hanno
cominciato a soppesare la reale portata dell’abbandono di un
personaggio così importante nelle dinamiche del MCU.
Per celebrare l’addio e gli otto
anni che Evans ha dedicato al personaggio e all’universo condiviso,
è stato realizzato un fan poster che mette a confronto il piccolo
Roger pre-esperimento e Chris Evans stesso e allo
scudo di Cap, simbolo del suo ruolo e del suo compito: proteggere
la Terra e gli innocenti.
Si era già ipotizzato che con
l’avvento di Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe
ci trovassimo di fronte a un cambio di rotta e quindi a un
passaggio di testimone “tra capitani”. Carol Danvers prenderà con
ogni probabilità il comando dei Vendicatori in Avengers 4, mentre Captain
America si sacrificherà per la causa, o forse si
congederà, lasciando lo scudo a un degno erede, probabilmente
Bucky Barnes, più difficilmente Sam
Wilson.
Qualunque sia il futuro, i fan si
preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore,
visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre
nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo
di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio
storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.
Ecco il bel poster con cui si
ringrazia Chris:
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Arrivato nelle sale il 4 ottobre,
Venom è
il primo spin-off ufficiale di Spider-Man che riavvia le sorti del
temibile simbionte sul grande schermo dopo l’apparizione del
personaggio in Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
La regia del cinecomic è firmata da
Ruben Fleischer (Benvenuti a
Zombieland, Gangster Squad) mentre il
ruolo del protagonista è interpretato da Tom
Hardy.
Proprio il regista ha confermato
che nel film sono presenti una serie di
riferimenti ai fumetti originali e svariati
easter eggs che forse nemmeno i fan più attenti
avranno notato. Se siete curiosi, trovate qui sotto i 10 più
interessanti:
“Tanti spuntini e così poco tempo”
Uno degli aspetti più criticati già
dopo la visione del trailer di Venom era
stata la qualità dei dialoghi, e una battuta in particolare era
diventata oggetto di scherno da parte del pubblico. Ci riferiamo al
passaggio in cui il simbionte esclama di fronte alla sua vittima
“Occhi! Polmoni! Pancreas! Tanti spuntini in così poco
tempo…” che aveva lasciato perplessi molti degli
spettatori.
Tuttavia è stato confermato che
questa curiosa espressione era una diretta citazione dei fumetti a
cui il film si ispira.
Nella vignetta Venom sta
combattendo contro Spider-Man e
pronuncia la stessa frase che abbiamo sentito nel trailer e nel
fim.
She-Venom
Le scene “romantiche” fra
Eddie e la sua ex fidanzata
Anne (Michelle Williams)
hanno destato qualche dubbio nel pubblico dopo le prime visioni di
Venom,
tuttavia non si può dire che la loro collaborazione nel film sia
quanto meno utile a salvare la vita del protagonista.
Nel corso del cinecomic il
simbionte entra nel corpo di varie persone, tra cui una donna
anziana e perfino un cagnolino, prima di appropriarsi della stessa
Anne che collabora con l’alieno rivelando sullo schermo un altro
personaggio dei fumetti: She-Venom.
La versione cinematografica può
anche essere diversa dai fumetti, dove Eddie e Anne erano in realtà
sposati e poi divorziati, ma il design del suo aspetto da simbionte
è praticamente identico alla fonte originale. Anche lì Anne
mostrava livelli di violenza sorprendentemente letali, talmente
distruttivi da spingerla al suicidio per i troppi sensi di
colpa.
Il bacio di Venom
Quello che probabilmente verrà
giudicato come uno dei momenti più bassi rivela invece una parte
interessante del personaggio di Eddie Brock e
della sua relazione con Anne.
Ci riferiamo alla scena in cui
Eddie bacia appassionatamente il volto di Venom, che poi si
rivelerà essere proprio Anne. Forse la donna stava cercando di
esprimere i suoi sentimenti, protetta dall’identità del simbionte,
che a sua volta avrebbe compreso i suoi desideri e avrebbe agito al
posto suo.
Il tal senso percepiamo la profonda
umanità di Venom, che potrebbe aver desiderato ardentemente il
bacio con il suo grande amore, uno degli aspetti più calcati nei
fumetti originali. Insomma, una sorta di Cupido…
Carnage nella scena post credits
La scena a metà dei titoli
di coda di Venom rivela la grande
intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima che il film
finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il
famoso serial
killer Cletus Kasady, che viene tenuto in
una cella di massima sicurezza nella prigione di San Quintino
(Woody Harrelson indossa anche una parrucca
di riccioli rossi molto poco convincente). Fedele ai fumetti,
Cletus ha l’abitudine di scarabocchiare sulle pareti con il suo
stesso sangue, cosa che sta facendo quando arriva Eddie. La scena
dei titoli di coda termina con Cletus che promette che quando
uscirà di prigione ci sarà una “carneficina”, quindi in originale
“Carnage”!
Nei fumetti, Cletus
Kasady era il compagno di cella di Eddie
Brock durante il suo primo periodo in prigione. I due
prigionieri non erano particolarmente amici, con Cletus che
preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva la
palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero dalla
prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si
preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul
pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di
famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si
attaccò al potenziale ospite più prossimo – Cletus, un serial
killer psicopatico – così divenne malvagio. Carnage esce di
prigione e dissemina terrore, attirando l’attenzione di Spider-Man.
Con riluttanza, Spider-Man recluta Venom per farsi
aiutare a rintracciare Carnage, e Venom (che, nonostante sia
malvagio per sua stessa natura, si oppone con veemenza a fare del
male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui entrambe le parti
si sentono a disagio.
La scena dei mid-credits di
Venom è chiaramente progettata per creare un
sequel con Carnage come cattivo principale, e
offre anche un modo semplice per spiegare perché e come Carnage si
affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo quattro simbioti
riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e alla fine del film
Venom è l’unico simbionte rimasto vivo, quindi Carnage deve venire
per forza da Venom – proprio come nei fumetti. Dal momento che
Eddie va al carcere di San Quintino per intervistare Cletus con il
suo amico al seguito, non sarebbe affatto sorprendente se Venom
casualmente desse alla luce Carnage durante l’intervista e lo
avesse lasciato indietro alla portata di Cletus.
L’appartamento di Eddie Brock
I lettori più affezionati dei
fumetti di Venom
potrebbero già conoscere come le loro tasche la strana origin
story del simbionte, presentato come nient’altro che un abito
nero di Spider-Man raccolto nello spazio. L’idea
del personaggio però venne offerta alla Marvel anni prima, quando un fan
inviò una lettera alla redazione suggerendo che a Peter Parker
venisse dato un nuovo completo nero realizzato con lo stesso
materiale di quello dei Fantastici Quattro. A quel
fan venne poi offerto di cedere la sua idea e il resto è
storia.
Randy Schueller,
colui che di fatto creò Venom, è stato omaggiato
nel film grazie ad un easter egg: l’edificio nel quale si
trasferisce Eddie dopo aver rotto con Anne si chiama infatti
The Schueller Building. Un bel modo per
ringraziarlo no?
L’urlo di Venom
Il Wilhelm Scream è ciò
che solitamente definiamo un tradizionale effetto sonoro
cinematografi costituito da un acuto urlo di una persona che viene
colpita o uccisa da qualcosa. Questo suono viene generalmente
utilizzato per dare voce a personaggi che muoiono cadendo da grandi
altezze.
I cinefili potrebbero aver notato
che in una scena particolare di Venom, quando il
simbionte viene circondato da diverse guardie dello Swat nella hall
del ex giornale, si sente chiaramente l’urlo di Wilhelm.
Eddie e il suo rapporto con i senzatetto di San Francisco
Non è un segreto questo adattamento
di Venom abbia preso
ispirazione dalle pagine di “Lethal Protector“, e
lo si può notare dal fatto che – come nel fumetto – Eddie Brock e
il suo simbionte si trovano a San Francisco. Qui, dovendo ripartire
da zero dopo il trasferimento da New York, Eddie si ritrova
coinvolto in una vicenda che vede diversi senzatetto costruire una
società segreta fra le macerie di un terremoto.
Il film cerca quindi di rendere
omaggio a questa storia mostrandoci l’affetto del protagonista per
una donna senzatetto che vive sui marciapiedi della città (che più
tardi sarà la causa della sua trasformazione in
Venom).
Barney Bushkin
Nel film di Ruben
Fleischer vengono fatte diverse allusioni al passato
lavoro di Eddie come reporter a New York, che è anche il luogo dove
inizia la sua storia a fumetti. Pur non entrando nel dettaglio,
viene nominato il Daily Globe, ovvero il giornale rivale del famoso
Daily Bugle, come precedente posto di lavoro del protagonista, dal
quale fuggì dopo una spiacevole vicenda.
L’easter egg più interessante però
arriva nel montaggio di scene in cui vediamo Eddie in cerca di un
nuovo impiego e mentre manda un sms ad un tale Barney
Bushkin, redattore del Daily Globe, e fiero nemico di
J. Jonah Jameson (apparso nella trilogia di
Sam Raimi interpretato da
J.K.Simmons).
Venom era un outsider anche sul suo pianeta
L’istinto di Eddie
di aiutare e difendere i più sfortunati convince di fatto il
simbionte ad impossessarsi del suo corpo, proprio perché egli
stesso era un perdente nel suo pianeta d’origine, rigettato dalla
sua società. Questo introduce poi la possibilità che esista un
intero pianeta di simbionti progettati per essere buoni e virtuosi,
diversi dalla specie terribile che contagia la Terra.
Into the Spider-Verse
La seconda scena post credits
inserita in Venom (dopo quella su Carnage) mostra
al pubblico un’intera e appassionante sequenza tratta da Spider-Man: Into
The Spiderverse, film d’animazione in uscita tra pochi
mesi. Ma non vogliamo rivelarvi troppo, altrimenti che sorpresa
sarebbe?
Dopo essere stato in produzione
alla SONY per diverso tempo, il film su Barbie è
passato alla Warner Bros. Secondo
Deadline sembra che Margot Robbie
sia la frontrunner per interpretare la protagonista del film, con
Patty Jenkins che invece dovrebbe occuparsi della
regia del film. Tuttavia, il ruolo della Jenkins, al momento
impegnata con le riprese di Wonder Woman 1984, è stato
smentito.
Il progetto ha avuto una produzione
fino a questo momento complicata, con la regista Alethea
Jones che ha lasciato il film, Anne
Hathaway ha lasciato il progetto all’inizio dell’anno dopo
che una versione dello stesso progetto non è andata a buon fine
perché prevedeva la presenza di Amy Schumer
impegnata in un altro progetto.
Barbie
è un marchio redditizio per la Mattel, che ha appena annunciato che
Robbie Brenner è il nuovo capo della divisione
cinematografica. La compagnia è molto protettiva nei confronti del
prodotto, dal momento che si tratta del giocattolo che ha costruito
la casa Mattel ed è forte il desiderio di realizzare il miglior
prodotto cinematografico possibile per il grande schermo. Adesso
che il progetto è passato alla Warner Bros, ha perso tutti i
produttori coinvolti precedentemente alla SONY, tra cui Amy
Pascal, Laurie Macdonald e Walter
Parkes.
Sono stati diffusi i character
poster di Macchine Mortali, il film prodotto
da Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
La Warner Bros ha diffuso il secondo
trailer di Aquaman, il film diretto da James
Wan con protagonista Jason Momoa, nei
panni dell’eroe DC Arthur Curry.
Il lunghissimo trailer mostra non
solo ciò che abbiamo visto nel filmato del Comic Con, ma anche
moltissimi contenuti inediti. Vediamo il prologo, con Atlanna, il
piccolo Arthur e una parte che sembra occupare gran parte del film
in cui Arthur è in compagnia di Mera alla ricerca di risposte e di
indizi. Abbiamo la possibilità di dare una prima occhiata a Black
Manta e soprattutto a Orm. Vediamo una massiccia battaglia per il
dominio dei sette mari, la riluttanza di Arthur e infine lo stesso
Arthur nei panni di Aquaman, con tanto di tridente e costume oro e
verde.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è pieno di segreti
nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire
il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati
(tranne agli occhi dei più esperti osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito i 20
segreti della Fase 3 che non avrete sicuramente notato nel
MCU (Parte 1):
Miriam Sharpe
Se è vero che il segreto del
successo del MCU sono i grandi personaggi, è
anche vero che dietro ogni grande personaggio c’è un grande attore.
Ma nel caso di Alfre Woodard, che in
Captain America: Civil
War interpreta il ruolo di Miriam
Sharpe, le cose sono ancora più eclatanti.
La donna aveva perso un figlio a
Sokovia e incolpa Iron Man per la sua scomparsa,
dunque si trattava di una piccola parte, tuttavia impressionata
dalla performance dell’attrice i Marvel Studios decisero di darle più spazio
affidandole il ruolo di Black Mariah in
Luke Cage.
Il Nomade
Mentre il Captain
America di Chris Evans si prepara a dire
addio al Marvel Cinematic Universe, i fan
ancora riflettono sul suo look inedito mostrato in Infinity
War – con barba e capelli lunghi – che in realtà è un
gustoso easter egg per gli appassionati di fumetti.
Nei fumetti, stanco di sottostare ad
una politica americana che non condivideva più, Steve scelse di
svestire i panni iconici di Cap per indossare quelli del vagabondo
Nomad. Ecco allora che l’aspetto trasandato di
Infinity War omaggia quel passaggio della storia
del personaggio che molti hanno dimenticato…
Tony e Goliath
Una delle cose che rende così amato
il MCU è la precisa
connessione fra i film e come tutto questo sia perfettamente
programmato. Per questo l’aver menzionato un aspetto di
Ant-Man and The Wasp in Iron Man
2 ha scatenato l’euforia dei fan: parliamo ovviamente di
Goliath, nominato da Tony
Stark mentre chiede a Jarvis di portargli i documenti sui
progetti Pegasus, Exodus e Goliath.
Scopriremo solo più tardi che
Bill Foster, collega di Hank Pym,
aveva lavorato al progetto Goliath prima degli eventi di
Ant-Man…
Doctor Strange e i Pink Floyd
Un aggettivo potrebbe descrivere al
meglio l’esperienza cinematografica di Doctor Strange: psichedelico.
D’altronde il film è pieno di immagini cangianti e universi
alternatici accompagnate da canzoni come “Interstellar Overdrive” dei Pink
Floyd. E in effetti un easter egg vede
protagonista proprio la band di Roger Waters e co.
Nel 1968, l’album “A Saucerful of
Secrets” aveva sulla cover anche immagini del fumetto di Strange, e
il personaggio stesso fu menzionato un anno dopo nella canzone
“Cymbaline”.
I segreti di Sokovia
Nell’adattare i personaggi e le
storie classiche dei fumetti Marvel, l’universo cinematografico
ha spesso percorso la linea sottile che intercorre tra l’omaggio
all’originale e le nuove idee. Un grande esempio possono essere gli
Accordi di Sokovia, che sulla pagina invece
venivano chiamati “The Superhero Registration
Act“.
Questo atto costringeva tutti gli
eroi a cedere le loro identità al governo e a diventare dipendenti
retribuiti, e quelli che intraprendevano la via clandestina avevano
rifiutato tale accordo. Sappiamo però che la maggior parte degli
eroi nel MCU non ha identità segrete, quindi
la versione cinematografica sembra essersi concentrata
esclusivamente sull’idea che l’eroe doveva firmare e lavorare per
il governo senza perdere la propria identità.
Stan Lee l’Osservatore
Individuare il cameo di Stan
Lee nei film è diventato il gioco preferito di ogni fan
Marvel, e se ricordate in
Guardiani della Galassia
Vol.2 arrivava dopo i titoli di coda su un misterioso
pianeta mentre chiacchierava con esseri di dubbia provenienza.
In realtà si scoprì che Lee stava
dialogando con gli Osservatori, specie
umanoide extraterrestre molto avanzata incaricata di osservare
l’universo e i suoi momenti più importanti. Nella scena infatti
Stan Lee parla di tutti i suoi diversi camei, il che implica che
egli stesso possa essere un Osservatore che ha assunto una forma
umana per aiutare a guardare i personaggi e gli eventi che hanno
modellato l’MCU.
La ferita sul volto di Tony Stark
Non soltanto Spider-Man: Homecoming è
riuscito a ricollegarsi in modo originale agli eventi di di
Avengers e a quelli di Captain America:
Civil War, tuttavia rispetto a quest’ultimo titolo
vogliamo rivelarvi un segreto davvero inedito, forse anche ai fan
più attenti.
Durante la scena nel taxi dove
Tony Stark e Peter parlano, sulla fronte del
leader degli Avengers è visibile un taglio, che corrisponde alla
ferita provocatagli dallo scontro con Steve Rogers in Civil
War. Il taglio è ancora lì perché forse non è passato
molto tempo dalla fine dello scontro…
Crossover tra Infinity War e
Deadpool 2
I fan della Marvel stanno pregando affinchè
l’accordo tra Disney e Fox possa finalmente aprire le porte ad un
collegamento tra il MCU e i franchise dei
Fantastici 4 e degli X-Men. Ma se
fate davvero attenzione, questa unione è già avvenuta sullo
schermo…
In Avengers: Infinity
War, Doctor Strange usa l’incantesimo di
Cyttorak contro Thanos, e chi legge i fumetti
saprà questo nome appartiene a l’essere oscuro e potente che
alimenta l’inarrestabile Juggernaut. Dunque, con
una sola magia, Doctor Strange ha creato una connessione
improbabile tra Infinity War e Deadpool
2!
Il confronto tra Cap e Tony in
Civil War
L’operazione di adattamento di un
fumetto sul grande schermo prevede che qualche dettaglio venga
cambiato, anche solo graficamente, trattandosi di due mezzi di
racconto completamente diversi. Tuttavia la storia recente del
MCU ci ha resi testimoni
di un momento in cui la fonte originale è stata fedelmente ricreata
al cinema, e parliamo di un momento di Capitan America:
Civil War, quando Tony Stark si ritrova faccia a faccia
contro Steve Rogers alla fine del film.
Si tratta infatti della scena più
famosa dei fumetti di Civil War, e quello che
sembrerebbe solo un omaggio è un modo dei Marvel Studios per dimostrare
quanto serio è l’approccio al lavoro e quanto ci tenga a
compiacere i propri fan…
Il legame tra Agents of S.H.I.E.L.D. e Doctor Strange
Chi segue Agents of
SHIELD saprà che sue intricate trame non vengono quasi mai
citate nei film, tuttavia ci sono stati dei crossover (pensate solo
al personaggio di Phil Coulson che veniva
resuscitato dopo la morte in Avengers) e uno lega
in maniera del tutto inaspettata la serie a Doctor
Strange.
Si, perché se è vero che la maggior
parte delle disavventure di Strange sono state causate da persone
che cercavano di ottenere Il libro di Cagliostro, contenente
potenti magie oscure, e che l’autore stesso ha studiato il libro
dei peccati noto come The Darkhold, quando in
Agents of S.H.I.E.L.D. viene citato e mostrato si realizza uno
strano e inatteso crossover tra i due media!
Sullo sfondo, milioni di
persone in fuga da guerre e dittature, ma anche gli epicentri
della crisi migratoria come Lampedusa e il tragico naufragio del 3
Ottobre 2013, il corridoio balcanico, i luoghi dell’accoglienza, e
la crisi d’identità di un’intera nazione.
In primo piano, due famiglie di
rifugiati alla disperata ricerca di una nuova vita, e il loro
road-movie attraverso un paese diviso tra compassione e rancore e
colpito da una dilagante deriva populistica.
Per il ciclo “Il Racconto
del Reale”, domenica 7 ottobre dalle 21.15 su Sky
Atlantic va in onda IT WILL BE CHAOS –
SARÀ IL CAOS,documentario prodotto
da HBO – che è stato presentato
al Milano Film Festival il 2 ottobre. Il film
affronta con complessità i risvolti umani e sociali della crisi
migratoria nel Mediterraneo. Lo fa raccontando in presa diretta le
storie di due uomini, costretti a mettere a repentaglio la vita
delle proprie famiglie nel drammatico viaggio alla ricerca di una
nuova esistenza.
It will be chaos – sarò il
caos non trascura alcun aspetto della crisi, e include
anche quella parte di società che si chiude di fronte agli sbarchi,
tra le preoccupazioni dei residenti, il diffondersi di populismi, e
l’intolleranza verso i nuovi arrivati. Tra i commenti della
stampa americana, il BOSTON GLOBE sottolinea il pregio del
documentario di “dare un viso e un’identità ad una catastrofe
in corso spesso trattata solo come astrazione politica e
numerica” e l’HOLLYWOOD REPORTER lo definisce come
“ritratto intimo del dramma della crisi migratoria che … mette
gli spettatori nei panni dei rifugiati” e ne esorta la
visione per tutti coloro che hanno il compito “di
legiferare sulle politiche migratorie”.
IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
Diretto da Lorena
Luciano e Filippo Piscopo, IT
WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS – Miglior Regia al Festival di
Taormina – è un viaggio durato cinque anni, di perdita e di
ricerca, proprio come quello dei due protagonisti, e che racconta
“una crisi antica come il mondo, di cui – nelle parole dei due
registi – siamo protagonisti e spettatori al tempo stesso”.
Aregai è eritreo ed è un
sopravvissuto al naufragio del 3 ottobre 2013, durante il quale
persero la vita 367 persone, tra cui tre suoi cugini
– inghiottiti dal mare a poche centinaia di metri da
Lampedusa. Dopo il salvataggio, avvenuto grazie ad una
famiglia di pescatori locali, il film immortala la sua fuga verso
il nord-Europa, punteggiata da convocazioni in tribunale e
pellegrinaggi attraverso centri di detenzione popolati da migliaia
di richiedenti asilo bloccati nel limbo di un sistema migratorio
allo sfascio. Nel 2015 comincia invece il drammatico viaggio da un
altro territorio in crisi, la Siria, di Wael e della sua famiglia,
gli Orfahli. Da Smirne, in Turchia, IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
segue in presa diretta il cammino di Wael, della moglie e dei
quattro figli piccoli attraverso l’intero corridoio Balcanico.
Un’odissea che, dopo 7 paesi diversi, 24 giorni di fame, ansia, e
pericoli costanti, si conclude in Germania, dove Wael ritrova suo
fratello Thair.
È sui loro passi che IT WILL BE
CHAOS – SARÀ IL CAOS racconta i territori distrutti dal terrore che
questi uomini e donne hanno lasciato, e le contraddizioni di quelli
nei quali approdano, dopo aver abbandonato tutto alla ricerca di
una nuova vita. La narrazione del microcosmo familiare degli
Orfahli, che durante il suo percorso incontra altrettante vite in
pericolo, diventa emblema di una crisi umanitaria che coinvolge
tutti. Costruire una storia esemplare è l’obiettivo dichiarato dei
registi, entrambi italiani da anni a New York, che durante le
riprese si sono confrontati con un’umanità in difficoltà e hanno
cercato la chiave per trasmettere senza filtri questo impatto
emotivo: “Durante i nostri viaggi a Lampedusa – hanno raccontato –
ma anche quando ci siamo imbarcati nello straordinario viaggio
filmico nei Balcani, la sfida più grande è stata quella
di intersecare storie e geografie diverse per creare un
racconto ad altezza d’uomo, saldamente ancorato ai fatti, che
potesse narrare in modo eloquente la crisi globale delle
migrazioni con una valenza universale, ingrediente essenziale
per tutte le storie che vogliono sopravvivere alla
contemporaneità”.