Il 29 ottobre, a Lucca Comics & Games 2022,
i registi Jonathan
Goldstein, John Francis
Daley (sceneggiatori di Spider-Man
Homecoming) e il produttore Jeremy
Latcham (Spider-Man: Homecoming, Avengers: Age of Ultron, Iron Man,
Guardiani della Galassia),
condivideranno alcuni contenuti del nuovo e attesissimo
film Dungeons &
Dragons – L’Onore dei ladri, durante un panel dedicato
al film presso il Cinema Astra. I partecipanti avranno la
possibilità di porre domande ai registi e al produttore, per
scoprire tutti i segreti dietro alla realizzazione di un film
davvero straordinario e divertente.
Inoltre, il pubblico di Lucca avrà
la possibilità di vivere l’esperienza della Taverna di
Dungeons &
Dragons – L’Onore dei ladri. I visitatori della
Taverna sorseggeranno un Dragon’s Brew e otterranno gadget
esclusivi con la possibilità di scattare foto all’interno della
Taverna stessa. Taverna di Dungeons & Dragons: L’Onore dei
Ladri è interpretato da
Chris Pine,
Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia
Lillis, Chloe Coleman, Daisy Head e Hugh Grant ed è
prodotto da Paramount Pictures in associazione con eOne e sarà
distribuito in Italia da Eagle Pictures il 2 marzo 2023.
La trama di Dungeons & Dragons:
L’Onore dei Ladri
Un affascinante ladro e un gruppo
di improbabili avventurieri realizzano il colpo del secolo
recuperando una reliquia perduta. Ma le cose si mettono male quando
il gruppo si imbatte nelle persone sbagliate. Dungeons & Dragons:
L’Onore dei Ladri porta sul grande schermo lo straordinario mondo e
lo spirito del leggendario gioco di ruolo in un’avventura
divertente e ricca di azione.
In the Soop:
Friendcation è la nuova serie coreana in arrivo su
Disney+
In the Soop: Friendcation:
quando esce e dove vederla in streaming
In the Soop: Friendcation
in streamingsarà disponibile in Italia dal 19
ottobre in esclusiva su Disney+.
In the Soop: Friendcation:
trama e cast
Con Park Seo-jun (The
Marvels), il rapper Peakboy, Choi Woo-shik
(Parasite), Park Hyung-sik (Soundtrack #1) e V
dei BTS, In the Soop: Friendcation offre al
pubblico uno sguardo ravvicinato sulla vita di questi cinque amici
famosi, che si allontanano dalla loro quotidianità per staccare la
spina in un rilassante viaggio a sorpresa.
In the Soop:
Friendcation è uno spinoff della serie IN THE SOOP ed è
l’ultima novità che si aggiunge alla library di intrattenimento, in
continua espansione, disponibile su Disney+. I fan del K-Pop possono anche
godersi BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA, attualmente
disponibile su Disney+. Questo esclusivo film concerto
in 4K presenta l’esibizione live dei BTS al Sofi Stadium di Los
Angeles nel novembre 2021.
Arriva in prima tv su Sky
BELFAST, scritto e diretto dal candidato all’Oscar
Kenneth Branagh,domenica 9 ottobre alle
21.15 su Sky Cinema Due (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in
streaming su NOW e disponibile on demand. Una storia
divertente, tenera e intensamente personale dell’infanzia di un
bambino durante il tumulto della fine degli anni ’60, ambientata
nella città natale del regista.
Premiato per la migliore
sceneggiatura agli Oscar e ai Golden Globe, nonché miglior film
straniero ai David di Donatello, BELFAST
è un film che nasce dall’esperienza diretta di Branagh. Un bambino
di nove anni va avanti nel suo cammino verso l’età adulta in un
mondo che si è improvvisamente capovolto. La sua comunità stabile e
amorevole e tutto ciò che pensava di aver capito sulla vita sono
cambiati per sempre. Ma la gioia, le risate, la musica e la magia
formativa dei film rimangono. Nel cast la candidata al Golden Globe
Caitríona Balfe, il premio Oscar Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds e
il giovanissimo esordiente Jude Hill.
La trama di BELFAST
Belfast, 1969. Buddy vive con la
mamma e il fratello maggiore in un quartiere misto, abitato da
protestanti e da cattolici. Sono vicini di casa, amici, compagni di
scuola, ma c’è chi li vorrebbe nemici giurati e getta letteralmente
benzina sul fuoco, aizzando il conflitto religioso, distruggendo le
finestre delle case e la pace della comunità. La famiglia di Buddy,
protestante, si tiene fuori dai guai, non cede alle lusinghe dei
violenti e attende con ansia il ritorno quindicinale del padre da
Londra, dove lavora come carpentiere.
Emigrare è una tentazione, ma come
lasciare l’amata Belfast, i nonni coi loro preziosi consigli di
vita e d’amore, la bionda Catherine del primo banco?
Domenica 9 Ottobre in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Due
(alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e
disponibile on demand.
Manca davvero pochissimo.
Dal 13 ottobre alle 22.00 su MTV(canale
131 Sky e in streaming su NOW) arriva la nuova serie – in prima tv
assoluta – Teen Mom Italia. La nuova produzione locale del
brand di Paramount leader tra i giovani darà la possibilità di
entrare nella vita di 5 giovanissime neomamme e scoprire insieme a
loro la meraviglia della maternità. La serie sarà disponibile in
Italia anche sul nuovo servizio di streaming Paramount+.
Ad accompagnare il racconto delle
protagoniste sarà un volto molto amato che, da pochi mesi, ha dato
alla luce la sua primogenita: la modella e influencer Nina
Rima. A lei il compito di introdurre le storie delle teen
mom di questa prima stagione del programma. Chi meglio di lei
può raccontare le gioie e le difficoltà delle protagoniste? Nel suo
passato anche l’esperienza di figlia di mamma single che, nel corso
della sua vita, ha dovuto anche affrontare sfide personali molto
importanti.
Ma chi sono le giovani
teen mom protagoniste di questa edizione di Teen Mom
Italia
Sharon Cialona A 22 anni è la mamma in
carriera di Brandon, 4 anni e Ilary, 3 anni. Vive a Bellinzago
Novarese insieme al suo fidanzato Andrea, ma cosa è successo dopo
la proposta di matrimonio di lui? E soprattutto tra lavoro, figli e
compagno riesce a tenere tutto sotto controllo?
YusangAguilera, A 18 anni è
la mamma di Selena, 3 anni e di Madison nato a luglio 2022. Vive a
Montefiore Conca, in Emilia-Romagna. Yusang ha una passione:
youtube. Insieme a Selena gira video da migliaia di like. Qualcosa,
però, nella sua vita non è proprio come se l’aspettava… Come
gestirà la convivenza con il compagno Christian? Come si evolverà
il rapporto speciale con la sorella Michelle, già mamma come lei e
nuovamente incinta?
Dalila Vallati È una vera e propria mamma
sprint. Ma è anche una ragazza di 19 anni che ha voglia di vivere i
suoi anni e non dire di no ad uscite e serate con gli amici. Da un
anno è la mamma di Sofia e vive a Tor San Lorenzo (Lazio) con
Rinaldo. Come va la convivenza nella nuova casa? Riuscirà davvero a
conciliare tutte le sue mille attività con la nuova realtà di
mamma?
Martina Broglia Martina e Amedeo, entrambi
figli di genitori separati vivono ad Aprila e ce la stanno mettendo
tutta per far sì che la loro relazione funzioni alla grande. Per
questo hanno deciso di ufficializzare la loro unione diventando
marito e moglie. Una famiglia felice è tutto ciò che vogliono per
la loro piccola Ariel e per sé stessi. A soli 19 anni Martina,
oltre a districarsi tra gli impegni di mamma, si sta occupando
dell’organizzazione del matrimonio, dell’addio al nubilato, della
ricerca dell’abito e del ristorante per il ricevimento e tanto
altro ancora. Con il supporto e il sostegno del futuro marito
Martina riuscirà a superare i vari imprevisti e difficoltà?
Syria Idrontino Un amore che le ha spezzato il
cuore, il sogno di diventare ballerina andato in fumo e un
obiettivo: diventare guardia carceraria. Insieme alla sua piccola
Ilary, la giovane Syria è pronta per la sua rinascita: sarà capace
di dare un taglio al suo burrascoso passato? Syria è single e non è
facile crescere una bambina senza l’aiuto di un compagno a 20 anni,
le paure sono troppe, riuscirà ad affrontarle?
Insieme a MTV e a Nina Rima,
scopriremo le gioie e le paure delle giovani teen mom
vivendo con loro la grande emozione che è diventare madre.
Giovanissime, eppure già mamme, racconteranno senza filtri
l’incredibile viaggio della maternità. Le 5 giovani protagoniste
hanno tutte storie diverse ed ognuna descriverà una visione
personale di vivere la maternità. Nessuna di loro sa cosa il futuro
ha in serbo, l’unica certezza sono i loro bimbi. C’è chi ha
l’appoggio della famiglia, chi lo fa da sola o con il proprio
compagno. Il docu-reality di MTV, unico nel suo genere segue
da vicino questo percorso che, oltre a trasformare la vita delle
ragazze, modifica anche gli equilibri delle persone a loro più
vicine.
Sulle piattaforme social di MTV
Italia e su mtv.it nei giorni che precedono la première ci saranno
news, video, quiz e non solo per imparare a conoscere le
protagoniste dello show. Dal 13 ottobre si potranno vedere e
rivedere la prima puntata integrale e tutti i video con i momenti
migliori dei nuovi episodi. Inoltre, ci saranno anche due
mini-format video esclusivi: un quiz in cui la conduttrice Nina
Rima metterà alla prova le protagoniste di Teen Mom Italia sulla
maternità e le problematiche connesse con domande e prove pratiche
dal tono leggero e divertente. E un mini-talk show dove Nina Rima
incontra le giovani mamme per commentare insieme i momenti salienti
degli episodi di Teen Mom Italia.
Sono bastati pochi ruoli a
Giovanni Maini per affermarsi come uno dei più
promettenti giovani attori del panorama italiano. Ad oggi presente
unicamente in alcune serie TV, egli sembra avere tutto il
potenziale per espandere sempre più la propria popolarità,
distinguendosi anche in altri contesti. Tra ottima presenza scenica
e doti attoriali in costante miglioramento, Maini è davvero uno dei
nomi da tenere d’occhio per il futuro.
Ecco 10 cose che non sai di Giovanni Maini.
Giovanni Maini: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in diverse
serie TV. Il debutto come interprete avviene nel 2020,
quando recita nel ruolo di Edoardo nella serie Summertime, con
protagonista Ludovico Tersigni. Maini riprende poi
il suo personaggio anche nella seconda e nella terza ed ultima
stagione. In seguito ha poi recitato nella serie Nudes
(2021), dove interpreta Tommi, mentre nel 2022 è stato tra i
protagonisti di Buongiorno mamma!, dove recita accanto a
Raoul Bova.
2. Non ha ancora compiuto il
debutto sul grande schermo. Attualmente l’attore non ha
ancora avuto modo di recitare in un lungometraggio per il cinema.
Grazie alla popolarità ottenuta negli ultimi anni è però lecito
aspettarsi che anche questo traguardo verrà ben presto raggiunto,
portando dunque l’attore ad estendere la propria popolarità anche
sul grande schermo.
Giovanni Maini è su Instagram
3. Ha un profilo sul social
network. Giovanni Maini è naturalmente presente sul social
network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 103 mila
persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena 46
post, la maggior parte relativi alle sue attività come attore. Si
possono infatti ritrovare diverse immagini legate a momenti
trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non
mancano però anche immagini inerenti la sua quotidianità, tra
attività e amici. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati
sulle sue attività.
4. Non è presente su altri
social. Instagram sembra essere l’unico social network
dove è possibile seguire l’attore attraverso un suo account
ufficiale. Non risultano infatti esserci profili verificati su
altre piattaforme come Twitter o Facebook. Ciò permette anche
all’attore di non dover spendere troppo tempo su queste
piattaforme, evitando di condividere ogni dettagli della propria
vita.
Giovanni Maini ha una fidanzata?
5. È molto
riservato. Nonostante la popolarità raggiunta, Maini non
si è lasciato andare ad un’eccessiva sovraesposizione mediatica,
mantenendo invece un forte riserbo per quanto riguarda la sua vita
privata. Al momento, dunque, non è noto se sia o meno impegnato in
una relazione sentimentale. L’attore non lascia infatti trasparire
nulla a riguardo, né nelle sue interviste né sui suoi profili
social.
Giovanni Maini in Summertime
6. Si era candidato per un
altro progetto. L’attore ha raccontato di aver ottenuto il
ruolo di Edo nella serie NetflixSummertime in modo del tutto
inaspettato. Egli si era infatti inizialmente deciso a partecipare
alle selezioni per il film Volevo nascondermi, con
Elio Germano e
dedicato al pittore Liguabue. Pur non avendo ottenuto alcun ruolo,
Maini è in seguito stato ricontattato dai produttori, che gli hanno
proposto di candidarsi per la serie Summertime. Dopo
alcuni provini sostenuti, egli ha infine ottenuto il ruolo.
7. Ha avuto tempo per
studiare. Parallelamente al lavoro sul set della serie,
Maini stava completando i suoi studi liceali. L’attore ha
raccontato di essersi confrontato con la produzione a riguardo,
ottenendo la possibilità di avere del tempo da poter dedicare allo
studio. Alle fine egli è riuscito a portare a termine con successo
entrambe le cose, riprendendo poi il ruolo di Edo anche nelle due
successive stagioni.
Giovanni Maini in Skam Italia
8. Non ha recitato nella
serie Netflix. Ogni volta che un giovane attore diventa
popolare, in molti si chiedono se abbia recitato o meno nella
popolare serie Skam Italia, dedicata alle vite di un
gruppo di adolescenti e disponibile sulla piattaforma Netflix. Come
per Damiano Gavino,
anche per Giovanni Maini si è erroneamente diffusa tale
convinzione. L’attore, tuttavia, non ha partecipato alla serie,
anche se non è da escludere che possa prendervi parte in futuro
qualora vi saranno ulteriori stagioni.
Giovanni Maini: qual è la sua agenzia
9. È rappresentato da una
nota agenzia. Maini è attualmente rappresentato dalla
ttAgency, un’agenzia di
rappresentanza, consulenza e promozione artistica rivolta ad
attori, sceneggiatori e registi. Grazie al lavoro con
quest’agenzia, che rappresenta numerosi volti noti del cinema
italiano, Maini ha avuto possibilità di trovare importanti
opportunità come attore, recitando in diversi progetti.
Giovanni Maini: età e altezza dell’attore
10. Giovanni Maini è nato a
Bologna, il 19 febbraio del 2000. L’attore è alto
complessivamente 1.83 metri.
Raymond &
Ray segue le vicende dei fratellastri Raymond e Ray,
interpretati da Ewan McGregor e
Ethan Hawke, che hanno vissuto all’ombra di un padre
terribile. In qualche modo, ognuno di loro ha conservato uno
spiccato senso dell’umorismo e il suo funerale è un’occasione per
reinventarsi. C’è rabbia, c’è dolore, c’è follia, forse c’è amore e
sicuramente c’è il lavoro di un becchino.
Il film è scritto e diretto da
Rodrigo García e prodotto dal premio Oscar® Alfonso Cuarón
insieme a Bonnie Curtis e Julie Lynn per conto di Mockingbird
Pictures; Gabriela Rodriguez e Shea Kammer sono i produttori
esecutivi.
“Raymond & Ray” verrà presentato in concorso alla Festa del
Cinema di Roma, prima di uscire in tutto il mondo il 21 ottobre su
Apple
TV+.
Il film è prodotto dal regista
premio Oscar Alfonso Cuarón, Bone Curtis e Julie
Lynn per Mockingbird Pictures. I produttori esecutivi
saranno Gabriela Rodriguez e Shea Kammer.
Ewan McGregor è recentemente tornato nel mondo
di Star
Wars per la serie Obi-Wan
Kenobi di Disney+, dove ha ripreso il
ruolo del Maestro Jedi. Lo vedremo, o meglio sentiremo, anche nel
film Pinocchiodi Guillermo del Toro.
Prodotto da Cinemaundici e Lucky Red con
Rai Cinema, Profetiè un film di finzione
sul rapimento di una giornalista nel Medio Oriente e sulla sua
lunga prigionia. Ad affiancareJasmine
Trinca, che veste i panni della protagonista e che torna a
lavorare con Alessio Cremonini dopo aver
interpretato in Sulla mia pelle il ruolo di Ilaria
Cucchi,Isabella
NefareZiad
Bakri.
Un film sulla guerra, sull’estremismo
religioso, su due donne che hanno fatto scelte diametralmente
opposte, sull’oppressione che le donne vivono in molte parti del
mondo.
La trama di Profeti
Profetiè la storia del
confronto e scontro fra Sara, una giornalista italiana rapita
dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur, giovane
foreign fighter moglie di un miliziano del Califfato che la tiene
prigioniera nella sua casa costruita in un campo di
addestramento. Durante i mesi di detenzione Nur, mossa dal
desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del
campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all’estremismo
islamista.
Inevitabilmente, il
motivo di maggior interesse del Ticket to Paradise che Universal porta sugli schermi
dei cinema di tutta Italia dal 6 ottobre è sicuramente la presenza
di due star della Hollywood contemporanea come
George Clooney e Julia Roberts. Due icone, sorridenti
e legate – pare – da sincera amicizia (e riconoscenza, stando a
quanto dichiarato dall’attrice sul tempo passato insieme durante le
riprese), che ritroviamo insieme dopo un paio di Ocean’s, le
Confessioni di una mente pericolosa del 2002 e il Money
Monster – L’altra faccia del denaro del 2016.
Purtroppo, come nel caso
del suo precedente Mamma Mia! Ci Risiamo,
lo sceneggiatore dei Marigold Hotel e
regista Ol Parker sembra puntare ad accontentare
il pubblico, assemblando un prodotto scolastico e prevedibile,
premurandosi di non far mancare nulla di quanto richiesto dal
manuale della commedia romantica, tanto più se mescolata con un
matrimonio contrastato, un briciolo di conflitto generazionale e
delle location da sogno.
Ticket to Paradise
– Benvenuti in Paradiso
Quelle del Queensland
australiano, in questo caso scelte per rappresentare Bali, dove la
giovane e innamoratissima Lily (la Kaitlyn Dever
di Dopesick) ha organizzato le sue nozze
con il locale Gede (l’esordiente Maxime Bouttier),
conosciuto da troppo poco perché i due genitori – divorziati da
decenni e ancora in guerra – non sentano il bisogno di allearsi per
mandare a monte il matrimonio.
Ma dai tempi di Montecchi
e Capuleti, non è una impresa facile far cambiare idea a due
giovani amanti, pur se animati dall’encomiabile intenzione di
evitare che commettano gli stessi nostri errori. Ma una seconda
possibilità non si nega a nessuno, tanto più nel mondo dorato delle
Rom-Com hollywoodiane.
Due stelle e poco
più
Purtroppo quella concessa
a Parker non sembra aver sortito l’effetto sperato, o meglio,
averci offerto una prova di un suo talento nascosto ancora da
esprimere. Ogni possibile spunto – dal clash culturale al
rovesciamento dei ruoli – viene lasciato nella penna degli
sceneggiatori (l’esordiente Daniel Pipski, insieme
al regista), evidentemente più attenti a puntare i riflettori sui
due pezzi da novanta a disposizione.
Che fanno il loro, e
anche di più, nonostante proprio George Clooney avesse dichiarato di non
voler fare più commedie romantiche dopo il Un giorno… per
caso del 1996. Ma sia lui, sia
la Roberts risultano tra i produttori del film (con le
loro Smokehouse Pictures e Red Om Films, rispettivamente), e questo
spiega molte cose. Soprattutto grazie a loro, tutto scorre come
deve, senza intoppi e in maniera perfettamente coerente con i
canoni del genere, se questo può valere come merito da ascrivere al
film. Insieme a quello di riproporci la Billie Lourd, figlia di
Carrie Fisher, nei panni di Wren, la migliore amica d’infanzia di
Lily, che sarebbe stato interessante sviluppare maggiormente.
Chi vuol esser lieto,
sia, ci ripete Ol ‘Il magnifico’, e tra catastrofi annunciate e la
messa alla berlina di un maschilismo che Clooney riesce a rendere
divertente, la vicenda avanza rispettando ogni regola. Incluse
quelle dei due famosi ex, ancora legati al vissuto passato e a una
serie di trucchetti che faranno la gioia del pubblico (e dei fan
dell’italiano di George). Regalini simpatici, che costituiscono la
spina dorsale del film, nel bene e nel male, e fanno venire voglia
di rivedere George e Julia in qualcuna delle loro prove precedenti,
e magari di recuperare un classico come il padre della sposa (se
non di prenotare un viaggio agli antipodi).
Durante una recente intervista con
GQ per promuovere il suo nuovo
film Amsterdam,
Christian Bale ha riflettuto sul suo debutto alla
Marvel all’inizio di quest’anno e,
in particolare, sulla sua prima vasta esperienza con la recitazione
su schermo verde. La star di Thor: Love and Thunder non
ricorda l’esperienza con affetto, definendola “la definizione di
monotonia”.
“È la prima volta che lo faccio.
Voglio dire, la sua definizione è monotonia. Hai delle brave
persone. Hai altri attori che sono molto più esperti di me. Riesci
a differenziare un giorno dall’altro? No. Assolutamente no. Non hai
idea di cosa fare. Non riuscivo nemmeno a differenziare una fase
dalla successiva. Continuavano a dire: “Sei nella terza fase”.
Bene, è come “Quale è quello?” “Quello blu.” Sono tipo “Sì. Ma tu
sei sul palco sette. “Quale è quello?” “Quello blu.” Ero tipo “Uh,
dove?”
Dal momento che l’esperienza di
Christian Bale si fonda principalmente su ruoli
drammatici e raramente tanto coinvolti con la Computer Grafica, è
comprensibile che, nonostante i suoi tanti anni di lavoro, questo
tipo di set lo abbia disorientato, tuttavia la performance
consegnata per il film è comunque all’altezza del suo nome, nonché
la migliore in tutto il film di Taika Waititi.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
In una nuova intervista con
CinePop, Charlie Cox riflette sulla chiamata dei
Marvel Studios per unirsi al cast di Spider-Man: No Way Home nei
panni di Matt Murdock/Daredevil. Cox ammette di aver pensato che
fosse una specie di scherzo prima di essere completamente sicuro
che quella fosse effettivamente una chiamata fondamentale per la
sua vita professionale:
“Pensavo fosse uno scherzo o
una presa in giro. Ho ricevuto un messaggio dall’assistente di
Kevin Feige che diceva: ‘Puoi richiamarci?’ Ho pensato che potesse
essere per un evento di beneficenza a causa del Covid e tutti
avrebbero partecipato. Ma mi è stato chiesto se volevo essere in
Spider-Man, è stato pazzesco. Ero nel giardino di casa mia e mia
moglie era seduta sui gradini, guardandomi e chiedendomi: ‘Che
succede?’ È stato pazzesco. È un sogno d’infanzia, è stato
incredibile”.
Vedremo di nuovo Charlie Cox tornare nei panni di Matt Murdock
nell’episodio conclusivo di She-Hulk: Attorney at Law, oltre a
vederlo tornare protagonista di una sua serie, su Disney+, Daredevil:
Born Again. Al momento, Charlie Cox, Vincent
D’Onofrio, Hugh Jackman e Ryan Reynolds
sono gli unici attori (oltre alla breve apparizione di
Patrick Stewart in Doctor Strange nel
Multiverso della Follia) che, dopo aver interpretato
personaggi Marvel per studi diversi dalla
Disney, sono stati richiamati sotto l’ombrello della Casa di
Topolino per continuare il loro percorso nel franchise di
supereroi.
In un’intervista con GQ Magazine, Barry Keoghan ha parlato delle sue aspirazioni
a tornare nei panni di Joker nell’universo di The
Batman. Anche se deve ancora essere confermato per il
sequel, spera di riportare la sua performance del personaggio sul
grande schermo il prima possibile.
“Keoghan non è stato ancora
invitato a tornare per un sequel ma il personaggio, tenuto nascosto
e rivelato solo quando il pubblico l’ha finalmente visto nei
cinema, sembra l’impostazione di qualcosa di più grande. “Non
appena arriva quella chiamata”, insiste, “io ci sono amico, ci
sono”.”
Vedremo Barry Keoghan a febbraio al cinema in Gli Spiriti dell’Isola, il film di
Martin McDonagh, presentato a Venezia 79, dove ha
vinto il premio per la migliore sceneggiatura e la Coppa Volpi a
Colin Farrell per la migliore interpretazione
maschile.
The Batman, il film
The
Batman diretto da Matt Reeves è
uscito nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce
Wayne, ci saranno anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Deadline riporta che
Emily Watson (Chernobyl) e Shirley
Henderson (HarryPotter) guideranno il
cast dello spin-off Dune di HBO Max, Dune: The
Sisterhood. Il report conferma che lo show, basato sul
romanzo classico di Frank Herbert, è ambientato
10.000 anni prima dell’ascesa di Paul Atreides e segue le sorelle
Harkonnen, interpretate da Watson e Henderson, mentre combattono le
forze che minacciano il futuro dell’umanità, e fondano la favolosa
setta nota come Bene Gesserit.
Watson e Henderson sono state
scelte per interpretare rispettivamente Valya Harkonnen e Tula
Harkonnen, le formidabili sorelle Harkonnen. In questa storia, sono
salite al potere nella Sorellanza, un’organizzazione segreta di
donne che diventeranno poi le note Bene Gesserit. Diane
Ademu-John si prenderà cura dello show in qualità di
creatrice, scrittrice, co-showrunner e produttrice esecutiva,
mentre Alison Schapker sarà co-showrunner e
produttrice esecutiva. Johan Renck è stato scelto
per dirigere il primo episodio e sarà anche produttore esecutivo,
mentre il regista di Dune,
Denis Villeneuve, sarà produttore esecutivo.
Intanto, la produzione di Dune: Parte Due è già iniziata e il film
racconterà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre cerca la vendetta contro i cospiratori che
hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte a una scelta tra l’amore
della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, si sforza di
prevenire un terribile futuro che solo lui può prevedere.
Jared Leto reciterà in un film dedicato alla
vita dell’acclamato stilista Karl Lagerfeld, che
vedrà alla produzione Leto in persona insieme alla House of
Karl Lagerfeld. Jared Leto produrrà insieme alla sua partner,
Emma Ludbrook, attraverso la loro società di produzione
Paradox.
I fidati confidenti della defunta
icona della moda, Pier Paolo Righi, Caroline Lebar e Sébastien
Jondeau, collaboreranno come produttori esecutivi del film. Per
oltre 35 anni, Caroline Lebar ha lavorato a stretto contatto con
Lagerfeld come consulente sia per il suo marchio che per la
comunicazione personale, mentre Pier Paolo Righi è stato
amministratore delegato di Lagerfeld per oltre 10 anni. Sebastien
Jondeau ha trascorso 20 anni come assistente personale e guardia
del corpo del designer e continua la sua collaborazione con il
marchio oggi come consulente di stile.
“Karl è sempre stato
un’ispirazione per me”, afferma Jared Leto. “Era un vero poliedrico, un
artista, un innovatore, un leader e, soprattutto, un uomo gentile.
Quando ci siamo riuniti con il team di Karl Lagerfeld, abbiamo
immediatamente condiviso una visione creativa di realizzare un’ode
rispettosa a Karl spingendo al contempo i confini artistici di ciò
che può essere un film biografico. Sono così grato a Karo, Pier e
Seb per averci permesso di intraprendere questo viaggio
insieme”.
La trama esatta rimane riservata,
anche se il film tratterà le relazioni chiave nella vita di
Lagerfeld, raccontate attraverso un occhio imprevedibile, proprio
come l’uomo stesso. I produttori sono attualmente alla ricerca di
un regista.
Il famoso stilista è morto nel
febbraio 2019 e continua ad essere venerato come uno dei creativi
più affascinanti e riconosciuti di questo secolo, tanto che lo
scorso 30 settembre, Anna Wintor (Chief Content
Officer e Global Editorial Director di Vogue) e il Metropolitan
Museum of Art hanno annunciato che il tema della Mostra del Costume
Institute e del Met Gala 2023 sarà Karl Lagerfeld: A Line
of Beauty.
Quando una squadra di mercenari irrompe in un
comprensorio di famiglie benestanti durante la vigilia di Natale,
prendendo in ostaggio tutti i presenti, la squadra di criminali non
è preparata ad affrontare un combattente che li sorprenderà: Babbo
Natale (David Harbour, Vedova Nera, serie Stranger Things) è sul posto e sta per
dimostrare perché questo Nick non è un santo.
Una Notte Violenta e Silenziosa è interpretato
anche dal vincitore di un Emmy John Leguizamo (John Wick), Edi
Patterson (Le pietre preziose), Cam
Gigandet (Senza rimorsi), Alex Hassell
(Cowboy Bebop), Alexis Louder (The Tomorrow War) e
Beverly D’Angelo (National Lampoon’s
Vacation). Diretto dal graffiante regista norvegese
Tommy Wirkola (Hansel & Gretel: Witch Hunters,
Dead Snow franchise), Una Notte Violenta e Silenziosa è prodotto da
Kelly McCormick, David Leitch e Guy Danella della 87North. La
sceneggiatura originale è di Pat Casey e Josh Miller, gli autori di
Sonic the Hedgehog.
Ecco tutte le foto esclusive del
tour italiano di Ke Huy Quan – icona del cinema degli anni
Ottanta nel ruolo del giovane inventore Data de I
Goonies, nonché compagno di avventure di
Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto – in occasione del
lancio nei cinema di Everything, Everywhere, All at Once, film
campione di incassi USA che arriverà nelle sale italiane a
partire da domani con I Wonder Pictures in collaborazione con
Unipol Biografilm Collection.
Everything, Everywhere, All
at Once racconta una storia universale passando per tutte
le dimensioni possibili del tempo, dello spazio e dell’essere. Un
film altamente spettacolare e al contempo profondo, che fonde
commedia, dramma familiare, arti marziali, romanticismo, dita fatte
di wurstel e un bagel che racchiude i segreti dell’universo.
Interpretato da Michelle Yeoh, protagonista straordinaria e
camaleontica, Everything Everywhere All at Once vede
nel cast anche James Hong (il perfido Lo Pan di Grosso
Guaio a Chinatown), Stephanie Hsu (Shang-Chi and the
Legend of the Ten Rings) e Jamie Lee Curtis, nei panni
della spietata impiegata dell’ufficio imposte Deirdre Beaubeirdre.
Proprio l’attrice protagonista della saga di Halloween e è
stata la più grande sostenitrice del film, conducendo una massiccia
campagna social che ha contribuito in maniera determinante al
passaparola e trasformandolo in un instant cult.
Dai fratelli Russo (produttori
esecutivi), A24 e
Ley Line Entertainment, il film definitivo sul multiverso al cinema
da domani 6 ottobredistribuito da I Wonder Pictures in
collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
Evelyn Wang (Michelle Yeoh)
gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia
adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un
matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa
inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in
una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più
innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il
destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per
sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare
l’armonia nella sua famiglia.
Ecco la nostra intervista a
The
Daniels, Daniel Kwan e Daniel
Scheinert, i registi e sceneggiatori di Everything
Everywhere All at Once,
al cinema dal 6 ottobre distribuito da I Wonder Pictures in
collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
EEAAO è stata la più
grande sorpresa della stagione al box office americano 2022. Dopo
l’anteprima mondiale in occasione del South by Southwest Festival
(SXSW), accompagnata da recensioni entusiastiche, Everything
Everywhere All at Once è arrivato nelle sale americane il
25 marzo e ha incassato oltre 65 milioni di dollari negli Stati
Uniti e più di 90 in tutto il mondo: l’incasso più alto
nella storia di A24.
A24 è lo studio internazionale (ma
il nome viene da un viaggio dei fondatori sulla autostrada italiana
A24) che sta cambiando il volto del cinema mondiale con le sue
scelte artistiche fuori dagli schemi. In questi anni A24 ha dato
fiducia a giovani talenti che si sono già affermati come autori di
riferimento, come gli stessi registi di Everything Everywhere
All At Once – il geniale duo noto come The Daniels,
ovvero Daniel Kwan e Daniel Scheinert – già autori di Swiss
Army Man, folle commedia con Daniel Radcliffe e Paul
Dano.
I Wonder Pictures è entusiasta di
iniziare la sua collaborazione con A24 portando in Italia proprio
Everything Everywhere All at Once, opera che racconta
una storia universale passando per tutte le dimensioni possibili
del tempo, dello spazio e dell’essere. Un film altamente
spettacolare e al contempo profondo, che fonde commedia, dramma
familiare, arti marziali, romanticismo, dita fatte di wurstel e
un bagel che racchiude i segreti dell’universo.
Interpretato da Michelle Yeoh, protagonista straordinaria e
camaleontica, Everything Everywhere All at Once vede
nel cast Ke Huy Quan, icona del cinema degli anni Ottanta
nel ruolo del giovane inventore Data de I Goonies,
nonché compagno di avventure di Harrison Ford in Indiana Jones e
il tempio maledetto, James Hong (il perfido Lo Pan di
Grosso Guaio a Chinatown), Stephanie Hsu
(Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings) e Jamie Lee
Curtis, nei panni della spietata impiegata dell’ufficio imposte
Deirdre Beaubeirdre. Proprio l’attrice protagonista della saga di
Halloween e è stata la più grande sostenitrice del film,
conducendo una massiccia campagna social che ha contribuito in
maniera determinante al passaparola e trasformandolo in un
instant cult.
Everything Everywhere All at
Once, il film definitivo
Dai fratelli Russo (produttori
esecutivi), A24 e Ley Line Entertainment, il film definitivo sul
multiverso con le icone del cinema Michelle Yeoh (La
Tigre e il Dragone, Shang-Chi) e Jamie Lee Curtis
(Halloween, Una poltrona per due) dirette dal duo di
registi visionari The Daniels. Il caso dell’anno al
botteghino USA.
Evelyn Wang (Michelle Yeoh)
gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia
adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un
matrimonio alla frutta.
Un controllo fiscale di routine
diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene
trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel
multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema.
Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a
tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza
inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.
Con la sorprendente Stephanie Hsu
(Shang-Chi), il film segna il ritorno alle scene dopo 40
anni del mitico Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi Data (I
Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio
maledetto).
Scritto, diretto e prodotto dai
The
Daniels. Il film è prodotto anche da Jonathan Wang,
dalla AGBO dei fratelli Russo e da A24. I produttori esecutivi sono
Ley Line Entertainment, IAC e Josh Rudnick.
Diretto da Jason
Moore e scritto da: Mark Hammer, Un
matrimonio esplosivo è prodotto
da Todd Lieberman, David Hoberman, Alexander Young,
Jennifer Lopez, Elaine Goldsmith Thomas e Benny
Medina. Nel cast oltre aJennifer
Lopez e
Josh Duhamel, anche Jennifer Coolidge, Sônia
Braga, Cheech Marin, Selena Tan, D’Arcy Carden, Callie Hernandez,
Desmin Borges, Steve Coulter, Alberto Isaac, e Lenny
Kravitz
In Un
matrimonio esplosivo, Darcy (Jennifer Lopez) e Tom (Josh
Duhamel) riuniscono le loro famiglie, amorevoli ma sempre pronte ad
esprimere giudizi, per il non plus ultra dei matrimoni, proprio
quando la coppia inizia ad avere dei ripensamenti. E come se questa
non fosse già una minaccia sufficiente, improvvisamente le vite di
tutti sono in pericolo quando gli invitati vengono presi in
ostaggio. “Finchè morte non ci separi” assume un significato tutto
nuovo in questa avventura comica e adrenalinica in cui Darcy e Tom
dovranno salvare i loro cari – sempre che non si uccidano prima a
vicenda.
Apple
TV+ha annunciato l’arrivo della terza stagione
della serie per bambini e famiglie vincitrice di un Emmy,
Lo scrittore fantasma, una rivisitazione della
serie di successo dei primi anni Novanta di Sesame Workshop che
sarà caratterizzata da un cast completamente nuovo e da un’epica
avventura letteraria.
Lo scrittore fantasma:
quando esce e dove vederla in streaming
La nuova stagione di Lo
scrittore fantasma in streaming è in uscita il 21
ottobre su Apple TV+
Lo scrittore fantasma:
trama e cast
Quando un fantasma infesta una
libreria, rilasciando i personaggi immaginari nel mondo reale, un
gruppo di amici si mette all’opera per risolvere il grande mistero
che circonda gli affari incompiuti del fantasma. Mentre affrontano
l’emozionante sfida, i giovani eroi si imbarcano in sei curiose
avventure con personaggi ispirati al romanzo di L. Frank Baum “Il
meraviglioso mago di Oz”, alla storia “¡Leo! El Magnífico” dello
scrittore Pablo Cartaya, al romanzo di Beverly Cleary “The Mouse
and the Motorcycle”, alla canzone di Mick Jagger e Keith Richard
“She’s A Rainbow”, al libro di E.B. White “La tela di Carlotta” e
al racconto di Jewell Parker Rhodes “Bayou Magic”.
Con la partecipazione di Princess Mapp (“Sydney to the Max”,
“The Unicorn”), Nour Assaf (“I Casagrande”) e Daire McLeod (“Danger
Force”), la terza stagione di Lo scrittore
fantasma vedrà anche la presenza di guest star di rilievo,
tra cui Randall Park (“WandaVision”) che interpreta Lion nel viaggio
“The Ghost of Oz”, Jay Baruchel (“Facciamola finita”) nel ruolo di
Ralph il topo nella missione “Il fantasma, il topo e la moto”, la
vincitrice del premio Emmy Jean Smart (“Hacks”) nei panni di
Charlotte e Iain Armitage (“Young Sheldon”) nel ruolo di Wilbur
nell’avventura “La tela del fantasma”.
Lo scrittore fantasma vincitrice di un
Emmy, che dal suo debutto si è guadagnata anche un ambitissimo Prix
Jeunesse Award, un Parents’ Choice Gold Medal Award e il
riconoscimento di Common Sense Media, è stata sviluppata per la
televisione da J.J. Johnson e Andrew Orenstein, mentre il vincitore
del Premio Oscar Luke Matheny, nominato anche ai DGA Award, ha
diretto cinque episodi della stagione. Matheny e Orenstein sono
produttori esecutivi insieme a Johnson, Christin Simms e Blair
Powers per Sinking Ship Entertainment e Kay Wilson Stallings per
Sesame Workshop.
Trailer della terza stagione
La pluripremiata gamma di film e
serie originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include la
serie innovativa “Supersorda”, l’acclamata “Ambra Chiaro” creata da
Bonnie Hunt, insieme alle selezioni Common Sense Media “Un passo
alla volta”, “Anatra & Oca”, “Le ragazze del Surf” e “La vita
secondo Ella”. La vastissima offerta di titoli adatti per tutte le
età comprende anche “Fraggle Rock: ritorno alla grotta” e
“Professione spia” della Jim Henson Company, la serie vincitrice
del Peabody Award “Acquasilente”, le serie vincitrici del Daytime
Emmy Award “Lo scrittore fantasma” e “Helpsters” di Sesame
Workshop, il film d’animazione candidato all’Oscar® “Wolfwalkers –
il popolo dei lupi”, le nuove serie e gli speciali di Peanuts e
WildBrain, tra cui “Le avventure di Snoopy”, nonché “Noi siamo qui:
dritte per vivere sul pianeta Terra”, l’evento televisivo vincitore
del Daytime Emmy Award basato sul libro best-seller del New York
Times e TIME Best Book of the Year di Oliver Jeffers. Apple TV+
continua a offrire ai giovani spettatori, alle famiglie e a
chi si prende cura di loro opzioni di prim’ordine, tra cui
l’imminente serie “Jane”, una nuova serie mission-driven di J.J.
Johnson, Sinking Ship Entertainment e del Jane Goodall
Institute.
Primo ciak a Roma per
SUBURRÆTERNA. La serie tv Netflix, che espande l’universo
Suburra, con la nuova storia originale prodotta da Cattleya –
parte di ITV Studios.
SUBURRÆTERNA:
quando esce e dove vederla in streaming
SUBURRÆTERNA in
streaming arriverà solo su Netflix nel
2023.
SUBURRÆTERNA:
trama e cast
SUBURRÆTERNA è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio
Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writer, Camilla
Buizza, Marco Sani, Andrea Nobile e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio
è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda
degli ultimi quattro. La serie è tratta dall’opera letteraria
Suburra scritta da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini
– che curano anche lo story editing – edita da
Einaudi.
Nel cast Giacomo
Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia,
mentre Carlotta Antonelli e Federica
Sabatini tornano a vestire i panni rispettivamente di
Angelica e Nadia.
La trama
Roma, 2011. Il governo
rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città
sono letteralmente date alle fiamme. Nel mondo di mezzo Cinaglia
(Filippo
Nigro) ha provato a raccogliere l’eredità di Samurai
e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari
criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e
Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di
Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di
Ostia.
Ma c’è chi questo sistema
non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo,
stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione
che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si
espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il
passato. Spadino (Giacomo Ferrara) sarà dunque costretto a tornare
a casa, per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo
insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove
non avrebbe mai pensato di trovarli… Ma la guerra è guerra e in
palio c’è il controllo di Roma.
In una
recente intervista conGQ Magazine UK, la star
di EternalsBarry
Keoghan ha finalmente svelato il suo casting segreto
nel film DC diretto da Matt
Reeves The
Batman. Keoghan ha confermato di
aver inizialmente fatto un’audizione per il ruolo
dell’Enigmista. Sebbene il ruolo fosse già stato ricoperto da
un altro attore, Keoghan ha comunque incontrato il produttore Dylan
Clark per convincerlo a guardare il nastro dell’audizione non
richiesta di The
Batman.
Tuttavia, dopo quattro mesi
senza alcun aggiornamento dal progetto, l’attore irlandese ha
ricevuto una chiamata dal suo agente, che gli ha detto che Matt
Reeves e lo studio volevano che interpretasse invece un altro
cattivo della DC. “The
Batman vuole che tu
interpreti il Joker, ma non puoi dirlo a nessuno”,
Keoghan ricorda le parole del suo agente riguardo al suo casting a
sorpresa per Joker.
Come parte della sua
intervista per l’outlet, Keoghan ha deciso di condividere il suo
video di due minuti dell’audizione di The
Batman, che gli è valso inaspettatamente
il ruolo del
Joker, un cattivo notoriamente interpretato in precedenza da
Jack Nicholson,
Heath Ledger e
Joaquin Phoenix. Nel video, Keoghan può essere
visto indossare una camicia nera abbinata a bretelle verdi, una
bombetta e un bastone come cenno allo stile caratteristico di
The Riddler.
https://www.youtube.com/watch?v=YRF4L6pJrYg
The Batman, il film
The
Batman diretto da Matt Reeves è
uscito nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce
Wayne, ci saranno anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Primo lungometraggio
di Nicola Abbatangelo, The Land of Dreamsè una storia
d’amore ambientata nella New York anni ’20 tra musica e sogni,
con protagonisti Caterina
Shulha e George
Blagden (Les Misérables di Tom
Hooper, Vikings, Versailles) insieme a un ricco cast tra cui Paolo
Calabresi, Marina
Rocco, Ryan Reid, Nathan
Amzi, Carla Signoris, Stefano
Fresi ed Edoardo Pesce.
The Land of Dreams, la
trama
New York, 1922. Eva è una giovane
immigrata italiana che lavora come lavapiatti nelle cucine del noto
locale Choo Choo Train e che ha rinunciato al suo sogno più grande:
diventare una cantante. Oggetto del desiderio di un boss mafioso,
s’innamora dell’affascinante pianista Armie, reduce della Grande
Guerra, che vive recluso nella sua casa insieme al fratello e che
nasconde un potere molto speciale: viaggiare all’interno dei sogni…
Eva e Armie scopriranno insieme che realtà e sogno possono
mischiarsi e diventare la ricetta della felicità.
Il soggetto e la sceneggiatura sono
firmate da Nicola Abbatangelo e Davide
Orsini, le musiche composte da Fabrizio
Mancinelli che ha collaborato alla colonna sonora del film
premio Oscar Green Book dirigendone l’orchestra.
Il film è una produzione Lotus
Production, una società Leone Film Group,
con Rai
Cinema,
in associazione con 3
Marys Entertainment,
prodotto da Marco
Belardi,
e uscirà nelle sale il 10 novembre distribuito
da 01
Distribution.
The Land of Dreams
verrà presentato in anteprima come Evento Speciale ad Alice nella
Città – Sezione autonoma e parallela della
Festa del Cinema di Roma.
Netflix USA ha diffuso il trailer di Il
prodigio (The
Wonder), l’atteso e annunciato period drama
Netflix che vedrà protagonista l’attrice
Florence Pugh. Il prossimo adattamento cinematografico
dell’omonimo romanzo thriller psicologico dell’autrice Emma
Donoghue. Attualmente è previsto l’arrivo in sale selezionate il 2
novembre, seguito dal suo debutto in streaming il 16 novembre.
Il trailer di
Il prodigio (The
Wonder) presenta la candidata
all’Oscar
Florence Pugh nei panni di un’infermiera che
viene arruolata per andare in un piccolo villaggio per vegliare su
un cosiddetto fenomeno miracoloso che coinvolge una ragazza che non
mangia nulla da quattro mesi.
The Wonder è
diretto da Sebastián Lelio (Gloria Bell) da una
sceneggiatura che ha scritto insieme a Donoghue e Alice Birch
(Normal People). Nel cast
Florence Pugh, Kíla Lord Cassidy, Toby Jones,
Niamh Algar, Elaine Cassidy, Ciarán Hinds, Tom Burke, Dermot
Crowley, Brían F. O’Byrne e David Wilmot. Il film è una
produzione di House Production ed Element con Ed Guiney e Tessa
Ross. Questo segna la seconda volta che uno dei romanzi
di Donoghue riceve un trattamento cinematografico, con il primo
acclamato dramma del 2015 di Lenny
Abrahamson, Room ,
che è valso all’autore una nomination all’Oscar per la migliore
sceneggiatura non originale.
La trama del film
1862, 13 anni dopo la Grande
Carestia. L’infermiera inglese Lib Wright (Florence Pugh) è
chiamata nelle Midlands irlandesi per condurre un esame di quindici
giorni su un’appartenente a una comunità di devoti. Anna O’Donnell
(Kíla Lord Cassidy) è una ragazzina di undici anni che afferma di
non aver mangiato per quattro mesi, sopravvivendo miracolosamente
grazie alla “manna dal cielo”. Mentre le condizioni di salute di
Anna peggiorano rapidamente, Lib è determinata a scoprire la
verità, sfidando la fede di una comunità che preferirebbe rimanere
credente.
Da noi c’è chi si lamenta
di genitori come Peppa Pig, ma le problematiche di una paternità o
maternità sono decisamente altre. Come ha chiaro la finlandese
Hanna Bergholm, al suo primo lungometraggio
dopo tanti corti e una dozzina di episodi di serie tv locali. È lei
la regista e sceneggiatrice di Hatching – La forma del
male, horror presentato al Sundance Film Festival 2022 che
accogliamo volentieri nelle nostre sale (dal 6 ottobre, distribuito
da Adler Entertainment) e che conferma la bontà della
cinematografia nordica, soprattutto quando si tratta di brividi
quotidiani.
La scelta di conservare
il titolo originale al fianco della generica e discutibile
spiegazione italiana è sicuramente un merito, e rimanda alla
“schiusa” al centro della storia (questa la traduzione
letterale, insieme agli altrettanto significativi “covata” o
“covare“). Meglio non considerare troppo quella “forma
del male“, a meno di non volerlo intendere in senso molto più
ampio di quello che l’appartenenza al genere suggerirebbe.
Hatching: il prezzo
di un’esistenza perfetta
Un’operazione non facile
– quella di cercare di aprire la mente e allargare lo sguardo –
anche per le stesse protagoniste della vicenda, principalmente la
giovane ginnasta Tinja (Siiri Solalinna) e sua
madre (Sophia Heikkilä), ossessionata
dall’immagine propria e della propria famiglia, protagonista
impotente del popolare blog “Lovely Everyday Life” e
obbligata a vivere una esistenza idilliaca esempio di perfezione
suburbana.
In questo contesto, la
vita della dodicenne è occupata dai duri allenamenti di ginnastica
e il disperato tentativo di compiacere la madre… fino a che, un
giorno, Tinja trova un uccello ferito nel bosco e decide di portare
a casa il suo strano uovo. Sistematolo nel proprio letto, inizia a
curarlo e nutrirlo finché non si schiude. Ma la misteriosa creatura
che ne emerge inizia a stabilire un rapporto ambiguo e sempre più
stretto con la ragazza, migliore amica e vittima di un incubo
vivente, che finisce per distorcere la realtà in un modo che ‘mamma
perfezione’ si rifiuta di vedere.
La
forza della Natura
Crescere da soli, o senza
sentire l’amore di uno o due genitori, sono le condizioni che la
regista affronta in maniera simmetrica, ponendo le condizioni per
la strana simbiosi che si crea tra due creature in pieno sviluppo.
Un rapporto fatto di bisogni complementari e di sostentamento,
reciproco. Ma senza una guida a porre dei limiti, il rischio è
quello del cannibalismo, simbolicamente parlando.
Un modo originale di
raccontare l’adolescenza, le sue debolezze e necessità, e la
superficialità della società moderna utilizzando un horror
all’apparenza Old School, fatto di effetti artigianali
davvero speciali. E di affrontare il desiderio – spesso non
consapevole – di fuga, o cambiamento… a ogni costo.
Mentre conosciamo le
paure e le frustrazioni delle parti in causa, ne scopriamo i
limiti, e i labili principi, e quanto le trasformazioni che vediamo
non siano tanto quelle esteriori. A differenza di un Dorian Gray
‘qualsiasi’, in Hatching – La forma del
male siamo costretti a confrontarci con l’immagine che
abbiamo costruito, e a difenderci da quel che lo specchio di
restituisce, come vediamo nel disturbante finale. Che arriva dopo
premesse strumentalmente disattese, in modo da creare un effetto di
straniamento e di sorpresa, e una costruzione tra iperrealismo e
horror psicologico che racconta di madri spietate (come anche sa
essere la Natura), ma che offre uno spunto di seria riflessione su
cosa comporti il crescere.
Ecco la nostra intervista ai
protagonisti di Per Lanciarsi dalle Stelle. La protagonista
Federica Torchetti, la sceneggiatrice
Alice Urciuolo e il regista Andrea
Jublin hanno risposto alle nostre domande sul film
disponibile su Netflix dal 5 ottobre.
Per Lanciarsi
dalle Stelle è il nuovo film Netflix diretto da
Andrea Jublin. È una commedia drammatica di
produzione italiana, tratta dal romanzo omonimo di Chiara
Parenti, con giovani attori di talento, girata interamente
nella splendida cornice della Puglia, e dedicata ad un tema
importante che purtroppo affligge moltissimi giovani, in
particolare nell’epoca COVID: il disturbo d’ansia
generalizzato.
Il film uscirà il 5
ottobre su Netflix, in concomitanza con la Giornata mondiale della
salute mentale, che è prevista per lunedì 10 ottobre.
Secondo Deadline , Taissa
Farmiga, l’ex protagonista di American
Horror Story , sta tornando ufficialmente nell’universo
di The
Conjuring per riprendere il ruolo di sorella
Irene nel film The Nun
2, il
sequel in sviluppo da molto tempo presso la New Line Cinema.
L’uscita del film è attualmente prevista nelle sale
cinematografiche l’8 settembre 2023. Nel film del 2018,
Taissa Farmiga è stata la protagonista insieme a
Demian Bichir. Per il prossimo sequel, non è
chiaro se ricoprirà ancora una volta un ruolo da
protagonista. Oltre a lei, è stato anche recentemente
confermato che l’attrice di Euphoria , Storm
Reid, si è unita al tanto atteso dramma horror.
The Nun
2 sarà diretto da Michael Chaves (The
Curse of La Llorona, The
Conjuring: The Devil Made Me Do It)
da una sceneggiatura scritta da Richard Naing e Ian Goldberg,
basata sull’ultima bozza di Akela Cooper. Ulteriori dettagli
sulla trama e sui personaggi del sequel horror senza titolo sono
ancora nascosti. Il film è prodotto da James Wan e Peter
Safran, con Gary Dauberman e Michael Clear come produttori
esecutivi. The
Nun è
interpretato da Demian Bichir,
Taissa Farmiga, Jonas Bloquet e Bonnie Aarons. Il film
è stato un successo al botteghino con un incasso mondiale di oltre
$ 360 milioni, rendendolo il film con il maggior incasso del
franchise.
Claudia Gusmano è
un’attrice italiana attiva ormai da oltre un decennio, con
interpretazioni tanto per il cinema quanto per la televisione. Di
recente ha poi iniziato ad ottenere sempre più ruoli di rilievo,
dando prova delle sue doti da interprete, spostandosi con
naturalezza dalla commedia al dramma. Ora che è divenuta una vera e
propria protagonista, ci sono molte cose su di lei da scoprire,
come anche tanti progetti futuri da attendere con impazienza.
Ecco 10 cose che non sai di Claudia
Gusmano.
Claudia Gusmano: i suoi film e le serie TV
1. È nota per le serie
TV. L’attrice debutta in televisione nel 2007 recitando
nella serie Distretto di polizia 7, per poi comparire
anche in Squadra Antimafia 2 (2009), Due imbroglioni e
mezzo 2 (2009), La narcotici (2010) e Il segreto
dell’acqua (2011). Dopo una pausa torna in televisione
recitando in Don Matteo 10, accanto a Terence Hill,
per poi prendere parte a Mario Francese (2017),
La mafia uccide solo d’estate 2
– La serie (2018), con Claudio Gioè e
L’allieva (2018-2020), con Alessandra
Mastronardi. Nel 2021 è tra i protagonisti della serie
Guida Astrologica per cuori
infranti.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Una delle prime esperienze attoriali per la
Gusmano è stata per un film lungometraggio dal titolo Il
ventaglio, del 2005. Dopo diversi anni di assenza, torna al
cinema da protagonista nel film Shotgun
(2021), storia di Lia una giovane ragazza che reagisce alla più
terribile delle violenze con un atto di ribellione che scardinerà
le consuetudini sociali della sua epoca.
3. Ha recitato anche per il
teatro. Oltre a recitare per il cinema e la televisione,
l’attrice non ha mai abbandonato un altro dei suoi principali
amori: il teatro. Nel corso degli anni ha infatti recitato in
spettacoli come Alice delle meraviglie (2006), Le
invisibili (2008/2009), Dona Flor e i suoi due mariti
(2010/2011), La commedia di Orlando
(2011/2012), Giacominazza (2014/2015), Nuda
proprietà (2014/2015), Mozza (2016/2017), La
tempesta (2016/2017) e Vestire gli ignudi (2017).
Claudia Gusmano e Wikipedia
4. Non c’è una pagina
Wikipedia. Se si cerca la pagina Wikipedia relativa
all’attrice e contenente tutte le sue informazioni biografiche e
lavorative, sfortunatamente questa non è ancora disponibile. Si
possono però ritrovare in rete diverse altre pagine a lei dedicate,
con informazioni su quanto c’è da sapere su di lei e sui suoi
progetti passati e futuri.
Claudia Gusmano concorrente ad Amici
5. Ha partecipato al celebre
programma televisivo. Quando era ancora agli inizi della
sua carriera come attrice, la Gusmano ha partecipato alla quarta
edizione di Amici di Maria De Filippi, presentandosi come
concorrente per un banco nella classe del 2004/2005. Tuttavia, non
è riuscita ad arrivare al serale, ma questo non le ha impedito di
trovare altre strade verso il successo e la notorietà poi
conseguiti.
Claudia Gusmano in L’allieva
6. Ha avuto un ruolo di
rilievo dalla seconda stagione. A partire dalla seconda
stagione di L’allieva, la popolare serie di genere giallo
con ambientazione medica, l’attrice ha interpretato il ruolo di
Erica Lastella, un nuova specializzata che viene affiancata ad
Alice, la protagonista. Il personaggio è contraddistinto dalla sua
memoria fotografica, cosa che le fa ottenere il soprannome di
“scanner”. La Gusmano si è detta entusiasta di poter interpretare
tale personaggio ricco di sfumature, avendo poi occasione di
tornare ad interpretarlo nella terza stagione.
Claudia Gusmano in Guida Astrologica per cuori
infranti
7. È la protagonista della
serie. Disponibile dal 27 ottobre 2021 su Netflix, Guida Astrologica per cuori
infranti è una nuova serie italiana di genere commedia
romantica, diretta da Michela
Andreozzi. Protagonista di questa è proprio la
Gusmano, qui presente nei panni di Alice Bassi, una donna che
racconta le sue disavventure in ambito lavorativo e, soprattutto,
sentimentale. L’attrice ha poi ripreso il personaggio anche nella
seconda stagione, disponibile dal marzo del 2022.
8. È entusiasta
dell’evoluzione del suo personaggio. Dalla prima alla
seconda stagione Alice subisce profonde trasformazioni emotive e
caratteriali, novità fortemente volute dall’attrice dichiaratasi
interessata ad esplorare più a fondo l’animo del personaggio. In
particolare, c’era il desiderio di scoprire cosa la spingesse a
vivere una serie di situazioni sfrenate. La Gusmano si è detta
entusiasta di come il personaggio sia evoluto e delle possibilità
emerse nell’interpretarlo.
Claudia Gusmano è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 42.9
mila persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 200
post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da
attrice, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a
cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può
dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.
Claudia Gusmano: età e altezza
dell’attrice
10. Claudia Gusmano è nata
il 20 agosto 1985 a Trapani, in Sicilia. L’attrice è alta
all’incirca 1.65 metri.
Secondo Deadline, il regista premio
Oscar Francis Ford Coppola ha finalmente terminato
il processo di casting per il suo dramma epico Megalopolis. Le
riprese dovrebbero iniziare questo autunno in Georgia. A
completare il cast stellare ci sono Dustin Hoffman (Il Laureato),
Isabelle Kusman (Licorice Pizza),
DB Sweeney (Giardini di pietra),
Chloe Fineman (Saturday Night Live) e la
nuova arrivata Bailey Ives.
Questi cinque nuovi attori si
uniranno ad
Adam Driver,
Forest Whitaker,
Nathalie Emmanuel, Jon Voight,
Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire,
Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn
Hunter e James Remar.
Megapolis è il progetto appassionante a cui
Coppola sta lavorando sin dagli anni ’80. Ambientato nell’America
moderna, è incentrato sulle conseguenze di un disastro devastante,
in cui un architetto vuole ricostruire New York City come
un’utopia. Il regista 82enne ha confermato che la storia
esplorerà temi attuali e allo stesso tempo presenterà influenze
epiche romane.
“Il concetto del film è un’epopea
romana, nel tradizionale modo di Cecile B. DeMille
o Ben-Hur , ma raccontata
come una controparte moderna incentrata sull’America”, ha spiegato
in precedenza Coppola. “È basato su The
Catiline Conspiracy , che ci viene dall’antica
Roma. Questo è stato un famoso duello tra una patrizia,
Catilina, e quella parte sarà interpretata da Oscar Isaac, e il
famoso Cicerone, che sarà Forest Whitaker. Ora è il sindaco
assediato di New York durante una crisi finanziaria, vicina a
quella che aveva il sindaco Dinkins. Questa storia si svolge
in una nuova Roma, un’epopea romana ambientata in tempi
moderni. L’orario fissato non è un anno specifico nella New
York moderna, è un’impressione della New York moderna, che io
chiamo Nuova Roma”.
Ci sono state molte volte in
passato in cui Coppola ha cercato di avviare la produzione del
progetto. Tuttavia, a causa di alcune immutabili battute
d’arresto, inclusi gli obblighi alla regia della trilogia de
Il Padrino e gli attacchi dell’11 settembre,
trasformare Megalopolis in
realtà è diventato davvero un compito difficile per il
regista. Nonostante questo, la sua determinazione non ha
vacillato nel corso degli anni ed è ancora fiducioso di poter
finalmente realizzare il progetto dei suoi sogni.
Mamie
Till impedì all’America di voltarsi dall’altra parte.
Costrinse il Paese a guardare il volto sfigurato di suo figlio
Emmett, linciato a soli quattordici anni nel Mississippi del 1955,
dove da Chicago si era recato in vacanza per qualche giorno. E
perché? Per essere un preadolescente di colore che aveva osato
alzare gli occhi verso la padrona di un emporio…
Till, la storia vera
A tre anni dal potente
Clemency che vedeva protagonisti Alfre Woodard e Aldis Hodge,
la regista Chinonye Chukwu porta sul grande
schermo una delle storie più agghiaccianti che riguardano il
razzismo e la violenza negli nel sud degli Stati Uniti. Per farlo
si affida a un’idea di messa in scena molto “classica”, che sfrutta
con solidità e sapienza gli stilemi del melodramma in costume. Una
scelta estetica che punta esplicitamente ad abbracciare un maggior
numero possibile di spettatori, i quali si trovano di fronte un
film la cui confezione si presenta scena dopo scena sempre
inappuntabile, dalla fotografia al montaggio, dai costumi alla
colonna sonora molto toccante di Abel
Korzeniowski. Una scelta forse fin troppo leccata e
“conservativa” da parte della cineasta e della produzione? Sarebbe
piuttosto riduttivo affermarlo, poiché la Chukwu costruisce Till
adoperando tre elementi principali che le permettono di elevare lo
spessore del suo film.
La violenza raccontata con pudore
Prima di tutto la regista
non si tira indietro quando c’è da mostrare l’orrore della violenza
e dell’odio, ma riesce a farlo senza mai indulgere nello stesso al
fine di creare un effetto scioccante. Anche nei momenti in cui Till
si fa maggiormente esplicito, come nelle sequenze del
riconoscimento del cadavere da parte di Mamie e in quella del
funerale con la bara aperta, la regia adopera un pudore contenuto
di ammirevole lucidità, ed anche quando le immagini si fanno forti
non si ha mai la sensazione che vi sia alcuna gratuità in esse. E
questo è un pregio enorme di Till.
La seconda, grande forza
del lungometraggio sta nella sceneggiatura scritta dalla Chukwu
insieme a Keith Beauchamp e Michael
Reilly: sfruttando uno sviluppo drammaturgico tanto solido
quando prevedibile, lo script offre però elementi di analisi e di
discussione estremamente contemporanei, che si rivolgono alla
situazione odierna dell’America almeno quanto lo fanno con quella
del passato. Ed ecco allora che frasi come “It wasn’t just two
men with a gun…”, oppure il semplice gesto di un testimone
nero che osa puntare il dito contro un imputato bianco, diventano
fortemente emblematiche, e fanno di Till una riflessione
dall’impatto emozionale ma anche intellettuale difficili da
ignorare.
La forza nella sceneggiatura
Altra finissima scelta di
scrittura si rivela quella di scegliere come “antagonista”
psicologico e morale del personaggio protagonista non tanto gli
assassini del ragazzo quanto la donna che lo ha accusato e
consegnato ai suoi aguzzini. Ecco che allora Till scivola
mirabilmente verso uno studio tutto o quasi al femminile, quello
che vede una donna chiedersi senza successo come un’altra donna (e
madre) abbia potuto essere capace di tanto odio nei confronti di
suo figlio. I momenti in cui Mamie osserva il volto inespressivo
della “vittima” Caroly Bryant (una coraggiosa Haley Bennett) sono probabilmente i più
dolorosi dell’intero lungometraggio. E questo ci porta alla terza
carta vincente, ovvero la prova maiuscola della protagonista
Danielle Deadwyler.
La capacità di trattenere
dentro una compostezza quasi altera le emozioni del personaggio,
lasciandole poi trasparire in poche ma precise scene aumentandone
la veridicità, le consente di sfruttare col passare delle sequenze
una performance dotata di una potente coerenza interna. La presa di
coscienza di Mamie Till viene caratterizzata dalla Deadwyler con
una precisione certosina, con un lavoro sul linguaggio del corpo
esemplare, qualità che affievoliscono anche alcune ridondanze
proposte dal lungometraggio soprattutto nei primi quindici, venti
minuti.
Se Till
è un’opera migliore e in qualche modo diversa rispetto a questo
tipo di cinema storico-civile che cerca anche il consenso del
pubblico più vasto, il merito va anche condiviso con la performance
molto calibrata di un’attrice che meriterebbe di concorrere nella
stagione delle nomination e dei premi che si sta avvicinando.
Till sceglie di raccontare una vicenda dolorosa e
terribile, dimostra di sapere molto bene come farlo e non si
vergogna di voler far arrivare la propria storia – e i messaggi che
essa contiene – a
quanti più spettatori possibile. E a nostro avviso è più che giusto
così.
Werewolf
by Night sarà presentato in anteprima su
Disney+ questo venerdì e il
classico ritorno al passato dell’horror in bianco e nero segna un
audace cambiamento di direzione per i Marvel Studios.Il progetto
sorprendentemente violento – ed èmoltocruento – è stato sviluppato come
la prima “Presentazione speciale” del MCU, e anche se si spera
di vedere di nuovo artisti del calibro di Jack Russell,
Elsa Bloodstone e Man-Thing, questi 52 minuti
dovrebbe essere una storia a sé stante. Ora, il regista
Michael Giacchino ha apparentemente confermato le
recenti voci secondo cui lo studio
sta pianificando più “storie uniche” durante un’intervista
con SFX
Magazine . “Era perfetto per
me”, ha aggiunto. “Perché volevo fare
qualcosa sulla scia di un episodio davvero divertente di The
Twilight Zone o The Night Gallery.”
Resta da vedere su quali
personaggi si concentreranno in questi altri speciali, ma ci sono
buone possibilità che Kevin Feige e co. stiano
pianificando di usarli come un’opportunità per introdurre o
espandere angoli precedentemente inesplorati dell’MCU (sebbene quanti di essi siano
rimasti in questa fase ancora non ci è dato sapere).
Le voci affermano che i Marvel Studios intendono cambiare il
suo solito formato di serie di 6 episodi a favore di questi
speciali più compatti, quindi sarà interessante vedere da cosa si
formano artisti del calibro di Nova,
Wonder Mane gli spin-off
di Black
Panther e Shang-Chi
e La leggenda dei dieci anelli
Sebbene alla maggior parte dei
critici sia ancora vietato condividere le proprie recensioni, i
presenti alla recente proiezione del Fantastic Fest sono stati
autorizzati a pubblicare i loro verdetti e Werewolf
by Night è attualmente seduto al 100% su
Rotten Tomatoes con nove recensioni contate. “Molti” mostri e
creature sono ora destinati ad emergere dalle ombre, con la cabala
di cacciatori di mostri che incontriamo in Werewolf
by Night presumibilmente esiste
da secoli. Chissà, forse succederà loro qualcosa in questo
speciale che farà sentire i mostri al sicuro per far sentire di
nuovo la loro presenza nel mondo.
Una foto di Werewolf by Night
The Cosmic Circus
aggiunge:“Ci viene detto che nelle fasi 5 e 6
dell’MCU, i mostri inizieranno a
comparire più frequentemente in una serie di progetti. Quindi, non
solo Jack Russell e Man-Thing faranno scalpore nella Terra-616 , ma
anche molti tipi di creature appariranno nelle prossime
fasi.”Continuano affermando
che “puoi aspettarti che i mostri siano
ovunque nel MCU … Queste creature non
rimarranno solo nascoste nell’ombra, ma si fonderanno
effettivamente nella nostra società e non saremo in grado di sapere
chi è chi.” Questo è in linea con molto
di ciò che abbiamo sentito sulle prossime due fasi e ha senso
con Bladein
arrivo.
Anche se non sappiamo in che
modo questi mostri influiranno in The Multiverse Saga, sembra
decisamente che i Marvel Studios possano avere dei
piani per dei progetti suMidnight
Suns e/o Legion
of
Monsters. Werewolf
by Night debutterà su Disney+ questo venerdì.
Eternalsè stato il primo film “Rotten” dei Marvel Studios e quelle recensioni
contrastanti che alla fine lo hanno portato a registrare
prestazioni inferiori rispetto alle attese al botteghino (in un
momento in cui il successo era tutt’altro che garantito grazie alla
pandemia). Il blockbuster si è concluso con un enorme cliffhanger,
anche se non c’è ancora nessuna notizia specifica rispetto ad un
sequel.
Nei scorsi mesi avevamo
riportato rumors secondo il quale u annunci sarebbe arrivato o al
Comic-Con o al D23, ma Eternals non ha ricevuto nemmeno una
menzione in nessuno dei due eventi dai Marvel Studios. Durante una recente intervista con GG,
l’attore di Druig Barry Keoghan ha riconosciuto che il destino del
franchise non è chiaro, dicendo che spera di interpretare di nuovo
il personaggio. Tuttavia, la conversazione si è svolta un
giorno dopo il Comic-Con, spingendolo a
sottolineare: “[Loro] non hanno davvero
menzionato Eternals 2, quindi …”Si dice che
l’attore sia”… ferito da questo”, quindi l’attore è chiaramente
deluso.
Sarebbe un vero peccato se
quella storia rimanesse davvero irrisolta, e anche una
presentazione speciale dei Marvel Studios su Disney+ sarebbe un buon modo
per risolvere quei problemi. Un nuovo approccio a un sequel
potrebbe aiutare a salvare questi personaggi che rimangono comunque
importanti, dunque toccherà aspettare ancora un po0 prima di
considerarli definitivamente tramontati.Keoghan ha
anche riflettuto sull’essere stato scelto
per Eternals,
rivelando che è successo due mesi dopo che le riprese del film
avevano iniziato.“Volevano qualcuno più
grande”, ricorda, attribuendo a Chloé
Zhao il merito di averlo scelto per interpretare
l’antieroe. Dice: “All’inizio ha
cercato e vagato, ma quando ha trovato Druig in me, il personaggio
ha preso vita in un istante”.
I Marvel Studios non hanno nemmeno
riconosciuto correttamente il fatto che ci sia un Celeste di marmo
nell’Oceano Indiano, quindi resta da vedere quanto saranno
importanti gli Eterni per la Saga del Multiverso
(supponiamo non molto). Si spera che i piani futuri diventino
chiari man mano che ci addentreremo nella
Fase 5.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.