Per celebrare l’uscita di
The Nun – La Vocazione del Male, arriva una
terrificante iniziativa The Space Cinema, la Horror
Night. Il caso vuole che siano passati 40 anni esatti dal
Poltergeist di Enfield, caso di cronaca e presunta
attività paranormale realmente accaduto, che tra il 1977 e il 1978
ha scosso l’intera cittadina a nord di Londra. Ad indagare
sull’accaduto, allora, intervennero Ed e Lorraine
Warren, celebre coppia di demonologi e ricercatori
statunitensi.
A questi eventi è ispirato il
secondo capitolo della serie The Conjuring:
Il casoEnfield (2016), che il
prossimo 19 settembre torna in tutti i cinema
The Space per fare da introduzione a
The Nun – La Vocazione del Male, in uscita il
20 settembre.
A partire dalle
20:00, infatti, sarà proiettato prima il film che
racconta il conflitto tra la famiglia Hodgson e
Valak, figura demoniaca con sembianze e abiti da
suora, che sfida gli Warren e tormenta la piccola
JanetHodgson, posseduta dallo
spirito di un settantaduenne morto in passato nella stessa
casa.
A seguire, dalle
22:30 e in anteprima,
The Nun – La Vocazione del Male, incentrato sulla
figura della suora che diverrà il potente e maligno demone Valak.
Lo spin-off, ambientato in Romania 20 anni prima del caso Enfield,
inizia proprio con il suicidio della suora di clausura, su cui il
Vaticano chiamerà ad indagare un prete, assistito da una giovane in
procinto di prendere i voti.
L’anteprima è inclusa nella
programmazione cui è possibile assistere con The Space
Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i
film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a
soli 15,90 euro al mese. Il biglietto da
acquistare è quello per lo spettacolo delle
22:30.
Per questo evento è previsto il
refill dei pop-corn: chi acquista un pop Maxi
potrà riempire illimitatamente il proprio cesto per tutta la durata
della maratona.
Di seguito il programma della
serata:
Maratona Horror – The Nun
Night (evento nazionale)
20:00 – The Conjuring 2: Il
casoEnfield (2016) – Durata: 133’
22:30 – The Nun – La Vocazione del Male (2018)
– Durata 96’
Per maggiori informazioni
consultare la pagina dell’evento sul sito
di The Space Cinema.
Bellissima e candida come una dea,
Jennifer Lawrence emerge dall’acqua di una piscina
sulle colline di Los Angeles nel nuovo spot Dior,
brand di cui è testimonial da diversi anni, dedicato alla fragranza
Joy (come il nome del personaggio interpretato
nell’omonimo film di David O. Russell).
Il cortometraggio è stato diretto
da Francis Lawrence, ormai ricorrente
collaboratore dell’attrice: i due hanno già lavorato insieme sul
set di Hunger Games e Red
Sparrow.
Ad accompagnare queste suggestive
immagini non poteva mancare la chicca: le inconfondibili note di
“She’s a Rainbow” dei Rolling Stones,
brano datato 1967 e contenuto nell’album Their Satanic
Majesties Request.
“Io e Jen ci siamo conosciuti
nel 2012. Eravamo a Santa Monica, qui a Los Angeles, e lei era in
ritardo perché aveva sbagliato il luogo del nostro
appuntamento“, ha raccontato il regista.
“Posso dire di conoscerla bene
perché abbiamo trascorso molto tempo insieme, girato quattro
film…Certamente lei ha portato gioia [joy] nella mia vita, come
attrice e come amica, ha reso i set molto più divertenti e il suo
talento mi colpisce sempre.“
Il Dizionario visivo Marvel Studios potrebbe suggerire
che Scarlet Witch sia, dopotutto, una mutante.
Sappiamo che il personaggio interpretato da Elizabeth
Olsen è stato introdotto nel MCU alla fine di
Captain America: The Winter Soldier, in cui
scopriamo che i suoi poteri sono derivati dagli esperimenti con lo
scettro di Loki e quindi con la Gemma della Mente al suo interno.
In Avengers: Age of Ultron ci viene spiegato che
Wanda, come suo fratello Pietro, è un “miracolo”, un individuo
sopravvissuto agli esperimenti a cui sono state attribuite capacità
sovrumane. Dalla corte di Ultron, il personaggio passerà poi dalla
parte dei Vendicatori, dove l’abbiamo trovata fino ad
Avengers: Infintiy War.
1Scarlet Witch e Quicksilver, i primi
mutanti del MCU
Se
questa teoria dovesse essere confermata, Scarlet Witch e
Quicksilver potrebbero davvero essere “riconvertiti” in mutanti ed
essere i primi della loro specie ad essere apparsi nel Marvel
Cinematic Universe. Non resta che aspettare.
L’abbiamo lasciata su Titano, sola
con un affranto Tony Stark, mentre tutti i suoi “amici” venivano
ridotti in cenere, e adesso, in Avengers 4, dovrà fare
finalmente i conti con “papà”. Parliamo di Nebula, trai pochissimi
sopravvissuti allo schiocco di dita del Titano Pazzo in
Infinity War e della sua interprete, l’attrice
scozzese Karen Gillan, che ha confermato il suo
ritorno, per le riprese aggiuntive, al prossimo grande film
collettivo Marvel Studios.
Con una storia su
Instagram, la Gillam ha spiegato che Nebula ha
degli affari in sospeso con il suo paparino e questo giustifica le
selvagge sveglie impostate sul suo telefono cellulare. Ecco lo
screen:
Nebula è uno dei pochi personaggi ad
avere un legame diretto con Thanos. Anche se il gesto del Titano ha
ormai reso tutti i Vendicatori coinvolti e stimolati alla vendetta,
il personaggio che abbiamo incontrato in Guardiani della
Galassia ha comunque un posto in prima fila nello
schieramento contro il villain.
La Gillan aveva anche commentato la
possibilità di riprendere il personaggio per un film da solista,
opzione riemersa quando Kevin Feige ha discusso
della possibilità di un film tutto al femminile nel Marvel
Cinematic Universe. Sempre Nebula fa parte di quel
pacchetto di personaggi entrati nell’occhio del ciclone a seguito
del licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della
Galassia Vol. 3: senza il loro “creatore cinematografico” che
futuro avranno gli amatissimi personaggi?
Sembra improbabile che la Marvel
rinunci ai volti di Chris Pratt e compagnia, ma
senza Gunn il risultato potrebbe non essere quello che i fan
desiderano. Questo sarà però un interrogativo che troverà una sua
risoluzione dopo Avengers 4 e dopo che si
conosceranno le sorti di tutti i personaggi e soprattutto della
Nebula di Karen Gillan. Riuscirà l’aliena blu, in
parte “umana” e in parte macchina, a trovare la sua strada di
redenzione cominciata alla fine del Vol. 2 contro la sua infanzia e
il suo passato? Karen Gillan non vede l’ora di raccontarcelo!
Avengers 4 arriverà
nella primavera del 2019 al cinema, è prodotto da Kevin
Feige e diretto da Anthony e Joe Russo.
Il film sarà il culmine della Fase 3 del MCU.
Atteso nelle sale il 6
Marzo 2019, Captain Marvel sarà il
primo cinecomic dei Marvel Studios ad avere come
protagonista una supereroina: Carol
Danvers.
La storia del film segue le vicende
di Carol, che da pilota dell’Air Force diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra
galattica tra due razze aliene. Ma cosa sappiamo sul nuovo
titolo Marvel? Quali segreti sono stati svelati finora dagli
addetti ai lavori? Scopriamoli di seguito:
1Il ruolo “misterioso” di Jude
Law
Le foto e le interviste contenute nell’ultimo numero
di Entertainment Weekly hanno chiarito molte
cose su Captain Marvel ci hanno
dato la possibilità di dare una prima occhiata ai protagonisti
impegnati sul set. Ma un mistero ancora non è riuscita a svelare:
quale ruolo interpreterà Jude Law nel
film? L’attore, intervistato dalla testata, ammette di non poter
dire il nome del suo personaggio ma si è limitato ad affermare che
sarà un uomo di fede ed un grande guerriero. Ecco le sue
parole:
“Sarà guidato da una credenza divina del
popolo Kree. È una sorta di guerriero devoto. Indiscusso,
conservatore ma anche d’ispirazione. I poteri straordinari che
possiede Carol (Brie Larson), sono visti da lui come un dono e
qualcosa che lei deve imparare a controllare. È una cosa che si
ripete nel corso del film, l’apprendimento nel controllare le
proprie emozioni e usare i propri poteri con
sapienza”.
L’ipotesi più plausibile è che Law
interpreterà Mar-Vell, il Captain Marvel
originale, che si prenderà cura dell’inesperta Carol, ex pilota che
si trova improvvisamente provvista di poteri
straordinari.
Nick Fury
Come annunciato pochi giorni dopo l’inizio
delle riprese del film, il personaggio di Nick
Fury tornerà in azione sempre interpretato da
Samuel L. Jackson, di cui vedremo ovviamente la
versione “ringiovanita” di almeno venticinque anni.
L’attore ha rilasciato qualche interessante
dichiarazione sul capo dello S.H.I.E.L.D. riportata da Entertainment Weekly:
“Quando ho letto lo script, e lo leggo
ancora pensando al Nick Fury di oggi, mi è venuto da dire ‘non
farebbe mai questo’. Poi ci penso e mi dico ‘oh, ancora non si
trova a quel punto della sua vita’. Il Nick Fury che
incontriamo in questo film è una sorta di burocrate, ma in una
maniera interessante. Non è diventato schiavo del cinismo
che normalmente si potrebbe vedere in lui. Rispetta le persone
sopra di lui” ha dichiarato l’attore.
La scena sul pianeta
Torfa
Come svelato dal servizio esclusivo di
EW dedicato a Captain Marvel, la supereroina
interpretata da Brie Larson guiderà la missione
dello Starforce insieme agli alieni Kree. E a quanto pare la scena
verrà mostrata all’inizio del film.
La
descrizione fa riferimento a una delle immagini pubblicate dalla
rivista dove vediamo Carol Danvers con l’uniforme verde al fianco
di quattro militanti Kree (tra cui Korath, già apparso
in Guardiani della Galassia Vol.1), mentre il
“set” dell’azione è il pianeta Torfa.
Le
cose però, come descrive EW che era presente durante le riprese,
non andranno secondo le previsioni per Danvers e la sua squadra,
offuscati dalla nebbia e incapaci di comunicare fra di loro. La
Starforce è in cerca di una spia scomparsa e sarà
Carol la prima a entrare in scena appena ottenuto il via libera dal
personaggio misterioso di Jude
Law.
I personaggi
Oltre alla protagonista
Carol Danvers, interpretata da Brie Larson, molti
altri personaggi faranno la loro comparsa nel cinecomic (tra cui
alcuni volti noti ai fan dell’universo cinematografico
Marvel).
Attesi i “ritorni” di Nick
Fury e Phil Coulson per quanto riguarda
la sezione S.H.I.E.L.D., mentre Ronan l’Accusatore
e Korath (già introdotti in Guardiani
della Galassia Vol.1) saranno protagonisti insieme
all’eroina durante la sua permanenza nello spazio.
Si
è ipotizzato che Talos, uno dei villain del film e
alieno Skrull, prenderà le sembianze umane di un infiltrato nello
S.H.I.E.L.D. e avrà il volto di Ben Mendelsohn,
mentre daranno il loro contributo anche la migliore amica di Carol,
Maria Rambeau e
Minn-Erva, capo dello Starforce prima
dell’arrivo dell’eroina.
Brie Larson era indecisa se
accettare o meno il ruolo
Grazie a EW
che ha dedicato la cover al film ed uno speciale
all’interno dell’ultimo numero, si è venuti a conoscenza che la
protagonista Brie Larson aveva
inizialmente rifiutato il ruolo dell’eroina Carol
Danvers:
“Non mi ero mai
immaginata nei panni di un supereroe, soprattutto perché mi piace
restare nell’anonimato. Preferisco i piccoli ruoli
perché mi permettono di scomparire all’interno dei personaggi e ho
sempre pensato che se fossi diventata troppo famosa la cosa mi
avrebbe in qualche modo limitata” ha detto l’attrice. Ovviamente
poi le cose sono andate diversamente ed averla conquistata fu la
scrittura del suo personaggio all’interno della
sceneggiatura.”.
L’attrice ha poi continuato: “Mi
appassiona molto di questo film il fatto che si tratti di un mix
perfetto fra divertimento ed emotività. Non ci siamo
limitati, quando c’è bisogno di divertirsi ci si diverte, ma quando
si sente il bisogno di diventare emotivamente profondo lo diventa,
e in maniera realistica. In questo modo sono stata in grado di
portare in questo ruolo alcune di quelle stesse cose che ho portato
nelle mie precedenti parti drammatiche. La cosa mi rende
particolarmente orgogliosa perché penso davvero che questo sarà
quello che farà la differenza, differenziando questo film da tutti
gli altri film di supereroi che conosciamo.”
Il prossimo 4 ottobre arriverà al
cinema Venom, il film diretto
da Ruben Fleischer e con protagonista
Tom Hardy che porterà sullo schermo il personaggio
Marvel creato da Todd
McFarlane.
Il film si preannuncia violento e
decisamente poco adatto ai bambini, come dimostra il sito
degli AMC Theaters che
ufficializza il rating PG-13, ovvero il divieto ai minori di 13
anni negli Stati Uniti. Sempre lo stesso sito ci informa che
Venom durerà 112 minuti. Tuttavia la MPAA,
associazione americana che si occupa della censura, non ha ancora
ufficialmente detto la sua sul film per cui questa classificazione
non è ancora ufficiale.
Quello che si può dire con certezza
è che il film è attesissimo dai fan del personaggio ma soprattutto
dagli esercenti che potrebbero avere una spinta economica
importantissima per il prossimo autunno, viste le previsioni di
incasso del film che potrebbe spazzare via addirittura le cifre di
Gravity di Alfonso Cuaron, film
che detiene il record di stagione. Le previsioni infatti sono
rosee, tanto che il film potrebbe infrangere tutti i record per
questo periodo dell’anno al box office casalingo, proiettandosi per
un importante incasso in tutto il mondo.
Stando alle cifre ipotizzate
da Deadline,Venom potrebbe raccogliere, soltanto nel fine
settimana di apertura, trai 60 e i 70 milioni di dollari,
abbattendo i 55.7 milioni in apertura incassati da
Gravity.
La previsione non sorprende affatto.
Il film è stato annunciato nella sorpresa generale, il casting di
Tom Hardy ha fatto all’inizio storcere il naso,
visto che l’attore inglese era già legato a un altro personaggio
del fumetti, della DC per di più, Bane. Inoltre il
film è slegato dallo Spider-Man di Tom
Holland, in condivisione tra Marvel
Studios e Sony. Insomma, sulla carta, per
i fan, il film è rischiosissimo, eppure il primo trailer e
le prima immagini hanno dimostrato che si tratta di un’operazione
molto originale e che se si sceglie un protagonista di talento, non
importa cosa questo attore abbia fatto prima.
A impreziosire il film, inoltre, ci
sarà una colonna sonora di tutto rispetto, che vede coinvolto anche
Eminem che per l’occasione ha realizzato il suo nuovo singolo,
Let The Devil In, di cui si può ascoltare
un’anteprima nello spot a seguire.
https://www.youtube.com/watch?v=MpCQIPy2kCw
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
La DC Entertainmet
ha diffuso le nuove foto promozionali di Jason Todd e Dick Grayson
di Titans e
la data ufficiale del debutto della serie sulla piattaforma
americano DC
Universe.
Titans
Titans è la serie
tv prodotta dalla DC
Entertainmet e creata da Akiva Goldsman, Geoff
Johns, e Greg Berlanti. La serie vede
protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei
Titans.
Titans
vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns,
Greg Berlanti e Sarah Schechter.
In Titans protagonisti
sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin,
Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di
Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan
/ Beast Boy. Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson
nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove,
Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles
Caulder / Chief.
Nella serie tv Dick Grayson emerge
dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi
eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono
aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche
che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di
fumetti di sempre.
La prima stagione Titans
debutterà nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe,
gestito da Warner Bros. Digital Networks.
L’attrice, Anna
Foglietta, che ha presentato la scorsa settimana il film
“Un Giorno Qualunque” al Festival di Venezia nella sezione
Orizzanti, ci racconta il suo personaggio e il suo rapporto con i
social network.
Antonio
(Giampiero De Concilio) ha diciassette anni e un sogno: essere un
calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di
una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così
facile.
A rendere ancora
più complessa la situazione c’è la bellissima Miriam (Anna
Foglietta), una madre dolce ma fortemente problematica che
lui ama più di ogni altra persona al mondo. Carlo, il padre di
Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è
ossessionata dall’idea di ricostruire la famiglia.
Per fortuna c’è
il calcio e, soprattutto, ci sono gli amici: Stefano Caccialepre,
centravanti della squadra, e Peppe Lambiase, fantasista dalla
battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per
cacciarsi sempre nei guai. All’improvviso la vita sembra regalare
ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele
Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella
Primavera del Parma Calcio e, quando vede giocare Antonio in campo,
è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto.
Recentemente
vittima di censura da parte del social network Instagram l’attrice
si è difesa dichiarando: “Prima di essere un’attrice sono una
cittadina, onesta, per cui credo di potermi permettere di giudicare
chi mi governa. Sono presidente di una Onlus
(Every Child Is My Child), che si occupa dei diritti dei minori,
soprattutto nelle zone di guerra come la Syria, la questione della
nave Diciotti era una questione che mi riguardava da
vicino.”
Se le azioni parlano più delle
parole, allora forse gli action movie sono i capolavori
di cui abbiamo bisogno. I film d’azione possono essere
un’ispirazione per la vita reale, ma sono anche, prima di tutto
cinema di intrattenimento. Ecco 10 dei migliori action movie da
vedere degli ultimi dieci anni.
1Mad Max: Fury Road – 2015
Quando si tratta di film d’azione,
il pubblico vuole tutto. Tom Hardy e
Charlize Theron sono l’unico duo con cui chiunque
vorrebbe mai girare quando l’America diventa un gigantesco deserto.
Mad Max: Fury Road non offre solo tutto, ma lo fa
in modo impeccabile. Distopia, un inseguimento in macchina di 45
minuti, battaglia, guerra, rapimento, rapina, fuga di prigionieri,
criminali malati, tradimento, vendetta, trionfo; Fury Road lascia
poche caselle deselezionate. Una confezione che pochi film del suo
genere possono o addirittura vogliono realizzare. Mentre la
rappresentazione che il film offre del futuro è triste, la sua
qualità è impeccabile, tecnologicamente e socialmente.
Christopher Nolan
e Paul Thomas Anderson si stanno facendo promotori
di un’iniziativa che dovrebbe portare i supporti audiovisivi
casalinghi, le tv per capirci, a diventare viewer friendly, ovvero
facilmente programmabili e settabili da ogni utente per avere la
possibilità di guardare, anche a casa, un film nella stessa
maniera, con la stessa qualità visiva e fotografica immaginata e
voluta dal regista nel momento della realizzazione del film
stesso.
Che cos’è il motion smoothing
Facciamo un passo indietro: anche
se in casa abbiamo un apparecchio grande, magari costoso e full
optional, può risultare difficile impostarlo in modo che i film
meticolosamente girati e con determinati colori ed effetti
fotografici ricercati si vedano così come sono stati pensati
piuttosto che come una soap opera del sabato mattina. In genere, la
maggior parte degli apparecchi dispone di funzioni come il “motion
smoothing” e varie impostazioni di “miglioramento” del colore
attivate in automatico, senza un modo semplice e intuitivo per
impostare il setting dell’immagine in modo da visualizzare film e
programmi televisivi nel modo in cui sono stati pensati da chi li
ha realizzati.
Per chiarire il concetto
di motion smoothing, si tratta di quel procedimento digitale
che “inserisce” fotogrammi falsi-riempitivi in una ripresa allo
scopo di ammorbidire l’immagine e eliminare l’affatto di sfocatura
sul movimento.
Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson contro il motion
smoothing
Christopher Nolan
e Paul Thomas Anderson, tra i registi
contemporanei più attenti alla fruizione del loro cinema secondo la
loro specifica visione, hanno parlato con i produttori di TV della
UHD Alliance in merito alla standardizzazione di una “modalità di
riferimento” che visualizzerebbe film e spettacoli in un modo più
accurato secondo l’intento creativo di chi li ha realizzati.
Slashfilm ha condiviso un
comunicato che la Directors Guild of America ha
diffuso in merito alle modalità che questa standardizzazione
tecnica debba prevedere, tramite sondaggio.
“Molti di voi hanno visto il
proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi diversamente
rispetto al modo in cui lo avevano effettivamente realizzato –
si legge nella lettera – I televisori moderni hanno
straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare queste
nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico veda il
nostro lavoro nella maniera più vicina possibile alle nostre
intenzioni creative originali“.
Secondo quanto riferito, i
produttori di TV sono aperti all’idea di realizzare i propri
prodotti in base alle esigenze dei registi, ma per farlo devono,
appunto, conoscere queste esigenze. Il sondaggio include domande
come “Quanto è importante per te avere un modo semplice per
impostare la tv domestica in modo tale che i colori e l’immagine
siano uguali alla resa al cinema?” E “Ti aspetti una
‘modalità di riferimento’ che possa essere universale su tutti i
prodotti tv?”.
Il sondaggio promosso dalla DGA
Nolan e Anderson
non sono i primi registi a fare campagna contro il motion
smoothing; Reed Morano ha promosso una petizione qualche
anno fa con l’obiettivo di fermare la pratica come impostazione
predefinita sui televisori. “È giusto avere un movimento fluido
tra le opzioni nelle impostazioni delle immagini su televisori ad
alta definizione, perché in realtà è un ottimo modo per guardare
gli sport – ha scritto – Ma per tutto il resto in TV non
va bene e fa apparire tutto come fosse una soap opera. Se ti
interessa l’integrità artistica delle immagini che guardi e
apprezzi la cinematografia e un’esperienza cinematografica, allora
dovresti firmare questa petizione.”
Più recentemente, James
Gunn, Christopher McQuarrie e Rian Johnson sono stati
schietti sulla questione. “Vuoi che i film sembrino una diarrea
liquida, va bene – ha dichiarato il regista di
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi l’anno scorso – Ma dovrebbe
essere una scelta che fai, non un vincolo dello strumento a cui
devono sottostare tutti i fan”.
Non c’è alcuna garanzia che questa
particolare campagna funzionerà ed è difficile immaginare una
singola modalità standardizzata perfetta per ogni TV e per ogni
film. Ma è incoraggiante sapere che i produttori di TV sono
disposti ad ascoltare i registi sulla questione, e già eliminare il
motion smoothing come impostazione di default
potrebbe essere un passo avanti.
Il grande cinema a casa: la
questione Netflix
La questione, che sembra
lontana o comunque riguardante il pubblico americano, sembra
estremamente attuale da noi all’indomani della polemica che gli
esercenti e i distributori italiani hanno rivolto alla Mostra del
Cinema di Venezia che ha selezionato in Concorso (e poi premiato)
titoli distribuiti da Netflix, film che avranno una distribuzione
su grande schermo ma che saranno prevalentemente visti su pc e
televisori, in casa, appunto.
La possibilità degli apparecchi
domestici di riprodurre la visione che il regista ha realizzato
nella produzione del film, perfezionerebbe anche il senso di grandi
film, come il Roma di Alfonso Cuaron, Leone d’Oro a Venezia 75,
distribuiti sulla piattaforma di streaming e quindi visti in
casa.
La notizia diffusa ieri
dal The Hollywood
Reporter che anticipava l’uscita di Henry
Cavilldal DC
Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato
vacante, ha scosso le fondamenta del fan
del DCEU.
Ma mentre il prestigioso giornale
specifica che si tratta soltanto di una voce, senza segnalare una
motivazione a tale decisione e senza rivelare la fonte certa, si
attendono conferme ufficiali e si inizia a ragionare sulle
eventuali possibilità che questo scenario apre sul futuro della
Warner Bros. (e dell’attore stesso).
Di seguito le nostre considerazioni
sul perché Cavill dovrebbe – o non dovrebbe – lasciare il
personaggio:
1Non dovrebbe lasciare – Il
potenziale inespresso della Trinità
SLa Trinità DC formata da Superman, Batman e
Wonder Woman ha debuttato sul grande schermo in Batman v
Superman: Dawn of Justice, come risultato di un piano
narrativo studiato da Zack Snyder per l’universo
condiviso. Ora che il regista è stato tagliato fuori e le sue idee
sembrano naufragate, cosa ne sarà dell’iconica triade di
supereroi?
La
sensazione è che il suo enorme potenziale non sia stato del tutto
espresso e che abbia ancora qualcosa da dire. Inoltre i tre attori,
Cavill, Affleck e Gadot, hanno dimostrato una chimica non
indifferente e visualmente funzionavano come nessun altro prima
negli adattamenti di fumetti DC. Sarebbe bello vederli di nuovo in
azione al meglio delle loro possibilità in un altro
film…
Dovrebbe lasciare – Un nuovo
Superman
Se
le voci verranno confermate e Henry Cavill appenderà
definitivamente il costume di Superman al chiodo, per la Warner
Bros. potrebbe manifestarsi l’opportunità di riavviare (come già
accaduto con Batman e altri supereroi) le sorti del personaggio al
cinema. Magari partendo proprio dal film di
Supergirl, dove sarà necessario un Kal giovane?
Ora che il progetto di Snyder sul figlio di Krypton non esiste più,
perché non rilanciare la figura di Superman dalle sue
origini?
Dopo cinque settimane dall’apertura
della prevendita e a più di un mese e mezzo dall’inizio di
Lucca Comics & Games 2018,
sono più di 36.000 i biglietti venduti. Sale dunque l’attesa per
l’edizione del 52º anno, che si svolgerà dal 31 ottobre al 4
novembre prossimi. E sale anche la curiosità per il “ Level Up ”,
lo speciale abbonamento di cinque giorni che permette un’esperienza
potenziata: aree relax, colazioni e aperitivi con gli ospiti,
welcome kit e accesso prioritario ai padiglioni sono alcune tra le
possibilità offerte a 500 visitatori.
Lucca Comics & Games:
Ospiti, appuntamenti culturali, grandi partner
Sono già circa 12.000 i fan che, a
oggi, hanno scaricato dal nostro sito il loro poster personalizzato
firmato da LRNZ. Il progetto del fumettista
Lorenzo Ceccotti, ideato e realizzato assieme a
Lucca Comics & Games e Studio Kmzero, ha già stabilito un piccolo
record: 12.000 poster differenti per un’unica edizione di un
evento, un poster collettivo creato dalla nostra COMMUNITY ,
esperimento mai tentato prima nel mondo.
Ma l’esperimento continua:
Lorenzo Ceccotti per tutto agosto ha raccolto i
suggerimenti del popolo di Lucca e ha proseguito nel disegnare
componenti aggiuntive da inserire nel software che genera
automaticamente gli infiniti multipli del poster 2018. E continuerà
a farlo fino all’inizio della manifestazione: un poster unico e
collettivo, pensato dall’uomo e disegnato da un software,
accresciuto e migliorato dal pubblico, e che continuerà a
trasformarsi fino al 31 ottobre. Inoltre, tra pochi giorni e a
grandissima richiesta, il pubblico scoprirà come poter ottenere una
seconda versione personalizzata del poster.
3 (tre) artisti x 3 (tre)
grandi scuole mondiali x 3 (tre) mostre imperdibili
Dagli infiniti multipli del poster,
alle infinite incarnazioni dell’arte del fumetto, che a Lucca si
manifesta con l’arrivo dei grandi ospiti. Neal Adams è una delle
matite più leggendarie al mondo, avendo disegnato molti dei
principali supereroi americani, da Lanterna Verde agli Avengers
agli X-Men, ed essendo uno dei fautori della loro maturazione in
chiave contemporanea (basti pensare alla svolta dal Batman pop anni
Sessanta a quello che diventerà il Cavaliere Oscuro attuale). A lui
sarà dedicata una bellissima retrospettiva a Palazzo Ducale. Dagli
Stati Uniti passiamo alla Francia: Benjamin Lacombe è uno dei
principali esponenti dell’illustrazione francese moderna: graphic
novelist e disegnatore, è autore di “Cerise Griotte”, che nel 2007
il Time ha incluso tra i 10 migliori libri per l’infanzia. Anche a
Lacombe sarà dedicata una mostra dal 13 ottobre a Palazzo Ducale.
Cresce intanto l’attesa per Leiji Matsumoto; aspettando l’arrivo
dal Giappone del papà di “Capitan Harlock”, ecco altre due novità:
sempre a Palazzo Ducale, sempre dal 13 ottobre, al sensei sarà
dedicata un’imperdibile esposizione, nella quale si potranno mirare
40 dei suoi originali scelti per i suoi fan italiani, tra cui
alcuni realizzati di recente appositamente in occasione della sua
visita a Lucca Comics & Games. Inoltre, parte nelle prossime ore un
sondaggio tramite la nostra pagina Facebook: chiediamo ai fan quali
personaggi vorrebbero veder disegnati dal sensei tra quelli nati
dalla sua fantasia. Il maestro li disegnerà il 2 novembre, in un
suggestivo spettacolo con accompagnamento musicale dal vivo a tema,
nella cornice del Teatro del Giglio, il teatro di Giacomo
Puccini.
Alla SCOPERTA della nona
arte in America, Europa, Oriente: i tre maggiori
“continenti” del fumetto saranno dunque magnificamente
rappresentati a Lucca, in una delle edizioni più ricche di sempre
per gli amanti della nona arte e dell’illustrazione. Oltre a questi
tre ospiti, ricordiamo anche alcuni tra quelli già annunciati, cui
seguiranno moltissimi altri: Arthur Adams , Charles Forsman ,
Victoria Jamieson dagli Stati Uniti; Sara Colaone , l’autore del
poster LRNZ , Dave McKean , Jérémie Moreau dal Vecchio Continente;
Li Kunwu dalla Cina; Mikio Ikemoto e Junji Itō, dal Giappone.
Neal Adams è un
fumettista, artista, editore e produttore americano.
Ha lavorato a fumetti leggendari
come “Batman”, “X-men”, “Green Lantern/Green Arrow”, “Avengers”,
“Deadman” e molti altri. Le sue storie sono apparse in recenti film
di “Batman”, “X-men” e i suoi personaggi, tra cui Ra’s Al Ghul,
ManBat, Merlyn, Havok e Sauron sono apparsi nelle serie di
“Batman”, “Gotham” e “Arrow”, nel film “X-men”, e in alcuni
videogiochi. Quest’anno Neal ha ripreso due serie: “Deadman”, a cui
aveva lavorato anni fa, che verrà adattata in una serie di
crossover “Batman/Deadman”, e “Armor”, già pubblicata in
precedenza. Inoltre realizzerà varie copertine per le maggiori case
produttrici di fumetti. Nel 2018 è stata realizzata una linea di
giocattoli da collezione di alta qualità del suo personaggio Bucky
O’Hare, disponibile in America. Benjamin Lacombe è un autore e
illustratore francese nato a Parigi nel 1982. Nel 2001 è entrato
alla École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi dove
ha completato la sua formazione artistica. Durante gli studi, ha
lavorato in campo pubblicitario e nell’animazione. Successivamente,
all’età di 19 anni, ha pubblicato la sua prima graphic novel e di
seguito numerosi altri libri illustrati. Il progetto finale del suo
percorso di studi, “Cerise Griotte”, completamente scritto e
illustrato da lui, è stato pubblicato in Francia e negli Stati
Uniti e nel 2007 è stato incluso dal Time nella classifica dei 10
migliori libri per l’infanzia. Da allora Benjamin Lacombe ha
scritto e illustrato numerosissimi libri, tradotti e pubblicati in
tutto il mondo ed espone regolarmente i suoi lavori nelle gallerie
di tutto il mondo. Benjamin vive e lavora a Parigi.
Leiji Matsumoto
(pseudonimo di Akira Matsumoto) ha debuttato nel 1954 ancora
liceale, vincendo a un concorso il primo premio per il suo lavoro
“Le avventure di un’ape” (Mitsubachi no Bouken).
Inizia a lavorare sugli Shojusha
Manga, pubblicati su riviste femminili con i quali attira
l’attenzione del grande pubblico. Passa in seguito a serie per
ragazzi, specializzandosi in quelle di fantascienza che lo hanno
reso celebre, caratterizzate dal suo tratto più attento alle
suggestioni che al realismo. Tra i suoi capolavori vanno segnalati
i pluripremiati “Otoko Oidon”, “Galaxy Express 999”, “La corazzata
Yamato”. Nel 1979 esce la versione anime di “Galaxy Express 999”
(campione d’incassi di quell’anno al botteghino). Ma il sensei è
conosciuto e apprezzato nel mondo, soprattutto in Italia e Francia
oltre che in Giappone, per la saga di “Capitan Harlock”. Ha
ricevuto tutti i principali premi e onorificenze nel mondo, tra cui
la Purple Medal of Honour in Giappone e l’Ordre des Arts et des
Lettres in Francia). Tra le sue varie attività odierne, è
professore di Contenuti Multimediali alla Takarazuka University e
visiting professor alla Sangro University di Kyoto.
Grandi brand, ospiti e
spettacolo: ecco 5 (cinque) “prime volte”
A Lucca Comics & Games ogni partner
porta la propria fantasia, la propria storia, il proprio prestigio
per creare assieme a noi un evento che è molto più di una normale
fiera. Tutte queste peculiarità sono benvenute, anche all’insegna
del RISPETTO per la dimensione monumentale della città. Il Family
Palace di Lucca Comics & games si arricchisce di una presenza
importante: per la prima volta nella storia della nostra
manifestazione, arriva Mattel , da sempre protagonista a livello
internazionale del mondo del giocattolo e dell’intrattenimento per
i più piccoli. Lo spazio sarà interamente dedicato a Mecard, il
nuovo brand che unisce veicoli, action figures, giochi di carte e
battaglie mozzafiato. Mecard arriva per la prima volta in una
manifestazione pubblica in Italia a Lucca. Sarà una tappa
imperdibile per tutti i visitatori del Real Collegio.
Per la prima volta a Lucca
e per la prima volta giocabile in Italia, “Kingdom Hearts III” sarà
uno tra i videogiochi più giocati: il terzo capitolo, in
uscita il 29 gennaio 2019 per Xbox One e PlayStation®4, sarà
protagonista a Villa Bottini (e non solo). I visitatori e
appassionati dei mondi di “Kingdom Hearts” avranno a disposizione 2
demo giocabili in cui potranno affrontare il boss Titano della
Roccia del film “Hercules” (Walt Disney Animation Studios) e
scoprire il mondo dei giocattoli di “Toy Story”, il classico
Disney-Pixar, insieme ai mitici Woody e Buzz. Ci saranno numerose
attività dentro e fuori dalla location, tra cui una fantastica
opportunità fotografica con una Keyblade gigante all’ingresso di
Villa Bottini, in pieno centro storico lucchese.
Il traguardo dei primi 30 anni di
Star Comics non è stato un punto di arrivo, bensì di partenza, per
consolidare lo status di “stella” italiana del fumetto. E visto che
la casa del fumetto per antonomasia è Lucca, l’editore ha deciso di
diventare parte integrante e inscindibile del tessuto della città
occupando un’intera piazza. È per questo motivo che, dall’edizione
2018 di Lucca Comics & Games, gli appassionati non dovranno più
cercare lo stand Star Comics, né un semplice padiglione dedicato:
per la prima volta la “stella” brillerà su Piazza Star Comics , in
piazza San Giovanni, un luogo in cui esplorare tutto l’universo
proposto dall’editore e incontrare i suoi grandi ospiti: oltre al
già annunciato Junji Ito, arriveranno anche Trevor Hairsine , Jean
David Morvan e Ronan Toulhoat.
Feltrinelli Comics sbarca
per la prima volta a Lucca Comics & Games e lo fa in grande
stile
Un ampio stand, novità editoriali e
autori come Tito Faraci, Sio, Silvia Ziche, Daniele Fabbri e
Stefano Antonucci, Paolo Castaldi, Fumettibrutti, Lo Stato Sociale
e Luca Genovese, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Marco Rizzo
e Lelio Bonaccorso. Feltrinelli Comics festeggerà il suo debutto
con il Feltrinelli Comics Show realizzato in collaborazione con
Lucca Comics & Games, un imperdibile show (ad accesso gratuito per
i possessori di biglietto e braccialetto del festival) presentato
da Claudio Di Biagio che si terrà mercoledì 31 ottobre sera al
Teatro del Giglio, dove si esibiranno, tra gli altri, Sio, Daniele
Fabbri e Lo Stato Sociale con una performance musicale dal
vivo!
Lo Stato Sociale è la storia di
un’amicizia tra “ cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette”,
come si definiscono ironicamente Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco.
Dopo i primi EP “Welfare Pop” e “Amore ai tempi dell’IKEA”, nel
2012 arrivano il primo album, “Turisti della democrazia”, e il tour
con più di 200 date in tutta Italia. Nel 2014 esce il secondo album
“L’Italia peggiore” a cui seguono un tour estivo e alcune date
nelle principali capitali europee. Nel giugno 2016 pubblicano il
loro primo romanzo “Il movimento è fermo” (Rizzoli), che esaurisce
5 ristampe e caratterizza la band come collettivo dalle diverse
forme espressive. Nel 2017 esce “Amore, lavoro e altri miti da
sfatare” e i ragazzi si esibiscono per la prima volta al Mediolanum
Forum di Assago. In seguito, la band attraversa tutta l’Italia con
un tour che registra circa 60mila presenze. A fine anno esce il
singolo “Socialismo tropicale”, che anticipa il nuovo progetto
discografico “Primati”, la prima raccolta della band impreziosita
da quattro brani inediti. Nel 2018 partecipano al 68° Festival di
Sanremo con il brano “Una vita in vacanza” che riscuote grande
successo di pubblico e critica piazzandosi al secondo posto nella
competizione e vincendo il premio della sala stampa “Lucio Dalla”.
“Una vita in vacanza” diviene il singolo più venduto in Italia per
due settimane consecutive e ottiene il disco d’oro FIMI in meno di
tre settimane. Ad aprile Lo Stato Sociale torna a esibirsi di
fronte al proprio pubblico, partendo per un “Erasmus musicale” per
i principali club spagnoli. Il tour estivo Italiano porterà i
“regaz” a suonare nelle più importanti rassegne musicali del nostro
Paese. Lo Stato Sociale ha inoltre partecipato per tre volte al
concerto del primo Maggio in Piazza San Giovanni a conferma del suo
legame con determinati valori. Nell’ultima edizione Lodo ha
condotto il concerto con Ambra Angiolini. Lo Stato Sociale è autore
della colonna sonora della nuova serie Fox “Romolo + Giuly; la
guerra mondiale italiana” con il suo brano Il Paese dell’Amore.
Sarà la prima volta assoluta a Lucca anche per Audible, società
Amazon leader nel segmento audiolibri, podcast e serie originali,
distribuiti tramite app, come già annunciato ad agosto. E oltre al
live reading di Francesco Pannofino al Teatro del Giglio, di
cui sveleremo nei prossimi giorni ulteriori dettagli, seguiranno
altri due importanti momenti, in cui le voci di Alessandro Parise e
Vittorio Guerrieri permetteranno allo spettatore di immergersi nei
suggestivi mondi di Arrakis, il pianeta di “Dune”, e di Ambra,
ricordo e mèta da raggiungere.
“Dune” – Arrakis è il
pianeta più inospitale della galassia
Una landa di sabbia e rocce
popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti.
Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli
uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere
il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi
che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa
dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade
la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen
al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di
potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno
scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e
misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.
“Nove principi di
Ambra” – Ambra è il mondo perfetto, l’universo dal quale
tutti gli altri sono stati generati. Luogo celestiale e al contempo
demoniaco, Ambra si trova adesso nel mezzo dello scontro tra le
forze del bene e del male. Pur coesistendo con tutti gli altri
mondi, Ambra può divenire una mèta irraggiungibile, niente più che
il ricordo di un sogno per chi ne è stato allontanato: Corwin,
Signore d’Ambra, si risveglia in un ospedale della Terra, confuso e
privo di certezze sulle proprie origini e sulla propria identità.
Chi lo ha separato dalla sua casa, relegandolo in quel lontano
esilio? Qual è la vera natura di Ambra? A cosa ambiscono i prìncipi
e le principesse che lottano per raggiungere il trono più
desiderato tra quelli su cui si possa sedere negli universi
conosciuti? Mentre oscure forze del male avanzano, terribili armate
al comando dei Principi delle Tenebre, Corwin inizierà un viaggio
fantastico ed eroico, verso la riconquista del proprio mondo e
della propria eredità. Le sorti di Ambra non sono mai state così
incerte e da esse può dipendere il destino di tutti gli
universi.
Il sogno autoriale tra
self-publishing e crowdfunding: 2 (due) storie di narrativa
fantasy
Lucca è la terra in cui il sogno
autoriale può diventare realtà, ed è anche l’evento in cui queste
realtà vengono celebrate all’insegna della GRATITUDINE : da parte
del pubblico, che attende di incontrare i propri autori preferiti,
e da parte degli autori stessi, che senza il pubblico non
potrebbero continuare a creare mondi con cui farci sognare. In
questa edizione, ci sono due storie in cui il legame tra autore e
pubblico è inscindibile. Michael J. Sullivan è l’autore della saga
“The Riyria Revelations”, oggi tradotta in 14 lingue in tutto il
mondo, ma che ha mosso i primi passi attraverso il self-publishing,
cui l’autore ha fatto ricorso per realizzare il suo sogno. “The
Necronomicon Gamebook” è invece un’avventura in perfetto stile
librogame basata sulle storie di H. P. Lovecraft: crowdfunding
internazionale legato a questo progetto sarà lanciato proprio da
Lucca.
Michael J.
Sullivan è uno scrittore americano di epic fantasy e
fantascienza, diventato famoso grazie a “The Riyria Revelations”,
serie tradotta in 14 lingue. È stato nominato “l’autore più noto
nel settore del self-publishing”. Se Sullivan aveva scritto una
saga di sei romanzi, Orbit decideva di ripubblicarli in tre volumi.
Theft of Srwords (2011) comprende The Crown Conspiracy (2008) e
Avempartha (2009); Rise of Empire (2011) comprende Nyphron Rising
(2009) e The Emerald Storm (2010) e Heir of Novron(2012) comprende
Wintertide (2010) e Percepliquis (2012). Ciascun romanzo della
serie ha una sua storia, anche se fanno tutti parte di una storia
più grande aventi i medesimi protagonisti. Negli anni successivi
Sullivan ha scritto tre prequel per The Riyria Revelations, The
Riyria Chronicles (The Crown Tower, 2013; The Rose and the Thorn,
2013; The Death of Dulgath, 2015) ambientati 12 anni prima rispetto
alla saga precedente, il romanzo di fantascienza Hollow World
(2014), diversi racconti e iniziato con Age of Myth (2016) la saga
fantasy The First Empire, ambientata 3.000 anni nel passato del
mondo di Riyria.
“The Necronomicon
Gamebook” è un’avventura letteraria a bivi sulla scia dei
classici librigame, attraverso cui si potranno vivere in prima
persona gli orrori narrati da H.P. Lovecraft nel ciclo di Cthulhu.
Si giocherà con dado e penna, percorrendo le vie di Innsmouth fino
ad arrivare al cospetto dei Grandi Antichi per provare a
respingerli utilizzando le pagine del libro maledetto. Non un
semplice compito, visto che la follia rischierà di travolgervi a
ogni passo. Il progetto, sviluppato dall’agenzia creativa padovana
Gomma, in collaborazione con Scuola Internazionale di Comics di
Padova e scritto da Valentino Sergi, mantiene assoluta fedeltà al
testo originale. L’opera sarà arricchita dalle illustrazioni di
Alberto Dal Lago, copertinista ufficiale della nuova edizione della
serie “Lupo Solitario” di Joe Dever, e di Jacopo Schiavo, talento
grafico in forze a Wahtari Studio.
“The Necronomicon Gamebook” sarà
presentato al Festival in presenza degli autori e avviato il
crowdfunding internazionale sulla piattaforma Eppela. Allo stesso
tempo, nel padiglione Carducci, presso lo stand Tambù (una nuova
start up italiana che permette agli autori di produrre i propri
giochi), in Self Area e nei corner Lucca Comics & Games, accanto al
merchandising ufficiale, sarà già possibile acquistare il volume
“The Necronomicon Gamebook – Dagon”, un appassionante volume auto
conclusivo che rappresenta un preludio ai fatti narrati in “The
Necronomicon Gamebook” e che intreccia i percorsi narrativi di 3
celebri racconti del solitario di Providence: “Dagon”, “Il rituale”
e “Il segugio”.
Anteprime + ospiti +
grandi partner: ecco la formula dell’area movie
Ecco le prime notizie dalla sezione
movie di Lucca Comics & Games che, da otto anni all’insegna dell’
INCLUSIONE dei mondi e delle storie più attuali, porta al nostro
pubblico il meglio del cinema e delle serie tv legate ai mondi del
fumetto e del videogioco. E a proposito di cinema e serie tv, il
2018 segna un ritorno in grande, grandissimo stile. Quest’anno Sky
sarà infatti presente a Lucca Comics & Games in qualità di Official
Broadcast Tv e con numerose attività che permetteranno ai
visitatori di conoscere da vicino il meglio dei propri contenuti,
con ampio spazio dedicato alle serie tv più attese della
stagione.
Per gli appassionati delle serie tv
anni 1990-2000, arriva un attore che scatenerà l’entusiasmo dei fan
di “Buffy” e “Criminal Minds”: stiamo parlando di Nicholas Brendon
, amato dal pubblico delle due popolarissime serie nei panni di
Xander Harris e Kevin Lynch. Nicholas Brendon è un attore e
scrittore americano. È conosciuto per il ruolo di Xander Harris
nella serie televisiva “Buffy l’ammazzavampiri” (1997–2003) e Kevin
Lynch in “Criminal Minds” (2007–2014). È anche un autore best
seller del New York Times per il fumetto sulla decima stagione di
“Buffy l’ammazzavampiri”. Infine, Stardust.it torna a Lucca con uno
stand pieno dei gadget più ambiti della manifestazione. Non
mancheranno le interviste ai talent dell’area Movie e non solo.
Quest’anno anche uno spazio per gli aggiornamenti Stardust Live che
sveleranno tutto sull’evento.
Pulp Fiction è dei
film cult di Quentin Tarantino, anzi, dell’intera
storia del cinema. Scritto e diretto dal regista americano nel
1994, vinse (nello stesso anno) la Palma d’oro al
Festival di Cannes e un Oscar alla Miglior Sceneggiatura Originale
agli Oscar del 1995.
Pulp Fiction: streaming
Italia
Pulp Fiction
streaming, è visibile in sia in lingua originale che sub
ita, sulla piattaforma Chili. Ma cosa non sapete del film?
Ecco dieci curiosità su Pulp Fiction e dove vederlo in
streaming in Italia.
Pulp Fiction: curiosità
1 – Tarantino ha scritto il
copione ad Amsterdam in un hotel e in una caffetteria chiamata
Betty Boop. Tarantino è rimasto lì per diversi mesi e
quando se ne andò scordò di saldare il conto, di 150 dollari, a un
video noleggio. Durante il film ci sono evidenti riferimenti a usi
e costumi olandesi, come la scena del royal with cheese o come il
riferimento, fatto da Mia e Vincent, ad un hashish bar chiamato
Cobra (situato a pochi metri dalla casa di Anna Frank).
2 -Pulp Fiction è costato 8
milioni di dollari. Cinque di questi erano destinati al
pagamento dello stipendio degli attori e delle attrici che avevano
partecipato al film. Dopo l’uscita nei cinema di tutto il mondo, il
film ha incassato più di 200 milioni di dollari al box office.
Il cast di Pulp Fiction
3 – Pulp Fiction e la
scelta di Bruce Willis.
Bruce Willis è stata l’ultima scelta per il
personaggio di Butch, un boxer fallito. In origine, il ruolo era
stato scritto per
Sylvester Stallone,
Matt Dillon o Mickey Rourke, salvo
poi arrivare a scegliere Willis. Oltre al fatto di aver lavorato al
film per soli 18 giorni, Willis è protagonista di diverse scene
chiave del film. La macchina che il suo personaggio guida è una
Honda Civic, la stessa che appare anche nei successivi Jackie
Brown e Kill Bill vol. 2.
4 – Pulp Fiction ha
rilanciato John Travolta. In ombra ormai da alcuni anni,
Pulp Fiction ha fatto in modo di risollevare la carriera
cinematografica di Travolta. Per calarsi meglio nel personaggio di
Vincent Vega, Travolta consulto un amico ex eroinomane di
Tarantino. Questi, suggerì a Travolta di ubriacarsi di Tequila e
galleggiare in una vasca piena di acqua bollente, per farsi venire
un’idea di come si percepisce l’effetto della droga. Il
personaggio di Vega era stato scritto appositamente per Michael
Madsen e, guarda il caso, Vincent Vega è il fratello di
Vic Vega, il Mr. Blonde de Le Iene interpretato proprio da
Madsen.
5 – Pulp Fiction consacrò
Uma Thurman, ma lei non era convinta di fare il film. Il
ruolo di Mia Wallace era richiestissimo e, tra le attrici che hanno
proposto la loro candidatura, c’erano i nomi di Isabella
Rossellini, Meg Ryan,
Halle Berry e
Michelle Pfeiffer. La scelta cadde su Uma Thurman, ai
tempi molto giovane e non molto conosciuta. Tarantino la voleva
così tanto nel film che la convinse al telefono, recitandole una
parte di copione. In una scena tagliata del film, Vincent dice a
Mia che sognava di essere picchiato da Emma Peel, del duo Avengers.
Qualche anno dopo, la Thurman interpreterà davvero quel ruolo.
Pulp Fiction: colonna sonora
6 – Pulp Fiction e You
can never tell di Chuck Berry. Questa canzone fa
parte della colonna sonora del film e ha reso la sequenza del ballo
una delle famose e ricordate nella storia del cinema. Il ballo al
Jack Rabbit Slims fu copiato, movimento per movimento, dalla danza
che si trova in 8 1/2 di Federico
Fellini (1963), che vedeva protagonisti Barbara Steele e
Mario Pisu.
7 – Pulp Fiction e una
colonna sonora ricercata. Tarantino è famoso per la sua
sterminata cultura, anche musicale. Ecco, che la soundtrack di
Pulp Fiction arriva dalla selezione di brani provenienti
da un vastissimo repertorio. I brani che compongono la colonna
sonora sono di diverso genere: dalla musica surf al rock, dal funk
al blues. I brani sono di diversi artisti, tra i quali spiccano i
nomi di Kool & the Gang, Dick Dale e Al Green.
All’interno della colonna sonora, era prevista anche My
Sharona dei The Knack, ma i diritti del brano erano già stati
acquistati dalla produzione di Giovani, carini e
disoccupati di Ben Stiller.
Le migliori frasi di Pulp
Fiction
8 – Pulp Fiction e le sue
indimenticabili frasi. Il film di Tarantino è un
costituito da un insieme di frasi che sono diventate, con il tempo,
indimenticabili, sia per appassionati e che non. Tra queste, non ci
si può dimenticare di “Ma i giorni in cui dimentico sono finiti,
stanno per cominciare i giorni in cui ricordo”, “Quando voi
maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito” oppure
“Fabienne, quell’orologio apparteneva a mio padre: hai idea di
quante ne ha passate per farmi avere quell’orologio? Non ho tempo
per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste
stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente
raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio!”.
9 – Pulp Fiction ed
Ezechiele 25:17. La prima parte del passaggio biblico non
è reale. Dalla seconda parte in poi, quello che viene detto
proviene davvero da Ezechiele 25:17. <<Il cammino dell’uomo
timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri
egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui
che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli
attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il
pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la
mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e
furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed
infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è
quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di
te>>. La citazione, nel complesso, proviene da un film di
arti marziali di serie b del 1976, un certo Karate
Kiba.
Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da
questa merda. (Jules);
Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione
vitaminica. (Jules);
Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare
i giorni in cui ricordo. (Ringo)
Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di
cucito. (Mia)
Non odi tutto questo? […] I silenzi che mettono a disagio.
Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per
sentirci più a nostro agio? […] È solo allora che sai di aver
trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella
cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa
pace. (Mia)
Amanti dei cani a raccolta, esce
nelle sale il 13 settembre Dog Days, un nuovo film
per famiglie interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe.
In quel di Hollywood si susseguono le vicende di diversi
personaggi, ognuno dei quali intreccerà
un rapporto particolare con cani
molto speciali. Dalla presentatrice col cuore spezzato Elizabeth
(Nina
Dobrev) alla barista Tara (Vanessa
Hudgens) passando per il ragazzo delle consegne Tyler
(Finn
Wolfhard). Personaggi in cerca di amore che si
troveranno tra loro grazie all’aiuto dei pelosi quadrupedi.
Dog Days non è un
film pretenzioso, non grida certo alla spettacolarità. Non ci sono
colpi di scena, e il lieto fine è prevedibilmente dietro
l’angolo.
Sembra un discorso difensivo, ma è
necessario fare certi preamboli per non incappare nelle facili
critiche e nelle conclusioni affrettate. Perché troppo spesso si
tende a pensare che il cinema debba necessariamente dimostrare
qualcosa, foriero di messaggi più o meno aulici, che magari possano
anche aprire le porte dei vari Festival in giro per il mondo.
Ma quando si ama il Cinema, quello
con la “C” maiuscola, lo si ama nella sua interezza, apprezzandone
le sfumature più sottili o anche, al contrario, gli aspetti più
leggeri. Perché – per dirla a la’ Calvino – Leggerezza non è
superficialità, ma planare sulle cose dall’alto.
Così Dog Days
diventa una leggera storia d’amore verso i nostri amici a quattro
zampe, che però non rubano più di tanto la scena alla loro
controparte umana, ma servono da “appoggio” per riparare cuori e
animi più o meno guasti.
Diretto da Ken
Marino (attore diventato regista) e sceneggiato da sua
moglie Erica Oyama, Dog Days è
una commedia corale che non esagera mai, non umanizza i suoi
animali rendendoli demenziali (come molto cinema del genere ci ha
dato a vedere), e non rincorre spietatamente l’emotività dello
spettatore in attesa dei lacrimoni (Io & Marley vi dice
qualcosa?).
Per questo suo essere un puro
intrattenimento per famiglie, Dog Days vince il confronto con mèlo
patetici che sfruttano la corrente animalista per fare
audience.
Protagonista è proprio il demone
del film uscito nel 2016, che nel 1952 – in Romania – assume le
sembianze di sorella Valak, mentre il Vaticano
indaga sulle cause misteriose che hanno portato al suicidio di una
suora nel monastero di Carta. In attesa di vederlo sul grande
schermo, ripercorriamo la storia del genere horror, sfogliando la
lista dei dieci personaggi più cattivi del cinema:
1Michael Myers
Il
“Signore della morte” protagonista della saga di
Halloween sta per tornare sul grande schermo nel
film diretto da David Gordon Green, presentato con
successo al Festival di Toronto dove è stato accolto con applausi e
approvazione da parte della critica.
Parliamo ovviamente di Michael
Myers, l’uomo senza volto ma sempre coperto da maschere,
creato da John Carpenter e Debra Hill dandogli il
nome del distributore europeo del secondo lungometraggio del
regista, Distretto 13 – Le brigate della morte.
Indimenticabile e inconfondibile la sua divisa: tuta blu da
meccanico, stivali neri, e una nuova maschera per ogni capitolo del
franchise. Tuttavia sotto questa protezione non si cela alcun
mostro con evidenti segni di brutalità, ma soltanto un individuo
dotato di forza sovraumana e istinti omicidi quando va in cerca
delle sue prede.
Quest’anno il personaggio sarà protagonista
del sequel di Halloween – La notte delle streghe,
dove rivedremo Laurie Strode (interpretata ancora da Jamie Lee Curtis) confrontarsi con la sua
nemesi quarant’anni dopo la sua prima follia omicida nella notte
dei morti viventi.
Kit Harington è
solo l’ultimo dei nomi famosi che
sono stati accostati al personaggio de L’Uomo
Pipistrello che vedremo, probabilmente, nel prossimo
The Batman. L’attore di Game of
Thrones è uno dei tanti nomi usciti fuori in questi mesi e
sicuramente il più improbabile, se accostato alla figura di Bruce
Wayne / Batman. Molto meno improbabile è invece Jon Hamm, attore
simbolo della serie ShowtimeMad
Men che per moltissimi fan rappresenta l’ideale successore
di Ben Affleck, sempre più lontano dal ruolo.
Stando a quanto dichiarato
dall’attore stesso a THR, la sua
idea non è del tutto contraria alla partecipazione a un cinecomic,
in particolare nel ruolo del Crociato di Gotham: “Dipende dalla
sceneggiatura, dalla storia. Sono un grande fan dei fumetti, lo
sono sempre stato. Leggo fumetti da quando ho nove anni, forse
anche da prima.E sono abbastanza informato riguardo a moltissime
storie. Inoltre mi piace il genere, e mi piace molto quello che
stanno facendo adesso… Probabilmente indosserei un costume. Ma
dovrei fare un sacco di ginnastica, cosa che non amo troppo. Ma,
sono sicuro che in giro c’è una versione interessante di questo
personaggio. E se mi dovessero consultare per il ruolo risponderei:
perché no?”.
Per fisico, fascino e presenza
scenica, Jon Hamm sembra il candidato ideale per
il ruolo di Bruce Wayne, forse un po’ meno per quello di Batman. Ma
il suo nome era uno dei favoriti dei fan già nell’Era pre-Affleck,
quindi potrebbe anche rappresentare una buona occasione per lo
studio per ingraziarsi di nuovo tutti quei fan delusi dai recenti
sviluppi e dalle rappresentazioni dei personaggi DC al cinema.
Per quanto riguarda invece il
ritorno di Affleck, ricordiamo che l’attore non ha
ancora ufficialmente abbandonato il ruolo, il che potrebbe lasciar
pensare a un colpo di coda finale in cui il buon Ben, messi da
parte e superati i suoi problemi personali (al momento è in una
comunità di recupero per la dipendenza da alcol), possa tornare a
indossare la cappa nera del Crociato di Gotham.
Mentre il rumor è stato già
smentito, la rete ha avuto il tempo di reagire, in maniera più o
meno pacata, alla possibilità che Henry Cavill non sia più il Superman
cinematografico della Warner Bros. Tra le voci che si sono
sollevate, c’è stata anche quella di Zack Snyder,
che ha detto la sua, in maniera interpretabile, sull’attore che lui
stesso scelse sei anni fa per interpretare l’ultimo figlio di
Krypton.
Il regista de L’Uomo
d’Acciaio ha pubblicato sul suo account Vero uno
storyboard tratto dal film del 2012, che sembra raffigurare il
momento in cui Superman si alza in volo per la prima volta. A
didascalia, però, Snyder ha scelto una battuta che richiama la
scena in cui Supes accetta di farsi portare, in manette, in
prigione, per spiegare la sua posizione e la sua volontà di salvare
Metropolis e il mondo dall’attacco di Zod: “Questa non è una
S”. La battuta è quella che l’eroe pronuncia di fronte a Lois
Lane. La giornalista gli chiede: “Cosa significa la S? Che ne
dici di Superman?”. Ma l’alieno replica: “Non è una S, nel
mio mondo significa speranza”.
Cosa possa mai significare per
certo la condivisione di Zack Snyder non ci è dato
sapere, ma possiamo immaginare che di fronte a quello che sembra un
naufragio completo del suo progetto di Superman al cinema, dopo
l’allontanamento da Justice League e dagli altri progetti relativi
ai personaggi DC in produzione alla Warner Bros, Snyder possa non
essere del tutto pessimista. Forse c’è ancora speranza per quella
che era la sua idea, il suo progetto iniziale.
L’enciclopedia wiki dedicata al
Marvel Cinematic Universe
ha diffuso delle nuove immagini da Avengers 4. Non
si tratta ancora di foto ufficiali, ma di artwork che riprendono i
personaggi già mostrati in precedenza, i pochi rimasti vivi, e li
mostrano in HD. Naturalmente tra questi, gli elementi più
interessanti sono i nuovi dettagli del costume di
Hulk e Captain Marvel, che non
abbiamo ancora visto in azione sul grande schermo (nonostante le
immagini ufficiali).
1Hulk
Sicuramente trai personaggi con l’arco
narrativo più interessante, Hulk compare nei primi artwork di
Avengers 4 in
costume, una tuta che, come già ampiamente anticipato, potrebbe
rivelare la conclusione del suo viaggio personale che parte da
Thor: Ragnarok e,
passando per Infinity War, si conclude in
Avengers 4, come detto già da Mark
Ruffalo. La tuta in questione sembra un indumento
elasticizzato, che probabilmente Banner indosserà di continuo, come
i pantaloni visti in Age of Ultron, e che gli permetteranno di
rimanere vestito in tutte le sue trasformazioni. Inoltre,
dall’immagine si evince che il viso di Hulk sarà meno bestiale,
forse indicatore che si raggiungerà un equilibrio tra Bruce e Hulk,
tra la bestia e lo scienziato.
Le riprese di Star
Wars: Episodio IX sono ufficialmente iniziate
poche settimane fa in Inghilterra con i membri del cast finora
confermati e J.J.Abrams in regia.
Ma cosa sappiamo finora del film e
quali sono stati i rumor rivelatosi del tutto fondati? Scopriamo di
seguito tutte le voci circolate negli ultimi mesi e le novità sul
capitolo che chiuderà definitivamente la saga degli Skywalker:
1Richard E. Grant NON sarà l’ammiraglio
Thrawn
L’universo espanso di Star Wars, noto come
Star Wars Legends, ha accolto un’infinità di nuovi
personaggi che ogni fan vorrebbe vedere sul grande schermo nei
prossimi film. Uno di questi è certamente il Gran
ammiraglio Thrawn, apparso per la prima volta nel romanzo
di Timothy Zahn “Erede dell’Impero” come comandante delle
forze militari dell’Impero anni dopo gli eventi de Il
ritorno dello Jedi.
Così, quando la Disney ha annunciato che
l’attore Richard E. Grant sarebbe entrato nel cast
di Episodio IX, molti avevano iniziarono a
speculare sul fatto che potesse interpretare proprio Thrawn. Voci
mai confermate, dal momento che è stato lo stesso attore Grant a
smentirle.
La notizia diffusa da The Hollywood
Reporter che anticipava l’uscita di Henry Cavill dal DC
Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato
vacante, ha scosso le fondamenta del fan del DCEU.
Tuttavia, il prestigioso giornale ha specificato che si trattava
soltanto di una voce, senza segnalare una motivazione a tale
decisione e senza rivelare la fonte certa, vale a dire, ha solo
seminato il panico di cui sopra.
La prima replica all’articolo è
stata quella dell’agente dell’attore inglese, che, nelle ore
successive alla diffusione della notizia, ha sedato gli animi
spiegando che arriverà un comunicato ufficiale. Tuttavia, nelle ore
successive, anche Henry Cavill ha fatto sentire la
sua voce… più o meno. L’attore britannico ha condiviso su Instagram
un video in cui, con un viso molto serio, mostra una action figure
di Superman, senza nessun commento ulteriore, soltanto con la
didascalia: “Oggi è stata una giornata interessante
#Superman”. A commento musicale, il valzer di Strauss, con
tanto di accompagnamento canino (magari era proprio il suo
adorabile Khal).
La partenza di Henry dal franchise
cinematografico DC si allineerebbe con il dubbio che circonda il
futuro di Ben Affleck nel ruolo di Batman. I due
attori simbolo di questo universo condiviso che si avvia verso il
naufragio potrebbero essere la chiave di volta per ripartire da
zero. Il Batman di Affleck sta già avendo parecchi problemi nel
trovare spazio in un film standalone, mentre il Superman di Cavill
avrebbe meritato un arco narrativo più disteso e articolato, cosa
che si potrebbe comunque correggere in corso d’opera con il tanto
chiacchierato Man of Steel 2.
Aspettiamo aggiornamenti in merito,
intanto cerchiamo di trovare un senso al criptico video che ha
condiviso l’attore.
Darren Criss
(American Horror Story, Glee) si è unito al cast
di Midway, il film sulla Seconda Guerra Mondiale
che sarà diretto da Roland Emmerich. A riferire la
notizia è Deadline, che però non aggiunge
dettagli sul ruolo che l’attore ricoprirà.
Basato sui veri eventi della
Battaglia delle
Midway, punto di non ritorno del versante Pacifico
della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta le gesta
eroiche e strazianti dei soldati e degli aviatori che hanno
realizzato l’incredibile, trovando il modo di cambiare le sorti
della guerra.
Il cast di Midway
include anche Patrick Wilson (The
Conjuring) nei panni dell’Ammiraglio Edwin Layton, Luke
Evans (The Alienist, La Bella e la Bestia) come
Comandante Wade McClusky, Woody Harrelson (Solo: A Star
Wars Story) nei panni dell’Ammiraglio Chester Nimitz e
Mandy Moore (This Is Us), con Aaron
Eckhart (Il Cavaliere Oscuro), Nick Jonas
(Jumanji: Benvenuti nella Giungla), Dennis Quaid
(The Day After Tomorrow), Keean Johnson
(Alita: Battle Angel) e Tadanobu Asano
(Thor, 47 Ronin).
Midway è stato
scritto da Wes Tooke (Colony) e sarà prodotto
dalla Centropolis Entertainment di Emmerich, Harald Kloser
(2012, White House
Down, Independence Day: Resurgence),
e Mark Gordon (Saving Private
Ryan, The
Patriot, Molly’s Game).
Midway il film
uscirà ufficialmente nei cinema l’8 novembre 2019 e troverà la
concorrenza di Wonder Woman 1984 (Nov.
1), Sonic the Hedgehog (Nov. 8)
e Terminator 6 (Nov. 15).
Messi da parte gli obblighi da
presidente di Giuria di Venezia 75,
Guillermo del Toro può finalmente riprendere il
lavoro su Scary Stories to Tell in the
Dark, il suo prossimo progetto
annunciato all’indomani dell’Oscar dello scorso Febbraio.
Arriva ora da Comingsoon.net la
notizia che il cast del film si è arricchito di tre nuovi
nomi: Dean Norris (Breaking Bad), Gil
Bellows (Patriot, Jett) e
Lorraine Toussaint (Into The
Badlands, Selma, Orange
Is The New Black).
Guillermo del Toro
è reduce dal grande
successo di The Shape of Water, che ha
conquistato il premio Oscar per il Miglior Film e la Migliore Regia
(oltre a Scenografia e Colonna Sonora Originale) e per questo
progetto, una volta completamente nelle sue mani, ricoprirà il
ruolo di produttore.
La prima stesura dell’adattamento
seguiva le vicende di un gruppo di giovani alle prese con i loro
peggiori incubi ed era stata firmata da Marcus
Dunstan e Patrick
Melton (Saw – L’Enigmista).
Guillermo del Toro produrrà Scary Stories to Tell in the
Dark insieme a Jason Brown e Sean
Daniel della The Sean Daniel Company e
a Elizabeth Grave della 1212 Entertainment. Le
storie raccontate in Scary Stories to Tell in the
Darksi ispirano al folklore
americano e sono state pubblicate per la prima volta nel 1981.
Una spiacevole notizia piove sul
destino dell’universo cinematografico DC (se così si può ancora
chiamare visti i cambi editoriali in corso nelle ultime settimane):
secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter infatti,
Henry Cavill sarebbe pronto a lasciare il DCEU e
ad appendere al chiodo il costume di Superman, indossato da
Man of Steel fino a Justice
League.
Come suggerito da alcune fonti
vicine alla Warner Bros., l’attore avrebbe dovuto comparire in un
breve cameo nel prossimo titolo DC in uscita, ovvero
Shazam!, idea mai concretizzata a causa di
problemi di trattative fra Cavill e lo studio.
Cosa comporterebbe questo addio?
Cavill è sempre sembrato un personaggio imprenscindibile
dell’universo DC, e si attendevano sviluppi circa il sequel de
L’uomo d’acciaio, oltre al fatto che l’attore
aveva più volte manifestato il suo desiderio di raccontare altre
storie di Superman sul grande schermo.
A quanto pare la Warner Bros. si
concentrerà per ora sul film di Supergirl, origin
story ambientata durante l’infanzia di Kal-El; dunque è possibile
che venga scelto un interprete molto, ma molto più giovane
dell’attore inglese.
Spazio allora ai film solisti come
Wonder Woman 1984, Aquaman e
Shazam!, oltre ai titoli di stampo più indie come
The Joker Origins e Gotham City
Sirens. Il volto della DC Films sta cambiando e l’addio di
Cavill appare oggi inevitabile.
È stato diffuso il trailer
di La Ballata di Buster Scruggs, il nuovo
film dei fratelli Coen che, dopo aver vinto a
Venezia 75 il premio alla migliore sceneggiatura,
è pronto per sbarcare su Netflix, a partire dal 16
novembre.
Ecco di seguito il trailer:
La Ballata di Buster
Scruggs, recensione di Ethan e Joel
Coen
La Ballata di Buster Scruggs è un Western antologico in sei
parti, una serie di racconti sulla frontiera americana narrati
dalle voci uniche e inimitabili di Joel e Ethan Coen. Ogni capitolo
racconta una storia diversa sul West americano.
Peter Sellers è il
protagonista dell’immagine ufficiale della tredicesima edizione
della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà
dal 18 al 28 ottobre 2018 presso l’Auditorium Parco della
Musica.
Amato da pubblici estremamente
diversi, che hanno saputo apprezzare la straordinaria carica
comica, la brillante imprevedibilità delle sue
interpretazioni e le eccellenti prove in ruoli drammatici,
Peter Sellers è ritratto nei panni del suo
personaggio più conosciuto, l’ispettore Jacques Clouseau,
protagonista della serie La Pantera Rosa. Lo
scatto è realizzato dal fotografo britannico Terry
O’Neill, celebre in tutto il mondo per aver immortalato
innumerevoli personalità del mondo della musica e del cinema, dai
Beatles ai Rolling Stones, dalla famiglia reale britannica alle
star di Hollywood. Nell’immagine ufficiale della Festa del Cinema
2018, Peter Sellers è colto in flagrante da
Terry O’Neill che cattura tutta la sua ironia e il
suo stupore: l’ispettore punta diretto al pubblico e lo rende
protagonista dell’evento.
“Sin dal mio primo anno, ho
voluto caratterizzare la mia direzione artistica con manifesti che
dessero un segno di eleganza, grazia e leggerezza – ha
spiegato Antonio Monda, direttore artistico della
Festa del Cinema – Quest’anno sono felice di aggiungere anche
l’ironia, e Peter Sellers, in questo, è stato un maestro. Non è
stato soltanto un genio comico, ma un attore grandissimo e
versatile, come dimostrano le sue magnifiche interpretazioni per
maestri diversissimi quali Stanley Kubrick, Vittorio De Sica, Hal
Ashby, Blake Edwards, Alexander Mackendrick e molti
altri”.
La figura di Peter
Sellers attraverserà tutta la prossima Festa del Cinema:
l’attore sarà infatti protagonista di una retrospettiva a cura di
Mario Sesti, realizzata in collaborazione con
l’Ambasciata Britannica e il British Council.
Il rumor arriva da Comic Book Movie e sembra
comprendere da una parte l’iconico Uomo Pipistrello, dall’altra
l’attore protagonista di Game of Thrones,
diventato a sua volta un’icona: Kit Harington
potrebbe essere il nuovo The Batman. Secondo il
rumor, o Studio avrebbe chiesto i modelli digitali dell’attore per
avere un’idea di come Harington possa essere con addosso il
mantello di Batman e, dal momento che Kit ha concluso il suo
accordo con la HBO per Game of Thrones (l’ultima
stagione è stata già girata), è plausibile che possa cercare nuove
strade, magari nel cinecomic!
Del film diretto da Matt
Reeves si continua a parlare e sembra che a breve debbano
arrivare degli annunci ufficiali che potrebbero portare un po’ di
ordine in mezzo a tutti questi rumors che stanno confondendo le
acque intorno al progetto.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un
collegamento con l’universo cinematografico DC, Reeves ha spiegato
che “la pellicola si legherà in
vari modi anche al DCEU, perché è un tassello di un grande puzzle.
Ma non posso dire altro per ora“. Insomma, le voci circa la
sua indipendenza dal mondo di Wonder Woman,
Aquaman o The
Flash potrebbero non essere state vere.
The
Batman potrebbe riavviare il franchise sul crociato
di Gotham senza Ben Affleck, dunque è ormai
certa la ricerca di un altro interprete che possa raccogliere
l’eredità dei suoi colleghi e dare nuova linfa al personaggio.
Come questo
film si inserirà, o meglio, si legherà al DC
Extended Universe (che comprende
anche Aquaman, Wonder Woman
2 e The Flash) non è ancora
chiaro.
La produzione
di The Batman è slittata al
2019, dunque la speranza di vederlo presto sul grande schermo
è sfumata e toccherà attendere almeno il 2020.
Dalla nuova collaborazione
tra Antoine Fuqua e Denzel
Washington, arriva The Equalizer
2.Robert McCall, già protagonista
della serie tv cult degli anni 80 Un giustiziere a New York, a cui
si ispira il film, è un ex agente delle CIA ora in pensione,
inflessibile giustiziere in difesa delle persone oppresse e
sfruttate. Ma cosa sarà disposto a fare McCall quando una di queste
persone è proprio quella che lui ama?
Di seguito ecco la nostra
intervista a Londra con il protagonista premio Oscar.
[brid video=”383697″ player=”15690″ title=”Denzel Washington
intervista al protagonista di protagonista di The Equalizer 2″]
Nel cast del film ci
sono Denzel Washington, Pedro Pascal, Bill Pullman,
Melissa Leo, Jonathan Scarfe, Ashton Sanders, Lexie Roth, Sakina
Jaffrey, Caroline Day, Donald Cerrone, Abigail Marlowe, Tamara
Hickey, Orson Bean, Kazy Tauginas.
Diretto da Antoine
Fuqua, The Equalizer 2 arriverà il 13
settembre in sala distribuito da Warner Bros.
Aprirà domani, giovedì 13
settembre, la quarta edizione del Festival Internazionale
del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla
Realtà, l’atteso appuntamento
aperto al pubblico con ingresso gratuito dedicato
al cinema del reale. Un’edizione all’insegna di anteprime di
film documentari nazionali e internazionali, eventi, incontri e
masterclass che per quattro giorni, dal 13 al 16 settembre, animerà
la città di Milano all’interno della prima edizione
di Milano
MovieWeek (14-21 settembre 2018), la
settimana dedicata al cinema promossa e coordinata dal Comune di
Milano, Assessorato alla Cultura in collaborazione con Fuoricinema
srl.
Tra gli ospiti del 4° Festival:Lorenza
Indovina, Madrina della quarta edizione della rassegna,
David Hare, commediografo e regista di fama internazionale
interprete di Wall, il film documentario di apertura del Festival,
Yvonne Sciò, regista e produttrice di Seven Women in
programma al Festival e la regista e documentarista Costanza
Quatriglio che terrà la masterclass “Il racconto del
reale”.
La Triennale di
Milano, sede principale della rassegna, il centro
culturale Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da
Vinci saranno i luoghi dell’ampia programmazione del 4°
Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà.
Il 4° Festival Internazionale del
Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà,
organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ e con la
direzione artistica di Fabrizio Grosoli, è patrocinato dalla
Regione Lombardia, dal Comune di
Milanoe dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva
100autori. L’edizione 2018 del Festival ha come
main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor
Pirelli, Aon, Sea Milan
Airports, main media partner RAI, media
partner RAINews24 e RAI Cultura,
il sostegno di RAI Cinema, il contributo di
Image Building, la collaborazione di
Triennale di Milano, Fondazione
Giangiacomo Feltrinelli,Museo Nazionale Scienza e
Tecnologia Leonardo da Vinci, Istituto Luce
Cinecittà, Lombardia Film Commission,
Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani,
Hot Docs (Toronto), la web media partnership con
MYmovies.it,
Taxidrivers.it, Cineuropa.org
e il supporto delle migliori scuole e facoltà di cinema
milanesi.
In programma:
13 film documentari di autori italiani in anteprima
assoluta selezionati per il concorso Storie dal mondo
contemporaneo su più di 150 titoli iscritti; 10 anteprime
italiane di titoli internazionali pluripremiati ai più
prestigiosi festival nel mondo; 6 film documentari fuori
concorso della migliore produzione cinematografica
italiana contemporanea; 16 i progetti
documentari work in progress che verranno presentati al
parterre di professionisti del settore per la sezione dedicata
all’Industry Visioni Incontra.
Le donne, il coraggio, il mare tra
i temi centrali della quarta edizione del Festival. Un’occasione
per riflettere sul mondo contemporaneo e sulle sue incessanti
trasformazioni, uno spazio di approfondimento e cultura su tempi di
grande attualità mondiale, e un’opportunità di espressione per
autori e registi che con carattere e determinazione narrano la
realtà.
Tra le attesissime
anteprime, storytelling del reale, al 4° Festival:
“Wall” il film
documentario che aprirà il Festival domani giovedì 13 settembre
alle ore 20.30, al Teatro dell’Arte Triennale di Milano. Wall
di Cam Christiansen realizzato con le tecniche dell’animazione è
interpretato da David Hare, che il The Washington Post ha definito
“il più importante drammaturgo politico che scrive in inglese”. Il
film, tratto dalla piece WALL di David Hare messa in scena per la
prima volta al Royal Court Theatre di Londra e poi al Public
Theatre di New York, esplora la realtà del muro che separa Israele
e Palestina come mai fatto prima.
“Crime + Punishment” il
film documentario di indagine sulla cattiva condotta di una sezione
del Dipartimento di Polizia di New York. Il film diretto da Stephen
Maing è uno sguardo intimo e travolgente sulle vite e le lotte di
un gruppo di poliziotti infiltrati che rischiano tutto, la loro
carriera e la loro sicurezza, per denunciare alcune pratiche
scorrette di discriminazione razziale da parte di una frangia della
polizia locale di New York. Un’indagine senza precedenti, di oltre
quattro anni, sul più potente dipartimento di polizia degli Stati
Uniti.
“The School in the
Cloud” di Jerry Rothwell affronta il tema dell’istruzione
e dell’educazione attraverso il web e raccontal’esperimento
condotto in tre anni dal professore indiano Sugata Mitra. Il film
intreccia l’idea di Sugata sull’educazione, l’esperienza dei
bambini nelle zone rurali a ovest del Bengala, molti dei quali non
avevano mai avuto a che fare con computer o internet prima, e
quelli nel Regno Unito, per i quali Internet è profondamente insita
nella loro vita quotidiana. Cosa succede in un villaggio remoto
dell’India quando i bambini si connettono a internet per la prima
volta?
“La
Spartenza” di Salvo Cuccia ispirato alla autobiografia di
Tommaso Bordonaro “La Spartenza” che vinse il premio Pieve 1990 per
il miglior diario inedito. Bordonaro emigrò nel 1948 negli USA e il
documentario ci porta tra Bolognetta e il New Jersey. La sua storia
è un frammento della storia generale delle migrazioni, toccante e
unica perché raccontata in prima persona da un
migrante.
“La vita è un
dono” di Israel Moscati racconta la storia di cinque
donne, un viaggio nelle loro vite, nel loro diverso e
caleidoscopico modo di essere donna e di superare la malattia, il
tumore al seno.
“Seven Women” di
Yvonne Sciò il film documentario dove sette donne tra giornaliste,
costumiste, attrici e non solo si confessano all’obiettivo della
regista.
Settembre è la stagione preferita
degli appassionati di serie tv. Tra attesi ritorni
e interessanti novità, per lo spettatore del piccolo schermo c’è
solo l’imbarazzo della scelta: da Maniac di
Cary Fukunaga con Jonah Hill e
Emma Stone ai nuovi episodi di Iron
Fist e Bojack Horseman, senza contare le
conferme di Grey’s Anatomy e The
Deuce.
Scopriamo di seguito le dieci serie
di settembre che non potete perdervi:
1Iron Fist: Stagione 2
(Netflix)
Le nuove responsabilità di
Danny Rand, ormai divenuto protettore di New York come il “collega”
eroe Matt Murdock, saranno messe a dura prova quando una misteriosa
minaccia incomberà su di lui e le persone a cui tiene di
più.
Così è stata presentata la seconda
stagione di Iron Fist, forse la serie meno
riuscita di quelle targate Netflix in collaborazione con la
Marvel. Tuttavia la voglia di
riscatto e alta e l’opportunità di farsi perdonare è ben servita.
Dal 7 settembre disponibile in streaming.
Universal
Pictures International Italy ha diffuso il secondo trailer
ufficiale di Il Primo Uomo (First
Man) il film drammatico diretto da Damien
Chazelle e interpretato da Ryan Gosling,
presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia 2018.