Mamma
Mia! Ci risiamoregge in testa al box
office italiano, seguito da Hotel Transylvania 3 – Una
vacanza mostruosa e The Equalizer
2.
I sequel dominano la
classifica del botteghino italiano non molto ricco di questa
settimana.
Infatti Mamma
Mia! Ci risiamo regge in cima con 676.000
euro incassati alla sua seconda settimana di programmazione con cui
giunge a quota 2,5 milioni di euro. Difficilmente raggiungerà i 9
milioni globali incassati dal primo film dieci anni fa.
Anche Hotel
Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa conferma
la posizione della scorsa settimana raccogliendo altri 638.9000 con
cui arriva a ben 11,4 milioni.
The Equalizer
2 apre al terzo posto con 594.000 euro incassati in
385 sale a disposizione, registrando una media per sala tutt’altro
che incoraggiante pari a 1500 euro.
Gotti
debutta in quarta posizione con 530.000 euro, mentre Mission:
Impossible – Fallout perde due posizioni e
raccoglie altri 472.000 euro per un totale di 4,6 milioni.
Calo anche per Slender
Man (348.000 euro) e Resta
con me (306.000 euro), arrivati
rispettivamente a 1,1 milioni complessivi e 2,9 milioni totali.
Un affare di
famiglia debutta all’ottavo posto con 236.000 euro
incassati in un’ottantina di sale.
Chiudono la top10 altre due novità
veneziane di questo fine settimana: Sulla mia pelle, che esordisce con
200.000 euro, e La profezia dell’armadillo, il cui
debutto si ferma a quota 147.000 euro.
È stato diffuso il nuovo trailer
italiano di Quello che non Uccide, il nuovo film
con protagonista Claire Foy (The Crown, Il
Primo Uomo). Il film è l’adattamento del quarto romanzo
della saga di Millennium di Stieg
Larsson completato e firmato da David
Lagercrantz.
I protagonisti dei romanzi di
Larsson sono stati già portati sul grande schermo da David
Fincher con Millennium – Uomini che odiano le
donne, in cui Rooney Mara e
Daniel Craig davano vita ai protagonisti. A
seguire anche il poster italiano con la Foy nei panni di
Lisbeth Salander.
Quello
che non uccideè stato
pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di
200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che,
nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci
capitoli. Scott Rudin e Amy
Pascal tornano a produrre il film.
La vincitrice del Golden Globe,
Claire Foy (The Crown), protagonista nel trailer internazionale di
Quello che non uccide. Nel film, nuova pellicola della serie
Millenium, creata da Stieg Larsson, e tratto del best seller di
David Lagercrantz (edito da Marsilio Editori), Claire Foy
interpreta l’iconico ruolo dell’hacker informatico Lisbeth
Salander. Nel cast anche Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), nella
veste del giornalista Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks (Blade Runner
2049, La migliore offerta), Lakeith Stanfield (Selma – La strada
per la libertà, Scappa – Get Out) e Stephen Merchant (Logan – The
Wolverine). Il film, diretto da Fede Alvarez (Man in the Dark), al
cinema dal 31 ottobre distribuito da Warner Bros. Enterteinment
Italia.
Sinossi: Lisbeth Salander, figura di
culto e personaggio principale dell’acclamata serie di libri
‘Millennium’ creata da Stieg Larsson, tornerà sul grande schermo in
Quello che non uccide, il primo adattamento del recente bestseller
mondiale scritto da David Lagercrantz. La vincitrice del Golden
Globe, Claire Foy protagonista della serie The Crown, interpreterà
l’iconica hacker sotto la direzione di Fede Alvarez, regista del
thriller del 2016, Man in the dark; la sceneggiatura di questo
nuovo capitolo è di Steven Knight, Fede Alvarez e Jay Basu.
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
Torna al cinema una nuova commedia
prodotta dalla Warner Bros, che sembra ormai aver individuato la
formula perfetta per questo genere di film:
Prendimi!
A partire dalla trilogia di
Una Notte da Leoni, passando per Come Ammazzare il Capo…e Vivere Felici, fino
ad arrivare al recente
Game Night, ormai questo tipo di comedy made in U.S.A.
incontra sempre un buon successo di pubblico. Per non sbagliare il
risultato, gli ingredienti tendono a rimanere piuttosto invariati.
C’è un gruppo di grandi amici, una svolta improvvisa all’interno
delle loro vite, e soprattutto tanta tanta comicità scorretta.
Battute scurrili, doppisensi volgari, scene paradossali, che però
alla fine funzionano, e rendono il prodotto piuttosto
divertente.
In Prendimi! gli
amici di vecchia data Hoagie (Ed Helms), Chilli
(Jake
Johnson), Bob (Jon
Hamm) e Jerry (Jeremy
Renner) si ritrovano a giocare a Prendimi (in inglese
“Tag”) – ovvero il nostrano Acchiapparella – ogni mese di maggio da
quando sono piccoli. Il record di “imprendibilità” è detenuto da
Jerry, abilissimo nello sfuggire alle mille trappole che gli
tendono. Ma questo maggio è diverso. Jerry si sposa. E i tre
sconfitti vogliono farsi giustizia a tutti i costi, cercando di
rompereil primato di Jerry a Prendimi. Si fa fatica a pensare che
una sinossi del genere possa creare del vero intrattenimento.
L’idea di base è piuttosto labile, eppure in qualche strano modo
funziona.
Merito forse del cast
divertente e divertito, che oltre ai già citati
Helms, Renner e
Hamm, mette in campo una Isla Fisher agguerritissima. Pare che la
storia si basi su un fatto realmente accaduto e descritto anni fa
in un articolo del Wall Street Journal, dove si parlava di quattro
compagni di liceo che dagli anni ’80 ad oggi continuano a giocare a
rincorrersi, producendosi di volta in volta in effetti sorpresa che
colgano in fallo colui che deve essere acchiappato.
Proprio negli anni ’80 il gioco
“Tag” entrò molto in voga, e tra i film ad esso dedicati ricordiamo
Toccato (1985) e Tag: the Assassination
Game (1982). Nulla di nuovo quindi, sul fronte
cinematografico, eppure Prendimi! si rivela una
commedia godibile, con poche idee certo, ma un buon ritmo. Lungo i
titoli di coda scorrono alcuni video amatoriali dei veri
protagonisti della vicenda narrata.
La Disney ha diffuso il trailer
ufficiale di Il
Ritorno di Mary Poppins, il sequel del capolavoro
della Casa di Topolino con Julie Andrews. Questa
volta, nei panni della protagonista, ci sarà Emily
Blunt, che raccoglie un’eredità pesante e impegnativa.
Nel cast del
film Emily
Blunt, nel ruolo che fu di Julie
Andrews, Lin-Manuel Miranda,
creatore del musical di grandissimo
successo Hamilton, e la tre volte premio
Oscar Meryl
Streep, che interpreterà il ruolo della cugina
Topsy. Ben
Whishaw (Spectre, The Zero Theorem,
Paddington) interpreterà invece Michael Banks da
adulto e Emily Mortimer sarà Jane.
Infine ci saranno anche Dick Van
Dyke e Angela Lansbury.
Il film arriverà in sala il 19
dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati
adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in
casa Mary Poppins. Attraverso le sue
doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la
famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno
abbandonato le loro vite.
La sceneggiatura sarà scritta
da David Magee; per quanto riguarda la
colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato
al premio Oscar Marc Shaiman si
occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony
Award Scott Wittman scriverà nuove
canzoni originali.
A dirigere il film è stato chiamato
un esperto di musical, Rob Marshall.
L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla
Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande
Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie
di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins
e la famiglia Banks.
Ambientato nelle corti criminali
sovraffollate di in una Los Angeles contemporanea, End of
Justice – Nessuno è innocente è la nuova, impressionante
prova attoriale di Denzel Washington, che gli vale la sesta
nomination all’Oscar. Il thriller legale è disponibile nei formati
DVD, Blu-ray e Digital HD dal 19 settembre con Universal
Pictures Home Entertainment Italia, con oltre 30 minuti di
contenuti extra e nuove scene eliminate mai viste. End of
Justice – Nessuno è innocente porta sullo schermo un cast
stellare (Denzel Washington, Colin Farrell) ed una
storia più attuale che mai.
Roman (Denzel Washington) è un
avvocato difensore idealista e determinato la cui vita viene messa
improvvisamente sottosopra. Quando viene reclutato da uno studio
legale guidato dall’ambizioso George Pierce (Colin Farrell) e fa
amicizia con una giovane sostenitrice dei pari diritti (Carmen
Ejogo), s’innesca una serie di eventi torbidi che mettono a dura
prova l’attivismo che da sempre caratterizza il lavoro di
Roman.
Diretto dal candidato all’Oscar Dan
Gilroy (The Nightcrawler – Lo sciacallo), è il secondo film
del regista e la sesta nomination agli Academy Awards per Denzel
Washington (Glory – Uomini di gloria, Training Day come
Miglior attore protagonista. End of Justice – Nessuno è
innocente affronta tematiche sociali e politiche attuali e
non rimandabili, soprattutto nell’odierna America di Trump.
End of Justice – Nessuno
è innocente DVD E BLU-RAY:
Denzel Washington: diventare Roman
La realizzazione di End of Justice – Nessuno è
innocente
Colin Farrell: alla scoperta di George
8 scene eliminate
End of Justice – Nessuno è innocente
BLU-RAY:
Genere: Thriller
Dischi: 1
Durata: 117 minuti ca.
Video: Formato panoramico ad alta definizione (1.85:1)
1920 x 1080p
Audio: Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese, Giapponese,
Tedesco 5.1 Dts-Hd Ma
Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman
• La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin
Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate
End of Justice – Nessuno è
innocente INFORMAZIONI TECNICHE DVD:
Genere: Thriller
Dischi: 1
Durata: 117 minuti ca.
Video: Formato panoramico 1.85:1 anamorfico 16:9
Audio: Italiano, Inglese, Tedesco – Dolby Digital
5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco e Turco.
Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman
• La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin
Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate
Dopo i Festival di Venezia e Toronto,
il profilo cinematografico della stagione si delinea, visto che, in
genere, i film che arriveranno alla Notte degliOscar 2019 vengono presentati in una delle due
manifestazioni.
Iter diverso invece percorrono i
film che si inseriscono nelle categorie di Miglior Film Straniero.
Così, mentre sappiamo già, ad esempio, che Roma di
Alfonso Cuaron sarà il candidato al Miglior film
straniero per il Messico, in Italia è appena stata resa nota la
lista dei 21 film che ambiscono a rappresentare il Paese nel mondo,
a Hollywood.
Tra qualche scelta insolita, come la
commedia con Vinicio Marchioni, Quanto
Basta, e qualche scelta scontata ma sacrosanta, come il
bellissimo Dogman di Matteo
Garrone, ci sono anche le sorprese che hanno escluso
Loro di Paolo Sorrentino, film
che forse paga lo scotto della misteriosa divisione in due capitoli
(Loro 1 e
Loro
2). Di seguito la lista completa:
Oscar 2019: ecco i candidati
italiani al miglior film straniero
A CASA TUTTI
BENE di Gabriele Muccino CAINA di Stefano Amatucci COME UN GATTO IN
TANGENZIALE di Riccardo Milani DOGMANdi
Matteo Garrone DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi L’ESODO di Ciro Formisano L’ETA’ IMPERFETTA di Ulisse Lendaro IL FIGLIO SOSPESO di Egidio Termine LAZZARO
FELICE di Alice Rohrwacher MANUEL di Dario Albertini NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek NOME DI DONNA di Marco Tullio Giordana QUANTO BASTA di Francesco Falaschi LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi RICCARDO VA ALL’INFERNO di Roberta Torre SEMBRA MIO FIGLIO di Costanza Quatriglio UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò SULLA MIA PELLEdi
Alessio Cremonini LA TERRA
DELL’ABBASTANZA di Damiano e Fabio
D’Innocenzo THE
PLACE di Paolo Genovese TITO E GLI
ALIENI di Paola Randi
Sono iniziate a Trieste le riprese
di Se ti abbraccio non aver paura, il nuovo film
diretto dal Premio Oscar Gabriele Salvatores. Nel
cast Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego
Abatantuono e il giovane Giulio
Pranno.
Il film, scritto da Umberto
Contarello e Sara Mosetti, è prodotto da Indiana
Production ed EDI -effetti digitali italiani- con Rai Cinema, in
collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.
Gabriele Salvatores
torna a girare un road movie, dall’Italia dell’est fino alle strade
deserte dei Balcani.
Se ti abbraccio non aver
paura è il nuovo film di Gabriele Salvatores
Il film, liberamente ispirato
all’omonimo romanzo di Fulvio Ervas, racconta la straordinaria
avventura di un padre e un figlio e il loro rapporto tenero,
divertente, problematico e fuori dagli schemi.
“Il viaggio, la musica, le
strade senza nome dove emozioni e sentimenti trovano lo spazio per
volare. Insomma rock and roll! Di nuovo in strada, dove a volte ho
bisogno di tornare” Gabriele Salvatores.
Le riprese si svolgeranno tra
Italia, Slovenia e Croazia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà
nel 2019 e sarà distribuito da 01 Distribution.
Dopo la prima immagine ufficiale di
Joaquin Phoenix nei panni del protagonista,
cominciano a circolare i primi contenuti “rubati” dal set di
The Joker Origins. Si tratta di foto e video
in cui vediamo l’attore in azione. Di seguito vediamo il video dal
set in cui Phoenix si confronta con un clown corpulento, e proprio
da questa scena e dalle immagini diffuse si possono cogliere alcuni
riferimenti e omaggi a The Killing Joke, una delle
migliori storie raccontate dai fumetti con protagonista il
Clown Principe del Crimine.
Il video e le foto dal set del film
mostrano Arthur che esce dall’ufficio della Ha-Ha’s Talent
Booking, plausibilmente la talent agency gestita dal personaggio
interpretato da Marc Maron, e
incontrare un pagliaccio scontroso, a cui afferra il naso
rosso, gettandolo per strada. Altre foto mostrano che l’agenzia si
trova su Amusement Mile, una parte di Gotham City che, nei fumetti,
ospita un parco di divertimenti. In The Killing
Joke, il Joker sequestra il commissario Gordon e lo porta
a un parco divertimenti fatiscente. Il nome del parco non viene
rivelato, e non sembra essere Amusement Mile, ma questa scena
appare essere comunque un forte legame tematico con la graphic
novel di Moore e Bolland, e un’ulteriore indicazione che
The Joker Origins attingerà agli elementi di
The Killing
Joke.
The Joker
Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale
il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle
ultime ore dalla Warner Bros e
sarà diretto da Todd Phillips (Una
notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni– ha raccontato Phoenix in una
recente intervista –Prendo molto tempo quando si tratta
di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la
sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con
Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto
interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo,
unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
Kit Harington ha
partecipato al Toronto International Film Festival 2018 in
occasione della presentazione al pubblico e alla
stampa di The Death and Life of John F.
Donovan, l’ultimo film di Xavier Dolan in
cui è protagonista, insieme al regista e alle
co-star Emily Hampshire e Thandie
Newton.
Durante la promozione del film, è
sembrato che Harington avesse qualcosa da dire alle grandi
produzioni supereroistiche, alla Marvel in particolare, tacciata di
non aver mai assunto un attore gay per interpretare un suo
protagonista. Ecco le parole dell’attore di Game of Thrones:
“C’è un grande problema con la mascolinità e l’omosessualità
che implica la convinzione che le due cose non possano andare a
braccetto. È come se non potessimo avere qualcuno in un film
Marvel che è gay nella vita reale e che interpreta un supereroe.
Quando accadrà?”
Probabilmente l’affermazione di
Kit Harington andrebbe contestualizzata in un
quadro più ampio soprattutto perché i casting Marvel si sono sempre
rivelati essere la scelta migliore per il personaggio, man mano che
si presentava la necessità di dare un volto di carne e ossa a un
nuovo eroe di carta e inchiostro. Ci sono in effetti molti esempi
di attori apertamente gay che rappresentano con grande disinvoltura
ruoli mascolini. Il primo esempio è quello di Luke
Evans, che per fisicità e appeal dà corpo impeccabilmente
a ruoli molto mascolini.
Nonostante la dichiarazione di Kit
sia corretta nell’ambito dei Marvel Studios, in
tempi non sospetti un grande personaggio Marvel (pure se in casa
Fox) è stato interpretato con risultati egregi da un attore
apertamente omosessuale: parliamo del grandioso Magneto di
Ian McKellen, che ha fatto la storia del cinecomic
ante-litteram e che detiene ancora il primato per uno dei migliori
adattamenti di un personaggio dei fumetti.
Ricordiamo, in merito a Kit
Harington e ai cinecomics, che il nome dell’attore è stato fatto
in merito a un nuovo eventuale casting per The
Batman, con una possibile posizione lasciata aperta da
Ben Affleck per il ruolo dell’Uomo
Pipistrello. Il rumor non è stato confermato,
ma nemmeno ufficialmente smentito dalla produzione.
La Captain Marvel che arriverà al
cinema l’8 marzo 2019 non è quella che gli appassionati di fumetti
di lunga data conoscono bene. La Carol Danvers di Brie
Larson deve attraversare una revisione che la renderà
adatta al MCU e che
quindi ne cambierà non solo le origini ma anche il set di poteri e
abilità.
Il viaggio di Carol, da membro del
USAF e supereroe dell’Universo Marvel è segnato da guerre contro
razze aliene, mentori condannati e storie d’amore, senza menzionare
cambiamenti di abilità che cambiano in maniera radicale. È
comprensibile quindi che l’adattamento del personaggio richiedeva
una normalizzazione. Ecco quindi un piccolo compendio di come
Captain Marvel cambierà dai fumetti, e quali
elementi del personaggio rimarranno invece gli stessi.
1Il costume di Captain
Marvel
Le
foto dal film mostrano Captain Marvel con due costumi differenti: quello
verde e nero della forza militare Kree, la Starforce, e quello
iconico rosso, blu e oro del personaggio che conosciamo dai
fumetti. Quello che i due costumi hanno in comune sono degli spessi
guanti che potrebbero essere i Nega-Bands usati da Mar-Vell
nei fumetti (ma mai da Carol).
Se
il personaggio sarà dotata di queste armi Kree sullo schermo,
queste potrebbero aiutarla in volo e le consentirebbero soprattutto
di redirezionare l’energia del Regno Quantico (o della Zona
Negativa, nei fumetti) per resistere agli attacchi e alla
micropressione dagli stress dei viaggi
interstellari.
I fan non
hanno problemi a far viaggiare la propria immaginazione quando si
parla di MCUe di tutto ciò
che è legato all’universo cinematografico Marvel.
Ogni scena, dettaglio o
battuta diventa spesso materiale ghiotto per ipotizzare scenari o
scovare easter egg che sfuggono anche agli occhi più
attenti; molte di queste teorie si sono addirittura rivelate
corrette, mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle
serie prodotte in questi anni.
Ma quali di queste si sono
effettivamente rivelate fondate? Ecco le dieci più importanti:
1La fine di Visione
Considerando che Visione
aveva una gemma dell’infinito incastonata sulla sua fronte, l’idea
che il finale di Infinity War gli riservasse
un destino atroce era alquanto scontata. I fan avevano infatti
immaginato che Thanos, per ottenerla, avrebbe torturato il
supereroe, cosa realmente accaduta nel terzo atto nel
Wakanda.
La storia di
Valchiria
Nei
fumetti Valchiria viene ritratta con caratteri
nordici, pallida, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri, ma
quando Thor: Ragnarok ha presentato la “nuova”
eroina del MCU, interpretata da Tessa Thompson,
molti fan sono rimasti sconcertati dal look totalmente
inedito.
In
seguito hanno teorizzato che non si trattava della Valchiria dei
fumetti, il cui nome era Brunhilde, ma di un altra guerriera e
amante dell’eroina originale. Ed effettivamente parte di questa
fantasia viene confermata dalla stessa Tessa Thompson quando
dichiara in modo definitivo che il suo personaggio è
bisessuale.
Chi può sollevare il martello
di Thor?
Sollevare il martello di Thor è una sfida
impossibile per chiunque non sia il Dio del Tuono,
tuttavia qualcun altro si è rivelato “degno” “degno” di questo
potere, e non è stato nè Captain America nè Iron Man ma
Visione. Come mostrato in Avengers: Age of
Ultron, l’androide ignaro della clausola ha sollevato il
Mjolnir per consegnarlo a Thor.
Dopo il successo da record al box
office, Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, l’ottavo film della Saga,
firmato LucasFilm e diretto da
Rian Johnson (Breaking
Bad, Looper) sbarca in prima tv lunedì 17
settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle
21.45 su Sky Cinema Hits. Il film sarà disponibile
anche on demand. Nel cast, i protagonisti storici della saga,
Mark Hamill (Guerre Stellari, Ritorno
dal futuro) e Carrie Fisher (Harry ti
presento Sally, Patto di sangue) brillano accanto ai
protagonisti della nuova trilogia, Adam Driver
(Lincoln, Star
Wars: Il risveglio della forza), Daisy
Ridley (Ophelia), Benicio Del
Toro (Escobar, Avengers: Infinity War) e
Laura Dern (The Founder, The Tale).
Il Primo Ordine è in lotta contro
la Resistenza e Rey consegna a Luke Skywalker la spada laser di sua
proprietà per cercare di convincerlo a tornare a combattere per
salvare il mondo libero. Luke però non vuole saperne di tornare in
guerra, credendo sia il momento di porre fine ai Cavalieri
Jedi.
Nel frattempo la flotta della
Resistenza esce dall’iperspazio e si ritrova alla deriva con poco
carburante a disposizione: il Primo Ordine riesce a rintracciarla
una seconda volta e l’Alleanza capisce che i nemici sono dotati di
un potente localizzatore a lungo raggio che può essere disattivato
soltanto salendo a bordo della loro nave ammiraglia.
Con il sesto incasso d’esordio più
alto di sempre, il film ha ricevuto ampi consensi anche dalla
critica cinematografica mondiale: per il New York Post il film
«è un capolavoro audace e di alta qualitàdai dettagli
fantastici», per il Guardian «è un esplosivo tripudio di
proporzioni galattiche» mentre per il Telegraph la trama
«è emozionante e sinceramente sorprendente».
Impreziosiscono il già stellare
cast il Premio Oscar Lupita Nyong’o (12 anni
schiavo, Queen of Katwe), John
Boyega (Star Wars: il risveglio della forza,
Detroit), Oscar Isaac (Robin Hood,
X-Men – Apocalisse), Domhnall Gleeson
(Anna Karenina, Revenant – Redivivo) e Anthony
Daniels (Guerre Stellari, Solo: A Star Wars
Story).
STAR WARS: GLI ULTIMI
JEDI sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky
Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile su Sky On
Demand
Rivelando la prima immagine
ufficiale di Joaquin Phoenix nei panni di
“Arthur”, Todd Phillips ha ufficialmente dato
inizio alla produzione di The Joker Origins, il film esterno
all’universo cinematografico DC che racconterà appunto le origini
del noto antagonista di Batman.
Di seguito tutto ciò che sappiamo
finora sulla pellicola, le cui riprese sono appena partite:
1Il film inaugurerà il franchise DC
Dark
Come annunciato nel corso del Comic-Con di San
Diego (e vociferato anche prima) la Warner
Bros. è pronta a lanciare una nuova etichetta interamente dedicata
ad adattamenti di fumetti con budget ridotti e un target più
adulto. Questo “franchise” verrà aperto con The Joker
Origins, il film ambientato negli anni ’80 e diretto
da Todd Phillips e già si ipotizza che
lo studio chiamerà questa etichetta DC
Dark o DC
Black.
Dopo le prime foto la DC
Entertainment ha diffuso un teaser promo inedito di
Titans,
nel quale vediamo il primo incontro di Dick Grayson
incontra Jason Todd.
Titans
Titans è la serie
tv prodotta dalla DC
Entertainmet e creata da Akiva Goldsman, Geoff
Johns, e Greg Berlanti. La serie vede
protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei
Titans.
Titans
vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns,
Greg Berlanti e Sarah Schechter.
In Titans protagonisti
sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin,
Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di
Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan
/ Beast Boy. Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson
nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove,
Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles
Caulder / Chief.
Nella serie tv Dick Grayson emerge
dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi
eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono
aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche
che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di
fumetti di sempre. La prima stagione Titans debutterà
nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC
Universe, gestito da Warner Bros. Digital
Networks.
E se Avengers: Infinity
War fosse stato ambientato negli anni ’80 a Austin, Texas?
Non abbiamo tirato fuori dal cappello un anno e un posto qualsiasi,
ma l’ambientazione esatta di Stranger Things, la
serie ormai culto prodotta da Netflix che ha
riportato “in vita” gli anni ’80 grazie ai Fratelli
Duffer.
Il canale
Youtube TNovix ha realizzato un fan
trailer del film Marvel Studios in cui gli
eventi raccontati sono stati traslati nel tempo e Tony
Stark e gli altri Vendicatori si scontrano con
Thanos nell’inflazionato decennio, riportato in
auge da cinema e televisione negli ultimi anni. Potete vederlo di
seguito:
Gli eventi raccontati dai Marvel
Studios al cinema, in genere, coincidono con l’anno corrente, come
nel caso di Iron Man, di The
Avengers, o di Avengers: Infinity War,
appunto. Qualche volta però sono spostati indietro nel tempo, come
è avvenuto per Captain America: Il Primo
Vendicatore, ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale. Molto presto, vedremo un altro film Marvel Studios
ambientato nel passato, per la precisione negli anni ’90; si tratta
di Captain Marvel,
che vedrà raccontata sul grande schermo l’origine dell’eroe, Carol
Danvers, interpretata da Brie Larson. Il personaggio dovrebbe
essere la chiave per battere Thanos, come anticipato dalla scena
post credits di Infinity War, e infatti compare in
una posizione predominante nel nuovo fan poster di Avengers 4, in cui
vediamo schierati, intorno al logo dei Vendicatori, i sei Avengers
originali più Carol Danvers.
Avengers: Infintiy
War è considerato a ragione il capolavoro della Marvel, e
sicuramente il suo seguito, Avengers 4, riuscirà a
tenere testa al predecessore, portando a compimento un lavoro
decennale, che ha riscritto i manuali di storia del cinema e ha
contribuito a sdoganare al grande pubblico la cultura del
fumetto.
Mentre si chiude il sipario sul
Toronto Film Festival, che ha visto trionfare la commedia
Green Book con Viggo
Mortensen e Mahershala Ali), e
resta l’eco di una meravigliosa edizione della Mostra del cinema di
Venezia (dove a regnare sono stati Roma di
Alfonso Cuaron e La Favorita di
Yorgos Lanthimos), è già tempo di bilanci per
quanto riguarda l’imminente stagione dei premi.
Quali saranno i titoli che
rivedremo sicuramente agli Oscar? Quali otterranno più nomination?
Di seguito i nostri quindici candidati:
1Boy Erased
Tratto dalle memorie di Garrard
Conley, Boy
Erasedracconta la storia di
Jared, figlio di un pastore battista di una piccola città
americana, e del suo coming out con i genitori quando ha 19 anni.
Il ragazzo si troverà quindi di fronte ad un ultimatum: partecipare
ad un programma di “conversione” oppure essere permanentemente
esiliato ed evitato dalla sua famiglia, dai suoi amici e dalla sua
fede.
Insieme a Timothée
Chalamet, Lucas Hedges è l’altra
grande promessa del cinema americano, visto negli ultimi in alcune
delle pellicole più acclamate e premiate (Lady
Bird, Manchester by the sea, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) e adesso
protagonista del film che segna la seconda regia di Joel
Edgerton.
Le recensioni della critica
americana non sono state proprio entusiasmanti, tuttavia
un’eventuale nomination agli attori (tra cui Nicole
Kidman nel ruolo della madre del protagonista) non sarebbe
così impensabile.
Wildlife
Il
quattordicenne Joe Brinson è testimone del naufragio del matrimonio
dei suoi genitori, Jeanette e Jerry, una casalinga e un giocatore
di golf, in una cittadina del Montana degli anni ’60. Sul vicino
confine canadese infuria un incontrollato incendio boschivo e Jerry
decide di unirsi ai volontari per fronteggiare il fuoco, lasciando
da soli moglie e figlio. Joe si vede improvvisamente costretto a
diventare adulto per aiutare la madre, che nel frattempo ha trovato
l’amore tra le braccia di un altro uomo.
Questa potrebbe essere la vera sorpresa
della prossima Award Season, il puntualeunderdogdei premi americani: debutto alla regia
diPaul
Dano,Wildlifeè stato presentato con successo a Cannes
nella sezione Semaine de la Critiquee vede protagonisti due ispiratissimiCarey MulliganeJake Gyllenhaal. Nomination in arrivo per gli attori e per
la sceneggiatura, firmata dallo stesso Dano e dalla sua
compagnaZoe
Kazan? Noi ci
scommettiamo.
La Favorita
Mentre imperversa la guerra con
la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman)
siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una
persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte
arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione
politica per diventare la favorita della Regina.
Presentato in concorso
alla 75a Mostra d’arte
cinematograficadi
Venezia, La
Favorita di Yorgos Lanthimos ha
ottenuto già due importanti riconoscimenti al Lido (Miglior Attrice
e Leone d’Argento) e si prepara a interpretare un ruolo da
protagonista nella award season in qualsiasi categoria.
Qualche previsione: la Colman e la Stone candidate come attrice
protagonista e non, Lanthimos per la regia, costumi, scenografia,
sceneggiatura e fotografia.
The Front Runner
Basato su All the Truth is
Out: The Week Politics Went Tabloid scritto da Matt Baie,
The Front
Runner racconta l’ascesa del
politico Gary Hart, dai suoi giorni da
senatore del Colorado fino alla sua candidatura con i Democratici
nel 1988 quando venne considerato un aspirante alla Casa Bianca con
lo stile di Kennedy. La sua corsa si interruppe quando arrivò alla
ribalta la notizia di una relazione di Hart con la
modella Donna Rice. Questo scandalo lasciò spazio
a Michael Dukakis che però si frantumò contro la corsa
presidenziale di George H. W. Bush. In molti si sono chiesti
in che modo sarebbe cambiata la storia americana se Hart avesse
concorso contro Bush.
Ben accolto dalla critica presente
al Toronto Film Festival, The Front Runner è il
nuovo lavoro di Jason Reitman e vede protagonista
Hugh Jackman nei panni di Hart. Otto anni fa, con
Tra le nuvole, Reitman riuscì ad ottenere ben sei
nomination agli Oscar (tra cui regia, attori, sceneggiatura) e non
è detto che non possa ripetersi anche quest’anno. Le premesse ci
sono e già si parla di un ottimo Jackman protagonista.
At Eternity’s Gate
Ispirato dai dipinti di Vincent
Van Gogh, dagli eventi della sua vita realmente accaduti, da
dicerie e scene completamente inventate,At Eternity’s
Gateporta sul grande schermo la violenza e le
tragedie sofferte dal pittore nella sua esistenza.
In concorso ufficiale a Venezia 75,
At Eternity’s
Gate segna il ritorno dietro la macchina da presa del
regista e pittore Julian Schnabel e vede
protagonista Willem Dafoe insieme
a Rupert Friend, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Mathieu
Amalric, Emmanuelle Seigner e Niels
Arestrup.
Dafoe, fresco vincitore del Leone
d’Oro come miglior attore, dovrebbe ottenere una candidatura senza
problemi, mentre resta più complicato il percorso del film durante
la stagione dei premi. Qualcosa potrebbe ottenere il reparto
creativo (costumi, scenografia).
Si sono concluse le riprese di
Jungle Cruise, il prossimo film prodotto dalla
Disney che vede protagonista una inedita coppia, formata da
Emily Blunt e Dwayne Johnson. I
due sono i protagonisti del video diffuso dalla produzione su
Twitter, con cui viene annunciata la fine delle riprese. Il nuovo
film d’avventura in costume sarà ispirato a La Regina
d’Africa. Ecco il video:
"It’s very bittersweet to have something so
uniquely special come to an end — but myself and my one and only
virtuoso, Emily Blunt proudly say, that’s an official wrap of our
epic Disney's @JungleCruise."
(via @therock)
pic.twitter.com/6p3iyguaXp
Ad agosto, con lo stesso sistema
(video reso pubblico dai
canali ufficiali) la produzione aveva annunciato l’inizio delle
riprese. La natura di questo progetto sembra chiaramente
un’operazione destinata ad un alto incasso, dal momento che si fa
leva su due degli attori più amati e premiati dal pubblico.
Ricordiamo che Emily
Blunt in particolare è molto attesa sul grande schermo nei
panni di Mary Poppins, nel sequel che arriverà in
sala nei prossimi mesi, in concomitanza con il periodo
natalizio.
Con Emily Blunt e
Dwayne Johsnon, nel film ci sono anche
Edgar Ramirez e Jess Plemons, che
interpretano i villain che cercano di ostacolare gli eroi del film,
verso la corsa alla ricerca di un mistico albero con poteri
taumaturgici.
Jungle Cruise
arriverà nei cinema statunitensi l’11 ottobre 2019.
Va a Green
Book di Peter Farrelly il premio
del pubblico del Toronto Film Festival 2018,
un’edizione in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del
drammatico A Star Is born, debutto alla regia di
Bradley Cooper con Lady Gaga.
Green
Book, tratta da una storia vera, vede come
protagonisti Viggo
Mortensen e Mahershala
Ali al fianco di Linda
Cardellini, Don Stark, P.J.
Byrne, Brian
Stepanek, Sebastian Maniscalco,
e Iqbal Theba. Vi ricordiamo che l’uscita
nelle sale è fissata al prossimo 21 Novembre, ma non c’è dubbio che
ne risentiremo parlare durante la stagione dei premi.
La sinossi: Quando Tony Lip
(Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano
nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don
Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da
Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una
guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli
afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono
costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e
proseguire nel viaggio di una vita.
Todd Phillips ha
condiviso la prima foto ufficiale di
The Joker Origins, in cui compare un primo piano di
Joaquin Phoenix nei panni di Arthur. Infatti la
foto è la conferma che il personaggio interpretato dall’attore è
Arthur Fleck. Lo scorso luglio è stato annunciato che sarà
questo il nome del protagonista del film e che sarà un comico
fallito che, non sappiamo ancora come, troverà nel suo futuro la
maschera del Joker.
Ovviamente nella foto Phoenix non
compare con il trucco tradizionale del personaggio, anche perché
immaginiamo che il trucco verrà molto più avanti nel film, dal
momento che, sebbene sia difficile da credere, la storia comincerà
quando il Joker non esiste ancora.
Sebbene l’immagine, come detto, non
ci dà alcun indizio su quello che sarà il trucco tradizionale del
personaggio, le foto dal set comparse su Just
Jared ci mostrano che il personaggio avrà a che fare con
personaggi che rientrano nell’immaginario del circo, da dove nasce,
in un modo sicuramente distorto, il make-up da clown della nemesi
di Batman.
Eccone alcune in cui Arthur scherza con un corpulento
pagliaccio.
The Joker
Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale
il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle
ultime ore dalla Warner Bros e
sarà diretto da Todd Phillips (Una
notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una
recente intervista. “Prendo molto tempo quando si
tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo
la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con
con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto
molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo
mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
Si può dire che, esclusa la saga di
Blade, quello degli X-Men è il
franchise di supereroi più “antico” e longevo del cinema
contemporaneo. Lanciato nel 2000 da Bryan Singer e
prodotto dalla 20th Century Fox, ha visto alternarsi registi e
attori in due grandi blocchi narrativi (il secondo inaugurato da
X-Men: l’inizio del 2011 sulle origini di Magneto
e co).
L’ultimo, atteso titolo,
X-Men: Dark Phoenix, arriverà nelle sale il
prossimo anno, ma quali sono gli altri titoli in programma? Ecco di
seguito i 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel, tra cinema e
televisione:
1The Gifted – Stagione 2
La
seconda stagione di The Gifted debutterà il
prossimo 25 settembre e i fan sono in trepidante attesa: i nuovi
episodi risolveranno i misteri lasciati sul finale della prima
stagione?
Le
tante direzioni in cui potrebbe andare la trama hanno definito
The Gifted come “l’alba dell’era
mutante“, ricco di new entry nel cast e inaspettate
sorprese…
Deadpool 3
Nonostante il successo scatenato dal
personaggio e dai primi due film del franchise, il futuro di
Deadpool è ancora un mistero. Il terzo capitolo si
farà?
Inizialmente Ryan Reynolds
non si era detto sicuro sul continuare o meno le avventure del
mercenario chiacchierone, pensando che lo studio avrebbe preferito
andare avanti con la X-Force piuttosto che con un
altro standalone.
Tuttavia sembra che anche Deadpool 3 sia attualmente in lavorazione
ed è risaputo che tra i desideri di Reynolds c’è rivedere il
ritorno di Hugh Jackman nei panni di
Wolverine al suo fianco.
X-23
Chiunque è rimasto affascinato dal personaggio
di Laura, la figlia “ritrovata” di
Logan nel film che ha chiuso la saga di
Wolverine con Hugh Jackman. Da lì
i fan hanno iniziato a sognare uno standalone tutto dedicato alla
giovane supereroina, possibilità diventata sempre più concreta
visto il successo raggiunto da Logan.
Il
regista James Mangold ha perfino scherzato dicendo
che tornerebbe volentieri dietro la macchina da presa per il film,
e si vocifera dell’esistenza di una sceneggiatura. Staremo a
vedere.
X-Force
L’accordo fra Disney e Fox potrebbe averne
rallentato i tempi di pre-produzione, tuttavia sembra che lo
spin-off sulla X-Force si farà con il regista
Drew Goddard scelto per portare sul grande schermo
le avventure di questa banda sgangherata di supereroi.
Sappiamo già che Cable,
Domino e, naturalmente, lo stesso
Deadpool, saranno i personaggi principali del film
(dunque sono attesi i ritorni di Josh Brolin,
Zazie Beetz e Ryan Reynolds), ma
non è ancora chiaro chi saranno gli altri membri del
team.
X-Men: Dark
Phoenix
Si
stanno svolgendo proprio in questi giorni a Montreal i reshoot
di X-Men: Dark Phoenix, il film che vedrà nel
cast Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Jessica Chastain, con molte probabilità, potrebbe
indossare le vesti di un classico villain di X-Men,
ovvero Miss Sinister.
La
saga della Fenice Nera è stata male
accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto
che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un
Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie
al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Questa la prima
sinossi: Jean Grey inizia a
sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in
un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un
membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel
mondo.
Continuano tra America ed Europa le
riprese di Spider-Man: Far From Home, annunciato
sequel di Homecoming che proseguirà le avventure
in solitario del supereroe più giovane del Marvel Cinematic Universe.
Ripreso il ruolo da protagonista,
Tom Holland è stato avvistato sul set insieme ai
colleghi Zendaya (MJ) e Jacob
Batalon (Ned) mentre Jon Watts è tornato
dietro la macchina da presa. Ma cosa sappiamo sul cinecomic? Quali
voci si sono rivelate fondate? Di seguito trovate ogni
dettaglio:
1Il logo ufficiale
Sony Pictures ha finalmente rivelato il logo
ufficiale di Spider-Man: Far From Home un
mese fa, in concomitanza con l’inizio delle riprese in
Europa.
Si
tratta di una riproposizione del marchio ufficiale rilanciato per
Spider-Man: Homecoming, con il tradizionale ’ ‘Home’ e il piccolo simbolo dell’Uomo
Ragno incastonato tra le lettere “h” e “m”.
Il costume di Spider-Man
Come rivelato dal video pubblicato
da Tom Holland direttamente sul set
del sequel, il costume che Peter Parker indosserà in
Spider-Man: Far From Home è praticamente identico
all’uniforme di Homecoming e
Captain America: Civil War, donata al
supereroe da Tony Stark.
Dunque non c’è traccia di Iron
Spider o di un nuovo costume, ma abbiamo ragione di credere che un
update potrebbe ancora realizzarsi nel corso della lavorazione.
L’ambientazione
La conferma ufficiale che il sequel
del film del 2017 dedicato all’Uomo Ragno
sarà Spider-Man: Far From Home ha
generato già una serie di congetture, ma, come suo
solito, Kevin Feige è intervenuto nella
conversazione, spargendo indizi e piccolissime informazioni.
A i09, Feige ha
spiegato perché, ad esempio, Peter Parker non sarà a casa a New
York durante il film: “Dunque, quando è ambientato il
film? Sappiamo che sarà estate. Credo si possa trattare di vacanze
estive. Non so però quale estate… cioè, lo so, ma voi no.”
Mysterio e Avvoltoio
Nei mesi scorsi è stato svelato
dal THRche Jake
Gyllenhaal si trova nelle fase finali delle
trattative per interpretare il
villain Mysterio in Spider-Man: Far
from Home. Si attendono conferme ufficiali da parte dei
Marvel Studios.
È Variety invece a riportare
che Michael Keaton tornerà a essere
Avvoltoio nel film, dove torneranno
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che
questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma
non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato
il coinvolgimento del personaggio nel film.
Chris Evans ha
scelto i suoi social media per confermare che, nel prossimo
Avengers 4, il suo Steve Rogers
tornerà a un look classico. Addio barba e capelli un po’
lunghi.
La programmazione Marvel Studios deve ancora proporre
ai suoi fan Captain Marvel, ma sembra che gli
spettatori siano rimasti focalizzati sul futuro collettivo degli
Avengers e che quindi il film atteso, di cui si parla e si cercano
novità sia sempre il quarto capitolo del franchise diretto da
Anthony e Joe Russo. Il film sarà la conclusione
della storyline delle Gemme dell’Infinito e sarà
il canto del cigno di molti attori coinvolti (vedi Pepperony!) e al momento la
Marvel sta girando alcune scene aggiuntive ad Atlanta, con molti
degli attori principali coinvolti.
Uno degli attori attesi per prendere
parte a questa fase della produzione è Chris
Evans, che ha già parlato di queste scene come delle
ultime volte in cui interpreta Captain America. E adesso arriva la
conferma ineluttabile che Avengers 4 sarà l’ultimo
anno alla Marvel per lui (Evans utilizza l’espressione Senior Year,
come alle superiori).
Come potete vedere, la foto mostra
uno Steve Rogers sbarbato e perfettamente curato nell’acconciatura,
una versione precedente a quello che abbiamo visto in
Avengers: Infinity War, dove il personaggio ha
sfoggiato un look più adatto alla sua identità di Vendicatore
Segreto. Già a giugno le prime foto promozionali, prevalentemente
artwork, hanno rivelato, insieme
ad altri dettagli, un ritorno alle origini per il look di Cap.
All’inizio si pensava a un fllashback, tuttavia, mentre tutti gli
altri personaggi presenti nelle immagini impugnavano le loro armi
tradizionali, Steve Rogers era senza il suo scudo. Questo potrebbe
voler dire che il personaggio è rappresentato nel futuro post
Infinity War.
La foto conferma definitivamente che
Evans avrà quel look in Avengers 4. Sarà
interessante capire in che modo il personaggio possa essere tornato
a quel look “pulito” dopo tutto quello che il suo arco narrativo lo
ha portato ad affrontare, compresa la Guerra Civile e gli anni in
fuga con Vedova Nera e Falcon.
Soltanto il film, nella primavera del
2019, fugherà ogni dubbio.
Emma Stone è stata
confusa con Emma Watson da un
passante. L’attrice premio Oscar è stata infatti confusa con
la collega meno talentuosa ma sicuramente più nota durante una
puntata di Billy on the Street, il programma
condotto da Billy Eichner. Durante l’episodio il
conduttore ha portato la Stone in giro per chiedere ai passanti di
convincerla a iscriversi a Instagram, e al minuto
1:09 potete assistere a quello che è accaduto a Emma
Stone quando è stata scambiata per la Watson.
Come sempre, la Stone ha reagito
con ironia all’errore del passante, una confusione forse
comprensibile se non si è troppo ferrati in film e filmografie
degli attori.
Venezia 75: La Favorita,
recensione del film con Emma
Stone
Abbiamo visto Emma
Stone al Festival di Venezia 75, dove ha
presentato insieme a Olivia Colman e a
Yorgos Lanthimos l’ultimo film del regista greco,
La Favorita, in cui recita al fianco di
Rachel Weisz. Il film ha conquistato la Coppa
Volpi per la Colman e il premio alla regia. L’ultima volta che
Emma Stone era stata a Venezia, presentò
La la Land e vinse il premio alla migliore
interpretazione femminile, la stessa interpretazione che l’ha
portata fino agli Oscar.
La trama de La
Favorita: Mentre imperversa la guerra con la Francia, la
fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman)
siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una
persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz).
Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone),
le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la
favorita della Regina.
Brad Pitt è pronto
ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del film di
fantascienza di James Gray, Ad
Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un
regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un
thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo
d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a
un’avventura storica, The Lost City of Z, sua
personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà
presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio
scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.
Prima però, Gray viaggerà verso i
confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto
Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy
McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre
(Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro
di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto
da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include
nel cast anche Ruth Negga (Preacher),
Donald Sutherland (The Hunger Games), John
Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy
Shields (Insatiable).
Mentre l’uscita ufficiale di
Ad
Astra è prevista per gennaio 2019, sembra che la
20th Century Fox voglia anticiparne l’uscita in
cinema selezionati per rendere il film eleggibile agli Oscar 2019.
Anche se questa intenzione non è ufficiale, il fatto che sia stata
diffusa dalla produzione la prima foto ufficiale può essere un
indizio che conferma la voce. Di seguito ecco la foto in questione,
con Brad Pitt nei panni del protagonista:
Come è facile dedurre
dalla foto in questione, Hoyte Van Hoytema, DOP di
Interstellar, ha diretto la
fotografia del film e sembra che anche per questo lavoro abbia
scelto una luce e dei colori simili a quelli usati per il film di
Christopher Nolan.
Tuttavia i film sono molto diversi
per temi e intenzioni, oltre al fatto che sono stati realizzati da
mani registiche completamente diverse. La foto di Ad
Astra arriva alla vigilia dell’uscita in sala di
Il Primo Uomo, diretto da Damien
Chazelle con protagonista Ryan Gosling
nei panni di Neil Armstrong, un’altra avventura nello spazio, anche
se dal carattere storico piuttosto che fantascientifico.
Nonostante le riprese siano iniziate
soltanto l’1 Agosto scorso, c’è già qualcuno che crede che la
Lucasfilm potrebbe annunciare a breve, con una mossa a sorpresa, il
titolo ufficiale di Star
Wars: Episodio IX. J.J. Abrams ha
battuto il primo ciak quest’estate, cominciando così il lavoro sul
suo secondo episodio del franchise da regista e i fan scalpitano
per conoscere il titolo del film che dovrebbe definitivamente
mettere la parola fine alla saga degli Skywalker al cinema. I punti
fissi del film sono pochi: sappiamo che non ci sarà nessuna
discussione sull’intervento o meno in guerra di Luke, visto che il
jedi potrebbe comparire solo sotto forma di spirito di Forza,
mentre sappiamo che Leia guida imperterrita gli ultimi scampoli
della Resistenza, con al fianco Poe Dameron, suo diretto erede alle
redini delle forze ribelli, e Rey, ultima speranza per l’Ordine dei
cavalieri Jedi.
I titoli di Star Wars hanno sempre
rivelato qualche dettagli sulla trama del film, è quindi davvero
improbabile che la Lucasfilm decida adesso di
diffonderlo, soprattutto se si considera il fatto che questo film
dovrebbe essere il più atteso della saga perché effettivamente
conclusivo per Luke, Leia e forse anche per Ben Solo/Kylo Ren,
visto anche lui ha sangue Skywalker nelle vene. Ne L’Impero
Colpisce Ancora c’era l’Impero che schiacciava i Ribelli,
ne Il Risveglio della Forza c’era invece Rey che
scopriva i suoi poteri, e così via.
Nel caso di Il Risveglio
della Forza e di Gli Ultimi Jedi, i
titoli sono stati annunciati a produzione chiusa, e le riprese di
Episodio IX si concluderanno a febbraio, che sembra un buon mese
per diffondere il titolo. Se questo non dovesse accadere, la
finestra entro la quale si dovrebbe annunciare il titolo andrebbe
da febbraio ad aprile 2019, quando si svolgerà la Star Wars
Celebration, durante la quale, ovviamente, ci sarà tantissimo
spazio dedicato al film, essendo l’unico titolo Lucasfilm in
programma fino al dicembre 2019. Potrebbe quindi ospitare un panel
sul film e persino un primo trailer.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e
Richard E. Grant, insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e
Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di
Lando Calrissian.
Avengers 4 ci
mostrerà di nuovo sul grande schermo, forse per l’ultima volta i
Pepperony! Per chi non lo sapesse, si tratta del nomignolo che
Gwyneth Paltrow e Robert Downey Jr. hanno
attribuito alla loro coppia del MCU:Pepper + Tony
= Pepperony. Fondatori del Marvel Cinematic Universe, i due
attori sono al momento impegnati nelle riprese aggiuntive del film
che chiuderà la Fase 3 dell’Universo Condiviso e
sembra che per loro non sia passato un giorno, nonostante la loro
presenza sullo schermo nei rispettivi ruoli sia ormai ricorrente da
10 anni.
Di seguito ecco i due attori che si
prendono in giro reciprocamente sul set del film, da una foto
Instagram all’altra.
La dinamica romantica tra Pepper e
Tony è un elemento unico nei film di genere e nel Marvel
Cinematic Universe e potrebbe essere stato un ottimo
esempio per i rapporti di forza che abbiamo visto sul grande
schermo quest’estate, intercorrere tra Ant-Man e Wasp.
Pepper Potts è infatti una donna volitiva e
caparbia, che è si dimostra in grado di non lasciarsi mettere in
ombra da una personalità ingombrante come quella di Tony,
nonostante il poco tempo sullo schermo rispetto a quello riservato
giustamente al Vendicatore con l’Armatura. Gran parte del merito
per questa felice dinamica è da attribuire non solo alla scrittura
del personaggio e a come è stato impostato in Iron Man, ma anche
alla divertente alchimia tra la Paltrow e Downey Jr.
Dal momento che Avengers 4 sarà
probabilmente il canto del cigno di Tony Stark, non ci resta che
questa occasione per vedere sullo schermo, un’ultima volta, i
Pepperony!
Dopo il piccolo terremoto causato
dall’apparente allontanamento di Henry
Cavill dal ruolo di Superman, si torna a parlare di
kryptoniani e in particolare della cugina dell’Uomo d’Acciaio,
Supergirl. Circa un mese fa è stata diffusa infatti
la notizia che la Warner Bros era al lavoro su uno standalone,
cosa che potrebbe aver fatto accantonare il progetto, forse più
complesso, di Man of Steel 2, e adesso si comincia a parlare di chi
potrebbe essere il fortunato regista scelto dalla Warner Bros per
raccontare la storia di Kara Zor-El sul grande schermo.
Supergirl regia
I primi rumors si concentrano tutti
su Reed Morano,
direttore della fotografia di grande esperienza e regista, nonché
produttore esecutivo, della serie tv di enorme successo (e
straordinaria confezione tecnica) The Handmaid’s
Tale. La regista, presente al Festival di Toronto per
presentare il suo ultimo film, I Think We’re Alone
Now, ha parlato in prima persona della possibilità di
dirigere il film su Kara: “Non so se è un progetto che esiste
davvero, ma l’idea di fare qualcosa di nuovo mi piace sempre,
quindi non dico mai di no. Penso di continuo che potrei portare
qualcosa di nuovo sul tavolo e che possa dare autenticità alla
storia, non solo fare qualcosa solo per il gusto di farla. Ma se
c’è una ragione per fare Supergirl, allora lo farei
sicuramente.”
Subito dopo questa dichiarazione,
rilasciata in sede di presentazione del film in presenza di
Elle Fanning e Peter Dinklage, suoi protagonisti,
la Fanning ha alzato le braccia al cielo, imitando la posa in volo
dell’eroina DC. Che si sia formata una nuova coppia creativa che
vedremo al cinema?
Supergirl trama
Per quanto riguarda la trama, si era
già detto che il film avrebbe visto una giovane Kara scappare da
Krypton con un baby Kal-El. Durante il viaggio sulla Terra, i due
cugini si separano, e Kara raggiunge il pianeta soltanto qualche
decade dopo. Così sulla Terra trova suo cugino adulto, che ormai è
diventato Superman, e questo cambierà completamente il suo
approccio alla vita su questo pianeta sconosciuto. Il film dovrebbe
essere ambientato negli anni ’70.
Supergirl villain
Per quello che riguarda il cattivo
del film, i primi rumors parlano di Brainiac, personaggio a
cui sembra che la Warner Bros stesse già lavorando in qualità di
villain per Man of Steel 2. Se questa voce dovesse
essere confermata, avremo un ulteriore indizio a favore del fatto
che il sequel del film con Henry Cavill è stato
accantonato in favore dello standalone sulle origini di
Supergirl.
A scrivere la sceneggiatura è stata
ingaggiata Oren Uziel. Già nel 1984 ci
fu un film su Supergirl diretto da Jeannot
Szwarc e scritto da David
Odell con Helen Slater nei
panni della protagonista. Il film dovrebbe essere una priorità per
lo Studio, quindi potremmo sentire molto presto parlare di nuovo
del personaggio, magari con notizie ufficiali.
Stando a quanto riporta CBM, sembra
che il primo trailer di Captain Marvel arriverà on line
martedì prossimo, in occasione della puntata quotidiana di
Good Morning America. La notizia non sorprende
troppo, visto che lo show mattutino è stato scelto per le anteprime
di diversi film Marvel Studios, compreso
Avengers: Infinity War.
Il trailer di Captain
Marvel ci dovrebbe offrire un primo sguardo di
Brie Larson nel ruolo di Carol Danvers, eroina
Marvel che, stando a quanto suggerito dalla scena post credits di
Infinity War, potrebbe salvare il mondo e rimediare a quanto fatto
da Thanos. Tuttavia sappiamo che, soprattutto per un personaggio
nuovo che viene introdotto adesso nel MCU, un
primo trailer potrebbe non essere soddisfacente e potrebbe non
mostrare tutto quello che i fan vorrebbero vedere. Dall’altra però
è chiaro che c’è molta attesa intorno al film e che quindi in molti
vorrebbero arrivare al cinema con la mente completamente sgombera
di immagini d’anticipazione.
Ovviamente l’informazione non è
ufficiale, ma le tempistiche sembrano giuste e i tempi maturi per
vedere un primo trailer del film. Dopotutto all’inizio di settembre
abbiamo visto le prime foto ufficiali del film nel coverage di Entertainment
Weekly, e quindi avrebbe senso mostrare ora un primo filmato
del film.
Quello che possiamo immaginare è che
nel trailer vedremo anche un giovane Phil Coulson, interpretato
ancora da Clark Gregg. L’ultima volta che abbiamo visto il
personaggio al cinema è stato in The Avengers,
quando Loki lo ha “ucciso”, salvo poi ricomparire in tv nella serie
Agents of SHIELD. Adesso vedremo però un Coulson giovane e
inesperto, visto che la storia è ambientata negli anni ’90, e
potremmo assistere al battesimo del fuoco dell’agente. In Iron Man,
Phil aveva tenuto a specificare a Tony Stark che quello non era il
suo primo rodeo, come a dire che non era completamente inesperto di
determinate situazioni. Adesso potremmo effettivamente assistere a
quel “rodeo”, stando a quanto ha dichiarato Gregg.
“C’è qualcosa di speciale nel
tornare indietro nei giorni in cui stava cominciando a fare
carriera – dice l’attore in merito al suo personaggio – Ho
dovuto prendere lezioni di innocenza e tornare indietro a quando
era un pochino meno irascibile e stanco. È relativamente nuovo
allo SHIELD ed è ossessionato da MC Hammer e si veste come lui, e questo fa
arrabbiare molto Fury. I pantaloni da genio non vanno molto
d’accordo con i completi Armani!”
Il film uscirà il 6 marzo 2019 in
Italia ed è diretto da Anna
Boden e Ryan Fleck. Oltre a
Brie Larson, Gemma
Chan e Jude Law, il cast di
Captain Marvel
comprende anche Clark Gregg, Samuel L. Jackson e
Lee Pace, nei ruolo già noti al MCU di Phil
Coulson, Nick Fury e Ronan l’Accusatore.
Dopo il successo allo scorso
RIFF (Rome Indipendent Film Festival), arriva in
sala dal 20 settembre Boxe Capitale, film che
ripercorre la nascita e la storia del mondo della Boxe. Il regista
Roberto Palma, attraverso interviste ai protagonisti di questa
disciplina – vecchie glorie e giovani talenti – ne narra la nascita
e l’evoluzione, regalandoci anche una diversa visione della città
di Roma.
Nostalgia, sorrisi, rabbia,
disciplina: questo e tanto altro emerge dai racconti dei
protagonisti che hanno reso Roma la capitale della Boxe. “Boxe
capitale” è un viaggio trasversale nel pugilato romano. Un mondo
con più di cento anni di storia dove all’interno vi sono i vecchi
racconti, le intramontabili leggende, la malinconia del passato, i
mille personaggi, le storiche palestre, le nuove realtà delle
periferie, i volti, le tensioni degli spogliatoi e il calore del
pubblico romano. C’è la boxe e c’è la città di Roma.
Il film sarà proiettato in anteprima
al Nuovo Cinema Aquila di Roma dal 20 settembre per poi proseguire
il suo viaggio in tutta Italia. “Boxe Capitale” di Roberto
Palma è prodotto da Magda Film e distribuito da Asap Cinema
Network.
Dopo 14 anni dal primo film, torna
al cinema la famiglia Parr, Bob, Helen,
Violetta, Flash e Jack Jack; sono Gli
Incredibili 2 e a tutti noi sembra che non sia
passato un giorno e rivedere i protagonisti del più grande cinecomic
mai realizzato sul grande schermo. In effetti per loro non è
passato che un minuto, visto che il film si apre esattamente dove
si chiudeva il precedente, con la minaccia del Minatore a incombere
sulla città e i supereroi ancora fuorilegge.
Lo spunto narrativo spinge, in una
copia un po’ ingenua del primo film, i Parr a vivere sotto
copertura, e quando anche l’ultimo loro aiuto, la protezione
governativa, salta, allora la famiglia è davvero nei guai. Se non
fosse che, se sei un supereroe, qualcuno prima o poi avrà bisogno
di te e ti scoverà, e così, se 14 anni fa era Bob a inseguire i
sogni di gloria, adesso è Helen che cercherà di riabilitare la fama
dei supereroi. Non più il forzuto Mr. Incredible, ma Elastigirl,
eroina, donna e madre, che ha un tocco più delicato, “elastico” ma
sempre deciso.
Le donne trainano la
famiglia e la salvano nel momento di difficoltà? Anche. La lettura
“contemporanea” delle capacità femminili rischia di diventare
semplicistica alla luce del #MeToo, soprattutto perché nel caso
degli Incredibili, sarebbe soltanto parzialmente
corretta. La forza di questa famiglia è sempre stata la
complementarità della coppia, e così è anche nel secondo capitolo,
in cui Bob e Helen, con i loro tempi e le loro esigenze, continuano
a supportarsi per amore reciproco e dei tre pargoli, difficilissimi
da gestire. La parità dei sessi nell’ambiente più delicato che
possa esistere, la famiglia, nel rapporto con i figli, con i lavori
domestici e nell’equilibrio tra dedizione e ambizione personale.
Non senza contrasti ma sempre senza retorica, Bob e Helen sono un
esempio di parità sana e Brad Bird si conferma un
grande narratore delle dinamiche umane.
Il film inoltre approfondisce il
tema del superuomo introdotto nel primo film. In questo caso Bird
decide di riflettere sul fatto che il personaggio super è
l’elemento che serve all’uomo comune a scaricare la responsabilità,
mostrando uno spaccato sociale di quello che può rappresentare,
traslato nella società odierna, una figura di potere, magari un
politico. Esiste, forte e quasi disperato, il desiderio di essere
protetti e di lasciarsi guidare, e spesso si fugge dal
coinvolgimento personale, dal farsi carico di responsabilità anche
civili che viene richiesto a ogni animale sociale.
Con il solito acume,
Brad Bird racconta un pezzetto di contemporaneità,
attraverso l’avventura di supereroi e sebbene oggi il cinema sia
saturo di personaggi extra-ordinari che lottano
contro il male, a differenza di 14 anni fa, Gli
Incredibili della Pixar hanno più cuore
e più appeal di qualsiasi altro essere superdotato che il cinema
abbia offerto di recente. L’azione è perfettamente gestita, i
meccanismi comici perfettamente orchestrati. Gli
Incredibili 2 è un sequel prezioso sia da un punto di
vista dell’intrattenimento sia perché offre con leggerezza allo
spettatore attento la possibilità di riflettere sul proprio modo di
stare al mondo, nel pubblico e nel privato.