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Tutto quello che c’è da sapere sulle pratiche relative ai dati di Temu, l’app per lo shopping più famosa al mondo

Ora che lo shopping digitale fa sempre più parte integrante della nostra quotidianità, è estremamente importante fare chiarezza su come le app di e-commerce gestiscono i nostri dati. Qui esaminiamo Temu, una stella nascente nel mercato online che sta spopolando in Germania, e vediamo come gestisce i dati dei propri utenti per garantire la trasparenza e mantenere la loro fiducia. Ecco come Temu tratta i tuoi dati personali.

L’approccio di Temu alla raccolta dei dati

La filosofia di Temu è semplice: raccoglie dati al solo scopo di fornire e migliorare la tua esperienza di acquisto. Temu, in realtà, raccoglie meno informazioni sugli utenti rispetto ad altre consumer app, concentrandosi solo su ciò che è necessario per elaborare e migliorare il proprio servizio. Ciò significa che, a differenza di altre app, Temu non vede i tuoi contatti o non è in grado di controllare la tua posizione.

Quali dati raccoglie Temu?

Ecco una panoramica di tutte le categorie di dati che Temu raccoglie con il relativo scopo, in base alla divulgazione dei dati sull’App Store di Apple:

  • Acquisti e informazioni finanziarie: Temu richiede queste informazioni per elaborare ed evadere gli ordini.
  • Dati sulla posizione: Temu richiede l’accesso alle autorizzazioni di posizione solo in Medio Oriente per facilitare la compilazione degli indirizzi di spedizione. Le funzionalità di localizzazione precise sono fondamentali per gli indirizzi di consegna in Medio Oriente a causa della mancanza di un sistema di indirizzi completo.
  • Informazioni di contatto: oltre che per l’evasione degli ordini, tali dati sono necessari per la creazione di un profilo. Ovvero le informazioni di contatto dell’utente, non della rubrica del telefono.
  • Contenuti dell’utente: tali dati consentono agli utenti di caricare foto, lasciare una recensione, cercare articoli con un’immagine, contattare l’assistenza al cliente, ecc. Temu utilizza il selettore di foto integrato nel sistema operativo dello smartphone per scegliere e caricare le immagini senza richiedere il permesso di accedere all’intera galleria fotografica.
  • Cronologia delle ricerche: tali dati si riferiscono alle ricerche degli utenti su Temu, che aiutano l’app a offrire un’esperienza più personalizzata consigliando prodotti o servizi che potrebbero essere interessanti per l’utente.
  • Identificatore, diagnostica e dati di utilizzo: la maggior parte, se non tutte le app, raccolgono abitualmente tali dati per identificare un profilo o un dispositivo, analizzare/individuare i problemi di arresto anomalo dell’app e migliorarne continuamente i servizi.

Temu e le autorizzazioni dell’app

In seguito all’aumento delle preoccupazioni sulla sicurezza dei dati, Temu ha condiviso pubblicamente il modo in cui gestisce le autorizzazioni delle app. L’app ha ridotto al minimo le richieste di autorizzazione. Per consentire agli utenti di visualizzare facilmente le autorizzazioni richieste, Temu ha creato informazioni ad hoc all’interno delle impostazioni nell’app o nella pagina web di divulgazione delle autorizzazioni. Le autorizzazioni delle applicazioni sono misure di sicurezza messe in atto dal sistema operativo del telefono (come Android o iOS) per controllare ciò che le app possono o non possono fare.

Funzionano come sportelli di protezione che assicurano che le app accedano solo alle funzionalità o ai dati di cui hanno assolutamente bisogno e che l’utente ne sia a conoscenza e che abbia accettato.

Ad esempio, le app potrebbero aver bisogno dell’autorizzazione per accedere alla tua posizione, utilizzare la fotocamera, ecc. L’utente potrebbe richiedere autorizzazioni specifiche quando installa o utilizza determinate funzionalità di un’app. Quindi, se l’utente fosse d’accordo, l’app può utilizzare quella funzione o quei dati. In caso l’utente rifiutasse, allora l’app non può utilizzare quella funzione o quei dati.

Temu si impegna a mantenere la trasparenza e ridurre al minimo l’uso delle autorizzazioni all’interno della propria app. Anche quando Temu utilizza le foto per lasciare una recensione, cercare articoli e così via, non otterrà direttamente le autorizzazioni di sistema. Temu, al contrario, utilizza la fotocamera integrata o il selettore di foto del dispositivo dell’utente. Ciò significa che gli utenti hanno sempre il controllo e l’applicazione non può mai accedere a foto, fotocamera o microfono del dispositivo senza un esplicito permesso da parte degli utenti. L’approccio di Temu è volto a migliorare la sicurezza dei propri utenti.

L’approccio di Temu verso i malintesi

Alcune persone hanno contestato Temu per l’adottare pratiche di dati intrusive. Tuttavia, questi allarmismi spesso derivano da incomprensioni. Ad esempio, Temu non utilizza i servizi di localizzazione del dispositivo a meno che non sia assolutamente necessario per la funzionalità, come in Medio Oriente, dove i sistemi di indirizzi sono poco strutturati.

L’informativa sulla privacy di Temu spiega chiaramente l’uso di identificatori univoci come indirizzi IMEI o MAC, che sono standard per la maggior parte dei dispositivi e delle app. Questi vengono utilizzati semplicemente per identificare il tuo dispositivo per una migliore esperienza utente.

Temu è al fianco degli utenti per quanto concerne privacy e sicurezza dei dati, aderendo agli standard del settore ma optando per un approccio più incentrato sull’utente. Raccogliendo meno dati ed evitando inutili autorizzazioni di sistema, Temu dimostra il suo impegno per la privacy e la sicurezza degli utenti.

A chi interessassero più informazioni specifiche può consultare l’informativa sulla privacy completa di Temu disponibile sul suo sito web, che offre approfondimenti sulle sue pratiche in materia di dati. Ricordiamo che scegliere consapevolmente è il fulcro della sicurezza dei dati nell’era digitale e Temu garantisce che la tua esperienza di acquisto sia sicura e personalizzata.

The Lost City: ecco le location del film con Sandra Bullock

The Lost City: ecco le location del film con Sandra Bullock

Il cinema d’avventura è stato rilanciato sul grande schermo nel 1981 grazie al film I predatori dell’arca perduta, che ha fatto riscoprire agli spettatori il fascino che tale genere può vantare, tra personaggi eroici, ambientazioni esotiche e missioni da portare a termine. Nel tempo tali caratteristiche sono state riproposte anche da innumerevoli altri film, che hanno cercato di cavalcare l’onda dell’entusiasmo per tale genere. Uno tra i più recenti esempi di questo filone è il film del 2022 The Lost City (qui la recensione), diretto da Aaron e Adam Nee.

Il film, in realtà, è un remake non ufficiale di All’inseguimento della pietra verde, film del 1984 di Robert Zemeckis che a sua volta si rifaceva a quei canoni del cinema d’avventura riproposti dal film su Indiana Jones. Vi aggiungeva però in più l’elemento romantico, che The Lost City ripropone. Nonostante le somiglianze, il film dei fratelli Nee presenta una comicità e un senso dell’avventura che non mancheranno di entusiasmare gli appassionati del genere. In più, si ritrovano all’interno del film una serie di partecipazioni inaspettate che rendono il tutto ancor più stravagante e divertente.

Ora che è arrivato su Netflix, The Lost City sta guadagnando nuova popolarità ed è subito diventato uno dei titoli più visti sulla piattaforma. Si tratta dunque dell’occasione giusta per riscoprire questa divertente commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Lost City

La trama e il cast di The Lost City

Protagonista del film è l’autrice di romanzi rosa di successo, Loretta Sage, i cui racconti sono sempre ambientati in luoghi esotici e hanno come protagonista maschile Dash, classico eroe belloccio che ha il volto nella vita reale del modello Alan. La vita di Loretta viene però stravolta quando si ritrova rapita da Fairfax, un miliardario che crede che la scrittrice conosca il modo per giungere nella città perduta, che lei stessa descrive in un suo romanzo, e dove si troverebbe un ricco tesoro. Alan, deciso a dimostrare che non presta solo il volto a un eroe, ma lo è anche nella realtà, cercherà di salvare Loretta e mettersi sulle tracce del tesoro prima che Fairfax lo trovi.

Ad interpretare Loretta Sage vi è l’attrice premio Oscar Sandra Bullock, mentre a dare volto al modello Alan vi è Channing Tatum. Originariamente il ruolo era stato pensato per Ryan Reynolds, ma per via di altri impegni non ha potuto prendere parte al progetto. A dare volto al malvagio Fairfax vi è invece Daniel Radcliffe, celebre per aver interpretato Harry Potter nell’omonima saga fantasy e qui chiamato a misurarsi con un ruolo da villain. A dare volto al villain di fantasia ideato da Loretta vi è invece l’attore Stephen Lang, noto per essere l’antagonista della saga di Avatar. Recita nel film anche Brad Pitt, nei panni dell’ex Navy SEAL Jack Trainer.

The Lost City recensione
Sandra Bullock and Channing Tatum star in Paramount Pictures’ “THE LOST CITY.”

Le location di The Lost City: ecco dove è stato girato il film

Questa commedia avventurosa vantaalcuni scenari mozzafiato: foreste verdi e traboccanti di alberi, un vulcano pronto a eruttare, grotte e una cascata sbalorditiva. Mentre le scene subacquee sono state girate nei Pinewood Studios della Repubblica Dominicana e il vulcano è stato realizzato con l’uso di CGI, il resto delle scene esterne del film sono state girate dal vivo nella provincia di Samana della Repubblica Dominicana. Ad esempio, dopo essere sfuggiti al Fairfax di Daniel Radcliffe, i due protagonisti corrono nella giungla, si arrampicano sulle scogliere e si nascondono lì mentre si dirigono verso la città.

Le scene nella giungla sono state girate principalmente a Portillo, nota soprattutto per la sua spiaggia – parte della costa di Las Terrenas – mentre l’ambientazione nella giungla si trova oltre la sabbia bianca. Il sito di scavo di Abigail Fairfax, costruito dalla troupe del film, e il complesso sono invece stati girati a West Grove, una piantagione di cocco. Il villaggio dove Loretta e Alan si rifuggiano è stata ricreato nel villaggio di Altos de Chavón, che è stato preso a modello dai villaggi mediterranei del XVI secolo. Altos de Chavón non è lontano dal resort Casa de Campo nella Repubblica Dominicana.

La zona della cascata in cui Loretta scopre la tomba di Kalaman è invece stata girata al Salto de Socoa, che si trova nel Parco Nazionale di Los Haitises. La cascata stessa è circondata dalla giungla e l’acqua scende in un laghetto chiuso. Il Salto de Socoa ha anche villaggi vicini e una valle che offre una vista mozzafiato. Le scene ambientate nella grotta sono invece state girate in diverse location: la Grotta Iguabonita e le grotte del Parco Nazionale di Los Haitises. Infine, la scena della spiaggia è stata girata nella regione di Las Terrenas, nella provincia di Samana. L’area è la visione perfetta di un periodo di relax, con spiagge sabbiose, un bellissimo oceano blu e palme.

Il trailer di The Lost City e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Lost City grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video, Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1: trama, cast e curiosità sul film

Grazie al successo di Harry Potter al cinema, ha sempre più preso vita una fortunata stagione di saghe cinematografiche ispirate a celebri romanzi per ragazzi, ambientati prevalentemente in futuri distopici. Con Hunger Games si ha a che fare con il titolo di maggior successo tra questi, ed anche con uno dei pochi che è riuscito a completare la propria avventura cinematografica. Molto spesso, infatti, nel passaggio dalla carta allo schermo tali produzioni non hanno riscontrato il favore di pubblico sperato. Ma non è questo il caso di Hunger Games, e l’ennesima conferma a riguardo è arrivata anche grazie alla prima parte del suo finale: Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 (qui la recensione), arrivato in sala nel 2014.

Scritto nel 2008 da Suzanne Collins, il primo volume della saga ha ottenuto un successo tale da rendere inevitabile una sua trasposizione cinematografica. Questa, uscita al cinema nel 2012, non ha però solo dato vita ad uno dei principali romanzi del genere distopico, ma ha anche ad un vero e proprio filone cinematografico composto da titoli come Maze Runner e Divergent. L’esplorazione di tematiche giovanili, come anche l’approcciarsi dei protagonisti, poco più che adolescenti, ad un mondo particolarmente ostile, sono infatti tematiche particolarmente sentite, che non hanno mancato di trovare milioni di spettatori appassionati.

A fronte di un budget maggiore rispetto ai precedenti, attestato intorno ai 130 milioni di dollari, questo terzo film è arrivato a guadagnarne ben 755 in tutto il mondo, confermando il grande interesse nei confronti della saga, conclusasi l’anno successivo con Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 . Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il romanzo e il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1: la trama del film

Il terzo film si apre su Katniss Everdeen in visita al distretto 13, che sopravvive segretamente sotto terra da diversi anni. Il capo della ribellione Plutarch Havensbee e la presidentessa Alma Coin vorrebbero che Katniss diventasse il simbolo della rivolta contro il Presidente Snow. Per convincere la ragazza ad unirsi alla lotta, Plutarch le mostra la devastazione che Capital City ha prodotto nel suo vecchio distretto. Quella stessa sera, comprende ulteriormente la gravità della situazione nel momento in cui scopre che Peeta è stato plagiato dai suoi nemici. La giovane accetta dunque di guidare la rivolta. Quando i rivoltosi distruggono la diga e Capital City viene inondata, Peeta appare nuovamente sullo schermo, e con recuperata lucidità rivela che il distretto 13 sta per essere bombardato. Katniss sta per riabbracciare l’amico, ma non può immaginare quanto le torture abbiano cambiato il ragazzo.

Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1 cast

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1: il cast del film

Per il ruolo della guerriera Katniss sono state sottoposte ad un provino alcune tra le più note giovani attrici di Hollywood, ma il ruolo venne infine vinto da Jennifer Lawrence, la quale risultò da subito la scelta giusta per il regista, impressionato dalle sue qualità. L’attrice, tuttavia, intimorita dalla grandezza del progetto, impiego diversi giorni prima di capire se accettare o meno la parte. Il suo timore più grande riguardava il modo in cui un ruolo del genere avrebbe potuto cambiare la sua carriera e l’intera sua vita. Tuttavia, attratta dalla personalità e dallo spirito combattivo del personaggio, finì con l’accettare. Per il ruolo di Peeta fu invece scelto l’attore Josh Hutcherson, il quale si trovò a dover attuare radicali trasformazioni della sua persona. All’attore venne infatti richiesto di tingersi i capelli di biondo per ricoprire il personaggio, come anche di guadagnare circa 7 chili di muscoli per acquisire il fisico robusto descritto per il personaggio nel libro. Liam Hemsworth ricopre il ruolo di Gale, amico di lunga data della protagonista.

Stanley Tucci è invece il volto di Caesar Flickerman, il presuntuoso presentatore degli Hunger Games. A ricoprire il ruolo del malvagio presidente Snow è invece Donald Sutherland. Questi ha dichiarato di essere rimasto affascinato dai richiami politici presenti nella sceneggiatura, da lui giudicati particolarmente attuali e urgenti. Per tale motivo, decise di accettare la parte. Woody Harrelson accettò invece il ruolo di Haymitch Abernathy poiché attratto dai taciuti traumi di questo, trovandolo pertanto un personaggio particolarmente intrigante. Elizabeth Banks, infine, è la presentatrice degli Hunger Games. Il suo personaggio si è affermato nell’immaginario degli spettatori, grazie anche alla cura che l’attrice ha riposto tanto nella caratterizzazione quanto dei suoi suggerimenti sul look. Si aggiungono poi al film gli attori Philip Seymour Hoffman nei panni di Plutarch, e Julianne Moore in quelli di Alma Coin.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1: le differenze tra il romanzo e il film

Nell’adattare il romanzo, la produzione si è assicurata di non allontanarsi troppo dal materiale di partenza, curando di dar vita ad una trasposizione quanto più fedele possibile. Le differenze, che inevitabilmente vi sono, riguardano infatti prevalentemente dettagli o aspetti secondari. In particolare, una di queste si ritrova nell’inizio del film. Questo si apre con Katniss accovacciata in un corridoio del Distretto 13, colta da un attacco di panico. Ciò ha permesso di mostrare da subito la sua vulnerabilità, che non si ritrova invece nel romanzo. L’incipit di questo vede infatti la protagonista recarsi direttamente nel Distretto 12. Lievi cambiamenti vi sono anche nel momento in cui Katniss sta per indossare i panni della ghiandaia imitatrice. Nel romanzo quest’ultima accetta ponendo però una serie di condizioni. Di queste, nel film sono citate solo l’immunità per i vincitori degli Hunger Games e la possibilità per sua sorella di tenere il proprio gatto.

Un’interessante differenza si ritrova anche nella scena in cui Katniss riceve un nuovo arco. Nel romanzo, quest’ultimo presenta una serie di particolarità, tra cui un mirino e la capacità di riconoscere la voce della propria padrone. Ciò non trova però spazio nel film, dove l’arco non sembra avere particolarità, risultando così più realistico. In questo film si ritrova poi l’aggiunta di un personaggio non esistente nella saga. Si tratta di Antonius, ministro del presidente Snow, qui inserito per circondare ulteriormente il principale antagonista di ulteriori alleati. E proprio riguardo a Snow si ritrovano diverse differenze. Nel film sono infatti presenti diverse scene in cui questi si consulta con i suoi ministri, dialoghi non presenti nel romanzo. Un’ultima aggiunta rispetto a questo è anche il video-messaggio che Katniss invia a Snow nel tentativo di distrarlo prima dell’attacco finale.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Infinity+, Apple iTunes, Prime Video, Now e Netflix. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 9 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Disney+ annuncia l’arrivo di American Horror Story: Delicate

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Disney+ annuncia l’arrivo di American Horror Story: Delicate

Disney+ ha annunciato American Horror Story: Delicate, il nuovo capitolo della serie franchise di successo che debutterà in Italia il 29 novembre sulla piattaforma streaming. I cinque episodi della prima parte della nuova stagione arriveranno a cadenza settimanale.

American Horror Story è una serie horror antologica creata e prodotta da Ryan Murphy e Brad Falchuk. Dal 2011, i creatori hanno ridefinito il genere horror con stagioni che hanno avuto al centro un manicomio inquietante, una congrega di streghe, un freak show itinerante, un hotel infestato e persino l’apocalisse. La serie televisiva ha dato vita a una moltitudine di fan sfegatati che aspettano con ansia le storie e i terrori del capitolo successivo. Vincitrice di numerosi premi Emmy® e Golden Globe®, American Horror Storyè stata pioniera del formato moderno delle miniserie ed è lo show con episodi da un’ora più longevo nella storia di FX, con 11 stagioni all’attivo e con un rinnovo confermato fino alla tredicesima.

Murphy, Falchuk, Halley Feiffer, Alexis Martin Woodall, John J. Gray e Scott Robertson sono i produttori esecutivi. American Horror Story è prodotta da 20th Television.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Kevin Feige affronta le voci sul ritorno di Robert Downey Jr. e Scarlett Johansson

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Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, ha parlato di una recente voce che si sta diffondendo ad Hollywood e che dà per prossimo il ritorno di Robert Downey Jr. Scarlett Johansson nel Marvel Cinematic Universe.

Alla premiere di The Marvels, Feige ha rilasciato una breve intervista con Entertainment Tonight  Durante questa intervista, al presidente è stato chiesto di un recente rapporto secondo cui i Marvel Studios stavano valutando la possibilità di realizzare un film con protagonisti gli Avengers originali, inclusi Robert Downey Jr. Scarlett Johansson, i cui personaggi caduti sarebbero dovuti però tornare in vita.

Kevin Feige ha dichiarato di non aver sentito le voci secondo cui i due acclamati attori e i loro personaggi avrebbero fatto un ritorno nel MCU, ma che la Marvel sta realizzando un progetto che Scarlett Johansson  sta producendo.

Il ritorno dei Vendicatori Caduti, è una novità? Non l’ho letteralmente nemmeno letto, è una nuova voce”, ha chiesto Kevin Feige . “Non ne abbiamo parlato al ritiro, è la verità. Stiamo realizzando un progetto con Scarlett. Adoro Robert, che è parte della famiglia. Per quanto riguarda il ritorno, vedremo”.

Qual è il film Marvel più recente?

Il film più recente del MCU è The Marvels, che esce al cinema proprio oggi in Italia.  Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale.

Un colpo di fortuna (Coup de chance): trailer del nuovo film di Woody Allen

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Lucky Red ha diffuso il trailer del nuovo film di Woody Allen, il thriller romantico Un colpo di fortuna (Coup de chance) con protagonisti Lou De Laâge, Niels Schneider, Valérie Lemercier e Melvil Poupaud. Presentato fuori concorso alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato accolto con gli applausi calorosi del pubblico e della critica, Un colpo di fortuna (Coup de chance) di Woody Allen è in arrivo nelle sale italiane il prossimo 6 dicembre.

Il cinquantesimo film di Woody Allen è ambientato a Parigi e girato per la prima volta in francese. Un thriller romantico con protagonisti Lou De Laâge, Niels Schneider, Valérie Lemercier e Melvil Poupaud.

La trama del film Un colpo di fortuna (Coup de chance)

Coup de Chance parla dell’importante ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite. Fanny e Jean sembrano la coppia di sposi ideale: sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi, e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati.

Ma quando Fanny s’imbatte accidentalmente in Alain, un ex compagno di liceo, perde la testa. Presto si rivedono e diventano sempre più intimi…

Stefano Piccoli, Direttore di ARF!, eletto Presidente di RIFF la “Rete Italiana Festival del Fumetto”

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Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di Arf! Festival del Fumetto di Roma, è stato eletto nuovo Presidente di RIFF • Rete Italiana Festival di Fumetto.

La nomina è stata decisa con votazione unanime a Lucca Comics & Games, durante l’annuale Assemblea Nazionale di RIFF, l’associazione di categoria fondata nel 2020 da ARF! Festival, Comicon, Etna Comics, Treviso Comic Book Festival e la stessa Lucca C&G e che negli anni ha raggiunto la quota di 40 soci. Durante lo svolgimento della stessa Assemblea, sono inoltre entrate a far parte della rete dei festival cinque nuove manifestazioni: Albissola Comics (Albissola Marina), Messina Con (Messina), il Piccolo Festival dell’Animazione (San Vito al Tagliamento, PN) il Piccolo Festival del Fumetto (Cremona) e il Paw Chew Go Festival (Milano), a cui tutti i 35 Festival già associati danno il loro benvenuto!

Stefano Piccoli succede a Claudio Curcio, al vertice della Rete nel primo triennio di vita RIFF giunge quindi a 40 Festival associati che – nella loro eterogeneità – esprimono a tutto tondo il linguaggio del Fumetto e delle culture pop, oltre che promuovere e valorizzare le eccellenze creative e le ricchezze artistiche e culturali dei propri territori, operando da nord a sud in ogni regione d’Italia!

“Ringrazio i festival soci per la fiducia accordatami e ringrazio infinitamente Claudio Curcio per il lavoro svolto sinora: in pochissimi anni, tre, abbiamo realizzato davvero tanto” è il primo commento del neo presidente Stefano Piccoli.Sono pronto a lavorare in continuità e a riprendere in mano tutte le sfide che ci attendono, dal dialogo col Ministero per il rilancio dei bandi e occasioni di finanziamento, oltre alla promozione degli eventi che fanno parte della Rete. I 40 associati di RIFF, nella loro eterogeneità, esprimono a tutto tondo il linguaggio del Fumetto e delle culture pop, oltre a promuovere e valorizzare le eccellenze creative e le ricchezze artistiche e culturali dei propri territori, operando da nord a sud in ogni regione d’Italia! Ancora una volta i festival vogliono essere gli alfieri della filiera fumettistica italiana, dialogando con enti, associazioni, editori, autori, addetti ai lavori e soprattutto… il pubblico”.

RIFF – Rete Italiana Festival di Fumetto conta 40 associati ed è attualmente composta da: ARF! Festival (Roma), Comicon (Napoli/Bergamo), Etna Comics (Catania), Lucca Comics & Games (Lucca), Treviso Comic Book Festival TCBF (Treviso) – soci fondatori – e poi Ad occhi aperti (Bologna), il nuovo format che sostituisce lo storico BilBolBul Festival, Albissola Comics (Albissola Marina, SV), ALEcomics (Alessandria), ArtMaySound (Bolzano), B-Geek (Bari), Balloon (Policoro, MT), Be Comics! (Padova), Bergomix (Bergamo), Betty B (Savignano sul Panaro, MO), Cesena Comics & Stories (Cesena), San Donà Fumetto (San Donà di Piave, VE), Lanciano nel Fumetto (Lanciano, CH), Le Strade del Paesaggio (Cosenza), Festival del Nerd (Foggia), Lucca Collezionando (Lucca), Ludicomix (Empoli), Messina Con (Messina) Palermo Comic Convention (Palermo), Paw Chew Go (Milano), Paff! (Modena), Pescara Comix & Games (Pescara), Piccolo Festival Animazione (San Vito al Tagliamento, PN), Porte Aperte Festival (Cremona), Piccolo Festival del Fumetto (Cremona) Prato Comics + Play (Prato), Rapalloonia! (Rapallo, GE), Rovigo Comics (Rovigo), San Beach Comix (San Benedetto del Tronto, AP), San Marino Comics (San Marino), Smack! (Genova), Tiferno Comics (Città di Castello, PG), Trapani Comix (Trapani),  Varchi Comics (Montevarchi. AR), Venezia Comics (Venezia) e Vitercomix (Viterbo).

Loki 2: trailer del finale in arrivo stasera su Disney+

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Loki 2: trailer del finale in arrivo stasera su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer per l’atteso finale della seconda stagione di Loki, la serie di successo targata Marvel Studios che vede Tom Hiddleston nei panni del Dio dell’inganno.

Tom Hiddleston è tornato nel ruolo del dio del male nella seconda stagione di Loki, insieme alle star della prima stagione come Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Tara Strong e la nuova aggiunta Ke Huy Quan.

Eric Martin è il capo sceneggiatore e produttore esecutivo della seconda stagione. Hiddleston è anche produttore esecutivo insieme al capo dei Marvel Studios Kevin Feige e Stephen Broussard, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Kevin R. Wright, Justin Benson e Aaron Moorhead e Michael Waldron. Trevor Waterson è co-produttore esecutivo. Benson & Moorhead, Dan Deleeuw e Kasra Farahani sono stati i registi della stagione. I nuovi episodi di Loki debuttano giovedì alle 21:00 ET/18:00 PT su Disney+.

Masters of the Air: teaser trailer dell’attesissima serie limitata di Apple TV+

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Apple TV+ ha presentato il primo teaser dell’attesissima serie limitata in nove episodi Masters of the Air, creata dai produttori esecutivi Steven Spielberg, Tom Hanks e Gary Goetzman e scritta da John Orloff. Interpretata da un cast stellare guidato dal candidato all’Oscar Austin Butler, Callum Turner, Anthony Boyle, Nate Mann, Rafferty Law, il candidato all’Oscar Barry Keoghan, Josiah Cross, Branden Cook e Ncuti GatwaMasters of the Air  farà il suo debutto su Apple TV+ il 26 gennaio 2024 con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino al 15 marzo.

Basata sull’omonimo libro di Donald L. Miller e sceneggiato da John Orloff, Masters of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive, dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di “Masters of the Air”. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno ricevuto un tributo.

Spaziando dai campi e villaggi bucolici del sud-est dell’Inghilterra, alle dure privazioni di un campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e cruciale della storia mondiale, Masters of the Air è un vero e autentico successo cinematografico sia in termini di scala, che di portata.

Prodotta dagli Apple Studios, “Masters of the Air è prodotta esecutivamente da Spielberg attraverso Amblin Television, e da Hanks e Goetzman per conto di Playtone. Darryl Frank e Justin Falvey della Amblin Television sono co-produttori esecutivi insieme a Steven Shareshian della Playtone. Oltre a scrivere, Orloff è co-produttore esecutivo. Anche Graham Yost è produttore esecutivo della serie. Anna Boden, Ryan Fleck, Cary Joji Fukunaga, Dee Rees e Tim Van Patten si alternano alla regia.

Riabbracciare Parigi: recensione del film di Alice Winocour

Riabbracciare Parigi: recensione del film di Alice Winocour

A tre anni di distanza da Proxima, Alice Winocour torna nei cinema con Riabbracciare Parigi, un nuovo ritratto di donna, quello di Mia, vittima di un attentato terroristico, che si aggira per Parigi come un fantasma, alla ricerca di una memoria sepolta e insondabile. Un vero e proprio film di fantasmi, quanto un pellegrinaggio interiore verso la luce. Scritto in collaborazione con il documentarista Jean-Stéphane Bron, Riabbracciare Parigi, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs 2022, si basa sull’esperienza del fratello della regista, presente al Bataclan la sera del 13 novembre 2015. Il film arriva nelle sale italiane dal 9 novembre, distribuito da Movies Inspired.

Riabbracciare Parigi, la trama

L’attacco terroristico raccontato dal film avviene in una grande brasserie parigina dove Mia (Virginie Efira) è approdata per caso in attesa di un temporale. Tre mesi dopo la tragedia, la sua memoria è un buco nero. All’inizio esitante, si impegna a dissipare l’opacità del trauma. Poi, quando i primi fantasmi e flash le tornano in mente, deve ricomporre un macabro puzzle di sensazioni e suoni. Questa traduttrice professionista è costretta a interpretare i segnali del suo caos mentale.

Attraverso un’associazione di vittime che ogni lunedì organizza visite alla birreria per i sopravvissuti e i parenti dei morti, Mia confronta i propri ricordi frammentati con i punti di vista altrettanto sconnessi delle altre persone presenti quella sera. Il confronto è a volte violento: accecati dalla loro sofferenza, alcuni di loro le impongono testimonianze che lei non può o non vuole accettare. Altri, come Thomas, affetto da ipermnesia e da una gamba gravemente ferita, preferirebbero aver dimenticato tutto piuttosto che essere legati alla sua memoria. Félicia, invece, cerca disperatamente di afferrare un briciolo dell’ultimo respiro dei suoi genitori, esalato nel bel mezzo della cena. Di cosa stavano parlando poco prima di morire?

Riabbracciare Parigi, una scena del film

(Ri)scoprire una città e il proprio cuore

Per Mia, rivedere Parigi significa anche cambiare obiettivo, fare un bilancio della vita che conduceva prima. Concentrandosi sull’ossessione di ritrovare l’uomo che le ha tenuto la mano la notte della tragedia, Alice Winocour mostra l’importanza cruciale della collettività nella ricostruzione: la necessità per le vittime di riunirsi, per condividere il trauma e alleggerire il carico, ma anche, e soprattutto, per assicurarsi che lo sconosciuto di cui hanno incontrato lo sguardo terrorizzato sia sopravvissuto. Il movimento del film Riabbracciare Parigi, prima centrato su Mia, poi sempre più corale, abbraccia questo ritorno salvifico verso gli altri.

Rivisitare Parigi, ritrovarla, rivederla, ma anche ricordarla: sono queste le premesse del quarto lungometraggio di Alice Winocour, che si presenta come una testimonianza, un tributo e un’opera catartica per tutti coloro che hanno vissuto l’orrore e l’indicibile. La regista è attenta a non porre alcun segno temporale: vuole toccare una sorta di universalità nel dolore e nella ricostruzione, ed è attraverso il personaggio di Mia, una traduttrice russa per la radio francese, che riuscirà a raggiungere questo obiettivo.

Mia, un fantasma parigino

Mia attraversa la capitale con la sua moto, come un fantasma che emerge nell’oscurità della notte, lottando per sopravvivere. Tutto sembra diventare un simulacro in cui lei non è altro che un’apparizione, una figura fantasma di cui nessuno si accorge, un morto vivente che si evolve in questo inenarrabile mezzo, al confine con l’aldilà. Virginie Efira si dimostra ancora una volta magnifica, confermando il suo immenso talento nel muoversi tra diversi registri e trascinando lo spettatore in un unico flusso di coscienza, il tutto magistralmente orchestrato da Anna von Hausswolff, la cui colonna sonora serve solo a sublimare il viaggio di Mia verso la luce.

Alice Winocour prende come punto di partenza di Riabbracciare Parigi un attentato in una brasserie e racconta la complessa ricostruzione dei sopravvissuti attraverso gli occhi di due di loro. Mia, che ha perso la memoria di quella sera al punto da credere alla donna che la accusa di essersi chiusa nei bagni, impedendo agli altri di entrare e proteggendosi dai terroristi, e Thomas (Benoît Magimal), che ricorda tutto ma continua a soffrire nel suo corpo a distanza di mesi. Winocour (ri)dà voce e corpo a traumi che sono diventati molto di più – un fatto sociale, una questione politica – in un’opera tanto straziante quanto dignitosa e potentemente organica (notevole il lavoro sul suono), in cui la finzione incontra la società, raccontando l’amore tra i due sopravvissuti come filo rosso della loro resilienza.

Riabbracciare Parigi

Un caos disincantato

Con Maryland e Proxima, un thriller e un dramma sullo sfondo dell’esplorazione spaziale, la regista aveva raccontato mondi molto lontani dal mainstream della produzione francese. Nella sua nuova fatica ritroviamo questa sensazione di sradicamento disincantato. A tratti naturalistico, a tratti estremamente stilizzato, il film si preoccupa solo di tradurre il flusso di pensieri e i sentimenti a volte caotici della sua protagonista.

Per raggiungere questo obiettivo, la regista fa riferimento di continuo alla “sua” attrice, la cui interpretazione è ancora una volta ammirevole. Tuttavia, Efira deve anche fare i conti con le debolezze di una sceneggiatura che a tratti si perde. In effetti, il personaggio di Mia conferisce una sensibilità così tenera al contesto in genere, che l’arco che la vede indagare sull’identità di una vittima, estremamente maldestro, viene rapidamente messo in ombra dalla potenza evocativa dell’insieme.

Avvicinandosi a un’eroina complessa in modo da non dimenticare nessuna delle sue sfaccettature, e abbracciando le più fragili, il film si identifica come uno specchio in frantumi, i cui frammenti non sono tutti ugualmente riflettenti. Resta il fatto che, nonostante una sottotrama dal tono un po’ paternalistico e un candore che sfiora l’ingenuità prefabbricata, il viaggio di Mia contiene abbastanza speranza irrefragabile da tenerci, se non vivi, almeno sempre sul filo del rasoio.

I 10 annunci più importanti del MCU da aspettarsi ora che lo sciopero degli attori è finito

Lo sciopero della SAG-AFTRA, dopo 118 giorni, è ufficialmente terminato. Dopo una lunga battaglia, iniziata a luglio, gli attori potranno riprendere a lavorare, e l’industria cinematografica – bloccata a lungo – tornerà a respirare a pieni polmoni. L’annuncio ha sollevato gli animi di molti, soprattutto quelli dei fan del MCU, i quali da tempo aspettano in trepidante attesa alcuni importanti annunci che la Marvel dovrebbe fare ora che le produzioni dei film possono ri-attivarsi. Scopriamo quali sono.

Dettagli sugli X-Men nel MCU

X-MEN

I fan del MCU fremono per sapere come gli X-Men saranno integrati nell’universo supervisionato da Kevin Feige. Molti sperano che un annuncio a riguardo sia fatto subito dopo la fine dello sciopero, con tutti i dettagli su come i mutanti saranno incorporati. Gli X-Men, in fondo, sono una delle esclusioni più lampanti del franchise, anche se in realtà come ben sappiamo si trattava di una questione legata ai diritti, finalmente tornati ai Marvel Studios – ma solo di recente. Fra l’altro, la loro introduzione nel Marvel Cinematic Universe è stata uno degli annunci più attesi. Un primo assaggio del loro arrivo, in ogni caso, è stato già fornito da una delle scene post-credits di The Marvels.

Spider-Man 4

Tom Holland Spider-Man in No Way Home

Pur non essendo una delle storie di cui il MCU non può fare a meno, tutti sono legati allo Spider-Man di Tom Holland. Ecco perché si aspettano novità in merito a Spider-Man 4, il cui progetto deve ancora essere annunciato. L’Uomo Ragno, lo sappiamo molto bene, è uno degli eroi più amati della Marvel, oltre che uno di quelli più iconici, e i film precedenti – in cui Peter Parker era protagonista – sono stati molto apprezzati. Si era già vociferato di un altro sequel di Spider-Man nel MCU, quindi si attende solo un annuncio ufficiale.

La Fase 7

Avengers Secret Wars

Negli ultimi tempi è circolata una voce riguardante il fatto che il MCU potrebbe essere diretto verso un reboot dopo Avengers: Secret Wars. La fine dello sciopero potrebbe dirci, in maniera ufficiale, se le speculazioni fin’ora diffuse siano vere oppure no. In realtà, secondo alcuni, il reboot potrebbe addirittura risolvere molti problemi che il Marvel Cinematic Universe si è costruito e trascinato nel tempo senza porvi rimedio. A prescindere da ciò, quasi sicuramente la Marvel chiarirà questo punto cruciale quando farà il suo annuncio riguardo le proprie intenzioni per il franchise nella Fase 7.

Il cast dei Fantastici Quattro

Fantastici Quattro

Un’altra storia molto interessante è quella che ha come protagonisti i Fantastici Quattro, eroi molto attesi nel MCU. Fra le speculazioni attualmente circolanti, riguardanti il futuro dell’Universo Marvel, vi è anche quella su chi farà parte del cast del prossimo film de Fantastici Quattro. Con molta probabilità questo sarà uno dei primi annunci ora che lo sciopero è terminato. In fondo, in precedenza, tutti hanno fantasticato su alcuni attori perfetti che potevano ricoprire il ruolo di Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa, e ora giustamente fremono per avere un’ufficialità.

Novità sulla produzione di Blade

Blade Marvel

In questi giorni sono state rivelati alcuni interessanti dettagli sul film Blade; si è infatti scoperto da poco che sarà la seconda pellicola Marvel vietata ai minori dopo Deadpool 3. Seppur, dunque, alcune cose a riguardo si sappiano, ci sono ancora molti dettagli che devono essere svelati e confermati ufficialmente. Per il momento ciò che è certo è la sua data di uscita, che si conferma essere – dopo la fine dello sciopero che ha causato molti problemi fra cui ritardi – il 14 febbraio del 2025. L’unica cosa da capire è se riusciranno a rispettarla, in quanto devono ancora risolvere alcuni problemi nati in fase di scrittura.

Eternals 2: sarà nella Fase 6 o 7?

Eternals

Quando nel 2021 uscì Eternals, in casa “fan della Marvel” non c’era molto entusiasmo. Seppur i suoi risultati non siano stati catastrofici, il film va purtroppo inserito fra quelli meno riusciti della Fase 4 del MCU. Nonostante questo, la storia ha introdotto una serie di personaggi e narrazioni significative, e se molti ricordano si è anche conclusa con un cliffhanger, indi per cui ciò che è stato lasciato in sospeso dovrebbe essere risolto. Ora che lo sciopero si è concluso, si spera che venga fatto un annuncio riguardo lo stato del sequel e soprattutto in quale fase verrà collocato.

Ironheart: quando uscirà?

Ironheart serie tv 2023

Passando alle serie Marvel, una di quelle più attese è Ironheart, la cui data d’uscita è ancora prevista per il 2024. Nonostante sia stato fissato l’anno, non è detto che resti ufficiale, poiché bisogna capire quanto lo show sia stato influenzato dallo sciopero. Si attende perciò di avere conferma sul suo debutto e sul suo stato generale. Intanto, Riri Williams, come noto, è stata introdotta nel MCU con Black Panther: Wakanda Forever.

Novità su Daredevil: Born Again

Daredevil Born Again

Continuiamo con le serie MCU, e passiamo a Daredevil: Born Again, un altro progetto molto atteso che segnerà la prima uscita ufficiale da solista di Charlie Cox come l’uomo senza paura. Molti non vedono l’ora di vedere lo show in quanto, con molta probabilità, risponderà a tante domande scottanti sul canone del MCU e sul tono generale di Daredevil nell’Universo Marvel. Ora che lo sciopero si è concluso, una data di uscita ufficiale potrebbe essere uno dei primi annunci che si faranno.

Armor Wars

Armor Wars

Già dalla Fase 1 del MCU si era cominciato a parlare di Armor Wars, un progetto che però per diversi anni non ha mai visto la luce. Fin’ora. All’inizio la storia era stata pensata per un formato seriale, salvo poi trasformarsi in un film. Intanto, con lo sciopero degli attori la Marvel potrebbe fare chiarezza su questo punto, e poi rivelare alcuni dettagli, i quali potrebbero spiegare meglio la storia, i personaggi e il contesto generale del franchise. Il film, come noto, dovrebbe muoversi a partire dagli eventi di Secret Invasion, nel quale il capitano Rhodes è rimasto coinvolto.

Altri annunci di casting

Fantastici Quattro Doctor Doom

 

Per quanto riguarda annunci di casting, ad essere atteso non è solo quello dei Fantastici Quattro, ma ci sono molte altre decisioni che il MCU deve ancora prendere. La fine dello sciopero potrebbe – finalmente – rivelare quali sono gli attori che interpreteranno personaggi chiave della Marvel come per esempio il Dottor Destino, Galactus, Mefisto e potenziali varianti di personaggi esistenti o di ritorno in Avengers: Secret Wars.

Inside Out 2: il primo teaser trailer del sequel Pixar introduce Ansia!

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Il tanto atteso Inside Out 2 ha finalmente un teaser trailer ufficiale. Si tratta del sequel del film Inside Out del 2015, che raccontava l’esperienza interiore dell’undicenne Riley sotto forma di un’avventura all’interno della sua mente condotta dalle sue emozioni Gioia e Tristezza, ma anche Rabbia, Invidia e Paura. Il film ha avuto un enorme successo al botteghino, guadagnando 858 milioni di dollari e diventando il settimo film di maggior incasso dell’anno in tutto il mondo, vincendo infine l’Oscar per il miglior film d’animazione.

Dopo l’annuncio ufficiale di un sequel nel 2022, la Pixar ha ora svelato il teaser trailer del film, con sette mesi di anticipo rispetto alla data di uscita ufficiale di Inside Out 2. Mentre il trailer si apre su una scena bucolica, capiamo di trovarci al momento del tredicesimo compleanno di Riley, ormai dunque una vera e propria adolescente. Questa nuova fase della vita della ragazza provoca una completa riprogettazione della sala di controllo, nonché l’arrivo di un’emozione arancione chiamata Ansia, la quale però anticipa l’esistenza di numerose nuove emozioni in arrivo.

La Pixar ha anche svelato un nuovo poster del film che anticipa ulteriormente – ma senza svelarli – i nuovi personaggi:

Inside Out 2 poster

Inside Out 2: tutto quello che sappiamo sul film

Di Inside Out 2 sappiamo che alla regia ci sarà Kelsey Mann, che subentra dunque a Pete Docter, regista del primo film, mentre della sceneggiatura si occuperà Meg LeFauve. Il film è inoltre atteso in sala per il giugno 2024. Il film originale vedeva Amy Poehler nei panni di Gioia, Phyllis Smith nei panni di Tristezza, Bill Hader nei panni di Paura, Lewis Black nei panni di Rabbia, Mindy Kaling nei panni di Disgusto Al momento non è noto se tutti gli attori del primo film torneranno a doppiare gli iconici personaggi. Hader e la Kaling sembra infatti che non riprenderanno i loro ruoli di Paura e Disgusto, apparentemente per mancati accordi di natura economica.

 

Il sarto: recensione della terza stagione della serie Netflix

Il sarto: recensione della terza stagione della serie Netflix

Dopo solo alcuni mesi dalla seconda stagione, arriva su Netflix il terzo, e sembrerebbe ultimo, capitolo della serie turca Il Sarto. La storia ha avuto il suo debutto il 2 maggio scorso con i suoi primi sette episodi, per poi continuare il 28 luglio con una seconda stagione. Il sarto 3 è invece formato da altri 8 episodi, la cui lunghezza è di circa 40 minuti l’uno. Il cast, diretto dal regista Cem Karcı, è formato da figure note prevalentemente nel panorama cinematografico nazionale. Çağatay Ulusoy interpreta il protagonista Peyami Dokumaci, mentre Şifanur Gül è nel ruolo di Esvet e Salih Bademci è nei panni di Dimitri.

La trama di Il sarto: un amore proibito

Le vicende di tutta la serie Il sarto ruotano attorno alle tre figure di Peyami, stilista e sarto di alta moda, Dimitri, ricco giovane la cui famiglia detiene la società per cui Peyami lavora, ed Esvet (nota nella prima stagione sotto il falso nome di Firuse), moglie di Dimitri ma innamorata di Peyami. Mentre la seconda stagione è più incentrata sul giovane sarto e della sua rinascita dopo un periodo di lutti e dolore, insieme all’entrata in scena di alcune figure chiave come Kiraz, la terza stagione si concentra maggiormente sull’amore impossibile tra Esvet e Peyami. Per quanto la giovane provi a respingere il suo innamorato a favore del marito, i sentimenti non accennano a svanire.

La terza stagione si apre con il ritorno di Peyami da un lungo viaggio di lavoro presso i grandi atelier del suo brand nel mondo. Tornato a Istanbul, scopre che Dimitri ed Esvet partiranno a giorni per New York per stabilirsi li per sempre. Mustafa e Kiraz riusciranno a trattenere con una scusa la coppia qualche giorno in più, dando a Peyami la possibilità di dimostrare un’ultima volta il suo amore ad Esvet ed a convincerla a scegliere lui, contrastando l’ira di Dimitri.

Il sarto terza stagione Netflix
Cagatay Ulusoy nel ruolo di Peyami, Sifanur Gul nel ruolo di Esvet in Il sarto. Per gentile concessione di Netflix © 2023

Il sarto: una fiaba moderna

Fin dal primo episodio della nuova stagione de Il sarto, la storia d’amore impossibile tra Esvet e Peyami viene presentata come una fiaba. Lo stilista, infatti, di ritorno dal suo lungo viaggio, porta con sé un dono che gli è stato fatto: si tratta di un imponente orologio a pendolo. La leggenda narra che questo appartenesse ad una duchessa, innamorata di un uomo ma promessa in sposa ad un altro e che il pendolo avrebbe continuato ad oscillare fin quanto il loro amore impossibile sarebbe stato vivo.

Il paragone con Esvet e Peyami è ovvio ed infatti l’orologio viene mostrato anche a seguire in momenti importanti per il loro rapporto: nel momento in cui i due si rivedono, quando Esvet sta partendo con Dimitri per l’America. Il parallelismo con altre storie viene mantenuto anche nel volgersi verso la fine delle vicende, nel settimo episodio: il paragone in questo caso viene fatto con il tradimento di Giuda a Gesù.

Dimitri: un moderno antieroe

Dimitri è una figura focale ne Il sarto: presentato come un uomo violento, eccentrico e possessivo, con il susseguirsi degli episodi risulterà essere molto di più. Si scoprirà, infatti, quanto molta della cattiveria di Dimitri dipenda dall’opprimente rapporto con il padre Ari. Quest’ultimo tratta da sempre il proprio figlio in maniera troppo dura, ottenendo in risposta solamente disprezzo e ribellione da parte di Dimitri fin dall’infanzia.

Da adulto però, egli è fortemente influenzato dal comportamento paterno, tanto da interiorizzare parte di quell’odio e sprigionarlo in possessività e violenza domestica contro Esvet all’inizio. In questa terza stagione vediamo all’inizio un Dimitri più tranquillo, che cerca di ottenere amore dalla propria moglie; questo stato d’animo si modifica con l’insinuarsi nuovamente di dubbi su una relazione tra Esvet e Peyami, insinuatigli proprio dal padre.

Il sarto terza stagione recensione
Cagatay Ulusoy nel ruolo di Peyami, Sifanur Gul nel ruolo di Esvet in Il sarto. Per gentile concessione di Netflix © 2023

La fragilità di Peyami ed Esvet

Se in questa stagione, soprattutto negli ultimi episodi, si può notare una crescita di Dimitri, lo stesso non si può dire di Peyami ed Esvet. Questi, infatti, hanno dimostrato un certo carattere rispettivamente nella seconda e prima stagione: Peyami ha il coraggio di scrollarsi ogni dolore e ripartire, mentre all’inizio della serie Esvet dimostra grande coraggio nel prendere la propria vita in mano e cercare di fuggire da Dimitri prima del matrimonio.

In questa terza stagione invece Peyami non riesce neanche a trovare il coraggio di affrontare il suo più caro amico rivelandogli i sentimenti ricambiati che provava per la moglie: cosa che comunque aveva già confessato nella precedente stagione. Esvet, dopo essersi rassegnata al matrimonio con Dimitri, sembra essersi abbandonata agli avvenimenti, ed aspetta soltanto di essere salvata da Peyami, a riprova del forte sentimento d’amore che caratterizza tutta la nuova stagione.

Torino Film Festival: annunciato il programma della 41esima edizione

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La 41esima edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema – presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano – con la direzione artistica di Steve Della Casa. Il comitato di selezione, coordinato da Giulio Sangiorgio, è composto da Claudia Bedogni, Giulio Casadei, Antonello Catacchio, Massimo Causo, Grazia Paganelli, Giulio Sangiorgio, Alena Shumakova, Caterina Taricano, Simona Banchi, insieme a Matteo Pollone, Stefano Boni, David Grieco, Paola Poli e Luca Beatrice con Luigi Mascheroni.

Nel solco della scorsa edizione, l’immagine guida è stata affidata nuovamente all’artista di fama internazionale Ugo Nespolo che declina uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera e propria icona del cinema americano classico. A conferma della vocazione al dialogo con le eccellenze culturali ed artistiche del territorio, l’inaugurazione della 41esima edizione si svolge quest’anno alla Reggia di Venaria che, restituita alla sua magnificenza barocca, è diventata uno dei siti culturali più visitati d’Italia. Ospite d’eccezione della serata – in diretta su Hollywood Party, Rai Radio3 – il maestro Pupi Avati. Madrina della cerimonia d’apertura Catrinel Marlon.

Si moltiplicano le occasioni di incontro e dialogo dei protagonisti del cinema con il pubblico, scelta fortemente voluta dal direttore Steve Della Casa e tratto identificativo di un festival che coniuga cultura e spettacolo. Numerosi gli ospiti, da Oliver Stone (che riceverà dal Museo Nazionale del Cinema il Premio Stella della Mole) a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Caterina Caselli e Paolo Conte, da Kyle Eastwood a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante.

Idee e testimonianze diverse tutte accomunate dal grande amore per la settima arte. Il festival presenta quest’anno una selezione estremamente ricca e articolata che riflette sullo stato delle cose della produzione cinematografica contemporanea senza gerarchie di sorta, tra cinema di ricerca e scritture di genere, maestri internazionali e giovani promesse. Uno spirito che si dispiega nelle diverse sezioni del festival, da quelle competitive (Concorso Lungometraggi, Documentario internazionale e italiano, Spazio Italia, Crazies) a quelle fuori concorso (Nuovimondi, Ritratti e paesaggi, TFLab, Il gioco della finzione. Nuovi sguardi argentini).

Uno dei tratti distintivi della selezione è il grande ritorno della commedia, popolare e d’autore, in tutte le sue possibili formulazioni: politica, minimalista, malinconica, metatestuale. L’Italia si ritaglia uno spazio importante, con la presenza di ospiti prestigiosi impegnati anche in masterclass, il concorso documentari italiani ampliato a 10 titoli per festeggiare un’annata particolarmente ricca, quello dei cortometraggi e dunque del cinema del futuro e due sottosezioni fuori concorso La prima volta e Ritratti e paesaggi, rispettivamente dedicate ad alcune tra le più interessanti opere prime della stagione e ad una serie di imperdibili documentari per il grande pubblico.

La 41esima edizione del Torino Film Festival presenta la prima retrospettiva integrale dedicata a Sergio Citti, che a buon diritto si inserisce nella tradizione delle grandi retrospettive del TFF. Per l’occasione sarà pubblicato il volume SERGIO CITTI – La poesia scellerata del cinema a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano (coedizione: Centro Sperimentale di Cinematografia – Edizioni Sabinae). In un’ottica di “sistema” si rinnovano anche quest’anno le collaborazioni con Film Commission Torino Piemonte, Torinofilmlab e Torino Film Industry. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e della Giornata Mondiale contro l’AIDS (1 dicembre), il Torino Film Festival – in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità della Città di Torino – dedicherà due momenti di riflessione a questi temi attraverso gli interventi di Monica Guerritore, protagonista de I girasoli, film d’esordio alla regia di Catrinel Marlon,
Madrina del 41TFF, e di Laura Morante, attrice ospite del Festival con il film Folle d’amore – Alda Merini di Roberto Faenza.

Il Torino Film Festival ribadisce inoltre il suo impegno rispetto alla sostenibilità ambientale facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata dall’AFIC (Associazione Festival Italiani Cinema). Dieci aree tematiche di intervento – dalla mobilità ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising ecologico e riciclabile – per rendere un evento cinematografico più sostenibile.

Sono 181 i film presentati in Selezione Ufficiale al 41 Torino Film Festival – di cui 128 lungometraggi, 13 mediometraggi, 40 cortometraggi, 59 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 3 anteprime europee e 68 anteprime italiane – selezionati su più di 4000 opere visionate.

Concorso Lungometraggi

  • ARTURO A LOS 30 / ABOUT THIRTY di Martín Shanly (Argentina 2023, DCP, 92′)
    Un uomo alle soglie della maturità, un coming of age tardivo, una commedia irresistibile e inclassificabile, malinconica e cerebrale.
  • BIRTH di Jiyoung Yoo (Corea del Sud, 2023, DCP, 155′) Una gravidanza inattesa spezza l’equilibrio di una coppia. Memore di Lee Chang-dong, un’analisi spietata di sentimenti inconfessabili: egoismo, ambizione, disinteresse.
  • CAMPING DU LAC di Eléonore Saintagnan (Belgio/Francia, 2023, DCP, 70′) Un campeggio vista lago come concentrato di miti e leggende. Un elogio del racconto che è anche parabola ecologica. Trasognato, come un film di Luc Moullet.
  • GRACE di Ilya Povolotsky (Russia, 2023, DCP, 119′)
  • On the road: una incredibile esperienza sensoriale attraverso le frontiere paesaggistiche, linguistiche e culturali della Russia contemporanea.
  • KALAK di Isabella Eklöf (Svezia / Danimarca, 2023, DCP, 125′) Cosa cela dietro quel sorriso spento, Jan? Un trauma scioccante da elaborare, una storia scottante ambientata tra i ghiacci della Groenlandia.
  • LINDA VEUT DU POULET! / CHICKEN FOR LINDA! di Chiara Malta, Sébastien Laudenbach (Francia / Italia, 2023, DCP, 76′) Un maestro dell’animazione francese, una regista da sempre fuori formato, una commedia animata a rotta di collo, anarchica, esilarante, serissima.
  • MANDOOB / NIGHT COURIER di Ali Kalthami (Arabia Saudita, 2023, DCP, 111′)
    In una Riyad notturna, ultramoderna e poco vista al cinema, le tragicomiche vicissitudini di un fattorino, metafora di una società in cambiamento.
  • NON RIATTACCARE di Manfredi Lucibello (Italia, 2023, DCP, 90′)
    Come l’incontro tra Locke e La voce umana: un’auto, una donna alla guida, la voce di un uomo al telefono. Una grande prova di Barbara Ronchi.
  • LA PALISIADA di Philip Sotnychenko (Ucraina, 2023, DCP, 100′)
    Due spari, a 25 anni di distanza. E un film (giallo, a modo suo) che mostra i modi in cui la storia ufficiale viene costruita. Col fantasma della verità, ad aleggiare.
  • LE RAVISSEMENT / THE RAPTURE di Iris Kaltenbäck (Francia, 2023, DCP, 97′)
    Celebrato come uno dei migliori esordi dell’anno, la storia di un sogno di maternità disperato, che procura brividi e tenerezza.
  • SOLEILS ATIKAMEKW / ATIKAMEKW SUNS di Chloé Leriche (Canada, 2023, DCP, 103′)
    Quebec, 1977: cinque persone della comunità di nativi Atikamekw sono trovate morte. E restano in attesa di giustizia. Una versione intima e umanista di Killers of the Flower Moon.
  • WHITE PLASTIC SKY di Tibor Bánóczki, Sarolta Szabó (Ungheria / Slovacchia, 2023, DCP. 111′) In un futuro prossimo, le persone possono scegliere di morire e diventare alberi. Tra Stanisław Lem e Miyazaki, un’animazione distopica che diventa una splendida storia d’amore.

Concorso Documentari internazionale

  • CIELO ABIERTO di Felipe Esparza Pérez (Perù, 2023, DCP, 65′)
    Un padre, un figlio, una cava, un programma digitale. In mezzo, il ricordo di una moglie e di una madre scomparsa. Come ricostruire un dialogo fra i due uomini? Come unire il materiale e l’astratto?
  • CLORINDO TESTA di Mariano Llinás (Argentina, 2022, DCP, 100′)
    Un film su Clorindo Testa, architetto brutalista argentino. O forse sul padre del regista o, ancora, sull’Argentina. Di sicuro, un film di Llinás (Historias extraordinarias, La flor) geniale e vertiginoso.
  • DIAMOND MARINE WORLD di Hsiu Yi Huang (Taiwan, 2023, DCP, 154′)
    Il taiwanese Du ha un sogno: avviare un allevamento di gamberi in Myanmar. Ad aiutarlo c’è la ragazza birmana Sue, mentre la regista filma tutto, anche quello che non dovrebbe… Un’avventura epica, politica, incredibilmente intima.
  • NOTRE CORPS / OUR BODY di Claire Simon (Francia, 2023, DCP, 168′)
    Nel reparto di ginecologia di un ospedale di Parigi, Simon registra, ascolta e racconta storie, volti e malattie. Compresa la sua, in una straordinaria indagine sul corpo, e la forza, delle donne.
  • PELIKAN BLUE di László Csáki (Ungheria, 2023, DCP, 80′)
    Alla fine del comunismo, tre ragazzi ungheresi si recano a ovest con biglietti contraffatti. E creano un redditizio (e capitalistico) modello di lavoro. Una vicenda vera e paradossale raccontata con un’animazione da street art.
  • RETRATOS FANTASMAS / PICTURES OF GHOSTS di Kleber Mendonça Filho (Brasile, 2023, DCP, 93′) Un viaggio nel tempo e nell’architettura di Recife e nel cinema dello stesso Mendonça, tra archivio, ricordi e istantanee di un passato in cui le sale erano luoghi di sogni e condivisioni. Un mondo di fantasmi.

Concorso Documentari Italiani

  • ANULLOJE LIGLIN di Fabrizio Bellomo (Italia, 2023, DCP, 62′)
    Tra prima persona e archivio, sulle tracce del regime comunista di Enver Hoxha, disperse nel paesaggio paradossale dell’Albania di oggi.
  • LE BELLE ESTATI di Mauro Santini (Italia, 2023, DCP, 74′) Uno dei massimi registi del cinema laterale italiano adatta Pavese al corpo, allo sguardo e al presente di un liceo pesarese. Un teen movie sperimentale.
  • GETTING OLDER IS WONDERFUL di Fabrizio Polpettini (Francia / Italia, 2023, DCP, 57′) Vita e opere di Kader Abdolah, scrittore iraniano diventato olandese dopo essere fuggito dal suo paese. Un ritratto politico sul senso di essere intellettuale.
  • GIGANTI ROSSE di Riccardo Giacconi (Italia, 2023, DCP, 87′) Esordio nel lungo di una promessa mantenuta del nostro cinema di ricerca. Una commedia familiare. E un giallo sulla messa in scena della realtà e della memoria.
  • LUX SANTA di Matteo Russo (Italia, 2023, DCP, 73′) Tre amici nell’entroterra calabrese. La festa patronale è in arrivo. Un documentario di prossimità, sincero e potente.
  • LA MECCANICA DELLE COSE / THE MECHANICS OF THINGS di Alessandra Celesia (Francia / Germania, 2023, DCP, 92′) Un gatto cade dall’ottavo piano. Sopravvive. È solo il principio di una ricerca in prima persona su come riparare non solo i corpi, ma anche i sentimenti.
  • OLTRE LA VALLE di Virginia Bellizzi (Italia, 2023, DCP, 80′)
    Confine fra Italia e Francia, terra di transito: le vite dei migranti si intrecciano a quelle degli operatori di un centro di accoglienza.
  • A STRANGER QUEST di Andrea Gatopoulos (Italia/USA/Canada, 2023, DCP, 104′)
    David Rumsey è un grande collezionista di mappe. Il film è il suo museo: anche virtuale, anche sentimentale, tutto da attraversare.
  • TEMPO DI ATTESA di Claudia Brignone (Italia, 2023, DCP, 75′)
    Intorno a un’ostetrica esperta, una comunità di donne in gravidanza nasce e si confronta nel parco del Bosco di Capodimonte, a Napoli.
  • TERRA NOVA di Lorenzo Pallotta (Italia, 2023, DCP, 53′)
    2023. Una rompighiaccio segue la rotta di una nave che, 35 anni prima, cercava di raggiungere la baia di Terra Nova. Tra presente e passato d’archivio, epica sperimentale.

Spazio Italia

Concorso Cortometraggi Italiani

  • Programma #1
    La scoperta della vita di giovani di fronte alla Storia, ma anche storie di inganni, disillusione e delicata osservazione del reale.

    • AMATEUR COUPLE di Luca Mastrogiovanni, Ciro Zecca (Italia, 2023, DCP, 26′)
    • LE FENNE di Giulia Di Maggio (Italia, 2023, DCP, 15′)
    • FRARÌA di Alberto Diana (Italia, 2023, DCP, 18′)
    • L’ULTIMO ASINO di Angelo Urbano (Italia, 2023, DCP, 20′)
    • TURISTI di Adriano Giotti (Italia, 2023, DCP, 14′)
    • MISS POLLY HAD A DOLLY di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno, Andrea Rossini (Italia, 2023, DCP, 6′)
  • Programma #2
    La meraviglia e lo stupore che scaturiscono dal mondo, una certa poesia delle immagini, la feroce ironia del presente e l’eternità di parole antiche.

    • ORCHARD di Federico Barni (UK / Italia, 2023, DCP, 19′)
    • EVEN TIDE di Francesco Clerici (Svizzera / Italia, 2023, DCP, 11′)
    • IMPRESSIO IN URBE – SIRACUSA di Giuseppe Spina, Giulia Mazzone (Italia, 2023, DCP, 18′)
    • BRUM BRUM di Donatello Fumarola, Laura Cingolani (Italia, 2023, DCP, 5′)
    • UN RESPIRO PARZIALE MA INTERO / ONE BREATH PARTIAL BUT COMPLETE di Lorenzo Spinelli (Italia, 2023, DCP, 17′)
    • ROSSO di Lorenzo Puntoni (Italia, 2023, DCP, 20′)
    • IL CORPO DEL MONDO di Simone Massi (Italia, 2023, DCP, 4′)
  • Programma #3
    Il quotidiano e l’inaspettato: storie di vita che si consumano in pochi sguardi o in infiniti ritorni. Incontri magici e scoperte improvvise.

    • DUE BATTITI di Marino Guarnieri (Italia, 2023, DCP, 18′)
    • KORE di Fabiana Russo (Italia, 2023, DCP, 19′)
    • NIENTE di Eugenia Costantini (Italia, 2023, DCP, 20′)
    • OSAS E LE DONNE DI BENIN CITY di Gabriele Gravagna (Italia, 2023, DCP, 15′)
    • SONO APPARSO ALLA MADONNA di Fabio Morgan (Italia, 2023, DCP, 19′)
    • YOU LAND di Debora Maité (UK / Italia, 2023, DCP, 15′)

Cortometraggi Italiani | Fuori Concorso

  • COUPON – IL FILM DELLA FELICITÀ di Agostino Ferrente (Italia, 2023, DCP, 18′)
    Uno scherzo musicale che coinvolge un noto personaggio politico, naturalmente unplugged.
  • DOMINA di Devid D’Amico (Italia, 2023, DCP, 8′)
    Manuela Arcuri ritorna sulle scene con grande ironia, mettendo in scena un personaggio che…
  • GATTO NELLA CASA DEI FANTASMI di Elisabetta Sgarbi (Italia, 2023, DCP, 30′)
    Un gatto, molto materiale d’archivio, un grande scrittore. Il nuovo film di Elisabetta Sgarbi è sospeso trapassioni senza tempo.
  • TUULIKKI di Teemu Nikki (Finlandia, 2022, DCP, 14′)
    La complicata relazione tra una figlia e una madre. Dal regista di Il cieco che non voleva vedere Titanic.
  • L’ERMENEUTICA DEGLI STRACCIONI di Marco Bertolotti (Italia, 2023, BVU, 5′)
    Un professionista in età avanzata si propone di discutere di filosofia con alcuni amici, ma questi lo dileggiano ricordandogli alcune sconfitte al gioco degli scacchi.

FUORI CONCORSO

  • UNE ANNÉE DIFFICILE CS di Olivier Nakache, Éric Toledano (Francia, 2023, DCP, 120′)
    Si può diventare ecologisti per convenienza? Dai registi di Quasi amici, con Noémie Merlant e Pio Marmaï, una commedia scatenata sul consumismo compulsivo e la militanza 2.0.
  • CERRAR LOS OJOS / CLOSE YOUR EYES di Víctor Erice (Spagna / Argentina, 2023, DCP, 169′) Un regista si mette alla ricerca di un attore scomparso, convinto sia ancora vivo. Il ritorno di Erice a tre decenni da Il sole della mela cotogna. Un film sulla memoria, l’oblio. Il cinema.
  • CHRISTINE / CHRISTINE – LA MACCHINA INFERNALE di John Carpenter (USA, 1983, DCP, 110′) A quarant’anni dall’uscita (e a 24 da una storica retrospettiva del TFF a Carpenter), torna uno dei film più cupi del regista americano, tratto naturalmente da Stephen King.
  • DANCE FIRST di James Marsh (USA, 2023, DCP, 100′) Di Samuel Beckett tutti conoscono i lavori, ma chi saprebbe raccontare la sua vita? Ci prova James Marsh (Doppio gioco, La teoria del tutto), in questo biopic con Gabriel Byrne.
  • LOS DELINQUENTES di Rodrigo Moreno (Argentina / Brasile / Lussemburgo / Cile, 2023, DCP, 180′) 25 anni dopo Mala época, Moreno torna al TFF con un racconto in tre atti, tra crime story e commedia drammatica. In patria è già un cult.
  • I DELITTI DEL BARLUME di Roan Johnson, Milena Cocozza (Italia, 2023, DCP, 96’)
    Per l’undicesimo compleanno della collection, il TFF programma un nuovo episodio, Il pozzo dei desideri: un morto in un pozzo dà il via all’estate portando con sé un caso per la Fusco, uno sfratto per Massimo, Tizi e Beppe e un guaio per Pasquali-sindaco.
  • DÉSERTS di Faouzi Bensaïdi (Germania/Belgio/Francia/Marocco, 2023, DCP, 124′)
    Due esattori tra i villaggi del deserto marocchino. Un western dell’assurdo, politico e astratto, un po’ Beckett e un po’ Polanski.
  • DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD di Radu Jude (Romania / Lussemburgo/ Francia / Croazia, 2023, DCP, 163′) Bucarest: un giorno nella vita di Angela, libera professionista, influencer, sfruttata. Commedia, road movie,
    satira sulla gig economy, tra found footage, Tik Tok e un incredibile finale.
  • EARTH MAMA di Savanah Leaf (UK / USA, 2023, DCP, 97′)
    Nella Bay Area di San Francisco, il racconto della gravidanza di una giovane donna afroamericana: un film dalla dolcezza disarmante, venato di sottile crudeltà.
  • ESSENTIAL TRUTHS OF THE LAKE di Lav Diaz (Filippine / Portogallo / Singapore / Taiwan / Svizzera / UK, 2023, DCP, 215′) Filippine oggi, sotto il regime populista di Duterte: chi ha ucciso Esmeralda Stuart? Lav Diaz riprende la figura dell’investigatore Hermes e la sua sete di verità.
  • EX-HUSBANDS di Noah Pritzker (USA, 2023, DCP, 98′) Peter è in crisi esistenziale, alle prese con matrimoni difficili: il suo, ma anche quello dei genitori. Griffin Dunne assoluto protagonista, ancora insieme a Rosanna Arquette 38 anni dopo Fuori orario.
  • FOLLE D’AMORE – ALDA MERINI di Roberto Faenza (Italia, 2023, DCP, 101′)
    A Milano, sui Navigli, c’è un appartamento sempre pieno di intellettuali e artisti. Sono tutti lì per lei, Alda Merini. Faenza e Laura Morante raccontano la poetessa più amata.
  • THE HOLDOVERS di Alexander Payne (USA, 2023, DCP, 132′)
    Anni ’70. Un insegnante di college (Paul Giamatti) passa le vacanze natalizie con un allievo ribelle. Un legame improbabile ma vero. Payne torna a fare ciò che gli riesce meglio: raccontare storie di uomini fragili.
  • L’ÎLE di Damien Manivel (Francia, 2023, DCP, 73′) Su una spiaggia un gruppo di amici festeggia la partenza di una di loro, mentre in uno studio un gruppo di
    ballerini replica (o anticipa) i loro gesti. Danza, performance, set nel set.
  • INDAGINE SU UNA STORIA D’AMORE di Gianluca Maria Tavarelli (Italia, 2023, DCP, 100′)
    Paolo e Lucia si amano da sempre, ma da tempo sono stanchi e disillusi. E se qualcuno chiedesse loro di partecipare a un programma tv dove raccontare la loro crisi?
  • JEUNE CINÉMA di Yves-Marie Mahe (Francia, 2023, DCP, 73′)
    C’era una volta, tra i 60 e i ’70, il festival di Hyères, luogo di entusiasmi, polemiche, dibattiti e incontri con cineasti già grandi (Godard, Chabrol) e altri ancora acerbi (Garrel, Akerman…).
  • KUBI di Takeshi Kitano (Giappone, 2023, DCP, 131′) Kitano mette in scena il suo romanzo storico sull’incidente di Honnō-ji: un poderoso affresco sul Giappone
    feudale, tra guerre e samurai, violenza e desiderio.
  • MARIANNE di Michael Rozek (UK, 2023, DCP, 87′) Una casa, un divano, un monologo tra vita, arte, cinema. E un regista, silenzioso, che filma. In scena solo lei, Isabelle Huppert, limpida e interlocutoria più che mai.
  • MIMI DE DOAURNENEZ di Sébastien Betbeder (Francia, 2023, DCP, 38′)
  • UN PINCEMENT AU COEUR di Guillaume Brac (Francia, 2023, DCP, 38′)
    La provincia e le scelte di vita. Le possibilità dell’adolescenza e i rimpianti dell’età adulta. Da due maestri del cinema intimista (Betbeder e Brac) due film piccoli e perfetti.
  • OMAGGIO A MIMMO JODICE di Mario Martone (Italia, 2023, DCP, 52′)
    Amico di Jodice, Martone racconta il grande fotografo napoletano: un film realizzato per la mostra alle Gallerie d’Italia di Torino, Mimmo Jodice. Senza tempo.
  • PAOLO CONTE ALLA SCALA – IL MAESTRO È NELL’ANIMA di Giorgio Testi (Italia, 2023, DCP, 105′) Nel febbraio 2023, Paolo Conte tiene un concerto alla Scala di Milano: un grande artista e il tempio della musica.
  • LA PRÁCTICA / THE PRACTICE di Martín Rejtman (Argentina / Cile / Portogallo, 2023, DCP, 89′) Lasciato dalla moglie, infortunato, un insegnante di yoga cerca nuovi modi per ricominciare a vivere. Da Rejtman (giurato del TFF), una commedia minimalista sulla le relazioni umane e il benessere.
  • IL PUNTO DI RUGIADA di Marco Risi (Italia, 2023, DCP, 112′) Due giovani sbandati sono condannati ai lavori socialmente utili in una casa di riposo. Marco Risi: il cinema come lezione di vita.
  • EL REALISMO SOCIALISTA di Raúl Ruiz, Valeria Sarmiento (Cile, 2023, DCP, 78′) Il racconto ironico (come solo le tragedie sanno essere) del processo di Unità Popolare di Salvator Allende, prima del colpo di stato del ’73. Un altro Ruiz recuperato grazie al lavoro di Valeria Sarmiento.
  • RICARDO ET LA PEINTURE / RICARDO AND THE PAINTINGS di Barbet Schroeder (Francia/USA, 2023, DCP, 80′) Schroeder filma vita e lavoro dell’amico artista Ricardo Cavallo (insegnante e paesaggista, uomo semplice e rigoroso) e gira una straordinaria lezione di cinema e pittura.
  • ROBOT DREAMS di Pablo Berger (Spagna / Francia, 2023, DCP, 90′) Dall’autore di Blancanieves, un’incursione animata nella Manhattan anni ’80, dove il solitario Dog si costruisce un robot per avere un amico.
  • ROTER HIMMEL / AFIRE di Christian Petzold (Germania, 2023, DCP, 103′) Due amici, una ragazza, un bagnino, una località di vacanze minacciata dal fuoco: Petzold racconta il desiderio (di storie da vivere e amori da raccontare) con una leggerezza inimitabile.
  • SEDICI MILLIMETRI ALLA RIVOLUZIONE di Giovanni Piperno (Italia, 2023, DCP, 67′)
    Cos’ha significato essere comunisti? E cosa può ancora significare? Piperno viaggia nel tempo (con le parole di Luciana Castellina e le immagini prodotte dal PCI) e parla al presente.
  • SOLO di Sophie Dupuis (Canada, 2023, DCP, 101′) Una storia d’amore distruttiva nell’atmosfera elettrizzante dei drag queen cabaret di Montreal. Proiezione in collaborazione con il Lovers Film Festival.
  • TRAVOLTI DA UN’INSOLITA CENSURA – TUTTO CIÒ CHE AL CINEMA NON SI PUÒ PIÙ VEDERE di Luca Beatrice, Luigi Mascheroni (Italia, 2023, 40′) «È giusto che un’opera d’arte sia sottoposta all’etica e alla morale?», si chiedono i due autori ripensando a film che oggi sarebbero forse considerati scomodi: La città delle donne, Il sorpasso, Dramma della gelosia, Amici miei…
  • UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO di Michele Mally (Italia, 2023, DCP, 86′) Una narrazione straordinaria per conoscere tesori, storie, volti, misteri del Museo più importante. Con una guida d’eccezione: Jeremy Irons.
  • VANGELO SECONDO MARIA di Paolo Zucca (Italia, 2023, DCP, 103′) Una lettura inconsueta della figura di Maria (Benedetta Porcaroli), giovane donna che sogna di scoprire il mondo. E che si innamora di Giuseppe (Alessandro Gassman).
  • YANNICK di Quentin Dupieux (Francia, 2023, DCP, 67′) Humour nero e graffiante in una scatenata e irriverente commedia dell’assurdo dove brilla l’astro nascente del cinema francese: Raphaël Quenard.
  • YOU HURT MY FEELINGS di Nicole Holofcener (USA, 2023, DCP, 93′) Lei è scrittrice, lui terapeuta. Tutto si complica quando per errore lei ascolta lui mentre parla male del suo romanzo. Commedia newyorchese tra (s)fiducia, bugie e non detti.

FUORI CONCORSO | Carta bianca a Oliver Stone

  • NUCLEAR NOW di Oliver Stone (USA, 2022, DCP, 105′) E se la risposta al cambiamento climatico fosse il ritorno al nucleare? Provocatorio come sempre Oliver Stone prova a immaginare il futuro.

FUORI CONCORSO | La prima volta

  • AMEN di Andrea Baroni (Italia, 2023, DCP, 89′) Tre sorelle in un casolare di campagna, isolate dal mondo, con un padre inflessibile e una nonna dedita alle
    Sacre Scritture. La tragedia incombe.
  • CASTELROTTO di Damiano Giacomelli (Italia, 2023, DCP, 65′) Un grande Giorgio Colangeli è un Don Chisciotte di provincia, in un revenge movie sulle fake news di paese.
  • GIRASOLI di Catrinel Marlon (Italia, 2023, DCP, 97′) Anni 60. L’amore in gabbia, in un ospedale psichiatrico. Esordio alla regia per la madrina del festival, con Monica Guerritore.
  • HOLY SHOES di Luigi Di Capua (Italia, 2023, DCP, 100′) È “scarpe diem” per diversi personaggi: un’occasione per raccontare nevrosi, manie e frustrazioni e per sorridere un po’ di noi stessi.
  • MAMA MERCY di Alessandra Cutolo (Italia, 2023, DCP, 72′) Una donna africana a Roma, non una città, una federazione di tante diversità. La vita nascosta, raccontata minuziosamente, tra doc e fiction.
  • ROMA BLUES di Gianluca Manzetti ( Italia, 2023, DCP, 86′) Cinefilia portami via: un coming of age adolescenziale sulle strade di Roma e dell’amatissimo noir americano.

FUORI CONCORSO | Ritratti e paesaggi

  • I 400 GIORNI – FUNAMBOLI E MAESTRI di Emanuele Napolitano e Emanuele Sana (Italia, 2023, DCP, 70′) Storia di un casting che ha girato l’Europa: un’iniziativa per scoprire giovani talenti gestita con passione e intelligenza.
  • A GUARDIA DI UNA FEDE di Andrea Zambelli (Italia, 2023, DCP, 100′) Storia e filosofia di un ultrà: un ritratto del Bocia, storica guida della curva atalantina, ora in esilio.
  • ADESSO VINCO IO di Simone Herbert Paragnani, Paolo Geremei (Italia, 2023, DCP, 90′)
    Marcello Lippi, campione del mondo, vincitore di scudetti e di Champions League, innovatore del calcio. Un racconto appassionato di un allenatore vincente e un uomo coraggioso.
  • BERCHIDDA LIVE di Michele Mellara, Alessandro Rossi, Gianfranco Cabiddu (Italia, 2023, DCP, 94′) Paolo Fresu è di Berchidda, dove organizza “Time in jazz”, rassegna imperdibile per molti musicisti e documentata nel corso degli anni.
  • LA DONNA CHE RIAPRIVA I TEATRI di Francesco Ranieri Martinotti (Italia, 2023, DCP, 52′) In Toscana, una signora decide di dedicare la sua vita per salvare un teatro destinato a chiudere. Con Drusilla Foer.
  • ERA SCRITTO SUL MARE di Giuliana Gamba (Italia, 2023, DCP, 60′)
    Marettimo. L’epica storia dei suoi abitanti che, al principio del secolo scorso, navigano fino all’Alaska per lapesca del salmone.
  • GIANNI VERSACE, L’IMPERATORE DEI SOGNI di Mimmo Calopresti (Italia, 2023, DCP, 70′) Gianni Versace fin da bambino passa il suo tempo a disegnare abiti, e a pensare in grande: la sua vita sarà favolosa, il suo nome risuonerà a livello mondiale.
  • IO SONO UN PO’ MATTO E TU? di Dario D’Ambrosi (Italia, 2023, DCP, 79′)
    Il teatro Patologico di Dario D’Ambrosi coinvolge un gruppo di grandi attori italiani per riflettere sulla malattia mentale.
  • LUCI DELL’AVANSPETTACOLO di Francesco Frangipane (Italia, 2023, DCP, 70′)
    Un racconto (con Lillo, David Riondino, Marco Risi, Margherita Fumero…) sul genere più popolare del dopoguerra. Un progetto di Antonio Ferraro.
  • REGINE DI QUADRI / QUEENS OF PAINTINGS di Anna Testa (Italia, 2023, DCP, 53′)
    Anna Testa, autrice di molti documentari al femminile, racconta due artiste che hanno qualcosa che le rende vicine.

Da Il gladiatore 2 a Beetlejuice 2: tutti i film pronti a ripartire dopo la fine degli scioperi

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Con la fine dello sciopero degli attori – durato 118 giorni – alle 12:01 (ora americana) di giovedì mattina, le produzioni di lungometraggi Hollywoodiani potranno ufficialmente riprendere. Secondo quanto riportato da Deadline, i film che riprenderanno questa settimana, o in un futuro molto prossimo, la propria fase di riprese sono Il gladiatore 2 della Paramount diretto da Ridley Scott (di cui sono già stati montati 90 minuti), Beetlejuice 2 della Warner Bros. diretto da Tim Burton (a cui mancano solo due giorni di riprese) e Juror No. 2 di Clint Eastwood (a cui mancherebbero circa una dozzina di giorni di riprese).

Priorità nella ripresa della produzione ce l’avrebbe anche l’adattamento della Sony del romanzo bestseller di Colleen Hoover, It Ends With Us. Si è poi ipotizzato che Captain America: Brave New Worldattualmente in uscita il 26 luglio, potrebbe tornare alla sua uscita iniziale, ovvero a maggio. La Warner, invece, è fiduciosa che Beetlejuice 2 possa ancora essere pronto in tempo per uscire il 6 settembre. Tra gli altri film le cui riprese riprenderanno a breve vi è il lungometraggio ancora senza titolo sulla Formula 1 di Apple Original Film con Brad Pitt protagonista. Tra le riprese previste per l’inizio del 2024 ci sono Tron 3 della Disney (ancora senza data) e Minecraft della Warner Bros con Jason Momoa (data di uscita 4 aprile 2025).

Anche Good Fortune, il film di Aziz Ansari con Keanu Reeves e Seth Rogen della Lionsgate (bloccato dallo sciopero della WGA a maggio), e Mortal Kombat 2 della New Line (ancora senza data) riprenderanno la propria produzione a breve. Inoltre, riprenderà la fase di registrazione del doppiaggio del film Sony Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, il quale al momento è stato tolto dal calendario delle uscite 2024, ma non è escluso che possa rientrarvi. C’è dunque una diffusa euforia per il termine di questo storico sciopero e Hollywood sembra pronta a ripartire subito per cercare di garantire una stagione cinematografica 2024 ricca di nuovi film.

Deadpool 3: le riprese del film ricominceranno molto presto

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Deadpool 3: le riprese del film ricominceranno molto presto

Secondo quanto riferito, a seguito della conclusione dello sciopero degli attori, il film Marvel Deadpool 3 riprenderà la sua produzione molto presto. Come noto, il terzo lungometraggio dedicato al celebre mutante mercenario vedrà Ryan Reynolds riprendere il ruolo di Deadpool per unirsi al MCU, dopo l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney. Le riprese di Deadpool 3 erano iniziate nei primi mesi dell’anno, ma la produzione è poi stata interrotta quando sono entrati in vigore gli scioperi della Writers Guild of America e della SAG-AFTRA.

Quest’ultimo sarà sospeso a partire dal 9 novembre, avendo il sindacato trovato un accordo con l’AMPTP (alleanza dei produttori cinematografici e televisivi) e la notizia sta già permettendo la diffusione di aggiornamenti riguardo i tanti progetti ad oggi rimasti in sospeso, tra cui appunto Deadpool 3. Di questo era stato girato circa il 50% di quanto previsto e con le riprese che potrebbero riprendere già questa settimana o “in un futuro molto prossimo“, – come riportato dal rapporto di Deadline – è probabile che il film riesca ad assicurarsi una data di uscita nel 2024, idealmente in autunno. Ad ora Deadpool 3 è stato rimosso dal calendario, ma la sua ultima data di uscita era fissata all’8 novembre 2024.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

DCU: arrivano aggiornamenti sulle riprese di Superman: Legacy e The Brave and the Bold

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Lo sciopero degli attori della SAG-AFTRA è ufficialmente terminato, aprendo le porte a nuovi annuncia riguardo progetti fino ad ora rimasti bloccati. Una delle saghe più attese attualmente in lavorazione è senz’altro il DCU di James Gunn e Peter Safran, su cui arrivano ora nuovi aggiornamenti inerenti due dei film più attesi, ovvero Superman: Legacy e The Brave and the Bold, il lungometraggio dedicato a Batman e Robin. Secondo un nuovo rapporto, infatti, Superman: Legacy è stato in pre-produzione per tutta la durata dello sciopero (cosa che Gunn, che sta scrivendo e dirigendo il film, ha confermato sui social media) e si punta ad iniziare la sua produzione nel marzo del 2024.

The Brave and the Bold, invece, sarebbe ancora nelle fasi iniziali del suo sviluppo, con il regista Andy Muschietti che starebbe dando priorità alla serie TV prequel di It, Welcome to Derry prima di dedicarsi al progetto del DCU. Muschietti è inoltre l’unico nome ad ora legato al progetto, per cui non vi sono ancora comunicazioni riguardanti il cast. Ora che lo sciopero degli attori si è concluso, però, è possibile che inizieranno ad arrivare anche notizie a riguardo. Sarà possibile scoprire così chi avrà l’onore di indossare il costume di Batman per il DC Universe. Idealmente, la produzione di questo film potrebbe iniziare nel 2025.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, il primo film del DCU, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The Batman – il film introdurrà “la Bat-family“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

Tyler Rake 3: il sequel con Chris Hemsworth è in fase di sviluppo

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Scott Stuber, presidente di Netflix Films, ha dichiarato che la sceneggiatura di Tyler Rake 3 sta gradualmente prendendo forma. Parlando con Collider, Stuber ha infatti fornito un aggiornamento sul prossimo film del franchise con protagonista Chris Hemsworth. Oltre a dire che la sceneggiatura è ancora in fase di sviluppo, però, Stuber ha anche lasciato intendere che il terzo film della serie potrebbe riportare in scena il personaggio di Idris Elba, visto brevemente in Tyler Rake 2 ma introdotto come potenzialmente molto significativo per una prossima storia.

Sai, devi trovare la cosa giusta. Penso che il secondo film sia stato così bello perché era emotivo e complesso. Mi ricorda un po’ quando ho lavorato ai film di Jason Bourne. Tony Gilroy ha fatto un ottimo lavoro con il secondo film, rendendolo emotivo. Quindi, in questo film c’era lo stesso tipo di sfondo intorno alla motivazione che guida il personaggio di Chris Hemsworth. L’ingresso di Idris Elba nel franchise è stato un modo interessante per far evolvere tutto ciò. Stiamo aspettando la sceneggiatura e stiamo lavorando sodo, ma l’aspirazione sarebbe quella di ottenere di nuovo quella perfetta combinazione di elementi“.

Diretto da Sam Hargrave e scritto da Joe Russo, il primo Tyler Rake ha debuttato su Netflix nell’aprile 2020. Basato sulla graphic novel Ciudad di Andre Parks, il film ha introdotto Hemsworth nel ruolo di Tyler Rake, mentre hanno recitato anche Rudhraksh Jaiswal, Randeep Hooda e David Harbour. Grazie al successo di quel film, nel 2023 è arrivato il suo sequel e ora un terzo film è stato ufficialmente annunciato. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli sulla trama, anche per via dei vari scioperi verificatisi ad Hollywood e che hanno rallentato lo sviluppo del progetto. Ora che questi si sono risolti, è possibile che maggiori informazioni sul film non tarderanno ad arrivare.

Oppenheimer: Christopher Nolan difende la sua scelta di non mostrare il Giappone

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A distanza di mesi, continuano i dibattiti intorno ad un preciso aspetto del film Oppenheimer  di Christopher Nolan. Ad esprimersi stavolta è lo stesso regista, che rivendica la sua decisione di non mostrare la distruzione di Hiroshima e Nagasaki all’interno della pellicola. Come noto, alcuni spettatori hanno criticato il film per non aver mostrato le vittime che furono uccise quando gli Stati Uniti sganciarono le bombe atomiche sulle due città giapponesi e tra questi vi è anche il regista Spike Lee, che pur ritenendo il film “grandioso“, ha aggiunto che avrebbe voluto vedere “ciò che è accaduto al popolo giapponese”.

Parlando con Variety, Nolan è dunque tornato sull’argomento, difendendo la propria controversa scelta. “Il film presenta l’esperienza di Oppenheimer in modo soggettivo“, ha detto il regista. “È sempre stata mia intenzione attenermi rigidamente a questo. Oppenheimer ha saputo del bombardamento nello stesso momento in cui lo ha saputo il resto del mondo. Volevo mostrare una persona che inizia a farsi un’idea più chiara delle conseguenze involontarie delle sue azioni. Si trattava tanto di ciò che non mostravo quanto di ciò che mostravo“. Essendo il film narrato dal soggettivo punto di vista di Oppenheimer, la scelta del regista appare dunque più che comprensibile.

Tutto quello che c’è da sapere sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan. Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero. Uscito al cinema il 20 luglio, ha incassato ad oggi quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo, affermandosi come uno dei maggiori successi di Nolan.

Kevin Feige fornisce aggiornamenti sul futuro di Harry Styles nell’MCU

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Come noto a chi ha visto il film Eternals, Harry Styles è apparso alla fine del film Marvel nel ruolo di Starfox/Eros. Sebbene da quel momento egli non sia ancora tornato in scena, Kevin Feige ha detto di non escludere un suo ritorno. Parlando con Entertainment Tonight, infatti, a Feige è stato chiesto del futuro di alcuni personaggi del Marvel Cinematic Universe, tra cui quello di Styles. Il capo dei Marvel Studios ha dunque dichiarato che entrambe le parti sono “entusiaste” riguardo un possibile ritorno, ma non ha aggiunto altro.

Lui è entusiasta, noi siamo entusiasti, vedremo“, ha risposto Kevin Feige. “Abbiamo introdotto molti nuovi personaggi in molti film ma quando li rivedremo? È una bella domanda“. Per quanto riguarda il personaggio di Styles, questi è apparso per la prima volta in The Invincible Iron Man #55 del 1973 come fratello di Thanos. Pur essendo un Eterno nato su Titano, Starfox è stato anche un membro degli Avengers. Per quanto ad oggi non vi sono novità riguardo un sequel di Eternals, è probabile che un buon momento per il personaggio di Styles per riapparire possa essere nei prossimi due film degli Avengers, The Kang Dynasty e Secret Wars.

Già nel gennaio di quest’anno il produttore di Eternals, Nate Moore, ha confermato che vedremo di nuovo Starfox nell’MCU, ma anche in quell’occasione non è stato specificato quando. “Non abbiamo scelto Harry per un semplice cameo, ci sono più storie da raccontare con Eros”, ha rivelato Moore. È un personaggio complicato, ma davvero divertente. E penso che, avendo incontrato Harry Styles, sia affascinante proprio come vorresti che fosse. E penso che non ci sia limite a quanto sarà bravo quel personaggio una volta che lo riporteremo indietro.”

Shrek 5: rivelata la data di uscita?

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Shrek 5: rivelata la data di uscita?

Anche se non si sa molto del prossimo Shrek 5, secondo quanto apprendiamo oggi una potenziale data di uscita del film potrebbe essere stata rivelata!

Sulla piattaforma di social media LinkedIn, uno stagista della NBC Universal ha elencato una manciata di ruoli diversi che ha ricoperto mentre lavorava per l’azienda. Uno di questi stava generando “idee di prodotti di consumo” per una varietà di progetti, inclusi i film Wicked, Cattivissimo Me 4 e Shrek 5. In quelle descrizioni, Shrek 5 è indicato come in uscita nel 2025. Dalla scoperta della notizia, il post di LinkedIn è stato cancellato, ma come spesso capita in questi casi gli screenshot del post sono comparsi online.

Cosa sappiamo di Shrek 5?

Al momento non si sa molto di Shrek 5, anche se il cast completo dei film originali di Shrek dovrebbe tornare, con le trattative con le star iniziate ad aprile. “Prevediamo che il cast ritorni. I colloqui stanno iniziando adesso, e ogni indicazione che abbiamo ottenuto è che c’è un enorme entusiasmo da parte degli attori a tornare” ha detto il fondatore e CEO della Illumination Chris Meledandri.

Dopo l’uscita di Shrek e vissero felici e contenti nel 2010, il franchise di Shrek si è rivolto maggiormente agli altri personaggi presenti nel franchise di Shrek per film e progetti futuri. Nello specifico, Il gatto con gli stivali ha ricevuto due film (Il gatto con gli stivali del 2011 e Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio del 2022), oltre a una breve serie televisiva, Le avventure del gatto con gli stivali.

Christopher Nolan sostiene che il passaggio allo streaming ha portato allo sciopero SAG-AFTRA

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I grandi studios hollywoodiani come Warner Bros, Disney e Universal hanno negli ultimi anni stabilito nuove strategie distributive e anziché mandare i propri prodotti in streaming su Netflix, prima grande piattaforma di questo tipo, hanno iniziato a sviluppare proprie piattaforme dove poter rendere disponibili i propri titoli. Queste nuove realtà però, non si sono dimostrate redditizie come previsto, e gli studios stanno ancora cercando di ottenere un significativo profitto da queste nuove strategie distributive. Secondo Christopher Nolan, proprio questo cambiamento è ciò che ha contribuito pesantemente al verificarsi dello sciopero SAG-AFTRA (ora giunto a conclusione).

In una nuova intervista rilasciata a Variety, Nolan ha dichiarato che “parte della follia delle trattative sindacali di quest’estate è stata rappresentata dagli studios che si sono seduti e hanno detto: ‘Beh, non possiamo pagarvi perché non abbiamo abbastanza soldi’. La risposta è: ‘Beh, non avete abbastanza soldi perché non state gestendo correttamente il vostro business. Non state ottenendo la stessa quantità di denaro per il vostro prodotto rispetto a come avveniva prima. Il passaggio allo streaming ha sconvolto l’intero settore e ha creato problemi a tutti“, ha poi aggiunto il regista, notoriamente in contrasto con tale pratica.

Sembra che i vari studios di Hollywood stiano iniziando a nutrire gli stessi dubbi di Christopher Nolan riguardo le piattaforme streaming. Diversi film e serie TV stanno infatti scomparendo dai cataloghi delle piattaforme degli studiosi che ne possiedono i diritti per essere trasferiti invece su Netflix, come avverrà ad esempio per alcuni film del DCEU a partire da dicembre. Difficile dire come potranno evolvere ancora le strategie distributive legate allo streaming, ma di certo si tratta di una realtà sempre più precaria, che necessita di costante monitoramento.

Kevin Feige rivela un “deludente” aggiornamento sul suo film di Star Wars

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Dopo che la notizia era stata inizialmente riportata all’inizio di quest’anno, lo stesso presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, ha oggi confermato che il suo film di Star Wars non verrà realizzato.

Mentre parlava con Entertainment Tonight alla premiere di The Marvels (la nostra recensione), a Kevin Feige è stato chiesto se il suo film Star Wars sarebbe stato realizzato. In modo rapido e diretto, Feige ha risposto con un semplice “no”, confermando che il suo progetto Star Wars è stato cancellato. Di seguito potete guardare il video dell’intervista con la risposta di Feige:

Indipendentemente da questa notizia, Kevin Feige si sta tenendo piuttosto impegnato con tutto quello che sta succedendo ai Marvel Studios, dato che The Marvels uscirà nei cinema oggi in Italia mentre il finale della seconda stagione di Loki uscirà sempre questa sera prima su Disney+. Inoltre, è stato appena annunciato che la stagione 2 di What If…? arriverà sulla piattaforma di streaming “queste festività natalizie“, il che significa che nell’immediato futuro non mancano i contenuti MCU sul quale ha lavorato o è in dirittura d’arrivo.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Quali progetti di Star Wars sono all’orizzonte?

Molti progetti di Star Wars sono ancora pronti per essere pubblicati, tra cui le serie Disney+ The Acolyte e Skeleton Crew. La prima stagione di Ahsoka è andata in onda proprio il mese scorso dopo essere stata rilasciata settimanalmente sulla piattaforma di streaming Disney+, mentre il videogioco Star Wars Outlaws è attualmente previsto per il rilascio nel 2024.

Novembre al cinema: tra le supereroine di The Marvels e Trolls 3

Novembre al cinema: tra le supereroine di The Marvels e Trolls 3

Questa settimana di Novembre al cinema è piena di titoli e due arrivano direttamente dal Concorso di Cannes e Venezia. Questa però è anche quella del ritorno sul grande schermo di una delle supereoine Marvel più amate e interpretata sempre da Brie Larson. Da mercoledì è gia in sala The Marvels, il 33esimo film dell’immenso Universo dell’MCU e parte della Fase 5. Questo sequel di Captain Marvel del 2019 diretto dalla regista Nia DaCosta inizia dopo gli eventi di Ms. Marvel, Carol Danvers, la giovanissima Kamala Khan e Monica Rambeau iniziano a scambiarsi di posto ogni volta che usano i loro poteri e devono collaborare per capirne il motivo.

Vediamo insieme le novità di novembre al cinema di questa seconda settimana del mese

Club Zero

club zero recensione

Il primo film di Novembre al cinema è uno dei titoli più chiaccherati, nel bene e nel male dalla critica, dell’edizione di quest’anno del Festival di Cannes. Club Zero è un dramma audace che segue la storia di Miss Novak, un’insegnante che stravolge le abitudini alimentari di un liceo privato. Mia Wasikowska è l’attrice che interpreta la protagonista, una nutrizionista che introduce nel suo gruppo di studenti un innovativo programma dietetico che si trasformerà in una vera setta. Alla base del lungometraggio della regista Jessica Hausner ci sono di base attuali come il consumismo, l’ecologia ma anche l’anoressia, il fanatismo e i legami familiari sempre più superfiali tra i figli e genitori in società borghese.

Il Meglio di te

Il Meglio di te di Fabrizio Maria Cortese vede come protagonisti l’attrice Maria Grazia Cucinotta e l’attore Vincent Riotta. Nicole è una donna brillante invece Antonio è un uomo di successo, i due si sono amati intensamente e sono stati gli interpreti perfetti di quella che possiamo definire banalmente una favola. Tuttavia, prima di arrivare al cosiddetto “vissero per sempre felici e contenti”, il loro mondo è esploso e si sono trovati delusi, lontani, dispersi e pieni di colpa. L’inevitabile separazione dura però solo qualche anno e traccia un confine molto netto tra le loro vite. Ma il destino molto spesso ha na trama nascosta da tirare fuori al momento più opportuno per ribaltare piani. Nel cast anche anche Dafne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro e Giusi Merli.

Lubo

Franz Rogowski in una scena del film Lubo

Giorgio Diritti pochi mesi fa ha portato Lubo in Concorso al Festival di Venezia 2023 con per protagonista l’attore Franz Rogowski. Il regista italiano ha scritto questa sceneggiatura con Fredo Valla ispirandosi liberamente al romanzo Il seminatore di Mario Cavatore, edito da Einaudi. Lubo è un nomade della Svizzera, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini nomadi. L’uomo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.

Rabbracciare Parigi

Rabbracciare Parigi racconta di Mia, una traduttrice dal russo, che vive a Parigi con il fidanzato medico Vincent. La sera del 13 novembre 2015, la donna decide di fermarsi in un locale del centro: sarà una delle centinaia di persone ferite ma sopravvissute agli attentati terroristici di quella sera. Per reazione allo shock, nei mesi successivi l’attentato Mia dimentica tutto e nel tentativo di recuperare i ricordi di quella sera e di ridare un senso alla sua vita comincia a ricostruire ciò che ha vissuto, cercando in particolare la persona con la quale ha passato quei tragici momenti. La protagonista di questo film di Alice Winocour è l’attrice belga naturalizzata francese belga naturalizzata francese Virginie Efira.

Soldato Peter

Soldato Peter dei registi Gianfilippo Pedote e Giliano Carli è ambientato nel 1918, poco prima della fine della Grande Guerra. Un soldato austriaco oltrepassa lo sbarramento delle linee italiane e fugge. È molto giovane, solo e spaventato, nel suo percorso in quella terra nemica nei pressi del Monte Grappa i suoi pensieri sulla terribile esperienza sul fronte si alternano ai ricordi d’infanzia. Lungo il cammino la morte lo prende e lo rimette nel flusso della natura, a cui ha sempre sentito di appartenere. Il soldato protagonista, rinominato Peter Pan, è interpretato da Ondina Quadri.

Trolls 3 – Tutti insieme

Trolls 3 - Tutti Insieme

Dopo due film dei Trolls all’insegna della vera amicizia e del continuo flirt di Poppy e Branch sono ora ufficialmente, finalmente, una coppia. Pian piano che si legano sempre di più, Poppy scopre che il suo compagno ha un passato segreto e faceva parte della sua boyband preferita, la BroZone, insieme ai suoi quattro fratelli. I BroZone si sono sciolti quando Branch era ancora un bambino, così come la sua famiglia, e da allora lui non ha più visto i suoi fratelli. Ma quando un fratello viene rapito da una coppia di malvagie popstar, la novella coppia intraprende un viaggio straordinario ed emozionante per riunire la famiglia e salvare Floyd da un destino ancora peggiore dell’oscurità della cultura pop.

Venom 3: rimandata ulteriormente la data di uscita del film con Tom Hardy

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A poche ore dalla risoluzione dello sciopero della SAG-AFTRA, la Sony Pictures è il primo grande studio ad annunciare novità, spostando ufficialmente il film Venom 3 con Tom Hardy dalla prossima estate all’8 novembre 2024, dove si è quindi assicurato un’uscita in IMAX e su schermi di grande formato. Deadline riporta inoltre che la Sony spera di riavviare la produzione molto presto, forse già entro la fine di questa settimana, quindi sembra probabile che presto verranno annunciati alcuni importanti casting, soprattutto perché Hardy è l’unico membro del cast di cui conosciamo il ruolo.

Nel corso del 2024, la Sony distribuirà dunque tre film con personaggi Marvel, da Madame Web di S. J. Clarkson in arrivo il 14 febbraio 2024, passando per Kraven il cacciatore di J. C. Chandor che arriverà nelle sale il 30 agosto 2024 e – appunto – Venom 3 di Kelly Marcel a novembre. Con questa nuova data di uscita, Venom 3 si scontrerà in sala con The Amateur di James Hawes con Rami Malek e una settimana dopo con Alto Knights di Barry Levinson con Robert De Niro. Tuttavia, è probabile che il film non affronterà una concorrenza importante fino alla fine del mese, quando Il gladiatore 2 di Ridley Scott uscirà in sala il 22 novembre.

Venom 3, tutto quello che sappiamo sul film

A maggio, il titolo provvisorio di Venom 3 è stato rivelato essere Orwell, che alcuni fan hanno preso come riferimento a Orwell Taylor della Marvel Comics, un ex generale dell’esercito degli Stati Uniti che formò la squadra di supercriminali cacciatori di Venom nota come “Jury”. Il personaggio di Orwell ha svolto un ruolo di primo piano nella miniserie Venom: Lethal Protector dello scrittore David Michelinie e dell’artista Mark Bagley, che ha segnato il primo titolo da solista di Venom quando è stato lanciato nei primi anni ’90. In attesa di una conferma sul titolo ufficiale, restano sconosciuti i dettagli della trama.

Oltre al ritorno di Hardy nel ruolo di Venom/Eddie Brock, Venom 3 introdurrà la star di Ted Lasso, Juno Temple, in un ruolo significativo anche se sconosciuto. Anche la star di Doctor Strange Chiwetel Ejiofor, che interpreta lo stregone Karl Mordo nel Marvel Cinematic Universe, è stata confermata per il cast di Venom 3 in un ruolo a sua volta sconosciuto. Al momento della stesura, Hardy, Temple ed Ejiofor sono gli unici tre attori ufficialmente coinvolti nel progetto, lasciando i fan a ipotizzare se Michelle Williams e/o Stephen Graham torneranno per riprendere i rispettivi ruoli di Anne Weying e il detective Mulligan dal precedente Venom ( 2018) e Venom: La furia di Carnage (2021).

SAG-AFTRA: approvato un accordo per porre fine allo sciopero!

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SAG-AFTRA: approvato un accordo per porre fine allo sciopero!

Variety riporta la notizia che i negoziatori del sindacato SAG-AFTRA hanno approvato un accordo provvisorio che porrà fine al più lungo sciopero degli attori contro gli studi cinematografici e televisivi nella storia di Hollywood. In un annuncio di mercoledì, il sindacato ha dichiarato che lo sciopero, durato 118 giorni terminerà ufficialmente alle 12:01 (ora americana) di giovedì. Il comitato di negoziazione del sindacato, si riporta, ha approvato l’accordo con voto unanime. L’accordo passerà poi al consiglio nazionale della SAG-AFTRA per l’approvazione definitiva di venerdì.

Le due parti hanno trascorso gli ultimi giorni a dare gli ultimi ritocchi all’accordo proposto dagli studios e definito come “l’ultima, migliore e definitiva offerta“, che prevede la prima protezione in assoluto per gli attori contro l’intelligenza artificiale e un aumento storico delle retribuzioni. L’accordo prevede inoltre un aumento del 7% per la maggior parte dei minimi garantiti, due punti percentuali in più rispetto agli aumenti ricevuti dalla Writers Guild of America e dalla Directors Guild of America.

L’accordo include anche un “bonus di partecipazione allo streaming”, secondo un’e-mail inviata ai membri della SAG-AFTRA, oltre ad aumenti dei contributi pensionistici e sanitari. Il sindacato ha infine dichiarato che il contratto ha un valore complessivo di oltre 1 miliardo di dollari. “Siamo giunti a un contratto che consentirà ai membri della SAG-AFTRA di ogni categoria di costruire carriere sostenibili“, ha dichiarato il sindacato nell’e-mail. “Molte migliaia di artisti, ora e in futuro, beneficeranno di questo lavoro“.

L’AMPTP, l’alleanza dei produttori cinematografici e televisivi, ha a sua volta rilasciato una dichiarazione mercoledì affermando che il contratto “rappresenta un nuovo paradigma“. “L’AMPTP è lieta di aver raggiunto un accordo provvisorio e si augura che l’industria riprenda a raccontare grandi storie“, ha dichiarato il gruppo datoriale. I membri del sindacato degli attori dovranno ora votare per ratificare l’accordo, un processo che probabilmente richiederà almeno una settimana o più. Ma lo sciopero è già stato revocato, il che significa che gli attori potranno tornare al lavoro giovedì stesso.

La maggior parte della produzione televisiva e cinematografica è infatti stata sospesa da quando gli sceneggiatori hanno scioperato sei mesi fa. Il sindacato degli attori si è poi unito a loro a metà luglio, bloccando tutte le produzioni cinematografiche indipendenti, tranne un numero relativamente ridotto. Con la risoluzione dello sciopero, tutti i progetti ad oggi rimasti sospesi potranno riprendere le attività, permettendo dunque ad Hollywood di garantire una stagione cinematografica del 2024 che, pur risentendo di quando accaduto, segnerà il ritorno ad una normalità lavorativa.

The Boys: teaser poster della quarta stagione con Butcher e Homelander

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Prime Video ha svelato i teaser poster della quarta stagione di The Boys con Billy Butcher e Homelander, rispettivamente interpretati da Karl Urban e Antony Starr, che hanno sorpreso il pubblico nell’esplosivo finale di stagione di Gen V. La serie di successo mondiale, nominata agli Emmy, tornerà nel 2024 e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

The Boys

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come dèi – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. Intenti a fermare i supereroi corrotti sono i The Boys, un gruppo di vigilanti che porta avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e su Vought – la società multimiliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti. È una lotta tra i “senza potere” e i “potentissimi”.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, The Boys è stato sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

Ghostbusters: Minaccia glaciale, ecco il primo trailer del film!

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Ghostbusters: Minaccia glaciale, ecco il primo trailer del film!

La Sony ha rilasciato il trailer di Ghostbusters: Minaccia glaciale, il sequel di Ghostbusters: Legacy, che nel 2021 aveva riportato al cinema i Ghostbusters introducendo però una nuova generazione di acchiappafantasmi. Questo nuovo, quinto film del franchise, riporta ora le avventure in quel di New York City, dopo il precedente film si svolgeva nelle campagne dell’Oklahoma. Nel trailer di Minaccia glaciale (questo il titolo ufficiale, dopo che quello provvisorio proponeva Firehouse) un’idilliaca estate newyorkese diventa gelida quando un misterioso “brivido di morte” si impossessa della città.

Paul Rudd torna alla guida del nuovo gruppo di acchiappafantasmi per combattere questo gelido nemico. McKenna GraceFinn Wolfhard e Carrie Coon riprenderanno i ruoli già interrpetati nel precedente film per questa nuova avventura, insieme però a nuovi arrivati quali Kumail NanjianiPatton OswaltJames Acaster ed Emily Alyn LindGhostbusters: Minaccia glaciale è diretto da Gil Kenan e si baserà su una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jason Reitman. “È un onore assoluto prendere in mano lo zaino protonico e passare dietro la macchina da presa per il prossimo capitolo della saga“, ha detto Kenan in una dichiarazione quando è stato annunciato come regista.

Come noto, il film doveva inizialmente arrivare in sala il 20 dicembre 2023, ma per via degli scioperi verificatisi negli ultimi mesi, con quello degli attori che ancora è in corso, la Sony ha deciso di rimandare il film, insieme ad altri suoi titoli quali Kraven ilcacciatore e Spider-Man: Beyond the Spider-Verse. Ora, Ghostbuster: Minaccia glaciale è previsto in sala per il 29 marzo 2024, ovvero il fine settimana di Pasqua del prossimo anno. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni su questo nuovo film, potendo intanto guardare il suo primo trailer finalmente svelato.

Ghostbusters: Frozen Empire, il trailer del film

In Ghostbusters: Minaccia glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

 

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White ha già alle spalle una carriera decennale, durante la quale si è in particolare distinto grazie ad una celebre serie TV. Ora che questa si è conclusa, però, la sua carriera sembra essere giunta ad una nuova fase, particolarmente entusiasmante, con l’attore che si sta già dividendo tra diversi progetti di grande rilievo. Alternandosi tra cinema e televisione, White sta infatti dando prova di grande versatilità, distinguendosi come un’interprete capace di dar vita ad interpretazioni particolarmente intense e memorabili.

Ecco 10 cose che non sai su Jeremy Allen White.

Jeremy Allen White: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune celebri serie. La carriera dell’attore comincia grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Conviction (2006), Law & Order – I due volti della giustizia (2007-2008) e Law & Order – Unità vittime speciali (2010). Il grande successo arriva però grazie alla serie Shameless, dove dal 2011 al 2021 recita nel ruolo di Phillip “Lip” Gallagher, recitando accanto ad attori come William H. Macy, Emmy Rossum, Cameron Monaghan e Ethan Cutkosky. Nel 2018 ha poi preso parte a quattro episodi della serie Homecoming, mentre dal 2022 è il protagonista della serie The Bear.

2. Ha recitato anche in diversi film. Oltre che per il piccolo schermo, White ha avuto modo in più occasioni di recitare anche per il cinema. Ciò è avvenuto con i film Beautiful Ohio (2006), The Speed of Life (2007), Afterschool (2008) e Twelve (2010). Dopo questi primi lungometraggi, ha recitato in Comic Movie (2013), Rob the Mob (2014), After Everything (2018) e The Rental (2020). Nel 2023 torna al cinema con ben tre film: Fingernails – Una diagnosi d’amore, Fremont e The Iron Claw, dove recita accanto a Zac Efron.

Jeremy Allen White in The Bear

3. Ha partecipato a dei corsi di cucina per prepararsi al ruolo. Per prepararsi ad interpretare Carmy in The Bear, White ha partecipato a dei corsi di cucina presso il The Institute of Culinary Education, studiando poi le attività del ristorante stellato Michelin Pasjoli, sotto la guida dello chef Dave Beran. Ma il suo processo di preparazione non si è fermato qui, poiché l’attore ha anche letto molti libri di cucina e di Chef, come quello di Frankie Spuntino. Infine, si è allenato molto nell’uso dei coltelli. Così facendo, l’attore non ha mai avuto bisogno di controfigure.

The Bear stagione 2 recensione
Jeremy Allen White e Ayo Edebiri in The Bear

4. Ha disegnato i tatuaggi che il suo personaggio sfoggia. Per costruire il personaggio di Carmy e la sua personalità, all’attore è stata data libertà creativa sul design dei tatuaggi che egli sfoggia. White ha dunque avuto modo di lavorarci insieme al tatuatore Ben Shield, concependo uno per uno tutti i tatuaggi che gli si possono vedere addosso nella serie e assegnando ad ognuno di loro un preciso significato, senza che questa venga necessariamente svelato. Uno dei più noti è tuttavia quello composto dalle cifre 773, ovvero il prefisso di Chicago.

Jeremy Allen White in Shameless

5. Aveva sostenuto il provino per più ruoli. Per la serie Shameless, Jeremy Allen White ha sostenuto le audizioni sia per il ruolo di Lip che per quello del fratello minore Ian Gallagher. Alla fine, è stato scelto per interpretare Lip, un personaggio poi rivelatosi profondamente nelle sue corde e che lo ha portato a vincere numerosi riconoscimenti. White, tuttavia, ha raccontato che interpretare Lip per così tanto tempo – undici stagioni – non è sempre stato semplice e gli ha fatto mettere in dubbio di poter essere in grado di interpretare anche ruoli diversi. Una volta terminata la serie, tuttavia, ha scoperto che non era così trovando nuovi ruoli con cui distinguersi.

Jeremy Allen White e il suo fisico per The Iron Claw

6. Ha messo su molta massa muscolare per il ruolo. L’attore è noto anche per via di un fisico particolarmente atletico e muscoloso, che avuto modo di mostrare in più occasioni sia nei progetti a cui ha preso parte sia con servizi fotografici vari. Per il film The Iron Claw, dove interpreta il wrestler Kerry Von Erich, però, White si è trovato a dover mettere su ulteriore massa muscolare, arrivando a guadagnare circa 20 chili di muscoli, risultando dunque molto più possente, come si può notare nel trailer del film. Per riuscire in ciò, si è sottoposto ad una dieta particolarmente calorica composta da waffle, burro di mandorle, hamburger di tacchino e avocado.

Jeremy Allen White è su Instagram

7. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 3.5 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una novantina di post, la maggior parte dei quali relativi alle sue attività come attore. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche immagini relative alla sua vita privata. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Fingernails - Una diagnosi d'amore Recensione
Jeremy Allen White e Jessie Buckley in Fingernails – Una diagnosi d’amore

Jeremy Allen White, sua moglie e i figli

8. Ha due figlie. Dall’ottobre 2019 al maggio 2023, l’attore è stato sposato con l’attrice Addison Timlin, nota per il film Fallen e la serie StartUp. La coppia ha poi avuto due figlie: Ezer Billie White, nata il 20 ottobre 2018, e Dolores Wild White, nata il 12 dicembre 2020. Come anticipato, nel maggio del 2023 i due annunciano la separazione e il divorzio, senza però specificare le cause di questa rottura. Nell’estate del 2023, all’attore è poi stato attribuito un flirt con Selena Gomez, ad oggi ancora non confermato.

Jeremy Allen White: i suoi tatuaggi

9. Ha diversi tatuaggi. In The Bear il suo personaggio è caratterizzato dalle braccia piene di tatuaggi, ma in realtà l’attore ne ha solo 6. Questi sono un tatuaggio per la figlia maggiore (un colibrì col nome Ezer), e uno dedicato al rapporto con la moglie (un cuore con all’interno i loro nomignoli Buddy & Bilie). In aggiunta, il tatuaggio più famoso che ha è sicuramente quello visto in molte delle scene senza maglietta in Shameless, ovvero un semplice triangolo di piccole dimensioni sul petto, dedicato ai suoi amici, che risale a quando White aveva solo diciassette anni.

Jeremy Allen White: età e altezza dell’attore

10. Jeremy Allen White è nato il 17 febbraio del 1991, Brooklyn, New York, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, HuffPost

Fargo: trailer della quinta stagione in arrivo su SKY

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Fargo: trailer della quinta stagione in arrivo su SKY

Sky rilascia oggi il trailer ufficiale italino del quinto capitolo di Fargo, la limited series vincitrice di Emmy, AFI, Peabody e TCA Award creata per la televisione, scritta, diretta e prodotta esecutivamente da Noah Hawley e prodotta da MGM Television, una società Amazon, e FX Productions. Fargo sarà disponibile con il nuovo attesissimo capitolo  in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 novembre, subito dopo il debutto negli Stati Uniti. Il quinto capitolo di Fargo è interpretato da Juno Temple (Ted Lasso), Jon Hamm (Mad Men), Jennifer Jason Leigh, David Rysdahl, Joe Keery, Lamorne Morris, Richa Moorjani, Sam Spruell e Dave Foley.

L’ultimo capitolo di Fargo è ambientato in Minnesota e North Dakota, nel 2019.  Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo “Dorothy ‘Dot’ Lyon” (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa casalinga del Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle.

Lo sceriffo del North Dakota “Roy Tillman” (Jon Hamm) è alla ricerca di Dot da molto tempo.  Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede di essere  la legge e quindi di essere al di sopra della legge.  Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio, “Gator” (Joe Keery), che cerca disperatamente di dimostrare il suo valore al padre. Peccato che sia senza speranza.  Così, quando si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola “Ole Munch” (Sam Spruell), un oscuro vagabondo di origine misteriosa.

Con i suoi segreti più profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, ma il suo affettuoso e ben intenzionato marito “Wayne” (David Rysdahl) continua a correre da sua madre, “Lorraine Lyon” (Jennifer Jason Leigh), per chiedere aiuto. CEO della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina del debito” non è contenta della scelta di suo figlio e non risparmia occasione per esprimere la sua disapprovazione verso Dot.  Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira l’attenzione del vice della polizia del Minnesota “Indira Olmstead” (Richa Moorjani) e del vice del North Dakota “Witt Farr” (Lamorne Morris), Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere principale, “Danish Graves” (Dave Foley) per aiutare sua nuora.  Dopotutto, la famiglia è famiglia.  Ma Dot ha un talento inquietante per la sopravvivenza.  E con le spalle al muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una madre Lyon.

Hawley è showrunner, produttore esecutivo, sceneggiatore, regista (episodi 501 e 502) e la sua società di produzione 26 Keys guida il team creativo dell’ultimo nuovo capitolo. Warren Littlefield (The Handmaid’s Tale, The Old Man, Dopesick), e la sua casa di produzione The Littlefield Company, è anche produttore esecutivo insieme a Steve Stark (Vikings: Valhalla, Mercoledì, The Consultant)  di Toluca Pictures, Kim Todd (The Handmaid’s Tale, Brave New World) e Joel & Ethan Coen. Fargo è prodotto da MGM Television e FX Productions, con MGM Television come studio principale. La serie è distribuita a livello internazionale da Amazon MGM Studios Distribution.

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