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Piccole donne di Greta Gerwig arriva in home video

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Piccole donne di Greta Gerwig arriva in home video

Nominato a sei Academy Award, tra cui Miglior film, e vincitore del premio Oscar per i Migliori costumi, l’adattamento fresco, moderno e unico di Greta Gerwig del capolavoro letterario di Louisa May Alcott Piccole donne arriva in Dvd, Blu-ray e Digital HD a partire dal 5 Maggio insieme a Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Le edizioni home video vi trasporteranno ancor più in profondità nella celeberrima storia di Jo, Meg, Amy e Beth con oltre 45 minuti di contenuti speciali ricchi di fascino. Scoprite come la sceneggiatrice e regista Greta Gerwig ha diretto questo adattamento moderno di un classico della letteratura insieme ad un cast magnifico, un’incredibile direzione artistica, costumi eccezionali, location e set elaborati, e come si è ispirata dalla vera Orchard House dove Louisa May Alcott visse e scrisse Piccole donne.

Sceneggiatrice e regista al tempo stesso, Greta Gerwig (Lady Bird) ha creato una versione di Piccole Donne che prende spunto sia dal romanzo classico che dagli scritti di Louisa May Alcott, e si dipana lungo il racconto di Jo March, alter ego dell’autrice, che ripensa continuamente alla sua vita. L’approccio di Greta Gerwig alla storia delle sorelle March – quattro giovani donne determinate a vivere la vita senza scendere a patti – è al contempo eterno e puntuale. Ad interpretare Jo, Meg, Amy e Beth March, il film presenta Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh ed Eliza Scanlen, con la partecipazione di Timothée Chalamet nei panni del vicino Laurie, Laura Dern come Marmee e Meryl Streep come Zia March.

Oltre ad essersi guadagnato il plauso dei critici di tutto il mondo, ottenendo un “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes con un rating del 95%, il film è stato premiato con un Academy Award per Migliori costumi, oltre a ben cinque nomination, tra cui Miglior Film, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior colonna sonora originale. L’incredibile performance di Saoirse Ronan le ha permesso di guadagnarsi una nomination come Miglior attrice protagonista, mentre quella di Florence Pugh come Miglior attrice non protagonista. Piccole donne è solamente il terzo film nella storia ad essere nominato come Miglior film ad essere scritto, diretto e prodotto solamente da donne.

CONTENUTI EXTRA NEI FORMATI DVD E BLU-RAY Una nuova generazione di Piccole Donne

  • Il fenomenale cast che ha ricreato il celebre mondo della famiglia March con realismo, umorismo e vulnerabilità Un classico rivisitato in chiave moderna
  • Il film combina elementi moderni (riprese dinamiche e dialoghi sovrapposti) con l’autenticità storica dei costumi, dei set e delle location Greta Gerwig: donne che fanno arte
  • Seguite la regista e sceneggiatrice dietro la macchina da presa, scoprite i processi creativi del film e come è riuscita a dare forma alla storia con un suo stile Prove trucco e capelli
  • Un’eccezionale carrellata di costumi incredibili, trucco e parrucco creati appositamente per il film Dietro le quinte di Piccole Donne
  • Un breve sguardo al dietro le quinte del set di Piccole Donne Orchard House, la casa di Louisa May Alcott – Scoprite di più sulla scrittrice Louisa May Alcott e sulla sua vera casa, Orchard House, a Concord, MA

Trolls World Tour: intervista ai doppiatori

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Trolls World Tour: intervista ai doppiatori

Trolls World Tour è finalmente disponibile in digitale, ecco l’intervista con i protagonisti che hanno prestato la loro voce ai simpatici Trolls.

In questa nuova avventura ritroviamo Poppy, la protagonista doppiata da Francesca Michielin, una delle artiste più complete ed interessanti del panorama attuale, al lavoro sul nuovo album che uscirà in primavera. Poppy sarà accompagnata nella sua avventura dall’inseparabile Branch, doppiato dal pluripremiato cantante e chitarrista dei The Kolors, Stash.

I nostri eroi saranno catapultati ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato, Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll sparse su sei terre diverse e che si esprimono attraverso sei differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e molto più rumoroso. Ma, come membro della regalità hard-rock, la Regina Barb che avrà l’inconfondibile voce di Elodie, vuole distruggere tutti gli altri tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici tra cui Mini Diamante doppiato dall’eclettico artista Sergio Sylvestre, partono per visitare tutte le altre terre e unire i Trolls in armonia contro Barb, che invece fa di tutto per metterli in ombra.

Dune: ecco il cast nelle nuove foto di Vanity Fair

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Dune: ecco il cast nelle nuove foto di Vanity Fair

Dopo la prima immagine di Timothée Chalamet e la presentazione del logo ufficiale, ecco via Vanity Fair le prime immagini del cast di Dune, il film di Denis Villeneuve basato sull’omonimo romanzo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Il Signore degli Anelli: 20 anni fa Miranda Otto arrivava sul set

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Miranda Otto, che nella trilogia de Il Signore degli Anelli ha interpretato Eowyn di Rohan, ha condiviso su Instagram un ricordo di quando, esattamente 20 anni fa, arrivava sul set del film di Peter Jackson in Nuova Zelanda.

Nell’immagine, l’attrice compare con il bel costume di scena di Dama Eowyn, mentre alle sue spalle vediamo Bernard Hill, Re Thoeden, a cavallo. Ecco cosa ha scritto:

“Torno indietro a un martedì ma chissà che giorno era davvero. Non riesco a credere che siano passati 20 anni da quando ho cominciato le riprese de Il Signore degli Anelli. Qui sono con il bellissimo Dublin e mi zio Theoden, interpretato dal birichino e robusto Bernard Hill. Ho trovato una piccola sorpresa ieri, mentre facevo le pulizie negli armadi. Quando troverò il modo di passarlo dal dvd al mio telefono, lo posterò.”

Insieme a Lyv Tyler e a Cate Blanchett, l’attrice è l’unica donna del cast della trilogia ad avere un ruolo importante nella storia.

Disney Pixar: posticipata l’uscita di Soul e di Raya and the Last Dragon

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Anche Soul della Pixar e Raya and the Last Dragon della Walt Disney Animation Studios hanno subito una posticipazione. Secondo la notizia, riportata da Deadline , la Casa di Topolino ha procrastinato l’uscita dei due film per non perdere lo spazio cinematografico per il quale questi prodotti sono pensati.

Soul, il nuovo film Pixar, arriverà adesso il 20 novembre, invece del 19 giugno, come previsto inizialmente. Per quanto riguarda invece il nuovo film Walt Disney Animation diretto da Paul Briggs e Dean Wellins, non arriverà più al cinema il 25 novembre, ma il 21 marzo 2021.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Soul, diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray, accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Edward Mani di Forbice da oggi su Disney+: quello che non sai sul film

Edward Mani di Forbice, il capolavoro di Tim Burton del 1990, è da oggi disponibile su Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che ha debuttato in Italia lo scorso 24 marzo. Prima collaborazione tra il visionario regista e la star Johnny Depp (ce ne sarebbero state altre 8!), il film è una stupenda favola nera che esagera e al tempo stesso sdogana, attraverso quell’inconfondibile stile burtoniano, gli stereotipi dell’amore, della diversità e del sobborgo americano.

Spesso citato come il miglior film di Tim Burton, ecco una serie di interessanti curiosità che forse non sapevi su Edward Mani di Forbice:

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

L’idea per il film è stata ispirata da un disegno che Tim Burton aveva fatto quando era adolescente. Il disegno raffigurava un uomo magro e solenne con lunghe lame affilate al posto delle dita. Burton ha dichiarato più volte di essere spesso solo e di avere difficoltà a stringere amicizie: “Ho la sensazione che la gente abbia voglia di lasciarmi in pace per qualche assurdo motivo… ma non so esattamente perché.”

Johnny Depp era determinato ad ottenere la parte e ad immergersi totalmente nel personaggio. L’attore voleva sentire ciò che Edward provava realmente. Arriverò a perdere 25 kg per meglio entrare nel ruolo e rifiutò l’utilizzo di refrigeratori durante le riprese, nonostante il costume attillato emanasse un forte calore. L’attore rivelò di aver pianto come un bambino dopo aver letto la sceneggiatura per la prima volta.

Winona Ryder decise di non partecipare a Il padrino – Parte III di Francis Ford Coppola pur di prendere parte al film di Burton. Secondo le voci, sarebbe stato lo stesso Johnny Depp a convincerla a scegliere Edward al posto del capitolo finale della saga sulla famiglia Corleone.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

Il personaggio dell’Inventore è stato creato appositamente per Vincent Price. In origine il personaggio avrebbe dovuto avere un ruolo molto più ampio, ma all’epoca delle riprese il leggendario attore era gravemente malato, così le sue scene vennero drasticamente ridotte. Tim Burton intitolò il suo primo cortometraggio del 1982, “Vincent”, in suo onore, nel quale l’attore è voce narrante.

Tom Cruise, Jim Carrey e Robert Downey Jr. vennero tutti considerati per il ruolo di Edward. Si mormora che all’epoca anche Michael Jackson fosse interessato alla parte. Cionostante, Depp è sempre stato la prima scelta di Burton: all’epoca l’attore era noto soprattutto per la serie tv 21 Jump Street. Per meglio prepararsi alla parte, Deep ha guardato numerosi film di Charlie Chaplin, nella speranza di carpire al meglio come veicolare emozioni senza alcun dialogo.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

Tim Burton ha detto che Edward mani di forbice non è il suo più grande film, ma è il suo film preferito tra tutti quelli che ha realizzato, e che la colonna sonora, opera di Danny Elfman, è la sua preferita di tutte.

Il personaggio di Peggy Boggs interpretato da Dianne Wiest è basato sulla mamma di Caroline Thompson, sceneggiatrice del film, la quale era solita ospitare estranei in casa propria. I personaggi dei vicini sono tutti basati su persone reali con le quali la Thompson è cresciuta durante la sua infanzia.

All’inizio del film, quando Edward arriva in città, è possibile vedere un ragazzino biondo correre nel vicinato. Quel ragazzino è Nick Carter, membro dei Backstreet Boys. Nonostante non venga accreditato nel film, lo stesso Carter ha confermato la cosa in diverse interviste.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

I capelli del personaggio di Edward si ispirato al look di Robert Smith, il leader dei The Cure (addirittura, Burton chiese al rocker di curare le musiche del film, ma lo stesso rifiutò). Le mani del personaggio, invece, sono state ideate da Stan Winston, mago degli effetti speciali, celebre per film come Aliens, Terminator e Jurassic Park: per realizzarle, sono state usate vere forbici e vere cesoie. Winston e Buron tornarono a lavorare insieme per Batman – Il ritorno e Big Fish.

Nel 1989, sul set del film, Johnny Depp e Winona Ryder si innamorano: ufficializzarono la loro relazione nel 1990, anno di uscita della pellicola. La loro storia durò film al 1993. L’attore le aveva anche dedicato un tatuaggio con scritto “Winona Forever” (“Winona per sempre”), poi modificato in “Wino Forever” (“Alcolizzato per sempre) dopo la loro rottura.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

La produzione era molto preoccupata per il costume di Edward, che secondo alcuni ricordava troppo Pinhead, il protagonista della saga horror Hellraiser,e avrebbe potuto spaventare il pubblico. Per questo motivo, fu tenuta all’oscuro per ciò che riguardava l’aspetto di Edward, divenuto oggi assolutamente iconico, continuando a garantire introiti grazie al merchandising ispirato al personaggio.

La sceneggiatrice del film, Caroline Thompson, ha dichiarato di essersi ispirata in parte anche al suo cane per costruire il personaggio di Edward: “Edward era basato su Tim. È una sorta di lettera d’amore verso lo stesso Tim, ma molte delle sue caratteristiche erano basate anche sul mio cane, un meraviglioso Border Collie femmina che avevo quando andavo al college.”

Anche se Edward Mani di Forbice è ambientato in Florida, il film presenta una forte connessione con la città di New York: le bellissime sculture ricavate dalle aiuole dei giardini e concepite da Edward sono state realizzate con delle strutture di filo in metallo. Dopo la fine delle riprese, il “Tavern On The Green” di Central Park le acquistò per decorare il ristorante.

Fonte: IMDb, Screen Rant

Paolo Villaggio: 10 cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio: 10 cose che non sai sull’attore

Vera e propria icona del cinema italiano, Paolo Villaggio è divenuto noto per il personaggio di Fantozzi, ma si è affermato anche alle sue innumerevoli altre attività, legate o meno al mondo del cinema. Oggi è ricordato come intellettuale a tutto tondo, personalità che come pochi ha saputo raccontare il suo tempo utilizzando un registro popolare, fruibile da tutti e in cui tutti potevano riconoscersi. Ecco 10 cose che non sai di Paolo Villaggio.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio Fantozzi

Paolo Villaggio: i suoi film

10. È celebre per i suoi personaggi cinematografici. L’attore debutta al cinema nel 1969 con il film Eat It, per poi recitare in pellicole come Brancaleone alle crociate (1970), Che c’entriamo noi con la rivoluzione (1972) e Non toccare la donna bianca (1974). Il grande successo arriva però con Fantozzi (1975), che dà il via ad una fortunata saga cinematografica, proseguita con Il secondo tragico Fantozzi (1976). Tra gli altri celebri titoli della sua carriera si annoverano poi Fracchia la belva umana (1981), I pompieri (1985), Grandi magazzini (1986), La voce della Luna (1990), con Roberto BenigniIo speriamo che me la cavo (1992), Cari fottutissimi amici (1994), e Denti (2000), con Sergio Rubini. Negli ultimi anni della sua carriera ha poi recitato per Questione di cuore (2009), con Kim Rossi StuartGenerazione 1000 euro (2009), con Carolina Crescentini, e Tutto tutto niente niente (2012), con Antonio Albanese Fabrizio Bentivoglio.

9. È stato anche sceneggiatore e regista. La fama di Villaggio è naturalmente legata a Fantozzi. Per il personaggio di sua invenzione, l’attore ha anche scritto le sceneggiature dei film che lo vedevano protagonista, come Fantozzi (1975), Il secondo tragico Fantozzi (1976), Fantozzi contro tutti (1980), Fantozzi subisce ancora (1983), Superfantozzi (1986), Fantozzi va in pensione (1988), Fantozzi alla riscossa (1990), Fantozzi in paradiso (1993) e Fantozzi – Il ritorno (1996). Ha inoltre scritto le sceneggiature per i film Fracchia la belva umana (1981), Pappa e ciccia (1983) e Fracchia contro Dracula (1985). In un’occasione, Villaggio ha ricoperto anche il ruolo di regista, per il film Fantozzi contro tutti.

8. Ha recitato anche per la televisione. Meno ricca ma altrettanto significativa è la carriera televisiva di Villaggio, apparso inizialmente nel film Il killer (1969) e divenuto poi noto grazie alla miniserie Giandomenico Fracchia (1975), da cui poi sarebbe divenuto celebre l’omonimo personaggio. Negli anni seguenti torna a recitare per il piccolo schermo per i film Sogni e bisogni (1985), San Giovanni – L’apocalisse (2002), Renzo e Lucia (2004) e Finalmente Natale (2007). Dal 2002 al 2008 ha invece ricoperto il ruolo di Padre Paolo nella serie Carabinieri.

Paolo Villaggio: chi è sua moglie

7. Ha avuto un lungo matrimonio. Ancora giovanissimo, nel 1954 l’attore conosce Maura Albites, con la quale intraprende una relazione e che sposerà nel 1957. La coppia è stata legata per tutta la vita, e Villaggio ha sempre ribadito di come fosse certo che, tra alti e bassi, quella fosse la donna della sua vita. I due hanno anche avuto due figli, nati rispettivamente nel 1959 e nel 1962. Dopo circa 63 anni di matrimonio, la loro unione è stata spezzata soltanto dalla scomparsa di lui.

Paolo Villaggio e suo fratello

6. Aveva un fratello gemello. Tra le curiosità forse meno note riguardanti l’attore, vi è l’esistenza di un fratello gemello dizigote di nome Pietro. Questi è divenuto noto come matematico e ingegnere italiano, nonché come uno dei maggiori esperti a livello internazionale di teoria classica dell’elasticità. Divenuto in seguito docente presso l’Università di Pisa, Pietro era ovviamente soggetto all’essere scambiato per il fratello attore, data la perfetta somiglianza tra i due.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio patrimonio

Paolo Villaggio è Fantozzi

5. È l’inventore del personaggio. La figura di Fantozzi, divenuta nel tempo una delle più celebri del cinema italiano, è nata da un’idea dello stesso Villaggio. Questi pubblicò infatti due romanzi nel 1971 e nel 1974 dedicati al personaggio, che divennero in breve tempo best seller. Fu a quel punto che all’attore fu proposto di dar vita ad una trasposizione del personaggio, adattando alcuni dei racconti contenuti nei due libri.

4. Si pensava che non avrebbe interpretato il personaggio. Al momento della produzione del film non era chiaro se Villaggio avrebbe o meno ricoperto il ruolo del ragionier Fantozzi. Si era infatti diffusa la voce che il ruolo era stato proposto ad altri attori, come Ugo Tognazzi e Renato Pozzetto, poiché Villaggio era ancora poco noto come interprete. Anni dopo fu però lo stesso attore a smentire tale diceria, affermando che si trattava soltanto di pubblicità per attirare attenzione sul progetto.

Paolo Villaggio in Grandi magazzini

3. Ha interpretato un robot. Per il film Grandi magazzini, classico della commedia italiana, Villaggio ricopre il ruolo di un truffatore che, con un suo complice, cercano di vendere al direttore dei grandi magazzini un nuovo prototipo di robot. Ad interpretare quest’ultimo è lo stesso Villaggio, il quale rimase colpito nel vedere in televisione David Zed, l’uomo robot. A curare i movimenti dell’attore per la sua parte nel film fu poi lo stesso Zed.

Paolo Villaggio: il suo patrimonio

2. Possedeva un buon patrimonio. Grazie alle sue numerose partecipazioni cinematografiche, ai tanti ruoli di successo ricoperti, e grazie anche alla sua attività come scrittore e intellettuale, Villaggio riuscì negli anni a raggiungere un patrimonio di circa 5 milioni di dollari. Per il suo tempo è infatti stato uno dei più ricchi uomini di spettacolo, complice il grande successo presso un ampio pubblico.

Paolo Villaggio: età e altezza

1. Paolo Villaggio è nato a Genova, il 30 dicembre 1932 e si è spento a Roma, il 3 luglio del 2017. L’attore era alto complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Julian McMahon: 10 cose che non sai sull’attore

Julian McMahon: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto noto per il ruolo di Cole Turner nella celebre serie Streghe, l’attore Julian McMahon è in seguito divenuto celebre anche grazie ai film per il cinema a cui ha partecipato, ottenendo particolare rilievo nel primo film dedicato ai Fantastici 4. Ecco 10 cose che non sai di Julian McMahon.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Julian McMahon serie tv

Julian McMahon: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1992 con il film Wet and Wild Summer!, e dopo una serie di titoli minori ottiene grande popolarità recitando nel film I Fantastici 4 (2005), dove ricopre il ruolo di Victor Von Doom, accanto agli attori Chris Evans e Jessica Alba. Riprenderà il ruolo anche nel sequel I Fantastici 4 e Silver Surfer (2007), per poi recitare in titoli come Premonition (2007), con Sandra Bullock, Red (2010), con Bruce Willis, Karl Urban, e John Malkovich, Faces in the Crowd (2011), Shark 3D (2012), Fire with Fire (2012), Il potere dei soldi (2013) e Qualcosa di buono (2014), con Hilary Swank.

9. Ha preso parte a note serie televisive. McMahon ottiene grande popolarità sul piccolo schermo recitando nelle soap opera Home and Away (1989-1991) e Destini (1992-1994). Ricopre poi il ruolo del detective John Grant in Profiler – intuizioni mortali (1996-2000), ottenendo successivamente la parte di Cole Turner in Streghe (2000-2005), con cui consacra la propria notorietà. Recita poi anche nella serie Nip/Tuck (2003-2010), nel ruolo del dottor Christian Troy. Negli ultimi anni è invece apparso nelle serie Hunters (2016), Runaways (2017-2018) e FBI: Most Wanted (2020-in corso).

8. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Negli anni l’attore ha dimostrato interesse anche per l’ambito produttivo, ricoprendo tale ruolo per piccoli progetti che lo hanno visto anche figurare tra gli interpreti. Il primo titolo da lui prodotto è stata la commedia Meet Market (2004), dove recita tra gli altri accanto all’attore Alan Tudyk. Prossimamente tornerà a vestire i panni del produttore per l’annunciato film western dal titolo Justice, dove interpreterà un uomo in cerca di vendetta verso coloro che hanno ucciso la sua famiglia.

Julian McMahon è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 16,6 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete, come la serie FBI: Most Wanted. Non mancano però anche sue foto scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, e altre immagini di curiosità o luoghi visitati.

Julian McMahon: chi è sua moglie

6. Si è sposato tre volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 1994, con la cantante Dannii Minogue, conosciuta dopo aver recitato nei videoclip di alcune sue canzoni. I due divorziano però nel 1995, e dal 1999 al 2001 è invece stato sposato con l’attrice Brooke Burns, con cui ha avuto una figlia nel 2000. Nel 2014, invece, dopo undici anni di fidanzamento, ha annunciato le nozze con Kelly Paniagua.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Julian McMahon Fantastici 4

Julian McMahon in Streghe

5. Si era presentato per un altro ruolo. McMahon è divenuto noto per il ruolo di Cole Turner, mezzo demone dalle grandi abilità. Inizialmente però, l’attore si era presentato ai casting per il ruolo dell’ispettore Andy Trudeau. La parte fu poi assegnata ad un altro attore, ma i produttori rimasero colpiti dall’interprete, decidendo di assegnarli un altro dei ruoli principali della serie.

4. Doveva comparire solo per alcuni episodi. Il personaggio di Cole Turner era stato inizialmente previsto per soli sette episodi, con un arco narrativo dunque molto più breve. Tuttavia, i produttori furono così soddisfatti dall’interpretazione dell’attore e dalla sua chimica con gli altri membri del cast che decisero di tenerlo come parte integrante della serie.

Julian McMahon in I Fantastici 4

3. Ha avuto un’intuizione per il proprio personaggio. Nel film I Fantastici 4 l’attore ricopre il ruolo di Victor von Doom, meglio noto come Dr. Destino, celebre villain Marvel. Per rendere più intrigante il personaggio, l’attore propose di conferirgli alcune cicatrici in seguito all’incidente che gli dona i superpoteri. L’idea gli venne sulla base del ruolo interpretato nella serie Nip/Tuck, dove era un chirurgo plastico.

2. Era particolarmente interessato all’arco narrativo del personaggio. L’attore ha affermato che ciò che lo ha spinto ad accettare il ruolo del villain nel film era il poter lavorare con qualcosa di diverso, e dar vita ad un personaggio che avesse un arco narrativo che lo porta dall’essere un corrotto uomo d’affari ad un pericoloso criminale dotato di superpoteri.

Julian McMahon: età e altezza

1. Julian McMahon è nato a Sydney, Australia, il 27 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre attore britannico, Michael Gambon è ad oggi universalmente noto per il ruolo del mago Silente nei film di Harry Potter, ma nella sua lunga filmografia vanta anche altri celebri lungometraggi. Interprete di classe, Gambon si è distinto in diversi ambiti, dimostrando il suo amore a tutto tondo per la recitazione. Ecco 10 cose che non sai di Michael Gambon.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Harry Potter

Michael Gambon: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Otello (1965), per poi recitare in Tartaruga ti amerò (1985), con Ben Kingsley, Un’arida stagione bianca (1989), con Donald Sutherland, L’impero del crimine (1991), con Patrick Dempsey, Toys – Giocattoli (1992), con Robin Williams, Un uomo senza importanza (1994), Le ali dell’amore (1997), Insider – Dietro la verità (1999), Il mistero di Sleepy Hollow (1999), Gosford Park (2001), Ali G (2002) e Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). Diviene globalmente celebre grazie al suo ruolo nei film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011). Ha inoltre recitato nei film Il discorso del re (2010), Quartet (2012), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017), La mia vita con John F. Donovan (2018), di Xavier Dolan, e Judy (2019).

9. Ha recitato per note serie TV. Nel corso della sua carriera l’attore non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, comparendo in serie come Play of the Month (1967-1978), The Borderers (1968-1970), The Singing Detective (1986), I miti greci (1991), Emma (2009), Fortitude (2015), Fearless (2017), con Helen McCrory, e Piccole donne (2017). Ha inoltre preso parte ai film All’inseguimento della morte rossa (1995), Logitude (2000), Path to War (2002), con Alec Baldwin, The Lost Prince (2003) e Page Eight (2011), con Rachel Weisz.

8. È stato anche doppiatore. Gambon si è distinto anche per la sua attività di doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce per diversi prodotti televisivi, tra cui il film d’animazione Christmas Carol: The Movie (2001), dove ricopre il ruolo del Fantasma del Natale Presente, si fa notare per essere la voce di Franklin Bean in Fantastic Mr. Fox (2009). È poi la voce narrante del film Ave, Cesare! (2016), e doppia il personaggio di Zio Pastuzo in Paddington (2014) e Paddington 2 (2017).

Michael Gambon non è Gandalf

7. Non ha interpretato il noto personaggio. Data la somiglianza estetica tra i personaggi di Gandalf e Silente, molti fan hanno a lungo pensato che l’attore fosse l’interprete di entrambi. Tuttavia, si tratta solo di un caso di somiglianza, poiché il celebre mago de Il Signore degli Anelli è in realtà interpretato dall’attore Ian McKellen. Su Internet è possibile trovare diverse immagini che pongono a confronto i due celebri personaggi.

Michael Gambon e Richard Harris

6. Ha sostituito l’attore. Nei primi due film della saga, il personaggio di Silente era interpretato dall’attore Richard Harris. Poiché questi venne a mancare, si cercò un sostituto e per diverso tempo l’attore più quotato fu proprio Ian McKellen. Tuttavia, poiché questi rifiutò, venne scelto Gambon per il ruolo, il quale sarebbe divenuto poi celebre indossando i panni del mentore del giovane Harry Potter.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Silente

Michael Gambon è Silente in Harry Potter

5. Non ha mai letto i libri a cui la saga si ispira. È noto che per prepararsi al meglio ad un ruolo tratto da un romanzo, gli attori sono soliti leggere anche il libro in questione, per comprenderne meglio tutti i segreti. Non è questo il caso di Gambon, il quale ha ammesso di non aver mai letto i romanzi di Harry Potter, affermando che non avrebbe avuto nessun senso per lui farlo.

4. Era solito girare con i costumi di scena. L’attore era solito non togliersi i vestiti di Silente, ma anzi li teneva anche durante le lunghe pause previste. In molti hanno infatti affermato di averlo visto girare nei pressi dei luoghi del set così conciato. Per Gambon era anche un modo per rimanere concentrato sul personaggio.

3. È stato il mentore dei giovani protagonisti. Nel ricoprire il ruolo del saggio Silente, l’attore ha avuto anche modo di formare i giovani attori protagonisti dando loro consigli di recitazione o per le scene che dovevano affrontare. Ciò gli ha permesso di costruire anche un ottimo rapporti con i membri del cast dei film di Harry Potter.

2. Ha costruito una personalità differente per il personaggio. Per cercare di non emulare il precedente interprete del personaggio, e anzi costruire una propria versione di Silente, Gambon ha lavorato a lungo sul cercare di rimanere coerente a quanto fino a quel momento visto, ma inserendo nuovi spunti e particolarità circa il carattere dell’anziano mago.

Michael Gambon: età e altezza

1. Michael Gambon è nato a Dublino, in Irlanda, il 19 ottobre 1940. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Clémence Poésy: 10 cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice francese Clémence Poésy si è negli anni fatta notare tanto per la sua partecipazione a grandi film hollywoodiani quanto per aver recitato anche in alcuni noti film italiani. Versatile e di bella presenza, la Poésy ha così dimostrato di possedere le giuste caratteristiche per affermarsi all’interno di tale settore. Ecco 10 cose che non sai di Clémence Poésy.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy Instagram

Clémence Poésy: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in celebri film. L’attrice debutta al cinema con il film francese Vendette di famiglia (2003), dove recita accanto a Jean Dujardin. Ottiene poi popolarità mondiale grazie al ruolo di Fleur Delacour in Harry Potter e il calice di fuoco (2005). Successivamente si fa notare anche in In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008), con Colin Farrell, Heartless (2009), con Jim Sturgess, 127 ore (2010), con James Franco, per poi riprendere il suo ruolo nei film Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011). Recita poi in Mister Morgan (2013), I nuovi vicini (2015), 7 minuti (2016), Famiglia all’improvviso (2016), Final Portrait (2017), Tito e gli alieni (2017), con Valerio Mastandrea, Resistance (2020), e l’atteso Tenet (2020), con Robert Pattinson.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. Dopo essere apparsa in alcune serie TV francesi, l’attrice ottiene notorietà sul piccolo schermo come protagonista in Gunpowder, Treason & Plot (2004). Partecipa poi alla miniserie Guerra e pace (2007), mentre ricopre successivamente il ruolo di Eva Coupeau in Gossip Girl (2010). Dal 2013 al 2018 è invece Elise Wassermann nella serie The Tunnel, mentre nel 2018 ricopre il ruolo di Françoise Gilot nella seconda stagione di Genius, dedicata a Pablo Picasso, interpretato dall’attore Antonio Banderas.

8. Si è messa alla prova come regista. Attratta non solo dalla recitazione ma anche da quanto concerne l’arte della regia, l’attrice ha compiuto il passo dietro la macchina da presa per realizzare il cortometraggio documentario À bout portés (2016). In seguito, ha diretto i cortometraggi Le roi des démons du vent (2018) e Le coup des larmes (2019). Questi tre progetti sono inoltre stati da lei anche sceneggiati.

Clémence Poésy è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 86 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie ritraenti momenti di svago, ma anche diverse curiosità o luoghi da lei visitati. La Poésy è poi solita condividere le fotografie artistiche o i dipinti da lei realizzati, mentre non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Clémence Poésy: chi è suo marito.

6. Non ha reso nota l’identità del compagno. Particolarmente riservata riguardo la propria vita privata, l’attrice non hai mai rivelato l’identità di suo marito. A riguardo si sa soltanto che i due hanno avuto un primo figlio nel 2017, mentre nel settembre del 2019 la Poésy ha svelato di essere in attesa del secondo figlio, presentandosi con il pancione alla Paris Fashion Week.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy Harry Potter

Clémence Poésy in Harry Potter

5. Era l’unica a parlare realmente il francese. Nel quarto film della saga di Harry Potter l’attrice appare nei panni di Fleur Delacour, appartenente ad una scuola di maghi francesi. Delle attrici che ricoprivano i ruoli delle studentesse francesi, solo la Poésy era realmente in grado di parlare tale lingua, essendo nata e cresciuta in Francia.

4. Ha ripreso il ruolo nei successivi film. L’attrice ha in seguito ripreso il ruolo di Fleur apparendo nuovamente in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, dove è intenta a dar vita al proprio matrimonio con Bill Weasley, interpretato dall’attore Domhnall Gleeson.

3. Non ha avuto difficoltà a recitare in un’altra lingua. Per l’attrice recitare nel quarto film di Harry Potter rappresentava il debutto con un’interpretazione in lingua inglese. Tuttavia, la Poésy ha affermato di non aver avuto difficoltà né di essersi sentita intimorita, poiché i suoi genitori le avevano fatto studiare la lingua sin da bambina. Recitare nel film le ha solo permesso di consolidarla.

Clémence Poésy in Gossip Girl

2. Ha recitato nella celebre serie. L’attrice è comparsa per la prima volta nell’episodio uno della stagione 4 della serie Gossip Girl, ricoprendo il ruolo di Eva, una ragazza francese affascinante e gentile che farà breccia nel cuore di Chuck, interpretato dall’attore Ed Westwick. La Poésy ha ricoperto il personaggio per quattro episodi, comparendo per l’ultima volta nella puntata intitolata Touch of Eva.

Clémence Poésy: età e altezza

1. Clémence Poésy è nata a Meudon, in Francia, il 30 ottobre 1982. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Noto per i suoi ruoli eccentrici, l’attore Sean Gunn si è inizialmente affermato grazie ad alcuni personaggi televisivi, per poi conquistare maggior fama al cinema partecipando in ruoli di rilievo nei film diretti dal fratello James, il più dei quali facenti parte del Marvel Cinematic Universe.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Gunn.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Guardiani della Galassia

Sean Gunn: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film. Gunn esordisce al cinema con il b-movie Tromeo & Juliet (1996), per poi ottenere un piccolo ruolo nel film Pearl Harbor (2001), con Ben Affleck. Tornerà al cinema nel 2010 diretto dal fratello in Super – Attento crimine!!!, dove recita accanto a Ellen Page, Liv Tyler, Kevin Bacon e Michael Rooker. Otterrà poi maggior notorietà recitando nel ruolo di Kraglin in Guardiani della Galassia (2014) e Guardiani della Galassia vol. 2 (2017), con Chris Pratt. Nel 2016 recita anche in The Belko Experiment, con l’attrice Melonie Diaz. Prossimamente comparirà anche nel film The Suicide Squad (2021), accanto a Margot Robbie, Joel Kinnaman e Idris Elba.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. L’attore diventa inizialmente noto grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Da un giorno all’altro (1999), Angel (1999-2000), e Going to California (2001), per poi diventare particolarmente popolare grazie al ruolo di Kirk Gleason nella serie Una mamma per amica (2000-2007). Successivamente continua a ricoprire altri ruoli per il piccolo schermo in titoli come October Road (2007-2008), PG Porn (2008-2009), The Morning After (2011), H+ (2012-2013) e Una mamma per amica: Di nuovo insieme (2016).

8. È anche produttore. Nel 2000 Gunn esordisce anche nel ruolo di produttore per il film comico The Specials, con protagonista Rob Lowe, per poi ricoprire nuovamente questo compito per alcuni cortometraggi come Love, Sex & Murder (2001) e The Man Who Invented the Moon (2003). Nel 2019 è invece produttore esecutivo della serie After Ray, di cui è anche protagonista.

Sean Gunn è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 388 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere diversi tipi di foto, dalle curiosità a quelle relative ai momenti di svago, da luoghi visitati ad occasioni in cui è in compagnia di amici o colleghi. Non mancano infine anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Sean Gunn in Una mamma per amica

6. Non ha sempre ricoperto solo il ruolo per cui è famoso. Prima di diventare celebre come Kirk Gleason, apparso ufficialmente soltanto nel quinto episodio della prima stagione, Gunn aveva già ricoperto due differenti ruoli negli episodi precedenti. Era infatti stato inizialmente Mick, un addetto della linea telefonica, e un personaggio chiamato solo come “il ragazzo dei cigni”.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Rocket

Sean Gunn è Rocket Racoon

5. È lui a dare i movimenti al celebre personaggio. Benché venga doppiato dall’attore Bradley Cooper, il personaggio di Rocket Racoon per i film Marvel viene realizzato grazie alle movenze di Gunn, il quale si esibisce grazie alla motion capture. L’attore è infatti particolarmente esperto in questa tecnica, e ne ha sperimentato nuovi utilizzi per poter dar vita al noto personaggio.

4. Non sapeva cosa lo aspettava. Quando Gunn fu assunto per il ruolo di Kraglin, suo fratello gli anticipò che avrebbe dovuto ricoprire anche un personaggio in CGI. Successivamente, quando gli fu comunicato che avrebbe dovuto dar corpo proprio a Rocket, uno dei protagonisti, l’attore credeva che avrebbe dovuto soltanto leggere le battute del personaggio agli altri attori, invece si ritrovò sul set con l’apposita tuta verde a dover recitare concretamente il ruolo.

3. È capace di fare una cosa che pochi attori sanno fare. In molti si sono chiesti come mai non fosse stato chiesto allo stesso Cooper di fornire le movenze per il personaggio, ma a questo quesito ha risposto il regista James Gunn, affermando che Sean è in grado di camminare a quattro zampe in modo particolarmente credibile, ed è inoltre dotato di grande agilità e capacità di compiere strani movimenti. Cosa che non tutti gli attori sanno fare.

Sean Gunn in Guardiani della Galassia

2. Ha acquisito importanza all’interno dei film. Il personaggio grazie a cui è possibile ammirare il volto dell’attore nei due film Marvel è quello di Kraglin. Inizialmente questi è uno dei membri più importanti della banda capitanata da Yondu. Con il secondo film acquisirà sempre maggior rilevanza all’interno della storia, passando dall’essere un sedicente cattivo ad essere membro dei Guardiani della Galassia. Il suo personaggio dovrebbe trovare ulteriore approfondimento nell’atteso terzo capitolo della trilogia.

Sean Gunn: età e altezza

1. Sean Gunn è nato a St. Louis, in Missouri, Stati Uniti, il 22 maggio 1974. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

In un mondo che ha perso tutta la magia di un tempo, il neo sedicenne Ian e suo fratello Barley hanno l’occasione di trascorrere una giornata con il loro padre, scomparso quando entrambi erano molto piccoli. Sono elfi con fattezze umane a cavallo di fantasie che ribadiscono il marchio di fabbrica della Pixar Animation Studios, un po’ come i giocattoli parlanti di Toy Story e le automobili di Cars, ovvero personaggi che trascendono la normale realtà rivelando un’anima uguale alla nostra, un cuore ancora più pulsante e un’umanità senza limiti.

Onward – Oltre la magia, tra teen drama, action e fantasy

Questa è la premessa di Onward – Oltre la magia, ultimo titolo della casa che in America è arrivato direttamente in streaming su Disney+ (mentre da noi non è ancora chiaro quando arriverà in sala) e che il regista e sceneggiatore Dan Scanlon decide di impostare sulle basi della sua esperienza personale traducendola in racconto di formazione e vagando tra generi diversi quali il teen drama, l’action, il fantasy.

Di nuovo, dopo Coco di appena tre anni fa, torna il rapporto con la morte, con l’aldilà e con le domande che ci si pone quando viene a mancare una persona cara, quindi indirettamente si parla di idealismo, di speranza, e di fede in qualcosa che esiste oltre la vita terrena. Di conseguenza l’aggancio con un altro macro tema della narrativa della Pixar, sempre ancorata a storie che possano coinvolgere sia bambini che adulti con livelli di comprensione del tutto differenti, ovvero la nostalgia, il senso di perdita e l’empatia che può renderci migliori.

La celebrazione del legame fraterno

onwardScanlon trasforma il desiderio – vissuto quando era bambino – di rivedere il padre in ricerca, in superamento dei propri limiti (per Ian la timidezza e l’incapacità di farsi valere in una società che lo spaventa, per Barley la voglia di essere preso sul serio da chi lo deride), in celebrazione del legame fraterno che è il vero motore del film e architrave della sceneggiatura; un viaggio dentro se stessi ma soprattutto verso una meta impossibile (l’incontro con il papà defunto) che spazia tra citazioni al cinema d’avventura per ragazzi di Steven Spielberg e al simbolismo di Tolkien nella saga de Il signore degli anelli.

Non manca nemmeno l’ormai “prevedibile” appuntamento con la commozione, in un finale che risolve splendidamente ogni scelta tracciata lungo il percorso dagli sceneggiatori, giustificando perfino quelle piccole debolezze che Onward – Oltre la magia si concede e un piano spesso confusionario. Rimane invece intatta l’attitudine, unica nel panorama dell’animazione pop, nel saper trovare l’intimità in quadri enormi di spazi sconfinati e mondi fantastici, laddove lo spettatore, nella sua realtà quotidiana, fatica a trovarne distratto dal silenzio e dalla ripetitività della vita. Forse abbiamo davvero smarrito quella magia di cui i protagonisti sentono il bisogno e la capacità di guardare avanti (“onward”) perché troppo ancorati a ciò che è stato e che non tornerà. Grazie Pixar per avercelo ricordato, ancora una volta.

Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

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Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

Il numero di giugno 2020 di Empire Magazine sarà dedicato a Wonder Woman 1984. Dopo avervi svelato le due cover dedicate al film, ecco che grazie a ComicBookMovie arrivano online le dichiarazioni rilasciate da Gal Gadot alla celebre rivista.

“Il primo film era una sorta di coming-of-age, in cui Diana diventava Wonder Woman, ha dichiarato l’attrice. “Diana era ancora molto ingenua e non comprendeva ancora le difficoltà della vita. Era come un pesce fuor d’acqua. In questo nuovo film, invece, non sarà così. Diana si è evoluta. È molto più matura e molto più saggia. Ciononostante, è anche molto sola. Ha perso tutti i membri del suo team e adesso è sotto sorveglianza. Fino a quando non accade qualcosa di totalmente folle…”

Il momento “folle” al quale l’attrice fa riferimento, potrebbe essere la scioccante resurrezione del personaggio di Steve Trevor, e dalle parole dell’attrice, sembra che la stessa sia stata molto contenta di poter lavorare ancora con Chris Pine e che al suo personaggio sia stato nuovamente dato il ruolo chiave che ha avuto nel predecessore:

“Chis era una parte integrante del primo film e del suo successo”, ha aggiunto la Gadot. “E siccome io, lui e Patty ci siamo veramente divertiti tanto a lavorare insieme, tutti e tre volevano che Steve tornasse. Così Patty e il co-sceneggiatorre Geoff Johnson hanno trovato il modo migliore a livello narrativo per riportare Steve in vita.”

Di seguito due nuove immagini ufficiali dal film: in una è possibile vedere Gal Gadot nei panni di Wonder Woman con la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti; nell’altra, invece, Diana condivide un momento romantico con Steve Trevor:

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: i set LEGO svelano il look finale di Cheetah?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

James Gunn elenca i sequel migliori del film originale

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Oltre ad essere un celebrato sceneggiatore e regista, originale e di successo, James Gunn è anche un cinefilo della prima ora, esperto di cinema perché ne guarda tantissimo, proprio come molti dei suoi colleghi più famosi e celebrati, tra cui annoveriamo Tarantino e Scorsese.

Utilizzando il suo account Twitter, il regista di Super e Guardiani della Galassia ha fatto un elenco dei sequel migliori del film originale. Eccola di seguito:

  • Toy Story 2
  • Il Padrino II
  • Spider-Man 2
  • Il Cattivo Tenente: Ultima Chiamata New Orleans
  • La Casa 2
  • Shrek 2
  • Il Cavaliere Oscuro
  • La moglie di Frankenstein
  • Hellboy II
  • Mad Max 2
  • Per qualche dollaro in più
  • X-Men 2
  • Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora
  • Paddington 2
  • Star Trek 2 – L’Ira di Kahn
  • Batman Returns
  • Gremlins 2
  • Blade 2
  • Drunken Master 2
  • Desperado
  • Blade Runner 2049
  • Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan
  • Final Destination 2
  • Captain America: Winter Soldier
  • Swordsman II

Dato lo stato di quarantena collettivo, questo elenco può essere senza dubbio utile a chi cerca spunti per dei nuovi titoli da guardare e ri-guardare. Per quanto riguarda il lavoro di Gunn, il regista è al momento nella fase di montaggio di The Suicide Squad e completato questo lavoro, sarà il turno di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

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Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

Durante una diretta su Instagram (via Collider), Dwayne Johnson ha rivelato i primi dettagli sull’annunciato sequel di Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di Fast and Furious con protagonisti “The Rock” e Jason Statham, uscito nelle sale lo scorso anno.

Oltre a confermare il ritorno dei personaggi interpretati nel primo film da Vanessa Kirby, Idris Elba e Eiza González, Johnson ha promesso che in Hobbs and Shaw 2 verranno introdotti anche nuovi personaggi, personaggi per i quali – secondo l’attore – “il pubblico perderà la testa”. Inoltre, “The Rock” ha confermato che il sequel sarà scritto ancora una volta da Chris Morgan. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Naturalmente, Chris Morgan ci occuperà di scrivere di nuovo il film, così come la Seven Bucks Productions si occuperà di nuovo della produzione. Abbiamo creato dei personaggi davvero incredibili, da quello di Vanessa Kirby a quello di Idris Elba, fino a quello di Eiza Gonzalez. Nel nuovo film ci saranno alcune sorprese e nuovi grandi personaggi. E non saranno personaggi che Hobbs potrà eliminare facilmente, perché sarebbe troppo noioso… ma personaggi per i quali il pubblico perderà completamente la testa. Villain, anti-eroi ed eroi… ci saranno praticamente tutti.”

LEGGI ANCHE – Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione del film con Dwayne Johnson

Per quanto riguarda la saga principale di Fast and Furious, sappiamo che il nono capitolo, F9, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese, è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B. La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

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Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

Samuel L. Jackson ha dichiarato che il suo Avenger preferito è Black Widow, la Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson.

Durante un’intervista con THR, l’attore ha risposto alle domande del pubblico e tra queste c’era anche “chi è il tuo Avenger preferito?”. Dopo una risposta ironica, in cui Jackson dice che il suo preferito è Nick Fury perché è interpretato da lui, l’attore ha detto “in realtà è Black Widow”.

Ecco il video dell’intervista:

https://twitter.com/THR/status/1249408442562945025?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1249408442562945025&ref_url=https%3A%2F%2Fheroichollywood.com%2Fsamuel-l-jackson-avengers-favorite%2F

Samuel L. Jackson fa parte del Marvel Cinematic Universe dall’inzio. Lui è il protagonista della scena post credits di Iron Man, del 2008, e nel sequel, Iron Man 2, del 2010, fa parte proprio del cast e già lì viene affiancato da Scarlett Johansson che fa esordire nel MCU Natasha Romanoff. Scopriremo solo poi che il primo è il capo dello S.H.I.E.L.D. e la seconda una ex spia sovietica in forze all’organizzazione che lavora per la sicurezza internazionale.

Nel corso della storia, il personaggio è stato fondamentale in diversi momenti del MCU, come durante le vicende di The Winter Soldier, ma anche alla fine di Infinity War, dove richiama Captain Marvel che salverà Tony Stark dallo spazio profondo.

Fonte: THR

What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

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What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

Il canale americano FX ha diffuso il nuovo promo “First Look Preview”  di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione di What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 2

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Tron 3: secondo il regista di Legacy, il film non è morto

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Tron 3: secondo il regista di Legacy, il film non è morto

Secondo il regista Joseph Kosinski, il tanto chiacchierato Tron 3, sequel di Tron: Legacy del 2010, potrebbe ancora vedere la luce: il regista sospetta che la Disney stia soltanto aspettando il momento giusto. In una recente intervista con ComicBook, Kosinski ha spiegato:

“C’è sempre stato un interesse nei confronti di un terzo film, fin da quando abbiamo fatto Legacy. Ci sono sempre state discussioni e chiacchiere sulla possibilità di fare un altro film e portare avanti la storia”. Poi ha aggiunto: “Come ogni altro progetto, c’è solo bisogno della giusta confluenza di… si tratta soltanto di tempismo, di elementi al posto giusto… tutto deve funzionare al meglio perché un film possa vedere la luce.”

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Tron 3 è stato circa tre ani fa, quando alcune voci volevano Jared Leto nei panni di un nuovo personaggio di nome Ares. All’epoca si parlava del film come di una sorta di reboot del franchise, ma siamo quasi certi che quest’idea sia stata definitivamente accantonata.

Secondo il regista di Legacy, Tron 3 non è ancora morto

In attesa di capire quali saranno i piani della Disney, ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto da Joseph Kosinski, seguito del film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto originale di Brian Klugman e Lee Sternthal.

I protagonisti originali, Bruce Boxleitner e Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli, mentre Garrett Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde, Michael Sheen e James Frain.

Dune: il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve

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Dune: il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve

Dopo la prima immagine ufficiale di Timothée Chalamet arrivata nella giornata di ieri, la Warner Bros. ha diffuso online anche il logo ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre.

Nel frattempo Brian Herbert, figlio di Frank, ha espresso attraverso il suo account Twitter tutto il suo entusiasmo per l’arrivo nelle sale del nuovo film, condividendo l’immagine di Chalamet nei panni di  Paul Atreides e scrivendo: “Fan di Dune, spero che sia siate tutti eccitati come lo sono io dopo aver visto questo primo sguardo al nuovo film. Mio padre sarebbe stato incredibilmente orgoglioso.”

LEGGI ANCHE – Dune: il nuovo film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Avengers: Endgame, Iron Man è sempre stato il “cuore” del team

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Avengers: Endgame, Iron Man è sempre stato il “cuore” del team

Una nuova easter egg di Avengers: Endgame conferma che Tony Stark (Robert Downey Jr.) è stato e sempre sarà il cuore pulsante dei Vendicatori. Il finale del cinecomic di Anthony e Joe Russo ha decretato ufficialmente l’uscita di scena di Iron Man, con il MCU che si prepara adesso ad entrare ufficialmente nella Fase 4.

Eppure, sarà molto difficile riuscire a “liberarsi” dell’eredità di Tony, e siamo certi che la stessa sarà comunque presente in qualche modo nei futuri film dell’universo condiviso. Di recente, una nuova easter egg di Endgame ha confermato che Tony è sempre stato il cuore degli Avengers.

Grazie all’account Twitter ufficiale dei Marvel Studios, infatti, è stato rivelato – attraverso due immagini – che quando il team si riunisce prima di entrare nel Regno Quantico, la posizione dei pugni di ciascun membro attorno al portale ricorda il Reattore Arc che Tony ricevette in dono da Pepper, a dimostrazione che anche l’uomo aveva un cuore. Potete ammirare il tweet di seguito:

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, la scena alternativa della morte di Natasha

Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Josh Krasinski ha discusso con la Marvel di una “moltitutine di progetti”?

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Vedremo mai John Krasinski recitare in un film del MCU o esserne coinvolto in qualità di regista? Al momento non possiamo saperlo con certezza, ma stando a quanto riportato da Geeks Worldwide nelle ultime ore, sembra che il regista di A Quiet Place e del suo attesissimo sequel, abbia di recente avuto un meeting virtuale (vista l’attuale pandemia di Covid-19) con i Marvel Studios per discutere di una “moltitudine di progetti”. 

Da anni il nome di Krasinski è associato al MCU: l’attore, infatti, non soltanto avrebbe dovuto interpretare Captain America al posto di Chris Evans, ma è anche il favorito dei fan per un eventuale reboot dei Fantastici Quattro, che da anni lo vedono come candidato ideale per interpretare Reed Richards, ossia Mr. Fantastic.

Ovviamente non sappiamo quali sono i progetti di cui John Krasinski ha discusso con i Marvel Studios, né sappiamo in che ruolo la Casa delle Idee vorrebbe provare a coinvolgere la star di Hollywood, se in qualità di attore, o magari di regista, oppure di entrambi. Quel che è certo è che Krasinski amerebbe entrare a far parte della grande famiglia Marvel, come rivelato da lui stesso alcuni mesi fa:

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel. Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

LEGGI ANCHE – John Krasinski ha già delle idee per un eventuale A Quiet Place 3

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che A Quiet Place 2inizialmente previsto per lo scorso 20 marzo e posticipato a causa della pandemia di Covid-19, arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 4 settembre.

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

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MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

Prima che l’uscita di Black Widow venisse ufficialmente posticipata da maggio al prossimo novembre, in molti pensavano che la Disney, per evitare eccessivi stravolgimenti al calendario delle uscite del MCU, avrebbero rilasciato il film direttamente su Disney+. Così non è andata, con il film su Vedova Nera che è stato posticipato di 6 mesi e il calendario delle prossime uscite Marvel che ha subito delle modifiche importanti.

Adesso, in un recente podcast di FatMan Beyond LIVE! (via Screen Rant), il regista, sceneggiatore e comico Kevin Smith ha spiegato perché – dal suo punto di vista – non avrebbe senso rilasciare un film del MCU direttamente su Disney+, senza passare per le sale cinematografiche. Le ragioni, com’è facile intuire, sono legate a discorsi puramente economici. Queste le dichiarazioni di Smith:

“Penso che far uscire Artemis Fowl direttamente in streaming sia una mossa intelligente. Non credo però che accadrà mai una cosa del genere con un film del MCU. Non credo che la Disney voglia giocarsi così alcuni dei suoi titoli più grossi. E poi c’è tutta la questione delle serie Marvel che arriveranno su Disney+, che saranno collegate ai film… e proprio per questo devono continuare ad avere un valore. Quei film fanno un sacco di soldi… davvero tanti.”

Il discorso di Kevin Smith non fa una piega, basti pensare ai soldi guadagnati con Avengers: Endgame dello scorso anno: è innegabile quanto per la Disney aspettare di far uscire questi film in sala non sia assolutamente un problema… se ciò significa avere la possibilità di guadagnare miliardi di dollari.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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Dune: Timothée Chalamet nella prima immagine ufficiale

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Dune: Timothée Chalamet nella prima immagine ufficiale

Arriva da Vanity Fair la prima foto ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, in cui vediamo Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Wonder Woman 1984: Diana sulle cover di Empire Magazine

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Wonder Woman 1984: Diana sulle cover di Empire Magazine

Empire Magazine ha realizzato ben due copertine dedicate a Wonder Woman 1984. Si tratta della copertine del numero di giugno 2020. Entrambe le cover vediamo l’utilizzo di colori accesi al neon, che rievocano gli anni Ottanta e anche il look visto nei primi trailer e materiali promozionali del film.

Diana compare sia con la Golden Eagle e il Lazo di Estia, sia con il costume con cui siamo abituati a vederla, mentre brandisce sempre il Lazo. Ecco le due cover di seguito:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Sophie Turner “ucciderebbe” per un altro film degli X-Men

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L’esperienza di Sophie Turner con il franchise degli X-Men non si può dire certo vincente, da un punto di vista degli esiti al box office. Nonostante l’attrice di Game of Thrones abbia avuto la fortuna di essere scelta per interpretare nientemeno che Jean Grey, i film cui ha preso parte non sono stati in successo. Oltre a X-Men: Apocalypse, ricordiamo in particolare il disastroso Dark Phoenix, in cui lei è proprio la protagonista.

Tuttavia, sembra che l’attrice abbia gradito l’esperienza, al netto dell’esito, e che vorrebbe davvero molto replicarla. Parlando con VarietySophie Turner ha detto: “Non so nemmeno quale sia l’accordo, se la Disney vuole continuare il viaggio degli X-Men o no. Sarei sempre pronta a tornare per quel personaggio, quel cast e quell’esperienza… ci siamo divertiti tantissimo a girare quei film. Ucciderei per tornare”. 

Dark Phoenix, recensione del film

Dark Phoenix tratta la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

Robin Hood: ufficializzato il remake in live action per Disney+

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Robin Hood: ufficializzato il remake in live action per Disney+

Disney sta sviluppando un remake live-action / CGI del suo classico, Robin Hood, per Disney+. Distribuito nel 1973, il Robin Hood della Disney reinventa la leggenda dell’eroe del titolo come un’avventura musicale ambientata in un mondo popolato da animali antropomorfi, tra cui Robin che è una volpe e Little John, un orso.

Un successo al botteghino all’epoca dell’uscita, il film rimane popolare tra i fan della Disney fino ad oggi, momento in cui la Disney ha deciso di raccontare di nuovo la storia in versione live action, per gli abbinato di Disney+, come già accaduto per Lilli e il Vagabondo.

Con Il Re Leone e Aladdin dello scorso anno che hanno incassato entrambi 1 miliardo di dollari al botteghino, la linea editoriale dei remake della Casa di Topolino mostra pochi segnali di cedimento. Lo studio ha infatti in programma ancora più remake per i prossimi due anni (a partire da Mulan, la cui uscita è stata posticipata), molti dei quali destinati direttamente alla piattaforma.

Secondo THR, il remake di Robin Hood della Disney è attualmente in fase di sviluppo come esclusiva Disney+. Kari Granlund, che ha anche scritto anche Lilli e il Vagabondo sempre per il servizio di streaming, sta lavorando alla sceneggiatura, con il regista di video musicali Carlos López Estrada incaricato per le riprese.

Captain America: una donna è convinta di essere sposata con lui

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Captain America: una donna è convinta di essere sposata con lui

Una donna crede di essere sposata con Captain America dopo essersi sottoposta alla rimozione dei denti del giudizio. Captain America è stato il primo Vendicatore, uno dei personaggi più importanti dei fumetti Marvel e del Marvel Cinematic Universe. Ragazzetto malaticcio di Brooklyn, con tanto coraggio e la voglia di non lasciar vincere i bulli, Steve Rogers viene selezionato per un esperimento dell’esercito americano e diventa il Super Soldato Captain America.

Mentre il mondo continua a combattere la vera crisi del coronavirus, una donna che ha subito un intervento chirurgico di rimozione dei denti del giudizio, ha regalato al mondo una risata di cuore, tanto necessaria in questi giorni difficili. I video suoi video post intervento sono diventati virali e mostrano la paziente in questione delirare, ancora sotto effetto dei farmaci.

Ecco l’esilarante video.

Sebbene Steve Rogers abbia consegnato lo scudo di Captain America a Falcon in Avengers: Endgame, la sua eredità e il suo carattere rimangono ancora immensamente popolari.

Con la fase 4 del MCU ritardata a causa del coronavirus, altri eroi si incaricheranno di intrattenere il pubblico del futuro. La giovane donna nel video potrebbe non esserne conscia, in quel momento, ma probabilmente ha portato molti sorrisi a persone che hanno un disperato bisogno di un motivo per ridere. L’importante è che la notizia non arrivi a Peggy Carter!

Hellraiser: il reboot ha un regista e uno sceneggiatore

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Hellraiser: il reboot ha un regista e uno sceneggiatore

Il prossimo reboot di Hellraiser ha trovato regista e sceneggiatore. Attraverso la sua carriera di drammaturgo, autore e regista, Clive Barker si è guadagnato il suo posto nel pantheon dei maestri dell’orrore.

Probabilmente la sua opera più famosa, Hellraiser del 1987 è un adattamento del romanzo Il cuore infernale. Il film è stato un successo e il personaggio di Pinhead è diventato immediatamente una delle figure più iconiche della storia del cinema dell’orrore. La serie ha guadagnato il plauso per i suoi temi cerebrali, i toni gore e le immagini provocatorie di mutilazione secondo la sua materia sadomasochistica.

Ora David Goyer e Spyglass Media Group stanno riavviando il franchise con un nuovo film, e hanno assunto i loro scrittori e regista. Secondo THR, il nuovo Hellraiser sarà scritto da Ben Collins e Luke Piotrowski e diretto da David Bruckner. Insieme, questi tre cineasti hanno collaborato con Goyer in The Night House.

La serie Hellraiser è attesa da tempo come protagonista di un ritorno sul grande schermo e la vista di Pinhead nell’originale del 1987 rimane sorprendentemente terrificante come non mai. I cineasti scelti da Goyer e Spyglass hanno una comprovata esperienza nel genere horror, quindi ci sono  buone possibilità che saranno in grado di rendere giustizia all’amato franchise.

Top Gun: Maverick, il film sarà completato in tempo per la data d’uscita prevista

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Joseph Kosinski, regista di Top Gun: Maverick condivide con il pubblico che il sequel sarà completato in tempo per la sua data di uscita prevista in origine. Come molti dei prossimi film del 2020, l’uscita del sequel di Top Gun è stata ritardata a causa dell’emergenza COVID-19. La pandemia ha costretto i cinema di tutto il mondo a chiudere e, in risposta, la maggior parte dei grandi studi ha ritardato e riprogrammato l’uscita di tutti i loro film in uscita.

A causa della riprogrammazione di così tante date di uscita, la stagione estiva includerà molti meno film di quanto previsto. Grandi blockbuster come Black Widow e Wonder Woman 1984 sono stati posticipati verso la fine dell’anno, e film molto attesi come Fast & Furious 9 sono stati addirittura spostati al 2021.

Non è ancora chiaro esattamente quando riapriranno i cinema e potrebbe essere ancora più lungo il tempo di attesa per far lavorare le sale a pieno regime. In tal caso, quei film che hanno spostato le date di uscita più avanti potrebbero trarre maggiori benefici. Per quanto riguarda il Top Gun: Maverick, in cui torna Tom Cruise, è stato originariamente previsto per giugno, ma l’emergenza coronavirus lo ha fatto posticipare al 23 dicembre 2020.

In un’intervista con ComicBook.com, il regista Joseph Kosinski ha condiviso che anche se l’uscita di Top Gun: Maverick fosse ancora prevista per giugno, il film sarebbe comunque pronto in tempo. “Stiamo rispettando il nostro programma e finendo il film proprio come se uscisse nella data di uscita originale”, ha spiegato Kosinksi, aggiungendo che: “Fortunatamente, sono nel momento di post-produzione, a casa, dove, nonostante tutte le restrizioni sulle possibilità di lavoro, sono in grado di continuare a fare il mio lavoro e finire il film, il che è piuttosto sorprendente. Se fossi in qualsiasi altra fase del progetto, sarebbe difficile farlo, ma poiché sono al lavoro sulla parte finale, sono in grado di fare tutto il necessario per poterlo finire.”

Top Gun: Maverick, nuovo trailer con Tom Cruise

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer Connelly, Jon Hamm e Miles Teller.

Thor: Love and Thunder, più Korg e meno Beta Ray Bill

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Thor: Love and Thunder, più Korg e meno Beta Ray Bill

Lo sceneggiatore / regista Taika Waititi ha dichiarato che Thor: Love and Thunder esplorerà maggiormente il personaggio di Korg. A parte una breve apparizione non ufficiale in Thor: The Dark World, il guerriero Kronan è apparso per la prima volta in Thor: Ragnarok dove è stato doppiato e interpretato in mo-cap da Waititi.

Dopo Thor: The Dark World, Waititi ha rinvigorito il franchise con il suo approccio unico. Il terzo film di Thor è stato elogiato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori dell’universo cinematografico Marvel e le scene con protagonista Korg sono state accolte con grande favore da parte del pubblico.

Dopo essere fuggito da Sakaar con Miek, Loki, Valkyrie e Thor in Thor: Ragnarok, Korg diventa un membro dell’entourage asgardiano. In Avengers: Endgame, Korg è in Norvegia (Nuova Asgard) mentre gioca a Fortnite con Thor e poi alla fine del film lotta contro Thanos.

Il personaggio tornerà in Thor: Love and Thunder. Giovedì, Waititi ha organizzato una live sul suo account Instagram dove ha risposto a molte domande in merito al suo prossimo film in casa Marvel. In live con lui c’era anche Tessa Thompson, che tornerà nel ruolo di Valchiria, e il regista ha dichiarato: “Toccheremo nello specifico la cultura di Korg. C’è una storia interessante nei fumetti sui Kronans e su come … procreano.”

Nella stessa circostanza, Taika Waititi ha anche discusso della eventuale inclusione di Beta Ray Bill nel film. “Voglio dire, adoro Beta Ray Bill, e sarebbe fantastico avere lui nel film, ma proprio non lo so, adesso. Le cose sono per aria, adesso”. Il franchise di Thor ha già fatto riferimento al personaggio in Thor: Ragnarok, dove si poteva vedere una statua simile a Beta Ray Bill, che poteva anche sembrare un indizio per quello che sarebbe venuto dopo. Evidentemente, non è così.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: Instagram

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