Secondo Variety ,
l’astro nascente Brandon Perea è stato
ufficialmente scelto per unirsi al
cast di Twisters, il
seguito della Universal Pictures al loro successo del 1996,Twister. Ulteriori dettagli sul suo
personaggio sono ancora tenuti nascosti. Si unirà ai membri
del cast precedentemente confermati
Daisy Edgar-Jones, Glen Powell e Anthony
Ramos. La produzione dovrebbe iniziare la prossima
primavera, con l’uscita del film nelle sale il 19 luglio
2024.
Pereaha
ottenuto riconoscimenti per il suo ruolo da protagonista
comeAngelnel più recente film
horror di Jordan Peele, Nope, con
Daniel Kaluuya e Keke Palmer. Ha anche lavorato
come regular nella serie drammatica diNetflixThe OA,
che è durato due stagioni.
Cosa aspettarsi da Twister?
Twisters sarà
diretto dal regista
diMinariLee Isaac Chung e si baserà su una
sceneggiatura scritta da Mark L. Smith. Secondo quanto riferito,
non è stato sviluppato come sequel diretto del film del 1996, ma
piuttosto come un “nuovo capitolo” del
franchise. Edgar-Jones interpreterà il ruolo
di “un ex cacciatore di tempeste che svolge un lavoro d’ufficio
dopo essere sopravvissuto a un terrificante tornado. Tuttavia,
sarà costretta a tornare in campo”.
Steven Spielberg è attualmente impostato come
produttore esecutivo attraverso la Amblin Entertainment. È
prodotto da Frank Marshall e Pat
Crowley. Sara Scott e Jacqueline Garell della
Universal stanno supervisionando il progetto, insieme ad Ashley Jay
Sandberg della Kennedy/Marshall.
Diretto da Jan de Bont,
il primo capitolo seguiva i cacciatori di tempeste Bill Harding
e la dottoressa Joanne Harding nel bel mezzo della finalizzazione
del loro divorzio. La coppia si riunisce durante una grave epidemia
di tornado in Oklahoma, dove testano il loro dispositivo di
monitoraggio del tempo che migliorerebbe i tempi di consegna degli
avvisi di tornado.Twister è stato un successo sia di critica che
commerciale, con un incasso mondiale di oltre 495 milioni di
dollari al botteghino. Nel cast erano presenti anche attori
come Cary Elwes, Philip Seymour Hoffman, Alan Ruck, Todd
Field e altri.
La notte delle presidenziali: se sei
il leader dell’informazione americana hai tutti gli occhi su di te.
Succession 4×08 si apre e si chiude nel
caos più totale: la grande corsa è finalmente avvenuta e questo ha
messo sotto pressioni tutti i personaggi. Shiv, Roman e Kendall sono ancora più in disaccordo e mai
come in questo episodio avviene la scissione tra i tre fratelli. Shiv
sta facendo il doppio gioco con Matsson,
Kendall vuole giocare da solo e
Roman tenta in maniera rocambolesca di imitare il
padre. Nonostante la corsa alle presidenziali non sia la trama
principale della stagione, in questo episodio ne è
il fulcro manovrando tutte le scelte strategiche per il futuro,
compreso l’accordo con la GoJo.
I risultati delle elezioni
annunciati in Succession 4×08 sono già controversi
e discussi per una serie che prende liberissima ispirazione dalla
già complicato politica americana. La scelta di un
presidente su un altro avrà delle ripercussioni che vediamo già
alla fine di questo episodio e che coinvolgono
Roman. Anche Kendall, però,
lascia il pubblico con qualche dubbio sul suo doppio, triplo,
gioco. E invece Shiv? La Roy ha
rivelato finalmente la maternità a Tom e in questo episodio è
continuamente bombardata dalla mascolinità preponderante dei membri
della sua famiglia. L’unica donna Roy rimasta sa
già come reagire.
Mencken sarà eletto? Cosa succederà
con i voti mancanti?
Una lotta combattuta che secondo i
dati – truccati – vede vincitore Jeryd Mencken, il
candidato repubblicano. In Succession 4×08 il
responso della rete ATN, lo nominato presidente degli Statu Uniti
superando di poco il candidato democratico, Daniel
Jiménez. L’ATN, sotto la guida di Tom, è
stata la prima rete a dare la vittoria a Mencken, e questa potrebbe
essere la sua rovina. I professionisti dei sondaggi della Waystar Royco erano titubanti nel definire la
corsa a favore di Mencken così presto, ma dal momento che hanno
colto la palla al balzo, altre organizzazioni giornalistiche hanno
iniziato a seguirne l’esempio.
Rimane il problema dei voti dispersi
del Wisconsin. In Succession
4×08, con la corsa presidenziale in atto, si viene a
conoscenza che il seggio elettorale della città è andato a fuoco.
Nell’incidente sono andate perse delle schede elettorali e quindi
non si sa bene come procedere con i conteggi. Il
Wisconsin è il fattore decisivo nella corsa
presidenziale di Succession. L’ATN decide di dare
i voti in favore a Mencken, dato che storicamente
lo stato è a prevalenza repubblicana. Ma non è quello che si
racconta nell’episodio: si ipotizza un complotto e il fatto che le
schede sono state a favore di Jiménez ribaltando
così tutta la corsa alla presidenza. Questa ipotesi non è stata
neanche presa in considerazione in particolare da
Roman che in questo episodio esprime ancor di più
la sua preferenza per i repubblicani, come storicamente il padre
prima di lui.
Matsson e Shiv in Succession
4×08
La vittoria di
Mencken non è sicuramente una buona cosa per
Matsson e Shiv… e per tutti gli
Stati Uniti d’America. Shiv e Lukas
Matsson stanno facendo di tutto per far passare l’accordo
con GoJo. La corsa alla presidenza potrebbe aver cambiato le carte
in tavola: Mencken ha promesso la cancellazione
dell’accordo a Roman. Matsson e Shiv hanno puntato
tutto su GoJo e potrebbero uscirne sconfitti da
questo gioco di potere politico. Succession 4×08
approfitta anche per fare un po’ di denuncia alla società
americana.
Il personaggio di
Shiv in questa narrazione funge da controparte
declinando tutti gli aspetti negativi per una possibile presidenza
di Mencken. Il nuovo presidente è sicuramente un
politico di estrema destra, con alcuni dei suoi sostenitori, tra
cui tutti all’interno della ATN e della Waystar
Royco.
Roman e Kendall smascherano Shiv
(con l’aiuto di Greg)
Una delle storie più importanti
della quarta stagione di Succession è stato
l’affare GoJo, con la morte di Logan Roy nel bel mezzo dell’acquisizione
della Waystar Royco da parte di Lukas
Matsson. Sebbene i co-CEO della Waystar
Royco, Kendall e Roman
Roy, si siano opposti all’accordo, Shiv ha
segretamente tramato contro i fratelli. Per tutta la quarta
stagione, Shiv ha fornito a Lukas
Matsson informazioni riservate sul funzionamento interno
della Waystar Royco, sperando di giocare bene le
sue carte in modo da ottenere un buon posto alla
GoJo quando l’affare andrà in porto. Anche se
finora è stata brava a coprire le sue tracce, la verità viene
finalmente rivelata in Succession 4×08.
La causa di tutto? Cugino
Greg che esce per una serata in città con
Lukas Matsson. Lì, Greg scopre la
truffa di Shiv, decidendo di tenere l’informazione
come leva. Tuttavia, ciò non dura a lungo, poiché alla fine
dell’episodioGreg rivela a
Kendall dell’accordo di Shiv con
Matsson. Questa rivelazione avviene nel momento in
cui Kendall scopre un’altra delle bugie di Shiv,
rendendo la sua reazione ancora più grave. La reazione di
Kendall e Roman a queste
informazioni è stata sicuramente avventata, ma i due sono rimasti
sinceramente feriti quando hanno saputo del tradimento di
Shiv. Rispondono al tradimento con cattiveria
cercando di ferirla
Shiv e Tom ancora faccia a
faccia
Una delle più grandi teorie della
quarta stagione di Succession è stata la
gravidanza di Shiv, con gli spettatori che
hanno ipotizzato che potesse avere il figlio di Tom entro la fine
della stagione. Come si è scoperto, Shiv è
effettivamente incinta e ha rivelato questa informazione a Tom in
Succession 4×08.
L’ha fatto nel tentativo di ferire
Tom e questo importante dettaglio è emerso durante
una delle loro accese discussioni. Questo è stato uno dei momenti
più strazianti dell’episodio, in quanto mostra quanto la coppia, un
tempo felice, sia caduta in basso rispetto alla prima stagione.
Roman e Connor
La nomina di Jeryd
Mencken a presidente divide i personaggi principali in
Succession 4×08. Se come abbiamo visto per
Matsson e Shiv non sarà una cosa positiva al
contrario per Roman e Connor Roy lo è eccome.
Roman ha avuto una stretta collaborazione con
Mencken per tutta la quarta stagione di
Succession. Il futuro presidente gli servirà per
mandare a monte l’affare GoJo. Ciò significa che Roman
continuerà a essere il co-amministratore delegato della
Waystar Royco, una posizione che spaventa molto il
fratello Kendall che per tutto l’episodio è
apparso titubante.
Anche Connor Roy
cerca i suoi vantaggi dalla futura presidenza di
Mencken. Il suo allineamento ideologico è più
vicino alle politiche conservatrici di Mencken che
a quelle liberali di Jiménez. Inoltre,
Connor ha fatto un accordo con
Mencken: se avesse rinunciato alla corsa,
Mencken avrebbe potuto procurare a
Connor un lavoro governativo all’estero. La
vittoria di Mencken significa che avrà più potere
per farlo.
E Kendall?
Il fratello maggiore dei Roy gioca
tutte le sue carte e pare farlo da solo questa volta. Lo confessa
lui stesso a Shiv: vuole continuare come unico CEO
dell’azienda ma ci sono parecchi paletti tra lui e questa
realizzazione. In Succession 4×08, Kendall prende
una posizione netta solo alla fine quando scopre il doppio
gioco di Shiv, prima di ciò i suoi sentimenti erano
combattuti. Da un lato, Kendall non è
completamente allineato ideologicamente con
Mencken. Pur essendo decisamente conservatore, le
idee politiche di Kendall sono più centriste.
A favore di queste sue opinioni
anche le pressioni della ex moglie che è spaventata dai sostenitori
di Mencken che hanno spinto sua figlia a terra.
Kendall teme che una presidenza
Mencken possa portare a nuove violenze contro la
sua famiglia, il che lo rende ancora più titubante nel sostenere il
candidato repubblicano. D’altra parte, Kendall ha
una certa inclinazione a favore di Mencken, per
cercare di fermare l’affare GoJo e sa che
Mencken lo farà. Per questo motivo, Kendall
sceglie di appoggiare l’ATN che ha dato per vincitore
Mencken. La trama delle elezioni ha dimostrato che
Kendall continua a essere uno dei personaggi più
complessi di Succession, e la sua reazione alle
elezioni giocherà probabilmente un ruolo importante negli episodi
finali della serie HBO.
Chi è Fikret?
In Succession 4×08,
L’America decide, abbiamo visto l’interno della
ATN, da dove i fratelli Roy e
Tom hanno coordinato la copertura della notte
elettorale. Alla fine, la decisione di Kendall Roy
di scegliere Mencken ha sostanzialmente concluso
le elezioni. Dopo aver lasciato l’ATN, Kendall
viene inquadrato e dice questa frase: “Alcune persone non
riescono a trovare un accordo, Fikret“. Ma chi è
Fikret? Fikret è l’autista di Kendall in
Succession apparso per la prima volta nella prima
stagione, interpretato da Greg Harvey. In
Succession 4×08 questo rapporto così quasi intimo
tra Kendall e il suo autista richiama quello tra
Logan e Colin, la sua guardia del corpo.
Durante la notte delle elezioni,
Kendall ha dovuto prendere una decisione che
potrebbe avere un impatto importante nel futuro.
Roman voleva non perdere tempo e indire le
elezioni per Mencken, mentre Shiv
voleva evitare di dare a Mencken le elezioni così
facilmente. Alla fine, la decisione spettava a
Kendall. Dato che Nate e il suo
candidato Jimenez non hanno offerto nulla di
sostanziale a Kendall, Mencken ha
assicurato che avrebbe bloccato l’accordo con
GoJo, diventando il suo preferito. Ecco perché
Kendall dice quella frase riferendosi a
Nate e Jimenez che non vogliono
trovare un accordo con lui per bloccare l’acquisizione della
GoJo-Waystar.
Il prossimo episodio
Il
trailer di Succession 4×09 anticipa il gran
finale della serie. Intitolato “Chiesa e Stato”, l’episodio, come
già annunciato da Succession 4×08 vedrà al centro
il funerale di Logan. Diventa sempre più difficile stabilire
chi tra i personaggi principali riuscirà ad avere la meglio. Per
come stanno le cose adesso il finale di stagione di
Succession vede i tre fratelli
Kendall, Roman e
Shiv completamente in frantumi. È probabile che il
penultimo episodio della prossima settimana sia caratterizzato da
un’atmosfera ancora più cupa.
Il trailer mostra i fratelli
Roy che si preparano per il funerale di Logan che, come le riunioni di famiglia in
genere in Succession, sarà sicuramente un evento
emotivo e teso. Il funerale di Logan vede riuniti
quasi tutti i personaggi principali, compresi i quattro fratelli
Roy, Ewan, Marcia, Gerri, il Presidente eletto Jeryd
Mencken, Mattson, Caroline, Karl, Greg, Frank e altri
ancora.
Parlando
con Entertainment
Weeklyinsieme a
Cillian Murphy, Christopher Nolan ha riflettuto sul suo
primo incontro con Murphy. L’attore aveva inizialmente candidato il
suo nome per interpretare lo stessoBatman. Nolan ha detto che
sia lui che Murphy sapevano che Batman non sarebbe
stato adatto per lui, ma il regista voleva comunque avere Cillian Murphy nel film.
Cosa ha pensato Christopher Nolan dell’audizione di Cillian
Murphy per Batman Begins?
Christopher Nolan sul set di Tenet
– Courtesy of Warner Bros
“Quando abbiamo avuto la
nostra prima conversazione, penso che entrambi sapessimo che non
avresti finito per interpretare Batman“, ha detto
Nolan. “Ma volevo davvero salire sul set con te, volevo
portarti nel film. Abbiamo fatto quei test sullo schermo in
modo molto elaborato, su 35 mm, con un piccolo set. Christopher Nolan ha
continuato lodando Murphy per la sua audizione “elettrica”. Ha
notato che ha persino fatto venire i dirigenti a guardare per
convincerli che Murphy potesse essere lo Spaventapasseri di cui
avevano bisogno.
“C’era solo un’atmosfera
elettrica nella troupe quando hai iniziato a esibirti“, ha
detto Nolan. “Abbiamo girato due scene – c’era una scena
di Bruce Wayne e una di Batman – e mi sono assicurato che i
dirigenti scendessero e guardassero cosa stavi facendo sul
set. Tutti erano così entusiasti di vederti esibire che quando
poi ho detto loro: “Okay,
Christian Bale è Batman, ma che ne dici di Cillian per
interpretare Spaventapasseri?” non c’era dissenso. Tutti
i precedenti cattivi di Batman erano stati interpretati da grandi
star del cinema:
Jack Nicholson,
Arnold Schwarzenegger,
Jim Carrey, quel genere di cose. È stato un grande salto
per loro ed è stato davvero solo sulla base di quel
test. Quindi è così che hai interpretato
Spaventapasseri.
Alla fine, Murphy finì per
essere scelto come Dr. Jonathan Crane/Spaventapasseri, un
ruolo che avrebbe ripreso in tutti e tre i film di Batman
di Nolan. Murphy sarebbe anche apparso in una serie
di altri film di Christopher Nolan, tra cui
Inception, Dunkirk e
l’imminente Oppenheimer,
dove reciterà nei panni dello scienziato protagonista.
Secondo World of
Reel, la produzione del prossimo film
di M. Night ShyamalanintitolatoTrapdovrebbe
iniziare il prossimo giugno. Durante la sua intervista con il
sito, il regista candidato all’Oscar ha descritto il suo prossimo
progetto thriller con la Warner Bros. come “molto
insolito” rispetto ai suoi film precedenti.
“È un thriller. È
molto insolito e molto nuovo rispetto a quello che ho cercato di
fare [recentemente], ma sono molto entusiasta della storia, tanto
che non vedo l’ora di raccontarla a voi ragazzi“, ha detto
Shyamalan. . “Dirò questo, l’angolo della storia è il
motivo per cui è così eccitante. La storia potrebbe essere
qualcosa che hai già visto, ma l’angolazione è molto, molto unica:
il punto di vista“.
Quando arriverà nei cinema il
prossimo film di M. Night Shyamalan?
Il film Trap è
attualmente programmato per uscire nelle sale il 2 agosto 2024.
Uscirà anche nello stesso mese di un altro film horror thriller
diSpeak No
Evil della Universal Pictures con
James McAvoy e Mackenzie Davis.
Trap sarà
diretto da M. Night Shyamalan attraverso la sua Blinding
Edge Pictures come parte del suo nuovo accordo di prima
visione con la Warner Bros. Ulteriori dettagli sulla trama e sui
personaggi sono ancora tenuti nascosti. Il film sarà il progetto
successivo al suo film horror recentemente uscito Bussano alla
Porta (Knock At The Cabin), che ha incassato in
tutto il mondo oltre $ 50
milioni al botteghino.
“Dove scrivo e dirigo è
casa mia“, ha detto Shyamalan in una precedente
dichiarazione. “La Disney e la Universal,
dove ho girato la maggior parte dei miei film, saranno sempre casa
e famiglia per me. Warner Bros. ha una storia
leggendaria del cinema. Attraverso le sue recenti esperienze,
la compagnia ha riscoperto il suo amore e apprezzamento per i
cineasti e l’impatto dell’esperienza teatrale. Vinciamo tutti
quando i film hanno successo nelle sale. Credo
che David Zaslav, Michael De Luca e Pam Abdy si siano dedicati a
registi unici e a riempire i cinema di tutto il mondo negli anni a
venire”.
Secondo Deadline, la star
diStar
WarsDaisy
Ridley ha firmato per il ruolo principale
nel prossimo film thriller d’azione del regista
di Casino
RoyaleMartin Campbell
intitolatoCleaner. La
produzione dovrebbe iniziare alla fine dell’estate di
quest’anno.
“Cleaner è un thriller
avvincente, unico e originale sia nei personaggi che
nell’ambientazione. Gran parte del film si svolge sul lato
dello Shard – a centinaia di piedi in aria – e voglio che il
pubblico sia lassù con Joey in un’esperienza vertiginosa e
sconvolgente“, ha detto Campbell in una nota. “Non
c’è un’attrice più istintiva e potente di Daisy in questo momento
per aiutarci a fare proprio questo. La maggior parte dei miei
film sono thriller e Cleaner è uno dei migliori che abbia mai
letto”.
Cosa aspettarsi da Daisy
Ridley?
Cleaner
sarà diretto da Martin Campbell.Daisy Ridley interpreterà Joey Locke, un
ex soldato diventato lavavetri che si è trovato nel bel mezzo di un
attacco terroristico. Il progetto è prodotto da
Sebastien Raybaud e Callum Grant, con il
finanziamento e la produzione di Anton.
“Ambientato nella Londra
odierna, il film vedrà attivisti radicali prendere il controllo del
galà annuale di una compagnia energetica allo Shard, il grattacielo
più alto dell’Europa occidentale, sequestrando 300 ostaggi per
denunciare la corruzione dei padroni di casa“, si legge nella
sinossi.La loro giusta causa è dirottata da uno
zelante estremista all’interno delle loro fila, che è pronto a
uccidere tutti nell’edificio per inviare il suo messaggio anarchico
al mondo. Spetta a un ex soldato trasformatosi in lavavetri, Joey
Locke – sospeso a 90 piani all’esterno dell’edificio – salvare
coloro che sono intrappolati all’interno e abbattere gli assassini,
trovando anche un modo per consegnare alla giustizia i corrotti
magnati dell’energia.”
Daisy Ridley non è estraneo all’azione.
L’attrice è stata protagonista della trilogia del sequel di
Star
Wars dellaLucasfilm e
l’adattamento cinematografico del 2021 di Chaos
Walking. È stato recentemente annunciato che
Daisy Ridleyriprenderà
il ruolo di Reyin
un film senza titolo di Star Wars
del regista Sharmeen Obaid-Chinoy. Secondo quanto riferito, il
progetto si svolgerà 15 anni dopo gli eventi
di Il
risveglio della forza e seguirà Rey mentre
assembla un nuovo Ordine Jedi.
In un futuro non meglio identificato
l’eutanasia viene proposta dal governo e pubblicizzata come un
servizio di cui usufruire a propria discrezione, ma il cui impiego
viene gioiosamente caldeggiato. Siamo in Giappone e Plan 75 è il
lungometraggio d’esordio della regista Chie Hayakawa che era già stato
presentato al Festival
di Cannes dell’anno scorso per Un Certain
Regard e che si è aggiudicato la Menzione speciale del premio Caméra
d’or dedicato alle opere prime, per l’appunto.
La regista aveva già lavorato nel
2018 al soggetto del film inserendolo in un lavoro corale
intitolato Ten years Japan composto da cinque
cortometraggi diretti da cinque diversi autori che raccontano il
Paese asiatico in un futuro proiettato in avanti di dieci anni.
Chie Hayakawa ha dunque ampliato il suo segmento narrativo
allungandolo fino a farlo arrivare alla modica durata di ben 112
minuti, facendosi ispirare, tra l’altro, da un fatto di cronaca
realmente accaduto.
Nel 2016, infatti, lo stato del
Giappone è stato tristemente coinvolto in un evento che ha,
oltretutto, battuto il record di peggior strage che non si
verificava dal 1989. Un giovane di 26 anni si è introdotto di notte
in una casa di cura in cui aveva lavorato tempo prima e ha
assassinato 19 pazienti e ne ha feriti altri 26. La ragione che lui
ha addotto al tremendo gesto è stata l’intenzione di ridurre il
peso economico che donne e uomini improduttivi gravano sui
contribuenti.
Plan 75, la trama del film
Ciò che ha innescato l’idea in Chie
Hayakawa, è stata la rabbia di fronte ad un progressivo cambiamento
ideologico nella sua nazione, che procede incessante verso un
concetto di utilità che calpesta l’umano. Così esordisce Plan
75, che vede protagoniste due coppie di elementi assortiti: la
signora Michi (Chieko Baisho) e la centralinista
Yoko (Yuumi Kawai) da una parte, l’impiegato
Himoru (Hayato Isomura) e suo zio (Taka
Takao) dall’altra, più Maria (Stefanie
Arianne), la dipendente filippina di una struttura.
Il plan 75 del titolo è infatti una
nuova legge che concede alle persone con più di 75 anni di aderire
ad un programma fatto di benefit e pacchetti tra cui scegliere, al
termine del quale è previsto il suicidio assistito. Chie Hayakawa
dirige dunque un racconto seguendo con delicatezza e straziante
malinconia la solitudine devastante di alcune persone anziane e lo
sconvolgimento della quotidianità di due giovani in quella che gli
sembra essere una normalità più che funzionale.
Il lento e dilaniante scorrere del tempo
Il cinema giapponese più recente
consolida quindi i suoi codici: l’uso della macchina da presa fissa
che spia silenziosa gli interni delle case, intimi ma dolorosamente
solitari, gli esterni e gli spazi pubblici svuotati di calore umano
e che, al contrario, lo simulano. Chie Hayakawa si dilunga
nell’osservare con pacatezza la vita della signora Michi, i suoi
iniziali tentativi di mantenersi facendo dei lavoretti, nonostante
la sua età avanzata. Ed è dilaniante la tenerezza che suscita,
inserita in un contorno dalla spietata indifferenza.
Le sequenze indugiano a lungo nel
seguire la vita dell’anziana, per poi farla accompagnare a quella
di una ragazza con cui stringerà amicizia e dal cui incontro la
storia inizierà a mostrare un lento risveglio di coscienza e
l’apertura a uno spiraglio di dignità. È insomma estenuante
Plan 75 in ogni momento che descrive. Nonostante sia lo
specchio di un isolamento mentale e di una noncuranza sociale che
stiamo iniziando a conoscere molto bene, ciò non lo giustifica a
essere così diluito nell’arrivare ad un punto che, bene o male,
s’intuisce facilmente.
È molto probabile – come per sua
stessa ammissione – che la regista e sceneggiatrice volesse
dilungarsi nel descrivere con dovizia di dettagli quanto sia atroce
arrivare sul finire della propria vita e sentirsi così messi in
disparte, così dimenticati, da desiderare che la morte arrivi il
prima possibile. La qualità filmica nella fotografia e nel
montaggio sono ineccepibili alla riuscita di tale scopo, per non
parlare dell’interpretazione della splendida Chieko Baisho, ma è
altrettanto vero che sarebbe stata sufficiente quasi la metà del
tempo per spiegarlo. Ma forse, proprio per questo, rende ancor
meglio l’idea di quel che provano i protagonisti.
Quando nel 1987 il regista Paul Verhoeven
portò al cinema il film RoboCop (qui la recensione), non poteva
sapere che quello sarebbe stato l’inizio di uno dei più fortunati
franchise di genere fantascientifico. Con due sequel
cinematografici e diverse serie televisive, quello del poliziotto
cyborg è oggi uno dei personaggi più noti del cinema, entrato a far
parte dell’immaginario culturale. Interpretato da Peter
Weller nei primi film, RoboCop si affermò anche
grazie alla satira e al cinismo presenti nella sua violenta storia.
Nel 2014, infine, il personaggio è stato ripreso per un remake,
anch’esso intitolato semplicemente
RoboCop (qui la recensione) e diretto dal
brasiliano José Padilha.
Questo progetto, di cui si parlava
già dai primi anni del Duemila, vedeva originariamente
Darren Aronofsky (Il cigno nero,madre!) come regista.
Al suo posto fu però poi scelto Padilha dopo che questo si era
distinto con Tropa de Elite – Gli squadroni della forza e
Tropa del Elite 2 – Il nemico è un altro. Per questo nuovo
adattamento del personaggio, il regista e gli sceneggiatori
decisero naturalmente di introdurre le novità presenti nel campo
dell’intelligenza artificiale. Con grandi effetti speciali e un
cast ricco di celebri attori, questo nuovo film vantava un budget
di circa 100 milioni di dollari.
Apprezzato in parte dalla critica,
che non ha mancato di sottolineare come questo nuovo
RoboCop non regga il confronto con l’originale,
specialmente per quanto riguarda la satira politica e sociale,
questo remake rimane un titolo fantascientifico particolarmente
interessante e che i fan del genere non mancheranno di apprezzare.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
RoboCop: la trama del
film
Il nuovo RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex
Murphy, marito affettuoso, padre, e buon poliziotto,
facendo del suo meglio per arginare l’ondata di criminalità e
corruzione a Detroit, resta gravemente ferito, la OmniCorp
intravede un’occasione unica per creare un poliziotto ibrido, in
parte uomo ed in parte robot.
L’esperimento sembra riuscire nel
migliore dei modi, se non fosse che i ricordi di Murphy continuano
ad affiorare insistenti, provocando uno shock emotivo nel cyborg,
il quale necessità così di ulteriori interventi. Il poliziotto
robotico conquista in breve la fiducia degli abitanti di Detroit,
ma i flashback della sua vita passata tornano insistentemente e
RoboCop decide di indagare sulle circostanze del decesso di Murphy,
smascherando la corruzione e gli abusi della polizia locale. Le sue
scoperte, tuttavia, rischiano compromettere anche il direttore
della OmniCorp, Raymond Sellars, che non può
permettere che la sua creazione si ribelli.
RoboCop: il cast del
film
Per questo remake, la produzione
desiderava affidare la parte ad attori affermati come Tom Cruise o
Johnny Depp. La
decisione ricadde però infine su Joel Kinnaman, divenuto
celebre grazie alla serie The Killing. L’attore, oggi noto
anche per Suicide Squad, espresse il desiderio che
il film potesse contenere la violenza dell’originale, ottenendo il
divieto ai minori. Lo studios di produzione però non permise tali
scelte creative, puntando ad ottenere un divieto meno stringente
con cui poter recuperare i soldi spesi per coprire il budget.
Accanto a lui, nel ruolo di Clara la moglie di Alex, vi è l’attrice
Abbie Cornish,
mentre Gary Oldman è
il dottor Dennett Norton, ideatore di RoboCop.
L’attore Samuel L.
Jackson ricopre il ruolo di Pat Novak, conduttore del
programma The Novak Element e forte sostenitore dei nuovi
tecnologici mezzi di controllo del crimine. Jackie Earle
Haley interpreta Rick Mattox, responsabile per
l’addestramento di RoboCop. L’attore Michael Keaton
interpreta invece Raymond Sellars, CEO della OmniCorp e principale
antagonista del film. Nel film compaiono poi anche Michael
K. Williams nei panni di Jack Lewis, collega e miglior
amico di Alex, e John Paul Ruttan in quelli di
David Murphy, figlio di Alex e Clara. Pur non essendo qui al suo
primo ruolo nonostante la giovane età, questo è il film per cui è
maggiormente conosciuto.
RoboCop: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
In seguito all’uscita di questo
film, era stato annunciato anche un suo sequel diretto. I piani
però sono poi cambiati, con la cancellazione del sequel e
l’ideazione di un reboot. Il nuovo lungometraggio dovrebbe infatti
ignorare gli eventi sia dei due sequel del 1990 e del 1993, sia del
remake del 2014. Nel luglio del 2018 viene confermato come titolo
RoboCop Returns, mentre per la regia viene assunto
Neill Blomkamp, celebre per i film District 9 e Elysium. Nell’agosto del 2019, tuttavia, Blomkamp
annuncia che non dirigerà più il film, intenzionato a dedicarsi ad
un progetto diverso. Al suo posto viene scelto Abe
Forsythe. Al momento, non è però ancora stata rivelata una
potenziale data di uscita del film.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. RoboCop
è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Rai
Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di lunedì 15 maggio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
La trilogia cinematografica di
Beverly Hills
Cop è una delle più apprezzate di sempre, in
particolare per la sua capacità di mescolare crime e commedia in
modo originale e brillante. Con guadagni elevatissimi in tutto il
mondo, i film della serie si sono affermati come veri e propri
cult, merito soprattutto dell’indomabile protagonista Alex Foley,
interpretato dall’attore Eddie Murphy. Dopo un primo capitolo di grande
successo, nel 1987 è arrivato il sequel Beverly Hills
Cop II, diretto stavolta da Tony
Scott, regista celebre per film come Top Gun, Nemico pubblico e Man on Fire – Il fuoco della
vendetta.
Scritto da Larry
Ferguson e Warren Skaaren, questo sequel
non era in realtà previsto, in quanto i produttori erano più
interessati a sviluppare il personaggio di Foley in una serie
televisiva. Murphy però fu contrario a questa idea, richiedendo
dunque la realizzazione di nuovi film per il cinema. Presero così
vita le sue nuove avventure, ancora a Beverly Hills. Alla commedia
e all’azione si unisce naturalmente anche una grande colonna
sonora, caratterizzata in particolare dal brano Shakedown
di Bob Seger, candidato come miglior canzone ai
premi Oscar.
Pur avendo guadagnato meno rispetto
al precedente film, Beverly Hills Cop II si è comunque
affermato come un grande successo, con un incasso di 276 milioni di
dollari a fronte di un budget di 27. Per i fan del primo capitolo,
si tratta di un sequel imperdibile, caratterizzato dal carisma
inimitabile di Murphy. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Beverly Hills Cop II: la trama del film
Nel secondo capitolo della trilogia,
Alex Foley è ora impegnato nelle indagini
riguardanti il tentato omicidio nei confronti del capitano
Andrew Bogomil, suo caro collega. Questi, che era
infatti impegnato in un delicato caso di corruzione e traffico
d’armi, ricorda solo di essere stato ferito da una seducente dama
in nero. Ancora una volta, il poliziotto protagonista desidera
andare in cerca della verità, ma viene ostacolato dal suo nuovo
capo, Harold Lutz. Ma Foley non è mai stato
incline a seguire le regole, e così insieme ai fedeli Billy
Rosenwood e John Taggart si reca
nuovamente a Beverly Hills, per scoprire i motivi dietro
l’attentato.
Per prima cosa, però, Foley e i suoi
colleghi dovranno riuscire a decifrare un messaggio anonimo,
composto da lettere dell’alfabeto ritagliate, giunto fino a loro.
Questo li riconduce alla misteriosa Karla Fry, che
si rivela essere la direttrice di un club molto riservato.
Intraprendendo delle indagini su di esso, i tre poliziotti scoprono
che dietro vi si nasconde un giro di rapine. I soldi ricavati da
queste vengono poi utilizzati per acquistare delle micidiali armi,
poi rivendute nel Centro e nel Sud dell’America. Dietro
all’operazione si nasconde lo spietato boss Maxwell
Dent. Fermare lui e far crollare la sua attività è l’unico
modo che Foley ha per rendere giustizia al collega.
Beverly Hills Cop II: il cast del film
Oggi sarebbe impensabile immaginare
il personaggio del poliziotto Alex Foley con un volto diverso da
quello di Murphy. Eppure, questi non fu la prima scelta per il
ruolo, che anzi era pensato per un attore bianco. Il ruolo era
infatti stato inizialmente offerto a Mickey
Rourke e Sylvester
Stallone, i quali rifiutarono però per via di
divergenze creative. Con l’ingresso nel cast di Murphy il progetto
ha però infine preso vita e grazie al suo carisma l’attore ne ha
fatto qualcosa di molto personale. Murphy partecipò infatti per la
prima volta nella sua carriera anche alla scrittura di alcune parti
del film, adattandole così meglio su sé stesso. Ormai una star,
egli percepì per questo sequel un compenso pari a 8 milioni di
dollari, su 27 totali del budget.
Ancora una volta al suo fianco vi
sono gli attori Judge Reinhold nel ruolo di Billy
Rosenwood e John Ashton in quelli dei John
Taggart. L’attore tedesco Jurgen Prochnow è lo
spietato Maxwell Dent, mentre Brigitte Nielsen,
celebre icona della moda anni Ottanta, recita qui in nel ruolo di
Karla Fry. Per lei si è trattato di uno dei primi ruoli al cinema
dopo il debutto in Yado. Recitano poi nel
film anche Dean Stockwell nei panni di Charles
Cain, Ronny Cox in quelli di Andrew Bogomil e
Robert Pastorelli con il ruolo di Vinnie. Si
segnalano poi due cameo di rilievo: il primo è quello di
Hugh Hefner, fondatore della rivista
Playboy, che compare nel ruolo di sé stesso. Il secondo è
invece quello dell’attore Chris Rock, nei
panni di un cameriere.
Il sequel di Beverly Hills
CopII, il trailer e dove vedere il film in streaming
e in TV
Dopo questo secondo capitolo di buon
successo, è stato realizzato nel 1994 Beverly Hills Cop III,
dove Foley si trova a dover fare i conti con l’assassinio del suo
storico capo, l’ispettore Douglas Todd. Pur non ottenendo
l’apprezzamento avuto dai primi due, anche questo riuscì ugualmente
a dar vita a buoni incassi, merito naturalmente della presenza
costante di Murphy, mattatore imprescindibile della saga. Da anni
si parla inoltre della possibilità di realizzare un quarto
capitolo. Nel 2016 questo è infine stato confermato, con Murphy
pronto a riprendere il ruolo. Il film, che dovrebbe venire
distribuito da Netflix, sembra attualmente essere in fase di
scrittura.
Nell’attesa di vedere questi sequel,
è possibile fruire di Beverly Hills Cop
II grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 15 maggio alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
L’attesa è quasi finita! Dopo uno
storico debutto nelle sale cinematografiche, il fenomeno mondiale
di
James CameronAvatar: La Via dell’Acqua arriverà il 7 giugno su
Disney+ e includerà contenuti
extra con i registi, il cast e la troupe.
Avatar: La Via dell’Acqua è arrivato nelle
sale italiane lo scorso 14 dicembre ed è diventato il terzo film
con il maggior incasso di tutti i tempi a livello mondiale con
quasi 2,32 miliardi di dollari al botteghino. Candidato a numerosi
premi Oscar, tra cui quello come miglior film, Avatar:
La Via dell’Acqua ha anche stabilito un nuovo
standard di riferimento per gli effetti speciali. Prodotto da
Cameron e dal suo collaboratore di lunga data Jon Landau, la
produzione 20th Century Studios-Lightstorm Entertainment è
interpretata da Sam
Worthington, Zoe
Saldana, Sigourney
Weaver, Stephen Lang, Cliff Curtis e
Kate Winslet. Accanto all’illustre cast ci sono gli
esordienti Britain Dalton, Jamie Flatters, Trinity Jo-Li
Bliss, Bailey Bass e Jack Champion. La sceneggiatura è
scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver e il
soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver
& Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard
Baneham sono i produttori esecutivi del film.
Avatar:
La Via dell’Acqua raggiunge nuove vette ed
esplora profondità sconosciute: James Cameron torna nel mondo di
Pandora in questa avventura d’azione ricca di emozioni. Ambientato
più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La
Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia
Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di
dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda,
delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle
tragedie che affrontano. Il tutto sullo sfondo dei paesaggi marini
mozzafiato di Pandora, dove il pubblico incontra nuove culture
Na’vi e una serie di creature marine esotiche.
Sony Pictures ha
diffuso Fidanzata in Affitto diretto da
Gene Stupnitsky con
Jennifer Lawrence, Andrew Feldman, Laura Benanti, Natalie
Morales e Matthew Broderick.Dal 21 giugno solo al
cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle
Pictures.
Il trailer italiano di
Fidanzata in affitto, la nuova commedia Sony
Pictures interpretata da Jennifer Lawrence e
diretta da Gene Stupnitsky (Good Boys – Quei
cattivi ragazzi). Nel film oltre a
Jennifer Lawrence anche Andrew
Feldman (Guida turistica per innamorarsi), Laura
Benanti (Gossip Girl), Natalie Morales (Amiche per la
morte – Dead to Me) e Matthew Broderick (Manchester
by the Sea). Fidanzata in
affitto sarà solo al cinema dal 21 giugno, prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Sul punto di perdere la
casa della sua infanzia, Maddie (Jennifer Lawrence) scopre un
intrigante annuncio di lavoro: ricchi proprietari di elicotteri
cercano qualcuno con cui far “frequentare” il loro introverso
figlio di diciannove anni, Percy, prima che parta per il college.
Con sua grande sorpresa, Maddie scoprirà presto che con
l’impacciato Percy non sarà un’impresa facile.
Quest’estate qualcosa nell’alto dei
cieli accadrà in Good Omens 2! La seconda stagione
di Good
Omens debutta il 28 luglio su Prime Video. Dopo il successo globale e
l’entusiastica risposta ricevuti dalla prima stagione, Neil Gaiman,
co-creatore della serie, ha deciso di soddisfare l’appetito dei fan
con nuove avventure sullo schermo dell’empio duo con una nuova
storia originale.
L’ineffabile data di debutto della
seconda stagione è stata svelata nella giornata
del 33esimo anniversario della pubblicazione del romanzo Good
Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch
(Good omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter,
strega) di Terry Pratchett e Gaiman, base per la prima
stagione della serie. Con una celebrazione speciale per i fan, Neil
Gaiman ha collaborato con le grandi fan Hilly & Hannah Hindi
del The Hillywood Show per svelare la data di uscita con il loro
fan video “Good Omens Parody”, che potete vedere QUI.
La stagione in sei episodi sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video dal 28
luglio in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. I fan possono
recuperare la prima stagione di Good Omens già disponibile
su Prime Video. La seconda stagione di Good Omens è
l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia
beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al
costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
La seconda stagione di Good
Omens esplora nuove storie che ampliano il
materiale originale alla base della serie per raccontare la
sorprendente amicizia tra Azraphel, un angelo pignolo e
commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica,
Crowley. Avendo vissuto sulla Terra sin dall’inizio dei tempi e una
volta sventata l’apocalisse, Azraphel e Crowley tornano a condurre
una vita tranquilla tra i mortali nel quartiere di Soho a Londra,
quando un inaspettato messaggero presenta loro un mistero
sorprendente.
Il cast della seconda stagione di
Good Omens include Michael Sheen e David
Tennant rispettivamente nei ruoli dell’angelo Azraphel e
del demone Crowley. Riprendono il loro ruolo anche Jon Hamm come Arcangelo Gabriele, Doon
Mackichan nei panni dell’Arcangelo Michele e
Gloria Obianyo nel ruolo dell’Arcangelo Uriele.
Tornano per questa stagione in nuovi ruoli Miranda
Richardson nei panni del demone Shax, Maggie Service come
Maggie e Nina Sosanya nel ruolo di Nina, e nuovi volti si uniscono
al gruppo dei disadattati del Paradiso e dell’Inferno: Liz Carr nel
ruolo dell’Angelo Saraqael, Quelin Sepulveda come Angelo Muriel e
Shelley Conn nel ruolo del demone Beelzebub.
Neil Gaiman prosegue nel suo ruolo
di executive producer e co-showrunner al fianco dell’executive
producer Douglas Mackinnon, che ricopre nuovamente anche il ruolo
di regista dei sei episodi. Anche Rob Wilkins di Narrativia, in
rappresentanza del Terry Pratchett’s estate, John Finnemore, e Josh
Cole, Head of Comedy di BBC Studios Productions, sono executive
producer, e Finnemore è anche co-sceneggiatore al fianco di Gaiman.
Good Omens è basata sull’amatissimo romanzo best seller
internazionale di Terry Pratchett e Gaiman. La nuova stagione è
prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank
Corporation e Narrativia.
Disney+ ha diffuso il trailer
ufficiale dell’attesissima serie originale Full Monty –
la serie. Dai creatori dell’iconico film vincitore
del premio BAFTA, questa nuova serie in otto episodi debutterà in
Italia il 5 luglio in esclusiva sulla piattaforma streaming.
Il trailer introduce anche la stella nascente Talitha Wing
(Wolfe, Alex Rider), che interpreterà la figlia
adolescente di Gaz, Destiny Schofield.
Full Monty – la serie, la trama e il
cast
Ambientata venticinque anni dopo il
film originale britannico di successo, Full Monty – la
serie seguirà lo stesso gruppo di fratelli mentre vivono la
loro vita nella città post-industriale di Sheffield e si
destreggiano nei sempre più fatiscenti settori della sanità,
dell’istruzione e dell’impiego. La serie comedy-drama racconterà
cos’è successo ai membri del gruppo dopo che si sono rimessi la
divisa, esplorando i loro momenti più brillanti, più folli e più
disperati. Inoltre, metterà in luce come il mondo esilarante di
questi eroi della classe operaia, che risiedono ancora a Sheffield,
sia cambiato nel corso dei decenni.
Simon Beaufoy, lo sceneggiatore del film originale e vincitore
dell’Academy Award, ritorna insieme alla co-sceneggiatrice Alice
Nutter (Accused), mentre Uberto Pasolini (Nowhere
Special) torna come produttore esecutivo.
Il trailer vede il cast principale riprendere i ruoli più amati
dai fan, a partire da Robert Carlyle (Trainspotting,
C’era una volta) nei panni di Gaz, Mark Addy (II Trono
di Spade, Il destino di un cavaliere) come Dave,
Lesley Sharp (Before We Die, Scott and Bailey)
nel ruolo di Jean, Hugo Speer (Britannia, Tenebre e
ossa) in quello di Guy, Paul Barber (The Dumping
Ground, Gloves Off) come Horse, Steve Huison (The
Royle Family, Paul, Mick e gli altri) nel ruolo di
Lomper, Wim Snape (The Beaker Girls, Gentleman Jack –
Nessuna mi ha mai detto di no) in quello di Nathan e Tom
Wilkinson (Batman Begins, Michael Clayton) che
interpreta Gerald.
Tra gli altri nuovi membri del cast che si uniscono al gruppo ci
sono Paul Clayton (The
Crown, The Split) nel ruolo di Dennis, il marito
di Lomper. Miles Jupp (A Very British Scandal) che
interpreta Darren, l’appena divorziato agente immobiliare che si
rivolge ai Monty per avere consigli su come affrontare la vita
adulta. Sophie Stanton è invece Hetty, una collega e amica di Jean,
e Phillip Rhys Chaudhary si aggiunge come vicepreside della scuola
nei panni di Dilip. I nuovi arrivati Dominic Sharkey e Natalie
Davies interpretano rispettivamente i compagni di Destiny, Cal e
Tabani, insieme ad Arnold Oceng, nei panni di un talentuoso artista
di graffiti. Aiden Cook è il dodicenne “Twiglet”, mentre Tupele
Dorgu (Alma’s Not Normal) interpreta Yaz, la madre di
Destiny.
Simon Lewis è il produttore della serie, mente Lee Mason,
Director, Scripted, è produttore esecutivo per Disney+. La serie originale è stata
sviluppata da Searchlight Pictures e FX. Full Monty – Squattrinati organizzati, il film originale
del 1997 vincitore del premio BAFTA, è disponibile in streaming su
Disney+ in Italia.
Opera prima della regista
statunitense A. V. Rockwell, A Thousand And One è
stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film
Festival 2023 dove ha vinto il Gran Premio della Giuria per un
film Drammatico. In Italia il film sarà presentato alla 69°
edizione del Taormina Film Festival.
Protagonista la cantante Teyana
Taylor nel ruolo di una madre ferocemente decisa a garantire un
futuro al figlio. A Thousand And One è un’ode al potere
della famiglia, unica ancora di salvezza in un mondo in evoluzione
che si disinteressa delle vite degli ultimi.
Al cinema il prossimo 29 giugno
distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International
Italy.
La trama di A Thousand And
One
Inez (Teyana Taylor), una donna
determinata e impetuosa, rapisce il figlio Terry, di sei anni, dal
sistema di affidamento nazionale. Aggrappandosi uno all’altro,
madre e figlio cercano di ritrovare il senso di casa, di identità e
di stabilità in una New York in rapido cambiamento.
Guardiani della Galassia
Vol. 3 è ora nei cinema e questo
significa che il tour promozionale per il cast e la troupe è giunto
al termine. Di conseguenza, James Gunn è libero di concentrarsi sulla
gestione dei DC Studios e prepararsi a
dirigereSuperman:
Legacy che arriverà 2025.
Durante un’intervista con Wired, al regista è
stato chiesto a cosa sta attualmente lavorando. Oltre a
condividere un aggiornamento su Creature
Commandos, Gunn ha confermato i recenti rapporti
secondo cui le riprese del film inizieranno il prossimo
gennaio.“Sto lavorando a Superman: Legacy che gireremo a
gennaio”, ha rivelato. “Abbiamo
registrato voci per il nostro spettacolo animato, Creature
Commandos. E poi sto aiutando altri scrittori a lavorare su altri
progetti nel mondo DC”. Le riprese dovrebbero svolgersi ad
Atlanta, in Georgia, il che significa che la popolare destinazione
delle riprese probabilmente raddoppierà per Smallville e
Metropolis.
Nella stessa intervista, James Gunn è stato è tornato a parlare dei
suoi doveri ai DC Studios e ha spiegato in che modo il suo ruolo
differisce da quello del presidente dei Marvel Studios
Kevin Feige. “In realtà è un po’ diverso. Peter
Safran fa molto di quello che fa Kevin Feige. Molto di quello che
faccio è lavorare solo sul lato creativo delle
cose”, rivela lo sceneggiatore e
regista. “Quindi, mappare le storie e il lato creativo
dell’universo è il mio lavoro, molto più di alcune delle cose più
amministrative/esecutive. Kevin deve fare entrambe le
cose.”
Superman:
Legacy non sarà un’altra storia sulle origini, ma
il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un
“giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già
incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni
eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che
l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU).
Il casting è attualmente in corso,
con la speranza che venga fatto un annuncio ufficiale al Comic-Con
di San Diego di quest’anno. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Prime
Video annuncia la nuova serie Original italiana
Costiera, un action-drama internazionale
diretto dal vincitore dell’Emmy Award Adam
Bernstein (Breaking
Bad, Fargo, Scrubs, 30 Rock,
Masters of Sex, Californication, Better Call Saul, Orange is the New
Black, Shameless). Costiera
è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia
beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di
€49,90/anno o €4,99/mese.
Scritta da Elena
Bucaccio (responsabile editoriale di Lux Vide) e
Francesco Arlanch, la serie è co-prodotta da
Amazon Studios e da Luca Bernabei per Lux Vide,
una società del gruppo Fremantle.
Costiera sarà disponibile su Prime Video
nel 2024 e sarà distribuita in tutto il mondo, grazie alla solida
collaborazione con Fremantle.
Daniel De Luca, un
ex marine italo-americano si occupa di risolvere problemi in uno
dei più esclusivi hotel del mondo, a Positano. Daniel, o DD come è
conosciuto da tutti, aiuta facoltosi turisti a tirarsi fuori dai
guai e a tornare a casa da questo angolo di paradiso terrestre dove
vive come ospite del proprietario – perché Daniel è stato l’unico a
intravedere fugacemente il volto dell’uomo che potrebbe avere
rapito sua figlia ed è quindi l’unico in grado di dargli la caccia.
Oltre che da un cast internazionale, la serie Costierasarà
caratterizzata da una trama avvincente, un protagonista enigmatico,
location spettacolari e un ritmo incalzante. Le riprese di
Costiera inizieranno quest’estate in Costiera Amalfitana,
la serie sarà girata in inglese.
“Costiera trasporterà i nostri
spettatori in Costiera Amalfitana, dove tutto può sembrare
perfetto, ma non tutto è come appare, e non vedo l’ora”, ha
detto James Farrell, VP Local Originals, Amazon
Studios. “Il team Original italiano, guidato da Nicole
Morganti, ha realizzato quello che promette di essere uno show
eccezionale oltre aver creato un accordo rivoluzionario per una
produzione italiana”.
“Cerchiamo sempre di alzare
l’asticella per i nostri clienti e Costiera è un altro esempio di
come siamo intenzionati a farlo”, ha affermato Marco Azzani,
Director di Prime Video Italia. “Si tratta di una serie molto
ambiziosa e, con Lux Vide e Fremantle Media, collaboreremo per
rendere queste ambizioni reali per il pubblico di tutto il
mondo”.
“Sono davvero
elettrizzato per Costiera, un progetto high-concept che abbiamo
sviluppato internamente fin dall’inizio, con i due autori Elena
Bucaccio e Francesco Arlanch”, ha detto Luca Bernabei, CEO e
produttore di Lux Vide. “L’appeal internazionale della serie
sottolinea la portata globale delle nostre produzioni. Siamo
convinti che questo ambizioso titolo sarà il punto più alto della
nostra esperienza collettiva e ci consentirà di continuare a
mostrare l’Italia e il nostro stile di vita al mondo, questa volta
attraverso un’avvincente storia italiana contemporanea ambientata
in un contesto lussuoso”.
“Siamo davvero orgogliosi di
questo nuovo progetto di Lux Vide in collaborazione con i nostri
partner di Amazon Studios, un altro grande esempio di serie creata
localmente e progettata per intrattenere un pubblico
internazionale”, ha dichiarato Andrea Scrosati, Group Chief
Operating Officer, CEO Continental Europe di Fremantle.
“Un thriller entusiasmante
ambientato nell’assolata Costiera Amalfitana, una serie innovativa
che ha tutte le carte in regola per avere successo”, è il
commento di Jens Richter, CEO of Commercial and International di
Fremantle. “Fremantle è felicissima di lavorare con Lux Vide e
presentare questa elegante serie internazionale di fascia alta al
pubblico di tutto il mondo”.
Prime
Video ha svelato il poster e il trailer internazionali
di Medellín, il nuovo film comedy d’azione di
Franck Gastambide (Pattaya, Taxi
5, Validé), con Gastambide, Ramzy
Bedia (La Tour Montparnasse Infernale),
Anouar Toubali (Pattaya), Brahim
Bouhlel( Validé), Raymond Cruz
(Breaking Bad), ed Essined Aponte
(S.W.A.T.), e con la partecipazione
straordinaria di Mike Tyson (Una notte da
leoni). Il film sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo dal 2 giugno 2023. Medellín è l’ultima novità per i
clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni
veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video,
con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
Per salvare il fratello minore da
un pericoloso cartello di Medellín, Reda (Ramzy Bedia) ha un piano
tanto semplice quanto completamente folle: mettere insieme una
squadra e pianificare un’incursione in Colombia. Ma questa folle
avventura andrà fuori controllo quando deciderà di rapire il figlio
del leader del cartello per scambiarlo con suo fratello Reda.
Basato su un’idea originale di Franck Gastambide, e sceneggiato da
Gastambide e Charles Van Tieghem (Validé), il film
Original francese è prodotto da Kowloon Film (Eric Altmayer e
Nicolas Altmayer).
Medellín si unirà a migliaia di film,
show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video tra cui le
produzioni italiane Original The Bad
Guy,
Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi:
Mucho Más,Laura Pausini – Piacere di
conoscerti, The Ferragnez – La
serie, All or Nothing: Juventus,Anni
da cane, Dinner Club, Vita da
Carlo, FERRO, le prime 3 stagioni
di Celebrity Hunted- Caccia all’Uomo e di
LOL: Chi ride è fuori, ma anche, Prova Prova Sa
Sa, Monterossi e Me contro Te, le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs.
Maisel e i grandi successi
come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel,
Argentina 1985, Jack
Ryan, The Boys, Borat – Seguito di
film cinema, Il principe cerca
figlio, Senza Rimorso, Good
Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in
licenza disponibili in oltre 240 paesi e territori nel mondo,
e alle dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del
mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della
Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Fra le produzioni
Original già annunciate anche il capitolo italiano
dell’universo Citadel.
Dafne Keen (His
Dark Materials) ha precedentemente rivelato di
interpretare un alieno (anche se tecnicamente non tutti i
personaggi di Star
Wars sono alieni) Jedi nella prossima serie
Disney+ di Leslye Headland
(Russian Doll), Star
Wars: The Acolyte, durante Star
Wars Celebration il mese scorso, ma l’attrice di
Logan ha ora condiviso alcuni nuovi
intriganti dettagli.
Nell’ultimo numero di Empire Magazine, Keen ha
confermato che il suo personaggio, Jecki, è un ibrido umano/alieno
“bi-specie” e ha offerto una breve descrizione del suo aspetto.
“David Bowie incontra Star Wars: ho una piccola triglia, ho
le corna, è carino.” Empire ha continuato a suggerire che
Jecki sarà della stessa specie di Rystáll Sant, un membro
umano-Theelin della Max Rebo Band in Il ritorno dello Jedi. I
dettagli specifici della trama sono ancora tenuti nascosti, ma
sappiamo che The Acolyte esplorerà un mondo di
“segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro sullo sfondo
dell’era dell’Alta Repubblica”.
Tutto quello che sappiamo su Star Wars:The Acolyte
Star Wars:The Acolyte è l’annunciata
serie tv parte del franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
Star Wars:The Acolyte è ambientato
alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti
oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Da quando è diventato co-CEO dei DC
Studios, James
Gunn si è trovato non solo a dover ideare un nuovo
universo cinematografico condiviso, ma anche a dover gestire i
tanti rumor che circolano in rete a riguardo. Molte delle voci e
delle teorie che vengono diffuse si rivelano infatti false e Gunn
spesso e volentieri non perde l’occasione di smentirle
categoricamente. È quello che è accaduto di recente con alcuni
rumor relativi al futuro di Margot Robbie e
la sua Harley Quinn
nel DC
Universe.
In seguito alla diffusione della
notizia che la Robbie potrebbe essere in lizza per il
ruolo di Sue Storm nell’atteso Fantastici Quattro, in
molti si sono chiesti se, qualora tale ingaggio venisse confermato,
l’attrice avrebbe detto addio all’iconica villain della DC.
L’account Twitter @DCULeaks ha dunque colto l’occasione per
riportare il presunto accordo dell’attrice con i Marvel Studios le proibisce di riprendere il
suo ruolo per la DC. Il regista però non ha gradito la cosa e ha
colto l’occasione per negare il fatto che i rapporti tra i DC
Studios e la Robbie siano interrotti, di fatto lasciando aperta la
porta per l’attrice per un ritorno come Harley Quinn.
Al momento non ci sono piani
ufficiali per lei, ma data la calorosa accoglienza con cui la Quinn
della Robbie è stata accolta con Suicide Squad, il
secondo The Suicide Squad e
Birds ofPrey,
è lecito immaginare che Gunn tenga in considerazione la sua
presenza per il suo DC
Universe. Inoltre, non ci sono ancora conferme ufficiali circa
il fatto che l’attrice possa effettivamente aver avviato dei
colloqui con la Marvel per il ruolo della Donna
Invisibile in Fantastici Quattro. Non resta dunque che
attendere per scoprire quale futuro la aspetta. Qui di seguito,
intanto, si può trovare il tweet con cui Gunn smentisce i
rumor.
Il festival di
Taormina si appresta per la prima volta ad ospitare le
maggiori giovani celebrità del mondo dei social media al loro primo
incontro con l’arte cinematografica sul palcoscenico del Teatro
Antico. In una serata curata da Bella Thorne, il 27 giugno, si alterneranno
infatti i nuovi cortometraggi diretti dalla stessa
Thorne,
Nina Dobrev, Khaby Lame, Jacqueline Fernandez e altri
“special guest” che verranno annunciati nelle prossime
settimane.
Barrett Wissman,
nominato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia
co-direttore artistico e direttore esecutivo, è cosi riuscito in
poche settimane dalla sua chiamata a coinvolgere i maggiori talenti
e influencer mondiali, ognuno dei quali conta milioni di followers
sulle differenti piattaforme social. L’obiettivo è quello di
coinvolgere i giovani nel contesto del festival e far loro
conoscere uno gioiello storico della cultura italiana, stimolandoli
attraverso le loro dirette forme di comunicazione. “Ritengo che
questa sia una incredibile opportunità per far dialogare due
contesti culturali che appartengono a generazioni diverse –
afferma Wissman – e ringrazio il direttore artistico Beatrice
Venezi e la sovrintendente della Fondazione Taormina Arte
Sicilia Ester Bonafede, per avermi stimolato a lanciare un progetto
così grande nel contesto di un festival ed evento storico come il
Taormina Film Fest. Sono altresì entusiasta di poter riconoscere il
talento di Bella, Khaby, Nina e Jacqueline come registi”.
La Thorne, rappresentata da CAA,
Thirty Three Management e Jazo PR, presenterà in anteprima mondiale
il suo cortometraggio di debutto PAINT HER RED, una sceneggiatura
originale da lei scritta, diretta e interpretata. Il cortometraggio
è prodotto da Sofie Warshafsky e Paige
Starke, è prodotto da Julian Wayser e
vede la partecipazione dell’attrice Juliet
Sterner. Per completare il suo cortometraggio e dare vita
a una serata eccezionale, la Thorne inviterà non solo artisti,
celebrità e influencer famosi a presentare i loro progetti come
registi, ma anche talenti scoperti di recente: utilizzare a tal
proposito la sua presenza sui social media per far conoscere voci e
talenti nuovi è stato fondamentale.
“Tutti noi ci connettiamo
attraverso le storie – afferma – guardare l’arte dovrebbe
essere come guardarsi allo specchio. Sono alla ricerca di
cortometraggi che mi parlino di dinamiche familiari, di traumi in
qualsiasi forma, di storie di odio interiorizzato, di storie
madre/figlia e padre/figlio. Cerco storie che mostrino
l’equilibrio: i lati belli e brutti della vita, la luce e
l’oscurità da cui siamo circondati ogni giorno. Sono dunque molto
grata a Barrett Wissman per avermi dato l’opportunità di aprire la
strada a una nuova generazione di registi”.
Tra le stelle social alla loro
prima esperienza con i corti, Khaby Lame (235 milioni di followers
su Tok Tok ed Instagram), Nina Dobrez (26 milioni di followers) che
presenterà il suo “The One” e Jacqueline Fernandez (66 milioni di
followers).
Barrett Wissman è un appassionato
imprenditore, filantropo e pianista da concerto, e negli ultimi 20
anni è stato presidente di IMG Artists, leader mondiale nel settore
dell’intrattenimento artistico e culturale.
Il Taormina Film Fest, che si
svolge nella pittoresca città di Taormina, è uno dei più
prestigiosi festival cinematografici d’Europa e d’Italia e attira
registi internazionali, attori e appassionati di cinema da tutto il
mondo. Le proiezioni si svolgono nello splendido Teatro Antico di
Taormina. Il festival vanta una storia ricca e vivace e ha ospitato
le anteprime di numerosi film importanti, tra cui La Dolce
Vita, Il Padrino, Braveheart, Mission Impossible,
Inglourious Basterds e molti altri. Quest’anno il festival si
svolgerà dal 24 giugno al 1° luglio.
Debutterà dal 15 maggio su Rai 1
Vivere non è un gioco da ragazzi, la nuova Fiction
RAI diretta da Rolando Ravello con
Stefano Fresi,
Nicole Grimaudo e con la partecipazione di
Claudio Bisio. Una coproduzione Rai Fiction –
PICOMEDIA.
Dove vedere Vivere non è un gioco
da ragazzi
Vivere non è un gioco da
ragazzi sarà messa in onda in tre serate da 100’ in prima
visione su Rai 1 lunedì 15 maggio alle 21.25, lunedì 22 maggio alle
ore 21.25 emartedì 23 maggio alle ore 21.25. Vivere non è
un gioco da ragazzi in streaming dal 12 maggio in
anteprima su RaiPlay.
La trama della fiction Vivere non
è un gioco da ragazzi
Il 18enne Lele, bravo ragazzo di
umili origini, frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese
ed è innamorato di Serena, bellissima, intelligente e perfetta
reginetta della scuola. Invitato una sera in discoteca da Serena e
dal suo gruppo di amici, Lele per fare colpo su di lei prende una
pasticca di Mdma. Risucchiato nel mondo delle discoteche e della
droga, Lele rimane però presto senza soldi e, per continuare a
frequentare Serena, si ritrova a comprare le pasticche nel suo
quartiere e a rivenderle in discoteca al doppio del prezzo. Una
sera vende una pasticca al suo amico Mirco, che viene trovato morto
il giorno dopo proprio a causa della droga. Per Lele, corroso dai
sensi di colpa perché convinto di essere l’assassino di Mirco,
inizia un calvario che stravolge il rapporto con Pigi, suo migliore
amico, con Serena e con i genitori. Anche il resto del gruppo,
legato da un patto di omertà volto a custodire il segreto sull’uso
di droghe, vive una profonda crisi che porta ciascun membro a fare
i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori. Dopo molte
vicissitudini, dolori e scoperte, Lele decide di liberarsi dal peso
delle menzogne e del senso di colpa. Perciò confessa tutto prima al
padre e poi al poliziotto Saguatti. La sua confessione scatenerà
una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i principali
personaggi a fare i conti con i propri segreti.
NOTA DELLO SCENEGGIATORE
La storia ha la forma di un
sassolino che rotola e diventa valanga. Un gesto percepito come
innocente da molti adolescenti – passare una pasticca a un amico –
spezza una giovane vita e un’altra resta schiacciata sotto il peso
della colpa. Il dramma si allarga alle famiglie, agli amici e a
tutto il piccolo mondo intorno, rivelando la coralità di un disagio
che in qualche modo contagia tanti, tra i ragazzi ma anche tra gli
adulti. Un grande tema è quella della responsabilità, il giovane
Lele ha fatto una cosa orribile ma nessuno lo sa, quindi si trova
di fronte a una scelta adulta, con grandi implicazioni etiche: è
meglio pagare per le proprie colpe o tentare di nasconderle?
È l’inizio di un gioco spietato, in
cui Lele e il suo gruppo di amici si trovano stretti fra forze
troppo grandi per loro: le indagini di un poliziotto ambiguo, le
minacce di una banda criminale, le ansie delle famiglie, i tormenti
della coscienza. Dallo scontro di queste forze nasce un gioco di
mosse e contromosse, a volte scompigliato dal vento imprevedibile
dell’adolescenza, che finirà per far uscire segreti e
contraddizioni di tutti i personaggi, non solo i ragazzi. Nella
storia sono coinvolti fin dall’inizio i genitori che, sotto la
corazza da adulti, rivelano spesso fragilità non troppo diverse da
quelle dei loro figli. Il filo conduttore è il tema molto attuale
della droga ricreativa, quella ormai percepita come “quasi
normale”. Ma il vero tema è quello della fuga da sé stessi e dalle
proprie emozioni, la storia mostrerà che la droga è solo un mezzo
ma ce ne sono molti altri e chiunque può trovare il suo.
Fuga, colpa, responsabilità,
segreti: sono i termini-chiave di una storia di formazione che dai
giovani si allarga agli adulti, con la stessa domanda che incombe
su tutti. Si può davvero fuggire da sé stessi? O per diventare
grandi, a qualunque età, è necessario accettare la verità delle
proprie azioni e delle proprie emozioni? La serie ha svolte e colpi
di scena, ma sempre ispirate alla verità della vita quotidiana,
nella speranza che possano riconoscersi molti figli e molti
genitori. Magari -sognare non è vietato- anche per vederla insieme.
Il tono è quello di un viaggio drammatico nel dolore e nella colpa,
che però incrocia spesso la leggerezza dell’adolescenza e la
naturale commedia della vita, con un finale aperto alla speranza:
se non scappi da ciò che sei, se stai lì e affronti quel che devi,
ce la puoi fare. Fabio Bonifacci
Le clip
Sinossi prima
serata
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 1
Lele ha 17 anni, è un bravo
ragazzo, vive a Bologna in periferia ma va in un liceo del centro
coi figli dei ricchi. Il padre artigiano è appena stato truffato da
un imprenditore senza scrupoli e la paghetta di Lele è bassa. Ma è
innamorato di Serena, che gli sfugge per un suo problema segreto,
per uscire con lei Lele sperimenta le droghe e inizia a vendere una
pasta a settimana perché non ha i soldi per le serate. Ma una sera
dà una “pasta” all’amico Mirco che viene trovato morto.
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 2
Lele si sente un assassino,
vorrebbe confessare ma il suo amico del cuore Pigi, figlio di un
penalista, lo convince a non farlo. Iniziano i tormenti della sua
coscienza, uniti a pericoli più concreti: un poliziotto ambiguo
sospetta di lui e vuole farlo confessare, gli spacciatori da cui ha
comprato la pasticca minacciano di ucciderlo se parla. E due
genitori già alle prese con mille guai vedono sparire il loro
figlio in un tunnel di angosce di cui nulla è dato sapere.
Sinossi seconda serata
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 3
Su Lele aumenta la pressione di
polizia e spacciatori che cercano di tirarlo in direzioni opposte.
Crescono anche i rimorsi perché la madre del ragazzo morto si
rivolge a lui per sapere chi fosse davvero suo figlio. Intanto i
vari genitori, dopo la tragedia, vogliono sapere se anche i loro
figli si drogano. I ragazzi negano e si discute in ogni
casa, soprattutto in quella di Lele, dove il padre ha reagito
alla truffa facendo una sciocchezza che aggrava la sua situazione e
fa infuriare la moglie.
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 4
Un anonimo avverte le famiglie che
tutti i ragazzi del gruppo al sabato si drogavano: la
bomba esplode nelle case, iniziando a rivelare le ferite segrete di
qualche genitore e facendo esplodere la crisi fra quelli di Lele.
Lele riallaccia i rapporti con Serena ma il poliziotto ha fatto una
scoperta su di lui e lo costringe a fare i nomi della banda
di quartiere da cui compra. Ma i criminali lo intuiscono e lo
sequestrano: Lele ha pochi minuti per convincerli che non sta parla
alla polizia.
Sinossi terza serata
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 5
Il gioco di mosse e contromosse
delle varie forze in campo (ragazzi, genitori, scuola, polizia,
criminali), genera una sorta di “epidemia di verità” che fa saltare
maschere e uscire segreti, sia tra i ragazzi che tra gli
adulti. Lele, per amore di Serena si decide ad affrontare le
sue responsabilità e scopre il fine dell’ambiguo poliziotto che lo
indaga. Ma l’amore per Serena ha un nuovo, imprevedibile ostacolo,
e la minaccia dei criminali diventa una vera minaccia di morte.
Vivere non è un gioco da ragazzi –
EPISODIO 6
I diversi personaggi sono costretti
a regolare i conti sospesi con gli altri e con sé stessi,
affrontando dolorose ma necessarie trasformazione o continuando a
fuggire. Il finale però si apre alla speranza, la storia dimostra
che crescere è difficile per tutti, non solo per i giovani: però se
non scappi da ciò che sei, se stai lì e affronti quel che devi, ce
la puoi fare.
PERSONAGGI
Il gruppo di ragazzi
Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli): È di umili
origini, studioso, sportivo, solo un pò sgangherato
dall’adolescenza. Ama l’irraggiungibile Serena e, come spesso
accade alla sua età, si butta nelle cose senza pensare troppo alle
conseguenze.
Serena (Matilde Benedusi): Bella, simpatica,
intelligente, empatica, è la ragazza perfetta ma nasconde un
male oscuro che solo lei conosce.
Pigi (Pietro De Nova): È il Sancho Panza di Lele,
l’amico fedele. Secchione e poco popolare, di fronte a dure prove
rivelerà carattere e umanità. Ne avrà bisogno anche in casa
sua.
Mirco (Tommaso Donadoni): È l’inquieto che alterna
vitalità estrema e cupezza. Sfugge con la trasgressione a fragilità
che non sa affrontare, forse nemmeno vedere.
Spinoza (Luca Geminiani): è il comico della classe,
scherza su tutto e odia i discorsi pesanti. Ma le risate nascondono
paure che pesano come macigni.
Patti (Alessia Cosmo): È l’amica del cuore di Serena:
insicura, non crede nel proprio valore e va a caccia di conquiste
per certificarlo. Scoprirà che esistono strade diverse.
Ruggine (Simone Baldasseroni): è il trapper della
scuola, rivale in amore di Lele. È il cattivo, o forse solo quello
che vuol fare la parte. Ma troverà qualcuno molto più cattivo di
lui.
Gli adulti
Saguatti (Claudio Bisio): È
la scheggia impazzita della storia. Poliziotto ruspante e popolare,
con metodi poco ortodossi e finalità ambigue. Entra in scena come
nemico di Lele, pronto a incastrarlo con ogni mezzo. Ma rivelerà
risvolti imprevedibili e ferite non troppo diverse da ciò su cui
indaga. Il suo braccio destro è Paternò (Antonio Perna),
grande umanità e cervello non sempre reattivo.
Anna (Nicole Grimaudo) e Marco (Stefano Fresi)
(genitori Lele): Famiglia di periferia che arranca sul filo del
fine mese.
Marco
è idraulico, gli hanno rubato un anno di lavoro devastando i conti
di casa. Di cuore ma impulsivo, in crisi di mezza età, Marco si
sente superato dai tempi e guarda tutte le partite.
Anna,
ex stella di periferia, fa la barista e ama la lettura. Più
sofisticata del marito, subisce un ricatto che potrebbe risolvere i
problemi economici a casa, anche lei avrà di fronte una dura
scelta. La vicenda del figlio Lele farà deflagrare le
contraddizioni della coppia. Ma in famiglia c’è anche la
piccola
Linda (Ginevra Culini),
che soffre i conflitti.
Sonia (Lucia Mascino):
Madre di Serena e donna di successo: imprenditrice e candidata
Sindaca, una vita di battaglie illuminate per la parità. Ma mentre
si candida a guidare una città, scopre di non sapere cosa accade
nella stanza e nel cuore di sua figlia.
Claudio (Fausto Sciarappa):
È il padre di Serena, se n’è andato quando lei era piccola e poi ha
sbagliato tutto quel che si poteva sbagliare. Per la figlia è
l’origine di tutti i suoi mali, l’ex moglie non lo vuole vedere. Ma
anche gli uomini sbagliati amano i propri figli.
La banda dei cattivi:
i delinquenti del quartiere, che insieme al poliziotto Saguatti
stringono Lele tra due fuochi. Il capo è
Caminito (Francesco Mastrorilli),
studia i Samurai e ha fatto il master in galera, è uno che quando
serve sa far male.
Spazzola (Samuele Brighi)
è il braccio armato, a lui far male piace, attende goloso
l’ordine.
Pizzi
(Francesco Morelli)
è il ragazzo di bottega, era alle medie con Lele che una volta lo
salvò dai bulli, quindi forse sta dalla sua parte, o forse
no.
Angela (Fabrizia Sacchi):
È la madre di Mirco, una donna sola che deve confrontarsi col
dramma più terribile. Anche nel dolore più estremo riesce a
mantenere la dignità e in qualche modo, con fatica, forse persino a
crescere.
Renzo (Jerry Mastrodomenico):
Padre di Pigi, avvocato prestigioso e di grande rigore morale: è il
mito del figlio ma si sgretolerà in malo modo nel corso della
storia.
Renata (Carlotta Miti):
Madre di Pigi, sul lavoro ha l’occhio infallibile della chirurga ma
in casa ha finto per troppo tempo di non vedere. Saprà stimolare il
figlio a superare lo shock.
Madre Patti (Francesca Castaldi):
Ha fatto figli quando non era pronta e commesso errori. È dura
doverci fare i conti insieme a una figlia che te li rinfaccia con
la spietatezza della gioventù.
Magnani (Stefano Pesce):
Elegante costruttore edile. Ha fregato il padre di Lele fingendosi
fallito e le sue mire sulla famiglia non sono finite.
Prof Palmieri (Anna Redi):
La Prof di italiano che chiunque vorrebbe avere, quella che ha
letto tutti i libri ma, quando ti parla, parla ai tuoi 17 anni,
alle tue paure, sogni, debolezze.
Ora che la sua corsa nelle sale
cinematografiche, dove è uscito il 16 marzo sembra essersi
conclusa, Shazam! Furia degli
Dei, sequel dello Shazam! del 2019, si è
ufficialmente affermato come il peggior incasso al box office
dell’ormai defunto DC
Extended Universe. Come noto, il film ha avuto un weekend di
apertura da 30 milioni di dollari, un risultato ben al di sotto
delle aspettative, ma le cose hanno poi continuato a peggiorare per
il sequel. Mentre il primo film aveva guadagno 363 milioni di
dollari a fronte di un budget di 90, questo secondo film ha
ottenuto risultati ben peggiori.
Con soli 133,4 milioni di dollari
guadagnati ad oggi in tutto il mondo, Shazam! Furia
degli Dei è dunque il film dal minor incasso tra tutti
quelli prodotti dal DCEU. Oltre a guadagnare oltre 200 milioni di
dollari in meno rispetto al suo predecessore, il film è andato
anche peggio di Wonder Woman 1984 (169,6 milioni) e
The Suicide Squad (168,7 milioni), due
blockbuster il cui insuccesso è giustificato dal loro essere usciti
al culmine della pandemia ed essere stati presentati
simultaneamente al cinema e su HBO Max.
Tale insuccesso rende del tutto
improbabile un nuovo film dedicato al supereroe interpretato da
ZacharyLevi, come anche improbabile è il suo
coinvolgimento nel nuovo DC
Universe a cui James
Gunn e Peter Safran stanno ora
lavorando. Prima che questo possa avere inizio, i DC Studios hanno
ancora tre titoli da distribuire appartenenti al DCEU: The Flash in arrivo il
15 giugno, Blue Beetle atteso per il 18
agosto, e Aquaman: Il regno perduto previsto per il
21 dicembre. Non resta dunque che attendere per
scoprire con quali altri risultati il DCEU si chiuderà, consapevoli
che il percorso di questo universo cinematografico condiviso è
stato quantomai accidentato.
La star di Spider-Man: No Way
HomeJamie
Foxx è stata ricoverata in ospedale poco più di
un mese fa dopo aver subito un’emergenza medica non rivelata, e
nonostante i rapporti più recenti suggerivano che le condizioni
dell’attore
potrebbero essere peggiorate, sua figlia ha ora condiviso un
aggiornamento molto più positivo. .
Corrine Foxx è andata su Instagram per rivelare
che suo padre è stato effettivamente dimesso dall’ospedale da
qualche settimane e ora si sta riprendendo a casa.
“Aggiornamento dalla famiglia: è triste vedere come i
media si scatenano. Mio padre è uscito dall’ospedale da
settimane, in convalescenza. In effetti, ieri stava giocando a
pickleball! Grazie per le preghiere e il sostegno di
tutti. Abbiamo un entusiasmante annuncio di lavoro in arrivo
anche la prossima settimana!
La causa dell’emergenza
medica di Jamie Foxx non è stata ancora rivelata, ma
alcuni rapporti affermano che potrebbe aver avuto un ictus.
Nonostante il post di Corrine, sembra che alcuni abbiano ancora
l’impressione che Jamie non sia ancora del tutto fuori
pericolo.“Il mio cuore è pesante questa
mattina”, l’attore Nia Long ha scritto
su Twitter oggi. “Prego per nostro
fratello
Jamie Foxx. Il mio amore e le mie preghiere sono profonde per
te e per i tuoi cari. – Di seguito il post di
Corrine Foxx che ha postato una storia in reazione alla precedente
notizia.
È stato svelato il cast di attori
del nuovo film di Ron Howard, dal
titolo Origin of Species. A recitare
in esso saranno la candidata all’Oscar Ana De Armas
(No Time To Die), il candidata all’Oscar Jude Law
(Sherlock Holmes), il candidato al Golden Globe Daniel Brühl
(Rush) e la vincitrice dell’Oscar Alicia Vikander
(Tomb Raider). I quattro interpreti sarebbero infatti
nelle ultime fasi di trattative per unirsi al film, che potrà
dunque contare su volti estremamente popolari in vista della sua
realizzazione e successiva distribuzione.
Scritto da Noah Pink, già
sceneggiatore di Tetris, il film sembra essere basato su
due diversi resoconti della stessa storia vera e viene descritto
come “un racconto cupamente comico di omicidio e sopravvivenza,
ambientato attorno a un gruppo di personaggi eclettici che
abbandonano la civiltà per le Galapagos. Stanno tutti cercando la
risposta a quella domanda sempre pressante che ci affligge tutti:
qual è il senso della vita.” Da questa breve e vaga sinossi
sembra dunque che il nuovo progetto di Howard si muoverà su più
generi o più probabilmente sui toni della commedia nera.
Per il momento questo è tutto quello
che sappiamo su Origin of Species, che avrà come
produttori Brian Grazer e Karen
Lunder di Imagine. Tale cast basta però per far già
diventare il progetto un titolo particolarmente atteso e dal grande
potenziale. Howard, premio Oscar per A beautiful mind, ha
dunque trovato il suo nuovo progetto da regista, reduce dalla
calorosa accoglienza di Tredici vite, il suo
film del 2022 basato sulla storia reale dell’incidente di Tham
Luang. Si attendono ora ulteriori notizie su Origin of
Species, che verrà presentato al mercato dei film di
Cannes.
Dopo soli 10 giorni dal suo
debutto nelle sale di tutto il mondo,Guardiani della Galassia
Vol. 3 ha già superato il
precedente trequel della
Fase 5 dei Marvel Studios, Ant-Man
and the Wasp: Quantumania.
L’avventura che non ha convinto tutti dell’MCU diretto da Peyton Reed ha
fermato la sua corsa al box office appena sotto la soglia dei 500
milioni di dollari con un incasso totale di 475,4 milioni di
dollari, ma il terzo e ultimo capitolo della serie sugli A-holes
intergalattici targati James Gunn ha incassato 60,5 milioni di
dollari nel corso del suo secondo fine settimana negli Stati Uniti,
portando il totale globale a 528 dollari milioni.
Questo risultato rende il canto del
cigno nell’MCU di
James Gunn il film a fumetti con il maggior incasso
dell’anno e, con un calo del 49% nel secondo fine settimana, il
titolo con una maggiore resa dei Marvel Studios da Black
Panther del 2018 e il quarto miglior di tutti i tempi
per l’intero MCU. Guardiani
della Galassia Vol. 3 è arrivato leggermente
al di sotto delle stime BO domestiche quando ha debuttato, ma le
ottime recensioni (è all’82% su Rotten Tomatoes) e il passaparola
positivo hanno chiaramente giovato all’ultimo capitolo della
trilogia. Il film dovrà presto affrontare la concorrenza, tuttavia,
con Fast
X e La
sirenetta della Disney che sono proprio dietro
l’angolo.
Guardiani della Galassia Vol. 3 si conclude
con una scena molto emozionante, allegra ma allo stesso tempo
malinconica, con in sottofondo una canzone dei Florence
& The Machine, “Dog Days Are Over”, e la
cantante della band, Florence Welch, ha reagito a
quel momento in maniera molto emozionata.
Su TikTok, @indiemixtape ha
condiviso la reazione di Florence Welch al momento
in cui si sente “Dog Days Are Over” di Florence & The
Machine. Si può vedere il cantante emozionarsi per l’uso della
canzone nel finale del film. La scena con “Dog Days Are
Over” è stata molto importante per il film, poiché è arrivata
dopo che la squadra ha battuto l’Alto Evoluzionario e ha deciso di
sciogliersi. La canzone è stata usata per un momento celebrativo
del viaggio dei Guardiani, con i personaggi che prendono strade
diverse e si mettono a ballare al ritmo del brano su
Ovunque.
Guardiani della Galassia Vol. 3 si conclude
con una scena molto emozionante, allegra ma allo stesso tempo
malinconica, con in sottofondo una canzone dei Florence
& The Machine, “Dog Days Are Over”, e la
cantante della band, Florence Welch, ha reagito a
quel momento in maniera molto emozionata.
Guardiani della Galassia Vol. 3 segna la fine
della trilogia del team nell’MCU. Mentre il regista
James Gunn e alcuni attori lasceranno il Marvel Cinematic Universe con il
film, Guardiani della Galassia Vol. 3 non è stata
una faccenda triste ma una celebrazione. Il film si conclude in
bellezza con una canzone di Florence & The
Machine perfettamente selezionata.
Su TikTok, @indiemixtape ha
condiviso la reazione di Florence Welch al momento
in cui si sente “Dog Days Are Over” di Florence & The
Machine. Si può vedere il cantante emozionarsi per l’uso della
canzone nel finale del film. La scena con “Dog Days Are
Over” è stata molto importante per il film, poiché è arrivata
dopo che la squadra ha battuto l’Alto Evoluzionario e ha deciso di
sciogliersi. La canzone è stata usata per un momento celebrativo
del viaggio dei Guardiani, con i personaggi che prendono strade
diverse e si mettono a ballare al ritmo del brano su
Ovunque.
La Lionsgate ha appena annunciato
l’acquisizione dei diritti di distribuzione del film
Flight Risk, che segnerà il ritorno
dietro la macchina da presa del premio Oscar Mel Gibson.
Protagonista sarà l’attore Mark Wahlberg
nei panni di un pilota che trasporta un pericoloso criminale a un
processo imminente. Sebbene la sinossi del film sia scarsa, la nota
passione per il cinema d’azione sia di Gibson che di Wahlberg sono
più che sufficienti per lasciar immaginare che anche questo
Flight Risk si collocherà in quel genere, con diversi
ostacoli che potrebbero frapporsi tra il protagonista e la sua
meta.
Gibson torna così alla regia dopo
La battaglia di Hacksaw
Ridge nel 2016, film candidato all’Oscar che raccontava la
storia di Desmond Doss, vincitore della medaglia d’onore della
seconda guerra mondiale. Flight Risk sarà per lui il sesto
film da regista, avendo debuttato in tale ruolo nel 1993 con
L’uomo senza volto per poi realizzare Breaveheart – Cuore
impavido (1995), La passione di Cristo
(2004), Apocalypto (2006) e il film bellico poc’anzi
citato. Il nuovo lungometraggio, inoltre, porterà avanti il
rapporto di Gibson con la Lionsgate, in quanto produttrice anche
del precedente film dell’attore e regista.
Riguardo all’imminente
collaborazione tra Wahlberg e Gibson, Joe Drake,
presidente del Lionsgate Motion Picture Group. ha dichiarato di
essere particolarmente elettrizzato all’idea di cosa queste due
star del cinema d’azione potranno realizzare insieme. La
Davis Entertainment sta producendo il film insieme
a Gibson e Bruce Davey, entrambi produttori
attraverso la loro Icon Productions. La Lionsgate
presenterà inoltre il progetto al mercato di Cannes, ma non è stata
ancora annunciata una data di uscita né quando avranno inizio le
riprese del film. Si attendono pertanto ulteriori aggiornamenti a
riguardo.
Il direttore creativo esecutivo di
Lucasfilm, Dave Filoni, ha parlato
ulteriormente dell’antagonista Thrawn che apparirà
nell’imminente nuova serie in arrivo Star
Wars: Ahsoka, suggerendo che avrà la serie darà
l’opportunità al personaggio di avere un ruolo più ampio come
cattivo nell’universo di Star
Wars. Nel numero estivo di Empire , a Filoni
è stato chiesto se vedeva Thrawn – interpretato in Ahsoka
da Lars Mikkelsen – come il “grande cattivo” di questa era
della Nuova Repubblica. Lo ha confermato e ha
suggerito il carattere e l’origine di Thrawn, descrivendo ciò che
lo rende diverso da personaggi come Darth
Vader.
“Sicuramente, ai miei
occhi. Quando Timothy Zahn ha scritto ‘Heir To The Empire’,
Thrawn è diventato questo cattivo molto iconico, perché era diverso
da qualsiasi cosa avessimo visto prima“, ha spiegato
Filoni. “Non era un altro cattivo con l’elmo
e la spada laser, sai? C’è molta attrazione per creare
personaggi che siano simili a Vader, perché è così
iconico.“Ma l’audacia che ha avuto Tim è
stata quella di creare qualcuno che non fosse così, che non avesse
quelle capacità, ma potesse combattere in un modo
diverso. Nelle parole “Guerre stellari“, la parte
“guerra” – lui è un grande ammiraglio, un leader, uno stratega
militare, un archetipo di Moriarty, qualcuno che ti supererà, ti
supererà le strategie – che risuonava davvero. È un giocatore
fondamentale in questo periodo di tempo. Siamo fortunati ad
avere quel personaggio e fortunati ad avere Lars [Mikkelsen] che lo
interpreta”.
Diversi progetti di Star
Wars sono attualmente all’orizzonte, tra cui la
serie Disney+Ahsoka, The
Acolytee Skeleton
Crew. Per quanto riguarda i giochi,
Star Wars Jedi: Survivor è stato
recentemente rilasciato, mentre Star
Wars: Hunters, Star Wars: Eclipse e un remake di
Star Wars: Knights of the Old Republic sono tutti
all’orizzonte.
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in esilio che un tempo era
l’apprendista di Anakin prima che lui si rivolgesse al lato oscuro
e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
A fare competizione al film MarvelFantastici Quatto per
il titolo di “casting più seguito del momento” c’è il film della DC
Superman:
Legacy. Ora che il processo per scegliere chi
reciterà nel primo film del nuovo DC
Universe è iniziato, sono molte le indiscrezioni che arrivano a
riguardo sui possibili candidati ai ruoli principali. Notizie che
fanno ovviamente fremere i fan, in attesa di conferme ufficiali. Un
nuovo rapporto sembra ora suggerire i probabili nomi in lizza per i
ruoli di Clark Kent e Lois Lane,
di fatto stringendo il cerchio delle possibilità e permettendo di
immaginare che volto potrebbero avere tali celebri personaggi.
Secondo The Hollywood Reporter, l’attore
di PearlDavid Corenswet è ora uno dei
principali contendenti per interpretare il nuovo Clark Kent, alias
Superman, dell’universo DC. Sembrano invece sfumare le possibilità
dell’attore di EuphoriaJacob Elordi, che
precedenti indicazioni riferivano come il principale candidato al
ruolo. Sembra invece ora che egli non sia mai effettivamente
entrato in corsa per la parte. Sempre più insistente è invece il
rumor che vorrebbe ora Nicolas Hoult come
potenziale favorito al ruolo, ma anche in questo caso non vi sono
ancora certezze. Per quanto riguarda la giornalista del Daily
Planet Lois Lane, l’attrice di Sex EducationEmma
Mackey sarebbe, sempre stando ai rumor, la
principale candidata.
Oltre a lei sarebbero però in lizza
anche la star di The Marvelous Mrs. MaiselRachel
Brosnahan, l’attrice di BridgertonPhoebe Dynevor e
la star di Finché morte non ci separiSamara
Weaving sarebbero tutte contendenti ufficiali per il
ruolo. Tuttavia, non è ancora certo se tali interpreti verranno
effettivamente sottoposte a provino. Dal canto suo, tramite
Twitter, James Gunn ha
fatto sapere che “per tutti voi che lo chiedete, non
commenterei mai chi fa o meno l’audizione per un ruolo. Sono solo
affari dell’attore e non è qualcosa che renderei pubblico a meno
che non lo facciano prima loro. Al momento, dunque, sembra che
i DC Studios siano ben lontani dal prendere una decisione e
potrebbe volerci ancora molto prima di sapere chi sarà
effettivamente scelto per Superman:Legacy.
In un’intervista con Entertainment Weekly, l’attore
Mads Mikkelsen ha fornito ai fan maggiori
indicazioni sul suo ruolo Indiana Jones e il Quadrante del
Destino, dove interpreta Jürgen
Voller, ex scienziato nazista operante ora alla NASA,
nonché principale antagonista di questa nuova avventura. Mikkelsen
ci ha tenuto a specificare però che Voller si distingue dai
precedenti nemici nazisti del celebre archeologo, per via della
volontà di porre rimedio agli errori di Adolf Hitler: “Bene, se
credi in una certa ideologia, ovviamente, agirai affinché
quell’ideologia trionfi, giusto? Ma questo può presentarsi in molte
forme“, ha spiegato l’attore.
“Penso che fosse in disaccordo
con Hitler su molte cose. E le sue idee potrebbero anche essere una
versione migliore di quelle di Hitler, ma comunque, un uomo che
decide che tutto non è mai una buona soluzione“. Porre rimedio
sì, ma solo per poter riuscire lì dove Hitler ha fallito, cosa che
dunque farebbe di Voller un uomo particolarmente temibile nei suoi
intenti. Mikkelsen ha poi rivelato anche che il personaggio di
Voller sarà introdotto con una scena negli anni ’40, quando “è
un uomo molto, molto appassionato del suo lavoro, della scienza
dietro ciò che sta facendo, e meno dell’ideologia per cui lo sta
facendo.“
Inoltre, il suo arco narrativo nel
film avrà un parallelo molto stretto con Indy, poiché entrambi gli
uomini iniziano come ambiziosi sognatori nella loro giovinezza,
arrivando però agli anni ’60, quando Il Quadrante del
Destino è ambientato, ritrovandosi mentalmente bloccati nel
passato pur mantenendo “la passione per quell’unico obiettivo
nella vita“. “Penso che la passione per quello che fa e la
passione per quello che sta cercando sia qualcosa in cui posso
identificarmi“, ha detto Mikkelsen. “Ma che aspetto ha per
lui un posto migliore? È qui che diventa complicato“. Non
resta dunque che attendere l’uscita in sala del film, il 28
giugno, per scoprire le reali intenzioni del
personaggio.
Indiana Jones e il Quadrante del Destino,
Insieme a
Harrison Ford, il cast del film include
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag),
Antonio Banderas (Dolor y gloria),
John Rhys-Davies (I predatori dell’arca
perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il
regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan –
The Wolverine), Ethann Isidore
(Mortale) e
Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di
Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto
che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo,
particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la
Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.
Diretto da James
Mangold (Le Mans ‘66 – La grande
sfida, Logan – The Wolverine) e con una
sceneggiatura scritta da Jez Butterworth &
John-Henry Butterworth e David
Koepp e James Mangold, basata sui
personaggi creati da George Lucas e Philip
Kaufman, il film è prodotto da Kathleen
Kennedy, Frank Marshall e Simon
Emanuel, mentre Steven Spielberg e George
Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è
composta ancora una volta da John Williams, che ha
firmato le musiche di ogni avventura di Indiana
Jones a partire dall’originale I predatori
dell’arca perduta nel 1981.
Le nuove foto dal set
di Daredevil:
Born Again hanno confermato e suggerito maggiori
dettagli sulla trama di cui avevamo
sentito parlare e incentrata su Kingpin nella prossima serie
Disney+. Le foto mostrano il
personaggio di Wilson Fisk/Kingpin interpretato
dall’attore
Vincent D’Onofrio nel suo costume sul
set. Vale la pena notare che parte del suo vestito è una
spilla con la bandiera degli Stati Uniti, anticipando ulteriormente
la trama della campagna del sindaco del personaggio che
è apparsa
in altre foto dal set all’inizio di quest’anno.
Kingpin è già diventato il sindaco
di New York City nei fumetti, con Matt Murdock/Daredevil
che all’epoca è diventato il suo vice sindaco e ha tentato di
abbatterlo dall’interno. Nel materiale originale,
Fisk ha preso una posizione dura contro vigilantes come
Spider-Man e Daredevil come sindaco, anche se non
è confermato se questo aspetto della storia verrà veramente
adattato. Dai un’occhiata alle foto del set di Daredevil: Born Again qui
sotto :
Daredevil:
Born Again è descritto come un revival di 18 episodi
della serie Netflix originale, andata in onda per tre
stagioni. Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli
di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.
Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel
Marvel Cinematic Universe
nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+Hawkeye e
Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man:
No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato
in due episodi di She-Hulk:
Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un
nuovo lato dell’eroe.
Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank
Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della
serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la
sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò
di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato
a interpretare un nuovo Daredevil per
l’MCU e, se si devono
credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da
Born
Again a Spider-Man
4.Daredevil:
Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.
Atteso in sala dal 18
maggio, Fast X sembra possa vantare un ulteriore
star nel suo cast, oltre alle tante già ufficiali. Il sito The Wrap ha infatti rivelato che
il film in uscita dovrebbe presentare il ritorno del Luke Hobbs di
Dwayne Johnson,
nonostante l’attore avesse rinunciato anni fa al franchise. Johnson
sembra faccia parte di in una scena post-crediti di Fast
X, il primo di una nuova trilogia di Fast &
Furious che chiuderà ufficialmente la serie. Il suo cameo
dovrebbe dunque anticipare un ritorno da protagonista nei prossimi
capitoli. Un ritorno decisamente non scontato il suo, dato con
Vin Diesel, star del franchise, ci sono stati
ripetutamente scontri durante la realizzazione dei film.
Nel giugno del 2021, Diesel aveva
infatti affermato che la faida tra lui e Johnson è iniziata a causa
del suo approccio a voler migliorare la recitazione di
quest’ultimo. Johnson in seguito ha risposto alle domande sui
commenti di Diesel, sostenendo che lo avevano fatto ridere e
confermando che non sarebbe tornato per nessun film futuro della
serie. Più tardi quello stesso anno, Diesel ha supplicato
pubblicamente Johnson di riprendere il suo ruolo per il nuovo film,
citando i suoi figli e la scomparsa del compianto Paul Walker.
“Lo dico per amore… ma devi presentarti, non lasciare il
franchise inattivo, hai un ruolo molto importante da
svolgere“, aveva detto l’attore.
Johnson aveva però ulteriormente
fatto sapere che non avrebbe più partecipato, ma le sue
dichiarazioni potrebbero essere smentite se il suo cameo si
rivelasse confermato. D’altronde, sin dalla sua comparsa in
Fast & Furious 5, Hobbs è diventato un personaggio
sempre più importante, che ha avuto anche un proprio spin-off da
protagonista con Hobbs &Shaw. In vista dell’effettiva
conclusione della saga, un suo ritorno era dunque auspicato da
tutti i fan e sembra che il loro desiderio sia stato esaudito.
Resta ora da capire se però la presenza dell’attore in Fast
X anticiperà davvero il suo ritorno anche nei prossimi film o
se si limiterà ad essere un semplice cameo.
Fast X, la trama e il cast del nuovo film della saga
di Fast & Furious
Fast
X è diretto dal regista di
TransporterLouis Leterrier, che ha raccolto il
timone dopo che Justin Lin ha improvvisamente abbandonato il
progetto a causa di divergenze creative. Il film è scritto da
Justin Lin e Dan Mazeau, con Justin Lin ancora impegnato come
produttore del film.
La fine della corsa ha inizio.
Fast
X, il decimo film della
saga di Fast & Furious, dà il via ai
capitoli finali di uno dei più leggendari e popolari franchise
cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto
dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso
di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto
(Vin
Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia,
coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro
cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che
abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle
ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a
disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i
suoi cari.
In Fast & Furious 5 del
2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della
droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte
di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di
Reyes, Dante (Jason
Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto questo e ha
passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far pagare a
Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la famiglia
di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra
e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove alleanze e
torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo
figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry,
Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di
Dante.