Amsterdam,
l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore
David O. Russel, arriverà il 3 novembre nelle sale
italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Racconto
affascinante e intricato che fonde brillantemente fatti storici e
finzione per un’esperienza cinematografica attuale, il film 20th
Century Studios e New Regency Amsterdam è un crime
originale su tre grandi amici che si trovano al centro di uno dei
complotti segreti più scioccanti della storia americana.
Il film dei 20th Century Studios
parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco,
tra cui Christian Bale,
Margot Robbie,
John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers,
Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy,
Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor
Swift e Robert De Niro.
Il film è ambientato all’inizio del
20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del
panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della
commedia poliziesca di Russell, American Hustle.
L’uscita di Amsterdam
in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.
Nel breve video, appena 58 secondi,
vediamo come la Terra di Mezzo accoglie la caduta di quella che
sembra una cometa. Si tratterà forse della caduta di Melkor per
mano di Iluvatar?
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà
il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo
il servizio. La serie de
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha
riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain
Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz
Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe
Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie
Vickers e Daniel Weyman.
La serie
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è
scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre,
Bryan Cogman di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Dopo aver visto il finale della
quarta stagionedi Stranger
Things, molti fan stanno invocando a gran voce più
azione sci-fi/horror dalla loro squadra preferita di nerd e
ammazzamostri di Hawkins. Anche se tutti gli
appassionati della serie Netflix dovranno
aspettare ancora molto prima del gran finale con la quinta
stagione, questo non significa che sia troppo presto per iniziare a
pensarci.
La nuova stagione ha preso spunto
dai film horror dell’epoca, in particolare da Nightmare, per cui molti fan si stanno già
chiedendo quali saranno i prossimi film a cui la serie si ispirerà.
La scelta di pellicole anni ’80 è sicuramente vastissima, ma solo
poche di queste sono davvero in grado di rispecchiare gli eventi
che hanno sconvolto la cittadina di Hawkins dopo
la battaglia culminante con Vecna.
Il Signore degli Anelli
(1978)
Anche se molti fan del genere
fantasy sarebbero pronti a proporre la versione del Signore degli Anelli di Peter Jackson, sarebbe
più appropriato affidarsi alla versione che Mike,
Will, Lucas e
Dustin avrebbero effettivamente guardato.
L’originale film d’animazione di Ralph Bakshi è
stato davvero un punto fermo del fantasy degli anni ’80, e le sue
influenze sulla controparte live-action si fanno sentire.
Nella serie ci sono diversi
riferimenti all’epica di Tolkien, soprattutto a
Mordor, nella quarta stagione. Stranger
Things si è rifatto a diversi capisaldi
dell’horror e della fantascienza, quindi un maggior numero di
riferimenti al fantasy sarebbe molto apprezzato.
La casa (1981)
Ora che il
Sottosopra si è completamente manifestato a
Hawkins nel finale della quarta stagionedi Stranger
Things, le fondamenta della città sono essenzialmente
diventate un focolaio di attività soprannaturale. Ciò significa che
le forze del Mind Flayer e altri mostri
provenienti dall’altra dimensione possono essere in agguato dietro
ogni angolo, proprio come i demoniaci Deadites
nell’originale La Casa di Sam Raimi.
È già stato dimostrato che gli
esseri provenienti dall’altra dimensione possono influenzare in
larga misura le altre persone, quindi il tema della possessione non
sarebbe poi così fuori luogo: le energie negative del
Sottosopra potrebbero benissimo trasformare molti
cittadini di Hawkins in servi zombificati.
Brightburn (2019)
Uno dei momenti salienti di
questa stagione è stato vedere Eleven alle prese
con un altro essere della sua specie. Vecna/001 si è consolidato come un degno
avversario della protagonista e vederla riuscire ad abbattere il
mostro con i suoi poteri psionici è stato indubbiamente
soddisfacente. Se i fratelli Duffer vogliono
ripetere questo successo, potrebbero prendere in considerazione
altri temi legati ai supercattivi.
Pur non essendo un classico degli
anni ’80, L’angelo del male – Brightburn è un perfetto
esempio di ciò che accade quando un supereroe diventa malvagio. Il
film narra essenzialmente la storia delle origini di
Superman, ma il bambino alieno cresciuto in una
fattoria usa qui i suoi poteri per la distruzione di massa invece
di combattere per la verità, la giustizia e il sogno americano: un
essere del genere potrebbe facilmente inserirsi nel mondodi
Stranger
Things
Coraline (2009)
Ora che la banda di nerd
preferita da tutti è cresciuta molto, dopo il primo incontro con
Eleven, potrebbe essere giunto il momento di
introdurre nuova linfa per un’ultima stagione all’insegna
dell’horror. Holly Wheeler è sempre sembrata
beatamente ignara dell’orrore che circonda la sua città, ma forse
potrebbe essere investita di una percezione migliore e trasformarsi
in un’inconsapevole alleata nella lotta contro il Mind
Flayer.
Uno dei film per ragazzi più
spaventosi in circolazione, Coraline, ha
un’estetica sopraffina e racconta di una giovane eroina dai capelli
blu che esplora un mondo strano e insolito nascosto sotto la sua
stessa casa. La serie potrebbe prendere diversi spunti da
Coraline, soprattutto per quanto riguarda il tema
dei portali che conducono ad altri mondi.
The Mist (2007)
La mentalità mafiosa può
essere estremamente pericolosa nei film horror, soprattutto quando
una minaccia imponente e inizialmente sconosciuta sconvolge
improvvisamente le vite dei cittadini. Ora che il
Sottosopra si è diffuso a
Hawkins, gli amici e i vicini potrebbero presto
rivoltarsi l’uno contro l’altro, mentre i mostri e i servi del
Mind Flayer vagano liberi.
Basato sul racconto di
Stephen King, The Mist vede un gruppo di abitanti di una
piccola cittadina che si rifugiano in un negozio di alimentari
mentre mostri alieni devastano la città all’esterno. Se la folla
inferocita guidata dalla squadra di basket nella quarta stagionedi Stranger
Things vuole indicarci qualcosa del genere,
questo potrebbe benissimo accadere ora che le porte del Sottosopra
sono aperte.
Non aprite quel cancello
(1987)
Cancelli, portali e squarci
nella realtà per raggiungere altre dimensioni sono tutti elementi
che fanno parte del repertorio diStranger
Things ma, ora che le porte del
Sottosopra sono state spalancate, è giunto il
momento di scatenare una nuova ondata di mostri sulla tremante
cittadina di Hawkins. Dopotutto, ci sono cose
peggiori dei Demogorgoni.
Una grande fonte di ispirazione in
questo senso potrebbe essere Non aprite quel cancello (The
Gate), film in cui un gruppo di bambini deve combattere
con demoni in miniatura per impedire che un portale per l’inferno
si apra nel loro giardino. Anche se non sono grandi o intimidatori
come i Vecna, i viscidi mutaforma sono in grado di
incutere più di qualche spavento in questo film di mostri poco
apprezzato.
Predator (1987)
Un elemento che potrebbe essere
passato inosservato ad alcuni negli ultimi due episodi è che la
specie dei Demogorgoni sta diventando più forte.
Per ora potrebbe trattarsi solo della capacità di arrampicarsi, ma
questo non significa che la prossima ondata di mostri della quinta
stagione non sarà ancora più pericolosa: immaginate cosa potrebbero
fare se riuscissero a mimetizzarsi.
Nel mondo della fantascienza, ci
sono forse poche creature più letali del Predator,
e non si può negare che il Demogorgone potrebbe
beneficiare di alcuni dei suoi attributi. È vero che i suoi poteri
devono essere più organici che tecnologici ma, se nel
Sottosopra possono esistere stregoni e simili, non
è poi così difficile.
Fantasmi (1979)
Vecna
è stato eliminato, ma questo non significa che sia del tutto
scomparso dai meandri di Stranger Things. Visti i suoi legami con
Eleven, i ragazzi e la città, potrebbe benissimo
tornare per vendicarsi o stabilendo un legame mentale con qualcuno
dei protagonisti.
Una narrazione simile è quella del
film Fantasmi, in cui possiamo riscontrare
certamente delle somiglianze tra Vecna e il minaccioso Tall
Man. Sebbene non abbia la sfera e i servitori
incappucciati, le immagini psichedeliche e le sequenze da incubo
che coinvolgono Vecna sono molto simili; i fratelli
Duffer possono sicuramente trarre più di qualche
suggerimento da questa serie di film.
Shining (1980)
La penna di Stephen
King ha già influenzato notevolmenteStranger
Things, ed è sorprendente che non ci siano ancora
state citazioni dirette a Shining nella serie, dato che sono molte le
scene e sequenze che ricordano Carrie,
Firestarter e Stand By Me. La
serie non ha chiaramente bisogno di un hotel demoniaco, ma i viaggi
nelle menti dai poteri psichici potrebbero certamente avere essere
pane per i denti dei fratelli Duffer.
Stranger
Things consta già di protagonisti dai poteri psichici,
una città con un segreto mortale e legami con una dimensione
malvagia, quindi fantasmi e strani fenomeni paranormali non
sarebbero fuori questione ora che il Sottosopra
può affondare completamente i suoi artigli ad
Hawkins.
Aliens (1986)
Il finale della quarta stagione di
Stranger
Things è stato vicinissimo a citare come fonte di
ispirazione Aliens, ma si
è fermato solo all’uso di un lanciafiamme. Ora che il
Demogorgone è tornato in gioco, i registi
avrebbero dovuto andare fino in fondo e far sì che la squadra in
Russia li sterminasse come Ripley nel classico
d’azione degli anni ’80 di James Cameron.
È impossibile che i fan non
vogliano vedere Hopper e Joyce
riallacciare il loro rapporto dopo aver dato completamente fuoco a
un nido di mostri. Per alcuni potrebbe essere eccessivo, ma questa
potrebbe rivelarsi una delle sequenze più iconiche della quinta
stagione se le venisse data la giusta direzione.
Un ex consulente legale dei Marvel Studios spiega perché l’accordo con la
Sony Pictures Entertainment per condividere i diritti di
sfruttamento di Spider-Man durerà. L’Uomo Ragno di Tom Holland ha appena concluso la sua trilogia
personale con Spider-Man:
No Way Home. Oltre a ciò, tuttavia, l’arrampicamuri
del MCU continuerà il suo arco
narrativo nel franchise con Spider-Man 4 ufficialmente in sviluppo,
come rivelato da Kevin Feige dei Marvel Studios.
C’è stato un tempo, tuttavia, in cui
l’accordo tra Marvel Studios e Sony Pictures
Entertainment di collaborare era sul punto di essere sciolto. Tutto
è iniziato nel 2015, quando la partnership tra gli studi ha
permesso all’MCU di presentare Peter Parker dopo
anni di isolamento nel suo franchise. Sulla scia del successo di
Spider-Man: Far From Home,
tuttavia, una disputa sui dettagli finanziari del loro accordo ha
quasi costretto la Sony a ritirarsi, portando potenzialmente con sé
il Peter di Holland. Fortunatamente, Sony e Marvel Studios sono riusciti a
trovare una via di mezzo e hanno deciso di continuare la
collaborazione.
Per coloro che sono preoccupati che
qualcosa di simile possa accadere di nuovo in futuro, un ex
avvocato dei Marvel Studios spiega perché è
improbabile. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Paul
Sarker spiega i motivi per cui l’accordo tra Marvel Studios e Sony sarà
sostenibile a lungo termine. Sottolinea che entrambe le parti
stanno beneficiando dell’accordo, quindi sarebbe difficile per loro
abbandonarlo. I Marvel Studios hanno la possibilità
di incorporare uno degli eroi Marvel più iconici nell’MCU, mentre la Sony può trarre
vantaggio da Feige e dal suo team creativo per dare forma ai loro
personaggi.
“Dal punto di vista creativo,
penso che sia una vittoria per tutti. La Sony ottiene il vantaggio
di Kevin [Feige] e del suo team incredibilmente talentuoso nel
realizzare i loro film. La Marvel può usare Spider-Man, che è
uno dei personaggi più importanti del MCU, nei suoi film. Penso che alla
fine i fan vincano, perché vedere Spider-Man in Civil War, in
Endgame e Infinity War è stato fantastico. E anche vedere Doctor Strange o Iron Man nei film di
Spider-Man è molto elettrizzante.
Non ho lavorato alla Marvel negli ultimi anni, ma ha
senso. L’importanza di Spider-Man per la Sony come studio
cinematografico non può essere sopravvalutata, giusto? Perché la
Sony non ha la potenza al botteghino che ha la Marvel, quindi il fatto che Sony
sia stata in grado di mantenere i diritti per realizzare film di
Spider-Man e anche di ottenere il contributo di Kevin [Feige] e il
suo DNA nel film è una grande vittoria per loro.
Penso che l’unica altra opzione
sarebbe stata quella di riacquistare i diritti da parte della
Disney, e chissà quanto sarebbe stato costoso, ma a lungo termine
non sarebbe stata una grande mossa per la Sony. Ciò aiuta la Sony a
mantenere il proprio studio rilevante nella conversazione sui film
tratti dai fumetti e offre alla Marvel uno dei suoi migliori
personaggi. Quindi penso che sia una vittoria per tutti. Secondo
me, se Sony non avesse stretto l’accordo ma ha avesse continuato
con il suo approccio produttivo senza il contributo della Marvel, non penso che sarebbe stato
un buon risultato per loro. Allo stesso tempo, se la Marvel non riesce ad avere
Spider-Man nei suoi film, neanche questo è eccezionale. Entrambe le
parti ottengono qualcosa di importante da questo.”
La durata del periodo in cui
Oscar Isaac è stato legato a Moon
Knight nel MCU segna un cambiamento nel modo
in cui i Marvel Studios gestiscono i contratti con le
star. Al debutto nella sua serie Disney+, Moon Knight,
Isaac interpreta uno dei nuovi eroi dell’universo. Mentre l’arco
narrativo di Moon Knight è solo all’inizio, non è
chiaro dove e quando Isaac apparirà nel franchise.
Prima ancora che fosse presentato in
anteprima, Moon Knight era già stato confermato
come una mini serie. Ciò significava che lo spettacolo era stato
creato per durare solo una stagione, con un finale definitivo. Dopo
i suoi sei episodi, tuttavia, è stato chiaro che la serie stava
preparando il futuro di Steven Grant e Marc Spector nel
MCU con l’introduzione del
terzo alter ego Jake Lockley. I Marvel Studios continuano a non
parlare di ciò che verrà dopo per il personaggio, ma Isaac in
precedenza ha rivelato che il suo contratto con la Marvel era solo per una stagione
della serie Disney+. Ciò significa che se il
franchise ha bisogno che Moon Knight appaia in
qualsiasi futuro progetto MCU, dovrebbe rinegoziare la
retribuzione e la durata di tale coinvolgimento.
Secondo l’ex consulente legale dei
Marvel Studios, Paul
Sarker, questo è un cambiamento nella procedura per
l’organizzazione. In un’intervista esclusiva con Screen Rant,
Sarker rivela di essere rimasto sorpreso
nell’apprendere che Isaac ha firmato un contratto per una sola
stagione nei panni di Moon Knight. Apparentemente,
i Marvel Studios tendono a vincolare
i loro talent molto più a lungo, nel tentativo di garantire il loro
coinvolgimento in qualsiasi altro progetto imminente che potrebbe
richiedere la presenza del loro personaggio. Ha riconosciuto i
commenti di Kevin Feige sulla sperimentazione di
accordi a breve termine per dare agli attori più libertà quando si
uniscono al MCU.
“Sono stato sorpreso di sapere
che Oscar Isaac ha fatto un contratto per una stagione, perché
quando ero alla Marvel – certo, questo era cinque o
sei anni fa – i contratti con gli attori erano significativamente
più lunghi. Spesso includevano opzioni per il cinema, opzioni per
sequel e prequel, opzioni cameo e altre opzioni per i franchise e
spesso per la televisione. La Marvel, a causa della natura
interconnessa delle sue storie e del fatto che sta producendo
contenuti in così tanti generi e forme di mezzi diversi, ha bisogno
di molta flessibilità.
Ma vogliono anche avere una
certa prevedibilità contrattuale per poter dire: “Se abbiamo
bisogno che questo personaggio appaia in uno show televisivo e non
possiamo riformulare ogni volta…” La struttura delle opzioni offre
loro molta flessibilità in termini di prezzo e certezza sapendo che
ci sarà continuità tra l’attore che interpreta la stessa parte nel
film e lo show televisivo: questo è ciò che i fan apprezzano.
Quindi, ci sono chiaramente dei vantaggi in questo modo di lavorare
dal punto di vista dello studio.
Detto questo, come ha detto
Kevin [Feige] l’anno scorso, ora si stanno orientando verso accordi
a breve termine, perché non vogliono che gli attori si sentano
obbligati a recitare nei film – ed è un impegno enorme. Se stai
offrendo il ruolo a qualcuno che ha appena iniziato nel MCU, potrebbe essere un attore
molto affermato come Oscar Isaac o Joaquin
Phoenix, e offri loro un accordo con dieci opzioni che
potrebbero richiedere un decennio della loro vita… Questo è un
impegno enorme. I film Marvel sono ad alto budget; non
sono necessariamente tutto l’anno, ma devi mantenerti in forma,
devi mangiare bene, devi essere in forma fisica per fare questi
film, e non è necessariamente una cosa facile da mantenere. Voglio
dire, guarda Chris Hemsworth, è stato Thor per un decennio, ed è
stato fantastico per la sua carriera e ha fatto altri film nel
frattempo, ma è comunque un impegno importante, anche se non so se
ce l’avrebbe fatto ogni altro modo.
Ma penso che quello che Kevin
[Feige] sta cercando di dire sia “Vogliamo adottare un approccio
più flessibile e favorevole agli attori”. A questo punto, la
Marvel si è affermata come il
principale generatore di franchising, quindi se vuoi far parte di
questo straordinario successo – fantastico, a loro piacerebbe
averti, ma non vogliono che nessuno si senta costretto. Penso che,
sul front-end, sia più facile portare a termine alcuni accordi. È
più ragionevole, tre o quattro opzioni. E poi dopo quattro film, se
tutti stanno ancora vincendo e tutti vogliono ancora lavorare
insieme, bene. Ma questo è certamente un cambiamento rispetto a
come funzionava tutto quando io ero lì.”
Dopo tanto mistero legato a Nope,
il suo prossimo film, Jordan Peele fornisce
finalmente ulteriori dettagli sui temi e sui dettagli della storia,
in un’intervista rilasciara a Empire (tramite Slash Film). Quando gli è stato
chiesto di cosa parlasse Nope,
Peele inizialmente ha risposto “No!” in una replica
scherzosa, ma ha finito per rivelare dettagli più specifici sul
film.
Peele ha rivelato che intendeva fare
uno “spettacolo” che avrebbe “messo il pubblico
nell’esperienza immersiva di essere in presenza di un UFO”. Da
un punto di vista tematico, Jordan Peele mette in
evidenza la relazione centrale tra OJ ed Emerald nel film,
sottolineando che Nope parla anche di “fratello e sorella, e
della guarigione della loro relazione”. Scopri la citazione
completa di Peele:
“No! [Ride] No, no, posso
rispondere a questo. Se non posso, sono nel posto sbagliato, vero?
Ho iniziato con il desiderio di fare un film che mettesse il
pubblico nell’esperienza coinvolgente e immersiva di essere in
presenza di un UFO. E volevo mettere in piedi uno spettacolo,
qualcosa che promuovesse la mia forma d’arte preferita e il mio
modo preferito di guardare quella forma d’arte: l’esperienza
teatrale. Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, ho
iniziato a scavare nella natura dello spettacolo, la nostra
dipendenza dallo stesso e la natura insidiosa dell’attenzione.
Quindi è di questo che si tratta. E riguarda un fratello e una
sorella, e la guarigione della loro relazione.”
Nope
riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get
Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono
Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street,
Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in
una solitaria gola di nell’entroterra della California che
testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.
Il cast di Nope
include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon
Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto
da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e
Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film
sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.
Il prossimo progetto di Waititi
sarà invece un film di Star
Wars e sembra che grazie a questo impegno, abbia avuto la
possibilità di parlarne proprio con
Natalie Portman. Tuttavia, nel sondare l’interesse di
Portman a recitare in suddetto film, Waititi ha realizzato qualcosa
di importante.
“Natalie mi aveva chiesto quale
fosse il mio prossimo progetto, e io le ho detto “Farò un film di
Star Wars, saresti interessata a partecipare?” e lei mi ha
risposto, giustamente, che era già stata nei film di Star Wars. Mi
ero dimenticato di quelli!”
Per quanto non siano i preferiti
dai fan, sembra davvero assurdo che Taika Waititi
abbia dimenticato completamente tutta la trilogia prequel in cui
Portman interpreta Padme Amidala, personaggio fondamentale per la
mitologia del franchise.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Ecco le foto della Eki Night, l’evento tenutosi all’Orto Botanico
di Roma e organizzato da
Eki Magazine per presentare il numero 02 della rivista.
Ospite d’onore è stato il DOP
Paolo Carnera, che ha raccontato il suo lavoro e
il rapporto con registi e artisti delle immagini e della luce. La
serata è poi proseguita con un’esibizione dal vivo dei
Sinnerman, seguita dalla performance
‘Habitus‘ con Gaia Altucci e
Fiamma Rigoni, con le musiche di Niccolò
Vannucchi.
A chiudere la serata, il DJ set con
Dj Ariannna. Ecco le immagini:
Continua lo svelamento dei
protagonisti di
Avatar: la via dell’acqua e dopo Kate Winslet e Sigourney Weaver, ecco una nuova immagine da
Empire che mostra una creatura acquatica che
debutterà nel secondo capitolo dell’epopea di James
Cameron.
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
Attenzione: Questo articolo
contiene spoiler su The Boys 3!
Con l’imminente episodio 8, si
concluderà la
terza stagione di The
Boys, e la stravagante serie di supereroi si candida
indiscutibilmente a essere uno dei miglior show dell’anno. Dopo la
colossale rivelazione dell’episodio 7 e i tanti punti di domanda da
risolvere, le teorie e il fermento si stanno scatenando tra i
fan.
Naturalmente, sarà davvero
impossibile prevedere con esattezza cosa accadrà in quello che
potrebbe essere uno dei migliori episodi della serie. Tuttavia,
basandoci sul contesto della serie e gli indizi seminati nella
narrazione, possiamo riuscire a decifrare almeno in parte ciò che
Eric Kripke e co. porteranno sullo schermo.
Abisso perde il suo amante
Abisso è
stato una costante fonte di sollievo comico per tutta la terza
stagione, con la moglie, una specie di rappresentante delle
pubbliche relazioni, sempre più stufa delle sue assurdità, fino
alla scorsa puntata, quando ha proposto di far entrare il suo
amante polpo nella loro vita…di coppia.
Sulla base di ciò e del fatto che
Abisso è stato costretto a mangiare Timothy
all’inizio della stagione, sembra quasi certo che l’amico pesce di
Abisso non riuscirà a superare la terza stagione, e la moglie sarà
probabilmente una delle ragioni. Non sarebbe nemmeno così
scioccante vederla cercare di mollare Abisso per qualcuno con uno
status più elevato.
Stan Edgar viene affrontato ma ha
un asso nella manica
La sempre esilarante
Ashley sarà indubbiamente sottoposta a un’assurda
quantità di stress da parte di Homelander, in
particolare in questo ultimo episodio, ma è probabile che
indirizzerà la sua frustrazione verso la Vought,
che ha tenuto nascosto la verità sulla sua creazione a Stan
Edgar.
Edgar avrà probabilmente un altro
faccia a faccia con Homelander, e forse anche con Soldier
Boy, ma come sempre sarà probabilmente indifferente di
fronte allo psicopatico, e il motivo risulterà piuttosto evidente.
Stan non si limiterà a ritirarsi in solitudine e ad ammettere la
sconfitta; avrà un ruolo da svolgere e un asso nella manica per
affrontare Homelander e forse anche Soldier Boy.
Qualcuno prenderà il composto
V
Sapendo che il
Temp-V li ucciderà dopo 3-5 dosi, sia
Hughie che Butcher stanno
camminando sul filo del rasoio, destinati a cadere se non cambiano
drasticamente rotta. Butcher potrebbe perdere se stesso a causa
delle lesioni cerebrali causate dal Temp-V ma usare il
Composto V come una sorta di cura per Hughie,
compensando ciò che non ha potuto fare per il fratello minore.
Non sono gli unici a poter assumere
la sostanza, perché anche Frenchie,
MM, Hughie o
Butcher possono prenderla. Ma sembra inevitabile
che, per salvare la vita a qualcuno, per andare oltre il limite ma
con le giuste ragioni, almeno uno di loro prenderà, o gli verrà
somministrato, il Composto V.
Ryan riceve la visita di papà e
nonno
Ryan è
rimasto assente dalla terza stagione di The
Boys da quando Butcher lo ha
aggredito, ma ha indubbiamente un ruolo da svolgere in questa
storia e sembra probabile che riceverà la visita del suo diabolico
padre e forse anche di suo nonno.
Il motivo per cui questa svolta
sembra così probabile è l’indirizzo dato a
Homelander da Neuman. Non può
essere quello di Butcher, Soldier
Boy o Stan Edgar, quindi
Ryan è l’unica opzione possibile, e potrebbe
verificarsi un incontro esplosivo con enormi ripercussioni sulla
quarta stagione.
La madre di Homelander
Una teoria azzardata ma
plausibile, che alcuni fan hanno avanzato dopo l’epica rivelazione
che Soldier Boy è il padre di
Homelander, è che la madre biologica di Homelander
non sia altro che la sua ex amante Stormfront.
Homelander ha sempre manifestato
profondi e radicati problemi con la madre e The
Boys è una serie talmente morbosa e selvaggia che
potrebbe arrivare a raccontarci che Homelander ha fatto sesso con
la propria madre. Data la sua ricerca di una razza “perfetta”,
sembra plausibile che abbia rinunciato ai suoi ovuli per far
accadere una cosa del genere.
Un legame temporaneo tra padre e
figlio
Homelander
e Soldier Boy si troveranno faccia a faccia nel
finale della serie, ma molti fan continuano a chiedersi se saranno
in conflitto o se legheranno? La risposta più probabile sembra
essere…entrambe.
Soldier Boy ha già
accennato al suo desiderio di avere figli, ma ha anche chiarito che
nessuno può sostituirlo, nessuno può superarlo. È probabile che
queste due idee contrastanti si uniscano sotto forma di un legame
malato tra padre e figlio, prima che i due si scontrino ancora una
volta, ostacolandosi a vicenda nella ricerca delle luci della
ribalta. Anche Black Noir dovrebbe avere un ruolo
in tutto questo, con Homelander combattuto tra l’aiutare il padre o
l’essere leale all’unico membro dei Sette che considera un
amico.
Homelander perde la sua gente e la
Vought finisce in rovina
Con la popolarità di
Starlight, il raduno di gente che “sta dalla parte
di Homelander” visto nei trailer e il fatto che Homelander sta
perdendo il controllo di tutto, sembra che, alla fine della
stagione, la Vought sarà un disastro.
La perdita del sostegno della
maggior parte delle persone probabilmente spingerà
Homelander oltre il limite in questo finale e,
sebbene quelli come Todd si raduneranno a sostegno di Homelander –
causando forse un altro scontro Todd/Latte Materno
-, ciò non aiuterà in alcun modo la malvagia corporazione Vought,
la cui popolarità, azioni e impero coleranno a picchio in questo
episodio finale.
Team-up, Face-Offs e morti
Questo episodio finale
promette molti succulenti team-up e combattimenti tra varie
formazioni dei Ragazzi e dei
Sette, alcuni dal forte impatto emotivo, altri per
vendetta e altri ancora volti a completare gli archi dei
personaggi.
Si sa che Latte Materno e
Starlight si scontreranno con Soldier
Boy, ma questo non porterà a nessuna morte. Una delle più
probabili condannate a morte è Maeve, che dovrebbe
essere liberata nell’episodio (ottenendo lo spazio che merita sullo
schermo), probabilmente da Starlight, e combattere
al fianco degli eroi contro Homelander, morendo
cercando di placare la sua furia (se non dovesse morire, questo
show è abbastanza contorto da lasciarla forse incinta del figlio di
Butcher). Butcher e
Hughie si scontreranno con
Homelander, ma anche in questo caso non morirà
nessuno, al massimo, Butcher potrebbe andare incontro alla morte
cerebrale a causa del Composto V. Black
Noir è l’ultimo obiettivo di Soldier Boy
e, dopo il suo brillante arco narrativo, sembra che sia arrivato il
momento di dire addio a Noir, che sicuramente si prenderà delle
belle botte. Un potenziale altro grande scontro dell’episodio
potrebbe vedere Soldier Boy,
Homelander e Abisso affrontare
tutti.
Il PTSD di Soldier Boy si scatena
e i Supes perdono i loro poteri
Una delle più grandi
domande sul finale della terza stagione di
The Boys, soprattutto dopo l’annuncio di una quarta
stagione, è se Soldier Boy morirà o meno. È
probabile che lo faccia, o che quantomeno gli succeda qualcosa. Ma
cosa lascerà in eredità?
Il potere di Soldier Boy, scatenato
dal PTSD, ha già causato molta distruzione, ma non ha avuto
altrettante conseguenze a livello personale per il pubblico, a
eccezione della perdita dei poteri di Kimiko.
Questo ultimo episodio è il momento giusto per affrontare una
svolta tanto spinosa. In qualche modo, da Latte
Materno, Starlight o
Butcher, Soldier Boy verrà
scatenato e finirà per depotenziare Homelander. Vedere
Homelander alle prese con un comportamento
psicotico e sentirsi impotente, senza nessuno disposto a dargli il
Composto V, e che quindi dovrà riacquistare i suoi
poteri nella quarta stagione, sarà una delle cose più affascinanti
di questo incredibile show.
La Twilight Saga è stata
uno dei maggiori fenomeni cinematografici degli scorsi due decenni.
Con i suoi cinque film, questa ha infatti rappresentato il
principale concorrente al successo di Harry Potter. Le due
storie sono in realtà molto differenti tra loro, e al centro dei
film tratti dalla saga letteraria di Stephen Meyer
vi è l’amore tra una giovane ragazza umana e un affascinante e
secolare vampiro di nome Edward. Iniziata nel 2008 con Twilight, e proseguita
con New Moon ed Eclipse, questa ha poi
avuto un capitolo conclusivo diviso in due parti. Dopo Breaking Dawn – Parte
1, nel 2012 è così uscito The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 (qui la recensione).
Diretto anch’esso da Bill Condon, il
film porta così a conclusione una delle saghe romantiche più
acclamate degli ultimi decenni, che ha il pregio di aver ridato
grande popolarità al cinema alla figura del vampiro. Basato sugli
ultimi capitoli dell’omonimo romanzo di Stephenie
Meyer, anche questo quinto capitolo si è affermato come un
grandissimo successo, arrivando ad un incasso di oltre 830 milioni
di dollari, il maggiore della saga. Mescolando romanticismo,
fantasy e anche diversi elementi tendenti sempre più
all’horror, Breaking Dawn – Parte 2 ha così
rappresentato non solo un’evoluzione delle atmosfere e delle
tematiche della serie, ma anche la sua degna conclusione.
Per gli appassionati di questa, è
infatti ancora oggi tra i più apprezzati della saga, mentre per chi
non lo avesse ancora visto, vi potrà ritrovare buon intrattenimento
e tanta adrenalinica azione. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Parte 2, la trama del film
Al termine di Breaking Dawn –
Parte 1, Bella Swan aveva dato alla luce la
figlia concepita con il vampiro Edward Cullen. Nel
farlo, però, ha seriamente rischiato di morire, costringendo il
compagno a trasformarla a sua volta in vampira per permetterle di
continuare a vivere. Metà umana e metà vampira, la piccola
Renesmee cresce invece in fretta e nessuno sa cosa
ne sarà del suo destino. La notizia che una creatura così
eccezionale è nata a Forks attira naturalmente la curiosità dei
Volturi e Alice prevede nelle sue
visioni che il clan reale sta marciando verso casa Cullen, con
intenzioni tutt’altro che pacifiche.
Per dimostrare che la nipote non è
un ibrido creato contro le regole dei vampiri, ma il frutto
dell’amore tra Edward e Bella, Carlisle contatta
vampiri da tutto il mondo e chiede loro di testimoniare a favore
della famiglia. Lo scontro sembra però inevitabile e così
licantropi e vampiri si trovano a dover difendere la piccola
dall’assalto degli spietati Volturi. Ciò che non sanno, però, è che
un tradimento interno rischierà di minare le loro possibilità di
vittoria. Nel momento in cui i Volturi arrivano in città, e la neve
inizia a cadere, lo scontro finale avrà inizio.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Parte 2, il cast del film
Per il terzo film della serie
vengono ovviamente riconfermati gli attori Robert
Pattinson nel ruolo del vampiro Edward Cullen,
Taylor
Lautnernei panni del licantropo Jacob Black,
eKristen
Stewart in quelli di Bella Swan. Qui finalmente mamma,
la Stewart ha preferito lavorare con dei veri bambini piuttosto che
con dei pupazzi, così da poter dar vita ad una performance più
realistica. Per il ruolo di Renesmee, la figlia di Bella ed Edward,
è invece stata scelta l’attrice MackenzieFoy, divenuta celebre proprio grazie a questo
ruolo. Oltre a lei, però, altre dieci attrici hanno brevemente
interpretato il personaggio, mostrando la sua rapida crescita da
neonato ad adolescente tramite la CGI.
Accanto a loro si ritrovano poi
anche Peter
Facinelli, nel ruolo di Carlisle Cullen, il
capofamiglia, Ashley Green
con il personaggio di Alice Cullen, e Kellan
Lutz nei panni di Emmett Cullen. Altri attori presenti
sono Jackson Rathbone nel ruolo di Jasper Hale e
Nikki Reed in quello di Rosalie Hale.
Billy Burke è invece ancora una volta il padre di
Bella, mentre Jamie Campbell
Bower interpreta Caius. Elizabeth
Reaser è Esme Cullen, mentre Christian
Serratos e Anna
Kendrick riprendono invece brevemente i loro ruoli di
Angela Weber e Jessica Stanley, amiche di Bella. Dakota Fanning,
infine, è la potente vampira Jane. All’interno del film lei
pronuncia solo una parola: “dolore”.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Parte 2, il trailer e dove vedere il film in streaming
e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. The
Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2 è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play,
Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì 5
luglio alle ore 21:10 sul canale
La 5.
Nel 2000 al cinema esce il film
Final
Destination, primo capitolo di una
pentalogia che si è imposta come un cult sia per le sue tematiche,
legate alla predestinazione e all’inevitabilità della morte, quanto
per diverse sequenze entrate nell’immaginario collettivo. Diretto
da James Wong, noto anche come regista della serie
X-Files, il film ha conquistato da subito un grande
seguito di fan, che hanno reso tale pellicola sempre più celebre
nel corso degli anni. Dopo un primo sequel nel 2003, nel 2006 viene
realizzato Final Destination 3,
nuovamente diretto da Wong dopo che questi aveva rinunciato alla
regia del secondo film.
Lo schema di questo terzo capitolo è
grossomodo il medesimo di quello dei precedenti film. A differenza
di Final Destination 2, il quale era un sequel diretto del
primo film, questo terzo lungometraggio è stato concepito come un
film a sé stante, con nuovi personaggi e nuove dinamiche. Quanto
avviene è comunque ambientato nello stesso universo narrativo,
poiché per Wong era affascinante pensare che ciò che accade ai
protagonisti del primo film potrebbe accadere a chiunque, fornendo
dunque numerose storie e punti di vista da poter raccontare. Allo
stesso tempo, nel nuovo film subentra il tema del controllo, con i
protagonisti alla disperata ricerca di poter controllare ed evitare
la propria morte.
Come i precedenti due film, anche
questo si è affermato come un grandissimo successo, con un incasso
di 120 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. Ancora oggi
Final Destination 3 è indicato come uno dei capitoli più
affascinanti della saga. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Final Destination 3: la
trama del film
Il film ha per protagonista
l’adolescente WendyChristensen,
la quale per festeggiare l’ultimo anno di liceo organizza un’uscita
al luna park con un gruppo di suoi amici. La prima attrazione che
decidono di provare è naturalmente quella delle montagne russe.
Proprio poco prima di salirvi sopra, però, Wendy ha una terribile
visione premonitrice dove vede il trenino deragliare dai binari e
uccidere tutti quelli che vi sono sopra. Terrorizzata, Wendy cerca
di convincere i suoi amici a non salire, ma solo alcuni di loro le
daranno retta, tra cui Kevin,
Ian, Ashley, Ashlyn
Frankie, Lewis ed
Erin.
Quanti hanno invece deciso di
rimanere sulla giostra andranno realmente incontro alla tragica
fine prevista dalla ragazza. Coloro che si sono salvati si
convincono dunque di aver fregato la morte, senza sapere che questa
non mancherà di ottenere ciò che gli spetta. Ad uno ad uno tutti i
ragazzi che sarebbero dovuti morire si trovano ad essere
perseguitati dalla Morte e non sembra esserci speranza alcuna di
poter impedire che le cose vadano come devono andare. Wendy,
tuttavia, scopre che in alcune foto scattate la sera prima
dell’incidente sono contenuti indizi su come i suoi amici rischiano
di morire. Grazie a questi elementi, farà di tutto per salvare loro
la vita.
Final Destination 3: il
cast del film
Nel dar vita al cast di protagonisti
del film, gli autori si sono concentrati sul ricercare attori
grossomodo sconosciuti con il quale fosse possibile sviluppare un
legame, ma che avessero allo stesso tempo anche un carisma tale che
gli permettesse di affermarsi come eroi credibili. Per la parte di
Wendy, la ragazza protagonista, è dunque stata scelta Mary Elizabeth
Winstead, qui in uno dei suoi primi ruoli da
protagonista. L’attrice aveva già sostenuto un provino per
Final Destination 2, senza però vincerlo. Per questo terzo
film fu invece scelta grazie alla convincente dimostrazione di
saper dar vita a tutte le emozioni previste per il personaggio.
Il personaggio di Kevin, amico di
Wendy, è invece interpretato da Ryan Merriman,
noto anche per gli horror Halloween – La resurrezione e
The Ring 2. Kris Lemche ed Alex
Johnson interpretano rispettivamente Ian e Erin. La
Johnson, in realtà, si era inizialmente proposta per il ruolo di
Julie, la sorella di Wendy. Ad ottenere questo personaggio è però
stata Amanda Crew, la quale si era invece proposta
per il ruolo di Erin. Completano il cast Jesse
Moss nei panni di Jason, il ragazzo di Wendy,
Texas Battle in quelli dello sportivo Lewis e
Chelan Simmons in quelli di Ashley.
Crystal Lowe, infine, interpreta Ashlyn.
Final Destination 3: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Final Destination
3 è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5
luglio alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Sono state rivelate le prime foto
dal set del prequel di Mad
Max: Fury Road di George Miller, Furiosa,
le cui riprese sono iniziate da qualche settimana in Australia. Le
immagini offrono un primo sguardo a un Chris Hemsworth completamente irriconoscibile.
Con una barba rossa e lunghi capelli rossi, insieme a una protesi
al naso, l’attore sembra molto diverso dal Thor del
Marvel Cinematic Universe
che vedremo da domani al cinema in
Thor: Love and Thunder.
Dalle immagino sembra che
Chris Hemsworth interpreti sicuramente Immortan
Joe, anche se in una versione che deve ancora trasformarsi
nell’essere mostruoso che abbiamo visto in passato. È interessante
notare che sono state avvistate anche alcune aggiunte a sorpresa al
film, poiché la moglie della star di
Thor: Love and Thunder,
Elsa Pataky, i loro figli gemelli Tristan e Sasha, la figlia
India Rose e il padre di Chris, Craig Hemsworth, avranno tutti
ruoli in Furiosa. Resta
da vedere quanto saranno fondamentali per la storia, ma sembra che
si stiano sicuramente divertendo in questa landa desolata
post-apocalittica.
Sul set è stato avvistato anche
Angus Sampson, che ha interpretato The Organic
Mechanic in Mad
Max: Fury Road, così come la nuova aggiunta
Ian Roberts. Accanto a loro c’erano un sacco di
comparse e veicoli, tutti addobbati con il tipo di costumi che ci
si aspetta di vedere in un film di questo franchise (che finora
comprende Mad Max (1979), The
Road Warrior (1981), Mad Max: Beyond
Thunderdome (1985) e Fury
Road).
Chris Hemsworth UNRECOGNIZABLE in a long red
beard and prosthetic nose filming Mad Max prequel, Furiosa,
alongside wife Elsa Pataky and three children https://t.co/UQi3jPk9j2
— Daily Mail Celebrity (@DailyMailCeleb)
July 4, 2022
Tutto quello che sappiamo su
Furiosa
Nonostante il grande successo di
Mad Max:
Fury Road, un nuovo film del franchise è stato
bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la
Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato
confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting
di Anya
Taylor-Joy, la star di The
New Mutants e La
regina degli scacchi, che interpreterà una versione
più giovane del personaggio di Furiosa.
Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris
Hemsworth(Thor:
Ragnarok) e Tom Burke, anche se al
momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.
George
Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme
al suo partner di produzione di lunga data Doug
Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano
Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner
di Fury
Road, la Warner Bros. Pictures.
I registi
di Avengers: EndgameJoe e Anthony Russo hanno già parlato del loro
amore per gli
X-Men in passato, il che ha inevitabilmente portato
l’attenzione dei media sulla coppia di registi che sono stati
intervistati di recente. Al duo di registi è stato chiesto proprio
in merito alla possibilità di dirigere il riavvio pianificato dei
Marvel Studios. Sentite la loro risposta quale
è stata!
Non
sappiamo ancora se i Russo abbiano avuto conversazioni ufficiali
sulla prospettiva di tornare al MCU, ma
rimangono chiaramente incuriositi dall’idea di portare i Figli
dell’Atomo in questo mondo condiviso che si chiama Marvel Cinematic
Universe. Mentre parlavano con AP Entertainment,
i realizzatori sono stati nuovamente interrogati sui rumors che
potrebbero essere in lizza per dirigere un nuovo film degli
X-Men.
“Uno dei miei beni più preziosi è Incredible Hulk #181, che
è la prima apparizione di Wolverine”, ha risposto Joe
Russo. “È una parte importante della mia collezione di
fumetti. Wolverine è così essenziale per gli X-Men, ovviamente,
sarebbe un progetto divertente su cui lavorare e trovare un nuovo
modo per farlo.”“Ma penso che probabilmente
sia qualcosa che Kevin Feige ha giustamente messo da parte per un
po’ per darsi la possibilità di introdurre alcuni nuovi personaggi
nel mondo e riportarli indietro quando sarà
pronto”,ha aggiunto. Proprio ieri vi abbiamo
segnalato che la star di Kingsman, Taron Egerton, ha confermato di aver incontrato Feige sulla
possibilità di vestirsi i panni di
Logan, ma resta da vedere se si concretizzerà o meno
qualcosa.
Non
abbiamo ancora idea di come Feige e co. vogliano pianificare e
introdurre mutanti nel MCU, o se questo
misterioso progetto degli X-Men sarà un film o una serie Disney+. I fan pensavano che il cameo
del Professor Xavier (Sir Patrick Stewart) in Doctor Strange nel Multiverso della
Folliapotesse gettare le basi per il
debutto di più personaggi mutanti, ma sembra sempre più probabile
che il coinvolgimento degli Illuminati nel sequel sia stato davvero
poco più di un servizio di fan.Anche se i Russo
decidessero di lavorare su un altro progetto dei Marvel Studios, la
maggior parte dei fan sembra sperare di vederli prendere il timone
di
Secret Wars (che si dice sarà il prossimo grande evento del
MCU).
Il primo annuncio di
Thor: Love and Thunder, con
una radiosa Natalie Portman che alza al cielo un finto
Mjolnir, risale a tre anni fa. Era il terzo fine settimana di
luglio 2019, nel corso del panel Marvel nel
padiglione H del Cimic-Con di San Diego,
Kevin Feige annunciò ufficialmente il quarto film da solista di
Odinson insieme al ritorno al franchise dell’attrice premio Oscar
nei panni di
Mighty Thor. Tre anni e una pandemia dopo, il pubblico di tutto
il mondo è chiamato a essere testimone di questo matrimonio di
“amore e tuono” in cui Chris Hemsworth torna protagonista assoluto di
un film del MCU
per la quarta volta, unico tra tutti gli attori principali del
franchise a godere di questo onore, per adesso.
Thor: Love and Thunder,
dove eravamo rimasti
Alla fine di Avengers: Endgame, avevamo lasciato Thor in compagnia
dei Guardiani della Galassia, a caccia di Gamora e di altre avventure spaziali. Ora Thor si è
rimesso in forma ed è entrato in una fase contemplativa della sua
esistenza, che gli permette di liberarsi di qualsiasi legame con il
passato, con i suoi fallimenti e la sua sofferenza, per farlo
tornare il guerriero glorioso che era un tempo, senza pesi né
responsabilità. Tuttavia, quando Nuova Asgard viene minacciata da
Gorr il macellatore di Dei, Thor dovrà tornare dal
suo popolo e trovare il modo per essere di nuovo il difensore degli
asgardiani. Alla sua battaglia si uniscono re Valchiria, che alla
fine di Endgame era stata incaricata da Thor stesso di prendere il
comando del suo popolo, e
Mighty Thor, un nuovo eroe che impugna il
Mjolnir ricostruito e che altri non è che Jane Foster.
L’origine letteraria di
Thor: Love and Thunder
Come ogni film Marvel Studios che si rispetti,
l’origine della trama va ricercata nei fumetti. Taika Waititi è partito infatti dal ciclo di
Jason Aaron, unendo la storia di Thor il Dio
del tuono e quella di La potente Thor. L’arco narrativo di Gorr e
quello di Jane/Thor sono infatti narrati separatamente in queste
pagine, ma il lavoro di Taika Waititi è stato quello di asciugare le
storie e fonderle in un unico flusso narrativo abbastanza coeso,
aggiungendo tutto quello che Love and
Thunder eredita da Thor: Ragnarok e da Avengers: Endgame. Ci sono quindi anche i Guardiani,
c’è Valchiria e c’è Korg, ma ci sono anche le “parentesi olimpiche”
e le capre volanti, ci sono personaggi inattesi e luoghi mai
visti.
Il lavoro di Taika Waititi, come aveva già testimoniato
Thor: Ragnarok, è ricco e stratificato, completamente
devoto all’anima buffa e giocosa di questo personaggio, anima che
esiste nei fumetti, soprattutto quando incontriamo l’unworthy Thor,
ma che per una larga parte dobbiamo all’apporto personale di
Taika Waititi stesso e di Chris Hemsworth al personaggio. La
rivoluzione del Dio del Tuono, nata con Ragnarok, si rinvigorisce in Thor: Love and
Thunder aggiungendo altri toni e caricando ancora di più
la buffoneria di questo personaggio che si fonde sempre più con il
suo interprete, in un procedimento simile a quello che dal primo
momento ha interessato la crasi tra Robert Downey Jr.e Tony Stark/Iron
Man.
Le aspettative riposte
nel ritorno di Natalie Portman e nell’introduzione di un
attore di razza come
Christian Bale nel Marvel Cinematic
Universe non vengono certo disattese. Se Natalie Portman indossa con grande scioltezza
l’armatura della Potente Thor, con tanto di parrucca bionda e
Mjolnir potenziato con tutta una serie di nuove abilità, riuscendo
a risultare divertente e divertita, il vero gioiello del film è
Bale/Gorr. L’attore riesce a dare umanità e carisma,
ma anche una potente aura di cattiveria e crudeltà, al suo
personaggio esaltando tutti gli elementi che nei fumetti rendono
Gorr un elemento eccezionale. Anche le modifiche al look rispetto a
come il carattere appare nei fumetti si rivelano vincenti e si
appoggiano sulle fattezze naturali di
Christian Bale, il quale sparisce dietro alla maschera
di cerone pur rimanendo sempre perfettamente visibile.
Una menzione speciale se
la merita tutta Russell Crowe, che svela un talento comico non
indifferente nei panni di Zeus, un dio capriccioso e potente, che
non mancherà di riservare sorprese. Insieme a queste scelte di
casting fortunate, Taika Waititi conferma la sua passione per la
musica e per l’azione concitata e ben coreografata, tanto che
Thor: Love and Thunder eccelle in entrambi i
reparti, regalando sequenze divertentissime d’azione, accompagnate
da musica mozzafiato, presa in prestito in particolare dalla
discografie dei GunS N’ Roses (come faceva presagire già
Sweet Child O’ Mine nel trailer del film).
Una nuova fase nella vita
di Thor
Il film cerca di
traghettare Thor in una nuova età e in una nuova consapevolezza di
sé, mettendolo a confronto ancora una volta con la sofferenza e lo
scontro fisico, ma anche con sentimenti inediti, che permetteranno
all’eroe di crescere ancora e di avere altre avventure. L’epilogo
inaspettato rende un po’ più dolce e facile da superare la
difficoltà che invece Taika Waititi sembra aver avuto con la ricerca
di un equilibrio tra il suo tono scanzonato e la drammaticità
intrinseca nelle storie che ha scelto di raccontare. Alla fine il
regista è riuscito a trovare un modo per chiudere il cerchio in
maniera toccante ed esaustiva, nonostante la strada per arrivarci
non sia stata priva di cadute.
Dopo dodici anni di
film Marvel sembra superfluo ricordarlo, ma rimanere seduti
fino alla fine dei titoli di coda è d’obbligo, la scena
post-crediti di Thor: Love and Thunder farà
saltare dalla sedia più di uno spettatore!
Lunedì 11 luglio 2022 andrà in onda
alle 21.25, su RAI 1 e in contemporanea su RaiPlay, “Il
viaggio degli eroi”, il nuovo film documentario sulla
vittoria del terzo titolo mondiale della nazionale italiana di
calcio nel 1982 a Madrid. A quarant’anni esatti dalla “notte del
Bernabeu” – in cui i gol degli azzurri inchiodarono sul 3 a 1 la
fortissima e favorita Germania Ovest – Rai 1 racconta una delle
imprese più esaltanti degli azzurri attraverso le inedite
riflessioni dei protagonisti di quel viaggio. Un cammino folle e
irripetibile, contro tutto e contro tutti, che dopo un avvio
difficile fatto di sconfitte, polemiche e silenzio stampa, terminò
con le mani ferme e rassicuranti del capitano, Dino Zoff, che
innalzavano la coppa del mondo regalandola a tutti gli italiani.
“Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”, in
quell’istante la voce dell’indimenticabile Nando Martellini,
sottolineava che l’Italia aveva raggiunto il Brasile, unica
nazione, fino ad allora, ad avere vinto tre titoli.
Il film, diretto da Manlio Castagna
e narrato dall’attore Marco Giallini, ci riporta le immagini, le
voci, l’atmosfera che hanno fatto di quell’evento un pezzo della
nostra memoria nazionale. Dall’esultanza del Presidente Pertini
alla partita a carte sul volo di ritorno, e alla tagliente serenità
di Enzo Bearzot, il film scava in una memoria lontana nel tempo ma
ancora condivisa, in grado di parlarci con quella forza e quella
partecipazione che solo le imprese collettive sanno restituire per
poter poi essere rilette e apprezzate nel presente.
“La vittoria inattesa e
incredibile degli Azzurri in Spagna – dice Manlio
Castagna– fu non solo una grande impresa sportiva, ma
soprattutto un grande momento di partecipazione e di condivisione
nazionale che segnò simbolicamente la rinascita del Paese dopo anni
difficili. È una storia di valori e di passioni, di impegno e di
speranza che va raccontata, soprattutto oggi, in un momento storico
difficile, segnato dalla pandemia e dalla guerra. Eppure, come
nell’82, l’Italia ha trionfato agli Europei ed alle Olimpiadi:
queste vittorie raccontano la forza di un Paese che non si arrende
alle difficoltà”.
Nel film prodotto da ONE MORE
PICTURES con RAI CINEMA e RAI COM, le interviste ai campioni del
mondo: Giancarlo
Antognoni, Giuseppe
Bergomi, Antonio
Cabrini, Bruno
Conti, Claudio Gentile, Gabriele Oriali, Dino
Zoff. Gli interventi di Federica
Cappelletti, moglie dell’indimenticabile Paolo Rossi,
di Cinzia Bearzot, figlia dell’allenatore che
portò la squadra alla vittoria e di Roberto
Mancinie Gianluca Vialli.
“Per me – ha affermato Antonio
Cabrini, uno dei principali eroi di quella
Nazionale italiana- questo film celebra non solo i ricordi del
Paese meraviglioso che siamo, ma soprattutto l’espressione di un
grande sentimento che si creò nel gruppo: compagni di squadra uniti
indissolubilmente. Quel sentimento fu il motore di una
vittoria impossibile, che si tramutò in una vera e propria impresa.
Dedico il mio ricordo a quegli eroi che oggi ci mancano tantissimo:
Mister Enzo Bearzot, Mister Cesare Maldini, il meraviglioso Gaetano
Scirea e il mio fraterno amico Paolo Rossi. Ringrazio i produttori,
One More pictures, Rai Cinema e Rai Com, per aver reso possibile la
trasposizione filmica di una così grande emozione. Grazie, infine,
a Marco Giallini per la sublime interpretazione”.
“Quarant’anni fa, nel 1982, ho potuto alzare la coppa del
mondo. Per un bambino nato a San Siro, che non desiderava altro che
arrivare a giocare lì dentro, è stato il traguardo più alto –
ha continuato Giuseppe Dossena– L’ho
fatto sacrificando la mia gioventù, la mia infanzia e nel periodo
della mia maturità gli affetti, le amicizie e la famiglia. Ma,
nonostante tutto, è stata una gioia indescrivibile. Sono stati
d’animo molto intimi e difficili da spiegare. Voglio ringraziare
tutti i miei compagni di viaggio per la passione e l’amicizia che
non mi hanno mai fatto mancare”.
Fulvio Collovati ha ricordato che
“Nonostante siano passati quarant’anni, c’è un valore che è
rimasto immutato nel tempo. Sono consapevole del fatto che alzare
una coppa del mondo non sia da tutti, ma poter contare
sull’amicizia profonda dei miei compagni di squadra mi rende ancora
più felice”.
“L’esperienza vissuta grazie ai mondiali del 1982 mi ha
donato una piena consapevolezza di me stesso, la capacità di non
mollare mai e una notorietà sorprendente, tanto da essere
riconosciuto in tutto il mondo. Sono passati tanti anni eppure lo
constatiamo ancora oggi” – Ha
sottolineato Giancarlo Antognoni.
Bruno Conti ha
ricordato che “Il mondiale ha significato tanto divertimento e
tante emozioni, ma soprattutto mi ha permesso di incontrare
moltissimi campioni, come Paolo Rossi. Dopo le ingiustizie subite,
ritrovare il nostro Bomber è stata la gioia più grande per tutta la
squadra”.
Per Franco
Causio“Diventare campione del mondo è il sogno della
maggior parte dei ragazzi appassionati di calcio. Quando mi
chiedono un ricordo dei mondiali del 1982, mi emoziono come se
stessi vivendo, ancora oggi, quel meraviglioso giorno”.
“Vincere il mondiale dell’82 mi ha
permesso di vivere un sogno che non osavo neanche immaginare –
sottolinea Franco Selvaggi– è stata un’esperienza
da estasi pura!”
Entra nel vivo il programma
di Ciné, appuntamento
imprescindibile per l’industria cinematografica promosso da
ANICA in collaborazione con ANEC e Accademia del Cinema
Italiano – Premi David di Donatello, prodotto e organizzato da
Cineventi, che fino a venerdì 8 luglio proporrà tantissime
anticipazioni su ciò che vedremo in sala nella prossima
stagione.
La giornata di mercoledì 6 si
preannuncia ricca di ospiti, che si daranno appuntamento in Riviera
per raccontare i film che vedremo prossimamente in sala. Si inizia
con 01 Distribution, che all’interno della sua convention
ospiterà Gianni
Amelio e Luigi Lo
Cascio per Il signore delle
formiche e Michele
Placido e Riccardo
Scamarcio per L’ombra di
Caravaggio. Si prosegue con Paolo
Ruffini che all’interno della presentazione del
listino di Adler Entertainment mostrerà le prime immagini del suo
nuovo film da regista Ragazzaccio (ore
12.15, Sala Concordia), commedia che vede nel cast Giuseppe
Fiorello, Massimo Ghini e Sabrina Impacciatore. Paolo Ruffini
incontrerà inoltre il pubblico di appassionati in uno speciale meet
& greet. Nel segno della commedia anche l’appuntamento
pomeridiano Claudio
Casisa e Annandrea
Vitrano ovvero I Soldi
Spicci che alla convention Medusa (ore 15.30, Sala
Concordia) presenteranno le anticipazioni di Un
mondo sotto social.
In serata l’arena
di Ciné in città ospiterà
invece i Manetti bros., che
incontreranno il pubblico do Riccione per introdurre la proiezione
di Diabolik (ore 21.15, Piazzale
Ceccarini). Tanti i protagonisti del cinema made in
Emilia-Romagna che racconteranno le opere sostenute dal Fondo
Audiovisivo regionale durante l’incontro Emilia-Romagna: storie in cerca di
sala (ore 14.30, Sala 3). Spicca il cast tutto
al femminile de La
california di Cinzia
Bomoll con Nina Zilli, Eleonora
Giovanardi e le gemelle
Provvedi. Tra gli altri ospiti i
registi Antonio
Bigini per Leproprietà dei metalli, Stefano
Alpini per Scooter, Marescotti
Ruspoli per Amusia, Corrado
Ceron per Acqua e
Fenice, Marco
Santarelli per Il giardiniere,
e i produttori Gianluca
Stuard ed Andrea
Maffini per Dark
Matter.
Ad aprire il calendario quotidiano delle convention sarà 01
Distribution (ore 9.45, Sala Concordia), seguita nella mattina da
Eagle Pictures (ore 11.30, Sala Concordia) e dalla presentazione
del listino di Adler Entertainment (ore 12.15, Sala Concordia) e di
Minerva Pictures (ore 12.45, Sala Concordia). Nel pomeriggio sarà
la volta di Medusa (ore 15.30, Sala Concordia), Notorious Pictures
(ore 17.10, sala Concordia) e per concludere Koch Media (ore 18.00,
sala Concordia).
Due le anteprime in programma
per la giornata con il film di Natale The Christmas Show, commedia di
Alberto Ferrari dalle atmosfere magiche che vede sullo schermo
Raoul Bova, Serena Autieri, Tullio Solenghi, Francesco Pannofino,
Ornella Muti e arriverà in sala con Altre Storie (ore 18.30, Sala
3), e la raffinata commedia Sì,
Chef! – La Brigade di Louis-Julien
Petit con Audrey Lamy e François Cluzet, prossimamente in sala
per I Wonder Pictures (ore 22.00, Sala 3). L’ingresso è gratuito
previa registrazione tramite il link disponibile nell’agenda
di Ciné in città, sul sitowww.cinegiornate.it
Non mancheranno i momenti di approfondimento, tra cui la roundtable
curata dall’Official Entertainment Partner TikTok Dal set alla sala cinematografica. Le nuove frontiere
dell’entertainment marketing digitale (ore 12.45, Sala
Polissena) nel corso della quale si dialogherà dei cambiamenti in
atto nell’industria dell’audiovisivo in ambito di comunicazione
digitale, dalla produzione alla distribuzione fino
all’esercizio.
Sarà inoltre presentata la nuova
campagna di comunicazione promossa da FAPAV in collaborazione con ANEC, ANICA, APA, MPA
e UNIVIDEO nell’incontro Nuove generazioni,
cinema e legalità: la campagna “We are stories” a sostegno
dell’industria audiovisiva (ore 18.30, Terrazza Palazzo
dei Congressi) alla presenza di Beatrice
Flammini (Vice President, Government & Regulatory
Affairs NBC Universal International), Federica Lucisano (AD Lucisano Media Group e Vice
Presidente Unione Produttori), Francesca
Medolago Albani (Segretaria Generale
ANICA), Luciana
Migliavacca (Presidente Mustang Entertainment e Vice
Presidente UNIVIDEO), Cristina
Morgia (MPA Delegate for Italy) con la moderazione
di Federico Bagnoli
Rossi (Presidente e Direttore Generale
FAPAV).
La seconda parte della quarta stagionedi Stranger
Things ha finalmente rivelato il piano di
Vecna per intero. Gli
ultimi due episodi della serie sono usciti su Netflix il
1° luglio e hanno chiarito diversi aspetti di
questa stagione e di quelle precedenti. Il mostro umanoide
Vecna si è mostrato in tutta la sua oscurità ed è piombato
dal Sottosopra come un’enorme minaccia per
Hawkins.
A differenza dei nemici delle
precedenti stagioni, Vecna è un cattivo meno primitivo e
molto più concreto. Dopo il Demogorgone e il Mostro
Ombra/ Mind Flayer, quarta stagionedi Stranger
Things ha fatto luce sull’identità, sui poteri e
sulle origini di Vecna, rivelandone il legame
con Henry Creel (Jamie
Campbell Bower). Ora che la stagione è
conclusa, possiamo capire per intero il senso del personaggio,
che resta ancora una minaccia per un’eventuale stagione 5…
Come cambia la personalità di
Vecna nel corso di Stranger Things
La quarta stagionedi Stranger
Things non ha solo introdotto il personaggio, ma
ha anche svelato la storia di origine di Vecna. Nato
Henry Creel, figlio del veterano Victor Creel, è
un ragazzo solitario dotato di poteri psichici straordinari. A
differenza di Undici e dei suoi fratelli che hanno
ottenuto i loro poteri come risultato degli esperimenti del Dr.
Brenner, Henry Creel è nato già dotato di abilità
sovrumane. Henry è un individuo sadico che decide di usare
i suoi poteri per tormentare coloro che lo circondano. La madre di
Henry intuisce che c’è qualcosa che non va nel figlio e
chiede al Dr. Brenner. Infuriato per il gesto della madre,
Henry usa le sue abilità per uccidere la sua stessa
famiglia, ma nel compiere l’omicidio cade in coma e si risveglia in
cura dal Dr. Brenner. Qui diventa Uno,
il primo degli esperimenti del progetto MK-Ultra.
Il Dr. Brenner prova a
tenere Henry Creel come assitente, ma capisce subito di
non potersi fidare di lui. Prima cerca di duplicare i poteri di
Uno, tenendolo sotto controllo con un microchip.
Nonostante ciò, Uno riesce a liberarsi e si lancia con
furia sanguinosa sull’Hawkins Lab, uccidendo tutti i
soggetti presenti. Undici
(Millie
Bobby
Brown) prova a fermare Henry e
lo lancia nel Sottosopra. Nel passaggio tra i due
mondi, Uno si fonde con il Mind Flayer e inizia a
trasformarsi in una creatura mostruosa: Vecna,
appunto.
Il rapporto tra Vecna e il Mind
Flayer
Con la storia d’origine
appena descritta, quarta stagionedi Stranger
Things ci svela che dietro al Mind
Flayer (o Mostro Ombra) c’è sempre stato
Vecna. A quanto pare, il mostro ha trascorso anni ad
esplorare il regno che sarebbe poi diventato il
Sottosopra, fino a quando si è imbattuto in misteriose
particelle d’ombra che ha deciso di sfruttare a suo vantaggio. Con
queste particelle ha potuto creare il Mind-Flayer e
gettare l’entità nel Sottosopra, atto che senza dubbio lo
ha fatto sentire come un dio.
Il Mind Flayer è ciò che
connette tutti gli elementi della flora e della fauna del
Sottosopra, come se fosse il cervello del mondo parallelo.
In questo modo, Vecna crea nel
Sottosopra qualcosa di molto simile all’ordine artificiale
imposto dagli umani sul mondo naturale. Vecna si crede un
dio superiore a tutti, ma in realtà le sue azioni dimostrano che
lui stesso è l’emblema di tutto ciò che odia di più
dell’umanità.
Perché il Mind Flayer assomiglia
ad un ragno?
Con la quarta stagionedi Stranger
Things possiamo finalmente capire perché il
Mind Flayer sembra un gigantesco ragno. Il giovane
Henry Creel è sempre stato affascinato dai ragni –
ricordiamo la scena in cui scopre un nido di vedove nere nella sua
casa di Hawkins – e possiede come superpotenza aggiuntiva
una particolare empatia verso questo tipo di animali.
Probabilmente, i ragni sono stati d’ispirazione a Henry
mentre dava forma al Mind-Flayer. Nel Sottosopra,
Henry si è trasformato in un predatore dalle forme di
aracnide.
Perché Vecna manda Demogorgone e
Mind-Flayer ad Hawkins?
La
quarta stagione di Stranger
Things ha rivelato che dietro a tutti i cattivi visti
fino ad ora c’è sempre stato Vecna. È lui il vero nemico
dell’intera serie. Nella prima stagione,
Demogorgone è servito a mostrare le debolezze di
Hawkins. Nella seconda abbiamo assistito all’incursione su
larga scala di Mind Flayer nella cittadina e
nell’Hawkins Lab. Grazie all’entità, Vecna ha
appreso che Undici era in grado di resistere ai suoi
attacchi, riuscendo quasi ad annullare l’influenza di
Vecna sulla Terra. Nella
stagione 3 diStranger
Things, Vecna ha quindi tentato di
impossessarsi dei poteri di Undici,
provando ad inglobarla nella mente dell’alveare. Anche se ha
assunto varie forme, la minaccia di tutto lo show è sempre stata
Vecna.
Qual è il piano di Vecna in
Stranger Things 4?
Quanto detto sopra conduce
direttamente al senso della quarta stagionedi Stranger
Things. Attraverso una maledizione, Vecna
uccide gli adolescenti di Hawkins con l’intento di aprire
portali nel Sottosopra. Riuscendo a proiettarsi nelle
menti degli abitanti di Hawkins, Vecna sottopone
i soggetti più sensibili a visioni angosciose e, usando i loro
ricordi più traumatici, riesce ad ucciderli.
Vecna ha capito che il
confine tra Hawkins e il Sottosopra si sta
indebolendo: ogni uccisione è un piccolo passo per unire le
dimensioni ancora più strettamente. Vecna sa che con soli
quattro omicidi può creare quattro micro-porte e dar vita ad una
devastante collisione. Riesce a commettere tre assassini prima che
i ragazzi di Hawkins capiscano cosa sta succedendo. È
Max l’ultima vittima di Vecna, colui che
apre la strada all’incursione del Sottosopra.
Vecna è il vincitore di
Stranger Things 4?
Sicuro di non poter essere fermato,
Vecna rivela il suo piano agli abitanti di
Hawkins. Tuttavia, i bambini provano ad elaborare un piano
contro il mostro. Decidono di usare Max come esca, consapevoli del
fatto che, come Undici, anche Vecna ha
bisogno di andare in trance per usare la sua telepatia.
Vecna è quindi fisicamente vulnerabile
mentre tenta di uccidere Max. Sfruttando ciò, i ragazzi
mettono in piedi un combattimento mentale in cui, a sorpresa,
giunge anche Undici ad aiutare. Purtroppo, il piano
fallisce: anche se i ragazzi di Hawkins sono convinti di aver
ucciso Vecna, nel finale della quarta stagionedi Stranger
ThingsWill rivela che il
mostro non è morto perché riesce ancora a
sentirlo. Non è chiaro cosa accada esattamente a Max alla
fine della
quarta stagione
diStranger
Things, ma è possibile che i ricordi positivi di
Undici servano come contrattacco a quelli negativi che
Vecna usa per uccidere Max, permettendone la
resurrezione.
Cosa succede ad
Hawkins?
Con un finale drammatico, la
seconda parte della quarta stagionedi Stranger
Things ha rivelato che la vittoria dei ragazzi di
Hawkins è stata soltanto illusoria. Come conseguenza degli
attacchi di Vecna, il confine tra le dimensioni è stato
drasticamente indebolito: due giorni dopo il terremoto iniziale, il
Sottosopra sfonda ogni limite. Nuvole, polvere e cenere
ricoprono la città. Se le precedenti stagioni
diStranger
Things hanno affrontato incursioni su piccola
scala, ora bisogna fare i contri con un’invasione di
Hawkins su larga scala.
Non è chiaro perché Vecna
abbia aspettato due giorni prima di iniziare la sua operazione,
forse stava aspettando che Undici, la sua nemesi,
tornasse a Hawkins. Inoltre, va detto che il secondo
terremoto è avvenuto solo poco dopo che Undici è entrato
nella mente di Max. È possibile che la resurrezione
operata da Undici abbia creato una connessione con
Vecna, permettendogli di percepire la sua presenza. In
alternativa, Vecna potrebbe aver semplicemente avuto
bisogno di un po’ di tempo per curarsi le ferite date dallo scontro
con Nancy, Steve e Robin.
Tuttavia, c’è una terza opzione. La
resurrezione di Max potrebbe aver scombinato tutto: forse
i confini non sono così allineati come Vecna si
augurava. Quest’ultima opzione offre a Hawkins un
frammento di speranza, perché suggerisce che l’azione di
Vecna può essere annullata. Max – che vediamo
ancora in coma alla fine della quarta stagione di Stranger
Things – potrebbe essere la chiave di tutto.
Vecna sarà ucciso nella quinta
stagione?
Come evidenziato sopra,
Vecna ha subito notevoli danni nella quarta stagionedi Stranger
Things. È stato colpito con due Molotov e da
diversi spari di fucile, per poi precipitare fuori dalla finestra.
Tuttavia, quando Nancy, Steve e
Robin accorrono al piano terra, vedono che il corpo
di Vecna è scomparso: il mostro è chiaramente
sopravvissuto. È probabile che Vecna abbia attinto
all’energia vitale dell’intero Sottosopra per
salvarsi. Se il suo controllo sulla mente dell’alveare gli è
servito per manipolare il mondo esterno, potrebbe essersene servito
anche per se stesso.
Stranger Things 4 ha fin dall’inizio suggerito
che non sarebbe stato facile uccidere Vecna. Il gioco
di Dungeons & Dragons mostrato all’inizio della
stagione si è allineato con gli eventi dello show, creando una
serie di parallelismi con la storia di Vecna. In
particolare, la serie di ferite subite da Vecna nella
quarta stagionedi Stranger
Things avvicina ulteriormente il personaggio al
mostruoso mago da cui i bambini di Hawkins hanno
tratto il suo nome. In Dungeons & Dragons, Vecna
ascende a divinità ma paga per questo gesto un costo enorme,
perdendo sia una mano che un occhio.
Bisogna sempre prendere le voci e i
rumors che si diffondo con le pinze, ma a volte anche le
affermazioni più difficili da credere si sono rivelate corrette.
Dopotutto, qualcuno pensava davvero che Charlie Cox
sarebbe mai potuto tornare
con una nuova serie su Daredevil targata Disney+? o che
Harry Styles avrebbe interpretato Starfox, ad
esempio, quando queste affermazioni sono state diffuse per la prima
volta? Ora, però, abbiamo un rumors particolarmente folle condivisa
da CBR. Sembra aver
avuto origine su Reddit o 4Chan (il che la dice lunga), ma se
corretto, vedremo un altro membro dei Fantastici Quattro apparire
proprio in She-Hulk: Attorney at Law.
John Krasinski ha interpretato una variante di
Mister Fantastic in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma questa nuova
voce afferma che Ben Grimm, alias The Thing, farà parte
dello spettacolo. Questo segnerebbe il debutto del personaggio
nell’MCU e potrebbe indicare la prima
famiglia della Marvel esiste già in questo mondo
condiviso dopo gli eventi di
Avengers: Endgame.
Le speculazioni attorno al prossimo
arrivo dei Fantastici 4 sono ormai fuori controllo, inoltre i
rumors sul fatto che i Marvel Studios non sono intenzionati
a produrre una nuova storia di origini sono praticamente cosa
certa, quindi è probabile che la famiglia verrà introdotta come un
personaggio secondario in qualche show o film. La cosa
particolarmente interessante di questo rumors è che La COSA sarebbe
interpretato dalla star di How I Met Your MotherJason Segel attraverso il motion capture e gli
effetti visivi. Ben presumibilmente “combatterà un caso di
diffamazione” in She-Hulk , e combatterà con The Wrecking Crew, oltre
a condividere lo schermo con Jennifer Walters e
Daredevil.
Il
debutto nell’MCU dei Fantastici Quattro è atteso
da tempo, come anche l’arrivo di personaggi come Galactus e
Doctor Doom, che potrebbero potenzialmente cambiare completamente
l’universo. Solo il tempo dirà se ciò alla fine includerà
un’apparizione de La cosa già il mese prossimo dato She-Hulk: Attorney at Law streaming
uscirà il 17 agosto su Disney+.
She-Hulk: Attorney at Law è l’annunciata
serie tv
Marvel Studios basata sull’universo di Hulk dei
Marvel Comics che debutterà
su Disney+. La
serie tv è scritta da Jessica Gao e diretta da Kat Coiro con
protagonisti Tatiana Maslany, Tim Roth e Mark
Ruffalo.
La serie che racconta gli
avvenimenti che portano Jennifer Walters ad acquisire poteri simili
a quelli di Hulk è stata scritta da Jessica
Gao e si basa sul personaggio di Jennifer
Walters creato da Stan Lee. Tutti i sei episodi sono
diretti da Kat Coiro che è anche produttrice esecutiva al
fianco Kevin Feige.
Come
molti di voi sapranno sono iniziate a Londra le riprese di
Loki 2, l’annunciata seconda stagione della
serie LOKI
targata Marvel Studio con Tom Hiddleston che riprendere il ruolo del
maestro dell’inganno. Ebbene, con l’inizio delle riprese cominciano
ad arrivare le foto dal set che ci danno una prima occhiata a Loki
e Mobius. Ma non solo, un’altro sguardo più da vicino sul set che
sembra essere ambientato negli anni ’70 ci svela degli Easter Eggs
che siamo certi saranno apprezzata dai fa più informati.
LOKI
e Mobius sembravano fare un viaggio in un cinema (o forse il cinema
basato su queste riprese), e nelle location sono stati avvistati
poster che pubblicizzavano una varietà di film. Tra questi c’è
Zaniac , un personaggio introdotto per la prima volta nelle pagine
di Thor #319 del 198 . Era un’entità aliena che poteva possedere
vari ospiti per scatenare un marchio unico di caos e terrore, con
la convinzione prevalente che potesse, in effetti, essere Jack lo
Squartatore nell’Universo Marvel.
Tra i
poster abbiamo anche The Phone Ranger, una bizzarra creazione che
ha debuttato nel Marvel Age Annual #1 del
1985 . In realtà faceva parte del #TeamCap in Civil
War, ma quella è l’ultima volta che ricordiamo di averlo
visto. Che ci crediate o no, dopo aver scoperto un telefono
alieno, è diventato un supereroe che ha combattuto il crimine e
potrebbe attingere alla tecnologia della comunicazione.
Inutile dire che non ci aspettiamo apparizioni fisiche da nessuno
dei personaggi se sono solo sui poster dei film, ma questo è
comunque un divertente cenno al materiale originale.
Stranamente, i Marvel Studios hanno anche colto l’occasione
per fare un cenno a Eternals con l’ennesimo poster
con la lunga storia di Kingo come star di Bollywood. Visto che
siamo negli anni ’70, supponiamo che a questo punto si atteggiasse
a suo padre (non possiamo anche fare a meno di chiederci se questa
sia la conferma che queste scene si svolgono nel MCU). La seconda stagione
di Loki dovrebbe arrivare su Disney+ nel 2023.
🎬|NEW: very first set photos from the
shooting of Loki season 2 in London today. indicating the settings
from 1970’s. pic.twitter.com/9Yg2yXa0sa
Le console di gioco dopo il
GameCube non hanno più seguito la tendenza di
avere prodotti integrati con altri universi. Ebbene almeno fino a
questo momento perché Microsft ha appena rivelato la nuova
Xbox Series X a tema Mjölnir in occasione
dell’uscita al cinema imminente di Thor: Love and Thunder. La
consoli a tiratura limitatissima ovviamente potrà essere vinta da
un solo fortunato.
Dall’account Twitter ufficiale di
Xbox si potrà accedere al concorso a premi che è già iniziato e
termina alle 20:00 ore USA del 21 luglio. Per partecipare al
concorso, gli utenti devono seguire l’account Xbox e ritwittare il
tweet sopra con l’hashtag #ThorLoveandThunderXboxSweepstakes. C’è
solo una versione in palio e gli utenti devono seguire l’account
Xbox per almeno sette giorni dopo il periodo di ingresso. Tuttavia,
probabilmente dovrebbenno continuare a seguire per almeno 14 giorni
dopo, poiché è allora che il vincitore verrà annunciato. Gli utenti
devono anche avere il proprio account Twitter impostato su “non
protetto” o “pubblico” e non avere alcun contenuto “offensivo” nel
proprio retweet. C’è solo una Xbox Series X in palio in questo
concorso a premi, ma sembra che alcuni partecipanti
riceveranno un premio del valore di $ 25, almeno secondo le sue
regole ufficiali. Cosa aspetti a partecipare?!
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Secondo quanto apprendiamo
daVariety, i
vincitori del BAFTA
Andrew Scott e Jamie Bell, insieme alla vincitrice dell’Emmy
Claire Foy e al candidato all’Emmy Paul
Mescal, hanno ufficialmente firmato per i ruoli principali
nel prossimo adattamento cinematografico di Searchlight
Pictures
di Strangers,
liberamente tratto dal romanzo giapponese di Taichi
Yamada. Il progetto proviene dall’acclamato regista Andrew
Haigh.
“Il film segue lo
sceneggiatore Adam (Scott) che, una notte nel suo palazzo quasi
vuoto nella Londra contemporanea, ha un incontro casuale con il suo
misterioso vicino Harry (Mescal) che scandisce il ritmo della sua
vita quotidiana”, si legge nella sinossi. “Mentre
Adam e Harry si avvicinano, Adam viene riportato nella sua casa
d’infanzia dove scopre che i suoi genitori morti da tempo (Foy e
Bell) vivono entrambi e hanno la stessa età del giorno in cui sono
morti più di 30 anni fa”.
Strangers sarà scritto e
diretto da Andrew Haigh, noto soprattutto per il
suo lavoro in film
come Weekend e Lean
on Pete. L’adattamento è una
coproduzione di Searchlight Pictures, Film4 e Blueprint
Pictures.I produttori di
Strangers sono Graham Broadbent, Pete Czernin e
Sarah Harvey, con Ben Knight, Diarmuid McKeown, Ollie Madden,
Daniel Battsek e Farhana Bhula come produttori esecutivi. Il
progetto sarà supervisionato da DanTram Nguyen e Katie
Goodson-Thomas per conto di Searchlight, oltre a Jaya Campbell,
Apolline Berty e Kim Tance.
Andrew Scott è meglio conosciuto per i suoi
ruoli inSherlocke per
il suo ruolo nella seconda stagione di Fleabag, con quest’ultimo che
gli è valso la sua prima nomination ai Golden Globe come miglior
attore non protagonista. Sarà presto visto nella serie Amazon
intitolata Ripley.Claire Foy ha recentemente recitato nel
secondo capitolo diA Very British
Scandal. L’attrice
di The Crow sarà il prossimo
protagonista del film drammatico Women
Talking insieme alle acclamate attrici
Frances McDormand, Rooney Mara e Jessie
Buckley.
Arriva da Deadline la notizia che le
riprese dell’attesissimo sequel di fantascienza d’azione di Denis
Villeneuve Dune – Parte
2 dovrebbero iniziare entro la
fine del mese, il 21 luglio, e dovrebbe svolgersi ancora una volta
a Budapest, in Ungheria. L’outlet rileva anche che la seconda
puntata guidata da
Timothée Chalamet ha già iniziato già alcune riprese
pre-filmate in Italia, e secondo quanto riferito saranno girate al
Carlo Scarpa.
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo
al cinema del tanto osannato Black
Adam, la diffusione di alcune immagini
promozionali per i personaggi in arrivo dal film ci ha dato la
nostra migliore occhiata al cattivo del film. Le nuove
immagini (viaThe Direct) provengono dalla linea di
giocattoli del film e presentano quasi tutti i personaggi
principali, incluso Sabbac, il cattivo principale del film, una
presenza dall’aspetto minaccioso. Sabbac non è apparso in nessun
trailer del film, quindi non è chiaro esattamente come entrerà nel
film.
Nei fumetti DC, Sabbac ha la
capacità di sfruttare e accedere ai poteri dell’Inferno
pronunciando il proprio nome. In tutti i fumetti, Sabbac
agisce come un avversario per la famiglia Shazam, oltre ad avere
vari scontri con personaggi del calibro di Black Adam. Nel film,
sarà interpretato da Marwan Kenzari, che apparentemente
interpreterà sia Sabbac che Ishmael Gregor, un alter ego di
Sabbac.Scoprite come apparirà Sabbac in
Black
Adamdi seguito:
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non
pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre,
la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e
costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del
film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black
Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
In una precedente intervista nel 2020,
Chris
Hemsworth ha rivelato di non vedere
Thor: Love and
Thunder come il suo film in pensione nei panni
del Dio del tuono. Ora, in una recente intervista con
AP, all’attore è stato chiesto ancora una volta del futuro del suo
Marvel Cinematic Universe
in vista dell’imminente uscita del prossimo sequel
di Thor di Taika Waititi. La star del
blockbuster australiano ha continuato a confermare il suo impegno
per il MCU, rivelando che vuole
continuare a interpretare Thor fino a quando lo studio e i fan non
diranno diversamente.
“Adoro l’esperienza e l’ho
amata dal primo giorno”, ha detto Chris
Hemsworth. “Ogni volta che mi è stato chiesto di
tornare ho detto ‘Assolutamente andiamo.’ Sono stato fortunato ad
avere diversi registi, sceneggiatori e un cast che hanno anche
iniettato storie ed energia diverse nei film. Fino a quando il
pubblico, i fan, gli dei Marvel non diranno: “No, ne abbiamo
abbastanza”, allora continuerò a presentarmi. Lo adoro. È
un bel divertimento.”
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
In questa articolo condividiamo
alcuni dei progetti di casa Marvel per il grande e
piccolo schermo che ci piacerebbe vedere ufficializzati al
Comic-Con. Alcuni di questi si dice siano in
lavorazione, mentre altri crediamo che riceveranno finalmente il
via libera dagli studios. Non mancano poi film e spettacoli
televisivi che riteniamo sia giunto il momento di realizzare, con
protagonisti personaggi che meritano le luci della ribalta.
Eroi in vendita (Heroes for
Hire)
Le serie tvLuke CageeIron Fistsi sono rivelate un fallimento – non fosse
per i primi sei episodi della prima – e non sarebbe quindi una
saggia decisione fare riprendere aMike ColtereFinn Jonesi rispettivi ruoli nelMCU.
Tuttavia, ilComic-Con
di San Diegopotrebber
essere il luogo ideale per annunciare un nuovo inizio per entrambi
i personaggi, con nuovi attori che avranno la possibilità di
portarli in vita in un film o in una serie televisiva che tutti
volevamo fin dall’inizio:Heroes for Hire.
Con questa serie, i
Marvel Studios potrebbero aprire la
porta ad aree inesplorate, raccontandoci la storia di un paio di
supereroi di strada che fanno ciò che sanno fare meglio: proteggere
la gente comune (ovviamente dietro pagamento di un piccolo
compenso). Con prodotti come Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e
Ms. Marvel, che stanno esplorando le
cosiddette “dimensioni tascabili”, sembra essere giunto il momento
per introdurre finalmente anche K’un-Lun.
Dottor Destino
Doctor
Strange nel Multiverso della Follia ha introdotto un
primo, sottile, riferimento alla figura del Dottor
Destino nel MCU,
quando abbiamo visto Mister Fantastic della
Terra-838 usare un dispositivo di teletrasporto basato su una delle
Piattaforme Temporali di Destino.
Nonostante Victor Von
Doom sia stato messo al centro della scena in
Fantastic Four, Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer e
nel reboot dei Fantastici Quattro del 2015,
nessuna di queste rappresentazioni è stata lontanamente fedele ai
fumetti. Al di là di questa sovraesposizione, portare sullo schermo
un’autentica versione di Destino nel MCU
potrebbe cambiare in meglio questo universo condiviso su molteplici
livelli. Una serie Disney+ che
esplori la storia delle origini di Destino
potrebbe seguire il cattivo dall’infanzia ai tempi del college con
Reed fino ai giorni nostri, nei panni del
dittatore di Latveria. In questo modo, si
affermerebbe come una minaccia reale e credibile per gli eroi più
potenti della Terra.
Nova
Di recente abbiamo appreso
che lo sceneggiatore di Moon Knight, Sabir Pirzada,
sta lavorando a un progetto su Nova per i Marvel Studios, quindi
perché non ufficializzarlo finalmente al Comic-Con
di quest’anno?
I fan hanno atteso per anni di
vedere questo personaggio nel MCU
e, indipendentemente dal fatto che si tratti della versione di
Richard Rider, Sam Alexander o di
entrambi, apprezzerebbero molto che questo progetto si realizzasse.
Guardiani della Galassia ha perso colpi
decidendo di non includendo l’eroe, con James
Gunn non particolarmente interessato al personaggio,
ragione che giustifica il ritardo di questo progetto. Tuttavia,
mettere Nova in primo piano non è affatto una
cattiva idea e i Marvel Studios potrebbero
collegare la sua origin story alla distruzione dei Nova
Corps prima di Avengers: Infinity War (un aspetto che non è
stato esplorato abbastanza).
America Chavez
Abbiamo incontrato America Chavez per la prima volta in Doctor Strange nel Multiverso della Follia ma,
se la pandemia non avesse scombussolato i piani per la Fase
4 del MCU,
l’eroina sarebbe dovuta apparire anche in Spider-Man: No Way Home. Ciò suggerisce che un
tempo c’erano grandi progetti in atto per l’adolescente in grado di
saltare fra le diverse realtà.
Siamo certi che le cose non sono
cambiate e, dopo aver acquisito un migliore controllo sui suoi
poteri nel sequel di Doctor Strange, il prossimo passo
logico sarebbe la partecipazione di America a una serie TV di
Disney+. Una
serie su America Chavez dovrebbe concentrarsi
sulla ricerca dei genitori della giovane, e potrebbe anche essere
l’occasione perfetta per esplorare anche la sessualità dell’eroina,
includendo molti volti noti, anche se in modi nuovi e inaspettati
(cosa che speravamo di vedere in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia).
Namor
Tutto lascia presagire che
Tenoch Huerta interpreterà Namor il
Sub-Mariner in Black
Panther: Wakanda Forever, e voci di corridoio
suggeriscono che il personaggio sarà riproposto come proveniente da
una città sottomarina segreta del Sud America. Si tratta forse di
un distacco rispetto alla storia dai fumetti, ma che dovrebbe
contribuire a differenziare Namor
dall’Aquaman di Jason Momoa.
Presumiamo che
Namor sarà un antagonista nel sequel di
Black Panther, ma non aspettatevi che venga
ritratto sotto una luce malvagia in futuro. Un film o una serie tv
sul personaggio potrebbero esplorare meglio
Atlantide e il suo re, approfondendo la politica
sottomarina e il posto che la nazione occupa nel più ampio MCU.
Un gigantesco marmo celeste si trova attualmente nell’Oceano
Indiano e siamo sicuri che anche Namor vorrà
occuparsene.
Daredevil
Il
Daredevil di Netflix non è stato perfetto, ma ha fatto
molte cose giuste e i fan hanno richiesto più e più volte che i
Marvel Studios lo “salvassero”. E
così è stato quando Charlie Cox ha ripreso il
ruolo di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home, pochi giorni dopo che
Vincent D’Onofrio si è ripresentato nel ruolo di
Kingpin in
Hawkeye. Si dice che ci siano piani per l’Uomo senza
paura in She-Hulk
ed Echo,
anche se recentemente abbiamo saputo che Matt
Corman e Chris Ord stanno sviluppando una
nuova serie per Disney+.
Dato che i giornali hanno riportato
la notizia, è praticamente un dato di fatto, anche se ci piacerebbe
che fosse ufficializzata al Comic-Con di
quest’anno.
Uncanny X-Men
L’ultima volta che i
Marvel Studios hanno
partecipato al Comic-Con, è stato per annunciare
il reboot dei Fantastici Quattro. Ora, a distanza
di tre anni, pensiamo che sia arrivato il momento di ufficializzare
un nuovo film sugli X-Men.
Non siamo ancora sicuri di come
dovrebbero essere introdotti nel MCU
o di quale sia l’approccio migliore per dare loro una nuova veste.
Il percorso di Krakoa potrebbe essere un’opzione,
anche se Secret Wars potrebbe rimodellare ogni
storyline per far sì che i mutanti siano sempre stati nel MCU.
Wolverine
Come la ciliegina su una
coppa di gelato, dopo aver fatto impazzire la Hall H del
Comic-Con di San Diego con le notizie sugli
X-Men, perché non presentare un altro
fantastico prodotto? Stiamo ovviamente parlando di un progetto su
Wolverine.
I Marvel Studios lo hanno
fatto con Blade e hanno portato Mahershala Ali sul palco per concludere la
loro presentazione, quindi presentare al mondo il nuovo
Logan potrebbe facilmente far scoppiare internet.
Anche in questo caso, lo studio non dovrebbe necessariamente
impegnarsi nel rivelarne la data di uscita o il regista, ma rendere
noti i propri piani per il mutante artigliato sarebbe sicuramente
gradito. La Fox ci ha regalato un paio di film da
solista con Wolverine, ma il MCU
può rendere giustizia alla sua storia sia sul grande schermo che
nel corso di una serie Disney+.
Prende il via domani, martedì 5
luglio, l’XI
edizione di Ciné – Giornate di
Cinema, la manifestazione
estiva di networking e di aggiornamento
professionale dell’industria cinematografica,
promossa da ANICA in collaborazione
con ANEC, prodotta e organizzata da Cineventi
con la direzione di Remigio Truocchio, sostenuta dal Mic, dalla
Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Riccione. Un’edizione
importante, in un momento particolare per l’intero comparto
cinematografico, dove oltre alle convention non mancheranno momenti
di incontro e confronto.
Il programma della giornata
di martedì 5 si apre proprio con il
convengo realizzato a cura di Box Office, in collaborazione con
ANICA ed ANEC, dal titolo Equilibrio tra sale e
piattaforme: è possibile? Moderato dal responsabile
di Box Office Vito Sinopoli. (ore
15.00, sala Polissena). Si osserverà il modo in cui sono cambiate
le strategie di lancio, la catena del valore, lo sfruttamento delle
window, l’analisi della redditività e la destinazione finale dei
film in uno scenario audiovisivo radicalmente diverso, con gli
interventi di Alessandro Araimo (General
Manager Italy, Spain and Portugal di Warner Bros.
Discovery), Francesco
Grandinetti (General Manager The Space
Cinema), Luigi Lonigro (Presidente
unione editori e distributori ANICA e Direttore 01
Distribution), Mario Lorini (Presidente
Anec), Federica Lucisano (AD IIF e
Lucisano Media Group e vicepresidente unione produttori
Anica), Andrea Occhipinti (Presidente
Lucky Red) e Massimiliano Orfei (AD
Vision Distribution).
Ulteriore momento di
approfondimento sarà il convegno a cura di Cinetel, in
collaborazione con Ergo research e Vertigo research, che verterà
sul tema Chi è lo spettatore cinematografico?
L’esperienza di Cinexpert in Francia e Italia (ore 17.00,
Sala Polissena). Ad inaugurare le convention delle distribuzioni,
nella giornata di martedì 5, sarà quella Universal
Pictures (ore 18.20, sala Concordia). La convention
sarà preceduta dall’inaugurazione della manifestazione (ore 18.00,
sala Concordia), alla presenza di: Lucia
Borgonzoni (Sottosegretario di Stato per la
cultura), Benedetto Habib (Presidente
Produttori ANICA), Luigi Lonigro (Presidente
unione editori e distributori ANICA), Mario
Lorini (Presidente ANEC) e Daniela
Angelini (Sindaco di Riccione).
La serata di martedì proporrà
invece due imperdibili appuntamenti per il pubblico con il
programma di Ciné in Città. L’arena in
piazzale Ceccarini ospiterà la proiezione speciale
di Sciuscià (ore
21.15), capolavoro neorealista di Vittorio De Sica in versione
restaurata dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con The
Film Foundation di Martin Scorsese. Nell’occasione il pubblico
dell’arena incontrerà il regista Gianni
Amelio che introdurrà il film e presenterà al
pubblico il suo Passatempo,
cortometraggio del 2019 interpretato da Renato Carpentieri. Il
programma della giornata di chiude con l’anteprima
di Tuesday Club(ore 22.00 al
Cinepalace), storia di una donna che vede a 40 anni sua vita
completamente stravolta: una commedia svedese diretta da Annika
Appelin che arriverà in sala grazie a Wanted
Cinema. Per la proiezione di Tuesday
Club è necessario prenotarsi gratuitamente tramite il
link disponibile nell’agenda di Ciné in città, sul sito www.cinegiornate.it
Il programma di Ciné proseguirà
fino a venerdì 8 luglio con convention, anteprime, talk e incontri
con tanti ospiti, trac cui Paolo Virzì, Donato
Carrisi, Paolo Ruffini, Nina Zilli, Claudio
Casisa e Annandrea
Vitrano ovvero I Soldi Spicci, Manetti
bros., Marco Bellocchio, Manlio Castagna e Antonio
Cabrini. Ciné è promossoda Anica, in
collaborazione con Anec e con Accademia del Cinema Italiano Premi
David di Donatello, prodotta ed organizzata da Cineventi con la
direzione di Remigio Truocchio, con il sostegno di Mic, Regione
Emilia Romagna, Emilia-Romagna Film Commission e Comune di
Riccione, oltre che dai Main sponsor Lino Sonego e
Cinemeccanica e dallo sponsor Coldwell Banker.
I Wonder Pictures è felice di
annunciare l’acquisizione per la distribuzione italiana di Morning,
il nuovo film di Justin Kurzel, secondo film del visionario
regista australiano che entra a far parte del listino della
distribuzione. Il primo, che arriverà presto nelle sale, è
Nitram, presentato in concorso al Festival di
Cannes 2021, dove ha vinto il premio per la migliore
interpretazione maschile grazie all’eccezionale performance di
Caleb Landry-Jones.
Justin Kurzel è
uno dei principali cineasti del nuovo cinema australiano. Il suo
film d’esordio, Snowtown, vinse due premi alla
Semaine de la Critique del 2011, imponendolo come uno dei talenti
più interessanti del panorama internazionale. Nel 2015 torna a
Cannes, ma questa in volta in concorso, con la sua personalissima
visione del Macbeth di William Shakespeare con protagonisti
Michael Fassbender e
Marion Cotillard. Nel 2019 torna a raccontare una
storia della sua Australia in The Kelly Gang, epopea
dalle atmosfere western anche questa con un cast d’eccezione, da
Charlie Hunnam a George Mackay, fino a Russell
Crowe.
Morning
è un racconto distopico tratto da una sceneggiatura originale di
Sam Steiner. In una società del futuro è stata inventata una
pillola che toglie alle persone la necessità di dormire. Per vivere
appieno questa vita di 24 ore nelle ore notturne splende un sole
artificiale. Un infinito giorno fatto di lavoro e di una vita
difficile da considerare tale, una condizione alienante che le
giovani generazioni non sono più disposte a sopportare, soprattutto
perché voglio riappropriarsi di qualcosa che non hanno mai provato:
sognare.
Protagonisti di Morning sono
il candidato al premio Oscar Benedict Cumberbatch e la vincitrice dell’Academy
Award Laura Dern, affiancati da un gruppo di giovani
talenti del futuro, a partire da Noah Jupe, già visto nel
dittico di A Quiet Place.
Arriverà distribuito da Notorious
Pictures nelle sale italiane il prossimo Novembre Wonder:
White Bird, l’attesissimo spin-off del celebre
Wonder che in Italia ha incassato oltre 12mln di box office.
Nel cast
Helen Mirren,
Gillian Anderson, Bryce Gheisar.
La trama di Wonder: White
La magia di Wonder torna ad
emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R.
J. Palacio, Wonder:
White Bird. Dopo gli eventi di Wonder, il bullo Julian
è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo
istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende, gli fa
visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia. Di
come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti,
fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di come la
sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la
vita. Di quanto può essere forte il potere della gentilezza.
Empire Magazine ha dato seguito
alla rivelazione di Kate Winslet, presentando
la copertina per gli abbonati del loro ultimo numero insieme a una
nuova foto di
Avatar: la via
dell’acquadi
James Cameron, l’atteso sequel del film campione
di incassi Avatar. Ebbene con il nuovo numero il noto sito ha
svelato le prime immagini del nuovo personaggio interpretato
da
Sigourney Weaver!
Quando è stato annunciato per la
prima volta che l’icona star di Alien
sarebbe tornata per questo sequel, i fan hanno subito pensato che
avrebbe potuto interpretato la defunta Grace Augustine tramite un
flashback, o che la coscienza del buon dottore sarebbe in qualche
modo resuscitata in un nuovo corpo. Ebbene, a quanto pare, Weaver
in realtà sta interpretando la figlia adottiva di Jake e
Neytiri, Kiri! E’ stata la stessa star ha rivelare ad
Empire di essere stati arruolati per interpretare un personaggio
molto più giovane:
“Penso che tutti ricordiamo
come ci sentivamo da adolescenti. Ho subito detto
certo che lo faccio. Ricordo quando avevo 11 anni.
Sentivo fortemente che Kiri si sarebbe sentito a disagio per la
maggior parte del tempo. Sta cercando di comprendere chi è. Ero
entusiasta di ricevere quella sfida da Jim”. Dai una
prima occhiata a Kiri sull’ultima copertina riservata agli abbonati
di Empire e una nuova immagine qui sotto.
“I think we all pretty much remember what we
were feeling as adolescents,” Weaver tells Empire. “I felt strongly
that Kiri would feel awkward a lot of the time. She’s searching for
who she is. I was thrilled to be given that challenge by Jim.”
#Avatarhttps://t.co/G3B1ZPZ0MV
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.