“Avete mai sognato quest’uomo?” così Dream Scenario ci porta a incontrare “l’uomo dei nostri sogni”. Tratto da una storia vera, il nuovo film del regista di Sick of Myself, Kristoffer Borgli, insieme ad Ari Aster in veste questa volta di produttore, ci portano a cavallo tra sogno e realtà in questa commedia misteriosa che mescola anche elementi contemporanei denunciando la cancel culture. Il film sarà distribuito da A24 e uscirà in Italia il 16 novembre 2023.
Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?, la trama
Lo sfortunato padre di famiglia Paul Matthews (Nicolas Cage) vede la sua vita stravolta quando milioni di persone sconosciute iniziano improvvisamente a vederlo nei loro sogni. Ma quando le sue apparizioni notturne prendono una piega da incubo, Paul è costretto ad affrontare la sua nuova celebrità, in questa commedia perfidamente divertente dello scrittore e regista Kristoffer Borgli (Sick of Myself) e del produttore Ari Aster.
Paul è un uomo qualunque, noioso e concentrato sulla sua passione per la biologia. Come ogni uomo ha un sogno: vuole pubblicare il suo primo libro ed entrare in quella cerchia di persone che gli sono state sempre inavvicinabili per rango sociale. Quella casta di accademici che lo guarda dall’alto del mondo di chi invece ha fatto carriera pubblicando proprio un libro. In sostanza la sua vita si può considerare un fallimento nonostante abbia molte cose per cui essere grato, come la sua famiglia. Con un umorismo travolgente che nasconde in realtà delle tinte misteriose e noir, Dream Scenario ci porta dentro il mondo dei sogni come pretesto per parlare di argomenti odierni come la cancel culture.
Il personaggio di Nicolas Cage inizia a comparire nei sogni delle persone, rimanendo fermo immobile, non facendo assolutamente nulla mentre quest’ultime nel loro stato onirico vengono aggredite, stuprate, uccise. Una indifferenza che emerge anche nella vita di tutti i giorni: un modo di fare lontano dai riflettori, lontano da tutto quello che potrebbe anche solo minimamente turbare il suo stato di quiete. Semplicemente in questa vita che Paul si è costruito è uno che occupa spazio, e lo fa anche nei sogni delle persone.
Ci vediamo nei sogni
La storia vera da cui parte Dream scenario inizia nel 2006 quando la paziente di un noto psichiatra disegna il volto di un uomo che le appare ripetutamente in sogno. In più di un’occasione quell’uomo le ha dato consigli sulla sua vita privata. La donna giura di non aver mai incontrato l’uomo in vita sua. Il ritratto rimane lì dimenticato sulla scrivania dello psichiatra per alcuni giorni, finché un giorno un altro paziente riconosce quel volto e dice che quell’uomo lo ha spesso visitato in sogno, senza averlo mai visto. Si conta che quell’anno più di otto mila persone abbiano sognato “This Man” così come era riportato nei volantini, senza un nome. Una vicenda bizzarra e singolare che Kristoffer Borgli, insieme ad A24 racconta unendo generi e stili narrativi. Prima inquietudine poi divertimento e ancora quel senso di oppressione enfatizzato da una colonna sonora sempre incalzante.
Qualcosa cambia nel momento in cui, dal suo punto di vista, Paul capisce di poter utilizzare questo momento per spiccare e pubblicare finalmente il suo libro sulle formiche. Una popolarità non voluta e nemmeno cercata che farà in modo di porlo sotto i riflettori. Paul è sul tetto del mondo, ha l’attenzione di tutti, per un momento le persone attorno a lui dimenticato il suo essere noioso e privo di iniziativa. È solo quando incontra una ragazza il cui sogno differisce dalle aspettative degli altri sognatori, che il film cambia scenario. In questa nuova prospettiva Paul prende iniziativa, è audace e seduttore, cosa che dal vivo gli viene difficile replicare perché non riesce a sostenere il peso di un tradimento. Quando la giovane donna cerca di realizzare il suo sogno erotico il film cambia totalmente tono così come cambiano i toni anche dei sogni delle altre persone.
Cambio scenario
I toni cupi e misteriosi della pellicola prendono il sopravvento nei sogni delle persone dove questa volta Paul va oltre il semplice prendere l’iniziativa. Diventa un uomo violento, una specie di mostro predatore che miete vittime su vittime in modi orribili. Qui anche la sua vita cambia. Prima la fama e poi il declino come una parabola trascendentale di un uomo noioso. Questa parte centrale – forse troppo lunga e ridondante ai fini della trama – vuole sottolineare e denunciare con quanta facilità le persone tendano a portarti sul tetto del mondo e cancellarti, anche quando la colpa non è effettivamente la tua. Ed ancora una volta, quando si concretizzano nella realtà le azioni violente che Paul ha nei sogni, tutto sparisce, compresi i sogni stessi.
La sua vita, ormai rovinata, ritorna al punto di partenza. Il suo matrimonio, ormai naufragato, vive solo nell’illusione di un sogno, lo stesso che per tutto il film lo ha rincorso e inseguito. Creandosi il suo Dream Scenario – usando una nuova tecnologia messa a punto da un giovane Nicholas Braun fresco di Succession -, Paul vive la sua vita appeso al mondo onirico ricercando quell’amore e quel sentimento con la moglie, che nella vita reale lo ha rinnegato. Un epilogo romantico per una storia che ha fatto dei temi attuali il suo fil rouge per tutta la pellicola, tirando forse troppo per le lunghe il tema della cancel culture.