Home Blog Pagina 374

Occupied City, la recensione del film di Steve McQueen – Cannes 76

Occupied-City-Steve-McQueen

Con Wim Wenders, Pedro Almodovar e Wang Bing, tra gli Special Screenings di questa edizione del Festival di Cannes spicca sicuramente il ritorno di Steve McQueen con Occupied City. Non in concorso, come si erano promessi con Thierry Fremaux – e come il filmmaker inglese ha raccontato dal palco della sala Debussy – e a quindici anni dall’Hunger (Caméra d’or nel 2008), questo documentario si connota come un film molto personale per il regista, che da tempo ha eletto a sua città d’adozione proprio Amsterdam, dove tutto si svolge e della quale ci viene ricordato il doloroso passato mentre la vediamo aprirsi nuovamente alla vita e al futuro.

Dalla Guerra ai nazisti a quella contro il Covid

Basandosi sul libro Atlas of an Occupied City (Amsterdam 1940-1945) scritto da Bianca Stigter, McQueen sviluppa due ritratti che si intrecciano per tutta la durata del film. All’elenco di location, caratterizzate da un collegamento al tempo dell’occupazione della città da parte dei nazisti, si alternano le immagini degli ultimi anni di pandemia e protesta.

Da un lato scuole, strade, canali, uffici, ospedali e parchi, dall’altro i nomi delle vittime e dei collaborazionisti che ancora oggi restano testimoni silenziosi di un orrore evitabile. A differenza di quello, che non necessità dell’accompagnamento della voce narrante di Melanie Hyams, che tutti abbiamo più fresco nella memoria, e che bastano i pochi dettagli colti dalla macchina da presa a ricordare.

Un interminabile memento mori pieno di speranza

Operazione inusuale e a suo modo originale, quella del regista, che aspettavamo dal Widows – Eredità criminale del 2018 e che, nel frattempo, ci aveva regalato la miniserie BBC One Small Axe e poco altro. Un porta a porta interminabile, quasi ipnotico nella sua prolissità, ma che riesce a trasmettere la sensazione di “vivere tra i fantasmi” che lo stesso McQueen racconta nel presentarlo. E la possibilità di “due o tre narrazioni parallele“, e contemporanee, a saperle ascoltare.

Tra meditazione sulla memoria e riflessione sulla brutalità insita nella natura umana si scopre una Amsterdam diversa, che molti faticheranno a riconoscere, o faranno finta di non vedere. Nonostante la decisione di non servirsi di immagini d’archivio – mai, in 36 ore di riprese (poi ridotte a 4) – per dare maggior forza, e vicinanza, alle storie messe in scena, e sottolineare la commistione di passato e presente.

Non c’è pietismo nella descrizione di tradimenti, omicidi, atti di eroismo e suicidi, ma paradossalmente sembrano più accusatorie le sequenze scelte per mostrare i lunghi mesi di quarantena, di misure d’emergenza, le mascherine, il distanziamento che tutti conosciamo e il crescente nazionalismo di estrema destra. Quella di McQueen è una cronaca più che un monito, ma come ogni documentario sceglie un percorso, e una posizione, più o meno esplicita.

 
 

James Gunn sulla prima bomba atomica dell’MCU: Kevin Feige “ha riso a crepapelle”

James Gunn 2023

Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3 James Gunn ha rivelato cosa pensava il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige della prima bomba atomica del MCU. In un’intervista con JOE.ie, Gunn ha affrontato l’argomento della prima bomba atomica dell‘MCU, che è stato affrontato da Star-Lord interpretato Chris Pratt nell’ultimo film dei Guardiani della Galassia. Secondo il regista, la parolaccia non era stata scritta, ma era troppo divertente per essere tagliata.

L’abbiamo inserito nel taglio ed è stato così dannatamente divertente. E io ero tipo ‘Oh cavolo, la Disney me lo farà togliere, vero‘”, ha detto Gunn. “Non mi hanno mai fatto fare niente. E io sono tipo, ‘Questa è la prima volta che mi faranno fare qualcosa, e rimarrò deluso.'”

Cosa ha pensato Kevin Feige della prima bomba F del MCU?

James Gunn ha poi approfondito ciò che Kevin Feige pensava della scena, notando che originariamente c’era una bomba atomica in Avengers: Endgame che finì per essere tagliata dal montaggio finale. “Ho detto ‘E quella bomba atomica?’ E [Kevin Feige] è tipo, ‘Beh, sai, i fratelli Russo ne avevano uno in [‘Avengers: Endgame’] a un certo punto“, ha dichiarato Gunn. “E, sai, ha ricevuto un grande applauso, ma alla fine, i fratelli Russo erano tipo… Non volevano che quella fosse la loro eredità. E Kevin ha detto “se vuoi che sia la tua eredità, allora certo“. E ho detto: “Kevin, se pensi di spaventarmi invece di allettarmi ancora di più per metterlo nel film, sei pazzo“. Ed è così che è successo. E poi si è messo a ridere a crepapelle“.

Guardiani della Galassia Vol. 3 – tutto sul film

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film è al cinema dal 5 maggio.

Nel film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Volume 3, l’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra intorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

 
 

Zachary Levi, sarà l’orsacchiotto Teddy in Teddy’s Christmas

Zachary Levi 2022

Zachary Levi reciterà nel film natalizio Teddy’s Christmas nel ruolo vocale di Teddy, il personaggio principale. Il film, incentrato su un orsacchiotto e una bambina, uscirà nelle sale americane in tempo per le festività natalizie di quest’anno, dopo la sua uscita in diversi paesi europei.

Zachary Levi è meglio conosciuto per la sua interpretazione del supereroe Shazam nei due film prodotti da Warner Bros, ma anche per aver doppiato Flynn Rider in Rapunzel, della Disney. Teddy’s Christmas sarà distribuito da Capelight Pictures e Blue Fox Entertainment negli Stati Uniti.

Nel film, fiocchi di neve, mandorle profumate e luci scintillanti creano l’atmosfera perfetta durante la visita al mercatino di Natale di Mariann, quando all’improvviso scopre un incredibile segreto: sullo scaffale più alto della bancarella della lotteria, l’orsacchiotto più dolce ha appena mosso la testa e ha iniziato ad annusare.

Sentendo una connessione immediata con il tenero animale, Mariann non riesce a pensare a nessun regalo migliore per il Natale e cerca di conquistarlo. Tuttavia, Teddy ha piani diversi, sogna un ricco proprietario che possa mostrargli tutto ciò che il mondo ha da offrire. Ma quando Teddy viene portato in una legnaia, il suo nuovo migliore amico, il riccio Bolla, lo aiuta a capire cosa conta davvero nella vita.

Solveig Langeland, amministratore delegato di Sola Media, che gestisce i diritti mondiali, ha dichiarato: “Siamo più che entusiasti di avere Zachary Levi a bordo per dare vita al nostro Teddy sui grandi schermi del Nord America! Il suo grande talento e la sua voce unica lo rendono la scelta perfetta”.

 
 

Spider-Man: Across the Spider-Verse, la vita privata di Miles in pericolo nella prima clip

Spider-Man: Across the Spider-Verse

È stata rilasciata una nuova clip di Spider-Man: Across the Spider-Verse per l’attesissimo film di Sony Pictures, di Miles Morales con i suoi genitori. La clip di 32 secondi accenna alla lotta di Miles per bilanciare i suoi doveri da supereroe e la vita personale mentre i suoi genitori scoprono che ha perso alcune delle sue lezioni. Il film arriverà nelle sale il 2 giugno. Dai un’occhiata alla clip di Spider-Man: Across the Spider-Verse di seguito:

Spider-Man: Across the Spider-Verse introdurrà però non solo La Macchia, doppiato da Jason Schwartzman, ma anche oltre 200 varie iterazioni dell’eroe titolare. Miller ha dichiarato nell’aprile 2022 che “in mezzo a questo multiverso ci sono 240 personaggi unici … ma sono per lo più personaggi minori o secondari“. Tra questi ci sarà Miguel O’Hara, alias Spider-Man 2099, doppiato da Oscar Isaac. Isaac sarà affiancato da un cast corale che include Brian Tyree Henry nei panni di Jefferson Davis, Luna Lauren Vélez nei panni di Rio Morales e Issa Rae nei panni di Jessica Drew, alias Spider-Woman. Spider-Man: Across the Spider-Verse, come noto, arriverà nei cinema il 2 giugno.

“Miles Morales ritorna per il prossimo capitolo della saga di Spider-Verse, Spider-Man: Across the Spider-Verse“, si legge nella sinossi. “Dopo essersi riunito con Gwen Stacy, l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene catapultato attraverso il Multiverso, dove incontra una squadra di Spider-People incaricata di proteggere la sua stessa esistenza. Ma quando gli eroi si scontrano su come gestire una nuova minaccia, Miles si ritrova a confrontarsi con gli altri Spider e deve ridefinire cosa significa essere un eroe in modo da poter salvare le persone che ama di più.

Il film è diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson. Nel cast Shameik Moore nei panni di Miles Morales, Hailee Steinfeld nei panni di Gwen Stacy, Jake Johnson nei panni di Peter B. Parker, Issa Rae nei panni di Spider-Woman, Daniel Kaluuya Spider-Punk, Karan Soni nei panni di Spider-Man India, Oscar Isaac nei panni di Spider-Man 2099, Jason Schwartzman nei panni di The Spot, Brian Tyree Henry nei panni di Jefferson Davis, Luna Lauren Velez nei panni di Rio Morales, Greta Lee nei panni di Lyla. Nel cast vocale originale anche Andy Samberg , Rachel Dratch, Jorma Taccone, Shea Whigham e altri.

Spider-Man: Across the Spider-Verse è prodotto da Phil Lord, Chris Miller, Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg con Alonzo Ruvalcaba. Aditya Sood e il regista del primo film, Peter Ramsey, sono i produttori esecutivi.

 
 

James Gunn rivela il significato dietro la maglietta di Star-Lord in GOTG 3

maglietta di Star-Lord

Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3  James Gunn ha rivelato cosa significa l’immagine sulla maglietta di Star-Lord che abbiamo potuto notare nel film. Su Twitter , a Gunn è stato chiesto cosa rappresentasse nell’universo il logo sulla maglietta di Star-Lord all’inizio del film. L’utente che ha posto la domanda ha teorizzato che potrebbe trattarsi di un ristorante o di uno “space margaritaville”.

Il regista ha risposto dicendo che il logo, che presenta una piccola creatura aliena, era in realtà per “Space Candy“, piuttosto che per un ristorante spaziale.

Guardiani della Galassia Vol. 3 – tutto sul film

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film è al cinema dal 5 maggio.

Nel film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Volume 3, l’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra intorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

 
 

The Penguin sta subendo dei ritardi a causa dello sciopero degli sceneggiatori

The Penguin serie tv 2024

Secondo Deadline, la produzione in corso dell’imminente serie Max dei DC Studios The Penguin è stata interrotta a New York City dopo che un gruppo di manifestanti della WGA East è intervenuta sul set.

Non è chiaro se questa battuta d’arresto avrà un impatto maggiore sul programma delle riprese dello spin-off di The Batman. The Penguin non è l’unica serie di supereroi in arrivo che è stata sospesa a causa dei manifestanti organizzati dalla WGA. La scorsa settimana, anche le riprese di due progetti Marvel Studio, tra cui Daredevil: Born Again e Wonder Man, sono state temporaneamente interrotte.

Cosa aspettarsi dal Pinguino?

Ambientato nel mondo di The Batman del 2022, The Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché Danny DeVito ha interpretato il famoso Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord Taylor lo ha interpretato in Gotham.

Il dramma limitato sarà basato sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stato scritto da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen (The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine, Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick: Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau e David H. Holmes. Si dice anche che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne/Batman. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves di The Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros. Television.

 
 

Star Wars: il titolo del film di Dave Filoni potrebbe essere stato rivelato

Star Wars film in uscita

Secondo quanto riferito, il titolo del film di Star Wars di Dave Filoni è stato rivelato e potrebbe essere familiare ai fan più veterani della saga. Secondo l’insider @MyTimeToShineH, il film di Star Wars di Dave Filoni si chiamerà Star Wars: Heir to the Empire. Il tweet afferma inoltre che Jon Favreau, che ha creato The Mandalorian, sta solo producendo in questo momento, rendendo Filoni il regista completo del film.

Il titolo di Erede dell’Impero si riferisce all’omonimo libro del 1991 di Timothy Zahn. Il romanzo, che è stato il primo episodio della “Trilogia di Thrawn” insieme a Dark Force Rising e The Last Command, ha introdotto l’antagonista preferito dai fan, il Grand’Ammiraglio Thrawn, nell’universo di Star Wars. La trilogia di Thrawn è diventata una delle parti più popolari dell’ex universo espanso di Star Wars, ora noto come Star Wars Legends.

Diversi progetti di Star Wars sono attualmente all’orizzonte, tra cui la serie Disney+  Ahsoka,  The Acolyte e  Skeleton Crew. Per quanto riguarda i giochi, Star Wars Jedi: Survivor è stato recentemente rilasciato, mentre Star Wars: Hunters, Star Wars: Eclipse e un remake di Star Wars: Knights of the Old Republic sono tutti stati annunciati.

 
 

Eagle Pictures compra il nuovo film di Farah Nabulsi “The Teacher”

Eagle Pictures

L’imminente dramma della regista palestinese-britannico Farah NabulsiThe Teacher”, girato e ambientato nella riva sinistra della Palestina, è stato acquisito dal nostro distributore indipendente Eagle Pictures. Goodfellas, già noto come Wild Bunch, giovedì presenterà ai buyer il film quasi ultimato che prende spunto da un vero e proprio scambio di prigionieri avvenuto nel 2011 quando Israele liberò più di 1.000 prigionieri palestinesi in cambio di un soldato che era stato rapito da militanti palestinesi.

In “The Teacher” un insegnante di scuola palestinese interpretato da Saleh Bakri (“Costa Brava, Libano”) fatica a conciliare il suo impegno per la resistenza politica con il suo sostegno emotivo a uno dei suoi studenti. C’è anche una sottotrama che coinvolge la sua relazione romantica con un volontario britannico, interpretata da Imogen Poots (“Il padre”). Si svolge in un momento in cui un soldato israeliano-ebreo-americano è stato rapito dai palestinesi per tre settimane. La famiglia ebrea americana viene in Israele per negoziare con le autorità israeliane”, ha detto a Variety  il presidente e proprietario della Eagle Pictures Tarak Ben Ammar.

È tutto il tormento di una vita contro mille. La vera storia è che hanno finito per liberare 1.000 per uno. Ma l’insegnante sta cercando di assicurarsi che i suoi figli non si uniscano ai terroristi”, ha aggiunto Ben Ammar. The Teacher segna il debutto cinematografico di Nabulsi che si è fatta notare con il cortometraggio candidato all’Oscar “The Present” interpretato anche da Bakri.

“Goodfellas è sempre alla ricerca di talenti registi nuovi e innovativi e per supportare i primi lungometraggi“, ha dichiarato Eva Diederix, responsabile delle vendite di Goodfellas, in una nota. “Avere Eagle a bordo assicura che “The Teacher” avrà una grande visibilità in Italia“. Il film è prodotto da Cocoon Films e Native Liberty Productions nel Regno Unito e da Philistine Films in Palestina. CAA Media Finance rappresenta le vendite negli Stati Uniti.

 
 

Ginny & Georgia rinnovata per la terza e la quarta stagione su Netflix

Ginny & Georgia rinnovata terza e quarta stagione su Netflix

I Wellsbury Peaches sono qui per restare per almeno altre due stagioni. Netflix ha ordinato una terza e una quarta stagione di “Ginny & Georgia“. Lo streamer ha condiviso l’annuncio mercoledì durante la presentazione di Upfronts di quest’anno . Creata da Sarah Lampert, la commedia drammatica segue Ginny (Antonia Gentry), una quindicenne più matura della madre trentenne, Georgia (Brianne Howey) in una città del New England, dove Georgia ha deciso di stabilirsi. con sua figlia e suo figlio, Ginny e Austin (Diesel La Torraca). Nel cast anche Jennifer Robertson, Felix Mallard, Sara Waisglass, Scott Porter e Raymond Ablack.

A gennaio, gli ascolti della seconda stagione del dramma di Netflix hanno portato “Mercoledì” al primo posto nell’elenco dei 10 migliori programmi TV inglesi di Netflix con 180,47 milioni di ore visualizzate dopo il suo debutto, rendendolo il titolo più visto sullo streamer per il settimana del 2-8 gennaio. Per il contesto, ciò significa che i numeri di apertura della seconda stagione di “Ginny & Georgia” hanno superato la terza stagione di “Emily in Paris“, “The Watcher” e la quinta stagione di “Cobra KaiPer il contesto, “Monster” di Ryan Murphy ha registrato 196,2 milioni di ore nella sua prima settimana di visione e la seconda stagione di “Bridgerton” ha avuto 193,02 milioni.

Oltre alle notizie sul rinnovo, Sarah Glinski ha firmato per unirsi alla serie per la stagione 3 come showrunner, in sostituzione di Debra J. Fisher. Netflix ha rivelato a Variety, la nomina di Glinski come showrunner è avvenuta prima dell’attuale sciopero degli sceneggiatori, iniziato il 1° maggio. La seconda stagione del dramma è stata prodotta dallo showrunner Fisher e dalla creatrice Sarah Lampert. I produttori esecutivi insieme a Fisher e Lampert sono stati Jeff Tahler per Madica Productions, Jenny Daly per Critical Content, Holly Hines e Daniel March per Dynamic Television. Elena Blekhter è stata coproduttrice esecutiva.

 
 

Spoiler Alert con Jim Parsons al cinema dal 1 giugno

Spoiler Alert

Arriverà il 1 giugno nelle sale italiane, distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy, Spoiler Alert di Michael Showalter, con Jim Parsons e Ben Aldridge.  Tratto dal best-seller autobiografico di Michael Ausiello, Spoiler Alert segue la storia d’amore tra il giornalista di spettacolo Michael (Jim Parsons) e il suo partner fotografo, Kit (Ben Aldridge). Una commovente storia d’amore e perdita, di gioia e dolore, drammatica ma piena di vita e umorismo.

In Spoiler Alert Michael (Jim Parsons) e Kit (Ben Aldridge) vivono un’intensa storia d’amore da 14 anni. Grazie a Kit, Michael scopre la famiglia che non ha avuto da bambino, dai suoi genitori (Sally Field e Bill Irwin) alla straordinaria cerchia di amici di Manhattan. E mentre Michael immagina che la sua vita si svolga come la trama di una delle sue commedie romantiche preferite, non può prevedere i cambiamenti che trasformeranno e rafforzeranno il loro rapporto.

 
 

Virgin River rinnovato per la sesta stagione su Netflix prima della premiere della quinta stagione

Virgin River serie tv 2019

Virgin River è stato rinnovato per la sesta stagione su Netflix. L’annuncio è stato fatto come parte della prima presentazione anticipata di Netflix agli inserzionisti. Il rinnovo arriva prima che la quinta stagione della popolare serie drammatica abbia persino fissato una data per l’uscita, anche se dovrebbe andare in onda in autunno.

Virgin River è stato rinnovato per entrambe la quarta e quinta stagione nel 2021, con il debutto della quarta stagione avvenuto nel luglio 2022. La serie è basata sull’omonima serie di libri di Robyn Carr. Il cast della serie include Alexandra Breckenridge, Martin Henderson, Tim Matheson, Annette O’Toole, Colin Lawrence, Benjamin Hollingsworth, Lauren Hammersley, Grayson Gurnsey, Sarah Dugdale, Zibby Allen e Marco Grazzini.

La serie segue le vite degli abitanti dell’omonima città della California settentrionale, tra cui l’infermiera Mel (Breckenridge), il proprietario di un bar e veterano Jack (Henderson), il medico della città Doc (Matheson), il sindaco Hope (O’Toole) e molti altri. Lo spettacolo è stato un successo indiscusso per Netflix. La stagione 4 dello spettacolo ha detronizzato con successo “Stranger Things” dalla cima della classifica dei primi 10 streaming di Nielsen, guadagnando 2,6 miliardi di minuti visualizzati nei primi tre giorni di disponibilità.

Sue Tenney ha adattato Virgin River per la televisione ed è stata showrunner per le prime quattro stagioni. Patrick Sean Smith si è unito alla serie come showrunner e produttore esecutivo per la quinta stagione. Roma Roth, Jocelyn Freid e Christopher E. Perry sono anche produttori esecutivi. Carr è stata la produttrice esecutiva della prima stagione. Amy Palmer Robertson, Debra Fordham e Lisa Marie Petersen sono state co-produttrici esecutive, con Ian Hay come produttore e Sally Dixon come co-produttrice. La serie è prodotta da Reel World Management.

 
 

Eddie Murphy nuovo ispettore Clouseau nel film della Pantera Rosa

Eddie Murphy stars in COMING 2 AMERICA Photo Courtesy of Amazon Studios

Eddie Murphy raccoglierà l’eredità di Peter Sellers e Steve Martin, impersonando l’ispettore Clouseau in un nuovo film della Pantera Rosa in fase di sviluppo presso la MGM, di proprietà di Amazon.

L’iconico franchise comedy/mistery creato per MGM da Blake Edwards è composto al momento di 11 film e numerosi spot pubblicitari sull’isolamento in fibra di vetro. Jeff Fowler (Sonic the Hedgehog) dirigerà il nuovo film da una sceneggiatura di Chris Bremner. Dan Lin, Julie Andrews, Larry Mirisch e Jonathan Eirich fanno parte della squadra di produttori. Murphy avrà il ruolo di Clouseau che Peter Sellers ha “creato” per lo schermo negli anni ’60. Una fonte vicina a Eddie Murphy ha descritto il progetto come una scelta naturale per l’attore, che da sempre ammira le interpretazioni comiche di Sellers.

Di recente Murphy ha recitato al fianco di Jonah Hill, Julia-Louis Dreyfus e Lauren London in You People, diretto da Kenya Barris, e prima ancora ha ripreso il ruolo del principe Akeem in Il Principe cerca Figlio di Prime Video. Il suo prossimo film è Candy Cane Lane per Prime Video e collaborerà con Joseph Gordon-Levitt in Beverly Hills Cop: Axel Foley.

Fonte

 
 

Il Montana diventa il primo stato a vietare TikTok

TikTok

Il Montana è diventato il primo stato negli Stati Uniti a vietare TikTok. Se il disegno di legge resiste alle previste sfide legali, entrerà in vigore il 1° gennaio 2024. Il governatore dello stato Greg Gianforte ha firmato il disegno di legge mercoledì, scrivendo in una dichiarazione: “Oggi, il Montana intraprende l’azione più decisiva di qualsiasi stato per proteggere i dati privati ​​e le informazioni personali sensibili dei Montanans dall’essere raccolti dal Partito Comunista Cinese“. Gianforte ha aggiunto su Twitter: “TikTok è solo un’app legata ad avversari stranieri. Oggi ho ordinato al Chief Information Officer dello stato di vietare qualsiasi applicazione che fornisca informazioni o dati personali ad avversari stranieri dalla rete statale”.

La legge vieterebbe agli app store di rendere l’app disponibile per il download nel Montana. TikTok ha risposto al divieto con la seguente dichiarazione : “Il governatore Gianforte ha firmato un disegno di legge che viola i diritti del Primo Emendamento della popolazione del Montana vietando illegalmente TikTok, una piattaforma che dà potere a centinaia di migliaia di persone in tutto lo stato. Vogliamo rassicurare i Montanans che possono continuare a utilizzare TikTok per esprimersi, guadagnarsi da vivere e trovare una comunità mentre continuiamo a lavorare per difendere i diritti dei nostri utenti all’interno e all’esterno del Montana“.

Secondo l’Associated Press, Montana sarebbe in grado di multare qualsiasi “entità”, come un app store o lo stesso TikTok, $ 10.000 al giorno ogni volta che a un utente viene “offerta la possibilità” di accedere o scaricare la piattaforma. Queste multe non verrebbero imposte ai singoli utenti.

Di proprietà della società tecnologica cinese ByteDance, TikTok si è guadagnata la reputazione di minaccia alla sicurezza nazionale a causa delle preoccupazioni sulla raccolta dei dati. Ciò ha portato gli Stati Uniti a vietare TikTok sui dispositivi emessi dal governo a marzo. TikTok, che è esploso in popolarità durante la pandemia, ospita oltre 1 miliardo di utenti e funge da hub per influencer, celebrità e creatori. Secondo il portavoce di TikTok Jamal Brown, il Montana ospita 200.000 utenti TikTok e 6.000 aziende che utilizzano l’app.

 
 

Johnny Depp: “Non mi sento boicottato da Hollywood perché non penso a Hollywood”

Avec Maïwenn e Johnny Depp 04
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Johnny Depp ha fatto una rara apparizione pubblica alla conferenza stampa al Festival di Cannes per “Jeanne Du Barry”, un dramma in costume che ha aperto la 76a edizione del festival del cinema. Il film segna il primo ruolo da protagonista dell’attore in tre anni, dopo le sue battaglie legali con l’ex moglie Amber Heard. Quando è riemerso alla ribalta, Depp sembra avere sentimenti contrastanti sulla sua lunga assenza dai film di Hollywood.

Mi sono sentito boicottato da Hollywood? Dovresti non avere il polso per pensarlo, ‘No. Niente di tutto questo sta accadendo. È uno strano scherzo‘”, ha detto alla stampa mercoledì. “Quando ti viene chiesto di dimetterti da un film che stai facendo a causa di qualcosa che è semplicemente una serie di voci e consonanti che fluttuano nell’aria, sì, ti senti boicottato“. Presumibilmente Depp si riferiva a un sequel della serie spin-off di “Harry Potter” “Animali fantastici”, da cui si è allontanato nel 2020. Uscendo dal film della Warner Bros. tra grattacapi di pubbliche relazioni, la stella A-list responsabile di oltre $ 10 miliardi al botteghino mondiale ha rinunciato a uno stipendio a otto cifre.

Johnny Depp
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ha poi continuato: “Non mi sento boicottato da Hollywood, perché non penso a Hollywood. È un momento strano e divertente in cui tutti vorrebbero poter essere se stessi, ma non possono. Devono essere in linea con la persona che hanno di fronte. Se vuoi vivere quella vita, ti auguro il meglio”. Le battaglie legali di Johnny Depp sono culminate in un  processo per diffamazione vinto dall’attore negli Stati Uniti, in cui Heard è stato condannato a pagargli 10 milioni di dollari di danni. In precedenza aveva perso una causa per diffamazione nel Regno Unito del 2020 che coinvolgeva le accuse di abuso di Amber Heard, che ha poi causato la sua uscita forzata da “Animali fantastici: i segreti di Silente” del 2022.

Non tutti si sono separati dall’attore sulla scia delle sue innumerevoli polemiche. Dior, la casa di moda di lusso francese, è stata al fianco della stella e gli ha firmato un enorme accordo da oltre 20 milioni di dollari, il più grande patto mai realizzato nel settore delle fragranze maschili. Sebbene il nome di Heard non sia mai stato menzionato direttamente durante la conferenza stampa, la sua battaglia legale con lei ha continuato ad essere al centro della discussione. Quando gli è stato chiesto da un giornalista di Variety cosa avrebbe detto a coloro che pensano che non dovrebbe partecipare a Cannes a causa dei suoi problemi legali passati, Depp ha offerto un’ipotesi. “E se un giorno non mi permettessero – in nessuna circostanza, non importa cosa – [che] non posso andare da McDonald’s per tutta la vita perché da qualche parte se li mettessi tutti in una stanza ci sarebbero 39 persone arrabbiate che mi guardano mentre mangio un Big Mac in loop solo per divertimento“, ha detto. “Loro chi sono? Perché si preoccupano? Una specie di specie, una torre di purè di patate, che copre la luce sullo schermo del computer. Anonimo. Con apparentemente meno tempo libero. Non credo che dovremmo essere preoccupati. Le persone dovrebbero davvero pensare a cosa si tratta. Veramente.”

All’inizio della conferenza stampa, Depp ha anche parlato del suo disprezzo per i media, che hanno coperto intensamente la sua diatriba con Heard e le conseguenze di Hollywood. “La maggior parte di ciò che leggi è narrativa scritta in modo fantastico e orribile. È come fare la domanda: ‘Come stai?’ Ma il sottotesto è, ‘Dio, ti odio.‘” Ha anche respinto l’idea che Cannes segni il suo “ritorno” al cinema. “Ho avuto il mio 17esimo ritorno, a quanto pare“, ha detto. “Continuo a pensare alla parola ‘ritorno’. Non sono andato da nessuna parte… Forse le persone hanno smesso di gridare qualunque fosse la loro paura in quel momento. Ma non sono andato da nessuna parte.

Jeanne du Barry vede Maiwenn nei panni di Jeanne Vaubernier, una donna della classe operaia della Francia del XVIII secolo che scala i ranghi sociali e diventa l’amante del re Luigi XV. Le sue radici nella classe operaia la rendono una paria sociale alla corte del re. Il cast di supporto include Benjamin Lavernhe, Pierre Richard, Melvil Poupaud e Pascal Greggory.

 
 

Festival di Cannes, foto dal red carpet: Wim Wenders, Viola Devis, Ethan Hawke e molti altri

Pedro Almodóvar e Ethan Hawke
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Secondo giorno al Festival di Cannes. Ottavo film in Selezione per Pedro Almodóvar, Extraña forma de vida presentato in Proiezione Speciale, le “Chicas”. Al Festival accompagnato dal suo cast e da Ethan Hawke. Questa mattina c’è stato anche il photocall e la conferenza di Jeanne du Barry, sesto lungometraggio e quarta opera in Selezione Ufficiale per Maïwenn che firma, in apertura fuori concorso del Festival, un’opera prima in costume ancorata all’Illuminismo. Dopo Polisse, Premio della Giuria nel 2011, Mon Roi (2015), che ha vinto il Premio alla Migliore Attrice per Emmanuelle Bercot, e un’esplorazione, con ADN, delle sue radici algerine insieme a Fanny Ardant (2020), Maïwenn celebra il favoloso destino di Jeanne du Barry, cortigiana e favorita del re Luigi XV: un personaggio tanto sgargiante quanto audace, proprio come il regista.

In Extraña forma de vida due uomini che si amano l’uno per l’altro: lo sceriffo Jake (Ethan Hawke) e Silva, allevatore di professione interpretato da Pedro Pascal. Un mediometraggio intriso di genere western, sulla scia di quelli della grande epoca con James Stewart o Clint Eastwood.  Ecco tutte le foto dalla kermesse.

 
 

Prime Video annuncia la nuova serie antologica Love Club

Love Club

Prime Video ha svelato oggi il trailer della nuova serie antologica Love Club, scritta da Silvia Di Gregorio, Bex Gunther e Denise Santoro insieme a Veronica Galli e Tommaso Triolo per la regia di Mario Piredda. Love Club mette in scena le complicate vite amorose e amicali di quattro ragazzi impegnati a lottare per conquistare il proprio spazio nel mondo, interpretati da attori emergenti, alcuni dei quali per la prima volta sullo schermo: Veronique Charlotte, Alessio Lu, Ester Pantano, Rodrigo Robbiati.

Prodotta da Tempesta, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, per Prime Video, la serie composta da 4 episodi sarà disponibile dal 20 giugno 2023. Il 16 giugno al Teatro Studio Melato di Milano saranno presentati i primi episodi di Love Club in anteprima esclusiva al 37° MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, nell’ambito del MIXUP4PRIDE, il calendario di iniziative che dal 10 al 18 giugno anticipa il festival di fine settembre in occasione del Pride di Milano del 17 giugno. Love Club è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

In una Milano periferica e inedita, un locale frequentato dalla comunità queer rischia di chiudere per problemi economici. Le vite di Luz, Tim, Rose e Zhang, che orbitano tutte attorno al Love Club, si sfiorano in un percorso che li vedrà affrontare le loro paure più grandi. Riuscirà Luz a vivere la storia con Roberta senza il timore di perdere la propria indipendenza? Mentre la malattia mentale è per Tim un ostacolo al suo sogno di fare il DJ, e Rose deve ritrovare il coraggio di cantare su un palco, Zhang sogna di esibirsi in drag ma per farlo deve trovare la forza di affrontare un compagno violento. A fare da palcoscenico alle loro vite, il Love Club: un luogo dove sesso, amore e amicizia si esprimono con traiettorie impreviste e senza regole di genere.

 
 

Perry Mason – seconda stagione: recensione della serie HBO

perry mason stagione 2 recensione

Dopo aver regalato al pubblico una prima stagione più che soddisfacente, la serie targata HBO e prodotta tra gli altri da Robert Downey Jr. torna con nuovi episodi che ne confermano pienamente il valore e la lucidità. La storia parte circa sei mesi dopo gli eventi narrati nelle puntate precedenti, i quali avvenivano nella Los Angeles dell’inizio degli anni ‘30: Perry Mason (Matthew Rhys) adesso gestisce il proprio studio legale insieme a Della Street (Juliet Rylance), ma ha scelto di occuparsi solamente di cause civili lasciando da parte quelle penali. A quanto pare, alcuni dei fantasmi del passato continuano ancora a perseguitarlo… Quando il ricco e fin troppo intraprendente rampollo di una delle più potenti famiglie di Los Angeles viene trovato assassinato nella sua auto, la colpa ricade quasi immediatamente su due giovani messicani. Per una serie di eventi fortuiti il caso finisce proprio nelle mani di Perry e Della, i qual insieme all’aiuto dell’amico Paul Drake (Chris Chalk) decidono di patrocinare coloro che reputano essere stati ingiustamente accusati dell’omicidio.

Perry Mason stagione 2: il fascino della origin story

La seconda stagione di Perry Mason possiede il fascino che deriva dalla curiosità riguardante le origin-story. Il personaggio principale non risulta ancora infatti l’avvocato integerrimo che il pubblico televisivo del passato ha imparato a conoscere grazie a Raymond Burr. Anche in questi nuovi episodi ci troviamo di fronte a un uomo torturato, il quale possiede un profondo senso morale che entra costantemente in conflitto stridente con gli orrori che ha visto in passato e con quelli che deve affrontare nel presente, tentando di scoprire la verità riguardante i suoi clienti.

La figura di un idealista costretto a confrontarsi con la realtà viene molto ben tratteggiata da Rhys, il quale dota il proprio personaggio della fragilità psicologica ed emotiva necessarie per renderlo sfaccettato. Mason continua a lottare, sbagliare, soffrire in un crescendo drammatico e narrativo molto ben orchestrati. Accanto al protagonista anche i personaggi di supporto sono sviluppati con precisione, il che permette al resto del cast di interpretarli con finezza e carisma. In particolare Chris Chalk conferma di essere un attore con una marcia in più soprattutto perché dimostra di non dover mai sottolineare troppo le scene maggiormente importanti per risultare efficace.

La città protagonista: Los Angeles

Quello che poi Perry Mason Stagione 2 possiede in maniera forse anche più avvincente rispetto alla prima stagione è la capacità di farsi origin-story non soltanto per l’eroe ma anche per l’ambientazione, ovviamente Los Angeles. Man mano che le puntate scorrono ci si rende infatti conto che la “Città degli Angeli” possiede ancora un minimo di innocenza e tensione propositiva che la rende meta quasi onirica per chiunque voglia cercar fortuna, credendo magari ancora nel mito del self-made man. Il cinismo che impregnava gli episodi della prima stagione sembra essersi leggermente attenuato: Mason e quelli che come lui vogliono giustizia sia fatta possono ancora sperare che il sistema non sia (ancora) talmente corrotto da ignorarli. Questo piccolo scarto di prospettiva riesce a solleticare l’intelligenza dello spettatore, il quale si trova ancora una volta di fronte a un prodotto confezionato con enorme competenza estetica.

A livello di scenografie, costumi, fotografia e musiche suadenti – in particolar modo le note che rimandano al noir classico sono adoperate con lodevole contrappunto – Perry Mason conferma quanto la HBO sia un gradino sopra a tutti se si tratta di potenza visiva della messa in scena. Insomma, in questa Los Angeles il nichilismo di Dashiell Hammett, Raymond Chandler e del loro velenoso “discepolo” James Ellroy sembra essersi preso un momento di pausa, lasciando all’avvocato la possibilità di credere ancora che la giustizia possa prevalere.

Pur messa in piedi proponendo un evidente sforzo produttivo, Perry Mason continua a non essere uno show che “espone” la dimensione e gli sfarzi del proprio budget. Al contrario lavora sulla psicologia dello spettatore proponendogli uno spettacolo finemente orchestrato, il quale rispetta e rinforza le regole di un genere antico e ancora affascinante come il noir losangelino. Una seconda stagione che propone piccole ma significative variazioni rendendo il valore complessivo della serie se possibile ancor più elevato. Sotto più di un aspetto, un’operazione davvero notevole.

 
 

Indiana Jones: dal 31 maggio la tetralogia su Disney+

Indiana Jones film

In occasione della presentazione degli Upfront di The Walt Disney Company, Kathleen Kennedy, Lucasfilm President, ha annunciato che gli iconici film di Indiana Jones saranno disponibili su Disney+ a partire dal 31 maggio. I fan potranno vedere in streaming Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, Indiana Jones e il tempo maledetto, Indiana Jones e l’ultima crociata e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, in attesa dell’arrivo nelle sale italiane dal 28 giugno dell’ultimo capitolo dell’amato franchise, Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

  • Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta In questo primo capitolo della saga – candidato a otto premi Oscar®, tra cui quello come miglior film, nonché vincitore di quattro – l’archeologo-avventuriero Indiana Jones (Harrison Ford) viene incaricato dai servizi segreti dell’esercito di rintracciare un oggetto di inestimabile valore che è la chiave per localizzare l’Arca dell’Alleanza, ricercata dai nazisti.
  • Indiana Jones e il tempio maledetto – Dopo essere fuggiti da una sparatoria in un nightclub ed essere precipitati da un aereo senza piloti, il professor Indiana Jones (Harrison Ford), la cantante Willie Scott (Kate Capshaw) e il dodicenne Short Round (Ke Huy Quan) si ritrovano in un villaggio indiano che patisce la fame e che attribuisce la propria condizione alla perdita di tre pietre mistiche che hanno sempre portato prosperità al villaggio stesso. Jones giura di restituire le pietre rubate, il che porta lui e i suoi improbabili compagni di avventura ad affrontare una setta mortale.
  • Indiana Jones e l’ultima crociata Non c’è niente di più entusiasmante che cercare di tenere il passo dei Jones in Indiana Jones e l’ultima crociata. I nemici nazisti di Indy sono tornati e hanno rapito suo padre, il professor Henry Jones Senior (Sean Connery), nel tentativo di trovare il Santo Graal. Seguendo una pista che va dall’America a Venezia fino ai deserti del Medio Oriente, toccherà a Indy (Harrison Ford) salvare suo padre, il Graal e la situazione in questa avventura senza sosta e ricca di azione che piacerà a tutta la famiglia.
  • Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo – Il famoso archeologo-avventuriero Dr. Henry Indiana Jones (Harrison Ford) viene richiamato in azione quando rimane invischiato in un complotto sovietico per scoprire il segreto di misteriosi artefatti noti come Teschi di Cristallo.
 
 

Fast X: recensione del film con Vin Diesel

Fast X recensione film
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Fast X: il rombo dei motori. Le ruote che sfrecciano sull’asfalto rovente. La strada che si staglia all’orizzonte e che diventa amica, confidente, luogo sicuro. Il cuore che va a ritmo con lo scoppiettio dello scarico e l’odore della benzina che si trasforma nel miglior profumo del mondo. Le gare, la libertà, l’adrenalina. Il vivere la vita “un quarto di miglio alla volta” sono questi gli elementi che hanno reso Fast and Furious, dal suo debutto nel 2001, la saga sui motori più emozionante e appassionante mai esistita, in grado di trasmettere vibrazioni intense, come se davvero si stesse correndo la gara della vita, attraverso delle elettrizzanti immagini e un iconico protagonista: Dominc Toretto.

Chi, da quel momento, non ha sognato di fare drifting? Di sfrecciare a più di 200 chilometri all’ora in giro per il mondo, mentre il respiro si fonde con il suono ruvido proveniente da un V12 di una Lamborghini o da un V6 di una Dodge Charger? Un franchise, questo, che è stato in grado di influenzare la cultura automobilistica e di appassionare, ancor di più, tanti amanti del settore alle macchine customizzate. E che adesso, in tutta la sua natura esplosiva, è pronto a salutare i numerosi fan che da più di vent’anni gli sono fedeli.

Fast X, diretto da Louis Leterrier e sceneggiato da Justin Lin e Dan Mazeau, è infatti l’inizio dell’ultima corsa di Dom e della sua Fast Family, la cui conclusione avverrà con l’undicesimo e ultimo capitolo. Un addio che, in realtà, non sarà mai tale visto l’impatto che la saga ha avuto nell’industria cinematografica, tanto da renderla popolarissima e immortale. Fast X, che fra l’altro ha avuto la première mondiale proprio a Roma, arriva nelle sale italiane dal 18 maggio, distribuita da Universal Pictures.

Fast X, la trama

In un flashback di dieci anni fa rispetto al presente della storia, Dominic Toretto (Vin Diesel) e Brian O’ Conner hanno ucciso un uomo potentissimo, il Signore della droga Hernan Reyes (Joaquim de Almeida), a Rio de Janeiro. Il figlio Dante (Jason Momoa), subito dopo la morte del padre, ha meditato vendetta per anni, e adesso il suo piano diabolico è pronto per essere messo in atto: il suo obiettivo è far soffrire Dom, partendo proprio dalle persone che lui ama, ossia la sua famiglia. La follia di Dante spingerà la Fast Family a disperdersi nel mondo, alcuni a Roma, altri a Londra, altri ancora finiranno nelle celle segrete dell’Agenzia per cui lavorano in Antartide. Ma i piani da loro pensati ad un certo punto cambiano quando scoprono chi è il vero obiettivo di Dante: il piccolo Brian, figlio di Dominic. Ogni componente della squadra dovrà perciò unire le forze per impedire che Reyes arrivi a lui.

La famiglia: tutto ciò che conta

Senti la macchina e vola”, dice Dominic al suo “piccolo B”, mentre lui, piccolissimo, sta cercando di imparare l’arte del drifting. È la connessione fra auto e pilota, la fiducia riposta nella propria compagna a quattro ruote, a costituire l’ossatura, l’anima narrativa della saga di Fast & Furious e che in Fast X brilla ancor di più. Le prime immagini, precedute dal tanto atteso flashback in memoria di Paul Walker, ne suggellano il significato profondo con un bellissimo momento padre-figlio, diventando emblematiche. Tutto quello che Dominic vuole lasciare in eredità a Brian è la passione per i motori, fargli conoscere quello specifico linguaggio da cui parte l’intenso e viscerale legame con l’auto, in una trasmissione reciproca di amore e devozione.

È una questione di perfetto allineamento, lo stesso che ha accomunato Dominic e il resto del gruppo facendoli diventare una famiglia. Una famiglia ben assortita, eterogenea, ma anche disfunzionale (come dice Helen Mirren in conferenza stampa), la quale nel corso del tempo si è trovata a fronteggiare missioni impossibili, persino lo spazio, non smettendo però mai di essere unita, ma anzi trovando, nei momenti difficili, la spinta necessaria per ricongiungersi con la luce. Questo concetto, che permea la saga sin dal primo film, si ribadisce in Fast X e si rafforza: adesso la posta in gioco è ben più alta e spinge i componenti della Fast Family a lottare per salvare l’unico innocente e “incontaminato” della storia: il figlio di Dominic.

Fast X recensione film
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Dante, il miglior villain della saga

Ogni pretesto che ha innescato l’azione è stato, fin’ora, esplosivo e rocambolesco, ma non era mai arrivato a toccare un punto così nevralgico per i Toretto come accade in Fast X. Se la famiglia, in generale, è un bene prezioso e sacro, un figlio nello specifico è un dono intoccabile. L’unico in grado di mettere in discussione tutta una vita, sacrificandola persino. Ed è su questo sentimento che gioca l’intero film, dall’inizio alla fine, e in cui tutti arriveranno al loro punto di non ritorno pur di distruggere il nuovo villain, Dante, interpretato da un magistrale Jason Momoa.

L’attore hawaiano mette in piedi una performance perfetta, dando il corretto tono caricaturale che il personaggio richiede, e conferendogli sfumature e ritmi giusti per renderlo uno degli antagonisti migliori e stratificati che il franchise abbia mai avuto. Folle, spietato, inquietante e mentalmente instabile, il Dante di Momoa si avvicina di parecchio alla personalità altalenante del Joker, restituendo un cattivo complesso, tridimensionale e pieno di fascino. Il pubblico è rapito dalla sua crudeltà che è conseguenza di un passato fatto di insicurezze, umiliazioni e sofferenze. Il suo pavoneggiarsi nasconde il disperato bisogno di ricevere quell’amore che il padre, nemico di Toretto e O’ Conner, non gli ha mai dato quando era in vita.

Ogni mossa di Dante sembra uno show preparato a tavolino per essere spettacolare ed eccessivo, e ogni qual volta è in scena, Momoa riesce a far trapelare i suoi disturbi psicologici attraverso espressioni incisive e taglienti. C’è tutto nei suoi occhi: riscatto, perdita, senso di inferiorità, vergogna, rabbia, delusione. Dante balla la sua danza della tristezza fra i colli di Roma e le strade di Rio de Janeiro, incanalando la sua furibonda ira contro Toretto per motivi ben diversi da quelli che Fast X vuol far credere: Dominic è amato dalla sua famiglia. Conta qualcosa per loro. Lui è tutto quello che Dante vorrebbe essere e che non sarà mai.

Puro intrattenimento, tanta action

Ma superato il suo strato psicologico e contenutistico, Fast X è azione pura. Lo sono tutti i film, seppur il tono dell’intera saga sia cambiato nel corso degli anni e l’adrenalina trasmessa dalle famose gare clandestine di Dominic ha ceduto il passo all’heist movie, con tanto di spionaggi, intrighi e sopravvivenza. Una commistione di generi, che ha donato alle pellicole molta più vivacità, facendole essere più roboanti e turbolente, in senso positivo.

Nel primo atto Fast X sembra piegarsi anche al survival movie, con una Roma minacciata da una palla di fuoco che potrebbe far esplodere tutta la città, partendo dal Vaticano. Il fiato rimane sospeso fino alla scena finale, e nel mentre si assaggiano combattimenti, fughe, sfide all’ultimo respiro. Le sequenze d’azione sono ben studiate e coreografate, oramai Fast & Furious in questo è rodato. La fisicità di Michelle Rodriguez e Vin Diesel si sente tutta, ma anche il resto dei comprimari – a partire da Jason Statham – dà una performance fisica degna dei personaggi di un cinecomic.

L’iperrealismo non manca, e alcune scene di Dominc Toretto sembrano davvero impossibili da credere (da quando è diventato Superman?), eppure la sospensione dell’incredulità c’è tutta. Siamo abituati anche a questo. E la verità è che se così non fosse, non guarderemmo Fast & Furious con lo stesso sguardo liquido che ci accompagna da anni e lo stomaco non si aggroviglierebbe per l’emozione. Tutto quello che è presente in Fast X è tutto quello che il pubblico si aspetta di trovare. E così dev’essere.

 
 

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno: trailer ufficiale

Paramount Pictures e Skydance hanno diffuso il trailer ufficiale di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il nuovo capitolo della saga diretto da Christopher McQuarrie con Tom Cruise

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

SCRITTO DA Christopher McQuarrie & Erik Jendresen BASATO SULLA SERIE TELEVISIVA CREATA DA Bruce Geller PRODOTTO DA Tom Cruise, Christopher McQuarrie PRODUTTORI ESECUTIVI David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Tommy Gormley INTERPRETI Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Esai Morales, Pom Klementieff, Mariela Garriga, Henry Czerny, Shea Whigham, Greg Tarzan Davis, Charles Parnell, Frederick Schmidt, Cary Elwes, Mark Gatiss, Indira Varma, Rob Delaney. 

 
 

Il paziente inglese: libro, cast e premi del film con Ralph Fiennes

Il paziente inglese film

Ritenuto ancora oggi uno dei più importanti film degli anni Novanta, Il paziente inglese ha segnato il suo anno con una struggente storia di avventura e passione nel drammatico contesto della Seconda guerra mondiale. All’interno di questo si ripercorre infatti la vita del conte Laszlo Almasy, ricostruita grazie a racconti, ricordi e testimonianze. Un film epico che testimonia una volta di più la grandezza della vita e la necessità di viverla al pieno delle proprie possibilità, nonostante le possibili condizioni avverse.

Il film, distribuito nel 1996, è il capolavoro del regista Anthony Minghella, ed è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore canadese Michael Ondaatje. Questi basò il racconto sul vero esploratore Lazlo Almasy, la cui vicenda si discosta però notevolmente da quella presente nel libro. Essendo divenuto un best seller nell’anno della sua pubblicazione, il 1992, i diritti di questo vennero acquistati ben presto per una trasposizione cinematografica, le cui riprese si svolsero principalmente in Italia, tra le città di Trieste, Arezzo, Marina di Massa, Ripafratta, Venezia e negli studi di Cinecittà di Roma.

Arrivato infine in sala, Il paziente inglese si affermò come un grandissimo successo, arrivando ad incassare circa 232 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30. Per il film questo fu però solo uno dei primi, tanti successi. Si affermò infatti come uno dei più film amati e premiati del suo anno, incoronato con i massimi onori. Per scoprire ulteriori curiosità sul film, il suo cast e i premi vinti, sarà sufficiente proseguire nella lettura, entrando così a contatto con uno dei più grandi e intramontabili classici della storia del cinema.

Il paziente inglese: la trama del film

La vicenda si apre sul finire della Seconda Guerra mondiale, in un monastero caduto in rovina nella campagna italiana. Qui si trova Hana, un’infermiera della Royal Canadian Army, intenta a prendersi cura di un uomo in fin di vita, deturpato da gravi ustioni e quasi del tutto incapace di ricordare il proprio nome e il proprio passato. La donna lo chiama “il paziente inglese”, per via del marcato accento britannico che l’uomo sfoggia nelle poche cose che riesce a pronunciare. Desiderosa di scoprire qualcosa di più sull’uomo, la donna inizia a leggere il libro ritrovato nella borsa di lui, all’interno del quale si ritrovano fotografie, appunti scritti a mano, itinerari e molto altro. Tutti elementi che permettono di ricostruire la vita del morente paziente inglese.

I ricordi che si accinge a leggere per sé e per l’uomo, però, risultano essere particolarmente dolorosi, testimonianza di un trascorso turbolento e struggente. La donna arriva così a scoprire la vera identità dell’uomo, i suoi viaggi e il suo amore proibito con la bella Katharine. Accanto ai due, nel mentre, si avvicenderanno una serie di bizzarri personaggi, alcuni dei quali aiuteranno Hana a fare luce sugli ultimi aspetti del passato del paziente inglese. Le ultime pagine del racconto, però, si riveleranno le più inaspettate e drammatiche, portando alla luce ricordi che forse avrebbero dovuto rimanere sepolti nel passato.

Il paziente inglese cast

Il paziente inglese: il cast del film

Per dar vita ai personaggi del romanzo, i produttori si sono assicurati la partecipazione di alcuni tra i maggiori interpreti di quegli anni, affidandosi ad attori inglesi, francesi o americani. Protagonista assoluto nel ruolo del paziente inglese è Ralph Fiennes. Oggi noto per aver dato volto al malvagio Lord Voldemort di Harry Potter, l’attore si sottopose per il suo ruolo in Il paziente inglese a grandi trasformazioni fisiche. Per applicare il trucco delle ustioni sull’intero suo corpo, Fiennes sopportò un processo lungo oltre cinque ore, durante le quali si impegnò per entrare nello stato mentale richiesto per il suo personaggio. Ancora oggi la sua interpretazione in questo film è considerata una delle più belle della sua carriera.

Accanto a lui nel film si ritrova poi l’attrice Juliette Binoche nel ruolo dell’infermiera Hana. L’attrice raccontò di aver voluto far parte del film sin dalla prima lettura della sceneggiatura, rapita dalla bellezza struggente della storia. La celebre attrice Kristin Scott Thomas, invece, interpreta Katharine, ruolo per il quale si propose personalmente, riuscendo infine ad ottenerlo. Colin Firth è invece Goeffrey Clifton, amico del paziente inglese e marito di Katharine, mentre l’attore Naveen Andrews dà vita all’affascinante artificiere Kip. Particolarmente importante è infine il personaggio di David Caravaggio, misterioso agente dell’intelligence canadese che aiuta a far luce sul protagonista. Per interpretarlo, i produttori avevano preso in considerazione l’attore Sean Connery. Dopo il rifiuto di questi, la parte venne allora assegnata a Willem Dafoe.

Il paziente inglese: i premi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come accennato precedentemente, il film si rivelò essere il maggior vincitore di alcuni tra i più importanti riconoscimenti dell’industria hollywoodiana. Dopo aver vinto premi ai Satellite Award, agli European Film Awards, ai Bafta Awards e ai Golden Globe, Il paziente inglese conquistò ben 13 nomination ai prestigiosi premi Oscar. Qui finì poi con il vincere i maggiori onori, tra cui miglior film e miglior regia. La Binoche vinse il premio come miglior attrice non protagonista, mentre Fiennes e la Thomas dovettero accontentarsi rispettivamente della nomination come miglior attore e miglior attrice. Tali vittorie portarono naturalmente il film ad essere indicato come il più importante del suo anno e tra i più importanti del decennio.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il paziente inglese è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now TV. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 17 maggio alle ore 21:30 sul canale La7 D.

Fonte: IMDb

 
 

And Just Like That: la seconda stagione dal 23 giugno su SKY e NOW

And Just Like That…

Dal 23 giugno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW l’attesissima seconda stagione della serie Sky Exclusive And Just Like That…, il nuovo capitolo del cult HBO Sex and the City. Dal produttore esecutivo Michael Patrick King, i nuovi episodi – di cui viene oggi rilasciato l’artwork ufficiale – vedono il ritorno delle protagoniste Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis.

Fra il cast che ritorna nei nuovi episodi anche Sara Ramírez, Sarita Choudhury, Nicole Ari Parker, Karen Pittman, Mario Cantone, David Eigenberg, Evan Handler, Christopher Jackson, Niall Cunningham, Cathy Ang e Alexa Swinton.

Produttori esecutivi della serie Michael Patrick King, John Melfi, Julie Rottenberg, Elisa Zuritsky, Sarah Jessica Parker, Kristin Davis e Cynthia Nixon. Fra gli sceneggiatori, oltre a Michael Patrick King, anche Samantha Irby, Susan Fales-Hill, Lucas Froehlich, Rachel Palmer, Julie Rottenberg e Elisa Zuritsky. Fra i registi della nuova stagione lo stesso King, Cynthia Nixon, Ry Russo-Young e Julie Rottenberg. La serie HBO “Sex and the City” è stata creata da Darren Star dal romanzo “Sex and the City” di Candace Bushnell.

 
 

Belli e dannati: tutto quello che c’è da sapere sul film con River Phoenix

Belli-e-dannati-film

Il regista Gus Van Sant ha dato il meglio di sé al cinema con film incentrati sul disagio giovanile, cercando di indagarne cause, sintomi e conseguenze. Opere come Will Hunting – Genio ribelle, Gerry, Elephant, Last Days o Paranoid Park sono gli esempi più brillanti di ciò, nei quali si fondono convenzioni cinematografiche statunitensi ad estreme cifre stilistiche serimentali. Prima di essi, però, nel 1991 Van Sant aveva affrontato tali tematiche in Belli e dannati, considerato ancora oggi da molti critici e spettatori uno dei suoi film migliori, più struggenti e incisivi.

Il titolo originale, in realtà, è My Own Private Idaho. Un significato plausibile di questo tiolo è dato dal mondo di fantasia in cui vive Mike, il protagonista, ovvero un Idaho dei suoi sogni, privato, che rappresenta il luogo dove vive felicemente con sua madre e con Scott, l’altro protagonista del film, a dispetto della dura realtà con cui invece si trova a scontrarsi. Con il titolo italiano dunque tale fondamentale punto di vista del racconto viene a perdersi, ma è partire da questa scissione tra realtà e fantasia che va guardato il film, che acquista così connotati ancor più malinconici.

Belli e dannati, le origini e le vere storie dietro il film

Negli anni Settanta, ancor prima di esordire alla regia, Van Sant stava scrivendo la sceneggiatura di quello che sarebbe poi diventato Belli e dannati. Dopo aver letto il romanzo del 1963 City of Night, di John Rechy, egli ritenne che fosse notevolmente migliore di quello che stava scrivendo e decise dunque di accantonare la sceneggiatura per anni. Solo nel 1988, durante il montaggio di Mala Noche, suo primo lungometraggio, Van Sant ha incontrato un ragazzino di strada di nome Michael Parker, che ha poi ispirato il personaggio di Mike in Belli e dannati. Parker aveva inoltre un amico di nome Scott, un ragazzo di strada come lui, che diverrà ispirazione per il personaggio Scott.

Decisosi a riprendere quella sceneggiatura lasciata in sospeso, Van Sant fuse insieme due scenari separati: il primo racconta la storia di Mike, mentre il secondo aggiorna l’opera Enrico IV di William Shakespeare, di cui diventa dunque una libera reinterpretazione, con la storia di Scott. L’idea di combinare i due scenari in un’unica storia è venuta in mente al regista dopo aver visto il Falstaff di Orson Welles. Realizzare il film non fu però affatto semplice, principalmente per via dei contenuti controversi del film, dall’uso della droga tra i giovani fino all’omosessualità e alla prostituzione. Il successo di Drugstore Cowboy, del 1989, permise però a Van Sant di ottenere la fiducia di alcuni produttori, riuscendo così a far concretizzare Belli e dannati.

Belli-e-dannati-storia-vera

La trama e il cast di Belli e dannati

Protagonista del film è Mike Waters, un giovane quasi sempre in preda a convulsioni da astinenza a causa del continuo abuso di droga, cui ricorre anche perché malato di narcolessia. L’unico che il ragazzo possa considerare suo amico è Scott Favor, un ragazzo ribelle proveniente da una famiglia benestante. Con lui, partirà per un viaggio in moto verso l’Idaho, alla ricerca della madre che lo ha abbandonato quando era piccolo e di cui Mike continua ad avere sogni e ricordi. Lungo il percorso, il giovane inizierà però a nutrire sentimenti nuovi per Scott, un dettaglio che potrebbe mettere a rischio la loro amicizia e il loro viaggio.

Ad interpretare Mike e Scott vi sono gli attori River Phoenix e Keanu Reeves. Per prepararli al ruolo, Van Sant ha dato loro da leggere il romanzo City Of Night. Reeves disse di aver trovato il libro molto utile, mentre River ha smesso di leggerlo dopo il primo paragrafo. “Aveva il suo background da cui poter attingere“, ha spiegato in seguito Gus Van Sant. “Penso che River abbia trascorso un’intera giovinezza viaggiando con la sua famiglia, senza legami con la società, senza radici, senza permanenza. Ha creato quel personaggio da solo“. La sua interpretazione fu poi molto apprezzata e gli ha fatto vincere la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.

Reeves, inoltre, si cimentò nella riscrittura della scena del falò, da molti giudicata fondamentale all’interno del film. L’attore presentò a Van Sant la propria reinterpretazione di tale momento e al regista piacque a tal punto da decidere di cambiarla così come immaginata da Phoenix. All’attore fu inoltre concesso di dirigere la scena insieme a Van Sant. Accanto a loro, poi, nel film si ritrovano anche gli attori James Russo nei panni di Richard “Dick” Waters, Rodney Harvey in quelli di Gary e il musicista Flea, bassista dei Red Hot Chilli Peppers, qui nel ruolo di Budd. Nella scena in cui i due protagonisti si trovano a Roma, invece, c’è un cameo di un giovanissimo Massimo Di Cataldo.

Belli-e-dannati-cast

La spiegazione del finale di Belli e dannati

Centrale in Belli e dannati è dunque il malessere che i due protagonisti condividono, risultato di tormenti passati che non sono riusciti mai a risolvere del tutto. Per tentare di sfuggirvi, dunque, intraprendono un viaggio durante il quale cercano dunque di dar vita ad una realtà diversa a quella da cui sono abituati, andando contro regole ed etichette. Giunti al finale, però, la ribellione dei due si scontra con un’effettiva impossibilità di trionfo nei confronti di un apparentemente insuperabile ordine precostituito. I due protagonisti, segnati da troppe differenze, si trovano dunque a separarsi, con Scott che accetta di tornare ad una vita borghese, rinnegando quanto fino a quel momento compiuto e vissuto.

I valori del mondo da cui Scott proviene sembrano dunque prevalere e nel perseguire tale dietrofront il ragazzo sa di poter trovare un rifugio sicuro. Stessa cosa non si può dire per Mike, nuovamente abbandonato e destinato a proseguire senza strumenti utili una vita di vagabondaggio e confusione emotiva. Nel giungere a tale conclusione, Van Sant sembra dunque riflettere sullo smarrimento di quegli anni difficili, nei quali la nostalgia per il passato non lasciava spazio a valide prospettive future. Parte da qui la sua ricerca sul disagio giovanile, alla cui base si ritrova nel più dei casi una profonda desolazione emotiva.

Il traile di Belli e dannati e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Belli e dannati grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 maggio alle ore 21:30 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

 
 

The Creator: trailer del thriller d’azione con John David Washington

20th Century StudiosNew Regency ed Entertainment One hanno diffuso il teaser trailer e il poster dell’epico thriller d’azione The Creator, che arriverà il 28 settembre nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia. Diretto da Gareth Edwards (Rogue OneGodzilla), il film è interpretato da John David Washington (Tenet), Gemma Chan (Eternals), Ken Watanabe (Inception), Sturgill Simpson (Io e Lulù), l’esordiente Madeleine Yuna Voyles e la vincitrice dell’Academy Award Allison Janney (Tonya). La sceneggiatura è di Gareth Edwards e Chris Weitz, da un soggetto di Edwards. Il film è prodotto da Gareth Edwards, p.g.a., Kiri Hart, Jim Spencer, p.g.a. e Arnon Milchan, mentre Yariv Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Nick Meyer e Zev Foreman sono i produttori esecutivi.

La trama del film The Creator

In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, Joshua (Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creator, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa. Joshua e la sua squadra di agenti d’élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del territorio occupato dall’IA solo per scoprire che l’arma apocalittica, che è stato incaricato di distruggere, è un’IA con le sembianze di un bambino.

 
 

Five Nights at Freddy’s: il teaser trailer e il poster del film horror

È arrivato il primo teaser trailer ufficiale dell’imminente adattamento cinematografico di Five Nights at Freddy’s. Pubblicato dalla Universal Pictures, il teaser si apre su un video di formazione dei dipendenti in stile anni ’80 per Freddy Fazbear’s Pizza, che ritrae la struttura come un luogo di intrattenimento per famiglie. Passando poi ai giorni nostri, viene rivelata la vera natura dell’edificio ormai fatiscente come una trappola mortale, brulicante di mascotte animatroniche omicide che si animano di notte.

Prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, Five Nights at Freddy’s è basato sull’omonimo franchise di videogiochi horror creato da Scott Cawthon. Diretto da Emma Tammi da una sceneggiatura scritta insieme a Cawthon e Seth Cuddeback, il film segue una guardia di sicurezza in difficoltà mentre inizia a lavorare al Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre trascorre la sua prima notte di lavoro, si rende però conto che il turno di notte da Freddy non sarà così facile da portare a termine e che un oscuro segreto infesta quel luogo un tempo ritrovo per famiglie.

Il Five Nights at Freddy’s della Blumhouse e Universal segue dunque una premessa molto simile a quella del videogioco originale del 2014. Il film è interpretato da Josh Hutcherson nei panni di Mike Schmidt, la suddetta guardia di sicurezza. Inoltre, Matthew Lillard interpreta William Afton, il fondatore di Freddy Fazbear’s Pizza e principale antagonista della serie di videogiochi. Elizabeth Lail, Piper Rubio, Kat Conner Sterling e Mary Stuart Masterson completano il cast. Insieme al teaser, è stato anche rilasciato un primo poster, che si può ritrovare qui di seguito:

Five-nights-at-freddys-poster

Fonte: CBR

 
 

The First Slam Dunk: continua la programmazione nelle sale

The First Slam Dunk film 2022

Prosegue la programmazione nei cinema italiani del film d’animazione The first Slam Dunk, scritto e diretto dal noto mangaka Takehiko Inoue, già creatore dell’acclamato manga originale e qui alla sua prima prova come regista. Dopo l’anteprima in lingua originale del 10 maggio e forte del consenso unanime durante la prima settimana in sala, The first Slam Dunk, già acclamato da tanti a “capolavoro”, prosegue la sua avventura nei cinema italiani. Un’ulteriore occasione per i fan del manga, ma anche per gli amanti dell’epica sportiva e del grande cinema, di ammirare su grande schermo la visione di Inoue, nonché uno dei migliori anime mai realizzato in CGI. A oltre 30 anni dall’esordio del manga, il maestro ha voluto firmare in prima persona il titolo così da garantire lo spirito originale dell’opera, capace di conquistare ammiratori in tutto il mondo e di scalare le vette del Box Office giapponese e asiatico.

Accolto all’unanimità con recensioni entusiastiche dalla critica italiana e dalle personalità più influenti del “mondo anime”, il film sarà ancora disponibile in più di 100 sale in tutta Italia, il primo Paese in Europa e nell’intero Occidente a poter vedere il titolo sul grande schermo.

The first Slam Dunk è un’esperienza immersiva che porta lo spettatore direttamente sul campo di gioco, nel vivo del match, dove il playmaker Ryota Miyagi e il resto della squadra dello Shohoku – composta da Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Takenori Akagi e Hisashi Mitsui – stanno per dare vita ad una delle partite più entusiasmanti mai viste sul grande schermo, ma anche indietro nel tempo, grazie a inediti flashback che svelano alcuni dei ricordi più significativi del passato di Ryota – a oggi mai raccontato da Inoue.

The first Slam Dunk è prodotto da TOEI Animation e distribuito da Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures.

Sinossi:
Da sempre, Ryota Miyagi e il basket sono una cosa sola. A trasmettergli l’amore per questo sport è stato il fratello maggiore Sota, morto in un incidente in mare quando Ryota era ancora piccolo. Ryota è il playmaker dello Shohoku, squadra che si è guadagnata un posto al torneo nazionale come rappresentante della Prefettura di Kanagawa nonostante sia un liceo sconosciuto. Ryota è pronto, assieme ai suoi compagni di sempre, ad affrontare “l’imbattibile” Sannoh, il team campione del torneo nazionale.

 
 

I gemelli: tristi aggiornamenti per il sequel Triplets

I gemelli film

Si sarebbe dovuto intitolare Triplets, il sequel de I Gemelli, ma Arnold Schwarzenegger ha confermato che il progetto è morto definitivamente e “l’assassino” è il regista Jason Reitman, figlio di Ivan, che aveva diretto il film del 1988. L’ultima notizia relativa al sequel risaliva al 2018 e riportava l’ingresso, nel cast, di Eddie Murphy.

In un’intervista con The Hollywood Reporter, Arnold Schwarzenegger attribuisce la colpa dell’impossibilità di realizzare il film a Jason Reitman: “Jason Reitman ha fatto un casino! Jason Reitman ha letteralmente interrotto il progetto quando suo padre è morto. Suo padre voleva farlo davvero tanto. Volevo farlo davvero tanto. Danny DeVito voleva farlo davvero tanto. Avevamo il finanziamento. Quando suo padre è morto, Jason ha detto: “Non mi è mai piaciuta l’idea” e l’ha sospesa.” Ma niente paura, fan dell’improbabile accoppiata Schwarzenegger/Danny De Vito, perché l’ex Governatore della California ha aggiunto: “Sto sviluppando un altro film con Danny; è molto divertente lavorare con lui ed è così talentuoso.”

Oltre a essere un grande successo commerciale, I Gemelli ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta nella carriera di Arnold Schwarzenegger che, da quel momento in poi, si è rivelato uno straordinario commediante. Dal 1988 in poi, pur continuando la sua carriera da eroe tutto muscoli e forza, ha perseguito anche il genere comedy, regalando al suo pubblico delle performance indimenticabili.

Jason Reitman era già tornato al lavoro di suo padre in passato, dirigendo Ghostbusters: Legacy del 2021. Attualmente sta girando il sequel ancora senza titolo di Legacy, che porterà i giovani protagonisti di nuovo a New York City.

 
 

Best Movie Comics & Games, anteprima di The Flash e ospite Cristina D’Avena

Sarà un weekend imperdibile a Milano il 10 e 11 giugno con Best Movie Comics & Games, fiera dedicata alla cultura pop, il cui programma si arricchisce di due serate incredibili tra cinema e musica.

La serata di sabato 10 ospiterà The Flash. Il film sul Supereroe DC diretto da Andy Muschietti e interpretato da Ezra Miller, arriva a Milano grazie alla collaborazione con Warner Bros. Pictures, che distribuirà la pellicola nelle sale italiane dal 15 giugno.

In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato….malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

A rendere ancora più speciale la visione del primo stand-alone cinematografico di Flash, basato sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics, sarà la presenza di Zerocalcare che presenterà la serata assieme al Responsabile Editoriale di Best Movie, Giorgio Viaro e si godrà il film assieme al pubblico dell’evento.

Altra serata, altra sorpresa: a chiudere il programma di domenica 11 sarà infatti la presenza di una vera e propria icona della cultura pop come Cristina D’Avena, ospite d’onore della manifestazione che sarà premiata con il Best Movie Award – ICON per la sua carriera costellata di successi con oltre settecento brani di cui quattrocento sigle.

La regina delle sigle, idolo per diverse generazioni, in occasione del premio sarà protagonista di un incontro dedicato alla sua strepitosa carriera e successivamente  incanterà il pubblico con un mini-live comprendente i suoi successi più amati.

Nei due giorni della manifestazione il pubblico avrà inoltre la possibilità di rivedere in sala un instant classic dell’animazione uscito al cinema nella stagione recente. Il pubblico della manifestazione potrà infatti assistere allo Special Screening del più grande successo animato del 2023, Super Mario Bros. – Il film, divertente trasposizione delle avventure di una delle più amate icone dell’universo videoludico nonché uno dei maggiori successi della stagione in sala per Universal Pictures. Il film sarà sarà mostrato su grande schermo assieme a dei contenuti speciali e inediti, e accompagnato da alcune sorprese per i fan.

Il programma completo di Best Movie Comics & Games ospiterà panel e incontri con ospiti, ma anche anteprime esclusive, concerti e proiezioni, e sarà svelato nelle prossime settimane. Il tutto sarà naturalmente arricchito da aree gioco, mostre, escape room, incontri con gli autori e aree espositive con stand.

 
 

Simon Pegg ha nascosto l’alcolismo sul set di Mission: Impossible: “Impari a farlo senza che nessuno se ne accorga”

Simon Pegg Mission: Impossible - Rogue Nation

Simon Pegg ha parlato dei suoi problemi personali, rivelando di aver nascosto il suo alcolismo mentre lavorava sul set di Mission: Impossible III negli anni 2000. L’attore ha discusso la questione in un recente episodio di “Desert Island Discs” della BBC, tramite The Guardian (via Variety). “Diventi molto subdolo quando c’è qualcosa del genere nella tua vita”, ha detto a Lauren Laverne, conduttrice del programma radiofonico.

Simon Pegg, che nella serie interpreta l’agente tecnico del FMI (Impossible Mission Force) Benji Dunn, ha rivelato di aver sviluppato una dipendenza dopo aver sofferto di una serie di problemi di salute mentale. Ha mantenuto la questione privata durante le riprese di Mission: Impossible III, che è stato distribuito nel 2006.

“Impari a farlo senza che nessuno se ne accorga perché prende il sopravvento su di te. Vuoi sostenerti e farai tutto il possibile per non essere fermato”, ha detto Simon Pegg. “Ma alla fine si arriva a un punto in cui non è più possibile nascondere il problema, ed è allora che, per fortuna, sono riuscito a tirarmi fuori da quella situazione.” Pegg attribuisce alla nascita di sua figlia, nel 2009, l’inizio del suo cammino verso la guarigione.

Mentre parlava con Laverne, Pegg ha anche condiviso alcuni dettagli sulla sua relazione con il protagonista del franchise di Mission: Impossible, Tom Cruise, accanto al quale è comparso in quattro film della serie e con il quale reciterà anche nei prossimi due capitoli conclusivi.

“Il mio rapporto con lui è molto semplice e amabile”, ha detto Pegg. “È sempre stata una relazione molto facile. Mi sono reso conto che quando incontri la persona vera piuttosto che la mitologia che si è costruita intorno a lei, si tratta di un’esperienza diversa. Voglio dire, ama [la fama] e la apprezza davvero. Lo sprona e gli dà energia”.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

 
 

Johnny Depp: il ritorno a Cannes con una standing ovation e in lacrime

Johnny Depp
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

I francesi sono ancora innamorati di Johnny Depp.  L’attore finito negli scandali, che non è apparso in pubblico durante la lunga battaglia legale del 2022 con l’ex fidanzata Amber Heard, ha ricevuto una standing ovation di sette minuti martedì sera alla premiere del film della serata di apertura del Festival di CannesJeanne Du Barry”.

Johnny Depp ha trattenuto le lacrime a stento mentre la folla nel sud della Francia è esplosa in un lungo applauso per la sua interpretazione del re Luigi XV. Ha salutato il pubblico sul balcone e sembrava sorpreso dalla risposta. Anche la regista e star del film Maiwenn è scoppiata in lacrime mentre prendeva brevemente il microfono. “Voglio condividere questo momento con il mio amante, con il mio produttore, con Le Pacte“, ha detto. “Era una produzione difficile da finanziare… e voglio condividere questo momento con tutto il mio team in tutto il teatro.

Johnny Depp è arrivato a Cannes accolto da migliaia di fan solidali, che hanno portato cartelli fuori dal Palais e hanno tremato mentre cercavano di toccare il loro idolo. Molti sono riusciti a entrare in contatto con il divo, che si è soffermato all’esterno per cinque minuti interi prima di camminare sul tappeto.  Il film segna il ritorno ad un ruolo di alto profilo  come attore dopo dalla conclusione della sua battaglia legale del 2022 contro l’ex moglie Amber Heard. Sebbene la giuria negli USA si sia schierata a favore di Depp, l’attore rimane ai margini di Hollywood a causa delle accuse di abuso emerse durante il processo. Il direttore del festival Thierry Fremaux ha parlato con la stampa prima della serata di apertura e ha parlato della presenza di Depp al Festival di Cannes.

Jeanne du Barry vede Maiwenn nei panni di Jeanne Vaubernier, una donna della classe operaia della Francia del XVIII secolo che scala i ranghi sociali e diventa l’amante del re Luigi XV. Le sue radici nella classe operaia la rendono una paria sociale alla corte del re. Il cast di supporto include Benjamin Lavernhe, Pierre Richard, Melvil Poupaud e Pascal Greggory.