Ecco un concept art dei baccelli
responsabili della resurrezione di Neo e Trinity in Matrix
Resurrections. A svelare le immagini è stato
l’artista Emmanuel Shiu, che accompagna le foto
con una dichiarazione esprime che lavorare su Matrix
Resurrections è stato il miglior progetto su cui abbia mai
lavorato e rivela quattro immagini dei corpi di Neo e Trinity
ricuciti insieme dalle sentinelle. Quei momenti non sono presenti
nel film finito.
Matrix
Resurrections è interpretato da Keanu
Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da
Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di
Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron
Fist, Star Wars: Il Risveglio della
Forza), Jonathan Groff
(Hamilton, per la TV
Mindhunter), Neil Patrick
Harris (Gone Girl – L’amore
bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV
Quantico), Christina
Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie
Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles),
Telma Hopkins (TV Amiche per la
morte – Dead to Me),
Eréndira Ibarra (serie
Sense8,
Ingobernable), Toby
Onwumere (serie Empire),
Max Riemelt (serie
Sense8), Brian J. Smith
(serie Sense8,
Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al
potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la
TV).
Il team creativo scelto da Wachowski
dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i
direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli
scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett
Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti
visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La
Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village
Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions,
Matrix
Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto
il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a
partire dal 1 gennaio 2022.
Con le ultime convention della
mattinata di venerdì 8 luglio si è chiusa l’XI edizione di
Ciné 2022, la manifestazione estiva dell’industria
cinematografica promossa da ANICA in collaborazione con ANEC e
Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, prodotta
e organizzata da Cineventi, sostenuta dal Mic, dalla Regione
Emilia-Romagna e dal Comune di Riccione. Un’edizione che si è
conclusa con successo e soddisfazione da parte degli organizzatori
e di tutti gli addetti ai lavori che vi hanno preso parte.
Quattro giornate di convention,
workshop, aggiornamento professionale, ma anche anteprime e
incontri: 18 distribuzioni (01 Distribution, Adler Entertainment,
Bim, Eagle Pictures, Europictures, Fandango, Koch Media, I Wonder
Pictures, Lucky Red, Medusa, Minerva, Notorious Pictures, Officine
Ubu, The Walt Disney Company, Universal Pictures, Vision
Distribution, Wanted Cinema, Warner Bros.) che hanno anticipato
tutto il cinema della prossima stagione con le presentazioni dei
loro listini, 1300 accreditati, convegni, panel e workshop tra cui
l’appuntamento a numero chiuso targato TikTok – entertainment
partner di Ciné 2022 – che ha riscosso un enorme
successo ed è stato replicato nelle giornate della manifestazione,
11 appuntamenti tra eventi speciali e incontri di approfondimento
riservati agli addetti ai lavori, 17 aziende presenti all’interno
del Trade Show (Cine Project Italia Srl, Cinearredo Srl, Cinema
Next Italia Srl, Cinemeccanica Spa, Cinesonor, Digima Srl, Ehome
Italia Service Srl, Food Products Service Srl, Forbo Resilienti
Srl, Italian Film Commission, Italian Food Quality, Lino Sonego &
C. Srl, MCA Cinema, Officine Srl, Ok One Srl Prevost Srl,
Telespazio Spa), 4 anteprime nazionali aperte anche al pubblico
della città.
Per questa edizione,
Ciné ha anche arricchito il programma con
l’appuntamento di SDC Days, le Giornate nazionali delle Sale della
Comunità promosse dall’ACEC in programma a Riccione fino al 9
luglio, e l’arena a cielo aperto di Ciné in Città, un palinsesto di
nove giorni con proiezioni serali gratuite, con tantissimi ospiti
tra cui Gianni Amelio, Manetti bros., Paolo Virzì, Manlio Castagna
e Antonio Cabrini. Il programma di Ciné in Città è tornato dopo
alcuni anni di assenza registrando un successo incredibile, con
tanti appuntamenti completamente sold out che hanno conquistato i
pubblici di tutte le età. Grazie alla collaborazione con
l’Accademia del Cinema Italiano, il programma dell’arena ha
regalato al pubblico, ogni sera, i momenti più emozionanti dei
Premi David di Donatello, con immagini e filmati di repertorio:
Alberto Sordi, Monica Vitti, Roberto Benigni, Ugo Tognazzi, Silvio
Orlando e tanti altri grandi personaggi come Liz Taylor e Marilyn
Monroe che hanno ritirato il David nella loro carriera.
L’undicesima edizione di
Ciné 2022 chiude con un enorme successo
rilanciando anche un importante segnale di ripartenza per
l’industria cinematografica.
La manifestazione è resa possibile
grazie al contributo e sostegno del Main Sponsor Lino Sonego –
azienda leader del settore a livello mondiale, con cui Ciné
consolida la felice collaborazione per l’undicesimo anno
consecutivo –, del Technical Partner Cinemeccanica, dello sponsor
Coldwell Banker, dei partner Anica Academy e Ministero della
Transizione Ecologica, dell’Entertainment Partner Tik Tok, dei
Media Partner Radio2 Rai, Box Office, Best Movie, ComingSoon, The
Hot Corn, Cinecittà News, Movieplayer.it, Prima Fila Magazine, gli
sponsor tecnici Giometti Cinema, Fun Food Italia, Verdemente.
Si ringraziano gli sponsor
food&beverage AB Catering&Consulting, AIA, Canù, Fabbri,
Forst, Fun Food Italia, Gelato di Gigi, Ghiaccio Express, Ibis,
Lays, Martini, Pepsi Max, Pop Corn Gold, San Benedetto, Red Bull,
Santa Margherita, Spanino, Xelecto
In
Doctor Strange 2, gli Illuminati di Terra-838 vengono
mostrati subito dopo aver ucciso Thanos, lasciando in sospeso un
interrogativo: come hanno fatto? La popolare squadra di supereroi
dei fumetti viene introdotta quando Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch) e America Chavez (Xochitl
Gomez) saltano nell’universo alternativo numerato “838”.
In questo mondo, gli Illuminati guidano e proteggono il mondo.
È stato suggerito che il modo in cui
Thanos è stato ucciso nell’universo principale (“Terra-616”) fosse
molto più complesso di quello che gli Illuminati di Doctor Strange 2
hanno adottato su Terra-838. In Terra-616, i Vendicatori compiono
una “rapina nel tempo”, piano ideato da Ant-Man (Paul
Rudd) e eseguito tecnicamente da Iron Man (Robert
Downey Jr.).
Durante questo “colpo nel tempo”, i
Vendicatori tornano indietro per recuperare tutte e sei le gemme
dell’infinito prima che Thanos metta le sue mani su di loro. Quindi
usano le gemme per annullare “lo schiocco”, in cui Thanos ha ucciso
metà di tutte le creature viventi nell’universo. Attraverso questo,
un futuro Thanos scopre che le gemme sono state raccolte in quella
linea temporale e viaggia anche lui nel tempo solo per delegare la
raccolta del guanto dell’infinito a Nebula (Karen
Gillan). Su Terra-616, il dottor Strange raduna tutti i
Vendicatori e intraprendono la guerra in cui Tony Stark alla fine
dà la vita per distruggere Thanos e il suo esercito.
Su Terra-838, tuttavia, al momento
della sua morte, Thanos è su Titano, circondato dagli Illuminati,
inclusa una variante del Dottor Strange malconcia e contusa le cui
dita sono annerite sulla punta. Secondo il Professor X di
Doctor Strange 2, gli Illuminati si erano uniti
per cercare di sconfiggere Thanos, mentre Doctor Strange di
Terra-838, “come sempre, ha scelto di andare da solo”. In questo
universo alternativo, il dottor Strange ha usato Darkhold per
iniziare il dreamwalking, cercando nel multiverso risposte su come
sconfiggere Thanos. Questo stratagemma non ha funzionato, ma Doctor
Strange di Terra-838 ha continuato a usarlo comunque. Secondo Reed
Richards, ha inavvertitamente innescato un’incursione, distruggendo un
intero universo. Questo Doctor Strange rinunciò quindi al male di
Darkhold e aiutò gli Illuminati a trovare il Libro di Vishanti, che
poi hanno usato per sconfiggere Thanos.
Nel flashback che spiega cosa è
successo a Terra-838, un Thanos morto può essere visto in primo
piano con la sua spada a doppio taglio che sporge dal petto. La
spada è stata probabilmente conficcata attraverso Thanos da un
Vendicatore, probabilmente Captain Carter, dopo essere stato
indebolito dal Libro di Vishanti. Quindi, su Terra-838, uccidere
Thanos non ha impegnato solo gli Illuminati – una morte molto più
semplice e netta di quella che ha subito su Terra-616.
Dopo aver sconfitto Thanos, gli
Illuminati decisero di comune accordo di dover eliminare l’unico
pericolo rimasto: lo stesso dottor Strange. Quindi, Strange accetta
volontariamente di morire proprio lì su Titano, accanto a Thanos.
D’un fiato, Black Bolt (Anson Mount) dice “Mi
dispiace” a Strange, distruggendo lui e tutto ciò che si trova
nell’area circostante con il potere della sua voce. Ironia della
sorte, questo rende la morte di Thanos su Terra-838 in
Doctor Strange 2 in qualche modo simile al modo in
cui è stato ucciso su Terra-616, in quanto va in coppia con la
morte di un supereroe, come a dire che comunque la vittoria ha un
prezzo.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
In una recente intervista al
Washington Post,
Christian Bale ha riflettuto sull’essere stato
deriso per aver inizialmente interpretato il ruolo di
Batman. L’attore ha ammesso di essere stato deriso
con insistenza per aver accettato il ruolo, ma ha anche
riconosciuto il significato del franchise di Christopher
Nolan nell’attuale panorama cinematografico che sembra non
poter fare a meno dei supereroi.
“Vorrei [direi alla gente] che
abbiamo fatto una specie di Batman, e lo abbiamo preso molto sul
serio. Ho avuto un sacco di persone che ridevano di me e dicevano
semplicemente: ‘Beh, non funzionerà affatto.’ Quindi è meraviglioso
far parte di una trilogia che ha dimostrato che quelle persone si
sbagliavano. Non sono sicuro che abbia dato il via al [MCU], ma sicuramente ha aiutato a
percorrere questa strada”.
Abbiamo la possibilità di vedere
Christian Bale al cinema in un ruolo da villain in
Thor: Love and
Thunder, ruolo che per certi versi ha qualcosa in
comune con Batman, ovvero il senso della vendetta e della
giustizia, declinata però al male, visto che il suo Gorr il
Macellatoredi Dei si troverà a compiere
gesta davvero tremende.
Il film è in sala dal 6 luglio e
vede Chris
Hemsworth tornare nei panni di Thor
Odinson. L’attore australiano ha dichiarato anche che il
cattivo di Bale è uno dei suoi personaggi preferiti dell’intero
MCU e Bale offre davvero una
performance indimenticabile, nei panni del villain creato da
Jason Aaron.
Ecco una serie di poster per
DC League of Super-Pets in cui possiamo vedere
le nuove incarnazioni animate dei più grandi eroi della DC Comics,
alle prese con i loro amici a quattro zampe.
Il film, diretto da Jared
Stern, anche autore della sceneggiatura insieme a John
Whittington, presenta nella sua versione originale un cast di voci
eccezionale guidato da Dwayne Johnson nel ruolo del protagonista
Krypto il Super Cane. Il film sarà nelle sale italiane a partire da
maggio 2022 distribuito da Warner Bros. Pictures.
Nella versione originale del film
fanno parte del cast di doppiatori anche Kevin Hart (i film “Jumanji” e “Pets: Vita da
animali”),
Kate McKinnon (“Saturday Night Live”, “Il magico
scuolabus riparte”, “Ferdinand”),
John Krasinski (i film “A Quiet Place – Un posto
tranquillo”, “Free Guy – Eroe per gioco”), Vanessa
Bayer (“Saturday Night Live,” “La festa prima delle
feste,” “Un disastro di ragazza”), Natasha Lyonne
(“Show Dogs – Entriamo in scena”, “Ballmastrz: 9009”),
Diego Luna (“Rogue One: A Star Wars Story,”
“Maya e i tre guerrieri”), Marc Maron (“Joker,”
“GLOW”), Thomas Middleditch (“Godzilla II: King of the Monsters,” “Capitan Mutanda
– Il film ”), Ben Schwartz (“Sonic the Hedgehog,”
“Duck Tales – Avventure di paperi”), e Keanu
Reeves (la saga “Matrix” e i film “John Wick”).
Con un video divertente,
Zachary Levi, nei panni di Shazam,
conferma la presenza di Shazam! Fury
of the Gods al Comic-Con di San
Diego, dove presumibilmente verrà mostrato un trailer del
film, in arrivo a dicembre 2022.
— Shazam! Fury of the Gods (@ShazamMovie)
July 7, 2022
Cosa sappiamo di Shazam! Fury of
the Gods
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al
cinema il 21 dicembre 2022.. Nel cast è confermato il ritorno di
Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati
dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Richie Palmer, conferma che il piano di Tony
Stark, che ha portato alla nascita di Ultron, ha funzionato su
Terra-838. Il film, scritto da Michael Waldron e
diretto da Sam Raimi, ha presentato al mondo
diversi universi e versioni della Terra, con molti richiami a
precedenti progetti del Marvel Cinematic Universe. Ad
esempio, il film sembra divergere dalla trama di Avengers: Age of Ultron del
2015.
A metà del film, il dottor Stephen
Strange (Benedict
Cumberbatch) e America Chavez (Xochitl
Gomez) scappano dalla loro Wanda Maximoff/Scarlet Witch
(Elizabeth
Olsen) sulla Terra-616 e atterrano in quello che
sembra l’utopico universo di Terra-838. Lì vengono arrestati e
scortati dalle sentinelle di Ultron davanti agli Illuminati: una
società segreta di supereroi composta da Karl Mordo (Chiwetel
Ejiofor), Capitan Carter (Hayley
Atwell), Maria Rambeau/Captain Marvel (Lashana
Lynch), Black Bolt
(AnsonMount), il professor
Charles Xavier (Patrick
Stewart) e Reed Richards/Mr. Fantastic (John
Krasinski). I fan hanno a lungo teorizzato che i “buoni”
robot Ultron visti nel trailer significassero che Tony Stark/Iron
Man era un membro degli Illuminati. Sebbene né Robert
Downey Jr. né Tom Cruise (il più
gettonato Tony alternativo) appaiano nel film, il produttore di
Multiverso della Follia ha confermato una
sospetta connessione tra la Terra-838 e gli eventi di Age
of Ultron, che vede Tony non riuscire a mettere in pratica
il suo progetto di una “armatura intorno al
mondo”.
In una recente intervista con
Empire (tramite The Direct), il
produttore Richie Palmer ha discusso di come
Iron Man di Terra-838 abbia consentito la formazione degli
Illuminati. In particolare, ha confermato che la squadra di
supereroi esiste in “un mondo in cui Ultron sembrava funzionare
nel modo in cui [era] destinato [in Age of Ultron]”, il che ha
dato a molte persone potenziate l’opportunità di ritirarsi, inclusa
Wanda.
“… questo è un mondo in cui
Ultron sembrava funzionare nel modo in cui Tony Stark intendeva che
lavorasse in Age of Ultron. “Un’armatura intorno al mondo”, Tony
stava cercando di convincere i Vendicatori a ritirarsi in Age of
Ultron. Questo è un mondo in cui Tony ha creato Ultron, e ha
funzionato, e ha detto: “Ehi, chiunque voglia andare in pensione e
tornare a casa, può”. E poi gli Illuminati sono venuti a farsi
strada dietro le quinte, tirando i fili, ma penso che sia un mondo
migliore per questo motivo, e così Wanda è stata in grado di andare
avanti e avere la vita che si meritava. Noi come pubblico non
sappiamo chi sia il padre di quei bambini in questo
universo”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
La recensione de
Il Mostro dei Mari parte dalle suggestioni che il film
Netflix,
disponibile dall’8 luglio sulla piattaforma, risveglia: i film
di kaijū, l’avventura, le storie di bucanieri, di
cacciatori di mostri, sulla scia del leggendario Capitano
Achab. Tutti questi elementi sono stati nella testa del
piccolo Chris Williams, regista cresciuto alla
mensa Disney e ora adottato dalla piattaforma della N
rossa che gli ha dato carta bianca per la realizzazione
della sua avventura.
Il Mostro dei Mari, la
storia
La storia è quella di
Jacob, un giovane aspirante Capitano che serve sulla Inevitabile,
il vascello di Capitan Crow e flagello dei mostri marini che
affliggono le coste del Regno. Siamo in un mondo marinaresco che
ricorda molto l’epoca delle grandi conquiste, nel XVII secolo,
quando a bordo di enormi navi si sfidavano i mari per scoprire
nuove terre. In questo caso il mare si solca per abbattere le
creature che lo popolano, enormi bestie variopinte e assetate di
sangue. L’ossessione di Capitan Crow e di Jacob è la Furia Rossa,
un enorme e spaventosa creatura marina che più volte è sfuggita
alla cattura o all’uccisione. Mentre l’Inevitabile salpa per una
missione che deve essere quella definitiva, per incarico reale, si
intrufola a bordo Maisie, un’orfana, figlia di due cacciatori di
mostri, morti nel naufragio della Monarca, che desidera a tutti i
costi prendere parte a queste avventure.
Il Mostro dei Mari è un’avventura
divertente e molto colorata, che mescola uno stile tendente al
realistico con uno più smaccatamente di matrice
Dreamworks. Non sono pochi gli echi delle creature
di Dragon Trainer nel film, infatti, dal momento
che entrambi i titoli condividono il direttore artistico
Woonyoung Jung e il produttore Jed
Schlanger. Questa eco costante dà la sensazione di essere
in territorio protetto, dato l’amore che il pubblico nutre per la
saga Dreamworks, ma dà anche qualche indicazione
su quello che sarà lo sviluppo della trama. Ebbene, il film Netflix
non tradisce le intuizioni dei più svegli e diventa un’ode
all’accettazione e alla comprensione, allo sfidare le regole se
queste difendono un sistema sbagliato e ad essere sempre presenti a
se stessi e alle proprie idee. La piccola Maisie è una
rivoluzionaria, in questo, e dimostra di avere una mente aperta e
un cuore coraggioso, perché non si spaventa di difendere la realtà,
per quanto assurda e bizzarra possa sembrare.
Un film che si muove in
superficie
La scenografia del film è
essenziale, non troppo caratterizzata né ricca e lo svolgimento
della storia è piuttosto semplice, anche se questo non rappresenta
per forza un difetto. Vero è che Il Mostro dei
Mari si muove in superficie e offre un messaggio
didascalico, per quanto importante, designandosi come un prodotto
destinato ad una singola lettura, appunto superficiale, e
tendenzialmente a un pubblico molto giovane.
Il Mostro dei
Mari è tutto sommato
un film divertente ma che lascia davvero poco e fa di un colpo
di scena telefonato il momento di maggiore interesse della storia.
I personaggi sono amabili e l’azione concitata e divertente,
tuttavia il film è piuttosto modesto e derivativo, addirittura
sciatto nel design delle creature marine, la cui particolarità si
esaurisce con la prima bestia con cui hanno a che fare i nostri
protagonisti per poi sgonfiarsi completamente anche rispetto alla
Furia Rossa (che persino nel nome, non solo nel design, comunque
molto inferiore, ricorda lo Sdentato di Dragon Trainer).
La recensione de
Il Mostro dei Mari non può essere del tutto negativa,
perché non renderebbe giustizia al lavoro di Williams e della sua
squadra, tuttavia, quello che di interessante c’è nel film, da un
punto di vista delle influenze e dei riferimenti, impallidisce di
fronte alla prevedibilità della trama e alla sciatteria della messa
in scena, per quanto il messaggio di cui si fa portatore il film
sia nobile.
Ci sono storie talmente tanto ricche
di avventura, ostacoli da superare e passioni che sembrano essersi
svolte appositamente per divenire poi film per il cinema. Una di
queste è quella narrata in La tempesta
perfetta, film del 2000 diretto da Wolfgang
Petersen, autore di titoli come Air Force One e
Troy. La vicenda ruota qui intorno alle intemperie del
mare contro cui si imbatté un peschereccio nel 1991. Uno scontro
realmente avvenuto e che ha portato allo stremo e alla morte quanti
vi rimasero coinvolti. Il film ripercorre così, in chiave
romanzata, tali eventi, portando in scena tanto la bellezza quanto
il terrore che un tempesta perfetta può suscitare.
Nel dar vita a questa storia, la
pellicola si è basata sull’omonimo romanzo del 1997 scritto da
Sebastian Junger. Giornalista americano, questi ha
riportato nel libro un dettagliato resoconto della tempesta anche
nota come Nor’ester del periodo di Halloween del 1991. Un
evento che causò diversi morti tra i pescatori del Massachusetts,
nonché oltre 500 milioni di dollari di danni. Ancora una volta lo
scontro tra l’uomo e la natura si pone al centro dell’interesse di
Hollywood, che vide in questa storia il materiale perfetto per
trarne un film con cui rendere omaggio alla memoria di quanti
persero la vita.
La tempesta perfetta si
rivelò poi un buon successo al box office, arrivando ad incassare
un totale di 327 milioni di dollari a fronte di un budget di 120.
Tra grandi effetti speciali e memorabili interpretazioni, il film è
ancora oggi un titolo tutto da riscoprire e apprezzare. Prima di
intraprendere una visione di questo, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità ad esso relative.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla vera storia dietro
al film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La tempesta perfetta: la
trama del film
Protagonista del film è l’equipaggio
del peschereccio noto come Andrea Gail, capitanato
dal lupo di mare Billy Tyne. Questi, accompagnato
dai suoi fedeli uomini, decide di uscire in mare confidando in una
pesca sostanziosa al tal punto da poter risollevare la difficile
situazione economica di tutti loro. Avventuratosi oltre le normale
rotte di pesca, l’equipaggio si dirige verso Flemish Cap, un’area
nota per i consistenti banchi di pesce spada. Qui gli uomini
riusciranno a dar vita ad una pesca particolarmente fruttuosa, ma i
problemi per loro devono ancora iniziare. In breve, infatti, si
imbattono in una tempesta di proporzioni colossali, che li
costringerà a decisioni estreme. Gli uomini si troveranno così
costretti a sfidare la tempesta perfetta, mettendo in gioco la loro
stessa vita.
La tempesta perfetta: il
cast del film
Tra i maggiori elementi di interesse
del film vi è un cast composto da alcuni tra i più celebri
interpreti di Hollywood. George Clooney è il
capitano Billy Tyne, amante del mare e delle pesca ma privo di
grande fortuna. L’attore, inizialmente, si propose per un ruolo
secondario, ma venne convinto dal regista di avere le giuste
qualità per interpretare il protagonista. Fu Mark Wahlberg
ad ottenere il ruolo originariamente voluto da Clooney, quello di
Bobby Shatford, imbarcatosi in cerca di denaro. Per dar vita a
questi, l’attore decise di conoscere i famigliari di Shatford,
acquisendo da loro informazioni su Bobby. Dovette inoltre
impegnarsi per nascondere il suo accento tipico della città di
Boston. L’attrice Diane Lane dà
invece vita a Christina Cotter, fidanzata di Bobby, la quale
cercherà di dissuaderlo dal partire per mare.
L’attore John C. Reilly
interpreta Dale Murphy, membro dell’Andrea Gail e personalità in
crisi dopo la fine del suo matrimonio. William
Fichtner veste invece i panni di David Sullivan, individuo
spostato e indolente ma che non mancherà di rivelare la propria
generosità. L’attore Michael Ironside venne scelto
per il personaggio di Bob Brown per via della sua grande
somiglianza con questi. Questa era tanto forte che in più occasioni
Ironside venne scambiato dai locali per il vero pescatore.
Mary Elizabeth Mastrantonio interpreta qui Linda
Greenlaw, comandante del peschereccio Hannah Boden.
L’attrice, dopo una brutta esperienza sul set di The
Abyss, dichiarò che non avrebbe mai più partecipato a film
ambientati in mare. Il regista riuscì tuttavia a convincerla a
ricoprire il ruolo poiché le sue scene si svolgevano sulla terra
ferma.
La tempesta perfetta: la
vera storia dietro al film
Nell’ottobre del 1991 il ciclone
tropicale noreaster ha imperversato nell’Oceano Atlantico per
diversi giorni, causando innumerevoli danni e vittime. Questo si
originò in seguito al confluire di diversi venti e correnti,
formando così una tempesta di eccezionale potenza sopra ad una
vastissima area. Non presentando i tipici avvertimenti di un
uragano, le piccole imbarcazioni di pescatori già in mare si
trovarono ad essere colte alla sprovvista, dovendo così
fronteggiare una situazione particolarmente difficile. Tra queste
vi era l’Andrea Gail. Contrariamente a quanto avviene nel film,
infatti, l’equipaggio non aveva idea di essere in procinto di
imbattersi in un evento metereologico di questa portata. Da questo
punto in poi, nessuno sa realmente cosa sia accaduto al
peschereccio, e lo stesso film propone una versione dei fatti del
tutto romanzata, frutto di supposizioni.
Terminata una tempesta, un
elicottero di soccorso venne inviato in mare, dando vita ad una
ricerca di eventuali superstiti che però non portò a nessun
risultato. Dopo 10 giorni, la ricerca venne interrotta per via
dell’ormai certa morte dei pescatori rimasti in mare. In totale,
durante la tempesta persero la vita 13 uomini, di cui 6
appartenenti al peschereccio Andrea Gail. I danni furono però
numerosi anche sulla terra ferma. Numerose case e attività vennero
distrutte dalla tempesta, costringendo in molti a spostarsi in
cerca di sicurezza. Strade e aeroporti vennero chiusi, e migliaia
di persone rimasero senza corrente elettrica. La città di
Gloucester, particolarmente colpita, dedicò poi una statua ai
pescatori morti in mare, riportante appunto la dicitura “They
that go down to the sea in ships“.
La tempesta perfetta: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La
tempesta perfetta è infatti disponibile nel catalogo
di Rakuten TV,Chili Cinema, Google Play,
e Apple iTunes Per vederlo, in base alla piattaforma
scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà
così modo di poter fruire di questo per una comoda visione
casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo
sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui
bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in
televisione il giorno giovedì 7 luglio alle ore
21:00 sul canale
Iris.
L’amato attore James
Caan è morto all’età di 82 anni, il 6 luglio 2022. A darne
notizia i suoi canali social ufficiali. La causa della morte
dell’artista non è stata confermata. La notizia della morte di Caan
è emersa quando il suo account ufficiale ha twittato quanto segue:
“È con grande tristezza che vi informiamo della morte di Jimmy
la sera del 6 luglio. La famiglia apprezza lo sfogo di amore e le
sentite condoglianze e vi chiede di continuare a rispettare la loro
privacy in questo momento difficile”.
James Caan è stato
tra le più importanti presenze sul grande schermo della sua
generazione e la sua inclinazione a interpretare personaggi
carismatici gli è valso ruoli classici come Sonny Corleone in
Il Padrino e Frank in Strade
violente. Tuttavia, è stato in grado di interpretare una
vasta gamma di ruoli, e la sua memorabile interpretazione dello
scrittore ferito Paul Sheldon al fianco della fan squilibrata di
Kathy Bates/Annie Wilkes in Misery non
deve morire è un esempio eccellente delle sue
sfumature.
Dei suoi 5 figli, Scott Caan ha
seguito le orme del padre, e anche se ha partecipato a diversi film
famosi, su tutti la saga di Ocean, certamente non ha ancora
eguagliato il successo e la bravura del padre.
I Marvel Studios hanno in serbo alcuni piani
diabolici per Echo,
la prossima serie Disney+ attualmente in fase di riprese
ad Atlanta.
Vincent D’Onofrio e
Charlie Cox, che hanno interpretato rispettivamente i
personaggi classici della Marvel Comics Daredevil e Kingpin, si sono
uniti alla serie, che vede come protagonista Alaqua Cox, che ha
esordito in Hawkeye,
nel ruolo di Maya Lopez.
In esclusiva su Disney+ nel 2023, il racconto
delle origini di Echo ritrova
Maya Lopez, la cui condotta spietata a New York la segue anche
nella sua città natale. La ragazza deve affrontare il suo passato,
ricollegarsi alle sue radici native americane e riscoprire il
significato di famiglia e comunità se vuole sperare di riuscire ad
andare avanti. Echo è interpretata anche da Chaske Spencer
(Wild Indian, The English), Tantoo Cardinal
(Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di
FX, American Gods) e Cody Lightning (Hey,
Viktor!), con Graham Greene (I segreti diWind
River, Longmire) e Zahn McClarnon (Dark
Winds, Reservation Dogs).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Stephen Broussard,
Richie Palmer, Marion Dayre e Jason Gavin (Blackfeet). I
co-produttori esecutivi invece sono Amy Rardin, Sydney Freeland,
Christina King (Seminole) e Jennifer Booth.
A quasi trent’anni dall’uscita di
Clerks e quindici anni dopo il sequel, tornano sul
grande schermo Dante Hicks (Brian
O’Halloran), Randal Graves (Jeff
Anderson) e il Quick Stop. Pare che Clerks 3 riporterà in vita non solo i
personaggi, ma anche l’umorismo
e la comicità meta-immaginari tipici della View
Askewniverse.
Nel 1994, l’uscita di
Clerks ha costituito un passo importante per il
cinema indipendente americano: il lungometraggio, girato in bianco
e nero e con un budget di nemmeno 30 mila dollari, ha lanciato
attori comici e inaugurato la casa produttrice di Smith alla grande. Il film ha sfondato al box
office, con un guadagno di 3 milioni di dollari. E il sequel del
2006 non è stato da meno.
Visto il successo dei primi due
film, nel 2012 Kevin Smith ha iniziato a pensare ad un
terzo capitolo, prima parlando di un
musical a Broadway, poi di un film crowfunding. La lavorazione
è stata lunga ma, dieci anni dopo, Clerks
3 è diventato realtà: finalmente abbiamo un trailer e
una data d’uscita. Nonostante sia passato parecchio tempo, i fan
sono ansiosi di rivedere gli sketch comici tra Dante e
Randal.
Clerks 3: il
cast
Non che avessimo dubbi, ma
è stato confermato che Brian O’Halloran e Jeff
Anderson, interpreti dei protagonisti Dante
Hicks e Randal Graves nei precedenti capitoli, ci
saranno anche in Clerks 3. Accanto a loro,
torneranno anche Jason
Mewes nei panni di Jay e anche il regista Kevin Smith riprenderà il ruolo
di Silent
Bob. Non mancheranno
Veronica (Marilyn Ghigliotti),
Becky (Rosario
Dawson) e Elias (Trevor
Fehrman).
InClerks
3Randall e Dante,
divenuti proprietari del Quick Stop nel capitolo
precedente, decidono di realizzare un film sulla loro vita. L’idea
nasce da Randal che, sopravvissuto ad un attacco di cuore,
vuole lasciare traccia della sua esistenza in qualche modo. La
trama è parzialmente autobiografica: nel 2018 il
regista Smith
ha avuto un infarto e ha voluto includere questa sua esperienza in
un film meta-cinematografico.
La data d’uscita di Clerks
3
Clerks 3 verrà
distribuito nelle sale dalla Lionsgate
il 13 settembre 2022. Per ora abbiamo solo la data
d’uscita per gli Stati Uniti. Inizialmente, il film doveva essere
presentato in anteprima nel luglio 2022, ma, come
sta accadendo alla maggior parte dei progetti di Hollywood in
questo periodo, anche il lungometraggio di Smith è
stato ritardato. Attualmente, non sono stati annunciati dettagli
per l’uscita in Italia o per una versione in streaming o DVD.
Il trailer di Clerks
3
Il
primo trailer di Clerks 3 è stato pubblicato
da Kevin Smith nella giornata di ieri (6 luglio).
Il video mostra la ricreazione di diverse scene iconiche dei due
Clerks precedenti, memorabile lo sketch
dell’hockey sul tetto. Il primo teaser sembra davvero promettente:
speriamo che Clerks 3 sarà in grado di riportare
in vita la magia e l’ironia dei primi due film.
Formatosi come sceneggiatore,
Brett Goldstein è oggi anche un promettente
attore, attivo per lo più in televisione ma pronto al salto anche
sul grande schermo. Gli sono bastati infatti pochi anni per
affermarsi come una delle voci più brillanti e interessanti di
Hollywood, ed oggi è tanto popolare quanto richiesto. Tra progetti
attualmente in lavorazione e altri previsti per l’imminente futuro,
Goldstein ha tutta l’aria di essere un volto da non dimenticare,
che da qui in avanti guadagnerà sempre più attenzioni e
popolarità.
Ecco 10 cose che non sai di Brett
Goldstein.
Brett Goldstein: i suoi film e le
serie TV
1. È noto per i suoi ruoli
in televisione. L’attore è noto principalmente per i suoi
ruoli in televisione. Egli ha iniziato ricoprendo alcuni piccoli
ruoli in serie come Metropolitan Police (2009), Love
Matters (2013) e Storie in scena (2014). Ha ottenuto
una prima popolarità grazie alla serie Derek (2012), con
Ricky Gervais,
per poi distinguersi in Undercover (2015), Hoff the
Reecord (2015-2016), Drifters (2014-2016) e
Uncle (2014-2017). La definitiva consacrazione arriva poi
grazie a Ted Lasso (2020-in
corso), dove recita accanto a Jason
Sudeikis.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Nel corso della sua carriera Goldstein ha avuto
modo di recitare anche in alcuni film per il cinema, anche se
si tratta di titoli per lo più indipendenti e che non hanno avuto
una considerevole distribuzione internazionale. Tra i suoi
lungometraggi si ricordano Un estate per morire (2005),
The Comedian (2012), The Knot (2012),
Everyone’s Goingo to Die (2013), The Hooligan
Factory (2014), SuperBob (2015) e Wild Honey
Pie! (2018).
3. È anche sceneggiatore e
produttore. Oltre ad occuparsi di recitazione, Goldstein
ha dimostrato negli anni di essere interessato anche ad altri
aspetti della produzione cinematografica e televisiva. Egli ha
infatti ricoperto con successo anche il ruolo di sceneggiatore,
partecipando alla scrittura di serie come Ronna & Beverly
(2012), Hoff the Record (2015-2016),
Soulmates (2020), Ted Lasso (2020-in corso) e
Shrinking (2022). Ha poi sceneggiato anche i film Un
estate per morire (2005) e The Nan Movie (2022). Come
produttore si è invece occupato delle serie Soulmates e
Ted Lasso.
Brett Goldstein in Doctor Who
4. Ha recitato in un
episodio della celebre serie. Poco prima di diventare
l’attore noto che è oggi, Goldstein ha avuto l’occasione nel 2018
di recitare in un episodio della serie Doctor Who. Si tratta del quinto
dell’undicesima stagione, dal titolo The Tsuranga
Conundrum. Qui l’attore interpreta Astos, il medico di bordo
della Tsuranga. Il ruolo ha contribuito a rendere Goldstein
maggiormente popolare presso il grande pubblico, permettendogli
anche di dimostrare le sue doti da attore.
Brett Goldstein in Thor
5. Ha un cameo nel nuovo
film Marvel. In sala dal 6
luglio, Thor: Love and Thunder è il
quarto film dedicato al dio del tuono, qui alle prese con il
temibile Gorr il macellatore di dei. Nel film, a sorpresa, compare
con un cameo anche Goldstein. L’attore è infatti protagonista di
una delle due scene dopo i titoli di coda, dove compare nel ruolo
del semidio Ercole. Tale breve presenza lascia immaginare che il
personaggio, e l’attore, possano comparire in futuro in modo più
esteso nel MCU.
Brett Goldstein in Ted Lasso
6. Ha scritto alcuni episodi
della serie. Noto come sceneggiatore, Goldstein era stato
inizialmente chiamato a partecipare alla scrittura della serie
Ted Lasso. Scrivere per lo show ha poi portato Goldstein a
essere scelto per il personaggio del vecchio calciatore Roy Kent.
Rimasto affascinato dal personaggio, Goldstein ha infatti voluto
partecipare al casting per questo, finendo con l’ottenere la parte
che oggi lo ha reso celebre.
7. Ha vinto un importante
premio. La serie Ted Lasso rappresenta un vero e
proprio punto di svolta nella carriera dell’attore. Oltre ad essere
stato lo sceneggiatore di alcuni episodi, Goldstein è anche
interprete nel ruolo di Roy Kent. Proprio grazie
all’interpretazione di questo personaggio egli ha ottenuto alcuni
importanti riconoscimenti. Il più prestigioso tra tutti è però
certamente l’Emmy vinto come miglior attore non protagonista nel
2021.
Brett Goldstein è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio account verificato, seguito ad oggi
da 492 mila persone. In questo, dove Goldstein ha ad oggi
pubblicato olre 700 post, si possono ritrovare immagini di diverso
tipo, da quelle promozionali del lavoro dell’attore ad altre
relative ai suoi momenti di svago lontani dai riflettori.
Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue
attività.
Brett Goldstein: chi è sua moglie
9. Non è sposato.
Goldstein si è sempre dimostrato intenzionato a mantenere il
maggior riserbo possibile sulla propria vita privata. Molto poco si
sa infatti di lui al di fuori delle scene. Più volte, ad esempio, i
fan si sono chiesti se sia sposato o meno. Ciò che si sa riguardo
la sua vita sentimentale è che attualmente l’attore non è sposato,
ma è impegnato in una relazione con Beth Rylance,
una comica britannica, che Goldstein ha anche ringraziato durante
il suo discorso mentre riceveva il premio Emmy.
Brett Goldstein: età ed altezza
10. Brett Goldstein è nato
il 17 luglio del 1980 a Londra, Inghilterra. L’attore è
alto complessivamente 1.80 metri.
Elliot Page di The Umbrella Academy potrebbe
presto dover aggiungere un altro personaggio a fumetti al suo
curriculum, dal momento che i fan chiedono a gran voce che il ruolo
di The
Flash vada a lui, invece che a
Ezra Miller.
L’attore, che attualmente possiamo
vedere nei panni di Viktor Hargreeves nella terza stagione di
The Umbrella Academy su Netflix, è diventato l’ultimo attore in cima alla
lista dei fan cast di Barry Allen/The
Flash nel DC
Extended Universe. A seguito delle continue polemiche che
circondano l’attuale Flash Ezra Miller, i fan
della DC hanno espresso il loro sostegno a Page, credendo che possa
essere il sostituto perfetto per Barry Allen del DCEU. Miller è
apparso per la prima volta nei panni di Barry Allen/The Flash in
Batman v Superman: Dawn of Justice
del 2016 e, secondo quanto riferito,
non dovrebbe tornare per futuri progetti DCEU
“indipendentemente dal fatto che ci siano più accuse o meno”.
Elliot Page non è estraneo a interpretare
ruoli nei fumetti. L’attore ha precedentemente interpretato Kitty
Pryde in X-Men: Conflitto Finale (2006) e
X-Men: Giorni di un Futuro Passato (2014). Kitty
Pryde è stata uno dei personaggi principali in Conflitto
Finale, ma ha avuto solo un ruolo di supporto in
Giorni di un Futuro Passato. Prima del casting di
Page, Kitty Pryde era stata interpretata da Sumela Kay e Katie
Stuart in brevi cameo rispettivamente in X-Men (2000) e X2
(2003).
Dal 2019 recita in The
Umbrella Academy, basato sull’omonima serie di fumetti di
Dark Horse creata dallo scrittore Gerard Way e
dall’artista Gabriel Bá. Inoltre, nel 2010, ha
partecipato a un film di supereroi sui generis,
Super, diretto da James
Gunn.
Il film
The Flash
The
Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno
2023. Il film vede
Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice League e sarà affiancato da
Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei
panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in
Batman Il Ritorno.
Tutto quello che c’è da sapere su
The Flash con Ezra Miller
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
A Ciné
Giornate Professionali del Cinema di Riccione, Eagle
Pictures ha presentato il suo ricco listino per la seconda
parte del 2022. La selezione prevede gli horror Smile e Scream 6, i franchise
come Mission Impossible, Transformers e Creed, arrivato al terzo capitolo questa volta
diretto da Michael B. Jordan, ma anche i nuovi
film di registi molto amati come Tremila anni di attesa di George
Miller e Babylon di Damien Chazelle,
e la commedia, con Da Grandi, il nuovo film di
Fausto Brizzi. Trai titoli che destano maggiore
curiosità c’è anche Dampyr, il primo cinecomic italiano, opera
prima di Riccardo Chemello. Di seguito l’elenco
dei film proposti che vedremo entro i prossimi sei mesi.
Mentre Thor: Love and Thunder
(qui la recensione) ha iniziato
la sua corsa nelle sale cinematografiche italiane, dove è
disponibile da 6 luglio, l’attrice premio Oscar
Natalie
Portman, che nel film interpreta Jane
Foster alias Mighty Thor, arriva a Roma
per presentare la pellicola e raccontare la sua esperienza sul set
di essa. Per l’attrice questo quarto capitolo di Thor
segna un ritorno nel Marvel Cinematic Universe, avendo
lei già precedentemente interpretato Jane nei primi due film
dedicati al dio del tuono. Dopo quei titoli, la separazione tra la
Portman e la Marvel sembrava definitiva, ma
grazie all’intervento del regista Taika Waititi
l’attrice ha accettato di assumere i ruoli della supereroina.
È così che in questo nuovo capitolo
la Portman diventa Mighty Thor, dotata di poteri immensi e capace
di sollevare il mitico Mjolnir, il martello di Thor (ChrisHemsworth). Proprio insieme a quest’ultimo,
che intanto vive una profonda crisi personale, la nuova supereroina
affronterà un assassino galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Re Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi).
Insieme intraprendono dunque una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta del Macellatore di Dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Natalie Portman è di nuovo Jane Foster
La conferenza stampa interamente
dedicata a lei, si apre con una prima considerazione dell’attrice
sul lavoro svolto insieme a Waititi, regista del film. “Il
poter lavorare con Taika è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad
accettare il film. Lui è così creativo, ha saputo tirar fuori da
tutti noi tanta spontaneità, ricordandoci di affrontare la vita con
leggerezza, specialmente in questi momenti difficili”. “Di norma
– continua Portman – mi piace arrivare sul set preparata,
sapendo cosa mi aspetta. Taika invece ci ha chiesto di dimenticare
ogni cosa, di improvvisare quanto più possibile, il che mi ha
agitato non poco. Ma alla fine si tratta di riscoprire il senso di
essere attori, ovvero quella possibilità di giocare e fare
dell’immaginazione il proprio punto di forza”.
“Il film ci ha richiesto sfide
notevoli, – racconta poi l’attrice – specialmente perché
mescola dramma e commedia. Recitare in un dramma può essere molto
gratificante, ma anche le commedie sono magnifiche. Personalmente
cerco sempre di apportare spontaneità nei ruoli drammatici e
profondità in quelli comici. Jane vive questa dualità, tra
leggerezza e consapevolezza dei propri drammi. Ha sia un animo
umano che un animo divino. Normalmente interpretare un personaggio
duro, invincibile, mi spaventa, perché trovo faticoso calarmi nei
suoi panni. Con Jane ciò però non è successo, perché lei è anche
profondamente umana, ricca di paure e debolezze che trova però la
forza di superare ogni cosa.
Continuando a parlare del suo
personaggio, l’attrice afferma poi che “all’inizio di questo
film Jane sta affrontando una cosa molto spaventosa, difficile da
controllare. È una donna che sta cercando un nuovo senso alla sua
vita, è in cerca di amore, e seguendo il suo istinto in questa
ricerca approderà a qualcosa di nuovo e meraviglioso. Poter
interpretare nuovamente Jane è stato entusiasmante. Il suo arco
narrativo è magnifico e credo che abbia rappresentato un vero e
proprio punto di svolta, anche solo per l’essere una donna
scienziata che è divenuta un modello per molti. Quando poi è
diventata una supereroina il suo valore è cresciuto ancora. In più
trovo rivoluzionario che la Marvel e Taika abbiano affidato
questo ruolo ad un’attrice mamma, ebrea, quarantenne. Non è una
cosa che capita tutti i giorni, purtroppo.
Natalie Portman, tra l’importanza
dell’inclusività e i piani per il futuro
Interrogata sul tema delle
supereroine al cinema, Portman non ha dubbi: “dovrebbero
essercene molte di più, ma sono stati comunque fatti progressi
importanti. Trovo fondamentale che tutti possano immedesimarsi in
un supereroe e non dovremmo più sorprenderci che una donna possa
essere un supereroe, dovrebbe essere la norma. Quando io ero
bambina c’era solamente un riferimento possibile, oggi invece ce ne
sono molti di più e sono lieta di poter contribuire a questo
cambiamento”.
Oltre al suo impegno con il film
Marvel, l’attrice sta attualmente
vivendo un periodo ricco di progetti, che la vedono impegnata non
solo in qualità di interprete. “Ho diverse idee sulle sfide
future che voglio intraprendere nella mia carriera. Mi sento ad un
punto dove ho voglia di sperimentare cose nuove, utilizzando la mia
voce in modi nuovi. Attualmente, ad esempio, sto producendo una
serie per Apple+, mentre in futuro dirigerò sicuramente un altro
film. Voglio mettermi in gioco su più fronti, insomma, rimanendo
fedele al mio interesse per le storie femminili. Scrittrici come
Natalia Ginzburg ed Elena Ferrante sono una grande fonte di
ispirazione ariguardo”.
E per Mighty Thor quale futuro
dobbiamo aspettarci? “Sarò sincera, – risponde l’attrice
all’immancabile domanda – non ne ho la più pallida idea. Non
sono al corrente dei piani futuri della Marvel, tanto che quando durante la
prima proiezione del film ho visto quella cosa, che non dirò per
non fare spoiler, sul finale, sono rimasta scioccata anche io. E
come me anche Taika e gli altri attori non ne sapevano nulla. Con
la Marvel tutto è possibile, quindi
quale sarà il futuro di Jane lo scopriremo prima o poi.”
Arriva oggi in sala, distribuito da
Universal Pictures, Non Sarai Sola, il film diretto da
Goran Stolevski con Klimoska,
Anamaria Marinca, Noomi Rapace, Alice Englert, Carloto Cotta, Félix
Maritaud e Arta Dobroshi.
Per secoli, le montagne macedoni
hanno nascosto paurosi segreti soprannaturali,
inclusa l’esistenza della “Vecchia Zitella Maria”
(Anamaria Marinca), una strega incattivita la
cui terribile storia terrorizza i bambini da 200 anni. Maria
desidera ardentemente una figlia che le tenga compagnia. Tenta di
rapire una contadina appena nata, Nevena (Sara
Klimoska), costringendo la madre disperata della
bambina a fare un patto terrificante: se alla madre è permesso
di crescere la sua bambina, permetterà a Maria di prendere Nevena
quando compirà 16 anni. Maria marchia la ragazza per suggellare
l’accordo, rendendola muta.
Al 16° compleanno di Nevena, Maria
ritorna e trasforma la ragazza in una strega. Ma la maternità
non è fatta per Maria, e alla fine abbandona Nevena dopo averle
insegnato come assumere la forma di qualsiasi creatura che uccide.
Abbandonata, la solitudine e la curiosità di Nevena per il mondo
circostante la portano in un villaggio vicino. Quando uccide
accidentalmente una contadina, Bosilka (Noomi
Rapace), prende il posto della donna nel villaggio. La
vita è brutale e imprevedibile ma stranamente appagante per Nevena,
finché non viene aggredita e uccide l’aggressore. Dopo aver
abbandonato il suo corpo, seduce e uccide un bel giovane di nome
Boris (Carloto Cotta), godendosi le libertà che le
offre la vita nel corpo di lui.
Quando una bambina di 10 anni viene
gravemente ferita, Nevena coglie l’occasione per ricominciare
da capo. Come Biliana, vive l’infanzia felice che le è stata
negata. Quando raggiunge la giovane età, Biliana
(Alice Englert) sposa Yovan (Félix
Maritaud), un bel giovane del suo villaggio, e subito
rimane incinta.
Ma l’improvviso ritorno di Maria
porterà Nevena a fare una sua scelta molto difficile. Il
film d’esordio del regista vincitore del Premio Sundance Goran
Stolevski, Non Sarai Sola è una storia inquietante, poetica e
soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di
rituali e tradizioni macedoni. Non Sarai Sola è scritto e diretto
da Goran Stolevski (Would You Look at Her). Il
film è prodotto da Kristina Ceyton (The Babadook, The Nightingale)
e Samantha Jennings (Buoyancy, Good Madam). Nel cast troviamo
Klimoska (Would You Look at Her, Willow), Anamaria Marinca (4
Months, 3 Weeks, and 2 Days, “Sex Traffic”), Noomi Rapace (The Girl with the Dragon Tattoo,
Prometheus), Alice Englert (Beautiful Creatures,
“Top of the Lake”), Carloto Cotta (Tabu, Diamantino), Félix
Maritaud (BPM (Beats Per Minute), Sauvage / Wild) e Arta Dobroshi
(Lorna’s Silence, “Gangs of London”).
Il direttore della fotografia è
Matthew Chuang (The Mandela Effect, Blue Bayou). La scenografa è
Bethany Ryan (“High Life”, Buoyancy). Il film è montato da Luca
Cappelli (Ruin, Acute Misfortune). La truccatrice è Dusica
Vuksanovic (“Black Sun”, “The Outpost”).
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Thor: Love and Thunder è attualmente il film
più stravagante del MCU, e il
fatto di poter contare su un cast di personaggi ricco di attori di
talento aiuta sicuramente. Taika Waititi torna a
dirigere il suo secondo film del MCU
dopo il successo di Thor: Ragnarok del 2017. Con lui, tornano
tanti altri volti noti, insieme ad altri nuovissimi, tutti in grado
di portare la giusta dose di comicità e drammaticità nella sentita
avventura di Thor: Love and
Thunder.
Il cast completo di Thor: Love and
Thunder
Ecco l’elenco completo del cast del film
(SPOILER)
Naturalmente, la stella più
brillante di Thor: Love and Thunder è Chris Hemsworth nei panni dell’eroe titolare.
Il Dio del Tuono è in viaggio alla scoperta di se
stesso, ma deve rimettersi l’eroico mantello quando
Gorr, il Macellatore di Dei,
minaccia di distruggere tutto ciò che ama. Lungo la strada, ritrova
la sua ex, la dottoressa Jane Foster e,ancora una
volta, scocca la scintilla.
Chris Hemsworth è
probabilmente uno degli attori più conosciuti al mondo grazie al
suo ruolo di Thor nel MCU.
Più recentemente, è stato visto in Spiderhead e Extraction di
Netflix. Attualmente è impegnato nelle
riprese del prequel di Mad Max: Fury Road,
Furiosa.
Natalie Portman nei panni della
dottoressa Jane Foster/Mighty Thor
In Thor: Love and Thunder, la dottoressa Jane Foster riappare nella vita dell’eroe in
maniera totalmente inaspettata. Quando si incontrano, Thor si rende
conto che non è solo Jane Foster chi ha davanti, bensì
Mighty Thor in carne ed ossa, che brandisce un
Mjölnir magicamente riparato. Mentre si riuniscono per salvare
Asgard, i loro sentimenti reciproci iniziano a riaccendersi.
Natalie Portman è
una delle attrici più illustri di Hollywood. Come Hemsworth, è nota
al pubblico per il ruolo della dottoressa Jane
Foster nel MCU,
ma anche per aver interpretato la regina Padmé
Amidala nei prequel di Star
Wars. Gli spettatori la riconosceranno anche per la
sua interpretazione premiata con l’Oscar in Il cigno nero e nel tortuoso sci-fi Annihilation. Attualmente sta girando la
miniserie Lady in the Lake.
Tessa Thompson nel ruolo di Re
Valchiria
Quando
Thor torna ad Asgard in Thor: Love and Thunder, si rende conto che
Re Valchiria ha trasformato la città in un luogo
pacifico nonché destinazione turistica in piena espansione.
Tuttavia, è chiaro che è annoiata dal suo ruolo burocratico e
desidera tornare a cavalcare in battaglia: la sua occasione arriva
quando Gorr arriva a sconvolgere l’atmosfera di pace di Nuova
Asgard.
Oltre che per il suo ruolo di
Valchiria nel MCU, molti
riconosceranno Tessa Thompson anche per quello di
Bianca nei film di Creed e di
Charlotte Hale in Westworld della
HBO. La Thompson ha poi ricevuto molti riconoscimenti per il suo
contributo in film come Passing, Little Woods,
Sorry to Bother You e Annihilation con la
Portman.
Taika Waititi come Korg
Oltre a dirigere Thor: Love and Thunder, Taika Waititi torna a prestare la voce a
Korg, la fedele anche se un po’ sprovveduta spalla
di Thor. In questo film, tuttavia, Korg funge
anche da cronista delle gesta di Thor: documenta le avventure del
Dio del Tuono per diffondere la sua leggenda in lungo e in largo.
Se quello che dice sia del tutto accurato o meno, tuttavia, è
lasciato all’interpretazione.
Taika Waititi è
conosciuto come sceneggiatore, attore, regista e produttore. Di
recente, ha interpretato Barbanera nel film
campione d’incassi Our Flag Means Death e, poco
prima, il cattivo di Free Guy. Nel 2020 ha vinto un Oscar per il
suo grandioso film Jojo Rabbit, dove interpretava anche
Adolf Hitler. Il pubblico potrebbe inoltre
riconoscere la sua voce in The
Mandalorian, dove ha doppiato il robot assassino
IG-11. Naturalmente, la maggior parte degli
spettatori lo ha conosciuto per la prima volta grazie al suo ruolo
di Viago in What We Do in the
Shadows.
Christian Bale nei panni di Gorr,
il Macellatore di Dei
Christian
Bale interpreta il terrificante villain Gorr, uno dei cattivi più spaventosi di sempre
nel MCU e che
si guadagna meritatamente l’epiteto di “Macellatore di Dei” in
Thor: Love and Thunder. Un tempo Gorr era un
uomo normale su un pianeta devastato dalla carestia e dalla morte.
Quando le sue preghiere agli dei non vengono esaudite, Gorr è
spinto a intraprendere una missione di vendetta per uccidere gli
dei che sono così insensibili e indifferenti alle sofferenze di
coloro che dovrebbero proteggere.
Come la Portman, Christian
Bale recita da quando era giovane e il pubblico lo conosce
molto bene sopattutto grazie alla sua interpretazione di
Batman nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher
Nolan. Bale è noto anche per il suo impegno nel
ritrarre personaggi reali in biografie cupe e satiriche,
adattamenti di storie vere come American Hustle, Vice,
The Big Short e Ford vs Ferrari. Ha vinto il suo primo Oscar
(come miglior attore non protagonista) per
The Fighter. E, naturalmente, il pubblico lo conoscerà
anche per il ruolo iconico che ha dato il via alla fase più adulta
della sua carriera, quello di Patrick Bateman in
American Psycho.
Russell Crowe come Zeus
Russell
Crowe interpreta una versione di Zeus
in Thor: Love and Thunder molto diversa dalla
maggior parte delle divinità greche precedentemente rappresentate
su schermo. Piuttosto che essere un dio nel fiore degli anni e
assolutamente vendicativo, questo Zeus vuole solo passare il suo
tempo sull’Olimpo divertendosi e circondato dai festeggiamenti.
Naturalmente, il ruolo più celebre
di Russell Crowe è quello di Massimo Decimo
Meridio nel classico di Ridley Scott
Il Gladiatore, per il quale ha vinto un Oscar. Altri
progetti notevoli e amatissimi di Crowe sono L.A.
Confidential, Mystery,
Alaska, A Beautiful Mind, Les Misérables e Master and Commander:
– Sfida ai confini del mare. Gli spettatori lo
ricorderanno anche per il suo operato nell’altro grande franchise
di supereroi: ha infatti interpretato Jor-El,
padre di Superman, nel DCEU.
Inoltre, lo vedremo presto al lavoro nel suo terzo franchise di
supereroi: Crowe si è infatti unito a Kraven the
Hunter della Sony, le cui riprese sono attualmente in
corso.
Il cast di supporto di Thor: Love
and Thunder
Chris Pratt nei panni di Peter
Quill/Star-Lord – Peter Quill è a capo
degli strampalati Guardiani della Galassia,
ora con Thor al seguito. Il ruolo di spicco di Pratt è stato quello
di Andy Dwyer in Parks & Rec. Ha
poi recitato nella trilogia di Jurassic World e
nei film di The Lego Movie.
Dave Bautista nei panni di
Drax – Drax torna come simpatico
attaccabrighe dei Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del
MCU, Bautista è noto per i
ruoli in Dune, Army of the Dead, Riddick e
altri. Il prossimo film che lo vedrà protagonista sarà
Glass Onion: A Knives Out Mystery.
Karen Gillan come Nebula –
L’androide più arrabbiato di tutti ritorna anche in Love
and Thunder. Oltre che per il ruolo di Nebula, il pubblico
conoscerà la Gillan anche per il suo lavoro nei film
Jumanji, Oculus, The Big
Short e soprattutto per il suo amato ruolo di Amy
Pond in Doctor Who.
Pom Klementieff nel ruolo di
Mantis – In Thor: Love and Thunder ritorna anche
l’empatica-insettoide Mantis. Al di fuori del MCU,
il pubblico conoscerà l’attrice francese
Klementieff grazie a Diamanti Grezzi, Westworld e
Thunder Force. La vedremo anche nei prossimi due
capitoli della saga Mission: Impossible.
Vin Diesel nei
panni di Groot – L’adolescente Groot torna con i
Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del
MCU,
Vin Diesel è noto per aver interpretato Dominic
Toretto nella serie Fast & Furious,
Riddick nei film di The Chronicles of
Riddick e Xander Cage nella serie
xXx.
Sean Gunn nel ruolo di
Kraglin – Kraglin è ufficialmente un membro dei
Guardiani della Galassia, anche se ha l’abitudine di trovarsi una
nuova moglie su ogni pianeta che visitano. Gunn ha recentemente
recitato in The Suicide Squad del fratello
James
Gunn, dove ha interpretato Weasel. Il
pubblico televisivo lo riconoscerà sicuramente anche per il suo
ruolo di Kirk Gleason in Gilmore
Girls.
Kieron L. Dyer nel
ruolo di Axl – Axl è un ragazzo asgardiano con un
dono speciale con cui Thor stringe un legame in Thor: Love and Thunder. Prima di Thor, i due
ruoli di rilievo di Dyer sono stati Leroy Jenkins
in The Brilliant World of Tom Gates e la
partecipazione al film natalizio Jingle Jangle: Viaggio di
Natale.
Matt Damon come attore Loki –
Non potrebbe essere un film di Taika Waititi su
Thor senza il ritorno di un trio di attori, primo fra tutti
l’attore Loki. Gli spettatori conoscono bene Damon
per i suoi ruoli in The last duel, Ford vs
Ferrari, The Martian, Interstellar, i franchise di Jason
Bourne e Ocean’s Eleven, diversi film di
Kevin Smith e, naturalmente, Good Will Hunting.
Luke Hemsworth nel
ruolo dell’attore Thor – L’attore Thor,
eccessivamente drammatico, torna al fianco dell’attore Loki e ha
qualche idea sul suo ruolo. Quando non fa un cameo nei film del
fratello Thor, Hemsworth è noto per aver interpretato il
personaggio di Ashley Stubbs in
Westworld.
Sam Neill nel ruolo dell’attore
Odino – La morte di Odino in Thor: Ragnarok è ricreata in modo piuttosto
melodrammatico dall’attore Odino nel film. Neill è noto in tutto il
mondo per il ruolo del Dr. Alan Grant nella serie
Jurassic Park/World, mentre altri lo conoscono per
i ruoli televisivi del Cardinale Thomas Wolsey in
The Tudors e del Maggiore ChesterCampbell nelle prime due stagioni di Peaky
Blinders.
Melissa McCarthy nel ruolo
dell’Attrice Hela – L’Attrice Hela è una nuova
aggiunta alla compagnia teatrale di Asgard in Thor: Love and Thunder, e forse la più
drammatica finora. McCarthy è nota per il suo lavoro comico in
progetti come Ghostbusters, Spy,
The Heat e Bridesmaids – Le amiche della sposa, oltre che
per ruoli più drammatici come Nine Perfect Strangers. Prossimamente la
vedremo nel ruolo di Ursula nel remake live-action della
Disney La
sirenetta.
Già nel 2009,
Avatar durava ben 162 minuti, e non sorprende che
il regista James Cameron stia facendo tutto il
possibile per far sì che anche
Avatar: la via dell’acqua sia un film molto
lungo.
Nell’ultimo numero di Empire Magazine, il regista ha
chiarito che non gli importa se le persone non sono d’accordo con i
suoi piani per realizzare un sequel della durata di almeno tre ore.
“Non voglio che nessuno si lamenti della lunghezza quando si
siedono a guardare [la televisione] per otto ore”, dice.
“Posso quasi scrivere questa parte della recensione. ‘Il film
di tre ore agonizzante…'” “Datemi una fottuta pausa“,
ha continuato Cameron. “Ho visto i miei figli sedersi e
guardare cinque episodi di un’ora di seguito.”
In un certo senso è un punto di
vista giusto, anche se vale la pena ricordare che quando guardi
qualcosa in tv puoi mettere in pausa e andare in bagno o a fare uno
spuntino! Per coloro che non vogliono perdersi nulla, guardare un
film di tre ore può essere un po’ una seccatura… in particolare per
chi ha una vescica un po’ debole.
A questo, Cameron ha semplicemente
detto: “Ecco il grande cambio di paradigma sociale che deve
avvenire: va bene alzarsi e andare a fare pipì”. Se quindi
anche lui dice che può andare bene alzarsi durante il film per fare
pipì, vorrà dire che non ci dovrebbero essere problemi a perdersi
qualche minuto di
Avatar: la via dell’acqua.
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
Stando alle parole di Kevin
Feige, il presidente dei Marvel
Studios, sono in programma grandi progetti per il team
degli X-Men
all’interno dell’Universo Cinematografico
Marvel. Per ora, non c’è ancora nulla di certo e forse
si dovranno aspettare diversi anni prima di vedere l’intera squadra
muoversi all’interno dell’MCU.
La fusione tra la
Disney e la Fox ha fatto molto
discutere, anche per l’impatto che essa potrebbe avere sul team dei
mutanti. D’altronde, la Fox aveva già pianificato
una serie di piani interessanti per i suoi personaggi…
Vediamo le 10 idee più particolari
che vedevano coinvolti gli X-Men e che, purtroppo
o per fortuna, non saranno mai realizzate.
Un misterioso progetto per Kitty
Pryde
Il progetto era stato
inizialmente presentato con il nome provvisorio ”Movie
143” e avrebbe coinvolto il regista di DeadpoolTim Miller, insieme allo scrittore di fumetti
Brian Michael Bendis (quello di Ultimate
Spider-Man). Protagonista di questo film sarebbe stata la
mutante dei fumetti Kitty Pryde, apparsa per la prima
volta in Uncanny X-Men n. 129 (gennaio 1980).
Essendo già impegnato con
Terminator: Destino oscuro, Tim Miller ha
dovuto posticipare l’inizio della produzione di Movie
143. Quando il regista era finalmente libero, la fusione
Disney/Fox era già avvenuta, facendo scomparire
ogni possibile realizzazione del suo progetto per il personaggio
del X-Men.
Alpha FlightAll’inizio del 2017, il
regista di Dark PhoenixSimon Kinberg ha
rivelato che c’erano in cantiere due progetti relativi agli
X-Men: “X-Flight” e “Exiles“.
Per quanto riguarda il primo titolo, il regista ha forse
confuso i nomi dei personaggi: probabilmente
Kinberg intendeva l’Alpha Flight, la
squadra di mutanti canadesi che lavorano per il Dipartimento
H nel Grande Nord Bianco.
Gli Exiles sono invece una
squadra di mutanti che nei fumetti viaggia tra diverse
dimensioni per portare a termine varie missioni. Questo team nei
fumetti è abbastanza marginale e un film con essi come protagonisti
avrebbe sicuramente stupito anche i fan più accaniti degli
X-Men.
James Franco avrebbe fatto un film
su Multiple Man
Alla fine del 2017,
sembrava che James
Franco avrebbe preso parte ad un progetto su
l’Uomo Multiplo. L’attore, oltre a produrre il film,
avrebbe dovuto interpretare il protagonista. Forse Multiple
Man non è esattamente un personaggio adatto ad un film da
solista, ma la prospettiva di Franco che mette in
scena diverse versioni del mutante era sicuramente eccitante per i
fan degli
X-Men.
Si dice inoltre che il film
sull’Uomo Multiplo sarebbe stato vietato ai minori –
nessuna grande sorpresa, dato il passato attoriale di
Franco.
Una trilogia per i Nuovi
Mutanti
Il film The New
Mutants è uno di quei prodotti che ha accusato il colpo della
pandemia, e non solo. Già prima del Covid-19,
la Fox aveva posticipato più volte la data
d’uscita perché voleva cambiare il tono generale e aggiungere altri
personaggi. La fusione con la Disney ha poi
impedito ogni modifica.
Il film è stato infine rilasciato,
ma non è stato accolto né dalla critica né dagli spettatori. Di
sicuro non è tra i progetto più memorabili che coinvolgono gli
X-Men. Il regista Josh Boone
ha confermato di aver pensato al film come il primo di una
trilogia, ma al momento The New
Mutants è ancora un capitolo isolato.
X-23 protagonista del sequel di
Logan
Con Logan si è conclusa la
storia di Wolverine e il tempo
di Hugh Jackman nel franchise degli
X-Men. Tuttavia, c’è sempre stato nuovo potenziale
Wolverine a disposizione: si tratta
di Laura/X-23 (Dafne
Keene). James Mangold aveva iniziato
a sviluppare con la Fox uno spin-off assieme allo
sceneggiatore Craig Kyle, ma gli altri impegni del
regista – insieme al vincolo di Keene con His
Dark Materials della HBO – hanno rallentato
lo slancio.
Vista la recente fusione con la
Disney, sembra proprio che questo
progetto non fosse destinato a realizzarsi. Speriamo che l’MCU
abbia pensato ad un modo altrettanto ingegnoso per sostituire
Wolverine di
Jackman quando gli X-Men verranno riavviati.
Un film su Gambit
Abbiamo incontrato Gambit per la prima volta sullo schermo nel
2009 con X-Men le origini: Wolverine, film in cui è stato
interpretato da Taylor Kitsch. Il lungometraggio
di per sé è stato un disastro, qualcosa di molto lontano dagli
altri Origins.
Nel 2015 lo studio ha annunciato di
voler riportare il personaggio nel franchise ed ha fissato una
data d’uscita per il 2016. Tra i diversi ritardi e le ”divergenze
creative” tra i registi Rupert Wyatt, Doug
Liman e Gore Verbinski, il progetto
non è mai stato realizzato.
Deadpool 3
Entrambi i film di Deadpool
sono stati un enorme successo per la Fox, e hanno
dimostrato che i supereroi funzionano bene anche in un genere
vietato ai minori.
Prima della fusione, c’era in
lavorazione un terzo capitolo che avrebbe dovuto seguire
l’X-Force. Anche questo progetto è stato vittima
dell’unione Disney–Fox. Per
fortuna, sembra che Deadpool 3 si farà comunque, anche se in un
modo diverso da quanto originariamente previsto.
Uno spin-off
sull’X-Force
In Deadpool 2Wade
Wilson mette insieme una squadra di mutanti in grado di
abbattere Cable, ma quasi tutti i partecipanti vanno
incontro ad una fine comicamente tragica durante la
missione. Nonostante le dinamiche del film abbiano fatto
sorridere, non sono ciò che i fan si aspettavano di vedere
dall’X-Force.
Anche per questo, Drew
Goddard (Quella casa nel bosco) è stato
incaricato di dirigere un film spin-off
sull’X-Force. Speriamo che questo progetto diventi
una realtà, ora che è in mano ai Marvel
Studios.
Dark Phoenix 2
Dark Phoenix era stato
originariamente progettato come un film in due parti. Tuttavia, la
Fox ha prontamente fatto ridimensionare i piani
ambiziosi del regista Simon Kinberg, che ha
dovuto stipare la sua visione in un unico confusionario
progetto.
Nonostante ciò, dopo l’uscita del
film la Fox aveva ancora in programma un sequel
per continuare a raccontare la storia di questi personaggi, anche
se è difficile pensare che avremmo rivisto
Kinberg nuovamente al timone.
Un cross-over X-Men / Fantastici
Quattro / Deadpool / Daredevil
Ora sappiamo con certezza che la
Fox non ha approfittato del suo ampio catalogo di
personaggi Marvel per realizzare
un’opera globale finché poteva. Nonostante ciò, è dal 2010 che si
parlava si un grosso progetto cross-over che includesse il
franchise degli X-Men, i Fantastici Quattro, Daredevil e
Deadpool.
L’idea era quella di mettere gli
X-Men contro i Fantastici Quattro. Bourne Helmer
Paul Greengrass era ansioso di dirigere un film simile, ma
l’accordo non è stato compiuto. Fox ha
preferito proseguire con X-Men: L’inizio e il
cross-over non è mai diventato realtà.
Durante una recente intervista con
Yahoo Entertainment (tramite US Weekly) per promuovere
Lightyear – La vera storia di Buzz della
Disney-Pixar, Chris Evans ha spiegato come lasciarsi il
ruolo di Captain America alle spalle lo abbia cambiato fisicamente,
ammettendo che è stato “letteralmente un peso via” dalle sue
spalle. Evans dice che ha perso sei chili, il che ha portato le
persone a chiedergli spesso se stia bene:
“Credo di aver perso circa 6
chili. Ogni volta che le persone mi vedono mi dicono: “Stai bene?
Hai perso un po’ di peso”. Non devo più allenarmi così duramente
tutto il tempo.”
L’arco narrativo di Steve
Rogers/Chris
Evans si è concluso dopo oltre 10 anni in cui l’attore
è stato sempre tenuto a mantenere una certa forma fisica e una
certa massa muscolare, ora venuta meno questa esigenza, è chiaro
che anche il corpo di Chris cominci a lasciar andare il ruolo.
Intanto, nel MCU, abbiamo già un nuovo Captain
America, che si chiama Sam Wilson ed esplorerà l’essere un super
soldato in maniera molto diversa, dal momento che il personaggio di
Anthony Mackie non ha super poteri! Lo vedremo
presto in Captain America 4, già annunciato
ufficialmente.
Ecco il trailer di Luck, diretto da Peggy Holmes
il film vede nel cast originale Jane Fonda, Whoopi
Goldberg, Eva Noblezada,
Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John
Ratzenberger e Adelynn Spoon. Dal 5
agosto su Apple
Tv+.
Da Apple Original Films arriva la
storia di Sam Greenfield, la persona più sfortunata del mondo che,
quando si imbatte nella Terra della Fortuna, mai vista prima, parte
alla ricerca di un po’ di buona sorte da riportare a casa per il
suo miglior amico. In quel posto, però, gli esseri umani non sono
ammessi e a Sam non resta che un’unica possibilità per riuscire
nella sua missione: collaborare con le creature magiche che vivono
lì.
Luck è prodotto da Skydance Animation ed è
doppiato, nella versione originale, da Jane Fonda, Whoopi Goldberg,
Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John
Ratzenberger e Adelynn Spoon. Il film è diretto da Peggy Holmes, da
una sceneggiatura di Kiel Murray, con John Lasseter, David Ellison,
Dana Goldberg e David Eisenmann che producono per Skydance
Animation.
Entra nel listino
Lucky Red Crimes of the future di David
Cronenberg, di ritorno sul grande schermo dopo otto anni
di assenza. Tra i registi più amati dagli appassionati di horror e
thriller, Cronenberg è tornato a far parlare di sé presentando al
Festival di CannesCrimes of the future. Il film arriverà al
cinema il 24 agosto.
Crimes of the future, che prende il titolo dal
suo precedente film del 1970 senza esserne il remake, segna il
ritorno del regista al genere del body horror, già mostrato in film
come Shivers, Rabid, The Brood e La
mosca.
Un film
sconvolgente ed estremo, viscerale, in cui Cronenberg torna ad
esplorare l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione alla
tecnologia. Una visione fuori dagli schemi, un film di fantascienza spiazzante che
racchiude in sé tutti i temi, attualissimi, della filmografia
dell’autore canadese.
Crimes
of the future, la trama
Quando la
specie umana si adatta a un ambiente sintetico, il corpo subisce
nuove trasformazioni e mutazioni. Con la sua compagna Caprice (Léa
Seydoux), Saul Tenser (Viggo Mortensen), famoso artista e
performer, mostra pubblicamente la metamorfosi dei suoi organi in
spettacoli d’avanguardia. Timlin (Kristen Stewart), un
investigatore del National Organ Registry, segue ossessivamente i
loro movimenti, quando viene rivelato un gruppo misterioso…La loro
missione: usare la notorietà di Saul per far luce sulla prossima
fase dell’evoluzione umana.
Il ritorno di Thor Odinson in
Thor: Love and
Thunder sta raccogliendo i primi pareri entusiasti,
tuttavia sembra difficile stabile quando esattamente è ambientato
il film con Chris
Hemsworth. Durante una delle tante interviste degli
ultimi giorni, al regista Taika Waititi è stato
chiesto quando il film è ambientato e lui ha dato una risposta del
tutto non impegnativa suggerendo che erano passati quattro anni da
Avengers:
Endgame. Poiché gli eventi di Avengers:
Infinity War si sono svolti nella primavera del 2018 e
Avengers:
Endgame cinque anni dopo, nella primavera del 2023,
questo collocherebbe Thor: Love and
Thunder nel 2027. Ma Taika Waititi si
sbagliava.
In un momento chiave durante Thor: Love and Thunder, Jane
(Natalie
Portman) e Thor si riuniscono e fanno riferimento a
quanto tempo è passato da quando si sono lasciati. Mentre Jane
suggerisce che sono passati “tre, quattro anni”, Thor ha in mente
un lasso di tempo più preciso: “otto anni, sette mesi e sei
giorni”. La discrepanza di percezione può essere spiegata
dal fatto che Jane ha “perso” i cinque anni dello SNAP, fino a
Avengers: Endgame e quindi ci si può fidare
del numero di Thor. Sulla base di quando Thor e Jane si sono
lasciati, è possibile calcolare il posto esatto di Thor: Love and
Thunder nella sequenza temporale del MCU.
Durante la festa in
Avengers: Age of Ultron, che si ritiene sia ambientata
intorno alla data di uscita del 1 maggio 2015, Thor e Jane sono
ancora insieme ma Jane è assente e presa dai suoi viaggi di lavoro.
Durante Thor:
Ragnarok, anch’esso ambientato principalmente intorno
alla data di uscita del 3 novembre 2017, un fan chiede di fare un
selfie con Thor e gli rivela di essere dispiaciuto per il fatto che
Jane abbia rotto con lui. Basandoci sulle date di uscita del film,
Thor: Love and
Thunder dovrebbe svolgersi tra il 7 dicembre 2023
e il 9 giugno 2026.
La risposta di Waititi deve essere
sbagliata poiché il 2027 sarebbe troppo oltre questa finestra
temporale. È difficile dire con maggiore precisione dove sia
collocato Thor: Love and
Thunder poiché si suppone che Thor e Jane non si
siano più visti dalla fine di
Age of Ultron, quando lui lascia la Terra per cercare
le Gemme dell’Infinito, tuttavia, questo significherebbe che
all’inizio di questo film, Thor è in viaggio con i Guardiani della Galassia da circa
sei mesi e il fatto che si sia rimesso già in forma non sembra
plausibile, nonostante si tratti di un dio norreno.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Il regista Michael
Mann conferma che ha in programma di trasformare
il suo romanzo di Heat 2 in un film. Pubblicato
nel 1995, Heat – La Sfida racconta il pericoloso gioco
del gatto e del topo tra l’uomo di legge Vincent Hanna (Al Pacino) e il
criminale in carriera Neil McCauley (Robert De
Niro). L’epopea del crimine è stata un successo di
pubblico e critica e da allora ha mantenuto un posto di rilievo
nella cultura popolare, soprattutto grazie alle memorabili
interpretazioni dei due protagonisti del film. Le avvincenti
sequenze di rapine di Heat hanno anche ispirato
film come Nella tana dei lupi e persino
Il cavaliere
oscuro.
Dopo l’annuncio ufficiale
dell’inizio di quest’anno, Mann pubblicherà un romanzo sequel di
Heat, intitolato semplicemente Heat
2. Il libro funge sia da sequel che da prequel della
storia originale del 1995, che racconta le gesta di Hanna e Chris
Shiherlis, interpretato nel film da Val Kilmer.
Alla fine di Heat, Chris, l’unico sopravvissuto della banda
di rapinatori di banche di McCauley, viene ferito e ricercato dalla
polizia, lasciando la porta aperta per ulteriori avventure. Il
romanzo di Heat 2, scritto insieme a Meg
Gardiner, dovrebbe uscire il 18 agosto.
Ora, in una nuova intervista con
Empire prima
dell’uscita del romanzo, Michael
Mann rivela che ha intenzione di trasformare
Heat 2 in un film: “È totalmente progettato
per essere un film. È un film modesto? No. È una serie molto
costosa? No. Sarà un grande film … È sostenuto nella cultura. È
noto. Potrei illudermi di pensare che il mondo intero lo conosce,
ma quando dai un’occhiata alla sua importanza nel mercato home
video per oltre 20 anni, questo progetto ha davvero basi forti. Le
persone lo guardano ancora, le persone ne parlano ancora. È un
marchio. È una specie di un universo di Heat, in un certo senso. E
questo certamente giustifica un film molto grande e
ambizioso.”
ATTENZIONE –
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND
THUNDER
Come è d’abitudine per i Marvel Movies, anche
Thor: Love and
Thunder ha due scene post credits, la prima che
offre un gancio al futuro del franchise, e la seconda che in genere
è più un inside joke, un riferimento interno per gli spettatori, e
che, in genere, non costituisce nulla di importante per lo
svolgimento della trama del MCU.
La prima scena post credits di
Thor: Love and
Thunderci riporta da Zeus
(Russell
Crowe). Nella breve scena vediamo un padre degli dei
ferito e umiliato, che commenta con sdegno il comportamento di
questo dio norreno che lo ha trattato con molto poco rispetto. Zeus
è steso, mentre le sue ancelle si prendono cura di lui e si rivolge
a suo figlio parlando di vendetta. Dall’ombra emerge una figura, è
Ercole, che si dice pronto a eseguire gli ordini del padre. A
interpretarlo è stato chiamato Brett Goldstein che
a molti non dirà nulla ma che è ben noto a chi segue la serie
Apple
Tv+Ted Lasso. Nello show ideato da
Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent,
personaggio molto amato dal pubblico, qui invece è stato chiamato a
essere Ercole, scelta che sembra collegarsi con la scena post
credits di Eternals in
cui abbiamo visto Eros (Harry Styles). Che il
futuro del MCU ci porti in un mondo pieno di
divinità greche?
La seconda scena post credits di
Thor: Love and Thunder invece ci sembra più
difficile da decifrare. Vediamo Jane Foster svegliarsi nel
Valhalla. Qui è accolta da Heimdall, anche lui morto
in battaglia e quindi salito nel Paradiso che attende i guerrieri
norreni. La scena potrebbe essere un riferimento alla fine gloriosa
di Mighty Thor, ma potrebbe lasciare anche la porta aperta per un
futuro ritorno del personaggio nel MCU. Quale sarà la scelta di
Kevin Feige e compagnia, dipenderà probabilmente
da quello che sarà deciso dal box office di Love and
Thunder.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
A proposito di Clerks 3, in passato Kevin Smith aveva dichiarato che la
sceneggiatura del film è stata modificata in seguito all’attacco di
cuore avuto dal regista nel 2018, ispirando così il nuovo percorso
del protagonista Randal. A quanto pare il film inizierà con il
cinico cassiere di fast food interpretato da Jeff
Anderson che, come Smith, ha appena subito un infarto e
sta attraversando una crisi di mezza età.
“Randal ha un attacco di cuore,
ed essendosi avvicinato così tanto alla morte, capisce che la sua
vita non ha significato nulla, nessuno lo ricorderà e non ha
famiglia o cose del genere”, ha dichiarato Smith. “E durante la
ripresa, mentre si trova sotto effetto di fentanil, giunge alla
classica conclusione di un uomo di mezza età che ha lavorato in un
videonoleggio per tutta la sua vita e ha visto i film di altre
persone: voglio fare il mio film. Ed è qui che Dante e Randal
creano Clerks, e questa è la storia di Clerks 3.”
Clerks 3 è scritto e diretto da
Kevin Smith e sarà distribuito da Lionsgate Films.
Il film è la nona puntata del View Askewniverse e vede il ritorno
del cast originale di Clerks, inclusi gli attori
Brian O’Halloran e Jeff Anderson
come personaggi principali. Smith e Jason Mewes
torneranno nei panni dell’iconico duo di Jay e Silent Bob.
Cosa si sarebbe disposti a fare per
un proprio amico o amica? È questa la domanda alla base del film di
genere giallo Un piccolo favore (qui la recensione). Arrivato in
sala nel 2018, questo è diretto dal regista Paul
Feig, principalmente noto per film commedia come Le amiche della sposa e
il reboot al femminile di Ghostbusters.
Cimentandosi qui con un genere a lui nuovo, Feig dà vita ad un
racconto teso e coinvolgente, che trova la sua forza tanto nel
mistero che lo pervade tanto nella complicità che si genera tra le
due attrici protagoniste. Si tratta di un film divenuto un piccolo
caso, che ha da subito attirato molte attenzioni su di sé.
Questo è tratto non da una
storia vera, bensì dall’omonimo libro del
2017 scritto da Darcey Bell. I diritti di questo
furono comprati ancor prima della sua pubblicazione, garantendogli
un adattamento cinematografico in breve tempo. Il racconto della
Bell si è infatti rivelato un vero e proprio successo editoriale,
merito anche dell’utilizzo di un narratore non affidabile, che
rende complesso avere un’oggettiva panoramica di quanto accaduto
realmente. Per il mistero che avvolge la trama centrale, il film è
stato accostato a titoli simili come Gone Girl – L’amore
bugiardo e La ragazza del
treno.
Nel mantenere le principali
caratteristiche del romanzo, il regista è così riuscito a
confezionare un film particolarmente accattivante, con un cast di
grandi star internazionali. Un piccolo favore ha poi
raccolto ampi consensi di critica, come anche un guadagno di circa
98 milioni di dollari a fronte di un budget di 20. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Un piccolo favore: la
trama del film
Protagonista del film è
Stephanie Smothers, una giovane mamma single che
ormai da qualche tempo ha guadagnato un certa popolarità gestendo
un blog di cucina. Grazie a tale attività, Stephanie ha anche il
tempo di essere una madre presente per suo figlio
Miles, generando l’invidia di altri genitori a lei
vicini. La sua vita, perfettamente tranquilla e routinaria, viene
tuttavia sconvolta dall’incontro con l’affascinante Emily
Nelson. Questa è la madre di un compagno di scuola di
Miles, e lavora in un’importante compagnia di moda. La donna, dai
modi di fare eccentrici, svela da subito un carisma che non manca
di affascinare Stephanie. In breve, le due diventano grandi amiche.
Con lo stringersi del loro rapporto, le due donne inizieranno a
confessarsi anche segreti molto personali circa la rispettiva vita
privata.
Stephanie, dal canto suo, racconterà
del controverso rapporto che intrattiene con il fratellastro
Chris, come anche del suo ormai defunto marito
Davis. Emily, invece, rivela una certa
insofferenza per il suo grigio matrimonio con Sam
Townsend, professore di inglese. La loro amicizia, però,
prende pieghe inaspettate nel momento in cui Emily chiede a
Stephanie di badare per qualche giorno a suo figlio, dovendo lei
assentarsi per qualche giorno per alcuni impegni di lavoro. Emily,
però, sparirà nel nulla, causando la preoccupazione di Stephanie.
Capire cosa sta succedendo sarà l’unico modo per uscire da quello
che sembra essere un intricato e pericoloso gioco.
Un piccolo favore: il cast del film
Ad interpretare la protagonista del
film, Stephanie, vi è la candidata all’Oscar Anna Kendrick.
Celebre per i film Tra le nuvole e Pitch
Perfect, l’attrice è sempre stata la prima ed unica scelta per
il regista, il quale la considerava perfetta per il ruolo di una
donna amabile e pronta ad aiutare gli altri. Per prepararsi al
ruolo, questa ebbe modo di confrontarsi con la scrittrice, dalla
quale poté apprendere tutte le principali caratteristiche del
personaggio. Nel corso del film, l’attrice indossa ben 39
differenti costumi, che evidenziano anche il suo cambiamento
psicologico e di personalità. Accanto a lei, nei panni del
fratellastro Chris vi è l’attore Dustin Milligan,
mentre Eric Johnson è il defunto marito Davis.
Nei panni della misteriosa Emily vi
è invece l’attrice Blake Lively.
Per il ruolo, l’attrice ha dato vita ad un curioso cambiamento nel
suo profilo Instagram. Ha infatti cancellato tutte le sue foto,
iniziando a seguire soltanto 28 account di persone che
condividevano lo stesso nome del suo personaggio. Inoltre,
contrariamente ad Emily, la Lively è totalmente astemia. Per tale
motivo tutto ciò che la si vede bere nel film e che sembra alcol,
in realtà non lo è. L’attrice, inoltre, ha personalmente curato il
look di Emily, scegliendo gli abiti e i particolari da lei
indossati nel film. Accanto a lei, nei panni del marito Sean
Townsend, vi è l’attore Henry Golding,
scelto per via del suo fascino misterioso e della sua voce
suadente. Nel film sono poi presenti gli attori Linda
Cardellini nei panni di Diana Hyland e Rupert
Friend in quelli di Dennis Nylon.
Un piccolo favore: il
finale e il sequel
Il film segue in modo piuttosto
fedele il romanzo da cui è tratto, salvo per alcune notevoli
differenze. In particolare, la principale di queste riguarda
proprio il finale. Questo subisce infatti un
cambiamento che lo rende particolarmente più intricato e meno
prevedibile. Nel romanzo, infatti, Emily si rivela non essere chi
dice di essere, e tramite un astuto piano riesce ad ottenere una
grande somma di denaro con cui fugge in Europa. Stephanie, invece,
viene ritenuta responsabile di quanto avvenuto ed arrestata. Ciò
non avviene però nel film, dove il rapporto tra i personaggi
principali e l’esito delle loro azioni cambia profondamente. Quelli
che hanno letto il romanzo, dunque, possono vedere il film con la
consapevolezza di non sapere già come andrà a finire.
Questo finale a suo modo aperto ha a
lungo fatto pensare che la realizzazione di un sequel non era da
escludere. Nel maggio 2022, infatti, Prime Video ha annunciato l’avvio della
produzione di un seguito. La regia sarà sempre affidata a Paul
Feig, mentre torneranno nel cast sia Blake Lively che Anna
Kendrick. La sceneggiatura sarà scritta da Jessica Sharzer, che
coprirà anche il ruolo di produttrice insieme a Feig. Ad oggi non
si hanno ulteriori notizie e non è noto quando avranno inizio le
riprese. Segreta è anche la trama su cui sarà incentrato questo
sequel, che però con molto probabilità andrà a raccontare cosa è
accaduto alle due protagoniste dopo la fine del primo film.
Un piccolo favore: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa del sequel, è possibile
fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Un piccolo favore è infatti disponibile
nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes e
Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di mercoledì 6 luglio alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Partito dalla Biennale
Cinema College di Venezia, arrivato fino alTribeca Film Festival 2022
come unica pellicola italiana,
La Santa Piccola, opera prima di Silvia Brunelli,
che affronta i grandi temi della superstizione e della scoperta di
sé, all’interno del Rione Sanità di Napoli, è tornato proprio in
quei luoghi il 1° luglio per una proiezione speciale. In questa
occasione, abbiamo raggiunto Silvia Brunelli, che
ci ha raccontato il film, la sua genesi e lo straordinario percorso
compiuto fino a questo momento.
Il film arriva da
lontanissimo, dalla vittoria alla Biennale College e, dopo tanta
strada, torna lì dove tutto è cominciato. Quali sono le emozioni
che ti agitano, in questo momento?
Il regalo più grande che
questo percorso mi ha dato è l’aver acquisito la consapevolezza
che, ogni tanto, le imprese impossibili diventano possibili e che i
sogni posso diventare qualcosa di reale. Bisogna impegnarsi e avere
una gran pazienza e forza d’animo, questo è alla base di qualsiasi
traguardo. Ma adesso so per certo che non esistono aspirazioni che
non si possono raggiungere. La gratitudine è l’emozione più
presente da quando tutto questo è iniziato.
Anche se il titolo del
film si riferisce al personaggio di Annaluce, la santa piccola,
sembra Lino a essere il vero centro della storia. Non si risparmia
una certa dose di confusione e ambiguità, ma non sembra mai
completamente perso o assoggettato, come sua madre dai “poteri”
della figlia, o come Mario dai suoi “sentimenti”. Come
descriveresti Lino?
Lino è un personaggio in
fuga da un vuoto emotivo che non riesce a colmare. È un ragazzo che
si maschera da uomo di casa, e finché ha quel ruolo è abbastanza
impegnato per non pensare alla condizione in cui vive. Ma quando
perde la sua quotidianità non riesce a stare con se stesso e
guardarsi dentro, si abbandona ad ogni tipo di perdizione che lo
aiuti a non pensare e a colmare l’assenza delle sue due figure
femminili più importanti. Lino è un personaggio tragico perché
ritorna al suo punto di partenza, alla sua condizione originaria
nonostante abbia fatto un viaggio esplorativo.
Qual è secondo te il
tema principale del film, considerato che il racconto è diviso in
due grandi storie e che in entrambe le situazioni si avverte
l’esigenza di un miracolo e di una conferma esterna?
Il film ha un unico tema,
sviluppato con più linee narrative ed è il conflitto tra destino e
libero arbitrio.
Quali sono state le
suggestioni e i riferimenti visivi che ti hanno guidata durante la
realizzazione del film?
In realtà mi sono
lasciata guidare dalla storia e dagli ambienti che ci circondavano;
più che suggestioni visive avevamo in mente delle reference di
tono, per dare alla nostra storia quell’oscillazione tra dramma e
commedia.
Arrivata a questo
punto, con tanta strada alle spalle percorsa con il tuo primo film,
puoi fare un bilancio di quest’esperienza?
A dirti il vero ancora
non riesco a fare un vero e proprio bilancio; per certo posso dirti
che non mi aspettavo tanta accoglienza, ho letto delle recensioni
davvero belle e ascoltato commenti e suggestioni dal pubblico che
mi hanno lasciata stupita ed emozionata. Tutto questo è un passo
importante e una risposta che fa da motore.
Si dice che il secondo
film sia sempre più difficile del primo, tu hai già cominciato a
lavorarci?
Già abbiamo iniziato, ma
siamo ancora nelle fasi iniziali. Il primo non è stato semplice,
vedremo cosa succederà con il secondo.
Le prime immagini di The
Woman King con Viola Davis nel ruolo di Nasisca, generale
dell’unità militare tutta al femminile del regno del Dahomey, uno
degli stati africani più potenti tra il XVIII e il XIX secolo in
un’epica storia ispirata a fatti realmente accaduti. Il film,
diretto da Gina Prince-Bythewood con Viola Davis, Thuso Mbedu,
Lashana Lynch, Sheila Atim,
Hero Fiennes Tiffin e John Boyega. The Woman King sarà in
autunno solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia
The Woman King, la trama del film con
Viola Davis
Il film è la straordinaria storia
delle Agojie, un gruppo di guerriere tutte al femminile che
nell’Ottocento proteggeva il Regno africano di Dahomey con
un’abilità e una ferocia mai viste al mondo. Ispirato a fatti
realmente accaduti, The Woman King segue l’epico ed
emozionante viaggio del generale Nanisca (il premio Oscar® Viola
Davis) mentre addestra la nuova generazione di reclute e le prepara
alla battaglia contro un nemico determinato a distruggere il loro
stile di vita. Per alcune cose vale la pena combattere…