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Mission Impossible 7: Simon Pegg “ironizza” sugli stunt di Tom Cruise

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Simon Pegg ha ironizzato sugli ormai celebri stunt di Tom Cruise, rivelando che ogni volta teme per la sopravvivenza del celebre attore. Le due star hanno condiviso nuovamente l’esperienza sul set grazie a Mission Impossible 7, l’attesissimo settimo capitolo della celebre saga action in cui Cruise tornerà nei panni di Ethan Hunt e Pegg in quelli di Benji Dunn.

Intervistato da Conan O’Brien, Simon Pegg ha spiegato: “Quando guardi i film e lo vedi fare quegli stunt, ti mangi le mani e senti il genuino senso del pericolo, perché sai che è tutto vero. Quando assistiamo a quelle scene non abbiamo idea se ne uscirà mai vivo. Quando si lancia da una scogliera in moto tutti sono lì in attesa. È terrificante“.

Ci vorrà ancora un po’ prima dell’arrivo nelle sale di Mission Impossible 7, ma le varie immagini e video set del film hanno già anticipato un’ampia varietà di scenari ricchi d’azione. Sebbene non ci siano dubbi sul fatto che le acrobazie di Cruise e la sua costante disponibilità a dare un impulso ad ogni produzione che lo vede coinvolto siano elettrizzanti, si spera che Mission: Impossible 7 alzi ancora di più la posta in gioco. In passato i film della saga hanno sempre avuto trame avvincenti, quindi speriamo che i prossimi sequel possano fornire qualcosa di più che delle “semplici” acrobazie.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Lovecraft e il cinema: i migliori film di ispirazione lovecraftiana

Per chi ne conosce l’opera, sembra scontato dire che Lovecraft e il cinema sono fatti l’uno per l’altro. Tuttavia sembra interessante dire che a dispetto del fatto che il suo immaginario si è infiltrato profondamente nella cultura popolare e nel cinema, sono davvero pochi gli adattamenti dichiarati ai suoi testi, mentre innumerevoli sono i film di ispirazione lovecraftiana che abbiamo visto negli anni, in particolare, ovviamente, nel genere horror.

Il concetto di orrore esposto da Lovecraft includeva elementi come follia, maledizioni familiari, persone maledette che potrebbero non essere ciò che sembrano, culti oscuri, le cose che si nascondono nelle profondità dell’oceano ed entità che esistono negli angoli più remoti dello spazio o forse anche al di fuori dello spazio e del tempo stessi, il mistero e l’indicibilità dello stesso. E spesso, proprio questa indicibilità ha rappresentato lo scoglio più grande per l’adattamento al cinema.

Tuttavia alcuni film, più o meno consciamente, hanno messo in scena paure, ambienti ed atmosfere che richiamano dal vicinissimo quello che in maniera così vivida ha scritto Lovecraft. Ecco di seguito i film di ispirazione lovecraftiana che meglio hanno portato a termine il loro compito.

La cosa

La cosa di John Carpenter (1982) potrebbe essere considerato uno dei migliori film horror di tutti i tempi, non solo uno dei migliori film lovecraftiani. Il film segue un team di scienziati intrappolati in una base in Antartide durante una spedizione di ricerca. Quando un elicottero si schianta nelle vicinanze e le persone della squadra iniziano a scomparire, tutti perdono rapidamente ogni senso di lucidità, comincia così una lotta per la sopravvivenza.

C’è un mostro alieno nella base che può impossessarsi dei cadaveri delle persone che ha ucciso, e la chiave per vincere questa lotta si rivela presto essere la capacità di identificare ed eliminare l’orrore inconoscibile prima che sia troppo tardi.

Dark City

Dark City (1998) è un film molto interessante e oltre a contenere delle declinazioni horror legate a Oldboy, è sicuramente un titolo che si inserisce nel filone della cinematografia lovecraftiana. Seguiamo il nostro protagonista, John Murdoch, che di se stesso non sa nulla più di quanto non sappiamo noi.

Ha perso la memoria ed è ricercato per diversi omicidi orchestrati da un misterioso gruppo di creature chiamato The Strangers, che hanno la capacità di cancellare i ricordi e far addormentare le persone a loro piacimento. Sicuramente la fantascienza cinematografica, in questo caso, come in molti altri, è stata inconsciamente manipolata.

The Lighthouse

the lighthouse recensioneThe Lighthouse (2019) è il secondo film di Robert Eggers, che si è fatto conoscere dal mondo intero perché ha esordito con The VVitch, uno degli horror rurali migliori di sempre.  Il suo secondo film è decisamente lovecraftiano, non certo solo per i tentacoli di piovra che possiamo vedere già dal trailer.

Mentre le tensioni aumentano tra due guardiani del faro bloccati sulla piccola isola (interpretati da Robert Pattinson e Willem Dafoe), sia i personaggi che lo spettatore perdono le coordinate della realtà, e non capiscono più cosa sia vero e cosa no. Questo elemento rappresenta sicuramente un omaggio alla letteratura dell’autore americano, una rappresentazione accurata del delirio che spesso si ritrova nelle sue pagine.

The Mist

Probabilmente sorprenderà molti trovare The Mist (2007) in questo piccolo elenco, visto che chiaramente è un film basato su un romanzo di Stephen King, e non di H.P. Lovecraft, tuttavia siamo perfettamente in tema, visto che anche l’ispirazione di King è lovecraftiana, sia per questo racconto che in generale per la sua produzione. In effetti, le loro ambientazioni sono spesso notevolmente simili perché entrambi provengono dal New England.

Il film racconta la storia di una nebbia che cala su una piccola città, portando con sé un gruppo di creature invisibili assetate di sangue. Mentre tutti i cittadini si rifugiano in un piccolo supermercato, in cui, come spesso accade, i veri portatori di orrore sono gli umani e non le creature misteriose. Naturalmente, la lotta per la sopravvivenza finirà molto male.

Quella casa nel bosco

Quella Casa nel BoscoQuella casa nel bosco (2011) è un film che all’inizio sembra solo una divertente satira sugli slashers-movie, in cui si prendono ad esempio tutti i cliché di quel tipo di film e si esasperano. Il film vede protagonista tra un gruppo di amici che decidono di andare in campeggio, una specie di topos narrativo per questo genere di film.

Pian piano, a seguito di eventi misteriosi, questi ragazzi si trovano a fronteggiare mostri di ogni tipo e provenienza. Solo alla fine scopriamo che i mostri in realtà sono guidati da un gruppo di scienziati che cerca di salvare il pianeta da una minaccia ancora più grande, molto più lovecraftiana.

Black Panther: 10 modi in cui il film ha cambiato il mondo

Black Panther: 10 modi in cui il film ha cambiato il mondo

Quando è uscito nelle sale, nel febbraio del 2018, Black Panther si è rivelato molto più di un semplice evento cinematografico dedicato ai supereroi Marvel. Ha cambiato il modo in cui il mondo considera i blockbuster, dimostrando che anche quei film possono cambiare le regole del gioco in termini di rilevanza culturale, narrazione dei personaggi (dei supereroi, in questo caso specifico) e, soprattutto, di rappresentazione per il pubblico. In definitiva, Black Panther è stato molto più di una semplice storia di supereroi (nonostante fosse, comunque, anche una fantastica storia di supereroi!). Screen Rant ha raccolto 10 motivi per cui il film di Ryan Coogler è riuscito ad avere un tale impatto in tutto il mondo.

Ha spianato la strada a supereroi meno conosciuti

Black Panther Avengers Infinity WarQuasi tutti i moderni film di supereroi lasciano un’impronta sulla cultura pop. Ma Black Panther ha raggiunto livelli di popolarità senza precedenti, che lo hanno elevato quasi allo stesso livello di Iron Man o Spider-Man. Quel film ha dimostrato che un personaggio dei fumetti non deve necessariamente essere conosciuto per avere un enorme successo al cinema.

Lo stesso saluto “Wakanda Forever” è ormai un gesto di tendenza che molte persone hanno iniziato ad utilizzare nella loro vita di tutti i giorni. Se un supereroe di cui poche persone non avvezze ai fumetti avevano sentito parlare è capace di fare ciò, allora è senza dubbio capace di creare spazio per altri eroi meno conosciuti (ancora più diversi) per unirsi ai grandi battitori del MCU.

Ha legittimato i film di supereroi agli Oscar

Black PantherI film di supereroi tendevano sempre ad essere esclusi dalle più prestigiose cerimonie di premiazione, in particolare dagli Oscar. Il Cavaliere Oscuro ha dimostrato che è possibile ottenere tale riconoscimento, vincendo ben due premi (montaggio sonoro e miglior attore non protagonista a Heath Ledger). Tuttavia, Black Panther è stato in grado di dimostrare che anche i film di supereroi in stile MCU, colorati e ricchi di azione e colorati, sono degni di un riconoscimento.

Durante la 91esima edizione degli Academy Awards, il film ha ottenuto sette nomination e vinto tre Oscar – per i migliori costumi, la migliore colonna sonora originale e la migliore scenografia. Sembra che con questi premi sotto l’egida del MCU, altri film di supereroi potrebbero entrare nella lista. 

Ha introdotto l’afrofuturismo nel mainstream

Black PantherIl 18° film del Marvel Cinematic Universe è stato degno di nota anche per aver introdotto l’afrofuturismo al pubblico mainstream. Per chi non lo conoscesse, l’afrofuturismo è un movimento culturale che integra la progressione della tecnologia con l’evoluzione della diaspora africana. L’intero film è pieno di rappresentazioni dell’estetica dell’afrofuturismo.

Lo si vede nei costumi, nell’arsenale di T’Challa e in tutto il Wakanda stesso. Avere Wakanda come fonte primaria di Vibrano fornisce uno sbocco per infrastrutture tecnologicamente avanzate e per definire la nazione africana nascosta agli altri. Rispetto a molte raffigurazioni sullo schermo dell’Africa come nazione colpita dalla povertà, questo è stato un modo davvero incredibile per mostrare un tipo diverso (certamente immaginario) di Africa; uno che è certamente più accurato per molte grandi città di questo continente.

Ha creato modelli nell’ambito della scienza e della tecnologia per i giovani di colore

Grazie alla sua raffinata raffigurazione dell’Afrofuturismo, Black Panther è diventato un eroe sconosciuto che ha contribuito ad aumentare l’interesse per la scienza e la tecnologia tra le giovani generazioni, in particolare tra i giovani neri americani. Anche l’attrice che interpreta Shuri (Letitia Wright) ha parlato in merito all’uso della sua piattaforma per incoraggiare le giovani donne nere a studiare materie STEM.

Il film compie un lavoro straordinario nel presentare un modello positivo per la scienza e la tecnologia attraverso il personaggio di Shuri. Il suo personaggio, da solo, rompe certi tropi cinematografici sugli scienziati e gli inventori. E il suo gusto per la creazione di un arsenale all’avanguardia è diventato uno dei modelli da seguire per i fan.

Ha parlato delle differenze tra africani e neri americani

black panther michael b. jordan

Per mettere le cose in chiaro, gli africani e gli afroamericani non sono la stessa cosa, sebbene possano avere antenati comuni in Africa. Black Panther ha evidenziato questo problema spesso trascurato e ha mostrato tale differenza mettendo a confronto T’Challa e Killmonger. Sebbene entrambi siano wakandiani di origine, appartenenti allo stesso lignaggio reale, ognuno di loro è stato allevato in modo diverso.

Erik “Killmonger” Stevens è cresciuto a Oakland senza padre e ha affrontato le difficoltà come minoranza. Nel frattempo, T’Challa è stato preparato per prendere il posto di suo padre come sovrano di Wakanda, vivendo sotto privilegi reali. Questa disparità che ha spinto T’Challa a sfidare la tradizione è emblematica del ridimensionamento culturale di oggi.

Ha impostato, attraverso Killmonger, gli standard relativi ai villain

Black PantherÈ grazie a Killmonger che le discussioni sulla disparità culturale sono state portate all’attenzione. Raramente un cattivo nell’Universo Cinematografico Marvel ha avuto sfumature tali da stabilire uno standad per gli antagonisti a venire. A differenza di molti altri che hanno motivazioni alquanto ridicole e/o formali, la rabbia di Killmonger per il trattamento della sua razza, l’appropriazione della sua cultura e la storia dei neri americani è tempestiva e porta la concezione di cattivo ad un nuovo livello.

Con la sua presenza carismatica e prepotente, Michael B. Jordan è eccellente nei panni del subdolo Killmonger. Il suo fascino come cattivo deriva in gran parte dalle sue opinioni sulle risorse di Wakanda e sulla filosofia giustificabile di assistere le minoranze. È uno dei migliori supercriminali dell’ultimo decennio.

Ha mostrato l’impatto di personaggi femminili forti

black pantherOltre a T’Challa e Killmonger, Black Panther è una celebrazione di personaggi femminili forti, le cui personalità a volte eclissano le loro controparti maschili. Il più importante è Nakia, ex amante di T’Challa  ed emissario segreto per Wakanda. Il suo punto di vista per un Wakanda diplomatico funge da ostacolo per T’Challa.

Poi c’è Shuri, la sorella adolescente di T’Challa e ingegnere primario di Wakanda, che è al passo con la tecnologia del mondo. Ancora Okoye, il capo della Dora Milaje, una donna di incredibile onore (e incredibile talento come combattente).

Ha dimostrato che un cast prevalentemente di colore può attirare un vasto pubblico

black pantherAnche se l’enorme successo del film da un miliardo di dollari può essere attribuito al marchio Marvel Studios, non ci possono più essere dubbi sul fatto che un cast prevalentemente di colore abbia contribuito a far raggiungere quei numeri.

Oltre a Jordan, il cast include la pluripremiata Lupita Nyong’o, Danai Gurira di The Walking Dead, Daniel Kaluuya di Scappa – Get Out, l’esordiente Letitia Wright, i veterani Angela Bassett e Forest Whitaker e, naturalmente, il compianto Chadwick Boseman nei panni di T’Challa.

Chadwick Boseman è diventato un nome familiare

Black PantherSarebbe impossibile parlare di Black Panther senza elogiare il suo protagonista, Chadwick Boseman. Boseman ha lasciato il segno interpretando personaggi di colore iconici come Jackie Robinson in 42, James Brown in Get On Up e Thurgood Marshall in Marshall. E grazie a MCU, Boseman ha avuto la possibilità di interpretare anche un iconico supereroe africano.

Chadwick Boseman ha debuttato come T’Challa in Captain America: Civil War. Ha continuato il suo arco narrativa, che consisteva nel prendere il trono di suo padre, con una rinnovata filosofia su come governare il Wakanda. E ha davvero comandato ogni scena con solennità. “Rest in power, Chadwick Boseman.” 

È diventato un grido di battaglia per la diversità e la rappresentazione nei film

Infine, Black Panther è diventato il film di supereroi che ha consolidato l’argomento relativo ad una maggiore diversità e rappresentazione nei film di supereroi. Prima di questo film, una minoranza predominante doveva ancora essere protagonista di un intero film di successo.

E grazie a Black Panther alle minoranze è stata data questa opportunità d’oro. È attraverso Black Panther che i Marvel Studios hanno dato il via a progetti più diversificati come l’imminente Black Widow e Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings.

Il ladro di Cardellini in streaming sulle piattaforme

Il ladro di Cardellini in streaming sulle piattaforme

Con la chiusura dei cinema prevista dal nuovo Decreto, Il ladro di Cardellini sarà disponibile in streaming. Il film, Premiato con il Premio Miglior Attore Protagonista alla  17ª edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comèdie, è diretto da Carlo Luglio (Capo Nord, Sotto la stessa luna) ed è ambientato in una Napoli senza spazio e senza tempo, a tratti inedita e mai stereotipata, che fa da sfondo ad una commedia agrodolce, definita dallo stesso regista “mediterranea”.

Al centro del racconto una guardia forestale che si ritroverà, paradossalmente, in una banda di ultraottantenni bracconieri di pregiati cardellini. Ad interpretare gli iperrealistici e picareschi personaggi del film, Nando Paone, Ernesto Mahieux, Pino Mauro, Antonella Attili eYulia Mayarchuk. Il ladro di Cardellini, distribuito e prodotto da Minerva Pictures, insieme a Bronx Film e P.F.A. Films, è disponibile in streaming su Sky Primafila, Chili;  Apple TV, The Film Club.

Il ladro di Cardellini: la trama

Pasquale Cardinale, maresciallo della forestale, vedovo e padre di una figlia problematica, per ripianare i suoi debiti di gioco commette alcuni fatali errori che ne causano il licenziamento quando è ormai prossimo alla pensione. Privo di alternative e pressato dagli strozzini, si ritrova costretto a passare dall’altro lato della barricata, entrando a far parte di una banda di bracconieri ultraottantenni, specializzati nella cattura di cardellini di pregio: i cardellari. Per conto di un veterinario e collezionista di specie protette, il gruppo dovrà impossessarsi di duecento pregiatissimi cardellini bianchi, sostituendoli con dei cardellini comuni preventivamente dipinti. Con il passare delle settimane, Pasquale comincia ad avvicinarsi al mondo di quei piccoli volatili, fino quasi a stabilire con loro una sorta di comunicazione interiore.

Cops – una banda di poliziotti: trailer con Claudio Bisio

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Cops – una banda di poliziotti: trailer con Claudio Bisio

Cops – una banda di poliziotti è il nuovo titolo Sky Original prodotto da Sky e Banijay Italia, in prima tv lunedì 14 e 21 dicembre su Sky Cinema, anche in streaming su NOW TV. Una commedia in due storie che raccontano un pezzo della provincia italiana da un punto di vista diverso, quello della polizia. Protagonisti sono i poliziotti del commissariato di Apulia, un piccolo centro del sud Italia a pochi chilometri da Lecce. Il commissariato è destinato a chiudere per assenza di crimini e per il gruppo di poliziotti c’è solo una possibilità per non essere licenziati: creare loro stessi dei reati in città.

Diretto da Luca Miniero – già regista di successi cinematografici come Benvenuti al Sud e Sono tornato – interpretato da un cast corale con alcuni tra gli interpreti più amati dal pubblico: Claudio BisioStefania Rocca, Pietro SermontiFrancesco MandelliDino AbbresciaGiulia BevilacquaGuglielmo Poggi e Giovanni Esposito.

Cops – una banda di poliziotti: la trama e il cast

Il Commissario Cinardi (interpretato da Claudio Bisio) è appena arrivato ad Apulia: dopo un passato da grande poliziotto ora conta solo i giorni che lo separano dalla pensione, e non c’è posto migliore della “città più tranquilla d’Italia”. Margherita Nardelli (Stefania Rocca) è l’integerrima dirigente della Polizia di Stato, in “missione” ad Apulia per la chiusura del commissariato. Troverà lì una squadra di poliziotti imperfetti ma con grande cuore. Benedetto Starace è per tutti Benny The Cop (Francesco Mandelli), ossessionato dai polizieschi americani, di cui conosce a memoria ogni scena d’azione. Una volta tolta la divisa torna a casa dall’amorevole nonna con la quale ancora vive. Ex bello, ex playboy, ex uomo d’azione, Nicola O’Sicc (Pietro Sermonti) è ora l’indolenza fatta persona. Sposato con Maria Crocifissa e padre di due figli, nella vita ha deciso di prendersela comoda.

Maria Crocifissa (Giulia Bevilacqua) è agente di polizia ad Apulia, ma anche moglie, cuoca, psicologa e mamma. Per l’esattezza di tre figli, se si include il marito e collega Nicola, 14enne nel corpo di un 40enne che ha preso il posto dell’uomo affascinate e vitale che ha sposato. Tonino (Dino Abbrescia) ha un chiosco davanti alla Questura, luogo di ritrovo prediletto di tutti i poliziotti. Ma è un personaggio solo apparentemente ordinario e mite. Tommaso (Guglielmo Poggi) lavora al commissariato come centralinista, è gay ed è l’unico in paese ad aver fatto coming out. Vittimista senza motivo: nessuno lo considera diverso, tranne lui stesso.  Anaconda (Giovanni Esposito) è il boss della zona “fuori Apulia”, ha una grande passione per la cucina e un’ossessione: conquistare Apulia.

COPS – UNA BANDA DI POLIZIOTTI, regia di Luca Miniero, sceneggiatura di Luca MinieroGiulia GianniAndrea Magnani, Gina Neri. Ispirato a Kops, film svedese del 2003, COPS – UNA BANDA DI POLIZIOTTI è un titolo Sky Original, prodotto da Sky e Banijay Italia con la produzione esecutiva di Picture Show, in associazione con Memfis Film, il sostegno di Apulia Film Commission e il contributo di Regione Lazio, in prima tv lunedì 14 e 21 dicembre suSky Cinema e in streaming su NOW TV.

Justice League Snyder Cut: il trailer non è più disponibile online, ecco perché

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All’inizio della giornata di oggi, i fan hanno notato che il trailer della Snyder Cut di Justice League diffuso lo scorso Agosto in occasione del DC FanDome, non è più disponibile su nessuna piattaforma online e questo, ovviamente, ha portato a molte speculazioni infondate.

Voci ridicole secondo cui il film sarebbe stato “cancellato” dalla Warner Bros. hanno iniziato a circolare in rete (il fatto che le riprese aggiuntive siano iniziate la scorsa settimana e che siano anche costate parecchio allo studio non sembrano fattori presi in considerazione da queste teorie “ben ponderate”!), ma ora il vero motivo per cui il teaser è stato rimosso è stato finalmente rivelato.

Secondo qaunto riferito da Aaron Couch di THR via Twitter, il trailer è stato rimosso a causa di un problema di diritti musicali non specificato. Sembra infatti che lo studio non sia passato attraverso i canali appropriati per ottenere il permesso di usare “Hallelujah” di Leonard Cohen. Tuttavia, il trailer dovrebbe essere ripristinato una volta risolto il problema.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Ant-Man 3: nel film ancora spazio per Ghost e il Regno Quantico?

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Ant-Man 3: nel film ancora spazio per Ghost e il Regno Quantico?

Sembra che i Marvel Studios stiano anticipando una nuova storia che coinvolgerà Ghost e il Regno Quantico in Ant-Man 3, ma in realtà le recente voci non sono propriamente accurate. Il Regno Quantico ha avuto un ruolo significativo nel viaggio nel tempo al centro di Avengers: Endgame, ma anche alla fine di Ant-Man and the Wasp, dal momento che Ant-Man vi era rimasto intrappolato alla fine di quel film.

Il concetto di Regno Quantico è stato introdotto per la prima volta nel primo film di Ant-Man e successivamente in Doctor Strange, ma è stato utilizzato in modo più prominente soltanto – come già specificato – in Ant-Man and The Wasp, come set-up per il ruolo che l’eroe avrebbe poi avuto nel finale della Saga dell’Infinito. Come spiegato da Hank Pym, il Regno Quantico è “una realtà in cui tutti i concetti di tempo e spazio diventano irrilevanti a mano a mano che ci si restringe per l’eternità”.

L’ultimo profilo della Marvel su Ghost riassume la sua storia nel MCU. Anche se quasi tutto ciò che è stato rivelato è in realtà conosciuto ai più grazie proprio ad Ant-Man and The Wasp, un particolare estratto anticipa una storia futura su Scott Lang nel Regno Quantico, intento a raccogliere Energia Quantica per lei.

“Dopo che Janet Van Dyne è stata salvata dal Regno Quantico, può percepire lo stato instabile di Ava ed è in grado di guarirla parzialmente usando parte della sua stessa energia quantistica. Scott alla fine torna nel Regno Quantico per raccogliere particelle di guarigione quantistica solo per lei, il che ovviamente è stato prima che accadesse il Blip e lui restasse bloccato lì per cinque anni… ma questa è una storia che verrà affrontata in futuro.” 

Il Regno Quantico giocherà ancora un ruolo fondamentale nel futuro del MCU?

Tale nota su Ghost è probabile che faccia riferimento al tempo trascorso da Scott nel Regno Quantico, e quindi a ciò che ha portato agli eventi di Endgame, piuttosto che a una nuova storia incentrata su di lei. Prima che Ant-Man si unisse ai restanti Vendicatori, Scott era intrappolato nel Regno Quantico mentre raccoglieva Energia Quantica per Ghost. Dato che Hope e il resto dei Pym erano stati ridotti in polvere, nessuno era rimasto per poterlo tirare fuori dalla dimensione alternativa come precedentemente concordato.

Mentre si trova in quello stato subatomico per molto meno tempo rispetto al salto temporale di cinque anni nel mondo reale visto in Avengers: Endgame, è possibile che ci sia una storia non raccontata che i Marvel Studios stanno solo aspettando di affrontare. In questo modo, ci sarebbe una transizione più fluida tra Ant-Man and the Wasp ed Endgame. In ogni caso, il Regno Quantico dovrebbe ancora svolgere un ruolo importante nel futuro del MCU.

Love For Rent, serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Love For Rent è la miniserie drammatica romantica turca creata da Meriç Acemi e andata in onda nel 2015. La serie è stata diretta da Metin Balekoğlu (1–20) Barış Yöş (21–43) Şenol Sönmez (44–69). La serie è prodotta da Müge Turalı Pak Yelda Perahya Yalçın Mehmetcan Yüksel.

Love For Rent: trama e cast

Nella serie una cameriera di nome Defne Topal (Elçin Sangu) si ritrova in un gioco d’amore quando ha bisogno di soldi per saldare il debito di suo fratello. Defne si prende cura di sua nonna, sua sorella giovane e suo fratello maggiore, perché suo padre li abbandona e dopo che sua madre li ha lasciati per un altro uomo. Un giorno, un uomo di nome Ömer İplikçi (Barış Arduç) la bacia bruscamente perché vuole salvarsi da un appuntamento al buio che sua zia ha organizzato per lui. Sconosciuto a Defne e Ömer, la zia di Ömer Neriman (Nergis Kumbasar) ha visto il bacio. Dopodiché, Neriman arriva con un’offerta a Defne di sposarsi e poi lascia l’uomo per cui l’ha affittata. Neriman è pronto a dare 400.000 lire, ma Defne prende solo i soldi di cui ha bisogno (200.000 lire) e accetta l’offerta di salvare suo fratello dalle persone a cui è indebitato. Inizia come assistente vicino a Ömer İplikçi, ignara del fatto che lui è l’uomo che l’ha baciata fino a quando non lo vede nel suo primo giorno di lavoro. Ha 6 mesi per sposarsi e poi lasciarlo, ma non ne era abbastanza consapevole e si è accidentalmente innamorata di lui!

In Love For Rent protagonisti sono Barış Arduç nel ruolo di Ömer İplikçi, Elçin Sangu nel ruolo di Defne Topal, Salih Bademci nel ruolo di Sinan Karakaya, Onur Büyüktopçu nel ruolo di Koray Sargın, Müjde Uzman – Seda Berensel, Seçkin Özdemir – Pamir Marden, Sinem Öztürk nel ruolo di Yasemin Kayalar, Nergis Kumbasar nel ruolo di Neriman İplikçi, Melisa Şenolsun nel ruolo di Sude İplikçi, Levent Ülgen nel ruolo di Necmi İplikçi, Ferdi Merter nel ruolo di Hulusi İplikçi, e Ayberk Atilla nel ruolo di Sadri Usta.

Nel cast anche Devrim Yalçın nel ruolo di Deniz Tranba (ospite), Elifcan Ongurlar è Fikret Gallo (ospite), Ismail Karagöz nel ruolo di Şükrü, Hande Ağaoğlu come Mine, Hikmet Körmükçü nel ruolo di Türkan Topal, Melisa Giz Cengiz nel ruolo di Esra Topal, Kerem Fırtına come İsmail, Sanem Yeles nel ruolo di Nihan Topal, Osman Akça nel ruolo di Serdar Topal, Ragıp Gülen è Zübeyir Taşçalan, Selin Uzal nel ruolo di Derya, Simge Doğanlar nel ruolo di Ece, Leyla Lydia Tuğutlu come İz (separata dall’array), Özlem Gezgin come Nazlıcan (separato dall’array), Ender Sakallı come Vedat (separato dalla matrice), Bariş Murat Yagci nel ruolo di Eymen, e Natiq M. Dhahir nel ruolo di Alhawashim.

Thor: Love and Thunder, quali saranno davvero i poteri di Jane?

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Thor: Love and Thunder, quali saranno davvero i poteri di Jane?

In precedenza, Natalie Portman aveva anticipato che Thor: Love and Thunder sarebe stato “frivolo, divertente… semplicemente grandioso”. Adesso l’attrice premio Oscar, che nel film di Taika Waititi tornerà a vestire i panni di Jane Foster, ha svelato nuovi dettagli sulla quarta avventura cinematografica del Dio del Tuono.

Ospite dello show di Kelly Clarkson (via CBM), Portman ha specificato alla cantante/conduttrice che nel film non sentiremo chiamarla “Lady Thor”. Come specificato dall’attrice: “Jane ha dei poteri. Non sono esattamente gli stessi di Thor. È la sua versione del Dio del Tuono. Si chiamerà Mighty Thor.”

Come descritto nell’arco narrativo di “Death of the Mighty Thor” del 2018 di Jason Aaron, Jane Foster ottiene poteri quasi identici a quelli di Thor dopo che il figlio di Odino risulterà indegno di brandire il mjolnir, con Foster che diventerà il proprietario del mistico martello. Queste dichiarazioni di Portman sembrano indicare che il film di Waititi potrebbe andare in una direzione leggermente diversa.

Jane Foster avrà poteri diversi da quelli del figlio di Odino in Thor: Love and Thunder?

Prima che Foster acquisisse i poteri di Thor nel 2018, il personaggio era stato precedentemente fuso con Lady Sif in una trama del 1975 di Gerry Conway dopo che un’entità nota come Fear ingannò Foster in un tentativo di suicidio. Trovandosi faccia a faccia con la morte, Sif scelse di sacrificarsi donando la sua forza vitale per salvare l’amante dell’uomo che amava.

Un’altra possibilità potrebbe essere che la Jane Foster di Natalie Portman diventi una Valkyria, uno sviluppo recente nei fumetti, il risultato di un attacco a Manhattan da parte di Malekith. Come parte dei suoi nuovi poteri da Valkyria, Foster ottiene una mazza d’oro, una catena e persino un paio di ali. Portman si trova attualmente a Sydney, in Australia, per prepararsi alle riprese.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Indiana Jones: Harrison Ford condivide un buffo aneddoto su Sean Connery

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Harrison Ford ha condiviso un affettuoso ricordo del compianto Sean Connery e del tempo trascorso insieme al leggendario attore sul set di Indiana Jones e l’ultima crociata. Uscito nel 1989, all’epoca si credeva che il film sarebbe stato l’ultimo episodio dell’acclamato franchise di successo.

Il terzo capitolo, oltre ad essere stato acclamato da pubblico e critica, ha ufficialmente introdotto al pubblico il padre di Indiana Jones, ruolo che Connery ha interpretato con estrema abilità. Il film – vincitore di un Oscar per il miglior montaggio sonoro – ha probabilmente una delle migliori trame dell’intero franchise, ed è stato con grande delusione di molti fan che Connery non è tornato nei panni del professor Henry Jones in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, uscito nel 2007.

Connery è morto lo scorso fine settimana nella sua casa alle Bahamas, lasciando dietro di sé un’eredità straordinaria. Conosciuto in gran parte per il ruolo di James Bond (è stato il primo attore a vestire i panni dell’iconico 007), il talento di Connery è riuscito con Indiana Jones e l’ultima crociata ha creare un personaggio che era l’antitesi del ruvido e capriccioso Indiana Jones di Ford, permettendo ad una miscela perfetta di umorismo e pathos di trovare la sua strada all’interno della saga.

Harrison Ford e la scena sulla motocarrozzetta con Sean Connery in Indiana Jones

Con i tributi alla genialità di Connery che continuano ad arrivare da un’ampia varietà di celebrità, è sempre bello ascoltare coloro che hanno avuto modo di lavorare con la star. Ford ha parlato della scomparsa del suo co-protagonista in L’ultima crociata, rivelando che insieme si sono divertiti moltissimo a girare l’amato sequel. Secondo una dichiarazione ufficiale rilasciata a Variety, Ford ha ricordato quando ha guidato una motocarrozzetta con Connery lungo un “sentiero di montagna accidentato e tortuoso”. Potrebbe essere stato un momento alquanto spaventoso per l’attore scomparso, ma le parole di affetto usate da Ford per ricordare quel momento rende chiaro che entrambi gli attori si sono divertiti molto insieme. 

“Era mio padre… non nella vita reale… ma in Indy 3. Non saprai mai cosa significa il piacere fino a quando qualcuno non ti paga per portare Sean Connery a fare un giro su una motocarrozzetta che rimbalza lungo un sentiero di montagna accidentato e tortuoso, e arrivare a vederlo dimenarsi. Dio, ci siamo divertiti da matti. Se è in paradiso, spero che abbiano dei campi da golf. Riposa in pace, caro amico.”

John Boyega si è confrontato con la Disney dopo le sue critiche a Star Wars

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John Boyega ha rivelato di aver avuto una discussione onesta con un dirigente della Disney rimasto anonimo in merito alle sue critiche alla trilogia sequel di Star Wars. Boyega è meglio conosciuto per il ruolo dell’ex Stormtrooper Finn in tutti e tre gli episodi della trilogia sequel della saga fantascientifica. Quando il personaggio di Finn è stato introdotto ne Il Risveglio della Forza del 2015, il potenziale relativo al suo arco narrativo era davvero promettente. Tuttavia, Finn ha continuato a essere messo sempre più in secondo piano nei due capitoli successi, Gli Ultimi Jedi del 2017 e L’Ascesa di Skywalker del 2019.

Da allora, Boyega ha criticato la gestione del suo personaggio da parte della produzione, sottolineando come Star Wars abbia gestito male le trame di alcuni personaggi all’interno della trilogia sequel. Ad esempio, la Rose Tico di Kelly Marie Tran è stato un altro personaggio introdotto con le medesime premesse di Finn ne Gli Ultimi Jedi, per poi apparire soltanto per 76 secondi ne L’Ascesa di Skywalker. Inoltre, Boyega ha avuto anche fare i conti con il fandom tossico della saga, sin da quando Finn è apparso per la prima volta sullo schermo. I co-protagonisti dell’attore nella saga lo hanno pienamente supportato, sottolineando a loro volta la sua frustrazione per come è stato gestito il personaggio di Finn.

In una nuova intervista con THR, John Boyega ha rivelato che un dirigente della Disney – di cui non ha fatto il nome – lo ha contattato in seguito alle sue critiche sulla saga Star Wars. Boyega è apparso fiducioso in merito alla conversazione avvenuta. “È stata una conversazione molto onesta, molto trasparente. Ci sono state molte spiegazioni da parte loro sul modo in cui vedevano le cose. Mi hanno anche dato la possibilità di spiegare com’è stata la mia esperienza. Spero che l’essere stato così aperto riguarda la mia carriera, in questo momento, aiuterà altri attori in futuro, ma non solo… il ragazzo che vuole fare l’assistente di regia, il ragazzo che vuole diventare produttore. Spero che le conversazione non siano più un tabù o un elefante nel stanza.”

La trilogia sequel di Star Wars con John Boyega: un’occasione sprecata?

È fantastico che Boyega speri che la sua esperienza con la saga di Star Wars aiuterà chiunque voglia mettere piede nell’industria cinematografica. Tuttavia, è francamente inaccettabile che Boyega abbia dovuto affrontare tali avversità in un franchise che dovrebbe essere incentrato sulla celebrazione della diversità. Nel complesso, i sequel di Star Wars hanno rappresentato un’impresa assai ambiziosa, con diverse buone idee che alla fine sono state utilizzate nel modo sbagliato o non sviluppate a dovere. 

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Justice League Snyder Cut: i reshoot hanno cambiato tutte le scene con Cyborg

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Ray Fisher ha rivelato che le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League hanno cambiato tutte le scene con protagonista Cyborg. Sono passati quasi tre anni dall’uscita nelle sale di Justice League. Il film del DCEU è stato diretto dal regista Zack Snyder durante la maggior parte della produzione, ma in seguito ad una tragedia familiare lo stesso ha dovuto abbandonare il progetto. Joss Whedon ha sostituito Snyder e ha così completato i lavori sul film, riscrivendo la sceneggiatura e apportando enormi cambiamenti alla visione originale di Snyder, soprattutto in merito alla storia del personaggio di Cyborg.

Victor Stone/Cyborg, introdotto per la prima volta in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, ha svolto un ruolo molto più significativo nella Justice League di Snyder, con lo stesso regista che in passato ha anche affermato che la storia del personaggio era “il cuore del film”. Tuttavia, il taglio di Whedon ha diminuito drasticamente il ruolo di Cyborg, insieme a quello di altri personaggi, tra cui la Iris West di Kiersey Clemons e il Ryan Choi di Zheng Kai. Negli ultimi mesi, Ray Fisher è stato sempre più esplicito in merito al comportamento assai poco professionale di Whedon sul set, descrivendo l’ambiente lavorativo come tossico.

L’attore ha affermato che i tagli sui personaggi sono stati intenzionali e di recente ha anche accusato Joss Whedon di aver alterato la pelle di uno dei membri del cast di colore attraverso l’impiego della CGI. Naturalmente, un portavoce di Whedon ha subito negato l’accusa. Negli ultimi mesi, la Warner Bros. ha avviato un’indagine circa quanto sarebbe accaduto – a detta di Fisher – durante le riprese. Tuttavia, Fisher ha accusato anche lo studio di aver influenzato le indagini e di avere intrattenuto alcune “conversazioni razziste” durante la post-produzione. Adesso Fisher ha fornito maggiori dettagli sulle riprese aggiuntive.

Ray fisher sui reshoot di Justice League: “Ho rigirato quasi l’intero film.”

Parlando dei reshoot con Geek House Show (via Snyderspecific su Twitter), Ray Fisher ha rivelato che ogni singola scena della versione cinematografica di Justice League con protagonista Cyborg è stata girata di nuovo, ad eccezione della sequenza di 30 secondi sul tetto di Gotham City. “Quello che posso dire sul mio personaggio e su ciò che avete visto nella versione cinematografica, è che ogni singola scena, ad eccezione della scena sul tetto della polizia di Gotham City con il Commissario Gordon, con Batman, Flash e tutti gli altri… ogni singola scena in cui penso sia apparso Cyborg è stata rigirata. Ho rigirato quasi l’intero film.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Bridgerton: teaser trailer della serie Netflix targata Shondaland

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Netflix ha diffuso il teaser trailer di Bridgerton, la prima serie targata Shondaland (casa di produzione fondata da Shonda Rhimes). La serie è stata creata dal suo collaboratore di lunga data, Chris Van Dusen (Scandal, Grey’s Anatomy, Private Practice) e debutterà il 25 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Basato sulla serie di bestseller della scrittrice Julia Quinn, Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto. La serie è interpretata da Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter e Harriet Cains.

Bridgerton, la trama

Bridgerton segue le vicende di Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor), la figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton mentre fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale di Regency London. Sperando di seguire le orme dei suoi genitori e trovare il vero amore, le prospettive di Daphne inizialmente sembrano non essere messe in discussione. Mentre suo fratello maggiore inizia a escludere i suoi potenziali corteggiatori, il foglio dello scandalo dell’alta società scritto dalla misteriosa Lady Whistledown pone Daphne sotto una cattiva luce. Entra in gioco il desiderabile e ribelle Duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo impegnato e considerato match ideale dalle mamme delle debuttanti. Nonostante i due affermino di non volere nulla di ciò che l’altro ha da offrire, la loro attrazione è innegabile e le scintille volano mentre si trovano impegnati in una crescente battaglia di ingegni e mentre affrontano le aspettative della società per il loro futuro.

Anna-Maria Sieklucka: 10 cose che non sai sull’attrice di 365 Giorni

Nel 2011 è stata E. L. James ad aprire il cosiddetto vaso di Pandora, pubblicando la chiacchierata trilogia di Cinquanta Sfumature. Quello che credevamo fosse solo un fenomeno passeggero, ha fatto invece da apripista a tantissimi nuovi romanzi erotici e film di genere. A spopolare, infatti, da mesi su Netflix è il film 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo della trilogia di Blanka Lipińska, con Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka nei panni dei protagonisti.

Mentre Michele Morrone era già conosciuto al pubblico italiano, grazie ad alcuni ruoli televisivi e cinematografici e alla sua carriera parallela come cantante, la sua co-protagonista è ancora un mistero tutto da scoprire. Vediamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Anna-Maria Sieklucka, sul suo passato, la sua formazione e la sua carriera nel cinema.

Anna-Maria Sieklucka film e serie tv: gli inizi della carriera

10. Nata il 31 maggio del 1992 a Lublin, in Polinia, Anna-Maria Sieklucka comincia sin da piccola a interessarsi al mondo dello spettacolo. Nonostante suo padre sia un famoso avvocato, Anna-Maria viene lasciata libera di scegliere il suo percorso di studi e la sua carriera. Per inseguire il suo sogno di diventare un giorno un’attrice famosa, la ragazza si iscrive alla scuola di teatro AST National Academy of Theatre Arts nella città di Wrocław.

9. Mentre Anna-Maria studia recitazione e teatro, allo stesso tempo si impegna nello studio delle lingue. Oltre infatti a parlare il polacco, la sua lingua madre, la ragazza parla fluentemente anche l’inglese, il francese e il tedesco.

Durante i suoi anni in accademia, oltre a studiare la storia del teatro, comincia anche a muovere i primi passi sul palcoscenico. In quel periodo, infatti, partecipa a diverse produzioni teatrali, affinando così le sue doti attoriali.

8. Dopo essersi diplomata all’accademia nel 2018, Anna-Maria comincia subito a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Solo un anno più tardi, infatti, viene scelta per interpretare il ruolo di Aniela Grabek nella serie televisiva dal titolo Na Dobre i Na Zle, una sorta di medical drama polacco incentrato sulla vita dei paramedici e dello staff dell’ospedale.

Anna-Maria Sieklucka in 365 Giorni

7. Ma la sua prima grande opportunità arriva solo nel 2019 quando viene scelta insieme a Michele Morrone come protagonista del nuovo film erotico 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo di Blanka Lipińska.

Il film, diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, racconta la storia di  Massimo Torricelli (Michele Morrone), un feroce boss della mafia siciliana che incontra per caso la bella Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka) e se ne innamora a prima vista. Ma l’amore che prova per quella sconosciuta, si trasforma presto in ossessione. Massimo infatti decide di rapire Laura e di tenerla prigioniera per 365 giorni. Se alla fine dell’anno la ragazza non si sarà innamorata di lui, verrà rilasciata.

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Durante i suoi mesi di prigionia, Laura sarà protetta da Massimo e dai suoi scagnozzi e potrà sperimentare una vita fatta di lusso frenato, ville favolose, gioielli e abiti costosi, lontana però dal suo lavoro e dai suoi affetti. La ragazza tenterà più volte, infatti, di fuggire via da quell’incubo e di schivare le sempre più insistenti avanches di Massimo. Ma dopo anni passato al fianco di un noioso e sessualmente inesperto fidanzato, per Laura, resiste al suo aguzzino diventerà ogni giorno più complicato.

Presto o tardi, infatti, la ragazza dovrà fare una scelta, se resistere agli attacchi di Massimo o abbandonarsi per la prima volta al piacere, senza pensare alle conseguenze nè al futuro, cedendo all’oscuro fascino del proibito.

Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone: un amore solo al cinema

6. Il film 365 Giorni, disponibile su Netflix dal mese di giugno 2020, ha fatto registrare alla piattaforma di streaming il record di visualizzazioni in tutto il mondo. Oltre alla storia, che strizza l’occhio alla trilogia di Cinquanta Sfumature – libri ai quali l’autrice si è ispirata -, complice di questo successo inaspettato è l’incredibile chimica tra i due protagonisti. Grazie alla sintonia perfetta tra Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone, infatti, anche le scene più piccanti sembrano credibili e coinvolgenti.

5. In molti, dopo aver visto il film, hanno infatti ipotizzato che tra i due attori ci potesse essere una reale storia d’amore. Purtroppo però non è così. Mentre, infatti, Michele Morrone, divorziato e con due bambini, sembra essere ancora single, Anna-Maria è invece impegnata. L’attrice è fidanzata con Łukasz Witt-Michałowski, un famoso registra teatrale polacco, conosciuto durante gli anni dell’accademia.

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Nonostante Łukasz abbia quasi vent’anni più di Anna-Maria, tra i due le cose sembrano andare a gonfie vele. La coppia convive ormai da diversi anni a Varsavia ed entrambi pare non abbiano problemi a lavorare insieme. Negli anni infatti i due si sono spesso trovati sullo stesso set e addirittura Łukasz ha diretto Anna-Maria in uno spettacolo teatrale.

L’attrice ha sempre dichiarato di voler mantenere la sua vita sentimentale quanto più privata possibile. Tuttavia, dopo l’uscita di 365 Giorni, Anna-Maria è stata costretta ad agire e a bloccare il flusso di pettegolezzi pubblicando una sua foto insieme al compagno. Nonostante le scene super hot girate insieme per il film e le strane teorie dei fan, il suo rapporto con Michele Morrone resta solo professionale.

Anna-Maria Sieklucka Instagram e curiosità

4. Un po’ come accadde anni fa prima per i libri e poi per i film di Cinquanta Sfumature, anche 365 Giorni si è beccato non poche critiche. Nonostante infatti il record di visualizzazioni in tutto il mondo, il film è stato aspramente criticato sia dal pubblico che dalla critica. Molti spettatori, anche coloro che in passato hanno appoggiato l’intera trilogia di Fifty Shades, hanno trovato il film eccessivamente spinto e a tratti volgare. Le critiche inoltre hanno investito i due protagonisti, definiti molto meno dotati dei predecessori Dakota Johnson e Jamie Dornan.

3. Per Anna-Maria Sieklucka, fresca di accademia teatrale, non è stato per nulla semplice decidere di accettare una parte in un film così controverso. Il ruolo di Laura in 365 Giorni, segna infatti il suo debutto al cinema e l’attrice ha riflettuto tanto prima di firmare il contratto. Anna-Maria ha lavorato per settimane con autori e registi per far si che le scene non la mettessero eccessivamente a disagio e che tutto filasse liscio.

2. Nonostante quindi il film sia stato considerato un po’ da tutti eccessivo e poco sofisticato, la sua uscita ha trascinato la Sieklucka sotto i riflettori. L’attrice, quasi sconosciuta fino a quel momento, è diventata famosa da un giorno all’altro. Grazie a 365 Giorni e al suo lavoro parallelo come modella, Anna-Maria è riuscita a guadagnarsi un bel po’ di fan in giro per il mondo. Non a caso, infatti, l’attrice a oggi conta più di due milioni e mezzo di followers su Instagram.

1. Per continuare a restare aggiornati sulla sua carriera e sulla sua vita privata, vi consigliamo di seguire l’account Instagram ufficiale di Anna-Maria Sieklucka.

Fonte: Wiki, IMDB,

We Are The Thousand: intervista ad Anita Rivaroli e Fabio Zaffagnini

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Ecco la nostra intervista ad Anita Rivaroli e Fabio Zaffagnini, rispettivamente regista e ideatore di We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2020.

We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 racconta la storia di Rockin’1000, la più grande Rock Band al mondo, iniziata nel 2015 quando per la prima volta al mondo 1000 musicisti si incontrarono nel Parco Ippodromo di Cesena, per eseguire il più grande tributo mai realizzato: suonare all’unisono Learn To Fly e recapitare il video ai Foo Fighters. Diventato virale in poche ore, il video attirò l’attenzione della band statunitense che non esitò a rispondere con un concerto epico, proprio a Cesena. We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000, il progetto cinematografico diretto da Anita Rivaroli, racconta l’evento attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti, mille musicisti di tutte le età provenienti da ogni parte d’Italia uniti dall’amore per la musica. Un mega concerto unico nel suo genere che grazie alle immagini live e ai racconti di chi l’ha vissuto riesce a emozionare e appassionare lo spettatore, coinvolto e trasportato quasi per magia nel Parco Ippodromo di Cesena.

Oggi Rockin’1000 è una realtà conosciuta a livello globale, che riceve riconoscimenti, inviti e proposte di collaborazione in tutto il mondo. Dal 2016 organizza veri e propri concerti negli stadi – Cesena, Firenze, Parigi, Francoforte – e iniziative speciali che vedono protagonisti 1000 musicisti. Rockin’1000 nasce da un’idea di Fabio Zaffagnini, Claudia Spadoni, Martina Pieri, Mariagrazia Canu, Francesco Ridolfi “Cisko” e Anita Rivaroli.

Sotto la sapiente regia di Anita Rivaroli, We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 porta sul grande schermo un momento epico della storia della musica live italiana. “E’ prodotto da Indyca in collaborazione con Rockin’1000 e New Lanark Film & Music, sostenuto dalla Film Commission Emilia Romagna e dal Piemonte Doc film Fund”; We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 sarà sugli schermi italiani come evento I Wonder Stories dal 25 al 28 ottobre.

Daniel Craig ricorda Sean Connery: “Ha definito un’epoca e uno stile”

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Sabato è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che Sean Connery è morto all’età di 90 anni. L’attore aveva una lunga lista di ruoli iconici alle spalle, anche se la sua fama sarà sempre legata indissolubilmente al personaggio di James Bond.

L’attore scozzese ha interpretato 007 in sei film dal 1962 al 1983, e ora Variety ha condiviso le dichiarazioni dell’attuale interprete di 007, Daniel Craig, e degli storici produttori del franchise Michael G. Wilson e Barbara Broccoli. Craig ha interpretato per la prima volta l’agente segreto nato dalla mente di Ian Fleming in Casino Royale del 2006 e dirà addio al ruolo in No Time to Die, in uscita il prossimo aprile. “È con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di uno dei veri grandi del cinema”, ha detto l’attore alla celebre rivista. “Sir Sean Connery sarà ricordato come Bond e molto altro ancora. Ha definito un’epoca e uno stile. L’arguzia e il fascino che ha ritratto sullo schermo possono essere misurati in megawatt. Ha contribuito a creare il blockbuster moderno”.

“Continuerà a influenzare attori e registi negli anni a venire”, ha continuato Craig. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari. Ovunque sia, spero che ci sia un campo da golf”. In un’altra nota, Wilson e Broccoli hanno affermato che Connery “era e sarà sempre ricordato come l’originale James Bond, il cui ingresso indelebile nella storia del cinema è iniziato quando ha annunciato quelle parole indimenticabili: ‘Il mio nome è Bond… James Bond’.” 

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Scarlett Johansson sul rinvio di Black Widow: “Non mi ha turbata”

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Certamente, Black Widow non è stato posticipato tante volte quanto Wonder Woman 1984, ma adesso il film dei Marvel Studios non arriverà nelle sale fino ad un anno di distanza dalla release originale. È una cosa alquanto frustrante per i fan, e con la possibilità di vedere il film su Disney+ ormai totalmente fuori discussione, la speranza è che il Covid-19 sia solo un brutto e lontano ricordo entro l’inizio del prossimo anno.

In un’intervista con Marie Claire, la star di Black Widow, Scarlett Johansson, ha condiviso i suoi pensieri in merito al rinvio del film, ammettendo di non esserne mai stata sorpresa. “Penso di aver avuto un presentimento”, ha dichiarato. “Sono davvero triste all’idea che le persone non a vedere il film fino alla prima metà del prossimo anno, ma non è stata una cosa che mi ha turbata, perché la cosa più importante in questo momento è preservare la salute di tutti.”

“Ne avevo parlato con Kevin Feige e con i nostri colleghi produttori, cercando di capire quale fosse la strada percorribile”, ha spiegato l’attrice. “Siamo tutti ansiosi di far uscire il film, ma più importante di ogni altra cosa è offrire al pubblico un’esperienza sicura. Le persone devono essere in grado di sentirsi veramente quando stanno seduto al chiuso, in un cinema.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Spider-Man: 10 storyline dei fumetti che il MCU dovrebbe adattare

Nonostante al momento i dettagli sulla trama del film sia piuttosto scarsi, sembra proprio che l’attesissimo Spider-Man 3 sarà un adattamento di Spider-Verse. In attesa di scoprire maggiori dettagli sulla terza avventura di Peter Parker collegata al MCU, ecco che ComicBookMovie ha raccolto 10 storie dai fumetti che potrebbero servire da ispirazione per un eventuale prossimo film dedicato all’Uomo Ragno.

The Master Planner Saga

I Marvel Studios hanno già tratto una scena molto celebre da “The Master Planner Saga”, ma questa storia è talmente ricca che funzionerebbe anche da sola in un eventuale film futuro, cosa che la Casa delle Idee dovrebbe assolutamente considerare. In questo classico racconto di Stan Lee e Steve Ditko, il simpatico arrampicamuri incontra per la prima volta Gwen Stacy e Harry Osborn, mentre è impegnato a trovare una cura per sua zia May, ormai in fin di vita.

Il Master Planner del titolo è in realtà il Doctor Octopus, cosa che ha rappresentato un bel colpo di scena. Prendere in prestito alcune delle idee qui offerte per introdurre nuovamente quel cattivo potrebbe essere una mossa intelligente da parte dei Marvel Studios. “Chiunque può vincere un combattimento quando le probabilità sono facili! È quando il gioco si fa duro e sembra che non ci siano possibilità… è allora che conta!”, afferma Spidey ad un certo punto, sottolineando il suo status di eroe.

Coming Home

Il capitolo d’apertura di J. Michael Straczynski nella sua serie Amazing Spider-Man è sicuramente degno di un adattamento per il grande schermo, e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha persino scritto una prefazione per TPB! Ha introdotto alcuni elementi mistici nei poteri di Spider-Man (qualcosa che avrebbe sicuramente funzionato dopo la sua collaborazione con Doctor Strange), un misterioso nuovo mentore sotto forma di Ezekiel (che ha le stesse abilità dell’arrampicamuri), e il maledetto vicino inarrestabile Morlun.

Determinato a consumare l’essenza di Spidey, Morlun ha inseguito l’eroe attraverso New York City in una delle prove di forza più lunghe e brutali di sempre per il personaggio. I Marvel Studios hanno sostanzialmente adattato la scena finale di questo arco – zia May che scopre che suo nipote è Spider-Man -, quindi non sarebbe troppo sorprendente per loro tornare a “Coming Home” come fonte d’ispirazione.

The Six Arms Saga

Questa trama dei primi anni ’70 ha toccato molti argomenti particolarmente pesanti, tra cui la tossicodipendenza di Harry Osborn e la morte di alcuni dei più stretti alleati di Spider-Man. Credendo di dover appendere le sue ragnatele per sempre, Peter crea un intruglio che pensa lo libererà dai suoi poteri, ma il giorno dopo si sveglia con sei braccia invece di due.

Sulla base di quello che è successo alla fine di Spider-Man: Far From Home, il lanciatore di ragnatele del MCU che prende una decisione simile non sarebbe una grande sorpresa, ma tutto ovviamente dipenderà da cosa accadrà in Spider-Man 3. La trama includeva Lizard e Morbius, il vampiro vivente, e se si pensa all’unicità di vedere Spider-Man con sei braccia, potrebbe essere un vero spasso per un film destinato al grande schermo.

The Death of Jean DeWolff

Anche se il Capitano Stacy è stato incluso sia in Spider-Man 3 di Sam Raimi che in The Amazing Spider-Man di Marc Webb, nessuno dei film precedenti ha davvero esplorato la relazione tra l’Uomo Ragno e il NYPD. Dare a Peter un alleato sarebbe piuttosto interessante – anche se probabilmente ora è un fuggitivo – e questo potrebbe un giorno portare ad un adattamento per il grande schermo di “The Death of Jean DeWolff”.

Il fumetto segue i tratti tipici della storia relativa ad un misterioso omicidio e alla sua risoluzione: Spidey ha scoperto che Jean è stata uccisa, e rendere la caccia al potenziale serial killer la sottotrama di un futuro film di Spider-Man avrebbe sicuramente un sacco di potenziale (Sin-Eater sarebbe anche una grande, inaspettata scelta come cattivo del MCU). Anche la sua relazione con Spider-Man è affascinante e merita di essere esplorata, soprattutto perché lei aveva scoperto di provava dei sentimenti per lui dopo il suo omicidio. Potrebbe non essere appropriato nel MCU, considerando il fatto che Peter è ancora un adolescente, ma vedere questi due interagire in un film sarebbe certamente un must.

Superior Spider-Man

La maggior parte della serie di Amazing Spider-Man ad opera di Dan Slott non ha mai ottenuto il concenso sperato, ma Superior Spider-Man aveva un’idea alla base abbastanza buona, ed è qualcosa che potrebbe creare una divertente sottotrama in un film. Certamente, non vorremmo che questo malvagio Spidey diventasse lo status quo nel MCU, ma un eventuale scontro futuro con Doctor Octopus che finisce con la rivelazione che ha preso il controllo del corpo di Peter Parker potrebbe essere una rivelazione divertente.

Tuttavia, vorremmo vedere Peter riprendere il controllo prima della metà del film. Ciò potrebbe portare ad uno scontro finale con Doc Ock, per non parlare di alcuni cattivi che il leader dei Sei Sinistri potrebbe senza dubbio incrociare durante l’arco narrativo.

The Clone Saga

Se sei un fan delle avventure dei fumetti di Spider-Man, è probabile che tu voglia dimenticare che la The Clone Saga. Un disastro certamente contorto, con Marvel Studios e Sony dovrebbero tagliare molto da questa trama affinché funzioni nell’universo cinematografico Marvel. È stato The Jackal – segretamente il professor Miles Warren, uno dei tutor del college di Peter – a clonare l’eroe, ed è un cattivo che ha un grande potenziale per essere altrettanto grande sullo schermo, nonostante non sia così famoso.

Anche il fatto che il giovane Peter si trovi faccia a faccia con un’altra versione di se stesso sarebbe davvero interessante, e aprirebbe le porte ad un potenziale spin-off dedicato a Scarlet Spider. È ora che Peter lasci il liceo, quindi è così che Warren potrebbe entrare in gioco. 

Legacy

Norman e Harry Osborn sono stati una parte importante della trilogia di Sam Raimi di Spider-Man e di The Amazing Spider-Man 2, ma ciò non significa che il Green Goblin debba essere lasciato in disparte. Anche se sarebbe bello vedere il Peter Parker di Tom Holland che si scontra con Norman (un cattivo con il potenziale per diventare un grande villain dell’universo cinematografico Marvel se gestito nel modo giusto), vestito nel suo classico costume verde e viola, è necessario prendere le cose in una direzione drasticamente diversa rispetto al passato.

È qui che potrebbe entrare in gioco questo racconto di Ultimate Spider-Man. “Legacy” ha caratterizzato un Norman che si è trasformato in una bestia massiccia capace di lanciare fiamme dalle sue mani e volare. Mettere il giovane eroe contro un avversario così terrificante potrebbe sicuramente essere diverso da quello che abbiamo visto negli adattamenti precedenti.

The Scorpion

Questa non è una trama in quanto tale, ma la prima apparizione di Scorpion risalente agli anni ’60 potrebbe essere facilmente adattata in Spider-Man 3. Mac Gargan era un investigatore privato assunto da J. Jonah Jameson per scoprire l’identità segreta dell’eroe, ma l’editore del giornale alla fine decise di finanziare un esperimento per trasformarlo in Scorpion quando quel piano fallì.

Sfortunatamente, Mac è impazzito nel processo e ha finito per inseguire sia Spider-Man che Jonah, qualcosa che ha costretto Peter a salvare l’uomo che ha creato uno dei suoi più grandi nemici. Le basi per questo sono state gettate alla fine di Spider-Man: Homecoming, con il direttore del Daily Bugle presumibilmente impostato per assemblare gli Ammazzaragni nel prossimo film. La domanda sorge dunque spontanea: perché non inserire anche Scorpion? 

Kraven’s Last Hunt

Kraven il Cacciatore potrebbe non avere gli stessi poteri appariscenti di alcuni degli altri cattivi di Spider-Man, ma è qualcuno che i fan dei fumetti non vedono l’ora di vedere sul grande schermo. Il cattivo che arriva a New York City per dare la caccia al giovane vigilante ha davvero molto senso, soprattutto ora che Peter è stato incastrato come un assassino da Mysterio.

Saltare direttamente a “Kraven’s Last Hunt” può sembrare prematuro, quindi perché non preservarlo per il film dedicato al villain che è in lavorazione? Farlo potrebbe essere un modo intelligente per preparare il terreno per un’entusiasmante rivincita.

Spider-Verse

“Spider-Verse” vedeva Peter Parker incontrare innumerevoli versioni alternative di se stesso quando un gruppo di esseri simili a vampiri quasi immortali iniziò a viaggiare attraverso il Multiverso nel tentativo di uccidere ogni Spider-Man mai esistito. Per fare ciò, questa antica famiglia di esseri mistici si nutriva fondamentalmente di tutte quelle diverse versioni dell’eroe, portando alla nascista di un esercito di Spider-Men che si riuniva per fermarli.

Anche se Spider-Man 3 stuzzicherà solo il concetto della Rete della Vita e del Destino, i Marvel Studios potrebbero abbracciare pienamente il concetto in un film futuro con un vero e proprio evento “Spider-Verse”. Sarebbe un vero spasso (specialmente se significasse introdurre una tonnellata di nuove versioni di Spidey), ed è probabilmente un passo successivo logico dopo che Peter Parker incontrerà davvero, nel nuovo film, le sue controparti dei franchise di Spider-Man e Amazing Spider-Man.

Anne Hathaway sulla Catwoman di Zoe Kravitz: “La scelta perfetta”

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L’ex interprete di Catwoman, Anne Hathaway, ha rivelato che Zoe Kravitz è la scelta perfetta per il ruolo nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves. Hathaway è stata la terza attrice ad interpretare Catwoman in soli due decenni, quando ha vestito i panni dell’iconico personaggio ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, l’ultimo film della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman.

In precedenza, anche Halle Berry aveva interpretato il personaggio nel dimenticabile film omonimo del 2004, così come Michelle Pfeiffer aveva interpretato Selina Kyle dando vita nel sequel di Tim Burton del 1992, Batman – Il ritorno, a quella che ancora oggi è ricordata come l’iterazione cinematografica più forte della supercriminale.

Adesso Kravitz, figlia dell’attrice Lisa Bonet e del musicista Lenny Kravitz, raccogliere l’ingombrante eredità, interpretando Catwoman al fianco del Batman di Robert Pattinson. Il primo trailer del film, pubblicato ad agosto, ci ha regalato soltanto un breve assaggio di Kravitz nei panni del personaggio, ma alcune successive foto dal set hanno rivelato sicuramente di più.

Anne Hathaway ha rivelato ciò che pensa del casting di Zoe Kravitz nei panni di Catwoman durante un’intervista con Collider in occasione della promozione del film Le Streghe. Su un eventuale consiglio che Hathaway darebbe a Kravitz, l’attrice premio Oscar ha risposto che la collega non ne ha affatto bisogno. Proprio come fatto dalla stessa in relazione al ruolo della Strega Suprema nel film di Robert Zemeckis (in passato già interpretato magnificamente da Anjelica Huston), Anne Hathaway ha spiegato che ogni attrice e ogni regista devono portare la propria interpretazione di Catwoman sullo schermo. L’attrice ha concluso dicendo che pensa che Kravitz sia la “scelta perfetta” per il ruolo.

Anne Hathaway sul ruolo di Catwoman: “L’unico modo è darne una propria versione.”

“Hai visto la foto di lei che scendeva quelle scale, giusto? Beh, non ha bisogno di alcun mio consiglio. Se avessi un consiglio da darle, sarebbe quello di non ascoltare nessuno perché penso che l’unico modo per interpretare quel ruolo sia darne una propria versione. Abbiamo avuto tutti registi diversi e tutte le nostre interpretazioni erano specifiche per i film a cui abbiamo preso parte, un po’ come la mia Strega Suprema era specifico per Robert Zemeckis e quella di Anjelica Huston lo era per il film di Nicolas Roeg, ed è fantastico! E tutti i Joker erano specifici per ogni regista che hanno avuto, quindi non credo che ci si possa impantanare troppo con i confronti. E soprattutto, quando non sei tu a farlo, perché il tuo lavoro è dare il massimo e pensare a quello che devi fare. Sono entusiasta di vedere cosa farà Zoe. Ho sempre pensato che fosse la scelta perfetta.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Star Wars: Felicity Jones vorrebbe tornare nei panni di Jyn Erso

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Star Wars: Felicity Jones vorrebbe tornare nei panni di Jyn Erso

Felicity Jones è interessata ad interpretare di nuovo Jyn Erso in un progetto futuro di Star Wars, e di recente ha spiegato come le piacerebbe veder tornare il suo personaggio. L’attrice candidata all’Oscar si è unita alla galassia lontana, lontana nel 2016, quando ha interpretato la protagonista del primo spin-off della saga, Rogue One: A Star Wars Story. Il film era ambientato prima degli eventi di Una Nuova Speranza e mostrava come la Ribellione veniva in possesso dei piani della Morte Nera e gli eroici sacrifici necessari per raggiungere quell’obiettivo.

È qui che il pubblico ha incontrato per la prima volta Jyn Erso, leader naturale e figlia di Galen Erso, l’uomo che ha progettato un difetto fatale nella Morte Nera. Dopo aver accettato con riluttanza di aiutare i ribelli, Jyn guidò il gruppo di Rogue One e giocò un ruolo determinante nella sconfitta finale dell’Impero. Tuttavia, Jyn non è mai riuscita a vedere questa vittoria poiché lei e il resto della sua squadra sono morti alla fine del film di Gareth Edwards. Era sulle spiagge di Scarif quando la Morte Nera l’ha attaccata e apparentemente è morta a seguito dell’attacco insieme a Cassian Andor (Diego Luna). Nonostante questo finale, Jones vorrebbe tornare ad interpretare l’eroina.

In una recente intervista con THR (via Screen Rant), a Felicity Jones è stato chiesto di un possibile ritorno nei panni di Jyn Erso in un futuro progetto di Star Wars. È noto che Disney e Lucasfilm hanno un’opzione contrattuale con l’attrice, che potrebbe tornare nei panni di Jyn qualora la storia o i piani in merito alla saga lo richiedessero. Quando le è stato chiesto a proposito di un sequel di Rogue One, Jones ha scherzato sul fatto che la reincarnazione sia possibile in Star Wars prima di affermare: “Sento che ci sono una serie di affari in sospeso per Jyn, questo è sicuro!”.

L’attrice ha anche in mente un’idea ben su come Jyn potrebbe tornare: “Penso che sarebbe affascinante vederla invecchiare. Vederla più saggia e vederla combattere le forze oscure nell’universo. Ce ne sono molte, a quanto pare.”

Rogue One: A Star Wars Story, il film

Diretto da Gareth Edwards e basato su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One: A Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova SperanzaNel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.

In tempo di conflitto, un gruppo di improbabili eroi si unisce per una missione: rubare i piani della Morte Nera, l’arma di distruzione definitiva dell’Impero. L’evento chiave nella timeline degli eventi di Star Wars mette insieme persone ordinarie che scelgono di fare cose straordinarie, diventando così parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Suicide Squad: la Ayer Cut in arrivo su HBO Max? David Ayer smentisce

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Il regista di Suicide Squad, David Ayer, ha smentito le voci secondo cui la sua versione del film arriverà su HBO Max. Ayer è stato scelto per scrivere e dirigere il primo film del DCEU incentrato sulla Task Force X, e sebbene l’hype attorno al progetto fosse davvero enorme, Suicide Squad – nonostante il successo al botteghino – ha ottenuto recensioni feroci da parte della critica e risposte mediocri da parte dei fan.

Di conseguenza (o almeno apparentemente), la Warner Bros. ha scelto di andare in una direzione completamente diversa per il sequel, ingaggiando questa volta James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia. Negli ultimi anni, Ayer ha parlato più volte di come la versione cinematografica del film fosse il risultato dell’ingerenza dello studio. La versione originale del cinecomic avrebbe avuto un tono molto più cupo e avrebbe incluso archi  narrativi diversi e molto più sviluppati per alcuni personaggi. Il successo della campagna dei fan per la Snyder Cut di Justice League ha portato alcuni a chiedersi se la cosiddetta Ayer Cut di Suicide Squad avesse qualche possibilità di essere rilasciata, con lo stesso Ayer ha incoraggiato i fan a condividere il loro interesse per il progetto e a far sentire la loro voce.

Mentre la versione di Justice League ad opera di Zack Snyder arriverà davvero su HBO Max il prossimo anno, una teoria alquanto accreditata è che anche la prima versione di Suicide Squad di David Ayer seguirà lo stesso percorso. Non è mai stato annunciato nulla di ufficiale, ma da tempo circolano voci che suggeriscono che WB abbia già stretto un accordo con Ayer per rilasciare la sua versione del cinecomic sul servizio di streaming. Proprio per questo, un fan ha contattato Ayer direttamente sui social media chiedendogli di commentare tali rumor, e Ayer ha semplicemente risposto con un definitivo “Non è vero”.

Suicide Squad Ayer Cut: i fan devono rinunciare alla speranza?

Questo, ovviamente, non significa che non potremmo mai vedere la versione originale di Suicide Squad, dal momento che David Ayer potrebbe benissimo essere in trattative con la Warner Bros. per il rilascio del suo taglio del cinecomic: semplicemente, potrebbe non essergli ancora stato concesso il permesso di parlarne. Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare, è che HBO Max potrebbe aspettare di vedere quanto successo avrà la Snyder Cut di Justice League prima di dare il via libera alla versione originale di Suicide Squad. Per ora non ci sono piani circa una release della Ayer Cut, ma non è detto che per questo i fan debbano gettare la spugna e rinunciare alla speranza.

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel KinnamanJai Courtney, Cara DelevingneViola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes e David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

Tom Holland torna nei panni di Spider-Man per una nobile causa

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Tom Holland torna nei panni di Spider-Man per una nobile causa

In un commovente video diffuso online il giorno di Halloween, la star dell’attesissimo Spider-Man 3, Tom Holland, ha aiutato un giovane paziente sottoposto ad un trapianto di cuore a diventare l’Uomo Ragno. Holland ha interpretato l’eroe Marvel sia in Spider-Man: Homecoming che in Spider-Man: Far From Home ed è apparso anche in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame insieme ai suoi compagni Vendicatori, uniti nella lotta contro Thanos.

Di recente Holland è arrivato ad Atlanta dopo la fine delle riprese di Uncharted, per iniziare a girare proprio Spider-Man 3. Nel nuovo film tornerà al fianco dei membri del cast dei due film precedenti, Jacob Batalon e Zendaya, che questa volta dovrebbero entrambi avere dei ruoli di maggior rilievo. Il regista di Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home, Jon Watts, tornerà a dirigere il nuiovo film, che uscirà nel 2021.

In un video su Twitter pubblicato da Jaimie Trueblood ad Halloween, Holland è apparso sullo schermo per conto della C0hildren’s Healthcare di Atlanta, affidando i suoi doveri di Spider-Man ad un giovane ragazzo di nome Jerry che di recente ha subito un trapianto di cuore. Nel video, simile ad un trailer, Holland si dirige di fretta verso un’aula e dice che anche i supereroi devono sostenere gli esami finali.

Chiede così a Jerry di sostituirlo e il video si interrompe con la presentazione del nuovo eroe dello Spider-Verse: SpiderJerry. Un Jerry eccitato spara ragnatele dai polsi e assume il suo ruolo come se fosse qualcosa di naturale, istintivo. Potete vedere il filmato “SpiderJerry: Close to Home” cliccando qui.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Justice League: Ray Porter vuole un prosieguo della storia di Darkseid

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L’attore di Justice League, Ray Porter, spera di tornare nei panni di Darkseid in un progetto futuro della DC. Porter è uno dei tanti attori che sono stati rimossi da Justice League quando Joss Whedon ha preso in mano le redini del progetto, dopo che  Zack Snyder ha dovuto abbandonare la produzione del film a causa di una tragedia familiare. Whedon ha stravolto gran parte dei piani originali di Snyder, dall’alterazione degli archi narrativi dei personaggi alla cancellazione totale di intere performance. Il Darkseid di Porter era destinato ad essere il cattivo principale del film, ma alla fine è stato sostituito con Steppenwolf (interpretato da Ciarán Hinds).

Dopo anni di campagne da parte dei fan, la versione di Justice League ad opera di  Zack Snyder (affettuosamente conosciuta dai fan come Snyder Cut) arriverà su HBO Max il prossimo anno. A Snyder è stato dato il totale controllo creativo sul progetto, che adesso verrà rilasciato come miniserie suddivisa in quattro parti. Ancora non si sa quando verrà ufficialmente rilasciata la Snyder Cut, ma sono attualmente in corso le riprese aggiuntive con attori quali Ben Affleck (Batman) e Ray Fisher (Cyborg). L’attesa è piuttosto alta, soprattutto perché vedremo finalmente il Darkseid di Porter in azione.

In una nuova intervista con Geek House Show, Ray Porter ha parlato del ruolo di Darkseid e condiviso le sue speranze in merito al futuro. In passato l’attore aveva già condiviso il suo entusiasmo per la Snyder Cut di Justice League, così come per il ruolo che così come il ruolo che il suo personaggio avrà nel nuovo film. Adesso, Porter ha rivelato che gli piacerebbe interpretare nuovamente Darkseid. Quando gli è stato chiesto se gli piacerebbe vedere un prosieguo della storia del villain, l’attore ha spiegato:

“Lo spero. Mi piacerebbe. Mi piacerebbe tanto vedere un prosieguo. Spero che chiunque lo faccia mi tenga presente. Sì, mi piacerebbe vederne una continuazione. E onestamente, mi piacerebbe vedere una continuazione della storia di Zack. Quindi sì, lo spero davvero. Sarebbe grandioso. Non ne ho sentito parlare, ma in questi casi la speranza è sempre l’ultima a morire.” 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Suicide Squad 2: Black Adam doveva essere l’antagonista principale

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Il Black Adam di Dwayne Johnson avrebbe dovuto debuttare come antagonista principale in una prima versione del sequel di Suicide Squad. Il DC Extended Universe si sta attualmente preparando all’arrivo di The Suicide Squad di James Gunn nel 2021, ma prima di quell’iterazione Warner Bros. e DC avevano iniziato a sviluppare Suicide Squad 2, subito dopo che il film di David Ayer era uscito nelle sale, nonostante il regista non sarebbe dovuto tornare dietro la macchina da presa e dedicarsi a Gotham City Sirens (altro progetto mai realizzato).

Durante lo sviluppo di Suicide Squad 2, è stato rivelato che Gavin O’Connor, regista di The Accountant con Ben Affleck, si sarebbe occupato di scrivere e dirigere il sequel. O’Connor ha lavorato a Suicide Squad 2 per quasi un anno prima che venisse rivelato che aveva lasciato il progetto e che Gunn ne avesse preso il comando. Da allora, una delle voci più insistenti era che Black Adam sarebbe stato il villain principale del film di O’Connor, anche se quella voce non è mai stata confermata.

La promozione di The Suicide Squad è già iniziata da un bel pezzo ed Empire Magazine (via Screen Rant) è stata la fonte di numerosissime rivelazioni a proposito del film. Proprio grazie al recente speciale della rivista interamente dedicato al cinecomic di James Gunn, è emerso che nella sceneggiatura di Suicide Squad 2 ad opera di Gavin O’Connor, Black Adam era effettivamente l’antagonista principale.

Quando le voci sulla comparsa di Black Adam in Suicide Squad 2 sono circolate per la prima volta alla fine del 2017, venne rivelato che la storia avrebbe seguito la Task Force X impegnata in una missione per trovare un’arma di distruzione di massa, solo che nessuno sapeva che quell’arma fosse proprio Black Adam. Non è mai stato reso noto perché la WB e la DC abbiamo deciso di eliminare il personaggio dal sequel.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Morto Gigi Proietti, il grande mattatore aveva 80 anni

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Morto Gigi Proietti, il grande mattatore aveva 80 anni

Si è spento a 80 anni Gigi Proietti, l’attore romano è stato ricoverato nella notte dell’1 novembre in terapia intensiva, per problemi cardiaci e non per complicazioni dovute al coronavirus.

Non era la prima volta che Proietti aveva complicazioni al cuore, infatti già 10 anni fa, stato ricoverato per una forte tachicardia. “Nelle prime ore del mattino è venuta a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l’annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie” così si legge nella nota diffusa dalla famiglia.

Nella sua carriera di doppiatore, Gigi Proietti ha prestato la sua voce a Marlon Brando, Robert De Niro, Dustin Hoffman e soprattutto al Genio di Aladdin, per la Disney, una delle sue interpretazioni vocali più amate e famose.

Al cinema, in teatro e in tv ha avuto successo nei ruoli più disparati, da Mandrake di Febbre da Cavallo al maresciallo Rocca in tv. Dall’Accademia al teatro d’avanguardia, dal teatro Tenda al varietà e alla tv attraversa oltre mezzo secolo di spettacolo italiano, mostrando sempre eleganza, tecnica, ironia e carisma, soprattutto dimostrandosi sempre in grado di saper parlare ad ogni tipo di pubblico.

Morto Gigi Proietti

L’ultima volta che lo abbiamo visto sul grande schermo è stato nel breve ma tenerissimo ruolo di Mangia Fuoco nel Pinocchio di Matteo Garrone. Tornerà al cinema con Marco Giallini e la regia di Edoardo Falcone in Io sono Babbo Natale, che, apertura delle sale permettendo, dovrebbe arrivare il 13 dicembre.

In 50 anni di attività, Gigi Proietti ha lavorato in fiction e film, a teatro sopra il palco e dietro la tenda rossa, è stato attore, regista, doppiatore, intrattenitore e grande amico dell’Italia e della sua Roma, che oggi, più di tutti, lo piange.

Lucca Comics & Games: i vincitori di Lucca Changes

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Lucca Comics & Games: i vincitori di Lucca Changes

Una serata emozionante e assolutamente unica, un vero evento epocale per il mondo del fumetto e del gioco: sono stati svelati ieri, nel corso di una puntata di Wonderland su Rai4, i Lucca Comics & Games Awards. Per la prima volta, grazie alla partnership con Rai, anche il grande pubblico televisivo è stato reso partecipe all’assegnazione dei premi italiani dedicati alla miglior selezione di fumetti e giochi pubblicati durante l’anno.

Da oggi è possibile riguardare lo speciale su RaiPlay, nella sezione dedicata a Lucca Comics & Gamesun’opportunità per conoscere le eccellenze di due delle anime fondanti del festival, gli autori e le opere raccontati tramite le voci dei protagonisti.

Lucca Comics Awards, suddivisi in nove categorie, nascono dall’evoluzione dei premi Gran Guinigi, i riconoscimenti nati a Lucca per premiare le migliori opere a fumetti pubblicate ogni anno in Italia e i loro autori, indipendentemente da nazionalità, formato editoriale e modalità di distribuzione. In accordo ai valori di comunità e inclusione che Lucca Comics & Games ha fatto propri fin dalla dichiarazione d’intenti dei 10+1 Dreamers, anche queste categorie sono state riformulate in un linguaggio più inclusivo.

Ed ecco i vincitori e le vincitrici dell’edizione Changes:

Fumetto dell’anno: Un’estate fa, di Zidrou e Jordi Lafebre, BAO Publishing.
Autorǝ dell’anno, ex aequo: Eleanor Davis (Il futuro non promette bene, Rizzoli Lizard) e Manuele Fior (Celestia, Oblomov Edizioni).
Maestro del fumetto: AkaB, la cui opera continua a vivere nel progetto Stigma.
Miglior fumetto seriale: Attica, di Giacomo Bevilacqua, Sergio Bonelli Editore
Miglior fumetto breve o raccolta: Ho ucciso Adolf Hitler, di Jason, 001 Edizioni
Migliore sceneggiatura: Teresa Radice per Le ragazze del Pillar, Bao Publishing
Miglior disegno: Vittoria Macioci per Desolation Club, Saldapress
Miglior esordiente: Walter Leoni per SS Tata, Dentiblù – Edizioni BD
Premio Stefano Beani per la Miglior iniziativa editoriale: Čapek
Quest’ultimo si qualifica come il Premio Lucca Changes, unico riconoscimento in denaro reso possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Lucca: non solo un elogio formale ma un vero e proprio investimento e supporto concreto al lavoro autoriale fumettistico.
Gli intrecci tra le varie anime della cultura pop è una delle caratteristiche chiave di Lucca Comics & Games e per questo assume un ruolo speciale il Joe Dever Award, il premio alla miglior opera crossmediale dedicato all’autore della mitica saga Lupo Solitario e attribuito dallo scrittore Pierdomenico Baccalario, dal giornalista Paolo Cupola e dall’editor e docente di economia Alessandro Stanchi.
E chi se non il più popolare idraulico italiano nel mondo può far scoprire al pubblico nuove passioni attraverso la diffusione su più media? Il premio è stato infatti assegnato a Super Mario Bros e al suo trentacinquesimo anniversario.

Ma lo staff del festival ha voluto anche riconoscere chi si è distinto negli anni nell’ambito del gioco, assegnando un vero e proprio Premio alla carriera che nell’edizione Changes è stato assegnato a Ennio Peres: matematico, insegnante ed enigmista italiano, che ha ideato per sé la definizione di giocologo (e già insignito nel 2005 del Premio personalità ludica allora attribuito da Lucca Comics & Games).

Nonostante la particolarità di questa annata, l’interesse e la partecipazione degli editori del mondo del Gioco sono cresciuti sensibilmente: un segnale importante della vivacità di un settore in continua espansione, che sta ampliando la platea di fan anno dopo anno.
Il premio per il miglior Gioco di Ruolo dell’Anno – nato nel 2013 sulla scorta dell’esperienza del Best of Show di Lucca Games – è stato assegnato a Not the end, una produzione italiana del game designer Claudio Pustorino che arriva da Fumble Gdr e che non ha un’ambientazione, lasciando piena libertà alla fantasia di giocatori e master. Il gioco si basa sulla gestione del rischio: i giocatori espongono volontariamente i propri personaggi a situazioni avventate con l’intento di ottenere importanti benefici; tuttavia, le sventure e i guai che ne deriveranno cambieranno per sempre gli eroi, mutandone la personalità e i valori in cui credono. Il titolo di Fumble GDR è stato apprezzato per l’originalità del sistema di gioco, per la sua elegante immediatezza, che lo rende adatto anche per giocatori alle prime armi, e per la sua capacità di costruire – con grande libertà da parte dei partecipanti – storie profonde e intense.

Nell’ambito “Games”, lo speciale di Wonderland dedicato ai Lucca Comics & Games Awards si è concluso con l’annuncio del Gioco dell’Anno assegnato a Kill the UnicornsIn questo titolo francese, creato da Cyril Besnard, Loic Chorvot ed Alain Fondrille, spavaldi e improbabili eroi (bardi, principesse e maghi), devono elaborare ardite trappole per catturare gli unicorni ed eludere la sgradita concorrenza degli avversari. Facendo attenzione, però, al manto delle creature magiche… e a non confondere i maestosi quadrupedi con i simpatici porcellini nascosti nel mazzo. Caratterizzato da una buona qualità dei materiali (compresa la confezione, del tutto inconsueta per un gioco da tavolo), la Giuria ha apprezzato, oltre all’eccellente lavoro di localizzazione, anche la grafica, coloratissima e irriverente, che ben si adatta ad un concept che non premia necessariamente il giocatore più bravo e che, proprio per questo, spinge i concorrenti a cimentarsi più e più volte nell’imprevedibile caccia agli sfuggenti e mitologici equini.

Manetti Bros raccontano il loro Diabolik a Lucca Changes

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Manetti Bros raccontano il loro Diabolik a Lucca Changes

Si è tenuto domenica 1 novembre alle ore 14.00 l’incontro in streaming con Marco e Antonio Manetti – in arte i Manetti bros. – registi e autori del film Diabolik, prossimamente in uscita per 01 Distribution.  Nell’appuntamento conclusivo del programma dell’Area Movie a Lucca Changes, i fratelli Manetti sono stati protagonisti di un panel online moderati da Roberto Recchioni, insieme a Mario Gomboli, sceneggiatore e direttore editoriale dell’Editrice Astorina, responsabile della serie a fumetti.

Si è parlato delle origini del mito partendo dalla prima trasposizione cinematografica di Diabolik, personaggio creato dalle sorelle Giussani negli anni Sessanta, arrivata dopo soli sei anni dalla comparsa del personaggio in edicola. All’epoca il film di Mario Bava non aveva soddisfatto le sorelle, che non avrebbero mai accettato un altro film non “rispettoso” del personaggio.

Da fan e lettori di Diabolik i Manetti bros hanno spiegato di aver lavorato all’interno di una cornice ben precisa, inserendo certo delle novità, ma in linea con il personaggio. Gli autori hanno raccontato di sognare da tempo di riuscire a realizzare il film: “Ci siamo approcciati al progetto da fan e non volevamo modificare una cosa già perfetta di suo” hanno dichiarato i due registi.

L’incontro con i Manetti bros. resterà disponibile sul sito della manifestazione a questo link.

Panini comics celebra gli 80 anni di Flash a Lucca Changes

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Panini comics celebra gli 80 anni di Flash a Lucca Changes

In occasione di Lucca Changes 2020, l’edizione rinnovata e ripensata del community event internazionale dedicato al fumetto, al gioco, all’animazione e all’immaginario fantasy, Panini Comics celebra gli 80 anni di Flash, l’eroe apparso per la prima volta in America nel 1940 sulla testata Flash Comics che nel tempo si è modernizzato e trasformato, rinnovando i suoi tratti inconfondibili ma restando fedele al suo DNA.

Per celebrare al meglio il Velocista Scarlatto, Panini Comics – in sinergia con MINI – ha coinvolto Carmine Di Giandomenico, uno dei disegnatori italiani più noti e attivi all’estero, che ha grande familiarità con Flash, avendone disegnato oltre 34 numeri. Il supereroe DC appare quindi magicamente e velocemente, grazie a Di Giandomenico, sulla carrozzeria della Nuova MINI Full Electric: due vere icone di stile, linearità e – senza dubbio – velocità.

Il Flash di Carmine Di Giandomenico è un corridore che fa esplodere ogni pagina con il suo dinamismo, pur rimanendo fedele agli elementi chiave del personaggio, a partire dal costume. Carmine Di Giandomenico ha sì disegnato il Velocista Scarlatto, ma ne ha fatte proprie anche alcune peculiarità, come la velocità: nel 2016 infatti ha conquistato un importante record mondiale realizzando ben 56 tavole in sole 48 ore (e con cinque ore di anticipo rispetto a quanto preventivato). Un traguardo unico, tipico di chi possiede le caratteristiche dei supereroi, come quelli del Multiverso DC Comics che lui ben conosce, che gli è valso l’appellativo di “disegnatore più veloce del mondo”.

Il lavoro svolto su MINI Full Electric da Di Giandomenico è una reinterpretazione della copertina dello storico numero 123 del personaggio, disegnata da Carmine Infantino, in cui si incontrano la versione classica – o golden age – del personaggio, Jay Garrick e la sua incarnazione moderna, Barry Allen, reso ormai famosissimo da film e serie tv. Sullo sfondo, come nella copertina originale, la città che accomuna tutte le avventure di Flash, Central City. Carmine di Giandomenico ha unito ad un segno molto plastico e dinamico una velocità prodigiosa, proprio come il Velocista Scarlatto, disegnando interamente la MINI Full Electric in sole 10 ore ed utilizzando una tecnica mista.

Gabriele Mainetti ospite di Lucca Changes

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Gabriele Mainetti ospite di Lucca Changes

Si è tenuto sabato 31 ottobre alle ore 18.30 l’incontro in streaming con Gabriele Mainetti, regista dell’acclamato Lo chiamavano Jeeg Robot e dell’attesissimo Freaks out, nell’ambito di Lucca Comics & Games – edizione Changes.

Dopo esser stato ospite dell’Area Movie di Lucca Comics & Games nel 2015, proprio per presentare Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti è tornato, anche se solo virtualmente, nel capoluogo toscano per raccontare le sue passioni, il suo cinema, il suo rapporto con Lucca e i fumetti in un incontro dal titolo Gabriele Mainetti – Passione Lucca, moderato da Gianmaria Tammaro.

Il regista ha dichiarato di avere un ricordo molto bello di quella prima volta a Lucca nel 2015, dove aveva percepito una vitalità difficile da immaginarsi oggi in un momento come quello che stiamo vivendo, una sensazione di collettività di un pubblico unito dalla passione. “Mi sono sentito un po’ come una rockstar” ha dichiarato Mainetti “Vedere persone vestite come i personaggi del mio film mi ha emozionato”.

Rispetto al suo rapporto con i fumetti, Mainetti ha raccontato di aver letto molto Topolino, Lupo Alberto, Alan Ford, durante la sua infanzia fino alla scoperta di Dylan Dog a 10 anni, ma l’ispirazione per Jeeg Robot è arrivata dagli anime.

Riguardo alla possibilità di un ipotetico sequel del suo successo Lo chiamavano Jeeg Robot, Mainetti risponde di non essere interessato al momento, perché impegnato su altri progetti e perché considera conclusa quell’esperienza.

L’incontro con Gabriele Mainetti resterà disponibile sul sito della manifestazione a questo link.

Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

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Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

Si è spento all’età di 90 anni Sean Connery, attore scozzese amato e conosciuto in tutto il mondo e che si era ritirato dalle scene da diverso tempo.

Meglio noto come agente 007, James Bond, la sua memoria rimarrà sempre legata a quel personaggio, tanto che in molti degli estimatori della serie lo considerano il migliore interprete dell’agente al servizio di Sua Maestà.

La sua carriera ha attraversato diversi decenni, che gli sono valsi molti riconoscimenti, tra cui un premio Oscar, due premi BAFTA, tre Golden Globes. A riportare la notizia della sua scomparsa è stata la BBC.

Tra le altre iconiche parti cinematografiche da lui portate in vita, ricordiamo il Professor Jones Senior in Indiana Jones e l’Ultima Crociata, Jim Malone ne Gli Intoccabili, John Patrick Mason in The Rock, ma anche Re Artù ne Il Primo Cavaliere, Allan Quatermain ne La leggenda degli Uomini Straordinari, Ramirez in Highlander – L’Ultimo Immortale e Guglielmo da Baskerville ne Il nome della rosa.

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